Inganno D'Amore

di Crik e Crok
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***



Capitolo 1
*** cap.1 ***


INGANNO D’AMORE

Cap. 1

E pensare che tutto è cominciato da quella telefonata……

-Flash back-

DRIN DRIN

-Pronto-
-Ciao Holly!-
-Mamma?!Ciao…..che sorpresa!-
-Come sarebbe a dire “che sorpresa”?-
-Scusa ma siccome ci siamo sentiti solo ieri non mi aspettavo di risentirti così presto! E’ forse successo qualcosa?!-
-Non ti preoccupare caro, stiamo tutti bene, solo che io e il papà dovremmo chiederti una cosa…-
-Dimmi pure-
-Come sai il 13 Febbraio è il nostro anniversario e abbiamo pensato di fare un viaggio-
-Beh, mi sembra un’ottima idea!!-
-Sì, ma c’è un problema….non sappiamo a chi lasciare Daichi e quindi…vorremmo chiederti se per quella settimana potevi tornare qui per stare con tuo fratello….se non sbaglio in quel periodo non avete in programma partite molto importanti..-
-Dunque……hai detto la settimana del 13, vero?! Certo, non dovrebbero esserci problemi se salto una partita, anche perché abbiamo già un’ottima posizione in classifica e i ragazzi possono cavarsela bene anche senza di me!-
-Perfetto! Corro a dare la bella notizia a tuo padre….grazie caro….ci vediamo presto!-

-Fine flash back-

DLIN DLON

Ultima chiamata per il volo AZ7908 diretto a Tokyo, i signori passeggeri sono pregati di dirigersi all’uscita 5 per le operazioni di imbarco.

-Appena in tempo!- disse il ragazzo correndo verso il cancello d’imbarco. Indossava un paio di jeans color sabbia, una camicia blu con le maniche arrotolate e un maglione dello stesso colore legato in vita.
-Ecco il suo biglietto signore, le auguro buon viaggio -
Holly ringraziò l’hostess,si affrettò a percorrere il tunnel che portava all’aereo e prese posto
“Ah, finalmente!!!” pensò.
L’aereo era in volo ormai già da un paio d’ore, Holly chiuse la rivista che stava leggendo e inclinò la testa verso il finestrino:
“ Questo viaggio dei miei genitori è arrivato nel momento giusto, avevo proprio bisogno di allontanarmi….la situazione era diventata insostenibile…”
Mentre era assorto in questi pensieri scivolò in un sonno liberatorio, fu svegliato solo dalla voce del comandante che invitava i passeggeri ad allacciarsi le cinture, perché stavano per iniziare le manovre di atterraggio.

Non appena ebbe ritirato i bagagli prese un taxi e si diresse verso casa. Una volta arrivato fu subito accolto dal caloroso abbraccio della madre.
-Ben arrivato tesoro! Ma perché non ci hai chiamato appena atterrato, il papà ti sarebbe venuto subito a prendere!- disse la donna
-Perché sapevo che eravate indaffarati con i preparativi e i bagagli e poi…-
-Maggie, la vuoi finire di trattarlo come un bambino! Ormai è cresciuto!- intervenne il padre di Holly
-E’ inutile che sprechi fiato, per me resterà sempre il mio bambino- rispose la donna stringendo ancora più forte il figlio
- Papà…..salvami!!- disse Holly ironizzando sulla situazione
I tre si guardarono e scoppiarono a ridere. Il primo a parlare poi fu Holly
-Ehi, ma il mio fratellino dov’è?!-
- E’ di sopra che gioca nel box- rispose Maggie
-Bene,allora mentre voi finite di prepararvi, io poso le mie cose e vado a spupazzarmelo un po’- disse il ragazzo correndo al piano di sopra

Holly trascorse tutto il pomeriggio a giocare con Daichi mentre i genitori ultimavano i bagagli.
La sera però, non potè sfuggire al tradizionale “interrogatorio” della madre sotto lo sguardo molto divertito del padre.
L’indomani i genitori partirono molto presto:
-Mi raccomando Holly, abbi cura di tuo fratello e non distruggermi la casa!-
-Mamma!- esclamò il ragazzo -non ti fidi di me?!-
-Maggie, tuo figlio ha ragione….cosa vuoi che succeda?!-
-Lo so, ma Daichi è ancora così piccolo e Holly non ha alcun’esperienza, non è per niente facile stargli dietro- rispose Maggie al marito, poi rivolgendosi al figlio disse
-A proposito, se ti dovessi trovare in difficoltà chiama Patty, lei viene spesso a darmi una mano, sa come prenderlo e poi Daichi le è molto affezionato-
-Patty?!…- chiese Holly – certo! Mi fa piacere rivederla, è parecchio tempo che non la sento!-
-Bene, allora noi andiamo, per ogni eventualità sulla lavagnetta in cucina c’è il numero del pediatra,mentre questo è il numero del nostro albergo, chiama se hai bisogno- disse il padre porgendogli un fogliettino
-Ok, fate buon viaggio, divertitevi…..e soprattutto non preoccupatevi per noi, ce la caveremo benissimo! Vero Daichi?-
I tre si salutarono, papà Hutton mise in moto la macchina e partì.
-Mia madre non cambierà mai!- pensò rientrando in casa con in braccio suo fratello.
La mattinata passò velocemente tra minestrine e cambi di pannolini. Dopo pranzo Holly mise a letto il piccolo Daichi e, esausto, si sdraiò sul divano addormentandosi davanti alla tv. Purtroppo potè godersi il meritato riposo solo per poco perché dopo qualche minuto fu svegliato di soprassalto dal suono insistente del campanello. Si precipitò ad aprire la porta prima che anche Daichi si svegliasse.
-Arrivo! Arrivo!- brontolò, poi spalancò la porta fulminando con lo sguardo le due figure che gli si presentarono davanti
-E’ così che si accolgono i vecchi amici?!-
-Bruce! Tom!Scusate, ma mi ero appisolato e avevo paura che si svegliasse anche mio fratello visto l’INSISTENZA con cui suonavate!- rispose Holly
-Effettivamente forse ho un po’ esagerato…- disse Bruce imbarazzato –Beh, però ora non vorrai farci morire di freddo per vendicarti, vero?!- continuò
-Oh, scusate…venite, entrate, vi preparerò qualcosa di caldo – si affrettò a dire Holly
I tre si diressero in cucina e, mentre Bruce e Tom si sedevano, Holly si mise a preparare della cioccolata calda…
- Allora campione- disse Bruce – raccontaci un po’ come ti stanno andando le cose in Brasile!Si dicono grandi cose su di te!-
-Tutto bene!Mi trovo benissimo, ma il merito è anche dei miei compagni che fanno di tutto per non farmi sentire nostalgia di casa, sono davvero fantastici! E poi il solo fatto di stare realizzando il mio sogno mi basta per essere davvero felice!…..ma ora basta parlare di me, ditemi di voi…..Tom come va con Michelle?!-
-Ti confesso che adoro la vita matrimoniale…..all’inizio sebbene fossi sicuro dei miei sentimenti, avevo qualche perplessità, infondo eravamo molto giovani, ma ora ti posso dire che sposare Michelle è stata la cosa più bella che mi potesse capitare!!!-
-Sono davvero contento per voi, sai mi è dispiaciuto molto partire subito dopo il vostro matrimonio, ma eravamo nel momento cruciale del campionato e la squadra aveva bisogno di me – poi rivolgendosi a Bruce – e tu?!Quanto hai intenzione di aspettare ancora prima di fare il grande passo con Evelyn?!-
Bruce arrossì di colpo mentre Tom ridacchiando disse
-Credo sia la stessa cosa che Evelyn gli chiede ogni giorno!!-
-Fai meno lo spiritoso Tom!…la colpa di questo è solo tua! Da quando ti sei sposato per Eve è diventata un’ossessione!- rispose Bruce mentre Holly e Tom se la ridevano alla grande.
Il resto del pomeriggio trascorse in modo piacevole tra racconti e battute..
-Si è fatto tardi, è meglio andare però che ne dici di vederci stasera anche con tutti gli altri?!- chiese Tom a Holly
-Mi piacerebbe tantissimo, ho proprio voglia di rivedere i ragazzi, purtroppo però non posso lasciare Daichi da solo....però potreste venire voi qui, che ne dite?!-
-Ottima idea! Allora corriamo ad avvisare gli altri…..ci pensiamo noi a portare le cose per la cena, tu pensa solo ad apparecchiare la tavola- disse Bruce
-Ma Bruce non ti sembra di esagerare?! Credo che Holly intendesse un più tranquillo dopo cena!-
-Non ti preoccupare Tom!- disse Holly –Bruce ha avuto una bella idea, solo non venite troppo presto, così io ho il tempo di dar da mangiare a Daichi-
-Ok, ci vediamo per le 20.30 circa, anche perché dobbiamo organizzarci tra noi- rispose Tom mentre con Bruce imboccava il vialetto
-Ok a dopo…ciao!- li salutò Holly
-Ciao!…-

Mentre Holly preparava da mangiare per il fratellino non potè fare a meno di chiedersi se Patty sarebbe venuta
“Spero che quello smemorato di Bruce si ricordi di avvertirla, ma forse sarebbe meglio se la chiamassi io…….e se avesse già preso altri impegni?!…Bè, io provo a chiamarla lo stesso..”
Ma mentre pensava a questo il telefono iniziò a squillare
-Uffa! Proprio adesso, speriamo che non sia una cosa lunga…..probabilmente sarà la mamma.-
Alzò la cornetta e…
-Pronto –
-Ciao Holly-
-Patty!!- esclamò il ragazzo piacevolmente sorpreso
-Sì, sono io perché aspettavi la chiamata di qualcun altro?!-
-Figurati! Sai mi hai preceduto, stavo per chiamarti io!-
-A sì….hai qualche problema con tuo fratello?!-
-No, con lui è tutto a posto, volevo proporti una cosa-
-Dimmi-
-Sai oggi pomeriggio sono passati di qua Tom e Bruce e abbiamo deciso di organizzare una cena da me stasera…volevo sapere se ti andava di venire-
- Però, non hanno perso tempo, appena hanno saputo del tuo arrivo si sono precipitati lì!Comunque va bene, sarà divertente riunirsi di nuovo tutti insieme!-
-Ok, allora ti aspetto….ma…tu invece perché mi hai chiamato?!-
Patty rimase un attimo in silenzio imbarazzata per la domanda, non poteva certo dirgli che non vedeva l’ora di risentire la sua voce, così tirò fuori la scusa che si era preparata.
-Niente di particolare, volevo solo farti un saluto e sapere se avevi bisogno di una mano –
-Ah ah…quante volte al giorno hai avuto ordine di controllarci da mia madre?!- chiese ridendo Holly
-Beh, vista la frequenza farei prima a trasferirmi da voi!-
I due scoppiarono a ridere e poi si diedero appuntamento a poco dopo.
Dopo aver riagganciato Holly tirò un sospiro di sollievo
-Che bello! Può venire anche lei!- poi andò a prendere Daichi che stava giocando nella stanza accanto per dargli da mangiare.
Patty invece rimase in silenzio ad osservare il telefono
“ Chissà che cosa si aspetterà da me adesso?! ” pensò la ragazza mentre saliva a prepararsi.

20.30 Casa Hutton

-Fantastico un bel bagno era proprio quello che ci voleva, vero Daichi?- disse Holly rivolgendosi al piccolo che intanto continuava a giocherellare nella vasca schizzando acqua dappertutto.
-Ok piccola peste, siamo stati a mollo abbastanza per oggi, dai vieni andiamo a vestirci- il ragazzo uscì dalla vasca con in braccio Daichi, si infilò l’accappatoio e, dopo aver avvolto anche il fratellino nella tovaglia, corse fuori dal bagno dirigendosi verso la sua stanza.

Nel frattempo Patty era giunta a casa di Holly. Dire che era agitata era poco, per tutta la strada non aveva fatto altro che controllare e ricontrollare l’orologio per assicurarsi di non arrivare tardi. E ora era lì, davanti a casa sua….si sentiva così emozionata!Mentre fissava quella porta mille ricordi le tornarono alla mente, Holly le era mancato immensamente, era da più di un anno ormai che non lo vedeva né sentiva….ed invece ora lui era lì, in quella casa…le sarebbe bastato bussare e se lo sarebbe ritrovato davanti mentre gentile l’avrebbe invitata ad entrare, come se mai niente fosse cambiato da tanti anni fa!
“ Adesso basta!” si disse e suonò..

DRIIII….

DRIIII….

-Mi è sembrato di sentire il campanello- pensò Holly che aveva appena finito di vestire Daichi. Nel dubbio si avvicinò allo stereo e abbassò il volume

DRIIIIIIIIII…..

-CAVOLO allora non mi ero sbagliato,sono già qui!!E io sono ancora conciato così…accidenti dove ho messo i jeans?!…AH eccoli!- se li infilò pensando che non era certo il massimo accogliere i suoi amici in quel modo.
-Va bè, tanto i ragazzi mi hanno visto in condizioni ben peggiori- così scese di corsa le scale precipitandosi ad aprire.

-Uffa ma quanto ci mettono- pensò Patty- ehi…ora che ci penso anche se la luce in cucina è accesa non sento confusione? Mammina vuoi vedere che sono la prima…SPERIAMO DI NO!!!!-
Patty ebbe appena il tempo di finire la frase che la porta si spalancò, l’ultima cosa che si sarebbe mai aspettata era di trovarsi di fronte Holly con i capelli bagnati e con indosso solo i pantaloni, per giunta neanche chiusi bene dato che i primi due bottoni dei jeans erano sbottonati.
-Patty!!!!!- esclamò il ragazzo sgranando gli occhi
-Ci…ciao..- rispose lei con un filo di voce abbassando subito lo sguardo per l’imbarazzo
Per una manciata di secondi nessuno dei due proferì parola, poi…
-Scu….scusa…forse sono un po’ in anticipo…ma….ecco…vedi….io….-
-Ma no!- la interruppe lui – non devi scusarti…..anzi, tu sei in perfetto orario….emh….come vedi se c’è qualcuno che è in ritardo quello sono io-
-……..-
-…….-
-Beh, forse sarebbe il caso di rientrare..- le disse sorridendole
Holly richiuse la porta alle sue spalle, l’imbarazzo però era ancora tanto ma provvidenziale arrivò di nuovo il suono del campanello.
-Questi sono di sicuro i ragazzi- esclamò Holly, poi rivolgendosi all’amica disse- puoi aprirgli tu così io salgo a prendere Daichi e a finire di vestirmi?-
-Certo,vai pure-
Holly salì di sopra mentre Patty andò ad aprire. L’immagine che si trovò davanti era tutt’altro che paragonabile alla celestiale visione di poco prima,si trattava infatti del “simpatico” visino di Bruce.
-Patty!!!!- esclamò lui- che ci fai qui?!-
-Vorrei ricordarti che Holly è anche amico mio quindi io ho diritto quanto te di essere qui sta sera- sbottò lei che nel frattempo aveva riacquistato il controllo
-Non te la prendere Patty- intervenne Eve- solo non ci aspettavamo di vederti qui, avevo appena finito di dire agli altri che non ero riuscita a trovarti per avvisarti della cena…comunque fortuna che hai pensato di venire lo stesso.-
-Ma quale FORTUNA!-disse Bruce in tono ironico- proprio non ci arrivi Eve? Se lei è qui anche se nessuno di noi l’ha avvertita vuol dire che QUALCUN ALTRO si è preso la briga di invitarla personalmente!-
-Bruce?! Ma tu i cavoli tuoi non te li fai mai?!-intervenne Michelle che aveva notato l’amica cambiare espressione.
La discussione fu interrotta da Holly.
-Ehi…ma che ci fate ancora lì fuori?-disse scendendo le scale con in braccio il piccolo e arrivando anche lui sulla soglia-Dai entrate.-
Patty si fece da parte. I ragazzi dopo aver salutato l’amico, si tolsero i cappotti dirigendosi subito in cucina.
Holly e Patty stavano per seguirli quando Daichi cominciò a dimenarsi.
-Cosa c’è?- chiese Patty sorridendogli dolcemente
-…atty….atty..- continuava a ripetere lui tendendo le braccine in avanti
- atty?!- ripetè Holly cercando di capire cosa volesse dire, ma guardando la direzione indicata dal fratellino capì che il suo intento era di andare tra le braccia di un'altra persona.
- atty….vuoi dire Patty! Però non pensavo si fosse affezionato così tanto a te, lo sai che potrei essere geloso?!- disse Holly all’amica in tono ironico porgendole il piccolo
-Hai tutte le ragione di esserlo caro mio- ribattè lei prendendo Daichi e fissando il ragazzo –questo giovanotto è davvero in gamba!-
-Come non detto….comunque meglio mio fratello che un estraneo.-
La risposta del ragazzo lasciò Patty di sasso,istintivamente distolse lo sguardo per paura che Holly potesse leggerle in viso quanto quella battuta l’avesse spiazzata.
-Accidenti Holly- pensò – anche se abbiamo deciso di essere soltanto due buoni amici non hai il diritto di prenderti gioco di me in questo modo. Sentirti dire queste cose mi fa male, per quanto mi sforzi non riesco proprio a soffocare i miei sentimenti…-
I pensieri della ragazza furono interrotti da un improvviso frastuono,entrambi si voltarono con aria interrogativa in direzione della cucina da dove stava uscendo Eve.
-Ma che state combinando?!- chiese Patty all’amica
-Holly abbiamo un problema- rispose lei –Bruce si è messo in testa che deve preparare la cena da solo, Michelle ha cercato di persuaderlo ma lui non demorde…se ci tieni alla nostra cena e soprattutto alla tua cucina, ti conviene fare qualcosa…-
CRASH
-….E subito!….- lo supplicò
Quel rumore fece sbiancare Holly che ricordò le raccomandazioni fattegli dalla madre prima di partire.
-BRUCE!….Mi vuoi morto?!- urlò precipitandosi nell’altra stanza mentre le due ragazze scoppiarono a ridere.
-E’ meglio se andiamo anche noi-
Patty cominciò a incamminarsi ma Eve la bloccò.
-Aspetta…dove credi di andare!Devi ancora dirmi se davvero ti ha invitata Holly!-
-Eve ti ci metti anche tu!- esclamò Patty che non aveva nessuna voglia di dare spiegazioni,ma vedendo che l’amica non era intenzionata a mollare decise di dirle per sommi capi com’erano andate le cose.
-E va bene…diciamo che non mi ha proprio inv…-
-Eve!- gridò Bruce dalla cucina - dove sono i cd?-
-UFFA…sono nella mia borsa!-
-Che aspetti a tirarli fuori!- ribatté lui
-Un attimo,ora li porto….allora dove eravamo rimaste?-riprese Eve impaziente
Ma prima che Patty potesse riprendere il discorso Bruce comparve nel corridoio.
-Insomma ti vuoi muovere!-blaterò il ragazzo dirigendosi verso le due amiche -avete tutta la serata per parlare, noi invece vorremmo sentire un po’ di musica se non vi dispiace- detto ciò afferrò Eve per il braccio portandola via.
Patty restò ferma a godersi la scena,per una volta doveva essere riconoscente a Bruce per averla tolta da quell’impiccio,lei e Holly non si vedevano da così tanto tempo che non le andava proprio di sprecare il tempo parlottando.
-Che dici, andiamo a vedere come se la sta cavando tuo fratello?!- disse rivolgendosi al piccolo;così anche lei raggiunse gli altri,ma rimase di stucco nel vedere il disastro che quei pseudo-cuochi stavano combinando. Scambiò uno sguardo divertito e nello stesso tempo preoccupato con Jenny che, come lei, era rimasta impietrita davanti alla porta.
Vicino ai fornelli il povero Holly continuava a supplicare Bruce di fermarsi ma lui, con indosso un grembiulino tutto smerlettato di colore rosa, sembrava non avere alcuna intenzione di posare l’enorme padellona che teneva in mano all’interno della quale friggevano un numero imprecisato di uova. L’attenzione delle ragazze si spostò poi al centro della stanza dove, attorno al tavolo da cucina,vi erano Benji e Mark assorti in un’interessante disquisizione culinaria inerente la preparazione del riso al curry mentre Michelle e Maki non riuscivano a trattenere le risate alla vista di quei due che continuavano a litigare sulla consistenza della salsa, su quanto e quando dovesse essere aggiunto il curry, ma soprattutto sui tempi di cottura del riso.
Gli unici due che invece sembravano avere le idee chiare su quello che stavano preparando erano Tom e Philip che,con una certa disinvoltura, stavano tagliano il maiale per preparare lo shoga-yaki.
-Beh, poco male- disse Jenny all’amica – fortuna che al dolce ci abbiamo pensato noi, almeno non moriremo di fame!-

Dopo circa un’oretta si ritrovarono tutti seduti attorno al tavolo che, senza dire una parola, osservavano con diffidenza gli okonomiyaki di Bruce molto simili a dei pezzi di carbone e due pentoloni di riso al curry,espressione delle due diverse scuole di pensiero di Mark e Benji che, non trovando un compromesso nella preparazione, avevano deciso di lasciare agli altri il compito di decretare quale fosse la ricetta giusta. Il risultato fu pessimo in entrambi i casi: uno era praticamente crudo e talmente piccante che era impossibile da mangiare senza rischiare di fare andare la gola in fiamme; l’altro si presentava come una palla di riso scotto e per niente saporito.
Il solo piatto che aveva un aspetto e un sapore migliore degli altri era il maiale con lo zenzero di Tom e Philip, peccato però che i due avessero sbagliato le dosi, così non bastò a sfamarli tutti.

-Bene, dopo questa “lauta” cena che ne direste di spostarci in salone e mettere finalmente qualcosa sotto i denti?!-
-Ottima idea Michelle- rispose Patty –voi andate, ci pensiamo io e Eve a portare i dolci!-
-UFF……non capite niente!Questa è Nouvelle Cuisine!- sbottò Mark
-Sì certo, talmente Nouvelle che non la conosce nessuno!- ribattè Holly

Dopo pochi minuti le due ragazze fecero il loro trionfale ingresso in salotto con in mano due vassoi ricolmi di ogni leccornia.

-Che Dio vi benedica!!!!- esclamò Holly avventandosi come un fulmine su un invitante fetta di torta al cioccolato felice di poter finalmente mettere qualcosa di commestibile nello stomaco.
Il suo gesto fu imitato dal resto della ciurma e nel giro di pochi secondi non rimasero che briciole. L’aver placato i morsi della fame fece si che il clima si facesse più rilassato, chiacchiere e risate echeggiarono nella stanza mentre Bruce si impadronì dei giochi del piccolo Hutton affascinato da tutti quei suoni e luci che ne scaturivano facendo nascere nei presenti il dubbio su chi, tra lui e Daichi, fosse più piccolo.
Nell’indifferenza generale Maki si alzò dal divano per andare a spegnere lo stereo.
-Ehi….chi ti ha detto di spegnere- l’aggredì Benji
Per tutta risposta la ragazza si limitò a fulminarlo con lo sguardo, poi rivolgendosi a Eve le chiese:
-Che altro genere di musica hai portato?-
- Domandalo a Bruce, è lui che ha scelto i CD tra quelli che avevo a casa….guarda sono lì sul mobile, vedi se c’è qualcosa che ti piace.-
-Maki…mi raccomando- intervenne Mark- per pietà non ci angosciare con la “tua” solita musica-
- Perché quella di prima era musica?…a me sembrava solo rumore- lo zittì lei
-Ma guarda…la nostra tigre si è trasformata in un gattino ammaestrato!- lo canzonò Benji
-Parli bene tu!- si intromise Bruce- ti voglio vedere quando anche tu avrai una ragazza-
- Cosa vorresti dire?!- gli chiese subito Eve minacciandolo con un cuscino del divano
-Niente tesoro…niente!-
-Volevo ben dire- rispose la ragazza che, dopo avergli lanciato un ultima occhiataccia, si rivolse nuovamente a Maki
-Hai trovato qualcosa?-
-Si…questo dovrebbe mettere d’accordo tutti- rispose inserendo il cd
Fu un attimo…nella stanza risuonarono le soavi note di un pianoforte seguite da una calda voce maschile. Contrariamente alle previsioni di Maki la scelta destò parecchie obbiezioni, al punto di scatenare tra i presenti l’ennesima discussione sui diversi generi musicali…due sole persone sembrarono ignorare ciò che succedeva intorno a loro.
Patty e Holly ammutolirono…quelle note, quelle parole…anche se era passato molto tempo nessuno dei due l’aveva dimenticata perché quella non era solo la loro canzone… How did I fall in love with you? era la loro storia…..

……Remeber when, we never needed each other
The best of friends like
Sister and brother
We understood, we’d never be,
Alone

Those days are gone, now I want you so much
The night is long and I need your touch
Don’t know what to say
I never meant to feel this way
Don’t wanna be
Alone tonight

What can I do, to make it right
Falling so hard so fast this time
What did I say, what did you do?
How did I fall in love with you?

I hear your voice
And I start to tremble
Brings back the child that,
I resemble

I cannot pretend,
that we can still be friends
Don’t wanna be
Alone tonight

What can I do, to make it right
Falling so hard so fast this time
What did I say, what did you do?
How did I fall in love with you?

Oh I want to say this right
And it has to be tonight
Just need you to know

I don’t want to live this life
I don’t want to say goodbye
With you I wanna spend
The rest of my life

What can I do, to make it right
Falling so hard so fast this time
What did I say, what did you do?
How did I fall in love with you?

What can I do, to make it right
Falling so hard so fast this time
Everything’s changed, we never knew

How did I fall in loveWith you?….

…Le note della canzone andarono scemando nella totale indifferenza di quella parte dei presenti ancora impegnati nell’animato scambio di idee musicali, per fortuna un colpo di genio di Maki mise fine a quella tortura evitando che diventasse l’unico argomento della serata
-Trovato….sarà Holly a scegliere!- decretò la ragazza
-Per me va bene-
-Perché lui?!- protestò Mark
-Perché è il padrone di casa!..bestione- lo mise a tacere Benji
-Holly…..Holly…-
Ma il ragazzo non rispose subito all’appello di Maki perché era ancora immerso nei ricordi che la canzone aveva fatto riaffiorare.
-Terra chiama Holly…Holly rispondi?!-
-……..-
-Holly!-
-Eh….Che c’è?- chiese risvegliandosi dallo stato di trance in cui si trovava
-Ben tornato tra noi…dovresti decidere se questo CD va bene oppure no, ammesso che tu lo stia ascoltando!-
-Per me….va più che bene- poi rivolgendo a Patty un rapido sguardo d’intesa le chiese- tu che ne dici?-
-NO...lei no!- si affrettò a dire Mark
-Perché?- domandò la ragazza cercando di non far trasparire la sua agitazione
-Perché sei una DONNA e alle donne piacciono le cose melense, diresti sicuramente di si, specie dopo l’assenso del “tuo” capitano-
Infatti….
-Hai ragione Mark, anche per me va benissimo…-
-Lo sapevo!- borbottò il ragazzo
-Però…non perché mi piacciano le cose melense o per far piacere a Holly…ma solo per il gusto di fartelo apposta!-
-Ok, allora è deciso…- esclamò trionfante Maki alzando il volume dello stereo- vada per i BsB-
-Complimenti tigre, avresti dovuto iscriverti in psicologia!- lo beffeggiò Tom scoppiando a ridere
Finalmente ogni cosa tornò alla normalità….ma non per tutti. Holly e Patty si scambiarono un ultimo eloquente sguardo mentre a vicenda ringraziarono il cielo che nessuno avesse fatto caso più di tanto al loro disorientamento.

Fine cap.1

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Capitolo II

Quando la mattina seguente Holly entrò in cucina gli prese un colpo vedendo le condizioni in cui versava la stanza.
Il lavandino pullulava di stoviglie; il piano cottura e le mattonelle vicine erano schizzate d’olio fritto; il pavimento era ricoperto da una mistura d’uovo crudo, salsa al curry e farina; sugli stipetti e nello sportello del frigo c’erano stampate tante di quelle manate che sembrava fosse passato l’esercito giapponese.
- Santo cielo, mi ci vorrà un’eternità per rimettere tutto in ordine!- esclamò- non mi ero reso conto che avessimo fatto tutto sto casino…spero che almeno il sa…-
Improvvisamente un atroce sospetto l’assalì….
- Il salone!- pensò
Considerando com’era conciata la cucina Holly rabbrividì al solo pensiero di come potesse essere ridotto quello che, tutti in casa Hutton, conoscevano come “il regno di Maggie”. Corse di filato a vedere ma, una volta dentro, gli bastò una rapida occhiata perché l’incubo si trasformasse in realtà.
C’erano briciole di dolci ovunque: sul tappeto, sul divano, sulle poltrone; bottiglie di birra vuote e non; i giochi di Daichi erano sparsi per tutta la stanza, ovviamente, mischiati tra loro e, dulcis in fundo, una bella macchia di cioccolato troneggiava sul centrotavola color crema regalato a mamma Hutton dalla “cara” pro-zia Agata.
Al povero ragazzo gli si gelò il sangue immaginando la…ehm…come dire… “turbolenta” reazione di sua madre nel malaugurato caso in cui non fosse riuscito a smacchiare quel cimelio di famiglia!
Sconsolato tornò in cucina deciso a prepararsi una lauta colazione prima di dare il via alla missione battezzata con il nome: “Augurati che tua madre non lo scopra altrimenti sei un uomo morto”!!!
Terminata la colazione Oliver Hutton smise i panni del numero uno della nazionale di calcio giapponese nonché titolare fisso del San Paolo, squadra vincitrice dell’ultimo campionato brasiliano, per indossare quelli della “perfetta” colf anche se doveva ammettere di trovarsi molto più a suo agio con un pallone ai piedi piuttosto che ad armeggiare con secchio, spazzolone e detersivi.
- Coraggio Holly- si disse- cosa vuoi che sia un po’ di sporco se paragonato alle sfide che hai dovuto affrontare con i più forti giocatori internazionali?!…

Ore 13.00

-…Accidenti che fatica! Sono a pezzi…Meno male che questa è l’ultima padella-disse mentre finiva di asciugarla.
Finalmente aveva terminato la prima fase della missione, si guardò attorno soddisfatto del lavoro fatto ma soprattutto di avere impiegato “solo” 3 misere ore per ridare a quel campo di battaglia l’aspetto di una normale cucina. Certo doveva ancora mettere mano nel mitico salone e tentare di ripulire la macchia del famoso centrotavola della pro-zia Agata ma, data l’ora, pensò che fosse meglio farlo dopo pranzo…a dire la verità, considerando quanto si sentiva stanco e anche quello che lo aspettava di lì a poco, avrebbe volentieri sostituito il pranzo con un più rigenerante pisolino ma non poteva certo lasciare morto di fame suo fratello.
- A proposito di Daichi, strano che non si sia fatto sentire per tutta la mattina. Forse gli ho fatto fare troppo tardi.-
Mentre andava a prenderlo non potè fare a meno di chiedersi come diavolo faceva sua madre ad avere sempre tutto sotto controllo, pensandoci sorrise ricordando tutte le volte che l’aveva fatta incavolare quando, tornando a casa dopo le partite, entrava come un fulmine spargendo per la casa calzoncini, magliette e impronte di fango o ancora quando usava i mobili come avversari da dribblare finendo puntualmente per rompere qualche gingillo.
Entrando nella stanza trovò il suo ranocchietto che dormiva. Lo portò di sotto tentando di non svegliarlo perchè, dato che la pappa non era ancora pronta, gli faceva comodo farlo riposare ancora un po’.
Quando tutto fu pronto lo mise nel seggiolone e tentò di farlo mangiare ma il piccolo non ne volle sapere.
- Dai Daichi, non fare i capricci…guarda arriva l’aereoplanino…apri la boccuccia… ahahah.-
Per tutta risposta quello sigillò ancora di più le labbra.
- Ma che hai oggi? Ieri non mi hai fatto disperare così! Forza prendine un altro boccone…guarda la mangio pure io…mmm che buona!-
Dopo l’ennesimo tentativo andato a male Holly ci rinunciò, mise via il piatto e lo prese in braccio. A quel punto però si accorse che qualcosa non andava, gli toccò la fronte ed ebbe l’impressione che fosse calda.
- No, ti prego fa che non abbia la febbre-
Sperando di essersi sbagliato prese il termometro e misurò la temperatura, dopo cinque minuti ebbe la risposta.
- 37,5…perfetto!- borbotò rivolgendosi al piccolo- dovevi decidere di ammalarti proprio ora che siamo io e te da soli! Dunque vediamo da qualche parte dovrebbe esserci il numero del pediatra…si ma dove?-
Era certo che prima di partire suo padre lo avesse nominato, il problema era ricordarsi dove gli aveva detto di averlo segnato.… pensa e ripensa finalmente gli tornò in mente, “sulla lavagnetta in cucina” ecco dov’era.
Trionfante la cercò con lo sguardo ma, quando l’ebbe trovata, sbiancò di fronte all’amara sorpresa…qualcuno, la sera prima, aveva cancellato il numero di telefono per disegnare la caricatura di Benji e Mark che si tiravano palle di riso.
- Ci mancava pure questa- sospirò- e adesso che faccio? Non posso certo telefonare ai miei gli rovinerei la vacanza, la mamma sarebbe capace di mettere papà sul primo aereo e precipitarsi qui…Ok, stiamo calmi e ragioniamo sul da farsi.-
Holly passò i successivi 10 minuti fermo in mezzo alla cucina sempre con Daichi in braccio, poi provvidenzialmente gli tornarono in mente le parole dette da sua madre “Se ti dovessi trovare in difficoltà chiama Patty”. Certo, visto che lei andava spesso da loro doveva aver sentito per lo meno il cognome del pediatra. Mise suo fratello nel seggiolone e andò a telefonare all’amica.

Casa Gasby

DRIN…DRIN…
DRIN…DRIN…

- Arrivo!…Patty per favore dai un’occhiata alla torta in forno.-
DRIN…DRIN…
- Pronto?-
- Buongiorno signora, sono Holly-
- Ciao Holly, bentornato. Come stai?-
- Bene, grazie.-
- Ho saputo che ti stai facendo onore in Brasile.-
- Bè si…diciamo che le cose mi stanno andando piuttosto bene.-
- Come sarebbe a dire “piuttosto bene”, qui si dicono grandi cose sul tuo conto! Sapevo che saresti riuscito a farti conoscere anche all’estero, sei sempre stato un ragazzo caparb…-
- Ehm…signora non vorrei sembrarle maleducato ma avrei una certa urgenza di parlare con Patty, se è in casa.-
- Oh…si certo che c’è, anzi scusa tu…aspetta che te la passo, ciao e vienici a trovare prima di ripartire.-
- Va bene, glielo prometto.-
Holly sentì la signora Gasby chiamare la figlia che nel giro di qualche secondo era già al telefono.
- Ciao Holly-
- Ciao Patty, scusa se ti ho disturbata ma avrei un problema con Daichi e tu sei l’unica che può aiutarmi.-
- Dimmi-
Il ragazzo riferì tutto all’amica ma lo fece con una tale agitazione che Patty faticò a seguire il racconto.
- Holly dati una calmata! Se non sbaglio il pediatra dovrebbe chiamarsi dott. Nakata.-
- Grazie Patty, mi hai salvato!-
- Figurati per così poco, comunque non credi sia esagerato cercare il medico solo per qualche linietta di febbre?-
- Ma…lui sta male.-
- L’ho capito, però credimi è solo un po’ d’alterazione della temperatura dovuta al raffreddore.-
- Dici?-
- Holly siamo a febbraio, è normale che succeda specie ad un bimbo dell’età di Daichi.-
- Se è così allora che devo fare?-
- Prima di tutto farti una tazza di camomilla!-
- Ti sembra il momento di scherzare!-
- AhAhAh…Si, è così buffo vedere il grande Oliver Hutton che perde il controllo solo per due linie di febbre del fratello.-
- Patty… non ci trovo niente da ridere!-
- Hai ragione scusa…guarda che facciamo dagli un po’ di latte caldo e mettilo a letto, io arrivo subito.-
- Ok, grazie.-
- Prego, a dopo.-
- Ciao.-
- Ciao.-
Dopo aver riagganciato Patty si precipitò a cambiarsi. Stava per uscire ma la madre la richiamò indietro.
- Patty…Patty -
- Che vuoi- brontolò facendo capolino in cucina- ho già perso abbastanza tempo per prepararmi e per cercare la farmacia di turno, quindi per favore non ti ci mettere pure tu!-
- Tieni…-
- Cosa c’è lì dentro?- chiese incuriosita vedendo il pacchetto che sua madre gli stava porgendo
- Un pezzo della torta al cocco, l’ho appena sfornata. Portala a Holly, se non ricordo male è la sua preferita.-
- Mamma…-
- Cos’è ti è passata tutta la fretta? Dai sbrigati- le disse sorridendole dolcemente.
Era sempre la stessa storia, tutte le volte che Holly tornava a casa la vitalità della figlia si accentuava.
- Grazie!…-
Patty schioccò un sonoro bacione sulla guancia della madre e si precipitò fuori.

Casa Hutton, un’ora dopo.

- Eccomi qua!-
- Finalmente! Ma quanto ci hai messo? Se dovevi venire da Tokyo facevi prima.-
- Ehi…bel ringraziamento per essere andata fino dall’altra parte della città a trovare una farmacia di turno! Tieni- gli disse lanciandogli la busta che aveva in mano- qui ci sono le medicine per tuo fratello.
- Ops…scusa.-
- mmm…-
- Uffa Patty, cerca di capirmi! Tra Daichi che non smetteva di piangere e tu che non arrivavi ho un po’ perso il controllo.-
- Ok, scuse accettate. Adesso però che dici, mi fai entrare o vuoi fare venire un raffreddore anche me?-
- No…no…vieni.-
Entrando Patty fu avvolta da un piacevole tepore, erano anni che a Fujisawa non faceva un inverno così freddo.
- Che calduccio- disse porgendo cappotto e pacchetto all’amico
- E questo? Non saranno altre medicine?-
- Ti sembra una carta da farmacia?-
- …no-
- Appunto. E’ un pezzo di torta al cocco, te la manda la mamma.-
- Buona!- esclamò Holly che non aveva dimenticato la mitica torta al cocco della signora Gasby.
- Tieni a freno lo stomaco, è per la merenda! Piuttosto andiamo da Daichi prima che mi rientri in fibrillazione. Altrimenti quando avrò finito con lui mi toccherà soccorrere anche te.-
- Bè, che problema hai? Non sarebbe mica la prima volta.-
- Questo è vero…ma non lo faccio più da così tanto tempo che ho perso l’abitudine. Eppure sarei curiosa di sapere come fanno quelli dello staf del Brancos a sopportare i tuoi capricci, quando ti infortuni sei insopportabile!-
- Semplice, evito di farmi male ogni momento!-
I due ragazzi scoppiarono a ridere, poi la ragazza salì nella cameretta del piccolo per dargli le medicine, mentre Holly andò a posare la torta.
Patty lo raggiunge poco dopo. Entrando lo trovò con in mano il bollitore pronto per essere messo sul fuoco a far scaldare l’acqua.
- Fatto, adesso è tranquillo. Le gocce che gli ho dato faranno scendere la febbre facendolo riposare. Ho lasciato la boccetta sul comodino, ricordati di dargliene altre 10 sta sera e domani mattina.-
- Grazie Patty, senza di te sarei stato costretto a chiamare i miei genitori facendoli preoccupare inutilmente.-
- Figurati, non mi è costato niente.-
-……..-
-……..-
- Ehm…Stavo mettendo sù l’acqua per il tè, ti va una tazza?-
- Si, volentieri.-
In attesa che fosse pronto Patty cominciò a guardarsi attorno notando la metamorfosi della stanza rispetto a come l’aveva lasciata la sera prima. La sua attenzione fu poi catturata dall’attrezzatura per le pulizie che era messa in bella vista vicino la porta. Pur sapendo a cosa fosse servita, decise di prendersi un po’ gioco l’amico.
- Hai deciso di anticipare le pulizie di primavera?-
- Come?- chiese Holly che, intento a mettere in infusione il tè, non si aspettava quella domanda.
La ragazza indicò il cumulo formato da detersivi, staccio, scopa e secchio che aveva di fronte.
- Ma quali pulizie di primavera! E’ da sta mattina che tento di mettere ordine dopo il festino di ieri. Se ripenso a quello che ho trovato appena sveglio mi sento ancora male! Credimi avrei di gran lunga preferito avere a che fare con la nazionale brasiliana al gran completo invece di dovere riordinare questa baraonda, il peggio è che non ho ancora finito…vedessi com’è combinato il salone.-
- Penso di saperlo perché mi ero offerta di venire ad aiutarti ma “qualcuno” ha spavaldamente declinato l’invito sostenendo che sarebbe stata una passeggiata se messo a confronto con i duri allenamenti di Roberto.-
- Io avrei detto una cosa del genere?- esordì Holly cadendo dalle nuvole-
- Mi stai prendendo in giro o non te lo ricordi davvero?-
- Ti giuro Patty, non ricordo di aver mai detto una cosa del genere!…Anzi se devo essere sincero avevo dimenticato pure che ti eri offerta di darmi una mano. Però credimi, se mi fossi reso conto del lavoro da fare non avrei MAI declinato l’invito!-
- Holly…per caso stai cercando di dirmi che ti serve il mio aiuto per finire il resto delle pulizie?-
- ….Si! Ti prego…Ti prego…Ti prego! Se accetti in cambio ti offro la cena, che ne dici?-
- Mmm…ok, ci sto! Però a patto che gli ordini li dia io, scegli se prendere o lasciare.-
- Prendo, prendo…farei qualunque cosa pur di non ridurmi come sta mattina.-
- Bene caro il mio mozzo, sbrigati a finire il tè e vai a riempire il secchio d’acqua bollente.-
- Ma…la torta non la mangiamo?-
- AAA, cominciamo male. Sono io il capo, quindi niente storie riempi il secchio e seguimi! Mangerai la torta dopo che avremo finito.-
- Agli ordini capitano- esclamò Holly saltando giù dalla sedia e mettendosi sugli attenti.
- Adesso si che ragioniamo. Allora mettiamoci al lavorò! Direzione salone- sentenziò Patty afferrando paletta e scopa.
Dopo aver terminato di pulire Holly, come promesso, si mise ai fornelli per preparare la cena.
- Siamo sicuri che dopo non dobbiamo ricominciare da capo a pulire?- chiese Patty un po’ scettica
- Fidati di me, sono abituato a cucinare, ormai vivo solo da parecchio tempo. Magari non saranno piatti particolari ma ti garantisco la commestibilità.-
- Allora se non ti serve aiuto vado a vedere come sta Daichi.-
- Se è sveglio portalo qui così gli facciamo compagnia.-
- D’accordo.-
Quando Patty tornò giù con il bambino restò sorpresa di vedere come, nel giro di poco tempo, Holly fosse riuscito ad organizzare ogni cosa. La tavola era perfettamente apparecchiata mentre dalle pentole sul fuoco proveniva un profumino niente male.
- Accipicchia Holly!- esclamò la ragazza- Ero convinta di trovarti nel panico più totale e invece….-
- …e invece come vedi è tutto sotto controllo. Andate a sedervi, ancora un attimo e siamo pronti.-
- Ok, ma devi promettermi una cosa.-
- Cosa?- chiese quello incuriosito
- La prossima volta che decidiamo di mangiare tutti insieme IMPONITI come fai quando sei in campo e cucina tu!!!!!-
- Eh eh eh...hai la mia parola. Ecco fatto…Signori la cena è servita.-
I tre si sedettero a tavola mangiando con gusto. Verso la fine della cena Holly si accorse che suo fratello si era addormentato così lo prese in braccio per portarlo a nanna nella sua cameretta.
Intanto il tempo cominciò a peggiorare, si mise a piovere e a tirare vento. Quando Holly tornò in cucina trovò l’amica che stava per mettersi a lavare i piatti.
- Ma che fai?…quando ti ho chiesto di restare a cena non era certo per farti lavorare ancora.-
- Non è un problema, tu hai cucinato quindi ora tocca a me riordinare tanto non c’è neanche molta confusione, complimenti campione sei stato bravo.-
-Visto? Donna di poca fede! Però, anche se non c’è molto da fare non mi và che tu debba sistemare tutto da sola, ti do una mano così faremo prima.-disse avvicinandosi al lavandino
-E va bene…se proprio insisti..-
Holly le sorrise e iniziò subito ad insaponare le stoviglie.
Per un attimo Patty credette di stare sognando, eppure era tutto vero,erano lì, l’uno acccanto all’altra a riordinare la cucina come una coppia di sposini. Era tutto così strano e incredibilmente meraviglioso, dopo quel lungo periodo di lontananza si era dimenticata di quanto la facesse star bene la sua presenza, di come la sua vicinanza la confondesse e le facesse battere il suo cuore.
Ma quello che più la rendeva felice era che, nonostante tutto quel tempo, tra di loro nulla sembrava essere cambiato stare insieme era naturale, anche il silenzio che era calato in quel momento in cucina era piacevole, non c’era tensione né disagio.
Così assorta nei suoi pensieri,immerse meccanicamente la mano nella soffiece schiuma,afferrando la prima cosa che incontrò iniziandola a sfregare
-Ehi!!!!-
-Che c’è?!-
-Come che c’è?!Non mi sembrava di aver cucinato così male da meritare come punizione lo squoiamento della mano!!!- disse Holly sconcertato
Solo in quel momento Patty si rese conto che quello che tanto energicamente stava strofinando non era un piatto, bensì la mano dell’amico!
-Scusa!- esclamò lei,lasciando di colpo il braccio del ragazzo –Io…io ero soprapensiero….non avrei mai…non mi ero accorta….io..scusa!Ti ho fatto male?-
-No, tranquilla, ti ho fermata appena in tempo- la confortò lui divertito nel vederla così mortificata col volto paonazzo per il grande imbarazzo.
-Stupido….davvero non l’ho fatto apposta!-
-Non ci sarai rimasta male sul serio?-
-………-
Il tacito assenso dell’amica indusse Holly a trovare il modo di farle capire che non era una cosa tanto grave, così con un dito le diede un piccolo colpetto sulla fronte in modo da farle sollevare il volto e fissandola dolcemente le disse:
-Per questa volta ti perdono..-
Lei per tutta risposta gli sorrise senza dire una parola…..persi nello sguardo l’uno dell’altra si ritrovarono incredibilmente vicini, ancora un attimo e le loro labbra si sarebbero sfiorate….ma l’incanto di quel momento fu spezzato dall’assordante rombo di un tuono e subito dopo dal pianto del piccolo Daichi che risuonò nella stanza dall’interfono poggiato sul tavolo.
- Sarà meglio che vai da lui..- suggerì Patty rigirandosi verso il lavandino
- Emh…..s-sì, vado…-

Passarono i minuti, ma Holly ancora non tornava.
- Uffa,quanto ci mette?! È già da un po’ che è su!…Non vorrei che Daichi si fosse sentito male di nuovo.-
Preoccupata per il ritardo del ragazzo, Patty mollò tutto com’era e corse a dare un’occhiata. Aveva appena salito l’utimo gradino quando Holly uscì dalla cameretta del fratello.
- Patty!..che ti prende, perché sei venuta su così di corsa?-
- Bè…siccome non tornavi ho pensato che fosse successo qualcosa…Daichi sta bene?-
- Tranquilla- rispose lui sorridendo- il piccolo terremoto sta benissimo solo non riuscivo a farlo addormentare per questo ci ho messo tanto.-
- Meno male, allora vado a finire di asciugare i piatti.-
- A…aspetta….-
Patty si bloccò ad un passo dallo scalino.
- Cosa c’è?- chiese girandosi verso quella voce così stranamente tremante
Holly le andò incontro lentamente senza parlare…quando le fu vicino le poggiò delicatamente una mano sul viso carezzandole le gote.
A quel gesto la ragazza avvertì mille brividi venirgli su lungo la schiena ma anche tanto…tanto calore pervaderle il corpo. Sentì come se la sua guancia avesse cominciato a bruciare per quel contatto. Restò immobile senza riuscire a dire nulla, non capiva che cosa stesse succedendo…..Holly le era così vicino, troppo vicino….poteva avvertire il suo respito su di lei, mentre il cuore le iniziò a battere all’impazzata.
“Holly” pensò “cosa significa……ti prego dì qualcosa…”
- Mi sei mancata…- le disse come se avesse sentito la sua richiesta
- …A…anche tu- rispose lei non sapendo cosa altro dire
- Posso?- chiede lui sfiorandole le labbra con un dito e senza neanche aspettare la risposta la baciò…poi, attirandola a se, fece scorrere le sue mani lungo la schiena della ragazza fino alla vita.
Patty era sempre più confusa…ebbe la sensazione che tutto intorno a lei cominciasse a girare vorticosamente…si erano lasciati da amici…e ora erano lì da soli…Holly la stava baciando e lei non opponeva resistenza...forse stavano sbagliando, probabilmente se ne sarebbero anche pentiti, ma allora perché non lo stava fermando?!…anzi più le mani di Holly le scivolavano sotto il maglione più si sentiva pervasa un’ondata di immenso piacere al punto che, quando lui le sfiorò il seno, Patty ebbe un sussulto che non sfuggi al ragazzo…
-Scusa…vuoi…vuoi che mi fermi?-
-…….-
Per tutta risposta lei gli sfilò da dentro i pantaloni la camicia cominciando a sbottonarla…Non avevano bisogno di dirsi altro, era chiaro che entrambi volevano la stessa cosa…
- Vieni…-
Le sussurò Holly prendendola per mano. Entrò nella stanza da letto e la sospinse dentro richiudendosi la porta alle spalle.
Quando furono vicino al letto le carezzò i capelli baciandola di nuovo sfilandole il maglione che cadde ai loro piedi.
Delicatamente poggiò le sue dita sul suo seno nascosto da un regiseno a balconcino color bordeaux appena lavorato nella parte superiore…sentiva il cuore della ragazza battere sempre più forte a mano a mano che il suo tocco si faceva più deciso…senza neanche rendersene conto Patty si trovò semidraiata sul letto sovrastata dal petto di lui.
Istintivamente sollevò le braccia verso il torace del ragazzo facendo saltare gli ultimi bottoni rimasti a tenere chiusa la camicia.
Quando anche l’ultimo venne via Holly si sollevò togliendosela, poi si chinò su di lei, le carezzò il viso e la baciò.
Le loro labbra sembravano incapaci di resistersi, le carezze che si scambiavano diventavano sempre più audaci e dopo poco tutti i loro indumenti giacevano ai piedi del letto, i loro corpi caldi si muovevano frementi dal desiderio. Si volevano, si desideravano da troppo tempo e finalmente quella notte sarebbero diventati l’uno parte dell’altra.

Fine cap.2

Grazie di cuore alle quattro primissime persone che hanno letto la nostra FF,siamo felici che vi sia piaciuta ^_^
In paricolare:

x Evy: la canzone si intitola "How did I fall in love with you" ed è dei BackstreetBoys

x Evy e Se7ven: emh.....volevamo solo farvi notare che siamo due ragazze distinte una col nick Crik e l'altra Crok ^^;;;

x Ailin:grazie,siamo contente che ti sia piaciuta ^_^

x Rossy: eccoti accontentata,volevi il secondo capitolo?!eccolo alla velocità della luce ^__-

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