Alla ricerca della felicità

di fedez_etta
(/viewuser.php?uid=591204)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** tutto ebbe inizio così... ***
Capitolo 2: *** La mamma è sempre la mamma ***
Capitolo 3: *** un nuovo amico ***
Capitolo 4: *** un bacio da film ***
Capitolo 5: *** Un incontro sgradevole ***
Capitolo 6: *** Una cena movimentata ***
Capitolo 7: *** Una parola di troppo ***
Capitolo 8: *** addio. ***



Capitolo 1
*** tutto ebbe inizio così... ***


CAPITOLO 1
salve a tutti, mi chiamo martina e ho 22 anni. ho già un bambino. si chiama leon e ha 6 anni. sono rimasta incinta all'età di 16 anni. un mostro di nome Peter mi ha violentata. non una ma tante volte. e partito appena ha saputo che io ero incinta. 
adesso sono el parco insieme a leon. precisamente siamo pronti ad attraversare la strada. mi squilla il telefono. rispondo.
IO: pronto??
X: ciao vilu <3
IO: ciao mamma <3
MAMMA: dove stai??
IO: sto nel parco con leon. 
mi guardai intorno ma leon non c'èra. con lo sguardo lo trovai 10 secondi dopo. stava nel mezzo della strada e una macchina stava venendo ad alta velocità verso di lui.
IO: LEONNNNNN!!!!
si girò verso di me ma non si mosse di là. qualcosa, o meglio qualcuno lo prende in tempo. 
un ragazzo sull'incirca dei 24 anni. 
viene verso di me e mette a terra leon. io lo prendo e lo abbraccio subito.
IO: che ti è saltato in mente!?!?!? - gli chiedo mentre lo tengo tra le mie braccia -
LEON: dovevamo attraversare!!! 
mi separo da lui e poi passo a guardare meglio il ragazzo.
IO: grazie mille!!!
X: di niente. io sono jorge!!
Jorge... quel nome non lo scorderò così facilmente.
IO: io sono martina.
LEON: e io leon.
Jorge si abbassa in modo da avere la sua fronte difronte quella di leon.
JORGE: la prossima volta aspetta prima di aspettare. non credo di starci sempre io - dice per poi fare un sorriso.
che bel sorriso che aveva. 
IO: ha ragione, jorge!! - dico guardando jorge che ricambia appena sente il suo nome -
LEON: ok!!! non lo faccio più.
JORGE: adesso devo andare. ciao campione. -dice scompigliando il ciuffo a leon che subito se lo sistema -
dopo avermi dato un occhiata jorge se ne va. 
qualcosa in lui mi da felicità. 
sarà lui il mio angelo custode ???! lo scoprirò...

NOTA AUTORE: se la storia vi è piaciuta inviatemi recensioni <3 la continuo appena posso vedo che la seguite <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La mamma è sempre la mamma ***


CAPITOLO 2
Subito dopo io e Leon torniamo a casa. Prima di entrare vedo se nella cassetta della posta c’è della posta. C’è una lettera. La prendo e la porto dentro con me.
LEON: mamma oggi a scuola ci hanno dato questo. – dice porgendomi un foglio –
IO: ti hanno detto cos’è??
LEON: è un biglietto pubblicitario – dice cercando di ricordare cosa aveva detto la maestra – della pascina. Posso andarci!!??!
IO: non so leon.
LEON: ti prego!!!!
IO: leggo il volantino e domani te lo dico. Ok?!?
LEON: grazie mamma!!! ^_^  posso andare in camera mia??
IO: si. Appena è pronto il il pranzo di chiamo <3
LEON: ti voglio bene mamma <3
IO: anche io piccolino <3
LEON: mamma ma papà dove sta?? E soprattutto chi è??
Quello è un fatto che voglio evitare con tutta me stessa ma che non posso perché per lui è normale che ci sia un padre. Non parlo. Non trovo le parole migliori per spiegargli che suo padre è un mostro e che lui è frutto di tanto odio. Non voglio ferirlo.
LEON: allora mamma?!??!
IO: amore tuo padre non si può definire tale. Appena ha saputo che ero incinta di te lui se ne è andato.
LEON: non mi ha voluto!?!? :(
IO: no. Ma lui. Io si amore mio <3
LEON: sei la mamma migliore di tutto il mondo <3
IO: ti voglio tanto bene leon <3
Ci abbracciamo <3 mentre ci abbracciamo suonano alla porta. Dovrebbe essere mia madre perché mi aveva detto che pranzava da noi. Vado ad aprire ed è proprio mia madre.
IO: mamma <3
MAMMA: ciao amore mio <3
LEON: nonnaaaa!!!
MAMMA: leonnn!!!
Si abbracciano <3
IO: dai adesso vai a giocare che io e la nonna cuciniamo <3
LEON: ok. A dopo <3
Mia madre mi è sempre stata vicina <3 fin dal primo momento che le ho detto che peter mi aveva violentata e che mi aveva messa anche incinta lei mi era stata sempre vicina <3
IO: cosa cuciniamo??
MAMMA: pasta all’arrabbiata!??!
IO: si!! A leon piace molto <3
Entriamo in cucina e iniziamo a cucinare.
IO: leon mi ha chiesto se poteva inscriversi in piscina. Secondo te cosa è meglio fare!?!?
MAMMA: hai paura a mandarlo!??!
IO: si.
MAMMA: lui ha 6 anni e da ora inizierà a pretendere un po’ di libertà e soprattutto adesso vede tutti i ragazzi che fanno qualche sport. E poi il nuoto fa bene ^_^
IO: hai ragione. Mi hai convinta!! Comunque oggi leon mi ha chiesto di suo padre.
MAMMA: e tu che gli hai detto??!
IO: che il suo vero padre non si può definire tale,
MAMMA: hai fatto benissimo. Quel porco!!!
IO: non riesco più a farmi una vita. Io voglio andare avanti per leon e poi perché ho 22 anni!! Non voglio che la mia vita diventi monotona.
MAMMA: fai bene a pretenderlo. Ma da allora hai incontrato qualcuno che ti ha fatto battere il cuore!!??
IO: no. Ma oggi mentre stavamo parlando al telefono leon stava per essere investito ma stava un ragazzo che lo aveva preso. Non so ma quando poi ho visto meglio quel ragazzo, ho provato qualcosa di bellissimo. Ma sono triste perché sono sicura che non lo rivedrò più. E poi non credo che vorrebbe stare con una ragazza che è già madre. Chi lo vorrebbe?? – dico scoraggiata –
MAMMA: non la pensare così. Sei una bella ragazza. – dice accarezzandomi una guancia –
IO: grazie di esserci sempre stata, mamma <3
MAMMA: di niente amore mio <3
IO: papà??
MAMMA: oggi aveva l’orario prolungato.
IO: ok.
Poi lo sguardo di mia madre si sposta sul tavolo.
MAMMA: cos’è quella!??! – dice indicando una lettera –
IO: lo trovata nella posta. Sicuramente sarà una delle tantissime lettere di risposta per il lavoro. Ne ho inviate migliaia.
MAMMA: leggila. Non si sa mai <3 ^_^
Prendo la busta e la leggo. Mi devo correggere. Questa lettera è diversa. Dice che mi hanno scelta!!
IO: mi hanno assunta!!!
MAMMA: ma che bella notizia!!! Dove!??!
IO: in una piscina che è la stessa dove si vuole inscrivere leon. Dovrò fare la segretaria.
MAMMA: è bellissimo.
Dopo 5 minuti la pasta è pronta e chiamo leon che scende come una furia
LEON: mamma allora hai pensato a quello che ti ho chiesto prima!?!?
IO: si. E la mia decisione è … che puoi inscriverti!!
LEON: grazie mamma!!!! – dice correndo verso di me per abbracciarmi –
IO: inoltre hanno accettato una mia richiesta di lavoro.
LEON: è bellissimo. Quando andiamo??
IO: oggi pomeriggio!!
LEON: Oki ^_^ grazie mamma <3
IO: di niente amore mio.
Il pomeriggio passa in fretta e sono arrivate già le 4. Dobbiamo andare , io e leon, in piscina. Prendo tutto il necessario per leon e andiamo. Durante il viaggio jorge è molto emozionato.
Arriviamo ed entriamo in piscina. Cerco il direttore ma i miei occhi calano su un ragazzo. Mi sembra di riconoscerlo. Oh mio dio!! È lui!! È jorge. E si sta avvicinando verso di noi. O.O
 
NOTA AUTORE:
rigranzio per chi mi ha inviato la recensione, lo so che molti di voi non sono inscritti ma se stanno su facebook mi posso seguire qui (https://www.facebook.com/pages/Leonetta/167693250088445) faccio anche lì una storia a capitoli jortini <3. Sono l’adm camy <3 alla prossima  <3 ciaooo

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** un nuovo amico ***


CAPITOLO 3  "un nuovo amico"

JORGE: Ehi ci rincontriamo! ^_^
IO: si ^_^ 
LEON: Mi devo iscrivere a nuoto - dice felice - 
JORGE: È il primo anno che nuoto 
LEON: Si. Non vedo l'ora :D
JORGE: allora conosco bene il tuo istruttore, non lo devi far arrabbiare assolutamente!
LEON: come si chiama?
JORGE: Si chiama... Jorge! 
LEON: Siiiii :D
IO: Mi hanno assunta come segretaria 
JORGE: Ah, perfetto! Significa che ci vedremo sempre - dice per poi farmi l'occhiolino -
Rimango incantata dal suo modo di fare, magari si interessasse
IO: già <3 ma per cambiare leon come faccio!?! 
JORGE: se vuoi lo aiuto io. Tanto io prima della lezione di leon non faccio niente prima di 1 ora.
IO: grazie mille.
 JORGE: adesso ti accompagno alla segreteria.
 IO: ok <3
Jorge mi accompagna e io inizio a lavorare. Appena leon finisce la lezione jorge lo aiuta a lavarsi e poi viene mia madre e porta a casa leon. Io non posso perché devo finire di lavorare. Dopo che tutti se ne vanno e che rimango solamente io come segretaria il capo mi dice di poter tornare a casa. Passo dalla piscina e vedo che sta una persona che nuota. Ci metto poco a capire che quella persona é jorge. Ha uno stile unico *-*
 Dopo che finisce la vasca si ferma. Dopo pochi secondi si accorge della mia presenza. 
JORGE: ehi!!
IO: ciao. Non volevo disturbarti.
JORGE: tranquilla <3 tu sai nuotare!??!
IO: in realtà no...
JORGE: devi per forza tornare adesso a casa tua?!?
IO: perché!?!? O.o
JORGE: ti andrebbe di prendere una lezione di nuoto!??!
IO: il costume!?!?
JORGE: prendi uno nuovo che sta nel magazzino. Voi ne potete suffruire. 
IO: ok. Mi vado a cambiare e torno.
Mi cambio e poi ritorno in piscina. Vado vicino la scaletta e lui viene affianco a me per aiutarmi a immergermi. Ma siccome sono sbadata scivolo dalla scaletta ma jorge mi prende in tempo. Siamo cosi vicini. Meno di un centimetro. Fino a quando ci baciamo. 


NOTA AUTORE: tadan!!! Scusate se non ho continuato prima ma i compiti sono tanti. Spero di continuarlo entro questa settimana. Potete passare in queste pagine facebook!?!?
 1 https://m.facebook.com/profile.php?id=254517751381181
2 https://m.facebook.com/profile.php?id=167693250088445
A presto <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** un bacio da film ***


CAPITOLO 4 "un bacio da film"
Quel bacio mi da sensazioni uniche. Pensavo di non poterle provare più. Invece adesso posso dire di essere felice.
Ci stacchiamo dopo 1 minuto. Ci guardiamo.
Io sono, inevitabilmente, rossa. Non so cosa dire e a quanto pare neanche lui.
IO: allora?!?!.... questa lezione??
JORGE: ah si!! Vieni qui.
Inizialmente mi fa stare a galla senza il suo aiuto. Dopo mi insegna a immergermi sott'acqua. Dopo a nuotare. Il tempo passa. Precisamente 2 ore.
IO: finalmente so nuotare o almeno galleggiare XD
JORGE: ahha!!
IO: ora devo andarmi a lavare veloce. Il pullman passa fra 15 minuti.
JORGE: se vuoi ti do un passaggio.
IO: sul serio!?!?
JORGE: certo. Tanto non ho nessun impegno

IO: ok!! Grazie mille
Dopo lo abbraccio e lui ricambia. Forse anche lui prova qualcosa per me.
JORGE: di niente. Ora andiamo a farci una doccia.
Usciamo dall'acqua
JORGE: appena finisci ci incontriamo fuori.
IO: ok. A dopo.
ci dirigiamo verso i spogliatoi. Io verso quello femminile e jorge verso quello maschile. Dopo essermi lavata e asciugata vado fuori come aveva detto jorge. Lo vedo appoggiato alla sua macchina. Mi avvicino.
IO: eccomi qui.
JORGE: senti, non riesco a smettere di pensare al bacio che ci siamo dati. Io ho sentito qualcosa di forte.
IO: anche io ma la mia vita é difficile.
JORGE: perché!?!?
IO: é una storia lunga.
JORGE: che ne dici di andare a cena insieme?? Cosi avrai tutto il tempo per poter parlare.
IO: mi stai invitando a cena??
JORGE: si. allora?? Accetti??
IO: mai rifiutare un invito

JORGE: sono le 8. Passo da casa tua alle 9. Ok??
IO: perfetto. Ora andiamo.
Entriamo in macchina e lui mi porta a casa mia. Appena arriviamo gli do un bacio sulla guancia ed entro dentro. Quando entro vedo....

NOTA AUTORE: scuaate se non lo postato prima ma avevo bisogno di un PC perché se no non potevo usare l'HTML. Ci vediamo alla prossima che spero sia presto <3
passate qui https://www.facebook.com/pages/Leonetta/167693250088445 grazie <3 scrivo i capitoli <3

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un incontro sgradevole ***


CAPITOLO 5 Un ritorno sgradevole
DAL CAPITOLO PRECEDENTE: 
JORGE: che ne dici di andare a cena insieme?? Cosi avrai tutto il tempo per poter parlare.
IO: mi stai invitando a cena??
JORGE: si. allora?? Accetti??
IO: mai rifiutare un invito
JORGE: sono le 8. Passo da casa tua alle 9. Ok??
IO: perfetto. Ora andiamo.
Entriamo in macchina e lui mi porta a casa mia. Appena arriviamo gli do un bacio sulla guancia ed entro dentro. Quando entro vedo....
CONTINUA:.. quando entro vedo Peter vicino a Leon.
IO: cosa ci fai tu qui?? allontanati subito da lui.
Mi avvicinino a loro e allontano Leon da lui.
PETER:. cosa succede?? non posso stare insieme a mio figlio??
IO: no. lui non merita di essere figlio a te. lui merita un padre migliore, uno che non lo abbandona. come mai sei venuto qui?? hai bisogno di aiuto?? solo per questo tu vieni da me.
PETER: senti non ho cambiato idea sul fatto che sia tu che lui siate stati un errore, ma voglio cercare di cambiare opinione. voglio diventare un padre.
IO: non hai capito proprio niente.
PETER: puoi pure dire di no. ti ricordi cosa ti facevo a 16 anni?? se vuoi lo ritorno a fare.
IO: perché sei cosi?? Perché per una volta non diventi uomo?? Perché per una volta non provi ad amarmi?? Io ti amavo nonostante tutto. Tu non sai quello che ho dovuto passare per crescere al meglio leon. Ti devo ricordare quello che hai fatto quando hai saputo di lui?? - dico oramai non trattenendo le lacrime -
non so dove sto trovando l coraggio per dire tutto questo, ma mi sento meglio. mi sono sfogata.
PETER: senti smettila. Questa é la mia vita e decido io cosa fare.
IO: peccato che ogni tua azione fa soffrire la gente. Vuoi diventare padre per un giorno?? Mi dispiace ma questo non é un reality.
Ora stringo tra le mie braccia leon. Non si merita tutto quello che sta passando. Non voglio che assista ad altro.
IO: leon per favore vai in camera tua.
LEON: va bene mami <3
leon va nella sua cameretta.
IO: ne possiamo parlare domani?? Adesso dovrei prepararmi per uscire.
PETER: con chi devi uscire ??
IO: non sono cose che ti riguardano. Tu non centri niente con la mia vita.
PETER: ti ricordo che tu sei la madre di mio figlio.
IO: ti ricordo che mi hai rovinato la vita!!!
Mi avvicino alla porta e la apro.
IO: vattene!!
Lui si avvicina alla porta
PETER: non finisce qua.
Esce dalla porta e io la chiudo immediatamente. Appoggio la schiena alla porta e mi accascio a terra. Mi viene da piangere ma non piango. Sono diventata donna e non posso permettermi di piangere. Prendo il telefono e compongo il numero della mia mamma. La mia mamma. Lei si che mi é stata affianco. Premo il tasto verde.
MAMMA: pronto??
IO: ciao mamma. Senti potresti venire a casa?? Dovrei uscire e non voglio lasciare solo Leon.
MAMMA: certo piccola mia. Adesso arrivo.
Vado in camera mia e inizio a prepararmi. Mi metto un vestito a tubino rosso con la schiena scoperta. Mi metto i tacchi neri e una borsa nera. Poi sento suonare la porta. Vado ad aprire ed era mia madre.
MAMMA: sei stupenda amore mio <3. Si può sapere con chi esci?? - dice entrando in casa -
IO: esco con... Jorge.
MAMMA: sono felice per te amore
IO: grazie mamma. Adesso mi trucco e poi aspetto Jorge. Comunque oggi ci siamo baciati.
MAMMA: oh! Sono felice per te ma amore non andare troppo velocemente. Ricordati che sei mamma e che hai delle responsabilità.
IO: tranquilla mamma. É una cosa che non posso dimenticare facilmente. Credo che da quando sono rimasta incinta di lui ho sempre messo a primo posto ciò.
MAMMA: lo so piccola mia. Tu sei sempre stata responsabile. Ora vai a prepararti.
Salgo in camera mia e mi trucco. Vado in camera di leon.
IO: leon, posso entrare??
LEON: certo mami <3  
IO: adesso la mamma esce ma ce la nonna. Va bene??
LEON: ok. Buona serata.
IO: ciao piccolo mio. gli do un bacio, esco dalla camera e scendo.
IO: mamma se succede qualcosa chiamami. Il bambino sta in camera a giocare.
MAMMA: tranquilla.
Bussano alla porta.
IO: dev'essere Jorge. Come sto??
MAMMA: stupenda Vai adesso
Vado ed apro la porta. Vedo jorge con un mazzo di rosse rosse in mano.
JORGE: ciao.
IO: ciao.
ci sorridiamo a vicenda.
JORGE: Queste sono per te. - dice dandomi i fiori -
IO: grazie mille
JORGE: sei stupenda, wow.
IO: grazie - dico diventando rossa - lascio i fiori e andiamo.
Entro dentro lascio i fiori a mia madre e usciamo. Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso il ristorante.
JORGE: leon sta bene??
Io non lo ascolto. Non riesco a smettere di pensare all'incontro con Peter.
JORGE: Martina!! Martina!! Martinaaa!!
IO: cosa??
JORGE: a cosa stai pensando?? Ti sto chiamando e non mi rispondi. Ti ho chiesto come sta leon.
IO: scusami é che stavo pensando a una cosa.
JORGE: riguardi a una della cose del tuo passato che mi devi spiegare??
IO: se non ti dispiace vorrei passare una serata con te senza pensare a cose tristi. Va bene??
JORGE: certo. Andiamo a un ristorante e poi prendiamo un amaro a casa. Va bene??
IO: perfetto. Comunque sta bene.
JORGE: mi sta troppo simpatico.
IO: già.
JORGE: quando hai saputo di essere incinta di lui hai mai pensato di abortire??
IO: no. Tutti mi dicevano di farlo ma io non lo volevo fare. Sono sempre stata contro l'aborto e non mi sembravagiusto farlo.
JORGE: già con questa scelta che tu hai fatto ti meriti il massimo.
IO: grazie. Senti io non ho fame. Per forza dobbiamo andare al ristorante??
JORGE: se tu non hai fame non andiamo. Sicura??
IO: si.
JORGE: ok. Allora andiamo a casa.
dopo 10 minuti la macchina si ferma.
JORGE: siamo arrivati.
Scendiamo dalla macchina. Entriamo a casa sua.
JORGE: ecco. Cosa ti posso offrire??
IO: non so. Che hai??
JORGE: ho un amaro lucano, la grappa, vodka, limoncello e liquore al cioccolato.
IO: vodka.
JORGE: la mamma va giù pesante. - dice in modo ironico mentre sta riempiendo due bicchieri di vodka -
IO: per questa sera non voglio regole. - dico prendendo il mio bicchiere -
JORGE: a cosa brindiamo??
IO: al futuro. Più possibilmente al nostro futuro.
JORGE: ci sto!!
Brindiamo e beviamo.
JORGE: lo riesci a sopportare??
IO: con chi credi di parlare??
JORGE: ...
non ha tempo di rispondere che...




NOTA AUTORE: Lo so. Adesso mi uccidete. Avevo detto di non continuarlo e invece lo continuo. Spero di continuarlo al più presto spero che vi piaccia sia questa che l'altra storia. se avete qualche consiglio vi prego ditemelo. spero che la storia stia predendo una piega che vi piaccia. vi giuro che lo contnuo appena posso, intanto inviatemi dei commenti. gli accetterò con molto piacere <3  bacioni a tutti

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una cena movimentata ***


CAPITOLO 6
       
        UNA CENA MOVIMENTATA
Ad un certo punto squilla il cellulare di Jorge. Ma non risponde. Chiude la chiamata. < Come mai hai chiuso la telefonata?? > domando io dubbiosa. < non voglio che ci disturbino. Voglio passare un po di tempo solamente con te > risponde lui avvicinandosi. Questa vicinanza mi rende strana ma allo stesso tempo mi rende felice. La vicinanza aumenta sempre di più fino a quando si azzera. Le nostrie labbra si toccano e dano vita a delle emozioni che superano quelle del bacio di oggi in piscina. Le nostra labbra si muovono a un ritmo nuovo. Ci baciamo da tanto tempo e nonostante la necessità di aria non vogliamo staccarci. Lui passa a baciarmi il collo, io alzo il collo per dargli un accesso maggiore. L'effetto delle sue labbra sul mio collo é strano. Con una spinta mi siedo sopra il tavolo, apro le gambe e le stringo intorno alla sua vita. < ricordati che devo ritornare a casa > dico ansimando e accarezzando, con le mie mani in modo focoso, i suoi capelli. < per forza?? Mi sento troppo solo > dice continuando a baciarmi il collo. Non so come ma mi ritrovo a sbottonargli la camicia. Non capisco quale forza mi faccia fare questo. Dopo aver finito di sbottonare la sua camicia gliela tolgo. Lui inizia ad abbassarmi le fine spalline del vestito che lo reggevano in modo sicuro. Passa a baciarmi le spalle. Poi ripenso alle parole che aveva detto mia madre. Ha ragione. Io non sono nella condizione di poter fare sesso quando mi pare e piace. Io sono una madre e devo pensare a mio figlio. < Non possiamo. Non posso io. > dico staccandomi a malincuore da Jorge. < Sono una mamma, e non posso permettermi di fare questo. Non nego che mi sarebbe piaciuto ma non posso. > scendo dal tavolo e mi alzo le spalline del vestito. 

Vado nel soggiorno e mi siedo sul divano. Lui mi raggiunge poco dopo con la camicia in mano. Si siede al mio fianco e... silenzio. La luce presente nella stanza é molto fioca. Nessuno ha coraggio di parlare o il problema é che nessuno sa cosa dire. < Io non so la tua storia - sta iniziando a parlare di un discorso che sarà sicuramente lungo e d'effetto- ma una cosa é sicura. Mi piaci. Non so se questo é amore o diventerà amore ma qualcosa c'è. Non voglio essere veloce e non voglio nemmeno obbligarti. Forse sarebbe più semplice sapere il tuo passato ma ti giuro che non ti farei mai soffrire. Te lo dico con il cuore in mano. Quando ami una persona non puoi farla soffrire. Forse io preteso troppo in fondo é da poco che ci conosciamo ma qualcosa c'è. > Non so cosa dire. Ha usato delle parole che non pensavo potessero essere vere. Adesso ho bisogno di un suo abbraccio. < tu saresti disposto a soddisfare i miei sogni?? Saresti disposto a farmi felice adesso?? > dico quasi sussurrando. < se posso si. Farei ogni cosa per te > risponde con una dolcezza incredibile. É da molto tempo che c'è questa mancata dolcezza da parte di qualcuno. É vero mia madre mi é stata vicina ma la presenza di un uomo dolce mi é sempre mancata. < abbracciami > dico con un filo di voce implorante. Lui subito mi accontenta. Mi ritrovo tra le sue braccia. Mi da una bellissima sensazione. Dopo un tempo indeterminato, in cui mi sono sentita al settimo cielo, ci stacchiamo. < che ne dici di frequentarci?? Il pomeriggio usciamo prendiamo un gelato o qualcos'altro, facciamo una camminata e parliamo. E magari può venire anche Leon. Lo portiamo al parco, al bowling o al cinema. Passiamo del tempo insieme per  conoscerci. > < va bene. É un ottima idea. E poi non c'è niente di male. Forse é ora che vada. Mia madre deve tornare a casa e sta Leon da solo. > rispondo felice. Felice perché posso contare su di lui. Felice perché sento che niente mi renderà più triste. < dai ti accompagno. > dice mettendosi la camicia. Prende le chiavi della macchina e si dirige verso la porta, prende le chiavi di casa e della macchina. Io prendo la borsa che avevo lasciato in cucina e lo raggiungo. Usciamo fuori. Dopo 20 minuti arriviamo a casa. 

Durante il viaggio ci siamo raccontati delle cose divertenti. Mi ha raccontato che quando era piccolo aveva i capelli lunghi e tutti lo scambiavano per una femmina. Oppure una volta stava con i suoi amici stavamo scendendo le scale, un suo amico fa una battuta e lui rise così tanto da cadere giù per le scale. Quante ne ha combinate quando era piccolo. Scendo dalla macchina. < Per domani ci mettono d'accordo. Ma il tuo numero?? > mi chiede. Apro la borsa e prendo un pezzetto di carta. < hai una penna?? > gli chiedo. Lui rovista nella macchina e ne trova una. La prendo e scrivo il mio numero. < é questo. A domani. > mi avvicino verso di lui e gli lascio un bacio a stampo. Prendo le chiavi di casa ed entro dentro. Vedo mia madre che guarda la TV. < ehi, sei tornata. Il bambino si é addormentato. E io ho un sonno incredibile - dice per poi sbadigliare - hai passato una bella serata? > Annuisco. < sei stanca?? > < si mamma, se non ti dispiace vorrei andare a dormire > le rispono io. < va bene piccola mia > si avvicina al divano, prende la borsa, mi da un bacio e se ne va. Io salgo in camera di Leon. Apro la porta piano per non farlo svegliare e vedo che dorme come un angelo. Esco senza fare rumore e vado in camera mia. Mi spoglio e mi metto il pigiama. Vado in bagno, mi tolgo il trucco. Prendo il telefono dalla borsa e lo metto sopra il comodino. Mi metto nelle coperte del mio letto. Inizio a pensare alla serata appena passata. Spero che ce ne siano altre. Mentre penso il mio telefono squilla e mi avvisa che mi é arrivato un messaggio. Lo prendo e vedo che é un numero che non conosco. Lo apro:

• buonanotte piccola <3 il tuo jorge. 
             24/04/2014 ore 23:41

• notte anche a te principe 
              24/04/2014 ore 23:42

E con questo messaggio io mi addormento ...



NOTA AUTORE: 
ho deciso di usare questo nuovo tipo di scrittura perché me lo ha consigliato una grandissima scrittrice. Ricapitolando vediamo la serata molto focosa che passano i nostri protagonisti. Vediamo anche la paura di tini. Jorge confessa che a lui piace Martina. Nel prossimo capitolo succederà una cosa alla povera Martina e il suo principe ci sarà?? Lo vedremo. L'ultimo capitolo lo hanno visto poche persone :( qualcosa non va?? Fatemi sapere. Comunque ringrazio tutti quelli che hanno recensito. Grazie e  bacioniii. Alla prossima

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Una parola di troppo ***


                                                                                  CAPITOLO 7 
                                                                          Una parola di troppo

Driin driin. Il suono della sveglia mi fa svegliare. Mi guardo intorno e capisco che sto nella mia camera. Mi alzo e piano mi dirigo in camera di Leon per svegliarlo. Entro, lo vedo dormire in posizione fetale, mi avvicino e lo accarezzo < amore mio, buongiorno. Sono la mamma. Devi andare a scuola e la mamma a lavoro. Dai che per oggi pomeriggio ho una sorpresa. > < quale mami?? > mi chiede ancora assonnato. Lo prendo in braccio ed esco dalla camera per poi andare in cucina < oggi pomeriggio io, tu e Jorge usciamo insieme. Sei contento?? > < si mami, Jorge é troppo simpatico - dice contento - ma il signore di ieri chi era? Il mio papà?? > Se ne accorto. Non pensavo potesse averlo capito. < amore...  si lui é il tuo vero papà ma non lo devi mai chiamare così. Fai finta che non lo sai. Lui non si merita di essere chiamato papà. Ok?? > < va bene mamma. Ma quando devo andare in piscina?? > < domani pomeriggio alle 4. Adesso prepariamoci > lo faccio scendere dalle mie braccia, poi prendo i biscotti, il latte, le fette biscottate e il succo dai vari luoghi della cucina in cui erano disposti e infine preparo la colazione. 


Mentre io e leon mangiamo sento la suoneria del mio telefono che mi avvisa che  mi stanno chiamando. Prendo il telefono e vedo che é un numero che non ho registrato, ma nonostante ciò rispondo. < pronto?? Con chi parlo?? > < ciao Martina. Mi riconosci?? Sono Jorge > < ah Jorge! Scusa non avevo memorizzato il tuo numero. Dimmi > < oggi ci incontriamo in piscina per lavorare, ricordati che é alle 9:00. > < mi hai chiamata solo per questo?? > sembra troppo poco per chiamare una persona , chiunque essa sia. < in realtà volevo sentirti. Lo so che forse sono uno stupido e che forse ti sto dando anche fastidio ma ... non so neanche io. Mi sembra tutto così strano. Non é la prima volta che frequento una persona ma con te é diverso. Mi sembra di volare e ammetto che non ci sto capendo niente. Una cosa é sicura: mai avrei pensato di uscire pazzo per una ragazza. > A quelle parole mi scappa un sorriso. É da tanto tempo che una persona non si dedica completamente a me. < anche a me succede questo. Dopo quello che mi é successo mi ero arresa nel cercare qualcuno che mi potesse capire e che potesse starmi vicino ma adesso ci sei tu e sei come un raggio di luce. Spero che questo raggio possa diventare qualcosa di più grande. > < se tu me ne darai modo io lo sarò. Poi ci mettiamo d'accordo per oggi pomeriggio. Va bene?? > mi chiede < certo. Adesso scusami ma devo preparareLeon perché lo devo portare a scuola. Ci vediamo dopo. Ciao > dopo ciò chiudo la chiamata. 


Subito dopo appoggio il telefono sul tavolo ma anche esso subito dopo suona. Prendo il telefono e vedo che é un numero anonimo. Penso sia di nuovo Jorge infatti... < Jorge, cos'è successo in un millesimo di secondo?? > dico scherzando. Peccato che quella persona non era Jorge. < chi é questo Jorge?? > solo adesso capisco che quello é Peter. É arrabbiato si sente dalla sua voce. Non so cosa dire, ho paura che possa reagire male. < ah Peter. Dimmi. > < non fare la finta tonta. Ti ho fatto una domanda > provo a deviare il discorso ma lui ritorna alla domanda che mi ha fatto. Non so che dire. < é nessuno di particolare. > < non mi inganni > < senti Peter non ti sento bene. Forse non prende. Poi ti chiamo. Ciao > chiudo la chiamata e spengo il telefono. Non voglio che mi contatti. < mamma é successo qualcosa?? > Leon é preoccupato per me. Lui sta capendo la situazione non é stupido. Mi dispiace per quello che deve passare ma non ho scelto io il mio futuro. < tranquillo amore mio. Tutto bene. Ora a cambiarti che é tardi. > andiamo insieme in camera di Leon. Dopo averlo aiutato a cambiare vado in camera mia e mi cambio. Poi ritorno in camera sua e lo vedo pronto, con lo zaino in spalla. Scendiamo giù, apro la porta e accompagno Leon a scuola. 

Dopo averlo salutato ritorno a casa. Il quartiere é tranquillo. Questo mi sorprende perché ci sono molti bambini piccoli nel vicinato e piangono di frequente. Strano. Comunque apro la porta e vedo dentro casa l'ultima persona che volevo vedere. Peter....






NOTA AUTORE: 
Ho aggiornato prestissimo ^_^ anche perché ieri ho aggiornato l'altra storia. Voglio ringraziarvi moltissimo. Parliamo del capitolo. Jorge confessa ancora i suoi sentimenti Martina si apre di più. E poi Peter. Cosa succederà?!? Scrivete secondo voi cosa succederà. Come stanno facendo a violetta facciamo: SCEGLI TU!! ditemi la vostra ^_^ alla prossima <3 baciii

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** addio. ***


Oramai nessuno più segue questa storia allora basta. Finirò tra molto tempo l'altra storia e ne inizieró un'altra ma questa non la seguite proprio. Addio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2382133