Una vita nuova

di V manumanu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 3: *** Secondo capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


 Primo capitolo
POV ELENA
Dopo aver concluso il quarto anno di liceo, dovrei iniziare a fare progetti per il futuro, frequentare il college , e magari riflettere su quello che vorrò diventare nella vita,come fa la maggior parte dei ragazzi alla mia età. Ma io e Caroline, la mia migliore amica dalla culla, abbiamo deciso di concederci un anno sabatico, cioè, tradotto, di totale far niente. La scelta che ho preso non è stata subito accettata dai miei iperprotettivi genitori, Grayson e Miranda Gilbert, che non appena pronunciate le parole “Papà, mamma, ho deciso che quest’anno non andrò al college.” I loro visi sono diventati di un colore talmente bianco da sembrare due fantasmi.
Ci sono volute parecchie settimane per fargli capire che non è stata solo una decisione comandata dalla pigrizia, ma che non so davvero chi  voglio diventare. Insomma non è che da un giorno all’altro uno si sveglia e pensa “Ho deciso! So cosa fare della mia permanenza sulla terra! Diventerò un dottore!” E se a qualcuno è  successo, beh  mi congratulo e mi inchino, persino.
 Purtroppo a me, Elena Gilbert, ragazza quasi ordinaria, una rivelazione del genere non è avvenuta, perché dopo esattamente tre mesi dalla fine del liceo, io non so ancora che diavolo farne della mia esistenza. Ma l’indomani, la mia migliore amica Caroline, si, proprio lei, mi aiuterà a scoprire chi sono, facendomi fare un’esperienza che rivoluzionerà completamente il mio noioso andamento di vita.
 
“Eleeeeeeeena!” La voce squillante di Caroline mi catapulta fuori dal mio dolce e caldo letto, facendomi cadere sulla fredda e umida superficie del pavimento scuro.
“Elena svegliati! Ho delle notizie fantastiche da darti!”
“Uffa, Care! Stavo dormendo!” la bionda ignora le mie lamentele e invece di ascoltarmi va avanti con il suo discorso.
“Non immaginerai mai quello che è successo! Sai la zia di cui ti ho parlato? Ma si dai, quella che abita a Los Angeles? Comunque dato che mia cugina Sarah è partita per il college, mi ha gentilmente offerto una camera nella sua enorme casa!” In quanto migliore amica della ragazza svampita che mi sta davanti, so chiaramente che il suo più grande sogno da tutta la vita è di poter vivere e lavorare in quella città, che secondo lei è il posto più bello del mondo. Ed ecco che la mia Caroline mi abbandona lasciando così da sola la povera Elena nella stanza dei confusi e degli indecisi permanenti.
“Perfetto  Caroline, sono davvero felice per te , ma ora potresti continuare a farmi dormire dato che sono le otto del mattino!?” chiedo leggermente infastidita ed amareggiata dal fatto che tutti ormai vanno avanti e l’unica che non si muove sono io.
“No!Non ho ancora finito. Le ho chiesto se posso portare un’ amica e lei mi ha detto di si! Quindi prepara le valige che domani mattina si parte!”
Adesso il sonno e la voglia di tornare a letto di poco fa sono completamente spariti e un’incontenibile senso di eccitazione e felicità hanno preso il loro posto.
“Davvero!? Ma è fantastico!..aspetta un secondo,i miei non mi lasceranno mai andare!” grido sconsolata, sapendo che sono talmente ossessionati da quello che mi potrebbe capitare stando in giro, che piuttosto mi rinchiuderebbero in casa, pur sapendo che sto per compiere diciannove anni!
Ma Caroline mi rassicura “Tranquilla ho già pensato a tutto io! Ci è voluto un po’ a convincere tuo padre, ma alla fine entrambi i tuoi genitori hanno acconsentito!”
Mi alzo di scatto dal pavimento e corro ad abbracciarla. Sarà un’esperienza fantastica. Me lo sento!
Forse la porta delle opportunità si è aperta, chiudendo così quella della stanza delle persone indecise.
 
Dopo aver impiegato tutto il giorno alla preparazione delle valige ,mi fiondo a tavola per l’ultima cena con la mia famiglia prima della partenza. Domani alle otto in punto il mio aereo decollerà.
A ogni boccone di pasta alla carbonara che inghiotto,mio padre ricorda puntualmente di non fare sciocchezze e di prestare attenzione alla gente che mi sta intorno “Non si può sapere mai! Un giorno è tuo amico e il giorno dopo è un maniaco pronto a violentarti!” ruoto gli occhi davanti alla drammaticità di mio padre.
 “No tesoro, tuo padre ha ragione, guardati le spalle!”Ribadisce mia madre notando le mie smorfie sull’avvertimento appena ascoltato.
L’unico che se ne sta zitto e rintanato nel suo angolo è mio fratello Jeremy, che come sempre non omette alcuna parola o suono che ci faccia intendere che non è deceduto improvvisamente. Ha tre anni in meno di me, e credo che stia passando il suo periodo “Emo”, ma lo capisco, in fondo ha solo sedici anni.
Quando ho finito di sparecchiare, do un bacio a mio padre e a mia madre, avvertendoli che sarei andata a letto.
“Ok tesoro, a domani! Ti farò la tua colazione preferita prima della partenza!” Sull’ultima parola che pronuncia mia madre, percepisco un accenno di tristezza. Sorrido al pensiero di quanto deve essere difficile per loro lasciarmi andare via per un tempo indefinito, ma cercano di rendersi felici ai miei occhi per non farmi pesare troppo la cosa.
Mi avvio per raggiungere la mia stanza, ormai quasi completamente vuota e mi appisolo sul grande letto. Domani la mia vita ripartirà da zero. In questo momento non ho neanche idea di quanto sia vera questa semplice e breve frase.
 

 

Angolino della scrittrice
Ciao a tutti/e!
 Non so come mi è venuta in mente questa storia, però sta di fatto, che appena ho afferrato il computer ,per iniziare a scrivere ,le mie mani hanno incominciato magicamente a volare sulla tastiera.
Spero che sia di vostro gradimento, ma soprattutto spero che non vi faccia schifo.

Adesso Il capitolo è poco chiaro ed evasivo su quasi tutti i punti di vista, ma dal prossimo compariranno molte più informazioni, e si inizierà a parlare di Damon.
Elena in questa storia è una ragazza normale con una famiglia composta da Genitori e fratello. Tutti vivi e vegeti! XD Ah! quasi dimenticavo la cosa più importante: sono tutti umani, non c’è niente di sovrannaturale qui.
Se l’idea di questa storia vi piace,vi prego di lasciare un piccolissimo commento, se ne avete voglia naturalmente! :)  
Grazie per aver letto! Alla prossima ;)

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Capitolo 3
*** Secondo capitolo ***


Secondo capitolo
 
POV ELENA

“Tesoro, Caroline è arrivata!” Mi avvisa gridando mia madre.
“Ok, adesso scendo!” rispondo subito.
“Elena sbrigati o perderemo l’aereo!” sbotta impaziente Caroline. Senza più rispondere prendo la giacca di pelle nera e percorro velocemente le scale.
Saluto per l’ultima volta mio padre e mia madre con dei calorosi abbracci, e bacio sulla guancia  Jeremy che non essendo abituato a smancerie del genere fa una smorfia e si dilegua in cucina.
“Mi raccomando, state attente!” dice mio padre, e un bisbigliato e un po’ scocciato “si”esce dalla mia bocca.
Arrivate in Aeroporto, passano due ore prima che ci permettano di imbarcare.
L’aereo è abbastanza grande da riuscire a contenere circa duecento persone.
Io e Caroline siamo sedute vicino ad un’anziana signora sulla settantina che dorme profondamente.
“Allora, contenta che tra un po’ saremo a Los Angeles?” chiede Caroline eccitata.
“Certo! Ma senti, oltre a tua zia chi vive nella villa?” 
“Mio cugino Damon, ha circa cinque anni in più di noi e gestisce un locale molto frequentato. Non lo vedo da quando avevo undici anni. Mi ricordo solo che era di un antipatico terribile! Continuava a prendermi in giro ridendomi in faccia, ora che ci penso io l’odiavo mio cugino!” Dice più a se stessa che a me.
“Wow, incominciamo bene, ottimo!” La informo sarcastica.
Lei si limita a ridere, svegliando così la signora accanto a noi che ci rifila uno sguardo acido ed accusatore. Così Caroline si tappa la bocca con una mano e io mormoro un appena udibile “Scusi”.
Non appena riusciamo a scorgere dall’alto le enormi ville presenti vicino alle spiagge, Capiamo che è quasi il momento dall’arrivo e Caroline non sta più nella pelle.
 “Ma ci pensi!? Andremo a stare in un bellissimo posto, vicino al mare e per di più alloggeremo in una casa come quella!” mi dice indicando uno dei tanti castelli in miniatura.
 Scommetto che se ne avesse avuto la possibilità, si sarebbe slacciata la cintura di sicurezza solo per fare dei piccoli salti su se stessa, per esprimere la sua del tutto irrefrenabile felicità.
“Lo so, ma calmati o ti verrà un attacco di cuore con tutta questa frenesia” La supplico cercando di tranquillizzarla.
“D’accordo hai ragione, sto esagerando un pochino!” prende una pausa facendo un respiro profondo “Controllo Caroline!” La sento parlare tra se e se.
Nonostante la stranezza,  giuro che voglio un gran bene a questa ragazza.
Quando ritiriamo le valige, ci dirigiamo nel parcheggio dell’aeroporto, in ricerca della zia di Caroline che sarebbe dovuta venire a prenderci. Dopo cinque minuti d’attesa, la mia amica bionda indica una donna dai capelli chiari e dagli occhi azzurri vicina ad un auto che ha l’aria di essere molto costosa. “Eccola! Credo che sia lei!” Così ci avviciniamo. “Zia Judy! Sono io!”
La donna corre ad abbracciare la nipote “Caroline!? Caspita, quanto sei cresciuta! mi avevano detto che eri diventata una ragazza carina ma non immaginavo che fossi così bella!”
“Ah, zia! Non dire così o mi farai arrossire!” risponde Caroline visibilmente contenta dei complimenti appena ricevuti.
La donna dallo sguardo gentile sposta l’attenzione su di me.
“E tu dovresti essere Elena, Giusto?” mi porge la mano con un sorriso dolce e naturale.
“Si esatto, è un vero piacere fare la sua conoscenza ,Signora Salvatore” Le stringo calorosamente la mano.
“Anche per me cara, me non ti azzardare a darmi mai più del lei, mi fa sentire incredibilmente vecchia!” dice mantenendo sempre un tono socievole e rassicurante.
Le sorrido e annuisco “Ok, grazie Judith!”
“Bene cara, adesso ragazze andiamo a casa. Deve essere stato un viaggio faticoso, e non vedo l’ora di mostrarvi la vostra camera!”
L’auto da lusso ci trasporta, abbastanza velocemente, nel quartiere della zia di Caroline.
Quando accostiamo, davanti ai nostri occhi, una casa tutta bianca contornata da un giardino, che potrebbe perfettamente essere il parco vicino a casa mia, risplende come un diamante al sole.
Il cielo limpido e azzurro, le palme alte,l’erba incredibilmente verde,Il leggero venticello caldo che mi sfiora la pelle, e il rumore del fruscio del mare . Tutti questi fattori fanno sembrare questo posto un paradiso.
E forse questo è il paradiso dopotutto.
Sicuramente lo è per me.
Caroline,che sembra più bionda di sempre con i raggi del sole che le sfiorano i capelli, tiene la bocca spalancata e credo anche che stia sbavando. Non l’ho mai vista in queste condizioni, così scomposta, stupita e soprattutto senza parole.
“Ragazze tutto ok?” chiede preoccupata Judith.
“Si, alla grande direi” si limita a rispondere Caroline.
“Su, forza! Allora andiamo  dentro, vi faccio strada”
Il vialetto per arrivare all’ingresso, pare non finire mai.
Quando arriviamo a destinazione  zia Judith tira fuori le chiavi per aprire la porta e ci fa segno di entrare.
La sala è grandissima, piena di divani, quadri e lampadari di cristallo.
Judith ci fa vedere l’ampia e luminosa cucina rigorosamente bianca, e in seguito ci indica il bagno di servizio dove ci sono dei lunghi e grandi specchi adagiati alle pareti.
Una scalinata infinita ci conduce al piano superiore.
“Spero che vada bene” Dice  la donna fissandoci.  La camera è illuminata da una grande finestra da cui si può scorgere il mare e notiamo una piscina da sogno collocata proprio nel giardino della villa.
“Quella è vostra?” Chiede Caroline indicando la piscina.
“Oh si! L’abbiamo fatta costruire circa cinque anni fa” Risponde la zia.
“Wow” commento.
“Questo invece è il vostro bagno personale”
“Abbiamo un bagno in camera!?” esclama la bionda. “Ma è fantastico!E l’armadio?”
“Caroline di qua” indico un'altra porta che apro e svelo una cabina tutta libera, pronta per accogliere i nostri numerosi vestiti.
“ E’assolutamente perfetta zia Judith!” dice Caroline abbracciandola.
Lo squillo di un cellulare interrompe quel momento tra le due.
“Scusate devo rispondere” Ci informa la donna.
Caroline intanto si avvicina a me. “Hai visto!? È tutto così bello!”
“Si hai ragione” Concordo con lei.
Passiamo circa cinque minuti immobili a fissare quella favolosa vista sul mare. Da qui si intravedono i corpicini delle persone che sono  in spiaggia.
“Scusate se ci ho messo tanto! Era Damon! Dice che sarà a casa per l’ora di cena e non vede l’ora di rivederti Caroline!” La voce di Judith ci ridesta dalla trans di poco prima.
“Come no!...emh, volevo dire, ma è fantastico! Così anche Elena avrà la possibilità di fare la sua conoscenza!” dice Caroline cercando di tralasciare la prima parte della frase.
“Bene! Sono convinta che gli piacerai Elena!” si rivolge a me la zia.
“Oh senz’altro sarà un piacere conoscere tuo figlio!” dico gentilmente.
“Allora per le sette giù nel grande salone, vi lascio in pace, sistematevi pure! E  poi magari fate anche un sonnellino! A dopo ragazze”
“A dopo!” rispondiamo io e Caroline prima che sparisca dalla porta.
Chissà che tipo è Damon? Sarà uguale a sua cugina? Un concentrato di eccitazione , allegria, e con un ossessivo senso della perfezione?
Lo scoprirò solo stasera, nel frattempo sistemo la valigia e sorrido inconsapevole di quello che succederà e che costruirò in questo luogo così simile al paradiso dei miei pensieri.
 

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