E' che purtroppo siamo innamorati dell'idea dell'amore

di VengenzIsMyLife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri ***
Capitolo 2: *** Poor Heart ***
Capitolo 3: *** Confusion ***
Capitolo 4: *** I Want To Be Happy ***
Capitolo 5: *** Save Me ***
Capitolo 6: *** Il Ballo ***
Capitolo 7: *** Happiness...Maybe ***
Capitolo 8: *** Unholy Confessions ***
Capitolo 9: *** New Begins ***
Capitolo 10: *** No More Pain ***
Capitolo 11: *** Surprise ***
Capitolo 12: *** Countdown ***
Capitolo 13: *** Love In All The Fucking Ways ***
Capitolo 14: *** Warmness On The Soul ***
Capitolo 15: *** Family ***
Capitolo 16: *** Broke ***
Capitolo 17: *** Addii ***
Capitolo 18: *** It's Done. ***
Capitolo 19: *** Until The End ***



Capitolo 1
*** Incontri ***


INCONTRI.

Beh, si, ho compiuto 18 anni. Dove sta il bello? Forse, pensandoci, ho vissuto un'adolescenza abbastanza merdosa. Niente feste, niente serate fuori con gli amici, niente fidanzatini. Si, in effetti non ho vissuto proprio l'adolescenza. Ho passato gli ultimi anni a piangermi addosso per aver finito troppo presto un libro. O per il finale triste di un film. Diciamo che ho pianto un sacco per cazzate.
Prima giorno di scuola. Finalmente l'ultimo anno. Odio studiare. Odio leggere i libri di scuola. Non impari niente. Impari di più standotene alla fermata del bus a guardare persone che salgono e scendono, vedi le loro facce tristi e stanche, oppure felici e rilassare. Io credo da sempre di avere un dono. Riesco a vederli attraverso; nel senso che riesco a capire cosa hanno dentro. Se fingono di essere felici o tristi. Mi ricordo che da piccola vedevo mia madre o mio padre fingere quei sorrisi. Non l'ho mai confessato a nessuno perché ho sempre avuto paura di essere presa per folle. Beh, già passo per quella strana. Figuriamoci se mi metto a dire cose del genere.
Attraverso il cancello della scuola. Solite facce depresse di alcuni studenti, altre facce da troiette che si abbracciano, tutte "Tu sei la mia bff". Bah.
Mancano cinque minuti all'inizio delle lezioni. Mi accendo una malrboro e mi siedo su una panchina con il mio ipod.
"Bury all your secret in my skin. Come away with innocence and leave me with my sins"
-Emo! 
Vedo Sarah avvicinarsi sorridente.
Mi levo le cuffie e le sorrido -ciao, nanetta-
-Eddai, non sono così bassa!- si siede accanto a me.
Si, lo è. Sarah è una delle mie migliori amiche. Ci conosciamo da una vita. Giocavamo insieme da piccole e, crescendo, ci siamo legate sempre di più. La guardo, i suoi occhioni nocciola che splendono e i suoi capelli perfettamente lisci e castani che le arrivano al sedere. 
-Sarah, lo sei- rido.
-Sei una stronza, Veen- si accende una sigaretta.
Rido e spengo la mia marlboro.
-Le facce depresse di certi elementi mi fanno ridere- ride.
-Sono ancora al secondo/terzo anno. Compatiscili- sbuffo.
Suona la campana di inizio lezioni.
-Che cazzo, l'ho appena accesa!- si lamenta Sarah.
-Peggio per te. Io entro, ci vediamo in mensa- prendo la mia tracolla e mi precipito nell'aula di matematica.
L'aula è quasi piena. Prendo il mio solito posto nell'ultima fila; vuoto. Mi sa che anche quest'anno passerò le lezioni "forever alone".
Il signor O'Connel entra e tutti ci alziamo in piedi.
-Buongiorno, ragazzi. Seduti, prego.-
Ci sediamo e si sentono i primi sbuffi.
Bussano alla porta.
-Si, avanti- il signor O'Connel, come il resto della classe, si gira verso di essa.
Entra una testa acconciata con una cresta blu. Jonathan Seward, il nanetto del gruppo dei fighi della scuola.
-Mi scusi il ritardo, signor O'Connel-
-Seward, è il primo giorno di scuola e mi arrivi con sette minuti di ritardo. Vai a sederti, c'è posto vicino la signorina Hillgood-
Beccata. Faccio spazio al posto accanto a me e vedo Johnny, così si fa chiamare, sedersi al mio fianco.
Il professore si mette a chiacchierare con gli alunni delle sue vacanze all'estero. Così decido di prendere il mio block notes da disegno e fare qualche schizzo.
-Disegni bene- 
Mi giro verso cresta blu che guarda il mio disegno.
-Ehm...grazie- alzo un sopracciglio
-Tu sei Veen, giusto?-
-Si. E tu cres...cioè, Johnny. Giusto?-
Lo vedo ridere -Così dicono-
Rido.
-Posso farti una domanda?-
Riprendo a disegnare -Se ci tieni tanto-
-Perché te ne stai sempre sola durante le lezioni?-
-Perché evidentemente nessuno gradisce la mia compagnia-
-Mmh...capisco-
Finita la lezione di matematica e altre due ore di storia, mi precipito in mensa dove raggiungo Sarah e Michelle, una cara amica.
-Che rottura di balle- mi siedo.
Michelle mi porge il vassoio col cibo -A chi lo dici. Filosofia, Scienze ed Economia. Mi è venuto il mal di testa-
-Io ho avuto due ore di fisica. Mi mancava. Poi matematica. La sfiga- ride Sarah. 
-Oggi cresta blu si è seduto accanto a me. Non so che gli prende al genere maschile dopo le vacanze estive. Sarà il troppo sole-
-Oddio, sei seria?- chiede Mich.
Annuisco.
-Maschi.- sbuffa Sarah. 
Ed ecco il primo giorno di scuola andato. Saluto le mie amiche e infilo le cuffie, incamminandomi. Dopo un po di strada mi sento bussare alla spalla. Mi giro e vedo cresta blu. Ma che palle! 
Levo una cuffia- Si?-
-Mi chiedevo se ti andava di fare la strada insieme-
-Come mai non sei con i tuoi amichetti?-
Johnny fa spallucce.
-Va bene, okay- spengo l'ipod e lo infilo in tasca.
-Che ascoltavi? Se posso...-
-Pantera-
-Wooo! Ci dai dentro pesante!- ride
Mi scappa un sorriso.
-Volevo chiederti...stasera io e i ragazzi ci esibiamo in un locale in città. Ti va di venire?-
-Mmh...non so. Vedrò di esserci. Ma non ti assicuro nulla-
Johnny sorride -Va bene. In ogni caso siamo al Johnny's Saloon. Beh, io sono arrivato. Allora...a stasera. Forse-
-Si. Ciao- 
Torno a casa e chiamo Sarah. Al secondo squillo risponde. 
-Veen, tutto okay?- 
Sempre la solita paranoica -Si. Cresta blu mi ha invitata ad una serata dove si esibisce con i suoi amichetti. Ci facciamo un salto?-
-Assolutamente si! Ho bisogno di uscire! Dove si esibiscono?-
-Al Johnny's-
-Perfetto! Passa alle nove. A stasera- riaggancia.

Alle nove in punto arrivo a casa di Sarah. Ed eccola in tutta la sua bellezza. Occhi perfettamente marcati con l'eyeliner nero, maglietta dei Nirvana, pantaloncini strappati con qualche catena che pende e i suoi soliti anfibi neri ligori.
-Stasera farai strage di cuori- rido.
-Ma smettila. Ti sei vista tu? Sei fantastica-
Sinceramente avevo preso una maglietta degli Slipknot a caso e avevo messo il primo paio di jeans che avevo adocchiato nel cassetto. E i miei soliti anfibi di pelle consumata nera.
-Andiamo vah.-
Arrivate al Johnny's, una miriade di gente che beveva a destra e a manca.
-C'è un casino- piagnucola Sarah. 
-Veen!- Johnny si avvicina e mi sorride
-Hey- sorrido.
Vedo il resto del gruppo farsi largo fra la gente.
-Volevo presentarti i ragazzi-
-Figo- sorrido. 
-Ah, quindi sei tu l'amichetta di Johnny- ride Brian.
Brian Haner. Il solito figlio di papà che si ribella alla famiglia per ottenere attenzioni. In effetti è abbastanza figo. Cioè, un metro e ottanta di figaggine assoluta. Occhioni castano e capelli sparati al cielo con otto chili di lacca, mica si butta.
-Amichetta? Pff- sbuffo.
-E smettila di fare l'antipatico, Gates-
Lo spintona Matt. 
Matthew Sanders. Alias Mr Fossetta, per via delle sue sexyssime fossette alle guance. 
-Piacere, io sono Matt- mi sorride.
Gli stringo la mano -Io Veen, piacere mio-
-Largo! Largo! Io sono Jimmy! E...adoro i tuoi capelli lilla-
Rido -Grazie, Jimmy- guardo zacky -E tu sei Zacky. Giusto?-
-Giusto- dice con freddezza.
Che gelido Mr Baker. Zacky è sempre stato un ragazzo abbastanza timido. A scuola lo vedo sempre con gli occhi bassi. Si incazza per tutto. I suoi occhi verdi ti uccidono l'anima con uno sguardo. Non che abbia mai incontrato i suoi occhi, ma ne ho sentito parlare. 
-Beh, lei è Sarah. La mia migliore amica-
Sarah sorride -Ciao a tutti-
Dopo le prestazioni e un giro di birra, i ragazzi salgono sul piccolo palco e iniziano a suonare una canzone a me sconosciuta. Credo l'abbiano chiamata "Second Heartbeat". Carina, non male. Devo dire che ci sanno fare.

" We keep writing, talking and planning, but everything's changing. We all know what to do but know one does it. Now this time has passed and full of regret"

-Cazzo, sono bravissimi!- mi urla Sarah all'orecchio per farsi sentire. 
Io annuisco e sorrido, guardandoli.
Li osservo ad uno ad uno. Brian fa scorrere le sue dita esili su quella chitarra. Sembra esser nato con quello strumento in mano. 
Johnny si diverte a suonare il basso, si gira il palco e fa cose buffe che mi fanno ridere. Jimmy...beh, lui sembra sia stato progettato per suonare la batteria. La suona con un'abilità pazzesca, da far venire i brividi. 
Matt ha una voce...wow. Mi ha già provocato più volte la pelle d'oca con quelle corde vocali.
Poi guardo Zacky. Sembra distaccato e freddo. Sembra un robot. Rimane al suo posto e suona la sua chitarra. Anche lui ha un'abilità pazzesca. Ma sembra molto diverso dagli altri. 
La serata finisce a meraviglia. 
I ragazzi sorridono soddisfatti. Anche zacky sta sorridendo. Sono stati fantastici. Non c'è che dire.
-Allora?- si avvicina Johnny euforico
-Siete fantastici- sorrido
-Grazie- sorride Matt.
Sara guarda l'ora -Veen! È tardissimo! Mio padre mi pugnala se si accorge che ho un'ora di ritardo!-
-Scusate, ragazzi. Noi dobbiamo andare. Ci si vede, eh-
-Buonanotte, ragazze. State attente-
Sorrido e per un secondo incrocio gli occhi di Zacky. Vengo percorsa da una scossa e sento i brividi.
Lo vedo sussultare.
Cazzo, non riesco a leggergli dentro. Mi sento così...vuota e inutile. Non mi era mai capitato. Distolgo lo sguardo ed esco con Sarah, tornando a casa soddisfatta della serata.

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Capitolo 2
*** Poor Heart ***


2°- Poor Heart


(Novembre)
Io e Johnny siamo diventati ottimi amici. A volte porta me e Sarah alle prove del gruppo. I ragazzi sono fantastici, ci fanno ridere un sacco. L'unico che se ne sta in disparte è sempre Zacky. Non so che problema abbia, infatti lo saluto e mi metto abbastanza lontana da lui per poterlo osservare in silenzio. Non sono ancora riuscita a leggerlo. Sembra avere un cazzo di scudo impenetrabile. 
Stasera è il compleanno di Johnny, io e Sarah siamo state inviate e siamo nel bel mezzo dei preparativi. 
-Veen, devi prestarmi il mascara!-
-È dentro il beauty, Sarah!- 
Il mio tel si mette a vibrare -Pronto?-
-Veen, sono Benny-
Benny, ecco l'altra mia migliore amica. È partita per la Svizzera subito dopo il diploma per far visita ai suoi e ha trovato l'amore. Così è rimasta. 
-Benny, finalmente. Sei sparita!-
Sarah corre e si siede accanto a me sul letto
Metto il vivavoce.
-Lo so, scusami. Mi farò perdonare, promesso. Sono a Los Angeles, penso di arrivare fra un paio di ore-
-Va bene. Noi stasera siamo a casa Seward per il compleanno di cresta blu. Se vuoi ci raggiungi li-
-Dovete spiegarmi un sacco di cose. A dopo- riaggancia.
Indosso dei leggins con le croci e una maglietta abbastanza larga da arrivarmi quasi alle ginocchia. Infilo i miei anfibi e prendo la tracolla.
-Io sono pronta-
-Anche io, possiamo andare-
Usciamo di casa nel freddo di novembre. Avrei dovuto mettere il giubbino. Arrivati a casa Seward, la musica mi riempie il cervello. Guardo Sarah sorridere radiosa. Sarà la miglior serata di sempre.
-Io vado a ballare!- urla Sarah allontanandosi.
Mi guardo intorno e vedo Johnny -Hey, auguri!- lo abbraccio. 
Lui ringrazia e mi stringe.
Gli porgo un pacchetto incartato -È per te!-
-Non dovevi, stupida! Grazie comunque. Ma Sarah?-
-Si è buttata in pista- rido.
Johnny ride -Scusa, devo salutare degli amici. Divertiti!- si allontana. 
Decido di uscire in giardino per fumare. Accendo la mia marlboro e mi siedo su un muretto.
-Hai da accen...- gli muoiono le parole in bocca. 
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi di Zacky. Ed ecco di nuovo quella scossa.
-Si, tieni- gli porgo l'accendino.
Lui lo prende e si accende la sua sigaretta, mi torna l'accendino e fa per andarsene.
-Aspetta- lo tiro dal braccio e lo sento sussultare. -Ti ho fatto male?-
Lui mi guarda. Non dice una parola. Mi sta mettendo ansia. Abbasso lo sguardo e lascio il suo braccio. 
-No. Non mi hai fatto male-
-Mi spieghi perché sei sempre così freddo e distaccato?-
-Non devo rispondere delle mie azioni con te- va via, lasciandomi da sola come un lampione in piazza di notte.
Scuoto la testa ed entro.
-Veen!- Jimmy mi abbraccia sorridente. 
-Ciao, James!- ricambio l'abbraccio per poi scioglierlo velocemente. 
-Come stai?-
-Benissimo. E tu?-
-Da favola. Ho ballato con Sarah, ci sa fare!-
Rido -Si, è davvero brava-
-Che ne dici di bere un po?-
-Ci sto!-
Jimmy mi porge un bicchiere di vodka al melone. È buonissima. Non avevo mai assaggiato niente di tanto buono e alcolico allo stesso tempo. 
-Cazzo se è forte!-
Jimmy ride -Non è niente male-
-Veen!- 
Sento una voce familiare che non sentivo da tempo. Mi giro e vedo Benny sorridere e avvicinarsi.
-Benny- le butto le braccia al collo e la stringo a me.
-Ciao, piccola- 
-Ti odio!-
Benny ride -Mi sei mancata anche tu-
-Benny White, quanto tempo- sorride Jimmy.
-James- lo saluta.
-Vado a chiamare Sarah- mi allontano e mi guardo intorno nella speranza di trovarla. 
-Matt, hai visto Sarah?- 
-Ciao, Veen. Si, l'ho vista con Brian salire di sopra-
Oh cazzo! Ringrazio Matt e corro di sopra, aprendo le porte con furia.
-Sarah!- 
Niente. Le stanze sono vuote. Voglio uccidere quel puttaniere di Brian. Che odio!
-Sarah!- continuo a cercarla.
-Sono qua- esce dal bagno seguita da Brian.
-Ciao, Veen- sorride Il puttaniere.
-Brian-
Brian bacia la fronte a Sarah e scende.
-È arrivata Benny- dico fredda.
-Fantastico- fa per superarmi.
-Ti ha fatto male?-
Si blocca -No.- poi scende.
Sospiro e scivolo lungo la parete e mi siedo. Non posso permettere a quel puttaniere di usarla. Non deve farle del male. 
-Serve aiuto?- qualcuno si siede accanto a me.
Giro la testa. Zacky.
-No, sto bene. Mi stavo solo rilassando-
-Non riesco a vedere se stai bene o male-
Mi pietrifico.
-Di solito riesco a capire le persone che mentono, ma con te non ci riesco-
-Davvero?- non so che dire.
-Già.-
-Mi dispiace-
-Sarah sta male. Non capisco perché Brian debba fare il puttaniere. Lei non è come le altre troiette che si porta a letto. Perché c'è stata?-
Perché stravede per lui. -Non lo so, sarà ubriaca-
-Non lo è. Sarà cotta di lui-
Sospiro.
-Mi dispiace per essere stato tanto freddo. È che mi sento una merda perché non riesco a vedere come ti senti-
-Arrivo alla sera stanca senza aver fatto niente. Mi sento troppo a pezzi per dormire e mi metto a leggere. Ho continuamente gli occhi stanchi per aver visto troppo in giro per la città. Ho la testa pesante, troppi pensieri ingarbugliati.-
-Sei messa davvero male-
-Dici?-
-Penso che hai pianto talmente tanto per tutto questo, che non hai più lacrime. E questo è davvero grave-
Eccolo li. Uno sconosciuto che mi spiega la vita e la azzecca pure. 
-Dovresti provare a sfogarti. Non che dopo cambi qualcosa, ma ti senti più leggera. Anche se poi torna- si alza e va via. 
Rimango li, riassaporando con la mente le sue amare, ma vere, parole. Zacky Baker, il ragazzo più strano che abbia mai conosciuto. 
Scendo sotto e raggiungo Benny e Sarah che parlano allegramente.
-Io torno a casa, non sto bene-
-Ti accompagno- dice Benny. 
-No, ho bisogno di fare due passi da sola. Buonanotte- esco e respiro a pieni polmoni l'aria pulita.

Vago senza meta da circa due ore. Mi piace passeggiare in piena notte per le strade di Huntington Beach. Riesci a cogliere la vera bellezza della città. 
-Vuoi provare un po di brivido?- Jimmy accosta la macchina accanto a me.
Rido -Sono una fifona-
-Salta su- 
Salgo in macchina -Che intenzioni hai?-
-Devo far divertire una mia grande amica-
-Mi fai paura-
Jimmy ride e si ferma di fronte al centro commerciale -Arrivati-
-Jimmy, no!-
-Jimmy si!- scende.
Rimango in macchina, guardandolo.
-Scendi, dai!-
Apre lo sportello e mi tira giù. 
-Se ci beccano siamo nella merda!-
-Shh..- 
Mi porta dietro il centro commerciale e prende un mazzo di chiavi, aprendo una porta. 
-E quelle dove le hai prese?-
-Meno domande, grazie-
Sbuffo e lo seguo dentro.
-E luce fu- accende una torcia.
Rido -Idiota-
-Prendi tutto quello che vuoi, è gratis-
-Tu sei folle-
-Giusto un po- 
Jimmy si mette a prendere vestiti a caso, cappelli strani e buffi. Io mi limito a prendere un paio di anfibi borchiati e una collana con un ciondolo a forma di orilogio che si apre, dove puoi mettere due piccole foto.
-È ora di andare- 
Sentiamo dei rumori.
-Hey, che fate qua? -
Vengo abbagliata dalla luce di una torcia. Il custode!
-Scappa!- Jimmy mi tira dal braccio. 
-TORNATE QUI!-
-Porca puttana!- urlo in preda al panico
-Shh..-
Ci nascondiamo dietro un cartellone pubblicitario attaccato quasi al muro. Fortuna che siamo magri entrambi.
-NON POTETE SCAPPARE!- urla ancora il custode.
La voce è sempre più vicina a noi. Sento il cuore battere all'impazzata. Minaccia di uscire dal petto.
Stringo la mano a Jimmy che ricambia con una stretta rassicurante.
-Stavolta vi becco- è vicinissimo. Forse ci separa solo il cartellone pubblicitario. Sento le gambe molli e mi è salita la nausea.
-Vieni-. Usciamo da dietro il cartellone e ci ritroviamo fuori. Corriamo in macchina e Jimmy parte in quarta.
-TU SEI PAZZO! MI HAI FATTO RISCHIARE LA GALERA! O UN INFARTO!-
Jimmy ride -Come ti senti? -
Respiro a pieni polmoni -Bene. Più leggera-
-Perfetto-
Jimmy mi riporta a casa. Lo saluto ed entro. Mi ritrovo a ridere come una deficiente dopo non so quanto tempo.

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Capitolo 3
*** Confusion ***


3° Capitolo- Confusion.

-Hey, perché non rispondi? Ti ho fatto qualcosa? Sono tre giorni che non ti sento. A scuola neanche mi calcoli. Jimmy, per favore...fatti sentire- 
Nelle ultime 72 ore non ho fatto altro che lasciare messaggi a Jimmy. Da quella sera al centro commerciale non si è fatto più sentire e a scuola mi saluta a stento. Ho paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. 
No! Non ora che sto iniziando a divertirmi! Credevo che ci fossimo divertiti entrambi e non mi sembra di aver fatto qualcosa di male.
Sono distrutta. Mi alzo dal letto ed infilo il mio giubbino di pelle, correndo verso casa Sullivan. Credo di ricordare dove abita, ci sono stata un paio di volte con Sarah e gli altri per assistere i ragazzi mentre si esibivano.
Arrivo e suono il campanello. 
-Ciao- mi sorride la signora Sullivan.
-Salve, cercavo Jimmy-
-Certo, cara. Entra pure. È in garage con Zacky e Johnny- 
Entro e attraverso il corridoio che da al giardino. Esco e lo attraverso, avvicinandomi sempre di più al piccolo garage. Sento il cuore battere a mille. L'ansia mi sta uccidendo.
Entro.
-Che ci fai tu qua?- mi guarda Johnny
-Sono venuta a trovare Jimmy. Non lo sento da tre giorni- lo guardo.
-Scusami, ho avuto...da fare...e-
Jimmy cerca di dare spiegazioni, ma non sa che dire. Mi sento così stupida ad essere qui, in questo momento.
-Ho capito, Jimmy. Tolgo il disturbo- esco. C'era da aspettarselo. 
-Aspetta!- Jimmy mi corre incontro e mi abbraccia. 
Rimango immobile, scioccata.
-Non te ne andare. Mi dispiace, vorrei poterti spiegare...ma non posso-
-O...okay- lo abbraccio.
In quel momento Zacky e Johnny ci superano e vanno via. Per un secondo ho visto lo sguardo di Christ. Sembrava parecchio incazzato.
-Tutto bene con i ragazzi?-
-Si- sorride Jimmy. 
Sorrido -Perfetto-
-Stasera hai da fare?-
Alzo un sopracciglio -No...perché? -
-Andiamo a cena?-
E chi lo avrebbe mai detto che Jimmy fosse un tipo romantico.
-Allora?-
-Va...bene. Ehm...devo vestirmi tipo elegante?-
Jimmy ride -Qualcosa di comodo-
-Va bene. Passi alle...-
-Otto. Fatti trovare pronta. Vai a prepararti-
Gli bacio la guancia ed esco da casa Sullivan. 
Ripenso alla faccia di Johnny mentre mi passava accanto. Il suo sguardo ero pieno di odio. E Zacky? Zacky mi odia sicuramente. Lo vedo dal modo con cui mi guarda. Eppure non gli ho mai fatto niente di male. 
Torno a casa e vado a fare una doccia veloce. Mi trucco con chili e chili di matita nera e infilo collant strappati e i pantaloncini. Una canotta dei Misfits e gli anfibi. Liscio i capelli e scendo in salotto, dove i miei guardano la tv.
-Io esco-
-Che sexy- sorride mia madre -Dove vai?-
-Esco con un amico, non aspettatemi in piedi-
-Dovrei conoscerlo?- dice mio padre
-No, è solo un mio amico, keep calm- rido.
-State attenti-
-Si, mamma. Notte- esco e aspetto Jimmy fuori.
-Esci?- Johnny mi sorprende di spalle.
-Ciao, Jc. Si, vado a cena con Jimmy. Che carino- mi abbasso per accarezzare il cane.
-Con...Jimmy?- sembra spiazzato
-Già. È stato davvero gentile ad inviarmi- sorrido.
-Eh già- 
-Si può sapere che avevi oggi? Sembravi incazzato-
-Nulla di che. Problemi per i nuovi singoli-
-Sei sicuro?-
-Si. Adesso devo andare. Divertitevi-
Gli bacio la guancia e lo guardo allontanarsi.
Jimmy si ferma con l'auto -Ciao, piccola-
Salgo in macchina -Ciao, spilungone-
Jimmy ride e parte -Hai il coprifuoco?-
-No no-
-Perfetto-
Arriviamo a destinazione.
Entriamo. È un posto schifosamente lussuoso. Siamo gli unici ad essere vestiti con jeans e maglietta. Mi viene da ridere.
Ci raggiunge un cameriere- Buonasera. Avete prenotato?-
-Si, sono il signor Goyle-
Lo fisso.
Il cameriere sorride-Perfetto. Seguitemi- ci porta ad un tavolo e ci fa sedere.
-Quando volete ordinare mi chiamate- va via.
-Devi spiegarmi cos'è questa storia-
-Tempo al tempo- ride.
-Jimmy, se hai cattive int...-
-Shh- mi zittisce. -Goditi la cena. Chiedo troppo?-
-Scusa-
Jimmy ordina una bistecca con contorno di patate il curry. Io opto per un piatto stracolmo di ravioli con melanzane. 
Finita la cena e dopo esserci scolati due bottiglie di vino, vedo Jimmy sorridermi.
-Cosa ridi?-
-Pronta per correre?-
Non capisco. Correre? Vuole farmi allenare dopo aver cenato e soprattutto mezza ubriaca? È fuori!
-In che senso?-
Jimmy si fa portare il conto -350 dollari. Non male- lascia dieci dollari sullo scontrino e si alza -Andiamo-
Lo guardo stralunata...oh merda!
Jimmy mi prende per mano e usciamo
-Mi scusi!- una voce alle nostre spalle.
Jimmy mi tira e iniziamo a correre verso la macchina
-Io ti odio!- urlo incazzata
-Tornate qui!-
Jimmy mi fa salire e corre nel posto del guidatore, mette in moto e parte in quarta, facendo sgommare le ruote.
-Jimmy, tu sei folle! Che ti salta in mente? Oddio!- urlo fuori di me.
Jimmy ride, ma non risponde.
-Cosa cazzo ci ridi? Mi farai rischiare il carcere così!-
-Suvvia- ride
Sbuffo infuriata più che mai.
-Sei buffa quando ti incazzi- ride.
Gli tiro i capelli -Tu ti sei bruciato il cervello!-
-Ai ai! I capelli!-
Lo lascio e incrocio le braccia, guardando fuori dal finestrino. 
Jimmy sale la collina e si ferma in un posto con un paio di macchine parcheggiate una dopo l'altra. 
-Vieni- scende dall'auto.
Lo seguo e mi ritrovo in mezzo ai ragazzi. 
-Hey, Veen- sorride Brian mentre stringe Michelle.
Alzo un sopracciglio. Brian e Michelle Dibenedetto? Ma che cazz...
-Ciao a tutti- sorrido.
Zacky esce dall'auto -James.-
Jimmy si allontana con Zacky.
-Che avete fatto?- Johnny mi stringe a se.
-Abbiamo pagato una cena di 350 dollari solo con 10-
Tutti scoppiano a ridere.
Cosa ci trovano di divertente?! Avrei potuto rischiare un infarto o essere arrestata!
-È sempre il solito- ride Matt stringendo Val.
-È sempre il solito idiota- ribatto io
-Hey!- spunta Jimmy alle mie spalle, ridendo.
Guardo Zacky, sembra fuori di se. Ha le occhiaie e gli occhi rossi. Sembra aver pianto. Mi verrebbe di abbracciarlo forte a me e dirgli che qualunque fosse il suo problema si sarebbe sistemato. 
Aspetta...cosa sto dicendo? Non lo conosco nemmeno. Perché penso queste cose? 
Scuoto la testa e distolgo lo sguardo.
Passiamo la serata tra le risate e le bevute. I ragazzi raccontano le stronzate che fanno ogni tanto o che hanno fatto da piccoli. Anche Zacky ride. Ha una risata davvero fantastica e contagiosa.
-Ragazzi, io vado che sono già partito di testa. Veen, tu torna con Zacky, ok? A domani-
-Ma...- non mi lascia neanche finire che lo vedo salire in macchina e allontanarsi.
Guardo Zacky. È concentro a scrivere un messaggio. Mi guardo intorno, gli altri limonano. Anche Jc è con una ragazza, stasera. È davvero carina; si chiama Lacey e si vede che ci tiene davvero a lui. Oltretutto è dolcissima. 
Zacky mi punzecchia il fianco con un dito e io sobbalzo.
-Ti fai il solletico?- ride.
Indietreggio spaventata -Non.ci.provare neanche-
Zacky ghigna e scatta in avanti, ma faccio in tempo a scostarmi e mettermi a correre.
-Torna qua!- urla Zacky ridendo.
-No!-
Mi afferra e mi butta delicatamente a terra -Presa- si inginocchia e inizia a farmi il solletico
-No no! AIUTO! AHAHAH! AAAAH! MAAAATT! AHAH! TI PREGO NO!-
-Muahahaha! Non vedo le lacrime!-
-Zacky ti pregooo! Lasciahahahahah!- inizio a lacrimare per le troppe risate e finalmente Zacky si ferma, sdraiandosi al mio fianco.
-Ti odio- mi asciugo le lacrime. 
Nessuna risposta.
Mi giro verso di lui. Sta fissando le stelle. Mi avvicino, facendo sfiorare le nostre spalle, e mi perdo a guardare il cielo stellato.
-Ti sembra sbagliato amare qualcuno che non ti ama?- 
Alzo un sopracciglio -Credo...di no-
Sorride.
Zacky ama qualcuno che non ricambia il suo sentimento? Andiamo, è impossibile. 
È bellissimo e un bravo chitarrista. A scuola le ragazze sono tutte ai suoi piedi. 
-Ti è mai capitato di svegliarti la mattina, guardare il soffitto e non sentire niente? Cioè...niente di niente-
-Si.-
Vorrei dirgli che lo faccio ogni mattina. Vorrei che lui fosse la persona giusta con cui sfogarmi. Vorrei che mi capisse. Ma come potrei mai rischiare? Non posso buttarmi fra le braccia della persona che un minuto prima manco mi saluta e il minuto dopo guarda le stelle insieme a me. 
Mi sembra di stare in uno di quelli stati su Tumblr. Vorrei che lui fosse uno di noi. Magari lo è e nessuno lo sa.
-Sai...mi piace passare del tempo con te-
Rimango spiazzata. Zacky Baker che mi confessa una cosa del genere? Il mondo sta andando a puttane!
-Davvero?-
-Davcero.-
-Mi fa piacere- sorrido.
-Non ti montare la testa- ride.
-Sei tutto strano, tu-
Zacky mi accompagna a casa, lo saluto con un cenno della mano ed entro silenziosamente. 
Salgo in camera e trovo la luce accesa.
-Veen- Sarah mi abbraccia di slancio e inizia a singhiozzare.
-Sarah, che ti succede?-
-Brian...Michelle-
Oddio. Avevo dimenticato che Sarah avesse una cotta per il puttaniere.
-Shh, calmati. Lo sai com'è fatto. Se la farà un paio di volte e la mollerá-
Voglio bene a Michelle, so che è una brava ragazza, ma confortare Sarah non è tanto facile.
Dopo essermi accertata che Sarah stesse dormendo, mi strucco e infilo il mio pigiama. Torno in camera e mi sdraio accanto a lei, guardando il tetto.
Gli piace passare del tempo con me. Zacky ha qualcosa che non va, lo sento. Ma cosa? Perché mi fa quelle strane domande e poi cambia discorso o va via? Devo saperne di più. Scivolo nel sonno più esausta che mai.

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Capitolo 4
*** I Want To Be Happy ***


4° Capitolo- I Want To Be Happy

​Sapete cosa c'è? C'è che a volte ti senti talmente sola, che preferiresti essere circondata da miliardi di squali che ti fanno a brandelli la pelle. Perché è vero; preferisci il dolore fisico a quello mentale. 
Ti ritrovi in bagno con quella lametta nelle mani, così stressata e stanca che non sai se fare un passo avanti o due indietro; tagliarti o buttare la lametta nel cesso ed uscire da quel fottuto bagno. Cerchi con tutta te stessa di trovare il coraggio. Quel coraggio che ti fa affrontare ogni giorno il mondo, ma che quando ne hai davvero bisogno, sparisce improvvisamente. 
-Veen!- mia madre bussa alla porta
-Un attimo!- nascondo la piccola lama in mezzo agli asciugamani e apro la porta
-Farai tardi a scuola, cara-
-Sono pronta- prendo la mia tracolla ed esco di casa.
Oggi c'è una specie di incontro con un professore che studia il comportamento degli adolescenti, quindi tutti i ragazzi di quinto anno siamo riuniti in palestra.
-Ciao, Veen- Sarah mi abbraccia e, dopo averla salutata, raggiungiamo i ragazzi. 
-Ciao, Zacky- gli sorrido
Mi saluta con un cenno del capo.
Sento un nodo allo stomaco. Perché si comporta così? Pensavo fossimo diventati amici.
Jimmy mi abbraccia -La mia bimba- sorride.
Rido -Guarda che sono ancora arrabbiata con te!-
-Eddai- piagnucola.
Gli do uno schiaffo in testa e sciolgo l'abbraccio. 
L'incontro inizia nel migliore dei modi. Io e i ragazzi seduti in fondo.
Il professor Grey inizia a spiegare il suo scopo in questi incontri. In realtà è uno psicologo per ragazzi disagiati, ma ha deciso di fare questi incontri per il bullismo e i problemi di noi adolescenti.
-Allora, ragazzi. Adesso facciamo un piccolo gioco. La domanda è 'Cosa vuoi fare da grande?'. Adesso la mia assistente passerà con una boccia e voi dovrete mettere dentro il foglietto con la vostra risposta. Anonimi, per piacere. A mano a mano che estrarrò i biglietti,  chi vorrà commentare alzerà la mano e avrà la parola. Cominciate pure-
Guardo i ragazzi concentrati a scrivere, così prendo il mio foglietto e scrivo 'giornalista'; lo piego e aspetto che l'assistente passi con la boccia.
Ritirati tutti i fogli, la boccia viene consegnata al dottor Grey.
-Bene. Iniziamo col primo. Alla domanda 'Cosa vuoi fare da grande?' Qualcuno ha risposto 'L'artista'. Prima che io parli, c'è qualcuno che vuole commentare?-
Silenzio.
-Non siate timidi, siamo tutti amici- 
Ridiamo, ma nessuno si fa avanti. Così Grey inizia a raccontare un aneddoto di un signore che divenne artista, a quanti pregiudizi ha dovuto sopportare, ma che alla fine, dopo tutti gli sforzi, ci riuscì.
-Prossimo biglietto. 'Il chitarrista più bravo del mondo'-
-Eeeeh!- io e i ragazzi guardiamo Brian che ride.
-Dovevi mettere 'La prostituta'- sorrido cattiva.
Tutta la palestra scoppia a ridere, compreso Grey.
-Come mai quest'affermazione, signorina...-
-Hillgood-
Controlla il registro -Veen. Diamoci del tu- sorride.
-Beh, il signor Haner è famoso per le sue scopate con le donne dell'istituto, quindi pensavo volesse fare la prostituta- alzo le spalle. 
-Lo dici solo perché non mi hai ancora provato, baby- ride Brian.
Tutti ridono.
-Beh, vorrei risparmiarmi una notte di delusione, caro-
-Wooo!- ride Jimmy. 
-Basta, ragazzi- il dottor Grey ci interrompe, ridendo. -Sono sicuro che con un po di impegno, diventerà uno dei migliori chitarristi del mondo, signor Haner-
Brian sorride e annuisce.
-Vediamo un po. 'Vorrei essere felice'-
Sento una stretta al cuore. Non so perché ma credo di sapere chi abbia scritto quel biglietto.
-Qualcuno vuole rispondere?-
Alzo la mano e tutti si girano verso di me.
-Prego, Veen- Grey mi cede la parola. 
-Il dolore non passa. È come le ferite. Sanguinano, si cicatrizzano. Poi sembrano sparire, ma se guardi attentamente, sono rimaste le cicatrici. Bianche, pallide o quasi sbiadite...ma ci sono.
Sai...devi sopportare ogni giorno la gente che ti circonda. Loro credono di sapere tutto. Ma che sanno? Che ne sa la gente di quello che pensi? Che ne sa se la notte dormi? Che ne sa se ridi e dietro quelle risate si nasconde il dolore? Che ne sa se per distruggere quel dolore combini qualche cazzata? Che ne sa della tristezza che ti porti dentro? Dei problemi che devi affrontare ogni fottuto giorno? Dei demoni che di trascini d'appresso? Degli scheletri nell'armadio? Che ne sa? 
Non sanno cosa devi affrontare ogni giorno con te stesso. Pensi solo che sei il nulla. Nato solo per far aumentare il tasso di natalità e mortalità.
Vuoi trovare la felicità? Allora, alza il culo dalla tua sedia e vivi. Fai cazzate, vai a ballare, divertiti, sbaglia. Perché a questa età puoi farlo! Devi farlo! Urla per la strada, di notte! Sfogati! Butta fuori tutta la merda che hai dentro! Fai uscire i tuoi demoni! E vedrai che significa essere felici!-
Parte un applauso che riempie la palestra.
Guardo i ragazzi entusiasti...poi sposto gli occhi su Zacky, che mi sorride.
"Vivi" gli sussurro con la mente. Sono certa che quel biglietto l'abbia scritto lui. I miei istinti non sbagliano mai.

La sera i ragazzi mi invitano a casa Sullivan per stare un po insieme. Porto Benny. Sarah ha rifiutato per non vedere Brian e Michelle amoreggiare.
Entriamo e dopo aver salutato, ci accomodiamo sul divano.
-Birre?- chiede Jimmy
-Ovvio!- ride Benny.
Io annuisco.
-Sei stata fantastica oggi- mi sorride Zacky.
-Anche con Brian!- urla Jimmy dalla cucina.
Ridiamo.
-Mi sono persa qualcosa?- dice Benny
-Oggi la stronzetta ha fatto un discorso epico- ride Brian
-Ho preso Haner per puttana- alzo le spalle.
Benny e gli altri scoppiano a ridere.
-Oddio! Ti adoro!- urla la mia amica
-Grazie- rido
Mangiamo la pizza. Zacky si abbuffa come un maiale, ma sembra spensierato stasera. Ridiamo, scherziamo. Qualche volta butta battute che fanno pure ridere. Adoro questa parte di lui. Mi fa stare bene.
-Vieni fuori a fumare?- mi chiede ad un certo punto.
-Certo- sorrido e lo seguo fuori.
-Come hai fatto a capire?-
-Istinto-
-Non ci credo-
-Lo giuro, Zacky. Non so come ho capito che eri stato tu a scrivere quel biglietto-
-Comunque sono tutte cazzate-
Sento una fitta, stavolta al cuore.
-Perché dici questo?-
-Tu perché non le metti in atto?-
Mi spiazza ancora una volta. E cazzo se ha ragione! 
-Allora?- mi alza il viso con l'indice. 
Rabbrividisco e lo guardo negli occhi.
Mi sento annegare. Vedo cose orribili. C'è il buio, c'è l'oceano in tempesta. Ci sono mostri ovunque. Mi sento risucchiata verso l'acqua più profonda e buia. Credo che non tornerò più a galla. Sto annegando e nessuno riesce a salvarmi. Sto annegando dentro gli occhi più belli che io abbia mai visto. Ho paura. Vedo la mia più grande fobia divenire realtà. L'acqua salata mi brucia i polmoni. Non riesco a respirare. Cosa mi sta facendo questo ragazzo? Mi sento mancare...il buio.

-Veen! Veen, svegliati!- 
Apro gli occhi, confusa. I ragazzi intorno a me.
Sono in camera di Jimmy, sdraiata sul letto.
-Che è successo?-
-Sei svenuta, piccola- Benny mi porge un bicchiere d'acqua. 
Lo bevo tutto d'un fiato. 
-Dov'è Zacky?-
-Sono qua- entra in stanza
-Stai bene?-
-E tu?- non mi guarda negli occhi.
-Siete svenuti entrambi- mi informa Johnny.
Oh cazzo. Ci siamo persi ognuno negli occhi dell'altro. Siamo caduti nel buio reciproco.
-Potete lasciarci soli?-
I loro sguardi sono confusi, ma senza fare domande mi lasciano con Zacky.
-È successo quello che penso?-
-Dipende da cosa pensi- 
-Hai l'inferno dentro gli occhi-
-Non hai visto i tuoi, fidati. Credevo di restarci secco-
-Mi dispiace- sospiro. 
-Tu cos'hai visto?-
-Stavo per annegare-
-Non devi più farlo. Non guardarmi mai più così intensamente. Non voglio che  soffri. Non sopporterei che qualcuno o qualcosa ti faccia del male-
-Neanche io voglio che tu soffra, Zacky-
Si avvicina e mi bacia la fronte, per poi lasciarmi da sola ancora una volta con mille pensieri che vanno a cento all'ora. 
Mi alzo e scendo in salotto, dove i ragazzi sussurrano una conversazione. So che non si origlia, ma rimango comunque nelle scale per ascoltare. 
-Non lo so, Brian. Credi che mi piace farla stare male? Hai visto cosa è successo quando lo ha fatto. Non deve più succedere, chiuso argomento-
-Zacky, sappi solo che se non ci provi non lo saprai mai. È passato tanto tempo e non sai cosa potrebbe succedere. Ma se non vuoi rischiare, non farlo-
-Bene.-
-Bene- sbuffa Brian e lo sento allontanarsi.
Scendo altri due scalini, giusto per poter osservare Zacky. Lo vedo distrutto. 
Sospira e si scopre il polso. È fasciato. So esattamente che tipo di fasciatura sia. La portavo fino a qualche mese fa.

Zacky Baker, per qualche oscuro motivo, sente la necessità di tagliarsi.

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Capitolo 5
*** Save Me ***


ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO COMPRENDE
PIU' O MENO COMPORTAMENTI VIOLENTI

5° Capitolo- Save Me

(Dicembre)
Me ne sto a letto da quindici ore. Credo sia ormai mezzogiorno. Ho pure saltato la scuola. Ieri ho litigato con mia madre perché le ho detto che il pollo era freddo e ha iniziato con la solita ramanzina del "Io lavoro tutto il giorno mentre tu stai sempre a spasso con i tuoi amici" e bla bla. Non mi va di vedere nessuno. Ho spento il cellulare e ho chiuso porte e finestre della mia camera. Non ce la faccio proprio ad affrontare il mondo, oggi. Vorrei solo sprofondare nelle lenzuola o essere risucchiata dal mio stesso letto. Mi chiedo quando finirà tutta questa merda che mi perseguita da diciotto anni. Non ricordo un solo momento felice della mia esistenza.  
-Veen!- mia madre urla da ore il mio nome. Inutile, non mi va di affrontarla. Se mi alzo continuerà tutto il giorno a farmi sgobbare come una schiava, quindi rimango a letto facendo finta di dormire.
-Veen, cazzo! Esci da quella camera!- bussa con violenza alla porta. -Veen!-
Mi copro la faccia col cuscinoper attutire le urla, sbuffando.
Sento la porta sbattere al muro e dei passi che si avvicinano. Improvvisamente vengo tirata dai capelli. 
-Mamma!- urlo di dolore.
Mia madre inizia a picchiarmi e graffiarmi le braccia -Sei l'errore più grande della mia vita! Io ti odio! Dovevo procedere con quel cazzo di aborto!- continua a picchiarmi con violenza. 
Mi chiedo perché non l'abbia fatto. È vero, ha fatto un grande errore a farmi nascere.
Inizio ad urlare e piangere, cercando di allontanarla.
-Devi sparire! Vattene da casa mia! Non ti voglio più vedere!- mi tira giù dal letto per i capelli e inizia a darmi calci, urlando come una pazza.
Mi rannicchio in posizione fetale e mi copro la testa, lasciando correre i singhiozzi. 
-Vaffanculo!- un ultimo calcio ed esce dalla stanza sbattendo la porta. 
Rimango li. Continuando a piangere, indolenzita e stanca. Stanca di tutto, stanca di vivere...

Mi sveglio confusa. Ho un terribile mal di testa. Mi alzo lentamente dal pavimento e sposto le tende. C'è ancora il sole. Prendo il mio cellulare e lo accendo. In un secondo arrivano centinaia di messaggi e avvisi di chiamata; Sarah, Benny, Jimmy, Val, Michelle...Zacky.
Butto il cellulare sul letto e passo nel bagno collegato alla mia camera. Mi guardo allo specchio. Sono uno straccio. Ho del sangue raggrinzito sul collo che parte dal labbro. Un sopracciglio spaccato a metà, un occhio nero. Vedo il riflesso dei miei occhi verdi...sono così spenti. Sembro un fantasma.
Mi sciacquo delicatamente la faccia e torno in camera. Apro le mie valigie e ci infilo dentro tutte le mie cose.
Dove vado? Sarah...no, ha già una casa piccola e non potrà ospitarmi. 
Benny...neanche.
Chiamo Jimmy. 
-Veen, che cazzo di fine hai fatto?? Stai bene??-
-Jimmy, mi serve un posto in cui passare la notte- sento la mia voce rauca.
-Oh cristo. Va bene, so dove portarti. Dammi 5 minuti e sono da te-
-Grazie- riattacco.
Cosa spiegherò ai ragazzi? Devo dire loro la verità? 
Sei minuti e ventiquattro secondi dopo, Jimmy suona alla porta.
Apro -Ei- sorrido flebile.
Mia madre sarà andata a lavoro. Meglio per me.
Jimmy mi guarda sconcertato per poi abbracciarmi.
-È tutto okay, Jimbo. Aiutami a caricare le valigie in macchina-
Per tutto il tragitto Jimmy mi riempie di domande, ma non riesco ad emettere alcuna sillaba.
Arriviamo e si ferma davanti una casa che non avevo mai visto. Sembriamo in periferia.
-Vieni- prende le valigie ed entra.
Lo seguo ed entro dopo di lui.
-Dimmi che stai ben...- Val non riesce a terminare la frase. Si avvicina e mi stringe.
-È tutto okay- ripeto atona.
-Le ragazze ti hanno preparato una camera. C'è tutto quello che ti serve. Puoi rimanere quanto vuoi- mi dice Brian. Leggo la compassione nei suoi occhi.
Ma i miei, cercano altri occhi. Molto più chiari di quelli di Brian e molto più profondi.
Eccoli. Sono lucidi e arrossati. E anche abbastanza incazzati.
-Ciao- sforzo un sorriso
Zacky si fa spazio fra gli altri e mi raggiunge -Chi ti ha ridotta così?- 
Non mi sfiora neanche, ma sento il calore della sua pelle che investe la mia. Sta andando a fuoco.
-Sono caduta-
-Non cercare di mentirmi. Lo sai che con me non funziona-
-Vorrei solo riposare, sono stanca-
In realtà non credo che riuscirò a dormire, ma non mi va di starmene qua ad essere bombardata di domande. 
-Ti accompagno in camera- si offre Mich con fare da madre.
-Grazie. Mi fate un favore? Chiamate Sarah e Benny e dite loro che sto bene. Quando starò meglio mi farò sentire io-
-Contalo già fatto- mi sorride Jc.
Seguo Michelle in camera e la congedo con un bacio sulla guancia. Mi cambio e mi infilo sotto le coperte.

Un'ora dopo circa, sento il silenzio assoluto. Che pace. Vorrei che questa tranquillità durasse fino alla fine dei tempi.
Sento la porta aprirsi, ma rimango immobile e di spalle.
Passi. Le coperte che si spostano e due braccia che mi avvolgono.
Zacky. Riconoscerei il suo profumo ovunque. 
-Stiamo dormendo tutti qui, ma non mi va di lasciarti sola con i tuoi incubi- mi sussurra. 
Vengo cullata da quelle dolci parole. Mi sento in paradiso. 
Chiudo gli occhi e mi giro verso di lui, affondando il viso nel suo petto
Lui mi stringe più forte a se, irradiandomi calma in tutto il corpo.
-Mi fai uno strano effetto- sussurro
Lo sento sorridere tra i miei capelli. 
Sorrido. 
-Riposati, Veen. Ci sono io a vegliare su di te. Non dovrai avere più paura di nulla. Nessuno oserá più sfiorarti. Te lo prometto-
Sento una strana sensazione allo stomaco. Mi pizzicano gli occhi e sento che potrei persino piangere, ma...mi addormento, sfinita, con quelle fantastiche parole sussurrate al mio orecchio.

Apro lentamente gli occhi, sentendo sussurrare il mio nome. 
-Veen, svegliati-.
-Non voglio. È troppo bello dormire fra le tue braccia- sussurro. 
Zacky mi bacia la testa -Dobbiamo andare a scuola- 
Mi lamento. Non ho nessuna voglia di alzarmi e affrontare le persone. Sono sicura che staranno li a fissarmi i tagli e i lividi.
-Anche io vorrei poltrire tutto il giorno a letto, ma non si può-
Mi alzo con malavoglia e passo in bagno, infilandomi sotto la doccia.

Mezz'ora dopo sono pronta e scendo in cucina -Buongiorno a tutti- addento un pezzo di bacon.
-Buongiorno- ridono in coro.
Rido -Grazie di tutto, ragazzi-
-La cosa importante è che tu ti rimetta presto- mi abbraccia Jimmy.
Ricambio e affondo il viso nel suo petto. Mi infonde un calore passesco. Dio, quanto adoro questi ragazzi. 
-Andiamo- è Brain a spezzare il silenzio. 
Zacky mi tira in macchina e parte in quarta.
-Quanta fretta-
-Vieni qua- mi stringe a se e io mi stringo a lui.
-Come stai?-
-Sto. Ne bene, ne male.-
-Mi dici chi ti ha ridotta così?-
-Mia madre-
Stringe lo sterzo con una mano, mentre con l'altra rafforza la presa su di me.
-E per quale cazzo di motivo?-
-Non c'è e mai ci sarà un valido motivo per cui una madre riduca così la propria figlia-
-Hai ragione. È la prima volta che ti picchia?-
-Si.-
-Cosa pensi di fare?-
-Starle lontano-
-Perfetto-
Zacky parcheggia la macchina nel parcheggio della scuola e scendiamo.
-Ci vediamo in mensa- mi bacia la fronte ed entra.
-Veen!- Sarah mi corre incontro e mi abbraccia di slancio, provocandomi delle leggere fitte alle costole indolenzite.
-Ciao, patata-
-Veen, mi spieghi che è successo? Mi ha chiamata Val...-
-Lo so, gliel'ho detto io di farlo. Ho litigato con mia madre e mi ha buttata fuori-
-Oh, Veen...mi dispiace- mi stringe forte.
-È tutto okay, ho dormito con i ragazzi. Credo che per un po sarò apposto. Ora andiamo, prima che il signor Parker faccia scenate-
Tutto inutile. Non riesco a concentrarmi. Ho passato gli ultimi quarantacinque minuti a guardare gli esercizi di chimica. Ho la mente nel caos più totale. Perché mi sono alzata? Perché non rimanevo a letto? Come vorrei essere fra le braccia di Zacky. Come vorrei sentire le sue parole rassicuranti.
Sospiro.

Quella sera, siamo tutti a casa. Quella casa. Diciamo...villa Sevenfold.
-Veen, io e i ragazzi volevamo dirti una cosa- Johnny mi guarda imbarazzato.
-Cosa?- mi siedo sul divano. 
-Veen, devi denunciarla- sputa di botto Brian.
-Cosa? Non se ne parla!-
-Se non lo fai tu, lo farò io. E sarà molto peggio- dice duro Zacky.
Come posso denunciare mia madre? Non trovo neanche un briciolo di coraggio. Io...non posso.
-Veen, tua madre non sta bene. Ha bisogno di uno specialista- Jimmy si abbassa alla mia altezza.
-Credete che non lo sappia? Credete che non ci ha provato a curarsi? Voi non sapete niente...voi...non avete assistito ai suoi scatti d'ira-
-Appunto per questo devi prendere provvedimenti, Veen- Zacky si siede accanto a me e mi tira sulle sue gambe. 
Mi accuccio contro il suo petto e riprendo a piangere.
I ragazzi ci lasciano soli.
-Non voglio che ti succeda ancora. Sei così bella. Nessuno ha il diritto di ridurti così-
-Vedrò che fare-
-Grazie- mi asciuga le ultime lacrime. 
-Sei...così premuroso-
-Farei di tutto pur di vedere sorridere ancora una volta i tuoi occhi-

-Quando mai è successo?- alzo la testa..
Zacky mi sposta sul divano e si alza -Scusami, sono stanco. Vai a letto anche tu, Veen...Buonanotte- mi bacia la fronte e corre sopra. 

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Capitolo 6
*** Il Ballo ***


6° Capitolo- Il Ballo

Eccoci qua. Il ballo d'inverno. Come ogni anno, rimarrò a casa, visto che nessun ragazzo ha mai provato ad inviarmi. Come biasimarli? Sono "quella strana".
Infilo le converse con le borchie e decido di mettere il rossetto nero. Indosso il giubbino di pelle e prendo la tracolla, scendendo.
-Buongiorno, sevenfold!-
-Buongiorno- sbadiglia Jimmy.
-Giorno- Jc mi sorride.
I ragazzi, da quando vivo qua, fanno a turno per non lasciarmi da sola la notte. A volte mi sento anche in colpa, perché non vorrei creare disturbi, ma...ho davvero paura di rimanere da sola in casa, di notte, in mezzo alla campagna.
-Siete pronti?-
-Si, ma tu devi fare colazione- mi rimprovera Jimmy.
-Eddai, faremo tardi- cerco di cambiare discorso. Non mi va di mangiare. 
Si alzano e prendono gli zaini. Usciamo e ci dirigiamo verso la scuola in macchina.

Come ogni anno, durante l'intervallo, i ragazzi organizzano dei veri e propri spettacoli per invitare le ragazze al ballo. Alcuni fanno davvero ridere, altri sono fantastici.
-Che smielati- Zacky si siede accanto a me e Sarah.
Rido -È arrivato il Grinch-
Tutti ridono.
-Cosa posso farci se questo istituto è pieno di idioti? Che odio- inizia a mangiare la sua porzione di pasta.
Addento la mia mela -Allora, signor Grinch, porterò il natale da lei. Magari lo faccio sciogliere un po-
Sbuffa.
-Zacky e lo spirito del natale- ride Brian.
Sarah ride. Finalmente dopo tanto tempo ha lasciato perdere quel puttaniere di Brian e ha trovato l'amore; Dean.
-Ma smettetela- Zacky si alza e svuota il suo vassoio nel cassonetto.
-Io vado a fumare- esco in cortile e mi accendo una marlboro.
-Tu non ci vai al ballo?- spunta Zacky alle mie spalle. 
-Nessuno mi ha invitato-
-Capisco- si siede e si accende pure lui una sigaretta. 
-E tu?-
-Io devo ancora chiederlo alla ragazza che voglio portare-
-Con calma. Il ballo è solo domani sera- rido.
-Non ho ancora trovato il momento giusto per farlo-
Sorrido.

Il giorno del ballo.
-Veen, non ho invitato nessuno io. Vieni con me- Jimmy si è attaccato alla mia gamba e non vuole mollarla.
-Jimmy, ho detto di no-
In realtà ci sono rimasta male perché pensavo che Zacky avesse invitato me. Ci ho sperato fino all'ultimo, ma non lo ha fatto. Mi sono illusa ancora una volta.
-Per favoooooreee!-
-E va bene! Vado a prepararmi!-
-Fuck Yeah!- si stacca dalla mia gamba e corre di sopra.

Un'ora dopo, Jimmy bussa alla porta di camera mia.
-Un attimo!- infilo dei tacchi vertiginosi pieni di borchie, abbinate al vestitino di pelle nera, ed esco.
Jimmy spalanca la bocca.
-Chiudila che entrano le mosche- rido.
-Sei...bellissima-
Sorrido -Dai, facciamo finire questa serata o quest'ansia mi ucciderà-

Entriamo in palestra, dove la festa è piena di vita. La gente balla a destra e a sinistra. Ci sono persone che urlano, altre stanno semplicemente chiacchierando.
-Dove sono i ragazzi?- guardo Jimmy.
Si guarda intorno -Matt sta ballando con Val. Jc con Lacey. Zacky non lo vedo e Brian sta limonando con Mich-
Rido -Ho voglia di bere-
-Vado a prendere qualcosa- si allontana. 
Raggiungo Brian e Michelle e mi siedo al centro della coppietta.
-Eddai, Veen- piagnucola Brian.
-Ciao, Mich- la stringo. 
-Ciao, baby. Sei fantastica stasera!-
-Grazie. Anche tu sei...wow-
-Prego- Jimmy mi porge un bicchiere.
Lo prendo e bevo.
-Dov'è Zacky?- chiede Jim a Brian.
-Era con Megan, sono spariti-
Il whisky mi va di traverso e inizio a tossire.
-Piccola, bevi piano!- Mich mi da dei piccoli colpetti sulla schiena. 
-È tutto okay- appoggio il bicchiere sul piccolo tavolino di fronte a me.
-Vuoi dell'acqua?- Jimmy si abbassa alla mia altezza.
Annuisco, così lo vedo allontanarsi. 
-Devo andare in bagno- mi alzo e attraverso tutta la palestra per recarmi alla porta che da ai corridoi. 
C'è un silenzio assordante. La musica della festa si sente a malapena. 
Attraverso metà corridoio e mi rendo conto che due sagome si avvicinano a me. Sento il cuore in gola. Vorrei dire alla mia mente che si sta sbagliando e che quelle due sagome non sono chi pensa che siano.
Ci avviciniamo sempre di più e...Zacky, mano nella mano con Megan, mi passa accanto. Fa per fermarsi ma non lo degno di uno sguardo.
Mi rifugio in bagno e scivolo lungo la porta, iniziando a lacrimare.
Cosa pensavo? Che Zacky sarebbe diventato mio solo perché mi aveva detto quelle parole? O perché aveva preferito dormire con me piuttosto che lasciarmi da sola con i miei incubi? Perché ci speravo tanto? Era ovvio che sarebbe andata così! Va sempre cosi, cazzo!
Mi alzo e asciugo le lacrime con un fazzoletto.
-È tutto okay?- Krys Turner esce dal bagno.
Guardo i suoi capelli meravigliosamente blu. Sono acconciati con dei piccoli fermagli a forma di pipistrello. È davvero bellissima.
-Si, sto bene- mi sistemo la matita.
-Sai, non vale la pena piangere per un ragazzo. Sono tutti dei puttanieri. Col tempo ho capito che non saranno mai contenti. Ogni cosa che fai, hanno sempre da ridire. Quindi...non disperarti. Sei una bella ragazza e il mondo è pieno di opportunità- mi sorride e si lava le mani.
-Forse hai ragione- sforzo un sorriso. 
-Ti va di stare in disparte a bere?-
Rido -Credo che sia un'ottima idea-
-Perfetto. Allora vado a prendere qualcosa da bere- esce.
Sorrido e mi siedo a terra, vicino la finestra. 
Qualche minuto dopo, Krys torna con due bottiglie di Jack Daniel's e chiude la porta a chiave -Stasera ci sbronziamo e...FANCULO I MASCHI!- si siede di fronte a me.
Rido e apro una bottiglia, iniziando a tracannare whisky che mi brucia subito la gola.
-Yuhuu!- Krys si attacca all'altra bottiglia. 
-Come mai mi hai detto quelle cose? Che ti è successo?-
-Ero innamorata del mio migliore amico. All'inizio pensavo fosse solo una cotta, ma mi sbagliavo. Più ci scopavo e più mi innamoravo. Poi lui si è messo con una troietta. Una di quelle figlie di papà, sai? Così ho iniziato a frequentare altri ragazzi per poterlo dimenticare. Lui si è incazzato, mi ha detto che era geloso e che in verità mi amava. Ci siamo messi insieme e dopo un po l'ho mollato perché ho capito che di quante me ne ha fatte passare, ho perso solo tempo con lui.-
-Hai fatto bene. L'avrei fatto anche io-
-E tu? Perché piangevi?-
Alzo le spalle e riprendo a bere -Perché credevo che, finalmente, avevo trovato qualcuno che mi capiva e mi stava accanto. Mi sono sbagliata-
-Lo dico, io, che sono tutti bastardi-

Esco dal bagno ormai ubriaca fradicia con l'aiuto di Jimmy e Brian. Ad un certo punto, Krys, è uscita per chiamarli visto che non mi reggevo più in piedi. 
-Siete tutti bastardi! Perché non sono lesbica?? I maschi sono tutti dei grandissimi..-
Jimmy mi tappa la bocca e mi porta in macchina. 
-Non voglio tornare a casa!-
Vedo Zacky salire sul sedile posteriore accanto a me -Parti-
Jimmy si mette al posto di guida e parte.
-Ti odio!- mi butto addosso a Zacky e inizio a picchiarlo.
Mi blocca i polsi e mi tiene ferma -Sei sbronza, adesso vai a letto-
-Tu non sei mio padre!-
-Lo so-
-Bene!-
Jimmy si ferma e Zacky mi tira giù dalla macchina, mi carica in spalla e mi porta in camera mia.
-Lasciami!-
Mi adagia sul letto -Devo metterti il pigiama o fai da sola?-
-Ti odio!-
-Lo so. Rispondi-
-Fanculo!- gli sputo, prendendolo in pieno viso.
Zacky si asciuga la faccia con una mano e mi mette il pigiama.
-Faccio da sola- lo spingo e mi infilo con difficoltà sotto le coperte.
-Aspetta qua- esce dalla stanza.
-Ci sto solo perché voglio! Non perché me lo dici tu!-
Dopo un po torna. Già in pigiama e fresco di doccia. Si mette sotto le coperte con me e mi stringe.
-Non ti voglio nel mio stesso letto, vattene via-
-Dovrai sopportarmi- sussurra.
-Allora me ne vado io- faccio per alzarmi ma Zacky rafforza la presa.
-Non te ne andare. Non lasciarmi solo-

Sento una fitta al cuore e mi abbandono fra le sue braccia. Chiudo gli occhi e mi addormento sfinita.

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Capitolo 7
*** Happiness...Maybe ***


7° Capitolo- Happiness...Maybe

Tre mesi dopo.

Sono seduta su una panchina fuori dal parco. Mi piace guardare le persone che camminano con premura o che passeggiano solamente. C'è una coppia di vecchietti che passeggiano a braccetto da un'ora. Sono felici. Sorridono e si scambiano effusioni con amore. Deduco che hanno avuto una vita sentimentale piena di soddisfazioni. Si amano. Sprigionano il loro amore con gli occhi e, nonostante l'età, lo fanno come due ragazzini alle prime armi.
Vedo Sarah correre verso di me. Sembra agitata e sconvolta. 
La guardo.
-Veen- ansima esausta -Ti cercavo-
-È tutto okay?-
-Hai sentito alla radio il singolo dei ragazzi?-
-No. Lo hanno trasmesso??-
-Si! È in vetta alle classifiche! Second Heartbeat!-
Sorrido e mi alzo, correndo senza sosta. Ho bisogno di vederli e congratularmi. Ho bisogno di vederli felici. Di vederlo felice. Corro più che posso. Mi manca il fiato. Manca poco, manca poco e li vedrò sorridere.
Busso a casa Haner e cerco di riprendere fiato.
Mckenna mi apre la porta -Ciao, Veen- mi stringe.
-So che i ragazzi sono qua- 
-Ehm..si..anche le ragazze-
-Perfetto- entro.
-Veen!- Jimmy mi prende in braccio. È entusiasta. Il suo solito sorriso che mi scioglie il cuore.
-Congratulazioni!- rido.
-Zacky, lasciami!- ride Megan che entra in salotto con Zacky.
Mi zittisco -Mettimi giù- sussurro a Jim.
Mi mette lentamente giù. 
Cos'era quella cosa del tipo "È facile come respirare". Ecco. Com'è che si fa a respirare? Perché l'ho completamente dimenticato. 
-Che fa lei qui?- chiede Zacky riferendosi probabilmente a me.
-Ero solo venuta a congratularmi. Ma vedo che siete in ottima compagnia. Tolgo il disturbo- esco di casa sbattendo la porta e mi rimetto a correre.
-Veen!- sento la voce di Matt in lontananza, ma non mi fermo.
-Fermati!- urla più forte.
Rallento per poi fermarmi. 
Matt mi raggiunge e mi stringe -Mi dispiace- sospira.
-È tutto okay. Cioè, si è notato tanto?-
-Che sei cotta di Zacky? Lo sanno tutti tranne lui. Almeno, lo sa ma non vuole ammetterlo-
Mi stringo a lui.
-Sai che si fa stasera? Facciamo tante cazzate. Ma talmente tante, che ci sfogheremo fino allo sfinimento-
-E come credi di fare?-
-Fidati di noi. Zacky per stasera sta a casa- ride.
-Grazie, Matt-
Dopo esserci messi d'accordo sull'orario, ci salutiamo e torno velocemente da Sarah.
-Scusami per prima-
-Stai bene? Sembri sconvolta-
-Sto bene, ho solo corso troppo- rido.
-Stasera hai da fare?-
-Sono con Dean. Perché?-
-No, così. Tanto per sapere- prendo il tel -Chiamo un attimo Benny- mi allontano.
-Veen-
-Benny. Salvami, hai da fare stasera?-
-Sono appena arrivati i miei e il mio ragazzo. Ti serviva qualcosa?-
Sospiro -Solo compagnia. Fa nulla. Divertiti- riaggancio.
-Sarah, io vado da Val. Ti serve qualcosa?-
Scuote la testa.
-Va bene, ciao.- mi avvio verso casa Dibenedetto.
-Ciao, Veen- 
Mi giro e vedo Krys Turner sorridermi
-Ciao, Krys. Come va?-
Fa spallucce.
-Domanda sbagliata- ridiamo entrambe. 
-Andavi in qualche posto?-
-Andavo da una mia amica, ma non c'è nessuna fretta. Ti va di bere qualcosa?-
-Certo- sorride.

Andiamo al bar più vicino e ordiniamo due limonate.
-Stasera pensavo di andare al cinema. Ma è una noia andarci da sola. Cioè, l'avevo chiesto a quell'idiota di Jake, ma all'ultimo momento mi ha dato buca. Tu che farai?-
-Serata fra amici- alzo le spalle. 
-Beata-
-Ti...va di venire?-
-Davvero? Mi piacerebbe moltissimo!-
-Alle nove ti fai trovare qua?-
-Certo che si! Oddio, mi hai salvato la serata- ride.
-Ne sono felice- sorrido.
Ci salutiamo e, finalmente, arrivo a casa Dibenedetto.
-Finalmente- ride Val.
La abbraccio -Ho avuto un contrattempo-
-Tranquilla. Ho preso quello che ti serviva. Dormirai con me e Mich. Ci divertiremo-
Ho deciso di lasciare villa Sevenfold perché mi sentivo troppo di peso. I ragazzi mi hanno pregato di rimanere, ma non appena ho sentito la proposta di Val ho fatto le valigie e sono andata via.
-Beh, fai come se fossi a casa tua- mi abbraccia.
-Non so come ringraziarti, Val-
-Non devi, lo faccio perché ti voglio bene-
Sorrido e dopo aver salutato i signori Dibenedetto, salgo in camera e mi tuffo sul letto, decidendo di rilassarmi un po.

Alle otto e trenta passate, i ragazzi passano a prendermi a casa di Val. Ho indossato dei jeans di pelle nera e una maglietta a righe rossa e nera, coperta dal mio giubbino borchiato coordinato con gli anfibi che avevo rubato insieme a Jimmy. 
-Veen, sei pronta?- urla Jimmy.
-Si!- prendo la tracolla e scendo.
-Buonasera- ride Brian.
-Oh, c'è anche il puttaniere?-
-Hey!-
-Scusa, Mich- rido.
-Buonanotte, ragazze- Matt saluta Val e mi tira fuori.
-Cosa gli avete detto?-
I ragazzi ci raggiungono. 
-Abbiamo mentito un po tutti- dice Brian.
-Siete unici- sforzo un sorriso. 
-Stasera dimenticherai per un po- Jc mi stringe a se.
-Ho chiesto ad una mia amica di venire, spero non vi dispiaccia-
-Assolutamente- sorride Mr Fossetta.
Ci avviamo verso il bar e vedo in lontananza una chioma blu che, vedendomi, mi sorride. 
-Eccola- ci avviciniamo e la abbraccio. 
-Ciao- mi stringe.
Dopo aver fatto le presentazioni, decidiamo di comprare da bere e andare in piazza a rilassarci.
-C'è odore di pioggia- Jimmy guarda il cielo.
-Adoro quando piove- sussurro alla mia birra.
-Anche io- ribatte Sullivan.
Sorrido e riprendo a bere.
-Bevi bevi- mi incita Matt. 
Rido -Volete farmi ubriacare?-
-Io so reggere l'alcool- Krys alza la sua birra al cielo.
Tutti ridiamo. 
-Io mi ubriaco subito- piagnucolo.
-Sfigata- sbuffa Brian.
Mi lancio addosso a lui e gli tiro i capelli. 
-Woo! Vai Veen!!- i ragazzi fanno il tifo per me. 
-Aiii!- urla Bri.
Rido e lo lascio -Puttana-
Ride -Mocciosa-
Dopo aver bevuto due o tre birre, ci incamminiamo per le strade di Huntington Beach.
Krys è mezza ubriaca, io leggermente brilla.
-RE-SPECT, WALK!- urliamo io e Krys.
-WHAT DID YOU SAY?- urla Matt.
Rido e inizio a correre - She's got a smile that it seems to me, reminds me of childhood memories, where everything was as fresh as the bright blue sky!-
I ragazzi iniziano a battere le mani a ritmo di musica. 
Krys si accoda a me - Now and then when I see his face, she takes me away to that special place, and if I stared too long I'd probably break down and cry!-
-Woo wo oh, Sweet child o' mine! Wo oh oh oh, Sweet love of mine!-
Rido. Sento i polmoni esplodere. 
- She's got eyes of the bluest skies, as if they thought of rain I hate to look into those eyes and see an ounce of pain- Brian ci delizia con la sua voce stonata da donnaiola.
Mi sento sollevare dai fianchi ed urlo.
-Tranquilla- Jimmy mi mette sulle sue spalle. 
Sento Krys urlare e vedo Matt fare altrettanto con lei.
- His hair reminds me of a warm safe place where as a child I'd hide, and pray for the thunder and the rain to quietly pass me by!- mi sento viva. Sento di poter vomitare fuori tutto il dolore compresso dentro di me. Sento le cicatrici sbiadirsi ad ogni parola che urlo insieme ai miei fantastici amici. Mi stanno riportando in vita. Ci stanno riuscendo, cazzo!

03.00 a.m
-Buonanotte, ragazzi- Krys ci abbraccia tutti ed entra in casa.
-Andiamo che è tardi- ride Matt.
-Cazzo, è stata una serata fantastica!- saltello dalla gioia.
-Stai calma- ride Brian, prendendomi per mano e facendomi fare una gira volta. 
Inizia a diluviare.
-Porca puttana!- urla Jimmy.
-Fuck Yeah!- urlo felice. 
Iniziamo a correre e, senza fiato, arriviamo a casa di Val.
-Grazie, ragazzi- sorrido.
-Si, cazzo, ma ora entra che sta piovendo- dice Brian.
Due fari ci abbagliano e mi copro gli occhi con una mano.
-Tutti in macchina- la voce incazzata di Zacky mi fa sussultare.
I ragazzi mi salutano e mentre Jimmy passa accanto a Zacky, viene colpito con un gancio destro.
-ZACKY NO!- urlo.
Jimmy si tocca il labbro dolorante -Fanculo, non c'era motivo-
-Sali in macchina- si avvicina a me e io, inevitabilmente, indietreggio.
Jimmy sale in macchina. 
-Ti sei divertita?-
Annuisco.
Si gira verso i ragazzi -Andate via-
E i ragazzi, senza farselo ripetere, vanno via.
-Tu ti sei divertito con la tua ragazza?- 
-Non è la mia ragazza-
Abbasso lo sguardo. 
Si avvicina e mi alza il viso dal mento -Voglio che mi guardi negli occhi-
Cosa sta dicendo? Ha forse dimenticato cosa ci è successo l'ultima volta? 
-Veen, guardami. Guarda cosa mi stai facendo-
Non capisco. Dove vuole arrivare? 
-Veen!-
Sussulto e inizio a piangere. 
-Mi stai uccidendo- sussurra.
-Io ti sto uccidendo? Facendo cosa? Sei tu quello che si porta la fidanzatina a casa, Zacky!-
-Ti ho già detto che non è la mia fidanzata-
-Non mi frega nulla! Non venirti a lamentare con me quando quello che ha sbagliato sei tu!-
-Tu non capisci...- sussurra.
Inizio a tremare. Non capisco se per il freddo o perché la situazione mi rende nervosa. 
-Allora fammi capire, Zacky...-
-Noi non possiamo stare insieme-
Stringo gli occhi, facendo scorrere altre lacrime che si mescolano alle gocce di pioggia sull'asfalto. 
-Non devi piangere. Non mi merito le tue lacrime-
-Zacky, io non capisco...-
Mi stringe a se -Neanche io. Ma credimi che vorrei farlo- 

Mi stringo a lui e mi beo del suo calore, mentre la pioggia, incessante, si abbatte su di noi.

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Capitolo 8
*** Unholy Confessions ***


9° Capitolo- Unholy Confessions


Domenica.
Guardo il display del cellulare, sono le quattro del mattino. Io e le ragazze siamo sul terrazzo a prendere un po di fresco e anche per stare un po insieme per parlare senza la presenza dei ragazzi. 
Sarah ci ha raggiunti, visto che i suoi sono partiti per la Cina. 
-Io lo amo. Cioè, guardatelo. È perfetto- urla quasi Val, parlando di Matt. 
-Perché, il mio Johnny?- ride Lacey.
-State sclerando- sospiro. 
-Eddai- Sarah mi stringe. 
-Dovresti uscire e conoscere ragazzi, Veen- interviene Mich.
Conoscere ragazzi? Mi stupisco ancora come non hanno ancora capito che io amo Zacky. Dopo quello che mi ha detto l'ultima volta, come faccio a dimenticarlo? Poi da quando siamo qua mi sta sempre attaccato, sembriamo fidanzati. Quando guardaiamo la tv mi stringe a se, quando facciamo le passeggiate mi prende per mano. Tutto questo solo perché non c'è Megan, lo so. Dannatamente ci sto benissimo, in questa illusione. 
-Sto bene così, Mich-
-Non stai bene, piccola. Non so a che gioco sta giocando Zacky, ma non mi piace. È fidanzato e dorme con te? Sembra fidanzato con te, ma in realtà non lo è- dice Benny.
-Avrà le sue ragioni-
-E tu? Che ragioni hai di seguire il suo gioco?- mi guarda Val.
-Nessuna. Ci sto e basta-
-Non capisce che tu a lui ci tieni un sacco- sussurra Krys.
-Non posso costringerlo-
-Lo sa che lo ami?-
-Io non lo amo, Krys- mento.
-Se tu non ami Zacky, io sono Hulk- 
-Lasciatela stare, ha bisogno di respirare- dice Sarah.
-Ha bisogno di aprire gli occhi- interviene Benny.
Sospiro e mi alzo, scendeno in camera. Ne ho abbastanza di sentire le solite lamentele che non fanno altro che farmi stare di merda.
Sposto le coperte e mi sdraia sul corpo caldo del mio Zee.
-Ei- sussurra assonnato, stringendomi.
-Scusa, non volevo svegliarti- 
-Fa niente. Va tutto bene?-
-Avevo solo bisogno di sentirmi a casa, fra le tue braccia-
Lo sento sorridere.
-Zacky-
-Mmh?-
-Perché non stai con me?-
Sospira.
-Scusa...sono assillante-
-Piccola...ho paura di annegare al tuo fianco...di nuovo-
Divento un pezzo di ghiaccio. 
-Ricordi?-
Alzo la testa di scatto.
-Si- sussurra.
Inizio a singhiozzare e Zacky mi culla, carezzandomi i capelli.

Siamo seduti tutti a cerchio sul tappeto, a terra. Birre e patatine sparsi ovunque. Zacky mi tiene stretta fra le sue braccia, infondendomi calore.
-Spiegaci questa storia- sospira Brian.
-È stato circa...dodici anni fa. Da premettere che, mia nonna e quella di Veen fossero grandi amiche. 
Mio nonno decise di comprare una barca, così invitò i signori Hillgood a farci un giro. Mia nonna decise di portare anche me, così come la nonna di Veen portò lei. Ogni tanto giocavamo insieme, ma rare volte. Così, quel giorno, partimmo in mare aperto tutti e sei-
-Continua- sussurro. 
-Beh, come ogni tanto capita a tutti i nonni, il mio dimenticò di guardare il meteo. Mentre stavamo pranzando, iniziò a piovere. Fino a qua, tutto okay. D'improvviso il mare iniziò ad agitarsi. Veen aveva paura, così scendemmo sotto coperta. 
Il nonno di Veen e il mio, rimasero sopra per riportare la barca al porto-
-E poi il botto- chiudo gli occhi.

"-Cosa succede??- urla nonna Baker stringendo il piccolo Zacky a se.
-Nonna, ho paura- sussurro con le lacrime agli occhi. 
Mia nonna mi fissa con quegli occhioni azzurri che si riflettono nel verde dei miei.
-Veen, stai tranquilla- Zacky si avvicina e mi abbraccia forte -Ci sono io a proteggerti-
-Grazie- sorrido.
Nonna Baker corre di sopra.
-Il mio nonno è il più bravo marinaio del mondo- sorride Zacky.
-Va bene, mi fido-
Un altro botto.
-Carmen!- mio nonno chiama la mia nonnina che corre di sopra, lasciandomi da sola con Zacky.
-Ci sono i tuoni- inizio a tremare.
-Vieni, andiamo di sopra-
-No, smettila. È pericoloso!-
-Ma ci sono i nostri nonni, stai tranquilla-
-Zacky, ho paura- lo guardo nei suoi occhioni verde acqua.
-Ci sono io, fidati di me-
Zacky mi tira di sopra.
Il caos più totale. C'è un vento fortissimo e la pioggia batte con forza. Il mare sembra arrabbiato. Si vedono i fasci di luce dei lampi in lontananza. 
-Tornate dentro!- urla nonno Baker.
E in un secondo, io e Zacky, veniamo travolti da un'onda gigante.
Sento l'acqua gelata avvolgermi. Sento la forza dell'acqua tirarmi da tutti i lati. Non riesco a respirare, sento l'acqua salata bruciarmi i polmoni. 
Provo ad aprire gli occhi e lo vedo. 
Silenzio. 
Zacky che cerca di nuotare verso di me ma, si arrende. È stanco.
Allungo una mano verso di lui, ma è troppo lontano. Ho bisogno di aria. Cerco di nuotare verso l'alto, ma non ci riesco. Non ce la faccio a nuotare. Ho solo sette anni.
Riporto gli occhi su Zacky e...mi sta mandando un bacio.
Il buio."

-Mi sono svegliato in ospedale. Cercavo Veen, ma mia nonna mi disse che era partita- sospira Zacky.
-Dove eri?- sussurra Val.
-I miei mi avevano portato a New York, da uno specialista. Non riuscivo a parlare. Ero sotto shock-
-Dopo quando ti sei svegliato, Zee?- chiede Mich.
-Dopo tre giorni-
-È terribile- sospira Johnny.
-Come hai fatto a scordare tutto, Veen?- mi guarda Jimmy.
-Ero piccola, e poi la lontananza mi ha aiutata a dimenticare. Sono stata per sei anni a Manhattan-
-L'unica cosa che le è rimasta è..- sussurra Zee.
-Ci è, rimasta...la fobia del mare- guardo il tappeto.
-Già-

-Quindi non stai con me perché...- Zacky mi abbraccia da dietro. 
-Perché non possiamo neanche guardarci negli occhi-
-Giusto- sospiro.
-Sappi, però, che ti ho cercata dopo l'incidente. Ho pregato mia nonna di portarmi da te, ma diceva che eri lontana. All'età di quattordici anni, ho pensato che fossi morta. Poi ti ho rivista al liceo. Non sembravi neanche tu. Mi sentivo vivo, Veen. Era un sogno-
-Mi fa male-
-Il petto? Si, anche a me. Succede sempre quando...-
-Stiamo insieme- concludo.
-Mi dispiace-
-Ti voglio bene, Zee-
Mi gira verso di se e affonda il viso nel mio collo, stringendomi le mani.
Avrei voluto dirgli che lo amo. Ma a che sarebbe servito? Tanto noi non possiamo stare insieme. Sarebbe tutto inutile confessargli i miei sentimenti e poi stare ancora più male. 
Il destino, ancora una volta, mi sta fottendo. Se non possiamo stare insieme, perché ci siamo rincontrati?





















NOTE DELL'AUTRICE: Buonasera a tutti, meraviglie. Scusate se questo capitolo è ancora più corto degli altri, ma ho davvero pochissimo tempo per scrivere. Spero mi perdoniate.
Baci.

-VengenzIsMyLife

 

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Capitolo 9
*** New Begins ***


ATTENZIONE; QUESTO CAPITOLO
CONTIENE SCENE FORTI


8° Capitolo- New Begins

Adesso che ci siamo buttati alle spalle la scuola, il diploma e le notti insonni, finalmente ci prendiamo una vacanza. Abbiamo deciso di passarle tutti insieme, a Miami. Abbiamo affittato una casa enorme, con camere da letto e bagni a non finire, un terrazzo e una fantastica ed enorme piscina.
Entro con Krys e Benny, e lascio le valigie all'entrata. 
-C'è nessuno?- urlo.
-Siamo qua!- urlano Matt e Zacky contemporaneamente, provocando le risate di tutti.
Io e le ragazze ci dirigiamo in salotto e salutiamo tutti.
Michelle è seduta sulle gambe di Brian, Jimmy è sdraiato sul divano, Matt sul tappeto e Val fra le sue braccia. Jc stretto a Lacey e...Zacky è solo. Strano, da quando sta con Megan li vedo sempre appiccicati.
Si, Zacky ha deciso di fidanzarsi con Megan. Sembra...felice? Si, lo sembra. Sorride, esce, si diverte...vive. Ha seguito il mio consiglio. Sta facendo uscire i suoi demoni.
Io...beh, io mi sono ammalata e...va sempre peggio. Mi sto spegnendo lentamente. Mi sta, spegnendo lentamente. Parlo dell'amore. Ebbene si, mi sono ammalata d'amore. Credevo che l'amore fosse la cosa più bella che potesse capitare in tutta la vita. Diciamo...che ero innamorata dell'idea dell'amore.
Poi, purtroppo, il fato, il karma, o semplicemente, la sfiga, mi ha fatto incontrare lui. L'uomo più fantastico sulla faccia della terra. Solo che lui ha scelto lei. Dopo tutto quello che mi ha detto, ha preferito lei. 
-Veen- Jimmy mi riporta con i piedi per terra. 
-Si?- lo guardo.
-Sembri assente- ride.
Sforzo una risata -Scusa, stavo pensando ad una cosa-
-Vi abbiamo lasciato due stanze. Ognuna con due letti- ride Brian.
Cazzo. Cazzo. Se Krys dorme con Benny io dovrò dormire in camera con...Zacky.
-Quindi?- Matt mi guarda.
Oh, Matt, Matt. Credo che sia l'unico a sapere quanto mi sta facendo marcire questo dolore. Ha provato in tutti i modi a farmi riprendere, senza far capire nulla a nessuno, ma ovviamente i suoi sforzi sono nulli.
Neanche Jimmy lo sa. Almeno, credo lo immagini, ma non mi dice niente per non farmi stare peggio. 
-Ma Jimmy con chi dorme, scusate?-
-Solooooo!-
-Tu dormi con Zacky e io dormo da sola-
-Non se ne parla!-
-Daiiii- 
-Se volete, dormo in giardino- interviene Zacky.
Mi zittisco.
-Allora?-
Sospiro e mi faccio indicare la stanza mia e di Zee. Apro le valigie e inizio a sistemare le cose.
-Hai bisogno?- entra Zacky.
-No...-
Si siede sul suo letto -Come va?-
Di merda, perché me lo chiedi??
-Bene- mento.
-Perfetto- si sdraia.
Perfetto? Certo, è tutto perfetto per lui. Per me è solo e unicamente merda.
-Te lo sei trovato il ragazzo?-
Cosa cazz...Io amo te! 
-Più o meno-
Gira di scatto la testa verso di me -E chi sarebbe?-
-Uno che ho conosciuto una sera, al Johnny's-
-Come si chiama?-
-Sei pregato di farti i cazzi tuoi- esco dalla stanza e torno dai ragazzi. 
-Stasera facciamo un giro. Tutti- Matt mi guarda.
-Io passo. Sono troppo stanca per uscire- 
Sono sicura che dopo una bella pizza me ne starò a letto a deprimermi e a soffocare ancora una volta il mio dolore sul cuscino.
-Eddai- mi prega Benny.
Scuoto la testa -Voi divertitevi-

La sera, i ragazzi mi ordinano una pizza e noleggiano un film. Dopo essersi assicurato che fosse tutto okay, Matt esce di casa, lasciandomi da sola con i miei pensieri. 
Decido di fare una doccia calda e di passarmi il tempo a fare i boccoli ai capelli. 
Accendo la radio

" I know I could have saved a love that night, if I'd know what to say. Instead of makin' love, we both made our separate ways but now I hear you found somebody new and that I never meant that much to you To hear that tears me up inside and to see you cuts me like a knife I guess"

Scivolo a terra mentre ascolto i Poison alla radio. Mi sento mancare. Perché non gli ho semplicemente detto che lo amo? Magari avrebbe scelto me. Magari saremmo stati entrambi felici. Invece io non sto facendo altro che affogare ogni giorno. Sto cadendo verso acque più profonde.
Inizio a singhiozzare. 
Mi prendo la testa tra le mani e stringo i capelli. Vorrei dimenticarlo. Vorrei farlo uscire fuori dal mio cuore e dalla mia testa. 
Mi alzo e mi asciugo gli occhi. Apro un cassetto e...trovate.
Afferro il piccolo oggetto nero e inizio a smontarlo. Oramai sono un'esperta. 
Prendo la piccola lama e la passo sopra la fiamma di un accendino.
Lascio che si raffreddi e scopro il polso. Sarah mi ucciderebbe. Ha messo tutta se stessa per farmi smettere e sembrava essere vincitrice. 
Passo la lama delicatamente sul polso e faccio un po di pressione. 
Mi tremano le mani.
Ripasso l'oggetto sullo stesso punto, stavolta più decisa.
Sento la pelle andare a fuoco. Inizio a scorgere del sangue.
Sposto la lama un po più giù e ripeto l'operazione. 
Due, tre, quattro volte. 
Piccole gocce rosse fanno a gara sul lavabo bianco perla.
Tampono le ferite con un panno e l'alcool e inizio ad urlare di dolore, lacrimando.
-Fanculo!- prendo a calci gli sportelli del mobiletto e poi il muro. -Zacky- sussurro tra i singhiozzi.

Do una ripulita al bagno e mi bendo il polso. Scendo al piano di sotto a vado ad infilarmi sotto le coperte. 
Chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi al dolore fisico. È l'unico che riesco a sopportare. 
Se solo potessi strapparmi sto cazzo di cuore e mostrarglielo.
Sospiro e chiudo gli occhi.

Due braccia calde che mi stringono. Odore di birre e sigarette. Respiri lenti e caldi sul mio collo che mi provocano la pelle d'oca. 
Non voglio svegliarmi. È troppo bello sognarlo mentre dorme con me. Mi piace illudermi. Mi fa sentire un po più viva.
-Sei sveglia?-
Apro gli occhi -Si-
Zacky affonda il viso nel mio collo.
-Che stai facendo?-
-Dormo con te-
-Sei ubriaco-
-Sono sobrio, Veen-
Perché mi fa questo? E perché io non ho la forza di mandarlo via?
-Megan si incazzerá-
-Megan non c'è- 
Sento il suo alito bollente sul mio collo. Mi fa venire i brividi. 
Chiudo gli occhi e mi metto a giocare con i suoi capelli.
-Mmh- sussurra.
Sorrido. 
Mi sfiora il ventre con un dito -Sei bellissima, Veen-
Mi scendono due lacrime. Quelle parole mi hanno trafitto il cuore. Lo sento sbriciolarsi ancora una volta. 
Dovrei essere felice, invece non faccio altro che marcire.
-Grazie- riesco a sillabare.
-Lo sei sempre stata- sussurra, spostando la sua guancia sul mio seno.
Percorro il suo profilo con un dito -Perché mi dici queste cose?-
-Perché le penso-
-Ma hai una fidanzata-
-Questo non significa che non posso fare apprezzamenti a te-
-Sei tutto strano-
-Shh- mi stringe di più a se e..scivoliamo nel sonno.

-Ah, e quindi avete dormito insieme?- 
Apro gli occhi e vedo Mich e Val sedute sul letto di Zacky.
Giro la testa verso sinistra e vedo Zacky dormire profondamente stretto a me.
-A quanto pare- sussurro.
-Avete fatto qualcosa?- ride Val.
-Abbiamo parlato, tutto qua-
-Hai gli occhi stanchi- osserva Mich.
Sospiro -Vorrei dormire un altro po-
-Va bene- si alzano e vanno via.
-Buongiorno- sussurra roco Zacky.
-Buongiorno-
Tira su le coperte fin sopra le nostre teste e mi guarda.
-Che c'è?-
-Di mattina sei ancora più bella-
-Ma smettila-
Mi tira a se e attacca le sue labbra alle mie. 
Sento il cuore uscirmi dal petto e, in un secondo, milioni di farfalle iniziano a svolazzare tra le pareti del mio stomaco.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal bacio. Ha le labbra morbidissime, carnose. Sento il freddo metallo dei suoi piercing, sembrano un tutt'uno con le sue splendide labbra.
Si stacca -Non posso- mi stringe contro il suo petto. 
Gli accarezzo la schiena con le dita -Ti capisco- sussurro sconfitta.
-Mi dispiace-
-Fa niente, Zacky-
Mi bacia la fronte -Vorrei poterti fare felice-
Una stretta al cuore. Basterebbe solo che lui mi amasse. Sarei la ragazza più felice del globo. Eppure non si può. Chissà per quale strano motivo, Zacky non può stare con me. 
-Ma, se potessi...ci staresti con me?-
-Se potessi...ti porterei sulla luna- sussurra.
-Mi basta questo-
Sento di poter cadere e frantumami come uno specchio. Questa storia mi sta provocando ferite sempre più profonde che, sono sicura, lasceranno cicatrici ben evidenti. Gli bacio la guancia e chiudo gli occhi, ricadendo nel sonno. 

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Capitolo 10
*** No More Pain ***


10° Capitolo- No More Pain


Lunedì.

Silenzio. Silenzio assoluto.
Buio. Buio pesto.
Sono in uno stato di trance che non mi permette di muovermi. Non che ne abbia voglia, eh. Tutto questo mi sembra di averlo già passato, quando stavo per annegare al fianco del mio Zacky. Adesso, però, è più piacevole perché posso respirare. So che sono distesa sul mio letto, so che sono al sicuro. Nessuno potrebbe farmi del male, anche perché c'è Zacky che mi protegge. 
Non riesco a trovare un valido motivo per alzarmi da questo comodissimo letto e spezzare lo stato di trance. 
Certo, ci sarebbe Zacky, ma oggi è in compagnia di Megan, quindi non può di certo dedicarsi a me. Lo capisco, è pur sempre la sua ragazza...troia, ma comunque la sua ragazza. 
-Veen, non puoi startene tutto il santo giorno a letto- mi rimprovera Sarah entrando in camera mia e spezzando il mio stato di trance.
-Non ho nessuna voglia di vederli amoreggiare-
Sospira e si avvicina al letto, sdraiandosi accanto a me.
-Come hai fatto a dimenticare Brian?-
-Dimenticare? Io non l'ho dimenticato. Lo amo ancora-
-Questo lo so. Volevo dire...a metterti il cuore in pace-
-Quando ami una persona, vorresti solo che questa fosse felice. Quindi, Mich lo fa felice e...per quanto possa starci di merda, è meglio per tutti e due che quello felice sia lui-
-Oh...sarah- la abbraccio forte. 
-Tu ami Zacky?-
-Si- sussurro.
-Allora...se lo ami-
-Lascialo andare...lo so- 
-Si...lascialo andare, Veen. Lui è felice con lei. Non vedi?-
So benissimo che Sarah mi dice tutto questo solo per farmi vedere la verità. È sempre stata lei a farmi aprire gli occhi, perché se fosse stato per me...sarei cieca. Non riesco a trarre nulla di buono in certe situazioni, per questo Sarah deve sempre starmi accanto. Lo ha sempre fatto e sempre lo farà. Ho bisogno di lei come aria nei polmoni, come puro ossigeno sotto il mare. Ho bisogno di lei, perché lei è il mio sole. Quello che spunta all'improvviso quando dentro di me c'è solo una terribile tempesta. Lei è quel qualcosa di sovrannaturale che riesce a calmare le acque dentro di me.
-Hai ragione, bimba-
-Sii forte- sussurra. 
Devo esserlo. Devo essere forte come ha fatto lei. Devo riuscire ad allontanarmi da lui o non ne uscirò viva da questa storia. Mi sta già abbastanza danneggiando. Sono stanca.
-Grazie- mi alzo e passo in bagno. 
Decido di fare una doccia rigenerante, così per perdere ancora un po di tempo. Sono una fifona, ho paura di vederli insieme. Non so se il mio cuore riuscirà a reggere, stavolta.
Dopo essermi asciugata, infilo dei pantaloncini e una canotta nera dei Misfits. Metto la mia solita matita nera e liscio i capelli. Infilo gli anfibi e...faccio un respiro profondo. 
Scendo lentamente le scale. Sento il cuore battere all'impazzata. No, stavolta non reggerò, ne sono sicura. Sento già il cuore schricchiolare. Sta per rompersi. Sento gli occhi pizzicare, e fatico a respirare.
Arrivo in salotto e li guardo; Matt, Brian, Mich, Krys, Val, Zacky, Jc...torno indietro.  Jc, Zacky, Val...Megan non c'è. 
-Finalmente!- Mich si alza dal pouf e mi abbraccia.
-E...ei- la stringo. 
-Stai bene?- mi chiede preoccupata.
-Si si, benissimo-
-Mi dovevi parlare, vero?- Val si alza e mi tira dal braccio. 
La seguo confusa.
Mi porta in giardino e chiude le porte scorrevoli. 
-Siediti- 
Ci sediamo sulle panchine e mi offre una sigaretta. La accendo e la guardo, in attesa. 
-Sembri un cadavere- ammette.
Sospiro -Lo so, Val. Lo so...-
-Ti stai distrugendo senza motivo-
-Mi sto distruggendo perché lo amo-
-Diglielo.-
-Cosa?? No!-
-Veen, lo deve sapere. Deve aprire gli occhi, perché tu...tu e lui dovreste stare insieme-
-Val...non può andare questa cosa. Non si può fare. Ha ragione lui, non possiamo neanche guardarci negli occhi...-
-Cosa?...perché?-
Merda. 
-Perché non ne abbiamo il coraggio dopo quello che è successo-
-Secondo me è un segno. Parlo del fatto che vi siete rincontrati-
-Coincidenza-
-Cazzate. Perché non vuoi ammetterlo?-
-Perché non mi ama!- mi alzo di scatto ed entro. Attraverso il salotto ed esco fuori, via da tutti. Inizio a camminare senza meta, in cerca di qualcosa o qualcuno che mi faccia distrarre. Attraverso la strada e mi avvio verso il centro della città. 
-Aspetta!- sento la voce di Zacky in lontananza. 
Mi fermo e mi giro. Lo vedo correre verso di me, guardando a destra e a sinistra per accertarsi che la strada fosse libera. Mi si avvicina con passo lento e mi abbraccia di slancio. 
Eccolo di nuovo da me. Ecco le sue enormi spalle coperte dalla sua profumatissima maglietta bianca della Vengeance University. 
Si è fatto crescere un po di barba e devo ammettere che è davvero bellissimo...come sempre. 
-Dove vai?- scioglie l'abbraccio. 
-Non lo so, a fare due passi-
-Posso venire?-
-Va bene-
E, inaspettatamente, Zacky intreccia le dita alle mie.
Sorrido e mi lascio trascinare.
-È successo qualcosa con Val?-
-No no, stavamo solo chiacchierando- mento.
-L'importante è questo- lo vedo sorridere.
-Ti preoccupi per me?- scherzo.
-Ogni secondo di ogni minuto- dice serio.
-Anche io mi preoccupo per te, sai?-
-Ti va il Lunapark?-
Perché cambia discorso? Porca Banana. 
-Si, mi va-
Entriamo dal piccolo cancello verde ormai ossidato dalla salsedine e ci avviciniamo allo stand delle lattine.
-Quale ti piace?-
Guardo i peluche appesi e noto un Koala con un papillon.
-Quel Koala-
-È bruttissimo, ma se lo vuoi...Scusi, per il Koala quante ne devo abbattere?-
-Sette, figliolo- risponde il proprietario. 
-Non ci riuscirai- 
-Non mi sfidare- paga e impugna la pistola.
Lo guardo e inizia a sparare. Lo vedo concentrato, sembra volermi prendere il peluche a tutti i costi. Lo sta facendo per me, non per Megan. 
E io...mi sto ancora illudendo.
-Cazzo!- 
-Mi dispiace, non ci sei riuscito- il proprietario, un uomo basso, grasso e sudicio, scoppia a ridere.
-Voglio riprovare- mette un'altra banconota sul bancone e riprende a sparare alle lattine. 
La prima è andata...così come la seconda e la terza. 
-Vai, Zee- lo incoraggio.
Quarta, quinta...la pistola spara a vuoto.
Niente da fare, nemmeno stavolta c'è riuscito. 
-Un ultima volta-
-Zacky, basta- lo tiro per un braccio. 
-Ma tu lo volevi-
-Fa nulla, non è una tragedia- sorrido.
-Va bene. Vuoi fare la ruota panoramica?-
-Siii!- saltello come una bimba.
Zacky ride e si mette dietro di me, abbracciandomi e spingendomi verso la ruota.
-Zee- rido.
Mi bacia il collo -Adoro il tuo profumo di mela verde-
-Che olfatto- scherzo.
-Lo hai sempre avuto. È lo shampoo. Lo stesso da sempre- si avvicina al giostraio mentre io rimango immobile, sorridendo alle sue parole.
Zacky ricorda ancora il mio profumo. È da pazzi.
-Vieni- mi aiuta a salire, per poi sedersi accanto a me.
-Paura, Baker?- rido.
-Quella che dovrebbe avere paura sei tu-
-E perché mai?-
Con uno scatto, la giostra si mette in funzione, iniziando lentamente a salire e a portarci verso il cielo scuro.
-Veen-
-Mmh?-
-Guardami-
Mi giro verso di lui e lo guardo. Ha gli occhi chiusi.
-Senti qualcosa?- chiede.
-Cosa dovrei sentire?-
-Il petto, non fa più male-
Rimango senza fiato. È vero, non fa male. Per la prima volta, da quando stiamo così vicini, non fa male.
-Zacky, non fa...-
e in un secondo, senza aver avuto neanche il tempo di pensare, Zacky attacca le sue labbra alle mie.
Chiudo gli occhi e mi lascio stringere dalle sue braccia. Mi infila la lingua in bocca e in pochi secondi inizia ad intrecciarla alla mia. 
Ha un sapore magnifico, sa di liquirizia. 
Gli sfioro la guancia con le dita, mentre lui mi accarezza delicatamente i capelli. 
Rimaniamo così per qualche minuto. Le nostre lingue che continuano a fare l'amore, ad inseguirsi, a cercarsi.
E in tutto il contesto, mi accorgo a malapena che la ruota si è fermata. 
Zacky stacca le nostre labbra -Ho bisogno dei tuoi occhi- sussurra.
-Ho paura-
-Non potrai mai più affogare, Veen-
Alzo lo sguardo e mi perdo nel verde dei suoi fantastici occhioni.
Rivedo il mare in tempesta, i suoi mostri, i suoi demoni. Vedo altri occhi verdi che non sono i suoi, ma quelli miei. Sembrano spenti, sembrano opachi. Sembrano...sott'acqua.
Questa volta, però, sono cosciente. 
-Cosa vedi?- mi sussurra.
-Una tempesta. E tu?-
-La stessa cosa che vedi tu-
-Stavolta non affogheremo-
-Stavolta? Mai più-

 

Sono sfinita. È riuscito a farmi salire su tutte le giostre del Lunapark. 
Mi fanno male i fianchi, di quanto ho riso. Continua ancora a sorridere e non riesco proprio a smettere. 
Entriamo in casa. Sento i ragazzi parlare dalla cucina e lo tiro dalla maglietta. 
-Salve- sorrido. 
Tutti ci fissano.
-Che succede?- 
-Veen, stasera dormi in camera con me?- mi chiede Jimmy.
Guardo Zacky. 
-Perché dovrebbe dormire con te?- dice duro Zacky.
-Perché è meglio così-
Lo guardo confusa. Mi sta fissando. Guardo Sarah, non riesce ad incrociare i miei ogni.
Cazzo.
-Va bene, Jim- cerco di non far tremare la voce.
-Sali, arrivo tra un po- mi sorride.
Bacio la guancia a Zacky e corro al piano superiore, buttandomi sul letto e scoppiando in lacrime.
Toc toc.
-Posso?- Benny entra in camera, sento il rumore dei tacchi nel parquet. Si siede accanto a me e mi accarezza i capelli che mi ricadono lungo tutta la schiena.
-Shh, piccola. Non piangere-
Dovevo imnaginarlo. La serata stava andando fin troppo bene. Era tutto troppo perfetto. Mi sono illusa ancora e ancora! 
-Tesoro, starà qua solo per due giorni. Poi andrà via-
Inizio a singhiozzare ritmicamente. 
-Non farti prendere una crisi di panico, adesso- 
Mi calmo un po e asciugo le lacrime sulla coperta, sporcandola di nero.
-Quando è arrivata?-
-Mezz'ora fa. È andata subito a letto. Le abbiamo detto che Zacky era a comprare le sigarette-
-Capisco-
-Non piangere più-
Annuisco e prendo un fazzoletto dal comodino, asciugando le ultime lacrime. 
-Riposati, piccola- si alza e mi bacia la testa -Buonanotte-
-Notte, Benny- 
Esce dalla stanza e chiude la porta, lasciandomi da sola con i miei demoni che, come sempre, cercano ormai di consolarmi. 

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Capitolo 11
*** Surprise ***


11° Capitolo- Surprise


Mercoledì.

Mi sveglio per il terribile caldo umido appiccicato alla pelle. Vorrei fare una doccia con dei cubetti di ghiaccio. 
Mi giro su un fianco e la mia guancia si appoggia su una superficie fresca e ruvida. Alzo un po la testa e vedo il piccolo foglietto nero piegato a metà. Sopra c'è una scritta in bianco. "VEEN".
Lo prendo e lo apro, leggendolo.

"12 pm. Terrazzo."

Guardo l'orologio, segna l'1 pm. Mi alzo ed esco dalla camera, infilandomi in bagno. Apro il getto e mi spoglio, infilandomi dentro e facendo scivolare l'acqua fredda sul mio corpo.
In un attimo riesco a sentire i muscoli rilassarsi. È una sensazione fantastica. Mi lavo i capelli lentamente, lisciandoli dalla radice alle punte con non chalance.
Dopo qualche minuto esco e mi asciugo, mi metto in intimo e inizio a sistemarmi.
Asciugo i capelli e li lascio con la piastra. Metto i miei soliti chili di matita e mascara e poi torno in camera a vestirmi.
Scendo in cucina, i ragazzi fanno colazione/pranzo.
-Ma buongiorno- ride Brian.
-Buongiorno a tutti- sorrido.
-Che sorriso!- urla Jimmy.
Rido -È andata via, vero?-
-Finalmente si- ride Val.
-Zacky?-
-Doveva accompagnarla in aeroporto- dice Johnny.
-Capisco- mi siedo e addento un muffin al cioccolato con scaglie di cocco. 
-Esci?- mi chiede Sarah.
-Faccio due passi. Ah, ho trovato un biglietto sul mio cuscino. Qualcuno sa qualcosa?- li guardo.
-Mm no. Che c'è scritto?- chiede Matt.
-È un appuntamento. Era per mezzogiorno in terrazza-
-Non so..non c'è nessuno in terrazza-
-Boh, vado a controllare- mi lecco le dita e salgo. Esco e mi guardo intorno. 
Nessuno. 
Mi avvicino all'amaca e vedo un altro bigliettino attaccato con lo scotch. Lo prendo e lo apro;

"12.15 pm. Molo."

Adoro le cacce al tesoro.
Infilo il biglietto in tasca e riscendo.
-Quindi?- chiede Sarah.
-Quindi non c'è nessuno-
-Mah-
Prendo la tracolla -A dopo- esco e scendo le scale del vialetto. 
Attraverso la strada e m'incammino per il molo. Chissà chi sarà. Zacky è con Megan, quindi non può essere. I ragazzi erano tutti a casa. Quindi, o è uno scherzo o...non ne ho idea.
Dopo qualche minuto di strada, arrivo al molo. Lo attraverso tutto, guardando a destra e a sinistra.
Niente. 
Adesso ne sono sicura. Mi hanno presa per i fondelli.
Sbuffo e faccio per tornare a casa.
-Veen!- mi sento chiamare alle spalle.
-Veen!- mi giro. Un uomo barbuto mi sta chiamando. Mi avvicino, lui mi sorride.
-Chiamava me?-
-Si- mi porge un biglietto. È uguale agli altri. Lo apro;

"1 pm. Spiaggia, scogli"

-Mi sa dire chi glielo ha dato?- chiedo all'uomo pieno di tatuaggi. Sembra un motociclista. 
-Si, era una ragazza bionda. Bassina, occhi scuri-
-Ah...grazie- sorrido e mi avvio in spiaggia. 
Megan è abbastanza alta, quindi non può essere lei. Val ha gli occhi chiari, quindi nemmeno. Chi cavolo è? 
Esco dal molo e scendo in spiaggia. Gli scogli sono abbastanza vicini, riesco a vederli perfettamente. 
Ci sono tante persone che passeggiano mano nella mano oppure soli. Io comunque mi guardo intorno per scorgere qualche testa bionda a me familiare. 
Mi fermo dinnanzi agli scogli e li ispeziono.
-Cazzo, finalmente! Hai un'ora di ritardo!- 
Alzo gli occhi e vedo Zacky scendere da uno scoglio nascosto. In mano ha un Koala gigante con un papillon.
Sorrido radiosa. 
-Cosa ci fai qua?-
Mi raggiunge e lascia cadere il peluche, prendendomi in braccio. 
-Zacky!- urlo ridendo.
-Cazzo, Cazzo! Mi sei mancata!- mi bacia le labbra.
Diciamo che ieri non l'ho visto tutto il giorno visto che è stato con Megan. È rientrato la sera tardi, mentre eravamo tutti a letto. 
-Anche tu- sorrido.
-Guarda che ti ho portato per farmi perdonare- mi mette giù e prende il peluche. 
Lo afferro e lo stringo forte -Grazie, Zee-
-È il minimo- sorride.
-Lo chiamerò...Zacky-
Ride -Chissà perché lo immaginavo-
Rido -Sono così scontata?-
-Beh, si- si leva la maglietta. 
-Che fai?- lo guardo. Oh, cazzo. Lui si che è fantastico. 
-Facciamo un bagno- mi leva il peluche dalle mani e lo appoggia vicino al suo zaino.
-Non ho il costume, zee-
-Nemmeno io- si sfila i jeans, rimanendo in box.
-Zacky!-
Ride -Cosa? Dai, non farti paranoie inutili-
-Non se ne parla!-
-Eddaiii-
Sbuffo e mi spoglio, rimanendo in intimo.
Zacky mi fissa. Sembra una statua. Lo guardo negli occhi. 
-Sei bellissima, Veen- sorride.
-Pervertito- 
-Io? Naah- mi prende in braccio come una sposa e si avvicina all'acqua. 
Io mi accuccio, preparandomi all'impatto con l'acqua fredda.
-Mi hai fatto aspettare un'ora- si immerge. 
L'acqua è calda. Mi provoca la pelle d'oca. -Mi sono svegliata all'una-
-Lo immaginavo-
-Chi era l'uomo barbuto?-
Ride -Frank, un mio caro amico-
-Glielo hai detto tu di mentirmi? Mi ha detto che il biglietto glielo aveva dato una biondina-
-Si, immaginavo glielo avresti chiesto- ride.
-Stupido- gli bacio la guancia.

Torniamo a casa mano nella mano. Entro e butto la borsa a terra.
-Escono separati e tornano insieme- dice Sarah, ridendo.
Io e Zacky ridiamo.
-Io vado a fare una doccia- annuncia Zacky, sparendo.
-E quello?- chiede Val indicando Zacky Il Koala. 
-Me lo ha regalato Baker- sorrido.
-Che carino!- urla di nuovo Sarah.
Rido -Lo è-
-Ti adora- ride.
Già...adora.
-Sono stanca, vado a lavarmi e poi mi sdraio. A più tardi-
Dopo essermi fatta la doccia e infilata la tuta, finalmente torno in camera mia e di Zacky.
Lo vedo disteso sul letto con un braccio sugli occhi. Sposto il lenzuolo e mi accoccolo al suo petto, chiudendo gli occhi.
-Ho lasciato Megan- sussurra. 
FINALMENTE!! 
-Come mai?- cerco di sembrare più calma possibile. 
-Perché sono troppo confuso in questo periodo-
-A che pensi?-
-A te. Sempre e solo te. Anche mentre ci scopo. Vedo la tua faccia-
Non so se sorridere perché pensa a me  o piangere perché mi ha appena confessato che fa sesso con Megan.
-Oh...-
-Sei sempre nella mia testa-
-Non so che dirti, Zacky- sussurro.
-Che devo fare?-
Amami, porca miseria. Potrei donarti il mio povero cuore.
-Veen...io...-
-Tu?- il mio cuore inizia a battere all'impazzata. 
-Ho bisogno di stare solo. Il prossimo mese io e i ragazzi partiamo per qualche piccolo concerto in Europa.
Credo che stavolta si sia frantumato definitivamente. 
-Va bene-
Fa male.
-È giusto così- sussurro.
Cioè, non tanto male. 
Sto bene. 
No! Fa malissimo e sto di merda.
Cielo, mare, terra, tempo. Si è fermato tutto. Il mio mondo si è fermato. Gli alberi sono stati tutti sdradicati dalla tempesta che mi porto dentro. 
La pioggia cade incessante sul mio cuore frantumato sull'asfalto di sogni marciti. 
Lui, il mio tutto, preferisce allontanarsi da me che amarmi. Lui, che mi ha fatto battere il cuore come nessun altro aveva fatto, è l'artefice del suo ammalarsi e spegnersi. 
Lui, semplicemente se ne va.
-Grazie per aver capito-
Mi alzo, atona, e vado ad infilarmi sotto le mie coperte. D'improvviso sento freddo. Un freddo glaciale che mi attraversa il corpo come una scarica elettrica di migliaia di Walt. 
Mi copro fin sopra la testa e infilo le mie adorate cuffiette, lasciando che la musica sistemi tutto.

9 pm.
Siamo tutti seduti attorno al tavolo. Stiamo cenando. C'è un silenzio assordante. I ragazzi hanno appena annunciato che la prossima settimana uscirà il loro primo album e fra un mese, se questo andrà bene, partiranno per l'Europa. Le ragazze sono sconvolte. Val non ha fatto altro che piangere. Mich, con l'orgoglio che si ritrova, preferisce "piangere" in silenzio. Lacey ha gli occhi lucidi. Io...beh, io mi sento già morta dentro. Non riesco più a stare senza di lui. Mentre Zacky se ne stava con Magan, io non facevo altro che soffrire in silenzio. Mi è mancato tutto di lui; le sue braccia, le sue labbra, il suo calore. Non so come farò a resistere senza vederlo e sentirlo per chissà quanto tempo. Mi immagino già quanto sarà doloroso. 
-Quindi...stasera film?- Jim spezza il ghiaccio. 
Acconsentono tutti, annuendo semplicemente con la testa. Nessuna sillaba sprecata, niente di niente. 
Dopo cena, io e Sarah sparecchiamo, mentre gli altri si sono rifugiati in salotto per sistemare cuscini e scegliere il film da vedere.
-Come stai?-
-L'ha lasciata- sussurro.
-Co...cosa? È fantastico, Veen-
-No invece. Mi ha detto che vuole stare da solo perché è confuso-
-Beh, dagli tempo-
-No, forse non hai capito. Preferisce stare da solo che con me-
Sospira.
Neanche Sarah sa come consolarmi in questa situazione. Lei che riesce sempre ad estrarre qualcosa di positivo in una tragedia, si è arresa.
Passiamo in salotto. Le luci sono già spente e, non appena io e Sarah entriamo nella stanza, Jim schiaccia play.
L'unico posto libero è quelll vicino a Krys. Mi siedo e lei mi stringe la mano come per darmi forza. Le mostro uno dei miei sorrisi forzati e fisso lo schermo. Adesso più che mai lo sento lontano. Niente abbracci, niente sguardi. 
Lo guardo. Lo guardo mentre non mi degna neanche di uno sguardo. Guardo la mia felicità a pochi metri da me. La mia ancora, la mia aria.
Lo guardo, con lo sguardo di un povero che non può avere quel pezzo di pane. Come un ricco solo che non se ne fa niente dei suoi sporchi soldi se non è felice. Lo guardo come me, che lo amo e devo sopportare tutto questo pur di non veder soffrire lui.

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Capitolo 12
*** Countdown ***


12° Capitolo- Countdown

Tre settimane dopo. 
-7.

Dopo l'uscita di "Sounding the Seventh Trumpet" che ha raggiunto un successo inaspettato, i ragazzi stanno sempre fuori. Hanno girato tutte le stazioni radiofoniche di Huntington Beach, alcune TV locali, sono finiti su tutti i giornali e hanno suonato in tutti i locali più "in" della città. In queste tre settimane ho visto Zacky più o meno tre o quattro volte. È diventato un altro. Il successo lo ha cambiato. 
Fra meno di sette giorni partirà con i ragazzi per l'Europa, a Londra, per il loro primo concerto di fronte a migliaia di persone. 
Si può benissimo dire che sto sempre sola, anche perché sto facendo dei concorsi per diventare giornalista radiofonica o giù di lì. 
Val è sempre con Matt, Sarah è andata a vivere con Dean, Benny è tornata in Svizzera e Krys è partina in vacanza con alcuni amici. 
Io non faccio altro che svegliarmi presto la mattina, sistemarmi e affrontare datori di lavoro che ti fanno dannare per avere il posto.
Ho ricevuto tanti di quei "Ti faremo sapere" che sto perdendo la fiducia in me stessa. Non voglio assolutamente ammuffire in casa ad aspettare chissà che, senza conclusione.

Sento il cellulare squillare, guardo il display.
-Buongiorno, parlo con la signorina Hillgood?- una voce maschile a me sconosciuta mi parla dall'altro capo del cellulare. 
-Si, sono io. Con chi parlo?-
-Salve, scusi il disturbo, sono il signor Hamilton, chiamo dalla Rock Music Radio-
-Oh, salve. Mi dica-
-Abbiamo preso in considerazione il suo curriculum e dopo il suo colloquio abbiamo deciso di provare. Ci sembra davvero intetessata e piena di valori. È ancora interessata?-
-Certo che si- rimango di ghiaccio.
-C'è solo un piccolo intoppo. La sede si sposta a Petersburg, in Alaska. Dovrebbe raggiungerci la. Le paghiamo tutto noi-
Alaska? 
Dovrei abbandonare la mia vita e ricominciare da zero. 
Forse è un segno. Devo dimenticarlo, devo allontanarmi da questo posto pieno di ricordi la maggior parte dolorosi. Verrò a trovare Sarah ogni tanto e...sentirò le ragazze per telefono. Si, non c'è via d'uscita. Devo andarmene da Huntington Beach.
-Va bene, quando dovrò essere li?-
-Sabato mattina. Le prenoto l'aereo e l'hotel-
-Grazie mille. Ci vediamo sabato, allora-
-Certo, Arrivederci- riaggancia.
Mi lascio cadere sul letto e mi incanto a fissare il tetto. 
Oddio. Credo davvero di dimenticarlo andando via? Sono sicura che sentirò spesso parlare di lui...di loro.
-Veen?- Val bussa alla porta di camera mia.
-Si?- mi metto seduta. 
Val entra. È fantastica. I capelli platino raccolti da un'acconciatura bellissima. Il vestitino rigorosamente scollato e corto, le gambe nude e dei tacchi color pelle vertiginosi. 
-Sei bellissima- sorrido.
Val mi sorride con le sue labbra rosso fuoco che le danno colore a tutto il viso -Grazie. Stiamo uscendo, non vieni?-
-Nessuno mi aveva avvisata-
-Scusa, pensavo che Zacky te lo avesse detto. Dai, ti aspettiamo- sorride ancora.
-Va bene- vado a fare una doccia veloce e mi trucco come ormai abilmente so fare. Apro l'armadio e prendo un vestitino nero di pizzo senza spalline con scollo a cuore arricciato che mi arriva a metà cosce. Infilo i tacchi neri borchiati e afferro la borsetta coordinata.
-Veen!- urla Jimmy sbuffando.
-Sono pronta!- scendo velocemente in salotto. 
Tutti si girano verso di me.
Le ragazze sorridono radiose. I ragazzi anche, tranne Zacky che ha le labbra leggermente schiuse e mi fissa.
-Possiamo anche andare- sussurro imbarazzata.
Saliamo tutti nelle macchine. Io salgo con Jimmy e Zacky, nel sedile posteriore. 
-Sei strana con i tacchi- ride Jim.
Rido.
Zacky mi afferra la caviglia -Sta ferma-
-Che cazzo fai?- lo guardo spaventata. 
-Chiudi il becco- mi lega una piccola cavigliera alla caviglia, per poi lasciarla.
La guardo. È di pelle nera a cui sono agganciati due ciondoli. Una piccola chitarra argento e un campanellino a forma di cuore nero.
Sorrido -Grazie-
Non risponde.
Non capisco perché si comporti così freddo con me. Non sono io quella che non vuole stare con lui. 
O magari...non vorrei avesse origliliato la conversazione di oggi con il signor Hamilton. Oddio. 
Mi sento mancare. 
-Quindi...dove si va?-
-In un locale fuori città- annuncia Jimbo.

Dopo un bel po di strada, Jimmy ferma la macchina e parcheggia. Scendo insieme a Zacky e chiudo lo sportello. Fa per superarmi ma lo blocco da un braccio. 
Si gira verso di me e mi trafigge con lo sguardo. 
-Si può sapere che ti ho fatto?-
-Non so di che parli- si divincola ed entra.
-Non farci caso. Non è la prima volta che fa il coglione- Jimmy mi raggiunge e mi cinge le spalle con un braccio.
Entriamo nella hall e raggiungiamo i ragazzi.
-Entriamo- Matt tira Val e tutti li seguiamo.
Il locale è enorme. Ci sono divanetti in pelle nera ovunque. La musica è al di sopra dei decibel consentiti. Persone ovunque che ballano e bevono.
-Vieni- mi urla Jim all'orecchio per farsi sentire. 
Mi aggrappo alla sua camicia e lo seguo.
Il nostro posto è situato nell'area "vip" del locale. Il divanetto è molto più grande degli altri ed è rivestito di camoscio color prugna. 
Jimmy mi fa sedere tra Lacey e Zacky.
Una cameriera con due tette enormi, evidentemente rifatte, "vestita" da coniglietta, ci porta un vassoio con i bicchieri. Vuoti.
-Adesso arriva il bello!- urla Mich.
Un cameriere in box si avvicina a noi e posa alcune bottiglie di vari alcolici al nostro tavolo.
Mi guarda e mi fa l'occhiolino. 
-Veen ha fatto colpo!- ride Val.
Rido e alzo gli occhi al cielo.
Jc mi porge un bicchiere con un liquido rosato.
-Cos'è?-
-Bevi- ride.
Ne bevo un sorso. Sa di fragola e anguria. Ci sono anche alcuni pezzetti di frutta.
-Com'è?-
Alzo il pollice e riprendo a bere.
Val si alza e cerca di tirare Matt -Andiamo a ballare!-
Matt ride e la tira in pista. 
Jimmy si alza e tira Lacey e Jc in pista, seguito da Brian e Mich.
Io e Zacky rimaniamo seduti a bere e a guardarci intorno. 
Non posso credere che siamo arrivati a questo punto. Parliamo pochissimo e quelle rare volte si comporta in modo distaccato e freddo. 
-Vuoi ballare?- mi chiede di punto in bianco.
-Si- lo guardo.
Si alza e mi prende per mano, tirandomi in pista. 
-FINALMENTE!- urla Jim euforico. 
Rido e inizio a muovermi come una pazza sotto le note di "I Just Wanna Live" dei Good Charlotte.

" I just wanna live. Don't really care about the things that they say. Don't really care about what happens to me. I just wanna live"

Io e i ragazzi iniziamo a saltare e cantare, ridendo come pazzi. Jimmy sovrasta la folla per la sua inumana altezza. 

" Talkin' on the phone got an interview with the rolling stone they're saying “Now you're rich and, now you're famous, fake ass girls all know your name and. Lifestyles of the rich and famous. Your first hit aren't you ashamed?” 
Of the life, of the life, Of the life we're livin'"

Jimmy mi prende le mani e mi fa girare, ridendo con le lacrime. 
Non riesco a stare in piedi per le fitte ai fianchi provocate dal troppo ridere. Mi sto davvero divertendo.
Non so nemmeno dove sia Zacky e francamente non m'importa. Ho bisogno di divertirmi.
Ad un certo punto, dalle casse, inizia a suonare "It's my life" e...credo sia la canzone giusta del momento.

" This ain't a song for the broken-hearted. No silent prayer for faith departed. And I ain't gonna be just a face in the crowd. You're gonna hear my voice when I shout it out loud"

- It's my life It's now or never! I ain't gonna live forever! I just want to live while I'm alive! It's my life! 
My heart is like an open highway! Like Frankie said I did it my way! I just wanna live while I'm alive...IT'S MY LIFE!-

Cantiamo tutti a scuarcia gola. I sorrisi e le risate più sincere mai viste. Per una volta, posso dire di essere felice anche senza di lui.
Io...non ho bisogno di Zacky per essere felice. Mi basta tutto questo.
Val mi tira su un cubo e lei sale accanto a me.
- Better stand tall when they're calling you out. Don't bend, don't break, baby, don't back down- urlo.
E di nuovo, la folla, ricomincia a cantare il ritornello della canzone che, questa sera, mi ha cambiato la vita.
Jimmy mi prende in braccio nel momento stesso che inizia "Knocking on Heaven's Door".
Mi cinge i fianchi con le braccia e, istintivamente, gli allaccio le braccia al collo.
- Mama, take this badge off of me. I can't use it anymore. It's gettin' dark, too dark to see. I feel like I'm knockin' on heaven's door- mi sussurra all'orecchio. 
Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare.
- Knock, knock, knockin' on heaven's door. Knock, knock, knockin' on heaven's door. Knock, knock, knockin' on heaven's door. Knock, knock, knockin' on heaven's door-
Sorrido. Jimmy ha una voce davvero fantastica. È intonato e...fa venire i brividi. 
-Zacky ti ama- sussurra.
Perdo un battito.
-Io non ti ho detto niente- mi bacia la fronte.
-Non importa. Tanto non possiamo stare insieme- sorrido. 
Un sorriso speranzoso di positività e rassegnazione. 
Non devo farmi influenzare da niente. Ormai ho preso la decisione. 
Niente più Zacky.
Jimmy mi stringe forte a se e continuiamo a ballare sotto la voce di Bob Dylan. 

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Capitolo 13
*** Love In All The Fucking Ways ***


13° Capitolo- Love In All The Fucking Ways

-6.

Sento di avere un masso al posto della mia povera testa. Ieri sera ho davvero esagerato con l'alcool. I ragazzi si sono messi a scherzare e hanno scommesso contro di me per farmi bere una bottiglia intera di Jack Daniel's. Sono subito diventata euforica e dopo un po ero già ubriaca fradicia. Non ricordo nemmeno come sia arrivata a letto. 
L'ultima cosa che ricordo è il viso incazzato di Zacky che urla contro Brian. C'era anche Sarah. O forse l'ho solo sognato.
Mi alzo lentamente dal letto e apro la finestra per far entrare aria. Respiro a pieni polmoni l'aria pomeridiana di Huntington Beach e mi sento subito meglio.
La casa è silenziosa. Apro la porta della mia camera e scendo in salotto. Jimmy è sul divano, dorme profondamente. 
I genitori di Val saranno sicuramente fuori città. 
Passo in cucina e decido di preparare il caffè. 
Accendo la tv e la metto sul notiziario. Apro il frigo e prendo del bacon, decidendo di friggerlo.
-Buongiorno- Zacky entra in cucina con i soli box addosso. 
Divento fucsia e mi giro verso la macchina del caffè -Buongiorno-
Ride e va verso il frigo, aprendolo.
Ha deciso di farmi impazzire? No, perché ci sta riuscendo. 
-Prepari la colazione?- mi chiede.
-Sto preparando del bacon-
Mi attacca alla cucina, spalmando il suo petto alla mia schiena.
-Zacky, che stai facendo?-
-Cosa devi dirmi? Sento che devi dirmi qualcosa- mi sposta i capelli dal collo e lo bacia.
Sento la pelle d'oca. 
-Allora?-
-Non devo dirti nulla-
-Bugiarda- lo morde.
Mi mordo il labbro.
-Ti sei divertita ieri?- scende a sfiorarmi un seno.
Lo spingo via -Non mi toccare!-
Zacky ride. È ubriaco.
-Che succede?- Jimmy entra in cucina. 
-Mi fai schifo- sussurro.
Ride più forte -Maddai, non ho fatto nulla. Volevo solo portarti a letto-
-Idiota- Jimmy lo butta fuori dalla cucina.
Scivolo a terra e inizio a respirare velocemente. 
Val entra -Piccola mia!- mi solleva.
-Sono stanca dei suoi sbalzi d'umore-
-È ubriaco, piccola- sospira. 
-Non voglio più vederlo-
-Non dire così. Appena smaltirá l'alcool ne parlate. Adesso vai a vestirti che andiamo in un bel posto-.

Dopo essermi sistemata con i soliti riti, scendo in salotto dove Val, Mich e Lacey mi aspettano.
-Possiamo andare- annuncio.
Io e le ragazze usciamo di casa e Mich mi prende per mano. Sorrido e le seguo senza discutere.
-Ieri sera mi sono divertita un sacco- ride Val.
-Anche io- rido.
-Poi mi spieghi come fai a ballare sui tacchi, eh- piagnucola Lacey.
Rido -Sinceramente non lo so-
Arrivate al centro, entriamo in un negozio di "piercing&tattoo".
Una ragazza alta e mora, piena di tatuaggi alle braccia, ci fa accomodare.
-Chi si deve tatuare?- le guardo.
-Io- sorride Val.
-E io, Lacey e...tu- Michelle mi stringe.
-Io?- la guardo.
-Si- ride Lacey.
Sorrido -Va bene-
Un ragazzo tutto muscoli e tatuaggi si avvicina a noi.
-Ciao Val...Michelle. Voi dovreste essere Veen e Lacey- sorride. 
-Io sono Veen- sorrido.
-Piacere di conoscerti- mi fa l'occhiolino.
Sorrido.
-Mi fate vedere i tatuaggi che volete fare?- 
Val, Mich e Lacey gli porgono dei fogli.
-E tu?- mi chiede ancora il ragazzo.
-Io non sapevo neanche che stavamo venendo qua-
Ride -Allora tatuo loro e ti lascio il tempo di pensare-
-Grazie- 
Il ragazzo, che scopro chiamarsi Corey, mi porge dei cataloghi con tutti i tipi di tatuaggi.
Mentre ne sfoglio uno, vedo un deathbat conosciuto. 
È il petto di Zacky, quello. 
Sorrido e lo sfioro con le dita. Anche se stamattina ha fatto lo stronzo lo amo lo stesso. Inutile negarlo. 
-Tocca a te- mi annuncia Corey all'improvviso. 
Mi alzo e vado a sedermi alla postazione.
-Hai deciso?-
-Voglio tre nomi. Sul piede-
-Agli ordini-

-Veen! Facci vedere il tatuaggio!- si lamenta Val.
Dopo essere uscite dallo studio, siamo passate da un ristorante italiano e abbiamo mangiato un sacco.
Per tutto il tempo le ragazze mi hanno stressata dicendo di voler vedere il tatuaggio, ma volevo farle disperare un po.
-Eddai, Veen- Lacey mi stringe.
-E va bene- mi levo la calza e scopro il tatuaggio.
-Oh cazzo- sussurrano contemporaneamente. 
Mi son fatta tatuare i loro nomi; Valary, Michelle e Lacey. Ci sono anche alcune note musicali sparse qua e la, e alcune chiavi di violino. 
-Vi piace?-
Mich si butta addosso a me, seguita dalle altre.
-IO TI AMO!- urla Michelle.
-SPOSAMI!- Val mi sbaciucchia.
Rido a crepapelle. 
-SEI COSÌ DOLCEE!- Lacey mi strapazza.
Come farò a stare lontana da loro? Come farò a non vederle così felici, dolci e amorevoli? Io ci vivo per queste ragazze. Sono il tutto per me. Sono le mie migliori amiche. Mi hanno presa in famiglia e accolta a braccia aperte sin dal primo momento. 
Per questo motivo ho deciso di farmi tatuare i loro nomi; così da poterle tenere sempre e per sempre con me. 
-Oddio, bastaaa!- rido.
Si staccano, ridendo.
-Tu sei pazza- ride Mich.
-Vi amo, ecco tutto- alzo le spalle.
Val si siede e si asciuga le lacrime. 
Mich tira su col naso come una bambina e Lacey ha gli occhi gonfi e rossi. 
-Ragazze...io parto per l'Alaska-
-Certo, come no- dice Val.
-Mi hanno assunta alla Rock Music Radio-
-Stai scherzando, vero?- sussurra Lacey.
-Purtroppo no-
Michelle sospira e si siede accanto a me, stringendomi -Ti supplicherei pur di farti rimanere. Ma so che devi fare le tue esperienze e questa situazione con Zacky la devi superare. Quindi, anche se ci mancherai un casino, hai fatto bene ad accettare- 
-Grazie- le lacrime mi rigano il volto.
Val mi sorride e insieme a Lacey, si uniscono all'abbraccio.
-Vivi la tua vita come meglio credi ma...non ci dimenticare- sussurra Lacey con la voce incrinata.
Le stringo come meglio posso, iniziando a lacrimare copiosamente. 
-Prometti che ci verrai a trovare spesso- lacrima Val.
-Certo, sciocchine- sorrido tra le lacrime.
-Ma che succede qui?- Brian si avvicina a noi.
-Niente- Mich si asciuga le lacrime. 
-State bene?- 
-Si si- sorrido.

Sento bussare alla porta della mia camera. Un suono leggero e debole.
-Entra, Val-
La porta si apre e Zacky attraversa la soglia, fermandosi. 
Silenzio.
Ci guardiamo senza emettere alcun suono. Non so se provare ribrezzo o correre ad abbracciare il mio "Koala".
-Mi dispiace- sussurra.
E, quelle uniche parole, riescono a far scattare qualcosa dentro di me.
D'improvviso inizio a singhiozzare.
Zacky mi si avvicina e si siede sul letto, lontano da me -Non piangere, ti prego-
Mi copro gli occhi, non riuscendo a trattenermi.
Ed eccole lì. Le sue calde braccia che mi avvolgono e mi infondono calore. 
Mi culla, accerezzandomi i capelli come per confortarmi.
Lo stringo a me, con tutte le mie forze. 
-Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista. Ero così spaventato di questo sentimento che non volevo nemmeno accettarlo. Tu eri l'unica persona perfetta ai miei occhi e lo sei tutt'ora. Avrei permesso solo a te di farmi del male. Ero succube del mio dolore. Ero così terrorizzato che ho perso la testa non immaginando che avrei potuto perdere te. 
Tu fai tanto la bulla, la forte, quella che fotte il sistema. Ti fai credere acida, stronza e senza cuore. Ma io lo so. Lo so che ti sei creata uno scudo che ti proteggere da tutte le stronzate che ti girano attorno. Lo so che la notte fai uscire tutto il dolore dai tuoi fantastici occhioni verdi che io amo tanto. Io lo so, perché io ti vedo. Dopo tanti sforzi sono riuscito a leggerti dentro-
Chiudo gli occhi e lascio scendere altre lacrime -Sai anche che ti amo?- sussurro. 
-Volevo solo sentirtelo dire-
-E questo che cambia?-
-Cambia che non appena tornerò dall'Europa, niente e nessuno potrà separarci. Morirei, altrimenti-
-È una promessa?-
-È una promessa. Ed io mantengo sempre le mie promesse-
-Ci conto-
-Tu, invece? Devi dirmi qualcosa?-
Prendo un respiro profondo. 
-Hai presente quelle cose sdolcinate del tipo "Sei il mio primo pensiero la mattina e l'ultimo prima di andare a dormire"?-
-Si, più o meno-
-Bene, non centra un cazzo- rido.
Zacky scoppia a ridere -Sei una stronza-
-Sai già che...ti avevo dimenticato. Cioè, non ricordavo che fossi tu quel bambino. Quando ti ho "rivisto" a scuola, ti odiavo. Ti odiavo perché eri freddo, te la tiravi, flirtavi con le smorfiosette. Odiavo anche i ragazzi, però. Poi quando Jc mi ha rivolto la parola e ho iniziato ad uscire con voi, ho capito che erano ragazzi davvero fantastici. Continuavo ad odiare te, perché mi trattavi in modo freddo. 
Poi, però, per il compleanno di Johnny, quello che mi hai detto mi ha stupita. Nessuno era mai riuscito a farmi parlare. Nessuno, Zacky, era riuscito senza sforzi a farmi buttare fuori un po del casino che ho dentro. E tu, beh, tu con due parole dette a caso, ci sei riuscito. Poi, quando abbiamo guardato le stelle insieme, sulla collina...-
-Non potrò mai dimenticare le stelle che si riflettevano nei tuoi occhi- sussurra.
Sorrido -Quella sera sei stato così dolce. Mi si è sciolto il cuore. E quando hai dormito con me? Non volevo addormentarmi per guardarti dormire. Mi sembrava così strano stare fra le tue braccia. È stato li, in quell'istante, che ho capito quanto ci tenessi a te. Non volevo più lasciarti, mi sentivo mancare quando non eri nel mio perimetro visivo-
-Lo facevo perché non ti potevo stare accanto. Sentivo la tachicardia a mille-
-Lo so, lo so. E poi è arrivata Megan. Il resto, sono solo chiacchiere-
-Non la amavo, lo sai. Ho sempre amato te-
-Ora lo so, ma prima come facevo a saperlo?-
-Hai ragione- mi bacia la fronte. 
-Posso dirti un'ultima cosa?-
-Certo?-
-Rimani.- gli afferro la mano e la appoggio sul mio petto, all'altezza del cuore.
Chiude gli occhi e...vedo il suo volto rigarsi di lacrime. 
-Non ti lascerò mai più- sussurra. 




 

*Note dell'autrice*
Ragazzi, ci stiamo avvicinando alla fine. I capitoli dovrebbero essere 21 più o meno. Beh, che dire. Vi vedo recensire in pochi, perché la maggior parte se ne sta in silenzio. Però mi servirebbero davvero tanto le vostre opinioni sulla storia. Fatevi avanti, non abbiate paura. Vi ringrazio di cuore. Un bacio.

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Capitolo 14
*** Warmness On The Soul ***


14° Capitolo- Warmness On The Soul


-5.

-Io, Veen Elizabeth Hillgood, prendo te, Zachary James Baker come mio legittimo sposo, e prometto di amarti e onorarti finché vivremo- gli infilo la fede al dito. La fede che abbiamo scelto insieme con le nostre iniziali incise in nero sullo sfondo argento.
Sorrido e lo guardo. 
-Io, Zachary James Baker, prendo te, Veen Elizabeth Hillgood come mia legittima sposa e prometto di amarti e onorarti sempre e per sempre. Ti starò accanto in ogni momento della mia vita, e neanche la morte riuscirà a spezzare il nostro legame. Ti amo- sorride e infila la fede nel mio esile anulare.
-Con il potere conferitomi dallo stato della California, vi dichiaro marito e m...-

-Veen, ti vuoi svegliare?- Sarah mi scuote.
-Moglie...- sussurro.
-Cosa?- mi guarda confusa.
-Niente. Che ora è?-
-Le dieci-
-Ma ancora è presto- mi lamento. 
-Stasera i ragazzi daranno una festa. Zacky è di sotto, dice che vuole portare te a comprare alcune cose-
-Ma tu che ci fai qua?-
Strano vedere Sarah a casa delle ragazze, visto che Mich sta con l'amore della sua vita.
-Val mi ha chiamata per fare colazione. Ci sono anche Mich e Lacey-
-Vado a sistemarmi-
-Va bene, siamo di sotto-

Un'ora dopo scendo in salotto dove le ragazze, insieme a Zacky e Matt, parlano animatamente della festa di stasera.
-Buongiorno- sbadiglio.
-Buongiorno, bell'addormentata- Mich ride e mi abbraccia.
-Caffè?- Val mi porge una tazza.
La prendo e bevo.
-Ei- Zacky mi abbraccia.
Affondo il viso nel suo petto -Buongiorno- sussurro.
-Dormito bene?- mi bacia i capelli. 
-Si, ti ho sognato- 
-Anche io ho sognato te- 
Sorrido, beandomi del suo calore.
-Sdolcinati, dovete andare a comprare le cose per stasera- Matt ci interrompe.
-Ma zitto- Val gli da uno schiaffo in testa.
-Ai! Ei!- si butta addosso a lei e la morde dappertutto. 
-Matt!- ride la bionda.
-Andiamo- Zacky mi prende per mano e mi fa salire in macchina.
Sale al posto di guida e mette in moto, partendo.
-Quindi...mi hai sognata?-
-Si. Ho sognato che dormivi fra le mie braccia- sorride.
-Oh, che carino- rido.
-E tu?-
-E...ehm...io...non ricordo. Ricordo solo che c'eri tu- mento.
Ride -Capisco-


 

Quella sera...
Prendo il mio bicchiere di birra e mi avvicino alle ragazze che parlano animatamente formando un cerchio.
-Eccolaaa!- esclama Val guardandomi. 
Sorrido -Parlavate di me?- scherzo.
-Si, stavamo dicendo quanto sei bella stasera- Mich mi bacia la guancia.
-Le tue scarpe che mettono in evidenza i tatuaggi- sorride commossa Lacey.
-Ma quando lo hai fatto??- urla Krys.
-Da poco- sorrido.
-È fantastico!-
-Buonasera, signore- Zacky spunta alle mie spalle e mi bacia il collo.
Sento la pelle d'oca. 
-Sei bellissima- mi sussurra. 
-Grazie- sorrido.
Mi afferra il polso e si porta il mio bicchiere alle labbra, bevendo.
-Noi facciamo un giro- dice Sarah, portando via le altre. 
Mi giro verso di lui e lo guardo in tutta la sua bellezza. 
-Come sto?- fa un giro su se stesso. 
-Il tuo papillon rosso mi ricorda qualcuno- rido.
-Zacky "Il Koala"?- ride.
Annuisco.
-Beh, in effetti mi ha consigliato lui di metterlo. Mi ha detto che hai un certo debole per i papillon- mi fa l'occhiolino. 
Rido -Soprattutto per quelli rossi-
-Lo terrò a mente- mi bacia la fronte. 
Lo abbraccio.
-Ti stai divertendo?-
-È una bella festa, ci sapete fare-
-Modestamente- ride.
Gli pizzico il sedere -Non fare il modesto-
Ride -Aiah. Perché no? Posso permettermelo-
Alzo gli occhi al cielo.
-Mi fai impazzire quando lo fai- sussurra.
-Cosa?- lo guardo confusa. 
-Quando alzi gli occhi al cielo- mi sfiora le labbra con il pollice.
Sorrido e gli bacio il polpastrello.
-Mi aspetterai fino a quando tornerò?-
Merda. Non ho il coraggio di dirglielo. Non voglio rovinare tutto, adesso che stiamo finalmente bene.
-Certo- sforzo un sorriso.
-Questi li odio. Non li sforzare i sorrisi, quelli veri emanano un calore fenomenale-
-Così mi fai arrossire- lo prendo in giro. Spalanca la bocca -Hai osato prendermi in giro??-
Rido -Se anche fosse?-
Mi pizzica il sedere e sobbalzo -Ei!-
-Ti salvi solo perché ci sono troppe persone- mi sussurra all'orecchio. 
Gli bacio la guancia -Non ci saresti riuscito comunque, caro-
-Non mi sfidare, Veen. Stai giocando col fuoco-
-Non mi fai paura, Zacky- gli accarezzo i capelli. 
Mi cinge i fianchi con un braccio e mi attira a se -Non sai con chi hai a che fare-
-Neanche tu. Non pensare che io sia la tipica ragazza che arrossisce al primo sguardo. Potrei uscire le unghie e farti davvero male-
Mi morde il lobo -Mi piacciono le ragazze come te. Non cambiare mai-
-Contaci-
-Zacky! Ciao- una ragazza dai capelli biondo platino ci interrompe. 
Zacky si gira verso di lei -Ciao, Gena- sorride e le bacia una guancia.
Guardo la ragazza. Ha un vestitino rosso fuoco che si intona perfettamente al colore del suo rossetto. Ha dei denti da cavallo bianchissimi con un piccolo brillantino che splende. Le gambe perfettamente lunghe e magre e dei tacchi neri tempestati di diamantini che riflettono la luce dei faretti.
-Come stai?- lo abbraccia.
Zacky ricambia l'abbraccio -Benissimo. Tu? Dove sei stata?-
-Ho fatto un servizio fotografico in Brasile. Vedi? Sono abbronzata!- ride Gena. 
Zacky ride -Si, vedo vedo-
No, ma tranquilli. Fate come se non ci fossi. 
Li lascio parlare e mi allontano, avvicinandomi a Jimmy che parla con una ragazza...Benny!
-Benny, che ci fai qua??- la abbraccio.
Lei ricambia l'abbraccio -Sono appena arrivata-
-Va tutto bene?- la guardo preoccupata. 
-Scusaci, James- mi tira per un polso.
-Benny, che succede?-
-Sono tornata per sempre ad Huntington Beach. Ho lasciato quel coglione che mi ritrovavo come ragazzo e adesso sono felice- sorride.
-Ha combinato qualcosa?-
-Diciamo che è un testa di cazzo puttaniere e mi sono stancata di starci dietro e soffrire-
La stringo -Mi dispiace-
-Ei, sto bene. Mi mancava la mia vecchia vita, i miei vecchi amici-
-Bentornata in famiglia, allora- sorrido.
-Grazie- mi bacia la guancia. 
-Ah, comunque...tu e Jim fate una bella coppia- le faccio l'occhiolino e mi allontano.
-Veen!- urla lei ridendo.
Mi avvicino a Matt che parla con Brian e mi siedo di fronte a loro -Chi è quella ragazza che parla con Zacky?-
I ragazzi si girano verso i due e poi mi guardano -Un'amica- dicono all'unisono. 
Assottiglio lo sguardo.
-È una sua vecchia fiamma, ma sta tranquilla. Zacky ama te- dice Matt.
-Lo spero per i suoi testicoli e per i denti da cavallo che si ritrova lei-
-Woo!- urla Brian ridendo.
-Cosa cazz...Jimmy e Benny si stanno slinguazzando!- ride Matt.
Mi giro verso la coppia che è stretta l'una all'altro. 
Sorrido, guardandoli sfiorarsi delicatamente. Benny è parecchio più bassa di Jimmy ed è per questo che lo bacia in punta di piedi. Mentre Jimmy sembra essersi abbassato per arrivare alla sua altezza. 
Rido -Sono buffi-
-JIMMY, ACCORCIATI LE GAMBE!- urla Brian.
Jimmy si stacca da Benny e gli alza il dito medio.
Tutti ridono.
-Sei un cretino, Bri- rido.
Lui alza le spalle e riprende a bere. 


 

4.00 am.
Mi alzo silenziosamente, cercando di non svegliare Zacky che dorme profondamente nel mio letto. 
Entro in bagno e mi guardo allo specchio. Sono un disastro. Prendo delle salviette struccanti e le passo delicatamente sugli occhi e poi su tutto il viso.
Mi sciacquo la faccia e mi lavo i denti. 
Esco dal bagno e infilo la camicia che Zacky ha gettato a terra prima di buttarsi sul letto, esausto.
-Ei- sussurra Zacky.
Lo guardo -Scusa, non volevo svegliarti- sussurro. 
-No, non mi hai svegliato tu. Ho freddo-
-Ti prendo un'altra coperta?-
-No, vieni qua- allontana le coperte e io mi infilo dentro. 
-Torna a dormire- gli sfioro la guancia con le dita.
-Perché ti sei alzata? Sono le quattro del mattino-
-Dovevo struccarmi, mi stanno bruciando gli occhi-
Zacky mi avvicina dalla nuca e mi infila la lingua in bocca.
Infilo le gambe fra le sue per cercare calore e ricambio il bacio.
Zacky appoggia la sua grande mano sul mio viso e lo sfiora con il pollice, lentamente e dolcemente. 
-Piccola, voglio fare l'amore con te- mi sussurra.
Sento di poter morire.
Il cuore inizia a battere all'impazzata. Tremo per il nervosismo, non riesco ad emettere alcun suono.
Rimango a fissarlo, incredula.
-Hai capito che ti ho detto?-
Annuisco leggermente. 
-Allora? Ti va?-
-Non so come si fa- sussurro. 
-Sei vergine?- 
-Si-
-Non ci credo-
-Giuro-
-Oddio...e...sei pronta?-
-Credo di...si-
Riprende a baciarmi e in un secondo mi sfila la camicia. 
Mi lascio trasportare dal momento e scendo con le dita ad abbassargli la tuta.
Dopo avermi denudata abilmente, si fa spazio fra le mie gambe, facendomi sobbalzare. 
Mi tappa la bocca nel momento stesso in cui emetto un piccolo urlo di dolore.
-Shh, lo so, fa male, ma fidati di me. Dopo non sentirai più nulla-
Gli graffio le spalle, vorrei si fermasse perché il bruciore mi sta divoranda ma... dall'alto lato, vorrei che continuasse perché mi sento davvero amata. 
Finalmente ci stiamo amando come si deve, finalmente posso dire che è tutto mio. Zacky ha scelto di stare con me, dopo tutto quello che abbiamo passato. 
Lo avvicino me, legando le mie gambe ai suoi fianchi, e lui scende con le labbra verso il mio collo che inizia a mordere.
Infilo le mie dita fra i suoi capelli e li stringo, emettendo piccoli rantoli di piacere che si mescolano a quelli di Zacky.
Quello che ho sognato la notte prima...era questo il tipo di legame che avrei avuto con Zacky. Non il legame matrimoniale, ma quello carnale.
-Piccola- appoggia la fronte alla mia.
Respira affannosamente, ha gli occhi lucidi e le guance arrossate.
-Ti amo, Zacky- sussurro.
-Ti amo anche io, Veen- mi bacia le labbra e si sdraia al mio fianco, avvolgendomi fra le sue braccia. 


 

-4.
-Buongiorno, gente!- entro in cucina.
-Che sorriso- ride Val.
Zacky mi prende in braccio e mi bacia ripetutamente le labbra -Buongiorno, scimmietta- sorride.
-Buongiorno a te, Koala- strofino il naso al suo.
-Che smielati- sbuffa Brian.
Rido -C'è odore di bacon-
-Tutto per te, ha cucinato Zacky- sorride Mich.
Sorrido e vado a sedermi, tuffandomi sul cibo.
-Che appetito!- esclama Matt.
Zacky si siede accanto a me e si mette a giocare con una ciocca dei miei capelli -Lasciala mangiare in pace-
-Zacky iperprotettivo?- chiede Bri.
-Ma sta zitto- sbuffa lui.
-Ragazzi, parlando di cose serie. Fra quattro giorni si parte, dobbiamo ancora fare un sacco di cose. Larry ci vuole in studio oggi, quindi muovete il culo- dice serio Matt.
I ragazzi annuiscono e finiscono di fare colazione. 
Il sol pensiero di non vederlo per mesi e mesi mi uccide.
Poi devo ancora dirgli che partirò per l'Alaska. Non so neanche più se è una buona idea. Voglio dire...adesso le cose si sono sistemate. Non voglio allontanarmi da lui per il lavoro, ma non posso neanche rifiutare un'offerta simile. 
Lo guardo mangiare, sembra concentrato nel suo scopo.
Mi ritrovo a sorridere e d'istinto gli accarezzo la nuca con una mano.
Lui si gira verso di me e mi sorride.
-Ma quindi state insieme?- chiede Lacey ad alta voce.
-Dobbiamo andare- urla Matt.
I ragazzi si alzano.
Zacky mi bacia la guancia -A stasera- ed esce con il resto del gruppo.
Le ragazze mi guardano e io non posso fare altro che alzare le spalle. 
-Non ho capito, state insieme o no?- chiede Mich.
-Io credo di si...o almeno, lo spero-
-Siete perfetti insieme- sorride Lacey. 
Sorrido -Vado a sistemare camera mia, ragazze. A dopo-.
Salgo in camera e allontano le lenzuola. Ed ecco la prova del mio legame a Zacky. 
Le tiro via e le infilo in lavatrice. Torno in camera e prendo la camicia del mio "ragazzo". La annuso...wow. Ha il suo odore. Mi siedo sul pouf e continuo ad annusare l'odore del mio uomo che, stanotte, mi ha fatto toccare il cielo con un semplice "ti amo".



 

*Note dell'autrice*
Ragazzi, scusate il ritardo, ma sto passando un periodaccio e mi vien difficile scrivere. Spero di avervi soddisfatto con quest'ultimo, e ripeto, ci stiamo avvicinando alla fine. Non so come ringraziarvi per essermi sempre fedeli, davvero. Spero di aggiornare il più presto possibile.
Un bacio"

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Capitolo 15
*** Family ***


15° Capitolo- Family


-3.

-Veen, che hai?-
Val mi scuote con un piede, sdraiata sul divano al lato opposto al mio.
-Sono angosciata-
-Perché?-
-Perché non lo vedo da ieri mattina e chissà quando lo rivedrò-
-Andrà tutto bene-
Mi scende una lacrima.
-Ei...- si avvicina e mi stringe, asciugando la lacrima con un dito.
-Scusa, non volevo-
-Non devi scusarti, bimba- sussurra.
-Non ci riesco, non posso stargli lontano-
-È difficile per tutti, Veen. Anche io sto di merda. Dobbiamo superare questa cosa-
-Non ci riusciremo-
-Ma almeno proviamoci-
Val ha ragione. Non possiamo piangerci addosso solo perché i ragazzi vanno via per qualche mese. Dopotutto lo fanno anche per noi. È il loro lavoro e dobbiamo rispettarlo. 
Solo se il sol pensiero di tutte quelle ragazzine che gli sbavano dietro...proprio non mi va giù. 
So anche che il mio Zee non farebbe mai nulla di sbagliato nei miei confronti. Infondo mi ha detto che mi ama, no?
-Hai ragione-
Mi bacia la guancia.
Suonano alla porta e Val corre ad aprire -Matt!- gli getta le braccia al collo.
-Amore mio- Matt sorride e la sbaciucchia.
Dietro Matt vedo entrare Jimmy e Brian.
-Ei, Veen- Jimmy si siede accanto a me e  mi bacia la guancia. 
-Ciao, Jimbo. Zacky dov'è?-
-È uscito a pranzo con Gena. Non te lo ha detto?-
Lo guardo perplessa. 
-Ops- sussurra.
Oddio, oddio...mi si sta frantumando il cuore. Di nuovo. 
Devo ammettere che sono molto gelosa. Ma ho le mie buone ragioni, no?
-È stata una cosa improvvisata?-
-Credo di si, gli è arrivata una chiamata ed è andato via-
-Ciò non lo giustifica. Poteva almeno avvisare-
-Giusto-
Prendo il cellulare. Nessun messaggio tanto meno chiamate. Lo spengo.
-Jimmy, andiamo a pranzare fuori- mi infilo gli anfibi.
-Sissignora!- scatta in piedi. 
-A dopo, ragazzi- lo tiro da un braccio.
-Sei gelosa?- ride.
-Tu non hai idea di cosa potrei fare-
-Sono solo amici, Veen-
-Allora perché non me lo ha detto??- mi fermo e lo guardo negli occhi. 
Jimmy fa spallucce. Ha gli occhi dispiaciuti, si vede. Vorrei abbracciarlo e scoppiare in lacrime, ma devo essere forte o questa storia mi ucciderà. 
-Dove andiamo?- mi chiede.
-Ovunque, mi sono rotta di stare a casa a deprimermi-
-Non starci male, piccola. Sono solo amici-
-È sempre una sua ex, Jimmy-
Arriviamo al Dan's Cafe ed entriamo. Jimmy mi porta ad un tavolo e ci sediamo.
-Vuoi che lo chiamo?-
-No no, lascia stare. Non voglio disturbare-
-Va bene.-
Va a prendere due hamburger con tanto di patatine e cola e torna a sedersi.
-Merda, sta piovendo- sussurra. 
Guardo fuori attraverso la vetrata alla mia sinistra. Il cielo sembra capirmi. È tutto nero e sta manifestando fuori tutta la sua ira...o tristezza. 
Sospiro e inizio a mangiare in silenzio, tenendo gli occhi bassi sul cibo.
Sento Jimbo sospirare -È un gran coglione. Non doveva fare questa stronzata. O perlomeno doveva avvisarti.  Certe volte non lo capisco proprio-
Oddio, quanto mi manca. Vorrei stringerlo forte a me e non lasciarlo mai più.
Bussano alla vetrata e mi giro lentamente. 
Zacky mi guarda con gli occhi bassi. È zuppo, ha il fiatone. 
Mi fa segno di uscire.
-Scusami- mi alzo ed esco sotto la pioggia, inzuppando tutti i vestiti. 
-Cosa ci fai qua?- 
-Stavo pranzando con Jimmy-
-Perché non me lo hai detto?-
-Cosa dovevo dirti?-
-Che avresti pranzato con Jimbo-
-Tu perché non mi hai detto che avresti pranzato con Gena?-
-Non puoi rinfacciarmi le cose!- urla.
-Non capisco perché tu stia urlando-
-Perché sono incazzato nero! Dovevi chiamarmi!-
-Non ti puoi incazzare per queste stronzate!-
-Si invece! Tu sei mia!-
-Sei tu quello che esce con le ex e si nasconde!-
-Siamo solo amici, cazzo!-
-Anche io e Jimbo!-
-Io non posso saperlo quello che hai fatto e fai con lui!-
Sussulto.
Mi fissa. Ha gli occhi iniettati di sangue. È davvero incazzato.
-Tu...non ti fidi...è il tuo migliore amico! Come puoi anche solo pendarlo??-
Mi scaglio contro di lui e gli do pugni sul petto.
Mi stringe i polsi -Non capisci quanto cazzo io sia geloso!-
-Ti odio!- scoppio in lacrime.
-Tu mi ami!-
-Fanculo!- cerco di allontanarmi, ma rafforza la presa, facendomi male.
-Devi stare solo con me!-
-Zacky, basta- Jimmy lo spinge. 
-Stanne fuori!-
-Le fai male. Cosa cazzo ti prende?? Non lo capisci che così la perdi?? Non lo capisci che è l'unica ragazza che ti ama veramente?? Apri quei cazzo di occhi!-
Zacky mi guarda.
Il suo sguardo mi provoca dei brividi assurdi e inizio a tremare.
-Mi da fastidio che stia con un altro-
-Stavamo solo pranzando, coglione-
Zacky sospira e si siede a terra, prendendosi i capelli fra le mani.
Mi inginocchio e lo abbraccio -Non te ne andare- singhiozzo.
Lui mi tira sulle sue gambe e mi stringe, affondando il viso nel mio collo.
Jimmy si allontana. 
-Mi dispiace- sussurra.
Gli stringo i capelli -Sei uno stupido se pensi che ti tradirei- sussurro sulle sue labbra, tra le lacrime.
Chiude gli occhi -Non so perché ho dato di matto. È solo che non posso vederti accanto ad un altro che non sia io-
-Io starò sempre e solo vicino a te-
-Grazie- si alza, tenendomi stretta e mi porta in macchina, chiudendo lo sportello. 
Jimmy sale dietro e Zacky al posto di guida.
-Ti sei calmato?- gli chiede Jimmy.
-Si...-
-Idiota- sbuffa.
Dopo aver accompagnato Jimbo, Zacky riparte e si immette in una strada diversa da quella che fa di solito per andare a casa di Val.
-Dove andiamo?-
-A casa mia-
-Non ci sono mai stata- sussurro.
-Lo so. Tranquilla, non è una casa maledetta- scherza.
Sorrido.
-Siamo arrivati- spegne il motore.
Guardo fuori dal parabrezza e osservo l'enorme casa decorata in marmo grigio scuro e bianco. Sembra davvero fantastica. 
-Vieni- mi apre lo sportello e mi tira dentro. 
-C'è una temperatura ottima, qui dentro-
-Zacky, sei tu?- una voce femminile arriva da un'altra stanza.
-Si, mamma! Abbiamo ospiti!-
Sorrido. 
Una bellissima donna bruna, spunta da una porta alla nostra destra. 
-Oh, ciao- mi sorride.
-Salve- sorrido.
-Mamma, lei è Veen...la mia...ragazza-
-Oddio! Piacere!- mi abbraccia. 
-Noo, sono zuppa- 
-Siete stati sotto la pioggia?? Vi prenderete un raffreddore! Zacky, dalle dei vestiti asciutti! Che aspetti?-
-Si si- sbuffa e mi prende per mano, tirandomi verso le scale enormi coperte da una moquette rosso fuoco.
-Che carina- le sento dire.
Zacky ride e mi porta in bagno, chiudendo la porta a chiave.
Il bagno, ovviamente, è enorme e davvero stupendo. Tutto abbinato con le sfumature del panna e dell'oro. 
Gli sciugamani, gli accappatoi, i tappeti; tutto perfettamente panna.
-Scusa, mia madre è una maniaca perfezionista- si leva le scarpe.
Rido -Sembra simpatica-
Sorride -Lo è- si sfila i jeans. 
-Cosa dovrei mettere?-
-Adesso ti do una mia tuta-
Mi spoglio e rimango in intimo -Almeno questo è asciutto- 
Zacky mi porge il phon e lo accendo, specchiandomi per asciugare i capelli. 
-Cazzo, sei stupenda-
Sorrido.
Si mette dietro di me e mi accarezza il ventre -Mi piace il tuo intimo coordinato- mi morde il collo.
-Odio le cose scoordinate- sussurro.
Mi stringe i fianchi e mi attacca a se -Ti amo tanto-
-Ti amo anche io- sorrido.
Mi leva il phon dalle mani e lo appoggia sul lavabo, lasciandolo acceso. Mi gira verso di se e mi guarda. Sento le sue dita arrivare all'orlo delle mie mutandine che, in un attimo, sono già ai miei piedi.
Mi morde il labbro e mi solleva dal sedere, per poi sedermi sul marmo freddo del secondo lavandino.
-Mi mandi in tilt- 
Gli stringo i capelli e lo bacio con foga, stringendolo forte a me. 
-Questo non ci serve- mi sbottona il reggiseno e lo sfila via, gettandolo alle sue spalle. 
Rido piano e gli abbasso i box con i piedi -Nemmeno questi- 
-Che bimba cattiva- sorride con malizia e...mi fa sua. 

 

Mi infilo nella vasca da bagno e mi siedo fra le gambe di Zacky.
Lui mi stringe a se e mi bacia la spalla -Stanca?-
-Abbastanza- rido piano.
Ride -Piccola- intreccia le dita alle mie.
-E quindi...Gena è la tua ex?-
Sbuffa -No, ti prego...non voglio parlarne-
-Io si. Ho il diritto di sapere-
-Va be. Si, è una mia ex-
-Di quanto tempo fa?-
-Due o tre anni fa. Eravamo due ragazzini-
-E come mai avete rotto?-
-Perché lei è uno spirito libero e non vuole stare con nessuno-
-Quindi sei stato mollato?-
-Si.-
-E la ami ancora?-
-Veen, ma per favore. Io amo te, lo sai-
-Era solo una domanda. Perché ti scaldi tanto?-
-Perché non mi va di parlare di lei-
È ferito, lo sento.
Chiudo gli occhi cercando di reprimere le fitte allo stomaco. 
Si sa che quando vieni lasciato da qualcuno non lo scordi facilmente. 
Come si dice? "A volte ci portiamo dentro chi non siamo riusciti ad avere accanto".
Sono sicura che Zacky non ha ancora dimenticato Gena. Ho visto il luccichio dei suoi occhi quando l'ha vista.
-Cosa farai mentre starò via?-
-Non lo so ancora- 
Zacky prende la spugna e mette del bagnoschiuma, passandola sulle mie spalle -Ci sentiremo ogni giorno, vero?-
-Lo dici come se fosse un peso- sussurro.
-Devi smetterla di farti paranoie, cazzo!-
-Non urlare, cortesemente-
-Mi fai incazzare in una maniera assurda-
-Non posso farci niente-
-Certo- sbuffa e scende a lavarmi la schiena. 
Mi piego leggermente e appoggio la fronte sulle ginocchia. 
-Comunque staremo via per due mesi-
-Meglio così-
Credo che al suo ritorno non mi troverà. E a quel punto si incazzerà di brutto e mi odierà.
-Si, almeno ti vedrò presto-
-Giusto-
"Diglielo"
-E poi staremo insieme-
-Si-
Devo dirglielo.
-Vuoi?-
-Certo che si-
"Non vi rivedrete più"
-Zacky io...-
-Ti amo anch'io, piccola- mi bacia la schiena e mi fa sdraiare sul suo petto. 
-Si...ti amo-
Mi gira il viso verso il suo e mi guarda -Cosa vedi dentro i miei occhi?-
Li fisso.
-Ancora oscurità-
-I tuoi sono più in tempesta di prima. Va tutto bene?-
-Si, devo solo farmi una ragione per cui tu stia partendo-
-Torno presto-
-Lo so...lo so-

 

-Salve, sono Veen- stringo la mano al padre di Zacky.
-Piacere, io sono James- mi sorride.
-È pronta la cena!- Maria, la mamma di Zee, chiama dalla cucina.
-Vieni- mi prende per mano e mi lascio trascinare. 
-Ciao- una ragazza bassina, uguale al padre di Zee, mi saluta.
-Lei è mia sorella Zena- 
-Oh, piacere- le stringo la mano.
-Lui invece è mio fratello Matt-
Il ragazzo, identico al mio Zacky, mi si avvicina e mi abbraccia -Finalmente ti conosco-
Sforzo un sorriso, imbarazzata -Sono così famosa?-
-Tu non sai quanto- ride Maria, mettendo delle ciotole stracolme di cibo in tavola.
Guardo Zacky che si gratta la testa imbarazzato.
-Non fa che parlare di te- ride Matt.
Strano. Zacky sembra uno così riservato.
-Okay, adesso basta- mi scosta la sedia e io mi siedo.
-Grazie- sorrido.
Lui si siede accanto a me.
-Prego, cara, prendi tutto quello che vuoi- mi sorride Maria.
-Grazie- guardo il cibo.
-Si vergogna- ride Zacky, ricevendo un buffetto da James.
-Falle il piatto tu, allora- lo minaccia di nuovo Maria.
-Scusa, hai ragione. Piccola, cosa vuoi?-
Mi faccio riempire il piatto di purè e una bistecca che mi fa venire l'acquolina in bocca. 
-Va bene così?-
-Si si, grazie- prendo il piatto e, dopo aver aspettato gli altri che si riempivano i piatti, inizio a mangiare.
-Com'è?- mi chiede Zacky.
-Tutto squisito- sorrido.
-Che cara ragazza- sorride James.
Sorrido imbarazzata.
Per tutta la cena ascolto in silenzio i membri della famiglia Baker parlare delle loro giornate, del punteggio dell'ultima partita dei Red Sox, dei voti a scuola di Matt e del lavoro di Zena, che a quanto ho capito, lavora in un'agenzia immobiliare. 
-Da quanto tempo vi conoscete?- chiede Maria.
-Ti ricordi quando nonna mi portava da quella ragazzina, la nipote di Carmen?-
-Si...oddio- mi fissano tutti.
-È proprio lei-
-Quindi...in barca...- sussurra lei.
-Sta bene. Sana e salva-
-Oddio...- si asciuga una lacrima.
-Mamma, per favore- sospira Zee.
-Scusa, certi ricordi mi fanno questo effetto- sforza un sorriso.
Un sorriso pieno di dolore e paura. La paura di perdere un figlio all'età di sette anni. Posso solo immaginare quanto sia stato doloroso per lei quel periodo. 
-Adesso stiamo bene- cerco di rassicurarla.
-Sono davvero felice di vedervi insieme. Che strano- sorride James.
-Eravamo fatti per stare insieme- Zacky alza le spalle.
-Zacky si è innamorato!- ride Matt.
-Ei!- gli lancia un pezzo di pane.
Rido sotto i baffi. 
-Zachary James Baker e Matthew Baker, che modi sono?? C'è un ospite-
-Scusa, mama- ride Matt.
-Scusa- dice Zacky imbarazzato. 
-Menomale che Veen si sta divertendo- ride James.
-Siete una bella famiglia- sorrido.
Zacky mi stringe a se e mi bacia la guancia -È la mia donna!- esclama.
Tutti sorridono e io non posso far altro che sorridere di cuore.
Adesso sono più che sicura che quest'uomo ama solo e unicamente me.


*NOTE DELL'AUTRICE: salve ragazzi, ecco giunti al quindicesimo capitolo. Spero vi stia piacendo la mia ff e vi chiedo solo un piccolo parere a riguardo, quindi recensite. Per qualsiasi altra cosa potete cercarmi su Twitter. Il mio contatto è @FedeVengenz. Un bacio*

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Capitolo 16
*** Broke ***


16° Capitolo- Broken.


-2.

Apro gli occhi. Sento il freddo che mi congela le dita dei piedi.
È buio fitto e non riesco a vedere nulla. Sento solo della calde braccia avvolgermi. Ieri sera mi sono addormentata nel lettone di zacky, quindi ha preferito lasciarmi dormire con lui piuttosto che svegliarmi. 
Mi giro verso il suo corpo e lo abbraccio, infilando le mie gambe fra le sue.
Lo sento accarezzarmi la schiena, lentamente. È sveglio. 
-Ti amo, piccola- mi sussurra. 
Sorrido.
-Sono stato davvero un coglione a trattarti in quel modo. Tu non ti meriti tutto questo-
Lo ascolto in silenzio. 
-Non ho nemmeno il coraggio di dirti quanto ci stia male per questo viaggio, per colpa dell'orgoglio. Non ho la forza di allontanarmi da te- 
Mi scendono delle lacrime. 
Non sapevo che Zacky tenesse così tanto a me. La cosa più brutta, però, è che non riesce ad esternare questi sentimenti. Lo fa solo mentre dormo, a quanto pare, e questo mi lacera dentro. 
-Non vedo l'ora che quest'incubo finisca. Non posso sopportare l'idea di non vederti per due lunghi mesi...- gli si affievolisce la voce e poi...silenzio. Sembra essersi addormentato. Non so neanche che ora è. 
Allungo una mano e cerco il cellulare sul comodino. Lo afferro e accendo il display. La luce mi acceca.
"Fanculo".
4.30 am.
È il cellulare di Zacky. Levo il blocco e vedo che come sfondo ha una nostra foto.
Questa cosa mi fa innamorare ancora di più. Si vede che ci tiene a me. Devo cercare di buttar via i miei dubbi.
Rimetto il blocco e lo poso.
Mi alzo lentamente dal letto e cerco di arrivare alla porta, ma vado a sbattere contro l'armadio. 
-Cazzo-
-Chi è?- chiede Zacky svegliandosi di colpo.
Merda, l'ho svegliato -Amore, sono io-
Accende la lucina e mi guarda -Dove vai?-
-Volevo andare in bagno, ma non si vede niente-
Ride -Sei una frana, lo sai?- si alza e mi accompagna in bagno.
-Dai- incrocia le braccia e si appoggia al muro.
-Mi vergogno se ci sei tu-
-Veen, ti ho già vista nuda. Non fare la scema-
-Non è questo il problema, è che mi vergogno a fare pipì davanti a te-
-Oddioo. Allora mi giro- si siede sulla vasca, dandomi le spalle.
-Grazie- 
Usciamo dal bagno e mi prende per mano -Aspetta un secondo- torna in camera. 
Mi strofino le braccia per cercare di scaldarmi. 
Zacky torna con due coperte -Vieni- intreccia le dita alle mie e mi fa attraversare il corridoio.
Alza una mano e tira una piccola corda che tira giù delle scale.
-Dopo di te- si scosta.
Lo guardo per qualche secondo e poi decido di salire.
Arrivo in soffitta e lo aspetto.
Sale e mi porta in terrazza, mentre mi copre con la coperta.
-Che dobbiamo fare?-
-Lo vedrai- si arrampica sul tetto e mi porge una mano.
-Tu sei pazzo, io non salgo manco morta-
-Non c'è pericolo, piccola-
-Zacky, scendi di li. Non sto scherzando-
-Veen, ho bisogno di te- mi guarda negli occhi.
Sospiro e afferro la sua mano, arrampicandomi.
-Grazie- mi bacia la fronte.
Sorrido.
Si siede e mi tira fra le sue gambe, avvolgendomi con le braccia. 
-Sta per sorgere il sole-
-Che romantico- sussurro.
-Solo con te e raramente- mi morde la guancia.
-Ma dopo torniamo a dormire, vero?-
-Si, io mi sono addormentato praticamente tipo venti minuti fa-
-Scusa, non volevo svegliarti-
-Tranquilla, n'è valsa la pena- sorride.

-È stato fantastico. Non sapevo che Zacky fosse così romantico- dico a Val, mentre mangiamo il nostro gelato sedute nel bel mezzo del centro commerciale. 
-Nemmeno io!- ride.
Sorrido -Come farò senza di lui?-
-Gli hai parlato dell'Alaska?-
Abbasso lo sguardo. 
-Veen, cosa aspetti? Deve saperlo!-
-È che...sta andando tutto così bene, non voglio rovinare il nostro rapporto. So già che si arrabbierá tantissimo. Mi ha già detto che non vede l'ora di tornare per stare con me e io credo che se il lavoro andrà bene rimarrò in Alaska per sempre e lui non verrà mai a vivere li con me e...-
-Ei ei ei, prendi fiato- Val mi stringe la mano.
Sospiro.
-Dovete parlarne con calma. Lo so che Zacky è un tantino irascibile, ma devi dirglielo a tutti i costi-
-Lo so, Valary...lo so-
-Quindi prendi un respiro profondo e affrontalo. Sei la sua ragazza, deve saperlo da te. Non da qualcun'altro-
Annuisco.
-Coraggio. Puoi farcela-
-Val, ciao!- 
Mi giro e vedo Gena avvicinarsi a noi.
-Ciao, Gena- Val sorride e si alza per abbracciarla.
-Tu sei Veen, vero?-
-Si, sono io- sforzo un sorriso.
Mi bacia le guance -Mi ricordo di te-
-Oh, davvero?-
Si siede al nostro tavolo -Siete da sole?-
-Si, le altre avevano da fare- dice Val.
-E i ragazzi? -
-I ragazzi sono in studio, devono perfezionare alcune cose prima di partire-
Io rimango in silenzio, continuando a mangiare il mio gelato oramai sciolto. 
-Si, Zacky me ne ha parlato. Io sto partendo per un servizio fotografico per l'Europa, quindi sicuramente ci incontreremo- sorride.
-Oh, wow...fantastico- sussurra Val.
-Si, ho già avvisato Zacky per incontrarci e prendere un caffè- ride.
Val ride.
Adesso si che sono incazzata. Vorrei spaccare la faccia a lei e picchiare a sangue lui. 
Perché cazzo non me lo ha detto?? Cosa sono diventata? La fidanzatina innocente e cornuta??
-Spero che spacchino. Se lo meritano davvero- sorride ancora "Denti da Cavallo".
Sento il mio cellulare vibrare.
Zacky.
-Pronto, amore?-
Gena mi guarda.
-Dove sei?-
-Sono al centro commerciale, mangio un gelato con le ragazze-
-Vengo a prenderti- riaggancia.
Sembrava abbastanza incazzato.
-Ciao...- sussurro.
Val mi guarda preoccupata -Tutto okay?-
-A meraviglia, sta venendo a prendermi-
-Va bene-

Salgo in macchina e chiudo lo sportello, mi allungo verso Zacky per baciarlo, ma fissa la strada davanti a se.
-Che c'è?-
-Devi dirmi qualcosa?- sussurra freddo.
Mi si gela in sangue nelle vene.
-Io no, tu?-
-Veen, non sto scherzando. Devi. dirmi. qualcosa?-
-Non devo dirti nulla, Zacky. Tu, invece?-
Sbatte una mano nello sterzo e mi fa sussultare.
-Quando pensavi di dirmelo?? Eh?? Avevi in mente un momento specifico??-
-Di che cazzo stai parlando??-
-Dell'Alaska!- urla infuriato.
Oh merda.
-Te ne avrei parlato...- sussurro.
-Non capisco cosa non vada in te! Perché cazzo mi tieni nascosto tutto??-
-Quando pensavi di dirmi che Gena partiva per l'Europa e che ti ha chiesto di vedervi?? Eh??- urlo fuori di me.
-Cosa cazzo centra adesso?? Stiamo parlando di noi, non di altri!-
-Per me è importante questa cosa!-
-E allora perché non me lo hai detto?? Qundo sarei tornato cosa avrei trovato?? La tua stanza vuota e un cazzo di biglietto d'addio??-
-Non lo so!- scoppio in lacrime, rendendomi conto di aver detto una cazzata.
-Mi volevi lasciare...- sussurra lui.
-No!-
-Il tuo non lo so dice tutto...se non volevi farlo non dicevi "non lo so"-
-Mi dispiace-
-Scendi da questa macchina- sussurra.
Lo guardo con le lacrime agli occhi -Zacky, per favore...-
-Scendi...- non mi guarda neanche. 
-Se scendo non salirò mai più e non sentirai più parlare di me-
-Che fai adesso, mi ricatti anche?-
-Decidi-
-Scendi.-
Vorrei tanto picchiarlo e fargli passare la sua aria da bullo che non fa altro che allontanarci. Scendo dalla macchina e sbatto con violenza lo sportello.
Esco dal parcheggio del centro commerciale e mi avvio verso casa Dibenedetto.
Odio il suo essere così lunatico. Odio il suo carattere di merda. 
Sono stata solo una stupida. Non è questo il modo di amarmi. Non si tratta così l'amore della tua vita. 
Io non mi merito tutto questo. Solo perché non gli ho parlato dell'Alaska? Prima o poi lo avrei fatto. Perché cazzo se la prende tanto? 
Mi asciugo l'ennesima lacrima che solca il mio viso, rendendomi conto di essere davanti casa Haner.
Decido di fermarmi.
Apro il cancelletto di legno bianco e attraverso il giardinetto. Suono.
Suzy, la mamma di Brian, mi apre la porta. -Veen, che succede?- mi chiede preoccupata.
-Oh, nulla...Brian è in casa?-
-Sta tornando, l'ho mandato a comprare la farina. Entra, piccola-
-Grazie- entro e mi avvio con Suzy in cucina.
-Siediti, preparo un caffè-
Scosto la sedia e mi accomodo.
-È successo qualcosa?-
-Nulla di che, solite litigate amorose-
-Zacky, Zacky...è sempre il solito-
-Già...- fisso la tovaglia decorata con tanti fiori colorati. 
-Che ha combinato stavolta? Se posso...-
-Ha scoperto che parto per l'Alaska-
-Oh...e per quanto tempo?-
-Credo...per sempre-
-Avrai avuto le tue ragioni per non dirglielo...-
-Lo avrei fatto. Stavo solo aspettando il momento giusto, ma qualcuno mi ha preceduto e lui si è infuriato. Mi ha persino buttata fuori dall'auto-
Mi porge la tazza -Spero tu stia scherzando!- 
La prendo e squoto la testa.
-È davvero cambiato. Prima non lo pensava nemmeno di trattare una donna in questo modo, te lo assicuro-
-Prima quando?- la guardo. 
-Diciamo...prima che stesse con quella ragazza...come si chiamava?...-
-Gena?-
-Esatto!-
-Sa cosa è accaduto?-
-Ho sentito Brian e i ragazzi dire che l'ha trovata a letto con un altro. Erano dei ragazzini!-
-Forse...non si fida più di nessuno-
-Si, forse. Era innamoratissimo. Oh, scusa...non volevo-
-No no, mi serve sapere. Continui...-
-Ricordo che quando stavano insieme era davvero felice. L'ha portata persino qua, per presentarmela. Abbiamo cenato tutti insieme...sembravano la coppia perfetta-
Alla faccia di quello che non mi aveva mai dimenticata. Tutte balle. Bugie sopra bugie.
-E poi?-
-E poi...beh, poi lo ha mollato-
-Aspetti un attimo. Ha detto che lui l'ha trovata a letto con un altro...-
-Si, infatti. Ma lui la amava così tanto che l'aveva perdonata. Dopo qualche giorno Gena lo lasciò-
-Oh...-
-Dopodiché, Zacky non faceva altro che venire qua e passare intere giornate con Brian a giocare ai videogiochi, bere birre e fumare interi pacchetti di sigarette-
-L'ha presa molto male- sussurro.
-Quando però ha conosciuto te...dovevi sentirlo parlare- sorride.
-Che diceva?-
-Si sedeva qua in cucina con me e mi raccontava le giornate che ti vedeva a scuola. Io e Zacky abbiamo sempre avuto un rapporto madre-figlio. Lo conosco da quando aveva circa 10 anni-
Sorrido, vedendo gli occhi di Suzy colmi di affetto verso Zacky.
-Beh...speriamo che si sistemi tutto- mi stringe la mano.
-Si, speriamo-
-Sono a casa!- urla Brian.
-Siamo in cucina!-
Brian entra e mi guarda, alzando un sopracciglio -Ciao, Veen-
-Ciao, Brian- sorrido.
-Sei con Zacky?- posa una busta sul tavolo e mi bacia la guancia.
-No, è venuta a fare due chiacchiere con mamma Suzy- sorride lei.
-Ah- ride. 
-La psicologa dei Sevenfold- ammette Suzy.
Brian sbuffa e si siede, accendendo una Marlboro -Dov'è Zee?-
-Non lo so- alzo le spalle.
-Va tutto bene?-
-Più o meno- bevo un altro sorso di caffè e rubo una sigaretta a Bri.
-Avete litigato ancora?-
-Si- la accendo e faccio qualche tiro.
-Sempre il solito coglione. Che ha combinato?-
Mi sono accorta che tutti puntano sempre il dito contro di lui. Non sarà di certo un caso.
-Mi ha urlato in faccia e buttato fuori dalla macchina-
-Sei seria?-
Annuisco.
-E perché?-
-Perché non gli ho detto che parto per l'Alaska-
-Ah...e perché non lo hai fatto?-
-Stavo cercando il momento giusto-
-Non c'era motivo di prendersela tanto-
-Già...già-

 

-Sono a casa!- annuncio.
-Siamo qui!- urla Mich dal salotto. 
Poso le chiavi e appendo la tracolla, per poi passare in salotto.
-Ei, ciao Matt-
-Ciao, piccola- sorride.
Mi butto sulla poltrona. 
-Che facevate?-
-Parlavamo- mi guarda Mich.
-Bello- rido.
-Ha chiamato Zacky- sospira Val.
Sento una fitta allo stomaco. 
-Che ti ha detto?-
-Era incazzato nero perché hai spento il tel-
Sgrano gli occhi e corro a prendere il cellulare. Provo ad accenderlo, ma niente. -Merda! È scarico!- torno in salotto e lo attacco al caricatore. 
Aspetto qualche minuto e lo accendo.
Tre messaggi e due avvisi di chiamata.
Tutti di Zacky. 
Leggo il primo messaggio;

"Poi mi spieghi perché cazzo hai spento il tel"




"VEEN, SONO GIÀ ABBASTANZA INCAZZATO ACCENDI QUESTO CAZZO DI CELLULARE!"




"Sai che c'è? Mi sono stancato di stare appresso alle tue cazzate. È finita. Sei solo una mocciosa del cazzo. Io ho bisogno di una donna, non di una poppante. Fammi il favore di non cercarmi più."


Scivolo a terra.
-Veen...- sospira Val.
Li guardo. Loro sanno già tutto. Zacky li avrà già avvisati.
Scuoto la testa.
Mich corre accanto a me e mi stringe.
-Veen, per quanto bene voglia a Zacky...non è fatto per te. È uno stronzo, vuole solo divertirsi. Te lo dico col cuore, da fratello...non starci male...vai avanti- dice serio Matt.
Lo guardo, ringraziandolo mentalmente e sforzo un sorriso.
-Ragazze, mi aiutate a fare le valigie?-

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Capitolo 17
*** Addii ***


17° Capitolo- Addii.



-1.

3.00 pm
Jimmy entra in camera mia. Sembra sconvolto, triste.
-Jimbo- sussurro mettendomi seduta.
-Quindi è vero...- indica le valigie.
-Mi dispiace-
-Come farò senza le tue stronzate?- si siede accanto a me.
-Sono sicura che mi rimpiazzerai presto- scherzo.
-Spero di no- mi abbraccia.
Oh, il mio Jimbo. Quante ne abbiamo passate insieme? E adesso eccoci al punto di non ritorno. Spero di vederlo ancora.
-Mi mancherai, Veen- sussurra.
Mi si lega un nodo in gola.
-Stammi bene e cerca di non fare stronzate. Non sarò lì a tirarti fuori dai guai- ride.
-Grazie, James-
-Che fai, piangi? Eddai- mi asciuga le lacrime con i suoi pollicioni.
-Scusa- 
-Johnny voleva passare ma dice che si vergogna. Che gli devo dire?-
-Che è un idiota e che se non verrà a salutarmi ci rimarrò malissimo-
-Va bene...senti...quindi tu e Zacky avete davvero rotto?-
-Credo proprio di si- ingoio a vuoto, cercando di reprimere il dolore.
-Hai pianto tutta la notte, vero?-
-Non tutta. Verso le cinque sono riuscita a prendere sonno-
Mi stringe forte a se.
-Così riprendo, Jim- gli accarezzo i capelli. 
-Torna spesso-
-Contaci-

Dopo aver fatto una doccia e aver sistemato le ultime cose, scendo in salotto dove trovo i genitori di Zacky.
-Buonasera, signori Baker- 
Maria si alza e mi abbraccia -Ciao, piccola-
Sorrido.
James mi bacia le guance e mi sorride.
Mi accomodo su una sedia, mentre Mich offre il caffè ai genitori di Zee.
-Siamo venuti per salutarti, visto che domani parti- dice Maria.
Ha lo sguardo spento. È davvero dispiaciuta, per non parlare della situazione imbarazzante in cui ci troviamo.
-Grazie mille, siete davvero gentili- sforzo un sorriso, sorseggiando il mio caffè. 
-Tu come stai?- chiede James.
Alzo le spalle -Potrei stare meglio-
Zacky gli avrà detto che abbiamo rotto definitivamente. 
Che amarezza.
-Matt passerà in giornata. È davvero molto dispiaciuto, si stava già affezionando a te- la signora Baker mi stringe la mano.
La guardo -Sarò ben felice di vederlo-
Dopotutto è uguale a Zacky. Almeno farò finta di rivedere lui per l'ultima volta, visto che sono sicurissima che non verrà a salutarmi. 
-Allora lo avviso- sorride.
-Va bene-
-Che cara ragazza che sei. Zacky è uno stupido. Non riesce a riconoscere l'oro neanche se lo vede ogni giorno- dice James.
rSento gli occhi pizzicare. Non dovrebbe succedere; queste parole dovrebbe dirmele lui, non i suoi genitori..

-Questa è l'ultima- Val infila l'ultima maglietta dentro la mia valigia per poi chiuderla.
-Grazie, ragazze- sorrido.
Val, Mich e Lacey mi abbracciano, rimanendo in silenzio. 
-Mi mancherete- sussurro.
-Non sparire- Lacey mi bacia la guancia.
-Ti verremo a trovare molto spesso- ride Val.
Sorrido -Non per nulla vi amo-
-Eh- ride Mich.
Bussano. 
-Matt- guardo il fratello di Zacky sull'uscio della porta.
-Ci vediamo dopo- dice Val, tirando al piano inferiore le ragazze. 
-Ciao, piccola- mi abbraccia. 
-Come stai?-
-Benissimo...sono venuto per salutarti-
-Grazie- sorrido.
Lo faccio sedere sul mio letto e mi siedo accanto a lui.
-Quindi...Alaska, eh-
-Già- rido.
-Guarda che li fa freddo- ride.
-Ci saranno un sacco di pinguini, immagino-
-Si, certo- Matt ride più forte. 
-Ei, non prendermi in giro!- rido.
-Mi sarebbe piaciuto averti per sempre come cognata. Sei simpatica e si vede che lo ami davvero. Non come certe persone...- fissa il pavimento. 
Sospiro -Matt, possiamo comunque sentirci- gli accarezzo il braccio. 
-Non è la stessa cosa...-
-Ei ei, non ti abbattere. Sono sicura che tuo fratello troverà qualcun'altra simpatica quanto me-
-È un testa di cazzo. Nessuno lo amerà mai come te. Non vedi che fa sempre lo stronzo?-
-Avrà le sue ragioni. E poi non ci credo che nessuna lo amerà mai. Zacky è davvero un ragazzo fantastico, Matt. Deve solo sapersi controllare-
-Eh, non è tanto facile-
-Lo so benissimo, ma ce la farà e troverà la felicità-
-Mi raccomando, non sparire. Non voglio perderti anche come amica- mi abbraccia.
Lo stringo forte -Ci sentiremo tutti i giorni, promesso-
Mi bacia la fronte -Buon viaggio-
-Grazie- 
Dopo avermi abbracciata per un'ultima volta, esce dalla camera e va via.
Mi sdraio sul letto, mettendomi a fissare il tetto bianco. 
Zacky, Zacky...quanto mi manca. Vorrei stare fra le sue braccia per un'ultima volta. Vorrei sentirgli dire che va tutto bene, che passerà presto. 
Invece lui non c'è. Chissà chi si sarà portato a letto. Megan o Gena? O tutte e due? 
Scuoto la testa, cercando di scacciare via questi pensieri che non fanno altro che ferirmi a morte.
Sto di nuovo marcendo nel buio. Mi sto ancora consumando per un amore che non potrà mai avere il suo lieto fine. Mi sa che sarò condannata a vita, da questo schifo di legame che mi tiene attaccata a lui.
Maledetto giorno in cui l'ho conosciuto. 
"Nonna, perché me lo hai fatto conoscere?"
Sospiro. Sono disperata. Ho anche voglia di piangere e non smettere più. Magari riuscirei e far defluire tutto questo dolore. 
Non è che esiste un bottone invisibile che permette di spegnere i sentimenti? Sarebbe tutto più facile. 
-Veen- 
La voce di Sarah mi fa sobbalzare.
Mi alzo di scatto e la guardo -Ciao, nana- sorrido.
Entra in camera e si butta addosso a me, stringendomi.
-No, Sarah...ti prego-
E come prevedevo, Sarah scoppia in lacrime. 
-Shh...dai, non sto morendo- le accarezzo i capelli. 
-Mi...ma...ncherai- singhiozza.
Asciugo le due lacrime che stanno solcando il mio viso e appoggio la guancia sulla sua testa.
-Non mi abbandonare- sussurro. 
-No...n ci pen...so ne...mme...no- 
-Basta, piccola- le bacio la guancia.
-S...si- si asciuga le lacrime, sbavando la matita dappertutto. 
-Guardati, sei un disastro- rido e le asciugo la faccia con un fazzoletto.
-Scusa- tira su col naso.
-Lo sai che ti amo, vero?-
-Si-
-E sai anche che non sparirò perché io divento pazza senza di te, giusto?-
Annuisce.
-Bene- le bacio la fronte. 
-È che...sarà difficile accettare di non vederti e abbracciarti tutti i giorni-
-Ci vedremo in web e per gli abbracci...ogni volta che ci vedremo ci abbracceremo tante volte- rido.
Lei ride -Va bene-
-Veen?- bussano alla porta. 
-Brian, dimmi-
-Ti devo parlare-
-Dimmi pure-
Guarda Sarah.
-Puoi parlare davanti a lei, tranquillo-
-Va bene. Zacky è spalmato sul pavimento di casa mia e non fa altro che urlare il tuo nome. È ubriaco fradicio-
-Che cazzo...è un idiota- mi alzo.
-Andiamo-
-Si, Sarah...-
-Vai- mi stringe forte e poi mi lascia.
Rabbrividisco. Sento che un pezzo della mia anima sia rimasto attaccato a lei.
Brian mi porta in macchina e riparte in quarta. 
-Perché è così stupido?-
-Perché ti ama-
-Se mi amava non mi avrebbe lasciata-
-Era furioso, non ha ragionato-
-Certo, difendilo pure- sbuffo.

Entro in casa e vedo Zacky sul divano con una tazza in mano.
Lo guardo e lui lentamente alza lo sguardo. 
-Ciao- sussurra. 
-Mi spieghi che cazzo ti viene in mente?-
Sospira e riprende a bere.
-Ciao, Veen- Suzy mi abbraccia.
-Salve, signora- 
-Vieni qua- mi sussurra Zacky.
Mi siedo accanto a lui e di scatto mi abbraccia.
-Mi dispiace- sussurra. 
Chiudo gli occhi. Mi sento ferita nel profondo. Vorrei dirgli che va tutto bene, ma non va tutto bene per niente. Mi ha umiliata buttandomi fuori dall'auto e mi ha anche detto che sono una bambina. Tutto questo per una stronzata.
-Non mi abbracci?-
-Sei sobrio?-
-Adesso si-
-Bene- mi sposto un po, -Goditi la vita, Zacky. Smettila di fare lo stronzo con tutti o nessuno ti accetterà mai. Ama la tua ragazza, sposala. Falle una sorpresa, falla sentire l'unica. Non flirtare con le altre sotto i suoi occhi perché fa davvero male. Ricordale quanto lei sia importante per te, fallo ogni giorno perché ci fa sentire al settimo cielo. E come ultima cosa, dimenticami. Te lo chiedo per favore-
-Veen, cosa cazzo stai dicendo? Mi vuoi lasciare sul serio?-
-No, sei tu che mi hai lasciata. E sai una cosa, va bene così. Perché ho capito che noi non siamo fatti per stare insieme. Siamo l'opposto. Anzi, siamo uguali. Siamo due poli uguali che si respingono perché non possono stare insieme-
-Non è vero. Non è così!-
-Stammi bene, Zachary. E buona fortuna per i concerti- mi alzo e saluto Suzy e Brian che mi guardano dispiaciuti.
-Buon viaggio, cara- sussurra Suzy.
-Ci penso io a lui- Brian mi bacia la guancia.
-Grazie- esco di casa e m'incammino.
Ecco cosa mi serviva. Un suo abbraccio. Un solo abbraccio per chiarirmi le idee. Ho capito che il problema siamo proprio noi due. Non riusciamo a stare insieme e forse è meglio così. Piano piano ci lasceremo trasportare dalla corrente e ognuno di noi prenderà la propria strada. Un giorno riusciremo a dimenticarci...o almeno lo spero. 

-Beh, Buonanotte ragazze- le stringo forte e mi lascio coccolare dal calore delle mie migliori amiche. 
-Buonanotte, piccola- Mich mi bacia la guancia e così anche Val, Lacey e Krys che è arrivata mezz'ora fa per salutarmi.
-Dormi bene- dice la mamma di Val che mi stringe.
-Grazie- mi trascino in camera mia e chiudo la porta. Mi sdraio sotto le coperte e prendo il mio cellulare;




"Non capisco perché tu mi abbia lasciato"
12 am.

 




"Veen, per favore. Non possiamo finirla così"
12.05 am.

 





"PERCHÉ NON CAPISCI CHE NON POSSO STARE SENZA DI TE??"
12.20 am.

 





"Ti prometto che cambio. Rispondi, cazzo!"
12.32 am.

 





"Va bene, ho capito. Torno da Gena. Addio"
12.56 am.

 






"Scusa, era una cazzata. Voglio solo te"
12.58 am.

 




"Torno da Gena". Il solo fatto che lo ha pensato mi uccide. Tuttavia non posso fermarlo. Deve vivere la sua vita come meglio crede. Devo solo abituarmi a vederlo con una qualche ragazza che non sia io...di nuovo. 
Sospiro e spengo il celluare. Mi raggomitolo nelle mie calde coperte e mi lascio andare ad un pianto silenzioso...

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Capitolo 18
*** It's Done. ***


18° Capitolo- It's done.


0.

Guardo per l'ultima volta la stanza che negli ultimi mesi è stata camera mia. Da quando mi sono trasferita qui non ho fatto altro che ringraziare la famiglia Dibenedetto per l'ospitalità. Sono stati davvero gentili e mi hanno accolta come una figlia e una sorella. Alcune volte li ho persino chiamati mamma e papà e loro, sorridenti, mi lasciavano fare. Dopo un po arrossivo perché mi rendevo conto di aver detto una cazzata, ma a loro faceva piacere. 
La verità è che io lo vedevo davvero come i miei genitori. Avrei tanto voluto essere una loro figlia. Val e Mich sono davvero fortunate. 
Scendo in cucina, dove vedo un piatto con dei muffin e un qualche pan cake. Mamma me li fa trovare tutte le mattine prima di andare a lavoro. Valary e Michelle saranno uscite. C'è un silenzio assordante, sono sola. Mi siedo e mangio con lentezza quelle bontà che mi fanno venire l'acquolina in bocca. Mi mancherà tutto questo. Mi mancherà La mia famiglia. 
Percorrere le strade affollate di Huntington Beach e pensare che non le rivedrò più mi mette una tristezza infinita. Non vedere più i miei negozi preferiti, non sentire più gli odori dei cibi di strada che sostano ad ogni angolo. Si, mi mancherà tutto questo. 
Mi fermo davanti un camioncino che vende Prezel e decido di comprarne uno, facendolo caramellare.
-Grazie- porgo 5 dollari al venditore. 
-No no, offre la casa- mi sorride.
-Oh...la ringrazio- sorrido e mi allontano.
Addento il prezel e continuo a camminare, guardandomi intorno. 
-Ciao Veen- Megan mi si piazza davanti. 
-Megan- 
-Come fai a mangiare quelle schifezze? Ingrassi!-
-La linea non è mai stata un mio problema-
Megan storce le labbra -Ti va un caffè? Devo parlarti-
Non che l'idea di parlare con lei mi alletti ma devo proprio sapere che ha da dirmi -Certo- sorrido e la seguo.
Entriamo in uno dei bar situato sul molo e dopo aver preso due caffè ci accomodiamo una di fronte all'altra. 
-Quindi?- la guardo.
-Quanta fretta...- mescola il suo caffè. 
-Comunque...volevo parlarti di Zacky. Ora che siamo tornati insieme volevo chiederti di non cercarlo più. Sai, sono una molto gelosa del suo uomo e visto che tu sei la sua ex mi da troppo fastidio se sapessi che vi sentite...-
Mentre lei parla, io non faccio altro che lasciarmi ferire da quelle parole. Una ad una mi trapassano come lame affilate. 
Avrei accettato tutto, ma non che Zacky sarebbe tornato con Megan. Non lei. Tutte ma non proprio...
-E quindi te l'ho detto io visto che lui non vuole parlarti- alza le spalle.
-Capisco...- sussurro continuando a rigirare il mio caffè. 
-Se lo hai lasciato non lo ami più, no?-
-Megan...io...-
Il mio cellulare prende vita e inizia a squillare -Scusami- esco fuori e rispondo. 
-Si?-
-Veen...stai bene?-
-Chi sei, scusami?-
-Sono Gena-
Un'altra fitta allo stomaco. 
-Gena? Cioè, Gena Gena?-
-Si, sono io-
Perché mai Gena mi chiede come sto?
-Io...credo di si. Perché me lo chiedi?-
-Ho saputo che Zacky è tornato con quella gatta morta. Perché glielo hai permesso?-
-Io non sapevo nulla...cioè, l'ho lasciato ieri non pensavo che...-
-Veen, lei lo vuole solo per i soldi. Non posso permettere che Zacky spenda tutto per quella troietta. Gli voglio troppo bene e vederlo con te mi faceva stare tranquilla...-
Non posso credere alle parole che mi sta dicendo.
-Cosa vuoi che faccia?-
-Riprenditelo. Lui ama te-
-Non possiamo stare insieme, noi. Gena, Zacky non capisce che io...-
-Apri quelle cazzo di orecchie e ascoltami bene. Lo so quanto sia difficile stare con lui. Ma, credimi, non lo avevo mai visto tanto innamorato. Se tu gli poni delle condizioni, lui le seguirà perché non può fare a meno di te. Fidati, cazzo!-
Perché dovrei fidarmi di lei. E se stesse complottando con Megan?
-Mi hai capita?-
-Si...si, va bene-
-I ragazzi sono già all'aeroporto. Corri e chiarisci le cose- riaggancia.
Oh merda.
Rientro -Megan, è stato un piacere ma io devo proprio andare-
-Hai capito quello che ti ho detto?-
-Si si, ciao- appoggio una banconota da 10 dollari sul tavolo e scappo via. 
Mi metto a correre per cercare un taxi libero, ma sono tutti occupati.
Cazzo!
Decido di correre fino all'aeroporto, magari arriverò in tempo.
Mi butto fra la folla di gente che passeggia tranquillamente avanti e indietro, travolgendo alcuni passanti che mi insultano a squarciagola. Non li ascolto. Devo arrivare da Zacky e dirgli che lo amo prima che lui parta. 
Sono senza fiato, i polmoni iniziano a bruciare insieme alla mia gola secca. Vorrei piangere dal dolore. Prego solo che le mie fragili caviglie non cedano proprio adesso. 
Sono sempre stata una schiappa a correre. Sempre pigra e senza forze. A scuola evitavo le maratone e qualsiasi altra attività prevedesse la corsa.
Intanto le mie caviglie sembrano essere dalla mia parte, in questo momento. 
Arrivo in aeroporto ed entro, avviandomi verso la zona del check in. Guardo le persone ad una ad una. 
Nulla.
Sposto gli occhi verso il controllore e vedo Brian porgere il biglietto.
-BRIAN!-
Lui si gira verso di me, insieme ad altre migliaia di persone. 
Lo fisso.
Lui mi indica l'aereo. 
Zacky è già lassù. 
Mi stringo i capelli e lo vedo sparire. 
È finita. 
Mi sento trascinare da un braccio -Vieni con me-
Matt, fratello di Zacky, continua a correre verso il retro dell'edificio. 
-Matt, dove mi stai portando?-
-Da Zacky- 
Sgrano gli occhi -È già sull'aereo-
-Appunto-
Ci mettiamo a correre sulla pista, avvicinandoci sempre di più. 
-Vai- mi spinge verso le scale e senza girarmi corro su.
Mi ritrovo in mezzo ai sedili, guardandomi intorno.
Nessuna traccia. 
La prima classe!
Corro verso la tenda di cotone nero che sembra non essere controllata. 
Entro...ed eccolo li. Seduto sulla sua poltroncina di camoscio bordeaux con le cuffiette alle orecchie, immerso nei suoi pensieri. 
-Che fai tu qui?- una voce alle mie spalle mi sorprende. 
Mi giro e vedo la sicurezza correre verso di me, afferrandomi.
-No no, Zacky!- 
Un poliziotto di carnagione scura mi tappa la bocca e mi trascina via.
Cerco di divincolarmi, ma mi blocca con le sue enormi braccia. 
-No!- gli mordo la mano -Zacky!!-
Mi porta fuori dall'aereo -Piccola, capisco che sei una loro fan, ma non puoi stare li sopra senza un biglietto-
-Devo parlare con Zacky, la prego!-
-Non puoi, mi dispiace-
-Per favore-
Scuote la testa.
Cado in ginocchio, abbandonandomi alle lacrime. 
L'ho perso per sempre. Sono stata una stupida, Gena ha ragione. 
-Vieni, piccola- Matt mi tira in piedi e mi trascina fuori dalla pista. 
-L'ho perso, Matt- lo stringo. 
-Shh...va tutto bene, piccola- mi accarezza i capelli e mi siede su una delle migliaia di sedie.
-Se n'è andato- singhiozzo. 
Matt sospira e mi culla.
-Mi dispiace- provo a dire, ma il rumore assordante di un aereo in decollo sovrasta e spezza il suono della mia voce.







NOTE DELL'AUTRICE:
Salve a tutti, ragazzi. Mi scuso se non aggiorno molto spesso ma non sto tanto bene e mi vien difficile formulare qualcosa di sensato che possa piacervi. Detto questo, siamo giunti alla fine. Eh già, questo è il penultimo capitolo e spero vi sia piaciuta la mia storia. Vi ringrazio di cuore, siete fantastici. Spero di aggiornare presto. Un bacio.

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Capitolo 19
*** Until The End ***


19° Capitolo- Until The End

E per quanto tu ci possa tentare
ad affogarli, quei ricordi,
loro avranno comunque la forza di
ritornare a galla.




8 anni dopo.


-Benvenuti al Rock n Roll Star Show di Los Angeles, signori!- urla Mark Travison, il più grande presentatore di eventi rock e metal di tutta America. Il pubblico urla in delirio.
-Wow, che caloroso pubblico! E quante belle donne- ride.
Rido, guardando lo schermo situato dietro le quinte dello studio. 
-Veen, dopo la pubblicità entri tu- mi annuncia Andrea, la mia collaboratrice. 
-Si, lo so- sorrido e riprendo a bere la mia camomilla.
-Questa puntata sarà piena di ospiti speciali. Avremo i My Chemical Romance, Slash, Mr Ozzy e tanti altri artisti internazionali!- annuncia fiero Mark.
Il pubblico applaude.
Rido. È sempre il solito esagerato. Ho sempre amato i suoi modi di fare. È un ottimo esibizionista, fatto per il mondo dello spettacolo.
I suoi modi strambi di vestirsi e pettinarsi sono famosi in tutto il mondo. Rido ancora per la scena che mi si è presentata qualche ora fa...

 

"-Veen, ho bisogno di te!- Mark entra nel mio camerino in camicia e mutande. 
-Che succede?- alla vista di quest'uomo tanto buffo mi viene da ridere. 
-Cravatta viola o questa con le papere?- chiede disperato.
Sostengo il mio peso su una gamba e le osservo -Tutte e due-
Mi guarda  perso per un secondo, poi ride -Sei un genio!- mi bacia la fronte e scappa via"

 

Adesso eccolo li sul palco con due cravatte completamente diverse che gesticola a destra e a sinistra per attirare il pubblico.
-Io direi che è giunto il momento di far entrare i nostri primi ospiti. Ladies and gentlemen, un caloroso applauso per i MY! CHEMICAL! ROOOOMANCEEE!-
Il pubblico si alza in piedi, in delirio.
Sorrido ed esco fuori, accendendo una sigaretta.
-Nervosa?- Andrea spunta alle mie spalle e si accende anche lei una sigaretta.
-Beh, è la mia prima apparizione televisiva. Cioè, mi vedrà tutta l'America- rido.
Andrea ride -Che fortuna. È fantastico, Veen-
-Lo so, ma ho l'ansia a duemila- faccio un tiro dalla mia Lucky Strike. 
-Ma tu non fumavi Marlboro?-
-Si, ma sono troppo forti. La mia salute ultimamente non è tanto alle stelle-
Andrea appoggia una mano sulla mia spalla -Va tutto bene?-
-Credo di si, ho solo un po troppa tosse- alzo le spalle e le sorrido.
Ho conosciuto Andrea una settimana dopo essere arrivata in Alaska. Eri li per cercare lavoro e dato che io ero già piena di impegni fino al collo, le ho offerto di diventare mia collaboratrice. Adesso siamo amiche. È davvero fantastica e non si lamenta mai del mio caratteraccio da datore di lavoro severa.
-Fatti controllare per sicurezza- dice preoccupata.
-Va bene, lo farò-
-Entriamo, dai- mi cinge le spalle e mi porta dentro.
Mi siedo su uno dei divanetti avanti la tv che trasmette lo show. Mark sta parlando con Gerard del nuovo album che ha avuto una successo spettacolare. Ripenso alla chiamata che mi ha fatto lui stesso una settimana fa per chiedermi di andare in trasmissione e parlare del rock am ring dove ho fatto la radiocronaca.  Era la mia prima volta ed ero davvero emozionata. 
Mark mi ha presa subito a cuore, facendomi i complimenti per il magnifico lavoro svolto. Ovviamente ho accettato subito, anche se mi intimoriva andare in televisione. 
Tuttavia è davvero bello qui. Sono tutti gentili, continuano ad offrirmi caffè e altre bevande. Un ragazzo mi ha persino chiesto se avevo bisogno di riposare prima di andare in onda visto il mio aspetto stanco. La verità è che non dormo tanto bene. Prima di arrivare a Los Angeles ho fatto tappa ad Huntington Beach, per salutare le ragazze. Non le vedevo da quattro anni. Mi hanno picchiata, ovviamente per scherzare, perché sono sparita. È che ho così tanto lavoro da svolgere che ho dimenticato tutti. Mi sento una merda per averle abbandonate.
Sarah adesso aspetta un bambino. Val ha avuto River con Matt quattro anni fa e sono tornata per un solo giorno per assistere la mia migliore amica che partoriva. L'unica persona che non ho visto è stato proprio Zacky. Ho saputo che oramai fa coppia fissa con Megan e girano voci di un presunto matrimonio. Ho visto delle foto mentre entrava in gioielleria ed usciva con una piccola busta contenente sicuramente un anello. 
Sinceramente non l'ho ancora accettato. Anche se sono passati sette anni non sono riuscita ad uscire con qualcuno perché il mio pensiero è sempre rivolto a lui. Tuttavia non ho neanche provato a cercarlo. Sembra felice adesso. Val mi ha raccontato di quanto sorride. Lo fa tutto il giorno, anche troppo. Dice che è TROPPO felice e questa cosa mi insospettisce. Oppure mi sto semplicemente sbagliando.
-Torniamo dopo la pubblicità!- annuncia Mark.
-Veen, preparati- Andrea mi fa sedere e in un secondo arrivano trucco e parrucco. Mi sistemano il fantastico trucco e i capelli.
Mark entra -Wooow! Questo vestito è fantastico!- osserva guardandomi.
Ho deciso di mettere un vestito panna in stile dea greca con una corda dorata sotto il seno. I capelli li hanno raccolti in una piccola acconciatura e una cordicina uguale a quella del vestito che mi circonda la testa e la fronte.
-Grazie, Mark- sorrido.
-Due minuti!- annuncia un collaboratore.
-Ci vediamo in studio- Mark mi fa l'occhiolino ed esce.
-In bocca al lupo- mi sorride Andrea.
-Crepi- rido.
Lo show riprende. 
Sento le farfalle allo stomaco, mi sudano le mani. Faccio dei respiri profondi, guardando il soffitto.
-Dai, tranquilla- ride Andrea.
-Adesso, la più bella ragazza che io abbia mai visto. Talentuosa, logorroica, simpatica Veen Hillgood!- 
Il pubblico si rialza e applaude.
Sorrido ad Andrea e mi avvio sul piccolo salottino preparato per l'occasione. 
-Ciao, Mark. Buonasera a tutti!- mando baci al pubblico. 
Mark mi bacia la mano e mi fa accomodare.
-Ed eccoci qua- Mark si siede al suo posto di fronte a me.
-Mi devi una birra- dico fingendo di essere offesa.
Il pubblico ride.
-Perché mai?- ride lui.
-Mi hai dato della logorroica- rido.
-Aaah. Beh, è vero. Ti faccio vedere una cosa- indica lo schermo e parte una clip di un fuori onda alla radio dove non faccio altro che parlare e parlare e parlare. 
Rido -Ero nervosa!-
Mark ride, seguito dal pubblico. 
-Allora. Io ho una sorpresa e so che dopo mi ucciderai. Oppure mi bacerai i piedi- ride. 
Arriccio le labbra -Non ci sperare-
-Mandiamo questa clip- 
Guardo lo schermo; del pubblico. Sembra un concerto...cazzo. Immagini dei loro album. Sounding the seventh trumpet, waking the fallen, city of evil, avenged sevenfold...nightmare...I ragazzi che suonano, Matt che canta, con il sottofondo di critical acclaim.
Guardo Mark. Vorrei ucciderlo. Non può farmi questo.
-Fate un applauso agli Avenged Sevenfold!-
Il pubblico applaude in delirio. 
Accanto a me ci sono cinque divanetti, non mi ero neanche accorta che li avessero messi.
I ragazzi scendono dalle scale di fronte a noi; Matt, Jimmy, Brian, Zacky e Johnny.
Mi salutano ad uno ad uno, anche Zacky, che mi bacia le guance.
Fingo un sorriso e mi risiedo. 
-Benvenuti ragazzi- 
-Grazie, Mark- sorride Matt.
-Brian mi ha chiesto se potevano entrare mentre c'eri tu, Veen-
Lo guardo -Oh, davvero?-
-Si, voleva farti una sorpresa-
-Grazie- lo guardo minacciosa.
-Jimmy, come vi siete conosciuti?-
-Beh, in realtà ce l'ha presentata Jc. Andavamo a scuola insieme. Io e Veen abbiamo combinato quattro cazzate- ride.
Mark ride -Ovvero?-
-Come quella volta al centro commerciale-
-Mi ha fatto rischiare la galera-
Il pubblico ride.
-Ci siamo infiltrati di notte. Il custode ci ha visti, ma siamo riusciti a scappare- ride lui.
Tutti ridono. 
-Ci raccontate altro dopo la pubblicità. A tra poco- dice Mark, e parte la sigla.
I ragazzi si alzano e mi abbracciano.
-Ragazzoni miei- sorrido.
-Stronza- Matt mi bacia la fronte. 
-Come state?- 
-Noi bene, tu?- sorride Jc.
-Un po stanca- rido.
-Sei più magra- osserva Zacky.
-Lo so-
-Seduti-
Io e i ragazzi prendiamo di nuovo posto e lo show riparte. 
-Zacky, sembri nervoso- osserva Mark.
-Nah, sto bene- ride lui. 
Lo guardo. È davvero cambiato; barba lunga, capelli corti, un po più in carne di come lo avevo lasciato. Sempre bello, però. L'amore della mia vita è seduto vicino a me e io non posso far altro che guardare. Perché oramai è destinato ad un'altra donna. La donna più fortunata del mondo, a parer mio. Sorrido amara.
Il ricordo del suono assordante di quell'aereo che partiva, portandosi un gran parte del mio cuore a chilometri e chilometri di distanza, mi ferisce ancora come quell'istante. 
Ricordo che Matt non riusciva a consolarmi. Oh, Matt...ha fatto di tutto per non farmi cadere in depressione. È persino venuto con me in Alaska per un po. Sembrava la mia mamma. Si è preso cura di me tutti i giorni finché non ha visto che il lavoro mi distraeva. Poi è andato via perché lavorando tutto il giorno non ci vedevamo praticamente mai. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza. 
-Veen, sei agitata?- mi chiede Mark.
Lo guardo -No no, mi ero solo distratta-
-Bene. Zacky, prego-
Guardo Zacky alzarsi e mettersi davanti a me, porgendomi una mano.
Lo guardo stranita ma dopo qualche secondo la prendo.
-Potresti alzarti?- mi sussurra.
Mi alzo, guardandolo negli occhi; c'è il paradiso, dentro. Una calma assordante. Il mio Zacky sta finalmente bene.
Si inginocchia e mi guarda. 
Non capisco cosa stia facendo, ma il mio cuore lo sa bene. Inizio a tremare come una foglia e mi pietrifico. 
-Una persona, una volta, mi disse di cercare l'amore della mia vita. Mi disse di cambiare e di dirle quanto speciale fosse lei per me. Mi disse di non flirtare con le altre perché fa davvero male e...mi disse di sposarla e farla felice. Veen, sono passati otto lunghissimi anni e io non faccio altro che cercare di ricomporre il mio cuore spezzato a metà. E sai chi ha quella metà? Proprio tu. Veen Elizabeth Hillgood, mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?-
Che silenzio. 
Sento persino il rumore dei miei battiti.
Non mi sembra vero, credo che questo sia solo un bellissimo sogno da cui non voglio svegliarmi.
-Oh mio dio...- sussurro.
Zacky mi guarda ancora fisso. Ha degli occhi stupendi e lucidi.
-Io...-
Mi giro verso i ragazzi che sembrano trattenere il fiato. 
-Io...io non...-












 

Zacky POV'S
Qualche ora prima...
Scendo le scalinate dell'enorme aereo che mi ha portato fino a LA. Cazzo, non ci mettevo piede da un sacco di tempo. Ho sempre amato questa città piena di vita. Ogni volta che vengo a trovarla mi fa tornare un po diverso perché mi cambia e mi fa crescere. Qui la gente ti accoglie, ti fa sentire a casa. L'ultimo concerto che abbiamo fatto qui è stato epico. I fan erano calorosi e in una settimana sono riusciti a portarci al sold out. 
-Zacky, hai preso la busta?- Brian interrompe i miei pensieri. 
-Oh cazzo...- mi blocco di colpo.
Tutti si fermano e mi guardano. Vedo il panico nei loro occhi.
Scoppio a ridere -Si, l'ho portata-
Jimmy mi tira uno schiaffo in testa, provocando le risate di tutti.
-Sei il solito coglione del cazzo- sbuffa stavolta Matt.
Arrivati in hotel butto lo zaino a terra a vado a tuffarmi sul letto. Sento la schiena a pezzi e non ho neanche il tempo di riposare visto che fra meno di tre ore devo andare al "Rock and Roll Star Show". Il conduttore ci ha invitati e visto che è un nostro caro amico ha fatto il favore a Brian di farci entrare mentre intervistava...Veen. 
Cazzo, quanto mi manca. Sono otto anni che non la vedo e non la sento. Che è servito farmi tutte le ragazze che mi sono passate davanti se non desideravo altro che lei. Ogni notte, da quando ci siamo mollati, la sogno. È una continua persecuzione. Credo di essere stracotto di lei...ma che dico? Io la amo e voglio passare tutta la mia vita al suo fianco. Chissà cosa penserà quando mi vedrà spuntare all'improvviso. Dovrei aspettarmi di tutto. Da uno sputo in faccia ad un bacio appassionante la levarmi il fiato come solo lei sa fare. Quando sono partito per l'Europa, mentre ero sull'aereo, mi sono persino immaginato la sua voce. Da quel giorno mi porto in giro solo metà del mio cuore, perché l'altra è rimasta a lei e credo che sarà così finché non morirò. 
Sospiro, iniziando a sentire il mal di testa. Troppi pensieri, non faccio altro che torturare il mio povero cervello con immagini già passate con lei e conversazioni che non riuscirò a cancellare.
-Zacky, ti dai una mossa? Vai a fare una doccia e inizi a prepararti!- urla Johnny.
-Va bene, non rompere le palle pure tu!-

 



Scendo dalle scale e raggiungo il palco, saluto Mark e bacio le guance a Veen. Non ho ancora avuto il coraggio di guardarla. Potrei vomitare dalle forti emozioni che minacciano di farmi cadere a pezzi. 
Mi siedo accanto lei. Sento il profumo della sua pelle arrivare fino a me. Non ho mai dimenticato l'odore del suo shampoo alla mela verde. 
-Dovresti guardarla. È davvero bellissima- mi sussurra Jimmy.
Prendo un respiro profondo e mi giro verso di lei. Perdo un battito. Ha una bellezza straordinaria. Dovrebbe essere un reato essere tanto belli e perfetti. Sono rimasto accecato. Non riesco neanche a ragionare o a dire una frase di senso compiuto. 
Finalmente parte la pubblicità. I ragazzi si alzano e la abbracciano. Io me ne sto in disparte anche se ho una dannata voglia di baciarla e non lasciarla mai più. Sorride, il sorriso più bello del mondo, a parer mio.
Mi ritrovo a sorridere come un coglione.
-Seduti- dice Mark, e in un attimo i ragazzi si risiedono.
Inizio a torturarmi le mani per il nervosismo. Vorrei prendere una boccata d'aria, ma non c'è tempo.
È arrivato il momento. Queste cazzo di farfalle allo stomaco mi stanno uccidendo. Credo che siano api con dei pungiglioni affilati che mi bucano le pareti dello stomaco.
-Bene. Zacky, prego- Mark mi da il via e mi alzo.
Mi metto davanti a lei e le porgo una mano. Mi guarda, sembra titubante. 
Mi afferra la mano e sento quel calore che un tempo mi faceva stare bene. Beh, non è cambiato nulla.
-Potresti alzarti?- sussurro.
Si alza, mi guarda fisso negli occhi. I suoi meravigliosi occhi che splendono come sempre di luce propria. 
Mi inginocchio e la guardo -Una persona, una volta, mi disse di cercare l'amore della mia vita. Mi disse di cambiare e di dirle quanto speciale fosse lei per me. Mi disse di non flirtare con le altre perché fa davvero male e...mi disse di sposarla e farla felice. Veen, sono passati otto lunghissimi anni e io non faccio altro che cercare di ricomporre il mio cuore spezzato a metà. E sai chi ha quella metà? Proprio tu. Veen Elizabeth Hillgood, mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?- dico con calma e amore.
Silenzio. 
Ci sta davvero pensando? 
Sto tremando come un bambino, non sopporterei un rifiuto. 
-Oh mio dio...- sussurra lei.
La guardo fissa.
"Amami" le sussurro con la mente. 
-Io...- ecco che si blocca di nuovo. Si gira verso i ragazzi e poi riporta il suo sguardo contro il mio.
-Io...io non...non ci credo-
Sto per urlare quanto la amo, ma il suo "si" mi blocca il respiro.
Ha detto veramente si.
Il pubblico scoppia in un applauso, mentre io riamango come un coglione a guardarla piangere di gioia.
-Zacky, l'anello- mi sussurra Brian. 
-Eh? Ah, si- prendo il cofanetto dalla mia tasca e lo apro.
-È bellissimo, Zacky- sorride.
Lo prendo e lo infilo nel suo esile dito. Misura predetta. 
Mi alzo e Veen mi butta le braccia al collo.
Le bacio le labbra. Le sue fantastiche e sexyssime labbra che ho sempre amato. Avevo quasi dimenticato quanto fosse bello baciarla.
-Tutto è bene quel che finisce bene- ride Mark.
La faccio sedere e le stringo la mano.
-Da quello che mi hanno detto, voi prima stavate insieme-
-Si, infatti- sorrido.
-E poi che è successo?-
-E poi non è andata. Io ho trovato lavoro lontano da dove ci siamo conosciuti, lui è partito per l'Europa e non ci siamo più visti- dice Veen.
-Da un lato e stato meglio così- dice Jimmy.
-Perché?- Mark ride.
-Perché li sentivo scopare sempre!- urla ridendo.
Il pubblico scoppia a ridere.
Rido anche io e mi accorgo che Veen è diventata rossa come un pomodoro. Vorrebbe sotterrare la testa.
-Beh, erano sempre una coppia, no?-
-Lo so, ma non si fanno certe cose ovunque!-
-Ma non è vero!- Veen gli tira i capelli.
-Vengeance, riprenditi tua moglie!- urla lui.
La stacco velocemente dai capelli di Jimmy, ridendo della scena. 
-È arrivato il momento di salutarvi, ragazzi. Aspetto l'invito del matrimonio, eh!- dice Mark.
-Contaci!- di nuovo quel sorriso. 
Gli stringo la mano -Grazie mille, amico- sorrido.
-E di che? Un applauso agli Avenged Sevenfold e a Veen Hillgood!-
La prendo per mano e la trascino dietro le quinte.
-Tu sei...oddio- Veen affonda il suo viso nel mio petto. 
Sorrido e le bacio i capelli -Mi sei mancata, piccola-
-Veen!-  
-Andrea- sorride lei staccandosi da me e abbracciando una ragazza dai capelli neri. La guardo, ha l'aria stanca. È magrissima.
-Zee, volevo presentarti Andrea, la mia collaboratrice-
Le stringo la mano -Molto piacere- sorrido.
-Il piacere è tutto mio-
-Prenditi una pausa- dice Veen alla ragazza. 
-Grazie- sorride lei e va via.
Tiro la mia futura moglie a me e la stringo -Ti amo-
Mi guarda negli occhi e sorride -Ti amo anche io-
-Tra un'ora abbiamo un aereo per Huntington Beach. Vieni?-
-Si- mi bacia le labbra e si lascia cullare.






 









Veen POV's
Entriamo a villa Sevenfold. Non mettevo piede qui da una vita. L'odore di chiuso mi arriva subito alle narici.
-Scusa, apro le finestre- dice Zacky.
Lo aiuto e subito entra un magnifico odore di fiori.
-Ti piace questa casa?- mi chiede.
Mi giro verso di lui -La amo-
-Verresti a vivere qua?- si avvicina e mi cinge i fianchi. 
-Ovvio che si- sorrido.
-Lo so che vuoi spiegazioni...siediamoci- 
Mi accomodo sul divano accanto a lui.
Zacky mi prende la mano e ci gioca -Intanto ti chiedo scusa per la grandissima cazzata che ho fatto mettendomi con Megan. Dopo che ci siamo lasciati, per la prima volta in vita mia ho pianto come un bambino. Ero a pezzi, avevo perso la persona più importante della mia vita. Il giorno dopo Brian mi trascinò fuori a fare colazione. Ho incontrato lei e...ti risparmio il resto-
-Grazie- abbasso lo sguardo. 
-Ho pensato e ripensato al modo in cui cercarti e chiederti scusa per tutto. Ci ho messo otto fottutissimi anni. E adesso che diventerai mia moglie, credo che...cazzo, Veen, sei la mia vita-
Sorrido, ascoltando le fantastiche parole che ha da dirmi il mio ragazzo. Finalmente siamo felici. Spero davvero che lui sia cambiato. 
-Detto questo, i ragazzi ci stanno aspettando a casa di Matt. Sbrighiamoci-


 

Entriamo a casa Sanders e una folla di gente ci urla "CONGRATULAZIONI" tutta insieme. 
Scoppio a ridere e corro ad abbracciare le mie migliori amiche. 
-Oddio, sei bellissima!- urla Lacey. 
-Anche voi siete fantastiche- rido.
-Fatela respirare- ride Zacky.
Lo cerco nella folla. Non c'è nessuna traccia di lui. Sospiro.
-Mio fratello sta arrivando- mi sussurra Zacky all'orecchio. 
Lo ringrazio mentalmente e vado ad abbracciare tutti i miei amici. 
I signori Dibenedetto mi abbracciano e mi baciano ininterrottamente. Ci sono anche i genitori di Zee.
Sono tutti felici. Siamo, tutti felici. Non avrei desiderato vita migliore. 
-Veen-
Mi giro verso il fratello di Zee e gli butto le braccia al collo, scoppiando a piangere. 
Tutti si zittiscono osservando la scena.
-Ei, shh...sono qua-
-Mi dispiace, mi dispiace- singhiozzo. 
-È tutto okay, Veen-
-Non dovevo abbandonarti. Sono una stupida-
-Non sei una stupida. Ti capisco, avevi bisogno di distrarti-
-Grazie per aver capito-
Matt mi asciuga le lacrime -Anche io ho trovato l'amore-
-Oddio, dici davvero?- sorrido.
-Si. Si chiama Chester- sorride.
-Congratulazioni, allora-
-Vieni con me- Zacky mi prende per mano e mi tira al piano di sopra.
-Dove andiamo?-
-Shh- apre una porta e mi fa salire un altro piano.
Usciamo in terrazza, dove sono situate due poltroncine rosse e un piccolo tavolo con sopra una bottiglia di champagne e due calici.
Zacky stappa la bottiglia e versa il contenuto nei bicchieri -Prego-
Ne prendo uno -A cosa brindiamo?-
-Io direi...al nostro amore e al nostro "per sempre felici e contenti"-
-Ottima scelta- facciamo tintinnare i bicchieri e beviamo.
-Zacky...-
-Si?-
Lo guardo -Stavolta è per sempre?-
Mi sorride -Stavolta è per sempre.-
Sorrido e riprendo a bere lo champagne con il mio Zacky sotto il cielo stellato di Huntington Beach.








NOTE DELL'AUTRICE; eccoci alla fine miei cari lettori. Spero con tutto il cuore che questa ff vi sia piaciuta. Vorrei ringraziarvi tutti, uno ad uno. spero che in futuro riuscirò a scrivere qualcos'altro se magari vi fa piacere, basta farmelo sapere nelle recensioni o su twitter; @FedeVengenz. Detto questo, ringrazio ancora una delle mie scrittrici di ff preferita, SynysterIsTheWay che senza il suo aiuto non avrei mai avuto il coraggio di pubblicare alcuno storia. un bacione a tutti voi, alla prossima.
-VengenzIsMyLife

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