Jealousy

di rineren
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Part 1 ***
Capitolo 2: *** Part 2 ***
Capitolo 3: *** Part 3 ***



Capitolo 1
*** Part 1 ***


Questa è solo una traduzione; la storia originale potete trovarla qui.

Nb traduttrice: Dovevo tradurle, perchè sono tremendamente carine e perchè non c'è ancora nessuno che abbia scritto qualcosa su quest'anime/manga.
Cioe'. Andiamo, come si fà! D:
Prima o poi scriverò anche io qualcosa su di loro, per il momento spero vi piaccia questa piccola raccolta.
Enjoy :3



 
Jealousy



Non poteva sopportarlo. Odiava guardarli assieme. Sapeva che doveva farsi gli affari suoi e concentrarsi solo su Furuya, ma era sempre più difficile col passare dei minuti. Non era da lui distrarsi su questioni così banali, ma, negli ultimi tempi, i suoi sentimenti personali cominciavano a mettersi di mezzo.
 
“Quante volte devo dirtelo, Monster Rookie?” Gli disse Miyuki mentre si alzava per lanciare di ritorno la palla a Furuya. Lui la afferrò in fretta prima che iniziasse a spingere a calci la sporcizia attorno a sé. Si erano allenati insieme per un bel po’ quel giorno, ma il problema rimaneva sempre lo stesso.
 
“Ti sta sfiancando da solo facendo affidamento solo sulla tua forza. Non durerai a lungo se continuerai in questo modo.”
 
Era vero, si stava comportando più puntiglioso del solito, ma non poteva farne a meno. Era infastidito con se stesso e forse anche arrabbiato. Miyuki era accovacciato nel suo stesso posto e teneva il suo guanto in una posizione che sapeva Furuya sarebbe stato in grado di lanciare bene contro. Tuttavia, poco prima che l’altro lanciasse la palla, Miyuki fastidiosamente guardò i due che si stavano allenando proprio accanto a loro.
 
“Non è abbastanza buono, Furuya.” Gli disse un po’ più calmo perché non voleva che gli altri percepissero il proprio cattivo umore. “Era una palla che sarebbe stata colpita facilmente. Stai tranquillo. Ricorda che posso prendere qualsiasi palla tu mi lanci.”
 
Furuya annuì e solo questo sembrò risollevare appena la sua bassa resistenza. Emise un respiro profondo prima di concentrarsi nuovamente su di lui. Ancora una volta, Miyuki lanciò una rapida occhiata ad Eijun e Chris che sembravano avere dei problemi tra di loro. Contrariamente a Furuya, Eijun sorrideva ed era vivace come sempre. Lui sembrava avere difficoltà a controllare la palla, ma naturalmente, quello non era minimamente sufficiente ad abbattere il suo spirito. Le labbra di Miyuki lentamente si curvarono in un sorriso, ma subito questo cadde quando vide Chris camminare verso quell’idiota del suo lanciatore.
 
Probabilmente gli stava solo dando dei consigli, ma anche in quel caso, Miyuki non poteva fare a meno di sentirsi incazzato.
 
Ignorando l'improvviso turbinio di emozioni, Miyuki si voltò per concentrarsi su Furuya, che lo stava fissando con curiosità. Miyuki tenne il suo guanto nuovamente di fronte a sé, questa volta collocandolo nel pieno centro dopo aver dato uno schiocco al guantone con il pungo libero. Guardò Furuya, segnalandogli che era pronto in qualsiasi momento.
 
Tenendo conto di questo, Furuya lanciò la palla con tutta la sua forza, ma un improvvisa risata di Eijun li distrasse. La palla volò superando Miyuki, il che non lo fece sentire ancora più incazzato.
 
“Errore mio. Ho mancato la palla.” Disse Miyuki a Furuya, sperando che non pensasse che fosse incapace di gestire il suo lanci. Tuttavia, i suoi occhi erano ancora una volta attratti da Eijun che era un po’ troppo vicino a Chris per i suoi gusti. Stringendo i pugni, Miyuki lentamente si alzò e prese la palla che era rotolata sul retro del bullpen. Stava per lanciarla a Furuya quando questo improvvisamente iniziò a camminare nella sua direzione.
 
“Non sembri te stesso oggi, Senpai.” Gli disse Furuya, lasciandolo sorpreso per qualche istante. “Va tutto bene?”
 
Miyuki rimase in silenzio, ma ancora una volta i suoi occhi si era inconsciamente spostati Eijun e Chris. Era vero che non gli dispiaceva ricevere per Furuya. Infatti, se avesse dovuto scegliere tra il ricevere Eijun e Furuya, avrebbe senza dubbio scelto Furuya. Tuttavia, voleva essere il solo che avrebbe fatto uscire tutto il potenziale di Eijun.
 
“Quella sarebbe stata di sicuro un homerun.” Commentò Miyuki improvvisamente con lo scopo di ottenere l'attenzione di Eijun. Fu di certo sufficiente quello, esaltato com’era, per far voltare Eijun a guardarlo, fulminandolo con lo sguardo. Chris si tolse la maschera e anch’esso voltandosi a guardarlo.
 
“Dillo ancora!” Principiò Eijun, minaccioso, agitando le mani furiosamente in aria. Miyuki ridacchiò nel momento in cui si mise il guanto di fronte alla bocca. “Inoltre , non sei nessuno per parlare! Ho visto quella palla che ti è volata a destra e che hai mancato!”
 
“Tutto bene , Miyuki?” Gli chiese Chris con la sua usuale voce lieve. I suoi occhi erano pieni di preoccupazione rendendo Miiyuki stupito da se stesso e da quanto distratto poteva sembrare. “Forse dovreste prendere una pausa. Tu e Furuya vi siete allenati più del solito.”
 
“È tutto a posto.” Rispose loro Miyuki con un sorriso, ma era chiaro stesse mentendo. Non poteva dirgli di certo che era ansioso di voler ricevere ancora una volta i lanci di Eijun. “Fidati di me. Non lascerò che accada di nuovo.”
 
“Torniamo ad allenarci allora.” Chris si chinò nella propria posizione prima di rimettersi sul proprio viso la maschera di protezione. Colpì il guantone con il pugno chiuso prima di rivolgersi ad Eijun. “Mettila qui, Eijun. Non esitare. Tieni gli occhi sul mio guanto e ricordati di tenere la palla nel modo in cui ti ho insegnato.”
 
Eijun annuì e gli ci vollero alcuni secondi per prepararsi. Lasciando un respiro profondo fuori dalle labbra, il proprio volto si fece più serio nel momento in cui sollevò lentamente la gamba. Rimase in quella posizione per un istante poco prima di lanciare la palla sul guanto di Chris con tutte le sue forze. Il suono della palla che colpisce il guantone era stato forte e netto e, con sorpresa di tutti, Eijun aveva lanciato la palla con successo nel punto esatto in cui Chris gli aveva chiesto.
 
Guardando il proprio operato, Eijun non riuscì a trattenersi dal compiere un piccolo salto di gioia. Poi trotterellò felicemente verso Chris, sorridendo gaio. “Era buono, eh?! Finalmente ce l’ho fatta!”
 
“Non eccitarti troppo.” Gli disse Chris , ma il sorriso sul suo volto era visibile. Miyuki avrebbe potuto dire, semplicemente guardandolo, che era orgoglioso dell’idiota del proprio lanciatore. “È stato solo un passo. Tuttavia, se riuscirai a lanciare in questo modo in maniera costante, allora hai una buona possibilità di entrare tra i titolari.”
 
Poi, dal nulla, Chris alzò la mano, accarezzando la testa di Eijun il che, naturalmente, portò il giovane a sorridere più luminoso che mai. Provando un tremendo fastidio, le sopracciglia di Miyuki si solcarono di rabbia mentre guardava l'interazione tra i due giocatori. Aveva rispettato Chris notevolmente, ma non sapeva se avrebbe tollerato il suo stare sempre così vicino a Eijun.
 
Mordendosi il labbro, Miyuki spinse via i propri sentimenti con un sorriso e ignorando strano sguardo di Furuya nei suoi confrnti, si diresse verso Eijun. “Non credo che ci andrò piano con voi. Dopotutto, sono io quello che sta per ricevere i vostri lanci la maggior parte del tempo " .
 
Miyuki lo colpì leggermente sulla schiena prima di iniziare a camminare fuori dal bullpen. Tuttavia, prima di aprire la porta, diede ad Eijun un altro sguardo. Nonostante le sue parole , Eijun aveva già rivolto la sua attenzione a Chris e il suo sorriso non poteva essere più ampio di quello che gli stava mostrando.
 
Si sentì di nuovo incazzato, Miyuki, sbattendo la porta del cancello più forte che poteva. Gettò il suo guanto su una panchina vicina e si tolse la sua maschera prima di decidere di andare via per correre. Aveva bisogno di fare qualcosa per rinfrescarsi la testa.
 
Dopo tutto, era lui quello che avrebbe dovuto tirare fuori tutto il potenziale di Eijun.
 
Lui, e nessun altro. 

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Capitolo 2
*** Part 2 ***


Jealousy.



Lo innervosiva. Lo infastidiva e lo faceva arrabbiare. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma sapeva che non sarebbe cambiato nulla. Avrebbe semplicemente dovuto sopportare la cosa. Avrebbe solo dovuto sedersi e guardare la persona che rispettava tanto agonizzare per qualcun altro.
 
Furuya fissò la palla senza capire prima di lanciarla contro il proprio guanto. Lo fece più volte quando sentì dei passi venire nella sua direzione. Il suo corpo si irrigidì e alzò lo sguardo per trovare la persona a cui aveva pensato tutto il tempo.
 
 
“Che diavolo stai facendo ancora qui?” Gli chiese con un tono di voce sfacciato, ma lui non sorrideva come era solito fare. “Non dirmi che stai facendo pratica da solo?”
 
Furuya non disse nulla e rivolse lo sguardo di nuovo alla palla. Sentiva Miyuki fissarlo ed era sufficiente quello a risvegliare le proprie emozioni. “Ti stavo aspettando. Mi chiedevo se potevi ricevere per me.”
 
“Di nuovo, huh?” Replicò Miyuki, ma Furuya fu felice di vedere la curva delle sue labbra in quello che era un sorriso. “Ah, dannazione. Credo che ci siamo allenati abbastanza per un giorno. Ti stai sfiancando troppo e, se continui così, non avrai alcuna forza per domani. Non hai ancora ottenuto la resistenza necessaria per questa cosa dell’allenamento intensivo. Cerca solo di stare tranquillo.”
 
Furuya non poté fare a meno di chiedersi quale sarebbe stata la sua risposta se a chiederglielo fosse stato Eijun, invece. “Solo per un po’.”
 
Con un piccolo sospiro, Miyuki si grattò appena la nuca prima di guardare verso di lui. Prese un guanto che era posto sopra un portico e si mise in una buona posizione per ricevere. “Va bene, va bene. Solo un paio di tiri. Stare accovacciato in questo modo per tutto il giorno non è facile, ma credo che voi ragazzi non ci pensate minimamente.”
 
Miyuki batté il pugno più volte contro il guantone, mostrandogli che si stava preparato l'impatto. Poi, mise il guanto in un punto specifico e gli segnalò con un movimento degli occhi che era pronto.
 
Furuya fissò attentamente il guanto, ma la sua mente divenne improvvisamente distratta da altre cose. Alzando la gamba in aria, Furuya cercò di concentrarsi fino a quando non liberò la palla dalla sua presa. Nel giro di pochi secondi, udì la palla colpire il guantone con un suono netto. Miyuki si alzò dalla sua posizione e lanciò la palla indietro altrettanto rapidamente.
 
“Stai migliorando.” Miyuki gli disse con un piccolo sorriso. “Ma hai ancora bisogno di imparare a controllare la palla. Ricorda ciò che ho detto riguardo al fatto di lanciarla solo con la forza.”
 
Furuya annuì con una certa delusione, afferrando la palla che l’altro aveva lanciato rapidamente. Lui era andato al Seidou in modo che Miyuki avrebbe potuto ricevere per lui. Era il motivo per cui aveva lasciato casa per andare a Tokyo. Era arrivato con grandi aspettative, ma ora, sembrava che avesse fallito nell’incontrarle. Gli mancava l'esperienza e meglio ancora, gli mancava la resistenza. Poi, per aggiungere ancora più pressione a tutta la situazione, si era presentato un lanciatore come Eijun. A differenza di lui, Eijun non doveva cercare di attirare l'attenzione di Miyuki.
 
“Qual è il problema, Monster Rookie?” Miyuki improvvisamente richiamò la sua attenzione prima di accovacciarsi di nuovo a terra. “Sembri distratto.”
 
Furuya abbassò la testa, regolando il proprio berretto. Nel suo breve periodo lì nella squadra, non riusciva a ricordare Miyuki chiamarlo mai con il suo nome. Era solo una piccola cosa, ma non per questo era meno dolorosa.
 
Lo aveva chiamato interessante una volta, ma sapeva che era una frase che diceva a molti. Furuya guardò la palla in mano, prima di metterla dentro il proprio guantone . La strinse stretta mentre alzava la testa un po’.
 
“Sto bene.” Furuya lo rassicurò. “Continuiamo.”
 
In qualche modo, era comprensibile. Eijun sembrava molto più divertente e vivace di lui. Aveva un'unica fissazione per il baseball e probabilmente lavorava più di chiunque. Era naturale che l'attenzione di Miyuki era attratta da lui.
 
Aggrottando le sopracciglia, Furuya sentì una goccia di sudore colargli sulla fronte mentre i suoi pensieri ondeggiavano nella sua mente. Anche se Eijun sarebbe stata una scelta migliore, Furuya voleva che Miyuki fosse il suo unico ricevitore. Non voleva nessun altro a ricevere i suoi lanci e lui sicuramente non voleva condividere il suo ricevitore con nessuno.
 
Proprio quando stava per lanciare la palla, entrambi improvvisamente sentirono un forte urlo proveniente dal campo da baseball. Infastidito, Furuya si voltò per trovare Eijun correre in tondo con un pneumatico legato dietro la schiena. Come sempre, stava facendo troppo rumore per i suoi gusti.
 
Gli occhi di Furuya si dilatarono quando sentì la morbida risata di Miyuki. Stava guardando Eijun. Rideva e sorrideva in maniera spontanea perché era Eijun. Furuya afferrò saldamente la palla in mano, prima di abbassare di nuovo la testa. Si chiese che cosa avrebbe dovuto fare per farlo ridere così.
 
“Aww, quanto è idiota! Ma guardalo!” gli disse Miyuki tra una risata e l’altra, ma Furuya non riusciva a trovare alcun umorismo in ciò che Eijun faceva. Per quanto ne sapeva, quello era il solito modo in cui agiva sempre. “Mi chiedo su cosa si stia allenando ora!”
 
“Miyuki-senpai,” Furuya chiamò il suo nome prima di iniziare a camminare nella sua direzione. “Credo che ritornerò dentro.”
 
“Cosa? Non ci siamo nemmeno riscaldati ancora.” Si lamentò dopo aver recuperato la sua compostezza. Anche se lo avesse fatto continuare, Furuya sapeva che Miyuki non avrebbe avuto gli occhi solo su di lui. Con Eijun intorno, Furuya era sicuro che Miyuki avrebbe tentato di guardarlo. “Certo che sei strano.”
 
Furuya iniziò a camminare verso i dormitori quando si voltò a guardare Miyuki di nuovo. Era ancora in piedi nello stesso posto e stava ancora guardando in basso verso il campo. Indossava un dolce sorriso sul volto mentre i suoi occhi sembravano essersi riempiti con quella che sembrava felicità. Miyuki non lo stava seguendo. Non stava tornando dentro.
 
“Tu non vieni, Miyuki-senpai?” Furuya lasciò che quelle parole scivolassero fuori dalla bocca con rabbia e frustrazione.
 
“Si, va avanti.” Gli rispose Miyuki, agitando la mano con disinvoltura, ma i suoi occhi non lasciarono mai il campo. “Penso che resterò qui per un po’. Si sta abbastanza bene qui fuori.”
 
Con le urla di Eijun, Furuya credeva che la notte poteva essere qualsiasi cosa, tranne che tranquilla. Eppure, lui non aveva intenzione di discuterne su quella cosa. “Bene. Ci vediamo domani, allora.”
 
Furuya se ne andò, nonostante avesse voluto portare Miyuki con sé.
 
Era sempre Eijun. Lui era migliore di lui in tutto. Anche se non voleva ammetterlo a se stesso, Furuya poteva vedere chiaramente che Eijun avesse davvero le qualità di un asso. Poteva probabilmente essere ciò di cui la squadra aveva bisogno per avere successo. Furuya era quasi al cento per cento sicuro che lui non era l'unico che aveva notato le buone qualità di Eijun.
 
Eppure, Furuya era determinato a lavorare duramente per superarlo. Avrebbe ottenuto il riconoscimento che voleva da Miyuki e sarebbe diventato un lanciatore abbastanza degno per lui.
 
Quella era l'unica cosa su cui avrebbe dovuto concentrarsi.

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Capitolo 3
*** Part 3 ***


Jealousy.



Eijun corse più veloce che poteva con la speranza di sbarazzarsi di una parte della sua rabbia. Afferrò il suo pneumatico stretto, mentre lui trotterellava intorno al campo. Stava correndo già da un bel po’ e suoi muscoli stavano anche iniziando a diventare un po’ stanchi, ma ogni volta che l'immagine di Miyuki gli compariva nella sua testa, la rabbia gli riempiva il petto.
 
Lasciandosi andare ad un grido a pieni polmoni, Eijun corse ancora più veloce tirando il proprio pneumatico nero ancora più vicino al suo corpo. Era già notte e tutti probabilmente si stavano preparando per andare a letto. Eppure, non gli importava. Voleva solo far uscire un po’ della sua rabbia e frustrazione, e correre sembrava essere una delle uniche soluzioni a cui aveva pensato.
 
Alcune volte, lo odiava così tanto, Miyuki. Odiava la sua risata arrogante e quel sorriso compiaciuto. Odiava il suo ego spropositato e il suo atteggiamento menefreghista. Odiava il modo in cui si faceva sempre gioco di lui e il modo in cui lo demoralizzava. C'erano così tante cose che odiava di lui, ma niente lo aveva reso più furioso del vederlo allenarsi con Furuya.
 
Con quella mente, Eijun aumentò la velocità di corsa, assottigliando gli occhi mentre guardava un punto imprecisato al lato opposto del campo che doveva raggiungere. Miyuki stava sempre a prendere i lanci di Furuya. Non c’era mai stato giorno in cui non li vedesse. Poi, per rendere tutto peggio, Miyuki sembrava goderne di essere il ricevitore di Furuya.
 
Non stava di certo negando il fatto che entrambi creassero una batteria perfetta, assieme. Senza essere visto, Eijun finiva per osservare gli allenamenti di Furuya e Miyuki, e non era mai mancato di stupirsi. Miyuki stava lavorando con Furuya meglio di quanto si sarebbe aspettato e ogni giorno che passava, i lanci di Furuya diventavano via via sempre più precisi. Stava migliorando gradualmente.
 
Eijun interruppe di colpo di correre per riprendere fiato. Si appoggiò le mani contro le cosce, lasciando cadere lo pneumatico a terra. Sentiva le gocce di sudore scorrergli lentamente la fronte mentre il cuore gli batteva forte contro il petto. Fu solo allora che si rese conto di quanto stanco fosse davvero ed era tutta colpa di Miyuki. Era tutta colpa sua.
 
Era vero che amava allenarsi con Chris. In realtà, era grato al coach di essere stato affidato a lui. Anche se i loro allenamenti erano brevi, ad Eijun sembrava sempre che ogni volta imparasse qualcosa di nuovo. Ricercava sempre Chris per dei consigli e per una guida. Lo stava aiutando in un modo che Miyuki probabilmente non sarebbe mai stato in grado di fare. Chris stava riuscendo a tirare fuori appieno il proprio potenziale.
 
Eppure, questo non significava che aveva dimenticato Miyuki. Non sarebbe mai stato in grado di dimenticare il suono che i suoi lanci emettevano quando raggiungevano il suo guantone. Voleva allenarsi di nuovo con lui, ma sembrava che Miyuki preferisse ricevere i lanci di Furuya anziché i suoi.
 
Liberando l’ennesimo grido di frustrazione, Eijun prese il proprio pneumatico e cominciò a correre di nuovo. Non voleva sentirsi in quel modo, ma non poteva farci niente. Non sapeva esattamente cos’era e quale fosse il motivo per cui non riusciva a trovare una spiegazione a quel suo comportamento.
 
“Si può sapere cosa cavolo stai facendo?”
 
Eijun smise di correre e si voltò a guardare la persona a cui aveva pensato fino a quel momento. Stava appoggiato alla panchina con le braccia incrociate mentre uno sguardo compiaciuto gli riempiva il volto.
 
“Miyuki-senpai?”
 
“Solo uno fuori di testa come te starebbe qui fuori ad urlare e a correre a quest’ora.” Alzò appena la testa con il suo sorriso sornione un po’ più ampio. “Da quant’è che ti stai allenando questa volta?”
 
Eijun non disse nulla, anche se poteva sentire lo sguardo pressante di Miyuki su di sé. Invece di dargli una risposta onesta, Eijun si strinse nelle spalle e con freddezza cercò di ignorarlo. Non gli avrebbe mai e poi mai detto che stava pensando a lui da circa un’ora o più per alimentare il suo ego. Non gli avrebbe mai detto che voleva dolorosamente formare una batteria con lui.
 
“Non sono affari tuoi.” Eijun rispose e, anche se era buio, poté vedere Miyuki sollevare un sopracciglio. Chiaramente, non si aspettava una risposta così fredda. “È una cosa tra me e il mio pneumatico.”
 
“Oh, davvero? Beh, scusatemi se vi interrompo.” Miyuki sbuffò con sarcasmo mentre si alzava in piedi. Eijun pensò che stava per andarsene, invece Miyuki improvvisamente gettò un guanto da baseball nella sua direzione. Lo pneumatico immediatamente scivolò dalla sua vita per cadere a terra nel momento in cui le sue mani lo lasciarono di getto per afferrare il guanto.
 
“Bene.” Continuò Miyuki mentre tirava fuori un altro guanto da dietro la schiena. Altrettanto sorprendentemente, aveva anche portato una palla da baseball. “Dal momento che ti sei già riscaldato, che ne dici di lanciarmi qualche tiro?”
 
Gli occhi di Eijun subito si spalancarono mentre osservava Miyuki, incredulo. Non riusciva a ricordare una volta che Miyuki lo avesse mai invitato a lanciare. Era una cosa assolutamente strana, eppure, per qualche strana ragione, il suo cuore aveva iniziato a battere follemente. Si chiese che cosa potesse significare tutto quello, per poi asserire che non era necessario per lui a farlo.
 
“Perché ti vuoi allenare adesso?” Eijun gli chiese anche se stava già in posizione. “Non credi che sia abbastanza tardi?”
 
Lui lo ignorò e Eijun osservò come il suo sorriso si era appena affievolito. C’era sicuramente qualcosa che non andava in lui. Anche durante i loro allenamenti nel pomeriggio, Miyuki sembrava estraniato da tutto e palesemente distratto. Non era la stessa persona di sempre, aggiungendoci anche il fatto che aveva anche perso uno dei lanci di Furuya. Inoltre, poco dopo, aveva finito per lasciare il bullpen in anticipo rispetto al solito. Eijun non poteva fare a meno di pensare c’era qualcosa che non andasse in lui, quel giorno.
 
Miyuki lanciò la palla un paio di volte in aria prima di gettarla improvvisamente nella sua direzione. Essendo colto di sorpresa, Eijun dovette fare uno sforzo in più per raggiungerla ed afferrarla. Inciampò in avanti, ma riuscì a prendere la palla appena in tempo prima che cadesse.
 
“Ehi, perché non lo dici quando hai intenzione di lanciarla?!” Esclamò Eijun mentre gli rilanciava la palla con la stessa quantità di forza. Miyuki rise appena, facendo pensare ad Eijun che si stava solo prendendo gioco di lui. Era sempre lo stesso. Lo prendeva sempre in giro. Di nuovo, Eijun non poté dimenticare di quella volta in cui Miyuki si era incazzato con lui per aver insultato Chris. In quel momento invece preferiva un Miyuki beffardo rispetto alla sua versione incazzata. “Io sono serio! Che sarebbe successo se finivi per colpirmi in testa o qualcosa del genere?”
 
“Stavo puntando il guanto, non alla testa, idiota.” Dichiarò Miyuki con un sorriso. Ancora una volta, lanciò la palla un paio di volte in aria prima di tirarla improvvisamente verso di lui. Tuttavia, Eijun era più pronto questa volta.
 
Continuarono lanciandosi la palla nel silenzio assoluto e più i minuti passavano e si allungavano, più un'atmosfera imbarazzante si formò improvvisamente tra di loro. Eijun deglutì in silenzio, iniziando a sentirsi leggermente nervoso. Non aveva idea di come rompere il silenzio tra loro.
 
“Come và l’allenamento con Chris?” gli chiese improvvisamente Miyuki nello stesso momento in cui la palla fermò dentro il suo guanto.
 
A differenza di prima, Eijun non poteva dire se Miyuki glielo stava chiedendo sul serio o stava semplicemente scherzando. Miyuki mantenne la palla nel proprio guantone per diversi secondi prima che di rilanciargliela. Prendendo la palla rapidamente, Eijun decise di mantenere la sua attenzione su quella mentre parlava.
 
“E’ stata dura in un primo momento, la situazione tra di noi. In realtà, non volevo fosse lui il mio ricevitore.” Iniziò Eijun mentre si rigirava la palla in mano. Ricordava il profondo rispetto che Miyuki aveva per Chris, ed era quello il motivo per cui aveva deciso di dargli quel rispetto che Chris si meritava di avere.
 
“Ma questo era prima! Le cose stanno funzionando davvero bene e mi piace molto lanciare con lui! Ho imparato un sacco di cose! Avevo pensato che gli esercizi che mi stava dando erano inutili, ma in realtà erano davvero utili! Non me ne stavo nemmeno rendendo conto, che stava facendo tutto per aiutarmi a migliorare! Chris-senpai è davvero un grande ricevitore e sono davvero contento che mi è stata data la possibilità di formare una batteria con lui!”
 
Quasi senza fiato, Eijun guardò Miyuki quando si mise un pugno contro il petto. Era vero. Era contento di aver avuto modo di conoscere e socializzare con Chris, ma era anche vero che voleva formare un’altra batteria, lui. Voleva lanciare nel suo guantone e voleva guardarlo negli occhi. Non stava cercando di respingere Chris, ma lui voleva solo Miyuki. Lo voleva ancora come suo ricevitore.
 
“Ma, io..” Le parole gli morirono appena sulla gola, continuando poi l’attimo seguente. “Chris-senpai è un grande ricevitore, ma- ”
 
“Aaah, capito capito! Perfetto! Sono contento che tu ti stia trovando bene con lui, allora!” Disse con una risata, ma per qualche ragione, i suoi occhi non sorridevano per niente. Non mostravano nessuna aurea felice e sorniona che avevano spesso e volentieri.
 
Eijun lanciò la palla a malincuore verso Miyuki e non appena lui la prese, Miyuki gliela scagliò di nuovo contro più forte di prima. Non avrebbe mai avuto modo di riuscire a prendere un lancio simile, ed inevitabilmente la palla lo superò e atterrò verso il retro del campo. Con rabbia, Eijun si voltò a guardare Miyuki torvo, e si stupì nel trovargli la stessa espressione con cui lo aveva fissato fino a prima.
 
“Ehi!” Esclamò Eijun, puntando il dito indice verso di lui. “L'hai fatto apposta!”
 
“No , è solo che eri troppo distratto per prenderla.” Rispose con indifferenza mentre lui tranquillamente si toglieva il guanto. “Comunque, credo che sia sufficiente così per oggi. È stata una giornata bella lunga, dopo tutto. Ricevere per Furuya è abbastanza faticoso soprattutto se si considera quanto forte quel ragazzo lancia. Sta andando sempre meglio e inizia ad essere abbastanza costante durante le partite di pratica. Posso capire perché l'allenatore lo ha scelto come titolare fin dall’inizio.”
 
Eijun non disse nulla, ma poteva sentire le proprie mani stringersi a pugno. Eccolo che ritornava. Stava parlando di Furuya con orgoglio. Gli piaceva davvero tanto essere il suo ricevitore . Preferiva nettamente lui. Solamente, voleva capire il perché. Era convinto di essersi detto che non c’era nulla che andasse male, in lui e nei suoi lanci. Tuttavia, il vanto di Miyuki riguardo a Furuya gli faceva male. Ed Eijun voleva parlare proprio di lui in quel momento.
 
“Oh, davvero?” Il guantone sulla sua mano scivolò lentamente a terra e non fece nessun tentativo di afferrarlo. “Buon per lui, allora.”
 
Rimasero in silenzio per quella che sembrò un'eternità. Poi, Miyuki cominciò a camminare nella sua direzione e non si fermò finché non si trovò affianco a lui. “Furuya ha il potenziale per diventare l'asso di questa squadra e se non ti dai da fare, finirai per essere un semplice lanciatore di riserva.”
 
Bastarono quelle parole per far scattare Eijun. Raccolse di getto il guantone caduto a terra e lo gettò contro il petto di Miyuki. Non gli importava se era o meno uno dei suoi senpai. Non poteva più sopportarlo. “Bene, allora! Rimani con Furuya se è proprio quello che vuoi! Non mi importa più! Io sto bene con Chris-senpai, comunque! Non ho bisogno di te!”
 
“Non sei tu quello che prende le decisioni.” Rispose calmo Miyuki al suo sfogo. Poi, dal nulla, gli afferrò con forza il polso e se lo tirò appena più vicino. “E’ l’allenatore a decidere. Se lui dice devi lanciare con me, allora lanci con me. Se lui dice che devi stare in panchina, allora stai in panchina. Mi hai capito?”
 
Eijun spinse via la sua mano e lo afferrò saldamente per la camicia. Sapeva che era nei guai con lui di proposito ma una parte di lui voleva solo dargli un pugno in faccia. Lui davvero non lo capiva a volte. Non riusciva proprio a vedere che era lui quello che voleva di più, e invece lui stravedeva per Furuya.
 
“Lo so bene questo, e poi tu non avresti comunque intenzione di ricevere per me! Stai meglio con Furuya ed è per questo che siete stati scelti ad allenarvi assieme fin dall’inizio! Dovresti pensare a ricevere solo con lui invece che con me!” Stava dicendo tutte quelle parole con rabbia, ma che lentamente si trasformò in tristezza. Nonostante stesse lavorando duro con Chris, non avrebbe probabilmente mai ottenuto il riconoscimento che voleva da Miyuki.
 
“Non ho mai detto che non voglio ricevere i tuoi lanci.” Le parole di Miyuki divennero un eco dentro di lui, facendogli irrigidire appena il corpo. Miyuki, in risposta, con calma gli strinse la mano sopra la sua. Senza preoccuparsi di guardarlo, Miyuki tirò la mano dalla sua camicia nel momento in cui la sua espressione del viso cambiò d’un tratto. Lo sguardo irato nei suoi occhi era completamente sparito.
 
“È questo il motivo per cui stai facendo tutto questo?” Miyuki gli chiese con un sorriso che conosceva bene. Poi, lentamente abbassò la mano, ma nella piena confusione di Eijun, la propria non gliela lasciò andare. Gliela teneva stretta, la propria mano sudata. “Tu eri geloso?”
 
“Che cavolo dici!? No! Non è vero!” Rispose Eijun, sentendosi avvampare sul viso di un brillante ed acceso rosso. Ritornò subito la mano dalla presa di Miyuki, e solo quel gesto lo fece ridere divertito. “Sei davvero pieno di te! Stavo solo dicendo- ”
 
Gelosia. Non c’era alcun motivo per lui di sentirsi in quel modo. Miyuki non gli apparteneva. Era ricevitore principale dopo tutto, e giocava con tutti i titolari della prima rosa. Eijun ne era consapevole, ma quello non era sufficiente a diminuire quella strana sensazione che aveva. Non gli sarebbe andata via quella sensazione dolorante che aveva ogni volta che guardava Miyuki ricevere i tiri di qualcun altro. Non era solo per Furuya. Avrebbe ottenuto la stessa sensazione d’invidia ogni volta che vedeva Miyuki allenarsi con qualcun altro.
 
Poteva davvero essere geloso, allora?
 
“Quando hai intenzione di ricordarti che io sono un tuo senpai?” Esclamò Miyuki mentre gli dava scherzosamente un buffetto dietro la nuca. Eijun era troppo distratto per reagire, ma perlomeno riuscì a prendere il guantone che Miyuki gli porgeva. “Pensare di volermi tutto per te. Non credi di essere un po’ egoista?”
 
“Ti ho detto che non è vero!” Gridò di nuovo, gettando un pugno insensato in aria. Era così tanto infastidito al pensiero che Miyuki riuscisse a leggergli dentro così facilmente. Eijun non poté fare a meno di chiedersi se fosse grazie ai suoi sensi di ricevitore... “Io torno dentro!”
 
Eijun aveva iniziato a sbattere i piedi a terra e s tornare ai dormitori quando Miyuki lentamente stese un braccio per fermarlo. Prima che Eijun ebbe la possibilità di voltarsi a guardarlo, Miyuki spinse leggermente la testa in modo da appoggiarla contro la sua. Il cuore di Eijun aveva iniziato a battere forte contro il petto mentre entrambi restavano lì, in silenzio, sotto il cielo notturno. Non sapendo cosa dire o fare, Eijun nervosamente si voltò a guardare Miyuki, ma i suoi capelli della frangia gli ricadevano proprio sul volto.
 
“Va tutto bene, però. Anche io sono stato abbastanza egoista.” Disse con un tono di voce relativamente basso più i secondi passavano, più Eijun sentiva il capo di Miyuki pendere più vicino a lui. Era naturale che Eijun iniziasse a sentirsi nervoso. Odiava il lato sarcastico di, ma non era abituato al suo lato serio o morbido.
 
“Hai detto che vuoi diventare l’asso di questa squadra.” Continuò Miyuki. "”Non so se è possibile o no, ma voglio aiutarti. Voglio essere quella persona che riuscirà a portarti fin lì. Io e nessun altro.”
 
Eijun non riusciva a sentire con esattezza quello che Miyuki stava dicendo, parlando con un tono di voce molto simile ad un mero sussurro. Eppure, era quasi sicuro che Miyuki avesse detto qualcosa riguardante al dargli una mano. Se ciò che aveva sentito era vero, allora forse non preferiva Furuya come pensava. Forse, se gli chiedeva di allenarsi con lui gli avrebbe detto di sì.
 
“Miyuki-senpai?” Eijun serrò gli occhi nel momento in cui percepì il proprio corpo diventare sempre più caldo. Non sapeva perché, ma voleva stringere Miyuki tra le sue braccia. Avrebbe voluto dirgli quanto fosse importante per lui e che lui non sarebbe entrato affatto nel Seidou, se non fosse stato per lui. Naturalmente, Eijun non riuscì a dirgli nulla di tutto ciò e invece finì per fargli la domanda più stupida che gli potesse uscire dalla testa.
 
“Eri geloso di Chris-senpai?” Immediatamente, Eijun senti corpo di Miyuki irrigidirsi appena. “È questo il motivo per cui eri così strano oggi?”
 
“Idiota.” Rispose Miyuki, colpendolo dietro la testa per la seconda volta. Fece un passo indietro e impotente sospirò. Tuttavia, Eijun poteva dire che stava evitando il contatto visivo con lui. “Quanto puoi essere stupido? Era una brutta giornata. Buono come sono io, ci sono momenti in cui ho la luna storta. Se hai il tempo di dire queste stupidate, allora dovresti solo andartene a letto. Ci si deve svegliare presto domani mattina e, come sempre, l'allenatore non ci renderà le cose facili.”
 
“Questo lo so! Non devi ricordarmelo!” Era già abbastanza deprimente il fatto che stava lottando per un posto tra i titolari, in più l'allenatore sembrava ci prendesse gusto a distruggerli con gli allenamenti tutti i giorni. Poi di nuovo, proprio quando sembrava avere una conversazione onesta con Miyuki, quello dovette cambiare improvvisamente l'argomento. Era fastidioso come Miyuki riusciva a capirlo così facilmente, tuttavia non riusciva davvero a intuire quello che invece l’altro stava pensando.
 
E inoltre, non poteva davvero dire quello che nessuno pensava.
 
Eijun mise il broncio mentre guardava Miyuki girarsi verso i dormitori. Tuttavia, prima che lui se ne andasse, Miyuki sfiorò leggermente le dita contro la propria mano. Con il viso in esagitazione, Eijun guardò il proprio ricevitore sorridere nel modo più sincero in cui l’avesse mai visto.
 
Sarò il tuo ricevitore. Io e nessun altro.

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