Come qualcuno di inaspettato può aiutarti nella vita.

di fall_in_the_soul
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dissapori frequenti. ***
Capitolo 2: *** Portatore di scompiglio. ***
Capitolo 3: *** Il mondo crolla addosso. ***



Capitolo 1
*** Dissapori frequenti. ***


Mi girai e mi rigirai nel letto, nel tentativo di prendere sonno, ma non ci riuscivo. Presi il libro di incantesimi per riuscire a finire il saggio sugli incantesimi d’appello. Mi misi china sui libri per un paio d’ore, quando levai lo sguardo all’orologio che era appeso sopra il camino della sala comune di Grifondoro, vidi che erano le 6 passate.  Infilati con foga i libri nella borsa scesi verso la Sala Grande.  Appena mi sedetti vidi che la sala  non era per nulla affollata, c’era solamente qualche studente di Tassorosso che curava delle piante molto particolari per poi mostrarle, probabilmente, alla professoressa Sprout. Non mangiai molto a colazione, solo qualche biscotto e un succo d’arancia, ero ancora un po’ stordita dopo la notte insonne. Mi diressi verso il parco: le lezioni non iniziavano prima di un paio d’ore. Posai la borsa sulla riva del lago,  e immersi le mie gambe fino alle ginocchia sull’acqua ghiacciata e pungente. Brividi. Non provavo quella sensazione da diversi mesi. Il mio sguardò si concentrò verso Severus. Era un ragazzo di Serpeverde, magrolino dalla carnagione olivastra. Era un ragazzo così carino. Attraente. Intelligente. Per nulla montato. Quella sua espressione da impacciato, mi faceva impazzire. Si mise a sedere all’ombra di un albero.  Ecco che la mia gioia stava per essere stroncata.  Quel ragazzo, Potter si stava dirigendo verso di me con il suo solito seguito: Black, Minus e Lupin.  Il suo arrivo non portava mai niente di buono.
“Ei Mocciosus!”
Presi le mie scarpe, le infilai e mi diressi verso Potter.  Quanto lo odiavo.
“Che fa, ancora a aspettare di morire su quei libri?”
“Lascialo stare James! Non merita di essere trattato così!” incalzai io.
“Ti ci metti pure tu Evans?” Si scompigliò i capelli.
“Vedi che non attacchi briga con me con i tuoi stupidi capelli”.
“ Mpfh… Certo, tu preferiresti Mocciosus.  Vero Mocciosus?”
“Gli insegniamo noi come conquistare le ragazze!” sfilò la bacchetta dal mantello.
“Ottima idea Felpato.”
“Lasciatelo stare!” urlai con tutta me stessa.
“Zitta Mezzosangue” quel ragazzino dagli occhi acquosi mi stava fissando.
Arrossì in meno di un secondo.
“Levicorpus!”
“Perfetto Sirius!” un gruppo di ragazzi del terzo anno stavano arrivando. “Chi vuole vedere mocciosus a testa in giù?”
Il professor Lumacorno si stava dirigendo verso il lago quando…
“Potter, Balck! Meno 50 punti a testa per Grifondoro e in più un pomeriggio di punizione nel mio ufficio!”
“Ma signore! Ha iniziato lui!”
Il professor Lumacorno guardò torvo Severus.
Lui gli fece un segno di dissenso.
“No professore hanno iniziato quei due!” urlò una ragazzina del terzo anno.
“Bene, voi due! Domani pomeriggio alle 7, subito dopo la mia lezione!” esclamò il professor Lumacorno.
Io raccolsi le mie cose e mi diressi verso lezione di trasfigurazione. Ero molto dispiaciuta per Severus. Era così ingiusto quel Potter nei suoi confronti…

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Capitolo 2
*** Portatore di scompiglio. ***


Ero davanti l’aula della professoressa McGrannit, mancavano ancora 5 minuti all’inizio della lezione con i Serpeverde. Mi accomodai nell’ultimo banco della fila centrale. Aprii il libro e mi soffermai sul capitolo: Trasfigurare. La professoressa McGrannit era la mia preferita. Anche se sembrava molto fredda e severa, io la trovavo umile e simpatica. Dopo qualche minuto, la professoressa uscì da una porta dietro la cattedra, e la classe era quasi al completo. Trasfigurazione non era la mia materia preferita. Mentre la professoressa spiegava, mi accorsi di un dettaglio: Severus non era in classe e nemmeno Potter. James solitamente non si separava mai dai suoi tre compari, ma quei tre erano presenti. I miei presentimenti si facevano sempre più terribili. E se a Severus fosse causato un male irrecuperabilmente? Se veniva espulso per aver reagito? Non potevo distrarmi, quest’anno avrei avuto i G.U.F.O. e non studiando un argomento rischiavo di essere bocciata. Mi concentrai sulla professoressa, ma appena suonò la campanella corsi subito fuori dal corridoio in cerca di qualche traccia dei due assenti. Percorsi gran parte del castello, quando lo vidi. Severus era nell’ufficio del professor Lumacorno, e stava consegnando alcuni appunti per l’ora successiva di pozioni. Appena fu uscito, lo salutai con un cenno. Girato l’angolo del corridoio, senti delle risate. Feci dietro-front e scesi le scale, non molto lontano vidi James che aveva lanciato una fattura impediente a Severus. Ero preoccupata, quei due non facevano altro che litigare. Severus estrasse la bacchetta e la punto verso James, quando pronunciò: “Sectumsempra!” Io rabbrividii. Era un incantesimo che non avevo mai sentito. Nessun professore l’aveva mai accennato. Sentivo puzza di bruciato ed ero certa che, purtroppo, Severus sarebbe finito nei guai. James cadde a terra e prese a sanguinare, quando il professor Silente passò di lì e trascinò subito James in infermeria, chiedendo a Severus di aspettarlo gentilmente nella sala professori. Silente si stava dirigendo verso di me, presi la borsa e scesi subito a lezione di pozioni. Stavolta non mi potevo concentrare. Ero troppo in pena per Severus. Poteva rischiare di venire espulso. Oppure i genitori di James avrebbero costretto la scuola a buttarlo fuori. Avevo troppa paura. Passai tutta la giornata a pensare quale sarebbe stato il suo futuro… Entrando nella sala comune sentii James, che sembrava nuovo, parlare con Sirius… “Hai sentito?” sussurrava James all’orecchio di Sirius. “Moccious a quanto pare verrà epulso!” “Oh, è meraviglioso! Solo che…” “Cosa, Felpato? “Chi prenderemo di mira adesso? Se Mocciosus se ne va?” “Non ci avevo ancora pensato, ma tranquillo lo troveremo” Corsi subito nel dormitorio e chiusi così forte la porta che forse il rumore rimbombò in tutto il castello. Lanciai la borsa ai piedi del comodino, e mi ficcai sotto le coperte, ero troppo stanca e troppo arrabbiata. Non poteva essere! Piansi tutte le lacrime che avevo dentro, non potevo sopportare il fatto che quel Potter, avesse messo nei guai Severus… Prima che fosse stato espulso dovevo confidarmi con lui… Mi addormentai.

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Capitolo 3
*** Il mondo crolla addosso. ***


Era buio. I miei sensi erano storditi. Sentivo una voce, aprii gli occhi e lo vidi, Severus era rinchiuso in una stanza e Potter lo schiantava, non è possibile. Mi piaceva troppo Severus, non potevo lasciarlo andare… “Lily!Lily! Sveglia!” Marina aveva appena spalancato le tende del baldacchino. “Stavi sudando e poi ti ho sentita urlare, siamo sole per le vacanze se ne sono andate tutte a casa propria.” Le accennai un sorriso. Mi infilai la divisi e corsi subito a verso la biblioteca se c’era un posto da dove iniziare a cercarlo, era quello. Avevo bisogno di notizie su Severus, era passata una settimana dall’accaduto e ancora il destino di Severus vacillava. Non potevano espellerlo. Fino a quando lo trovai, seduto su un tavolo in fondo, con una lettera tra le mani, e le lacrime che gli solcavano il volto. Il mio cuore pulsava come se volesse rompere le costole, il cervello pulsava come se fosse stanco di lavorare. Borbottai un “Ciao”, e corsi subito a sedermi vicino a lui. “S-s-sev” “E-ei Lily.” Mi rispose tra i singhiozzi. “Quindi?” “Quindi.. Devo allontanarmi dalla scuola, o come dice qui la lettera, fino a nuove istruzioni” disse con voce soffocata. “M-ma non possono!” “Purtroppo possono Lily”. Altra due lacrime gli solcarono il volto. “C-ci parlo io con il professor Silente!” iniziai a singhiozzare. “No, Lily. Ho già provveduto io, ha le mani legate” “M-ma..” “shh Lily, andrà tutto bene!” “No! Non andrà tutto bene! Senza di te.” Incominciai a piangere. Comparve sulla soglia il professor Silente. “E’ ora…” “Alla prossima allora Lily…” “Sei stato un amico fantastico, anzi più di un amico. Ti ringrazio.” “Non preoccuparti, sei una strega meravigliosa non meriti persone come me…” “Severus.. no” Le mie lacrime soffocavano le parole. Le mie emozioni cadevano in singhiozzi disconnessi e forti. Presi le mie cose e corsi subito in sala comune. Avevo bisogno di sparire. E intanto tra la nebbia, l’Espresso correva verso Londra. E adesso? Come avrei fatto? Sarei riuscita a superare l’anno? Volevo avere Severus al mio fianco per sempre, eppure molte volte, le cose non svolgono come vogliamo…

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