i can't change

di Warrior_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 3: *** Capitan mutande. ***
Capitolo 4: *** Ti aiuterò ***
Capitolo 5: *** Fidati di me ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Megan Carter  era una ragazza bella, con occhi di un marrone intenso nel quale puoi vedere l’infinito, i suoi lineamenti erano morbidi, le curve del corpo perfette e dei capelli lunghi fino a metà schiena tinti di rosso…ma lei si vedeva brutta,tanto che molte volte preferiva non guardarsi nemmeno allo specchio.
Aveva ormai imparato ad essere sola, a sapersela cavare contando solo su se stessa,anche se molte volte riteneva  che continuare a vivere in quel modo non avesse senso. 
Ne aveva passate tante ed era arrivata al punto di non volersi più affezionare a nessuno respingendo chiunque volesse imparare a conoscerla, non sapeva però che non sempre si riesce a respingere la gente, soprattutto quando il tuo cuore inizia a battere solo per una persona.
La vita di Megan era destinata a cambiare grazie a due occhi di un marrone surreale appartenenti ad un ragazzo dalla pelle olivastra e perfetta e con un sorriso che potresti fissare per ore.

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Capitolo 2
*** Un nuovo inizio ***


-Ei guarda avanti quando camini e che diamine!- sbottai ad un ragazzo che mi aveva urtata nel corridoio di scuola correndo,evidentemente cercava di non arrivare troppo tardi a lezione anche se la campanella era già suonata da cinque minuti buoni.
-Oh mi dispiace un sacco, devo proprio andare ora…magari ci rivediamo dopo- disse con un sorrisetto di quelli da fesso che usano tutti i maschi quando cercano invano di rimorchiare qualcuno.
-oh io non ci conterei tanto,anzi fossi in te mi starei il più lontano possibile- risposi secca.
Senza dire altro lo vidi allontanarsi con aria confusa e sconfitta, oh quanto odiavo quando qualcuno ci provava con me…tanto è sempre la stessa storia,all’inizio sono tutti romantici,dolci,premurosi,poi ottenuto quello che vogliono ti lasciano senza alcuna pietà.
Beh io avevo imparato a farmi valere e non permettevo a nessuno di mettermi i piedi in testa.
Ricominciai a camminare avviandomi verso la segreteria per farmi dare il foglietto dell’entrata in seconda, in effetti non ero un’alunna modello,entravo quasi sempre tardi,i miei voti andavano tra il 5 e il 6 e in classe non prestavo mai molta attenzione.
Ma d’altronde non mi importava,stavo in uno schifo di paesino chiamato Sunderland,odiavo la mia scuola e le persone che la frequentavano ed in più mia madre e mio padre erano totalmente assenti, quindi cosa avevo da perdere?
Entrai in segreteria,ormai si può dire che era diventata quella la mia classe, ogni volta ci stavano quei cinque/sei studenti che avevano un ritardo cronico come me e seduta davanti un computer stava sempre Ellen,una signora sulla quaranta cinquina, con la solita espressione annoiata dipinta in volto che cambiava radicalmente quando mi vedeva entrare.
-Buongiorno Ellen!- dissi il più amichevolmente possibile, alla fine quella donna era l’unica a cui importava come stavo.
-buongiorno tesoro, come andiamo oggi?-
-beh diciamo che si va avanti come sempre, te invece?-
-io? Solita monotona vita, ecco tieni il permesso e domani cerca di arrivare in orario!-disse porgendomi il foglio.
-oh grazie mille,ma tanto entrambe sappiamo che non succederà, ciao a domani!- risposi avviandomi verso la classe.
Percorsi il corridoio moooolto lentamente,l’idea di entrare in quel buco di classe e sorbirmi le prediche di quella cornacchia di matematica mi faceva venire il vomito.
Mi fermai a guardare fuori da una delle finestre del corridoio e pensai come tutti i giorni ormai“chissà come deve essere vivere in un altro posto, un posto dove nessuno mi possa giudicare e dove ci sia gente decente invece di questi noiosi compagni,un giorno me ne andrò, spero solo che quel giorno arrivi presto…”
Fui risvegliata dal suono della campanella che segnava l’inizio della seconda ora, mi affrettai a raggiungere la mia aula ed una volta aperta la porta come previsto mi trovai davanti quella scorbutica che non tardò a richiamarmi.
-signorina Carter possibile che ogni giorno lei debba arrivare in ritardo?!-
-ed è possibile che lei ogni giorno debba ripetermi le stesse cose?-
-meglio che si vada ad accomodare al suo posto e inizia a seguire la lezione!-
Senza ribattere mi avviai al mio posto,ultimo banco vicino la finestra e nessun compagno rompi palle, mi ero guadagnata quel posto vincendo una partita a braccio di ferro e apparteneva a me ormai dal primo anno.
Tirai fuori dalla borsa un quaderno e una penna tanto per far finta di seguire e come ogni volta mi infilai le cuffiette nascondendole con i capelli, quella cornacchia non se ne era mai accorta,alla fine era un rimbambita di prima categoria.
-Signorina Carter stò parlando con lei, allora mi sta ascoltando o no?!- ecco avevo parlato troppo presto.
-oh si professoressa Smith,la stò ascoltando-
-bene allora risponda alla mia domanda!-
-la sua domanda?-
-signorina Carter come proposito per l’anno nuovo lei ha di ripetere il quarto anno?-
-Accidenti no, non potrei mai reggerla per altri tre anni,due mi bastano e avanzano-
-Davvero molto spiritosa, bene allora si concentri!-
-Agli ordini!-dissi sarcasticamente sotto lo sguardo dei compagni
Non avrei ripetuto l’anno e in ogni caso eravamo solo a gennaio,era un po’ presto per darmi della bocciata, comunque cercai di prestare attenzione per il resto della giornata.
Finalmente la campanella della fine delle lezioni suonò ed io mi precipitai ad uscire da quel posto,mentre andavo alla fermata dell’auto mi accesi una sigaretta,so che è un vizio orribile ma è anche molto difficile farne a meno quando si è nervosi 24 ore su 24.
Presi l’auto che come sempre mi lasciò non poco distante da casa,quando arrivai davanti alla porta infilai le chiavi e restai sorpresa nel vedere che fosse aperta segno che uno dei due genitori stava in casa.
-SONO A CASAAAA- urlai sbattendo la porta in modo che chiunque fosse mi sentisse
-e io sono qui non c’è bisogno che urli!- dissi mia madre sbucando dalla cucina
-sei a casa,questo è un miracolo! E sentiamo a cosa devo  la tua presenza?-
-smettila subito Megan, dobbiamo parlare ORA- mmmm mi aveva chiamata “Megan” in genere mi chiamava Meg, c’era qualcosa che non andava
-dimmi tutto- dissi levandomi il giacchetto e posando la borsa con fare disinvolto
-cosa sono queste?!- disse mostrandomi un pacchetto di Marlboro –le ho trovate in camera tua ed in più mi è arrivata una chiamata dalla tua professoressa di matematica,la quale mi ha detto che fai sempre ritardo e in classe sei disattenta! Perche io non sapevo tutte queste cose è?!-
-magari se qualche volta tu e papà stesse a casa potrei parlarvi tu che dici?! Ma voi siete sempre fuori e per me siete come due cavolo di estranei!- dissi alzando il tono della voce
-sai perche stiamo sempre fuori? Perché dobbiamo mantenere te ed io mi sono stufata,facciamo così tanto e tu ci ripaghi in questo modo?!- anche lei alzò il tono di voce
-cosa fate? Voi non fate proprio un cazzo e io mi sono rotta di essere sempre sola!-
-non ti permettere ragazzina tu…tu che  sei un errore,non dovresti nemmeno esistere!-
Rimasi spiazzata sentendo quele parole,sapevo che non le interessava di me,ma non fino a quel punto
-che vuoi dire?-
-niente lascia perdere…-
-NO ora mi dici che cavolo vuol dire, perché sono un errore?- mi bloccai un secondo riflettendo –oh ho capito, ma certo ci sarei dovuta arrivare molto tempo fa….ogni volta che mi raccontavi del tuo parto all’età di soli diciotto anni lo facevi per frustrazione è?! In tutto questo sono un fottuto sbaglio,bene ora non ti preoccuperai più di me- dissi correndo in camera mia e iniziando a buttare tutti i miei vestiti in delle borse.
-che vuoi fare?-mi chiese mia madre sulla soglia della porta
-me ne vado finalmente!-
-e dove vorresti andare,smettila di fare la bambina!-
-no, smettila tu…ora voglio andare via,a Londra dove ci sono quei tuoi “amici di famiglia”-
-ma che dici non li vediamo da 3 anni ormai!-
-allora sarà una rimpatriata, “zia” Trisha mi aveva dato il suo numero e finalmente servirà a qualcosa!- presi i borsoni preparati in fretta e furia e mi avviai alla porta, misi il giacchetto e lasciai lì le chiavi sapendo che non mi sarebbero più servite –addio cara mammina adorata!-
-Meg, Meg aspetta parliamone,io non volevo dire certe cose…-
-smettila! Le hai sempre pensate e ora ci vediamo, saluta quella sottospecie di padre che ho, ammesso che ce l’ho dato che anche lui non si vede mai!- non rimasi nemmeno ad ascoltare la sua risposta che con i mezzi mi avviai alla stazione dei pullman dove feci il biglietto per Londra.
Una volta partita chiamai questa specie di zia, che alla fine chiamavo tale solo perché era una stretta amica di famiglia, probabilmente non si ricordava nemmeno di me bah chissà,sapevo solo che lei per qualunque cosa mi avrebbe aiutata o lo speravo.
-Pronto?-
-Si pronto ciao zia Trisha, sono Megan….Megan Carter-
-Oh Meg, tesoro quanto tempo è passato!-
-su per giù tre anni ahahaha so che è molto tempo e non mi sono mai fatta sentire ma mi serverebbe un favore-
-dimmi tutto tesoro-
-è successo un macello con i miei, non potresti ospitarmi momentaneamente,solo fino a quando non trovo una nuova casa-
-le porte per te sono sempre aperte, dimmi dove devo venirti a prendere-
-grazie mille, ora sono su un pullman tra un’ora dovrei arrivare, facciamo alla stazione vicino casa tua?-
-certo piccola a dopo-
-ciao e grazie ancora-
Beh era andata bene, tirai un sospiro di sollievo e mi addormentai con le cuffie nelle orecchie.



*Spazio autrice*

Ok è la mia prima Fan Fiction sò che non è molto bella,ma vi prego recensite e ditemi cosa vi piace e cosa non vi piace in modo che possa migliorare in futuro! Grazie mille!


 

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Capitolo 3
*** Capitan mutande. ***


Ero ferma sul bordo del marciapiede, mi guardai intorno e non vidi nessuno, decisi di attraversare quando improvvisamente qualcuno afferrò la mia mano mi girai di scatto e la vidi, bella come sempre,i suoi capelli neri lunghi fino a metà schiena con dei boccoli sulle punte, gli occhi color blu oceano e quel sorriso che metteva sicurezza in qualsiasi circostanza.
-non andar Meg, resta con me ancora-
-sai che non posso Clary, ci vediamo domani dai- risposi lasciandole la mano e attraversando senza guardare
-Meg attenta!-
Sentì qualcuno scaraventarsi su di me, il rumore insistente di un clacson e poi il buio.
 
Mi svegliai con il fiatone ripensando al sogno che avevo appena fatto, ogni volta mi succedeva ogni volta era sempre lo stesso sogno o meglio incubo.
Levai le cuffie e guardai fuori dal finestrino notando che il pullman si era fermato proprio in quel momento, scesi e dopo aver preso tutte le borse mi avviai alla stazione dove avevo appuntamento con Trisha.
Mi ci vollero dieci minuti buoni per arrivare,ma fortunatamente lei era già lì ad aspettarmi, era davvero una donna bellissima e non sembrava invecchiata per niente dall’ultima volta.
-Meg! Accidenti quanto ti sei fatta grande, guarda come sei bella-
-grazie, anche tu sei in perfetta forma-
-ahahahah sei anche bugiarda però, allora vogliamo andare?-
-sisi certo, senti volevo ringraziarti per la tua ospitalità ti prometto che appena troverò una casa a poco prezzo leverò le tende, inoltre volevo scusarmi se non mi sono fatta sentire per 3 anni e solo ora che ho bisogno ti ho cercata…-
-ma smettila! Sei giovane è ovvio che non pensi tutti i giorni a chiamare un’anzianotta come me! E tesoro tu puoi restare quanto vuoi,anche se mi devi delle spiegazioni-
-si hai ragione-
-su saliamo in macchina che mi racconti che succede!-
Misi le borse sui sedili posteriori e mi accomodai vicino a Trisha, con voglia di parlare della litigata con mia madre pari a 0.
-allora  che è successo con i tuoi genitori?- chiese mettendo in moto la macchina
-è davvero necessario parlarne ora, no sai perché sono le 7.30 di sera e dopo un viaggio così lungo sono davvero molto stanca- mi girai verso di lei e vidi che mi guardò storto –okok, mamma ha trovato un pacchetto di sigarette nel mio giacchetto e la professoressa di matematica l’ha chiamata lamentandosi del mio comportamento, abbiamo iniziato a discutere e morale della favola lei mi ha detto che sono un errore e che non sarei mai dovuta esistere..- quando dissi quelle parole mi rattristai e i miei occhi iniziarono a pizzicare anche se feci di tutto per non piangere.
-Meg,mi dispiace. Vedrai che ha detto quelle cose perché era arrabbiata, ma non lo pensa veramente e poi..-
-no non difenderla per favore, ne ho abbastanza e niente mi farà cambiare idea!- risposi ferma
-d’accordo dai scendi che siamo arrivate.-
Feci come mi aveva detto prendendo le borse e seguendola verso casa, una volta entrate rimasi spiazzata sinceramente me la ricordavo molto più piccola.
-em è una mia impressione o questa casa è più grande?-
-ahahaha si è più grande, due anni fa ho deciso di prendere alcuni dei soldi che avevo messo da parte per rifarla-
-mi piace, ci sta anche la piscina- dissi entusiasta
-ah si quella l’ha voluta Zayn a tutti i costi e alla fine le uniche a farci il bagno sono Waliyha e Safaa, a proposito dove stanno quelle due…-
-Senti se non vuoi finire nei guai ridammelo ora!-
Mi girai e vidi quelle che dovevano essere le due sorelle, erano davvero cresciute, Waliyha era cambiata tanto in positivo ovviamente e Safaa,beh era cambiata anche lei, ma aveva sempre quel viso dolce che amavo quando ero più piccola.
-no che non te lo do ah ah- disse Safaa alla sorella facendole una linguaccia e sventolandole un telefonino davanti
-tu.sei.una.bimba.morta!-
-aaahhhh mammaaaa Waliyha vuole uccidermi!-
-basta voi due, che diavolo succede?-
-te lo dico io Safaa mi ha preso il cellulare e io devo rispondere ad una persona!- disse Waliyha visibilmente irritata
-Safaa dammi qua su- la piccola fece come le aveva detto la madre e poi si soffermò su di me seguita dalla sorella
-mamma lo sai che c’è un’estranea in casa vero?- chiese Waliyha bisbigliando ed io non riuscì a fare a meno di sorridere
-non è un’estranea, è Megan ricordi la tua adorata Meg-
Non fece in tempo a finire di parlare che mi ritrovai due braccia al collo e un timpano fracassato a causa di un urlo stridulo della ragazza.
-non ci credo Meg, è passato un sacco di tempo! Mi sei mancata,come stai? perchè sei qui? O mamma guarda quanto sei bella!-
-ok schizzo frenica se non la smetti se ne andrà prima di togliersi la giacca- disse Safaa imbruttendo la sorella.
-ahahahaha ciao Wali mi sei mancata tanto anche tu, anzi mi siete mancate tutte e due- risposi guardando anche la piccola –sto bene e sono qui perché momentaneamente non ho un posto dove stare e comunque siete diventate splendide-
-vuol dire che rimarrai qui per un po’?- questa volta fu Safaa ad urlare e ad abbracciarmi, seguita poi dalla sorella, sinceramente non ce la facevo più.
-ok ragazze fatela respirare e accompagnatela nella camera degli ospiti mentre io inizio a preparare la cena.-
Le sorelle fecero come detto da Trisha e mi ritrovai al piano superiore della casa,in una camera bellissima e con un letto matrimoniale.
-grazie mille ragazze, è davvero stupenda-
-di niente ci vediamo giù ti lasciamo sistemare- disse Wali chiudendosi la porta alle spalle.
Finalmente sola, volevo tanto bene a quelle ragazze, ma mi stavano levando il respiro.
Andai verso il letto e notai uno specchio enorme vicino l’armadio,mi guardai soffermandomi su ogni parte del corpo e del viso,ma come ogni volta non resistetti a quella visione per me orribile e mi scaraventai sul letto ripensando a quel sogno….a lei, lei che per me era tutto rimasi in quella posizione per una buona mezz’ora finchè non sentì la voce di Trisha chiamare per la cena..
Uscì dalla camera e sentì molte risate provenire dal piano inferiore, erano decisamente troppe per appartenere solo a tre persone e poi si sentiva che non erano voci femminili, scesi fino all’ultimo gradino ritrovandomi in salone, ma le risate provenivano dalla cucina, stavo per entrare quando mi scontrai  con Trisha che a quanto pare era di corsa.
-Meg io sto andando a lavoro che ho il turno di notte, ah ci sono Zayn e dei sui amici in cucina e Waliyah e Safaa alle 10.00 devono andare a dormire-
-che cosa?- dissi abbastanza confusa da tutte quelle parole dette in fretta e furia
-ah domani vado a scuola per farti l’iscrizione e magari ti fanno iniziare Lunedì dato che c’è il week-end di mezzo, ora vado ciao tesoro e buona fortuna- detto questo mi lasciò un bacio sulla guancia ed uscì.
Bene quindi in casa ci stavano chissà quante persone, tutti maschi e tutti sconosciuti, oh povera me, controvoglia mi avviai verso la cucina dove subito mi sentì troppi occhi puntati addosso.
-Meg vieni ti ho lasciato il posto vicino a me!- disse Wali facendomi cenno di sedere
-oh grazie,ma non mi sento bene forse meglio che torni in camera-
-nono vieni e stop-
Feci come mi era stato detto e con un sorriso forzato mi sedetti, alzai lo sguardo e incontrai  cinque sguardi diversi, uno più bello dell’altro.
-aspettate un attimo e tu chi saresti?- disse con tono scorbutico un moro con un ciuffo alto non si sa quanto, una carnagione olivastra e due occhi di un marrone cioccolato nel quale ti ci potresti perdere, notai che assomigliava molto alle due sorelle quindi doveva essere Zayn, era cambiato tantissimo ed era diventato scorbutico(?) bah.
-come non ti ricordi di me “capitan mutanda”- dissi rispondendo a tono, ah così la prossima volta imparava.
Il ragazzo in questione rimase un attimo spiazzato e scoppiò una risata generale, mentre lui rimase impassibile.
-ahahahahahah mi ricordo quando andava in giro con le mutande in testa gridando “sono capitan mutandaaa”, bei tempi quando era ancora simpatico, peccato che fossi troppo piccola per capire Safaa- disse Waliyah piegata in due dalle risate
-simpatica, quindi tu saresti Megan strano mi ti ricordavo castana, nana e con l’apparecchio- disse Zayn con un ghigno dipinto sul viso
-le cose cambiano caro- risposi fredda
Tutti si zittirono e la situazione diventò imbarazzante.
-allora Megan giusto? Io sono Niall- disse un biondino con degli occhi di un azzurro perfetto e un sorriso a trentadue denti
-è un piacere- dissi ricambiando con un sorriso convincente, in effetti non ero abituata a sorridere ed a stare in casa con così tante persone.
-io sono Liam- continuò un ragazzo con un viso dolce, i capelli avevano un ciuffo non troppo alto e gli occhi erano di un marrone poco più scuro di quelli di Malik
-io Louis- quest’ultimo aveva gli occhi di un celeste spettacolare e anche lui un sorriso perfetto
-ed ultimo, ma più bello, io sono Harry-  lui aveva dei capelli ricci che gli ricadevano sulla fronte, due occhi verdi e quando sorrideva sulle sue guance comparivano due piccole fossette.
Rimasi a guardarli, insomma come faceva tanta bellezza a stare in una cucina tanto piccola, era una cosa surreale, i miei pensiero vennero interroti da una gomitata di Wali
-Ah! Em volevo dire è un piacere conoscere tutti voi, ma ora dovremmo mangiare altrimenti si fredda tutto!
-si mangiamo che è meglio- disse Zayn imbruttendomi.
Finita la cena inziai a pulire i piatti aiutata da Liam, Safaa e Waliyha, mentre gli altri erano andati a sdraiarsi sul divano comodi comodi, fannulloni del cavolo!
Guardai l’orologio notando che si erano fatte le 10.15 e mi era stato raccomandato di mettere a letto le ragazze alle 10.00 cavolo, ma perché non ci pensava il fratello perennemente mestruato?!
-ok grazie per avermi aiutata Liam, ora noi andiamo a letto su!-
-non c’è di che, quando hai fatto scendi che guardiamo un film?-
-grazie,ma no ho sonno e sono molto stanca,sarà per la prossima volta- detto questo mi affrettai a salire con le ragazze al piano di sopra.
-allora in camera vostra, buonanotte e ci vediamo domani-
-ma dobbiamo proprio dormire? Insomma di sotto ci sono quattro perfezioni e tu mi dici di mettermi a letto?- disse Waliyha facendo finta di frignare.
-Wali fattelo dire, te sei matta- detto questo Safaa mi lasciò un bacio sulla guancia scomparve in camera sua.
-sono d’accordo con lei ora, sei piccola e loro sono grandi, troppo per la tua età! Ci vediamo domani notte-
-che noiose buonanotte!-
Andai in camera mia e mi infilai dei pantaloncini corti e una maglia gigante, amavo dormire in quel modo.
Mi misi sotto le coperte pensando che avrei messo i vestiti nell’armadio il giorno dopo, guardai il telefono che cominciò a squillare con scritto “mamma” attaccai immediatamente e delle lacrime iniziarono a rigarmi il volto, come ogni sera che mi mettevo a letto.
Perché doveva essere tutto così tremendamente difficile? Perché ero così sola e perché lei mi ha lasciata sola in questo mondo troppo grande per me, forse è meglio finirla, alla fine che senso ha tutto questo?
Ero una ragazza nata per errore, rimasta sola, ferita troppe volte, ma nonostante ciò non riuscivo a porre fine a tutto, perché in una parte minuscola del mio cuore c’era una piccola, minuscola speranza.
Alla fine stanca di tutti quei pensieri e di quella giornata interminabile mi addormentai e come ogni notte l’incubo non mi lasciò riposare in pace.


Lei è la bellissima Megan Carter  spero vi piaccia!

E loro beh penso sappiate chi sono,ma ve lo dico lo stesso u.u Liam, Louis, Harry, Zayn e Niall!

*Spazio autrice*

So che ho messo il capitolo ieri, ma volevo aggiornarlo anche oggi perchè vorrei provare a vedere se questa storia piace.
Ve lo chiedo per favore potete recensire e farmi capire se cancellarla o continuarla magari migliorando... Vi prego non mi ignorate *occhidolci*

GRAZIE MILLE A CHI MI ASCOLTA -michela la vostra Warrior_

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Capitolo 4
*** Ti aiuterò ***


Mi sveglia di colpo con il fiatone,ancora una volta quello stesso incubo non mi lasciava dormire.
Accesi il cellulare e notai che erano ancora le 2.00 di notte, così decisi di scendere per prendere un bicchiere d’acqua.
Una volta in salone vidi che quei cinque stavano dormendo  uno sopra all’altro davanti a un film, devo ammettere che erano davvero buffi e dolci(?),così senza fare alcun rumore spensi la tv e andai in cucina prendendo il bicchiere d’acqua.
Continuavo a pensare a Clary,la ragazza del sogno, sapevo che lei per me era molto importante e che mi aveva lasciata sola, ma non ricordavo chi fosse esattamente….alcune volte pensavo di essere diventata matta e che quell’incubo fosse solo frutto della mia immaginazione,ma qualcosa mi diceva che non era così e che quella ragazza, una volta, aveva avuto un ruolo fondamentale nella mia vita.
-Ei nemmeno tu riesci a dormire?-
Mi girai di scatto e vidi il ragazzo dagli occhi verdi,  mi sembra si chiamasse Harry(?)
-già, troppi pensieri probabilmente- risposi con un mezzo sorriso -vuoi un po’ d’acqua?-
-oh si grazie, pensieri di che tipo?-
-perché ti interessa?- dissi fredda e dandogli il bicchiere d’acqua, vidi che abbassò lo sguardo, ecco lo avevo rifatto…non riuscivo mai ad essere gentile con qualcuno che si preoccupava anche minimamente di me, così decisi di rimediare almeno un po’.
-scusa,non volevo…allora è tanto che conosci Zayn?-
-è dal primo anno di superiori, ma da quello che ho capito tu lo conosci da molto più tempo- rispose mostrandomi un sorriso a trentadue denti
-oh si ci conosciamo fin da piccoli, le nostre mamme erano molto unite quando anche noi vivevamo qui-
-e come mai ve ne siete andati?-
-a dire la verità non ricordo molto bene, quando ci siamo trasferiti avevo all’incirca sei anni e non so perché ho come un vuoto di quel periodo…non ricordo nulla,ci provo sempre a ricordare, ma non ci riesco! È una cosa orrenda, perché so che è qualcosa di importante -  probabilmente sul mio volto si dipense un’aria di tristezza perché Harry mi prese prontamente la mano e mi guardò dritta negli occhi.
-ti aiuterò, se me lo permetterai-
Inizialmente quelle parole mi spaventarono, non mi fidavo mai di nessuno e poi quel ragazzo lo conoscevo da poche ore, ma qualcosa mi spingeva a fidarmi
-davvero sei disposto ad aiutarmi?-
-certo quando Harry Styles dice una cosa la mantiene sempre!-
Insieme scoppiammo a ridere e poi passammo tutta la notte a parlare, mi raccontò della sua famiglia, della sua vita a Holmes Chapel prima di trasferirsi, di quanto fossero amici quei ragazzi e mi disse anche che Zayn era più simpatico quando imparavi a conoscerlo ed io a mia volta gli raccontai dei miei genitori, della litigata con mia madre e di quanto odiassi la mia vita a Sunderland.
Non ero mai riuscita a parlare così facilmente di me stessa a qualcuno, quel ragazzo trasmetteva fiducia e potevi parlarci per ore perché lui stava lì attento ad ogni tua singola parola, forse avevo finalmente trovato un amico.
-SVEGLIAAAAA!-
Sobbalzai per lo spavento e vidi Harry cascare dalla sedia, fuori era giorno e noi stavamo ancora in cucina.
-che stavate facendo qui?- chiese il biondo che ci aveva svegliati con tanto amore -.-
-grazie del bel risveglio Niall!- disse Harry sarcastico e levandomi le parole di bocca
-Ci siamo addormentati mentre parlavamo- dissi velocemente vedendo Zayn che mi guardava con sguardo penetrante negli occhi per poi passare alle gambe e solo in quel momento mi ricordai di avere dei pantaloncini che nemmeno si vedevano per la maglia gigante
-buongiorno a tuttiiii!-
-mi spieghi come fai ad avere così tante energie appena sveglio Louis?-
-Harold tra poco arriva Liam con la colazione per tutti, come non potrei essere felice?-
-em ragazzi allora io vado a svegliare le piccole e a farmi una doccia- dissi uscendo più che imbarazzata  dalla cucina
-si, ma sbrigati o ti finiremo tutto quello che c’è da mangiareee!- riconobbi la voce squillante ed euforica di quel matto di Louis.
Andai a svegliare Wali e Safaa che inizialmente protestarono, ma poi scesero raggiungendo gli altri mentre io mi rintanai in camera mia a fare una doccia.
Per scendere mi infilai un paio di jeans stretti,una felpa nera dell’Obey e le mie amate vans e correndo per riuscire a mangiare qualcosa scesi al piano di sotto.
-Meg vieni sono riuscito a salvarti una ciambella al cioccolato e un cappucino- disse il riccio sorridendomi
-menomale pensavo di non trovare più nulla- dissi sedendomi a fianco a lui e Liam –grazie Liam per aver preso la colazione-
-wow qualcuno che mi ringrazia ahahahaha figurati è stato un piacere-
-beh ragazzi penso che sia ora di andare ognuno a casa propria a lavarvi!- disse Zayn cacciandoli praticamente
-simpatico come sempre eh Malik!-
-zitto Lou, tanto ci vediamo dopo in centro-
Detto questo uscirono saluntandomi e Harry mi lasciò un bacio sulla guancia.
-quindi dopo andate al centro- chiese Wali incuriosita al fratello
-si, ma voi nane rimanete a casa-
-non sapevo di essere una nana- dissi acida
-infatti non era riferito a te, ma solo a loro due….ti faremo fare un giro della città, ah nane voi andate a lavarvi!-
-antipatico- rispose Safaa mostrando la linguaccia, dopo un secondo si ritrovò a testa in giù sulla spalla di Zayn e seguiti dalla sorella andarono al piano di sopra ridendo tutti e tre insieme, forse Harri aveva ragione e  Zayn non era poi così male.
Inizia a sistemare le cose della colazione e dopo poco lo vidi riscendere e aiutarmi a mettere in ordine
-quindi faremo un giro della città?-
-si almeno ti ambienti un po’ prima di cominciare la scuola- disse freddamente, ok era tornato scorbutico
-non sei costretto sai?! Non so che tipo di problema tu abbia nei miei confronti, ma in ogni caso puoi anche lasciarmi sola, me la so cavare!-
-ahahahahaha sai sarai anche cambiata di aspetto, ma sei rimasta la stessa bambina che faceva vedere a tutti quanto era indipendente e forte-
-si quindi se…-
-sh ti prego, non ti agitare. Preparati che tra poco usciamo-
-quello che si deve preparare qua sei tu dato che hai gli stessi vestiti di ieri e devo dire che non hanno un buon odore- soddisfatta uscì dalla cucina e andai a mettere un po’ di matita e rimmel aspettando che quel tipo si preparasse, sinceramente non lo capico…era dolce lo sapevo, ma era come se non volesse mostrare quel lato di sé.
-allora andiamo?- la sua voce mi distrasse dai miei pensieri e mi soffermai ad osservare i suoi movimenti, era perfetto in tutto quello che faceva…peccatto che quando apriva la bocca rovinava tutto.
-ah ho detto ai ragazzi di raggiungerci dopo, questo pomeriggio lo passerai con me- disse uscendo dalla porta di casa.
Perfetto, un pomeriggio intero con lui, non potevo desiderare di meglio.
-tieni,mettilo- disse dandomi un casco
-vuoi dire che andiamo in moto?-
-si, sempre che tu non abbia paura- rispose con quel ghigno strafottente
-stai scherzando vero?! Amo le moto!-
Seguì il moro e mi sedetti dietro di lui, era davvero una moto stupenda, mise in motoe  partì velocemente,tanto che purtroppo dovetti reggermi a lui e questa cosa lo fece divertire parecchio dato il suo sorriso sulle labbra.
Arrivammo dopo poco e alzando lo sguardo notai che eravamo poco distanti dal Big Ben, mi guardai attorno e pensai che Londra era una città stupenda ed ero molto fortunata a starci
-quando hai finito di guardarti intorno con sguardo da pesce lesso possiamo andare-
-ah ah ah simpatico,stavo solo osservando quanto sia bella questa città, mi riporta a quando ero bambina….e a quando tu eri realmente simpatico!-
-oh andiamo non sono così male, ora muoviti che fa freddo!-
-si, sei proprio il re della simpatia…-
Passammo tutto il pomeriggio in silenzio,però girammo gran parte della città e alla fine ero esausta, così appena vidi una panchina mi ci fiondai sopra.
-sei stanca?-
-un po’ si, abbiamo camminato tutto il pomeriggio…e la compagnia non era delle migliori-
-ho capito, vado a prendere un gelato, vuoi qualcosa?-
-un frappè al cioccolato grazie-
In effetti era Gennaio e faceva abbastanza freddo, ma il gelato non si rifiuta mai! Osservai Malik ordinare il gelato e il frappe e dopo poco si sedette vicino a me porgendomi il frappe.
-grazie,dopo ti ridò i soldi-
-si certo ahahahaahah consideralo un benvenuto-
-sai io non ti capisco, ci sono momenti in cui sei acido e non ti si può rivolgere la parole e momenti in cui sei dolce, sei bipolare per caso?-
-bipolare? Ma che cosa dici? Parli veramente tanto, proprio come da piccola-
-amavo vivere qui e giocare con te, non so cosa è cambiato o meglio non mi ricordo…-
-in che senso non ricordi?-
-Zayn tu sai perché ci siamo trasferiti vero? Lo sai sicuramente, ti prego dimmi che è successoio non lo riesco a ricordare!!-
Rimase un attimo spiazzato e confuso, ma si riprese subito
-io non so nulla, mi dispiace e comunque dovresti farti visitare, non è normale che non ricordi qualunque cosa sia successa-
-sono andata piùvolte dai dottori e mi hanno detto tutti che non ricordo perché evidentemente è successo qualcosa di brutto e la mia mente lo ha rimosso….-
-non so che dirti, ora è meglio andare- detto questo si avviò verso la moto, ma qualcosa lo aveva turbato era palese.
Una volta rientrati a casa trovammo i ragazzi ad aspettarci, per tutto il tempo non feci altro che osservare Zayn, aveva qualcosa lo sapevo, ma non capivo se era dovuto al mio racconto.
Dovevo capirci qualcosa in più su tutta questa storia.




*Spazio autrice*
Scusatemi davvero, non pubblico da tantissimo ma ho avuto molti problemi! spero che vi piaccia questo capitolo e vi prometto che aggiornerò spesso d'ora in poi! Scusate ancora, sono dispiaciutissima!
Fatemi sapere cosa ne pensate come sempre, grazie mille!

 

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Capitolo 5
*** Fidati di me ***


Il week-end era passato,lo avevo trascorso i compagnia dei ragazzi e con Zayn non avevo praticamente più parlato dopo essere tornati dalla nostra “gita turistica”, non riuscivo ancora a capirne il motivo,ma era rimasto turbato dalla mia domanda  sul nostro trasferimento e sul fatto che non ricordo nulla.
La sveglia segnava appena le 7.00 del mattino, ma dato che era Lunedì e Trisha non so come era riuscita a iscrivermi in così poco tempo  a scuola, fui costretta ad alzarmi per andare a fare una doccia e per mangiare qualcosa prima di quella lunga e terribile giornata che mi sarebbe aspettata.
Feci la doccia in poco tempo, asciugai i miei capelli rossi con il phon e li lascia mossi, misi l’eyeliner  come ogni giorno (http://weheartit.com/entry/122557975/search?context_type=search&context_user=BLACKVIPTIC&page=5&query=eyeliner+eyes) , un po’ di mascara e poi passai a scegliere i vestiti; optai per delle calze con sopra shorts di jeans a vita alta, una t-shirt grigia con una scritta nera (corta al punto giusto data l’altezza degli shorts), un felpone nero sopra che mi arrivava fino a metà coscia e poi indossai gli anfibi.
Guardai l’orologio erano le 7.30, wow non pensavo di aver fatto così velocemente, iniziai a buttare delle cose in borsa dato che non avevo ancora i libri di testo e in quel momento qualcuno bussò alla mia porta.
-Avanti!-
-Senti è meglio che ti sveglio o… ah ma sei pronta- disse Zayn entrando in camera
-si, ci ho messo poco a prepararmi fortunatamente-
-beh allora scendi che mangiamo qualcosa e andiamo a scuola-
-mi accompagni?- chiesi sorpresa,alla fine questa era la nostra conversazione più lunga negli ultimi due giorni
-certo, però muoviti e scendi- disse distaccato e uscendo dalla camera
“Beh dai non è andata male” pensai mentre scendevo le scale, andai in cucina e in silenzio mangiai un muffin che era già pronto al mio posto, per quei pochi minuti nessuno dei due parlò e io mi sentivo abbastanza imbarazzata, dopo un po’ lo vidi dirigersi verso la porta d’ingresso e uscire… bene poteva almeno dirmi che voleva andare, che ragazzo scorbutico!
-senti so che sei in silenzio stampa e non rilasci autografi, ma puoi darmi il casco?- dissi raggiungendolo alla moto, per qualche secondo mi guardò storto e sul suo volto comparve un sorriso divertito poi prese il casco e anticipò le mie mosse mettendomelo in testa con cura
-wow, a cosa devo questa premura?-
-beh sai non voglio che ti rovini il tuo bel faccino in caso facessimo un incidente, ora sali o arriviamo tardi- feci  come mi aveva detto e dopo che anche lui si infilò il casco partimmo e nel giro di dieci minuti raggiungemmo scuola, devo ammettere che da fuori era un edificio molto bello.
Scesi dalla moto e passai il casco a Zayn, insieme ci dirigemmo verso l’entrata e in pochi secondi mi sentì osservata da praticamente tutto il cortile, poi vidi arrivare verso di noi Harry e Niall con uno splendido sorriso stampato in faccia.
-Buongiorno principessa, dormito bene?- mi chiese il riccio lasciandomi un bacio sulla guancia seguito da Niall
-si, grazie… scusate è la mia impressione o mezzo cortile ci sta fissando?-
-beh cara sei con i più fighi della scuola cosa ti aspetti? Hahahaha e poi sei arrivata in moto con Malik, cosa che sognano tutte le ragazze di questo istituto- mi spiegò il biondo
-ah capisco, quindi ho praticamente tutto il genere femminile presente a scuola contro! Beh grazie Zayn!-
-senti non è colpa mia se sono attraente- disse con fierezza
-tu attraente? Ma fammi il piacere, queste ragazze devono vederci male.-
Zayn stava per rispondere, ma Harry lo precedette evitando una litigata -em ok ragazzi, sta per suonare è meglio che entriamo e comunque Meg così sei troppo bella poi attiri troppi maschi pff-
Dopo quella affermazione Zayn sbuffò e roteò gli occhi al cielo, ma decisi di non farci caso
-ahahahah certo Styles, dai entriamo-
Una volta entrati mi separai dai miei amici per andare in segreteria a ritirare l’orario delle lezioni, bene in prima ora avevo matematica, odio con tutta me stessa questa materia! Mi avvia in cerca della classe e una volta trovata bussai.
-Buongiorno professoressa, scusi il ritardo, ma ci ho messo un po’ per trovare la classe-
-oh stia tranquila signorina… Carter giusto?-
-si esatto- risposi con un sorriso, alla fine era un’insegnante giovane e sembrava davvero simpatica.
-bene benvenuta e siediti vicino a Styles-
Quando pronunciò quel nome mi sentì sollevata e mi avviai al mio posto salutando Louis e Liam seduti al banco davanti che ancora non avevo visto quella mattina.
-Buongiorno splendore- mi disse Louis girandosi con Liam che mi rivolse un sorriso
-Giorno que…-
-Tomlinson avrai tempo di conoscere la nuova arrivata in un altro momento, ora segui la lezione.-
-si mi scusi prof. Anche se in realtà già la conosco- detto questo mi fece un’occhiata buffa facendomi ridere e si girò.
-allora principessa,come va?- adoravo quando Harry mi chiamava in quel modo, lo faceva con voce dolce e premurosa quasi come un fratello che si preoccupava per la sorellina
-come sempre, lo stesso incubo tutte le notti.. non mi lascia nemmeno un secondo, ma credo che Zayn sappia qualcosa-
-che te lo fa pensare?-
-l’altro giorno gli ho chiesto se sapeva perché ci siamo trasferiti e se era accaduto qualcosa in quel periodo e gli ho detto che non ricordavo, mi ha risposto freddamente e cambiando discorso, ma ho capito che sa qualcosa.-
-potrebbe essere, ma non è detto- alzai le spalle e mi misi ad ascoltare un minimo di lezione, anche se avevo tanti pensieri per la testa e concentrarmi per due ore di fila era difficile.
Quelle due ore interminabili passarono e dopo aver salutato Harry, Louis e Liam mi diressi nell’aula di storia, camminai tanto velocemente che mi scontrai con una ragazza davvero bellissima e che mi ricordava qualcuno…
-Clary….- rimasi spiazzata, aveva gli stessi capelli lunghi con dei boccoli sulle punte neri, gli occhi blu oceano e un sorriso perfetto, proprio come la ragazza che ogni notte sognavo.
-em veramente io sono Allison- in quel momento mi venne un flash, come un ricordo di Clary che si buttava su di me e rumore costante di clacson  e freni, era così strano fino a quel momento era tutto un sogno e ora invece assomigliava più a un ricordo pensando mi senti mancare il fiato e Allison sembrò accorgersene
-ei tutto bene?- chiese sorreggendomi
-si, scusa è che te mi ricordi  tanto una persona-
-niente, tranquilla l’importante è che stai bene-
-si grazie- riuscì a fingere alla perfezione e in quel momento un ragazzo mi venne addosso mi girai e riconobbi Malik, era rimasto fermo come una pietra, bene e ora che gli prendeva?!
-Clary.- mi si gelò il sangue, come faceva a conoscere la ragazza dei miei sogni e se fosse successo tutto realmente?
-ahahaha a quanto pare somiglio molto a questa ragazza eh, me la dovete far conoscere un giorno!Comunque sono Allison piacere e voi?-
Mi ripresi da tutti quei pensieri che mi stavano torturando e cercai di sembrare lucida –io sono Megan e lui è Zayn.-
-beh mi ha fatto piacere conoscervi, questo è il mio numero chiamami quando ti va, ora scappo che sono in ritardo- mi porse un foglietto con il numero e corse via.
-Malik cosa cazzo sta succedendo?!- ringhiai contro Zayn
-abbiamo lezione e siamo in ritardo- disse prendendomi per il polso e portandomi nell’aula di storia, appena entrati ci scusammo con l’insegnante e prendemmo posto.
Non ci capivo più niente, mi sembrava di essere diventata pazza, quei sogni erano ricordi o almeno ero arrivata a questa conclusione e Zayn sapeva qualcosa anche se non parlava.
-Zayn devi dirmi qualcosa!-
-non ho nulla da dirti-
-smettila di fare così! Io stò impazzendo, tutte le notti sogno la stessa bambina, lo stesso incidente e poi? Mi si presenta una ragazza uguale alla Clary del mio sogno, mi vengono in mente dei ricordi e arrivi tu pronunciando lo stesso nome! Che vuol dire tutto questo?-
-i-io davvero non so di cosa tu stia parlando…- nei suoi occhi notai tristezza
-tu lo sai, ma perché non vuoi dirmelo?-
-Voi due là in fondo, finitela subito o vi butto fuori!-
-ci scusi professoressa- mi limitai a dire e poi misi la testa sul banco e comincia a pensare, non ce la facevo mi stavano capitando troppe cose in un giorno.
La giornata scolastica passò molto lentamente e per tutto il tempo non rivolsi la parola a nessuno, trascorsi anche il pranzo senza mangiare in disparte in giardino, non sapevo più che pensare e la testa mi scoppiava fortunatamente la campanella che segnava la fine delle lezioni suonò e mi avviai verso l’uscita dove trovai i miei amici ad aspettarmi.
-Principessa, sei scomparsa tutto il giorno! Va tutto bene?-
-si Harry, ho bisogno di riposare- risposi fissando Zayn che ricambiò il mio sguardo
-andiamo, ti porto a casa- mi disse quest’ultimo
-ok, ciao ragazzi- ognuno di loro mi lasciò un bacio sulla guancia e Harry mi strinse a se sussurrandomi all’orecchio –io e te dobbiamo parlare- gli sorrisi e mi avviai alla moto
-ah Zayn oggi pomeriggio da te ok?- chiese il biondo
-certo ragazzi a dopo-
Il tragitto in moto fu silenzioso e una volta tornati a casa non trovammo nessuno, senza pensarci due volte andai in camera mia mettendomi dei leggins e una felpa molto grande che trovai per caso nell’armadio, mi misi sul letto e in quel momento il mio cellulare vibrò e sul display comparve “mamma” decisi di rispondere: dovevo avere delle risposte.
-Amore mio! Mi manchi, come stai? Ti prego to…-
-non ho risposto per chiacchierare. Mi servono risposte sincere e le voglio adesso.-
-ok ti dirò quello che vuoi sapere-
-perché ce ne siamo andate da Londra?-
-per il lavoro di tuo padre e…-
-ho detto risposte sincere!-
-avresti sofferto troppo in quel posto-
-che cosa è successo?-
-penso sia meglio parlarne in un altro momento-
-basta! Perché non mi volete dire nulla, Zayn nemmeno parla e io stò impazzendo-
-ora devo andare tesoro-
Chiuse la chiamata e io tirai il cellulare in una parte della stanza, misi le vans e uscì dalla camera, passando davanti a Zayn e uscendo di casa sbattendo la porta, non sapevo dove andare, ma in ogni caso dovevo distrarmi così iniziai a camminare fino ad arrivare ad una strada molto famigliare, notai un parco di fronte e camminai facendo un percorso che ricordavo vagamente che portava ad un grosso salice piangente, andai sotto l’albero e ci girai attorno, solo in quel momento notai un incisione sulla parte bassa del tronco abbastanza rovinata  e mi avvicinai per leggere “M+C always”.
Altri ricordi, io e lei che facevamo questa scritta, no non era possibile.
Mi sedetti con la schiena appoggiata al tronco e mi misi la testa tra le gambe iniziando a singhiozzare, che stava succedendo? Perché nessuno me lo diceva!
In quel momento sentì qualcuno sedersi al mio fianco
-ho sempre odiato vederti piangere- riconobbi la sua voce.
-e io ho sempre odiato piangere, Zayn che sta succedendo?- gli chiesi puntando i miei occhi nei suoi
-vieni facciamo una passeggiata- mi tese la mano che afferrai e iniziammo a camminare nel parco per non so quanto con le mani intrecciate, non capivo davvero questa situazione assurda, insomma ero qui da tre giorni ed era successo di tutto, Zayn mi odia e invece ora mi tiene la mano.
-saprai tutto, te lo prometto, ma ora torniamo a casa-
-Zayn devo sapere.-
-fidati di me- feci un cenno con la testa –comunque ti dona la mia felpa- mi disse con un sorriso, sentì le guance diventare rosse, ma feci finta di niente e così lo seguì a casa, ero davvero stanca e volevo solo il mio Hazza che mi tranquillizzava un po’, dopo poco arrivò e si mise sul letto con me senza chiedermi nulla solo coccolandomi e così mi addormentai.

*Spazio autrice*
Scusate per avervi fatto aspettare tanto, ma sono stata impegnata con la scuola! Ora che è arrivata l'estate aggiornerò molto più spesso, prometto. 
Scusate anche se il capitolo non è lunghissimo, ma è pieno d'emozione! Vi prego recensite vorrei sapere cosa ne pensate, ci tengo tantissimo!
Grazie a tutti!
Warrior_


 

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