il salto nel vuoto

di thewhisperer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Be brave ***
Capitolo 2: *** Scivolando verso il fondo ***



Capitolo 1
*** Be brave ***


Un suono sordo, silenzio, un battito e poi ancora silenzio; così in un lento e costante susseguirsi, il tempo era scandito dai battiti del suo cuore, che pulsava sotto la pelle nuda a contatto con il suo orecchio sinistro. La testa poggiava nell'incavo della clavicola, un perfetto incastro come se quel posto le fosse stato riservato da sempre. Il braccio destro stanco, appoggiato sul suo addome e la mano lenta lo accarezzava gelosamente soffermandosi quasi sorpresa con l'indice sul foro del suo perfetto ombelico, come se nell'attimo in cui il contatto con la sua pelle lievemente inumidita veniva meno, esso perdesse l'orientamento e la sicurezza. Ma lui si voltava, con un bacio lieve sulle labbra, la riportava alla realtà e con i piedi ben fissati a terra. Sarebbe stata delle ore solo lì, abbracciata a lui, a nudo anima e corpo, a godere del suo calore se non fosse che ormai era l'una di notte e per lei era disgraziatamente arrivato il momento di tornare a casa.
 
Solo poche settimane le erano bastate per incasinarsi con un altro ragazzo. Se l'era promesso: “per un po' basta ragazzi, ma chi me lo fa fare?” Uscita di recente da una relazione duratura, etichettata come “primo amore”, era stanca e forse sarà stato questo suo estremo desiderio di libertà a far si che il Karma la notasse e scegliesse come vittima sacrificale per il proprio divertimento. Così le aveva fatto inciampare su un piccolo ragazzo dai capelli corvino nel suo tragitto verso un bel periodo di libertà mentale e fisica. LUI è sensibile, LUI la ascolta, LUI c'è e vuole vederla, anche solo per un bacio. Ed è così che tutti i suoi piani andarono a farsi fottere. “Definisci subito che tipo di rapporto si deve creare : nessun fidanzato, ragazzo, uscente o flirt, al massimo amante occasionale..Niente di più” Però poi lui la guarda, con quel sorriso spontaneo e le racconta entusiasta tutto quello che gli succede, e probabilmente senza neanche pensarci le dice “....poi gli ho detto che stasera ero con la mia ragazza e che non potevo andare con loro..” Ed è proprio quando quel brivido le attraversò la schiena che si rese conto che non poteva più tirarsi indietro, che quello era proprio il posto dove voleva essere in quel momento. E così tutti giorni la voleva, desiderava il suo corpo, aveva bisogno di respirarla e non gli interessava se da poco si era lasciata perché lui aveva fatto in modo che si lasciassero, così che potesse essere finalmente sua. Quando lui la fissava dritta negli occhi, senza battere ciglio e la rassicurava sul fatto che nessuna era come lei, nessuna era riuscita a prenderlo così.. la faceva sentire come se prima di lei tutto il resto fosse stata spazzatura. Lui su di lei aveva questo effetto, le faceva pensare che forse tutti quei ragazzi che aveva frequentato assiduamente, uno dopo l'altro senza soluzione di continuità, fossero stati dei semplici “tappabuchi” e che lei non fosse stato molto di più per loro. Quella piccola vocina nel cervello le domandava, pronta a metterla in difficoltà, “ E se anche lui fosse un tappabuchi? E se tu lo fossi per LUI?” Si convinceva che forse era così, che forse era uno come qualsiasi altro e che neanche per lui avrebbe sofferto, non ci sarebbe riuscito a farla soffrire, una sorta di convinzione che l'avrebbe protetta a suo parere. Poi però la realtà dei fatti la colpiva violentemente in pieno viso, perché lei aveva fatto l'amore con lui. La verità è che se la terra avesse improvvisamente rincominciato a tremare sotto i suoi piedi, se avesse perduto la sicurezza, lei non avrebbe potuto tornare indietro come se nulla fosse stato. Lei non era fatta così, se faceva del sesso con qualcuno in cuor suo qualcosa di più c'era, qualcosa che le aveva fatto tremare le gambe e battere incessantemente il cuore. Lei quel salto nel vuoto l'aveva fatto, sul momento era stata anche sfacciatamente sicura che quello che faceva non avrebbe potuto ferirla o turbarla, ma essere così impulsiva non era nella sua natura, quindi adesso si trovava a riempirsi di domande alle quali, infondo molte risposte non c'erano. Aveva bisogno di una svolta quando aveva chiuso quella storia precedente, forse era proprio LUI il motore inerziale che avrebbe fatto scaturire in lei lo spirito e la grinta per cambiare e prendere in mano la sua vita? Solo il tempo poteva dirglielo..Quel tempo che le stava sfuggendo di mano ma al quale si stava sempre più riavvicinando.. Lo sentiva..

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Capitolo 2
*** Scivolando verso il fondo ***


Come spesso capita le relazioni cadono nel baratro della monotonia, ed ancora una volta stava accadendo. Non riusciva a credere che anche colui che aveva risvegliato il suo animo e che l'aveva travolta come un fiume in piena agli ormai sgoccioli della sua precedente relazione, potesse averla già annoiata. Sempre le stesse situazioni, persone, vicende e luoghi. Così in uno di quelli che erano i primi giorni di primavera anche lui se ne andò, bastò un soffio di vento gelido,ricordo di un inverno ancora vicino, a spazzarlo via in un secondo, così come tutte le emozioni a lui legate.

Passarono lenti i giorni che susseguirono la rottura, abitando nello stesso piccolo paese le notizie viaggiano quasi più veloce del polline di cui l'aria in quei primi giorni d'Aprile era già satura, quindi le sue passeggiate terapeutiche in solitaria o in compagnia della solita amica erano più frequenti.
Fu così che in un pomeriggio leggermente riscaldato da un timido sole primaverile capì quale fosse il suo reale problema: la mediocrità. Autocommiserarsi sarebbe servito a poco ma un'attenta analisi su se stessa le fece notare che non c'era qualcosa in cui davvero fosse eccelsa e questo iniziò a tormentarla. La sera quando stanca si coricava, passava le ultime ore della sua giornata provando a scovare quel qualcosa che l'avrebbe salvata da questo senso di inadeguatezza. Che lei volesse ammetterlo o no le sue più care amiche qualcosa di meraviglioso e “unico” lo avevano: una era un portento a scuola, l'altra era una fotografa sorprendente, un'altra ancora era capace di addomesticare qualsiasi animale le capitasse a tiro come se avesse dei poteri sovrannaturali, una sarta eccellente e una cantante in procinto di fare un provino per un programma televisivo. Lei invece era brava a scuola, ma sicuramente non era la prima della classe, era una bella ragazza, neanche una di quelle che attirano l'attenzione quando passano per la strada, era brava a cucinare, ma non propriamente un'ottima cuoca, era appassionata di lettura e scrittura, ma sentiva addirittura di aver perso qualche colpo in questo.. ma allora qual'era il suo cavallo di battaglia? In cosa avrebbe potuto sorprendere gli altri? Arrivò alla conclusione che forse qualcosa che sapesse fare davvero non c'era e che nonostante gli innumerevoli sforzi, scavalcare l'altissimo muro della mediocrità sarebbe stato tutt'altro che una passeggiata.

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