lip ring

di lukebrooks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologue ***
Capitolo 2: *** 1st chapter ***
Capitolo 3: *** 2nd chapter ***
Capitolo 4: *** 3rd chapter ***
Capitolo 5: *** 4th chapter ***
Capitolo 6: *** 5th chapter ***
Capitolo 7: *** 6th chapter ***



Capitolo 1
*** prologue ***


1.Prologue

 

 

 

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Mi ero stancata di tutto. Mi ero stancata di quell'uomo che chiamavo 'papà' e di quella strega di sua moglie.
Mi ero stancata delle loro critiche e del loro menefreghismo nei miei confronti. Li odiavo con tutta me stessa, e credo che entrambi ricambiassero il sentimento.
Così un giorno presi la decisione migliore della mia vita: 'divorziare' da loro. Sì, avevo deciso di andarmene da casa e farmi una nuova vita lontana da loro.
A mio padre non mancavano i soldi, così mi comprò una casetta a Melbourne.
L'idea di avermi fuori dai piedi non gli dispiaceva affatto e fu la prima volta che era d'accordo con me dopo che mia madre morì, quando avevo solo sei anni.
Ah, già, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Sam e vivo in Australia; ho i capelli castani, lunghi e mossi, occhi azzurri e ho un piercing al labbro.
Sono piuttosto bassa e, per essere diretti, non ho tette. Ho una sola vera amica, Robin. Lei è davvero bella, capelli neri e occhi azzurri e un fisico da urlo.

È una ragazza semplice, timida e gentile con tutti, in pratica il contrario di me.

Quando mi trasferii a Melbourne fu la prima persona che incontrai e subito cercai di fare amicizia con lei.
Dopo pochi giorni diventammo amiche e, visto che era l'unica che conoscevo, stavo sempre con lei. Allora avevo 15 anni.
Lei non aveva amiche oltre a me, e mi chiedo ancora il motivo. Abita vicino a me, qualche casa più a destra, ed è una fortuna.

Sinceramente non ricordo il mio primo giorno di scuola nella nuova città. Ricordo solo una cosa. C'era quel ragazzo, non sapevo come si chiamasse, che mi fissava.
Aveva un'aria misteriosa e un po' mi infastidiva. Aveva anche lui un piercing al labbro, forse era per quello che mi guardava.






 

"EEEH EEEH EEEH"

Quanto odiavo quella sveglia.

"Zitta stronzaaaaaa" urlai contro il cellulare che non voleva far tacere quella sua stupida sveglia.

Camminai verso il bagno, mi lavai la faccia e i denti, e dopo un velo di fondotinta per coprire le occhiaie e un po' di mascara, tornai di nuovo in camera per vestirmi.
Nella mia scuola è obbligatoria l'uniforme, così non ci misi molto per scegliere cosa mettere.
Mi infilai i vestiti e le scarpe e, prendendo lo zaino al volo, uscii di casa, andando verso la fermata dell'autobus.

Vidi Robin e corsi da lei.

"Allora Sam? Passate bene le vacanze?"

"Bene?! Vuoi scherzare?! Sai quanto odio mio padre e sua moglie. Diciamo che l'unica cosa carina da parte loro è stata non ricordarmi di nuovo quanto sia orribile il mio piercing al labbro e quanto sia 'inappropiato' per una ragazza"

"Ohw piccola. Non pensarci dai. Adesso pensiamo al nuovo anno" cercò di consolarmi Rob.

"Già, l'ultimo"

"Ehy Sam, mi sbaglio o ti sono cresciute le tette?"

"Rob!" urlai irritata

"Scusami ma sembrano due meloni rispetto all'ultima volta che ci siamo viste!"

"Se non taci uccido i tuoi i meloni". Scoppiammo tutte e due a ridere, anche se in effetti aveva ragione, avevo messo su un po' di curve durante le vacanze.

Il bus si fermò davanti a noi e salimmo, raggiungendo il nostro solito posto in penultima fila.

Lei mi raccontò delle sue vacanze in Europa, anche se non stavo molto a sentirla, avevo troppo sonno.

Dopo una decina di minuti l'autobus si fermò davanti a scuola e scendemmo.
C'erano i soliti gruppetti radunati intorno all'edificio. E ancora come ogni anno vidi quel ragazzo, con il piercing al labbro, e ancora mi fissava.
Lo trovavo cambiato però. Sembrava essere cresciuto parecchio dall'ultima volta che lo vidi. Era con due ragazzi, uno era uguale a lui, il suo gemello, l'altro non avevo idea di chi fosse.

Suonò la campanella e io e Rob ci precipitammo in classe per prendere i posti in fondo, riuscendoci.

Vidi entrare quel ragazzo, Luke, e suo fratello Jai. L'altro amico non c'era, probabilmente era in un altro corso.

Si sedettero vicini, due file davanti a noi. Iniziarono le lezioni e sembravano non finire mai.

Il primo giorno di scuola più lungo della mia vita. Dopo quelle noiosissime lezioni, arrivò la pausa pranzo.
Io e Rob andammo in mensa, ci sedemmeno nel nostro solito tavolo imboscato e iniziammo a mangiare e a chiaccherare del più e del meno.

Mentre stavamo decidendo cosa avremmo fatto nel pomeriggio, sentii un vassoio posarsi di fronte a me.

"Ciao". Mi girai. Era lui. Era Luke. E con lui c'erano Jai e l'altro ragazzo.

"Ciao" risposi.

"Siamo nello stesso corso, vero?" chiesero i due gemelli.

Io e Robin annuimmo.

"Beh, allora vale la pena conoscerci, no?"

"io sono Robin" 

"Luke, piacere"

"Io sono Jai"

"Io non sono del vostro anno ma mi presento comunque. Mi chiamo James".

Ecco come si chiama. James.

"E tu, lipring? Come ti chiami?" mi ero distratta.

"Scusa parli con me?" mi rivolsi a Luke.

"Beh, chi altro ha un piercing al labbro oltre a noi due?"

"Ah, scusa. Mi chiamo Sam"

"Bel nome" mi disse.

"Grazie, lipring". Lui mi guardò con una faccia divertita e dopo pochi secondi si sedettero con noi a mangiare. 


hi there! questa è la prima fanfiction che pubblico.
ho deciso di ambientare la storia a melbourne, anche se ora i ragazzi vivono a los angeles, e come se loro non fossero famosi. 
spero vi piaccia questo primo capitolo -

 

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Capitolo 2
*** 1st chapter ***



1st Chapter


                                                                                                      Image and video hosting by TinyPic
 



Quella sera non feci altro che pensare a lui.

"Sam, mi annoio". Rob mi riportò alla realtà.

"come? Cosa?" mi guardò confusa.

"stai bene?"

"si sono solo un po' sovrappensiero"

Fece un sorrisetto compiaciuto.

"Ti piace Luke, non è vero?

Di colpo arrossii.

"Ma come ti vengono in mente certe cose?!"

non so come, ma riusciva sempre a capire quello a cui pensavo.

"Andiamo, Sam, si vede che ti piace!"

"Non dire cazzate Rob. Non è il mio tipo e poi è troppo strano, troppo misterioso, troppo.."

"troppo figo?" prima che potessi risponderle mi prese per un braccio e mi trascinò fuori di casa.

"dai, andiamo a farci un giro".

 

Mentre uscivo, vidi Daniel, il vicino di casa della mia migliore amica.

"Ciao ragazze, anche voi uscite?"

"Ciao Dan, si andiamo a fare un giro, tu?"

Robin era innamorata di quel ragazzo e la capisco, è davvero bello e divertente come pochi.

"vado al bar con dei miei amici. Se non sapete cosa fare, fate un salto lì"

Sorrise e poi spostò lo sguardo a terra.

"va beh, ci sentiamo. Se mi cercate sapete dove trovarmi", fece un cenno di saluto e si allontanò verso il bar del quartiere.

"Ti prego, dobbiamo andare in quel bar" Rob iniziò a tirarmi di nuovo per il braccio.

"calma, calma. Va bene, ma lascia stare il mio povero braccio"

Inutile parlare con lei. Mi trascianò fino al bar.

Entrando vidi Daniel al bancone, era con James.

"aah siete venute" esclamò daniel.

"si, non sapevamo cosa fare" disse Robin.

"ciao ragazze" ci salutò James.

"ooh ma guarda chi si vede! Allora siete ancora vivi!"

Non capivo con chi stesse parlando, poi mi girai e vidi Luke, Jai e un altro ragazzo.

"Si Skip, tranquillo che non ti lascio" disse il ragazzo che non avevo mai visto prima.

Aveva degli occhi bellissimi.

Poi Luke disse: "Hey ma ci sono anche Robs e lipring!"

 

Questa è l'ultima cosa che ricordo di quella sera.






hi there! ecco qua il secondo capitolo.
è un po' corto e lo trovo anche un po' noioso ma volevo lasciare un po' di suspance :)
ringrazio le ragazze che mi hanno recensito il primo capitolo, pensavo che nessuno mi avrebbe cagata hahah
spero vi piaccia comunque questo capitolo -


 

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Capitolo 3
*** 2nd chapter ***


2nd Chapter




                                                                                                                     Image and video hosting by TinyPic






Luke's point of view
 

"Hey ma ci sono anche Robs e Lipring!" dissi quando le vidi lì al bancone.

Erano con Daniel e James.

Come fanno a conoscere Skip?

"Cosa prendete?" si rivolse a noi il barista.

Eravamo tutti d'accordo per una birra.

Quando il barman ce le portò Sam inizò a bere, come se non bevesse da giorni.

"Piano Sam, non berla tutta in un sorso" disse Rob ridendo.

Lei non la ascoltò e finì la sua birra nel giro di cinque minuti.

"Me ne dia un'altra, per favore" Sam iniziava a essere fuori controllo.

"Sam non credi di esagerare? Domani abbiamo scuola" cercai di convincerla, ma niente da fare.

"No, tranquillo. Sto bene"

Quanto è testarda.

Dopo un' ora Sam aveva bevuto due birre e qualche drink. Quasi non si reggeva in piedi.

"Ragazzi, io vado a prendere una boccata d'aria. Torno subito" disse barcollante.

Anche Jai aveva bevuto un po' troppo quella sera.

Verso le dieci e trenta Robin decise di tornare a casa e Daniel l'accompagnò.

Visto che James e Beau stavano per i fatti loro, Jai era ubrico fradicio e Sam era sparita, decisi di andarmene anche io.

Quando uscii vidi Sam, sdraiata sul marciapiede.

"And we can't stooooop, and we won't stoooooop" stava cantando, per terra.

"Sam sei ubriaca" c'erano Robin e Daniel con lei che cercavano di farla riprendere.

"Dai Sam alzati, ti portiamo a casa"

"No, tranquilli. Voi andate pure, penso io a lei" dissi.

Mi sorrisero, e tornaro a casa insieme.

 

"Sam" la chiamai.

"cosa c'è?" era proprio messa male.

"Dai alzati, ti accompagno fino a casa" 

"No dai. Vieni qua a cantare con me" ricominciò a cantare.

Così la sollevai e la presi in braccio.

"Dove abiti?" le chiesi.

"Nel bosco. Con gli unicorni e dei piccoli nani. Loro mi vogliono bene"

Era decisamente andata.

"Non importa, ti porto a casa mia". E così feci. La portai sulle mie spalle fino a casa.

La feci sdraiare sul mio letto e la coprii.

"Per stanotte dormi qui, non riesci nemmeno a dirmi dove abiti"

Mi stavo avvicinando alla porta, per andare in cucina a prendere qualcosa da mangiare, ma mi afferrò per la maglietta.

"Luke"

"Dimmi". Mi aspettavo una stronzata come risposta.

"Grazie"

mm.. Non ha detto una stronzata. 

"Prego, Lipring". Mi strinse tra le sue braccia. Tremava.

Poi mise le sue mani sul mio viso e si avvicinò lentamente.

Posò le sue labbra sulle mie, dolcemente. Subito dopo si staccò da me e si addormento non appena poggiò la testa sul cuscino.

 

"Hey fratello, sistemeresti Jai? Non ce la faccio più a tenerlo"

Vidi Beau entrare in camera con Jai sulle spalle. Anche lui era messo più o meno come Sam.

Jai si svegliò, si era addormentato.

"Voglio dormire" disse, e si sdraiò sotto al mio letto.

"Fa come vuoi".

 

Pensai per un bel po' al bacio di Sam.
Non illuderti idiota, è ubriaca. 

 

Sam's point of view

 

"Oh cazzo, Sam svegliati!"

Di colpo aprii gli occhi.

"Dove cavolo sono?" mi stava scoppiando la testa.

"sei a casa mia, nella mia stanza e saremmo dovuti essere in classe un'ora fa"

Vidi Luke che si metteva in fretta e furia i vestiti mentre io ero mezza stordita.

"Hey hey aspetta, che cazzo è successo ieri?"

"Non c'è tempo ora, ti spiego dopo" ero sempre più confusa.

"Luke, porca troia, fermati! È già tardi, anche se arriviamo mezzora dopo a scuola non cambia nulla" lo convinsi e si sedette sul letto.

 

"Okay, allora" subito lo interruppi.

"Aspetta. Non siamo finiti a letto, vero?"

"No, stai tranquilla, Lipring. Non ancora" fece il suo solito sorrisetto compiaciuto.

"Smettila di chiamarmi così"

"No, non la smetterò mai. Comunque ieri dopo che siamo arrivati al bar hai iniziato a bere un sacco e non ti reggevi più in piedi. Così sei uscita da sola dal bar e ti sei messa a cantare fuori, sdraiata sul marciapiede"

"Cosa?" ero sconvolta. Avevo sempre retto bene l'alcool prima di allora.

"hai capito bene. Poi quando sono uscito, ti ho vista in quello stato pietoso e ti ho portata qui".

"Oh dio. Non è successo nient'altro, spero".

Lui sorrise e mi guardò dritto neglio occhi.

"beh.." avevo paura della sua risposta

"..mi hai baciato"

Merda

"Oh dio santo" avrei voluto sotterrarmi.

"e gli altri? Dove sono?"

"La tua amica è andata a casa sua con Daniel, James non lo so, Jai sta sotto di te e Beau è in camera sua".

"Stavate parlando di me?" vidi la testa di Jai uscire da sotto il letto.

"Jai, perchè cavolo sei lì sotto?"

"anche lui ieri ha bevuto un po' troppo" rispose Luke.

Era la situazione più imbarazzante della mia misera vita.



hi there! non avevo molti compiti oggi quindi sono riuscita a finire il terzo capitolo :)
tra sam e luke c'è stato un primo bacio, anche se lei era ubriaca. ma vi garantisco che non sarà l'unico hahaha
spero di non aver fatto troppo errori e che vi piaccia.
lasciate una recensione se vi va, vorrei sapere cosa ne pensate-

 

 

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Capitolo 4
*** 3rd chapter ***


3rd Chapter




                                                                                                                  Image and video hosting by TinyPic

 

Corsi a casa a vestirmi per andare a scuola.

Luke e Jai erano con me, mentre Beau era ancora a dormire nel suo letto, visto che aveva finito il liceo.

"Voi aspettatemi qua. Casa mia è un casino", dissi, per poi subito dopo entrare in casa.

Mi vestii in pochi minuti e mi diedi una sistemata. Poi corsi giù dalle scale e raggiundi i due gemelli.

"Okay, adesso dobbiamo muoverci, siamo in ritardo di due ore, al secondo giorno di scuola".

Prendemmo il primo autobus che passò e non appena si fermò davanti a scuola ci precipitammo in classe.

C'era letteratura.

"Signorina Harris, spero abbia una buona scusa per il suo ritardo"

disse il professor Bridge appena misi piede in classe.

"Scusi, non ho sentito la sveglia stamattina. Non accadrà più" cercai di giustificarmi mentre raggiungevo il mio banco a testa bassa.

Entrarono Jai e Luke subito dopo di me.

Bridge fece una smorfia.

"E allora perchè è arrivata con i signori Brooks?" sembrava aspettare una risposta convincente.

"E' stata una coincidenza. Noi abbiamo avuto un problema a casa e ci siamo incrociati all'entrata"

intervenì Luke.

"Non importa, per oggi farò finta di niente. Accomodatevi signori"

Non lo sopporto.

 

"Sam, ti devo raccontare una cosa!" Robin iniziò a tirarmi per il braccio fino in mensa.

"Cos'è successo?" le chiesi.

"Ieri io e Daniel ci siamo baciati! Dopo diciotto fottutissimi anni ci sono riuscitaa!"

Iniziò a urlacchiare per la gioia, ma poi si fermò.

"Ora però mi racconti cosa è successo ieri, quando siamo andati via"

"A proposito di questo, non lasciarmi mai più sola quando sono ubriaca". Rise, poi mi domandò:

"perchè, cheè successo?"

"Non lo so con esattezza, ma Luke ha detto che l'ho baciato". Lei sorrise.

"Cosa ti dicevo? Lui ti piace!"

"Lui chi?"

Sentii la sua voce alle mie spalle, e un brivido attraversarmi la schiena.

"Ciao Luke" disse Rob

"Ciao, dopo scuola venite da noi?"

"Non credo sia una buona idea" gli risposi, ma la mia migliore amica riuscì a convincermi.

 

Avevano una casa davvero bella.

Il giorno prima non avevo avuto l'occasione di vederla bene.

"Maa, siamo a casa" urlò Jai dopo essere entrati dalla porta principale.

Una donna si affacciò dalla porta della cucina e ci sorrise.

"Ciao, mi fa piacere conoscervi!"

"Loro sono Robin e Sam, sono nel nostro corso" disse Luke.

Salutammo anche noi.

Arrivarono poi Beau e Daniel insieme.

 

"Bene, cosa facciamo?"chiese James.

"Io avrei un'idea" disse Luke, prima di sparire su per le scale.

Tornò poco dopo con tre dvd in mano.

"Luke cazzo, non di nuovo" disse Jai prima di scoppiare a ridere, seguito da James, Beau e Skip.

Non capivo cosa stesse succedendo.

"Daai, è tanto che non lo guardiamo, sarà divertente!"

"Di cosa state parlando?" chiese Robin confusa.

"Ora vedrete" disse Daniel.

Luke mise uno dei tre dvd nel lettore e ci sedemmo sul divano.

Poi iniziò il film.

Sulla tv comparì il titolo.

"HIGH SCHOOL MUSICAL" scoppiai a ridere come non mai.

"Sei serio Luke?" gli chiesi.

"Certo, Lipring. Serissimo" mi rispose e allungò il braccio sullo schienale del divano, dietro la mia testa.

 

Durante i film Luke continuava ad alzarsi e cantare, e risi un sacco.

Uno dei pomeriggi più belli della mia vita.

Dopo una maratona di film di hsm ci aspettava la cena, fatta da Gina, la madre dei Brooks.

Poi tornammo a casa, visto che era tardi.

"Ciao Robs" dissi alla mia migliore amica, prima di abbracciarla e andare fino alla porta di casa.

Entrai. Era buia e disordinata, come al solito.

Vivere da sola mi piaceva, ma non fare le faccende domestiche.

Andai a dormire.

 

Verso le tre o quattro del mattino venni svegliata da un rumore infernale.

Aprii la finestra e vidi Luke con in mano dei sassolini.

"Che cazzo fai Luke? Sei fuori di testa?"

"Ti devo parlare" mi disse.

"E non potevi chiamarmi? O suonare il campanello? O aspettare domani, come fanno tutte le persone normali?" urlai infuriata.

"Non ho il tuo numero, non volevo svegliare i tuoi suonando e non posso aspettare"

Sembrava preoccupato.

"Okay, vengo ad aprirti"

 

"Spero sia importante" gli dissi, facendogli segno di seguirmi in camera mia.

Entrammo e ci sedemmo entrambi sul letto.

"Allora?" gli chiesi infastidita.

Lui mi mise una mano sulla bocca, schiacciandomi il piercing contro le labbra.

"Non urlare. Non voglio che i tuoi sappiano che io sia qui".

Tolsi la sua mano dal mio viso.

"Brutto idiota, sai che abito da sola?" in piena notte sono abbastanza irascibile.

"e che cazzo ne sapevo io?" disse.

"Comunque, mi dici qual è il tuo problema?"

"Il mio problema sei tu"







ciaao :)
ecco il terzo capitolo. spero di non aver fatto  errori 
perchè non ho riletto lol
nei prossimi capitoli ci sarà una svolta abbastanza insolita nella storia.
spero che vi sia piaciuto questo capitolo e in generale la storia fin ora-




 

 

 

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Capitolo 5
*** 4th chapter ***


4th Chapter



                                                                                        Image and video hosting by TinyPic
 

"Io?" chiesi confusa.

"Perchè dovrei essere io il tuo problema?"

"Non lo so" rispose.

"Come non lo sai?! Che cazzo, Luke! Ti rendi conoto che sei venuto a casa mia alle tre di notte

per dirmi che sono il tuo problema senza motivo?"

"No, cioè, boh. È solo che.." si mise a fissare il pavimento, poi spostò lo sguardo sui miei occhi.

"Solo che?" chiesi impaziente

"Voglio stare con te"

Non sapevo cosa dire e lui se n'era accorto, così cerco di interrompere quel silenzio imbarazzante.

"Scherzavo, mi annoiavo e sono venuto a romperti i coglioni".

Gli lanciai uno sguardo assassino e poi iniziai a picchiarlo con il cuscino.

Lui rideva. Aveva una risata bellissima, ti faceva venire voglia di vivere.

"Smettila Lipring, o sarò costretto a usare le maniere forti e non ti conviene"

"Ah si?". Fece quel suo solito sorrisetto compiaciuto e iniziò a farmi il solletico.

Non si fermava più.

"Smettilaaa!" urlai. Lui non si fermava, così gli misi le braccia intorno al collo e posai le labbra sulle sue.

Si fermò. Le nostre labbra si sfiorvano in un bacio delicato.

Poi diventò più appassionato e mi mise una mano tra i capelli, mentre l'altra si appoggiava al mio fianco.

Cercò di spingersi oltre, iniziando a mettere una mano sotto alla maglietta del mio pigiama, ma lo fermai.

"Fermo, che stai facendo?"

"Niente" mi diede un bacio sulla guancia e mi prese per i fianchi.

Poi mi sussurrò nell'orecchio: "Non ancora".

"Certo, Luke" gli dissi in tono sarcastico.

"Ti ricordo che hai iniziato tu"

"Era solo per farti smettere". Mi misi sotto le coperte e gli chiesi:

"Allora, te ne vai o resti qua?". Si tolse le scarpe, i jeans e la felpa, restano in mutande

e si infilò nel mio letto.

"Non ho voglia di tornare a casa" sussurrò.

Appoggiò la testa sul cuscino e si addormentò subito.

 

 

"EEEEEH EEEEEEH EEEEEEH"

ancora tu stronza?

Spensi la sveglia e andai a vestirmi. Luke era sparito.

Più tardi a scuola mi spiegò che era tornato a casa presto. Nessuno sapeva che era con me.

Dopo quella notte io e Luke continuammo a comportarci come al solito, come se nulla fosse.

Ci vedevamo spesso fuori, o a casa sua.

 

 

Some months later...

 

Iniziava a fare freddo. In alcune sere mi mettevo fuori, sul tetto a pensare.

Ricordo quella sera in cui quasi rischiai di cadere.

È tutto un casino. La scuola, papà, Luke..

Perchè è tutto così fottutamente difficile.

"Hey Lipring, come mai stai qua tutta sola al freddo?"

Dire che mi venne un attacco di cuore è poco.

"Luke porca puttana, sei impazzito?! Per poco non cadevo!" mi abbracciò da dietro.

Le sue braccia calorose mi avvolsero scaldandomi.

"Andiamo dentro?" mi chiese.

"No. Mi piace stare qui".

"Come vuoi". Si sedette di fianco a me e mi mise un braccio intorno alla vita,

portandomi più vicina a sè.

"Luke, posso chiederti una cosa?"

"si" mi rispose.

"Perchè? Perchè fai tutto questo? Perchè cerchi sempre di stare con me? Io non capisco.."

Sorrise. Mi strinse ancora di più a sè.

"Perchè sento di doverti tenere al sicuro" ero confusa.

"Al sicuro?" domandai.

"Si. Beh, tu vivi da sola, tua madre non c'è più e mi sento in dovere di proteggerti,

qualcuno si deve prendere cura di te. Sei così fragile e indifesa" arrossii.

"Si, ma perchè?"

"Perchè tu mi piaci, okay?"

Io. Gli piaccio. Cosa? Oh dio.

"Luke.."

"Non avrei dovuto dirtelo" disse. Poi scese dal tetto e rientrò dalla finestra.

Lo seguii.

"Aspetta" gli dissi.

Ma lui stava già scendendo le scale e ormai era vicino alla porta.

Gli afferrai un braccio e si girò.

Mi diede un leggero bacio sulle labbra e poi uscì, chiudendo la porta alle sue spalle.

Cercai di seguirlo ma ormai era già salito in macchina.

Lo chiamai almeno una decina di volte al cellulare, ma non rispondeva.

Mi misi a piangere e fu in quel momento che realizzai di essere fottutamente innamorata di lui.

 

Luke's point of view

 

Mi svegliai. Il sole stava sorgendo e faceva molto freddo.

Non ero nel mio letto, ero all'aperto. Su qualcosa di altrettanto freddo, una panchina, credo.

Mi alzai e sentii un dolore lancinante al petto.

Così tirai su la felpa e vidi un enorme livido viola percorrermi tutto il busto.

Che cazzo è successo

Mi passai una mano tra i capelli e sentii delle schegge di vetro e avevo delle piccole ferite sulle mani e sul viso.

Ma che cazzo è successo?-continuavo a ripetermi senza riuscire a trovare una spiegazione logica.

Sam pensai.

Ero stato da lei la sera prima.

Così dal parchetto in cui mi trovavo iniziai a camminare verso casa sua.

Arrivai davanti a casa sua e suonai il campanello.

Qualcuno aprì. Ma non era lei.

Era una donna sui quarant'anni ed era in lacrime.

"Ehm.. mi chiamo Luke e" mi interruppe e chiamò Sam.

Lei tornò in sala e venì Sam alla porta.

Le si leggeva la frustrazione in faccia, ma non piangeva.

Mi abbracciò.

"Che ti è successo?" le chiesi.

"Luke, mio padre è morto". 



hi there! come avevo già detto, c'è stata una svolta importante
nella storia. non voglio preannunciare nulla quindi la smetto di parlare okay lol
mi scuso per gli eventuali errori-

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Capitolo 6
*** 5th chapter ***


 5th chapter






                                                                                                                     Image and video hosting by TinyPic



Non tenevo molto a mio padre, ma era pur sempre mio padre.

Aver ricevuto la notizia che era molto mi sconvolse. Era morto in un incidente.

Stava venendo a trovarmi e mi sentivo in colpa per questo.

"Voleva farti una sorpresa e invece.." Elizabeth scoppiò a piangere prima di concludere la frase.

Cercai di consolarla, nonostante la odiassi.

Luke era imbambolato vicino alla porta. Sembrava essere più sconvolto lui di me.

Poi diede segni di vita avvicinandosi a me.

"Sam, ho bisogno di sapere cosa è successo ieri. Non ho bevuto, ma non riesco a ricordare".

"Ieri te ne sei andato via, all'improvviso. Poi non ti ho più visto e non rispondevi al telefono".

Lui tirò fuori il suo iphone dalla tasca dei jeans e vide tutte le mie chiamate perse e quelle della sua famiglia.

"Merda" esclamò.

"Sam, è il tuo ragazzo?" chiese Elizabeth, la mia matrigna.

"No, calmati" le risposi.

"Grazie al cielo, Sam. Già hai tu quel piercing orribile, se poi ce l'avesse anche il tuo fidanzato non so che farei".

"Ma è possibile che in un momento del genere tu pensi solo a criticarmi? Sai che ti dico? Si, lui è il mio ragazzo e quando tutta questa storia sarà finita non voglio avere più nulla a che fare con te" urlai furiosa.

Luke si fece scappare un sorrisetto quando pronunciai le parole "lui è il mio ragazzo" e mi abbracciò poco dopo.

Elizabeth invece era rimasta senza parole e scoppiò di nuovo a piangere.

"Io amavo tuo padre e ho fatto di tutto per cercare di esserti amica, ma tu hai questo atteggiamento e mi rendi tutto impossibile" riprese a piangere.

 

Sentirla piangere mi dava sui nervi e accompagni Luke in camera mia.

"Non ho idea di cosa sia successo, ma sono pieno di lividi e graffi" mi disse.

Poi il suo cellulare iniziò a squillare. Era Beau.

"Scusa devo scappare. Chiamami se hai bisogno" disse per poi lasciarmi un bacio sulla fronte e uscire dalla mia stanza.

 

Luke's pov

 

"Luke dove cazzo sei stato?" mi chiese Beau non appena misi piede in casa.

"Il padre di Sam è morto e.. non lo so dove sono stato"

"Mi dispiace per lei. Ma mi dici dov'è l'auto?"

"L'auto?" chiesi confuso.

"Si, quella con cui sei uscito ieri, ricordi?"

"No, non ricordo di averla presa"

"Luke smettila di fare il coglione e dammi le chiavi".

Beau iniziava a incazzarsi sul serio.

Frugai tra le tasche e trovai le chiavi. Le lanciai a mio fratello.

"Allora dov'è la macchina?"

"non ne ho idea" risposi.

Si passò una mano tra i capelli e mi disse "Luke sei nella merda" e se ne andò in camera sua.

 

A week later..

 

Sam's pov

 

Era passata una settimana dalla morte di mio padre.

Robin, Skip, Luke, Jai, James e Beau mi erano stati vicini. Mi dovevano volere davvero bene.

Quando arrivò il giorno del funerale c'erano tutti.

Prima della cerimonia c'era il corpo di mio padre nella bara aperta, per quelli che volevano dargli un ultimo saluto.

Nonostante nessuno dei miei amici lo conoscesse, tutti andarono a dirgli due parole.

Luke non appena vide il corpo di mio padre si fece pallido e dopo essere rimasto bloccato per qualche secondo corse via.

Non riuscivamo più a trovarlo. Per tutto il funerale non si fece vedere.

Riprendemmo le ricerche dopo che era finito.

Lo trovai io, imboscato dietro a un gruppo di cespugli. Era in lacrime, uno di quei pianti isterici.

Sentivo il cuore lacerarsi vedendolo così.

"Luke, finalmente ti ho trovato" lo abbracciai forte, come se non lo volessi mollare mai più.

"Perchè sei qui? Che cazzo ti è preso?" dissi in lacrime.

"Sam, io no-non posso an-andare avanti" risprese a piangere disperato.

"Luke calmati, così mi spaventi. Mi dici che cazzo è successo? Non riesco a vederti così"

"Ora ho-ho capito, ricordo tu-tutto" non si fermava. Continuava a piangere e urlare e io non ce la facevo più a vederlo così.

"Ricordi cosa?"

"Quella sera. S-Sam, non capisci?"

"Cosa vuoi dire?" non riuscivo a trattenere le lacrime. Non capivo quello che stava succedendo.

"Ho ucciso i-io tuo padre. L'incidente l'ha avuto co-con me." girdò in lacrime.

A quel punto mi feci io pallida, mi vennero a mancare le forzi e caddi a terra priva di sensi.

È l'ultima cosa che ricordo di quel giorno.



hi theere! allora mi scuso per non aver aggiornato prima, ma ho
avuto un sacco da fare nelle ultime settimane çç
per la storia sto cercando di fare del mio meglio anche se
il risultato non è un granche. spero vi sia piaciuto lo stesso
questo capitolo-

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Capitolo 7
*** 6th chapter ***


 6th chapter





                                                                                                                    Image and video hosting by TinyPic






Luke's pov

Cadde a terra. Era pallida come un cadavere. Smisi di piangere e iniziai a scuoterla,

cercando di farla riprendere e urlavo il suo nome "Sam! Sam!" ma non mi rispondeva.

Così chiamai un'ambulanza, che arrivò in pochi minuti. Salii con lei.

Le stringevo forte la mano, mentre i paramedici cercavano di rianimarla.

"Coraggio, Lipring" le sussurrai all'orecchio.

Riprese a respirare ma non si era ancora svegliata. Una volta arrivati in ospedale la misero in una camera.

I medici mi dissero che stava bene, che respirava, ma non si era ancora ripresa del tutto.

Aspettavo di vederla aprire gli occhi ma non succedeva.

Tremavo ed ero terrorizzato all'idea di perderla. Mi avvicinai a lei, le scostai i capelli dal viso pallido e le diedi un bacio sulla fronte.

"Ti prego Sam".

Un paio d'ore dopo vennero a trovarla anche Rob e i ragazzi.

"Come sta?" mi chiese Robin, con le lacrime che le rigavano il viso.

"Sta bene, ma non ha ancora aperto gli occhi"

"Povera piccola" sussurrò Skip e le si avvicinò facendole una carezza sul viso e consolando Robin, che ormai era diventata la sua ragazza.

James era seduto di fianco a me. "Ti senti bene" mi chiese.

"No, per niente"

"Ascoltami, Luke, non è stata colpa tua"

"Sì, invece. Sia per la morte di suo padre sia per questo" dissi con voce strozzata.

"Smettila Luke. Tu non c'entri niente. Ringrazia solo di essere vivo." mi consoloò Beau.

Anche quando si fece buio e tutti erano tornati a casa restai con lei. Non potevo lasciarla.

 

Jai's pov

 

Quando io e Beau arrivammo a casa raccontai a mamma quello che era successo.

Sentii poi il telefono squillare e lei rispose. Disse qualcosa come "Si" "Capisco" "Grazie al cielo" "La ringrazio".

 

"Chi era?" le chiesi dopo che ebbe riattaccato.

"Era un agente. Mi hanno detto che hanno trovato la macchina e che Luke non è nei guai.

Anzi, è vivo per miracolo"

"Davvero? E' fantastico! Ti hanno detto altro?"

"Sì, mi hanno detto che il padre di Sam aveva sbandato per qualche motivo, finendo nella corsia opposta addosso a Luke"

"Devo avvertirlo. Si sente responsabile di tutto questo" dissi per poi prendere il mio iphone e avvertire mio fratello.

 

Luke's pov

 

La telefonata di Jai fu la cosa migliore di quella giornata. Almeno sapevo che la colpa non era mia.

Ma Sam ancora non si era svegliata. Così decisi di riposarmi, dopo quella lunghissima giornata del cazzo.

 

Aprii gli occhi. Ci misi un po' a capire dove mi trovassi.

"Finalmente Luke!" mi girai.

Era lì, seduta sul letto e sorrideva. "Ti sei svegliata" dissi e mi alzai per abbracciarla.

"Avevo paura di perderti" le sussurrai, mentre la stringevo forte tra le mie braccia.

"Tranquillo, non ti lascio" disse lasciandosi scappare un sorriso.

"Ti amo Luke" mi guardava dritto negli occhi. Il mio cuore si blocco per un secondo.

Mi ama, cazzo. Ha detto che mia ama.

"Anche io Lipring" le dissi per poi stampare un bacio sulle sue labbra gelide.

"Non ti sei ancora deciso a smetterla di chiamarmi così?" mi chiese facendo una smorfia.

"No, Lipring" rise e mi abbracciò, appoggiando la testa sulla mia spalla.

"Posso entrare o siete troppo occupati?" disse ridendo l'infermiere.

"Come sta Sam?" gli domandai.

"Sta bene, aveva avuto solo un calo di pressione, ora è in perfetta salute. Sam, ti faremo qualche esame e sarai libera"

"Perfetto" risposi sorridendo.

 

Sam's pov

 

"Sam, ti porto in un posto speciale. Hai bisogno di distrarti un po'." disse Luke, mi prese per mano e mi accompagnò alla sua macchina. Ne aveva presa una nuova, dopo l'incidente.

"Okay" risposi.

Dopo pochi minuti eravamo davanti ad un cancello. Era sera tardi.

"Spero tu sappia scavalcare" sorrise.

"Luke, che cazzo vuoi fare?"

"Seguimi". Si mise a scavalcare il cancello che era di fronte a noi e io lo seguii, anche se a dire la verità avevo un po' di paura.

"Che posto è?" gli chiesi

"Tu seguimi e basta" svoltò l'angolo e lo persi di vista per un attimo.

 

"Wow" è tutto ciò che riuscii a dire quando vidi il "posto speciale" di Luke.

Era una piscina. Non ci ero mai stata prima d'ora. Era nella parte di Melbourne che non conoscevo molto bene.

Era illuminata e bellissima. L'acqua era limpida, da far venire voglia di tuffarsi senza nemmeno pensarci.

"Siediti" disse Luke facendo segno con la mano di sedermi accanto a lui.

Tirò fuori dal suo zaino un paio di birre e me ne diede una.

Ne presi un sorso, poi un altro, poi un altro, e un altro ancora fino a finirla.

"Vedo che non sei cambiata per niente da quando ci siamo conosciuti" risi.

"Hai ragione" gli risposi.

"Hai voglia di ballare?" mi feci uscire tutto di un fiato.

Mi guardò storto. "Scherzi?" domandò alzando un sopracciglio.

"No, sono seria"

"Non sono capace" disse imbarazzato.

"Non importa" misi un po' di musica e lo feci alzare in piedi.

Gli misi le braccia intorno al collo e lui mise le sue intorno ai miei fianchi.

Mi alzai in punta dei piedi dato che ero troppo bassa e appoggiai la testa sul suo petto.

Non stavamo proprio ballando. Eravamo solo abbracciati davanti alla piscina camminando lentamente a ritmo di musica.

Poi mi prese di peso e iniziai a urlare. "Luuuke lasciami giù!" lui si mise a ridere e mi disse:

"Non hai voglia di fare un bagno?"

"Luke lasciami andare o giuro che ti strappo le palle" rise di nuovo.

"Correrò il rischio" disse per poi buttarmi in piscina.

Lui si tolse la maglietta e si tuffò raggiungendomi.

L'avrei ucciso, giuro.



i'm baack. allora questa ff è quasi completa, credo  che in un paio di capitoli sarà conclusa.
quindi ho pensato di iniziarne una nuova, e ho già in mente un po' di cose.
spero che fino a questo punto vi sia piaciuta e che non sia stata troppo noiosa.
vorrei sapere cosa pensate quindi se vi va lasciate una recensione :) bye

 

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