Siamo solo amici, forse.

di FantaDJ_CA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Aeroporto sbagliato & Amicizia ritrovata ***
Capitolo 2: *** Ricevute & Ricordi ***
Capitolo 3: *** Danni & Dispiaceri ***
Capitolo 4: *** Piani strampalati & Piacevoli risvolti ***
Capitolo 5: *** Consegne & Canzoni ***
Capitolo 6: *** L'appuntamento (prima parte) ***
Capitolo 7: *** L'appuntamento (seconda parte) ***
Capitolo 8: *** Capodanno & Countdown ***
Capitolo 9: *** Pensieri & Promesse ***
Capitolo 10: *** Amori & Addii ***



Capitolo 1
*** Aeroporto sbagliato & Amicizia ritrovata ***


1. Aeroporto sbagliato & Amicizia ritrovata

Ally's POV.

Tra un'oretta al massimo Austin sarebbe tornato dal tour mondiale e io dovevo ancora raggiungere l'aeroporto. Se Trish non si sbrigava a venire, la strada l'avrei percorsa da sola, a piedi.
Nessuno mi poteva impedire di reincontrare Austin dopo un anno e mezzo, minimo.
Ero indecisa se mettere certi orecchini o altre paia..beh, alla fine ci riuscii.
Sentii il campanello suonare, guardai chi era, e vidi che era proprio Trish.
Non esitai a salire in macchina. Insomma: l'aeroporto era a trenta minuti da casa mia, con l'aggiunta del traffico anche quaranta.
Parlai molto in macchina, tanto da far quasi esaurire la mia amica. - Ho capito. - oppure - Ok. - mi diceva ogni volta che aprivo bocca.

- Trish, secondo te questo vestito mi sta bene addosso? - le chiesi.
- Dobbiamo andare all'aeroporto Ally.. non ad un appuntamento con George Clooney. -
- Si..hai ragione....ma ci tengo parecchio..non vedo il mio migliore amico praticamente da quasi due anni..- spiegai.
- Come vuoi tu..però..adesso..mancano dieci minuti ancora...nel frattempo sai cosa fare? -

Accennai un no.

- In questi dieci minuti..devi tapparti la bocca!! O ne uscirò matta!! - mi gridò in faccia.
- Ok.. scusa, ma calmati! -

Successivamente ai dieci minuti, Trish parcheggiò la macchina in un'area del parcheggio vicino con molto tatto.

- Come mai questo aeroporto è così stranamente vuoto? - domandai.
Notai un cartello e subito intuii tutto. Come ho fatto a non pensarci prima..

Da quando in qua Trish riesce a fare qualcosa senza cacciarsi, o meglio, far cacciare gli altri, nei pasticci?

- Mia cara amica..lo sai..che hai sbagliato luogo? Innanzitutto qui non c'è nemmeno un aeroporto.. -
- Il navigatore mi ha detto di girare a sinistra e io l'ho fatto.. - mi disse, indicando con la mano la direzione.
- ..e tu lo sai che hai girato a destra, vero? Possibile che non sai nemmeno qual è la sinistra? - risposi desolata.

Che disastro, oh mio dio. Ci mise altre due ore prima di poter trovare l'aeroporto giusto.
Chiedemmo informazioni su ''Austin Moon'' e ci dissero una cosa che io non avrei mai voluto sentire.
Era già andato via.
Non ci potevo credere..ci sarà rimasto malissimo.. magari avrebbe potuto pensare che non me ne fregasse niente di venirlo a salutare..uffa!

Salimmo di nuovo in macchina, distrutte ed estremamente tristi, soprattutto la sottoscritta Ally Dawson, la scema che non si farà più dare un passaggio da Trish de la Rosa..diamine..

Si fecero le diciannove, le diciannove e cinque..

- Nessuno mi impedirà di reincontrare Austin dopo un anno e mezzo - le mie parole mi ritornarono in mente.

All'improvviso sul marciapiede un ragazzo chiedeva un passaggio. Non gli prestai molta attenzione all'inizio. Dallo specchietto notai che una chioma bionda si muoveva dietro me.
- Come sei cambiata mia adorata amica.. - disse, ridendo.
Per un attimo risi anch'io, ma poi rielaborai. Ma che..
Oddio... - Austin!! - lo abbracciai, saltando ai sedili posteriori.

- Finalmente... - sussurrò.

- Già, finalmente! - ricambiai, abbracciandolo ancora più forte.

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Sono tornaaaato! Nuova storia, baam.
Ok questa vi prometto che la porterò a termine, non come quella sulla magia che non mi ispirava particolarmente e che ho tritato con il tritadocumenti (?)
Comunque, questa storia non credo che lo farò durare 21 capitoli come quell'altra.. ( * 5 settembre . + 6 novembre )
Credo che mi manterrò sui 10.. ma chi lo sa..''Sento di poter fare tutto, finché sarai al mio fianco.'' doveva durare 5 capitoli..eh già..

Solite raccomandazioni, se vi è piaciuto fatemelo sapere.
Se non vi è piaciuto o c'è qualcosa di brutto in particolare che vi è saltato all'occhio fatemelo sapere.
Recensioni che siano di tutti e tre i modi possibili, mi farà piacere leggerle.
E se avete qualcosa da suggerire per la storia, scrivetemi in privato o direttamente nella recensione.


Seguitemi anche sulla pagina Facebook: We're timeless.  (<- click) Bene, termino qui lo spazio altrimenti risulta più lungo del capitolo intero x'D
Al prossimo capitoooolooo, buona domenica! ^^'

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Capitolo 2
*** Ricevute & Ricordi ***


2. Ricevute & Ricordi

- Austin noi volevamo venirti a prendere all'aeroporto però lei ha sbagliato strada, siamo tornati indietro ma l'ha risbagliata e ci abbiamo messo altri tre quarti d'ora per proseguire sul sentiero giusto...poi abbiamo saputo che te ne eri andato e ci siamo preoccupati tantissimo e.. - cominciai a giustificarmi, fin quando Austin mi interruppe.

Austin's POV

- Non c'è bisogno che mi spieghi cos'è successo..sono troppo felice di rivedert.. - mi schiarii la voce - ehm, rivedervi. -
Era come se una parte di me si fosse prima staccata e invece lì con, Ally, ah, e Trish, era come se si fosse riappiccicata. 
Quella sensazione non la provavo da quasi due anni, un anno e mezzo, credo. Ero impazientissimo di tornare a Miami, per rivedere Ally. Si, e gli altri naturalmente.
Il tour era stata un'opportunità unica, certo, ma negli ultimi mesi ne avevo avuto abbastanza.

Non potevo rinunciarci, ormai ero dentro e non potevo uscirne. Chissà chi me l'ha fatta a fare, quel giorno.
- A cosa stai pensando? - mi chiese Ally.
- ..a niente! Tranquilla. Piuttosto, è cambiato qualcosa, in questo tempo? - contraccambiai con un'altra domanda.
- Qui a Miami niente di importante..anche se devo dire che le vendite al Sonic Boom sono alle stelle. Ma alla fine sei tu quello che ha fatto tante cose stupende in questo periodo. Allora, dai, racconta -

Prima che potessi iniziare a parlare Trish accostò, per prendersi un cheeseburger. - Beh, sono felice che tu sia tornato Austin - mi disse - ma se non ti dispiace vado a prendere qualcosa da mangiare, voi intanto continuate a parlare - continuò.

- Nessuno disturbo, Trish...comunque Ally, niente di che..ho girato un po' tutto il mondo..Wellington, Milano, Parigi, Los Angeles, Madrid.. - spiegai.
- Niente di che, dici? Hai fatto concerti in tutto il mondo..e non è niente? Io ho partecipato ad una festa ed ero eccitatissima.. - rise.
- Beh, il tour in sé è stato bello, per carità..però non è stato bello quanto stare con i miei amici. - 

Ci abbracciammo per l'ennesima volta e fu la nostra amica riccia ad interromperci.
Per un attimo avevo visto le scintille volare.
- Scusatemi, se vi interrompo dal vostro abbraccio che a quanto ho visto da lì in fondo sarà durato una ventina di secondi, minimamente. - 

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Author's POV

- H-h-eard it o-n thE RaDiOoOo! - cantò Dez, stonando di brutto.

Stava guardando Austin Moon alla televisione del Sonic Boom, in una sua esibizione a Canberra, di qualche settimana prima. 
- Dez! - gridò il biondo, dopo aver aperto la porta.
- Sssh! Sto guardando Austin alla tele. - lo zittii.

Si sentii toccare la spalla e si girò. - Insomma come te lo devo dire che sto guardando Austin M-o-on.. -
Spalancò la bocca fino a terra, come nei cartoni animati. Si scambiarono un ''come butta!''
- Austin quando sei tornato? - 
- Più o meno un paio d'ore fa - rispose.
- Mi sei mancato tantissimo amico mio! Poi mi devi spiegare perché negli ultimi giorni non mi hai chiamato! - disse facendo una faccia offesa.
- Scusa, ma tra concerti e tutto il resto non ho proprio avuto il tempo, mi dispiace - si scusò.
- Tranquillo amicone! - 

Salì di sopra, nella stanza della musica, dove un'ondata di ricordi lo investì.

Austin's POV

Quel pianoforte, al quale io ed Ally ci passavamo le giornate, le nottate, per terminare una canzone.
Quegli strumenti, che hanno fatto di me quel che sono adesso.
Appoggiai sul tavolino dei bigliettini, probabilmente dei fan che mi si erano appiccicati addosso...e un biglietto da visita.

Guardai la stanza per qualche secondo, in silenzio, poi mi feci distrarre. - Uuuh! Noccioline! - esclamai, avvicinandomi ad esse.
Vidi un'ombra sbucare dalla porta. - Entra, non mordo mica - scherzai
Era Ally. - Sai, ti stavo fissando. Era da tanto che non mettevi piede in questa stanza, e fa un certo effetto rivederti qui. -
- Comunque..sai che quello che stai mangiando..è scaduto da quattro settimane? - mi avvisò.
Sputai tutto in un quarto di secondo. Che diamine, esiste il cestino per la spazzatura.

- Ehi ma cosa sono questi bigliettini? - chiese. 
Cominciò a leggerli. - Allora.. 1: Austin Moon ti adoro, sei il mio idolo! ..2: Je t'aime, mon amour! ....Ok... - 
Ne lesse altri, fino ad arrivare ad un biglietto plastificato. - Sharon Evigan. - iniziò, ma non fece in tempo.
Sbiancai. Glielo strappai immediatamente dalle mani. - Che c'è di segreto? - chiese, incuriosita. 
- Niente! Niente di niente, non ti preoccupare.. - 

Non poteva, non doveva assolutamente saperlo,altrimenti mi avrebbe spezzato in due. Non volevo rinunciare a lei.

SPAZIO AUTORE


Yo-hoo! Eccomi qui con il secondo capitolo, bam! (?)
Solite raccomandazioni, recensite se volete dirmi qualcosa di positivo, recensite se volete dirmi qualcosa di negativo o neutro o qualsivoglia cosa. xD
PS: La penultima frasuccia del capitolo non è nel vero senso della parola xD
Ci vediamooo!

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Capitolo 3
*** Danni & Dispiaceri ***



3. Danni & Dispiaceri

Ally's POV


Evidentemente mi nascondeva qualcosa.. e se faceva così era qualcosa di molto importante.
Sperai che non ci fosse niente di cui preoccuparsi, ma soprattutto sperai che non riguardasse me, o i miei amici.
Sharon Evigan..entro la fine del giorno dovevo fare qualche ricerca su di lei. 
Chi poteva essere? Una spia? Un agente segreto? O peggio..la ragazza di Austin? Magari poteva essere una sua parente..succede così, la maggior parte delle volte, nei film. E se fosse stata una rossa, bella e intelligente? Austin sarebbe cascato ai suoi piedi in un batter d'occhio.

Sentii una voce, che mi distolse dai miei pensieri su quella storia. - Ally.. - mi chiamò. 
- Ally! - gridò, spaventandomi. - Trish, che c'è?! - chiesi. 
- Sei un po' assente, ma solo un po', eh. - 
- Stavo pensando ad Austin..ho un.. - dissi, ma non riuscii a terminare perché mi interruppe.
- Ah, ah! Ti piace Austin!! Stavi per dire ''ho un debole per lui'', non è così? - rise.
- Cosa stai blaterando, dai! Stavo dicendo..ho un problema con lui.. - spiegai, calcando sulle ultime parole.

La vidi scuotere la testa. - Non dirmi, è appena tornato, e avete già litigato? -
- Non litigato..mi nasconde qualcosa. E ho intenzione di scoprirlo, che lui collabori oppure no - 
- ..stai facendo la parte della poliziotta? - domandò.
- Ti ho detto che ci tengo a lui e non voglio che ci siano segreti tra di noi! - 
- Più che tenerci, lo ami -

- Io lo amo - dissi, sconsolata.
- Hai detto ''io lo amo'' o sbaglio? - mi chiese, sorridendo.
- No, ho detto ''io non lo amo'' - la contraddii.

Non potevo aver detto quella frase. Me ne sarei accorta, no? 
Trish scoppiò a ridere e mi lasciò sola nella stanza. Urlai il suo nome, per farla tornare indietro e parlare, ma era già andata.
Cosa dovevo fare, piuttosto.. 
Ah già, dovevo controllare chi fosse questa Sharon Evigan, e quindi accesi il computer portatile che mio padre aveva comprato.
''Sharon Evigan, identità'' cercai su Google. Mi uscirono solo due risultati, ''S.Darko'' e ''Patto di sangue''.
- Cosa?! - dissi. - Non pensavo fosse un'assassina. - continuai, incredula.

Poi capii che erano dei film con Briana Evigan, una persona che non c'entrava per niente.
Com'era possibile che non ci fosse nemmeno un risultato su questa Sharon? 
Allora, chiesi aiuto a quella che era fuggita prima, lasciandomi qui, sola. Le inviai un SMS. 
''Sharon Evigan? Mi è familiare questo nome. Aspetta, cerco su Internet.'' mi scrisse. 
Le risposi che avevo già cercato, senza alcun risultato soddisfacente. ''Ally, c'è una pagina intera su di lei, com'è possibile che non te ne sia accorta?''
''Ma è in caratteri troppo piccoli!'' digitai. Lei mi contraddii. ''Ma se la dimensione è uguale a 36?''

Smisi di messaggiare con lei e schiacciai sul link. ''Sharon Evigan. Compositrice, solista, attrice, ballerina professionista.'' lessi.
A quel punto entrò colui che mi nascondeva qualcosa. - Ehi Ally! Scusa se sono fuggito prima.. - 
Accettai le sue scuse, ma gli chiesi spiegazioni. - Dimmi, perché hai il biglietto di una compositrice professionista? - 

Austin's POV

Bene, non potevo più nasconderglielo. Non riuscire a nascondere un segreto per nemmeno un'ora: fatto.
Avevo paura delle sue possibili reazioni. 
1- Poteva uccidermi, strangolarmi, spezzarmi in due, spaccarmi la testa come si fa con una noce di cocco.
2- Poteva perdonarmi, perché sono affascinante, intelligente e famoso.

- Ally..quando io ero in tour..Sharon Evigan mi ha contattato per lavorare con lei e mi ha dato il suo biglietto da visita. - iniziai.
- ..Mi hai nascosto una cosa così cretina? - si stupì.
- Aspetta, fammi continuare..io ho..accettato. - le confessai. 

Non disse niente, rimase zitta. - E so che mi odierai, però non è finita qui. -
- Ah, bene, su, spara! Cos'è adesso, hai per caso cambiato anche manager e regista? - gridò, alterata, per non dire troppo.
- Ti ho mentito. Ti ho inviato un SMS con scritto che il tour sarebbe finito un mese in più. In realtà, non sono tornato prima perché il contratto doveva ancora scadere e avevo da incidere ancora altre due o tre canzoni. -

Mi ero liberato, adesso non c'erano più segreti. Al loro posto, c'era invece un filo di rabbia che ci divideva.
- Adesso dimmi una cosa. - disse, alzando il capo. - Sei appena arrivato dal tour mondiale..e già mi fai questo dispiacere? - terminò.
- Io..non volevo che lo sapessi così.. - 
- Ah giusto, volevi che non lo sapessi per niente, che rimanesse dentro di te, in un angolo riservato della tua mente, no? -
- Ally..avevo intenzione di.. -
- Sh! Zitto, tieniti anche questo per te, come hai fatto per il tuo stupidissimo modo di scaricare il proprio partner! - esclamò, dandomi un pugno sul petto.

Uscì subito dalla stanza e mi lasciò lì accanto al piano. Lo sapevo che sarebbe andata in quel modo.
Ad un tratto ritornò dentro e cominciò a dirmi qualcosa. - Ah volevo farti sapere che mi dispiace.. - 
Io sorrisi, pensavo avesse cambiato idea. - Mi dispiace che tu sia stato così scemo da accettare la proposta di quella stupida! - 

Molto male per essere la prima volta che litighiamo. 
Molto, ma molto male.

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Capitolo 4
*** Piani strampalati & Piacevoli risvolti ***


4. Piani strampalati & Piacevoli risvolti

ALLY'S POV

Non ci posso credere. I can't believe it.
E' inconcepibile che mi abbia trattato così, che abbia fatto una cosa del genere senza nemmeno avere l'accortezza di avvisarmi.
Estremamente delusa, sono estremamente delusa. Nemmeno mezz'ora che è qui, e già mi fa questo.
Partii subito verso casa mia, volevo rimanere sola, senza che nessuno mi dicesse nulla.

Per fortuna non era lontana, non avevo voglia di camminare a lungo. A casa mia trovai mia madre e mio padre.
- Ciao Ally, dove sei stata? - mi chiese mamma. Non badai alla domanda e salii le scale per dirigermi in camera.
- Allora? - continuò, senza ricevere da me alcuna risposta.

- Vado a parlarle - sentii.
Poi una voce femminile. - Non c'è bisogno, vado io a vedere come sta. - 

Dovevo stare ad ascoltare la storia della vita adolescenziale di mia madre, sicuramente.
Bussò alla porta. - Ehi, mamma - dissi.
- Che significa ''ehi, mamma''? Ogni volta che torni a casa mi dai sempre un abbraccio forte forte - si stranì.
- Non sono di buon umore - spiegai, con una risposta secca. - Allora ti va di parlarne con me? - si offrì.

- Io e Austin abbiamo litigato. O meglio, io ho litigato con lui. - iniziai.
- Tu e il tuo ragazzo avete litigato?! - esclamò.
Diventai rossissima. - E' dall'anno scorso che lo dici, potresti smetterla? - 
- ..continua il tuo racconto. - 
- Austin mi ha detto che durante il tour ha firmato un contratto con un'altra compositrice e in realtà, poteva tornare prima dal tour, però il contratto non era ancora scaduto e per non farmelo sapere si è stato un mese in più in giro per il mondo. - proseguii.

Mia madre si era dispiaciuta. Non immaginava però quanto lo fossi io. 
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AUSTIN'S POV

Sentii salire le scale. Era Dez, che aveva visto andare via Ally triste. - Che le è successo? - mi chiese.
- Abbiamo litigato. Cioè, lei ha litigato con me. - spiegai. - Per quale motivo? - si interessò.
Cominciai a spiegargli anche questo. - Uh..perché non l'hai detto a nessuno? - 
- Perché è una cosa di cui non vado fiero. Comunque, anche perché non volevo mettere in mezzo persone che non c'entravano niente. -
- Le hai già chiesto scusa? - domandò. - Ci ho provato, ma non ha voluto saperne...e forse ha ragione. -

- Io ho un'idea. - mi disse. Sbalordito, gli chiesi quale. - Devi attaccare una corda all'albero, agganciarla alla finestra di Ally, entrare nel bel mezzo della notte e sorprenderla con dei fuochi d'artificio! - 
..Appunto, mi sembrava strano. - Potrei invece usare la scala che hai nel garage, posizionarla vicino alla finestra di Ally, entrare prima che vada a letto e portarle dei fiori -
- Poi chedile scusa ed è fatta! - continuò il mio piano Dez.

La sera successiva io, Dez e Trish arrivammo vicino casa sua. Avevamo deciso che, se ci avessero aperto la porta, saremmo entrati di lì, altrimenti il piano di cui ho parlato con Dez sarebbe stato il nostro passo successivo. Quindi suonammo al campanello e ci aprì Penny, la madre.
- Mi dispiace, ma Ally non c'è. - disse la donna.
- Alle nove di sera non c'è? Dov'è, al club guarda-nuvole? - ridemmo.
- Non mi ha detto niente..scusate. - 

Avevamo capito che Ally era in casa, conoscevo bene sua madre. 
Ci riunimmo allora davanti la finestra. - Allora, Dez, fammi il favore di andare a prendere la scala dal tuo garage. Io e Trish ti aspettiamo qui. - 
Dez stesse al gioco. Aspettammo qualche minuto, forse una decina, quando arrivò finalmente con essa.
La posizionammo accanto alla finestra e, notando che la luce era accesa, pensavamo ci fosse qualche intoppo nel nostro piano. O meglio, pensavamo che a quell'ora Ally stesse mangiando! Dovevo entrare senza farmi vedere.

Comunque, non mi persi d'animo e salii i gradini, fino a trovarmi davanti l'apertura, delimitata da una tenda rosa.
Guardai dentro, e a quanto pare non c'era nessuno. Non poteva andare meglio.
Feci un salto per entrare, e osservai camera sua. Era da tanto che non la vedevo, l'ultima volta è stata probabilmente prima delle vacanze pasquali dell'anno scorso, quando ero venuto a portarle un uovo per l'occasione.

La aspettai per dei secondi, e poi ho intravisto un'ombra avvicinarsi alla porta. Mi misi seduto sulla poltrona, pensando fosse Ally.
Ma capii di essermi sbagliato, quando, al posto di lunghi capelli ne vidi la metà della metà.
Era suo padre, Lester, che appena notò che ero dentro, gridò come non avevo mai sentito gridare in tutta la mia vita.
Poi al suo fianco apparve Ally, che preoccupata, era salita per vedere cos'era successo.

- Ah, è solo Austin...papà, puoi uscire, per favore...? - chiese, con un tono non abbastanza sereno.
Uscito, cominciammo a parlare. - Ally senti, volevo scusarmi tantissimo per quello che è successo..ti ho portato dei fiori. - mi scusai.
Poi allungai la mano verso la finestra, in attesa che qualcuno mi dasse quel benedetto mazzo. Quindi mi affacciai e gridai il nome di Dez, che, preso dal panico, mi tirò i fiori in faccia. Ho capito, quando devo attuare un piano con Dez devo specificarlo più volte, lo devo appuntare su un block notes.

- Ecco i fiori.. - dissi, ponendoglieli. Poi mi ringraziò.
Incominciai a parlare senza fine per domandarle scuse eterne ma mi fermò, cominciando a parlare lei del motivo per cui era arrabbiata con me, e del motivo per cui non voleva riappaficarsi con me.

Non so, forse per l'atmosfera di rabbia che si era creata nella stanza, forse un po' per la voglia di farlo o forse per zittirla, presi e mi avvicinai a lei.
Non so esattamente perché l'ho fatto. Dopo essermi avvicinato, la bloccai, e la baciai. Un breve e piccolo bacio sulle labbra, niente di che.
Era come se nella camera regnassimo io e lei: i nostri spiriti, le nostre emozioni, che avevano travolto tutti e tutto.

Ma non ci importava di niente, né di Trish e Dez che ci spiavano dalla finestra, né di altro.
Allora ci baciammo di nuovo, come una vera coppia, come se Ally non aveva più niente da obiettare, come se io non avessi più niente per cui scusarmi.
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Angolo Autore

Ehilà! Piacevoli risvolti lololol
Finalmente si sono anche loro baciati. Che ne pensate di questo capitolo?
Le emozioni, i loro sentimenti, perdoni e non perdoni al prossimo!

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Capitolo 5
*** Consegne & Canzoni ***


4. Consegne &  Canzoni

- Mi...mi dispiace tanto..di averti trattato così. - disse Ally.
- Non devi dispiacerti, sono io che ho approfittato di te. Sei la mia migliore amica e non dovevo fare quel che ho fatto...non voglio perderti. - le spiegai.

Accennò un sorriso. - Senti. Ricominciamo dall'inizio: facciamo come se tu non abbia mai incontrato Sharon...facciamo come se non avessimo mai litigato! - mi propose.
Notai che era particolarmente felice. - A cosa è dovuta la tua improvvisa gioia? - domandai.
- Oltre al fatto che ci siamo riappacificati..che tra qualche giorno è Natale..è anche dovuta al fatto che ci siamo baciati. - rispose.
Risi. - Perché il mio bacio ti ha reso così gioiosa? Non giriamoci intorno - continuai con i quesiti.

- Niente..mi è solo piaciuto. Comunque credo che la cosa migliore sarebbe che rimanessimo amici. - 
- Perché dici questo? - mi rattristai. - E se poi litigassimo di nuovo? Cioè..come fidanzati. Poi come faremmo? Su..dimmi - 
Aveva ragione, purtroppo. Si potevano anche creare situazioni imbarazzanti...era meglio di no.
- Noooooooooooooooooooo! - urlò disperato Dez alla finestra.

Mi girai e lo guardai. Mi avvicinai e con fare calmo, abbassai la serranda per evitare che sentissero altro, facendo ridere Ally.

- Magari in futuro ci fidanzeremo, chi lo sa...ma adesso non me la sento, scusami. - mi spiegò.
- Non c'è bisogno che ti scusi, dai. Comunque, cosa fai questo Natale? - 
- Credo che lo festeggerò con te, Trish e Dez! - 
- Ci speravo.. ricordati del regalo, ahahah. No dai, scherzo. Non ce n'è alcun bisogno che me ne faccia uno. Io devo invece, per farmi perdonare -
Ally era un po' contraria alla mia idea. - Ti ho detto che è acqua passata, tranquillo. Comunque..sei molto dolce. -

L'importante è che tu ci creda Ally. Credi sul serio che non ti faccia alcun regalo per Natale?

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CHRISTMAS DAY

C'è aria consumata qui dentro. Che si sbrighi questo stupido postino, sto per crepare qui dentro!
Sentii posarmi a terra e udii una voce dire ''Grande pacco per Ally Dawson. Mi fai un autografo, prima che me ne vada?''
Oh, dai, sul serio? Avevo chiesto solo di consegnare il pacco! - Arrivederci - disse.

- Vediamo un po' cosa contiene.. -
Appena lo aprì, sbucai fuori facendole una sorpresa. - Questo è per te Ally! - gridai.

Sometimes love’s a scary place                              A volte l'amore è un posto che fa paura
It’s like standing in the dark                                   Sembra stare in mezzo al buio
Flying through the universe                                    Volando attraverso l'universo
Trying to fix your broken heart                               Cercando di guarire il tuo cuore spezzato

It’s okay to let it go                                               Va bene se lasci andare
You don’t have to be so brave                                Non serve che tu sia così coraggiosa
Take a chance if someone else                               Dai una possibilità a qualcuno
Is gonna sweep in and save the day                       Che puo' aiutarti a salvare la situazione

You don’t have to face your fears alone                  Non devi affrontare le tue paure da sola
‘Cause whenever you’re in trouble                         Perché ogni volta che sarai nei guai
I’ll know                                                                 Io lo saprò

Uscii fuori dalla scatola e le presi la mano.
Cominciammo a ballare una specie di lento improvvisato e poi continuai a cantare.

Let me be your superhero                                     Lascia che io sia il tuo supereroe
There isn’t a place I won’t go                                Non c'è un posto in cui non andrei
Whenever you need me by your side                     Ogni volta che hai bisogno di me sarò al tuo fianco
I’ll be there, be there                                           Ci sarò, sarò lì

Never be afraid if you fall                                     Non avere paura se cadi
I’ll carry you away from it all                                Io ti proteggerò da tutto 
Let me be your superhero (x2)                             Lascia che io sia il tuo supereroe

Take off your mask, put down your guard             Togli la maschera, non essere sulla difensiva
Don’t need a symbol on your chest                       Non c'è bisogno di un simbolo sul petto
It’s all right for once to play                                 Va bene per una volta
The damsel in distress                                         Avere la parte della donzella in difficoltà

You’re gonna use up all your strength                   Usa tutta la tua potenza
Trying to be so strong                                         Per cercare di essere più forte
Don’t have to shoulder all the weight                    Non farti peso di ogni cosa
Together we can take it on                                  Insieme possiamo fare tutto

Che parole, non pensavo di potercela fare da solo, in pochi giorni. Ally era felice, sorrideva.

You don’t have to face your fears alone                Non devi affrontare le tue paure da sola                           
‘Cause whenever you’re in trouble                       Perché ogni volta che sarai in difficoltà
I’ll know, oh                                                         Io lo saprò, oh

* Ritornello

La vidi particolarmente entusiasta della canzone, le era piaciuta. - Austin..è stupenda...pensavo tu non fossi capace di scrivere brani.. -
- Ehi, ehi, ehi! Non sei l'unica brava a comporre. No, scherzo.. mi sono semplicemente applicato, e sarà anche forse per il periodo natalizio, un miracolo! - risi.
- E..l'ispirazione me l'ha data una persona molto importante. - continuai.
- Aw..sono contenta di essere una musa ispiratrice per qualcuno. Io, comunque ti ho fatto un piccolo regalo..non so se ti piacerà..sicuramente non sarà al livello del tuo..ma tieni. - 
Mi porse un piccolo braccialetto d'oro con inciso su una lettera, la A. - Così se non dovessimo vederci più, ti ricorderai ''A, di Austin, A, di Ally, A, di amicizia.''
- Stupendo! Grazie! Tra questi scambi però mi sono dimenticato di farti gli auguri.. - mi ricordai.

- Auguri anche a te. Usciamo stasera? Io, te, Trish e Dez? - propose.
- Certo! - si sentii. Ma non ero stato io. Non posso credere che Trish e Dez sbuchino dal nulla.
Comunque gli auguri non erano finiti come anche i regali, che scambiammo tra di noi, ma quello che mi è piaciuto di più è stato quello di Ally.

SPAZIO AUTORE

Ehilà! Sono tornato con un nuovo capitolo. Una specie di capitolo di passaggio, in tema natalizio, diciamo.
E' corto, se non si conta la canzone che occupa mezza pagina. xD
E' tratta dal nuovo album di A&A, Turn it Up :) Comunque oggi avete visto Austin & Jessie & Ally? Io si e mi è piaciuto estremamente.
Ad ora l'ho visto già 3 volte; 4 adesso. Prossimo capitolo, dopo Natale :'D Credo che la storia durerà fino a inizio gennaio..

Fatemi sapere cosa ne pensate, ciaoo!


 

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Capitolo 6
*** L'appuntamento (prima parte) ***


6. L'appuntamento (prima parte)

Three hours later - Author's POV

Tre ore dopo Ally aveva scoperto che Dez e Trish non sarebbero venuti.
- Come sarebbe a dire che non venite? - chiese preoccupata.
- Oh!! Guarda, Dez, scotti! - esclamò Trish, posandogli la mano sulla testa.
- Trish hai il viso un po' pallido, dovresti riposare! - disse l'altro.

Ally aveva capito tutto. Più brutta recitazione di questa non c'era. Prese l'amica per il braccio e la trascinò fuori dal Sonic Boom. 
- Cosa stai cercando di fare? - domandò. - Stai recitando peggio di quella volta in quinta elementare, durante la recita scolastica - continuò.
- Almeno non sono lenta come te a capire a che gioco gioca la gente, eh, -  rispose Trish - è ovvio: voglio che tu e Austin usciate da soli! - le fece comprendere. 
- Perché dovremmo uscire da soli? Continuo a non capire - 
- Come se ci fosse motivo per cui scioccarsi..naturalmente se voglio che usciate insieme, voglio che vi mettiate insieme. No? - spiegò lei, lentamente.
- Hai sentito cosa ci siamo detti in camera mia, no? Non ci mettiamo insieme punto e basta. E non voglio rovinare la nostra amicizia. - 
- Ok, ma fai un ultimo tentativo. Se con questa serata non vi fidanzate non ti romperò più su questa faccenda. Ok? - propose.
- Affare fatto - disse stringendole la mano. 

Nel frattempo, nel Sonic Boom lo stesso identico discorso, e la stessa identica promessa: se non si fossero fidanzati entro fine giornata, né Trish né Dez avrebbero più accennato Austin e Ally come coppia innamorata. O almeno, di Dez si puo' starne certi, dato che mantiene sempre le promesse, ma Trish non è la persona adatta con cui fare scommesse e/o promesse.

Fuori, le ragazze parlavano a bassa voce per non farsi sentire dai due maschi oltre la porta.
- Senti, cosa mi consigli di mettere questa sera? - iniziò. - Non ho niente di bello da indossare, che io sappia - concluse, attendendo risposta.
- Non so, ma credo possa andare bene un abito rosso. Si, un abito rosso o blu che ti arrivi fino ai piedi. -  
- Studi dicono che gli uomini sono attratti maggiormente dalle donne vestite di rosso. - la informò Ally.
- Perché devi per forza far diventare noiosa anche la moda? - le chiese, seccata.

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Other two hours later

Si guardava allo specchio, fiera del suo aspetto, di come si era truccata, o meglio, di come si era fatta truccare da Trish.
Fissava il suo abito rosso, che le arrivava fino alle scarpe col tacco. I suoi capelli erano ben pettinati, e la collanina sul suo collo ''ALLY'' era pulita e lucidata.
Forse era un po' nervosa per l'appuntamento. Forse un po' troppo, anzi.
Dentro di lei sperava con tutto il cuore che Trish vincesse la scommessa. 

Suonarono al campanello. Mentre Penny stava per toccare la maniglia dell'entrata, Ally si precipitò vicino alla porta e spinse via sua madre, gridando ''Rispondo io!''
- Cosa fa l'amore - disse un saggio Lester, parlando con la moglie. - Non fate cose imbarazzanti, vi prego - li supplicò la teenager.

Aprì l'entrata, trovandosi davanti la persona che ai suoi occhi appariva bellissima. Ma non solo ai suoi occhi, eh.
Il biondino era vestito con una giacca blu mare e dei jeans, accompagnati da delle Converse. Il braccialetto che le aveva regalato la ragazza era ancora sul suo polso, in primo piano rispetto gli altri tre che portava. - Sei..stupenda. - si congratulò Austin, ammirando la giovane.
- Anche tu sei..ok. - contraccambiò. - Beh, papà, mamma, noi andiamo al nostro app...ehm..alla nostra usci...Ok, mamma, papà, noi usciamo! -
- Non fate tardi - li mise in guardia Lester, - portala a casa per le undici, massimo. - lo avvisò.
- Si, era quella l'intenzione - rispose. 

Chiusero e rimasero fuori per un minuto buono. - Scusa, mi sono trattenuta perché c'erano i miei..ma sei stupendo a dir poco! - ammise.
- Ehi, ehi! - si sentii una vocina uscire dal citofono. - Papà! - esclamò Ally.
L'uomo pensò di aver sbagliato ad aver origliato e temeva il peggio. - ..quando hai imparato a utilizzare il citofono?! - finì lei, ridendo.

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- Eccoci qui - disse Austin, spingendo la porta d'ingresso.
- Uh, che bel posto! - si sorprese Ally - qual è il nostro tavolo? - chiese successivamente. 
- Quello in fondo, ho confermato la prenotazione qualche ora fa - le risposi.

Vi arrivarono e trovarono un grande vaso di rose al centro e delle candele. - Questa è opera tua? - domandò.
- Ti assicuro che con questo non c'entro niente - 

Prima di sedersi però, Ally perse l'equilibrio, a causa delle scarpe col tacco e la maggior parte dei presenti risero per la figura.
- Dai, mettiti in piedi - le prese la mano - anzi, seduta - si corresse.
- Sapevo che non dovevo metterle. - pensò la ragazza, mentre ancora la gente si spaccava dalle risate.
- Siamo appena arrivati e già sono caduta per terra - si prese in giro da sola.
- Non è mica la fine del mondo, su! Non ci pensare più - la tranquillizzò.

Un cameriere arrivò al tavolo dei due e prese le ordinazioni. Si presentò poi venti minuti dopo con i vassoi.
Ma destino volle che anche lui inciampasse. Povera Ally..e povero il suo bellissimo vestito, da rosso a...meglio non parlarne.
Si guardò attorno...tutti ridevano di lei... la gente sghignazzava...
Non riuscii a trattenersi e cominciò a piangere, per poi scappare in bagno tra le risate di tutti...tutti tranne Austin.

- Ally! - gridò lui. - Torna qui! -

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Spazio AUTORE

Capitolo diviso in due parti! Ecco la prima parte che sono riuscito a pubblicare per Natale. Yeah. A proposito, buone feste a tutti! Ditemi, come state passando il Natale? Che vi hanno regalato o, che pensate vi regaleranno, se non avete ancora scartato?
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo tramite recensione e se vi va rispondete anche alle due domanducce di sopra xD
Ci si becca agli sgoccioli dell'anno :)
Ciao!
 

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Capitolo 7
*** L'appuntamento (seconda parte) ***


7. L'appuntamento (seconda parte)

Austin si alzò in piedi e spinse il cameriere. - Stupido, guarda che hai combinato! - gridò, svuotandogli il piatto di un tavolo accanto in testa.
- Esci, Ally - disse, appoggiandosi sulla porta.
- Non ci penso nemmeno, ho già subito abbastanza umiliazioni - rifiutò, asciugandosi le lacrime.
- Dai - la supplicò il biondo, bussando.
- Leggi il cartello. E' il bagno delle donne, non puoi entrare. E comunque, fatti buttare addosso una marea di cibo e vediamo come reagisci. - 

Strinse la sua borsetta tra le gambe e poi la aprì prendendo delle salviette per darsi una ripulita. 
Poco dopo la porta si aprì piano piano ed Ally uscì fuori. - Perché non mi hai preso in giro quando sono caduta e quando mi è volato il vassoio addosso? - chiese.
- Perché avrei dovuto ridere, scusa? - le rispose, mentre lei lo abbracciava forte.

Ma nel frattempo cosa facevano Trish e Dez? I due erano arrivati al ristorante per spiarli. Anzi, non nel ristorante, ma SUL ristorante.
Si erano nascosti sul tetto per osservarli dall'alto, spostando una lastra di marmo che permetteva di vedere da lassù in cima.
- Ma dove sono Austin e Ally? Non li vedo - disse la riccia.
- E' il ristorante giusto, vero Trish? - 
- Ovvio, idiota! - esclamò. - Solo che non li vedo da qui - spiegò all'altro, sporgendosi cercando di trovarli.

Austin e Ally si allontanarono dal loro tavolo per uscire dal ristorante. - Ehi dove credete di andare? - disse il proprietario. 
- A casa, grazie - disse lui come se fosse una cosa più che ovvia. - Se ti do' un dollaro per la ''cena'' è già tanto, dato quello che ha fatto il cameriere -
Gli diede totale ragione, in effetti non era stata una bella serata per loro.
- Ah Ally, ti ricordi quando mi hai detto ''fatti buttare addosso una marea di cibo e vediamo come reagisci''? Io lo farei per te. - 
- Aw, sul serio? -

Ad un tratto si sentì un forte rumore, come se dei vassoi fossero caduti e dei tavoli si fossero disintegrati.
Perché era successo davvero. Trish e Dez si erano esposti troppo e ed erano caduti giù, sfasciando la prima un tavolo dove attorno c'era una famigliola, e il secondo era caduto addosso a due camerieri che servivano dei ragazzi.
- Trish, Dez! - gridò Ally. Austin cercò di mettere in piedi l'amico, ma provandoci scivolò a terra, sporcandosi di sugo, probabilmente, davanti e dietro. Ma scivolando, spinse il carretto su cui c'erano tre o quattro bottiglie di spumante, che finirono contro un muro rompendosi in mille pezzi. 
- Austin stai bene? E voi due? - domandò preoccupata Ally, quando inciampò per la seconda volta e, per cercare di mantenersi, si aggrappò al tavolo, ma perse la presa e allora per non cadere, non sa nemmeno lei perché, cercò di aggrapparsi ad un piatto con sopra una torta, che fece un volo che terminò quando cadde sul pavimento.
- Nooo, la torta al cioccolato no! - urlò Dez disperato, dopo essersi alzato. 
- E' questo che ti importa? Aiutami dai - disse Austin, afferrando la sua mano.

Qualcuno si schiarì la voce. - Uhm, eccovi il conto. - si avvicinò il proprietario.
- Cosa?! - esclamò Ally. - Ah? Duecento dollari? Non abbiamo questi soldi! - spiegò il biondo, mostrandogli il portafogli. 
- Allora facciamo così: quando la giornata sarà finita voi laverete tutto questo posto, compresi piatti e cose varie. - propose lui. 
- Ma ci vorranno almeno due ore! A che ora chiude il ristorante? - chiese.
- Allora datemi i soldi..comunque chiude tra mezzora, cioè alle otto e trenta. -  
- Ah..quindi.. -

Soldi o pulizie? La seconda.
- Dez, passami quel piatto.. - disse Ally stanchissima. 
- Dai, io sto lavando a terra da tre quarti d'ora, non puoi capire come mi sento! A te mancano una decina di piatti, io devo pulire ancora il ripostiglio.. -
Ally e Dez lavavano i piatti, Austin si occupava di pulire il disastro che avevano combinato e Trish lo stesso.
Dieci minuti dopo i primi due finirono il loro lavoro e si offrirono di aiutare gli ultimi a lavare il pavimento. 
- Ah comunque, Ally, ma tu non avevi deciso di mettere un vestito rosso? Perché ne indossi uno marrone/arancione? - domandò Trish.
Austin la guardò male e lei si stette zitta.

- Non avrei mai immaginato che questa serata sarebbe finita in questo modo. Non potrebbe andare peggio di così. -
All'improvviso squillò il cellulare.

''They wanna know, know, know,
your name, name, name,
They want the girl, girl, girl,
with game, game, game''


Lo guardarono stranito. - Che c'è?! Ho sempre desiderato di avere la mia voce come suoneria! - 
Si allontanò dal gruppo per rispondere alla telefonata. - Pronto? - 
Dall'altra parte, parlava Jimmy Star che gli comunicava una cosa importantissima. - Ti aspetta un nuovo tour in giro per il continente, tra tre settimane. Mi dispiace che tu non abbia tanta libertà, ma le stelle sono destinate a tutto questo lavoro. Il tour durerà sei mesi. -

- Oh. Mi sbagliavo, poteva andare peggio. - si disse Austin.

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SPAZIO AUTORE

Evidentemente mi sbagliavo, ho aggiornato prima del previsto. Doveva essere per il 30-31, ma anticipare non fa mai male, su xD
Ve la aspettavate questo colpo di scena (?!) finale? Questa era l'ultima parte. Perché l'appuntamento è finito..si, in peggio <.<
Va bien, scrivete una recensione per dirmi cosa ne pensate del capitolo, se vi aspettavate la telefonata e tutto il resto. 
Oggi avete visto Camp Rock? Io si. Ho anche scoperto che c'era Roshon Fegan (Ty di A tutto ritmo) e sono rimasto scioccato. Boh.
Mettete mi piace alla pagina We're timeless. ∞
Ciaoo!

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Capitolo 8
*** Capodanno & Countdown ***


8. Capodanno & Countdown

- No, no, aspetta non riagganciare! - esclamò Austin, prima che Jimmy riattaccasse.

Austin's POV

Ah, perfetto. Bel Natale, prima distruggiamo un ristorante, poi ci tocca ripulirlo da cima a fondo, poi la telefonata.
Adesso come lo dico ad Ally e agli altri? Non posso rovinare loro il Natale, o almeno, per quanto non lo sia già.
- Austin, chi era? - mi chiede, lasciando lo strofinaccio.
- ...non credo che tu voglia davvero saperlo. - rispondo - Ho paura che tu, anzi voi ci rimaniate un po' maluccio - 
- Giochiamo a Obbligo o Verità? - domandò. - Tocca a te Austin , obbligo o verità? - 
- Ehm..verità? - dissi confuso.
- Ok. Chi era a telefono? - 
- ...volevo dire...obbligo! - cambiai idea, per cercare di evitare la risposta.
- Va bene! Come obbligo, dovrai rispondere alla domanda di prima. - 

Basta, glielo dire senza alcun giro di parole, almeno non succede il casino dell'altra volta!
- Ok, era Jimmy, mi voleva dire che...tra qualche settimana avrò un altro tour...di sei mesi. - spiegai.
- Ah...e perché non volevi dirmelo? - si rattristì.
- Perché ci saresti rimasta male, ed evidentemente è successo - 
- Ma a me non dispiacerà affatto... - si fece felice - perché è una cosa magnifica. Dai! Un tour, è sempre stato il tuo sogno girare per il mondo, facendo sorridere la gente con le tue canzoni. L'hai già realizzato una volta, perché non una seconda? -

Ci guardammo negli occhi, notando che i suoi si stavano riempiendo di lacrime e istintivamente la strinsi tra le mie braccia. 
Dez e Trish ci fissarono, anche loro dispiaciuti. Io feci segno loro di venire e alla fine ci abbracciammo tutti.
- Quindi...partirai..dopo l'Epifania? - disse Ally tra un singhiozzo e l'altro. Annuii.
- Mi mancherai, amico - affermò, mentre le altre due esprimevano lo stesso parere.

- Dai, ragazzi, abbiamo ancora delle vacanze da trascorrere insieme. Passeremo il Capodanno insieme, no? - li consolai.
- Io devo passare il Capodanno con i miei genitori. - obiettò Ally.
- Ah...beh potremmo riunirci tutti, cioè, noi e i nostri genitori, sulla spiaggia la notte del 31 dicembre e festeggeremo lì...sempre se ti va - proposi.
- A me va benissimo, ma chiederò prima a mia madre e mio padre e ti farò sapere dopo. -  

La vidi prendere il telefono dalla borsa. - Oh mio dio, ma sono le 11 e io dovrei essere a casa adesso! - esclamò.
- Ti accompagnamo noi, non è poi così lontano - mi offrii.
- Scusate, ma io devo andare a casa, i miei non sanno nemmeno che sono uscito - disse Dez, salutandoci, mentre Trish andava via con lui con lo stesso motivo.
- E allora ti accompagnerò io - risi, contagiandola.

​Ten minutes later.

- Grazie Austin per avermi riaccompagnato a casa. Comunque, hai ragione, godiamoci queste feste e poi penseremo al problema, che in realtà problema non è, dato che è un'occasione unica per te. - 
- Ci penseremo più in là. Adesso ti saluto, ci vediamo domani Ally! - la salutai abbracciandola.
La porta di casa si aprì d'un tratto. - 10 minuti di ritardo - 
- Scusi sig. Dawson ma abbiamo avuto dei piccoli incovenienti...se per piccolo si puo' intendere la distruzione di mezzo ristorante - 
- Va bene, puoi andare. Grazie per averla riportata a casa - 
- Ah, scusi, già che mi trovo qui, posso chiederle se le va, a lei e sua moglie, di riunirvi in spiaggia la notte di Capodanno? - domandai.
- ..perché dovremmo? Ci si diverte anche qui in casa. - disse freddamente.
Ci pensai su per qualche secondo e poi gli diedi una risposta. - Beh...siamo a Miami, abbiamo le spiagge, perché non ne usufruiamo? Sarà ancora più divertente, e poi possiamo vedere meglio i fuochi d'artificio. Non crede? - 
Anche lui ci rifletté un po' e alla fine accettò. - Perfetto! Comunque Ally ci vediamo domani. Ciao! Buonasera Lester - 

One week later - Author's POV.

''Mancano 2 minuti alla mezzanotte!'' esclamò un uomo allo schermo che era stato posto all'entrata della spiaggia. 
Ally raccontò ad Austin ciò che provava durante gli attimi prima dello scattare del nuovo anno. - Austin, tu sei euforico quando comincia il conto alla rovescia? -
Lui rispose di si. - Beh, io in realtà non molto. Cioè, ti faccio capire. Quando tutti cominciano a fare ''10, 9, 8'' e così via, capisco che quest'anno è volato via e con sé tutte le cose belle e brutte che ha portato. Il conto alla rovescia continua, e cominci a pensare a tutto ciò che ti è capitato, a quello che ti capiterà. 5, 4, e infine 3, 2, 1 e comprendi che l'anno è finito e sta per iniziarne un altro, non sai cosa accadrà, cosa andrà male, insomma. - 

- Wow, Ally. Ma dimmi un po', queste cose te le sogni la notte? - domandò l'altro.
- Molto divertente. Ma adesso la smetto con questa storia. Dovrei essere più felice. Spero che l'anno non inizierà con qualcosa di brutto, come il tour, che spero si risolva. - disse. - Ehi, guarda, siamo agli sgoccioli, mancano pochi secondi - continuò.
''5, 4, 3..'' cominciò l'uomo in trasmissione.
Austin prese la mano di Ally e lei lo guardò sorridendo e contribuendo anche lei al countdown. 
Tutti si scambiarono gli auguri, brindando e gridando di felicità.
- Vediamo se questo anno comincia alla grande - 
- Che intendi? - chiese confusa la ragazza. Lui, glielo fece capire più che presto. 

Pochi secondi dopo la mezzanotte Austin riunì le sue labbra con quelle di Ally, mentre i fuochi d'artificio illuminavano l'intera Miami. - Allora, è cominciato bene? -
- Altroché! - esclamò lei, mentre i genitori di entrambe le parti e Dez e Trish facevano loro calorosi applausi. 

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SPAZIO AUTORE

Oh yeah capitolo di Capodanno! xD
5 giorni d'attesa, ma ne è valsa la pena? :)
Ed ecco il bacio di mezzanotte che Austin ha dato ad Ally! Vi è piaciuto il capitolo? 
Fatemelo sapere tramite una recensione e comunque, tanti auguri di felice anno nuovo - in ritardo - a tutti!

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Capitolo 9
*** Pensieri & Promesse ***


9. Pensieri  &   Promesse

Si continuavano a guardare negli occhi, mentre colorati fuochi d'artificio esplodevano in alto.
- Ok...noi andiamo a guardarli da un'altra postazione - disse Trish per non rovinare il momento.
- Ma io.. - cominciò Dez, però interrotto dalla riccia che se lo trascinò via.

I due piccioncini si sdraiarono sulla sabbia a fissare il cielo. 
- Mi mancavano i tuoi baci, - iniziò - come farò quando te ne andrai? -
Lui sorrise. - Questo vuol dire che ti è piaciuto? - chiese Austin.
- Più di quanto tu possa immaginare. - risposi ridendo.
- E noi dovremmo rimanere solo amici, è questo che vuoi? Io non ce la faccio a essere solo un amico per te. E' come se avessi davanti una montagna di pancake senza poterne mangiare nemmeno uno. Quando ci abbracciamo stretti stretti, sento che quei fuochi d'artificio, invece che stare lassù, stiano nel mio stomaco e continuano a scoppiettare, finché non ci stacchiamo.
- Sei tremendamente dolce. Provo lo stesso anch'io, soprattutto quando i nostri sguardi si incontrano, o quando ti vedo. - lo appoggiò Ally.
- Ma sono talmente insicura sulla nostra possibile relazione. Tu dopo l'epifania dovrai andartene in tour, e.. - continuò, venendo fermata dal biondo che rispose a una telefonata. ''Ehi, Moon, la partenza è anticipata, ci vediamo all'aeroporto dopodomani, felice anno nuovo, ciao!'' disse la vocina di Jimmy al cellulare.

- Ti correggo, non dopo l'epifania. Tra due giorni. - la contraddisse, mettendosi le mani sul viso.
- Oh, sul serio, mi stai prendendo in giro? - esclamò la ragazza, mentre Austin le fece segno di calmarsi.
- Ma non mi calmo nemmeno per sogno! Quello stupido Jimmy, lo manderei sulla Luna senza alcun equipaggiamento, per vederlo soffocare e chiedere aiuto. O magari manderei lui in tour, in Antartide, così che si congeli dai piedi fino alla punta dei capelli. Ah no, scusa, Jimmy è un brutto pelatone che butterei via in un sacco su una rotaia, mentre un treno sta per passare! - gridò.
Si alzò in piedi continuando a sparlare su Jimmy, finché inciampo e cadde su Austin. - Per fortuna non mi sono fatta male. - 
- Per forza, mi sei caduta sopra! Comunque, io dico che ti dovresti calmare, non ti fa nemmeno bene arrabbiarti inutilmente. E poi ormai è fatta, non posso fare niente. -

Ally cominciò a piangere. - Prima il tour mondiale, poi la faccenda di Sharon, poi un disastro di appuntamento, poi dovevi partire dopo la festa della Befana e adesso parti dopodomani. Cos'è, una maledizione sta cercando di dividerci? -
- Dai, non piangere, vieni qui, abbracciami - cercò di consolarla, stringendola a sé.
Rimasero attaccati per una decina di secondi. - Adesso non ci pensare. Ne riparleremo quando sarà giorno. Adesso godiamoci questo spettacolo pirotecnico, non voglio rovinarti anche questo piacere - 
Ally fece ok con la testa, e si rimisero di nuovo sdraiati sulla sabbia. 
Un paio di minuti dopo, imbarazzata, fece una domanda ad Austin. - ..dimmi un po', mi hai baciata perché...volevi rendermi felice, o perché volevi davvero farlo? -
- Pff..solo per renderti felice...adesso comunque dovremmo raggiungere gli altri, non credi? - 
Si sentì un cespuglio muoversi. - Non ce ne sarà bisogno - disse Mimi. 
- Mammaaaa! - la rimproverò - ...piuttosto, dove sono gli altri? -
- Credo di saperlo. - disse Ally, avvicinandosi a 5 ombrelloni, scovando tutti, compresi sua padre e sua madre.
Austin le si avvicinò. - Riguardo a quella domanda, ti ho mentito, è ovvio che l'ho fatto perché volevo davvero, ma davvero farlo - sussurrò in seguito.
Lei lo guardò e gli diede un bacio sulle labbra. - Adesso anch'io l'ho fatto perché volevo davvero farlo. - gli rispose, facendolo sorridere.

January 1, 10:38 A.M

Ally suonò al campanello e Mike aprì la porta. - Salve sig. Moon, c'è Austin in casa? - domandò gentilmente.
- Certo, è di sopra, credo stia preparando le valige. Vuoi salire o preferisci aspettare giù con me e Mimi? Stiamo recitando per un nuovo spot pubblicitario per la nostra azienda di materassi. Sarà una cosa magnifica! -
- Ehm, sono venuta per Austin, quindi credò che salirò - rise.
Salutò Mimi e il marito e si diresse verso la camera. Quando arrivò, bussò domandando se potesse entrare, ottenendo un sì in risposta.

- Non stavi facendo le valige? Così mi aveva detto tuo padre.. -
- In realtà sto facendo A ma ho detto B. Sto ascoltando musica, ma non vorrei che mamma e papà cominciassero con stupidi discorsi su quanto sia inutile farlo. E poi, non ho voglia di preparare le valige, perché voglio parlarne con te. -
- Beh, sappi che io non sono brava. Se dico qualcosa, credo che ti spedirò direttamente in tour. Ad esempio: facciamo una lista di pro e contro: se vai in tour, incontri fan, gente famosa, firmerai contratti discografici, ti farai una montagna di soldi...se invece rimani qui, al massimo puoi firmare un autografo alla vecchietta della fermata del bus. Invece, i contro: se vai in tour, perdi i tuoi amici, mentre se rimani qui, perdi l'occasione unica di avere contatto con i fan, di entusiasmarli con la tua musica, di incontrare persone ricche... - praticamente cominciò ad elencare i punti una lista che sembrava non finire mai. 

- Fammi indovinare, la lista l'hai fatta prima di venire a casa mia, non è così? - le domandò, facendola ridere.
- Hhahah, come diamine hai fatto? Però ti devo chiedere una cosa. Perché in vista di un tour, altra gente non puo' venire con te? - 
- Non ne ho idea, è una delle tante stupide regole imposte da Jimmy. Ma ritornando alla tua lista, credo che si debba dividere in due grandi parti, ovvero, andare in tour e realizzare il mio sogno, o rimanere con i miei amici e la ragazza che am..ehm, adoro -
Ally gli ricordò la canzone che cantò a Times Square, la notte dello scorso Capodanno, e ne intonò qualche verso per fargli capire.

''When the lights come up,           ''Quando le luci si accendono''
It's hard to hold back,                   E' difficile tirarsi indietro,
so come on, let it blow''                Quindi lasciati andare''


- Che vuoi dire? - chiese.
- Che ci devi andare. Anche se sarà doloroso per me o difficile per gli altri. -
- Mi stai davvero chiedendo di partire? Credevo che di me ti importasse -
- Di te mi importa, è per questo che ho deciso questo. Non voglio trattenerti qui con me, mentre potresti spassartela in giro per il continente a cantare e/o ballare. Questa notte ho esagerato con l'arrabbiatura, solo ora ho elaborato tutto e sono arrivata a questa conclusione. -
- E noi? Che ne sarà di noi? Ci siamo baciati, ci piacciamo e lo riconosciamo. -
- Io sarò sempre nel tuo cuore, ricordatelo. Se hai bisogno di me, se hai bisogno di sfogarti, se hai bisogno di qualsiasi cosa, io ci sarò sempre per te. Hai un tablet, ce l'ho anch'io: potremmo vederci in webcam ogni volta che ne avremo voglia. -

Austin la abbracciò e disse che sarebbe stato lo stesso per lui. All'improvviso il cellulare di Ally squillò.
''Ally, credo di avere un problema. Mi mancherai tantissimo.''

 

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Capitolo 10
*** Amori & Addii ***


10. Amori  Addii

Due giorni dopo - Ally's POV

Mancava un'ora alla partenza di Austin. Naturalmente sarei andata ad accompagnarlo all'aeroporto!
Ero veramente triste, però. Prima un anno e mezzo di tour mondiale, poi ci vediamo per un mese, e poi un altro tour di sei mesi. Succedesse così per la scuola! Non volevo che Austin partisse, ovvio, non mi importava niente dei suoi stupidi fan in giro per il mondo. O meglio, mi importava che fosse felice, e la sua felicità erano i suoi fan. Poi c'ero anch'io..però non poteva rinunciare a milioni di fan per una sola persona.
Io invece avrei rinunciato per lui...ma la vita era sua, era lui che decideva ciò che fare; e aveva deciso di partire. L'avrei rivisto a giugno, quando sarebbe finito il tour, e non ne avrebbe avuti altri per tipo uno, due anni.
Mi asciugai le lacrime che cominciavano a comparire sul mio viso, e decisi di farmi una bella doccia calda, di truccarmi e di vestirmi. 
Finita la doccia, mi infilai l'accappatoio color fucsia, rovistai tra i cassetti del bagno, presi i trucchi lì e là e mi diedi una sistemata.
Andai in camera e afferrai i vestiti che avevo poggiato sul letto: un vestito color verde acqua e un giacchetto rosa.

- Ally, stai uscendo? - mi chiese papà.
- Si, perché? - risposi io, con un'altra domanda.
- Perché anche io e mamma usciamo tra poco e dobbiamo prendere le chiavi, tu quindi prendi quelle di riserva che ti lascerò sul tavolo della cucina, altrimenti rimani fuori casa, perché torneremo tarduccio - spiegò.
- Tranquillo, non sono stupida - gli dissi

Terminai di vestirmi ed uscii dalla stanza e notai che ero già rimasta sola. Poi guardai l'orario sul cellulare e notai che ero in ritardo, e subito mi velocizzai: presi la borsa con le chiavi ed uscii di casa.
Anch'io avevo la patente: non solo Trish, Dez e Austin. Per evitare di fare ulteriore ritardo, evitai di chiedere un passaggio a Trish, altrimenti sarei arrivata per la mattina dopo. Quindi, presi la macchina di mio padre, dato che quella di mamma era già stata presa, e mi avviai verso l'aeroporto.

Eccomi arrivata a destinazione! Dopo aver parcheggiato mi guardai attorno ma senza trovare il mio biondino. 
- Bu! - sentii dire alle mie spalle, facendomi sobbalzare.
- Austin! - esclamai abbracciandolo. - Non farlo mai più, o mi farai venire un attacco cardiaco - dissi in seguito.
Dopo essere rimasti in silenzio per una decina di secondi, cominciammo a scambiarci in generale dei saluti.
- Mi mancherai tanto. - iniziò Austin. 
- Mi mancherai anche tu. Però consideriamolo un arrivederci, non un addio. -
Austin guardò l'orario sull'orologio e notò che aveva altri due minuti.
- L'aereo decolla tra un minuto - mi avvisò lui.
- Divertiti in tour - sorrisi, non sapendo che dire, venendo contraccambiata da un altro sorriso. 

Non so perché, ma mi sembrava come se Austin non dovesse partire. Era strano, non era..come dire...tanto triste.
Ma è una supposizione, e molto probabilmente suppongo male. 
Gli diedi un piccolo bacio sulla guancia; il tempo era finito. Da lontano lo vidi salire sull'aereo, e dopo il decollo, mi voltai dall'altra parte e cercai di trattenere le lacrime. Poi mi rigiro in avanti, ma l'aereo era già in alto che volava, e Austin con lui.
Con le dita cercai di eliminare le gocce che cominciavano a cadere.
Ti amo - sussurrai, tra un singhiozzo e l'altro, coscente del fatto che non mi potesse sentire.
Avrei dovuto dirlo tre minuti fa, magari. Che stupida che sono. 
Salii in macchina di nuovo e sentii squillare il cellulare mentre tornavo a casa: era Austin. Però è strano, in aereo solitamente è vietato usare dispositivi elettronici...
Avevo preferito non rispondere, per evitare incidenti. La prudenza non è mai troppa al giorno d'oggi.
Mi fermai quindi vicino il parco accanto a casa mia e telefonai io questa volta. - Austin? In aereo non si puo' usare il cellulare. Dove sei? - chiesi.
- Dove tu voglia che io sia. - mi rispose scherzoso lui.
- Ti vorrei qui accanto a me, allora - 

Dopo quella risposta, Austin aveva riattaccato. Questa non l'avevo mica capita. 
Qualcuno mi accarezzò la spalla e sentii una voce familiare. - Eccoti accontentata, Ally. - 
- Dio?! - esclamai.
- Fai sul serio? Dai, sono Austin! - 
E da quel momento non capii più niente. Era troppo bello per essere vero. Mi tirai un pizzicotto sul braccio...e non era un sogno.
Lo abbracciai così forte, praticamente lo stritolai. Era tornato; anzi, non era mai andato via.
Mi spiegò tutto, dopo la mia domanda! 
- Credevi sul serio che ti avrei lasciata sola? Non l'avrei mai fatto. Sei più importante di qualsiasi altra cosa che mi possano presentare davanti. Sei più importante dei miei fan, della mia musica, di tutto. E poi come hai fatto a non accorgertene? Sono salito sull'aereo e sono sceso dall'altra parte! Non sapevo fossi così ingenua...- 

Comunque una cosa non mi tornava - Austin, e il tuo tour? Che fai? Ora quante spiegazioni dovrai dare a Jimmy! Ti ucciderà! -
- Il tour non ho intenzione di farlo e poi i fan non ne sanno nemmeno niente! Era un tour-sorpresa, gli unici che lo sanno siete tu, Trish, Dez, Jimmy e gli altri della casa discografica. Ho proposto al mio superiore di poter portare anche te e gli altri in tour con me, su un bus, e non su un aereo, ma non ne ha voluto sapere...e allora ci ha rimesso lui. Se vuole che ci sia un tour, io dovrò avere accanto i miei più cari amici e la persona che amo più al mondo! - 
- Qual è questa persona che ami più al mondo? - domandai.
- Sono stato assente quindici minuti e il tuo quoziente intellettivo si è abbassato gravemente? - scherzò.
- ...sono io? - risposi spostando lo sguardo verso il basso, imbarazzata.
- Elementare, Watson - 

Giunsi a una bellissima conclusione, sapete? - Questo braccialetto ora avrà un altro significato: oltre Austin, Ally e Amicizia, adesso si è aggiunto anche.. - iniziai, però Austin mi interruppe.
- Ali di pollo! - ironizzò. - ...imbarazzante. Dicevo, Austin, Ally e Amicizia e in aggiunta anche Amore! - finii.
Allora lui si avvicinò, fecero lo stesso le nostre labbra, e in quel momento si annullarono le distanze.
Un lungo bacio, che terminò con un sincero ''Ti amo''.

(L'ULTIMO) SPAZIO AUTORE

Buonasera ragazzi e ragazze!
E il decimo è l'ultimo capitolo. Vi è piaciuto e ho avete qualcosa da ridire sul testo? :3
Allora vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito, tutti quelli che l'hanno messa tra le seguite, le preferite o le ricordate e tutti quelli che l'hanno letta nell'anonimato (non sapevo come spiegarmi lol).
La storia è giunta al termina, spero che in generale sia stata di buon gusto, ma siete che voi che dovete dirmelo xD
Ci vediamo alla prossima FF! Ciao!

 

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