He's special

di Atomo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** MAMA ***
Capitolo 2: *** Wolf ***
Capitolo 3: *** Touchy ***



Capitolo 1
*** MAMA ***


    Salve a tutti. Mi chiamo Olly. Amo tradurre Fanfic, anche se evidentemente non ci sono portata. Amo anche le Xiuhan, but that’s an attitude. Okay, la smetto.
Qui c’è la storia originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/501324/he-s-special-luhan-xiumin-xiuhan
Qui il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=n1LJcXa7QjQ
Declaimers: la storia non è mia, ma di Minseok. Io l’ho solo tradotta, dopo averle chiesto il permesso.                 
 
                                                                      He’s special
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Luhan non si ricorda come sia iniziata, Minseok è sempre stato suo amico. Del resto, essendo i due più grandi e facendo parte della stessa sub-unit, era abbastanza ovvio sarebbe finita così. Non fraintendete però :  nessuno dei due si è avvicinato all’altro per convenienza. No, in mezzo a tanti ragazzi che si allenavano sarebbe stato anche troppo facile trovare una persona con cui andare d’accordo.
Ma la loro amicizia era diversa; Luhan  aveva afferrato sin dall’inizio questa consapevolezza. Sapeva che avrebbe potuto scaricare tutte le ansie su Minseok e lui avrebbe capito, a differenza di Sehun. Avrebbe potuto condividere il proprio amore per il Manchester United  senza preoccuparsi che qualcuno come Zitao ruotasse gli occhi al cielo, disinteressato. Anche se, in teoria  avrebbe comunicato meglio con Yixing, Tao e YiFan verbalmente, Minseok sapeva sempre cosa stesse dicendo.
Minseok era speciale. Lo era sempre stato.
Il modo in cui rideva, mostrando la  buffa piega  che prendevano le sue labbra,  i suoi occhi, in grado di provare quanto fosse maturo a dispetto dei tratti infantili, la sua corporatura esile; Luhan   amava stringerlo a se ogni volta che ne aveva l’occasione.
Minseok era così forte…  anche quando i membri più giovani gli parlavano dei propri problemi (nostalgia di casa, ansia o semplicemente tristezza), lui non vacillava. Era la colonna portante degli EXO, che gli altri se ne accorgessero o meno.
 
 
Quando finalmente, avevano debuttato, Luhan si era lasciato trascinare dal successo. Anche se, in teoria avrebbe dovuto essere  una cosa ovvia, sperimentare sulla propria pelle le grida d’incoraggiamento della folla era diverso. Avere fan che lo inseguivano dappertutto era diverso. Sapere che tutti conoscevano il suo nome era diverso. Luhan sapeva di essere bello, come sapeva che il suo aspetto femmineo attraeva le ragazze.
Per un certo periodo, era riuscito a vedere gli EXO unicamente  attraverso i propri occhi. Si rendeva conto solo di ragazze pazze di lui, armate di costose fotocamere che non smettevano mai di lodare il loro prezioso “cerbiatto”.  In fondo, EXO voleva dire quello, giusto?
Bhe, non esattamente. Aveva realizzato che non tutti fossero popolari come lui un giorno,  all’aeroporto. Lui e gli altri M erano appena arrivati in Corea, dopo la fine della promozione in Cina. Si stavano tutti preparando per un Asian tour insieme agli altri artisti S.M. e l’aeroporto era pieno di fan che si ammassavano e spingevano per vederli da vicino. Era troppo caldo, troppo affollato e troppo rumoroso.
 In mezzo alla folla, Luhan si era girato per controllare che Zitao stesse bene,  ma qualcos’altro aveva catturato la sua attenzione. Minseok , il bellissimo e fantastico Minseok, che si dibatteva per passare. Aveva visto le fan non prestargli la minima attenzione, preferendo ignorarlo per avvicinare gli altri membri. E più cercava di farsi spazio per raggiungerli, meno le ragazze si curavano di lui.
In quel momento, Luhan aveva aperto gli occhi. Le fan non amavano tutti in ugual modo. Avevano preferenze, componenti del gruppo che, evidentemente consideravano migliori. E non molte di loro sembravano pensare a Minseok più del necessario.
Questo, per Luhan, era privo di senso. Come poteva qualcuno non innamorarsi del più grande guardandolo semplicemente sorridere? Come potevano, tutti, non vedere quanto fosse splendido, altruista e magnifco  Minseok?
Una volta entrati in macchina, Luhan si era premurato di sedere vicino a Minseok  e stringergli la mano tutto il tempo, fino all’arrivo in dormitorio. Lui lo aveva lasciato fare, strofinandogli delicatamente il pollice sulle dita.
 

La notte era stata tranquilla. Anche durante i festeggiamenti insieme ai K,  Luhan non era riuscito a smettere di pensare a ciò che era successo in aeroporto. O, forse anche più spesso, a come non se ne fosse minimamente accorto.  Da quanto  le fan non guardavano Minseok nello stesso modo in cui lo faceva lui?
Aveva tutte le qualità per diventare una grande star. Era assolutamente splendido e aveva una bellissima personalità, con la quale era facile relazionarsi. Per non menzionare la sua innata abilità nel ballo e la sua voce sottile.  Minseok rasentava la perfezione. Perché non si accorgevano di tutto l’impegno che ci metteva e di quanto fosse fantastico?
Dopo un po’ Luhan aveva iniziato a cercare una spiegazione razionale, per di capire cosa stesse  succedendo. Minseok era coreano, in un gruppo cinese. Non parlava Mandarino e le sue strofe nell’album, si contavano sulle dita di una mano. Non era magro come gli altri e Luhan aveva compreso abbastanza in fretta, durante i giorni da trainee, che nel mondo la fama di una pop star era proporzionale alla circonferenza delle sue cosce.
Ma nessuna di queste ipotesi aveva senso per Luhan e lui le negava con tutte le proprie forze. Minseok era forte e meraviglioso. Portava il peso degli altri sulle sue spalle, cucinava per loro quando avevano fame e lasciava che si intrufolassero nel suo letto se avevano bisogno di qualcuno. Era quello a cui si rivolgevano se avevano bisogno di un consiglio, o semplicemente di un minuto di pausa. Non era molto rumoroso, ma la sua presenza trasmetteva un costante senso di calma e tranquillità. Chi avrebbe potuto non amarlo dopo averlo conosciuto?
Forse era proprio quello il punto.  A Minseok non si era mai presentata l’occasione per far comprendere agli altri quanto  fosse abbagliante . Durante gli show, non riusciva quasi mai a parlare, o persino a  capire quale fosse l’argomento. Ai concerti raramente stava al centro. La sua faccia non veniva in mente alle fan, quando sentivano il nome della band. Minseok non aveva mai preteso attenzioni da parte degli altri, ma del resto, queste non gli erano mai state offerte, come invece era successo a lui.
Luhan non sapeva cosa dire o fare. Era rimasto tutta la notte assieme a Minseok, fingendo di sorridere, alla ricerca di un costante, seppur minimo  contatto fisico, attraverso le spalle o le mani. Non avrebbe mai voluto lasciarlo andare, perché sapeva che Minseok era speciale.
Luhan era riuscito a catturare un altro lato di lui, diverso, intimo .  Minseok aveva smesso i panni della colonna portante, per essere  solo una persona che aveva bisogno di essere protetta. Lo avrebbe fatto Luhan; lo avrebbe difeso dalle fan più superficiali e dalle malelingue.

Quella notte, Luhan e Minseok erano entrati in una stanza a caso, siccome  queste  non erano ancora state assegnate, per poi collassare  sul letto. In ogni caso, si sentivano a loro agio nel dormire assieme. Luhan, aveva solo bisogno di abbracciare il suo amato Minseok.
“Cosa c’è?” aveva borbottato il più grande, assonnato. La lunga giornata lo aveva stancato molto e Luhan era troppo caldo e confortevole per cercare di restare sveglio.
Lui aveva osservato il suo viso dai tratti delicati per un lungo istante, prima di rispondere “Sei carino.” e scompigliarli piano i capelli.
Minseok aveva sbuffato, si era messo comodo e li aveva coperti entrambi, accoccolandosi finalmente tra le braccia di Luhan. Dopo poco, il ragazzo cinese lo aveva sentito scivolare nel sonno. Aveva pianto, per un lasso indefinito di tempo, prima di unirsi a lui.

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Capitolo 2
*** Wolf ***


Qualcuno dovrebbe chiedermi perché lo faccio, se davvero  non ha importanza. Io non… Io nulla, io proprio niente. Al prossimo e ultimo capitolo.
                                                             

                                         He’s  special
 



E’ passato un anno, da quando Luhan ha iniziato a prestare più attenzione a Minseok.  Ad essere onesti, non sa se le sue continue attenzioni nei suoi confronti possano essere ancora definite come semplici gesti d’amicizia. Ha sempre saputo quanto fosse importante  Minseok, perché nessuna ragazza  era mai riuscita a catturare il suo sguardo, o fargli battere forte il cuore come ci riesce lui. Luhan avrebbe potuto affermare con sincerità di amare ogni aspetto di Minseok, ma almeno per il momento aveva deciso di tenere nascosto quel tiepido  sentimento.

Il più grande era diventato il perno su cui girava il suo mondo.  Al mattino si svegliava, sentendo già come rumore di sottofondo Minseok che preparava la colazione. Lo guardava indossare maglie di alcune taglie più grandi e pantaloni che lo avrebbero solo fatto sembrare più piccolo di quanto non fosse già. Quando entrava in cucina veniva accolto da un tenue sbadiglio, seguito da un gesto impacciato che lo invitava a sedersi e mangiare.  Durante il resto della mattinata gli altri membri si svegliavano e facevano avanti e indietro dalla cucina, portando  spesso il cibo in salotto. Loro due, invece, restavano seduti al bancone e mangiavano lentamente, alternando i bocconi alle parole.
Luhan amava svegliare Minseok e, anche se non dormivano più in stanza assieme, il più grande era la persona che vedeva ogni mattina. Quella era una ragione più che sufficiente per svegliarsi così presto.
Dopo che tutti si erano preparati per la giornata, gli EXO si dirigevano  alla sala prove ( una volta in macchina Luhan  si stringeva  il più possibile a Minseok  mandando quasi al diavolo la discrezione) e si allenavano senza sosta, in gruppo o individualmente. Quello era il momento della giornata in cui si vedevano di meno, ma per Luhan era okay: sapeva dove si trovasse Minseok, che stava bene ed era felice. Quello era più che abbastanza per lui.
Ad ogni modo, vederlo allenarsi  lo lasciava sempre senza fiato. Sembrava  sempre così concentrato sui movimenti, così coinvolto da ogni singolo passaggio. Luhan amava tutta la passione che Minseok ci metteva.
 
Amava anche il fatto che, a dispetto del faticoso inizio, il più grande fosse pronto a tornare Xiumin carico e motivato. Il nuovo Xiumin era più magro rispetto al primo. Un po’ troppo magro secondo Luhan, che sapeva benissimo quanto impegno ci stesse mettendo Minseok nella dieta, ma che avrebbe di gran lunga preferito avere un Seokkie felice al posto di uno ossuto. (ovviamente, una sua qualunque versione sarebbe andata bene)
Minseok aveva anche smesso di portare le solette per sembrare più alto. Avrebbe promosso l’album sentendosi più a suo agio quella volta, circondato da tutti gli altri membri. Sembrava , molto più libero di quanto non fosse mesi prima e tutto questo era fantastico!
Luhan era eccitato, per il fatto che Minseok fosse felice del comeback, ma ancora più importante, lo rendeva euforico l’idea che, malgrado gli altri, lui preferisse ancora la sua compagnia. Non sapeva come avrebbe potuto prenderla se, un giorno, il più grande si fosse stancato di lui.
 
Dopo le prove, che generalmente finivano a notte fonda, i ragazzi si trascinavano fino al dormitorio. Alcuni andavano semplicemente a dormire esausti, altri come Minseok  restavano svegli un po’ di più per rilassarsi e mangiare qualcosa. Non era una sciocchezza da parte di Luhan restare sveglio.
 Guardavano la televisione un’ora circa, prestando più o meno attenzione al programma, ma se qualcuno avesse chiesto proprio a lui di cosa parlasse, non avrebbe saputo rispondere.  Era troppo preso da  Minseok per farci caso.
Qualche volta, il più grande decideva di andare a letto presto, non prima di aver abbracciato Luhan ed avergli sussurrato buonanotte all’orecchio. Quello era il suo momento preferito durante i periodi di allenamento; il Seokkie in vena di coccole era il suo preferito, perché in quei momenti tutto sembrava così… così  perfetto.
Dopo che Minseok era andato a letto, Luhan - di solito l’ultimo a lasciare il salotto- restava li per un po’ e pensava alla propria vita. In teoria, aveva tutto ciò che aveva sempre voluto:  stava guadagnando cantando, seguendo la propria vocazione,  aveva molti amici intimi tra i membri del gruppo e Minseok sempre al suo fianco. Era quello che voleva, giusto?
Si, certo.. Luhan amava la propria vita, ma non poteva frenare quell’intenso desiderio che gli nasceva dentro ogni volta che Minseok era nei paraggi. Non c’era niente che potesse fare nemmeno quando lo vedeva insieme ad uno dei  loro compagni, proprio perché non poteva avanzare nessuna pretesa sulle amicizie dell’altro. Forse era solo pazzo, per pensare  di poter essere felice vivendo così.
 
 
Erano passate un paio di settimane dal loro comeback. Le fan sembravano amare le nuove canzoni, ma soprattutto loro. Tutti vedevano la loro popolarità accrescere e Luhan lo vedeva in Xiumin. Malgrado le sue parti fossero sempre poche nell’album, stava lavorando molto bene per promuoverlo. Minseok si sentiva molto più a suo agio nel promuovere in Corea  e Luhan era felice di questo. Un’altra cosa che lo rendeva particolarmente felice era il fan service che si supponeva avrebbero dovuto fare.
In quanto idol, la loro casa discografica li aveva sempre incoraggiati ad essere più espansivi, ma questo non era mai stato un problema, perché erano tutti abbastanza legati.  Proprio questa tendenza ad essere così affettuosi faceva sembrare le attenzioni di Luhan nei confronti di Minseok normali.
Lui stesso aveva iniziato ad adorare gli aeroporti affollati, solo perché in quel modo gli si presentava l’occasione per stringere a se il più grande. Indossava ancora le solette, in quanto visual, ma vedere Minseok senza le proprie era bellissimo. Sembrava così piccolo e fragile, tanto da far nascere nel cuore di Luhan il desiderio di proteggerlo, anche se sapeva benissimo che fosse in grado di farlo da solo. Amava poter essere  il suo protettivo non-ragazzo in pubblico e sentirsi giusto nel farlo. Era in momenti del genere che Luhan cercava di convincersi che i suoi sentimenti non ricambiati gli sarebbero bastati.
 
Minseok si era guadagnato un solido fanbase con il tempo. Non solo quello; le sue fan erano così energiche e appassionate.  Luhan adorava quando le  voci che lo chiamavano superavano addirittura quelle che invocavano il proprio nome. Si scoprì a pensare che le proprie fan venivano dopo Minseok. Tutto veniva dopo Minseok.
Ad ogni modo, con il fanbase arrivarono anche ragazze davvero molto carine. Ragazze molto carine a cui piaceva Minseok, in grado di vedere oltre la superficie e che si preoccupavano per lui. Erano quelle che avevano notato il più grande nella folla, anche se lui non era di certo il più appariscente e lo avevano visto per davvero, con gli stessi occhi di Luhan. Certamente, se avessero avuto l’occasione di conoscerlo bene quanto lui, i loro sentimenti sarebbero soltanto cresciuti. Questa consapevolezza però, feriva un po’ Luhan perché una qualunque ragazza aveva più possibilità di quante ne avrebbe mai avute lui.
Quindi, si era limitato stringere più forte Minseok , senza mai lasciare la sua mano,  soprattutto quando erano circondati dalle fan.  Stava diventando egoista, lo sapeva, ma erano sentimenti troppo belli per riuscire a sentire il senso di colpa. Dopotutto c’erano anche persone che supportavano la loro non-relazione (tipo me) Loro volevano che stessero assieme e Luhan si sentiva quasi provocato per questo. Fan del genere erano le migliori, perché gli davano speranze che lui non si sarebbe mai dovuto permettere di nutrire.
 
 
A Luhan piaceva fare sogni ad occhi aperti  su di se e Minseok. Un semplice picnic, magari una passeggiata nel parco. Voleva svegliarsi insieme al suo Seokkie e aiutarlo a vestirsi . Pensava a come sarebbe stato vivere solo con lui e, a quel punto le sue fantasie prendevano una piega che non riusciva a sopportare. Solo il pensiero di toccarlo in modo più intimo era troppo. Non voleva che questi vaneggiamenti divenissero così dettagliati, perché avrebbe voluto dire ritrovarsi con il cuore in pezzi più piccoli un giorno.

Certe volte, Luhan si sentiva triste. Dopo un sogno davvero molto bello su un possibile appuntamento con Minseok si  rimproverava. Anche se non aveva mai provato ad allontanarlo, avrebbe almeno dovuto smettere di pensare a lui così tanto.  Luhan aveva cercato di convincersi che quei sentimenti fossero disgustosi, ma questo non gli aveva impedito di pensare al più grande in quel senso. Minseok non aveva mai parlato di ragazze come gli altri membri, ma questo non provava che gli interessassero i ragazzi come a lui.
Nonostante tutto, durante i suoi sporadici momenti di tristezza, Minseok era sempre li per confortarlo. Benché non fosse espansivo come Luhan non si era mai sottratto alle sue carezze. Ad essere sinceri, amava questo lato della sua personalità, al pari di quanto il più piccolo adorasse la sua versione assonnata. Solo raramente, Minseok si avvicinava per avvolgere  le braccia intorno alla sua vita o, ancora meglio abbracciarlo, ma quando succedeva stavano lì per un po’ godendo l’uno della presenza dell’altro. Minseok aveva quel talento speciale nel far sentire bene le persone attorno a lui senza dire una parola.

Luhan ne era grato e si sentiva davvero fortunato ad avere il più grande nella propria vita. Non gli avrebbe mai chiesto altro, in parte perché sapeva di non poterlo fare. Non avrebbe mai potuto metterlo in quella difficile posizione con i suoi inadeguati sentimenti. Tutta la sua vita girava attorno a Minseok; come avrebbe fatto anche solo a pensare di gettargli addosso un altro carico?
Allo stesso modo, Luhan sapeva che non avrebbe mai potuto accontentarsi di una relazione del genere. Era troppo egoista per ignorare completamente ciò che provava. Non sarebbe mai riuscito ad abbandonare il suo prezioso Minseok, ma pensava che, un giorno, forse, avrebbe potuto  confessarsi. Solo quando avrebbero finalmente smesso di preoccuparsi della loro immagine pubblica, forse glie ne avrebbe parlato. Luhan ci sperava veramente con tutto il cuore, ma, per il momento avrebbe deposto i suoi sentimenti per Minseok così da poter continuare a restare al suo fianco.

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Capitolo 3
*** Touchy ***


Siamo arrivati al gran finale.  
Il link di Touchy : http://www.asianfanfics.com/story/view/503027/touchy-luhan-xiumin-xiuhan
                                                                              
 
                                                                         Touchy
 

A Minseok  piace Luhan.E’ carino, simpatico e adora averlo vicino. Luhan è anche molto sensibile, ma questo non gli dispiace. Infatti si sente molto a proprio agio quando il cinese lo accarezza e gli presta attenzione, tanto da fargli desiderare di poter passare più tempo con lui.
Vorrebbe potersi sdraiare insieme letto, o accoccolarsi al suo fianco sul divano..
Però,  non è proprio nel suo stile comportarsi così, e si sente ben lontano dal poter ricambiare tutto l’affetto che riceve senza sentirsi in imbarazzo.
Minseok sa di piacere davvero tanto a Luhan. In effetti, tutti potrebbero affermarlo; non ci vuole certo un genio per capirlo. Sa anche che il suo compagno presta molta più attenzione a lui di quanto faccia con i maknae.  Luhan è così attento nei suoi confronti da fargli sperare che i momenti del genere non finiscano mai. Nel profondo, gioisce quando passano del tempo assieme.
 
 
Durante il debutto come gruppo degli EXO, Luhan non gli piaceva più di tanto. Anche se preferiva non darlo a vedere aveva iniziato a fare affidamento sugli altri membri , ma  dopo che  il cinese  si era reso conto della propria popolarità, aveva smesso di curarsi di lui, preferendogli le fan.  Minseok era consapevole di non aver alcun valido motivo  per essere arrabbiato, ma questo non lo aiutava. Era un ragazzo maturo, ma  Luhan lo faceva sentire così infantile.
L’incuranza del biondo era continuata durante tutto il periodo di promozione in Cina. Minseok seguiva così attentamente ogni sua mossa da essere diventato quasi inquietante. E anche un po’ deprimente.
Era davvero grato di poter lavorare per realizzare i propri sogni  ma si sentiva  perso,  confuso, tanto da pensare di non star andando da nessuna parte. Tra le fan era popolare quanto i manager e l’unico motivo per cui si ricordavano del suo volto  era lo stupido soprannome che gli aveva dato Luhan: Baozi.
Da un lato era felice che il suo amico avesse pensato a lui, ma dall’altro, raviolo al vapore? Sul serio? Come se non fosse già stato sotto pressione riguardo il proprio peso…
Peso che per altro non aveva, visto che era solo la forma della sua faccia a farlo sembrare paffuto.
La promozione in Cina, per Minseok era rimasta come una macchia confusa e appannata. L’unico con cui poteva parlare era Chen che, per fortuna, si era rivelato davvero intelligente.
Nonostante questo, gli mancavano tutte le attenzioni che riceveva dai propri dongsaeng . Gli mancava poter essere egoista riguardo questo genere di cose. In quel momento era stato messo da parte. Si sentiva uno peso morto  ed infatti era stato marchiato in quel modo.
 
 
Si ricordava di quando erano tornati insieme ai K per un nuovo tour S.M.
Luhan era tornato al suo fianco e Minseok  aveva iniziato a temere di essere soltanto un amico di ripiego, ma aveva abbandonato quel genere di pensieri quasi subito. Il più piccolo si era forzato  tanto per stargli sempre vicino, malgrado Minseok non ci stesse nemmeno lontanamente provando. Non ne aveva motivo, dopotutto.
Luhan sembrava nato  per stare al suo fianco, tanto da indurlo a pensare che la promozione in Cina fosse stato solo uno strano e insoddisfacente sogno.
Quando aveva scoperto che gli EXO avrebbero promosso insieme, Minseok era rimasto meravigliato.  Anche se le sue parti nelle canzoni erano sempre poche, avrebbe almeno potuto mostrare la propria personalità in Corea. Come minimo sarebbe riuscito a leggere i cartelli stradali e sapere cosa stesse succedendo attorno a lui. Per questo, Minseok era grato alla S.M.
Era stato difficile ingoiare  l’amaro dopo il loro debutto in Cina perché si era sentito perso , ma, aldilà di quello, era riuscito a vedere come la l’agenzia stesse cercando di migliorare ognuno di loro singolarmente,  e allo stesso tempo come gruppo.
 
 
Luhan aveva sempre fatto parte della quotidianità di Minseok, ma in quel  periodo ne era diventato la porzione più grande. Di solito, era la prima persona che vedeva al mattino (a patto che Tao non fosse diventato appiccicoso e avesse insistito per dormire insieme a lui.) e l’ultima alla sera.
Benché amasse essere circondato dagli altri, Minseok era soltanto umano. Poteva sopportare solo fino ad un certo punto il carattere malizioso di Sehun  o gli atteggiamenti di Tao, se possibile ancor più femminili di quelli della sorella di Chanyeol. C’erano così tante ragioni per le quali Kris non poteva essere preso sul serio, Baekhyun e Chanyeol stesso erano troppo strani anche solo per essere menzionati. Kyungsoo era più o meno sulla sua stessa barca, avendo Kai e gli altri K che lo trattavano alla stregua di un orsacchiotto di peluches, o di uno chef quando erano affamati.
In ogni caso, Luhan era solo una persona con cui si sentiva perfettamente a proprio agio.  Era facile apprezzare la sua compagnia. A Minseok non era mai venuto il ml di testa quando era con lui e non aveva mai sentito il bisogno di fare una pausa per riprendersi. A dispetto della propria indole introversa, non gli dispiaceva passare tutto quel tempo insieme a Luhan. In fatti si sentiva generalmente più sereno.
 
 
Dopo mesi di allenamento , gli EXO erano pronti a promuovere come uno in tutto il mondo. Il comeback stage  era stato fantastico. Le fan erano super eccitate e i ragazzi erano praticamente andati in cortocircuito per l’adrenalina. Non solo quello; Luhan aveva stretto Minseok  a se  dolcemente, trasmettendogli tutto l’affetto che era in grado di provare. La serata non sarebbe potuta andare meglio.
Tornando dal dormitorio dopo una lunga giornata piena d’impegni, nessuno aveva veramente parlato. Alcuni membri del gruppo erano andati dritti a letto, ma Minseok aveva sentito il bisogno di un bicchiere d’acqua e un po’ di televisione spazzatura per calmarsi e riuscire a dormire bene.
Luhan si era seduto vicino a lui, strofinandosi piano sul suo fianco per stare comodo. Il più grande gli si era appoggiato contro per poi chiudere gli occhi; lo aveva sentito irrigidirsi per un paio d’istanti, poi, Luhan era tornato comodo e gli aveva avvolto le braccia intorno al corpo.
Erano rimasti seduti in quel modo, fino a quando tutti gli altri non erano tornati nelle rispettive camere per dormire. Minseok sapeva di aver bisogno di riposare, così si era allungato per raggiungere il volto di Luhan e sussurrargli “Buonanotte” all’orecchio. Nel farlo, le sue labbra avevano sfiorato più volte la guancia del cinese. Non si era voltato per guardare, ma, a giudicare il profondo respiro preso da Luhan, sembrava essere riuscito perfettamente nel proprio intento.
 
 
 
Con il passare delle settimane, Luhan si era fatto sempre più ovvio.  Minseok sapeva che i suoi pensieri su di lui non c’entravano più nulla con la semplice amicizia ma questo,  a dire il vero, non gli dispiaceva.  
L a cosa più chiara era che Luhan non ne avesse mai abbastanza; diventava euforico ogni volta che lo vedeva e, la  faccia solitamente tranquilla si illuminava con un sorriso.
Capire i suoi sentimenti non era affatto complicato.
L’unico problema era che, Minseok  non sapeva veramente come gestire l’informazione.  Non gli creava alcun problema l’idea di cedere al biondo. Il ricordo di tutte le volte in cui si erano presi per mano o carezzati aveva assunto nuovi significati e la prospettiva di un contato più intimo gli mandava i brividi lungo la schiena.  Luhan era così simpatico e gentile, nonché dannatamente sexy. Avevano anche molte cose in comune. E quindi? Cosa avrebbe significato per loro due tutto ciò?
Minseok era abbastanza bravo a tenere nascosti i propri pensieri e sentimenti. Gli altri non avrebbero mai scoperto ciò che provava per Luhan se non lo avesse voluto. Avrebbe potuto semplicemente andare per la propria strada e incontrare una ragazza coreana con cui sistemarsi. Suonava decisamente meno… complicato che provare ad intraprendere una relazione con un altro maschio, per di più cinese. La sua famiglia non era troppo tradizionale, ma una cosa del genere avrebbe comunque sorpassato il confine, infrangendo tabù vecchi di secoli.
 
 
Certe volte, riusciva a pensare che in fondo sarebbe andata bene anche così. Avrebbe semplicemente ignorato le proprie emozioni. Sarebbe riuscito a sopportare in silenzio. Ma poi, Luhan faceva qualcosa di adorabile o lo stringeva dolcemente a se e la sua mente andava in confusione. Il suo compagno era una tentazione alla quale non avrebbe dovuto cedere, senza neanche sapere perché fosse così irraggiungibile .
 
 
 
Era successo per puro caso, una sera dopo la fine delle promozioni per Wolf. La S.M. era davvero impegnata tra il nuovo album dei Super Junior e il tour dei TVXQ. Come se non fosse bastato le Girls Generation stavano registrando,  gli SHINee stavano per fare un comeback e le F(x) erano nel bel mezzo della promozione. Ne conseguiva che gli EXO si trovavano in un punto indefinito, sicuramente in basso, nella lista delle priorità e, per il momento si stavano semplicemente tenendo in allenamento.
Minseok era  nella propria camera, per una volta da solo, quando Luhan era entrato. Si era sdraiato accanto a lui, dando prima una veloce sbirciata alla copertina del libro che stava leggendo. Gli aveva poggiato la testa su una spalla, stringendosi delicatamente alla sua felpa blu, ormai sformata dall’usura; si era limitato ad osservarlo tra le ciglia, senza parlare.
Pur non sapendo cosa stesse succedendo, Minseok non era rimasto sorpreso. Luhan era lontano da casa da anni ormai e il più grande ricordava piuttosto bene cosa volesse  dire vivere e lavorare in un altro paese. Malgrado avesse passato molto meno tempo all’estero, conosceva il desolante senso di solitudine.
Quindi lo aveva lasciato fare, finendo di leggere la pagina per poi poggiare il libro sul comodino.  Non aveva ancora pensato a cosa dire, quindi si era limitato a ricambiare lo sguardo di Luhan. Il suo volto era così carino, definito da una luce innocente negli occhi e da un paio di labbra piccole e fini. Tutto, in lui era perfetto.
Si era completamente perso in quel viso angelico, a tal punto da non capire cosa stesse succedendo fino a quando non aveva realizzato che era semplicemente  troppo tardi. Stava già baciando Luhan.
Era una sensazione magnifica, come se non avesse potuto fare cosa più giusta che lasciare piccoli e dolci baci sulle labbra dell’altro. Ma si era sentito ancora meglio, quando il biondo lo aveva trattenuto a se, per un contatto più lungo e intenso.
Come se fossero diventati uno, Luhan era ovunque e questa era l’unica cosa che importava.
Dopo un po’ si erano separati, guardandosi negli occhi, ma sempre nel silenzio, rotto solo da respiri leggermente affannati. Nessuno dei due sapeva cosa dire.
“Um…” aveva iniziato Luhan “ Mi piaci davvero tanto Seokkie. Significhi davvero molto per me , sei speciale, super intelligente e carino senza neanche aver bisogno di ---“ Minseok non lo aveva lasciato finire, preferendo baciarlo di nuovo, più a lungo, dolcemente. Entrambi  volevano altro contatto fisico.
“Sei bellissimo” aveva sussurrato tra un bacio e l’altro. Luhan aveva sgranato gli occhi, perché sebbene non fosse la risposta che si aspettava di ricevere andava comunque più che bene.
“Quindi, significa qualcosa?” era riuscito a chiedere, a corto di fiato.
“Si, penso proprio di si. Tu che dici?” Minseok  conosceva già la risposta.
“SI” Luhan lo aveva mormorato, prima di insinuare la lingua tra le labbra dell’altro.
 
 
Nessuno dei due era stupido. Sapevano che, qualunque cosa ci fosse tra loro non poteva essere considerata una normale relazione e che probabilmente non lo sarebbe stata fino a quando la compagnia non avesse lasciato loro più libertà. Ma erano entrambi felici dei brevi momenti d’intimità che riuscivano a ritagliarsi e, allo stesso tempo, di poter ancora cantare. Un giorno sarebbero potuti diventare una coppia e fare quelle cose che tutte le altre coppie fanno, ma per adesso, avrebbero dovuto aspettare.
Si erano accontentati, temporaneamente, della loro non-relazione, grati per ogni occasione passata assieme. Non potevano ancora definire quel sentimento come amore, ma sicuramente lo avrebbero fatto in futuro.

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