I Will Fight For Us

di Serpeverde_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'A new life?Maybe yes' ***
Capitolo 2: *** 'I watch to many detective films' ***
Capitolo 3: *** 'Could I trust you?' ***
Capitolo 4: *** 'Thank you' ***
Capitolo 5: *** 'I fall Apart' ***
Capitolo 6: *** 'Oh God' ***
Capitolo 7: *** 'Yeah, I love you' ***
Capitolo 8: *** 'Why Louis Why' ***
Capitolo 9: *** 'How it was?' ***



Capitolo 1
*** 'A new life?Maybe yes' ***


 

*banner fatto da me, sono così fiera lol*  

'A new life?Maybe yes'
FanFicTrailer
(1)

 

 

«Su Katniss è tardi» urla mia madre dal piano inferiore.
E' finalmente arrivato quel giorno, quel giorno che aspetto da mesi ormai, il ritorno di Liam. Lui ormai è famoso, passa il resto dei suoi mesi concentrato sul nuovo tour e io sono a casa, in attesa che quella porta si apra e che compaia il mio fratellone sul ciglio della porta, tornato e pronto a riempirmi di coccole proprio come quando non era una super star, proprio come quando non girava per il mondo insieme ai suoi altri quattro amici, proprio come tre anni fa.
Credete che non sia felice che mio fratello abbia questa popolarità? Beh no, se potessi riavvolgerei il nastro e tornerei indietro.Egoista? Forse, ma non sopporto di non vederlo per mesi, di non sentirlo per giorni, di non abbracciarlo quando mi sento giù, di non potermi confidare più come una volta, insomma non sopporto che non abbia più un briciolo di secondo per me, non riesco a sopportarlo.
Ma stavolta sarà diverso, lui e gli altri ragazzi avranno sei mesi di pausa per risposarsi e io approfitterò di questi sei mesi per trascorrere il tempo perso con lui.
Con gli 'altri ragazzi' intendo gli altri quattro membri dei 'One Direction' che non ho ancora conosciuto.Si beh su ogni telegiornale d'Inghilterra appaiono quei quattro visi almeno due volte al giorno, im qualsiasi negozio di Londra si trovano le loro sagome e in qualsiasi negozio di vestiti si possono trovare le loro faccie stampate sulle maglie ma non c'è mai stato un 'Ciao piacere Katniss'.
Oggi li conoscerò e sinceramente non è che stia saltando dalla gioia, l'unica persona che mi interessa tra quei cinque è mio fratello.
Afferro la borsa e mi catapultò in macchina facendo pressione su mia madre che, povera donna, non riesce a schiacciare sull'accelleratore solo per paura di superare il margine stabilito.
«Mamma con questo passo in aereoporto ci arriveremo tra due giorni» sbotto io aggrappando il telefono per guardare l'ora: '16.30' meno di ventiminuti e saremmo arrivate, meno di ventiminuti e saremmo assalite dai paparazzi.
Tutti mi conoscono come 'la fortunata sorella di Liam Payne' e di amicizie false potrei farne una lista.Prima di Xfactor non conoscevo nessuno e faticavo a farmi amici ma ora, beh ora, gli amici spuntano da ogni angolo e come i soliti falsi amici il loro obiettivo e conoscere o mio fratello o gli altri membri della band
Finalmente la macchina si arresta è vengo abbagliata dai tutti i flesh dei frenetici paparazzi piazzati all'uscita dell'aereoporto. Vengo stordita dalle urla irrefrenabili delle fan accanite sulla porta di ingresso che a momenti sfondano.Prendo un respiro profondo e mi immergo in quella marea di gente che solo per avere un ricordino della 'fortunata sorella di Liam Payne' sono capaci di strappare ciocche di capelli o strappare pezzi di maglietta.Non sono quel tipo di ragazza che ama apparire sulle copertine o in televisione, preferisco rimanere in disparte a guardare.
Affero la mano di un bodyguard e zaap in un momento sono dentro.L'aereoporto è deserto e sto poco a immaginare che i manager abbiano fatto sgomberare e cancellare gli altri voli.
Alzo gli occhi sul tabellone e l'arrivo è previsto tra soli dieci minuti. Il suono delle urla si è ovattato e i bagliori delle macchine fotografiche si è quasi arrestato fortunatamente. Secondo me tra fan e paparazzo c'è un intesa speciale, come fanno i paparazzi a resistere in mezzo a quegli striduli acuti? E come fanno le fan a resistere in mezzo ai paparazzi e quei flesh annebbianti? Mistero.
«Niente urla o isterismi»mi raccomanda il bodyguard. Ma per chi mi ha preso? Per una di quelle là fuori? Bah.
«Guardi appena escono mi fiondo e li soffoco» dico ironizzando anche se a quell'uomo l'ironia non piace mi sa.
«Steven, i ragazzi sono atterrati»fischia un apparecchio strano attaccato al taschino dell' uomo senza simpatia, nomigliolo simpatico dai. «Ricevuto» dice impassibile. Ma siamo nel FBI?
Sento un fischio, come una porta che si apre e deduco che quelli erano loro, sì erano arrivati e da li a poco le urla sarebbero aumentate e i flash duplicati, poveri noi.
Da dietro una colonna distinguo subito la voce di Liam e senza riuscire a trattenermi comincio a correre mentre sento 'Steven' urlare di rallentare, quasi con le lacrime agli occhi aggancio le mie braccia al suo collo e lui, mollando la valigia, afferra le mie cosce cosi che io agganci le mie gambe al suo bacino.Era da tanto che non lo abbracciavo, mi mancava davvero.
«Ben tornato fratellone» sussurro al suo orecchio con voce tremante.
«Mi sei mancata piccola gatta» sorrise e strinse l'abbraccio.
Apro gli occhi che erano rimasti chiusi durante la lunga stretta e mi accorsi di avere 8 sguardi puntati addosso. Lentamente appoggio le gambe al suolo e sorrido imbarazzata.
Liam mi guarda confuso per poi girarsi e ridere divertito.
«'Giusto dimenticavo' dice 'Katniss loro sono Louis,Zayn,Harry e Niall' »finisce girandosi dalla parte opposta «'Louis,Zayn,Harry e Niall, lei è Katniss» sorride infine.
«Piacere» sussurro abbassando lo sguardo.
«Sai, Liam ci ha parlato tanto di te» sorrise il biondino,quasi mi lascia senza fiato.Il suo sorriso? Qualcosa di assolutamente favoloso.
«Praticamente sappiano tutto di te» ride il castano dagli occhi cielo. Liam tirò una spinta nello stomaco del ragazzo che si piegò ancora ridendo.
«Intendo non tutto, alcune cose» purtoppo neanche quella versione andava bene e così si beccò un altra spinta.
«Cioè non sappiamo nulla, non sappiamo chi tu sia' »finisce sperando di aver soddisfatto l'amico. Il tutto provoca una risata collettiva ma viene subito stroncata da Steven, l'uomo senza simpatica.
«Terminate le presentazioni?si»' si risponde da solo 'bene ora uscirete dalla porta sul retro, ci saranno due limosine ad aspettarvi.Dividetevi e saliteci, vi porteranno nell'Hotel Shinny' lì passerete tutti la notte'
Annuiamo e ci avviamo sull'uscita posteriore. Non avevo il coraggio di sentire le urla di quelle ragazze. Come sera del ritorno preferivo passare la serata solo col mio fratellone sul divano di casa nostra, ma dovrò accontentarmi di una grande serata in famiglia.
Uno,due, tre, cominciamo a correre facendoci spazio tra la gente.Ovviamente sia le fans sia i paparazzi  sono furbi e si sono appropriati pure dell'uscita che,normalmente, dovrebbe essere una via di fuga.I ragazzi sembrano abbituati ai flesh tanto che in un batter d'occhio si trovano già sulla limosine.Mia madre, nonostante la sua età è scaltra e era già da un pezzo sulla macchina.L'unica che era ancora in pasto alla folla ero io.
I flesh mi abbagliavano la vista e non riuscivo a trovare nemmeno un squarcio nel quale passare e raggiungere la vettura. Le urla mi disorientavano e mi complicavano la concentrazione, ero finita. Sento qualcuno afferrarmi il polso e tirarmi tra la folla, ero annebbiata e quindi mi risultava difficile distinguere la sagoma ma una volta salita ero abbastanza lucida da capire chi fosse stato: Harry.
«Grazie» sussurro sistemandomi gli shorts.
«Dovere dolcezza»sorrise il ragazzo dagli occhi smeraldo. Possibile che tutti i membri di questa band siano così incredibilmente affascinanti?
In macchina eravamo in quattro 'io, Harry, Niall e il taxista. Non li conoscevo quindi non volava una mosca, finchè il biondino ruppe il silenzio.
'Allora'-farnetica-'dato che hai più o meno l'età di tutte le altre Directioners, mi spieghi perchè tu non hai urlato quando ci hai visto?' chiede stupito.
'Beh sai ho diciassette anni, sono un pò grande per un assalto ai famosi' rido coinvolgendo l'intera macchinata.
'Giusto' si limita a rispondere per poi ritrarsi e appoggiare la schiena allo schienale in pelle'
Il resto? Silenzio, silenzio prezioso. Non trovavo argomenti di cui parlare, mi sentivo in estrema soggezione e magari parlando complicavo le cose.
La macchina si arresta e dopo dieci minuti eccoci davanti all'entrata dell'Hotel dove avremmo passato la notte. Scesa dalla vettura cerco di riprendere l'equilibrio ma traballo a sinistra e a destra a causa di una gamba addormetata, perfetto.
Stranamente nessuna fan.
Intravedo mamma e Liam che ci raggiungono e subito mi si spiccica un sorriso in faccia largo da un orecchio all'altro. Sento come un respiro sul mio collo ma non mi giro.
'Deve esserti mancato molto, dico bene?' una voce soffice mi accarezza l'orecchio.
'Mh' mi volto meravigliata,era Harry, ma subito Liam mi afferra per il braccio e mi accarezza i capelli per poi riabbracciarmi.
'Mettiamo in chiaro alcune cosette' il suo tono diventa rigido ' Nessuno, dico nessuno di voi quattro a diritto a mia sorella.' si ferma per prendere un respiro 'chiunque si avvicini a lei avrà una vita difficile' finisce creando un silenzio cadaverico.
Poco dopo Liam comincia a ridere e tutti gli altri di conseguenza lo fanno ma rimangono leggermente contrariati dall'avvertimento dell'amico.
Ou fermi tutti, non sono mica un Pelushe io.
'Tranquillo amico, la sorella di Payne non si tocca.Ricevuto' conferma il pakistano.
La rabbia si impossessò del mio corpo.
Non sono un oggetto.
Mi stacco freddamente dall'abbraccio e mi avvio all'interno del Hotel,sotto i miei standart sicuramente.
Lampadari lussuosi.
Divani di pelle.
Televisione al plasma.
Anche se Liam ci da una parte dei suoi soldi, noi preferiamo tenerli per le emergenze e non sprecarli in baggianate.
Mi fermai incantata a guardare gli oggetti quando tutto il gruppetto mi raggiunse, perfetto.
'Dov'è il bagno?' chiedo impaziente aspettando che qualcuno di loro mi dia una risposta.
'Su, prima porta a destra' sussura Louis sfoderando uno di quei sorrisi magnetici.
'Perfetto' sorrido salendo le scale.
'Ti aspettiamo giù per cena Katniss' borbotto un si e mi chiusi a chiave. Silenzio e Solitudine, le due S che amavo di più.Mi spogliai lentamente e mi immersi nell'acqua calda districandomi i capelli con le dita.

 

***
Stavo scendendo per la cena quando il mio orecchio cade su una conversazione in atto all'interno della stanza dei ragazzi.
'Liam quando ti deciderai a diglierlo?'
'Non lo so Zayn, non lo so'
Dirmi cosa? Su cosa mi sta mentendo Liam?


Hola,
Eccomi qua con una nuova FF
Questa mi piace davvero molto e spero piaccia anche a voi.
Non fraintendetemi, amo le lettrici sileziose ma mi piacerebbe che commentaste con il vostro parere, brutto o bello che sia.
Vi amo seriamente <3

Bacioni xx

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Capitolo 2
*** 'I watch to many detective films' ***



 
'I watch too many detective films'
                                                                Questo capitolo mi sa di missione segreta agente 007
                                                                                  FanFictionTrailer
                                                                                      
                                                                                           (2)

 

Non credo che sia un vero e proprio buongiorno dato che non ho chiuso occhio l'intera notte. Avevo incubi, incubi in continuazione.
Non capivo su cosa Liam potesse mentirmi, e sul perché io non lo potessi sapere, ci siamo sempre detti tutti da quando eravamo piccoli.
Scosto le coperte e appoggio i piedi a terra restando seduta sull'orlo del letto per qualche minuto, con le mani raccolgo i miei capelli in una specie di chignon alto giusto per rendermi presentabile. Se fossi una di quelle fan sfegatate mi sarei conciata per bene, vestiti ben stirati e chili di trucco in faccia, ma dato che non mi interessa molto mi sarei presentata così.
Infilo i piedi nelle ciabatte a forma di 'faccia di Liam' che Juditte mi aveva regalato un anno fa e apro la porta.
Un profumino mi investe e senza controllarmi scendo le scale di corsa, come una bambina di due anni, e mi catapultò in quella che dovrebbe essere la nostra sala privata per la colazione.
Mi fissano.
Bella figura Katniss, davvero una bella figura.
Divento rossa, come minimo. Anche perché il mio fare da trasgressiva mi aveva portato a presentarmi davanti ai One Direction con un pigiama con le paperelle.
Sento qualcuno toccarmi i capelli e mi giro subito infastidita, tipica acidità di prima mattina.
'Sei davvero bella così,sorellina' dice ironico Liam.
'Spiritoso, un bel piccolo spiritoso bugiardo' dico stizzita. Mi guarda confuso, effettivamente chiunque lo poteva essere sentendosi dare del bugiardo. Forse lui non sapeva che io sapevo, anzi lui non sospettava nulla.
Apre la bocca senza lasciando traferire nemmeno una parola, anche perchè probabilmente stava pensando a cosa potessi riferirmi o a quale gioco di parole avevo usato.
'Beh' dice Niall impaziente 'vogliamo sprecare tutto questo ben di dio?' afferma divertito guardando il tavolo stra bordante di dolci.
Eravamo solo io, Liam e Niall già svegli e non era nemmeno così tanto presto.
Rido alla frase buffa del biondino e lo incito con gli occhi a mangiarne, e lui ovviamente non aspettò un'altra conferma per catapultarsi sul tavolo.

Avevo deciso, avrei investigato.
Da quello che avevo sentito,Zayn, ne sapeva certamente qualcosa.

 

****

La porta della camera del ragazzo era socchiusa, ma all'interno nessuna luce.
Sarei entrata, l'avei svegliato e avrei chiesto spiegazioni.
Mi rifaccio lo chingon e entro lentamente con passo felpato. La moquette attutiva il rumore dei miei passi, fortunatamente.
Chiudo la porta alle mie spalle e decido di cercare un interruttore, anche se al buio mi sembrava un'impresa alquanto difficile.
Proseguo alla cieca sperando di non urtare qualche oggetto.
Io e le mie idee stupide, perchè do' retta alla mia mente? Perchè?
Trascino i piedi portando avanti le mani e finalmente sento qualcosa di morbido .Il letto.
Se qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe pensato male, ma non l'avrei biasimato. Se quel qualcuno fosse stato Liam, sia io e sia Zayn avremmo avuto vita difficile.
Continuo a tastare ogni centimetro vuoto del letto, e sinceramente speravo con tutto il cuore di non incappare in qualcosa che mai avrei voluto toccare, o almeno non ad uno sconosciuto, anche se si trattava di Zayn Malik.
Sento un braccio, ok era arrivato il momento.
Sospiro e comincio a sussurrare.
'Zayn, ti prego svegliati' dico muovendoli il braccio.
'Zayn, per piacere' dico nuovamente con un po' più di irruenza.
'Zayn se non ti alzi ti tocco il ciuffo' urlo nel suo orecchio.
Il poverino fece un balzo e con una presa stretta afferra il mio polso, l'avevo spaventato.
'Chi sei?' sussurra con la voce impastata.
'Katniss' sussurro a tono basso.
Lui molla il mio polso e allunga la mano con l'intento di accendere una lampada sul comodino.
Tutto si illumina, la sua faccia e la mia anche. Non sembrava molto turbato, almeno questo è quello che ho visto.
La bajour illuminava debolmente la sua pelle ambrata che sembrava essere perfetta anche da appena sveglio.

Mi continuava a guardare confuso.
'Scusa se ti ho svegliato, ma devo parlarti di una cosa' sussurro chinando il capo.
'Tranquilla,dimmi' sorride cercando di uscire dal fagotto di coperte che si erano legate su se stesso.
Era in boxer, solo coi boxer.
Ok, se ora entra Liam siamo fritti.
Cerco comunque di mantenere la calma, anche se deglutisco molte volte. Cerco di non guardare più in basso del suo petto e lui trovandomi così imbarazzata ride leggermente.
'Ehm..' dico arrotolandomi alcune ciocche di capelli attorno alle dita.'Liam mi sta mentendo' riesco a dire.
Lui si alza e mi lascia sola sul ciglio del letto aspettando una risposta, va' verso un mobiletto marrone e si infila dei pantaloni di tuta.
'Non so nulla' dice infastidito e improvvisamente freddo.
'Grazie per il tuo aiuto Zayn, davvero molte grazie' dico acida alzandomi subito dal letto e sbattendo la porta della camera alle mie spalle.
Se nessuno mi aiuta, farò da me.

 

****

 

La porta della camera di Liam era spalancata.
Il nuovo piano era: entro, prendo il telefono e cerco qualche indizio.
Mi guardo attorno, nel corridoio non c'è nessuno, perfetto si comincia.
Entro nella stanza cercando qualche cosa che mi possa aiutare.
Tutti i vestiti erano alla rifusa, me lo ricordavo più ordinato mio fratello.
Tiro un respiro e comincio a frugare.
Se io fossi un telefono, dove mi nasconderei?
I miei occhi cadono su un aggeggio sul comodino. Era lui? Era davvero lui?
Corro sbattendo ovviamente il mignolo sul comodino e comincio a saltare imprecando contro quel dannato pezzo di legno.
Quando i miei dolori si erano placcati decisi di muovermi, ero rimasta fin troppo tempo in quella stanza.
Aggrappo il telefono e mi siedo sul ciglio del letto.
Cerco di sbloccare il telefono ma il blocco era diverso, l'aveva cambiato.
'Katniss' dice una voce alle mie spalle.
Mi pietrifico, o cavolo.

 

 

Hola,

Scusate per il ritardo, la scuola ultimamente mi uccide AHAH
Vi piace? Lo so lo so, è un po corto ma il terzo capirete il perchè :)
Ho tantissime belle idee per questa storia e spero che piaccia a voi quanto piaccia a me.
Ho una richiesta, muahahah lo so che palle.
Vi va di lasciare una recensione?
Anche piccola giusto per sapere che voi ci siete :3
Vi adorooo
Al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** 'Could I trust you?' ***




'Could I trust you?'
FanFic Trailer

(3)


 

'Katniss' ripete.
Mi girai a forza cercando di tenere il telefono nascosto dietro le mie spalle,ma qualcosa mi diceva che l'aveva già visto.
'Harry' esclamo con finta sorpresa.
'Cosa stai facendo?' dice avvicinandosi. Ad ogni passo che lui muoveva io facevo saltellare il telefono da una mano all'altra sperando dio che cambiasse argomento.
'Allora?' sorride radioso. I passi cominciano ad essere più veloci e in meno di pochi secondi si era già seduto accanto a me. Non sembrava affatto arrabbiato.
'Non ti fidi di me?' continua sorridente porgendomi la mano. Continuo a guardarlo persa, si persa nei suoi occhi. Non avevo mai visto Harry così da vicino, non dico che ogni volta che Liam lo nominava o alcune mie 'amiche' ne parlavano dicessi che era un brutto ragazzo, ma tanto da incantarmi non l'avrei mai immaginato.
Ebbene si, ero li come una delle tante altre fans a fissarlo come una demente.
Ci mancava solo la bava alla bocca e il quadro era completato.
Harry se ne accorse abbastanza facilmente e rise di gusto facendomi tornare coi piedi per terra.
'Scusa stavo ammirando la mensola dietro di te, sai è un pezzo di artigianato pazzesco' sorrido cercando di far sembrare la frase convincente. Lui gira la testa verso il 'pazzesco pezzo di artigianato' nonché una comune mensola di hotel, e si avvicina all'indietro per guardarlo meglio.
'Beh' sbuffa 'devo proprio dire che il falegname che l'ha costruita ha fatto davvero un bel lavoro' dice ironico.
Ok Katniss, doppia figura di merda.
Faccio una finta risata, poco convincente pure quella e divento rossa come un peperone.
Lui sorride complice, quasi come volesse farmi intendere di non aver fatto nulla di male.
'Non farmi divagare, cosa stavi facendo in camera di Liam?' dice pacato.
'Perchè? È mio fratello non c'è nulla di male' affermo ovvia.
'Hai un'aria sospetta Katniss' ridacchia accavallando una gamba e stendendosi sul letto.
'Come fai a dirlo? Non mi conosci, non puoi sapere come io so-' mi interrompe sul nascere.
'Cosa stavi cercando sul cellulare? ' dice guardando l'apparecchio dietro le mie spalle. Certo  che io come agente segreto non ho proprio futuro.
'Posso fidarmi?' dico sospirando arresa.
No Katniss, lui è un nemico non farlo.
'Certo, lo sai' sussurra con tono soffice.
'Ieri sera ho sentito Liam che stava parlando con Zayn' mi fermo titubante ma vengo
immediatamente incitata da Harry. 'stavano parlando di una bugia, una bugia di cui io non so
nulla' respiro 'voglio solo sapere su cosa mio fratello mi sta mentendo, tutto qui' finisco alzandomi.
Harry mi afferra il polso facendomi subito risedere accanto a lui.
'Ti aiuterò' dice sincero.
'Non amo le bugie Harry' aggiungo io.
'Non ti sto mentendo, ti aiuterò a scoprire su cosa ti sta mentendo Liam' sorride.
Mi alzo lasciando il cellulare sul letto insieme a Harry che mi segue con gli occhi fino a quando volto l'angolo.

                                                                           ****

Toc Toc
Erano le sei di pomeriggio, ero chiusa in camera nella mia quiete e solitudine, ma ovviamente quando sei immersa nel dolce silenzio c'è sempre qualcuno che deve romperti le palle.
Toc Toc
Il tocco aumentava con forza ma io sinceramente non avevo la minima voglia di parlare con nessuno, nemmeno con mia madre che non si era vista per l'intera mattinata.
Louis era rimasto a letto fino alle due e pretendeva anche di pranzare, ma ormai era già tutto finito.
Niall era uscito di buon ora, probabilmente per qualche sound-check o per qualche appuntamento, il single della band fa faville.
Zayn era sceso nella palestra privata a fare un po di pesi e flessioni, non mi rivolse la parola.
Liam aveva fare sospetto, dopo che io ero stata scoperta da Harry cominciò a telefonare continuamente e a girare ansioso per la casa.
Harry, l'unico che si era prodigato di fare qualcosa di utile, o almeno quella era l'intenzione. Volle lui preparare il pranzo, ma maledetta quella volta che gliel'ho permesso. Ha bruciato tutto, e dato che tutti avevano da fare con i loro comodi, il cibo bruciato lo abbiamo mangiato noi.
Toc Toc
il tocco era più insistente.
'Avanti' dico arresa alzando la testa dal cuscino.
'Preparati, alle otto usciamo' dice tra un misto di nervosismo e allegria.
'Cosa? Harry io-' urlo alzandomi immediatamente dal letto e spalancando gli occhi confusa,terribilmente confusa. Non mi lasciò neanche finire la frase.
'Fallo' urla poco prima di richiudere pesantemente la porta.
No Katniss, non sei obbligata. Nessuno ti obbliga.
Ero decisamente sull'orlo del delirio.
Non volevo ma allo stesso tempo lo volevo.
Io e Harry in un locale? Io e Harry a cena fuori? Lo conosco da meno di 24 ore.
Mi sembra affrettato no?
Si lo è, non uscire Katniss no.
Eppure dal modo in cui me l'ha detto sembrava non essere quello che pensavo, sembrava essere a tutt'altro fine l'uscita di stasera. Sarei andata, ho deciso
Apro l'armadio, nulla.
Ero in un hotel, tutti i miei vestiti decenti erano a casa mia.
Sbatto le ante del guardaroba e mi distendo sul letto con le mani tra i capelli, in meno di due ore sarei dovuta uscire con Harry, Harry Styles e non avevo nemmeno uno straccio da mettermi.
Un lampo di genio mi colpisce.
Afferro il cellulare e compongo il numero di Olga, la donna delle pulizie di casa Payne. Mi ero affezionata a lei, è di origine russa ma la considero un'inglese a tutti gli effetti.
'Olga, sono Katniss' sussurro impaziente.
'Tesoro mio, che succede?' dice pacata dall'altro lato della cornetta.
'Mi servirebbe un favore, potresti portarmi un vestito del mio armadio?' dico scandendo bene le lettere.
'Certo, quale e dove?' afferma
'Decidi tu, è urgente. 14 Cambers Street' urlo prima di riagganciare.
Ero ancora in pigiama, sì il mio pigiama con le paperelle. Non mi ero nemmeno degnata di pettinarmi o truccarmi leggermente. Tutti erano abbastanza decenti in hotel, beh io no.
Sciolgo i capelli da quella specie di coda spettinata e lentamente mi spoglio. Mi immergo nella vasca e comincio a strofinare.
Un odore di rose mi solleticava il naso, e l'odore dolce del mango mi rinfrescava i capelli.
Esco con irruenza dalla macchina di bolle, e mi cotono i capelli con un' asciugamano bianco che giaceva sull'angolo della vasca. Nel mentre i capelli rossi sgocciolano indosso la biancheria intima
Toc Toc
Era arrivato, si era il vestito.
Corro senza nemmeno accorgermi di essere praticamente in mutande e reggiseno, e senza riuscire a realizzare apro la porta trovandomi Louis davanti.
Bene, si è alzato dal divano.
Rido imbarazzata mentre i suoi occhi percorrevano ogni centimetro del mio corpo.
Katniss, mi fai schifo.
'Per te' sorride il castano.
'Grazie Lou' farfuglio prima di sbattere la porta.
Le figure di merda sono quotidianità per me ormai.
Guardo l'abito che Olga aveva scelto per me, quello nero. Scollatura a cuore e gonna a sbuffo, amo Olga quando sceglie. Mi legge letteralmente nel pensiero.
Le scarpe, ok amo davvero Olga. Mi ero dimenticata dei tacchi e lei senza che glielo dicessi me li ha portati proprio azzeccati.
Corro in bagno e asciugo in fretta i capelli, passando la piastra altrimenti sarei stata un leone spettinato. Indosso il vestito e calzo i tacchi, mi stanno ancora noto con piacere.
Leggero eyeliner, leggero mascara e leggero rossetto rosso.
Pronta, giusto in tempo.
Mi specchio un ultima volta facendo passare i capelli sulla spalla destra, ero un incanto. Sorrido allo specchio e guardo l'orologio appeso al muro: 19:54'
Spruzzo due gocce di 'Our Moment' come sorella di un membro dei One Direction non posso non averlo e corro fuori dalla stanza.
Scendo rumorosamente le scale e noto subito che qualcuno era uscito poco prima di me.Harry? Se ne era andato da solo lasciandomi qui?
'Katniss' sussura una voce alle mie spalle.
'Harry' dico imbarazzata.
'sei stupenda così' dice prendendomi la mano e facendomi fare una piroetta. 'diciamo che il nero ti calza meglio che le paperelle' dice ironico. Rido contenendomi e mi perdo nuovamente nei suoi occhi.
Mi prende la mano e mi trascina fuori dall'edificio.
In pochi secondi apre la portiera, mi fa salire e entra dal suo lato per partire.
Accelera, quasi a inseguire qualcuno.
Silenzio.
'Prima ti avevo detto che ti avrei aiutato' sorride girandosi verso di me. Io annuisco. 'Ho sentito Liam che parlava al telefono, avrebbe avuto un appuntamento al Raimbow-hell e così noi li spieremo' finisce quasi commosso dalla sua genialità.
Ero spiazzata, diciamo che Harry aveva avuto un buon piano, però qualcosa in me mi diceva che mi ero illusa. Mi si stampa in faccia un ghigno di tristezza ma allo stesso tempo di curiosità.
Una donna quindi, mi sta nascondendo una ragazza Liam.
'Harry hai tralasciato un piccolo particolare' dico appoggiandomi al finestrino.
'Cioè?' mi guarda confuso.
'i paparazzi' urlo nevrotica alla vista di mille flash presenti davanti all'entrata del ristorante. Frena improvvisamente e cambia strada, ma quando gli hanno dato la patente?
'Piano B' dice senza togliere gli occhi dalla strada 'porta sul retro' conclude arrestando la macchina.
Sorrido.
Questo ragazzo è un genio.
Gira la testa e contraccambia il sorriso.
'Abbiamo un'occasione per conoscerci meglio, Liam mi ha parlato tanto di te' ammicca ridendo. Scende e apre la portiera sul mio lato, mi porge la mano e con passo felpato entriamo all'interno del locale.
Era un lusso.
'Harry Styles' dice appoggiando il gomito sul tavolo in marmo.
'Certo signorino Styles, da questa parte' dice servizievole un uomo sulla cinquantina. Rido al sentire 'signorino' e Harry mi fulmina con lo sguardo trattenendo una risata.
L'uomo mostra un tavolo bianco e ci invita ad accomodarci. Harry era di fronte a me, io davo le spalle a un tavolo poco più in là.
'Merito un applauso, ho trovato pure un tavolo a pochi metri dall' ingato' sorride presuntuoso.
'Oh ma certo signorino Styles' rido nuovamente sorseggiando un bicchiere di vino che il cameriere aveva versato poco prima.
'Tu la sai che se Liam ci vede siamo fregati?' dico deglutendo l'ultimo sorso. Lui si passò la mano tra i capelli e si sistemò la cravatta.
'Sinceramente mi preoccupano più i paparazzi qua fuori' dice ' Montano e rimonano a loro piacere' finisce versandomi ancora un po di vino nel bicchiere di cristallo.
La presunta ragazza non era ancora arrivata. Fremevo dalla voglia di sapere chi era.
'Sei davvero bella sai?' sussurra facendomi avvicinare.
Mi vuole morta, si lo vuole.
'Anche tu stai bene Harry' dico imbarazzata. Il tutto viene interrotto da un signore che infilò tra di noi un menù. Più che un menù sembrava la divina commedia.
Afferro l'enciclopedia e comincio a sfogliarla, il carattere era piccolissimo.
'Harry ma qui costa un occhio della testa' dico a bassa voce.
'Offro io, tranquilla' mi rassicura spostando nuovamente gli occhi sul menù.
Vedo una sagoma avvicinarsi e dirigersi verso il tavolo dove Liam stava aspettando.
'Harry, una ragazza sospetta' urlo picchiettandoli la mano. Non riuscivo a vedere la sagoma a causa delle luci abbaglianti.
'Tranquilla, controllo io' sussurra schivando la mia testa per vedere meglio.
Delle voci aumentavano.
Urlavano.
Un fracasso invase il locale.
'Harry' urlo scuotendoli il braccio mentre era ancora intento a guardare la coppia alle mie spalle.
'Harry paparazzi' urlo alzandomi immediatamente dal tavolo.Lui si gira sbarrando gli occhi e mi porge una giacca che subito uso per coprirmi il volto.
Mi prende la mano accompagnandomi all'uscita, schivando uomini con macchine fotografiche e urla.
Sentivo ovattato a causa della camicia di Harry 'Harry è la tua nuova ragazza?' urlavano continuamente.
Qualcuno riuscì a bloccare il lembo della giacca, e così essa cadde dietro di me lasciandomi a viso scoperto.
Liam era proprio dietro di me.

 

 

 

Hola,

Eccomi, ho aggiornato molto presto.
In questi giorni ho la febbre e probabilmente mi stimola l'ispirazione, devo averla più spesso.
Spero che questo capitolo vi piaccia e vi avviso di avere da poco creato il trailer della storia:
Il link è nella descrizione (:
Beh spero davvero che vi abbia incuriosito.
Se volete lasciate una recensione (Fatelo fatelo fateloo)
Vi amoo ciao

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Capitolo 4
*** 'Thank you' ***




'Thank you'
FanFic Trailer

                                                                                           (4)


Liam era dietro di me.
Porca zozza, siamo morti.
Sento qualcuno afferrarmi la testa sotto l'ascella e trascinarmi al di fuori della struttura. Nel mentre i miei occhi riuscivano solo a guardare le piastrelle vedo le scarpe nere di Harry seguire me e l'uomo misterioso a ruota.
Il signore mi spinge contro uno sportello laccato che si apre automaticamente, e finalmente mi lascia andare la testa.
Mi sistemai i capelli in un tentativo vano di renderli ordinati, e guardo Harry che in un secondo entra, si siede sul sedile e chiude la portiera.
I riccioli erano completamente spettinati, lo smoking stropicciato e la cravatta disfatta.
Non sapevo ancora chi fosse l'uomo, anche perchè tra la parte anteriore della macchina e la parte posteriore sorgeva un vetro nero.
Avevo il respiro affannato, il che era decisamente esagerato, e il riccio non era da meno.
Grazie ai finestrini oscurati i paparazzi non hanno potuto guardare all'interno ma la domanda fatidica è: Liam mi avrà riconosciuto? I paparazzi saranno riusciti a scattare qualche foto in quel millesimo di secondo in cui avevo il volto scoperto? Basta attendere il giornale di stasera, o i tweet minacciatori sul mio profilo twetter.
La testa spettinata di Styles si gira verso il mio lato e sorride lasciando in mostra le sue tenere fossette.
'Prima e ultima volta che seguiamo i tuoi piani' dico in una mezza risata.
'Non credo che tu riesca a progettarne uno funzionante' insinua passandosi la mano tra i capelli.
'Mi provochi eh Styles?' dico avvicinandomi scherzosa. Lui ride rumorosamente senza scollarmi gli occhi di dosso.
'Certo signorina Payne' sussurra dolce.
Mi allontano leggermente e mi appoggio sul finestrino, staccando gli occhi da lui.
'Diciamo che questa serata è stata puramente improduttiva' affermo vaga. 'Niente ragazza' sbuffo.
Sento una specie di sospiro poco lontano dal mio orecchio, quasi a sfiorarlo.
'Stai insinuando di non esserti divertita?' dice pacato.
'Beh certo' dico girando la testa trovandomi a pochi centimetri da lui 'Qual'è la parte che ti è piaciuta di più? Quando ci hanno quasi scoperti o quando sono stata trascinata sotto a un'ascella di un uomo?' aggiungo ironica.
Silenzio e poi una risata da piegarsi in due.
'Ah ecco cos'era questo odore' dice continuando a ridere.
'Chi era?' affermo asciugandomi una lacrima che mi era scesa durante la risata.
'Steven' sussurra lui ricomponendosi.
Oh Steven l'uomo senza simpatia, mi ha salvata. Chi l'avrebbe mai detto.
Sorrido prima di voltarmi stanca e con la pancia brontolante.
'Harry' sussurro.
'Si?' chiede senza spegnere il suo sorriso mozza fiato.
'ho fame' dico imbarazzata.
Ma Katniss contieniti
Senza nemmeno darmi l'opportunità di revisionare la mia frase bussa contro il vetro nero che
divide le due parti della vettura.
Esso si abbassa, lasciando intravedere la testa calva di Steven e la strada di qualche vialetto di Londra.
'Steven, 32 Harbone' dice Harry poco prima che Steven richiudesse il vetro.
32 Harbone? Dov'è? Non sapevo nemmeno che esistesse una via con questo nome.
Lo guardo inarcando un sopracciglio, dove diamine mi sta portando?
'Non guardarmi così' ride lui 'insomma fidati di me Katniss' finisce impugnando il telefono e accendendo twetter.
Appoggio la schiena rassegnata facendo un respiro profondo mi rilasso, cosa può andare più storto di così?
 

                                                                          ****

'Eccoci' sussurra cercando di farmi riprendere coscienza. Era passata mezz'ora e avevo praticamente tutte le gambe atrofizzate. Gli occhi mi si aprivano a forza, la pancia brontolava e le orecchie captavano pochi suoni.
Mi alzo ciondolante appoggiando le gambe a terra, sperando dio che non mi cedessero.
Hazza mi aiuta a restare in equilibrio trattenendo qualche risata per le mie condizioni.
Mugugno qualche 'che c'è da ridere?' e traballo fino all'entrata di un condominio. Sento la
macchina sfrecciare dietro di noi, Steven se ne era andato.
'Muoviti, i paparazzi potrebbero arrivare da un momento all'altro' dice afferrandomi il braccio e trascinandomi all'interno.
Che irruenza, nessun rispetto per una ragazza stanca
Schiaccia un bottone e entriamo in un ascensore che sembrava fatto d'oro.
Era foderato di specchi e la luce era una di quelle nei quali le imperfezioni risaltano.
Mi giro e mi specchio.
Avevo il vestito sgualcito, i capelli spettinati, il trucco leggermente sfatto e le luci certamente non aiutavano.
Mamma mia che condizioni
Faccio una faccia disgustata e Harry, che era dietro di me e stava guardando la scena, scuote la testa sorridendo.
Le porte si aprono e ci catapultiamo al di fuori trovandoci davanti a una porta. Styles tira fuori delle chiavi dalla tasca e spinge contro la maniglia, entra all'interno dell'appartamento e mi invita con un cenno a varcare la porta.
Chiude la porta alle mie spalle, toglie la giacca e l'appoggia sul appendino posto vicino ad un divano in pelle bianco.
Era un appartamento stupendo, arredato e funzionale; ma soprattutto enorme.
'Benvenuta in casa Styles' rimbomba dietro le mie spalle. Mi giro confusa quasi a chiedere spiegazioni.
'Perchè siamo qui?' chiedo contrariata. Lui mi schiva per accendere una lampada posta su un tavolino basso difronte al televisore.
'Metti che Liam ci avesse visto' dice appoggiando il portafoglio sul tavolo 'Stasera sicuramente non avremmo chiuso occhio, giusto?' annuisco leggermente 'beh aspettiamo che le acque si calmino no?' finisce togliendosi le scarpe.
'Dobbiamo aspettare proprio qui?' dico acida.
'Katniss rilassati, hai detto che hai fame' sbuffa cambiando argomento, e entrando in una stanza che suppongo fosse la cucina.
Lo seguo a ruota come un cagnolino affamato. Alzo gli occhi verso un orologio in ferro sul muro '21.43'. Liam si starà chiedendo dove sono, vedendo mancare Harry comincerà a innervosirsi.
'Che ne dici di una cioccolata?' chiede dopo aver frugato nei cassetti, vano dato che erano vuoti. 'Si lo so, ma ho dimenticato di comprare qualcosa' dice come se fosse arrabbiato con se stesso. Annuisco senza far trasferire nemmeno una parola, avevo sonno ma non volevo addormentarmi.
Mi siedo su una sedia imbottita e osservo Harry correre qua e là intento a preparare una tazza di cioccolata. Non sapeva nemmeno da dove cominciare.
'Harry siediti, faccio io' dico alzandomi e spingendolo verso la sedia, avevo seriamente fame e non avevo voglia di aspettare un ora, non ancora.
Sorride porgendomi la bustina di cacao e lo vedo allontanarsi e lanciarsi sulla sedia.
Mi dirigo verso il frigo con l'intento di prende del latte; lo apro e mi chino a cercarlo e poi lo trovo fortunatamente nello scaffale più in basso. Mi faccio leva con le gambe e mi rialzo a fatica per poi richiudere l'anta e versarlo nel pentolino. Harry continuava
a fissarmi, e questo mi agitava e mi metteva in soggezione.
'Non hai altro da fare?' dico senza nemmeno girarmi.
'No' risponde secco trattenendo una leggera risata.
'La domanda che mi sorge spontanea è dove dormirò io?' chiedo con tono teatrale mentre mescolo il cacao con il latte.
Ti prego non con lui, non con lui, non con-
'Nel letto matrimoniale' dice ovvio 'io dormirò sul divano' aggiunge poi facendomi riprendere a respirare. Mi giro con il mestolo gocciolante e lo muovo in segno di protesta 'no 'Harry è casa tua, dormirò io sul divano' dico impassibile mentre osservo una goccia cadere dritta dritta sul pavimento.
Prendo una spugna e la asciugo lentamente per poi dirigermi titubante verso una montagna di tazzine rosse.
'non discutere, tu nel letto io sul divano' urla incazzoso.
Rilassati ragazzo, rilassati.
Ne afferro due e verso la cioccolata all'interno fulminandolo con lo sguardo. Mi dirigo verso di lui e gliene porgo una, poi scosto la sedia accanto e mi siedo iniziando a sorseggiarla.
'Grazie' ammicca prima di bere. Dopo la lunga sorseggiata, toglie la tazza mettendo in mostra i baffi marroni sotto il suo naso.
Comincio a ridere lasciandolo confuso, e con il dito li indico la macchia. Lui si pulisce imbarazzato e poggia la tazza rumorosamente sul tavolo.
'Altra domanda, cosa indosso?' chiedo finendo l'ultimo goccio.
'Vieni' sorride alzandosi e portandomi nell'ultima stanza a destra del corridoio: la camera.
Apre l'armadio e mi porge una maglia larga a maniche corte, larga abbastanza a coprirmi poco più in sotto del sedere. La annuso sorridendo, sapeva di Harry. Stessa acqua di colonia, stesso suo profumo, stessa sua delicatezza.
'Il bagno è quello' dice indicando la porta di fronte alla camera.
Sorrido e spingo la maniglia per entrare.
Mi sfilo il vestito e mi tolgo le scarpe, finalmente. Indosso la maglia che mi calza molto grande e mi pettino i capelli. Li raccolgo in una coda laterale e mi sciacquo la faccia togliendo gli ultimi segni del trucco ormai svanito.
Gli occhi mi cadono su delle bustine poste sopra il piano in marmo. Quattro bustine, bustine molto simili a preservativi.
Questo probabilmente è il covo che utilizza per le sue scappatelle da una notte.
Le prendo e le nascondo sotto un cesto.
Con me non funziona.
Esco e mi dirigo a forza verso il divano dove trovo Harry in boxer, solo in boxer. Ok Zayn e lui devono finirla.
'Si Lou è qui con me' farnetica al telefono, 'Ma per chi mi hai preso, uno stupratore?' urla nervoso, 'Saremo a casa domani mattina' finisce chiudendo la telefonata.
Faccio una finta tosse e lui subito si gira verso di me facendo segno di sedermi vicino a lui, orca.
Mi siedo appoggiando la schiena sul cuscino e soffio pesantemente, finalmente riposo.
'Grazie per la serata' sorrido dolce.
'Grazie di cosa? Sei tu che l'hai resa speciale' sussurra con tono soffice.
Mi avvicino al suo petto e appoggio la mia testa contro il suo torace caldo. Sentivo il suo cuore battere, il suo respiro profondo. Mi sentivo protetta e per niente imbarazzata.
'Nonostante tutto, si mi sono divertita' sussurro dolcemente.
'Dormi ora' mi ordina accarezzandomi la mia chioma rossa.
Non vedevo l'ora lo dicesse
Chiudo gli occhi e mugugno un 'si'. Appoggio una mano sotto la mia testa e distendo bene i piedi, e buum.

 

                                                                         *****

Tooc Tooc
Erano le due, due di notte.
Toc Toc Toc Toc
Il rumore era sempre più frettoloso.
Sento Harry fare pressione sul mio capo, con delicatezza lo alza e lo poggia sopra due cuscini ma ormai stavo riprendendo coscienza.
Toc Toc Toc Toc Toc Toc
Sempre più forte, sempre più disperato.
Sento il cigolio della porta aprirsi e di istinto alzo la testa per vedere chi fosse nonostante i miei occhi si aprissero a forza.
Vedo Harold abbastanza sveglio e un ragazzo che avrei giurato fosse Louis.
'Harry c'è stat-' dice affannato Louis entrando in casa facendo sbiancare il riccio dall'ansia.
Louis aveva appena finito di correre, e non aveva una faccia allegra anzi sembrava un cadavere e incuteva seriamente paura.
'Che cosa è successo?' urla Harold scuotendo le spalle del ragazzo.
'Liam' replica tenendosi una mano al petto cercando di riprendere fiato.
Al sentire il suo nome mi alzai subito in piedi traballante correndo verso le due sagome spaventata.
'Louis cosa è successo a Liam?' urlo paonazza portandomi una mano alla testa.
'Ha avuto un incidente' urla appoggiando la schiena contro il muro vicino.
Comincio a vedere poco, mi viene a mancare tutto.
Urlo.

 

 

 

Hola,

Buonasera dolcezze
Sono tornata con un nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Che sarà successo a Liam?
Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo
Amori miei la storia non sta avendo molto successo, poche recensioni e poche persone che la leggono.
Non fraintendetemi a me la storia piace e non smetterò di scriverla ma mi piacerebbe che mi diceste cosa ne pensate e cosa più importante che la leggiate.
Sono una palla lo so (MUAHAH) ma ora non mi dilungo tanto
Passate a vedere il trailer (il link è nella descrizione)
Recensite
e beh alla prossima amori miei

Bacioni

 

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Capitolo 5
*** 'I fall Apart' ***



 
'I fall apart'
FanFic Trailer

(5)
 

Urlo.
Mi viene a mancare l'aria, mi sento svenire.
Mi sbilancio e vengo fortunatamente presa di peso da Harry, i suoi occhi smeraldo solitamente pieni di gioia e amore erano diventati bui e inespressivi.
Era altrettanto in pensiero per il suo amico, come biasimarlo è uno dei suoi compagni d' avventure.
Mi lascia lentamente scivolare a terra dove mi siedo a gambe incrociate e faccio dei respiri profondi chiudendo gli occhi e isolandomi da tutto e da tutti.
Louis aveva smesso di ansimare e io avevo smesso di soffiare.
Era calato il silenzio, Harry aveva paura di chiedere ma io no, io non potevo averla. Era mio fratello.
'Che cosa è successo a mio fratello?' chiedo a filo di voce, cercavo di sopprimere le lacrime ma non potevo, non ci riuscivo così cominciarono a scendere una dopo l'altra senza controllo.
Harry si era assentato, era andato un cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Torna,senza sorriso e senza espressione, e lentamente mi porge il bicchiere col tentativo di calmarmi.
'Louis parla non vedi che sta male' urla il riccio indicandomi.
'Te lo dirò mentre ti accompagno a casa' conclude porgendomi la mano per alzarmi.
Lo assecondai, se avessi cominciato a urlare chiedendo spiegazioni sicuramente lui non me le avrebbe date e saremmo stati ore a litigare. Più lo assecondo, prima saremo a casa e prima saprò cosa è successo.
Infilo i tacchi nonostante avessi i piedi doloranti, ma per svogliatezza tengo addosso la maglia che Harry mi aveva prestato. Mi dava sicurezza, mi dava forza.
'Tieni' sussurra Harry porgendomi una giacca marrone, che subito infilo sussurrando un 'grazie Haz'.
'Katniss, vieni solo tu' dice Louis aprendo la porta. Mi blocco, no.
'Ma Lou anche lui ha diritto di sapere' affermo afferrando il braccio muscoloso del riccio. Mi ero affezionata a lui, li volevo bene come a un fratello. Mi capiva, e mi ha aiutata anche se abbiamo preso un pugno di mosche.
'Tranquilla, mi avviserà Zayn' sussurra sfilando il braccio dalla mia stretta 'Ci vediamo domani' finisce lasciandomi un bacio sulla fronte, un bacio caldo e dolce.
Sorrido per quanto mi riesca difficile data la situazione e esco seguendo Louis.
Non parlava, non mi guardava, mi spaventava.
Salgo sulla macchina e allaccio la cintura cominciando a guadarlo intensamente nonostante lui non mi degnasse nemmeno di uno sguardo.
Guidava silenzioso, ma quel silenzio man mano diventava sempre più straziante.
'Ora puoi dirmelo Louis' affermo impaziente e nervosa.
Non è possibile che mio fratello abbia avuto un'incidente e nessuno mi dica nulla.
Non rispondeva, non voleva rispondere ma io non ce la potevo più fare.
'Te lo dirà lui' dice senza distogliere gli occhi dalla strada, in un certo senso quella frase mi rassicurava, eliminava la peggiore delle ipotesi.
Annuisco al vuoto e mi appoggio al finestrino.

 ****

Suono il campanello con Louis affianco. Non l'avevo mai visto così serio, e non credevo potesse mai esserlo. Sbatto il piede a terra nervosa aspettando che qualcuno si decida ad aprire la porta.
Finalmente essa si spalanca lasciando in mostra un Liam sano e illeso, mai stato così in forma. Ero confusa, terribilmente confusa.
'L-liam' balbetto pietrificata 'ma tu stai bene' dico entrando in casa seguita da Louis.
Non sapevo se questa fosse una cosa buona o una cosa cattiva. Liam era vivo e vegeto e anche molto arrabbiato. Tutto riconduceva a un'unica ipotesi: ci aveva visti.
'Mi volete spiegare cosa sta succedendo per favore?' urlo spostando lo sguardo dall'uno all'altro. Ma scopro subito che non ero io a dettare le regole in quel momento. Liam si avvicina
con le mani su un fianco 'dov'eri?' mi chiede saccente.
Vado in panico e comincio a deglutire ripetitivamente entrando in una specie di angoscia. Mi allontano lentamente da lui e appoggio le spalle al muro.'Da Allie' sussurro a capo basso, la mia finzione lasciava molto a desiderare.
'Non mentire Katniss, complichi le cose' afferma Louis scuotendo il capo. Era dispiaciuto di tutto questo.
'Da quando Allie è riccia? Da quando Allie è un maschio?' urla Liam portandosi una mano alla testa e girando nervoso su e giù per il corridoio.
Mi accascio a terra, disperata.
'Ho diciassette anni Liam' urlo a mia volta sbattendo la testa al muro.
Si gira con gli occhi di fuoco e in pochi secondi si posiziona difronte alle mie pupille.
'Con questo?' urla facendomi chiudere gli occhi per la paura, Liam non ha mai alzato le mani su di me, io era sua sorella e li volevo un mondo di bene.
'Non è successo nulla' continuo a urlare spingendo lontano il suo petto nonostante la forza era del tutto superiore alla mia. 'Siamo solo rientrati tardi da una cena da amici' finisco guardando Louis che per tutto il tempo non aveva spiccicato parola e non mi aveva aiutato a difendermi dalle accuse di mio fratello.
'Vi conoscete da un giorno e già uscite a cena fuori?' chiede nervoso.
Non potevo assolutamente dirli 'no Liam ti stavamo spiando' non potevo, e così mi limitai a starmene zitta. Sposta lo sguardo sul mio cappotto e sulla mia maglia che certamente non appartenevamo a me e che certamente aveva già visto indosso a Harry.
'Ma che bella maglia, è nuova?' chiede facendo il verso, non riuscivo più a sopportarlo.
'Finiscila Liam siamo solo amici' dico sbattendo i pugni contro il suo petto, il tutto stava cominciando a diventare asfissiante, molto asfissiante.
'Se vedi di nuovo Harry io..' afferma a denti stretti.
'tu..?' chiedo con fare provocatorio.
'Non sai cosa sono capace di fare Katniss, non mi istigare' finisce uscendo dalla stanza. Guardo Louis che era spiazzato e dispiaciuto di avermi portato a casa e di aver permesso a Liam di non farmi più vedere Harry.
Mi veniva da piangere, come si può essere così crudeli? Harry mi da forze e carica, non possono farmi questo, non possono.
Corro in camera mia, e afferro il cuscino stretta come se quello fosse lui e mi distendo sul letto stanca. Ormai erano le tre e mezza e pensare che poco prima ero accanto a Harry e ora non posso più vederlo, beh mi si spezzava il cuore.
Tiro su il naso e mi avvolgo nella maglia che ancora sapeva del suo odore, del suo profumo.
Afferro il cellulare e compongo il suo numero, dovevo parlarli di tutto questo.
Squilla, squilla a vuoto ovviamente.
'Katniss' finalmente risponde e sentire la sua voce mi fece comparire un sorriso lungo da un'orecchio all'altro
'Harry' urlo 'Liam sta bene' dico aggiustandomi il cuscino.
'Come immaginavo' dice lui pensieroso.
Sento aprire la porta pesantemente e la sento schiantare sulla parete accanto,Liam.
'Cosa ti ho detto!'urla fuori di se. 'Scordati di lui' urla afferrandomi il cellulare e chiudendo la telefonata.
Prende il mio cellulare e esce dalla stanza lasciandomi lì sola, terribilmente sola.
Perchè tanta rabbia? Perchè tutto questo istinto di protezione? Perchè?
'Ti odio' mi esce dalla bocca come un siluro e rimbalza per tutta la stanza come un eco assordante. In un giorno tutto si era trasformato ma la domanda era se in peggio o se in meglio.
Per una volta che avevo trovato qualcuno che davvero mi capiva, per una volta che qualcuno davvero ci teneva a me nel suo piccolo, deve portarmelo via così.
Mi assopisco per quanto mi risultasse difficile.

****

Un rumore mi sveglia di soprassalto.
Leggo l'ora: '5.54' sono riuscita dormire per due ore ma avevo subito intuito che quella notte l'avrei passata per in parte in bianco.
Mi giro verso la terrazza e comincio ad avere leggermente paura, Londra d'altro canto non è una della città più sicure del mondo.
Mi stropiccio gli occhi e mi ricordo subito di avere ancora indosso la maglia di Harry, infilo le ciabatte e mi alzo in piedi.
Apro lentamente le ante della porta-finestra e esco nel buio e nel freddo.Il vento gelido mi congelava le gambe scoperte, mi faceva rabrividire la schiena e le mani. Diedi un'occhiata da una parte e dall'altra ma non c'era nessuno, penso subito ai rami dell'albero di fronte che probabilmente con il vento hanno sbattuto sulla porta, tipico.
Strofino le mani in un tentativo vano di scaldarle e alzo gli occhi al cielo. La luce della luna illuminava tutto, e le stelle la aiutavano nel suo arduo compito. Non avevo mai visto un cielo così stellato in inverno. Strinsi le mani al petto e con loro anche un pezzo della maglia che indossavo, sorrido come un ebete a quello spettacolo e alla prima e ultima divertente serata insieme a Hazza.
Sento un'altro rumore, stavolta provenire da sotto la terrazza. Subito mi affaccio per controllare ma nulla, sentivo un profumo. Un profumo familiare e dolce all'olfatto.
Indietreggio lentamente anche leggermente spaventata finché non sento un respiro sul mio collo. Mi irrigidisco, la paura si invade del mio corpo.
Sento una mano sfiorare i miei capelli, dolcemente.
Sento il un torace contro la mia schiena.
'Non ti libererai così presto di me' dice scherzosa una voce alle mie spalle.

 

 

Hola,

Bonjour(:
Il capitolo è leggermente corto lo so, ma shh fate finta di nulla HAHAH
SONO STRA GASATA PER IL NUOVO BANNER * coff l'ho fatto io coff *
E se a qualcuna di voi serve non esitate a contattarmi in privato :)
Alla prossima amori
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Vi lascio con Haz

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Capitolo 6
*** 'Oh God' ***




  'Oh god'

 

Mi volto velocemente e mi trovo naso contro naso con lui, Harry. Avevamo entrambi le punte del naso congelate e tutte rosse come quelle di una renna.  'Mi sei mancata' sussurra  sulle mie labbra. Mi stavo inebriando del suo profumo, quello che amo tanto.
'Sai' sbuffo sotto voce 'Non avrei mai pensato di affezionarmi tanto ad uno come te' sorrido senza staccare gli occhi da lui. Harold afferra la mia vita con le mani così da avvicinarmi di più a lui. Le sue mani calde contro la mia pelle fredda mi fecero sentire come desiderata.
E' vero che ci conoscevamo da poco, ma è anche vero che mi ero affezionata in fretta lui.
'Perchè?' chiede inarcando un sopracciglio tra un misto di confusione e divertimento. Sorrido nuovamente e rido lievemente 'Tutti ti considerano un puttaniere, e non escludo di averlo pensato anche io prima di conoscerti' dico pentita provocando in lui una risata di gusto ma subito la blocco tappandoli la bocca con la mano, Liam ha l'udito di un pipistrello quando vuole.
'Puttaniere? Io? Ma se sono il ragazzo più dolce del mondo' sussurra con tono altezzoso. 'Diciamo che sei pure il più modesto' finisco girando il capo. Mi distrae una lumaca che stava strisciando sul bordo del terrazzo e mi avvicino per ammirarla meglio, ho sempre avuto un debole per gli animali.
'Harry guarda' dico tirandoli il braccio 'Guarda questa lumaca, è così forte' sussurro sorridendo. Lui mi guarda stranito per l'affermazione che avevo appena fatto 'Forte?' chiede guardandomi. 'Si, forte' esclamo distaccandomi da lei 'Di solito poche sopravvivono ai climi rigidi dell'inverno in Inghilterra' dico abbozzando un sorriso.
'Non l'avevo mai vista sotto questa luce' afferma grattandosi la testa contrariato. Rido leggermente 'Perchè non stai attento ai dettagli'. Si avvicina lentamente senza staccarmi gli occhi di dosso finchè i nostri nasi si sfiorano di nuovo 'Se non stessi attento ai dettagli non mi sarei accorto delle tue guance rosse per l' imbarazzo' soffia soffice.
Cerco di non arrossire ma i miei sforzi come sempre sono vani e divento più rossa di quanto lo fossi prima. Schivo il suo sguardo e mi strofino le mani per poi soffiarci all'interno.
'Sai la cosa che mi rattrista?' mi dice lui con tono evidentemente più dispiaciuto, io scuoto la testa in segno di disapprovazione. Soffia pesantemente e poi schiude le labbra 'Tu sai già tutto di me' dice. Alzo un sopracciglio e subito risponde 'Essendo famoso tutti sanno tutto su di me' dice mordendosi il labbro.
'Non capisco dove sia il problema?' rido leggermente senza riuscire a farlo sorridere 'E' brutto sai, non poter passare ore a conoscerci meglio' sussurra con un sorriso spento che mai gli avevo visto. Accarezzo con la mano la sua chioma e bisbiglio 'C'è una cosa che ho sempre voluto chiederti'.  'Perchè non me lo chiedi ora' mi incita. 'Cosa ti colpisce di una ragazza?' chiedo incuriosita. Lui ride e mi scosta i capelli sulla spalla sinistra 'Il sorriso' dice mettendo in mostra le sue tenere fossette. 'E a te cosa ti piace di un ragazzo?' chiede a sua volta.
'La dolcezza' dico convinta spostando lo sguardo da un suo occhio all'altro, mi stavo riperdendo per la nona volta in quei smeraldi gioiosi.
Mi accorgo immediatamente di una stella cadente che stava attraversando il cielo proprio dietro di lui.
'Harry' urlo indicando il cielo 'Una stella cadente' esclamo facendolo girare. Era alquanto strana una stella cadente in inverno, il tutto mi lascia molto sbalordita.
Lui sorride e mi prende la mano lentamente 'Esprimi un desiderio' dice e così io feci. Chiudo gli occhi tenendoli belli stretti e stringo la presa. 'Fatto' dico riaprendoli.
'Cosa hai espresso?' mi chiede curioso 'Non si dice Harry, se no non si avvera' sussurro tirandoli una leggera pacca sulla spalla.
Mi tira a se portandomi davanti ai suoi occhi 'Vuoi sapere cosa ho espresso io?'soffia sulle mie labbra io annuisco arrossendo, ovviamente.
'Di rimanere sempre così, solo io e te' dice accarezzandomi la guancia. Non riuscivo a parlare, ero spiazzata. Ero contenta e intenerita da quel ragazzo ritratto dai media come un ragazzo facile ma che in realtà era più dolce di qualsiasi cosa al mondo.
Avevo freddo, si questo è vero, ma poco importava, lui mi scaldava.
Sorrido come un ebete a quella esclamazione 'Quanto vorrei che si esaudisse' dico alzando gli occhi al cielo.
'Vorrei solo che Liam ci lasciasse in pace' sussurro stringendo la sua mano che n confronto alla mia era il doppio. 'Ora è meglio che vada' sussurro prima di staccarmi lasciandoli lì, desideroso e avvilito.
'Buonanotte Harry' dico aprendo la veranda 'Buonanotte piccola stella' sorride lui lasciandomi un lungo bacio in fronte.
Entro all'interno della stanza e chiudo la porta lasciando che il vetro appannato ci separi. Con il dito lui scrive qualcosa sul vetro appannato e incuriosita seguo tutti i suoi gesti che formano la frase 'Io lotterò per noi' e come sempre abbozzo un sorriso sincero appoggiando la mano sul vetro facendola combaciare con la sua.
Lentamente poi abbasso le tapparelle e mi infilo nel letto.
Mi continuo a stringere nella maglia e continuo ad abbracciarla come se fosse ancora qui, qui accanto a me.
Erano le sei e mezza così mi addormento per la terza volta, ma a differenza della altre mi addormento felice, più felice di quanto lo sono mai stata.

 

****

Erano passati giorni, quattro per la precisione.
Harry? Polverizzato nel nulla. Liam? Si comportava come nulla fosse. Niall,Zayn e Louis? Mai più visti.
Mio fratello usciva tutti i giorni probabilmente andava a trovare i ragazzi per alcune prove o semplicemente per passare un po' d tempo con loro, ma ovviamente me non mi includeva mai in queste uscite ... figuriamoci.
Pensavo sempre a quella sera, ma non credo che fosse lo stesso per lui dato che non mi aveva cercato nemmeno per messaggio. Sembrava come se si fosse dimenticato completamente della mia esistenza.
Diciamo che tutto era tornato come prima, niente più Harry e niente più One Direction. Ma d'altronde cosa mi aspettavo? Una vita migliore? Una svolta? No speravo solo che la realtà mi mentisse facendomi illudere di essere finalmente importante per qualcuno.
'Tesoro ci sei?' urla mia madre schioccandomi le dita davanti facendomi tornare di nuovo coi piedi per terra, cosa che non volevo terribilmente.
'S-si mamma' ammicco guardandomi in giro cercando di ricordare cosa stavo facendo in quel momento.
Alzai la busta della spesa e la appoggiai sul tavolo sbuffando per il peso sostenuto.
'Mamma' dice Liam entrando rumorosamente in cucina. Lei si gira e lo guarda perplessa 'Cosa vuoi oggi?' chiede esasperata.
Lui sorride vittorioso 'Prepara cose buone' afferma portando lo sguardo su di me 'I ragazzi rimangono a pranzo' finisce spostandosi dalla porta.
Vedo Niall e Louis entrare per primi ricoperti di fango.
Ovviamente mia madre non poteva rispondere di no a maggior ragione dopo che si erano abusivamente appropriati della cucina.
Io? Io ho una semplice maglia a righe e delle calze che spaccio per leggins neri.
Il massimo dello splendore insomma.
Mi appoggio sul tavolo e alzo un sopracciglio guardando quei due ragazzi complementi sporchi
dalla testa ai piedi 'Dove siete stati per ridurvi in queste condizioni?' chiedo trattenendo una leggera risata vedendo le loro facce cosparse di limo e roba verde.

'Abbiamo giocato a calcio, Louis ha sempre delle buona idee' dice sarcastico Niall spingendo l'amico. Mi piego in due guardando la scena ma i conti ovviamente non mi tornano chiari
'Ne mancano tre o sbaglio?' affermo grattandomi il capo.

Alla fine della mia frase vedo subito sbucare una cresta nera dal ciglio della porta, chi poteva essere? Zayn. Anche lui era sporco ovunque.
'Ehm..' farfuglio 'Andate a farvi una doccia' impongo indicando il piano di sopra.
Niall si mette subito sull'attenti facendomi ridacchiare 'Agli ordini capo' finisce portandosi una mano in fronte e marciando fuori dalla stanza seguito da Louis piegato in due dalle risate.
Zayn si appoggia sullo stipite e sorride malizioso 'Tanto io sono bello anche coperto di fango' sussurra facendomi l'occhiolino. 'Malik hai ragione' sussurro avvicinandomi così da accarezzarli la guancia 'Ma la doccia te la fai comunque' finisco dandoli una sberla scherzosa.
Mancava uno per essere al completo e con discrezione mi girai sia a destra che a sinistra per cercare la sua presenza.
Vedo un cespuglio entrare dalla porta principale infreddolito e ovviamente molto sporco come gli altri.
Mi compare in volto un sorriso enorme ma cerco subito di mascherarlo tossendo, attiro immediatamente la sua attenzione e il suo sguardo subito si illumina.
'Katniss' sussurra cercando di non farsi sentire. Porto il broncio, non mi aveva considerato per più di un paio di giorni e ora pensa di tornarmi amico così?
'Perchè non mi hai nemmeno scritto un messaggio in questi giorni?' urlo puntandoli con il dito il torace. Soffia sulle mie labbra e abbassa il mio dito dal suo petto il quale era lentamente diventato più debole e alleggerito 'Liam non è stupido' dice 'Tu credi che lui non ti controlli i messaggi una volta che sei andata a letto?'finisce accarezzandomi i capelli. Effettivamente il ragionamento non faceva una piega, e mi sentivo così stupida.
Annuisco persa, ok non avevo mai pensato a questa ipotesi.
'Perchè non mi hai cercata allora?' affermo riacquistando sicurezza e facendo tornare il dito più rigido contro il suo petto. Ride alla mia affermazione 'Sono Harry,Harry Styles' dice peccando di presunzione.
Inarco un sopracciglio, e allora? Ti credi un dio dell'olimpo?
Si accorge subito di aver detto una cavolata e cerca di rimediare al danno 'Intendo, sono impegnato con un sacco di cose sai' finisce passandosi una mano tra i capelli.
Scuoto la testa delusa e mi allontano a passi leggeri verso la cucina, avrei aiutato mia madre che povera donna doveva cucinarsi sette piatti di pasta, e sinceramente non so da dove possano uscire tutti quei chili.
'E comunque' urlo per ri-attirare la sua attenzione che ormai si era focalizzata su tutt'altro che il mio viso 'Non mi sei mancato' finisco rigirandomi fredda.
Non so il perchè ma adoro fare la 'impassibile' per vedere come gli altri reagiscono alla mia indifferenza.
Forse la domanda che voi, come me, vi starete chiedendo è: ma a lei Harry interessa? Beh, non ne ho idea. Quando è vicino a me sento le famose 'farfalle nello stomaco', quando sorride non connetto più il cervello e quando mi parla mi perdo completamente in quei smeraldi incastonati.
Diciamo che Katniss Payne è una di quelle ragazze sognatrici, che amano innamorarsi ma quando è davvero giunto il momento di farlo, beh vanno in pallone.
Quando davvero sanno di provare qualcosa nei confronti di un'altra persona cercano di evitare l'argomento e quando si chiedono se amano sul serio quella persona non sanno come rispondere.

 

****

Tutti e cinque quei ragazzi si erano finalmente, per nostra fortuna, lavati e ora profumavano. Credo che si fossero immersi nell'intera boccetta di profumo, e la cosa stava diventando asfissiante e nauseante.
'Davvero buono signora' dice educato Hazza portando un bicchiere alla bocca. Liam non li aveva certamente permesso di sedersi accanto a me, tanto meno di fronte.
Capo tavola, ben distante. Liam però non vuole capire che io e lui siamo solo buoni amici, niente di più.
'Si davvero molto buono, grazie' si intromette Louis appoggiando la forchetta sul piatto, soddisfatto per la scorpacciata. Mamma aveva fatto cibo che bastava a sfare un intero esercito.

Mia madre sorride inghiottendo l'ultima penna 'Grazie ragazzi, mi date così tanta soddisfazione quando cucino' dice per poi guardarmi male, solamente perchè io non le faccio mai i complimenti questo non vuol dire che il suo cibo sia rivoltante.
Roteo gli occhi 'Oh andiamo' supplico guardandola.
Provoco una risata collettiva, anche se sinceramente non ne so' il motivo.
Sorrido imbarazzata abbassando il capo, Liam in quei giorni si comportava come se nulla fosse, come se per lui 'l'argomento Harry' fosse chiuso, come se fosse diventato un tabù.
Il problema è che non capisco il perchè del suo comportamento iperprotettivo, a tutto c'è un limite dice mia nonna. Oltretutto sono anche membri della stessa band, se la mia migliore amica fosse amica di mio fratello ne sarei nettamente più felice che una completa sconosciuta.
Decidiamo di sederci sul divano, così per passare il tempo e per smaltire lentamente il pranzo ancora sullo stomaco. Zayn si appropriò dell'intera seduta, Louis e Niall delle due poltrone e Liam del bracciolo del divano.
'A dir poco perfetto' mugugno nervosa mentre metabolizzavo di essere rimasta in piedi assieme al riccio, anch'esso nervoso.
Mi accuccio sul tappetto chiudendomi come un riccio cercando di abbracciare le gambe con le mani. Nemmeno Harry aveva altra scelta che sedersi sul tappeto, che a dirla tutta non era nemmeno uno dei più comodi.
Era piuttosto agitato e continuava ad avvicinarsi e ad allontanarsi al mio orecchio e così mi girai a guardarlo aggrottando la fronte 'Vai in camera tua' riesce a dire.
Ok, ha preso una botta in testa.
Lo guardo strabica 'Vacci e fermati in corridoio' mi ripete insistente. Mi alzo a fatica a causa di un intorpidimento al coccige, sempre che esista e salgo le scale senza mai togliere gli occhi da Harry ancora confusa.
Mi fermo proprio dove mi aveva detto lui, appoggiandomi a uno dei muri a braccia con sette. Gli avevo portato il broncio per tutto il tempo, stava evidentemente funzionando.
Sento Liam 'Dove vai?' urla probabilmente rivolgendosi a Harry. Sento una risposta e i rumori dei passi salire al piano di sopra 'In bagno'.
Quella agitata ora ero io.
Continuavo a fissare l'angolo aspettando la comparsa del riccio e in poco tempo i passi pesanti cessarono e una maglia verde fece capitombolo nel corridoio.
Sorriso mozza fiato, toraci scolpiti, occhi favolosi, capelli perfetti si, era lui.
Mi incanto a guardare la sagoma in movimento ma mi scrollo subito i pensieri di dosso e le mie labbra ri- assumono la piega triste, impassibile.
Finisce di sorridere e mi si posiziona davanti, chiudendomi contro il muro 'Per quanto vorrai portarmi il broncio eh?' chiede bloccando con il braccio qualunque via d'uscita. Scuoto la testa, ancora impassibile.
Ride 'Ho capito il tuo gioco sai?' ammette mordendosi il labbro. Alzo lo sguardo e finalmente incontro il suo 'Ah si? E quale sarebbe?' dico acida.
Ride nuovamente 'Fare in modo che io ti chieda scusa' sorride passandosi una mano tra i capelli 'Se può servire a qualcosa, scusa' sussurra ' Scusa se non mi sono fatto sentire, scusa se ti ho trascurato, scusa se ci ritroviamo in questa situazione, scusa ma ti amo' finisce tutto d'un fiato.
Mi irrigidisco lasciando evidentemente comparire sul mio volto una di quelle espressioni del tipo 'Oh per bacco'.

 

 

 

T.L

Eccomi tesori con un nuovo capitolo.
Dimenticavo, buone feste e buon anno :)
Tornando al capitolo, com'è? Diciamo che la mia fantasia sta avendo un po' di backout e mi irrigidisco davanti alla tastiera, non fraintendetemi ho MOOLTISSIME idee per la storia ma non arrivo a esprimerle.
Spero di aggiornare presto, vi amo e come sempre recensite e ditemi che ne pensate.

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Capitolo 7
*** 'Yeah, I love you' ***


      

'Yeah, I love you'
[vi avviso, questo capitolo è molto mieloso]
FanFiction Trailer
(6)
 

 

Avete presente una macchina che sfonda un muro? Peggio.
Ti devasta, ti fa barcollare per poi cadere, ti spezza tutto quello in cui minuti prima stavi credendo. Non avevo espressione, ma in fondo che cosa dovevo dire? Non sapevo nemmeno io cosa provavo. Ammettiamolo, mi aveva presa alla sprovvista,decisamente troppo alla sprovvista.
D'altronde ci conoscevamo da poco giusto? Ma nonostante questo mi ero inevitabilmente legata a lui, legata troppo saldamente.
Sgrano gli occhi senza staccarli nemmeno per pochi secondi dai suoi, sì da quelle iridi che nonostante non avessero avuto risposta erano ancora colmi di amore. Comincio a mordermi ripetitivamente il labbro fino a quando il sapore del sangue mi invase la bocca. Stavo stringendo convulsamente la mia maglia e l'ansia mi pervase completamente, inevitabilmente diventai rossa per via di un miscuglio tra imbarazzo e calore.
Non credevo di poter mai reagire così ad una dichiarazione, fin da quando avevo quattordici anni, non per vantarmene certo, ero abituata ad avere alcuni ragazzi che mi scrivevano lettere d'amore ma mai, e dico mai, sono riuscite a imbarazzarmi tanto.
Perchè mi sentivo le farfalle nello stomaco? Perchè provavo una irrefrenabile voglia di baciarlo? Perchè avevo soltanto voglia di portare le braccia sul suo collo e iniziare un abbraccio senza fine?
Il volto di Harry diventa man mano più freddo, i suoi tratti leggeri e dolci si irrigidiscono gradualmente ma ovviamente chiunque avrebbe fatto lo stesso, chiunque si sarebbe pentito.
Porto una mano sulla fronte in un tentativo vano di rinfrescarla e schiudo le labbra cercando di far uscire una risposta, anche solo un suono, anche solo una vocale, purchè sia una risposta. Ma niente, vuoto, silenzio.
Abbasso bruscamente la mano di Harry che poco prima mi stava impedendo di scappare da quella situazione imbarazzante e mi dirigo a passi pesanti al piano di sopra, quasi in una corsa, quasi per scappare dalla realtà, dai miei sentimenti.
Tengo i capelli rinchiusi tra le mani e il senso di colpa si impossessa di me.
Sei una stronza Katniss.
Come potevo dare una risposta logica a tutto ciò?
Perchè ho fatto sentire Harry una merda totale?
Colui che mi ha sempre trattato come una principessa, colui che mi ha aiutato, colui che mi ha fatto ridere.
Tutti gli occhi erano puntati su di me.
Louis era visibilmente il più lucido, probabilmente perchè lui sapeva, probabilmente Harry si era confidato con lui sui suoi sentimenti 'Che succede Katniss?' chiede alzandosi dalla poltrona e dirigendosi verso di me. Indietreggio senza mai mollare i capelli dalla mia presa e finalmente le mie corde vocali si sbloccano 'Niente, sto bene' dico mostrando un finto sorriso, fin troppo finto.
Gli sguardi poco prima su di me tornarono a fare quello che stavano facendo prima: chi dormiva e chi guardava un film, tranne Louis.
Il castano si era man mano avvicinato a me con un viso visibilmente complice quasi intenerito dalla situazione. Le mie labbra si incurvano nuovamente in un altro finto sorriso per poi posare il mio sguardo sulle dita di Lou che stavano indicando la cucina, vuota in quel momento.
Dietro di lui compare la sagoma verde, compaiono i capelli disordinati e le gambe perfette. Schivo di poco la testa di Louis per ammirare Harry che stava camminando in direzione divano dietro le sue spalle.
Occhi spenti, labbra rigide, collo teso, mani chiuse in un pugno, dolore evidente.
Sento una mano afferrarmi il braccio e trascinarmi in cucina ma non riesco a togliermi dalla testa l'unica frase che girava da un paio di minuti 'Sei una stronza'.
Lou chiude lentamente la porta per poi spostare una sedia e impormi di sedermici.
Cercavo di essere lucida, per quanto mi fosse difficile. Esagerato? Si forse, ma mai mi era successo prima.
Posa la sua mano calda sulla mia coscia e le sue labbra lasciano in mostra un sorriso sincero e incoraggiante 'Dimmi che succede' sussurra rassicurandomi. Tesi le labbra e spostai i capelli sulla spalla opposta in un tentativo vano di procurare tempo.
'Louis non lo so' riesco finalmente a dire con tono piagnucoloso. Mi facevo pena da sola, pena per le mie condizioni, pena per la reazione che ho avuto.
Ride leggermente per sdrammatizzare quell'aria pesta di tensione che si era creata 'Non c'è motivo di reagire così' afferma scuotendo la testa.
Schiocco la lingua 'Non l'avrei mai immaginato, capisci?' dico giocherellando con un bracciale legato al polso.
'Tu non sai quello che Harry prova per te' sospira 'Lui ti ama, anche se vi conoscete da poco mi parla di te come se vi conosceste da anni' sorride evidentemente intenerito. Finalmente pure io riesco a farlo, pure io riesco a sorridere 'Io con lui sto bene, mi sento a casa' ammetto chinando il
capo 'Io con lui mi sento protetta, mi sento amata, mi sento desiderata, mi sento me stessa' finisco senza mai incontrare lo sguardo del castano.
Sento una leggera risata invadere la stanza 'Perchè allora non vai da lui a dirglielo?' mi chiede alzandomi il mento con un dito. Scuoto la testa 'Non ci riesco' sussurro con un filo di voce, forse per vergogna.
'E perchè non ci riesci?' dice interrogativo cercando di convincermi ad alzarmi e andare. Sorrido ingenua 'L'unica volta che mi sono fidata di un ragazzo, lui mi ha tradito' ammetto torturandomi il labbro inferiore.
Un'altra risata riempì la stanza 'Allora perchè non iniziare con lui una nuova storia? Perchè non vuoi essere felice Katniss? Perchè?' dice alzando la voce e alzandosi dalla sedia la quale barcolla.
Mi aveva dato sicurezza, mi sentivo più forte, mi sentivo pronta, ero sicura di quello che provavo ora, ero sicura finalmente.
Mi lancio al collo del ragazzo circondandolo con tutto il calore che avevo in corpo, e lui non fece altro che stringermi i fianchi.
'Grazie' sussurro riconoscente.
Apro lentamente la porta e sposto gli occhi alla ricerca di Harry, ma nulla.
Mi avvicino ai ragazzi e noto piacevolmente che Liam stava dormendo beatamente appoggiato al sedere di Niall 'Dov'è Harry?' chiedo impaziente.
Si guardano tra di loro finchè Zayn mi fa spallucce 'E' uscito ma non ci ha detto dove andava' finisce riportando il suo sguardo sulla tv.
Afferro il giubbotto e con esso anche il cellulare e guardo al di fuori della finestra, pioveva il che era un dramma dato che io la macchina non la possedevo.
Sospiro profondamente e mi volto alla ricerca di Louis il quale era sul ciglio della cucina che mi seguiva in ogni mio movimento 'Io so' dove è andato' mi dice sorridendo 'Hai presente il Tower Bridge?' annuisco 'Quando sta male va sempre là per pensare, lo troverai vicino al noleggio delle imbarcazioni, di solito quel posto è deserto.' finisce facendomi l'occhiolino. Mi tocco per l'ultima volta i capelli e esco.

****

Era un quarto d'ora che camminavo con un misero ombrello per raggiungere il Tower Bridge che di certo non distava pochi minuti dalla nostra abitazione.
Finalmente mi compare davanti il Tamigi in tutto il suo splendore, non dico che era deserto ma i turisti erano tutti rinchiusi nei negozi attorno al Big Ben e al London Eye.
Mi guardo attorno per poi scendere gli scalini e passare il Mc Donald colmo di gente, passo il London Eye chiuso per mal tempo e finalmente arrivo al noleggio barche.
Il vento era forte, forte tanto da contrastare la mia forza, faceva freddo essendo inverno inoltrato e la pioggia si era intensificata notevolmente durante la mia camminata.
Noto un ragazzo, un ragazzo giovane e bello completamente fradicio seduto sul muretto che guardava l'orizzonte. Aveva dei riccioli che li cadevano sulla fronte, le ciglia bagnate e così anche le sue labbra.
Era Harry.
Mollo immediatamente l'ombrello il quale cadde a terra e mi espongo completamente alla pioggia. Comincio a sentire i capelli bagnarsi e di conseguenza anche il mio cappotto. Mi avvicino a passi
pesanti finchè mi trovo dietro di lui completamente incapace di parlare.
'Signorino Styles' ammicco scostandomi la chioma rossa che era ricaduta sul volto impedendomi la visione. Lui si gira con la mascella tesa e gli occhi impassibili.
Li prendo la mano e con la forza riesco ad alzarlo, o forse gran parte del lavoro l'ha fatto lui, forse sì era lui a volersi alzare. Sorrido guardando quei fari verdi, mi intenerisco a vederlo così, abbandonato e
perso.
'Mi dispiace' ammetto con tono triste 'Ma lo sai come sono fatte le ragazze, amano fare aspettare' aggiungo vaga per tenerlo sulle spine finchè il suo sguardo mi cominciava ad opprimere 'Ti amo Harry' finisco con un sorrisone che mai prima d'ora avevo mostrato. Finalmente il suo sguardo si illumina di nuovo.
Mi alzo sulle punte e appoggio delicatamente le mie labbra sulle sue. Le avevamo entrambi bagnate ma poco importava in quel momento. Erano calde, mi riscaldavamo, mi proteggevano.
Lo amavo, si lo amavo più di chiunque altro. Lui mi desiderava, e io pure.
Schiusi le labbra e un vortice di emozioni mi pervase, tra cui passione.
Mi stinge i fianchi spingendo il mio corpo ancora più vicino a lui e con uno strattone annulla quelle minime distanze tra il suo petto e il mio, fradici ormai.
'Certo che dovevi farmi soffrire prima di dirmelo' sorride sulle mie labbra,annuisco ri – appoggiandole sulle sue.

*****

'Forza svelti' sussurra agitato Louis controllando Liam che stava pian piano riprendendo coscienza. Harry non voleva mollarmi la mano, e questo mi fece sorridere per la milionesima volta di fila.
Lou comincia a sbuffare 'Oh farete i piccioncini dopo' mi incita togliendomi il cappotto e indicandomi il piano di sopra. Sì, effettivamente eravamo entrambi bagnati e per di più c'era mio fratello sull'orlo di svegliarsi e noi? Beh noi eravamo su un'altro pianeta, decisamente più bello di quello in cui realmente vivevamo.
Sbuffa nuovamente 'Potete collaborare per piacere?' dice spingendoci.
Sussulto constatando che la mano di Louis era scesa un po troppo, Harry mi precede e lo fulmina con lo sguardo ma con una pacca lo tranquillizzo, anche perchè nel frattempo il castano era diventato completamente bordeaux.
Salimmo in fretta le scale e trascinai Hazza in camera, lontano da mio fratello. Peccato che il riccio interpretò diversamente tutta quella 'fretta' e mi espose un sorriso malizioso 'Ah no' sbotto 'Non farti strane idee' finisco rovistando in alcuni cassetti alla ricerca di qualcosa di asciutto.
'Senti vai in camera di Liam e cerca qualche vestito da metterti' li ordino senza nemmeno guardarlo 'ma non farti scoprire' urlo poco prima che lui lasci la stanza. Sento uno sbuffo allontanarsi man mano e poi decido cosa mettermi.
Un maglione grigio e i miei soliti leggins, che forse mi stava decisamente meglio di quella maglia a righe da marinaio.
Vedo Harry tornare con una camicia scozzese e dei jeans bianchi, era identico a Liam.
Rido 'Guarda non si accorgerà di nulla' dico continuandolo a guardare divertita ma beccandomi uno sguardo strafottente da parte sua 'sei un mostro' mi urla come un bambino di cinque anni.
Sorrido e mi avvicino per lasciarli un bacio morbido per poi contornare il suo collo con le mie braccia.
Sento la coscia vibrare, il mio cellulare e ovviamente quando arriva il momento perfetto traack il cellulare rompi palle.
Mi stacco roteando gli occhi e Harry non fa altro che sbuffare controllando il suo, tipico di un ragazzo nervoso.
Chiamata.
Vi ricordate del ragazzo che mi ha 'allegramente' tradito all'età di sedici anni?
Ecco, era lui: era Josh.
Tremo fissando il monitor, non mi aveva più cercato da quel giorno. Cosa voleva da me ora?

Harry mi fissa preoccupato 'Chi è?'
Cosa li dico, oh guarda Harry è solamente il mio ex, lo stesso ex che mi ha tradita e che ha tentato di violentarmi, niente di che insomma.


Hola,
Ehii eccomi qua,
nuovo capitolo, nuovo personaggio.
Prima di tutto buon'anno e spero vivamente che il 2014 porti un'aria nuova che serve.
Seconda cosa, come ho detto prima, il capitolo è un capitolo anche fin troppo caria denti per i miei gusti ma sapete i sentimenti che si provano mentre si scrive incindono in quello che sarà il risultato.
Dal prossimo si tornerà come era prima, ironia e dolcezza ovviamente. 
Terza cosa, è arrivato Josh l'ex di Katniss, beh il fatto che la volle violentare dice tutto.
Spero che vi sia piaciuto e come sempre recensite ahah per farmi sapere.
Ciao tesori.

 
    
Louis

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Capitolo 8
*** 'Why Louis Why' ***




'Why Louis Why?'
FanFic Trailer

(8)

 

 

 


«Chi è? »continuò a ripetermi impaziente, e il mio silenzio non lo rassicurava di certo. Sorridevo agitata mentre continuavo a sentire la vibrazione sulla mia coscia. Forse è successo tutto in fretta? Forse abbiamo corso troppo?
Harry cominciava a innervosirsi sul serio e forse aveva notato il mio conflitto interiore. Forse avevo capito l'iperprotettività di Liam, era tutto legato a quell'episodio, quell'episodio che mi tormenta ogni singola notte e non mi dava pace. Da quando avevo conosciuto Harry però, gli incubi erano cessati, erano smessi e questo era quello che mi faceva dimenticare il tutto.
Ma tutti sanno, il passato ritorna sempre.
«Katniss che ti succede?» ammiccò evidentemente contrariato. Il mio sorriso era un misto di terrore e ansia, non sapevo come reagire.
Comincio a toccarmi i capelli ossessivamente e a strusciare le mia mani bagnate sui leggins pensando a cosa dire «Era mia madre» mi decisi facendo sembrare la frase convincente.
Harry corrugò la fronte e qualcosa mi disse che non se l'era bevuta per niente, data la mia scarsa recitazione non c'era da stupirsi.
«Come mai tutto questo nervosismo allora?» chiese facendomi ridere ancora nervosa spostandomi una ciocca dietro l'orecchio «Non so, diciamo che sono piuttosto lunatica» finii sedendomi sul letto.

~Flashback~
«Josh non ti prenderai gioco di me» urlai stridula cercando di liberarmi da quella presa dolorosa «Ti ho visto assieme a Claire, quella fottuta francese» urlai nuovamente sentendo che la presa aumentava ad ogni mio movimento.
«E con questo?» disse incredibilmente pacato toccandomi la maglietta. Voleva sfilarla, voleva impormelo, voleva farmi fare quello che lui voleva, voleva fare il padrone.
Urlai con poco fiato quando sentii che le sue mani gelide stavano affannatamente toccando la mia pancia, e non solo.
Cercai di spingere via il suo petto dal mio ma mi sembrava così difficile, ero così spaesata «Ti prego, lasciami andare» sussurrai supplichevole ma tutto quello che notavo era solo un sorriso maligno impresso in quel volto che era sempre stato dolce.
Sentii la sua mano slacciarmi i pantaloni, ma fu li che riuscii a dimenarmi con tale forza da farlo lasciare la presa.
Corsi, corsi tanto.
~Fine Flashback~

 

 

«Terra chiama Katniss» sento la voce di Harry portarmi alla realtà, scossi la testa confusa quasi con le lacrime agli occhi. Josh era tornato, proprio quando le cose stavano andando bene. Avevo paura, avevo una incredibile e tremenda paura che tutto ri - accadesse di nuovo.
Sbattei le palpebre un paio di volte per poi alzarmi di scatto dal materasso facendo scansare il riccio di qualche passo. Trattengo un pianto «Harry posso stare sola per favore?» chiesi spingendolo delicatamente al di fuori della stanza, lui annuisce dispiaciuto per poi voltare l'angolo.
Strinsi le mani tra i capelli e mi lanciai sul letto confusa, cercando di metabolizzare.
1 nuovo messaggio
'Katniss, sono tornato a Londra, volevo chiarire quello che è successo'
Tremavo, dopo un anno? Dopo un 'intero anno vuole tornare con le sue inutili scuse?
Digito e cancello, digito e cancello.
'Non cercarmi più Josh'
Finisco lanciando il cellulare il quale rimbalza come una palla da ping-pong sul lenzuolo.
1 nuovo messaggio
'Sapevo l'avresti detto, peccato che non mi darò pace finché non chiariremo'
Non sapevo se era una minaccia positiva o negativa? Purtroppo il mio istinto preferiva la seconda
opzione.


Harry

«Riccioli d'oro la tua principessa ti ha cacciato?» chiese spiritoso Louis saltellando da un piede all'altro. Non ero in vena, ero scombussolato e confuso in più il mio migliore amico si prendeva gioco di me.
Sbuffai passando una mano tra i capelli «Evita» mi sfuggì infastidito per poi accomodarmi su una poltrona. Erano tutti spariti, puuf volatilizzati. Guardai Lou in cerca di spiegazioni e subito lui capii a cosa mi stavo riferendo «Zayn è andato da Donya, Liam e la signora Payne a fare spesa» finì. Aggrottai la fronte «E il biondo?» alla mia affermazione ridacchiò sedendosi sul divano «Liam l'ha convinto ad andare con loro promettendoli delle caramelle gommose».
In poche parole eravamo soli, ma mi sembrava tutto così strano a maggior ragione per il fatto che Payne non avrebbe mai lasciato Katniss sola con me in casa.
«E tu? Tu non vai a casa?» chiesi spudoratamente ma mi beccai solo una pacca da parte del castano
«Eh no piccolo riccio, il mio compito è sorvegliarvi» spalancai la bocca.

Ora mi serve anche la babysitter? Da quando Liam ha scambiato Louis per quello 'affidabile'?
Feci una finta risata «Tranquillo amico, dirò che sei stato tutto il tempo a controllarci» mormorai aprendo la porta principale «A domani» finii con un sorriso da angioletto.
Louis rise a sua volta «Te lo sogni» finì tornando incredibilmente serio.
Sbuffai avvilito per poi lanciarmi di nuovo sulla poltrona sentendomi gli occhi finti-maligni del ragazzo accanto.
«Tornando seri, perchè non scende Katniss? Avete già litigato?» mi chiese eccitato.
Non risposi.
«Uhuh» scimmiottò afferrando il suo cellulare. «Commemoriamo la vostra prima litigata con una foto ricordo» urlò successivamente.
A volte mi chiedo se lo fa apposta o è proprio fatto così.
Li rubai il cellulare dalle mani e lo lanciai verso la poltrona di fronte a me.
«Coglione» imprecò con le mani tra i capelli «Se lo rompevi te la facevo pagare» soffiò dopo aver constatato che era fortunatamente rimbalzato sul cuscino del bracciolo.
«Beh?» si impuntò di nuovo «Che è successo faccino triste?» piagnucolò stile presa in giro.
Lo fulminai con lo sguardo truce.
«Louis sparisci» tuonai infilando le mani nelle tasche dei jeans.
«No ok, dimmi che succede» ammise finalmente sincero.
«Non lo so, si è agitata per una telefonata e stava per piangere»affermai stringendo le spalle.
«Ahi ahi, brutto segno» urlò indietreggiando e scuotendo la testa. Inarcai un sopracciglio.
«Sono due le risposte plausibili: un ex oppure un gatto morto dall'aldilà» disse ridendo.
Quel ragazzo mi spaventa ogni giorno sempre di più.
«Ti prenoto una visita da uno specialista Louis? Credo che sia l'unico che ti possa aiutare»
Rise rumorosamente lasciandomi perplesso.
«No ok, era un ex» urlò prima di tornare completamente serio.
Ora sono realmente spaventato. Sia per Louis che per il presunto ex.
«Louis da quando sai tutte queste cose?» chiesi ridendo.
«Da quando Eleonor legge quei stupidi giornalini da donne» blaterò roteando gli occhi.
Driin.
Entrambi ci girammo verso l'ingresso immobili fissando la porta e aspettando che si apra, solo dopo realizzammo che se il tipo avesse avuto le chiavi non avrebbe suonato. Idioti.
Mi alzai e mi diressi verso la porta in legno placcato -incredibilmente fuori moda aggiungo- e mi
specchiai verso il vetro sulla parete.

Sentii Louis urlarmi di aprire e così feci sbuffando.
Spalancai la porta e mi si presentò davanti un ragazzo alto, forse anche più di me, e moro.
Purtroppo per lui, io sono più bello.
«Katniss è in casa?» mi chiese impaziente.
Lo squadrai dall'alto verso il basso e aggrottai la fronte perplesso.
«Tu sei..?» chiesi a mia volta con un tocco di presunzione.
«Josh» scimmiottò « ora mi fai entrare o devo stare qui al freddo?»
«Mm..- dissi pensieroso- stai qui al freddo» urlai chiudendo rumorosamente la porta.
Louis mi guardò con un'espressione di stupore in viso, non ero mai stato così maleducato ma quelragazzo mi trasmetteva un nonsochè di mostruoso.
Driin.
Insistente il ragazzo, fin troppo per i miei gusti.
Sbuffai nuovamente prima di riaprire la porta.
«Senti cespuglio ambulante dimmi dov'è Katniss» mi sputò contro realmente nervoso.
«Primo, non parli così a me,- urlai a mia volta- secondo, Katniss non ti vuole» finii appoggiandomi allo stipite duro della cornice.
«Oh bello ma chi ti credi di essere, solo perchè canti in una band non sei nessuno» tuonò.
«Parlò quello con un ciuffo sbilenco» mormorai tra una finta tosse.
Quel tipo cominciava a opprimermi ma sentivo solo una forte voglia di sbatterli la porta in piena faccia, peccato che l'apertura era al contrario.
«Okey ora ho esaurito la pazienza- strinse i pugni- Katniss» sbraitò.
Questo ragazzo non durerà molto.
 

Katniss

«Katniss» urlò una voce familiare, una voce fin troppo familiare.
«Ti amo Katniss»
«Anche io Josh, troppo»
Possibile che quando riesci a salire sull'arcobaleno deve esserci qualcuno che ti riporta nel buio? Il mondo ormai è così.
Quella voce che avrei voluto scomparisse per sempre era tornata a riecheggiare tra le mura della mia casa.
Mi asciugai con il pollice la rima inferiore dell'occhio in un tentativo vano di recuperare la matita che era colata sulle guance e l'eyeliner sciolto sulle palpebre.
Feci leva sui gomiti e infilai le ciabatte – si le tipiche ciabatte con la faccia di Liam- e aprii la porta della stanza.
Scesi metà scalini e trovai Josh che stava discutendo animatamente con Harold.
«Ma sei proprio rincoglionito allora, lei non ti vuole!» imprecò fuori di sé il riccio.
«Tu!» urlai puntandoli un dito contro da lontano «Vattene da casa mia»
«La cosa si fa interessante» spuntò Louis dal nulla eccitato per la situazione.
Pure lui ora?
Harry lo zittì con una sola occhiataccia mentre io ero incapace di muovermi trovandomi così coi piedi incollati alla moquette bianca.
Le gambe mi tremavano e un sacco di ricordi mi frullavano in testa, tutti i ricordi di quella sera.
«Katniss- ripetè schivando il riccio e fermandosi davanti alla tromba delle scale- quel cespuglio pidocchioso non mi lasciava entrare» ammise stile scena teatrale.
«Ha fatto bene – affermai intorpidita- ora fammi il piacere di uscire fuori da questa casa»
«1 a 0 per me, ciuffo spastico» esultò Harry alzando le mani quasi ballando.
Ok l'abbiamo perso definitivamente.
«Non me ne andrò finchè non avremo chiarito» si impuntò brutalmente incrociando le braccia.
«Allora marcirai là sotto – affermai con superiorità- non abbiamo proprio nulla da chiarire» finii
legandomi i capelli in una coda.

«Invece sì, dobbiamo parlare non far finta di nulla» continuò imperterrito mentre stava man mano salendo le scale.
Io indietreggiai guardando Harry bloccato davanti alla porta.
Certo che è un ragazzo moolto protettivo.
«Sparisci Josh!- imprecai alzando le mani- Per favore tornatene in Canada e lasciami stare» piagnucolai aspettando una reazione di Harry.

 

Louis

Stava diventando così dannatamente divertente, meglio di un film su Sky Prima Fila.
Katniss rigida in cima alle scale,
Yoshi- o come si chiama- che avanzava come un assassino,
Harry rigido sulla soglia della porta,
e io? Beh io a mangiarli con gli occhi con l'irrefrenabile voglia di scoprire cosa succederà.
«Ma Harry fai qualcosa- urlai fissandolo- sei meno eroico di un lombrico»
Lui mi fece cenno di zittirmi mentre nell'aria risuonavano ancora le frasi 'Vattene' 'Dobbiamo parlare' e una lunga fila di parole che non mi è permesso pronunciare.
Lo vidi salire- agile quanto un bue- le scale e io fui costretto ad alzarmi data la enorme colonna bianca che mi impediva la vista.
Sbem.

 

 

Bene, Harold è fuori gioco.

 

 

Hola,
Eccomi, nuovo capitolo yee.
Premetto che è il 4 gennaio e io sono qui a scrivere anziché fare i riassunti di italiano ma sorvoliamo questi piccolissimi dettagli.
Che ne pensate? Siamo tornati alla normalità- beh più o meno- niente roba sdolcinata.
AHAHAH che è successo a Haroldo? Josh che farà? MUAHAHAH lo saprete solo nel prossimo capitolo.
Beene allora ho cercato di correggere i passaggi di tempo errati e spero che aver per lo meno diminuito gli errori.
Non vi garantisco di riuscire a pubblicare il capitolo 9 entro questa settimana per via dei compiti arretrati e del ritorno a scuola ma DON'T WORRY GIRLS.
Ok alla prossima,
lasciate una recensione? Piccola piccola? Minuscola? Microscopica? Ok basta,
Ciaoo

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** 'How it was?' ***




'How it was?'
FanFic Trailer

(9)


 

«Okey forse era maglio se rimanevi fermo immobile» sussurrò Louis guardando il corpo di Harold accasciato sul quinto scalino.
«Lo penso anche io» ansimò cercando di rialzarsi.

 

Katniss
Josh mi seguiva ovunque come un'ombra,svoltavo una parete ed era lì, peggio di un film horror, in più sia Harry sia Louis erano spariti nel nulla.
Corsi verso la ex- camera di Liam e mi chiusi dentro chiudendomi a chiave e spalmandomi sulla porta bianca panna.
Ansimavo per lo sforzo, non sono mai stata una ragazza atletica.
«Respira, espira, respira,espira» continuavo a ripetermi portandomi una mano sul petto per facilitare la
respirazione affannata.

Certo che oh sono proprio scarsa.
Sentii dei pugni sbattere all'altezza della mia schiena facendo muovere su e giù la porta.
«Ti prego Katniss voglio solo parlarti» urlò Josh dalla parte opposta.
Che dovevo fare? Aprirli? Lasciarlo parlare? E se avesse tentato di violentarmi di nuovo? Se quella volta non ce l'avessi fatta a dimenarmi?
Dove è mio fratello quando serve?
«Perchè dovrei crederti?» chiesi a voce alta.
«Perchè sono davvero sincero» rispose smettendo di battere.
Presi coraggio e titubante impugnai la maniglia così scattai la serratura.
La spalancai lentamente e fissai la sagoma davanti a me che era seduta sul muro di fronte con la testa
china tra le mani.

«Beh- borbottai con tono alto- ora parla non mi avrai mica fatto aprire per nulla» affermai con superiorità ma il verbo 'tirarmela' non mi si addiceva per niente.
Si alzò agitato mettendosi a posto la maglia bianca sgualcita e cominciò a mordersi il labbro in silenzio.
«Sapevo di essere bella ma addirittura zittirti così» ridacchiai scherzosa e lui si unì a me ridendo di gusto.
Poteva essere stronzo quanto voleva ma era un bel ragazzo, purtroppo.
«Avevo bevuto» riuscì a dire.
«Oh andiamo- cantilenai- sempre le stesse scuse, rinnovati»
«Può essere, ma è la verità» mormorò a testa bassa.
«Ah si? Dopo un anno vieni a dirmelo?» chiesi con aria di sufficienza.
Annuì.
«Sappi che non ti potrò mai perdonare» ammisi sistemandomi i capelli.
«Fa niente, almeno sai come sono andate le cose» finì con tono tenero.

 

Harry
Mi sanguinava la tempia, quella fottuta colonna in cima alle scale.
Dovevo essere 'l'eroe che salvava la sua amata' invece ero stato messo a tappeto da un blocco di calcestruzzo.
«Beh- mi chiese Louis- sei qua a piagnucolarti mentre Katniss è con quel tipo?» mi urlò contro. Non aveva tutti i torti, che pappa molle che ero.
«Louis hai anche tu due braccia e due gambe» affermai ancora dolorante per la botta.
«Io non ho uno spirito eroico come il tuo» spiegò pacato il castano facendomi salire i nervi a mille.
Mi alzai toccandomi la tempia e constatando che avesse smesso di sanguinare per poi fulminare il ragazzo di fronte a me.
Gli si illuminarono gli occhi e corse giù per le scale scomparendo in salotto.
Guai in vista.
Lo vidi tornare con una mazza da baseball in mano sorridente e non riuscii a trattenere una sonora risata vedendolo tutto convinto.
«Cosa vorresti fare con quella?» ridacchiai facendoli comparire in viso un broncio.
«Almeno non verrò atterrito da una colonna» replicò lui imitando la mia caduta.
Cominciai a salire le scale alla ricerca di Katniss e quel Josh.
Vidi in lontananza due sagome che parlottavano, una sul ciglio della porta e l'altra a contatto col muro opposto.
Senza poterlo fermare Louis cominciò a correre con la mazza in mano e a urlare come tarzan verso di loro.
Scossi la testa per il basso quoziente intellettivo del castano e raggiunsi il trio.
«Nessun omicidio? Nessuna zuffa? Ma che ragazzo sei tu!» urlò fuori di sé deluso.
«Calmati Louis calmati» sussurrai dandoli una pacca amichevole sulla spalla.
Josh mi guardava con aria di sufficienza e di sfida come a dire '1 a 1 pari cespuglio'
«Yoshi sparisci dalla nostra vista» ordinai scansandomi lasciando un varco per farlo passare.
«Okey, ciao Katniss» finì colpendomi la spalla con la sua per poi uscire.
«Tutto qui? Niente 'se vuoi averla devi prima passare sul mio corpo? Oh ragazzi siete di una noia» piagnucolò dirigendosi verso la tromba delle scale.

 

~~~

Ero ancora leggermente scombussolata per tutto, per aver rivisto Josh e per aver sentito le sue 'scuse' poco convincenti.
Non potrei mai cancellare il suo ghigno dalla mia mente, non potrei mai dimenticare come se nulla fosse il suo tentativo di violentarmi, mai.
Da quando ho conosciuto di One Direction erano successe più cose in sei giorni che in tutto la mia vita.
«E così ho passato questa lunga settimana di vacanze» conclusi sorseggiando il mio frappè alla panna e fragola.
Chery – la mia migliore amica – era più sconvolta di quando si era accorta che io era la sorella di Liam Payne.
«Meglio di un film di avventura» esclamò letteralmente sgranando gli occhi «Ma dimmi, Harry bacia bene?» mi chiese abbassando la voce e piegandosi leggermente verso l'interno del tavolo.
Alzai gli occhi al cielo.
Che dio mi assista.
« Abbastanza – affermai sostenuta facendola ridere rumorosamente – sto scherzando è stato perfetto» finii ridendo a crepa pelle.
«Sei davvero fortunata, quando me li farai conoscere?» urlò abbassando e alzando le sopracciglia stile perversione. Scossi la testa facendo passare la treccia a spina di pesce sul lato destro.
Sentii il campanello, che segnava l'entrata di qualcuno, suonare e così i miei occhi si posarono sulla porta dietro le spalle di Chery lasciando comparire sulla soglia un ragazzo alto con una cuffia verde in testa e degli occhiali da sole ancora più grandi della sua faccia.
Mi sorrise a 45678 denti e subito capii chi era.
«Mi sa che oggi è il tuo giorno fortunato amica mia» ridacchiai sorseggiando un'ultima volta il cartoccio con la scritta 'StarBucks'.
Subito si voltò notando che i miei occhi erano puntati su tutt'altro.
Harry si avvicinò controllando che nessuno l'avesse riconosciuto ma sfortunatamente due ragazze accanto al nostro tavolino cominciarono a urlare come maniache alla vista del riccio.
Lui si sistemò gli occhiali e abbassò la testa sedendosi sulla panca accanto a me.
«Chi si vede Styles» dissi a voce un po' troppo alta. Lui mi mise una mano sulla bocca per zittirmi dato che tutti si erano girati verso il nostro tavolino.
Li staccai il palmo e mi corressi.
«Intendevo dire stiloso, sì sei un ragazzo molto stiloso sai? » urlai avvampando.
Tutti si ri-girarono seppure poco convinti tranne, appunto, un paio di ragazzine.
«Lei è Chery- affermai rivolgendomi alla mia migliore amica- lui è, beh, sai già chi è» dissi titubante per
paura che mi sentissero ancora.

Lei tese la mano seppure con una faccia stile 'ommioddio' ma il riccio con nonchalance si sporse e li lasciò un bacio sulla guancia soddisfatto.
Lei si pietrificò e io pure, gelosia portami via.
Harold rise rumorosamente vedendomi paonazza e incredibilmente nervosa, tipica mia reazione, e mi cinse le spalle.
«Ragazze stasera ci si diverte» ammise lui. Mi girai accigliata.
«Vi va di venire con me e i ragazzi al FunkyBudda?» chiese imperterrito mentre io e Chery ci lanciavamo occhiatine.
«Io non ho nulla da fare» disse lei con un sorrisetto in volto, così tutti gli sguardi si trasferirono su di me opprimendomi.
«Ci sto, a patto che per mezza notte siamo a casa- cedetti- abbiamo scuola» il riccio rise rumorosamente al sentire la parola 'scuola'.
«Ti ricordo, caro Harry, che tu non hai nemmeno finito gli studi» affermai saccente aggiustandomi la sciarpa che mi stava soffocando.
«Mi dispiace dolcezza ma la parola scuola e Harry non vanno d'accordo» ridacchiò facendo agitare
ancora di più le due ragazzine.

Lo stavano letteralmente mangiando con gli occhi e in più si erano procurate un tovagliolo- che probabilmente serviva come carta- e una penna.
Li diedi una gomitata nello stomaco e subito mi fulminò con le sue iridi smeraldo, indicai le due alla sua destra e si voltò presuntuosamente. Scossi la testa a quell'atteggiamento mentre Chery rideva piegata in due.
Lui si alzò pieno di sé e si tolse gli occhiali fissando in maniera maliziosa le due quattordicenni in delirio.
«Signorine- sussurrò sedendosi accanto a una delle due- volete una foto con me?» continuò cingendo le spalle della bruna che a poco sveniva.
Lei annuì senza fiato e tirò fuori l'Iphone dalla tasca del giubotto.
Quanto è presuntuoso quel ragazzo.

 

~~~~

Afferrai un vestito nero con le spalle trasparenti lungo giusto all'altezza del sedere, delle calze e degli stivaletti con tacco dieci.
Infilai il tutto e mi specchiai davanti allo specchio, era la prima volta che lo ri-indossavo dopo quell'episodio con Josh quindi ero titubante se metterlo o no.
Aggiunsi un leggero eyeliner nero e del mascara così ero definitivamente pronta.
1 nuovo messaggio
'Kat sono giù con Niall che mi sta parlando di quanto buoni siano gli spaghetti, scendi per favore?'
Risi rumorosamente davanti allo schermo del cellulare per poi specchiarmi per un ultima volta.
Scesi le scale cercando disperatamente di non inciampare proprio di fronte a tutti e cinque i ragazzi, a Chery e a una ragazza che non avevo mai visto prima.
Stava avvinghiata a Liam, troppo avvinghiata.
«Tu sei..?» chiesi interrogativa ignorando i fischi di Zayn.
«Sophia» sorrise mettendo in mostra due labbra molto carnose. Mi porse la mano ma l'unica cosa-smorfia- che mi comparì in volto era disgusto.
Si, sono molto gelosa di mio fratello, molto.
«Katniss» affermai con tono piatto.
Quindi era lei quella ragazza..
Girai i tacchi sperando di mettere a tacere gli incessanti fischi del pakistano nonostante ci fossero Liam e
Harry che si trattenevano per non starli addosso.

«La domanda è: stasera i paparazzi ci saranno sicuramente come faremo a non farci riconoscere?» domandai sistemandomi il vestito che era leggermente salito e che aveva provocato 'scalpore'.
«Rilassati piccola gatta, con tutta la gente che ci sarà non ci troveranno» disse superbo Liam.
Oh si certo sogna Liam sogna.
Chery era rimasta in silenzio a fissare a bocca aperta tutta la situazione, o meglio quella situazione.
«Cher, chiudi la bocca o ti entreranno i moscerini» sussurrai tra una mezza risata facendola sbiancare «Si notava tanto?» continuò a ripetere scioccata.
«Te lo stavi mangiando con gli occhi, no non si notava» ammisi sarcastica «Comunque lascialo perdere, è impegnato» le consigliai senza togliere mai gli occhi di dosso alla persona in questione che aveva notato tutto quell'interesse.
«Si lo so, con quella bionda dell'altro gruppo» affermò lei con tono evidentemente avvilito. Le diedi due buffetti sorridendo,cercando di cambiare argomento.
Non fraintendetemi Zayn è un bel ragazzo, dolce, anche se non ho avuto l'occasione di poterci parlare molte volte lo reputo un ragazzo con la testa sulle spalle ma non voglio che lei, la mia unica vera amica,
soffra per lui.

Forse vi starete chiedendo come mai Liam permette a Katniss di stare nella stessa stanza con Harry e di aver addirittura permesso di uscire assieme al FunkyBudda, beh si era calmato con i suoi problemi da iperprottetività fortunatamente per noi.
O almeno .. per ora.

 

~~~~

«Dov'è Liam?» chiesi a Niall mandando giù un' altro bicchiere di vodka liscia. Non avevo problemi a 'divertirmi' una volta ogni tanto, l'unica cosa che mi frenava erano i paparazzi. Insomma non volevo farmi una brutta reputazione, nonostante non mi importasse niente dei giudizi altrui.
«L'ho visto ballare con una ragazza poco fa» rispose lui portandosi uno shot alla bocca.
«Strano- mormorai- strano che la ragazza non abbia urlato vedendolo» risi da sola. Che battuta di poco gusto, quando inizio a farle vuol dire che comincio a sentire gli effetti delle bevande alcoliche.
Paparazzi? Nulla, il che mi sembrava strano.
Fans? Neppure, ulteriormente strano dato che loro sanno ogni singolo movimento dei loro idoli.
«Louis?Harry?Zayn?Chery?Insomma dove sono finiti tutti» dissi quasi in un urletto isterico.
Lui scosse la testa leggermente brillo «Rilassati Katniss, sanno badare a loro stessi sai?Divertiti» mi incitò spingendomi verso la sala da ballo che proliferava di gente.
Era piccola e stracolma di ragazze che si strusciavano contro ragazzi ormai sbronzi da un pezzo.
«La notte è giovane!» urlò una voce dietro le mie spalle.
Mi girai verso il suono che si sentiva a malapena a causa della musica a palla.
«Zayn» sbraitai vedendolo completamente ubriaco. Ciondolava anche da fermo.
«Roar micetta roar» mi soffiò sul viso, un alito di alcool mi solleticò le narici.
L'abbiamo perso.
Corsi dalla parte opposta della sala scansando ragazzi e ragazze di ogni genere di età, avevo bisogno di aria fresca.
Uscii dalla porta e mi appoggiai al muro inspirando profondamente.
Mi sistemai i capelli-distrutti- e mi abbassai il vestito.
«Chi si vede – esclamò un ragazzo ma la vista non era dalla mia parte- Katniss Payne» finì riuscendo finalmente a capire chi fosse.
«Josh Irvine» controbattei io sbattendo gli occhi più volte.
«Che bello rivederti» mi disse strafottente.
« Uhm peccato che non posso dire le stesso»
«Err- disse imitando un allarme- risposta errata» concluse afferrandomi il braccio facendolo aderire al muro di pietra.
«Perchè chiedermi scusa per poi trattarmi proprio come un anno fa?» chiesi a filo di voce.
«Perchè non avrei potuto fare altrimenti, sono riuscito a rintracciarti e quello in cui non sono riuscito lo compirò oggi.» soffiò maligno sul mio viso.
Mi divincolai ma la stretta aumentava.
Nessuno mi vedeva data la mia stupida idea di piazzarmi sull'uscita posteriore.
La sua mano cominciò a salire sulla mia coscia e tutto mi faceva rivivere quel giorno.

Un Urlo.

 

Buio.

 

Un tonfo.

 

Il nulla.


 

Hola,

Buon pomeriggio,
mi dispiace del ritardo ma ho avuto un casin di compiti e un casin di robe da studiare *coff* che schifo *coff*
Il capitolo? Ve piase?
Ammetto che non è dei capitoli migliori che ho scritto ma a me personalmente non dispiace.
Vi lascio perchè devo andare da mia cugina ora, yuppi haha

 

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