Delinquente a chi?

di Missy_loves_blizzard
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4^^ ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7: la notte di Sasuke ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18: epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


“Shikaaaaa!! Aspettami non correre! Dai!! Fermati!”
Un ragazzo di circa diciassette anni, alto, con i capelli raccolti in una coda alta, si fermò e, sbadigliando, si guardò alle spalle. Una ragazzina stava affrettandosi per raggiungerlo. Quando arrivò gli tirò un pugno sul braccio
“ahia! Ma che fai?” il ragazzo si massaggiò la parte colpita, mentre l’altra si piantava davanti a lui con le mani sui fianchi e un’aria imbronciata. Era una ragazzina minuta, certo non dimostrava i quasi sedici anni che aveva. I capelli scuri erano raccolti in due morbide trecce, molto lunghe e gli occhi erano di un azzurro così chiaro da sembrare grigio. Chi lo avrebbe mai pensato che quei due fossero fratelli?
“nii-san sei il solito idiota!”
“ma che ti ho fatto?”
“avevi detto che mi avresti aspettato prima di scendere, invece te ne sei andato senza nemmeno avvertirmi. Si può sapere perché?” la ragazza gli mollò un altro pugno, questa volta più forte.
“ahia! Di nuovo! Miki la prossima volta scordatelo che mi metto a fare tardi per i tuoi comodi. E comunque non ti ho aspettato semplicemente perché eri da ore in bagno, e non davi segno di voler uscire.” Shikamaru si voltò e cominciò a camminare pensando che le donne erano solo una seccatura .Il ragazzo sbadigliò e continuò a camminare, ignorando la sorella che intanto lo richiamava. Se credeva di finirla così, si sbagliava di grosso.
“torna indietro, Shika-chan!”
“ti ho detto un milione di volte di non chiamarmi così!”
“e invece io continuerò fino a che non ti scuserai, capito Shika-chan?”
Shikamaru, che non aveva intenzione di mettersi a discutere con lei di prima mattina, acconsentì a scusarsi e finalmente poterono dirigersi verso la “scuola”.
In realtà non era una vera e propria scuola ma una specie di riformatorio che ospitava ragazzi che avevano un brutto passato, che avevano problemi in famiglia o che erano criminali, ragazzi che vivevano in strada o semplicemente orfani che non sapevano dove andare, come i fratelli Nara.
Di questo posto, chiamato “alba”, nessuno si occupava. Tutti ritenevano che il preside, ovvero colui che aveva fatto la donazione più cospicua e quindi il proprietario, fosse una brava persona.

*********************

“ciao Naruto!!” Miki salutò affettuosamente un ragazzo biondo
“ciao dolcezza! Come va? Ehi ci sei anche tu, qua la mano Shika!”  Naruto, il biondo, era sempre stato un tipo molto espansivo, e a Shikamaru questo non andava bene perché le sue “espansioni” oltre ad infastidirlo non poco, erano dirette soprattutto verso sua sorella.
“che hai Shika-chan? Tutto bene? “
“Miki! Piantala con sto Shika-chan. E tu Naruto staccati da mi sorella, e smettila di fare la sanguisuga addosso a lei”
“e dai, stavo solo scherzando! Possibile che tu devi essere sempre così serio Shika-chan?”
“NARUTO! NON COMINCIARE ANCHE TU!”
Naruto e Miki scoppiarono in una fragorosa risata (che lasciò Shika letteralmente così ------>O__O’’)
“e ti pareva che questi due non cominciavano a disturbare la quiete pubblica già di prima mattina”
Un gruppetto di ragazzi gli si avvicinò, quello che aveva parlato era un ragazzo di quasi diciotto anni, con dei lunghi capelli castani raccolti in una coda bassa, gli altri del gruppo erano due ragazze e due ragazzi, uno con uno strano caschetto nero e due sopracciglia spropositate, l’altro con  due triangoli tatuati sulle guance.
“Neji, Kiba, Rock Lee!!” Naruto corse a salutarli, mentre Shikamaru si stava tranquillamente addormentando.
“Sakura!! Hinata!! Ma ciao!!” Miki si curò di urlare quei nomi direttamente nelle orecchie del fratello, così da svegliarlo
“Miki-chan, piantala di urlare come una deficiente” una vena ballerina pulsò sulla fronte della ragazza
“A CHI HAI DATO DELLA DEFICIENTE BRUTTA TESTA-AD-ANANAS?”
“a te, sorellina, e ora se non ti dispiace vorrei dormire in pace” disse lui chiudendo di nuovo gli occhi
“MA NON SE NE PARLA NEMMENO SHIKA-CHAN! IO URLO DOVE, COME, E QUANTO MI PARE!!”
“ok, fa un po’ come vuoi” Miki si zittì. Si, Shika sapeva che l’unico modo per far star zitta la sorella era darle ragione e ignorarla.
Il gruppetto scoppiò in una risata, poi, vedendo che si stava facendo tardi, si diressero verso il fabbricato principale, poco distante dagli alloggi.
Mentre stavano per entrare un altro gruppo di ragazzi si parò davanti a loro
“salve Uzumaki. Hyuuga, Nara” disse un ragazzo dai capelli neri rivolgendosi ai ragazzi
“Uchiha, qual buon vento” disse Naruto in tono sarcastico. Il gruppo del moro era formato da una bionda che si stava strusciando contro il fratello; poi c’erano i tre fratelli Sabaku, conosciuti in tutto l’istituto perché il minore aveva accoltellato un uomo, infine una ragazza di nome TenTen.
“Naruto, ma come siamo sarcastici, nervosetti stamattina?” disse il fratello scrollandosi di dosso la biondina
“si, appena ti ho visto Sasuke”  il biondo stava già tirandosi su le maniche della maglia quando venne fermato da Shikamaru
“Naruto non fare il bambino, ti sta solo provocando. Dai andiamo e ignorali” Shikamaru trascinò via l’amico e con lui tutti gli altri, la sorella era l’ultima
“no, tu aspetti” disse il ragazzo che aveva parlato per primo, Itachi, afferrando Miki per un braccio.
“lasciami idiota” la ragazza cercò di divincolarsi ma fu stretta con più forza
“ragazzi, voi andate avanti, io vi raggiungo fra un po’” disse sorridendo il moro
“SHIKAM....” Miki stava per urlare il nome del fratello ma Itachi le mise una mano davanti alla bocca
“tuo fratello dovrebbe imparare un po’ a non mettersi in mezzo” mentre parlava la spingeva sempre più lontano, ma la moretta gli diede un morso così forte da fargli sanguinare la mano, lui lasciò la presa e Miki lo spinse via mentre correva dentro, dove vide che suo fratello e Naruto facevano a cazzotti con Sasuke.
“nii-san ma che.....”
“Miki, stai bene?” disse lui lasciando la presa sul moro “sto stronzo mi ha detto che...”
“non preoccuparti nii-san, lo sai che so difendermi bene anche da sola”
“Sasuke dì a tuo fratello che non si azzardi mai più a sfiorare mia sorella, o la prossima volta tocca a lui” Shikamaru prese la sorella per un braccio e la trascinò via lasciando Sasuke a terra che mormorava tra sé e sé ‘questa me la paghi Nara’.



********************

angolo dell'autrice (me!!)

allora lo so che è un pò cortino ma questa è la mia prima fanfic, quindi spero che leggerete e recensirete e ......... no dai, visto che sono alle prima armi vorrei qualche suggerimento, quindi grazie in anticipo. Se piacerà la continuerò altrimenti nu...... comunque nel caso la dovessi continuare avete qualche suggerimento per delle coppiette?^^

Shika: nooooooooo, come non la continui!

Missy: ma se non piace non la continuo U_U

Shika: ma io voglio pestare sasuke!!! ç__ç

Missy: -_____-" idiota......

Sasu: ma come mi vuoi pestare? ç__ç non ho fatto niente è stato itachi ç____ç

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Shikamaru trascinava la sorella con forza per i corridoi grigi dell’istituto alba
“Shika-chan ora vuoi lasciarmi andare?” chiese la sorella puntando i piedi
“non se ne parla, ti accompagno fino in classe e ci rimango se necessario” il moro continuava a tirare la sorella per un braccio, con più forza visto che non aveva intenzione di muovere ancora un altro passo. Alla fina un calcio lo colpì sul fianco facendogli mollare la presa
“così impari, stupido fratello!” Miki recuperò la borsa che le era caduta e con piccoli passetti veloci superò il fratello e continuò per la sua strada
‘che razza di seccatura le donne’ pensò Shikamaru mentre si rialzava e inseguiva la moretta che intanto aveva girato l’angolo
“Miki, non fare la bambina torna qui” appena ebbe anche lui voltato l’angolo si trovò faccia a faccia con sua sorella che lo aspettava appoggiata con la schiena al muro e le braccia incrociate
“lo so che lo fai soltanto per proteggermi nii-san, in questo posto ci si può aspettare di tutto....”
“e....?” la incitò il fratello
“......e scusa per il calcio” disse lei con tono rassegnato “adesso posso andare?”
“allora? Che hai deciso, ci vai in classe?” chiese Shikamaru notando che erano entrambi in ritardo di 20 minuti
“si, comunque sono già in ritardo ma il prof non ne farà un dramma”


*******************************


Miki aprì la porta dell’aula con noncuranza e si avviò verso il suo banco, ma venne bloccata dal professore (cui non aveva prestato la minima attenzione)
“Nara, ancora in ritardo! Sarà la terza volta questa settimana. Evidentemente tu non hai intenzione di migliorare il tuo comportamento”
Miki si girò e abbozzò un ‘si, certo’ mentre con uno sbadiglio si abbandonava sulla sedia cercando di combattere contro la voglia di scappare da quel postaccio, quando la collanina che portava sbucò fuori dalla maglietta
“mamma........”


*inizio flash-back*

“Shika!! Dai non vale! Ridammi il biscotto, è mio!” una bimbetta con due buffi codini stava saltellando per raggiungere il biscotto che il fratello aveva in mano
“dai Miki, fammi vedere se ci arrivi! Ah già non puoi perché sei una tappetta!”
“mamminaaaaa!!  Fallo smettere!” la bambina corse in lacrime verso la madre e si aggrappò alla sua gonna
“dai Shikamaru, restituisci il dolce a tua sorella, coraggio!”
Shikamaru abbassò il braccio finchè il tanto ambito biscotto non fu alla portata della bambina che lo prese avidamente, poi notò lo sguardo del fratello e spezzò il dolce a metà per poi porgerne una parte al ragazzo
“Bravi bambini, così si fa!”
“Shikaku sei tornato!” esclamò la madre
“papaàààààà!!!” Miki salò in braccio al padre e cominciò ad abbracciarlo
“Ragazzi, Yoshino, stasera si festeggia, quindi andiamo tutti a cena fuori!”
“siiiii” esclamò la piccola soddisfatta

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“Coraggio, fate gli auguri alla mamma!” disse Shikaku ai due figli
“auguri mamma!! Questo è per te!” i due porsero alla madre un piccolo pacchetto blu
“oh, ma grazie piccoli” disse la donna fingendo di essere sorpresa (a Yoshino non si può nascondere niente U__U ndMe) aprendo il regalo la donna vi trovò un piccolo ciondolo argentato che indossò subito orgogliosa, per l’immensa felicità della figlia, mentre il maschio era occupato a......... dormire!
La serata proseguì nel migliore dei modi ma durò a lungo, molto a lungo, così che quando uscirono era davvero molto tardi, così si avviarono verso la macchina il più velocemente possibile. Ad un tratto un uomo sbucò da un vicoletto e si piantò davanti a loro
“TU” disse puntando il dito verso Shikaku “tu sei Shikaku Nara, il capo della polizia giusto? Quello che il boss non è riuscito a corrompere”
“si, esatto sono proprio io” disse lui mettendosi davanti ai figli “e allora?”
“allora muori!” e detto questo tirò fuori una pistola e sparò prima a lui, poi a sua moglie facendoli cadere davanti agli occhi dei figli
“mamma, papà!” Miki si gettò per terra e cominciò ad abbracciare il corpo inerme della donna “ma....mamma...no......” quando si guardò le mani vide che erano sporche di sangue
“ e adesso, piccolini, devo assicurarmi che voi due teniate la bocca chiusa”
“Miki,alzati” Shikamaru che prima era rimasto immobilizzato dalla paura afferrò la sorella, che fissava l’oscurità davanti a se, e la fece rialzare tenendola per un braccio “Miki-chan muoviti, corri!” e così dicendo la strattonò e la trascinò via con se. Corsero per molto tempo senza fermarsi, non sapevano dove si trovassero ma erano certi di aver seminato l’energumeno. Alla fine, esausti, si fermarono.
“Nii-san, loro sono.....sono....”
“si” disse lui con tono grave. Miki scoppiò a piangere tra le braccia del fratello ma lui non poteva, doveva farle vedere di essere forte
“Miki, io ti proteggerò sempre, puoi giurarci” pensò Shikamaru prima di abbracciarla

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Sei anni dopo i giornali riportarono la notizia che due fratelli, di quattordici e quindici anni, avevano accoltellato e ridotto in fin di vita l’uomo responsabile dell’omicidio di Shikaku Nara, capo della polizia, e di sua moglie, nonché padre e madre dei due ragazzi. L’uomo poi sarebbe stato arrestato. I parenti che fino a quel momento li avevano ospitati non vollero sapere più nulla di loro due, e li rinchiusero in quel postaccio

*fine flash-back*


“NARAAAAAAA!! MA DORMI ANCORA IN CLASSE, NON TI VERGOGNI!?!?” il professore era paonazzo ma Shikamaru sbadigliava tranquillamente e il resto della classe se la rideva di gusto, non era mica la prima volta che succedeva
“VOI ZITTI! E TU....” disse poi rivolgendo al ragazzo uno sguardo furente e puntando l’indice accusatore contro di lui “CI VEDIAMO DOPO LE LEZIONI NELL’AULA DI DETENZIONE!” disse sbattendo un libro sul banco di Shikamaru
“si, si certo, ci vediamo dopo, stia sicuro” e detto ciò si riaddormentò come se nulla fosse successo.
Le ore di lezione passarono in fretta e finalmente arrivò l’ora di pranzo, Miki entrò in mensa con Hinata e Sakura, che si guardava continuamente intorno
“Saku che hai? Mi sembri strana continui a guardarti intorno” le chiese poi la ragazza
“ma, no che dici Miki” la rosa cominciò a sventolare le mani davanti al viso “stavo solo cercando un tavolo libero, e-ehm, guarda eccone uno!”  la rosa afferrò per un braccio Miki e Hinata e le trascinò al tavolo
“S-saku sei sicura di stare proprio bene?” le chiese timidamente Hinata
“ve l’ho già detto, è tutto a posto! A-adesso vado a prendere qualcosa da mangiare, voi aspettatemi qui”
Sakura si alzò di scatto e si diresse al self-service della mensa, ritornò con un vassoio pieno di cibo che appoggiò sul tavolo. Le tre non si scambiarono una parola per cinque minuti buoni. Hinata e Miki fissavano la rosa che continuava a girare il pranzo nel piatto e ogni tanto alzava gli occhi per dare uno sguardo alla porta.
“oh, guarda chi c’è! Shika! Ragazzi siamo qui!” la Nara aveva appena visto il fratello e i suoi amici e quindi era saltata sul tavolo per chiamarli, la situazione con Sakura si stava facendo pesante
“Miki, quante volte ti ho detto di non urlare. Che seccatura” il Nara si accomodò vicino alla sorella rubandole il cibo dal piatto mentre un suo compagno, Choji, mangiava da quello di Shikamaru
“c-ciao Kiba” sussurrò Hinata vedendo il moro sedersi di fronte a lei
“c-ciao anche a te Hinata” i due arrossirono, era evidente che si piacevano troppo
“ehilà bellezza!! Come mai così triste?” il biondo Naruto urlò quelle parole nelle orecchie di Sakura, che si risvegliò dallo stato di trance in cui era caduta
“QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI BELLEZZA RAZZA DI ROSPO!!”  la rosa tirò un pugno in testa a Naruto, e gli fece un enorme bernoccolo. Gli altri se la ridevano di gusto.
“allora ragazzi” intervenne Miki “oggi è sabato quindi stasera siamo in libera uscita. Che si fa??”
“io proporrei di andare a mangiare un bel piatto di RAMEN!!” Naruto di entusiasmò all’idea di una ciotola di ramen (aaaaaaaaaa.......raaaamen......sbaaaaav......*çç* ndNaru)
“non se ne parla razza di ingordo che non sei altro, niente ramen” disse Kiba, prima di ritornare a fissare Hinata come un demente
“e allora proponi tu qualcosa da fare signor ‘niente ramen stasera’”
“CI SONO!!” Miki saltò sulla sedia “stasera danno ‘il ritorno dei morti viventi’ andiamo a vederlo!”
“nii-chan sono solo sciocchezze sti film horror, e poi non credo che gli altri saranno d’accordo” disse il fratello sbadigliando “ah, oggi fatti accompagnare in stanza da qualcuno. Il prof mi ha dato un ora nell’aula di detenzione”
“dormivi ancora in classe stupido Shika-chan? Sei sempre il solito, allora ti aspetto in stanza”  
“io ci sto ad andare,voi altri?” Choji parlò per la prima volta tra un boccone ed un altro
“m-ma i-io ho paura” disse Hinata arrossendo
“non ti preoccupare, ci sono io con te” le disse Kiba arrossendo e beccandosi uno degli sguardi più assassini del cugino di lei, Neji.
“Sakura, tu ci sei?” le chiese Naruto
“ragazzi scusate, stasera proprio non posso, non me la sento scusate....” e detto questo la rosa si alzò e scappò via dalla sala mensa
“Saku....” Naruto voleva andarle dietro ma venne bloccato da Miki “lasciala stare, evidentemente ha voglia di restare da sola”
Sakura era arrivata fuori, nel corridoio vicino alla palestra, e si appoggiò con la schiena al muro. Un ragazzo le si avvicinò e i loro sguardi si incontrarono, lui le andò ancora più vicino per poter sentire il suo profumo, poi la baciò teneramente a fior di labbra
“ciao Saku-chan, ti stavo aspettando”
 “ciao, mi sei mancato, scusa il ritardo”


********************************



Angolo dell’autrice (meeee!!)


Chi sarà il misterioso amante di Sakura? E cosa succederà a Shika nell’aula di detenzione?.... lo scoprirete nel prossimo capitolo^^
Allora volevo ringraziare Lunastorta94 per aver recensito, grazie mille ho già pensato di utilizzare un po’ delle tue coppiette ^^ e volevo anche ringraziare coloro che hanno letto ma senza recensire, segno che posso continuare la mia ficcy^^

Shika: siiiii così posso pestare Sasuke!!

Missy: eeeh forse si, forse no...... lo scopriremo solo vivendo U_U

Shika: ma lo pesterò vero? Vero?

Sasu: ma perché!!!

Shika: perché è così, punto.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***



“ciao Saku-chan, ti stavo aspettando”

“ciao, mi sei mancato, scusa il ritardo”


“non importa, ora sei con me”


“già......” disse Sakura avvicinandosi e baciandolo “oggi non ti ho visto in mensa”


“avevo da fare, ma tu, sei sicura di voler tenere tutto nascosto?” disse lui accarezzandole il viso


“è necessario, vedi loro non capirebbero......” la rosa prese la mano di lui e la strinse forte “tu sai quello che intendo, vero Gaara?”


“si che lo so, Saku-chan, ma per quanto tempo riusciremo ad andare avanti così?”


“io non lo so, so solo che ti amo e che voglio stare con te”


I due si baciarono, teneramente, prima di doversi salutare


“senti.... stasera hanno intenzione di andare al cinema, che ne dici di uscire? Che ne so, un gelato, una passeggiata, poi si vedrà....”


“certo..... ma... perché piangi Saku-chan?” Gaara asciugò una lacrima sul viso della ragazza con un dito


“odio dover mentire alle mie amiche......”


“dai...... ci vediamo stasera al solito posto, va bene?”


“ok.........ti amo”


“anche io” disse lui baciandola un ultima volta e poi correndo via

‘accidenti’ pensò la rosa tra sé e sé ‘non può continuare così, ha ragione, ma cosa posso fare? Dovrei dirglielo? Ma Naruto..... come la prenderebbe? E gli altri ..... e le ragazze.... no, non è ancora il momento...’

****************************

Intanto il gruppetto della mensa stava per tornare in classe, per fare le ultima due ore di lezione prima della tanto agognata libertà. Il tempo sembrò scorrere molto velocemente per tutti. Hinata vedeva Sakura sempre più triste, con la testa chinata sul banco, e quasi si vergognava di essere felice per le attenzioni che le rivolgeva Kiba visto che la sua amica stava così male.
“S-sakura? Posso parlarti u-un minuto?” Hinata si era avvicinata alla rosa durante l’intervallo tra la prima e la seconda ora

“si Hinata, dimmi pure” Sakura aveva chinato di nuovo la testa con aria triste


“e-ecco io, veramente volevo chiederti.....” Hinata continuava a picchiettare gli indici visibilmente in imbarazzo “si insomma, sei molto strana oggi e anche nell’ultimo periodo...... c-cosa c’è che ti preoccupa?”


‘si, si c’è qualcosa che mi preoccupa e voglio gridarlo ai quattro venti!’ questo era il pensiero di Sakura ma riuscì solo a dire un flebile “si, non preoccuparti”


“ne sei sicura? Perché se ti va possiamo parlarne e...”


“ti ho detto che sto bene, capito?” la rosa scostò la mano dell’amica e continuò a fissare il vuoto Hinata ci rimase malissimo per il comportamento scortese di Sakura e tornò a sedersi al suo posto.

Anche l’ultima ora passò in fretta e finalmente tutti tornarono nei propri alloggi a prepararsi per la serata.
Miki aspettava nel corridoio suo fratello e Neji che si era offerto di riaccompagnarla in stanza, visto che la sua era di strada, quando ad un tratto le si avvicinò Itachi
“ciao piccola” le disse prendendole il mento tra il pollice e l’indice “sai ho saputo una cosa molto spiacevole”

“e cioè?” le disse la ragazza scostando via la mano di lui


“stamattina il tuo fratellino e il suo amichetto hanno fatto molto male a Sasuke” disse avvicinandosi alla ragazza


“perché tuo fratello è un idiota, proprio come te” Miki arretrò, mentre l’Uchiha le si avvicinava, all’improvviso sfiorò la parete dietro di lei


“adesso mi stai offendendo Nara” Itachi le si avvicinò sempre di più fino a spingerla contro il muro


“non fare l’idiota Uchiha, lasciami” la ragazza tentò di divincolarsi da quella scomoda posizione ma lui le bloccò le spalle al muro con un braccio


“dove credi di andare piccola?”


“in un posto lontano da te!” il moro si abbassò e avvicinò pericolosamente il suo viso a quello della giovane Nara,poi appoggiò le labbra vicino ad un orecchio


“dì pure a tuo fratello che ha le ore contate” le parole furono solo un sussurro ma Miki potè udirle chiaramente, l’Uchiha poi con la mano libera le sciolse una treccia cosa che fece arrabbiare la ragazza non poco


“ fanculo tu e quel brutto s*****o di tuo fratello, Uchiha, che c’è non ce l’hai il coraggio di andare direttamente da Shikamaru?”


“modera il linguaggio ragazzina” il moro le sciolse l’altra treccia


“perchè, altrimenti che fai?”ironizzò la ragazza guardando Itachi con aria di sfida. Lui le mise una mano dietro la nuca e strattonò con forza i lunghi capelli neri della Nara, tanto che le fece tirare la testa all’indietro


“sappi che nessuno parla così al grande Itachi Uchiha” il viso del moro era sempre più vicino a quello di Miki, poteva sentire il suo respiro sulla pelle...


“lasciami stare fo****o ba******o” e così dicendo aveva pestato violentemente un piede all’Uchiha che, piegandosi per il dolore, aveva lasciato la presa sulla ragazza la quale ne aveva approfittato per sfuggire. Purtroppo per lei il ragazzo era coriaceo e si riprese subito, riuscendo ad afferrarla per un polso le aveva girato un braccio dietro alla schiena e l’aveva spinta violentemente contro il muro, ottenendo come risultato di farle sanguinare il naso


“adesso hai capito con chi hai a che fare ragazzina? Penso che ti convenga scusarti.....”

Proprio in quel momento stava arrivando Shikamaru, seguito da Neji, che era andato a prendere sua sorella. Non appena vide Itachi la sua furia salì alle stelle e gli si gettò addosso spintonandolo via da Miki e facendolo rovinare per terra.
Aveva cominciato a guardarlo in cagnesco, ansimando..

“Shikamaru....”


“CHE VUOI NEJI!” il ragazzo si voltò di scatto. Tra le braccia di Neji stava sua sorella, tremante, che perdeva sangue dal naso. A quel punto Shikamaru fu accecato dalla rabbia. Niente avrebbe potuto impedirgli di uccidere l’Uchiha. Gli si gettò addosso, mentre si stava rialzando, e si trovò seduto a cavalcioni sul suo stomaco. Prese a prenderlo a pugni


“TU.....” lo colpì


“ ....BRUTTO ST****O....” un altro pugno


“....COME TI SEI PERMESSO....” ancora un colpo


“.....DI TOCCARE MIA SORELLA!?” l’ultimo pugno fu il più violento, poi il ragazzo afferrò l’Uchiha per il collo della camicia con entrambe le mani e cominciò a scuoterlo urlandogli contro frasi del tipo ‘io ti ammazzo’ o  ‘ti faccio fuori’.

Per fortuna Neji riuscì ad alzarlo di peso e a riportarlo alla realtà, mentre questi cercava di divincolarsi per abbattersi ancora sull’Uchiha.


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Più tardi, nella stanza di Shikamaru...
“cazzo Neji, CAZZO!” il Nara colpiva il muro ripetutamente, in preda alla rabbia

“Nara, calmati adesso. Per fortuna siamo arrivati in tempo”


“appunto , Hyuuga. Non capisci? PER FORTUNA siamo arrivati in tempo. E se avessimo ritardato di qualche minuto? Io....io...io non voglio nemmeno pensarci” Shikamaru si lasciò andare a sedere sul letto, diede uno sguardo alla sorella che se ne stava immobile tra le braccia del suo amico. Non tra le SUE di braccia, quelle di suo fratello, ma tra quelle di Neji.

“Miki.....” il ragazzo le accarezzò la testa “ci sei?...”

“ s-si Shika......” la ragazza si riscosse dal tepore regalatole dalla vicinanza con Neji e guardò un po’ stordita suo fratello


“come ti senti?”


“molto meglio, grazie Shika”

Ci furono degli interminabili minuti di silenzio, in cui Neji non sapeva cosa fare, Miki si martoriava le unghie e Shikamaru si guardava le punte dei piedi.
“senti, nii-san, mi sa che hai saltato la detenzione oggi........”

“cavolo è vero! Sai il prof come si incazza lunedì...... mamma mia...”


“sentite” intervene Neji “posso anche dire agli altri che stasera non si esce se non ve la sentite....”


“no, ma che dici. Uscire ci farà bene e poi........ voglio vedere il ritorno dei morti viventi!!!!” Miki si aprì in un radioso sorriso, non sapeva che cosa l’avrebbe aspettata....



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Proprio in quel momento, infatti, qualcuno nell’ufficio del preside.....
“dì un po’ Itachi, chi è che ti ha ridotto così?” un uomo con in capelli lunghi stava seduto alla scrivania e parlava con i due fratelli Uchiha

“è stato quel Nara, preside Orochimaru” il ragazzo si passava una borsa col ghiaccio sul volto pieno di lividi


“uhm...... non è la prima volta che quel ragazzo ci crea problemi, ma di solito l’unica cosa che fa è dormire in classe” disse poi l’uomo sfogliando il fascicolo di Shikamaru “devi averlo provocato sicuramente, Itachi. E comunque non possiamo avviare una sanzione contro di lui senza alcuna prova, e questo lo sai”


“quell’idiota” cominciò Sasuke “lui e il suo amichetto mi hanno preso a pugni stamattina, nell’ingresso”


“ e c’erano testimoni??”


“quanti ne vuole preside Orochimaru” disse poi il ragazzo con un sorrisetto


“bene, grazie mille andate pure” i ragazzi si alzarono e si avviarono verso l’uscita, ma ad un tratto Sasuke venne fermato dal preside


“tu no Sasuke. Aspetta un attimo” e così dicendo i due restarono soli.

Il ragazzo era rimasto immobile rivolto verso la porta e Orochimaru gli si avvicinò silenziosamente, poi il moro potè sentire il suo respiro flebile sul suo collo e ad un tratto una mano gelida gli si infilò sotto la felpa. Sasuke non si mosse di un centimetro nemmeno quando l’uomo cominciò a baciargli il collo, tuttavia il suo corpo era percorso da un brivido di paura. Di certo non era la prima volta che il preside ci provava con uno dei ragazzi, che erano obbligati a starci per non essere buttati fuori, e con Sasuke non era di certo la prima volta.

“n-no Orochimaru, a-aspetti un attimo” la voce del ragazzo era rotta dalla paura ciò nonostante rimase immobile....... ‘che c’è Sasuke, non è da te tentennare così.....’  l’uomo continuò a fare il suo, “lavoro”


“a-aspetti!” questa volta il ragazzo si staccò e si voltò a guardarlo


“che c’è ragazzo? Lo sai che stai diventando noioso ultimamente?” l’uomo cominciò a giocherellare con una ciocca dei capelli del giovane Uchiha


“se io le porto qualcun altro, lei mi lascerà in pace?”


“uhm.... dipende....di chi si tratta?” Orochimaru accarezzava Sasuke con un dito. Questi ebbe un piccolo brivido a sentire quel tocco gelido scorrergli su e giù per il collo, la sua sopportazione era arrivata al limite ormai, erano due anni che quella storia andava avanti così e lui non ne poteva davvero più, forse era anche per quello che aveva assunto quel caratteraccio. Certamente, questo gli comportava numerosi vantaggi, ma quando è troppo è troppo.


“beh, avrei due alternative....”


Va bene Sasuke, non le sopporti da quando ti hanno portato via Naruto, il tuo migliore amico, non le sopporti perché è solo colpa loro se sei diventato così, se da due anni tu sei nelle grinfie di quel mostro, è colpa loro se la tua vita è diventata un inferno........ è colpa loro, e adesso ne devono pagare le conseguenze e provare lo stesso dolore che hai provato tu, se non tutte e due, almeno una......... ma ne sei davvero convinto? Una volta fatto non potrai tornare indietro, ma questo lo sai già, vero piccolo Uchiha.......?


“........la Hyuuga, o la sorella di Nara”


“uhm, la Hyuuga dici eh? Vediamo un po’....” l’uomo prese un grande raccoglitore e lo sfoglio fino a trovare la scheda di Hinata Hyuuga che era completamente vuota a parte le poche righe che specificavano il motivo per cui era stata rinchiusa lì: aveva sparato a suo padre perché, secondo la versione della ragazza, lui stava picchiando suo cugino intervenuto per difenderla. Ma chi crederebbe alle parole di una ragazzina contro quelle di Hiashi Hyuuga?


“non credo, caro il mio Sasuke.....” ma allora l’aveva presa sul serio la sua proposta?


“questa ragazza è troppo calma, la sua scheda è completamente in bianco. Proviamo l’altra...uhm.....Miki Nara, giusto?” Orochimaru sfogliò avido quelle pagine e dopo poco si ritrovò a picchiettare con l’indice sulla scheda della ragazza, completamente piena di note in rosso


“uhm..... ce ne sarebbero di motivi per convocarla in presidenza..... ritardi, assenze ingiustificate, dorme in classe e fa a botte con i ragazzi........ sai Sasuke, questa ragazzina mi ispira.....” l’uomo guardò malizioso la fotografia della ragazza “grazie mille Sasuke” sibilò poi, facendogli cenno di andare. Il telefono squillò.


“si?” il preside rispose svogliato, stava ancora fissando, avido, la fotografia della Nara “cosa vuoi Kabuto?? Sono parecchio impegnato al momento”


“mi scusi signore, me c’è un professore e dice che due studenti non si sono presentati in detenzione...”


e da me cosa vuole???”


“vuole sapere cosa deve fare?”


“che imbranato....... senti digli che se vuole fa un avviso per fargli scontare l’ora adesso oppure se li cerca domani e gli fa lavare i pavimenti.... cosa vuoi che ne sappia io...” e detto questo riagganciò violentemente la cornetta del telefono, ritornando a fissare con un ghigno sulle labbra l’immagine di quella creatura dagli occhi azzurro ghiaccio che molto presto sarebbe stata violata.....


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Angolo dell'autrice (che sono me!!!)


allooooooooora, ecco mi ha fatto piacere che più di cento persone abbiano letto la mia storia però...... perchè non recensite?? anche se non vi piace potreste almeno lasciarmi una recensione per farmi sapere che ne pensate. A voi non costa nulla se non 2 minuti del vostro tempo, e a me fareste un grandissimo favore^^ grazie in anticipo^^
e grazie a Lunastorta94 e nenenene per avere aggiunto la storia tra i preferiti^^



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Capitolo 4
*** Capitolo 4^^ ***


“NARA SHIKAMARU, SABAKU NO TEMARI. NELL’AULA DI DETENZIONE, ADESSO, SCATTAREEE!!!” la voce del professore tuonò rabbiosa dalle casse del corridoio.

“Shika-chan, credo ce l’abbiano con te” disse Miki in piedi davanti all’armadio

“ah, davvero?” il fratello stava disteso sul letto, osservando lo strano comportamento di quell’essere chiamato donna, che cominciava a prepararsi già 4 ore prima di uscire.

“si fratellone, perché non ci vai? Almeno ti risparmi di doverti svegliare prima domani per pulire i pavimenti” la ragazza prese un paio di cose e se li provò davanti allo specchio “allora, come vanno?” disse voltandosi verso il fratello per farsi guardare

“ troppo corti”

“allora andranno benissimo!”

“hm, fa come vuoi. Comunque ci vado, almeno posso farmi un sonnellino senza dovermi sorbire te. Adesso chiamo Neji”

“stupido fratello, non ho bisogno della guardia del corpo sai?”

“zitta tu!” disse lanciandole un cuscino in faccia “questo lo decido io....ah, pronto Neji? Si sono io...ahia!” la sorella gli aveva rilanciato il cuscino “Miki smettila! Si scusa senti, ti dispiace venire a dare un’occhiata a mia sorella mentre sono via? ...... ok grazie” Shikamaru riagganciò il cellulare “ha detto che viene tra 5 minuti, tu non muoverti di qui, capito?”

“zi padrone” gli disse la sorella facendogli la linguaccia da lontano e beccandosi un’altra cuscinata in pieno viso


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“TEMARIIIIIII!! CAVOLO, ESCI DAL BAGNO TI STANNO CHIAMANDO!!”

Ad un tratto una bionda in accappatoio, con i capelli legati in quattro codine, uscì dal bagno come una furia, sbattendo la porta

“CHE CAZZO HAI DA URLARE KANKURO!!”

“IO URLO QUANTO MI PARE STUPIDA GRASSONA”

“A CHI HAI DATO DELLA GRASSONA, RAZZA DI FEMMINUCCIA?? RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO E AFFRONTAMI DA UOMO”

“EHI FEMMINUCCIA A CHI?” il ragazzo prese un cuscino e lo lanciò in direzione della ragazza, che era sua sorella. Lei prontamente lo afferrò e lo lanciò con tutta la forza che aveva in direzione del fratello. Purtroppo questi si spostò e il cuscino andò dritto a stamparsi in faccia ad un ragazzo dai capelli rossi. Lui si voltò e gli occhi glaciali si muovevano dalla bionda sorella al ragazzo di prima

“Temari...........Kankuro..........adesso  BASTAAAAAAAAA”

“e-ehm, scusa Gaaruccio”  disse la sorella un po’ imbarazzata

“NON CHIAMARMI GAARUCCIO, NON HO TRE ANNI!!”

“e dai fratellino, non te la sarai presa per così poco?” Kankuro  passò un braccio attorno al collo del rosso e cominciò a scompigliargli i capelli

“KANKURO NON PROVARCI MAI PIÙ!!!” il ragazzo era furente, ci aveva messo ben trenta minuti per sistemarsi i capelli.

“uffa, ma quanto la fai lunga Gaaruccio” la bionda si sedette sul letto sbuffando “che volevi prima Kankuro?”

“ti hanno chiamato, mi sa che non la passi liscia per aver saltato l’ora di detenzione, balenottera” una vena pulsò sulla tempia della ragazza e un pugno colpì in pieno il naso di Kankuro

“a.... chi hai dato..... della balenottera?”

“Temari smettila di perdere tempo, perché non ci vai a sta cavolo di detenzione e la smetti di romperci le scatole” il rosso si piazzò davanti all’armadio per decidere cosa indossare

“ma ti vedi ancora con quella sottospecie di confetto rosa della Haruno? Mi sorprende come non ti sia già stancato, di solito ne cambi una al mese fratellino”

“piantala Temari, lei non è come le altre..... e poi proprio tu parli, che non riesci a trovare un ragazzo che ti sopporta, sei troppo manesca” il ragazzo si prese un pugno sul braccio per il “complimento” fatto alla sorella

“ha ragione, Temari” si intromise l’altro fratello

“ne vuoi un altro anche tu Kankuro??” disse lei con sguardo assassino

“vedi, io te lo dicevo, sei troppo manesca”

“ora basta, mi avete stancato tutti e due. Mi vesto e me ne vado” e così dicendo la bionda si prese un paio di jeans e una maglietta dall’armadio e, una volta vestita, uscì furente avendo anche fatto tardi.

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“cavolo sono in ritardo, sono in ritardo, SONO IN RITARDOOOO!!!!” Temari correva per i corridoi dell’edificio alba alla ricerca dell’aula dove avrebbe passato quella stramaledettissima ora di detenzione, inoltre aveva anche una scarpa slacciata, ma non poteva fermarsi perché era tardi.....

SBAM!

Temari andò a sbattere contro qualcosa che era stato messo proprio in mezzo alla strada e che era rimasto in piedi nonostante il forte impatto. Lei invece era finita col sedere per terra. Quando aprì gli occhi si ritrovò a fissare un paio di scarpe da ginnastica, alzò la testa percorrendo tutta la figura di un ragazzo che, con sguardo indifferente, le porgeva una mano per aiutarla ad alzarsi

“ti sei fatta male ragazza?” disse lui sempre con fare indifferente “mi sei venuta addosso”
Temari scostò maleducatamente la mano di lui e si tirò su da sola prima di prendere fiato e cominciare ad inveire contro il ragazzo

“MA SI PUÒ SAPERE TU COSA CI FAI IMPALATO IN MEZZO AL CORRIDOIO? SEI STUPIDO PER CASO??”

“ si, anche per me è un piacere conoscerti”

“MI STAI PRENDENDO IN GIRO? GUARDA CHE IO NON LO TOLLERO!!”

“ehi, calmati, stavo solo scherzando. E comunque non è colpa mia, se mi sei venuta addosso. Io non stavo impalato ma stavo camminando come un comune essere umano, cosa che mi sembra tu non sappia fare”

La ragazza bionda sferrò un pugno sul braccio del ragazzo

“ahia! Ma sei impazzita? Che ti ho fatto?”

“sei noioso e maleducato, testa-ad-ananas”

“certo e tu sei solo una seccatura, come tutte le femmine del resto”


“ripetilo se hai il coraggio, testa-ad-ananas!”

“seccatura”

“ananas”

“SECCATURA”

“ANANAS!”

“S-E-C-C-A-T-U-R-A!”

“A-N-A-N-A-S!”

“basta mi hai stancato, è inutile stare a parlare con te, io me ne vado” il giovane si voltò e, con uno sbadiglio, se ne andò per la sua strada.

“SABAKU SE IN RITARDO DI BEN QUINDICI MINUTI”
La ragazza, entrata sbattendo la porta nell’aula di detenzione, ignorò del tutto il professore e si andò a sedere al primo banco che le capitava sottomano, quando con sua somma sorpresa trovò il ragazzo di poco prima seduto vicino alla finestra

“TU, TESTA-AD-ANANAS, CHE CI FAI QUI!?!?!?”

“potrei farti la stessa domanda, seccatura”

“VOI DUE FATE SILENZIOOOOOOOOOOO!!!” il professore, paonazzo, sbraitava in direzione dei due, che però non vi prestavano la minima attenzione

“non mi hai risposto!”

“perché, secondo te sono in visita di piacere??”

“BASTAAAAAA!!!! SIETE QUI IN PUNIZIONE, NON PER FARE SALOTTO! QUINDI SEDETEVI E FATE SILENZIO!!”

“idiota” mormorarono i due in coro
La bionda si sedette proprio di fianco al ragazzo che, intanto, si era voltato verso la finestra e si stava lentamente assopendo

“psss” gli fece la bionda, ma lui faceva finta di non sentire “pssssssssssss”

“mh, che vuoi?” mugugnò il ragazzo

“visto che mi hai fatto cadere nel corridoio abbi almeno la decenza di presentarti”

“numero uno, per la duecentesima volta NON sono stato io a farti cadere. Numero due, prima di chiedere il nome a qualcuno, potresti almeno dire il tuo. Numero tre, se non ti dispiace starei cercando di dormire”

Temari si voltò scocciata, passò una buona mezz’ora prima che lei si stancasse e cominciasse a punzecchiarlo con una penna

“ma si può sapere che vuoi? Lo sai che sei proprio una seccatura...”

“Temari” disse lei porgendogli una mano

“Shikamaru....” il ragazzo prese la mano di lei e la strinse

Passarono i minuti in silenzio, lui si era voltato di nuovo verso la finestra, ma lei lo fissava con i suoi occhi verdi. Improvvisamente sentì il desiderio di baciare la nuca abbronzata di lui, stava per avvicinarsi, ma si trattenne.

Che stai facendo Temari, non è da te comportarti in questo modo stupido, è solo un ragazzo, maleducato per giunta, che cosa ti attira di lui?

La bionda si voltò verso la porta, e appoggiò la testa sulle braccia. Shikamaru, sentendo il lieve fruscio proveniente dallo spostamenti dei suoi capelli, si voltò a guardarla.

Certo che è davvero bellissima.... no! Un momento, ma che sto pensando? Quella sottospecie di vichinga non può piacermi sul serio! È...... è...... manesca e maleducata......no, è davvero carina....oddio ma che mi sta succedendo.....non ci capisco più niente cazzo!!

Un sorriso lievissimo si dipinse sulle labbra del giovane Nara, ma si spense subito non appena trillò la campanella e lei si alzò in piedi.
Con uno sbadiglio anche lui fece lo stesso e insieme camminarono verso l’uscita.

“ti accompagno?”

“stupido!” disse lei dandogli uno schiaffo dietro la testa

“ahia! Ancora! Ma dico sei impazzita, che ti prende?” disse lui fintamente imbronciato

“ sono in grado di cavarmela benissimo da sola cosa credi!?!”

“bene”

“bene”

“BENE”

“BENE”

I due si voltarono nello stesso istante, sbuffando, e si diressero in direzioni opposte.




******************************


Angolo dell'autrice (che sarebbi me!!)


eccomi qui, con un nuovo cappy, diciamo che è un capitolo intermedio, dovevo spiegare come nasce la mia coppia preferita!!

Lunastorta94  lo so che Orociock è un gran bastardo ma sia lui che Itachi mi stanno antipatici, quindi gli faccio fare la parte dei supercattivoni^^ Sasuke invece, vedrai che alla fine non sarà così cattivo, infondo mi piace come personaggio!^^^^ e neji e Shikamaru beh...... mi piace vederli un pò superprotettivi, specia Shika che io personalmente adoro, e Neji è il mio personaggio preferito così ho eliminato TenTen dalla ficcy così da averlo tutto per il mio alter-ego Miki^^ un bacio^^ al prossimo cappy^^



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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Shikamaru camminava tranquillo per i corridoi, erano le sei e mezzo. Per fortuna era arrivato alla sua stanza senza incidenti, non vedeva l’ora di sdraiarsi sul letto e riposarsi un po’.........

“nii-saaaaaaaaaan!!” il ragazzo fece appena in tempo ad aprire la porta che la sorella gli si buttò al collo facendolo diventare sordo con quella vocina, secondo lui insopportabile, che si ritrovava

“sgorbio mi spieghi cos’è tutto questo entusiasmo?”

“ovvio, stasera si esce!!”

“e quindi?”

“lascia stare Shika-chan, non puoi capire, tu sei un maschio quindi certe cose non puoi comprenderle.....”

“come vuoi” il ragazzo andò a stendersi sul letto “dove stai andando tappo?” disse vedendo la sorella aprire la porta

“vado a farmi di coca dietro la scuola” disse lei con naturalezza (Shika --------------------->O___O””””””) “stavo scherzando stupido fratello” disse poi esplodendo in una risata “non fare quella faccia, vado da Hinata, ci si vede fra un po’”

Quando ebbe chiuso la porta dietro di se Shikamaru sbuffò guardando il soffitto

“le donne, ma chi le capisce......” e all’improvviso, davanti a lui, comparve l’immagine della ragazza dai capelli biondi che aveva incontrato prima....


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TOC-TOC

“hm, Hinata vai ad aprire, sarà quella campanella ambulante di Miki...... Dio che mal di testa!”

“certo Neji-nii-san, tu resta a riposare”

Hinata si avviò elegantemente verso la porta aprendola con timidezza

“CIAO HINATA-CHAN!!!!!!!!” Miki entrò con tutta l’allegria (e la voce) che aveva a disposizione nella stanza di una delle sue migliori amiche

“e-ehm, c-ciao Miki”

“NEJI-KUN!! CIAO ANCHE A TE!!”

“M-miki........... non urlare ti prego.......” disse Neji ficcando la testa nel cuscino

“dai scemo stavo scherzando, ti prometto che non urlerò più” disse lei sedendosi sul letto dove stava lui e giocherellando con una ciocca dei suoi capelli

“ lo spero per te....” disse Neji abbandonandosi a quella coccola inaspettata, sorridendo al cuscino

“allora Hina-chan, cosa ti metti stasera?”

“beh, e-ecco io n-non ci avevo ancora pensato” disse la mora timidamente

“COOOOOSA!?!?!” disse l’altra quasi strappando i capelli a Neji “come sarebbe a dire che non ci hai ancora  pensato? Adesso te la do io una mano, e a proposito, stasera sarebbe la tua prima uscita ufficiale con Kiba eh??”

“s-si” disse Hinata picchiettando gli indici

“allora ci vuole qualcosa di speciale, vieni andiamo da Sakura!!”

“m-ma io.... veramente...”

“muoviti!! Ciao Neji-kun, ci si vede stasera!!”

“pace, finalmente” il moro alzò la testa dal cuscino e si mise supino “quanto è carina....”


------------------------------------------------------------


“Saku? Saku ci sei?”

“uhm, f-forse non c’è.... s-sarà uscita dai andiamocene, n-non stava molto bene oggi....sai...”

“aspetta un attimo, cavolo la porta è aperta...... Saku possiamo entra.............OH CAZZO!”

La rosa era contro il muro e stava baciando appassionatamente un ragazzo dai capelli rossi

“SAKURA!!!!!”

“M-MIKI! HINATA, OH MERDA......” Sakura scostò il ragazzo che diventò di tutti i colori dall’imbarazzo

“S-sakura...... ma....chi è??” fece Hinata evitando accuratamente di guardare qualcosa che non fosse la punta dei suoi piedi

“e-ecco lui..... s-si insomma è....”

“Hinata, ti prego non svenire adesso, vieni usciamo!” e detto questo uscì tirandosi l’amica per il polso e si appoggiarono contro il muro fuori dalla stanza. Subito dopo la rosa uscì tenendosi per mano con il rosso

“mi sembra di conoscerti..... sei Gaara Sabaku, quello che se la fa con gli Uchiha?”

“Miki, ascolta, lui non è come gli altri, te lo posso assicurare.... io....”

“Saku, perché ti giustifichi con me?” disse Miki sfoggiando un sorriso a 32 denti “a me va benissimo, se fosse stato uno stronzo l’avresti già lasciato perdere.....VIENI QUI FATTI ABBRACCIARE TESORO!!” e così dicendo abbracciò, o per meglio dire, soffocò l’amica mentre Hinata e Gaara sospirarono sollevati

“m-ma Saku, allora era per questo c-che tu stavi così?” disse Hinata

“beh......si!”

“pensavi che ci saremmo arrabbiate?che scema!” le disse l’altra continuando ad abbracciarla

“ehm, ascolta Saku, dovremmo chiederti un favore....” disse Hinata

“Gaara, ti dispiace?” la rosa si rivolse al suo ragazzo

“ma no figurati, ci si vede” salutò la sua ragazza con un bacio leggero e le altre con un cenno della mano


------------------------------------------------------------------


“alloraaaaa Hinata ti muovi?? Non possiamo aspettare te!” Miki gridava come un’ossessa cercando di fare uscire la sua amica dalla stanza, ma con scarsi risultati

“n-no Miki, mi vergogno.....”

“ma stai benissimo vestita così, coraggio” Miki infilò una mano nell’apertura della porta e afferrò un braccio dell’amica trascinandola fuori, ma lei oppose una ferma resistenza

“d-dai Miki, non posso uscire v-vestita così”

“non dire sciocchezze stupida! I vestiti di Sakura ti stanno... be..niss...imo” disse con sforzo cercando di tirare l’amica con un ultimo strattone

“t-ti prego....” le flebili proteste della Hyuuga si fermarono quando finalmente uscì dalla stanza e divenne di fuoco accorgendosi di Kiba e Naruto che la guardavano con la bocca completamente spalancata, mentre Neji era leggermente arrossito. La ragazza portava una pantalone nero che le arrivava sotto il ginocchio, una maglia bianca con le maniche larghe che lasciava scoperta una spalla (ma i vestiti di Sakura sono stretti >.< ndHinata), una cintura bianca e un paio di stivali dello stesso colore. Il tutto completato dai capelli legati in una coda alta e un filo di trucco.

“Hinata, s-sei bellissima” le disse Kiba arrossendo a sua volta

“g-grazie” gli sguardi dei due si incrociarono per qualche secondo e subito arrossirono entrambi vistosamente e si voltarono a guardare dalla parte opposta.

“forza andiamo!!!” Naruto, come al suo solito, non capiva la situazione, e quindi prese a braccetto sia Hinata che Kiba e si avviò con fare allegro.
Shikamaru squadrò la sorella dall’alto in basso, leggermente contrariato

“uhm.... un po’ più coperta no eh?” disse alludendo agli shorts di jeans che coprivano pochissimo le gambe della ragazza, e alla maglia nera che lasciava scoperte le spalle

“non sarai geloso Shika-chan?” asserì Miki ironicamente

“chi, io??? Stai scherzando vero? su andiamo” e così dicendo mise le mani dietro alla testa e si avviò

“allora Neji, ci muoviamo anche noi? Oppure hai intenzione di stare a fissarmi le gambe ancora per molto?”

Il ragazzo arrossì un po’, poi offrì il braccio alla ragazza, e insieme camminarono verso l’uscita.


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“Hinata”

“si?” disse la mora tremante

“ti dispiace lasciarmi il braccio, mi stai facendo male”

“oh, scusa Kiba” la mora lasciò il braccio di lui completamente rossa in volto, poi il megaschermo mostrò la faccia di una zombie “AAAAAAAH” la ragazza tornò ad artigliare il braccio del ragazzo che le stava affianco.
Kiba sospirò, poi, paziente, accarezzò la testa della ragazza

“da Hina, è tutto finto, non c’è niente da aver paura e se proprio non ci riesci, evita di guardare”

“s-si Kiba, allora non guarderò” e così dicendo nascose la testa tra le braccia di lui
Un paio di file più avanti.....

“Choji, smettila di fare tutto sto rumore” Lee rimproverò il ragazzo che apriva l’ennesima busta di patatine

“ma che sto facendo di male” disse lui mettendosi una manciata di patatina in bocca “sto solo mangiando” e mentre parlava sputacchiava le briciole tutto intorno

“Choji passami le patatine!” Naruto allungò un braccio per prendere da mangiare dal sacchetto che gli stava porgendo l’amico ma ne fece cadere alcune addosso a Rock Lee che era seduto proprio in mezzo ai due

“Naruto, non ti ci mettere anche tu! Ma perché non vi siete seduti vicini, Shikamaru diglielo tu per favore!”

Ma il ragazzo non stava sentendo, aveva il lettore mp3 nelle orecchie e con un occhio guardava alcune file davanti

“SHIKAMARU! MI ASCOLTI!”

“hm, cosa vuoi sto cercando di dormire”

“lascia perdere, e smettila di guardare cosa fanno Neji e tua sorella”

“non è vero, non lo sto facendo”

“se se, e io sono la fatina dei denti.... ma smettila....”

“bah, io vado al bar, mi sta venendo sete....” il moro si alzò e uscì dalla sala

Intanto, poco più giù.......

“Neji...Neji.... hahahaha...... dai.....smettila....hahahaha” Miki cercava di difendersi dal ragazzo che le faceva il solletico “dai, sto cercando di guardare il fi...hahahaha..... basta mi arrendo, mi arrendo!”

“ma non vale se ti arrendi subito” disse lui mettendo il broncio per finta e voltandosi dall’altra parte

“daiii!!” la ragazza lo afferrò per una spalla ma lui non ne voleva sapere di girarsi

“no!”

“daiii!”

“no!”

“ti prego!” Miki allora prese tra le dite una ciocca dei lunghi capelli del moro e cominciò a giocarci, lui sorrise a quel contatto e si voltò

“pace?” le disse mostrando il mignolo”

“pace!” disse lei sorridendo e afferrando il suo dito.

Mentre continuavano a guardare il film, Miki cominciò a passare le dite tra i capelli del moro, sfiorandogli il collo con la punta della dita

“che c’è?” disse lui voltandosi a guardarla

“adoro i tuoi capelli” la ragazza continuò a giocare con le lunghe ciocche castane

“adoro i tuoi occhi” Neji arrossì e girò la testa per nasconderlo, ma ogni volta che le piccole dite di lei lo sfioravano, sentiva un brivido gelido scendergli lungo la schiena

“Miki...”

“si?”

“che ne dici se dopo...... si insomma.....andassimo a prenderci qualcosa?” la ragazza arrossì, per fortuna nel buio non si vedeva, e strinse un po’ più forte i capelli del ragazzo

“v-va bene, ci sto”


------------------------------------------------------------


“bah, perché ho accettato di venire a vedere questo stupido film...”

Shikamaru stava scendendo svogliatamente la scala, quando alla fine arrivò al bar del cinema

“ehm, mi scusi” disse rivolgendosi al barista “vorrei un’aranciata”

Il ragazzo prese la sua aranciata e si diresse verso le scale, ma prima che potesse fare più di tre passi qualcuno gli finì addosso facendogli rovesciare l’intero contenuto della lattina addosso

“ma vedi di stare un po’ più attento porco cazz............TU!?!?”




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Angolo dell'autrice (me, myself and I ^^)


sono così felice^^ quasi 200 persone hanno letto la mia ficcy me commossa ç_____ç
allora proporrei di passare subito ai ringraziamenti^^ purtroppo alcune persone hanno recensito i capitoli vecchi quando ne avevo già pubblicati di nuovi, quindi vi ringrazio tutti qui^^

Lunastorta 94: grazie che continui a seguire la mia piccola ficcy cara, per quanto riguarda Sasuke vedrai che ti farò cambiare idea su di lui, infondo lui è così buono^^(mi ricorda la pubblicità della crema cameo ndSasuke poco convinto)(davvero? ndMe) purtroppo Orociock è il cattivone quindi non posso farlo crepare.... più avanti forse ma non ora, e Itachi mi serve qualcuno che fa il tirapiedo di oro, altrimenti non c'è gusto^^ e non ti preoccupare il tuo Gaaruccio tornerà appena la ficcy termina (chi hai chiamato Gaaruccio? ndGaara con sguardo assassino)(nessuno ma che dici ndMe che sudo freddo)(aaaaaaah, mi sembrava...... ndGaara poco convinto)(nuuuu non ci devi nemmeno pensare ndMe con finta indifferenza)

TemariCross: sono contenta che tu sei contenta che io ho messo shika-tema^^ (Shika --------------> @_@) sono la mia coppietta preferita^^ e sono felice k ti sia piaciuto, grazie1000^^ comunque la bionda del primo capitolo è Ino, forse non mi sono speiagata tanto bene""

nenenene: come ti va il fatto che sia Gaaruccio (riprovaci e ti uccido ndGaara con sguardo assassino) l'amante di saku? purtroppo per gli Uchoha ho altri progetto, cmq continua a seguirmi e thanks^^

KikiChan: ti piace il fatto della baby-Nara? io ci stavo pensando da un po' mi fa piacere che l'hai apprezzato^^ visto ke kibaHina l'ho messo?^^

e grazie a Lunastorta94, TemariCross e nenenene per aver messo la mia storiella tra i preferiti^^^^^^


Shika: siiiiiiiiiiiiii vai ho pestato Itachi MUHUHAHHAHAHAHA

Itachi dolorante: ma non è giusto!! io non voglio fare il cattivo!

Me: io sono l'autrice e io decido! U__U

Tobi: ha ragione lei sai?

Me: tobi tu cosa ci fai qua? manco ci sei nella ficcy, sparisci!!*lo fa volare con un pugno*

Itachi:e-ehm.....e-eh..... penso k la parte del cattivo mi si addice proprio...e-eh.....""""


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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


“ma vedi di stare un po’ più attento porco cazz............TU!?!?”

“TU! NARA MI SEI VENUTO ADDOSSO DI NUOVO”

“veramente tu sei venuta addosso a me Temari, guarda adesso so di aranciata, ma porca...” Shikamaru si guardò la maglia, che per fortuna era nera, che era completamente zuppa

“non è stata colpa mia, se tu non avessi la brutta abitudine di fermarti giusto in mezzo ai corridoi...”

“GUARDA CHE IO STAVO CAMMINANDO!!” il ragazzo, nell’urlare, guardò l’intera figura della bionda e si accorse che portava una la stessa divisa del barista di poco prima

“E ADESSO CHE CAVOLO HAI DA GUARDARE?”

“tu, lavori qui? No non ci credo...” Shikamaru tentò di soffocare una risata “chissà come fanno a sopportarti........hahahahahaha” il ragazzo non riuscì più a trattenersi e cominciò a ridere di gusto sotto lo sguardi irritato e imbarazzato di Temari

“beh, io non ci trovo niente da ridere...” disse la bionda colpendolo con un pugno sul braccio e voltandosi offesa

“ahia! e dai stavo scherzando, lo sai che stai proprio bene vestita così?” il moro soffocò le ultime risate e tentò di farsi più serio possibile

“tanto non attacca testa-ad-ananas” Temari incrociò le braccia sul petto e sbuffò irritata

“come vuoi, comunque adesso me la ripaghi tu l’aranciata”

“CHE COSA? SCORDATELO IO NON TI PAGO UN BEL NIENTE!”

“Invece si”

“e invece NO!”

“si”

“no”

“SI”

“NO!”

“bah, tanto è inutile stare a parlare con te, seccatura, piuttosto indicami il bagno così mi pulisco, dato che QUALCUNO mi ha fatto rovesciare la mia povera aranciata”

“infondo a destra testa-ad-ananas” Temari assaporò il gusto della piccola vittoria che aveva riportato sul moro impertinente e lo osservò mentre camminava grattandosi la testa e imprecando contro le arance.

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“era ora che tornassi Shikamaru, un attimo, ma perché odori di aranciata?”

“me la sono fatta cadere addosso Lee” disse il moro sbadigliando

“che idiota”

“uffa, ma quando finisce il film io ho finito le patatine!”

“su Choji, resisti ancora un po’, saranno al massimo cinque minuti”

“per te è facile Naruto!!”

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“Hinata? Sei sveglia?”

“hm, che c’è Kiba, il film è già finito?” la moretta era leggermente assonnata

“non ancora, ma credo che adesso puoi guardare”

“o-ok” la ragazza ritornò seduta sulla sua poltroncina e si accorse che Kiba le stava tenendo la mano, sorrise compiaciuta e poi fissò lo schermo

Kiba si voltò a guardare il profilo angelico della ragazza, sentiva addosso il suo profumo alla lavanda ed era al settimo cielo perché la SUA Hinata aveva passato un sacco di tempo tra le sue braccia

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Miki aveva appoggiato la testa sulla spalla di Neji, lui le aveva preso la mano, sentiva che in quel momento tutto era perfetto.

Entrambi si voltarono e si guardarono negli occhi, i loro visi pericolosamente vicini, ognuno poteva sentire il respiro dell’altro, gli occhi perlacei di lui sprofondarono in quelli azzurro-ghiaccio di lei, si avvicinarono sempre di più l’uno all’altra...

Ma ad un tratto le luci si accesero spezzando la magia di quel momento, i due rimasero a fissarsi, poi arrossirono violentemente e si voltarono di scatto

“s-scu-scusa Neji” balbettò Miki guardandosi i piedi ‘che idiota che sono’

“ma no, scusami tu..” Neji guardava il soffitto trovando improvvisamente interessanti i fari ‘accidenti, dannate luci’

“EHI VOI DUE! AVETE INTENZIONE DI RESTARE Lì ANCORA PER MOLTO? SE NON VI MUOVETE CE NE ANDIAMO”

“si Naruto, stiamo arrivando!!” Miki si alzò e si sistemò meglio “e-ehm, vogliamo andare Neji?”

“ah? Si certo, forza, non mi va di sentire le sue urla isteriche” Il ragazzo prese la mora per la mano e seguirono gli altri verso l’uscita, sotto lo sguardo leggermente contrariato di Shikamaru

--------------------------------------------------------

Il gruppetto era arrivato nella piazza antistante il cinema, si erano seduti su di un muretto basso e adesso non sapevano cosa fare. Hinata e Kiba se n’erano andati, Miki e Neji erano rimasti con gli altri.

“Miki-chan, vogliamo andare anche noi al bar?” le chiese Neji

“ok! senti nii-san, noi andiamo”

“se, se fate pure”

 Mentre stavano andando alcuni ragazzi gli si avvicinarono, li riconobbero subito: i due Uchiha, Kankuro, Ino e TenTen, per fortuna erano ancora vicini agli altri e Shikamaru li vide subito

“chi non muore si rivede, vero Itachi?” Shikamaru si alzò

“Nara, è un vero piacere rivederti” sibilò Itachi “è un piacere rivedere anche te fiorellino” guardò Miki sorridendo

“che c’è Itachi, non ti è bastato?”

“suvvia Nara, non ce l’avrai ancora con me per quella storiella di oggi vero?”

“ma figurati Uchiha, anche perché mi risulta che tu le abbia prese”

“vedrai Nara, ride bene chi ride ultimo”

I due continuarono a lanciarsi occhiate in cagnesco per un bel po’. Sasuke, intanto, aveva adocchiato Miki e aveva cominciato a guardarla stringersi tra le braccia di Neji, per un attimo aveva immaginato Orochimaru al posto del ragazzo. Scuotendo la testa aveva rimosso quel pensiero

“Sasuke-kun, che ti prende?” gli aveva detto Ino avvinghiandosi al suo braccio

“niente Ino, e per favore staccati” il ragazzo si era scrollato la bionda di dosso con un movimento del braccio

“ma come sei scortese Sas’ke!”

“se non ti piace perché non te ne vai e mi lasci in pace?” disse il moro voltandosi

“ehi Sasuke lo sai che non si trattano così le ragazze?” Naruto si era prodigato in difesa di Ino, non sopportava l’atteggiamento arrogante di Sasuke

“fatti gli affari tuoi Uzumaki”

“non credo proprio Uchiha”

“vuoi litigare?” ma Shikamaru si mise tra i due e Itachi tirò il fratello per un braccio

“Sasuke non fare sciocchezze, non è il momento”

“Naruto calmati, vieni via forza” e così i due contendenti risparmiarono la rissa

Itachi e i suoi se ne andarono, ma proprio quando il gruppo si era voltati, la biondissima Ino aveva fatto marcia indietro

“Naruto!” il biondo si voltò sorpreso

“che c’è Ino?”

“g-grazie” disse lei e con un piccolo sorriso diede un lieve bacio sulla guancia a Naruto

“f-figurati....”

“ciao!” 

**************************************

Angolo dell'autrice (sono io! non ve l'aspettavate eh?)

Beh, che dire! grazie a tutti quelli che seguono con tanto affetto la mia storiella, quasto è un capitoluccio di transizione ma vedrete che più avanti ci saranno delle sorprese e arrriverà un nuovo personaggio^^ passiamo ora ai ringraziamenti doverosi

Lunastorta94:  per vedere Itachi leccapiedi dovrai aspettare il prossimo cappy cara U_U dimmi avevi indovinato sul barista?? spero di si! nessuno sa far cadere Shika apparte Temari^^ e poi ti devo ringraziare perchè continui a seguire appassionatamente la mia ficcy, thanks^^ stavo pensando di far nascere una coppia tipo naru/Ino uhm..... vabè grazie lo stesso e al prox cappy^^

TemariCross: che bello che la mia ficcy ti piace troppo me si sente molto onorata, allora continuerai a seguirmi vero *me fa gli occhi dolci* ciao!!

Nenenene: il capitolo di orociock e sasuke è agghiacciante? ho in mente anche qualcos altro per loro due, forse nel prox capitolo che è l'unico a cui ho deciso di dare un titolo XDXDXD! e salutami Gaara^^ 

inoltre ringrazio: Lunastorta94; TemariCross; nenenene; Lady_KuroiNeko e giuly89 per aver inserito la ficcy nei preferiti^^

Shika: ma nuoooooooo perchè mi hai fatto fermare Naruto, volevo un pò di sangue BWAWAWA

me: mi dispiace ma da oggi in poi non picchierai più nobody U_U

shika: nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Me: capita.....

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Capitolo 7
*** capitolo 7: la notte di Sasuke ***


Sasuke era disteso sul letto, pensieroso, guardava verso il soffitto senza riuscire a prendere sonno. Perché? Perché ogni volta che chiudeva gli occhi gli veniva in mente quell’immagine? Perché doveva sentirsi in colpa?

È colpa tua Sasuke, soltanto colpa tua....

Eppure lui credeva fosse la cosa più ovvia, quando lo aveva fatto non se n’era pentito, perché appena l’aveva vista aveva cominciato a pensarci?

Sei un mostro Sasuke, perché lo hai fatto?

“....sai Sasuke, questa ragazzina mi ispira.....” no, no, NO! Non doveva pensarci

“....grazie mille Sasuke.....” BASTA! Perché la sua mente continuava a giocargli questi brutti scherzi?

Sei senza cuore, sei soltanto un mostro Uchiha....

Non era vero, lui non era un mostro... o forse si?

L’hai mandata dritta nelle fauci del lupo.....

Ma, che cos’altro poteva fare.....

...... sei contento ora?

Non aveva avuto scelta.....

Ne sei tanto sicuro? Sei solo un debole..

Era un debole? No, impossibile...

Sei un vigliacco Sasuke, l’hai sacrificata per nulla....

Era la cosa giusta da fare...

Davvero? Non sei pentito nemmeno un po’, bravo.....

Di nuovo quell’immagine nella sua testa, lei che soffriva, Orochimaru che le faceva del male....

E di chi credi che sia la colpa di tutto questo?

Tutto per causa sua...

Si, esatto, tutto per causa tua...

Una lacrima scivolò sulla sua guancia per infrangersi sul cuscino

Piangi? Non è da te. Ti senti in colpa piccolo Sasuke, è così...

Che cosa poteva fare per rimediare?

Lo sai cosa devi fare.

Si, lo sapeva...

Bravo Sasuke.

Il moro alzò la testa dal cuscino, scese dal letto pregando che non cigolasse, rimase per un attimo a guardare il fratello.

 È la cosa giusta da fare.

Si infilò velocemente la maglia del pigiama e uscì in punta di piedi. Percorse alcuni corridoi e salì le scale, la conosceva a memoria la strada, l’aveva fatta tante volte. Si fermò davanti ad una porta e bussò. Dapprima piano, poi, visto che nessuno rispondeva, più forte. Finalmente qualcuno venne ad aprirgli.

“ma chi è a quest’ora della notte?” poi la porta si aprì

“ciao” disse Sasuke appena vide la persona che gli stava davanti fare una faccia sorpresa “senti, posso entrare?”

“ma certo” Sasuke entrò in quella stanza guardandosi intorno, era tutto uguale. Riuscì a trovare il letto anche nel buio perché lui quella stanza la conosceva a memoria.

“come mai qui, Sasuke?”

“dovevo parlare con qualcuno, Naruto” il biondo andò a sedersi sul letto vicino a lui

“che c’è?”

“Naruto, oggi ho fatto la cazzata più grande della mia vita”

“vuoi dire tentare di pestarmi?” disse lui scherzosamente, l’ultima volta che il moro era venuto da lui era stato due anni prima, quando avevano litigato e lui gli aveva raccontato do Orochimaru, di quello che gli aveva fatto, di come si sentisse male e lui non era riuscito a dirgli niente..... da quel giorno avevano rotto tutti i ponti

“no Naruto, la cosa è molto più seria” il moro si rabbuiò

“non mi dire che si tratta ancora di...”

“si, Naruto, ma questa volta è stata colpa mia”

“Sasuke...”

“ascoltami bene Uzumaki, stammi a sentire, domani vai da Nara e dici a Miki di non cacciarsi nei guai per nessuna ragione, mi sono spiegato? Per nessuna ragione capito?”

Il moro aveva afferrato il braccio dell’amico e mentre parlava lo stringeva sempre più forte, segno evidente che era nervoso.

“Capito ma....perchè?”

“Naruto! Giuramelo!”

“e va bene Sasuke, te lo giuro. Adesso però dimmi cosa c’entra Miki con Orochimaru”

“possibile che tu non riesci a capire?” il moro, che fino a quel momento aveva tenuto la testa bassa, si voltò verso l’amico mostrando un volto sofferente, gli occhi gonfi e le guance rigate di lacrime

“Sasuke, che cosa hai fatto? non ti ho mai visto così... dimmelo, se non lo fai non posso aiutarti”

“ti ricordi l’ultima volta che abbiamo parlato, ti ho raccontato di Orochimaru, della situazione che si era creata. Ho resistito per due anni Naruto capisci? Due lunghissimi anni durante i quali la mia vita è stata un inferno e non ce l’ho fatta. Gli ho chiesto se mi avrebbe lasciato in pace se gli avessi indicato qualcun altro da portarsi a letto e.... “

“ti prego, dimmi che non lo hai fatto”

“invece si”

Che ti sta succedendo Sasuke? Dov’è l’amico che ho trovato quando sono arrivato qui? Quando questo posto era ancora bello?


*inizio flashback*

Un bambino  stava seduto in un angolo, piangeva, con la testa nascosta tra le ginocchia

“Naruto ma che fai, non andare da lui, sicuramente ti scaccerà via come ha fatto con gli altri, lascialo perdere”

“io invece ci vado” e così il biondino gli si era avvicinato

“ciao!” gli aveva detto sfoggiando un sorriso a trentadue denti

“che vuoi? Lasciami stare” lui aveva risposto guardandolo male e asciugandosi le lacrime con un braccio, orgoglioso come sempre, non voleva mostrarsi nella debolezza del pianto

“vuoi giocare con me?” Naruto gli aveva teso una mano con la bocca aperta in un luminoso sorriso

“cosa ti fa credere che voglio giocare con te?”

“mi sembravi triste, allora ci stai? E dai non è niente di male!”

“uhm,va bene”  il bambino aveva alzato lo sguardo, poi gli aveva afferrato la mano e si era alzato

“io sono Naruto!”

“Sasuke” aveva detto evitando di guardarlo

“amici?” il biondo gli aveva mostrato l’indice

“io....”

“devi dire si, altrimenti non vale!” e sempre sorridendo gli aveva preso la mano e con il proprio dito gli aveva stretto il suo “alloraaa?”

“beh.... si” il moro per la prima volta aveva accennato un sorriso

*fine flashback*


“Sasuke”

“che c’è?”

“hai sbagliato....”

“LO SO!”

“fammi finire! Hai sbagliato, ma lo hai capito, questo importa, tutti possono sbagliare”

“si ma...”

“ma sei venuto qui per rimediare al tuo sbaglio, è questo che conta”

“Naruto, grazie”

“Prego! E non preoccuparti, Miki non è stupida!” e così dicendo Naruto aveva preso il la mano del moro e aveva fatto intrecciare di nuovo le loro dite, come da piccoli

“amici?”

“si”


-------------------------------------------------------------


Quando Sasuke ritornò in camera erano le quattro e mezza del mattino, aprì piano la porta e con suo grande stupore trovò il fratello in piedi, appoggiato al muro con le braccia conserte, la luce di una lampada da scrivania illuminava la stanza

“dove sei stato?” gli chiese in tono freddo

“affari miei” fu la risposta secca di lui

“tu non me la racconti giusta fratellino” Itachi gli afferrò un braccio “te lo chiedo un’altra volta: dove sei stato?”

“non sono affari tuoi” con uno strattone tentò di divincolarsi ma la presa del fratello si fece più forte

“te lo ripeto per l’ultima volta: dove cavolo sei stato?” lo sguardo del maggiore bastò a Sasuke per capire che era molto serio

“avevo bisogno di aria” gli disse fissandolo negli occhi

“farò finta di crederci” Itachi lasciò la presa sul braccio del fratello e andò a spegnere la lampada “e ora torna a letto”


----------------------------------------------------------


“Shika”

“hm....”

“sei sveglio?”

“no”

“allora perché hai risposto se non sei sveglio?”

“hm, che vuoi?” Shikamaru si era rigirato nel letto e si era voltato verso quello della sorella

“sei arrabbiato?”

“no”

“sicuro?”

“ma perché ne dobbiamo parlare adesso?”

“perché si, allora mi dici che hai?”

“mi da fastidio”

“cosa?”

“tu e Neji”

“questo lo avevo intuito, ma perché?”

“ha due anni in più di te”

“e allora? Dai è un tuo amico, lo conosci!”

“lo so”

“e poi è colpa tua se abbiamo passato tanto tempo insieme”

“lo so”

“pace?”

“va bene” e così dicendo tornò a guardare verso la parete

“nii-san?”

“hm....”

“a me piace davvero...”

“lo so”

“posso contare su di te?”

“si, ma ora lasciami dormire”


---------------------------------------------------------------------------


Il mattino di domenica gli uccelli cinguettavano, il sole splendeva e tutti erano ancora addormentati, o meglio, quasi tutti. Infatti il nostro Naruto correva per i corridoi dei dormitori, con l’intenzione di disturbare la quiete mattutina di una certa persona..

TOC-TOC

“hm.................”

TOC-TOC-TOC

“hmmm...............”

“SHIKAMARU LO SO CHE CI SEI MUOVITI!”

“impiastro...” Shikamaru si alzò senza voglia, sua sorella dormiva ancora, aveva il sonno pesante

“ALLORA TI MUOVI!” camminò trascinando i piedi fino alla porta, poi si grattò la testa e con un ultimo sbadiglio girò la chiave e spinse il pomello

“era ora che mi aprissi”

“che c’è Naruto? Sono appena le undici e mezza ed è domenica, mi auguro che sia una cosa importante” il moro si trascinò stancamente sul letto e ci si abbandonò, seguito dal biondo.

“tua sorella dorme ancora?”

“non lo vedi?”

“peccato, dovevo parlare con lei”

“è inutile, non la svegli nemmeno con le cannonate”

“va bene torno più tardi”

“aspetta, che dovevi dirle?”

“devo parlarne prima con lei” disse avviandosi verso la porta “ciao!”

"si, ciao...."

*******************************

Angolo dell'autrice (ma nooo! sono io!!)

allora, cosa ne pensate di questo Sasuke un pò (molto! ns Sasuke) OOC???? al preossimo cappy ne vedremo delle belle fidatevi!

angolo dei ringraziamenti^^

nenenene: ma che bello^^ me happy allora ci conto^^ grazie di seguire la my ficcy.

TemariCross: la mia ficcy ti ha rapito? non ci credo *me commossa* ma come sono felice!!!!!!!  ovvio che la continuo io co sto prendendo gusto^^

Lunastorta94: ciao cara! ma come non ti va Naruto con Ino! e poi noon posso lasciarlo da solo, povero il mio piccolo biondo ç_ç dì un pò, ti ho fatto cambiare idea su Sasuke, almeno un pochino???? baci e graze, continua a seguirmi e in bocca al lupo per gli esami^^

e grazie a tutti quelli che hanno aggiunto la mia fic tra i preferiti, kissolo^^

Sasu: ma come sono buono!!

Me: non montarti la testa...

Sasu: *si veste da angelo e comincia a cantare con gli uccellini di passaggio*

me: sei stonato!

Sasu: trallalaaaaaaaaaaa, trallalììììììììììì..

Me: è un caso disperato...

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


“Sasuke, Itachi, a quanto vedo siete puntuali” i due fratelli Uchiha si trovavano nell’ufficio del preside Orochimaru

“certo signore, ci dica pure” fece Itachi

“allora, hm, per quella questione...”

“non c’è da preoccuparsi signore, la ragazza ne combina una giorno, vedrà che entro pochi giorni sarà qui....”

“perfetto Itachi, perfetto” disse l’uomo con un malizioso sorriso sulle labbra “Sasuke” disse sibilando “c’è qualcosa che ti preoccupa?”

“assolutamente niente” fu la secca risposta di lui, mentre il fratello gli fece un’occhiataccia

“sei sicuro? Sai ti vedo strano”

“le assicuro che non c’è niente”


-----------------------------------------------------------


Essendo domenica quel giorno in mensa non servivano e i ragazzi dovevano andare a mangiare fuori. Hinata, Kiba, Miki e Neji si erano messi d’accordo la sera prima per andare a mangiare insieme in un fast-food. Gli altri avevano deciso di scegliere un altro locale per non infastidirli, ma di questo Naruto sembrava essersene completamente dimenticato

“beh, ragazzi noi andiamo, ci vediamo dopo allora!” aveva detto Kiba agli altri con un sorriso prima di allontanarsi con gli altri

“ASPETTATE UN ATTIMO!” Naruto, che era in ritardo, li aveva visti andare via da lontano, e stava correndo nella loro direzione

“troppo tardi Naruto, sono già andati” gli fece Shikamaru

“cavolo!”

“colpa tua, adesso andiamo a mangiare”

I quattro, Naruto, Shika, Lee e Choji, si diressero verso la più vicina pizzeria, quando si sedettero al tavolo non mancarono gli sguardi indagatori delle persone sedute ai tavoli vicini. Certo, uscire la sera era tutta un’altra cosa, la gente non faceva caso a loro, ma di giorno era decisamente diverso, tutti riconoscevano gli studenti dell’istituto Alba dal bracciale che avevano al polso, tutti li indicavano, parlavano sottovoce e li fissavano

Ma li hai visti quelli? Non sono quelli dell’istituto? Si oddio! Ma li fanno anche uscire? Potrebbero farci del male! Guarda, ci stanno osservando! Presto nascondi la borsa, metti via il portafoglio, togliti l’anello! Potrebbero derubarti non lo sai? Sono pericolosi meglio stare lontani da loro......

I quattro si guardarono un attimo intorno, a Naruto, sempre allegro, si rattristò improvvisamente lo sguardo. Si, certo, forse loro non si erano comportati bene prima, ma perché trattarli come se fossero.... dei mostri?

“Naruto, ignorali” gli disse freddo Shikamaru

“forse è facile per te, tu sei abituato a fare l’indifferente” Naruto parlò con tono insolitamente basso

“davvero lo credi?!? Non è per quello, ormai ho imparato a farci l’abitudine”

“hm...”

“perché non cerchi di seguire la nostra filosofia di vita Naruto?” gli disse il moro indicando se stesso, Choji e Lee

“e sarebbe?”

“se tu non disturbi il mondo, il mondo non disturba te”

Passò un’ora, ormai pieni, si ritirarono tutti nelle proprie stanze, tranne Neji, Miki , Hinata e Kiba, che erano rimasti da soli

Naruto si trascinò tristemente fino alla sua camera, si tolse le scarpe e si abbandonò ai suoi tristi pensieri sul letto, sicuramente il giorno dopo sarebbe tornato il Naruto di sempre, lui era fatto così, niente poteva tenerlo giù di morale per più di un giorno. Più tardi, mentre era sotto la doccia, sentì di aver dimenticato qualcosa, qualcosa di molto importante, tuttavia non riusciva proprio a ricordare cosa gli fosse passato di mente.


----------------------------------------------------------


“ragazzi, sono pieno come un uovo” disse Kiba massaggiandosi lo stomaco

“e si vede anche!!”Miki gli diede un buffetto sulla pancia

“Oh Kiba!, sei il solito ingordo lo sai!” lo rimproverò Hinata, il ragazzo fece un mugugno interrogativo e poi si sistemò sulla sedia “ma guarda, ti sei divorato un mucchio di panini e ben tre gelati! E noi stiamo ancora mangiando!”

“scusami Hinata” disse grattandosi la tempia con l’indice e sfoggiando un meraviglioso sorriso

“ascoltami bene, tu” Miki parlava mentre ogni tanto leccava il suo gelato al cioccolato “dovresti ringraziare Neji per averci offerto il pranzo” assaporò ancora con la lingua il suo dolce prima di continuare a parlare “ed averti fatto svaligiare il fast food a sue spese senza dirti una parola”

Kiba si voltò a guardare Neji che era rimasto con la lingua incollata al suo gelato alla menta, evidentemente un tantino imbarazzato, e guardava di sottecchi la ragazza

“eh eh! Mi sa che ha ragione lei! Scusami Neji, la prossima volta offro io!” il moro sfoggiò ancora uno dei suoi splendidi sorrisi e Hinata pensò che fosse bellissimo

I ragazzi poi si alzarono e andarono a rilassarsi al lago artificiale della piazza al centro della città, le coppiette si separarono e, mentre Kiba e Hinata si erano seduti abbracciati su di una panchina, Neji e Miki si tenevano per mano e camminavano lungo la stradina che costeggiava il laghetto

“Neji?”

“che c’è?

“ti va se ci fermiamo?”

“d’accordo” i due si erano avvicinato alla sponda e si erano appoggiati alla staccionata di legno che impediva di avvicinarsi all’acqua

“io trovo che questo posto sia bellissimo, non credi Neji-kun?”

“hm...”

“Neji?”

“hm, dimmi”

“ecco....s-sei.... un tantino freddo, c’è q-qualcosa che non va?” il ragazzo a quella parole distolse lo sguardo dalla superficie cristallina del lago e andò a fissare la ragazza che gli stava accanto, le si avvicinò un po’. Lei teneva la testa bassa, per paura di aver fatto una figuraccia.

“tu dici?” il moro le aveva preso il mento tra il pollice e l’indice e gli aveva alzato il viso per poterla guardare negli occhi

“e-ecco....”

Miki arrossì improvvisamente quando i suoi occhi incontrarono quelli di lui, ma fu un attimo perché in poco tempo il ragazzo azzerò le distanze tra i loro volti. Allora lei chiuse gli occhi assaporando quel bacio che sapeva di menta e cioccolato, le loro labbra si schiusero, le lingue si cercarono, Neji infilò le mani sotto la maglia di lei facendola fremere al contatto inaspettato, poi le fece scivolare dietro la schiena e le intrecciò portando la ragazza ancora più vicina a lui. Miki appoggiò le mani sulle sue braccia, e si strinse ancora più forte a lui. Quando non ebbero più fiato si staccarono, Neji appoggiò la sua fronte a quella di lei, poi la lasciò libera. Lei imbarazzata sorrise e poi si voltò a guardare ancora il lago, ma lui la abbracciò da dietro, senza alcuna difficoltà data la differenza evidente di altezza, poi si abbassò e appoggiò le sue labbra all’orecchio di lei e sussurrò

“allora, credi ancora che io sia freddo?”

“per niente”

Così dicendo i due restarono ancora un po’ a godersi il panorama del lago, poi, accortisi che si stava facendo tardi, decisero di andare.


-----------------------------------------------------------


Il giorno dopo Naruto aveva ancora la strana sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante mentre camminava svogliatamente dal dormitorio all’atrio principale dove lo aspettavano i suoi amici, questo pensiero non lo abbandonò neppure durante le lezioni, e nemmeno mentre andava in mensa, quando di solito la sua unica preoccupazione era mangiare.

“ciao Shika” disse sedendosi vicino all’amico

“ciao anche a te” gli dissero gli altri

“uhm, sbaglio o ci manca qualcuno? Hina-chan, Saku-chan sapete dove sono Miki e Neji?” domandò il biondo assaggiando quello che sembrava essere pollo

“non sbagli, sono a mangiare lì” disse indicando un altro tavolo “so che ieri è successo qualcosa” a Shikamaru andò la coca cola di traverso sentendo le parole di Sakura, e cominciò a tossire

“Shikamaru stai bene?” domandò Kiba mentre, con la delicatezza di un elefante, dava dei pugni al moro sulla schiena per farlo riprendere

“e-ehm, si tutto bene” disse quando si fu ripreso

Naruto, passato l’attimo di distrazione, ritornò ai suoi pensieri, cercando di ricordarsi cosa aveva dimenticato di importante e di urgente, durante le lezioni pomeridiane venne persino cacciato dall’aula dal professore sempre più irritato.

Il biondo ormai non sapeva più cosa fare, non riusciva a ricordare e maledisse più volte la sua testa quadra. Decise di uscire e andare a fare una passeggiata che gli avrebbe schiarito le idee, si fermò al  chiosco di ramen ma non aveva nemmeno un soldo, così si abbandonò su di un muretto godendosi il sole. Ad un tratto vide passare accanto a lui qualcuno che nella tasca posteriore dei pantaloni aveva un vistoso portafogli. A Naruto bastò un secondo per collegare la cose: portafogli uguale soldi, il che vuol dire ramen!

Allora si avvicinò di soppiatto all’uomo che intanto si era avvicinato alla fontana per bere, camminò in punta di piedi, era vicinissimo, ma proprio mentre stava allungando una mano per prendere l’oggetto inciampò su un sasso per non cadere si appoggiò all’uomo, con la mano sul portafogli, questi si girò di scatto e lo vide, con espressione sorpresa

“MINATO?!?” disse l’uomo vedendolo

“cheeeee?!?!” Naruto staccò velocemente la mano e se la portò dietro la testa

“no, niente mi ricordavi una persona”

“va bene, ma adesso io dovrei...” il ragazzo indietreggiò

“fermo lì, dove credi di andare! Sbaglio o volevi prendermi qualcosa?” l’uomo lo afferrò per il colletto

“e-ehm. Ecco io.....” il biondo cominciò a sudare freddo, l’uomo si avvicinò di più a lui e lo guardò minaccioso, Naruto si bloccò e sudò ancora di più, ma l’altro sorrise divertito

“scherzavo!” lasciò andare il biondo, che cadde e rimase a gambe all’aria

“MA DICO SONO SCHERZI DA FARE!!!!!!!!!!!” il ragazzo si rialzò e cominciò ad inveire contro l’uomo, che se la rideva di gusto

“scusa, non ho potuto resistere avevi una faccia!”

“se, bravo e intanto mi ha fatto prendere un colpo!” Naruto mise il broncio e si girò dall’altra parte

“dai, per farmi perdonare ti offro qualcosa, ramen?” disse lui sorridendo

“Aah, ma lei è una persona così gentile, così altruista!” il biondo cominciò a saltellare intorno all’uomo, poi andarono al chiosco di ramen, e Naruto si abbuffò come al suo solito

“bene, adesso sono proprio pieno, la ringrazio signor.....?”

“Hatake” disse porgendogli la mano “Kakashi Hatake”

“e io sono Naruto, Naruto Uzumaki!”

“Naruto Uzumaki” pensò Kakashi “gli somigli in una maniera impressionante”

***********************************

Angolo dell'autrice (anke se non ve lo aspettavate sono io^^)

allora, ditemi che ve ne pare di questo capitolo? ma soprattutto, cosa c'entra Kakashi in tutto questo? ma soprattutto, vi piace?^^

passiamo ai ringraziamenti^^

Lunastorta94: grazie per il sostegno caVa^^ farò in modo che Naruto sia il più felice possibile e vedrai che alla fine ti farò cambiare idea su Sasu, parola mia, adesso mi devo mettere d'impegno per farlo, grazie e continua a seguirmi^^

Nenenene: uddeo ma con quanti nomi me lo chiami? va a finire che si imbarazza povero Sasuke scoiattolino puccioso^^ cmq a me non sembra di aggiornare così presto, cmq grazie sdel tuo sostegno me happy^^

TemariCross: ma certo che metto Shika con temari, è più che ovvio io li adoro troppo assieme^^ lo so il capitolo è un pò cortino ma mi vengono così ç__ç grazie mille continuerai a seguirmi vero, vero? *me fa gli occhi dolci*

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Martedì. Naruto oramai non pensava più a cosa avesse dimenticato di importante, certo, la mattina appena sveglio aveva sentito una strana sensazione allo stomaco, ma poi trascorse gran parte del suo tempo a chiedersi chi fosse questo Minato, e perché il signor Hatake aveva detto che lui glielo ricordava.


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“NARA TU MI FARAI VENIRE UN ESAURIMENTO NERVOSO! SVEGLIATI!” il professore inveiva contro Shikamaru che, ignorandolo completamente, se la dormiva alla grande

“MA SI PUÒ SAPERE COSA DEVO FARE CON TE?”

“hm..... lasciarmi dormire non sarebbe una cattiva idea” il moro stava per riprendere la sua posizione sul banco quando un pesante libro sbattuto davanti a lui lo fece riprendere

“ NARA, NON TI SOPPORTERÒ UN MINUTO DI PIÙ.........VAI FUORIII!!!!”

“coraggio prof, non si scaldi tanto....”

“HO DETTO FUORI!”

Shikamaru si alzò, seppur di malavoglia, e prese la cartella mentre il professore, ansimando, ritornava ad assumere un colorito più umano. Il resto della classe se la rideva di gusto, oramai abituata a questi siparietti. Di sicuro il moro sapeva cosa fare per evitare le spiegazioni noiose.

Il ragazzo si chiuse la porta alle spalle, si appoggiò contro quest’ultima e meditò sul da farsi, mancavano ancora ben tre quarti d’ora all’intervallo, così decise di scarpinare fino al tetto dell’edificio. Infondo c’era il sole e tirava un bel venticello, l’ideale per farsi una dormita nel suo posto preferito. Si decise a salire le due rampe di scale che lo separavano dal tanto agognato riposo, si trascinò stancamente tenendo le mani in tasca e finalmente arrivò, aprì la porta con un calcio e si guardò intorno.  Sul grande terrazzo c’era una piccola baracca arrugginita, dove c’erano tutti i vari attrezzi, a Shikamaru piaceva salirci sopra e dormire, sicuro che nessuno lo avrebbe mai visto, così si avviò verso quest’ultima ma con sua grande sorpresa (e anche noia a dire la verità) trovò un’altra persona sdraiata al suo posto preferito

“ehi tu! Togliti da lì quello è il mio posto”

“ah?” la persona in questione si mise a sedere

“non ci posso credere, anche qui! Possibile che ti trovi dappertutto? Che seccatura” il moro riconobbe la figura,Temari

“ma guarda chi si rivede mister testa-ad-ananas” la bionda scese con un salto agile e si parò davanti a lui con le braccia incrociate sul petto

“senti bionda, questo è il MIO posto, quindi vedi di andartene”

“ma davvero? io non ci vedo il tuo nome scritto sopra”

“senti, non ho alcuna voglia di mettermi a discutere con te, quindi vattene” il moro la sorpassò ma venne bloccato per un bracci da Temari

“sentimi testa-ad-ananas, nessuno mi tratta così CHIARO!” Shikamaru restò a farsi sbatacchiare per un po’ dalla bionda per farla sbollire, quando alla fine lei si fermò

“hai finito adesso?” chiese seccato, ma anche divertito dal comportamento della ragazza

“MI STAI PRENDENDO IN GIRO?” la bionda non aveva ancora lasciato il braccio di Shikamaru e lo tirò a se con l’intenzione di dargli un pugno in faccia, ma lui fu più veloce. Vedendo arrivare la sua mano le bloccò il polso a mezz’aria, così forte da farle mollare la presa sul suo braccio, poi afferrò anche l’altro polso e la spinse contro il muro

“allora” le disse avvicinando il proprio viso al suo “è tutto qui quello che sai fare?”

Temari aveva le mani bloccate, nonostante fosse forte non riusciva a liberarsi dalla presa salda del moro

“lasciami e ti faccio vedere io!”

“no, non credo proprio” per evitare scherzi Shikamaru fece pressione sul corpo della bionda con il proprio, incollandola al muro e senza darle possibilità di muoversi

“tu....” disse la ragazza in tono aggressivo “lasciami immediatamente!”  tentò di dargli una testata ma con scarso successo.

“ma guardala! Arrenditi seccatura, ho vinto io” il moro riavvicinò il suo viso e quello di Temari

“mai!” le disse lei con sguardo di sfida. A quella risposta lui le si avvicinò ancora di più e le sue labbra si poggiarono su quelle di Temari lasciandola di stucco. Lei non sapeva cosa fare, infondo le piaceva quel ragazzo, lo aveva capito dalla prima volta che lo aveva visto, decise allora di rispondere al bacio di lui, che si faceva sempre più insistente. Aprì la bocca permettendo alla sua lingua di entrare, di giocare con la propria. Restarono incollati così finchè non ebbero più fiato a disposizione

“adesso ti arrendi?” le parole di Shikamaru furono un soffio sulle labbra di Temari, il ragazzo stava sorridendo maliziosamente, e i suoi occhi d’ebano fissarono quelli di smeraldo della ragazza

“mai”

“hm, lo sai” disse poi il ragazzo al suo orecchio “mi piacciono le ragazze come te” e così dicendo le liberò i polsi, raccattò la sua cartella e se ne andò così come era venuto, con una mano alzata in segno di saluto verso la ragazza che lo guardava allibita.


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Un ragazzo biondo camminava per la strada, sovrappensiero, con le mani in tasca e due cuffiette nere che sbucavano dal collo di una maglia arancione.  Senza accorgersene si ritrovò davanti alla centrale di polizia, non molto distante dall’istituto. Rimase per un po’ a fissarla ma una voce lo risvegliò

“ma guarda chi si rivede, Naruto ciao!”

“oh, salve signor Hatake!” disse Naruto vedendolo arrivare

“ma va! Chiamami pure Kakashi!”

Kakashi salì le scale che lo separavano dal portone d’ingresso, seguito da Naruto

“come vuole Kakashi,ehi aspetti un attimo.....perchè ha questa divisa da poliziotto?”

“vedi ragazzo....”

“WOW LEI LAVORA QUI! FORTE!!!posso entrare vero? Posso eh?! POSSO!?!?!”

L’uomo si spostò, facendo un lungo sospiro e lo lasciò passare

“si prospetta una giornata lunga..... e faticosa” disse a bassa voce mentre si chiudeva la porta alle spalle


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Sasuke era appena ritornato in camera con l’intenzione di farsi una doccia, ma riuscì solo a lanciare la cartella sul letto che venne aggredito da suo fratello

“Sasuke” disse spingendolo contro il muro “cosa ci facevi quella notte fuori dalla nostra stanza?”

“mi sembrava di avertelo detto”

“lo so, ma vedi, Orochimaru-sama è molto impaziente, mi auguro che tu non abbia fatto una stupidaggine”

“del tipo?”

“vedi, la ragazzina è un po’ troppo calma ultimamente, non so se mi spiego...”

“e io cosa c’entro?” disse Sasuke con tono seccato cercando di liberarsi dalla presa del fratello

“ascoltami bene, se scopro che tu sei andato a fare la spia a quella tizia, io ti uccido. Mi hai capito? Non ho alcuna intenzione di rinunciare ai nostri privilegi solo perché TU ti senti in colpa. Mi sono spiegato?”

“capito”


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Passarono i giorni, arrivarono al venerdì. La situazione era tranquilla, così tranquilla che Sasuke aveva tutte le ragioni del mondo per pensare che quella testa quadra di Naruto avesse avvisato Miki. Purtroppo non era successo, ma almeno la ragazza si era tenuta fuori dai guai sotto la protezione di Neji. Il biondo intanto, stringeva amicizia con l’agente Kakashi e aveva dimenticato quello che gli aveva detto Sasuke, completamente preso da questa nuova situazione.

Ma questa calma non era destinata a durare a lungo....

“Neji, che ti prende, stai bene? Sei caldo” Miki era nella stanza di Hinata, insieme a lei e al cugino. Il ragazzo era disteso sul letto e lei gli si era seduta accanto mettendogli una mano sulla fronte

“ma si, sto benissimo” disse scostando con delicatezza la mano della ragazza

“io credo di no sai? Hinata hai un termometro?”

“si certo!” disse l’altra e in un attimo tirò fuori un termometro dalla cassetta del pronto soccorso che aveva sempre in camera

“apri la bocca!” fece poi Miki voltandosi verso il ragazzo

“hm...” il moro girò la testa e serrò le labbra

“sei peggio di un bambino, avanti non essere capriccioso!”

“HM...”

“Neji, ti ho detto apri!”

“NO!”

“a-ah!” la ragazza approfittò della distrazione di lui per infilargli la punta del termometro sotto la lingua

“fregato!”  disse poi in tono trionfale

Passarono un paio di minuti, e dall’apparecchio usci un flebile “bip-bip”, Miki lo prese delicatamente e cominciò a guardare prima l’oggetto, poi il ragazzo che aveva un espressione indignata

“cavolo! Trentotto e mezzo!”

 “secondo me dobbiamo portarlo in infermeria” fece Hinata

“ma insomma, ragazze non ho cinque anni, so badare a me stesso” dopo questa affermazione il moro si beccò uno sguardo glaciale da parte delle due

Il ragazzo venne portato in infermeria, seppur tra flebili proteste

“non preoccupatevi, è solo un semplice raffreddore” disse l’infermiera sorridendo “mi raccomando, riposati e stai al caldo, entro un paio di giorni starai meglio”

“umpf!” fu la risposta del moro

“p-possiamo riportarlo in c-camera?” disse poi Hinata

“ma certo, non preoccupatevi. Se vi serve qualcosa venite pure a chiedere”


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“però sai, è strano”

“cosa Hinata?”

“vedi Miki, Neji-nii-san non si ammala mai”

“davvero?”

“si infatti è una cosa rara che si prenda un raffreddore”

“oh, allora è colpa mia” disse l’altra voltandosi a guardare Neji

“perché?”

“vedi Hinata, ehm, ieri siamo usciti ma siccome l’inverno sta cominciando a farsi sentire, faceva un po’ freddo, e Neji mi ha prestato la sua felpa” sia il moro che Miki arrossirono improvvisamente e a Hinata non potè che sfuggire un sorriso. Come stava cambiando suo cugino.


-------------------------------------------------------------------------


“Itachi” un irritatissimo Orochimaru picchiettava nervosamente le dite sulla scrivania del suo ufficio “Itachi, mi avevi assicurato che la ragazzina......”

“lo so Orochimaru, in effetti ultimamente è presa da altro”

“NON MI INTERESSA!” il preside diede un fortissimo pugno sulla scrivania, poi si calmò

“non vedo come....”

“silenzio Itachi, fa’ silenzio devo pensare” l’uomo cominciò ad andare avanti e indietro con le mani dietro la schiena, ad un tratto si bloccò

“ho trovato. Tu, Itachi, fa’ in modo che si cacci nei guai. Vai”

“ma signore, non saprei come....”

“ non mi interessa il come, ho detto VAI!”

“certo, come desidera”


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Naruto camminava svogliatamente per i vari corridoi dell’istituto, finalmente riuscì ad arrivare nell’atrio.

I suoi amici erano tutti lì, tranne Miki che, a detta di Hinata, avrebbe fatto tardi e gli aveva detto di non aspettarla. E di nuovo Naruto ebbe quella strana sensazione, finchè non vide passare Sasuke, e improvvisamente si ricordò


---------------------------------------------


“accidenti, se non mi muovo faccio tardi” pensò Miki correndo per i corridoi dell’istituto. Uscita dai dormitori, dov’era rimasta per tutta la prima ora ad accudire Neji, adesso si trovava in quelli più affollati, tra le aule, quando ad un tratto andò a sbattere contro qualcuno, per la fretta, e si ritrovò per terra

“ma chi cazz.....” disse massaggiandosi un fianco

“ma guarda chi si rivede” Miki alzò lo sguardo e si ritrovò a fissare un paio di occhi neri come la pece che la fissavano divertiti

“tu... Itachi”

“buongiorno piccola” le disse con un ghigno stampato in faccia, la ragazza si rialzò e si piantò davanti a lui

“cosa vuoi?”

“oh, niente, passavo di qui per caso...”

“bene allora spostati e fammi passare” la ragazza cercò di passargli a fianco ma lui le bloccò un braccio, il tutto sotto o sguardo di molti studenti

“eh no, tu resti qui. Sai dobbiamo parlare di una cosa..”

“io con te non ci parlo, e lasciami!”

“mi dispiace piccola, ma proprio non posso. Per colpa tua il tuo adorato fratellino mi ha fatto questo brutto taglio” disse strattonandola e portandola più vicino a lui, intanto il braccio di Miki stava diventando sempre più livido

“è solo colpa tua!”

“sarà anche colpa mia, ma tu adesso vieni con me” la presa sul braccio si fece più forte, la ragazza si arrabbiò e gli mollò un pugno sul naso, e un altro, e poi ancora uno nello stomaco finchè lui non abbandonò la presa sul suo braccio e la lasciò libera

“così impari, mai metterti contro di me!” disse girandosi e andandosene

“questa non la passi liscia” le fece massaggiandosi il labbro spaccato e sorridendo

**************************************

Angolo dell'autrice (Io, ma vah^^)

proprio oggi non ho niente de dire XDXDXD^^ quindi passiamo ai ringraziamenti!

Lunastorta94: ecco qui il seguito!!! è un pò lunghetto ma spero ti sia piaciuto^^ continua a seguirmi caVa^^

TemariCross: allooooooooooora, visto che ti ho messo Shikatema? che ne pensi?? fammi sapere ok? kiss

nenenene: lo so lo so Naruto è veramente deficiente^^ ma vedrai che nel prox cappy sarà più intelligente, e poi vedrai cosa c'entra kakashi^^ vedrai U__U

e inoltre grazie 1000 ad angelina manami, x aver aggiunto anche lei la mia storia tra i preferiti^^


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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


“NARA MIKI È DESISERATA IN PRESIDENZA. RIPETO, NARA MIKI È DESISERATA IN PRESIDENZA”

Miki era nella sua classe, da poco passato mezzogiorno

“cazzo!” disse sottovoce “adesso sì che Shikamaru si arrabbierà..... quel bastardo di Itachi deve aver fatto la spia, non lo facevo così st****o”

“signorina” la fece il professore “ha intenzione di restare al suo banco tutto il tempo oppure preferisce ubbidire”

“naa, ci vado” e così si avviò stancamente all’uscita


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“mia sorella è una stupida!” Shikamaru era in classe con tutti gli altri “per fortuna che è più piccola di un anno e non è in classe con me, altrimenti...” e strinse i pugni

“calmati Shika-kun” gli fece Sakura

“si, è vero, c-calmati...” Hinata le fece eco

“sono preoccupato.... girano delle strane voci sul conto del preside....” asserì Kiba, incrociando le braccia sul petto e assumendo un espressione pensierosa

“quali voci?” il ragazzo col codino si voltò di scatto verso l’amico

“si insomma, si dice che lui avesse dei rapporti con gli studenti, specie con quel Sasuke Uchiha.... ma sono solo voci di corridoio.... non è detto che...”

“oh, merda...” Naruto si era improvvisamente irrigidito sulla sedia

“che hai Naruto?”

“Shikamaru, d-devo dirti una cosa” finalmente il biondo si era ricordato la questione importantissima di cui doveva parlare con Miki

“spara”

“S-shika, tu non u-uccidermi dopo c-che ti avrò detto qu-questa cosa....”

“se non lo fai, ti uccido subito”

“ecco vedi...”

“NARA, UZUMAKI, INUZUKA, FATE SILENZIO!” disse il professore, tornando poi alla sua spiegazione con fare scocciato

“.... vedi, un paio di giorni fa, Sasuke è venuto da me.....”

“che voleva quel cretino?” intervenne Kiba

“.... ecco lui voleva avvertirmi, ha detto di dire a tua sorella di non cacciarsi nei guai.... perché....”

“ADESSO BASTA, TUTTI E TRE, FUORI!”

“e sono due” pensò Shikamaru

Una volta fuori Naruto potè parlare più liberamente

“ragazzi promettete di non dirlo a nessuno, che resti tra noi”

“va bene” dissero gli altri due in coro

“vedete, le storie su Sasuke e il preside..... ecco... non sono solo voci di corridoio....”

“COSA!” Kiba urlò ma il biondo gli chiuse la bocca con una mano

“non dovete pensare male, lui.... ci stava uno schifo.... era successo tutto dopo che avevamo litigato quella sera, mi confessò che.....”

“va bene Naruto ma noi non vogliamo sapere i particolari...” disse Shikamaru piuttosto seccato “piuttosto dimmi cosa cavolo c’entra con mia sorella”

“ecco, ho saputo da lui, che il preside.... ehm.... ha messo gli occhi su Miki... e Sasuke mi ha detto di dirle di tenersi lontana dai guai, sicuramente alla prima occasione....”

“E TU QUESTO QUANDO LO HAI SAPUTO!?” il tono del ragazzo col codino era alterato, aveva persino cominciato ad urlare, che non era decisamente da lui

“ehm..... sabato notte.....”

“TU BRUTTO PEZZO DI...” il ragazzo si avventò su Naruto, mollandogli un pugno in pieno viso e facendolo rovinare per terra. Per fortuna Kiba intervenne per fermare l’amico prima che potesse accanirsi sul biondo.

“basta Shikamaru..... fermati..... basta.... datti una calmata” il moro afferrò l’altro da dietro, bloccandogli le braccia, finchè questi non si calmò. Il biondo, intanto, restava a terra col capo basso

“dai Naruto” disse Kiba una volta lasciato Shikamaru “ora muoviamoci e andiamo all’ufficio del preside prima che ci arrivi Miki” e così dicendo i tre si misero a correre a perdifiato per i corridoi


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“eccoci” pensò Miki una volta arrivata davanti alla porta, si fermò per qualche secondo a guardare la targhetta metallica con su scritto ‘ufficio del preside Orochimaru’ poi si decise a bussare, e attese finchè la voce di un ragazzo non le disse “avanti”

La ragazza non se lo fece ripetere due volte, entrò e si richiuse la porta alle spalle. Si ritrovò in un’anticamera, di fronte a lei stava la porta che dava nel vero e proprio ufficio del preside. In quella stanzetta, sulla destra, c’era una scrivania a cui era seduto un ragazzo con degli strani occhiali rotondi e un buffo sorriso, la targhetta sulla scrivania lo indicava come Kabuto Yakushi, il segretario del preside.

“buongiorno signorina, prego siediti pure”  le indicò una fila di sedie che si trovavano contro il muro davanti alla scrivania, lei non sapeva perché ma anche se la presenza di quel giovane e il suo aspetto all’inizio l’avevano un po’ rasserenata, ora le sembrava che quello strano sorriso e quella gentilezza nascondessero qualcos’altro...

Il giovane dai capelli argentati schiacciò un tasto su di un telefono che aveva davanti

“si? Preside Orochimaru? Sono io, la signorina Nara è arrivata..... va bene” riagganciò la cornetta e si rivolse a Miki, sempre con quel suo sorriso e quel tono di voce gentile

“il preside ti sta aspettando” e il ragazzo ritornò a riordinare dei fogli che erano sulla scrivania, con aria assolutamente serena. La ragazza si alzò e si avviò verso la porta, abbassò la maniglia e la spinse. Subito fu colta da una strana sensazione non appena varcata quella porta. L’ufficio era in ombra, il sole proveniva da un paio di finestre con le persiane quasi abbassate, ciò nonostante si vedeva bene. Si guardò un po’ intorno, disorientata, la stanza era piuttosto grande. Sulla destra c’era un divano scuro, probabilmente di pelle, alle pareti erano appesi molto quadri e inoltre c’erano alcune piante; la scrivania era proprio davanti a lei, poteva vedere la sagoma scura dell’uomo seduto e davanti alla scrivania due poltroncine. Miki si avvicinò

“siediti pure” le disse l’uomo che le stava davanti

“n-no grazie”

“va bene, allora parliamo un po’ della tua situazione” disse poi aprendo il grosso raccoglitore che si trovava davanti “uhm, lo sai perché sei qui vero?”

“per la storia dell’Uchiha immagino”

“bene, vedo che allora ti è tutto chiaro...”

“preside, lui mi ha provocato”

“capisco, ma vedi ragazza, anche ammettendo la tua innocenza, non potrei fartela passare. Qui, sulla tua scheda vedo una situazione disastrosa” Orochimaru picchiettava l’indice sul foglio di carta che aveva davanti “sembra che non sia la prima volta che fai a pugni con qualcuno, e ci sono numerose altre violazioni del regolamento scolastico anche piuttosto gravi”

Miki lo sapeva, abbassò la testa e cominciò a guardarsi la punta dei piedi


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“eccoci, siamo arrivati!” disse Kiba prima di entrare nell’ufficio del preside. Kabuto li vide e li fermò prima che potessero aprire la porta dell’altra stanza

“ragazzi dove credete di andare? Siete stati convocati?”

“no, ma vede...” Naruto cercò di cominciare ma venne interrotto da Shikamaru

“......dobbiamo assolutamente incontrare il preside!”

“mi dispiace ma al momento è impegnato, quindi vi prego di uscire”

“aspetti!” il ragazzo cercò di protestare ma venne interrotto da Kabuto, che spinse delicatamente, ma con decisione, i tre fuori dalla stanza e poi richiuse la porta a chiave

“ehi un attimo!”

“mi dispiace ma dovete attendere fuori”

“adesso possiamo solo aspettare” fece Kiba notando Shikamaru che si era appoggiato al muro mettendosi le mani in testa “Shika, non buttarti giù, tua sorella non è stupida, vedrai....”


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“signorina Nara, lo sai che questo istituto è stato creato per aiutare i ragazzini, come dire.... difficili, a cambiare in meglio il loro comportamento, ma con te sembra non ci siano speranze. Con tutto il materiale che ho qui, la soluzione più ovvia sarebbe la sospensione, se non addirittura l’espulsione dalla scuola, e sai questo cosa significa....”

“certo”

“tuttavia il mio dovere è quello di aiutare i ragazzi come te a tornare sulla retta via...” mentre continuava a parlare l’uomo aveva lasciato la sua scrivania e adesso si era messo davanti alla ragazza, sovrastandola con la sua figura “...quindi potrei anche decidere di non punirti....” Orochimaru mise entrambe le mani sulle spalle della ragazza, questa alzò il viso e si ritrovò l’imponente figura del preside davanti, poi vide che questi si abbassava fino a che il suo viso non raggiunse la stessa altezza di quello della ragazza, poi cominciò a sussurrarle in un orecchio “..... ovviamente ci sono delle condizioni...” e detto questo la presa sulle sue spalle si fece più forte, Miki cominciò a sentire il suo respiro sul collo..

“di c-cosa sta parlando.... ma s-signore cosa..?” fece lei spaventata e irrigidita

“shhhh...... lascia fare a me....” l’uomo le sussurrò di fare silenzio, poi mise la testa nell’incavo tra la spalla e il collo della ragazza e cominciò a baciarle la pelle bollente

“s-signore...”

la ragazza non riuscì a continuare perché sentì che l’uomo aveva tirato fuori la lingua e la stava passando sul suo collo. Miki si irrigidì dalla paura, un brivido freddo le percorse la schiena e non fu più in grado di articolare delle parole se non suoni strozzati. Intanto l’altro continuava la sua opera, ora si stava spostando sul viso della ragazza, il respiro affannoso dell’uomo le sfiorò la pelle facendola rabbrividire, finchè non trovò le labbra. La baciò, una, due, tre volte ma lei continuava a tenere le labbra serrate. Le mani di Orochimaru scivolarono lungo le braccia della poverina, si insinuarono, ghiacciate, sotto la felpa della ragazza e cominciarono ad accarezzarla; per la sorpresa lei aprì la bocca e lui fu veloce a infilare la propria lingua e cominciare a giocare. Miki sembrò risvegliarsi, e chiuse la bocca mordendogli la lingua. Si spinse via con le braccia facendo leva sul corpo dell’altro, ma l’uomo le prese violentemente i polsi con una mano e li bloccò attirandola a se, così forte che Miki cominciò a piangere, una lacrima rigò il suo volto e lui la assaggiò con la lingua...

“l-la prego....”

“non adesso che sto cominciando a divertirmi...”

Orochimaru le portò le braccia sopra la testa e la spinse contro il muro in modo che non potesse tentare di scappare. Le lacrime cominciarono a uscire più copiose dagli occhi della ragazza, ma lui non ci fece caso, con la mano rimasta libera cominciò a far scivolare verso il basso la zip della felpa della giovane aprendola completamente. Cominciò a sfiorare, leccare e mordere ogni singolo centimetro della pelle dorata, poi si spostò ancora su, fino al collo e cominciò a succhiare finchè non si formò un livido violaceo

Adesso sei mia....

Miki era come paralizzata dalla paura, sentì la mano gelida di lui spostarsi fino ai fianchi e tentare di slacciarle la cintura...

“No!” disse la ragazza tra le lacrime, gli occhi ormai erano diventati rossi e gonfi, singhiozzava e tirava su col naso

“shhhh, ti ho detto di stare zitta.....” senza staccarla dal muro tentò ancora una volta di slacciarle la cintura, senza lasciarle i polsi che ormai erano diventati viola, ma non riuscendoci ci ripensò. Si slacciò la cintura e aprì i pantaloni, le mise una mano sulla testa facendola abbassare, era quasi riuscito a metterla in ginocchio

“m-mi lasci...” lei sembrò svegliarsi e gli diede una fortissima ginocchiata tra le gambe, facendolo urlare di dolore, poi ne approfittò per uscire. Corse verso la porta tenendosi la felpa chiusa con le mani, purtroppo per lei appena uscita da quella stanza si ritrovò davanti la figura di Kabuto

“dove credi di andare piccola?” lui la afferrò per la vita ma Miki, per la disperazione, gli diede una gomitata nello stomaco e mentre questi si piegava dal dolore andò velocemente alla porta, girò la chiave nella toppa e la aprì, richiudendola poi dietro di sé

“NII-SAN!” disse appena vide suo fratello nel corridoio, gli corse incontro con la felpa ancora aperta e gli si buttò addosso

“MIKI!” Shikamaru l’abbracciò, lei tremava, gli bagnò la maglia con le lacrime....

“shhhh, è tutto finito, calmati adesso...” lui le baciò la testa mentre cercava di calmarla le affondò la testa nel suo petto stringendo con le mani tremanti la sua maglia, mentre anche Kiba e Naruto le si avvicinavano

“fratellone lui.... lui...” ma non riuscì a finire la frase perché scoppiò a piangere tra gli sguardi degli altri due

“adesso torniamo in camera, prima che suoni la campanella”

I tre si avviarono veloci verso i dormitori, entrarono nell’edificio quando la campanella non era ancora suonata, svoltato l’angolo furono visti da Temari e Gaara

“ma guarda chi si rivede, testa-ad-ananas!” Shikamaru si voltò, rivolgendole uno sguardo glaciale e permettendole di vedere che abbracciava una ragazza che singhiozzava

“ma che è successo...?”

“non ti riguarda...” disse lui freddo

“è tua sorella” affermò Gaara con voce atona

“e allora?” il moro stava perdendo la pazienza

“sta singhiozzando....” Temari sembrava sinceramente preoccupata

“la conosci?” fece Kiba

“si” fu la secca riposta del moro, alquanto incazzato

“credo che sia meglio se la fai venire con noi”

“tu” disse rivolgendosi glaciale a Temari “vieni con noi, Kiba vammi a chiamare Neji”

La ragazza, seppur infastidita, capì che non era il caso di mettersi a discutere e accettò di seguirli. Naruto si fece da parte e se ne andò via, sicuramente Shikamaru non aveva voglia di avercelo tra i piedi.





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Angolo dell'autrice (è la tua risposta definitiva? la accendiamo? esatto!!! sono io!)


Alloooooooooooora, premesso che mentre scrivevo sto capitolo avevo la febbre e stavo ascoltando una canzone tristissimissimissima, che ne pensate??????? ma soprattutto spero di aver reso bene la scenda di Orociock e Miki, è quella che mi preoccupa un po ç__ç beh, me non ha altro da dire quindi Ringraziamenti time!

Lunastorta94: aggiornato presto per i tuoi gusti?? allora qst capitolo è stato particolarmente difficile da scrivere quindi la tua opiniione mi interessa tantissimo, k ne penziiii????
TemariCross: Wow la parte ShikaTema ha riscosso successo! vedrai che ce ne saranno altre più avanti XDXDXD e mi fa piacere l'attaccamento che hai per la mia misera storiella, thank you so much^^ adesso naruto si è svegliato visto, solo che è riuscito a farsi menare persino da Shika, magari era meglio se dormiva un altro pò no?
nenenene: grazie 1000  e io che pensavo di essere una lumaca ad aggiornare XDXDXD piuttosto che idea ti sei fatta sul caro kakashi???
Acca: beh, ti ringrazio qui anche se hai recensito il primo capitolo^^

e inoltre un sincero grazie a tutti quelli che leggono soltanto e anche a sasukina94 per aver aggiunto la storia tra i preferiti e a sabaku no temari che mi ha messo tra gli autori preferiti (waaaaaaaa che onore *__*)



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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Il gruppetto era arrivato nella stanza, Shikamaru si era decisamente calmato e si mise a sedere sul letto insieme alla sorella, Temari li guardava dalla porta

“che ci fai lì impalata” le fece il ragazzo “siediti no?” e le indicò una sedia poco distante dal letto

“come sta?” gli disse la bionda con una faccia preoccupata

“non lo so”

Di nuovo il silenzio. Pesante, cupo silenzio. Interrotto soltanto dai singhiozzi, dal respiro affannoso di un ragazzo e da quello impercettibile di una ragazza che non capiva perché si trovasse lì se non poteva fare niente per aiutarli. Per aiutarlo. Soffriva, si vedeva, lei lo vedeva soffrire, lo vedeva accarezzare la testa della sorella con lo sguardo spento, ogni tanto negli occhi sofferenza, odio, rancore. Ma Temari non capiva, non sapeva perché, già,lei non sapeva.

Ad un tratto sentirono bussare, nessuno si mosse. Bussarono più forte

“sono Kiba!”

“apri” Shikamaru si rivolse a Temari

Il moro entrò, seguito da Neji che rivolse uno sguardo indagatore alla bionda che era alla porta

“chi è?” fece indicandola

“non importa” il ragazzo col codino guardò Neji in viso

“che cosa è successo? Kiba non mi ha spiegato niente ha detto solo che dovevo venire di corsa”

“guarda” il moro si spostò tanto da permettere all’altro di vedere Miki

“merda!” disse avvicinandosi. Si mise a sedere sul letto accanto alla ragazza, le accarezzò i capelli e lei si voltò. Le guance e la punta del naso erano rosse, gli occhi gonfi e piangeva. In più aveva un livido strano alla base del collo. Neji non fece domande, si limitò a guardarla negli occhi. Miki si scostò dal fratello, si mise a sedere composta tra i due asciugandosi le guance con una manica della felpa, continuava a guardare in basso. Il moro le cinse le spalle con un braccio e la strinse a sé, lasciando che poggiasse la testa sulla spalla

“tutto bene?” le fece dolcemente

“m-mi dispiace” le lacrime ricominciarono a scendere dopo questa affermazione

“potete lasciarci soli?”

Gli altri annuirono e uscirono, Kiba andò in camera sua. Shikamaru corse via scansando Temari che voleva chiedergli cosa fosse successo.


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Naruto era uscito dall’istituto, ormai per lui era consuetudine evadere per andarsi a mangiare del ramen, ma questa volta non ne aveva alcuna voglia. Stava sdraiato sul muretto davanti al chiosco di Teuchi (ma si scrive così?) e aveva lo sguardo fisso nel vuoto, stringeva i pugni per evitare di far scendere le lacrime

“accidenti!” pensava tra se e se “è tutta colpa mia, se solo non fossi così, così.... stupido.... è tutta colpa mia. Gliel’avevo promesso a Sasuke che lo avrei aiutato, lui si fidava e...e guarda adesso. Lui mi odierà, Shikamaru mi odi e anche Miki di sicuro, e con lei anche Neji, e Hinata e...... Sakura.... alla fine riesci sempre a farti odiare da tutti Naruto, sei un mostro, un mostro, un....”

“ehilà Naruto!”i pensieri del biondo vennero interrotti da una voce squillante, alzò la testa e davanti a lui c’era una ragazza con alcune buste

“oh ciao! tu sei....?”

“Ino! Non ti ricordi di me?”

“ma si! Tu sei la ragazza di Sasuke!” Ino arrossì di colpo

“beh, veramente non sono la sua ragazza”

“no? Fa niente”

“senti” fece poi la bionda “cosa ci fai fuori dall’istituto?”

“potrei farti la stessa domanda”

“beh, non è un segreto! Mi sono data malata per fare shopping! E tu?”

“dovevo pensare” l’espressione di Naruto tornò cupa e Ino capì che c’era qualcosa che non andava, così si accomodò sul muretto accanto alla testa del biondo

“che hai? Ti vedo strano?”

“ma no, non è niente”

“guarda che di me ti puoi fidare” la ragazza cominciò a scostare alcune ciocche di capelli

“ho fatto un enorme sbaglio” fece il biondo stringendo i pugni

“tutti possono sbagliare” a Naruto sembrò di rivedere se stesso mentre diceva le stesse cosa a Sasuke proprio una settimana prima, e gli scappò un sorriso che però si spense subito

“ma le conseguenze sono state gravissime, e questi sbagli non si perdonano tanto facilmente.....”

“Aaaah, vedrai che tutto si sistemerà per il meglio, ne sono più che sicura!” disse mettendogli una mano sulla testa bionda

“come fai ad esserne così sicura?”

“chiamalo intuito femminile, e poi c’è sempre un modo per rimediare ai propri errori” la ragazza sorrise. Un sorriso così luminoso che a Naruto sembrò di non averne visto uno più bello, poi lei si alzò

“io devo continuare il mio giro di shopping, vieni con me?”

“ok!”


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Shikamaru era sul tetto dell’istituto, seduto per terra contro il muro, con gli occhi chiusi, si faceva cullare dal venticello caldo e intanto si fumava una sigaretta, cosa che faceva solo quando era molto stressato o nervoso. Ad un tratto sentì un rumore di passi, qualcuno stava salendo di fretta le scale, decise che non gliene sarebbe importato. La porta si aprì e sbattè violentemente , poi qualcuno gli si avvicinò e lo afferrò per il bavero della felpa nera

“IO LO SAPEVO CHE ERI QUI! PENSI DI RIUSCIRE A SEMINARMI TANTO FACILMENTE?!?” il moro aveva riconosciuto la voce, aprì solo un occhio per assicurasi di averci visto giusto. Aveva ragione: Temari.

“uffa, possibile che non riesca stare nemmeno un minuto in pace a fumarmi una sigaretta?”

“NO! SI DA IL CASO CHE IO ODI ESSERE LASCIATA ALLO SCURO DI TUTTO ! ORA MI DICI COSA È SUCCESSO OPPURE TI FACCIO PARLARE A SUON DI PUGNI!”

“ti ho già detto che non ti riguarda mi pare...”

“ti sbagli ananas, sono affari miei da quando mi hai fatto entrare in quella stanza!”

“non ho voglia di parlarne” disse poi buttando il fumo sulla faccia della bionda che, infastidita, gli tolse la sigaretta dalle dita e la schiacciò con un piede

“riprovaci e sei morto”

“siediti” le fece Shikamaru indicando il pavimento vicino a lui. La ragazza si accomodò

“allora, ti va se parliamo?”

“ehi dov’è finita la vichinga di poco fa?” disse con tono ironico

“PIANTALA IMMEDIATAMENTE!” la bionda gli mollò un pugno sul braccio “ma guarda, uno cerca di essere gentile e questa stupida testa ad ananas...”

“scusa...” il moro abbassò la testa e la ragazza restò leggermente sorpresa da quel suo atteggiamento

“fa niente..” e d’istinto gli afferrò la mano, con sua sorpresa anche il moro la strinse “allora, vuoi dirmi cosa è successo?”

“non mi va di parlarne Temari, davvero” la bionda rimase sorpresa, non l’aveva chiamata seccatura o vichinga “E poi non saprei da dove cominciare. Non so nemmeno io come è successo, so solo che vorrei spaccargli la faccia” e così dicendo gli strinse la mano ancora più forte

“potresti cominciare dicendomi a chi è che vorresti spaccare la faccia magari”

“in questo momento un po’ a tutti. A Sasuke, a Naruto e a quel fo****o ba*****o del preside Orochimaru”

“ok, ok, frena. Posso capire Sasuke, ma cosa c’entrano Naruto e il preside?”

“è una lunga storia”

“sono qui per ascoltarla”

“Temari...... grazie” disse il moro girando la testa per non farsi vedere

“non ci credo! Mi stai ringraziando!?” fece lei ironica

“ma sentila, se lo sapevo io n....” il ragazzo non riuscì a finire la frase perché le sue labbra incontrarono quelle di Temari, che poi si staccò subito avvampando dalla testa ai piedi e girando la testa

“scu-scusami non so cosa mi sia preso”

“Temari” la chiamò lui

“che c’è?” la ragazza si voltò e Shikamaru ne approfittò per afferrarle il mento e rubarle un bacio appassionato

“sei una bellissima seccatura” le sussurrò a fior di labbra quando si staccarono per riprendere fiato


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“Naruto muoviti! Sei peggio di una lumaca!” Ino camminava per le strade con Naruto che le stava dietro caricato da decine di varie buste colorate

“Inooooo, possiamo fermarci un attimo ti prego”

“non possiamo! La prima regola dello shopping dice che chi tardi arriva male alloggia, quindi sbrigati!”

“eh?! daiii, io non ne posso più!”

“oh, ma guarda che gonna adorabile! Devo assolutamente averla!” disse lei ignorando del tutto le proteste del biondo

Poco più tardi...

“Ino ti sei stancata di fare compere?” Naruto stava seduto scomposto sulla sedia di un bar, sorseggiando un succo di frutta. Ino era seduta davanti a lui con un bicchiere di coca-cola

“no, perché me lo chiedi?”

“ci speravo. Ma allora perché ci siamo fermati?”

“mi sono stancata di sentire le tua lamentele”

“certo perché mi fai fare il facchino!”

“è a questo che servono gli uomini!”

“bah.....”

“FORZA NARUTO, ANIMO!!” disse lei alzandosi di scatto e rovesciando indietro la sedia, con gli occhi infuocati “LA PAUSA È FINITA!”

Naruto non ebbe nemmeno il tempo di protestare che la ragazza gli fece cascare addosso tutte le sue buste ed era già partita in quarta verso il prossimo negozio.

Passò il tempo, e i due ragazzi nn si accorsero che erano ritornati vicino alla scuola ed erano molto vicini alla centrale di polizia

“ehi!” disse il biondo

“che c’è?”

“ho trovato!”

“ma cosa?”

“seguimi!” disse infilandosi nel portone dell’edificio seguito da Ino

“Kakashi!” urlò vedendo l’uomo

“ah, ciao Naruto! Ma cosa ci fai con tutte quelle buste in mano?”

“lasci perdere” disse lasciando cadere le buste sul pavimento “ah, non capisco perché le donne comprino così tanta roba...ahia!” Naruto si massaggiò la testa dolorante dopo un pugno di Ino

“idiota perché mi hai lasciata indietro!”

“hahahahahaha!!” Kakashi non potè fare a meno di ridere vedendoli insieme

“CHE HA TANTO DA RIDERE!” fece il biondo offeso

“è proprio carina la tua fidanzata!”

“NON SIAMO FIDANZATI!” dissero i due in coro

“come non detto! Piuttosto cosa ci fate qui?”

“vero Naruto, che ci facciamo qui?”disse la bionda con ancora una vena pulsante sulla fronte e il pugno pronto a colpire

“devo parlare con Kakashi, in privato”

“fa come vuoi, io aspetto qui” disse la ragazza sedendosi su una sedia e ammiccando ad un giovane poliziotto seduto dietro una scrivania.

Naruto e Kakashi andarono in una stanza riservata a parlare

“Naruto” fece l’uomo con voce seria “sei sicuro di quello che mi hai detto?”

“certo che ne sono sicuro!”

“le accuse che stai facendo sono molto pesanti, lo sai questo?”

“cosa crede! Lo so che sono pesanti, ma è la verità!”

“purtroppo ragazzo, la faccenda è più complicata di quello che pensi”

“non capisco, perché?”

“anche se avevamo già dei sospetti su quell’uomo, non possiamo accusarlo così, senza prove”

“così lei non ha intenzione di muovere un dito vero?”

“Naruto non è semplice, e poi io da solo non posso fare niente. Sono un semplice agente”

“ma.... ma noi abbiamo dei testimoni!”

“e secondo te un giudice a chi credi che darebbe ragione? Al rispettabile preside Orochimaru che ha salvato centinaia di giovani dalla strada, o a una decina di ragazzini che hanno già dei precedenti?”

“ma...”

“Naruto! Non comportarti come un bambino! Ascoltami bene, cercherò di fare qualcosa ma non posso prometterti niente”

“va bene...” fece il biondo con aria rassegnata e uscì dall’ufficio raccattando le buste di Ino che erano per terra e senza degnare la ragazza di uno sguardo. Arrivarono a scuola, entrarono di soppiatto nei dormitori e Naruto la accompagnò fino alla sua camera

“Naruto, sicuro di stare bene?”

“sarà la duecentesima volte che me lo chiedi, ti ho detto di si”

“ok, ma sappi..... si insomma, su di me puoi contare ok?” e così dicendo gli diede un leggero bacio a fior di labbra “ciao e grazie di tutto” gli fece prima di chiudere la porta mentre il ragazzo si toccava le labbra con le dita

“wow....” fu l’unica cosa che riuscì a pensare

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Angolo dell'autrice (che per vostra fortuna sono io!)

e rieccomi con un nuovo cappy tutto per voi! finalmente guarita dalla febbre, vedo che il mio precedente cappy è venuto bene, me commossa ç___ç nel prossimo ne vedrete delle belle, e ci sarà un bella sorpresa, finalmente si scoprirà il vero ruolo di kakashi in questa storia! piuttosto che ne pensate di questa coppia NaruxIno che sto facendo nascere? e poi chi si aspettava che la parte di orociock e miki avesse tanto successo! (ssssi quando ci sssono io tutto ha ssssuccessssso ndOro)(O___O""" ma sta zitto -___-" nd Me) bene direi di passare ai ringraziamenti e di salutare la mia nuova recensitrice Acca!!! che mi fa tanto piacere ti sia piaciuta la mia storia^^

nenenene: glasshie per i complimenti caVa, spero vivamente di meritarmeli e poi non ti preoccupare, verrà il momento per tutti di menare Orco Mario (altresì noto come orociock o orosaiwa, fonti poco attendibili ci danno il nome Orochimaru) e poi Shika gli ha dato solo un pugno in faccia a naru perchè il caro Kiba lo ha trattenuto altrimenti lo massacrava, inoltre Naruto mi serve ancora U_U

TemariCross: stavi per vomitare? O___O vabbè dai, ti ho messo un po di shika tema in qst cappy così ti riprendi XDXD 

Lunastorta94:  hai gli esami? beh spero che siano andati bene caVah^^ cosa dire certamente miki ha avuto un bello shock, ma c'è Neji (*ç* ndMe) che la sta consolando U__U e poi vedo che tutti hanno apprezzato la scena di Oro e Miki, mi fa taaaaaanto piacere^^ 

e un grazie speciale anche a tutti quelli che leggono senza recensire (ormai siamo a quota 600!!! *__*)



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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Era passata più di mezz’ora da quando Neji era entrato in quella stanza e si era trovato Miki in quello stato. Lui, ancora febbricitante, non sapeva cosa fare. In fondo non si considerava affatto un tipo romantico ma con quella ragazza era tutto diverso, stava cambiando e Hinata se n’era accorta prima di tutti. Ma adesso sua cugina non c’era e lui si ritrovava con una ragazza singhiozzante tra le braccia, non sapeva cosa le fosse successo e non aveva la minima idea di come comportarsi. Bene. Per prima cosa stabilì di dover cercare di capire cosa fosse accaduto a Miki

“piccola?” la chiamò accarezzandole i capelli

“s-si?” lei alzò la testa e lo guardò in viso

“senti.... adesso siamo da soli, ti va di dirmi che è successo?” le prese il mento tra il pollice e l’indice e le si avvicinò, lei si limitò ad annuire con la testa, poi si tirò sul letto e incrociò le gambe, tenne lo sguardo basso e cominciò a torturare il lenzuolo verdognolo con le dita

“ecco, vedi Neji-kun... io...io...è successo c-che...” disse continuando a torturare il lenzuolo, evidentemente agitata

“Miki, per favore calmati...”

“s-scusa Neji”

“dai, fai un bel respiro e poi dimmi tutto” lui allungò una mano e strinse quella fredda della ragazza, lei lo guardò negli occhi e fece come le aveva detto, un respiro profondo e poi cominciò

“io non so come sia successo, stamattina non c’eri, ho fatto tardi e ho incontrato Itachi nel corridoio. Non mi lasciava e allora gliele ho date però poi quel teme ha fatto la spia e il preside mi ha chiamato. Io sono entrata e...e...” Miki parlò tutto d’un fiato e arrivata a quel punto non riuscì più a trattenere le lacrime, con la voce rotta dal pianto e dai singhiozzi continuò a raccontare “e poi il preside ha cercato di... di..., mi ha baciata, lui....... però poi sono scappata, io...” e a quel punto si abbandonò al pianto toccandosi con una mano il livido che l’uomo le aveva lasciato sul collo

“basta, ho capito, adesso però calmati è tutto finito” le fece abbracciandola, potè anche lui vedere il livido che la ragazza aveva sul collo e sentì salire la rabbia. Come si era permesso quell’uomo di sfiorare la SUA Miki, gliel’avrebbero pagata, sia lui che Itachi, di certo non l’avrebbero fatta franca quei bastardi.... ma adesso non poteva certo mettersi a fare storie con Miki in quello stato e adesso lei aveva la priorità.

La ragazza intanto si abbandonava al piacevole calore prodotto dalla vicinanza con il ragazzo, gli afferrò la maglia con le mani e affondò la testa nei suoi capelli per assaporarne il profumo, per assicurare a sé stessa che adesso era tutto finito. Alzò piano la testa cercando un bacio che non tardò ad arrivare, tenero e dolce, e capì finalmente di essere al sicuro

“ti proteggerò ad ogni costo” le disse Neji con un filo di voce, poi si sdraiarono entrambi sul letto, abbracciati, lui aveva la propria testa poggiata sulla sua, lei era poggiata sul petto del ragazzo, con l’orecchio teso ad ascoltare i suoi respiri ed i battiti del suo cuore. Si addormentarono così, il ragazzo per la febbre, la ragazza per la stanchezza.


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“ah, Kabuto, purtroppo quella ragazzina mi è sfuggita” Orochimaru era seduto tranquillamente alla sua scrivania

“mi dispiace signore, le assicuro che non accadrà più”

“me lo auguro. L’Uchiha era molto meno problematico”

“consideri che Sasuke era diverso”

“comunque è inutile farne un dramma, devo dire che quella Nara mi piace” fece con un sorrisetto maligno

“non vorrei interferire signore, ma con L’Uchiha era tutta un’altra storia, avevamo già il fratello dalla nostra parte e lui non ne ha fatto parola con nessuno, ma questa ragazzina potrebbe darci dei problemi”

“e come? Da questo istituto non può uscire nessuno, tranne nel fine settimana, ci basterà fare in modo che né lei, né qualcun altro esca dall’edificio”

“sarà fatto, e a proposito devo darle una cattiva notizia. Il professore che insegnava matematica purtroppo si è dimesso”

“e adesso dove ne troviamo un altro? Kabuto, fa mettere un annuncio sul giornale”

“sarà fatto Orochimaru-sama”


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“e così neanche tu ne sai molto di quello che è successo”

“te l’ho detto Tem, non conosco i dettagli, ma da quello che so posso farmi un’idea di quello che è successo. A vedere la reazione di mia sorella poi non ci sono dubbi”

“e voi cosa avete intenzione di fare?”

“non lo so ancora, voglio aspettare di poter parlare con tutti gli altri”

“anche con Naruto?” Shikamaru a sentire quel nome strinse i pugni

“è soltanto colpa sua se è successo, Miki non si sarebbe messa nei guai se quel baka non si fosse scordato una cosa così importante”

“sarà, ma credo che dovresti parlarci, magari ha una soluzione. Dagli almeno la possibilità di scusarsi”

Shikamaru si voltò a guardare Temari, lei gli rivolse uno sguardo interrogativo

“e sia... ora però fammi dormire un po’”

“ma tu dormi sempre?”

Il moro le rivolse uno sguardo assonnato “e allora.....?”

“e non fai mai niente di diverso?”

“del tipo?”

“e che ne so! Non c’è niente che ti piace fare?”

“no”

“sicuro....?” lo esortò la bionda

“ma lasciami dormire”

“no! Finchè non me lo dici non ti lascio in pace” disse lei dandogli un pizzicotto sul fianco

“ahia! E va bene.... ma che seccatura però...”

“alloraaaaa..!?” fece lei con occhi speranzosi

“guardare le nuvole” disse leggermente imbarazzato e voltandosi dall’altra parte

“eh?!?” la bionda non riuscì a trattenere una risatina

“lo sapevo, adesso mi prendi in giro, ma perché te l’ho detto? bah io me ne vado...” e fece per alzarsi ma Temari lo prese per un braccio

“aspetta dai, non fare il bambino” ma la campanella suonò e i due si videro costretti a scendere dal loro rifugio


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“cazzo, cazzo, CAZZO!” Sasuke si ripeteva queste parole in continuazione correndo per i corridoi e sperando di evitare il fratello, doveva assolutamente raggiungere Naruto e farci quattro chiacchiere, e magari pestarlo un po’. Come aveva potuto fare affidamento su un baka del genere, di sicuro aveva dimenticato di avvertirla. Cazzo Sasuke lo conoscevi, sapevi quanto fosse inaffidabile!

Ad un tratto, nei corridoi ancora semideserti vicino alla mensa, Sasuke intravide una testa bionda, corse più veloce.

“Naruto, stupida testaccia quadra!” gli disse non appena lo vide, e lo afferrò per le spalle sbatacchiandolo

“Sasuke!” il biondo tentò di farlo fermare ma non ci fu verso

“ma si può sapere cosa ti passa in quella testa vuota che ti ritrovi!”

“Calmati, di cosa stai parlando?”

“lo sai benissimo di cosa parlo baka! Credi che non abbia sentito che la tua amica è stata convocata dal preside?”

“ah, quello...” disse il biondo abbassando lo sguardo

“come hai fatto a dimenticarti una cosa così importante me lo spieghi?”

“è successo...”

“si, certo, è successo” lo scimmiottò il moro scuotendo la testa

“senti, sto cercando un modo per rimediare va bene?” a quel punto Sasuke lo spinse facendogli dare un violento colpo di reni contro il muro, poi lo bloccò mettendogli un braccio all’altezza del collo e gli si avvicinò

“sarà meglio per te che non le sia successo niente” gli sibilò a pochi centimetri dal viso

“ma sentilo” gli disse l’altro di rimando

“è solo perché non voglio trovarmi di nuovo coinvolto” gli soffiò in faccia e poi se ne andò, lasciando il biondo di sasso. Naruto lo sapeva che, anche se non lo voleva ammettere, l’amico era davvero preoccupato. Infondo una volta erano stati tutti amici.    


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Una testa rossa camminava con passo sicuro per i corridoi, al solo vederlo gli altri ragazzi si zittivano e si spostavano di lato per farlo passare. Gaara camminava sicuro di se, a testa alta lanciando occhiate minacciose a quelli che lo guardavano tremando. I suoi occhi color acquamarina, contornati da un pesante strato di matita nera, erano gelidi, nessuna emozione traspariva dal suo volto. Ad un tratto si fermò e si appoggiò, con le braccia incrociate, ad un muro proprio davanti alla porta dell’aula B2. Guardava con fare impaziente dentro la stanza vuota, finchè non riuscì a scorgere un paio di codini rosa. Sakura stava chiacchierando allegramente con Hinata e non si era accorta della presenza del rosso. Lui le si avvicinò deciso, sotto lo sguardo allibito dei ragazzi nel corridoio che osservavano la scena.

“ehi” le disse gelido, la rosa si voltò, un po’ sorpresa nel trovarselo davanti. Gaara non era certo il tipo di ragazzo che veniva a trovarti in classe

“si?” fece la ragazza indifferente, forse aveva capito che voleva

“vieni” la prese per un polso e cominciò a tirarsela dietro, ma la rosa oppose resistenza, o per meglio dire, finse di opporre resistenza. Lui si voltò a guardarla. I loro occhi si incontrarono e comprese che lei aveva capito che voleva parlarle. Fece finta di strattonarla con più forza, facendo sorridere Hinata, che sapeva tutto.

“lasciami!” la rosa tentò di essere più convincente possibile, e si lasciò tirare via protestando debolmente. Ovviamente nessuno aveva osato dire una parola. Chi si metteva contro Gaara faceva una brutta fine.

Finalmente arrivarono in un corridoio isolato, il ragazzo aprì la porta di uno stanzino e vi ficcò dentro la rosa, seguendola dopo essersi accertato che nessuno li avesse visti. Accese la luce e chiuse la porta a chiave.

“ciao” fece maliziosa la ragazza

“ehilà” fece lui con un tono così dolce, che nessuno si sarebbe mai aspettato potesse uscire da quelle labbra

“allora?” Sakura si appoggiò con la schiena contro il muro, sorridendo al rosso che non tardò ad avvicinarsi. Le infilò velocemente una mano sotto la camicia cominciando ad accarezzare il corpo perfetto della rosa, si avvicinò ancora di più e mise la sua testa nell’incavo del collo, tra la testa e la spalla della rosa e cominciò a baciarla, salendo, fino ad incontrare quelle labbra che sapevano di fragola. La baciò avidamente e la ragazza lo lasciò fare, assaporando ogni secondo di quel piccolo momento che potevano godersi insieme, poi lui si staccò, le si portò a fianco e le circondò la vita con un braccio permettendole di appoggiare la testa rosa sulla sua spalla

“Sakura?” le chiese quando fu sicuro che fosse comoda

“che c’è?” sussurrò lei dolcemente

“dì un po’, la sorellina di Nara è tua amica giusto?”

“certo, è una delle mie migliori amiche ma.... perché me lo chiedi?”

“non ne sono sicuro, ma credo che le sia successo qualcosa”

“CHE COSA!?!?!”

“si, l’abbiamo incontrata io e mia sorella quasi un ora fa, c’erano Nara, Uzumaki e Inuzuka con lei, sembrava sconvolta”

“ E COSA ASPETTAVI A DIRMELO!? DOBBIAMO ANDARE SUBITO  DA LEI, MUOVITI!” la rosa lo afferrò per un braccio e si precipitò fuori, quasi sfondando la porta visto che era chiusa a chiave. Il ragazzo si fermò e con lui anche Sakura

“che vuoi adesso!?” gli domandò la ragazza

“ti ricordo che sono io quello gelido e senza scrupoli” le fece lui incrociando le braccia

“ah, giusto!” e così dicendo gli offrì il polso e si fece trascinare fino ai dormitori, cercando di rimanere più seria possibile

Nel frattempo Hinata era rimasta sola in aula, ancora divertita per la scena di poco prima. Stava rimettendo tutto a posto nella sua borsa lilla, quando le capitò di vedere il piccolo portachiavi a forma di orsetto rosa che era attaccato alla lampo della sua cartella


*inizio flashback*

Una ragazzina di quasi quindici anni, dai lunghi capelli corvini, camminava accanto ad un ragazzo, più grande di un anno, che aveva dei capelli castani lunghi e lisci. Erano nel cortile dell’istituto, lei si stringeva tremante al braccio del ragazzo. Erano appena stati nell’ufficio del preside, ufficialmente accettati in quella scuola e, visto che mancava poco meno di una settimana al Natale, l’istituto era deserto, o quasi....

“N-neji-nii-san...”

“che c’è Hinata?”

“ho paura...”

“non ti preoccupare...”

Tre ragazzi, stretti nei loro cappotti, stavano mangiando allegramente seduti sulle gradinate. Uno dei tre si alzò, era biondo, aveva degli occhi che sembravano due pezzi di cielo

“ehilà!” fece in direzione dei due agitando una mano. I due rimasero immobili

“Ehi, dico a voi! Venite qui, coraggio!!” il biondo gli si era avvicinato e si era presentato con un sorriso, poi li aveva scortati fino agli altri due

“allora, io sono Naruto!” aveva detto indicando se stesso con il pollice “e questi sono Sakura e Sasuke!”

“io sono Neji” aveva parlato il castano, poi si era spostato e aveva appoggiato una mano sulla spalla della ragazza che si era nascosta dietro di lui “e questa è Hinata”

“m-molto piacere” si era presentata timidamente, con la voce bassissima e diventando rossa come un pomodoro

“il piacere è mio!” le aveva urlato Naruto nelle orecchie, sorridendo come un ebete

Pochi giorni dopo, due nuovi studenti, fratello e sorella, fecero il loro ingresso all’istituto. Erano da poco usciti dall’ufficio del preside e si stavano dirigendo ai dormitori con una piantina. Ad un tratto dai corridoi provennero delle urla

“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SAKURA-CHAN, PERDONAMI!!! NON L’HO FATTO APPOSTAAAA!!”

“BAKA, VIENI QUI!!! SE TI PRENDO TI CONCIO PER LE FESTE!!”

“NON CHE NON CI VENGO!”

“ALLORA FERMATI!”

“WAAAAAA!! MA SEI IMPAZZITA, NO CHE NON MI FERMO!”

“NARUTO!! O TI FERMI O VIENI QUI!!”

“NON SO DECIDERMI!!” in quella confusione Naruto, correndo, era finito addosso ad uno dei due fratelli

“ahia! Che botta!” aveva detto questi, cercando di rialzarsi “ehi tu! Ti dispiace toglierti di dosso? Sai, sei pesante” rivolgendosi al biondo

“nii-san stai bene?” la sorella si era inginocchiata per aiutarlo

“ma si, si....”

“NARUTO! TI HO TROVATO!!” aveva detto Sakura girando l’angolo “oh, salve, siete nuovi?” la rosa aveva improvvisamente ritrovato il suo tono gentile vedendo i due ragazzi

“si, siamo nuovi” la ragazze e il ragazzo si erano rialzati “io sono Miki, e questo è mio fratello Shikamaru, molto piacere” la ragazza fece un piccolo inchino e catturò subito l’attenzione di Naruto

“molto piacere dolcezza!” le aveva detto avvicinandola e prendendola per mano “io sono Naruto! E questa pazza è Sakura!” nel frattempo anche Hinata, Sasuke e Neji erano arrivati

“e questi tre sono Hinata, Neji e Kiba, e quel tizio imbronciato è Sasuke!”

“molto piacere di conoscervi!” la ragazza aveva sfoggiato un dolce sorriso, poi Sakura si mise a inveire contro Naruto

“TU BAKA! TI FARÒ PENTIRE DI AVERMI ROVESCIATO IL RAMEN ADDOSSO!”

“PERDONAMI SAKURA-CHAN!”

“NON TI VOGLIO VEDERE! SPARISCI!” e così dicendo aveva preso Miki ed Hinata a braccetto e se n’era andata. Alle tre bastarono pochi giorni per diventare subito amiche...

“M-miki ma dove m-mi stai portando?”

“non te lo posso dire è un segreto!” la ragazza aveva messo le mani davanti agli occhi di Hinata, poi ad un tratto la lasciò

“SORPRESA!” urlarono Sakura, Naruto e Kiba, mentre Neji e Sasuke se ne stavano in disparte. La stanza della corvina era piena di palloncini

“TANTI AUGURI!” le dissero mentre lei ancora stava riprendendosi dallo shock, le porsero un piccolo pacchetto, e lei lo aprì titubante. Ne uscì un piccolo portachiavi a forma di orsacchiotto rosa

“g-grazie, io non so che dire....”

“devi ringraziare Neji” le fece Naruto “lui ci ha detto che oggi compivi quindici anni!”


*fine flashback*


“ehi, Hinata.... ci sei?” sentendosi chiamare, la ragazza si riscosse dai suoi pensieri

“si, chi.... oh, ciao Kiba” la ragazza era leggermente arrossita riconoscendo il ragazzo

“sembravi distratta, ti ho chiamato per un bel po’”

“oh, davvero, non me ne sono accorta.... scusa”

“ma no piccola, cosa dici, non devi scusarti”

Pensieri di Hinata: mi ha chiamato piccola..? PICCOLA!?!?! Sto per svenire, che bello...

“Hinata, piccola, ti senti bene?”

“s-si certo”

“senti, devi venire assolutamente con me. È successo qualcosa a Miki”

“cosa? C-che è successo?”

“non te lo posso spiegare io, dai vieni subito con me!” e così le lasciò giusto il tempo di afferrare la cartella al volo, prima di trascinarla correndo verso i dormitori

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Angolo dell'autrice (meglio conosciuta come, me!)

waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ragassuole mie, chiedo venia per il ritardo, spero di essermi fatta perdonare postanto un cappy più lungo, sorry, sorry e ancora sorry ^^ sono stata molto impegnata in questo periodo, e in più ho avuto una leggera ricaduta^^ ma adesso sono in forma perfetta!! quindi bando alle ciancie! vorrei sapere cosa ne pensate di questo cappy, ma soprattutto ci tenevo a dirvi che.... *sniff*..... siamo quasi alla fine ç___ç (o almeno credo) ma comunque questo cappy non mi ha attirato nemmeno tanto, vabè, nel prossimo farà il suo ingresso........! non ve lo dico!! e ora ringraziamenti time!!

nenenene: chiedo scusa per il ritardo affezionatissima nenenene, ma spero che questo cappy ti sia piaciuto almeno un pò, contando quanto ti ho fatto aspettare^^ purtroppo Neji si è incazzato ma non mi è diventato violento, piuttosto, vedrai che più avanti avrà modo di suonargliele ad orociock MUHUHUHAHAAHAHAHAHAHAAAAAAAA!!!e vedrai che poi lo sforzo di Naru non sarà stato vano, vedrai U__U oh si, se vedrai caVah^^

Lunastorta94: l'aggiornamento fulmineo non è arrivato^^ ma cmq alla fine come vedi sono qui con un nuovissimo cappy!! dai ti prego, fatteli piacere Ino e Naru.... e comunque ci credo che Kakashi me li ha presi per fidanzati, come si dice? l'amore non è bello se non è litigarello!! e poi Ino ci prova, oh si se ci prova^^

Kirachan95: benvenuta nel mio angolino, o mia nuova lettrice...*sniff*...me commossa, sono davvero contenta che ti stia piacendo la mia misera storiella! grazie mille continua a seguirmi^^ 

TemariCross: oh, beh, grazie mille per i complimenti! spero che apprezzerai allo stesso modo anche questo new chappy

grazie speciale a Kirachan95 che non solo ha aggiunto la mia storia tra i preferiti, ma mi ha anche messo tra gli autori preferiti, me onoratissima *_______*

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Ore 12:53. Riepilogo della situazione

Shikamaru e Temari, ancora mano nella mano, stavano scendendo dal terrazzo per raggiungere i dormitori

Gaara e Sakura stavano camminando spediti verso la stanza dei fratelli Nara

Kiba stava letteralmente facendo volare Hinata, data la velocità con cui correva

Neji e Miki se la dormivano alla grande, abbracciati

Gaara e Sakura fecero appena in tempo a voltare l’angolo, che Kiba, il quale non era riuscito a frenare in tempo, gli era finito addosso facendoli cadere per terra e cadendo a sua volta sopra di loro trascinando con sé anche la povera Hinata.

“meno male, almeno sono atterrato sul morbido!”  disse accorgendosi di non essersi fatto niente “Hinata-chan, tu stai bene?” la corvina era caduta addosso a Kiba senza farsi male

“s-si, tutto bene” la ragazza sorrise

“ehi, voi due, alzatevi immediatamente” una voce atona e gelida provenne dalle spalle di Kiba, il ragazzo si voltò a scatti e si trovò a guardare due occhi acquamarina contornati da un pesante strato di matita che lo fissavano inespressivi

“WAAAAA! Sabaku!”  il castano saltò letteralmente via prendendo Hinata in braccio “eh-ehm.... scusaci” disse facendo scendere la ragazza, rossa come un pomodoro, e grattandosi la nuca.

Il rosso non lo degnò di uno sguardo. Si rimise in piedi un po’ a fatica e si sistemò la camicia nera, poi si abbassò e porse la mano a Sakura, aiutandola a rialzarsi

“come va?” le disse cercando di mantenere un tono distaccato

“bene, considerato che tu, Kiba e Hinata mi siete caduti addosso” la rosa si sistemò un po’, successivamente realizzò che Gaara la stava veramente aiutando in pubblico!

“non è colpa mia, di certo non ero IO che correvo come un idiota” il rosso girò la testa e rivolse a Kiba uno sguardo minaccioso

“ma voi state insieme?” fece il ragazzo innocentemente, facendo diventare Sakura e Gaara di un bel rosso peperone, essendosi resi conto che la regola del freddo e distaccato era andata in frantumi

“ehm, ecco...” la rosa tento di cominciare, ma Kiba sembrò risvegliarsi da una specie di trance

 “A CHI HAI DATO DELL’IDIOTA?” disse rivolgendo l’indice accusatore a Gaara

“a te, se vuoi te lo ripeto, IDIOTA” disse sempre con quel tono calmo e distaccato, si voltò verso Sakura e fece per andarsene ma il moro non volle accettare la sconfitta, ne andava del suo onore, non poteva perdere davanti alla sua Hinata-chan!

“CHE C’ È, HAI PAURA...CAROTA?” Kiba dopo aver urlato quelle parole si tappò la bocca con le mani. Aveva davvero esagerato. Gaara era molto pericoloso, figurarsi offenderlo! Ma doveva farsi coraggio, non poteva fare la figura del baka davanti alla sua ragazza. Purtroppo gli si gelò il sangue nelle vene quando il rosso si fermò e si voltò lentamente verso di lui

“che... hai... detto...” fece mentre si girava, con uno sguardo omicida “io...ti.... ammazzo...” stava per lanciarsi sul moro quando venne fermato da due voci

“Gaara!” fecero Sakura e Temari nello stesso momento. La rosa gli afferrò saldamente un bracciò e lo tirò a sé; la sorella, appena arrivata, aveva ritenuto saggio fermare il fratello prima che fosse troppo tardi.

“che ci fai qui” fece gelido il rosso, rivolto alla sorella    

“potrei farti la stessa domanda” la ragazza teneva ancora saldamente la mano di Shikamaru

“sono con confettino” indicò la rosa con un dito, mentre l’altra mano stringeva quella della ragazza spaventata dal suo comportamento di poco prima “tu piuttosto, non sapevo ti piacessero i tipi rammolliti” alluse a Shikamaru e la bionda gli lasciò la mano di scatto

“sta zitto fratellino” anche se sembrava strano, Temari era l’unica che riuscisse a zittire Gaara.

“s-sentite” Hinata alzò piano la mano per far capire agli altri che stava parlando

“oh, Hina-chan!” le fece Sakura appena la vide; Gaara, che non l’aveva nemmeno notata, le fece un cenno di saluto con una mano

“e-ecco, noi stavamo a-andando da M-miki, e voi?”

“anche noi” fecero Temari e Sakura all’unisono

“oh bene!” esclamò la rosa sorridente “allora possiamo andarci tutti insieme!” poi guardò il rosso che le stava di fianco “vieni anche tu veeeero?”

“ma non se ne parla nemmeno”

“daiii”

“ma nemmeno la conosco!”

“non è vero, l’hai vista una volta. Ti pregoooo!” il ragazzo la guardò per un attimo

“uff, e va bene, hai vinto” Temari si sorprese, non avrebbe mai creduto che una ragazza potesse riuscire a stregare suo fratello a quel modo, sorrise compiaciuta esultando dentro di sé

Shikamaru e Temari si avviarono per primi, la rosa prese a braccetto Hinata, le due si guardarono complici, poi prima di avviarsi si rivolsero ai due ragazzi

“mi raccomando fate conoscenza” disse la rosa

“ e non azzuffatevi!” aggiunse con un sorrisetto la corvina, poi le ragazze se ne andarono spedite

“sappi che mi stai antipatico” fece Kiba al rosso, grugnendo, poi sbuffando, incrociando le braccia al petto ed infine cominciando a camminare

“idem” fu la laconica risposta dell’altro, che si avviò spedito, seguendo le due ragazze.

-------------------------------------------------------------------

Il gruppetto arrivò davanti alla porta della stanza, Shikamaru appoggiò l’orecchio alla porta

“nessun rumore” disse staccandosi. Prese la chiave, la infilo nella toppa e aprì con calma. La porta cigolò e lui la maledisse sottovoce. La spinse quel tanto che bastava per potersi infilare uno per volta senza fare rumore. Entrato, rimase immobile a fissare Neji e Miki e non si accorse degli altri che erano entrati con lui. I due dormivano profondamente, i volti distesi e rilassati, abbracciati stretti con le gambe che si accavallavano. Hinata arrossì

“che carini!” bisbigliò Sakura attaccandosi al braccio di Gaara

“geloso eh?” fece Temari all’orecchio di Shikamaru, vedendo che quest’ultimo stava innervosendosi

“chi, io? Ma figurati”

“dì la verità, vorresti svegliarli” fece lei trattenendo una risatina

“non è vero! E comunque sarebbe anche ora, è quasi ora di pranzo”

“geloso, geloso, geloso!” la bionda cominciò a prenderlo in giro

“smettila” fece lui con un grugnito strano

“sei un ananas geloso...”

“SMETTILA!”  Shika si sorprese di aver urlato, infondo non voleva svegliarli... ma molto in fondo! Di scatto i sei si precipitarono fuori, lasciando la porta aperta quel tanto che bastava per poterci infilare la testa e spiare

I due si mossero lentamente, ancora assonnati. La mano di Neji che cingeva le spalle della ragazza cominciò ad accarezzare una guancia di lei, Miki mosse le gambe facendole scivolare contro quelle del ragazzo, lasciando la presa sulla maglietta. Pian piano si ridestarono entrambi. Neji fu il primo ad aprire del tutto gli occhi, si voltò con tutto il corpo verso la ragazza che gli stava affianco e che gli sorrideva con gli occhi ancora semichiusi e incollati dalla lacrime che aveva versato fin quando non si era assopita. Fece leva sulle braccia e si alzò

“ben svegliata piccola” le disse regalandole un bacio a fior di labbra e facendo sfiorare i loro nasi un paio di volte

“ben svegliato anche a te” Miki era felice perchè solo quando erano soli si lasciavano andare a queste dolci effusioni, che altrimenti non avrebbero mai fatto, impensabile per uno come Neji, ne andava del suo orgoglio!

Pensieri di Shika che origliava: trattieniti, trattieniti, trattieniti...

Pensieri di Sakura che guardava e origliava: che carini, che carini, che carini...

Pensieri di Hinata che non voleva guardare né origliare ma suo malgrado aveva guardato e origliato: O////O adesso svengo....

Pensieri di Kiba e Temari: non vomitare, non vomitare, non vomitare...

Pensieri di Gaara: ........

Ad un tratto, dato che erano tutti sovrappensiero, caddero facendo aprire del tutto la porta e creando un’enorme confusione

“ehm, ciao!” fece Kiba molto in imbarazzo tentando di rialzarsi, con scarso successo. Inutile dire che Neji era più rosso dei capelli di Gaara

“Ciao” la mora si mise a sedere sul letto, aprendo del tutto gli occhi, si stiracchiò per bene, si stropicciò gli occhi con le mani e sbadigliò sonoramente, come se niente fosse successo.

“scusa la domanda fratellino, ma cosa ci fate tutti qui? E perché tu stai tenendo la mano a Temari? E Sakura perché ti sei portata Gaara, non doveva restare un segreto?”

A quella domanda i due terzi dei presenti erano rosso fuoco, gli unici con ancora un colorito normale erano Miki e Kiba, quest’ultimo, dopo lo smarrimento iniziale, se la rise di gusto.

Parlarono molto a lungo, Neji raccontò agli altri ciò che era successo e insieme tentarono di trovare una soluzione, ma senza particolare fortuna, stabilirono allora che sarebbero andati alla polizia l’indomani, dato che era sabato e avevano la libera uscita.

------------------------------------------------------------------------------

Sabato mattina. Aula magna in fiamme. I pompieri cercarono di salvare il salvabile ma purtroppo non ci fu molto da fare. Incendio doloso, dissero al preside che li aveva accolti con la sua aria da brav’uomo che riservava solo alle autorità esterne alla scuola.

“e va bene, per stamattina le lezioni sospese, ma da oggi non vi sarà permesso di lasciare l’istituto finchè non verrà trovato il colpevole” il colpevole non sarebbe mai stato trovato, visto che era stato lo stesso preside ad ordinare a Kabuto di far incendiare l’edificio. Il nostro gruppo si rintanò nel cortile interno, seduti sulle gradinate

“cazzo raga, che facciamo?” disse Kiba, preoccupato

“questo è un bel problema” Shikamaru parlò a bassa voce, reggendosi la testa con una mano

“se non possiamo uscire non se ne fa nulla”

“eppure un modo DEVE esserci” il ragazzo col codino continuò a pensare finchè una voce atona lo svegliò

“avete mai pensato di evadere?” Gaara parlava come se quella fosse la cosa più naturale del mondo

“CHECCOSA?!?!”

“beh, però sarebbe un’idea..” fece Sakura

“Sakura ti prego, non dargli corda!”

“però magari ha ragione..”

“Temari anche tu?!” il ragazzo col codino si sentì tradito da tutti

“Sabaku, adesso te la fai con questi perdenti?” una voce gelida provenne da Itachi Uchiha

“chiudi quel cesso, Uchiha” gli fece Gaara

“nervosetti oggi?”

“è la tua presenza che mi rende nervoso”

“ma davvero? Chissà perché, magari sei stato proprio tu a incendiare l’aula magna”

“brutto...” Gaara stava per avventarsi su di lui, ma venne fermato da Sakura e tornò a sedersi

“NARUTO!” Shikamaru scatto in piedi riconoscendo una testa bionda

“ehi” rispose questo

“adesso te la fai con loro?”

“e se anche fosse? Qualche problema?”

“che cosa stai facendo...”

“non sono affari tuoi”

“prima li prendevi in giro”

“e adesso sono con loro”

“non è così che risolverai la situazione con lei” e indicò sua sorella

“io faccio quello che voglio”

“non puoi sfuggire dai problemi, prima o poi devi affrontarli”

“VAFFANCULO NARA!” e chiuse la questione dopo questo insulto, mettendosi le mani nelle tasche e andandosene seguito dagli altri, con Itachi che, voltatosi in direzione del ragazzo col codino, gli aveva fatto una risata in faccia.

************************************

Angolino dell'autrice (che ovviamente sono sempre io!)

me: ok orociock, facciamo la scena in cui tu vai a comprare i fiammiferi per incendiare l'aula magna

Oro: ma ci sono gli accendini!

me: ho detto fiammiferi

Oro: e le pietre focaie!

me: HO DETTO FIAMMIFERIIIII!!!!!!

Oro: va bene, va bene

me: perfetto cammina lungo la strada, ciack e azione!

oro: ehm.... che devo dire?

Me: niente, devi solo camminare, preferibilmente vicino a quel vicolo scuro lì *me indica col dito*

Oro: ma il negozio è dall'altra parte!

Me: HO ..... DETTO..... CAMMINA..... VICINO AL VICOLO SCURO.....*con sguardo assassino*

oro: o-ok *va al vicolo scuro*

Me con sorriso malefico: bene, azione!

dal vicolo scuro esce una ragazza che comincia a pestare Oro a sangue

???: waaaaaaaaaaaaaaaa, bastardooooooooooo. Ti elimino! ti disintegro, ti vaporizzo!!!

Me: si vai continua così Irene, stendilo!

Irene: posso continuare?

me: ma certoooooo, noi continuiamo a riprendere, tu oro fatti pestare per bene! *poi a bassa voce rivolta al cameraman* pssssss, taglia taglia!!

me non può ringraziare i recensitori oggi, non ho molto tempo! spero però k questo cappy vi sia piaciuto almeno un pò! al prox!



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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


“Naruto?”

“non rompere Sasuke...”

“Naruto stammi a sentire”

“ti ho già detto di non rompere vuoi che mando a quel paese anche te?”

“NARUTO BAKA GUARDAMI QUANDO PARLO CON TE!” Naruto si voltò verso il compagno, stava cercando di trattenere le lacrime...

“era necessario”

“davvero?” ironizzò il moro

“si, almeno così mi odieranno del tutto”

“smettila di fare l’idiota”

“ma è stata colpa mia!” un pugno colpì in pieno il viso del biondo che finì per terra

“piantala di fare la vittima baka! Reagisci! In tutta questa storia c’è un solo colpevole e quello non sei tu!”

“ma davvero? E chi sarebbe allora”

“ovvio, il colpevole è Orochimaru, noi siamo soltanto dei pupazzi nelle sue mani”

“si ma... mi odia...”

“andiamo baka, io e Miki siamo stati amici, credi che non la conosca? Se vai a chiederle scusa si risolve tutto!”

“ma... Shikamaru e Kiba.... e Sakura-chan e Hinata-chan... ma soprattutto.... Neji..?”

“basta scusarti, si risolverà tutto”

“questa situazione è strana”

“hm?”

“da tutto il tempo che ci conosciamo ero sempre io a essere ottimista, e adesso guarda...”

“baka!” Sasuke diede uno scappellotto dietro alla testa a Naruto e si voltò imbarazzato

“è... permesso?” una testa bionda fece capolino nella stanza di Naruto

“ehi, ciao Ino, si entra”

“ciao Naru.. ciao Sas'ke..”

“hm..”

“Naru... come va?”

“tutto bene Ino, non ti preoccupare!” sfoggiò un sorriso a trentadue denti e anche la ragazza tornò a sorridere, persino Sasuke piegò gli angoli della bocca in quello che sarebbe potuto sembrare un sorriso

-------------------------------------------------------------------------------

“tenente Sarutobi!”

“grazie per essere venuto agente Hatake”

“mi dica”

“ho saputo di quel ragazzino dell’Alba che è venuto qui, ha i verbali delle dichiarazioni del ragazzo?”

“si, certo.... eccoli!” Kakashi porse all’uomo che aveva davanti una cartella gialla con dentro alcuni fogli, il tenente li prese e cominciò ad esaminarli...

“uhm... interessante, questa potrebbe essere una buona occasione per prendere quell’Orochimaru...”

“già, ma il problema è che non abbiamo prove sufficienti per incastrarlo, l’opinione pubblica è dalla sua parte e in più quei ragazzi hanno già alcuni precedenti... nessuno crederebbe che quel brav’uomo del preside...”

“si, capisco agente, capisco che è questo il problema, ci occorrerebbe avere qualcuno di affidabile in quella scuola che svolga qualche indagine per conto nostro...”

“già, ma come facciamo? Non riusciremo ad infiltrarci tanto facilmente in quella scuola”

“qui si sbaglia agente Hatake....”

“non capisco tenente, di cosa parla...?”

“guardi” l’uomo prese un giornale e lo passò all’agente

“mi scusi, ma ancora non...”

“legga quell’annuncio cerchiato di rosso” gli occhi dell’uomo si posarono sull’annuncio segnato col pennarello rosso...

“uhm... capisco...”

“vede, ho convocato lei agente, non solo perché è stato l’unico a parlare col ragazzo, ma anche perché lei ha fatto studi di matematica all’università...”

“vuole che vada in quella scuola?”

“esatto agente Hatake, crede di poterci riuscire?”

“si, credo di si”

“perfetto, adesso le darò le ultime disposizioni e poi chiameremo per un colloquio, conto su di lei”

---------------------------------------------------------------

“ma che gli è preso a Naruto?”

“che vuoi che ne sappia, Sakura...”

“uffa Shika! Era per dire...”

“vabbè, comunque non possiamo starcene qui con le mani in mano”

“Kiba ha ragione, dobbiamo organizzare qualcosa”

“la fai facile Tem, non possiamo uscire, di evadere non se ne parla, in quello era bravo Naruto”

“e allora che si fa Nara?” disse Neji stringendosi Miki che non diceva una parola

“beh, possiamo solo aspettare a questo punto, Neji, magari il colpevole si farà vivo...”

“i-io non mi stupirei se fosse stato lo stesso O-orochimaru a provocare l’i-incendio...” tutti si voltarono verso Hinata

“non arriverebbe a fare una cosa del genere solo per non essere scoperto... vero?”

“io non ne sarei tanto sicuro Sakura...”

“a questo punto...” iniziò Temari prima che la voce gelida del fratello continuasse per lei

“non ci sarebbe nessun colpevole e noi saremmo costretti a restare chiusi qui...”

“hai capito il bastardo!”

“calmati Kiba, non ti scaldare, non dobbiamo trarre conclusioni affrettate, è solo un ipotesi”

“si Shika, ma un ipotesi più che fondata”

“per ordine del preside Orochimaru ritornate tutti nelle vostre stanze, ripeto, tutti nelle vostre stanze ADESSO!”

“dobbiamo tornare in camera nostra?” fece Sakura

“si, andiamo... Miki?” Neji chiamò la ragazza

“si... non ti preoccupare...”

“ragazzi che ne dite di venire tutti da noi?” Shikamaru si alzò e si pulì i pantaloni

“si m-ma ha detto tutti nelle vostre stanze...”

“dai Hina, poi quando andiamo a pranzare tornate in camera vostra”

“va bene...”

Si diressero tutti verso la stanza di Shikamaru e Miki e restarono lì per tutto il tempo, la domenica passò allo stesso modo del sabato... in pratica trattati come carcerati e ogni tanto passava uno delle pulizie o lo stesso Kabuto per le stanze ad assicurarsi che fossero tutti dentro, sembrava non voler passare mai per tutti.

Naruto continuava ad essere tormentato da una parte della sua testa che gli diceva di andare a parlare con i suoi amici ed un'altra, forse la più riflessiva, gli diceva di aspettare il momenti più opportuno e non precipitare le cose. Passò l’intera giornata preso dai suoi pensieri evitando Sasuke, che voleva a tutti i costi sapere cosa avesse, e Ino, che sembrava essere attirata da lui come un orso al miele.

Per gli altri le cose non andavano diversamente. Accantonata l’idea dell’evasione, si spremevano le meningi in cerca di un’opzione più sensata ma ovviamente senza successo.

Intanto Neji cercava in tutti i modi di aiutare la sua ragazza a superare lo shock e il brutto momento che stava passando, cercando di convincerla almeno a mettere qualcosa sotto i denti... era quasi arrivato a forzarla, visto che se ne stava tutto il tempo rannicchiata in un angolo del letto abbracciando il cuscino.

Miki era arrivata addirittura ad allontanare i suoi amici permettendo soltanto al fidanzato e a suo fratello di oltrepassare la barriera che aveva creato intorno a sé. In quella situazione, l’unico che sembrava favorito dal susseguirsi degli eventi era il preside Orochimaru che vedeva il suo piano prendere pian piano forma.

Dopo una giornata che sembrava non volesse mai finire arrivò il lunedì.

A nulla valsero gli sforzi di Shikamaru e Neji: la ragazza non aveva alcuna intenzione di muoversi dal suo angolo né per mangiare né per seguire le lezioni, provocando soltanto molta preoccupazione negli amici che avrebbero voluto fare qualcosa per lei.

“non è uscita nemmeno oggi?” una preoccupatissima Hinata chiedeva notizie della sua amica al cugino.

“no, non sono riuscito ad ottenere nulla, tranne che un ‘è tutta colpa mia’ e non sono riuscito a farle cambiare idea”

“ma hai cercato di spiegarle che non era così?”

“secondo te? Ha cominciato a piangere e non me la sono sentita di insistere”

“però dobbiamo fare qualcosa non può andare avanti così, ma Shika?”

“dice che prenderebbe volentieri a cazzotti il preside ma visto che non può, continua a spaccarsi le nocche contro i muri”

Arrivarono davanti alla porta della loro aula, aprendola si trovarono davanti non la solita atmosfera allegra che spezzava la tristezza di quel luogo ma un cupo e opprimente silenzio.

Subito dopo che avevano preso posto nell’aula si spense ogni mormorio. Dalla porta aveva fatto il suo ingresso una figura molto nota ai ragazzi.

Il preside Orochimaru entrò a passo svelto, si fermò accanto alla cattedra e guardò gli alunni con sufficienza mal celando una certa aria schifata.

Shikamaru lo guardò rabbioso, a Neji prudevano le mani per la voglia di menarlo.

“da oggi” cominciò quasi sibilando “avrete un nuovo insegnante di matematica, Maito Gai”

Un uomo dall’aspetto giovane, con degli strani capelli argentati sparati da un lato e un libricino in mano fece il suo ingresso nell’aula.

Prima di lasciare l’aula il preside diede un ultima occhiata alla classe soffermando il suo sguardo su un ragazzo in particolare.

Sasuke Uchiha cominciò a sudare freddo quando quegli occhi si puntarono su di lui e rabbrividì vedendo il preside passarsi la lingua sulle labbra, gesto che non sfuggì all’occhio vigile e indiscreto del nuovo prof.

Nel frattempo Naruto fissava sbalordito il nuovo professore, che avesse preso un abbaglio? Che avesse bisogno di un paio di occhiali? No, la sua vista era perfetta quell’ uomo era sicuramente l’agente Kakashi, ma cosa ci faceva lì? Glielo avrebbe chiesto non appena ne avrebbe avuto l’occasione

“fate quello che fate di solito” disse il prof prima di sedersi scompostamente sulla sedia, allungare i piedi sulla cattedra e immergersi nella lettura del suo libro ignorando completamente la scolaresca.

L’ora di pranzo sembrava proprio non volere arrivare.

Quando finalmente suonò la campanella tutti si precipitarono alla mensa tranne Naruto che approfittò della pausa pranzo per cercare il neo professore: lo trovò in corridoio ancora immerso nella lettura del suo libro

“KAKASHI!!!!!!!!” lo chiamò ad alta voce, l’uomo sentendosi chiamare si voltò allarmato tirando poi un sospiro di sollievo notando la testa bionda che si stava avvicinando

“kaka-“non riuscì a finire la frase che l’uomo gli aveva tappato la bocca con una mano

“shhhh”gli fece portandosi un dito davanti alla bocca, il ragazzo annuì con la testa.

L’uomo si guardò a destra e a sinistra prima di trascinare via naruto in uno stanzino, ce lo ficcò dentro e diede un ultimo sguardo al corridoio prima di entrare anche lui. Sul volto del ragazzo si dipinse un sorriso a trentadue denti

“ma……..ma……kakashi…….lei, insomma, lei è qui! Che cosa ci fa all’Alba? Pensavo non le importasse!e perché ha detto di chiamarsi maito ghei-o-come-si-chiama? È sotto copertura eh? Vero? VERO!? Foooooooorte!!!”

“è maito gai, non ghei naruto, stai calmo. Nessuno deve sapere chi sono e perché sono qui”

Il ragazzo fece un cenno di assenso con la testa

“bene, allora, il tenente sarutobi mi ha mandato qui perché vede una buona occasione per raccogliere informazioni su Orochimaru. Ovviamente mi aspetto la tua collaborazione…….”

“ d’accordo! Non si preoccupi prof ghei”

“gai.....” sospirò rassegnato “molto bene” uscirono dal loro nascondiglio

“dove la trovo?”

“in giro…….”

“ma kakashi!”

“guarda!” indicò un punto nel corridoio dietro naruto “un venditore ambulante di ramen”

“DOVE???” urlò il biondo voltandosi di scatto “ma non c’è niente kaka-….. ma dov’è andato a finire!?” il biondo si era voltato ancora ma kakashi sembrava svanito nel nulla.

-----------------------------------------------

“allora, che si fa? Vogliamo portarle qualcosa?”

Sakura e Gaara, con i loro vassoi del pranzo, si avvicinarono al tavolo dei loro amici

“tanto è inutile, non mangia niente, che seccatura!”

“per te è tutta una seccatura shika…però…se magari ci va Neji……….”

Kiba prese a gomitate il ragazzo seduto di fianco ammiccando maliziosamente ma questi continuò a mangiare

“ci ho già provato Inuzuka, non ne vuole sapere”

“però” intervenne Hinata “tentar non nuoce, Neji-nii-san provaci ancora, dà ascolto solo a te!”

“e va bene, andiamo di sopra

****************************************

Angolo dell'autrice (ebbene sì, sono ancora io e sono ancora viva ^__^)

waaaaaaaaaaaaaaaaah ragazze sorratemi tanto per il ritardo ma purtroppo ero in vacanza e non avevo internet, e negli internet point non potevi certo pretendere il programma per l'html -_______-""" comunque non crediate che la mia testolina sia rimasta senza lavorare! hehe! da ieri sera mi sto ricopiando i capitoli scritti sul quaderno, quindi vi prometto che i prossimi aggiornamenti saranno più che rapidi, rapidissimi^^ dovete credermi per scrivere di come si sentisse miki mi sn guardata un bel pò di film e l'aiuto mi è arrivato da "attrazione fatale" XD in cui lei diceva che non dormiva e non mangiava quindi..... U___U spero che questo capitolo vi sia piaciuto perchè è stato scritto con l'aiuto della mia adorata cuginetta che è da pocoi qui su efp: Maggie_Uchiha94. E poi spero di prolungare questa ficcy ancora di qualche capitolo^^ kiss^^

Ora mi sento in super dovere di rispondere alle vostre recensioni che mi fanno sempre tanto tanto tanto piacere!

Zakurio: ave, o nuovo recensitore XDXDXD (o recensitrice me non ha capito???) cmq sono contenta che ti sia piaciuto e il biglietto alla fine era tutto per la mia nenenene!! spero che recensirai ancora! bacioooooooo!!

nenenene: ODDEA PORCA TROTTOLA TROTTOLINA! ok riprendiamo un pò di contegno, sono contenta che ti sia piaciuta la scenetta del pestaggio però mi si è deformata la pagina delle recensioni nuooooooooooooooooooooooooooooo!!! adesso è lunghissima XD concordo con te sulle censure, una cosa del tutto inutile a mio parere U__U         PS!! vai alla fine del mio profilo ho una foto del caro Oro troppo bella hahahahahahaaaaaaa (mi ci hanno cosssssssssssstretto ndOro indignato)(sisi, certo..........Orociock XDXDXDndME che scrive col sangue di oro)

Kirachan95: sorrami tanto se nn ho aggiornato presto, ma ero ad abbronzarmi ai caraibi! (non è vero, era sul terrazzo di sua zia a roma ndNaru)(waaaaaah sta zitto BAKA! ndMe) cmq adoro scrivere di Neji puccio MUHUHUHAHAHAHAHAHA!!! continua a seguirmi!

Lunastorta94: ma cccciau caVah, vedrai kiba e gaara diventeranno amici, perchè........... beh, perchè si! Gaaruccio non può non essere freddo e distaccato ma anche a lui sta simpatico kiba anche se non vuole darlo a vedere! il mio amore puccio! (staccati ndGaara)(amore mio! *__* ndMe) seguimi cciao!!!!!!!!!!!!!!

TemariCross: sei ritornata a recensirmi caVah, e io che pensavo te ne fossi andata per sempre e non volessi mai più ritornare ç___ç grazie grazie del tuo sostegno! cercherò di aggiornare il prima possibile baciooo ^________^

e ora, come d'obbligo

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Miki era nascosta in un angolo nella penombra della sua stanza.

Rannicchiata sul letto, si teneva le ginocchia con le braccia e premeva la schiena contro i muri dietro di lei. Fissava un punto imprecisato davanti a lei mentre davanti ai suoi occhi passavano e ripassavano le immagini di quei momenti di paura nell’ufficio del preside.

Non riuscì a trattenere le lacrime e si diede mentalmente della stupida mentre queste le bagnavano le guance.

Sentì dei passi fuori dalla porta, questa si aprì lasciando che la luce del corridoio inondasse la stanza; miki cercò rifugio stringendo ancora più a se le lenzuola oramai bagnate e schiacciandosi contro il muro finchè una voce familiare non la rassicurò

“piccola, sono io, non avere paura”

“n-ne-neji…….”

“come stai? Sei riuscita a dormire?”

“si un po’, sto meglio” mentì lei, stava esattamente come il giorno prima

“sicura?”

“d-davvero….” Improvvisamente si ritrovò a fissare da vicinissimo gli occhi quasi bianchi del ragazzo che si era avvicinato

“uhm…non mi convinci…. comunque ti ho portato una sorpresa” le diede un veloce bacio sulla punta del naso e poi cominciò a frugare in tasca tirandone fuori quella che sembrava una piccola caramella

“Neji ti ho già detto che non ho fame, quindi se si venuto con quella intenzione puoi anche andartene”

Abbassò la testa ma vide la mano del ragazzo tendersi verso di lei

“lo vuoi?” le chiese mostrandole la caramella sul palmo della mano

“che roba è?”

“cioccolata”

“e dove l’hai presa?”

“me l’ha data Hinata, dice che vuole che torni a sorridere e sa quanto ti piace questa roba…..”

La ragazza guardò interdetta prima la cioccolata e poi il ragazzo, alla fine allungò la mano tremante e la prese dalla mano di Neji

“p-posso mangiarlo? Davvero?”

“si, davvero” le rispose paziente

“grazie” la ragazza abbassò timidamente lo sguardo scartando il dolce e lo mangiò lasciando sciogliere la cioccolata sulla lingua

“piaciuto?” la ragazza non rispose ma afferrò la mano del ragazzo ancora in piedi davanti al letto e con quella si aiutò per alzarsi sulle ginocchia

“Neji?”

“hm?” abbassò la testa per poterla guardare negli occhi “dimmi”

In un attimo la distanza fra i loro volti venne ridotta a zero, le labbra si dischiusero e le lingue si cercarono in una danza complicata che, come il loro primo bacio, sapeva di cioccolata. Restarono così finchè poterono, finchè non gli mancò il respiro e a malincuore dovettero separarsi.

“io……neji……ascolta, hai fatto tanto per me e…… forse io non ti merito però….. insomma…… NEJITIAMO!!” disse, anzi urlò le ultime parole tutte d’un fiato arrossendo da capo a piedi. Il ragazzo ridacchiò soddisfatto

“lo so, anche io ti amo” si voltò per nascondere il rossore

“cosa!?”

“sei sorda? ho detto che ti amo!” le baciò la fronte e la punta del naso

“graziegraziegraziegrazie!!!!” Miki gli saltò al collo e lasciò che lui l’abbracciasse

“ora però promettimi una cosa”

“si?”

“tornerai a mangiare? Cerca di superarlo, anzi cercheremo di superarlo”

“va bene, ci proverò”

Shikamaru camminava impaziente su e giù per il corridoio gettando ogni tanto degli sguardi preoccupati alla porta della sua stanza

“e inutile che continui a fissare quella porta, tanto Hyuuga uscirà da solo come ieri sera” la voce atona di Gaara fece fermare il ragazzo col codino, ma al suo posto rispose Kiba

“sempre ottimista, eh Sabaku?”

“non stavo parlando con te Inuzuka”

“non mi interessa”

“chiudi quella fogna”

“no”

“si”

“grrrrrr”

“hm”

“BASTA VOI DUE!” gridarono all’unisono Sakura e Hinata

“smettetela di litigare” continuò la rosa “non vedete come sta?” accennò con la testa a Shikamaru che intanto si era lasciato scivolare contro il muri e adesso era seduto per terra con temari.

In quel momento un rumore li fece voltare, la porta della camera si aprì lentamente e la figura di Neji fece capolino dall’oscurità della stanza seguito poco dopo da un’altra più piccola e avvolta in una felpa scura e decisamente troppo grande per lei. Avanzò incerta davanti al ragazzo fermandosi ad una certa distanza dagli altri. Il fratello si alzò senza dire una parola e andò ad abbracciarla lasciando cadere una lacrima mentre stringeva con forza la ragazza, quando finalmente si decise a lasciarla, Sakura, le corse incontro

“Miki!” l’altra, però, come spaventata, indietreggiò andando a cozzare con la schiena contro Neji che era dietro di lei e che l’abbracciò. Sakura, stupita dal comportamento dell’amica, si bloccò

“come stai, Miki-chan?” le chiese Hinata

“b-be-bene…..” balbettò l’altra a mezza voce continuando a stringersi contro il suo ragazzo

“miki……” Shikamaru l’aveva chiamata piano, notando le occhiaie scure sotto gli occhi azzurro ghiaccio della ragazza, per non spaventarla più di quanto non fosse

“SHIKAAAAAAAA!!!” una voce familiare, il ragazzo col codino potè notare una testa bionda lontano, nel corridoio, proprio davanti a lui

“naruto” sorpassò la sorella e si piantò a gambe larghe e braccia conserte in mezzo al corridoio, inclinando leggermente la testa di lato e aggrottando le sopracciglia. Il biondo, un po’ ansimando per la corsa, gli si avvicinò a testa bassa

“Shika io…… dobbiamo parlare” rivolse un’occhiata di sfuggita a Miki “adesso, è importante”

“che strano, tu le cose importanti non te le ricordi mai”

“ti prego, non fare così, è una cosa seria…. Io, voglio solo farmi perdonare”

“uff” sospirò l’altro dopo qualche secondo “va bene parla, ma veloce”

Naruto trascinò l’altro dietro un angolo per poter parlare più liberamente, iniziò il suo racconto cominciando dal suo incontro con kakashi al chiosco del ramen, parlò della sua denuncia alla polizia quel venerdì, della storia della copertura sotto il nome di maito gai per entrare nella scuola e ogni tre parole ci aggiungeva un “scusami”.

Shikamaru ascoltava con interesse, annuendo di tanto in tanto, e con mal celata felicità che si manifestava col piccolo sorriso che stava prendendo forma sul suo viso

“e questo è tutto Shika, ti prego scusami per tutto, sono stato un idiota”

“guarda che non è a me che devi chiedere scusa, baka, io ti ho già perdonato, e con mia sorella che devi scusarti”

“ma…. non puoi parlarci tu?” chiese il biondo speranzoso

“non se ne parla”

Il moro si affacciò dal suo angolo

“Miki, vieni qui” le fece cenno con la testa di raggiungerli.

La ragazza, intimorita, si voltò a guardare neji in cerca di una risposta, lui le fece un cenno affermativo con la testa

“vuoi che venga con te piccola?” le chiese gentilmente notando gli occhi supplichevoli della ragazza e la seguì dietro l’angolo

“ehm…. ciao Neji”

“Uzumaki” rispose l’altro, gelido e con aria decisamente incazzata, lo avrebbe preso a pugni se non ci fosse stata la mano di Miki stretta nella sua. Shikamaru si appoggiò al muro con le braccia conserte divertito dalla scena che aveva davanti: naruto spaventato dal superprotettivo ragazzo di sua sorella.

Il biondo dovette raccontare tutto daccapo con neji che alzava un sopracciglio dubbioso e poco convinto  

“in sostanza, Miki, sei disposta a perdonarmi anche dopo tutti i casini che ti ho fatto passare a causa della mia testa quadra?” disse tutto d’un fiato, già chiudeva gli occhi immaginandosi un secco NO come risposta e un bel pugno dritto nello stomaco da neji, m ciò non avvenne. Riaprì lentamente gli occhi, miki stava sorridendo o meglio, cercava di sorridere e nel frattempo annuiva vistosamente con la testa.

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Riuniti nella stanza dei fratelli nara, i ragazzi escogitavano un piano per uscire a cercare il prof gai alias l’agente kakashi.

Naruto si offrì volontario per l’impresa e, dopo aver controllato che nel  corridoio non ci fosse nessuno, uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Vagò per buoni venti minuti per l’istituto ma senza successo. Proprio mentre stava per ritornare una voce dietro di lui lo fece immobilizzare

“ehi tu, dove stai andando? Lo sai che non è permesso uscire?”

Il biondo cominciò a sudare freddo e si voltò a scatti: Kabuto, l’assistente del preside, si stava sistemando gli occhiali con un sorrisetto maligno

“ehm…..ecco veramente io…..si insomma…. io stavo andando….”

“allora? Ho capito vieni con me, ti farai un bell’incontro con il preside”

Naruto sudò ancora più freddo di prima

“NO! Cioè si, cioè aspetti! Io devo…..avrei un impegno….”

“NARUTO!!” il biondo girò velocemente la testa

“PROF!!” disse vedendo l’agente kakashi

“oh, salve Yakushi”

“salve professore, ho sorpreso questo ragazzo girovagare per il corridoio e stavo per portarlo dal preside”

“si però, aspetti Kabuto! Io e il prof Gai dovevamo….ehm…..fare…. delle ripetizioni di matematica! Proprio cosi, vero prof?”

“esatto e il ragazzo è anche in ritardo”

“va bene in questo caso passi” Il ragazzo si voltò poco convinto e continuò il suo giro mentre gli altri due sospiravano sollevati

“allora, che ci facevi nel corridoio naruto?”

“io veramente la stavo cercando, sa visto che è qui volevo che parlasse con quei ragazzi di cui le ho parlato l’altra volta”

“ok, portami da loro”

Naruto fece strada al professore ma non lo portò da miki, scese di un piano e bussò ad un’altra stanza

“chi è?” sbuffò una voce da dentro

“Sasuke, apri sono io, ti devo dire una cosa”

“seeee” si sentì la chiave girare nella toppa e poco dopo la porta si aprì mostrando Sasuke mezzo addormentato e in boxer

“ciao testa quadra, ‘giorno prof, come mai da queste parti?”

“buongiorno Uchiha”

“c’è tuo fratello dentro?”

“no, non c’è, dai entra……ma entra anche lui?” chiese indicando il prof

“si si, però chiudi a chiave”

Una volta entrati il moro chiuse sbadigliando la porta e li fece sedere sul letto, andò a vestirsi e poco dopo ritornò sedendosi sul letto di fronte al loro

“allora? Che ci fai qui?” naruto raccontò per la terza volta nell’arco di mezz’ora la storia dell’agente kakashi

“senti Sasu, ti va di parlarci?” il moro rimase qualche secondo perplesso a fissare l’uomo

“non ho niente da dire” fece gelido e atono “ora se non vi dispiace vorrei tornare a dormire”

“ma Sasuke…”

Ma il ragazzo aveva già aperto la porta

“ascolta….” Cercò di cominciare ma kakashi gli mise una mano sulla spalla

“lascia stare naruto, non fa niente” poi uscirono e il moro chiuse la porta con violenza.

Naruto era rimasto un po’ deluso dal comportamento dell’amico ma non si perse d’animo e risalì le scale diretto alla stanza dei Nara.

Bussò e Shikamaru andò alla porta, guardò sospettoso l’uomo alle spalle di naruto e poi lo fece entrare

“così lei sarebbe l’agente kakashi?” chiese il ragazzo col codino

“esatto, sono io e chi di voi è … ehm…. Miki… Nara?”

“lei” naruto indicò la ragazza seduta sul letto e abbracciata a neji. L’uomo si avvicinò e si abbassò per raggiungere la sua altezza

“tu sei miki”

“s-si…..”

“e tu sei…..?” chiese al ragazzo di fianco

“Neji, Neji Hyuuga”

“ah, sei il suo ragazzo?” neji divenne più rosso dei capelli di Gaara

“ehm….si”

“ok, allora puoi restare, naruto chi è il fratello?”

“sono io” rispose il ragazzo col codino

“va bene, resti anche tu. Tranne naruto, gli altri tornino nelle loro stanze”

“ma….” Cominciò Kiba

“dai Kiba” lo rassicurò Hinata “poi ci racconteranno tutto”

“ok, ci vediamo dopo miki” disse sakura.

Uscirono in silenzio mentre kakashi prendeva posto sul letto davanti a quello della ragazza

“allora, ti va di raccontarmi tutto?”

La mora annuì con la testa e cominciò il suo racconto mentre al ricordo della brutta avventura cominciarono a scendere le lacrime. Stringeva la mano di neji per farsi forza mentre l’uomo davanti a lei registrava tutto e prendeva nota su un taccuino.

Alla fine del racconto l’agente potè ritenersi soddisfatto del materiale raccolto

“penso che possa bastare, mi dispiace di averti fatto ricordare queste cose. Spero di poter contare ancora su di voi per altri dettagli sulla questione. Grazie ancora di tutto” si congedò e uscì dalla stanza, dopo le lezioni pomeridiane sarebbe ritornato nella camera che gli avevano assegnato.

Quella notte Neji restò a dormire dai Nara e fu felice di vedere la sua ragazza dormire perché si era liberata di un peso ed era sicuro che da quel momento la situazione sarebbe potuta solo migliorare. Poi, vinto dalla stanchezza, si addormentò anche lui accanto a Miki.

La notte di Sasuke invece fu tutt’altro che tranquilla, continuava a ripensare a quello che gli aveva detto Naruto, forse gli avrebbe fatto bene parlare con qualcuno di quei due anni di inferno che aveva passato, forse sarebbe riuscito a vedere quell’uomo nel posto dove meritava di stare e non a capo di un istituto come il loro e forse, pensò ancora, nessun altro avrebbe sofferto come lui a causa di quell’uomo.

**********************************************

Angolo dell'autrice (sono io non linciatemi pliiiiiiiis)

lo so, lo so, chiedo infinitamente e umilmente scusa, vi avevo promesso aggiornamento ultra rapido e invece vi ho fatto aspettare anke se il capitolo era già bello e pronto, ma mi hanno trascinata in un paesino sperduto proibendomi il pc, due palleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh! ma ora sono tornata e vi prometto, anzi vi giuro che aggiornerò in tre o quattro giorni al massimo, ahimè questa ficcy sta giungendo al termine ragassuoli miei.... ma adesso bando alle ciancie e ciancio alle bande! non posso recensirvi uno per tutti e tutti per uno perche vado di fretta, ma vi ringrazio tutti di cuore per le recensioni e anche tutte le undici persone che l'hanno messa tra i preferiti e che per me è già un mumero considerevole, poi ho superato le 800 letture e questo mi riempie il cuore di gioia!

ps: Sasuke in boxer, bavaaaaaaaaaaaaah *ç* 

Gai&lee: nel pieno spirito della giovinezza! haha!


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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


ehm buonasera. Prima che cominciate a leggere avrei una cosuccia da chiedere a tutti quelli che passeranno di qui ^__^

ho intenzione di scrivere una nuova ficcy una volta terminata questa (ovvero tra uno o due capitoli al massimo) e mi piacerebbe scriverla in coppia con qualcuno.

ho già in mente di cosa trattare, infatt il titolo dovrebbe essere Konoha School Musical, penso si capisca di cosa voglio parlare, no?

se volete accettare di scrivere con me troverete il mio contatto nel mio profilo, basta clikkare sul mio nick ^_^

Arigatou in anticipo a tutti^^

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Il giorno dopo il sole era oscurato dalle nuvole che minacciavano pioggia, ormai c’era da aspettarselo dato che era novembre. Ottobre era stato abbastanza caldo ma adesso cominciava il vero freddo.

Quella mattina svegliarsi fu difficile per tutti, nessuno aveva alcuna voglia di abbandonare il torpore del proprio letto per andare a seguire delle noiosissime lezioni.

L’agente Kakashi si alzò con una sensazione positiva e trotterellò allegramente verso la mensa degli insegnanti dove dei professori sull’orlo di una crisi di nervi parlavano di questo o quello studente che dormiva in classe, che disturbava in continuazione o si comportava da teppista. L’uomo si sedette al tavolo con il suo vassoio di cibarie, notando che gli altri avevano preso tutti una misera tazza di caffè che avrebbe contribuito solo a renderli più nervosi e irritabili, tutti tranne una giovane donna che sedeva all’altro capo del tavolo e ascoltava paziente i discorsi senza senso di alcuni vecchi insegnanti che, come se non bastasse, le fissavano in continuazione la scollatura del vestito e che lei ignorava apertamente anche se evidentemente infastidita

“ehm, posso sedermi accanto a lei signorina…?” domandò

“ma certo, prego” la donna lo fece accomodare con evidente seccatura di quei due professori

“si stava divertendo in compagnia di quei due a quanto ho visto”

“già… devo proprio ringraziarla per averli allontanati signor…?”

“Gai, Maito Gai. Sono il nuovo insegnante di matematica. E lei è…?”

“mi chiamo Shizune, lavoro in infermeria”

“lieto di fare la sua conoscenza, sa lei mi sembra l’unica normale in questo posto”

“lei dice? Beh sa, sono tutti un po’ esauriti, non sanno come comportarsi coi ragazzi che ne combinano di tutti i colori, pensano che minacciandoli possano ottenere tutto quando in realtà è il contrario, quei ragazzi hanno solo bisogno di qualcuno che li comprenda e li ascolti, non che li punisca o… la prego mi scusi, mi sono lasciata prendere la mano” si scusò la donna, in evidente imbarazzo

“ma si figuri signorina Shizune, trovo interessante il suo punto di vista e mi farebbe piacere continuare a parlarne ma sono in ritardo per la prima ora di ben quindici minuti, se vuole scusarmi… arrivederci”

“arrivederci professore”

L’uomo si allontanò portandosi dietro due cornetti alla crema di cui uno in bocca e si avviò con calma al secondo piano

“uffa ma quanto ci mette ad arrivare!” si domandò un Sasuke al limite della sopportazione. Era rimasto fuori dall’aula per intercettare Il prof Gai.. O Kakashi come si chiamava, per parlarci ma era lì da ben venti minuti e di lui nemmeno l’ombra

“basta, se non arriva entro cinque minuti me ne torno dentro e non ci parlo” si disse, continuando a fare su e giù per il corridoio. Cinque minuti passarono in fretta

“ok sono passati cinque minuti, adesso entro… però forse, potrei aspettare altri due minuti in fondo che mi costa? Potrebbe arrivare da un momento all‘altr-..”

“Uchiha!” lo chiamo un voce dalle sua spalle “come mai fuori dall’aula?”

“prof gai è lei! Ma insomma le sembra il modo di comparire alle spalle delle persone!”

“hai ragione, ti chiedo scusa!” fece l’uomo grattandosi la nuca e ridacchiando, il ragazzo si mise una mano sulla fronte corrugandola leggermente

“mah, lasciamo perdere va, lei mi ricorda quel baka di naruto”

“comunque, cosa facevi qui fuori?”

“ecco io… dovrei… vorrei parlarle di una cosa… se.. Se non le dispiace… sa.. Ieri notte io ci ho pensato alla proposta di naruto e… si insomma, non mi sembra un idea così malvagia parlarne con qualcuno, se poi questo qualcuno è un agente tanto meglio no?”

“è un idea saggia ragazzo, allora ti sei deciso”

“si”

“bene, ma è meglio parlare in un posto più riservato, seguimi Sasuke”

Percorsero nel silenzio più totale alcuni corridoi, deserti visto l’orario, e giunsero all’ufficio del Prof. Gai, una piccola stanzetta abbastanza illuminata.

“mettiti comodo” disse al ragazzo indicandogli una sedia davanti alla scrivania “e non ti preoccupare la stanza è pulita”

Sasuke si rilassò, per lui era già difficile parlare e sapere che nessuno li stava ascoltando era un bene

“allora, ti va di raccontarmi tutto? Se non ce la fai fermati quando vuoi, io non ti costringerò” l’uomo stava armeggiando con un cassettino della scrivania

“ok” rispose il ragazzo

“ah, ti dispiace se registro?” mostrò lui un piccolo registratore appena tirato fuori dal cassetto, insieme ad un blocco e ad una penna “devo prendere appunti”

“no, non si preoccupi”

“bene, meglio così” fece, andando a chiudere la porta a chiave e poi tornando a sedersi “ora, raccontami tutto dall’inizioanche tutti i motivi che hanno fatto arrivare la questione ad un punto di non-ritorno, io non ti interrompèrò, alla fine ti porrò qualche domanda nel caso qualche punto non mi sia stato chiaro se me lo permetterai, ora procedi pure con calma e senza fretta, abbiamo tutto il tempo che vuoi a disposizione”

Il moro prese un bel respiro e chiuse gli occhi, si era preparato tutto quello che doveva dire la notte prima e aveva ripassato la sua deposizione decine di volte per essere sicuro di non omettere nessun particolare, ma ora che era lì, davanti a quell’uomo, tutto sembrava essere più difficile. Tirarsi indietro sarebbe stato più facile ma non poteva permetterselo. Aprì gli occhi e prese a guardare la colorata gommina da cancellare che era sulla scrivania e con cui aveva preso distrattamente a giocherellare, nervoso.

“è cominciato tutto circa due anni fa. Ero qui da quasi otto anni. Io, Sakura e Naruto eravamo amici per la pelle…”

“non vale Sasuke ridammelo era l’ultimo gamberetto del mio bentoooooo!”

“colpa tua Naruto-baka” disse masticando con gusto “devi stare più attento alla tua roba”

“ma io ti ammazzo SASUKE-TEMEEE!”

“adesso basta voi due” Naruto piantala di fare il bambino! Prenditi un gamberetto dei miei e fa silenzio!”

“grazie Sakura-chan!”

“e tu Sasuke, smettila di provocarlo, siete insopportabili”

"hm..."

“… poi un giorno arrivarono Miki, Hinata, Shikamaru e Neji. Con Shika e Neji andavo più o meno d’accordo ma non so perché non riuscivo a sopportare quelle due. Forse perché naruto aveva preso ad interessarsi molto di loro. Avevo sempre ammirato naruto per la sua capacità di farsi tutti amici ma qualcosa in quel sentimento stava cambiando in peggio…”

“che hai Sasuke-teme come mai quel muso lungo?”

“quale muso lungo? Non so di cosa tu stia parlando dobe”

“andiamo si vede lontano un kilometro che ti sfiora il pavimento” che c’è che non va? Avanti dimmelo!”

“non c’è assolutamente nulla che non vada per il verso giusto, il sole splende e gli uccellini cinguettano, cosa potrebbe andare storto? Guarda Miki ti sta chiamando perché non vai da lei e mi lasci in pace?” rispose acido

“ho capito Sasuke, non sarai mica… GELOSO?”

“geloso io? Di quella? Ma figurati!”

“… In realtà, anche se non volevo ammetterlo ero geloso, naruto era l’unico amico che avessi mai avuto, non potevo sopportare di dividerlo con qualcun altro, una sera litigammo furiosamente…”

“insomma Sasuke basta! Non ti sopporto più te e la tua stupida gelosia senza motivo” gridò il biondo

“io non sono affatto geloso baka che non sei altro, e poi se tu fossi stato davvero un buon amico te ne saresti accorto prima che la cosa arrivasse a questo punto!” urlò l’altro di rimando

“non ricominciare con questa storia Sasuke, io ci sono sempre stato per te”

“no sei sempre stato con Miki e Hinata”

“Sasuke ti stai rendendo ridicolo, possibile che tu non te ne renda conto? Stai facendo tutta questa sceneggiata per nulla non è affatto da te!”

“e allora piantala di stare con me e vai con quelle due!”

“non ti permetto di parlare così di Miki e Hinata, loro sono mie amiche quanto te e Saku anche se le conosco da poco”

“e perché altrimenti cosa fai…?”

Un pugno in pieno viso, la scazzottata durò un bel po’

“… ci pestammo e alla fine non ci parlammo più, il giorno dopo fu orribile, non eravamo mai stati così tanto tempo senza parlarci. Ero talmente incazzato che presi a cazzotti un ragazzo che mi aveva semplicemente urtato per sbaglio”

Sasuke prese un altro respiro profondo, kakashi continuava ad ascoltarlo serio, ritenendo ogni cosa utile e sapendo che ormai stava per arrivare ad una parte difficile della sua storia

“per quella gran cazzata fui spedito nell’ufficio del preside”

Altra pausa, più lunga della precedente. L’agente spense il registratore

“se non te la senti di parlarne non fa niente, possiamo ferma-…”

“NO….. no… io devo parlarne, forza riaccenda quel coso”

L’uomo premette ancora sul pulsante REC e il ragazzo cominciò a parlare solo dopo aver sentito il lieve ronzio prodotto dalle bobine della cassettina

“come dicevo, fui spedito dal preside. Ricordo tutto perfettamente come se fosse ieri. Era seduto dietro la scrivania con davanti quell’orrido raccoglitore beige con tutte le nostre schede e come al solito picchiettava l’indice sulla mia foto…”

“Sasuke Uchiha, non capisco questo tuo comportamento, sei sempre stato un ragazzo modello, sei anche molto intelligente, a cosa devo questo improvviso cambiamento?”

“questioni personali” rispose laconico “ma le assicuro che non accadrà più”

“oh, ma di questo ne sono certo”

All’improvviso si ritrovò davanti la figura imponente dell’uomo che, senza mezzi termini, lo alzò di peso dalla sedia e lo sbattè sul divano scuro lì vicino

“pre-preside ma cosa fa?”

“chiamami Orochimaru-sama, Sas’ke-kun… sai…. Ti voglio…”

Il ragazzo non ebbe né la forza né il tempo di reagire che in breve lui gli fu sopra schiacciandolo col suo peso contro il divano di pelle nera. Il ragazzo poteva benissimo sentire l’eccitazione dell’altro seduto a cavalcioni su di lui, tentò di divincolarsi e gridare ma senza successo, l’uomo gli tappò la bocca con una mano. Gli ordinò di non urlare mentre lo spogliava, mentre lo baciava con foga ovunque riuscisse ad arrivare e lo stesso fece mentre si impossessava di lui

“sta zitto Sas’ke, fa il bravo e non gridare, lascia fare a me…… così…. Ti voglio… ora..aaaah”

Quando quella tortura finì, il ragazzo era in lacrime e sanguinava, aveva dolori e graffi ovunque. L’uomo invece si leccava le labbra compiaciuto e soddisfatto mentre si rivestiva

“bravo Sas’ke-kun, sei stato proprio bravo sai? Ora vai a lavarti, lì c’è un bagno”

Il ragazzo obbedì meccanicamente e, ripulitosi, si rivestì e tornò dentro, portandosi davanti alla scrivania…

“lui… mi disse che voleva rifarlo ancora, fin quando ne avesse avuto voglia e che io non dovevo dirlo a nessuno se non volevo finire in mezzo ad una strada o peggio in un carcere minorile. Io non resistetti e andai da Naruto e gli raccontai tutto ma lui non voleva capirmi, litigammo ancora furiosamente e non ci parlammo più. Nel frattempo mio fratello Itachi Uchiha venne arrestato insieme alla sua banda, solo che essendo ancora minorenne preferirono portarlo qui. Provai a parlarne anche con lui e mi disse che avrebbe parlato col preside ma non successe ciò che sperai, al contrario. In cambio di me, mio fratello aveva ottenuto per noi dei privilegi all’interno dell’istituto e così mi costrinse a… continuare… a… a…”

Ancora una pausa, si vedeva perfettamente che cercava di trattenere delle lacrime che minacciavano di uscire ma che lui, troppo orgoglioso, si rifiutava di mostrare. La voce tremolante e leggermente alterata tradiva, però, le sue emozioni. Tuttavia il ragazzo si impose di continuare il suo racconto ormai giunto alla fine

“tutto questo è durato per due anni fino a che un giorno non ho detto ad Orochimaru di portarsi a letto qualcun altro, qualcuno come Miki Nara, e lui ha accettato il suggerimento e l’ha messo in pratica. È stata colpa mia quello che l’è successo ma cosa potevo farci, io… io…”

“lascia stare ti capisco, non hai bisogno di giustificazioni. È tutto perfettamente chiaro ti ringrazio per lo sforzo che hai fatto, capisco quanto ti sia costato e come sia stato infinitamente più difficile per te che per Miki, ti prometto che consegneremo quell’uomo alla giustizia il prima possibile. Ho bisogno di raccogliere altre prove e altre testimonianze degli studenti, spero che sia tu, che gli altri ragazzi con cui ho parlato collaborerete per darmi una mano e far finire la questione il più presto possibile”

“certo…”

“ora ci conviene andare, ti giustifico io per la tua assenza, ora torna in stanza e restaci, io andrò in aula”

“va bene, come vuole”

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Angolo dell'autrice (sisi, risposta esatta! sono me XDXD)

MUHUHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAA sono una di parola io U__U as promise, infatti, aggiornamento ultra rapido essendo che il capitolo era già bell'e pronto ma, ahimè, siamo giunti al penultimo capitolo di questa storia (evvai! ndTutti) e quindi a breve ci saluteremo ç___________ç me so sad ç___ç. 

Bando alle ciancie e ciancio alle bande, passiamo al cappy, interamente dedicato al passato di Sasukkio, molto triste, ma la gelosia gioca brutti scherzi U__U e all'inizio un accenno di una coppia che adoro: Kakashi e Shizune MUHUHAHAHAHAHAHAAAAA. Ok basta, torniamo seri per un pò, all'inizio avevo approfondito molto la scena di Sasuke e Orochimaru, ma poi avrei dovuto alzare il rating della ficcy, sapete la scena dello stupro di un quattordicenne non è cosa da poco ^_^". vi confido un segreto, quando stavo scrivendo il decimo  capitolo Orochimaru era riuscito a violentare Miki, poi la cosa non mi è piaciuta, poi dovevo alzare il rating etc.. così ho preferito non mettere quella scena U__U. 

Devo ancora scrivere l'ultimo cappy ma ho già tutte le idee a posto quindi anche il prossimo aggiornamento dovrebbe essere abbastanza rapido. 

And now:*rullo di tamburi* RINGRAZIAMENTI TIME! (ovvero le risposte alle recenzzzzzzzzioni kukukuku)

Sasukina94: si Sasukkia (o Sasekkia come da me ribattezzato da poco) le ha passate tutte come puoi ben vedere da questo chappy MUHUHAHAHAHAAAA, era da un pò che non avevo la tua recenzzzzzzione ziiiiii, mi ha fatto molto piacere, un kissolo^^

TemariCross: Me so happy caVah, la tua recenzzzzzzzione mi ha reso davveVo davveVo felice *me si inchina* sono felice che la storia ti piaccia^_^ anke se qst è il penultimo chappo ç__ç e non sbavare troppo *çç* non vorrai allagare il pavimento?

The fenix of innocence: oh che bello che bello una nuova recensitrice (perchè sei una ragazzzzzzzza vero? ndMe dubbiosa) davvero credi che io scriva bene^ *me arrossisce* che onore ^//////^ allora mi seguirai anche se qst è il penultimo chapponzolo??? cmq grazie 1000 della tua recenzzzzzzzzzzione, un besooo!!

Liby_chan: saaaaaaaaaaaaaaalve mia adorata Liby chaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan! che bello che sei venuta a commentare la mia ficcy^^ io aspetto ancora il seguito di in the life my deaaaaaaaaaaaaaaar, cmq sn felice che la mia storia ti piaccia tantissimissimissimo, mi onori ^////^ continua a seguirmi sciauuuuu!!

 

e inoltre vorreri ringraziare tutti quelli che l'hanno messa tra i preferiti

1 - akatsukina fur immer
2 - CHIHIRO
3 - ery twohands
4 - Giugiola
5 - Kirachan95
6 - Liby_chan
7 - Lunastorta94
8 - nenenene
9 - novalexis
10 - sasukina94
11 - soarez
12 - TemariCross
13 - The fenix of innocence
14 - Vodia

sapete per me aver raggiunto i 14 è un enorme soddisfazione^^


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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


“ragazzi, RAGAZZI!” Naruto urlava per i corridoi, correndo a perdifiato verso il gruppo dei suoi amici

“naruto calmati, mi dici che hai?” Kiba gli mise una mano sulla spalla, tentando di farlo calmare

“il…. Il pro..of… vuole… anf… pant…. Vederci… subito… riunione urgente….”

“che avrà di così importante da dirci?” pensò Shikamaru mentre si avviava insieme agli altri, con Gaara e il castano che si fulminavano con lo sguardo

Camminarono ognuno coi propri pensieri, nessuno aveva idea di cosa volesse il prof ma tutti facevano le più disparate fantasie.

Alla fine giunsero davanti alla porta della stanza di Kakashi, Naruto si guardò sospettoso intorno. Appurato che non c’era nessuno nei paraggi si avvicinò alla porta, pronto a bussare in codice:

.-. .- -- . -. (che nel codice morse vuol dire… RAMEN XDXD)

“sono ramen” disse il biondo da fuori

L’uomo venne ad aprire la porta, i ragazzi entrarono svelti. La stanza dell’agente non era il massimo dell’ordine e della pulizia. Il letto era sfatto, la polvere regnava sovrana, i libri erano ammassati sulla scrivania e le cartacce si erano impadronite del pavimento. I vestiti stavano buttati in disordine sulla sedia e sul letto. Sul comodino spiccava arancione una copia de: “Le tattiche della pomiciata, edizione limitata extralusso”

Facce generali dei presenti tranne Kakashi: -_____-””

L’uomo si grattò la testa ridacchiando nervoso

“eh-ehm, non fateci caso ragazzi, c’è un po’ di disordine…”

Inutile dire che Sakura, Hinata e Temari si sobbarcarono la responsabilità di ripulire a tempo di record la “lurida topaia” in cui viveva l’uomo, aiutate da Miki che rifaceva il letto.

In ben cinque minuti esatti la stanza brillò di nuova luce, le ragazze si sedettero soddisfatte. Nessuno aveva però notato la presenza di un altro individuo in quella stanza che, appoggiato alla porta del bagno, osservava silenzioso la scena

“bene ragazzi, direi di cominciare, ehm Sasuke vieni a sederti con noi?”

“Sasuke?” esclamarono tutti sbalorditi

“e da dove sei saltato fuori teme?”

“sono sempre stato qui dobe, vicino alla porta del bagno”

“ah… non ti avevo notato.. he.. he…”

Quando anche il moro ebbe preso posto la serietà tornò ad impadronirsi dei presenti

“dunque ragazzi, ho parlato con Sasuke, adesso abbiamo altre prove contro Orochimaru”

Il moro abbassò lo sguardo incrociando però quello di naruto che sorrideva ebete e, alzando il pollice, mimava con le labbra “ce l’hai fatta sas’ke-teme”

“comunque, siamo sicuri che voi non siete gli unici ad aver avuto un.. ehm… incontro ravvicinato con Orochimaru. Per questo vi ho chiesto di riunirvi tutti qui. Vorrei che raccoglieste altri indizi, che mi portaste altre testimonianze. Di certo io non posso andare in giro per la scuola a fare domande agli studenti, non passerei di certo inosservato e sicuramente qualcuno che farà la spia per paura ci sarà. Se sapete, se trovate qualcuno cercate di farlo parlare, portatelo da me e ditegli chi sono se necessario. Volete collaborare?”

“si” risposero i ragazzi, in coro, senza esitazione.

“bene e mi raccomando, massima discrezione, nessuno deve sospettare niente, intesi?”

“hai” ancora una volta tutti in coro, erano determinati, sapevano a cosa andavano incontro e non si tiravano indietro

“ragazzi… un ultima cosa… grazie”

Il gruppetto uscì, non prima di aver controllato che fuori non ci fosse nessuno. Tornarono tutti ai loro alloggi meditando sulla questione. Pensavano alle voci di corridoio sentite per sbaglio, a tutti quelli che erano stati mandati in presidenza e che ne erano tornati traumatizzati, c’erano decine cose che potevano fare e poco tempo per farle.

Miki pensava, più degli altri, ad una persone che conosceva, non bene, ma era pur sempre una sua conoscente, una compagna di classe. Sempre silenziosa, così timida, quasi invisibile. Non si erano parlate quasi mai, quella ragazza non era di molte parole ma era dolcissima. Se ne stava tutto il tempo nell’angolino della classe dove c’era il suo banco… però, non poteva andare a parlarle come se nulla fosse, si sarebbe insospettita.

Il giorno dopo tutti si rincontrarono

“naruto?” chiamo la mora “puoi venire un attimo?”

“uhm? Che c’è Miki-chan?”

Shikamaru guardava i due bisbigliare e fare ampi gesti con le mani, non capendo (o non avendo voglia di capire) cosa si dicevano, Naruto annuiva ogni tanto, come a far cenno di aver afferrato.

“ho capito, ci penso io”

La ragazza entrò in classe, senza il solito ritardo, si sedette al suo posto e cominciò ad osservare l’aula. Le prime tre ore passarono veloci e l’intervallo arrivò in breve, camminò fino alla fine della classe, con la scusa di voler parlare con una sua compagna, Tayuya, del compito di storia andato male.

Quella Tayuya, che mente semplice. Adorava lamentarsi e non importava con chi, bastava darle uno spunto e quella attaccava a lagnarsi e lagnarsi.

“ciao Tayu”

“ciao Nara”

“come ti è andato il compito di storia? A me uno schifo, nemmeno la sufficienza, secondo me il prof mi odia”

“già a chi lo dici, anche io non ci sono arrivata. Pensa che una volta…”

Eccola che attacca, pensò Miki, felice della riuscita del suo piano. Si voltò, la ragazza l’aveva guardata di sfuggita e poi si era voltata

Sasame Fuuma era una ragazza meravigliosa, peccato che nessuno si accorgesse di lei. Era arrivata da poco meno di un anno ma non si sapeva per cosa. Era carina, con quei suoi capelli castano chiaro, quasi arancio, e gli occhi color nocciola, grandi e buoni, era snella ed alta, non una stangona ma nemmeno una nana. Era giusta, aveva le forme giuste, era intelligente, era perfetta. Sembrava una contessina con i lineamenti del viso delicati e quelle ciocche di capelli raccolte dietro la testa. Soltanto che aveva un piccolo difetto, era timida all’inverosimile, non aveva stretto amicizia con nessuno, nella sua stanza era da sola.

Le voci di corridoio dicevano che fosse stata presa di mira dal preside già dal suo primo giorno, non si era mai spinto troppo oltre con lei, questo era sicuro perché la luce nei suoi occhi non si era mai spenta. Ma le voci, le voci correvano e dicevano che l’uomo non perdesse occasione per molestarla. E lei? Lei aveva sempre negato, troppo timida e spaurita per dire la verità, o troppo debole per rifiutare false dicerie.

Miki non voleva parlarle, ma doveva avvicinarla, in qualche modo, voleva studiarla per capire cosa avesse che non andava, al resto ci avrebbe pensato Naruto, eh già. Perché il biondo, con la sua simpatia, si era conquistato la fiducia di quella ragazza “Naruto-senpai” si rivolgeva spesso a lui per essere aiutata con qualche compito difficile.

Ma nessuno doveva sapere del loro piano altrimenti sarebbe andato tutto in fumo


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“oggi non mangio con voi!” disse il biondo, una volta a mensa

“come? ma perché?” gli chiese Sakura

“ho da fare, ci si sente dopo!”

E dileguandosi tra gli studenti si diresse nel cortile interno

“ciao Sasame-chan”

“oh, buongiorno Naruto-senpai”

I due consumarono il loro pranzo in silenzio, era ancora troppo presto.

Col passare dei giorni Naruto riuscì a scioglierla, parlavano liberamente di ogni argomento, come due buoni amici che si conoscevano da tempo. Cioè, naruto parlava a raffica e la ragazza lo ascoltava con vivo interesse, finchè non cominciò anche lei a integrarsi nei monologhi del biondo.

Altri giorni si rincorsero, dall’incontro con Kakashi passarono in fretta due settimane

“Sasame-chan” esordì Naruto, con un gamberetto mezzo fuori e mezzo dentro la bocca “dovrei parlarti, di una cosa seria” si assicurò che nel cortiletto fossero da soli e poi cominciò

“senti, so che sono solo voci di corridoio e non voglio crederci ma, insomma… se il preside ti avesse fatto, o continuasse a farti qualcosa tu devi dirmelo, mi hai capito Sasame? Devi dirmelo”

“n-no senpai, le assicuro c-che non è mai su-successo nulla” la ragazza scuoteva la testa in segno di negazione

“Sasame-chan, guardami bene degli occhi” le disse “ti fidi di me?”

“s-si”

“rispondi solo a questa domanda, ti ha mai fatto qualcosa?”

La ragazza rimase un attimo spiazzata, poi sospirando annuì con la testa

“e.. se io ti dicessi che in questo posto c’è qualcuno che può aiutarci, mi crederesti?”

Si sorprese, Sasame, ma annuì. Di Naruto poteva fidarsi

“perfetto”


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“bene ragazzi, facciamo il punto della situazione” cominciò l’uomo con la sciarpa davanti al viso “nessuno di voi ha raccolto qualche indizio? Testimonianze, proprio nessuna?”

I ragazzi scossero sconsolati la testa

“oh, kami, di questo passo non andremo avanti per nulla” sospirò l’agente, mettendosi una mano sulla fronte, si voltò verso la porta quando sentì la bussata in codice “ramen”

Andò ad aprire la porta

“ehm, kakashi, io avrei portato qualcuno”

Sasame fece, spaurita, il suo ingresso nella stanzetta aggrappata alla manica di Naruto, spaventata ancora di più nel vedere Sabaku no Gaara guardarla dal basso e Sasuke Uchiha fissarla imbambolato, come in estasi.

“ragazzi lei è Sasame-chan. Sasame loro sono Shikamaru, Neji, Kiba, Hinata, Gaara, Sakura, Temari, Miki e Sasuke”

“piacere di conoscervi” la ragazza si inchinò rispettosamente ma quando alzò la testa c’era Miki che la salutava con una manina, Temari che sventolava un ventaglio nella sua direzione (nella stanza di Kakashi si soffocava, abbiate pazienza ndTem) e Sakura e Hinata che le sorridevano. Le venne spontaneo sorridere di rimando, un sorriso così dolce da far quasi sciogliere il cuore al povero Sasuke che si ritrovò a pensare a come si potesse fare del male ad una creatura tanto bella e all’apparenza fragile… subito dopo si diede mentalmente del baka per averlo pensato.


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Tre giorni. Passarono esattamente tre giorni dall’incontro con Sasame dei ragazzi all’essere scoperti e ritrovarsi nei guai fino al collo. Ma procediamo con ordine

Sasame era uscita sorridente dalla stanza, in compagnia di Sasuke Uchiha

“perché non possiamo rischiare che le succeda qualcosa tornando in camera da sola” aveva detto quel baka di Naruto

Camminava silenzioso, il moro Uchiha, lanciando occhiate di sottecchi alla ragazza affianco a lui e assaporando per qualche attimo il dolce sorriso della ragazza e l’espressione beata di chi, finalmente, si è liberato di un peso che portava da tempo, proprio come lui.

“siamo arrivati” la voce cristallina della ragazza lo fece risvegliare “questa è la mia stanza”

La guardò un attimo, cosa era quella cose che sentiva, voleva… baciare quella ragazza? Oh, no! non poteva permetterselo, lui era Sasuke Uchiha, di certo poi si sarebbe montata la testa e gli sarebbe stata appiccicata dietro per tutto il tem-

Inutile, i suoi pensieri non finirono di realizzarsi che già aveva incollato le sue labbra a quelle della ragazza, che con sua sorpresa, rifiutò il contatto

“no io… è troppo presto… go-gomennasai Uchiha-senpai” e così dicendo era scomparsa dietro la porta

Il giorno dopo era stato piuttosto tranquillo, e così anche il seguente, i ragazzi continuavano la loro vita tranquilla, fino a che…

“chissà cosa vuole Kakashi-san da noi questa volta, eh Kiba?”

“e io che ne so Naru, vorrà sapere se abbiamo ancora delle prove contro Orochimaru, ma possibile che quel poliziotto da strapazzo non capisca che è tutto inutile!”

“già ci vorrebbe un bell’assalto, ecco cosa…”

“oi Naru, prima l’hai chiamato Kakashi, ricordati che lui è Maito Gai”

“ah, giusto, vabbè tanto chi ci sente?”

I due ragazzi trotterellarono via e… come si dice? Le ultime parole famose. Qualcuno aveva ascoltato tutta la loro conversazione

“allora è così eh? Già sospettavo di te Gai… o dovrei dire Kakashi? Orochimaru-sama sarà contento di saperlo”

Kabuto Yakushi si incamminò allegro verso l’ufficio del preside, pregustando già la reazione dell’uomo

Il terzo giorno, sembrava un giorno come gli altri. Si, ho detto proprio sembrava, perché nella mente di un certo preside le cose avrebbero dovuto prendere tutta un’altra piega. Quel Nara e la sua combriccola, gliel’avrebbero pagata, anche Sasuke che si era ribellato a lui. L’avrebbero pagata tutti, fino all’ultimo.

Un meccanismo strano e contorto era scattato nella mente perversa dell’uomo. Era stato scoperto, certo non in via ufficiale ma pur sempre scoperto porca troia! Non doveva accadere, no, per nulla. Ne avrebbe approfittato quel giorno, Kakashi era libero, era sicuro che sarebbe uscito.

“Kabuto?”

“si Orochimaru-sama”

“per oggi… mi servono Deidara, Hidan e Sasori. Dillo anche a Suigetsu e Itachi, non si può mai sapere”

“sarà fatto”

Questi ragazzi, erano entrati nelle grazie del preside, erano gli intoccabili. Spadroneggiavano in tranquillità e traevano beneficio dalle azioni illecite dell’uomo, inoltre cosa c’era di più bello che torturare un po’ gli altri?

Erano tutti nelle loro aule, con i professori che stavano per cominciare le loro noiosissime lezioni. Kakashi, approfittando del giorno libero, come ogni venerdì era andato a fare rapporto al tenente Sarutobi, sarebbe tornato in meno di un’ora.

Nelle ultime file i ragazzi parlottavano tra di loro, Kiba e Gaara si sfidavano alla morra cinese, o al tris e inevitabilmente il castano perdeva e si arrabbiava dicendo che il rosso aveva imbrogliato. L’ilarità causata dalle scenette comiche dei due durò poco, nell’aula il silenzio regnò sovrano quando entro il preside

“pre-preside Orochimaru” il professore si inchinò rispettosamente lasciando campo libero all’uomo. Orochimaru fece un cenno a Kabuto che uscì dall’aula. Fuori c’erano alcuni ragazzi che aspettavano un segnale per entrare

“professore può andare, qui ci penso io” l’uomo aveva annuito, pur se con riluttanza, ed era uscito dalla classe. Il preside si era avviato con calma alla cattedra

Miki si spalmava sul banco, annoiata, aveva superato il brutto periodo e adesso aveva di nuovo il sorriso sulle labbra, era tornata vivace e allegra. Mentre tentava di seguire la monotona voce del professore che faceva l’appello, qualcuno entrò. Kabuto, seguito da un paio di ragazzi, si fermò sull’uscio

“mi dica Yakushi” disse l’uomo

“oh, nulla professore” si voltò, ficcò negli occhi la ragazza e fece un sorrisetto strano, poi la indicò

“tu, Nara. Con me” le ordinò. Lei non voleva, ma non poteva certo mettersi ad urlare in mezzo all’aula?

Un po’ riluttante si alzò dal banco, mise le poche cose che aveva nella sua tracolla scolorita e uscì. Appena la porta si richiuse dietro di lei si sentì afferrare per le braccia, erano stati quei due ragazzi

“bene Hidan, Deidara. Ora andiamo”

Con Kabuto in testa venne trascinata per il corridoio, e poi nell’aula di suo fratello. Orochimaru era in piedi, appoggiato alla scrivania con una mano, nell‘altra reggeva una pistola. I due ragazzi l’avvicinarono all’uomo

“bene, ragazzi, da ora” puntò la pistola sulla fronte della ragazza “siete miei ostaggi”


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“bene, ragazzi, da ora” puntò la pistola sulla fronte della ragazza “siete miei ostaggi”

Quella frase rimbombava nelle teste dei ragazzi, siamo suoi ostaggi?

“non muovetevi dai vostri banchi. Sasori, Itachi, Suigetsu, Hidan, controllateli. Deidara tieni ferma la ragazzina.”

Ognuno eseguì il suo ordine

“sapete, un uccellino mi ha detto che in realtà” fece schioccare la lingua “il professor Maito Gai non è chi dice di essere. È un agente di polizia, il suo nome è Kakashi. Ora, io conosco i responsabili dell’affronto che mi è stato fatto, gli altri saranno tutti liberi di uscire” fissò i ragazzi delle due file in fondo all’aula

“tranne voi, gli altri possono uscire, Kabuto, dopo chiudi a chiave. Avvisate tutti gli altri delle altre classi di uscire fuori.

I ragazzi corsero via impauriti, quelli che restarono avevano uno sguardo incazzato

“ehi tu” Shikamaru si alzò dalla sedia “lascia andare mia sorella, prendi me, ma lascia stare lei!”

“sta buono Nara. Itachi” il moro Uchiha costrinse il ragazzo a sedersi

“e così sembra che tu ci tenga tanto alla tua sorellina” fece scivolare lentamente la canna di piombo sul viso della ragazza e alla fine gliela infilò in bocca.

Miki sussultò, aveva paura, aveva seriamente paura

“basta!” questa volta fu il turno di Neji, si alzò di scatto rovesciando la sedia all’indietro, era furioso

“non fare l’eroe Hyuuga” il ragazzo venne afferrato da dietro, un pugno di Hidan lo colpì al viso, un altro allo stomaco “vedi di fare silenzio e stare al tuo posto”

“Neji-nii-san” la dolce Hinata si era subito prodigata per correre in aiuto del cugino. Miki aveva provato a dire il nome del ragazzo ma era praticamente impossibile con quella cosa infilata in bocca

“e così, a quanto pare” cominciò molto lentamente l’uomo “voi ci tenete così tanto a questa nanerottola è così?” gli sguardi furiosi dei ragazzi non fecero altro che confermare la sua ipotesi e farlo andare avanti in quel gioco crudele che stava perpetrando

“e allora” disse, sfilando la pistola dalla bocca della ragazza “che succede se faccio questo?”

La afferrò per le braccia e la sdraiò sulla superficie lucida e fredda della cattedra, solo le gambe erano rimaste fuori, la pistola era puntata su di una guancia

“Miki!” fu la voce di suo fratello e Naruto in coro

L’uomo sorride, compiaciuto, mette una mano sul legno per mantenersi mentre con l’altra continua a puntare la ragazza, si avvicina pericolosamente al suo viso e posa le proprie labbra sulle sue, prendendone violentemente possesso. La ragazza cerca di divincolarsi ma ha le braccia bloccate in alto da quello stronzo di Kabuto e dal ragazzo biondo, Deidara. Si agita, l’uomo approfondisce il contatto, la sfiora ovunque.

Shikamaru perde il controllo, si scaglia come un furia contro l’uomo ma non può nulla, viene bloccato e ricacciato violentemente indietro dall’albino e dal ragazzo coi capelli rossi, Sasori. Mentre è a terra si accaniscono su di lui prendendolo a calci, è troppo, anche Neji si alza, e così Naruto, Kiba, Sasuke e Gaara. Kabuto interviene, anche se i ragazzi sono in numero maggiore gli altri sono più forti, sono costretti a terra e in un angolo, con Neji e Shikamaru che tossiscono sangue, Sasuke guarda in cagnesco suo fratello con un occhio livido, Gaara stringe forte Sakura, sull’orlo di una crisi di pianto; Ino cerca conforto tra le braccia di Naruto, non capendo la situazione.

“Neji, Shika!” gridò la ragazza stesa sulla cattedra, mentre calde lacrime scendevano dai suoi occhi

A salvarli fu lo squillare di un cellulare, Orochimaru si alzò di scatto, interrompendo il suo lavoro, il silenzio regnò sovrano

“di chi è?” nessuno rispondeva

“DI CHI CAZZO È?” Suigetsu gli portò una sacca arancione, da dove proveniva quell’odiosa e irritante musichetta

“Uzumaki, non lo sai che i cellulari in questa scuola non si possono tenere?”

 Prese il cellulare e guardò il numero: Kakashi, schiacciò il tastino verde e si portò l’apparecchio vicino all’orecchio

“Naruto?”

“Salve Maito Gai… o dovrei dire Kakashi?”

“chi è?”

“ma come, non mi riconosce?”

“Orochimaru!”

“ma che bravo poliziotto”

“perché hai il cellulare che ho dato a Naruto, lui dov’è?”

“oh, beh, diciamo che per il momento non può venire a parlare con te”

“DIMMI DOV’È!”

“sta tranquillo non gli è successo niente, almeno per ora”

“ma cos…”

“vedi, caro Kakashi, sono venuto a sapere tutto e beh, non riuscirai ad incastrarmi”

“non contarci”

“ah no, beh, prova a chiamare la polizia e i ragazzi fanno una brutta fine”

“i ragazzi? Che cosa hai in mente?”

“perché non te l’ho detto? Sono miei ostaggi kukukuku. Aspetta” avvicinò l’apparecchi a Miki

“K-Kakashi”

“sei convinto ora?”  

“maledetto, lasciali andare, subito! Non vorrai aggravare ancora di più la tua posizione?”

“oh, ma io non aggraverò un bel nulla, perché se proverai a far arrivare la polizia, io li uccido ad uno ad uno”

“è inutile, tanto ho già consegnato prove e testimonianze al tenente Sarutobi, ormai sei nella merda fino al collo, non appena uscirai di lì ti arresteremo”

“io non ci giurerei, ci risentiamo Kakashi”

Concluse la chiamata senza dare tempo all’altro di replicare

“a quanto pare il responsabile di tutto questo è Uzumaki…” gli bastò fare un gesto con la mano perché Itachi afferrasse da dietro il biondo e lo portasse davanti all’uomo

“Uzumaki… Uzumaki…” lo colpì al viso con il calcio della pistola “quindi tutto questo è opera tua?”

“BASTA!” Miki, arrabbiatissima per non poter fare nulla, si liberò dalla stretta di Deidara mollando un destro deciso in faccia al preside che barcollò un attimo di lato, lo stesso attimo che bastò a Naruto per liberarsi e tornare con i suoi amici.

“stupida ragazzina” l’uomo si voltò, non si era fatto quasi nulla. La ragazza era rimasta pietrificata dal suo stesso gesto. La sbattè violentemente contro la lavagna dietro di lei, inchiodandola al muro

“Miki” le disse, giocando con una ciocca dei suoi capelli “vedi di stare buona e non ti succederà nulla di spiacevole” la liberò, lasciandola ancora nelle mani del biondo Deidara.

“voi” indicò i ragazzi chiusi in un angolo “sedevi qui davanti e non muovetevi”

Non poterono fare altro che obbedire e andarono a sedersi nello spazio tra la cattedra e i banchi della prima fila, controllati a vista dagli altri e minacciati costantemente dalla pistola di Orochimaru.

“va” l’uomo spinse la ragazza, che era ancora attaccata con le spalle alla lavagna, verso suo fratello “siediti lì e non muoverti”

Il preside cominciò ad andare avanti e indietro, visibilmente preoccupato

“ha ragione, sono nella merda” ad un tratto il telefono di Naruto, che era sulla cattedra, squillò ancora


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 “io non ci giurerei, ci risentiamo Kakashi”

L’uomo aveva staccato il cellulare dal suo orecchio, incredulo, dopo aver ascoltato per qualche secondo il monotono tu… tu… tu… che sembrava volerlo incolpare dell’accaduto

“Kakashi, che succede” gli chiese un preoccupatissimo Sarutobi, dopo aver visto l’espressione dell’uomo che comunque non dava segni di vita, fissava immobile un punto imprecisato della stanza di fronte a lui e non diceva una parola

“kakashi mi vuoi dire che hai?”

L’altro sembrò risvegliarsi, e si voltò vero il tenente

“Sarutobi, abbiamo un grosso problema” cercò di spiegare in due parole quello che stava succedendo

“ha capito? Dobbiamo fare qualcosa!”

“calmati Kakashi, dobbiamo pensare con lucidità e razionalità. Orochimaru è chiuso nell’istituto qui dietro e tiene in ostaggio non sappiamo quanti ragazzini, ha detto niente polizia e sa che abbiamo tutte le prove del caso contro di lui, si starà preoccupando sicuramente”

“giusto, e allora cosa possiamo fare?”

L’altro sembrò pensarci un po’ su, nonostante fosse anziano l’intelligenza che l’aveva caratterizzato da giovane non l’aveva abbandonato

“ascoltami bene. Ora andiamo lì, con un bel po’ di agenti, ma rimaniamo nella via dietro la scuola, a piedi perché è vicino e daremo meno nell’occhio. Quando sapremo dov’è tu, e solo tu, ti farai vedere mentre  noi staremo nascosti, cerca un pretesto per entrare, uno qualsiasi. Noi entreremo da un’altra parte in modo che lui non possa vederci, quando saremo dentro decideremo il resto”

“capito, adesso andiamo e nel frattempo lo chiamo”

Uscirono, dopo aver reclutato circa venti agenti, ovvero tutti quelli disponibili al comando di polizia. Percorsero quei circa cinquecento metri che li separavano dall’Alba, quando arrivarono decine di ragazzini erano fuori

“ma che..?” pensò Kakashi, mentre premeva il tastino verde, avvicinandosi da solo all’entrata della scuola


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“pronto, Kakashi…”Orochimaru rispose alla chiamata

“Orochimaru”

“qual buon vento ti porta a chiamarmi ancora?”

“ascolta, voglio sapere quanti ragazzi sono con te e se stanno tutti bene”

“ma che curiosità, non ti preoccupare stanno benissimo, a parte qualche ammaccatura”

“ti ho chiesto quanti sono”

“non c’è bisogno che ti scaldi, solo il tuo patetico gruppetto di agenti in miniatura, gli altri sono fuori”

“stammi a sentire, cerchiamo un accordo” l’agente si zittì un attimo per pensare ad una scusa che gli permettesse di entrare “facciamo così, tu liberi i ragazzi e prendi me come ostaggio al loro posto”

“scordatelo”

“pensaci, potremmo discutere con calma, troverò un modo per farti uscire più pulito dalla faccenda”

L’uomo sembrò riflettere un attimo sulla proposta

“d’accordo”

“perfetto, fai uscire i ragazzi”

“scordatelo, solo quando sarai dentro li farò uscire”

“come fai a sapere se sono solo o meno”

“ti vedo”

Kakashi alzò gli occhi all’edificio che aveva davanti, da una finestra la figura del pallido e viscido preside della scuola

“terzo piano, ala destra” ripetè ad alta voce l’agente Kakashi, prima di spegnere il cellulare e avviarsi verso la scuola.

Dal retro dell’istituto il tenente e i suoi uomini avevano ascoltato tutto grazie ad un piccolo microfono nascosto nella giacca di Kakashi

“perfetto” fece l’uomo “entriamo”


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“Hidan, Itachi. Andate ad accogliere Kakashi-san” sibilò il preside

“avete sentito, piccoli ratti?” disse rivolto ai ragazzi seduti sul pavimento “il vostro Kakashi sta venendo qui” sorrise maligno


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“sono dentro”

Kakashi parlò a mezza voce, sicuro che il tenente lo stava ascoltando

“anche noi” sentì dalla piccola auricolare che aveva nell’orecchio “stiamo venendo da te… ti vediamo! Ti seguiamo appena sali la prima rampa”

“hai” l’agente si avviò verso le scale alla sua destra, ma due ragazzi fecero la loro comparsa

“salve agente Kakashi” disse il primo, i capelli neri erano raccolti in una coda bassa

“la accompagniamo di sopra” l’altro aveva i capelli di un biondo così chiaro da sembrare bianchi.

“Kakashi, entriamo in azione ora”

Da una porta che un tempo conteneva dei vecchi uffici fecero capolino sette agenti che, senza dare loro il tempo di capire cosa stesse succedendo, si avventarono sui ragazzi. Uno di loro, Asuma, fece cenno a Kakashi di proseguire, ai ragazzi venne intimato di stare avanti e non fare scherzi. Arrivarono in breve al terzo piano, bussarono alla porta

“avanti” si sentì da dentro

La porta venne aperta, i due ragazzi entrarono piuttosto turbati, seguiti dall‘agente. L’uomo, vedendo i ragazzi spauriti e feriti seduti sul pavimento, li salutò con una mano e sorrise allegro, scatenando la loro perplessità

“che hai da ridere Kakashi”

“beh, fra poco saranno liberi”

“hehe… scordatelo”

“va bene, come vuoi”

L’uomo si fece da parte, tutti gli agenti fecero irruzione scagliandosi contro Orochimaru e ammanettandolo, Kabuto tentò di fuggire insieme ai ragazzi che avevano aiutato lui e il preside ma venne bloccato immediatamente.

I ragazzi furono finalmente liberi.



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 Angolo dell'autrice (che infattamente sono io)

Ah beh, ebbene si miei cari, siamo giunti all'ultimo Chappy-chappino-chapponzolo ç____ç mi manchereteeeeeeeeeeeeeeeeeeee ç____ç
ODDIO MA QUANTO é LUNGO STO CAPITOLO? O___O
come avrete notato capitolo kilometrico, ma non mi andava di dividerlo in due U__U e state sicuri che comunque devo fare ancora l'epilogo e pensavo anche di mettere il capitolo 10 modificato.... ma ancora non lo so sono indecisa...
wabbè passiamo ai commenti al chappo, che dire, Orochimaru è un gran bastardo e io adoro i crack-pairing XDXD che dire SasuxSasa XDXD mi sembra una pubblicità di una salsa XDXD quei due manco si sono nemmeno visti^^ ma vabbè la mia mente contorta progetta questo ed altro XDXD ma non volevo che Sasekkia sembrasse gay e stesse da solo U__U abbiamo anche visto la stanza di Kakashi e fino a che punto Orociock possa essere stronzo, ma vabbè tanto ormai è sparito, come adoro dire ma vabbè XDXD e per la cronaca è stato scritto il primo chappo di Konoha School Musical, fateci un salto oki?
basta cliccare qui ----------------------> Konoha School Musical e lasciate recenzioncine kukuku XDXD

And Now..... Recenzzzzzzzzzzzioni Time!


TemariCross:
ultimo Chappy caVah, NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ç___ç mi mancheranno le tue recensioni ç___ç vabbè se arrivi alla fine dimmi come ti sembra perchè devo mettere ancora l'epilogo *sniff* grazie mille per avermi seguito, sei stata una di quelle che hanno commentato quasi sempre grazie grazie grazie io tivibì ç____ç

Sasukina94: allora??? come ti è sembrato il finale eh? eh? eeeeeh??? e Itachi, l'ho fatto un pò bastardo e ci ho messo anche gli adorati akatsukini per concludere, eppoi sila coppia OroSasu è davvero meravigliosa, grazie per avermi sostenuto con le tue recenzzzzzzzzzzzzzioni, sei molto colta zizi *me annuisce* sciau! e segui anke il prox chappo!

The fenix of innocence: 
oh, grazie^^ io scrivo benissimo che bello, spero che la fine sia stata di tuo gradimento (anche se ci aspetta un ultimissimo chappo) cmq scusa per la domanda è che non sapevo se eri maschio o femmina e non sapevo come rivolgermi alla vostra signoria (come sono colta ed educata U__U XDXDXD) grazie cava per avere seguito la mia storiella senza pretese^^

Kirachan95: CAVAAAAAAAAAAAAA estremamente cara, carissima! siamo giunti al termine di questo viaggio insieme in un AU senza troppe pretese ç___ç vorrei mettere il decimo modificato, sai, anche io ho manie pervertite una volta tanto (me pensa a gaara *ç*) sono peggio di orociock quando mi ci metto^^ aspetto la tua recensione per sapere se lo metto, o non lo metto? questo è il problema U__U


1 - akatsukina fur immer
2 - CHIHIRO
3 - ery twohands
4 - Giugiola
5 - Jennie88
6 - Kirachan95
7 - Liby_chan
8 - Lunastorta94
9 - nenenene
10 - novalexis
11 - sasukina94
12 - soarez
13 - TemariCross
14 - The fenix of innocence
15 - Vodia

Grazie a queste splendide persone che mi hanno messa nei preferiti! io VIVIBI anche se non avete mai recensito, se volete, almeno in quest'ultimo capitolo lasciatemi una traccia del vostro passaggio^^


 
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(sono quasi a mille letture, che onoVe ç__ç)


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Capitolo 18
*** capitolo 18: epilogo ***


“ragazzi…”

ISTITUTO ALBA, UN MESE DOPO…

“ehm, ragazzi…” la voce di una donna proveniva da un microfono situato su un palchetto del cortile interno

“ragazzi” il mormorio crescente proveniente dalla folla di ragazzini davanti a lei non accennava a smettere

“RAGAZZI” sorrise compiaciuta, tutti si erano zittiti all’istante, i flash dei fotografi della stampa catturavano ogni espressione del volto, ora aperto in un sorriso, decine di microfoni erano stati posti sul piccolo leggio di legno chiaro, che teneva i fogli del suo discorso.

Giornalisti di ogni telegiornale locale e anche regionale erano lì per ascoltarla.

La scuola aveva finalmente riaperto i battenti dopo la cattura di Orochimaru e del suo assistente e dei ragazzi che erano stati complici dei suoi crimini, il processo era ancora in corso ma era chiaro come il sole che non l’avrebbe passata liscia e con tutte le cose che avevano avuto da fare quella era stata l’unica giornata adatta per inaugurare un anno all’insegna della serenità.

A lei, Tsunade, era stata proposta la direzione di quel posto, perché già dall’inizio quel posto avrebbe dovuto spettarle. A lei e suo marito Jiraya, che ora chiacchierava allegramente con Kakashi del suo ultimo libro, seduto insieme a lui e ai colleghi della polizia dietro la donna. Shizune li guardava sospirando sconsolata, il suo futuro marito non sarebbe cambiato mai.

Eh, già. Perché tra Shizune e Kakashi era nato qualcosa, chiamatelo colpo di fulmine se volete, fatto sta che avevano deciso di sposarsi e si, erano in dolce attesa.

Intanto tra la folla un reporter del giornale locale intervistava dei ragazzi di nostra conoscenza, che rispondevano un po’ imbarazzati alle domande dell’uomo

“beh, no… non è che abbiamo avuto paura… cioè si… beh, un po’ non tanta… insomma ci siamo capiti no?” un Kiba imbarazzatissimo tentava di rispondere alla domanda del giornalista, sorridendo e grattandosi la nuca con fare nervoso.

“dì la verità Inuzuka, stavi tremando come una femminuccia”

“chiudi il becco Sabaku!”

“beh, bisogna dire la verità”

“ma io ti distruggo!”

E mentre Kiba e Gaara battibeccavano davanti ad un impotente reporter, che cercava di dividerli senza successo, con Sakura e Hinata imbarazzate all‘inverosimile, Naruto, Miki e Shikamaru si erano buttati sul rinfresco.

“Naruto, tesoro, mangia con calma!”

“Fcufa Ino-chan, ma quefto ramen è fquifito”

“eddai Neji, apri la bocca, fai aaaaaaaaaaaaam!”

“Miki ti ho detto che non ho fame”

“ma Neji, fallo per me che ti costa? È solo un misero onigiri…”

Il ragazzo la guardò seccato, lei stava per fare gli occhi da gattino bastonato se lo sentiva, stavano già diventando grandi e acquosi e il labbro inferiore si stava sporgendo per poi cominciare a tremolare. No, non poteva resistere.

“e va bene” sconfitto si lasciò imboccare dalla ragazza

“ehi seccatura perché non mi imbocchi anche tu?” fece Shikamaru aprendo la bocca

“fammici pensare… vediamo… beh si… si potrebbe… ehm… NO!”

“che cattiveria”

“oi Fafuke-teme, hai finito di fbafiucchiarti con Fafame-chan?”

“Naruto, dobe che non sei altro, numero uno non si parla con la bocca piena, sputi dappertutto e sei disgustoso, e numero due non sono affari tuoi quello che faccio con la mia ragazza”

“fcufa Fasu-…” disse inghiottendo il ramen che aveva in bocca “ehm, volevo dire, scusa Sas’ke-teme”

“RAGAZZI!”

L’urlo disumano della neo-preside ebbe il potere di portare la calma

“bene, così mi piacete. Ora, in quanto vostra nuova preside è mio dovere cercare di riportare questo istituto alla normalità, so che sarà difficile ma conto sulla collaborazione di tutti. Vi annuncio inoltre che l’aula magna è stata riportata al suo stato originale grazie agli stanziamenti ricevuti dal nostro amato sindaco. Lì dietro c’è il rinfresco che sono sicura QUALCUNO avrà già cominciato a razziare, VERO Naruto?”

“ci scusi nonna Tsunade!” si sentì provenire da dietro la voce del biondino

“bene, e ora vi lascio alle parole del tenente Sarutobi e dell’agente Kakashi, o dovrei dire Capitano Sarutobi e Brigadiere Kakashi?”

E mentre il discorso continuava, Kakashi, annoiato, si faceva gli affari suoi.

“glielo devo dire?” pensava, guardando Naruto “o è ancora troppo presto, dopotutto mancano ancora due anni” sorrise “fra due anni, sì, saprà la verità e allora sarà veramente felice”


THE END^-^

Angolo della somma autrice (si sono io piccoli inutili omuncoli MUHUHAHAHAHAHA)

OMG, ho davvero terminato la mia storia????? vabbè spero che come epilogo vi sia piaciuto^^ è corto, lo so ma avevo programmato di metterlo sotto il diciassettesimo capitolo, che però non credevo mi venisse così lungo per cui ho dovuto farlo a parte^^ ma Kakashi... COS'AVRà VOLUTO DIRE??? *me imita quelli di mai dire martedì*
in realtà me lo sa cosa avrà voluto dire ma non l'ho messo, per la suspance U__U non ci sarà un seguito in cui spiegherò cosa ha voluto dire Kakashi, ve lo dico ora. Naruto è il figlio che si credeva morto di Minato Namikaze, un amico di Kakashi, ed erede quindi dei soldini del padre che sono taaaaaaaaaaanti e che potrà avere solo a diciannove anni (quindi due anni dopo la storia) ma lui non lo sa quindi kakashi fa: glielo dico o no? e alla fine nada U__u
questo è il passato di naru che avevo in mente dall'inizio ma non sapevo come mettercelo quindi ho preferito lasciarlo in sospeso^
^

AND NOW............. RECENZZZZZZIONI TIME!!! (ovvero quando l'autrice fa la ruffiana nd Sasu)

Sasukina94
: ma sciau^^ ehi Sasamuccia mia non si tocca è__é io appoggio in pieno tutte le sue decisioni zizi^^ mi sono sbrigata abbastanza?? grazie mille per tutte le tue recensioni e per avermi seguita in questa pazzia nata dalla mia mente malata^^ grazie^^

Lunastorta94: ciao ragazza contaminata dalla mia pazzia XDXD (non ti preoccupare Gaara è solo tuoXDXD) alloooooooooora piaciuto il chappo?? io ti ringrazio con tutto il mio cuoricino tenero tenero perchè sei la persona che mi ha seguita dall'inizio, e grazie a te sono andata avanti a scrivere, grazie grazie grazie^^

Kirachan95: siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii un altra maniaca come me! che bello! devo dire che anche a me è piaciuta la scena Oro-miki zizi, mentre scrivevo mi immaginavo ogni particolare hahaha, oddea ma cosa dico?? sono un pervertita giàgià U__u comunque penso che non lo metterò il chappo, non ho voglia di cambiare rating e introduzione, sai ke palle (brava, è così che si ragione ndshika)(vero ndme)(ma guardali ndSasu)(zitto teme! aspetta come ha detto Kira tema-teme XDXDXD ndMissy) ok sto sclerando da sola XDXD se vuoi il chappo puoi aggiungermi su msn, il mio contatto è nelle mie note autore, grazie e bacio^^

SAKURA UZUMAKI: tu... tu... tu... SEI UNA PERSONA MERAVIGLIOSAMENTE FANTASTICAAAAAAAAAA!!! anf... anf... ok adesso mi calmo (hai visto ci avevi azzeccato, l'epilogo praticamente è simile a quello che avevi detto tu ma era già scritto^^)... certo che ci vuole un bel coraggio e leggere la mia storia e recensire capitolo per capitolo, non dovevi davvero^^ però grazie mille lo stesso, anche per quel consiglio che ci hai dato su Konoha School Musical, infatti il primo chappo l'abbiamo modificato^^ e per risponderti a quella recensione del quettordicesimo capitolo (kakashi è un ninja in realtà U__U) quando dico che si è svegliata parlando normalmente. Sai appena uno si sveglia di solito non sta pensando a niente, non si ricorda i problemi ed è tranquillo, sta cosa mi capita molto spesso durante la scuola quando ho un interrogazione, appena svegliata sono tutta rilassata ma appena carburo un pò ecco che ZAC mi viene un nodo allo stomaco... ho reso l'idea? spero di si U__u.... a proposito Sasame è un personaggio di Naruto, non l'ho inventato io, solo che è uno dei personaggi filler dell'anime, è questa qui
baciooooooooooo! (voglio il tuo contatto di msn!! XDXD)

e inoltre grazie a chi mi ha aggiunto tra i preferiti^^ e alle 1021 persone che hanno letto^^


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