Luce nell'Ombra

di Selene_90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scioccante sorpresa ***
Capitolo 2: *** Un pessimo inizio ***
Capitolo 3: *** Verità nascoste ***
Capitolo 4: *** Legame ***
Capitolo 5: *** Uno strano risveglio ***
Capitolo 6: *** Dentro all'armadio ***
Capitolo 7: *** Il morso dell'ombra ***
Capitolo 8: *** Baci ,pugni e misteri ***
Capitolo 9: *** Shopping ***
Capitolo 10: *** Un sogno premonitore? ***
Capitolo 11: *** Tom ,Harry e...Draco! ***
Capitolo 12: *** L'arrivo dei Dursley ***
Capitolo 13: *** Sensazioni ***
Capitolo 14: *** Sensazioni II ***
Capitolo 15: *** Avada Kedavra ***



Capitolo 1
*** Una scioccante sorpresa ***


Luce nell'ombra cap 1

Salve a tutti gente…ecco qui una nuova fan fiction con una delle mie coppie preferite….Spero vi piaccia e lasciatemi un commentino per sapere come vi sembra!

Bacioni e buona lettura!

 

 

-     -  discorsi parlati

-“   “- pensieri-    

 

 

CAPITOLO  1   

UNA SCIOCCANTE SORPRESA

 

Nonostante fosse già estate inoltrata il tempo non era decisamente come ci si aspettava fosse a fine luglio… Non passava giorno che non piovesse e la presenza calda e rassicurante che emanavano i raggi del sole si faceva sentire decisamente poco.

Perfino le previsioni del meteo non facevano che riempire la testa dei poveri cittadini con le più strane e insensate teorie.. ma Harry conosceva la causa di questo tempo nefasto ,li vedeva come chiare sfumature nell’oscurità più buia.

-“I dissenatori si davano senza dubbio da fare…”- pensò ridacchiando tra se e se!

Erano loro la causa di tutto ciò ,ma ad occhi babbani tutto questo si manifestava come casi di pura sfortuna in un estate che stava diventando sprecata!

Il ragazzo dai capelli color della notte si passò una mano sugli occhi come a tentare di far scivolare via la stanchezza..o la noia… dipende dai punti di vista.

 

Era esattamente una settimana che i suoi “adorabili zietti” ,cosi come li aveva sopranominati Ron ,se ne erano andati in vacanza ,lasciandoli ,incredibilmente ,la casa a disposizione ,senza però prima riempirlo di cretinate a riguardo.

 

INIZIO FLASHBACK

 

Potter!.. Potter!.. abbaiò zio Vernon borsoni alla mano sull’uscio di Privet Drive.

Dietro a lui sostavano come sentinelle sua zia Petunia e suo cugino ,l’essere più abominevole ,dopo Voldemort certamente, Dudley!.

Scese svogliatamente i gradini per trovarsi di fronte un inviperito Vernon Dursley.

-Ascoltami bene ragazzo...adesso noi andiamo…ma non voglio strani colpi di testa intesi?. Niente stranezze ,niente esseri come te qui in casa mia e soprattutto- disse puntandoli il dito grassoccio davanti al viso - niente tu sai cosa! ci siamo intesi ragazzo?-.

-Si zio vernon – sospirò alzando gli occhi al cielo -non brucerò la casa ,non farò venire altri maghi e non userò la magia -disse con una faccia da angioletto.

-DANNATO RAGAZZO QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON USARE QUELLA PAROLA IN CASA MIA? - e dopo averlo afferrato con forza lo spinse con violenza addosso al muro.

Gli occhi del moro si assottigliarono incredibilmente mentre osservava suo zio sudare come un maiale per la rabbia

-Intesi zio -sibilò  cercando di calmarsi e di non fare sciocchezze.

Non aveva per niente voglia di ritrovarsi gli auror del ministero a casa sua per una magia eseguita senza permesso. Mancavano solo pochi giorni al suo compleanno ,e poi se c’è ne sarebbe stata l’occasione l’avrebbe fatta pagare cara a suo zio..

Rise interiormente chiedendosi se suo zio sapesse di  averli fatto il più bel regalo per il suo compleanno  liberandolo dalla loro presenza.

-“No certo che no!”- si rispose felice.

-ALLORA CI SIAMO CAPITI RAGAZZO?NON VOGLIO AVERE PER NESSUN MOTIVO ALTRI PROBLEMI A CAUSA TUA!- e dopo aver detto questo e aver ricevuto la solita occhiata in tralice da sua zia sbatté la porta alle spalle per poi mettere in moto e portare la sua terribile famiglia fuori dalla sua vita..-“almeno per alcune settimane “-pensò sorridendo.

 

FINE FLASHBACK

 

Ne era valsa la pena subirsi tutte quelli paternali sul “non aprire mai la porta” ,“non uscire di casa”, “non fare troppo rumore”, ” non fare TU-SAI-COSA”… , questa frase li ricordava terribilmente l’epiteto idiota con cui rappresentavano Voldemort...incredibile!.

Si decisamente ne era valsa la pena vedendo il primo raggio di sole della giornata illuminarli il volto.

 

Nonostante fosse tutto solo  e avesse la casa a disposizione non poteva far venire nessuno dei suoi amici a stare li con lui ,oppure il contrario, andare alla tana o al quartier generale dell’Ordine della Fenice…

Silente in persona glielo aveva impedito..catapultandosi a casa sua nel bel mezzo di un diluvio universale.

Come al solito era stato vago sul motivo vero e proprio per cui non poteva raggiungere i suoi amici…

Decise di non pensarci. Litigare con il vecchio preside al momento era un esperienza che non aveva nessuna voglia di rifare.

 

Alzò gli occhi al cielo e decise di approfittare di quella lieve dimostrazione di buona fede della natura per recarsi a Diagon Alley a comprare qualcosa…

Come,ad esemio, il materiale scolastico! E chi sa per quale motivo l’immagine di Hermione prese vita nella sua testa ammonendolo per quello che stava per fare come se in un certo senso i suo subconscio lo mettesse in guardia… -“incredibile come esso potesse avere le sembianze di Hermione “-pensò sorridendo ma in fondo non faceva niente di male ,non voleva ridursi anche l’ultimo anno a comprare tutto il giorno prima della partenza.

No almeno quest’anno avrebbe avuto tutto il tempo ;e poi doveva in qualche modo ingannare il tempo no?

Ringraziò il cielo di essere diventato maggiorenne proprio pochi giorni prima e quindi di potersi materializzare ovunque senza ricevere un ammonimento per aver infranto la legge sulla costrizione minorile sul non poter usare la magia al di fuori delle mura di Hogwarts.

Ma questo senza dubbio aveva i suoi lati negativi come ,ad esempio ,venir tallonato senza sosta, 24 ore su 24 dai membri dell’ ordine in quanto ormai la protezione fornitagli dal sangue di sua madre non aveva più nessun effetto.

Questo era un altro tassello mancante alla spiegazione pressoché inesistente fornitagli dal preside ,nonostante avesse compiuto 17 anni non poteva ,né andare a casa di Ron dove sarebbe stato senza dubbio più al sicuro rispetto che in una casa babbana ,dove per giunta  la protezione fornitagli da sua zia era ormai finita ,né andare al quartier generale dell’Ordine.

Aveva provata a chiedere a Silente il perché ,ma come sempre il vecchio preside non lo riteneva all’altezza della situazione..poco male! Avrebbe scoperto da sé cosa stava succedendo sperando di non cacciarsi nei guai come suo solito.

*

 

-DESTINAZIONE!

-DETERMINAZIONE!

-DECISIONE!

Queste erano le tre regole principali per la materializzazione o per meglio dire le tre D.

Tutte sciocchezze a suo parere ,come a parere del resto del mondo in effetti.

Si concentrò su Diagon Alley e dopa la famigliare e fastidiosissima sensazione di venire risucchiati e compressi come una scatoletta di formaggio aprì gli occhi ritrovandosi in pieno caos…

Quasi tutti sembravano aver una gran fretta..non sembrava per niente una normale giornata a Diagon Alley.

Cera un agitazione palpabile nell’aria..come una scarica di energia pura che non aspettava altro che esplodere da un momento all’altro

Nel giro di poche ore aveva visitato tutti i negozi possibili e comperato tutti i libri di scuola e i vari ingredienti per le pozioni…non sapeva più cos’altro fare e il fatto che le persone sembravano essere sempre più agitate non lo metteva per niente a proprio agio.

Camminò per un’altra buona mezzora cercando di non farsi riconoscere da nessuno…vestiva con abiti babbani e aveva il cappuccio calato al di sopra della testa per non lasciar intravedere il viso.

Molte ragazze si giravano al suo passaggio …non che lo avessero riconosciuto ,no questo no, ma ciò non toglieva che anche il corpo mostrava uno certo fascino. Era alto e longilineo ,ben piazzato per così dire ;i jeans che portava non gli rendevano per niente giustizia e molte di loro si perdevano nell’osservare quelle gemme preziose che aveva per occhi.

Gli occhi infatti era una delle poche cose che si potevano vedere attraverso il cappuccio ,incorniciati da ciuffi di capelli ribelli ,scuri come la notte.

 

Camminava velocemente diretto verso il primo posto leggermente nascosto da dove poter effettuare la smaterializzazione inosservati.

Aveva una brutta sensazione e in genere le sue brutte sensazioni avevano sempre a che fare con un certo muso serpentino.

 

Aumentò il passo cercando di non dare comunque nell’occhio ,quando si sentì afferrare per un braccio e portare a forza dentro in un vicolo poco illuminato. Tentò di prendere la bacchetta che aveva in tasca ma il misterioso assalitore non glielo permise bloccandoli entrambe le mani.

Cercò di divincolarsi  ma evidentemente  era più forte di lui in quanto non riuscì proprio a muoversi…

Un vago sospetto di chi potesse essere lo assalì..non era poi così difficile notando  il mantello nero che lo ricopriva da cima a fondo e il cappuccio calato sul volto.

-“Dannazione come hanno fatto a scoprirmi?”- pensò dandosi dell’idiota per aver scelto il giorno sbagliato per venir a far compere.

Il volto del misterioso ragazzo si avvicinò ulteriormente al suo viso e la presa dalle sue mani si intensificò sul suo braccio

-Adesso ascoltami bene Potter..-.

Il moretto sussultò capendo di averci visto giusto.

-Non è un posto sicuro per te girovagare per Diagon Alley da solo ,senza scorta e soprattutto di questi tempi… non ho intenzione di farti niente solo ritornate in più in fretta possibile a casa e non fare mai più una cazzata simile intesi?- Per poi sparire davanti ai suoi occhi con un rumore sordo classico della materializzazione.

 

Harry rimase diversi secondi appoggiato al muro ancora con il fiato pesante e il cuore che batteva a mille..

Di certo doveva ricredersi..quello non poteva di certo essere un mangiamorte….perchè a quest’ora sarebbe decisamente morto o nelle mani di Voldemort.

Decise di seguire alla lettera il consiglio dello sconosciuto sentendo in lontananza urla di persone per niente rassicuranti  e incantesimi gridati al vento.

 

Si concentrò nella materializzazione pregando che nessun auror avesse notato la sua sparizione da Privet Drive altrimenti avrebbe dovuto spiegare un bel po’ di cose.

Sentì l’ormai famigliare sensazione di compressione quando ad un certo punto una forza magica interruppe il processo facendoli perdere di vista il luogo della sua destinazione trovandosi cosi steso a terra chissà dove ,sopra il corpo di un altro ragazzo.

Si alzò imprecando contro tutti quelli che conosceva… di certo non era il suo giorno fortunato visto come proseguiva…o magari era lui che era uno sfigato cronico… difficile scegliere tra le due.

Solo dopo essersi alzato si accorse  che la caduta era stata smorzata dal giovane corpo ai suoi piedi.

Era un ragazzo a quanto poteva vedere. Aveva il volto reclinato leggermente a sinistra e imbrattato di sangue e di sporco..coperto da un mantello molto stile mangiamorte fatto a pezzi in alcuni punti…

Ansimava dolorante e molto probabilmente aveva anche la febbre valutando il suo stato di salute

Si guardò attorno per vedere in che luogo si trovasse..molto probabilmente era ancora nei pressi di Diagon Alley a giudicare dalle grida identiche alle precenti però rispetto a prima il vicolo era più buio e stretto nascosto da una quantità immensa di scatoloni. Sopra di essi troneggiava una scritta: Nocturne Alley.

-“Magnifico di male in peggio… già che c’ero potevo capitare direttamente da Voldemort!”-pensò costatando che qualcuno lassù dovesse avercela veramente con lui.

Un ulteriore lamento lo fece voltare verso il ragazzo ai suoi piedi..non poteva lasciarlo lì ,sembrava stesse veramente male e il suo lato Grifondoro prese il sopravvento.

Si inginocchiò prendendo tra le mani il volto del ragazzo per voltarlo e guardarlo in faccia.

Per poco non svenne dallo schok… mollò immediatamente la presa allontanandosi dal corpo. il suo cuore aveva preso ad accelerare ad una velocità pazzesca.. non poteva essere… non voleva crederci..si chiese perché tutte le sfighe capitavano a lui..pensò che non fosse il caso di compatirsi ulteriormente ,notando un gruppo di persone ,per niente raccomandabili a quanto poteva vedere ,dirigersi verso di lui.

-Dannazione se me ne pentirò -disse ad alta voce incurante che nessuno potesse sentirlo.. sollevò il corpo tra le sue braccia per poi materializzarsi a Privet Drive con un unico pensiero tra la testa.

-“Perché non sono andato a Serpeverde… maledetto il mio buon cuore”-.

 

 

Allora che ne pensate??? Un commentino please!!!

Baci baci

 

 

 

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Capitolo 2
*** Un pessimo inizio ***


proca cap2

CAPITOLO 2

UN PESSIMO INIZIO

 

 

Appena mise piede a terra per poco non cadde ,in quanto il corpo dello sconosciuto ,per così dire ,li piombò malamente addosso.

Osservò quel viso con un misto di ansia e paura… non poteva ancora crederci di averlo portato a casa sua…l’ultima volta che lo aveva visto aveva tentato di ucciderlo…

-“ Che cavolo mi è passato in testa “-si disse trasportando il corpo del ragazzo con un incantesimo levitante fino alla sua camera. Lo fece adagiare con cautela ,non che se la meritasse ,ma non voleva proprio sentire ulteriori lamenti da parte sua,in effetti non voleva proprio sentire niente da lui. 

Il volto era impregnato di sudore e sangue, solcato da ferite ,alcune cicatrizzate, altre meno. Lo vide stringere gli occhi a causa di una nuova fitta di dolore….

 

Il suo sguardo era ancora fisso sul volto del ragazzo. Era passato molto tempo dall’ultima volta che l’aveva visto…

 Molte domande in quel momento cercavano risposta..

I suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello. La fortuna  decisamente non era dalla sua.

Aprì la porta ,e con suo sommo stupore per trovarsi davanti Remus….

Non era cambiato poi molto constatò osservandolo mentre lo invitava ad entrare in casa

I capelli erano sempre più radi e malconci,il viso scavato dal sonno e dalle fatiche.

-“Chissà da quant’è che non dorme”- si ritrovò a pensare.

Magro come al suo solito e con un espressione preoccupata in volto.

-Remus tutto ok?-.

Il licantropo alzò gli occhi per fissarli in quelli del figlioccio.

-Dovrei essere io a chiedertelo Harry- disse sorridendo posandogli una mano sulla spalla.

Da quanto non si vedevano?

Settimane? Mesi?

Un’ eternità!

Il licantropo aumentò la presa sulla sua spalla abbracciandolo di colpo.

Stettero diverso tempo abbracciati l’uno all’altro.

Harry cercando di ritrovare quell’affetto paterno che non aveva mai ricevuto e Remus cercando di fare quello che i suoi due migliori amici non avevano avuto modo di realizzare.

-Ti trovo bene Harry -disse staccandosi dal ragazzo

I capelli arruffati come al solito lo fecero sorridere.

-Io un po’ meno Rem… sarà la vecchiaia -disse sogghignando.

-Sentitelo che ragazzino sfrontato che sei diventato -affermò sorridendo il licantropo.

-Lo so la tua è una cattiva influenza..che ci vuoi fare? – ribadì mentre sorrideva  anche lui.

Non si aspettava proprio la visita di Remus..certo ogni tanto riceveva sue notizie ma era da diverse settimane che non lo vedeva, per non dire mesi.

-Harry sono venuto per chiederti una cosa…-.

-Dimmi Remus…-lo strano sospetto che Remus sapesse qualcosa del suo nuovo ospite lo invase.

-C’è appena stato un attacco a Diagon Alley da parte dei mangiamorte.

Harry cercò di esibire la sua migliore espressione sorpresa

-ci sono feriti?-chiese non sapendo per niente la risposta questa volta.

-Non molti al dire il vero…erano in cerca di qualcuno..di un ragazzo Harry-

-Non sappiamo chi fosse ma non ce da escludere il fatto che potessi essere tu-.

-Io?...Rem ma se io sono stato tutto il tempo a casa qui..-

-Harry non mentirmi..non a me!-.

Il licantropo lo guardò fisso negli occhi

-Ci è giunta voce che fossi a Diagon Alley. È vero? -chiese scrutandolo attentamente

Era indeciso se dirli o no la verità…ma li faceva tropo male mentire anche a Remus ma doveva farlo.

-No Remus -disse guardandolo dritto negli occhi..-sono stato tutto il tempo a casa-.

Si sorprese di se stesso per essere riuscito a mentirli con tanta disinvoltura.

Remus lo fissò come se stesse usando la legilmanzia.

Il suo sguardo si abbassò posandosi sul suo braccio e le sue mani.

-Ok Harry ti credo..ma stai attento mi raccomando..non fare cose avventate-.

 

-C..certo Rem non preoccuparti-.

Si stava odiando in quel momento.

-Adesso devo andare Harry, ero solo venuto solo per vedere se stavi bene-.

-Benissimo Rem…lo sai che so difendermi da solo -disse strizzandoli l’occhio.

-Anche troppo ragazzo mio-.

Si abbracciarono un ultima volta ,dopodiché il licantropo lasciò la casa ,e mentre lo vide chiudersi la porta alle spalle si maledisse per averli mentito… Ma non poteva rischiare che scoprisse del suo nuovo ospite.

-Mi spiace Rem -mormorò con lo sguardo ancora fisso sulla porta.

Remus si girò osservando l’uscio della porta di Privet Drive ripensando a tutto quel sangue che Harry aveva imbrattato nei vestiti.

-Stati attento Harry!- per poi smaterializzarsi da Privet Drive.

 

 

A risvegliarlo dai suoi pensieri  fu il rumore metallico di qualcosa che cadeva  a terra.

Si precipitò immediatamente su per le scale… molto probabilmente sei si fosse svegliato avrebbe distrutto la camera e poi accorgendosi di dove fosse l’avrebbe fatto fuori con le sue stesse mani.

Come darli torto in effetti… il loro ultimo incontro non era stato quello che si può definire pacifico…. Anzi!non seppe per quale misteriosa forza della natura l’avesse portato a casa al posto che dai membri dell’ordine..o addirittura dal preside stesso… il fatto che si trovasse lì era un enorme incognita che andava svelata e forse proprio questa malsana curiosità di conoscere i fatti l’aveva portato a trascinarselo a casa… Maledetto grifondorismo che aveva nelle vene…si ripetè salendo le scale .

Molte volte avrebbe voluto avere il comportamento dei Serpeverde….tipo quello di Malfoy..

Non che tu sia da meno!.

Una fastidiosissima voce..probabilmente quella della sua coscienza ,lo invase.

 

Si avvicinò al letto bacchetta alla mano..la prudenza non era mai troppa neanche davanti ad un moribondo ,soprattutto davanti a lui…

Specialmente davanti a lui.

TOM RIDDLE!

Un nome una condanna!.

Non seppe se più per gli altri o per se stesso osservandolo da vicino.

Incredibile ma vero quello che si è era portato a casa era proprio il ragazzo che aveva avuto modo di conoscere durante il suo secondo anno  Ad Hogwarts ,anche se conoscere non era propriamente la parola adatta….ci sarebbe stato meglio senza dubbio scontrato.

 

Prese una bacinella piena d’acqua con un fazzoletto cominciando a ripulirli il volto..voleva essere assolutamente sicuro che quello fosse realmente Tom Riddle….lo stesso Riddle che doveva essere morto e sepolto per così dire.

Più il suo volto veniva pulito e medicato più la certezza che quello fosse realmente ciò che una volta fu Voldemort si fece prepotentemente strada nella sua mente.

Osservandolo da vicino..non era propriamente uguale all’ultima volta che l’aveva visto…il suo volto era stanco e scavato dalla fame e dal sonno a quello che poteva vedere… celava sofferenze e disumane torture ;in quello stesso istante si impressionò dei suoi stessi pensieri…

Lui era vivo..vivo in carne ed ossa non più un ricordo ,non più l’ombra di quello che era una volta..non più quello che veniva definito il giovane Voldemort.

Spostò la sua attenzione al torace del ragazzo , era imbrattato di sangue e anche attraverso i brandelli di quella che era una camicia si intravidero le atrocità che quel corpo doveva avere subito.

La pelle sembrava quasi staccarsi come la più fragile della carta ,molte ferite perdevano ancora sangue e probabilmente ,dal brutto colorito si erano anche infettate..

Cercando di usare un pizzico di gentilezza nei suoi confronti li tolse quel che restava della camicia cominciando a bagnare e ripulire le ferite. Gemiti di sofferenza venivano emessi dalla bocca di Riddle. Straziati e dolorosi lamenti ,come se stesse subendo ancora torture..perché di questo si era trattato…..torture.

 

Stava ripulendo una zona particolarmente sporca di sangue ,da quel che poteva vedere ,tra la clavicola e la scapola quando una strana cicatrice fin troppo conosciuta attirò la sua attenzione...ma non una cicatrice normale..no, era uguale alla sua..uguale a quel marchio indelebile che tutti guardavano prima di guardare lui..la forma a saetta ,le dimensioni più o meno come la sua anche se leggermente più allungata in quanto si trovasse in una zona un po’ particolare…

Non seppe per quanto tempo stette ad osservarla…le uniche cose che riusciva a pensare erano che la ferita era fresca ,poteva capirlo dal colore che emanava  ;e le conseguenze a cui tutto ciò avrebbe portato.

 

Fece la stessa operazione di medicazione anche sulle gambe per poi ricoprirlo con il lenzuolo e darli alcune medicine babbane in quanto non disponeva di nessuna pozione…

Avrebbe potuto provare a farne una lui… ma anche se la tentazione era tanta non poteva permettersi di ammazzarlo sul colpo… aveva bisogno di risposte e forse averlo lì avrebbe dato una svolta definitiva a questa inutile guerra che durava da troppi anni.

 

 

Lo rivestì alla ben meglio con dei vecchi abiti di suo cugino..non si sarebbe mai accorto della cosa in quanto i suoi cari genitori lì compravano tutto quello che “Diddino caro” voleva..

Al solo pensiero una faccia disgustata prese il soppravvento a quella maschera imperscrutabile che era il suo volto in quel momento.

 

-“Stupido maiale obeso” - pensò riferendosi a suo cugino.

 

                                                                                                                      *

 

Il tempo passò veloce come se una mano birichina si divertisse a spostare le lancette in avanti o indietro..a seconda del momento.

Non sapeva per quanto stette davanti a quel corpo a guardarlo e tenerlo d’occhio ,sempre con la bacchetta a portata di mano. Non si fidava a lasciarlo solo ma non poteva neanche stare tutto il giorno a sorvegliarlo.

Un brontolio proveniente dal suo stomaco lo risvegliò dai quegli insoliti pensieri ;dette un ultima occhiata al corpo disteso sul letto per poi legarlo in caso di sicurezza.

-“Gli ci vorrebbero delle catene…altro che corde “– pensò ,per poi lasciare la stanza per dirigersi a mangiare qualcosa…

                                                                                                                           *

 

 

Quanto tempo era passato?

attimi?

Minuti?

Ore intere?

Giorni ,mesi ,anni?

Chi può dirlo

Lui non di certo

Potrebbe  essere benissimo passata una vita che non se ne sarebbe neanche accorto ,niente in quel momento avrebbe fatto la differenza.

 

 

Sai Tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

 

No ,non la sapeva… per lui non cera nessuna differenza.

In  lui nessuno aveva visto quella differenza.

 

Allora Tom la sai?

 

Questa era la domanda che tempo addietro un più giovane Silente li aveva posto.

 

Allora Tom la sai?

 

Il ghigno di Tom nella sua coscienza si deformò in qualcosa di più triste e malinconico.

 

-Io sono la bestia -gli rispose fissandolo negli occhi.

Ne sei certo Tom?  gli chiese lui scrutandolo attraverso gli occhiali a mezzaluna;

Quanto odiava quegli occhiali si ritrovò a pensare

 

Ne sei certo Tom ?

Ne sei certo Tom ?

Ne sei certo Tom ?

 

E dopo aver passato 50 anni della sua vita chiuso all’interno di un mostro la sua risposta non cambiava.

-SI!- disse scrutandolo attentamente.

-Me ne rammarico Tom- la voce del suo ex professore lo invase come era successo allora.

-Spero che un giorno tu possa cambiare idea ragazzo mio… -

le ultime parole fatidiche prima di imbattersi nel suo oscuro destino…

-Spero che qualcuno faccia breccia in quell’armatura che ti sei innalzato attorno! -E quelle parole furono le ultime udite dall’orecchio di Tom Orvoloson Riddle.

 

 

 

La sensazione di caldo luogo protetto e sicuro lo invase mentre pian piano cominciava a riacquistare le capacità dei suoi sensi!

 

Si rese conto di essere al coperto, al caldo ,al sicuro…

Rise della sua stessa ridicola sensazione

Lui era Tom Riddle! non poteva essere al sicuro in nessuno posto….

Forse l’unico pazzo che l’avrebbe aiutato ,cosi come era già successo ,era Silente…….

Ma neanche lui sarebbe stato tanto sciocco da provarci di nuovo! Di offrirli una seconda possibilità!

 

Si decise ad aprire gli occhi sul mondo.

La luce infastidì quegli occhi neri come il buio, abituati per troppo tempo all’oscurità.

 

 

Sai Tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

 

Si accorse di essere legato.

 

-Nessuna. Nessuna differenza -si disse

 

Era troppo debole per provare a liberarsi.

Si guardò attorno .

Vide un armadio ,una scrivania con strani oggetti sopra ,poster appesi alle pareti…

Casa babbana.

La rabbia lo assalì improvvisamente… cosa ci faceva in una camera babbana legato ad un letto babbano in una stupidissima casa babbana???

Tentò di fare forza contro le corde che lo tenevano legato.

Tutto vano.

Se solo avesse avuto un minimo di magia in più quelle corde si sarebbero sciolte come a contatto con l’acido.

La testa iniziò a girarli pericolosamente.

Lui era Tom Riddle dannazione!. Non poteva starsene legato in un sudicio letto babbano.Non potevano averlo legato lì. Una voglia di vendetta  lo invase…

Odiava i babbani come non mai..odiava suo padre per quello che non aveva fatto per lui…cioè non accettare sua madre che era una strega ,una purosangue,lo odiava ,lo disprezzava con tutto se stesso come  la notte in cui si erano visti per la prima volta poco prima di ucciderlo.

Li odiava con tutto il cuore.

L’occhio lì cadde su un baule al di sotto della scrivania. Come non riconoscerlo,era il  baule di Hogwarts.

Ciò voleva dire che era in camera di uno studente di Hogwarts perlopiù babbano o mezzosanngue ,come dir si voglia.

In effetti solo un mago o un mezzosangue avrebbe potuto trovarlo… prima di perdere conoscenza era ancora nel mondo magico da quel che si ricordava ;stava fuggendo dai suoi cosiddetti amici quando qualcosa di strano era accaduto durante la materializzazione ,aveva sentito una grande forza magica venire a contatto con lui e poi più niente.

Gemette improvvisamente ,una profonda fitta al torace li fece richiudere gli occhi dal dolore.

 

 

-Non muoverti!... Non te lo puoi permettere!-.

Una voce gelida e autoritaria giunse alle sue orecchie.

Si voltò di scatto per immergere il suo sguardo in due profonde pozze color giada.

Come non riconoscerle.

Come non riconoscere gli occhiali tondi,

come non riconoscere i capelli spettinati neri come la notte,

come non riconoscere la bacchetta che aveva in mano,

come non riconoscere il suo sguardo deciso e onesto,

come non riconoscere Harry Potter.

 

Stava appoggiato all’uscio della porta con la bacchetta in mano ma non puntata verso di lui… ,questo era strano.

Lo guardava come a studiarlo ,come a trovare risposte di cui non era stato messo a conoscenza.

-POTTER!- un nome sputato con rabbia e rancore; Con tutto l’odio che ancora gli rimaneva in corpo.

-Che diamine ci fai qui?- Sbottò rabbioso

Harry rise.

-Dove vuoi che stia Riddle visto che sei a casa mia?-.

Lo sguardo di Tom si assottigliò ulteriormente. -E perché di grazia? -sbottò acido -Dovevo immaginarlo che questa catapecchia poteva essere solo tua-.

-Non ti permettere Riddle-  Non era disposto ad essere trattato come l’ultima volta ,per poi con un gesto della bacchetta stringere ulteriormente le corde.

Un gemito trattenuto a sento cercò di uscire dalle labbra di Tom.

-Come mai questo piacere…di avermi sotto il… tuo stesso tetto?- domandò  a fatica. -Silente si è stufato di te e così mi ha messo qui per ammazzarti prima?-domandò ironico.

-Sarebbe più corretto dire che io sono stufo di vivere in quanto ti ci ho portato io a casa mia.

Tom fu bravo a non far trasparire lo stupore dai suoi occhi.

-Basta che mi sleghi Potter e ti accontento subito…-.

 

-Non ti conviene scherzare con il fuoco Tom!

Perché dovrei avere paura di uno stupido Grifondoro?

-Cos’è? ,brucia che ti abbia sconfitto nella camera dei segreti? Od è solo  il fatto che sei legato qui in casa mia, vulnerabile e senza un briciolo di forza?-.

Tom sbuffò furioso per la verità che quelle parole racchiudevano.

-Fottiti Potter! mi sorprende più che altro il fatto che tu sia ancora vivo-.

-Sono fortunato Riddle!-

-E molto direi!. Per quanto mi piacerebbe stare a discutere con te ho di meglio da fare quindi slegami e forse non ti farò troppo male- proseguì ghignando, ma il suo sguardo se possibile lo avrebbe incenerito.

-Certo e già che ci sono mi taglio la gola da solo accelerandoti il processo-.

-Mi faresti un favore-.

-Saresti l’ultima persona a cui farei un favore Riddle-.

Lo sguardo di Harry tornò serio all’improvviso. -Perche diamine sei qui?-.

-Dovresti sapere la risposta-.

-Mi spiace se non ho una mente malata come quella di Voldemort-

-Ma bravo Potter hai fatto un passo avanti nella mia graduatoria.-sbottò prendendolo in giro.

-Anche uno stupido capirebbe che non sei lui. Devi ancora spuntarti il muso serpentino -disse ghignando.

-E tu devi decisamente crescere!-.

-Portarmi qui ,sei un immaturo Potter… ma che posso pretendere… i tuoi non ti hanno insegnato la prudenza?-disse maligno.

- Ops dimenticavo.. non potevano…. li ho uccisi io con le mie mani.. -.

Quello era troppo.

Harry strinse la bacchetta e improvvisamente il fiato venne meno alla gola di Riddle.

-Non provare mai più ad insultare i miei genitori se non vuoi morire. Sono stato chiaro Riddle? -sibilò calmo ma minaccioso. Il suo viso si fece vicino,troppo vicino ,inquietante e carico di rabbia. Rabbia verso di lui,verso Voldemort.

Le sue pupille, in quel momento ,assunsero una minuscola sfumatura rossastra che non sfuggì agli occhi di Tom.

Ne ebbe paura!...non poteva sbagliarsi..quegli occhi…

I pensieri vennero meno quando si sentì tirare i capelli e ritrovarsi così a pochi centimetri dal viso dell’altro.

-Tutto chiaro Riddle?ripeté fissandolo negli occhi, i capelli ancora stretti tra le sue mani; pronunciò il suo nome come se esso stesso fosse stato una maledizione senza perdono e forse un fondo di verità in tutto questo c’era.

I suoi occhi si incatenarono a quelle gemme ardenti di rabbia e potere. Il fiato cominciò ad abbandonarlo completamente.

-“Che fine miserabile”- si ritrovò a pensare.

-“Il grande Tom Riddle ucciso da un misero mezzosangue”-.

Una ceca rabbia circondata da quella linea sottile di vendetta lo invase completamente. L’aria cominciò a percorrere nuovamente i suoi polmoni ed una scarica di energia lo invase improvvisamente.

 

 

-POTTER! non osare mai più…- ed il suo tono precipitò verso l’abisso della rabbia pura  – ripeto MAI PIU’ toccarmi- per poi sbatterlo mentalmente addosso al muro. Sbatté la testa violentemente ed anche il labbro dal quale uscì un rivolo di sangue.

 Si rialzò pulendosi il sangue con il dorso della mano.

Sogghignò ulteriormente guardando Tom privo ormai di forze.

Il dispendio di energia lo aveva costretto a chiudere gli occhi cercando di calmarsi..

-Te lo ripeto Potter ,lasciami andare immediatamente…-

-Non sono uno dei tuoi mangiamorte leccaculo Riddel..non osare dirmi cosa fare… ho altri programmi per te -disse fissandolo negli occhi.

 Luce ed ombra…bene contro  male…

Non si seppe dire chi in quel momento rappresentasse il male.

L’oscurità aleggiava in quella stanza come se fosse nata lì ,in quel momento.

 

Troppo stanco e spossato per il dispendio di energia ,il buio lo avvolse gradualmente..quello che prima era Potter divenne una massa di ombre, la sua voce divenne come l’eco più remoto e neanche facendosi sforzo su se stesso riuscì a imporsi di tenere gli occhi aperti e svenne sul letto.

 

Sai tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

Nessuna.

 

E sai qual è la differenza tra te èd il mostro che porti dentro Riddle?

 

Nessuna.

Nessuna differenza.

 

 

 

 

Angolino:

Allora????? Che ne pensate???

Lasciate un commentino please….mi farebbe tanto piacere almeno so se c’è qualche speranza per questa storia!!!

Un grazie immenso a tutti quelli che hanno recensito ma anche a quelli che hanno solo letto. Grazie a tutti

Resha91:  Grazie mille contenta che ti piaccia...Purtroppo come hai potuto vedere non era Draco quello che si è portato a casa...Spero non ne sia rimasta troppo delusa...ma se hai visto il pairing ce nè anche per il biondino non preoccuparti! Bacioni e dimmi che ne pensi! Baci baci baci

Gaki: Grazie 1000 tesoro..Non sai quanto piacere mi faccia la tua recensione.I due ragazzi non sono la stessa persona....anche se qualcosa in comune ce l'hanno per così dire!.Scusa ancora il ritardo ma il mio cervellino era in vacanza ultimamente. Spero che anche questo cap ti piaccia! Bacioni immensi e fammi sapere ok???Baci

Nixy:Grazie grazie grazie....Questo cap invece come ti sembra???? Ancora grazie e fammi sapere.Baci

giochan: carissimissima mia....me felicissima che tu abbia letto anche questo stacco mentale della sottoscritta..Hehe! Che te ne pare???? BACIONIIIII


gokychan: Piccolaaaaa. mi hai fatto morire dal ridere..soprattutto la parte di tua madre con un nomignolo in stile Voldy!!!Troppo forte....X la vendetta ci sto ancora lavora..chi sà se harryno verrà aiutato da qualcuno dagli occhi come la notte???Grazie immenso di tutte queste belle cose che mi hai scritto!!!mw commossa all'inverosimile....Ciao amoreeeeee! a presto, almeno spero! P.s. TU QUANDO AGGIORNI???? PRESTO VERO??? (me minacciosa con un batzuka in mano puntato dritto dritto verso di te!!!) Ciao bax

 

 

 

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Capitolo 3
*** Verità nascoste ***


 

 

Salve a tutti! Scusate il ritardo mostruoso!!! Dedico questo cap a tutti quelli a cui questa storia piace e che mi hanno recensito ed anche a chi ha solamente letto!

Buona lettura

 

 

Capitolo 3

Verità nascoste

 

 

Si ritrovò per l’ennesima volta ad osservare quel viso disteso sul letto.

Erano due giorni che non faceva altro che dormire… era arrivato persino a pensare che fosse morto..

Per più di una volta ci aveva sperato, ma poi la sua parte Grifondoro prendeva il sopravvento dandosi momentaneamente dell’idiota.

Ne sarebbe stato certo se non fosse stato per quel lieve innalzamento ed abbassamento del torace che contraddistingueva l’azione che portava a respirare.

 

Aveva dovuto persino dormire per terra… e questo non con poche implicazioni

Aveva il collo distrutto praticamente… per non parlare di un emicrania da record.

Tutto questo grazie a Riddle.

Si chiese ancora com’era possibile che fosse vivo. Lui lo aveva distrutto nella camera dei segreti e in più allora era solo un ricordo mentre adesso era vivo

La tentazione di andare da Silente si impadronì di lui più di una volta ma poi ripensando al comportamento del preside nei suoi confronti cambiava velocemente idea.

In fondo Silente non gli diceva mai niente ,non sprecava tempo a informarlo di decisioni importanti della sua vita.. perché lui invece doveva scomodarsi a farlo?

Perché lui doveva preoccuparsi di dirgli di avere Tom Riddle ,nonché futuro Voldemort ,lì svenuto in camera sua??

Beh ok… forse questa era una situazione un tantino diversa ,ma non scordiamoci che è un Grifondoro solo per scelta e quindi per così dire ha molte caratteristiche dei Serpeverde che Voldemort stesso apprezza particolarmente ,come gli aveva fatto notare Silente al suo secondo anno, tra cui senza dubbio l’orgoglio.

Di certo non sarebbe corso da Silente, non adesso almeno.

Ridicola questa situazione pensò continuandolo ad osservare.

Non poteva dirlo neanche a Ron e ad Hermione.

Certamente avrebbero detto tutto a Silente.

Si passò un amano tra i capelli.

Se ci fosse stato Remus gli avrebbe sorriso…

Lo faceva sempre quando faceva quel gesto.

Il gesto di suo padre.

 

Concentrò la sua attenzione nuovamente sul corpo disteso sul suo letto

Anche se magro ,malnutrito e ferito il suo volto aveva mantenuto quella fine linea aristocratica e raffinata che lo avevano sempre contraddistinto.

Le ferite a quanto vedeva si stavano rimarginando molto velocemente..meglio così non aveva per niente voglia di fare la balia a Riddle ancora per molto ,anche se questo significava che pian piano avrebbe cominciato a riacquistare i suoi poter e di certo ne avrebbero visto delle belle.

Oh si in tutti i sensi pensò conscio del casino che ne sarebbe venuto fuori.

Non sarebbe stato come l’ultima volta, non era più quel bambino di 12 anni nella camera dei segreti spaventato a morte davanti a Riddle, o no non era più quel bambino da molto tempo oramai.

Era diventato parecchio forte quell’ultimo anno.

Dopo la morte di Sirius si era ripromesso a se stesso che nessun’altro sarebbe dovuto morire per difenderlo. Nessun’altra vita innocente buttata al vento solo per salvare la loro unica salvezza contro Voldemort.

Aveva così cominciato ad allenarsi duramente.

Ristudiandosi tutti gli incantesimi che potessero essere appresi ,spingendosi molte volte anche nel reparto proibito della scuola dove certo gli incantesimi lì non venivano insegnati ai studenti di Hogwarts.

I suoi amici gli erano stati molto vicini quell’anno… in primis Hermione che tentava di aiutarlo con tutte le cose che avevano a che fare con i libri.

In fondo quello era il suo campo…

Mentre Ron per così dire aveva la funzione di cavia.

Sorrise al pensiero di quante se ne era preso Ron durante tutte quelle ore spese ad allenarsi ,ma lui mai una volta che si fosse lamentato.

E senza dubbio se non ci fossero stati loro due sarebbe stato molto più difficile superare il tutto.

Era onorato di averli come amici ,e loro questo lo sapevano.

 

 

Osservò ancora Riddle ripensando a quella strana cicatrice che aveva..fin troppo simile alla sua per essere una coincidenza.

Ed aveva ormai imparato che nella sua vita niente poteva considerarsi una coincidenza… e se le sue supposizione potevano avere un fondamento voleva dire che come lui anche Riddle era sopravvissuto alla maledizione senza perdono!

Impossibile...pensò ,solo lui aveva avuto questo onore ,per così dire…

Ma il pensiero che fosse realmente così gli scaldò in qualche modo il cuore… percependo quella sensazione del non essere più solo ,emarginato… unico… raro.

Peccato che non avrebbe voluto in nessun modo essere paragonato a Riddle.

Assolutamente.

Lo vide aprire pian piano le palpebre...vide il suo sguardo confuso guardarsi attorno spaesato ed ancora debole per poi incatenarsi ai suoi occhi.

Li rinchiuse di colpo come a voler cancellare l’ultima cosa appena vista.

-Potter non guardarmi ,mi fa schifo avere il tuo sguardo addosso- sbottò acido continuando a tenere gli occhi chiusi.

-Gentile come una serpe Riddle-

-Hai tentato di strozzarmi Potter l’ultima volta che ci siamo parlati-.

-E tu di uccidermi nel nostro incontro nella Camera dei segreti-.

-Touchè Potter- dichiarò aprendo finalmente gli occhi.

-Mangia -disse buttandoli malamente davanti il cibo..

Riddle al solo vedere quel piatto davanti agli occhi fece la sua migliore faccia disgustata.

-Ma che gentile Potter…sembri quasi quasi una mammina -disse con una voce per niente divertita.

-Chiudi il becco Riddle e mangia. Non voglio avere un cadavere in camera mia-.

-Che nobile animo Potter ,complimenti!- disse fissando il suo sguardo in quello del moro di fronte a se.

-Vedo che ti stanno tornando le forze-.

-Per contrastare te Potter sempre-.

-Avrei dovuto lasciarti là mezzo morto-

-Avresti potuto. Perche non l’hai fatto?-

-Perché avrei dovuto?-

Perché potevi scegliere Potter! e anche perché sarò il tuo peggior incubo appena mi sarò ripreso.

-Pensi di spaventarmi Tom -affermò alzandosi dal letto sul quale era seduto.

-E tu pensi di tenermi legato al letto per sempre?-chiese fissandolo truce -per di più..qui dentro -disse osservando nuovamente disgustato la stanza.

-Non immaginavo vivessi in un porcile…-

-Non immaginavo che ne avessi mai visto uno-.

Tom storse il naso all’ultima affermazione di Harry guardandolo se possibile ancora più amaramente.

Adesso levati dalle palle..se non mi liberi almeno non costringermi a dover sopportare la tua presenza sbottò acido.

 

-D’accordo! Ah…e dimmi Riddle… come pensi di fare a mangiare?-

-Muoio di fame piuttosto che accettare qualcosa da te-.

-Come vuoi!- disse prendendoli il vassoio e appoggiandolo sul comodino.

-Perché mi hai portato qui- chiese infine mentre Harry stava varcando l’uscio della porta

-Te lo detto voglio delle risposte-.

-Cosa ti fa credere che te le darò?-.

-Niente Riddle!-

-In questo momento non ho certezze- per poi uscire e lasciarlo solo con i suoi pensieri.

Mentre scendeva le scale l’improvviso urlo di Tom lo fece fermare.

-Lo sai che fa proprio schifo sto mangiare Potter?-

-Dillo se vuoi uccidermi…- sbottò incavolato urlandoli dietro un’infinità di epiteti poco carini.

Harry scosse la testa divertito mentre il primo accenno di un sorriso fece la sua comparsa sul suo volto da quando se l’era portato a casa; e quando la sua attenzione venne calamitata dal vaso rosa shock che zia Petunia teneva su un tavolino vicino le scale ,il sorriso si trasformò in un ghigno.

Decisamente per qualcuno quei giorni sarebbero stati un inferno ,e rise pensando che quel qualcuno non era di certo lui.

 

***

 

Aprì gli occhi ,si sentiva ancora confuso e spossato  ma abbastanza forte da potersi almeno liberare da quelle corde

Il ricordo di quello che sembrava appartenere a pochi secondi prima fece capolino nella sua testa

-“Potter”- pensò adirato.

Sia accorse di avere la bocca asciutta e la gola secca.

-Grifondoro del cazzo- sbottò liberandosi senza alcun sforzo dalle corde che lo tenevano inchiodato al letto

Era da solo in stanza… se quella si poteva definire stanza…

-Babbani -sbottò disgustato guardandosi in giro con una smorfia di repulsione sul volto

Scese dal letto cercando di non toccare niente di più di  quel che era strettamente necessario

Quando si accorse di essere vestito con quegli stracci addosso perse completamente la pazienza

Quel..quel misero mezzosangue aveva osato vestirlo con…con..

O mio dio non aveva neanche le parole.

Una rabbia cieca si impossessò di lui facendolo avanzare a ritmo di marcia fuori dalla stanza sbattendo la porta con un tonfo assordante.

Harry dal piano di sotto si era perfettamente immaginato la scena.

Un ghigno malefico fece la sua comparsa sul bel volto del moretto. Peccato non ci fosse stato ad ammirare la sua faccia disgustata appena si era accorto del pigiama che aveva addosso.

-Potter io adesso ti uccido- eruppe Riddle appena entrato in cucina prendendo Harry per il bavero della camicia sbattendolo addosso al muro.

-Buongiorno anche a te Riddle- disse a fatica con la mano di Tom praticamente sulla sua gola.

-Buongiorno un cazzo Potter- sbottò quest’ultimo infuriato.

-Di cattivi umore oggi? -Lo sbeffeggiò Harry per nulla intimorito con una strana espressione divertita in volto

-Fottiti  Potter!-.

La presa sulla sua camicia si fece sempre più forte impedendoli bene di respirare.

 

-O ma che gentili..a cosa devo tanta gentilezza Tom?non ti piace il pigiamino per caso?-chiese mellifluo

-Rosa potter! ti dice niente?-

-Questo dannatissimo coso che mi hai messo addosso è rosa!-

Harry non riuscì a trattenersi ulteriormente mettendosi a ridere in faccia a Tom.

-Fanculo potter -disse sbattendolo con rabbia a terra.

Harry aveva smesso di ridere ma un sorrisetto furbo non voleva saperne di lasciare il suo viso

-Ti diverte non è vero? -Sbottò Riddle indicandosi il pigiama

Harry lo osservò meglio

O eccome se lo divertiva..

Vedere  Tom Riddle nonché futuro Voldemort o signore oscuro del cazzo vestito di rosa lo divertiva immensamente e terribilmente..

Ed osservare la sua faccia infuriata lo divertiva ancora di più.

-Sappi una cosa Potter ed apri per bene le orecchie perché non è mio solito ripetermi - disse avvicinandosi pericolosamente al moretto ancora a terra.

-Un giorno non tanto lontano io ti ucciderò Potter-

Harry roteò gli occhi al cielo. -“Sai che novità! “-

-Oh eccome se ti ucciderò-.

-Ti osserverò agonizzante davanti a me supplicarmi di risparmiarti ulteriori sofferenze e urlarmi contro di ucciderti-

-osserverò la luce della vita abbandonarti lentamente-

-vedrò nei tuoi occhi la sofferenza per aver visto i tuoi amici morire davanti a tuoi occhi nel peggiore dei modi-

-vedrò le tue lacrime correre impetuose e supplichevoli sul tuo volto mentre mi osservi togliere loro la vita-.

-E ti vedrò guardarmi in quel momento fatidico quando nei tuoi occhi potrò vedere riflessa la luce verde della mia stessa maledizione venirti inesorabilmente incontro fino a spazzare via anche la più piccola scintilla di vita ancora nel tuo corpo..e fidati se ti dico che stavolta nessuna madre sarà li a salvarti e morire per te.. e quando quel giorno accadrà Potter ricordati che questi occhi ,questi occhi sottolineò indicandoseli ,saranno l’ultima cosa che vedrai in vita tua- disse gelido-.

 

-Fanculo Riddle! -proruppe Harry allontanandoselo da se con una spinta e alzandosi in piedi guardandolo truce.

-Si può sapere che cazzo vuoi da me- sbottò Riddle alzandosi anche lui in piedi infuriato con il moro.

-Sarebbe meglio dire Riddle tu cosa vuoi da me?-

-Cosa volevi quella notte di 16 anni fa quando sei venuto a casa mia e hai ucciso i miei genitori?-.

-Cosa volevi ottenere uccidendo anche me? cosa?-

-Ti rendi conto se tu non l’avessi fatto io sarei stato come tutti gli altri ragazzi…-

-E tu non avresti avuto nessuno contro cui gridare in questo momento…e nessun nemico giurato da combattere?-

-Voldemort non sarebbe morto,non mi avrebbe lasciato questa cazzo di cicatrice -disse scostando i capelli da davanti al volto -Non avrebbe perso i suoi poteri ,non sarebbe stato obbligato ad inventare un cazzo di piano ogni anno per farmi fuori e poi infine non sarebbe tornato a rompermi i coglioni uccidendo altre persone a me care-

Harry aveva il fiatone dopo aver urlato tutte quelle cose senza fermarsi un attimo.

-E se lui non lo avesse mai fatto a quest’ora io non sarei qui Potter -esplose Riddle  -anzi se tu non l’avessi fatto io non sarei qui -disse urlandoli contro e avvicinandosi pericolosamente-.

Harry sostenne il suo sguardo confuso su quanto appena udito.

-Come sarebbe a dire che…-

-Non sono cazzi tuoi -sbottò Riddle accorgendosi di aver parlato troppo. Si girò e fece per andarsene quando il moro lo agguantò per un braccio costringendolo a voltarsi.

La presa era salda come ad impedirne la fuga.

-Lasciami -scandì minaccioso.

-No! adesso tu mi dici cosa intendevi con quelle parole ,cos’è che avrei fatto io?-

-O niente Potter solo il fatto di esistere è già di per sé una disgrazia-

-Potrei dire lo stesso per te Tom- disse allontanandosi dal corpo dell’altro ragazzo

A Tom parve di aver visto una nota di malinconia passare nella voce e negli occhi del suo nemico.

-Cos’è Potter? da fastidio la verità non è vero? -gli urlò contro seguendolo fuori dalla cucina.

-Stai zitto Riddle!-

-Senti senti il piccolo Potty è arrabbiato -disse canzonatorio

-Oh si e ti dico che non è una bella visuale vedermici – sussurrò continuando a camminare senza degnarlo di uno sguardo.

A Tom vennero improvvisamente in mente gli occhi rossi visti sul viso del moretto..due gemme color del sangue…

Per pochi secondi ,terribili secondi ne aveva avuto timore.

Quegli occhi li conosceva fin troppo bene per potersi sbagliare.

-Fermati -gli urlò prendendolo malamente per un braccio sbattendolo al muro.

-Che vuoi da me Tom- la sua più che una domanda sembrava una costatazione.

 -Gli occhi -disse senza troppi giri di parole.

Harry non rispose continuando a guardarlo.

Sapeva benissimo a cosa si stava riferendo..ma lui sarebbe stata l’ultima persona al mondo a sapere la verità.

-Sai sono 2 in genere -disse sbeffeggiandolo tirando fuori di sé la sua parte Serpeverde.

 

-Non giocare con me Potter – proruppe aumentando la presa sul suo braccio.

-E tu non rivolgermi domande del cazzo Riddle -disse allontanandosi da lui.

Tom rimase girato verso il muro dove prima vi era poggiato il moretto.


-Non sei come tutti credono Potter -sussurrò più a se stesso cha a qualcuno in particolare ,ma Harry lo sentì ugualmente.

Un sorriso amaro gli si dipinse in volto.

-“Neanche tu”- pensò, ma non lo disse

Riddle gli ricordava terribilmente qualcuno.

 

Si girò per osservarlo ancora girato di spalle nella stessa posizione di prima.

Fece un respiro profondo come a trovare la forza di dire quelle poche parole.

-Parliamoci chiaro Tom…-

Il soggetto in questione si girò per osservare il suo nemico negli occhi.

Erano alti più o meno uguali solo che Tom era di 10 cm più alto di lui ,i capelli erano leggermente più lunghi di quelli di Harry e decisamente più in ordine rispetto ai suoi.

La pelle chiara ma non come nel ricordo del diario…

Ben fatto per così dire e non guastava il fatto che fosse semplicemente un bellissimo ragazzo.

-Ti ho detto di non chiamarmi così!-

- E io ti ho detto che non me frega niente – rispose continuando il suo discorso.

-Ti ho portato qui perché voglio risposte TOM- disse calcando sul nome volontariamente facendo  incazzare Riddle ancora di più.

-Voglio sapere perché eri a Nocturn Alley ,mezzo morto ,inseguito da una decina di mangiamorte che a quanto posso immaginare ti hanno ridotto così.-

-Chi ti dice che siano stati loro Potter?-I mangiamorte lavorano per me!-

-Non quelli a quanto pare Riddle ,e mi sembra strano che Dolohov rientri tra i disertori- disse serio.

-Che cazzo ne sai tu eh?-.

-Lo visto Tom-.

-Mentre ho preso la stupida decisone di portarti a casa con me ho visto Dolohov cercarti ovunque-.

-Perché non mi hai lasciato lì allora- domandò confuso

-Mettila cosi Riddle...sono un Grifondoro.-

-Aggiungerei stupido..-

-Aggiungerei curioso Riddle, più che altro!

-La mia rimane la più plausibile- disse guardandolo truce.

-Prerogativa dei Grifondoro la curiosità-

-Grifondoro per scelta Potter -disse immediatamente.

-Tu come diavolo lo sai -assottigliò lo sguardo.

-Potter stai parlando con l’erede di Salazar Serpeverde .Ne so molto di più di quel vecchio cappello ,questo è certo – disse continuando a fissarlo dritto negli occhi.

-E allora saprai anche perché sono a Grifondoro-.

Al sentir il nome della casa rosso-oro Tom storse il naso come se avesse appena udito un’eresia.

 

-Suppongo che non volessi che tutti pensassero che fossi sopravissuto a Voldemort perché sei un mago oscuro-.

-“BINGO! ecco centrato il punto”- pensò Riddle vedendo lo sguardo del moro confermare la sua ipotesi.

-Non sai cosa vuol dire essere giudicato ancora prima di essere conosciuto .non puoi sapere che significhi entrare in un mondo nuovo dove tutti si aspettano da te che tu sia perfetto solo perché ti chiami Harry Potter -sbottò alzando man mano il tono di voce.

-Non puoi immaginare di vedere la delusione nei loro occhi quando capiscono che in realtà saresti stato meglio tra le serpi che trai i Grifondoro- disse avvicinandosi sempre più.

-Non dirmi queste cose Potter! ,alcune cose le posso capire meglio di quanto tu potrai mai fare- disse urlandoli contro per poi andarsene dalla cucina lasciando Harry nella stessa posizione di prima ,impalato di fronte al muro.

 

Un ricordo gli venne prepotentemente alla mente.

 

-Professore cos’ho che non va?- chiese il moro osservando il vecchio preside.

-Cosa ce dentro di me che non va?- domandò sempre più confuso.

-Sto diventando un mostro professore!-

Silente chiuse gli occhi ricordandosi della stessa medesima conversazione avvenuta 50 anni prima con un’ altro studente.

-Non sei un mostro Harry -il suo volto sembrava più stanco del solito e non perché fossero le tre del mattino e si trovasse nel suo studio con un disperato Harry.

-Professore io..-

-No Harry!-

-Invece si -urlò alzandosi dalla sedia

 

Sai Harry qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?  gli domandò calmo Silente.

 

Voleva metterlo alla prova.

Doveva metterlo alla prova.

 

Ripensò a quello che gli era appena successo

A quello che aveva appena fatto.

-Nessun. Nessuna differenza -disse ed a quelle parole una lacrima solitaria fece capolino dagli occhi del vecchio preside.

 

-Non anche tu Harry! -disse come in un sussurro rivolto più che altro a se stesso ,ma Harry lo udì ugualmente ed ebbe la sensazione che qualcosa dentro di se si fosse irrimediabilmente rotto.

 

Non anche tu!

 

 

-Non anche tu- ripeté ad alta voce osservando la schiena di Riddle uscire dalla cucina.

 

 

 

 

Angolino:

Che vi sembra??? Per favore lasciate un commentino ,ne sarei infinitamente felice! baci alla prox

 

 

lake: Grazie mille…sono felicissima che ti piacciano..Come ti sembra questo??Spero continuerai a seguirmi! Bacioni

ximeng: Grazie come sempre carissima…(me che arrossisce!). Quasi tutte le cose che hai detto sono giuste per così dire , e molto presto si scoprirà l’identità del misterioso personaggio che lo ha avvertito. Grazie ancora di tutto e spero che ti sia piaciuto anche questo chappy!!! Fammi sapere piccola ciao baci.

Gaky: Spero di non averti delusa in quanto al pairing…ma posso dirti che ce ne sarà anche per Draco quindi…

Il fatto di Tom è che non è Voldemort..è come se si fosse staccato da lui per così dire…quindi due persone diverse ma con gli stessi ricordi…Più avanti si capirà meglio..Grazie ancora di tutto piccola…fammi sapere come ti sembra..ok? Bacioniiii bax

Gokychan: Ciao carissima Goky…Concordo con tutto quello che hai detto riguardo Harry… Hai proprio ragione piccola…P.s. sappi che ho sempre il batzuka sotto mano pronto….hehe!

Grazie ancora tesorooooooo!Tvtttttttttttttttttttttttttb e dimmi che ti sembra! Bacioni piccola.

 

 

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Capitolo 4
*** Legame ***


cap4luceombrarivisto

Ecco qui un nuovo chappyno! Fatto presto vero??? Fatemi sapere come vi sembra please! Bacioni

 

 

Capitolo 4

Legame

 

 

1…15…29…47...58

Aveva ideato ben 58 modi diversi per uccidere Potter.

Il suo ego in quel momento era ad altissimi livelli.

Se ne stava appoggiato al letto con le mani dietro la testa cercando di escogitare più modi possibili per farlo fuori… Aveva perfino pensato di prenderli la testa e affogarlo nel gabinetto.

-Bastardo pezzo di merda -sussurrò guardando il suddetto essere che rispondeva a tale descrizione dormire per terra vicino al suo letto.

I cappelli sempre disordinati gli ricadevano davanti al volto celando al resto del mondo la cicatrice… quella cicatrice!. Le palpebre che chiudevano quegli occhi verdi come la speranza..speranza che lui in piccola parte aveva cominciato a nutrire da quando si trovava in quella casa.

Il suo sguardo gli ricadde nuovamente sulla porzione di fronte coperta dai capelli.

Istintivamente appoggiò la mano sulla sua cicatrice percorrendone con le dita il profilo. Chiuse gli occhi e inspirò il più profondamente possibile.

Privo di catene  e corde com’era ,poteva andarsene in ogni momento… già! Peccato che quel piccolo mostro avesse trovato il modo di impedirglielo.

Alzò il braccio facendo tintinnare il piccolo braccialetto avvolto su di esso. Molto semplice ,con una fattura davvero elegante e leggera; era proprio bello ,senza nessun fronzolo o oggettini idioti attaccati ,solo un serpente attorcigliato attorno ad un piccolo grifone.

-Che immaginazione Potter! non potevi trovare di meglio?- sbottò continuando a guardare il bracciale.

Un leggero lamento proveniente dal moro fece spostare la sua attenzione altrove ,precisamente su di lui.

Aveva posto un incantesimo alla sua stessa bacchetta per impedire a Tom di usarla… decisamente non era una buona idea tenere nella stessa casa (città ,paese ,terra ,universo) Tom Riddle ,Harry Potter ed una bacchetta.

Non aveva via di scampo pensò posando la sua attenzione a qualunque cosa che fosse vagamente più interessante di Harry.

Non poteva neanche tentare di smaterializzarsi che il bracciale al polso cominciava ad emettere scosse lungo tutto il suo corpo rendendoli impossibile il compito; aveva anche provato ad uscire normalmente dalla porta ma era come se si scontrasse contro un muro invisibile , gli mancava solo tentare di uscire dalla finestra e le aveva provate proprio tutte ,ma conoscendo quel dannato Grifondoro aveva posto qualcosa di poco rassicurante anche lì.

Erano passate all’incirca due settimane da quando Potter l’aveva così gentilmente obbligato a restare a casa sua e di certo i loro rapporti non erano migliorati di una virgola.

Ogni cosa era buona per urlarsi dietro o scaraventarsi oggetti vari con l’unica conseguenza che ogni giorno uno dei due si ritrovava con un labbro spaccato od un occhio nero.

Naturalmente questo era il minimo che poteva succedere!

Un  ghigno malefico fece la sua comparsa sul suo bel volto al ricordo della scazzottata di quella mattina.

 

 

INIZIO FLASHBACK

 

-Sveglia Riddle -gridò una fastidiosissima voce alquanto famigliare

Fece appena in tempo ad aprire gli occhi che il proprietario di tale soave voce gli aveva buttato addosso un bicchiere pieno d’acqua gelata.

-Maledetto Potter ,che tu sia maledetto -sbraitò Tom alzandosi di colpo con il cuore che batteva a mille dallo spavento.

-Cos’è vuoi proprio morire oggi ?-urlò furioso

-No oggi proprio non mi va -disse con quel sorrisetto che da sui nervi.

-“che faccia da schiaffi “-pensò Tom nel frattempo osservandolo truce.

-Sai Potter? si dice che l’ospitalità sia sacra… dovresti trattarmi con maggior rispetto.

-A parte che ne dicono di stronzate Tom… ma ci sono sempre le eccezioni -disse sedendosi al contrario sulla sedia appoggiando le braccia sullo schienale -dipende sempre da chi è l’ospite -disse derisorio.

Tom si pulì il volto con una parte del lenzuolo

-Ti ha mai detto nessuno che sei simpatico come un calcio nelle palle? -disse guardandolo rabbiosamente.

In quel momento il silenzio si impose a forza nella stana,nessuno dei due emise una sola parola finché Harry a quell’affermazione si mise a ridere di gusto cadendo quasi dalla sedia

Tom assottigliò ulteriormente gli occhi a quella chiara manifestazione di presa in giro.

-Oh mio dio Tom sei veramente uno spasso - dichiarò asciugandosi le lacrime che erano fuoriuscite dai suoi occhi. -Se lo sapevo ti avrei portato prima a casa con me…-

 

Tom lo osservò furiosamente pensando già al primo modo di farli fare una fine miserabile.

 

E mentre architettava uno e più modi per porre fine a quella giovane vita che aveva davanti non si accorse che Harry gli aveva appoggiato una mano sulla fronte per nulla intenzionato a levargliela

-che stai facendo?- sbottò rabbioso allontanando di scatto la mano del moro da lui.

-Sei tutto rosso in faccia!-

-Cos’è è un divieto avere anche un colorito adesso?-sbottò seccato per quella strana sensazione che la mano di Harry sulla sua pelle gli aveva provocato.

Non era di certo la prima volta che aveva le mani del moro letteralmente addosso, ma mai con un tocco così gentile e dolce,come il tocco di una persona che si preoccupasse realmente per lui.

Harry scoppiò nuovamente a ridere pensando che decisamente Tom Riddle avesse una parte del tutto comica.

-Non ti ho mai visto così tonalità pomodoro ,Riddle! ma se dici che è normale…-disse lasciando la frase sospesa a metà

-Potter modera il linguaggio-. Non sono rosso pomodoro e non sono neanche rosso -disse alzandosi di scatto dal letto.

-Comunque -disse il moretto -adesso rimettiti a letto -.

-E perché? non è già troppo che mi obblighi a passare parte della mia esistenza qui con te? pretendi pure che rimanga a letto - disse acido

Harry alzò gli occhi al cielo chiedendosi cos’avesse fatto di male al mondo per avere una simile “fortuna”.

Decisamente quel ragazzo sapeva come fargli perdere la pazienza ,e senza pochi giri di parole lo spinse di colpo facendolo cadere  spalle al letto.

Agli occhi di Tom quella spinta fu come un chiaro invito a “su picchiami non aspetto altro” e di certo non si fece attendere molto.

Con una mossa fulminea prese il polso del moro stringendolo con tutta la forza che aveva e con l’altra mano libera gli tirò un pugno nello stomaco.

Harry non poté difendersi in quanto la posizione del braccio premuta a forza contro la sua schiena glielo impediva.

Doveva ammettere che Riddle ci sapeva fare in quanto a scazzottate babbane.

-Potter -si senti sussurrare all’orecchio con una voce calda e rabbiosa allo stesso tempo

-Quanto volte ti ho detto di non toccarmi?-  mormorò provocando diversi brividi lungo la schiena del moro

-Ancora…non abbastanza -rispose a fatica girandosi di scatto e liberandosi dalla morsa del compagno restituendoli il colpo alla  faccia.

Tom rialzò lo sguardo ripulendosi con la mano il labbro da cui sgorgava un piccolo rivolo di sangue.

-Tzè! Devi fare di meglio Potter -per poi saltarli praticamente addosso.

In men che non si dica si ritrovarono a terra con Tom sopra al moretto ,sembrava stessero cercando di ammazzarsi a vicenda e forse la verità non era poi così lontana.

-Sei odioso Potter- disse cercando di farli il più male possibile.

-Senti… da… che pulpito -disse il moro invece cercando anche lui di farli chiudere quella dannata boccaccia.

-Oh guarda mi si spezza il cuore- ribatté colpendo il moretto in faccia.

-Sempre..che…tu ce l’abbia Riddle - rispose Harry a denti stretti ribaltando le posizioni e ritrovandosi lui sopra Tom.

 Gli imprigionò le braccia sopra la testa con una presa d’acciaio cercando di prendere fiato.

Entrambi avevano i respiri affannati e i toraci si abbassavo e alzavano velocemente.

Sentivano su di loro il respiro dell’altro.

Si guardarono negli occhi come a prevalere in quello scontro visivo.

-Cos’è Potter ti piace stare sopra?-enunciò Tom con una domanda chiaramente allusiva.

Harry continuò a fissarlo.

Occhi negli occhi ,verde nel nero.

 

-Semplicemente Riddle -disse avvicinandosi man mano al suo orecchio -non voglio che sia tu -e calcò su quell’ultima parola -a dover star sopra di me- disse per poi allontanarsi dal ragazzo.

La realtà era decisamente un'altra pensò intanto il Grifondoro osservando ancora quel viso sotto di lui.

-“Quest’idiota ha una febbre da cavallo e neanche se ne rende conto”- pensò cercando di alzarsi ma Tom evidentemente non era dello stesso parere ;prese il moro per un braccio ribaltando nuovamente le posizioni.

-Ricordati Potter io non sono abituato a stare sotto a nessuno- disse sprezzante ma con una nota maliziosa nella voce.

-Cos’era una proposta Riddle?- domandò Harry cercando di non scoppiare a ridere lui stesso per la cavolata appena detta.

Tom sbarrò gli occhi sorpreso per poi assottigliarli nuovamente squadrandolo con uno sguardo omicida

-Neanche se tu fossi l’ultimo essere vivente sulla terra Potter – sbottò disgustato.

-Non pensare che per me non sia diverso Riddle ; naturalmente non sai stare ai scherzi – aggiunse cercando di deviare l’attenzione da quel discorso.

-Potter guardaci un attimo… ti sembra che sia il momento di scherzare -disse con una voce un po’ sorpresa.

-Scherzavo Riddle! -disse alzando gli occhi al cielo

-Non sei per niente divertente sfreggiato!-

-Ma come… non mi avevi detto che lo sono?-chiese ingenuamente

-si come un calcio…-

-…nelle palle- prosegui l’altro.

-Appunto!-.

 Tom si alzò da sopra ad Harry cercando di darsi un contegno nonostante avesse tutta la faccia che sembrava un proprio campo di battaglia.

 Si mise davanti allo specchio osservando la sua immagine.

-Potter vedi di finirla di picchiarmi- disse lui -guarda che cavolo mi fai ogni volta-

Sentì Harry mormorare qualcosa che assomigliava tanto ad un  –“grazie tante per avermi aiutato”- per poi posizionarsi proprio dietro a Tom.

-Di certo Riddle non mi sveglio al mattino con l’intenzione di una bella scazzottata- proseguì osservandosi allo specchio.

-Ti devo ricordare che mi hai svegliato buttandomi un bicchiere d’acqua addosso?domandò scettico.

-Stimoli la mia parte Serpeverde Tom-mostrando un sorisetto angelico.

Tom non rispose cercando di convincersi di non aver sentito quella fastidiosissima voce. Chiuse gli occhi per un istante dando maggior credito ai suoi pensieri. Li riaprì seccato vedendo l’immagine di Potter riflessa nello specchio.

-Potter! già devo osservare la mia faccia che assomiglia ad un campo di battaglia ma non costringermi di vedere pure la tua allo specchio ,fai veramente pena!-.

-Adeguati Riddle!.-.

Tom represse molto difficilmente l’impulso di mollargli un altro bel pugno in faccia.

-e poi di certo tu non mi hai ridotto meglio… dovresti calmarti ,sei troppo nervoso ,reagisci per niente…- continuò imperterrito.

-Niente Potter? non m i faccio mettere le mani intesta da nessuno io -disse girandosi e guardandolo male.

-Non ti stavo facendo niente idiota ,ti ho solo adagiato delicatamente al letto-

-e tu lo chiamo delicatamente potter? strano concetto di delicatezza…-

-Se sei un totale idiota da non renderti neanche conto che hai la febbre non è colpa mia…-

Sul volto di Tom si dipinse un espressione che voleva dire tutto o niente.

-Idiota lo dici a qualcun altro -sbottò infuriato- e poi non ho la febbre non sono una femminuccia come te!-.

-Oh si proprio una femminuccia continuò- osservandosi di nuovo allo specchio incurante dello sguardo omicida dell’altro.

-Talmente femminuccia da aver battuto il tuo..come posso chiamarlo?...Ah si… amichetto faccia da serpente un infinità di vote- disse con un sorrisetto compiaciuto in volto.

-Fortuna Potter-

-Si decisamente!- concordò lui

Tom corrugò le sopracciglia a quell’uscita .

-Che ce? quando hai ragione hai ragione -disse lui con un alzata di spalle.

-Potter dovresti andare a farti vedere… secondo me hai problemi..-

-Senti chi parla , uno che ha come obbiettivo sterminare la razza umana-.

Tom non abbassò gli occhi da quelli di Harry ma il moro poté giurare di averli visti per un attimo più spenti e bui del solito.

-Come sempre non capisci mai un cazzo Potter- sbottò girandosi e uscendo dalla camera.

Harry non fece neanche in tempo a ribattere che sentì un tonfo sordo. Andò a vedere di che si trattasse trovando per terra Tom svenuto ansimante con il respiro pesante.

-Stupido decelebrato che non sei altro- mormorò per poi prenderlo in braccio e adagiarlo sul letto.

-Sapevo che sarebbe andata a finire così- borbottò prima di iniziare a bagnarli la fronte con un panno umido.

 

FINE FLASHBACK

 

 

-“Che giornata di merda”- pensò rigirandosi sul letto ,la febbre non era ancora del tutto calata ma si sentiva decisamente più in forze.

Aveva dormito quasi tutto il giorno e naturalmente pretendere di dormire adesso era come chiedere a Potter di levarsi definitivamente dalle palle..cioè un miracolo e decisamente inutile.

Era da ore che non chiudeva occhio ,dopo aver escogitato ben 58 modi diversi per uccidere quel misero mezzosangue, ottava piaga del mondo ,non sapeva più cosa fare.

L’idea di scendere dal letto e strangolarlo a mani libere lo avvolgeva sempre più… peccato che quell’aggeggio orribile che aveva al polso sembrava percepire i suoi cattivi pensieri così da emettere una dolorosa scarica di calore alla mano facendolo scottare.

Dopo vari minuti passati ad imprecare al vento le palpebre gli si abbassarono gradualmente, senti una stanchezza fuori dal comune impossessarsi del  su corpo..un prurito fastidioso percorse la cicatrice fino ad irritarla gradualmente.

Aveva una brutta sensazione…

Cercò di fare forza sulle sue pesanti palpebre alzandosi dal letto e andando alla finestra ,spostò leggermente le tende…

Un ombra buia passò in quel preciso istante nascondendosi dietro ad un albero.

Il guizzo veloce di un mantello o di una creatura simile…

-“Dissenatori “-pensò ma se lo tolse subito dalla testa non avendo percepito l’usuale gelo nelle vene.

Il prurito alla cicatrice si intensificò di colpo cominciando a bruciare sempre più forte.

Un unico nome venne alla sua mente in quello momento..

 -“Voldemort”- pensò continuando ad osservare fuori  dalla finestra con uno sguardo carico di rabbia.

Aveva appoggiato la mano sulla clavicola cominciando a sfregarsi la cicatrice con l’intendo di far diminuire il  dolore..Non che questo servisse realmente a qualcosa...

Inutile ,decisamente inutile.

Decise di tornare a letto quando un urlo improvviso lo fece bloccare sul posto.

Harry aveva cominciato ad agitarsi e contorcersi per terra con una mano sulla cicatrice ora più viva che mai.

Di colpo senti la sua infiammarsi ulteriormente e bruciare come se fosse avvolta dalle fiamme dell’inferno… sentiva le sensazioni, il dolore la sofferenza con Harry…di Harry.

Percepì il suo dolore in quel momento ,ed anche la sensazione di pura rabbia di Voldemort per poi essere inghiottito dal buio più profondo e accasciarsi al suolo privo di forze.

 

 

 

Angolino:

Un grazie immenso alle mie carissime commentatrici che mi riempiono il cuore di gioia ogni volta che vedo una loro recensione..GRAZIE 1000 RAGAZZE.

Naturalmente un grazie immenso a tutte quelli che leggono….anche se mi farebbe piacere una piccola recensione.

Bacioni a tutti alla prox.

 

 

Kristin  ahhhhhhhhhh che bello una nuova “commentatrice”. Me felicissima! Soprattutto perché ti piace.

Mi disp ma non posso rispondere all tua domanda..ma si scoprirà molto presto..promesso! e direi che anche le altre tre domande sono strettamente collegate alla prima! Abbi pazienza e pian piano la tua curiosità sarà soddisfatta ( O mio Dio ma come parlo?? O_O ). Grazie ancora  e fammi sapere come ti sembra. baci

 

Gaky: felicissima di sapere che è la prima Harry/Tom che leggi e che ti piace…Come sempre mi lusinghi con tutte queste belle cose che mi dici…TI ADORO PICCOLA. Cmq voglio assolutamente leggere un nuovo chappino della tua fic….Aggiorna mi raccomando. P.S. se ti piacciono le Harry/Draco ne sto scrivendo una…Mi farebbe piacere se magari ci dessi un’occhiata per sapere come ti sembra! Ancora grazie tesoro a presto tvttttttttttb

 

Lake: Gia non immagini quanto mi sono divertita a scriverla quella scena… Tranquilla tesoro… non ho nessuna intenzione di fare diventare il mio Harryno in stile Voldy e neanche che diventi  cattivo solo che….(non posso aggiungere altro mi disp). Spero che ti sia piaciuto anche questo cap….Non trovi che i rapporti tra i due stanno leggermente migliorando? (ma come se ci fai picchiare sempre Nd Harry e Tom). Grazie ancora piccola alla prox

 

Gokychan: Ciao tessssssoro! Stai tranquilla e sotterra la pistola e qualsiasi aggeggio che potrebbe attentare alla mia incolumità! Non farò diventare Harryno cattivo stile Voldy..non preoccuparti piccola.Concordo con te x la scenata in rosa….poverino era talmente preso nel litigio con Harry da essersi dimenticato a cambiarsi..Hehe succede! Come sempre mi butti addosso una valnga di complimenti che spero in minima parte di meritare d’avvero in quanto sei troppo buona con me….(me che tira su con il nasino molto in stile Harry con occhioni grandi grandi).

Bacioni tesoro tvtttttttttttb alla prox *o*

 

Ximeng: Ahhhhhh quante domandine…..Allora andando per ordine…diciamo che Harry non è sopravvissuto perché anch’egli un mago oscuro solo che….diciamo che ha alcune qualità che Voldemot stesso apprezza (tanto per citare una frase di Silente) Silente poi porge la stessa domanda ad entrambi perché i due se confrontati da giovani erano molto simili( e poi sai Silente e tutte le sue stramberie…)Quello degli occhi rossi è esatto in quanto gli ricordano proprio Voldy e direi che ci hai azzeccato anxh nell’altra cosa…Molto acuta piccola!!!

Grazie ancora di tutto tesoro tvttttttb alla prox…bacioni

 

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Capitolo 5
*** Uno strano risveglio ***


cap5leceombrarivisto

Ecco qui il quinto cap..fatemi sapere baci

 

 

Capitolo 5

Uno strano risveglio

 

 

Due occhi neri come la morte scrutavano il paesaggio circostante…

Pullulava di auror…

Nascosti dietro le case ,da mantelli invisibili ,disillusi, dietro ad alberi ,trasformarti in comuni babbani…

-“Dovevano aver avuto una soffiata”-pensò irritato

La preoccupazione sui loro volti era ben visibile. Scrutavano l’uscio di Privet Drive numero 4 con una misurata insistenza e tenacia..

Lo percepiva…

Il potere ,la paura ,l’ansia ,la consapevolezza…

Sensazioni diverse provenienti da un'unica casa ,ma da due persone diverse.

-Ti ho trovato alla fine -sussurrò una voce bassa potente…malvagia

La rabbia stava lasciando spazio ad un imminente e considerevole senso di potere e soddisfazione.

Un leggero e flessuoso movimento sul suo braccio lo fece ghignare sinistramente.

-Mia cara sai cosa fare -sussurrò tracciando con un dito della mano il dorso dell’animale il quale sibilò  soddisfatto. Sentì le spire del serpente abbandonare il suo braccio. Gli occhi gli scintillarono malvagiamente mentre osservava Nagini dirigersi silenziosa verso la casa.

Il ghigno si allargo ulteriormente sul volto serpentino di lord Voldemort.

-È stato più facile di quanto pensassi arrivare a te! Harry Potter -scandì derisoriamente il suo nome.

un ultima occhiata alla finestra del numero 4 di Privet Drive e con un cenno della mano far illuminare la finestra di una fortissima luce verde

-Ce ne anche per te Riddle..non dimenticartelo- Per poi sparire in un turbine nero invisibile ad occhio normale.

 

***

 

Se si concentrava poteva sentirli..i battiti del suo cuore battere ritmicamente insieme a quelli di Potter…..gli udiva entrambi ,troppo svelti ,troppo forti ,troppo doloranti per essere normali…

Vedeva buio… tutto intorno a lui era buio… ma non era solo..una presenza avvolta dalla luce si avvicinò…

 percepì il suo dolore ,la usa sofferenza ,le sue sensazioni… sentiva tutto quello che stava provando Harry Potter

Paura ,sgomento ,fastidio…

Stesse sue sensazioni.

La luce verde divenne sempre più forte fino a indurlo finalmente ad aprire gli occhi.

Gli ci vollero parecchi secondi per ricordare cosa fosse successo..i residui della febbre sembravano farsi sentire

-Dannazione - sbottò ricordandosi i fatti antecedenti… la mano corse istintivamente alla cicatrice…la trovò sporca di sangue.

Osservò le sue mani impregnate di quel liquido rosso che lo facevano ancora sorprendere del fatto che fosse nuovamente in vita ;il dolore alla cicatrice si era attenuato ma non quella sensazione di nausea che lo pervadeva.

Si chiese per quanto tempo fosse rimasto svenuto… cercò di capire più o meno che ore fossero ma quella pazzesca emicrania di certo non lo aiutava.

Di colpo si rese conto di non essere l’unico in quella situazione… poco distante da lui disteso sul pavimento stava Harry Potter anch’egli con la cicatrice che perdeva sangue.

Non ci pensò due volte e lo prese in braccio ,lo scosse diverse volte con l’intento di svegliarlo

la sofferenza ancora viva sul suo volto…

Lo vide aprire gli occhi per un secondo…spenti ,spauriti ,consci di quello che poteva essere vagamente successo

Cercò di parlare ma Tom gli mise un dito sulle labbra per non impedirli di continuare.

Osservò con curiosità lo sguardo che in quel momento Harry gli stava rivolgendo.

Uno sguardo di fiducia…

Lui si fidava di Tom..

Harry Potter si fidava di Tom Riddle… senz’altro un giorno da ricordare.

Lo sforzo doveva essere troppo grande per riuscire a stare sveglio... Lo vide svenire nuovamente tra le sue braccia ;provò una stranissima sensazione nel tenerlo così stretto a sé. Paura! provò paura che potesse essergli successo qualcosa ,che potesse scivolare lentamente via dalla sua presa.

Dannazione lui non poteva provare paura per Potter! un ondata di collera lo pervase.

-Potter!- si ripetè.- Dannazione è Harry Potter! -ma più se lo ripeteva e meno trovava ragioni per farlo.

Lo vide ansimare leggermente… per lui doveva essere stata in qualche modo ancora peggio.

Se lui era svenuto sentendo il dolore che in quel momento il moro stava subendo..non voleva neanche immaginare quello che lui doveva aver provato.

Ne era ormai certo… Voldemort doveva essere stato nelle vicinanze…non si poteva spiegare altrimenti il perché di tutto questo.

 

La sua attenzione venne nuovamente calamitata da Harry tra le sue braccia

 

-Ehi Potter ti sembra il momento di fare il bell’addormentato?- sbraitò scocciato mollandoli più di uno schiaffo per farlo svegliare..niente! non voleva aprire gli occhi.

-Maledizione…- sussurrò tra se

-Cosa ti aspetti che adesso mi prenda cura di te???-

Si stava innervosendo sempre più… provava un sentimento strano nel vedere Potter privo di sensi tra le sue braccia…

Un sentimento mai provato prima d’ora.

Era da due settimane che non voleva altro che vedere Potter in questo stato…se fosse stato a causa sua ancora meglio..

Ma ora vederlo soffrire a causa di quel…quel….non riusciva a trovare parole per descrivere Voldemort se non una… -“è come se lo avessi fatto io “-pensò…-“io e lui siamo uguali”-, ma mentre si ripeteva queste cose una lontana voce continuava a gridargli il contrario ,continuava a ripetergli che loro non erano uguali..non erano la stessa persona e non lo sarebbero mai stati.

Strano come quella voce assomigliasse incredibilmente a quella di Potter.

 

Abbassò nuovamente lo sguardo verso il corpo ancora tra le sue braccia ,e ancora una volta quella strana sensazione riemerse in superficie

-Ah… dannazione Potter! è sempre colpa tua!- sbottò osservando il viso contratto dal dolore dell’altro.

E non si sa come si ritrovò a pensare che quella strana sensazione che provava potesse essere preoccupazione.

 

-“Devo essere impazzito! non posso provare niente per lui, nientemeno che preoccupazione ,assurdo sono Tom Riddle! DANNAZIONE!”- ma ugualmente rendendosene conto non riuscì a spazzare via da dentro sé quella sensazione nel fondo dello stomaco.

 

 

Tom lo adagiò decisamente con poca delicatezza sul letto

-Stupido di un Potter doveva proprio svenire?- si chiese mentre lo osservava con un espressione indecifrabile.

-Ma guarda se devo farti pure da balia adesso! Avevo ragione a dire che sei una femminuccia-

In quel momento Harry aprì gli occhi

-Finalmente- sbottò scostandosi da lui.

Ad Harry li ci vollero diversi minuti per fare mente locale di quello che poteva essere successo

 

-Non montarti la testa Riddle…ti stai addolcendo anche tu- disse a fatica riprendendo lentamente i sensi

Tom si scostò scocciato per la verità di quelle parole

-Ti sei preoccupato per me Tom?- chiese cercando di mettersi seduto ma un’ulteriore fitta alla testa lo fece desistere

-Fanculo Potter!-

 

-Gia come immaginavo- ribadì chiudendo gli occhi ancora debole

 

-Era ora Potter che ti svegliassi..cosa pensavi che sarei stato felice di farti da babysitter?

-Certo che no Riddle.. più che altro mi sorprende il fatto che non mi hai ne ancora  strangolato…- ribattè ironico

-Lo stavo per fare ma come sempre hai rovinato tutto-.

un lieve sorriso incurvò le labbra di Harry a quelle parole.

-Non montarti la testa sfregiato-

Il moro arcuò un sopraciglio chiedendosi come mai tutti i Serpeverdi usassero lo stesso epiteto nei suoi confronti

-Cos’è che ti diverte tanto Potter?-

Harry lo guardò dritto negli occhi

-Veramente tu Tom-.

Riddle emise uno sbuffo scocciato -Prevedibile Potter!-.

-Tu pure!-

Lo sguardo di Harry si oscurò improvvisamente tanto da indurre Tom a chiedersi quale fosse la causa di tale cambiamento.

-Anche tu sei….-

-Caduto a terra come una rimbambito- anticipò Tom

-Beh si… più o meno- ribatté l’altro guardandolo male

-Si!- affermò deciso - ma almeno non ho fatto tante moine come te Potter! Avevo ragione a dire che sei una femminuccia -.

Harry roteò gli occhi ponendosi sempre la stessa domanda da quando Tom era entrato nella sua vita. Era strano come Riddle potesse avere avuto tale impatto nella sua esistenza. Lo stesso impatto di un meteorite a suo parere.

La sua attenzione venne catturata dal sangue che si trovava al collo dell’altro ragazzo.

-Hai perso sangue? -chiese sorpreso osservando meglio la ferita

-Potter non guardarmi come un fenomeno da baraccone… anche tu hai perso sangue!-.

Harry si portò automaticamente la mano alla fronte costatando personalmente la verità di quelle parole.

Passarono alcuni istanti in silenzio ognuno assorto nei propri pensieri

 

-Grazie! -disse dopo un po’ Harry

 

Tom rialzò lo sguardo immergendosi in quelle iridi smeraldine…

Quegli occhi lo incantarono per alcuni secondi… gli sentiva forti ,carichi di potere ,di magia... d’amore!

Tutto un misto.

Si riscosse da suoi pensieri dandosi mentalmente del cretino per i pensieri appena fatti

Belli gli occhi di Potter?...carichi d’amore?

-“Devo essermi fumato il cervello… Grazie Voldy “-pensò ironico

-Non ringraziarmi Potter…. se non ti fossi svegliato prima probabilmente a quest’ora il mondo non sarebbe più costretto a sopportare la tua presenza -continuò acido

Harry sorrise interiormente intuendo quella sgarbata risposta come il modo più gentile di Riddle di accettare il suo ringraziamento e che in fondo anche lui era preoccupato…

Un altro sorriso fece la sua comparsa sul volto del moretto..decisamente un tipo strano questo Riddle.

 

Lo aveva percepito per un secondo…

Ancora assorto nel buio causato dal dolore alla cicatrice aveva percepito ,dolore ,rabbia ,preoccupazione, paura…

…un emozione più contrastante dell’altra costatando da chi venissero.

Come mai Riddle provava tutte le sue stesse sensazioni?

I suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello

Entrambi si immobilizzarono all’istante. Era capitato pochissime volte che ricevesse visite dalla partenza dei Dursley ,Solo Remus e qualche membro dell’ordine per vedere se era tutto apposto.

Il fatto che uno di loro potesse trovarsi lì proprio in quel momento dopo aver subito l’attacco di Voldemort sembrava tutt’altro che una coincidenza.

Fece per alzarsi dal letto ma Tom lo respinse di colpo sul letto.

-Ma…?-

-Fermo Potter!..dove vorresti andare?-

Harry chiuse per un attimo gli occhi convincendosi che lo facesse di proposito a vederlo così esasperato a causa sua.

-A dispetto dal fatto che  ogni tanto mi sembri veramente sordo penso che tu lo faccia apposta adesso Riddle!-

-Non hai sentito la porta???-

-Ma che spiritoso Potter!. Come pensi di presentarti lì davanti a quelli che presumo essere i scagnozzi di Silente pieno di sangue senza neanche reggerti in piedi?

 

L’epiteto “scagnozzi di Silente” lo fece sorridere inaspettatamente.

-Ma guarda ti preoccupi per me- disse lui con un tono di voce angelico

-Certo che no idiota..ma poi farebbero domande su domande portandoti via di qui..-

-Allora non vuoi che me ne vada…Che carino Tom- continuò prendendolo in giro

Tom si alzò scocciato  –Idiota!  Se tu ne vai prima di annullare l’incantesimo come faccio io ad uscire da sta casa??? Non vorrei passare l’intera mia vita qui dentro- sbottò schifato.

-Dovevo immaginarlo!-

Il campanello suonò nuovamente e sempre più frequentemente

-Allora cosa pensi di fare vuoi andare tu ad aprire la porta? – domandò scettico osservandolo truce.

-Certo, e magari è la volta buona che avadakevadro qualcuno-.

-Di certo saranno loro a farlo se ti presenti così!-

-Ingenuo Potter- per poi alzarsi e lasciarlo sbigottito nel vederlo cambiare aspetto e trasformarsi  in lui con un gesto della mano

-Carino Riddle-…

Non azzardarti ad emettere alcun suono Potter! con un tono di voce per niente rassicurante.

-Preferirei trasformarmi in uno schiopodo sparacoda piuttosto che avere la  tua faccia-

Harry sbuffò per non ribattere….avevano trovato un modo tutto strano per rapportarsi tra loro.

-Ricordati che oltre ad essere me devi essere anche gentile -gli gridò dietro dopo che lo vide uscire dalla sua camera non potendo così sentire la sgarbata risposta del compagno accompagnata da varie maledizioni a suo carico.

 

 

-“Gentile? Gentile Potter? aspetta e vedrai”- pensò scendendo le scale.

Stava per aprire la porta  quando questa esplose letteralmente costringendolo a fare un passo indietro per non essere travolto

 

“Gentile” continuava a ripetere una fastidiosissima vocina nella sua testa.

-“Gentile un corno!”- fu la risposta di Tom dopo che si vide esplodere la porta praticamente davanti agli occhi-

E ci mancò poco che non venne travolto dall’ingresso di Remus e Moody

-Oh mio dio Harry stai bene? Abbiamo visto una luce verde alla tua finestra e abbiamo pensato al peggio- domandò trafelato il licantropo andando ad abbracciarlo.

 

-“Luce verde? La stessa che aveva visto lui quando non era ne ancora cosciente?”-

Avrebbe avuto modo di scoprirlo. Decisamente in quel momento aveva cose più importanti a cui pensare

 

-“Oh mio dio l’ibrido mi sta toccando..giuro che questa me la paghi Potter”-

 

 Tom si scostò velocemente come disgustato.

-Certo!- disse sprezzante con una nota di repulsione nella voce…

Lupin  rimase basito dal comportamento del ragazzo ma decise di non darci troppo peso ,cerano cose più importati di cui parlare.

Tom nel frattempo osservava i due venuti

-“Di bene in meglio….Un licantropo avvizzito e un vecchio con l’occhio di vetro…Ma che bella scorta Potter!...mi sorprende il fatto che tu sia ancora vivo“- pensò ironico

Osservò più attentamente Moody

-“Ma guarda un po’!…che fine miserevole per il più grande auror di tutti i tempi “- rimuginò osservandolo… e pensare che una volta riuscivi a dare del filo da torcere anche a me…

-“Tzè ridicola la vecchiaia”- pensò nauseato .

La sua attenzione venne catturata da Remus che gli aveva posato una mano sulla spalla.

Tom a quel contatto si ritrasse velocemente.

-Harry?- domandò confuso l’uomo dall’atteggiamento di quello che per lui era come un figlio.

 

-“Gentile Tom ,gentile”- ripeté quella fastidiosissima vocina troppo simile a quella di Potter.

-“Dannazione Potter dei miei stivali”-

Fece un respiro profondo cercando di calmarsi e non si sa come un nuovo modo per uccidere Potter gli venne in mente aggiungendosi ai precedenti 58.

-Che volete?- sbottò cercando di dissimulare un tono di voce vagamente cordiale.

Vide i due uomini scambiarsi una fugace occhiata come a decidere se era il caso di dire tutto.

-Noi..ecco…veramente niente! -Disse titubante il licantropo - volevamo solo vedere se andava tutto bene!-

-Oh ma che gentili!- ribadì appoggiandosi alla parete con le braccia conserte.

Quindi devo dedurre che il fatto che Voldemort fosse qui fuori non centra niente con il fatto che abbiate sfondato la porta di casa mia nel bel pieno della notte giusto?domandò ironico

Harry dal piano di sopra sentì tutte le adorabili battutine di Tom e cominciò a maledirlo in tutte le lingue che conosceva.

 

-“Se non lo scoprono e non lo uccidono giuro che ci penso io”- si ripromise sentendo la rispostaccia appena usata. La tentazione di uscire dalla camera e mollargli un bel pugno diventava sempre più forte ogni minuto di più –“e meno male che gli avevo detto di essere gentile… Si come no!”-.

 

-Allora?- proseguì acido Tom.

-Harry tu come…?

-Oh  andiamo se credete di aver a che fare con un idiota avete sbagliato casa…-

Sia Moody che Remus lo osservarono con occhi sgranati dall’incredulità. Avevano visto diverse volte Harry arrabbiato ma mai così..così…cattivo! se quello era l’aggettivo adeguato.

Sentite non ho tempo da perdere quindi se volete andarvene ve ne sarei molto grato….

-“Vedi Potter? ho chiesto per favore “- si disse appuntandosi di rinfacciarglielo appena possibile.

 

 

-Harry..che ti è successo?- chiese Remus indicando il suo collo ancora pieno di sangue.

Cercò di toccarlo ma Tom si ritrasse velocemente come schifato.

Mi ha morso un serpente rispose acido…

Più che altro avrebbe desiderato con tutto se stesso che il serpente in questione avesse morso loro.

 

Vide i sguardi confusi dei due uomini

Fece un respiro profondo contando fino a 10 cercando di trovare almeno una sola possibile scusa per non avadakevrizzarli entrambi all’istante..

Il come era ancora un mistero.

 

-Scherzavo disse infine, roteando gli occhi al cielo -mi sono semplicemente tagliato -continuò con un tono di voce duro e scostato.

-“Maledizione Potter sei più contagioso di una vipera…  Adesso parlo pure come te! “Scherzavo Riddle” ”era uno scherzo Tom”  “scherzavo Tom”...

-“Harry che ti succede”- pensò intanto Lupin

Il suo sguardo divenne triste gli occhi gli si inumidirono lentamente…..

Cos’era successo dall’ultima volta che si erano visti? Anche allora gli aveva mentito riguardo ancora a non si sa cosa, ma questa volta era diverso…come se non fosse lui.

-Ascolta bene ragazzino non osare parlarci così -intervenne serio Moody minaccioso facendo un passo avanti come a contrastarlo.

-RAGAZZINO A CHI?- non si trattenne più Tom mandando a fanculo la fantomatica gentilezza di Potter.

-ADESSO FUORI DA CASA MIA- ribatté furioso e mai come in quel momento quella parola lì suonò giusta e appropriata.

 

*

 

Tom salì le scale se possibile ancora più incazzato di prima maledicendo ulteriormente chiunque gli venisse in mente dalle porte babbane ai costrittori degli occhi di vetro.

Cose senza senso…

 

Appena entrò in camera si ritrovò lo sguardo omicida di Potter puntato addosso

-Adesso Riddle spiegami quale lettera della parola gentile ti è sfuggita…-

-Direi tutta- ribatté rognoso buttandosi a peso morto sul letto di fianco ad Harry e spostandolo malamente.

Harry lo guardò decisamente male..fece un respiro profondo ,di certo litigare con lui era l’ultima cosa che voleva in quel momento…

-È inutile che mi guardi come un microcefalo Potter... cosa pensavi che mi sarei comportato amorevolmente con quei due là?-

-E in più mi hanno anche mentito..anzi ti hanno mentito -disse derisorio con un sorrisino sulle labbra

Il fatto che si permettessero a trattare Harry così gli fece aumentare la rabbia senza saperne il motivo…se cera qualcuno che poteva prendersi gioco di Potter quello era solo lui…

Era una questione personale.

 

-Tipico!- ribattè Harry noncurante

Tom alzò un sopraciglio incuriosito

-Ma come il grande Harry Potter si fa trattare così dalle sue guardie del corpo?

-Non sono guardie del corpo Riddle..sono amici una cosa che tu non avrai mai-.

Tom non rispose, in quel momento il soffitto era una cosa decisamente più interessante del rispondere a Potter.

-Lo sai che la prossima volta sarò io a dovermi scusare per come TU ti sei comportato?- disse calcando volontariamente su quel tu!

Tom per tutta risposta alzò le spalle

Aveva ancora l’aspetto di Harry e questo piccolo particolare era decisamente inquietante.

E infatti Harry non mancò di farglielo notare

-Lo sai che questa cosa è raccapricciante?- disse riferendosi al fatto che avesse ancora il suo aspetto.

-Non dirlo a me Potter!...io l’ho sempre detto che la tua faccia fa schifo..finalmente te ne sei accorto anche tu! Ribadì gongolando.

Come risposta il moro alzò gli occhi a cielo….

Passarono diversi secondi in silenzio

Tom chiaramente si aspettava la risposta per niente gentile del Grifondoro ma quando questa non venne si girò per osservare il ragazzo che si era già addormentato vicino a lui..

-“Magnifico”- pensò… -“adesso non posso neanche scendere dal letto senza che si svegli e cominci ad urlarmi contro… potrei buttarlo giù…ma poi chi lo sente! magari batte la testa e diventa ancora più rompicoglioni di prima…sarebbe la mia morte…”- e mentre cercava tutte scuse irreali per non scendere dallo stesso letto nel quale si trovava l’altro ragazzo le palpebre si fecero pesanti reduci nonostante tutto quello che fosse successo di un’incredibile e snervante giornata.

 

 

 

Il sole era ormai alto nel cielo..erano passate poche ore da quando erano caduti entrambi nelle braccia di Morfeo

Decisamente troppo poche costatò Harry aprendo gli occhi e trovandosi praticamente tra le braccia di Tom….

Improvvisamente sentì molto caldo ,decisamente troppo caldo costatando il clima fresco che alleggiava nella stanza.

Le gote gli si tinsero di un leggero rosso… -“mio Dio Riddle mi sta abbracciando!”-.

Cercò di sfuggire da quella imbarazzante situazione facendo il men che minimo rumore ma Tom evidentemente non era dello stesso parere e lo strinse ancora più forte.

-“E meno male  che sta dormendo”- pensò nel frattempo Harry

-“Se fosse sveglio troverebbe senz’altro il modo di dare la colpa a me per questa situazione”-.

Sentì il ragazzo mugugnare qualcosa di incomprensibile nel sonno

-“Almeno quando dorme è buono…sembra quasi carino”-.

…!

Ok!

Stop!

Fermi tutti!

Aveva appena pensato che Riddle potesse essere carino???

CARINO???

Decisamente doveva essersi bevuto il cervello come gli ripeteva sempre quest’ultimo… E mentre lo osservava cercando di trovare qualcosa di brutto ,orribile e malefico in quel viso a pochi cm dal suo ,non riusciva a smettere di pensare che Tom Riddle fosse decisamente un bel ragazzo.

Dopo vari minuti di inutile mosse per liberarsi ,finalmente Tom si girò dall’altra parte borbottando cose incomprensibili così da lasciare campo libero ad Harry per sgattaiolare fuori dal letto.

 

-“Incredibile ero in un letto abbracciato a Tom Riddle… “- questi furono i suoi pensieri mentre entrava in bagno.

-“Decisamente un pessimo inizio di giornata..almeno non potrà peggiorare”-.

Non sapeva quanto si stesse sbagliando.

 

 

 

Angolino:

Ecco qui un nuovo chappy….Fatemi sapere se vi piace….Complimenti e critiche..Non esitate

Mi raccomando recensite…Bacioni alla prox

 

 

Mezzosecolo: sono felicissima che ti piaccia..fammi sapere come ti sembra questo chappy..bacioni alla prox

 

Ximeng:Gia proprio così…Anche tom ha la febbre..Piccolino!!! penso di aver gia risposto alla tua domanda…come hai visto il caro vecchio Voldy viene sempre a rompere i cosidetti…e si ci sarà qualcosa tra di loro… penso presto..devo vedere…Ancora grazie tesoro mio e dimmi che ne pensi di questo..Ciao bax

 

Gokychan:Me commossa fino al midollo per queste stupende cosine che mi dici…ç_ç..Tvtttttttttttttttttb!!!!

Come hai notato infatti i due sono un po’ pieni di misteri,,ma si risolveranno presto…promesso!

Troppo forte “malvagia assassina di autrici” seguito da un’infinità di tvtttttttttttttttttttb!!! Un effetto decisamente contrastante che mi ha fatto morire dal ridere….come sempre un GRAZIE infinite Goky cara…spero  a presto! P.S. anch’io posso dissotterare le mie armi *_*…hehe bax piccola tvtttttttttttb

 

Gaky:come sempre Graziee tantissime tesoro..non sai che piacere vedere la tua recensione…per il fatto del masochismo…sai poverino Harry…Dopo che Voldy gli ha lasciato quella piccola cicatrice non ragiona più tanto bene..quindi per lui avere Tom rinchiuso nella sua stessa camera gli sembra una cosa normale…hehe..che ci vuoi fare….A parte i scherzi….continua a farmi sapere come ti sembra…bacioni tesoro.

 

Kristin:gia l’ho provato anch’io il discorso dell’acqua..veramente utile….Cmq forse un giorno chissà mi divertirò a scriverli quei 58 anzi 59 modi…tra cui una buona ventina ne ho già in mente…e mi dispiace deludere le tue aspettative in quanto pensi che non posso risp adesso invece ti rispondo…hehe

Harry avverte i “leggeri” dolorini di Harry perché entrambi sono sopravvissuti all’Avada lanciatagli dalla stessa persona (Voldy) e quindi tra di loro si è instaurato un tipo di legame…mi disp ma di più non posso spifferare…Spero continuerai a recensirmi tesoro…ci tengo….bacioni alla prox

 

Lake: e si Tom è un tipo un po’ strano..veramente a pensarci bene tutti e due….e non ci crederai ma ho pensato anch’io esattamente la stessa cosa mentre stavo scrivendo quella scena..e alla fine per una soddisfazione personale l’ho pure scritta veramente…..ma purtroppo come hai visto non potevo metterla nella storia,,,almeno non così presto….Dimmi che ne pensi anche di questo cap che a dire la verità mi è risultato estremamente difficile scrivere…non so neanche io il perché..cmq spero che sia venuto fuori decentemente…baci

 

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Capitolo 6
*** Dentro all'armadio ***


cap6luceombra

Capitolo 6

Dentro all’armadio

 

 

Sentire quelle calde ,sensibili e rilassanti gocce d’acqua scendere su tutto il suo corpo gli diede nuove energie.

-“Ci voleva proprio”- pensò rilassandosi sotto quel caldo tepore

Fece mente  locale dei fatti avvenuti nelle ultime due settimane

L’arrivo di Tom, la convivenza, per nulla pacifica come aveva sperato e poi questo

Non sapeva neanche come descriverlo…se non ulteriore attacco di Voldemort?

Oppure nuovo modo per romperli le palle???

Poteva trovare un’infinità di nomi ma decisamente l’ultimo calzava a pennello; e poi a tutto questo si aggiungeva il fatto che anche Riddle avesse sofferto dell’attacco di Voldemort….esattamente come lui..

C’erano diverse cose che non gli risultavano chiare ,primo fra tutti la cicatrice di Tom… troppo simile alla sua…

-Ahhhhhhhh- stava decisamente impazzendo.

E infine per concludere il tutto si era ritrovato tra le braccia di Riddle…

Semplicemente magnifico… di male in peggio!.

Decisamente non c’era limite alla sfiga suprema! E non gli sembrò per niente strano che quella parola combaciasse perfettamente al suo nome…

-“Potter e sfiga!… un’accoppiata vincente”- pensò ironico.

Continuò a farsi cullare per diversi minuti dal getto caldo dell’acqua…sentì i  muscoli rilassarsi a quel meraviglioso contatto facendoli dimenticare per alcuni momenti la giornata appena trascorsa

-“Meno male che non era sveglio “-pensò sorridendo leggermente per la cavolata appena pensata..però quell’abbraccio gli aveva lasciato qualcosa addosso..un calore strano ma provato prima..protezione e in un certo senso amore…..si diede del cretino..

AMORE??? ed ecco che la sua parte Grifondoro veniva fuori in tutte le sue complessità.

L’ennesimo rimprovero mentale arrivò imminente per ribadire il fatto che si fosse fumato il cervello…

Stranamente concordò in pieno con esso.

Dopo  aver rimuginato ancora un po’ pensò che un fondo di verità ci fosse in tutto questo! Doveva solo accettarlo.

Stette sotto la doccia per un tempo decisamente superiore al suo solito… voleva spazzare via i residui di quella stancante giornata appena passata

Dopo un tempo che considerò decisamente troppo lungo uscì dalla doccia e solo allora si accorse che non aveva preso i vestiti puliti

-“e ti pareva che qualcosa andasse bene?”- si rimproverò mentalmente

Pregò che Riddle non fosse sveglio mentre entrò silenziosamente in camera con un asciugamano allacciato in vita, solamente quello!

Appena mise piede in camera notò immediatamente il letto prima occupato da Riddle vuoto

Si chiese dove potesse essere andato

-Probabilmente giù in cucina -si disse… era tranquillo perché sapeva che non poteva uscire di casa.

-“Almeno questo”- pensò sorridendo

Aprì l’armadio sbadigliando sonoramente

Le gocce d’acqua cadevano impertinenti lungo tutto il suo corpo ,giù dalle spalle percorrendo il torace fino a insinuarsi dispettose sotto all’asciugamano.

Un altro sbadiglio si fece sentire.

-“Mio dio che sonno”- pensò  -“quasi quasi dopo...”-

ma non fece in tempo a pensare altro che si sentì spingere di colpo all’interno dell’armadio appena aperto senza tanti inconvenievoli.

-Ma che…?-

-Zitto Potter!- sbottò una voce fin troppo famigliare

-Riddle! -esclamò sorpreso voltandosi e trovandosi a meno di un centimetro dalla faccia di Tom.

Fece un respiro profondo preparandosi psicologicamente ad una nuova discussione senza capo ne coda

-Mi spieghi perché cavolo mi hai chiuso qui dentro?- proruppe adirato -e perché ti sei chiuso pure tu qui?-

Infatti Tom dopo averlo delicatamente spinto dentro all’armadio lo aveva seguito a ruota chiudendosi di fretta la porta dietro.

Risultato che erano praticamente uno addosso all’altro in circa 2 metri quadrati di spazio al buio

-“Ma che bella situazione”- pensò ironico il Grifondoro

-Allora?-

-Potter chiudi quella fogna che ti ritrovi- ribatté acido Tom

-“che acido! E quando mai che non lo è?”- pensò adirato

-Svegliato male Tom?-

Il soggetto in questione non si degnò neppure di rispondere.

-Riddle spiegami che ti è preso!- disse passandosi una mano trai capelli ancora bagnati come unico risultato di bagnare tom da capo a piedi

- G-R-A-Z-I-E! - scandì malevolo pulendosi con una mano il volto ormai fradicio.

-Figurati- disse l’altro noncurante

-“Tom respira…in fondo è Potter no??? Lui testa di cazzo e tutto il resto!. Non perdere la pazienza…Forza!”-.

-Allora?-

-Allora che Potter?-disse lui svogliato come se stesse discutendo di un argomento estremamente noioso.

-Allora Tom deduco o che ti sei svegliato con una tarantola nel sedere che ti ha costretto a chiuderti qui dentro con me ,oppure che finalmente ti sei deciso a mostrare al mondo la tua poca sanità mentale, cosa che fra l’altro ti ripeto sempre!-

 -Una che cosa?-

-ma mi hai ascoltato si o no?- domandò spazientendosi

-si fino alla tarantola!- disse come orgoglioso.

- O ti prego lascia stare- fece esasperato l’altro

La distanza tra i due si era notevolmente diminuita nel corso della discussione come se inequivocabilmente fossero attratti l’uno verso l’altro.

-Non l’hai sentito? -domandò tutto d’un tratto Tom

Harry alzò un sopraciglio incuriosito -cosa?-

-Ce qualcuno in casa! -affermò sbrigativo l’altro senza aumentare il tono di voce

-Saranno i Dursley, magari sono tornati…- ribadì Harry con una smorfia che fece sorridere Tom.

Il fatto che il famoso Harry Potter protettore dei mezzosangue e babbanofili ,come il suo maestro Silente ,odiasse i suoi zii babbani lo rallegrava..lo metteva di buon umore.

-non sono loro!-disse senza aggiungere altro

-Riddle se continui a dire una parola si e 10 no come pretendi che io riesca a capire? Alle volte sei veramente tardo!-

-“Tardo? Tardo?? Tardo???....questa me la paghi Potter”!- pensò furioso avendo però la decenza di non ribattere.

-No non è umana  la presenza che ho percepito -continuò calmo come a spiegare un concetto semplicissimo ad un bambino di 5 anni.

-In che senso?- domandò confuso Harry

-Potter a volte mi chiedo se ci sei o ci fai?-

Harry sorrise divertito -Da quando questi detti babbani ?- domandò ironico

-Oh chiudi quella bocca-.

Harry fece un respiro profondo..non era il massimo essere chiusi in un armadio di 2 metri quadri in due persone ricoperti di vestiti

-Potter allontanati…sei troppo vicino - sbottò acido come una serpe…una delle più degne di questo nome

- Riddle ti dico solo una cosa…

-ADEGUATI!..di certo non mi sono chiuso da solo qui dentro quindi potevi pensarci prima-

Harry tentò di spingere l’anta per uscire da quel buco ma Tom fu più svelto e glielo impedì bloccandolo per il polso…

Il moro si voltò confuso e scocciato verso il proprietario di tale mano.

-Respira Harry…è una cosa semplice…tu non vuoi trovarti con un cadavere sulla coscienza giusto? Si disse mentalmente…quindi respira e fai finta di niente..o almeno provaci-

-Riddle non vorrei deluderti ma non è la mia massima aspirazione stare chiuso qui dentro per il resto dei miei giorni -disse ironico - per di più con te!-.

-Di certo in questo concordiamo -disse sarcastico l’altro

-Bene felice di saperlo- si voltò nuovamente verso Tom ,per quanto lo spazio lo permettesse; la distanza tra loro era veramente minima ,probabilmente pochi millimetri separavano le loro labbra  che ad ogni movimento si solleticavano impercettibilmente.

-Potter mi stai bagnando tutto- affermò Tom dopo pochi minuti di silenzio

Harry era ancora a torso nudo con solo l’asciugamano allacciato in vita e grondava goccioline come una fontana nel bel mezzo di una piazza.

-e secondo te di chi è la colpa?- domandò ironico

-Tua!..potevi vestirti prima e non girovagare per casa mezzo nudo- disse assolutamente convinto

-Riddle questa è casa mia e se mi va ci giro anche nudo...-

-Oh si vorrei proprio vedere- ribatté ironico l’altro

-mi dispiace deluderti ma non sei il mio tipo - avvicinandosi di poco ed esibendo un sorriso per niente rassicurante.

-Neanche tu Potter tranquillo- e nel frattempo le loro labbra si sfiorarono impercettibilmente… senza che i due potessero fare niente per impedirlo..la distanza era praticamente inesistente.

-Riddle ti rendi conto che mi stai baciando?- domandò il moro malizioso

-Idiota io non ti sto baciando!- sbottò l’altro

-A no?- disse alzando un sopracciglio -e il fatto che le tue labbra stiano toccando le mie come lo chiami? -

-Potter per quanto questo ti piacerebbe mi dispiace deluderti ma veramente non sei il mio tipo… gia stare a questa distanza da te mi fa schifo..quindi…-

-Gentile come una serpe- ribadì scontroso

-Lo prendo come un complimento- rispose con gli occhi che gli brillavano minacciosamente.

-Fai come ti pare! Il capire un insulto è soggettivo- continuò noncurante con un alzata di spalle.

 -Vorrei solo sapere prima della fine del secolo perché mi hai chiuso qui!

-Di certo non per saltarti addosso pervertito-.

-Pervertito a chi?-disse minaccioso.

-Non penso che sia il posto…-

-O certo chiudiamo sto discorso ,non voglio parlarne ora-  irruppe interrompendolo il grifone

Tom ringraziò il cielo che fosse tutto buio e che non si vedesse niente; le sue gote per uno strano e sconosciuto mistero gli si erano tinte di rosso e sentiva una strana sensazione nello stomaco..

-Adesso mi vuoi dire…-

-Shhh! Zitto!- disse con un tono di voce che non ammetteva repliche

-Riddle veramente non mi va di passare qui tutto il giorno…-

-Potter zitto!-

-O no non ci sto zitto fino…

-POTTER! -scandì minaccioso

 -FOTTITI RIDDLE!- si ritrovò praticamente ad urlare- ma si può saper e che…-

Non fece in tempo a continuare che si ritrovò le labbra di Tom premute sulle sue…

Harry spalancò gli occhi sorpreso da quel improvviso cambiamento…in quel momento non aveva neanche un briciolo di voce rispetto a prima soprattutto perché uno strano calore ,molto simile a quello provato quella stessa mattina nel letto ,si impossessò di lui.

Sapeva per certo di avere le guance e la faccia tutta rossa.

-“O mio Dio che sto facendo”- si urlò mentalmente Tom… -“Decisamente il mio cervello si è talmente fuso da assomigliare a quello di Potter! anzi no peggio! Neanche lui avrebbe fatto una cazzata simile!... Non potevo zittirlo mettendogli un calzino in bocca???”-

-“Maledizione”- pensarono i due ragazzi contemporaneamente

Ringraziò tutte le divinità che conosceva che in quel momento fossero chiusi in quell’armadio vecchio logoro polveroso e soprattutto BUIO! di certo Riddle lo avrebbe sfottuto per il resto dei suoi giorni se lo avesse visto così…l’unica cosa che non poteva immaginare era che anche quest’ultimo si trovasse esattamente nelle stessa situazione.

Harry non si era mosso di un centimetro ,aveva ancora le labbra di Tom premute prepotentemente sulle sue.

-Riddle ma che?...- riuscì ad articolare ma Tom premette con più decisione le labbra sulle sue.

-Potter ho detto zitto!- sbottò tra l’infuriato e il divertito…. quel lieve contatto aveva messo in agitazione qualcosa molto in basso..qualcosa che decisamente non doveva essere messo in agitazione.

-“Maledizione a Potter”- pensò

Occhi negli occhi… verde nel nero!

-Non stavi zitto Potter!- disse come a giustificare  il fatto che involontariamente quel contatto sembrasse divenire sempre più un bacio…mentre si parlavano infatti le loro labbra ,già praticamente incollate ,si toccavano leggermente compiendo un movimento molto simile al baciarsi..sembrava una danza conosciuta solo a loro e se anche non avrebbero mai ammesso ,neanche a se stessi ,che quello stava diventando sempre più un bacio.

-Riddle adesso si che mi stai baciando -disse Harry per togliersi da quella situazione facendo leva sull’orgoglio dell’altro.

-Fanculo Potter! non è vero- ribadì con lo stesso tono di un bambino capriccioso.

-Ne sei sicuro?-

-Sicurissimo -disse assottigliando ulteriormente gli occhi.

-allora staccati -disse il moro assolutamente convinto della sua teoria.

-Non posso -ribadì come se fosse una cosa ovvia

-E perché di grazia?-

-perché altrimenti cominci ad urlare come un demente-

Tralasciando il fatto che lo aveva appena chiamato demente in quel momento gli avrebbe volentieri mollato un pugno.. La sua sanità mentale stava per andare a farsi benedire..maledetto Riddle!

-Sai a volte penso che tu sia davvero un microcefalo…-

-Se queste sono le tue massime convinzioni nella vita mi fai davvero pena-

-Riddle ciò non toglie il fatto che tu mi stai baciando e non ho ancora capito il perché!- affermò ormai su una crisi di nervi.

-Potter io non ti…-

-Lo so lo so…ti prego non ripeterlo ho già mal di testa…-

Mi chiedo se a volte hai problemi Potter..non puoi essere veramente così!

Harry alzò ancora gli occhi al cielo maledicendosi per averlo raccolto quel giorno a Diagon Alley…ma perché sempre a complicarsi la vita???

Di certo a quest’ora se non lo avesse trovato non se ne starebbe chiuso in un armadio con…con….Ahhh non trovava neanche le parole per descriverlo.

-Riddle spiegami solo una cosa…- incominciò cercando di mantenere la calma! Quando ci si metteva era persino peggio Malfoy. –Perché diamine…-

-Zitto Potter e ascolta!- ruggì rabbioso

Harry gli scoccò un’occhiata terrificante per poi fare come gli aveva suggerito ,tese l’orecchio il più possibile per quanto la situazione lo permetteva.

-Che ce?- domandò confuso

-Potter usale quella cazzo di orecchie una volta tanto- sbottò aumentando così inevitabilmente il contatto con le labbra dell’altro

Decisamente quella situazione era da ghinnes dei primati per la giornata più strana. Non era da tutti trovarsi in un armadio a “quasi” baciarsi con il futuro e bellissimo (almeno da giovane ) signore oscuro.

No! ancora quella parola associata a Riddle… Maledizione!

Lui non era bellissimo!..maledetto cervello che si trovava e che continuava a pensarlo… -“in più è anche un ragazzo..cazzo!”- si disse dandosi nuovamente del cretino

-“è un maschio ,è Riddle ed è un maschio! Per la miseria!…Adesso nessuno mi toglie una bella visita al San Mungo! Questo è certo!”-.

-Potter allora ci sei?-

-Perché mi hai baciato?-domandò di scatto il moro

Tom alzò gli occhi al cielo chiedendosi a quanto potesse arrivare la stupidità umana…non umana… meglio dire Potteriana!

-Dio Potter! quando vuoi sai essere più opprimente di un serpente assonagli- sbuffò esasperato

Il fatto che non si sopportassero a vicenda ormai non era più un segreto per entrambi.

Direi che questo paragone ti si addica meglio a te che a me!

-Come sempre tutto questo è soggettivo Potter! per me ti calza a pennello!- disse mostrando un sorrisetto decisamente che dava sui nervi.

Non ti sei accorto di niente prima giusto?

Harry lo guardò curiosamente scostandosi dalle labbra dell’altro ragazzo

-Potter per l’amor del cielo secondo te perché ti ho trascinato dentro ad un armadio pulcioso di prima mattina dopo una notte passata praticamente in bianco?- esplose scontroso

-“Proprio in bianco  no!”- pensò nel frattempo il moro.

-Non chiedermelo Riddle ,non ho una mente malata come la tua.

-Potter giuro che appena usciamo di qui sei nei guai-

-Oh si che fai? mi sculacci ?-domandò impertinente

-Sei un pervertito!- ribadì disgustato

-Tu di più Riddle…visto a cosa sei andato a pensare-

Tom incassò il colpo dovendoli dare questa volta ragione…quel sculacciare aveva risvegliato in lui uno strano pensiero. Si convinse sempre più che in lui ci fosse qualcosa di sbagliato…

Prima non  facevano altro che picchiarsi ,e fin qui nulla da ridire..poi avevano cominciato vagamente a convivere pacificamente, ma questo non senza almeno una scazzottata al giorno..quella ero d’obbligo!

Per non parlare dell’ultimo giorno in cui aveva cominciato a provare quella fastidiosa sensazione nello stomaco quando si trovava troppo vicino a Potter.

-“ Sarà l’ulcera che mi ha fatto venire quel mostro”- pensò adirato autoconvincendosi che fosse realmente così

Sospettava che sotto tutto questo ci fosse il suo zampino…in fondo centrava sempre lui…sempre e comunque.

-“Maledetto Potter!”-.

Tutto questo per arrivare infine ad essere chiuso nello stesso armadio con lui in uno spazio decisamente tropo ristretto persino per una persona sola..

Che cavolo gli era saltato in mente di spingerlo lì dentro e così molto probabilmente salvarlo dal morso del serpente che si trovava sotto al letto..lo aveva visto di sfuggita entrando in camera dopo essersi concesso qualcosa da sgranocchiare giù in cucina.

E Potter come al solito era troppo impegnato in qualche suo viaggetto mentale per accorgersene e così senza pensarci lo aveva spinto nell’armadio chiudendosi a sua volta dentro.

-Allora Riddle?-

-Te lo chiedo per l’ultima volta perché mi sono veramente rotto di stare qui a parlare con te senza arrivare a niente di concreto-

Tom lo guardò malissimo lasciandolo però continuare senza ribattere.

-Perché diamine siamo qui?- calcando volontariamente su quel “siamo”.

-Perché se tu fossi più sveglio ,cosa che chiaramente non sei ti saresti accorto di avere un intruso in camera-

Harry non ribatté osservando l’altro con un sguardo confuso che voleva dire tutto o niente,

Tom sbuffò contrariato

-Nagini- disse d’un tratto

-il serpente di Voldemort ?-corrugò le sopracciglia Harry

-esattamente!-.

-Deduco che Voldemort abbia voluto farci un regalino..-

-Lo penso anch’io!- sbuffò l’altro

-che si fa allora?-

-Io un idea ce l’avrei!- disse d’un tratto Tom, -vai fuori e ti fai sbranare da lui così finalmente sono libero dalla tua stressante presenza -disse con una luce per niente rassicurante che gli balenava negli occhi.

-riesci ad essere serio per una volta?- domandò scocciato il moro

-No direi di no! quando si tratta della tua tanto agoniata e aspettata morte-.

Harry alzò gli occhi al cielo reprimendo ancora una volta quella vocetta fastidiosa che lo incitava a liberarsi da quella situazione impossibile e senza accorgersene aveva posato la sua mano sul braccio di Tom.

-che fai?- domandò agitato l’altro

Harry sorrise divertito

-certo Riddle se ti agita così tanto che io abbia messo la mia mano sul tuo braccio non voglio neanche pensare se provassi a fere qualcosa di più-

-tipo?- domandò con una nota di sfida nella voce.. si erano immediatamente dimenticati di Nagini che girovagava libera nella loro camera

 

tipo se provassi a fare quello che tu prima hai fatto a me.. disse abbassando il tono di voce

le gocce d’acqua continuavano a scorrere lungo il suo viso e scendere anche sul suo corpo impetuose e birichine e senza dubbio maliziose

-Potter non avresti mai il coraggio -disse con un tono di voce derisorio…

-tu dici Riddle?-
-lo dico e lo ribadisco… ma chi vuoi far ridere Potter?-

-Tom non sfidarmi…non ti conviene!-.

-Potter è inutile che cerchi di mostrarti per quello che non sei…lo sappianmo entrambi che sei uno smidollato senza coraggio-

-devi esserti confuso Riddle sei tu che sei stato tra i Serpeverde non io…- disse deridendolo

-mi stai dando del fifone Potter?-.

-si Riddle! è esattamente quello che sei…-

-Potter non continuare - disse l’altro con un tono di voce che si abbassava sempre più tanto da faticare nell’essere udito

-altrimenti?- lo sfidò l’altro

-te la faccio pagare cara Potter. su questo puoi stare tranquillo-.

-Vediamo se ne hai il coraggio futuro signore oscuro dei miei stivali disse ostile consapevole che quelle parole sarebbero state le sue ultime…

Infatti Tom si avventò sulle labbra di Harry con un irruenza e aggressività incredibile… Harry rispose quasi immediatamente al bacio con altrettanta foga e intento di sopra valere all’altro.

Quel  bacio ,se così si poteva chiamare ,non aveva niente di dolce e che assomigliasse anche vagamente ad un bacio…tutt’altro…

Sembrava più che altro un altro modo di sfidarsi per dimostrare che nessuno dei due si tirava in dietro.

Tom posò le mani sulle spalle  del moro continuandolo a baciare possessivamente spingendolo con tutta la forza che aveva verso l’anta dell’armadio..l’unica cosa che non aveva calcolato era il fatto che peso di Potter + il suo peso sull’anta cigolante dell’armadio = a brutta caduta.

Infatti l’anta dell’armadio si era aperta lasciando cadere i due uno sopra all’altro Harry sotto con il dolce peso dell’altro sopra.

Si staccarono entrambi facendo mente locale di quello che poteva essere successo e solo quando videro due occhi gialli a pochi centimetri dal loro viso che gli osservava maligni si resero conto di essersi completamente dimenticati di Nagini.

-O cazzo!- esclamarono all’unisono.

 

 

 

Angolino:

Grazi e tutti quegli angeli che mi recensiscono…vi adoro…in particolar modo questo capitolo è dedicato ad una mia grande amica….

Non ce bisogno che dica il nome vero cica???

Ditemi che ne pensate mi raccomando..un bacio

 

Gokychan: allora tesoro mio è inutile ormai che ti dica quanto piacere mi facciano le tue recensioni perché ormai penso di averti fatto una testa così dicendotelo….cosa ci posso fare se ti adoro troppo!!!!! E poi concordo con te nel dire che quei due erano veramente pucciosi uno abbracciato all’altro… tesoro mio tvttttttttttttttb all’infinito..spero che anche questo cap ti sia piaciuto…. Strabacini tvttttttttttttb

 

Ximeng: Me come sempre onorata nel ricevere queste magnifiche recensioni da parte tua tesoro…non sai quanto! Che ne dici in questo cap ha trovato qualcosa di meglio da fare il nostro tom??? Io direi di si!

Mi hai fatto morire dal ridere con la tua recensione piccola…ho ancora le lacrime agli occhi rileggendola…continua a recensire mi raccomando….e dimmi che ti sembra..non preoccuparti Draco arriverà presto! Bacioni tesoro

Mezzosecolo: chi lo sa forse si e forse no…podarsi che era sveglio…mmm non dico niente…se no che ti ringrazio veramente….sono felicissima che ti piaccia… diciamo che Moody ha un leggero sospetto…ma niente di concreto per ora…e Draco arriverà molto presto..non preoccuparti..un bacio tesoro a presto e dimmi che ti sembra questo cap! bacioni

 

Nixy: me stracontenta che mi hai recensito di nuovo…presto le tue domande troveranno risposta..non preoccuparti…fammi sapere ciao bacioni

 

Giochan: ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! Non ci posso credere..pensavo mi avessi abbandonato… ç_ç….davvero sei in francia???? Mamma quanto ti invidio..io adoro la Francia…le mie vacanze vanno alla grande grazie per avermelo chiesto sei un tesoro…spero che anche le tue siano piacevoli…che ne dici di questo cap??? merito un commentino??? A presto e bacioni

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Capitolo 7
*** Il morso dell'ombra ***


prooooooooooooooooooovaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

 

Scusate se la storia diceva di essere aggiornata quando non lo era ma entrando per controllare il cap alcune frasi che avevo messo in corsivo me le aveva scritte gigantemente mentre prima nell’anteprima era tutto normale quindi l’ho cancellato al volo cambiando la scrittura di alcune frasi…Scusate ancora

 

 

Eccomi qui…scusate il ritardo ma il pc mi ha fatto letteralmente morire in questi giorni. Quando serve non funziona mai….L’unica cosa positiva è che ho scritto anche gli altri due cap seguenti tutti a mano e pian piano li copio sul pc quando decide di funzionare…

Ed ecco qui il settimo chappy..spero che vi piaccia e fatemi sapere che ve ne pare…

Bacioni a tutti e mi raccomando recensite!!!!

Bax

 

 

 

 

Capitolo 7

Il morso dell’ombra

 

 

-O cazzo- dissero i due contemporaneamente

-“Merda Nagini”- pensò Harry... –“ce ne eravamo completamente dimenticati”-.

Due occhi gialli a pochi centimetri dai loro volti osservavano la scena con apparente calma e curiosità muovendo la coda sinuosa e tentatrice.

-“Merda ,merda e ancora merda”- pensò Tom ancora disteso sopra Harry con le labbra a poca distanza dalle sue.

Non fecero in tempo a pensare altro che il serpente tentò un affondo proprio verso il collo del Grifondoro il quale ,per la posizione strana ,non riuscì a spostarsi in tempo

Chiuse gli occhi istintivamente aspettandosi il morso…il quale però non venne.

Tom con un gesto rabbioso della mano aveva fatto volare Nagini dall’altra parte della stanza e si era subito alzato tenendola d’occhio.

Il serpente subito ripresosi gli scoccò un’occhiata omicida e se solo quei occhi avessero potuto uccidere a quest’ora Tom Riddle sarebbe bello che morto.

Harry ancora scocciato da quell’improvviso e inaspettato succedersi di fatti si alzò alquanto confuso e spaesato.

Era successo tutto troppo in fretta per avere anche solo una briciola di senso.

-Potter levati dalla faccia quell’espressione da pesce lesso e fai qualcosa…- sbottò Riddle non perdendo di vista Nagini

-E cosa? Non ero mica io il suo padroncino ,magari gli mancavi…- disse scocciato di rimando..

-Fottiti e poi la mia ipotesi è ancora valida-

-Se ci tieni tanto fatti sbranare tu d lei- ribadì l’altro sempre con gli occhi addosso a Nagini

-Potter sei un vero demente- cominciò l’altro voltandosi questa volta verso il moro

Errore fatale

Nagini ne aveva approfittato per attaccare Tom ma questo venne spinto da Harry finendo entrambi sul pavimento uno sopra l’altro poco distanti dal comodino sul quale Harry pensava fosse riposta la sua bacchetta.

Il moro che si trovava sopra Tom allungò il braccio cercando a tentoni la bacchetta ma in quel momento Nagini sbucò da sotto al letto dirigendosi ,a fauci sguainate ,verso il braccio proteso del moro.

Tom fece appena in tempo ad alzare il braccio ed immobilizzare il serpente prima che fosse tropo tardi

Harry emise un sospiro di sollievo ringraziando mentalmente Riddle

-Potter non ho tutto il giorno- continuò ironico -se ti alzassi magari…-

-Dove cavolo è la bacchetta- borbottò Harry per nulla incurante delle proteste di Tom

-Potter- ringhiò l’altro -Se Nagini mi morde io dopo ti vampirizzo lo giuro...il come non lo so ma non preoccuparti che un modo lo trovo-

-Riddle al posto di minacciarmi fai un po’ di silenzio- proruppe Harry seccato -non te l’ha mai detto nessuno che sei asfissiante quando sei sotto pressione?- domandò continuando a fare vagare lo sguardo per tutta la camera in cerca della bacchetta.

-Potter dovevo lasciarti che ti azzannava-

-mmm si forse…- disse noncurante –quasi quasi ti lascio qui tutto il giorno in questa posa ,sai sei carino così indifeso- disse abbassandosi fino a trovarsi al suo stesso livello

-“Si si avvicinati Potter vedrai che bella sorpresa che ti ritrovi”-pensò Riddle ghignando

-beh mi sa che ti toccherà rimanere così..non trovo la bacchetta- ammise imbarazzato Harry spettinandosi i capelli rendendoli ancora più ribelli di quanto già fossero.

-“ o mio Dio non è possibile”-pensò afflitto Tom sbattendo la testa al pavimento

-Quindi o fai qualcosa tu o qui non  ne usciamo vivi- continuò con la stessa risatina idiota scompigliandosi ancora di più i capelli

-Potter sei rincretinito o cosa..non ho per caso questo adorabile serpente a meno di 10 cm da me? Cosa pretendi che faccia?-domandò incredulo –che gli dia un bacio???-

Harry roteò gli occhi al soffitto imprecando silenziosamente contro la sua grande “fortuna”.

-Pensavo che avere un quasi signore oscuro in casa avesse i suoi vantaggi- disse deridendolo

-Si quello di ucciderti più facilmente- sbottò scontroso l’altro

Uno sbuffo divertito si levò nell’aria

-Sei un caso perso Riddle- disse avanzando lentamente con uno strano sorriso sulle labbra e stringendo il collo del serpente con una mano e con l’altra la coda

-Adesso liberalo- disse con un tono di voce sicuro

Tom lo guardò scettico dicendosi che stava per fare un'altra cazzata ma lo liberò ugualmente

Nagini comincio subito a dibattersi ma la morsa ferrea del Grifondoro non le permetteva via di scampo

-E adesso che si fa? -ribadì Harry guardando con la coda dell’occhio Tom alzarsi da terra imprecando qualcosa di poco carino nei suoi confronti

-Te ne stai così mentre io mi vado a fare una doccia…quel serpentaccio mi ha pure sbavato addosso. O magari sei stato tu Potter nello scambio colloquiale di poco prima- disse arcuando un sopraciglio mimando il gesto di pensare.

-fottiti Riddle! pensa a chi ha iniziato- disse osservando il serpente ancora dibattersi tra le sue mani

-certo certo Potter- disse sgattaiolando velocemente fuori dalla stanza

-Ehi Riddle! RIDDLE!  NON TI AZZARDARE A LASCIARMI QUI SOLO CON QUESTA BESTIA- urlò nervoso mentre vide l’altro entrare in bagno e  alzare poco elegantemente il dito medio.

-GIURO RIDDLE CHE ADESSO ENTRO E TE LA MOLLO NELLA VASCA COSÌ TI SBRANA- gridò furioso e per tutta risposta sentì la serratura del bagno scattare indicandoli che la porta era stata chiusa a chiave.

-Maledetto!- inveì tra se ancora in piedi con il serpente tra le  mani

Non poteva neanche tentare di cercare la bacchetta senza dover incorrere nel morso del serpente.

-RIDDLE QUANDO ESCI IO VERAMENTE TI AMMAZZO!- eruppe ad alta voce maledicendosi ulteriormente per la strana situazione

“-Una giornata normale no!…è chiedere troppo!è ovvio che deve succedere qualcosa...altrimenti Harry-sono-la-sfiga-fatta-persona-Potter non è più lui”- pensò crucciato.

Osservò il serpente negli occhi..

Gialli…

di un giallo che  emetteva i brividi ,viso affilato caratteristico dei serpenti velenosi ,la pelle di un colore tendente dal verde al grigio ricoperta di squame di forma pressoché romboidale ,le squame trasparenti in funzione di palpebre sembravano chiuse o forse evidentemente lo erano ma non costituivano un problema per Nagini a quanto aveva potuto vedere,

gli venne da ridere..verde e grigio… colori serpeverde. Ridicolo come Voldemort volesse far trasparire la sua inclinazione al sangue puro ed a tutti gli ideali dei serpeverdi anche da quel piccolo e insulso particolare…

Osservò ancora  il serpente aprire lentamente la bocca mostrando due affilatissime zanne ,piccole ma letali! La vide sibilare come se avesse appena visto la sua preda...una preda succulenta e bramata da molto tempo.

Decise di sfruttare il piccolo regalino di Voldemort a suo favore

si concentrò , non che ce ne fosse realmente bisogno per rievocare una lingua che non si sapeva neanche letteralmente ma ci provò ugualmente

-perché sei qui?- chiese sillabando in serpentese..

vide immediatamente la reazione del serpente irrigidendosi tra la sua presa e dopo attimi di esitazione la bocca del animale  aprirsi lentamente e la lingua uscire sinuosa da essa.

-non dirò niente a te mezzosangue nemico del mio padrone -rispose acida come solo un serpente poteva fare

Harry sospirò e non si stupì affatto della risposta..di certo non si aspettava che Nagini gli avrebbe risposto amorevolmente dicendoli che Voldemort era un pazzo senza cervello e che era lì per schierarsi dalla sua parte.

Sarebbe apparso ridicolo…estremamente ridicolo

Harry intensificò la presa sulla sua gola guardandola minacciosamente e ripetendo la stessa domanda ma questa volta non disposto a ricevere la stessa risposta

 

Nagini sembrò percepirlo e suadente e minacciosa disse -o giovane uomo ti piacerebbe sssaperlo?- ed anche dai suoi spasmi si capiva che faceva fatica a parlare.

Harry non diminuì la presa sul suo collo e la coda ben attento ad essere a distanza di sicurezza da quel viso triangolare.

-Il caro vecchio Voldy si annoiava e così ti ha mandato da me?- chiese ironico…ma il suo sguardo minaccioso tradiva l’ironia di quelle parole.

-Potrebbe essssere giovane uomo- replicò sempre sibilando ed inclinando la testa di lato..i suoi occhi brillarono sinistramente come se fossero nel bel mezzo del buio più totale…

le sue squame si contrassero improvvisamente tendendosi a contatto con la pelle del ragazzo ed una sensazione di rigidezza cominciò ad assalirlo ad impadronirsi di lui ;sentì un freddo e glaciale formicolio prendere possesso delle sue mani e risalire velocemente verso le sue braccia ,improvvisamente incapaci di muoversi.

Cercò in tutti i modi di muovere le dita senza avere in mente di preciso se allentare la presa o aumentarla ,voleva solo essere in grado di capire se poteva ancora muoverle ,ma la risposta gli gelò il sangue nelle vene. Non riusciva a muovere un solo muscolo e quella strana sensazione che gli si era propagata dalle mani continuava ad avanzare e salire sempre più velocemente ,deglutì rumorosamente rendendosi conto che quella era ancora l’unico movimento che riusciva a fare.

Sembrava che al posto delle gambe avesse due macigni e lo stesso per le mani che inconsapevolmente stavano allentando la presa sul serpente.

Cercò di emettere un suono per chiamare Riddle ma la gola bruciava come se tizzoni di fiamme ardenti avessero preso vita al suo interno.

-R..Riddle!- chiamò con tutto se stesso ma il rumore dell’acqua rendeva impossibile che l’altro lo sentisse

-T…To….Tom -disse prima che anche la parola lo abbandonasse

La vista cominciò pian piano ad offuscarsi e pensò seriamente che in quel momento fosse la sua fine.

Avrebbe voluto accasciarsi al suolo per mancanza di forze ma era come immobilizzato da un pietrificus

Respirava faticosamente ansimando per prendere aria

-Ce qualche problema Harry Potter?- sibilò malignò il serpente ormai libero dalla presa del ragazzo.

Cominciò ad attorcigliarsi lungo il suo braccio teso con movimenti lenti e provocatori

Gli occhi che esternavano al mondo il suo vero essere ,la lingua saettò fuori dalla bocca muovendosi sensualmente come se stesse danzando. Arrivò in prossimità del collo del ragazzo leccandolo leggermente e appoggiando delicatamente i suoi denti aguzzi sulla superficie liscia di esso.

-“Dannazione Riddle!…”-

-Schhhh -sibilò l’animale avvicinandosi al suo orecchio… non ti è dato  neanche pensare mia giovane preda!-

-“Tom”- invocò come se il ragazzo potesse improvvisamente sentirlo

Il serpente si attorciglio attorno al suo collo continuando a sibilare estasiata dal contatto della pelle col ragazzo

-Quesssta è la tua fine Potter- proruppe l’animale con uno sguardo da vero predatore negli occhi

Quegli occhi che aveva avuto modi di vedere nei suoi incubi.

Gialli con striature rosso sangue

Ed era più che certo che quel rosso pochi attimi prima non ci fosse

-Dì le tue ultime preghiere mia dolce preda! La tua fine è vicina…- e dopo attimi di silenzio -e inevitabile!- aggiunse nel silenzio ormai sovrano.

E vista la situazione cominciò a pensarci anche lui.

Con un ultimo sforzo e la gola completamente secca decise di mostrarsi Grifondoro sino alla fine…

Coraggioso certo! ,ma non solo…

-Codardo il nostro Voldy- disse a fatica

-Manda te a fare il gioco sporco…-  ma si fermò per mancanza d’aria quando il serpente si strinse maggiormente attorno al suo collo

-Non ti conviene insssultare il mio padrone- disse minacciosa e il colore dei suoi occhi mutò completamente passando ad un rosso scarlatto -anzi non ti conviene insultare me Potter!- e la voce del serpente improvvisamente cambiò assumendo un tono più rauco ,caldo ,maligno ed oscuro

-Sorpresa Potter!- esclamò mantenendo il medesimo tono continuando ad esprimersi in serpentese.

Il viso del serpente si alzò posizionandosi proprio di fronte a quello di Harry che ormai non poteva neanche tentare di ribattere.

-Come vedi Harry…- sibilò derisorio -sarò io ad avere l’onore di ucciderti! dovresti ringraziarmi… non soffrirai troppo o almeno non vedrai coi tuoi occhi morire i tuoi stupidi amichetti quando troveranno il tuo corpo senza vita- ghignò malvagio

-“Fottiti”- pensò e si accorse che almeno quella facoltà gli era stata risparmiata

 

 

-Ehi Potter ci sei ancora o il serpente ti ha mangiato la lingua finalmente?- eruppe una voce ironica ovattata dal rumore dell’acqua che usciva copiosa dalla doccia.

 

-Perche non rispondi Potter?- sibilò il serpente al suo orecchio -per caso è vero che il serpente ti ha mangiato la lingua?- insinuò deridendolo.

Harry provò un moto di rabbia invaderlo capendo di essere del tutto impotente di fronte a questa  situazione…

-Per una volta ti do ragione Harry…- continuò il serpente con la voce di Voldemort..

-Non sei mai stato bravo in occlumanzia- disse beffardo -e di questo ti ringrazio- continuò sornione facendo scattare la lingua che sinuosa tracciava scie immaginarie sul collo del ragazzo.

 

-Allora Potter?...- continuò la voce di Riddle dal bagno

 

-“Cazzo!”- pensò…..

-Suvvia Harry non vorrai che quello sia il tuo ultimo pensiero prima di morire dico bene?- soffiò beffardo al suo orecchio.

-Fottiti!-

Sentì le spire dell’animale stringersi maggiormente attorno al suo collo rendendoli veramente difficile la semplice azione del respirare

 

-Che succede Potter ti senti debole?- domandò ironico

-Ti senti incapace di contrastare il mio potere?-chiese suadente

-Senti di non poter far nulla per opporti ad un inevitabile e dolorosa morte ragazzino?- disse sprezzante

-E senti come non mai la parte finale della profezia avverarsi- chiese sibillino

 

Harry si irrigidì ancora di più se possibile…aveva capito dove voleva arrivare...estorcerli la profezia. Non avrebbe ceduto…per nulla al mondo..anche se in quel momento la profezia sembrava non aver nessuna importanza reale. La sua fine sembrava comunque vicina…troppo vicina.

-“Tom”- invocò disperato

-O Potter non servirà a nulla invocare lui -disse calcando sull’ultima parola

-È come se stessi invocando il mio aiuto- proseguì deridendolo…

-“A me non sembra”- pensò cominciando a trovare difficile anche quell’ultima facoltà ancora rimasta

-Tu dici?- domandò beffardo

-Siamo uguali noi due- disse sibillino

-“No! siete completamente diversi”- pensò con una certa enfasi

Poté sentire la perfida risata di Voldemort anche attraverso Nagini rimbombarli nel cervello come se ce l’avesse avuto veramente là davanti.

 

 

Tom nella doccia si irrigidì di colpo

Una starna sensazione lo aveva pervaso da capo a piedi ed una frase incessante si era insinuata nella sua mente

 

…No! siete completamente diversi…

 

Quella frase ,quelle parole ,quella voce…

 

 

-Può essere…- disse Voldemort maligno

-Io a quest’ora ti avrei già ucciso se fossi stato in lui- ribadì con un tono di voce da mettere i brividi..

-Ma non preoccuparti mia giovane preda- e a queste parole fece scattare la lingua solleticandoli una parte di collo esposta -rimedierò a quella mia insulsa parte debole-

-“Vorrai dire migliore”- pensò a fatica il moro sentendo di colpo la presa farsi estremamente stretta attorno la suo collo

-Questo sarà stato il tuo ultimo pensiero ragazzino...preparati a raggiungere la tua lurida madre mezzosangue e porgile i miei saluti- ghignò sinistramente

Chiuse gli occhi…l’unico movimento che poteva ancora fare prima di morire ,ed un unico nome gli si affiorò alla mente…

Un nome in cui in quel momento aveva riposto tutta la sua speranza

-“Tom”-.

Sentì il movimento sinuoso del serpente e due denti aguzzi come spilli puntellare il suo collo affondando sempre più ,con maggior facilità nella sua carne.

 

Dolore…

…Paura...

…E ancora dolore allo stato puro

 

E mentre l’ultimo grammo di lucidità cominciò ad abbandonarlo sentì il morso farsi più debole e pian piano allontanarsi e l’unica cosa che vide ,ma non riuscì a spiegarsi come visto che gli occhi non rispondevano ai suoi comandi ,furono due paia di occhi neri come la pece scrutare con odio la bestia priva di vita tra le sue mani.

 

Tom osservava  il corpo ormai privo di vita di Nagini ancora ben saldo tra le sue mani

Aveva sentito

rabbia

dolore

paura

preoccupazione

 rassegnazione

tutti sentimenti provenire da un’unica persona.

 

Alla vista di quella scena non ci aveva più visto ed un odio disumano si era impossessato di lui..aveva bloccato il serpente e stretto il collo con tutta la forza e rabbia che aveva in corpo..che in quel momento era davvero tanta

 

Con un  ulteriore stratta sul corpo ormai privo di vita il serpente aveva preso fuoco e si era dissolto nel nulla

Il fiato ancora accelerato così come i battiti dl suo cuore e proprio in quel momento come se la scena si svolse a rallentatore vide il corpo del moro cadere di fronte a lui.

Agì d’istinto prendendolo al volo e guardando con occhi sgranati quello che quella bestiaccia gli aveva fatto.

Il sangue che ancora usciva da quei due buchi sul suo collo…

Non ci pensò due volte e fece apparire un coltello con il quale incise ,non molto profondamente ,la pelle del moro che si trovava tra un buco e l’altro e stringendo con quanta forza avesse  lascio uscire il sangue succhiandolo a sua volta con la sua bocca e sputandolo poco dopo a terra.

Ripeté l’azione diverse volte fino a che il sangue sputato cominciò a tornare del colore normale e dopodiché mormorò qualcosa di sconosciuto bendando il collo del moretto.

Fece appena in tempo a prenderlo in braccio e depositarlo delicatamente sul letto che vide la benda riempirsi nuovamente di sangue ma con una piccola variante per niente positiva

 

Il sangue era nero

 

 nero come la notte,

come il buio della propria parte oscura,

 come la morte…

 

e in quel  momento capì che neanche tutte le formule oscure e non ,potevano salvarlo.

C’era solo un modo…rischioso certo! ,ma cera.

 

Cominciò a scuotere il corpo esanime di Harry cercando in tutti i modi di svegliarlo

dopo vari tentativi le palpebre del moro si alzarono faticosamente cercando in tutti i modi di tenerle aperte

-Potter!...POTTER! mi senti?- cominciò a dire Tom mentre lo scuoteva

Harry fece un piccolo cenno d’assenso limitato però dalle poche forze rimaste nel suo corpo

-sentimi bene Potter- disse scuotendolo maggiormente con più forza

-NON AZZARDARTI A CHIUDERE QUEI DANNATI OCCHI SONO STATO CHIARO? urlò questa volta con più enfasi

Harry aprì nuovamente gli occhi vedendo una sagoma scura incombere su di lui ,la voce che gli giungeva alle orecchie gli sembrava preoccupata e ansiosa ma non capiva a chi appartenesse.

Sentiva solo due parole rimbombarli nella testa

-“Fenice” e “Vecchio Babbeo”-

cosa volevano dire?

le sue facoltà cominciarono ad abbandonarlo del tutto ma poco prima che lo facessero una voce rabbiosa gli martello nelle orecchie

-POTTER HO DETTO CHIAMA QUELLA MALEDETTA FENICE-

SE MI MUORI QUI QUEL VECCHIO BABBEO MI AMMAZZA! urlò praticamente disperato

 

Fenice…

 

Fenice…

 

-FANCULO POTTER! aprì sti cazzo di occhi!- sbottò agitato e furioso con se stesso e con il  moro in questione.

 

Prima che i sensi lo abbandonarono completamente e le parole nella sua testa si trasformassero in un eco lontano un lieve sussurro fuoriuscì dalle sue labbra

 

-“Fanny”-

 

Tom lo sentì…

aveva percepito lo sforzo nel dire quella semplice parola...e adesso la sola cosa da fare era sperare che la fenice arrivasse veramente.

 

Non fece in tempo a pensarlo che l’animale comparve con un turbine di fuoco e senza aspettare ulteriormente si posò sul collo del ragazzo lasciando cadere diverse lacrime ristoratrici.

Le ferite si chiusero improvvisamente così come il taglio causato dal coltello.

Fanny ,una volta assolto il suo compito ,posizionò i suoi magnifici occhi su Tom.

Uno sguardo che lo scrutava nel profondo ,che cercava di vedere se veramente potesse essere degno di fiducia

 

 

-Ahh le Fenici, creature splendide- aveva detto più volte Silente

Riescono a scrutare nel profondo dell’animo umano ,a vedere l’inganno ,la verità ,la conoscenza l’emozioni che tormentano  la nostra coscienza…

Creature meravigliose…

 

 

Improvvisamente senza neanche sapere il perché ,Tom allungò la mano per sfiorare la testa dell’animale che a quel gesto emise una chiara e melodiosa intonazione di suoni.

 

Quel suono sembrava eterno, sembrava che niente in quel momento potesse rompere quell’atmosfera

Dopo averlo fissato nuovamente sparì così com’era venuta senza sentire il leggero sussurro emesso  dalla labbra di Tom

 

-grazie-.

 

 

 

***

 

 

Una figura camminava silenziosa nell’ombra destando non poca curiosità su di se.

Il cappuccio calato sul volto estraniando ad occhi indiscreti la sua vera identità. Il passo era sicuro ma allo stesso tempo titubante come se non sapesse esattamente cosa fare , come se non sapesse quale strada fosse meglio intraprendere…

 

Luce od Ombra?

 

Qualsiasi strada avesse preso lo avrebbe portato comunque all’inferno ,ma uno come lui non poteva permetterselo…

uno come lui doveva essere sempre sicuro.

Molti occhi si alzarono al suo passaggio attratti dal frusciare del mantello sulle sue spalle.

La bacchetta impugnata con forza nella mano nascosta sotto al mantello.

Aveva lo sguardo abbassato e deciso mentre si addentrava nelle vie di Nocturne Alley ,il cappuccio ancora in funzione di barriera invisibile ad occhi curiosi e indiscreti.

Ma se soltanto qualcuno avesse scosso quel cappuccio avrebbe visto due occhi lucidi cercare in tutti i modi di trattenere le lacrime.

 

 

***

 

Un raggio di sole impertinente si posò sul volto del moro addormentato scompostamente con le braccia conserte sopra il corpo di un l’altro ragazzo disteso sul letto

Alzò una palpebra infastidito borbottando qualche frase poco carina contro la  prima cosa che gli passasse in mente…

Solo in quel momento alzando la testa e soffermando le sue iridi color pece su Harry ancora addormentato gli avvenimenti delle ultime ore gli affiorarono alla mente….

Era stato uno stupido a lasciare Potter con Nagini-

 

.

Doveva aspettarselo che ci sarebbe stato qualcosa sotto ma non avrebbe mai pensato a questo..non conosceva quella particolare dote del rettile ,e pensare che era suo praticamente…

Possibile che quella non fosse Nagini?

No ,la somiglianza era troppa ma qualcosa gli suggeriva di non fidarsi di quell’ultimo pensiero.

Emise uno sbuffo scocciato maledicendo ulteriormente quella dannata situazione…

Si chiese se per Potter quelle cose fossero all’ordine del giorno e scrutando attentamente la sua cicatrice ne ebbe la conferma

-“Maledetto Potter mi stai pure contagiando con la tua maledetta sfiga”-

Improvvisamente come dotato di vita propria la sua mano si mosse fino a depositarsi delicatamente sui capelli del moro..non riusciva bene a capire cosa stesse facendo ma in quel momento sembrò la cosa più giusta.

Molto lentamente come se avesse paura di bruciarsi cominciò a muovere le dita in quella matassa di pelo che il moro chiamava capelli sorprendendosi del fatto che fossero così morbi di e vellutati..

Si sarebbe aspettato per lo più un groviglio di capelli da intrappolarti le dita all’interno come se li avessi depositati in una pozione incollante e invece no. Proprio tutto il contrario.

Ancora inspiegabilmente e fuori dal suo volere personale le dita si mossero lentamente fino ad arrivare al ciuffo di capelli ribelli che si era posato delicatamente sull’occhio del ragazzo spostandolo delicatamente lasciando così spazio ad un’iride color della speranza che lo guardava curiosamente.

Merda! era stato beccato in pieno mentre spostava una ciocca di capelli dalla fronte di Potter

Se avesse potuto si sarebbe avadakedavrizzato all’istante e in quel momento fece l’unica cosa apparentemente sana e giusta che gli venne in mente

-Potter questo è un sogno e tu non hai visto e sentito niente intesi?- disse con voce profonda per poi dileguarsi alla velocità della luce fuori dalla camera.

 

 

 

 

Ancora grazie mille a quei angeli che mi hanno recensito…vi adoro ragazze…  Anche a voi che leggete soltanto ,un grosso bacione!!! Grazie ancora

E adesso passiamo ai ringraziamenti

 

 

Gokychan: mia cica preferita…..grazie mille come sempre…purtroppo come ti ho scritto via sms ho il pc in palla e non so veramente che ha…quando riesce ad accendersi mi connetto e posto qualcosa ma il problema è che nn mi va msn…adesso vedo come risolvere il problema perché cascasse il mondo voglio sentire la mia cica….mi hai fatto crepare dalle risate con la tua recensione…povero Tom mio…come vedi però visto che sono perfida in questo cap ho tartassato un po’ harry..ma direi che Tom si è comportato abbastanza dolcemente no??? A presto tesssoro e bacioni tvttttttttttttb

 

pikkola prongs:  wow sono felicissima ch e tu mi abbia recensito…anche perché adoro la tua storia….e non preoccuparti se non l’hai fatto prima…mi basta sapere che la fic ti piaccia e il resto non conta..grazie ancora e baci

 

 

Ximeng:hehe gia chissà cosa avrebbero fatto….magari più avanti lo riprenderanno….tesoro posso solo dirti che tra circa due cap ci sarà una sorpresa che penso ti piacerà..ma non mi spingo di più…..volevo solo che lo sapessi….

Grazie come sempre per i tuoi bellissimi complimenti….ti adooooooooooro e spero che anche questo chappy ti sia piaciuto…fammi sapere..bacioni

 

mezzosecolo: concordo con te..un po’ vigliacchi lo sono…ma come dire entrambi cercano di mascherare i proprio sentimenti che ancora non capiscono bene…mi hai fatto morire dal ridere con il tuo finale ipotetico e poi dopo ritrattare tutto e dire ”rissa”….veramente avevo le lacrime agli occhi…. Cmq vuoi rissa? E rissa sia allora….ma nn in questo cap ovviamente. Bacioni e ancora grazie…spero di nn averti delusa con questo chappy..bax

 

giochan: gentilissima come sempre tesoro….felice che hai rimediato un pc..io senza non saprei cosa fare…(ndme pcdipendente)…Ti dico che ho gia pronti altri 2 cap oltre questo e tra un po’ ci sarà una sorpresa…non so se buona o cattiva ma contribuirà a far andar fuori di testa Harry….e forse pian piano quei due cominceranno almeno a sopportarsi un po’ di più…..ok basta non dico niente….piaciuto questo chappy? Anche se un po’ inquietante…ok bacioni e grazie di tutto…tvttttttb

 

ktristin: grazie 1000 me super contenta che ti piaccia il pessimo carrateraccio di quei due….miglioreranno col tempo..promesso..Che ne dici della scena con Nagini????ma poi era veramente lei???? (io metto la pulce e poi scapp)

Grazie ancora e dimmi come ti sembra…è sempre un piacere vedere una tua recensione..bax

 

Nixy: si anche a me è piaciuta molto scriverla quella parte…spero che anche il dopo-caduta ti sia piaciuto….

Per le spiegazioni di quello che è successo dovrai aspettare il prox cap che è gia pronto…. Ancora grazieeeeeeee 10000000000 per le tue belle recensioni…ti adoro…baxoni tvttttttb

 

Mistress Lay: Miss tu mi chiedi se mi ricordo di te?????? Ma io dico stai scherzando?????? Per me sei un mito…sei una delle scrittrici più brave (a mio parere) che ci sino in questo sito e io semplicemente ti adoro e adoro le tue storie….non puoi neanche immaginare la mia faccia quando ho visto il tuo nome tra le recensioni..sono semplicemente scoppiata di gioia e sono ancora più contenta che ti piaccia la mia umile fic…e lo sai che è grazie a te se amo questa coppia quindi se riesco a scrivere qualcosa di decente su questi due personaggi hai contribuito molo anche tu…Spero che continuerai ogni tanto a recensirmi..ne sarei felicissima… Ancora grazie mille e bacioni a presto bacioni

 

Gaky: grazie come sempre mio tesoro…e ti do proprio ragione l’entrata scenica ci starebbe da dio, ma sarebbe un po’ fasulla (si si lascialo crepare ndTom) (ehi??? ndHarry)…cmq ho messo più o meno una roba simile….anche se tom ha sempre da borbottare per tutto…direi che in questo cap ho tartassato un po’ Harryno…ma almeno tom se ne cura…hehe bacioni e scappo..tvtttttttb e aggiorna presto anche la tua….bax

 

Ginny_91: grazie carissima….me felicissima che ti piaccia…mi raccomando dimmi che ti sembra questo chappy…a presto baxoni

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Capitolo 8
*** Baci ,pugni e misteri ***


cap 9 lno

Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolino…

Innanzitutto volevo ringraziare di cuore tutte quelle meravigliose persone che ogni volta si prendono un minuto per recensirmi…Non sapete quanto il mio cuore si riempi di gioia ragazze. Un grosso bacione a tutte voi e GRAZIE.

Ormai sembra diventata un’abitudine quella di aggiornare sempre di martedì ma veramente non lo faccio intenzionalmente ma alla fine capita che pubblico sempre in questo giorno….

Posso solo dire che è stato veramente complicato scrivere questo cap e forse leggendolo si capisce il perché! Spero comunque che sia venuto fuori almeno un po’ decentemente

P.S. state attenti ai pensieri di Tom…Nascondono più di un’informazione importanti!!!

Un ultima cosa prima di levare le tende…Avevo promesso che in questo capitolo ci sarebbe per così dire stata una “sorpresa” ma purtroppo per esigenze di lunghezza del cap che altrimenti sarebbe diventato lungo il doppio l’ho dovuto dividere a metà quindi succederà tutto nel prox chappy…..

Grazie ancora e scusatemi ragazze

Adesso vi lascio e ditemi che ne pensate! Bacioni a tutti

 

 

Capitolo 9

Baci ,pugni e misteri

 

 

Tom guardava con sufficienza le vetrine dei negozi ,la maggior parte chiuse in verità.

Era strano vedere Daigon Alley così deserta…in genere era sempre super affollata di gente specialmente nel periodo che precedeva all’apertura di Hogwarts.

Maghi e streghe gremivano quelle vie come formiche in un prato d’erba seguiti da scalpitanti mocciosi intenti a comprarsi il materiale scolastico.

Molte volte aveva osservato quelle donne fin troppo premurose verso i propri figli...quelle donne che non erano altre che mamme intente ad occuparsi del figlio con amore

Quelle cose lo disgustavano…lo disgustavano perché lui non le aveva mai avute ,ed era per quello che era diventato Lord Voldemort…era per quello che aveva cercato di crearsi una vita nuova al di fuori di quella vecchia…

Voleva seppellire il suo passato talmente a fondo da non essere più capace di riemergere in superficie.

Ci era riuscito! ,e con esso ci aveva seppellito anche i suo cuore.

Niente sentimenti per un signore oscuro ,solo rabbia ,odio e morte a chiunque gli metteva i bastoni tra le ruote.

 

Questo era Tom Riddle…

 

…questo era Voldemort…

 

Morte e nient’altro.

Morte per chiunque avesse intralciato la sua strada ,e così era stato ,almeno ,finché non aveva incontrato lui

Lui…il suo nemico numero uno…

Lui…

Harry Potter!

 

Si fermò di fronte una vetrina con sguardo assente ,apparentemente molto lontano ,immerso in un mondo tutto suo.

 

Vide l’immagine che lo specchio rifletteva in quel momento: fisico atletico e prestante ,cappelli biondo cenere ed occhi verdi…

Verdi come i suoi…

Un pesante sospiro si levò nell’aria

Questo non era lui! ma dubitava ,che se anche avesse avuto il suo vero aspetto ,si sarebbe riconosciuto ugualmente.

 

Sospirò di nuovo pensando a quanto strana potesse essere la vita…prima ti ritrovi ad essere il signore oscuro temuto da tutti ,ed un’attimo dopo la tua identità viene annullata del tutto e ti ritrovi espulso dal tuo stesso corpo...e questa volta letteralmente.

Si toccò istintivamente la cicatrice sul collo

Quella ne era la prova.

La prova che aveva sfiorato la morte con un dito ,la prova che in un certo senso lui stesso aveva tentato di uccidersi ,la prova che forse quella nuova vita che aveva tanto bramato quand’era giovane ormai non era più quello che desiderava.

 

-“Dio adesso cominciò pure a farmi paranoie...sono proprio messo male”-

 

Riprese a camminare e con un gesto veloce della mano si disilluse sparendo alla vista di occhi indiscreti…contrariamente a quanto tutti pensavano non gli era mai piaciuto stare al centro dell’attenzione.

Scacciò via dalla mente quei pensieri con una certa irruenza

 

-“Potter che diavolo mi hai fatto”- pensò sconsolato

 

 

 

-Fidati di me Tom-

Due occhi furenti si voltarono immergendosi in due azzurri nascosti da due lenti a mezzaluna

-Fiducia professore? Non mi appartiene questo sentimento.È una cosa per deboli…-

-…Ed io non lo sono-

 

 

 

***

 

-Guarda guarda..il nostro Potty tutto solo- sibilò un’alta e robusta figura avvolta da un mantello nero dirigendosi cautamente verso di lui

Il cappuccio calato sul volto rendeva impossibile riconoscerlo.

 

-Non una parola Potter!- sussurrò invece a denti stretti colui che lo teneva inchiodato al muro..

Quella voce…l’aveva già sentita

Osservò da prima colui che lo teneva fermo…non aveva più dubbi ormai…era lo stesso dell’altra volta

Il viso come allora celato dal cappuccio che ne rendeva impossibile l’identificazione

-Cosa ci fa il salvatore del modo magico in giro solo soletto?- lo sbeffeggiò l’altro avanzando inesorabilmente.

Il buio stava lentamente calando e le voci dei pochi passanti presenti per Diagon Alley divennero sempre più lontane tanto da sembrare inesistenti.

-Chi diavolo siete?- domandò Harry apparentemente calmo

Una risata diabolica si levò nell’aria

-Oh sei divertente Potter...secondo te chi siamo?- chiese ironico

-Un paio di stronzi?- ribattè Harry cercando di sembrare il più calmo possibile

L’altro si avvicinò furioso trovandosi a pochi centimetri dal suo volto..

-Sbagliato Potter- sussurrò languidamente per poi mollargli un pugno in pieno stomaco

Harry boccheggiò per alcuni secondi annaspando l’aria e sentendosi il fiato mancare ,ma non gli diede la soddisfazione di farsi vedere dolorante da quei due

Alzò il capo mostrando un sorrisetto di scherno… -tutto qui?- chiese sputando un po’ di sangue

-Mi aspettavo di più da dei mangiamorte-

Un ghigno si aprì sulle labbra dell’assalitore tornando a guardare fisso negli occhi Harry.

-molto bene Potter- canzonò prendendogli con forza il mento tra le mani ,la prese ferrea e sicura -Allora qualche neurone è ancora vivo lì dentro?-

-Certamente! non posso dire però lo stesso dei tuoi- ribadì il moro allontanando di scatto il viso dalla sua presa

Il ghigno sul volto dell’altro si espanse maggiormente

Uno strano e inquietante silenzio prevalse in quel momento ,poteva sentire le labbra dello sconosciuto distendersi in un soddisfatto ghigno

Era in un brutto guaio...inchiodato al muro impossibilitato a difendersi e con la probabilità di uno su un milione di scamparla liscia

-Bloccali le mani- ordinò il più grosso non distogliendo lo sguardo da i due smeraldi dinnanzi a sé

-Adesso ci divertiamo- sogghignò ed un’ombra di follia passo nei suoi occhi

L’altro eseguì apparentemente disinteressato a quello che gli veniva ordinato di fare

Con una corda magica avvolse i polsi del moro tirandoli con forza verso l’alto

-Molto  bene- sghignazzò quello che a quanto aveva capito impartiva gli ordini

Cercò di capire chi fosse…

Ormai gli conosceva tutti ,ma più cercava di fare mente locale a chi potesse appartenere quella voce e meno riusciva a capirci qualcosa

Si sentì alzare le braccia sopra la testa e legare i polsi

Nel farlo il suo assalitore si era avvicinato maggiormente al suo viso

Pochi centimetri corti come attimi gli separavano..

Poteva sentire il suo odore…

Vide una strana luce brillare nei suoi occhi..occhi a cui non poteva attribuire nessun colore

Il buio stava ormai calando inesorabile e cominciava  a fare sempre più fatica a distinguere nitidamente le due figure dinnanzi a sé.

Sentì un’ulteriore strattone provocato dalla corda e delle parole sussurrate talmente a bassa voce da pensare di essersele immaginate

-Zitto Potter e usa il cervello per una volta-

Se Harry ne fosse rimasto in qualche modo colpito non lo diede a vedere

Adesso non aveva più dubbi…

Ero lo stesso che lo aveva avvisato l’altra volta.

 

-Allora Potter…- disse il capo  calcando volutamente sul nome

-Cosa si prova ad essere talmente vicino alla morte da poterla vedere in faccia?- chiese ormai vicino al suo obbiettivo

Uno strano sorriso si fece strada tra le sue labbra ,un sorriso di scherno

-Se intendi la tua di faccia allora è una vera merda…Non vorrei morire vedendo come ultima cosa te- sibilò freddo

L’alto assottigliò gli occhi con evidente disprezzo muovendo brusco la bacchetta verso destra mimando il movimento di uno schiaffo che costrinse il moro a piegare la testa di lato dopo averlo ricevuto veramente

-Continua Potter non chiedo altro -

-Fottiti -sputò Harry acidamente ed improvvisamente si sentì arrivare un‘altro poderoso schiaffo che gli fece voltare il capo verso sinistra

L’atro mangiamorte ,se così si poteva definire ,non faceva una piega

non una parola usciva dalle sue labbra,

non un sentimento,,

non un’emozione, sia buona che cattiva.

Poteva vedere solo di tanto in tanto il suo pugno stringere prepotentemente il bordo della manica con quanta più forza possibile.

Il mangiamorte di stazza più grossa fece pochi passi in avanti trovandosi a poca distanza dal loro ostaggio

afferrò prepotentemente tra le mani il suo mento sollevandolo bruscamente

-sai Potter….- cominciò in modo appositamente smielato

-hai  un bel faccino nonostante tutto- disse malevolo rigirandosi il viso tra le sue mani -se non ti chiamassi Potter saprei cosa farti fare con quella lingua biforcuta che ti ritrovi- continuò malizioso

il moro per tutta risposta gli sputò in faccia giurando di aver sentito in qualche modo la presa del pugno dell’altro farsi più rabbiosa intorno al suo mantello ,e sembrò rendersene conto anche l’altro che si girò verso il suo compagno squadrandolo tra il rabbioso e il divertito

-devo dedurre che anche tu vorresti avere questo piacere non è vero?- chiese sospettoso con lo sguardo infuocato

l’altro non rispose ma quel silenzio valeva molto più di mille parole per l’altro

si staccò dal moro ancora inchiodato al muro rivolgendosi al compagno

-accomodati- sussurrò minaccioso al suo orecchio facendo un ampio gesto con il braccio a indicare il ragazzo ancora immobile

sul volto del più giovane si aprì un sorrisetto soddisfatto e sussurrando percettibilmente “tempus immobilus” l’altro mangiamorte si bloccò sul posto

Era una specie di “Petrificus Totalus ma molto meglio…

non permetteva infatti a chi veniva pietrificato di vedere e sentire niente di quello che sarebbe successo

ed Harry ,a quel punto ,non si preoccupò di estraniare la sua sorpresa

 

 

***

 

 

-Scho stupida bestiaccia-

Tom continuava a camminare tranquillamente per le strade deserte di Diagon Alley passando inosservato ad occhi curiosi quando una palla di pelo nera come la pece con una macchia bianca sotto il mento e sulla coda cominciò a seguirlo a poca distanza come un cane da caccia

Era minuscolo ,metà di una pluffa per intenderci ,e zampettava allegro seguendo ogni suo spostamento.

Tom inizialmente lo aveva ignorato..non era proprio in vena di un uccisone in quel momento…voleva godersi quei pochi momenti liberi sicurissimo che in men che non si dica si sarebbe trovato di nuovo alla stressante presenza dello sfregiato per eccellenza

Ma il piccolo esserino non si era arreso continuando a tallonarlo insistentemente ,non demordeva nel suo intento ,ossia seguire costantemente Tom con quei suoi occhietti curiosi.

Nonostante il fatto che fosse invisibile quella palla di pelo riusciva a seguirlo ugualmente come se effettivamente lo vedesse

 

Continuò a camminare non facendoci troppo caso

Se voleva seguirlo fatti suoi

Male che vada alla fine avrebbe guadagnato una pelliccia di gatto nero…che secondo lui avrebbe avuto lo stesso effetto dei cappelli di Potter

-“Ahhh dannazione..ancora Potter! ma è possibile che qualsiasi cosa mi faccia pensare a quel mentecatto?”- pensò stizzito scalciando con forza un sasso dinnanzi a se

Come se avesse parlato direttamente con lui il micetto sgranò gli occhi contento facendo un piccolo balzo finendo tra le braccia di Tom che pur contrariato lo aveva preso in braccio

 

-Sentimi bene stupido essere gira a largo altrimenti io…- cominciò sprezzante ma si bloccò vedendo due occhi di un colore fin troppo conosciuto osservarlo con i lacrimoni agli occhi

Un sospiro pesante si levò nell’aria

-Dannazione a te Potter!-

 

 

***

 

 

 

-Ma cosa…?-

-Ho detto non una parola Potter- scandì l’uomo facendosi avanti

Lo aveva visto eseguire un incantesimo decisamente oscuro sul suo stesso compagno e dopodiché avvicinarsi come se niente fosse

-C…chi sei?- chiese trattenendo un gemito di dolore causata da una nuova spinta dello sconosciuto che lo costrinse a trovarsi veramente a spalle al muro

Sembrava che il silenzioso personaggio di prima fosse stata solo una messa inscena e che adesso fosse uscito alla scoperto il suo vero carattere

-non parlare Potter! cosa ti avevo detto l’altra volta?domandò furioso

-allora tu sei…?-

-Esattamente!- proruppe non lasciandolo continuare

-E visto che entrambi siamo arrivati a capirlo vedi di trovare una scusa convincente sul fatto che non mi hai per niente ascoltato-

Harry cercò di focalizzare la sua attenzione sulla voce cercando di sentire qualche sprazzo di tono che gli ricordasse qualcuno..

Inutile..non aveva mai sentito quella voce

-Io non devo niente a nessuno…specialmente a te! non so neanche chi diamine sei- sbottò il Grifondoro pestando con forza il piede dell’assalitore che allentò la presa sul suo collo

 

L’altro lo guardò con odio estraendo di colpo la bacchetta e puntandogliela contro

-Potter ascoltami bene...-

-No ascolta tu- lo interruppe Harry bruscamente cominciando ad alzare il tono di voce

-NON SO CHI  DIAVOLO SEI E NEANCHE PERCHÉ TE NE ESCI FUORI CON QUESTE TUE MANIE DI SALVARMI E NON NE VOGLIO NEANCHE SAPERE MA…-

-Allora cosa vuoi? Sbottò interrompendolo

-Voglio sapere perché uno che dice di non essere un mangiamorte se ne vada in giro con uno di loro-

-Io non ho mai detto di non essere un mangiamorte Potter- ed uno strano sorriso comparve sul suo volto

Harry si bloccò non  sapendo più cosa dire e l’altro ne approfittò per avvicinarsi  maggiormente al suo viso…

se solo avesse avuto le mani libere con un semplice movimento lo avrebbe potuto vedere in faccia.

-Senza parole Potter?- insinuò ghignando

Harry ignorò la battuta guardandolo serio

L’unica cosa che i suoi occhi potevano distinguere era una pelle color della luna delineare il suo viso

-Chi sei allora?- domandò serio

-Non ti è ancora dato conoscere il mio nome ma ricordati solo una cosa…che se ti trovo un’altra volta dove non dovresti essere saranno guai seri e rimpiangerai che lo stesso Voldemort non ti abbia ucciso. Sono stato chiaro? ribatté aumentando la presa sulla sua camicia

Il moro sbuffò oltraggiato

-E tu ricordati che non mi faccio trattare così da nessuno- prima di alzare il ginocchio e colpirlo in un punto alquanto delicato

L’altro per tutta risposta lo spinse maggiormente al muro prendendolo per la gola talmente forte da farlo annaspare in cerca d’aria

-Potter non costringermi ad ucciderti- disse avvicinando le sue labbra all’orecchio del moro

-Sarebbe un vero peccato -per poi mollargli un pugno in pieno stomaco

Harry boccheggiò per diversi secondi rimanendo senza fiato

-Questo è per quello che mi hai fatto prima- sussurrò sempre al suo orecchio

C’era qualcosa di strano...lui conosceva questi modi di fare ,questa astuzia ,questa freddezza ,questa malignità ,questa rabbia...

Gli erano familiari

Ed era strano pensare che tutte queste caratteristiche gli fecero pensare ad un’unica persona

-Riddle!-

 

Ecco Tom! Come aveva fatto a non pensarci prima?

Sicuramente Riddle l’avrebbe fatto fuori…questo era poco ma sicuro ,ma doveva farlo.

-Che ce da ridere Potter? mi trovi tanto divertente?- sibilò malignamente stringendo maggiormente le sue dita attorno al collo del moro

Il Grifondoro alzò lo sguardo mostrando il ghigno presente sul suo volto

-Se questo è il meglio che sai fare mi dispiace per te -

-Ah si Potter? dovrei avere paura di te?...Che cosa mi faresti?

-Oh non preoccuparti io niente- disse misterioso mentre nella sua mente un unico nome veniva ripetuto costantemente alternato ad una strana formula.

 

 

***

 

-Togliti sacco pulcioso- esclamò stizzito mentre il piccolo essere che evidentemente non si era ancora arreso ,si era aggrappato alla manica della sua camicia attaccato solamente con i dentini continuando a dondolare avanti e indietro mentre Tom cercava di staccarselo di dosso.

-Maledetto sacco pulcioso adesso ti scuoio vivo e ti trasformo in una pelliccia- lo minacciò il moro ormai al limite…non vedeva ora che quella giornata finisse.

Sembrava che tutti gli esseri più molesti e rompipalle del mondo si fossero messi d’accordo per stressarlo a morte..primo tra tutti Potter

-“ecco dannazione…sempre lui…levati dalla mia mente sfregiato”-

I suoi pensieri si interruppero quando si sentì il braccio leggermente formicolare…

Per un momento ebbe l’impressione che il piccolo mostro gli avesse affondato quelle due spade acuminate cha aveva al posto dei denti nel braccio ma quando si accorse che l’essere ,chissà come  si era posizionato sopra la sua spalla ,capì che non poteva essere opera sua.

Si tirò di scatto su la manica e vide il bracciale di Potter illuminato di una luce rossa che avvolgeva interamente il grifone impresso su di esso ,mentre il serpente veniva avvolto da una tenue luce verdastra

 

-“ e adesso che diavolo succede”- pensò scocciato

 

 

non preoccuparti Riddle tanto so come farti tornare...

 

 

Ed ecco che Potter si mostrava ancora in tutta la sua grande maestria di rompere i coglioni.

 

 

                                                                                        *

 

-Sto già tremando Potter…- esclamò ironico

-E fai bene- ribadì l’altro fissandolo minacciosamente

-Vedremo!-

Passarono diversi secondi a squadrarsi a vicenda anche se il moro non poteva vedere chi aveva di fronte

-Perché lo hai fatto?- chiese indicando con un cenno del capo il suo compagno ancora immobile

-Perché sarà meglio che tu capisca che non è saggio provocarmi- disse tracciando con un dito una carezza sulla sua guancia

-Tutto questo per me?- chiese ironico

-Non è colpa mia se sei tardo Potter-

 

Harry stava per ribattere quando un leggero colpo d’aria gli sopraggiunse entrambi

 

L’incappucciato si girò improvvisamente puntando la bacchetta nel punto da dove presumeva provenisse il vento

Osservò il corpo del suo compagno ancora immobile qualche metro più in là ,ma oltre a lui nient’altro

 

Harry sgranò gli occhi…com’era possibile? Che non ci fosse riuscito? i suoi pensieri ebbero vita breve quando si sentì nuovamente puntare la bacchetta addosso

 

-Che cosa stavi dicendo Potter?- chiese ritornando a dedicarsi alla sua principale occupazione

-Fottiti! ecco cosa stavo dicendo-

Contrariamente a quanto si aspettasse ,cioè ad un bel pugno in arrivo ,quello si avvicinò ulteriormente fino a trovarsi  a pochi centimetri di distanza dal viso dell’altro avvicinandosi cautamente al suo orecchio

-è per caso una proposta Potter? però sai non c’è gusto a farlo da solo…- sussurrò malizioso depositando un piccolo morso sul lobo dell’orecchio e arrotolandosi lentamente una ciocca corvina dei capelli del moro tra le dita.

Gli era così vicino che poteva sentire il profumo di aghi di pino invaderlo completamente

Inconsciamente fece un respiro profondo cercando di respirarne il più possibile conservandone il ricordo nella sua anima.

Harry emise un gemito tra il frustato e l’eccitato ,tra il dolore e il piacere.

Sentì un altro colpo d’aria e rinsavì tornando in se.

-Che stai facendo allontanati immediatamente- disse precipitosamente cercando in qualche modo di allontanarlo ma l’altro aveva premuto il suo corpo prepotentemente sul suo impedendoli qualsiasi via di scampo.

Una mano del giovane salì velocemente ad afferrare il mento del Grifondoro ,tenendolo immobile davanti a se

-non voglio ripetermi Potter...la prossima volta che ti trovo fuori di casa non mi farò scrupoli…quindi stai buono ,almeno questo me lo devi- sussurrò con voce provocante

 

-Stronzo io non ti devo assolutamente niente!- sbottò girando di scatto il mento dall’altra parte e sottraendosi dalla sua presa

Negli occhi dell’assalitore brillò una luce sinistra

 Alzò la mano schiaffeggiando velocemente Harry…

-Non osare parlarmi così o…-

Improvvisamente un rumore si levo nell’aria si girò di scatto puntando la bacchetta nel vuoto…si guardò ancora attorno capendo che ormai non era più saggio rimanere ancora lì ,se gli auror l’avessero scoperto sarebbero stati guai seri.

Riportò la sua attenzione in due occhi verdi furiosi che lo stavano guardando rabbiosamente

-Non osare mai più rivolgerti a me con quel tono intesi?- scandì furioso afferrandolo per i capelli costringendolo nuovamente a voltarsi verso di lui…

-Io parlo come mi piace e pare...chi diavolo sei tu per dirmi cosa fare o no?- Disse a fatica

L’altro strinse ancora più forte tanto da sentire persino i capelli lamentarsi dal dolore

-Potter sarà meglio che ti insegni ad usare quella bocca in modo migliore- disse tra l’arrabbiato e il malizioso per poi appropriarsi delle sue labbra

Harry ne rimase scioccato  non riuscendo più a muovere neanche uno solo muscolo

Il bacio era tutt’altro che dolce ,ma violento e passionale allo stesso tempo

Sentiva le labbra dell’altro mordere insistentemente dapprima il labbro inferiore passando successivamente a quello superiore obbligandoli poi a dischiudersi per far entrare la sua lingua che andò velocemente e rabbiosamente a cercare la gemella all’interno della bocca del moro

Harry tentò di respingerlo con tutte le sue forze cercando di non rispondere al bacio ma anche involontariamente sentì qualcosa scuotersi nel suo animo…tentò di girare la testa a destra sfuggendo dalla lingua dell’aguzzino che lo leccava ,lo baciava e lo mordeva rabbiosamente e con passione ma tutto era vano.

Non cera modo di opporsi a quelle calde e prepotenti labbra che lo violavano…per non parlare della lingua poi… Si senti spingere maggiormente al muro percependo il calore del corpo dell’altro sul suo e avvertì l’insistenza di una mano scendere lentamente verso il suo torace e poi sempre più in giù…

Qualcosa in quel momento scattò nella sua mente e l’immagine di Tom apparve improvvisamente.

-“Allontanati”- pensò rabbioso mordendoli ferocemente il labbro inferiore che cominciò a sanguinare.

 

L’altro si spostò velocemente emettendo un gemito di dolore passandosi la mano sopra il labbro insanguinato -e così ti piace il gioco duro eh?-  

Tentò nuovamente di avvicinarsi ma prima che potesse farlo si sentì afferrare per le spalle e sferrare un pugno in piena faccia

La cosa strana è che non era stato Potter in quanto si trovasse ancora addosso al muro ,ma allora chi?

Udì altri rumori e si sentì sollevare dal bavero del mantello e issare in piedi prima che un altro pugno gli arrivò minaccioso nel bel mezzo dello stomaco

 

-Chi è?- sbottò furibondo

Si girò verso Potter ancora ansimante e sorpreso quanto lui

Con un gesto veloce della bacchetta lo fece cadere al suolo apparentemente addormentato

Uno in meno di cui preoccuparsi nel caso si fosse liberato.

 

-Chi sei esci fuori- sbottò incazzato continuando a tenere la bacchetta dinanzi a sé

Un leggero fruscio nell’aria spezzò il silenzio contornato solo da fiati pesanti e un ragazzo dai biondi capelli e occhi verdi comparve dal nulla.

Gli occhi assottigliati e pericolosi esprimevano quanta più rabbia possibile

Tom avanzò  lentamente non distogliendo lo sguardo dall’altro

-Chi diavolo sei?- disse gelido

Tom continuò ad avanzare minaccioso

-Uno con cui non è sano mettersi contro ruggì- Riddle di rimando mantenendo quella glaciale calma

Con un gesto veloce lo agguantò dalla gola e sbattendolo al muro talmente violentemente da fargli cadere il cappuccio scoprendo così il volto.

Due occhi di un colore unico ma già visto fissarono prepotentemente quello verde smeraldo di Tom che aveva continuato a mantenere quell’aspetto.

-Tu!- sputò acido non diminuendo la presa

 Impossibile non riconoscerlo...i suoi occhi ,i suoi capelli

Tremendamente uguali.

E mentre quei pensieri vorticavano precipitosamente nella sua testa l’altro con un violento strattone riuscì a liberarsi dalla stretta di Tom mollandogli un veloce pugno in faccia

Tom rimase diversi secondi con la testa reclinata di lato come se gli avesse dato uno schiaffò cominciando a sollevarla lentamente fissando il suo sguardo talmente calmo e controllato da mettere i brividi finché con voce gelida parlò:

-Adesso vattene…non voglio mai più vederti e non azzardarti ad avvicinarti e a mettere le tue luride mani addosso ad Harry mai più- ordinò sempre calmo incosciente di aver per la prima volta chiamato Harry con il suo nome.

 

L’altro assottigliò lo sguardo sentendo dentro di sé una rabbia sempre maggiore

-Come mai tutta questa premura? cos’è ,sei il suo fidanzatino? chiese ironico

Tom non rispose continuando a gelarlo con lo sguardo

-Potter non è tuo- continuò gelido il mangiamorte

-È mio molto più di quanto potrebbe mai essere tuo e adesso sparisci- intimò consapevole delle parole appena uscite dalle sue labbra ,ed uno sguizzo di lampo rosso passò velocemente nei suoi occhi

L’altro lo guardò dapprima confuso e poi sempre più intimorito

La tensione tra i due si tagliava con il coltello

Osservò velocemente ancora Harry disteso a terra…

-Ci rivedremo- disse ,per poi smaterializzarsi dopo aver toccato anche il suo compagno ancora immobilizzato.

 

 

Tom si avvicinò lentamente ad Harry ancora disteso a terra

 I capelli disposti scompostamente sul suo viso ricadevano donandogli un’aria dolce e indifesa allo stesso tempo

Le labbra dischiuse leggermente e arrossate dal bacio appena passato gli fecero salire una rabbia che neanche lui sapeva spiegarsi

-Ehi Potter tutto ok?- disse brusco scuotendolo leggermente

Sentì il diretto interessato lamentarsi di qualcosa e aprire gli occhi poco dopo

-T…Tom- proferì tentando di alzarsi accorgendosi di riuscirci a malapena

-ben svegliato Potter! direi che con questa hai finito la settimana in grande stile- proseguì ironico -è la terza volta che rischi le chiappe-

-è la terza volta che tu mi salvi-

-Ed è la terza volta che non capisco il perché- concluse guardandolo dritto in quei occhi color speranza

-Su forza alza il culo da lì che voglio andare a casa- disse assumendo il suo solito tono distaccato e freddo

-Casa?- Ridacchiò il moretto alzandosi in piedi e appoggiandosi a Tom a causa di un giramento improvviso

-Potter tutto bene?- e dalla sua voce trasparì un tono preoccupato che fece scappare ad Harry un vero e sincero sorriso

Tom si incantò per alcuni istanti ad osservare quelle labbra distese in quel caldo e raggiante sorriso…sorriso rivolto a lui..a lui soltanto-

-“ Cretino Tom ,sei un’idiota!…Ma a che cazzo vai a pensare?”- si diede mentalmente dell’imbecille

-Visto che alla fine sono riuscito a farti tornare da me?- sussurrò il moretto al suo orecchio ,ma prima ancora che potesse ribattere appoggiò le sue labbra sulla guancia di Tom scoccandoli un leggero bacio...morbido e delicato proprio come lo erano le sue labbra ,e in quel momento il cervello di Tom registrò malapena il grazie che Harry gli disse poco dopo ,prima di smaterializzarsi con lui verso casa.

 

 

 

Angolino

 

Eccomi di nuoco qui…che ne pensate???? Una piccola recensione??? Piccina picciò????

L’idea del gattino l’ho presa da un fatto che mi è accaduto veramente in quanto mi ritrovo adesso con un micetto nero che girovaga per casa….non so se mi sono spiegata..non potevo non metterlo!!!

Un grazie immenso agli angeli che mi hanno recensito ed anche a coloro che invece leggono solamente…

Bacio

 

 

 

Gokychan: grazie cica mia..me si inchina davanti ai tuoi splendidi complimenti e sono contentissima che ti piaccia  la piccolina (altro che piccolina…quella è un mostro ndTom) e  per il gusto al bacio concordo con te..ma un po’ mi sono rifatta in questo chappy??? Poco poco???

Riuscita a capire chi è il misterioso personaggio??? Si? No? Lo so ho incasinato tutto ma come hai visto sono due i misteriosi personaggi… Anch’io ti voglio tantissimi bene piccola mia anche se sei sparita dalle scene…le tue fic??? (ndme che sta dissotterrando un bel batzuka gigante con sguardo omicida e folle)….dai che forse per settimana prox il pc è pronto…speriamo. Ancora grazie cica tvttttttttttttttttttttttttttttttttttb alla prox.

 

Gaky: Da quanto posso vedere sei una Draco dipendente convinta!!!!! E come posso darti torto…Ancora sicura che si tratti di lui? Grazie tesoro mio spero che anche questo sia almeno un po’ decente come chappy….è stata veramente dura scriverlo. Stai tranquilla…Kimberly non è figlia di nessuno dei nostri protagonisti…è una bambina a cui Harry ogni tanto faceva de baby sitter per così dire…. Fammi sapere che ne pensi tesoro..un bacione immenso.

 

MonnyLove: grazie mille piccola…felicissima che ti abbia divertito e per la scena al bacio come hai visto Harry si è trattenuto per così dire…gr4azie ancora per tutti i complimenti e a presto! Continua a farmi sapere che ne pensi..bacioni

 

giochan: sei un tesoro e forse sarò io ripetitiva nel dirti che ti adoro per tutte le meravigliose recensioni che mi fai…grazie ancora! Non posso dire se era Draco o no ma ci sono alcuni indizi importanti…. Grazie per la recensione tesoro e spero che la moltitudine di persone che aspettavano il pc non ti abbiano inchiodato al muro perché avevi tu il possesso del pc in quel momento….Hehe hehe!!!! Ancora grazie e bacioni dimmi che ne pensi di questo chappyno… baci

 

Kitty91: ciao tesoro!!!! Sono contenta che ti piaccia il mostriciattolo..penso che più avanti avremmo la possibilità di vederla ancora… e poi Tom non lo massacro sempre…in genere tocca ad Harry anche se penso che dopo questo fatto lo tratterrò un pochino meglio…comincia a lamentarsi….grazie ancora di tutto..bacioni alla prox

 

pikkola prongs: ecco una tua recensione….sono sempre contentissima di vederne una tua…. Che dire se non grazie per i tuoi meravigliosi complimenti???? e come vedi non è successo niente di brutto al nostro Harry anche se l’ho tartassato un pochino però cera Tom che lo ha salvato..(come sempre ndTom). Fatto presto ad aggiornare??? Mica tanto però spero che tu sia ancora viva e vegeta…gi tengo a te piccolina…bacioni alla prox

 

Ginny_91: grazie tantissime tesoro mio….io non ho parole e ti ringrazio dal profondo del cuore…mi metti in imbarazzo! Sono sempre più felice che ti piaccia…davvero tantissimo e soprattutto che piaccia anche ai tuoi amici…non ho parole,,,che ne dici di questo chappy? Spero che ti piaccia…perché è stato veramente cmplicato scriverlo e mi sa che non è venuto fuori un granchè…..acora grazie a presto bacioni.

 

Sasha: ch bello una nuova lettrice….sono contentissima che nonostante non fosse propriamente il tuo genere a quanto ho capito tu l’abbia letta lo stesso e che addirittura ti piaccia… grazie ancora e dimmi cosa ne pensi di questo chappyno…bacioni

 

Mezzosecolo: grazie grazie tesoro… hai proprio ragione..quei due sono un po’ tardi..ma che ci vuoi fare??? Prima o poi si daranno una svegliata…almeno spero!!!

Che ne dici ora dei due personaggi misteriosi???? Ci sono molti indizi anche se piccoli….mi hai fatto morire dal ridere con la frase “sempre sbattuto al muro nei vicoli o negli armadi! Mai un po’ di delicatezza! Secondo me dovrebbero mettere potter nelle creature protette!” sono morta dal ridere..grazie tesoro bacioni a  presto.

 

kristin:e si..le liste aumentano..mi sa che un giorno sarò costretta a metterle per iscritto…kissà che non lo faccia veramente. Sono molto contenta che quei due matti ti piaccioni…e veramente sono due adorabili idioti…. Ma pian piano qualcosa si smuove….come ti è sembrato questo chappy???? Fammi sapere che ne pensi..adoro le tue recensioni bacioni

 

Mistress lay: Non preoccuparti miss ,fai quando puoi… e per dire la verità anche tu mi hai commosso con la risposta alla mia recensione…così siamo pari..e poi mi stai facendo arrossire di nuovo con questa bellissima recensione che mi hai scritto…. Non immagini quanto piacere mi faccia che ti piace la piccola fic… un piacere immenso e ti ringrazio!!!!

Come vediamo anche in questo cap Tom comincia un po’ ad ammorbidirsi (tralascio tutti gli insulti che tom mi ha rivolto in questo momento) e poi hai proprio ragione…ho scritto una frase dai molteplici significati…kissà cosa avrà pensato il nostro Tom mentre la diceva!!!!! Grazie ancora miss tvtttttb tantissimo!!! Idee su chi potrebbe aver preso in ostaggio Harry??? Grazie ancora e bacioni alla prox

 

Nixy: grazie tesorino mio… come hai visto ognugno si preoccupa per l’altro anche se sono così tardi da non accorgersene… non posso dire niente però ci sono alcuni indizi a riguardo…. Grazie ancora e dimmi che ti sembra..bacioni alla proz piccola.

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Capitolo 9
*** Shopping ***


cap b lno scrittura 10

Eccomi qui…ed ecco anche un nuovo chappy….purtroppo non so quando potrò aggiornare per via sempre del pc ma io intanto continuo a scrivere…

Bacioni e fatemi sapere che vi sembra

 

 

Capitolo 8

Shopping

 

 

-“Ok basta adesso vado lì e lo strangolo con le mie mani! Ma si può sapere adesso che cavolo gli prende?” pensò Harry con sguardo truce appoggiato allo stipite della porta

Sorseggiava un bicchiere d’acqua non distogliendo però neanche per un minuto lo sguardo da Tom

Erano passati due giorni dall’incidente con Nagini e Tom ,alias signore oscuro etc etc ,non sembrava più lo stesso:

Parlava decisamente poco ,aveva sempre il broncio e sembrava assorto in qualche misterioso e complicato pensiero ,non che prima fosse la personificazione dell’allegria ma decisamente parlava , -“anche troppo”- si disse mentre lo osservava dondolarsi su una sedia con aria assente.

Adesso invece niente…sembrava che qualcosa di grave stesse passando in rassegna nella sua piccola mente bacata

Era sempre più scorbutico...se possibile più del solito e questo atteggiamento cominciava ad infastidirlo sempre più.

Vabbè essere di cattivo umore ,incazzato ,petulante ,snervante ,stronzo ,bastardo e tutti gli aggettivi che più gli si addicevano di questo mondo ,ma il fatto che fosse anche menefreghista ,e che quindi di conseguenza lo ignorasse ,proprio non gli andava giù.

Era diventato tutto di una noia mortale! Sembrava essere ritornato a prima del suo arrivo!

Occorreva al più presto un rimedio!

Tom sbuffò come se non fosse d’accordo con qualcosa che il suo stesso cervello aveva partorito ,cominciando a battere un dito nervosamente sul tavolo provocando un rumore sordo che sembrava amplificato di mille volte nel silenzio assoluto in cui regnava la cucina.

 

Dell’attacco di Nagini ricordava poco o niente…

Qualche flash come se non stesse vivendo di prima persona quell’esperienza…aveva avuto anche una mezza conversazione a riguardo con lo stesso Tom ma per un motivo o per l’altro non sembrava molto in vena di parlarne e la sensazione che fosse successo qualcosa di strano durante l’incontro con Nagini non riusciva ad abbandonarlo ,il problema era scoprire COSA!

Con grande sollievo per entrambi non avevano più rimarcato la piccola questione dell’armadio che era stata liquidata da Tom con un semplice -tu hai le allucinazioni Potter!vedi di fartele passare!-

Frase molto breve e concisa che tradotta secondo il suo modo di pensare sarebbe –Potter sei completamente rincoglionito se pensi che io ti abbia baciato!-.

Ma tradotta secondo il normale uso del cervello di qualunque persona dotata di un minimo di intelligenza sarebbe: -certo cretino che ti ho baciato…tu cosa pensi?-

Ma una cosa era ormai certa e si era capita…Tom decisamente non ragionava come tutte le altre persone al mondo ,e quello che gli aveva detto ne era la conferma.

Decise di mettere via quella storia tanto comunque non ne sarebbe venuto fuori niente di buono continuando a parlarne.

Uno sbuffo scocciato interrupe i suoi pensieri.

Ok a mali estremi ,estremi rimedi!

-“Te la sei cercata signore oscuro dei miei stivali!”- pensò risoluto con la luce della determinazione ben presente nei suoi occhi.

 

-Riddle- disse piantandosili di fronte -o torni rompipalle ,rognoso e petulante come prima o giuro che ti crucio qui seduta stante- sbottò rabbioso appoggiando con poca delicatezza un bicchiere d’acqua di fronte al soggetto in questione.

Tom alzò un sopracciglio incuriosito e scocciato dal comportamento del ragazzo

Sentiva dentro di sé la sensazione che qualcosa fosse cambiato…

che lui era cambiato.

Non era più lo stesso Riddle di poco tempo prima! E in questo c’era assolutamente lo zampino di Potter!

Ogni volta che si avvicinava sentiva l’impulso di toccarlo, in qualsiasi modo, non importava come ,con una spinta ,una carezza ,un pugno od anche solo con una frase velenosa!

Decisamente qualcosa non andava!

Maledetto Potter!gli aveva anche salvato la vita! E fidatevi per tutti quelli che possono anche solo vagamente aver sentito il nome Tom Riddle accostato alla frase “salvare la vita a Potter” suonava strano.

Maledetto Potter e maledetti capelli che si ritrovava!

Troppo morbidi ,vellutati e intriganti per appartenere ad una testa senza cervello come la sua.

E rimarchiamo il concetto che l’aveva salvato! Per ben due volte!

 

Solo due settimane prima non l’avrebbe mai fatto..anzi come ogni probabilità avrebbe dato una mano a Nagini.

 

Ma la cosa che aveva dato il via all’auto distruzione del suo cervello era il fatto che continuasse a sentire quella fastidiosissima sensazione nello stomaco quando quel moccioso si trovava in pericolo e che ormai aveva imparato a darle un nome.

Lui si preoccupava per quell’ammasso ambulante di cattura sfiga che era Potter!

 

-Riddle sto parlando con te degnati almeno di rispondermi -sbottò scocciato sollevando con forza il mento di Tom costringendolo a guardarlo negli occhi

-Potter ma si può sapere che cazzo vuoi?- esplose anche lui scocciato alzandosi in piedi fronteggiando il moro

-Succede Riddle che sei più lunatico di Malfoy perfino ,e questo è tutto dire!- ribadì furioso… -e in più sei diventato veramente pesante…se ce qualcosa che non va basta che me lo dici…discutiamo ,facciamo a pugni e poi è finita lì ,ma così è insopportabile- proruppe avvicinandosi al volto di Tom.

-Malfoy?-chiese indagatore il moro con un tono di voce per niente rassicurante

Harry alzò gli occhi al cielo chiedendosi come  fosse possibile che dopo tutto quello che aveva detto ,lui sapeva solo dire “Malfoy?”

-Si Riddle ,Malfoy! Presente? il figlio del tuo leccaculo preferito? Ecco lui!- disse sarcastico

 

Tom non ribatté e decisamente questo frantumò anche la poca  pazienza rimasta al Grifondoro

-Cambiati si esce!- disse d’un tratto cambiando tono di voce

-Come scusa?- chiese l’altro a braccia conserte ed espressione annoiata

-Hai capito bene si esce… se ti vedo ancora un minuto con quel broncio ti giuro che ti ammazzo… quindi adesso fuori-

Un sorrisetto ironico increspò le labbra di Tom

-Finalmente Potter ti sei deciso a risparmiarmi l’atroce sofferenza nel dover stare qui dentro insieme a te?-chiese sarcastico

-Tutt’altro Riddle! Adesso vestiti che ti porto fuori -ordinò non ammettendo repliche

-Non sono un cane Potter!-ribadì indignato

-No peggio… sei una maledizione!- disse rassegnato -e adesso vestiti..ti voglio pronto tra dieci minuti- per poi lasciarlo ancora immobile là in cucina con uno starno sorrisetto sul volto.

 

 

***

 

-“Ok Tom respira..stai calmo! devi solo fare un bel respiro profondo ,chiudere gli occhi e immaginarti di essere molto lontano da qui...in un bel posto deserto…sperduto in qualche parte del mondo lontano da Potter ma  soprattutto lontano da lei”- si disse aprendo di scatto gli occhi e puntandoli con rabbia sulla bambina tra le sue braccia.

Il come e il perché si trovasse lì ,nelle braccia del mago più temibile di tutti i tempi ,era ancora un’incognita ma senza dubbio Potter aveva contribuito generosamente  a dare una mano al signor mistero.

 

-Signore ,signore voglio la mia mamma!- piagnucolò la bambina con i lacrimoni agli occhi cominciando a dibattere le gambine piuttosto fastidiosamente.

-“Stai zitta mocciosa”- pensò irritato oltre ogni misura…ma non lo disse

Almeno il buon senso di non scatenare una altra “piagnucolite acuta”  ,così come l’aveva definita lui ,c’è l’aveva.

 

-Voglio Harry!...- disse continuando a dibattersi e mettendo un disgustoso broncio a parere del moro

-Anch’io voglio Potter ma per un ben altro motivo -esclamò a denti stretti -appena arriva lo strangolo con le mie mani...altro che avada o cruciatos...-

La bambina lo osservò molto attentamente mentre strani pensieri presero vita nella sua testolina

-Cos’è l’avada signore -domandò curiosa ormai con i grandi occhi sgranati dalla curiosità

Tom pensò seriamente se fosse il caso di risponderle…

Optò sul fatto che lo fosse.

-È una cosa molto ma molto…-

-…Cattiva!- terminò per lui Harry arrivato da dietro Tom con tre gelati in mano e con un bel sorriso in volto rivolto ala piccola ed uno particolarmente agghiacciante rivolto a lui

-“…Innocente”- continuò l’altro sottovoce beccandosi un’altra occhiataccia.

 

La presenza della piccola almeno era servita a qualcosa…Tom non stava più zitto un secondo anche se sprecava tutto il suo tempo a lanciare insulti

Inutile dire i soggetti ai quali erano rivolti.

 

-Allora Potter?non dirmi che ce la dobbiamo sorbire per tutto il pomeriggio vero? -chiese preoccupato all’idea di avere quella mocciosa alle calcagna per tutto il giorno

 

-Forza Tom non essere sempre così simpatico -ribadì porgendo un cono con tre grosse palline alla piccola ancora in braccio a Tom ed uno anche a lui beccandosi uno sguardo scettico

-Cos’è sta roba Potter?- domandò infatti poco dopo osservando circospetto quello starno affare tra le sue mani

-Non assomiglia per niente ad un gelato-

-“Certo che no Riddle sono gelati babbani”- pensò stizzito

-Signore mi sa che lei non ha mai visto un gelato allora- disse la bimba continuando a leccare il suo con una certa velocità

-Sentimi bene mocciosa o stai zitta o…-

-…o Tom ti imbocca personalmente -prosegui Harry lanciando un occhiataccia a Riddle mentre sul volto di questi si dipinse una faccia schifata.

 

-Non grazie tante -rispose la bambina altezzosa -preferisco che mi imbocchi tu Harry..tu sei molto più gentile di lui  -disse continuando ad intervallare leccate alle parole

 

-E in più…- aggiunse questa volta alzando lo sguardo e posando le sue iridi color miele in quelle nere del ragazzo ,rivolgendosi direttamente a lui

-Lui è molto più carino- concluse con un gran sorrisone sulle labbra sporche di gelato.

 

Harry non riuscì a trattenersi cominciando a ridere soprattutto per la faccia incredula e offesa  che aveva Tom in quel momento.

-Ridi ridi Potter tanto sai che non è la verità… e poi se è  il tuo preferito perché mocciosa non vai da lui in bracco?- chiese scocciato mettendo su un adorabile cipiglio a parere della bimba

-Perché tu sei semplicemente più buffo- rispose lei incurante del sopracciglio pericolosamente alzato del moro.

 

Harry intervenne prima che le  minacce pensate da Tom potessero essere messe in pratica

-Su Kimberly non dire così..anche Tom è carino se lo guardi bene- proseguì con  un lieve imporporamento delle gote che sfuggì però a Tom ancora troppo sorpreso per le parole appena sentite.

 

-Ma senti senti…- esclamò gongolante -Potter dovresti rimetterti gli occhiali ,io non sono un po’ carino! Io sono decisamente bellissimo-.

Ad harry gli ricordò terribilmente qualcuno e quando capì chi cominciò a ridacchiare non dandogli però tutti i torti.

 

La bambina sbuffò non del tutto convinta

-mhm…. sarai più carino di Harry solo se darai anche a me un avada- disse convinta -prima hai detto che ad Harry la dai quindi la voglio anch’io- concluse risoluta con un tono che non voleva ammettere repliche.

-O non sai quanto piacere mi farebbe- esclamò con un tono di voce vagamente dolce

-Tom!- Il moro si girò verso l’incriminato scoccandoli una di quelle occhiatacce che non si dimenticano tanto facilmente

-Tom scherzava tesoro...l’avada ,quello che ha detto lui...non è una cosa bella...è …-

-è?- Incitò lei curiosa

e si adesso che si inventava?

-è sterco di cavallo andato a male -disse Tom con un tono di voce atono

Harry si schiaffò una mano in fronte con espressione rassegnata trattenendo a fatica le parole sulla punta della lingua mentre sul viso della piccola comparve una smorfia disgustata.

 

-e allora perché la vuoi dare ad Harry?- domandò tra una leccata e l’altra

-perché lo odio con tutto me stesso- rispose sghignazzando

-“ e ti pareva”- pensò intanto il moro alzando gli occhi al cielo.

La bambina parve riflettere attentamente su quelle ultime parole

-per me non vi odiate- disse convinta arrivando ad addentare il cono e sistemandosi meglio sopra Tom.

I tre si erano seduti su una panchina ma la bimba aveva continuato a stare in braccio a Riddle ,tutto questo senza non poche imprecazioni dal parte di quest’ultimo.

 

-Ah si?- chiese Harry con uno strano sorrisino stampato in volto…

-certo!- confermò lei -voi litigate come facevano la mamma e il papà…la mamma dice sempre che chi si vuole bene litiga quindi voi vi volete bene- disse lei sicura

Tom si bloccò sul colpo con un espressione da immortalare se possibile ,mentre ad Harry gli andò di traverso il gelato cominciando a tossire come un indemoniato

-senti mocciosa non so cosa si fumi tua madre al mattino ma stai sicura che…-

-Tom!- lo ammonì Harry una volta ripresosi dall’attacco di tosse

l’altro gli riservò un’occhiataccia da ginnes dei primati ma si zittì pensando che se avesse continuato alla fine non sarebbe più riuscito a trattenersi da lanciare qualcosa di poco carino su quella peste

La bambina scosse le spalle assolutamente convinta della sua teoria.

Harry si perse qualche secondo ad osservare meglio Tom e la piccola…lei assolutamente a suo agio  ,spensierata e ignara di essere attaccata la collo del possibile futuro signore oscuro ,mentre lui la osservava con sguardo omicida architettando chissà quale ingegnoso piano per farla fuori;ma una cosa doveva ametterla…Ridlle in un modo o in un altro ci sapeva fare con i bambini ,anche se usava metodi alquanto discutibili in materia ,ma comunque ci sapeva far e avere tra le braccia quel piccolo terremoto gli dava un nonsochè di…buono…per così dire.

-Potter levati immediatamente dalla mente quello che stai pensando-

Harry ridacchiò

-E cosa sarebbe di grazia?- domandò ironico arcuando un sopraciglio incuriosito

-se ti sforzi Potter ci arrivi anche tu- ribadì ghignando -basta che pensi come fai di solito ,cioè utilizzando l’unico neurone che hai in quel cervello e vedrai che ci arrivi

Il sorriso sulle sue labbra si trasformò in un sbuffo esasperato

Ma era mai possibile che doveva sempre parlargli così???

Harry non rispose ma continuò ad osservare Tom e la piccola con un sorrisino di scherno sempre maggiore finché Tom non fu costretto a tirar fuori quello che gli passava per il cervello

 

-Dillo Potter che sei solo invidioso che lei voglia stare in braccio a me- proruppe compiaciuto di essere un passo avanti a lui..

-Estremamente geloso Riddle ,sai potresti fare il babysitter- ribadì per poi continuare a mangiare il gelato

Tom per tutta risposta arricciò il naso come se avesse appena sentito una bestemmia.

-e tu potresti fare come lavoro il rompicoglioni…-

-Ops lo fai già- sghignazzò mellifluo

I due si guardarono in cagnesco per diversi secondi

-“Idiota”- pensarono entrambi prima di girarsi dall’altra parte.

 

 

 

Dopo vari minuti di imprecazioni da parte di Tom ,sospiri esasperati da parte di Harry e risatine da parte di Kimberly i tre si avviarono per negozi ,inutile ribadire il fatto che fossero tutti babbani

Il perché di quest’azione fu un mistero agli occhi di Tom almeno finché non si ritrovò a dover fare dentro e fuori da uno stupido camerino indossando tutti i più stupidi abiti babbani mai inventati a suo parere ,e continuare a girare come una trottola aspettando il responso di quei due mostri della moda là fuori.

 

Se solo avesse potuto si sarebbe materializzato all’istante…o anche cruciato…tutto pur di fuggire da lì ,ma il regalino di Potter sembrava non essere d’accordo con lui.

Maledetto aggeggio rovina persone…

Il nuovo nome che Tom aveva dato al braccialetto…che sembrava divertire molto Harry

Tom uscì per la centesima volta dal camerino con indosso un paio di jeans sbiaditi con alcuni strappi in prossimità delle ginocchia e con una camicia nera leggermente aperta davanti  che lasciava intravedere una piccola porzione di petto…

Sperò per loro che fosse l’ultima volta. La sua pazienza era agli sgoccioli.

La bambina balzò giù di corsa dalla sedia sulla quale era seduta correndo incontro a Tom che la guardava quasi timoroso per quello slancio improvviso finché ,ancora inspiegabilmente ,non si ritrovò il mostro la braccia.

-sai che sei bellissimo così- disse scrutandolo attentamente con quei occhietti vispi

Tom ghignò soddisfatto rivolgendo un’occhiataccia a Potter che stava avanzando…lo vide fermarsi incrociare le braccia al petto con faccia pensierosa facendo il classico gesto che gli indicava di voltarsi ,ormai l’aveva fatto almeno un centinaio di volte nell’ultima ora…

Non si sarebbe affatto sorpreso se gli fosse venuto un tic nervoso alla fine della giornata.

Dopo alcuni giri a 360 gradi e un occhiataccia particolarmente significativa ai danni di Potter ebbe la conferma del moro ,seguita immediatamente da un suo sospiro profondo…forse finalmente quella lunga giornata sarebbe finita e chiunque avesse anche solo osato nominare di fronte a lui la parola “shopping” sarebbe crepato all’istante.

Parola di Tom Riddle.

-Sai stai proprio bene così- sussurrò Harry al suo orecchio una volta avvicinatosi

-rende perfettamente l’idea di quello che sei- aggiunse misterioso

-Cioè bellissimo e raffinato- ribadì l’altro

-io avrei detto qualcos’altro- sghignazzò il moro mettendoli apposto il colletto della camicia

Una strana scossa attraversò la colonna vertebrale di Tom a quel tocco ,e piccoli brividi si diffusero dal contatto che le mani di Potter avevano stabilito con il suo collo ,mille e più piccole emozioni cominciarono a diffondersi all’interno del suo petto e quel qualcosa di strano e doloroso che aveva già provato parecchie volte cominciò a farsi sentire all’interno del suo stomaco.

-“Maledetta ulcera…o si perché era sempre più convinto di avercela ormai! Non cerano altre spiegazioni!..Non poteva mica provare quella strane sensazione solo perché Potter lo sfiorava…

E che cazzo lui era Tom Riddle! Almeno il nome doveva valere qualcosa e doveva impedirli di provare certe cose ma da quanto aveva potuto vedere nome ,cognome e cervello erano partiti insieme per un bel viaggetto molto ma molto lontano senza più via di ritorno.

 

 

Uscirono dal negozio con una decina di sacchetti contenenti ogni sorta di vestiti. E cosa ancora più strana aveva pagato tutto Potter!

Se lo sentiva…gli avrebbe rinfacciato la cosa in eterno.

Non potendo mandare tutti i vestiti direttamente a casa per via di Kimberly gli toccarono portarli in mano

Tom si lamentò come un matto sul fatto che lui ,e sottolineiamo proprio lui ,dovesse svolgere questi lavori da miseri babbani.

 

Ritornarono alla panchina dove si erano seduti quel pomeriggio e Kimberly stressò Tom per avere un altro gelato

Alla fine spazientito gli promise che Harry ,e capiamoci HARRY e non LUI ,glielo avrebbe preso solo se dopo fosse stata zitta per almeno dieci minuti.

La bimba lo guardò scettica ma accettò alla fine ,e così Harry fu costretto ad andargliene a prendere un altro imprecando contro Tom! ma si prese la rivincita quando trovò ,al suo ritorno ,quest’ultimo inveire sul fatto che quel mostro gli si fosse attaccato ancora al collo come una scimmia.

Aspettarono diversi minuti nei quali la bimba per sbaglio fece cadere una pallina di gelato sulla faccia di Tom…

Inutile dire che Harry cominciò a ridere come un matto tenendosi la pancia ,rammarico di non avere una macchinetta fotografica per immortalare la faccia di Tom.

Finalmente e con enorme sollievo di Riddle ,che aveva veramente cominciato a fare una lista anche per la bambina come aveva fatto per Potter ( ricordate i 58 modi?) ,la madre venne a prendere quella disgrazia della natura ringraziando ancora per aver badato a lei.

-“ altro che badare a lei…se non ci fosse stato Potter a quest’ora l’avrei già strangolata ,messo un calzino in bocca e sotterrata da qualche parte…altro che grazie”- si ritrovò a pensare Riddle finalmente sollevato di non avere quella sottospecie di creatura umana attentare all’incolumità del suo collo e della sua sanità mentale.

 

 

Harry guardò la piccola allontanarsi con la mamma per poi rivolgere la sua attenzione a Riddle.

I raggi del sole che ormai stavano sparendo gli stavano incorniciando il viso donando alla sua pelle un colorito più bronzeo del solito tendente all’oro. Aveva lo sguardo perso nel vuoto in un espressione pensierosa e seria da renderlo perfino buffo.

Harry si lasciò sfuggire un leggero ghigno osservandolo

-si può sapere che diavolo hai da guardare Potter?-domandò scontroso come suo solito accortosi del sguardo insistente dell’altro.

Non capiva perché ma Potter riusciva sempre a metterlo in soggezione

Uno strano sorrisetto si affacciò prepotentemente sul suo volto avvicinandosi con calma al volto di Tom

Riddle fece inconsciamente un passo indietro andando a sbattere sulla panchina di poco prima e cadendo seduto su di essa

Harry rise ancora di più osservando il comportamento di Tom

Si abbassò fino a trovarsi all’altezza del suo viso per poi con un gesto della mano toglierli il gelato che aveva ancora sulla punta del naso e leccarlo subito dopo via dal suo dito

-Mhm ,si buono..la prossima volta lo prendo anch’io il bacio…decisamente buono- disse sorridendo e cominciando ad incamminarsi.

 

Un piccolo sorriso sapiente si affacciò sul volto della bimba ormai lontana.

 

 

Harry continuò a camminare seguito da un silenzioso Tom ,ridacchiando ancora per la scena del gelato ,anche se aveva omesso infatti un piccolo particolare…il gelato al bacio in genere si toglieva con le labbra non con il dito…però dubitava che Tom ne sarebbe stato felice in tal caso.

Continuò a camminare ripensando alla reazione del ragazzo se l’avesse veramente baciato mentre Tom lo seguiva sbuffando imprecando silenziosamente contro i gelati al bacio.

-“ma che diavolo penso adesso….mi metto pure a rimuginare che farebbe lui se lo baciassi”- pensò nervoso -“ mi ammazzerebbe ecco cosa farebbe…”-

-e questa sarebbe la fine del grande Harry Potter! Ucciso a causa di un gelato…meraviglioso!”-.

 

 

Camminarono in silenzio ancora per diversi secondi ognuno assorto nei propri pensieri finché Harry non si fermò di botto guardandosi attorno velocemente come per accertarsi che ci fosse via libera trascinando di colpo Tom in un vicolo buio.

-Potter ma che…?-

-Schhh- con un gesto della bacchetta fece sparire i sacchetti -Adesso attaccati- disse

-Perché dove andiamo?- domandò scorbutico

-Da voldemort guarda- ribattè ironico

-sei un idiota!-

-Mai quanto te però adesso attaccati-

Visto che Tom non accennava a muoversi lo prese per mano e insieme si smaterializzarono in un vicolo buio di Diagon Alley

Tom si guardò intorno riconoscendo  il posto

-cos’è Potter mi riporti dove mi hai trovato?-domandò ironico

-No Riddle ti ho portato a fare shopping- disse trattenendo a stento il ghigno che premeva malefico per uscire allo scoperto

Tom lo osservò assottigliando talmente tanto gli occhi da sembrare che neanche ci fossero

-Ti diverti Potter non è vero?- Chiese malevolo

-O non sai quanto- rispose l’altro per poi fare un gesto della mano al quale i capelli di Tom divennero di un biondo cenere e gli occhi tramutarono dal nero pece ad un verde smagliante molto simile a quello di Harry

-Complimenti Potter non sapevo sapessi fare magie senza bacchetta- e per la prima il suo tono non era canzonatorio.

-Ci sono molte cose che non sai di me Tom- disse cominciando ad uscire fuori dal vicolo e calandosi il cappuccio sul volto

E Tom questa volta non gli diede tutti i torti

-Allora perché non gli hai usati con Nagini- chiese indagatore una volta raggiuntolo

-Come perché?-

-Ma perché ceri tu no?- disse come se la cosa fosse ovvia

-si chiama sfruttamento Potter! ne sei consapevole spero!-

-o avanti Riddle non farla tragica …pensavo solo che volessi mettere in mostra i tuoi fantasmagorici poteri…- disse deridendolo

Le strade di Diagon Alley erano pressoché deserte dopo l’ultimo attacco da parte dei  magiamorte ,poche persone osavano uscire ancora di casa…

 

 

-Io devo entrare in un negozio tu puoi pure farti un giro se vuoi- disse in modo naturale come se fosse ordinario trovarsi a Diagon alley con Tom Riddle dicendoli di andare a farsi pure una passeggiata

-Non hai paura che scappi via Potter?-domandò ironico

-E dove vorresti andare?tanto so come farti ritornare-

E un espressione da malandrino si dipinse sul suo volto

Tom si girò dando la schiena al moro cominciando ad incamminarsi con le mani in tasca

-Spero sia un addio Potter- disse alzando una mano in segno di saluto senza però voltarsi

-Tanto lo so che non puoi starmi lontano-urlò di rimando l’altro e della mano alzata di Tom rimase solo il dito medio.

 

il capello palante aveva ragione

Sarebbe stato bene a Serpeverde

 

 

Con un ultimo sguardo alla schiena di Riddle entrò cautamente dentro al negozio facendo scattare così il suono meccanico del campanello posto al di sopra della porta.

 

L’interno era buio ed una strana atmosfera lo impregnava dandoli quel nonsochè di sinistro

Sperò di non fare una delle sue solite cazzate

-Ah signor Potter! quanto tempo- proferì l’uomo osservando la figura del giovane ragazzo dinnanzi a sé!

Harry fece un cenno d’assenso col capo addentrandosi ulteriormente nella penombra del negozio

-Qualche problema deduco…-

La voce calda e roca riecheggiò nel silenzio assoluto del negozio

Era diverso dall’ultima volta che vi era stato…non per le cose che vendeva…ma una strana presenza carica di magia nera era ben palpabile nell’aria

Ormai neanche Diagon Alley era più un posto sicuro

-Deduce bene- proferì serio per poi porgerli un foglio sotto al naso

-Mi deve aiutare con questo- ordinò non divulgandosi maggiormente

L’uomo diede uno sguardo di sfuggita alle poche righe che impregnavano quel foglio sgranando gli occhi dalla sorpresa

-Lo sa a cosa sta andando in contro?-

-Perfettamente!-

-Allora mi segua-.

 

 

Il campanello del negozio suonò dieci minuti più tardi segno che Harry aveva lasciato il negozio.

Un espressione non del tutto soddisfatta era presente sul suo viso

Si abbassò ulteriormente il cappuccio sfuggendo ad alcuni sguardi curiosi incamminandosi lungo la strada principale di Diagon Alley concedendosi una breve occhiata al negozio di articoli per il quidditch finché non si sentì afferrare per un braccio e trascinare velocemente dietro l’angolo del negozio

-“O no ancora! ma che cos’ è un vizio?”- pensò stizzito sentendosi sbattere poco gentilmente al muro e avvertendo la mano di quello che era un uomo premuta sulla sua bocca.

 

-Non una parola Potter!-.

 

 

 

 

Anglino:

 

Eccoci qui..che ne pensate???? Mi merito una recensione????

Questo cap è di transizione per così dire ed è molto meno cupo ,se così possiamo dire,del precedente….in fondo un po’ di svago devono averlo anche loro….Ancora grazie a tutti anche a quelli che leggono solamente e a quelli che hanno aggiunto la storia tra i preferiti..grazie vi adoro!!!

Piccola pulce nell’orecchio…secondo voi chi è il personaggio misterioso alla fine???sarà lo stesso comparso nel primo cap????

Ed ora passiamo ai ringraziamenti

 

 

Kristin: eccome qui!!! Che dire se non grazie mille x i tuoi complimenti e che sono felice che ti sia piaciuto…questo cap non mi convince molto però ma dopo giorni interi che lo scrivevo e lo modificavo ho deciso di postarlo cmq..spero ti piaccia!!! Come hai visto in questo cap qualcosa dei sentimenti tra i due sta venendo fuori…idea di chi potrebbe essere il misterioso personaggio del vicolo?? Era lo stesso dell’altra volta???...bacioni e grazie ancora

 

Mezzosecolo:ciao tesssoro…. concordo con te ma che ci vuoi fare….bellissima la vignetta con Voldy e Nagini….per il personaggio misterioso chissà…forse hai indovinato forse no…ma forse si..ok ti ho incasinato abbastanza le idee!!!presto si scoprirà…e questo misterioso personaggio??? Chi sarà mai?è lo stesso dell’altra volta???direi che nel prossimo si scoprirà..almeno penso..ancora bacioni e grazie 1000 tesoro..bax

 

Gaky:non dire così piccola…tu non potresti mai rompermi le scatole..io le adoro le tue recensioni…mi fanno sempre spuntare un sorrisino sulle labbra….aggiorna appena puoi anche tu che non vedo l’ora e grazie ancora..questo cap che ti sembra???e secondo te chi è il personaggio misterioso alla fine????ciao piccola alla prox

 

Ginny_91: Grazie mille tesssoro mio!!!(posso chiamarti così???)..non sai quanto piacere mi abbia fatto sapere che l’hai addirittura consigliata ad altri e che è anche piaciuta molto…io ti adoro e grazie ancora..spero che anche questo cap ti sia piaciuto…bacioni e tvttttb

 

Giochan: grazie grazie e grazie!!!e non ti prendo affatto per una stupida in quanto io sono tale e ciccia come te!!!!io ci crepo dietro le sorprese!!!vediamo se ti posso spifferare qualcosa…posso aggiungere che è una vecchia conoscenza di Potter ed è l’ultima persona che si immaginerebbe…purtroppo non posso spifferarmi oltre…ma al prox cap si scopre..ancora grazie e bacioni Tvttttb

 

 

Kitty91:ma certo che ti ho riconosciuto tesoro mio…mio dio che bello che mi hai recensito!!!ti ringrazio tantisimissimo per i tuoi complimenti piccola e mi dispiace di aver tartassato harry ma ci voleva….prometto la prox volta tocca a Tom….no dai scherzo..tvttttttttb e ancora grazie per la recensione..mi raccomando continua a farmele altrimenti quando ti vedo sono guai…ske piccola a presto!!!bacioni

 

MonnyLove:wow un nuovo acquisto…hehe grazie grazie tantissime…contenta che ti piaccia!!!bacioni e fammi sapere che ne pensi di questo capitolino!!!!!bacini

 

Gokychan: penso che renderebbe bene l’idea..grazie come sempre piccola sister mia!!!!! E mi scuso per i vari infarti che devo averti fatto prendere…come vedi questo chappy è più tranquillo e un po’ più divertente..insomma si rilassano..io con il pc nn so più cosa fare…a volte va altre no..settimana prox viene un tecnico e mi dice che cavolo ha….speriamo bene…e mi scuso per la nostra fic ma veramente non so che fare…se tutto va bene per settimana prox è tutto risolto..speiamo…sei andata in vacanza cica???mi sei mancata ç_ç….garzie ancora e bacioni giganti

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Capitolo 10
*** Un sogno premonitore? ***


capppp100000000000000000

Eccomi di nuovo qui!!! Fatto prestino sta volta??? Pensate mi è preso un attacco di ispirazione improvvisa e mi sono messa giu a scrivere questo cap in un solo giorno!!!!

Spero piaccia!!!

Direi che molte di voi mi uccideranno dopo aver letto questo capitolo…a voi sta decidere il perché! Siate clementi però!

Bacioni

Dedico questo capitolo a ximeng  e Gaky! Spero capiscano il perché! Bacioni ragazze

 

 

Capitolo 10

Un sogno premonitore?

 

 

-“Ahhh basta non ne posso più”-

Aprì gli occhi di scatto tentando di abituarli all’oscurità ,gli sbatté più volte e gli avvenimenti delle ultime ore gli balzarono prepotentemente alla mente

Lo shopping con Tom e Kimberly ,Diangon Alley ,i mangiamorte ma soprattutto quel mangia morte!

-“mio dio che giornata”- chiuse gli occhi di colpo come a scacciarne fuori tutti gli ultimi avvenimenti

Ma un ronzio lontano come un eco gli rimbombava nella mente

Quella voce ,quel tono di voce ,quel lieve colore lunare della pelle, quel modo di comportarsi…

Lo conosceva ,ne era certo: il modo di parlare, anche se il tono di voce non lo aveva mai sentito ,i suoi gesti ,i suoi modi provocatori ,l’astuzia ,la freddezza…

Tutto gli era familiare.

Tremendamente familiare.

 

Richiuse velocemente le palpebre passandosi una mano sulla fronte sudata…

-“Merlino che incubo!”-

Si spostò leggermente di lato appoggiandosi sul fianco in cerca di una posizione più confortevole e involontariamente aprì nuovamente gli occhi e quello che vide lo lasciò senza fiato:

Il suo naso si trovava a precisamente due centimetri di distanza da quello di Tom ,che chissà per quale ignoto motivo si trovava nel suo letto.

-“No errore!”- Pensò orribilato

LUI si trovava nel suo di letto!

E facendo 2 più 2 si rese conto che durante la notte doveva essere scivolato ,dal suo letto improvvisato creato con la magia posto attaccato a quello dove riposava Riddle per esigenze di spazio ,fino a quello di Tom!

-“mio dio che casino! E adesso che faccio”- pensò sconsolato

-“Se si sveglia come minimo mi sbraita contro e questa alle tre del mattino è l’ultima cosa che voglio!”-

Fece un respiro profondo cercando di scivolare lentamente il più lontano possibile da quel corpo dormiente di fianco a sé!

Non sapeva il perché ma trovarsi a così poca distanza da Tom lo agitava.

In effetti pensandoci bene era da un po’ che cominciava a vedere Tom sotto una luce diversa

Di certo non vedeva tutto rose o fiori ma già il fatto che lo sopportava e che alcune volte la sua “troppo vicinanza” ,così come l’aveva ribattezzata mentalmente ,cominciava a farlo sudare freddo ,era alquanto problematico.

Tentò di muoversi il più piano possibile pregando in tutti i modi di non svegliarlo.

Sarebbe stata la sua fine se fosse successo! Aveva la strana sensazione che vedendolo così vicino la colpa sarebbe inesorabilmente finita a lui.

-“chissà perché”- pensò ironico mentre tentava di scivolare il più piano possibile lontano da là ,ma si accorse però di non riuscirci

La mano di Tom si era spostata con decisione sul suo fianco tenendolo ben stretto ,per nulla intenzionato a mollarlo

-“e questa quando diavolo ci è finita qui”- pensò agitato non accortosi di nulla

-Probabilmente mentre ti stavi facendo uno dei tuoi soliti viaggetti mentali -rispose la voce della sua coscienza e nuovamente si chiese come mai quella voce avesse un timbro conosciuto

Impossibilitato a muoversi fece l’unica cosa che il suo cervello in quel momento considerava giusta

Cioè stare ad osservare Tom mentre dormiva in tutti i suoi particolari: dai cappelli tutti arruffati e ribelli che gli coprivano parte del viso solitamente così ordinati ,per poi passare ai lineamenti del suo volto ,per la prima volta distesi e rilassati dimentichi ,apparentemente ,di quella maschera di rigidezza e freddezza che si portava dietro.

Ormai ne era più che certo anche se non avevano ancora affrontato il discorso…

Cera qualcosa di diverso tra Tom e Voldemort.

Era indiscutibile che fossero la stessa persona o che almeno una volta lo fossero ,ma cera qualcosa di diverso da questo Riddle  che viveva con lui sotto il suo stesso tetto ,rispetto a quello visto nella camera dei segreti.

La differenza d’età certo ,ma non solo…

Gli occhi!

Quelli erano diversi…

Una luce diversa li colmavano

Una luce pura fatta dell’innocenza tipica dei bambini ,talmente pura e veritiera da sconvolgerlo nel profondo.

Quello non era decisamente il Tom Riddle che aveva conosciuto a dodici anni.

Spostò nuovamente la sua attenzione dai suoi lineamenti morbidi e distesi che mettevano in mostra un viso del tutto nuovo ai suoi occhi ,per poi passare lo sguardo sempre più in giù fino a soffermarsi su quelle carnose ed invitanti labbra leggermente dischiuse

Poteva sentire un leggero alito di respiro fuoriuscire da esse e solletticarli il collo

Erano talmente vicini da poter contare le ciglia sulle sue palpebre e quelle tre piccole lentiggini microscopiche sul naso

-“ merlino! Ma a che diavolo penso?”-

Scosse leggermente la testa non riuscendo però a spostare neanche di un millimetro gli occhi da quelle invitanti labbra

-“ mio dio come fa ad essere così sensuale anche mentre dorme? “- si chiese incredulo dandosi del coglione subito dopo

-“Decisamente in questi giorni ho sbattuto un po’ troppe volte la testa”-

-“Decisamente troppe!”- si ritrovò a pensare mentre una forza estranea fuori dal suo controllo lo attirava verso quelle labbra peccaminose ormai a pochi millimetri dalle sue

-“Al diavolo tutto!”- e l’ultima cosa che il suo cervello registrò prima di chiudere gli occhi e lasciarsi andare furono le labbra del moro a poca distanza dalle sue

Le appoggiò delicatamente su quelle semi dischiuse di Riddle avvertendo immediatamente una forte scossa attraversarlo completamente

La sensazione delle sue labbra su quelle di Tom era completamente differente da quella provata nell’armadio.

Non c’era cattiveria ,ne voglia di soprassedere l’altro ,ne di umiliarlo vincendo quella stupida gara dimostrandosi così il migliore

Semplicemente in quel momento c’erano solo le sue labbra che si muovevano delicatamente sopra quelle di Tom che pian piano cominciavano a ricambiare

No fermi tutti!

A ricambiare???

Tom stava veramente rispondendo al suo bacio?

Ma ancor prima di tutto lui lo stava baciando?

Harry Potter stava baciando Tom Riddle?

-“O AL DIAVOLO I NOMI”-  si ritrovò a pensare non dischiudendo gli occhi e continuando a baciarlo delicatamente e sensualmente come mai aveva baciato nessuno in vita sua

Ad interrompere quel magico momento fu però lo stesso Riddle che si era sottratto da quell’ incantevole “qualsiasi cosa stavano facendo” ,costringendolo a sua volta a dischiudere gli occhi specchiandosi in due pozze color notte. Anche gli occhi tradivano l’ironia e la malizia che da lì a poco la sua bocca avrebbe provveduto a buttar fuori ,e così fu infatti:

-Potter che diavolo stavi facendo?- disse serio ma quel lampo di malizia continuava a non abbandonarlo

-io…io…niente!- si ritrovò persino a  balbettare

- E questo sarebbe il leggendario coraggio Grifondoro?- chiese non allontanandosi però dal volto del moretto ancora terrorizzato

-Che vuoi dire?- ribatté cercando di darsi un contegno ,che ,inutile dire ,fallì miseramente

 -Questo!- disse lui ammiccando -stai balbettando come un cretino Potter e tutto solo perché ti ho scoperto che mi baciavi-

Harry assunse una tonalità rosso acceso invocando quanti più nomi gli venissero in mente in quel momento.

Come diavolo ci era finito in quella situazione???? Neanche lui sapeva spiegarselo…

La cosa certa è che era in grossi guai.

Altro che mangiamorti pronti ad ucciderti…

Qui era molto peggio!

Riddle gli avrebbe fatto fare una fine atroce occultando il cadavere probabilmente nel cesso dei Dursley premunendosi di tirar l’acqua almeno una volta al giorno.

Mio dio che guaio!

-Allora Potter?-

Harry abbandonò i suoi pensieri nella parte più traumatizzata del suo cervello cercando di ricordarsi che diavolo gli avesse detto Tom

Inutile…

Nada de nada…

Ma era mai possibile che Tom Riddle gli facesse questo effetto? Ancora non riusciva a capacitarsene!.

-Potter?- ringhiò quest’ultimo ormai privo di quel minimo di pazienza che riservava a lui

-c…cosa?- Cercò di dire accorgendosi che la presa sul suo fianco non era per niente diminuita ma al contrario si era intensificata

Harry deglutì a vuoto accorgendosi che in quel preciso momento tutto il suo fantomatico coraggio era ormai molto ma molto lontano

-Ti ho chiesto Potter cos’era quella cosa che mi hai fatto mentre dormivo- chiese serafico

Inutile dire che la salivazione diventò molto difficoltosa così come la semplice azione di respirare normalmente e non sembrare così un asmatico in piena crisi

-Un bacio- disse cercando di suonare sicuro

Tom a quell’affermazione rise di gusto inebriando con quella risata il cuore di Harry

-“O mio dio che cavolo mi succede”- pensò ormai sempre più nel panico

-O Potter devo dire che quando ti ci metti sei veramente divertente- ribadì con gli occhi leggermente umidi dal troppo ridere

Non aveva mai sentito Tom ridere così di gusto e se ne rammaricò. Si chiese se avesse mai riso così quando era giovane…quando non era ancora Voldemort…

Probabilmente no! Si disse tornando ad osservarlo

L’espressione ancora distesa e rilassata e gli occhi ormai del tutto lucidi… Sembrava un’altra persona.

Bello..talmente bello da sembrare finto

Improvvisamente l’espressione sul suo volto mutò radicalmente

Dal rilassato al serio in meno di un secondo.

Gli occhi impregnati in quella calda e  ardente luce della determinazione

-Quello non era un bacio Potter!- disse risoluto

-Questo lo è!- E senza lasciare il tempo al cervello di Harry di recepire il messaggio si riappropriò delle sue labbra in modo per niente leggero e casto come nel caso precedente

Senza pensarci due volte cominciò a rispondere al bacio mettendoci la stessa passione che stava usando Tom dando il permesso alla sua lingua di entrare nella sua bocca

Mille scosse lo pervasero completamente al tocco delle loro due lingue ,Tom spostò la sua presa dal fianco sempre più in su arrivando a spettinarli i capelli con le dita e contemporaneamente attirandolo maggiormente a sé ,mentre con l’altra mano si teneva alzato per mettersi sopra di lui senza schiacciarlo col proprio peso

Harry si ritrovò con le braccia allacciate al suo collo

-“mio dio che collo meraviglioso pensò ormai succube di tutte quelle nuove emozioni che lo stavano sopraffacendo così improvvisamente

-“ per non parlare delle sue labbra”

-O dio- gemette nel bacio quando Tom fece una particolare cosa con la lingua che lo mandò direttamente in paradiso

Si sentì il labbro inferiore martoriato da piccoli ma eccitanti morsi subito seguiti da una lieve leccata che la sua lingua svolgeva sopra ognuno di quei meravigliosi “morsetti tentatori” che riceveva

-O…mio...dio…- gemette mentre le labbra di Riddle cominciarono a ridiscendere lungo il suo collo svolgendo il loro compito meravigliosamente.

Sentì le labbra di Tom distendersi in un sorriso a quell’affermazione

-Esatto Potter “o mio dio”- disse sensuale per poi riappropriarsi dolcemente delle sue labbra

-Si o mio dio- pensò ormai in estasi

-O mio Dio-

-O MIO DIO!- Si ritrovò ad urlare alzandosi di scatto dal letto tutto sudato con appena la consapevolezza di aver appena sognato tutto

- Potter “o mio dio” dovrei dirlo io- sbottò una voce parecchio assonnata a poca distanza dal suo orecchio

Harry si girò di scatto portandosi una mano al cuore ancora tutto ansante e sudato

-Riddle che diavolo ci fai qui?- chiese cercando di uscire da quella imbarazzante situazione

-Potter che domande del cazzo fai alle tre del mattino?-

-“Tre del mattino pensò il moro con orrore!”-

-Non sono io il pazzoide che si è svegliato urlando “o mio dio”- fece scimmiottando la sua voce

-s…scusa- disse cercando di capacitarsi del fatto che avesse sognato tutto

era tutto così reale…poteva ricordarsi ancora il profumo che lo aveva invaso mentre era vicino a  Tom ,le sue labbra, i suoi capelli ,la sua lingua…

-“o Merlino sto impazzendo”- pensò alzandosi velocemente dal letto

-Potter ma che diavolo ti prende?- chiese alzando un sopraciglio confuso

-niente niente- disse sbrigativo -soltanto un incubo- per poi sparire attraverso la porta perdendosi così il sorrisetto malizioso spuntato sulle labbra di Tom.

 

 

 

 

***

 

-Potter?-

-Che diavolo vuoi Tom?- rispose Harry dall’altra parte della casa

Il piano era semplice: usare lo stesso tono distaccato di sempre e comportarsi come fatto fino ad allora

In fondo non era successo niente di che

Era solo uno stupido sogno quindi perché agitarsi?

Perché permettere a quei ricordi fasulli di intervenire con la sua vita?

-C’è un misero babbano che ti ha infilato qualcosa in quella cassetta lì fuori- disse indicando la cassetta della posta.

 Harry sorrise divertito immaginandosi Tom tipo cane da caccia aspettare il postino per saltarli addosso

-Grazie cagnolino- rispose ironico scompigliandoli i cappelli uscendo dalla porta

-Non sono un cane Potter!- disse digrignando i denti

-O si che lo sei! Non so se lo sai ma solo i cani aspettano il postino che porti la posta-

-Il che?- Domandò scocciato

-Postino riddle! Quello che porta lettere e pacchi simili- disse cercando di suonare normale

Adorava vedere Tom in difficoltà in questo genere di cose

-Quindi quel babbano- disse arrivando alla conclusione del tutto -svolge lo stesso lavoro che noi affidiamo ai gufi?- chiese incredulo e disgustato allo stesso tempo avendo intuito la possibile risposta

-Bhe se la metti così…- disse il moro con ormai in mano la lettera appena ricevuta -direi di sì! -per poi chiudere con un colpo la porta di casa

-Ridicolo- continuò nauseato -l’ho sempre detto che i babbani sono inutili-

Il moro si prese la libertà di non rispondere lasciandolo assolutamente convinto della sua teoria!

Si sedette a tavola aprendo la lettera e con suo sommo orrore si accorse che veniva dai Dursley

Se ne era completamente dimenticato.

In effetti la cosa era strana…doveveano tornare almeno già da una settimana ma ancora  niente

Con Tom in giro  per casa se ne era completamente dimenticato.

Lesse velocemente quelle poche righe ,fredde e distaccate come il tono che solitamente usavano con lui ,non si scompose più di tanto della cosa!

Cera solo un piccolo problema!

Sarebbero tornati a casa tra due giorni.

 Accartocciò di colpo la lettera buttandola e facendo canestro nella spazzatura

-Che ce Potter? ti ha per caso lasciato la fidanzatina- chiese pungente

Harry gli rivolse un’occhiataccia segnata dal suo cattivo umore -i miei zii stanno per tornare- disse sbuffando cercando di trovare al più presto una soluzione

Se avessero trovato Tom si sarebbe scatenato il pandemonio! O forse era più probabile il contrario

Non avrebbe garantito della sanità dei suoi zii a stretto contatto con Riddle ed un sorriso involontario increspò le sue labbra.

Tom si buttò disteso sul divano con le braccia dietro alla testa

-Finalmente!-esclamò tirando un sospiro di sollievo

Il moro alzò un sopraciglio incuriosito

-Cosa ti suona così meravigliosamente meraviglioso in quello che ti ho detto?- sbottò incredulo il Grifondoro

-Il fatto…- disse lui alzandosi e avvicinandosi cautamente a dove era seduto il moro -che così…- e fece un altro passo in avanti – io non sarò più costretto a dover stare qui- concluse tranquillo

Harry assottigliò talmente tanto gli occhi da sembrare che neanche ci fossero e con aria maligna rispose -chi ti dice che tu debba per forza andartene?-

Tom rimase sorpreso giusto una manciata di secondi riprendendosi poco dopo aggiungendo

-Come vuoi Potter ma se per caso dovressi trovarti in giro per casa tre cadaveri ambulanti la colpa di certo no sarà mia- disse pronunciando attentamente ogni singola parola ,ed Harry ,contrariamente a quanto si fosse aspettato ,ghignò di rimando alzandosi e lasciandolo di stucco!

 

 

***

 

 

-Potter posso farti una domanda?- chiese stranamente mansueto

Harry ghignò non riuscendo proprio a trattenersi

-O ma guarda uno sprazzo di buone maniere! da dove sono uscite?- chiese innocentemente

-Fanculo- sbottò come prevedibile Tom incrociando le braccia al petto e mettendo un broncio tipico dei bambini capricciosi

Probabilmente neanche lui se ne rendeva conto ma era tremendamente adorabile in quella posa

-“adorabile? Cazzo Harry riprenditi”-

-Scusa dai dicevi?-disse trattenendosi dal riderli in faccia

Tom lo guardò rabbioso per ancora pochi secondi dopodiché fece un lungo respiro profondo tentando di risultare il meno spregevole possibile mentre un ghigno malizioso incorniciò il suo volto

-È da tanto che sogni il sottoscritto Potter? chiese malizioso

Harry che in quel momento stava bevendo un bicchiere d’acqua lo sputò immediatamente tutto in faccia a Riddle cominciando a tossire per quel poco andatagli di traverso

-C….COSA?- domandò di un ottava più alta rispetto al suo tono abituale

Tom intanto sogghignava soddisfatto vedendo la reazione del moro

-Io non ti stavo sognando- rispose indignato riprendendosi lentamente

-E allora deduco che tu mi abbia sputato sta roba in faccia così per divertimento?- chiese scocciato pulendosi il volto

-O non farla tanto tragica..era solo acqua-

-Che ti ricordo prima essere stata nella tua bocca-

-Non ti facevo così schizzinoso Tom-

- e io non ti facevo così sfrontato Potter. Confessa! che stavi sognando?- aggiunse non demordendo

-Niente che ti riguarda- balbettò l’altro impossibilitato al momento a darsi un contegno

-Sicuro?-

-Sicurissimo!- disse precipitosamente,forse troppo!

Tom appoggiò distrattamente la testa sul palmo della mano assottigliando gli occhi e guardandolo in un modo tutto strano che mise a disagio il Grifondoro

Forza “Harry” disse calcando volutamente sul nome mettendoci anche una certa enfasi -puoi dirmelo sai…non ti mangio mica. Non mi offendo se mi hai sognato ,quello che mi preme è sapere COSA hai sognato- chiese indagatore con voce maliziosa

Harry sospirò lasciandosi leggermente dondolare sulla sedia e tirando fuori la sua migliore espressione seria e convinta rispose:

-Ti sbagli “Tom”- e calcò anche lui volutamente sul nome

-Anche se ho sognato non è detto che per forza io abbia sognato te -disse orgoglioso di se stesso

-“Mio dio che giornata pesante!!!”-

Tom continuò a mostrare quel sorrisetto di scherno che avrebbe fatto saltare la pazienza perfino a Silente stesso

-Sai Potter…- cominciò con una strana luce negli occhi!

-Non penso che al mondo esistano tanti Tom Riddle oltre a me! Quindi…. O tu mi hai sognato o…mi hai sognato. A te la scelta!-

-Merda ,merda ,merda…-

-E va bene…ho fatto un sogno in cui ceri anche tu contento??? Non mi sembra poi sta stranezza- disse sempre più agitato. -Se sono costretto a vederti 24 ore su 24 è ovvio che capita che mi vieni a rompere i coglioni anche di notte quindi…

-O no Potter questa scusa te la puoi risparmiare….dai tuoi ,come possiamo dire…ah si gemiti - disse facendo finta di pensarci -sembrava che noi due stessimo facendo molto di più che chiacchierare- concluse aspettando la reazione del moro che non tardò ad arrivare

Di fatti Harry sbiancò come una mummia chiedendosi dove cavolo fosse Voldemort quando serve…il vero Voldemort…faccia serpentina e tutto il resto!

Sarebbe provvidenziale un suo attacco in quel momento.

Cera solo una cosa da fare in casi come quello!

Negare ,negare e ancora negare

Negare fino alla morte se possibile.

-non è affatto vero -disse cercando di metterci tutta la sua migliore faccia tosta. -Non è che ti piacerebbe Tom?sai tutti questi giri di parole magari solo perché è questo che vuoi- disse sorprendendosi lui stesso

-“ok non va per niente bene…ma che cazzo sto dicendo..tanto vale dirli tutto e ammettere che l’ho sognato mentre lui….Ahhhh che situazione….potter saluta tutti perché tra un po’ passerai a miglior vita!!! Se non lo fai lui lo faccio da me…promesso”-

Tom sollevò il viso alzandosi improvvisamente in piedi e dirigendosi a passo lento ma allo stesso tempo sensuale in un modo pazzesco verso Harry che era ancora in equilibrio sulla sedia

Abbassò il volto fino a trovarsi alla stessa altezza di quello del moro

-Sai Potter…chissà potrebbe anche essere…- disse sensuale al suo orecchio -vediamo se riesco a farti gridare ancora più di sta notte- concluse allusivo a pochissima distanza dalle sue labbra ma non fece in tempo a ricevere risposta che Harry si era sbilanciato troppo ed era caduto indietro con la sedia aggrappandosi alla prima cosa a disposizione ,che guarda caso era il braccio di Tom finendo così entrambi per terra..Harry sotto e Tom sopra.

-quanta fretta signor Potter- disse allusivo facendolo arrossire come un pomodoro

Harry riuscì ad articolare solo un semplicissimo e poco convinto “fottiti” prima che le labbra di Tom si impossessarono delle sue.

-Provvedo subito- si sentì dire prima che i suoi neuroni lo abbandonassero completamente

-“Dio che sta facendo”- pensò agitato –“o mio dio no…no no…si….si…cioè no”-

Cercò di allontanarlo ma la convinzione che ci mise nel farlo sarebbe malapena servita per spostare una piuma ,e inconsciamente cominciò a rispondere al bacio che man mano diventava sempre più passionale e focoso.

Mio dio sentire il corpo di Tom sopra al suo lo stava mandando  all’inferno! era una cosa sbagliata…troppo sbagliata…

La parola catastrofe si poteva leggere ovunque.

Ma non sapeva più cosa stava facendo...il suo corpo non ne voleva sapere di rispondere a quella lieve convinzione di allontanarsi della sua mente

-“Stupida mente bacata”- pensò irritato sentendo la lingua di Tom accedere nella sua bocca ed entrare in contatto con la sua!

L’unica cosa che in quel momento ebbe la possibilità di pensare fu che il sogno non gli rendeva per niente giustizia!

Il bacio prese un’andatura più calma ma per niente meno passionale…anzi ce n’era fin troppa di passione.

Talmente tanta da poter dar fuoco ad un bosco intero se ce ne sarebbe stata l’occasione

Sembravano fatte apposta per incastrarsi a vicenda…

Stava per ribaltare la posizione quando suonò il campanello.

I due si risvegliarono improvvisamente come da uno stato di trans ,come se entrambi avessero avuto le loro menti altrove...in un mondo tutto loro costernato di magia e passione…troppa per giunta…

era questo che avrebbe detto chiunque gli avesse visti in quel momento.

Si guardarono negli occhi ancora a poca distanza l’uno dall’altro

I fiati pesanti e ansanti…

I toraci che si abbassavano e alzavano freneticamente

-D…devo aprire- articolò in un flebile sussurro Harry cercando di mascherare quel ardente rossore ormai comparso sulle sue guance

-Ok…vai- rispose con lo stesso tono Tom ancora incredulo per quello appena accaduto ,non trovando niente di meglio da dire

Il campanello suonò ancora sempre con maggior insistenza e qualche colpo rimbombava nella porta segno che stavano anche bussando

-“ giuro che chiunque è lo crucio”- pensarono entrambi nello stesso momento mentre Harry si alzava tentando a darsi un contegno mentre Tom saliva frettolosamente le scale cercando di calmarsi!

-“non è normale”- pensò sconvolto –“il cuore mi batte troppo forte! Decisamente non è normale!”- arrivando fino in cima alle scale e voltandosi proprio nell’istante esatto mentre Harry apriva la porta.

-“Cazzo!”- pensò appena lo vide

La reazione di Harry fu del tutto diversa.

Rimase con la mano ben ferma sulle maniglia e la bocca spalancata trovandosi davanti l’ultima persona che avrebbe potuto immaginare!

-M…Malfoy- disse in un sussurrò che gli morì in bocca quando se lo vide crollare addosso.

 

 

Angolino:

 

Allora allora allora????? Un minuti per scrivere che ne pensate? Per dire se vi piace o se vi fa schifo!!!! Sono pronta a tutto quindi please fatevi sentire!!!!

 

Un caloroso mega stritoloso bacione ai miei angioletti che mi riempioni il cuore di gioia! Grazie mille ragazze vi voglio tanto tanto bene! Che mi dite piaciuto? Spero proprio di si!

So gia che la maggior parte di voi mi avrebbero ammazzate all’inizio dopo il sogno ma confidi di essermi fatta perdonare col finale!!! Baciotti a presto

 

 

Ginny_91: grazie mia piccola adorabile Ginny!!!! Sono felicissima per tutte queste stupendissime cose che mi dici!!!! Visto aggiornato presto! Almeno un pochino! Che ti sembra??? Spero di meritarmi una tua recensione! E spero che piaccia anche ai tuoi amici! Bacioni fammi sapere

 

Gokychan: cica mia adorata!!!!! La tua teoria è molto interessante! Chissà se ci hai azzeccato!!! Potrebbe essere! Mi fai morire di gioia con le tue recensioni e spero tantissimo che ti piaccia questo piccolo chappyno!!!! Confido in bene!! Tvtttttttb e aspetto una tua matta recensione!bacioni nii-chan mia! bacioni

 

Sasha:grazie tesoro! Ormai tutti sono convinti che fosse Draco chissà perché? (ndme con faccia da innocentina) spero cha adesso ti piacciano ancora di più dopo questo trano e imprevisto finale..bacioni

 

Kitty91: si si più o meno identica!!! A parte che io nn ero invisibile quando mi è successo! Grazie di tutto piccola mia! Fammi sapere bax

 

Mezzosecolo: addirittura incorniciarlo??? Grazie mille tesorino mio! E questo che ne pensi!!!!!????? E troppo forte l’associazione di cura! Sei fantastica ti adoro!! Ed ecco qui il nuovo cap. lo avrei postato prima ma ero in montagna quidi… spero ti piaccia! Fammi sapere!

 

MonnyLove:ed ecco qui la sorpresa..se così si può chiamare! Più che sorpresa direi maledizione più avanti si capisce il perché!!!!grazie come sempre aspetto una tua recensione! Bacioni

 

Kristin: tesoro mio hai voluto il bacio tra tom ed Harry??? Eccoti accontentata e poi certo che sei un angioletto!!!!! Bacioni piccola!

 

Gaky:grazie piccola!!!!come sempre me in estasi quando vede una tua recensione! E questo cap???? dimmi dimmi dimmi!bacioni tesoro alla prox

 

Ximeng: BEN TORNATA TESORUCCIOOOOOO! Sospettavo fossi in vacanza!!! Come è stata? Divertita??? E come sempre tutto quello che dici è corretto! Piaciuto il cambio scena tra i due???? Spero di si e la sorpresina finale??? Grazie ancora bacioni tvtttttb

 

Giochan: A venezia???? Dove abiti tu????perchè venezia è molto vicino a dove abito io!!!! più o meno! Me contenta che sei ancora tutta sana e salva! Grazie ancora che mi dici?? Piaciuto? Spero di si!!!! Baxoni

 

Lullaby: bhe che dire?? Me onorata di saperlo! Grazie per tutti i bellissimi complimentosi che mi fai!!! E la metafora del cioccolatino co sta a pennello!!! bax

 

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Capitolo 11
*** Tom ,Harry e...Draco! ***


CAP11

Grazie ai miei angioletti che mi hanno recensito lo scorso chappy! vi adoro raga!

 

 

Capitolo 11

Tom ,harry e…Draco

 

 

Il silenzio…

il buio…

la notte….

Sprazzi di luce nell’oscurità…

Una risata sinistra ,la luce che diventava più forte e accecante ,un dolore sordo al braccio e poi caldo…tanto caldo

E infinei il dolore. Dolore in ogni fibra del suo corpo.

Non cera cellula che non emettesse quel straziante grido ,e proprio come loro si ritrovò a gridare tutto affannato con gocce di sudore che lo bagnavano comnpletamente

Si alzò di scatto trovandosi seduto su un divano con tra le mani un panno umido ,che probabilmente prima ,era posato sulla sua fronte…

-“Mio dio che incubo”- il cuore ancora che pompava sangue a raffica ,le mani tremavano leggermente e il fiato era pesante e veloce allo stesso tempo.

-era ora…cominciavo a pensare che saresti stato lì in eterno- disse una voce fin troppo conosciuta

Ancor prima di girarsi la sua mente aveva già registrato il proprietario di quella voce

E in quel breve istante i suoi neuroni erano schizzati a mille seguiti immediatamente dai battiti del suo cuore e chissà come il tremolio del suo corpo sembrava essersi trasformato in un terremoto

-Potter! che diavolo ci fai qui?- disse incredulo e scocciato allo stesso tempo

Harry alzò lo sguardo al cielo chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi questo

Si staccò con disinvoltura dal muro sul quale era appoggiato facendosi girare tra le dita la bacchetta avanzando lentamente verso il divano

Fece un sospiro profondo cercando di suonare il più calmo possibile

-Malfoy ti prego non riesco a sopportare anche te quindi te lo chiedo per favore niente domande del cazzo ti scongiuro- disse spingendolo di malo modo in modo (scusate il giro di parole) che si ritrovasse disteso sul divano

-Potter non osare sai…toglimi le tue luridi mani di dosso non…-

-O malfoy chiudi quella bocca- non ascoltandolo minimamente prendendo la prima cosa che aveva sottomano e ficcandogliela a forza in bocca

L’ironia  della sorte voleva essere proprio un calzino di Tom

Malfoy se lo tolse immediatamente cominciando a sputare come un indemoniato

-Che schifo sfregiato come ti sei permesso, io ti uccido ,ti cavo gli occhi ,ti crucio …-

-Come hanno fatto a te?- ribadì serio guardandolo dritto negli occhi ,l’intensità di quello sguardo fu come  una pugnalata nel petto.

-Che…che stai dicendo Potter?- rispose ingoiando la saliva

-Malfoy sono stato cruciato più volte di quel che credi…so riconoscere gli effetti! Cos’è hai fatto incavolare troppo zio Voldi?-

-Tu non sai niente Potter…non azzardarti a lanciare i tuoi fottutti giudizi da buon grifondoro rompipalle che sei-

-Magnifico Malfoy- disse alzandosi dal divano

-Allora non ti dispiacerà uscire da questa casa e non rimetterci mai più piede vero?-domandò serio

Improvvisamente l’espressione sul suo volto cambiò radicalmente,sembrò capire all’istante quel che fosse successo e come se fosse un tic nervoso si morse ripetitivamente il labbro inferiore ripensando a quelle ultime parole

-Malfoy ci sei ancora?- disse il moro sventolandoli una mano di fronte al viso…

-O avanti Potter non rompermi…come vedi sono convalescente non puoi mandarmi fuori da casa tua in questo stato- proseguì ghignando compiaciuto

-Ma posso chiederti perché diavolo sei qui?- Ormai rassegnato all’idea che tutti i suoi nemici avessero scambiato la sua casa per un albergo a 5 stelle

-Certo puoi chiedere ma non aspettarti che ti risponda ,almeno non che sia la verità- esclamò mantenendo quel sorrisetto strafottente che tanto gli si addiceva

-Malfoy non fare tanto la vittima...ti ho dato una pozione che farebbe resuscitare persino un morto quindi la scusa del convalescente falla con qualcun altro intesi?-

Il biondo assottigliò lo sguardo ed ogni tipo di ironia sparì dal suo viso

Potter lo aveva incastrato…ancora una volta.

-E adesso o mi dici perché sei qui ,o vai fuori di corsa da questa casa se non vuoi trovarti a dover invocare il nome di Voldemort per salvarti da me-

Il biondo assottigliò gli occhi pensando in più fretta possibile

-Intesi furetto?-

-Fanculo sfregiato!-

-Malfoy?-

- Potter fai come cazzo vuoi ma di certo non sarò io a dirti cosa ci faccio qui…non pensare che mi diverta- aggiunse scocciato

Harry fece finta di non sentire l’ultima parte

Una scazzottata in quel momento era l’ultima cosa che ci voleva.

-se non sarai tu chi?-disse ormai rassegnato che la sua vita fosse una continua fonte di sfiga

-Io!-

Una voce roca e profonda risuonò nel silenzio tombale del salotto facendolo voltare di scatto con un unico pensiero in testa e mille imprecazione ad danni di chiunque conoscesse

Per tutti i merlini esistenti al mondo…cosa aveva fatto di male per meritarsi questo?

 

***

 

-Fanculo- disse tirando un calcio al letto pentendosene poco dopo quando un dolore lancinante lo trafisse

-Ma no certo..nessun problema…- disse ormai a raffica tirando fuori dall’armadio una quantità spropositata di vestiti

Se non lo avesse fatto probabilmente avrebbe dato fuoco alla stanza…doveva sfogarsi in qualche modo evitando così di piombare di  sotto e strozzare prima l’uno e poi l’altro

Una volta raggiunto il suo scopo scrutò con un evidente cipiglio alquanto scettico la montagna di vestiti buttati alla rinfusa sul letto della camera di  Potter

-Fanculo a te Potter e a quel stronzo di merda platinato- sputò rabbiosamente prendendo alcuni vestiti e buttandoli a terra ammassandoli vicino agli altri

Rivolse un ulteriore occhiata a quei vestiti…i suoi vestiti.

Spiccavano circa una decina di jeans così come camice ,magliette ,scarpe ,calzini e perfino mutande

Potter gli aveva completamente rifatto l’armadio usando un detto babbano

Storse il naso a vedere una piccola pallina delle dimensioni di un boccino spiccare in mezzo ai vestiti color rosso fuoco

La prese in mano tastandone la morbidezza e voltandola vedendo una piccola apertura….

 

 

INIZIO FLASHBACK

 

 

-Potter mi spieghi che diamine è quella roba?- domandò scettico vedendo Potter dirigersi verso di lui con un sorriso per niente rassicurante tenendo tra le mani quell’affare.

-Semplice Riddle- disse lui fermandosi proprio difronte al moro con un ghigno ad incorniciarli le labbra

-Appena l’ho visto ho pensato a te- esclamò malevole per poi con un gesto fulmineo attaccargli la pallina al naso

Tom fece una faccia confusa e schifata allo stesso tempo ma non ebbe il tempo di ribattere che si vide il piccolo mostro correrli incontro urlando che assomigliava ad un pagliaccio.

-Che bello ,che bello ,io lo dicevo che sei buffo- continuò imperterrita riferendosi al naso rosso da pagliaccio che aveva ancora attaccato al viso

-Sentimi bene mocciosa…adesso sai cosa devi fare?- chiese con un tono di voce vagamente calmo

-Cosa?- domandò lei curiosa

-Cominci a mettere una gambina di fronte all’altra aumentando il ritmo fino a correre il più lontano possibile fuori da qui prima che io ti raggiunga e ti metta questa pallina direttamente a fare compagnia alle tonsille- concluse calmo

-Ci siamo intesi mocciosa?- domandò furente

La bambina per tutta risposta cominciò a piangere andando a rifugiarsi dietro ad Harry mentre quest’ultimo avanzava con fare minaccioso

-Riddle e tu lo sai…- sussurrò afferrando rapidamente la pallina in questione -…dove te la metto io questa pallina- continuò con fare allusorio –se non la pianti di sparare cazzate?- disse sempre mantenendo un tono di voce il più calmo possibile ma allo stesso tempo inquietante.

Non c’era da scherzare quando Potter si metteva a fare minacce del genere ,era uno che poteva benissimo metterle in pratica

Potter controllati ,c’è sempre una bambina qui- ribadì malignò con una strana luce negli occhi

-Non preoccuparti Tom- rispose sorridendo sinistramente…questa la compriamo- disse –così nel caso che la tua bocca decida di aprirsi per sparare altre cazzate so come tappartela- per poi uscire dal negozio seguito dalla piccola mocciosa trionfante.

 

 

FINE FLASHBACK

 

 

Aveva ancora gli incubi a pensare a quella giornata! Solo Potter poteva portarlo a fare compere in stupidi negozi babbani e solo con lui poteva dire di essersi divertito ,ma questo non lo avrebbe ammesso neanche sottotortura

-“ancora 10 minuti e se non è fuori di qui ce lo caccio io a calci in culo”- pensava nel frattempo assorto nei suoi pensieri sdraiatosi sopra la pila di vestiti.

Ma come si permetteva quel damerino di venir fin lì?quel biondo platinato del cavolo…non gli erano per niente bastate le minacce del giorno prima? E pure era stato chiaro…ben chiaro.

Non gli importava se era mezzo morto..doveva ANDARSENE da quella casa…doveva stare il più lontano possibile da Potter.

Se non fosse arrivato chissà che sarebbe successo pensò con una traccia di rabbia verso il biondo rievocando nella memoria il bacio meraviglioso che si erano scambiati

-“O io ti crucio eccome…mangiamorte dei miei stivali”-

Non gli era per niente piaciuto lo sguardo che aveva rivolto ad Harry a Diagon Alley

Uno sguardo di desiderio, di voglia di possederlo,di farlo suo

-Dannazine….8 minuti e poi scendo- disse tra se lanciando la piccola pallina rossa verso il muro con quanta più forza avesse

-E al diavolo la tua e la mia copertura Potter- nessuno può metterti le mani addosso…specialmente quel figlio di papà.

-Solo io posso-.

 

 

***

 

 

-Dio non può essere- disse scoraggiato avviandosi verso la cucina con fare rassegnato

-Potter dove pensa di andare?- esclamò la stessa voce autoritaria di poco prima

-Lontano da questo salotto…attira solo ospiti indesiderati- sussurrò tra se  e se

-Potter l’ho sentita. Grazie a lei Grifondoro può già considerarsi sotto di 50 punti-

Solo allora il moro si girò scocciato verso il proprietario di quella fastidiosissima voce

-Mi dica che è venuto qua per riprenderselo- disse con le braccia incrociate al petto ed occhi chiusi

-Le piacerebbe signor Potter- disse malevolo Piton avvicinandosi a Malfoy ancora disteso sul divano controllando il suo stato di salute

Il moro abbandonò le braccia lungo i fianchi facendo un sospiro rassegnato

-Spero vivamente che non sia venuto anche lei qui per restare altrimenti giuro che mi trasferisco io- disse serio

-Potter non dica sciocchezze. Di certo non verrei mai a vivere a casa sua ,se questa si può chiamare tale intendo- ribadì guardandosi disgustato attorno

Il moro evitò di alzare gli occhi al cielo o dire qualcosa di sgradevole che aveva proprio sulla punta della lingua per evitare che Grifondoro si trovasse a già meno 200 punti ancor prima dell’inizio della scuola

-Allora? A cosa devo l’onore?- chiese sedendosi sulla poltrona

Piton lo incenerì con lo sguardo continuando a curarsi di Malfoy

Dopo vari minuti di scrupolosi controlli finalmente sembrava pronto ad andarsene…o almeno così sperava

-Intesi Draco?-

- Ma…?-

-Niente ma…è la cosa migliore- esclamò non sentendo repliche

-“ ma guarda siamo a Draco”- interessante pensò nel frattempo Harry disgustato da quel tetatè tra Malfoy e Piton

-D’accordo- sbuffò per niente contento di quell’ultimo verdetto

Piton si alzò con un unico flessuoso movimento e con un espressione tremendamente scocciata in viso in viso

-“Ma guarda quello che deve subirsi i più rompipalle del pianeta a casa sono io ,e lui fa lo scocciato? Lui?!? Ridicolo!che qualcuno mi fulmini”-

-Potter non voglio sentire obbiezioni su quanto le sto per dire per tanto si metta il cuore in pace e accetti la situazione-

Devo dedurre che questo consista nel dover far da babysitter a Malfoy vero? disse seccato con un ampio gesto della mano

Il ghigno di Piton valse molto più di mille parole

-“Sono fottutto”- pensò ricadendo a peso morto sulla poltrona

-Lieto che abbia capito una volta tanto-

Il moro sprofondò ancora più a fondo nella poltrona sperando con tutte le sue forse che lo inghiottisse mettendo fine a quella strana estate

-Per tanto mi auguro di non dovermi mai più ritrovare in un posto del genere almeno che uno di voi non si dovesse trovare in fin di vita….

Lasciò la frase in sospeso guardando Harry dritto negli occhi

-e per quanto io spera che questo un giorno accada…-

E continuò a guardare il moro che lo ricambiò con un sbuffò esasperato

-…non penso di essere così fortunato perché questo avvenga nel giro di poche ore- terminò non distogliendo lo sguardo da Harry.

-spero di essermi spiegato Potter!...non sono solito ripetermi-

E detto questo sparì con un sonoro crack lasciandolo con la consapevolezza che avrebbe dovuto convivere due settimane ancora in casa con Riddle e Malfoy

Dalla padella alla brace...

…e poi direttamente all’inferno.

Adesso rimaneva un unico problema

Dirlo a Tom

-allora Potter…- esclamò Malfoy avanzando lentamente verso di lui -Siamo soli adesso- e nella sua voce  una traccia di malizia era ben visibile

Il moro buttò la testa all’indietro appoggiandola sullo schienale della poltrona -non proprio- disse rivolto al biondo

-Che intendi?-

-Che la mia vita è rovinata-

-Ma come Potter…- disse con un tono di voce carezzevole -non ti alletta la possibilità di stare giorno e notte - e qui calcò pesantemente sull’ultima parola  -con me!- disse a meno di una spanna dal suo viso

-Veramente per quanto possa suonare assurdo proprio no Malfoy -

-peccato Potter! ma ricordati ,non potendo uscire devo pur sfogare le mie frustrazione su qualcuno…-

-vai dallo psicologo Malfoy per questo- disse ancora con la testa reclinata all’indietro

-Perché andare da uno sconosciuto Potter! quando ci sei tu a disposizione-

A quelle parole il moro alzò di scatto  la testa trovandosi a poca distanza così dal viso del serpeverde

-Si potrei farci un pensierino- disse il biondo non distogliendo lo sguardo dalle sue labbra

 

-Disturbo per caso- disse una voce sprezzante all’ingresso del salotto

-No-

-Si-

Dissero contemporaneamente due voci

Tom avanzò minaccioso fino a spostare Malfoy senza tanti preamboli da dove stava accanto ad Harry

-Ehi ma chi ti credi di essere- disse carico d’odio il biondo

Tom non lo degnò neanche di uno sguardo rivolgendosi direttamente a Potter

-Non dirmi che starà qui vero?- chiese minaccioso

-E se anche fosso carino! Chi diavolo sei? Io sto dove diavolo voglio…-

-Sentimi bene biondo platinato che non sei altro…-

-PLATINATO?- urlò malfoy

Insultarlo su tutto ma non sui i suoi capelli…questo non poteva sopportarlo

-Platinato lo darai a tua madre logorroico che non sei altro-

Tom assottigliò talmente tanto gli occhi con uno sguardo minaccioso che non prometteva niente di buono

-Dio non ci credo- disse Harry mettendosi a ridere per l’assurdità della situazione

Sia Draco che Tom si girarono fulminandolo con lo sguardo ma il moro non ne voleva sapere di smettere dal ridere

-Dimmi Potter ti si sono fusi anche gli unici neuroni ancor a in vita?- chiese chiaramente scocciato da quella situazione

Aver visto quella sottospecie di imitazione di una barbi ad una spanna di distanza dal viso del moro gli aveva fatto salire una rabbia che non pensava di possedere

Nessuno ,e diciamo NESSUNO poteva permettersi di avere tanta confidenza con qualcuno a cui lui aveva messo gli occhi addosso.

Nessuno.

-Potter?- ringhiò seccato

 -o lascia stare Tom…non capiresti- disse asciugandosi le lacrime colate dagli occhi

Entrambi lo guardarono male.

-certo che non capirebbe,se è amico tuo deve avere un quoziente intellettivo pari al tuo…quindi…e poi non ho ancora capito chi diavolo sei e che ci fai qui?

-non che questo mi sorprenda d’altronde- disse Tom squadrandolo da capo a piedi con gli occhi carichi di repulsione

-intendo dire il fatto che tu non capisca intendo- proseguì malevolo

Il biondo lo fulminò letteralmente con lo sguardo…quelle due pozze di argento puro avevano il potere di mettere in soggezione  eterrorizzare chiunque…chiunque tranne Tom ovviamente.

-Non che ti debba interessare ma io vivo qui platinato è…-

-o non sapevo fossi suo cugino- disse maligno interrompendolo

Harry sprofondò ancor di più nella poltrona aspettandosi il peggio

 Tom si fece stranamente serio e inquietante

-scommetto ti piacerebbe Malfoy ,non è vero?- disse talmente piano da non essere neanche udito

Il biondo lo guardò per un attimo sorpreso riprendendosi subito dopo

-non mi frega un cazzo di chi sei o di chi non sei basta che non mi rompi i coglioni-

-mi dispiace deludere le tue aspettative principino ma finché starai qui è inevitabile-

-Ehi adesso basta- intervenì il moro decidendosi a porre fine a quella lite da asilo evitando così probabilmente spargimenti di sangue

-Tanto per essere chiari Malfoy ,non ti deve interessare quel che lui fa qui ,ne chi è…mi basta il fatto di dovermelo ricordare io…-

-Ah si Potter- disse sorpreso- allora è per quello che mi vuoi qui- continuò malizioso Tom ben intenzionato a  far andare fuori di testa il biondo

Harry fece una faccia confusa inizialmente ,subito seguita da un rossore ben più che evidente alla realizzazione del significato che quelle parole implicavano.

-“Stronzo”- pensò irritato trattenendosi ben dal dirglielo in faccia

Il fatto che quei due non andassero d’accordo l’aveva trovato divertente all’inizio ma adesso la cosa rischiava di prendere una brutta piega

Draco aveva notato con enorme fastidio il rossore presente sul viso del Grifondoro

-il tuo amichetto non se ne può tornare  a casa ,mi sembrava che fossimo occupati prima del suo arrivo-  disse allusivo appoggiandoli una mano sul braccio in modo molto provocatorio

-Malfoy chiudi il becco e Tom non osare fare un passo o ti schianto- disse con la bacchetta in mano

-Potter non oseresti-

-ne sei così sicuro Tom? Non ti ricordano niente i primi giorni trascorsi qui?- Chiese innocentemente

-“Cosa significavano quelle parole? Cosa intendeva Potter?”- questi e molti altri pensieri sfrecciarono per la mente del ragazzo dai biondi capelli ma vennero interrotti dalle parole di Harry

-Adesso seduti e zitti, non voglio sentir volare una mosca-

Entrambi si sedettero sul divano mantenendo una debita distanza tra loro

Tom sbuffò scocciato mentre Malfoy incrociò le braccia al peto mantenendo sempre un certo portamento ed eleganza

-Punto primo- disse camminando avanti e indietro a ritmo di marcia

-Siamo obbligati…- e qui si soffermò ad osservare bene entrambi - a convivere insieme ,quindi niente spargimenti di sangue soprattutto voi due- disse minaccioso

I due in questione si lanciarono una breve occhiata disgustata ritornando a guardare velocemente verso Potter

-Secondo! tra un paio di giorni dovrebbero arrivare i miei zii quindi niente colpi di scena e probabilmente sarete entrambi costretti ad andarvene da qui-

-Cos’è una promessa Potter?- disse Malfoy guardandosi disgustato attorno ,Tom si limitò a sbuffare trattenendo a stento una risposta che di certo Potter avrebbe trovato “poco carina”ed uno spunto per una nuova minaccia nei suoi confronti

- E infine…punto terzo- disse intimidatorio avvicinandosi ai loro visi ignorando completamente la battuta di Malfoy

-Provate a non rispettare i primi due punti…v-i  p-r-e-g-o-  disse maligno  –così avrò una valida motivazione per uccidervi tutti e due- e sul suo volto era stampato un sorrisetto per niente rassicurante

I due deglutirono a vuoto non ritenendo saggio aprir bocca.

 

 

Il pranzo fu un vero e proprio incubo ,quei due non facevano che lanciarsi sguardi omicidi da un opposto all’altro della tavola con Harry in mezzo a fare da bersaglio quando “accidentalmente“ qualcosa colpiva uno dei due.

-Senti Potter non hai niente di forte da bere?- Chiese Malfoy disteso sul divano con aria annoiata

-Non ci sono alcolici Malfoy in questa casa- ribadì il moro con calma -i miei zii non bevono-

-E ti pareva- disse beffardo

Tom sbuffò evidentemente scocciato

-Proprio qui dovevi sederti- sbottò sprezzante osservando Tom seduto sul divano ,sul suo stesso divano per intenderci

-Non mi sembra che il divano sia tuo Furetto- disse malevolo

Malfoy si appuntò mentalmente di strozzare Potter alla prima occasione possibile

-Neanche tuo se è per questo- ribadì scontroso

-Infatti è mio!- disse una terza voce alle loro spalle

-Neanche!- dissero in contemporanea le loro due voci

Harry alzò esasperato gli occhi al celo ripetendosi che non valeva la pena finire ad Azkaban per quei due…meglio cambiare stanza prima che la sua convinzione svanisse nel nulla

 

 

***

 

 

-Stronzo-

-pezzo di merda-

-mangia schiopodi-

-furetto-

-imbecille -

-mangiamorte- disse freddandolo

-Adesso basta me ne vado via- disse una voce alquanto irritata

I due non smisero di urlarsi contro neanche quando la porta venne sbattuta con forza dal moro -E CHISSÀ CHE NON MI BUTTI SOTTO UN PULLMAN…-urlò dall’altra parte dell’uscio di casa attirando lo sguardo impaurito di un’anziana donna che passava lì vicino

-VUOI UNA MANO?- sbottarono entrambi nello stesso momento ,facendoli augurare veramente di buttarsi sotto qualcosa di molto pesante

-“Oh cosa ho fatto di male”- pensò trottando a ritmo di marcia fuori da quell’inferno augurandosi che al suo ritorno gli avesse trovati entrambi morti.

 

 

 

Angolino:

eccomi di nuovo qui…scusate l’attesa….ma l’ispirazione era altrove in questi giorni

Che dite mi lasciate un piccolo commento? Vi prego! Piccolo piccolo???? è_é

Spero vi sia piaciuto…secondo voi Harry riuscirà a non ucciderne neanche uno di quei due????

O magari li fa fuori entrambi? Sono aperte le scommesse!

Tra breve dovrei aggiornare anche il FILO DEL DESTINO….tra qualche giorno….

Bacioni a tutti e fatemi sapere

 

 

Giochan:Mi dispiace per l’acqua….solita sfiga nei momenti meno opportuni! Comunque che ne pensi di questo chappy? Grazie di tutto tesoro alla prox

mezzosecolo:ciao tesoruccio….come sempre mi fai morire dal ridere con le tue recensioni! Ti adoro…per i Dursley bisogna aspettare il prox cap e chissà che decideranno…sperò che anche questo ti sia piaciuto da inviarmi una recensionina piccina picciò! Bacioni grandi! ciao

lullaby: non preoccuparti…a volte capita…! Grazie per i tuoi complimenti…troppo buona…scusa l’attesa invece…bacini e fammi sapere

gokychan: tesoruccio mioooooooooooooooooo!!!!!!! Ma ciaoooooo! Me contentissima come sempre che ti piaccia…è molto importante per me il tuo parere… e grazie di tutte le cose bellissime che mi dici!!!che ti sembra piccola? Aspetto di sapere che ne pensi…ciao nii-chan

MonnyLove: be credici piccola…. Ma la strada è ancora bella lunga per loro…chissà….

Morfea: grazie tesoro… è da un po’ che non ci si sente…chissà che l’omicidio non avenga presto….Tom è alquanto elettrizzato…hehe a parte i scherzi grazie che l’hai aggiunta anche ai preferiti…e grazie per tutti i bellissimi complimenti…ti adoro..ciao ciao tesoro a presto..dimmi che ne pensi! Bax

Ximeng:in effetti…poverino!!!! Me un po’ intimorita per quello che mi hai detto??? Ma in fondo mi sono fatta perdonare no???? (ndme che deglutisce impaurita)…e concordo in pieno con te…magari avercerli quei due in carne ed ossa….. grazie ancora tesoro e scusa l’attesa…tvtttttttttb tanto tanto.bacioni grandi

Ginny_91: ciao piccola…,me contenta ti sia piaciuta lo scorso cap!ed ai tuoi amici???? e questo??? Fammi sapere…è sempre bellissimo ricevere una tua recensione…ciao tesoro baci

Sasha:Scusaaaaaaaa tanto l’attesa…ci ho messo un pochino…hehe….che mi dici di questo chappy? Piaciuto???spero tanto! Bacioni tanti tanti ciao

Ginny W: wow una nuova lettrice…me onorata…e soprattutto che ti piaccia. Capito adesso chi è il mangia morte???? Spero di si….e grazie di cuore per avermi messo tra i preferiti…ti adoro tantissimo! Dimmi che ti sembra questo chappyno! Ciao ciao piccola! Bax

Kitty91:beh è un piacere sapere che non lo hai fatto…ci tengo a rimanere tutta intera….grazie di tutto tesoro! Bacioni

Gaky:sapevo ti sarebbe piaciuta la piccola sorpresa..hehe…e non scusarti..bastardaggine è proprio il termine appropriato…hehe. Grazie 1000 piccola per i complimenti…mi riempiono il cuore di gioia quando li leggo..A presto spero piccola…ciao tvttttttttb

Ruby:Grazie per avercommentato anche questa fic!! Grazie tantissime! E si quei 58 modi hanno successo a quanto vedo…fmmi sapere intesi??? Baci baci

Kagchan: wow nuova lettrice….me contentissima! E grazie mille…scusa l’attesa…fammi sapere che ne pensi…. Bacioni kiss

Kia:un’altra nuova lettrice….grazie grazie ancora….come hai potuto vedere tom è molto geloso di draco…chissà che succederà…bacioni e aspetto una tua recensione! Kiss kiss

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Capitolo 12
*** L'arrivo dei Dursley ***


cap 12 luce ombra

Scusate immensamente l’attesa! Lo so non ci sono scusanti a parte la suola che non mi lascia ai un secondo di libertà!

Non è granchè come chappy ma proprio di meglio non mi veniva! Spero vi piaccia ugualmente

Bacionissimi e fatemi sapere raga!

 

 

Capitolo 12

L’arrivo dei Dursley

 

 

Aprì la porta della camera pronto a tutto ormai: pezzi di testa qua e là ,gambe ,braccia disperse un po’ ovunque ,macchie di sangue talmente grandi da riempire tutta la parete…

La sua immaginazione era schizzata a mille ,era pronto al peggio… ormai niente lo avrebbe potuto sorprendere.

La cosa strana era il silenzio però. Si era già tutto concluso?

Improbabile! Ma non impossibile pensò riflettendo sui soggetti in questione

Chissà chi dei due era morto? si chiese divertito aprendo la porta e rimanendo con la mano immobile su di essa.

Certo era pronto a tutto…a tutto si…ma non a questo…a questo proprio no.

L’immagine di Malfoy e Riddle distesi ognuno su di un letto che dormivano beatamente lo spiazzò più di qualunque altra cosa al mondo

E lui che si era preparato a chiazze rosse su tutto il muro…che povero illuso!

La bocca ancora aperta in una posa indecorosa ,la mano appoggiata alla maniglia ,la gamba in avanti per muovere un passo…

Si era letteralmente bloccato sul posto! Di certo si aspettava tutto tranne che questo.

Un ghigno malefico si affacciò sul suo viso tramutandolo da sorpreso a divertito.

-“ma guarda ,guarda”- pensò sghignazzando in direzione dei due

Tom aveva ancora le braccia incrociate al petto ed un espressione contrariata ben evidente nonostante dormisse ,mentre Malfoy aveva ancora la traccia di un ghigno ben presente sulle labbra

Di certo la scena sarebbe parsa normalissima ad occhio esterno

peccato che davanti ai suoi occhi risultasse del tutto buffa ed irreale!

-Mio dio- disse passandosi le dita in tra i capelli

Rimase combattuto se svegliarli oppure scattarli un foto in modo a sfotterli così per tutto il resto della loro vita ,inutile specificare quale delle due lo attirava di più

Mancavano ancora due settimane all’inizio della scuola e da quanto aveva capito la sua vita fino ad allora sarebbe stata una vera e propria missione di sopravvivenza.

Malfoy mugugnò qualcosa che sembrava tanto un “Io ti uccido Potter” per poi muoversi nel sonno avvicinandosi involontariamente al corpo di Riddle.

Harry trattenne  a fatica le risate che stavano prepotentemente cercando si uscire. Trovò la scena alquanto buffa.

Con un semplice movimento della bacchetta ,incapace di resistere oltre ,evocò una macchinetta fotografica magica ,per deliziare la sua fantasmagorica sete di vendetta verso quei due.

Poco prima di scattarla ,Tom si mosse ,evidentemente scomodo nella posizione precedente ,ritrovandosi così ad abbracciare con un braccio il corpo di Malfoy.

Harry a quel punto scattò la foto nell’esatto momento in cui i due aprirono gli occhi di scatto trovandosi a meno di due centimetri l’uno dal volto dell’altro ,cominciando ad urlare come due ossessi

Mentre il moro abbandonò ogni singola cellula del su corpo che cercava assiduamente di impedirli di scoppiare a ridere si accasciò a terra con in mano ancora la macchina fotografica

I due si girarono inorriditi dalla vicinanza reciproca che l’altro gli provocava ,fissando con gli occhi sgranati dalla repulsione ,prima Potter accasciato a terra ,poi la foto appena sviluppata dalla macchinetta prima di saltare nello stesso istante giù dal letto cominciando a correre verso il poveretto ancora a terra ,cercando di acchiappare la foto incriminante

Harry alzò gli occhi inumiditi dalle lacrime a forza di ridere ,appena in tempo per registrare quello che sarebbe successo se non si fosse alzato in tempo da lì

Con un abile mossa si rimise in piedi cominciando a scappare a sua volta ,scendendo le scale il più frettolosamente possibile ancora ridendo

Di certo si era preparato a tutto…La sua mente aveva solcato i più impensabili tipi di morte immaginandosele nel loro caso ,ma niente ,e dico niente ,poteva anche solo fargli passare per l’anticamera del cervello che avrebbe trovato i due così ,e poi quando inconsapevolmente si erano svegliati abbracciati ,ed aveva visto le loro  facce sconvolte e schifate allo stesso tempo ,la forza di ridere e lasciarsi andare era stata incontenibile.

Saltò gli ultimi gradini in colpo solo ,guadagnando campo rispetto ai due o almeno così pensava prima di trovarsi disteso a terra con due pesi per niente indifferenti che lo bloccavano da sopra cercando di acchiapparli la foto

-Potter dacci quella foto- sbottò Malfoy cercando di prendergliela ma il moro riuscì a tenerla lontano dalle sue mani

C’era solo una piccola cosa che non andava

Era in netta minoranza numerica.

-Forza Potter non costringermi a farti del male- ringhiò Tom che lo teneva stretto per le gambe

Harry vide con la coda dell’occhio Malfoy avvicinarsi pericolosamente all’obbiettivo e in quel momento fece una delle cose probabilmente più stupida della sua vita:

Non avrebbe consegnato quella foto per nulla al mondo…tutte le risate che ne sarebbero derivate a causa sua ne valevano la pena

Così più veloce di un fulmine prese la foto e non avendo altra scelta se la mise nei pantaloni nella parte posteriore

Sia Tom che Draco sgranarono gli occhi sorpresi e increduli mentre sul viso di Potter si aprì un ghigno soddisfatto

-E adesso come la mettiamo?- chiese soddisfatto di se stesso

Contrariamente a quanto si aspettasse i due assottigliarono gli occhi contemporaneamente cominciando a ridere di gusto

-E tu pensi poter che ci fermeremo per così poco?- chiese arcuando un sopraciglio il biondo

Tom lo imitò sfoderando uno dei suoi più inquietanti ghigni

L’espressione del moro in quel momento cambiò radicalmente ,pentendosi appena vide una strana luce brillare negli occhi di entrambi

Ma quei due proprio adesso dovevano fare comunella? Allora era vero il detto “il nemico del mio nemico e mio amico”?

Di certo non si sarebbero fatti problemi a prenderli la foto da dove l’aveva riposta…soprattutto Tom.

Deglutì rumorosamente prima di sentire quelle poche parole che gli diedero la conferma della sua stupidità

-Ci stai sottovalutando Potter!

-per una volta concordo con te- confermò il biondo

Tom non lo degnò neanche di uno sguardo continuando a fissare il moro ancora disteso sotto di se avendo un certo senso di deja-vu

Maledizione! se quel platinato da strapazzo non fosse arrivato probabilmente a quest’ora non starebbero rincorrendosi in casa per una stupida foto…anzi la sua immaginazione schizzò a mille vedendo lui e l’altro soggetto in questione distesi su una ben altra superficie impegnati in ben altri esercizi fisici

 Si riscosse improvvisamente da quei pensieri! Decisamente quella convivenza forzata era arrivata in un punto del tutto imprevisto

-Sei pronto Potter?- domandò il biondo

Il moro sgranò gli occhi ancora più incredulo per quello che stava per succedere

Sembrava un film comico. Non potevano capitare solo a lui questo genere di situazioni.

Di certo non a tutti capita di ritrovarsi disteso a terra con due dei suoi peggiori nemici distesi sopra nell’intento di metterli le mani nei pantaloni per acchiapparli una stupida foto

O santissimo Godric!

-“Ci manca solo Voldemort stesso che siamo a posto”- pensò inorridendo per il suo stesso pensiero ,ma fortunatamente vennero interrotti dal suono del campanello

I tre si immobilizzarono di colpo

Quella situazione aveva un nonché di estremamente famigliare

Il moro ringraziò mentalmente chiunque fosse stato a suonare. Probabilmente avrebbe stretto la mano anche a Voldemort stesso se ,se l’avesse trovato di fronte

I due si scostarono controvoglia non aiutando per niente l’altro a fare lo stesso ,il quale si alzò borbottando contro il buon cuore e l’ospitalità che doveva dare a certi individui senza educazione.

Avanzò verso la porta mentre con la coda dell’occhio li vide salire le scale e fermarsi sopra il pianerottolo

Titubò un secondo prima di aprire la porta…l’ultima volta che l’aveva fatto si era trovato un moribondo Malfoy schiacciato addosso

Aveva quasi paura di abbassare la maniglia, e di questo sembrarono accorgersi anche i due ,i quali sghignazzarono soddisfatti. In particolare Malfoy.

Mentre Tom ripensava a come avrebbe trascorso quei giorni senza la pressante e del tutto impicciona e petulante presenza del biondo come animale domestico ,Harry fece un respiro profondo decidendosi ad aprire la porta quando un ulteriore scampanellata gli perforò le orecchie e ci rimase di stucco quando vide chi aveva di fronte.

Non se lo aspettava proprio.

…Il postino…

Gli venne quasi da ridere

Dio! era rimasto esterrefatto perché aveva suonato alla posta un semplice postino piuttosto che il Signore Oscuro in persona!

Era proprio messo male! Davvero male!

Firmò la ricevuta e ,dopo aver preso un piccolo pacchetto a nome di sua zia ,probabilmente qualche prodotto ordinato da quelle stupide riviste per casalinghe disperate ,chiuse la porta tirando un leggero sospiro di sollievo ,e senza trattenersi oltre si lasciò sfuggire una breve risata che scatenò gli sguardi truci e sorpresi dei suoi bizzarri ospiti

Non fece neanche in tempo a depositare il pacchetto in cucina che suonarono nuovamente alla porta

Gli altri due si fermarono sbuffando nell’atto di scendere dalle scale

Il moro alzò gli occhi al cielo

Ma era troppo chiedere un po’ di tranquillità???

Non gli sembrava di pretendere troppo.

Aprì la porta senza pensarci due volte trovandosi di fronte proprio nulla. Uscì sul vialetto guardandosi attorno ,ma niente di niente

Tornò in casa scocciato sbattendo la porta

Odiava questi scherzi idioti

Si fermò sentendo un brusio fastidiosamente in aumento

E una cosa che odiava ancora di più era assistere alle scaramucce da asilo di quei due. Proprio non riusciva a capirli…e pensare che dovevano andare d’accordo! Erano della stessa razza

-Ehi ti vuoi spostare- sentì dire il biondo a Tom

Tom emise uno sbuffo scocciato e non è da escludere che alla sua lista si sarebbe aggiunto un nome in più.

-Spostati tu platinato devo scendere-

-Le scale non sono tue sclerato-

-Cos’è forse non ci passi furetto?-

Ok questa era davvero troppo

-Furetto a chi? Ma io ti uccido!- e senza pensarci due volte tirò fuori la bacchetta puntandola sul moro il quale non si fece prendere in contropiede e con un gesto veloce dalla mano lo disarmò senza pensarci due volte

Harry spostò la sua attenzione su quei due che avevano cominciato a fare casino sulle scale

Ma era mai possibile che la parola pace e tranquillità in quella casa non esistesse?

Evidentemente no! quando sentì quei due urlarsi contro

-ADESSO BASTA!-

-Tom smettila! Malfoy idem ,altrimenti  non puoi immaginarti dove ti metto questa bacchetta- disse gelido tanto da mettere i brividi

-Che palle che sei Potter- esclamò sbuffando rientrando in possesso della propria bacchetta

Alzò gli occhi al cielo. Gli sarebbe venuta una paralisi continuando di questo passo!

Stava per ribattere quando il campanello suonò nuovamente.

Si bloccò in mezzo al corridoio chiudendo gli occhi di scatto

Ok basta!Non gli importava se fosse Silente in persona…

Questa volta lo avrebbe senz’altro ammazzato!

Si diresse a passo di marcia verso la porta spalancandola di colpo cominciando ad urlare alquanto incazzato

-CHIUNQUE TU SIA MI HAI ROTTO I COGLIONI! O ADESSO TI FAI VEDERE O… -

Ma le parole gli morirono in gola quando vide chi aveva di fronte

-“O dio no. Meglio che cominci a scavarmi la fossa da solo”-

Chiuse la porta di scatto appoggiandovisi con la schiena e chiudendo gli occhi testardamente

-“Ok non era reale quello che ho visto...insomma va  beh essere sfigati ma questo andava ben oltre…”-

-Capisco che ormai la casa è piena ma in quanto grifondoro paladino dei nobili e giusti ,non dovresti mostrare un minimo di educazione almeno? Non lo sai che sbattere la porta in faccia a qualcuno è maleducazione?- continuò ghignando il biondo

-Malfoy fottiti!- disse soltanto

Il biondo sorrise compiaciuto avvicinandosi alla porta che ormai suonava minacciosa sia per il campanello ,sia per i pugni che quel maiale di suo zio ci stava sbattendo contro.

-Sono curioso di vedere chi sarà mai questo mostro da averti messo una fifa da primato Potter! lo devo ringraziare- disse ghignando aprendo poco dopo la porta e vedendo come prima cosa una faccia pericolosamente rossa in procinto di scoppiare.

Zio Vernon stava per partire con una scarica di insulti da primato quando ammutolì ,con la bocca appena aperta ,vedendo che quello che aveva di fronte non era suo nipote

–chi diavolo sei tu?- Disse sprezzante per poi volgere lo sguardo ed individuare Tom ed Harry poco dietro che l’unica cosa che in quel momento riusciva  a pensare era “ma non dovevano tornare tra due giorni???”

-ANZI ,VOI CHI SIETE?- sbraitò senza ritegno ancora sull’uscio della porta con appresso come galoppini sua zia e suo cugino ,che tentava inutilmente di nascondersi dietro la sottana di sua madre

Per la serie “Quando alla sfiga non ce mai fine…”

Harry si mise una mano in fronte chiedendosi come mai queste cose capitassero solo a lui

Tom gli si avvicinò appoggiandosi alla sua spalla in una posa estremamente sexy e per niente rassicurante

-Persone con cui non è saggio mettersi contro- disse glaciale con un ampio ghigno dipinto in volto

-E voi?- Chiese come disgustato guadandoli dall’alto al basso

La faccia di zio Vernon divenne da paonazza a bianca cadaverica ,sbiancando in un secondo ,mentre osservava con quei suoi occhi porcini sgranati ,la figura di Tom che sogghignava malignamente

In fondo erano solo dei miseri babbani! E l’agonia di vivere a stretto contatto col patinato lo stava distruggendo

Quelli erano proprio un ottimo svago

-Noi..noi…RAGAZZO CHE DIAVOLO SIGNIFICA?- sbottò ritrovando l’uso della parola

-Significa che noi staremo qui finché non inizierà la scuola e voi ci tratterete con tutto il riguardo possibile che vi conviene in quanto razza inferiore quale siete-

-Malfoy!- lo riprese Harry maledicendosi ulteriormente per averlo accolto in casa

Altro che razza inferiore…

Si vede che Draco non aveva mai visto suo zio infuriato.

Infatti…

-IO COSA- urlò praticamente col viso rosso quanto un peperone con una vena pulsante sulla tempia

-Hai capito benissimo razza di maiale che non sei altro-

-Malfoy adesso piantala-

-E perché Potter? da quello che so questi miseri babbani ti hanno sempre trattato come un elfo domestico ed è una cosa che non posso sopportare- disse serio e glaciale allo stesso tempo

Il moro arcuò un sopraciglio perdendo addirittura il filo di quella strana conversazione

-Per quanto tu sia uno sfigato ed esaltato[i] del cazzo sei un mago ,e non è permesso a nessun babbano insultare un mago ,neanche se questo dovessi essere tu Potter- concluse come se la cosa fosse ovvia ,sempre con uno sguardo colmo di rabbia e repulsione che non gli aveva visto usare nemmeno con Tom o lui nelle sue migliori performance.

Decisamente il mondo aveva cominciato a girare al contrario e lui semplicemente non se n’era accorto?

Va beh che Malfoy è Malfoy e quindi strano di suo ,ma in un certo senso lo stava difendendo! E la cosa era molto strana!

-Malfoy se non vuoi ritrovarti in mezzo alla strada tappati quella bocca- disse serio tirandolo di lato per fare entrare i suoi zii in casa

Harry ,Draco  e Tom da un lato e i suoi zii e Dudley dall’altra

Due serpeverdi parecchio incazzati per motivi loro ,ed uno zio ar di poco furioso ,una zia scandalizzata e terrorizzata, ed un cugino che si cagava letteralmente addosso dalla paura.

Che bella compagnia pensò sorridendo

E lui che faceva? Si malediceva ulteriormente per il fatto che Voldemort si fosse preso un’apparente pausa in quel momento

Ad interrompere quel silenzio carico di tensione ci pensò suo zio che cominciò a dare il meglio di se cominciando a grugnire come il migliore dei maiali ,sparando insulti a destra e manca

-COSA TI AVEVO DETTO PRIMA DI ANDAE VIA? NIENTE GENTE STRANA IN CASA MIA! E TU COSA FAI? SEI PROPRIO UNA DISGRAZIA! MALEDETTO  IL GIORNO IN CUI TI ABBIAMO ACCOLTO. DOVEVI MORIRE CON QUEI DANNATI DEI TUOI GENITORI  E NON ROVINARCI LA VITA  A NOI-

-NON OSARE INSULTARE I MIEI GENITORI- cominciò ad urlare di rimando il moro che no c’è l’aveva proprio fatta a trattenersi

-COME OSI? COME OSI? PICCOLO IMPERTINENTE…- grugnì l’uomo ormai al limite del rossore

Sua zia stava alle sue spalle e scuoteva il capo affermativamente a tutte le cose che gli urlava dietro suo zio mentre il piccolo porcello della famiglia stava dietro a sghignazzare

Vide Tom fare un passo in avanti con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere in quel momento

Lo bloccò per un polso impedendoli molto probabilmente di staccarli la testa a suon di cazzotti

Fece un respiro profondo cercando di calmarsi

-Che vi piaccia o no loro resteranno qui fino all’inizio della scuola!se avete qualcosa da ridire non c’è che dirlo ma non penso che i vicini rimarranno indifferenti a circa una ventina di maghi in casa vostra per non parlare di gufi ed altre cose appartenenti al mio mondo-

Il biondo rimase colpito dalle sue parole ,non pensava che Potter non si sentisse a casa sua tra i babbani

In fondo ci era cresciuto…Molti e altri pensieri invasero la sua mente ma vennero interrotti nuovamente dalle urla del signor Dursley

-NON MINACCIARMI RAGAZZO! NON TI CONVIENE AFFATTO-

-Non devo niente a chi è stato capace di rovinarmi solo la vita- disse calmo fissandolo negli occhi

A quell’affermazione suo zio perse completamente il controllo mollandoli una poderosa sberla in volto che gli fece girare la faccia dall’altra parte  e prima che potesse tentare solo di fermarli ,sia Tom che Draco erano partiti alla carica ma trai due quello più furioso sembrava proprio il moro ,il quale lo prese dal bavero della giacca sbattendolo al muro ,causando le urla isteriche di zia Petunia

Gli occhi improvvisamente diventati rosso sangue ,lo sguardo contratto in una specie di morsa letale caratteristica dei serpenti più velenosi ,la presa talmente salda alla sua gola da impedirne la respirazione.

Tom in quel momento faceva paura

-Se ti vedo solo un’altra volta alzare queste luride mani e colpirlo ti giuro che i miei occhi saranno l’ultima cosa che vedrai ,e ti ricordo ,che quando li vedrai ancora di questo colore per te significheranno una sola cosa…la morte!- disse glaciale vedendolo aprire la bocca terrorizzato alla ricerca d’aria ,con gli occhi colmi d’orrore ,per poi lasciarlo sotto ordine del moretto che gli si era subito avvicinato

Harry riuscì malapena a tirare via Tom da suo zio

Non lo aveva mai visto così infuriato ,volse lo sguardo verso Malfoy ancora immobile sul posto e ciò che vide lo lasciò con ancora con meno parole

Sembrava terrorizzato e pensieroso

Non dalle parole dette da Tom ,non dal suo tono di voce…

ma dai suoi occhi.

gli aveva già visti ne era sicuro ,ne aveva la conferma ,ma non poteva essere.

Era semplicemente impossibile! Ma più osservava quel rossore presenti nelle sue iride che pian piano cominciava a svanire e più due volti gli vennero prepotentemente alla luce.

Si ripromise di indagare ,in fondo era anche il suo compito ,oltre ad impedire la morte prematura di Potter prima dell’inizio della scuola

-Spero di essere stato chiaro- aggiunse Tom una volta calmo. I suoi zii continuavano a tremare visibilmente stretti l’uno all’altro

-Draco ,Tom potreste andare di sopra- la sua più che una richiesta era un ordine vero e proprio.

Il moro lo fulminò con lo sguardo prima di salire le scale che portavano in camera sua a ritmo di marcia seguito dal biondo sempre più sospettoso.

Avrebbe scoperto che cosa nascondeva questo Tom ,ad iniziare dal suo cognome! Parola di Draco Malfoy! e quello di allontanarlo da Potter era solo al secondo posto nella sua lista.

 

 

 

 

Angolino:

eccome qui! Lo so fa un po’ schifo ed è un po’ più cortino rispetto agli altri ma dovevo per forza interromperlo qui! Mi lasciate un commentinoinoino? Please ç___ç!

Adesso passo a ringraziare i miei angioletti anche se devo fare molto di fretta! Quindi scusatemi per le scarse risposte alle recensioni! Mi rifarò alla prossima!

 

Ximeng: Grazie piccola! Scusa per questo orrendo capitolo! Ne sono consapevole che fa un po’ schifo! Perdonami se puoi! Grazie di tutto ti adoro tantissimo!

Lullaby:Grazie di tutti i complimenti! scusa ancora il ritardo immenso!baci

Ginny W:Poverino Draco è sempre dovunque! Spero ti sia piaciuto anche questo chaèèy anche se la prima a cui non convince sono proprio io quindi…siii buona! Bacionissini e fammi sapere

Ruby:thanks tesoro! Grazie di tutto!scusa ancora il ritardo! Perdono….

Gokychan:ciao tesoruccio mioooo! Scusa scusa scusa l’attesa! Imperdonabile davvero!!!come sempre grazissime per i complimenti! ti lovvo tantissimo! Bacionissimi

Mezzosecolo: sisi infatti poverino! Scusaaa il ritardo!non ho scusanti! Grazie di tutto chicca!mi fai crepare dalle risate! Bacioni e fammi sapere che ne pensi

MORFEa: grazie cica! Io adoro le recensioni che mi lasci! Visto che Harry è ancora tutto vivo? Insomma non posso sempre farlo in punto di morte altrimenti chi lo sente più il mio puccioso dopo! Per non parlare di Tom ch mi fa la pelle! Kiss e grazie di tutto bacioni

Kagchan: ci sono ottie possibilità sai…hehe grazie di tutto ti adoro! Bax

Giochan:grazie cucciola! Non preoccuparti recensisci quando puoi! Mi basta sapere che puoi leggere ogni tanto e che ti piaccia! Kiss e grazie ancora

KIA:infatti…sono aperte le scommesse! Sono tutto orecchi! Grazie piccola tvttttb

MonnyLove:tank tesoro! Ti adoro anch’io tanto tanto…felice ti piaccia ciao ciao bacionissimi

Ginny_91 SCUSAAAAAAAAA piccola l’attesa! Spero mi perdoniate tutti! E spero non faccia troppo schifo come chappy! Ma sono in piena crisi da scrittrice pazza! Bacioni e tvtttttttttb a tutti! Bax

Mistress Lay: ciao tesoro! Ho visto che ti hanno bloccato l’acount!come mai???? Spero che tu possa tornare presto ad aggiornare altrimenti metà lettori di efp si suicideranno! Tra cui io ovviamente piccola! Grazie per tutte le cose bellissime mi hai detto! Dette da te fanno tutto un altro effetto! kiss giganteschi e bacini!

Kristin:penso proprio di si! Direi che Tom ha più schance rispetto a Draco! Però mai dire mai! Sono aperte le scomesse! Hehe bacioni e grazie

Sasha:grazie 1000! Ti adoro piccola! Scusa l’attesa che ne pensi? Baci

Nixy:il motivo si scoprirà più avanti! Cmq posso dirti che deve compiere una certa missione per quello è lì!hehe casini su casini come sempre! Grazie di tutto piccola tvtttttttttb tanto tanto e fammi sapere che ne pensi! Baci

Pikkola prongs:grazie grazie grazie! Vedi anche tu però di aggiornare presto piccola! Io aspetto con impazienza! Bacioni e grazie 1000

Andy14:grazie cucciola!felice che ti piaccia anche questa mia fic! Che ne pensi? Grazie di tutto tesoro! bax



 

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Capitolo 13
*** Sensazioni ***


cap 13 luce ombra

Scusateeeeeeeeee il ritardo mostruoso! Molti di voi mi avranno già fatto la bambolina wodò ( non ho la più pallida idea di come si scriva)

È stato proprio un brutto periodo per me e non vi starò ad elencare i vari perché! posso dire solo che finalmente il peggio sembra essere passato e benché il tempo a mia disposizione sia tutt’ora poco per non dire inesistente cercherò di impegnarmi nel postare con un po’ più di frequenza! Ho già scritto 4 capitoli ed anche se sono più brevi dei precedenti sono il massimo che in questo momento riesco a fare! 

Perdonatemi ancora il ritardo!

 Ah si...dimenticavo...dedico questo capitolo alla mia adorata Zia Voldy. Spero di aver placato finalmente la tua ira tesoro.

 

 

 CAPITOLO 13

Sensazioni

 

 

Un rumore ritmico, quasi metallico, costante per quanto in quel momento gli sembrasse,  gli rimbombava nelle orecchie ormai da troppo tempo  a suo parere.

-L’hai finita? Mi stai facendo innervosire- sbottò seccata la voce di Malfoy.

Per tutta risposta uno sguardo onice brillò nella stanza individuando immediatamente il suo obbiettivo, benché la luce che filtrava dalla finestra la illuminasse già di suo. Ma quello al momento sembrava solo un’insignificante dettaglio.

Due occhi color ghiaccio risposero per niente intimoriti a quella sfida, ma la sensazione che mille aghi stessero trafiggendo il suo corpo non era una sua mera illusione. Di questo ne era assolutamente convinto.

Perché quest’effetto? chi era realmente il ragazzo che aveva di fronte?

Ormai quella era una delle mille domande che gli vagavano nella testa da quando aveva messo piede in quella casa.

Le cose non dovevano andare così. Il tutto era già stato deciso. Non doveva esserci nessun’altro in quella casa assieme a Potter oltre che i suoi parenti babbani.

E invece? “Sorpresa” pensò ironicamente, si era trovato l’ennesimo ostacolo.

Un ostacolo che rispondeva al nome di Tom, e il non avere altre informazioni a suo carico lo rendeva irrequieto e nervoso.

 

-“Maledizione!”- .

 

-Spiegami come questo potrebbe anche lontanamente turbarmi…- Tom lasciò la frase in sospeso osservandolo con un malcelato divertimento  -…Malfoy- lo derise apertamente mentre il suo sguardo non lo aveva abbandonato per un solo istante. Un mare in tempesta rispose a quella chiara provocazione.

In  quel momento ne ebbe la conferma.

Uno sguardo nemico si confondeva e moriva in quello dell’altro. Uno sguardo di sfida, ma l’oggetto in palio non era solo il loro orgoglio.

La competizione era vita per uno come lui e non se la sarebbe lasciata scappare per nulla al mondo.

Malfoy ghignò compiaciuto a quella risposta. Adorava avere avversari del genere, e ancora di più adorava vedere i loro volti una volta sconfitti. Ignorò completamente il fatto che gli avesse risposto con un'altra domanda, scostandosi dal muro sul quale era appoggiato.

Adocchiò velocemente il mobilio della stanza considerando che solamente la parola mobilio poteva essere un gran bel complimento per quello quattro assi messe in croce.

Ridicolo come il salvatore del mondo magico vivesse in quelle condizioni riprovevoli.

Forse il fatto di essere un Malfoy e di essere stato cresciuto in un ambiente e in una famiglia d’alto livello, in cui l’apparenza era al primo posto, lo influenzavano nel giudizio appena dato, ma anche diversamente non avrebbe mai vissuto in quelle condizioni. Mai e poi mai. Di questo ne era certo.

Decise di accantonare per il momento le considerazioni sul porcile dove viveva Potter. Se ne sarebbe occupato successivamente. Ora voleva risposte.

Scivolò alle spalle del moro con una camminata scaltra e silenziosa.

Tom ghignò nel sentirselo arrivare alle spalle tanto rapidamente ma non perse la sua maschera di assoluta freddezza.

-Almeno che tu non abbia un motivo serio da cui dipenda la tua vita, allontanati da me Malfoy- proruppe prendendolo in contropiede.

-Oh non preoccuparti…non sei il mio tipo. Gli preferisco si mori…ma con gli occhi verdi-buttò lì osservando la reazione di Ridlle.

Tom ridusse se possibile ancora di più lo sguardo osservandolo con una vena di malcelato ironia.

-Peccato…- disse avvicinandosi, trovandosi a pochi centimetri dal biondo – …che lui odi i biondi, bambolina- lo apostrofò infine vedendo il cambiamento avvenuto nel suo sguardo. -Qualche problema furetto? Non dirmi che pensavi di avere qualche possibilità- continuò voltandosi verso la finestra dandogli le spalle.

Un’altra cosa era chiara: anche Tom amava le sfide. Ma  lui era abituato a vincerle. Sempre! E questa non avrebbe fatto alcuna eccezione.

Malfoy non aveva tempo per quei giochetti. Potter sarebbe rientrato da  un momento all’altro. Se voleva risposte doveva muoversi.

-Chi sei?- Il tono del serpeverde cambiò improvvisamente diventando estremamente serio.

 E si sa, la competizione va alimentata, va prolungata, va gustata e va vinta. Ed è proprio quello aveva intenzione di fare.

Sul suo volto nacque un ghigno predatore mentre dentro di lui qualcosa si mosse irrequieto. Lo sguardo ancora intento ad osservare fuori dalla finestra qualcosa di visibile solo ai suoi occhi.

-Oh Malfoy, Malfoy -cantilenò voltandosi lentamente verso il suo interlocutore.

-L’ignoranza è una brutta cosa non trovi?- chiese questa volta osservandolo diritto negli occhi ed una strana sensazione di disagio si librò nell’aria.

-Come lo è altrettanto la codardia, non trovi Tom?- ribadì calcando appositamente sul suo nome.

-Paura di rivelarmi chi sei? O chi non sei?- continuò, facendo un passo avanti verso due occhi color onice che lo stavano studiando in ogni particolare.

Non aveva nessuna paura di Malfoy. Ma c’era comunque un qualcosa che gli consigliava di non perderlo di vista, di non abbassare la guardia davanti a quello sguardo di ghiaccio che in quel momento lo stava trafiggendo da parte a parte.

-Più che altro non voglio dovermi occupare di un altro cadavere da sbarazzarmi- lo freddò.

La tensione era aumentata.

Se fosse stata materia se la sarebbero trovata davanti agli occhi a testimoniare quanto ormai il clima era mutato.

Il biondo sbatté le palpebre un paio di volte mentre il sospetto si faceva sempre più forte ogni secondo che passava.

-Eri tu-  scandì, non lasciando però trasparire la sorpresa nell’averlo finalmente compreso.

La sua non era una domanda, ormai ne era certo.

Quegli occhi non potevano ingannarlo.

Come a rispondere a quella più che ovvia costatazione un ghigno ironico fece la sua comparsa sul volto di Riddle, studiò per diversi istanti il biondo per poi rimarcare il ghigno  e voltarsi per uscire da quella stanza, a suo parere fin troppo affollata.

-Ehi non ho finito- la mano scattò veloce sul suo braccio bloccandolo in quel esatto momento, ma ad un tratto fu costretto a mollare la presa; la veste sulla quale era appoggiata la mano cominciò a bruciare improvvisamente quasi a scottare, finche quel quasi non si tolse ed essa cominciò a scottare realmente.

La scostò con uno strattone mentre i suoi occhi non avevano mai perso di vista quelli del “nemico”, e poté giurare di avervi visto una scintilla di color rubino.

-Non ti conviene sapere chi io sia Malfoy- affermò deciso -La tua vita in tal caso potrebbe essere, come dire…offerta in cambio della risposta, attento- e senza attendere nessuna risposta lasciò la stanza immersa in un innaturale silenzio.

-Non è finita qui Tom- solo questo sussurro ruppe il silenzio.

“Anzi è solo l’inizio”.

 

 

***

Un fetore di morte si fece spazio nelle narici dell’anziano uomo, benché di morti attorno a lui non ve ne erano. Si estendeva ovunque, quasi come se la morte stessa fosse in quel momento dinnanzi a lui, nella sua forma corporea, pronta a riscuotere il suo debito con la vita.

O forse era l’uomo che aveva di fronte ad emanare quell’odore?

I suoi occhi non riuscirono a impedirsi di fissarlo con evidente terrore, sgomento quasi, e la risposta più plausibile che gli venne in quel momento fu che semplicemente non cerano altre alternative, perché quello che aveva di fronte non poteva più considerarsi neanche umano, perché colui che aveva dinnanzi, era ormai l’incarnazione della morte stessa.

In quel momento seppe come non mai che se fosse sopravvissuto, quel’odore e quello sguardo lo avrebbero accompagnato per il resto dei suoi giorni.

-No vi prego…vi scongiuro-

La mente come annebbiata, offuscata dall’essere in grado di ragionare lucidamente, oscurata come da un velo invisibile posto a coprire e nascondere le sue capacità logiche, che in quel momento gli permettevano solamente di balbettare.

Uno schiaffo lo riportò alla realtà

-Rispondi misero essere alla domanda del nostro signore-

Due occhi impauriti saettarono per tutta la stanza fino a posarsi sull’essere più terribile che avesse mai visto

-Calmo, calmo Dolohov.- Un tono derisorio si intromise in quello che sembrava quasi una discussione privata, e il fremito di frustrazione di colui che era appena stato redarguito dal suo signore, fu la sola cosa udibile in quel preciso istante.

-Non ce bisogno di trattare il nostro ospite così dico bene Nagini cara?-

Il serpente sibilò in risposta mentre sinuosamente si avvicinava alla vittima. Il silenzio era tale che nell’aria si poteva percepire distintamente la paura che albergava in quel momento nella piccola stanza. E non solo sua.

Il rispetto era una cosa, la paura un’altra.

Di  questo sembrava ben consapevole anche colui che la esercitava. Ma non gli importava. Non voleva “amici” tra le sue schiere. Non ne aveva bisogno, i suoi seguaci dovevano avere paura di lui, vivere giorno dopo girono in quel costante terrore che avrebbe riempito le loro vite fino a che lui non avesse deciso il contrario.

-Te lo richiedo per l’ultima volta. Cosa è venuto a fare il caro signor Potter qui da te?-

Il vecchio uomo deglutì cercando di inghiottire oltre che la saliva anche la paura che albergava in lui.

La sua anima era come divisa in quel momento. Come nel limbo tra i vivi e i morti. Una parte di lui prigioniera della paura più pura che avesse mai provato, l’altra libera del tutto da essa, disposta a fronteggiarla, sfidarla e batterla.

Lottava contro un inspiegabile impulso che lo spingeva a rispondere conficcandosi le unghie delle vecchie mani raggrinzite nei palmi, ma non gli avrebbe risposto… la vita di quel ragazzo era più importante della sua, e se il suo silenzio sarebbe servito a salvarlo allora lo avrebbe fatto.

Non aveva nulla da perdere.

Non più.

-Non…non so di cosa stia..te parla…ndo- la morsa invisibile alla sua gola si fece ancora più pressante.

-Stolto essere umano. Pensi che io non sappia la verità? Rispondi-

Il viso serpentino di Voldemort era ormai a poca distanza da quello dell’uomo -Coraggioso da parte tua...talmente, quanto ridicolo questo tentativo di mentirmi.-

Qualche risata di sottofondo riempì quei brevi istanti di terrore e silenzio.

-Ricordati Lord Voldemort premia coloro che dicono la verità, soprattutto la verità che io voglio sentire- e senza lasciargli il tempo di metabolizzare quale significato nascosto potessero avere quelle parole qualcosa entrò nella sua mente privandolo improvvisamente di ogni forza.

“Legilimens”

Ma qualcosa era andato storto.

I pensieri dell’uomo non vorticavano davanti ai suoi occhi come invece doveva accadere, e un‘unica domanda affollava i suoi pensieri.

 Perché? Cosa c’era di diverso questa volta? Chi era quell’uomo per potergli impedire di violare la sua mente?

Nessuno.

Una  forte barriera lo respinse all’indietro lasciandolo del tutto disorientato. I suoi pugni si strinsero con forza attorno alla bacchetta mentre un lampo rubino attraversò il suo sguardo per poi morire velocemente così com’era arrivato, mentre qualcosa di indecifrabile comparve sul suo volto serpentino.

-Il patto dunque….- mormorò a nessuno in particolare

Attimi di assoluto silenzio seguirono quelle parole, nessuno osava neanche solo respirare per paura di interrompere qualsiasi cosa creatasi in quel momento.

I battiti del cuore di uno in particolare in quella stanza aumentarono vertiginosamente a quelle parole.

-Magnifico- e le labbra violacee si aprirono in quello che poteva considerarsi un sorriso di pura gioia ma che ad occhio esterno sarebbe parso tutt’altra cosa.

 

Un agitazione nelle retrovie dei mangiamorti attirò la sua attenzione -Che succede?- chiese senza spostare lo sguardo dalla sua vittima.

-Mio signore… -rispose Nott facendosi spazio verso il lord -gli auror stanno arrivando ,qualcuno gli ha avvertiti-

Un lampo sprezzante si accese nello sguardo rosso sangue del lord oscuro.

-Ricorda…Potrei ucciderti solo schioccando le dita. Mi auguro che la prossima volta tu abbia le risposte che cerco- per poi sparire in un turbine di vento seguito immediatamente dai suoi mangiamorte nell’preciso istante in cui le porte del suo negozio vennero spalancate con forza lasciando entrare l’altera figura di Silente.

-Tutto bene Olivander?- chiese Silente con una nota di preoccupazione nella voce mentre gli auror alle loro spalle setacciavano il negozio.

-Benissimo Silente- rispose stanco rispecchiandosi in due iridi color tempesta.

“Benissimo…”

 

***

 

Un rumore sordo echeggiò in tutta  la casa quando una porta venne sbattuta con quanta più rabbia possibile preannunciando l’entrata di un tornado dai capelli neri, il quale stava già borbottando quante più maledizioni possibili.

Un ghigno sapiente si dipinse sul volto di Riddle osservando Harry entrare in quelle condizioni.

Il moro lo fulminò con lo sguardo accasciandosi poco elegantemente sul letto con  un braccio davanti agli occhi ed estraniandosi per quanto possibile nel suo piccolo mondo.

Cosa che durò ben poco prima che la voce sarcastica di Tom riempisse la stanza.

-Era ora Potter pensavo stessi occultando i cadaveri di quei maiali-

Harry non  tolse il braccio dalla sua posizione ma il sorriso comparso sul volto fu ben visibile.

-Questo immenso piacere lo lascerò a te Riddle! A quanto ho visto hai una particolare simpatia per mio zio- aggiunse storcendo il naso alle sue stesse parole.

-Sempre pronto a farti piaceri- rispose ironicamente.

Si osservarono per diversi secondi senza proferire parola solo rispecchiandosi ognuno nelle iridi dell’altro.

-Dov’è?- chiese tornando ad osservare il soffitto

-Chi l’ossigenato?-

 Harry non poté impedirsi di lasciarsi sfuggire un ghigno a quelle parole.

Quand’è che era successo tutto ciò? Quando aveva cominciato a sorridere con Tom Riddle e smettere di picchiarlo? Smettere di guardarlo con odio e rabbia? Smettere di incolparlo per la sua vita? Per la morte dei suoi genitori?

Probabilmente a questo non sarebbe mai stato in grado di rispondere, forse perché semplicemente non lo aveva del tutto veramente fatto. Perché forse non  ci era passato veramente sopra come lui stesso cercava di convincersi, più che altro aveva accantonato quegli episodi a fondo nella sua mente quando l’eco di una voce familiare aveva cominciato a ripetergli quanto quel Tom non fosse ancora il mostro assetato di sangue che era invece Voldermort. Ripensò a quel giorno trascorso a fare shopping tra le vie di Londra e come si fosse sentito a proprio agio dopo tanto tempo e non poté impedirsi di restarne ben sorpreso ripensando con chi era andato a fare shopping quel giorno.

Incredibile!

Anzi incredibile era dir poco.

Il suo volto si adombrò improvvisamente quando la sua mente ripercorse i fatti avvenuti quello stesso giorno. Prese inconsapevolmente tra le mai la propria bacchetta fissandola senza realmente vederla.

Ormai era fatto. Il patto era stato sancito. Una vita legata all’altra indissolubilmente.

“Cazzo” e con quei pensieri strinse ancora più forte la bacchetta da cui sarebbe dipesa tutta la sua vita.

“Potter sei proprio un deficiente” si disse mentre la voce della sua coscienza esultava felice che finalmente anche lui l’avesse compreso.

“Ha ragione Hermione quando dice che i guai me li vado a cercare da solo”.

 

 

Nella stessa stanza un’altra mente lavorava altrettanto freneticamente.

Cera qualcosa che non andava. Lo poteva percepire distintamente. Strinse leggermente le labbra mentre i denti intrappolavano tra essi una parte di labbro, impedendosi così di emettere alcun suono.

La cicatrice sulla spalla aveva iniziato  a bruciargli, prima lentamente poi sempre più frequentemente con maggior intensità. Il suo sguardo si oscurò leggermente al ricordo di cosa questo significasse.

Voldemort era in movimento e la cosa non preannunciava niente di buono, così come la strana sensazione che avvertiva, come se qualcosa dovesse accadere da un momento all’altro. Scrutò come accigliato il volto di Potter che apparentemente sembrava immerso nei suoi pensieri non notando però alcun segno di dolore alla cicatrice.

“Merda” pensò irritato.

 

Potter come sempre si mise in mezzo innervosendolo ulteriormente quando la sua mente decise che lanciargli un cuscino in pieno volto fosse la decisione più saggia in quel momento.

-Potter vuoi morire?- replicò glaciale Tom e qualcosa nel suo sguardo fece intuire a Harry che c’era dell’altro.

-Che ti prende si può sapere?- chiese facendo peso sui gomiti per poterlo osservare in volto.

-Niente- proruppe scontroso mentre quel fastidioso malessere non voleva andarsene.

-Ehi?-

-Lasciami in pace Potter- lo freddò sbattendo la porta lasciando la camera con dentro un moro basito.

-Fanculo- sentì gridare dall’altra parte della porta mentre un’altra fitta raggiunse le precedenti costringendolo a stringere i denti per non urlare.

Stupido imbecille sclerotico”  pensò rimuginando sul comportamento appena avuto da Tom -Che cazzo gli è preso adesso?-

-Vai al diavolo- sputò prima di chiudere gli occhi e ricominciare a maledirlo.

Nel frattempo Tom girava per casa Dursley  piuttosto irrequieto. Si sentiva come in prigione, come un elefante in una cristalleria per renderla più nei termini di Potter.

L’aria sembrava mancargli nei polmoni, che bruciavano come trafitti da mille aghi invisibili. Avrebbe fatto esplodere tutto da un momento all’altro.

Doveva uscire di la.

Al più presto.

 

Draco ricomparve a pochi metri di distanza dall’abitazione dei Dursley. Il mantello scuro a coprirne l’identità. Si osservò velocemente attorno e vedendo che nessun auror stava pattugliando la zona si diresse velocemente verso  la casa col numero 4.

La chiacchierata precedente con Tom  aveva da una parte confermato i dubbi che già nutriva, ma dall’altra  non aveva fatto che aumentarli in modo esponenziale.

Aggrottò leggermente la fronte rivivendo la conversazione col suo insegnante di pozioni avvenuta poco prima. Inutile dire quanto si era infuriato nel vederselo piombare di fronte, soprattutto quando gli aveva ordinato di non muoversi da quella casa almeno che a Potter naturalmente non fosse venuta la brillante idea di farlo e in tal caso dargli una botta in testa e riportarlo con la forza tra quelle mura. Sorrise a quel pensiero, ma aveva bisogno di informazioni, e l’unico che potesse realmente dargliele era Severus.

Si ricordava perfettamente l’espressione pensierosa apparsa sul suo volto nell’udire quel nome, ma nient’altro. Nel suo sguardo non era passato nessun lampo di comprensione o dubbi vari, o anche solo qualcosa che potesse fargli intuire che Severus sapesse qualcosa in più su quel misterioso ragazzo.

Niente di niente, e la cosa lo stava semplicemente facendo uscire fuori di senno.

Era stato molto combattuto tra il rivelare della presenza di quello strano ragazzo in casa Potter e tenersi la cosa per se. Un conto in sospeso era ancora aperto tra loro e odiava chiedere aiuti esterni in casi come questi. Non permetteva a nessuno di umiliarlo come aveva fatto il moro , ma non era stupido. Prima di affrontarlo in qualsiasi modo doveva scoprire la sua vera identità e visto che senza dubbio questo Tom non incarnava l’emblema della bontà come invece era Potter, rappresentava più di un pericolo alla sua persona, e per più di un motivo.

Stava per dirigersi verso l’entrata quando la porta si aprì improvvisamente e lui fece appena in tempo a cambiare direzione per non scontrarsi con quello che era presumibilmente un adirato Tom dai capelli biondi.

I suoi occhi furono subito calamitati da quelli furiosi del moro.

-Levati-

Una sadica soddisfazione si impadronì di lui nell’udire il tono con cui quelle parole erano uscite fuori.

-Litigato con il caro Potty- chiese volendo infierire ulteriormente in quello che considerava ormai appena accaduto.

Vide la figura di Tom rallentare la sua camminata folle per poi riprendere nuovamente e sparire alla sua vista.

Oh si…le cose stavano andando per il meglio e mentre la porta si richiuse alle sue spalle i suoi occhi brillarono di una luce nuova.

Draco 1 Tom 0.

 

 

 

Eccoci qui alla fine!

Spero che mi abbiate perdonato per questo mostruoso ritardo!

Diciamo che questo è un pò un capitolo di transizione...dal prossimo le cose cominciarenna decisamente a muoversi! 

Secondo voi cosa accadrà? Quale sarà la causa della terribile sensazione di Tom?

bacioni a tutti! A presto.

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Capitolo 14
*** Sensazioni II ***


cap 14 luce ombra

Eccomi tornata! Fatto presto no? Vedo già le vostre facce allibite nel vedere l’aggiornamento così presto!

Solo una settimana! Che dite mi sto facendo perdonare?

Innanzitutto ringrazio di cuore quelle stupende persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Non so come ringraziarvi. Sinceramente non mi aspettavo questa bellissima accoglienza dopo così tanto tempo! Grazie ancora ragazze!

Questo capitolo è interamente dedicato ad ognuna di voi!

Prima di lasciarvi vorrei avvisarvi che le fan della coppia Draco/Harry saranno un bel po’ felici in questo cap!

Adesso scappo dalle fan di Tom invece! Ciao a tutti alla prossima!

Per ulteriori informazioni leggere il mio account!

Baci

 

 

CAPITOLO 14

Sensazioni II

 

 

I suoi pensieri scivolarono lontani come se ormai non gli appartenessero neanche più, come se il diritto di risiedere all’interno della sua testa gli fosse stato sottratto tutt’un tratto. La mano sfregò stanca le palpebre per poi rimanere immobile in quella posizione, troppo debole per muoversi.

“Stupido di un Riddle

Ecco attorno a cosa i suoi pensieri vorticavano incessantemente, e benché il suo orgoglio continuasse a gridargli di non fare lo stupido e che non poteva starsene tutto il giorno pensando a lui, non riusciva proprio a dargli retta.

Per Godric!

Probabilmente l’aveva ribadito in un altro momento ma decisamente avvalorare il concetto era necessario: Perché era andato a Grifondoro? non poteva essere smistato a Serpeverde? Di certo a quest’ora non si troverebbe lì a pensare a quel…quel...pazzo! Ecco si, pazzo. Pazzo era l’aggettivo che meglio lo incarnava, ma anche sclerotico di certo rendeva l’idea.

Decise di ignorare quella voce che gli bisbigliava che molto probabilmente se fosse stato a Serpeverde a quest’ora decisamente non si troverebbe lì. Forse il suo posto in quel momento sarebbe stato alla destra di Voldemort. Benché quasi vanesio ed egoistico fosse questo pensiero, era l’unico che in quel momento avrebbe avuto una certa logica, anche se contorta.

Improvvisamente si ricordò di un sogno fatto poche settimane prima: come sempre era molto confuso ma una cosa se la ricordava…era al fianco di Voldemort, seduto sul trono posto alla sua destra. Aveva il potere, lo sentiva irradiarsi da ogni fibra del suo corpo e ammaliare tutte le figure inginocchiate dinnanzi a lui. Occhi che avevano visto compiersi gli atti più atroci provando soddisfazioni nel vederli accadere, lo stavano osservando con un muto messaggio.

 

 Per sempre, per te nostro principe.

 

La schiera di mangiamorti che lo circondava erano fedeli a lui… il rispetto divampava dal loro sguardo e mai come in quel momento sentiva lo scettro del potere appartenergli di diritto. Non esisteva più il giusto o il sbagliato, buono o cattivo, Silente o Voldemort; i suoi occhi in quel momento seguivano ciò che per lui era legge…e quella legge era LUI.

Si sentiva finalmente al suo posto, aveva avuto la sensazione che il trovarsi lì fosse la cosa giusta, fosse il tassello mancante per mettere tutta la sua vita apposto. Ripensandoci ancora a mente lucida quella sensazione non voleva abbandonarlo. Lui al fianco di Voldemort. Surreale e impossibile quanto affascinante e temibile.

Ma era altrettanto certo di una cosa… Per quanto quella sensazione sembrasse giusta non l’avrebbe mai assecondata. Forse quella era la sua strada alternativa, la sua vita parallela. Quello che lui avrebbe potuto divenire se le sue scelte fossero state diverse.

Ma non ora. Non lo voleva, e non lo avrebbe permesso. In nessun modo.

Decise di non pensarci più di tanto, era un sogno come un altro.

Richiuse  gli occhi sgombrando la mente anche da quell’ultimo pensiero, ma come poco prima i suoi pensieri corsero inevitabilmente a Riddle, e la cosa che non riusciva proprio a mandare giù era il fatto che neanche sapeva il perché! Perché diavolo non riusciva a levarselo dalla mente?

Per Godric! Non poteva mica restarsene lì a rimuginare su cosa diavolo gli fosse preso a quel sclerotico, e sinceramente neanche gli importava. Non gli interessava sapere che era uscito da quella porta più di due ore prima, non gli interessava sapere che poteva esserli successo qualcosa...semplicemente non gli importava.

“E poi perché diavolo dovrebbe importarmene” cercò di convincersi testardamente. “Sarebbe più normale se succedesse qualcosa a chi lo incontrasse e non il contrario” e ripensandoci non poteva che concordare con i suoi stessi pensieri.

Dieci minuti più tardi e mille imprecazioni dopo un altro sbuffo andò a sommarsi ai precedenti e benché si sforzasse di non pensare a quel cretino, era l’unica cosa che riusciva a fare invece, e il non capirne il perché lo irritava maggiormente.

 

“Cretino!”

“Una visita da uno psicologo gli ci vorrebbe” e come se niente fosse tornò a guardare il soffitto della sua camera come se realmente vedesse qualcosa.

Il semplice far nulla in cui in quel momento su cercava di concentrarsi, venne interrotto dallo sbattere della porta della propria camera. Dubitava potesse essere suo cugino…dopo quello che era successo appena arrivati non aveva fatto altro che nascondersi sotto le sottane di sua madre.

Il suo sguardo corse veloce alla porta, una parte di lui si aspettava di ritrovarsi di fronte il viso corrucciato di Riddle, che magari lo mandava pure al diavolo con uno dei suoi soliti modi che lo facevano tanto imbestialire e forse per questo rimase deluso quando questo non avvenne.

Nessun sguardo truce, nessun viso contratto in qualche  posa del tutto ridicola, nessuna parola offensiva nei suoi riguradi…beh al dire il vero quella sia ma il problema è che non erano uscite dalla bocca di Riddle.

Un altezzoso Malfoy se ne stava appoggiato con la sua solita compostezza allo stipite della porta. Il riflesso suoi capelli biondi risplendeva in mezzo a tutta quell’oscurità catalizzando immediatamente due occhi smeraldo su di sé.

Non si era neanche accorto di quanto velocemente il tempo fosse trascorso e il caldo afoso di quella giornata avesse lasciato il posto ad una rinfrescante brezza serale.

-Dové il tuo amichetto tenebroso Potter? ti ha abbandonato?- ghignò malevolo e alquanto divertito da quella situazione venutasi a creare.

Harry a quelle parole si riscosse dai suoi pensieri focalizzando la sua attenzione sul biondo che in quel momento stava dirigendosi verso lui con una camminate, ne era certo, che lasciava trasparire sensualità e malizia da ogni singolo movimento.

Ancora disteso sul letto tentò di issarsi sui gomiti in una posizione che lo facesse sentire meno vulnerabile. In fondo si trattava pur sempre di Malfoy  e non riteneva saggio abbassare la guardia di molto. Il biondo evidentemente non la pensava così e con ben poca delicatezza lo respinse malamente dal petto facendo lo ricadere sul letto.

Adesso avrebbe smentito le parole di quel Tom. E sapeva anche come.

-Malfoy?-

-Zitto Potter!-

Harry ammutolì quando vide nello sguardo dell’altro qualcosa di non ben definito e prima di rendersene conto si ritrovò due occhi tempesta a pochi centimetri dai suoi.

Forse per l’atto avventato, forse per il trovarsi di fronte proprio Malfoy, inspiegabilmente arrossì di colpo. Il biondo non se lo fece sfuggire ghignando compiaciuto, mentre la mano ancora premuta sul suo torace lo teneva ancorato al letto in una posizione del tutto poco casta.

Un sussurro appena accennato fu l’unica cosa che il suo cervello riuscì a registrare in quel momento.

-Adesso noi due Potty facciamo una bella chiacchierata, che dici?- gli domando facendo schioccare le labbra a pochissima distanza dal suo orecchio.

Il moro si issò di scatto sui gomiti allontanando con un gesto di stizza l’altro da se.

-Non vedo di cosa dobbiamo parlare Malfoy, non  mi sembra che il parlare sia stato tra i nostri passatempi preferiti negli ultimi anni- gli ricordò fulminandolo con quei smeraldi che aveva al posto degli occhi.

Il biondo irrigidì le labbra sembrando quasi immobile e il respirare in quel momento sembrava solo una piccola formalità.

Sul suo volto una traccia di risentimento fece la sua comparsa e si scorgeva benissimo che qualcosa l’aveva…ferito? No, impossibile! Malfoy che ci rimaneva male per una cosa così dannatamente ovvia e scontata?

-Ne sono benissimo consapevole Potter- esclamò stizzito tornando il solito Malfoy arrogante e spocchioso di sempre.

-È allora, cosa vuoi da me Malfoy?- lo incitò con esasperazione il moro.

-A volte Potter mi chiedo come diavolo mezzo mondo magico ti baci le chiappe credendo che gli salverai il culo, e l’altro mezzo ti voglia fare fuori- lo schernì sfidandolo come sempre accadeva nelle loro liti a Hogwarts.

-Il mondo è bello perché è vario! Non te lo ha insegnato Papino?- esclamò pungente osservando come il cielo presente negli occhi di Malfoy si tramutò in vera e propria tempesta.

Ok lo sapeva che quello era un colpo basso. Fin dall’anno precedente Malfoy era stato estremamente sensibile e vulnerabile quando si nominava il padre, ma sinceramente non gli importava al momento. Aveva avuto quello che si era meritato e il saperlo marcire ad Azkaban lo ripagava in parte per i sforzi compiuti per avercelo sbattuto.

-Non lo sai…- disse avvicinandosi pericolosamente all’altro senza lasciargli neanche il tempo di rendersene conto -che “Papino”, così come l’hai definito tu, è stato liberato? non è più ad Azkaban. Sorpreso Potty?-.

Il respiro gli si mozzò in gola e la rabbia che quelle parole implicavano gli rimbombò nel petto come una belva feroce che cerca in tutti modi di uscire allo scoperto e di reclamare la propria libertà.

Malfoy come se avesse potuto leggergli nel pensiero intuì immediatamente quello che passava per la testa del moro.  -Non dirmi Potter che l’eroe del mondo magico non è stato avvertito?- Insinuò vedendosi passare dinnanzi agli occhi la risposta che già conosceva.

Harry strinse gli occhi riducendoli a due fessure ma non emise alcun suono, mentre le sue nocche diventavano bianche da quanta forza stava imprimendo in quel gesto.

-Come immaginavo…povero piccolo Potty!- lo derise non perdendosi neanche una delle espressioni che solcavano in quel momento il viso del moro.

-Fottiti Malfoy!-

Malfoy  si trattenne dall’esprimere completamente i suoi pensieri. Vedere Potter così incazzato era già una soddisfazione a se, e sapere che era merito suo di certo contribuiva a rendere il tutto contornato da quel qualcosa in più.

Felicità, forse?

Se non lo era ci andava molto vicino.

-La devo considerare una proposta Potter? non ti sembra di correre un po’ troppo?- rispose per le rime cogliendo la palla al balzo mentre vide il volto del moro sbiancare radicalmente. Con eleganza si staccò da lui  avvicinandosi alla porta con un movimento sinuoso e tipico di qualsiasi Malfoy.

-Ah si dimenticavo...- nel suo sguardo qualcosa si animò improvvisamente -Bellatrix ti manda i suoi saluti Potter-. Non fece neanche in tempo a voltarsi che si ritrovò a terra col labbro spaccato in due, alzò lo sguardo sorpreso e adirato per ritrovarsi davanti un furioso Potter che lo stava osservando come il peggiore degli insetti.

-Si può sapere che diavolo sei venuto a fare qui Malfoy? Vattene al diavolo e lasciami vivere tranquillo.

Il biondo, rialzatosi di scatto, aveva puntato due iridi fredde come la morte sul moro mentre il dorso della mano scacciava via quelle gocce di liquido rosso che stavano deturpando il suo volto di porcellana.

-Vendetta Potter!- rispose tagliente -la semplice e cruda vendetta- in quel momento i suoi occhi incussero timore e l’unica cosa di cui  Harry ebbe coscienza poco dopo furono le labbra del biondo premute con forza sulle proprie.

-…e l’avrò Potter! stanne certo- sussurrò su di esse prima di mordergliele con quanta più forza avesse e sbatterlo a terra del tutto impreparato e scosso a quello che era appena successo, per poi lasciare finalmente quella stanza.

 

***

Gli occhi faticavano a rimanere aperti. Era come se un vento invisibile sbattesse su di essi chiedendo il permesso di entrare, violando così quella loro sottile barriera che li proteggeva dal resto del mondo.

“Maledizione” inveì frustrato mentre la mano premeva sulla spalla per alleviare in qualche modo quel dolore che stava aumentando sempre più.

Alzò gli occhi fronteggiando nuovamente l’invasione che il vento stava compiendo, rendendosi conto che non aveva la minima idea di dove fosse capitato; si guardò attorno frustrato individuando un piccolo parco giochi in fondo alla via. A passo di marcia lo raggiunse andandosi a sedere su una delle due altalene.

Il vento scompigliava i suoi capelli color tenebra donandogli quell’effetto da “appena svegliato”, alla Potter per così dire.

Ma in quel momento non gli importava.

Si prese la testa tra le mani quasi con una rassegnazione mista a stanchezza.

“Che diavolo mi succede?” quasi urlò nella sua testa.

Le mani affondate nei capelli che imperterriti, nonostante fossero stretti con forza tra le sue dita, venivano ugualmente mossi dal vento.

Dannazione! Che cosa gli stava succedendo?

Non poteva permettersi di manifestare le proprie debolezze in quel modo. Non davanti agli occhi di Potter, non davanti a quel maledetto Grifondoro.

Passarono quelli che gli parvero minuti interi ma che in realtà erano solo pochi secondi. Il vento sbatteva ostinato contro i suoi capelli infiltrandosi furtivo tra essi e amplificandosi nella sua testa come se fosse una vera e propria tormenta.

Rialzò il volto di scatto quando un rumore improvviso interruppe il silenzio di quel momento. Si alzò in piedi facendo istintivamente per prendere la bacchetta accorgendosi però, di non possederla ormai più.

Ecco un’altra cosa a cui avrebbe dovuto porvi rimedio il prima possibile. Maledetto Potter!

Stava ancora imprecando su tutte le “fortune” capitategli in quell’ultimo periodo dimenticandosi quasi il motivo che lo aveva costretto a balzare in piedi cercando la bacchetta; ma i pensieri morirono lì quando si vide dinnanzi due occhi lucenti appartenenti sicuramente a qualcosa di molto grosso, e senza realmente rendersene conto fece un passo indietro inciampando nel marciapiedi alle sue spalle, trovandosi così a terra.

Percepiva una paura quasi non sua, ma la stava provando però sulla sua pelle. Era una sensazione particolare. Non sapeva come spiegarla. Poi tutto com’era venuto se ne era andato e lui si ritrovò ancora seduto su quella stupida altalena babbana col cuore a mille, ma di quei occhi però, nessuna traccia.

La fronte grondava sudore e il suo cuore batteva decisamente forte per essere normale.

Che diavolo era successo? si era immaginato tutto?

Si alzò di scatto sbattendo lontano l’altalena che con un rumore cigolante lentamente rallentava il suo dondolio.

Affilò lo sguardo analizzando con meticolosa attenzione i cespugli da cui era sicuro aver visto quegli occhi qualche istante prima.

Niente.

Non cera niente.

“Maledizione” scattò rabbioso calciando un sasso che andò a cozzare contro il palo della luce, producendo un rumore metallico che rimbombò nel silenzio assoluto in cui la via era assorta, mentre anche il cigolio dell’altalena si attenuava ormai del tutto.

Cosa gli stava accadendo? Aveva anche le allucinazioni ora?

La  mano corse a stringere la spalla mentre l’ennesima fitta gli ricordava il motivo per il quale in quel momento si trovava lì. Un’improvvisa stanchezza lo assalì di botto facendolo sentire del tutto vulnerabile, ed era una cosa che non poteva assolutamente permettersi.

Tom Riddle non poteva permettersi debolezze, in nessun caso queste si presentavano.

Riaprì gli occhi con determinazione deciso una volta per tutte a porre fine a tutta quella storia.

 

***

 

“Chi me lo fa fare di uscire fuori con sto tempo a cercare quell’imbecille?”

Questo era il principale pensiero che occupava la mente di Harry Potter in quel preciso istante.

Si strinse nuovamente nel calore che si propagava dalla sottile giacca che aveva preso al volo prima di precipitarsi fuori a cercare quell’idiota.

Odiava il freddo. Rabbrividii al solo pensiero stringendosela ulteriormente addosso.

Una cosa che non avrebbe mai capito in assoluto, era per quale arcano e inconscio motivo lì di giorno faceva un caldo da stendere un troll e di sera l’esatto contrario? Avrebbe pagato oro in quel momento per avere la risposta.

“Aspetta che ti trovo e vedrai” macchinava intanto dirigendosi a casaccio tra le vie, dove case tutte uguali facevano bella mostra dei loro giardini perfettamente curati e dei vialetti impeccabili. Sembravano quasi una ricostruzione fatta in scala della casa perfetta e della famiglia perfetta. Peccato che in tutte quelle famiglie, di perfetto non vi era proprio niente. La sua famiglia ne era una più che valida conferma.

Non sapeva esattamente dove andare; il suo sguardo si posava su qualsiasi cosa in quel momento si muovesse, il che non  era un gran bel vantaggio visto che ovunque si muoveva qualcosa a causa dell’improvvisa tormenta che si era alzata.

Poteva sentire benissimo i suoi capelli scompigliati dal vento ballare quasi a ritmo di danza con il soffio d’aria che si infiltrava tra essi coinvolgendoli in un movimento tutto loro, e il pensiero di come in quel momento dovesse sembrare a prima vista lo fece inorridire e sorridere allo stesso tempo.

Ma il sorriso durò relativamente poco vendendo sostituito quasi subito  da un’espressione seria e pensierosa. Aveva avuto una strana sensazione da quando quell’idiota di un Riddle se ne era andato di tutta fretta mandandolo a quel paese apparentemente senza alcun motivo. Mettiamo in chiaro, non era preoccupazione quella che sentiva, e su questo ne era assolutamente sicuro. E poi per quale motivo avrebbe dovuto essere preoccupato per Tom Riddle? Il futuro assassino dei suoi genitori?

No. Non c’era assolutamente nessun motivo abbastanza valido da renderlo tale.

La sua paura era un’altra e doveva assolutamente trovarlo per evitare che si concretizzasse in un modo o nell’altro.

 

***

 

La temperatura era calata di molto in quelle ore e se non voleva crepare congelato, e dare così una grossa soddisfazione a Potter, avrebbe fatto meglio a fare ritorno in quella prigione.

Anche mentre lo pensava non riusciva realmente a convincersene; troppe cose erano accadute e altrettante, ne era certo, sarebbero accadute, e volendo o non volendo dovette ammettere che se Potter non lo avesse trovato quel dannato giorno le cose sarebbero andate molto diversamente.

Gli bruciava ammetterlo, per quanto il suo orgoglio serpeverde si ostinasse con tutto se stesso opponendosi a quella chiara evidenza, ma gli doveva la vita.

Doveva la vita a Potter!

A Harry Potter!

La sola idea gli faceva salire un conato di vomito non indifferente e l’espressione disgustata apparsa sul suo viso la confermava.

Dannazione! Era in debito con Potter e sapeva anche che un giorno o l’altro avrebbe dovuto rimediare a questo disastro.

Si perse per diversi secondi in lontani ricordi, non seppe neanche per quale motivo quel particolare fatto prese spazio tra essi ma sentì che in qualche modo era giusto così.

Ma improvvisamente qualcosa mutò. Tutt’un tratto non seppe più niente, se non il dolore che percepiva esplodere radicalmente, mentre la sua spalla sembrava ardere sotto quella cicatrice che gli aveva per sempre marchiato la vita.

Era a terra, di questo ne era lontanamente consapevole, specialmente mentre i granuli dell’asfalto  gli incidevano la pelle della mano come una spada conficcata nel petto, e nella sua testa un altro urlo faceva compagnia al suo dolore.

Uno fin troppo familiare.

Lo sapeva, stava per accadere qualcosa e benché cercava in tutti i modi di non pensarci, il suo sesto senso serpeverde non aveva mai sbagliato, mai neanche una volta.

 

***

 

La testa stava per esplodergli. Ne era sicuro ormai.

Stava percorrendo la via che lo avrebbe condotto a Magnolia Crescent quasi correndo, mentre in quel momento, neanche consapevole di come, si era ritrovato a terra con la testa tra le mani a mordersi le labbra per non urlare. Un dolore mai provato stava scuotendo il suo corpo da mille brividi ed una sensazione strana prese vita dentro di se facendogli capire di non essere il solo; c’era qualcun’altro che stava soffrendo come lui, qualcuno che aveva quel dolore nell’anima…come lui.

Passarono diversi minuti prima che il dolore cominciasse ad affievolirsi lievemente e finché le sue gambe riuscirono nuovamente a sorreggerlo in piedi. La fronte grondava sudore, freddo come gocce ghiacciate di un iceberg  e ormai ne era certo…

Stava per accadere qualcosa.

 

 

 

Eccoci qui! Anche questo andato! Spero vi sia piaciuto e che non mi ammazziate per la piccola scenetta tra Draco e Harry. Vero che non lo fate? Brave, brave!!!! ^_-

Alloraaaaa….. succedono varie cose importanti in questo chappy, anche se non si direbbe a prima vista ma alcune informazioni trapelano! Eh sisi ragazzi!

Per iniziare…il sogno di Potty! Qualcuno ha qualche idea a riguardo?

E tutti questi pensieri di Tom?

E poi suggerimenti su cosa sta per accadere?

Beh fatemi sapere nel frattempo passo ai ringraziamenti.

 

Ximeng:  Grazie 1000 tesoro!!!non sai che piacere mi faccia ricevere le tue recensioni piccola! Ho risposto ad un po’ di domande? Per quello che accadrà dovrai aspettare il prossimo chappy che come vedrai non tarderà ad arrivare! A presto e bacioni

Mamma Voldy:  wow un nuovo acquisto!!! Me contenta contenta! Vedo che questi nick con Voldy vanno via che è una meraviglia! Bene bene me contenta! Hehe per sapere i piani del nostro Voldy dovrai aspettare un bel po’ penso! Visto che tifi per Tom devo dedurre che sia meglio che ti saluti faccia i bagagli e mi trasferisca in un luogo isolato segreto al resto del mondo no? Grazie ancora di tutto! baci

Kitty91:  grazie cucciola sei un tesoro! Amo vedere le tue recensioni e sono felice i sia piaciuto! Veramente tanto! Fatto presto no? Che dici? Bacioni alla prossima!

Titania77: ciao tesorooooooooo! Me contentissima nel vedere una tua recensione qui da me! Sisi contenta contenta! Spero che ti piaccia questo capitolo! Fammi sapere ok? Un bacio grande grande! ciaooooo

Antote: Ahahahah!!! Mi hai fatto morire con la tua recensione! Mi stai gia simpaticissima! Innanzitutto grazie per tutto quello k hai scritto! Me felicissima! Allora vediamo se posso rispondere….

1)      Per quanto mi dispiaccia alla fine Potty sceglierà uno solo di quei due figoni da paura o almeno questa era la mia idea iniziale! Non dovrebbe mutare ma ti posso dire che nel frattempo avrà un bel daffare con entrambi!

2)      Diciamo che ci sei andata veramente molto vicina su come sia “nato” Tom e questo mi fa molto piacere! Complimenti veramente e scusa se non mi spingo oltre ma altrimenti che gusto c’e, no?

 

Sono felice di averti come nuova lettrice  ma il posto di persecutrice ormai è stato occupato da due screanzate a cui forse se ne è aggiunta una terza di cui non faccio nomi ( Alloraaaa: Goky, Zietta oscura alias Zia Voldy e piccola Serpe) che non si staccano un attimo (scherzo naturalmente tesorini miei!!! Però se ti vuoi aggiungere….hehe

Bacioni e grazie 1000 per il commento!

Zia Voldy: ciaoooooooooo ziettina miaaaa! Sono felicissima che la tua ira si è finalmente placata! Estremamente sollevata a dire il vero!!! Eh si proprio così! Sono tornata e questo non so se sia un bene o un male!mmmmmm difficile dirlo! Sono felice di averti fatto felice (scusa il gioco di parole) dedicandoti lo scorso chappy! Per te questo e altro! Non posso che darti ragione riguardo a Draco, ma diciamo che in questo capitolo un po’ si è rifatto no? Come vedi il nostro tom è pieno di sorprese e non posso che concordare con te su quanto sia figo! È perfetto! Non ce che dire!!! Me che comincia ad andare fuori di testa pensando a lui….

Piccolo consiglio…indaga anche sulla cameriera! Ha una tresca col maggiordomo e quindi se usi bene le tue carte riuscirai a farle estorcere qualcosa! Confido in tutta la tua astuzia tesoro! Bacioni a presto!ciaoooooo

Lela92: Grazie infinite, veramente! È bellissimo vedere che la storia piace! Troppo gentile!!! Arrivato in fretta che dici? Speo che ti piaccia anche questo capitolo! Bacioni alla prossima! ciaoooooo

piccola Serpe:ohhhhhhhhh che bellooooooooo! Sono superfelicissima di ricevere una tua recensione soprattutto perché sei amica della cara zietta malefica. La tua recensione ma ha fatto subito salire il sorriso sulle labbra per non dire che scoppiavo a ridere come una scema ogni tre parole pensando soprattutto a te che ti desfi della malefica zia e la rinchiudi nell’armadio… magnifica!!! Sono contenta di sapere che ti piace la mia fic e grazie ancora per tutti i complimenti…sei un tesoro!!!! Colgo l’occasione anche per salutare la cara zietta che ha quanto leggo è riuscita a liberarsi dallo sgabuzzino! Un bacio ad entrambe! ciaooooooo

Ginny W:Aiutooooooooooo! No non strozzarmi! Altrimenti come fai ad avere il seguito di questa ficcy? Hehehe! Mi dispiace immensamente di averla lasciata così ma adesso non accadrà più apparte quando sarò in periodo d’esame che non penso avrò tempo per scrivere! Ma poi nelle vacanze recupero tranquilla tesoro! Grazie ancora piccola per la rec e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! baciiiiiiiiii

Morfea:ciaoooo carissima! Mi dispiace non aver aggiornato per così tanto tempo ma ora finalmente sono tornata!!!! Muahahahahahahahah!!!! Non so per quale motivo in particolare ma la tua recensione è quella che mi ha colpito di più, non so come spiegartelo ma mi ha fatto nascere immediatamente il sorriso! Grazie ancora. Posso tranquillizzarti su una cosa: all’inizio questa doveva essere solamente un Tom/Harry poi si è aggiunto Draco. Non posso dirti chi sceglierà il moro tra i due ma penso di aver gia dato diversi suggerimenti a riguardo e poi pensa ho gia in mente il finale, proprio l’ultimo capitolo momento per momento. Il problema sarà arrivarci in qualto la fic è molto ma MOLTOOOO lunga per tua gioia!!! Ah…si un’ultima cosa---la storia continuerà anche a scuola quindi tranquilla gli vedremo anche impegnati tra la normale routine quotidiana!!! Gia prevedo i macelli che ci saranno!!!!

Un bacio grande anche a te! ciaoooooo

LunaLove: Ciaoooooooo! Una new arrivata! Grazie mille veramente soprattutto per essertela letta tutta! Non immagino la faticaccia! Mi disp che la coppia non rientri tra le tue preferite! Spero di farti cambiare idea al più presto! ^_-   ciaooooooo e grazie ancora!

Thomas86: Non dirlo a me! Io le venero praticamente! Grazie infinite per la recensione spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni e spero a presto! ciaoooooooo

Goky: tesoroooooooooooooooooo! Sorellinaaaaaaaaaaaaa miaaaaaaaa!!!! Che felicità vederti!!! Come vedi tesoro tom deve svegliarsi un po fuori altrimenti qui il biondino glielo soffia da sotto al naso! Chissà chi vincerà la contesa tra loro due!!!! Hehehe…io lo soooooooo!!!! Me malignissima! Mi ha fatto piacerissimo risentirti piccola! Salto in giro per camera come una matta leggendo le tue rec! Un bacione immenso per la my sorellina! E fammi sapere ok? CIAOOOOOOO

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Capitolo 15
*** Avada Kedavra ***


23

 

 

Signori e signori eccomi tornata. Purtroppo la questione delle mani e dell’operazione non è ancora sistemata quindi consideratelo questo come un aggiornamento speciale. Eh si proprio così!!!! Speciale perché è dedicato a quella matta della mia amicona Samek per il suo compleanno (che era l’altro ieri! XD)

Ancora auguri piccola spero che ti piaccia cucciola!

Prima di lasciarvi devo assolutamente ringraziare tutte quelle magnifiche persone  che mi sono state vicino con i loro auguri per l’operazione! Grazie di cuore a tutte! Non sapete che immenso piacere mi abbia fatto.

 L’annuncio dello scorso capitolo è tutt’ora valido e a scanso di equivoci lo ripropongo qui di seguito! Un bacio a tutti.

“Forse dovrò essere operata alle mani per una cosa che mi hanno trovato. Mettiamo le corna in quanto non è detto e posso risolvere la situazione anche non arrivando a quel punto però ce una possibilità!ora come ora non posso proprio darmi alla scrittura ed è alcuni giorni che faccio il minimo indispensabile con le mani proprio per questo motivo quindi perdonatemi per il mancato aggiornamento e anche per i futuri!

Appena potrò o in qualche modo facendomi aiutare correggerò i due cap che ho scritto postandoveli.

Un grazie a tutti e mi dispiace ancora!”

 

-…… - parlato

“ …..“ pensieri

-serpentese-

 

 

CAPITOLO 15

Avada Kedavra

 

 

-Silente!-

Un’agitata professoressa McGranitt corse incontro all’uomo intercettandolo lungo la strada che lo avrebbe condotto al suo ufficio.

Il rumore dei suoi passi si interruppero di botto nel sentirsi chiamare dalla donna.

Osservò quel viso, solcato da qualcosa di facile interpretazione come può esserlo la paura  mista all’inquietudine, e forse quel semplice particolare gli fece chiudere per un breve istante gli occhi sperando di sbagliarsi, sperando di aver interpretato male quella strana agitazione che albergava nella collega e quel particolare tremolio che solcava le sue labbra.

 Aveva appena accompagnato Oivander in infermeria, dove Madama Chips si era esibita in una delle sue migliori interpretazioni di urlo spacca timpani nel costatare  le condizioni del suo paziente, come se si fosse trattato di un suo alunno irresponsabile  che era appena saltato giù dalla torre di astronomia tanto per movimentare la giornata, e in effetti, i vestiti sgualciti strappati in molti punti, i diversi tagli presenti sul suo viso e quel barlume di paura che ancora albergava  nelle sue iridi, non aiutavano di certo a placare la sua ira.

Madama Chips non sarebbe mai cambiata, studente o non che si fosse affidato alle sue cure.

-Albus…-

Le iridi color zaffiro del vecchio preside si schiusero presentandosi al resto del mondo deboli e  offuscate da un velo di spossatezza del tutto inusuale, privi della solita luce che gli contraddistinguevano, fissandosi sulla figura dell’anziana donna dinanzi, sul cui viso, si rifletteva la conferma alle sue supposizioni.

-Minerva… che succede mia cara?- la voce che uscì dalle sue labbra era affaticata e tenue come un lieve soffio nella tempesta più burrascosa.

Gli anni cominciavano a  farsi sentire anche per lui e la caccia ai mangiamorte non era più un passatempo, che poteva permettersi con tanta leggerezza come invece il suo animo avrebbe voluto e preteso. Ma non era ancora tempo per passare il testimone, per affidare quell’ulteriore fardello definitivamente nelle mani di quel povero ragazzo… “c’e ancora tempo” cercò di convincersi ignorando la voce della sua coscienza che gli ricordava quanto ormai fosse troppo tardi e quanto false potessero ormai essere quelle parole.

Aveva ormai passato il testimone diciassette anni prima, forse, senza neanche rendersene realmente conto.

 

-Tonks… ci ha appena avvisato tramite gufo...- ansimò l’insegnante di trasfigurazione cercando di riprendere fiato, distogliendo il preside dai suoi pensieri.

-Sembra che ci sia qualcosa di strano a Privet Drive-.

 

Bastarono quelle due semplici parole per risvegliare il “vecchio” Silente. Subito il suo sguardo tornò duro e deciso come lo era sempre stato, come se d’un tratto avesse recuperato tutte le forze e il suo corpo stanco fosse stato ricaricato di nuove energie.

-Cosa di preciso?- Chiese dopo aver ripreso a camminare verso la sua precedente destinazione. E mentre le sue supposizioni vennero confermate dalle parole dell’insegnante, seppe che la giornata non era ne ancora conclusa, anzi, aveva il vago sospetto che fosse appena iniziata.

-Riunisci l’Ordine. Subito!- ordinò prima di voltare le spalle alla collega e sparire tra le fiamme che la sparizione di Fanny causò.

 

***

Il rimbombo dei suoi passi sul freddo asfalto martellava incessantemente nelle sue orecchie come un eco prolungato a dismisura, destinato a non vedere mai la fine. Quella sensazione opprimente in un punto non ben definito alla base dello stomaco non voleva sapere di andarsene, così come, lo strano battito furioso  che sentiva sfondargli il petto un secondo sì e l’altro pure.

Neanche si accorse di essersi messo a correre, troppo preso dalle emozioni che stavano prendendo vita vorticosamente dentro lui, spazzando velocemente ogni traccia di lucidità e controllo.

Dov’era finito il vecchio Riddle? Quello che non si lasciava sopraffare da stupide emozioni? Quello che avrebbe ucciso senza pietà chiunque avesse solo osato dirgli una cosa del genere? Si chiese, lui stesso sorpreso dai suoi stessi pensieri.

Che fine aveva fatto?

Non gli interessava sapere realmente il perché, avvertiva solo quell’opprimente sensazione al petto che lo incitava a sbrigarsi.

Nient’altro contava in quel momento.

 

Odiava quel suo sesto senso serpeverde e odiava soprattutto non comprendere il perché dell’agitazione che albergava in lui in quel momento. Come un ospite del tutto sgradito, molesto in ogni sua singola azione, come un parassita che subdolo e silenzioso s’infiltra nel suo essere, risiedendovi, studiandolo, prendendovene lentamente il controllo e usandolo.

Si sentiva esattamente così.

Usato.

Controllato.

Manipolato.

Qualcosa sembrava come guidarlo verso azioni che non avrebbe mai compiuto altrimenti, proprio come quella. E non riusciva  a fare nulla per impedire alle sue gambe di susseguirsi talmente velocemente sul freddo asfalto da dare proprio l’impressione della corsa.

 La paura non era di certo compresa tra le motivazioni. Uno come lui non poteva permettersi di avere paura, non per se stesso almeno, non per uno che non avrebbe comunque perso niente dalla vita.

E allora? Qual era la causa  di quella sua crescente agitazione e senso d’inquietudine?

La verità era un’altra, e Tom Riddle, benché non lo avrebbe mai e poi mai ammesso, ne era consapevole.

 

Dannazione!”

 

I battiti del suo cuore erano aumentati in modo pauroso, la cicatrice ardeva sempre più decretando, così come lo scadere del tempo, che ben presto ne era sicuro, sarebbe scattato, qualcosa. E poteva scommetterci che non gli sarebbe per nulla piaciuta, qualunque cosa fosse.

 

 

***

 

“Merda, merda e merda!”

 

Quello era il pensiero costante che martellava nella sua mente come una pallina da pingpong impazzita, e la sensazione di trovarsi veramente nella merda diventava ogni passo che compiva sempre più una certezza.

Aveva anche considerato di mandare tutto al diavolo e tornarsene indietro così come il lato serpeverde presente dentro di se, gli suggeriva imperterrito, ma come una manna quello grifondoro lo redarguiva immediatamente. Gli sembrava di avere come due personalità che continuamente entravano in contrasto tra loro. L’immagine di un piccolo Harry con l’abito candido che bisticciava con un piccolo Draco col forcone in mano lo fece per un attimo sorridere e scordare il perché le sue gambe avessero cominciato a reclamare un po’ di riposo. Pessima idea pensare a Malfoy in quel momento, la sensazione delle labbra del biondo serpeverde sulle sue gli ritornò improvvisamente in mente insinuandosi prepotentemente tra i suoi pensieri e reclamando la totale attenzione dei suoi sensi, in particolare quello del gusto.

Se si concentrava, poteva ancora sentire il gusto ferroso del suo sangue. Quel bastardo l’aveva morso rifletté stizzito mentre qualcosa dentro di lui gli suggeriva anche di aggiungere che non gli era del tutto dispiaciuto. Più che altro era stato strano, e non perché a baciarlo fosse stato un ragazzo, ma perché quel ragazzo fosse Malfoy. Non c’era bisogno di aggiungere altro pensò, come se dire la parola “Malfoy” insieme a “baciare”  e “Potter” nella stessa frase chiarisse già tutto.

 Inconsciamente gli venne naturale fare il confronto tra il bacio-morso avuto con Malfoy e lo scambio non proprio tranquillo sottoforma di baci avvenuto con Riddle.

Per Godric! Che cosa aveva fatto di male per andare a cacciarsi in quella situazione? E per di più con due dei peggiori Serpeverde che avesse mai avuto la “fortuna” di incontrare.

Ed ecco che i suoi pensieri erano tornati prepotenti a incentrarsi su quell’idiota di Riddle.

Guarda un po’ se doveva cacciarsi nei guai per andare a cercare colui che era la fonte principale di tutti i suoi problemi, e benché continuasse a sentire quella voce che gli consigliava di lasciarlo nella merda o dovunque in quel momento si trovava, proprio non riusciva a darle retta.

 

“Istinto ribelle Grifondoro del cazzo!” Pensò irritato.

 

Per Godric, dove si era cacciato? E per quale assurdo motivo lui si trovava lì a cercarlo?

In quel momento non era in grado di rispondere a nessuno di questi più che ragionevoli  quesiti, ma doveva fare in fretta, il brutto presentimento non si era ancora dissipato, anzi, se possibile era quasi diventato una certezza.

 Aumentò l’andatura trovandosi veramente a correre come se avesse avuto alle spalle Voldemort stesso che si divertiva a lanciare Avada Kedavra a gogò.

I suoi passi risuonavano come quelli di un elefante in una cristalleria. L’unica cosa che si udiva era il fruscio del vento che sembrava come accompagnarlo nella sua corsa, come la carezza lieve di un amante sulla pelle nuda. Sembrava di essere approdati in un film bianco e nero, senz’audio, dove gli unici suoni udibili erano i suoi passi che s’infrangevano sull’asfalto, e quella lieve brezza che scompigliava i suoi capelli corvini.

Era come se tutto attorno a lui si fosse improvvisamente fermato, almeno finché non si scontrò contro qualcosa.

Era certo di non essere andato contro nessun muro o palo della luce che fosse, ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco poiché stava correndo mentre guardava dalla parte opposta.

Ottima cosa a quanto parve.

Ebbe la conferma quando sentì una serie d’imprecazioni provenire dalla “cosa” cui era andato contro; tirò un invisibile sospiro di sollievo quando si rese conto che finalmente il battere del suo cuore avrebbe potuto rallentare la sua folle corsa. Ma la sensazione di sollievo non durò molto a lungo quando qualcos’altro affiorò nella sua mente:

 -Riddle brutto imbecille che non sei altro- scattò urlandogli contro ancora semi sdraiato sul cosiddetto “brutto imbecille”.

-Potter? Esclamò l’altro irritato e sorpreso allo stesso tempo cercando di issarsi sui gomiti per non rimanere completamente sdraiato sotto Potter che non sembrava per nulla intenzionato a levarsi  dalla posizione in cui si trovava, mentre con uno sguardo veloce percorreva la figura del grifondoro da cima a fondo. Si rese vagamente conto che la sua voce era uscita in modo strano, forse troppo roca o troppo sollevata quasi, ma decise di non dargli troppa importanza.

Per un momento rimasero entrambi immobili, Tom ancora a terra appoggiato malamente sui gomiti ed Harry invece malamente appoggiato a lui. L’unica cosa certa era che i loro visi erano a pochissima distanza l’uno dall’altro e i loro respiri irregolari e veloci si fondevano tra loro.

-Potter sei un idiota!- proruppe la voce seccata di Riddle cercando di levarselo da sopra con l’unico risultato di farlo ruzzolare di lato.

-Ehi ma…-

-Piantala di lagnarti e alzati-

“Idiota”-pensò il grifondoro mandandolo mentalmente al diavolo. E lui che si era preoccupato per quello sterco di troll. Forse in quel momento gli idioti erano in due!

Si alzò imprecando nuovamente contro il moro il quale, non degnandolo nemmeno di uno sguardo, mise le mani in tasca incamminandosi lungo la strada da dove gli era piombato addosso Potter, sperando che fosse quella che l’avrebbe ricondotto a quella stupida casa babbana.

Harry ancora frastornato per tutto quel susseguirsi di fatti, ci mise un po’ a rendersi effettivamente conto che Tom lo stava lasciando lì come uno scemo, impalato nel bel mezzo della strada.

Si mise a correre per raggiungerlo fermandolo bruscamente dal braccio e facendolo voltare verso di se.

-Ma che…?-

-Adesso tappati quella bocca e ascoltami- sbraitò invece il grifondoro ormai seccato di tutta quella situazione.

-Si può spere dove sei stato finora? Sia chiaro, non me ne frega un cazzo se ti fosse successo qualcosa, ma finché sei qui non puoi andartene in giro e…-

-Hai paura che faccia fuori qualcuno o paladino dei buoni?- Lo interruppe ironicamente l’altro sottraendosi bruscamente dalla presa che la mano di Potter esercitava ancora sul suo braccio.

-Fanculo Riddle! Ricordati per un attimo con chi diavolo sto parlando e forse il tuo cervello da signore oscuro riuscirà a trovare da solo la risposta-.

Tom strinse gli occhi fulminandolo, facendo inevitabilmente scorrere mille brividi lungo la schiena del moro che si pentì quasi subito per le parole appena uscite dalle sue labbra.

“Maledizione alla mia boccaccia” pensò osservando il corpo rigido di Tom e i suoi occhi diventare come fiamme.

Si morse la lingua per trattenersi dal chiedergli scusa, dopotutto aveva un orgoglio anche lui e non si sarebbe di certo abbassato a chiedere scusa ad uno come Riddle.

Sostenne lo sguardo del serpeverde finché non lo vide muoversi di scatto e cominciare ad incamminarsi verso la parte opposta a quella dove stava andando in precedenza.

Il moro strinse maggiormente i pugni fino a farsi diventare le nocche completamente nivee voltandosi a osservare la figura del suo nemico percorrere rigida una strada che in quel momento non avrebbe dovuto percorrere.

Si diede nuovamente dell’idiota rincorrendolo per l’ennesima volta e buttando così il suo orgoglio nel cesso. La giornata era stata già abbastanza lunga e snervante di per sé, non era il caso di aggiungere altra acqua al bicchiere già pieno.

-Stammi lontano Potter o potrei decidere veramente che uccidere qualcuno in questo momento sia la cosa più saggia da fare. O magari vuoi essere qui per poterlo evitare e salvare il povero malcapitato- ironizzò tagliente come una lama senza però girarsi a guardarlo negli occhi, mantenendo la sua andatura costante tanto  da costringere l’altro ad aumentare il passo per stargli dietro.

-Senti mi dispiace…-

- Risparmiati  la commedia Potter. Non me ne frega un cazzo di quello che può pensare quella tua stupida testa da grifondoro- ribatté duramente.

Harry incassò il colpo ma non era deciso a demordere, e se Riddle voleva metterla su questo piano, facendo l’offeso, lui l’avrebbe contrastato con la stessa identica moneta.

-Beh hai ragione sai…per quale motivo dovrei sentirmi in colpa dell’aver dato dell’assassino a colui che un giorno lo sarà? A colui che mi rovinerà la vita?- esclamò ironicamente con un tono di voce del tutto in contrasto con la luce pericolosa che le sue iridi smeraldine stavano trasmettendo in quel momento.

-Scusami mi sento estremamente in colpa futuro signore oscuro dei miei stivali! Ti prego uccidimi ora,così almeno metterai fine a questo schifo di vita che mi hai costretto a vivere- si sfogò tutto d’un fiato mentre quelle parole rimbombavano nel silenzio assoluto che gli avvolgeva come il velo invisibile della morte. Nessun’altro suono sembrava varcare quell’invisibile confine tra loro ed il resto del mondo.

-Sai è meglio così! Levati dalla mia vita non voglio mai più vederti e così guardare ogni giorno in quegli occhi che saranno testimoni di tutti i crimini orribili che un giorno commetterai! Ah si… e quando ci arriverai, salutami l’inferno perché quello è l’unico posto dove potranno mai accoglierti!- E dopo essersi sfogato si girò furioso deciso a mettere quanta più strada possibile tra lui e Riddle.

 

 

 

CLAP,  CLAP,  CLAP

 

 

-Ahi, ahi, ahi!  Potter, che caratterino! –

 

 

Entrambi non ebbero modo di fare alcunché che la cicatrice di ognuno prese a bruciare lacerandoli la pelle, e mentre le loro urla varcarono la sottile barriera che impediva loro di non farlo, si trovarono entrambi a  terra augurandosi che quel dolore finisse il più presto possibile, mentre una risata sinistra riempì le loro menti paralizzandoli sul posto.

“Maledizione! Lo sapevo!”

La risata di Lord Voldemort rimbombò nelle loro orecchie come l’eco della morte nella loro anima. Una presenza che per quanto uno si impegni di scacciare ci accompagna in ogni momento della nostra esistenza.

Riddle, cercando di ignorare le lancinanti fitte che sembravano volerli lacerare la spalla,  si rimise, non con poca fatica, in piedi, maledicendosi nuovamente per non avere la bacchetta con se, o per meglio dire, per non averla per niente.

Inconsapevolmente lanciò una breve occhiata a Potter trovandolo ancora disteso a terra con le mani che premevano furiose sulla fronte.

 

“Maledizione”

 

Strinse i pugni tornando a guardare in quei rubini rossi che gli avevano segnato la vita. Un moto d’ira si impadronì di lui quando vide il ghigno che il Lord gli stava rivolgendo. Le nocche stavano diventandogli bianche mentre il suo sguardo era una lama affilata per chiunque avesse in quel momento osato incontrarlo.

-Harry Potter e….me- decise infine il Lord oscuro spostando lo sguardo dall’uno all’altro.

-Io non sono te- la voce di Tom era, se possibile, ancora più spaventosa di quella del suo alter ego più anziano.

- Tu dici mio giovane me?- Lo derise il Lord avvicinandosi lentamente alla figura rigida di Riddle.

-Sssai, tu sssei essattamente “me”! Nulla ti impedirà di diventarlo nuovamente. La voglia di prevalere, di dissstinguerti, di diventare il migliore, di sssterminare  gli essseri a noi inferiori, la voglia di conoscenza, di rissscatto… di uccidere… -concluse con lo sguardo ormai del tutto infuocato -ssscorre  nelle tue vene quanto nelle mie, mio giovane me - sibilò nella nobile lingua di Salazar Serpeverde, ormai a pochi centimetri dal volto del ragazzo prima di graffiargli il volto con le lunghe unghie affilate.

Tom non emise alcun gemito mentre il rivolo di sangue scorreva veloce lungo il suo zigomo destro e spariva tra le pieghe della maglia, macchiando il lungo collo niveo in esposizione.

Harry seguì distrattamente gli strascichi di conversazione tra i due maghi, troppo preso dal dolore che sembrava volergli spaccare la testa a metà, ma quando vide lo spostamento di Voldemort verso Tom tentò di alzarsi per raggiungere RIddle e possibilmente allontanare il più possibile Voldemort da lui, ma le gambe non ressero il peso del suo corpo facendolo nuovamente accasciare al suolo.

Che diavolo gli stava accadendo?

Non era mai stato così male come in quel momento, nonostante tutti gli incontri  faccia  a faccia col caro Voldemort a cui aveva partecipato da quando ne aveva memoria, non aveva mai provato quella sensazione di assoluta impotenza.

Non riusciva a spiegarsi del perché le sue gambe tremassero in quel modo così troppo evidente a suo parere, come se ad alimentarle ci fosse una fottuta paura nei confronti di quel cazzo di un signore oscuro.

Ma non era così. La paura in quel momento era l’ultima cosa che  riempiva il suo cuore e guidava le sue azioni.

 

-Stanco piccolo Potter?- sibilò Voldemort malignamente osservando il suo nemico mordersi le labbra per non urlare dal dolore.

Oh si, sapeva benissimo che cosa stava provando il ragazzo a terra, e soprattutto, sapeva il perché.

 

-Ah ah ah –

- Fa tanto male, vero Potter? Lo senti il dolore che ti sto causando piccolo moccioso?

 

-Fott… fottiti- sbraitò invece il moro cercando di non rilasciare con quelle parole il dolore che sentiva dentro la sua anima, facendo ghignare per una frazione di secondo il volto stanco di Riddle..

Lo sguardo del Lord Oscuro divenne sangue puro in una frazione di secondo e in quel preciso istante la cicatrice esplose lacerandoli quella piccola porzione di pelle segnata a vita dal marchio di Voldemort.

 

-Questo non è niente Potter-

-Crucio-

 

L’urlo del moro sovrastò il suono orribile di soddisfazione emesso da  Voldemort, e senza che nessuno se ne rese conto, anche il ringhio fuoriuscito dalle labbra di Tom, il quale strinse con forza i pugni facendo violenza su se stesso per non scattare e fare il più male possibile a quel mostro che gioiva di quell’insano divertimento, a costo anche di prenderlo a pugni.

E forse è quello che fece, o forse no, ma vedere l’incantesimo interrotto e Potter non urlare più, lo disorientò per un istante.

Si ritrovò lo sguardo penetrante del Lord addosso e un malcelato divertimento irradiarsi da esso.

 

-Ridicolo- sussurrò scrutando il se stesso più giovane con evidente disgusto non abbandonando mai del tutto l’espressione precedentemente apparsa sul suo volto serpentino.

 

Si avvicinò lentamente alla figura di Tom non interrompendo mai il contatto visivo appena creato.

 

-Era rabbia mio giovane me quella di poco prima? O paura?- insinuò del tutto disgustato da entrambe le possibilità. –Stavo facendo troppo male al piccolo Potter? Sibilò ad una distanza così minima  da sembrare nulla.

Non lo avrebbe mai ammesso, ma quelle parole così sussurrate al suo orecchio, gli causarono una sensazione di nausea mai provata. Si sentiva come disgustato nell’avvertire quella presenza così vicina a se.

- Per quanto mi riguarda avresti anche potuto ucciderlo- proruppe bruscamente in serpentese contrariamente al suo stato d’animo interiore, allontanandosi bruscamente da Voldemort.

 

Passarono lunghi istanti in cui l’unico rumore presente era costituito dal fiato pesante emesso da Potter ancora  inginocchiato a terra.

Col scemare del dolore causato dalla maledizione senza perdono anche il dolore alla cicatrice sembrò scomparire con esso, lasciando solo un fastidioso prurito a testimoniare il dolore appena trascorso.

 

Alzò velocemente il viso puntando il suo sguardo di giada su quelli che avrebbero dovuto essere i suoi peggiori nemici, uno in particolare, incontrando per una frazione di secondo lo sguardo onice di Tom, e ciò che vi lesse dentro lo inquietò. Le sue iridi sembravano volergli comunicare quanto più odio possibile, in un modo che non aveva mai visto sul viso di Riddle.

Che c’e l’avesse ancora con lui per la litigata di prima?

Ridicolo! Non in una situazione come quella almeno.

 

-Ne  sei proprio sicuro mio giovane me? Il ghigno con cui Voldemort si rivolse a Tom gli fece scorrere i brividi lungo tutta la colonna vertebrale; era una cosa da ghiacciare il sangue osservare quei due che si fronteggiavano, forse perché una volta Voldemort era Tom Riddle o forse perché un giorno Tom sarebbe stato Voldemort.

 

Tom si voltò velocemente ben conscio di cosa quelle parole avrebbero comportato.

 

-Addio Potter- sentenziò Voldemort con una luce pericolosa nello sguardo, prima di sollevare lentamente la bacchetta gemella alla sua e puntargliela contro.

 

-Avada Kedavra-.

 

 

 

 

Finitooooooooo!!!!

Come vi sembra? Mi farebbe molto piacere sapere cose ne pensate soprattutto perché ho fatto veramente fatica a scrivere questo capitolo sia per le mani sia per mancanza di ispirazione.

Un piccolo commento mi farebbe veramente piacere!

Scusate se non rispondo alle recensioni ma proprio non posso!

Un grazie comunque a tutti!

Baci Selene!!!

 

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