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Salve a tutti gente…ecco qui una nuova fan
fiction con una delle mie coppie preferite….Spero vi piaccia e lasciatemi un
commentino per sapere come vi sembra!
Bacioni e buona lettura!
- - discorsi
parlati
-“ “-
pensieri-
CAPITOLO1
UNA SCIOCCANTE SORPRESA
Nonostante fosse già estate inoltrata il tempo non era
decisamente come ci si aspettava fosse a fine luglio… Non passava giorno che
non piovesse e la presenza calda e rassicurante che emanavano i raggi del sole
si faceva sentire decisamente poco.
Perfino le previsioni del meteo non facevano che riempire la
testa dei poveri cittadini con le più strane e insensate teorie.. ma Harry
conosceva la causa di questo tempo nefasto ,li vedeva come chiare sfumature
nell’oscurità più buia.
-“I dissenatori si davano senza dubbio da fare…”- pensò
ridacchiando tra se e se!
Erano loro la causa di tutto ciò ,ma ad occhi babbani tutto
questo si manifestava come casi di pura sfortuna in un estate che stava
diventando sprecata!
Il ragazzo dai capelli color della notte si passò una mano
sugli occhi come a tentare di far scivolare via la stanchezza..o la noia… dipende
dai punti di vista.
Era esattamente una settimana che i suoi “adorabili zietti” ,cosi
come li aveva sopranominati Ron ,se ne erano andati in vacanza ,lasciandoli ,incredibilmente
,la casa a disposizione ,senza però prima riempirlo di cretinate a riguardo.
INIZIO FLASHBACK
Potter!.. Potter!.. abbaiò zio Vernon borsoni alla mano
sull’uscio di Privet Drive.
Dietro a lui sostavano come sentinelle sua zia Petunia e suo
cugino ,l’essere più abominevole ,dopo Voldemort certamente, Dudley!.
Scese svogliatamente i gradini per trovarsi di fronte un inviperito
Vernon Dursley.
-Ascoltami bene ragazzo...adesso noi andiamo…ma non voglio
strani colpi di testa intesi?. Niente stranezze ,niente esseri come te qui in
casa mia e soprattutto- disse puntandoli il dito grassoccio davanti al viso -
niente tu sai cosa! ci siamo intesi ragazzo?-.
-Si zio vernon – sospirò alzando gli occhi al cielo -non
brucerò la casa ,non farò venire altri maghi e non userò la magia -disse con una
faccia da angioletto.
-DANNATO RAGAZZO QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON USARE
QUELLA PAROLA IN CASA MIA? - e dopo averlo afferrato con forza lo spinse con
violenza addosso al muro.
Gli occhi del moro si assottigliarono incredibilmente mentre
osservava suo zio sudare come un maiale per la rabbia
-Intesi zio -sibilòcercando di calmarsi e di non fare sciocchezze.
Non aveva per niente voglia di ritrovarsi gli auror del
ministero a casa sua per una magia eseguita senza permesso. Mancavano solo
pochi giorni al suo compleanno ,e poi se c’è ne sarebbe stata l’occasione
l’avrebbe fatta pagare cara a suo zio..
Rise interiormente chiedendosi se suo zio sapesse di averli fatto il più bel regalo per il suo
compleannoliberandolo dalla loro
presenza.
-“No certo che no!”- si rispose felice.
-ALLORA CI SIAMO CAPITI RAGAZZO?NON VOGLIO AVERE PER NESSUN
MOTIVO ALTRI PROBLEMI A CAUSA TUA!- e dopo aver detto questo e aver ricevuto la
solita occhiata in tralice da sua zia sbatté la porta alle spalle per poi
mettere in moto e portare la sua terribile famiglia fuori dalla sua vita..-“almeno
per alcune settimane “-pensò sorridendo.
FINE FLASHBACK
Ne era valsa la pena subirsi tutte quelli paternali sul “non
aprire mai la porta” ,“non uscire di casa”, “non fare troppo rumore”, ” non
fare TU-SAI-COSA”… , questa frase li ricordava terribilmente l’epiteto idiota
con cui rappresentavano Voldemort...incredibile!.
Si decisamente ne era valsa la pena vedendo il primo raggio
di sole della giornata illuminarli il volto.
Nonostante fosse tutto soloe avesse la casa a disposizione non poteva far venire nessuno dei suoi
amici a stare li con lui ,oppure il contrario, andare alla tana o al quartier
generale dell’Ordine della Fenice…
Silente in persona glielo aveva impedito..catapultandosi a
casa sua nel bel mezzo di un diluvio universale.
Come al solito era stato vago sul motivo vero e proprio per
cui non poteva raggiungere i suoi amici…
Decise di non pensarci. Litigare con il vecchio preside al
momento era un esperienza che non aveva nessuna voglia di rifare.
Alzò gli occhi al cielo e decise di approfittare di quella
lieve dimostrazione di buona fede della natura per recarsi a Diagon Alley a
comprare qualcosa…
Come,ad esemio, il materiale scolastico! E chi sa per quale
motivo l’immagine di Hermione prese vita nella sua testa ammonendolo per quello
che stava per fare come se in un certo senso i suo subconscio lo mettesse in
guardia… -“incredibile come esso potesse avere le sembianze di Hermione “-pensò
sorridendo ma in fondo non faceva niente di male ,non voleva ridursi anche
l’ultimo anno a comprare tutto il giorno prima della partenza.
No almeno quest’anno avrebbe avuto tutto il tempo ;e poi
doveva in qualche modo ingannare il tempo no?
Ringraziò il cielo di essere diventato maggiorenne proprio pochi
giorni prima e quindi di potersi materializzare ovunque senza ricevere un
ammonimento per aver infranto la legge sulla costrizione minorile sul non poter
usare la magia al di fuori delle mura di Hogwarts.
Ma questo senza dubbio aveva i suoi lati negativi come ,ad
esempio ,venir tallonato senza sosta, 24 ore su 24 dai membri dell’ ordine in
quanto ormai la protezione fornitagli dal sangue di sua madre non aveva più
nessun effetto.
Questo era un altro tassello mancante alla spiegazione pressoché
inesistente fornitagli dal preside ,nonostante avesse compiuto 17 anni non
poteva ,né andare a casa di Ron dove sarebbe stato senza dubbio più al sicuro
rispetto che in una casa babbana ,dove per giunta la protezione fornitagli da sua zia era ormai
finita ,né andare al quartier generale dell’Ordine.
Aveva provata a chiedere a Silente il perché ,ma come sempre
il vecchio preside non lo riteneva all’altezza della situazione..poco male! Avrebbe
scoperto da sé cosa stava succedendo sperando di non cacciarsi nei guai come
suo solito.
*
-DESTINAZIONE!
-DETERMINAZIONE!
-DECISIONE!
Queste erano le tre regole principali per la
materializzazione o per meglio dire le tre D.
Tutte sciocchezze a suo parere ,come a parere del resto del
mondo in effetti.
Si concentrò su Diagon Alley e dopa la famigliare e
fastidiosissima sensazione di venire risucchiati e compressi come una
scatoletta di formaggio aprì gli occhi ritrovandosi in pieno caos…
Quasi tutti sembravano aver una gran fretta..non sembrava
per niente una normale giornata a Diagon Alley.
Cera un agitazione palpabile nell’aria..come una scarica di
energia pura che non aspettava altro che esplodere da un momento all’altro
Nel giro di poche ore aveva visitato tutti i negozi
possibili e comperato tutti i libri di scuola e i vari ingredienti per le
pozioni…non sapeva più cos’altro fare e il fatto che le persone sembravano essere
sempre più agitate non lo metteva per niente a proprio agio.
Camminò per un’altra buona mezzora cercando di non farsi
riconoscere da nessuno…vestiva con abiti babbani e aveva il cappuccio calato al
di sopra della testa per non lasciar intravedere il viso.
Molte ragazze si giravano al suo passaggio …non che lo
avessero riconosciuto ,no questo no, ma ciò non toglieva che anche il corpo
mostrava uno certo fascino. Era alto e longilineo ,ben piazzato per così dire ;i
jeans che portava non gli rendevano per niente giustizia e molte di loro si
perdevano nell’osservare quelle gemme preziose che aveva per occhi.
Gli occhi infatti era una delle poche cose che si potevano
vedere attraverso il cappuccio ,incorniciati da ciuffi di capelli ribelli ,scuri
come la notte.
Camminava velocemente diretto verso il primo posto leggermente
nascosto da dove poter effettuare la smaterializzazione inosservati.
Aveva una brutta sensazione e in genere le sue brutte
sensazioni avevano sempre a che fare con un certo muso serpentino.
Aumentò il passo cercando di non dare comunque nell’occhio ,quando
si sentì afferrare per un braccio e portare a forza dentro in un vicolo poco
illuminato. Tentò di prendere la bacchetta che aveva in tasca ma il misterioso
assalitore non glielo permise bloccandoli entrambe le mani.
Cercò di divincolarsima evidentemente era più forte di
lui in quanto non riuscì proprio a muoversi…
Un vago sospetto di chi potesse essere lo assalì..non era
poi così difficile notandoil mantello
nero che lo ricopriva da cima a fondo e il cappuccio calato sul volto.
-“Dannazione come hanno fatto a scoprirmi?”- pensò dandosi
dell’idiota per aver scelto il giorno sbagliato per venir a far compere.
Il volto del misterioso ragazzo si avvicinò ulteriormente al
suo viso e la presa dalle sue mani si intensificò sul suo braccio
-Adesso ascoltami bene Potter..-.
Il moretto sussultò capendo di averci visto giusto.
-Non è un posto sicuro per te girovagare per Diagon Alley da
solo ,senza scorta e soprattutto di questi tempi… non ho intenzione di farti
niente solo ritornate in più in fretta possibile a casa e non fare mai più una
cazzata simile intesi?- Per poi sparire davanti ai suoi occhi con un rumore
sordo classico della materializzazione.
Harry rimase diversi secondi appoggiato al muro ancora con
il fiato pesante e il cuore che batteva a mille..
Di certo doveva ricredersi..quello non poteva di certo
essere un mangiamorte….perchè a quest’ora sarebbe decisamente morto o nelle
mani di Voldemort.
Decise di seguire alla lettera il consiglio dello
sconosciuto sentendo in lontananza urla di persone per niente rassicuranti e incantesimi gridati al vento.
Si concentrò nella materializzazione pregando che nessun
auror avesse notato la sua sparizione da Privet Drive altrimenti avrebbe dovuto
spiegare un bel po’ di cose.
Sentì l’ormai famigliare sensazione di compressione quando
ad un certo punto una forza magica interruppe il processo facendoli perdere di
vista il luogo della sua destinazione trovandosi cosi steso a terra chissà dove
,sopra il corpo di un altro ragazzo.
Si alzò imprecando contro tutti quelli che conosceva… di
certo non era il suo giorno fortunato visto come proseguiva…o magari era lui
che era uno sfigato cronico… difficile scegliere tra le due.
Solo dopo essersi alzato si accorseche la caduta era stata smorzata dal giovane
corpo ai suoi piedi.
Era un ragazzo a quanto poteva vedere. Aveva il volto reclinato
leggermente a sinistra e imbrattato di sangue e di sporco..coperto da un
mantello molto stile mangiamorte fatto a pezzi in alcuni punti…
Ansimava dolorante e molto probabilmente aveva anche la
febbre valutando il suo stato di salute
Si guardò attorno per vedere in che luogo si trovasse..molto
probabilmente era ancora nei pressi di Diagon Alley a giudicare dalle grida
identiche alle precenti però rispetto a prima il vicolo era più buio e stretto
nascosto da una quantità immensa di scatoloni. Sopra di essi troneggiava una
scritta: Nocturne Alley.
-“Magnifico di male in peggio… già che c’ero potevo capitare
direttamente da Voldemort!”-pensò costatando che qualcuno lassù dovesse
avercela veramente con lui.
Un ulteriore lamento lo fece voltare verso il ragazzo ai
suoi piedi..non poteva lasciarlo lì ,sembrava stesse veramente male e il suo
lato Grifondoro prese il sopravvento.
Si inginocchiò prendendo tra le mani il volto del ragazzo
per voltarlo e guardarlo in faccia.
Per poco non svenne dallo schok… mollò immediatamente la
presa allontanandosi dal corpo. il suo cuore aveva preso ad accelerare ad una
velocità pazzesca.. non poteva essere… non voleva crederci..si chiese perché
tutte le sfighe capitavano a lui..pensò che non fosse il caso di compatirsi ulteriormente
,notando un gruppo di persone ,per niente raccomandabili a quanto poteva vedere
,dirigersi verso di lui.
-Dannazione se me ne pentirò -disse ad alta voce incurante
che nessuno potesse sentirlo.. sollevò il corpo tra le sue braccia per poi
materializzarsi a Privet Drive con un unico pensiero tra la testa.
-“Perché non sono andato a Serpeverde… maledetto il mio buon
cuore”-.
Appena mise piede a terra per poco non cadde ,in quanto il
corpo dello sconosciuto ,per così dire ,li piombò malamente addosso.
Osservò quel viso con un misto di ansia e paura… non poteva
ancora crederci di averlo portato a casa sua…l’ultima volta che lo aveva visto
aveva tentato di ucciderlo…
-“ Che cavolo mi è passato in testa “-si disse trasportando
il corpo del ragazzo con un incantesimo levitante fino alla sua camera. Lo fece
adagiare con cautela ,non che se la meritasse ,ma non voleva proprio sentire
ulteriori lamenti da parte sua,in effetti non voleva proprio sentire niente da
lui.
Il volto era impregnato di sudore e sangue, solcato da
ferite ,alcune cicatrizzate, altre meno. Lo vide stringere gli occhi a causa di
una nuova fitta di dolore….
Il suo sguardo era ancora fisso sul volto del ragazzo. Era
passato molto tempo dall’ultima volta che l’aveva visto…
Molte domande in quel momento cercavano
risposta..
I suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello.
La fortunadecisamente non era dalla
sua.
Aprì la porta ,e con suo sommo stupore per trovarsi davanti Remus….
Non era cambiato poi molto constatò osservandolo mentre lo invitava
ad entrare in casa
I capelli erano sempre più radi e malconci,il viso scavato
dal sonno e dalle fatiche.
-“Chissà da quant’è che non dorme”- si ritrovò a pensare.
Magro come al suo solito e con un espressione preoccupata in
volto.
-Remus tutto ok?-.
Il licantropo alzò gli occhi per fissarli in quelli del
figlioccio.
-Dovrei essere io a chiedertelo Harry- disse sorridendo
posandogli una mano sulla spalla.
Da quanto non si vedevano?
Settimane? Mesi?
Un’ eternità!
Il licantropo aumentò la presa sulla sua spalla
abbracciandolo di colpo.
Stettero diverso tempo abbracciati l’uno all’altro.
Harry cercando di ritrovare quell’affetto paterno che non
aveva mai ricevuto e Remus cercando di fare quello che i suoi due migliori
amici non avevano avuto modo di realizzare.
-Ti trovo bene Harry -disse staccandosi dal ragazzo
I capelli arruffati come al solito lo fecero sorridere.
-Io un po’ meno Rem… sarà la vecchiaia -disse sogghignando.
-Sentitelo che ragazzino sfrontato che sei diventato -affermò
sorridendo il licantropo.
-Lo so la tua è una cattiva influenza..che ci vuoi fare? – ribadì
mentre sorrideva anche lui.
Non si aspettava proprio la visita di Remus..certo ogni
tanto riceveva sue notizie ma era da diverse settimane che non lo vedeva, per
non dire mesi.
-Harry sono venuto per chiederti una cosa…-.
-Dimmi Remus…-lo strano sospetto che Remus sapesse qualcosa
del suo nuovo ospite lo invase.
-C’è appena stato un attacco a Diagon Alley da parte dei
mangiamorte.
Harry cercò di esibire la sua migliore espressione sorpresa
-ci sono feriti?-chiese non sapendo per niente la risposta
questa volta.
-Non molti al dire il vero…erano in cerca di qualcuno..di un
ragazzo Harry-
-Non sappiamo chi fosse ma non ce da escludere il fatto che
potessi essere tu-.
-Io?...Rem ma se io sono stato tutto il tempo a casa qui..-
-Harry non mentirmi..non a me!-.
Il licantropo lo guardò fisso negli occhi
-Ci è giunta voce che fossi a Diagon Alley. È vero? -chiese
scrutandolo attentamente
Era indeciso se dirli o no la verità…ma li faceva tropo male
mentire anche a Remus ma doveva farlo.
-No Remus -disse guardandolo dritto negli occhi..-sono stato
tutto il tempo a casa-.
Si sorprese di se stesso per essere riuscito a mentirli con
tanta disinvoltura.
Remus lo fissò come se stesse usando la legilmanzia.
Il suo sguardo si abbassò posandosi sul suo braccio e le sue
mani.
-Ok Harry ti credo..ma stai attento mi raccomando..non fare
cose avventate-.
-C..certo Rem non preoccuparti-.
Si stava odiando in quel momento.
-Adesso devo andare Harry, ero solo venuto solo per vedere
se stavi bene-.
-Benissimo Rem…lo sai che so difendermi da solo -disse
strizzandoli l’occhio.
-Anche troppo ragazzo mio-.
Si abbracciarono un ultima volta ,dopodiché il licantropo
lasciò la casa ,e mentre lo vide chiudersi la porta alle spalle si maledisse
per averli mentito… Ma non poteva rischiare che scoprisse del suo nuovo ospite.
-Mi spiace Rem -mormorò con lo sguardo ancora fisso sulla
porta.
Remus si girò osservando l’uscio della porta di Privet Drive
ripensando a tutto quel sangue che Harry aveva imbrattato nei vestiti.
-Stati attento Harry!- per poi smaterializzarsi da Privet
Drive.
A risvegliarlo dai suoi pensierifu il rumore metallico di qualcosa che
cadevaa terra.
Si precipitò immediatamente su per le scale… molto
probabilmente sei si fosse svegliato avrebbe distrutto la camera e poi
accorgendosi di dove fosse l’avrebbe fatto fuori con le sue stesse mani.
Come darli torto in effetti… il loro ultimo incontro non era
stato quello che si può definire pacifico…. Anzi!non seppe per quale misteriosa
forza della natura l’avesse portato a casa al posto che dai membri
dell’ordine..o addirittura dal preside stesso… il fatto che si trovasse lì era
un enorme incognita che andava svelata e forse proprio questa malsana curiosità
di conoscere i fatti l’aveva portato a trascinarselo a casa… Maledetto
grifondorismo che aveva nelle vene…si ripetè salendo le scale .
Molte volte avrebbe voluto avere il comportamento dei
Serpeverde….tipo quello di Malfoy..
Non che tu sia da meno!.
Una fastidiosissima voce..probabilmente quella della sua
coscienza ,lo invase.
Si avvicinò al letto bacchetta alla mano..la prudenza non
era mai troppa neanche davanti ad un moribondo ,soprattutto davanti a lui…
Specialmente davanti a lui.
TOM RIDDLE!
Un nome una condanna!.
Non seppe se più per gli altri o per se stesso osservandolo
da vicino.
Incredibile ma vero quello che si è era portato a casa era
proprio il ragazzo che aveva avuto modo di conoscere durante il suo secondo
annoAd Hogwarts ,anche se conoscere non
era propriamente la parola adatta….ci sarebbe stato meglio senza dubbio
scontrato.
Prese una bacinella piena d’acqua con un fazzoletto
cominciando a ripulirli il volto..voleva essere assolutamente sicuro che quello
fosse realmente Tom Riddle….lo stesso Riddle che doveva essere morto e sepolto
per così dire.
Più il suo volto veniva pulito e medicato più la certezza
che quello fosse realmente ciò che una volta fu Voldemort si fece
prepotentemente strada nella sua mente.
Osservandolo da vicino..non era propriamente uguale
all’ultima volta che l’aveva visto…il suo volto era stanco e scavato dalla fame
e dal sonno a quello che poteva vedere… celava sofferenze e disumane torture ;in
quello stesso istante si impressionò dei suoi stessi pensieri…
Lui era vivo..vivo in carne ed ossa non più un ricordo ,non più
l’ombra di quello che era una volta..non più quello che veniva definito il
giovane Voldemort.
Spostò la sua attenzione al torace del ragazzo , era
imbrattato di sangue e anche attraverso i brandelli di quella che era una
camicia si intravidero le atrocità che quel corpo doveva avere subito.
La pelle sembrava quasi staccarsi come la più fragile della
carta ,molte ferite perdevano ancora sangue e probabilmente ,dal brutto
colorito si erano anche infettate..
Cercando di usare un pizzico di gentilezza nei suoi
confronti li tolse quel che restava della camicia cominciando a bagnare e
ripulire le ferite. Gemiti di sofferenza venivano emessi dalla bocca di Riddle.
Straziati e dolorosi lamenti ,come se stesse subendo ancora torture..perché di
questo si era trattato…..torture.
Stava ripulendo una zona particolarmente sporca di sangue ,da
quel che poteva vedere ,tra la clavicola e la scapola quando una strana
cicatrice fin troppo conosciuta attirò la sua attenzione...ma non una cicatrice
normale..no, era uguale alla sua..uguale a quel marchio indelebile che tutti
guardavano prima di guardare lui..la forma a saetta ,le dimensioni più o meno
come la sua anche se leggermente più allungata in quanto si trovasse in una
zona un po’ particolare…
Non seppe per quanto tempo stette ad osservarla…le uniche
cose che riusciva a pensare erano che la ferita era fresca ,poteva capirlo dal
colore che emanava;e le conseguenze a
cui tutto ciò avrebbe portato.
Fece la stessa operazione di medicazione anche sulle gambe
per poi ricoprirlo con il lenzuolo e darli alcune medicine babbane in quanto
non disponeva di nessuna pozione…
Avrebbe potuto provare a farne una lui… ma anche se la
tentazione era tanta non poteva permettersi di ammazzarlo sul colpo… aveva
bisogno di risposte e forse averlo lì avrebbe dato una svolta definitiva a
questa inutile guerra che durava da troppi anni.
Lo rivestì alla ben meglio con dei vecchi abiti di suo
cugino..non si sarebbe mai accorto della cosa in quanto i suoi cari genitori lì
compravano tutto quello che “Diddino caro” voleva..
Al solo pensiero una faccia disgustata prese il soppravvento
a quella maschera imperscrutabile che era il suo volto in quel momento.
-“Stupido maiale obeso”
- pensò riferendosi a suo cugino.
*
Il tempo passò veloce come se una mano birichina si
divertisse a spostare le lancette in avanti o indietro..a seconda del momento.
Non sapeva per quanto stette davanti a quel corpo a
guardarlo e tenerlo d’occhio ,sempre con la bacchetta a portata di mano. Non si
fidava a lasciarlo solo ma non poteva neanche stare tutto il giorno a
sorvegliarlo.
Un brontolio proveniente dal suo stomaco lo risvegliò dai quegli
insoliti pensieri ;dette un ultima occhiata al corpo disteso sul letto per poi
legarlo in caso di sicurezza.
-“Gli ci vorrebbero
delle catene…altro che corde “– pensò ,per poi lasciare la stanza per
dirigersi a mangiare qualcosa…
*
Quanto tempo era passato?
attimi?
Minuti?
Ore intere?
Giorni ,mesi ,anni?
Chi può dirlo
Lui non di certo
Potrebbe essere
benissimo passata una vita che non se ne sarebbe neanche accorto ,niente in
quel momento avrebbe fatto la differenza.
Sai Tom qual’ è la
differenza tra una uomo e una bestia?
No ,non la sapeva… per lui non cera nessuna differenza.
Inlui nessuno aveva
visto quella differenza.
Allora Tom la sai?
Questa era la domanda che tempo addietro un più giovane Silente
li aveva posto.
Allora Tom la sai?
Il ghigno di Tom nella sua coscienza si deformò in qualcosa
di più triste e malinconico.
-Io sono la bestia -gli rispose fissandolo negli occhi.
Ne sei certo Tom?gli chiese lui scrutandolo attraverso
gli occhiali a mezzaluna;
Quanto odiava quegli occhiali si ritrovò a pensare
Ne sei certo Tom ?
Ne sei certo Tom ?
Ne sei certo Tom ?
E dopo aver passato 50 anni della sua vita chiuso
all’interno di un mostro la sua risposta non cambiava.
-SI!- disse scrutandolo
attentamente.
-Me ne rammarico Tom-
la voce del suo ex professore lo invase come era successo allora.
-Spero che un giorno tu possa cambiare idea ragazzo mio… -
le ultime parole fatidiche prima di imbattersi nel suo
oscuro destino…
-Spero che qualcuno faccia breccia in quell’armatura che ti
sei innalzato attorno! -E quelle parole furono le ultime udite dall’orecchio di
Tom Orvoloson Riddle.
La sensazione di caldo luogo protetto e sicuro lo invase
mentre pian piano cominciava a riacquistare le capacità dei suoi sensi!
Si rese conto di essere al coperto, al caldo ,al sicuro…
Rise della sua stessa ridicola sensazione
Lui era Tom Riddle! non poteva essere al sicuro in nessuno
posto….
Forse l’unico pazzo che l’avrebbe aiutato ,cosi come era già
successo ,era Silente…….
Ma neanche lui sarebbe stato tanto sciocco da provarci di
nuovo! Di offrirli una seconda possibilità!
Si decise ad aprire gli occhi sul mondo.
La luce infastidì quegli occhi neri come il buio, abituati
per troppo tempo all’oscurità.
Sai Tom qual’ è la
differenza tra una uomo e una bestia?
Si accorse di essere legato.
-Nessuna. Nessuna
differenza -si disse
Era troppo debole per provare a liberarsi.
Si guardò attorno .
Vide un armadio ,una scrivania con strani oggetti sopra ,poster
appesi alle pareti…
Casa babbana.
La rabbia lo assalì improvvisamente… cosa ci faceva in una camera
babbana legato ad un letto babbano in una stupidissima casa babbana???
Tentò di fare forza contro le corde che lo tenevano legato.
Tutto vano.
Se solo avesse avuto un minimo di magia in più quelle corde
si sarebbero sciolte come a contatto con l’acido.
La testa iniziò a girarli pericolosamente.
Lui era Tom Riddle dannazione!. Non poteva starsene legato
in un sudicio letto babbano.Non potevano averlo legato lì. Una voglia di
vendettalo invase…
Odiava i babbani come non mai..odiava suo padre per quello
che non aveva fatto per lui…cioè non accettare sua madre che era una strega ,una
purosangue,lo odiava ,lo disprezzava con tutto se stesso come la notte in cui si erano visti per la prima
volta poco prima di ucciderlo.
Li odiava con tutto il cuore.
L’occhio lì cadde su un baule al di sotto della scrivania.
Come non riconoscerlo,era ilbaule di
Hogwarts.
Ciò voleva dire che era in camera di uno studente di
Hogwarts perlopiù babbano o mezzosanngue ,come dir si voglia.
In effetti solo un mago o un mezzosangue avrebbe potuto
trovarlo… prima di perdere conoscenza era ancora nel mondo magico da quel che
si ricordava ;stava fuggendo dai suoi cosiddetti amici quando qualcosa di
strano era accaduto durante la materializzazione ,aveva sentito una grande
forza magica venire a contatto con lui e poi più niente.
Gemette improvvisamente ,una profonda fitta al torace li
fece richiudere gli occhi dal dolore.
-Non muoverti!... Non te lo puoi permettere!-.
Una voce gelida e autoritaria giunse alle sue orecchie.
Si voltò di scatto per immergere il suo sguardo in due
profonde pozze color giada.
Come non riconoscerle.
Come non riconoscere gli occhiali tondi,
come non riconoscere i capelli spettinati neri come la notte,
come non riconoscere la bacchetta che aveva in mano,
come non riconoscere il suo sguardo deciso e onesto,
come non riconoscere Harry Potter.
Stava appoggiato all’uscio della porta con la bacchetta in
mano ma non puntata verso di lui… ,questo era strano.
Lo guardava come a studiarlo ,come a trovare risposte di cui
non era stato messo a conoscenza.
-POTTER!- un nome sputato con rabbia e rancore; Con tutto l’odio
che ancora gli rimaneva in corpo.
-Che diamine ci fai qui?- Sbottò rabbioso
Harry rise.
-Dove vuoi che stia Riddle visto che sei a casa mia?-.
Lo sguardo di Tom si assottigliò ulteriormente. -E perché di
grazia? -sbottò acido -Dovevo immaginarlo che questa catapecchia poteva essere
solo tua-.
-Non ti permettere Riddle- Non era disposto ad essere trattato come
l’ultima volta ,per poi con un gesto della bacchetta stringere ulteriormente le
corde.
Un gemito trattenuto a sento cercò di uscire dalle labbra di
Tom.
-Come mai questo piacere…di avermi sotto il… tuo stesso
tetto?- domandòa fatica. -Silente si è
stufato di te e così mi ha messo qui per ammazzarti prima?-domandò ironico.
-Sarebbe più corretto dire che io sono stufo di vivere in
quanto ti ci ho portato io a casa mia.
Tom fu bravo a non far trasparire lo stupore dai suoi occhi.
-Basta che mi sleghi Potter e ti accontento subito…-.
-Non ti conviene scherzare con il fuoco Tom!
Perché dovrei avere paura di uno stupido Grifondoro?
-Cos’è? ,brucia che ti abbia sconfitto nella camera dei
segreti? Od è soloil fatto che sei
legato qui in casa mia, vulnerabile e senza un briciolo di forza?-.
Tom
sbuffò furioso per la verità che quelle parole racchiudevano.
-Fottiti Potter! mi sorprende più che altro il fatto che tu
sia ancora vivo-.
-Sono fortunato Riddle!-
-E molto direi!. Per quanto mi piacerebbe stare a discutere
con te ho di meglio da fare quindi slegami e forse non ti farò troppo male- proseguì
ghignando, ma il suo sguardo se possibile lo avrebbe incenerito.
-Certo e già che ci sono mi taglio la gola da solo
accelerandoti il processo-.
-Mi faresti un favore-.
-Saresti l’ultima persona a cui farei un favore Riddle-.
Lo sguardo di Harry tornò serio all’improvviso. -Perche
diamine sei qui?-.
-Dovresti sapere la risposta-.
-Mi spiace se non ho una mente malata come quella di Voldemort-
-Ma bravo Potter hai fatto un passo avanti nella mia
graduatoria.-sbottò prendendolo in giro.
-Anche uno stupido capirebbe che non sei lui. Devi ancora
spuntarti il muso serpentino -disse ghignando.
-E tu devi decisamente crescere!-.
-Portarmi qui ,sei un immaturo Potter… ma che posso
pretendere… i tuoi non ti hanno insegnato la prudenza?-disse maligno.
- Ops dimenticavo.. non potevano…. li ho uccisi io con le
mie mani.. -.
Quello era troppo.
Harry strinse la bacchetta e improvvisamente il fiato venne
meno alla gola di Riddle.
-Non provare mai più ad insultare i miei genitori se non
vuoi morire. Sono stato chiaro Riddle? -sibilò calmo ma minaccioso. Il suo viso
si fece vicino,troppo vicino ,inquietante e carico di rabbia. Rabbia verso di
lui,verso Voldemort.
Le sue pupille, in quel momento ,assunsero una minuscola
sfumatura rossastra che non sfuggì agli occhi di Tom.
Ne ebbe paura!...non poteva sbagliarsi..quegli occhi…
I pensieri vennero meno quando si sentì tirare i capelli e
ritrovarsi così a pochi centimetri dal viso dell’altro.
-Tutto chiaro Riddle?ripeté fissandolo negli occhi, i
capelli ancora stretti tra le sue mani; pronunciò il suo nome come se esso
stesso fosse stato una maledizione senza perdono e forse un fondo di verità in
tutto questo c’era.
I suoi occhi si incatenarono a quelle gemme ardenti di
rabbia e potere. Il fiato cominciò ad abbandonarlo completamente.
-“Che fine miserabile”- si ritrovò a pensare.
-“Il grande Tom Riddle ucciso da un misero mezzosangue”-.
Una ceca rabbia circondata da quella linea sottile di
vendetta lo invase completamente. L’aria cominciò a percorrere nuovamente i
suoi polmoni ed una scarica di energia lo invase improvvisamente.
-POTTER! non osare mai più…- ed il suo tono precipitò verso
l’abisso della rabbia pura – ripeto MAI
PIU’ toccarmi- per poi sbatterlo mentalmente addosso al muro. Sbatté la testa violentemente
ed anche il labbro dal quale uscì un rivolo di sangue.
Si rialzò pulendosi
il sangue con il dorso della mano.
Sogghignò ulteriormente guardando Tom privo ormai di forze.
Il dispendio di energia lo aveva costretto a chiudere gli
occhi cercando di calmarsi..
-Te lo ripeto Potter ,lasciami andare immediatamente…-
-Non sono uno dei tuoi mangiamorte leccaculo Riddel..non
osare dirmi cosa fare… ho altri programmi per te -disse fissandolo negli occhi.
Luce ed ombra…bene
contromale…
Non si seppe dire chi in quel momento rappresentasse il
male.
L’oscurità aleggiava in quella stanza come se fosse nata lì ,in
quel momento.
Troppo stanco e spossato per il dispendio di energia ,il
buio lo avvolse gradualmente..quello che prima era Potter divenne una massa di
ombre, la sua voce divenne come l’eco più remoto e neanche facendosi sforzo su
se stesso riuscì a imporsi di tenere gli occhi aperti e svenne sul letto.
Sai tom qual’ è la
differenza tra una uomo e una bestia?
Nessuna.
E sai qual è la
differenza tra te èd il mostro che porti dentro Riddle?
Nessuna.
Nessuna differenza.
Angolino:
Allora????? Che
ne pensate???
Lasciate un
commentino please….mi farebbe tanto piacere almeno so se c’è qualche speranza
per questa storia!!!
Un grazie
immenso a tutti quelliche hanno recensito ma
anche a quelli che hanno solo letto. Grazie a tutti
Resha91: Grazie mille contenta che ti piaccia...Purtroppo come hai potuto
vedere non era Draco quello che si è portato a casa...Spero non ne sia rimasta
troppo delusa...ma se hai visto il pairing ce nè anche per il biondino non
preoccuparti! Bacioni e dimmi che ne pensi! Baci baci baci
Gaki: Grazie 1000 tesoro..Non sai quanto piacere mi faccia la tua recensione.I
due ragazzi non sono la stessa persona....anche se qualcosa in comune ce
l'hanno per così dire!.Scusa ancora il ritardo ma il mio cervellino era in
vacanza ultimamente. Spero che anche questo cap ti piaccia! Bacioni immensi e
fammi sapere ok???Baci
Nixy:Grazie grazie grazie....Questo cap invece come ti sembra???? Ancora grazie
e fammi sapere.Baci
giochan: carissimissima mia....me felicissima che tu abbia letto anche questo
stacco mentale della sottoscritta..Hehe! Che te ne pare???? BACIONIIIII
gokychan: Piccolaaaaa. mi hai
fatto morire dal ridere..soprattutto la parte di tua madre con un nomignolo in
stile Voldy!!!Troppo forte....X la vendetta ci sto ancora lavora..chi sà se
harryno verrà aiutato da qualcuno dagli occhi come la notte???Grazie immenso di
tutte queste belle cose che mi hai scritto!!!mw commossa
all'inverosimile....Ciao amoreeeeee! a presto, almeno spero! P.s. TU QUANDO
AGGIORNI???? PRESTO VERO??? (me minacciosa con un batzuka in mano puntato
dritto dritto verso di te!!!) Ciao bax
Salve a tutti! Scusate il ritardo
mostruoso!!! Dedico questo cap a tutti quelli a cui questa storia piace e che
mi hanno recensito ed anche a chi ha solamente letto!
Buona lettura
Capitolo 3
Verità nascoste
Si ritrovò per l’ennesima volta ad osservare quel viso
disteso sul letto.
Erano due giorni che non faceva altro che dormire… era arrivato persino a pensare che fosse morto..
Per più di una volta ci aveva sperato, ma poi la sua parte Grifondoro prendeva il sopravvento dandosi momentaneamente
dell’idiota.
Ne sarebbe stato certo se non fosse stato per quel lieve
innalzamento ed abbassamento del torace che contraddistingueva l’azione che
portava a respirare.
Aveva dovuto persino dormire per terra…
e questo non con poche implicazioni
Aveva il collo distrutto praticamente…
per non parlare di un emicrania da record.
Tutto questo grazie a Riddle.
Si chiese ancora com’era possibile che fosse vivo. Lui lo
aveva distrutto nella camera dei segreti e in più allora era solo un ricordo
mentre adesso era vivo
La tentazione di andare da Silente si impadronì di lui più
di una volta ma poi ripensando al comportamento del preside nei suoi confronti
cambiava velocemente idea.
In fondo Silente non gli diceva mai niente ,non sprecava
tempo a informarlo di decisioni importanti della sua vita.. perché lui invece
doveva scomodarsi a farlo?
Perché lui doveva preoccuparsi di
dirgli di avere Tom Riddle ,nonché futuro Voldemort ,lì svenuto in camera sua??
Beh ok… forse questa era una situazione
un tantino diversa ,ma non scordiamoci che è un Grifondoro
solo per scelta e quindi per così dire ha molte caratteristiche dei Serpeverde che Voldemort stesso
apprezza particolarmente ,come gli aveva fatto notare Silente al suo secondo
anno, tra cui senza dubbio l’orgoglio.
Di certo non sarebbe corso da Silente, non adesso almeno.
Ridicola questa situazione pensò continuandolo ad osservare.
Non poteva dirlo neanche a Ron e ad Hermione.
Certamente avrebbero detto tutto a Silente.
Si passò un amano tra i capelli.
Se ci fosse stato Remus gli
avrebbe sorriso…
Lo faceva sempre quando faceva quel gesto.
Il gesto di suo padre.
Concentrò la sua attenzione nuovamente sul corpo disteso sul
suo letto
Anche se magro ,malnutrito e ferito il suo volto aveva mantenuto
quella fine linea aristocratica e raffinata che lo avevano sempre
contraddistinto.
Le ferite a quanto vedeva si stavano rimarginando molto
velocemente..meglio così non aveva per niente voglia di fare la balia a Riddle ancora per molto ,anche se questo significava che
pian piano avrebbe cominciato a riacquistare i suoi poter e di certo ne
avrebbero visto delle belle.
Oh si in tutti i sensi pensò conscio del casino che ne
sarebbe venuto fuori.
Non sarebbe stato come l’ultima volta, non era più quel bambino
di 12 anni nella camera dei segreti spaventato a morte davanti a Riddle, o no non era più quel bambino da molto tempo
oramai.
Era diventato parecchio forte quell’ultimo anno.
Dopo la morte di Sirius si era
ripromesso a se stesso che nessun’altro sarebbe dovuto morire per difenderlo.
Nessun’altra vita innocente buttata al vento solo per salvare la loro unica
salvezza contro Voldemort.
Aveva così cominciato ad allenarsi duramente.
Ristudiandosi tutti gli incantesimi che potessero essere
appresi ,spingendosi molte volte anche nel reparto proibito della scuola dove
certo gli incantesimi lì non venivano insegnati ai studenti di Hogwarts.
I suoi amici gli erano stati molto vicini quell’anno… in primis Hermione che
tentava di aiutarlo con tutte le cose che avevano a che fare con i libri.
In fondo quello era il suo campo…
Mentre Ron per così dire aveva la funzione di cavia.
Sorrise al pensiero di quante se ne era preso Ron durante
tutte quelle ore spese ad allenarsi ,ma lui mai una volta che si fosse lamentato.
E senza dubbio se non ci fossero stati loro due sarebbe
stato molto più difficile superare il tutto.
Era onorato di averli come amici ,e loro questo lo sapevano.
Osservò ancora Riddle ripensando a
quella strana cicatrice che aveva..fin troppo simile alla sua per essere una
coincidenza.
Ed aveva ormai imparato che nella sua vita niente poteva
considerarsi una coincidenza… e se le sue
supposizione potevano avere un fondamento voleva dire che come lui anche Riddle era sopravvissuto alla maledizione senza perdono!
Impossibile...pensò ,solo lui aveva avuto questo onore ,per
così dire…
Ma il pensiero che fosse realmente così gli scaldò in
qualche modo il cuore… percependo quella sensazione
del non essere più solo ,emarginato…unico… raro.
Peccato che non avrebbe voluto in nessun modo essere
paragonato a Riddle.
Assolutamente.
Lo vide aprire pian piano le palpebre...vide il suo sguardo
confuso guardarsi attorno spaesato ed ancora debole per poi incatenarsi ai suoi
occhi.
Li rinchiuse di colpo come a voler cancellare l’ultima cosa
appena vista.
-Potter non guardarmi ,mi fa
schifo avere il tuo sguardo addosso- sbottò acido continuando a tenere gli
occhi chiusi.
-Gentile come una serpe Riddle-
-Hai tentato di strozzarmi Potter l’ultima volta che ci
siamo parlati-.
-E tu di uccidermi nel nostro incontro nella Camera dei
segreti-.
-TouchèPotter-
dichiarò aprendo finalmente gli occhi.
-Mangia -disse buttandoli malamente davanti il cibo..
Riddle al solo vedere quel piatto
davanti agli occhi fece la sua migliore faccia disgustata.
-Ma che gentile Potter…sembri
quasi quasi una mammina -disse con una voce per
niente divertita.
-Chiudi il becco Riddle e mangia.
Non voglio avere un cadavere in camera mia-.
-Che nobile animo Potter ,complimenti!- disse fissando il
suo sguardo in quello del moro di fronte a se.
-Vedo che ti stanno tornando le forze-.
-Per contrastare te Potter sempre-.
-Avrei dovuto lasciarti là mezzo morto-
-Avresti potuto. Perche non l’hai fatto?-
-Perché avrei dovuto?-
Perché potevi scegliere Potter! e anche perché sarò il tuo
peggior incubo appena mi sarò ripreso.
-Pensi di spaventarmi Tom -affermò alzandosi dal letto sul
quale era seduto.
-E tu pensi di tenermi legato al letto per sempre?-chiese
fissandolo truce -per di più..qui dentro -disse osservando nuovamente
disgustato la stanza.
-Non immaginavo vivessi in un porcile…-
-Non immaginavo che ne avessi mai visto uno-.
Tom storse il naso all’ultima affermazione di Harry
guardandolo se possibile ancora più amaramente.
Adesso levati dalle palle..se non mi liberi almeno non
costringermi a dover sopportare la tua presenza sbottò acido.
-D’accordo! Ah…e dimmi Riddle… come pensi di fare a mangiare?-
-Muoio di fame piuttosto che accettare qualcosa da te-.
-Come vuoi!- disse prendendoli il vassoio e appoggiandolo sul
comodino.
-Perché mi hai portato qui- chiese infine mentre Harry stava
varcando l’uscio della porta
-Te lo detto voglio delle risposte-.
-Cosa ti fa credere che te le darò?-.
-Niente Riddle!-
-In questo momento non ho certezze- per poi uscire e lasciarlo
solo con i suoi pensieri.
Mentre scendeva le scale l’improvviso urlo di Tom lo fece
fermare.
-Lo sai che fa proprio schifo sto mangiare Potter?-
-Dillo se vuoi uccidermi…- sbottò
incavolato urlandoli dietro un’infinità di epiteti poco carini.
Harry scosse la testa divertito mentre il primo accenno di
un sorriso fece la sua comparsa sul suo volto da quando se l’era portato a
casa; e quando la sua attenzione venne calamitata dal vaso rosa shock che zia
Petunia teneva su un tavolino vicino le scale ,il sorriso si trasformò in un
ghigno.
Decisamente per qualcuno quei giorni sarebbero stati un
inferno ,e rise pensando che quel qualcuno non era di certo lui.
***
Aprì gli occhi ,si sentiva ancora confuso e spossatoma abbastanza forte da potersi almeno
liberare da quelle corde
Il ricordo di quello che sembrava appartenere a pochi
secondi prima fece capolino nella sua testa
-“Potter”- pensò
adirato.
Sia accorse di avere la bocca asciutta e la gola secca.
-Grifondoro del cazzo- sbottò
liberandosi senza alcun sforzo dalle corde che lo tenevano inchiodato al letto
Era da solo in stanza… se quella
si poteva definire stanza…
-Babbani -sbottò disgustato
guardandosi in giro con una smorfia di repulsione sul volto
Scese dal letto cercando di non toccare niente di più
diquel che era strettamente necessario
Quando si accorse di essere vestito con quegli stracci
addosso perse completamente la pazienza
Quel..quel misero mezzosangue aveva osato vestirlo con…con..
O mio dio non aveva neanche le parole.
Una rabbia cieca si impossessò di lui facendolo avanzare a
ritmo di marcia fuori dalla stanza sbattendo la porta con un tonfo assordante.
Harry dal piano di sotto si era perfettamente immaginato la
scena.
Un ghigno malefico fece la sua comparsa sul bel volto del
moretto. Peccato non ci fosse stato ad ammirare la sua faccia disgustata appena
si era accorto del pigiama che aveva addosso.
-Potter io adesso ti uccido-
eruppe Riddle appena entrato in cucina prendendo
Harry per il bavero della camicia sbattendolo addosso al muro.
-Buongiorno anche a te Riddle-
disse a fatica con la mano di Tom praticamente sulla sua gola.
-Buongiorno un cazzo Potter-
sbottò quest’ultimo infuriato.
-Di cattivi umore oggi? -Lo sbeffeggiò Harry per nulla
intimorito con una strana espressione divertita in volto
-FottitiPotter!-.
La presa sulla sua camicia si fece sempre più forte
impedendoli bene di respirare.
-O ma che gentili..a cosa devo tanta gentilezza Tom?non ti
piace il pigiamino per caso?-chiese mellifluo
-Rosa potter! ti dice niente?-
-Questo dannatissimo coso che mi hai messo addosso è rosa!-
Harry non riuscì a trattenersi ulteriormente mettendosi a
ridere in faccia a Tom.
-Fanculopotter
-disse sbattendolo con rabbia a terra.
Harry aveva smesso di ridere ma un sorrisetto furbo non voleva
saperne di lasciare il suo viso
-Ti diverte non è vero? -Sbottò Riddle
indicandosi il pigiama
Harry lo osservò meglio
O eccome se lo divertiva..
VedereTom Riddle nonché futuro Voldemort o
signore oscuro del cazzo vestito di rosa lo divertiva immensamente e
terribilmente..
Ed osservare la sua faccia infuriata lo divertiva ancora di
più.
-Sappi una cosa Potter ed apri per bene le orecchie perché
non è mio solito ripetermi - disse avvicinandosi pericolosamente al moretto
ancora a terra.
-Un giorno non tanto lontano io ti ucciderò Potter-
Harry roteò gli occhi al cielo. -“Sai che novità! “-
-Oh eccome se ti ucciderò-.
-Ti osserverò agonizzante davanti a me supplicarmi di
risparmiarti ulteriori sofferenze e urlarmi contro di ucciderti-
-osserverò la luce della vita abbandonarti lentamente-
-vedrò nei tuoi occhi la sofferenza per aver visto i tuoi
amici morire davanti a tuoi occhi nel peggiore dei modi-
-vedrò le tue lacrime correre impetuose e supplichevoli sul
tuo volto mentre mi osservi togliere loro la vita-.
-E ti vedrò guardarmi in quel momento fatidico quando nei
tuoi occhi potrò vedere riflessa la luce verde della mia stessa maledizione
venirti inesorabilmente incontro fino a spazzare via anche la più piccola
scintilla di vita ancora nel tuo corpo..e fidati se ti dico che stavolta
nessuna madre sarà li a salvarti e morire per te.. e quando quel giorno accadrà
Potter ricordati che questi occhi ,questi occhi sottolineò indicandoseli
,saranno l’ultima cosa che vedrai in vita tua- disse gelido-.
-FanculoRiddle!
-proruppe Harry allontanandoselo da se con una spinta e alzandosi in piedi
guardandolo truce.
-Si può sapere che cazzo vuoi da me- sbottò Riddle alzandosi anche lui in piedi infuriato con il moro.
-Sarebbe meglio dire Riddle tu
cosa vuoi da me?-
-Cosa volevi quella notte di 16 anni fa quando sei venuto a
casa mia e hai ucciso i miei genitori?-.
-Cosa volevi ottenere uccidendo anche me? cosa?-
-Ti rendi conto se tu non l’avessi fatto io sarei stato come
tutti gli altri ragazzi…-
-E tu non avresti avuto nessuno contro cui gridare in questo
momento…e nessun nemico giurato da combattere?-
-Voldemort non sarebbe morto,non
mi avrebbe lasciato questa cazzo di cicatrice -disse scostando i capelli da
davanti al volto -Non avrebbe perso i suoi poteri ,non sarebbe stato obbligato
ad inventare un cazzo di piano ogni anno per farmi fuori e poi infine non
sarebbe tornato a rompermi i coglioni uccidendo altre persone a me care-
Harry aveva il fiatone dopo aver urlato tutte quelle cose
senza fermarsi un attimo.
-E se lui non lo avesse mai fatto a quest’ora io non sarei
qui Potter -esplose Riddle-anzi se tu non l’avessi fatto io non sarei
qui -disse urlandoli contro e avvicinandosi pericolosamente-.
Harry sostenne il suo sguardo confuso su quanto appena
udito.
-Come sarebbe a dire che…-
-Non sono cazzi tuoi -sbottò Riddle
accorgendosi di aver parlato troppo. Si girò e fece per andarsene quando il
moro lo agguantò per un braccio costringendolo a voltarsi.
La presa era salda come ad impedirne la fuga.
-Lasciami -scandì minaccioso.
-No! adesso tu mi dici cosa intendevi con quelle parole
,cos’è che avrei fatto io?-
-O niente Potter solo il fatto di esistere è già di per sé
una disgrazia-
-Potrei dire lo stesso per te Tom-
disse allontanandosi dal corpo dell’altro ragazzo
A Tom parve di aver visto una nota di malinconia passare
nella voce e negli occhi del suo nemico.
-Cos’è Potter? da fastidio la
verità non è vero? -gli urlò contro seguendolo fuori dalla cucina.
-Stai zitto Riddle!-
-Senti senti il piccolo Potty è
arrabbiato -disse canzonatorio
-Oh si e ti dico che non è una bella visuale vedermici – sussurrò continuando a camminare senza degnarlo
di uno sguardo.
A Tom vennero improvvisamente in mente gli occhi rossi visti
sul viso del moretto..due gemme color del sangue…
Per pochi secondi ,terribili secondi ne aveva avuto timore.
Quegli occhi li conosceva fin troppo bene per potersi
sbagliare.
-Fermati -gli urlò prendendolo malamente per un braccio
sbattendolo al muro.
-Che vuoi da me Tom- la sua più
che una domanda sembrava una costatazione.
-Gli occhi -disse
senza troppi giri di parole.
Harry non rispose continuando a guardarlo.
Sapeva benissimo a cosa si stava riferendo..ma lui sarebbe
stata l’ultima persona al mondo a sapere la verità.
-Sai sono 2 in genere -disse sbeffeggiandolo tirando fuori
di sé la sua parte Serpeverde.
-Non giocare con me Potter – proruppe aumentando la presa
sul suo braccio.
-E tu non rivolgermi domande del cazzo Riddle
-disse allontanandosi da lui.
Tom rimase girato verso il muro dove prima vi era poggiato
il moretto.
-Non sei come tutti credono Potter -sussurrò più a se stesso cha a qualcuno in
particolare ,ma Harry lo sentì ugualmente.
Un sorriso amaro gli si dipinse in volto.
-“Neanche tu”- pensò, ma non lo disse
Riddle gli ricordava terribilmente
qualcuno.
Si girò per osservarlo ancora girato di spalle nella stessa
posizione di prima.
Fece un respiro profondo come a trovare la forza di dire
quelle poche parole.
-Parliamoci chiaro Tom…-
Il soggetto in questione si girò per osservare il suo nemico
negli occhi.
Erano alti più o meno uguali solo che Tom era di 10 cm più
alto di lui ,i capelli erano leggermente più lunghi di quelli di Harry e
decisamente più in ordine rispetto ai suoi.
La pelle chiara ma non come nel ricordo del diario…
Ben fatto per così dire e non guastava il fatto che fosse
semplicemente un bellissimo ragazzo.
-Ti ho detto di non chiamarmi così!-
- E io ti ho detto che non me frega niente – rispose
continuando il suo discorso.
-Ti ho portato qui perché voglio risposte TOM- disse
calcando sul nome volontariamente facendoincazzare Riddle ancora di più.
-Voglio sapere perché eri a NocturnAlley ,mezzo morto ,inseguito da una decina di mangiamorte che a quanto posso immaginare ti hanno ridotto così.-
-Chi ti dice che siano stati loro Potter?-I mangiamorte lavorano per me!-
-Non quelli a quanto pare Riddle
,e mi sembra strano che Dolohov
rientri tra i disertori- disse serio.
-Che cazzo ne sai tu eh?-.
-Lo visto Tom-.
-Mentre ho preso la stupida decisone di portarti a casa con
me ho visto Dolohov cercarti ovunque-.
-Perché non mi hai lasciato lì allora- domandò confuso
-Mettila cosi Riddle...sono un Grifondoro.-
-Aggiungerei stupido..-
-Aggiungerei curioso Riddle, più
che altro!
-La mia rimane la più plausibile- disse guardandolo truce.
-Prerogativa dei Grifondoro la
curiosità-
-Grifondoro per scelta Potter
-disse immediatamente.
-Tu come diavolo lo sai -assottigliò lo sguardo.
-Potter stai parlando con l’erede
di Salazar Serpeverde .Ne so molto di più di quel
vecchio cappello ,questo è certo – disse continuando a fissarlo dritto negli
occhi.
-E allora saprai anche perché sono a Grifondoro-.
Al sentir il nome della casa rosso-oro Tom storse il naso
come se avesse appena udito un’eresia.
-Suppongo che non volessi che tutti pensassero che fossi
sopravissuto a Voldemort perché sei un mago oscuro-.
-“BINGO! ecco centrato
il punto”- pensò Riddle vedendo lo sguardo del
moro confermare la sua ipotesi.
-Non sai cosa vuol dire essere giudicato ancora prima di
essere conosciuto .non puoi sapere che significhi entrare in un mondo nuovo
dove tutti si aspettano da te che tu sia perfetto solo perché ti chiami Harry
Potter -sbottò alzando man mano il tono di voce.
-Non puoi immaginare di vedere la delusione nei loro occhi
quando capiscono che in realtà saresti stato meglio tra le serpi che trai i Grifondoro- disse avvicinandosi sempre più.
-Non dirmi queste cose Potter! ,alcune cose le posso capire
meglio di quanto tu potrai mai fare- disse urlandoli contro per poi andarsene
dalla cucina lasciando Harry nella stessa posizione di prima ,impalato di
fronte al muro.
Un ricordo gli venne prepotentemente alla mente.
-Professore cos’ho che
non va?- chiese il moro osservando il vecchio preside.
-Cosa ce dentro di me
che non va?- domandò sempre più confuso.
-Sto diventando un
mostro professore!-
Silente chiuse gli
occhi ricordandosi della stessa medesima conversazione avvenuta 50 anni prima
con un’ altro studente.
-Non sei un mostro
Harry -il suo volto sembrava più stanco del solito e non perché fossero le tre
del mattino e si trovasse nel suo studio con un disperato Harry.
-Professore io..-
-No Harry!-
-Invece si -urlò
alzandosi dalla sedia
Sai Harry qual’ è la differenza tra una uomo e una
bestia?gli domandò calmo Silente.
Voleva metterlo
alla prova.
Doveva metterlo
alla prova.
Ripensò a
quello che gli era appena successo
A quello che
aveva appena fatto.
-Nessun. Nessuna
differenza -disse ed a quelle parole una lacrima solitaria fece capolino dagli
occhi del vecchio preside.
-Non anche tu Harry!
-disse come in un sussurro rivolto più che altro a se stesso ,ma Harry lo udì
ugualmente ed ebbe la sensazione che qualcosa dentro di se si fosse
irrimediabilmente rotto.
Non anche tu!
-Non anche tu- ripeté ad alta voce osservando la schiena di Riddle uscire dalla cucina.
Angolino:
Che vi sembra??? Per
favore lasciate un commentino ,ne sarei infinitamente felice! baci alla prox
lake: Grazie mille…sono
felicissima che ti piacciano..Come ti sembra questo??Spero continuerai a seguirmi!
Bacioni
ximeng: Grazie come sempre carissima…(me che arrossisce!). Quasi tutte le cose che hai
detto sono giuste per così dire , e molto presto si scoprirà l’identità del
misterioso personaggio che lo ha avvertito. Grazie ancora di tutto e spero che
ti sia piaciuto anche questo chappy!!! Fammi sapere
piccola ciao baci.
Gaky: Spero di non averti delusa in
quanto al pairing…ma posso dirti che ce ne sarà anche
per Dracoquindi…
Il fatto di Tom è che non è Voldemort..è
come se si fosse staccato da lui per così dire…quindi
due persone diverse ma con gli stessi ricordi…Più
avanti si capirà meglio..Grazie ancora di tutto piccola…fammi
sapere come ti sembra..ok? Bacioniiiibax
Gokychan: Ciao carissima Goky…Concordo con tutto quello che hai detto riguardo Harry… Hai proprio ragione piccola…P.s.
sappi che ho sempre il batzuka sotto mano pronto….hehe!
Grazie ancora tesorooooooo!Tvtttttttttttttttttttttttttb e dimmi che ti sembra! Bacioni
piccola.
Ecco
qui un nuovo chappyno! Fatto presto vero??? Fatemi sapere come vi sembra
please! Bacioni
Capitolo
4
Legame
1…15…29…47...58
Aveva
ideato ben 58 modi diversi per uccidere Potter.
Il
suo ego in quel momento era ad altissimi livelli.
Se
ne stava appoggiato al letto con le mani dietro la testa cercando di escogitare
più modi possibili per farlo fuori… Aveva perfino pensato di prenderli la testa
e affogarlo nel gabinetto.
-Bastardo
pezzo di merda -sussurrò guardando il suddetto essere che rispondeva a tale
descrizione dormire per terra vicino al suo letto.
I cappelli
sempre disordinati gli ricadevano davanti al volto celando al resto del mondo
la cicatrice… quella cicatrice!. Le palpebre che chiudevano quegli occhi verdi
come la speranza..speranza che lui in piccola parte aveva cominciato a nutrire
da quando si trovava in quella casa.
Il
suo sguardo gli ricadde nuovamente sulla porzione di fronte coperta dai
capelli.
Istintivamente
appoggiò la mano sulla sua cicatrice percorrendone con le dita il profilo.
Chiuse gli occhi e inspirò il più profondamente possibile.
Privo
di catenee corde com’era ,poteva
andarsene in ogni momento… già! Peccato che quel piccolo mostro avesse trovato
il modo di impedirglielo.
Alzò
il braccio facendo tintinnare il piccolo braccialetto avvolto su di esso. Molto
semplice ,con una fattura davvero elegante e leggera; era proprio bello ,senza
nessun fronzolo o oggettini idioti attaccati ,solo un serpente attorcigliato
attorno ad un piccolo grifone.
-Che
immaginazione Potter! non potevi trovare di meglio?- sbottò continuando a
guardare il bracciale.
Un
leggero lamento proveniente dal moro fece spostare la sua attenzione altrove
,precisamente su di lui.
Aveva
posto un incantesimo alla sua stessa bacchetta per impedire a Tom di usarla…
decisamente non era una buona idea tenere nella stessa casa (città ,paese
,terra ,universo) Tom Riddle ,Harry Potter ed una bacchetta.
Non
aveva via di scampo pensò posando la sua attenzione a qualunque cosa che fosse
vagamente più interessante di Harry.
Non
poteva neanche tentare di smaterializzarsi che il bracciale al polso cominciava
ad emettere scosse lungo tutto il suo corpo rendendoli impossibile il compito;
aveva anche provato ad uscire normalmente dalla porta ma era come se si
scontrasse contro un muro invisibile , gli mancava solo tentare di uscire dalla
finestra e le aveva provate proprio tutte ,ma conoscendo quel dannato
Grifondoro aveva posto qualcosa di poco rassicurante anche lì.
Erano
passate all’incirca due settimane da quando Potter l’aveva così gentilmente
obbligato a restare a casa sua e di certo i loro rapporti non erano migliorati
di una virgola.
Ogni
cosa era buona per urlarsi dietro o scaraventarsi oggetti vari con l’unica
conseguenza che ogni giorno uno dei due si ritrovava con un labbro spaccato od
un occhio nero.
Naturalmente
questo era il minimo che poteva succedere!
Unghigno malefico fece la sua comparsa sul suo
bel volto al ricordo della scazzottata di quella mattina.
INIZIO
FLASHBACK
-Sveglia
Riddle -gridò una fastidiosissima voce alquanto famigliare
Fece
appena in tempo ad aprire gli occhi che il proprietario di tale soave voce gli
aveva buttato addosso un bicchiere pieno d’acqua gelata.
-Maledetto
Potter ,che tu sia maledetto -sbraitò Tom alzandosi di colpo con il cuore che
batteva a mille dallo spavento.
-Cos’è
vuoi proprio morire oggi ?-urlò furioso
-No
oggi proprio non mi va -disse con quel sorrisetto che da sui nervi.
-“che faccia da schiaffi “-pensò Tom nel frattempo osservandolo
truce.
-Sai
Potter? si dice che l’ospitalità sia sacra… dovresti trattarmi con maggior
rispetto.
-A
parte che ne dicono di stronzate Tom… ma ci sono sempre le eccezioni -disse
sedendosi al contrario sulla sedia appoggiando le braccia sullo schienale
-dipende sempre da chi è l’ospite -disse derisorio.
Tom
si pulì il volto con una parte del lenzuolo
-Ti
ha mai detto nessuno che sei simpatico come un calcio nelle palle? -disse
guardandolo rabbiosamente.
In
quel momento il silenzio si impose a forza nella stana,nessuno dei due emise
una sola parola finché Harry a quell’affermazione si mise a ridere di gusto
cadendo quasi dalla sedia
Tom
assottigliò ulteriormente gli occhi a quella chiara manifestazione di presa in
giro.
-Oh
mio dio Tom sei veramente uno spasso - dichiarò asciugandosi le lacrime che
erano fuoriuscite dai suoi occhi. -Se lo sapevo ti avrei portato prima a casa
con me…-
Tom
lo osservò furiosamente pensando già al primo modo di farli fare una fine
miserabile.
E
mentre architettava uno e più modi per porre fine a quella giovane vita che
aveva davanti non si accorse che Harry gli aveva appoggiato una mano sulla
fronte per nulla intenzionato a levargliela
-che
stai facendo?- sbottò rabbioso allontanando di scatto la mano del moro da lui.
-Sei
tutto rosso in faccia!-
-Cos’è
è un divieto avere anche un colorito adesso?-sbottò seccato per quella strana
sensazione che la mano di Harry sulla sua pelle gli aveva provocato.
Non
era di certo la prima volta che aveva le mani del moro letteralmente addosso,
ma mai con un tocco così gentile e dolce,come il tocco di una persona che si preoccupasse
realmente per lui.
Harry
scoppiò nuovamente a ridere pensando che decisamente Tom Riddle avesse una
parte del tutto comica.
-Non
ti ho mai visto così tonalità pomodoro ,Riddle! ma se dici che è normale…-disse
lasciando la frase sospesa a metà
-Potter
modera il linguaggio-. Non sono rosso pomodoro e non sono neanche rosso -disse
alzandosi di scatto dal letto.
-Comunque
-disse il moretto -adesso rimettiti a letto -.
-E
perché? non è già troppo che mi obblighi a passare parte della mia esistenza
qui con te? pretendi pure che rimanga a letto - disse acido
Harry
alzò gli occhi al cielo chiedendosi cos’avesse fatto di male al mondo per avere
una simile “fortuna”.
Decisamente
quel ragazzo sapeva come fargli perdere la pazienza ,e senza pochi giri di parole
lo spinse di colpo facendolo caderespalle al letto.
Agli
occhi di Tom quella spinta fu come un chiaro invito a “su picchiami non aspetto
altro” e di certo non si fece attendere molto.
Con
una mossa fulminea prese il polso del moro stringendolo con tutta la forza che
aveva e con l’altra mano libera gli tirò un pugno nello stomaco.
Harry
non poté difendersi in quanto la posizione del braccio premuta a forza contro
la sua schiena glielo impediva.
Doveva
ammettere che Riddle ci sapeva fare in quanto a scazzottate babbane.
-Potter
-si senti sussurrare all’orecchio con una voce calda e rabbiosa allo stesso
tempo
-Quanto
volte ti ho detto di non toccarmi?-mormorò provocando diversi brividi lungo la schiena del moro
-Ancora…non
abbastanza -rispose a fatica girandosi di scatto e liberandosi dalla morsa del
compagno restituendoli il colpo allafaccia.
Tom
rialzò lo sguardo ripulendosi con la mano il labbro da cui sgorgava un piccolo
rivolo di sangue.
-Tzè!
Devi fare di meglio Potter -per poi saltarli praticamente addosso.
In
men che non si dica si ritrovarono a terra con Tom sopra al moretto ,sembrava
stessero cercando di ammazzarsi a vicenda e forse la verità non era poi così
lontana.
-Sei
odioso Potter- disse cercando di farli il più male possibile.
-Senti…
da… che pulpito -disse il moro invece cercando anche lui di farli chiudere
quella dannata boccaccia.
-Oh
guarda mi si spezza il cuore- ribatté colpendo il moretto in faccia.
-Sempre..che…tu
ce l’abbia Riddle - rispose Harry a denti stretti ribaltando le posizioni e
ritrovandosi lui sopra Tom.
Gli imprigionò le braccia sopra la testa con
una presa d’acciaio cercando di prendere fiato.
Entrambi
avevano i respiri affannati e i toraci si abbassavo e alzavano velocemente.
Sentivano
su di loro il respiro dell’altro.
Si
guardarono negli occhi come a prevalere in quello scontro visivo.
-Cos’è
Potter ti piace stare sopra?-enunciò Tom con una domanda chiaramente allusiva.
Harry
continuò a fissarlo.
Occhi
negli occhi ,verde nel nero.
-Semplicemente
Riddle -disse avvicinandosi man mano al suo orecchio -non voglio che sia tu -e
calcò su quell’ultima parola -a dover star sopra di me- disse per poi
allontanarsi dal ragazzo.
La
realtà era decisamente un'altra pensò intanto il Grifondoro osservando ancora
quel viso sotto di lui.
-“Quest’idiota ha una febbre da cavallo e
neanche se ne rende conto”-
pensò cercando di alzarsi ma Tom evidentemente non era dello stesso parere
;prese il moro per un braccio ribaltando nuovamente le posizioni.
-Ricordati
Potter io non sono abituato a stare sotto a nessuno- disse sprezzante ma con
una nota maliziosa nella voce.
-Cos’era
una proposta Riddle?- domandò Harry cercando di non scoppiare a ridere lui
stesso per la cavolata appena detta.
Tom
sbarrò gli occhi sorpreso per poi assottigliarli nuovamente squadrandolo con
uno sguardo omicida
-Neanche
se tu fossi l’ultimo essere vivente sulla terra Potter – sbottò disgustato.
-Non
pensare che per me non sia diverso Riddle ; naturalmente non sai stare ai
scherzi – aggiunse cercando di deviare l’attenzione da quel discorso.
-Potter
guardaci un attimo… ti sembra che sia il momento di scherzare -disse con una
voce un po’ sorpresa.
-Scherzavo
Riddle! -disse alzando gli occhi al cielo
-Non
sei per niente divertente sfreggiato!-
-Ma
come… non mi avevi detto che lo sono?-chiese ingenuamente
-si
come un calcio…-
-…nelle
palle- prosegui l’altro.
-Appunto!-.
Tom si alzò da sopra ad Harry cercando di
darsi un contegno nonostante avesse tutta la faccia che sembrava un proprio
campo di battaglia.
Si mise davanti allo specchio osservando la
sua immagine.
-Potter
vedi di finirla di picchiarmi- disse lui -guarda che cavolo mi fai ogni volta-
Sentì
Harry mormorare qualcosa che assomigliava tanto ad un–“grazie tante per avermi aiutato”- per poi
posizionarsi proprio dietro a Tom.
-Di
certo Riddle non mi sveglio al mattino con l’intenzione di una bella
scazzottata- proseguì osservandosi allo specchio.
-Ti
devo ricordare che mi hai svegliato buttandomi un bicchiere d’acqua addosso?domandò
scettico.
-Stimoli
la mia parte Serpeverde Tom-mostrando un sorisetto angelico.
Tom
non rispose cercando di convincersi di non aver sentito quella fastidiosissima
voce. Chiuse gli occhi per un istante dando maggior credito ai suoi pensieri.
Li riaprì seccato vedendo l’immagine di Potter riflessa nello specchio.
-Potter!
già devo osservare la mia faccia che assomiglia ad un campo di battaglia ma non
costringermi di vedere pure la tua allo specchio ,fai veramente pena!-.
-Adeguati
Riddle!.-.
Tom
represse molto difficilmente l’impulso di mollargli un altro bel pugno in
faccia.
-e
poi di certo tu non mi hai ridotto meglio… dovresti calmarti ,sei troppo
nervoso ,reagisci per niente…- continuò imperterrito.
-Niente
Potter? non m i faccio mettere le mani intesta da nessuno io -disse girandosi e
guardandolo male.
-Non
ti stavo facendo niente idiota ,ti ho solo adagiato delicatamente al letto-
-e
tu lo chiamo delicatamente potter? strano concetto di delicatezza…-
-Se
sei un totale idiota da non renderti neanche conto che hai la febbre non è
colpa mia…-
Sul
volto di Tom si dipinse un espressione che voleva dire tutto o niente.
-Idiota
lo dici a qualcun altro -sbottò infuriato- e poi non ho la febbre non sono una
femminuccia come te!-.
-Oh
si proprio una femminuccia continuò- osservandosi di nuovo allo specchio
incurante dello sguardo omicida dell’altro.
-Talmente
femminuccia da aver battuto il tuo..come posso chiamarlo?...Ah si… amichetto
faccia da serpente un infinità di vote- disse con un sorrisetto compiaciuto in
volto.
-Fortuna
Potter-
-Si
decisamente!- concordò lui
Tom
corrugò le sopracciglia a quell’uscita .
-Che
ce? quando hai ragione hai ragione -disse lui con un alzata di spalle.
-Potter
dovresti andare a farti vedere… secondo me hai problemi..-
-Senti
chi parla , uno che ha come obbiettivo sterminare la razza umana-.
Tom
non abbassò gli occhi da quelli di Harry ma il moro poté giurare di averli
visti per un attimo più spenti e bui del solito.
-Come
sempre non capisci mai un cazzo Potter- sbottò girandosi e uscendo dalla
camera.
Harry
non fece neanche in tempo a ribattere che sentì un tonfo sordo. Andò a vedere
di che si trattasse trovando per terra Tom svenuto ansimante con il respiro
pesante.
-Stupido
decelebrato che non sei altro- mormorò per poi prenderlo in braccio e adagiarlo
sul letto.
-Sapevo
che sarebbe andata a finire così- borbottò prima di iniziare a bagnarli la
fronte con un panno umido.
FINE
FLASHBACK
-“Che giornata di merda”- pensò rigirandosi sul letto ,la febbre
non era ancora del tutto calata ma si sentiva decisamente più in forze.
Aveva
dormito quasi tutto il giorno e naturalmente pretendere di dormire adesso era
come chiedere a Potter di levarsi definitivamente dalle palle..cioè un miracolo
e decisamente inutile.
Era
da ore che non chiudeva occhio ,dopo aver escogitato ben 58 modi diversi per
uccidere quel misero mezzosangue, ottava piaga del mondo ,non sapeva più cosa
fare.
L’idea
di scendere dal letto e strangolarlo a mani libere lo avvolgeva sempre più…
peccato che quell’aggeggio orribile che aveva al polso sembrava percepire i
suoi cattivi pensieri così da emettere una dolorosa scarica di calore alla mano
facendolo scottare.
Dopo
vari minuti passati ad imprecare al vento le palpebre gli si abbassarono
gradualmente, senti una stanchezza fuori dal comune impossessarsi delsu corpo..un prurito fastidioso percorse la
cicatrice fino ad irritarla gradualmente.
Aveva
una brutta sensazione…
Cercò
di fare forza sulle sue pesanti palpebre alzandosi dal letto e andando alla
finestra ,spostò leggermente le tende…
Un
ombra buia passò in quel preciso istante nascondendosi dietro ad un albero.
Il
guizzo veloce di un mantello o di una creatura simile…
-“Dissenatori
“-pensò ma se lo tolse subito dalla testa non avendo percepito l’usuale gelo
nelle vene.
Il
prurito alla cicatrice si intensificò di colpo cominciando a bruciare sempre
più forte.
Un
unico nome venne alla sua mente in quello momento..
-“Voldemort”- pensò continuando ad osservare fuoridalla finestra con uno sguardo carico di
rabbia.
Aveva
appoggiato la mano sulla clavicola cominciando a sfregarsi la cicatrice con
l’intendo di far diminuire ildolore..Non che questo servisse realmente a qualcosa...
Inutile
,decisamente inutile.
Decise
di tornare a letto quando un urlo improvviso lo fece bloccare sul posto.
Harry
aveva cominciato ad agitarsi e contorcersi per terra con una mano sulla
cicatrice ora più viva che mai.
Di
colpo senti la sua infiammarsi ulteriormente e bruciare come se fosse avvolta
dalle fiamme dell’inferno… sentiva le sensazioni, il dolore la sofferenza con
Harry…di Harry.
Percepì
il suo dolore in quel momento ,ed anche la sensazione di pura rabbia di
Voldemort per poi essere inghiottito dal buio più profondo e accasciarsi al suolo
privo di forze.
Angolino:
Un
grazie immenso alle mie carissime commentatrici che mi riempiono il cuore di
gioia ogni volta che vedo una loro recensione..GRAZIE 1000 RAGAZZE.
Naturalmente
un grazie immenso a tutte quelli che leggono….anche se mi farebbe piacere una
piccola recensione.
Bacioni
a tutti alla prox.
Kristinahhhhhhhhhh
che bello una nuova “commentatrice”. Me felicissima! Soprattutto perché ti
piace.
Mi
disp ma non posso rispondere all tua domanda..ma si scoprirà molto
presto..promesso! e direi che anche le altre tre domande sono strettamente
collegate alla prima! Abbi pazienza e pian piano la tua curiosità sarà
soddisfatta ( O mio Dio ma come parlo?? O_O ). Grazie ancorae fammi sapere come ti sembra. baci
Gaky: felicissima di sapere che è la prima
Harry/Tom che leggi e che ti piace…Come sempre mi lusinghi con tutte queste
belle cose che mi dici…TI ADORO PICCOLA. Cmq voglio assolutamente leggere un
nuovo chappino della tua fic….Aggiorna mi raccomando. P.S. se ti piacciono le
Harry/Draco ne sto scrivendo una…Mi farebbe piacere se magari ci dessi
un’occhiata per sapere come ti sembra! Ancora grazie tesoro a presto
tvttttttttttb
Lake: Gia non immagini quanto mi sono divertita
a scriverla quella scena… Tranquilla tesoro… non ho nessuna intenzione di fare
diventare il mio Harryno in stile Voldy e neanche che diventicattivo solo che….(non posso aggiungere altro
mi disp). Spero che ti sia piaciuto anche questo cap….Non trovi che i rapporti
tra i due stanno leggermente migliorando? (ma come se ci fai picchiare sempre
Nd Harry e Tom). Grazie ancora piccola alla prox
Gokychan: Ciao tessssssoro! Stai tranquilla e
sotterra la pistola e qualsiasi aggeggio che potrebbe attentare alla mia
incolumità! Non farò diventare Harryno cattivo stile Voldy..non preoccuparti
piccola.Concordo con te x la scenata in rosa….poverino era talmente preso nel
litigio con Harry da essersi dimenticato a cambiarsi..Hehe succede! Come sempre
mi butti addosso una valnga di complimenti che spero in minima parte di
meritare d’avvero in quanto sei troppo buona con me….(me che tira su con il
nasino molto in stile Harry con occhioni grandi grandi).
Bacioni
tesoro tvtttttttttttb alla prox *o*
Ximeng: Ahhhhhh quante domandine…..Allora
andando per ordine…diciamo che Harry non è sopravvissuto perché anch’egli un
mago oscuro solo che….diciamo che ha alcune qualità che Voldemot stesso
apprezza (tanto per citare una frase di Silente) Silente poi porge la stessa
domanda ad entrambi perché i due se confrontati da giovani erano molto simili(
e poi sai Silente e tutte le sue stramberie…)Quello degli occhi rossi è esatto
in quanto gli ricordano proprio Voldy e direi che ci hai azzeccato anxh
nell’altra cosa…Molto acuta piccola!!!
Grazie
ancora di tutto tesoro tvttttttb alla prox…bacioni
Due
occhi neri come la morte scrutavano il paesaggio circostante…
Pullulava
di auror…
Nascosti
dietro le case ,da mantelli invisibili ,disillusi, dietro ad alberi
,trasformarti in comuni babbani…
-“Dovevano aver avuto una soffiata”-pensò irritato
La
preoccupazione sui loro volti era ben visibile. Scrutavano l’uscio di Privet
Drive numero 4 con una misurata insistenza e tenacia..
Lo percepiva…
Il
potere ,la paura ,l’ansia ,la consapevolezza…
Sensazioni
diverse provenienti da un'unica casa ,ma da due persone diverse.
-Ti
ho trovato alla fine -sussurrò una voce bassa potente…malvagia
La
rabbia stava lasciando spazio ad un imminente e considerevole senso di potere e
soddisfazione.
Un
leggero e flessuoso movimento sul suo braccio lo fece ghignare sinistramente.
-Mia
cara sai cosa fare -sussurrò tracciando con un dito della mano il dorso
dell’animale il quale sibilòsoddisfatto. Sentì le spire del serpente abbandonare il suo braccio. Gli
occhi gli scintillarono malvagiamente mentre osservava Nagini dirigersi
silenziosa verso la casa.
Il
ghigno si allargo ulteriormente sul volto serpentino di lord Voldemort.
-È
stato più facile di quanto pensassi arrivare a te! Harry Potter -scandì
derisoriamente il suo nome.
un
ultima occhiata alla finestra del numero 4 di Privet Drive e con un cenno della
mano far illuminare la finestra di una fortissima luce verde
-Ce
ne anche per te Riddle..non dimenticartelo- Per poi sparire in un turbine nero
invisibile ad occhio normale.
***
Se
si concentrava poteva sentirli..i battiti del suo cuore battere ritmicamente
insieme a quelli di Potter…..gli udiva entrambi ,troppo svelti ,troppo forti
,troppo doloranti per essere normali…
Vedeva
buio… tutto intorno a lui era buio… ma non era solo..una presenza avvolta dalla
luce si avvicinò…
percepì il suo dolore ,la usa sofferenza ,le
sue sensazioni… sentiva tutto quello che stava provando Harry Potter
Paura
,sgomento ,fastidio…
Stesse
sue sensazioni.
La
luce verde divenne sempre più forte fino a indurlo finalmente ad aprire gli occhi.
Gli
ci vollero parecchi secondi per ricordare cosa fosse successo..i residui della
febbre sembravano farsi sentire
-Dannazione
- sbottò ricordandosi i fatti antecedenti… la mano corse istintivamente alla cicatrice…la
trovò sporca di sangue.
Osservò
le sue mani impregnate di quel liquido rosso che lo facevano ancora sorprendere
del fatto che fosse nuovamente in vita ;il dolore alla cicatrice si era
attenuato ma non quella sensazione di nausea che lo pervadeva.
Si
chiese per quanto tempo fosse rimasto svenuto… cercò di capire più o meno che
ore fossero ma quella pazzesca emicrania di certo non lo aiutava.
Di
colpo si rese conto di non essere l’unico in quella situazione… poco distante
da lui disteso sul pavimento stava Harry Potter anch’egli con la cicatrice che
perdeva sangue.
Non
ci pensò due volte e lo prese in braccio ,lo scosse diverse volte con l’intento
di svegliarlo
la
sofferenza ancora viva sul suo volto…
Lo
vide aprire gli occhi per un secondo…spenti ,spauriti ,consci di quello che
poteva essere vagamente successo
Cercò
di parlare ma Tom gli mise un dito sulle labbra per non impedirli di
continuare.
Osservò
con curiosità lo sguardo che in quel momento Harry gli stava rivolgendo.
Uno
sguardo di fiducia…
Lui
si fidava di Tom..
Harry
Potter si fidava di Tom Riddle… senz’altro un giorno da ricordare.
Lo
sforzo doveva essere troppo grande per riuscire a stare sveglio... Lo vide
svenire nuovamente tra le sue braccia ;provò una stranissima sensazione nel
tenerlo così stretto a sé. Paura! provò paura che potesse essergli successo
qualcosa ,che potesse scivolare lentamente via dalla sua presa.
Dannazione
lui non poteva provare paura per Potter! un ondata di collera lo pervase.
-Potter!-
si ripetè.- Dannazione è Harry Potter! -ma più se lo ripeteva e meno trovava
ragioni per farlo.
Lo
vide ansimare leggermente… per lui doveva essere stata in qualche modo ancora
peggio.
Se
lui era svenuto sentendo il dolore che in quel momento il moro stava
subendo..non voleva neanche immaginare quello che lui doveva aver provato.
Ne
era ormai certo… Voldemort doveva essere stato nelle vicinanze…non si poteva
spiegare altrimenti il perché di tutto questo.
La
sua attenzione venne nuovamente calamitata da Harry tra le sue braccia
-Ehi
Potter ti sembra il momento di fare il bell’addormentato?- sbraitò scocciato
mollandoli più di uno schiaffo per farlo svegliare..niente! non voleva aprire
gli occhi.
-Maledizione…-
sussurrò tra se
-Cosa
ti aspetti che adesso mi prenda cura di te???-
Si
stava innervosendo sempre più… provava un sentimento strano nel vedere Potter
privo di sensi tra le sue braccia…
Un
sentimento mai provato prima d’ora.
Era
da due settimane che non voleva altro che vedere Potter in questo stato…se
fosse stato a causa sua ancora meglio..
Ma
ora vederlo soffrire a causa di quel…quel….non riusciva a trovare parole per
descrivere Voldemort se non una… -“è come
se lo avessi fatto io “-pensò…-“io e
lui siamo uguali”-, ma mentre si ripeteva queste cose una lontana voce
continuava a gridargli il contrario ,continuava a ripetergli che loro non erano
uguali..non erano la stessa persona e non lo sarebbero mai stati.
Strano
come quella voce assomigliasse incredibilmente a quella di Potter.
Abbassò
nuovamente lo sguardo verso il corpo ancora tra le sue braccia ,e ancora una
volta quella strana sensazione riemerse in superficie
-Ah…
dannazione Potter! è sempre colpa tua!- sbottò osservando il viso contratto dal
dolore dell’altro.
E
non si sa come si ritrovò a pensare che quella strana sensazione che provava
potesse essere preoccupazione.
-“Devo
essere impazzito! non posso provare niente per lui, nientemeno che
preoccupazione ,assurdo sono Tom Riddle! DANNAZIONE!”- ma ugualmente
rendendosene conto non riuscì a spazzare via da dentro sé quella sensazione nel
fondo dello stomaco.
Tom
lo adagiò decisamente con poca delicatezza sul letto
-Stupido
di un Potter doveva proprio svenire?- si chiese mentre lo osservava con un
espressione indecifrabile.
-Ma
guarda se devo farti pure da balia adesso! Avevo ragione a dire che sei una
femminuccia-
In
quel momento Harry aprì gli occhi
-Finalmente-
sbottò scostandosi da lui.
Ad
Harry li ci vollero diversi minuti per fare mente locale di quello che poteva
essere successo
-Non
montarti la testa Riddle…ti stai addolcendo anche tu- disse a fatica riprendendo
lentamente i sensi
Tom
si scostò scocciato per la verità di quelle parole
-Ti
sei preoccupato per me Tom?- chiese cercando di mettersi seduto ma un’ulteriore
fitta alla testa lo fece desistere
-Fanculo
Potter!-
-Gia
come immaginavo- ribadì chiudendo gli occhi ancora debole
-Era
ora Potter che ti svegliassi..cosa pensavi che sarei stato felice di farti da
babysitter?
-Certo
che no Riddle.. più che altro mi sorprende il fatto che non mi hai ne
ancorastrangolato…- ribattè ironico
-Lo
stavo per fare ma come sempre hai rovinato tutto-.
un
lieve sorriso incurvò le labbra di Harry a quelle parole.
-Non
montarti la testa sfregiato-
Il
moro arcuò un sopraciglio chiedendosi come mai tutti i Serpeverdi usassero lo
stesso epiteto nei suoi confronti
-Cos’è
che ti diverte tanto Potter?-
Harry
lo guardò dritto negli occhi
-Veramente
tu Tom-.
Riddle
emise uno sbuffo scocciato -Prevedibile Potter!-.
-Tu
pure!-
Lo
sguardo di Harry si oscurò improvvisamente tanto da indurre Tom a chiedersi
quale fosse la causa di tale cambiamento.
-Anche
tu sei….-
-Caduto
a terra come una rimbambito- anticipò Tom
-Beh
si… più o meno- ribatté l’altro guardandolo male
-Si!-
affermò deciso - ma almeno non ho fatto tante moine come te Potter! Avevo
ragione a dire che sei una femminuccia -.
Harry
roteò gli occhi ponendosi sempre la stessa domanda da quando Tom era entrato
nella sua vita. Era strano come Riddle potesse avere avuto tale impatto nella
sua esistenza. Lo stesso impatto di un meteorite a suo parere.
La
sua attenzione venne catturata dal sangue che si trovava al collo dell’altro
ragazzo.
-Hai
perso sangue? -chiese sorpreso osservando meglio la ferita
-Potter
non guardarmi come un fenomeno da baraccone… anche tu hai perso sangue!-.
Harry
si portò automaticamente la mano alla fronte costatando personalmente la verità
di quelle parole.
Passarono
alcuni istanti in silenzio ognuno assorto nei propri pensieri
-Grazie!
-disse dopo un po’ Harry
Tom
rialzò lo sguardo immergendosi in quelle iridi smeraldine…
Quegli
occhi lo incantarono per alcuni secondi… gli sentiva forti ,carichi di potere
,di magia... d’amore!
Tutto
un misto.
Si
riscosse da suoi pensieri dandosi mentalmente del cretino per i pensieri appena
fatti
Belli
gli occhi di Potter?...carichi d’amore?
-“Devo essermi fumato il cervello… Grazie Voldy
“-pensò ironico
-Non
ringraziarmi Potter…. se non ti fossi svegliato prima probabilmente a quest’ora
il mondo non sarebbe più costretto a sopportare la tua presenza -continuò acido
Harry
sorrise interiormente intuendo quella sgarbata risposta come il modo più
gentile di Riddle di accettare il suo ringraziamento e che in fondo anche lui
era preoccupato…
Un
altro sorriso fece la sua comparsa sul volto del moretto..decisamente un tipo
strano questo Riddle.
…
Lo
aveva percepito per un secondo…
Ancora
assorto nel buio causato dal dolore alla cicatrice aveva percepito ,dolore
,rabbia ,preoccupazione, paura…
…un
emozione più contrastante dell’altra costatando da chi venissero.
Come
mai Riddle provava tutte le sue stesse sensazioni?
I
suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello
Entrambi
si immobilizzarono all’istante. Era capitato pochissime volte che ricevesse
visite dalla partenza dei Dursley ,Solo Remus e qualche membro dell’ordine per
vedere se era tutto apposto.
Il
fatto che uno di loro potesse trovarsi lì proprio in quel momento dopo aver
subito l’attacco di Voldemort sembrava tutt’altro che una coincidenza.
Fece
per alzarsi dal letto ma Tom lo respinse di colpo sul letto.
-Ma…?-
-Fermo
Potter!..dove vorresti andare?-
Harry
chiuse per un attimo gli occhi convincendosi che lo facesse di proposito a
vederlo così esasperato a causa sua.
-A
dispetto dal fatto cheogni tanto mi
sembri veramente sordo penso che tu lo faccia apposta adesso Riddle!-
-Non
hai sentito la porta???-
-Ma
che spiritoso Potter!. Come pensi di presentarti lì davanti a quelli che
presumo essere i scagnozzi di Silente pieno di sangue senza neanche reggerti in
piedi?
L’epiteto
“scagnozzi di Silente” lo fece sorridere inaspettatamente.
-Ma
guarda ti preoccupi per me- disse lui con un tono di voce angelico
-Certo
che no idiota..ma poi farebbero domande su domande portandoti via di qui..-
-Allora
non vuoi che me ne vada…Che carino Tom- continuò prendendolo in giro
Tom
si alzò scocciato–Idiota!Se tu ne vai prima di annullare l’incantesimo
come faccio io ad uscire da sta casa??? Non vorrei passare l’intera mia vita
qui dentro- sbottò schifato.
-Dovevo
immaginarlo!-
Il
campanello suonò nuovamente e sempre più frequentemente
-Allora
cosa pensi di fare vuoi andare tu ad aprire la porta? – domandò scettico
osservandolo truce.
-Certo,
e magari è la volta buona che avadakevadro qualcuno-.
-Di
certo saranno loro a farlo se ti presenti così!-
-Ingenuo
Potter- per poi alzarsi e lasciarlo sbigottito nel vederlo cambiare aspetto e
trasformarsiin lui con un gesto della
mano
-Carino
Riddle-…
Non
azzardarti ad emettere alcun suono Potter! con un tono di voce per niente
rassicurante.
-Preferirei
trasformarmi in uno schiopodo sparacoda piuttosto che avere latua faccia-
Harry
sbuffò per non ribattere….avevano trovato un modo tutto strano per rapportarsi
tra loro.
-Ricordati
che oltre ad essere me devi essere anche gentile -gli gridò dietro dopo che lo
vide uscire dalla sua camera non potendo così sentire la sgarbata risposta del
compagno accompagnata da varie maledizioni a suo carico.
-“Gentile? Gentile Potter? aspetta e
vedrai”-
pensò scendendo le scale.
Stava
per aprire la portaquando questa
esplose letteralmente costringendolo a fare un passo indietro per non essere
travolto
“Gentile”
continuava a ripetere una fastidiosissima vocina nella sua testa.
-“Gentile un corno!”- fu la risposta di
Tom dopo che si vide esplodere la porta praticamente davanti agli occhi-
E
ci mancò poco che non venne travolto dall’ingresso di Remus e Moody
-Oh
mio dio Harry stai bene? Abbiamo visto una luce verde alla tua finestra e
abbiamo pensato al peggio- domandò trafelato il licantropo andando ad
abbracciarlo.
-“Luce
verde? La stessa che aveva visto lui quando non era ne ancora cosciente?”-
Avrebbe
avuto modo di scoprirlo. Decisamente in quel momento aveva cose più importanti
a cui pensare
-“Oh mio dio l’ibrido mi sta
toccando..giuro che questa me la paghi Potter”-
Tom si scostò velocemente come disgustato.
-Certo!-
disse sprezzante con una nota di repulsione nella voce…
Lupinrimase basito dal comportamento del ragazzo
ma decise di non darci troppo peso ,cerano cose più importati di cui parlare.
Tom
nel frattempo osservava i due venuti
-“Di bene in meglio….Un licantropo
avvizzito e un vecchio con l’occhio di vetro…Ma che bella scorta Potter!...mi
sorprende il fatto che tu sia ancora vivo“- pensò ironico
Osservò
più attentamente Moody
-“Ma guarda un po’!…che fine miserevole
per il più grande auror di tutti i tempi “- rimuginò osservandolo… e pensare che una volta
riuscivi a dare del filo da torcere anche a me…
-“Tzè
ridicola la vecchiaia”- pensò nauseato .
La
sua attenzione venne catturata da Remus che gli aveva posato una mano sulla
spalla.
Tom
a quel contatto si ritrasse velocemente.
-Harry?-
domandò confuso l’uomo dall’atteggiamento di quello che per lui era come un
figlio.
-“Gentile Tom ,gentile”- ripeté quella fastidiosissima vocina
troppo simile a quella di Potter.
-“Dannazione
Potter dei miei stivali”-
Fece
un respiro profondo cercando di calmarsi e non si sa come un nuovo modo per
uccidere Potter gli venne in mente aggiungendosi ai precedenti 58.
-Che
volete?- sbottò cercando di dissimulare un tono di voce vagamente cordiale.
Vide
i due uomini scambiarsi una fugace occhiata come a decidere se era il caso di
dire tutto.
-Noi..ecco…veramente
niente! -Disse titubante il licantropo - volevamo solo vedere se andava tutto
bene!-
-Oh
ma che gentili!- ribadì appoggiandosi alla parete con le braccia conserte.
Quindi
devo dedurre che il fatto che Voldemort fosse qui fuori non centra niente con
il fatto che abbiate sfondato la porta di casa mia nel bel pieno della notte
giusto?domandò ironico
Harry
dal piano di sopra sentì tutte le adorabili battutine di Tom e cominciò a
maledirlo in tutte le lingue che conosceva.
-“Se non lo scoprono e non lo uccidono
giuro che ci penso io”- si
ripromise sentendo la rispostaccia appena usata. La tentazione di uscire dalla
camera e mollargli un bel pugno diventava sempre più forte ogni minuto di più –“e meno male che gli avevo detto di essere gentile…
Si come no!”-.
-Allora?-
proseguì acido Tom.
-Harry
tu come…?
-Ohandiamo se credete di aver a che fare con un
idiota avete sbagliato casa…-
Sia
Moody che Remus lo osservarono con occhi sgranati dall’incredulità. Avevano
visto diverse volte Harry arrabbiato ma mai così..così…cattivo! se quello era
l’aggettivo adeguato.
Sentite non ho tempo da perdere quindi se
volete andarvene ve ne sarei molto grato….
-“Vedi Potter? ho chiesto per favore “- si disse appuntandosi di rinfacciarglielo
appena possibile.
-Harry..che
ti è successo?- chiese Remus indicando il suo collo ancora pieno di sangue.
Cercò
di toccarlo ma Tom si ritrasse velocemente come schifato.
Mi
ha morso un serpente rispose acido…
Più
che altro avrebbe desiderato con tutto se stesso che il serpente in questione
avesse morso loro.
Vide
i sguardi confusi dei due uomini
Fece
un respiro profondo contando fino a 10 cercando di trovare almeno una sola
possibile scusa per non avadakevrizzarli entrambi all’istante..
Il
come era ancora un mistero.
-Scherzavo
disse infine, roteando gli occhi al cielo -mi sono semplicemente tagliato
-continuò con un tono di voce duro e scostato.
-“Maledizione Potter sei più contagioso di
una vipera…Adesso parlo pure come te!
“Scherzavo Riddle” ”era uno scherzo Tom”“scherzavo Tom”...
-“Harry che ti succede”- pensò intanto Lupin
Il
suo sguardo divenne triste gli occhi gli si inumidirono lentamente…..
Cos’era
successo dall’ultima volta che si erano visti? Anche allora gli aveva mentito
riguardo ancora a non si sa cosa, ma questa volta era diverso…come se non fosse
lui.
-Ascolta
bene ragazzino non osare parlarci così -intervenne serio Moody minaccioso
facendo un passo avanti come a contrastarlo.
-RAGAZZINO
A CHI?- non si trattenne più Tom mandando a fanculo la fantomatica gentilezza
di Potter.
-ADESSO
FUORI DA CASA MIA- ribatté furioso e mai come in quel momento quella parola lì
suonò giusta e appropriata.
*
Tom
salì le scale se possibile ancora più incazzato di prima maledicendo
ulteriormente chiunque gli venisse in mente dalle porte babbane ai costrittori
degli occhi di vetro.
Cose
senza senso…
Appena
entrò in camera si ritrovò lo sguardo omicida di Potter puntato addosso
-Adesso
Riddle spiegami quale lettera della parola gentile ti è sfuggita…-
-Direi
tutta- ribatté rognoso buttandosi a peso morto sul letto di fianco ad Harry e
spostandolo malamente.
Harry
lo guardò decisamente male..fece un respiro profondo ,di certo litigare con lui
era l’ultima cosa che voleva in quel momento…
-È
inutile che mi guardi come un microcefalo Potter... cosa pensavi che mi sarei
comportato amorevolmente con quei due là?-
-E
in più mi hanno anche mentito..anzi ti hanno mentito -disse derisorio con un
sorrisino sulle labbra
Il
fatto che si permettessero a trattare Harry così gli fece aumentare la rabbia
senza saperne il motivo…se cera qualcuno che poteva prendersi gioco di Potter
quello era solo lui…
Era
una questione personale.
-Tipico!-
ribattè Harry noncurante
Tom
alzò un sopraciglio incuriosito
-Ma
come il grande Harry Potter si fa trattare così dalle sue guardie del corpo?
-Non
sono guardie del corpo Riddle..sono amici una cosa che tu non avrai mai-.
Tom
non rispose, in quel momento il soffitto era una cosa decisamente più
interessante del rispondere a Potter.
-Lo
sai che la prossima volta sarò io a dovermi scusare per come TU ti sei
comportato?- disse calcando volontariamente su quel tu!
Tom
per tutta risposta alzò le spalle
Aveva
ancora l’aspetto di Harry e questo piccolo particolare era decisamente
inquietante.
E
infatti Harry non mancò di farglielo notare
-Lo
sai che questa cosa è raccapricciante?- disse riferendosi al fatto che avesse
ancora il suo aspetto.
-Non
dirlo a me Potter!...io l’ho sempre detto che la tua faccia fa
schifo..finalmente te ne sei accorto anche tu! Ribadì gongolando.
Come
risposta il moro alzò gli occhi a cielo….
Passarono
diversi secondi in silenzio
Tom
chiaramente si aspettava la risposta per niente gentile del Grifondoro ma
quando questa non venne si girò per osservare il ragazzo che si era già
addormentato vicino a lui..
-“Magnifico”- pensò… -“adesso
non posso neanche scendere dal letto senza che si svegli e cominci ad urlarmi contro…
potrei buttarlo giù…ma poi chi lo sente! magari batte la testa e diventa ancora
più rompicoglioni di prima…sarebbe la mia morte…”- e mentre cercava tutte
scuse irreali per non scendere dallo stesso letto nel quale si trovava l’altro
ragazzo le palpebre si fecero pesanti reduci nonostante tutto quello che fosse
successo di un’incredibile e snervante giornata.
Il
sole era ormai alto nel cielo..erano passate poche ore da quando erano caduti
entrambi nelle braccia di Morfeo
Decisamente
troppo poche costatò Harry aprendo gli occhi e trovandosi praticamente tra le
braccia di Tom….
Improvvisamente
sentì molto caldo ,decisamente troppo caldo costatando il clima fresco che
alleggiava nella stanza.
Le
gote gli si tinsero di un leggero rosso… -“mio
Dio Riddle mi sta abbracciando!”-.
Cercò
di sfuggire da quella imbarazzante situazione facendo il men che minimo rumore
ma Tom evidentemente non era dello stesso parere e lo strinse ancora più forte.
-“E meno maleche sta dormendo”- pensò nel frattempo Harry
-“Se fosse sveglio troverebbe senz’altro il
modo di dare la colpa a me per questa situazione”-.
Sentì
il ragazzo mugugnare qualcosa di incomprensibile nel sonno
-“Almeno quando dorme è buono…sembra quasi
carino”-.
…!
Ok!
Stop!
Fermi
tutti!
Aveva
appena pensato che Riddle potesse essere carino???
CARINO???
Decisamente
doveva essersi bevuto il cervello come gli ripeteva sempre quest’ultimo… E
mentre lo osservava cercando di trovare qualcosa di brutto ,orribile e malefico
in quel viso a pochi cm dal suo ,non riusciva a smettere di pensare che Tom Riddle
fosse decisamente un bel ragazzo.
Dopo
vari minuti di inutile mosse per liberarsi ,finalmente Tom si girò dall’altra
parte borbottando cose incomprensibili così da lasciare campo libero ad Harry
per sgattaiolare fuori dal letto.
-“Incredibile ero in un letto abbracciato
a Tom Riddle… “-
questi furono i suoi pensieri mentre entrava in bagno.
-“Decisamente un pessimo inizio di
giornata..almeno non potrà peggiorare”-.
Non
sapeva quanto si stesse sbagliando.
Angolino:
Ecco
qui un nuovo chappy….Fatemi sapere se vi piace….Complimenti e critiche..Non
esitate
Mi
raccomando recensite…Bacioni alla prox
Mezzosecolo: sono felicissima che ti piaccia..fammi
sapere come ti sembra questo chappy..bacioni alla prox
Ximeng:Gia proprio così…Anche tom ha la
febbre..Piccolino!!! penso di aver gia risposto alla tua domanda…come hai visto
il caro vecchio Voldy viene sempre a rompere i cosidetti…e si ci sarà qualcosa
tra di loro… penso presto..devo vedere…Ancora grazie tesoro mio e dimmi che ne
pensi di questo..Ciao bax
Gokychan:Me commossa fino al midollo per queste
stupende cosine che mi dici…ç_ç..Tvtttttttttttttttttb!!!!
Come
hai notato infatti i due sono un po’ pieni di misteri,,ma si risolveranno presto…promesso!
Troppo
forte “malvagia assassina di autrici” seguito da un’infinità di tvtttttttttttttttttttb!!!
Un effetto decisamente contrastante che mi ha fatto morire dal ridere….come
sempre un GRAZIE infinite Goky cara…speroa presto! P.S. anch’io posso dissotterare le mie armi *_*…hehe bax
piccola tvtttttttttttb
Gaky:come sempre Graziee tantissime tesoro..non sai che
piacere vedere la tua recensione…per il fatto del masochismo…sai poverino Harry…Dopo
che Voldy gli ha lasciato quella piccola cicatrice non ragiona più tanto
bene..quindi per lui avere Tom rinchiuso nella sua stessa camera gli sembra una
cosa normale…hehe..che ci vuoi fare….A parte i scherzi….continua a farmi sapere
come ti sembra…bacioni tesoro.
Kristin:gia l’ho provato anch’io il discorso
dell’acqua..veramente utile….Cmq forse un giorno chissà mi divertirò a
scriverli quei 58 anzi 59 modi…tra cui una buona ventina ne ho già in mente…e mi
dispiace deludere le tue aspettative in quanto pensi che non posso risp adesso
invece ti rispondo…hehe
Harry
avverte i “leggeri” dolorini di Harry perché entrambi sono sopravvissuti all’Avada
lanciatagli dalla stessa persona (Voldy) e quindi tra di loro si è instaurato
un tipo di legame…mi disp ma di più non posso spifferare…Spero continuerai a
recensirmi tesoro…ci tengo….bacioni alla prox
Lake: e si Tom è un tipo un po’
strano..veramente a pensarci bene tutti e due….e non ci crederai ma ho pensato
anch’io esattamente la stessa cosa mentre stavo scrivendo quella scena..e alla
fine per una soddisfazione personale l’ho pure scritta veramente…..ma purtroppo
come hai visto non potevo metterla nella storia,,,almeno non così presto….Dimmi
che ne pensi anche di questo cap che a dire la verità mi è risultato
estremamente difficile scrivere…non so neanche io il perché..cmq spero che sia
venuto fuori decentemente…baci
Sentire
quelle calde ,sensibili e rilassanti gocce d’acqua scendere su tutto il suo
corpo gli diede nuove energie.
-“Ci voleva proprio”- pensò rilassandosi sotto quel caldo tepore
Fece
mentelocale dei fatti avvenuti nelle
ultime due settimane
L’arrivo
di Tom, la convivenza, per nulla pacifica come aveva sperato e poi questo
Non
sapeva neanche come descriverlo…se non ulteriore attacco di Voldemort?
Oppure
nuovo modo per romperli le palle???
Poteva
trovare un’infinità di nomi ma decisamente l’ultimo calzava a pennello; e poi a
tutto questo si aggiungeva il fatto che anche Riddle avesse sofferto
dell’attacco di Voldemort….esattamente come lui..
C’erano
diverse cose che non gli risultavano chiare ,primo fra tutti la cicatrice di
Tom… troppo simile alla sua…
-Ahhhhhhhh-
stava decisamente impazzendo.
E
infine per concludere il tutto si era ritrovato tra le braccia di Riddle…
Semplicemente
magnifico… di male in peggio!.
Decisamente
non c’era limite alla sfiga suprema! E non gli sembrò per niente strano che
quella parola combaciasse perfettamente al suo nome…
-“Potter e sfiga!… un’accoppiata
vincente”-
pensò ironico.
Continuò
a farsi cullare per diversi minuti dal getto caldo dell’acqua…sentì imuscoli rilassarsi a quel meraviglioso
contatto facendoli dimenticare per alcuni momenti la giornata appena trascorsa
-“Meno male che non era sveglio “-pensò sorridendo leggermente per la
cavolata appena pensata..però quell’abbraccio gli aveva lasciato qualcosa
addosso..un calore strano ma provato prima..protezione e in un certo senso amore…..si
diede del cretino..
AMORE???
ed ecco che la sua parte Grifondoro veniva fuori in tutte le sue complessità.
L’ennesimo
rimprovero mentale arrivò imminente per ribadire il fatto che si fosse fumato
il cervello…
Stranamente
concordò in pieno con esso.
Dopoaver rimuginato ancora un po’ pensò che un
fondo di verità ci fosse in tutto questo! Doveva solo accettarlo.
Stette
sotto la doccia per un tempo decisamente superiore al suo solito… voleva
spazzare via i residui di quella stancante giornata appena passata
Dopo
un tempo che considerò decisamente troppo lungo uscì dalla doccia e solo allora
si accorse che non aveva preso i vestiti puliti
-“e ti pareva che qualcosa andasse bene?”- si rimproverò mentalmente
Pregò
che Riddle non fosse sveglio mentre entrò silenziosamente in camera con un
asciugamano allacciato in vita, solamente quello!
Appena
mise piede in camera notò immediatamente il letto prima occupato da Riddle
vuoto
Si
chiese dove potesse essere andato
-Probabilmente
giù in cucina -si disse… era tranquillo perché sapeva che non poteva uscire di
casa.
-“Almeno questo”- pensò sorridendo
Aprì
l’armadio sbadigliando sonoramente
Le
gocce d’acqua cadevano impertinenti lungo tutto il suo corpo ,giù dalle spalle
percorrendo il torace fino a insinuarsi dispettose sotto all’asciugamano.
Un
altro sbadiglio si fece sentire.
-“Mio dio che sonno”- pensò-“quasi quasi dopo...”-
ma
non fece in tempo a pensare altro che si sentì spingere di colpo all’interno
dell’armadio appena aperto senza tanti inconvenievoli.
-Ma
che…?-
-Zitto
Potter!- sbottò una voce fin troppo famigliare
-Riddle!
-esclamò sorpreso voltandosi e trovandosi a meno di un centimetro dalla faccia
di Tom.
Fece
un respiro profondo preparandosi psicologicamente ad una nuova discussione
senza capo ne coda
-Mi
spieghi perché cavolo mi hai chiuso qui dentro?- proruppe adirato -e perché ti
sei chiuso pure tu qui?-
Infatti
Tom dopo averlo delicatamente spinto dentro all’armadio lo aveva seguito a
ruota chiudendosi di fretta la porta dietro.
Risultato
che erano praticamente uno addosso all’altro in circa 2 metri quadrati di
spazio al buio
-“Ma che bella situazione”- pensò ironico il Grifondoro
-Allora?-
-Potter
chiudi quella fogna che ti ritrovi- ribatté acido Tom
-“che acido! E quando mai che non lo è?”- pensò adirato
-Svegliato
male Tom?-
Il
soggetto in questione non si degnò neppure di rispondere.
-Riddle
spiegami che ti è preso!- disse passandosi una mano trai capelli ancora bagnati
come unico risultato di bagnare tom da capo a piedi
-
G-R-A-Z-I-E! - scandì malevolo pulendosi con una mano il volto ormai fradicio.
-Figurati-
disse l’altro noncurante
-“Tom respira…in fondo è Potter no??? Lui
testa di cazzo e tutto il resto!. Non perdere la pazienza…Forza!”-.
-Allora?-
-Allora
che Potter?-disse lui svogliato come se stesse discutendo di un argomento
estremamente noioso.
-Allora
Tom deduco o che ti sei svegliato con una tarantola nel sedere che ti ha
costretto a chiuderti qui dentro con me ,oppure che finalmente ti sei deciso a
mostrare al mondo la tua poca sanità mentale, cosa che fra l’altro ti ripeto
sempre!-
-Una che cosa?-
-ma
mi hai ascoltato si o no?- domandò spazientendosi
-si
fino alla tarantola!- disse come orgoglioso.
- O
ti prego lascia stare- fece esasperato l’altro
La
distanza tra i due si era notevolmente diminuita nel corso della discussione
come se inequivocabilmente fossero attratti l’uno verso l’altro.
-Non
l’hai sentito? -domandò tutto d’un tratto Tom
Harry
alzò un sopraciglio incuriosito -cosa?-
-Ce
qualcuno in casa! -affermò sbrigativo l’altro senza aumentare il tono di voce
-Saranno
i Dursley, magari sono tornati…- ribadì Harry con una smorfia che fece
sorridere Tom.
Il
fatto che il famoso Harry Potter protettore dei mezzosangue e babbanofili ,come
il suo maestro Silente ,odiasse i suoi zii babbani lo rallegrava..lo metteva di
buon umore.
-non
sono loro!-disse senza aggiungere altro
-Riddle
se continui a dire una parola si e 10 no come pretendi che io riesca a capire?
Alle volte sei veramente tardo!-
-“Tardo? Tardo?? Tardo???....questa me la
paghi Potter”!-
pensò furioso avendo però la decenza di non ribattere.
-No
non è umanala presenza che ho percepito
-continuò calmo come a spiegare un concetto semplicissimo ad un bambino di 5
anni.
-In
che senso?- domandò confuso Harry
-Potter
a volte mi chiedo se ci sei o ci fai?-
Harry
sorrise divertito -Da quando questi detti babbani ?- domandò ironico
-Oh
chiudi quella bocca-.
Harry
fece un respiro profondo..non era il massimo essere chiusi in un armadio di 2
metri quadri in due persone ricoperti di vestiti
-Potter
allontanati…sei troppo vicino - sbottò acido come una serpe…una delle più degne
di questo nome
- Riddle
ti dico solo una cosa…
-ADEGUATI!..di
certo non mi sono chiuso da solo qui dentro quindi potevi pensarci prima-
Harry
tentò di spingere l’anta per uscire da quel buco ma Tom fu più svelto e glielo
impedì bloccandolo per il polso…
Il
moro si voltò confuso e scocciato verso il proprietario di tale mano.
-Respira Harry…è una cosa semplice…tu non
vuoi trovarti con un cadavere sulla coscienza giusto? Si disse mentalmente…quindi
respira e fai finta di niente..o almeno provaci-
-Riddle
non vorrei deluderti ma non è la mia massima aspirazione stare chiuso qui
dentro per il resto dei miei giorni -disse ironico - per di più con te!-.
-Di
certo in questo concordiamo -disse sarcastico l’altro
-Bene
felice di saperlo- si voltò nuovamente verso Tom ,per quanto lo spazio lo permettesse;
la distanza tra loro era veramente minima ,probabilmente pochi millimetri
separavano le loro labbrache ad ogni
movimento si solleticavano impercettibilmente.
-Potter
mi stai bagnando tutto- affermò Tom dopo pochi minuti di silenzio
Harry
era ancora a torso nudo con solo l’asciugamano allacciato in vita e grondava
goccioline come una fontana nel bel mezzo di una piazza.
-e
secondo te di chi è la colpa?- domandò ironico
-Tua!..potevi
vestirti prima e non girovagare per casa mezzo nudo- disse assolutamente
convinto
-Riddle
questa è casa mia e se mi va ci giro anche nudo...-
-Oh
si vorrei proprio vedere- ribatté ironico l’altro
-mi
dispiace deluderti ma non sei il mio tipo - avvicinandosi di poco ed esibendo
un sorriso per niente rassicurante.
-Neanche
tu Potter tranquillo- e nel frattempo le loro labbra si sfiorarono impercettibilmente…
senza che i due potessero fare niente per impedirlo..la distanza era
praticamente inesistente.
-Riddle
ti rendi conto che mi stai baciando?- domandò il moro malizioso
-Idiota
io non ti sto baciando!- sbottò l’altro
-A
no?- disse alzando un sopracciglio -e il fatto che le tue labbra stiano
toccando le mie come lo chiami? -
-Potter
per quanto questo ti piacerebbe mi dispiace deluderti ma veramente non sei il
mio tipo… gia stare a questa distanza da te mi fa schifo..quindi…-
-Gentile
come una serpe- ribadì scontroso
-Lo
prendo come un complimento- rispose con gli occhi che gli brillavano
minacciosamente.
-Fai
come ti pare! Il capire un insulto è soggettivo- continuò noncurante con un
alzata di spalle.
-Vorrei solo sapere prima della fine del
secolo perché mi hai chiuso qui!
-Di
certo non per saltarti addosso pervertito-.
-Pervertito
a chi?-disse minaccioso.
-Non
penso che sia il posto…-
-O
certo chiudiamo sto discorso ,non voglio parlarne ora-irruppe interrompendolo il grifone
Tom
ringraziò il cielo che fosse tutto buio e che non si vedesse niente; le sue
gote per uno strano e sconosciuto mistero gli si erano tinte di rosso e sentiva
una strana sensazione nello stomaco..
-Adesso
mi vuoi dire…-
-Shhh!
Zitto!- disse con un tono di voce che non ammetteva repliche
-Riddle
veramente non mi va di passare qui tutto il giorno…-
-Potter
zitto!-
-O
no non ci sto zitto fino…
-POTTER!
-scandì minaccioso
-FOTTITI RIDDLE!- si ritrovò praticamente ad
urlare- ma si può saper e che…-
Non
fece in tempo a continuare che si ritrovò le labbra di Tom premute sulle sue…
Harry
spalancò gli occhi sorpreso da quel improvviso cambiamento…in quel momento non
aveva neanche un briciolo di voce rispetto a prima soprattutto perché uno
strano calore ,molto simile a quello provato quella stessa mattina nel letto
,si impossessò di lui.
Sapeva
per certo di avere le guance e la faccia tutta rossa.
-“O mio Dio che sto facendo”- si urlò mentalmente Tom… -“Decisamente il mio cervello si è talmente
fuso da assomigliare a quello di Potter! anzi no peggio! Neanche lui avrebbe
fatto una cazzata simile!... Non potevo zittirlo mettendogli un calzino in
bocca???”-
-“Maledizione”- pensarono i due ragazzi contemporaneamente
Ringraziò
tutte le divinità che conosceva che in quel momento fossero chiusi in
quell’armadio vecchio logoro polveroso e soprattutto BUIO! di certo Riddle lo
avrebbe sfottuto per il resto dei suoi giorni se lo avesse visto così…l’unica
cosa che non poteva immaginare era che anche quest’ultimo si trovasse
esattamente nelle stessa situazione.
Harry
non si era mosso di un centimetro ,aveva ancora le labbra di Tom premute
prepotentemente sulle sue.
-Riddle
ma che?...- riuscì ad articolare ma Tom premette con più decisione le labbra
sulle sue.
-Potter
ho detto zitto!- sbottò tra l’infuriato e il divertito…. quel lieve contatto
aveva messo in agitazione qualcosa molto in basso..qualcosa che decisamente non
doveva essere messo in agitazione.
-“Maledizione a Potter”- pensò
Occhi
negli occhi… verde nel nero!
-Non
stavi zitto Potter!- disse come a giustificareil fatto che involontariamente quel contatto sembrasse divenire sempre
più un bacio…mentre si parlavano infatti le loro labbra ,già praticamente
incollate ,si toccavano leggermente compiendo un movimento molto simile al
baciarsi..sembrava una danza conosciuta solo a loro e se anche non avrebbero
mai ammesso ,neanche a se stessi ,che quello stava diventando sempre più un
bacio.
-Riddle
adesso si che mi stai baciando -disse Harry per togliersi da quella situazione
facendo leva sull’orgoglio dell’altro.
-Fanculo
Potter! non è vero- ribadì con lo stesso tono di un bambino capriccioso.
-Ne
sei sicuro?-
-Sicurissimo
-disse assottigliando ulteriormente gli occhi.
-allora
staccati -disse il moro assolutamente convinto della sua teoria.
-Non
posso -ribadì come se fosse una cosa ovvia
-E
perché di grazia?-
-perché
altrimenti cominci ad urlare come un demente-
Tralasciando
il fatto che lo aveva appena chiamato demente in quel momento gli avrebbe
volentieri mollato un pugno.. La sua sanità mentale stava per andare a farsi
benedire..maledetto Riddle!
-Sai
a volte penso che tu sia davvero un microcefalo…-
-Se
queste sono le tue massime convinzioni nella vita mi fai davvero pena-
-Riddle
ciò non toglie il fatto che tu mi stai baciando e non ho ancora capito il
perché!- affermò ormai su una crisi di nervi.
-Potter
io non ti…-
-Lo
so lo so…ti prego non ripeterlo ho già mal di testa…-
Mi
chiedo se a volte hai problemi Potter..non puoi essere veramente così!
Harry
alzò ancora gli occhi al cielo maledicendosi per averlo raccolto quel giorno a Diagon
Alley…ma perché sempre a complicarsi la vita???
Di
certo a quest’ora se non lo avesse trovato non se ne starebbe chiuso in un
armadio con…con….Ahhh non trovava neanche le parole per descriverlo.
-Riddle
spiegami solo una cosa…- incominciò cercando di mantenere la calma! Quando ci
si metteva era persino peggio Malfoy. –Perché diamine…-
-Zitto
Potter e ascolta!- ruggì rabbioso
Harry
gli scoccò un’occhiata terrificante per poi fare come gli aveva suggerito ,tese
l’orecchio il più possibile per quanto la situazione lo permetteva.
-Che
ce?- domandò confuso
-Potter
usale quella cazzo di orecchie una volta tanto- sbottò aumentando così
inevitabilmente il contatto con le labbra dell’altro
Decisamente
quella situazione era da ghinnes dei primati per la giornata più strana. Non
era da tutti trovarsi in un armadio a “quasi” baciarsi con il futuro e
bellissimo (almeno da giovane ) signore oscuro.
No!
ancora quella parola associata a Riddle… Maledizione!
Lui
non era bellissimo!..maledetto cervello che si trovava e che continuava a pensarlo…
-“in più è anche un ragazzo..cazzo!”-
si disse dandosi nuovamente del cretino
-“è un maschio ,è Riddle ed è un maschio!
Per la miseria!…Adesso nessuno mi toglie una bella visita al San Mungo! Questo
è certo!”-.
-Potter
allora ci sei?-
-Perché
mi hai baciato?-domandò di scatto il moro
Tom
alzò gli occhi al cielo chiedendosi a quanto potesse arrivare la stupidità umana…non
umana… meglio dire Potteriana!
-Dio
Potter! quando vuoi sai essere più opprimente di un serpente assonagli- sbuffò
esasperato
Il
fatto che non si sopportassero a vicenda ormai non era più un segreto per
entrambi.
Direi
che questo paragone ti si addica meglio a te che a me!
-Come
sempre tutto questo è soggettivo Potter! per me ti calza a pennello!- disse
mostrando un sorrisetto decisamente che dava sui nervi.
Non
ti sei accorto di niente prima giusto?
Harry
lo guardò curiosamente scostandosi dalle labbra dell’altro ragazzo
-Potter
per l’amor del cielo secondo te perché ti ho trascinato dentro ad un armadio
pulcioso di prima mattina dopo una notte passata praticamente in bianco?-
esplose scontroso
-“Proprio in biancono!”- pensò nel frattempo il moro.
-Non
chiedermelo Riddle ,non ho una mente malata come la tua.
-Potter
giuro che appena usciamo di qui sei nei guai-
-Oh
si che fai? mi sculacci ?-domandò impertinente
-Sei
un pervertito!- ribadì disgustato
-Tu
di più Riddle…visto a cosa sei andato a pensare-
Tom
incassò il colpo dovendoli dare questa volta ragione…quel sculacciare aveva
risvegliato in lui uno strano pensiero. Si convinse sempre più che in lui ci
fosse qualcosa di sbagliato…
Prima
nonfacevano altro che picchiarsi ,e fin
qui nulla da ridire..poi avevano cominciato vagamente a convivere
pacificamente, ma questo non senza almeno una scazzottata al giorno..quella ero
d’obbligo!
Per
non parlare dell’ultimo giorno in cui aveva cominciato a provare quella
fastidiosa sensazione nello stomaco quando si trovava troppo vicino a Potter.
-“ Sarà l’ulcera che mi ha fatto venire
quel mostro”-
pensò adirato autoconvincendosi che fosse realmente così
Sospettava
che sotto tutto questo ci fosse il suo zampino…in fondo centrava sempre lui…sempre
e comunque.
-“Maledetto Potter!”-.
Tutto
questo per arrivare infine ad essere chiuso nello stesso armadio con lui in uno
spazio decisamente tropo ristretto persino per una persona sola..
Che
cavolo gli era saltato in mente di spingerlo lì dentro e così molto
probabilmente salvarlo dal morso del serpente che si trovava sotto al letto..lo
aveva visto di sfuggita entrando in camera dopo essersi concesso qualcosa da sgranocchiare
giù in cucina.
E
Potter come al solito era troppo impegnato in qualche suo viaggetto mentale per
accorgersene e così senza pensarci lo aveva spinto nell’armadio chiudendosi a
sua volta dentro.
-Allora
Riddle?-
-Te
lo chiedo per l’ultima volta perché mi sono veramente rotto di stare qui a
parlare con te senza arrivare a niente di concreto-
Tom
lo guardò malissimo lasciandolo però continuare senza ribattere.
-Perché
diamine siamo qui?- calcando volontariamente su quel “siamo”.
-Perché
se tu fossi più sveglio ,cosa che chiaramente non sei ti saresti accorto di
avere un intruso in camera-
Harry
non ribatté osservando l’altro con un sguardo confuso che voleva dire tutto o
niente,
Tom
sbuffò contrariato
-Nagini-
disse d’un tratto
-il
serpente di Voldemort ?-corrugò le sopracciglia Harry
-esattamente!-.
-Deduco
che Voldemort abbia voluto farci un regalino..-
-Lo
penso anch’io!- sbuffò l’altro
-che
si fa allora?-
-Io
un idea ce l’avrei!- disse d’un tratto Tom, -vai fuori e ti fai sbranare da lui
così finalmente sono libero dalla tua stressante presenza -disse con una luce
per niente rassicurante che gli balenava negli occhi.
-riesci
ad essere serio per una volta?- domandò scocciato il moro
-No
direi di no! quando si tratta della tua tanto agoniata e aspettata morte-.
Harry
alzò gli occhi al cielo reprimendo ancora una volta quella vocetta fastidiosa
che lo incitava a liberarsi da quella situazione impossibile e senza
accorgersene aveva posato la sua mano sul braccio di Tom.
-che
fai?- domandò agitato l’altro
Harry
sorrise divertito
-certo
Riddle se ti agita così tanto che io abbia messo la mia mano sul tuo braccio
non voglio neanche pensare se provassi a fere qualcosa di più-
-tipo?-
domandò con una nota di sfida nella voce.. si erano immediatamente dimenticati
di Nagini che girovagava libera nella loro camera
tipo
se provassi a fare quello che tu prima hai fatto a me.. disse abbassando il
tono di voce
le
gocce d’acqua continuavano a scorrere lungo il suo viso e scendere anche sul
suo corpo impetuose e birichine e senza dubbio maliziose
-Potter
non avresti mai il coraggio -disse con un tono di voce derisorio…
-tu
dici Riddle?-
-lo dico e lo ribadisco… ma chi vuoi far ridere Potter?-
-Tom
non sfidarmi…non ti conviene!-.
-Potter
è inutile che cerchi di mostrarti per quello che non sei…lo sappianmo entrambi
che sei uno smidollato senza coraggio-
-devi
esserti confuso Riddle sei tu che sei stato tra i Serpeverde non io…- disse
deridendolo
-mi
stai dando del fifone Potter?-.
-si
Riddle! è esattamente quello che sei…-
-Potter
non continuare - disse l’altro con un tono di voce che si abbassava sempre più
tanto da faticare nell’essere udito
-altrimenti?-
lo sfidò l’altro
-te
la faccio pagare cara Potter. su questo puoi stare tranquillo-.
-Vediamo
se ne hai il coraggio futuro signore oscuro dei miei stivali disse ostile
consapevole che quelle parole sarebbero state le sue ultime…
Infatti
Tom si avventò sulle labbra di Harry con un irruenza e aggressività incredibile…
Harry rispose quasi immediatamente al bacio con altrettanta foga e intento di
sopra valere all’altro.
Quelbacio ,se così si poteva chiamare ,non aveva
niente di dolce e che assomigliasse anche vagamente ad un bacio…tutt’altro…
Sembrava
più che altro un altro modo di sfidarsi per dimostrare che nessuno dei due si
tirava in dietro.
Tom
posò le mani sulle spalledel moro
continuandolo a baciare possessivamente spingendolo con tutta la forza che
aveva verso l’anta dell’armadio..l’unica cosa che non aveva calcolato era il
fatto che peso di Potter + il suo peso sull’anta cigolante dell’armadio = a
brutta caduta.
Infatti
l’anta dell’armadio si era aperta lasciando cadere i due uno sopra all’altro
Harry sotto con il dolce peso dell’altro sopra.
Si
staccarono entrambi facendo mente locale di quello che poteva essere successo e
solo quando videro due occhi gialli a pochi centimetri dal loro viso che gli
osservava maligni si resero conto di essersi completamente dimenticati di Nagini.
-O
cazzo!- esclamarono all’unisono.
Angolino:
Grazi
e tutti quegli angeli che mi recensiscono…vi adoro…in particolar modo questo
capitolo è dedicato ad una mia grande amica….
Non
ce bisogno che dica il nome vero cica???
Ditemi
che ne pensate mi raccomando..un bacio
Gokychan: allora tesoro mio è inutile ormai che ti
dica quanto piacere mi facciano le tue recensioni perché ormai penso di averti
fatto una testa così dicendotelo….cosa ci posso fare se ti adoro troppo!!!!! E
poi concordo con te nel dire che quei due erano veramente pucciosi uno
abbracciato all’altro… tesoro mio tvttttttttttttttb all’infinito..spero che
anche questo cap ti sia piaciuto…. Strabacini tvttttttttttttb
Ximeng: Me come sempre onorata nel ricevere queste magnifiche
recensioni da parte tua tesoro…non sai quanto! Che ne dici in questo cap ha
trovato qualcosa di meglio da fare il nostro tom??? Io direi di si!
Mi
hai fatto morire dal ridere con la tua recensione piccola…ho ancora le lacrime
agli occhi rileggendola…continua a recensire mi raccomando….e dimmi che ti
sembra..non preoccuparti Draco arriverà presto! Bacioni tesoro
Mezzosecolo: chi lo sa forse si e forse no…podarsi
che era sveglio…mmm non dico niente…se no che ti ringrazio veramente….sono
felicissima che ti piaccia… diciamo che Moody ha un leggero sospetto…ma niente
di concreto per ora…e Draco arriverà molto presto..non preoccuparti..un bacio
tesoro a presto e dimmi che ti sembra questo cap! bacioni
Nixy: me stracontenta che mi hai recensito di nuovo…presto
le tue domande troveranno risposta..non preoccuparti…fammi sapere ciao bacioni
Giochan: ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! Non ci posso credere..pensavo
mi avessi abbandonato… ç_ç….davvero sei in francia???? Mamma quanto ti
invidio..io adoro la Francia…le mie vacanze vanno alla grande grazie per
avermelo chiesto sei un tesoro…spero che anche le tue siano piacevoli…che ne
dici di questo cap??? merito un commentino??? A presto e bacioni
Scusate se la storia diceva di essere aggiornata quando non
lo era ma entrando per controllare il cap alcune frasi che avevo messo in
corsivo me le aveva scritte gigantemente mentre prima nell’anteprima era tutto
normale quindi l’ho cancellato al volo cambiando la scrittura di alcune frasi…Scusate
ancora
Eccomi qui…scusate il ritardo ma il pc mi ha fatto
letteralmente morire in questi giorni. Quando serve non funziona mai….L’unica
cosa positiva è che ho scritto anche gli altri due cap seguenti tutti a mano e
pian piano li copio sul pc quando decide di funzionare…
Ed ecco qui il settimo chappy..spero che vi piaccia e fatemi
sapere che ve ne pare…
Bacioni a tutti e mi raccomando recensite!!!!
Bax
Capitolo 7
Il morso dell’ombra
-O cazzo- dissero i due contemporaneamente
-“Merda Nagini”-
pensò Harry... –“ce ne eravamo
completamente dimenticati”-.
Due occhi gialli a pochi centimetri dai loro volti
osservavano la scena con apparente calma e curiosità muovendo la coda sinuosa e
tentatrice.
-“Merda ,merda e
ancora merda”- pensò Tom ancora disteso sopra Harry con le labbra a poca
distanza dalle sue.
Non fecero in tempo a pensare altro che il serpente tentò un
affondo proprio verso il collo del Grifondoro il quale ,per la posizione strana
,non riuscì a spostarsi in tempo
Chiuse gli occhi istintivamente aspettandosi il morso…il
quale però non venne.
Tom con un gesto rabbioso della mano aveva fatto volare
Nagini dall’altra parte della stanza e si era subito alzato tenendola d’occhio.
Il serpente subito ripresosi gli scoccò un’occhiata omicida
e se solo quei occhi avessero potuto uccidere a quest’ora Tom Riddle sarebbe
bello che morto.
Harry ancora scocciato da quell’improvviso e inaspettato
succedersi di fatti si alzò alquanto confuso e spaesato.
Era successo tutto troppo in fretta per avere anche solo una
briciola di senso.
-Potter levati dalla faccia quell’espressione da pesce lesso
e fai qualcosa…- sbottò Riddle non perdendo di vista Nagini
-E cosa? Non ero mica io il suo padroncino ,magari gli
mancavi…- disse scocciato di rimando..
-Fottiti e poi la mia ipotesi è ancora valida-
-Se ci tieni tanto fatti sbranare tu d lei- ribadì l’altro
sempre con gli occhi addosso a Nagini
-Potter sei un vero demente- cominciò l’altro voltandosi
questa volta verso il moro
Errore fatale
Nagini ne aveva approfittato per attaccare Tom ma questo
venne spinto da Harry finendo entrambi sul pavimento uno sopra l’altro poco
distanti dal comodino sul quale Harry pensava fosse riposta la sua bacchetta.
Il moro che si trovava sopra Tom allungò il braccio cercando
a tentoni la bacchetta ma in quel momento Nagini sbucò da sotto al letto
dirigendosi ,a fauci sguainate ,verso il braccio proteso del moro.
Tom fece appena in tempo ad alzare il braccio ed
immobilizzare il serpente prima che fosse tropo tardi
Harry emise un sospiro di sollievo ringraziando mentalmente Riddle
-Potter non ho tutto il giorno- continuò ironico -se ti
alzassi magari…-
-Dove cavolo è la bacchetta- borbottò Harry per nulla
incurante delle proteste di Tom
-Potter- ringhiò l’altro -Se Nagini mi morde io dopo ti
vampirizzo lo giuro...il come non lo so ma non preoccuparti che un modo lo
trovo-
-Riddle al posto di minacciarmi fai un po’ di silenzio-
proruppe Harry seccato -non te l’ha mai detto nessuno che sei asfissiante
quando sei sotto pressione?- domandò continuando a fare vagare lo sguardo per
tutta la camera in cerca della bacchetta.
-Potter dovevo lasciarti che ti azzannava-
-mmm si forse…- disse noncurante –quasi quasi ti lascio qui
tutto il giorno in questa posa ,sai sei carino così indifeso- disse
abbassandosi fino a trovarsi al suo stesso livello
-“Si si avvicinati
Potter vedrai che bella sorpresa che ti ritrovi”-pensò Riddle ghignando
-beh mi sa che ti toccherà rimanere così..non trovo la bacchetta-
ammise imbarazzato Harry spettinandosi i capelli rendendoli ancora più ribelli
di quanto già fossero.
-“ o mio Dio non è
possibile”-pensò afflitto Tom sbattendo la testa al pavimento
-Quindi o fai qualcosa tu o qui nonne usciamo vivi- continuò con la stessa
risatina idiota scompigliandosi ancora di più i capelli
-Potter sei rincretinito o cosa..non ho per caso questo
adorabile serpente a meno di 10 cm da me? Cosa pretendi che faccia?-domandò
incredulo –che gli dia un bacio???-
Harry roteò gli occhi al soffitto imprecando silenziosamente
contro la sua grande “fortuna”.
-Pensavo che avere un quasi signore oscuro in casa avesse i
suoi vantaggi- disse deridendolo
-Si quello di ucciderti più facilmente- sbottò scontroso
l’altro
Uno sbuffo divertito si levò nell’aria
-Sei un caso perso Riddle- disse avanzando lentamente con
uno strano sorriso sulle labbra e stringendo il collo del serpente con una mano
e con l’altra la coda
-Adesso liberalo- disse con un tono di voce sicuro
Tom lo guardò scettico dicendosi che stava per fare un'altra
cazzata ma lo liberò ugualmente
Nagini comincio subito a dibattersi ma la morsa ferrea del
Grifondoro non le permetteva via di scampo
-E adesso che si fa? -ribadì Harry guardando con la coda
dell’occhio Tom alzarsi da terra imprecando qualcosa di poco carino nei suoi
confronti
-Te ne stai così mentre io mi vado a fare una doccia…quel
serpentaccio mi ha pure sbavato addosso. O magari sei stato tu Potter nello
scambio colloquiale di poco prima- disse arcuando un sopraciglio mimando il
gesto di pensare.
-fottiti Riddle! pensa a chi ha iniziato- disse osservando
il serpente ancora dibattersi tra le sue mani
-certo certo Potter- disse sgattaiolando velocemente fuori
dalla stanza
-Ehi Riddle! RIDDLE! NON TI AZZARDARE A LASCIARMI QUI SOLO CON
QUESTA BESTIA- urlò nervoso mentre vide l’altro entrare in bagno ealzare poco elegantemente il dito medio.
-GIURO RIDDLE CHE ADESSO ENTRO E TE LA MOLLO NELLA VASCA
COSÌ TI SBRANA- gridò furioso e per tutta risposta sentì la serratura del bagno
scattare indicandoli che la porta era stata chiusa a chiave.
-Maledetto!- inveì tra se ancora in piedi con il serpente
tra lemani
Non poteva neanche tentare di cercare la bacchetta senza
dover incorrere nel morso del serpente.
-RIDDLE QUANDO ESCI IO VERAMENTE TI AMMAZZO!- eruppe ad alta
voce maledicendosi ulteriormente per la strana situazione
“-Una giornata normale
no!…è chiedere troppo!è ovvio che deve succedere
qualcosa...altrimenti Harry-sono-la-sfiga-fatta-persona-Potter
non è più lui”- pensò crucciato.
Osservò il serpente negli occhi..
Gialli…
di un giallo cheemetteva i brividi ,viso affilato caratteristico dei serpenti velenosi
,la pelle di un colore tendente dal verde al grigio ricoperta di squame di
forma pressoché romboidale ,le squame trasparenti in funzione di palpebre
sembravano chiuse o forse evidentemente lo erano ma non costituivano un
problema per Nagini a quanto aveva potuto vedere,
gli venne da ridere..verde e grigio… colori serpeverde.
Ridicolo come Voldemort volesse far trasparire la sua inclinazione al sangue
puro ed a tutti gli ideali dei serpeverdi anche da quel piccolo e insulso
particolare…
Osservò ancorail
serpente aprire lentamente la bocca mostrando due affilatissime zanne ,piccole
ma letali! La vide sibilare come se avesse appena visto la sua preda...una
preda succulenta e bramata da molto tempo.
Decise di sfruttare il piccolo regalino di Voldemort a suo
favore
si concentrò , non che ce ne fosse realmente bisogno per
rievocare una lingua che non si sapeva neanche letteralmente ma ci provò ugualmente
-perché sei qui?-
chiese sillabando in serpentese..
vide immediatamente la reazione del serpente irrigidendosi
tra la sua presa e dopo attimi di esitazione la bocca del animaleaprirsi lentamente e la lingua uscire sinuosa
da essa.
-non dirò niente a te
mezzosangue nemico del mio padrone -rispose acida come solo un serpente
poteva fare
Harry sospirò e non si stupì affatto della risposta..di
certo non si aspettava che Nagini gli avrebbe risposto amorevolmente dicendoli
che Voldemort era un pazzo senza cervello e che era lì per schierarsi dalla sua
parte.
Sarebbe apparso ridicolo…estremamente ridicolo
Harry intensificò la presa sulla sua gola guardandola
minacciosamente e ripetendo la stessa domanda ma questa volta non disposto a
ricevere la stessa risposta
Nagini sembrò percepirlo e suadente e minacciosa disse -o giovane uomo ti piacerebbe sssaperlo?-
ed anche dai suoi spasmi si capiva che faceva fatica a parlare.
Harry non diminuì la presa sul suo collo e la coda ben
attento ad essere a distanza di sicurezza da quel viso triangolare.
-Il caro vecchio Voldy
si annoiava e così ti ha mandato da me?- chiese ironico…ma il suo sguardo
minaccioso tradiva l’ironia di quelle parole.
-Potrebbe essssere giovane
uomo- replicò sempre sibilando ed inclinando la testa di lato..i suoi occhi
brillarono sinistramente come se fossero nel bel mezzo del buio più totale…
le sue squame si contrassero improvvisamente tendendosi a
contatto con la pelle del ragazzo ed una sensazione di rigidezza cominciò ad
assalirlo ad impadronirsi di lui ;sentì un freddo e glaciale formicolio
prendere possesso delle sue mani e risalire velocemente verso le sue braccia
,improvvisamente incapaci di muoversi.
Cercò in tutti i modi di muovere le dita senza avere in
mente di preciso se allentare la presa o aumentarla ,voleva solo essere in
grado di capire se poteva ancora muoverle ,ma la risposta gli gelò il sangue
nelle vene. Non riusciva a muovere un solo muscolo e quella strana sensazione che
gli si era propagata dalle mani continuava ad avanzare e salire sempre più
velocemente ,deglutì rumorosamente rendendosi conto che quella era ancora
l’unico movimento che riusciva a fare.
Sembrava che al posto delle gambe avesse due macigni e lo
stesso per le mani che inconsapevolmente stavano allentando la presa sul
serpente.
Cercò di emettere un suono per chiamare Riddle ma la gola
bruciava come se tizzoni di fiamme ardenti avessero preso vita al suo interno.
-R..Riddle!- chiamò con tutto se stesso ma il rumore
dell’acqua rendeva impossibile che l’altro lo sentisse
-T…To….Tom -disse prima che anche la parola lo abbandonasse
La vista cominciò pian piano ad offuscarsi e pensò
seriamente che in quel momento fosse la sua fine.
Avrebbe voluto accasciarsi al suolo per mancanza di forze ma
era come immobilizzato da un pietrificus
Respirava faticosamente ansimando per prendere aria
-Ce qualche problema
Harry Potter?- sibilò malignò il serpente ormai libero dalla presa del
ragazzo.
Cominciò ad attorcigliarsi lungo il suo braccio teso con
movimenti lenti e provocatori
Gli occhi che esternavano al mondo il suo vero essere ,la lingua
saettò fuori dalla bocca muovendosi sensualmente come se stesse danzando.
Arrivò in prossimità del collo del ragazzo leccandolo leggermente e appoggiando
delicatamente i suoi denti aguzzi sulla superficie liscia di esso.
-“Dannazione
Riddle!…”-
-Schhhh -sibilò
l’animale avvicinandosi al suo orecchio… non
ti è dato neanche pensare mia giovane
preda!-
-“Tom”- invocò
come se il ragazzo potesse improvvisamente sentirlo
Il serpente si attorciglio attorno al suo collo continuando
a sibilare estasiata dal contatto della pelle col ragazzo
-Quesssta è la tua
fine Potter- proruppe l’animale con uno sguardo da vero predatore negli
occhi
Quegli occhi che aveva avuto modi di vedere nei suoi incubi.
Gialli con striature rosso sangue
Ed era più che certo che quel rosso pochi attimi prima non
ci fosse
-Dì le tue ultime
preghiere mia dolce preda! La tua fine è vicina…- e dopo attimi di silenzio
-e inevitabile!- aggiunse nel silenzio ormai sovrano.
E vista la situazione cominciò a pensarci anche lui.
Con un ultimo sforzo e la gola completamente secca decise di
mostrarsi Grifondoro sino alla fine…
Coraggioso certo! ,ma non solo…
-Codardo il nostro
Voldy- disse a fatica
-Manda te a fare il
gioco sporco…-ma si fermò per
mancanza d’aria quando il serpente si strinse maggiormente attorno al suo collo
-Non ti conviene
insssultare il mio padrone- disse minacciosa e il colore dei suoi occhi
mutò completamente passando ad un rosso scarlatto -anzi non ti conviene insultare me Potter!- e la voce del serpente
improvvisamente cambiò assumendo un tono più rauco ,caldo ,maligno ed oscuro
-Sorpresa Potter!-
esclamò mantenendo il medesimo tono continuando ad esprimersi in serpentese.
Il viso del serpente si alzò posizionandosi proprio di
fronte a quello di Harry che ormai non poteva neanche tentare di ribattere.
-Come vedi Harry…-
sibilò derisorio -sarò io ad avere
l’onore di ucciderti! dovresti ringraziarmi… non soffrirai troppo o almeno non
vedrai coi tuoi occhi morire i tuoi stupidi amichetti quando troveranno il tuo
corpo senza vita- ghignò malvagio
-“Fottiti”- pensò
e si accorse che almeno quella facoltà gli era stata risparmiata
-Ehi Potter ci sei ancora o il serpente ti ha mangiato la
lingua finalmente?- eruppe una voce ironica ovattata dal rumore dell’acqua che
usciva copiosa dalla doccia.
-Perche non rispondi
Potter?- sibilò il serpente al suo orecchio -per caso è vero che il serpente ti ha mangiato la lingua?- insinuò
deridendolo.
Harry provò un moto di rabbia invaderlo capendo di essere
del tutto impotente di fronte a questasituazione…
-Per una volta ti do
ragione Harry…- continuò il serpente con la voce di Voldemort..
-Non sei mai stato
bravo in occlumanzia- disse beffardo -e
di questo ti ringrazio- continuò sornione facendo scattare la lingua che
sinuosa tracciava scie immaginarie sul collo del ragazzo.
-Allora Potter?...- continuò la voce di Riddle dal bagno
-“Cazzo!”-
pensò…..
-Suvvia Harry non
vorrai che quello sia il tuo ultimo pensiero prima di morire dico bene?-
soffiò beffardo al suo orecchio.
-Fottiti!-
Sentì le spire dell’animale stringersi maggiormente attorno
al suo collo rendendoli veramente difficile la semplice azione del respirare
-Che succede Potter ti
senti debole?- domandò ironico
-Ti senti incapace di
contrastare il mio potere?-chiese suadente
-Senti di non poter
far nulla per opporti ad un inevitabile e dolorosa morte ragazzino?- disse
sprezzante
-E senti come non mai
la parte finale della profezia avverarsi- chiese sibillino
Harry si irrigidì ancora di più se possibile…aveva capito
dove voleva arrivare...estorcerli la profezia. Non avrebbe ceduto…per nulla al
mondo..anche se in quel momento la profezia sembrava non aver nessuna
importanza reale. La sua fine sembrava comunque vicina…troppo vicina.
-“Tom”- invocò
disperato
-O Potter non servirà
a nulla invocare lui -disse calcando sull’ultima parola
-È come se stessi
invocando il mio aiuto- proseguì deridendolo…
-“A me non sembra”-
pensò cominciando a trovare difficile anche quell’ultima facoltà ancora rimasta
-Tu dici?- domandò
beffardo
-Siamo uguali noi due-
disse sibillino
-“No! siete completamente diversi”- pensò con una certa enfasi
Poté sentire la perfida risata di Voldemort anche attraverso
Nagini rimbombarli nel cervello come se ce l’avesse avuto veramente là davanti.
Tom nella doccia si irrigidì di colpo
Una starna sensazione lo aveva pervaso da capo a piedi ed
una frase incessante si era insinuata nella sua mente
…No! siete
completamente diversi…
Quella frase ,quelle parole ,quella voce…
-Può essere…-
disse Voldemort maligno
-Io a quest’ora ti avrei già ucciso se fossi
stato in lui- ribadì con
un tono di voce da mettere i brividi..
-Ma non preoccuparti
mia giovane preda- e a queste parole fece scattare la lingua solleticandoli
una parte di collo esposta -rimedierò a
quella mia insulsa parte debole-
-“Vorrai dire
migliore”- pensò a fatica il moro sentendo di colpo la presa farsi
estremamente stretta attorno la suo collo
-Questo sarà stato il
tuo ultimo pensiero ragazzino...preparati a raggiungere la tua lurida madre
mezzosangue e porgile i miei saluti- ghignò sinistramente
Chiuse gli occhi…l’unico movimento che poteva ancora fare
prima di morire ,ed un unico nome gli si affiorò alla mente…
Un nome in cui in quel momento aveva riposto tutta la sua
speranza
-“Tom”-.
Sentì il movimento sinuoso del serpente e due denti aguzzi
come spilli puntellare il suo collo affondando sempre più ,con maggior facilità
nella sua carne.
Dolore…
…Paura...
…E ancora dolore allo stato puro
E mentre l’ultimo grammo di lucidità cominciò ad
abbandonarlo sentì il morso farsi più debole e pian piano allontanarsi e l’unica
cosa che vide ,ma non riuscì a spiegarsi come visto che gli occhi non
rispondevano ai suoi comandi ,furono due paia di occhi neri come la pece
scrutare con odio la bestia priva di vita tra le sue mani.
Tom osservavail
corpo ormai privo di vita di Nagini ancora ben saldo tra le sue mani
Aveva sentito
rabbia
dolore
paura
preoccupazione
rassegnazione
tutti sentimenti provenire da un’unica persona.
Alla vista di quella scena non ci aveva più visto ed un odio
disumano si era impossessato di lui..aveva bloccato il serpente e stretto il
collo con tutta la forza e rabbia che aveva in corpo..che in quel momento era
davvero tanta
Con un ulteriore
stratta sul corpo ormai privo di vita il serpente aveva preso fuoco e si era
dissolto nel nulla
Il fiato ancora
accelerato così come i battiti dl suo cuore e proprio in quel momento come se
la scena si svolse a rallentatore vide il corpo del moro cadere di fronte a
lui.
Agì d’istinto
prendendolo al volo e guardando con occhi sgranati quello che quella bestiaccia
gli aveva fatto.
Il sangue che ancora
usciva da quei due buchi sul suo collo…
Non ci pensò due volte
e fece apparire un coltello con il quale incise ,non molto profondamente ,la
pelle del moro che si trovava tra un buco e l’altro e stringendo con quanta
forza avesse lascio uscire il sangue succhiandolo a sua volta con la sua
bocca e sputandolo poco dopo a terra.
Ripeté l’azione
diverse volte fino a che il sangue sputato cominciò a tornare del colore
normale e dopodiché mormorò qualcosa di sconosciuto bendando il collo del
moretto.
Fece appena in tempo a
prenderlo in braccio e depositarlo delicatamente sul letto che vide la benda
riempirsi nuovamente di sangue ma con una piccola variante per niente positiva
Il sangue era nero
nero come la
notte,
come il buio della
propria parte oscura,
come la morte…
e in quel
momento capì che neanche tutte le formule oscure e non ,potevano salvarlo.
C’era solo un
modo…rischioso certo! ,ma cera.
Cominciò a scuotere il
corpo esanime di Harry cercando in tutti i modi di svegliarlo
dopo vari tentativi le
palpebre del moro si alzarono faticosamente cercando in tutti i modi di tenerle
aperte
-Potter!...POTTER! mi
senti?- cominciò a dire Tom mentre lo scuoteva
Harry fece un piccolo
cenno d’assenso limitato però dalle poche forze rimaste nel suo corpo
-sentimi bene Potter-
disse scuotendolo maggiormente con più forza
-NON AZZARDARTI A
CHIUDERE QUEI DANNATI OCCHI SONO STATO CHIARO? urlò questa volta con più enfasi
Harry aprì nuovamente
gli occhi vedendo una sagoma scura incombere su di lui ,la voce che gli
giungeva alle orecchie gli sembrava preoccupata e ansiosa ma non capiva a chi
appartenesse.
Sentiva solo due
parole rimbombarli nella testa
-“Fenice” e
“Vecchio Babbeo”-
cosa volevano dire?
le sue facoltà cominciarono
ad abbandonarlo del tutto ma poco prima che lo facessero una voce rabbiosa gli
martello nelle orecchie
-POTTER HO DETTO
CHIAMA QUELLA MALEDETTA FENICE-
SE MI MUORI QUI QUEL
VECCHIO BABBEO MI AMMAZZA! urlò praticamente disperato
Fenice…
Fenice…
-FANCULO POTTER! aprì
sti cazzo di occhi!- sbottò agitato e furioso con se stesso e con il moro
in questione.
Prima che i sensi lo
abbandonarono completamente e le parole nella sua testa si trasformassero in un
eco lontano un lieve sussurro fuoriuscì dalle sue labbra
-“Fanny”-
Tom lo sentì…
aveva percepito lo
sforzo nel dire quella semplice parola...e adesso la sola cosa da fare era
sperare che la fenice arrivasse veramente.
Non fece in tempo a
pensarlo che l’animale comparve con un turbine di fuoco e senza aspettare
ulteriormente si posò sul collo del ragazzo lasciando cadere diverse lacrime
ristoratrici.
Le ferite si chiusero
improvvisamente così come il taglio causato dal coltello.
Fanny ,una volta
assolto il suo compito ,posizionò i suoi magnifici occhi su Tom.
Uno sguardo che lo
scrutava nel profondo ,che cercava di vedere se veramente potesse essere degno
di fiducia
-Ahh le Fenici,
creature splendide- aveva detto più volte Silente
Riescono a scrutare
nel profondo dell’animo umano ,a vedere l’inganno ,la verità ,la conoscenza
l’emozioni che tormentano la nostra coscienza…
Creature
meravigliose…
Improvvisamente senza
neanche sapere il perché ,Tom allungò la mano per sfiorare la testa
dell’animale che a quel gesto emise una chiara e melodiosa intonazione di
suoni.
Quel suono sembrava
eterno, sembrava che niente in quel momento potesse rompere quell’atmosfera
Dopo averlo fissato
nuovamente sparì così com’era venuta senza sentire il leggero sussurro
emesso dalla labbra di Tom
-grazie-.
***
Una figura camminava
silenziosa nell’ombra destando non poca curiosità su di se.
Il cappuccio calato
sul volto estraniando ad occhi indiscreti la sua vera identità. Il passo era
sicuro ma allo stesso tempo titubante come se non sapesse esattamente cosa fare
, come se non sapesse quale strada fosse meglio intraprendere…
Luce od Ombra?
Qualsiasi strada
avesse preso lo avrebbe portato comunque all’inferno ,ma uno come lui non
poteva permetterselo…
uno come lui doveva
essere sempre sicuro.
Molti occhi si
alzarono al suo passaggio attratti dal frusciare del mantello sulle sue spalle.
La bacchetta impugnata
con forza nella mano nascosta sotto al mantello.
Aveva lo sguardo
abbassato e deciso mentre si addentrava nelle vie di Nocturne Alley ,il
cappuccio ancora in funzione di barriera invisibile ad occhi curiosi e
indiscreti.
Ma se soltanto
qualcuno avesse scosso quel cappuccio avrebbe visto due occhi lucidi cercare in
tutti i modi di trattenere le lacrime.
***
Un raggio di sole
impertinente si posò sul volto del moro addormentato scompostamente con le
braccia conserte sopra il corpo di un l’altro ragazzo disteso sul letto
Alzò una palpebra
infastidito borbottando qualche frase poco carina contro la prima cosa
che gli passasse in mente…
Solo in quel momento
alzando la testa e soffermando le sue iridi color pece su Harry ancora
addormentato gli avvenimenti delle ultime ore gli affiorarono alla mente….
Era stato uno stupido
a lasciare Potter con Nagini-
.
Doveva aspettarselo
che ci sarebbe stato qualcosa sotto ma non avrebbe mai pensato a questo..non
conosceva quella particolare dote del rettile ,e pensare che era suo
praticamente…
Possibile che quella
non fosse Nagini?
No ,la somiglianza era
troppa ma qualcosa gli suggeriva di non fidarsi di quell’ultimo pensiero.
Emise uno sbuffo
scocciato maledicendo ulteriormente quella dannata situazione…
Si chiese se per
Potter quelle cose fossero all’ordine del giorno e scrutando attentamente la
sua cicatrice ne ebbe la conferma
-“Maledetto Potter
mi stai pure contagiando con la tua maledetta sfiga”-
Improvvisamente come
dotato di vita propria la sua mano si mosse fino a depositarsi delicatamente
sui capelli del moro..non riusciva bene a capire cosa stesse facendo ma in quel
momento sembrò la cosa più giusta.
Molto lentamente come
se avesse paura di bruciarsi cominciò a muovere le dita in quella matassa di
pelo che il moro chiamava capelli sorprendendosi del fatto che fossero così
morbi di e vellutati..
Si sarebbe aspettato
per lo più un groviglio di capelli da intrappolarti le dita all’interno come se
li avessi depositati in una pozione incollante e invece no. Proprio tutto il
contrario.
Ancora
inspiegabilmente e fuori dal suo volere personale le dita si mossero lentamente
fino ad arrivare al ciuffo di capelli ribelli che si era posato delicatamente
sull’occhio del ragazzo spostandolo delicatamente lasciando così spazio ad
un’iride color della speranza che lo guardava curiosamente.
Merda! era stato
beccato in pieno mentre spostava una ciocca di capelli dalla fronte di Potter
Se avesse potuto si
sarebbe avadakedavrizzato all’istante e in quel momento fece l’unica cosa
apparentemente sana e giusta che gli venne in mente
-Potter questo è un
sogno e tu non hai visto e sentito niente intesi?- disse con voce profonda per
poi dileguarsi alla velocità della luce fuori dalla camera.
Ancora grazie mille a
quei angeli che mi hanno recensito…vi adoro ragazze… Anche a voi che
leggete soltanto ,un grosso bacione!!! Grazie ancora
E adesso passiamo ai
ringraziamenti
Gokychan: mia cica preferita…..grazie mille
come sempre…purtroppo come ti ho scritto via sms ho il pc in palla e non so
veramente che ha…quando riesce ad accendersi mi connetto e posto qualcosa ma il
problema è che nn mi va msn…adesso vedo come risolvere il problema perché
cascasse il mondo voglio sentire la mia cica….mi hai fatto crepare dalle risate
con la tua recensione…povero Tom mio…come vedi però visto che sono perfida in
questo cap ho tartassato un po’ harry..ma direi che Tom si è comportato
abbastanza dolcemente no??? A presto tesssoro e bacioni tvttttttttttttb
pikkola prongs: wow sono felicissima
ch e tu mi abbia recensito…anche perché adoro la tua storia….e non preoccuparti
se non l’hai fatto prima…mi basta sapere che la fic ti piaccia e il resto non
conta..grazie ancora e baci
Ximeng:hehe gia chissà cosa avrebbero
fatto….magari più avanti lo riprenderanno….tesoro posso solo dirti che tra
circa due cap ci sarà una sorpresa che penso ti piacerà..ma non mi spingo di
più…..volevo solo che lo sapessi….
Grazie come sempre per i tuoi bellissimi complimenti….ti adooooooooooro e
spero che anche questo chappy ti sia piaciuto…fammi sapere..bacioni
mezzosecolo: concordo con te..un po’ vigliacchi
lo sono…ma come dire entrambi cercano di mascherare i proprio sentimenti che
ancora non capiscono bene…mi hai fatto morire dal ridere con il tuo finale
ipotetico e poi dopo ritrattare tutto e dire ”rissa”….veramente avevo le
lacrime agli occhi…. Cmq vuoi rissa? E rissa sia allora….ma nn in questo cap
ovviamente. Bacioni e ancora grazie…spero di nn averti delusa con questo
chappy..bax
giochan: gentilissima come sempre
tesoro….felice che hai rimediato un pc..io senza non saprei cosa fare…(ndme
pcdipendente)…Ti dico che ho gia pronti altri 2 cap oltre questo e tra un po’
ci sarà una sorpresa…non so se buona o cattiva ma contribuirà a far andar fuori
di testa Harry….e forse pian piano quei due cominceranno almeno a sopportarsi
un po’ di più…..ok basta non dico niente….piaciuto questo chappy? Anche se un
po’ inquietante…ok bacioni e grazie di tutto…tvttttttb
ktristin: grazie 1000 me super contenta che
ti piaccia il pessimo carrateraccio di quei due….miglioreranno col
tempo..promesso..Che ne dici della scena con Nagini????ma poi era veramente
lei???? (io metto la pulce e poi scapp)
Grazie ancora e dimmi come ti sembra…è sempre un piacere vedere una tua
recensione..bax
Nixy: si anche a me è piaciuta molto
scriverla quella parte…spero che anche il dopo-caduta ti sia piaciuto….
Per le spiegazioni di quello che è successo dovrai aspettare il prox cap
che è gia pronto…. Ancora grazieeeeeeee 10000000000 per le tue belle
recensioni…ti adoro…baxoni tvttttttb
Mistress Lay: Miss tu mi chiedi se mi
ricordo di te?????? Ma io dico stai scherzando?????? Per me sei un mito…sei una
delle scrittrici più brave (a mio parere) che ci sino in questo sito e io
semplicemente ti adoro e adoro le tue storie….non puoi neanche immaginare la
mia faccia quando ho visto il tuo nome tra le recensioni..sono semplicemente
scoppiata di gioia e sono ancora più contenta che ti piaccia la mia umile fic…e
lo sai che è grazie a te se amo questa coppia quindi se riesco a scrivere
qualcosa di decente su questi due personaggi hai contribuito molo anche
tu…Spero che continuerai ogni tanto a recensirmi..ne sarei felicissima… Ancora
grazie mille e bacioni a presto bacioni
Gaky: grazie come sempre mio tesoro…e ti
do proprio ragione l’entrata scenica ci starebbe da dio, ma sarebbe un po’
fasulla (si si lascialo crepare ndTom) (ehi??? ndHarry)…cmq ho messo più o meno
una roba simile….anche se tom ha sempre da borbottare per tutto…direi che in
questo cap ho tartassato un po’ Harryno…ma almeno tom se ne cura…hehe bacioni e
scappo..tvtttttttb e aggiorna presto anche la tua….bax
Ginny_91: grazie carissima….me felicissima
che ti piaccia…mi raccomando dimmi che ti sembra questo chappy…a presto baxoni
Innanzitutto volevo ringraziare di cuore tutte quelle
meravigliose persone che ogni volta si prendono un minuto per recensirmi…Non
sapete quanto il mio cuore si riempi di gioia ragazze. Un grosso bacione a
tutte voi e GRAZIE.
Ormai sembra diventata un’abitudine quella di aggiornare
sempre di martedì ma veramente non lo faccio intenzionalmente ma alla fine
capita che pubblico sempre in questo giorno….
Posso solo dire che è stato veramente complicato scrivere
questo cap e forse leggendolo si capisce il perché! Spero comunque che sia
venuto fuori almeno un po’ decentemente
P.S. state attenti ai pensieri di Tom…Nascondono più di
un’informazione importanti!!!
Un ultima cosa prima di levare le tende…Avevo promesso che in
questo capitolo ci sarebbe per così dire stata una “sorpresa” ma purtroppo per
esigenze di lunghezza del cap che altrimenti sarebbe diventato lungo il doppio
l’ho dovuto dividere a metà quindi succederà tutto nel prox chappy…..
Grazie ancora e scusatemi ragazze
Adesso vi lascio e ditemi che ne pensate! Bacioni a tutti
Capitolo 9
Baci ,pugni e misteri
Tom guardava con sufficienza le vetrine dei negozi ,la
maggior parte chiuse in verità.
Era strano vedere Daigon Alley così deserta…in genere era
sempre super affollata di gente specialmente nel periodo che precedeva
all’apertura di Hogwarts.
Maghi e streghe gremivano quelle vie come formiche in un
prato d’erba seguiti da scalpitanti mocciosi intenti a comprarsi il materiale scolastico.
Molte volte aveva osservato quelle donne fin troppo
premurose verso i propri figli...quelle donne che non erano altre che mamme
intente ad occuparsi del figlio con amore
Quelle cose lo disgustavano…lo disgustavano perché lui non
le aveva mai avute ,ed era per quello che era diventato Lord Voldemort…era per
quello che aveva cercato di crearsi una vita nuova al di fuori di quella
vecchia…
Voleva seppellire il suo passato talmente a fondo da non
essere più capace di riemergere in superficie.
Ci era riuscito! ,e con esso ci aveva seppellito anche i suo
cuore.
Niente sentimenti per un signore oscuro ,solo rabbia ,odio e
morte a chiunque gli metteva i bastoni tra le ruote.
Questo era Tom Riddle…
…questo era Voldemort…
Morte e nient’altro.
Morte per chiunque avesse intralciato la sua strada ,e così
era stato ,almeno ,finché non aveva incontrato lui
Lui…il suo nemico numero uno…
Lui…
Harry Potter!
Si fermò di fronte una vetrina con sguardo assente ,apparentemente
molto lontano ,immerso in un mondo tutto suo.
Vide l’immagine che lo specchio rifletteva in quel momento: fisico
atletico e prestante ,cappelli biondo cenere ed occhi verdi…
Verdi come i suoi…
Un pesante sospiro si levò nell’aria
Questo non era lui! ma dubitava ,che se anche avesse avuto
il suo vero aspetto ,si sarebbe riconosciuto ugualmente.
Sospirò di nuovo pensando a quanto strana potesse essere la
vita…prima ti ritrovi ad essere il signore oscuro temuto da tutti ,ed un’attimo
dopo la tua identità viene annullata del tutto e ti ritrovi espulso dal tuo
stesso corpo...e questa volta letteralmente.
Si toccò istintivamente la cicatrice sul collo
Quella ne era la prova.
La prova che aveva sfiorato la morte con un dito ,la prova
che in un certo senso lui stesso aveva tentato di uccidersi ,la prova che forse
quella nuova vita che aveva tanto bramato quand’era giovane ormai non era più
quello che desiderava.
-“Dio adesso cominciò
pure a farmi paranoie...sono proprio messo male”-
Riprese a camminare e con un gesto veloce della mano si
disilluse sparendo alla vista di occhi indiscreti…contrariamente a quanto tutti
pensavano non gli era mai piaciuto stare al centro dell’attenzione.
Scacciò via dalla mente quei pensieri con una certa irruenza
-“Potter che diavolo
mi hai fatto”- pensò sconsolato
-Fidati di me Tom-
Due occhi furenti si
voltarono immergendosi in due azzurri nascosti da due lenti a mezzaluna
-Fiducia professore?
Non mi appartiene questo sentimento.È una cosa per deboli…-
-…Ed io non lo sono-
***
-Guarda guarda..il nostro Potty tutto solo- sibilò un’alta e
robusta figura avvolta da un mantello nero dirigendosi cautamente verso di lui
Il cappuccio calato sul volto rendeva impossibile
riconoscerlo.
-Non una parola Potter!- sussurrò invece a denti stretti
colui che lo teneva inchiodato al muro..
Quella voce…l’aveva già sentita
Osservò da prima colui che lo teneva fermo…non aveva più
dubbi ormai…era lo stesso dell’altra volta
Il viso come allora celato dal cappuccio che ne rendeva
impossibile l’identificazione
-Cosa ci fa il salvatore del modo magico in giro solo soletto?-
lo sbeffeggiò l’altro avanzando inesorabilmente.
Il buio stava lentamente calando e le voci dei pochi
passanti presenti per Diagon Alley divennero sempre più lontane tanto da
sembrare inesistenti.
-Chi diavolo siete?- domandò Harry apparentemente calmo
Una risata diabolica si levò nell’aria
-Oh sei divertente Potter...secondo te chi siamo?- chiese
ironico
-Un paio di stronzi?- ribattè Harry cercando di sembrare il
più calmo possibile
L’altro si avvicinò furioso trovandosi a pochi centimetri
dal suo volto..
-Sbagliato Potter- sussurrò languidamente per poi mollargli
un pugno in pieno stomaco
Harry boccheggiò per alcuni secondi annaspando l’aria e sentendosi
il fiato mancare ,ma non gli diede la soddisfazione di farsi vedere dolorante
da quei due
Alzò il capo mostrando un sorrisetto di scherno… -tutto qui?-
chiese sputando un po’ di sangue
-Mi aspettavo di più da dei mangiamorte-
Un ghigno si aprì sulle labbra dell’assalitore tornando a
guardare fisso negli occhi Harry.
-molto bene Potter- canzonò prendendogli con forza il mento
tra le mani ,la prese ferrea e sicura -Allora qualche neurone è ancora vivo lì
dentro?-
-Certamente! non posso dire però lo stesso dei tuoi- ribadì
il moro allontanando di scatto il viso dalla sua presa
Il ghigno sul volto dell’altro si espanse maggiormente
Uno strano e inquietante silenzio prevalse in quel momento
,poteva sentire le labbra dello sconosciuto distendersi in un soddisfatto
ghigno
Era in un brutto guaio...inchiodato al muro impossibilitato a
difendersi e con la probabilità di uno su un milione di scamparla liscia
-Bloccali le mani- ordinò il più grosso non distogliendo lo
sguardo da i due smeraldi dinnanzi a sé
-Adesso ci divertiamo- sogghignò ed un’ombra di follia passo
nei suoi occhi
L’altro eseguì apparentemente disinteressato a quello che
gli veniva ordinato di fare
Con una corda magica avvolse i polsi del moro tirandoli con
forza verso l’alto
-Moltobene- sghignazzò
quello che a quanto aveva capito impartiva gli ordini
Cercò di capire chi fosse…
Ormai gli conosceva tutti ,ma più cercava di fare mente
locale a chi potesse appartenere quella voce e meno riusciva a capirci qualcosa
Si sentì alzare le braccia sopra la testa e legare i polsi
Nel farlo il suo assalitore si era avvicinato maggiormente
al suo viso
Pochi centimetri corti come attimi gli separavano..
Poteva sentire il suo odore…
Vide una strana luce brillare nei suoi occhi..occhi a cui
non poteva attribuire nessun colore
Il buio stava ormai calando inesorabile e cominciavaa fare sempre più fatica a distinguere
nitidamente le due figure dinnanzi a sé.
Sentì un’ulteriore strattone provocato dalla corda e delle
parole sussurrate talmente a bassa voce da pensare di essersele immaginate
-Zitto Potter e usa il cervello per una volta-
Se Harry ne fosse rimasto in qualche modo colpito non lo
diede a vedere
Adesso non aveva più dubbi…
Ero lo stesso che lo aveva avvisato l’altra volta.
-Allora Potter…- disse il capo calcando volutamente sul nome
-Cosa si prova ad essere talmente vicino alla morte da
poterla vedere in faccia?- chiese ormai vicino al suo obbiettivo
Uno strano sorriso si fece strada tra le sue labbra ,un
sorriso di scherno
-Se intendi la tua di faccia allora è una vera merda…Non
vorrei morire vedendo come ultima cosa te- sibilò freddo
L’alto assottigliò gli occhi con evidente disprezzo muovendo
brusco la bacchetta verso destra mimando il movimento di uno schiaffo che
costrinse il moro a piegare la testa di lato dopo averlo ricevuto veramente
-Continua Potter non chiedo altro -
-Fottiti -sputò Harry acidamente ed improvvisamente si sentì
arrivare un‘altro poderoso schiaffo che gli fece voltare il capo verso sinistra
L’atro mangiamorte ,se così si poteva definire ,non faceva
una piega
non una parola usciva dalle sue labbra,
non un sentimento,,
non un’emozione, sia buona che cattiva.
Poteva vedere solo di tanto in tanto il suo pugno stringere
prepotentemente il bordo della manica con quanta più forza possibile.
Il mangiamorte di stazza più grossa fece pochi passi in
avanti trovandosi a poca distanza dal loro ostaggio
afferrò prepotentemente tra le mani il suo mento
sollevandolo bruscamente
-sai Potter….- cominciò in modo appositamente smielato
-haiun bel faccino
nonostante tutto- disse malevolo rigirandosi il viso tra le sue mani -se non ti
chiamassi Potter saprei cosa farti fare con quella lingua biforcuta che ti ritrovi-
continuò malizioso
il moro per tutta risposta gli sputò in faccia giurando di
aver sentito in qualche modo la presa del pugno dell’altro farsi più rabbiosa
intorno al suo mantello ,e sembrò rendersene conto anche l’altro che si girò
verso il suo compagno squadrandolo tra il rabbioso e il divertito
-devo dedurre che anche tu vorresti avere questo piacere non
è vero?- chiese sospettoso con lo sguardo infuocato
l’altro non rispose ma quel silenzio valeva molto più di
mille parole per l’altro
si staccò dal moro ancora inchiodato al muro rivolgendosi al
compagno
-accomodati- sussurrò minaccioso al suo orecchio facendo un
ampio gesto con il braccio a indicare il ragazzo ancora immobile
sul volto del più giovane si aprì un sorrisetto soddisfatto
e sussurrando percettibilmente “tempus immobilus” l’altro mangiamorte si bloccò
sul posto
Era una specie di “PetrificusTotalus” ma molto meglio…
non permetteva infatti a chi veniva pietrificato di vedere e
sentire niente di quello che sarebbe successo
ed Harry ,a quel punto ,non si preoccupò di estraniare la
sua sorpresa
***
-Scho stupida bestiaccia-
Tom continuava a camminare tranquillamente per le strade
deserte di Diagon Alley passando inosservato ad occhi curiosi quando una palla
di pelo nera come la pece con una macchia bianca sotto il mento e sulla coda cominciò
a seguirlo a poca distanza come un cane da caccia
Era minuscolo ,metà di una pluffa per intenderci ,e zampettava
allegro seguendo ogni suo spostamento.
Tom inizialmente lo aveva ignorato..non era proprio in vena
di un uccisone in quel momento…voleva godersi quei pochi momenti liberi
sicurissimo che in men che non si dica si sarebbe trovato di nuovo alla
stressante presenza dello sfregiato per eccellenza
Ma il piccolo esserino non si era arreso continuando a
tallonarlo insistentemente ,non demordeva nel suo intento ,ossia seguire
costantemente Tom con quei suoi occhietti curiosi.
Nonostante il fatto che fosse invisibile quella palla di
pelo riusciva a seguirlo ugualmente come se effettivamente lo vedesse
Continuò a camminare non facendoci troppo caso
Se voleva seguirlo fatti suoi
Male che vada alla fine avrebbe guadagnato una pelliccia di
gatto nero…che secondo lui avrebbe avuto lo stesso effetto dei cappelli di
Potter
-“Ahhh
dannazione..ancora Potter! ma è possibile che qualsiasi cosa mi faccia pensare
a quel mentecatto?”- pensò stizzito scalciando con forza un sasso dinnanzi
a se
Come se avesse parlato direttamente con lui il micetto
sgranò gli occhi contento facendo un piccolo balzo finendo tra le braccia di Tom
che pur contrariato lo aveva preso in braccio
-Sentimi bene stupido essere gira a largo altrimenti io…- cominciò
sprezzante ma si bloccò vedendo due occhi di un colore fin troppo conosciuto
osservarlo con i lacrimoni agli occhi
Un sospiro pesante si levò nell’aria
-Dannazione a te Potter!-
***
-Ma cosa…?-
-Ho detto non una
parola Potter- scandì l’uomo facendosi avanti
Lo aveva visto eseguire un incantesimo decisamente oscuro
sul suo stesso compagno e dopodiché avvicinarsi come se niente fosse
-C…chi sei?- chiese trattenendo un gemito di dolore causata
da una nuova spinta dello sconosciuto che lo costrinse a trovarsi veramente a
spalle al muro
Sembrava che il silenzioso personaggio di prima fosse stata
solo una messa inscena e che adesso fosse uscito alla scoperto il suo vero
carattere
-non parlare Potter! cosa ti avevo detto l’altra volta?domandò
furioso
-allora tu sei…?-
-Esattamente!- proruppe non lasciandolo continuare
-E visto che entrambi siamo arrivati a capirlo vedi di
trovare una scusa convincente sul fatto che non mi hai per niente ascoltato-
Harry cercò di focalizzare la sua attenzione sulla voce
cercando di sentire qualche sprazzo di tono che gli ricordasse qualcuno..
Inutile..non aveva mai sentito quella voce
-Io non devo niente a nessuno…specialmente a te! non so
neanche chi diamine sei- sbottò il Grifondoro pestando con forza il piede
dell’assalitore che allentò la presa sul suo collo
L’altro lo guardò con odio estraendo di colpo la bacchetta e
puntandogliela contro
-Potter ascoltami bene...-
-No ascolta tu- lo interruppe Harry bruscamente cominciando
ad alzare il tono di voce
-NON SO CHIDIAVOLO
SEI E NEANCHE PERCHÉ TE NE ESCI FUORI CON QUESTE TUE MANIE DI SALVARMI E NON NE
VOGLIO NEANCHE SAPERE MA…-
-Allora cosa vuoi? Sbottò interrompendolo
-Voglio sapere perché uno che dice di non essere un mangiamorte
se ne vada in giro con uno di loro-
-Io non ho mai detto di non essere un mangiamorte Potter- ed
uno strano sorriso comparve sul suo volto
Harry si bloccò nonsapendo
più cosa dire e l’altro ne approfittò per avvicinarsi maggiormente al suo viso…
se solo avesse avuto le mani libere con un semplice
movimento lo avrebbe potuto vedere in faccia.
-Senza parole Potter?- insinuò ghignando
Harry ignorò la battuta guardandolo serio
L’unica cosa che i suoi occhi potevano distinguere era una
pelle color della luna delineare il suo viso
-Chi sei allora?- domandò serio
-Non ti è ancora dato conoscere il mio nome ma ricordati
solo una cosa…che se ti trovo un’altra volta dove non dovresti essere saranno
guai seri e rimpiangerai che lo stesso Voldemort non ti abbia ucciso. Sono
stato chiaro? ribatté aumentando la presa sulla sua camicia
Il moro sbuffò oltraggiato
-E tu ricordati che non mi faccio trattare così da nessuno-
prima di alzare il ginocchio e colpirlo in un punto alquanto delicato
L’altro per tutta risposta lo spinse maggiormente al muro
prendendolo per la gola talmente forte da farlo annaspare in cerca d’aria
-Potter non costringermi ad ucciderti- disse avvicinando le
sue labbra all’orecchio del moro
-Sarebbe un vero peccato -per poi mollargli un pugno in
pieno stomaco
Harry boccheggiò per diversi secondi rimanendo senza fiato
-Questo è per quello che mi hai fatto prima- sussurrò sempre
al suo orecchio
C’era qualcosa di strano...lui conosceva questi modi di fare
,questa astuzia ,questa freddezza ,questa malignità ,questa rabbia...
Gli erano familiari
Ed era strano pensare che tutte queste caratteristiche gli
fecero pensare ad un’unica persona
-Riddle!-
Ecco Tom! Come aveva fatto a non pensarci prima?
Sicuramente Riddle l’avrebbe fatto fuori…questo era poco ma
sicuro ,ma doveva farlo.
-Che ce da ridere Potter? mi trovi tanto divertente?- sibilò
malignamente stringendo maggiormente le sue dita attorno al collo del moro
Il Grifondoro alzò lo sguardo mostrando il ghigno presente
sul suo volto
-Se questo è il meglio che sai fare mi dispiace per te -
-Ah si Potter? dovrei avere paura di te?...Che cosa mi
faresti?
-Oh non preoccuparti io niente- disse misterioso mentre
nella sua mente un unico nome veniva ripetuto costantemente alternato ad una
strana formula.
***
-Togliti sacco pulcioso- esclamò stizzito mentre il piccolo
essere che evidentemente non si era ancora arreso ,si era aggrappato alla
manica della sua camicia attaccato solamente con i dentini continuando a
dondolare avanti e indietro mentre Tom cercava di staccarselo di dosso.
-Maledetto sacco pulcioso adesso ti scuoio vivo e ti
trasformo in una pelliccia- lo minacciò il moro ormai al limite…non vedeva ora
che quella giornata finisse.
Sembrava che tutti gli esseri più molesti e rompipalle del
mondo si fossero messi d’accordo per stressarlo a morte..primo tra tutti Potter
-“ecco
dannazione…sempre lui…levati dalla mia mente sfregiato”-
I suoi pensieri si interruppero quando si sentì il braccio
leggermente formicolare…
Per un momento ebbe l’impressione che il piccolo mostro gli
avesse affondato quelle due spade acuminate cha aveva al posto dei denti nel
braccio ma quando si accorse che l’essere ,chissà comesi era posizionato sopra la sua spalla ,capì
che non poteva essere opera sua.
Si tirò di scatto su la manica e vide il bracciale di Potter
illuminato di una luce rossa che avvolgeva interamente il grifone impresso su
di esso ,mentre il serpente veniva avvolto da una tenue luce verdastra
-“ e adesso che diavolo succede”- pensò scocciato
…non preoccuparti Riddle
tanto so come farti tornare...
Ed ecco che Potter si mostrava ancora in tutta la sua grande
maestria di rompere i coglioni.
*
-Sto già tremando Potter…- esclamò ironico
-E fai bene- ribadì l’altro fissandolo minacciosamente
-Vedremo!-
Passarono diversi secondi a squadrarsi a vicenda anche se il
moro non poteva vedere chi aveva di fronte
-Perché lo hai fatto?- chiese indicando con un cenno del
capo il suo compagno ancora immobile
-Perché sarà meglio che tu capisca che non è saggio
provocarmi- disse tracciando con un dito una carezza sulla sua guancia
-Tutto questo per me?- chiese ironico
-Non è colpa mia se sei tardo Potter-
Harry stava per ribattere quando un leggero colpo d’aria gli
sopraggiunse entrambi
L’incappucciato si girò improvvisamente puntando la bacchetta
nel punto da dove presumeva provenisse il vento
Osservò il corpo del suo compagno ancora immobile qualche
metro più in là ,ma oltre a lui nient’altro
Harry sgranò gli occhi…com’era possibile? Che non ci fosse
riuscito? i suoi pensieri ebbero vita breve quando si sentì nuovamente puntare
la bacchetta addosso
-Che cosa stavi dicendo Potter?- chiese ritornando a
dedicarsi alla sua principale occupazione
-Fottiti! ecco cosa stavo dicendo-
Contrariamente a quanto si aspettasse ,cioè ad un bel pugno
in arrivo ,quello si avvicinò ulteriormente fino a trovarsia pochi centimetri di distanza dal viso
dell’altro avvicinandosi cautamente al suo orecchio
-è per caso una proposta Potter? però sai non c’è gusto a
farlo da solo…- sussurrò malizioso depositando un piccolo morso sul lobo
dell’orecchio e arrotolandosi lentamente una ciocca corvina dei capelli del
moro tra le dita.
Gli era così vicino che poteva sentire il profumo di aghi di
pino invaderlo completamente
Inconsciamente fece un respiro profondo cercando di
respirarne il più possibile conservandone il ricordo nella sua anima.
Harry emise un gemito tra il frustato e l’eccitato ,tra il
dolore e il piacere.
Sentì un altro colpo d’aria e rinsavì tornando in se.
-Che stai facendo allontanati immediatamente- disse
precipitosamente cercando in qualche modo di allontanarlo ma l’altro aveva
premuto il suo corpo prepotentemente sul suo impedendoli qualsiasi via di
scampo.
Una mano del giovane salì velocemente ad afferrare il mento
del Grifondoro ,tenendolo immobile davanti a se
-non voglio ripetermi Potter...la prossima volta che ti
trovo fuori di casa non mi farò scrupoli…quindi stai buono ,almeno questo me lo
devi- sussurrò con voce provocante
-Stronzo io non ti devo assolutamente niente!- sbottò girando
di scatto il mento dall’altra parte e sottraendosi dalla sua presa
Negli occhi dell’assalitore brillò una luce sinistra
Alzò la mano
schiaffeggiando velocemente Harry…
-Non osare parlarmi così o…-
Improvvisamente un rumore si levo nell’aria si girò di
scatto puntando la bacchetta nel vuoto…si guardò ancora attorno capendo che
ormai non era più saggio rimanere ancora lì ,se gli auror l’avessero scoperto
sarebbero stati guai seri.
Riportò la sua attenzione in due occhi verdi furiosi che lo
stavano guardando rabbiosamente
-Non osare mai più rivolgerti a me con quel tono intesi?-
scandì furioso afferrandolo per i capelli costringendolo nuovamente a voltarsi
verso di lui…
-Io parlo come mi piace e pare...chi diavolo sei tu per dirmi
cosa fare o no?- Disse a fatica
L’altro strinse ancora più forte tanto da sentire persino i
capelli lamentarsi dal dolore
-Potter sarà meglio che ti insegni ad usare quella bocca in
modo migliore- disse tra l’arrabbiato e il malizioso per poi appropriarsi delle
sue labbra
Harry ne rimase scioccatonon riuscendo più a muovere neanche uno solo muscolo
Il bacio era tutt’altro che dolce ,ma violento e passionale
allo stesso tempo
Sentiva le labbra dell’altro mordere insistentemente
dapprima il labbro inferiore passando successivamente a quello superiore
obbligandoli poi a dischiudersi per far entrare la sua lingua che andò
velocemente e rabbiosamente a cercare la gemella all’interno della bocca del
moro
Harry tentò di respingerlo con tutte le sue forze cercando
di non rispondere al bacio ma anche involontariamente sentì qualcosa scuotersi
nel suo animo…tentò di girare la testa a destra sfuggendo dalla lingua
dell’aguzzino che lo leccava ,lo baciava e lo mordeva rabbiosamente e con
passione ma tutto era vano.
Non cera modo di opporsi a quelle calde e prepotenti labbra
che lo violavano…per non parlare della lingua poi… Si senti spingere
maggiormente al muro percependo il calore del corpo dell’altro sul suo e avvertì
l’insistenza di una mano scendere lentamente verso il suo torace e poi sempre
più in giù…
Qualcosa in quel momento scattò nella sua mente e l’immagine
di Tom apparve improvvisamente.
-“Allontanati”-
pensò rabbioso mordendoli ferocemente il labbro inferiore che cominciò a
sanguinare.
L’altro si spostò velocemente emettendo un gemito di dolore
passandosi la mano sopra il labbro insanguinato -e così ti piace il gioco duro
eh?-
Tentò nuovamente di avvicinarsi ma prima che potesse farlo
si sentì afferrare per le spalle e sferrare un pugno in piena faccia
La cosa strana è che non era stato Potter in quanto si
trovasse ancora addosso al muro ,ma allora chi?
Udì altri rumori e si sentì sollevare dal bavero del
mantello e issare in piedi prima che un altro pugno gli arrivò minaccioso nel
bel mezzo dello stomaco
-Chi è?- sbottò furibondo
Si girò verso Potter ancora ansimante e sorpreso quanto lui
Con un gesto veloce della bacchetta lo fece cadere al suolo
apparentemente addormentato
Uno in meno di cui preoccuparsi nel caso si fosse liberato.
-Chi sei esci fuori- sbottò incazzato continuando a tenere
la bacchetta dinanzi a sé
Un leggero fruscio nell’aria spezzò il silenzio contornato
solo da fiati pesanti e un ragazzo dai biondi capelli e occhi verdi comparve
dal nulla.
Gli occhi assottigliati e pericolosi esprimevano quanta più
rabbia possibile
Tom avanzòlentamente
non distogliendo lo sguardo dall’altro
-Chi diavolo sei?- disse gelido
Tom continuò ad avanzare minaccioso
-Uno con cui non è sano mettersi contro ruggì- Riddle di
rimando mantenendo quella glaciale calma
Con un gesto veloce lo agguantò dalla gola e sbattendolo al
muro talmente violentemente da fargli cadere il cappuccio scoprendo così il
volto.
Due occhi di un colore unico ma già visto fissarono
prepotentemente quello verde smeraldo di Tom che aveva continuato a mantenere
quell’aspetto.
-Tu!- sputò acido non diminuendo la presa
Impossibile non
riconoscerlo...i suoi occhi ,i suoi capelli
Tremendamente uguali.
E mentre quei pensieri vorticavano precipitosamente nella
sua testa l’altro con un violento strattone riuscì a liberarsi dalla stretta di
Tom mollandogli un veloce pugno in faccia
Tom rimase diversi secondi con la testa reclinata di lato
come se gli avesse dato uno schiaffò cominciando a sollevarla lentamente fissando
il suo sguardo talmente calmo e controllato da mettere i brividi finché con
voce gelida parlò:
-Adesso vattene…non voglio mai più vederti e non azzardarti
ad avvicinarti e a mettere le tue luride mani addosso ad Harry mai più- ordinò
sempre calmo incosciente di aver per la prima volta chiamato Harry con il suo
nome.
L’altro assottigliò lo sguardo sentendo dentro di sé una
rabbia sempre maggiore
-Come mai tutta questa premura? cos’è ,sei il suo
fidanzatino? chiese ironico
Tom non rispose continuando a gelarlo con lo sguardo
-Potter non è tuo- continuò gelido il mangiamorte
-È mio molto più di quanto potrebbe mai essere tuo e adesso
sparisci- intimò consapevole delle parole appena uscite dalle sue labbra ,ed
uno sguizzo di lampo rosso passò velocemente nei suoi occhi
L’altro lo guardò dapprima confuso e poi sempre più
intimorito
La tensione tra i due si tagliava con il coltello
Osservò velocemente ancora Harry disteso a terra…
-Ci rivedremo- disse ,per poi smaterializzarsi dopo aver
toccato anche il suo compagno ancora immobilizzato.
Tom si avvicinò lentamente ad Harry ancora disteso a terra
I capelli disposti
scompostamente sul suo viso ricadevano donandogli un’aria dolce e indifesa allo
stesso tempo
Le labbra dischiuse leggermente e arrossate dal bacio appena
passato gli fecero salire una rabbia che neanche lui sapeva spiegarsi
-Ehi Potter tutto ok?- disse brusco scuotendolo leggermente
Sentì il diretto interessato lamentarsi di qualcosa e aprire
gli occhi poco dopo
-T…Tom- proferì tentando di alzarsi accorgendosi di
riuscirci a malapena
-ben svegliato Potter! direi che con questa hai finito la
settimana in grande stile- proseguì ironico -è la terza volta che rischi le
chiappe-
-è la terza volta che tu mi salvi-
-Ed è la terza volta che non capisco il perché- concluse
guardandolo dritto in quei occhi color speranza
-Su forza alza il culo da lì che voglio andare a casa- disse
assumendo il suo solito tono distaccato e freddo
-Casa?- Ridacchiò il moretto alzandosi in piedi e
appoggiandosi a Tom a causa di un giramento improvviso
-Potter tutto bene?- e dalla sua voce trasparì un tono
preoccupato che fece scappare ad Harry un vero e sincero sorriso
Tom si incantò per alcuni istanti ad osservare quelle labbra
distese in quel caldo e raggiante sorriso…sorriso rivolto a lui..a lui soltanto-
-“ Cretino Tom ,sei
un’idiota!…Ma a che cazzo vai a pensare?”- si diede mentalmente
dell’imbecille
-Visto che alla fine sono riuscito a farti tornare da me?- sussurrò
il moretto al suo orecchio ,ma prima ancora che potesse ribattere appoggiò le
sue labbra sulla guancia di Tom scoccandoli un leggero bacio...morbido e
delicato proprio come lo erano le sue labbra ,e in quel momento il cervello di
Tom registrò malapena il grazie che Harry gli disse poco dopo ,prima di
smaterializzarsi con lui verso casa.
Angolino
Eccomi di nuoco qui…che ne pensate???? Una piccola
recensione??? Piccina picciò????
L’idea del gattino l’ho presa da un fatto che mi è accaduto
veramente in quanto mi ritrovo adesso con un micetto nero che girovaga per
casa….non so se mi sono spiegata..non potevo non metterlo!!!
Un grazie immenso agli angeli che mi hanno recensito ed
anche a coloro che invece leggono solamente…
Bacio
Gokychan:
grazie cica mia..me si inchina davanti ai tuoi splendidi complimenti e sono
contentissima che ti piacciala
piccolina (altro che piccolina…quella è un mostro ndTom) eper il gusto al bacio concordo con te..ma un
po’ mi sono rifatta in questo chappy??? Poco poco???
Riuscita a capire chi è il misterioso personaggio??? Si? No?
Lo so ho incasinato tutto ma come hai visto sono due i misteriosi personaggi…
Anch’io ti voglio tantissimi bene piccola mia anche se sei sparita dalle
scene…le tue fic??? (ndme che sta dissotterrando un bel batzuka gigante con
sguardo omicida e folle)….dai che forse per settimana prox il pc è
pronto…speriamo. Ancora grazie cica tvttttttttttttttttttttttttttttttttttb alla
prox.
Gaky: Da
quanto posso vedere sei una Draco dipendente convinta!!!!! E come posso darti
torto…Ancora sicura che si tratti di lui? Grazie tesoro mio spero che anche
questo sia almeno un po’ decente come chappy….è stata veramente dura scriverlo.
Stai tranquilla…Kimberly non è figlia di nessuno dei nostri protagonisti…è una
bambina a cui Harry ogni tanto faceva de baby sitter per così dire…. Fammi
sapere che ne pensi tesoro..un bacione immenso.
MonnyLove:
grazie mille piccola…felicissima che ti abbia divertito e per la scena al bacio
come hai visto Harry si è trattenuto per così dire…gr4azie ancora per tutti i
complimenti e a presto! Continua a farmi sapere che ne pensi..bacioni
giochan:
sei un tesoro e forse sarò io ripetitiva nel dirti che ti adoro per tutte le
meravigliose recensioni che mi fai…grazie ancora! Non posso dire se era Draco o
no ma ci sono alcuni indizi importanti…. Grazie per la recensione tesoro e
spero che la moltitudine di persone che aspettavano il pc non ti abbiano inchiodato
al muro perché avevi tu il possesso del pc in quel momento….Hehe hehe!!!!
Ancora grazie e bacioni dimmi che ne pensi di questo chappyno… baci
Kitty91:
ciao tesoro!!!! Sono contenta che ti piaccia il mostriciattolo..penso che più
avanti avremmo la possibilità di vederla ancora… e poi Tom non lo massacro
sempre…in genere tocca ad Harry anche se penso che dopo questo fatto lo
tratterrò un pochino meglio…comincia a lamentarsi….grazie ancora di
tutto..bacioni alla prox
pikkola prongs:
ecco una tua recensione….sono sempre contentissima di vederne una tua…. Che
dire se non grazie per i tuoi meravigliosi complimenti???? e come vedi non è
successo niente di brutto al nostro Harry anche se l’ho tartassato un pochino
però cera Tom che lo ha salvato..(come sempre ndTom). Fatto presto ad
aggiornare??? Mica tanto però spero che tu sia ancora viva e vegeta…gi tengo a
te piccolina…bacioni alla prox
Ginny_91:
grazie tantissime tesoro mio….io non ho parole e ti ringrazio dal profondo del
cuore…mi metti in imbarazzo! Sono sempre più felice che ti piaccia…davvero
tantissimo e soprattutto che piaccia anche ai tuoi amici…non ho parole,,,che ne
dici di questo chappy? Spero che ti piaccia…perché è stato veramente cmplicato
scriverlo e mi sa che non è venuto fuori un granchè…..acora grazie a presto
bacioni.
Sasha: ch
bello una nuova lettrice….sono contentissima che nonostante non fosse
propriamente il tuo genere a quanto ho capito tu l’abbia letta lo stesso e che
addirittura ti piaccia… grazie ancora e dimmi cosa ne pensi di questo
chappyno…bacioni
Mezzosecolo:
grazie grazie tesoro… hai proprio ragione..quei due sono un po’ tardi..ma che
ci vuoi fare??? Prima o poi si daranno una svegliata…almeno spero!!!
Che ne dici ora dei due personaggi misteriosi???? Ci sono
molti indizi anche se piccoli….mi hai fatto morire dal ridere con la frase
“sempre sbattuto al muro nei vicoli o negli armadi! Mai un po’ di delicatezza!
Secondo me dovrebbero mettere potter nelle creature protette!” sono morta dal
ridere..grazie tesoro bacioni apresto.
kristin:e
si..le liste aumentano..mi sa che un giorno sarò costretta a metterle per
iscritto…kissà che non lo faccia veramente. Sono molto contenta che quei due
matti ti piaccioni…e veramente sono due adorabili idioti…. Ma pian piano
qualcosa si smuove….come ti è sembrato questo chappy???? Fammi sapere che ne
pensi..adoro le tue recensioni bacioni
Mistress lay:
Non preoccuparti miss ,fai quando puoi… e per dire la verità anche tu mi hai
commosso con la risposta alla mia recensione…così siamo pari..e poi mi stai
facendo arrossire di nuovo con questa bellissima recensione che mi hai
scritto…. Non immagini quanto piacere mi faccia che ti piace la piccola fic… un
piacere immenso e ti ringrazio!!!!
Come vediamo anche in questo cap Tom comincia un po’ ad ammorbidirsi
(tralascio tutti gli insulti che tom mi ha rivolto in questo momento) e poi hai
proprio ragione…ho scritto una frase dai molteplici significati…kissà cosa avrà
pensato il nostro Tom mentre la diceva!!!!! Grazie ancora miss tvtttttb
tantissimo!!! Idee su chi potrebbe aver preso in ostaggio Harry??? Grazie
ancora e bacioni alla prox
Nixy:
grazie tesorino mio… come hai visto ognugno si preoccupa per l’altro anche se
sono così tardi da non accorgersene… non posso dire niente però ci sono alcuni
indizi a riguardo…. Grazie ancora e dimmi che ti sembra..bacioni alla proz
piccola.
Eccomi qui…ed ecco anche un nuovo chappy….purtroppo non so
quando potrò aggiornare per via sempre del pc ma io intanto continuo a
scrivere…
Bacioni e fatemi sapere che vi sembra
Capitolo 8
Shopping
-“Ok basta adesso vado lì e lo strangolo con le mie mani! Ma si
può sapere adesso che cavolo gli prende?” pensò
Harry con sguardo truce appoggiato allo stipite della porta
Sorseggiava un bicchiere d’acqua non distogliendo però
neanche per un minuto lo sguardo da Tom
Erano passati due giorni dall’incidente con Nagini e Tom ,alias
signore oscuro etc etc ,non sembrava più lo stesso:
Parlava decisamente poco ,aveva sempre il broncio e sembrava
assorto in qualche misterioso e complicato pensiero ,non che prima fosse la
personificazione dell’allegria ma decisamente parlava , -“anche troppo”- si
disse mentre lo osservava dondolarsi su una sedia con aria assente.
Adesso invece niente…sembrava che qualcosa di grave stesse
passando in rassegna nella sua piccola mente bacata
Era sempre più scorbutico...se possibile più del solito e
questo atteggiamento cominciava ad infastidirlo sempre più.
Vabbè essere di cattivo umore ,incazzato ,petulante
,snervante ,stronzo ,bastardo e tutti gli aggettivi che più gli si addicevano
di questo mondo ,ma il fatto che fosse anche menefreghista ,e che quindi di
conseguenza lo ignorasse ,proprio non gli andava giù.
Era diventato tutto di una noia mortale! Sembrava essere
ritornato a prima del suo arrivo!
Occorreva al più presto un rimedio!
Tom sbuffò come se non fosse d’accordo con qualcosa che il
suo stesso cervello aveva partorito ,cominciando a battere un dito nervosamente
sul tavolo provocando un rumore sordo che sembrava amplificato di mille volte
nel silenzio assoluto in cui regnava la cucina.
Dell’attacco di Nagini ricordava poco o niente…
Qualche flash come se non stesse vivendo di prima persona
quell’esperienza…aveva avuto anche una mezza conversazione a riguardo con lo
stesso Tom ma per un motivo o per l’altro non sembrava molto in vena di
parlarne e la sensazione che fosse successo qualcosa di strano durante
l’incontro con Nagini non riusciva ad abbandonarlo ,il problema era scoprire
COSA!
Con grande sollievo per entrambi non avevano più rimarcato
la piccola questione dell’armadio che era stata liquidata da Tom con un semplice
-tu hai le allucinazioni Potter!vedi di fartele passare!-
Frase molto breve e concisa che tradotta secondo il suo modo
di pensare sarebbe –Potter sei completamente rincoglionito se pensi che io ti
abbia baciato!-.
Ma tradotta secondo il normale uso del cervello di qualunque
persona dotata di un minimo di intelligenza sarebbe: -certo cretino che ti ho
baciato…tu cosa pensi?-
Ma una cosa era ormai certa e si era capita…Tom decisamente
non ragionava come tutte le altre persone al mondo ,e quello che gli aveva
detto ne era la conferma.
Decise di mettere via quella storia tanto comunque non ne
sarebbe venuto fuori niente di buono continuando a parlarne.
Uno sbuffo scocciato interrupe i suoi pensieri.
Ok a mali estremi ,estremi rimedi!
-“Te la sei cercata signore oscuro dei miei stivali!”- pensò risoluto con la luce della determinazione ben presente nei
suoi occhi.
-Riddle- disse piantandosili di fronte -o torni rompipalle
,rognoso e petulante come prima o giuro che ti crucio qui seduta stante- sbottò
rabbioso appoggiando con poca delicatezza un bicchiere d’acqua di fronte al
soggetto in questione.
Tom alzò un sopracciglio incuriosito e scocciato dal
comportamento del ragazzo
Sentiva dentro di sé la sensazione che qualcosa fosse
cambiato…
che lui era cambiato.
Non era più lo stesso Riddle di poco tempo prima! E in
questo c’era assolutamente lo zampino di Potter!
Ogni volta che si avvicinava sentiva l’impulso di toccarlo,
in qualsiasi modo, non importava come ,con una spinta ,una carezza ,un pugno od
anche solo con una frase velenosa!
Decisamente qualcosa non andava!
Maledetto Potter!gli aveva anche salvato la vita! E fidatevi
per tutti quelli che possono anche solo vagamente aver sentito il nome Tom
Riddle accostato alla frase “salvare la vita a Potter” suonava strano.
Maledetto Potter e maledetti capelli che si ritrovava!
Troppo morbidi ,vellutati e intriganti per appartenere ad
una testa senza cervello come la sua.
E rimarchiamo il concetto che l’aveva salvato! Per ben due
volte!
Solo due settimane prima non l’avrebbe mai fatto..anzi come
ogni probabilità avrebbe dato una mano a Nagini.
Ma la cosa che aveva dato il via all’auto distruzione del
suo cervello era il fatto che continuasse a sentire quella fastidiosissima
sensazione nello stomaco quando quel moccioso si trovava in pericolo e che
ormai aveva imparato a darle un nome.
Lui si preoccupava per quell’ammasso ambulante di cattura
sfiga che era Potter!
-Riddle sto parlando con te degnati almeno di rispondermi
-sbottò scocciato sollevando con forza il mento di Tom costringendolo a
guardarlo negli occhi
-Potter ma si può sapere che cazzo vuoi?- esplose anche lui
scocciato alzandosi in piedi fronteggiando il moro
-Succede Riddle che sei più lunatico di Malfoy perfino ,e
questo è tutto dire!- ribadì furioso… -e in più sei diventato veramente
pesante…se ce qualcosa che non va basta che me lo dici…discutiamo ,facciamo a
pugni e poi è finita lì ,ma così è insopportabile- proruppe avvicinandosi al
volto di Tom.
-Malfoy?-chiese indagatore il moro con un tono di voce per
niente rassicurante
Harry alzò gli occhi al cielo chiedendosi comefosse possibile che dopo tutto quello che
aveva detto ,lui sapeva solo dire “Malfoy?”
-Si Riddle ,Malfoy! Presente? il figlio del tuo leccaculo
preferito? Ecco lui!- disse sarcastico
Tom non ribatté e decisamente questo frantumò anche la
pocapazienza rimasta al Grifondoro
-Cambiati si esce!- disse d’un tratto cambiando tono di voce
-Come scusa?- chiese l’altro a braccia conserte ed
espressione annoiata
-Hai capito bene si esce… se ti vedo ancora un minuto con
quel broncio ti giuro che ti ammazzo… quindi adesso fuori-
Un sorrisetto ironico increspò le labbra di Tom
-Finalmente Potter ti sei deciso a risparmiarmi l’atroce
sofferenza nel dover stare qui dentro insieme a te?-chiese sarcastico
-Tutt’altro Riddle! Adesso vestiti che ti porto fuori
-ordinò non ammettendo repliche
-Non sono un cane Potter!-ribadì indignato
-No peggio… sei una maledizione!- disse rassegnato -e adesso
vestiti..ti voglio pronto tra dieci minuti- per poi lasciarlo ancora immobile
là in cucina con uno starno sorrisetto sul volto.
***
-“Ok Tom respira..stai calmo! devi solo fare un bel respiro
profondo ,chiudere gli occhi e immaginarti di essere molto lontano da qui...in
un bel posto deserto…sperduto in qualche parte del mondo lontano da Potter masoprattutto lontano da lei”- si disse aprendo di scatto gli occhi e puntandoli con rabbia sulla
bambina tra le sue braccia.
Il come e il perché si trovasse lì ,nelle braccia del mago
più temibile di tutti i tempi ,era ancora un’incognita ma senza dubbio Potter
aveva contribuito generosamentea dare
una mano al signor mistero.
-Signore ,signore voglio la mia mamma!- piagnucolò la
bambina con i lacrimoni agli occhi cominciando a dibattere le gambine piuttosto
fastidiosamente.
-“Stai zitta mocciosa”- pensò irritato oltre ogni
misura…ma non lo disse
Almeno il buon senso di non scatenare una altra
“piagnucolite acuta”,così come l’aveva
definita lui ,c’è l’aveva.
-Voglio Harry!...- disse continuando a dibattersi e mettendo
un disgustoso broncio a parere del moro
-Anch’io voglio Potter ma per un ben altro motivo -esclamò a
denti stretti -appena arriva lo strangolo con le mie mani...altro che avada o
cruciatos...-
La bambina lo osservò molto attentamente mentre strani
pensieri presero vita nella sua testolina
-Cos’è l’avada signore -domandò curiosa ormai con i grandi
occhi sgranati dalla curiosità
Tom pensò seriamente se fosse il caso di risponderle…
Optò sul fatto che lo fosse.
-È una cosa molto ma molto…-
-…Cattiva!- terminò per lui Harry arrivato da dietro Tom con
tre gelati in mano e con un bel sorriso in volto rivolto ala piccola ed uno
particolarmente agghiacciante rivolto a lui
La presenza della piccola almeno era servita a qualcosa…Tom
non stava più zitto un secondo anche se sprecava tutto il suo tempo a lanciare
insulti
Inutile dire i soggetti ai quali erano rivolti.
-Allora Potter?non dirmi che ce la dobbiamo sorbire per tutto
il pomeriggio vero? -chiese preoccupato all’idea di avere quella mocciosa alle
calcagna per tutto il giorno
-Forza Tom non essere sempre così simpatico -ribadì porgendo
un cono con tre grosse palline alla piccola ancora in braccio a Tom ed uno
anche a lui beccandosi uno sguardo scettico
-Cos’è sta roba Potter?- domandò infatti poco dopo
osservando circospetto quello starno affare tra le sue mani
-Non assomiglia per niente ad un gelato-
-“Certo che no Riddle sono gelati babbani”- pensò stizzito
-Signore mi sa che lei non ha mai visto un gelato allora-
disse la bimba continuando a leccare il suo con una certa velocità
-Sentimi bene mocciosa o stai zitta o…-
-…o Tom ti imbocca personalmente -prosegui Harry lanciando
un occhiataccia a Riddle mentre sul volto di questi si dipinse una faccia
schifata.
-Non grazie tante -rispose la bambina altezzosa -preferisco
che mi imbocchi tu Harry..tu sei molto più gentile di lui-disse continuando ad intervallare leccate
alle parole
-E in più…- aggiunse questa volta alzando lo sguardo e
posando le sue iridi color miele in quelle nere del ragazzo ,rivolgendosi
direttamente a lui
-Lui è molto più carino- concluse con un gran sorrisone
sulle labbra sporche di gelato.
Harry non riuscì a trattenersi cominciando a ridere soprattutto
per la faccia incredula e offesache
aveva Tom in quel momento.
-Ridi ridi Potter tanto sai che non è la verità… e poi se
èil tuo preferito perché mocciosa non
vai da lui in bracco?- chiese scocciato mettendo su un adorabile cipiglio a
parere della bimba
-Perché tu sei semplicemente più buffo- rispose lei
incurante del sopracciglio pericolosamente alzato del moro.
Harry intervenne prima che leminacce pensate da Tom potessero essere messe
in pratica
-Su Kimberly non dire così..anche Tom è carino se lo guardi
bene- proseguì conun lieve
imporporamento delle gote che sfuggì però a Tom ancora troppo sorpreso per le
parole appena sentite.
-Ma senti senti…- esclamò gongolante -Potter dovresti
rimetterti gli occhiali ,io non sono un po’ carino! Io sono decisamente
bellissimo-.
Ad harry gli ricordò terribilmente qualcuno e quando capì
chi cominciò a ridacchiare non dandogli però tutti i torti.
La bambina sbuffò non del tutto convinta
-mhm…. sarai più carino di Harry solo se darai anche a me un
avada- disse convinta -prima hai detto che ad Harry la dai quindi la voglio
anch’io- concluse risoluta con un tono che non voleva ammettere repliche.
-O non sai quanto piacere mi farebbe- esclamò con un tono di
voce vagamente dolce
-Tom!- Il moro si girò verso l’incriminato scoccandoli una di quelle
occhiatacce che non si dimenticano tanto facilmente
-Tom scherzava tesoro...l’avada ,quello che ha detto
lui...non è una cosa bella...è …-
-è?- Incitò lei curiosa
e si adesso che si inventava?
-è sterco di cavallo andato a male -disse Tom con un tono di
voce atono
Harry si schiaffò una mano in fronte con espressione
rassegnata trattenendo a fatica le parole sulla punta della lingua mentre sul
viso della piccola comparve una smorfia disgustata.
-e allora perché la vuoi dare ad Harry?- domandò tra una
leccata e l’altra
-perché lo odio con tutto me stesso- rispose sghignazzando
-“ e ti pareva”- pensò intanto il moro
alzando gli occhi al cielo.
La bambina parve riflettere attentamente su quelle ultime
parole
-per me non vi odiate- disse convinta arrivando ad addentare
il cono e sistemandosi meglio sopra Tom.
I tre si erano seduti su una panchina ma la bimba aveva
continuato a stare in braccio a Riddle ,tutto questo senza non poche
imprecazioni dal parte di quest’ultimo.
-Ah si?- chiese Harry con uno strano sorrisino stampato in
volto…
-certo!- confermò lei -voi litigate come facevano la mamma e
il papà…la mamma dice sempre che chi si vuole bene litiga quindi voi vi volete
bene- disse lei sicura
Tom si bloccò sul colpo con un espressione da immortalare se
possibile ,mentre ad Harry gli andò di traverso il gelato cominciando a tossire
come un indemoniato
-senti mocciosa non so cosa si fumi tua madre al mattino ma
stai sicura che…-
-Tom!- lo ammonì Harry una volta ripresosi dall’attacco di
tosse
l’altro gli riservò un’occhiataccia da ginnes dei primati ma
si zittì pensando che se avesse continuato alla fine non sarebbe più riuscito a
trattenersi da lanciare qualcosa di poco carino su quella peste
La bambina scosse le spalle assolutamente convinta della sua
teoria.
Harry si perse qualche secondo ad osservare meglio Tom e la
piccola…lei assolutamente a suo agio,spensierata e ignara di essere attaccata la collo del possibile futuro
signore oscuro ,mentre lui la osservava con sguardo omicida architettando
chissà quale ingegnoso piano per farla fuori;ma una cosa doveva
ametterla…Ridlle in un modo o in un altro ci sapeva fare con i bambini ,anche
se usava metodi alquanto discutibili in materia ,ma comunque ci sapeva far e
avere tra le braccia quel piccolo terremoto gli dava un nonsochè di…buono…per
così dire.
-Potter levati immediatamente dalla mente quello che stai
pensando-
Harry ridacchiò
-E cosa sarebbe di grazia?- domandò ironico arcuando un sopraciglio
incuriosito
-se ti sforzi Potter ci arrivi anche tu- ribadì ghignando -basta che
pensi come fai di solito ,cioè utilizzando l’unico neurone che hai in quel
cervello e vedrai che ci arrivi
Il sorriso sulle sue labbra si trasformò in un sbuffo esasperato
Ma era mai possibile che doveva sempre parlargli così???
Harry non rispose ma continuò ad osservare Tom e la piccola con un
sorrisino di scherno sempre maggiore finché Tom non fu costretto a tirar fuori
quello che gli passava per il cervello
-Dillo Potter che sei solo invidioso che lei voglia stare in
braccio a me- proruppe compiaciuto di essere un passo avanti a lui..
-Estremamente geloso Riddle ,sai potresti fare il
babysitter- ribadì per poi continuare a mangiare il gelato
Tom per tutta risposta arricciò il naso come se avesse appena
sentito una bestemmia.
-e tu potresti fare come lavoro il rompicoglioni…-
-Ops lo fai già- sghignazzò mellifluo
I due si guardarono in cagnesco per diversi secondi
-“Idiota”- pensarono entrambi prima di girarsi dall’altra
parte.
Dopo vari minuti di imprecazioni da parte di Tom ,sospiri
esasperati da parte di Harry e risatine da parte di Kimberly i tre si avviarono
per negozi ,inutile ribadire il fatto che fossero tutti babbani
Il perché di quest’azione fu un mistero agli occhi di Tom
almeno finché non si ritrovò a dover fare dentro e fuori da uno stupido
camerino indossando tutti i più stupidi abiti babbani mai inventati a suo
parere ,e continuare a girare come una trottola aspettando il responso di quei
due mostri della moda là fuori.
Se solo avesse potuto si sarebbe materializzato
all’istante…o anche cruciato…tutto pur di fuggire da lì ,ma il regalino di
Potter sembrava non essere d’accordo con lui.
Maledetto aggeggio rovina persone…
Il nuovo nome che Tom aveva dato al braccialetto…che
sembrava divertire molto Harry
Tom uscì per la centesima volta dal camerino con indosso un
paio di jeans sbiaditi con alcuni strappi in prossimità delle ginocchia e con
una camicia nera leggermente aperta davantiche lasciava intravedere una piccola porzione di petto…
Sperò per loro che fosse l’ultima volta. La sua pazienza era
agli sgoccioli.
La bambina balzò giù di corsa dalla sedia sulla quale era
seduta correndo incontro a Tom che la guardava quasi timoroso per quello
slancio improvviso finché ,ancora inspiegabilmente ,non si ritrovò il mostro la
braccia.
-sai che sei bellissimo così- disse scrutandolo attentamente
con quei occhietti vispi
Tom ghignò soddisfatto rivolgendo un’occhiataccia a Potter
che stava avanzando…lo vide fermarsi incrociare le braccia al petto con faccia
pensierosa facendo il classico gesto che gli indicava di voltarsi ,ormai
l’aveva fatto almeno un centinaio di volte nell’ultima ora…
Non si sarebbe affatto sorpreso se gli fosse venuto un tic
nervoso alla fine della giornata.
Dopo alcuni giri a 360 gradi e un occhiataccia
particolarmente significativa ai danni di Potter ebbe la conferma del moro
,seguita immediatamente da un suo sospiro profondo…forse finalmente quella
lunga giornata sarebbe finita e chiunque avesse anche solo osato nominare di
fronte a lui la parola “shopping” sarebbe crepato all’istante.
Parola di Tom Riddle.
-Sai stai proprio bene così- sussurrò Harry al suo orecchio
una volta avvicinatosi
-rende perfettamente l’idea di quello che sei- aggiunse
misterioso
-Cioè bellissimo e raffinato- ribadì l’altro
-io avrei detto qualcos’altro- sghignazzò il moro mettendoli
apposto il colletto della camicia
Una strana scossa attraversò la colonna vertebrale di Tom a
quel tocco ,e piccoli brividi si diffusero dal contatto che le mani di Potter
avevano stabilito con il suo collo ,mille e più piccole emozioni cominciarono a
diffondersi all’interno del suo petto e quel qualcosa di strano e doloroso che
aveva già provato parecchie volte cominciò a farsi sentire all’interno del suo
stomaco.
-“Maledetta ulcera…o si perché era sempre più convinto di
avercela ormai! Non cerano altre spiegazioni!..Non poteva mica provare quella
strane sensazione solo perché Potter lo sfiorava…
E che cazzo lui era Tom Riddle! Almeno il nome doveva valere
qualcosa e doveva impedirli di provare certe cose ma da quanto aveva potuto
vedere nome ,cognome e cervello erano partiti insieme per un bel viaggetto
molto ma molto lontano senza più via di ritorno.
Uscirono dal negozio con una decina di sacchetti contenenti
ogni sorta di vestiti. E cosa ancora più strana aveva pagato tutto Potter!
Se lo sentiva…gli avrebbe rinfacciato la cosa in eterno.
Non potendo mandare tutti i vestiti direttamente a casa per
via di Kimberly gli toccarono portarli in mano
Tom si lamentò come un matto sul fatto che lui ,e
sottolineiamo proprio lui ,dovesse svolgere questi lavori da miseri babbani.
Ritornarono alla panchina dove si erano seduti quel
pomeriggio e Kimberly stressò Tom per avere un altro gelato
Alla fine spazientito gli promise che Harry ,e capiamoci HARRY
e non LUI ,glielo avrebbe preso solo se dopo fosse stata zitta per almeno dieci
minuti.
La bimba lo guardò scettica ma accettò alla fine ,e così
Harry fu costretto ad andargliene a prendere un altro imprecando contro Tom! ma
si prese la rivincita quando trovò ,al suo ritorno ,quest’ultimo inveire sul
fatto che quel mostro gli si fosse attaccato ancora al collo come una scimmia.
Aspettarono diversi minuti nei quali la bimba per sbaglio
fece cadere una pallina di gelato sulla faccia di Tom…
Inutile dire che Harry cominciò a ridere come un matto
tenendosi la pancia ,rammarico di non avere una macchinetta fotografica per
immortalare la faccia di Tom.
Finalmente e con enorme sollievo di Riddle ,che aveva
veramente cominciato a fare una lista anche per la bambina come aveva fatto per
Potter ( ricordate i 58 modi?) ,la madre venne a prendere quella disgrazia
della natura ringraziando ancora per aver badato a lei.
-“ altro che badare a lei…se non ci fosse stato Potter a quest’ora
l’avrei già strangolata ,messo un calzino in bocca e sotterrata da qualche
parte…altro che grazie”- si ritrovò a pensare
Riddle finalmente sollevato di non avere quella sottospecie di creatura umana attentare
all’incolumità del suo collo e della sua sanità mentale.
Harry guardò la piccola allontanarsi con la mamma per poi rivolgere la
sua attenzione a Riddle.
I raggi del sole che ormai stavano sparendo gli stavano incorniciando il
viso donando alla sua pelle un colorito più bronzeo del solito tendente
all’oro. Aveva lo sguardo perso nel vuoto in un espressione pensierosa e seria
da renderlo perfino buffo.
Harry si lasciò sfuggire un leggero ghigno osservandolo
-si può sapere che diavolo hai da guardare Potter?-domandò scontroso
come suo solito accortosi del sguardo insistente dell’altro.
Non capiva perché ma Potter riusciva sempre a metterlo in soggezione
Uno strano sorrisetto si affacciò prepotentemente sul suo volto
avvicinandosi con calma al volto di Tom
Riddle fece inconsciamente un passo indietro andando a sbattere sulla
panchina di poco prima e cadendo seduto su di essa
Harry rise ancora di più osservando il comportamento di Tom
Si abbassò fino a trovarsi all’altezza del suo viso per poi con un gesto
della mano toglierli il gelato che aveva ancora sulla punta del naso e leccarlo
subito dopo via dal suo dito
-Mhm ,si buono..la prossima volta lo prendo anch’io il bacio…decisamente
buono- disse sorridendo e cominciando ad incamminarsi.
Un piccolo sorriso sapiente si affacciò sul volto della bimba ormai
lontana.
Harry continuò a camminare seguito da un silenzioso Tom ,ridacchiando
ancora per la scena del gelato ,anche se aveva omesso infatti un piccolo
particolare…il gelato al bacio in genere si toglieva con le labbra non con il
dito…però dubitava che Tom ne sarebbe stato felice in tal caso.
Continuò a camminare ripensando alla reazione del ragazzo se l’avesse
veramente baciato mentre Tom lo seguiva sbuffando imprecando silenziosamente
contro i gelati al bacio.
-“ma che diavolo penso adesso….mi
metto pure a rimuginare che farebbe lui se lo baciassi”- pensò nervoso -“ mi ammazzerebbe ecco cosa farebbe…”-
-e
questa sarebbe la fine del grande Harry Potter! Ucciso a causa di un
gelato…meraviglioso!”-.
Camminarono in silenzio ancora per diversi secondi ognuno assorto nei
propri pensieri finché Harry non si fermò di botto guardandosi attorno
velocemente come per accertarsi che ci fosse via libera trascinando di colpo
Tom in un vicolo buio.
-Potter ma che…?-
-Schhh- con un gesto della bacchetta fece sparire i sacchetti -Adesso
attaccati- disse
-Perché dove andiamo?- domandò scorbutico
-Da voldemort guarda- ribattè ironico
-sei un idiota!-
-Mai quanto te però adesso attaccati-
Visto che Tom non accennava a muoversi lo prese per mano e insieme si
smaterializzarono in un vicolo buio di Diagon Alley
Tom si guardò intorno riconoscendoil posto
-cos’è Potter mi riporti dove mi hai trovato?-domandò ironico
-No Riddle ti ho portato a fare shopping- disse trattenendo a stento il
ghigno che premeva malefico per uscire allo scoperto
Tom lo osservò assottigliando talmente tanto gli occhi da sembrare che
neanche ci fossero
-Ti diverti Potter non è vero?- Chiese malevolo
-O non sai quanto- rispose l’altro per poi fare un gesto della mano al
quale i capelli di Tom divennero di un biondo cenere e gli occhi tramutarono
dal nero pece ad un verde smagliante molto simile a quello di Harry
-Complimenti Potter non sapevo sapessi fare magie senza bacchetta- e per
la prima il suo tono non era canzonatorio.
-Ci sono molte cose che non sai di me Tom- disse cominciando ad uscire
fuori dal vicolo e calandosi il cappuccio sul volto
E Tom questa volta non gli diede tutti i torti
-Allora perché non gli hai usati con Nagini- chiese indagatore una volta
raggiuntolo
-Come perché?-
-Ma perché ceri tu no?- disse come se la cosa fosse ovvia
-si chiama sfruttamento Potter! ne sei consapevole spero!-
-o avanti Riddle non farla tragica …pensavo solo che volessi mettere in
mostra i tuoi fantasmagorici poteri…- disse deridendolo
Le strade di Diagon Alley erano pressoché deserte dopo l’ultimo attacco
da parte deimagiamorte ,poche persone
osavano uscire ancora di casa…
-Io devo entrare in un negozio tu puoi pure farti un giro se vuoi- disse
in modo naturale come se fosse ordinario trovarsi a Diagon alley con Tom Riddle
dicendoli di andare a farsi pure una passeggiata
-Non hai paura che scappi via Potter?-domandò ironico
-E dove vorresti andare?tanto so come farti ritornare-
E un espressione da malandrino si dipinse sul suo volto
Tom si girò dando la schiena al moro cominciando ad incamminarsi con le
mani in tasca
-Spero sia un addio Potter- disse alzando una mano in segno di saluto
senza però voltarsi
-Tanto lo so che non puoi starmi lontano-urlò di rimando l’altro e della
mano alzata di Tom rimase solo il dito medio.
il capello palante aveva ragione
Sarebbe stato bene a Serpeverde
Con un ultimo sguardo alla schiena di Riddle entrò cautamente dentro al
negozio facendo scattare così il suono meccanico del campanello posto al di
sopra della porta.
L’interno era buio ed una strana atmosfera lo impregnava dandoli quel
nonsochè di sinistro
Sperò di non fare una delle sue solite cazzate
-Ah signor Potter! quanto tempo- proferì l’uomo osservando la figura del
giovane ragazzo dinnanzi a sé!
Harry fece un cenno d’assenso col capo addentrandosi ulteriormente nella
penombra del negozio
-Qualche problema deduco…-
La voce calda e roca riecheggiò nel silenzio assoluto del negozio
Era diverso dall’ultima volta che vi era stato…non per le cose che
vendeva…ma una strana presenza carica di magia nera era ben palpabile nell’aria
Ormai neanche Diagon Alley era più un posto sicuro
-Deduce bene- proferì serio per poi porgerli un foglio sotto al naso
-Mi deve aiutare con questo- ordinò non divulgandosi maggiormente
L’uomo diede uno sguardo di sfuggita alle poche righe che impregnavano
quel foglio sgranando gli occhi dalla sorpresa
-Lo sa a cosa sta andando in contro?-
-Perfettamente!-
-Allora mi segua-.
Il campanello del negozio suonò dieci minuti più tardi segno che Harry
aveva lasciato il negozio.
Un espressione non del tutto soddisfatta era presente sul suo viso
Si abbassò ulteriormente il cappuccio sfuggendo ad alcuni sguardi
curiosi incamminandosi lungo la strada principale di Diagon Alley concedendosi
una breve occhiata al negozio di articoli per il quidditch finché non si sentì
afferrare per un braccio e trascinare velocemente dietro l’angolo del negozio
-“O no
ancora! ma che cos’ è un vizio?”- pensò stizzito sentendosi sbattere
poco gentilmente al muro e avvertendo la mano di quello che era un uomo premuta
sulla sua bocca.
-Non una parola Potter!-.
Anglino:
Eccoci
qui..che ne pensate???? Mi merito una recensione????
Questo cap è
di transizione per così dire ed è molto meno cupo ,se così possiamo dire,del
precedente….in fondo un po’ di svago devono averlo anche loro….Ancora grazie a
tutti anche a quelli che leggono solamente e a quelli che hanno aggiunto la
storia tra i preferiti..grazie vi adoro!!!
Piccola
pulce nell’orecchio…secondo voi chi è il personaggio misterioso alla
fine???sarà lo stesso comparso nel primo cap????
Ed ora
passiamo ai ringraziamenti
Kristin: eccome qui!!! Che dire se non grazie
mille x i tuoi complimenti e che sono felice che ti sia piaciuto…questo cap non
mi convince molto però ma dopo giorni interi che lo scrivevo e lo modificavo ho
deciso di postarlo cmq..spero ti piaccia!!! Come hai visto in questo cap
qualcosa dei sentimenti tra i due sta venendo fuori…idea di chi potrebbe essere
il misterioso personaggio del vicolo?? Era lo stesso dell’altra
volta???...bacioni e grazie ancora
Mezzosecolo:ciao tesssoro…. concordo con te ma
che ci vuoi fare….bellissima la vignetta con Voldy e Nagini….per il personaggio
misterioso chissà…forse hai indovinato forse no…ma forse si..ok ti ho
incasinato abbastanza le idee!!!presto si scoprirà…e questo misterioso
personaggio??? Chi sarà mai?è lo stesso dell’altra volta???direi che nel
prossimo si scoprirà..almeno penso..ancora bacioni e grazie 1000 tesoro..bax
Gaky:non dire così piccola…tu non
potresti mai rompermi le scatole..io le adoro le tue recensioni…mi fanno sempre
spuntare un sorrisino sulle labbra….aggiorna appena puoi anche tu che non vedo l’ora
e grazie ancora..questo cap che ti sembra???e secondo te chi è il personaggio
misterioso alla fine????ciao piccola alla prox
Ginny_91: Grazie mille tesssoro mio!!!(posso
chiamarti così???)..non sai quanto piacere mi abbia fatto sapere che l’hai addirittura
consigliata ad altri e che è anche piaciuta molto…io ti adoro e grazie
ancora..spero che anche questo cap ti sia piaciuto…bacioni e tvttttb
Giochan: grazie grazie e grazie!!!e non ti
prendo affatto per una stupida in quanto io sono tale e ciccia come te!!!!io ci
crepo dietro le sorprese!!!vediamo se ti posso spifferare qualcosa…posso
aggiungere che è una vecchia conoscenza di Potter ed è l’ultima persona che si
immaginerebbe…purtroppo non posso spifferarmi oltre…ma al prox cap si
scopre..ancora grazie e bacioni Tvttttb
Kitty91:ma certo che ti ho riconosciuto
tesoro mio…mio dio che bello che mi hai recensito!!!ti ringrazio tantisimissimo
per i tuoi complimenti piccola e mi dispiace di aver tartassato harry ma ci
voleva….prometto la prox volta tocca a Tom….no dai scherzo..tvttttttttb e
ancora grazie per la recensione..mi raccomando continua a farmele altrimenti
quando ti vedo sono guai…ske piccola a presto!!!bacioni
MonnyLove:wow un nuovo acquisto…hehe grazie
grazie tantissime…contenta che ti piaccia!!!bacioni e fammi sapere che ne pensi
di questo capitolino!!!!!bacini
Gokychan: penso che renderebbe bene
l’idea..grazie come sempre piccola sister mia!!!!! E mi scuso per i vari
infarti che devo averti fatto prendere…come vedi questo chappy è più tranquillo
e un po’ più divertente..insomma si rilassano..io con il pc nn so più cosa
fare…a volte va altre no..settimana prox viene un tecnico e mi dice che cavolo
ha….speriamo bene…e mi scuso per la nostra fic ma veramente non so che fare…se
tutto va bene per settimana prox è tutto risolto..speiamo…sei andata in vacanza
cica???mi sei mancata ç_ç….garzie ancora e bacioni giganti
Eccomi di nuovo qui!!! Fatto prestino sta volta??? Pensate
mi è preso un attacco di ispirazione improvvisa e mi sono messa giu a scrivere
questo cap in un solo giorno!!!!
Spero piaccia!!!
Direi che molte di voi mi uccideranno dopo aver letto questo
capitolo…a voi sta decidere il perché! Siate clementi però!
Bacioni
Dedico questo capitolo a ximeng e Gaky! Spero capiscano il perché! Bacioni ragazze
Capitolo 10
Un sogno premonitore?
-“Ahhh basta non ne
posso più”-
Aprì gli occhi di scatto tentando di abituarli all’oscurità ,gli
sbatté più volte e gli avvenimenti delle ultime ore gli balzarono
prepotentemente alla mente
Lo shopping con Tom e Kimberly ,Diangon Alley ,i mangiamorte
ma soprattutto quel mangia morte!
-“mio dio che
giornata”- chiuse gli occhi di colpo come a scacciarne fuori tutti gli
ultimi avvenimenti
Ma un ronzio lontano come un eco gli rimbombava nella mente
Quella voce ,quel tono di voce ,quel lieve colore lunare
della pelle, quel modo di comportarsi…
Lo conosceva ,ne era certo: il modo di parlare, anche se il
tono di voce non lo aveva mai sentito ,i suoi gesti ,i suoi modi provocatori
,l’astuzia ,la freddezza…
Tutto gli era familiare.
Tremendamente familiare.
Richiuse velocemente le palpebre passandosi una mano sulla
fronte sudata…
-“Merlino che incubo!”-
Si spostò leggermente di lato appoggiandosi sul fianco in
cerca di una posizione più confortevole e involontariamente aprì nuovamente gli
occhi e quello che vide lo lasciò senza fiato:
Il suo naso si trovava a precisamente due centimetri di
distanza da quello di Tom ,che chissà per quale ignoto motivo si trovava nel
suo letto.
-“No errore!”-
Pensò orribilato
LUI si trovava nel suo di letto!
E facendo 2 più 2 si rese conto che durante la notte doveva
essere scivolato ,dal suo letto improvvisato creato con la magia posto
attaccato a quello dove riposava Riddle per esigenze di spazio ,fino a quello
di Tom!
-“mio dio che casino!
E adesso che faccio”- pensò sconsolato
-“Se si sveglia come minimo mi sbraita contro e questa alle
tre del mattino è l’ultima cosa che voglio!”-
Fece un respiro profondo cercando di scivolare lentamente il
più lontano possibile da quel corpo dormiente di fianco a sé!
Non sapeva il perché ma trovarsi a così poca distanza da Tom
lo agitava.
In effetti pensandoci bene era da un po’ che cominciava a
vedere Tom sotto una luce diversa
Di certo non vedeva tutto rose o fiori ma già il fatto che
lo sopportava e che alcune volte la sua “troppo vicinanza” ,così come l’aveva
ribattezzata mentalmente ,cominciava a farlo sudare freddo ,era alquanto
problematico.
Tentò di muoversi il più piano possibile pregando in tutti i
modi di non svegliarlo.
Sarebbe stata la sua fine se fosse successo! Aveva la strana
sensazione che vedendolo così vicino la colpa sarebbe inesorabilmente finita a
lui.
-“chissà perché”- pensò ironico mentre tentava di scivolare
il più piano possibile lontano da là ,ma si accorse però di non riuscirci
La mano di Tom si era spostata con decisione sul suo fianco
tenendolo ben stretto ,per nulla intenzionato a mollarlo
-“e questa quando
diavolo ci è finita qui”- pensò agitato non accortosi di nulla
-Probabilmente mentre ti stavi facendo uno dei tuoi soliti
viaggetti mentali -rispose la voce della sua coscienza e nuovamente si chiese
come mai quella voce avesse un timbro conosciuto
Impossibilitato a muoversi fece l’unica cosa che il suo
cervello in quel momento considerava giusta
Cioè stare ad osservare Tom mentre dormiva in tutti i suoi
particolari: dai cappelli tutti arruffati e ribelli che gli coprivano parte del
viso solitamente così ordinati ,per poi passare ai lineamenti del suo volto ,per
la prima volta distesi e rilassati dimentichi ,apparentemente ,di quella
maschera di rigidezza e freddezza che si portava dietro.
Ormai ne era più che certo anche se non avevano ancora
affrontato il discorso…
Cera qualcosa di diverso tra Tom e Voldemort.
Era indiscutibile che fossero la stessa persona o che almeno
una volta lo fossero ,ma cera qualcosa di diverso da questo Riddle che viveva con lui sotto il suo stesso tetto ,rispetto
a quello visto nella camera dei segreti.
La differenza d’età certo ,ma non solo…
Gli occhi!
Quelli erano diversi…
Una luce diversa li colmavano
Una luce pura fatta dell’innocenza tipica dei bambini ,talmente
pura e veritiera da sconvolgerlo nel profondo.
Quello non era decisamente il Tom Riddle che aveva
conosciuto a dodici anni.
Spostò nuovamente la sua attenzione dai suoi lineamenti
morbidi e distesi che mettevano in mostra un viso del tutto nuovo ai suoi occhi
,per poi passare lo sguardo sempre più in giù fino a soffermarsi su quelle
carnose ed invitanti labbra leggermente dischiuse
Poteva sentire un leggero alito di respiro fuoriuscire da
esse e solletticarli il collo
Erano talmente vicini da poter contare le ciglia sulle sue
palpebre e quelle tre piccole lentiggini microscopiche sul naso
-“ merlino! Ma a che diavolo
penso?”-
Scosse leggermente la testa non riuscendo però a spostare
neanche di un millimetro gli occhi da quelle invitanti labbra
-“ mio dio come fa ad
essere così sensuale anche mentre dorme? “- si chiese incredulo dandosi del
coglione subito dopo
-“Decisamente in
questi giorni ho sbattuto un po’ troppe volte la testa”-
-“Decisamente troppe!”-
si ritrovò a pensare mentre una forza estranea fuori dal suo controllo lo attirava
verso quelle labbra peccaminose ormai a pochi millimetri dalle sue
-“Al diavolo tutto!”-
e l’ultima cosa che il suo cervello registrò prima di chiudere gli occhi e
lasciarsi andare furono le labbra del moro a poca distanza dalle sue
Le appoggiò delicatamente su quelle semi dischiuse di Riddle
avvertendo immediatamente una forte scossa attraversarlo completamente
La sensazione delle sue labbra su quelle di Tom era
completamente differente da quella provata nell’armadio.
Non c’era cattiveria ,ne voglia di soprassedere l’altro ,ne
di umiliarlo vincendo quella stupida gara dimostrandosi così il migliore
Semplicemente in quel momento c’erano solo le sue labbra che
si muovevano delicatamente sopra quelle di Tom che pian piano cominciavano a
ricambiare
No fermi tutti!
A ricambiare???
Tom stava veramente rispondendo al suo bacio?
Ma ancor prima di tutto lui lo stava baciando?
Harry Potter stava baciando Tom Riddle?
-“O AL DIAVOLO I NOMI”-si ritrovò a pensare non dischiudendo gli occhi e continuando a baciarlo
delicatamente e sensualmente come mai aveva baciato nessuno in vita sua
Ad interrompere quel magico momento fu però lo stesso Riddle
che si era sottratto da quell’ incantevole “qualsiasi cosa stavano facendo” ,costringendolo
a sua volta a dischiudere gli occhi specchiandosi in due pozze color notte.
Anche gli occhi tradivano l’ironia e la malizia che da lì a poco la sua bocca
avrebbe provveduto a buttar fuori ,e così fu infatti:
-Potter che diavolo stavi facendo?- disse serio ma quel
lampo di malizia continuava a non abbandonarlo
-io…io…niente!- si ritrovò persino abalbettare
- E questo sarebbe il leggendario coraggio Grifondoro?-
chiese non allontanandosi però dal volto del moretto ancora terrorizzato
-Che vuoi dire?- ribatté cercando di darsi un contegno ,che ,inutile
dire ,fallì miseramente
-Questo!- disse lui
ammiccando -stai balbettando come un cretino Potter e tutto solo perché ti ho
scoperto che mi baciavi-
Harry assunse una tonalità rosso acceso invocando quanti più
nomi gli venissero in mente in quel momento.
Come diavolo ci era finito in quella situazione???? Neanche
lui sapeva spiegarselo…
La cosa certa è che era in grossi guai.
Altro che mangiamorti pronti ad ucciderti…
Qui era molto peggio!
Riddle gli avrebbe fatto fare una fine atroce occultando il
cadavere probabilmente nel cesso dei Dursley premunendosi di tirar l’acqua almeno
una volta al giorno.
Mio dio che guaio!
-Allora Potter?-
Harry abbandonò i suoi pensieri nella parte più
traumatizzata del suo cervello cercando di ricordarsi che diavolo gli avesse
detto Tom
Inutile…
Nada de nada…
Ma era mai possibile che Tom Riddle gli facesse questo
effetto? Ancora non riusciva a capacitarsene!.
-Potter?- ringhiò quest’ultimo ormai privo di quel minimo di
pazienza che riservava a lui
-c…cosa?- Cercò di dire accorgendosi che la presa sul suo
fianco non era per niente diminuita ma al contrario si era intensificata
Harry deglutì a vuoto accorgendosi che in quel preciso
momento tutto il suo fantomatico coraggio era ormai molto ma molto lontano
-Ti ho chiesto Potter cos’era quella cosa che mi hai fatto
mentre dormivo- chiese serafico
Inutile dire che la salivazione diventò molto difficoltosa
così come la semplice azione di respirare normalmente e non sembrare così un
asmatico in piena crisi
-Un bacio- disse cercando di suonare sicuro
Tom a quell’affermazione rise di gusto inebriando con quella
risata il cuore di Harry
-“O mio dio che cavolo
mi succede”- pensò ormai sempre più nel panico
-O Potter devo dire che quando ti ci metti sei veramente
divertente- ribadì con gli occhi leggermente umidi dal troppo ridere
Non aveva mai sentito Tom ridere così di gusto e se ne
rammaricò. Si chiese se avesse mai riso così quando era giovane…quando non era
ancora Voldemort…
Probabilmente no! Si disse tornando ad osservarlo
L’espressione ancora distesa e rilassata e gli occhi ormai
del tutto lucidi… Sembrava un’altra persona.
Bello..talmente bello da sembrare finto
Improvvisamente l’espressione sul suo volto mutò
radicalmente
Dal rilassato al serio in meno di un secondo.
Gli occhi impregnati in quella calda eardente luce della determinazione
-Quello non era un bacio Potter!- disse risoluto
-Questo lo è!- E senza lasciare il tempo al cervello di
Harry di recepire il messaggio si riappropriò delle sue labbra in modo per
niente leggero e casto come nel caso precedente
Senza pensarci due volte cominciò a rispondere al bacio
mettendoci la stessa passione che stava usando Tom dando il permesso alla sua
lingua di entrare nella sua bocca
Mille scosse lo pervasero completamente al tocco delle loro
due lingue ,Tom spostò la sua presa dal fianco sempre più in su arrivando a
spettinarli i capelli con le dita e contemporaneamente attirandolo maggiormente
a sé ,mentre con l’altra mano si teneva alzato per mettersi sopra di lui senza
schiacciarlo col proprio peso
Harry si ritrovò con le braccia allacciate al suo collo
-“mio dio che collo meraviglioso pensò ormai succube di
tutte quelle nuove emozioni che lo stavano sopraffacendo così improvvisamente
-“ per non parlare
delle sue labbra”
-O dio- gemette nel bacio quando Tom fece una particolare
cosa con la lingua che lo mandò direttamente in paradiso
Si sentì il labbro inferiore martoriato da piccoli ma
eccitanti morsi subito seguiti da una lieve leccata che la sua lingua svolgeva
sopra ognuno di quei meravigliosi “morsetti tentatori” che riceveva
-O…mio...dio…- gemette mentre le labbra di Riddle
cominciarono a ridiscendere lungo il suo collo svolgendo il loro compito
meravigliosamente.
Sentì le labbra di Tom distendersi in un sorriso a
quell’affermazione
-Esatto Potter “o mio dio”- disse sensuale per poi
riappropriarsi dolcemente delle sue labbra
-Si o mio dio- pensò ormai in estasi
-O mio Dio-
-O MIO DIO!- Si ritrovò ad urlare alzandosi di scatto dal
letto tutto sudato con appena la consapevolezza di aver appena sognato tutto
- Potter “o mio dio” dovrei dirlo io- sbottò una voce
parecchio assonnata a poca distanza dal suo orecchio
Harry si girò di scatto portandosi una mano al cuore ancora
tutto ansante e sudato
-Riddle che diavolo ci fai qui?- chiese cercando di uscire
da quella imbarazzante situazione
-Potter che domande del cazzo fai alle tre del mattino?-
-“Tre del mattino pensò il moro con orrore!”-
-Non sono io il pazzoide che si è svegliato urlando “o mio
dio”- fece scimmiottando la sua voce
-s…scusa- disse cercando di capacitarsi del fatto che avesse
sognato tutto
era tutto così reale…poteva ricordarsi ancora il profumo che
lo aveva invaso mentre era vicino aTom ,le
sue labbra, i suoi capelli ,la sua lingua…
-“o Merlino sto
impazzendo”- pensò alzandosi velocemente dal letto
-Potter ma che diavolo ti prende?- chiese alzando un
sopraciglio confuso
-niente niente- disse sbrigativo -soltanto un incubo- per
poi sparire attraverso la porta perdendosi così il sorrisetto malizioso
spuntato sulle labbra di Tom.
***
-Potter?-
-Che diavolo vuoi Tom?- rispose Harry dall’altra parte della
casa
Il piano era semplice: usare lo stesso tono distaccato di
sempre e comportarsi come fatto fino ad allora
In fondo non era successo niente di che
Era solo uno stupido sogno quindi perché agitarsi?
Perché permettere a quei ricordi fasulli di intervenire con
la sua vita?
-C’è un misero babbano che ti ha infilato qualcosa in quella
cassetta lì fuori- disse indicando la cassetta della posta.
Harry sorrise
divertito immaginandosi Tom tipo cane da caccia aspettare il postino per
saltarli addosso
-Grazie cagnolino- rispose ironico scompigliandoli i
cappelli uscendo dalla porta
-Non sono un cane Potter!- disse digrignando i denti
-O si che lo sei! Non so se lo sai ma solo i cani aspettano
il postino che porti la posta-
-Il che?- Domandò scocciato
-Postino riddle! Quello che porta lettere e pacchi simili-
disse cercando di suonare normale
Adorava vedere Tom in difficoltà in questo genere di cose
-Quindi quel babbano- disse arrivando alla conclusione del
tutto -svolge lo stesso lavoro che noi affidiamo ai gufi?- chiese incredulo e
disgustato allo stesso tempo avendo intuito la possibile risposta
-Bhe se la metti così…- disse il moro con ormai in mano la
lettera appena ricevuta -direi di sì! -per poi chiudere con un colpo la porta
di casa
-Ridicolo- continuò nauseato -l’ho sempre detto che i
babbani sono inutili-
Il moro si prese la libertà di non rispondere lasciandolo
assolutamente convinto della sua teoria!
Si sedette a tavola aprendo la lettera e con suo sommo
orrore si accorse che veniva dai Dursley
Se ne era completamente dimenticato.
In effetti la cosa era strana…doveveano tornare almeno già
da una settimana ma ancoraniente
Con Tom in giroper
casa se ne era completamente dimenticato.
Lesse velocemente quelle poche righe ,fredde e distaccate
come il tono che solitamente usavano con lui ,non si scompose più di tanto
della cosa!
Cera solo un piccolo problema!
Sarebbero tornati a casa tra due giorni.
Accartocciò di colpo
la lettera buttandola e facendo canestro nella spazzatura
-Che ce Potter? ti ha per caso lasciato la fidanzatina-
chiese pungente
Harry gli rivolse un’occhiataccia segnata dal suo cattivo
umore -i miei zii stanno per tornare- disse sbuffando cercando di trovare al
più presto una soluzione
Se avessero trovato Tom si sarebbe scatenato il pandemonio!
O forse era più probabile il contrario
Non avrebbe garantito della sanità dei suoi zii a stretto
contatto con Riddle ed un sorriso involontario increspò le sue labbra.
Tom si buttò disteso sul divano con le braccia dietro alla
testa
-Finalmente!-esclamò tirando un sospiro di sollievo
Il moro alzò un sopraciglio incuriosito
-Cosa ti suona così meravigliosamente meraviglioso in quello
che ti ho detto?- sbottò incredulo il Grifondoro
-Il fatto…- disse lui alzandosi e avvicinandosi cautamente a
dove era seduto il moro -che così…- e fece un altro passo in avanti – io non
sarò più costretto a dover stare qui- concluse tranquillo
Harry assottigliò talmente tanto gli occhi da sembrare che
neanche ci fossero e con aria maligna rispose -chi ti dice che tu debba per
forza andartene?-
Tom rimase sorpreso giusto una manciata di secondi
riprendendosi poco dopo aggiungendo
-Come vuoi Potter ma se per caso dovressi trovarti in giro
per casa tre cadaveri ambulanti la colpa di certo no sarà mia- disse
pronunciando attentamente ogni singola parola ,ed Harry ,contrariamente a
quanto si fosse aspettato ,ghignò di rimando alzandosi e lasciandolo di stucco!
***
-Potter posso farti una domanda?- chiese stranamente
mansueto
Harry ghignò non riuscendo proprio a trattenersi
-O ma guarda uno sprazzo di buone maniere! da dove sono
uscite?- chiese innocentemente
-Fanculo- sbottò come prevedibile Tom incrociando le braccia
al petto e mettendo un broncio tipico dei bambini capricciosi
Probabilmente neanche lui se ne rendeva conto ma era
tremendamente adorabile in quella posa
-“adorabile? Cazzo
Harry riprenditi”-
-Scusa dai dicevi?-disse trattenendosi dal riderli in faccia
Tom lo guardò rabbioso per ancora pochi secondi dopodiché
fece un lungo respiro profondo tentando di risultare il meno spregevole
possibile mentre un ghigno malizioso incorniciò il suo volto
-È da tanto che sogni il sottoscritto Potter? chiese
malizioso
Harry che in quel momento stava bevendo un bicchiere d’acqua
lo sputò immediatamente tutto in faccia a Riddle cominciando a tossire per quel
poco andatagli di traverso
-C….COSA?- domandò di un ottava più alta rispetto al suo
tono abituale
Tom intanto sogghignava soddisfatto vedendo la reazione del
moro
-Io non ti stavo sognando- rispose indignato riprendendosi
lentamente
-E allora deduco che tu mi abbia sputato sta roba in faccia
così per divertimento?- chiese scocciato pulendosi il volto
-O non farla tanto tragica..era solo acqua-
-Che ti ricordo prima essere stata nella tua bocca-
-Non ti facevo così schizzinoso Tom-
- e io non ti facevo così sfrontato Potter. Confessa! che
stavi sognando?- aggiunse non demordendo
-Niente che ti riguarda- balbettò l’altro impossibilitato al
momento a darsi un contegno
-Sicuro?-
-Sicurissimo!- disse precipitosamente,forse troppo!
Tom appoggiò distrattamente la testa sul palmo della mano
assottigliando gli occhi e guardandolo in un modo tutto strano che mise a
disagio il Grifondoro
Forza “Harry” disse calcando volutamente sul nome mettendoci
anche una certa enfasi -puoi dirmelo sai…non ti mangio mica. Non mi offendo se
mi hai sognato ,quello che mi preme è sapere COSA hai sognato- chiese indagatore
con voce maliziosa
Harry sospirò lasciandosi leggermente dondolare sulla sedia
e tirando fuori la sua migliore espressione seria e convinta rispose:
-Ti sbagli “Tom”- e calcò anche lui volutamente sul nome
-Anche se ho sognato non è detto che per forza io abbia
sognato te -disse orgoglioso di se stesso
-“Mio dio che giornata
pesante!!!”-
Tom continuò a mostrare quel sorrisetto di scherno che
avrebbe fatto saltare la pazienza perfino a Silente stesso
-Sai Potter…- cominciò con una strana luce negli occhi!
-Non penso che al mondo esistano tanti Tom Riddle oltre a me!
Quindi…. O tu mi hai sognato o…mi hai sognato. A te la scelta!-
-Merda ,merda ,merda…-
-E va bene…ho fatto un sogno in cui ceri anche tu
contento??? Non mi sembra poi sta stranezza- disse sempre più agitato. -Se sono
costretto a vederti 24 ore su 24 è ovvio che capita che mi vieni a rompere i
coglioni anche di notte quindi…
-O no Potter questa scusa te la puoi risparmiare….dai tuoi ,come
possiamo dire…ah si gemiti - disse facendo finta di pensarci -sembrava che noi
due stessimo facendo molto di più che chiacchierare- concluse aspettando la
reazione del moro che non tardò ad arrivare
Di fatti Harry sbiancò come una mummia chiedendosi dove
cavolo fosse Voldemort quando serve…il vero Voldemort…faccia serpentina e tutto
il resto!
Sarebbe provvidenziale un suo attacco in quel momento.
Cera solo una cosa da fare in casi come quello!
Negare ,negare e ancora negare
Negare fino alla morte se possibile.
-non è affatto vero -disse cercando di metterci tutta la sua
migliore faccia tosta. -Non è che ti piacerebbe Tom?sai tutti questi giri di
parole magari solo perché è questo che vuoi- disse sorprendendosi lui stesso
-“ok non va per niente
bene…ma che cazzo sto dicendo..tanto vale dirli tutto e ammettere che l’ho
sognato mentre lui….Ahhhh che situazione….potter saluta tutti perché tra un po’
passerai a miglior vita!!! Se non lo fai lui lo faccio da me…promesso”-
Tom sollevò il viso alzandosi improvvisamente in piedi e
dirigendosi a passo lento ma allo stesso tempo sensuale in un modo pazzesco
verso Harry che era ancora in equilibrio sulla sedia
Abbassò il volto fino a trovarsi alla stessa altezza di
quello del moro
-Sai Potter…chissà potrebbe anche essere…- disse sensuale al
suo orecchio -vediamo se riesco a farti gridare ancora più di sta notte-
concluse allusivo a pochissima distanza dalle sue labbra ma non fece in tempo a
ricevere risposta che Harry si era sbilanciato troppo ed era caduto indietro
con la sedia aggrappandosi alla prima cosa a disposizione ,che guarda caso era
il braccio di Tom finendo così entrambi per terra..Harry sotto e Tom sopra.
-quanta fretta signor Potter- disse allusivo facendolo
arrossire come un pomodoro
Harry riuscì ad articolare solo un semplicissimo e poco
convinto “fottiti” prima che le labbra di Tom si impossessarono delle sue.
-Provvedo subito- si sentì dire prima che i suoi neuroni lo
abbandonassero completamente
-“Dio che sta facendo”- pensò
agitato –“o mio dio no…no
no…si….si…cioè
no”-
Cercò di allontanarlo ma la convinzione che ci mise nel
farlo sarebbe malapena servita per spostare una piuma ,e inconsciamente
cominciò a rispondere al bacio che man mano diventava sempre più passionale e
focoso.
Mio dio sentire il corpo di Tom sopra al suo lo stava
mandandoall’inferno! era una cosa
sbagliata…troppo sbagliata…
La parola catastrofe si poteva leggere ovunque.
Ma non sapeva più cosa stava facendo...il suo corpo non ne
voleva sapere di rispondere a quella lieve convinzione di allontanarsi della
sua mente
-“Stupida mente bacata”-
pensò irritato sentendo la lingua di Tom accedere nella sua bocca ed entrare in
contatto con la sua!
L’unica cosa che in quel momento ebbe la possibilità di
pensare fu che il sogno non gli rendeva per niente giustizia!
Il bacio prese un’andatura più calma ma per niente meno
passionale…anzi ce n’era fin troppa di passione.
Talmente tanta da poter dar fuoco ad un bosco intero se ce
ne sarebbe stata l’occasione
Sembravano fatte apposta per incastrarsi a vicenda…
Stava per ribaltare la posizione quando suonò il campanello.
I due si risvegliarono improvvisamente come da uno stato di
trans ,come se entrambi avessero avuto le loro menti altrove...in un mondo
tutto loro costernato di magia e passione…troppa per giunta…
era questo che avrebbe detto chiunque gli avesse visti in
quel momento.
Si guardarono negli occhi ancora a poca distanza l’uno
dall’altro
I fiati pesanti e ansanti…
I toraci che si abbassavano e alzavano freneticamente
-D…devo aprire- articolò in un flebile sussurro Harry
cercando di mascherare quel ardente rossore ormai comparso sulle sue guance
-Ok…vai- rispose con lo stesso tono Tom ancora incredulo per
quello appena accaduto ,non trovando niente di meglio da dire
Il campanello suonò ancora sempre con maggior insistenza e
qualche colpo rimbombava nella porta segno che stavano anche bussando
-“ giuro che chiunque
è lo crucio”- pensarono entrambi nello stesso momento mentre Harry si
alzava tentando a darsi un contegno mentre Tom saliva frettolosamente le scale
cercando di calmarsi!
-“non è normale”-
pensò sconvolto –“il cuore mi batte
troppo forte! Decisamente non è normale!”- arrivando fino in cima alle
scale e voltandosi proprio nell’istante esatto mentre Harry apriva la porta.
-“Cazzo!”- pensò appena lo vide
La reazione di Harry fu del tutto diversa.
Rimase con la mano ben ferma sulle maniglia e la bocca
spalancata trovandosi davanti l’ultima persona che avrebbe potuto immaginare!
-M…Malfoy- disse in un sussurrò che gli morì in bocca quando
se lo vide crollare addosso.
Angolino:
Allora allora allora????? Un minuti per scrivere che ne
pensate? Per dire se vi piace o se vi fa schifo!!!! Sono pronta a tutto quindi
please fatevi sentire!!!!
Un caloroso mega stritoloso bacione ai miei angioletti che
mi riempioni il cuore di gioia! Grazie mille ragazze vi voglio tanto tanto
bene! Che mi dite piaciuto? Spero proprio di si!
So gia che la maggior parte di voi mi avrebbero ammazzate
all’inizio dopo il sogno ma confidi di essermi fatta perdonare col finale!!!
Baciotti a presto
Ginny_91: grazie
mia piccola adorabile Ginny!!!! Sono felicissima per tutte queste stupendissime
cose che mi dici!!!! Visto aggiornato presto! Almeno un pochino! Che ti sembra???
Spero di meritarmi una tua recensione! E spero che piaccia anche ai tuoi amici!
Bacioni fammi sapere
Gokychan: cica
mia adorata!!!!! La tua teoria è molto interessante! Chissà se ci hai
azzeccato!!! Potrebbe essere! Mi fai morire di gioia con le tue recensioni e
spero tantissimo che ti piaccia questo piccolo chappyno!!!! Confido in bene!!
Tvtttttttb e aspetto una tua matta recensione!bacioni nii-chan mia! bacioni
Sasha:grazie
tesoro! Ormai tutti sono convinti che fosse Draco chissà perché? (ndme con faccia
da innocentina) spero cha adesso ti piacciano ancora di più dopo questo trano e
imprevisto finale..bacioni
Kitty91: si si più o meno identica!!! A parte che io nn ero
invisibile quando mi è successo! Grazie di tutto piccola mia! Fammi sapere bax
Mezzosecolo: addirittura incorniciarlo??? Grazie mille tesorino
mio! E questo che ne pensi!!!!!????? E troppo forte l’associazione di cura! Sei
fantastica ti adoro!! Ed ecco qui il nuovo cap. lo avrei postato prima ma ero
in montagna quidi… spero ti piaccia! Fammi sapere!
MonnyLove:ed ecco qui la sorpresa..se così si può chiamare! Più che
sorpresa direi maledizione più avanti si capisce il perché!!!!grazie come
sempre aspetto una tua recensione! Bacioni
Kristin: tesoro mio hai voluto il bacio tra tom ed Harry??? Eccoti
accontentata e poi certo che sei un angioletto!!!!! Bacioni piccola!
Gaky:grazie piccola!!!!come sempre me in estasi quando vede una tua
recensione! E questo cap???? dimmi dimmi dimmi!bacioni tesoro alla prox
Ximeng: BEN TORNATA TESORUCCIOOOOOO! Sospettavo fossi in vacanza!!!
Come è stata? Divertita??? E come sempre tutto quello che dici è corretto!
Piaciuto il cambio scena tra i due???? Spero di si e la sorpresina finale???
Grazie ancora bacioni tvtttttb
Giochan: A venezia???? Dove abiti tu????perchè venezia è molto
vicino a dove abito io!!!! più o meno! Me contenta che sei ancora tutta sana e
salva! Grazie ancora che mi dici?? Piaciuto? Spero di si!!!! Baxoni
Lullaby: bhe che dire?? Me onorata di saperlo! Grazie per tutti i
bellissimi complimentosi che mi fai!!! E la metafora del cioccolatino co sta a
pennello!!! bax
Grazie ai miei angioletti che mi hanno recensito lo scorso
chappy! vi adoro raga!
Capitolo 11
Tom ,harry e…Draco
Il silenzio…
il buio…
la notte….
Sprazzi di luce nell’oscurità…
Una risata sinistra ,la luce che diventava più forte e accecante
,un dolore sordo al braccio e poi caldo…tanto caldo
E infinei il dolore. Dolore in ogni fibra del suo corpo.
Non cera cellula che non emettesse quel straziante grido ,e
proprio come loro si ritrovò a gridare tutto affannato con gocce di sudore che
lo bagnavano comnpletamente
Si alzò di scatto trovandosi seduto su un divano con tra le
mani un panno umido ,che probabilmente prima ,era posato sulla sua fronte…
-“Mio dio che incubo”-
il cuore ancora che pompava sangue a raffica ,le mani tremavano leggermente
e il fiato era pesante e veloce allo stesso tempo.
-era ora…cominciavo a pensare che saresti stato lì in eterno-
disse una voce fin troppo conosciuta
Ancor prima di girarsi la sua mente aveva già registrato il
proprietario di quella voce
E in quel breve istante i suoi neuroni erano schizzati a
mille seguiti immediatamente dai battiti del suo cuore e chissà come il
tremolio del suo corpo sembrava essersi trasformato in un terremoto
-Potter! che diavolo ci fai qui?- disse incredulo e
scocciato allo stesso tempo
Harry alzò lo sguardo al cielo chiedendosi cosa avesse fatto
di male per meritarsi questo
Si staccò con disinvoltura dal muro sul quale era appoggiato
facendosi girare tra le dita la bacchetta avanzando lentamente verso il divano
Fece un sospiro profondo cercando di suonare il più calmo
possibile
-Malfoy ti prego non riesco a sopportare anche te quindi te
lo chiedo per favore niente domande del cazzo ti scongiuro- disse spingendolo
di malo modo in modo (scusate il giro di parole) che si ritrovasse disteso sul
divano
-Potter non osare sai…toglimi le tue luridi mani di dosso
non…-
-O malfoy chiudi quella bocca- non ascoltandolo minimamente
prendendo la prima cosa che aveva sottomano e ficcandogliela a forza in bocca
L’ironiadella sorte
voleva essere proprio un calzino di Tom
Malfoy se lo tolse immediatamente cominciando a sputare come
un indemoniato
-Che schifo sfregiato come ti sei permesso, io ti uccido ,ti
cavo gli occhi ,ti crucio …-
-Come hanno fatto a te?- ribadì serio guardandolo dritto
negli occhi ,l’intensità di quello sguardo fu comeuna pugnalata nel petto.
-Che…che stai dicendo Potter?- rispose ingoiando la saliva
-Malfoy sono stato cruciato più volte di quel che credi…so
riconoscere gli effetti! Cos’è hai fatto incavolare troppo zio Voldi?-
-Tu non sai niente Potter…non azzardarti a lanciare i tuoi
fottutti giudizi da buon grifondoro rompipalle che sei-
-Magnifico Malfoy- disse alzandosi dal divano
-Allora non ti dispiacerà uscire da questa casa e non
rimetterci mai più piede vero?-domandò serio
Improvvisamente l’espressione sul suo volto cambiò
radicalmente,sembrò capire all’istante quel che fosse successo e come se fosse un
tic nervoso si morse ripetitivamente il labbro inferiore ripensando a quelle
ultime parole
-Malfoy ci sei ancora?- disse il moro sventolandoli una mano
di fronte al viso…
-O avanti Potter non rompermi…come vedi sono convalescente
non puoi mandarmi fuori da casa tua in questo stato- proseguì ghignando
compiaciuto
-Ma posso chiederti perché diavolo sei qui?- Ormai
rassegnato all’idea che tutti i suoi nemici avessero scambiato la sua casa per
un albergo a 5 stelle
-Certo puoi chiedere ma non aspettarti che ti risponda ,almeno
non che sia la verità- esclamò mantenendo quel sorrisetto strafottente che
tanto gli si addiceva
-Malfoy non fare tanto la vittima...ti ho dato una pozione
che farebbe resuscitare persino un morto quindi la scusa del convalescente
falla con qualcun altro intesi?-
Il biondo assottigliò lo sguardo ed ogni tipo di ironia sparì
dal suo viso
Potter lo aveva incastrato…ancora una volta.
-E adesso o mi dici perché sei qui ,o vai fuori di corsa da
questa casa se non vuoi trovarti a dover invocare il nome di Voldemort per
salvarti da me-
Il biondo assottigliò gli occhi pensando in più fretta
possibile
-Intesi furetto?-
-Fanculo sfregiato!-
-Malfoy?-
- Potter fai come cazzo vuoi ma di certo non sarò io a dirti
cosa ci faccio qui…non pensare che mi diverta- aggiunse scocciato
Harry fece finta di non sentire l’ultima parte
Una scazzottata in quel momento era l’ultima cosa che ci
voleva.
-se non sarai tu chi?-disse ormai rassegnato che la sua vita
fosse una continua fonte di sfiga
-Io!-
Una voce roca e profonda risuonò nel silenzio tombale del
salotto facendolo voltare di scatto con un unico pensiero in testa e mille
imprecazione ad danni di chiunque conoscesse
Per tutti i merlini esistenti al mondo…cosa aveva fatto di
male per meritarsi questo?
***
-Fanculo- disse tirando un calcio al letto pentendosene poco
dopo quando un dolore lancinante lo trafisse
-Ma no certo..nessun problema…- disse ormai a raffica
tirando fuori dall’armadio una quantità spropositata di vestiti
Se non lo avesse fatto probabilmente avrebbe dato fuoco alla
stanza…doveva sfogarsi in qualche modo evitando così di piombare disotto e strozzare prima l’uno e poi l’altro
Una volta raggiunto il suo scopo scrutò con un evidente cipiglio alquanto scettico
la montagna di vestiti buttati alla rinfusa sul letto della camera diPotter
-Fanculo a te
Potter e a quel stronzo di merda platinato- sputò rabbiosamente prendendo alcuni
vestiti e buttandoli a terra ammassandoli vicino agli altri
Rivolse un
ulteriore occhiata a quei vestiti…i suoi vestiti.
Spiccavano circa una decina di jeans così come camice ,magliette ,scarpe
,calzini e perfino mutande
Potter gli aveva completamente rifatto l’armadio usando un detto babbano
Storse il naso a vedere una piccola pallina delle dimensioni di un
boccino spiccare in mezzo ai vestiti color rosso fuoco
La prese in mano tastandone la morbidezza e voltandola vedendo una
piccola apertura….
INIZIO FLASHBACK
-Potter mi spieghi che diamine è quella roba?- domandò scettico vedendo
Potter dirigersi verso di lui con un sorriso per niente rassicurante tenendo
tra le mani quell’affare.
-Semplice Riddle- disse lui fermandosi proprio difronte al moro con un
ghigno ad incorniciarli le labbra
-Appena l’ho visto ho pensato a te- esclamò malevole per poi con un
gesto fulmineo attaccargli la pallina al naso
Tom fece una faccia confusa e schifata allo stesso tempo ma non ebbe il
tempo di ribattere che si vide il piccolo mostro correrli incontro urlando che
assomigliava ad un pagliaccio.
-Che bello ,che bello ,io lo dicevo che sei buffo- continuò imperterrita
riferendosi al naso rosso da pagliaccio che aveva ancora attaccato al viso
-Sentimi bene mocciosa…adesso sai cosa devi fare?- chiese con un tono di
voce vagamente calmo
-Cosa?- domandò lei curiosa
-Cominci a mettere una gambina di fronte all’altra aumentando il ritmo
fino a correre il più lontano possibile fuori da qui prima che io ti raggiunga
e ti metta questa pallina direttamente a fare compagnia alle tonsille- concluse
calmo
-Ci siamo intesi mocciosa?- domandò furente
La bambina per tutta risposta cominciò a piangere andando a rifugiarsi
dietro ad Harry mentre quest’ultimo avanzava con fare minaccioso
-Riddle e tu lo sai…- sussurrò afferrando rapidamente la pallina in questione
-…dove te la metto io questa pallina- continuò con fare allusorio –se non la
pianti di sparare cazzate?- disse sempre mantenendo un tono di voce il più
calmo possibile ma allo stesso tempo inquietante.
Non c’era da scherzare quando Potter si metteva a fare minacce del
genere ,era uno che poteva benissimo metterle in pratica
Potter controllati ,c’è sempre una bambina qui- ribadì malignò con una
strana luce negli occhi
-Non preoccuparti Tom- rispose sorridendo sinistramente…questa la
compriamo- disse –così nel caso che la tua bocca decida di aprirsi per sparare
altre cazzate so come tappartela- per poi uscire dal negozio seguito dalla
piccola mocciosa trionfante.
FINE FLASHBACK
Aveva ancora gli incubi a pensare a quella giornata! Solo
Potter poteva portarlo a fare compere in stupidi negozi babbani e solo con lui
poteva dire di essersi divertito ,ma questo non lo avrebbe ammesso neanche
sottotortura
-“ancora 10 minuti e
se non è fuori di qui ce lo caccio io a calci in culo”- pensava nel
frattempo assorto nei suoi pensieri sdraiatosi sopra la pila di vestiti.
Ma come si permetteva quel damerino di venir fin lì?quel
biondo platinato del cavolo…non gli erano per niente bastate le minacce del
giorno prima? E pure era stato chiaro…ben chiaro.
Non gli importava se era mezzo morto..doveva ANDARSENE da
quella casa…doveva stare il più lontano possibile da Potter.
Se non fosse arrivato chissà che sarebbe successo pensò con
una traccia di rabbia verso il biondo rievocando nella memoria il bacio
meraviglioso che si erano scambiati
-“O io ti crucio
eccome…mangiamorte dei miei stivali”-
Non gli era per niente piaciuto lo sguardo che aveva rivolto
ad Harry a Diagon Alley
Uno sguardo di desiderio, di voglia di possederlo,di farlo
suo
-Dannazine….8 minuti e poi scendo- disse tra se lanciando la
piccola pallina rossa verso il muro con quanta più forza avesse
-E al diavolo la tua e la mia copertura Potter- nessuno può
metterti le mani addosso…specialmente quel figlio di papà.
-Solo io posso-.
***
-Dio non può essere- disse scoraggiato avviandosi verso la
cucina con fare rassegnato
-Potter dove pensa di andare?- esclamò la stessa voce
autoritaria di poco prima
-Lontano da questo salotto…attira solo ospiti indesiderati-
sussurrò tra see se
-Potter l’ho sentita. Grazie a lei Grifondoro può già
considerarsi sotto di 50 punti-
Solo allora il moro si girò scocciato verso il proprietario
di quella fastidiosissima voce
-Mi dica che è venuto qua per riprenderselo- disse con le
braccia incrociate al petto ed occhi chiusi
-Le piacerebbe signor Potter- disse malevolo Piton
avvicinandosi a Malfoy ancora disteso sul divano controllando il suo stato di
salute
Il moro abbandonò le braccia lungo i fianchi facendo un
sospiro rassegnato
-Spero vivamente che non sia venuto anche lei qui per
restare altrimenti giuro che mi trasferisco io- disse serio
-Potter non dica sciocchezze. Di certo non verrei mai a
vivere a casa sua ,se questa si può chiamare tale intendo- ribadì guardandosi
disgustato attorno
Il moro evitò di alzare gli occhi al cielo o dire qualcosa
di sgradevole che aveva proprio sulla punta della lingua per evitare che Grifondoro
si trovasse a già meno 200 punti ancor prima dell’inizio della scuola
-Allora? A cosa devo l’onore?- chiese sedendosi sulla
poltrona
Piton lo incenerì con lo sguardo continuando a curarsi di
Malfoy
Dopo vari minuti di scrupolosi controlli finalmente sembrava
pronto ad andarsene…o almeno così sperava
-Intesi Draco?-
- Ma…?-
-Niente ma…è la cosa migliore- esclamò non sentendo repliche
-“ ma guarda siamo a
Draco”- interessante pensò nel frattempo Harry disgustato da quel tetatè
tra Malfoy e Piton
-D’accordo- sbuffò per niente contento di quell’ultimo verdetto
Piton si alzò con un unico flessuoso movimento e con un
espressione tremendamente scocciata in viso in viso
-“Ma guarda quello che
deve subirsi i più rompipalle del pianeta a casa sono io ,e lui fa lo
scocciato? Lui?!? Ridicolo!che qualcuno mi fulmini”-
-Potter non voglio sentire obbiezioni su quanto le sto per
dire per tanto si metta il cuore in pace e accetti la situazione-
Devo dedurre che questo consista nel dover far da babysitter
a Malfoy vero? disse seccato con un ampio gesto della mano
Il ghigno di Piton valse molto più di mille parole
-“Sono fottutto”-
pensò ricadendo a peso morto sulla poltrona
-Lieto che abbia capito una volta tanto-
Il moro sprofondò ancora più a fondo nella poltrona sperando
con tutte le sue forse che lo inghiottisse mettendo fine a quella strana estate
-Per tanto mi auguro di non dovermi mai più ritrovare in un
posto del genere almeno che uno di voi non si dovesse trovare in fin di vita….
Lasciò la frase in sospeso guardando Harry dritto negli
occhi
-e per quanto io spera che questo un giorno accada…-
E continuò a guardare il moro che lo ricambiò con un sbuffò
esasperato
-…non penso di essere così fortunato perché questo avvenga
nel giro di poche ore- terminò non distogliendo lo sguardo da Harry.
-spero di essermi spiegato Potter!...non sono solito
ripetermi-
E detto questo sparì con un sonoro crack lasciandolo con la
consapevolezza che avrebbe dovuto convivere due settimane ancora in casa con Riddle
e Malfoy
Dalla padella alla brace...
…e poi direttamente all’inferno.
Adesso rimaneva un unico problema
Dirlo a Tom
-allora Potter…- esclamò Malfoy avanzando lentamente verso
di lui -Siamo soli adesso- e nella sua voceuna traccia di malizia era ben visibile
Il moro buttò la testa all’indietro appoggiandola sullo
schienale della poltrona -non proprio- disse rivolto al biondo
-Che intendi?-
-Che la mia vita è rovinata-
-Ma come Potter…- disse con un tono di voce carezzevole -non
ti alletta la possibilità di stare giorno e notte - e qui calcò pesantemente
sull’ultima parola -con me!- disse a
meno di una spanna dal suo viso
-Veramente per quanto possa suonare assurdo proprio no
Malfoy -
-peccato Potter! ma ricordati ,non potendo uscire devo pur
sfogare le mie frustrazione su qualcuno…-
-vai dallo psicologo Malfoy per questo- disse ancora con la
testa reclinata all’indietro
-Perché andare da uno sconosciuto Potter! quando ci sei tu a
disposizione-
A quelle parole il moro alzò di scattola testa trovandosi a poca distanza così dal
viso del serpeverde
-Si potrei farci un pensierino- disse il biondo non
distogliendo lo sguardo dalle sue labbra
-Disturbo per caso- disse una voce sprezzante all’ingresso
del salotto
-No-
-Si-
Dissero contemporaneamente due voci
Tom avanzò minaccioso fino a spostare Malfoy senza tanti preamboli
da dove stava accanto ad Harry
-Ehi ma chi ti credi di essere- disse carico d’odio il
biondo
Tom non lo degnò neanche di uno sguardo rivolgendosi
direttamente a Potter
-Non dirmi che starà qui vero?- chiese minaccioso
-E se anche fosso carino! Chi diavolo sei? Io sto dove
diavolo voglio…-
-Sentimi bene biondo platinato che non sei altro…-
-PLATINATO?- urlò malfoy
Insultarlo su tutto ma non sui i suoi capelli…questo non
poteva sopportarlo
-Platinato lo darai a tua madre logorroico che non sei altro-
Tom assottigliò talmente tanto gli occhi con uno sguardo
minaccioso che non prometteva niente di buono
-Dio non ci credo- disse Harry mettendosi a ridere per
l’assurdità della situazione
Sia Draco che Tom si girarono fulminandolo con lo sguardo ma
il moro non ne voleva sapere di smettere dal ridere
-Dimmi Potter ti si sono fusi anche gli unici neuroni ancor
a in vita?- chiese chiaramente scocciato da quella situazione
Aver visto quella sottospecie di imitazione di una barbi ad
una spanna di distanza dal viso del moro gli aveva fatto salire una rabbia che
non pensava di possedere
Nessuno ,e diciamo NESSUNO poteva permettersi di
avere tanta confidenza con qualcuno a cui lui aveva messo gli occhi addosso.
Nessuno.
-Potter?- ringhiò seccato
-o lascia stare Tom…non
capiresti- disse asciugandosi le lacrime colate dagli occhi
Entrambi lo guardarono male.
-certo che non capirebbe,se è amico tuo deve avere un
quoziente intellettivo pari al tuo…quindi…e poi non ho ancora capito chi
diavolo sei e che ci fai qui?
-non che questo mi sorprenda d’altronde- disse Tom squadrandolo
da capo a piedi con gli occhi carichi di repulsione
-intendo dire il fatto che tu non capisca intendo- proseguì
malevolo
Il biondo lo fulminò letteralmente con lo sguardo…quelle due
pozze di argento puro avevano il potere di mettere in soggezioneeterrorizzare chiunque…chiunque tranne Tom
ovviamente.
-Non che ti debba interessare ma io vivo qui platinato è…-
-o non sapevo fossi suo cugino- disse maligno
interrompendolo
Harry sprofondò ancor di più nella poltrona aspettandosi il
peggio
Tom si fece
stranamente serio e inquietante
-scommetto ti piacerebbe Malfoy ,non è vero?- disse talmente
piano da non essere neanche udito
Il biondo lo guardò per un attimo sorpreso riprendendosi
subito dopo
-non mi frega un cazzo di chi sei o di chi non sei basta che
non mi rompi i coglioni-
-mi dispiace deludere le tue aspettative principino ma finché
starai qui è inevitabile-
-Ehi adesso basta- intervenì il moro decidendosi a porre
fine a quella lite da asilo evitando così probabilmente spargimenti di sangue
-Tanto per essere chiari Malfoy ,non ti deve interessare
quel che lui fa qui ,ne chi è…mi basta il fatto di dovermelo ricordare io…-
-Ah si Potter- disse sorpreso- allora è per quello che mi
vuoi qui- continuò malizioso Tom ben intenzionato afar andare fuori di testa il biondo
Harry fece una faccia confusa inizialmente ,subito seguita
da un rossore ben più che evidente alla realizzazione del significato che
quelle parole implicavano.
-“Stronzo”- pensò
irritato trattenendosi ben dal dirglielo in faccia
Il fatto che quei due non andassero d’accordo l’aveva
trovato divertente all’inizio ma adesso la cosa rischiava di prendere una
brutta piega
Draco aveva notato con enorme fastidio il rossore presente
sul viso del Grifondoro
-il tuo amichetto non se ne può tornarea casa ,mi sembrava che fossimo occupati
prima del suo arrivo- disse allusivo
appoggiandoli una mano sul braccio in modo molto provocatorio
-Malfoy chiudi il becco e Tom non osare fare un passo o ti
schianto- disse con la bacchetta in mano
-Potter non oseresti-
-ne sei così sicuro Tom? Non ti ricordano niente i primi
giorni trascorsi qui?- Chiese innocentemente
-“Cosa significavano
quelle parole? Cosa intendeva Potter?”- questi e molti altri pensieri
sfrecciarono per la mente del ragazzo dai biondi capelli ma vennero interrotti
dalle parole di Harry
-Adesso seduti e zitti, non voglio sentir volare una mosca-
Entrambi si sedettero sul divano mantenendo una debita
distanza tra loro
Tom sbuffò scocciato mentre Malfoy incrociò le braccia al
peto mantenendo sempre un certo portamento ed eleganza
-Punto primo- disse camminando avanti e indietro a ritmo di
marcia
-Siamo obbligati…- e qui si soffermò ad osservare bene
entrambi - a convivere insieme ,quindi niente spargimenti di sangue soprattutto
voi due- disse minaccioso
I due in questione si lanciarono una breve occhiata
disgustata ritornando a guardare velocemente verso Potter
-Secondo! tra un paio di giorni dovrebbero arrivare i miei
zii quindi niente colpi di scena e probabilmente sarete entrambi costretti ad
andarvene da qui-
-Cos’è una promessa Potter?- disse Malfoy guardandosi
disgustato attorno ,Tom si limitò a sbuffare trattenendo a stento una risposta
che di certo Potter avrebbe trovato “poco carina”ed uno spunto per una nuova
minaccia nei suoi confronti
- E infine…punto terzo- disse intimidatorio avvicinandosi ai
loro visi ignorando completamente la battuta di Malfoy
-Provate a non rispettare i primi due punti…v-i p-r-e-g-o- disse maligno –così avrò una valida motivazione per
uccidervi tutti e due- e sul suo volto era stampato un sorrisetto per niente
rassicurante
I due deglutirono a vuoto non ritenendo saggio aprir bocca.
Il pranzo fu un vero e proprio incubo ,quei due non facevano
che lanciarsi sguardi omicidi da un opposto all’altro della tavola con Harry in
mezzo a fare da bersaglio quando “accidentalmente“ qualcosa colpiva uno dei due.
-Senti Potter non hai niente di forte da bere?- Chiese
Malfoy disteso sul divano con aria annoiata
-Non ci sono alcolici Malfoy in questa casa- ribadì il moro
con calma -i miei zii non bevono-
-E ti pareva- disse beffardo
Tom sbuffò evidentemente scocciato
-Proprio qui dovevi sederti- sbottò sprezzante osservando Tom
seduto sul divano ,sul suo stesso divano per intenderci
-Non mi sembra che il divano sia tuo Furetto- disse malevolo
Malfoy si appuntò mentalmente di strozzare Potter alla prima
occasione possibile
-Neanche tuo se è per questo- ribadì scontroso
-Infatti è mio!- disse una terza voce alle loro spalle
-Neanche!- dissero in contemporanea le loro due voci
Harry alzò esasperato gli occhi al celo ripetendosi che non
valeva la pena finire ad Azkaban per quei due…meglio cambiare stanza prima che
la sua convinzione svanisse nel nulla
***
-Stronzo-
-pezzo di merda-
-mangia schiopodi-
-furetto-
-imbecille -
-mangiamorte- disse freddandolo
-Adesso basta me ne vado via- disse una voce alquanto
irritata
I due non smisero di urlarsi contro neanche quando la porta
venne sbattuta con forza dal moro -E CHISSÀ CHE NON MI BUTTI SOTTO UN
PULLMAN…-urlò dall’altra parte dell’uscio di casa attirando lo sguardo
impaurito di un’anziana donna che passava lì vicino
-VUOI UNA MANO?- sbottarono entrambi nello stesso momento ,facendoli
augurare veramente di buttarsi sotto qualcosa di molto pesante
-“Oh cosa ho fatto di
male”- pensò trottando a ritmo di marcia fuori da quell’inferno augurandosi
che al suo ritorno gli avesse trovati entrambi morti.
Angolino:
eccomi di nuovo qui…scusate l’attesa….ma l’ispirazione era
altrove in questi giorni
Che dite mi lasciate un piccolo commento? Vi prego! Piccolo piccolo????
è_é
Spero vi sia piaciuto…secondo voi Harry riuscirà a non
ucciderne neanche uno di quei due????
O magari li fa fuori entrambi? Sono aperte le scommesse!
Tra breve dovrei aggiornare anche il FILO DEL DESTINO….tra
qualche giorno….
Bacioni a tutti e fatemi sapere
Giochan:Mi
dispiace per l’acqua….solita sfiga nei momenti meno opportuni! Comunque che ne
pensi di questo chappy? Grazie di tutto tesoro alla prox
mezzosecolo:ciao
tesoruccio….come sempre mi fai morire dal ridere con le tue recensioni! Ti adoro…per
i Dursley bisogna aspettare il prox cap e chissà che decideranno…sperò che
anche questo ti sia piaciuto da inviarmi una recensionina piccina picciò! Bacioni
grandi! ciao
lullaby: non
preoccuparti…a volte capita…! Grazie per i tuoi complimenti…troppo buona…scusa
l’attesa invece…bacini e fammi sapere
gokychan: tesoruccio
mioooooooooooooooooo!!!!!!! Ma ciaoooooo! Me contentissima come sempre che ti
piaccia…è molto importante per me il tuo parere… e grazie di tutte le cose
bellissime che mi dici!!!che ti sembra piccola? Aspetto di sapere che ne pensi…ciao
nii-chan
MonnyLove: be
credici piccola…. Ma la strada è ancora bella lunga per loro…chissà….
Morfea: grazie
tesoro… è da un po’ che non ci si
sente…chissà che l’omicidio non avenga
presto….Tom
è alquanto elettrizzato…hehe a parte i scherzi grazie che
l’hai aggiunta anche
ai preferiti…e grazie per tutti i bellissimi
complimenti…ti adoro..ciao ciao
tesoro a presto..dimmi che ne pensi! Bax
Ximeng:in effetti…poverino!!!!
Me un po’ intimorita per quello che mi hai detto??? Ma in fondo mi sono fatta
perdonare no???? (ndme che deglutisce impaurita)…e concordo in pieno con te…magari
avercerli quei due in carne ed ossa….. grazie ancora tesoro e scusa l’attesa…tvtttttttttb
tanto tanto.bacioni grandi
Ginny_91: ciao
piccola…,me contenta ti sia piaciuta lo scorso cap!ed ai tuoi amici???? e
questo??? Fammi sapere…è sempre bellissimo ricevere una tua recensione…ciao
tesoro baci
Sasha:Scusaaaaaaaa
tanto l’attesa…ci ho messo un pochino…hehe….che mi dici di questo chappy? Piaciuto???spero
tanto! Bacioni tanti tanti ciao
Ginny W: wow una
nuova lettrice…me onorata…e soprattutto che ti piaccia. Capito adesso chi è il mangia
morte???? Spero di si….e grazie di cuore per avermi messo tra i preferiti…ti
adoro tantissimo! Dimmi che ti sembra questo chappyno! Ciao ciao piccola! Bax
Kitty91:beh è un
piacere sapere che non lo hai fatto…ci tengo a rimanere tutta intera….grazie di
tutto tesoro! Bacioni
Gaky:sapevo ti
sarebbe piaciuta la piccola sorpresa..hehe…e non scusarti..bastardaggine è
proprio il termine appropriato…hehe. Grazie 1000 piccola per i complimenti…mi
riempiono il cuore di gioia quando li leggo..A presto spero piccola…ciao
tvttttttttb
Ruby:Grazie per
avercommentato anche questa fic!! Grazie tantissime! E si quei 58 modi hanno
successo a quanto vedo…fmmi sapere intesi??? Baci baci
Kagchan: wow
nuova lettrice….me contentissima! E grazie mille…scusa l’attesa…fammi sapere
che ne pensi…. Bacioni kiss
Kia:un’altra
nuova lettrice….grazie grazie ancora….come hai potuto vedere tom è molto geloso
di draco…chissà che succederà…bacioni e aspetto una tua recensione! Kiss kiss
Scusate immensamente l’attesa! Lo so non ci sono scusanti a
parte la suola che non mi lascia ai un secondo di libertà!
Non è granchè come chappy ma proprio di meglio non mi
veniva! Spero vi piaccia ugualmente
Bacionissimi e fatemi sapere raga!
Capitolo 12
L’arrivo dei Dursley
Aprì la porta della camera pronto a tutto ormai: pezzi di
testa qua e là ,gambe ,braccia disperse un po’ ovunque ,macchie di sangue
talmente grandi da riempire tutta la parete…
La sua immaginazione era schizzata a mille ,era pronto al
peggio… ormai niente lo avrebbe potuto sorprendere.
La cosa strana era il silenzio però. Si era già tutto
concluso?
Improbabile! Ma non impossibile pensò riflettendo sui
soggetti in questione
Chissà chi dei due era morto? si chiese divertito aprendo la
porta e rimanendo con la mano immobile su di essa.
Certo era pronto a tutto…a tutto si…ma non a questo…a questo
proprio no.
L’immagine di Malfoy e Riddle distesi ognuno su di un letto
che dormivano beatamente lo spiazzò più di qualunque altra cosa al mondo
E lui che si era preparato a chiazze rosse su tutto il muro…che
povero illuso!
La bocca ancora aperta in una posa indecorosa ,la mano
appoggiata alla maniglia ,la gamba in avanti per muovere un passo…
Si era letteralmente bloccato sul posto! Di certo si
aspettava tutto tranne che questo.
Un ghigno malefico si affacciò sul suo viso tramutandolo da
sorpreso a divertito.
-“ma guarda ,guarda”-
pensò sghignazzando in direzione dei due
Tom aveva ancora le braccia incrociate al petto ed un
espressione contrariata ben evidente nonostante dormisse ,mentre Malfoy aveva
ancora la traccia di un ghigno ben presente sulle labbra
Di certo la scena sarebbe parsa normalissima ad occhio
esterno
peccato che davanti ai suoi occhi risultasse del tutto buffa
ed irreale!
-Mio dio- disse passandosi le dita in tra i capelli
Rimase combattuto se svegliarli oppure scattarli un foto in
modo a sfotterli così per tutto il resto della loro vita ,inutile specificare
quale delle due lo attirava di più
Mancavano ancora due settimane all’inizio della scuola e da
quanto aveva capito la sua vita fino ad allora sarebbe stata una vera e propria
missione di sopravvivenza.
Malfoy mugugnò qualcosa che sembrava tanto un “Io ti uccido Potter”
per poi muoversi nel sonno avvicinandosi involontariamente al corpo di Riddle.
Harry trattennea
fatica le risate che stavano prepotentemente cercando si uscire. Trovò la scena
alquanto buffa.
Con un semplice movimento della bacchetta ,incapace di
resistere oltre ,evocò una macchinetta fotografica magica ,per deliziare la sua
fantasmagorica sete di vendetta verso quei due.
Poco prima di scattarla ,Tom si mosse ,evidentemente scomodo
nella posizione precedente ,ritrovandosi così ad abbracciare con un braccio il
corpo di Malfoy.
Harry a quel punto scattò la foto nell’esatto momento in cui
i due aprirono gli occhi di scatto trovandosi a meno di due centimetri l’uno
dal volto dell’altro ,cominciando ad urlare come due ossessi
Mentre il moro abbandonò ogni singola cellula del su corpo
che cercava assiduamente di impedirli di scoppiare a ridere si accasciò a terra
con in mano ancora la macchina fotografica
I due si girarono inorriditi dalla vicinanza reciproca che
l’altro gli provocava ,fissando con gli occhi sgranati dalla repulsione ,prima Potter
accasciato a terra ,poi la foto appena sviluppata dalla macchinetta prima di
saltare nello stesso istante giù dal letto cominciando a correre verso il
poveretto ancora a terra ,cercando di acchiappare la foto incriminante
Harry alzò gli occhi inumiditi dalle lacrime a forza di
ridere ,appena in tempo per registrare quello che sarebbe successo se non si
fosse alzato in tempo da lì
Con un abile mossa si rimise in piedi cominciando a scappare
a sua volta ,scendendo le scale il più frettolosamente possibile ancora ridendo
Di certo si era preparato a tutto…La sua mente aveva solcato
i più impensabili tipi di morte immaginandosele nel loro caso ,ma niente ,e
dico niente ,poteva anche solo fargli passare per l’anticamera del cervello che
avrebbe trovato i due così ,e poi quando inconsapevolmente si erano svegliati
abbracciati ,ed aveva visto le lorofacce
sconvolte e schifate allo stesso tempo ,la forza di ridere e lasciarsi andare
era stata incontenibile.
Saltò gli ultimi gradini in colpo solo ,guadagnando campo
rispetto ai due o almeno così pensava prima di trovarsi disteso a terra con due
pesi per niente indifferenti che lo bloccavano da sopra cercando di
acchiapparli la foto
-Potter dacci quella foto- sbottò Malfoy cercando di
prendergliela ma il moro riuscì a tenerla lontano dalle sue mani
C’era solo una piccola cosa che non andava
Era in netta minoranza numerica.
-Forza Potter non costringermi a farti del male- ringhiò Tom
che lo teneva stretto per le gambe
Harry vide con la coda dell’occhio Malfoy avvicinarsi
pericolosamente all’obbiettivo e in quel momento fece una delle cose
probabilmente più stupida della sua vita:
Non avrebbe consegnato quella foto per nulla al mondo…tutte
le risate che ne sarebbero derivate a causa sua ne valevano la pena
Così più veloce di un fulmine prese la foto e non avendo
altra scelta se la mise nei pantaloni nella parte posteriore
Sia Tom che Draco sgranarono gli occhi sorpresi e increduli
mentre sul viso di Potter si aprì un ghigno soddisfatto
-E adesso come la mettiamo?- chiese soddisfatto di se stesso
Contrariamente a quanto si aspettasse i due assottigliarono
gli occhi contemporaneamente cominciando a ridere di gusto
-E tu pensi poter che ci fermeremo per così poco?- chiese
arcuando un sopraciglio il biondo
Tom lo imitò sfoderando uno dei suoi più inquietanti ghigni
L’espressione del moro in quel momento cambiò radicalmente ,pentendosi
appena vide una strana luce brillare negli occhi di entrambi
Ma quei due proprio adesso dovevano fare comunella? Allora
era vero il detto “il nemico del mio nemico e mio amico”?
Di certo non si sarebbero fatti problemi a prenderli la foto
da dove l’aveva riposta…soprattutto Tom.
Deglutì rumorosamente prima di sentire quelle poche parole
che gli diedero la conferma della sua stupidità
-Ci stai sottovalutando Potter!
-per una volta concordo con te- confermò il biondo
Tom non lo degnò neanche di uno sguardo continuando a
fissare il moro ancora disteso sotto di se avendo un certo senso di deja-vu
Maledizione! se quel platinato da strapazzo non fosse
arrivato probabilmente a quest’ora non starebbero rincorrendosi in casa per una
stupida foto…anzi la sua immaginazione schizzò a mille vedendo lui e l’altro
soggetto in questione distesi su una ben altra superficie impegnati in ben
altri esercizi fisici
Si riscosse
improvvisamente da quei pensieri! Decisamente quella convivenza forzata era
arrivata in un punto del tutto imprevisto
-Sei pronto Potter?- domandò il biondo
Il moro sgranò gli occhi ancora più incredulo per quello che
stava per succedere
Sembrava un film comico. Non potevano capitare solo a lui
questo genere di situazioni.
Di certo non a tutti capita di ritrovarsi disteso a terra
con due dei suoi peggiori nemici distesi sopra nell’intento di metterli le mani
nei pantaloni per acchiapparli una stupida foto
O santissimo Godric!
-“Ci manca solo
Voldemort stesso che siamo a posto”- pensò inorridendo per il suo stesso
pensiero ,ma fortunatamente vennero interrotti dal suono del campanello
I tre si immobilizzarono di colpo
Quella situazione aveva un nonché di estremamente famigliare
Il moro ringraziò mentalmente chiunque fosse stato a
suonare. Probabilmente avrebbe stretto la mano anche a Voldemort stesso se ,se
l’avesse trovato di fronte
I due si scostarono controvoglia non aiutando per niente
l’altro a fare lo stesso ,il quale si alzò borbottando contro il buon cuore e
l’ospitalità che doveva dare a certi individui senza educazione.
Avanzò verso la porta mentre con la coda dell’occhio li vide
salire le scale e fermarsi sopra il pianerottolo
Titubò un secondo prima di aprire la porta…l’ultima volta
che l’aveva fatto si era trovato un moribondo Malfoy schiacciato addosso
Aveva quasi paura di abbassare la maniglia, e di questo
sembrarono accorgersi anche i due ,i quali sghignazzarono soddisfatti. In
particolare Malfoy.
Mentre Tom ripensava a come avrebbe trascorso quei giorni
senza la pressante e del tutto impicciona e petulante presenza del biondo come
animale domestico ,Harry fece un respiro profondo decidendosi ad aprire la porta
quando un ulteriore scampanellata gli perforò le orecchie e ci rimase di stucco
quando vide chi aveva di fronte.
Non se lo aspettava proprio.
…Il postino…
Gli venne quasi da ridere
Dio! era rimasto esterrefatto perché aveva suonato alla
posta un semplice postino piuttosto che il Signore Oscuro in persona!
Era proprio messo male! Davvero male!
Firmò la ricevuta e ,dopo aver preso un piccolo pacchetto a
nome di sua zia ,probabilmente qualche prodotto ordinato da quelle stupide
riviste per casalinghe disperate ,chiuse la porta tirando un leggero sospiro di
sollievo ,e senza trattenersi oltre si lasciò sfuggire una breve risata che scatenò
gli sguardi truci e sorpresi dei suoi bizzarri ospiti
Non fece neanche in tempo a depositare il pacchetto in
cucina che suonarono nuovamente alla porta
Gli altri due si fermarono sbuffando nell’atto di scendere
dalle scale
Il moro alzò gli occhi al cielo
Ma era troppo chiedere un po’ di tranquillità???
Non gli sembrava di pretendere troppo.
Aprì la porta senza pensarci due volte trovandosi di fronte
proprio nulla. Uscì sul vialetto guardandosi attorno ,ma niente di niente
Tornò in casa scocciato sbattendo la porta
Odiava questi scherzi idioti
Si fermò sentendo un brusio fastidiosamente in aumento
E una cosa che odiava ancora di più era assistere alle
scaramucce da asilo di quei due. Proprio non riusciva a capirli…e pensare che
dovevano andare d’accordo! Erano della stessa razza
-Ehi ti vuoi spostare- sentì dire il biondo a Tom
Tom emise uno sbuffo scocciato e non è da escludere che alla
sua lista si sarebbe aggiunto un nome in più.
-Spostati tu platinato devo scendere-
-Le scale non sono tue sclerato-
-Cos’è forse non ci passi furetto?-
Ok questa era davvero troppo
-Furetto a chi? Ma io ti uccido!- e senza pensarci due volte
tirò fuori la bacchetta puntandola sul moro il quale non si fece prendere in
contropiede e con un gesto veloce dalla mano lo disarmò senza pensarci due
volte
Harry spostò la sua attenzione su quei due che avevano
cominciato a fare casino sulle scale
Ma era mai possibile che la parola pace e tranquillità in
quella casa non esistesse?
Evidentemente no! quando sentì quei due urlarsi contro
-ADESSO BASTA!-
-Tom smettila! Malfoy idem ,altrimentinon puoi immaginarti dove ti metto questa
bacchetta- disse gelido tanto da mettere i brividi
-Che palle che sei Potter- esclamò sbuffando rientrando in
possesso della propria bacchetta
Alzò gli occhi al cielo. Gli sarebbe venuta una paralisi
continuando di questo passo!
Stava per ribattere quando il campanello suonò nuovamente.
Si bloccò in mezzo al corridoio chiudendo gli occhi di
scatto
Ok basta!Non gli importava se fosse Silente in persona…
Questa volta lo avrebbe senz’altro ammazzato!
Si diresse a passo di marcia verso la porta spalancandola di
colpo cominciando ad urlare alquanto incazzato
-CHIUNQUE TU SIA MI HAI ROTTO I COGLIONI! O ADESSO TI FAI
VEDERE O… -
Ma le parole gli morirono in gola quando vide chi aveva di
fronte
-“O dio no. Meglio che
cominci a scavarmi la fossa da solo”-
Chiuse la porta di scatto appoggiandovisi con la schiena e
chiudendo gli occhi testardamente
-“Ok non era reale quello
che ho visto...insomma vabeh essere
sfigati ma questo andava ben oltre…”-
-Capisco che ormai la casa è piena ma in quanto grifondoro
paladino dei nobili e giusti ,non dovresti mostrare un minimo di educazione almeno?
Non lo sai che sbattere la porta in faccia a qualcuno è maleducazione?-
continuò ghignando il biondo
-Malfoy fottiti!- disse soltanto
Il biondo sorrise compiaciuto avvicinandosi alla porta che
ormai suonava minacciosa sia per il campanello ,sia per i pugni che quel maiale
di suo zio ci stava sbattendo contro.
-Sono curioso di vedere chi sarà mai questo mostro da averti
messo una fifa da primato Potter! lo devo ringraziare- disse ghignando aprendo
poco dopo la porta e vedendo come prima cosa una faccia pericolosamente rossa
in procinto di scoppiare.
Zio Vernon stava per partire con una scarica di insulti da
primato quando ammutolì ,con la bocca appena aperta ,vedendo che quello che
aveva di fronte non era suo nipote
–chi diavolo sei tu?- Disse sprezzante per poi volgere lo
sguardo ed individuare Tom ed Harry poco dietro che l’unica cosa che in quel
momento riuscivaa pensare era “ma non dovevano tornare tra due giorni???”
-ANZI ,VOI CHI SIETE?- sbraitò senza ritegno ancora sull’uscio
della porta con appresso come galoppini sua zia e suo cugino ,che tentava inutilmente
di nascondersi dietro la sottana di sua madre
Per la serie “Quando alla sfiga non ce mai fine…”
Harry si mise una mano in fronte chiedendosi come mai queste
cose capitassero solo a lui
Tom gli si avvicinò appoggiandosi alla sua spalla in una
posa estremamente sexy e per niente rassicurante
-Persone con cui non è saggio mettersi contro- disse glaciale
con un ampio ghigno dipinto in volto
-E voi?- Chiese come disgustato guadandoli dall’alto al
basso
La faccia di zio Vernon divenne da paonazza a bianca
cadaverica ,sbiancando in un secondo ,mentre osservava con quei suoi occhi
porcini sgranati ,la figura di Tom che sogghignava malignamente
In fondo erano solo dei miseri babbani! E l’agonia di vivere
a stretto contatto col patinato lo stava distruggendo
Quelli erano proprio un ottimo svago
-Noi..noi…RAGAZZO CHE DIAVOLO SIGNIFICA?- sbottò ritrovando
l’uso della parola
-Significa che noi staremo qui finché non inizierà la scuola
e voi ci tratterete con tutto il riguardo possibile che vi conviene in quanto
razza inferiore quale siete-
-Malfoy!- lo riprese Harry maledicendosi ulteriormente per averlo
accolto in casa
Altro che razza inferiore…
Si vede che Draco non aveva mai visto suo zio infuriato.
Infatti…
-IO COSA- urlò praticamente col viso rosso quanto un
peperone con una vena pulsante sulla tempia
-Hai capito benissimo razza di maiale che non sei altro-
-Malfoy adesso piantala-
-E perché Potter? da quello che so questi miseri babbani ti
hanno sempre trattato come un elfo domestico ed è una cosa che non posso
sopportare- disse serio e glaciale allo stesso tempo
Il moro arcuò un sopraciglio perdendo addirittura il filo di
quella strana conversazione
-Per quanto tu sia uno sfigato ed esaltato[i]
del cazzo sei un mago ,e non è permesso a nessun babbano insultare un mago ,neanche
se questo dovessi essere tu Potter- concluse come se la cosa fosse ovvia ,sempre
con uno sguardo colmo di rabbia e repulsione che non gli aveva visto usare
nemmeno con Tom o lui nelle sue migliori performance.
Decisamente il mondo aveva cominciato a girare al contrario
e lui semplicemente non se n’era accorto?
Va beh che Malfoy è Malfoy e quindi strano di suo ,ma in un
certo senso lo stava difendendo! E la cosa era molto strana!
-Malfoy se non vuoi ritrovarti in mezzo alla strada tappati
quella bocca- disse serio tirandolo di lato per fare entrare i suoi zii in casa
Harry ,Dracoe Tom da
un lato e i suoi zii e Dudley dall’altra
Due serpeverdi parecchio incazzati per motivi loro ,ed uno
zio ar di poco furioso ,una zia scandalizzata e terrorizzata, ed un cugino che
si cagava letteralmente addosso dalla paura.
Che bella compagnia pensò sorridendo
E lui che faceva? Si malediceva ulteriormente per il fatto
che Voldemort si fosse preso un’apparente pausa in quel momento
Ad interrompere quel silenzio carico di tensione ci pensò
suo zio che cominciò a dare il meglio di se cominciando a grugnire come il
migliore dei maiali ,sparando insulti a destra e manca
-COSA TI AVEVO DETTO PRIMA DI ANDAE VIA? NIENTE GENTE STRANA
IN CASA MIA! E TU COSA FAI? SEI PROPRIO UNA DISGRAZIA! MALEDETTOIL GIORNO IN CUI TI ABBIAMO ACCOLTO. DOVEVI
MORIRE CON QUEI DANNATI DEI TUOI GENITORIE NON ROVINARCI LA VITAA NOI-
-NON OSARE INSULTARE I MIEI GENITORI- cominciò ad urlare di
rimando il moro che no c’è l’aveva proprio fatta a trattenersi
-COME OSI? COME OSI? PICCOLO IMPERTINENTE…- grugnì l’uomo
ormai al limite del rossore
Sua zia stava alle sue spalle e scuoteva il capo
affermativamente a tutte le cose che gli urlava dietro suo zio mentre il
piccolo porcello della famiglia stava dietro a sghignazzare
Vide Tom fare un passo in avanti con uno sguardo che avrebbe
potuto uccidere in quel momento
Lo bloccò per un polso impedendoli molto probabilmente di
staccarli la testa a suon di cazzotti
Fece un respiro profondo cercando di calmarsi
-Che vi piaccia o no loro resteranno qui fino all’inizio
della scuola!se avete qualcosa da ridire non c’è che dirlo ma non penso che i
vicini rimarranno indifferenti a circa una ventina di maghi in casa vostra per
non parlare di gufi ed altre cose appartenenti al mio mondo-
Il biondo rimase colpito dalle sue parole ,non pensava che
Potter non si sentisse a casa sua tra i babbani
In fondo ci era cresciuto…Molti e altri pensieri invasero la
sua mente ma vennero interrotti nuovamente dalle urla del signor Dursley
-NON MINACCIARMI RAGAZZO! NON TI CONVIENE AFFATTO-
-Non devo niente a chi è stato capace di rovinarmi solo la
vita- disse calmo fissandolo negli occhi
A quell’affermazione suo zio perse completamente il
controllo mollandoli una poderosa sberla in volto che gli fece girare la faccia
dall’altra partee prima che potesse
tentare solo di fermarli ,sia Tom che Draco erano partiti alla carica ma trai
due quello più furioso sembrava proprio il moro ,il quale lo prese dal bavero
della giacca sbattendolo al muro ,causando le urla isteriche di zia Petunia
Gli occhi improvvisamente diventati rosso sangue ,lo sguardo
contratto in una specie di morsa letale caratteristica dei serpenti più velenosi
,la presa talmente salda alla sua gola da impedirne la respirazione.
Tom in quel momento faceva paura
-Se ti vedo solo un’altra volta alzare queste luride mani e
colpirlo ti giuro che i miei occhi saranno l’ultima cosa che vedrai ,e ti
ricordo ,che quando li vedrai ancora di questo colore per te significheranno
una sola cosa…la morte!- disse glaciale vedendolo aprire la bocca terrorizzato
alla ricerca d’aria ,con gli occhi colmi d’orrore ,per poi lasciarlo sotto
ordine del moretto che gli si era subito avvicinato
Harry riuscì malapena a tirare via Tom da suo zio
Non lo aveva mai visto così infuriato ,volse lo sguardo
verso Malfoy ancora immobile sul posto e ciò che vide lo lasciò con ancora con meno
parole
Sembrava terrorizzato e pensieroso
Non dalle parole dette da Tom ,non dal suo tono di voce…
ma dai suoi occhi.
gli aveva già visti ne era sicuro ,ne aveva la conferma ,ma
non poteva essere.
Era semplicemente impossibile! Ma più osservava quel rossore
presenti nelle sue iride che pian piano cominciava a svanire e più due volti
gli vennero prepotentemente alla luce.
Si ripromise di indagare ,in fondo era anche il suo compito
,oltre ad impedire la morte prematura di Potter prima dell’inizio della scuola
-Spero di essere stato chiaro- aggiunse Tom una volta calmo.
I suoi zii continuavano a tremare visibilmente stretti l’uno all’altro
-Draco ,Tom potreste andare di sopra- la sua più che una
richiesta era un ordine vero e proprio.
Il moro lo fulminò con lo sguardo prima di salire le scale
che portavano in camera sua a ritmo di marcia seguito dal biondo sempre più
sospettoso.
Avrebbe scoperto che cosa nascondeva questo Tom ,ad iniziare
dal suo cognome! Parola di Draco Malfoy! e quello di allontanarlo da Potter era
solo al secondo posto nella sua lista.
Angolino:
eccome qui! Lo so fa un po’ schifo ed è un po’ più cortino
rispetto agli altri ma dovevo per forza interromperlo qui! Mi lasciate un
commentinoinoino? Please ç___ç!
Adesso passo a ringraziare i miei angioletti anche se devo
fare molto di fretta! Quindi scusatemi per le scarse risposte alle recensioni!
Mi rifarò alla prossima!
Ximeng: Grazie
piccola! Scusa per questo orrendo capitolo! Ne sono consapevole che fa un po’
schifo! Perdonami se puoi! Grazie di tutto ti adoro tantissimo!
Lullaby:Grazie di
tutti i complimenti! scusa ancora il ritardo immenso!baci
Ginny W:Poverino
Draco è sempre dovunque! Spero ti sia piaciuto anche questo chaèèy anche se la
prima a cui non convince sono proprio io quindi…siii buona! Bacionissini e
fammi sapere
Ruby:thanks
tesoro! Grazie di tutto!scusa ancora il ritardo! Perdono….
Gokychan:ciao
tesoruccio mioooo! Scusa scusa scusa l’attesa! Imperdonabile davvero!!!come
sempre grazissime per i complimenti! ti lovvo tantissimo! Bacionissimi
Mezzosecolo: sisi
infatti poverino! Scusaaa il ritardo!non ho scusanti! Grazie di tutto chicca!mi
fai crepare dalle risate! Bacioni e fammi sapere che ne pensi
MORFEa: grazie
cica! Io adoro le recensioni che mi lasci! Visto che Harry è ancora tutto vivo?
Insomma non posso sempre farlo in punto di morte altrimenti chi lo sente più il
mio puccioso dopo! Per non parlare di Tom ch mi fa la pelle! Kiss e grazie di
tutto bacioni
Kagchan: ci sono
ottie possibilità sai…hehe grazie di tutto ti adoro! Bax
Giochan:grazie
cucciola! Non preoccuparti recensisci quando puoi! Mi basta sapere che puoi
leggere ogni tanto e che ti piaccia! Kiss e grazie ancora
KIA:infatti…sono
aperte le scommesse! Sono tutto orecchi! Grazie piccola tvttttb
MonnyLove:tank
tesoro! Ti adoro anch’io tanto tanto…felice ti piaccia ciao ciao bacionissimi
Ginny_91 SCUSAAAAAAAAA
piccola l’attesa! Spero mi perdoniate tutti! E spero non faccia troppo schifo
come chappy! Ma sono in piena crisi da scrittrice pazza! Bacioni e tvtttttttttb
a tutti! Bax
Mistress Lay:
ciao tesoro! Ho visto che ti hanno bloccato l’acount!come mai???? Spero che tu
possa tornare presto ad aggiornare altrimenti metà lettori di efp si
suicideranno! Tra cui io ovviamente piccola! Grazie per tutte le cose
bellissime mi hai detto! Dette da te fanno tutto un altro effetto! kiss
giganteschi e bacini!
Kristin:penso
proprio di si! Direi che Tom ha più schance rispetto a Draco! Però mai dire
mai! Sono aperte le scomesse! Hehe bacioni e grazie
Sasha:grazie
1000! Ti adoro piccola! Scusa l’attesa che ne pensi? Baci
Nixy:il motivo si
scoprirà più avanti! Cmq posso dirti che deve compiere una certa missione per
quello è lì!hehe casini su casini come sempre! Grazie di tutto piccola
tvtttttttttb tanto tanto e fammi sapere che ne pensi! Baci
Pikkola prongs:grazie
grazie grazie! Vedi anche tu però di aggiornare presto piccola! Io aspetto con
impazienza! Bacioni e grazie 1000
Andy14:grazie
cucciola!felice che ti piaccia anche questa mia fic! Che ne pensi? Grazie di
tutto tesoro! bax
Scusateeeeeeeeee il ritardo mostruoso! Molti di voi mi
avranno già fatto la bambolina wodò ( non ho la più pallida idea di come si
scriva)
È stato proprio un brutto periodo per me e non vi starò ad
elencare i vari perché! posso dire solo che finalmente il peggio sembra essere
passato e benché il tempo a mia disposizione sia tutt’ora poco per non dire
inesistente cercherò di impegnarmi nel postare con un po’ più di frequenza! Ho
già scritto 4 capitoli ed anche se sono più brevi dei precedenti sono il
massimo che in questo momento riesco a fare!
Perdonatemi ancora il ritardo!
Ah si...dimenticavo...dedico questo capitolo alla mia
adorata Zia Voldy. Spero di aver placato finalmente la tua ira tesoro.
CAPITOLO 13
Sensazioni
Un rumore ritmico, quasi metallico, costante per quanto in
quel momento gli sembrasse, gli
rimbombava nelle orecchie ormai da troppo tempoa suo parere.
-L’hai finita? Mi stai facendo innervosire- sbottò seccata
la voce di Malfoy.
Per tutta risposta uno sguardo onice brillò nella stanza
individuando immediatamente il suo obbiettivo, benché la luce che filtrava
dalla finestra la illuminasse già di suo. Ma quello al momento sembrava solo
un’insignificante dettaglio.
Due occhi color ghiaccio risposero per niente intimoriti a
quella sfida, ma la sensazione che mille aghi stessero trafiggendo il suo corpo
non era una sua mera illusione. Di questo ne era assolutamente convinto.
Perché quest’effetto? chi era realmente il ragazzo che aveva
di fronte?
Ormai quella era una delle mille domande che gli vagavano nella
testa da quando aveva messo piede in quella casa.
Le cose non dovevano andare così. Il tutto era già stato deciso.
Non doveva esserci nessun’altro in quella casa assieme a Potter oltre che i
suoi parenti babbani.
E invece? “Sorpresa”
pensò ironicamente, si era trovato l’ennesimo ostacolo.
Un ostacolo che rispondeva al nome di Tom, e il non avere
altre informazioni a suo carico lo rendeva irrequieto e nervoso.
-“Maledizione!”- .
-Spiegami come questo potrebbe anche lontanamente turbarmi…-
Tom lasciò la frase in sospeso osservandolo con un malcelato divertimento -…Malfoy- lo derise apertamente mentre il suo
sguardo non lo aveva abbandonato per un solo istante. Un mare in tempesta rispose
a quella chiara provocazione.
In quel momento ne
ebbe la conferma.
Uno sguardo nemico si confondeva e moriva in quello
dell’altro. Uno sguardo di sfida, ma l’oggetto in palio non era solo il loro
orgoglio.
La competizione era vita per uno come lui e non se la
sarebbe lasciata scappare per nulla al mondo.
Malfoy ghignò compiaciuto a quella risposta. Adorava avere
avversari del genere, e ancora di più adorava vedere i loro volti una volta
sconfitti. Ignorò completamente il fatto che gli avesse risposto con un'altra
domanda, scostandosi dal muro sul quale era appoggiato.
Adocchiò velocemente il mobilio della stanza considerando
che solamente la parola mobilio poteva essere un gran bel complimento per
quello quattro assi messe in croce.
Ridicolo come il salvatore del mondo magico vivesse in quelle
condizioni riprovevoli.
Forse il fatto di essere un Malfoy e di essere stato cresciuto
in un ambiente e in una famiglia d’alto livello, in cui l’apparenza era al primo
posto, lo influenzavano nel giudizio appena dato, ma anche diversamente non
avrebbe mai vissuto in quelle condizioni. Mai e poi mai. Di questo ne era
certo.
Decise di accantonare per il momento le considerazioni sul
porcile dove viveva Potter. Se ne sarebbe occupato successivamente. Ora voleva
risposte.
Scivolò alle spalle del moro con una camminata scaltra e
silenziosa.
Tom ghignò nel sentirselo arrivare alle spalle tanto
rapidamente ma non perse la sua maschera di assoluta freddezza.
-Almeno
che tu non abbia un motivo serio da cui dipenda la tua vita, allontanati da me
Malfoy- proruppe prendendolo in contropiede.
-Oh
non preoccuparti…non sei il mio tipo. Gli preferisco si mori…ma con gli occhi
verdi-buttò lì osservando la reazione di Ridlle.
Tom ridusse se possibile ancora di più lo sguardo
osservandolo con una vena di malcelato ironia.
-Peccato…- disse avvicinandosi, trovandosi a pochi
centimetri dal biondo – …che lui odi i biondi, bambolina- lo apostrofò infine
vedendo il cambiamento avvenuto nel suo sguardo. -Qualche problema furetto? Non
dirmi che pensavi di avere qualche possibilità- continuò voltandosi verso la
finestra dandogli le spalle.
Un’altra cosa era chiara: anche Tom amava le sfide. Ma lui era abituato a vincerle. Sempre! E questa
non avrebbe fatto alcuna eccezione.
Malfoy non aveva tempo per quei giochetti. Potter sarebbe
rientrato daun momento all’altro. Se voleva
risposte doveva muoversi.
-Chi sei?- Il tono del serpeverde cambiò improvvisamente diventando
estremamente serio.
E si sa, la
competizione va alimentata, va prolungata, va gustata e va vinta. Ed è proprio quello
aveva intenzione di fare.
Sul suo volto nacque un ghigno predatore mentre dentro di lui
qualcosa si mosse irrequieto. Lo sguardo ancora intento ad osservare fuori
dalla finestra qualcosa di visibile solo ai suoi occhi.
-Oh Malfoy, Malfoy -cantilenò voltandosi lentamente verso il
suo interlocutore.
-L’ignoranza è una brutta cosa non trovi?- chiese questa volta
osservandolo diritto negli occhi ed una strana sensazione di disagio si librò
nell’aria.
-Come lo è altrettanto la codardia, non trovi Tom?- ribadì
calcando appositamente sul suo nome.
-Paura di rivelarmi chi sei? O chi non sei?- continuò,
facendo un passo avanti verso due occhi color onice che lo stavano studiando in
ogni particolare.
Non aveva nessuna paura di Malfoy. Ma c’era comunque un
qualcosa che gli consigliava di non perderlo di vista, di non abbassare la
guardia davanti a quello sguardo di ghiaccio che in quel momento lo stava trafiggendo
da parte a parte.
-Più che altro non voglio dovermi occupare di un altro
cadavere da sbarazzarmi- lo freddò.
La tensione era aumentata.
Se fosse stata materia se la sarebbero trovata davanti agli
occhi a testimoniare quanto ormai il clima era mutato.
Il biondo sbatté le palpebre un paio di volte mentre il
sospetto si faceva sempre più forte ogni secondo che passava.
-Eri tu- scandì, non
lasciando però trasparire la sorpresa nell’averlo finalmente compreso.
La sua non era una domanda, ormai ne era certo.
Quegli occhi non potevano ingannarlo.
Come a rispondere a quella più che ovvia costatazione un
ghigno ironico fece la sua comparsa sul volto di Riddle, studiò per diversi
istanti il biondo per poi rimarcare il ghignoe voltarsi per uscire da quella stanza, a suo parere fin troppo
affollata.
-Ehi non ho finito- la mano scattò veloce sul suo braccio
bloccandolo in quel esatto momento, ma ad un tratto fu costretto a mollare la presa;
la veste sulla quale era appoggiata la mano cominciò a bruciare improvvisamente
quasi a scottare, finche quel quasi non si tolse ed essa cominciò a scottare
realmente.
La scostò con uno strattone mentre i suoi occhi non avevano mai
perso di vista quelli del “nemico”, e poté giurare di avervi visto una
scintilla di color rubino.
-Non ti conviene sapere chi io sia Malfoy- affermò deciso -La
tua vita in tal caso potrebbe essere, come dire…offerta in cambio della risposta,
attento- e senza attendere nessuna risposta lasciò la stanza immersa in un
innaturale silenzio.
-Non è finita qui Tom- solo questo sussurro ruppe il
silenzio.
“Anzi è solo l’inizio”.
***
Un fetore di morte si fece spazio nelle narici dell’anziano uomo,
benché di morti attorno a lui non ve ne erano. Si estendeva ovunque, quasi come
se la morte stessa fosse in quel momento dinnanzi a lui, nella sua forma
corporea, pronta a riscuotere il suo debito con la vita.
O forse era l’uomo che aveva di fronte ad emanare
quell’odore?
I suoi occhi non riuscirono a impedirsi di fissarlo con
evidente terrore, sgomento quasi, e la risposta più plausibile che gli venne in
quel momento fu che semplicemente non cerano altre alternative, perché quello
che aveva di fronte non poteva più considerarsi neanche umano, perché colui che
aveva dinnanzi, era ormai l’incarnazione della morte stessa.
In quel momento seppe come non mai che se fosse
sopravvissuto, quel’odore e quello sguardo lo avrebbero accompagnato per il
resto dei suoi giorni.
-No vi prego…vi scongiuro-
La mente come annebbiata, offuscata dall’essere in grado di
ragionare lucidamente, oscurata come da un velo invisibile posto a coprire e
nascondere le sue capacità logiche, che in quel momento gli permettevano solamente
di balbettare.
Uno schiaffo lo riportò alla realtà
-Rispondi misero essere alla domanda del nostro signore-
Due occhi impauriti saettarono per tutta la stanza fino a
posarsi sull’essere più terribile che avesse mai visto
-Calmo, calmo Dolohov.-
Un tono derisorio si intromise in quello che sembrava quasi una discussione
privata, e il fremito di frustrazione di colui che era appena stato redarguito
dal suo signore, fu la sola cosa udibile in quel preciso istante.
-Non ce bisogno di trattare il nostro ospite così dico bene Nagini
cara?-
Il serpente sibilò in risposta mentre sinuosamente si
avvicinava alla vittima. Il silenzio era tale che nell’aria si poteva percepire
distintamente la paura che albergava in quel momento nella piccola stanza. E
non solo sua.
Il rispetto era una cosa, la paura un’altra.
Diquesto sembrava
ben consapevole anche colui che la esercitava. Ma non gli importava. Non voleva
“amici” tra le sue schiere. Non ne aveva bisogno, i suoi seguaci dovevano avere
paura di lui, vivere giorno dopo girono in quel costante terrore che avrebbe
riempito le loro vite fino a che lui non avesse deciso il contrario.
-Te lo richiedo per l’ultima volta. Cosa è venuto a fare il
caro signor Potter qui da te?-
Il vecchio uomo deglutì cercando di inghiottire oltre che la
saliva anche la paura che albergava in lui.
La sua anima era come divisa in quel momento. Come nel limbo
tra i vivi e i morti. Una parte di lui prigioniera della paura più pura che
avesse mai provato, l’altra libera del tutto da essa, disposta a fronteggiarla,
sfidarla e batterla.
Lottava contro un inspiegabile impulso che lo spingeva a
rispondere conficcandosi le unghie delle vecchie mani raggrinzite nei palmi, ma
non gli avrebbe risposto… la vita di quel ragazzo era più importante della sua,
e se il suo silenzio sarebbe servito a salvarlo allora lo avrebbe fatto.
Non aveva nulla da perdere.
Non più.
-Non…non so di cosa stia..te parla…ndo- la morsa invisibile
alla sua gola si fece ancora più pressante.
-Stolto essere umano. Pensi che io non sappia la verità?
Rispondi-
Il viso serpentino di Voldemort era ormai a poca distanza da
quello dell’uomo -Coraggioso da parte tua...talmente, quanto ridicolo questo
tentativo di mentirmi.-
Qualche risata di sottofondo riempì quei brevi istanti di
terrore e silenzio.
-Ricordati Lord Voldemort premia coloro che dicono la verità,
soprattutto la verità che io voglio sentire- e senza lasciargli il tempo di metabolizzare
quale significato nascosto potessero avere quelle parole qualcosa entrò nella
sua mente privandolo improvvisamente di ogni forza.
“Legilimens”
Ma qualcosa era andato storto.
I pensieri dell’uomo non vorticavano davanti ai suoi occhi
come invece doveva accadere, e un‘unica domanda affollava i suoi pensieri.
Perché? Cosa c’era di
diverso questa volta? Chi era quell’uomo per potergli impedire di violare la
sua mente?
Nessuno.
Una forte barriera lo
respinse all’indietro lasciandolo del tutto disorientato. I suoi pugni si
strinsero con forza attorno alla bacchetta mentre un lampo rubino attraversò il
suo sguardo per poi morire velocemente così com’era arrivato, mentre qualcosa
di indecifrabile comparve sul suo volto serpentino.
-Il patto dunque….- mormorò a nessuno in particolare
Attimi di assoluto silenzio seguirono quelle parole, nessuno
osava neanche solo respirare per paura di interrompere qualsiasi cosa creatasi
in quel momento.
I battiti del cuore di uno in particolare in quella stanza
aumentarono vertiginosamente a quelle parole.
-Magnifico- e le labbra violacee si aprirono in quello che
poteva considerarsi un sorriso di pura gioia ma che ad occhio esterno sarebbe
parso tutt’altra cosa.
Un agitazione nelle retrovie dei mangiamorti attirò la sua
attenzione -Che succede?- chiese senza spostare lo sguardo dalla sua vittima.
-Mio signore… -rispose Nott facendosi spazio verso il lord -gli
auror stanno arrivando ,qualcuno gli ha avvertiti-
Un lampo sprezzante si accese nello sguardo rosso sangue del
lord oscuro.
-Ricorda…Potrei ucciderti solo schioccando le dita. Mi
auguro che la prossima volta tu abbia le risposte che cerco- per poi sparire in
un turbine di vento seguito immediatamente dai suoi mangiamorte nell’preciso istante
in cui le porte del suo negozio vennero spalancate con forza lasciando entrare l’altera
figura di Silente.
-Tutto bene Olivander?- chiese Silente con una nota di
preoccupazione nella voce mentre gli auror alle loro spalle setacciavano il
negozio.
-Benissimo Silente- rispose stanco rispecchiandosi in due iridi
color tempesta.
“Benissimo…”
***
Un rumore sordo echeggiò in tuttala casa quando una porta venne sbattuta con
quanta più rabbia possibile preannunciando l’entrata di un tornado dai capelli
neri, il quale stava già borbottando quante più maledizioni possibili.
Un ghigno sapiente si dipinse sul volto di Riddle osservando
Harry entrare in quelle condizioni.
Il moro lo fulminò con lo sguardo accasciandosi poco
elegantemente sul letto conun braccio
davanti agli occhi ed estraniandosi per quanto possibile nel suo piccolo mondo.
Cosa che durò ben poco prima che la voce sarcastica di Tom
riempisse la stanza.
-Era ora Potter pensavo stessi occultando i cadaveri di quei
maiali-
Harry nontolse il
braccio dalla sua posizione ma il sorriso comparso sul volto fu ben visibile.
-Questo immenso piacere lo lascerò a te Riddle! A quanto ho
visto hai una particolare simpatia per mio zio- aggiunse storcendo il naso alle
sue stesse parole.
-Sempre pronto a farti piaceri- rispose ironicamente.
Si osservarono per diversi secondi senza proferire parola
solo rispecchiandosi ognuno nelle iridi dell’altro.
-Dov’è?- chiese tornando ad osservare il soffitto
-Chi l’ossigenato?-
Harry non poté
impedirsi di lasciarsi sfuggire un ghigno a quelle parole.
Quand’è che era successo tutto ciò? Quando aveva cominciato
a sorridere con Tom Riddle e smettere di picchiarlo? Smettere di guardarlo con
odio e rabbia? Smettere di incolparlo per la sua vita? Per la morte dei suoi
genitori?
Probabilmente a questo non sarebbe mai stato in grado di
rispondere, forse perché semplicemente non lo aveva del tutto veramente fatto.
Perché forse nonci era passato
veramente sopra come lui stesso cercava di convincersi, più che altro aveva accantonato
quegli episodi a fondo nella sua mente quando l’eco di una voce familiare aveva
cominciato a ripetergli quanto quel Tom non fosse ancora il mostro assetato di
sangue che era invece Voldermort. Ripensò a quel giorno trascorso a fare
shopping tra le vie di Londra e come si fosse sentito a proprio agio dopo tanto
tempo e non poté impedirsi di restarne ben sorpreso ripensando con chi era andato
a fare shopping quel giorno.
Incredibile!
Anzi incredibile era dir poco.
Il suo volto si adombrò improvvisamente quando la sua mente
ripercorse i fatti avvenuti quello stesso giorno. Prese inconsapevolmente tra
le mai la propria bacchetta fissandola senza realmente vederla.
Ormai era fatto. Il patto era stato sancito. Una vita legata
all’altra indissolubilmente.
“Cazzo” e con quei
pensieri strinse ancora più forte la bacchetta da cui sarebbe dipesa tutta la
sua vita.
“Potter sei proprio un
deficiente” si disse mentre la voce della sua coscienza esultava felice che
finalmente anche lui l’avesse compreso.
“Ha ragione Hermione
quando dice che i guai me li vado a cercare da solo”.
Nella stessa stanza un’altra mente lavorava altrettanto
freneticamente.
Cera qualcosa che non andava. Lo poteva percepire
distintamente. Strinse leggermente le labbra mentre i denti intrappolavano tra
essi una parte di labbro, impedendosi così di emettere alcun suono.
La cicatrice sulla spalla aveva iniziatoa bruciargli, prima lentamente poi sempre più
frequentemente con maggior intensità. Il suo sguardo si oscurò leggermente al
ricordo di cosa questo significasse.
Voldemort era in movimento e la cosa non preannunciava
niente di buono, così come la strana sensazione che avvertiva, come se qualcosa
dovesse accadere da un momento all’altro. Scrutò come accigliato il volto di Potter
che apparentemente sembrava immerso nei suoi pensieri non notando però alcun
segno di dolore alla cicatrice.
“Merda” pensò
irritato.
Potter come sempre si mise in mezzo innervosendolo
ulteriormente quando la sua mente decise che lanciargli un cuscino in pieno
volto fosse la decisione più saggia in quel momento.
-Potter vuoi morire?- replicò glaciale Tom e qualcosa nel
suo sguardo fece intuire a Harry che c’era dell’altro.
-Che ti prende si può sapere?- chiese facendo peso sui
gomiti per poterlo osservare in volto.
-Niente- proruppe scontroso mentre quel fastidioso malessere
non voleva andarsene.
-Ehi?-
-Lasciami in pace Potter- lo freddò sbattendo la porta
lasciando la camera con dentro un moro basito.
-Fanculo- sentì gridare dall’altra parte della porta mentre
un’altra fitta raggiunse le precedenti costringendolo a stringere i denti per
non urlare.
“Stupido imbecille sclerotico”pensò rimuginando sul comportamento
appena avuto da Tom -Che cazzo gli è
preso adesso?-
-Vai al diavolo- sputò prima di chiudere gli occhi e ricominciare
a maledirlo.
Nel frattempo Tom girava per casa Dursley piuttosto irrequieto. Si sentiva come in
prigione, come un elefante in una cristalleria per renderla più nei termini di Potter.
L’aria sembrava mancargli nei polmoni, che bruciavano come
trafitti da mille aghi invisibili. Avrebbe fatto esplodere tutto da un momento
all’altro.
Doveva uscire di la.
Al più presto.
Draco ricomparve a pochi metri di distanza dall’abitazione
dei Dursley. Il mantello scuro a coprirne l’identità. Si osservò velocemente
attorno e vedendo che nessun auror stava pattugliando la zona si diresse velocemente
versola casa col numero 4.
La chiacchierata precedente con Tom aveva da una parte confermato i dubbi che già
nutriva, ma dall’altranon aveva fatto
che aumentarli in modo esponenziale.
Aggrottò leggermente la fronte rivivendo la conversazione
col suo insegnante di pozioni avvenuta poco prima. Inutile dire quanto si era
infuriato nel vederselo piombare di fronte, soprattutto quando gli aveva ordinato
di non muoversi da quella casa almeno che a Potter naturalmente non fosse
venuta la brillante idea di farlo e in tal caso dargli una botta in testa e
riportarlo con la forza tra quelle mura. Sorrise a quel pensiero, ma aveva
bisogno di informazioni, e l’unico che potesse realmente dargliele era Severus.
Si ricordava perfettamente l’espressione pensierosa apparsa
sul suo volto nell’udire quel nome, ma nient’altro. Nel suo sguardo non era
passato nessun lampo di comprensione o dubbi vari, o anche solo qualcosa che
potesse fargli intuire che Severus sapesse qualcosa in più su quel misterioso
ragazzo.
Niente di niente, e la cosa lo stava semplicemente facendo
uscire fuori di senno.
Era stato molto combattuto tra il rivelare della presenza di
quello strano ragazzo in casa Potter e tenersi la cosa per se. Un conto in
sospeso era ancora aperto tra loro e odiava chiedere aiuti esterni in casi come
questi. Non permetteva a nessuno di umiliarlo come aveva fatto il moro , ma non
era stupido. Prima di affrontarlo in qualsiasi modo doveva scoprire la sua vera
identità e visto che senza dubbio questo Tom non incarnava l’emblema della
bontà come invece era Potter, rappresentava più di un pericolo alla sua persona,
e per più di un motivo.
Stava per dirigersi verso l’entrata quando la porta si aprì
improvvisamente e lui fece appena in tempo a cambiare direzione per non
scontrarsi con quello che era presumibilmente un adirato Tom dai capelli biondi.
I suoi occhi furono subito calamitati da quelli furiosi del
moro.
-Levati-
Una sadica soddisfazione si impadronì di lui nell’udire il
tono con cui quelle parole erano uscite fuori.
-Litigato con il caro Potty- chiese volendo infierire
ulteriormente in quello che considerava ormai appena accaduto.
Vide la figura di Tom rallentare la sua camminata folle per
poi riprendere nuovamente e sparire alla sua vista.
Oh si…le cose stavano andando per il meglio e mentre la
porta si richiuse alle sue spalle i suoi occhi brillarono di una luce nuova.
Draco 1 Tom 0.
Eccoci qui alla
fine!
Spero che mi
abbiate perdonato per questo mostruoso ritardo!
Diciamo che
questo è un pò un capitolo di transizione...dal prossimo le cose cominciarenna
decisamente a muoversi!
Secondo voi
cosa accadrà? Quale sarà la causa della terribile sensazione di Tom?
Eccomi tornata! Fatto presto no? Vedo già le vostre facce
allibite nel vedere l’aggiornamento così presto!
Solo una settimana! Che dite mi sto facendo perdonare?
Innanzitutto ringrazio di cuore quelle stupende persone che
hanno recensito lo scorso capitolo. Non so come ringraziarvi. Sinceramente non
mi aspettavo questa bellissima accoglienza dopo così tanto tempo! Grazie ancora
ragazze!
Questo capitolo è interamente dedicato ad ognuna di voi!
Prima di lasciarvi vorrei avvisarvi che le fan della coppia
Draco/Harry saranno un bel po’ felici in questo cap!
Adesso scappo dalle fan di Tom invece! Ciao a tutti alla
prossima!
Per ulteriori informazioni leggere il mio account!
Baci
CAPITOLO 14
Sensazioni II
I suoi pensieri scivolarono lontani come se ormai non gli
appartenessero neanche più, come se il diritto di risiedere all’interno della
sua testa gli fosse stato sottratto tutt’un tratto. La mano sfregò stanca le
palpebre per poi rimanere immobile in quella posizione, troppo debole per
muoversi.
“Stupido di un Riddle”
Ecco attorno a cosa i suoi pensieri vorticavano
incessantemente, e benché il suo orgoglio continuasse a gridargli di non fare
lo stupido e che non poteva starsene tutto il giorno pensando a lui, non
riusciva proprio a dargli retta.
Per Godric!
Probabilmente l’aveva ribadito in un altro momento ma
decisamente avvalorare il concetto era necessario: Perché era andato a
Grifondoro? non poteva essere smistato a Serpeverde? Di certo a quest’ora non
si troverebbe lì a pensare a quel…quel...pazzo! Ecco si, pazzo. Pazzo era
l’aggettivo che meglio lo incarnava, ma anche sclerotico di certo rendeva
l’idea.
Decise di ignorare quella voce che gli bisbigliava che molto
probabilmente se fosse stato a Serpeverde a quest’ora decisamente non si
troverebbe lì. Forse il suo posto in quel momento sarebbe stato alla destra di
Voldemort. Benché quasi vanesio ed egoistico fosse questo pensiero, era l’unico
che in quel momento avrebbe avuto una certa logica, anche se contorta.
Improvvisamente si ricordò di un sogno fatto poche settimane
prima: come sempre era molto confuso ma una cosa se la ricordava…era al fianco
di Voldemort, seduto sul trono posto alla sua destra. Aveva il potere, lo
sentiva irradiarsi da ogni fibra del suo corpo e ammaliare tutte le figure
inginocchiate dinnanzi a lui. Occhi che avevano visto compiersi gli atti più
atroci provando soddisfazioni nel vederli accadere, lo stavano osservando con
un muto messaggio.
Per sempre, per te nostro principe.
La schiera di mangiamorti che lo circondava erano fedeli a
lui… il rispetto divampava dal loro sguardo e mai come in quel momento sentiva
lo scettro del potere appartenergli di diritto. Non esisteva più il giusto o il
sbagliato, buono o cattivo, Silente o Voldemort; i suoi occhi in quel momento
seguivano ciò che per lui era legge…e quella legge era LUI.
Si sentiva finalmente al suo posto, aveva avuto la
sensazione che il trovarsi lì fosse la cosa giusta, fosse il tassello mancante
per mettere tutta la sua vita apposto. Ripensandoci ancora a mente lucida quella
sensazione non voleva abbandonarlo. Lui al fianco di Voldemort. Surreale e
impossibile quanto affascinante e temibile.
Ma era altrettanto certo di una cosa… Per quanto quella sensazione
sembrasse giusta non l’avrebbe mai assecondata. Forse quella era la sua strada
alternativa, la sua vita parallela. Quello che lui avrebbe potuto divenire se
le sue scelte fossero state diverse.
Ma non ora. Non lo voleva, e non lo avrebbe permesso. In
nessun modo.
Decise di non pensarci più di tanto, era un sogno come un
altro.
Richiuse gli occhi
sgombrando la mente anche da quell’ultimo pensiero, ma come poco prima i suoi
pensieri corsero inevitabilmente a Riddle, e la cosa che non riusciva proprio a
mandare giù era il fatto che neanche sapeva il perché! Perché diavolo non
riusciva a levarselo dalla mente?
Per Godric! Non poteva mica restarsene lì a rimuginare su
cosa diavolo gli fosse preso a quel sclerotico, e sinceramente neanche gli
importava. Non gli interessava sapere che era uscito da quella porta più di due
ore prima, non gli interessava sapere che poteva esserli successo qualcosa...semplicemente
non gli importava.
“E poi perché diavolo dovrebbe
importarmene” cercò di convincersi testardamente. “Sarebbe più normale se succedesse qualcosa a chi lo incontrasse e non
il contrario” e ripensandoci non poteva che concordare con i suoi stessi
pensieri.
Dieci minuti più tardi e mille imprecazioni dopo un altro
sbuffo andò a sommarsi ai precedenti e benché si sforzasse di non pensare a
quel cretino, era l’unica cosa che riusciva a fare invece, e il non capirne il
perché lo irritava maggiormente.
“Cretino!”
“Una visita da uno
psicologo gli ci vorrebbe” e come se niente fosse tornò a guardare il
soffitto della sua camera come se realmente vedesse qualcosa.
Il semplice far nulla in cui in quel momento su cercava di
concentrarsi, venne interrotto dallo sbattere della porta della propria camera.
Dubitava potesse essere suo cugino…dopo quello che era successo appena arrivati
non aveva fatto altro che nascondersi sotto le sottane di sua madre.
Il suo sguardo corse veloce alla porta, una parte di lui si
aspettava di ritrovarsi di fronte il viso corrucciato di Riddle, che magari lo
mandava pure al diavolo con uno dei suoi soliti modi che lo facevano tanto
imbestialire e forse per questo rimase deluso quando questo non avvenne.
Nessun sguardo truce, nessun viso contratto in qualcheposa del tutto ridicola, nessuna parola
offensiva nei suoi riguradi…beh al dire il vero quella sia ma il problema è che
non erano uscite dalla bocca di Riddle.
Un altezzoso Malfoy se ne stava appoggiato con la sua solita
compostezza allo stipite della porta. Il riflesso suoi capelli biondi
risplendeva in mezzo a tutta quell’oscurità catalizzando immediatamente due
occhi smeraldo su di sé.
Non si era neanche accorto di quanto velocemente il tempo
fosse trascorso e il caldo afoso di quella giornata avesse lasciato il posto ad
una rinfrescante brezza serale.
-Dové il tuo amichetto tenebroso Potter? ti ha abbandonato?-
ghignò malevolo e alquanto divertito da quella situazione venutasi a creare.
Harry a quelle parole si riscosse dai suoi pensieri
focalizzando la sua attenzione sul biondo che in quel momento stava dirigendosi
verso lui con una camminate, ne era certo, che lasciava trasparire sensualità e
malizia da ogni singolo movimento.
Ancora disteso sul letto tentò di issarsi sui gomiti in una
posizione che lo facesse sentire meno vulnerabile. In fondo si trattava pur
sempre di Malfoy e non riteneva saggio
abbassare la guardia di molto. Il biondo evidentemente non la pensava così e
con ben poca delicatezza lo respinse malamente dal petto facendo lo ricadere sul
letto.
Adesso avrebbe smentito le parole di quel Tom. E sapeva
anche come.
-Malfoy?-
-Zitto Potter!-
Harry ammutolì quando vide nello sguardo dell’altro qualcosa
di non ben definito e prima di rendersene conto si ritrovò due occhi tempesta a
pochi centimetri dai suoi.
Forse per l’atto avventato, forse per il trovarsi di fronte
proprio Malfoy, inspiegabilmente arrossì di colpo. Il biondo non se lo fece
sfuggire ghignando compiaciuto, mentre la mano ancora premuta sul suo torace lo
teneva ancorato al letto in una posizione del tutto poco casta.
Un sussurro appena accennato fu l’unica cosa che il suo
cervello riuscì a registrare in quel momento.
-Adesso noi due Potty facciamo una bella chiacchierata, che
dici?- gli domando facendo schioccare le labbra a pochissima distanza dal suo
orecchio.
Il moro si issò di scatto sui gomiti allontanando con un
gesto di stizza l’altro da se.
-Non vedo di cosa dobbiamo parlare Malfoy, nonmi sembra che il parlare sia stato tra i nostri
passatempi preferiti negli ultimi anni- gli ricordò fulminandolo con quei
smeraldi che aveva al posto degli occhi.
Il biondo irrigidì le labbra sembrando quasi immobile e il
respirare in quel momento sembrava solo una piccola formalità.
Sul suo volto una traccia di risentimento fece la sua
comparsa e si scorgeva benissimo che qualcosa l’aveva…ferito? No, impossibile!
Malfoy che ci rimaneva male per una cosa così dannatamente ovvia e scontata?
-Ne sono benissimo consapevole Potter- esclamò stizzito
tornando il solito Malfoy arrogante e spocchioso di sempre.
-È allora, cosa vuoi da me Malfoy?- lo incitò con esasperazione
il moro.
-A volte Potter mi chiedo come diavolo mezzo mondo magico ti
baci le chiappe credendo che gli salverai il culo, e l’altro mezzo ti voglia
fare fuori- lo schernì sfidandolo come sempre accadeva nelle loro liti a
Hogwarts.
-Il mondo è bello perché è vario! Non te lo ha insegnato Papino?-
esclamò pungente osservando come il cielo presente negli occhi di Malfoy si
tramutò in vera e propria tempesta.
Ok lo sapeva che quello era un colpo basso. Fin dall’anno
precedente Malfoy era stato estremamente sensibile e vulnerabile quando si nominava
il padre, ma sinceramente non gli importava al momento. Aveva avuto quello che
si era meritato e il saperlo marcire ad Azkaban lo ripagava in parte per i sforzi
compiuti per avercelo sbattuto.
-Non lo sai…- disse avvicinandosi pericolosamente all’altro
senza lasciargli neanche il tempo di rendersene conto -che “Papino”, così come
l’hai definito tu, è stato liberato? non è più ad Azkaban. Sorpreso Potty?-.
Il respiro gli si mozzò in gola e la rabbia che quelle
parole implicavano gli rimbombò nel petto come una belva feroce che cerca in
tutti modi di uscire allo scoperto e di reclamare la propria libertà.
Malfoy come se avesse potuto leggergli nel pensiero intuì immediatamente
quello che passava per la testa del moro.-Non dirmi Potter che l’eroe del mondo magico non è stato avvertito?-
Insinuò vedendosi passare dinnanzi agli occhi la risposta che già conosceva.
Harry strinse gli occhi riducendoli a due fessure ma non
emise alcun suono, mentre le sue nocche diventavano bianche da quanta forza
stava imprimendo in quel gesto.
-Come immaginavo…povero piccolo Potty!- lo derise non
perdendosi neanche una delle espressioni che solcavano in quel momento il viso
del moro.
-Fottiti Malfoy!-
Malfoy si trattenne
dall’esprimere completamente i suoi pensieri. Vedere Potter così incazzato era già
una soddisfazione a se, e sapere che era merito suo di certo contribuiva a
rendere il tutto contornato da quel qualcosa in più.
Felicità, forse?
Se non lo era ci andava molto vicino.
-La devo considerare una proposta Potter? non ti sembra di
correre un po’ troppo?- rispose per le rime cogliendo la palla al balzo mentre
vide il volto del moro sbiancare radicalmente. Con eleganza si staccò da
luiavvicinandosi alla porta con un
movimento sinuoso e tipico di qualsiasi Malfoy.
-Ah si dimenticavo...- nel suo sguardo qualcosa si animò
improvvisamente -Bellatrix ti manda i suoi saluti Potter-. Non fece neanche in
tempo a voltarsi che si ritrovò a terra col labbro spaccato in due, alzò lo
sguardo sorpreso e adirato per ritrovarsi davanti un furioso Potter che lo
stava osservando come il peggiore degli insetti.
-Si può sapere che diavolo sei venuto a fare qui Malfoy?
Vattene al diavolo e lasciami vivere tranquillo.
Il biondo, rialzatosi di scatto, aveva puntato due iridi fredde
come la morte sul moro mentre il dorso della mano scacciava via quelle gocce di
liquido rosso che stavano deturpando il suo volto di porcellana.
-Vendetta Potter!- rispose tagliente -la semplice e cruda
vendetta- in quel momento i suoi occhi incussero timore e l’unica cosa di cui
Harry ebbe coscienza poco dopo furono le
labbra del biondo premute con forza sulle proprie.
-…e l’avrò Potter! stanne certo- sussurrò su di esse prima
di mordergliele con quanta più forza avesse e sbatterlo a terra del tutto
impreparato e scosso a quello che era appena successo, per poi lasciare
finalmente quella stanza.
***
Gli occhi faticavano a rimanere aperti. Era come se un vento
invisibile sbattesse su di essi chiedendo il permesso di entrare, violando così
quella loro sottile barriera che li proteggeva dal resto del mondo.
“Maledizione” inveì
frustrato mentre la mano premeva sulla spalla per alleviare in qualche modo
quel dolore che stava aumentando sempre più.
Alzò gli occhi fronteggiando nuovamente l’invasione che il
vento stava compiendo, rendendosi conto che non aveva la minima idea di dove
fosse capitato; si guardò attorno frustrato individuando un piccolo parco
giochi in fondo alla via. A passo di marcia lo raggiunse andandosi a sedere su
una delle due altalene.
Il vento scompigliava i suoi capelli color tenebra donandogli
quell’effetto da “appena svegliato”, alla Potter per così dire.
Ma in quel momento non gli importava.
Si prese la testa tra le mani quasi con una rassegnazione
mista a stanchezza.
“Che diavolo mi
succede?” quasi urlò nella sua testa.
Le mani affondate nei capelli che imperterriti, nonostante
fossero stretti con forza tra le sue dita, venivano ugualmente mossi dal vento.
Dannazione! Che cosa gli stava succedendo?
Non poteva permettersi di manifestare le proprie debolezze
in quel modo. Non davanti agli occhi di Potter, non davanti a quel maledetto
Grifondoro.
Passarono quelli che gli parvero minuti interi ma che in realtà
erano solo pochi secondi. Il vento sbatteva ostinato contro i suoi capelli
infiltrandosi furtivo tra essi e amplificandosi nella sua testa come se fosse
una vera e propria tormenta.
Rialzò il volto di scatto quando un rumore improvviso
interruppe il silenzio di quel momento. Si alzò in piedi facendo istintivamente
per prendere la bacchetta accorgendosi però, di non possederla ormai più.
Ecco un’altra cosa a cui avrebbe dovuto porvi rimedio il
prima possibile. Maledetto Potter!
Stava ancora imprecando su tutte le “fortune” capitategli in
quell’ultimo periodo dimenticandosi quasi il motivo che lo aveva costretto a
balzare in piedi cercando la bacchetta; ma i pensieri morirono lì quando si
vide dinnanzi due occhi lucenti appartenenti sicuramente a qualcosa di molto
grosso, e senza realmente rendersene conto fece un passo indietro inciampando
nel marciapiedi alle sue spalle, trovandosi così a terra.
Percepiva una paura quasi non sua, ma la stava provando però
sulla sua pelle. Era una sensazione particolare. Non sapeva come spiegarla. Poi
tutto com’era venuto se ne era andato e lui si ritrovò ancora seduto su quella
stupida altalena babbana col cuore a mille, ma di quei occhi però, nessuna
traccia.
La fronte grondava sudore e il suo cuore batteva decisamente
forte per essere normale.
Che diavolo era successo? si era immaginato tutto?
Si alzò di scatto sbattendo lontano l’altalena che con un
rumore cigolante lentamente rallentava il suo dondolio.
Affilò lo sguardo analizzando con meticolosa attenzione i
cespugli da cui era sicuro aver visto quegli occhi qualche istante prima.
Niente.
Non cera niente.
“Maledizione” scattò rabbioso calciando un sasso che andò a
cozzare contro il palo della luce, producendo un rumore metallico che rimbombò
nel silenzio assoluto in cui la via era assorta, mentre anche il cigolio
dell’altalena si attenuava ormai del tutto.
Cosa gli stava accadendo? Aveva anche le allucinazioni ora?
Lamano corse a
stringere la spalla mentre l’ennesima fitta gli ricordava il motivo per il
quale in quel momento si trovava lì. Un’improvvisa stanchezza lo assalì di
botto facendolo sentire del tutto vulnerabile, ed era una cosa che non poteva
assolutamente permettersi.
Tom Riddle non poteva permettersi debolezze, in nessun caso
queste si presentavano.
Riaprì gli occhi con determinazione deciso una volta per
tutte a porre fine a tutta quella storia.
***
“Chi me lo fa fare di uscire
fuori con sto tempo a cercare quell’imbecille?”
Questo era il principale pensiero che occupava la mente di Harry
Potter in quel preciso istante.
Si strinse nuovamente nel calore che si propagava dalla
sottile giacca che aveva preso al volo prima di precipitarsi fuori a cercare quell’idiota.
Odiava il freddo. Rabbrividii al solo pensiero
stringendosela ulteriormente addosso.
Una cosa che non avrebbe mai capito in assoluto, era per
quale arcano e inconscio motivo lì di giorno faceva un caldo da stendere un
troll e di sera l’esatto contrario? Avrebbe pagato oro in quel momento per
avere la risposta.
“Aspetta che ti trovo
e vedrai” macchinava intanto dirigendosi a casaccio tra le vie, dove case
tutte uguali facevano bella mostra dei loro giardini perfettamente curati e dei
vialetti impeccabili. Sembravano quasi una ricostruzione fatta in scala della
casa perfetta e della famiglia perfetta. Peccato che in tutte quelle famiglie,
di perfetto non vi era proprio niente. La sua famiglia ne era una più che
valida conferma.
Non sapeva esattamente dove andare; il suo sguardo si posava
su qualsiasi cosa in quel momento si muovesse, il che nonera un gran bel vantaggio visto che ovunque
si muoveva qualcosa a causa dell’improvvisa tormenta che si era alzata.
Poteva sentire benissimo i suoi capelli scompigliati dal
vento ballare quasi a ritmo di danza con il soffio d’aria che si infiltrava tra
essi coinvolgendoli in un movimento tutto loro, e il pensiero di come in quel
momento dovesse sembrare a prima vista lo fece inorridire e sorridere allo
stesso tempo.
Ma il sorriso durò relativamente poco vendendo sostituito
quasi subitoda un’espressione seria e
pensierosa. Aveva avuto una strana sensazione da quando quell’idiota di un
Riddle se ne era andato di tutta fretta mandandolo a quel paese apparentemente
senza alcun motivo. Mettiamo in chiaro, non era preoccupazione quella che
sentiva, e su questo ne era assolutamente sicuro. E poi per quale motivo
avrebbe dovuto essere preoccupato per Tom Riddle? Il futuro assassino dei suoi
genitori?
No. Non c’era assolutamente nessun motivo abbastanza valido
da renderlo tale.
La sua paura era un’altra e doveva assolutamente trovarlo
per evitare che si concretizzasse in un modo o nell’altro.
***
La temperatura era calata di molto in quelle ore e se non
voleva crepare congelato, e dare così una grossa soddisfazione a Potter,
avrebbe fatto meglio a fare ritorno in quella prigione.
Anche mentre lo pensava non riusciva realmente a
convincersene; troppe cose erano accadute e altrettante, ne era certo,
sarebbero accadute, e volendo o non volendo dovette ammettere che se Potter non
lo avesse trovato quel dannato giorno le cose sarebbero andate molto
diversamente.
Gli bruciava ammetterlo, per quanto il suo orgoglio
serpeverde si ostinasse con tutto se stesso opponendosi a quella chiara
evidenza, ma gli doveva la vita.
Doveva la vita a Potter!
A Harry Potter!
La sola idea gli faceva salire un conato di vomito non
indifferente e l’espressione disgustata apparsa sul suo viso la confermava.
Dannazione! Era in debito con Potter e sapeva anche che un
giorno o l’altro avrebbe dovuto rimediare a questo disastro.
Si perse per diversi secondi in lontani ricordi, non seppe
neanche per quale motivo quel particolare fatto prese spazio tra essi ma sentì
che in qualche modo era giusto così.
Ma improvvisamente qualcosa mutò. Tutt’un tratto non seppe più
niente, se non il dolore che percepiva esplodere radicalmente, mentre la sua
spalla sembrava ardere sotto quella cicatrice che gli aveva per sempre
marchiato la vita.
Era a terra, di questo ne era lontanamente consapevole,
specialmente mentre i granuli dell’asfaltogli incidevano la pelle della mano come una spada conficcata nel petto,
e nella sua testa un altro urlo faceva compagnia al suo dolore.
Uno fin troppo familiare.
Lo sapeva, stava per accadere qualcosa e benché cercava in tutti i modi di non
pensarci, il suo sesto senso serpeverde non aveva mai sbagliato, mai neanche una
volta.
***
La testa stava per esplodergli. Ne era sicuro ormai.
Stava percorrendo la via che lo avrebbe condotto a Magnolia Crescent
quasi correndo, mentre in quel momento, neanche consapevole di come, si era ritrovato
a terra con la testa tra le mani a mordersi le labbra per non urlare. Un dolore
mai provato stava scuotendo il suo corpo da mille brividi ed una sensazione
strana prese vita dentro di se facendogli capire di non essere il solo; c’era qualcun’altro
che stava soffrendo come lui, qualcuno che aveva quel dolore nell’anima…come lui.
Passarono diversi minuti prima che il dolore cominciasse ad
affievolirsi lievemente e finché le sue gambe riuscirono nuovamente a
sorreggerlo in piedi. La fronte grondava sudore, freddo come gocce ghiacciate
di un iceberg e ormai ne era certo…
Stava per accadere qualcosa.
Eccoci qui! Anche questo andato! Spero vi sia piaciuto e che
non mi ammazziate per la piccola scenetta tra Draco e Harry. Vero che non lo
fate? Brave, brave!!!! ^_-
Alloraaaaa….. succedono varie cose importanti in questo
chappy, anche se non si direbbe a prima vista ma alcune informazioni trapelano!
Eh sisi ragazzi!
Per iniziare…il sogno di Potty! Qualcuno ha qualche idea a
riguardo?
E tutti questi pensieri di Tom?
E poi suggerimenti su cosa sta per accadere?
Beh fatemi sapere nel frattempo passo ai ringraziamenti.
Ximeng: Grazie 1000 tesoro!!!non sai che
piacere mi faccia ricevere le tue recensioni piccola! Ho risposto ad un po’ di
domande? Per quello che accadrà dovrai aspettare il prossimo chappy che come
vedrai non tarderà ad arrivare! A presto e bacioni
Mamma Voldy:wow un nuovo acquisto!!! Me contenta
contenta! Vedo che questi nick con Voldy vanno via che è una meraviglia! Bene
bene me contenta! Hehe per sapere i piani del nostro Voldy dovrai aspettare un
bel po’ penso! Visto che tifi per Tom devo dedurre che sia meglio che ti saluti
faccia i bagagli e mi trasferisca in un luogo isolato segreto al resto del
mondo no? Grazie ancora di tutto! baci
Kitty91:grazie cucciola sei un tesoro! Amo
vedere le tue recensioni e sono felice i sia piaciuto! Veramente tanto! Fatto
presto no? Che dici? Bacioni alla prossima!
Titania77: ciao
tesorooooooooo! Me contentissima nel vedere una tua recensione qui da me! Sisi
contenta contenta! Spero che ti piaccia questo capitolo! Fammi sapere ok? Un
bacio grande grande! ciaooooo
Antote: Ahahahah!!!
Mi hai fatto morire con la tua recensione! Mi stai gia simpaticissima!
Innanzitutto grazie per tutto quello k hai scritto! Me felicissima! Allora
vediamo se posso rispondere….
1)Per
quanto mi dispiaccia alla fine Potty sceglierà uno solo di quei due figoni da
paura o almeno questa era la mia idea iniziale! Non dovrebbe mutare ma ti posso
dire che nel frattempo avrà un bel daffare con entrambi!
2)Diciamo
che ci sei andata veramente molto vicina su come sia “nato” Tom e questo mi fa
molto piacere! Complimenti veramente e scusa se non mi spingo oltre ma
altrimenti che gusto c’e, no?
Sono felice di averti come nuova
lettricema il posto di persecutrice
ormai è stato occupato da due screanzate a cui forse se ne è aggiunta una terza
di cui non faccio nomi ( Alloraaaa: Goky, Zietta oscura alias Zia Voldy e
piccola Serpe) che non si staccano un attimo (scherzo naturalmente tesorini
miei!!! Però se ti vuoi aggiungere….hehe
Bacioni e grazie 1000 per il commento!
Zia Voldy: ciaoooooooooo
ziettina miaaaa! Sono felicissima che la tua ira si è finalmente placata!
Estremamente sollevata a dire il vero!!! Eh si proprio così! Sono tornata e
questo non so se sia un bene o un male!mmmmmm difficile dirlo! Sono felice di
averti fatto felice (scusa il gioco di parole) dedicandoti lo scorso chappy!
Per te questo e altro! Non posso che darti ragione riguardo a Draco, ma diciamo
che in questo capitolo un po’ si è rifatto no? Come vedi il nostro tom è pieno
di sorprese e non posso che concordare con te su quanto sia figo! È perfetto!
Non ce che dire!!! Me che comincia ad andare fuori di testa pensando a lui….
Piccolo consiglio…indaga anche sulla cameriera! Ha una
tresca col maggiordomo e quindi se usi bene le tue carte riuscirai a farle
estorcere qualcosa! Confido in tutta la tua astuzia tesoro! Bacioni a
presto!ciaoooooo
Lela92: Grazie
infinite, veramente! È bellissimo vedere che la storia piace! Troppo gentile!!!
Arrivato in fretta che dici? Speo che ti piaccia anche questo capitolo! Bacioni
alla prossima! ciaoooooo
piccola Serpe:ohhhhhhhhh
che bellooooooooo! Sono superfelicissima di ricevere una tua recensione
soprattutto perché sei amica della cara zietta malefica. La tua recensione ma ha
fatto subito salire il sorriso sulle labbra per non dire che scoppiavo a ridere
come una scema ogni tre parole pensando soprattutto a te che ti desfi della
malefica zia e la rinchiudi nell’armadio… magnifica!!! Sono contenta di sapere
che ti piace la mia fic e grazie ancora per tutti i complimenti…sei un
tesoro!!!! Colgo l’occasione anche per salutare la cara zietta che ha quanto
leggo è riuscita a liberarsi dallo sgabuzzino! Un bacio ad entrambe! ciaooooooo
Ginny W:Aiutooooooooooo!
No non strozzarmi! Altrimenti come fai ad avere il seguito di questa ficcy?
Hehehe! Mi dispiace immensamente di averla lasciata così ma adesso non accadrà
più apparte quando sarò in periodo d’esame che non penso avrò tempo per
scrivere! Ma poi nelle vacanze recupero tranquilla tesoro! Grazie ancora
piccola per la rec e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! baciiiiiiiiii
Morfea:ciaoooo
carissima! Mi dispiace non aver aggiornato per così tanto tempo ma ora
finalmente sono tornata!!!! Muahahahahahahahah!!!! Non so per quale motivo in
particolare ma la tua recensione è quella che mi ha colpito di più, non so come
spiegartelo ma mi ha fatto nascere immediatamente il sorriso! Grazie ancora. Posso
tranquillizzarti su una cosa: all’inizio questa doveva essere solamente un
Tom/Harry poi si è aggiunto Draco. Non posso dirti chi sceglierà il moro tra i
due ma penso di aver gia dato diversi suggerimenti a riguardo e poi pensa ho
gia in mente il finale, proprio l’ultimo capitolo momento per momento. Il problema
sarà arrivarci in qualto la fic è molto ma MOLTOOOO lunga per tua gioia!!! Ah…si
un’ultima cosa---la storia continuerà anche a scuola quindi tranquilla gli
vedremo anche impegnati tra la normale routine quotidiana!!! Gia prevedo i macelli
che ci saranno!!!!
Un bacio grande anche a te! ciaoooooo
LunaLove: Ciaoooooooo!
Una new arrivata! Grazie mille veramente soprattutto per essertela
letta tutta! Non immagino la faticaccia! Mi disp che la coppia non rientri tra
le tue preferite! Spero di farti cambiare idea al più presto! ^_-ciaooooooo e grazie ancora!
Thomas86: Non
dirlo a me! Io le venero praticamente! Grazie infinite per la recensione spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni e spero a presto!
ciaoooooooo
Goky:
tesoroooooooooooooooooo! Sorellinaaaaaaaaaaaaa miaaaaaaaa!!!! Che felicità
vederti!!! Come vedi tesoro tom deve svegliarsi un po fuori altrimenti qui il
biondino glielo soffia da sotto al naso! Chissà chi vincerà la contesa tra loro
due!!!! Hehehe…io lo soooooooo!!!! Me malignissima! Mi ha fatto piacerissimo
risentirti piccola! Salto in giro per camera come una matta leggendo le tue
rec! Un bacione immenso per la my sorellina! E fammi sapere ok? CIAOOOOOOO
Signori e signori eccomi tornata. Purtroppo la questione
delle mani e dell’operazione non è ancora sistemata quindi consideratelo questo
come un aggiornamento speciale. Eh si proprio così!!!! Speciale perché è
dedicato a quella matta della mia amicona Samek per il suo compleanno (che era
l’altro ieri! XD)
Ancora auguri piccola spero che ti piaccia cucciola!
Prima di lasciarvi devo assolutamente ringraziare tutte
quelle magnifiche personeche mi sono
state vicino con i loro auguri per l’operazione! Grazie di cuore a tutte! Non
sapete che immenso piacere mi abbia fatto.
L’annuncio dello
scorso capitolo è tutt’ora valido e a scanso di equivoci lo ripropongo qui di
seguito! Un bacio a tutti.
“Forse dovrò essere operata alle mani per una cosa che mi hanno trovato.
Mettiamo le corna in quanto non è detto e posso risolvere la situazione anche
non arrivando a quel punto però ce una possibilità!ora come ora non posso
proprio darmi alla scrittura ed è alcuni giorni che faccio il minimo
indispensabile con le mani proprio per questo motivo quindi perdonatemi per il
mancato aggiornamento e anche per i futuri!
Appena potrò o in qualche modo facendomi aiutare correggerò i due cap che
ho scritto postandoveli.
Un grazie a tutti e mi dispiace ancora!”
-…… - parlato
“ …..“ pensieri
-serpentese-
CAPITOLO 15
Avada Kedavra
-Silente!-
Un’agitata professoressa McGranitt corse incontro all’uomo
intercettandolo lungo la strada che lo avrebbe condotto al suo ufficio.
Il rumore dei suoi passi si interruppero di botto nel sentirsi
chiamare dalla donna.
Osservò quel viso, solcato da qualcosa di facile
interpretazione come può esserlo la pauramista all’inquietudine, e forse quel semplice particolare gli fece
chiudere per un breve istante gli occhi sperando di sbagliarsi, sperando di
aver interpretato male quella strana agitazione che albergava nella collega e
quel particolare tremolio che solcava le sue labbra.
Aveva appena
accompagnato Oivander in infermeria, dove Madama Chips si era esibita in una
delle sue migliori interpretazioni di urlo spacca timpani nel costatarele condizioni del suo paziente, come se si
fosse trattato di un suo alunno irresponsabileche era appena saltato giù dalla torre di astronomia tanto per
movimentare la giornata, e in effetti, i vestiti sgualciti strappati in molti
punti, i diversi tagli presenti sul suo viso e quel barlume di paura che ancora
albergavanelle sue iridi, non aiutavano
di certo a placare la sua ira.
Madama Chips non sarebbe mai cambiata, studente o non che si
fosse affidato alle sue cure.
-Albus…-
Le iridi color zaffiro del vecchio preside si schiusero
presentandosi al resto del mondo deboli eoffuscate da un velo di spossatezza del tutto inusuale, privi della
solita luce che gli contraddistinguevano, fissandosi sulla figura dell’anziana
donna dinanzi, sul cui viso, si rifletteva la conferma alle sue supposizioni.
-Minerva… che succede mia cara?- la voce che uscì dalle sue
labbra era affaticata e tenue come un lieve soffio nella tempesta più
burrascosa.
Gli anni cominciavano afarsi sentire anche per lui e la caccia ai mangiamorte non era più un
passatempo, che poteva permettersi con tanta leggerezza come invece il suo
animo avrebbe voluto e preteso. Ma non era ancora tempo per passare il
testimone, per affidare quell’ulteriore fardello definitivamente nelle mani di
quel povero ragazzo… “c’e ancora tempo”
cercò di convincersi ignorando la voce della sua coscienza che gli ricordava
quanto ormai fosse troppo tardi e quanto false potessero ormai essere quelle
parole.
Aveva ormai passato il testimone diciassette anni prima,
forse, senza neanche rendersene realmente conto.
-Tonks… ci ha appena avvisato tramite gufo...- ansimò
l’insegnante di trasfigurazione cercando di riprendere fiato, distogliendo il
preside dai suoi pensieri.
-Sembra che ci sia qualcosa di strano a Privet Drive-.
Bastarono quelle due semplici parole per risvegliare il
“vecchio” Silente. Subito il suo sguardo tornò duro e deciso come lo era sempre
stato, come se d’un tratto avesse recuperato tutte le forze e il suo corpo
stanco fosse stato ricaricato di nuove energie.
-Cosa di preciso?- Chiese dopo aver ripreso a camminare
verso la sua precedente destinazione. E mentre le sue supposizioni vennero
confermate dalle parole dell’insegnante, seppe che la giornata non era ne
ancora conclusa, anzi, aveva il vago sospetto che fosse appena iniziata.
-Riunisci l’Ordine. Subito!- ordinò prima di voltare le
spalle alla collega e sparire tra le fiamme che la sparizione di Fanny causò.
***
Il rimbombo dei suoi passi sul freddo asfalto martellava incessantemente
nelle sue orecchie come un eco prolungato a dismisura, destinato a non vedere
mai la fine. Quella sensazione opprimente in un punto non ben definito alla
base dello stomaco non voleva sapere di andarsene, così come, lo strano battito
furioso che sentiva sfondargli il petto
un secondo sì e l’altro pure.
Neanche si accorse di essersi messo a correre, troppo preso
dalle emozioni che stavano prendendo vita vorticosamente dentro lui, spazzando
velocemente ogni traccia di lucidità e controllo.
Dov’era finito il vecchio Riddle? Quello che non si lasciava
sopraffare da stupide emozioni? Quello che avrebbe ucciso senza pietà chiunque
avesse solo osato dirgli una cosa del genere? Si chiese, lui stesso sorpreso
dai suoi stessi pensieri.
Che fine aveva fatto?
Non gli interessava sapere realmente il perché, avvertiva
solo quell’opprimente sensazione al petto che lo incitava a sbrigarsi.
Nient’altro contava in quel momento.
Odiava quel suo sesto senso serpeverde e odiava soprattutto
non comprendere il perché dell’agitazione che albergava in lui in quel momento.
Come un ospite del tutto sgradito, molesto in ogni sua singola azione, come un
parassita che subdolo e silenzioso s’infiltra nel suo essere, risiedendovi,
studiandolo, prendendovene lentamente il controllo e usandolo.
Si sentiva esattamente così.
Usato.
Controllato.
Manipolato.
Qualcosa sembrava come guidarlo verso azioni che non avrebbe
mai compiuto altrimenti, proprio come quella. E non riuscivaa fare nulla per impedire alle sue gambe di
susseguirsi talmente velocemente sul freddo asfalto da dare proprio
l’impressione della corsa.
La paura non era di
certo compresa tra le motivazioni. Uno come lui non poteva permettersi di avere
paura, non per se stesso almeno, non per uno che non avrebbe comunque perso
niente dalla vita.
E allora? Qual era la causadi quella sua crescente agitazione e senso d’inquietudine?
La verità era un’altra, e Tom Riddle, benché non lo avrebbe
mai e poi mai ammesso, ne era consapevole.
“Dannazione!”
I battiti del suo cuore erano aumentati in modo pauroso, la
cicatrice ardeva sempre più decretando, così come lo scadere del tempo, che ben
presto ne era sicuro, sarebbe scattato, qualcosa. E poteva scommetterci che non
gli sarebbe per nulla piaciuta, qualunque cosa fosse.
***
“Merda, merda e
merda!”
Quello era il pensiero
costante che martellava nella sua mente come una pallina da pingpong impazzita,
e la sensazione di trovarsi veramente nella merda diventava ogni passo che
compiva sempre più una certezza.
Aveva anche considerato di mandare tutto al diavolo e
tornarsene indietro così come il lato serpeverde presente dentro di se, gli
suggeriva imperterrito, ma come una manna quello grifondoro lo redarguiva
immediatamente. Gli sembrava di avere come due personalità che continuamente
entravano in contrasto tra loro. L’immagine di un piccolo Harry con l’abito
candido che bisticciava con un piccolo Draco col forcone in mano lo fece per un
attimo sorridere e scordare il perché le sue gambe avessero cominciato a
reclamare un po’ di riposo. Pessima idea pensare a Malfoy in quel momento, la
sensazione delle labbra del biondo serpeverde sulle sue gli ritornò
improvvisamente in mente insinuandosi prepotentemente tra i suoi pensieri e
reclamando la totale attenzione dei suoi sensi, in particolare quello del
gusto.
Se si concentrava, poteva ancora sentire il gusto ferroso
del suo sangue. Quel bastardo l’aveva morso rifletté stizzito mentre qualcosa
dentro di lui gli suggeriva anche di aggiungere che non gli era del tutto
dispiaciuto. Più che altro era stato strano, e non perché a baciarlo fosse
stato un ragazzo, ma perché quel ragazzo fosse Malfoy. Non c’era bisogno di
aggiungere altro pensò, come se dire la parola “Malfoy” insieme a
“baciare”e “Potter” nella stessa frase
chiarisse già tutto.
Inconsciamente gli
venne naturale fare il confronto tra il bacio-morso avuto con Malfoy e lo
scambio non proprio tranquillo sottoforma di baci avvenuto con Riddle.
Per Godric! Che cosa aveva fatto di male per andare a
cacciarsi in quella situazione? E per di più con due dei peggiori Serpeverde
che avesse mai avuto la “fortuna” di incontrare.
Ed ecco che i suoi pensieri erano tornati prepotenti a
incentrarsi su quell’idiota di Riddle.
Guarda un po’ se doveva cacciarsi nei guai per andare a
cercare colui che era la fonte principale di tutti i suoi problemi, e benché
continuasse a sentire quella voce che gli consigliava di lasciarlo nella merda
o dovunque in quel momento si trovava, proprio non riusciva a darle retta.
“Istinto ribelle
Grifondoro del cazzo!” Pensò irritato.
Per Godric, dove si era cacciato? E per quale assurdo motivo
lui si trovava lì a cercarlo?
In quel momento non era in grado di rispondere a nessuno di
questi più che ragionevoliquesiti, ma
doveva fare in fretta, il brutto presentimento non si era ancora dissipato,
anzi, se possibile era quasi diventato una certezza.
Aumentò l’andatura
trovandosi veramente a correre come se avesse avuto alle spalle Voldemort
stesso che si divertiva a lanciare Avada Kedavra a gogò.
I suoi passi risuonavano come quelli di un elefante in una
cristalleria. L’unica cosa che si udiva era il fruscio del vento che sembrava
come accompagnarlo nella sua corsa, come la carezza lieve di un amante sulla
pelle nuda. Sembrava di essere approdati in un film bianco e nero, senz’audio,
dove gli unici suoni udibili erano i suoi passi che s’infrangevano
sull’asfalto, e quella lieve brezza che scompigliava i suoi capelli corvini.
Era come se tutto attorno a lui si fosse improvvisamente
fermato, almeno finché non si scontrò contro qualcosa.
Era certo di non essere andato contro nessun muro o palo
della luce che fosse, ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco poiché stava
correndo mentre guardava dalla parte opposta.
Ottima cosa a quanto parve.
Ebbe la conferma quando sentì una serie d’imprecazioni
provenire dalla “cosa” cui era andato contro; tirò un invisibile sospiro di
sollievo quando si rese conto che finalmente il battere del suo cuore avrebbe
potuto rallentare la sua folle corsa. Ma la sensazione di sollievo non durò
molto a lungo quando qualcos’altro affiorò nella sua mente:
-Riddle brutto
imbecille che non sei altro- scattò urlandogli contro ancora semi sdraiato sul
cosiddetto “brutto imbecille”.
-Potter? Esclamò l’altro irritato e sorpreso allo stesso
tempo cercando di issarsi sui gomiti per non rimanere completamente sdraiato
sotto Potter che non sembrava per nulla intenzionato a levarsidalla posizione in cui si trovava, mentre con
uno sguardo veloce percorreva la figura del grifondoro da cima a fondo. Si rese
vagamente conto che la sua voce era uscita in modo strano, forse troppo roca o
troppo sollevata quasi, ma decise di non dargli troppa importanza.
Per un momento rimasero entrambi immobili, Tom ancora a
terra appoggiato malamente sui gomiti ed Harry invece malamente appoggiato a
lui. L’unica cosa certa era che i loro visi erano a pochissima distanza l’uno
dall’altro e i loro respiri irregolari e veloci si fondevano tra loro.
-Potter sei un idiota!- proruppe la voce seccata di Riddle
cercando di levarselo da sopra con l’unico risultato di farlo ruzzolare di
lato.
-Ehi ma…-
-Piantala di lagnarti e alzati-
“Idiota”-pensò il
grifondoro mandandolo mentalmente al diavolo. E lui che si era preoccupato per
quello sterco di troll. Forse in quel momento gli idioti erano in due!
Si alzò imprecando nuovamente contro il moro il quale, non
degnandolo nemmeno di uno sguardo, mise le mani in tasca incamminandosi lungo
la strada da dove gli era piombato addosso Potter, sperando che fosse quella
che l’avrebbe ricondotto a quella stupida casa babbana.
Harry ancora frastornato per tutto quel susseguirsi di
fatti, ci mise un po’ a rendersi effettivamente conto che Tom lo stava
lasciando lì come uno scemo, impalato nel bel mezzo della strada.
Si mise a correre per raggiungerlo fermandolo bruscamente
dal braccio e facendolo voltare verso di se.
-Ma che…?-
-Adesso tappati quella bocca e ascoltami- sbraitò invece il
grifondoro ormai seccato di tutta quella situazione.
-Si può spere dove sei stato finora? Sia chiaro, non me ne
frega un cazzo se ti fosse successo qualcosa, ma finché sei qui non puoi
andartene in giro e…-
-Hai paura che faccia fuori qualcuno o paladino dei buoni?-
Lo interruppe ironicamente l’altro sottraendosi bruscamente dalla presa che la
mano di Potter esercitava ancora sul suo braccio.
-Fanculo Riddle! Ricordati per un attimo con chi diavolo sto
parlando e forse il tuo cervello da signore oscuro riuscirà a trovare da solo
la risposta-.
Tom strinse gli occhi fulminandolo, facendo inevitabilmente
scorrere mille brividi lungo la schiena del moro che si pentì quasi subito per
le parole appena uscite dalle sue labbra.
“Maledizione alla mia
boccaccia” pensò osservando il corpo rigido di Tom e i suoi occhi diventare
come fiamme.
Si morse la lingua per trattenersi dal chiedergli scusa,
dopotutto aveva un orgoglio anche lui e non si sarebbe di certo abbassato a
chiedere scusa ad uno come Riddle.
Sostenne lo sguardo del serpeverde finché non lo vide
muoversi di scatto e cominciare ad incamminarsi verso la parte opposta a quella
dove stava andando in precedenza.
Il moro strinse maggiormente i pugni fino a farsi diventare
le nocche completamente nivee voltandosi a osservare la figura del suo nemico
percorrere rigida una strada che in quel momento non avrebbe dovuto percorrere.
Si diede nuovamente dell’idiota rincorrendolo per l’ennesima
volta e buttando così il suo orgoglio nel cesso. La giornata era stata già
abbastanza lunga e snervante di per sé, non era il caso di aggiungere altra
acqua al bicchiere già pieno.
-Stammi lontano Potter o potrei decidere veramente che
uccidere qualcuno in questo momento sia la cosa più saggia da fare. O magari
vuoi essere qui per poterlo evitare e salvare il povero malcapitato- ironizzò
tagliente come una lama senza però girarsi a guardarlo negli occhi, mantenendo
la sua andatura costante tantoda
costringere l’altro ad aumentare il passo per stargli dietro.
-Senti mi dispiace…-
- Risparmiatila
commedia Potter. Non me ne frega un cazzo di quello che può pensare quella tua
stupida testa da grifondoro- ribatté duramente.
Harry incassò il colpo ma non era deciso a demordere, e se
Riddle voleva metterla su questo piano, facendo l’offeso, lui l’avrebbe
contrastato con la stessa identica moneta.
-Beh hai ragione sai…per quale motivo dovrei sentirmi in
colpa dell’aver dato dell’assassino a colui che un giorno lo sarà? A colui che
mi rovinerà la vita?- esclamò ironicamente con un tono di voce del tutto in
contrasto con la luce pericolosa che le sue iridi smeraldine stavano
trasmettendo in quel momento.
-Scusami mi sento estremamente in colpa futuro signore
oscuro dei miei stivali! Ti prego uccidimi ora,così almeno metterai fine a questo
schifo di vita che mi hai costretto a vivere- si sfogò tutto d’un fiato mentre
quelle parole rimbombavano nel silenzio assoluto che gli avvolgeva come il velo
invisibile della morte. Nessun’altro suono sembrava varcare quell’invisibile
confine tra loro ed il resto del mondo.
-Sai è meglio così! Levati dalla mia vita non voglio mai più
vederti e così guardare ogni giorno in quegli occhi che saranno testimoni di
tutti i crimini orribili che un giorno commetterai! Ah si… e quando ci
arriverai, salutami l’inferno perché quello è l’unico posto dove potranno mai
accoglierti!- E dopo essersi sfogato si girò furioso deciso a mettere quanta
più strada possibile tra lui e Riddle.
CLAP,CLAP,CLAP
-Ahi, ahi,
ahi!Potter, che
caratterino! –
Entrambi non ebbero modo di fare alcunché che la cicatrice
di ognuno prese a bruciare lacerandoli la pelle, e mentre le loro urla
varcarono la sottile barriera che impediva loro di non farlo, si trovarono
entrambi aterra augurandosi che quel
dolore finisse il più presto possibile, mentre una risata sinistra riempì le
loro menti paralizzandoli sul posto.
“Maledizione! Lo
sapevo!”
La risata di Lord Voldemort rimbombò nelle loro orecchie
come l’eco della morte nella loro anima. Una presenza che per quanto uno si
impegni di scacciare ci accompagna in ogni momento della nostra esistenza.
Riddle, cercando di ignorare le lancinanti fitte che
sembravano volerli lacerare la spalla,si rimise, non con poca fatica, in piedi, maledicendosi nuovamente per
non avere la bacchetta con se, o per meglio dire, per non averla per niente.
Inconsapevolmente lanciò una breve occhiata a Potter
trovandolo ancora disteso a terra con le mani che premevano furiose sulla
fronte.
“Maledizione”
Strinse i pugni tornando a guardare in quei rubini rossi che
gli avevano segnato la vita. Un moto d’ira si impadronì di lui quando vide il
ghigno che il Lord gli stava rivolgendo. Le nocche stavano diventandogli
bianche mentre il suo sguardo era una lama affilata per chiunque avesse in quel
momento osato incontrarlo.
-Harry Potter e….me- decise infine il Lord oscuro spostando
lo sguardo dall’uno all’altro.
-Io non sono te- la voce di Tom era, se possibile, ancora
più spaventosa di quella del suo alter ego più anziano.
- Tu dici mio giovane me?- Lo derise il Lord avvicinandosi lentamente alla figura
rigida di Riddle.
-Sssai, tu sssei essattamente “me”! Nulla ti impedirà di diventarlo
nuovamente. La voglia di prevalere, di dissstinguerti, di diventare ilmigliore, di sssterminaregli essseri a noi inferiori, la voglia di
conoscenza, di rissscatto… di uccidere…-concluse con lo sguardo ormai del
tutto infuocato -ssscorrenelle tue vene
quanto nelle mie, mio giovane me-sibilò nella nobile lingua di Salazar Serpeverde, ormai a pochi
centimetri dal volto del ragazzo prima di graffiargli il volto con le lunghe
unghie affilate.
Tom non emise alcun gemito mentre il rivolo di sangue
scorreva veloce lungo il suo zigomo destro e spariva tra le pieghe della
maglia, macchiando il lungo collo niveo in esposizione.
Harry seguì distrattamente gli strascichi di conversazione
tra i due maghi, troppo preso dal dolore che sembrava volergli spaccare la
testa a metà, ma quando vide lo spostamento di Voldemort verso Tom tentò di
alzarsi per raggiungere RIddle e possibilmente allontanare il più possibile
Voldemort da lui, ma le gambe non ressero il peso del suo corpo facendolo
nuovamente accasciare al suolo.
Che diavolo gli stava accadendo?
Non era mai stato così male come in quel momento, nonostante
tutti gli incontrifacciaa faccia col caro Voldemort a cui aveva
partecipato da quando ne aveva memoria, non aveva mai provato quella sensazione
di assoluta impotenza.
Non riusciva a spiegarsi del perché le sue gambe tremassero
in quel modo così troppo evidente a suo parere, come se ad alimentarle ci fosse
una fottuta paura nei confronti di quel cazzo di un signore oscuro.
Ma non era così. La paura in quel momento era l’ultima cosa
cheriempiva il suo cuore e guidava le
sue azioni.
-Stanco piccolo Potter?-sibilò
Voldemort malignamente osservando il suo nemico mordersi le labbra per non
urlare dal dolore.
Oh si, sapeva benissimo che cosa stava provando il ragazzo a
terra, e soprattutto, sapeva il perché.
-Ah ah ah –
- Fa tanto male, vero Potter? Lo senti il dolore che ti
sto causando piccolo moccioso?
-Fott… fottiti- sbraitò invece il moro cercando di non
rilasciare con quelle parole il dolore che sentiva dentro la sua anima, facendo
ghignare per una frazione di secondo il volto stanco di Riddle..
Lo sguardo del Lord Oscuro divenne sangue puro in una
frazione di secondo e in quel preciso istante la cicatrice esplose lacerandoli
quella piccola porzione di pelle segnata a vita dal marchio di Voldemort.
-Questo non è niente Potter-
-Crucio-
L’urlo del moro sovrastò il suono orribile di soddisfazione
emesso daVoldemort, e senza che nessuno
se ne rese conto, anche il ringhio fuoriuscito dalle labbra di Tom, il quale
strinse con forza i pugni facendo violenza su se stesso per non scattare e fare
il più male possibile a quel mostro che gioiva di quell’insano divertimento, a
costo anche di prenderlo a pugni.
E forse è quello che fece, o forse no, ma vedere
l’incantesimo interrotto e Potter non urlare più, lo disorientò per un istante.
Si ritrovò lo sguardo penetrante del Lord addosso e un
malcelato divertimento irradiarsi da esso.
-Ridicolo-sussurrò scrutando il se stesso più giovane con evidente
disgusto non abbandonando mai del tutto l’espressione precedentemente apparsa
sul suo volto serpentino.
Si avvicinò lentamente alla figura di Tom non interrompendo
mai il contatto visivo appena creato.
-Era rabbia mio giovane me quella di poco prima? O paura?- insinuò
del tutto disgustato da entrambe le possibilità. –Stavo facendo troppo male al
piccolo Potter? Sibilò ad una distanza così minimada sembrare nulla.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma quelle parole così sussurrate
al suo orecchio, gli causarono una sensazione di nausea mai provata. Si sentiva
come disgustato nell’avvertire quella presenza così vicina a se.
- Per quanto mi riguarda avresti anche potuto
ucciderlo- proruppe bruscamente in serpentese contrariamente al suo stato
d’animo interiore, allontanandosi bruscamente da Voldemort.
Passarono lunghi istanti in cui l’unico rumore presente era
costituito dal fiato pesante emesso da Potter ancorainginocchiato a terra.
Col scemare del dolore causato dalla maledizione senza
perdono anche il dolore alla cicatrice sembrò scomparire con esso, lasciando
solo un fastidioso prurito a testimoniare il dolore appena trascorso.
Alzò velocemente il viso puntando il suo sguardo di giada su
quelli che avrebbero dovuto essere i suoi peggiori nemici, uno in particolare,
incontrando per una frazione di secondo lo sguardo onice di Tom, e ciò che vi
lesse dentro lo inquietò. Le sue iridi sembravano volergli comunicare quanto
più odio possibile, in un modo che non aveva mai visto sul viso di Riddle.
Che c’e l’avesse ancora con lui per la litigata di prima?
Ridicolo! Non in una situazione come quella almeno.
-Nesei proprio sicuro mio giovane me?Il
ghigno con cui Voldemort si rivolse a Tom gli fece scorrere i brividi lungo
tutta la colonna vertebrale; era una cosa da ghiacciare il sangue osservare
quei due che si fronteggiavano, forse perché una volta Voldemort era Tom Riddle
o forse perché un giorno Tom sarebbe stato Voldemort.
Tom si voltò velocemente ben conscio di cosa quelle parole
avrebbero comportato.
-Addio Potter-sentenziò Voldemort con una luce pericolosa nello sguardo,
prima di sollevare lentamente la bacchetta gemella alla sua e puntargliela
contro.
-Avada Kedavra-.
Finitooooooooo!!!!
Come vi sembra? Mi farebbe molto piacere sapere cose ne
pensate soprattutto perché ho fatto veramente fatica a scrivere questo capitolo
sia per le mani sia per mancanza di ispirazione.
Un piccolo commento mi farebbe veramente piacere!
Scusate se non rispondo alle recensioni ma proprio non
posso!