Qual'è la tua destinazione?

di engildi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli errori della morte! ***
Capitolo 2: *** Mi presento. ***
Capitolo 3: *** Ho paura.... ***
Capitolo 4: *** Il Desiderio di Ally! ***
Capitolo 5: *** Scelgo..... ***



Capitolo 1
*** Gli errori della morte! ***


Gli errori della morte!
 
Se vi chiedessero di scegliere tra il paradiso e la vita terrena, voi cosa scegliereste?
Mi direte: ovvio, il paradiso. Ma ne siete proprio sicuri?
Bene allora lasciate che vi racconti la una storia.
 
Era una delle tante mattine a Miami e un ragazzo biondo di 14 anni si accingeva ad entrare in un piccolo negozio di strumenti del centro commerciale, per poter comprare una chitarra, così da realizzare il suo sogno: essere un cantante. Stava suonando indisturbato una batteria quando la commessa, nonché proprietaria nel negozio, richiama la sua attenzione con un fischio.
<< Ma non leggi i cartelli? Qui è vietato suonare gli strumenti. >>  dice leggermente scocciata.
Austin, il biondino, conosceva Ally, la commessa. La vedeva di tanto in tanto passeggiare per i corridoi della Marino High School. Sapeva che non aveva una vita sociale né amici, tranne una, Trish; lei, invece, la conosceva come la ragazza tutto fare, che però non prendeva mai sul serio niente per questo motivo era conosciuta anche come la ragazza da licenziare.
<< Sì, ma io sono speciale. >> disse il biondino.
<< E perché? >> chiese la ragazza mentre si posizionava dietro al bancone.
<< Perché io diventerò famoso >> disse con spontaneità il ragazzo.
<< Quindi scommetto che non hai nemmeno i soldi >> disse la bruna.
<< Esatto, ma quando sarò famoso ti pagherò con gli interessi >> ribatté il biondo.
<< Che bello! E mi li lancerai da un aereo privato ? >> controbatté sarcastica la bruna.
<< Sì. >> disse entusiasta il ragazzo senza aver colto il sarcasmo.
<< Senti biondo, gira i tacchi e vai via >> disse seccata la ragazza.
Il biondino così fece. Ma proprio mentre attraversava la strada una macchina lo investì.  Fu avvolto da una luce bianca e quando aprì  gli si ritrovò in uno spazio del tutto bianco che sembrava non avere confini, vedeva passare molte persone tutte vestite di bianco che non lo notavano.
<< Hey amico. Sei nuovo eh? Brutti errori del destino. >> un ragazzo della sua età con i capelli rossi gli rivolse la parola.
<< Nuovo? Errori del destino?  >> chiese confuso.
<< Ora devo andare ti spiegherà tutto  Cloud >> concluse il rosso.
Proprio in quel momento apparve un uomo di colore vestito anch’  egli di bianco i suoi capelli erano corti e bianchi, occhi marroni e un viso invecchiato. << Tu devi essere Austin Moon >> esclama avvicinandosi a lui.
<< Chi sei? Dio? Sono in paradiso? >> chiese Austin impaurito, ricordava che una macchina stava per andargli addosso.
<< No. Tu sei uno degli errori. >> disse l’uomo.
<< Uno degli errori? Può essere più specifico? >> chiese ancora più confuso il ragazzo.
<< Io non sono Dio,mi chiamo Cloud e sono l’angelo della destinazione. >> spiega.
<< Cosa? >>
<< Calma. Vedi in realtà tu non avresti dovuto essere qui ora, ma fra circa 70 anni. Però per un errore dell’angelo della morte, tu sei morto. >> continua il vecchio, mentre Austin era sempre più confuso. << non spaventarti o arrabbiarti, perché abbiamo creato questa base proprio per questo. Hai la possibilità di ritornare sulla terra. >> aggiunge.
<< Davvero? >> chiede speranzoso e felice Austin.
<< Sì a meno che tu non decida di andare in paradiso. >>
<< No. Io voglio vivere ancora e voglio diventare famoso >>
<< Allora non ti resta che compiere delle azioni riparatrici , devi,cioè,  salvare delle anime in pena. In due anni o proseguirai senza volerlo. E lo farai diventando una sorta di genio. Potrai esaudire qualche desiderio, ma attento i desideri devono servire ad insegnare >> detto questo scompare, lasciando il biondo confuso disorientato.
<< Aspetta e come faccio a sapere quali anime? E come le trovo? >>  chiese il biondo parlando praticamente al nulla. Sentì solo la voce dell’uomo che gridò << te lo diremo noi >>
 
****
 
(due anni dopo)
 
<< Austin devi impegnarti di più se vuoi conquistarti la terra. Questa è l’ennesima anima che affidi a Dez. >> disse severo Cloud.  Mentre sullo sfondo si vedeva il genio dai capelli rossi, che Austin conobbe la prima volta,  conoscere un ragazzo per aiutarlo.
<<  Lo so, forse dovrei semplicemente smetterla >> disse deluso.
<< Forse, ma ho deciso di darti un’ ultima possibilità >> disse Cloud prima di schioccare le dita e ritrovarsi nel negozio di Ally.
<< Lei? >> chiese sbalordito Austin << E da cosa dovrei salvarla? Dalla sua noia? O devo aiutarla ad avere una vita sociale? >> continua ironicamente. L’angelo gli rivolse uno sguardo severo di rimprovero e poi continua << Questo devi scoprirlo da solo, non avrai più i miei input. >>  Cloud scomparve.
Il negozio era chiuso e Ally stava sistemando gli strumenti. Si abbassò sotto al bancone e quando rialzò la testa si ritrovò Austin di fronte. Si spaventò e iniziò ad urlare a più non posso, ma Austin le tappò la bocca sospirando seccato << Sempre la stessa reazione >> esclamò.
<< M-ma…t-tu s-sei m-morto >> balbettava  in preda allo spavento e al panico così si diresse su per le scale chiudendosi dentro alla sala della musica. Fissava la porta e si convinceva che era stato solo frutto della sua immaginazione, forse era troppo stanca. Chiuse gli occhi tirò un lungo sospiro e quando li riaprì se lo ritrovò di nuovo di fronte << E’ inutile posso apparire dove voglio >> disse con semplicità il biondo. Mentre Ally ancora incredula spalancò la bocca……..
 
 
 
Salve a tutti.
Forse molti di voi mi staranno maledicendo per aver postato questa nuova storia e non aver continuato l’altra. Bé questa sarà molto breve massimo 5 capitoli che saranno brevi. Spero vi piaccia la mia nuova storia. Un bacio forte e grazie in anticipo a chi recensirà o la seguirà.  Sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate. 

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Capitolo 2
*** Mi presento. ***


Mi presento.
 
La ragazza iniziò ad andare su è giù per la stanza in modo agitato ripetendo:  << Non è reale, non è reale >>
<< Ti puoi….calmare per favore >> disse il biondo senza ottenere un risultato così l’afferrò per il braccio e la costrinse a guardarlo negli occhi << ADESSO BASTA. È tutto vero. Che ti piaccia o no >>
Solo a questo punto ebbe la sua attenzione e ,sedendosi insieme, Ally iniziò a parlare << Ok. Se tu sei morto però sei qui, significa che sei un fantasma? Un angelo? O…. >> si alzò di scatto impaurita dal suo pensiero che esternò subito << ….non sei venuto per mica a portarmi via? >>
 
<< NO! E non sono niente di tutto questo >> la ragazza si risedette più rilassata.  << E allora chi sei o cosa sei? >> chiese confusa e curiosa
<< Mi presento. Sono Austin Moon, una sorta di genio per poter esaudire tutti i tuoi desideri. >> disse il biondo con simpatia e semplicità. << Sono venuto per aiutarti >> aggiunse.
Ally a sentirlo si alzò infastidita dall’ultima frase del biondo e seccata disse << Allora credo che abbiano sbagliato. Io non ho bisogno di aiuto. Sto benissimo >>  detto ciò andò via per dirigersi fuori dal negozio.
<< Questa sì che è bella. Altre persone pagherebbero per essere al tuo posto.  Insomma tutti desiderano qualcosa  nella vita e io posso dartela. >> sbraitava il biondo mentre seguiva Ally << Io NO! >> disse lei senza degnarlo di uno sguardo, camminava a passo svelto come se stesse scappando da lui. Arrivò di fronte casa e tirò un sospiro di sollievo.
<< Sai che ti dico se non vuoi il mio aiuto non fa niente. >> urlò prima di scomparire e apparire di nuovo alla base celeste. Si lasciò andare a peso morto su un divanetto .  << Che ci fai qui? Vai subito da Ally, o devo pensare che lasci andare anche lei giocandoti l’ultima possibilità? >> la voce di Cloud lo fece sobbalzare di colpo.
<< Quella ragazza non vuole il mio aiuto >> disse seccato.
<< Bé non mi importa, trova il modo di aiutarla e non farmi perdere tempo >> ribatté deciso e autorevole per poi scomparire, lasciando il biondo  senza sapere cosa fare.
<< Secondo me sbagli l’approccio. >> la voce del rosso fece voltare il biondo. << A sì? E cosa mi consigli? >> chiese Austin.
<< Vedi, sei troppo brusco. Devi fare in modo che si fidi di te prima di poterle  dare il tuo aiuto. >> spiegò Dez cordialmente.
<< E come? >> chiese ancora più confuso Austin.
<< Ah  questo non lo so, l’anima è tua >> detto questo andò via.
 
( In camera di Ally )
 
Ally era in tenuta da notte distesa sul letto che stringeva al petto una foto. Ripensava a ciò che era successo qualche ora prima; quello che aveva detto il biondo era vero, lei aveva un desiderio da esaudire, ma ammetterlo significava portare a galla ferite ancora non rimarginate. E inoltre esaudirlo poteva anche peggiorare le cose,  quindi era meglio lasciarle così com’erano  e poi il genio si era dileguato. Non fece in tempo a finire l’ultimo pensiero che Austin apparve dritto davanti a lei.
<< Ok. Credo che abbiamo iniziato con il piede sbagliato >> esorta il biondo.
<< Ma tu non eri andato via?  >> controbatté  Ally posando sul comodino la foto di una donna. Il biondo curioso le chiese << Chi è ? >>
<< Non ti deve interessare >> rispose scontrosa.
 << Ok. Capisco che è difficile da credere, però voglio dirti che ti puoi fidare di me >> Il ragazzo stava scrutando la stanza quando notò una foto sulla scrivania che raffigurava Ally al pianoforte.  << Tu suoni? >> chiese stupito.
<< Suonavo >> rispose ancora seccata.
<< Perché non suoni più? >>  chiese con semplicità.
<< Senti  genietto,  hai detto che sei venuto per aiutarmi, giusto? >> Il ragazzo annuì << Allora lasciami dormire >> si distese rannicchiandosi  pronta per la notte.
<< Ok. Ti lascerò dormire, ma sappi che domani sarò ancora qui >> disse deciso.
<< Mmm >> disse Ally con gli occhi chiusi avviandosi nel mondo dei sogni.
 
 
(Il mattino seguente )
<< Sei di parola >> disse Ally seccata, dopo aver visto il biondo accanto a lei. In risposta ebbe un sorriso smagliante << Sì. Ora vestiti e andiamo ad esaudire i tuoi desideri >> disse prendendola per il braccio e trascinarla in bagno.   
 
Più tardi a scuola Ally era intenta a prendere  dei libri dell’armadietto quando il biondo apparve << Allora hai già deciso? >>  disse con voce squillante da far sobbalzare Ally dalla paura. << Ma sei impazzito. Tra poco ti raggiungevo dall’altra parte >> disse la bruna ironicamente.
<< Ally l’ironia non è il tuo forte. Vuoi diventare simpatica? >> chiese pronto ad esaudire i suoi desideri. Lei in risposta gli fece un sorriso racchiuso in una smorfia.
Proprio in quel momento passò un ragazzo alto, capelli neri, occhi verdi e carnagione olivastra. Si chiamava Dallas, il capitano della squadra di basket della scuola. Erano tutte pazze di lui tra cui Ally, che quando lo vide passare si imbambolò per un istante.
<< Oh no! Non dirmi che anche tu sbavi dietro a quello? >> chiese il biondo invidioso.  Ally batté la testa chiudendo la porta dell’armadietto  << Ahi! Io non sbavo dietro a Dallas e tu non essere invidioso solo perché lui è carino >> disse pungente, incamminandosi verso l’aula.
<< Guarda che anche io avevo molte ragazze dietro, ma passando a noi; tu hai la possibilità di farlo innamorare di te >>  disse il biondo seguendola.
<< Non voglio che un ragazzo mi ami per opera di una strana magia >> controbatté Ally.
<< Allora dimmi cosa vuoi >> chiese per l’ennesima volta.
<< VOGLIO  CHE TU STIA ZITTO  >> Ally si accorse che una ragazza più avanti la guardava stranita per aver urlato contro il muro, Austin sorrise divertito e così mise al corrente Ally << Puoi vedermi solo tu >>
<< Bene, così ora mi prenderanno anche per pazza >>  disse a bassa voce  per poi entrare in classe e sedersi accanto alla sua migliore amica, Trish.  
<< Ei! Buongiorno >> la salutò l’amica.
<< Ciao. >> disse in fretta.
<< Che hai? >> chiese curiosa e un po’  preoccupata l’amica.
<< Niente uno scocciatore >> disse lei sintetizzando e portare l’attenzione al libro, mentre Austin le fece una smorfia. 


Salve ragazzi/e
ho postato il secondo capitolo. spero vi piaccia. vi annuncio che se tutto va bene questa storia per domenica dovrebbe finire e sempre per domenica dovrebbe arrivare anche il 12° capitolo dell'altra. Baci. 
ringrazio tutti quelli che ahanno recensito e messo la storia tra le seguite:
FantaDJ_CA
Love Auslly Ita
rauraforever_08
Chiara_jj
raurausllyshippers
RDJude

 

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Capitolo 3
*** Ho paura.... ***


Ho Paura....


<< Alzati dormigliona. >> disse Austin  togliendo le coperte ad Ally, che si alzò di scatto << Ma tu non dormi mai? >> disse alterandosi con il biondo.
<< No,non riposiamo  tanto noi geni. >> rispose il biondo senza dar peso all’atteggiamento della bruna, che nel frattempo afferrava dei vestiti seguita dal biondo.  << Sono 4 giorni che mi torturi : ormai sento la tua voce anche nel sonno >>
<< Se tu mi dicessi cos’hai io potrei aiutarti, tu ti libereresti di me e io…. >> non finì la frase.
<< Vuoi per caso venire in bagno con me?  >> chiese sarcasticamente Ally per poi chiudere la porta in faccia al ragazzo.  
Quando uscì dal bagno, Ally trovò Austin esattamente dove l’aveva lasciato con delle cuffie tra le mani.
<< Che fai con quelle cuffie in mano? >>  chiese Ally accigliandosi.
<< Sono per te. Le metti, così nessuno penserà che tu sia pazza, ma che tu stia parlando a telefono >> esclama Austin felice della sua brillante idea.
<< Grazie >> disse spontaneamente Ally.
<< Wao. Ho sentito bene? Mi hai detto grazie? >>  chiese ironicamente il biondo lievitando sul soffitto. Ally non poté fare a meno di trovare la cosa divertente così senza farsi notare dal biondino accennò un sorriso. << Ok, ok. Adesso andiamo >> aggiunse.  Ormai da quattro giorni, Austin la seguiva ovunque e non faceva altro che ripeterle tutto quello che avrebbe potuto desiderare, senza scalfire la ragazza che, invece, lo trovava snervante.
Arrivati a scuola Ally, aveva appena chiuso l’armadietto, quando un ragazzo di proposito  la spinse facendo cascare tutti i libri a terra.  << Brutto…..  >>  esclamò la ragazza, alzandosi aiutata dal genio.
<< Quando  ti deciderai a desiderare di ridurlo in polpette?  Non lo sopporto quel  Jade Occonner  >>  ribatté il biondo ringhiando contro il ragazzo. 
<< In effetti mi piacerebbe, ma non posso. Tanto quelli come lui fanno sempre la fine che meritano  >> disse rassegnata la ragazza.
<< Ally! Ally! >> fu richiamata dalla voce della sua amica che come al solito in ritardo le correva in contro. << Hai studiato per la verifica di storia? Perché io no. >> esordì subito. Ally chiuse per qualche minuto gli occhi rivolgendoli al cielo << Cavolo la verifica… >> esclamò. Se ne era totalmente dimenticata a causa di Austin.
<< Ally stai scherzando? >> chiese timorosa l’amica.
<< No, Trish. È che…. Ho avuto dei pensieri in questi giorni. >> disse rivolgendo uno sguardo truce al biondo che invece si grattò la nuca. << Non prendertela con me, cara secchiona. E poi se vuoi posso farti conoscere tutta la storia del mondo >> disse il biondo difendendosi.
<< Ally, ma che ti succede? Sono 4 giorni che sei strana. Devo forse controllarti ora? Sai che sono impegnata con i lavori…. >> disse la riccia contemporaneamente al biondo. Ally continuava ad oscillare lo sguardo tra la riccia e il biondo che parlavano fino a quando la situazione non divenne insostenibile << SMETTETELA! >> urlò, ottenendo il silenzio da entrambe le parti. << Trish, vai in classe, arrivo subito. Vedrai che troverò una soluzione >>  l’amica obbedì.
<< Genietto dei miei stivali, è arrivato il momento che volevi.  Voglio  essere in grado di sostenere in maniera eccellente la verifica di storia >> disse decisa. Sapeva che era sbagliato infatti poi aggiunse << però….deve essere solo per un’ora >> puntando l’indice verso il genio.
<< Davvero? >> chiese stupito il biondo.
<< Sì  >> disse Ally in un sospiro.
<< Ok. >> il biondo schioccò le dita e ad un tratto Ally si sentì pervadere da una grande forza. Corse in aula e si sedette pronta per iniziare. Aveva terminato la sua verifica, non restava che passarla a Trish, ma proprio mentre il foglietto era pronto per essere passato, l’insegnate si alzò per perlustrare gli alunni.
<< Maledizione >> imprecò Ally.  << Austin, Austin. Ma dove sei? Proprio ora che ho bisogno di te >> bisbigliò Ally.  << Eccomi. Cosa ti serve? >> disse pimpante il biondo. La bruna indicò il problema, così Austin le fece l’occhiolino e si recò verso la cattedra. << Sei pronta? >> chiese, la ragazza annuì. Così fece cascare la borsa dell’insegnante a terra facendo sobbalzare tutti tranne Ally che prontamente passò il foglietto all’amica.
(Alla fine della lezione)
<< Siamo una bella squadra >> scherzò il biondo.
<<  Non ti ci abituare >> disse seriosa la ragazza.
Poco dopo alla mensa Ally era seduta ad un tavolo da sola, visto che Trish era impegnata per il servizio d’ordine. Da lontano avvistò Austin prendere in giro ( a sua insaputa, ovvio ) l’insegnante di storia, poi lo vide far cadere Dallas spostando di qualche centimetro la pianta all’entrata della mensa.  
<< E’ incorreggibile >> disse sottovoce. Per poi vederlo sparire. Si guardava intorno per vedere chi altro avrebbe preso in giro,ma niente.
<< Allora ti sei divertita bellissima? >> esclamò apparendo di fianco a lei, che, come al solito, sobbalzò.
<< Quando la smetterai di apparire così? E’ permesso fare queste cose in paradiso? >>  chiese .
<< Andiamo Ally! Perché non provi ad essere un po’ meno seriosa. Non hai trovato almeno un po’ divertente veder cadere Dallas? O  non ti ha divertito quello che abbiamo fatto nell’ora di storia? >> cercava di convincere il biondo. << Prova a colorare fuori dai margini per una volta. >> aggiunse. A questo punto la bruna gli lanciò uno sguardo incredulo. Come faceva a sapere che lei non colorava mai fuori dai margini?  << Ho visto alcuni quaderni dell’elementari……sul tuo scaffale >> disse il biondo con aria colpevole. << Questa si chiama violazione della privacy >> disse alterata la ragazza.  << Sì. ma devi ammettere che ho ragione >> ribatté il biondo, poi scomparve per riapparire accanto a Jade Occonner. Prese la bottiglia di maionese e la fece cascare addosso al ragazzo.
Austin vide Ally sfoggiare un sorriso a 32 denti e poi ringraziarlo con il capo. Non l’aveva mai vista sorridere; in quattro giorni si erano  solo punzecchiati.  Era bellissima vederla sorridere, sentì una strana sensazione allo stomaco; era piacevole, calda almeno quanto il sole che  entrava dalle finestre.
<<  Mi diverte prendermi queste piccole rivincite, soprattutto vedere le facce che fanno quando si rendono conto di aver fatto una pessima figura >> dice il biondo mentre comodamente fluttua accanto ad Ally che si dirige al negozio.  
<<  Ok biondino devo ammettere che con Jade mi sono divertita. >> dice lei sorridendo al pensiero. Austin restò  a guardarla per un minuto, non si spiegava perché le piaceva guardarla ridere avrebbe voluto vederla sempre in questo modo.
<< Perché mi guardi ? >> chiese lei. << Sei bellissima quando ridi, lo sai? >> disse Austin diventando in quel secondo serio.  << Grazie.  >> disse  Ally arrossendo imbarazzata. Anche a lei piaceva ridere anche se non l’aveva più fatto da un anno.  << Va béh, andiamo, che mi devi aiutare a portare gli scatoloni in magazzino >> aggiunse rompendo l’aria che si era creata,
 
Più tardi alla chiusura del negozio. Austin stava facendo volare l’ultimo scatolone in magazzino mentre Ally chiudeva la porta.  << Non esprimi desideri però ti fa comodo che io faccia il tuo lavoro >> disse pungente il biondo. << Non hai detto che sei qui per aiutarmi? >> chiese ironicamente.
<< Cosa stavi per dire oggi? >> chiese seria la ragazza, posizionandosi sul divanetto in sala musica.
<< Quando? Vedi ho detto molte cose >> scherzò.
<< Se io esaudissi i miei desideri, tu cosa otterresti? >> chiese.
<<  La terra. Vedi io non sarei dovuto morire due anni fa,è stato un errore. Ho la possibilità di ritornare sulla terra per realizzare il mio sogno: cantare. Però solo se riesco ad aiutarti >>  disse con un velo di tristezza e speranza.
<< Vorresti dire che dipende tutto da me? >> chiese Ally.
<< Sì e no >> rispose << Tu, invece ?  Perché non suoni più? >> aggiunse.
<< Perché ho paura di esibirmi a causa di un’audizione andata male. >> disse
<< Tutto qui? Allora perchè  non desideri di superare la paura….. >> stava spiegando il biondo ma fu interretto dalla bruna << Perché non è così semplice, l’ultima volta che ci ho provato non è andata come immaginavo >> poi si alzò di scatto e senza dare la possibilità ad Austin di parlare disse << Adesso andiamo o mio padre mi ucciderà ed io ucciderò te >> minacciò.
<< Non puoi. Sono già morto  >> scherzò il biondo. << Comunque non vedo perché anche questa volta dovrebbe andare male. Ci sono io e in ogni momento potresti annullare tutto…. >> continuò logorroico.
<< BASTA. Non  farmi  pentire di avertelo detto >>  ammonì Ally. Ottenendo il silenzio dal ragazzo.  Ally entrò in casa e, come succedeva da quattro giorni, affiancata dal biondo mangiava per poi rinchiudersi in camera sua. Stavolta però regnava in silenzio perché la bruna  doveva studiare, mentre il biondo scrutava la stanza e Ally in qualche modo si sentiva leggermente più leggera per aver rivelato in parte i suoi problemi. Alla fine dello studio quest’ultima si coricò, il biondo aspettò che fosse ben addormentata prima di scomparire.  Non sapeva cosa fare: lei gli aveva rivelato il suo problema eppure non desiderava risolverlo, per questo doveva chiedere aiuto a qualcuno più esperto di lui,Cloud.
<< Dez hai visto Cloud? >> chiese quando apparve alla base.
<< Credo sia nel suo ufficio. Tutto bene? >> rispose il rosso.
<< Sì. >> concluse prima di dirigersi in una porta bianca con su scritto “Destini”.  Aprì la porta e di Cloud nemmeno l’ombra. Fu, però, attirato da un cassetto di un armadietto aperto con su scritto il suo nome. si avvicinò piano e prese la sfera al suo interno. Questa si attivò in una luce abbagliante che fece scorrere alcune immagini sue e di Ally. Dalla prima volta che si videro fino  alla pubblicazione del suo primo album. Era confuso.
<< Mi cercavi? >> la voce di Cloud lo fece posare la sfera e con sguardo furioso disse << Cosa significa? >>
<< Austin non avresti dovuto vederlo >> disse Cloud chiudendo il cassetto.
<< Non mi hai risposto. Cos’era quella cosa? >> ripeté. 


Ciao Ciao Ciao. 
Eccomi qui con il terzo capitolo. Vi annuncio che domani avrete tutta la storia completa, ciò significa che posterò due capitoli. 
Spero che questo vi sia piaciuto. baci baci.
Voglio ringraziare sempre tutti delle meravigliose recensioni che postate: 
Chiara_jj
rauraforever_08
Austin e Ally
FantaDJ_CA
Auslly e raura love
Love Auslly ita
raurausllyshippers
Ily99
RDJude


 

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Capitolo 4
*** Il Desiderio di Ally! ***


<< Il tuo destino se non fossi morto >> rispose rassegnato l’angelo.
<< Mi stai dicendo che io e Ally saremmo diventati famosi insieme? >> chiese confuso
<< Sì. Ma adesso le cose sono cambiate >> disse prendendolo con un braccio
<< Lasciami. Sai all’inizio ero arrabbiato, ma adesso sono furioso. >>  disse per poi scomparire e riapparire in camera di Ally alle prime luci dell’alba. Ora era determinato a portare avanti il suo obbiettivo, non solo per riconquistare la terra ma anche per vivere la sua vita con lei.
<<  Alzati >> ordinò autorevole. Ally lo guardò stranita, di solito il biondo aveva il sorriso sulle labbra.
<< Ok, ok. non c’è bisogno di alterarsi. Ma che ti è successo? >> disse obbedendo.
<< Ho capito tutto. >> così dicendo schioccò le dita facendo invadere di nuovo Ally da una forza, ma stavolta più forte. Le aveva fatto appena superare la sua paura.
<< Ei. Ma che mi è successo?  Sento di poter fare qualsiasi cosa >> il biondo era soddisfatto a sentire quelle parole.
<< Chiama a questo numero e dì che vuoi fare un’audizione >> ordinò ancora più deciso il biondo mostrandole un biglietto da visita.
<< Contaci. >> esclamò Ally.
 
Più tardi all’agenzia Ally era intenta a guardare le altre audizioni con Austin, mentre lo faceva sparava giudizi cinici e odiosi sulle partecipanti. Il ragazzo notò il tono con cui la bruna lo faceva, ma non ne era tanto preoccupato, visto che era concentrato solo su di lei.
<< Sei felice ora? >> una voce forte alle sue spalle lo distrasse. Era Cloud.
<< Sì. >> disse freddo il ragazzo.
<< Austin lo so che sei arrabbiato con me… >> disse Cloud sedendosi accanto al biondo che lo interruppe << sono furioso, no arrabbiato. >>
<< Ok.  Sei furioso e posso capirlo, ma credi che la stai aiutando così? >>  chiese indicando Ally.
<< Sì. Non vedi ha superato la sua paura ed ora è pronta per il suo destino e io per il mio >>
<< E tu sei sicuro che il suo destino sia questo? Guardala hai cambiato il suo modo di essere >> disse saggiamente.
<< Ho esaudito il suo desiderio, quindi sì,  credo di averla aiutata >> disse poco convinto Austin, infondo  notava che quella non era la Ally che aveva conosciuto, cioè la Ally che adesso gli avrebbe dato un ceffone. Mentre ora era seduta al piano e suonava divinamente.
<< Hai espresso quello che è il TUO desiderio per lei. Ma ti sei chiesto cosa è successo l’ultima volta che ha cercato di superare la sua paura? >> continuò ancora saggio Cloud. Austin lo guardò rassegnato a dargli ragione ricevendo in risposta un cenno e poi l’angelo scomparve.
Austin ritornò a guardare Ally che aveva appena finito ricevendo gli elogi dal rappresentante della MUNY . Schioccò le dita triste e la forza, di qualche ora prima, abbandonò Ally. Quest’ultima  si sentì ad un tratto confusa,  triste, uno schifo. Capì che la colpa era solo di quel maledetto genietto così si catapultò a casa.
Austin nel frattempo era apparso nella camera della bruna, perché si sentiva in colpa. Nel farlo fece cascare dal comodino un quaderno con su disegnata una “A”. Il quaderno si aprì su due pagine che il biondo iniziò a leggere.
 
“ Per dirti Ciao.
Magari un giorno avremo un posto anche nascosto oppur distante dalle tante stenterei, in cui riposano gli amori ormai in disuso. Quelli non storici di cui nessuno parlerà.
Rivela il tuo sorriso in una stella se vorrai, per stasera andrebbe bene anche così.
E non servirà più a niente la felicità, più  niente anche la fantasia. Mi accontenterò del tempo andato. Soffierà nel vento una lacrima che tornerà da te, per dirti ciao. Mio piccolo ricordo in cui nascosi gli anni di felicità. 
E guardami affrontare questa vita come fossi ancora qui.
Magari un giorno l’universo accoglierà la mia richiesta e ci riporterà vincine. Tra l’aldilà e il mio nido di città c’è molta differenza, anche se provo a non vederla. E chiamerò il tuo nome per millenni, e ti rivelerai quando non lo vorrò più. E non adesso qui, su questo letto, dove tragico mi accorgo che il tuo odore sta svanendo lento.  Soffierà nel vento una lacrima che tornerà da te per dirti ciao.
Ciao.
E senza pace dentro al petto so che non posso fare tutto, ma se tornassi farei tutto e basta. E guardo fisso quella porta, perché se entrassi un’altra volta, vorrebbe dire che anche io son morta già.
Mio piccolo miracolo sceso dal cielo per amare me.
Ciao
E cadono i ricordi e cade tutto l’universo e tu stai lì. La vita come tu te la ricordi un giorno se ne andò con te.”
 
Aveva le lacrime agl’occhi e si sentiva ancora di più in colpa per essersi concentrato su se stesso invece che andare in fondo alla situazione.
Ally entrò sbattendo la porta con rabbia << TU GENIETTO MALEDETTO. COME TI SEI PERMESSO…..  >> si bloccò di colpo quando vide che il biondo aveva in mano il quaderno e  che era aperto su quelle pagine. Lo strappò via dalle mani e continuò. << Che cosa hai fatto? Quando imparerai a fatti gli affari tuoi? >>
<<  Sono dedicate alla donna nella foto, vero, queste parole? >> chiese << Sono dedicate a tua madre, non è così?  >> aggiunse.
Ally gli rivolse uno sguardo ferito, arrabbiato, ma non poteva più nascondere il dolore. << Tu vuoi sapere cosa mi è successo? Vuoi sapere per chi sono quelle parole? >> sbraitò contro la ragazza << Bene. Sì, è mia madre. Ed è per lei che non suono più, perché fu lei a costringermi, un anno fa, a partecipare ad un’audizione. Per farmi superare la paura, mi disse che ci sarebbe stata, che sarebbe tornata per me. Ma quando arrivò il mio momento, lei non c’era ed io ero arrabbiata con lei. Così arrabbiata che rinunciai. Ora capisci? Ero arrabbiata con lei, mentre lei moriva sull’aereo che la stava portando da me. >> era ormai scoppiata in un pianto liberatorio. Le sue parole erano spontanee, ma piene di dolore e rimorso. << Vuoi sapere quel’è il mio desiderio? Vorrei vederla, sentire il suo calore ancora una volta. Ma soprattutto vorrei tanto dirle che mi dispiace e che è tutta colpa mia e del mio sogno. Ma ho paura che lei mi rifiuti.  >> aggiunse, ancora in lacrime per aver esternato tutto il dolore.  Distolse lo sguardo dal biondo, che nel frattempo era in lacrime. Si sentiva uno schifo. Avrebbe voluto dirle qualcosa, non amava vederla in quello stato, ma l’unica cosa che riuscì a fare fu cercare di abbracciarla. Ally scrollò le spalle infastidita. << Vattene. Spero che il mio dolore ti abbia fatto conquistare la terra >> disse fredda per poi coricarsi ancora in lacrime sul letto.
 
Austin di canto suo comparve sul ponte più alto di Miami, un posto in cui andava spesso per pensare. Sapeva di aver sbagliato tutto, sempre. Avrebbe dovuto aiutarla invece aveva peggiorato la situazione con quello stupido giochetto. Se solo si fosse concentrato su di lei invece che il suo obbiettivo…
Già, il suo obbiettivo. Ora non aveva più senso visto che non lo avrebbe mai raggiunto.
<<  Hai fatto la cosa giusta  >> la voce di Cloud ,appena apparso accanto a lui, lo distrasse dai suoi pensieri .
<<  E a cosa è servito. Io non posso esaudire il suo desiderio.  >> disse deluso il biondo.
<< Veramente puoi farlo. >>  ribatté  Cloud accendendo una luce di speranza negl’occhi del ragazzo.
<< Puoi esaudire il suo desiderio. Ma…. Voglio che tu sappia una cosa. Il tuo obbiettivo era far suonare Ally e ci sei riuscito, anche se no nel modo giusto,  quindi ti sei conquistato la terra. >> aggiunse l’angelo
<< Dici sul serio? >>  chiese felice il ragazzo
<< Sì, ma non è finita. Se decidi di ritornare lì non incontrerai mai Ally e lei non diventerà mai famosa,per quanto ci proverà. Ah! E anche lei si dimenticherà di te. Se, invece, scegli il paradiso potrai esaudire il suo desiderio e sia tu che lei vi ricorderete di tutto. >> spiegò l’angelo con voce leggera.
<< MA perché? >> chiese combattuto per la scelta da fare il biondo.
<< Perché gli errori si pagano Austin >>  stava per andare via quando il biondo lo fermò.
<< Posso chiederti una cosa? >> l’angelo annuì. << Nel “destino alternativo” io ho visto la madre di Ally. Era viva. >> aggiunse in una affermazione anche se in realtà voleva essere una domanda.
<<  Sì. Vedi, se tu non fossi morto, sua madre non l’avrebbe mai convinta a partecipare a quell’audizione e non avrebbe mai preso quell’aereo, perché ci saresti stato tu accanto a Ally. >> continuò a spiegare saggiamente. Poi mise una mano sulla spalla al ragazzo e concluse << spero che tu scelga saggiamente >> per poi scomparire, lasciando Austin in balia del suo bivio più grande.
 
 

Salve ragazzi.
scusate l'altro capitolo lo posto stasera, perchè sono stata invitata improvvisamente ad un pranzo dove ci sono parecchi ragazzi carini ;). 
Comunque scusate gli errori, ma l'ho scritta velocemente. e scustate se non elenco tutti quelli che recensiscono le mie storie e le mettono tra le seguite o preferite. ci sentiamo stasera... bacionissimi e buona domenica a tutti. Vi penserò. 

 

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Capitolo 5
*** Scelgo..... ***


Scelgo……
 
Austin ripercorse tutti i luoghi in cui era stato con lei, dal negozio alla scuola e per finire si ritrovò nella sua camera. La vide distesa a dormiente con la foto di sua madre stretta, si avvicinò di più per guardarla e vide  il suo viso con ancora i segni evidenti delle lacrime versate per esternare il dolore più remoto.
Era di fronte alla scelta più grande, riprovare a vivere per inseguire il suo sogno senza mai conoscerla, o beatificarsi della luce eterna mettendo davanti la felicità di Ally.  Scomparve da lì per riapparire alla base celeste.
<< Ei Dez! >> disse vedendo l’amico intento a rilassarsi.
<< Austin! Devo darti una grande notizia: mi sono conquistato la terra tra qualche ora vivrò di nuovo.  Ei, tutto bene >>  chiese il rosso dopo aver visto il suo poco entusiasmo. Il biondo spiegò la situazione. 
<< Dez io non so cosa fare. Fino a una settimana fa avrei scelto senza dubbio la terra,ma adesso io non voglio dimenticarmi di lei e non voglio che lei dimentichi me. per non parlare del fatto che lei merita il successo. >> aggiunse.
<< Amico è una scelta dura, ma sono sicuro che dentro di te hai già scelto devi solo ascoltarti >> disse amorevolmente il rosso.
 
Passò una mezz’oretta. Austin era sul divanetto aveva scavato affondo dentro la sua anima ed era pronto per la scelta. 
<< Allora? Qual è  la tua destinazione? >> Cloud attirò la sua attenzione.
<< Bè…… Scelgo il paradiso >> disse tutto d’un fiato.
<< Posso chiederti come hai preso questa decisione? >> chiese l’angelo curioso.
<< Ci ho pensato Cloud. Io non voglio vivere in un mondo in cui non la incontrerò, per me vale più la sua felicità che la mia e solo così potrò renderla tale……. Non so come spiegartelo, ma è meglio vivere con la consapevolezza che hai fatto del bene alla ragazza più strepitosa che abbia mai conosciuto, piuttosto che vivere con persone che probabilmente non la eguaglieranno mai >> disse con la voce rotta dall’emozione.
<< Ho capito. Tu la ami. >> semplificò Cloud. Il biondo restò senza parole, non aveva mai pensato a quel sentimento, però quelle parole racchiudevano tutto quello che provava.
<< Credo di sì. Cloud ? >>
<< Dimmi >>
<< Posso dirle addio? >> chiese sincero. L’angelo annuì.
L’angelo schioccò le dita e trasportò entrambi in una distesa di verde, sembrava central park.
<< Dove siamo? >> chiese il biondo.
<< Nel sogno di Ally. >>  rispose Cloud. << Eccola >> aggiunse indicando verso un laghetto recintato a pochi metri da lì. Ally era di spalle appoggiata al recinto, Austin fece un passo in avanti << Austin aspetta >> disse Cloud  indicando con il capo una donna che si avvicinò ad Ally.
<< Ally! >> disse la donna.
 La bruna si girò << Mamma? >> disse.
<< Sì…… Bello qui, vero? >> chiese la donna guardandosi intorno.
<< Sì.  >> rispose ancora confusa.
<<  Ricordi cosa volevamo fare qui? >> chiese ancora emblematica.
<< Sì >> disse felice la ragazza.
<< Allora prendi la mia mano e corriamo insieme per tutto il parco >> disse la madre porgendole la mano.
Le due corsero per circa quindici minuti senza sosta, Ally si stava godendo quel momento sperando che quel sogno non finisse mai; mentre il genio e l’angelo guardavano la scena con amore.
Le due si fermarono. Erano affannate. I loro cuori erano emozionati. Ripresero fiato e poi la madre chiese << Ally perché hai smesso di suonare? >>
<< Come fai a saperlo? >> chiese 
<< Lo so. Ora rispondimi >>
<< Mamma io…… >> iniziò a piangere << non volevo che tu ce l’avessi  con me. Il mio sogno ti ha uccisa. Io ti ho uccisa >> aggiunse.
La donna la avvicinò a sé in un abbraccio amorevole, quando Ally si calmò, la prese per le spalle e disse << Tesoro ascolta.  Il mio fu un incidente, non è stata colpa tua. Io volevo essere lì accanto a te perché il mio sogno più grande è vederti felice.  Ti prego non rinunciare a provarci per me, anzi. Io voglio che le tue canzoni abbiano successo perché sei la più brava del mondo. >> Sorrise, facendo sorridere anche sua figlia.
<< Come farò a capire che sei fiera di me?  Come farò quando ti vorrò accanto a me? >> chiese ancora in lacrime, Ally.
<< Io sarò sempre accanto a te. E se tu sarai felice io lo sarò con te >>  si abbracciarono di nuovo.
<< Ora devo andare>> disse la donna asciugando le lacrime alla figlia.  << Ti voglio bene. >>  aggiunse. << Anche io >> disse Ally poi annuì e vide sua madre scomparire in una luce abbagliante.
 
<< Austin va a salutarla >>  incitò Cloud. E il biondo si avvicinò.
<< Hey bellissima. >> scherzò il biondo cercando di nascondere l’emozione.
<< Austin! Devo chiederti scusa…… >> iniziò la bruna
<< No. Sono io che devo chiederti scusa, avrei dovuto ascoltarti invece di concentrarmi sul mio obbiettivo. >> disse sincero.
<<  Grazie per aver esaudito il mio desiderio………. >>
<< Non c’è di che >>
<< Allora, Buona nuova vita terrena.  >> ribatté.
<< Diciamo che……. andrò in “un posto migliore” >>  disse il biondo. Ally capì la situazione << Ma perché?  Insomma mi hai “salvata”. Non era questo il tuo compito? >>  insistette.
<< Sì, ma vedi tutto ha prezzo ed io ho sbagliato ad esaudire un desiderio non tuo…..  >> non ci fu bisogno di continuare a parlare, la bruna aveva capito.
<< Austin mi dispiace so quanto ci tenevi >> disse mortificata.
<< Tranquilla, è stata una mia scelta. E poi mi stanno offrendo il paradiso mica l' infereno >>  la rassicurò il biondo. Poi si abbracciarono per qualche minuto.
<< Ora però non farmi pentire di averla fatta. Voglio il tuo nome su tutti i cartelloni pubblicitari >> scherzò il biondo sorridendo e staccando l’abbraccio. Voleva vedere il suo sorriso per l’ultima volta. Ally sorrise ed era sorpresa dal comportamento del biondo; le stava dicendo addio, ma nel modo meno doloroso possibile. Già! Stranamente sentì una strana fitta di nostalgia e dolore, non avrebbe avuto più il biondo intorno a sé pronto a rovinare tutti i momenti di silenzio.
<< Ci vediamo >> concluse il biondo. Ally strinse le labbra in segno di comprensione. Rimase  lì, ferma,  ad osservare Austin indietreggiare per andare via.  Quest’ultimo fece per girarsi, ma, sotto gli occhi stupiti di Ally, si fiondò su di lei e unì le loro. Un secondo intenso, per poi andare via.
Ally si svegliò in uno stato di beatitudine, dopo tanto tempo si sentiva bene. Sapeva che quel sogno era stato realtà. Si voltò verso la foto di sua madre e spontaneamente sorrise. Poi si alzò e si diresse verso il pianoforte, si fece avvolgere dal calore degli abbracci che aveva ricevuto nel sogno. Chiuse gli occhi e iniziò a suonare.
Nel frattempo Austin era alla base celeste intento a varcare la porta che divideva il paradiso dalla base.
<< AUSTIN ASPETTA! >> Cloud urlò forte riuscendo a fermare l’avanzata del biondo, che si girò.
<< Cloud……. Ma che succede? >> chiese stranito.
<< Ally ha suonato. >> disse a brucia pelo.
<< Davvero? >> il biondo era felice della notizia, perché stavolta l’aveva fatto senza perdere se stessa.
<<  Sì. E lo ha fatto grazie a te.  In alto hanno deciso di premiarti >> continuò
<< Che significa? >> chiese speranzoso.
<< Che puoi tornare sulla terra, naturalmente non ricorderai niente, ma compirai il tuo destino >> disse
<< Come? >> chiese confuso il ragazzo.
<< Lo vedrai >> disse l’angelo. Ci fu uno schiocco di dita e la scena ritornò ad essere questa:
 
<< Ma sta attento idiota >> urlò l’automobilista a Austin, che per un pelo non finiva sotto.
 
Già cari amici. Ritornò esattamente dove tutto era iniziato. Sto camminando mentre vedo scorrere le immagino dei questi due anni. Perché tutto è andato esattamente come doveva andare fin dal principio. (Immagini e colonna sonora  che vedo mentre cammino ).
Vi starete chiedendo il perché? Semplice. Per quanto le strade siano tante, alcune lisce, altre tortuose, primo o poi confluiscono sempre in un unico destino: quello stabilito per ognuno di voi. Quindi non torturatevi chiedendovi quale sia la vostra destinazione. VIVETELO.  
 
Ma  posso anche sbagliarmi, del resto sono solo un angelo della destinazione ;) ;).
 
 
 
Salve ragazzi.
Lo so lo so. ho postato tardi l’ultimo capitolo, ma quando sono tornata a casa, sono venuti a trovarmi dei parenti. Non vi dico la baraonda.
Comunque spero che l’ultimo capitolo vi sia piaciuto. Vi consiglio di aprire il link per vedere quali immagini scorrono mentre Cloud ( per chi non l’avesse ancora capito, è lui che ha raccontato la storia) parla. Ah! Ho dimenticato di scriverlo stamattina, ma la lettera in realtà è una canzone di Tiziano Ferro “Per dirti ciao”.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, che hanno messo la storia tra le preferite, tra le ricordate e seguite. Vi voglio un mondo di bene.
Raurasllyshippers
Rauraforever_08
Chiara_jj
Auslly e raura love
Love auslly ita
fantaDJ_CA
Austin e Ally
Ily99
RDJude

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