Io sono leggenda.

di IamUnicorn_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** Secondo capitolo. ***
Capitolo 3: *** Terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** Quarto Capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo. ***


Capitolo 1.
Erano passate tre settimane… tre settimane da quel fottutissimo giorno quando in tutti i telegiornali avevano avvertito l’intero paese di scappare, fuggire, mettersi al riparo e armarsi. Si stava diffondendo un virus.Un virus sconosciuto da tutti. Nessuno sapeva di cose si trattasse ma gli effetti erano ben chiari! Se qualcuno, persona o e animali, era infettato dal virus la testa iniziava a girare, gli occhi diventavano sempre più rossi, la pelle diventava grigiastra di colpo e si iniziava ad avere attacchi di panico, fino a quando non si attaccava chiunque gli stesse vicino. Come sapevo tutto questo? Bhè, è quello che è successo a tutte le persone a cui voglio bene,compresa la mia famiglia! Mio padre sapeva ciò che stava accadendo, per questo si era procurato pistole, fucili e altre armi da fuoco per proteggerci.Purtroppo però la mia famiglia do un po ha iniziato ad avere gli effetti del virus e così è successo che si sono ammalati e… il resto lo sapete! Ora vi starete chiedendo come mai io non ero stata infettata… ed infatti nemmeno io lo so,sono immune! Tempo fa avevo fatto delle iniezioni, (all' ora non sapevo di cosa si trattasse) tutti le avevano fatte, ma non funzionò anche con loro.Solo pochi in tutto il pianeta sono sopravvissuti e questi pochi sono ora sparsi non si sa dove e io sono sola con me stessa. Ci sono volute solo alcune settimane, tre o quattro, per far si che tutti fossero malati ,la situazione è precipitata e tutto e tutti erano infettati dal virus. Ed ora, nulla è più come prima! Ah, vero! Non mi sono presentata. Mi chiamo Karen, sono originaria di Londra. I miei capelli sono mossi e di un rosso intenso, ho la carnagione chiara ma non troppo, sono alta e, ultimamente, mi sono snellita molto. È difficile trovare cibo ancora commestibile e tutti i giorni bisogna correre per essere sicuri che nessuno nei paraggi ti attacchi da un momento all’altro. Per questo faccio molto esercizio fisico, devo essere pronta in ogni caso. In questo momento vivo in una piccola villa, con giardino e piscina, non era casa mia ma avevo bisogno di un' abitazione più grande e ''attrezzata'' per poter svolgere i miei esperimenti: sto cercando ti trovare un rimedio, una cura, a questo virus, ma per ora... ancora niente! L'unica ''persona'' che mi fa compagnia è il mio cane. Si, ho un grande labrador che mi tiene un'pò di compagnia. Non è come un' umano ma... è un amico!


Salve salvino! Sono tornata con una nuova ff. Spero che questa riceva un' pò più di attenzioni dell'altra (che faceva schifo,lo so) e che recensiate in molte così mi date la carica per continuare .Ora vi lascio,bye bye <3
  Letizia.

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Capitolo 2
*** Secondo capitolo. ***


Capitolo due.

Stavo di nuovo sognando la notte in cui tutti gli abitanti di Londra evacuarono le loro abitazioni per salvarsi. Gli elicotteri ci aspettavano per portarci un in luogo sicuro, ma io non mi fidavo, infatti, appena calata la notte tutti gli esseri ormai infettati li attaccarono, contagiando tutti i presenti. Rimasi a casa quella notte, chiusi tutte le finestre e le porte, in modo che nessuno potesse entrare. Aspettai il giorno, uscii finalmente di casa e ,ormai, non c’era più nessuno.

Fui svegliata dal mio cane, e mi accorsi che il giorno era finalmente arrivato. Feci una doccia calda, misi un paio di jeans aderenti ma elastici e comodi ,una canotta turchese e i miei amati anfibi. Presi l’arco e le frecce per difendermi e cacciare, misi un coltellino nello stivaletto e ,infine, presi una pistola. Uscii di casa e mi insinuai in un bosco poco lontano da casa mia. Gli alberi erano altissimi e decisi di arrampicarmi su uno di loro per controllare bene la zona. Trovai un albero, era più grande di tutti gli altri e di conseguenza anche i rami erano più resistenti, così iniziai a salire: trovai una sporgenza e mi diedi una spinta con il piede sinistro riuscendo a salire con quello destro su un ramo poco alto. Continuai a saltellare per i rami per un’ po’, poi mi fermai… ero, più o meno, a una ventina di metri da terra. Il bosco continuava ancora per qualche metro poi arrivava una distesa di erba molto alta… un luogo perfetto per cacciare qualcosa. Scesi velocemente dall’albero, continuai a camminare fino alla fine del bosco, presi una freccia ed iniziai ad intrufolarmi lentamente, cercando di fare meno rumore possibile. Ero più o meno al centro di quel grande campo quando sentii qualcosa muoversi poco lontano da me... mi girai... c'erano cinque ragazzi, in piedi, li a fissarmi con dei sorrisi maliziosi. Non pensai a niente e iniziai a correre verso un punto indefinito, non sapevo dove andare, non ero mai stata in quel posto, ma mi misi comunque a correre e scappare. Mi stavano seguendo, sentivo i loro passi svelti dietro di me. L'ansia e il panico si impossessarono presto di me, ma non mi fermai per nessun motivo. C’era il bosco poco dopo, corsi più in fretta di prima e riuscii ad arrivarci prima di loro ;così decisi di salire di nuovo su un albero. Avevo ancora impugnati la freccia e l'arco e non avevo intenzione di lasciarli. Non era molto alto ma speravo che non mi avrebbero trovato lo stesso. Presto arrivarono anche loro, si guardarono in giro ma, fortunatamente, non guardarono mai in alto. Il ramo su cui mi trovavo non era molto resistente, infatti dopo poco iniziò a staccarsi dall’albero ed io non ebbi tempo per reggermi da qualche parte che precipitai a terra. Tutti si girarono a guardarmi… ero terrorizzata, ma poi pensai:
Perchè dovrei avere paura? Ho delle armi e so come utilizzarle e difendermi. Non potranno farmi niente se le ho con me.
Così presi coraggio, mi alzai e in tono duro, dissi:
‘’Chi siete?’’
‘’Ciao! Io sono Harry’’- disse un riccio con un sorriso che mi convinceva poco, poi proseguì-
‘’ E loro sono Niall, Zayn, Liam e Louis’’- disse indicando uno ad uno gli altri.
‘’E tu sei…?’’
‘’Non dovrebbe interessarti. Che cosa volete?’’- ribattei in modo freddo.
‘’Sta tranquilla bellezza, non vogliamo farti del male!’’- disse un ragazzo col ciuffo alto, pelle ambrata e occhi scuri, con riflessi color miele… avvicinandosi a me. Tirai su l’arco e preparai la freccia, pronta a lanciarla, ma lui si fermò… irrigidito. Sentendomi più protetta presi parola:
‘’Primo non chiamarmi bellezza, nemmeno ci conosciamo. Secondo, vi ho fatto una domanda: Che cosa volete?’’
Si guardarono tra di loro, poi iniziarono ad incamminarsi verso di me, solo che questa volta, tutti insieme. Per impaurirli decisi di prendere la pistola, ma sentì un colpo forte alla testa, alzai gli occhi… la vista era offuscata e confusa. Vidi che uno di loro, non so chi, aveva in impugnato un grande sasso… con qualche macchia di sangue… poi, il buio totale.

Mi svegliai a causa del sole che sbatteva sul mio viso. Quella non era la mia solita stanza, non la conoscevo affatto. Non ero mai stata li… Cercai di muovermi, ma ero bloccata! Avevo i polsi e le caviglie legati ad un letto e avevo un dolore lancinante alla testa. Ricordavo tutto. Ero agitata, avevo paura che mi facessero del male! Nessuno venne in quella camera per altri dieci minuti, poi si sentì delle voci fuori dalla porta, così finsi di dormire. Entrarono e quando videro che ‘dormivo’ esitarono per qualche minuto poi iniziarono a parlare tra di loro:
''Non ce la faccio... mi sentirei troppo in colpa. Tu come la pensi?''
''La penso esattamente come te! Lo so che dobbiamo trovare una cura, ma sperimentare l'antidoto su di lei...? E' così indifesa.''
Antidoto?!
''Quindi? Cosa facciamo?''
''Parlare con Zayn e gli altri sarebbe praticamente inutile. Non cambierebbero mai idea. Credo che aiutarla a scappare sarebbe l'unica possibilità.''
''Ok! Dovrebbero arrivare a momenti.''
Stavo ancora fingendo e ascoltai tutta la loro conversazione. Ero confusa, molto confusa! Rimasi immobile, mentre loro iniziarono a tagliare le corde che mi tenevano legata a quel letto. Fecero più veloce del previsto e poi andarono via dalla stanza velocemente. Non ci pensai due volte, mi alzai dal letto, rimisi i miei vestiti che erano stati sostituiti da una larga maglia bianca, e scappai dalla finestra saltando sul ramo di un albero che si trovava proprio li davanti. Ancora non riuscivo a capire dove mi avevano portata, ma ripensai a quei due, quando dissero:
''Dovrebbero arrivare a momenti.''
Mi guardai in giro, c'era un piccolo vicolo buio, decisi di nascondermi li. Quando arrivai, però, c'era uno degli 'zombie'. Decisi di nascondermi, con molta cautela, dietro un bidone della spazzatura cercando di non far rumore. Non si era ancora accorto di me, quindi presi il coltello dagli anfibi e mi avvicinai: con un calcio lo feci cadere a terra e subito mi fiondai con il coltello, colpendolo proprio in testa. Diedi diverse pugnalate al cranio per essere sicura che non si sarebbe risvegliato e decisi di aspettare l'arrivo dei ragazzi, per poi scappare. Dietro di me il vicolo continuava per qualche altro metro per poi divedersi a destra ed a sinistra ma non diedi molto peso a questi dettagli perché le città erano tutte completamente vuote. Aspettai e aspettai ma niente, nessuno si faceva vivo… finche non sentii dei bisbigli… mi affacciai in avanti per vedere da dove sarebbero arrivati ma non c’era nessuna traccia di movimento là fuori… Per un momento mi passò per la testa che i ragazzi si trovassero dietro di me, ma cercai di far andare via quel pensiero dalla mia testa, ma per sicurezza mi girai…
Avrei voluto non farlo!



Se volete uccidermi, vi capisco! Mi dispiace tantissimooo! Avrei dovuto mettere il capitolo prima ma con tutti gli impegni che ho non ci sono riuscita, e la scuola non mi ha aiutata affatto. Questo capitolo non mi convince... a voi piace? Vi prego calcolatemi un'pò e recensite <3 Graziee e perdonatemi!
Letizia.

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Capitolo 3
*** Terzo capitolo ***


Terzo capitolo

Per un momento mi passò per la testa che i ragazzi si trovassero dietro di me, ma cercai di far andare via quel pensiero; per sicurezza mi girai… Avrei voluto non farlo!
 
Tre dei ragazzi che mi avevano rapito si trovavano dietro di me e avevano ancora quel sorrisetto che non mi piaceva affatto.
"Dove credi di andare piccola?" – mi chiese con un tono di superiorità il moro con il ciuffo mentre gli altri due sghignazzavano dietro di lui. Normalmente quando mi trovavo davanti a degli zombie o animali feroci non scappavo, ma li affrontavo… Ma mi mettevano più paura di loro. Per questo quando ci sono, l’unico mio pensiero è quello di scappare ed è quello che avevo intenzione di fare! Peccato che quel giorno la fortuna non era dalla mia parte…
Cercai di girarmi dalla parte opposta alla loro ma i tre ragazzi subito mi presero da dietro e due di loro mi intrappolarono le braccia impedendomi di muovermi ma io mi dimenai più che potevo e, quando mi ritrovai uno dei tre davanti non esitai e dandomi una spinta ‘accavallai’ le gambe dando un calcio proprio sul naso del moro con gli occhi azzurri davanti a me. Il sangue iniziò a gocciolare dal suo naso e così gli altri due mi diedero un pugno in pieno stomaco e aiutando il loro amico mi riportarono dentro la casa da cui ero appena uscita. Entrai e dentro c’erano gli altri due… penso che siano stati loro a darmi una mano a scappare, infatti notai le loro espressioni dispiaciute. Mi legarono su una sedia, con delle corde che mi irritarono i polsi e le caviglie fino a far uscire del sangue.
"Prendi l’antidoto Niall"- disse il riccio.
l ragazzo biondo, che mi sembra di aver capito si chiama Niall, obbedì in fretta e scomparì dietro una porta per poi ritornare qualche minuto dopo con una grande siringa in mano e del liquido colorato all’interno. La vista dell’enorme siringa mi mise agitazione e paura, per questo decisi di parlare:
"Non dovete farlo per forza, per favore, ascoltatemi un minuto!"
I cinque si girarono con un’espressione meravigliata e confusa allo stesso tempo.
"Tesoro, non abbiamo tempo da perdere."
 Disse… Louis penso si chiamasse.
"Fate l’iniezione"- continuò
"No! Aspettate un attimo… Ancora non abbiamo testato l’antidoto con nessuno… Questi potrebbero essere i suoi ultimi minuti di vita"- Disse Niall triste.
Forse almeno lui aveva un cuore.
"Almeno lasciamola parlare un minuto… per favore…"
"Ok, dai parla tesoruccio! Deliziaci con le tue graziose parole"- Fece Louis.
"Anch’io sto cercando una cura, e sono vicinissima a trovarla. Ho sperimentato il mio antidoto su alcuni topi o altri animali infetti… inizialmente guariscono, ma poi tornano di nuovo al punto di partenza! Se sperimenterete quella cosa su di me non cambierà niente! Sono immune, e se non ci credete posso farvi vedere diversi morsi degli zombie e come potete vedere… non sono uno di loro. E poi se morirò non solo il vostro antidoto non vale ad un cazzo, ma non saprete mai come funzionerà il mio e come curare tutti! Insieme ci possiamo aiutare, ad uscire da questo periodo di merda e far tornare tutto alla normalità. Voglio solo una chance, se fallirò… potrete testare la vostra cura su di me."- dissi tutto velocemente, ero agitata e in me c’era un velo di speranza che mi lasciassero viva, ma avevo tanta, ma tanta paura che non mi ascoltassero dando così fine alla mia vita.
È più che ragionevole! Secondo me dovremmo ascoltarla e aiutarci a vicenda, è l’unico modo" – parlò uno dei ragazzi che erano già in casa al nostro ingresso.
Era stato per tutto il tempo in silenzio, ma questa volta parlò e mi guardò dritto negli occhi.
"Anche secondo me, vi prego. Aiutiamola"- disse il biondo.
"Cos’è questa?! Un’alleanza? Ormai qui siamo tutti nemici, non potete credere alle sue parole. È già scappata una volta, come potete essere certi che non lo rifarà? E poi non sappiamo se è davvero immune. Io non credo ad una sola delle sue parole. "-disse il moro che avevo colpito poco prima.
"Invece secondo me possiamo provare… Vediamo se ha davvero le cicatrici, se le ha iniziamo a trovare la giusta cura, altrimenti la uccidiamo, tanto non ci servirà a niente."- aggiunse il riccio
"Concordo con Harry. Proviamo!"- continuò il ragazzo con il ciuffo.
Dopodichè si avvicinò a me ed iniziò a squadrarmi per bene, toccandomi ovunque.
"Ma che cazzo fai? Non la devi prendere come una scusa per tastarmi, se mi slegate posso mostrarvele io le cicatrici"
"Quando tutto era ancora normale, le ragazze avrebbero pagato per farsi dare una tastatina da me, piccola!"
"Peccato che ora non è tutto normale! Ti consiglio di darla agli zombie una tastatina, voglio vedere se pagherebbero ancora."
Continuai io infastidita dal suo comportamento arrogante.
"Ti conviene chiudere quella bocca! Non vorrei pentirmi di averti lasciato del tempo da vivere."
Si allontanò e il biondo mi slegò dalla sedia facendomi segno di mostrare le cicatrici. Avevo due morsi sul braccio destro, uno sulla coscia sinistra e una grande ferita sul ventre. Faceva ancora male, ed era passata una settimana: Mi ero intrufolata in una casa buia per cercare qualcosa di utile, ma mentre mi dirigevo per la camera da letto uno di quei cosi mi saltò addosso facendomi sbattere contro una lastra che era ceduta dal soffitto e così mi ferì il fianco. Mentre stavo cercando di recuperare il fucile, lo zombie mi prese da dietro dando diversi graffi profondi alla ferita. Ci si può infettare da un morso e da delle ferite procurate dagli zombie quindi usai anche quella per attestare la mia immunità. Dai loro visi era evidente che erano leggermente sconvolti, forse non se lo aspettavano.
"Ehm… va bene. Abbiamo capito. Dove sei stata fino ad ora? Hai una casa?"-mi chiese Liam… credo.
"Si, abito prima del bosco. Quello dove mi avete aggredita"
"Non ti abbiamo aggredita, sei stata tu quella che ci ha puntato una freccia contro!"-mi disse il riccio.
"Dalle vostre facce si capiva bene che non avevate buone intenzioni. Stavo solo cercando di proteggermi. Dopotutto eravate cinque, contro una sola ragazza."
"Ok, ok… non possiamo rimanere qui tutto il giorno, non è sicuro. Portaci a casa tua, così potrai mostrarci il tuo antidoto."- mi disse Zayn.
Annuì e iniziarono a prepararsi per uscire. Due di loro si trovavano avanti, mentre gli altri tre dietro per impedirmi di scappare, io davo le coordinate e loro si facevano strada per le vie scure di quel paese a me sconosciuto e dopo aver attraversato il bosco, dove ero passata la stessa mattina, arrivammo finalmente a casa mia. Appena entrai il mio cane mi saltò addosso ed iniziò a leccarmi il viso mentre io ero distesa a terra. Lo allontani e mi alzai, ma Laky (il mio cagnolone) guardò torvo i ragazzi ed iniziò ad abbagliare contro di loro. Mi avevano dato una chance di vita quindi decisi di fare altrettanto e salvare la loro prima che Laky li sbranasse.
"Laky, smettila!"- poi continuai
"Possiamo rimanere qui per un’pò… Ci sono diverse camere da letto sopra e ci dovrebbe essere posto per tutti."- mi sentivo al sicuro a casa mia e se dovevano tenermi d’occhio preferivo almeno essere nel ‘mio territorio’.
"Non è una brutta idea, quindi penso che dovremmo dare retta alla rossa e restare qui! A proposito… Non sappiamo come ti chiami…"- disse Zayn.
"Mi chiamo Karen. Ed ora vado a prepararvi le stanze. Sia chiaro: non si distrugge la casa e non si va al laboratorio senza il mio permesso."- poi mi incamminai per le scale così da raggiungere le stanze che si trovavano al piano di sopra, ma mi fermai di colpo.
"Ah! E non cercate di entrare il quella porta laggiù. Quella con una grande 'X' sopra. Tanto non ci riuscirete…’’ poi salii.


Eccomi <3
Questo è il terzo capitolo, come solito ho lo ho postato tardi e mi dispiace moltissimo. Fa percchio schifo quindi cercherò di rifarmi con i prossimi :) Vi saluto, adios. Un bacio
Letizia.
ps: plis, lasciate qualche recensione, ne sarei felicissima <3

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Capitolo 4
*** Quarto Capitolo ***


Quarto capitolo


Andai nelle camere superiori e presi tutto ciò che mi serviva per poter preparare i letti. Misi degli asciugamani in ogni stanza e avvisai i ragazzi che le loro stanze erano pronte.
“Le stanze sono pronte. Se volete andare a riposare, fate pure. Vi ho preparato degli asciugamani… se volete lavarvi, il bagno si trova in fondo al corridoio nel secondo piano. Io preparo la cena.”
Si diressero verso il piano superiore, mentre io iniziai a preparare qualcosa per loro. Mangiai un panino velocemente e andai a farmi una doccia. Non avevo voglia di cenare con loro. Dopo averli avvisati di poter andare a mangiare e mi immersi bagno caldo. Chiusi gli occhi riflettendo su tutto quello che mi stava succedendo: finalmente non ero più sola, ma non mi fidavo, ancora, di loro. Naturalmente non potevo sbatterli fuori di casa, mi avevano risparmiata, non mi avevano uccisa, in qualche modo dovevo ricambiare il favore. In base a come sarebbero andate le cose, avrei deciso cosa fare, ma per ora non ero sicura di quale sarebbe stato il mio prossimo passo. Restai nella vasca a lungo, così mi avvolsi in un asciugamano e andai in camera mia, sicura di non trovarci nessuno, visto che si trovava al terzo piano. Entrai e trovai Zayn lungo sopra il mio letto, che spaginava il mio album da disegno. Presa alla sprovvista, gli urlai contro:
Che cazzo ci fai in camera mia? Quello è il mio album da disegno?! Lascialo subito, è una cosa privata.”
Ero brava a disegnare, mia madre era una pittrice, e io ho preso da lei questo talento. Non sono brava come lei, ma me la cavo. Mi rilassa Lui lo lasciò e lo appoggio al comodino di fianco al letto, molto tranquillamente. Ma non si alzò.
“Ho finito di cenare, e ho pensato di venire a trovarti… Non sei felice?”
“No che non sono felice! Sono nuda, e in compagnia di un completo estraneo in camera mia. Ora, se permetti, vorrei cambiarmi, quindi esci subito.”- dissi iniziando ad agitarmi per la rabbia.
“Secondo me dovresti rilassarti un’pò … ti ho salvato la vita. Dovresti darmi qualcosa in cambio! Magari… potresti venire a letto con me!”- disse con tutta tranquillità.
“Spero che stai scherzando! Prima cosa, non sei stato solo tu a salvarmi la vita, e l’idea non è partita sicuramente da te. Poi, già vi sto dando l’opportunità di usufruire della mia casa, il favore è ricambiato visto che non ne avevate una. Ed ora, esci!”
“Si si, come vuoi” –disse uscendo.
Mi appiattii alla porta per farlo passare… ma lui improvvisamente si mise di fronte a me, con le braccia di fianco alla mia testa, intrappolandomi tra lui e la porta e quando si trovò a qualche centimetro dal mio viso, mi sussurrò all’orecchio:
“Comunque, sei sexy così!”
“Non vengo, comunque, a letto con te.” –ribattei
“Alla fine cederai” – disse andandosene e permettendomi, di nuovo, di respirare.
“Non contarci!” – gli urlai mentre scendeva le scale.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi vestii, poi mi distesi sul letto iniziando a fissare il soffitto, e mi addormentai. Mi svegliai la mattina seguente a causa del sole che attraversava le tende. Andai in bagno per sciacquarmi il viso e lavarmi i denti e tornai in camera per vestirmi. Indossai dei comodi pantaloni neri, una canotta verde e gli anfibi, poi scesi a fare colazione. In cucina trovai il ragazzo biondo, Niall, che cercava qualcosa nel frigo.
“Hai bisogno di qualcosa?” Sussultò sul posto, probabilmente non mi aveva sentita arrivare.
“Oh, ehm… buongiorno. Si stavo cercando del latte, ma non lo trovo”
“Ah, credo di averlo finito… dopo andrò a fare un giro per prendere qualcosa, lo metterò nella mia lista”
Poi ci fu un silenzio imbarazzante per circa due minuti poi parlò ancora:
“Comunque mi dispiace, per il fatto dell’antidoto, e tutto il resto. È solo che tutta questa situazione ci ha fatto impazzire e credo che gli altri lo sentono di più di me e Liam..”
“Oh tranquillo, vi ho sentiti… ieri, quando mi avete liberata. Ma state tranquilli, non lo dirò agli altri!” – dissi velocemente per tranquillizzarlo, sembrava agitato.
“Grazie mille, per me è importante che non lo scoprono. Sicuramente andranno di matto”
“Sicuro, e non ci tengo ad avere dei pazzi in casa!”
Niall rise e io sentii che potevo fidarmi di lui. Non so perché ma qualcosa dentro di me diceva che non era come gli altri.
"Magari dopo puoi accompagnarmi a fare un giro, se vuoi” – gli dissi Sembrava contento
“Certo, ne sarei felice” – finì sorridendo.
Poi filò in camera sua a cambiarsi Dopo poco scesero Harry, Zayn e Louis. All’improvviso mi ricordai di ieri sera, dell’imprevisto con Zayn, ma cercai di fare la disinvolta e finsi che non era successo niente anche se lui mi guardava con un sorrisetto malizioso.
“Dopo pranzo io e Niall andiamo a fare un giro. Prenderemo del cibo e dei vestiti, visto che non li avete. Voi fate ciò che volete, basta che lasciate tutto in ordine. Avete qualcosa da aggiungere o volete che vi portiamo qualcosa?”
“Perché andate solo tu e Niall?” –chiese Zayn con una strana espressione in viso.
Gli altri due si girarono verso di lui, un’po’ sbalorditi.
“Ti crea problemi?”
“No no, era così per chiedere.”- disse facendo l’indifferente.
“Perfetto” – dissi per poi dirigermi nella stanza delle armi.
Quando dovevo ispezionare delle case preferivo essere molto armata, per sicurezza. Quindi aprii la grande porta, dove avevo inciso una grande x rossa, e presi il mio arco e qualche freccia in più del solito, due coltelli che misi negli anfibi, due pistole e li portai in camera mia nascondendoli sotto il letto. Scesi, preparai il pranzo per i ragazzi e mangiai qualcosa al volo. Niall finì in fretta così partimmo molto presto.
Ci incamminammo verso la via principale, visto che era molto illuminata, per poi dirigerci verso una piccola via che portava dall’altra parte della strada e arrivammo velocemente in centro. Visitammo diversi negozi e supermercati per prendere del cibo e dei vestiti, ma non era molta la roba che siamo riusciti a prendere perché la maggior parte delle cose che si trovavano al loro interno erano andati a male o rubati precedentemente da qualche sopravvissuto che ormai, sarà sicuramente morto. C’erano diverse case nei paraggi, così entrammo su una di queste. Buttammo giù il grande portone principale e salimmo le scale fino ad arrivare ad una porta che era ancora chiusa, e non completamente rotta come le altre. Diedi una pistola a Niall e entrammo in silenzio. Il soggiorno era illuminato da una grande finestra, vi erano divani in pelle e una grande tv posizionati sopra un tappeto bianco, la cucina, invece, era più piccola ma non c’era molto cibo da poter prendere, così ci accontentammo di qualche medicinale e pizze surgelate. Dovevamo prendere dei vestiti per i ragazzi così andammo verso le camere da letto che si trovavano uno un stato tutt’altro che pietoso, erano pulite e in ordine ma un’ po’ impolverate. A differenza delle altre case non era praticamente distrutta, ma tutto il contrario, ed era strano. Trovammo tutto ciò che ci serviva: vestiti, scarpe, coperte ecc… e ce ne andammo velocemente per poter raggiungere casa nostra con il sole ancora altro. Dopo aver aperto la porta principale, mi girai per l’ultima volta per vedere se era tutto a posto e, quando mi avviai per uscire, solo a quel punto, mi accorsi che un ragazzo si trovava avanti alla porta e aveva un fucile puntato contro di noi. Era alto e snello, capelli biondi e occhi azzurri puntati sui miei, era serio e abbassò di poco il fucile quando si accorse che non eravamo zombie ma continuò a tenerlo alto, sicuramente non era sicuro di trovarsi di fronte ad una ragazza immune. E in quel momento, mi veni in mente di Niall. Era immune anche lui?
“Che cosa ci fate in casa mia?” – disse molto serio
“Scusaci, non sapevamo che questa casa era abitata. Puoi abbassare il fucile, siamo immuni”- dissi mostrandogli le cicatrici di alcuni morsi e poi feci un cenno con il capo a Niall per fargli capire si stare al gioco.
“E il ragazzo? È immune anche lui?”
Niall rimase in silenzio, non sapendo cosa fare, così presi parole in fretta. “Si, è stato morso, ma non si è ‘trasformato’. L’ho visto io”- mentii
Esitò qualche secondo per poi entrare in casa e dirci di seguirlo chiudendosi la porta alle spalle.


Tadaaan, nuovo personaggio. Non lo ho scritto nella descrizione perchè non essendo dei Oned non potevo, ma spero vi piaccia comunque, non aggiungo altro.
Giuro che mi dispiace tanto, so che dovevo mettere il capitolo prima ma con le feste e tutto il resto me la sono presa comoda. Comunque volevo scusarmi anche per il fatto che, non essendo molto abile nell'usare efp, ci sono diversi accenti,vari errori e altre cose sbagliate, lo perfezionerò con il tempo. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito e messo la mia storia tra i preferiti, e anche una mia carissima amica che mi aiuta sempre con il capitolo (Mi manchi tanto <3) . Anyway se qualcuno vuole contattarmi su Twitter sono @_inHogwarts, vi risponderò di sicuro sia ai messaggi diretti che hai tweet. Non so che altro aggiungere perchè ho detto praticamente tutto ciò che avevo in mente di scrivere nei capitoli scorsi. Aggiornerò presto, un bacio.
Letizia

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