La storia raccontata da A

di HanMarin99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Attenzione a chi ti sta accanto. ***
Capitolo 3: *** 2. A é ovunque. ***
Capitolo 4: *** 3.Distruzione. ***
Capitolo 5: *** 4. Pensa Spencer, pensa. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nota dell'autrice:
Questo è più che altro un prologo dove racconto cose che già sapete un po' tutti, il vero capitolo è il prossimo. Lo so, questo è molto corto.
Fatemi sapere cosa ne pensate magari con un commentino :)

 

E cosi, eccomi qua.
Pronto a raccontarvi questa storia, la mia storia.
Ho conosciuto Alison al mare, ero io "bei pantaloncini", come mi chiama lei.
Successe qualcosa di terribile una notte, ma andiamo avanti.

Rincontrai Alison ad una festa, splendida come sempre aveva tutti i ragazzi attorno a sé.
Quella era la festa di Noel Kahn.
Era riuscita ad ottenere gli inviti anche per le sue quattro amiche: Hanna, Spencer, Emily e Aria.
Era la festa di Halloween e Alison era travestita da Lady Gaga. Mi sono sempre chiesto come facesse ad essere popolare con quel suo carattere da vera stronza e menefreghista.
Era bella, certo. Ma non mi avrebbe ingannato con quei suoi grandi occhi azzurri. Sapevo che nascondeva qualcosa, era una vera bugiarda.

Ma tornando alla festa, mi fermai ad osservarla mentre parlava con Jenna e le diceva di aver fatto un grave errore a vestirsi come lei, anche dopo il suo avvertimento del giorno prima. Ma Jenna non le aveva dato ascolto, non era una che si faveva mettere i piedi in testa.
Cosi, quando Alison decise di mettere alla prova le sue amiche, misi in difficoltà Noel che avrebbe dovuto spaventarle e la seguii fino all'appuntamento spacciandomi per lui ed ero quasi riuscito ad ucciderla, ma riuscì a scappare.
Sarebbe stato il momento perfetto. Il momento perfetto per la mia vendetta.

Cosi decisi di conoscere le sue amiche, dopo la sua scomparsa.
Andai al bar dove incontrai Aria. Era tristissima perché si era appena lasciata con il suo fidanzato.
Non sospettava nulla, parlammo tutta la sera e alla fine riuscii a farla innamorare di me. Il mio piano stava funzionando.

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Capitolo 2
*** 1. Attenzione a chi ti sta accanto. ***


Nota:
Salve a tutti! Ecco qui il primo capitolo raccontato in prima persona dal misterioso professor Fitz!
Inventando io la storia vi avviso di alcuni dettagli presenti; il detective Wilden è ancora vivo e il professor Fitz insegna ancora nella classe delle quattro ragazze.

 

La casa era vuota, Aria era andata a casa di Hanna per vedere un film horror, mentre io me ne stavo nel mio studio a scrivere.
Sapevo che Aria non sarebbe ritornata prima dell'indomani mattina e così mi ero trasformato da Ezra in A.
Avevo tirato fuori tutto l'occorrente di spionaggio.
Le telecamere nelle case di Emily, Hanna e Aria funzionavano alla perfezione mentre quelle a casa di Spencer si erano rotte e perciò non sarei riuscito a spiarla per un po'.
Sapevo che Alison era ancora viva, me lo sentivo e stavo pensando al prossimo messaggio inquietante che avrei potuto mandare alle ragazze. Compreso quello per Alison.
Presi un foglio e scrissi tutte le informazioni che sapevo su di Alison.
Collegai frecce ad avvenimenti e a persone.
Il detective Wilden era mio alleato.
Decisi di scrivergli una lettera in cui gli spiegavo cosa avrebbe dovuto fare.
"Caro Darren,
Ormai i tempi stringono, il Grande Signore è stanco di questi giochetti e vuole qualcosa di più concreto per mettere moralmente k.o. queste quattro ragazzine e che possano rivelarci dove sia Alison. Sa che loro la nascondono da qualche parte ed è impaziente di scoprirne il luogo.
Si fida di noi e promette che riceverai la tua ricompensa.
Perciò questo è quello che devi fare: incastrare Hanna cosicché le ragazze si allontanino dalle loro rispettive case mentre io cercherò di trovare informazioni.
Ho un video di una ragazza che di spalle è identica ad Hanna che ruba una collanina d'oro. Lo troverai in allegato.
-Ezra Fitz"

Tornai ad osservare Aria e Hanna; la bella bionda stava urlando terrorizzata mangiucchiando popcorn, mentre Aria si era svegliata di soprassalto sentendo le grida dell'amica. Si era davvero stancata quel giorno.
-Oh mio dio Hanna, che ti prende?-chiese Aria, ancora stordita dal sonno.
-Ehm quello faceva davvero paura!-reagì la bionda tremando.
-É solo un film, Hanna! Non fare la bambina!- la derise Aria, e si rimise a dormire.

****
La mattina seguente mi svegliai di soprassalto, uscendo da un brutto incubo.
Aria era rientrata già da un pezzo e piano piano mi avvicinai a lei e la baciai appassionatamente concludendo con un sorriso. Forse mi stavo davvero innamorando di lei e tutte il male che le facevo ogni giorno mi stava distruggendo, ma dovevo farlo. Era il mio compito e l'avrei portato a termine.
Non sapevo di preciso quale fosse la causa di tutto questo e perché il Grande Signore ce l'avesse tanto con quelle ragazze, ma mi aveva promesso una grande ricchezza se avessi ubbidito ai suoi ordini senza fare domande.
-Buongiorno!-mi salutó Aria con un grande sorriso.
-Com'era il film?- le chiesi fingendo di non saperne nemmeno il titolo.
-Non era un granché ma Hanna si impressiona subito, lo sai. Per quanto mi riguarda ho dormito in tutta la seconda parte!- disse ridendo e mi bació.
Quel giorno era davvero bella, i capelli erano raccolti in uno chignon e portava dei grandi orecchini circolari. Indossava un bel vestitino azzurro primaverile e profumava di rose.

La colazione era pronta e presto Aria sarebbe uscita per andare a scuola. Continuammo a parlare bevendo caffè e mangiando i pasticcini che aveva comprato la mattina stessa.

Arrivato in classe, non potei fare a meno di sentire la conversazione fra le quattro ragazze sul mio ultimo messaggio per Hanna: "Oh Han! Siamo ancora alle solite? Te l'ho sempre detto che non si ruba tesoro! Capisco che Tiffany è caro, ma i soldi non ti mancano, giusto? -A"
In allegato c'era il video che avevo mandato a Wilden.
-Hanna, non ci credo. Stai di nuovo rubando?- le chiese Emily con voce nervosa.
-Ragazze ve lo giuro, quella non sono io!-ribatté Hanna preoccupata.
-Io ti credo, ma A ha in mano questo video e non credo che se lo terrà per se per molto tempo! E poi quella ragazza sembri proprio te e la polizia lo capirà!- disse Aria guardano con faccia sconvolta le altre.
-Aria ha ragione e da quello che vedo la collanina rubata ha un grosso valore... basta sapere che è di Tiffany!- esclamò infine Spencer. -Lo so, lo so e- disse Hanna interrotta dal suono della campanella. Driiiiiin
-Silenzio ragazzi, cominciamo con la lezione!-gridai sbattendo la mano sulla cattedra.
-Chissà perché è così nervoso...- sussurrò Emily ad Aria.
Lei fece spallucce.

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Capitolo 3
*** 2. A é ovunque. ***


Nota dell'autrice:
Salve a tutti!
Ecco il secondo capitolo qui per voi!
("pov" significa punto di vista per chi non lo sapesse).
Grazie per le recensioni e a tutte le persone che mi seguono (seppure in silenzio).
Bacioni <3

 

Aria's pov

Ezra era molto agitato, chissà qual'era il motivo di tanta preoccupazione?
Spiegava nervosamente e si arrabbiava per il minimo sussulto.
Decisi di chiederglielo dopo le lezioni. Il tempo scorreva lentamente, erano ancora le 8.23 e la lezione di inglese sarebbe finita alle 10.00.
-Pss Hanna, allora per la faccenda di Tiffany?
-Aria, non so cosa fare... mia madre mi ammazzerá appena lo verrà a sapere!
-Dai Hanna, abbiamo sconfitto Mona e troveremo il modo di uscire anche dalla rete del nuovo o della nuova A!
-Ehh ehm! Ragazze, volete rendere partecipe tutta la classe del vostro discorso, per favore?
-Ci scusi prof!
Abbassai lo sguardo, imbarazzata.
Mr Fitz: molto bene, proseguiamo.

-Cosa state facendo?-Ci domandò Emily, riproverandoci.
Le facemmo segno che ne avremmo parlato in seguito e lei si zittí.

Spencer's pov

Stavo cercando di seguire l'interessantissima lezione di inglese del professor Fitz, ma Hanna e Aria continuavano a parlare e io mi limitai ad alzare gli occhi al cielo.
***
-Ragazze, cos'era tutto quello spettegolare in classe? Io stavo cercando di ascoltare!- domandai seccata.
-Spencer abbiamo capito che ti piace la cultura londinese ma noi stavamo parlando di una cosa importante!- reagì Aria quasi ridendo.
- Emh esatto, mentre tu eri impegnata ad ascoltare la lezione, noi ci siamo accorte del comportamento strano del signor Fitz!-disse Emily esasperata.
-Ragazze?! E la collana di Tiffany? Scusate io potrei venire arrestata e voi vi preoccupate della vita del professore d'inglese?- ribatté Hanna con gli occhi lucidi, sedendosi al tavolino della mensa.
La seguimmo tutte quante e ci scusammo.
-Scusaci Hanna, adesso possiamo parlarne-dissi a nome di tutte. Biiiip
Biiiip
Biiiip
Biiiip
I nostri quattro cellulari squillarono quasi all'unisono e Hanna cominciò a leggere, a bassa voce:
" Ragazze quanto mi mancate, avete sempre bisogno del mio aiuto! Ma tranquille ho quello che fa per voi; Oggi vi arriveranno quattro lettere in cui sarà scritto ciò che dovete fare, farete meglio ad ubbidire altrimenti si realizzeranno le vostre più grandi paure.
Bacioni xx
-A"

-Ragazze, io sto cominciando a preoccuparmi-dissi con un filo di voce.
-Sapete che lo fa per spaventarci, state tranquille!!-cercò di rassicurarci Aria, ma si capiva che era molto, molto spaventata.
Forse la più spaventata di tutte.
-Quali sono le vostre più grandi paure?- chiese Emily tremando.
-Ehm per ora la mia è che la polizia trovi quel video, mi pare ovvio!- Dusse Hanna.
-Che mia sorella scopra che ho copiato quella sua relazione al concorso!"
-Spencer!! Non è poi così tragico!
-Sarebbe furiosa!!-ribatté Spencer, infastidita.
-La mia è perdere Paige.-ammise Emily.
-Che mia madre scopria che mio padre l'ha tradita...-ddisse Aria tristemente. br /> -Mi dispiace, Aria.- disse Emily stringendola a sé in un caloroso abbraccio.

-RAGAZZE! Abbiamo fatto un errore enorme a rivelare le nostre più grandi paure qui, dove A può sentirci!- gridò Hanna.

-Dio Hanna, non può mica sempre ascoltarci!- disse Aria.
-A è ovunque-rispose con voce flebile.

Ezra's pov
Ed infatti ero lí. Avevo sentito tutto e me ne stavo seduto a qualche tavolo distante da loro sorseggiando il mio caffè.
***
Aria's pov

Eravamo tutte a casa mia e il campanello suonò.
-Vado io!-strillai, e mi fiondai alla porta.
-Un pacco per lei, signorina Montgomery- disse il postino, indicandomi il grande scatolone nelle sue mani.
Lo presi e lo portai in cucina, dove si trovavano le altre.
-Dai Aria aprilo!
-Perché proprio io?!- urlai seccata.
-Perche è indirizzato a te!-mi gridò Spencer facendomi perdere l'udito di un orecchio.
-Va bene, va bene lo apro...
-O mio dio!!-gridammo tutte in coro.
La porta sbatté e ci zittimmo tutte.

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Capitolo 4
*** 3.Distruzione. ***


Nota dell'autrice:
Salve a tutti! Questo capitolo è molto, molto breve ma volevo trasmettervi i pensieri di Ezra secondo il mio parere che trovo molto importanti.
Buona lettura!

TRE GIORNI DOPO

Mi rigirai nel mio letto. Non avevo sonno. Ero troppo impegnato a pensare e sapevo che questo compito che stavo portando a termine mi stava stancando parecchio.
Non dormivo, mangiavo poco e soffrivo.
Naturalmente quando c'era Aria facevo finta di niente. Facevo la parte del bravo fidanzatino innamorato anche se stava diventando più una realtà che una menzogna. Odiavo essere A.
Mi consideravo l'essere più falso e crudele della Terra, ma dovevo farlo.

A volte avevo delle crisi, delle crisi isteriche in cui sembrava che tutto il mondo mi stesse cadendo addosso.
Avevo anche cominciato a scrivere un diario sul quale annotavo tutti i miei pensieri. Mi serviva per ordinare le idee, per mettere nero su bianco tutto ciò che mi passava per la testa.
Spesso m'incantavo, fissavo un punto con gli occhi, ma andavo da tutt'altra parte con la testa. Pensavo, pensavo e ripensavo.
A. stava tirando fuori la parte peggiore di me, quello non ero io.
Non più.
Ero diverso.
Falso, meschino, bugiardo.

Quelle parole mi rimbombavano nella testa.
Falso, meschino, bugiardo.
Falso, meschino, bugiardo.

***
Ero solo a casa, ed ero davvero triste. Ero nel pieno di uno di quei giorni no.
Un brivido mi percosse la schiena. 39 e mezzo. Febbre alta.
Mi ritrovai in quello stato confusionale in cui solo questa malattia ti porta.
Stavo delirando.
Mentre urlavo le lascrime scendevano veloci, solcandomi il viso.
Era davvero troppo. Dovevo dormire, dimenticare, dimenticare tutto.
Cominciai a contare.
-Uno, due, tre,quindici, ventitré, cinquanta sette... già dormivo.

Aria's pov

Rientrai a casa e posai le chiavi sul tavolino. Mi buttai sul divano, stanca morta, ripensando alla giornata appena trascorsa.
Avevo girato centinaia di negozi insieme a Spencer alla ricerca di un bel vestito che le piacesse.
In quel momento, mi sentivo veramente realizzata e soddisfatta.
Ezra non mi aveva sentito rientrare quindi decisi di fargli una sorpresa. Aprii di scatto la porta della nostra camera, ma stava dormendo e fortunatamente non mi sentí.
Vidi il termometro sul comodino e capii che aveva la febbre.
Non lo svegliai e tornai in salotto.

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Capitolo 5
*** 4. Pensa Spencer, pensa. ***


TRE GIORNI PRIMA

Aria's Pov
-Cos'è stato?-sussultó Emily.
-Niente ragazze, la porta era aperta e si è chiusa con il vento.-dissi cercando di rassicurarle, ma il risultato non fu uno dei migliori.
-Aria ti decidi ad aprire questo pacco?-sbottó Hanna -devo andare a fare shopping.
-Mi scusi signorina Marin, ma sono stata appena minacciata da una persona che vuole la mia morte e che mi ha inviato un regalo che non avrei mai voluto ricevere! Credo che lo shopping non sia una priorità in questo momento, Hanna.- le rinfacciai con un sorrisetto compiaciuto.
-Aria ha ragione, Hanna. Lo apriró io se lei non ce la fa.- disse Spencer trattenendo a stento una risata mentre cercava di aprire il pacco togliendo lo scotch.
-Credo che ora dovresti guardare Aria.

Tante foto. Foto allegre che ritraevano la sua famiglia, sua madre e suo padre sorridevano, mentre suo fratello, che aveva un gran sonno, aveva un'espressione da bambolotto.

E alla fine c'era un biglietto.
Il solito modo in cui A comunicava.
Se lo aspettavano tutte.
-Aria! Quanto siete belli in queste foto tu e la tua famiglia.
Tua madre ha un gran bel sorriso, ma ora che guardo meglio quello di tuo padre sembra un po' falso. Dovrei essere l'unica persona a pensarlo o pensi che a tua madre interesserebbe?
-A
***
Spencer's pov
Ero appena ritornata a casa e sentii la chiave girare nella serratura.
-Ciao Spencer!-mi salutó Melissa- é arrivata una lettera per te!
Perfetto, passerò tutta la sera a litigare con lei per quel maledetto concorso! Fortunatamente ho mentito, questa non è una mia grande paura! Non direi mai in faccia ad A cosa mi spaventa!
-Grazie Melissa.
-Vado a farmi un caffè! Ah fra poco arriva Ian... Mi aiuta a studiare, vedi di non farmi fare brutta figura come l'ultima volta!
-Certo Melissa.-dissi rassegnata.
Odiavo quel ragazzo, l'ultima volta che era venuto a casa nostra si era messo a criticare i libri che leggevo, come se lui fosse un grande lettore e gliene interessasse qualcosa!
Allora da quel momento ho cominciato a correggerlo mentre parlava.
Era un vero asino con i congiuntivi!

Aprii la busta molto lentamente sbirciando appena dentro e feci un sorriso trionfante. Pubblicità.
A aveva deciso di non punirmi, almeno per ora.

Mi buttai sul letto e cominciai a leggere il mio libro preferito.
Mi accorsi però che stavo leggendo, ma pensando allo stesso tempo.
Allora, se fossi A cosa farei adesso?
Le spierei.
Cosa mi spingerebbe a fare tutto questo?
Beh un'offesa subíta molto grave o qualcosa del genere.
Insomma sicuramente non siamo state noi il problema... Era Ali la ragazza dal carattere stronzo, quella che si prendeva gioco di tutti, comprese noi. Ma chissà cosa deve aver fatto ad A?
Erano prese in giro, si. Ma non così gravi.
Rilessi per la terza volta la pagina del libro che avevo davanti agli occhi, ma stavolta con molta attenzione, visto che non ci avevo capito un accidenti con tutti quei pensieri che mi ronzavano in testa.

Erano le undici e mezza, così decisi di andare a dormire.
***
Mi svegliai di soprassalto.
Era mattina. Ero appena uscita da un incubo.
Avevo fatto un sogno orrendo; mentre A stava torturando Ali io ero legata ad una sedia e non potevo aiutarla. Mi sentivo impotente.
Tutto quello che potevo fare era godermi lo spettacolo, mentre sentivo Alison urlare e imprecare contro A.
Sfortunatamente non ero riuscita a vedere la faccia di A e non riesco nemmeno a ricordarmi se era un maschio o una femmina.
Fantastico, è tardissimo e sono ancora in pigiama con le lacrime agli occhi. La giornata non potrebbe cominciare meglio.

Da quando Alison é scomparsa faccio spesso incubi, ma questo è stato il peggiore in assoluto.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ho deciso di fare una cosa nuova! Alla fine del capitolo vi farò un domandina :D.
Domanda di oggi:
Qual è il vostro personaggio preferito e perché? :)

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