L’erede dello Sharingan e del Byakugan

di quinto Livello
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


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Nel villaggio della foglia sia stava svolgendo un dramma tra due casate quella degli Uchiha e quella degli Hyuga. Una coppia stava fuggendo dal villaggio della foglia. L’uomo era bruno con gli occhi neri mentre la donna era bruna con gli occhi bianchi. La donna cadde a terra slogandosi una caviglia così l’uomo fu costretto a prenderla in braccio e correre il più lontano possibile dal villaggio della foglia.

Sedici anni dopo.

Nel villaggio della foglia. Si stava svolgendo una tragedia almeno per due ragazzi.

Sakura: "Naruto! Sai! Questa me la pagate cara!"

Naruto: "Ah! Ma cosa ti è venuto in mente Sai di entrare nel bagno delle ragazze"

Sai: "Ho sbagliato porta lascia che le spieghi"

Naruto: "Si vede che non conosci la paura e il terrore! Ma si può sapere perché insegue pure me?!"

Sai: "Be’e naturale che ti rincorre. Sei entrato anche tu nel bagno delle ragazze"

Naruto: "Ma solo per salvarti!"

Il biondino stava trascinando il moro per tutto il villaggio nella disperata ricerca di sfuggire dalle grinfie della loro compagna di squadra. Era disperato e sapeva che se li prendeva era la fine dei loro giorni era sul punto di arrendersi al suo destino fin quando una chioma argentata, un libro in mano e l’occhio sinistro coperto non gli parve come una via d’uscita.

Naruto: "Maestro Kakashi! Aiuto!". L’uomo si volto verso i due ragazzi giusto in tempo per vedere il biondino nascondersi dietro di lui e la ragazza venirgli addosso mollandogli un potente pugno in faccia. Da lontano, fuori dal villaggio una persona osservava la situazione del villaggio. Il viso era coperto dall’ombra, ma in quell’ombra si riuscì a scorgere un occhio rosso.

Un ora dopo.

Sakura: "Mi scusi maestro non volevo"

Kakashi: "Non preoccuparti"

Il gruppo Kakashi era seduto su una panchina sotto un albero vicino ad un chiosco. Kakashi aveva del ghiaccio in faccia mentre Naruto e Sai invece avevano ognuno un occhio nero e dei bernoccoli sulla testa.

Sai: "Adesso ho capito cosa significa la paura"

Naruto: "Meglio prima che dopo Sai"

Sakura: "Silenzio voi due! Mi dispiace infinitamente maestro"

Kakashi: "Ti ho detto di non preoccuparti Sakura passerà".

Naruto era seduto meditando sul ciò che era successo quando davanti a lui passo una ragazza dai lunghi capelli neri con addosso degli occhiali da sole, indossava una minigonna nera con una maglietta bianca e al collo portava il copri fronte della foglia. La vide allontanarsi scomparendo dietro alla recinzione di legno, ma poco prima che sparisse dalla sua visuale notò che dietro la schiena aveva il disegno di un ventaglio bianco e rosso. Il ragazzo si alzò di colpo per seguire la misteriosa ragazza, ma appena tentò di raggiungerla era sparita. Satura l’aveva visto alzarsi e andare verso qualcuno, ma non vide chi così lo richiamò. Naruto era confuso, era stata una visone causata dalle botte o era reale. Kakashi notò la perplessità di Naruto, ma non riuscì a dirgli niente in quanto arrivò un falco dall’alto e il ninja solo al guardarlo capì che il quinto Hokage aveva bisogno di loro così radunò il gruppetto li condusse dal quinto Hokage.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


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Arrivarono dal quinto Hokage. La donna non poté non notare le condizioni del gruppo. Kakashi con del ghiaccio in faccio e Naruto e Sai con un occhi nero e bernoccoli mentre la sua allieva era l’unica che non aveva un graffio. Preferì non fare commenti.

Tsunade: "Ho una missione per voi. Dovete andare al villaggio della sabbia dal Kazekage a quanto pare dopo l’ultimo incontro con degli Akatsuki il villaggio sia un po’ in difficoltà causata dalla perdita di molti dei suoi uomini".

Kakashi: "Ci dirigiamo subito Hokage".

Tsunade: "Bene".

La donna si voltò verso Naruto che stranamente era rimasto in silenzio.

Tsunade: "Cosa c’è Naruto? Hai per caso perso la lingua?Sei stranamente tranquillo."

Naruto: "Non è successo niente nonna Tsunade. Stavo solo …"

Il ninja fu interrotto da alcuni colpi alla porta dopo di che entro una ragazza alta con capelli corti scuri e occhi dello stesso colore con in braccio un maialino. Shizune entrò dentro l’ufficio seguita da una ragazza. Naruto la guardò per qualche secondo per poi indicarla con il dito.

Naruto: "Ma io ti ho già vista"

Seirem: "Ma davvero. Strano io invece non ti ho mai visto prima d’ora".

La voce della ragazza, secondo Naruto, era simile a quella di Sasuke, ma , naturalmente, più femminile.

Tsunade: "Naruto! Non si indicano le persone e comunque voi avete una missione quindi andate".

Prima che il giovane ninja potesse replicare fu portato via alla svelta da Kakashi. Senza perdere tempo si diressero verso il villaggio della Sabbia. La raggiunsero dopo un giorno e vi rimasero per un’intera settimana cercando di aiutare i suoi abitanti il più possibile anche se la maggior parte degli abitanti diffidava di loro. A fine missione tornarono al villaggio. Vi era una strana aria in giro. Naruto notava che in giro c’erano alcuni gruppetti di persone che parlottavano tra di loro. Un giorno, mentre camminava per il villaggio, incontrò la misteriosa ragazza che aveva incontrato in precedenza nell’ufficio dell’Hokage. Notò che al suo passaggio la gente rimaneva in silenzio e la guardavano con sospetto. Il ragazzo si ricordò della sua infanzia e di come era rimasto solo fin quando il Maestro Iruka non lo accettò per quello che era. Seguì la ragazza fino ad un enorme portone con sopra lo stemma degli Uchiha. Quella era l’antica abitazione del clan Uchiha e fino a tre anni prima vi abitava Sasuke. La ragazza rimase ferma dov’era fin quando non si voltò verso il nascondiglio del biondino.

Seirem: "Esci fuori. So che ti nascondi li dietro".

Il giovane ninja rimase sorpreso. Come aveva fatto a scoprirlo? Eppure era stato attento a non fare il minimo rumore.

Seirem: "Esci tu o ti vengo a prendere io".

Ma che razza di frase era. Non voleva mica ucciderla. Mentre pensava a ciò la ragazza si avvicinò al biondino fin quando non comparve davanti a lui.

Seirem: "Ehi! Lo sai che è male educazione spiare una ragazza".

Naruto, preso dalla sprovvista, sia allontanò dalla ragazza.

Naruto. "Uaaaah!!!! Che spavento!!! Ma come hai fatto a trovarmi?"

Seirem: "Segreto. Comunque qui le domande le devo fare io. Perché mi seguivi?"

Naruto:"Ehm … ecco … io … ero solo curioso. Dietro a quel portone vi era, un tempo, il clan ninja degli Uchiha non che un mio caro amico …"

Seirem: "Tzk … io direi ex-amico. Ho sentito ciò che è successo a quel clan e del suo ultimo esponente e anche di come ha tradito la foglia seguendo uno dei tre ninja leggendari, quel ragazzo era davvero così debole visto che ha accettato l’invito di uno come Orochimaru".

Naruto si morse un labbro. Non gli piaceva che una persona del genere parlasse di Sasuke come se nulla fosse.

Naruto: "Non ti permetto di parlare di lui in questo modo. Tu manco lo conosci!"

Così dicendo si allontanò velocemente furente con la ragazza. La ragazza guardò, attraverso gli occhiali da sole, Naruto andarsene in preda alla rabbia. Sospirò. Aveva detto quelle cose, non solo perché le pensava veramente, ma anche per allentarlo da lei. Non le piaceva avere intorno gente. Guardò sopra il porto dove vi era lo stemma degli Uchiha. Ormai non poteva tirarsi indietro e l’unica cosa che oramai le aspettava era una vita fatta di solitudine, ma un giorno, questo era sicura, avrebbe fatto rinascere il clan Uchiha a posto di Sasuke e con le sue abilità sarebbe stata a capo sia di quello Uchiha che di quello Hyuga. Si tolse gli occhiali mostrando due occhi di differente colore, uno bianco e uno nero.

Seirem: "Preparativo clan Uchiha e Hyuga. Mi prenderò ciò che mi è di diritto".

Così dicendo aprì il portone e vi entrò.

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


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Naruto, Sakura e Sai si trovavano al cospetto del quinto Hokage pronti per avere una nuova missione.

Tsunade: "Il paese del the ha bisogno del vostro aiuto. Dovete solo proteggere alcuni loro messaggeri fino al confine del paese del nostro paese. Kakashi non potrà farvi da supervisore in quanto è stato chiamato altrove, quindi Sakura farà da leader del gruppo e in più ho aggiunto, solo per questa missione, vi ho aggiunto un altro membro nella vostra squadra".

Sakura: "Scusi Maestra, ma il capitano Yamato?"

Tsunade: "Lui è impegnato in una missione top secret"

Qualcuno bussò alla porta e la quinta Hokage la fece entrare subito. Lunghi capelli neri, occhiali da sole, copri fronte al collo, maglietta bianca, minigonna nera, borsetta con l’equipaggiamento legato alla gamba destra e scarpe nere. Naruto la indicò nuovamente e si rivolse verso Tsunade.

Naruto: "Ma … ma … perché proprio lei! Non voglio quella ragazza nella nostra squadra"

Tsunade: "Naruto! Non hai nessuna autorità di decidere chi deve e chi non deve fare squadra con te! Ho deciso che lei verrà con te e così sarà".

Naruto: "Ma … ma …"

Tsunade: "Niente ma. Adesso andate. Partirete tra un ora"

Uscirono dall’ufficio e ognuno si diresse nelle proprie abitazioni per prepararsi alla missione e dopo un ora uscirono dal villaggio. Il trio camminava in avanti mentre la ragazza camminava indietro osservandoli attraverso gli occhiali da sole. Sakura si voltò verso la ragazza osservandola per poi rivolgersi a bassa voce verso gli altri due.

Sakura: "Non sarebbe meglio iniziare a socializzare con lei"

Naruto: "Bha … a io non ne ho proprio voglia".

Sakura: "Uffa Naruto! Ma cosa ti ha fatto!"

La rosa non riusciva a capire il motivo ti tanta ostilità verso quella ragazza così lasciò i due per fermarsi e aspettarla.

Sakura: "Ehm … io sono Sakura Haruno e tu come ti chiami?"

Seirem: "Io sono Seirem Uchiha".

Sakura rimase in silenzio. Il solo sentire la parola Uchiha le venne subito in mente Sasuke e l’ultima volta che l’aveva visto. Ma subito una domanda si fece spazio nella sua mente. Come poteva essere un Uchiha. Quel clan era stato distrutto dal fratello di Sasuke. Così si voltò verso la ragazza.

Sakura: "Com’è possibile che tu sia un Uchiha? Il clan Uchiha è stato distrutto. Inoltre non ti ho mai vista al villaggio".

Seirem: "Semplice. Non ero lì al momento dell’accaduto, inoltre io non ho mai messo piede al villaggio della foglia prima del nostro incontro nell’ufficio dell’Hokage".

Sakura: "Ma allora come fai ad avere quel copri fronte?"

Seirem: "Semplice. Ho detto chi sono all’Hokage e ho mostrato le mie abilità e tecniche e lei mi ha fatto diventare genin. E’ successo il giorno prima del nostro incontro".

Sakura rimase in silenzio sorpresa. Rimase in silenzio per poi rivolgersi di nuovo alla ragazza

Sakura: "Quindi tu hai l’abilità dello Sharingan. Allora perché tieni quegli occhiali da sole?"

Seirem: "Io sono l’unica Uchiha che non ha lo Sharingan. Mi hanno abbandonata perché sono cieca ed era una vergogna per il clan aver tra i suoi membri una che non poteva usare quell’abilità innata".

Sakura rimase in silenzio. Aveva toccato probabilmente un tasto dolente. Così disse.

Sakura: "Scusa per la domanda. Comunque è meglio muoverci se no rischiamo di arrivare l’anno prossimo".

Prese per mano Seirem e la trascinò verso Naruto e Sai. Che discutevano animatamente di qualcosa. Anzi Naruto urlava contro Sai e Sai rimaneva tranquillo non mostrando alcuna espressione in viso.

Naruto. "Ti ho detto che la devi finire con questa storia!!"

Sai: "Ma se è vero e vero"

Naruto: "Ma vuoi rischiare di venir preso nuovamente a pugni da Sakura!"

Sai. "Be’ no …"

Naruto: "Allora non dirlo davanti a lei"

Sakura: "Dirmi che cosa Naruto?"
Il biondino si zittì e voltandosi lentamente verso Sakura notò che affianco a lei vi era Seirem. Vedendola cambiò nuovamente umore e fece finta di non vederla.

Naruto: "Niente Sakura.

Sakura: "Va be’ … ma vorrei che parlaste anche voi con Seirem. Infondo siamo compagni di squadra per questa missione".

Naruto:"Tzk … io non ci parlo con quella".

Sai guardò Naruto per poi spostare il suo sguardo verso la ragazza. Quella ragazza, secondo lui, nascondeva qualcosa, ma preferì non farci molto caso. Arrivarono0 al confine del fuoco solo a tarda sera. Infatti Sai aveva osato chiedere qualcosa non molto ‘gentile ’ a Sakura e così fini per prenderle di santa ragione. Si fermarono in una locanda termale poco lontano dal confine e decisero di accamparsi lì per la notte. Sakura guardò male sia Naruto che Sai come a voler dire a loro ‘provate ad entrare e non vedrete l’alba del giorno di domani così i due si diressero verso la vasca termale addetta agli uomini mentre Seirem e Sakura si diresse invece in quella delle donne. Mentre Sakura e Seirem parlavano tranquillamente. Naruto stava a mollo nell’acqua pensando alla ragazza. Sai notando il comportamento di Naruto si avvicino e prendendogli la testa lo buttò sott’acqua. Naruto emerse tossendo e quasi sul punto di strangolarlo iniziò a urlagli contro.

Naruto: "Ma cosa diamine ti è venuto in mente?! Volevi per caso uccidermi?!"

Sai: "Ho letto in un libro che per sollevare il morale a qualcuno bisogna distrarlo".

Naruto: "Distrarlo non ammazzarlo. Bha … io vado a dormire"

Uscì velocemente dalla vasca e si diresse negli alloggi. Dopo poco anche Sai lo raggiunse e anche le ragazze si diressero nelle loro stanze. Nell’oscurità della sua stanza Seirem osservava la luna in alto nel cielo. Aveva mentito a Sakura. Lei non era cieca vedeva benissimo, ma non voleva far sapere nessuno del suo piano. Nessuno, neanche gli Hyuga doveva sapere della sua esistenza. Aveva ingannato anche la quinta Hokage mostrando tecniche che aveva copiato da altri ninja. Un giorno avrebbe mostrato a tutti i suoi occhi e avrebbe fatto pagare agli Hyuga e agli ultimi due membri degli Uchiha per tutte le ferite che si portava dietro.

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


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La mattina seguente ricominciarono il loro cammino fin qundo Naruto non si fermò ad un tratto.

Naruto: "Ehm ... credo che Nonna Tsunade si sia dimenticata di qualcosa"

Sai: "Cosa?"
Naruto: "Ma come cosa?! Non ci ha detto dove li dobbiamo andare a predere questi tizi"

Sakura: "Scemo dobbiamo andare dal capo del paese del the"

Naruto: "Ahh ..."

Seirem: -Pessimo compagno di squadra ...-

La ragazza guardava alibita il gruppetto. Perchè doveva fare squadra con loro? Non era portata per i lavori di squadra aveva sempre fatto tutto da sola. Arrivati al villaggio pesero in consegna i messaggeri e iniziarono il viaggio di ritorno. Si trovavano in una strada circondato da vegetazione. Mentre camminavano un gruppo di briganti, nascosti tra gli alberi, lanciarono delle frecce evrso il gruppo. Seirem senza alcuna esitazione posizionò le mani e portandosi due dita alla bocca e buttò tutto in un colpo il fuoco.

Seirem: "Arte del Fuoco! Tecnica della palla di fuoco Suprema!"

Le frecce bruciarono senza riuscire enanche a raggiungere il gruppetto. I briganti sapendo che non sarebbero riusciti a sconfiggerli si mostrarono a loro circondandoli. La ragazza senza aspettare i suoi compagni prese un enorme degli shuriken e li lanciò verso i loro avversari.

Seirem: "Arte Illusoria! Tecnica dello Shuriken d'Ombra!"

L'attacco ebbe effetto solo in parte. Infatti, dei briganti ne erano rimasti solo due e a quanto pare erano abbastanza forti. Naruto, Sai e Sakura così si preparano all'attacco. Sai prese uno dei suoi rotolo e vi disegnò in fretta due Serpenti.

Sai: "Arte Magica! Ultra Illustrazione Animale!"

I due serprenti uscirono dal rotolo di pergamena e bloccarono i due briganti.

Naruto: "Ora tocca a me! Tecnica della moltiplicazione del corpo!"

Si moltiplicò in due lì colpì asciandoli a terra svenuti.

Naruto: "Vittoria!"

Seirem: "Tzk ..."

Naruto: "Hai qualcosa di ridire?!"

Seirem: "Be' siete un pò lenti. Avete sprecato un mucchio di energie per sole due persone".

Naruto: "Che cosa?! Brutta ..."

Sakura: "Naruto, Seirem! Adesso basta! Rimettiamoci in marcia"

E senza più fiatare ricominciarono il loro cammino senza più trovare nessun ostacolo. Portarono i messaggeri a destinazione e tornarono ognuno nelle propie case. La notte solitamente porta consiglio. Seirem era seduta sul tetto della sua casa ad osservare la luna. Aveva adosso un pigiano coperto da una vestaglia e non portava gli occhiali. Infondo non le servivano visto che in quel momento era sola, ma quando credette di poter restare tranquilla qualcuno giunse dietro di lei. Non si girò, sapeva che non era nessuno di cui preoccuparsi.

Seirem: "Come mai non stai dormendo?"

Naruto: "Ti devo parlare".

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


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Seirem: "Come mai non stai dormendo?"

Naruto: "Ti devo parlare"

Seirem: "Non potevi farlo domani"

Naruto: "Dovevo parlarti adesso"

Seirem: "Come mai?"

Naruto sia avvicinò alla ragazza le prese la spalla sinistra e la voltò verso di lui. Seirem chiuse subito gli occhi per non mostra il loro colore differente. Naruto la osservò silenzioso. Osservava il lineamento del viso, le labbra carnose, ogni singolo capello scuro sul suo viso. Quella ragazza era insopportabile, ma allo stesso tempo le dava uno strano senso di nostalgia.

Naruto: "Aprì gli occhi".

Seirem: "No. Lo dovresti sapere che sono cieca e non voglio mostrare a nessuno i miei occhi".

Stranamente le ricordava Hinata non sapeva il motivo, ma al sua immagine si sovrappose a lei. Seirem le ricordava Sasuke e Hinata però: uno si era allontanato dal villaggio, l’altra invece stava a pochi isolati addormentata nel suo letto. Erano due persone totalmente diverse eppure li vedeva entrambe in quella strana ragazza. Si allontanò da lei di qualche passo permettendole di dargli nuovamente le spalle.

Naruto: "Io non mi faccio di questi problemi".

Seirem: "Io sì. Dimmi il motivo per cui sei qui o puoi anche andartene".

Naruto: "Sakura mi ha detto qualcosa di te, ma non è ancora chiaro una cosa. Perché tu sei qui. Il clan Uchiha è stato quasi annientato eppure un suo membro è ancora in vita. Com’è possibile?"

Seirem: "Non sono un tipo molto loquace e non mi va di dire il motivo per cui sono ancora viva".

Naruto: "Tzk … prima o poi lo scoprirò".

Seirem: "Ok. Ti lancio una sfida Naruto Uzumaki. Ti do una settimana di tempo per scoprire qualcosa di me".

Naruto: "Va bene. Accetto la sfida"

Seirem: "Bene. Allora puoi anche andartene".

Naruto: "Be’ non ne ho molta voglia adesso":

Seirem: "Tzk … voglio stare da sola".

Naruto si avvicinò alla ragazza e come volevasi dimostrare, Seirem chiuse gli occhi.

Seirem: "Se non vuoi andar via me ne vado io".

La ragazza si alzò di scatto e si diresse verso il bordo del tetto e facendo un passo in avanti cadde verso il basso. Naruto credendo che non se ne fosse accorta e che fosse caduta a terra rompendosi qualcosa, (Tiè non mi sono fatta un piffero alla facciaccia dell’autrice N. d. Seirem)(-.- N.d.A.) appena si sporse per vedere la ragazza non c’era niente in, ma sentì all’improvviso un forte rumore come se qualcuno avesse chiuso una finestra. Non avendo più niente da fare si allontanò da tetto dirigendosi verso la propria casa. Seirem rimase in silenzio chiusa nella sua stanza. La camera sembrava più quella di un ragazzo che quella di una ragazza. Infatti quella era la ex-camera di Sasuke, nei giorni precedenti aveva iniziato a perquisire la casa e aveva scoperto molte cose, ma niente che riguardasse suo padre. Il clan Uchiha doveva aver cancellato tutto ciò che lo riguardava dopo la sua fuga. Aprì un cassetto dove aveva riposto l’unica cosa che le apparteneva, era una foto di due giovani uno era un ragazzo dai capelli neri e occhi dello stesso colore, teneva stretto a se una ragazza sorridente dai lunghi capelli scuri e occhi. Nella foto sembravano molto felici. Probabilmente non pensavano neanche lontanamente alla fuga. Delle lacrime bagnarono la foto che la ragazza portò verso il suo petto piangendo in silenzio lacrime amare. Aveva deciso di fare un nuovo passo. Gli Uchiha erano riusciti a cancellare suo padre dall’albero genealogico del loro clan, ma lei sarebbe riuscito ad inserirlo nuovamente in quanto nuova capostipite del clan Uchiha, e gli Hyuga? I Nobili della foglia essendo ancora vivi avrebbe torturati in modo da farli invidiare i defunti Uchiha, non doveva neanche venire loro in mente di mandarla nella casata cadetta, lei era la legittima erede della casata principale e voleva ciò che le spettava di diritto. Però lei non li voleva uccidere, no, li avrebbe lasciati in vita e vedere l’ira dei suoi genitori e la potenza dell’unione degli Uchiha e quella degli Hyuga ai rispettivi clan e alla foglia stessa. Con questi propositi di si distese sul letto addormentandosi stringendo stretta a se la foto dei suoi genitori.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


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La mattina seguente la ragazza si svegliò, lasciò la foto sul letto, si vestì, indossò i suoi occhiali da sole e si diresse fuori dalla casa diretta verso la casa degli Hyuga. Non sapeva bene come presentarsi a loro così decise di improvvisare appena sarebbe stata lì davanti. Era quasi vicino alla casa degli Hyuga quando ne vide uscire una ragazza dai lunghi capelli indaco e con occhi bianchi.

Seirem: -Una Hyuga…-

Se non fosse stato per il fatto che nel suo piano non c’era l’omicidio nel suo piano l’avrebbe uccisa sul posto, ma subito dopo uscì anche un uomo alta dai capelli corvini e una tunica nera. Hiashi Hyuga era appena uscito dalla sua casa con l’intento di dirigersi dall’Hokage. Voleva discutere sulla nuova arrivata al villaggio. Quando l’aveva vista per al prima volta era rimasto sorpreso, ma non tanto per il simbolo degli Uchiha sui suoi abiti, ma per la somiglianza con una persona del loro clan che aveva perso contatto da molto tempo. Seirem continuò la sua camminata facendo finta di niente, ma in realtà stava ribollendo dalla rabbia. Hiashi non poté non notarla. Era identica, come una goccia d’acqua rimase fermo ad osservarla mentre le passava accanto. Hinata non capiva tutta quell’agitazione. Appena Seirem si fu allontanata si rivolse al padre.

Hinata: "Padre … cosa succede?"

Hiashi: "Niente Hinata. Ho cambiato idea, non vado più dall’Hokage, ma tu vai ad allenarti".

Hinata: "Certo Padre".

La ragazza guardò il padre ritornare dentro la casa. Guardò nella direzione dove si era diretta Seirem e decise di seguirla, ma non la trovò si guardò intorno alla ricerca della ragazza, ma non poteva immaginare che in realtà stava sopra un lampione ad osservarla dall’alto. Seirem voleva ucciderla senza di lei avrebbe di sicuro preso il suo posto la sorellina minore, dopo avrebbe ucciso anche lei, ma non c’era bisogno di farlo. Lei era diritto di nascita l’erede degli Hyuga quindi non sarebbe stato un problema avere il contro del clan. Poco distante vi erano Naruto e Sai che la spiavano.

Sai: "Ehm … Naruto. Si può sapere perché devo spiare una ragazza? Non è che ci prenderà anche lei a schiaffi?"

Naruto: "Non preoccuparti. Tu disegna qualcosa che possa farci da spia, deve entrare dentro la casa di Sasuke e spiare quella tipa".

Sai. "E poi dicono che sono io il pervertito".

Naruto: "Sei un baka Sai. Ho detto a quella ragazza che avrei trovato qualcosa su di lei e ho intenzione di farlo"

Sai: "Ma chi te l’ha fatto fare?"

Naruto non rispose. Rimase in silenzio osservando la ragazza che guardava Hinata. Non capiva molto il motivo di ciò, ma rimase a guardare. Appena Hinata si allontanò scese dall’albero e continuò a camminare. Mentre camminava alla sua destar vi era un campetto dove c’erano un gruppo di bambini che lanciavano addosso a un’altro bambino del fango. Naruto, che stava seguendo la ragazza e che stava assistendo alla scena iniziò a ribollire il sangue. Stava per intervenire quando la voce della ragazza giunse alle sue orecchie.

Seirem: "Ehi mocciosi! Lasciatelo stare!"

Uno dei bambini per tutta risposta gli lanciò contro una palla di fango che la prese in pieno in faccia. Naruto sapeva che poteva evitare la palla di fango, ma perché non l’aveva fatto?

Naruto: "Dobbiamo intervenire Sai!"

Sai: "No! Questa è un occasione per vedere cosa farà"

Seirem prese un fazzoletto dalla tasca e si pulì la faccia dopo di che si avvicinò al gruppetto di bambini che solo in quel momento avevano capito l’errore che avevano fatto nel colpire la ragazza in faccia, ma orami era troppo tardi. Si fermò davanti al gruppetto e parlò a bassa voce in modo che solo loro potevano sentirla. Dopo qualche secondo i bambini scapparono in preda al panico.

Seirem: "E questo sarebbe ‘l’amicizia della foglia ’ un mucchio di stupidaggini".

Si girò verso il bambino in lacrime e coperto di fango, si chinò su di lui e prendendo un secondo fazzoletto gli pulì la faccia. La ragazza senza fare troppi complimenti si rivolse al bambino.

Seirem: "Cosa hai fatto per ridurti in questo stato?"

Bambino: "Niente … sigh … dicono che sono diverso per questo lo fanno".

La ragazza rimase in silenzio per poi continuare.

Seirem: "E perché sei diverso?"

Bambino: "Dicono che lo sono perché non sono nato in questo villaggio e che in realtà io e la mia famiglia siamo delle spie di un altro villaggio".

Seirem: "Ed è vero?"
Bambino. "No …"

Seirem: "Allora tu non devi dar retta a quello che ti dicono. Tu sai che ciò non è vero. Se la prossima volta tentano di nuovo di colpirti con il fango o qualcos’altro ti attaccali nello stesso modo".

Sotto voce Sai si stava rivolgendo a Naruto.

Sai: "Da quello che dice sembra che voglia aizzarlo contro gli altri bambini"

Naruto: "Vero".

Si alzò da terra e guardò in faccia al bambino.

Seirem: "Cerca di non farti mai sotto mettere piccolo. Solo chi è debole lo fa".

Detto ciò lasciò il bambino per proseguire la sua passeggiata. Per il resto della giornata non successe niente di strano, la mattina l’aveva passata a gironzolare per il villaggio mentre il pomeriggio, dopo aver mangiato fuori si diresse nella sua casa.

Sai: "Un po’ noiosa questa ragazza"

Naruto: "Dai Sai ho bisogno della spia forza".

Sai: "Ma i miei disegni non possono fare da spia".

Naruto: "Dannazione":

Sai: "Però possono prelevare qualcosa della persona inseguita".

Naruto: "Bravo. Allora inizia".

Sai iniziò a disegnare un piccolo topolino che penetrò dentro la casa. Ritornò dopo pochi minuti con qualcosa. A quanto sembrava non aveva avuto problemi. Naruto prese l’oggetto ‘rubato ’ e l’osservò insieme all’amico.

Naruto: "Ma cosa diamine significa":

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


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_Videl_: grazie per il commento ecco infatti il nuovo capitolo della storia^^

Cindy87: be' l'idea mi è venuta leggendo una lettere di un fan molto tempo fa quindi ho inziato a scriverla, ma già prima mi era venuta in mente l'idea^^

 

                                                            ///////////////////////////

Naruto: "Ma cosa diamine significa"
Sai: "E’ una foto"

Seirem: "Ed è mia!"

La ragazza comparve davanti ai due ragazzi all’improvviso. Era furiosa e li guardava in preda all’ira. Naruto si ritrasse terrorizzato, per lui era come vedere Sakura in preda a una delle sue crisi isteriche, mentre Sai non sapeva ancora definire bene quel sentimento. Strappò dalle mani di Naruto la foto a lei cara.

Seirem: "M’immaginavo che saresti arrivato a tutto pur di scoprire qualcosa su di me, ma rubare anche in casa mia …"

Naruto: "Quella è la casa di Sasuke".

Seirem: "Tzk, ancora con questa storia. Il tuo compagno è un traditore, il tuo compagno ti ha tradito, ti ha ferito, ti ha …"
Non riuscì a continuare in quanto prese un pugno in faccia dal ragazzo. Non permetteva a nessuno di palar male di Sasuke di fronte a lui. Sai lo trattenne subito mentre la ragazza cercava, a occhi chiusi, i suoi occhiali da sole. In quel momento arrivò in fretta Sakura che vedendo la situazione si avvicinò in fretta alla ragazza ancora a terra in cerca degli occhiali e le prese gli occhiali, dopo di che, porgendo gli occhiali alla ragazza, si volse verso Sai e Naruto mollando a quest’ultimo un pugno in faccia e senza dire niente aiutò la ragazza alzarsi.

Sakura: "La Quinta Hokage ha chiesto di voi tre. Seirem tutto bene?"
Seirem. "Sì grazie. Meglio andare dal capo".

Sakura: "Sicura?"
Seirem: "Certo".

Si voltò verso Naruto.

Seirem: "Non sono così delicata come potrebbe sembrare".

Naruto fu fermato da Sai prontamente.

Sai: "Fermati Naruto!"

Naruto: "Lasciami Sai!"

Sai: "Calmati. Andiamo prima dall’Hokage e vediamo cosa vuole da noi tre".

Naruto: "Tzk …"

Sai lasciò andare Naruto quando questi si calmò leggermente e seguirono Sakura e Seirem dall’Hokage. Erano le sette di sera quando arrivarono dall’Hokage. La quinta Hokage era leggermente infastidita dal fatto di dover restare in ufficio a quell’ora.

Tsunade: "Allora. Stanno per iniziare l’esame di selezione dei chunin e visto che tra quelli della vostra età siete gli unici che sono dei genin quindi siete stati iscritti all’esame, NON vi potete rifiutare. L’esame inizia domani quindi vi consiglio di prepararvi come si deve"

Naruto, Sai, Seirem: "Sissignora".

L’Hokage li congedò. Fuori dall’edificio Seirem andò dalla parte opposta dei due ragazzi diretta verso la casa sua.

Naruto: "Domani cerca di non fare tardi"

Seirem: "Pensa per te".

Naruto la guardò male mentre si allontanava dopo di che si allontanò anche lui lasciando Sai solo davanti all’edificio dell’Hokage.

Sai: "Credo che questo sarà un esame molto ma molto lungo e difficile"

Si disse tra se mentre ritornava anche lui a casa.

 

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


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atena11: grazie per la tua rencensione. Rispondo subito alla tua domanda. Seirem non è figlia di Sasuke e di Hinata, anzi sono coetanei infatti il capitolo della sua storia la posterò più avanti, non voglioa ncora anticipare niente. Spero che continuerai a seguirmi^^

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Seirem: "Papà. Cos’è un chunin?"

Padre di Seirem: "Un chunin è un ninja di un grado superiore al genin, è un ninja che solitamente è a capo di una squadra di genin per le missioni".

Seirem: "Come si fa a diventare un genin?"

Padre di Seirem: "C’è un esame che tutti i genin devono fare per salire di grado, ma devi anche sapere che non sempre i chunin sono più forti dei genin. Per essere un chunin deve avere le qualità necessarie, essere forte non basta, devi avere capacità di deduzione, deve essere responsabile e essere in grado di porta a compimento un a missione cercando di provocare il minor numero di perdite possibili".

Seirem: "Wow … "

Madre di Seirem: "Keichi! Seirem! Venite! Il the è pronto"

Keichi: "Arriviamo Heicha!"

Si trovavano in un luogo soleggiato, era un prato ricoperto di fiori e al centro di quel prato vi era un enorme albero che ricopriva l’intera casa di legno. Padre e figlia erano seduti sotto il tronco di un albero.

Keichi: "Forza andiamo Sey! Meglio andare se no il te si raffredda"

Seirem: "Arrivò papà"

La piccola tentò di alzarsi, ma non ci riuscì era come se avesse perso al sensibilità alle gambe. Iniziò a chiamare il padre, ma lui si dirigeva verso al casa senza voltarsi. Si svegliò chiamando i suoi i suoi genitori in preda al panico.

Seirem: "Papà! Mamma!"

Era mattina. Si sentivano gli uccellini cinguettare e la luce del sole entrava fastidiosa nella stanza. Seirem si portò una mano agli occhi e si accorse di averla tutta bagnata. Inconsapevolmente aveva pianto durante la notte. Non c’era tempo da perdere. Doveva prepararsi per l’esame di selezione per chunin e non voleva fare tardi. Si sistemò la minigonna e la maglietta bianca, ma indossandola notò che si era rovinato con per via della caduta della sera prima. Prese una maglietta a giro maniche gialle, anch’essa aveva dietro il simbolo degli Uchiha, era fin troppo scollata e dava subito all’occhio, ma appena l’esame fosse finito sarebbe andata a fare shopping. Indossò gli occhiali e uscì dalla casa. Si diresse verso l’edificio dell’Hokage e li trovò anche Naruto e Sai che rimasero profondamente a bocca aperta, Sai un po’ meno.

Naruto: "Era ora!Ma come ti sei vestita!"

Seirem: "Guarda che sei tu che sei in anticipo, un ninja non deve ne essere in anticipo ne in ritardo, un ninja deve essere in orario solo così potrà portare al compimento una missione e poi ieri mi hai rovinato la maglietta, quindi sono stata costretta ad indossare questa."

Naruto: "Inizio seriamente ad innervosirmi"

Sai: "Calmati Naruto. Dobbiamo andare all’esame".

Naruto: "Già. Spero vivamente che non sia come la volta scorsa".

Seirem: "Ma guarda. Hai fatto l’esame e sei ancora un genin. Sei un vero disastro!"

Naruto: "Quella volta c’è stato un interruzione da parte di Orochimaru che ha ucciso il terzo Hokage".

Seirem: "Anche senza quell’interruzione tu non saresti riuscito a diventare un chunin quindi non cercare scuse":

Sai bloccò prontamente Naruto prendendolo da dietro le spalle.

Sai: "Fermo Naruto!"

Naruto: "Lasciami Sai!"

Seirem: "Hai smesso di perdere tempo. Andiamo o saremmo gli ultimi ad arrivare al sede d’esame. Ti ricordo la scommessa che hai fatto due giorni fa, è ancora valida nonostante questo esame":

Naruto: "Non l’ho dimenticato".

Seirem: "Bene".

Entrarono nell’edificio e dopo aver attraversato varie porte e corridoi giunsero nella stanza d’attesa per i futuri chunin. La stanza era piena di gente, non avevano facce rassicuranti e appena entrarono tutti i ninja si voltarono verso il trio.

Seirem: "Tiri troppa attenzione".

Naruto: "Senti chi parla. Tu entri in un posto del genere con gli occhiali da sole e quella maglietta scollata".

Seirem: "Io ho i miei motivi. Tu invece ti metti troppo in mostra con quei capelli biondi a punta".

Sai: "Smettetela! Aspettiamo l’esaminatore".

I due ninja rimasero in silenzio, ma gli sguardi di tutti gli uomini ninja erano puntati sulla ragazza che, naturalmente, non dava peso. Arrivò un uomo con la divisa da Jonin, aveva il copri fonte che copriva interamente la testa e lo portava al contrario, masticava un filo d’erba e guardava i presenti.

Esaminatore: "Io sono il vostro esaminatore per questa prima fase d’esame. Vi spiegherò appena sarete entrati nella stanza qui dietro alle mie spalle".

Dietro le spalle dell’esaminatore si aprì una porta, il suo interno era buio e non si vedeva niente. Dopo quello breve discorso tutti gli esaminandi entrarono dentro la stanza.

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


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atena11: Non è vero che sei stupida ... ti è solo sfuggito un passaggio^^'''.  Naturarlmente i genitori dei Seirem sono una Hyuga e un Uchiha come hai detto, ma visto che i tratti della ragazza sono simili a quelli Hyuga, e visto che Naruto ha visto una miriade di volte Hinata svenire e tenere così gli occhi chiusi, per questo le ricorda lei e per quanto riguarda Sasuke ... be' lleggendo la mia storia non si sa mai che non lo si trovi, anche solo in flashback intendo ^^'''.

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Non era una stanza. Si trovavano sulla terrazza che mostrava il panorama delle cinque statue degli Hokage, al centro vi erano alcuni tavoli con dei fogli in mano. L’esaminatore si avvicinò ai tavoli per poi girarsi verso i ninja.

Esaminatore: "Ciò che dovete fare è molto semplice. Qui c’è una lista delle cose che noi si trovano nel villaggio e tornare con il materiale in meno di due ore. Quello che dovete fare e trovarli. Gli oggetti non sono facili d trovare e sono situati solo in luoghi particolari. L’unica regola e che non vi è possibile uccidere nessun o in questa prima sessione d’esame in quanto si compie all’interno dei questo villaggio, alla luce del sole e con cittadini innocenti adesso avvicinatevi a gruppi e prendete i prendete i fogli".

I vari gruppi di genin si avvicinarono ai tavoli e presero i fogli per poi allontanarsi e osservare la lista.

Naruto: "Per noi sarà un gioco da ragazzi visto che conosciamo il villaggio come il palmo della nostra".

Seirem: "Guarda non ti hanno sentito li infondo, perché non lo ripeti?"

Sai: "Smettetela e andiamo".

Il trio partì subito alla ricerca degli oggetti. Tutti i gruppi partirono per conto loro, ma un solo gruppo decise di seguire il trio della foglia. Erano ninja della nebbia e avevano sentito quello che aveva detto Naruto. Intanto il trio stava passando un problema difficile o per lo meno era solo Naruto era preoccupato, Seirem era tranquilla e Sai non sapeva cosa dire o esprimere.

Naruto: "Tutto quello che c’è scritto in questa lista è la prima volta che la sento".

Seirem: "Be’ Riccioli d’oro per fortuna che almeno ci sono io che so dove si trovano."

Naruto: "Perché Talpa sai per caso dove si trovano e come sono fatti?!".

Seirem: "Certo Testone seguitemi".

Sai ormai si era totalmente rassegnato a dover vederli litigare e in meno di un ora avevano già raccolto tutto il materiale.(Chiedo perdono ai lettori, ma non sapevo cosa scrivere nella lista >.

Sai: "Be’allora torniamo dall’esaminatore".

Naruto era infastidito dal fatto che la ragazza conoscesse il villaggio molto più di lui che ci viveva da molti anni, Seirem invece era contenta, per trovare il materiale aveva usato il Byakugan e inoltre con i racconti di suo padre e le sue continue passeggiate per il villaggio aveva imparato bene i luoghi.

Naruto: "è strano che tu sia riuscita a trovare tutta questa roba senza sapere come sono fatti ed essere qui con noi da poco tempo".

Seirem: "Non ho voglia di spiegarlo a te il motivo. Lo devi scoprire. Ti ricordo la sfida".

Sai: "Su dai non facciamo tardi".

Il trio si diresse dall’esaminatore e consegno il materiale, subito dopo furono seguiti dal gruppo della nebbia. Tornarono metà dei gruppi che si erano lanciati nella prova e dopo due ore coloro che non tornarono furono dichiarati eliminati.

Esaminatore: "Bene … visto che siete tornati per la seconda prova dovrete andare domani mattina davanti ai cancelli della foresta della morte …"

Naruto: "Ahia … credo di sapere di cosa si tratta la seconda prova"

Seirem: "Zitto!"

Esaminatore: "Per chi lo sa già non c’è niente da spiegare invece per chi non lo sa lo potrà scoprire domani e questo è tutto".

I gruppi si allontanarono dalla terra.

Sai: "Spiegaci di cosa si tratta".

Naruto: "Non ve lo dico. Lo scoprirete domani"

Seirem: "A me non importa che razza di prova si tratta, la supererò facilmente"

Naruto: "LA SUPEREREMO. Ti ricordo che siamo una squadra e che per questa prova bisogna finirla insieme".

Seirem. "Che noioso".

Naruto: "Be’ principessina non credere di riuscire ad uscire dalla foresta della morte senza un graffio e in meno di un giorno".

Arrivarono davanti casa di Seirem.

Seirem. "Non sottovalutarmi fallito. Io sono in grado di fare cose di cui puoi sono immaginarle".

Naruto: "Come mi hai chiamato!"

Naruto si stava per avventare contro Seirem, ma la ragazza era ormai entrata dentro casa e in più Naruto era stato fermato da Sai.

Sai. "Calmati Naruto. Vedrai che domani si rimangerà tutto quello che ha detto".

Naruto: "Hai l’orgoglio degli Uchiha e la presunzione degli Hyuga. Ma si può sapere chi è".

Sai: "Lo scopriremo, ma adesso andiamo a casa a riposarci".

Naruto e Sai si allontanarono da casa, ma dopo ciò che era successo Naruto era sempre più convinto di dover scoprire chi era quella ragazza.

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


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Chiedo umilmente scusa per il ritardo >___< ecco a voi il decimo capitolo di questa mia fan fic^___^

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Seirem: "Di solito la seconda prova d’esame di selezione dei Chunin in cosa consiste papà?"

Keichi: "Mmm … quando l’ho fatto io siamo dovuti andare nella foresta della morte. Un posto lugubre pieno di mostri e pericoli d’ogni genere …"

Mentre parlava faceva gesti come a volerle mostrare che tipo di mostri ci fossero e all’improvviso prese la bambina e iniziò a farle il solletico. Si trovavano in un piccolo salottino seduti su un sofà.

Keichi: " … che prendono le piccole bambine e se le mangiano".

Seirem: "Ah … fermo papà"

La bambina guardando il padre non si era accorta di aver appena attivato l’abilità innato del clan Uchiha. Infatti l’occhio sinistro, quello destro era bianco e serviva per il Byakugan, era rosso e vi era tre segni neri, lo Sharingan. Keichi si fermò subito e la guardò stupito.

Keichi: "S-Seirem … Quanti anni hai?"

La bambina lo guardò con sguardo stupito. Lo sapeva benissimo quanti anni aveva.

Seirem: "Ne ho tre papà! Che razza di domande sono?!"

Keichi rimase allibito. Nessuno, nella storia del clan Uchiha, era riuscito ad attivare a quell’età lo Sharingan. Era una cosa impensabile, eppure davanti a lui, sua figlia aveva attivato quell’abilità oculare. Era una bambina speciale su questo non c’erano dubbi, alla sua età già parlava come se ne avesse otto, infatti l’anno prima aveva acquisito il Byakugan lasciando di sasso la madre. Forse il motivo era molto semplice. Visto che la bambina aveva in se il sangue di due clan che avevano come abilità innate un’arte oculare ,queste, racchiuso in un singolo individuo, aveva dato vita ad un essere in grado, in poco tempo, di acquisire entrambe le capacità. Keichi abbracciò forte la bambina in preda alla felicità.

Keichi: "Lo Sharingan!Lo Sharingan! Hai appena ottenuto lo Sharingan!"

Seirem: "Cosa …"

Keichi: "Heicha! Heicha! Vieni presto"

Heicha arrivò di corsa credendo che fosse successo qualcosa di grave.

Heicha: "Cosa succede Keichi!"

Keichi: "Nostra figlia ha lo Sharingan"

Heicha rimase paralizzata dallo stupore e guardando gli occhi della figlia constatò che ciò era vero. Heicha si lanciò verso i due per poter abbracciare la figlia.

Seirem: "Mamma! Papà! Sto soffocando! Lasciatemi!"

Keichi: "E no piccolina, non ti vogliamo lasciare andare".

Heicha: "Già rimarremo per sempre insieme"

La bambina sorrise e si strinse ai genitori.

Qualcosa si vischioso iniziò a bagnarle il viso. Seirem si sveglio nella stanza di Sasuke, nella grande villa Uchiha. Affianco a lei vi era un gatto che le stava leccando il viso rigato dalle lacrime. Seirem guardò attentamente il gatto. Aveva un occhio verde e uno rosso e il pelo era nero e lucente. La ragazza si mise seduta sul letto e prese il gatto tra le braccia e iniziò ad accarezzarlo. Anche quell’animale era come lei. Forse era stato abbandonato. Era tenero e non smetteva di fare le fusa.

Seirem. "Mi dispiace. Ma oggi devo uscire e non so se tornerò".

Il gatto la guardò enigmatico e affondò le sue unghie sulle cosce di lei. Seirem capendo che quel gatto non l’avrebbe lasciata sola e non voleva neanche separarsi da lei sospirò e decise di portarlo con se. Infondo un ninja poteva tenere un animale ed era anche possibile usarlo come arma, anche se lei non l’avrebbe mai fatto. Si preparò e diede da mangiare al gatto per poi prenderlo ed uscire di casa diretta verso la foresta della morte.

Naruto: "Orgoglio di un Uchiha e presunzione di un Hyuga"

Sai: "Ora basta Naruto! E’ da stamattina che lo dici, non hai detto niente di diverso neanche per un secondo"

Si trovavano davanti alla foresta della morte ad attendere la loro compagna di squadra.

Naruto: "Mmm … quella ragazza è strana, non sarà mica la figlia di un Uchiha e di un Hyuga"

Sai: "Miracolo! Anche se siamo sempre sullo stesso argomento almeno ha detto qualcosa di diverso "

Naruto non lo ascoltava, rimase in silenzio per qualche secondo per poi scoppiare a ridere, lasciando intendere al suo amico che forse era impazzito.

Naruto: "Ma no è impossibile"

???: "Cosa è impossibile?"

Un kunai e puntato alla gola del ragazzo.

Naruto: "A-A-Anko… ehm niente, non era niente"

Anko: "Ah bene. Dov’è il vostro terzo compagno?"

Naruto: "Ehm … ecco".

Seirem: "Eccomi esaminatrice".

Seirem arrivò tranquilla con il gatto sulla sua spalla.

Naruto. "Ah eccoti finalmente".

Sai: "Dov’eri andato e chi è quel gatto?"

Seirem: "Non trovavo gli occhiali, e al posto degli occhiali ho trovato questo gatto, che mi ha aiutata a trovarli"

Anko: "Che carino! Come si chiama!"

Seirem: "Ehm … Kira"

Anko: "Bel nome"

Naruto si avvicinò al gatto, questi tento di graffiarla e rizzò il pelo nero.

Anko: "Strano. Il Gatto di Bombay di solito è un gatto affettuoso e voglioso di compagnia".

Naruto. "Questo più che altro è voglioso di graffiare"

Seirem iniziò ad accarezzarlo sotto il muso. Kira si calmò e iniziò ad fare le fusa alla sua padroncina.

Naruto: "Tale e quale alla padrona. E’ vero ciò che dicono. Tale animale tale padrona"

Sai: "Per una volta ti do ragione".

Anko iniziò a girarsi intorno controllando che i partecipanti fossero tutti presenti.

Anko: "Allora ci siete tutti? Bene allora inizio con la spiegazione".

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


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Anko: "Allora ci siete tutti? Bene allora inizio con la spiegazione".

Si mise davanti a tutti gli esaminandi.

Anko: "Allora in questa prova non ci sono regole, anzi c'è ne sono pochissime. Dovrete prendere il rotolo del vostro avversario"

Prese due rotoli e li mostrò agli esaminati, uno era azzurro mentre l’altro era verde.

Anko. "Questi sono il rotolo della terra e il rotolo del cielo. Dovrete arrivare alla torre in mezzo alla foresta con questi due rotoli. Avete cinque giorni di tempo per arrivare. Vi è assolutamente proibito guardare dentro i rotoli se non volete essere squalificati. Adesso entrante nella tenda vicino al cancello numero 1 per ritirare il rotolo e il cancello da dove dovete iniziare la vostra piccola avventura".

Anko, detto questo, si allontanò dagli esaminandi. Sai si allontanò dai suoi compagni per andar a prendere il rotolo e scoprire da dove entrare. Tornato trovò i due litigare.

Naruto: "Talpa!"

Seirem: "Cretino!"

Naruto: "Scema!"

Seirem. "Deficiente!"

Kira, il gatto, scese dalla spalla di Seirem e si diresse verso Sai, salendogli addosso e distendendosi sulla sua destra. Naruto si voltò verso Sai e guardando il gatto in testa a Sai iniziò a prenderlo in giro.

Naruto: "Cos’è Sai quella cosa che hai in testa? Un nuovo cappello?!"

Seirem: "Kira scendi da lì! Scusami Sai!"

La ragazza prese il gatto in braccio. Sai iniziò a disegnare qualcosa su un rotolo dopo di che lo mostrò a Naruto. Il biondino strappò il rotolo dalle mani del moro dopo di che lo distrusse.

Naruto: "NON-DISEGNARLO-MAI-PIù"

Sai: "Ma se ce hai questo disegno non dovrebbe significare niente"

Naruto: "Certo che c’è l’ho!"

Sai: "Allora perché sei diventato rosso?"

Seirem: "Scusate ragazzi"

Naruto: "Che vuoi"

Seirem: "Invece di essere così scontroso abbiamo una prova da cominciare"

Kira: "Miao"

Naruto rimase in silenzio dopo di che si diressero verso il cancello numero 7.

Seirem: "Che rotolo abbiamo?"
Sai: "Quello della Terra"

Naruto: "Quindi dobbiamo cercare quello del cielo"

Seirem: "Acuto il ragazzo"

Naruto: "Peccato che qui possiamo fare affidamento solo sugli occhi miei e di Sai, visto che qualcuno qui è una Talpa".

Seirem: "A che ora dobbiamo andare"

Sai: "Alle tre"

Seirem: "Che ore sono?"

Naruto: "Due e mezza quindi manca ancora mezz’ora così ci dovrai sopportare ancora per molto"

Seirem: "Veramente Sai non mi è antipatico come un biondino-cretino di mia conoscenza".

Naruto: "Come mi hai chiamato?!"

Seirem: "Biondino–cretino"

La ragazza scoppiò a ridere all’improvviso guardando la faccia arrabbiata di Naruto"

Seirem: "E’ uno spasso fatti arrabbiare"

Naruto: "Grrr"

Sai: -riuscirò a sopportarli per cinque giorni di fila? Fratello mia ti prego aiutami-

Pensò Sai in preda a una crisi di disperazione osservando i due in preda a uno dei loro litigi.

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


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utada_hikaru: grazie per la recensione.  Mi ha commossa moltissimo il fatto che ti è venuto voglia di disegnare Seirem T_____T (*allaga tutto*N.d. A.)(aaahhhh ferma abbiamo capito che sei commossa ma basta N.d. Naruto). Comunque ho intenzione in un certo senso di seguire la storia originale, quindi ci saranno un pò di cambiamenti. In effettic i stavo pensando ... mmm ... forse ... o forse no xdxd lascio con il dubbio^^

 

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Per Sai la mezz’ora passo lentamente mentre ascoltava i due continuare a litigare mentre per Naruto e Seirem il tempo trascorse velocemente. Appena scoccata la mezz’ora i cancelli si aprirono e così i vari gruppi entrarono. Naruto si porto subito in testa ai tre mentre i due lo seguivano saltando sugli alberi.

Naruto: "ahahahah sarà una passeggiata questa prova".

Sai: "Ehm … lo sarà se individuiamo subito il rotolo del Cielo."

Naruto: "Ah non ti preoccupare. Lo troveremo facilmente".

Seirem: "Quindi hai un piano mister so tutto io. Attento alla corda davanti a te".

Naruto: "Ma quale cor…."

Non finì di parlare che la corda che aveva davanti a lui, posizionata in modo maldestra ma comunque difficilmente da vedere, non fece scattare la trappola. Sotto i piedi di Naruto c’era una telo c’era che copriva una rete. Fu così che Naruto fu intrappolato nella rete.

Naruto: "Uaah .. ma che diamine!"

Seirem: "Sei un cretino. Te l’avevo detto di stare attento".

Naruto: "Ma non credevo che una trappola del genere si potesse creare anche su di un ramo".

Seirem: "Se non hai notato questi rami sono giganteschi. E tu saresti un ninja? Che la fortuna ci assista allora".

Sai: "Dai smettila di litigare e liberiamolo".

Sai e Seirem lo liberarono in un attimo, ma lo fecero cadere pesantemente a terra con al faccia rivolta verso il coprendosi la faccia che era rossa sia per il dolore che per la rabbia.

Seirem: " E non lamentarti. Se sei un uomo puoi sopportare questo dolore".

Sai a quelle parole ridacchio, ma smise subito notando lo sguardo omicida che Naruto gli rivolgeva. Ora si trovavano a terra in piena vista e con il pericolo che i nemici li potessero attaccare da un momento all’altro.

Seirem: "Avviciniamoci ad una sorgente d’acqua. Per oggi è meglio trovare un accampamento e del cibo".

Sai: "Ho pensato io a portare il cibo per tutti".

Seirem: "Bravo Sai. Allora troviamo una sorgente d’acqua e accampiamoci lì per al notte. Se c’era quella trappola significa che i nostri nemici non sono poi tanto lontani".

Naruto: "Meglio così. Almeno finiamo prima la prova".

Seirem: "Sei uno stupido. Hai visto come sei caduto in quella trappola come un allocco?! Immaginati cosa potrebbe succedere se li affronti. Una tragedia, almeno per te"

Naruto: "A proposito di quella trappola. Come hai fatto a capire c’era una trappola davanti a me"

Seirem: "Mai sentito sello sviluppo degli altri sensi"

Sai: "Ma è impossibile che i tuoi sensi si siano sviluppati fino a questo punto".

Seirem: "Fate come volete potete anche non credermi".

Naruto: "Naturale che non ti crediamo stupida …"

Naruto non finì di parlare che vide muoversi in modo strano Seirem. In realtà sapeva benissimo cos’è.

Seirem: "Arte Juken! Tecnica delle sessantaquattro chiusure"

La ragazza si morse velocemente creando una sorta di scudo che respinse dei kunai lancianti contro di loro. Subito apparsero i loro aggressori. Era il gruppo della nebbia che li aveva seguiti nella prima prova. Il gatto, che era rimasto tranquillo sulla spalla di Seirem e rizzò il suo pelo. Il trio della nebbia era composto da un team di tre ragazzi della loro stessa età, indossavano tutti e tre un lungo soprabito bianco e il copri-fronte legato al braccio. Il primo aveva i capelli corti e argentati e occhi color ghiaccio, il secondo aveva capelli a baschetto e di colore grigio e occhi color castano scuro, mentre il terzo aveva capelli di colore biondo chiaro e occhi color verde smeraldo. I tre guardavano seri il team di Naruto, ma più con precisione guardavano Seirem. (per queste poche battute li chiamerò primo, secondo e terzo con l’ordine con cui li ho descritto N. d. A.)

Secondo: "Ma guarda un po’ chi si rivede.

Terzo: "Ti abbiamo cercata in lungo e in largo"

Primo: "Guarda un po’ dove ti eri cacciata".

Seirem: "Chinzuko, Chiraki, Canzo. (Canzo il primo, Chiraki il terzo, Chinzuko il secondo N. d. A) Il team C a gran completo"

Naruto: "Tu li conosci Seirem!"

Seirem: "è una lunga storia. E non mi va di raccontarla. Comunque … cosa ci fate qui?"

Canzo: "E ce lo chiedi. Lo sai benissimo cosa vogliamo"

Seirem: "Ah sì! Be’ mi dispiace che avete fatto tutta questa strada per niente. Ma ditemi che rotolo tenete?"

Chinzuko: "Quello del cielo"

Seirem: "Allora non avete fatto un viaggio a vuoto. Potrete aiutarmi a passare questa prova"

Canzo: "Divertente. Allora togliti quegli occhiali e…"
Naruto: "Ora basta!! Smettetela di comportarvi come se noi non ci fossimo!!"

Iniziò ad urlare contro il trio della nebbia.

Chinzuko: "Ma cosa vuoi. Non ti hanno insegnato che non è educato disturbare chi sta parlando"

Naruto: "Cosa?!"

Sai: " Calmati Naruto. Questa può essere la tua occasione per scoprire qualcosa su di lei"

Lo disse sottovoce in modo che solo Naruto potesse sentirlo, mentre prendeva Kira tra le braccia. Sentendo quelle parole Naruto si fermò di colpo irrigidendosi. Poteva essere la sua occasione e poi ciò che la ragazza aveva fatto la ragazza prima era sospetto. La tecnica che aveva usato era degli Hyuga, ma lei diceva di era un Uchiha.

Seirem: "Non badate a questo stupido. Adesso preparatevi a prenderle"

Canzo: "Uh che paura. Hai sentito Chiraki. Pensa di sconfiggerci".

Seirem: "Be’ vi ho sempre battuto. Non mi avete mai sconfitta".

Chiraki: "Adesso basta chiacchierare. Iniziamo".

Chiraki lanciò un Kunai contro Seirem. La ragazza non si mosse, infatti il kunai le fece saltare gli occhiali.

Naruto: "Seirem … i … tuoi occhi".

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


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utada_hikaru: Grazie per aver recensito^^.  Ehm ... in realta il nome Team C l'ho scelto per il fatto che tutti i suoi componeanti hanno per iniziare C nel loro nome. Per quanto riguarda i tre ragazzi, non hanno niente in comune con quella puntata (Anche perchè non l'ho vistaO__O).

 

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Naruto: "Seirem … i … tuoi occhi".

Seirem aveva attivo sia il Byakugan sia lo Sharingan e adesso erano ben visibili agli occhi di tutti i presenti. Naruto era senza parole. Non aveva mai sentito nessuno che avesse quelle due abilità innate e adesso aveva forse l’unica persona al mondo ad averle, e l’aveva anche chiamata talpa.

Chiraki: "Vogliamo i tuoi occhi Seirem".

Seirem: "Non li avrete mai Chiraki. Ci avete sempre provato, ma avete sempre fallito quindi rinunciateci".

Canzo: "Mai!"

I tre si lanciarono contro Seirem Ma un muro d’inchiostro nero li blocco. Sai si era messo in mezzo tra loro e teneva in mano il rotolo del cielo.

Chinzuko: "Ma cosa succede e com’è finito il nostro rotolo tra le tue mani".

Sai: "Avete perso tempo a parlare e io ne ho approfittato e adesso addio".

Naruto prese Seirem caricandosela in spalle correndolo lontano da quei tre mentre seguito da Sai.

Canzo: "Ehi fermi!"

Canzo lanciò degli shuriken contro di loro, ma furono fermati dai grossi tronchi degli alberi.

Canzo: "Dannazione!! Ci sono sfuggiti!!"

Chinzuko si voltò verso Chiraki guardandolo seriamente.

Chinzuko: "La tua ex si sta allontanando. Non vuoi seguirla?"

Chiraki rimase in silenzio mentre Canzo non faceva che lamentarsi del fatto che erano fuggiti per di più con il loro rotolo.

Chiraki: "Tzk … non c’è bisogno che la segua, adesso che sa che siamo qui lei tornerà di sicuro da me. CANZO SMETTILA DI URLARE!!"

Canzo: "Ma come faccio?! Ci hanno preso il rotolo e ci siamo fatti sfuggire il nostro obbiettivo!!!Se tu non ti fossi comportato da idiota-demente quel che sei ora lei sarebbe ancora nel nostro villaggio e noi non li dovremmo strappare gli occhi"

Chiraki: "…"

Chinzuko: "Per il rotolo non mi preoccuperei, ci sono altri concorrenti e possiamo prendere da altri i rotoli. Per Seirem … be’ queste selezioni non sono ancora finite e di opportunità ne abbiamo quando ne vogliamo. E anche se dopo la fine di queste selezioni non abbiamo ancora preso i suoi occhi, be’ continueremo a provarci fino alla fine".

Canzo: "Sigh … non so più cosa dirti".

Lontano dal Team C, Naruto, Sai e Seirem si erano fermati vicino ad un fiume. Seirem aveva disattivato il Byakugan e lo Sharingan mostrando l’occhio scuro e l’occhio color indaco. Sai disegno dei piccoli animaletti e li sguinzaglio nelle vicinanze dell’albero.

Naruto: "Adesso mi vuoi spiegare cosa significa?! Avevi detto che eri cieca e quei tre chi erano?! Adesso parla!!"

Seirem rimase in silenzio tenendo china la testa. Incontrare quei tre ragazzi l’aveva scossa, anche se non l’aveva dato a vedere. Soprattutto Chiraki. Ricordava ancora quando l’aveva tradita e lei aveva praticamente tagliato i ponti con il villaggio della nebbia per andare nel "suo" villaggio d’origine. Kira si era accoccolata sul suo ventre addormentandosi. Naruto la guardava perplesso, per quanto tonto potesse essere aveva capito che lei aveva qualche legame anche con gli Hyuga. Se non voleva parlare avrebbe chiesto ad Hinata.

Naruto: "Lo sai che dobbiamo avvertire l’Hokage appena finita questa fase?".

Seirem: "…"

Naruto la prese per la maglietta facendo sobbalzare il gatto.

Naruto: "Può darsi che ti mettano in una stanza con la squadra Anbu per il resto dei tuoi giorni!!!Vuoi questo!!"

Seirem: "…"

Naruto: "Bha … non so più cosa dirti".

In quel momento arrivò Sai.

Sai: "Adesso è meglio riposarsi. Se si avvicina qualcuno verremo informati immediatamente".

Naruto: "Meglio!"

Il biondino mollò la ragazza distendendosi a terra e dando le spalle ai due. Seirem rimase in silenzio per poi distendersi a pancia in su tenendosi vicino Kira. Sai invece si addormentò appoggiando la schiena contro il tronco dell’albero.

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


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utaka_hikaru:  Grazie per aver recensito^^. Il Team C sono tre ragazzi di mia invenzione, senza di loro la trama non sarebbe divertente (ehi!!! Questo che significa!!N.d. Canzo) (Silenzio o ti faccio male. Ricordati ceh sono io l'autrice *___* N.d. me). Per quanto riguarda Naruto, non preoccuparti Tsunade gli darà qualcosa da fare, un qualcosa che non gli piacerà molto ^^ (T___T perfida N.d. Naruto). Adesso la storia si complicherà un pò spero che continuerai a seguirmi^^ alla prossima chappy^^

 

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Con i recenti colpi di scena del manga, dovrò cambiare i prossimi capitoli e i dialoghi della storia, di conseguenza saranno dei pesantissimi spolier sulla serie manga, mi dispiace dirvelo a storia iniziata ormai già da un pezzo, ma sono venuta a sapere di cose che per la storia sono fondamentali e che quindi verranno modificate con questi spolier, spero che continuerete a seguirmi come avete fatto adesso^^.

 

La notte passò tranquilla e indisturbata. Nessun nemico si avvicinò a loro e la mattina dopo si diressero verso la torre evitando numerosi ostacoli. Rimasero in silenzio per tutto il viaggi. Ormai Seirem non portava più gli occhiali e teneva costantemente attivo il Byakugan e lo Sharingan pronta ad attaccare in caso di pericoli imminenti. Arrivarono alla torre così facilmente che si stupirono del fatto di non aver incontrato più nessuno. Appena arrivati ed orami entrati nella torre Sai e Naruto si rivolse a Seirem che intanto aveva preso in braccio il gatto Kira.

Naruto: "Adesso ci devi delle spiegazioni prima di aprire questi rotoli".

Seirem: "Io non vi devo dire niente".

Sai: "Ma all’Hokage dovrai dare una spiegazione, è probabile che ti terrà segregata in casa per molto tempo".

Seirem: "Non mi importa".

Seirem disattivo le sue due abilità innate per poi prendere i due rotoli da Naruto e aprirli. Apparve Kakashi con in mano un libro.

Kakashi: "Ma guarda. Siete arrivati prima di quanto mi aspettassi complimenti a …"

Kakashi incrociò gli occhi di Seirem e ne rimase sorpreso. Sapeva che la ragazza era cieca, ma a quanto pare non era così e per di più aveva l’occhio degli Hyuga e quello degli Uchiha. Kakashi a quella vista ricordò di una fatto accaduto sedici anni prima dell’attacco della volpe a nove code, la fuga dei due primo geniti e futuri capo clan dalle abilità innate oculari del villaggio. Kakashi si tolse il copri fronte mostrandole lo Sharingan.

Kakashi: "Tu sei la figlia di Keichi Uchiha e Heicha Hyuga giusto?"

Seirem attivò il Byakugan e lo Sharingan mostrandoli così a Kakashi che aveva ragione.

Seirem: "Esatto".

Kakashi si coprì l’occhi rosso mentre Seirem disattivò nuovamente le abilità oculari.

Kakashi: "Non lo vorrei fare, ma non posso fare altrimenti. Per tutti e tre la prova finisce qui".

Naruto: "Che cosa?! Aspetti un secondo maestro Kakashi! Noi abbiamo superato la prova! Perché non possiamo continuare".

Kakashi: "Avete un componente che deve essere portato dalla Quinta Hokage, e visto che la terza prova è stata modificata voi non potete continuare in due".

Naruto: "Tzk …"

Seirem: "Mi dispiace".

Kakashi portò i tre fuori dalla foresta, ma ci furono alcuni problemi con Kira. Infatti non faceva altro che rizzare il pelo contro Kakashi.

Kakashi: "Non gli sono molto simpatico, sarà per via dei cani comunque siamo arrivati".

Entrarono dentro la stanza del Quinto Hokage. Tsunade era intenta a leggere alcune carte.

Tsunade: "Cosa succede Kakashi? Come mai sei entrato?"

Kakashi: "Be’ abbiamo un piccolo problema".

Tsunade Alzò lo sguardo verso il gruppo. Osservò tutti fino ad arrivare a Seirem che in quel momento attivo il Byakugan e lo Sharingan. Tsunade rimase in silenzio. Come era riuscita a non accorgersi del fatto che la ragazza non era cieca, ma adesso non era quello il problema. Dentro il villaggio c’era ancora una persona che aveva lo Sharingan unito al Byakugan. Dovevano essere chiamati anche gli Hyuga in causa per avere alcune informazioni al riguardo.

Kakashi: "Lei è la figlia di Keichi Uchiha e Heicha Hyuga. Due ninja di questo villaggio scappati sedici anni fa."

Tsunade: "Conosco la storia Kakashi. Adesso voglio sapere soltanto il motivo per cui questa ragazza si trova qui e dove sono finiti i suoi genitori".

Seirem: "Morti".

Seirem aveva finalmente preso voce in quel breve discorso tra Tsunade e Kakashi lasciandoli in silenzio.

Seirem: "Sono morti quando avevo sei anni per mano di alcuni ninja".

Tsunade: "Quali ninja?"

Seirem: "Non posso dirlo".

Naruto: "Come non puoi dirlo!!"

Naruto si avvicinò a Seirem e la prese per la maglietta.

Tsunade: "Naruto!! Calmati!! Ci sarà di sicuro un motivo se non può dircelo. Adesso uscite tutti tranne Naruto e Sai mentre tu Kakashi accompagna Seirem a Villa Uchiha. Non si dovrà muovere da lì fino a nuovo ordine".

Kakashi: "Subito!"

Seirem fu scortata da Kakashi fino a Villa Uchiha mentre Naruto e Sai rimasero dalla Quinto Hokage,

Tsunade: "Mi dispiace ragazzi, ma il vostro esame finisce qui".

Naruto: "Ma nonna Tsunade …"

Sai: "Meglio non contraddire l’Hokage, Naruto".

Naruto: "Da quando in qua sai quando è meglio parlare o meno".

Sai: "Be’ … esperienza con Sakura. Mai contraddire una donna".

Naruto: "Stai iniziando a preoccuparmi".

Tsunade: "Comunque, come vi ho detto, per voi è finita qui questo esame, ma vi do già un incarico. Controllate Seirem. Dovete dirmi dove va e cosa fa".

Naruto: "Va bene …"

Naruto e Sai uscirono dalla stanza di Tsunade dirigendosi ognuno nelle proprie case. Tsunade rimase in silenzio osservando il villaggio dalla finestra. Non si sarebbe mai immaginata che quei due avevano una figlia, ne che fossero morti. Li conosceva fin da quando erano piccoli e sapeva quanto forte doveva esser stato il loro legame. L’indomani avrebbe convocato la ragazza e gli Hyuga. Questa storia si portava ormai da sedici anni e lei avrebbe fatto in modo che si concludesse per sempre.

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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***


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utada_hikaru: Grazie eor la tua recensione sono commossa T___T *alla casa sua*. Così mi hai fatto venire ancora più voglia di scrivere Fan fic spero che questi due capitoli possano piacerti^^ (ne posto due perchè non so se riuscirò a postarne altri per ora^^''') (sfaticata -.-N.d. Seirem) Ciao^^

 

atena 11: Sono felice che ti piacciono i miei capitolo. (ma se fai un mucchio di errori O_ON.d. Naruto) (da che pulpito -.-). Rispondendo alle tue domande: be' per ora non ancora ma in futuro è probabile, ma non sono ancora molta sicura ^^ *mode-on sadica* (O__O non darle ascolto le probabilità che ci sono, sono del 80% ^^ N.d. Sasu) comuqnue non preoccuparti tutti ci facciamo domande a cui rispondiamo da soli (solo tu -.- N.d. Tutti). Be' Itachi è una presenza importate, soprattutto nel secondo capitolo, però non è stata prorpia l'Aka a uccidere, ma non ti voglio rovinare la storia ^^. Mmm ... Assomigli ad Hinata, ma i suoi capelli si potrebbe dire che sono molto più scuri e i lineamenti sono simili a quelli di Sasuke ... non so se mi sono spiegata bene^^'''. Non credo che accadrà una cosa del genere^^ *scrive mentre un certo biondino le punta contro il Raseh shuriken* O___O. Spero che ti piacciano anche questi due ... ciao^^

 

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La mattina arrivò e Seirem fu convocata da Tsunade. Lasciò Kira alla villa per poi dirigersi dalla Quinto Hokage. Appena entrata nell’ufficio di Tsunade vi trovò L’hokage e due membri del Clan Hyuga, Hiashi e Hinata. Seirem tolse gli occhiali mostrando il Byakugan, non lo Sharingan, attivando.

Tsunade: "Disattiva il Byakugan. Non c’è bisogno che ti mostri così aggressiva con loro".

Seirem: "Mi dispiace, ma non posso"

Hiashi attivò subito il Byakugan a quelle parole.

Hiashi: "Disattiva subito il Byakugan Seirem Hyuga".

Seirem: "Sono una Uchiha …"

Hiashi: "Ma anche una Hyuga, infondo sei figlia di Hei---"

Hiashi non finì di parlare che un kunai lo sfiorò.

Tsunade: "Seirem"!!!

Seirem ignorò l’Hokage e si rivolse direttamente a Hiashi.

Seirem: "Non osare nominare il nome di mia madre. Voi Hyuga l’avete rinnegata solo perché si era innamorata di mio padre, non osare nominare neanche il suo nome, in parte la dovresti ringraziare. Infondo era lei che avrebbe dovuto guidare il clan Hyuga, ma visto che è scappata tu hai preso il suo posto , ma in realtà tu dovresti stare nella casata cadetta e non in quella principale".

Hiashi rimase in silenzio e sorpreso allo stesso tempo. L’Hokage gli aveva detto che i suoi genitori erano morti quando lei era molto giovane e pensava che Heicha non gli avesse detto niente degli Hyuga, ma adesso le cose erano diverse, di conseguenza lei era …

Seirem: "Sorpreso Hiashi? So molte cose. Infondo ora, essendo figlia di mia madre, dovrei ereditare io le redini del clan".

Hiashi:" Tua madre è stata rinnegata dal clan".

Seirem: "Lei è stata rinnegata non io di conseguenza diventerò io capo del clan Hyuga, voi Hiashi. …"

Indicò Hinata.

Seirem: " … e Hinata andrete alla casata cadetta insieme a sua sorella Hanabi".

Hiashi: "Come osi …"

Seirem: "Oso invece. Sono la legittima erede. Se pensavi che sarei andata alla casata cadetta perché credevi che non sapessi niente ti sbagli di grosso, e adesso voglio sapere il motivo per cui sono stata chiamata. Se era solo per questo tolgo il disturbo".

Kakashi: "Non fare troppo la sapientona piccola. Solo perché sai queste cose non significa che poi andare. Vogliamo chiederti anche il motivo per cui sono morti i tuoi genitori".

Kakashi era spuntato dietro la porta bloccando il passaggio nel caso la ragazza volesse scappare attivando lo Sharingan.

Seirem: "Kakashi Hatake. Non osare mostrarmi l’occhio di Obito Uchiha".

Kakashi rimase sorpreso nel sentire il nome del suo antico compagno. Seirem si voltò verso Kakashi mostrandogli lo sharingan.

Seirem: "Sorpreso anche tu Kakashi Hatake? Ti ricordo che mio padre era colui che avrebbe ereditato il clan Uchiha e di conseguenza conosceva tutti i membri del suo clan. Comunque sono morti per colpa mia vi basti sapere questo".

Tsunade: " Cara signorinella, non ci basta quello che ci hai detto oltre a sapere come sono morti vogliamo sapere anche come sono fuggiti".

Seirem: "Non voglio ricordare la loro mote quindi non vi dirò niente e anche se potessi non potrei dirvelo, per quando riguarda la loro fuga dal villaggio, neanche questo posso dirvelo, comunque io adesso se fossi in lei, Hokage, mi preoccuperei più al Team C. I ninja della nebbia portano a compimento le loro missioni anche a costo della loro vita".

Hinata: "E per quale missione sono qui?"

Seirem si volse verso Hinata con fare sprezzante.

Seirem: "Non sono che ti riguardano e non credo che li troverai neanche se attivassi il tuo Byakugan … tzk per fortuna che prenderò io le redini del clan Hyuga e Uchiha. Comunque voglio tornare a casa quindi se avete finito questo insulso interrogatorio vorrei andare".

Tsunade: "E va bene, vai pure, ma ti è proibito allontanarti dal villaggio quindi tutte le tue missioni sono annullate".

Seirem: "Meglio così".

Si voltò verso la porta fermandosi davanti a Kakashi.

Seirem: "Spostati …"

La ragazza gli mostrò lo Sharingan Ipnotico.

Seirem: "… o vuoi assaggiare le fiamme eterne?"

Kakashi si spostò lasciandole il passo, non prima di essersi piegato verso di lei e mostrandogli anch’egli lo Sharingan ipnotico.

Kakashi: "Non fare minacce che non puoi mantenere ragazzina".

Seirem fece finta di non sentirlo per poi dirigersi fuori dall’edificio verso villa Uchiha. Kakashi si voltò verso Tsunade chiedendogli con fare preoccupato.

Kakashi: "crede che sia saggio lasciarla andare così?"

Tsunade: "Non direbbe niente neanche sotto tortura. Lasciamole il tempo di pensare. Comunque, Hinata e Kakashi, potete andare … devo fare quattro chiacchiere con Hiashi Hyuga".

Kakashi: "Certo. Vieni Hinata".

Uscirono lasciandoli da soli. Tsunade osservò per qualche secondo Hiashi per poi rivolgergli la parola.

Tsunade: "Perché avete tentato di separare Heicha e Keichi quando erano ancora al villaggio?"

Hiashi: "Per ciò che ha visto. Per evitare la nascita di meticci arroganti con abilità innate tanto potenti da distruggere il villaggio della foglia".

Tsunade: "Ti sbagli. Non sarebbero stati ragazzi come lei a distruggere questo villaggio, ma la loro vendetta".

Così dicendo congedò Hiashi abbandonandosi sulla poltrona.

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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***


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Appena arrivata vide Naruto, Sai e Sakura intenti a stabilirsi nella villa Uchiha. La ragazza sbarrò subito la strada , disattivando prima lo Sharingan e il Byakugan, guardandoli in malo modo.

Seirem: "Ditemi cosa state facendo qui in poche parole. Sono di pessimo umore"

Sai: "La quinta Hokage ci ha ordinato di trasferirci a villa Uchiha per controllarti".

Naruto: "In realtà dovremmo trasferirci, ma Sakura ha insistito per venire".

Sakura: "Naturale che venga. Devo tenere a bada questi due ninja pervertiti. Comunque perché non hai detto alla Maestra Tsunade la verità?"

Seirem: "Tzk …. non sono affari vostri, portate la vostra roba dentro io vado a spostare la mia".

Sai: "Perché sposto la tua roba?"
Seirem: "Perché uno di voi potrebbe, senza accorgersene, mettersi nella stanza di Itachi e io non voglio che ciò accada".

I tre rimasero ammutoliti, non sapevano il motivo per cui tenesse tanto alla stanza di colui che ha sterminato il suo stesso clan. Fu deciso che Naruto prendesse quella di Sasuke mentre Sai e Sakura avrebbero preso le altre stanze. Appena Seirem spostò la sua roba uscì di corsa, all’insaputa dei tre, dirigendosi verso il tempio Naka insieme al gatto Kira. Ricordava perfettamente le parole di Itachi.

Flashback

Itachi: "Nella sala principale del tempio Naka sotto il settimo tatami a partire dal fondo della fila di destra vi è l’accesso per il luogo di ritrovo segreto di questa tecnica Uchiha e il motivo della sua esistenza, adesso vai e non tornare più al villaggio della nebbia".

Seirem: "Ma perché non molli l’Akatsuki e vieni con me alla foglia. Se spieghi tutto all’Hokage sono sicura che non farà niente".

Itachi la guardò inespressivo con lo Sharingan ormai perennemente attivo.

Itachi:" Mi dispiace, ma non posso Seirem. Chi lascia L’Akatsuki muore, in più non saprei più cosa insegnarti. Sai usare perfino Susanoo alla perfezione, potrei dire che sei perfino più forte di me. Be’ era naturale, infondo ha impiantato nel tuo occhio lo sharingan eterno".

Seirem: "Ciò non mi rende molto felice visto che l’occhio in questione era di mio padre".

Itachi: "Mi dispiace, ma adesso è inutile che pensi a loro. Devi andartene subito, io so chi è il Mizukage, ma non posso dirtelo. A tempo debito lo saprai."

Itachi si avvicinò a lei toccandole con un dito la fronte.

Itachi: "Non essere triste al villaggio ti troverai bene e ricordati di non dire a nessuno quello che sai dell’Akatsuki. Se no la mia copertura potrebbe saltare".

Seirem: "Non ti pagano neanche per questa copertura e poi il Terzo Hokage è morto e …"

Itachi: "Lo faccio per salvare il villaggio della foglia e Sasuke".

Seirem: "C’era proprio bisogno di invogliarlo a ucciderti? Non potevi dirgli la verità come hai fatto con me?"

Itachi: "Non potevo. Per la sua sicurezza. Comunque vai adesso"

Seirem: "Ma Itachi …"

Itachi: "Ti ho detto di andare!!"

Fine Flaschback

Seirem adesso si trovava nella sala di ritrovo degli Uchiha osservando gli antichi scritti dello Sharingan mentre Kira girava per la sala. Seirem pianse mentre leggeva. Allora era vero ciò che era scritto. Era davvero la causa della morte dei suoi genitori. Rimase in silenzio sedendosi a terra e tenendosi la testa fra le ginocchia.

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Capitolo 17
*** Capitolo XVII ***


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utada_hikaru: Scusa il riatardo ^^''' eccomi con questo nuovo capitolo^__^. Be' per Seirem Itachi è l'unico parente che le rimaneva e gli si era affezionta tantissimo, mentre per Ithachi ... be' ha fatto fuori il suo clan e il fratello lo vuole uccidere quindi Seirem è l'unica parente che non ha ucciso e non lo vuole uccidere e in più non ha mai avuto una sorella quindi l'ha trattata come se lo fosse, lo stesso vale per Seirem ^^. Il passato di Seirem verrà svelato solo fra qualche capitolo. Per ora deve prima liberarsi del Team C. Anche per lei è unas eccatura averli sempre intorno, così facendo non ha modo di essere libera come prima.

 

Be' adesso è il momento del capitolo. Spero che siate in molto a recensire ... e scusa se ci sono errori o quant'altro, ma di solito scrivo queste storie di notte quando sono mezz'addormentata e poi dimentico di correggere ^^''''. Inoltre mi scuso anche per il ritardo.

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Era da più di un’ora che non si avevano notizie di Seirem. Naruto, Sai e Sakura si erano divisi alla ricerca della ragazza. Seirem, dopo aver consultato i rotoli degli Uchiha tenuti nel tempio, era uscita da lì insieme a Kira per poi dirigersi verso casa. Appena arrivata notò che era completamente vuota, probabilmente i suoi "ospiti" erano usciti a cercarla non vendendola più a casa. Poco o male, sarebbe uscita di nuovo, Kira doveva mangiare e lei non aveva cibo per gatti in casa così si diresse verso il negozio d’alimentari, mentre camminava notava che la gente la fissava insistentemente, ormai la notizia delle sue origini non erano più un segreto e lei non portava più gli occhiali da sole. Preso ciò che le accorreva fece ritorno a casa, ma per strada incontrò i tre ragazzi.

Naruto: "Finalmente ti abbiamo trovata".

Seirem: "Perché? Mi stavate cercando? Be’ eccomi qui."

Naruto: "Dannata! Lo sai benissimo che la quinta Hokage …"

Seirem: "Si si lo so."

Naruto: *Io questa la uccido … lo giuro".

Sakura: "Su finitela ragazzi, Sai aiutami!"

Sai: "Io ci ho rinunciato alla prova per la selezione dei chunin".

Seirem: "Invece di perdere tempo con voi io me ne torno a casa. Quando avete finito di parlare ditemelo".

Seirem si allontanò da loro seguita dal gatto sotto gli sguardi di indifferenza dei passanti e gli sguardi allibiti dei tre ragazzi. La ragazza arrivò a villa Uchiha seguita dai tre ragazzi, dopo esser entrati si diressero tutti nelle proprie stanza. Sakura prese le sue cose per poi dirigersi verso la stanza di Seirem. La ragazza aprì la porta per poi guardarla annoiata. A Sakura quello sguardo ricordava stranamente Sasuke quando lei provava a parlagli, forse questo perché lei era parente di Sasuke e il fatto di essere scontrosi doveva essere un fattore di famiglia.

Seirem: "Che vuoi?!"

Sakura: *Che ragazza scontrosa, e pensare che io volevo solo proporre di andare alle terme qui vicino*

Pensò mentre si sforzava di sorridere per poi, cercando di sembra più possibile gentile si rivolse alla Uchiha.

Sakura: "Hanno appena aperto delle terme qui vicino che ne dici di venire con me?".

Seirem la guardò annoiata. Era proprio una ragazza noiosa, adesso capiva come mai Sasuke aveva deciso di andarsene, ma Itachi l’aveva esortata ad essere gentile con gli abitanti di quel villaggio, ma per lei era difficile essere gentile con loro.

Seirem: "Va bene. Aspetta solo che mi preparo e dia da mangiare a Kira".

Sakura: "Ok".

Dal fondo del corridoio vi erano Sai e Naruto che osservavano la scena.

Sai: "Naruto, ma si può sapere perché dobbiamo osservare quelle due?"

Naruto: "Ricordati che nonna Tsunade ci ha dato il compito di stare dietro di lei e non perderla mai di vista".

Qualcosa di molto tagliente aveva sfiorato di pochi millimetri Naruto. Seirem aveva lanciato un kunai che si era impiantato al muro dietro Naruto e Sai.

Sakura: "Razza di ninja pervertiti, cosa state facendo li dietro?"

Naruto: "Aspettate!"

Seirem: "Visto che noi usciamo, voi due occupatevi di Kira".

Seirem prese in braccio il gatto e lo consegnò a Sai.

Seirem: "Il cibo è in cucina, occupatevene voi".

Sai: "Ok".

Naruto: "Sai cosa dici!!!"

Sai: "Con lei c’è Sakura, non ci dovremmo preoccupare per lei".

Naruto: "Non so più cosa dire".

Seirem: "Allora non dire niente".

La ragazza prese la sua roba per poi rivolgersi nuovamente ai due ragazzi.

Seirem: "Noi andiamo. Non distruggetemi la casa".

Naruto: *Lo dico e lo ripeto … la uccido".

Pensò mentre osservava Seirem e Sakura uscire. Le due ragazze stavano camminando per un vicolo buio. Tra loro due c’era molto silenzio e l’aria era molto tesa, ma solo Sakura si sentiva a disagio mentre Seirem era perfettamente tranquilla e non avvertiva la tensione nell’aria, ma all’improvviso si fermò prendendo un kunai.

Seirem: "Sakura stai attenta!! C’è qualcuno!"

Sakura: "Cosa? Io non vedo niente"

Seirem attivò il Byakugan e lo Sharingan, poco dopo apparve il nemico, era il Team C.

Canzo: "Beccata!! Ti abbiamo trovata piccola Sey".

Chinzuko: "Canzo evita di fare troppi casini, rischi di richiamare troppa attenzione su questa zona".

Seirem: "Dov’è Chiraki? E’ strano che non sia con voi".

Una fitta nebbia ricoprì quel luogo.

Sakura: "Ma questa Nebbia … la riconosco".

Canzo: "Naturale bellezza! Questa è una tecnica del villaggio della nebbia, e tu e i tuoi amici avete sconfitto il demone Zabusa, uno dei sette spadaccini della nebbia".

Sakura: "B-b-bellezza …"

Seirem: *Tzk … non vedo niente con lo Sharingan, mentre con il Byakugan vedo, forse ci possiamo ancora salvare".

Seirem si volse verso destra come se riuscisse a vedere chiaramente.

Seirem: "Chiraki vieni subito qui e non fare il vigliacco".

Chiraki uscì allo scoperto mostrandosi alle due ragazze.

Seirem: "Bene il Team C al completo. Sakura sei pronta a lottare?"

Sakura: "Certo Seirem".

Canzo: "Ulala!!! Volete lottare con noi!! Forza bellezze fatevi sotto!!"

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