Vacanza per 2

di Sophie Robin Kendrick
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** VIncita ***
Capitolo 2: *** Primo giorno ***
Capitolo 3: *** Tanabata ***
Capitolo 4: *** Coppia del mese ***
Capitolo 5: *** Il ritorno ***



Capitolo 1
*** VIncita ***


Il centro vacanze  di Sooga è molto prestigioso, un resort su un'isola dove si può affitare una casa o una stanza di albergo. Si può avere a disposizione molte attrazzioni tra cui anche preticare diversi tipi di sport.
Ma non solo, ci sono anche Negozio di vario genere, e ristoranti, bar di vari stili. Non è un resort, è il paradiso terrestre. Ma per essere una paradiso costa un pò troppo per poterci stare anche sono per prendere un respiro.
Ma per lei il problema non si presentava, visto che pochi secondi fa ha vinto 2 biglietti per il resort per 4 giorni in una casa.
Pucca, correva come una pazza, non si preoccupava delle persone con cui si scontrava o che la salutavano. Ignorò persino Ching che era appena uscita dal Dojo.
L'unico pensiero era che doveva raggiungere Garu per dargli il biglietto. Sperava solo che accettasse.
Da poco Garu era diventato a tutti gli effetti il suo ragazzo da 1 mese e 2 giorni.
Alla fine era bastato dargli i suoi spazi e intrapredere un viaggio solitario, (avvertendo solo gli zii) per 2 mesi per ricevere da lui un caloroso bacio, appartati nella foresta di bambù...
A petto che lei non fosse così invadente, per il resto andava bene.
Arrivò davanti  a casa sua e bussò, non rispose nessuno quindi andò alla solita rupe dove lui si allenava. Infatti era li che eseguiva i soliti allenamenti a petto nudo, Era cresciuto molto in questi anni. Adesso ne aveva 20 ed era un  bel ragazzo, e i suoi muscoli aveva preso il posto nel suo corpo, non era palestrato ma anche se sembrava mingherlino e gracile era forte, molto forte. 
Si avvicinò leggermente e si sedette sotto la stessa guercia dove si sono scambiati il prima bacio, bhè il primo bacio ricambiato, e di solito dove lei preparava il picnik.
Sfogliò il deplian mentre Garu si avvicinava a lei per salutarla. Si era rimesso la maglietta e le aveva stampato un bacio sui capelli. Sbirciò verso il depian e lesse poche parole prima che qualcosa sbattesse sul suo naso.
Afferrò il pezzo di carta che pucca gli porgeva senza guardarlo negli occhi. Un biglietto di andata e ritorno per il resort di Sooga. Doveva averlo comprato, anche se qui c'era scritto vincita. Quindi aveva molta fortuna. Aspetta un attimo, ma se lei partiva per 4 giorni, lui che faceva?? Ok forse una fortuna per lei, ma non per lui.  Anche se non voleva ammetterlo, si era affezzionato molto a lei.
Rassegnato all'idea di vederla partire di nuovo sola, tentò di restituirgli il biglietto, ma lei ne alzò un altro. Ma allora non ne aveva vinto uno, ma bensì due. Lei gli passò il deplian  e lasciandogli un bacio sulla guancia, gli fece segno di aspettarlo domani mattina alle 4 per prendere la nave.

Il giorno dopo alle 3:50 Garu guardava impazziente l'orologio, aveva una valigia con se. Non Aveva problemi a partire, e visto che Mio era a casa di Abyo (la cosa un pò lo spaventava)
avrebbe colto l'occasione per rilassarsi. La vide spuntare con i suoi zii, erano un pò assonati e anche lei. Li salutarono e Garu si guadagnò uno sguardò omicida se l'avesse fatta soffrire. Il viaggio durava 5 ore, per ciò ne approfittarono per buttarsi nel letto, della loro cabia. 
La nave aveva da poco preso il largo, quando Pucca si infilò nel letto con il suo pigiama estivo, rosa con le fragola e si accoccolò nelle sue braccia per dormire.
Ciao spero che vi piaccia la mia prima fiction su Pucca :) Baci baci Sophie

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Capitolo 2
*** Primo giorno ***


Garu si destò dal sonno, con Pucca ancora tra le sue braccia. Si stiracchiò e si allontanò da lei. Gettò un occhiata all'orologio e si accorse che erano le 8.
Tra meno di un'ora sarebbero sbarcati e ancora non erano pronti. Per un ninja la puntualità era tutto.
Vestendosi andò a comprare la colazione. ALmeno cercava di svegliarla tentandola con la Brioche.
Tornato in camera cercò di svegiarla, ma lei si accoccolò di più tra le coperte. Garu si sedette sul letto  e le posò un bacio sulle labbra. Lei gli circondò la schiena con le braccia e si ritrovò disteso nel letto.
Lei era appoggiata a lui, e faceva versi come per dire "ancora 5 minuti". Lui sorrise e le diede un bacio per poi prenderla in braccio e farla sedere nel letto. All'inizio si oppose, ma poi aprendo gli occhi Afferrò la colazione che Garu le porgeva e la mangiò assonnata.
Corse in bagno prima che lo facesse Garu, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Lui ne approffitò per vestirsi, e poi si scambiarono i ruoli.
Una volta pronti, lasciarono le valigie al fattorino, che stava passando di camera a camera per prenderli.
Salirono sul ponte, Pucca rimase estasiata, mancavano ancora 45 minuti per l'attracco, ma già si vedevano i colori e i palazzi dell'isola. Corse verso il parapetto ed era tanta l'allegria che stava per cadere giù, se Garu non l'avesse presa per la vita. Lei sorrise e si appoggiò delicatamente alla sua spalla. La gonna del suo vestito ballava nel vento, e la stessa cosa facevano i suoi capelli, lasciati sciolti.
Era scresciuta molto, ed era diventata bellissima. Di una bellezza tale che anche Ring Ring se la sarebbe sognata. Ed era sua.
Allungò una mano, spostò il viso verso di lui e la baciò. E pensare che quando aveva 12 anni scappava da lei, adesso non ne può fare a meno. Si staccarono sentendo l'autoparlante, annunciare che erano arrivati a destinazione, e che presto sarebbero scesi. Infatti mentre erano impegnati l'isola si era avvicinata, o meglio la nave si era avvicinata e adesso alcuni marinai, stavano già proveddendo ad ormeggiare la nave. Pucca gli sorrise e lo prese per mano, insieme si incamminarono verso le scale, finalmente attaccate alla nave, per permettere ai passeggeri di scendere. 

Una volta messo piede sull'isola gli accolsero alcune ragazze vestiti con dei kimono, che gli porsero le chiavi della casa e i solo bagagli, le ragazze si allontanarono lanciando sguardi e sorrisi a Garu, che ingenuamente rispose con un piccolo saluto della mano
Pucca gli lasciò la mano, e indignata si allontanò da lui per cercare la casa. Inutile dire che furono inutili gli sforzi per spiegare a Pucca che il suo gesto era solo di cortesia e non perchè ci stesse provando. 
Lei gli concesse un sorriso sono quando, con adeguate informazioni riuscirono a trovare la casa ed a entrare. La casa era in stile occidentale, aveva una cucina, un salotto e delle scale che conducevano al bagno e alla stanza letto. Anche se era un po piccolina a loro andava bene. Si sistemarono e uscirono per andare a fare un bagno alle terme. Con i costumi già messi sotto i vestiti,  fecero un giro per la sezione dell'isola dedicata alla spa.
Scelsero le terme comuni, e si separarono per andare a cambiarsi. 
Pucca si mise il costume celeste che aveva comprato il giorno prima con Ching, aveva la valigia piena di cosa nuove e belle che avrebbe fatto vedere a Garu a poco a poco. Il suo era un Bikini  con il sopra a top. 
Entrò nelle terme, ed entrò in acqua, era bella calda. Si sedette in un angolo aspettando Garu, nel frattempo si rilassò appoggiando completamente al bordo della vasca.

Garu si svestì posando la maglietta e i pantaloni in un minuscolo scompartimento, gettò un'occhiata agli altri scompartimenti e vide che c'erano altri 3 ragazzi, forse da soli o forse no, sperava in compagnia con le loro ragazza anche se un presentimento negativo iniziava a farsi spazio in lui. 
Cominciò ad avvicinarsi alla porta che dava alle terme, fino a quando un piccolo gridolino e una voce maschile gli entrò nel cervello.
"Ehi pupa, sei sola? che ne dici di spassartela con noi. Ci sentiamo molto soli." 
Aprì di scatto la porta e quello che vide lo fece arrabbaire. Un ragazzo con i capelli neri teneva Pucca per un braccio e con l'altra mano le aveva tappato la bocca. Non ci penso 2 secondi che già il moro si trovava un occhio nero. I suoi compari lo aiutarono a rialzarsi, e scapparono per la troppa forza e la velocità del Ninja.
Garu li vide chiudere la porta di fretta e si voltò verso Pucca, che si stringeva le braccia nel petto e con il viso calato pieno di lacrime.
Quella vista la fece apparire ancora più gracile e indifesa di quanto fosse.
Garu si mise accanto a lei, appoggiato al bordo e la fece sedere tra le sue gambe abbracciandola e coccolandosela un pò. 
Una volta calmata le diede dei piccoli baci sulla nuca, che si spostarono sulle labbra. Non andò oltre, anche se era arrivato in tempo da un probabile abuso e lei stesse bene fisicamente, ancora era troppo scossa per coccole più accennate.
Rimasero per un po li, o almeno così sembrò a Garu. Pucca si mosse tra le sue braccia, il che fece in modo di sposare l'attenzione a lei, che gli indicava la sua pancia sorridendo. Complese quello che voleva dire. La pancia di Garu aveva cominciato a brontolare e ben presto anche quella della ragazza, che scatenò le risa di entrambi.
Si misero d'accordo per uscire. Pucca non sarebbe uscita dallo spogliatoio fino a quando Garu non avrebbe bussato alla porta. Aspettando che pucca entrasse nello spogliatoio femminile, corse verso il suo e si cambiò asciungandosi il più presto possibile.
Andò a prendere Pucca bussando come le aveva fatto vedere prima. 2 Tocchi veloci e un lento dopo 3 secondi.
La ragazza ne uscì e andarono a un ristorante vicino.

Ritornarono il pomeriggio tardi a casa, avevano fatto un altro giro tra i negozi e Garu un negozio di antiquato dove aveva trovato una vecchia Katana, che lo incuriosiva. Però non volendo far aspettare Pucca, uscì dal negozio senza di essa e proseguirono il loro giro.
Decisero che avrebbero mangiato direttamente a casa, visto che Pucca aveva fatto la spesa sulle cose utili e essenziali che non avevano a casa.
Erano le 8 quando si mise ai fornelli per preparare la cena, sushi per celebrare l'inizio della breve vacanza.
Ci mise poco e chiamò Garu che si avvicinò con il pigiama da notte messo. Lei accennò a un sorriso e si sedettero insieme a mangiare accendendo la tv e guardarla in religioso silenzio.
Si andarono a coricare dopo aver sparecchiato e lavato i denti. rigorosamente l'uno tra le braccia dell'altro

Ok forse è un pochino stucchevole, ma spero che piaccia molto, il primo giorno è già andato ne mancano altri 3 per finire chissa cosa succederà

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Capitolo 3
*** Tanabata ***


Un filo di luce entrò nella stanza e fece girare Garu. Con una mano cominciò a tastare il letto alla ricerca del corpo della sua ragazza, ma non lo trovò. Aprì gli occhi di scatto e si alzò dal letto.
Dei rumori di sotto, lo fecero aspaventare. Pentole che cadevano a terra, un piccolo gridolino di spavento.
Corse per le scale per finire in cucina e quello che vide, gli fece scappare un sospiro di sollievo.
Delle pentole erano ai piedi di Pucca e lei ne aveva una in mano e guardava le altre con aria giudizievole. Saluto Garu con una mano e con gesti gli fece capire che le pentole erano cadute quando lei aveva aperto lo sportello.
L'aiutò a mettere tutto in ordine e si sedette ad aspettare la colazione. Nel mentre sfogliò un volantino e gli diede un'occhiata. Potevano fare ciclismo, per tutta l'isola oppure andare a fare una nuotata. O molti altri sport. 
Indicò a Pucca, il mare. Lei sorrise e accettò passandogli la colazione.
Una volta finita, si cambiarono e corsero verso il mare. O almeno Pucca tirava Garu verso di esso, voleva avere i posti migliori così non si sarebbero ritrovati all'inizio della spiaggia.
Si lasciò trasportare dall'entusiasmo, di quest'ultima e corsero più veloci guadagnandosi dei posti decenti.
A poco a poco le persone cominciarono a venire, e presto ebbero una coppia accanto a loro. 
Il ragazzo aveva i capelli castani e gli occhi grigi, la ragazza i capelli biondi e gli occhi verdi.
La ragazza si avvicinò a loro e cercò di fare amicizia.
"Ciao, anche voi siete qui in luna di miele?" Loro si guardarono arrossendo. E entrambi scossero la testa.
"E per cosa allora?" Pucca uscì fuori il biglietto di vincita.
"Ah ho capito, ma perchè non parlate?" Pucca scrisse sulla sabbia.
"Il voto del silenzio entrambi. Che figata." Piacere sono Missy e lui è Stain, è mio marito. Vi va di fare una nuotata." 
Garu fece segnale a Pucca di andare, e lui indossando gli occhiali da sole, mise le mani dietro la testa per cercare di abbrozzarsi.
Lei ridacchiò e segui Missy in acqua.
Giocarono molto, e a ogni domanda che Missy le faceva, lei rispondeva a gesti cercando di essere comprensiva. 
Missy le chiese anche di insegnarle i vari gesti così da poterla capire.
Quando tornarono sulla spiaggia Pucca si buttò addosso a Garu, che si era addormentato, svegliandolo e bagnandolo.
Caddero per la paura presa, e si insabbiarono tutto. I suoi occhiali caddero sulla sabbia e senti la ragazza ridacchiare.
Si alzò e la trascinò con se in acqua. Entrò lentamente anche perchè per lui l'acqua era fredda.
Pucca gli spruzzo l'acqua nel corpo e cominciarono a inseguirsi nuotando. Anche se la ragazza era in vantaggio  lui la raggiunse subito e si immersero insieme, Pucca tra le sue braccia continuava a dimenarsi.
Smise quando Garu attaccò le sue labbra a quelle delle ragazze, passandole l'aria.
E la stessa cosa fece lei quando a lui ne mancò. Continuarono con lo scambio di ossigeno fino a quando risalirono in acqua, dove si persero l'uno tra le braccia dell'altro.

Pucca si svegliò dal leggero dormiveglia,  si sentiva muoversi ma le sue gambe non si muovevano. Solo quando aprì gli occhi si rese conto che era appoggiata sulla schiena si garu e lui le teneva le ginocchia.
Un pensiero le passò nella testa e lo attuò. Poggiò delicatamente le labbra sul collo di Garu, che sobbalzò e la fisso. Lei le diede un bacio sulla guancia e continuò a fare quello che stava facendo prima.

Arrivati a casa, mentre Pucca si faceva la doccia lui si metteva in giardino a leggere.
Lesse più o meno 10 pagine prima che le braccia di pucca gli stringessero il collo in modo affettuoso.
Le diede un bacio e si allontanò per farsi la doccia.
Quella sera avrebbero mangiato fuori a cena con i loro nuovi amici.
Quando uscì dalla stanza, Pucca non era in camera quindi si cambiò.
La cercò in casa e la vide ancora in accappatoio che si era lasciata prendere  dal suo libro.
Glielo levò dalle mani e la mandò a cambiarsi.
Dopo 15 minuti la vide scendere con un Kimono azzurro che ritraeva uccelli e farfalle di ogni colore.
Il trucco leggero e i capelli raccolti in uno Cignon elegante fermato con 2 bacchette di colore verde acqua. Le andò incontro e facendole un inchino le porse un braccio e uscirono insieme.
Oggi era il tanabata e loro l'avrebbero trascorso insieme.
Gli altri li avevano passati con Ching e Abyo, che si erano fidanzati tanto tempo fa, e loro vedevano i fuochi divisi. Anche considerando che Garu l'allontava sempre.
Ma oggi sarebbe stato diverso, le sarebbe stato accanto.In giro per l'isola ogni sorta di essere umano era per le vie a guardare le bancarelle, oppure a prendere da mangiare.
I ragazzi si fermarono per prendere qualcosa da mangiare e si incamminarono verso il luogo dell'appuntamento.
Trovarono Missy e Stain che gli facevano cenno di avvicinarsi.
Avevano trovato un bel posto e lo avevano tenuto anche per loro. Stesero il loro telo e si misero seduti.
Mangiarono in silenzio ascoltando Missy e qualche volta anche Stain. 
Il primo scoppio li fece alzare la testa e sentì il braccio di garu cingerle la spalla. Guardare per la prima volta il Tanabata insieme, fisicamente che mentalmente, appoggiata al suo petto e sentire la sua mano farle le carezze sulla schiena era molto rilassante e dal suo punto di vista. Nel bigliettino che avevano appeso ad un albero (come voleva la tradizione) c'era scritta un sola parola. 
Per sempre

Allora vi è piaciuta??? Altri 2 giorni e poi si torna a casa.
:3 chissa cosa succederà :3 baci Baci Sophie

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Capitolo 4
*** Coppia del mese ***


Il giorno prenotarono delle bici e andarono in giro per l'isola. C'era un percorso che si innoltrava nel bosco e continuava per tutta l'isola, si divideva in molto percorsi, ma loro decisero di prendere quello che si innoltrava nel bosco. 
Pedalarono per un pò, sorpassando la spiaggia, dove c'era anche il percorso che ti portava per la montagna, era piccola e facile da fare considerando che era asfaltata e si poteva andare tranquillamente, in cima si trovava un lago  e un castello e dietro il castello anche un punto dove avevi l'isola ai piedi. Fu li che si fermarono. 
Non c'era nessuno, e potevano stare tranquilli. Pucca stese il telo che si era portata e si mise a leggere. Garu si appoggiò sulle sue gambe e chiuse gli occhi per un pisolino.
Pucca finì di leggere il suo libro dopo un'ora e stando attenta a non svegliare Garu, si stese accanto a lui, e si attaccò al suo petto.
Si lasciò cullare dal sonno e lo segui nel mondo dei sogni dopo avergli stampato un bacio sulle labbra.

Garu si svegliò stringendo Pucca, i suoi capelli gli avevano fatto il solletico, erano in mezzo alla natura ed era ancora giorno.
Guardò l'orologio che aveva al polso e vide che l'ora di pranzo era passata da un bel pò.
Si mosse nella tovaglia e sentì il profumino che derivava dalla cesta che la ragazza aveva portato, si era alzata presto per cucinare e adesso il cibo lo invitava.
Diede dei piccoli baci nel collo di Pucca e accarezzandole la schiena la svegliò. Mentre le si ridestava dal sonno, garu apparecchio uscendo le varie cose.
Noodles, manzo di Kobe e torta alle fragole, panna e cioccolato.
Cominciarono dai noodles, erano tiepidi ma buoni, prestò passarono al manzo e poi al dolce. Garu con un dito righo la panna sulla sua fetta e la mise sulle labbra di Pucca. Baciandola gliela levò e Pucca fece lo stesso.
Ben presto si trovarono stesi abbandonando la torta. Garu sopra Pucca a baciarsi e accarezzarsi.
La maglietta di Garu via insieme al giacchetto di Pucca. La voleva fare sua, ma erano all'aria aperta quindi si fermarono li.
Però rimasero li a farsi le coccole, fino a quando non cominciò a calare il sole. 
Ritornarono con le bici per farsi una passeggiata, rifacendo lo stesso percorso, fino  a quando un cretino non passo davanti a Pucca facendola cadere. Garu accorse subito rialzandola ma lei si era sbucciata il ginocchio e poteva a mala pena pedalare. Lentamente ritornarono alla  baracca dove si prenotavano le bici. Lasciarono le bici e Garu si carico sulle spalle pucca e cominciarono a camminare verso casa. Per la strada incrociarono una donna che si attaccò al collo di Garu non notando Pucca, era ubriaca e
non si rendeva conto di quello che stava facendo.
Si staccò da lui invitandolo a casa sua, per avere un pò di compagnia di notte.
Pucca le diede un calcio e cercò con le braccia di prenderla per strapparle i capelli, ma lui l'allontanò per non causare problemi. Corsero a casa,  e posandola sul divano andò a prendere il kit del pronto soccorso.
Lei ancora ribolliva di rabbia, lui si inchinò davanti a Pucca e cominciò a passare l'acqua ossigenata con il cotone, tamponava gentilmente e le accarezzava il polpaccio per farla rilassare. Uscì altro sangue quando le buttò l'acqua ossigenata sulla ferita. Gli soffiò gentilmente mentre lei sobbalzò. ( faccio schifo a descrivere la situazione romantica o di sangue, considerando che non sopporto la vista del sangue altrui :3 mi alleno con Stephen King) 
Posò il kit nel bagno e ritornò da lei, per ora preferiva non coprire la ferita, voleva fargli prendere un pò di aria così la prese in braccio e la portò nel piccolo giardino che avevano a disposizione.
 La posò sulla sdraio, e gli si sedette accanto. Rimasero lì per molto a vedere le stelle comparire nel cielo a poco a poco che si andava a scurire. Quando fu tempo di ritronare dentro per la cena, la riprese tra le braccia.
Cucinò lui, anche se aveva sempre cucinato solo per se stesso. 
Si sedettero a mangiare in silenzio, continuando a guardare. 
In televisione trasmettevano i vari show che riguardavano  l'isola e quello che stavano vedendo trasmetteva le coppie più belle dell'isola che  erano state riprese.
Tra le coppie riconobbero Missy e Stain, fino a quando il presentatore non annunciò che stavano per dire chi era la coppia del mese.
Dopo un rullo di tamburi, il presentatore aprì la busta.
"I vincitori della coppia del mese, sono" Anche se Pucca sapeva che non erano loro incrociò le dita. "Garu e Pucca." Sul televisore comparve la foto di Garu che portava in spalla Pucca.
"Questi ragazzi hanno vinto alla lotteria la casa per 4 giorni. Sono stati sorpresi molte volte dalle telecamere. A mare, in montagna quando stavano dormendo insieme.
Si guardarono imbarazzati e non si guardarono negli occhi quando sparecchiavano. Ritornarono alla stanza da letto e mentre Pucca andava in bagno a cambiarsi, lui per il caldo si lasciò solo i pantaloni del pigiama.
Si mise a letto e l'aspettò, la ragazza ritornò con un pigiama più scollato di quello degli altri giorni.
Anche lei si mise a letto e si avvicinò lentamente a Garu, sfregò i suoi piedi con quelli del ragazzo.
Voleva stuzzicarlo, lui la ignorò per la maggior parte. La sentì armeggiare con le coperte e poco dopo accollarsi alla sua schiena. Si irrigidì subito perchè la pelle della sua schiena era a contatto con la pelle del petto di Pucca.
Esatto, la ragazza si era levata la maglietta e adesso cercava di stuzzicarlo lasciandogli baci ardenti sul collo.
Cominciò a respirare a fatica, voleva resistere ma non ce la fece.
L'amava troppo e se lei era sicura di fare quel passo, allora non si sarebbe tirato indietro. Lentamente si girò verso di lei a abbracciandola si mise sopra di lei.

Finishhhhhhhh capitolo intendo, cosa vi aspettavate? La loro intimità rimane nella stanza ;P
Non siate guardigni, pervertite.
Dai apparte gli scherzi penultimo capitolo della fanfiction.
Baci baci Sophie

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Capitolo 5
*** Il ritorno ***


Il sole era ormai sorto, ma nella stanza ancora il buio dominava.
Garu si mosse un pochino, e pigramente aprì gli occhi.
Nudi e stretti in un abbraccio, Garu e Pucca, avevano consumato il loro amore amandosi per tutta la notte.
All'inizio si era fermato varie volte prima di farla sua, e ogni volta lei prendeva l'iniziativa per dirgli che non voleva fermarsi.
Si scostò piano da lei e si infilò i Boxer e i pantaloni, scese in cucina per preparare la colazione.
Prese il latte e lo mise a riscaldare nel mentre  si allungò per prendere le fette biscottate, ma qualcosa glielo impedì.
Pucca con una maglietta del ragazzo messa addosso gli era arrivato alla spalle. La maglia leggera gli arrivava a metà coscia e i capelli erano arruffati.
Si girò e la strinse a se, mai si sarebbe immaginato di trovarsi a quel punto, ormai dipendeva da lei e non l'avrebbe lasciata mai.
Da piccolo la evitava sempre, lei era troppo possessiva troppo appiccicosa, e poi un ragazzino di 12 anni cosa ne poteva sapere niente dell'amore.
Senti il latte andare in ebollizione e staccandosi da lei, spense il gas e mise il latte in 2 tazze. 
Restarono in silenzio, e fecero colazione senza accendere la televisione. Certe volte si mandavano sguardi e quando si incrociavano diventavano rossi e trovavano interesse per la colazione.
Verso le 21 avrebbero preso la nave che li avrebbe condotti a casa, con 4 ora di viaggio sarebbero arrivati all'una di notte e Pucca sarebbe rimasta da Garu.
La ragazza non si aspettava niente di speciale per oggi, così quando Garu si propose per organizzare tutto lui, acconsentì.
Il ragazzo cucinò anche il pranzo e quando uscirono mise negli occhi di Pucca una fascia nera, prenotò una bici e la fece sedere.
Cominciò a pedalare sentendo le braccia di Pucca stringerlo in vita.
Le voleva fare una sorpresa, qualcosa di indimenticabile, così la portò nel loro angolo segreto.
Una volta arrivati alla collina, dove si vedeva tutta l'isola, la fece sedere in un buon punto e le levò la fascia.
Anche se l'aveva già vista, Pucca rimase lo stesso stupita.
Era una meraviglia, gli aeroplani lasciavano in aria scie di acqua, ogni volta che sfioravano il mare.
Si vedevano le barce andare a largo e le puntini fare lo scii nautico, molte persone erano in spiaggia, altre stesi al sole nelle colline oppure all'ombra.
La ragazza si girò verso di lui e lo bacio, si ritrovarono stesi sull'erba fino a quando il suo stomaco brontolò.
Pranzarono e rimasero li a farsi le coccole o a riposare fino a quando non videro il sole calare.
Si affrettarono a ritornare, e quando lasciarono  la bici nella baracca corsero a casa e prendere le proprie cose.
Corsero al porto e si incaminarono per poter prendere la nave.
Fecero la fila  e gli fu assegnata la cabina. Posarono le loro cose li e si cambiarono per una cena intima al ristorante.
Una volta andati, Garu da vero uomo, le accostò la sedia per farla sedere e lei sorridendo accettò.
Restarono in silenzio per il resto della cena e ritornaro in camera per amarsi un'altra volta.
Trascorsero 4 ore tra baci, coccole e abbracci, fino a quando non sentirono l'autoparlante invitare i passeggeri a scendere.
Con calma si rivestirono e agguantando le loro valigie uscirono. Nel tragitto Garu mise un braccio nella spalle di Pucca e insieme si incamminarono verso l'uscita per andare a casa del ragazzo che presto avrebbero condiviso insieme come marito e moglie.

(scusate il finale poco romantico, ma non ho altri spunti)
Ringrazio tanto chi ha letto la fanfiction, grazie per aver dedicato il vostro tempo a leggerla, *si inchina*
Spero vi sia piaciuta e alla prossima ;)
Baci baci Sophie

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