Il cavaliere bianco

di japanmaniac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo ***
Capitolo 2: *** secondo ***



Capitolo 1
*** primo ***


La musica alta, una grande folla e gente allegra ovunque, ecco com'era il locale quella sera.

I News al completo scherzavano tra loro lasciandosi dietro quel tour massacrante...

Tegoshi si alzò, traballando un po' per il troppo alcool:

“ Dove vai?”- chiese Massu spostandosi i capelli dal viso

“ Vado...a...pisciare...”- scandì ridendo- “ Mi vuoi accompagnare Massu?”

Il ragazzo sbuffò girando la testa dall'altra parte contrariato.

La versione brilla di Tegoshi era un concentrato di sadica stronzaggine.

Devil T, come lo aveva ribattezzato, usciva allo scoperto dopo l'ennesimo bicchiere di vino. Era una figura inquietante, provocante, crudele ma dannatamente sexy e non solo per lui.

Ogni qual volta Tego beveva si ritrovava tra le braccia di qualcuno. Il suo massimo divertimento era tormentare il povero Massu, prendendolo in giro per il suo carattere protettivo.

Forse era davvero troppo premuroso nei riguardi di quel ragazzo, ma gli veniva naturale esserlo. Forse perchè per lui, la felicità di Tegoshi era la sua priorità...

Lo seguì con lo sguardo mentre tenendosi alle pareti traballava in cerca del bagno.

“ Non essere paranoico...non è mica il tuo ragazzo no?”- gli sussurrò Keii alitandoli sul viso.

Lui alzò le spalle continuando a bere ma non perdendo di vista il corridoio.

Una ballerina si mise esattamente nella traiettoria avvicinandosi a lui pericolosamente, spostò la testa cercando di liberare la visuale ma quella si avvicinò ancora:

“ Massu è arrivata la tua ragazza!”- rise Shige visibilmente ubriaco. Non riusciva nemmeno a stare dritto con la testa, sapevano tutti che era un pessimo bevitore.

Tego intanto entrò in bagno con una gran voglia di vomitare. Si guardò allo specchio, faceva davvero schifo quella sera.

Era incredibilmente nervoso. Aveva litigato con Massu e tutto per la solita storia. Era così possessivo e paranoico nei suoi riguardi da dargli quasi il vomito.

Era stufo e stanco! Era certo che anche adesso, Massu lo stesse cronometrando in preda all'ansia.

La porta del bagno si aprì e un ragazzo fece il suo ingresso. Tego lo seguì con lo sguardo. Era un bel ragazzo, doveva avere all'incirca la sua età teneva in mano un bicchiere. Si mise di fianco a lui guardandosi allo specchio.

Poi si voltò a guardarlo:

“ serataccia vero?”- gli disse sorridendo.

Tego guardò quell'espressione che gli diede i brividi. C'era qualcosa di strano in quel tipo ma non avrebbe saputo dire cosa...

“ Che ti importa...”- sussurrò tornando a guardare la sua immagine riflessa nello specchio

“ Io so chi sei...sei quello della tv no? Ho visto i tuoi amici là fuori. C'è anche quel ciccione...come si chiama?”

“ Ciccione?!”- Tego scoppiò a ridere- “ Parli di Massu? Lui non è un ciccione!”

“ A no? E allora cos'è?”

“ Un paranoico...”

“ Ahi Ahi...c'è aria di tempesta..Sai che ci vuole per te? Qualcosa di forte...”- disse quello allungandogli il bicchiere che aveva tra le mani.

“ Ho già bevuto abbastanza...”

Quello rise:

“ Hai bevuto...ma ti senti?! Dai stavo scherzando! E' solo succo d'arancia! L'ho rubato a Jin il barista!”- disse ridendo

Tego fissò il bicchiere, aveva una gran sete così accettò e buttò giù tutto in un colpo.

Che cos'è per te? Mmm? Una specie di fidanzato?”

“ Massu non è il mio ragazzo...e comunque non sono affari tuoi...”

Quello sorrise avvicinandosi a lui:

“ Io credo solo che se avessi uno come te tra le mani, anche io avrei paura di perderlo”- disse quello ormai ad un millimetro dal suo viso.

Tego si accorse all'ultimo di quella vicinanza. Aveva una strana sensazione di malessere, la testa gli girava, sentiva un gran caldo e cosa ancora più strana non riusciva nemmeno a respirare.
Si diede dello sciocco per aver accettato ma non riusci ad opporsi quando quel tipo  gli infilo la lingua in gola.
L' unica cosa a cui riusciva a pensare era lui. Quel ragazzo che dall' altra parte della sala si stava sicuramente chiedendo dove fosse finito e di cui sentiva l' assoluto bisogno. Si sentì spostare e senza che potesse in alcun modo opporsi si ritrovo schiacciato contro le fredde piastrelle di quel bagno.
Le mani di quella persona veloci e prepotenti vagavano su di lui mentre il corpo dell' aggressore premeva contro il suo impedendogli di respirare. Senti l eccitazione dell' altro ma quando provò a gridare questo lo colpì sulla testa facendolo crollare a terra.

Massu camminò deciso verso il bagno. Era preoccupato, dannatamente preoccupato. Tego si sarebbe sicuramente arrabbiato con lui, lo avrebbe chiamato paranoico e avrebbero litigato un'altra volta ma non gli importava.
Apri la porta del bagno già pronto a giustificarsi ma rimase paralizzato: vide Tego a terra, sotto il peso di un tizio mai visto prima che si stava prendendo ciò che era solo suo.
Guardò Yuya deluso ma si bloccò vedendo del sangue scendere dalla sua testa.
Tanto bastò per farlo svegliare. Afferrò quel sadico maiale che scaraventò dall' altra parte della stanza. Poi gli andò addosso.
" ci stavamo solo divertendo!"- si giustificò quello.
Massu non ascoltò altro ma prese quell' essere e lo colpì più volte sino a che questo se ne scappò arrancando.
Si voltò verso Yuya che ancora a terra se ne stava rannicchiato a singhiozzare.
" ehi...Simba...Simba guardami..ehi..."- disse mentre l' altro ancora confuso cerco di liberarsi da quella presa ma le braccia di Massu lo bloccarono
" sono io!!Simba sono io!!!"
Yuya apri gli occhi e non appena si accorse di lui iniziò a singhiozzare. Massu non sapeva se lo stesse vedendo davvero ma lo strinse a lui:
" E' finita...è tutto finito...ci sono io adesso...sta tranquillo..."

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Capitolo 2
*** secondo ***


Preparò la vasca, gli sfilò la maglia, i pantaloni e la biancheria poi, lentamente, lo posò nell'acqua tiepida.
Tego non si ribellò ne reagì se non rabbrividendo leggermente.
Lo lavò ripulendolo dal vomito e dal sudore che quella roba gli aveva causato.
Gli lavò il viso soffermandosi ad osservarlo in ogni particolare. Lui apri gli occhi leggermente...non era certo lo vedesse davvero. Quella roba era potente e capace di mandare in tilt la mente di una persona.
Si perse in quello sguardo deglutendo nervosamente.
Baciò la guancia dell'amico, gli baciò la spalla destra, il braccio, la mano.
Baci leggeri e discreti...
Tego non si oppose né reagi. Quando ebbe finito di lavarlo lo prese di peso facendolo uscire dalla vasca e cominciando ad asciugarlo. Il profumo del sapone gli entrò nel naso...
Quando gli asciugò il viso non resistette e gli posò un bacio a fior di labbra. Era una dolce tentazione ma lui non l' avrebbe nemmeno avvertito visto lo stato in cui si trovava. Poi lo abbracciò e strinse quel corpo inerme. Lo prese di peso portandolo a letto e lo guardò dormire. Ne osservò il respiro regolare e si rilassò. Aveva rischiato davvero questa volta.
Osservo quel ragazzo sentendosi sul punto di piangere. Se solo non fosse arrivato in tempo se solo avesse atteso ancora...non voleva nemmeno pensarci.
Il pensiero di quel maledetto verme e di quello che gli aveva fatto gli fece tornare una rabbia feroce.

Essere star li faceva sentire quasi invincibili, inataccabili e invece, quella sera, Tego era stato drogato e aveva rischiato di finire davvero male...Il cuore perse un battito a quel pensiero e dovette cercare di calmare il respiro...
Copri quel corpo che adorava e continuo a vegliare sul suo sonno.
Sapeva di essere uno sciocco ma considerava il suo Simba prezioso come l'aria. Sorrise di quel buffo nomignolo che lo faceva tanto infuriare. Era bellissimo e perfetto... Il suo corpo delicato come il cristallo e il suo viso la cosa più bella che avesse mai visto... Sapeva di amarlo, ne era sicuro. Lo amava da molto tempo ormai, ma non ne aveva mai parlato. Lui, non avrebbe capito. Lo avrebbe preso in giro, era certo di questo. Eppure, quella sera, dopo quella brutta avventura, si sentiva pronto...era pronto davvero. “ Simba...io...ti...amo...”- gli sussurrò all'orecchio...

Tego aprì gli occhi colpito dalla luce del mattino. La testa gli doleva, e aveva un gran caldo. Si spostò ma nel farlo senti un ostacolo dietro di lui. Massu dormiva li accanto. Il braccio pesava sulla sua pancia, se ne accorgeva solo ora.
Glielo alzò spostandolo cosi da potersi voltare.
Lo osservò dormire profondamente, non era da lui poltrire a letto, doveva essere davvero esausto.
Non ricordava niente della sera prima se non il loro litigio. Sentiva solo il corpo far male. Si alzò cercando di non svegliarlo e andò in bagno. Quando si guardò allo specchio sbarrò gli occhi. Aveva un grosso ematoma vicino all'occhio destro. Si tolse la maglia e vide altri lividi.
" Ti sei svegliato..."- disse la voce di Massu sorprendendolo
" Che mi é successo?"- chiese visibilmente sconvolto
" Non ricordi niente?"
" Cosa? Ricordare cosa? Massu chi mi ha fatto questo?" L'amico avanzò verso di lui poi si sedette sul bordo della vasca:
" Hai fatto un brutto incontro ieri sera" Tego si voltò verso di lui, poggiato di schiena sul lavandino:
"...e tu sei corso in mio aiuto..."
" sembra dispiacerti..."
Tego sospirò:
" devi smetterla di preoccuparti per me”
Massu strabuzzò gli occhi. Era incredulo...Dopo quello che era successo, dopo tutta quella brutta storia, Tego ancora l'aveva con lui...
“ Così non avrei dovuto far nulla?”
“ Avresti fatto meglio. Non sono la principessa in attesa del cavaliere bianco!"
Massu si alzò di scatto avvicinandosi all'amico che si bloccò:
“ Avrei fatto meglio a lasciarti in quel cesso, drogato e ubriaco, con quel verme addosso? Quello ti ha drogato! Drogato capito bene?! Ti voleva violentare! Sono arrivato appena in tempo! E tu adesso mi dici che dovevo lasciar perdere?! Oh sì...forse avrei fatto meglio!”- gli urlò sul viso poi uscì dal bagno sbattendo la porta.
Yuya rimase fermo. Non sapeva che dire...Forse aveva esagerato...
D'improvviso un flash gli fece tornare in mente quella scena...quel ragazzo...quel momento terribile.
Sentì le lacrime salirgli quando ricordò l'entrata di Massu, il suo abbraccio, le sue cure, i suoi baci...e singhiozzò quando gli vennero in mente quelle parole:
"...Simba...io...ti...amo...”
Uscì di corsa dal bagno e corse in stanza. Lui era sdraiato a letto immobile. Gli saltò addosso abbracciandolo...
“ Scusa...Scusa...”- gli disse posandogli dei leggeri baci sul viso. Poi guardò quel livido che spiccava sul viso dell'amico e lo baciò lasciandolo a bocca aperta- “ Grazie...”- gli sussurrò stringendosi a lui. Era felice, felice che Massu lo avesse salvato, felice che fosse la sua ombra e felice per quel ti amo inaspettato...

 

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