Vivio di vivio (/viewuser.php?uid=554436)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio al buio ***
Capitolo 2: *** Flachback e Divertimento ***
Capitolo 3: *** Immagini e Pallino ***
Capitolo 4: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 5: *** Uno scontro in giardino ***
Capitolo 6: *** Mistero Misterioso ***
Capitolo 1 *** Risveglio al buio ***
“Dove mi trovo? Perché è tutto buio? Dove sono Nanoha-mama e Fate-mama?”
“Vivio-chan! Nanoha-mama viene a salvarti resisti!”
Queste sono le ultime parole che ricordo di aver sentito, prima di risvegliarmi in questa stanza buia e inquietante. Sento dei passi provenire da fuori, ma sono troppo debole per alzarmi e andare a curiosare. La porta si apre, una figura che non conosco si avvicina a me con calma, tiene qualcosa in mano.
“Vivio-chan? Piccolina sei sveglia?”chiede.
“E questa chi è? Dove mi trovo? Cosa vuole farmi? Ho paura.”
"Uhm…” mugolo.
“C’è qualcuno che ti vuole vedere, posso farle antrare?” domanda.
“Si” rispondo sospirando.
“Entrate pure” annuncia.
La luce viene accesa all’improvviso. Sono in ospedale, dalla porta della stanza in cui mi trovo spuntano due figure che riconosco. Sono senza fiato. Le lacrime rigano il mio viso.
“Nanoha-mama, Fate-mama! Sono loro, non ci posso credere.”
Si avvicinano con cautela cercando di fare meno rumore possibile. L’infermiera ci lascia sole.
“Vivio-chan” la voce di Nanoha-mama rompe il silenzio che fino a qualche minuto prima incombeva.
La guardo nei suoi bellissimi occhi color cielo, mi sta guardando con la sua solita faccia preoccupata, mi giro verso Fate-mama, sulla sua bocca compare un sorriso quasi invisibile.
“N-Nanoha-mama” singhiozzo, asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
La vedo alzare lo sguardo verso di me. Si avvicina al letto e si china su di me, abbracciandomi e coccolandomi. Il suo profumo m' inebria i sensi. Mi sento come se fossi di nuovo a casa la sensazione è bellissima. Per un secondo smetto di pensare e mi abbandono in lascrime fra le sue braccia. Le mie mamme sono qui con me. Finalmente.
Si solleva mi guarda intensamente, ora il suo sguardo è felice e i suoi occhi sono lucidi. Fa due passi indietro e si siede sulla poltrona vicino al letto. Mi prende la mano e la stringe forte, sembra non volermi più mollare.
Fate-mama mi sta guardando dolcemente, tiene le mani dietro la schiena,come se dovesse nescondermi qualcosa. Allunga le mani nella mia direzione e con grande gioia vedo che tiene nelle mani il mio pupazzo “Pallino”.
“Fate-mama…” la guardo incredula.
“Nanoha-mama che non dice niente sul fatto che Fate-mama mi vizi che cosa…”
“Fate-chan così la vizi troppo!” dice interrompendo i miei pensieri.
…
SO CHE E' CORTO COME CAPITOLO, MA E' SOLO L'INIZIO, GLI ALTRI SARANNO PIU' LUNGHI.
BYE BYE |
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Capitolo 2 *** Flachback e Divertimento ***
fan fiction vivio2
Le vedo scambiarsi intensi sguardi. Fate-mama è di fianco a
me, mi sta accarezzando dolcemente i capelli, con quelle mani morbide e lisce,
che fino ad ora mi hanno sempre fatta stare bene. Fate-mama abbassa un attimo lo sguardo su di me, poi
torna a posare gli occhi su Nanoha-mama, le fa la lingua. Ora la faccia di Nanoha-mama è cambiata, si vede che è
divertita, sulle sue labbra è comparso un sorriso che mi suscita tanti ricordi.
“Guardale. Le mie
mamme, sempre dietro a discutere su come educarmi, alla fine sembrano più bambine
loro di me. Sono felice che siano qui, ma non ricordo ancora cosa mi è
accaduto. Come sono finita in ospedale? Che cosa è successo? Non ne ho la
minima idea.”
Abbasso lo sguardo su Pallino, mi volto verso la finestra e
lo stringo forte a me. Mi sento protetta. Amata.
Nanoha-mama e Fate-mama
bisbigliano qualcosa, ma sono troppo stanca per capire quello che si stanno
dicendo. I miei occhi non riescono a stare aperti. Mi addormento.
“Ma dov’è andata
Nanoha-mama?”
Mi guardo intorno la paura inizia a prendere il sopravvento,
con tutte le mie forze mi alzo dal letto, dove ormai sono stata per parecchio
tempo; vado verso la finestra, cercando di mettere un piede davanti all’altro, mi sembra
di non saper più camminare... Sono davanti alla finestra. L’aria che entra nella
stanza è fredda, gelata, come in inverno. Tremo. Guardo attentamente
il paesaggio del giardino, si espande davanti ai miei occhi, ancora una
volta mi sento meglio. Libera. Chiudo gli occhi per pensare. Quando li apro all’
improvviso vedo dinanzi a me Fate-mama.
“Buhhh!” grida.
“AHHHHHHHHHH!!” grido.
Per la paura sono caduta per terra. “ Ahi!... che paura!?!?!?”
Fate-mama mi osserva con la testa inclinata da un lato, un
viso piuttosto sbalordito. Sono ancora a terra, sto piangendo per lo spavento. Mamma appena si rende conto del mio pianto torna dentro,
saltando la finestra, come un canguro. Mi solleva, mi tiene stretta a sè, chiudo gli occhi ed inalo il suo profumo.
Delle immagini pervadono la mia mente. Una donna girata di schiena, ha i
capelli viola e il vestito color melanzana, ride. Il suo profumo è identico a
quello di Fate-mama…
Non ricordo di averla mai vista. Un’altra immagina mi torna
alla mente, sono legata ad una tavola di
metallo, lunghe strisce rosse, dalle quali sgorga sangue caldo, attraversano il
mio corpo, piango... Un sibilo taglia l’aria
della stanza in cui mi trovo …
“Vivio-chan non piangere Fate-mama è qui con te …” mi
sussurra all’orecchio, baciandomi dolcemente la fronte.
“Piccolina ti va di fare uno scherzo a Nanoha-mama?”sorride.
Mi fa l’occhiolino. Il suo volto è calmo, dolce, sa sempre
come prendermi. La fisso un istante.
“Fare scherzi a
Nanoha-mama è sempre divertente, soprattutto quando mi aiuta Fate-mama!”
“Uno scherzo a Nanoha-mama?” chiedo.
“Uhm…”
“Si facciamo uno scherzo a Nanoha-mama!!!”
“Chissà dove sarà
andata a finire la mia mamma”
“Quando torna?” chiedo.
“Fra pochi minuti … avvicinati, così ti dico quello che
devi fare …”
Mi avvicino sul volto di Fate-mama spunta un piccolo
sorriso, mi tende la mano, per poi avvolgermi in un abbraccio che sembra essere
infinito. Mi sento di nuovo al sicuro, quando sono con le mie mamme nessuno può
farmi niente.
“Hai capito cosa devi fare Vivio-chan?” mi chiede Fate-mama.
Annuisco. Devo andare a nascondermi dentro l’ armadio,
aspettare l’arrivo di Fate-mama e Nanoha-mama, poi saltare fuori alla fine
della frase “Dove sarà?”. Corro dentro al mobile e lascio aperto un po’ l’anta,
quel tanto che mi serve per vedere cosa succede. Mi viene da ridere. Fate-mama
è uscita dalla mia stanza d’ospedale.
“Questo gioco è divertente,
Fate-mama è sempre così convincente, un'ottima attrice! Ora devo solo
aspettare, a momenti saranno qui, non posso sbagliare.” Sospiro. Sono contenta.
…
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Capitolo 3 *** Immagini e Pallino ***
vivio 3
“Come sono finita a letto ? Ero dentro l’armadio prima …mah”
Mi guardo in torno. Nanoha-mama tiene sulle ginocchia Fate-mama.
Stanno dormendo, avvolte in un solido e tenero abbraccio. La finestra è stata
chiusa. Sui volti delle mie mamme ci sono degli splendidi sorrisi. Innocenti.
Mi metto su un fianco e cerco di riprendere sonno ma…
“ DOV’E’ PALLINO?!?!” urlo.
Fate-mama e Nanoha-mama fanno un salto sulla poltrona,dalla
paura. Le mie guance sono rigate da fiumi di lacrime. Alzo la testa. Il mio sguardo si posa su Nanoha-mama e
Fate-mama . Non capisco il motivo del mio pianto. Il loro sguardo è
preoccupato. La bionda gira la testa verso la rossa . Nanoha-mama si alza e viene verso di me. Mi prende in
braccio e mi asciuga le lacrime, cullandomi dolcemente.
“Che succede Vivio-chan? Hai fatto un brutto sogno
piccolina?” chiede. Il suo sguardo è dolce. Rassicurante.
“N-No…” singhiozzo.
“E allora perché piangi? Nanoha-mama e Fate-mama sono qui,
non c’è motivo di essere tristi …”
“Mama… non trovo più Pallino!…” piango.
Sorride. Fate-mama si alza e si avvia verso l’armadio. Nella mia mente l’ennesima
immagine. Sempre quella donna che mi sembra una melanzana. Cammina in torno al
tavolo a cui sono legata. Nell’aria un sibilio. Piango. Mi dimeno, cercando di
rompere le corde, ma una raffica di frustate colpisce ogni parte del mio esile corpicino.
Sono inerme davanti a quella furia. Si china su di me, smettendo per un attimo
di torturarmi.
“C’era da aspettarselo! Sei debole come tua madre!! Inutile.
Ma sei un’ ottima esca!!!” ride.
Intorno a lei si sprigiona un’aura di pura malvagità. Fatico
a respirare, sono allo stremo delle mie forze. Dalla porta delle stanza entra una
ragazza. E’ identica a Fate-mama. La guardo un istante poi la donna in viola
riprende a parlare.
“Sai cosa fare con lei … sbrigati! Voglio giocarci ancora un
po’!” enuncia.
A quelle parole una fitta mi pervade il cuore. “Cosa intende
per giocarci ancora un po’?” è l’unica cosa che riesco a pensare prima che i
miei occhi si chiudano,contro il mio volere.
“Vivio-chan? Mi stai ascoltando?” dice la rossa.
“Uhm..” rispondo.
Fate-mama si avvicina verso di me, da dietro la schiena tira
fuori il mio pupazzo. Sorrido. Mi bacia la fronte e poi torna a sedersi sulla
poltrona. Fisso il mobile ed un brivido mi percorre. Sussulto. Nanoha-mama mi
scruta con occhi dolci, poi mi rimette
sotto le coperte. Si siede accanto a me e mi accarezza il viso. Mi sento protetta.
Dalla porta entra l’infermiera. Vuole parlare con le mie mamma. Escono dalla
mia camera, rimango sola. Un sentimento mi assale. Ho paura.
“Perché vuole parlare con Nanoha-mama e Fate-mama da sola?
Cosa succede?”
Prendo il peluche e lo stringo forte a me, inalo il suo
profumo. Odora di casa e di cose belle. Guardo tutta la stanza, l’armadio che
contiene i miei vestiti ancora socchiuso, i fiori sul comodino alla mia
sinistra e i muri bianchi che si estendono dinanzi a me. Voglio tornare a casa.
“Nanoha-chan Fate-chan
ascoltate, la bambina sta bene, può
tornare a casa fra un paio d’ore. Ma non deve mai essere lasciata sola, fino a
quando le sue ferite non saranno
guarite.”dice l’infermiera, mantenendo un aria seria che non lascia trapelare
emozioni.
“Nanoha-chan possiamo
riportare Vivio a casa, contenta?” domanda la bionda piena di gioia.
“Sì … grazie per averci avvertite, sono davvero molto felice
…” esulta.
Le mie mamme sono
rientrate nella mia stanza, si guardano molto intensamente. Sembrano eccitate. Felici.
Fanno un cenno con la testa l’una all’altra, poi si voltano verso di me. Sorridono.
Nanoha-mama sembra non stare più nella pelle. La sua mano stringe quella di
Fate-mama. Anche lei entusiasta. Con passo deciso si avvicinano al mio letto,
per poi sedersi l’una accanto all’ altra sulla poltrona di fianco a me. Non ho
la più pallida idea di cosa vogliano fare o dirmi. Mi sento agitata. Irrequieta.
Guardo Fate-mama e poi Nanoha-mama, non so come comportarmi. Cerco di sedermi
sul letto, ma una fitta sull’addome s’impossessa del mio corpo, rimango
paralizzata in quella posizione per un paio di minuti. Poi torno a stendermi,
cercando un modo per sentire meno dolore. Nanoha-mama si è persa nei rubini di
Fate-mama e la bionda negli occhi della rossa. Sono completamente imbambolate …
GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO. SE MI SONO SFUGGITI
DEGLI ERRORI DITEMELO PLEASE …
P.S : per favore recensite accetto qualsiasi tipo di recensione anche
critiche…
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Capitolo 4 *** Un incontro inaspettato ***
vivio4
Sono passate un paio di settimane, da quando Nanoha-mama e
Fate-mama mi hanno riportata a casa. Qui
mi sento bene. Felice. Mi hanno detto che quando starò meglio e i lividi che ho
sul corpo saranno spariti potremmo andare alle terme o al mare. L’idea mi è
sembrata fantastica. Sono a letto, è tardi. Il mio cervello è in perenne confusione,
da quando mi sono svegliata all’ospedale.
“Dovrei dire a
Nanoha-mama e Fate-mama dei ricordi che
mi tornano alla mente? Non so cosa fare!”
Mi rigiro nel letto in cerca di una posizione comoda. Aspettando
l’arrivo delle mie mamme, ma per ora nessuna delle due è venuta. Mi sento sola.
Dimentica. Un rumore agghiacciante arriva dal corridoio. Ho paura. Delle voci …
riesco a riconoscere quelle delle mie mamme, poi un’altra voce mi riporta alla
mente tutti i ricordi. Quella voce dura, che mi fa tremare e mi provoca un
sussulto. Mi nascondo sotto il letto, sperando che nessuno mi trovi. Incrociando
le dita che quella donna malvagia non scopra dove mi sono nascosta. Mi sorge
una domanda…
“Come avrà fatto a
trovarmi la donna “melanzana”?”
Poi sento Fate-mama parlare.
“Mamma? Che ci fai qui?!” è spiazzata.
“Sono venuta a trovarti…” “E a cercare la bambina, so che si
trova qui …” l’ultima parte della frase è sussurrata.
“Persia-san cosa vuoi da noi?!?!” l’aggredisce Nanoha-mama. Non
sembra contenta di vedere quella vipera.
“ Ciao anche a te Nanoha!” ribatte. “Ti sembra questo il
modo di trattare tua suocera?!?!” sibila fra i denti.
“Uhm … fammici pensare un po’”risponde calma la mia mamma.
“…”
“Dire di SI’. VISTO QUELLO CHE HAI COMBINATO CON NOSTRA FIGLIA!!!!!” esplode
Nanoha-mama.
Fate-mama non parla, non sento nemmeno il suo respiro. Nella
mia mente un sacco di domande “ chi è
quella donna? Cosa significa suocera? Cosa vuole? Come fanno le mie mamme a
conoscerla? Perché Fate-mama non parla?” una lacrima mi solca il viso. Ma cerco
di far meno rumore possibile.
“Abbassa il tono ragazza. Sono solo venuta a salutare mia
figlia e mia nipote.” Dice con aria beffarda.
“Nanoha…” ecco la voce di Fate-mama.
“Non preoccuparti amore, ci penso io a lei.” Sono sicura che
in questo momento lo sguardo di Nanoha-mama sia infuocato e stia abbracciando
Fate-mama. Lo fa sempre, quando qualcuno
la minaccia o si avvicina troppo.
“Na-Nanoha … lascami ti prego …” la sua voce è bassa. Sicura.
“Va bene, allora io vado dalla bambina se hai bisogno
chiama.”risponde.
Sento dei passi dirigersi verso la mia stanza. La luce che
entra da sotto la porta viene coperta da un ombra. Il suo profumo riempie la
mia camera. So chi è. Ma non voglio uscire, sono troppo sconvolta. Spaventata.
“Piccola dove sei ?” dice con aria dolce.
“Qui …” squittisco da sotto il mio rifugio.
E’ in piedi davanti al mio letto, si china e abbassa la
testa. Vedendomi mi fa uno dei suoi sorrisi, uno di quelli che solo una madre
sa fare. Poi allunga una mano verso di me. Porgendomela. Striscio per arrivare
fino alla sua mano, poi le appoggio la mia sopra e la stringo forte. Sono al
sicuro. Quando esco da sotto il letto Nanoha-mama mi abbraccia forte a sé,
posso finalmente riempire i miei sensi del suo dolce profumo. Estasi. Le avvolgo
le braccia intorno al suo collo e poi mi stringo forte lei. Non voglio che mi lasci sola. Alzo lo
sguardo sul suo viso, sta sorridendo. E’ felice. Mi culla nelle sue braccia.
“Non avere paura la tua mamma è qui …” mi sussurra all’
orecchio. Mi rilasso, i miei muscoli si stendono ed io tiro un sospiro. Mi stringo
più forte a lei.
“NANOHA!” dalla cucina arriva un urlo. Mamma si mette a
correre con me in braccio.
“Cos’è successo ?” ringhia guardando la donna in viola.
“Niente tesoro, sapevo che se avessi urlato tu saresti corsa di quà con la piccola quindi...” dice con
calma .
Gli occhi di Nanoha-mama sembrano essere infuocati. Fa paura.
Sta fissando Fate-mama piena di rabbia. Mi stringo ancora più forte a
Nanoha-mama. Appoggio un orecchio sul suo petto e riesco a sentirle il cuore,
va all’impazzata. La sento respirare profondamente per calmarsi. Non riesce a
stare arrabbiata con Fate-mama. Anche se ci prova, a volte.
“Nanoha?” mormora Fate-mama.
“Seriamente tu vuoi che io dia nostra figlia a tua madre? Vuoi
che dia la nostra piccola alla sua carnefice!!”
“Mmh” mugola Fate-mama, abbassando lo sguardo.
“Solo se rimane dove posso tenerla d’occhio! Non mi fido di
questa vecchia vegera!” risponde.
Giro la testa verso la donna in viola. Non voglio andarci.
Nanoha-mama mi mette a terra. Continuo a fissare quella sconosciuta. Ho paura. Tremo.
Con una mano mi aggrappo alla gonna di Nanoha-mama che piano piano cerca di avvicinarmi a lei. Non voglio.
“Vivio, tesoro vai da lei ti assicuro che mentre noi siamo
qui non potrà farti niente …” Fate-mama ha un voce sicura. Sa quello che dice. So
di potermi fidare. Ma mentre mi avvicino lentamente a lei. La porta d’entrata
si apre all’improvviso, mostrando una figura coperta dall’ombra …
….
GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO. NON SONO SICURA CHE SIA
IL MIGLIORE, MA HO CERCATO DI FARE DEL MIO MEGLIO.
PERF FAVORE RECENSITE E DITEMI CHE NE PENSATE DI QUESTO
CAPITOLO.
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Capitolo 5 *** Uno scontro in giardino ***
vivio 5 scontro in giardino
Non capisco chi sia. Sul volto della donna in viola compare
un sorriso. Inquietante. Un brivido attraversa il mio corpo. La donna mi
trascina verso di lei. In una presa violenta. Rimango spiazzata. Mi tiene
stretta per le spalle. Le sue unghie colorate sembrano penetrarmi nella pelle. Gli
sguardi di Nanoha-mama e Fate-mama sono cambiati. Negli occhi azzurri della
rossa riesco a vedere la rabbia che la pervade, mentre in quelli color rubino
della bionda vedo la paura. Il terrore. Il mio corpo è paralizzato. Non riesco
a muovermi. Le lacrime prendono il sopravvento. Poi una voce…
“Madre dobbiamo sbrigarci…” è una voce fanciullesca.
“Prendi la bambina e portala fuori con te. Io arrivo subito.
VAI!”ordina la donna “melanzana”.
Mi passa violentemente all’altra persona sulla soglia di
casa. Non so che fare. Cerco di parlare,ma dalla mia bocca non esce nessuna
parola. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Cercando di calmarmi. Riprovo
a parlare.
“MAMA MAMA!!!” urlo a squarcia gola.
Nessuna risposta, mentre vengo trascinata via dalla
ragazzina che ho visto nei mie ricordi. Mi oppongo, cerco di fare resistenza.
Ma non serve a niente. Poi all’improvviso sento la voce di Nanoha-mama.
“LASCIA MIA FIGLIA!” ruggisce.
“Alisia vattene! MUOVITI!!” dice calma quella donna in
viola.
“Sì madre.”
“MAMA MAMA!!!” piagnucolo mentre vengo portata via.
La ragazza uguale a Fate-mama mi tiene stretta. Non vuole
lasciarmi andare. Non riesco a liberami. Sento le voci che provengono da dentro
casa.
“PERSIAAAAAA!!!! LASCIA ANDARE MIA FIGLIA! SUBITO!” è la
voce di Nanoha-mama. E’ infuriata.
“MUAHAHAHAHAHAH perché dovrei? L’hai già salvata la scorsa
volta oggi non ci riuscirai!” risponde in tono calmo e deciso.
Riesco a sentire soltanto un boato provenire dall’interno
della casa. Chiudo gli occhi per qualche secondo, quando li riapro Nanoha-mama
è davanti alla ragazza che dovrebbe tenermi sotto controllo. Fate-mama invece
sta impiegando tutte le sue forze per lottare con la donna in viola.
“ Se non sbaglio
dovrebbe chiamarsi Persia…”
Sul corpo della mia mamma vedo dei graffi, delle ferite
aperte dalle quali cola sangue rosso.
Denso e Orribile. Ma a Nanoha-mama non sembra interessare, si regge in piedi
magnificamente. Ha solo un po’ di fiatone…
“Nanoha-mama è venuta
a salvarmi … è così forte … non l’ho mai vista piangere … chissà se
anche lei sa fare …”
Sorrido. Sono contenta. Fate-mama sferra un attacco alla
donna “melanzana”, poi con la sua incredibile velocità si sposata. Prima che
una luce accecante possa ricoprire tutto il giardino, con il suo bagliore. La donna
mi sembra essere scomparsa dietro quella luce gialla incandescente. Mi guardo
in torno. Preoccupata. Stringo il vestito della ragazza bionda, strattonandolo.
Ho paura. Nanoha-mama è rimasta sconvolta dal gesto che ho appena fatto. Tolgo subito
la mano dal vestito della ragazza. Sono imbarazzata. La mia testa è in piena
confusione. Non so che fare ho paura, voglio qualcuno vicino, ma al tempo
stesso vorrei anche fare qualcosa per aiutare le mie mamme.
“Cosa posso fare?”
Mi giro di schiena. La fanciulla è troppo impegnata a
pensare come difendersi da Nanoha-mama. Inizio ad allontanarmi. Lentamente. Dopo
una decina di metri inizio a correre verso le mie mamme che ora sono un accanto
all’ altra.
Corro. Corro a più
non posso. Voglio andare da Fate-mama e Nanoha-mama. Con la coda dell’occhio
vedo la “melanzana” girarsi verso di me. Puntare il suo bastone magico nella mia direzione e parlarle. Continuo a
correre, fino a quando un ondata di energia mi colpisce in pieno. Mi ritrovo
sull’ erba quasi priva di conoscenza.
“VIVIO!” sbraitano in coro le mie mamme.
“Mama…” sussurro io. Cercando di alzarmi.
Il mo corpo non me lo permette. Quella sfera di energia mi
ha tolto tutte le forze. Sono esausta. Giro la testa verso sinistra. Sono incatenata
al terreno. Non posso muovermi.
“ E tu dove pensavi di andare?” chiede ironicamente la
vipera. Prima di colpirmi con una frustata in piena schiena. Rimango paralizzata.
“PERSIA no!” urla Nanoha-mama.
Alla donna in viola non sembra interessare quello che ha
detto la mia mamma.
“Alisia tu vai a casa … a queste due ci penso io... Ormai
non sono più un grande problema” dice.
La vecchia si avvicina velocemente a Fate-mama. Nanoha-mama
corre da me cercando di liberami. E’ di
schiena non puoi vedere quello che sta succedendo dietro di lei. Persia è a
pochi centimetri da Fate-mama. Uno schiocco rimbomba nell’aria. Fate-mama è a
terra. Con una mano appoggiata alla guancia destra.
“Fai star zitta tua moglie!” urla. “O sarà peggio per te”
conclude. Dandole un calcio in pieno stomaco.
Fate-mama non sembra essere più la stessa. Non l’ho mai
vista così debole. Indifesa. Non reagisce all’affronto. Nanoha-mama è davvero
infuriata. Si è alzata in piedi davanti
a Persia, con la sua asta magica in mano.
“Ora me la pagherai…” mugola.
“DIVINE BUSTEEEEEEEER….” Strilla.
Una luce ricopre tutto quello accanto a noi. Non riesco più
a vedere niente. Abbasso la testa, in attesa che quel bagliore finisca.
….
SO CHE NON E' IL MIGLIORE DEI CAPITOLI... E CHE CI
SONO SONO PARECCHI ERRORI UN PO' OVUNQUE. MA VI PREGO RECENSITE, LE
CRITICHE FANNO PIACERE ANCHE PERCHE' MI SERVONO A MIGLIORARE DOVE
SBAGLIO...
DETTO QUESTO... VOLEVO RINGRAZIARVI PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO. VI PROMETTO CHE IL PROSSIMO SARA' MIGLIORE.
BYE
VIVIO
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Capitolo 6 *** Mistero Misterioso ***
vivio 6
Apro gli occhi. Non riesco a mettere tutto a fuoco. Le immagini
sono ancora sfocate. Mi sfrego il viso, per mandare via la stanchezza. Ora sono
sveglia. Nel letto accanto a me vedo una figura. Sembra una donna. I suoi
capelli sono viola. Il BIP assordante di una machina accanto al suo letto e
collegata al suo corpo riempie la stanza, prima dominata dal silenzio assoluto
forse perché dormivo. Rumore. Passi. La porta si apre. Nanoha-mama e Fate-mama
entrano nella mia stanza. Sembrano felici di vedermi sveglia. Sorrido. Mi seggo,
scendo dal letto e corro da loro.
“Mama …Mama “ urlo a squarcia gola.
Nanoha-mama e Fate-mama sorridono. Quando sono felice
divento euforica. Sul mio volto compare un sorriso.
“Vivio-chan tutto bene?”
“hnm…” rispondo io.
La voce di Nanoha-mama è calda. Fate-mama mi accarezza
dolcemente la testa, ma il suo sguardo è perso. Le sorrido. Guardo meglio
quella donna stesa su un letto della mia camera. Dorme. Il suo corpo è ricoerto
da svariate lesioni. Il vestito
stracciato. Disintegrato. Sul suo volte si legge paura e malvagità, ma sembra
innocua. Non sembra quella stessa donna che mi torturava e lottava con le mie
mamme, perché voleva rapirmi. Un dubbio mi assale.
“Mama perché persia è qui ?” domanda impaurita ed incuriosita
aggrappandomi al collo di Nanoha-mama.
Mi abbraccia forte. Mi sento protetta, come se avessi uno
scudo invisibile. Fate-mama si avvicina alla donna melanzana. Si siede accanto
a lei e le sussurra qualcosa. Nanoha-mama mi porta via da quella stanza,
lasciando Fate-mama sola con quella donna che profuma di lavanda.
“Nanoha-mama ?” sussurro.
“Si Vivio?” risponde dolcemente.
“Perché quella signora è nella mia cameretta?” chiedo.
“ E’ una storia lunga. Quello che puoi sapere è che Fate-mama
tiene molto a lei…” mi risponde rimanendo vaga. E’ calma, ma nei suoi occhi
riesco a vedere una punta di tristezza. L’abbraccio forte, per darle un po’ di
rassicurazione. Mi sorride. Sono curiosa. Ho voglia di sapere di più,ma
non mi sembra il momento giusto per
chiedere. Devo cerca di capire cosa centra Persia con le mie mamme. Questo è il
mio scopo. Ma per ora posso riposare sono stanchissima. Mi accoccolo vicino
Nanoha-mama poggiando la mia testa sulle sue gambe morbide e soffici. Chiudo gli
occhi e il mondo dei ogni mi rapisce di nuovo.
….
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