Rincorse

di Depeep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trilogia completa ***
Capitolo 2: *** Senso dell'orientamento ***
Capitolo 3: *** Quel bar di periferia ***
Capitolo 4: *** Corda rossa ***



Capitolo 1
*** Trilogia completa ***


#1: Trilogia Completa

Erano passati circa dieci minuti da quando Garry e Ib avevano deciso di mettere piede fuori da quella stanza dall'aspetto così rassicurante per riprendere la loro ricerca di un'uscita dalla galleria, e per tutto quel tempo il ragazzo ebbe modo di constatare come quella zona fosse particolarmente tranquilla. Certo, manichini vaganti a parte, ma ad ogni modo dopo il terribile spavento che si erano presi in quell'enorme sala grigia, dove i due erano stati circondati e inseguiti da quadri semoventi, statue decapitate e teste che lacrimavano sangue, ormai situazioni come quella non erano niente di che. Garry si voltò a guardare la bambina, che, camminando al suo fianco, osservava con estrema attenzione ogni cosa le apparisse davanti agli occhi, le iridi cremisi che guizzavano da una parte all'altra degli occhi, e non poté fare a meno di sorridere.
Rimase stranito, poi, nel vedere poco dopo la bambina allontanarsi improvvisamente da lui, per dirigersi verso una piccola biblioteca appoggiata alla parete verde. Prese a seguirla, chiedendosi cosa avesse attirato la sua attenzione, per poi vederla afferrare dallo scaffale un libro dalla copertina scura e aprirlo in una pagina a caso. Garry le si avvicinò da dietro, dando una lettura alle pagine, e per poco non trasalì. Poi, in un moto quasi violento, le chiuse il libro tra le mani, per poi leggerne il titolo sotto lo sguardo interrogativo della ragazzina: Cinquanta Sfumature di Antracite.
Eh, no, pensò Garry, questo è troppo. Passi per i manichini senza testa e i quadri fissati con la mia rosa, che in un posto come questo ci possono anche stare, ma un libro del genere anche qui no.
- Mio padre ha la trilogia completa, - dichiarò candidamente Ib, senza fare una piega - dice che sono romanzi capaci di coinvolgerti completamente! Così volevo provare a leggerne uno, ma non capisco alcune parole...
Mio Dio, continuò il ragazzo fra sé, scioccato, che razza di padre depravato che ha questa povera bambina!
- E' normale che tu non conosca alcune parole, Ib - spiegò poi con un lieve imbarazzo - sei ancora troppo piccola per questo genere di letture!
- Ma mio padre...
- Tuo padre è  grande, Ib. Quando crescerai anche tu, potrai leggere tutto quello che vorrai - Garry le sorrise, augurandosi in cuor suo che Ib non sviluppasse mai simili gusti, e ripose il libro sullo scaffale, riprendendo poi a camminare e facendo cenno alla bambina di stargli dietro - e ora forza, seguimi!
Dopo qualche altro minuto, trascorso a camminare tacitamente in quel corridoio verde, Ib si decise a rompere il silenzio: - Garry, tu li leggi libri come quello?
Il ragazzo trasalì per la seconda volta nell'arco di pochi minuti, e non per colpa di qualche opera d'arte impazzita. - Ehm... veramente... quello non è il mio genere...
E nonostante la conversazione fosse finita lì, Garry decise di aver trovato un altro, ennesimo, motivo per detestare quel luogo maledetto.


Note: Allora... anzitutto, mi presento, essendo questa la prima volta che pubblico qualcosa in questa sezione: sono Depeep, una fanwriter abbastanza mediocre ma che cerca di darsi da fare comunque. Dunque, ho deciso di debuttare in questa sezione con una raccolta senza pretese di momenti slice-of-life su Ib. Ne avevo in mente già diversi da quest'estate, ma solo ora li ho messi per iscritto, in seguito alla morte del mio vecchio computer non ho potuto scrivere per un po'... Ma adesso eccomi, più produttiva che mai! Certo, ho già una long che non aggiorno da un anno *facepalm* e una raccolta che non si filerà mai nessuno (spam subliminale) in corso, ma ho voluto pubblicare anche questa! Ho già il secondo capitolo in testa e potrei pubblicare a breve, ma non sperateci troppo >.< sono la persona meno affidabile del mondo sotto questo punto di vista. Ahem, comunque, che ve ne pare della prima flash? Mi è venuta in mente ripensando a quando Ib trova quel libro strano (che si suppone sia un qualcosa di erotico o giù di lì) e Garry la ammonisce in evidente imbarazzo dicendole che è troppo piccola per leggere certe cose. Il primo pensiero è stato: "Ma in una galleria mostruosa, piena di opere d'arte viventi e inquietanti, cosa ci fa un libro erotico messo lì, a caso?" allora ho pensato di scriverci qualcosa su. Su Garry che non può accettare la presenza di un romanzo del genere in un posto del genere e sul padre di Ib che invece è molto preso da questi racconti e ne parla apertamente con la figlia dicendo che sono molto coinvolgenti xD così comunque non voglio dimostrare di avere qualcosa contro chi invece apprezza davvero queste letture, ci mancherebbe! Solo che qui è tutto visto dalla prospettiva di Garry, che non vuole che l'innocenza della piccola Ib sia turbata. Per questo si augura che la bambina non sviluppi certi gusti, non per altro, eh! E poi chiaramente "Cinquanta Sfumature di Antracite" non esiste davvero: fa solo il verso ai titoli della celebre trilogia di romanzi, e il colore antracite è una specie di grigio scuro. Cercavo un colore dal nome impronunciabile apposta!
Vabbè, ho detto tutto. Se leggete questa storia, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, anche negativa, fa sempre bene!

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Capitolo 2
*** Senso dell'orientamento ***


#2: Senso dell'orientamento

Un rumore di vetri infranti spezzò l'irreale silenzio della sala, costringendo Ib a stringersi maggiormente al cappotto del ragazzo più grande, che le camminava a fianco. I due si voltarono quasi macchinalmente verso la fonte di quel suono minaccioso, ritrovandosi sotto agli occhi una Donna in Rosso che, il busto fuori dalla cornice del suo quadro, strisciava sui gomiti nella loro direzione. L'espressione folle e disumana tracciata sul suo bel volto dipinto fece gelare il sangue a Garry, che, sebbene quella non fosse la prima volta che ne vedeva una, deglutì diverse volte per l'inquietitudine. Posò poi lo sguardo sulla piccola Ib, ancora stretta a lui, che fissava il quadro semovente con occhi sbarrati dal terrore, incapace di proferire parola.
Il ragazzo sospirò. Non era mai stato un cuor di leone, questo l'aveva già ammesso da un pezzo, e sebbene il suo primo pensiero in quel momento fosse stato di prendere con sé Ib e fuggire a gambe levate, decise che forse sarebbe stato meglio tranquillizzare la bambina, sdrammatizzando magari. Solo che non ci trovava niente di comico, in quella situazione.
La Donna in Rosso continuava a venire verso di loro arrancando, talvolta fermandosi e voltandosi in altre direzioni.
- Ma cosa fa? - domandò ad un tratto Ib con tono curioso. Sembrava che la paura paralizzante di prima fosse quasi svanita.
- Beh, magari il suo senso dell'orientamento non sarà un granché, - commentò Garry senza neanche pensare a ciò che diceva - ma  almeno l'impegno è da apprezzare!
A quelle parole, Ib si lasciò sfuggire una piccola risata. Il ragazzo se ne accorse e il constatare che il suo intento era riuscito e lo splendido sorriso sul volto di Ib era opera sua, malgrado la situazione non fosse esattamente goliardica, lo rese inspiegabilmente felice.


Note: Buonasera! Questo è davvero un raro caso, non mi sono fatta attendere più di tanto per la seconda flash! Forse non accadrà così spesso. Ad ogni modo, credo sia meglio dare qualche spiegazione riguardo a quello che ho scritto sopra. La situazione si era creata nella mia testa mentre, giocando a Ib, osservavo il comportamento delle varie Ladies. Ora, non so se fosse solo da me, ma davvero il loro senso dell'orientamento mi è parso pessimo! Cioè, io me ne stavo ferma senza far muovere Ib e nel frattempo la Lady andava verso di me, poi si voltava, cambiava direzione, poi andava di nuovo verso di me eccetera. Voglio dire, altro che fuggire a gambe levate, Garry e Ib nell'attesa dell'arrivo della donna si sarebbero potuti prendere un caffè e farsi una briscola, e magari poi avere tutto il tempo per defilarsi sani e salvi. Ok, forse esagero... ma comunque non so, mi sono immaginata questi due davanti a una Donna in Rosso con il suo caratteristico senso dell'orientamento. Poi, almeno a parer mio qua non c'è ombra né un minimo accenno alla coppia Garry/Ib. Il fatto che Garry alla fine sia molto felice nel veder Ib di nuovo serena è collegabile al grande affetto fraterno che lui prova per lei, inoltre si rifà all'immagine che ho io di Garry, ossia quella di un ragazzo gentile che appunto è felice nel rendere felici gli altri. Non avetene a male, anche a me piace la coppia Garry/Ib, ma al loro stato attuale mi pare una cosa un po' problematica... e personalmente preferisco il loro sincero e forte rapporto di amicizia, quasi fratellanza, a un qualcosa di romantico. Poi che ne so, in una storia ambientata qualche anno dopo ci potrà anche stare, sono la prima a gradire queste cose ^^ e quindi niente, spero che anche questa flash vi sia piaciuta, ringrazio le anime pie che hanno recensito la scorsa - graaazie T^T - e vi saluto, alla prossima (che credo sarà ambientata prima della storia del gioco, ma ancora non lo so bene)!
Lasciatemi anche un piccolo commentino, eh?

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Capitolo 3
*** Quel bar di periferia ***


Questa flash è ambientata prima degli avvenimenti del gioco. Quindi Garry e Ib ancora non si conoscono, eh!

#3: Quel bar di periferia

Una pioggia sottile ma incessante picchettava con insistenza il paesaggio cittadino, non accennando a diminuire dal primo pomeriggio, e le poche persone che vagavano per le strade bagnate della città sparivano in fretta tra gli edifici avvolti dalla foschia, desiderose di trovare un riparo e scaldarsi. Era questa l'intenzione di Garry, uscito da scuola in quel momento, ritrovandosi senza ombrello e senza un mezzo di trasporto adeguato per tornare a casa. Galoppava sul marciapiede con uno sguardo sempre più allarmato, passando sotto i balconi dei palazzi per bagnarsi il meno possibile - con scarsi risultati - e quando notò l'insegna di un anonimo bar che si affacciava sul viale, non ci pensò due volte a fiondarsi dentro il locale, senza un preciso scopo.
L'interno non spiccava di certo; le pareti austere erano di un banale colore grigio e recavano appesi di tanto in tanto quadri raffiguranti bottiglie e dolci, i tavoli e le sedie erano di dimensioni e materiali diversi e nel complesso l'ambiente non era neanche molto spazioso, tutt'altro. Nonostante ciò, il ragazzo rimase sorpreso nel vedere che quel posto fosse relativamente molto affollato, segno indubbio che il servizio non lasciava a desiderare. Decise di prendere anche lui qualcosa, anche perché limitarsi ad aspettare che la pioggia cessasse di scendere gli era parsa una scelta troppo ardua, visto che l'acquazzone sembrava essersi addirittura rafforzato.
Si trascinò verso il bancone, dove venne accolto dal caldo sorriso del barista, sorriso che alla vista del ragazzo si spense in maniera talmente rapida da sembrare quasi comica. - Figliolo, - esordì poi l'uomo - sei tutto inzuppato! Ti verrà un malanno, così!
Garry si passò una mano tra i capelli violetti, ovviamente fradici, e sospirò. - Ha ragione, - esalò poi, poggiando i gomiti sul ripiano - allora mi dia qualcosa per riscaldarmi, per favore.
- Subito! - l'uomo dall'altra parte riacquistò la sua espressione gioviale, voltandosi poi per preparare qualcosa di dolce e caldo.
Garry tuffò la testa tra le braccia incrociate sul bancone, stanco e nervoso. Non ci voleva quel tempaccio, proprio no! E magari avrebbe finito davvero con il prendersi un accidente, bagnato com'era. Sperava almeno che stando al chiuso prima o poi si sarebbe asciugato...
Era talmente immerso nei suoi pensieri che quasi non notò il piatto che il barista gli aveva gentilmente posto sotto il naso, accompagnato da un richiamo appena udibile. Garry sollevò piano lo sguardo, ritrovandosi davanti una grande tazza di cioccolata calda e degli strani pasticcini di colori diversi, di forma simile a quella di un hamburger. Biascicò un flebile grazie e, afferrato distrattamente un dolcetto, lo addentò, permettendo a un leggero sorriso di attraversargli involontariamente il volto. - Ma è buonissimo! - esclamò poi, raddrizzandosi - Cos'è?
Il vecchio uomo rise di gusto di fronte all'improvvisa e bizzarra reazione del ragazzo, poi si affrettò a spiegare: - Questi pasticcini si chiamano macarons. Ti piacciono? Questo bar è l'unico della città in cui potrai trovarli!
Garry annuì, portandosi alla bocca un altro dolcetto. - Allora vi farò visita spesso! - commentò ridacchiando, finalmente di buon umore.
- Ne sono felice! - replicò il barista allegro - Magari la prossima volta porta anche qualche amico con te, o la tua fidanzata...
A quelle parole, per poco al ragazzo non andò di traverso la cioccolata che qualche istante prima aveva preso a sorseggiare. - Veramente... - fece poi, tra un colpo di tosse e un altro, cercando comunque di darsi un contegno - io non ho una ragazza...
L'uomo non si scompose, anzi ne approfittò per tirare una vigorosa pacca sulla spalla al ragazzo sconvolto. - Ah, tu non immagini nemmeno quante coppiette ho visto nascere davanti a un piatto di macarons! Tu porti la ragazza che ti piace qui, poi i dolci e l'atmosfera faranno il resto.
Garry resistette davvero a stento a fare un commento sulla non esattamente suggestiva atmosfera del luogo e continuò invece ad ascoltare gli stravaganti discorsi del barista, che si rivelò essere un gran chiacchierone.
E quando, neanche troppo tardi, il sole riuscì a farsi spazio tra le nuvole ormai svuotate, il ragazzo constatò che alla fine, malgrado tutto, non se l'era passata male: aveva avuto qualcuno con cui trascorrere il pomeriggio e provato dei dolcetti a dir poco deliziosi, avrebbe potuto forse andargli meglio? Si sarebbe ricordato di quella giornata. Tranne, forse, dell'aver promesso, sotto palese costrizione del barista, di ritornare nel locale in compagnia di una bella ragazza.


Note: Ah, quel barista ci rimarrà quando vedrà tornare Garry accompagnato da una bambina! Magari penserà che è un pedofilo xD oppure Garry aspetterà appositamente che Ib cresca, così alla fine si presenterà davvero con una bella ragazza!
Ahem, comunque... eccovi al capitolo della raccolta che mi piace di meno. Mi sa di... sterile, ecco, e comunque fin troppo lungo per i canoni della serie. Credo addirittura che questa sia una one-shot, non una flashfic... abbiate pietà, ho il computer nuovo da meno di un mese e ancora non ho Office, quindi è su WordPad che lavoro, e lì non c'è il contatore di parole... le precedenti mi parevano flash a occhio e croce, questa non lo so. Chiudeteci un occhio, casomai ^^' comunque, come ho detto, questo capitolo non mi convince fino in fondo, mi rendo conto che dovevo essere più breve e il risultato mi sembra solo un inconcludente elenco di azioni e dialoghi. Non mi biasimate troppo... ad ogni modo, credo di dover dare delle spiegazioni anche su questa flash (facciamo finta che lo sia). Allora, la faccenda dei macarons che piacciono tanto a Garry la conoscono tutti, no? Per chi non sapesse di cosa parlo - e ciò un po' mi rammaricherebbe, vuol dire che l'accenno alla storia principale che ho inserito nella flash non è stato colto - nell'episodio 4, nello Sketchbook di Mary, vi è una zona dove è possibile intrattenere qualche dialogo con Garry, e quest'ultimo, tra diversi argomenti, racconterà pure di essere passato qualche giorno prima in un bar dove ha assaggiato per la prima volta i macarons. Ecco, in parole povere io ho illustrato di preciso questa vicenda. Il pretesto della pioggia per ripararsi in un bar è abbastanza comune, dite? Mi ha un po' ispirato il fatto che al mio paese piove ininterrottamente da quasi una settimana. E mi sono trovata anch'io in una situazione simile a quella di Garry xD a proposito, qua ho messo che Garry frequenta la scuola. Dapprima avevo messo "università", ma poi ho pensato che Garry dovesse avere diciotto anni o giù di lì, quindi forse ancora andrebbe a scuola... ultimo anno di superiori, magari. E sì, aveva dei soldi con sé. Tanto chiunque si porta dei soldi quando esce di casa, no? L'unica a non farlo sono io. Per questo ho un sacco di debiti... Ah, ultima cosa, ditemi se si dice macarons o macaroons. Possono sembrare la stessa cosa, anche d'aspetto, ma se non sbaglio i primi sono fatti con le mandorle e i secondi... con qualcos'altro. O viceversa, forse ^^' scusate, un tempo me lo ricordavo. Mi ero fatta una ricerca tempestiva per vedere se Garry avesse detto macarons o macaroons, e sulla Wiki ho trovato la prima. Quindi, ho messo quella.
Noto che effettivamente tutte le flash finora pubblicate sono narrate dal punto di vista di Garry xD dalla prossima flash penso che il POV sarà quello di Ib. A proposito, si tornerà nella galleria! E se vi state chiedendo se Mary farà qualche comparsa, beh, credo di sì. Non l'ho inserita tra i personaggi principali perché... non lo è, in questa raccolta, ma penso che anche lei avrà il suo spazio. Se lo merita, è una così adorabile bambina!
Va beh, scusate le note più lunghe del solito! Mi congedo, alla prossima!

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Capitolo 4
*** Corda rossa ***


#4: Corda rossa

Quelle casette stilizzate, quei fiori appena abbozzati, quella strada rosa colorata in modo irregolare... ogni cosa somigliava a quei disegni che spesso la bambina si dilettava a tracciare nel tempo libero sui tanti album che il padre le regalava. Si ricordava così bene, Ib, dei magici mondi che riusciva a creare semplicemente muovendo un pastello sul foglio, luoghi misteriosi e inaccessibili se non a lei, che sognava così tante volte chissà quali fantastiche avventure in quei posti meravigliosi.
E ora, poteva davvero dire di trovarsi in uno dei suoi disegni - sebbene in realtà suo non fosse, e il pensiero della persona a cui sarebbe appartenuto le avesse messo addosso una parvenza di tristezza - e, per quanta nostalgia la cosa le provocò, la bambina non riuscì a scrollarsi di dosso anche quel senso di inquietitudine che era improvvisamente sopraggiunto, lasciandola con la vaga impressione di essere finita in una grande trappola variopinta. Alzò gli occhi verso Garry, assorto in chissà quali riflessioni, e d'istinto strinse un lembo della sua giacca, per farsi forza. Il ragazzo notò quel gesto e le rivolse un sorriso nervoso, borbottando qualcosa sul penetrante odore di cera che aleggiava tutt'intorno. In risposta Ib annuì leggermente, ma con gli occhi aveva già preso a vagare altrove, in cerca di qualcosa di sconosciuto che in cuor suo sperava di non trovare. La sua attenzione fu attirata da una corda rossa che pendeva da un soffitto che lei non riusciva a scorgere, ma fu solo dopo qualche secondo che Ib si capacitò di cosa fosse appeso alla sua estremità. 
Sentì il cuore rimbombarle nelle orecchie per un attimo, per poi venire afferrata senza troppi complimenti da un senso di smarrimento, di confusione, ma anche di paura, di quella paura irrazionale che veniva a trovarla nelle notti insonni e la immobilizzava suggerendole la presenza di chissà quale entità alle sue spalle; si ritrovò bloccata a fissare, gli occhi spalancati, quel qualcosa che aspettava fin dall'inizio tutte quelle attenzioni. O meglio, quel qualcuno.
Appesa per un piede, a testa in giù, vi era una ragazzina che ricambiava il suo sguardo. Era graziosa e minuta; la lunga chioma castana penzolava nel vuoto, sul viso niveo era dipinta un'espressione gelida, ma i suoi grandi occhi cremisi erano puntati indubbiamente su di lei.
Fu tremendo, per Ib. Non tanto la posa e lo sguardo così innaturali - aveva finito per abituarsi a certe stranezze - ma il fatto che ad esibirli, sospesa tra quei ghirigori, vi fosse una bambina identica in tutto e per tutto a lei. La sua copia esatta. 
Deglutì a vuoto, senza smettere di fissare quegli occhi così simili ai suoi. - Garry... - mormorò poi istintivamente, e quando il ragazzo si voltò incerto verso di lei, Ib puntò macchinalmente il dito in direzione della corda rossa. Credeva che il ragazzo sarebbe riuscito a fugare quella spiacevole sensazione, facendo qualche commento sarcastico in barba alla paura che anche lui sicuramente avrebbe provato. Pensava che quella visione non sarebbe stata più tanto spaventosa, che quello sguardo di ghiaccio - il suo sguardo di ghiaccio - avrebbe smesso di incuterle timore, se fossero stati in due a sostenerlo. Sperava che Garry le infondesse coraggio, come aveva sempre fatto.
- Cosa hai visto, Ib? Non mi pare che ci sia niente, lassù.
Ib non capì più nulla. Restò con gli occhi immobili in quelli della ragazzina appesa, forse era scoraggiata, non lo sapeva.
- Ehm... ehi, Ib...
Iniziò a desiderare, forse involontariamente, che almeno quella cosa iniziasse a fare un qualsiasi movimento.
- Ehi, Ib, mi ascolti?
Che magari iniziasse a parlare o addirittura la portasse con sé, in un qualche modo, perché quello sfiancante gioco di sguardi al quale si era ormai assuefatta le impediva di chiedersi di cosa avesse paura davvero. 
- Ib!
D'un tratto, la bambina si ritrovò la visuale coperta da Garry, che le si era parato davanti con urgenza. Ib batté un paio di volte le palpebre, prima di riprendere a guardare il ragazzo, che, alto com'era, aveva lasciato il cielo dietro di sé. - C'è qualcosa che non riesco a vedere? - chiese lui a bassa voce, mostrando un sorriso gentile, ma non ricevette risposta - Anch'io sono stato nella tua stessa situazione... posso comprendere come ti senti.
Garry era stato nella sua stessa situazione? Ib non capiva quando fosse accaduto, ma in fondo non le importava granché. Non aveva più davanti gli occhi quell'inquietante figura, ed era per merito del ragazzo. Sorrise, quasi senza accorgersene.
- Non mi importa di sapere cos'è. Se ti impaurisce tanto, ti impedirò di guardarlo, qualsiasi cosa sia. Quindi - il ragazzo si chinò appena su di lei, strizzandole l'occhio - continua a sorridere! Quell'espressione sconvolta non si addice di certo a una bambina graziosa come te!
E Ib rimase davvero con quel sorriso spontaneo che Garry era riuscito a farle nascere non sapendo nemmeno cosa la preoccupasse tanto, sentendosi improvvisamente più leggera. In un istante quel terrore paralizzante sembrò essersi dissolto, nemmeno quell'immagine persistente le faceva più tanta paura. - Certo. - replicò poi la bambina, un tono tranquillo - Tanto ormai non mi spaventa più!
Ripresero a camminare, e Ib quasi dimenticò quello che era successo poco prima, presa com'era ad ascoltare i buffi discorsi che l'amico tirava fuori per mantenerla allegra. E quando, diversi passi dopo, si ritrovò innanzi a un'altra copia di se stessa - stavolta appesa per un braccio - quasi sorrise, come se ricaricata di un nuovo coraggio. Come se la presenza di Garry, accanto a lei, bastasse per non farle temere più nulla.


Note: I'm back - oh, io e il mio poliglottismo della domenica (ed è proprio domenica lol). Vabbè, basta. Niente, che posso dirvi, ultimamente sforno roba lunga. Se lo scorso episodio non sapevo dirvi se fosse una flash o una shot, beh, sono certa al 99,9999... - periodico insomma - % che questa sia una one-shot. E sapete perché è così lunga? Perché è una dannatissima introspettiva. Ah, odio scrivere introspettive come amo leggerle, è un dato di fatto. Mi sono cimentata un sacco di volte nello scrivere introspettive, sempre con risultato pessimo. Questa non farà eccezione... che poi, questo scritto in sé non c'entra proprio una bega con il resto della raccolta, tutta roba leggera e ironica, qua pesantezza, angoscia, (pessima) introspezione e un happy ending campato per aria. Boh, magari mi salvo la schiena se dico che ho messo "Generale" tra i generi, e magari promettendovi qualche lavoro simile a questo - fatto meglio speriamo - in futuro, sempre in questa raccolta.
Tutti ad aspettare trepidanti questo beneamato POV di Ib! Alla fine ho fatto cagare, vero? Dai che mi piacciono i pomodori! In realtà ammetto che il risultato non mi fa poi così schifo, ma ho come l'impressione che manchi qualcosa... ma cosa, di preciso, non lo so. Comunque, dal momento che per questa flashot - oh che gioco di parole brillante - ho più spiegazioni da darvi rispetto alle altre, statemi a sentire. Cioè, leggete, insomma...
Il momento del gioco descritto l'avete inquadrato tutti, immagino... siamo nello Sketchbook di Mary, ovvero quella zona interamente disegnata in pastelli a cera con il tratto di un bambino. Il luogo pre-epilogo, insomma, nonché uno di quelli che, nel gioco, mi ha messo più i brividi. Sarà proprio per quella sensazione di "adesso succede qualcosa di grosso", per quella musica disturbante - magari solo io la trovo così - con quello scampanellio che si ripete in sottofondo, per Mary che si aggira allegramente con un coltello... o, semplicemente, per le due "Ib impiccate" che puoi trovarci lì dentro (e che Garry non può vedere), e su cui ho costruito il capitolo. Parliamone, la prima volta che le ho viste mi era venuto un infarto! C'è da dire che non sempre le puoi trovare, a volte puoi vederne solo una, a seconda di determinate azioni che fai nel corso del gioco. Bene, nella mia prima partita c'erano entrambe. In quel periodo poi ero fissata con le figure dei doppelg
änger, quindi immaginatevi xD quella volta sbloccai Memory's Crannies, il mio primo finale, e il vedere che con Promise of Reunion spuntava solo quella appesa per il braccio - sotto il campo di farfalle - e con Forgotten Portrait solo quella appesa per il piede - quella che più mi inquieta, nel quadrato centrale - intuii che fossero una sorta di indicatore del finale che avresti beccato. Solo in seguito ho scoperto che erano legate a precise azioni! In particolare, l'Ib a testa in giù compare se rompi tutte le teste di manichino nella stanza della "Donna senza ombrello", mentre quella appesa per il braccio se nella sala del nascondino hai trovato il "quadro sinistro" che, nemmeno a dirlo, rappresenta proprio un'Ib appesa. Insomma, tutto questo discorso solamente per chiarire la situazione descritta.
Il fatto che Ib si sia scioccata così tanto nel vedere quella sua copia a testa in giù è riflesso del mio stato d'animo nel vedermi spuntare quella "cosa" una volta arrivata in quel punto. A parte che è estremamente nonsense (ed è qui che sta il creepy, in una cosa talmente nonsense da metterti i brividi), sebbene la figura dell'uomo appeso ce la propinano fino alla nausea in questo gioco, ma dico io, ma se vedeste un tizio identico a voi (un doppelg
änger, mi piace usare questa parola) impiccato per un piede a fissarvi non fuggireste dal terrore? Immaginatevi la piccola Ib, che ha solo nove anni! Vero è anche che secondo l'idea comune ha anche la sua buona dose di sangue freddo (più di Garry almeno, che per un nonnulla si abbandona a randomici "Eeek!"), però che rimanga del tutto impassibile di fronte a quella cosa mi pare pure un po' strano xD e poi come ho scritto nella storia le fa proprio paura il fatto che ci sia... lei appesa, e quindi l'espressione e la posizione della sono tutti elementi secondari che finiscono comunque per spaventare Ib, perché diciamocelo, non è normale quello che vede! La sua doppelgänger la fissa in maniera inquietante, Ib rimane dapprima sconvolta e poi imbambolata pure lei a guardare la sua copia, perdendo il senso della realtà e non capendo nemmeno di cosa ha paura di preciso. Quante volte mi è capitato che dopo un film/racconto particolarmente indigesto sia rimasta sveglia la notte per la paura, fissando un punto a caso e non distogliendo lo sguardo? Solo che mi pare di non aver espresso appieno le sensazioni di Ib, non almeno come volevo io. E poi niente, anche se Garry non può vedere l'Ib impiccata capisce che la bambina è estremamente turbata e intuisce la situazione. In realtà non dice nulla che possa far passare la paura a Ib... semplicemente lei si risveglia dalla sua trance, apprezza lo sforzo di Garry e capisce che su di lui può fare sempre affidamento. E quando vede l'altra sé impiccata, beh, se ne frega, ecco. Per quest'ultima scena, credo di essere andata un po' troppo veloce... ma è anche vero che la situazione fosse già chiara: di descrivere il posto non avevo bisogno, non serviva descrivere di nuovo l'altra Ib perché già ho alimentato la tensione con quella precedente e i sentimenti della bambina, che a fianco di Garry non teme nulla, non ho sentito la necessità di approfondirli più di tanto. 
Quando Garry dice che anche a lui è successa una cosa simile mi riferisco ovviamente alla stanza dei coniglietti/bambole, ovvero quella che secondo la visione di Ib è piena di teneri coniglietti e secondo quella di Garry pullula di bambole disturbanti. Con molta probabilità è la visione di Garry quella che corrisponde alla realtà, ma solo lui può vedere quella stanza com'è davvero... e chi conosce come va il gioco sa per certo che quelle bambole causeranno non pochi problemi al ragazzo. So che in realtà Garry non sa che Ib vede coniglietti e quindi inizia a preoccuparsi dei bizzarri gusti della bambina... ma qui come vedete sembra sapere bene che in realtà Ib è stata ingannata. Prendetela come una licenza poetica (involontaria, 'cidenti), non picchiatemi troppo forte ^^'
Via, ho finito. Stavolta ho scritto un papiro orribilmente lungo, perdonatemi! Sentivo il bisogno di spiegarvi tutto, per evitare di farvi storcere il naso ancora di più... spero che abbiate apprezzato almeno un pochino, in caso comunque fatemi sapere con una recensione! Ne approfitto per ringraziare chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, chi ha recensito (vi amo!) e chi semplicemente letto.
Alla prossima!

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