Ultima sfida

di Ellyna_Mel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indovina indovinello... ***
Capitolo 2: *** Cerca pulcino...perchè io ti vedo. ***
Capitolo 3: *** Telefonata nella notte ***



Capitolo 1
*** Indovina indovinello... ***


" Indovina indovinello...che fine ha fatto Mello?
 
  Sarà vivo o sarà morto?
  era nel giusto o era nel torto?

  La risposta tu la sai
  ma sicuramente non la ricorderai.






  Avanti mio caro, ora ti sfido
  piccolo Near torna al tuo nido.

 




 Piccolo e bianco, perso nel buio
  se il mio puzzle completerai il tuo ruolo è sicuro

 

  Ma se il mio puzzle non finirai
  piccolo Near, per te sono guai




  Tu sei un genio, sei intelligente
  ma se non vinci il gioco sei solo un perdente."

 
      

 

 
La tua espressione non mostra sorpresa alcuna.

Non te lo aspettavi, certo.

Ma non è nemmeno qualcosa che ti stupisca a tal punto da far cambiare espressione a quei tuoi nerissimi occhi freddi come il ghiaccio.

Lui è sempre stato un tipo strano. Non hai mai capito i suoi comportamenti. Mai.

Non si smentisce mai...Nemmeno adesso che è morto ha deciso di mettersi l'anima in pace come è giusto che sia e di lasciarti indagare ai tuoi mille casi...e già! tipico di Mello.

Ma adesso non hai proprio tempo di dedicarti ad un indovinello scritto da un ragazzo che, per dimostrare di valere qualcosa, ha sacrificato la sua vita per aiutare il suo rivale N° 1...per aiutare quel ragazzo che se ne stà seduto su una panchina del cortile del vecchio orfanotrofio dove ha vissuto insieme a lui...per aiutare te.

Quella filastrocca l'ha scritta poco prima di buttarsi nella sua ultima impresa.

Ha voluto lanciarti la sua ultima sfida.

L'accetterai piccolo Near?...ah giusto. Ormai sei adulto. Ormai sei un detective di fama mondiale. Ormai sei tu il nuovo L...ma dimmi...Ti ci senti realmente?  










Eccolo che arriva. Il vecchio Roger ti viene incontro mentre te lo saluti con un lieve sorriso.

è passata una settimana dalla morte di Mello e nonostante tu, sempre nascondendolo a chi ti circonda, stia veramente male, devi tornare al lavoro. Anzi! sei pure in ritardo.

L'hai saputo solamente ieri, quando Roger ti chiamò per chiederti aiuto, per risolvere un caso di due settimane prima.

Non aveva voluto darti disturbo sapendo che eri in America, ma a quanto pare la polizia locale e la squadra investigativa non erano ancora riusciti ad arrestare il colpevole di tutto.



Le finestre del salone principale erano state sfondate in piena notte ed i bambini giuravano di aver sentito qualcuno camminare a passi svelti per i corridoi dell'orfanotrofio, fino all'ultimo piano.


Le telecamere nel buio della notte non avevano ripreso niente e nessuno. Roger era preoccupato per i bambini e come se non bastasse quell'uomo o quella donna, chiunque fosse, sarebbe potuto tornare.

Assicurò poi che stranamente, niente era stato rubato. Era tutto esattamente al proprio posto.

Gioielli, denaro, quadri, opere d'arte e anche quelle poche fotografie disponibili...tutto al suo posto. Rimaneva però il fatto che qualcuno era entrato con la forza dentro l'istituto, magari con l'intento di rapire uno dei bambini prodigio al suo interno.



Già...Near non avrebbe avuto tempo di dedicarsi alla filastrocca...aveva una bella gatta da pelare in questo momento e...


< Roger Roger!!!!>

< Oh! Ciao Nicholas! Successo qualcosa?>

Un bambino con i capelli rossi e gli occhi verdi si avvicinò dimenandosi con il fiatone

< Un disastro! La piccola Anna si è fatta male e non finisce più di piangere!>

< Oh! Arrivo subito! Scusami un attimo Near, torno subito!>

< Non ti preoccupare... a dopo...>


Vide il vecchio allontanarsi velocemente. Non era cambiato affatto, sempre il solito direttore impegnato a risolvere ogni problema legato a quelle piccole pesti...
vabbè pazienza...avrebbe avuto un po di tempo, anche se poco, per pensare a quel messaggio...dunque...
 




" ... ...Sarà vivo o sarà morto?
  era nel giusto o era nel torto?

  La risposta tu la sai
  ma sicuramente non la ricorderai... ..."






< sei morto Mello...di questo non o dubbi, spiacente...
 
  se eri nel giusto o eri nel torto...beh...infondo non eri cattivo, però...

  la risposta...non capisco...>


Per la prima volta Near ammetteva di non capire...la risposta a cosa?
Diceva che la risposta la sapeva...ma che sicuramente non se la ricordava...


< Indovina indovinello...che fine ha fatto Mello?>


...


< E poi..."se il mio puzzle completerai"...sicuramente al 100% la parola " Puzzle" è una metafora per indicare qualcos'altro...completare il suo puzzle...completare cosa?...>


< Uhm...secondo me ti fai troppe seghe mentali...perchè non lasci perdere e vieni a giocare con me? gli altri sono andati tutti da quella rompiscatole che si è messa a frignare>


< No scusa adesso dev...eh?>


Ti volti di scatto e strabuzzi gli occhi.

Una piccola figura dai capelli corvini, esile e minuta ti scruta da sopra un albero, dondolandosi da un ramo. Gli occhioni vispi puntati verso i tuoi ed un grande sorriso stampato in faccia.

< Uh? Cosa c'è? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma! ahahah!!!>

Ti scanzona un po per i tuoi modi di fare e per il tuo sguardo perso nel vuoto

< Eh?...ah no...nulla...tu saresti...?>

< Piacere mi chiamo Misha. E tu?>

< Io sono Near...piacere...>


Te ne torni a fissare quel foglio bianco, macchiato di una sostanza marrone che tu ormai conosci fin troppo bene.

Cioccolato


< Mamma mia quanto sei silenzioso...il gatto ti ha mangiato la lingua Near? ahahah!>

< No...>

E poi...perchè proprio ora...? perchè proprio ora che era morto ti doveva lanciare questa sfida, insomma...nel caso tu avessi perso non avrebbe nemmeno potuto gioire...e tu ne eri sicuro. Lui voleva vederti perdere per una volta. Almeno una volta nella sua miserabile vita avrebbe voluto batterti...era la sua ossessione, talmente forte da trascinarsela anche nell'aldilà...



" Indovina indovinello...che fine ha fatto Mello?
 
  Sarà vivo o sarà morto?
  era nel giusto o era nel torto?

  La risposta tu la sai
  ma sicuramente non la ricorderai.






  Avanti mio caro, ora ti sfido
  piccolo Near torna al tuo nido.

 




 Piccolo e bianco, perso nel buio.
  se il mio puzzle completerai il tuo ruolo è sicuro

 

  Ma se il mio puzzle non finirai
  piccolo Near, per te sono guai




  Tu sei un genio, sei intelligente
  ma se non vinci il gioco sei solo un perdente."
 








< OH! Mi stai a sentire???>

< Dimmi...>

< Ti ho chiesto se giochi con me! sei sordo forse???>

< Non ho tempo ora...>

< E invece ne hai!>

Si voltò di scatto per guardarlo in faccia, Near

< ascolta, ho detto che non...>

< ... 'mbè?...che ti prende ora?>



Sulla fronte del piccolo risaltava un' ammaccatura. Il sangue che colava lento sul viso lungo la guancia sinistra.

< Cosa...cosa ti sei fatto?>

< Ah nulla! sono solo caduto dall'albero picchiando la testa. Sai, stavo riportando sull'albero un'uccellino che era caduto dal nido.>

< Vuoi che chiamo Roger?>

< No no, non importa! se sapesse che mi sono fatto male di nuovo mi sgriderebbe e mi metterebbe in punizione!>

< Come vuoi...>


Cosa dicevi...? ah giusto! la filastrocca...






" ...piccolo Near, torna al tuo nido.


 Piccolo e bianco, perso nel buio..."




< piccolo Near...piccolo Near...>













| Hey piccolo! Come mai sei quì?|

| ...|

| Uhm...ti ho chiesto come mai sei quì...sei sordo per caso? sai parlare?|

| ...nulla|

| Oh! allora ce l'hai la lingua! pensavo te l'avesse mangiata il gatto! ahah! e sentiamo...come mai sei proprio in mezzo al bosco? è buio quì, ti potresti perdere...|

| ...Gli faccio compagnia...è tutto solo|

| Oh!...ti riferisci a quell'uccellino?...poverino sembrerebbe caduto dal nido...aspetta lo riporto lassù|



... ...


< heylà...Neaaar...sei vivooooo...?>

<...eh...?>

< Uhm...perchè piangi?>

< ...ti sbagli, io non stò piangendo...>


Bugiardo...forse puoi nascondere i tuoi pensieri...ma quella lacrima no.

Te non piangi mai Near...ah giusto.
Tu non stai piangendo...quello non è piangere...ti deve essere solo entrato qualcosa in un occhio...
peccato che questa volta nessuno controllerà cosa è stato a fartelo lacrimare. Ormai sei grande ...






| Uffa però...l'ho riportato dalla sua mamma...e tu ancora non sorridi...eddai...almeno un sorriso potresti concedermelo no?|

| ... Che piattola che sei...uff, vabbè ora è meglio tornare da Roger o quel vecchiaccio se la prenderà con me...|

| Ma io voglio rimanere quì...|

| Non è quì il tuo posto piccolo...ehm...come ti chiami?|

| ...Near...|

| Ok...non è questo il tuo posto piccolo Near...accidenti che nome idiota ti hanno assegnato...io mi chiamo Mello comunque...!

| Ma io non voglio tornare indietro...voglio restare da solo...|

| Uff...Sai cosa succede ai bambini che vogliono andarsene e stare per conto loro prima che sia il momento?...ecco, succede come a quell'uccellino che era caduto dal nido...ora lui è al sicuro con la sua mamma e stà bene, perciò anche te, da bravo bambino te ne torni al tuo di nido, ovvero...|












< ...la mia cameretta...>





Seduto su una panchina del vecchio orfanotrofio, il grande detective alzava lo sguardo verso l'ultimo piano del grande edificio di fronte a se. Una finestra le cui persiane erano chiuse. Una stanza buia, con pochi mobili al suo interno...e con tantissimi giocattoli.
Non era più stata assegnata a nessun'altro inquilino. Era ancora sua...






Continua...




****************************************************************************

Ok lo so, è un po incasinata! XD ( mi stavo perdendo anche io mentre la scrivevo rendiamoci conto!)

Mi è venuta in mente mentre tornavo a casa, per strada e non chiedetemi come perchè non lo so nemmeno io XD

Prometto che continuerò anche le altre! Questo è sicuro, ma quando mi viene un'idea sento lo sfrenato bisogno di mettere nero su bianco!

Questa ficci è un po...ehm...una novità anche per me, dato che non ho mai composto filastrocche e ci stò provando ora! XD


La domanda è...quale sarà l'intendo di Mello?

Fatemi sapere cosa ne pensate per adesso!





Un kissone by Elly!

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Capitolo 2
*** Cerca pulcino...perchè io ti vedo. ***



" Tanti balocchi ti stanno intorno
   per troppo hanno atteso il tuo ritorno


  pieni di polvere ognuno di loro
  lindo e pulito lo è uno solo.


  Se attentamente saprai osservare
  tu capirai cosa cercare


  piccolo e bianco, macchiato di nero
  cerca pulcino, perchè io ti vedo"









 
 



La ciocca torturata per anni era ancora tra le sue esili dita.

Quegli occhi color carbone, profondi come un pozzo nero di cui non si conosceva il fondo scrutavano ogni singola parte di quella che una volta fu la sua camera da letto.

Un passo verso l'interno della stanza.

Era tutto come l'aveva lasciato.

Tutto perfettamente al suo posto. E la cosa lo inquietava assai.





Near si era voluto dirigere verso la camera da letto senza preoccuparsi di attendere il ritorno del preside dell'istituto...ovviamente scortato dal piccolo Misha che, a quanto pare, non aveva alcuna intenzione di staccarsi da lui...e non ne vedeva il motivo...




La stanza non era stata affittata a nessun inquilino.
Proprio come non era stata affittata a nessuno la camera accanto. Quella stanza che fino a qualche anno prima profumava di cioccolato fondente...un odore che ti penetrava nel corpo attraverso le narici e ti invadeva il cervello da quanto era forte...


Possibile che Roger fosse talmente affezzionato a lui e a Mello da non voler affittare a nessuno quelle due stanze...? A pensarci bene...Roger sapeva della morte di Mello.

Era stato lo stesso Near a parlargliene al telefono non appena risolto il caso Kira...

Non sapeva come avrebbe reagito Roger ma...il solo pensiero di dover ripercorrere ogni tratto dell'istituto dove ogni giorno una piccola peste bionda correva, gridava, si faceva male, rideva, scherzava e rendeva allegra l'atmosfera pesante di un orfanotrofio...sapendo che quest'ultima figura fosse sparita per sempre...doveva fargli veramente male, di questo ne era certo.


Ma tornando alla camera...Near rimase immobile per qualche istante per poi incamminarsi verso il letto. Quel vecchio letto cigolante su cui dormiva ogni notte abbracciato al suo orsacchiotto.


Il letto scricchiolò come in passato quando lui ci si adagiò sopra, con lo sguardo fisso verso la porta.


Misha lo guardava senza proferire parola. Scrutò i suoi occhi leggendo l'immensa tristezza in cui galleggiava il suo sguardo, optando per lasciarlo da solo con i suoi pensieri ed abbandonare la camera.













| Insomma Near! piantala con quei dannati puzzle!|


< ...>


| E poi tutti questi giocattoli! Insomma! sei sommerso di giochi e non mi sorridi mai!|


< ...io non amavo sorridere Mello...perchè mai dovrei sorridere...?>


| Allora...dato che tanto non ti fanno sorridere nemmeno a pregarti in ginocchio sai cosa faccio? Ora li prendo e li faccio sparire ! E quei dannati puzzle li butto nel gambinetto e tiro giù lo sciacquone! |


< Eh già...quante volte me li hai buttati via...ma guarda...! Non piangevo prima...e mi metto a piangere ora per dei giocattoli persi da tempo...ma in fondo...che me ne frega dei giocattoli...?>


| Io te lo giuro Near! prima o poi te lo caverò quel tuo sguardo da ebete dalla tua faccia!|












Il ragazzo si lasciò cadere sul letto.

Le lacrime gli solcavano il viso senza tregua e lui stesso non ne capiva il motivo.


Tutto era al suo posto


Ogni giocattolo a lui regalato...


Ogni mobilio...


Ogni disegno...


Tutto


In quella stanza c'era tutto...e nello stesso tempo era vuota.




Cadde in un sonno profondo mentre la sua mente ripercorreva ogni istante della sua infanzia passato in quella cameretta.


Ogni singolo istante...



Le litigate con Mello. I suoi giocattoli. L'atmosfera tremendamente angosciante del tramonto...non aveva mai capito il vero motivo di ciò ma, ogni volta che il sole tramontava e gli ultimi raggi arancioni penetravano dalla finestra illuminando la camera...si sentiva terribilmente malinconico...e angosciato...

Odiava vedere il sole tramontare. Già due volte gli aveva portato via quel poco calore che gli veniva riservato.

Quella fonte di luce che metteva allegria andava svanendo ogni sera...però tornava la mattina dopo. E così via tutti i giorni.


E invece una sera, durante il tramondo , anche qualcun'altro era tramontato, ma per sempre...lo sapeva che non avrebbe mai più rivisto quei capelli corvini e quegli occhi quasi identici ai suoi...aveva perso l'unica persona che aveva qualcosa di simile a lui...per sempre.



E il sole sorse nuovamente...ma da solo...







E dopo pochi anni successe di nuovo...


Tramontò come sempre, lasciandolo nel buio più completo...






Quando al mattino fece il suo ritorno...non era come prima.


La sua luce si era dimezzata. Forse davvero, o forse solo agli occhi di Near. Quegli occhi ancora più vitrei di prima. Ancora più opachi. Ancora più bagni di tutte le volte in cui Mello gli rompeva un giocattolo...ed era questo che lo angosciava ancora di più:

Mello non li avrebbe più rotti.

Mello non lo avrebbe più disturbato...

















Ormai era notte e Near, preso da un brivido di freddo si svegliò al buio nel suo lettino, sotto le coperte.

Non capiva...chi è che lo aveva coperto?...Perchè Misha non lo aveva svegliato...?


Preso da un'altro brivido di freddo si portò la coperta fin sopra la testa serrando gli occhi.


Il freddo aumentò quando, coprendosi, sfiorò qualcosa con tutto il corpo.

Aprì gli occhi e quello che vide lo lasciò spiazzato.





Una figura dai lineamenti molto femminili e indefiniti e i capelli color del grano lo guardava, sdraiato accanto a lui, con un sorriso sulle labbra e qualcosa in bocca che stava masticando. Un bambino...Mello...



A Near si mozzò il fiato alla vista di qul bambino...quel bambino che non sarebbe dovuto essere lì...che non sarebbe potuto essere lì.


Questi gli si avvicinò lentamente senza degnarlo di un saluto e, senza preavviso, posò le  labbra sulle sue. Gelide come il ghiaccio. Gelide come la neve. Gelide come...le labbra di un morto.


Sussultò al contatto serrando gli occhi e scansandosi dalle coperte.


La figura, da sotto le coperte lo guardò con occhi vispi e azzurri come il ghiaccio.


Risaltavano al buio proprio come gli occhi di un gatto.



Aveva il fiatone e uno strano sapore in bocca e...


sputò per terra



Una sostanza marrone, mescolata a sangue e...e quello cos'era?...


Il ragazzo raccattò un piccolo foglietto di carta accartocciato tra i resti della sostanza che aveva in bocca.




Con mani tremanti, constatando che l'immagine sotto le coperte era sparita, iniziò ad aprire il foglio, ripensando al flash di pochi secondi che aveva avuto...






" Tanti balocchi ti stanno intorno
   per troppo hanno atteso il tuo ritorno


  pieni di polvere ognuno di loro
  lindo e pulito lo è uno solo.


  Se attentamente saprai osservare
  tu capirai cosa cercare


  piccolo e bianco, macchiato di nero
  cerca pulcino, perchè io ti vedo"












Il sangue gli si gelò ancora di più...





" ... piccolo e bianco, macchiato di nero
  cerca pulcino, perchè io ti vedo"







< M...Misha...? >

La voce di Near tremò...perchè cercava Misha?


< Misha...dove sei...? >


Lui non voleva Misha...voleva solo vedere qualcuno...qualcuno di reale...qualcuno che fosse vero e non un fantasma...un fantasma che lo osservava per qualche ignoto motivo...


Corse fuori dalla stanza accendendo la luce, si voltò e...



La stanza di Mello...la porta era aperta e la luce spenta


< ...M...Mel....Misha...?>


Mai la sua voce aveva tremato come ora...


Si avvicinò lentamente alla stanza...


Mise un piede dentro facendo attenzione.


Era la prima volta che quell'istituto gli metteva una sensazione di angoscia addosso.
Non era mai successo prima d'ora.


Una tenue luce soffusa provveniva da un'angolo della stanza, illuminando una piccola sagoma sul muro





Accese velocemente l'interruttore e


Dopo tanto tempo, l'aroma del cioccolato tornò a stuzzicargli le narici...quell'aroma a cui Mello era abituato...e profondamente legato.



Guardò il muro bianco...eccolo...il Crocifisso era sempre al suo posto e sotto di lui, dove ci stava sempre Mello a pregare c'era...







< Oh...ti sei svegliato finalmente...scusa se ti ho lasciato solo, ma avevo paura di svegliarti, così son venuto a pregare un po...>













Continua...

****************************************************************************

Ed ecco terminato il secondo capitolo! ^^ Ho anche deciso definitivamente il finale! ^^...ghghgh...

Passiamo alle risposte...


Dimea: Ghghgh! Ma quanti ragionamenti hai fatto ieri sera per capire cosa mi frulla in testa? XD Tanto fino alla fine non lo dico cosa mi passa per la mente! XD Aspetta e vedrai! XD Sono felice che ti sia piaciuta!
Un kissone by Elly!


KLMN: Uhm...prima di tutto un curiosità sul tuo Nick!...Ma stà per Kira L Mello e Near la sigla KLMN??? °_° Passiamo alla risposta! ^^ Sono felice che la trovi intrigante! In fondo lo deve essere Ghgh! Tranquilla che ce la farò a portare avanti le altre fic! ^^
Un kissone by Elly!


DarkRose: Uhm...l'intento di Mello...? Chissà...ricorda che Mello ha scritto la lettera di sfida prima di morire...e in quel momento aveva uno scopo preciso, che ha tutt' ora ovviamente! Che sia battere Near?...Che sia svelare un segreto al nostro " mucchietto di polvere" come mi piace tanto chiamarlo...? Uhm...Chissà! Anche il "completa il puzzle"  può avere diversi significati...chissà! forse il puzzle è già completo ma nessuno lo sa...o forse è per davvero un puzzle...o ancora, può essere un qualche oggetto nascosto da Mello...
stavolta non scoprirai il finale tanto facilmente Darky! XD
Grazie per la recensione! ^^
Un kissone by Elly!

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Capitolo 3
*** Telefonata nella notte ***











< Oh...ti sei svegliato finalmente...scusa se ti ho lasciato solo, ma avevo paura di svegliarti, così son venuto a pregare un po...>





Gli occhi di Near rimasero fissi per qualche istante su quella figura, senza che la sua mente riuscisse ad elaborare qualche spiegazione logica a tutto ciò...


Perchè Misha era in camera di Mello...?...e perchè pregava sotto il crocifisso dove era solito pregare il biondo prima di andare a dormire...? Non ci capiva più nulla, gli pareva un incubo.

Prima quella figura fin troppo familiare sotto le coperte accanto a lui. Quel fantasma.
Adesso quello strano bambino di cui non sapeva altro che lo pseudonimo, che pregava nella stanza di Mello come se niente fosse.
Sotto lo stesso crocifisso dove il biondino passava ore e ore.

< Misha, cosa ci fai... quì?>

< Prego, te l'ho detto poco fa...>

< Tu non dovresti essere quì, in questa stanza... Pensavo che Roger avesse proibito a tutti di entrarvi>

< In effetti... quel vecchio è un gran rompiscatole, non lascia mai in pace nessuno>

< ...>

Fece qualche passo all'interno della camera scrutando ogni singolo particolare. I libri impolverati ancora sulla scrivania. Il letto perfettamente ordinato non era stato privato delle coperte.

Si diresse verso la finestra aprendo le persiane, il puzzo di chiuso in quella situazione riusciva a farlo sentire ancora più nervoso di quanto già fosse.
Era notte fonda, aveva dormito diverse ore, preso dai ricordi di un tempo.

Iniziava già a chiedersi se valeva la pena vivere una vita simile. Una vita che iniziava ad essere costruita solo su ricordi passati.
Fino ad una settimana prima tutto aveva un senso. Il caso Kira, la successione di L, la sfida con Mello...

Non aveva idea di come ricominciare a vivere. Non aveva amici e l'unica persona a cui teneva realmente l'aveva persa per sempre...
Si rendeva conto, secondo dopo secondo, di quanto la sua permanenza in quell' istituto iniziasse a fargli male. Di quanto gli mancassero i membri dell' SPK di cui non aveva avuto più notizie da quando aveva deciso di partire di nascosto, senza di loro, per aiutare Roger.

A ripensarci... se n'era andato davvero senza dire niente a nessuno.
Era da solo in quel momento, all'interno del quartier generale. Dormaiva placidamente, strano ma vero, nel suo letto in una delle tante stanze dell'edificio.
Halle era uscita, distrutta dal dolore che tentava di nascondere, per la morte del biondino. Gevanni l'aveva accompagnata, non sentendosela di lasciarla sola... ed il comandante Rester era uscito senza avvisarlo.

Era rimasto solo, ancora una volta. Solo con i suoi incubi ed i suoi rimorsi, invisibili a chi lo circondava.
Squillò il telefono e si ritrovò a dover rispondere lui stesso. Senza nessuno che gli confermasse la sicurezza della telefonata. Che gli assicurasse che dall'altra parte della linea non ci fosse un malintenzionato... poco importava.
In quel momento vi era solo lui, in una stanza illuminata dalla sola luce dei monitor, con il telefono squillante davanti ai suoi occhi color pece.

Non esitò a rispondere, come non mostrò la minima sorpresa udendo la voce preoccupata di Roger.


Ed ora si ritrovava nuovamente lì, come diversi anni prima, magari un po cresciuto ma per niente cambiato di carattere.

Stava appoggiato al davanzale di quella finestra ad osservare il giardino dell'istituto mentre Misha, senza dire nulla, era nuovamente sparito.


Infilò una mano della tasca dei pantaloni, estraendo il pezzetto di carta che poco prima aveva acquisito in quel modo assurdo. Sfiorando la superficie ancora umida di saliva e sangue un brivido percosse il suo corpo. Iniziò seriamente a preoccuparsi di non essere normale, perchè una persona qualunque in una situazione simile sarebbe impazzita.

< Piccolo e bianco, macchiato di nero. Cerca pulcino, perchè io ti vedo...>

Assurdo.


Decisamente assurdo, ma dopotutto, dopo essere venuto a conoscenza dell'esistenza degli Shinigami, doveva essere pronto a qualunque tipo di evento fuori dal comune.
La testa iniziò lentamente a dolere distraendolo dal pezzetto di carta che ancora stringeva nel pugno destro.

Si voltò per uscire dalla stanza e dirigersi da Roger, sentiva di doverne parlare con lui e di dovergli chiedere per quale motivo permetteva ad altri di entrare nella stanza dell'amico defunto. Si accorse solo in quel momento che il bambino che era con lui pochi istanti prima era nuovamente sparito dalla circolazione, ma non gli importava più di tanto.

Reinfilò il foglietto in tasca spegnendo la luce e chiudendo la porta senza fare troppo rumore.
Il silenzio regnava sovrano nei lunghi corridoi dai muri leggermente ingialliti dagli anni... solo il leggero ticchettio dell'orologio a pendolo mai stato spostato... ed i lenti passi di quel ragazzo bianco come un fantasma che si arricciava un ciuffetto con l' indice.






Al piano superiore, in fondo al corridoio una tenue luce filtrava da sotto la porta dell'ufficio di Roger. Non chiudeva occhio quell'uomo, non quella notte, mentre i suoi ragazzi prodigio rischiavano chissà cosa. Ancora si domandava chi potesse essere entrato furtivamente nell'istituto senza portar via nulla... e ancora si domandava che fine avesse fatto Near, che non vedeva dal pomeriggio prima.
Il telefono trillò all'improvviso risvegliando l'anziano dai suoi pensieri.

Erano le 11.30 di notte... chi avrebbe potuto chiamare a quell'ora? Tirò velocemente su la cornetta rispondendo: magari la polizia aveva scoperto qualcosa riguardo l' uomo misterioso... ma non fu questo ciò di cui Roger venne a conoscenza dalla persona che stava dall'altra parte e che, con voce bassa ma sicura, lo rese partecipe di una sconcertante notizia.


Sconcertante solo per Roger.

< No... guardi signorina è impossibile , non... si, lo so, ma non sono io che non voglio crederci ma è impossibile. Le assicuro che è impossibile perc...questa Domenica?... ma non è possibile! ... no, il nome è quello, ha ragione, però... ... >

Se fosse stato presente, Near avrebbe potuto vedere il viso dell'anziano perdere colore e contrarsi in una smorfia di puro terrore.

Appoggiò il gomito alla cattedra di legno sorregendosi la fronte sudata.

< Los Angeles...? Si, vedrò di venire, ma le ripeto che verrò solo perchè è mio dovere esserci... ma spero vivamente che sia solo uno scherzo di cattivo gusto ciò che mi ha detto su... non posso dirle nulla, mi dispiace. Comunque ci sarò...si...posso sapere il suo nome? Per contattarla una volta arrivato...H? Ah ok, si, non si preoccupi, anche quì utilizziamo pseudonimi come ben sa, per sicurezza... si... si, certo... a- arrivederla...>

Attaccò la cornetta velocemente guardandosi attorno.

Non ci credeva. Non ci poteva credere, era qualcosa che andava al di là di ogni logica... sudava freddo mentre le nere pupille guizzavano tremolanti a destra e a sinistra come a cercare qualcosa
Si alzò di scatto precipitandosi verso la porta. La aprì uscendo di corsa in cerca di qualcosa che sicuramente nemmeno lui era sicuro di poter trovare.

Non sentì nemmeno il flebile sussurro di Near, che lo chiamava accucciato per terra dopo aver quasi ricevuto la porta in faccia.




Continua...


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Saaalve... mi scuso con i lettori per l'enorme ritardo di aggiornamento! Mi sono resa conto che domani sarebbero passati 2 messi dal mio pultimo post... PERDONOOO!!!!! >.<
Che dire... già non so che dire! Questa storia la iniziai in un periodo veramente angoscioso... ci ho messo tutto quello che mi passava per la testa all'epoca XD E non è facile, ve lo assicuro, riuscire a rendere bene ciò che vorrei rendere... chhe confusione @_@

Adesso passo a ringraziare alcune lettrici che, a quanto pare, sono riuscite ad essere attratte da uno dei miei lavori più incasinati XD

Dimea: Oddio sorellina! Tu! Tu hai avuto la malsana idea di volerti spoilerizzare TUTTA la storia! Compreso il finale!!! °_° ( ma non ti ho detto proprio tutto! eheh! Fregata!^^Così non ti rovini completamente la lettura!) Spero tanto che tu possa riconnetterti presto e leggere il seguito che hai tanto richiesto in questi mesi! ^^
T.V.B
Un kissone by Elly!

DarkRose86: Ehhh Darky XD... ma ti rendi conto di cosa mi viene in mente? XD Purtroppo in questo capitolo niente filastrocche ( ma forse è un bene XD). Io adesso non penserei al puzzle quanto al " piccolo e bianco macchiato di nero" perchè, indizio piccolo piccolo, la storia è centrata più su questo particolare che suo " puzzle", perchè vedi... se non ci fosse quella macchia nera a sporcare quel qualcosa di tanto bianco... non ci potrebbe essere nemmeno un Roger che impazzisce, non ci potrebbe essere Misha e... spiacente ma niente spoiler! XD ( Me crudele! ghgh!) Al prossimo capitolo, Kami! ^^
T.V.B
Un kissone by Elly!

KLMN: Esattamente! Con la dovuta calma bisogna aggiornare XD Di calma ne ho avuta anche troppa, forse, sotty! XD Ma la storia rimane in ogni caso leggermente tanto incasinata ( ma per motivi di trama). Dadi? No, spiacente, non è un dado^^ Ho detto qualcosa a Dark Rose nella sua risposta che può aiutarti, forse^^ Riguardo Misha... qualcosa in comune con Mello in effetti ce l'ha ( ho fatto ricerche e spero di averle fatte giuste) ma non posso dirti altro sulla sua vera identità ^^ ( ma ora ho preso il via con le rime??? XD). A presto!
T.V.B
Un kissone by Elly!

cHaRlIe_02: Non ricordo se sei venuta a sapere pure tu del finale ( me spera di no! XD) Cooomunque! ^^ Che dire, son felice che la storia ti piaccia! XD è grazie a questa se ci siamo conosciute ( Me non scorda le conversazioni con te e la Dimea per gli spoiler XD) Grazie, tesoro!
T.V.B
Un kissone by Elly!

MetalPawa: Ed anche la Lucy tra noiii!!! Hollè! Benvenuta tra le lettrici della storia più incasinata del Fandom! XD Visto? Sono riuscita a continuarla e tutto grazie a te! Grazie per avermi tenuto compagnia ieri sera mentre mi disperavo! ç_ç Ti adorooo!!!!
T.V.B
Un kissone by Elly!


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