Corsi Prematrimoniali

di Antonella84
(/viewuser.php?uid=388003)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Volantino ***
Capitolo 2: *** Ma Che Razza Di Corsi Sono? ***
Capitolo 3: *** L'Inizio Dei Corsi. La Cucina Seduttiva. (TEORIA) ***
Capitolo 4: *** L'Inizio Dei Corsi. La Cucina Seduttiva. (PRATICA) ***
Capitolo 5: *** Benvenuti Al Corso di Dolcezza Seduttiva (TEORIA) ***
Capitolo 6: *** Benvenuti Al Corso di Dolcezza Seduttiva (PRATICA) ***
Capitolo 7: *** Pensieri Al Peperoncino ***
Capitolo 8: *** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (TEORIA) ***
Capitolo 9: *** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (PREPARAZIONE) ***
Capitolo 10: *** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (PRATICA e non solo...) ***
Capitolo 11: *** Chiarimenti e paure ***
Capitolo 12: *** L'Ultimo Corso: CAPIRE I DESIDERI DEL PARTNER E SODDISFARLI (TEORIA) ***
Capitolo 13: *** L'Ultimo Corso:CAPIRE I DESIDERI DEL PARTNER E SODDISFARLI (PRATICA ...QUASI) ***
Capitolo 14: *** Prime Volte ***
Capitolo 15: *** Dopo la quiete.... ***
Capitolo 16: *** "Tutta la Verità" ***
Capitolo 17: *** "A Mezzanotte Sul Tetto" ***
Capitolo 18: *** "Un Nuovo Inizio..." ***



Capitolo 1
*** Il Volantino ***


Splendeva il sole in un pomeriggio d'estate a Nerima.
Akane in camera sua si stava preparando per un'uscita tra ragazze.
Parola d'ordine: Shopping!
"Allora vediamo… Cosa posso mettermi?"
Contemplava Akane davanti il suo armadio.
Dopo mezz'ora di prove davanti lo specchio, la ragazza decise di far cadere la sua scelta sulla comodità. Pantaloncino bianco con tanto di gambe in bella vista, dato la temperatura, e top giallo senza bretelline con scollo a cuore.
Ai piedi dei sandali bassi privi di tacco, cerchietto giallo tra i capelli, un filo di gloss ed era pronta!
Uscita dalla sua stanza, vicino la rampa delle scale spuntó fuori il suo fidanzato.
"Ehi Akane!" richiamò la sua attenzione il ragazzo.
"Che vuoi Ranma?" Rispose scocciata la piccola Tendo.
"Dove stai andando vestita così? In spiaggia?"
Chiese Ranma, notando il modo in cui la sua fidanzata si era preparata.
"Non sono affari che ti riguardano!" Fu la risposta che ricevette.
"Akane! Yuka e Sakura sono arrivate! Scendi!". La voce di Kasumi evitò il peggio.
"Arrivo!" urlò Akane.
Scansando a malo modo il suo fidanzato, la ragazza scese di corsa le scale e dopo un "Io esco!" senza diritto di replica dei presenti in soggiorno, Akane si fiondò fuori di casa e raggiunse le sue amiche. "Kasumi?"
Domandò Ranma che aveva raggiunto la famiglia al piano di sotto.
"Sai dove sta andando Akane con le sue amiche?".
La maggiore delle Tendo rispose:
"Vanno al centro commerciale per fare shopping Ranma."
Lo sguardo del giovane divenne più cupo.
"Cosa c'è carino, sei geloso perchè Akane non ti ha detto niente?"
Intervenne Nabiki.
"Magari ha un appuntamento con qualche bel tenebroso e non ti voleva fra i piedi!"
Continuò la ragazza addentando un biscotto e aggiungendo altra benzina sul fuoco.
"Per quel che me ne importa!"
Rispose Ranma voltando le spalle alla mediana.
"Akane può andare dove vuole ed uscire con chi vuole, senza che la cosa mi tocchi minimamente."
Continuò soddisfatto della sua risposta.
*Si ma doveva proprio vestirsi così…POCO!* Obiettò segretamente dentro di sè. 
*******************************************************
"Akane wow stai benissimo! Sei molto sexy!"
Esclamò Yuka osservando l'amica da cima a piedi.
"Immagino Ranma appena ti ha vista...l'avrai steso!"Continuò Sakura.
"Si con un pugno magari!"
Affermò Akane mimando il gesto.
Poi continuò in leggero imbarazzo:
"Ma dai ragazze,cosa dite! Ho solo deciso di mettermi comoda,perchè tanto poi quando torneró a casa avrò così tante buste piene di vestiti che mi ricopriranno tutta!".
Le tre amiche scoppiarono a ridere e cominciarono ad avviarsi verso il centro commerciale.
Prese dalle loro chiacchiere, le ragazze non si accorsero della figura scura e con un buffo codino, che le stava segretamente pedinando.
Arrivate a destinazione Akane, Yuka e Sakura diedero inizio alla loro missione: comprare una valanga di vestiti.
All'ingresso del primo negozio, una ragazza attirò l'attenzione di Akane:
"Scusami se ti disturbo, posso lasciarti questo?"
Le disse una biondina con la voce stridula.
"Certo nessun problema…" Rispose Akane un pò sorpresa.
Prese il volantino tra le mani e con poco entusiasmo iniziò a leggerlo.
Le due amiche osservarono l'espressione di Akane cambiare lentamente: all'inizio indifferente, poi attenta, sbalordita ed infine videro i suoi occhi spalancarsi ed illuminarsi.
"Che c'è Akane? Cosa dice quel volantino?" Chiese Yuka.
"Ragazzeee! Ho trovato la soluzione ai miei problemi!"
Urlò entusiasta Akane.
"Evvai! Hanno messo i saldi nel nostro negozio preferito?" Chiese curiosamente Sakura.
"No meglio!" Rispose la più giovane delle Tendo.
"Guardate con i vostri occhi!"
E detto questo passò il volantino del mistero, a Yuka.
L'amica cominciò a leggere a voce leggermente alta:
"Devi sposarti? Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea!
Quota d'iscrizione 500 yen a corso.
Termine ultimo per l'adesione oggi alle 18:00.
I corsi si svolgeranno nei locali accanto i bagni pubblici di Nerima.".

Un lungo silenzio raggelò le due amiche.
"Ma Akane cosa significa?" Domandò Sakura.
"Non avrai intenzione di frequentare quei corsi?" Continuò Yuka.
"Certo che si ragazze!"Esclamò tutta contenta Akane.
Ruotando il polso per controllare l'ora, la ragazza notò che si erano di già fatte le 17:30 e presa dal panico si rivolse alle sue amiche:
"Ragazze scusatemi, ma io devo proprio scappare!".
E le due risposero in coro:
"Ma Akane dove vai! E il nostro shopping?".
"Perdonatemi, ma dobbiamo rimandare!".
Detto questo, la piccola Tendo scappò via dal centro commerciale alla velocità della luce lasciando dietro di sè due paia di occhi che la fissavano increduli.
Anzi tre.
Da dietro una pianta gigante, Ranma aveva visto e ascoltato tutta la scena, dalla consegna del volantino alla fuga della sua fidanzata.
"Mi sa tanto che sono nei guai.." Disse sottovoce il ragazzo, mentre Akane con gli occhi di chi stava per affrontare la più importante delle sfide, correva verso la sua nuova destinazione : I Locali Accanto I Bagni Pubblici.
*******************************************
Ehila ciao a tutti! Il primo capitolo è finito. Lo so, non è molto lungo, ma diciamo che è un'introduzione al tema centrale della storia. Spero di aver svegliato la vostra curiosità :) Grazie a chi ha letto e a chi lascerà una recensione. Si accettano consigli idee e suggerimenti ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ma Che Razza Di Corsi Sono? ***


Ore 17:45 Akane, col fiatone, giunse davanti l'ingresso dei locali del corso.
Alzando gli occhi vide un'enorme insegna con scritto il nome del locale: "Make your dream come true".  *Che strano nome...* pensò la ragazza. 
Decisa più che mai nel suo intento, Akane fece un respiro profondo e decise di spingere la porta d'ingresso per entrare. 
Dopo due minuti di tentativi andati a vuoto, la ragazza si accorse che accanto la maniglia spiccava una scritta blu: TIRARE
Akane si guardò attorno con fare circospetto in modo da notare se qualcuno avesse assistito alla sua figuraccia. 
"Menomale, non mi ha vista nessuno!" Disse tirando un sospiro di sollievo.
*Chissà se c'è un corso contro la goffagine* Pensò la giovane tra sè.
Accompagnata da questo pensiero TIRÒ la maniglia della porta d'ingresso ed entrò. 
Non appena la porta dietro di sé si richiuse, la giovane venne travolta da un bagliore quasi accecante.
Mise a fuoco la vista e cominciò ad osservare l'interno dell'ingresso.
Le pareti erano bianche brillanti, decorate lungo i bordi da rubini a forma di cuore.
C'era un comodo divanetto a due posti di pelle rossa e due poltrone coordinate. 
Nell'aria potevano vedersi spruzzi che formavano nuvolette rosa che profumavano di fiori di ciliegio, come sottofondo al tutto una musica romantica. 
Akane venne travolta da questo insieme di colori e profumi, fin quando in fondo all'ingresso vide una donna con dei lunghi capelli rosa, messa dietro ad un bancone anch'esso rosso e bianco.
La giovane Tendo si avvicinò e le chiese:
"Salve… E' qui che bisogna iscriversi per frequentare i corsi prematrimoniali?". 
La donna poco più che trentenne, guardò Akane e sorridendole le rispose:
"Ma certo signorina! È arrivata appena in tempo!".
Porse ad Akane dei moduli da compilare e continuò:
"Ha già deciso quali corsi seguire? Sa ne abbiamo tantissimi!".
Akane imbarazzata azzardò una risposta:
"Ehm…veramente no.". 
La donna sorrise e rispose:
"Non si preoccupi. Tra quei fogli troverà uno speciale test attitudinale.
In base alle risposte che ci darà, saprà quali sono i corsi adatti a lei!".
Disse tutto ad un fiato l'addetta all'accoglienza.
"Può sedersi lì e cominciare. Quando ha finito li consegni a me. Tranquilla non c'è fretta!". 
Se c'era una cosa che Akane odiava erano i test.
Ne aveva fatti a decine sulle riviste dedicate alle ragazze e le risposte che poi leggeva non le erano mai piaciute…
Forse perchè la maggior parte di esse erano veritiere.
"Ok grazie." Si limitò a dire la ragazza.
Sedutasi comodamente sul divano cominciò a leggere le domande.
Alcune erano molto personali e la mettevano in imbarazzo, altre invece le sembravano piuttosto semplici.
 Una domanda la fece sobbalzare:
*Ha intenzione di coinvolgere il partner in questi corsi?* Lesse nella sua mente Akane.
Ranma che veniva con lei qui per cercare di diventare un bravo marito?
*Non lo farebbe neanche sotto tortura* pensò e, un pò a malincuore, mise una X sulla casellina con NO come risposta.  
Trascorsi dieci minuti la ragazza si alzò ed in preda alla curiosità consegnò le sue risposte al test alla donna alla reception.
Quella, sempre sorridendo, inserì i fogli delle risposte in un mega computer che spuntò sorprendentemente alle sue spalle ed in pochi secondi ne uscì un solo foglio. 
Akane era sconvolta.
Che diavolo era quel coso?
Il suo destino doveva essere messo nelle mani, anzi nei circuiti, di un cervellone elettronico?
La sua faccia tradì questa sua preoccupazione e la donna prontamente le disse:
"Non si preoccupi…Akane…Il nostro sistema non ha mai fallito! È attendibile al 100%!". 
Così dicendo prese tra le mani il foglietto col risultato del test di Akane.
Guardò per qualche secondo ciò che c'era scritto e rivolgendosi alla piccola Tendo disse:
"Bene signorina Akane. In base alle risposte che ci ha dato, lei deve seguire con estrema urgenza quattro corsi."
Akane sgranò gli occhi:
"Così tanti?" Chiese.
"Ebbene si…"
Disse sospirando la donna addetta all'accoglienza.
Poi continuò:
"Vuole sapere quali siano immagino…". Akane annuì.
"Ora le spiegherò che tipo di corsi sono e il motivo per il quale dovrà seguirli… Prima però, firmi qui, altrimenti non posso rivelarle nulla.". 
Akane presa dalla curiosità di sapere il responso del suo test, firmò tutto il necessario senza badare a cosa ci fosse scritto. 
"Ottimo signorina Tendo. Io mi chiamo Mizu e sono l'addetta all'accoglienza, all'assegnazione dei corsi e sono la proprietaria di tutto questo!
Piacere di conoscerla!"
Esclamò la signora sempre col sorriso.
*Effettivamente finora non mi aveva ancora detto il suo nome…*pensò Akane. 
"Veniamo a noi!" Disse Mizu interrompendo i pensieri della giovane.
"Alla domanda: << Ha mai cucinato per il suo futuro sposo… >> Lei ha risposto SI.
Fin qui tutto bene.
Ma alla questione successiva: << Descriva in una sola parola la reazione del suo futuro sposo alla sua cucina >>
Lei,Akane, ha risposto SCHIFATO.
Le dispiacerebbe spiegarmi cara?". 
La ragazza arrossì.
"Ecco vede, signora Mizu, Ran… Cioè volevo dire...Il mio fidanzato, non apprezza quello che preparo per lui!
So di non essere abbastanza brava, ma scappare via per evitare un boccone e perdere i sensi dopo averlo degluttito, mi sembra esagerato non trova?". Chiese Akane speranzosa. 
Mizu cadde a terra per lo stupore e la tanta, troppa, ingenuità della ragazza che aveva di fronte, ma senza perdersi d'animo assunse l'espressione più professionale possibile e disse:
"Vede mia cara, il computer questa mancanza di tatto del suo fidanzato l'aveva prevista, per questo il primo corso che dovrà seguire è :
IL CORSO DI CUCINA SEDUTTIVA!". 
Lo sguardo di Akane si fece carico di sospetto.
"Scusi ma che nome è per un corso che dovrebbe insegnarmi a cucinare?" Chiese.
"Non si preoccupi, lo scoprirà presto!"
Le sussurrò Mizu. Poi continuò:
"Il secondo corso pensato per lei è quello di DOLCEZZA SEDUTTIVA". 
*Ancora quella parola…* Pensò Akane.
"Questo corso l'aiuterà a riempire di complimenti il suo fidanzato.
Lei sarà la regina della dolcezza e lui, colpito da essa, tenderà ad impegnare il suo tempo ad indagare l'origine ed i motivi dei complimenti e ovviamente lo farà con lei.".
Akane non accettò di buon grado l'idea di base di questo corso,lei era già una ragazza dolce, così chiese alla proprietaria:
"Perché pensa che io debba frequentare questo corso?". 
Mizu sorrise:
"Bhè mia cara, alla domanda: << Lei e il suo futuro sposo come vi chiamate tra di voi? >>
Lei ha risposto :STUPIDO! E MASCHIACCIO!.".
 Akanr arrossì.
"Se posso permettermi, un pò di dolcezza può farvi solo bene!" Disse con poco tatto la signora Mizu. 
Poi illustrò ad Akane il terzo corso:
"CORSO DI LINGUAGGIO DEL CORPO.
Akane, alla domanda: << Quante volte litigate in una giornata? >>
Lei ha risposto: OGNI SINGOLO MINUTO DI OGNI SINGOLO GIORNO,TRANNE OGGI PERCHÈ SONO QUI." 
Ad Akane scappò da sorridere per la sua stessa battuta, ma notando l'aria seria e di rimprovero che aveva assunto Mizu, abbassò lo sguardo diventando rossa come un pomodoro.
"Akane, quello che ha scritto è grave. Vuol dire che lei ed il suo futuro marito non comunicate. O quando lo fate, lo fate male.
Per questo invece di usare le parole, imparerà ad usare il linguaggio del suo corpo. Vedrà il suo fidanzato sarà contentissimo!".
Akane interruppe quella sequenza infinita di parole:
"Mi scusi, ma nel linguaggio del corpo  rientra anche quando lo prendo a calci?" Le chiese ingenuamente. 
"Scusami se ti do del tu Akane…"
La donna prese fiato ed urlò:
"Ma cosa accidenti dici Akane! Che cos'ha di seducente prendere a calci qualcuno! Certo...ad alcuni può anche piacere, ma non mi pare proprio il tuo caso signorina!".
Akane capì poco di quel discorso e pensò: *Ma perchè si ostina ad usare quella parola?* (svegliati miss ingenuità Ndme).
 La proprietaria del locale tornò seria e rivolgendosi alla ragazza le prese le mani.
"Ed ora l'ultimo corso Akane, ma non meno importante.
Apri bene le orecchie e cerca di capirmi al primo colpo."
Akane annuì.
La signorina Mizu tenendo la ragazza sempre per le mani aggiunse:
"Da questo corso dipenderà la riuscita o meno del tuo matrimonio". Affermò la donna in tono quasi solenne. 
Mille pensieri giravano, invece, nella mente di Akane :
*Cos'altro potranno insegnarmi di così vitale..Fare la spesa? Occuparmi della casa?*
Akane era in balia della confusione. 
Mizu richiamò la sua attenzione.
"Ragazza mia, alla domanda: << Quale è stato il contatto fisico più audace che hai avuto verso il tuo uomo? >>
Tu hai risposto così, dimmi se sbaglio… IL PIÙ AUDACE E VOLONTARIO CONTATTO FISICO CHE HO AVUTO VERSO IL MIO FIDANZATO È STATO QUELLO DELLE MIE NOCCHE CON LA SUA GUANCIA.".
Akane s'illuminò al ricordo di tutte le volte che era successo...
"Si certo! e' vero! "
La donna davanti a lei ancora incredula chiese:
"Un pugno? Questo è il massimo contatto fisico che hai concesso al tuo fifanzato? Grazie che è così aggressivo con te! Sarà frustrato!"
La giovane Tendo non capiva:
"In che senso Mizu?" Chiese.  
"A questa domanda risponderà il quarto corso: CAPIRE E SODDISFARE I DESIDERI DEL PARTNER.
In questo modo il tuo uomo capirà quanto tu tieni a lui, quanto lo desideri e diventerete una cosa sola!
Ovviamente col tuo fare seduttivo, lo porterai tu a saltarti addosso Akane! Non è fantastico!"
.Disse nel modo più convincente possibile la donna. 
Nella mente di Akane tante parole stavano rimbombando, ed un dubbio cominciò ad insinuarsi nella sua testa:
*Seduttivo, Corpo, Dolcezza, Desiderio, Saltare Addosso!!*
Tutto ad un tratto l'illuminazione (era ora!NdMe) :
"Mizu! Ma che razza di corsi sono!"
Urlò la giovane Tendo rossa in volto come non mai.
"Akane cara, sono corsi prematrimoniali basati sull'arte della seduzione e sull'amore fisico. Non hai letto il contratto che hai firmato?".
Rispose la proprietaria con un pò di sorpresa. 
"Io non ho letto nulla! Oh Kami che vergogna!"
Affermò Akane imbarazzatissima.
Prese quel pò di coraggio che le era rimasto e disse:
"Senta, io non voglio assolutamente farlo! Mi vergogno troppo! E poi io e Ran…ehm io e il mio fidanzato, siamo ben lontani da tutto ciò! Non abbiamo sperimentato l'amore platonico figuriamoci quello fisico!".
Akane era nel panico più totale, ma la volpe della proprietaria notò un filo di amarezza in queste ultime parole della ragazza e decise per l'affondo finale. 
"Mi spiace mia cara,oramai ti sei impegnata legalmente a frequentare il corso e, ovviamente, a tenerlo segreto. Sai com'è strategie di marketing!"
Disse ad Akane facendole l'occhiolino. 
Notando però che il viso della giovane aveva assunto anche un'aria un pò triste e disturbata, la donna cercò di rincuorarla:
"Akane ascoltami, questo corso può portarti un sacco di cose positive, oltre a quelle che ti ho già illustrato.".
Così dicendo le posò le mani sulle spalle e continuò il suo discorso:
"Tu sei una giovane donna molto bella, non sei stanca che il tuo fidanzato ti consideri solo un maschiaccio? Non vuoi prenderti una piccola rivincita?".
Il viso di Akane sembrò rilassarsi un pò, Mizu sapeva dove andare a parare per convincere la ragazza.
"Guarda, segui i corsi e impara tutto quel che ti serve teoricamente… Non sei obbligata poi a mettere tutto quanto in pratica… vedila come cultura personale!".
Le disse la donna dai strani capelli. Poi continuò:
"Se vorrai avere una dolce vendetta sul tuo lui,almeno saprai come fare dopo il corso. Prendila come una sfida!". 
A quella parola Akane si illuminò; se c'era una sfida nella quale lei avrebbe potuto battere Ranma era proprio la seduzione!
In fin dei conti lei era una ragazza e anche se Ranma poteva diventarlo, lo era solo a metà!
In più non avrebbe potuto utilizzare gli insegnamenti dei corsi come arma segreta... 
"Va bene Mizu, frequenterò i suoi corsi. Ma non le assicuro che con me funzioneranno."
Rispose Akane.
La donna sorrise compiaciuta. 
"Perfetto!Iniziamo domani! In bocca al lupo Tesoro!".
E detto questo scomparve dietro una porta scorrevole lasciando Akane ancora incredula di ciò che lei stessa aveva appena detto e fatto. 
La più giovane delle Tendo uscì dal locale decidendo di tornare a casa.
Percorrendo la strada che la portava al dojo Tendo, la sua mente formulò un unico e predominante pensiero:
*Riuscirò a farti cambiare idea Ranma Saotome!*.
Non ebbe tempo di terminare la sua riflessione che una voce familiare la fece ridestare:
"Che faccia seria Akane! A cosa stai pensando? Ad un piano per conquistare il mondo?" Disse il giovane col codino.
"Bhè quasi!"
Rispose Akane.  *Solo che il mondo in questione sei tu!* Pensò ridendo la ragazza. 
"E adesso cos'hai da ridere?" Chiese Ranma.
"Sei strana oggi… Dove sei stata finora?".
Akane avvampò.
"Ecco... Sono andata ad accrescere la mia CULTURA PERSONALE! "
Affermò la giovane tutto ad un fiato.
Ranma sapeva benissimo quale era stata la destinazione della sua fidanzata, ma non aveva considerato seriamente l'ipotesi che quest'ultima avesse potuto davvero frequentare dei corsi per il matrimonio...
Per di più lui ignorava categoricamente la natura dei corsi stessi.
Akane dopo aver dichiarato il suo interesse per la cultura, scappò dritta dentro casa fin sopra camera sua e vi si chiuse dentro, lasciando un Ranma all'ingresso confuso e poco convinto.
*Akane sta architettando qualcosa.*
E con questo pensiero, il giovane col codino decise di andare ad allenarsi. 
***********************************************
Ciao! Secondo capitolo finito... come avete visto ho dovuto buttare le basi per il rating :) So che magari la lettura può essere risultata un pò complessa a causa della forma, perciò mi scuso con tutti voi! Volevo invece ringraziare di cuore Xingchan, Stellina-chan, caia_chan e Lallywhite che non mancano mai di recensire e darmi consigli e idee, oltre che a farmi complimenti che sono ben accetti ^_^ thank you sooo much!!! Grazie anche a Allie e Funnyscri per l'incoraggiamento! Un abbraccio e al prossimo capitolo! ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'Inizio Dei Corsi. La Cucina Seduttiva. (TEORIA) ***


Mattina presto.
Akane era già sveglia da un pò.
Tra le mani teneva un foglio con il programma dei corsi da seguire.
"Allora vediamo…Oggi corso di Cucina Seduttiva. Chissà cosa mi aspetta" Disse la ragazza un pò preoccupata. 
Aprì l'armadio. *Come ci si veste in un corso del genere? *Pensò. 
Non trovando nulla che potesse aiutarla, decise di infilarsi un pantaloncino di jeans ed una t-shirt bianca. 
Corse di fretta giù per le scale dove incontrò Kasumi:
"Akane come mai già sveglia? Non c'è scuola, sei in vacanza ricordi?"
Le disse sua sorella maggiore. 
"Ehm…Kasumi. Veramente io ho da fare delle commissioni". Rispose in modo poco convincente Akane. 
"Sai sorellina..."
Continuò Kasumi.
"Trovo molto bello che tu voglia diventare una brava moglie per Ranma!.  E le sorrise. 
"Ka…Kasumi ma tu come lo sai?"
Akane cominciò a sudare freddo.
Il pensiero che sua sorella maggiore avesse scoperto che genere di corsi stava frequentando, le faceva venire voglia di scavarsi una fossa e nascondersi li per sempre!
"Akane…lo sai che qui da noi è impossibile mantenere un  segreto. Tranquilla però, non dirò a nessuno che vuoi imparare a cucinare per Ranma da un professionista! Chissà quanti manicaretti ti insegnerà!"
Disse la maggiore sorridendole.
Akane tirò un sospiro di sollievo.
*Per fortuna Kasumi crede sia un semplice corso di cucina*. Pensò rincuorata la giovane Tendo. 
"Tieni."
Continuò la maggiore.
"Questo ti servirà.".
E così passò ad Akane un grembiule da cucina. 
"Mi raccomando sorella…acqua in bocca!"
E così dicendo la ragazza uscì dal dojo e si diresse di corsa verso i bagni pubblici.
**********************************
Intanto in camera sua Ranma formato ragazza, dormiva in modo scomposto: braccia e gambe spalancate e bocca aperta, ronfando come neanche quel panda di suo padre riusciva a fare.
 Ad un tratto la porta della sua stanza si aprì.
Un omuncolo basso e pelato si avvicinò al corpo della giovane.
"Oh Ranma, sei bella anche quando dormi!". Disse Happosai.
E senza che la bella addormentata si accorgesse di nulla, il vecchio maniaco le sfilò la canottiera bianca, mettendo in mostra le grazie dell'ignaro Ranma. 
"Ecco come fare felice un povero vecchio!". Affermò il maestro sottovoce.
Approfittando del sonno pesante della ragazza con il codino, il vecchiaccio decise di fargli uno scherzo che avrebbe reso lui contento e Ranma infuriato come un toro. Metterle addosso un completino intimo di pelle nera. 
Dopo mezz'ora dal fattaccio, il nostro eroe si alzò.
Ancora tutto assonnato decise di raggiungere l'intera famiglia giù in sala per la colazione.
"Che incubo!"
Esclamò Ranma.
"Sentivo le manacce del vecchio ovunque…Bleah! Mi vengono i brividi solo a ripensarci!". 
Arrivò a destinazione.
"Buongiorno a tutti! Kasumi puoi versarmi un pò di the freddo se non ti dispiace?"Chiese l'ignara ragazza.
Non aveva finito di parlare che notò i visi sconvolti dell'intera famiglia.
Soun svenne perdendo sangue dal naso, Genma stava soffocando con un boccone di cibo, Kasumi arrossì di colpo mentre Nabiki, dopo aver sputato il succo d'arancia dalla bocca, si apprestò a scattare decine di foto. 
"Ma che succede? Che avete tutti?"Chiese Ranma.
Poi continuò:
"Sfido chiunque ad avere un aspetto decente appena alzato dal letto!".
Solo Happosai osservava quello spettacolo con la bava alla bocca.
"Che vuoi vecchio? Perchè mi guardi così?". Domandò schifata Ranma ragazza.
"Ranmaaa! Deviato di un figlio! Ti pare questo il modo di presentarti davanti a tutti a colazione? Che figure mi fai fare col mio migliore amico!" urlò Genma.
"Cosa vai delirando stupido di un genitore! Pensavo vi foste abituati a vedermi nella mia versione femminile!" Protestò la ragazza.
Poi continuò:
"Se è questo il problema rimediamo subito!"
E così dicendo prese un bollitore pieno d'acqua calda.
 "Io non lo farei Ranma, non te lo consiglio se ci tieni ai tuoi GIOIELLI DI FAMIGLIA." Disse Nabiki.
Ranma non capì e nel momento stesso in cui si bagnò con l'acqua calda, un dolore atroce colpì le sue parti basse.
"Aaahhh!! Che maleee! Presto dell'acqua fredda!" Urlò Ranma ragazzo con voce stridula.
 Ripresosi e tornato ragazza, finalmente notò il completino intimo sadomaso di pelle che indossava.
"Ma che diavolo?" Riuscì a malappena a dire.
"Come immaginavo…" Disse il vecchio Happosai.
"La pelle sintetica con l'acqua calda si stringe troppo! Manca di elasticità!".
Ranma era l'ira in persona:
"Vecchioooo! Io ti spacco tuttooo!" Urlò.
"Vedo che ti sei già calata nel personaggio zuccherino!". Affermò ammiccando Happosai. 
"Come osiiii!"
Sbraitò Ranma, dandogli un calcio che lo spedì quasi sulla luna. 
Preso dall'imbarazzo il giovane ancora ragazza scappò in bagno, si liberò da quello scempio che gli stringeva il corpo e tornato ragazzo si vestì andando in sala. 
La famiglia cominciò a fissarlo in modo sospettoso.
"Non è stata una mia idea!" Disse Ranma sentendosi sotto giudizio.
"È stato quel vecchio pervertito ad appiopparmi quel coso mentre dormivo…Io mai!". 
Soun rinvenne:
"Figliolo  ringrazia il cielo che Akane non è in casa, altrimenti le sarebbe venuto un colpo!". 
Ranma al solo pensiero di quell'ipotesi, rimase traumatizzato.
"Su, su carino! Non tutto il male viene per nuocere…specialmente per le mie tasche!" Disse soddisfatta Nabiki. 
Il ragazzo si riprese dallo shock e affermò:
"Nabiki, iena che non sei altro, non avrai…"
Poi si bloccò di colpo e dopo qualche secondo chiese:
"Scusate, Akane non c'è avete detto? E dove è andata?".
Fu Kasumi a prendere la parola:
"Aveva delle commissioni da fare."
*Mhm a quest'ora del mattino?* Pensò dentro di sè il codinato. *Tanto meglio, almeno non mi ha visto conciato a quel modo*.
*************************************************
Akane era giunta davanti la porta del locale.
La spinse per entrate e dopo il misero fallimento  si ricordò del cartello e TIRÒ la porta.
*Sempre la solita goffa!* pensò. 
Appena entrata trovò Mizu ad attenderla.
"Oh Akane! Temevo non arrivassi più! Manchi solo tu  gli altri sono tutti già in aula." Disse la donna.
"Gli altri?" Chiese titubante Akane.
"Ma certo tesoro! Ci sono altri partecipanti. Ma non ti preoccupare, noi ci teniamo molto al rispetto della privacy dei nostri allievi".
Rispose Mizu.
"Ecco prendi questa!"
E le porse una maschera bianca che le ricopriva tutto il viso.
"Durante le lezioni non occorre che tu dica nulla Akane, basta che segui ciò che ti verrà insegnato. Ora va che sei in ritardo! Tra poco iniziamo."
Le spiegò la donna. 
Akane sempre più pentita di non  aver letto il contratto, prese la maschera  la indossò insieme al grembiule e lasciò i 500 yen alla cassa.
Spinse (e stavolta era il movimento corretto) la porta che la condusse in aula. 
La luce che illuminava la stanza era soffusa, ma notò che insieme a lei erano presenti altre tre donne ed un uomo, rispettivamente in piedi ognuno dietro il suo banco da lavoro. 
Fece altrettanto anche lei.
Gli altri allievi indossavano maschere uguali alla sua, ma di colori diversi: viola,blu e nera le donne e gialla l'uomo. 
"Salve allievi" Entrò Mizu nella stanza.
"Per questi 4giorni, eccezionalmente, sarò io a farvi lezione, perchè vi ho preso particolarmente a cuore."
*Per fortuna...* pensò Akane.
Poi l'insegnante continuò:
"Questo corso vi insegnerà il modo in cui sedurre il partner grazie all'uso del cibo."
Fece una pausa e cominciò a posare sul banco diversi tipi di cibarie.
"Dovete sapere che il cibo fin dall'antichità veniva associato alla sessualità".
A quella parola perfino la maschera di Akane divenne rossa.
Mizu, divertita, fece finta di nulla e continuò la sua lezione:
"È molto importante osservare il modo in cui il partner mangia il cibo a tavola, perchè questo potrà farvi intuire il modo in cui, lui o lei, potrebbe comportarsi sotto le lenzuola."
 Akane ebbe un flashback, Ranma che divora tonnellate di cibo come un ossesso, in meno di 5 minuti.
*Non molto incoraggiante…* pensò la ragazza.
"Ovviamente..."
Continuò l'insegnante: "Esistono le eccezioni.
Altra cosa importante è anche il nostro modo di mangiare.
È essenziale che, anche quando portiamo il cibo alla bocca, i nostri occhi siano ben fissi sul nostro partner…
Ricordate: L'altro modo di fare l'amore si chiama guardarsi..". 
A questo punto ad avvampare furono tutti e 5 gli allievi.
"Spero di non mettervi troppo a disagio, ma se volete imparare in fretta qualcosa, è meglio essere diretti, no?"Disse Mizu. 
"Altra cosa fondamentale col cibo è che dovete imparare a giocarci…e non intendo gettarlo addosso le persone, signorina con la maschera bianca!"
Akane voleva sprofondare.
*Ora sa leggere anche nel pensiero?* Pensò la giovane mentre le altre tre donne ridevano a crepapelle. 
"Però per poter fare tutto questo, è indispensabile che voi  sappiate cucinare." Disse l'insegnante.
"Per questo ognuno di voi preparerà qualcosa che io stessa assaggerò e che a fine lezione mi consegnerete. 
Singolarmente poi, vi darò un foglio con i consigli per utilizzare al meglio il piatto che avrete preparato e  se occorre, qualche dritta culinaria.
Avete un'ora.
Buon lavoro!"
Detto questo Mizu uscì dalla stanza. 
Per evitare che gli allievi potessero riconoscersi tra loro dalla loro cucina, da sotto il pavimento sbucarono delle pareti laterali ai banchi, di acciaio scuro che isolavano i partecipanti. 
La prima a finire fu la ragazza con la maschera viola che salutò gli altri con un inchino,subito dopo toccò alla ragazza con la maschera blu che salutò con un cenno della mano, la ragazza con la maschera nera non salutò ma andò via con una risata strana, ed il ragazzo con la maschera gialla fece un timido saluto ad Akane e ci mise quasi 10minuti a trovare l'uscita.
Forse a causa della poca luce pensò la ragazza. 
Akane era l'ultima.
Ci teneva a fare una figura semidecente con Mizu.
"Finalmente è pronta!"
Akane aveva preparato una torta al cioccolato con la panna. 
Uscì dall'aula con la sua creazione e si diresse verso l'ufficio della donna. 
"Akane era ora!" Disse Mizu.
"Puoi toglierti la maschera,siamo sole."
Akane respirò a fondo l'aria che finalmente circolava pienamente nelle sue vie respiratorie.
"Accidenti Mizu! È stata una lezione completamente diversa da quella che mi aspettavo!" Disse la ragazza.
Poi continuò:
"Ecco, questo è il mio piatto. Ho sempre sognato di farlo bene...sai è il dolce preferito del mio fidanzato.."esclamò arrossendo. 
"Bene Akane,ottima scelta!"
Le rispose la donna ammiccando. "È anche il mio preferito!". 
Con l'acquolina in bocca prese una bella fetta e l'addentò.
Akane osservava la scena e le reazioni della sua insegnante in maniera minuziosa e piena di speranza. 
Mizu non fece una piega.
Le disse di attenderla all'ingresso per qualche minuto.
Passarono 15minuti e la donna raggiunse la ragazza.
Le diede il foglio con le istruzioni da seguire,sorridendole.
"Ecco a te Akane… e mi raccomando fa tanta pratica con il tuo futuro sposo!"
Akane divenne bordeaux.
"A domani mia cara! Aspetta di essere arrivata a casa prima di leggere i miei consigli!" Affermò la donna. 
"Ok Mizu, seguirò alla lettera tutto ciò che hai scritto! A domani!" ed Akane uscì. 
"Lo spero tanto per il tuo fidanzato..."sussurrò la donna con la faccia disgustata. 
Tornò nel suo ufficio, dove nel cestino dell'immondizia spiccavano un piatto vuoto di ramen, dei resti di un'okonomiyaki, dei biscotti con dei petali neri sopra, del cibo istantaneo e per ultimo l'intero dolce di Akane. 
*Mai avuto allievi più interessanti* pensò la donna dai capelli rosa, chiudendo la porta alle sue spalle.

*****************************************
Finito! La seconda parte del capitolo (PRATICA) cercherò d aggiungerlo al piu presto!fatemi sapere cosa ne pensate! Baci :*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'Inizio Dei Corsi. La Cucina Seduttiva. (PRATICA) ***


Akane arrivò a casa giusto in tempo per il pranzo.
Kasumi vedendola le andò incontro:
"Sei tornata sorellina! Come è andata?" Chiese piena di curiosità sua sorella maggiore. 
"Bene, bene!". Rispose Akane in piena difficoltà.
Ma Kasumi non mollava la presa:
"Cosa hai imparato a cucinare? Magari dopo potresti insegnarlo a me!"
Disse in preda all'entusiasmo la sorella.
"C-Certo.. insegnarti...c-come no!" Balbettò Akane. 
"Ah! Non vedo l'ora!" affermò Kasumi battendo le mani e tutta contenta tornò in cucina a preparare il pranzo. 
Akane rimase di sasso.
Cucinare per sua sorella più grande, non era solo un dovere, ma una vera e propria passione, proprio come lo erano per lei le arti marziali.
Per Akane cucinare, invece, significava solo piatti sporchi da lavare, confusione  disordine e nessun apprezzamento!
*Se veramente il cibo ed il nostro modo di mangiare etichetta che genere di amanti siamo...io sono rovinata e Kasumi è la regina delle lenzuola!* pensò Akane scoppiando a ridere. 
Terminata la sua riflessione la ragazza, vinta dalla curiosità, decise di salire in camera sua per poter finalmente leggere i consigli che Mizu aveva ideato per lei. 
Aprì la porta della sua stanza e sorpresa delle sorprese, seduto sul letto vide il suo fidanzato.
Akane nascose prontamente il foglio con le istruzioni dentro la tasca dei pantaloncini di jeans ed urlò:
"Ehi tu! Che ci fai in camera mia? Non lo sai che non è educato entrare nella stanza di una signorina specialmente in sua assenza?". 
"Quale signorina?" Domandò il codinato.
"Io qui vedo solo un maschiaccio che sbraita come una scimmia!" Disse in modo provocatorio Ranma. 
"Senti divo del cinema, se sei venuto nella mia stanza è perchè vuoi parlarmi…perciò sbrigati a dirmi quello che mi devi dire e sparisci!"urlò Akane furiosa. 
"Vedo che siamo di buon umore.."
Affermò Ranma alzandosi di scatto dal letto.
Si avvicinò al viso di Akane e le disse:
"Ora tu mi spieghi perchè stamattina non mi hai svegliato..".
Akane si stupì.
"E tu sei entrato in camera mia, in mia assenza per chiedermi questo?" Domandò la ragazza.
"Certo che si! Mi stai evitando!" Rispose Ranma. 
"Io non evito proprio nessuno!"(Bugia. Ndme).
Poi Akane continuò:
"Perchè avrei dovuto svegliarti? Mica dobbiamo andare a scuola!".
Ranma balbettò: "Si però… Lo fai t-tutte le m-mattine e oggi invece…".
Un gocciolone cadde lungo la testa di Akane:
 "Ma se ti lamenti sempre per come ti sveglio!".Protestò.
"Come sempre non capisci niente'"le gridò in faccia Ranma. 
"Bhè allora spiegami che vuoi dire Einstein!" Gli rispose con lo stesso tono Akane.
Oramai i loro nasi distanziavano un centimetro e i due si fissavano negli occhi con aria di sfida. 
Alla ragazza vennero in mente le parole di Mizu sul guardarsi e divenne improvvisamente rossa. 
Ranma lo notò e decise di infierire:
"Che c'è? Perchè hai cambiato colore?"
"Chi io?" Rispose Akane.
"Ti sbagli! Dovresti farti controllare la vista mio caro!" Cercò, invano, di trovare scuse. Ma il codinato non mollava.
"Ci stavamo fissando e tutto ad un tratto ti sei imbarazzata... Perchè?".
Akane gli voltò le spalle.
"Forse sono diventata rossa di rabbia!".
"Raccontala a qualcun altro!" Affermò il ragazzo che, ovviamente, non aveva creduto ad una sola parola uscita dalla bocca della sua fidanzata.
Poi disse di colpo:
"Io ho una teoria!".
Akane si voltò nuovamente verso di lui :
"Bhè allora illuminami!" disse la piccola Tendo in tono pungente.
"È molto semplice. IO TI PIACCIO! E tu non riesci a sostenere il mio sguardo." Disse spavaldo Ranma. 
"Tu hai bevuto!" rispose Akane.
"Come potrebbe piacermi un tipo insensibile e rozzo come te?" Cercò di negare la ragazza. 
Ranma colse la palla al balzo ed esclamò:
"E allora spiegami come mai sei interessata a dei corsi prematrimoniali!".
Colpita e affondata.
Quello stupido sapeva dei corsi.
*Ma quando mi ha vista?Stamattina dormiva e ieri...*pensò Akane.
Ad un tratto si illuminò.
L'aveva pedinata al Centro Commerciale! In virtù di questa nuova scoperta si fece coraggio e disse:
"Questi sono affari miei Ranma. Tu piuttosto... Perchè mi hai pedinato?". 
Questa volta fu il ragazzo ad accusare il colpo.
"Pedinato? Akane stai dando i numeri per caso?".
Il nostro eroe cominciò a sudare perdendo l'aria spavalda che aveva avuto fino a quel momento.
"Io ero al Centro Commerciale per fatti miei, mica per seguire te!". 
Akane sorrise.
"Come sai che ero al centro commerciale? E poi tu detesti andarci!".
Stavolta il moro non sapeva proprio come uscirne. 
"Ranma e Akane è pronto scendete!".
La voce squillante di Kasumi salvò il ragazzo in calcio d'angolo. E il codinato poté tirare un sospiro di sollievo.
"Hai sentito Akane?È pronto in tavola!"disse Ranma.
"Scendo subito. Mi cambio e arrivo." Rispose la fidanzata. 
Il nostro eroe uscì dalla stanza di Akane e lei finalmente diede un'occhiata alla lista dei consigli che Mizu le aveva consegnato.
Prese il foglietto dalla tasca, lo aprì e cominciò a leggere: 
"CARA AKANE, 
PER PRIMA COSA AMMIRO IL FATTO CHE TU TI SIA CIMENTATA NEL PREPARARE IL DOLCE PREFERITO DEL TUO FIDANZATO. 
MA, MIA CARA, PER TE È TROPPO COMPLESSO.
SE SEI CONSAPEVOLE DI NON ESSERE ABBASTANZA BRAVA, PERCHÈ NON HAI INIZIATO CON UN'INSALATA?
(Grazie Stellina ^_^ Ndme). 
COMUNQUE NULLA È PERDUTO.
SAI CHE NON HO MAI FALLITO E TU NON SARAI LA MIA PRIMA SCONFITTA.
NEL SECONDO FOGLIO TROVERAI LA RICETTA DEL DOLCE SCRITTA NEL DETTAGLIO, CON DOSI, TEMPI, INGREDIENTI E COTTURA. TU DEVI SOLO SEGUIRE QUELLO CHE HO SCRITTO SENZA AGGIUNGERE NULLA.
ASSICURATI:
CHE LO ZUCCHERO NON SIA SALE; 
CHE IL CACAO NON SIA CAFFÈ IN POLVERE; 
UOVA INTERE NON VUOL DIRE COMPRESE DI GUSCIO.
IN PIÙ NON CREDO CHE FUNGHI E SOTTACETI LEGHINO BENE COL CIOCCOLATO.
ORA PASSIAMO ALLA PARTE RELATIVA AL CORSO.
OGGI LA TUA MISSIONE È FARE IL DOLCE,REGALARLO AL TUO UOMO E MANGIARLO INSIEME. 
SEGUI QUESTI TRE PUNTI: OSSERVAZIONE, CONVERSAZIONE E PROVOCAZIONE. 
1. OSSERVA IL TUO RAGAZZO COME MANGIA IL TUO DOLCE,LE SUE REAZIONI. FAGLI SENTIRE IL TUO SGUARDO ADDOSSO. 
2. CONVERSA CON LUI,MA NON SUL TEMPO, CHIEDIGLI SE GLI PIACE E ALLUDI A QUALCOSA DI PICCANTE,METAFORICAMENTE PARLANDO. 
3. PROVOCA IL TUO FIDANZATO. CON LE PAROLE, CON I GESTI, CON IL DOLCE,CON IL TUO CORPO.
SE TUTTO ANDRÀ BENE DOVRESTI SUSCITARE IN LUI UNA REAZIONE.
E RICORDA MIA CARA AKANE: L'AUDACIA PAGA. NE SARÀ RICONOSCENTE IL TUO TANTO GETTONATO FIDANZATO. 
PS: VESTITI CARINA ;) MIZU.".


Akane era sotto shock.
Come sarebbe riuscita a fare tutte quelle cose imbranata e timida com'era?
*Ma perchè ha definito Ranma gettonato?*pensò.
Il problema maggiore di Akane adesso era riuscire a preparare un dolce decente altrimenti la seconda parte del piano sarebbe stata pregiudicata.
Il rumore del suo stomaco la distolse da quei pensieri e, con la speranza che tutto sarebbe andato secondo le direttive di Mizu, la ragazza scese di sotto per pranzare.
***********************************************
Accampato nel parco sul retro dei bagni pubblici, Ryoga teneva da più di un'ora un biglietto fra le mani.
"Avanti vigliacco, apri questo biglietto." Disse a se stesso.
Il ragazzo con la bandana gialla fece un respiro profondo e finalmente riuscì ad aprire quel biglietto.
Ma come c'era arrivato Ryoga alla corte di Mizu?
Ovviamente, come tutto ciò che gli capitava nella sua vita:  per caso dopo  essersi perso. 
Aveva chiesto informazioni alla donna e tra una chiacchiera e l'altra, Mizu gli aveva parlato del corso e confidatogli le finalità. 
Anche lui, quindi, decise di fare il test e nonostante all'inizio la donna dai capelli rosa non era d'accordo sul fargli frequentare il corso in quanto non aveva una fidanzata, lei e Ryoga riuscirono a trovare un compromesso. 
La donna gli avrebbe fatto frequentare il primo corso e dato consigli per conquistare la ragazza dei suoi sogni, in cambio lui avrebbe pagato 500yen in più. 
Tornando a Ryoga... Il ragazzo aprì il biglietto:
"CARO RYOGA, 
COME DI COMUNE ACCORDO ECCOTI IL MIO CONSIGLIO: POSSO DIRE CON ESTREMA SICUREZZA CHE TU SIA UN BRAVO RAGAZZO, GENTILE E DI BELL'ASPETTO, MA SE POSSO ESSERE SINCERA, ABBANDONA L'IDEA DI CONQUISTARE LA RAGAZZA DEI TUOI SOGNI, PERCHÈ, CON LA STESSA SICUREZZA DI QUALCHE RIGO FA, POSSO DIRTI CHE IL SUO CUORE APPARTIENE GIÀ AD UNA PERSONA E QUELLA PERSONA NON SEI TU. 
PS: SONO SICURA CHE TROVERAI LA DONNA PER TE, BASTA CERCARE NELLA GIUSTA DIREZIONE.
BUONA FORTUNA! MIZU
.". 
"Cercare nella direzione giusta?"
Ripeté in lacrime Ryoga.
"Proprio il consiglio adatto a chi ha il senso dell'orientamento di un bradipo morto come me!".
Distrutto dal responso di Mizu, il ragazzo con la bandana prese il suo zaino e partì...
*Chissà se quella donna, alla fine, non abbia ragione* pensò.
Ed una nuova piccola speranza con un volto ancora sconosciuto,illuminò il suo animo.
***************************************
A casa Tendo, dopo uno splendido pranzo tutti avevano trovato qualcosa da fare.
Soun e Genma avevano deciso di andare a vedere un torneo di shoghi fuori dal quartiere, Nabiki era uscita per vendere a Kuno le nuove foto osé della ragazza col codino, Happosai era a caccia e Kasumi era uscita per portare il pranzo al dottor Tofu. 
In casa erano rimasti solo Akane e Ranma.
Quest'ultimo  per evitare che la sua fidanzata potesse riaprire il discorso interrotto in camera della ragazza, decise di andare in palestra a smaltire il pranzo. 
Akane quindi era rimasta totalmente sola in casa. 
*Quale miglior occasione per attuare i consigli di Mizu* pensò. 
Mise la mano in tasca e sfilò il biglietto seguendo alla lettera le istruzioni che la donna le aveva dato per il dolce. 
Dopo 45minuti, la torta al cioccolato era pronta!
Un invitante profumino aveva invaso tutta la casa.
"Stavolta ho fatto un ottimo lavoro" . Si congratulò con se stessa Akane col viso sporco di farina.
Fece un bagno veloce ed entrò in camera sua.
"Devo vestirmi carina!"
Disse la ragazza aprendo l'armadio.
"Mhm vediamo...qualcosa di femminile e che possa attirare l'attenzione di Ranma..". 
Spulciando tra i suoi vestiti, trovò una busta di un famoso negozio d'abbigliamento locale. 
La aprì e guardandone il contenuto capì cosa fosse.
Le sue amiche le avevano fatto quel regalo il giorno del suo compleanno.
Era un vestitino corto che fasciava perfettamente il suo corpo, specialmente sui fianchi, lasciando scoperte le gambe.
La parte superiore aveva uno scollo rotondo e delle maniche a palloncino.
Era giallo e nero.
"Sembro l'ape Maya!"disse Akane.
Mise un cerchietto nero sulla testa e decise di dar inizio alla sua missione.
Ranma intanto era rientrato dalla palestra:
"Che sudata!" Affermò asciugandosi il volto con un telo di spugna bianco.
Appena arrivò in sala, un profumino gli invase le narici.
"Riconoscerei questo odore tra mille: Torta al cioccolato!" Urlò entusiasta.
E la vide.
Lì sul tavolo della stanza, bella, profumata e completamente ricoperta di panna.
"Wow…"esclamò Ranma.
Si avvicinò al tavolo e cominciò ad osservare l'oggetto dei suoi desideri.
"Fantastica!" disse
"Questa torta è a dir poco meravigliosa!".
Spuntò Akane: "Dici sul serio?".
La ragazza da un pezzo stava spiando il ragazzo pensando: *Chissà se guarderà così anche me..*.
Ranma distolse lo sguardo dal dolce e alzando gli occhi vide qualcosa, o meglio, qualcuno che lo lasciò a bocca aperta. 
La sua fidanzata era in piedi davanti a lui, vestita in modo totalmente diverso dal solito e con un filo di trucco.
Notò subito le forme strette in quel pezzo di stoffa bicolore.
Poi, dopo aver degluttito rumorosamente, prese fiato e disse:
"A-Akane... Vai da qualche parte?". 
"Si Ranma." Rispose la ragazza. "
Non che me ne importi qualcosa ovviamente, ma dove stai andando?"chiese lui con finta indifferenza. 
Akane gli si sedette vicino e sporgendosi un pò disse:
"A fare merenda col mio fidanzato, ma ovvio la cosa non ti interessa.."e sorrise.
Ranma non capì subito, l'immagine di Akane vestita in quel modo e così poco distante da lui, l'aveva mandato in confusione.
"A-Akane…ma c-che significa?"chiese balbettando. 
"Cosa vuoi che significhi?" Rispose la ragazza.
"Volevo passare un pò di tempo con te ed ho preparato il tuo dolce preferito. Così possiamo scambiare due chiacchiere!"affermò lei nascondendo bene il suo imbarazzo. 
"Già... Due chiacchiere col morto!" Urlò Ranma.
"Se dovessi mangiare qualcosa preparato da te, cadrei a terra privo di sensi!". 
Akane contò fino a dieci per non perdere la pazienza.
Quella era una sfida e non l'avrebbe persa. 
"Tranquillo. Non voglio avvelenarti. Assaggiala e se fa schifo prometto che non ti costringerò mai più a mangiare cose preparate da me!"
Disse la ragazza. 
"Lo giuri?" chiese Ranma.
"Sul mio onore." Rispose Akane. 
Così il codinato tutto titubante prese una fetta di torta e dopo aver recitato tutte le preghiere che conosceva, diede un morso. 
E poi due e poi tre...ed infine mise la fetta tutta in bocca. 
Akane sorrise:
"Allora com'era?"
Ranma finì di masticare.
"Non male. P-posso averne un altro pò?" chiese rosso in volto.
"Tutto quello che vuoi!"
Rispose Akane fissandolo negli occhi. La fase dell'osservazione aveva avuto inizio. 
Ranma buttò giù come un ossesso tutta la torta che riusciva ad infilare in bocca, mentre Akane non lo perdeva di vista per un solo istante. 
Il suo fidanzato cominciò a sentirsi osservato ed alzando lo sguardo dal suo piatto, incontrò due iridi nocciola che lo fissavano intensamente.
La cosa lo mise un pò a disagio.
*Secondo il piano ora dovremmo conversare* pensò Akane. 
"Invece di fissarmi perchè non ne mangi un pò anche tu?"chiese Ranma.
"È più interessante ciò che vedo" rispose la ragazza.
Il codinato smise di masticare per dare tregua alla sua mascella e le domandò:
"E cosa vedi sentiamo!". Akane sorrise.
"Non posso dirtelo.." gli rispose. 
"Avanti, pensi che io sia un cafone perchè ho mangiato tutto così di fretta…Ma sai com'è, quando qualcosa ti piace da morire..la divori!".
Akane arrossì di colpo.
"Allora devo aspettarmi un tuo morso da un momento all'altro?"chiese maliziosa.
Ranma non disse nulla, divenne solo color pomodoro. 
Era giunto il momento di provocarlo.
Akane prese la sua fetta di torta e cominciò a mangiarla lentamente, direttamente con le mani.
Ogni volta che mordeva la fetta, i suoi occhi fissavano quelli del suo fidanzato. 
Ranma notò il modo in cui Akane addentava la torta, come le sue labbra si posavano sul pan di spagna scuro e come esse si sporcavano con la panna. 
Quasi sotto ipnosi, il ragazzo con il codino si sporse e con un dito raccolse uno sbuffo di panna montata che si era fermato all'angolo della bocca di Akane.
"Eri u-un p-pò s-sporca" riuscì a malappena a dire mentre il suo cuore ballava avanti e indietro nel petto.
"Davvero?"chiese la ragazza.
E senza preavviso, prese la mano del fidanzato e raccolse con la bocca quel pò di panna montata che Ranma aveva tolto col suo dito.
 Il codinato per poco non svenne!
Akane, nonostante la vergogna decise di andare avanti e per giustificare il suo gesto audace disse:
"Scusa ma era la MIA panna montata!"e gli fece l'occhiolino.
Ora era lei a sentirsi osservata.
"Sei sicura di stare bene Akane?"gli chiese il suo fidanzato.
"Certo! Perchè me lo chiedi?"rispose la piccola Tendo. 
"Ancora non mi hai picchiato, sei stranamente carina e gentile e mi guardi in un modo strano... Non è che questa mattina sei andata nell'albergo della bambola dello spirito vendicativo, senza dirmi niente?" Chiese con sospetto il nostro eroe. 
"Ma no Ranma! Cosa dici? Aspetta un momento…"rispose Akane.
"Questo significa che mi trovi sexy? Perchè all'epoca è così che mi avevi definito..". 
Ranma avvampò.
"Ma sei matta! Perchè mai avrei dovuto pensare una cosa del genere? ".Urlò imbarazzato. 
Akane si avvicinò all'orecchio del fidanzato e gli sussurrò:
"Questo devi dirmelo tu…Ranma.". Il codinato preso dal panico scattò in piedi.
"Devo andare a farmi una doccia...si si, una bella doccia fredda!"
Akane maliziosa sorrise e lo fissò dicendogli:
"Non avevo dubbi…". 
Il ragazzo era nel panico più totale.
"Non è per il motivo che pensi tu! Mi sono allenato poco fà!" Disse mister-pomodoro. 
Akane si alzò ritrovandosi ad un centimetro dal naso del fidanzato:
"Ma certo Ranma.... Perchè sennò?" e continuando a fissarlo negli occhi gli disse:
"Spero ti sia piaciuta la torta al cioccolato."
E prendendo le distanze da lui gli voltò le spalle tornando in camera sua. 
Ranma ancora pietrificato pensò dentro di sè:
*La panna... La panna era ottima!*. 
Probabilmente una sola doccia fredda non sarebbe stata sufficiente.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Benvenuti Al Corso di Dolcezza Seduttiva (TEORIA) ***


Ora di cena.
La famiglia Tendo-Saotome era quasi al completo.
Kasumi aveva cominciato a distribuire scodelle di riso a tutti quelli seduti a tavola.
"Kasumi, ma Akane non scende per cena?" Chiese il capofamiglia.
"No papà, mi ha detto di non sentirsi molto bene." Rispose la ragazza. 
Ranma, solo a sentir nominare la sua fidanzata s'irrigidì cambiando colore.
Genma lo notò: "Cosa c'è figliolo? Centri tu, per caso, con il malore di Akane?" Domandò minaccioso il padre di Ranma. 
"Ma che ti salta in mente stupido Panda! Non capisco perchè alla fine deve essere sempre colpa mia!" .Protestò il giovane. 
Tutti lo fissavano.
Sicuramente non gli avevano creduto. 
"E va bene! Vado a vedere cos'ha il maschiaccio!". Rispose rassegnato Ranma. 
**********************************************************************************************************

Akane era sdraiata sul letto.
Nella sua testa scorrevano le immagini di quel pomeriggio, fuori dalla solita routine, che aveva appena trascorso con il suo fidanzato. 
Ranma l'aveva trovata sexy, seducente e carina. 
Aveva perfino notato che era stata gentile!
Era riuscita a metterlo in imbarazzo e, fiato alle trombe, era riuscita a cucinare un dolce non decente, ma addirittura buono! 
Quell'esperienza era stata di sicuro una vittoria. 
Ma, nonostante la bella dose di autostima ricevuta, quella sera Akane non aveva avuto il coraggio di scendere ed affrontare lo sguardo di Ranma  davanti a tutti. 
Aveva deciso di non cenare senza dare spiegazioni a nessuno. 
*Domani mi aspetta una giornata dura!*.  Pensò la ragazza. 
Paradossalmente, Akane temeva il corso del mattino seguente, più di quello che aveva appena seguito.
Lei, esattamente come Ranma, aveva molta difficoltà ad esprimersi a parole. Farlo significava esporsi. 
Se la prova del giorno appena trascorso era sembrata più un gioco di seduzione in cui tutte le altre fidanzate erano brave, quella che l'attendeva era una prova molto più complessa e che sicuramente l'avrebbe distinta dalle altre...
Grazie a quel corso, i sentimenti di Akane avrebbero preso parola e nessuna provava per Ranma la stessa cosa che sentiva lei. 
Mentre era assorta in questi pensieri, qualcuno bussò alla porta:
"Chi è?". Chiese la ragazza.
"Akane sono io posso entrare?"
La voce di Ranma arrivò calda e decisa.
*Oh no è lui! Non posso tirarmi indietro, altrimenti addio progressi!*. Pensò la ragazza.
"Certo entra pure!" Gli disse. 
Il ragazzo entrò e subito richiuse la porta alle sue spalle.
Non riusciva però a guardare Akane negli occhi e con lo sguardo fisso sui propri piedi nudi le domandò:
"M-mi ha detto K-Kasumi che stavi poco bene, c-così sono venuto a vedere c-come ti s-senti... Tutto ok?" Balbettò il ragazzo. 
*Kasumi?* pensò Akane. Poi rispose:
"Va tutto bene Ranma…avevo solo un pò di mal di pancia." Affermò la ragazza allampando la prima scusa che le venne in mente. 
"Forse hai mangiato troppa torta al cioccolato!"  Esclamò Ranma rendendosi conto in ritardo del senso ambiguo che poteva avere quella sua affermazione.
Cosa che non sfuggì ad Akane che ancora una volta, decise di giocare.
"O magari ho fatto indigestione di panna montata!". Esclamò sorridendo. 
Il codinato era visibilmente in imbarazzo. Ci fu un enorme silenzio.
Ranma non sapeva proprio cosa dire, avrebbe potuto girare i tacchi e tornarsene di sotto, ma qualcosa teneva i suoi piedi ben piantonati sul pavimento della stanza della sua fidanzata.
Fu proprio lei ha decidere di rompere quel pesante silenzio.
"Ranma, siediti qui vicino a me… Ti va?" Chiese Akane indicando il bordo del suo letto. 
Il ragazzo eseguì la richiesta della  sua fidanzata con movimenti robotizzati. Akane sorrise.
"Sembri l'omino di latta del mago di Oz! Manca solo il cigolio e vai benissimo!".
A Ranma scappò una risata.
"Per caso stai seguendo un corso di attrice comica Akane? Sei quasi divertente!" Disse il codinato ancora ridendo.
Ad Akane invece mancò il fiato per qualche secondo.
Alla parola corso, pensava di essere stata scoperta!
*Fortuna che Ranma non è come Nabiki* pensò. 
Ritornando seria, la ragazza domandò:
"Vuoi dirmi qualcosa in merito ad oggi pomeriggio?".
Il ragazzo sentì nuovamente lo sguardo della sua fidanzata addosso e le mani che gli stavano sudando terribilmente. 
"Riguardo ad oggi dici?" Le chiese.
"È stato un pomeriggio strano...". 
Dato che Akane non era ancora pronta a parlare dolcemente a Ranma, decise di fargli poche domande ma quelle giuste, per farlo aprire un pò di più. *Se ci riesco, tutto ciò potrebbe aiutarmi al corso di domani.* pensò la piccola Tendo. 
"Strano in che senso?" gli domandò Akane.
"T-tu eri strana...eri diversa! E poi cavoli! Hai cucinato qualcosa di commestibile! Cosa c'è di più strano!"rispose ironizzando Ranma. 
La ragazza cedette alla rabbia e rispose:
"Magari è venuto Shinnosuke e mi ha portato un pò dell'acqua della vita!"
"Questo è un colpo basso..."
L'accusò il codinato stizzito.
"Hai iniziato tu!" Si difese la ragazza. Poi continuò:
"Comunque ironia a parte… Dici che sono strana in senso buono o cattivo?". 
Ranma capì che la sua fidanzata non aveva intenzione di mollare la presa.
"Bhè buono ovvio!". Fu la sua risposta.
Akane continuò:
"Quindi ti piaccio di più quando sono così strana?"
Gli chiese con un leggero rossore in viso senza mai smettere di fissare il suo fidanzato. 
Il ragazzo finalmente si voltò per incontrare gli occhi di Akane e quando accadde, entrambi ebbero un sussulto. 
"Akane… Strana o non strana, tu sei sempre tu.." Rispose quasi bisbigliando il morettino. 
"Ciò vuol dire che non ti piacevo prima e non ti piaccio adesso!" Disse tristemente la sua fidanzata.
*Ecco le sue solite conclusioni affrettate*pensò Ranma. 
"Io non ho mai detto questo!" urlò il ragazzo con il codino. 
"E allora spiegati meglio! Sembri la Sfinge con tutti questi indovinelli!". 
"Magari sei tu che sei dura di comprendonio!"
Si difese Ranma. Poi fece un lungo sospiro e continuò:
"Voglio dire che alla fine esiste una sola AKANE e che cambiare atteggiamento, non cambia quella che sei..."
La ragazza si scurì un pò in volto, ma il suo fidanzato non aveva ancora finito:
"Dopotutto però, visto e considerato che sei un maschiaccio violento...alla fine puoi solo migliorare.".
Akane non capì pienamente ciò che Ranma stava cercando di dirle, ma di certo lui meritava un'Akane migliore e lei sarebbe migliorata per il suo fidanzato!
Dopo le parole del giovane, la ragazza guardò l'orologio e accorgendosi dell'ora disse:
"Vorrei dormire se non ti dispiace, domani devo svegliarmi presto."
Ranma un pò deluso chiese:
"Come mai Akane?".
La ragazza senza far trasparire il panico che l'aveva assalita rispose:
"Esco a fare shopping con le amiche, hanno messo i saldi e vorremmo poter scegliere i capi migliori senza uccidere qualcuno!".
"Mi raccomando allora...fatevi valere!"
Rispose Ranma accennando un sorriso sghembo. Poi dirigendosi verso la porta 
diede la buonanotte alla sua fidanzata, lasciandola come in uno stato di trance per il sorriso appena ricevuto. 
Era ufficiale.
Akane voleva con tutta se stessa vedere sul volto di Ranma quell'espressione contenta e divertita, e per farlo doveva essere migliore.
*Vedrai, diventerò dolcissima*.
E con quel pensiero si addormentò sperando che il mattino non avrebbe tardato ad arrivare.
******************************************************************************************************

Il sole si era alzato da poco sui tetti di Nerima. 
Akane si stava preparando in fretta e furia nella sua stanza, non perchè fosse in ritardo, ma perché non vedeva l'ora di uscire di casa.
Prima di tutto ciò, doveva però fare assolutamente una cosa.
Si avviò verso la stanza di Ranma e nel modo più silenzioso possibile entrò.
Il codinato era da solo in camera, il Signor Saotome e l'amico Tendo erano partiti prima dell'alba per un viaggio di addestramento o almeno così avevano lasciato scritto su un biglietto.
Akane, in punta di piedi, si avvicinò al corpo del fidanzato.
Per il caldo Ranma dormiva solo in boxer e la ragazza non potè evitare di notare le goccioline di sudore che scivolavano dal petto del giovane fino a fermarsi sugli addominali scolpiti. 
Mentre dormiva Ranma aveva un'espressione beata, i capelli erano un pò arruffati e alcuni di essi attaccati al viso.
Akane non resistette alla tentazione e ne spostò una ciocca con la massima delicatezza.
A quel tocco leggero, il ragazzo ebbe un brivido nel sonno, e dopo aver sospirato cominciò a parlare:
"A-Akane..."
La diretta interessata perse un battito temendo di essere stata scoperta.
"Come vorrei essere fatto di panna montata.."
Sussurrò il giovane voltandosi dall'altra parte e mettendo in mostra la schiena nuda agli occhi di Akane. 
Inutile dire l'espressione prima imbarazzata e dopo compiaciuta che assunse il volto della ragazza! 
Il tempo era volato, così Akane si alzò e prima di uscire si voltò verso Ranma:
"Dormi bene fidanzato di panna montata.."bisbigliò trattenendo le risate. 
Scendendo le scale la ragazza incontrò Kasumi:
"Buongiorno sorellina!" le disse la maggiore.
"Buongiorno Kasumi!". Rispose.
"Oramai siamo diventate mattiniere?" Chiese la sorella. 
"Eh si.."disse Akane.
"Devo uscire con le amiche." 
Kasumi sorrise.
"Va bene sorellina divertiti. Spero che le tue amiche ti metteranno di buon umore! Divertiti e mi raccomando.."Disse Kasumi tutto ad un fiato.
Akane stava quasi per uscire, quando si bloccò:
"Quasi dimenticavo! Sorella, per caso hai detto a Ranma che non mi sentivo bene ieri sera?" Domandò la ragazza.
"No sorellina mi sembra di no..." Rispose la maggiore voltandole le spalle.
"Ok non importa! Ciao a più tardi!".
****************************************************************************************************

Akane arrivò perfettamente in orario alla corte di Mizu.
"Buongiorno cara! Come siamo carine!"
Disse la donna osservando l'abitino blu scuro sportivo che indossava la ragazza.
"Stamattina sei la prima ad essere arrivata!" Affermò.
Akane sorrise :
"Ecco...non vedo l'ora di iniziare il nuovo corso!" Rispose imbarazzata.
"Da come parli, mi sembra di capire che i risultati della nostra prima lezione sono arrivati!". Affermò maliziosamente Mizu.
"Si..." si limitò a risponderle la ragazza.
"Non avevo dubbi! Brava la mia splendida allieva! Sapevo che avevi del potenziale! Aspettami in aula, tra poco iniziamo!".
Akane prese la sua maschera, la indossò ed entrò in classe. 
Gli altri misteriosi allievi non tardarono ad arrivare.
Akane notò subito l'assenza dell'unico ragazzo presente ai corsi, ma preferì far finta di nulla.
L'insegnante arrivò ed iniziò la sua lezione:
"Bene care ragazze,questa è la seconda volta che ci incontriamo per cercare di imparare qualcosa. In questa lezione, imparerete che la seduzione affinchè porti a un risultato, deve essere sempre ed inevitabilmente accompagnata dalla dolcezza! Ma non intesa come una serie di sdolcinatezze senza senso! Io parlo di dolcezza seduttiva!!!".
Urlò la donna puntando un dito verso la classe.
Alle quattro mascherine calò un gocciolino sul lato della testa, incredule di tanta foga.
"Ehm ehm!" Fece Mizu simulando un colpo di tosse.
"Scusatemi." Disse.
Poi come se niente fosse continuò la sua lezione:
"La dolcezza comprende un sapore, uno sguardo, un tocco e trattare qualcuno con attenzione...particolare. Ma soprattutto, e qui mi rivolgo a qualcuno di voi in particolare, dolcezza non è sinonimo di debolezza.
Perciò non permettete all'orgoglio di confondervi le idee."
Akane sapeva che quelle parole erano destinate a lei.
*Questi cervelloni elettronici sono una forza! Ha capito anche questo dal test!* pensò la giovane Tendo.
Mizu si sedette sulla cattedra incrociando le gambe e muovendo la chioma rosa fluente:
"Vedete ragazze, voi dovete dimenticare la dolcezza come qualcosa di tenero e stucchevole come una meringa! Quella fa venire il diabete, la dolcezza seduttiva invece vi da il potere sul vostro uomo!
In parole povere, i complimenti che rivolgerete ai vostri partner non saranno smielati, quello che farete sarà utilizzare complimenti seducenti".
La donna scese dalla cattedra e cominciò a fare avanti e indietro per la stanza.
"Se un uomo è bello, saprà anche di esserlo.
Dirgli sei bellissimo, non attirerà la sua attenzione,sarete una delle tante che gli sbavano dietro!"
A quelle parole tre maschere quella nera, la viola e la blu sembrarono arrossire di colpo e sentirsi in imbarazzo...Chi tossiva, chi guardava in aria, chi fischiettava indifferente.
La lezione non era ancora finita, così Mizu ricominciò il suo sermone:
"Sedurre un uomo con la dolcezza richiede un iter particolare, dovrete aprirvi con lui, avvicinarvi a lui, fategli capire che ne siete attratte senza essere volgari ma dolci, questo lo spingerà ad interessarsi a voi e quando lo farà.... Bam! È lì che attaccherete! "Disse la donna fiera di sè. 
Le quattro mascherine osservarono Mizu sconvolte.
Più che un corso prematrimoniale, sembrava che la donna le stesse preparando per il fronte!
*In fondo avere a che fare col testone di Ranma è un pò come andare in guerra!* Pensò Akane. 
"Bene,siamo arrivate alla conclusione di questo singolo corso" Disse Mizu.
"Ora, per capire se avete compreso la mia ramanzina, ognuna di voi scriverà su un foglio la risposta a questa domanda:
QUAL È LA COSA PIÙ DOLCE E SEDUCENTE CHE DIRESTE AL VOSTRO PARTNER?
La procedura è come quella della volta scorsa, avete 20 minuti.. Buon lavoro gioie!" 
E così dicendo si chiuse nel suo ufficio.
Akane era nel panico più totale.
Se trovava difficoltà a mettere per iscritto i suoi desideri e sentimenti, come avrebbe fatto ad esprimerli a parole, dolci e seducenti per di più, a Ranma? 
La ragazza tutta tremante prese in mano la penna e cominciò a riflettere:
*Cosa devo dire? In che modo? Cosa penserà Ranma? E se non mi prendesse seriamente? E se lo farò arrabbiare? E se non gli interessasse?*
Ad un tratto la ragazza frenò i suoi mille quesiti.
S'illuminò di colpo e in fretta e furia scrisse sul foglio:
<<  SULLE TUE LABBRA TROVERÒ LA RISPOSTA A TUTTE LE MIE DOMANDE... >>. 
Akane arrossì vistosamente.
Piegò il foglio e si diresse verso l'uscita dell'aula per consegnarlo a Mizu. 
Nel mentre anche le altre tre ragazze si alzarono e quella con la maschera nera sorpassò Akane in malo modo dandole una spallata:
"Stà un pò attenta stupida ragazzina! Ahahahahaha!" Disse la maschera nera ad Akane.
*Ehi ma quella risata isterica..sembra Kodachi!* Pensò la ragazza. Ma alla fine si autoconvinse del contrario. 
Vedendo sfilare davanti a sè le altre ragazze, Akane decise di consegnare per ultima.
Si affacciò dalla porta dell'aula e vide l'ultima delle ragazze in maschera, quella blu, uscire fuori dal locale.
Aspettò qualche minuto, stava quasi per lasciare la classe quando un'altra figura femminile, che non era Mizu, lasciò l'ufficio.
Akane la osservò nascosta.
La ragazza portava un lungo impermeabile beige, una macchina fotografica al collo, il viso era per metà coperto da un grosso cappello maschile e da due occhialoni neri a specchio.
Portava sicuramente una parrucca, perchè in mezzo al biondo canarino Akane riuscì a scorgere una ciocca di capelli, più o meno lunga quanto i suoi, sul castano scuro.
*Che strano modo di vestirsi con questo caldo!*pensò la ragazza.
La signorina misteriosa uscì anche lei dal locale, e solo allora Akane potette avvicinarsi all'ufficio di Mizu.
"Posso entrare?" Chiese la giovane Tendo.
"Oh cara sei tu! Prego accomodati... Puoi levarti quella cosa dalla faccia!" Le disse la sua insegnante.
Akane non se lo fece ripetere due volte, tolse la maschera ed agitò i capelli per rimetterli un pò in ordine.
"Allora tesoro, hai trovato difficoltà col compito che ti ho  assegnato in classe?"chiese Mizu. 
"Ad essere sincera si. Non vado molto d'accordo con le parole!".  Rispose Akane imbarazzata.
"Non preoccuparti ragazza mia, con i miei consigli supererai anche questo tuo limite." La rassicurò la donna.
La piccola Tendo consegnò il suo foglio esattamente come avevano fatto le altre allieve.
Era quasi arrivata alla porta dell'ufficio per lasciare alla donna il tempo di scrivere i suoi consigli per lei, che la ragazza, vinta dalla curiosità le chiese: "Mizu... Chi era quella ragazza che è uscita poco fa dal tuo ufficio?". 
La donna sorrise e senza alcun problema rispose:
"Nessuno in particolare mia cara, diciamo che è... come dire... un mio informatore. Bisogna stare attenti alle mosse della concorrenza!".
Rispose la donna.
Akane uscì e trascorsi dieci minuti Mizu le consegnò i suoi consigli.
Dopo i rispettivi saluti, Akane dirigendosi verso il dojo Tendo non riusciva a togliersi l'immagine di quella ragazza misteriosa da davanti gli occhi: *Eppure ha qualcosa di familiare...* Pensò.
E mentre i dubbi l'assalivano casa Tendo comparve all'orizzonte.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Benvenuti Al Corso di Dolcezza Seduttiva (PRATICA) ***


"Fermati vecchiaccio!"
Ranma versione femminile correva all'impazzata dietro Happosai. 
"Ma su dai Ranma, è solo uno! Fa felice questo povero vecchio!"
Lo supplicava il maestro scansando abilmente i calci ed i pugni del giovane allievo. 
"Non dire scemenze brutto maniaco! Quello è di Akane, non ti permetterò mai…".
"Cos'è che è mio?"  domandò la ragazza appena rientrata. 
Ran-chan sbiancò.
"Niente niente Akane!". 
Mentre cercava di trovare una scusa credibile, Ranma non si accorse che il vecchio gli aveva infilato l'oggetto di Akane in tasca.
"Ranma cosa hai lì? " Gli fece notare furbamente Happosai.
La ragazza col codino istintivamente infilò le mani in tasca e tirò fuori un reggiseno giallo di pizzo. 
"Un momento…" Disse Akane
"Ma quello è mio!!!"
E così dicendo glielo strappò di mano.
"Sei stato beccato Ranma!" Urlò il vecchio
"Avanti Akanuccia! Pestalo a sangue!" Continuò Happosai incitando la ragazza. 
Ranma teneva gli occhi chiusi nell'attesa di un ceffone che, sorprendentemente, non arrivò.
La ragazza con il codino riaprì gli occhi e vide Akane tirare un mega calcio ad Happosai.
"Sparisci brutto maniaco!" Urlò.
"A…Akane non è stata colpa mia!" Disse Ran-chan.
"Tranquillo Ranma, lo so. Grazie per aver difeso la mia biancheria, il mio reggiseno ti è molto riconoscente!" Rispose Akane facendogli un occhiolino. 
La rossa in quel momento rimase allibita.
Mai era successo che Akane reagisse in modo così pacato con lui in una situazione come quella. 
Intanto la ragazza era andata in giardino a raccogliere il resto del bucato appeso ad asciugare ed in quel mentre notò il pupazzo a immagine e somiglianza di Ranma. 
"Razza di pervertito!" Urlò.
Ed in men che non si dica il Ranma - pupazzo raggiunse Happosai nello spazio.
*Non male come alternativa all'originale!*.  Pensò tra sé.
Aveva messo a tacere la sua indole ed era riuscita a non reagire violentemente.
Ora era arrivato il momento di leggere i consigli di Mizu. 
*****************************************************************************************************

Intanto nel buio della palestra dell'Istituto femminile San Bacco, la campionessa di ginnastica ritmica marziale Kodachi Kuno, estrasse dal suo body un foglietto di carta. *Non che io ne abbia bisogno, ma sono curiosa di sapere cosa mi consiglia quella donna!* Pensò.
Ovviamente la ragazza si riferiva a Mizu. 
Facciamo un passo indietro...
Kodachi si era presentata ai corsi per proporsi come insegnante e non come allieva, in quanto il suo enorme ego l'aveva convinta di essere una campionessa anche nel ruolo di moglie e di non aver nulla da imparare, anzi... 
Questo atteggiamento non piacque molto alla donna con i capelli rosa, così decise di colpire la ragazza nell'orgoglio per darle una lezione esemplare. 
"Se davvero sei così brava come dici, cara Kodachi, perchè non accetti la sfida che sto per proporti?" Disse provocatoriamente Mizu. 
"Ahahahahaha! Che genere di sfida? Non lo sai che la Rosa Nera non è tipo da tirarsi indietro?" Rispose la ginnasta. 
"Bene… È semplice: Se supererai i miei corsi e riuscirai a convincermi delle tue abilità, oltre a rimborsarti i tuoi soldi, ti regalerò 25 fotografie del tuo amato mentre si allena a petto nudo. Ma se darai prova della tua incapacità in qualcuno dei miei corsi… Sarai costretta a lasciare Nerima per 3 mesi interi." Disse la donna.
"Aspetta un attimo capelli rosa. Se vinco mi riprendo i soldi e avrò tra le mani tutte quelle foto del mio tesoro, se perdo invece mi mandi in villeggiatura?" Chiese la Rosa Nera.
"Esattamente…" rispose Mizu.
"Ahahahahahah! Ci sto! Non sei molto intelligente come pensavo. Dopotutto anche il tuo aspetto non dimostra il contrario!"
Urlò di gioia Kodachi. Poi continuò:
"Non so come tu abbia fatto a procurarti le foto fel mio adorato, ma fai conto che siano già mie!".
La donna sorrise.
"Allora siamo d'accordo Kodachi. È un piacere scommettere con te mia cara." Disse in tono pacato Mizu.
*Non immagini quanto…* pensò. 
Tornando al presente…
La Rosa Nera aprì il biglietto e cominciò a leggerne il suo contenuto: 
<< CARA KODACHI, LA MIA PRIMA IMPRESSIONE SU DI TE SI È RIVELATA SBAGLIATA.
IN REALTÀ TU SEI PEGGIO DI QUELLO CHE AVEVO PENSATO.
SARAI UN'OTTIMA GINNASTA, MA IN TERMINI DI DOLCEZZA E DI UOMINI, VALI ZERO.
AVRAI CAPITO CHE NON HAI SUPERATO QUESTO CORSO.
UN UOMO NON SI CONQUISTA USANDO LA PAROLA NARCOTICI OVUNQUE, E NON SOLO LA PAROLA, NÈ TANTOMENO STORDENDOLO CON LA TUA RISATA ISTERICA! 
L'UNICO EFFETTO CHE POTRAI OTTENERE AGENDO COSÌ, SARÀ QUELLO DI AVERE AL TUO FIANCO UN UOMO SORDO E PERENNEMENTE ADDORMENTATO!
NON CREDO ESISTANO UOMINI PRONTI A QUESTO AMARO DESTINO.
NEL TUO STATO, QUINDI, NON TROVERAI MAI NESSUNO.
PER QUESTI MOTIVI TI REPUTO INCAPACE!
DATO CHE HAI PERSO LA SFIDA, FUORI TI ATTENDONO DUE UOMINI BEN PIAZZATI.
NON METTERTI STRANE IDEE IN TESTA… HO MANDATO IL RISULTATO DEL TUO TEST ALLA FAMOSA CLINICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA DI OSAKA.
HANNO TROVATO IL TUO CASO MOLTO INTERESSANTE SAI? 
IL MIO CONSIGLIO PER TE È, DUNQUE, QUESTO:
FATTI CURARE! NON PUOI STARE BENE CON NESSUNO SE PRIMA NON STAI BENE CON TE STESSA!
MAGARI LÌ TROVERAI QUALCUNO COME TE E CHISSÀ…
BUONE VACANZE ROSA NERA, MANDAMI UNA CARTOLINA.
MIZU. >> .
 
Kodachi rimase allibita.
Nessuno aveva mai osato tanto con lei!
A dimostrazione che Mizu non avesse tutti i torti  la Rosa Nera scoppiò in una fragorosa risata e tappezzò la palestra di migliaia di petali!
Si autoconvinse che la donna avesse voluto farle uno scherzo stupido ed uscì fuori. 
Due uomini si avvicinarono a lei.
"Lei è la famosa Kodachi Kuno detta la rosa nera?" Fece uno dei due in tono amichevole. 
"Ahahahahah! Certo sono io! Chi desidera saperlo di grazia?" Rispose la ragazza.
"Volevamo un suo autografo!" Affermò l'altro.
"Oh ma che carini ammiratori! Va bene!" Esclamò Kodachi ignara di tutto. 
Non appena levò il tappo alla penna per scrivere una dedica ai due giovanotti, una nuvola di fumo viola le circondò il viso.
Passarono 5 secondi netti e la poverina cadde in un sonno profondo.
"Il narcotico che usiamo coi soggetti violenti ha fatto effetto." Disse il primo uomo indossando un camice bianco. 
Il secondo prese dalla propria tasca un telefono:
"Sono l'infermiere Hirotaka, il TSO (trattamento sanitario obbligatorio)è andato a buon fine, abbiamo la paziente sedata. Stiamo arrivando.".
Detto questo, un'ambulanza si avviò a tutta velocità verso Osaka.
************************************************************************************************************************************

Al dojo Tendo, Akane aveva da poco finito di raccogliere il bucato ed era rientrata.
In casa regnava uno strano silenzio.
La ragazza vide sua sorella Kasumi vestita in modo elegante avvicinarsi a lei.
"Akane sei tornata finalmente!"
"Si Kasumi da circa venti minuti." Rispose Akane.
"Vedi sorellina, in casa non c'è nessuno, Nabiki è da una lontana cugina, papà e il signor Genma alle terme ed io pranzo fuori.." Disse tutto ad un fiato Kasumi senza mai guardare negli occhi sua sorella. Poi continuò:
"Devo proprio scappare Akane! Al pranzo per te e Ranma puoi pensarci tu, vero? Tanto ormai hai imparato!"
Akane cercò di protestare:
"M-ma Kasumi…" Fece in tempo a dirle.
"Su tranquilla sorellina…Andrà tutto bene!"
Detto questo la maggiore delle Tendo le sorrise ed uscì di casa. 
Akane restò di sasso.
Senza che Kasumi conoscesse ciò che la stava facendo preoccupare, era riuscita con quelle parole di conforto a tranquillizzarla.
*Sai sempre cosa dire, grazie sorellona!* pensò la ragazza. 
"Ehi Akane!"
Ranma ancora sotto sembianze femminili, distolse la sua fidanzata dai propri pensieri.
"Ranma! Per poco non mi facevi venire un colpo!" Rispose la ragazza portandosi una mano sul petto.
"Eri con la testa tra le nuvole?" Le chiese la rossa. Akane non disse nulla.
"Se c'è qualcosa che ti preoccupa.. L-lo sai c-che con me p-puoi parlarne…"  Balbettò imbarazzato Ran-chan.
Akane gli fece un sorriso radioso.
"Lo so Ranma grazie... Tu per me ci sei sempre." Gli disse quasi sottovoce la giovane Tendo.
A rovinare quel momento semi romantico fu lo stomaco della  ragazza col codino che sembrava emulare il rombo di un tuono. 
Akane cercando di trattenere le risate disse:
"Dovremmo preparare il pranzo!". Ranma sbiancò.
"DOVREI casomai! Non ho intenzione di sfidare i Kami per la seconda volta!" Affermò convinto. 
Akane contò fino a dieci e a poco a poco la sua aurea azzurrina si dissolse.
"D'accordo grande chef! Cucina tu! Stupiscimi…"
La ragazza sussurrò quell'ultima parola all'orecchio del codinato che di colpo arrossì.
"Ehm ok..Però prima devo fare un bagno, quindi ci vorrà un pò di tempo." Rispose Ranma ancora in imbarazzo.
Akane sorrise tranquillamente, ma dentro di sé non aveva ancora digerito la battutaccia sulla sua cucina che il suo adorato fidanzato le aveva riservato.
"Non ti preoccupare,io ho da fare delle cose in camera mia!". Disse la ragazza, ricordandosi del biglietto di Mizu. 
"Ok allora ci vediamo per il pranzo!"  Affermò Ran-chan prima di sparire in direzione del bagno.
Akane corse subito nella sua stanza.
Aprì la finestra e sfogò la rabbia accumulata tirando un pugno contro l'aria invisibile.
(S)fortuna volle che in quel preciso istante, il pugno di Akane non colpì il vuoto ma un faccione raggrinzito.
Happosai era appena tornato dal giro panoramico di Nerima che subito gliene venne offerto un altro.
"Akanucciaaa perchéééé!!!" Urlò il vecchio oramai in volo. 
"Ora mi sento decisamente meglio!"
Esclamò mostrando il muscolo la giovane Tendo.
Il suo viso tornò serio, prese il biglietto che aveva nascosto e cominciò a leggere: 
 << Mia cara Akane,
innanzitutto sono contenta del modo in cui sta procedendo il tuo percorso.
La risposta che hai dato al quesito di oggi, mi ha colpita molto.
Hai espresso dolcezza e sensualità in poche parole. 
Per questo tesoro, il consiglio che voglio darti è il seguente: 
SFRUTTA QUESTA TUA SEMPLICITÀ A TUO FAVORE,
PER ESPRIMERE DOLCEZZA NON SERVONO GESTI O PAROLE ECLATANTI,
OCCORRONO FRASI E AZIONI GIUSTE.
SO CHE DENTRO DI TE DIMORA UNA SCARICATRICE DI PORTO, MA NON È LA TUA VERA INDOLE,
NASCE DALL'ORGOGLIO.
QUELLO CHE TI CHIEDO DI FARE È DI LASCIARE DA PARTE, ALMENO PER OGGI, IL TUO ORGOGLIO
E DIRE AL TUO AMATO QUELLO CHE PENSI DI LUI.
CHIUDI A CHIAVE LA DONNA DELLE CAVERNE CHE È IN TE E LASCIA USCIRE LA VERA AKANE: UN MISTO TRA CENERENTOLA E JESSICA RABBIT!
RICORDA DOVRAI ESSERE ANCHE SEDUCENTE E SO CHE QUESTO TI È RIUSCITO BENE FINORA…GOLOSONA!
STA TRANQUILLA, ANDRÀ TUTTO BENE...NE SONO SICURA.
Con Affetto Mizu. >>
 
Akane rimase pietrificata. 
Quando Mizu le aveva suggerito di diventare un incrocio tra Cenerentola e Jessica Rabbit Akane si era immaginata sposata con un coniglio e che cercava di entrare in una zucca trainata da topi!
Rise a quell'idea folle di sé.
Dopo alcuni minuti capì cosa stava in realtà intendendo la sua insegnante.
Cenerentola era, nonostante tutte le brutte parole che riceveva dalle sorellastre e dalla matrigna (e qui il paragone con le 3 vipere è scontato Ndme) , una ragazza dolce con tutti, tranquilla e con sempre una parola di conforto...
*Un pò come Kasumi* pensò. 
Jessica Rabbit era maliziosa e calcolatrice, Seducente e sicura di sé e certamente il suo era stato un matrimonio d'interesse…
*Mi ricorda Nabiki* notò la ragazza. 
Ora aveva più o meno le idee chiare.
Era arrivato il momento di metterle in pratica.
Akane aprì l'armadio.
Mizu non le aveva dato nessuna indicazione precisa sull'abbigliamento, così decise di scegliere da sè.
La ragazza optò per un paio di leggins stretti fino alle caviglie neri, una magliettina lunga con bretelle larghe che lasciavano scoperte le spalle e scollo a V,tra i capelli un cerchietto nero e ai piedi dei sandali con un pò di zeppa.
La giovane Tendo aprì la porta della camera e subito un profumo invitante le fece venire l'acquolina in bocca. 
Akane entrò in cucina e vide Ranma, finalmente in forma maschile, tutto preso da pentole e padelle fumanti. 
"Che buon profumino!" Esclamò di colpo la ragazza.
"Non mi distrarre Akane… In cucina, come nelle arti marziali ci vuole concentrazione!".
Rispose il codinato serio, senza neanche voltarsi verso la sua fidanzata. 
Akane si avvicinò alle spalle di Ranma e facendo aderire il suo corpo alla schiena del ragazzo, fece capolino accanto a lui.
"Cosa mi stai preparando?" Chiese. 
Il codinato abbassò lo sguardo e vide la testa di Akane alla sua sinistra che cercava di spiare cosa bollisse in pentola.
Quella vicinanza col corpo della sua fidanzata lo stava mandando in tilt.
Così si scostò e fece avanzare un pochino la ragazza fino   a trovarsela accanto.
"Cucina italiana!" Rispose Ranma.
"Wow!" urlò Akane. "Questi allora sono spaghetti! Posso assaggiare?" Chiese con occhioni da cerbiatta.
"Solo un pò, così mi dici  se sono cotti." Rispose  il codinato. 
Il ragazzo con un forchettone prese uno spaghetto e lo liberò con due dita.
Stava per passarlo ad Akane, quando la ragaza gli bloccò la mano accompagnandosela alla bocca e afferrò con quest'ultima lo spaghetto direttamente dalle dita di Ranma.
"Mhm…Sono cotti! E buoni!" Esclamò la ragazza.
L'artista marziale rimase  immobile ad osservarla.
Quel suo gesto gli fece fare un viaggio verso un ipotetico futuro,e quella scena vista da fuori, poteva sembrare un'istantanea di vita quotidiana di due giovani sposi…
*Ma cosa diavolo mi passa per la testa!* pensò il ragazzo avvampando. 
"Bravo il mio fidanzato…" Disse di colpo Akane
"Sei proprio da sposare!"
Terminò la frase arrossendo mentre dava due pacche sulla spalle al suo ragazzo. 
La giovane Tendo uscì dalla cucina e solo allora Ranma riuscì a respirare normalmente. 

Stavano pranzando in silenzio seduti uno accanto all'altro, quand fu il codinato a prendere la parola:
"Lo pensi davvero?" Chiese.
"Che cosa?" Domandò Akane.
"Quello che hai detto poco fa…" rispose Ranma imbarazzato.
"Se sei un ragazzo da sposare?" chiese la ragazza.
Lui annuì. 
"Si " Rispose Akane senza nessuna esitazione.
Poi continuò:
"Probabilmente lo diventerei anch'io se mi insegnassi a cucinare… Sarei una brava allieva!".
Ranma sorrise.
"Ho i miei dubbi…" Disse. 
"Su cosa?" Gli chiese la ragazza indispettita.
"Che tu possa trovare marito! Anche se diventassi la più brava delle cuoche il dubbio mi resterebbe ugualmente… Maschiaccio! " Rispose il codinato con l'intenzione di farla arrabbiare.
Akane si ricordò dei consigli di Mizu e cercò di sotterrare la voglia di spedire il suo fidanzato in orbita!
"E chi ti dice che al momento io lo voglia un marito, caro il mio spiritosone?" Rispose la ragazza avvicinandosi a Ranma.
"Cosa? Non desideri sposarti un giorno?" Disse lui d'impeto. 
"Infatti ho detto al momento... E poi vedi Ranma... Per ora mi basti tu!" Disse Akane avvampando.
Il ragazzo reagì allo  stesso modo.
Poi la giovane continuò:
"Sei molto impegnativo come fidanzato…"
Il ragazzo s'incuriosì.
"In che senso?"le chiese.
La ragazza sorrise.
"Nel senso che impegni tantissimo la mia pazienza!"
Ranma  scoppiò a ridere! Prese fiato e disse:
"Effettivamente mi riesce meglio di chiunque altro attentare al tuo autocontrollo Akane!".
Le loro risate si confusero e si espansero per tutta la casa vuota.
Tutto ad un tratto la ragazza riprese a fissare il suo fidanzato e gli disse:
"Sai una cosa? Credo proprio che non riuscirei a farne a meno..."
Il codinato divenne serio e guardandola le chiese:
"Di cosa Akane?". 
La giovane Tendo fece un respiro profondo e diventando color corallo rispose:
"Del mio fidanzato IMPEGNATIVO.".
I due ragazzi rimasero qualche secondo a fissarsi intensamente, in quel momento non servivano parole, bastavano i loro occhi ad esprimere ciò che sentivano.
I loro sguardi, i visi a poca distanza, i cuori che battevano all'unisono e…
DRIIIN!
Lo squillo del telefono di casa che rovina tutto quanto rompendo la magia di quell'attimo.
"Vado io…"disse una delusa Akane.
Si alzò e lasciò Ranma immerso nei suoi pensieri:
*Non credevo che Akane potesse essere così dolce o almeno non lo credevo con me! Ho visto dolcezza verso la sua famiglia, verso le amiche, perfino con quel disperato di Ryoga sia in forma umana che suina… Ma, fino a poco fa, non lo era mai stata così tanto con me..*.
Le riflessioni del ragazzo col buffo codino vennero interrotte dinanzi al ritorno della sua fidanzata in sala da pranzo.
"Chi era al telefono?" chiese il ragazzo.
"Era Kasumi. Voleva sapere se avevamo pranzato." Rispose Akane. 
"E se per caso c'era scappato il morto! Le hai detto che sto bene si?" 
Esclamò Ranma divertito.
"Certo che a volte non sei per niente carino!" Gli urlò la ragazza. 
"Ah no! Quel termine è di mia proprietà! Se vuoi utilizzarlo devi pagarmi i diritti d'autore! . "Rispose il nostro eroe. Poi continuò:
"Anche se…".
Akane domandò : "Anche se?"
Ranma arrossì di colpo.
"Oggi lo sei stata...".
La ragazza chiese titubante: "Cosa?".
Il codinato spostò il suo sguardo per aria e grattandosi la testa balbettò:
"C-carina.". 
L'imbarazzo ebbe il sopravvento su Akane.
Per la prima volta il suo fidanzato si era sbilanciato ad ammettere che la trovasse carina!
La giovane si avvicinò al viso di Ranma e gli donò un tenero bacio sulla guancia.
Con il volto ancora troppo vicino a quello del suo ragazzo, Akane rispose:
"Si vede che te lo sei meritato… BAKA!".
Gli sorrise. Si alzò per tornarsene in camera sua e prima di sparire su per le scale, la più piccola delle Tendo si rivolse per un'ultima volta al suo imbambolato fidanzato :
"Grazie di tutto Ranma."
E facendogli un occhiolino, corse nella sua stanza col cuore che sembrava un martello pneumatico. 
Il codinato rimase fermo immobile per qualche secondo.
Con la mano toccò la guancia dove le labbra della sua fidanzata si erano teneramente posate e riuscì quasi a risentirne il calore.
Labbra che per il nostro eroe erano diventate quasi un'ossessione.
Labbra morbide, calde e carnose.
Aveva deciso.
Doveva, voleva e desiderava baciarla e appropriarsi di quella bocca seducente che l'aveva sfiorato.
"P-p-prego" disse poi Ranma decisamente fuori tempo.

******************************************************
CIAO A TUTTI!QUESTO CAPITOLO È STATO SOFFERTO!LA CONNESSIONE AL MOMENTO DI PUBBLICARLO SI STACCAVA E HO DOVUTO RISCRIVERLO TRE VOLTE!MALEDETTO CELL!
QUINDI CHIEDO PERDONO ^_^  LE MIE SCUSE VANNO ANCHE AI FAN DI KODACHI! È STATO PIÙ FORTE DI ME SORRY! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E A QUELLI CHE  MI DIRANNO COSA NE PENSANO! UN ABBRACCIO ;) AL PROSSIMO CAPITOLO!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Pensieri Al Peperoncino ***


Primo pomeriggio a casa Tendo.
Dopo la mega abbuffata all'italiana, Ranma decise di allenarsi in palestra, giusto per buttare giù qualche caloria e scacciare i numerosi pensieri che riguardavano la sua fidanzata e che non erano certo da lui. 
Nonostante i calci e i pugni fossero indirizzati ad un nemico invisibile, quando si allenava Ranma prendeva la cosa molto seriamente.
I muscoli erano tesi, il corpo rigido, lo sguardo fisso davanti a lui e lo spirito combattivo ad un livello molto alto.
Più che un semplice allenamento, si trattava di uno scontro che il bel codinato aveva con se stesso e soprattutto con i suoi ricordi. 
Nella mente di Ranma scorrevano in sequenza tutte le immagini di ogni singolo momento e tutte le stranezze che aveva visto e vissuto con Akane in quei giorni.
* Akane che cucina per me un dolce ottimo e lo mangia in modo sexy, Akane che lecca via la panna dal mio dito,Akane che non si arrabbia eccessivamente, che non mi picchia ma che anzi mi guarda come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto. E poi...*
Continuò assorto Ranma
* C'è l'Akane dolce e sicura di sè, che mi fa i complimenti, che dice di non poter fare a meno di me... Che mi fa venir voglia di baciarla! * .
A quell'ultimo pensiero il ragazzo avvampò.
Da quanto tempo desiderava impossessarsi delle labbra di Akane?
Da quando ogni notte sognava di poter accarezzare il suo corpo perfetto, di stringerla per quei fianchi che troppe volte aveva preso in giro, di sentire quei seni perfetti sotto le sue mani?
Da tanto,tantissimo tempo!
Dal giorno in cui per la prima volta, lui aveva sentito il profumo dei suoi capelli, la prima volta che l'aveva stretta a sè su quell'albero nel cortile della scuola, quella volta in cui grazie a P-Chan si era trovato appiccicato al corpo della sua fidanzata e nonostante gli strati di vestiti e coperte, il sangue del codinato a quel contatto non potè fare a meno di concentrarsi nel basso ventre.
Perciò farsi picchiare si era dimostrato il miglior deterrente
a qualsiasi sua fantasia.
E come dimenticare la recita scolastica?
*Non sarò stato il migliore dei Romeo, ma la mia Giulietta era semplicemente splendida...* pensò tra sé Ranma.
In quell'occasione il codinato aveva manifestato chiaramente la volontà di baciare Akane...anche se lei alla fine si era tirata indietro.
"Maledetto nastro adesivo!" Urlò il ragazzo sferrando un pugno nell'aria. 
"Come siamo nervosi!".
La voce di Akane arrivò squillante alle sue spalle.
"A-Akane..." .Balbettò Ranma.
"Non ti ho sentita arrivare..." provò a giustificarsi.
"L'ho notato!" rispose la ragazza.
"Eri troppo preso ad inveire contro il nastro adesivo! Che è successo?"
Chiese la piccola Tendo con un sorrisino che faceva ben intendere che sapesse in realtà a cosa si riferisse Ranma.
"Niente di che Akane..ero immerso nei ricordi tutto qua" rispose il moro con evidente imbarazzo.
 Akane scoppiò a ridere.
"Lo sapevo!" Urlò indicando il viso del ragazzo.
"Ancora non hai digerito la delusione del nostro NON BACIO!".
Ranma andò in fiamme.
"Ma che dici stupida! Quale delusione?Chi mai potrebbe voler baciare una racchia come te?"
Poi con aria indifferente continuò:
"Io mi sono lamentato al ricordo dell'odioso segno che mi è rimasto sul muso a causa del nastro adesivo!".
Akane si avvicinò guardandolo di sottecchi.
"Appunto...Quel segno non ci sarebbe stato senza nastro adesivo...e senza nastro ci saremmo baciati sul serio!" Disse la ragazza.
"Anzi...TU mi avresti baciata sul serio!" Puntualizzò. 
Il panico assalì il ragazzo che non trovò neanche la forza di replicare.
"A meno che...tu non ti riferissi al bacio con Kuno..è meno racchio di me?"
Akane disse ciò trattenendo a stento le risate.
"Molto divertente..." rispose ironico Ranma.
La ragazza poi, prese un asciugamano e lo poggiò delicatamente sul viso del fidanzato:
"Sei tutto sudato."
Ranma sentì il profumo di pulito e la straordinaria morbidezza di quel tessuto, ma erano nulla paragonati al calore che le mani della fidanzata trasmettevano alle sue guance.
Il giovane bloccò le mani di Akane sul suo volto e cominciò a fissarla negli occhi
nocciola intensamente.
Occhi che non appena incontrarono il blu dei suoi,si dilatarono e divennero quasi dorati.
"C-che c'é Ranma?". Questa volta era Akane quella in imbarazzo.
"Sei davvero strana, lo sai?"disse il giovane col codino.
"Questo me l'hai già detto.". Rispose la ragazza riacquistando autocontrollo.
"Tu mi nascondi qualcosa..." affermò Ranma.
"Perché tu no?" Fu la pronta risposta della giovane.
"Ah quindi lo ammetti!". Il ragazzo si scostò.
"E comunque io non ti nascondo nulla e non ho nessun motivo per farlo! Dovrei perdere tutto questo tempo con te?".Disse con tono quasi glaciale Ranma.
"Sei un bugiardo!" Gli urlò contro Akane.
Furiosa, decise di mandare all'aria i consigli sulla dolcezza di Mizu.
Disse mentalmente ciao alla Cenerentola sexy di poco tempo prima per entrare in modalità Terminator!
"Perché non mi dici chiaramente ciò che pensi di me! Credo che tu sia un vigliacco Ranma! Ed io quelli come te li prendo a calci!". Sbraitò Akane.
"Ma che diavolo dici! Mi sembra di non averti mai nascosto quello che penso di te Akane!". Urló a sua volta il codinato.
La giovane Tendo stava per scagliare la sua sberla migliore sul viso del fidanzato, quando lui le bloccò entrambi i polsi.
Poteva quel minimo contatto con la sua pelle,averle fatto passare la furia omicida di tre secondi prima?
Si.
*Sei una pappamolle Akane..*pensò tra sè la ragazza.
Fece poi scivolare le mani su quelle del codinato che la stringevano ancora e si avvicinò pericolosamente a lui. 
Un centimetro separava i loro nasi e naufragando negli occhi del ragazzo gli disse:
"Ripetimelo Ranma...Ripetimi qui ed ora quello che pensi di me..Ti ascolto." Era quasi una preghiera sussurrata. 
L'artista marziale deglutì a fatica.
Il calore del respiro di Akane gli avvolgeva le labbra.
"Va bene..." rispose.
"Se è quello che vuoi io non ho nessun problema.".
Chiuse gli occhi per qualche secondo in modo da raggruppare le idee.
Li riaprì e col cuore in gola e lo sguardo della sua fidanzata 
addosso, iniziò a parlare e a fare quello che odiava di più...Mentirle
.Le parole che uscirono dalla sua bocca erano discordanti con i suoi pensieri.
"Non ti trovo per niente carina" *SEI BELLISSIMA*. 
"Non hai sex appeal".  *SE NON AVESSI PAURA DI MORIRE TI SALTEREI ADDOSSO*.
 "Sei rozza, violenta e antipatica". *MI FAI SORRIDERE, SEI FORTE, OGNI TUO TOCCO MI RENDE NERVOSO*. 
"Sei lunatica,infantile e non ti sfiorerei nemmeno con un dito!Non sei il mio tipo Akane.".  *SEI DOLCE,DIVERTENTE E DESIDERO BACIARTI. SEI PERFETTA PER ME AKANE.*.
Ranma fece uscire quelle parole con una lentezza disarmante, riuscendo a malappena a scandirle.
Mentirle e ferirla era una pugnalata al cuore, ma quel maledetto orgoglio non gli permetteva di fare altro. 
"Ecco, sei contenta ora? Se vuoi litigare io sono pronto!". Disse il codinato in tono provocatorio. 
La ragazza senza batter ciglio e senza mollare la presa si limitò sorprendentemente a sorridergli.
Poi, senza far trasparire alcun imbarazzo gli disse:
"Vuoi darmi un bacio Ranma...". 
Il giovane Saotome per poco non svenne, oramai rossissimo in volto si allontanò di un paio di passi dalla sua fidanzata.
"Ma cosa blateri Akane! Non hai sentito quello che ti ho detto?" urló il codinato.
"Certo che ti ho sentito,non sono sorda!" Rispose a tono la ragazza.
"E allora come ti vengono in mente certe domande?" Protestò Ranma.
"La mia non era una domanda, ma un'affermazione mio caro." Rispose con tranquillità Akane.
Il bel moro era senza parole.
Come aveva fatto la sua fidanzata ad accorgersi di tutto?
Che il segreto di Akane fosse la lettura del pensiero?
Come avrebbe fatto ad ammettere che lei aveva ragione,che lui era un vigliacco?
Era nel panico più totale.
D'istinto il suo sguardo si spostò verso l'uscita del dojo, scappare sarebbe stata una soluzione. 
Lo sguardo di Akane notò il bisogno di fuga negli occhi del suo fidanzato.
"Non ti scomodare razza di stupido! Vado via io!"
E detto questo gli voltò le spalle e scappò via da quella situazione di stallo. 
Prima di uscire dalla porta della palestra la povera ragazza si girò a guardare il suo fidanzato che era diventato una statua di sale e gli disse con lo sguardo nascosto dalla frangia:
"E comunque...A mentire non sei per niente bravo!"
E così dicendo fuggì via.
Alcune lacrime rigarono il suo viso e un solo pensiero  le risuonava nella mente:
*Presto riuscirò a sapere cosa desideri Ranma...Preparati!*.
Se c'era una cosa che Akane Tendo non avrebbe mai digerito era perdere.
E per sconfiggere l'orgoglio del suo fidanzato era pronta a tutto!
Anche a seguire quella folle di Mizu e le sue teorie. 
E Ranma?
Ranma ovviamente era rimasto di sasso.
Era arrabbiato con sè stesso e con Akane che in quel momento era fuggita da lui.
Con la donna che segretamente amava perchè gli aveva letto nel cuore.
Avrebbe preferito essere preso a schiaffi, piuttosto che sentirsi così vulnerabile davanti a lei.
Sarebbe mai riuscito a trovare il coraggio di esporsi?
A questa domanda non seppe rispondere e deluso dal suo comportamento e senza il sapore di Akane sulle labbra, decise di farsi un bagno.

*******************************************************************************************************************************************************************
CIAO!!!!INNANZITUTTO PERDONO PER IL RITARDO!COME VEDETE SONO VIVA O MEGLIO, SOPRAVVISSUTA A CORSI, ESAMI E INTERNET BALLERINO! SORRY ;) 
CHE DIRE?QUESTO È UN CAPITOLO DI TRANSIZIONE PER GLI ULTIMI DUE CORSI CHE SARANNO I DECISIVI PER LA SVOLTA DELLA STORIA SIA PER I PROTAGONISTI CHE PER LE RIVALI ;) 
PICCOLO SUGGERIMENTO. LE " "SONO DIALOGHI GLI * * SONO PENSIERI :) SPERO CI AVETE CAPITO QUALCOSA!BACI FATEMI SAPERE!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (TEORIA) ***


Ora di cena a casa Tendo.
Tutta la famiglia era al completo intorno al tavolo.
Uno strano silenzio regnava incontrastato,rotto solo da alcuni:
"Posso averne ancora?" verso Kasumi che, col consueto sorriso, eseguiva. 
Akane prese la parola.
"Allora papà, signor Genma, vi siete divertiti alle terme?" chiese la ragazza senza distogliere lo sguardo dal suo piatto.
Soun inspiegabilmente sorpreso rispose
:"T-tutto bene figliola grazie!".
Poi fu il turno di Genma che anzichè rispondere, si gettò addosso un secchio di acqua fredda e con l'ausilio dell'immancabile cartello disse:
"Complimenti Kasumi: Ottima cena!" e sparì a velocità della luce.
"Saotome traditore! Torna subito qui!" Urlò Soun e approfittando dello scompiglio, corse dietro l'amico.
Akane sbattendo vistosamente le palpebre provò a rivolgersi a Nabiki:
"Sorellina, allora questa lontana cugina come si chiama? Che tipo è?".
Nabiki, senza perdere l'autocontrollo che la contraddistingueva, si alzò dal tavolo:
"Io vado in camera mia, devo aggiornare alcuni conti... Voi due! Fate pace mi raccomando!"
E così dicendo sparì anche lei.
Ranma osservava quella strana scenetta in religioso silenzio.
"Ma insomma che succede?" Urlò Akane.
"Kasumi almeno tu,vuoi dirmi dove sono spariti tutti?"chiese la giovane alla sorella maggiore.
"Tranquilla sorellina,non è successo nulla.". Le rispose sorridendo. Poi continuò:
"Scusatemi tanto ragazzi,ma sono un pò stanca,credo che andrò a letto presto!" 
E così dicendo rivolse un ultimo sorriso ai due fidanzati e sparì dietro la porta scorrevole.
"Poi non vi lamentate se in questa casa non si parla mai!" Urlò verso il nulla Akane.
"Ma che diavolo avrò mai chiesto? Mi toccherà fare un pò di conversazione con Happosai?" disse fra sé la giovane Tendo,non notando che lei e Ranma erano rimasti da soli...di nuovo! 
"Se vuoi parlare ci sono sempre io" disse il ragazzo senza guardarla in faccia.
"Tu?" chiese Akane.
"E sentiamo, di cosa vuoi parlare?".
Ranma si stizzì. 
"Ehi ti ricordo che quella propensa al dialogo stasera sei tu! E poi sai che c'è? Non so se mi va ancora di parlare con qualcuno che ha lo spessore intellettuale di una formica!" Disse il giovane Saotome con aria di superiorità.
"Che fai insinui?" Chiese minacciosamente la sua fidanzata.
"Voglio solo dire che non ho mai conosciuto qualcuno con i tuoi stessi sbalzi d'umore, Akane!".
La piccola Tendo lo guardò profondamente offesa:
"Senta un pò Dottor Freud..Lei che capisce così bene le persone, sicuramente si ricorderà che è stato Lei a proporsi come mio interlocutore, razza di idiota che non sei altro!" Affermò Akane.
Poi continuò:
"Se non ti riesce così difficile come psicanalizzarmi...aiutami a sparecchiare!". 
Ranma sbuffò, ma eseguì l'ordine senza protestare.
*Mai contraddire l'Akane Furiosa* pensò. 
Finite le faccende di circostanza, insieme si misero seduti davanti la tv.
"Ranma?" Lo richiamò Akane.
"Che cosa ho fatto stavolta?" Chiese il ragazzo rassegnato.
"Niente stupido! Volevo solo chiederti una cosa.." disse la ragazza.
"Spara!" Si limitò a rispondere il codinato.
"Hai notato che ultimamente i nostri familiari non ci sono mai in casa?" Chiese Akane. 
"Avranno i loro impegni che cosa c'è di strano?" Le rispose svogliatamente il fidanzato. 
"Avanti Ranma! Non sono mai usciti tanto spesso nemmeno sotto le feste! Specialmente i nostri genitori! Secondo me ci stanno nascondendo qualcosa.." Disse con aria sospettosa la ragazza. 
"Ehi, finiscela di fare la Signora In Giallo della situazione e torna sulla Terra!
Akane, non tutti hanno dei segreti. Per dire che tu fai tutta la misteriosa non è detto che lo siano anche gli altri'no?". Le rispose tranquillamente il codinato.
Akane non credeva alle sue orecchie.
"Ma sentitelo! Credo tu sia l'ultima persona a poter parlare,dato che non brilli certo per la tua sincerità Ranma!
Comunque non ne voglio parlare, hai risposto alla mia domanda,va bene così.". Disse la ragazza voltando il viso verso il televisore. 
Il bel moro con il gomito destro poggiato sul tavolo ed una mano che gli sorreggeva la testa, fissava la fidanzata sconcertato. Poi disse quasi sussurrando:
"Finalmente sei tornata...".
Akane riuscì a sentire quel bisbiglio e girandosi nuovamente verso il codinato affermò:
"Ma sei scemo? Sono sempre stata qui tutto il tempo!"
Ranma sospirò arrendendosi:
"Lascia perdere Akane, stavo pensando a voce alta.". 
Il silenzio tornò regnante in quella stanza, alla tv stavano trasmettendo uno di quei film strappalacrime che tanto facevano impazzire la più piccola delle Tendo.
Fu il ragazzo, quindi, a rompere la magia di quel momento.
"Ehi Akane."
La ragazza senza distogliere lo sguardo dalla scena d'amore che le si stava per parare dinanzi rispose distrattamente:
"Mhm?" 
L'espressione di Ranma, al contrario, era molto seria.
"F-forse ti devo le mie scuse per oggi pomeriggio..".
"Perchè mai?" Chiese la giovane senza voltarsi.
"Akane...guardami"
Disse il suo fidanzato posando la mano sulla spalla della ragazza costringendola così a girarsi.
"A-avrei dovuto essere gentile con te. In questi giorni s-siamo andati d'accordo e non voglio rovinare tutto.."
Akane arrossì un pò.
"Tutto cosa?"
Chiese senza distogliere lo sguardo da quello di Ranma.
Quest'ultimo in evidente imbarazzo cominciò a giocare con i pollici:
"Bhe..ecco io..intendevo dire che sarebbe un peccato ricominciare a litigare.
Potremmo continuare a tenere sottoterra l'ascia di guerra...sai, per quieto vivere."
Le mentì nuovamente.
Ranma se ne pentì però quasi subito, quando vide lo sguardo di Akane rabbuiarsi di colpo.
"Ah..ho capito. E pensare che stessi per dirmi che eri stato bene con me..Sono proprio una stupida!" Rispose delusa la ragazza. 
"No ti sbagli, lo stupido sono io. Lo sai Akane, non sono bravo con le parole..".
Tentò di giustificarsi Ranma.
In quel momento notò che la tv stava proiettando il bacio tra i due protagonisti, e la giovane Tendo come se avesse gli occhi dietro la schiena gli disse:
"Allora dimostramelo..".
Il codinato spalancò gli occhi, le mani gli sudavano e lo sguardo gli si posò d'istinto sulle labbra della fidanzata.
I Kami gli stavano dando la chiara occasione di redenzione,sarebbe stato lui in grado di sfruttarla?
"A-akane..io..n-non posso..Perdonami."
La ragazza si alzò all'istante.
Con tono freddo come non mai disse:
"Ranma... Se vuoi davvero bene a qualcuno..Le parole non servono. Buonanotte.". 
Akane arrabbiata col proprio fidanzato che per l'ennesima volta  
non aveva accennato a fare qualcosa, si buttò sul letto della  sua camera e mentre Morfeo la avvolgeva tra le sue braccia, si addormentò con un unico obiettivo nella mente:
*Domani ti dimostrerò quanto è vero quello che ti ho detto..Te ne accorgerai stupido! *. 
Ranma dopo la tremenda sconfitta contro la sua timidezza che aveva subito, decise anche lui di andare a dormire, con la consapevolezza però, che la sua stupidità prima o poi gli sarebbe costata cara. 
*************************************************************************************************************************************************************************
Era la mattina di un nuovo giorno a Nerima.
Nonostante la temperatura calda il cielo sembrava presagire un brutto temporale all'orizzonte.
Akane era in piedi già da un pò, aveva fatto colazione con dei cereali che Nabiki aveva cercato di nascondere in dispensa, perché erano i suoi preferiti.
*Così impari ad evitarmi!* pensò la ragazza fiera di quel suo piccolo dispetto. 
Dato il tempo incerto, decise di vestirsi a strati, senza rinunciare però al  suo nuovo amore per i vestitini estivi.
Ne prese uno a bretelline turchese, leggermente sopra il ginocchio,svasato.
Ai piedi delle ballerine bianche e sulle spalle un golfino bianco.
Tra i capelli il solito cerchietto, questa volta del colore del vestito.
Anche mettere un filo di trucco era diventata una piccola coccola che Akane si concedeva dal giorno dell'incontro con Mizu.
Quella donna la stava cambiando veramente. 
Era pronta.
Quel giorno la lezione che l'attendeva, probabilmente, l'avrebbe resa abbastanza forte per ottenere quello che bramava da anni: UN BACIO dal ragazzo che amava. 
Uscì di casa senza avvertire nessuno.
*Che pensino quel che pare a loro!* fu il suo pensiero.
Akane era ancora arrabbiata con la sua famiglia che, sicuramente, stava complottando contro di lei.
Ma la persona con la quale ce l'aveva a morte, era senza dubbio quell'idiota di Ranma.
Oggi, al suo ritorno,avrebbe pagato la sua stupidità a caro prezzo. 
Senza accorgersene era arrivata a destinazione.
Priva di esitazione tirò la porta verso di sè ed entrò.
"Buongiorno Mizu! Dov'è la mia maschera? Iniziamo?" Disse tutto ad un fiato la ragazza.
"Ciao Akane tesoro! Rilassati!" Rispose la donna.
"So che questo corso è decisivo per te, ma non puoi entrare a lezione con questo stato d'animo! Dimmi, cosa ti ha fatto arrabbiare? Riguarda Ranma per caso?" domandò Mizu. 
Akane spalancò gli occhi.
"Mizu,come fai a sapere il nome del mio fidanzato?" chiese.
"Me l'hai detto tu cara,non ricordi? La prima volta che ci siamo incontrate..." disse la donna cercando di mantenere la calma.
"Forse hai ragione Mizu..La memoria non è il mio forte!" Rispose dubbiosa Akane. 
*Salva per un pelo!* pensò tra sé l'insegnante. Poi disse:
"Comunque Akane, stai tranquilla, alcuni progressi ci sono stati e vedrai che alla fine del corso di oggi avrai ciò che desideri..". Akane sorrise.
"Oh grazie Mizu! Sai sempre cosa dire!" Affermò la ragazza risollevata.
Mise così la maschera ed entrò in classe.
Notò che le allieve erano solo due. *Quella tizia maleducata non ha superato il corso precedente...ben le sta!* pensò.
La ragazza con la maschera nera chissà perchè non le era stata simpatica fin da subito. 
"Buongiorno care allieve!" Mizu fece il suo ingresso in aula avvolta in un tubino rosso fuoco ed i capelli raccolti in una grossa treccia rosa laterale.
"Oggi parleremo dell'importanza del linguaggio del corpo nell'arte della seduzione." Si sedette sulla scrivania a gambe accavallate.
"Allora,per prima cosa dovete sapere che per PARLARE con il corpo, occorre avere consapevolezza di esso.
Dovete sentirvi belle, perchè lo siete ed io vi ho visto." Disse Mizu fissando la mascherina bianca. Poi continuò:
"Bisogna che impariate a superare le vostre paure inconsce, non bisogna essere nè nervose nè impaurite, altrimenti si diventa meno attraenti."
Detto questo abbandonò la scrivania dove era seduta e cominciò a camminare avanti e indietro per l'aula,vicina alle ragazze.
Sebbene indossassero la maschera, le allieve avevano lo sguardo completamente rapito da quella donna. Mizu poi continuò:
"Inoltre, mie care, dovrete capire la tipologia di uomo che avete davanti.
È il tipo a cui piace prendere l'iniziativa o è quel genere di uomo che preferisce aspettare che sia la donna ad agire?
Che ne so, magari sfiorandolo con le gambe eccetera eccetera. In virtù di questo,mie care ragazze.." continuò Mizu
"Voglio che voi mi scriviate su un foglio la vostra paura più grande, una cosa che rende il vostro fidanzato diverso dagli altri e cosa, secondo voi, è fondamentale fare per sedurre il vostro uomo attraverso il linguaggio del corpo. Avete 20minuti. Buon lavoro!". 
Così dicendo la donna terminò la lezione e, come da prassi, si rinchiuse nel suo ufficio. 
Aprendone la porta, notò la misteriosa informatrice con l'impermeabile,comodamente seduta sulla poltrona. 
"Ah ciao! Sei tu." Disse Mizu.
"Akane era imbufalita come mi avevi detto." La finta bionda sorrise:
"Hai fatto quello che ti ho suggerito?"chiese miss mistero.
"Certo! Col compito di oggi verremo a conoscenza delle paure più grandi delle ragazze e, ovviamente le sfrutterò per farle fuori! Tranquilla cuginetta, la missione prima di tutto!". 
La donna con la parrucca le lasciò un portapranzo sulla scrivania di Mizu e dirigendosi verso la porta le disse:
"Bene! Per quel che mi costi è il minimo che tu possa fare."
Fece un cenno per salutare la regina della seduzione ed uscì dallo stabile. 
Intanto in aula tutte erano concentrate, stranamente Akane fu la prima a terminare stavolta.
Guardò il suo compito e decise di rileggerlo un'ultima volta:
* La mia paura più grande è quella di essere rifiutata e ferita. Il mio ragazzo è bravissimo in questo, soprattutto nel farmi sentire inadeguata. Ma credo sia solo un modo per difendersi,perchè ciò che lo rende diverso dagli altri è il fatto che LUI È COME ME. Paure e orgoglio inclusi. Quello che vorrei fare è migliorare la mia capacità di flirtare, lasciarmi andare e non prendermi troppo sul serio. A.T. *
La ragazza fece un respiro profondo e col foglio tremante tra le mani si diresse nell'ufficio della sua insegnante.
"Oh Akane hai fatto presto! Bene!" Disse la donna con i capelli rosa.
La giovane entrò e notò subito il portapranzo aperto sul tavolo..aveva non so che di familiare.
"Oh scusa Mizu, ho interrotto il tuo pranzo!".
La donna con uno scatto fulmineo della mano, coprì quell'oggetto con un foulard rosso.
"Ma no, che dici!"
Per un attimo la sua voce s'incrinò.
"Dammi il tuo compito cara, aspettami fuori e ti darò i consigli che ti servono e l'esito della prova." Disse Mizu.
Akane si limitò ad annuire ed uscì.
Delle altre due ragazze ancora nessuna traccia.
* Si vede che sia stanno impegnando tanto..* pensò la ragazza temendo di non aver fatto bene il suo compito.
*Se non dovessi passare questo corso, il rapporto tra me e Ranma non avrà mai una svolta!* 
I pensieri negativi di Akane furono interrotti dall'ingresso di Mizu, che sorridente le porse il biglietto e le disse:
"Ecco a te Akane. Sei brava e bella mia cara,e soprattutto conosci il tuo uomo.
Adesso vai e studia con attenzione quello che ti ho scritto. Ci rivedremo. Buona seduzione!"
Le disse la donna strizzando l'occhio. 
Akane rincuorata uscì dal locale e notò che aveva piovuto,ma che per fortuna il cielo era tornato sereno.
*Sarà così anche per me e Ranma!*
Non appena finì di perdersi con la testa fra le nuvole, la ragazza vide l'oggetto dei suoi pensieri proprio davanti a lei.
"Ehi sei qui!" Disse il codinato.
"C-ciao.." Riuscì a balbettare la giovane Tendo.
"Dove sei stata? Stamattina è scoppiato il panico a casa! Tuo padre era convinto che fossi scappata di nuovo!" Le disse Ranma.
"E tu invece? Cosa hai pensato?" Gli chiese la fidanzata.
"Io? Niente...che avrei dovuto pensare!" Rispose il ragazzo.
*Ryugenzawa* invece pensò. 
"Comunque ero in giro per negozi per rilassarmi al centro commerciale" rispose Akane.
"Strano..Ci sono stato anch'io e non ti ho vista!" Disse il codinato. 
"Si? E cosa ci sei andato a fare?" Gli chiese la ragazza.
"Sai, aveva iniziato a piovere e sono entrato lì...ed una volta lì ti ho preso questo per farmi perdonare!" Rispose Ranma porgendo ad Akane una busta del suo negozio d'abbigliamento preferito. 
La ragazza rimase sorpresa.
Illuminandosi in volto prese il regalo.
"Grazie mille Ranma! Posso aprirlo adesso?"
Il suo fidanzato riuscì solo ad annuire incantato sul sorriso della sua ragazza.
Akane aprì la busta e ne estrasse un top nero aderente molto bello. 
Ad un tratto notò il piccolo cuore dal bordo di strass che era posizionato al centro del petto e la scritta stampata in argento all'interno...
"Mi-mi ha colpito questa frase...credo sia un buon consiglio,anche se l'inglese non è il mio forte.." Affermò Ranma. 
Akane sbiancò e lesse a voce alta:
"MAKE YOUR DREAM COME TRUE".
*Il nome del locale di Mizu..* pensò. 
Il respiro le era diventato affannoso, il cuore accellerato in petto ed inaspettatamente due lacrime sfuggirono al suo controllo.
*Mi ha scoperto!*
Fu lo spiacevole pensiero della giovane Tendo.
"A-Akane, va tutto bene? Non ti piace?" Chiese preoccupato Ranma.
La ragazza scosse il capo.
"È un regalo bellissimo..Grazie!" Rispose asciugandosi gli occhi.
Stringendo la busta sul petto, con lo sguardo basso Akane affermò:
"Ho una fame da lupi...Torniamo a casa..".
Il codinato annuì. 
Quel giorno il tragitto verso casa per i due giovani fidanzati sembrò decisamente più lungo del solito.

*****************************************************
ECCOMI QUI CON UNA SORPRESINA!HO CERCATO DI AGGIORNARE SUBITO PER FARMI PERDONARE DEL RITARDO DELL'ULTIMA VOLTA!Spero mi farete sapere cosa ne pensate! vi abbraccio tutti!!! Al prossimo capitolo ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (PREPARAZIONE) ***


Arrivati al dojo Tendo nel più completo silenzio, Ranma e Akane annunciarono il loro arrivo:
"Siamo a casa!". 
Dalla casa non arrivò nessuna risposta, nessun rumore tranne il continuo gocciolare del lavandino della cucina.
"Scommettiamo che i nostri familiari non ci sono?" Disse Akane con espressione per nulla sorpresa. 
"Ma che dici?" Rispose il ragazzo.
"Saranno qui da qualche parte!". 
"Ranma...questa è una casa, non la giungla! Non pensi che se ci fosse qualcuno l'avremmo già incontrato o perlomeno sentito?".
Esclamò la piccola Tendo fissando il suo fidanzato con sguardo rassegnato. 
Ma, come di consueto, il giovane Saotome non si diede per vinto. Andò in camera sua:
"Papà!!dove sei?"
Poi bussò alla porta della stanza di Nabiki:
"Ehi succhiasoldi sei qui?"
Niente.
Si spostò in lavanderia:
"Kasumi?".
Nessuno.
L'ultima spiaggia era la stanza di Happosai:
"Ehi vecchio ti ho trovato!".
Spalancò la stanza e, ovvio, non trovò anima viva. 
*Allora è vero! Siamo soli..* Pensò tra sè Ranma sconsolato.
Scese giù in cucina e trovò Akane comodamente seduta e con un foglietto in mano.
"Tieni.." gli disse. "Era attaccato sul frigo. Ormai si comunica così in questa casa!"
Affermò la ragazza con tono gelido.
Ranma prese, poco delicatamente,il foglio dalle mani della fidanzata e cominciò a leggere a voce alta:
"Cari  Ranma e Akane, siamo andati alle Terme fuori città per il fine settimana. Il frigo è pieno e ci sono dei soldi in caso di bisogno.
Mi raccomando, non distruggete la casa, andate d'accordo e se vi va, pensate all'erede! Torniamo lunedi."

Akane osservava il suo fidanzato allibito:
"Hai ancora dubbi?".
Il giovane col codino sfogò la frustrazione sulla ragazza:
"Non potevi dirmelo prima? Avrei evitato di girare per casa come un pazzo!" Urlò.
"Capirai...sei scappato alla velocità della luce!". Rispose a tono la piccola Tendo. 
Akane in cuor suo era in realtà molto grata alla sua famiglia,non potevano scegliere giorno migliore per sparire dalla loro vista!
Quale occasione migliore per fare un passo avanti con Ranma?
Decise così di buttare le basi per porre in essere il suo piano:
*Operazione conquista..avviata!* .Pensò Akane versione marines. 
"Senti un pò Ranma!".
Si rivolse al codinato distogliendolo dallo stato passivo-depressivo in cui era entrato.
"Visto che siamo soli in casa e nessuno dei due ha voglia di cucinare..."
Il codinato sgranò gli occhi:
"Nel mio caso non si tratta di non aver voglia ma di sopravvivenza!"
Disse il morettino riferendosi alle contestabili abilità culinarie della sua compagna.
"Ok ho capito! Vuoi farmi finire!!!" Gli urlò in faccia Akane.
Il ragazzo annuì solamente.
"Ti ringrazio..Dicevo, dato che di prepararci il pranzo non se ne parla, potremmo ordinare qualcosa da mangiare qui in casa...E stasera..".
"Stasera cosa?"
La interruppe nuovamente il ragazzo.
"Potremmo andare a cena fuori..che ne dici?". Chiese Akane terribilmente in imbarazzo. 
Ranma non credeva alle sue orecchie.
La sua rozza, violenta e orgogliosa fidanzata, colei che odiava gli uomini, gli stava chiedendo di uscire a cena fuori?
"Akane ti senti bene?"
Le chiese il codinato poggiandole una mano sulla fronte.
La ragazza indietreggiò quel che bastava per annullare quell'innocente contatto, che la febbre gliel'avrebbe fatta venire sicuro!
"Certo che mi sento bene,ho solo trovato una soluzione intelligente ad un problema imprevisto.."
Rispose la ragazza con sicurezza disarmante.
Ranma continuava a fissarla con sguardo incredulo.
"Tranquillo Casanova non è un appuntamento galante...Puoi ricominciare a respirare!" Gli disse Akane sfoderando un sorriso divertito.
"Felice di saperlo...".  Rispose Ranma con finto disinteresse.
"Comunque se l'alternativa è rischiare di morire avvelenati..ok ci sto!". Disse infine il giovane.
*Bingo!* Pensò Akane. *Ora non mi resta che leggere i consigli che Mizu mi ha lasciato,sperando che mi siano utili.*
A distorgliela da quei pensieri fu la voce di Ranma:
"Ordino qualcosa da Shampoo?" Chiese quasi ingenuamente.
"Ma sei scemo? E chi se la leverebbe dai piedi dopo?"
Disse la fidanzata d'istinto.
*Quindi vuole stare da sola con me…*  Pensò il codinato e sfoderando il suo solito sorriso sgembo disse:
"Ok capo, come non detto! Ordino da un'altra parte..".
Akane non contestò l'impressione che aveva dato a Ranma e si limitò invece a rispondere:
"Va bene..Io vado di sopra a mettermi più comoda. Chiamami quando è arrivato il pranzo..". 
Detto questo la ragazza sparì su per le scale e poi dietro la porta della sua stanza.
Nelle mani stringeva un biglietto che avrebbe cambiato il corso degli eventi. 
Di sotto, intanto, Ranma stava riflettendo sulle parole di Akane:
*Possibile che la nostra famiglia stia complottando qualcosa? Capisco quegli scellerati dei nostri genitori ed anche quell'opportunista di Nabiki... Ma Kasumi?
Lasciarmi senza pranzo nelle grinfie di Akane.. No, non è normale!*
Quando Ranma voleva,sapeva essere proprio ottuso.
Con questa riflessione profonda, prese l'elenco e cornetta all'orecchio ordinò da mangiare.
*****************************************************************************************]*******************************************************
Intanto nel ristorante Il Gatto, una giovane amazzone dai capelli viola, fremeva dalla voglia di scoprire il contenuto di uno strano biglietto che teneva fra le mani.
Si nascose nel retro del negozio e come se stesse maneggiando l'oggetto più prezioso al mondo, aprì il biglietto e cominciò a leggere:
"Cara Shan-Pu,
in assoluto tu sei stata l'allieva più difficile da inquadrare.
Analizzando tutte le tue prove, sono sempre stata in dubbio su cosa fare con te.
Ma è con il tuo ultimo compito che tutto mi è diventato chiaro.
Mi hai scritto che la tua paura più grande è non sposare un certo Lanma, che di lui adori il fatto che sia folte e bello e sul modo in cui lo corteggeresti hai messo saltandogli al collo.
Bhe mia cara che dirti...
Innanzitutto impara la nostra lingua, il tuo accento cinese è orribile e ti fa sembrare stupida.
Seconda cosa, parli di lui come se fosse un oggetto privo di volontà.
Quanto tempo è che ti lanci addosso a questo ragazzo senza cavarne un ragno dal buco?
La domanda che ti faccio adesso è questa: Come ci si sente ad essere rifiutata Shan-Pu?
E soprattutto come reagirebbe il Consiglio delle Amazzoni sapendo che quello che dovrebbe diventare tuo marito, non ti considera degna?
Tu ti credi bella e forte, sul forte posso essere d'accordo,ma ben presto ti accorgerai che forse bella non lo sei affatto. Non almeno quanto pensi.
Dato che quello che dovrebbe essere tuo marito preferisce un uomo a te!
Guarda bene nella busta mia cara... E avrai le prove di ciò che ti ho detto.
Se non mi crederai ho già un contatto nella tua tribù in Cina, chissà come reagirebbero a sapere che chi ti ha rifiutato lo ha fatto per un uomo!
Questo è tutto.
Sei fuori dai giochi micina...Solo un cieco potrebbe stare con qualcuno come te.
Ti consiglio di iniziare a cercarlo se non vuoi che oltre che stupida tu non diventa anche zitella. 
Buona caccia alla talpa.
Mizu.". 
Shan-Pu completamente sconvolta dalle parole della donna prese la busta che conteneva la lettera con fare tremolante. 
Quella Mizu con poche parole era riuscita a minare le sue due più grandi certezze:
la sua bellezza e l'orientamento sessuale del futuro marito.
L'amazzone si convinse che Mizu mentiva, e aprì la busta.
Al suo interno trovò una foto di Ranma ragazza, vestita da Giulietta che baciava Kuno!!!
"Oh no Lanma!"
Urlò Shan-Pu.
"Come hai potuto baciale quell'uomo? Allola è velo... Piuttosto che baciale me desideli stale con un uomo!".
L'amazzone era distrutta e la sua autostima sottoterra.
"Ola si spiega pelchè non ha lotto il fidanzameento con Akane... Lei è un maschiaccio!".
Shan-Pu pensò a tutte le volte che aveva provato a sedurre il codinato senza risultato.
Probabilmente lei era troppo femminile e quindi ai suoi occhi poco attraente,mentre la ragazza violenta era mascolina e quindi affine al futuro marito.
Lei non poteva subire un'umiliazione tanto grande.
Al suo villaggio il culto della bellezza era importante quanto quello della forza e se avessero saputo che lei aveva spinto addirittura un uomo a preferire un altro uomo sarebbe stata la fine.
Ugualmente non poteva dare la colpa a Ranma.
Era stata lei a proporlo come futuro marito, se il Consiglio avesse scoperto che l'uomo che lei aveva scelto in realtà aveva altre tendenze...L'avrebbero bandita dal villaggio!
"No! Non posso sposallo pel una stupida legola!" Urlò la ragazza.
Quelle parole la portarono a pensare, nella peggiore delle ipotesi, che fosse lei stessa a scatenare così tanto ribrezzo negli uomini da preferirle chiunque.
Era nella confusione più totale!
"Amo tloppo me stessa pel diventale come Akane.."
Disse l'amazzone.
Pensandoci bene esisteva solo un uomo che non aveva mai dubitato della sua bellezza ed era così cieco da rimanere immune all'ipotesi peggiore...
*Mousse* . Disse tra sè l'amazzone.
E strappando la lettera di Mizu tornò a lavoro.
************************************************************************************************************************************************
A casa Tendo,intanto, Akane si trovava nella sua stanza.
Tra le mani stringeva l'oggetto che avrebbe potuto cambiare il suo rapporto con Ranma.
Mai come in questo momento i consigli di Mizu le erano sembrati così fondamentali! 
Si fece coraggio ed aprì il biglietto: 
"Mia carissima Akane, so bene quanto è stato difficile per te affrontare le prove precedenti, ma se sei arrivata a questo punto è solamente grazie all'amore che provi per il tuo fortunato ragazzo.
Mi sento innanzitutto di darti un consiglio in generale:
Abbi più fiducia in te stessa e nel destino che qualche volta può essere cambiato, con qualche piccolo aiuto.
Detto questo, conto molto sul fatto che seguirai quello che sto per dirti adesso.
Ti chiederò tanto, lo so, dato la tua poca esperienza, ma questo tanto ti verrà naturale e spontaneo a seconda di quanto fortemente tu voglia arrivare al tuo obiettivo.
Quello che ti propongo è di seguire i famosi Dieci Gesti di Seduzione.
Non occorre necessariamente che tu li segua tutti alla lettera, ma è necessario però che tu li sappia.
1) LECCARSI LE LABBRA.
È il gesto più classico per esprimere un piacere che si sta provando per qualcosa che si dice o che si è sentito dire, in più pone l'attenzione sulle tue labbra (burrocacao e rossetto mi raccomando);
2) SORRIDERE TIMIDAMENTE.
Un sorriso da fare soprattuto con lo sguardo.
Tieni la testa leggermente chinata verso il basso e alza gli occhi accennando un sorriso.
In questo modo gli occhi sembreranno più intensi e più grandi. Usa questo gesto mentre lui ti parla;
3) CERCA IL CONTATTO VISIVO.
Vietato distogliere lo sguardo, è con esso che si riescono a comunicare le cose più profonde;
4)MORDICCHIARSI LE LABBRA.
Devi stare attenta a questo gesto, oltre ad essere un chiaro invito va usato nel momento più opportuno, ossia quando il tuo ragazzo sta parlando o sta facendo qualcosa che ti piace;
5) SPOSTARE I CAPELLI.
È un gesto molto femminile,nel momento in cui lo compi attiri l'attenzione sul tuo aspetto;
6) VISO IN PRIMO PIANO.
Incorniciare il tuo volto fra le mani lo mette in risalto.
Usalo per far capire al tuo uomo che stai ascoltando quello che dice;
7) DITO IN BOCCA.
Concettualmente simile al mordersi le labbra,ma molto più provocante...Vedi tu a cosa vuoi alludere..io non mI esprimo;
8) ACCAREZZARSI LEGGERMENTE.
Sfiorare i bordi del vestito, toccare le proprie braccia e/o il proprio collo, richiama l'attenzione sul tuo corpo;
9) ACCAVALLARE LE GAMBE.
Questo te lo consiglio vivamente visto che le tue sono belle e toniche.
È un pò come se stessi dicendo:
"Ehi carino guarda qui che roba!" 
Mettersi in mostra ogni tanto fa bene! 
Ed ultimo ma non meno importante è il numero
10)RIDERE E AVVICINARSI.
Avvicinati a lui un pò più del dovuto, sfioragli la mano o il braccio, ridi alle sue battute in modo naturale.
Akane questi sono consigli generali, ricordalo, se il tuo ragazzo è per te l'uomo migliore del mondo, lo capirà senza giri di parole o troppi gesti.
Basterà che vi guardiate nel modo giusto...Col cuore.
In bocca al lupo!
Mizu. "
 
Akane rimase di sasso.
Questa volta Mizu le aveva spiegato tutto nel dettaglio.
Era anche vero che voleva essere il più naturale possibile, ma sicuro queste piccole accortezze avrebbero fatto piacere al suo Ranma.
La ragazza arrossì, ma stranamente nella sua testa tutto era chiaro.
*Se lui mi piace sul serio ,supererò il mio imbarazzo..*.Pensò la ragazza.
Ad un tratto la voce di Ranma la riportò alla realtà:
"Akane scendi! È arrivato il pranzo!".
La piccola Tendo nascose la lettera di Mizu e scese giù in cucina. 
"Grazie per avermi avvisata Ranma" Disse la ragazza molto educatamente.
Il codinato rimase sorpreso. "Figurati..". 
Il pranzo trascorse in modo tranquillo.
I due ragazzi chiacchierarono molto e senza imbarazzo.
Risero ricordando alcune delle tante avventure affrontate insieme:
Akane che viene rapita da Collant-Taro, Ranma da quel francesino dalla bocca larga, Akane che si addormenta con l'incenso di primavera e diventa fortissima, Ranma che perde la forza...
"E non dimentichiamoci quell'odioso di Shinnosuke!"
Disse il codinato tappandosi la bocca in netto ritado.
Quel nome riusciva a farlo innervosire solo a sentirlo pronunciare e questa volta era stato proprio lui a farlo.
Akane colse la palla al balzo:
"Ranma..non ho mai capito perchè quel ragazzo ti stIa così antipatico...Cosa ti ha fatto?"
Chiese la ragazza con finta innocenza.
*Ti ha quasi portata via da me!* Pensò il bel moro.
"È troppo presuntuoso" rispose, mentendo spudoratamente, Ranma. 
Akane sorrise.
"Non è che eri un pò geloso di lui eh?" Affermò la ragazza stuzziccandolo.
*Avrei potuto rompergli l'osso del collo da quanto ero geloso!* Pensò il codinato dentro di sè.
"Geloso? Chi io? Nei tuoi sogni Akane!"
Fu invece quello che uscì dalla sua bocca. 
"Bhe alcune volte i sogni non sono tanto diversi dalla realtà testone!". Rispose la giovane senza smettere di guardarlo. 
Ranma cambiò argomento.
"Dove andremo a cena stasera?" .Le chiese. 
"È una sorpresa!" Urlò Akane in preda all'euforia.
Ranma la guardò sospettoso:
"Mi devo preoccupare?". 
"Per una volta fidati di me...Vedrai ti piacerà!". Rispose al volo la ragazza. 
"Io mi fido di te Akane.."
Affermò quasi sussurrando il giovane col codino.
"Basta che non cucini tu, possiamo andare ovunque!". Continuò scoppiando a ridere. 
Akane si alzò, aveva tante cose da organizzare.
"Tranquillo Ranma, non voglio passare la serata con te svenuto dal dottor Tofu!".
Stranamente rise anche lei.
Non si era arrabbiata e il suo fidanzato questo l'aveva notato.
"Ora dove vai?". 
"A farmi bella per te!" Rispose Akane. 
Vedendo il suo fidanzato avvampare vistosamente rise ed esclamò:
"Scemo! Vado a riposare un pò e a mettere un pò in ordine la stanza! A più tardi Ranma!"
E corse via.
"Tanto sarebbe stato tutto inutile stupida!"
Urlò forte il codinato contro la fidanzata.
*Sei già bellissima così*. Pensò. 
Con una strana agitazione addosso e il cuore in fermento, Ranma andò anche lui a riposare.
Non sapeva spiegarsene il motivo, ma sentiva che quella serata sarebbe stata speciale per lui ed Akane.
******************************************************************************************************************************


Lo so,avete ragione ho interrotto sul più bello! Non odiatemi per questo,ma credo che un evento come un appuntamento a cena tra Ranma e Akane meriti un capitolo a parte :) 
Come sempre vi ringrazio tutti e aspetto i vostri commenti!
Ps: i consigli di seduzione non sono tutti farina del mio sacco, ho fatto una ricerca! In materia, infatti, mi sento più un'Akane che una Mizu ahahahah xD
Un abbraccio forte :)

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Ricominciano i Corsi: Il Linguaggio del Corpo (PRATICA e non solo...) ***


Akane era sdraiata sul suo letto.
Mille cose le frullavano nella mente, dall'organizzazione della serata al menù, dai consigli di Mizu al trucco. 
Ma la cosa più importante era:
*Cosa mi metto!!!* Pensò nel panico.
Il suo primo "quasi appuntamento" con Ranma era stato un pomeriggio caldo di tanto tempo fa, ora era di sera, a cena e mirato a conquistarlo!
Decisamente una esperienza del tutto nuova per la giovane Tendo. 
Con un pò di timore si diresse verso il suo armadio,lo aprì e lo sconforto la pervase. 
Nulla di tutto quello che aveva lì dentro poteva definirsi audace..
"Perfino il guardaroba di Obaba sarebbe più sexy del mio.."
La visione della vecchia amazzone vestita provocante l'aveva decisamente traumatizzata e rabbrividì.
Solo una persona avrebbe avuto sicuramente quello che cercava:
"Nabiki! Stavolta mi prenderò un prestito senza chiedere!" Affermò tutta allegra la ragazza.
Piena di speranze, quindi, uscì dalla sua stanza ed entrò in quella della sorella succhiasoldi.
"Benvenuti nel regno della regina di ghiaccio" Disse sottovoce Akane. 
Nel modo più silenzioso possibile aprì l'armadio di Nabiki.
"Allora..vediamo un pò.." Affermò la ragazza spostando delicatamente i vari capi della sorella.
"Un vestito rosso no troppo vistoso...Questa gonna bianca? No non fa per me...Ehi!"
Ad un tratto Akane si illuminò.
"Questa è perfetta!"
Disse allegra la ragazza estraendo una minigonna nera a tubino che le avrebbe fasciato i fianchi.
Il lato destro e quello sinistro della gonna, erano fatti di pizzo trasparente che avrebbe messo in mostra alcuni lembi di pelle strategici.
*Col top di Ranma starà benissimo!" Pensò. 
Decisa però a dare un pò di colore al suo outfits, si ricordò di un soprabito lungo color panna, che Nabiki aveva spillato a Kuno in cambio di due foto.
"Mhm...dove l'avrà messo?"
Mentre cercava tra i numerosi capi, fra i quali riconobbe parecchie cosucce di sua proprietà, Akane fu attratta da uno strano impermeabile. 
Semplice calo di stile?
No, non poteva essere...
La ragazza spalancò occhi e bocca per la sorpresa.
*È lo stesso dell'informatore di Mizu..*. Pensò.
Vinta dalla curiosità tirò fuori il capo dall'armadio e cominciò a frugare nelle tasche. 
Trovò degli occhialoni scuri ed una parrucca bionda spettinata e trascurata.
Non c'erano più dubbi.
Ecco cosa le nascondeva Nabiki. 
C'era lei dietro Mizu? Cosa le aveva detto? 
Akane sconvolta, tornò seria.
Rimise al suo posto l'impermeabile incriminato e trovò il soprabito che cercava, rubandolo comunque dall'armadio.
*Nabiki pagherai. Dovrai spiegarmi molte cose, ma non permetterò che il pensiero della tua disonestà, mi rovini questa serata!* pensò la piccola Tendo. 
Fece un respiro profondo e decise di dimenticare per quella sera ciò che aveva visto.
L'alba di un nuovo giorno le avrebbe portato la sua vendetta, ma quel tramonto che stava per arrivare, forse, le avrebbe donato il bacio che tanto desiderava. 
**************************************************************************************************************************************************
Intanto in camera sua anche il giovane col codino era alle prese con cosa mettere.
Vestirsi in modo decente non era mai stato un problema per lui, ma ora separarsi dalla casacca rossa e dai pantaloni scuri, sembrava un trauma!
*In ogni caso sarò comunque più carino di Akane!*
Quel pensiero presuntuoso meravigliò se stesso.
Da quando gli interessava sembrare carino? E soprattutto cos'era quell'ansia di sfigurare davanti la sua fidanzata?
Ranma alla luce di tutto ciò, si diede due schiaffi sulla faccia in modo da riprendersi:
"Avanti Saotome! Cos'è questo atteggiamento da femminuccia! Sveglia!" Disse ad alta voce il giovane.
Certo ammettere di essere nervoso sarebbe stato normale per chiunque al mondo, ma non per Ranma.
"Ragioniamo!" Disse il ragazzo a se stesso.
"Sto andando a cena con Akane, per quale stupido motivo dovrei sentirmi agitato? Lei sarà come il suo solito rozza, violenta e per niente carina...Mangeremo, litigheremo e poi basta! Tutto normale, no?" .
La tecnica menti a te stesso però, a giudicare dalla tachicardia del giovane, non aveva funzionato.
Ranma sapeva che quella serata non sarebbe stata una normale cena tra lui e la sua fidanzata violenta. 
Akane sarebbe stata carina come in questi giorni? Lo avrebbe guardato in "quel modo"?
Lo avrebbe messo a disagio? Questo lui non lo sapeva,anzi forse lo sperava.
Ma ciò che il codinato temeva maggiormente, era la sua ipotetica reazione.
Che cosa avrebbe fatto se si fosse trovato dinanzi un'Akane sexy e carina?
Sarebbe scappato?
Avrebbe reagito nel "modo giusto"?
Oppure rovinato tutto come il suo solito? 
"Io non ho paura!"
Urlò Ranma lanciando in aria alcuni vestiti. 
Poi ad un tratto, la sua attenzione venne rapita da un indumento in particolare. 
Quel completo verde scuro che aveva messo per incontrare sua madre.
Lo aveva scelto perchè lo faceva sentire bene, lo faceva sentire uomo. 
*E da uomo dovrò comportarmi con Akane..*pensò. 
Dopo essersi cambiato, si accorse che la ragazza non gli aveva detto dove sarebbero andati.
Nonostante Akane gli avesse dimostrato di non volerglielo dire, la curiosità lo spinse a cercare la ragazza. 
Con quella sensazione di ansia che non lo aveva ancora abbandonato, bussò alla porta con la paperella di legno.
"Ranma sei tu? Entra!". 
Il codinato sobbalzò.
Sembrava quasi che Akane aspettasse la sua visita.
Ranma aprì la porta dicendo:
"Senti un pò, devi dirmi dove andiam...".
Ad un tratto si bloccò.
Ciò che aveva davanti gli occhi, gli fece tutto ad un colpo asciugare la gola.
Con la bocca semiaperta cominciò a razionalizzare quella visione.
Akane era di fronte a lui avvolta in un completo nero.
La gonna stretta arrivava appena sopra il ginocchio,ai lati il pizzo faceva
trasparire la pelle candida, ai piedi delle decolletè dello stesso color panna del soprabito...
Ma ciò che attirò la sua attenzione fu il top scuro che lui le aveva regalato.
Addosso ad Akane quel capo semplice era diventato di una bellezza sconvolgente...Akane era di una bellezza sconvolgente. Era più luminosa del cuore stampato sul top e quella scritta in rilievo, sembrava un consiglio che i Kami stavano mandando al codinato..Rendere realtà il suo sogno..
"Ehilà Ranma! Sei ancora qui?"
La voce squillante di Akane l'aveva ridestato dai suoi pensieri.
"Eh come dici?"
Chiese il ragazzo cercando di recuperare il controllo.
"Ti stavo dicendo che sono quasi pronta..devo solo mettere un pò di trucco e scendo.." .
Esclamò la giovane un pò imbarazzata.
"No non serve!" Disse il codinato alzando un pò la voce. 
Akane cambiò espressione:
" Si lo so,il trucco non fa miracoli avanti dillo!" 
"Ma perchè non fai altro che fraintendermi Akane! Io volevo dire... Ecco... Che stai bene già c-così... Non c'è bisogno di truccarsi".
Ranma divenne paonazzo.
Akane incredula restò a bocca aperta.
Con espressione seria si avvicinò al codinato e guardandolo negli occhi gli disse:
"Ranma...dimmi la verità.."
Il cuore del giovane perse un battito.
"Stiamo per morire non è vero?"
A quelle parole il codinato si schiantò al suolo.
Rialzandosi urlò:
"Ma sei stupida! Una volta che ti faccio un complimento devi ridicolizzare tutto così! Mannaggia a me e alla mia boccaccia! Ti aspetto giù, muoviti che ho fame!"
Così dicendo il giovane Saotome le voltò le spalle mentre delle risatine lo accompagnavano davanti la porta.
Appena giunto sui primi gradini delle scale Akane lo chiamò:
"Ranma aspetta!".
Il ragazzo alzò lo sguardo voltandosi verso la porta della stanza della sua fidanzata.
"Che diavolo vuoi?" Chiese in preda alla rabbia. 
"Anche tu..stai bene..adoro quel completo" .
Rispose la ragazza sorridendo. 
"Scendo subito!".
La porta si socchiuse e Ranma con il volto accaldato e un sorrisino ebete continuò la sua discesa per le scale.
****************************************************************************************************************************************
Stretti in una stanzetta di una pensione poco fuori Nerima, la famiglia Tendo-Saotome al completo cercava di passare quelle interminabili ore, ipotizzando un piano B.
Soun prese la parola:
"Ragazzi, Akane ha quasi scoperto il nostro piano, non possiamo sparire di continuo, abbiamo bisogno di un'alternativa.".
"Soun ha ragione!" continuò Genma
" Abbiamo spinto troppo sul fatto che quei due non fossero molto svegli e alla fine,la corda si sta spezzando!". 
"Questa è tutta colpa di tuo figlio!" lo interruppe Happosai.
" È la vergogna della palestra! Come fa davanti un bel bocconcino come Akane a non approfittarne!". 
"Ma maestro cosa dice!" intervenne Kasumi.
" Sono troppo giovani per quel genere di cose..si ricordi il nostro obiettivo è farli arrivare a sposarsi..". 
"E cosa c'è di più sicuro di un matrimonio riparatore!" disse Nabiki. 
" Pensateci, manca una sola lezione e Mizu insegnerà ad Akane come arrivare ad un contatto intimo con Ranma!
Certo, se il cognatino fosse un pò più sveglio a quest'ora...
Forse avremmo dovuto spingere lui tra le braccia della cuginetta... Tu che dici?". 
Dall'ombra dell'angolo della stanza, una donna dalla figura magra e i capelli rosa si avvicinò alla sua interlocutrice.
"Sono convinta che Akane ce la farà. Devo solo eliminare l'ultimo ostacolo.". 
"Sempre che Akane vorrà ancora il tuo aiuto e non ci ucciderà prima..." disse Nabiki.
"Bhe..intanto.."
Pronunciò in tono solenne Genma..
"Potremmo ordinare da mangiare? Sto morendo di fame!!!". 
L'intera famiglia stramazzò al suolo.
"Ha ragione signor Saotome..." Affermò Nabiki grattandosi la testa.
"Se dobbiamo morire, assicuriamoci di aver almeno la pancia piena!".
E così nella ritrovata allegria al pensiero del cibo, la famiglia chiamò il servizio in camera.
************************************************************************************************************************************************
Ranma seduto intorno al tavolo batteva rumorosamente le dita sulla superfice in legno.
*Ma quanto ci mette!* pensò.
In realtà erano passati meno di dieci minuti, quando sentendo un rumore di tacchi si voltò e finalmente la vide di nuovo. Possibile che l'effetto della priva volta che l'aveva vista, potesse ripetersi ogni singola volta che la incrociava, però ad un'intensità sempre maggiore? 
Notò,inoltre, con sua estrema sorpresa, che Akane aveva seguito il suo consiglio.
Niente trucco eccessivo, solo un filo di gloss rosato sulle labbra che le rendevano pericolosamente invitanti.
"Scusami se ti ho fatto aspettare..Andiamo?" Chiese Akane. 
Ranma si alzò meccanicamente.
La modalità robot si era attivata contro la sua volontà. 
"Sbaglio o siamo un pò nervosi..." lo stuzzicò la giovane.
"N-no.." Riuscì a stento a dire il codinato.
"Sta tranquillo... Non ho intenzione di saltarti addosso Ranma! Non per il momento almeno.." .
Gli sussurrò Akane squadrando il ragazzo da capo a piedi e mordendosi le labbra.
Ranma dal canto suo fece quello che gli riusciva meglio dopo le arti marziali, avvampò e divenne di marmo! 
La ragazza gli diede una pacca sulla spalla e ridendo a più non posso ggli disse:
"Tranquillo stavo scherzando! Quanto sei timido!". 
Il codinato punto nell'orgoglio, tornò in forma umana e le rispose:
"Guarda che è stato il pensiero di averti troppo vicina a farmi raggelare il sangue...ma per l'orrore!" Urlò acidamente.
Akane non fece nemmeno più caso a quelle parole.
Prese per mano il giovane e lo portò davanti l'ingresso della palestra.
"Che c'è vuoi combattere?" Chiese Ranma sulla difensiva.
La fidanzata senza rispondere, ma fulminandolo con lo sguardo lo spinse a seguirla.
Aprendo la porta della palestra, lo spettacolo che si mostrò dinanzi agli occhi del codinato, lo lasciò stupefatto.
La palestra era illuminata da tante candele, alcune profumate alla fragola, al centro era stato posto un piccolo gazebo coperto da tende bianche velate e rose rosa.
All'interno un tavolino rotondo per due, imbandito come nei migliori ristoranti.
Accanto al tavolo un carrello con le pietanze più invitanti possibili e dell'ottimo vino. 
Akane ruppe il silenzio.
"Allora? Sono stata brava?".
Ranma, ancora incredulo, si voltò verso la sua fidanzata.
"C-come hai fatto a organizzare tutto questo?"
La ragazza con aria fiera rispose:
"Lo so, ti ho stupito. Di solito non sono molto brava in queste cose... Ma l'ho immaginato così tante volte che mi è venuto automatico tutto quanto. E poi scusa...come saremmo arrivati al ristorante con i mezzi in ferie? E così ho portato il ristorante da noi!". Disse tutto ad un fiato per evitare interruzioni. 
Ranma la guardò fisso negli occhi:
"Sei stata molto più che brava..Grazie Akane..". 
La giovane avrebbe voluto prendersi la giusta ricompensa in quel momento.
Un bacio sarebbe stato perfetto.
Ma aveva altre idee da mettere in atto e poi sarebbe stato Ranma a volerla baciare senza più scuse.
"Dai entriamo e mettiamoci a mangiare! Muoio di fame!" Esclamò Akane alleggerendo il momento.
"Ah tranquillo..non ho cucinato nulla..".
Il giovane sorrise ed ancora in preda all'imbarazzo, si avvicinarono entrambi all'ingresso del gazebo.
In preda ad un attacco di galanteria, Ranma spostò la sedia ad Akane per farla accomodare.
Un gesto che, quasi sicuramente, aveva visto fare ai bellocci della tv..
La ragazza rispose un "Grazie.." abbastanza scioccato.
"Visto?" disse il codinato
"Anch'io riesco a stupirti qualche volta..". Affermò con aria soddisfatta.
Akane lo guardava sospettosa.
"Sai cosa ho pensato quando mi hai spostato la sedia?" Chiese tutto ad un tratto la giovane Tendo.
"No..cosa hai pensato?" domandò curioso il ragazzo.
"Che volessi farmi accomodare e poi togliermi la sedia lasciandomi cadere a terra.." Rispose Akane con occhio indagatore. 
Ranma scoppiò in una sonora risata.
"Sarebbe stato splendido vederti sbattere il sedere a terra!" Disse asciugandosi le lacrime. 
"E allora perchè non l'hai fatto?" Chiese la ragazza passandogli un piatto pieno di ogni prelibatezza.
"Semplice...". Rispose il bel moro addentando una fetta di carne.
"Non ci sono arrivato.. Alle volte sei più diabolica di me Akane!". 
Questa volta fu lei a ridere di gusto. E mentre lo faceva cercò il contatto con il corpo del fidanzato.
Quel leggero schiaffetto di finto dissenso sull'avambraccio del giovane, provocò in entrambi una forte sensazione di calore.
 Akane seguì alla lettera i consigli di Mizu. 
Si mise un dito in bocca per pulirsi le dita da qualche salsina strategicamente assaggiata, mentre Ranma parlava lei lo guardava con attenzione mettendo il suo viso in mostra, fissandolo col capo un pò inclinato. 
Quando fu il turno della ragazza di parlare, notò che il suo fidanzato non si distraeva neanche un minuto, aveva guardato le sue gambe accavallarsi, i suoi capelli spostarsi dietro le orecchie, sfiorare con un dito il bordino del top.
Di questo Akane ne era più che sicura.
Aveva sorpreso Ranma, sbirciare più volte la sua scollatura, nei momenti in cui lei CASUALMENTE si sbilanciava un pò troppo per raggiungere il cestino del pane.
Tutto ad un tratto il ragazzo prese in mano il bicchiere di vino e disse:
"Facciamo un brindisi!"
Akane sorpresa chiese:
"Si? A cosa?".
Il codinato con fare pensieroso rispose:
"Mhm..vediamo! Ah si! Brindiamo a questa cena meravigliosa che tu NON hai preparato!". Disse il giovane porgendo il bicchiere verso Akane.
"Cin cin!". Affermò la ragazza sorridendo della battuta.
Buttarono giù quel liquido fruttato di colpo.
"Adesso tocca a te!" .Disse Ranma.
"A fare cosa scusa?" . Chiese scettica la giovane Tendo.
"A fare un brindisi,no?" Rispose con un sorrisetto di sfida il moro. 
Col bicchiere nuovamente colmo, Akane fissandolo negli occhi chiese:
"Hai forse intenzione di farmi ubriacare furbastro?" Stavolta era lei a sorridere maliziosa.
"Ma no Akane che dici!". Rispose imbarazzato Ranma. 
La ragazza scoppiò a ridere e lui la seguì.
"Ok ok..allora fammi pensare..". Affermò la ragazza alzando lo sguardo al soffitto. Dopo qualche secondo s'illuminò:
"Trovato! Allora... Brindiamo al bacio che tu ancora NON mi hai dato!"
Ranma divenne più rosso del vino che teneva nel bicchiere.
"Cin cin..". Fu solo ciò che riuscì a balbettare.
Akane bevve tutto il vino in un solo sorso. 
"Che c'è Ranma, non bevi?" Chiese facendo gli occhioni da cerbiatta. 
"Meglio di no Akane...qualcuno lucido deve pur esserlo tra i due,non credi?" Disse il ragazzo rimanendo incantato sugli occhi della fidanzata.
"Guarda che sono serissima...e poi non lo sai che il vino disinibisce?". 
Ranma divenne serio.
"Allora tutto quello che dirò non potrà essere usato contro di me?" Chiese.
"Sarò una tomba!" .Rispose Akane. 
Sentite quelle parole, il codinato bevve anche lui il suo secondo bicchiere.
"Bene, allora ascoltami Akane.." Disse il giovane.
La ragazza si avvicinò sporgendosi sul tavolo. "Così va bene?" chiese.
Il ragazzo annuì.
"È tutta la  sera che ti comporti in modo diverso dal solito...e-ecco..è come se tu stessi cercando di sedurmi senza parlare.." disse rosso in volto l'artista marziale.
"E la cosa ti disturba?" chiese preoccupata la ragazza. 
"No anzi.. Mi sorprende..e vorrei chiederti perchè? Perchè ti comporti così con me?".
Akane non era preparata ad una domanda così diretta.
Certo l'idea del vino la stava aiutando, dato che il giovane non si era accorto della bassissima gradazione alcolica che avesse.. Ma ora cosa gli avrebbe risposto? 
"Ecco vedi..Volevo farti capire che non sono un disastro come pensi.." Gli rispose senza sbilanciarsi troppo.
"Ma io non parlo sul serio quando ti dico quelle cose.." Disse il codinato con lo sguardo basso. 
"E allora perchè lo fai?". Rigirò la domanda Akane. 
Ranma fece un respiro profondo e rispose:
"Ehm..e-ecco io..Lo faccio per farti arrabbiare..".
Akane scattò in piedi.
"Cooosa??" 
Il ragazzo che aveva preventivato una reazione simile la prese per le spalle e la fece riaccomodare. 
"Sapevo saresti saltata come una molla...fammi finire!".
La giovane Tendo imbronciata annuì. 
"Allora, dicevo..Lo faccio per farti arrabbiare perchè... Quando ti arrabbi, metti il broncio esattamente come adesso...
E adoro la forma delle tue labbra imbronciate...".
Quelle parole uscirono dalla sua bocca con una facilità che sorprese entrambi i due ragazzi.
Akane non credeva alle sue orecchie.
Lei non ci aveva mai fatto caso a quella particolarità.
Poche parole e Ranma si era esposto, chissà quanto gli era costata quella dolce confessione. 
Era giunto il momento della seconda parte della sorpresa.
La ragazza si alzò.
"E ora dove vai?". Le chiese il codinato. 
"Ho un'altra sorpresa per te.." Rispose Akane.
Da dietro la tenda spuntò uno stereo nel quale la giovane infilò un cd... Premuto il tasto play partì la musica.
E sulle note di "Paper Cup" di Heather Nova, la giovane Tendo prese per mano il suo fidanzato, invitandolo a ballare. 
"Ma A-Akane io non so ballare..ti distruggerei i piedi..". Disse in preda all'imbarazzo Ranma. 
La fidanzata non si perse d'animo e spinta dal desiderio di creare un contatto più forte col ragazzo lo abbracciò:
"Allora restiamo così fino alla fine della canzone, ti va?".
Ranma non rispose, ma rafforzò la presa su Akane facendo aderire il corpo al suo. 
I cuori dei due ragazzi facevano più rumore della musica, le mani sudavano e i respiri si fecero più profondi.
Ranma stringeva la sua fidanzata come se avesse timore di vederla sparire da un momento all'altro...
Inspirava il profumo dei capelli di Akane avidamente, quel calore e quell'odore lo facevano sentire nel posto giusto... A casa. 
Ad un tratto Akane allentò un pò la presa.
Il giovane se ne accorse e la fissò negli occhi. 
"Qualcosa non va?".  Le chiese preoccupato. 
"Mi gira un pò la testa.." Rispose la ragazza. 
Ranma sorrise.
"Sarà stato il vino...Lo sapevo che non avresti retto zuccona!". Le disse il codinato. 
"No Ranma...Sei TU. Tu mi fai questo effetto..da sempre.." Rispose Akane senza scollare lo sguardo dall'uomo che amava.
Ranma in quel momento ebbe paura che il cuore gli esplodesse nel petto.
Guardò gli occhi nocciola di Akane, le labbra leggermente lucide...
Poi lo sguardo cadde su quel messaggio, scritto su quella stoffa circondata da un cuore. 
"A-akane...c-chiudi gli occhi..".Le disse con un filo di voce e il viso in fiamme. 
"Quando li riaprirò sarai ancora qui?" Gli chiese sottovoce la ragazza. 
"Io sarò sempre con te...Voglio solo far diventare realtà un sogno...". 
Akane sorrise.
E col cuore a mille fece ciò che Ranma le aveva timidamente chiesto e chiudendo gli occhi, istintivamente si leccò le labbra. 
In quel preciso istante, come nelle migliori scene d'amore dei film, quando lo stereo suonò l'ultima nota di quella dolce canzone..
Ranma pose fine alla distanza che separava la sua bocca da quella di Akane. 
E mentre assaporavano a vicenda il gusto dell'altro, i due giovani non furono mai così tanto contenti di aver seguito un consiglio.
***************************************************************************************************************************************************
TA-DAM! Che sofferenza questo capitolo! Scritto e riscritto fino al sanguinamento dei polpastrelli dato che non ero mai contenta! xD 
Bhe, spero di aver fatto contente un pò di persone..Magari il mio lato ooc è più evidente qui..spero di non aver deluso nessuno! aspetto opinioni eh!
Un baciotto a tutti :) Anto

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Chiarimenti e paure ***


Non sapevano quanto tempo erano rimasti con le labbra incollate, ma in quei minuti qualcosa era cambiato. 
Ranma fu il primo ad aprire gli occhi.
Ciò che vide lo lasciò senza parole.
Akane era vicinissima a lui, le labbra socchiuse, le gote leggermente arrossate e gli occhi ancora chiusi con le lunghe ciglia che le sfioravano le guance.
"Ehi pesciolino..puoi aprire gli occhi.." Disse con un filo di voce il codinato.
Akane aprì lentamente l'occhio destro e poi il sinistro.
"Ah quindi hai mantenuto la promessa.." Affermò la ragazza.
"Quale promessa?". Chiese il giovane.
"Non sei sparito..". E detto questo Akane sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli. 
Ranma continuava a fissarla.
Era proprio bella il suo maschiaccio, la ragazza che tutta Nerima sognava, nessuno più di lei meritava di essere felice...
Tutto ad un tratto il volto del giovane si scurì.
Lasciò Akane impalata ancora in piedi e voltandole le spalle tornò a sedersi al suo posto. 
Akane rimase di sasso.
Prese posto anche lei e avvicinandosi posando una mano sul braccio del giovane col codino, disse:
"Qualcosa non va?".
A quel semplice tocco Ranma ebbe un sussulto e d'istinto scostò il braccio, annullando quell'innocente contatto.
"Niente Akane..va tutto bene...". Rispose automaticamente il ragazzo.
"Non mentire Saotome!"
Affermò la giovane Tendo alzando il tono della voce.
"Perchè reagisci così? Ho fatto qualcosa di male?" Chiese.
Ranma si limitò a negare con un cenno del capo.
Gli occhi puntati su un piatto ormai vuoto, non trovavano il coraggio di incontrare quelli della sua fidanzata.
Akane imitò il ragazzo e con lo sguardo totalmente nascosto sotto la frangia scura disse:
"Ho capito..Ti sei pentito."
Ranma a quel punto si risvegliò dallo stato di freddezza in cui si era immerso.
"Non è così. Baciarti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi..e credimi Akane, l'ho immaginato tante volte..".
"Ma..?" Lo interruppe la fidanzata. 
"Ma non sarebbe dovuto succedere..". 
Akane senza dire una parola si alzò di colpo.
Sentiva su di sè lo sguardo di Ranma.
Uno sguardo dispiaciuto, lo sguardo che nessuna ragazza appena stata baciata vorrebbe mai vedere.
Calde lacrime scesero lungo le guance lasciando scie nere di mascara che colava.
Strinse forte i pugni e dopo un respiro profondo urlò con tutto il fiato in gola:
"Stupido!!! Sei uno stupido Ranmaaa!"
E così dicendo fece volare via il tavolo, strappò tutti gli addobbi e i fiori che qualche ora prima aveva amorevolmente sistemato.
"Akane calmati...i..io n-non volevo..". Tentò di calmarla il codinato.
La ragazza alzò gli occhi oramai totalmente ricoperti di nero.
Si avvicinò al suo fidanzato e con tutta la forza che aveva, gli diede uno schiaffo.
"Ascoltami." Disse in tono glaciale.
Ranma con una mano sulla guancia dolorante fissò Akane negli occhi. Poi lei continuò:
"Questa è l'ultima volta che avrai occasione di sentire la mia voce. Ho capito tutto. Sono stata una stupida.
Tu non immagini neanche quanto ho provato a... Quanto mi è costato... Tutto questo!".
"Lo so Akane ma vedi io..io non posso.." . Provò ad intervenire Ranma.
"Fa silenzio!" Urló la ragazza.
"Io non lo merito Ranma...Non merito di stare così male. È finita. Per sempre.".
Con le lacrime che non avevano nessuna intenzione di fermarsi, la giovane Tendo voltò le spalle al codinato.
"Aspetta! Lascia che ti spieghi!". Urlò il ragazzo nell'estremo tentativo di essere ascoltato.
"Risparmia le tue bugie a qualcuna delle tue fidanzate carine. Magari riuscirai a baciarle senza pentirtene. Vado a letto.". 
Lo schiaffo ricevuto in precedenza era stato quasi una tenera carezza rispetto alle parole che aveva appena sentito.
Era vero che lui si era pentito.
Ma non nel senso che aveva capito Akane. 
Rimasto solo nel dojo, Ranma decise di dare una ripulita a quel posto che, fino a poco tempo prima, era stato il palcoscenico del momento più bello della sua vita.
Un momento che lui con le sue paure aveva irrimediabilmente rovinato.
*Complimenti Saotome..Tempismo perfetto per farti venire i dubbi..*. Pensò il giovane in preda allo sconforto.

***************************************************************************************************************************************************

Rannicchiata sul suo letto in posizione fetale, Akane con gli occhi gonfi fissava al buio un punto indefinito.
Cosa aveva sbagliato?
Perchè Ranma l'aveva rifiutata? 
Il suo incubo peggiore aveva preso forma, aveva assunto l'aspetto del ragazzo che amava..
*Lui non ti vuole Akane!*
La voce nella sua testa non faceva che ripeteglierlo dal momento in cui il suo fidanzato *ex oramai*, aveva abbassato lo sguardo freddo come il ghiaccio. 
Si era illusa di esser riuscita a metterla a tacere in questi giorni, sperava di aver dimostrato a se stessa di essere carina, di non aver nulla da invidiare alle altre fidanzate. 
Un'illusione che si era spenta al termine di un sogno. 
Baciare Ranma era sempre stato il suo desiderio, da quando nonostante le sue fattezze femminili, lui l'aveva stretta a sè su quell'albero della scuola..
*Basta Akane! È tutto finito.* 
Come aveva potuto sperarci?
Come aveva potuto rendersi così ridicola?
Era stata tanto ingenua da credere a quella donna, a Mizu, che alla fine le aveva mentito su tutto...perfino sulla sua identità!
Chi era quella donna? Cosa aveva a che fare con Nabiki?
Tante, troppe domande erano senza risposta. 
Anche la sua famiglia la stava ingannando? 
In preda a nuove lacrime, Akane nascose il viso sul cuscino. 
Ad un tratto, due colpi sordi fecero vibrare la sua porta. 
"Akane...sono io...Posso entrare?" Era Ranma.
*Ottimo*. Pensò la giovane. *Ora cosa vuole? Non voglio vederlo*. 
La ragazza non rispose.
"Akane anche senza il tuo consenso ho intenzione di parlarti!" Urlò da dietro la porta il codinato.
Il rumore della maniglia fece chiudere istintivamente gli occhi alla ragazza.
Fingere di dormire era la via più semplice per non affrontare Ranma.
Il suono della porta chiusa seguito da dei passi le fece tremare il cuore. 
Il giovane col codino si avvicinò al letto di Akane e con estrema delicatezza vi si sedette sopra.
La sua fidanzata era lì, rannicchiata come una bambina, gli occhi chiusi e le labbra imbronciate.
La luce della luna le illuminava il viso, un viso sul quale erano passate delle lacrime e guardando bene, potevano scorgersi le scie delicate che avevano lasciato.
"Stai dormendo Akane?". Chiese sottovoce Ranma.
Nessuna reazione.
Il ritmo leggermente irregolare del respiro della ragazza gli fece credere che il suo sonno non fosse di certo tranquillo.
Posandole una mano sulla guancia calda il ragazzo sussurrò:
"Guarda che cosa ti ho fatto...". 
A quel tocco leggero e fresco la giovane Tendo ebbe un sussulto.
Il suo cuore stava mettendo a dura prova le sue doti di attrice.
*Smetti di battere così forte dannazione!*. Pensò dentro di sè. 
Ranma si mise comodo ai piedi del letto, portandosi le ginocchia sul petto e abbandonando la guancia di Akane.
Lo sguardo però non la lasciò neanche per mezzo secondo.
"Sai maschiaccio..il fatto che tu stia dormendo forse mi faciliterà le cose.."
Disse il giovane sempre sottovoce.
"Sei stata tu a dirmi che non avrei più sentito la tua voce...Non potevo trovare momento migliore,no?"
Il ragazzo con il codino prese fiato e nonostante credesse che la sua ragazza stesse dormendo, trovò non poche difficoltà a parlarle.
"Vedi Akane, tu hai il maledetto vizio di non farmi mai finire un discorso e riesci a fraintendere sempre tutto!".
Il suo tono aumentò un poco.
*Ma guarda che faccia tosta! È venuto qui per insultarmi!*. Pensò la finta bella addormentata.
"Quando ti ho detto ciò che pensavo del nostro.. b-ba-bacio.." Continuò Ranma.
"Non mentivo. Ero sincero Akane. Solo che avrei voluto che non succedesse..".
La ragazza a quelle parole cercò di non reagire, ma in cuor suo la voglia di scaraventarlo fuori dalla sua stanza con uno dei suoi pugni, prese pericolosamente piede.
"...Prima di essermi liberato della mia maledizione.".
Ammettere quella sua vergogna lo mise in imbarazzo.
Anche se credeva che Akane stesse dormendo non riuscì più a guardarla e si voltò con il viso verso la porta. 
La piccola Tendo ne approfittò per aprire gli occhi e con molta cautela si mise seduta dietro le spalle di Ranma.
"Vedi Akane...Tu meriti accanto a te un vero uomo e non qualcuno che lo è solo per metà.
La mia più grande paura è che un domani...Questa mia maledizione... Possa diventare una sgradevole eredità per...Per i N-NOSTRI...ecco..fi-figli.".
Nonostante la semi oscurità il viso di Ranma aveva assunto un colorito simile al rosso vermiglio, e la ragazza non potè non notarlo.
"R-Ranma...".
La voce di Akane sebbene appena percettibile arrivò alle spalle del ragazzo forte come un tuono.
Il giovane deglutì rumorosamente e nel modo più lento possibile, cominciò a roteare il suo corpo verso la fidanzata, lasciando che il capo lo seguisse come era naturale, anche se a rilento.
"Hai intenzione di romperti il collo da solo?" Chiese Akane ironicamente. 
Sudando freddo successe l'inevitabile.
Due profondi occhi blu come il mare incontrarono un paio di grandi occhi cioccolato, che illuminati dalla luce lunare brillavano come non mai.
"A-Aka..ne ti ho sv-svegliata..scusami". Balbettò Ranma. 
"Veramente non stavo dormendo..". Rispose la giovane in leggero imbarazzo.
"C-cosa???" Il panico stava assalendo il nostro eroe.
"Hai sentito t-tutto?".Chiese.
"Tutto quanto." Rispose in automatico Akane.
"Ogni singola parola?" Domandò sempre più rosso il codinato.
"Ogni singola parola." Rispose dolcemente la ragazza. 
"Ehm...ecco..vedi Akane..". Disse Ranma muovendo nervosamente le dita dei piedi.
"Sei uno stupido.". Esclamò la sua fidanzata di colpo.
"Eh?"
Fu l'unico monosillabo che uscì dalla bocca del ragazzo.
"Come puoi aver pensato che la tua maledizione fosse così importante...per me!"
Urlò Akane avvicinandosi un pò di più all'oggetto della sua ira. 
"Per te appunto! Per me lo è...Non sai cosa si prova ad essere un mezzo uomo Akane."
Disse in preda allo sconforto il bel moro.
"Tu mi ci chiami tutti i giorni maschiaccio e anche poco fa...quindi ne ho una pallida idea..ah a proposito..".
Disse Akane dandogli un ceffone.
"Questo è per l'insulto di prima!". 
Preso alla sprovvista Ranma accusò il colpo e mettendo entrambe le mani sulla parte schiaffeggiata urlò:
"Mamma che maleee!!!". 
Alla ragazza scappò un risolino.
Poi accomodandosi accanto a lui, gli prese le mani tra le sue e disse:
"Si è vero, sei uno stupido. Ma ho capito perchè hai agito in quel modo. Io merito di essere felice Ranma...E per esserlo mi servi tu.".
Il rossore dello schiaffo sparì sul viso del giovane, si era infatti mimetizzato più che bene col rosso pomodoro del resto della faccia.
Doveva dire qualcosa.
E così, per una volta forse la prima, decise di mettere da parte l'orgoglio e la timidezza e aprì finalmente bocca.
"Akane... A costo di fare la figura dell'idiota, voglio che tu sappia che io...Io non sono pentito del nostro bacio..Io ne-ne sono f-felice.".
Akane sorrise.
"Ma hai paura..". Rispose la giovane.
Il codinato abbassò lo sguardo.
"Guardami Ranma..Ho paura anch'io cosa credi? Proviamo a vivere il presente, ok?".
Poi poggiando la testa sulla sua spalla continuò:
"Non ho intenzione di metterti subito l'anello al dito! Abbiamo un sacco di tempo e cose da fare... Anche trovare una soluzione alla tua maledizione se ti fa soffrire così tanto...INSIEME.".
"Akane..tu mi accetteresti anche così? ". Chiese col cuore in gola l'artista marziale.
"Senza alcun dubbio. Se tieni al mio bene, Ranma, permettimi di stare insieme a te... Permettimi di viverti.".
Disse la giovane stretta al suo fidanzato. 
"Oh Akane... Io, io credo proprio di amar...Akane?"
Spostando lo sguardo sul viso della sua ritrovata fidanzata, il giovane col codino si accorse che si era addormentata.
Il viso era sereno, le labbra che fino a poco fa erano imbronciate adesso avevano assunto la loro originaria forma perfetta, una piccola curva che accennava un sorriso. 
Ranma cinse un pò più forte le spalle della ragazza che a quella pressione si accoccolò ancora più vicina al suo petto. Nonostante il timore di svegliarla fosse forte, il bel moro non resistette.
Baciò Akane sulla fronte e inclinando un pò il capo verso quello della sua fidanzata, chiuse gli occhi e si addormentò. 
Quella notte due ragazzi si addormentarono stretti l'uno all'altro, dimenticando per quel breve tempo chiarimenti, paure e vendette. 
Per tutto ciò ci sarebbe stato il nuovo giorno a ricordarlo, specialmente alla giovane Akane che presto avrebbe affrontato quel muro insormontabile che era la verità.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
CIAO A TUTTI/E! PERDONATE IL MIO RITARDO, MA TRA PROBLEMUCCI VARI NON HO AVUTO TEMPO PER AGGIORNARE! QUESTO CAPITOLO È UN PÒ DIVERSO DAGLI ALTRI..
ANCHE PERCHÈ NEL PROSSIMO AKANE AFFRONTERÀ MIZU E L'ULTIMO ATTESO CORSO E VOLEVO CHE PRIMA DI CIÒ AVESSE UN CHIIARIMENTO CON RANMA (piccolo spoiler!).
GRAZIE MILLE A TUTTI PER LA PAZIENZA E PER NON AVERMI DIMENTICATA!
UN MEGA ABBRACCIO..ANTO.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** L'Ultimo Corso: CAPIRE I DESIDERI DEL PARTNER E SODDISFARLI (TEORIA) ***


Sentire la luce calda del sole posarsi sul proprio viso era di sicuro una tra le sensazioni più belle e preferite da Akane...
Aprire gli occhi e vedere le braccia del ragazzo che amava stringerla forte sul suo petto...era però decisamente meglio!
La ragazza non credeva di potersi sentire così bene grazie ad semplice contatto come quello...
Così come non immaginava neanche che il suo cuore potesse battere così rumorosamente e soprattutto a quella velocità! *Calmati Akane..non vorrai morire d'infarto proprio adesso!!* Pensò tra sè la ragazza. 
Ad un tratto due occhi blu si aprirono al nuovo giorno, incontrando la chioma corvina della ragazza.
"B-buongiorno..". Disse Ranma con la voce ancora assonnata. 
Akane alzò un pò il capo per guardare il volto del suo fidanzato..
"B-buongiorno a te..."Rispose la giovane Tendo in un sussurro.
"Scusami, forse ti ho svegliato..". Continuò la ragazza. 
"N-no tranquilla..". Rispose il bel moro.ù
I due continuarono a fissarsi negli occhi per alcuni minuti, la tensione poteva tagliarsi col coltello..
"Akane..." Fu Ranma a rompere quel silenzio.
"Si?" Rispose la ragazza ancora rapita dallo sguardo del codinato.
"T-ti dispiace alzarti..ho la spalla indolenzita!" Disse l'artista marziale tentando di sgranchirsi la parte incriminata.
"Addirittura? Wow ti facevo più resistente Mister Muscolo..Mi deludi..". Affermò la giovane evidentemente seccata dal fatto di doversi staccare dal suo bel fidanzato. 
"Ehi siamo di buon umore eh?" Chiese Ranma massaggiandosi la spalla. Poi continuò:
"Per caso non hai dormito bene, maschiaccio?".
Akane si scostò aumentando la distanza tra loro.
*Proprio un risveglio romantico!* Pensò sbuffando e facendo sollevare qualche ciuffo della frangia.
Ranma la osservava quasi divertito. Sapeva che la sua fidanzata non avrebbe tardato a scoppiare. 
E come volevasi dimostrare..
"Se ci tieni a saperlo ho dormito malissimo!". Urlò incrociando le braccia.
*Appunto..* pensò il codinato e chiese:
"Posso sapere come mai di grazia?". 
Akane perse dieci secondi a pensare poi rispose:
"Vorrei vedere te, di grazia, dormire con la Nona Sinfonia di Beethoven direttamente russata nelle orecchie!". 
Ranma spalancò gli occhi.
"Impossibile.." si limitò a dire. 
"Cosa???Vuoi negare di aver russato per tutta la notte?" Chiese Akane in tono accusatorio.
"No affatto!" Rispose il giovane.
La ragazza lo fissò con aria confusa.
"Dico che è impossibile perchè io non so neanche cosa sia questa Nona Cosa di Coso!" Esclamò Ranma soddisfatto della freddura appena data. 
Akane sbattè le palpebre un paio di volte.
Il volto inizialmente confuso cominciò ad assumere tratti rilassati, le labbra si schiusero mostrando una dentatura perfetta..Dalla bocca fuoriuscirono dei ridolini leggeri che man mano si trasformarono in una risata fragorosa!
"Ahahahahah Ranma!!! Sei proprio stupido!!ahahaha!" 
La giovane aveva le lacrime agli occhi, con le mani si stringeva la pancia per il troppo sforzo.
Il ragazzo dal canto suo osservò la scena godendosi quelle risate e il viso della sua fidanzata deformato in modo buffo ma nello stesso tempo adorabile.
Ad un tratto disse:
"Avevo proprio ragione..".
Akane divenne un attimo seria e asciugandosi gli occhi gli chiese:
"Su cosa Ranma?" Il codinato sorrise e avvicinandosi al viso della ragazza le diede un bacio a stampo sulle labbra sorprendendola.
"Quando ridi sei molto più carina.. ".
Akane con un leggero rossore in viso rispose :
"G-gr-grazie ".
Con un balzo felino(???) Ranma saltò giù dal letto della sua fidanzata. 
"Vai prima tu in bagno così posso preparare la colazione.." Propose il giovane.
"O-ok". Balbettò la ragazza.
"Bhè..io vado allora."
Affermò il codinato dirigendosi verso la porta. Nel momento in cui stava per uscire dalla stanza si sentì chiamare:
"Ranma!".
Si voltò e vide la sua ragazza seduta ai bordi del letto illuminata dai raggi del sole.
"Ho dormito benissimo in realtà..".
Il giovane la guardò compiaciuto e lei continuò:
"E poi sai una cosa? Io adoro Beethoven!". 
Ranma le fece un occhiolino complice e congedò Akane con un sorriso che per l'ennesima volta fece danzare il cuore della ragazza...al ritmo della Nona Sinfonia.

*******************************************************************************************
 L'acqua calda della vasca era un dolce massaggio per il corpo.
Ad occhi chiusi Akane si godeva quel calore e il profumo alla vaniglia del suo bagnoschiuma preferito.
Coccolata da tutto ciò la ragazza si perse nei suoi pensieri:
* Non riesco a crederci..Ci siamo baciati..Non immaginavo potesse essere cosi bello..E tutto questo è successo grazie a quella donna..Ma chi è in realtà Mizu? I miei progressi con Ranma sono nati sotto la guida della menzogna..è ora di fare un pò di luce con la verità..ma comeee??*.
Ad un tratto sentì qualcosa toccarle le spalle.
"Akane! Akane! Svegliati!".
La ragazza aprì gli occhi distogliendosi dai suoi pensieri.
"Ranma.." Due paia di occhi imbarazzati si guardavano intensamente
.Poi accadde l'inevitabile.
"Che diavolo ci fai tu qui!!!" Urlò la giovane coprendosi alla meno peggio. 
"Ho-ho visto che n-non arrivavi e m-mi sono preoccupato..". Rispose il ragazzo voltandole le spalle e allungando un braccio per darle un asciugamano per coprirsi.
Akane lo accettò di buon grado e se lo mise addosso. 
Il rumore dell'acqua nella vasca fece intuire al codinato che la sua fidanzata era uscita e si voltò.
Ciò che vide lo lasciò senza fiato.
Akane era a pochi passi da lui, avvolta in un telo di spugna bianco che addosso al suo corpo bagnato era diventato aderente come una seconda pelle..e corto..troppo corto!
Delle goccioline d'acqua audaci più di lui, scendevano dal suo collo, attraversavano le scapole, per poi tuffarsi nell'incavo dei seni. 
Automaticamente Ranma deglutì.
"Hai intenzione di spedirmelo?" chiese ad un tratto Akane, riportando il ragazzo sulla Terra.
"Mhm? Che cosa?" domandò ingenuamente l'artista marziale.
"Il book fotografico che mi hai appena fatto!" disse sorridendo compiaciuta Akane.
"Eh? Cos..Ma no! Che dici! " Preso alla sprovvista il codinato non seppe dire di meglio. 
Fu la ragazza a smorzare un pò la tensione.
"Tranquillo..Non ti picchierò..". Disse fissandolo negli occhi e accorciando la distanza di sicurezza.
"Oh ma che paura.." la canzonò Ranma.
"Mi stai provocando?" chiese la ragazza sempre più minacciosa.
"Veramente...quella mezzanuda di fronte a me sei tu maschiaccio.." le rispose a tono il codinato.
La piccola Tendo decise di stare al gioco e senza indietreggiare esclamò:
"Se questa la consideri una provocazione..Se dovessi far cadere, casualmente, l'asciugamano che cosa faresti, Ranma?". 
Il bel moro ebbe un piccolo cedimento, ma non voleva perdere questa prova di coraggio contro la sua fidanzata.
"Ogni azione ha una reazione, Akane". Disse con finta sicurezza.
Ma la ragazza non mollò la presa:
"E la tua quale sarebbe?" Chiese.
"Potrebbe sbalordirti.." rispose il codinato sempre più in imbarazzo.
"Stupiscimi allora..".
Così dicendo la ragazza senza smettere di guardare fisso il suo fidanzato, fece scivolare il telo lentamente dal suo corpo. 
Ranma in preda al panico cominciò a gesticolare allarmato.
"No aspetta Akane..io..non ce la faccio!" E cadde a terra in preda ad una paralisi totale. 
"Ranma!!!" urlò la giovane chinandosi sul corpo del ragazzo.
Prese la sua testa e la poggiò sulle proprie gambe per farlo riprendere dallo shock. 
Il codinato aprì gli occhi, e vide il viso di Akane vicinissimo al suo. 
Subito li richiuse e si scostò mettendosi seduto.
"Copriti ti prego! Potrei non essere più in grado di controllarmi e..".
La ragazza lo interruppe.
"Apri gli occhi stupido.." Disse lei divertita.
Il giovane fece un respiro profondo e trattenendo il fiato, vide la sua fidanzata davanti a lui con addosso un costume a fascia rosa pallido.
"Ma..ma..tu.." riuscì a balbettare Ranma.
"Cosa credevi? conoscendo la tua indole pervertita, ho preso delle precauzioni..".
Ricoprendosi si avvicinò alla porta del bagno.
Poi voltandosi verso la statua di cemento che era diventato il suo fidanzato gli disse:
"Comunque..Una reazione veramente sbalorditiva..complimenti Ranma! Andiamo a fare colazione..". 
Così dicendo il bel moro si risvegliò dal suo  stato comatoso e tra mille proteste raggiunse Akane di sotto.
*******************************************************************************************

La colazione si svolse in modo tranquillo.
Ranma rimase di sotto a guardare un pò di tv mentre Akane decise di andare di sopra a cambiarsi per seguire l'ultimo atteso corso e trovare, finalmente, le risposte alle mille domande che le affollavano la mente.
Domande alle quali solo la donna dai capelli rosa poteva rispondere.
Per quel giorno scelse un look sportivo.
Il tempo era bello e lei volle approfittarne per mettere in mostra le gambe.
Minigonna di jeans con scarpe da tennis bianche, canottierina bianca con sopra una t-shirt larga gialla calata sulle spalle.
Un filo di lucido sulle labbra ed era pronta. 
Akane scese giù per salutare Ranma.
Il problema ora era trovare una scusa decente da propinargli.
"Ehi Ranma..io esco.".
Il giovane era sdraiato a terra su un fianco, con la mano che gli sorreggeva la testa rivolta verso la tv.
Spostò lo sguardo dallo schermo e la prima cosa che incontrò furono le lunghe gambe della sua fidanzata. 
"Non credi sia un pò troppo corta quel pezzo di stoffa che hai addosso?" chiese all'istante.
Akane gli si inginocchiò davanti e con un sorriso da orecchio ad orecchio disse:
"Cos'è sei geloso per caso?" 
Ranma senza scomporsi minimamente rispose:
"Assolutamente no. Lo dico per la tua salute..prenderai un raffreddore. Poi fa come ti pare."
E tornò con lo sguardo verso la tv. 
La ragazza prese il suo viso tra le mani e lo costrinse a guardarla facendolo voltare verso di lei.
"Puoi stare tranquillo...non permetterò a nessun RAFFREDDORE di avvicinarsi troppo a me..scemo."
Così dicendo gli diede un bacio sulla fronte e si alzò, lasciando Ranma di stucco.
"Ah dimenticavo!"
Esclamò il codinato riprendendosi.
"Dove stai andando?".
Akane, sebbene sperasse di non dover raccontare l'ennesima bugia al suo fidanzato, allampò una scusa:
"Vado a casa di Sakura. Sua sorella ha avuto un bambino e ho voglia di conoscerlo..vieni con me?"
Chiese sicura della risposta negativa che le sarebbe arrivata.
Se c'era una cosa che Ranma Saotome odiava erano sicuro marmocchi urlanti e bavosi che tentavano di strappargli il codino. "Ehm...veramente non posso..devo ancora prepararmi, e non voglio che tu faccia tardi al tuo appuntamento per colpa mia..". Rispose il ragazzo mentendo spudoratamente. 
*Bugiardo* pensò Akane.
"Ok allora...torno per pranzo. A più tardi Ranma". 
Così dicendo lasciò l'ignaro fidanzato crogiolarsi nella convinzione di essere sfuggito al peggio e si diresse verso il locale di Mizu.
Per strada, mille dubbi la assalirono.
Cosa doveva fare? Continuare quella commedia o smascherare quella bugiarda fin da subito?
Alla fine scelse di seguire il corso, in fin dei conti anche se con l'inganno quelle lezioni le erano state utili.
Quest'ultima poi era proprio di vitale importanza, perchè l'argomento desiderio, lei non l'aveva mai affrontato con nessuno..se non con le sue amiche ma sempre come ascoltatrice passiva..e lei avrebbe tanto voluto avere finalmente qualcosa da raccontare! 
Così optò per la scelta più conveniente: seguire la lezione, farsi dare i consigli e dopo smascherare Mizu.
*Ottimo piano Akane!*
La ragazza si congratulò mentalmeente con sè stessa. 
Senza essersene accorta era giunta a destinazione.
Fece un respiro profondo ed aprì la porta.
Ad attenderla, come tutte le volte, c'era la donna dietro la scrivania.
"Oh buongiorno Akane! Temevo non arrivassi più! Prego accomodati..la tua compagna di corso è già in aula."
Disse Mizu col suo solito entusiasmo che, alla luce delle nuove scoperte, irritò non poco la giovane Tendo.
"Ok.". Si limitò a risponderle. 
Indossò la sua maschera ed entrò in aula. 
Con sua grande sorpresa, notò che erano rimaste solo in due quel giorno.
Ma la cosa che attirò la sua attenzione fu un luccichìo accanto la postazione della ragazza con la maschera blu.
Akane si sforzò di focalizzare meglio l'immagine e vide una cosa che la lasciò a bocca aperta.
Quell'oggetto in penombra nell'angolo era una gigantesca spatola!
Solo una persona poteva avere il coraggio e la forza di uscire con quell'oggetto ridicolo sulla schiena:
UKYO! 
Era senza dubbio lei la ragazza dalla maschera blu. 
Tutto ad un tratto l'illuminazione.
Se Ukyo sapeva dei corsi, probabilmente anche le altre sue rivali ne erano a conoscenza.
Un flashback degli avvenimenti di quei giorni le attraversò la mente..
Ora le era tutto chiaro.
Le altre maschere erano proprio loro, tranne il ragazzo ovviamente, e Mizu le aveva eliminate di proposito.
E Nabiki? Cosa centrava in tutto questo? 
I pensieri della ragazza vennero interrotti dall'ingresso della donna. 
"Allora mie care..Siete rimaste solo voi due. Questo vuol dire che siete le migliori del corso e che sarà dura per me scegliere la vincitrice." Disse Mizu con falsa commozione.
*Bel complotto..* pensò Akane. 
"Dunque mie care ragazze, oggi tratteremo un argomento delicato e fondamentale per il funzionamento della coppia e, perchè no, per avere una vita felice!" Disse la donna sedendosi sulla cattedra. 
"Conoscere i desideri del proprio uomo è di fondamentale importanza. L'amore che si prova l'uno per l'altro, trova come maggior mezzo di espressione proprio il contatto fisico che nasce dai desideri più intimi e focosi che la coppia nutre.
Capirli non è complicato.
È renderli reali che necessita di particolare attenzione. 
Come sapete il corso si chiama"Capire e Soddisfare i Desideri del Partner.".
In parole povere, ragazze mie, dovrò spiegarvi esattamente di che tipo di desideri parliamo e cosa si intende per soddisfare.".
La donna dai capelli rosa si avvicinò alla lavagna e cominciò a scrivere su alcune parole.
Akane e Ukyo erano attentissime e anche tanto imbarazzate.
Akane continuava a giocare con le dita, mentre la rivale batteva nervosamente il piede destro.
A Mizu questi particolari non sfuggirono.
"Ragazze se siete in imbarazzo ora che ne sto parlando, figuriamoci dopo quando dovrete mettere in pratica ciò che dico!".
Disse la donna quasi ammonendole.
*Si permette anche di lamentarsi questa falsona!* pensò la piccola Tendo. 
Sulla lavagna erano scritte in successione le seguenti parole:
"SEDUZIONE, DESIDERIO, BACIO,AMORE." Mizu cominciò la sua spiegazione.
"Bene mie care, queste parole non vi suoneranno nuove di certo.
Alcune le avete già messe in pratica...ma ve ne parlerò comunque.
Allora..sulla Seduzione sapete già quasi tutto quello che c'è da sapere...ma la seduzione di cui vi parlo ora, non è mirata solo a provocare il partner, ma bensì a farlo vostro..nel senso più fisico della parola.
In un aggettivo..dovete essere esplicite.
Solo così provocherete il Desiderio.
Desiderare qualcuno, non è semplicemente volerla.
La voglia di qualcuno, è uno sfizio..desiderarlo è un bisogno, una necessità!
Poi c'è il Bacio.
Come sapete ci sono baci e baci..con un bacio sulla fronte si esprime affetto, con uno a fior di labbra un amore puro, ma quello che occorre a voi ragazze è il bacio passionale, quello che esprime desiderio, appartenenza, trasporto."
Akane a quelle parole non potè fare a meno di notare che lei queste tre tipologie di bacio le aveva provate..anche se l'ultimo menzionato da Mizu e cioè quello carico di passione, non era convinta che avesse sortito tutti quegli effetti..dopotutto era il loro primo bacio. 
L'insegnante riprese la parola attirando nuovamente l'attenzione su di te.
"Ed infine l'Amore. E qui parlo della forma che stupidamente molti considerano poco spirituale..l'amore fisico. Non è assolutamente vero che fare l'amore con qualcuno sia qualcosa di puramente fisico, quello si chiama sesso.
Fate attenzione, io qui parlo di amore, è diverso.
Quando farete l'amore col vostro uomo, voi farete una promessa di appartenenza.
Diverrete un unico essere, i vostri corpi saranno come due pezzi di puzzle perfettamente complementari..un incastro perfetto!"  Concluse Mizu con aria sognante.
Le due allieve erano imbarazzatissime.
Entrambe tenevano la testa bassa e sembravano assorte in pensieri che le portavano lontane da quel luogo. 
"Bene ragazze...il mio lavoro è finito. Come compito da svolgere, voglio che voi rispondiate alle domande del test che vi ha portato qui, alla luce delle prove e dei cambiamenti che sono avvenuti col vostro compagno, in questi giorni..Per l'ultima volta..buon lavoro. " 
Così dicendo Mizu lasciò la stanza e andò nel suo ufficio come da prassi. 
Akane cercò di ricordare quali fossero state le domande che in principio l'avevano indirizzata verso quei corsi.
Un atroce dubbio affollò la sua mente.
*Cosa risponderà Ukyo? E se Ranma avesse ceduto anche con lei?* pensò.
La gelosia stava percorrendo le vene del suo corpo, aveva voglia di andare dalla sua rivale e strapparle quella maschera per poi fargliela ingoiare.
Respirò profondamente e , quando i battiti del suo cuore tornarono ad una frequenza accettabile, penna alla mano cominciò a scrivere le nuove risposte:
"Il modo in cui il mio ragazzo giudica la mia cucina lo definirei con tre parole anzichè una : TITUBANTE MA SPERANZOSO, non si fida ciecamente delle mie doti ma per la prima volta ha gradito molto qualcosa preparato da me..
Il modo in cui ci chiamiamo tra noi sono sempre Stupido e Maschiaccio..ma con una grande differenza..adesso sentirseli dire suscita in noi solo sorrisi, perchè è il nostro particolare modo di sentirci uniti.. Per quanto riguarda le litigate, quelle ci sono ma stiamo migliorando. Se fino a poco fa litigavamo per il semplice gusto di farlo, adesso succede lo stesso, ma abbiamo trovato in ciò che siamo l'uno per l'altra, la forza di chiedere scusa..Infine il contatto fisico più intimo che ho avuto con lui, non è stato il bacio anche se è avvenuto, ma aver dormito insieme.
Ci siamo addormentati stretti l'uno all'altro senza pretese e siamo stati bene..Non immaginavo che svegliarmi con lui accanto potesse essere così intimo e speciale...perciò Mizu, avere intimità col mio ragazzo mi spaventa è vero, ma sono sicura che quando e se succederà, sarà solamente il completamento naturale di ciò che siamo..un sogno diventato realtà. A.T.". 
Akane piegò il foglio e aspettò volutamente che la sua rivale finisse prima di lei, in modo da non subire interruzioni durante il suo colloquio con Mizu. 
Finalmente la sua rivale finì, prese la spatolona malamente avvolta in un telo scuro e senza salutare si diresse in ufficio dalla donna. 
La piccola Tendo decise di aspettare dieci minuti.
I minuti più lunghi della sua vita. 
Poi finalmente arrivò il suo momento.
Uscì dall'aula e si precipitò nell'ufficio di Mizu. 
"Ecco! ho finito!" disse Akane porgendole malamente il foglio. 
"Bene tesoro..ti chiamo tra poco.".
La ragazza uscì e simile ad un neo papà nella   sala d'attesa dell'ospedale, la giovane andava avanti indietro ossessivamente. Avrebbe iniziato a fumare se avesse avuto una sigaretta a portata di mano, dal nervoso!
Ad un tratto la porta si aprì.
"Vieni avanti, Akane..".
La voce adulta di Mizu la distolse dai suoi propositi poco salutari.
Entrò.
La donna le si avvicinò sorridendole.
"Ecco a te Akane..sono sicura che tante domande troveranno risposta in questo biglietto. Divertiti...è stato un piacere conoscerti.". 
La donna stava per voltarle le spalle, quando ad un tratto la giovane la trattenne per un braccio.
"Niente fretta Mizu..noi due dobbiamo parlare!" disse la giovane alzando un pò la voce.
La donna dai capelli rosa, non sembrò per nulla sorpresa.
Scostò con delicatezza le dita della ragazza dal suo avambraccio, si mise a sedere sulla sua poltrona in pelle girevole e con estrema tranquillità le si rivolse dicendole:
"Accomodati pure...CUGINETTA!". 

********************************************************************************

TA-DAM! CIAOOO! COME AVETE LETTO IN QUESTO CAPITOLO C'È UN PÒ DI TUTTO, ANCHE LE BASI DEL TANTO ATTESO CHIARIMENTO CHE, DA MALEFICA QUALE SONO, HO DECISO DI SPOSTARE NEL PROSSIMO CAPITOLO.
CHE DIRE SIAMO QUASI ALLA FINE..SPERO DI NON AVERVI LASCIATO CON TROPPO AMARO IN BOCCA..FATEMI SAPERE..BACI :) PS: COME SEMPRE GRAZIE A TUTTISSIMI ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** L'Ultimo Corso:CAPIRE I DESIDERI DEL PARTNER E SODDISFARLI (PRATICA ...QUASI) ***


La cuoca di okonomiyaki correva col cuore in gola verso il suo ristorante.
Reggeva con entrambe le mani un foglietto bianco, osservandolo durante quella corsa, come il tesoro più prezioso, il Sacro Grahal che tutti bramavano, il segreto per la sua felicità.
Arrivata a destinazione mentre era presa da quei sogni di gloria, Ukyo ebbe un frontale con qualcosa duro come il marmo e cadde a terra.
"Accidenti!" si lamentò la cuoca.
"U-chan! Ma a cosa stavi pensando? Ti sei fatta male?".
La ragazza smise di massaggiarsi il sedere da terra e aprendo gli occhi, si accorse di essersi scontrata col petto del suo Ran-chan.
"R-Ranma..". Mentre balbettava il nome del suo amato, la ragazza non si accorse di essere già stata messa in piedi da lui, che prontamente l'aveva sollevata da terra. 
"Dove scappi così di fretta?" chiese il codinato sfoderando uno di quei sorrisi che faceva sciogliere la cuoca come la mozzarella sopra le sue okonomiyaki.
"S-stavo tornando a casa Ran-chan.." gli rispose arrossendo vistosamente. 
Di fronte a lei il ragazzo col codino la fissava confuso.
Molte volte Ukyo si era trovata dinanzi quelle pozze blu profonde quando erano piccoli.
Gli occhi di Ranma, avevano mantenuto quella strana luce che è tipica dei bambini, in fondo era un bambinone cresciuto!
Quei pensieri allegri furono interrotti dalla voce calda del bel moro.
"E quello cos'è?" disse Ranma chinandosi a raccogliere un bigliettino vicino ai piedi della sua amica. 
Ukyo divenne cadaverica.
Lui stava per scoprire tutto.
Con uno scatto fulmineo, strappò il foglietto dalle mani di Ranma.
"No! Non guardare!" Urlò la cuoca nascondendo il biglietto dietro le spalle.
"Siamo misteriose eh?" le chiese ironicamente il codinato.
"Avanti U-chan! Soddisfa la curiosità di questo povero ragazzo impiccione..".
Affermò Ranma sfoggiando un faccino irresistibile. 
Ukyo non poteva resistere. Il potere che quel giovanotto aveva su di lei era immenso. 
"Ok Ran-chan...ma promettimi di non ridere.". 
Il ragazzo assumendo un'aria soddisfatta esclamò:
"Croce sul cuore!".
Era proprio vero, in fondo Ranma era sempre il solito bambino dispettoso.
La cuoca raccontò per filo e per segno la sua strana avventura di quei giorni, gli parlò della sua insegnante dai capelli rosa, delle prove sostenute e di come gli altri allievi erano stati eliminati.
Poi, stringendo il foglio col consiglio finale, spiegò a Ranma che quello era il verdetto su tutte le sue fatiche. 
Il codinato osservava serio la sua amica, stranamente l'idea di un corso prematrimoniale non gli suonava così nuova..
"Ma perchè lo fai U-chan?" Le chiese di botto.
"Bhe..m-mi sembra o-ovvio Ranma..". Gli rispose la cuoca.
Il giovane che non brillava certo per intuito e perspicacia disse:
"Scusami, ma per me non lo è..".
Ukyo per poco non cadde a terra.
Il suo futuro sposo la fissava confuso, attendendo una risposta da lei.
Risposta che non tardò ad arrivare.
"Lo faccio per te Ran-chan..Un g-giorno sa-saremo sposati e-ed io vo-voglio essere u-una buona moglie!".
Ranma rimase sbigottito.
"Ed io cosa centro scusa? Sarà contento il tuo futuro marito..ma non vedo io che c'azzecco!".
Era sorridente mentre riferiva quelle parole alla sua amica di infanzia.
Ukyo invece era nera di rabbia.
"Come cosa centri? Sei tu il mio futuro marito, l'hai dimenticato?"
Urlò la ragazza stringendo pericolosamente la mega spatola fra le mani tremanti. 
Ranma la guardò fisso negli occhi.
Se c'era una persona con cui aveva il dovere di essere sincero, era proprio la sua amica d'infanzia. 
Così spinto da mano divina, prese tutto il coraggio che aveva in corpo ed iniziò a parlare. 
"U-U-chan.." balbettò il giovane, mettendole le mani sulle spalle.
"Ascoltami bene perchè non sono sicuro di poter ripetere ciò che sto per dirti."
Ukyo a quelle parole perse un battito. *Forse, finalmente, ammetterà i suoi sentimenti per me?* pensò la cuoca. 
Il codinato, dopo aver respirato profondamente, riprese a parlare.
"Sebbene in passato tu ti sia comportata male con me, cercando più volte di legarmi a te con strategie subdole alla pari di Shan pu e Kodachi..Io non credo che tu sia come loro. Apprezzo quello che hai fatto per me, sei una ragazza molto carina e probabilmente in tanti pagherebbero per essere al mio posto..".
Ranma fece una lunga pausa mentre la cuoca già pregustava il suo momento di gloria che sembrava avvicinarsi sempre di più. Poi il giovane continuò:
"Basta dilungarsi. Sarò sincero con te U-chan. Io ti voglio bene e sei importante per me...Importante quanto possa essere una sorella."
A quella parola si udì un crack.
Era il cuore di Ukyo, che si spezzò in due pezzi.
La ragazza abbassò lo sguardo abbandonando quello del ragazzo che amava.
"È per lei Ranma?" chiese la cuoca trattenendo le lacrime.
"È per Akane che tu mi stai abbandonando?".
Quella domanda fece avvampare il viso del codinato.
"Io non ti sto abbandonando U-chan! Tu sei la mia migliore amica..".
Una risata ironica venne fuori dalla bocca della giovane.
"Amica? Io ho lasciato tutto per essere solo una tua amica? Non mi basta Ranma..Io..sono la tua fidanzata carina! Non puoi dirmi questo.".
Il ragazzo sentì un forte senso di colpa verso la ragazza che aveva di fronte.
Era vero, a causa sua si era trovata sommersa dai debiti, derubata da quel meschino che lui aveva come padre.
Ukyo aveva lasciato il suo paese e la sua famiglia, aveva rinunciato alla sua femminilità per seguirlo.
Ma lui non poteva pagare per colpe che non aveva, per scelte fatte da suo padre quando lui era solo un bambino.
Con Akane era diverso...lui si era innamorato di quel maschiaccio.
Questo la rendeva diversa dalle altre.
"Mi-mi dispiace U-chan..Spero riuscirai a perdonarmi un giorno.".
Così dicendo, Ranma le voltò le spalle e corse via, lasciando la sua amica immobile come una statua di ghiaccio. 
E proprio di ghiaccio era diventato il suo cuore.
Una sensazione di abbandono la pervase.
Per l'ennesima volta, si ritrovò lì per strada ad urlare il nome di quello stupido ragazzino che tanti anni fa le aveva rubato il chiosco di focacce scappando via..
Questa volta andando via da lei, Ranma le aveva rubato anche il cuore..strappandolo dal petto.
Calde lacrime trovarono finalmente libera uscita da quegli occhi che le tenevano imprigionate.
Con le mani tremanti, Ukyo aprì quel biglietto che si era stropiccciato tutto per la forza con cui lei l'aveva stretto nel pugno. Scritto con lettere affilate come coltelli, la cuoca trovò solo un rigo che diceva:
"CARA UKYO, HAI PERSO. SEI SOLO UN'AMICA.".
Nessun consiglio.
Nessuna parola di conforto.
Quelle parole erano la verità, e quando ti ci trovi di fronte, non servono grandi giri di parole o manovre strategiche per cambiarla. 
"La verità è una. Non sono io quella che ami Ran-chan.".
Disse a se stessa Ukyo chiudendo dietro di sè la porta del suo ristorante.
***************************************************************************************

Per strada Ranma non riusciva a dimenticare l'espressione delusa e triste della sua più cara amica.
L'aveva ferita, era stato diretto e sincero con lei e per la prima volta, era riuscito ad essere chiaro con una delle sue pseudo fidanzate.
Gli dispiaceva che fosse stata proprio U-chan la prima a dover sperimentare questo nuovo aspetto di lui...ma tra tutte le altre, era sicuramente quella che meritava di conoscere la verità. 
Era ancora scosso,dunque, e per scaricare un pò di tensione decise di andare a rilassarsi ai bagni pubblici. 
Fortuna volle che era di strada e quindi non avrebbe dovuto camminare a lungo. 
Tutto ad un tratto, un particolare poco importante del racconto di Ukyo,gli venne in mente.
Il corso che la sua amica aveva frequentato, si trovava vicino la propria destinazione.
*Chissà se quella strana donna, potrebbe avere qualche consiglio anche per me..* pensò il codinato.
La situazione con la sua fidanzata si stava evolvendo.Anche se gli costava parecchio, il giovane ammise con se stesso la sua poca esperienza nelle faccende amorose...
Per evitare una brutta figura con Akane, l'aiuto di una specialista  gli avrebbe fatto solo bene..e poi come aveva detto la cuoca, l'anonimato era garantito.
Così, spinto dall'entusiasmo e dalla curiosità decise di fare una piccola deviazione dalla sua meta iniziale.
*******************************************************************************************

"Scusa come mi hai chiamata?" disse Akane con espressione sbalordita. 
"Accomodati cuginetta." Affermò nuovamente Mizu.
Con sguardo sospettoso, la giovane Tendo si sedette sulla poltrona in pelle di fronte la donna.
"Scommetto che hai tante cose da chiedermi Akane..Dimmi tutto. Sapevo che avremmo avuto questa conversazione prima o poi.." disse tranquillamente la donna dai capelli rosa.
"Quanto centra la mia famiglia con questa recita?" domandò a bruciapelo la ragazza. 
"Sei sicura di volerlo sapere Akane?" le chiese la donna.
"Sicurissima." Fu la risposta lampante della giovane. 
"Ok, ti dirò ciò che vuoi sapere." Rispose sospirando Mizu.
"Due mesi fa è venuto a mancare mio padre, Daisuke Tendo, cugino diretto di tuo padre Soun.
In punto di morte, mi disse che era grazie all'aiuto di Soun che lui era riuscito a sanare alcuni debiti che gravavano sulla nostra famiglia.
Per una serie di circostanze le nostre famiglie hanno preso strade diverse e mio padre non ha mai potuto sdebitarsi col tuo.
Così decisi di cercarvi e partire per Nerima, lasciando la mia scuola di Arti Seduttive Indiscriminate chiusa per un pò lì in Cina.". Akane seguì quel discorso senza perdere una virgola.
Poi Mizu continuò.
"Sono arrivata qui circa due settimane fa..Ho conosciuto tua sorella Kasumi dal dottor Tofu, dove ero andata per alcune ricette mediche..Quando ho saputo che eravate le mie cugine ero al settimo cielo! Tuo padre mi invitò una mattina a casa vostra approfittando che avevate la scuola..Gli esposi il desiderio di mio padre e tua sorella Nabiki, conoscendo la mia attività mi ha proposto un accordo..". 
Akane sentendo quel nome cambiò espressione.
"Che genere di accordo?" Chiese la giovane.
"Se fossi riuscita ad avvicinare te e Ranma grazie alle mie conoscenze sulla seduzione..avrei saldato il debito che mio padre aveva con il vostro, in caso contrario avrei dovuto pagare di tasca mia gli interessi di tutti questi anni.." affermò Mizu.
Akane era scioccata.
Sua sorella Nabiki era capace di approfittare di chiunque per guadagnare qualche yen!
"Raccontami di Nabiki e qual'è stato il suo ruolo in questa storia..".
"So che puoi essere arrabbiata con lei Akane..ma è stata Nabiki a fornirmi i mezzi necessari per eliminare le altre pretendenti di Ranma..Era lei il mio informatore.".Rispose Mizu.
"Che stupida! Mi ha usata per i suoi profitti!!!" urlò Akane battendo con forza un pugno sulla scrivania.
"Sbagli Akane.." intervenne la donna dai capelli rosa.
"Se Nabiki avesse davvero voluto vincere la scommessa per denaro, non avrebbe dovuto aiutarmi con quelle informazioni..non trovi? Lei voleva farti un favore..".
La giovane Tendo si alzò in piedi.
"E come? Facendomi credere che fosse tutto merito mio dei miei progressi con Ranma? Prendendosi gioco di me? Coinvolgendo anche la povera Kasumi? No Mizu..non cercare di farmi credere che devo anche ringraziarvi adesso!".
Akane era furibonda.
"Capisci che tutto quello che è successo tra me e Ranma è nato sulla base di un complotto tra te e la mia famiglia? Sai come mi sento adesso cuginetta?" chiese la ragazza con le lacrime agli occhi per la rabbia.
La donna la guardava fissa e dispiaciuta.
"Tradita e sciocca. Tradita dalle persone che amo..Esattamente come si sentirà Ranma quando saprà la verità.".
Mizu sgranò gli occhi.
"Non avrai intenzione di dirglielo vero? Così lo perderai! Dopo tutta la fatica che ho fatto..povera me!".
Disse in modo teatrale la donna.
"Cugina...non so se nelle tue arti seduttive sia previsto anche ingannare il proprio ragazzo..Ma io mi rifiuto di continuare ad essere complice di questa farsa! Addio Mizu..mi spiace averti conosciuto così. Il corso è finito...definitivamente!"
La ragazza voltò le spalle alla cugina e stava per uscire quando si sentì afferrare per un braccio.
"Akane.." era la donna che la stava trattenendo.
"Non dimenticare di leggere i miei consigli per te..Fidati se puoi.".
La giovane Tendo scostò brutalmente la mano della donna.
"Non credo che lo farò Mizu..ad ogni modo Grazie del pensiero.".
Con la più totale freddezza di quelle parole, Akane attraversò l'uscita di quel posto che per un breve periodo era stato il luogo di grandi paure ma anche di grandi speranze. 
Alle sue spalle, da dietro una tenda rossa ancora all'interno del locale, una treccia raccolta in un codino scuro, faceva capolino. 
Ad un tratto il proprietario di quella buffa acconciatura si sentì tirare fuori dal suo nascondiglio.
Dinanzi a lui una donna alta e formosa, dai lunghi capelli rosa:
"E tu chi diavolo sei, giovanotto?".
*******************************************************************************************

Akane camminava a testa bassa per strada senza badare alla gente che cercava di evitarla accuratamente.
Era una furia e questo era chiaro a chiunque l'avesse incontrata sul suo cammino.
La tipica aurea azzurrina circondava il corpo della giovane. Perfino alcune compagne di classe, nonostante l'avessero riconosciuta, la evitarono volontariamente.
La ragazza era arrabbiata.
Arrabbiata con la sua famiglia che si era coalizzata contro di lei, arrabbiata con Nabiki perchè la considerava un caso disperato. Una cavia da laboratorio in cui sperimentare nuove forme di condizionamento, grazie allo scienziato pazzo abilmente interpretato da sua cugina Mizu.
Era arrabbiata con se stessa, per non essersi accorta di nulla, per aver creduto di essere migliore delle altre pretendenti del suo fidanzato.
Era arrabbiata perfino con Ranma.
Già lui..se fosse stato più sincero con lei, se solo si fosse dimostrato carino con lei prima del suo cambiamento, probabilmente lei non avrebbe avuto bisogno di quei maledetti corsi e nesuno sarebbe stato ingannato. 
Ma come faceva Akane a fare la ramanzina a Ranma sull'onestà, se era stata lei la prima a nascondergli l'idea dei corsi?
Come poteva spiegargli che l'Akane che aveva avuto di fronte in questi ultimi giorni, era solo il risultato di tante bugie?
*E se non mi volesse più?* pensò tristemente la ragazza. 
Senza rendersene conto era arrivata al dojo.
Entrando in casa, notò ancora che non c'era nessuno.
Probabilmente sarebbero tornati tutti il giorno seguente.. Già perchè quell'ultimo giorno, la ragazza secondo il piano della sua famiglia, avrebbe dovuto spingersi oltre con Ranma..
*Pensate all'erede..*.
Le parole del padre di Ranma, scritte sul biglietto le passarono per la mente. 
*Se il mio problema fino a poco fa era avere un incontro ravvicinato con Ranma..Adesso dovrò solo preoccuparmi di non perderlo definitivamente...Bel salto di qualità Akane complimenti!* Pensò la giovane sconsolata. 
Per scaricare la tensione di quella mattinata, la ragazza decise di indossare la divisa da combattimento e spaccare qualche mattone in palestra.
Salì in camera sua per cambiarsi, mise le mani in tasca e trovò il biglietto della cugina.
Akane era molto combattuta.
D'istinto avrebbe voluto strapparlo in mille pezzi e dargli fuoco, ma la curiosità la spinse a leggere quello che c'era scritto.
Così, col cuore inspiegabilmente a mille, iniziò a far scorrere lo sguardo su quella grafia ordinata.
"MIA CARA AKANE, SONO MOLTO FIERA DI TE.
HAI SUPERATO TUTTE LE PROVE METTENDOTI IN DISCUSSIONE.
CIÒ CHE TI OCCORRE SAPERE PER REALIZZARE QUEST'ULTIMO PASSO, È CHE LA RAGAZZA CHE SEI DIVENTATA SEGUENDO I CORSI, SEI SEMPRE TU AKANE.
IO NON TI HO CAMBIATA, TI HO SOLO AIUTATA A SVEGLIARE UNA PARTE DI TE NASCOSTA.
HAI PRESO CONSAPEVOLEZZA DI CHI SEI VERAMENTE E HAI ACQUISITO FIDUCIA IN TE STESSA.
SE TI AVESSI CAMBIATA, RANMA NON SI SAREBBE ESPOSTO CON TE.
QUANDO IN PASSATO SEI STATA POSSEDUTA DALLO SPIRITO DI UNA BAMBOLA, RANMA NON È CADUTO FRA LE TUE BRACCIA, COME MAI?
SEMPLICE.
QUELLA NON ERI TU.
CAPIRE CIÒ CHE DESIDERA IL TUO RAGAZZO È FACILE:
LUI VUOLE TE AKANE. 
SU COME SODDISFARE QUESTO DESIDERIO, POSSO SOLO DIRTI UNA COSA:
AGISCI SEGUENDO IL TUO CUORE ED I TUOI DESIDERI.
AMA IL TUO UOMO COME TU VORRESTI AMATA, FA DEL TUO CORPO IL MEZZO PER ESPRIMERE I TUOI DESIDERI E RICORDA..
IL NOSTRO CORPO È COME UN TEMPIO, VA TRATTATO CON RISPETTO...
DECIDI TU SE FARE ENTRARE RANMA IN QUESTO LUOGO SACRO..E NON PER PREGARE...
ANCHE TU SARAI UN VISITATORE GRADITO DEL TEMPIO SAOTOME VEDRAI ;) 
TUTTE QUESTE METAFORE PER DIRTI TRE PAROLE: FATE L'AMORE!
SE VOLETE..E DIVERTITEVI.
SPERO DI LASCIARTI UN BUON RICORDO COME QUELLO CHE HAI LASCIATO TU A ME.
CON AFFETTO..
MIZU TENDO.".
 
Akane era imbarazzatissima.
Le parole di sua cugina potevano essere vere?
Era stata sincera?
Lei non si sentiva diversa.
Sapeva di essere più libera e consapevole del suo corpo..era maturata.
Era una donna. 
La giovane Tendo era sempre convinta di dover dire la verità a Ranma.
Lui aveva il diritto di sapere, di capire il motivo del suo cambiamento, di conoscere ciò che la sua famiglia aveva architettato.
Il risultato di quel complotto li aveva avvicinati.
Per Akane era quella la cosa più importante, più importante del fatto di essere stati in parte manipolati.
Sarebbe riuscito Ranma a mettere anche lui da parte l'orgoglio e prendere il lato positivo della faccenda?
Questo Akane non lo sapeva.
Però lo sperava con tutta se stessa.
Una cosa di cui era certa, era che quel giorno, se il suo fidanzato gliel'avesse permesso, il Tempio Tendo ed Il Tempio Saotome avrebbero accettato le reciproche visite! 
*Se è me che desideri Ranma...Io ci sarò.* Fu l'ultimo pensiero della giovane.
I mattoni in palestra potevano aspettare.

*****************************************

CIAO!!!LO SO, LO SO, MOLTI SI ASPETTAVANO L'INCONTRO DI PASSIONE TRA I DUE BALDI GIOVANI...MA DOPO TUTTE QUESTE RIVELAZIONI,NON POTEVO AGGIUNGERLO QUI ;)
POSSO DIRVI CHE, COME IL PRIMO APPUNTAMENTO, QUESTO INCONTRO TROVERÀ UN CAPITOLO A PARTE..SPERANDO CHE NON DIVENTI UNO SCONTRO, CONOSCENDO RANMA E AKANE  xD 
COME SEMPRE ATTENDO LE VOSTRE OPINIONI! GRAZIE A TUTTE/I :-) UN ABBRACCIO! ANTO

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Prime Volte ***


"E tu chi diavolo sei giovanotto?" chiese Mizu stringendo fra le mani quello strano codino.
"Ahi! Mi chiamo Ranma! Lasciami mi fai male!" urlò il ragazzo dimenandosi. 
La donna mollò la presa.
Un sorrisetto malizioso comparve sul suo volto.
"E così..tu sei il rubacuori in questione.." disse sorniona.
Cominciò poi a girare intorno al giovane, che sentendosi sotto studio, avvampò imbarazzato.
"Niente male davvero! Hai perfino superato le mie aspettative!" Esclamò Mizu entusiasta.
Ranma era profondamente a disagio.
Quella donna aveva uno sguardo strano, sembrava che lo conoscesse senza però averlo mai visto. 
La donna dai capelli rosa si accomodò su uno dei divanetti della sala.
"Prego tesoro, dimmi tutto! A cosa devo questa graditissima visita?" Chiese Mizu.
"E-ecco io...ero passato di qui per caso..ehm..e ho involontariamente sentito e visto una persona che conosco.." disse Ranma sommerso dall'imbarazzo. 
"Ah! ho capito! hai origliato la mia conversazione con Akane..che poi è la tua fidanzata, giusto?" domandò la donna senza fare una piega.
"V-veramente lo hanno deciso i nostri g-genitori.." balbettò il codinato.
"Lo è o non lo è? Non c'è bisogno che mi racconti tutta la tua vita, carino!"
Ranma arrossì.
"Si..è la mia fidanzata.". Rispose il ragazzo,marcando l'aggettivo possessivo. 
"E che cosa avresti, involontariamente, origliato?" Domandò Mizu. 
Il codinato sempre a disagio rispose:
"Bhe..ho sentito Akane arrabbiata con te e Nabiki..E poi ho sentito che ti chiamava cugina..Non ho ben capito il motivo del suo cattivo umore perchè avevo la cassa con quella musichetta idiota direttamente sparata nelle orecchie!" affermò il giovane indicando l'oggetto del suo momentaneo odio. "Bhe grazie per aver criticato i miei gusti in fatto di musica..ma tu potevi scegliere un altro punto per origliare, no?" disse ironicamente la donna.
Ironia che il ragazzo colse con qualche secondo di ritardo.
"Bene, Ranma...Ancora non mi hai spiegato cosa vuoi da me..Certo sei un piacere per la mia vista, ma io ho da fare..perciò parla chiaro..Cosa ti occorre?"
Affermò Mizu, perdendo un pò di quella calma apparente che la contraddistingueva. 
Il giovane col codino fece un respiro profondo e rosso in volto disse:
"Ho alcune domande alle quali solo tu puoi rispondermi..".
La donna sorrise.
"Sono tutta orecchi!" Fu la risposta lampante di Mizu.
Era la prima volta che Miss Seduzione si trovava a disagio dinanzi ad un uomo.
****************************************************************************************



La porta del suo ristorante di okonomiyaki si aprì.
L'ombra di un ragazzo faceva capolino.
Ukyo vedendo quella figura, pronunciò l'unico nome che le balenava nella mente:
"Ran-chan! Sei proprio tu?" Esclamò la ragazza spinta dalla speranza.
La luce illuminò meglio quel ragazzo.
Era aitante, delle belle spalle e dei bei muscoli.
Non appena fece un passo verso l'interno del locale, il giovane cadde a terra con un tonfo sordo, alzando una nuvola di polvere. 
Ukyo, d'istinto, scavalcò il suo bancone per dare soccorso allo sconosciuto che aveva deciso di  svenire nel suo ristorante.
"Ehi tu! Svegliati!" disse la cuoca scuotendo quel corpo così ben fatto.
Notando che il ragazzo aveva il viso schiacciato sul pavimento, Ukyo girò quel corpo e ciò che vide la lasciò a bocca aperta.
"Ryoga!" urlò la cuoca dando dei piccoli schiaffi sul viso del ragazzo.
"Ehi tu coraggio svegliati!" Altro schiaffo un pò più forte.
"Dannazione stupido proprio qui dovevi svenire?" Gli schiaffi erano diventati colpi ben assestati. 
Ryoga col viso gonfio quanto un pallone, aprì gli occhi in tempo per bloccare la mano di Ukyo che era già partita per l'ennesimo ceffone. 
"Ehi tu! Hai forse intenzione di uccidermi a schiaffi?" urlò Ryoga con il viso rosso e bruciante.
"Bel modo di ringraziarmi Ryoga..Entri nel mio locale, cadi a terra come un pero, ti soccorro e cosa fai? Non mostri la minima riconoscenza!". 
Il ragazzo con la bandana tenendosi la faccia che aveva raddoppiato il suo volume urlò:
"Secondo te dovrei ringraziarti per avermi conciato per le feste!" disse indicando il volto irriconoscibile.
Ad Ukyo scappò una risata.
La prima di quell'orribile giornata. 
"E poi.." continuò Ryoga.
"Come diavolo sono arrivato qui? Avrei dovuto essere ad Hokkaido!"
La cuoca lo aiutò ad alzarsi da terra.
"Vieni..per farmi perdonare delle sberle che ti ho dato..ti offro da mangiare, ti va?" chiese al giovane regalandogli un leggero sorriso.
Ryoga avvampò.
"C-come mai tutta questa gentilezza U-chan?" Le chiese. 
"Ukyo..il mio nome è Ukyo." Disse in tono gelido la cuoca.
Un silenzio imbarazzante cadde nella stanza del locale.
Poi fu la ragazza a riprendere il discorso:
"Diciamo che prenderti a schiaffi è stato terapeutico!" Affermò la giovane dirigendosi dietro il suo bancone.
"Bhè..Felice di esserti stato utile UKYO!" Rispose Ryoga marcando il nome della ragazza.
Poi continuò:
"E comunque..devi farti perdonare..Non tanto per gli schiaffi, quanto per avermi confuso con quell'idiota di Ranma!" urlò il ragazzo rischiando di cadere dallo sgabello.
Solo sentire pronunciare quel nome, provocò un brivido alla cuoca intenta a cucinare un'ottima okonomiyaki per il suo ospite.
"Preferirei non si parlasse di lui, Ryoga..". Disse Ukyo a sguardo basso.
Al giovane con la bandana non sfuggì l'espressione triste che aveva avvolto la cuoca. 
"Non per farmi gli affari tuoi..ma è succcesso qualcosa?" Domandò il ragazzo. 
"Ho solo avuto una brutta giornata...e tu viaggiatore sfortunato? Cosa ti ha spinto ad arrivare fino ad Hokkaido?" chiese la giovane servendo la focaccia ben cotta al suo strano cliente.
Ryoga divenne malinconico.
"Diciamo che ho avuto anch'io una brutta giornata..da circa una vita.". Rispose tristemente il ragazzo.
"Mi spiace tanto.." disse Ukyo posando istintivamente la sua mano su quella di Ryoga.
A quel contatto entrambi i giovani arrossirono.
Per la prima volta il ragazzo ebbe la sensazione di trovarsi nel posto giusto, forse il suo senso dell'orientamento aveva sbagliato strada, ma qualcosa nel suo cuore gli sussurrava che quella deviazione dalla piccola Ukyo, forse non era solo un errore. 
Dal canto suo, la cuoca di okonomiyaki si sentiva serena per la prima volta in quella giornata.
Lo strano ragazzo dai buffi canini che le stava di fronte le aveva restituito il sorriso e forse sarebbe stato solo il primo di una lunga serie.

******************************************************************************************

Akane si trovava in cucina circondata da mestoli e pentole .
L'ora di pranzo si avvicinava.
Se avesse dovuto confessare la verità a Ranma, sarebbe stato meglio farlo a pancia piena!
Con un pò di titubanza Akane, si avvicinò al libro di ricette che la sua cara mamma aveva scritto di suo pugno.
Accarezzò delicatamente quelle pagine ruvide, le avvicinò al naso sentendone l'odore: profumo di inchiostro e cucinato.
Chissà con quanto amore e premura aveva scritto quelle lettere sua madre.
Girò la pagina successsiva alla bollitura dell'acqua e trovò la ricetta del riso con le verdure.
Certo non era un piatto elaborato, ma per lei rappresentava una grande sfida.
*Ti prego mamma aiutami tu..* pensò Akane portandosi le mani sul cuore.
Allacciò il grembiule dietro la schiena e si mise all'opera. 
Seguire con un dito le lettere scritte sul ricettario, eseguire ogni singolo procedimento minuziosamente, percepire l'odore delle verdure messe a soffriggere, fece sentire Akane, per la prima volta, tanto simile alla sua povera mamma.
Ora capiva perchè Kasumi adorava così tanto cucinare..era un modo per sentirsi più vicina alla sua mamma. 
Col cuore in gola la giovane Tendo assaggiò il condimento che aveva preparato per il riso.
Le verdure erano tagliate tutte storte, la cucina era un campo di battaglia, le sue mani avevano macchioline rosse dovute agli schizzi dell'olio.
"Alla fine ciò che conta è il sapore.." disse a se stessa Akane.
Con la mano tremante prese due bacchette e ne imprigionò una verdura.
La lentezza dei movimenti era disarmante.
Non appena l'oggetto di studio in questione, si avvicinò alle labbra della ragazza, ella soffiò per evitare di scottarsi.
Il momento della verità era arrivato.
Per la prima volta Akane ebbe seriamente paura di se stessa e delle sue doti culinarie. 

**************************************************************************************

Ranma camminava per strada verso casa.
Era quasi ora di pranzo e avrebbe dovuto mettersi ai fornelli al più presto onde evitare che la sua fidanzata, non vedendolo arrivare, potesse decidere di improvvisarsi cuoca. 
*Akane..* pensò il giovane.
Ciò che gli aveva confessato quella strana donna con i capelli rosa, l'aveva lasciato senza parole.
Ma ciò che lo mise realmente in imbarazzo furono le risposte alle domande che lui le aveva posto. 

FLASHBACK :

"Ecco..io..ho sentito tutto..poco fa. So che hai aiutato Akane in qualche modo..e...e..e..vorrei aiutassi anche me.".
Mizu sorrise.
"Ranma caro, tu hai ragione. Ho aiutato mia cugina a scoprire alcune sue doti nascoste..e ho fatto altro..ma questo sicuramente te lo dirà lei.
Sai quanto è onesta..non ti ingannerebbe mai..a differenza di altri.." si lasciò scappare la donna.
Poi continuò.
"immagino cosa tu voglia chiedermi. Non sai come affrontare gli attacchi osè di Akane giusto?".
A Ranma uscì del fumo dalle orecchie.
"Dalla tua reazione noto che ho colto nel segno.." rispose divertita Mizu. 
"Se vuoi un consiglio bel morettino...smettila di crearti paranoie inutili. Sei un bellissimo ragazzo, hai molto fascino..Infatti ti confesso che anch'io faccio fatica a starti lontana!"
Gli disse sfacciatamente la donna.
Ranma non sapeva se scavarsi una fossa da solo oppure sentirsi lusingato. L'unica cosa che riusciva a fare era restare zitto, muto e rosso.
La giovane donna, accaldata, sbottonò i primi due bottoni della camicia che formava il tubino, mettendo in mostra un seno prosperoso.
"Scusami, ma stavo soffocando!" disse ammiccando.
Il codinato non resistette più e scattò in piedi cercando di fuggire in direzione della porta.
Le gambe si muovevano a velocità supersonica, però il resto del corpo sembrava inchiodato.
Smise di dimenarsi e notò che Mizu lo stava nuovamente afferrando per il codino.
"Ma allora è un vizio!". Disse minaccioso il ragazzo.
"Ah quindi ti è tornata la voce!" esclamò la donna.
"Vedi? Questo è quello che non devi fare!". Disse Mizu.
"Eh?" Rispose Ranma confuso.
"Quando Akane sarà vicino a te..Tu non dovrai fuggire..Se è lei che desideri, saprai cosa fare nella pratica. Andrà bene!"
Gli rispose la donna mollando la presa.

FINE FLASHBACK

Avvolto da quei pensieri, il giovane arrivò al dojo Tendo senza rendersene conto.
Per la prima volta Ranma Saotome aveva paura di una sfida..una sfida chiamata Amore.
Entrato in casa un profumo invitante raggiunse le sue narici.
Varcata la soglia della cucina Ranma non credette ai suoi occhi.
La tavola era imbandita e Akane era in piedi dinanzi a lui sorridente.
"Sei arrivato finalmente!" disse la ragazza raggiungendolo.
Arrivati a due centimetri di distanza i due giovani si fissarono.
Baciarsi sarebbe stato normale dato la loro nuova condizione di fidanzati di fatto..ma la timidezza sembrava non mollare la sua presa. 
"Scusa se ho tardato Akane..avevo da sbrigare delle cose importanti e non mi sono accorto dell'ora..Tu piuttosto..c-che hai fatto?"
domandò il ragazzo con il codino. 
"Non lo vedi?Ho preparato il pranzo!" Rispose la ragazza entusiasta.
"Hai preparato tutto questo per me?" Chiese Ranma nascondendo una certa preoccupazione.
Sul tavolo da pranzo c'erano un sacco di manicaretti: riso con le verdure, gamberetti in salsa rosa, spiedini di pollo, insalata mista e macedonia di frutta. 
"Puoi toglierti quello sguardo preoccupato.." disse ad un tratto la piccola Tendo. Poi continuò:
"Non ho preparato nulla di quello che vedi qui sopra..ho ordinato tutto per telefono!".
Akane sorrise notando l'espressione rilassata che aveva assunto il viso del suo fidanzato.
Sentendosi oramai al sicuro, Ranma disse:
"Non avrei avuto problemi a mangiare la tua cucina..Ho lo stomaco di ferro io!".
La ragazza cambiò espressione.
"Se era un mezzo complimento quello che hai tentato di fare..sappi che è miseramente fallito..scemo!". 
I due giovani si sedettero a pranzare.
Quando Ranma cominciò a mangiare il riso che, in realtà, Akane aveva preparato, alla ragazza si strinse la gola per la tensione.
Il boccone raggiunse le papille gustative del suo fidanzato.
Il codinato mangiò il tutto con la solita voracità.
*Non si è accorto di nulla..* pensò la giovane sollevata.
"Ahhhh sono pienissimo!" disse il giovane massaggiandosi lo stomaco con la mano destra.
"Senti un pò Ranma.." chiese ad un tratto Akane.
Il ragazzo posò lo sguardo su di lei.
"C'è qualcosa che ti è piaciuta più di tutte del nostro pranzo?". 
Quella era una domanda un pò insolita.
"Mhm..vediamo.." rispose il codinato.
Dopo qualche secondo sovrappensiero, Ranma rispose:
"Il riso con le verdure!" Akane sussultò. Poi il giovane continuò.
"Era diverso da tutto il resto..A parte che esteticamente non era il massimo, però il sapore era particolare..come qualcosa di familiare..per questo mi è piaciuto di più!" Rispose il ragazzo
. La giovane Tendo sorrise contenta.
Senza pensarci due volte si avvicinò al suo fidanzato ancora seduto e prendendolo di sorpresa lo baciò sulle labbra. 
Ranma non appena sentì il contatto con la ragazza rimase spiazzato.
Poi ricordandosi di ciò che le aveva detto la donna dai capelli rosa, prese Akane  tra le braccia avvolgendola e stringendola di più a sè. 
Quello che stavano scambiandosi era un bacio vero.
Un bacio dettato dal desiderio. 
D'istinto la ragazza schiuse le labbra permettendo alla lingua del ragazzo di accarezzare la sua, in una danza un pò impacciata.
Quando il fiato cominciò a scarseggiare, i due giovani a malincuore si separarono.
Guardandosi fissi nelle pupille che si erano leggermente dilatate i due ragazzi sorrisero imbarazzati.
"Grazie.." disse ad un tratto Akane.
"E per cosa?" Domandò il codinato.
"Per aver apprezzato la mia cucina...vedi il riso l'ho fatto io!" rispose la ragazza in leggero imbarazzo.
"Davvero? Dannazione Akane, potevi uccidermi!" urlò Ranma sul viso della giovane.
"Però a quanto ho visto sei vivissimo.." disse maliziosamente la sua fidanzata.
Ranma avvampò.
Poi prendendo un pò di coraggio disse:
"Sai, pensavo che quel grazie fosse per il bacio da manuale che ti ho dato..".
Akane scoppiò a ridere.
"Bacio da manuale? Perchè vuoi farmi credere che ti sei documentato per arrivare preparato a questo momento? E poi, tanto per la cronaca..io ti ho baciato!" rispose la morettina punzecchiandolo.
"Ma cosa vai a pensare! Ho detto così per rendere meglio l'idea di perfezione che ho raggiunto...". Disse Ranma inorgoglito.
Poi guardando meglio l'espressione minacciosa della sua fidanzata, aggiunse:
"ehm..volevo dire..che ABBIAMO raggiunto!".
Akane sospirò. Poi affermò convinta:
"Tutto questo giro di parole per dire che è stato bello?"
Ranma a quella domanda annuì.
"Lo è stato anche per me.." disse rossa in volto la piccola Tendo.
"Hai un buon sapore.." affermò la ragazza raccogliendo tutto il coraggio che potesse. 
Il codinato stava sudando freddo.
Il cuore sembrava voler uscire dal petto e quella sensazione di paura lo stava assalendo.
Così per evitare la fuga, il giovane decise di rifugiarsi dietro l'ironia.
Prendere in giro la sua fidanzata gli serviva a smorzare la sua timidezza.
"Tu anche..riso alle verdure con precisione!".
Affermò Ranma facendo una sonora linguaccia!
Sapeva che quella battuta avrebbe rotto la magia del momento e, probabilmente avrebbe causato anche la perdita di qualche suo dente, ma era più forte di lui ironizzare di fronte a situazioni imbarazzanti. 
La reazione di Akane non tardò ad arrivare.
Stupendo le aspettative del ragazzo, la giovane non si arrabbiò, ma scoppiò a ridere a crepapelle!
"Hai ragione.." disse asciugandosi una lacrima, poi continuò:
"Per questo ho detto che sai di buono..Il mio riso ti ha migliorato notevolmente Ranma!".
Anche il codinato si unì a quella risata irresistibile che aveva la sua fidanzata.
"Non sapevo avessi questa abilità a rigirare la fritttata Akane.." disse il giovane riprendendosi.
"Non sono io ad essere particolarmente abile..sei tu che sei stupido Mister GuardaUnPòComeTiBacio!".
Così dicendo la ragazza si alzò di colpo e iniziò a correre:
"Prova a prendermi se ci riesci!".
Ranma non se lo fece ripetere due volte.
Scattò in piedi e cominciò ad inseguirla:
"Akaneeee! Preparati! Ti acciufferò!". 
I due giovani correvano per casa come matti.
Spesso si fermavano a guardarsi negli occhi per sfidarsi, per poi ricominciare a correre.
Akane era arrivata dinanzi la porta della sua stanza, l'aprì di scatto e vi ci s'infilò di colpo, cercando di chiudere Ranma fuori.
Il ragazzo però fu più veloce di lei e riuscì ad entrare nella stanza della sua fidanzata, chiudendo la porta a chiave alle sue spalle.
"Sei in trappola mia cara..Arrenditi!" urlò divertito il codinato.
Akane era con le spalle al muro, l'unica via d'uscita era la finestra, rimasta aperta dal mattino.
"Non cantare vittoria troppo presto!".
Non appena finì la frase, la ragazza si stava accingendo a saltare fuori dalla finestra, Ranma con un balzò la prese per i fianchi buttandola sul letto. 
Col giovane completamente sopra di sè, Akane cercò di difendersi dalle mani del fidanzato che, muovendole velocemente come durante la tecnica delle castagne, le fece il solletico provocandone l'ilarità.
"Il solletico nooo!ahahaha! Basta Ranmaa!" urlò la ragazza dimenandosi e ridendo a più non posso.
"Ti arrendi?" chiese il codinato tenendola stretta per i polsi.
"Questo mai!" rispose Akane cercando di liberarsi.
Ranma sorrise.
"Ok come vuoi tu testarda!".
E così dicendo continuò a torturare la ragazza che allo stremo delle forze disse:
"Va bene, va bene! Mi arrendo!". Il codinato non accennava a fermarsi:
"Non ho sentito...ripeti?".
La giovane Tendo con un tono di voce un pò più alto rispose:
"Ho detto che mi Arrendooooo!" urlò.
Il bel moro non era però ancora soddisfatto.
"Dì : Ranma hai vinto tu!".
Akane stava cominciando a perdere la pazienza.
"Hai vinto tu Ranma! Ora la smetti?" chiese.
"Mhm..no. Non sono ancora soddisfatto.".
Rispose il ragazzo che aveva smesso di farle il solletico, ma la bloccava completamente col proprio corpo.
"Cosa vuoi che ti dica?" chiese Akane fissando il viso del ragazzo a pochi centimetri dal suo.
Ranma divenne serio.
Fissando la fidanzata profondamente negli occhi disse:
"Dimmi che mi ami Akane..".
La giovane arrossì vistosamente.
Aveva sentito bene?
Doveva ammettere ciò che in fondo aveva sempre saputo.
"Ed io cosa ci guadagno oltre la libertà,ovvio?" chiese la ragazza ostentando una finta sicurezza. 
L'artista marziale sorrise. Le labbra dei due erano vicinissime.
" Una verità per una verità.." rispose con tono caldo il bel moro.
Akane non resistette più e a fior di labbra gli disse:
"Ti amo Ranma..".
Perdendosi in quegli occhi cioccolato, splendenti come non mai, il codinato rispose:
"Anch'io Ti amo Akane..".
Con le labbra riscaldate dai reciproci respiri, i due fidanzati annullarono la distanza che li teneva divisi.
Per la prima volta, Ranma e Akane, erano stati completamente sinceri sui loro sentimenti l'uno con l'altro.

Quel bacio accompagnato da quella confessione, rese tutto il resto il più naturale possibile.
Le mani del suo fidanzato le stavano accarezzando ogni centimetro di pelle.
Più volte Akane aveva dovuto incoraggiare Ranma.
Il ragazzo era impacciato mentre le sfilava via la maglietta, tremendamente in imbarazzo quando anche la gonnellina di jeans scivolò via dalle sue gambe.
Farsi spogliare da Ranma era sempre stata una sua fantasia..ma neanche nel suo sogno più bello, aveva provato tutto questo. 
Notando la poca dimistichezza con i gancetti del reggiseno, Akane lo slacciò da sola, mettendo in mostra delle curve tutt'altro che inesistenti.
Il giovane degluttì.
"Sei bellissima.." disse il giovane rosso in volto. 
Akane accennò un sorriso complice.
Con mani tremanti cominciò a sbottonare la camicia del suo fidanzato.
Con le dita, percorse le linee dei pettorali e degli addominali ben scolpiti.
Quando arrivò ai pantaloni, anche la ragazza esitò.
Stavolta era Ranma a cogliere l'imbarazzo della sua fidanzata.
Levò i pantaloni facendoli volare via. 
Baci e carezze erano il mezzo per esplorare il corpo dell'altro.
Nessun contatto era fine a se stesso, ogni sfioramento era spinto dal desiderio dell'altro, ogni respiro era dedicato all'altro, entrambi sentivano il bisogno di diventare una cosa sola. 
Quando gli ultimi pezzi di stoffa furono eliminati dai loro corpi, Ranma scostando una ciocca di capelli attaccata sul viso di Akane, le domandò:
"Sei sicura Akane? Se tu non vuoi lo capisco, impazzisco ma va bene.." disse con infinita dolcezza il codinato. 
Akane, nonostante la paura, gli rispose:
"Non immagino nessun altro e nessun momento migliore di questo..Fai l'amore con me Ranma..Voglio essere tua..Per Sempre.".
Quelle parole appena sussurrate diedero al ragazzo il coraggio necessario ad andare avanti.
Lui amava Akane.
La desiderava da sempre ed adesso, lontani da sguardi ed orecchie indiscrete, quel desiderio si sarebbe avverato. 
L'attenzione che il ragazzo riservò alla sua fidanzata, rese tutto bellissimo.
Perfino il dolore iniziale provato dalla giovane, scomparve dinanzi a quegli occhi blu come il mare che la guardavano con amore.
Akane si sentì libera di lasciarsi andare a quelle sensazioni nuove e travolgenti che insieme al suo fidanzato stava vivendo. 
Amava Ranma.
Lei lo voleva, ne aveva bisogno.
Sapeva che tutto quello era giusto.
Il luogo, il momento, la situazione..ma soprattutto la persona.
Lui sarebbe stato l'unico.
Il piacere travolse i due giovani come un'onda in piena.
Vicini, sudati, coi respiri e i battiti accellerati, Akane e Ranma avevano avuto la loro prima volta...e per la prima volta entrambi si sentirono completi e nel posto più bello del mondo...
Ognuno nelle braccia dell'altro.

************************************************************
CAPITOLO SOFFERTO E LUNGHISSIMO! MA SPERO DI AVER FATTO BENE..ASPETTO I VOSTRI COMMENTI! UN BACIONE ANTO ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Dopo la quiete.... ***


La luce del mattino appena arrivato le fece aprire gli occhi.
Era avvolta nel leggero lenzuolo di cotone del suo letto.
La stoffa morbida aderiva perfettamente al suo corpo come una seconda pelle.
Ad un tratto un brivido prese a salire partendo dal basso.
Una gamba era scoperta completamente. 
Gli occhi di Akane si spalancarono.
Guardò sotto le lenzuola.
*Sono nuda..* pensò.
Con la testa per metà ancora coperta dal cotone, cominciò a ricordare gli eventi della nottata appena trascorsa.
Ranma che la butta sul letto per farle il solletico, la lotta fino alla resa più totale..
Lui che la bacia,l'accarezza, le sposta i capelli dal viso..
Ranma che le sorride mentre in quella buffa posizione la fa sua..
Ranma che la ama.
*Già Ranma..ma dov'è?* 
Alzando la testa Akane guardò al suo fianco.
Lui non c'era.
Poggiando la mano destra sul cuscino, qualcosa di ruvido attirò la sua attenzione.
Era un biglietto.
"Nel caso ti svegliassi, sono sotto a preparare la colazione. Non sono scappato in Cina.
Buongiorno Maschiaccio! Tuo Ranma.".

Ad Akane scappò una risatina.
Non era certo il più romantico dei biglietti.
L'aveva chiamata maschiaccio ed era stato ironico come sempre.
Qualcosa di insolito c'era però, e solo ad occhi innamorati come i suoi non poteva sfuggire quel particolare.
"TUO Ranma." Disse la ragazza sottovoce accarezzando quelle parole. 
Già..quella notte loro avevano fatto l'amore e avevano promesso silenziosamente di appartenersi. 
Erano stati sinceri fino in fondo.
A quel pensiero la ragazza divenne triste.
Lei non era stata del tutto sincera.
Ranma doveva sapere ancora la verità sul suo cambiamento, su Mizu, i corsi e la sua famiglia..
"Ahh si arrabbierà da morire!" urlò Akane nascondendosi sotto le lenzuola.
"Chi è che deve arrabbiarsi?".
Una voce.
La sua voce.
Ranma. 
"Buongiorno dormigliona!" disse allegramente il ragazzo.
Akane fece capolino dal suo rifugio.
Scoprendosi fino agli occhi, la ragazza incontrò lo sguardo profondo del suo fidanzato.
"B-buongiorno.." rispose in preda all'imbarazzo la giovane. I due si fissarono per alcuni secondi.
Poi fu Ranma a prendere la parola:
"Questo look da bandito del West non ti dona molto sai?"
Così dicendo, abbassò il lenzuolo dal viso di Akane.
Poi continuò:
"Ecco! Così va già meglio!".
A volto scoperto Akane rivelò un bellissimo sorriso.
"Questa è per me?" disse la ragazza osservando il vassoio con la colazione. 
"Uova, frittelle con  sciroppo di ciliegia, bacon, pane tostato e succo d'arancia!" disse in tono trionfante il codinato.
"E in quanti siamo?" chiese la ragazza alzando un sopracciglio. 
"Eh?" riuscì a rispondere Ranma confuso.
"Tutta questa roba per una persona sola?" Chiese Akane sbalordita.
"È una colazione americana..mi sembra si chiami Blacklist.." disse il moro dubbioso.
"Breakfast Ranma...si dice Breakfast! Se ti sentisse la professoressa Hinako, metterebbe sicuramente il tuo nome nella lista nera dei cattivi bambini!" esclamò sorridendo la giovane Tendo.
"Blacklist breakcoso è lo stesso! è il pensiero che conta,no?" disse offeso il giovane.
Akane si alzò un poco mettendosi più comoda e coprendosi il seno con le lenzuola.
"E come mai ti è venuta in mente una colazione americana?" chiese. 
Ranma arrossì leggermente e voltandosi di spalle alla ragazza disse:
"Ehm..ecco vedi..Pensavo t-tu avessi bisogno di u-una colazione s-sostanziosa dopo..Dopo sta-stanotte..".
Anche Akane arrossì, ma era nulla paragonato alle orecchie di Ranma che stavano fumando dall'imbarazzo. 
"Allora dividiamo.." disse la ragazza.
Il codinato si voltò e trovò due occhi castani fissarlo intensamente.
"Tze! Ma per chi mi hai preso? Io sono ancora pieno di energie!" esclamò vittima dell'orgoglio il ragazzo. 
Akane gli sorrise maliziosamente.
"Dimostramelo..". Sussurrò in tono seducente la giovane.
"F-forse mangerò qualche frittella..così per farti compagnia.." disse Ranma preso decisamente alla sprovvista.
Ma la sua fidanzata non aveva intenzione di arrendersi.
"Cos'è? Il grande Ranma Saotome rifiuta una sfida? Hai paura per caso?" chiese provocatoriamente Akane.
L'orgoglio del codinato venne punto nel vivo.
Con uno scatto improvviso saltò sul letto di Akane facendo quasi cadere il vassoio della colazione.
Ad un centimetro dal viso della ragazza il giovane col codino sussurrò:
"Ripetilo se hai il coraggio..".
La giovane sorpresa dal gesto imprevedibile del suo fidanzato, ebbe una leggera esitazione.
Il cuore le batteva a mille.
"Dimostrami che sei ancora pieno di energie..." disse sottovoce Akane poggiando una mano sul viso del ragazzo.
"Come vuoi ragazzina presuntuosa.." rispose Ranma senza fare una piega. 
La sua fidanzata chiuse gli occhi in attesa della sua mossa.
In meno di due secondi Akane si trovò con il viso impiastricciato di sciroppo alla ciliegia!
"Ahh! Ranma io-io ti uccido!" urlò afferrando le uova con le mani, gettandole addosso al suo fidanzato. 
"Questa è Nerimaaaa!" urlò il giovane imitando Leonida nel film Trecento.
(La battuta originale del film era "Questa è Spartaaaa!" Una sorta di urlo di guerra xD N.d.a)
La battaglia del cibo ebbe inizio.
Akane con una mano tentava di tenere coperte col lenzuolo le sue grazie e con l'altra spalmava di tutto sul corpo del suo fidanzato.
Ranma, dal canto suo, cercava di difendersi dall'attacco tenace della sua fidanzata. 
In meno di dieci minuti, entrambi si ritrovarono sdraiati sul letto, col fiatone e in preda alle risate.
"Te l'ho detto che ero ancora pieno di energie!" disse soddisfatto il giovane col codino.
"Va bene, va bene ho capito!" rispose la ragazza. Poi continuò.
"Che peccato però...tutte queste cose buone sprecate! Mi è anche venuta fame.." disse mettendo un finto broncio.
Ranma la fissò.
Quell'espressione buffa sul viso tutto sporco di sciroppo e pietanze varie, della sua fidanzata fece scattare in lui uno strano desiderio.
"Non tutto è perduto.." esclamò il giovane tutto ad un tratto.
"Che vuoi dire?" chiese Akane.
"È tutto spiaccicato addosso a noi!" Il codinato le si avvicinò malizioso.
"Ora che mi ci fai pensare..ho fame anch'io..Vuoi essere la mia colazione Akane?" 
La ragazza avvampò.
Non fece in tempo a rispondere che le calde labbra del suo bellissimo fidanzato si erano già posate sulle sue.
Schiudendo le proprie lasciò che i vari sapori di quell'originalissima e meravigliosa colazione si mescolarono con quello del suo fidanzato..un'accoppiata decisamente divina. 
Le lenzuola gelosamente strette sul suo corpo, volarono via così come i pochi vestiti di Ranma.
I due ragazzi cominciarono ad assaporare ogni centimetro della pelle dell'altro con vari baci, la voglia di ritrovarsi uniti come in quella notte appena trascorsa, li travolse nuovamente...
Ad un tratto lo scorrere di una porta e dei rumori provenienti dal piano di sotto li ridestarono da quel sogno.
"Siamo tornati!" 
Era la voce di Kasumi.
La loro famiglia era rientrata.
Era giunto il momento di ritornare alla realtà.
"Oh Kami! Ranma va fuori di qui!" urlò Akane facendo letteralmente volare il suo fidanzato, lontano dal letto. 
"Ehi ma che modi!" protestò il ragazzo.
La giovane coppia si muoveva in modo compulsivo per la stanza, cercando di raccogliere i loro vestiti e buttare i pochi avanzi, che erano sopravvissuti alla loro piccola battaglia, dalla finestra.
I loro movimenti ricordavano molto quelli delle formiche quando la loro casa veniva attaccata da qualche predatore..In pratica il panico più totale. 
Akane provò ad infillarsi il pigiama giallo alla meno peggio.
Il fatto che fosse tutta sporca e appiccicosa però, complicò non di poco le cose. 
"Allora? Sono in ordine?" chiese la ragazza mettendosi di fronte al fidanzato e sistemandosi i capelli con la mano destra.
Ranma la fissò a lungo.
Lei non era in ordine, era semplicemente perfetta. 
"Veramente sei un pò sporca.." disse il giovane avvicinandosi pericolosamente. 
"E cosa aspetti puliscimi! Non vorrai che i nostri genit..".
Akane non fece in tempo a finire di lamentarsi che il ragazzo le tappò la bocca nell'unico modo che risultava efficace con lei...un bacio.
Dopo qualche secondo i due si separarono.
"Ecco fatto! Ora sei pulita!" esclamò il codinato facendole l'occhiolino.
La giovane Tendo rimase immobile a fissare la bellezza del suo fidanzato.
Perfino col viso imbrattato e i capelli leggermente meno in ordine del solito, Ranma era decisamente bello.
Ora capiva il perchè del suo grande successo con le ragazze.
Non solo le solite pazze, ma anche le altre ragazze del Furinkan adoravano quello strano tipo col codino. 
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta:
"Akane sono Kasumi posso entrare?". 
"A-aspetta un attimo sorella..arrivo!" esclamò la ragazza in preda al terrore. Si voltò poi, verso il codinato e gli disse sottovoce:
"Ranma..lo sai che ti amo, vero?".
Il giovane ancora poco abituato a quelle dichiarazioni di affetto rispose imbarazzato:
"S-si certo..anch'io..". 
La ragazza lo afferrò per un braccio ed affermò:
"Allora mi perdonerai per questo.. " e così dicendo lo scaraventò fuori dalla sua finestra.
"Ma chee faiiii Akaneeee!!" urlò il povero ragazzo dall'alto dei cieli di Nerima. 

Akane aprì la porta e rivide il viso di Kasumi.
Sembrava preoccupata.
Con sua grande sorpresa, la giovane Tendo vide sua sorella allungare le braccia e stringerla forte a sè.
"Ka-Kasumi va tutto bene?" le chiese preoccupata.
"Si sorellina. Tutto bene..mi sei solo mancata tanto." Disse la maggiore sciogliendo l'abbraccio. 
"Mi vesto e scendo..ho voglia di rivedervi tutti!" disse Akane cercando di distogliere l'attenzione di sua sorella dalla stanza.
"Veramente vorrei parlarti da sola.." affermò Kasumi entrando nella stanza.
Stava per sedersi sul letto quando un urlo della minore la fece trasalire:
"Nooo ferma! Siediti qui.." esclamò Akane indirizzandola sulla sedia della scrivania.
Se si fosse seduta sul letto sicuramente avrebbe notato le macchie lasciate dalla colazione e non solo...
"Akane..cos'è questo odore?" domandò la maggiore.
"Eh?" Fu la risposta a monosillabi della ragazza.
"Anche prima quando ti ho abbracciato..c'è odore di frittelle e..e..ciliegie!" esclamò Kasumi.
"Ma no che ti salta in mente sorellona!" rispose Akane nel panico.
Poi cercando di cambiare argomento domandò:
"Piuttosto..di cosa volevi parlarmi?" 
La maggiore fece un respiro profondo e leggermente rossa in volto disse:
"Ecco Akane vedi..io mi sono fatta coinvolgere in alcune cose...non molto corrette nei tuoi confronti..Ma l'abbiamo fatto per il tuo bene..".
La più piccola delle Tendo le poggiò entrambe le mani sulle spalle:
"So tutto sorellina...Tranquilla. Non sei tu quella che deve chiarirmi alcune cose..".
La maggiore a quelle parole si sentì più leggera e come se nulla fosse si alzò dalla sedia correndo verso la porta:
"Ah menomale! Avrai fame..vado a preparare qualcosa di buono..magari delle frittelle...Ti piacciono vero sorellina?". Chiese Kasumi.
"Ce-certo! Mi sistemo e scendo subito!" rispose Akane chiudendosi la porta alle spalle.
Finalmente poteva tirare un sospiro di sollievo. 
Non c'erano più dubbi, la sua famiglia era di sotto e finalmente avrebbe potuto parlare e smascherarli. 
Non ce l'aveva fatta a prendersela con sua sorella Kasumi.
Non era lei la mente di quel piano diabolico.
E poi ripensando agli avvenimenti della notte appena trascorsa..Akane sentì la rabbia sbollire.
Che il fine giustificasse davvero i mezzi? 

"Allora come è andata?"
Il viso di Ranma faceva capolino dalla finestra ancora aperta 
Akane sobbalzò. "Bene anche se c'è mancato poco.." rispose regolarizzando i battiti del suo cuore.
Il ragazzo entrò e si mise a sedere sulla sedia che fino a poco tempo fa, era stata occupata da Kasumi.
La ragazza era pensierosa e lui non potè fare a meno di notarlo.
"Ehi maschiaccio? Cos'è quella faccia preoccupata?" chiese. 
La giovane Tendo lo fulminò con lo sguardo.
"Ancora non ti sei stancato di chiamarmi così? Per caso vuoi farti un altro giretto in aria?" domandò Akane ringhiando minacciosamente. 
"Mhm..oramai mi sono affezionato a questo nomignolo. Ma se vuoi la smetto racchia violenta che non sei altro!" rispose il bel moro.
La sua fidanzata sospirò rassegnata.
"Ok..puoi chiamarmi maschiaccio". Disse triste in volto.
Ranma si avvicinò a lei e cingendola per le spalle le chiese:
"Dimmi che è successo...". 
Nella mente della ragazza, il pensiero di confessare tutto al suo fidanzato, le metteva addosso una paura tale da farle mancare il fiato.
*E se non avesse capito? E se si sentisse preso in giro? Mi vedrebbe meschina come tutte le altre sue fidanzate?*.
Questo erano i dubbi che si muovevano nella sua testa. 
"Forse ho capito..." disse ad un tratto Ranma. 
Akane sgranò gli occhi.
"Tu sei preoccupata a causa delle altre mie, per così dire, fidanzate..Ma non ne hai motivo, parlerò con loro.." disse il codinato.
"Non è questo.." rispose quasi in un sussurro la ragazza.
"Allora cos'è? Pretendo di sapere! Se qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato verso di te, dimmelo subito che gli spacco la mascella!" urlò Ranma. 
"Bhe...se la metti così...allora è proprio me che dovrai prendere a botte..". Rispose rossa in viso la ragazza.
Il codinato aveva l'aria di non capire.
"Spiegati meglio.." chiese. 
Akane non riuscì più a sostenere lo sguardo del suo fidanzato e voltandogli le spalle disse:
"Non sono stata del tutto onesta con te..Ranma. Ecco i-io ti ho nascosto delle cose..e, anche se involontariamente, ti ho ingannato..".
Un silenzio pesante come un macigno cadde nella stanza.
"Non dici niente?" domandò Akane voltandosi.
Di fronte a lei il ragazzo che amava la fissava con occhi di ghiaccio.
"Fammi indovinare..." Disse freddamente.
"Centra per caso tua cugina Mizu?" 
A sentire pronunciare quel nome dalla bocca di Ranma, Akane ebbe un tuffo al cuore.
Gli occhi si riempirono di lacrime, anche se piangere era l'ultima cosa che desiderasse in quel momento.
La domanda le uscì affilata dalle labbra:
"E tu come lo sai?".
Ranma non rispose.
Osservava immobile la sua fidanzata senza batter ciglio.
*Che sia coinvolto anche lui nel giochetto della mia famiglia?* Pensò la ragazza. 
In quel momento si sentiva una stupida.
Tutti, compreso Ranma, si erano presi gioco di lei.
Era lei quella ingannata e non viceversa.
La rabbia che fino a quel momento si era assopita, riaffiorò come un fiume in piena. 
Dal canto suo, i pensieri del giovane erano molto diversi.
*Dovrei confessarle che ho chiesto aiuto a quella donna? È giusto dirle che ho origliato la sua conversazione con Mizu?* domandò a se stesso il ragazzo.
Ammettere tutto ciò significava che, oltre ad essere uno spione alla pari dei suoi familiari, aveva avuto paura di non essere abbastanza bravo in "certe cose..".
L'orgoglio ebbe la meglio e ad occhi bassi disse:
"Credo ci stiano aspettando di sotto...Abbiamo tante cose su cui discutere.". 
Se per Ranma quella frase era un modo per scappare da ciò che considerava come un'umiliazione, per Akane essa rappresentò la conferma dei suoi sospetti sul suo fidanzato.
Il giovane uscì dalla finestra senza dire nient'altro, mentre la più piccola delle Tendo si accingeva a scendere al piano inferiore. 
Una nuova tragedia nata sulla base di un equivoco stava per scoppiare in casa.

***********************************************************
CIAO!!!OK, SONO CONSAPEVOLE CHE DOPO QUESTO VORRESTE UCCIDERMI..MA SAPETE MEGLIO DI ME CHE NON TUTTO FILA LISCIO COME L'OLIO, QUANDO DI MEZZO CI SONO RANMA ED AKANE! PROMETTO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARÀ PIÙ LUNGO E...RISOLUTIVO ;)
SIAMO AGLI SGOCCIOLI :(
UN BACIONE ANTO

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** "Tutta la Verità" ***


Dal buio di una stanza nel retro di un ristorante, strani rumori di piatti e bicchieri rotti facevano da sottofondo a due voci a noi conosciute. 
"Mousse dannazione sta piu attento! Blutta talpa che non sei altlo!". 
"Ma Shan Pu amore..lo sai che non vedo nulla senza occhiali!". Rispose il ragazzo orbo. 
"Potlesti avele un minimo di attenzione...Pel infilalti i pantaloni hai distlutto dieci piatti!".
Rispose la cinese mettendo in ordine i lunghi capelli viola. 
"Molti di meno rispetto a quelli che hai fatto cadere tu mentre mi hai spinto addosso allo scaffale e..." Rispose maliziosamente Mousse. 
"Shh! Se ne fai palola con qualcuno sei un papelo molto!".Affermò minacciosamente Shan Pu.
Ma cosa era cambiato tra i due giovani? 
FLASHBACK 
Sconvolta dalla rivelazione che Mizu le aveva dato sulle tendenze sessuali di Ranma, e dal fatto che lei potesse esserne la causa involontaria, la gattina cinese camminava a testa bassa verso il suo ristorante. 
Appena entrata, la voce squillante del suo amico di infanzia/cameriere/lavapiatti/spasimante/papero appicicoso, la distolse dai suoi tristi pensieri : "Shan Pu amore! Luce dei miei occhi...!" Urlò Mousse abbracciando una sedia. 
"Ehi tu..ti consiglio di cambiale le lampadine, pelchè la tua luce ti sta facendo amoleggiale con la sedia! Idiota..".
Rispose la ragazza in tono disinteressato.
Al ragazzo papero, questo cambiamento non sfuggì.
Era cieco ma ci sentiva benissimo. 
Posizionando meglio gli occhiali sul naso, si avvicinò alla giovane cinese e disse:
"Shan Pu cosa ti è successo?".
La ragazza, senza degnarlo di uno sguardo, rispose controvoglia:
"Niente papelotto inutile..Pelchè me lo chiedi?".
Mousse fissandola rispose:
"Solitamente ti rivolgi a me con tono più violento oppure mi eviti proprio quando sei di buon umore... Invece adesso sei quasi normale.
Il che vuol dire che sei triste...E c'è solo una persona che può farti questo effetto: quell'indegno di Ranma Saotome!".
Urlò il giovane tutto ad un fiato.
Shan Pu, meravigliata di quanto quello stupido papero la conoscesse, spostò lo sguardo su di lui e sottovoce gli rispose:
"Blavo. Almeno il celvello non è offuscato come la tua vista...Ti dilò tutto. Ma guai a te se ne palli con qualcuno..Intesi?".
Il ragazzo annuì.
Shan Pu non sapeva per quale motivo avesse deciso di confidarsi con lui.
Mousse era in fondo un amico e avrebbe potuto contare sul suo silenzio.
E poi adesso aveva bisogno di una bella iniezione di autostima, e chi più di quel papero innamorato poteva soddisfarla?. 
Alla fine del racconto il giovane scoppiò in una sonora risata. 
"Cosa c'è di diveltente stupido!" Urlò la cinesina rossa in volto.
Mousse prese aria e ricomponendosi esclamò:
"Niente!Niente! Pensavo solo che adesso capisco molte cose..".
Shan Pu divenne seria.
"Spiegati meglio..".
Il ragazzo dai grossi occhiali bevve un sorso di the e assumendo un tono posato rispose:
"Questa ostentatezza nell'essere circondato da donne... Questo autoproclamarsi latin lover... In realtà nascondevano la sua vera natura.
In più ultimamente ho notato, grazie alla mia vista acuta e attenta, che Saotome spesso e volentieri si trasformava in donna senza dispiacersene!". Disse esultando il ragazzo talpa.
"E questo dovlebbe falmi sentile meglio?" Chiese con faccino triste Shan Pu.
Mousse, notandolo, cambiò tono e da trionfante divenne serio.
Posò gli occhiali sulla testa e prendendo il viso della ragazza tra le mani, la fissò intensamente dicendo:
"Shan Pu.. L'unico motivo che possa spingere un uomo a non considerarti la creatura più fantastica che possa esistere sulla faccia della Terra.. è il suo orientamento sessuale.
A Ranma piacciono gli uomini.
Per questo non gli interessi...altrimenti ti avrebbe sposato subito..o almeno..io l'avrei fatto..".
Mousse affermò quest'ultima frase arrossendo vistosamente.
Anche Shan Pu ebbe la stessa reazione e come guidata da una forza misteriosa, spinse le sue labbra su quelle del suo amico d'infanzia.
Neanche il tempo di capire ciò che stava accadendo, che i due ragazzi si trovarono nel retro del ristorante ad "amoreggiare".
Il ragazzo si congratulò mentalmente con se stesso:
*Dalla sedia alla donna dei tuoi sogni..e bravo il paperotto!* . 
FINE FLASHBACK. 
 
"Questa cosa lestelà tla me e te va bene!" Affermò Shan Pu con tono autoritario. 
"Se mantengo il segreto potrò essere il tuo CONFIDENTE per altre volte in futuro?" Domandò speranzoso Mousse.
A differenza del ceffone che si aspettava, dalle labbra della giovane cinesina uscì una sola parola seguita da un sorriso malizioso:
"Vedlemo..".
Neanche il tempo di far scomparire quel sorriso dal volto, che due labbra oramai non più sconosciute le tapparono la bocca.
Questa volta a congratularsi con se stessa fu la ragazza cinese che pensò:
*Sei ancola illesistibile..eh brava la gattina!*. 
Quel giorno il ristorante "Il Gatto" rimase chiuso per inventario.

************************************************************************

Nella cucina di casa Tendo regnava uno strano e lugubre silenzio.
Tutti, compreso Ranma, erano seduti attorno al tavolo e si scrutavano sospettosamente a vicenda.
Fu proprio il codinato a rompere quell'atmosfera a dir poco pesante.
"Allora famiglia..Come è andata questa breve e inaspettata vacanza senza secondi fini?" Chiese ironico. 
Tutti sobbalzarono.
Nessuno rispose.
Cinque paia di occhi fissavano il capofamiglia, attendendo una risposta soddisfacente.
Soun Tendo cominciò a sudare e balbettando rispose:
"B-bene Ranma! A-Akane come sta?" chiese a fatica.
La domanda insospettì il codinato che rispose:
"Come vuoi che stia? Perchè questa domanda?".
L'occhiataccia assassina di Nabiki nei confronti del suo sgamabilissimo padre, non tardò ad arrivare.
*Coraggio papà..fa del tuo meglio e inventa una scusa plausibile..* pensò la mediana. 
Il colorito di Soun passò da bruno a rosa pallido, fino a diventare bianco lenzuolo.
La tensione era sicuramente una delle cose che lui gestiva peggio...oltre la vita sentimentale delle sue figlie.
"Vedi Ranma...Volevo sapere se Akane è..è..come dire..Sai per caso se è arrabbiata con noi?".
Di male in peggio.
A quelle parole Kasumi si alzò a preparare il the, Genma divenne panda e iniziò a sgranocchiare bambù, Happosai uscì di scena con la scusa di aver trascurato i suoi tesorini e Nabiki buttò la testa sul tavolo sconfortata.
"Arrabbiata con voi? Per quale motivo?". Domandò Ranma in preda alla confusione. 
Questo era troppo.
Soun non resistette più e in preda alle lacrime si gettò ai piedi di Ranma urlando:
"Ranmaaa figliolo!! Aiuta questo povero vecchio! Akane mi odierà! Ci odierà! E soprattutto...ci ucciderà!!! Aaahh la mia bambina vuole uccidermiiii!!!"
La stanza era una valle di lacrime.
Soun batteva piedi e pugni disperatamente sul pavimento. 
Ad un tratto una voce pose fine a quel trambusto. 
"Tranquillo papà. Non voglio uccidervi.."
Era Akane.
Poi continuò.
"Almeno non prima di aver ricevuto delle risposte.". 
Quest'ultima frase non fece altro che aumentare la tachicardia e la sudorazione del padre. 
"Per questo..credo che io sia la persona che cerchi Akane.".
Mizu comparve alla porta.
Gli unici che sembravano sconvolti del suo arrivo erano proprio Ranma ed Akane. 
Anche Nabiki prese la parola.
"Mi candido anch'io come potenziale vittima sacrificale..Papà lasciaci sole con i due fidanzatini.".
Disse la regina di ghiaccio senza fare una piega.
Soun non se lo fece ripetere due volte. Si alzò a velocità supersonica e prima di sparire dietro la porta scorrevole mandò dei baci a distanza ad Akane. La più piccola delle Tendo gli voltò le spalle con un gesto di stizza.
Il padre chiuse la porta e scappò via urlando:
"Aaaahhh la mia bambina mi odiaaaaa!!!". 
I quattro rimasti attorno al tavolo vennero travolti da tanta rassegnazione per quel pover uomo che piangeva disperato in lontananza, peggio di un bambino.
Fu Mizu a prendere la parola.
"Credo di dovermi presentare come si deve. Sapete già come mi chiamo...E sono vostra cugina.
Nel caso tu Ranma, non abbia origliato abbastanza bene, io sono la causa dei cambiamenti della tua bella fidanzata.
Sono stata io ad insegnarle le tecniche di seduzione che ha usato con te.
Ho raccolto informazioni su voi due e sulla vostra storia e ho il merito di averla fatta maturare.".
Akane era sbalordita.
Ranma aveva origliato? Cosa? Quando?
La ragazza prese la parola.
"Perchè stai dicendo queste cose a Ranma quando in realtà lui è d'accordo con te!" Urlò guardando male il suo fidanzato.
"Che cosa saprei io?" chiese il giovane adirato.
"È vero ho origliato. Sapevo della vostra parentela. Ma non credevo di essere stato ingannato proprio da te Akane!". Esclamò battendo un pugno sul tavolo.
"Coosaaa?Io non ho ingannato nessuno! È vero, ho frequentato quei corsi, ma..io..l'ho fatto per piacerti stupido! Per essere la ragazza migliore che pensavo meritassi.".
Le lacrime le pungevano gli occhi.
Ma questo era il momento della verità ed Akane non si sarebbe arresa alla tristezza..non ancora almeno.
Così, fece un respiro profondo e continuò. 
"Mi hai sempre criticata, non ero abbastanza carina, abbastanza sexy, abbastanza brava in cucina e abbastanza dolce per te! Solo ora mi rendo conto che è stato tutto inutile..perchè tu conoscevi Mizu e sapevi tutto! Sei un bugiardo Ranma! Perchè diavolo sei  andato da lei!".
Aveva detto tutto.
Sfogato tutta la frustrazione del momento con l'unica persona che centrava meno di tutte in questo pasticcio, ma l'unica dalla quale non poteva ammettere più segreti e bugie. 
Ranma la guardò fissa negli occhi.
"Akane..pensavo avessi capito quello che provo per te. È vero, conosco Mizu e sono andato da lei per un motivo. Ma non quello che credi tu. L'ho conosciuta per caso. Ho visto l'insegna del locale e sono entrato. Volevo un consiglio personale..tutto qui."
Disse il codinato in preda all'imbarazzo. Poi continuò.
"Ora vuoi dirmi come hai potuto farmi spiare? Credevo non fossi come le altre..".
A quelle parole il cuore di Akane fece Crack.
Finalmente Nabiki decise di intervenire. 
"Come al solito voi due non fate altro che fraintendere tutto. Se promettete di starmi a sentire senza interrompermi, vi dirò la verità. Ovviamente sotto lauto compenso.". 
Akane esplose:
"Nabiki credo che tu sia l'ultima persona qui dentro a poter dettare condizioni!". La mediana senza scomporsi rispose:
"Ma sono l'unica che possa sistemare le cose...3000 yen e la verità vi renderà liberi!".
Esclamò porgendo il palmo della mano davanti gli occhi dei due fidanzatini in guerra.
"Mai!!!" Gridarono in coro Ranma e Akane.
Ad un tratto dal nulla sbucó Soun che, soldi alla mano, li consegnò a Nabiki urlando:
"Pago io! Pago io! Ma vi prego ragazzi fate paceee!!". Esclamò in lacrime il signor Tendo.
"Hai rotto papà! Sparisci!" urlò Akane scagliandolo in cielo con un calcio.
"Perdonamiii Bambina miaaa!". Furono le ultime parole di Soun prima di sparire nel firmamento. 
"Ora che hai avuto i tuoi stupidi soldi..parla Nabiki!" disse Ranma furioso.
"Avanti cuginetta sii buona..basta con le torture!" la incitò Mizu facendo l'occhiolino al codinato.
Tutto ciò non sfuggì ad Akane che fulminò il suo fidanzato con lo sguardo. 
"Va bene, va bene confesso!" disse Nabiki finendo di contare i soldi. 
"Allora ragazzi..sarò breve. È colpa mia.
IO vi ho spiati e dato le informazioni a Mizu.
Io l'ho aiutata ad eliminare tutte le altre pretendenti e il tuo pretendente Akane.
Sempre io le ho suggerito cosa fare, ho organizzato tutto per lasciarvi soli.
Il mio è stato un piano perfetto..ma se ha funzionato..potete dirmelo solo voi ragazzi..".
Ranma e Akane erano scioccati dalla naturalezza con la quale Nabiki aveva fatto mea culpa..anche se più che una confessione di pentimento, sembrava un elogio alle sue abilità di manipolatrice diabolica.
Akane prese la parola.
"Se la cosa ha funzionato puoi vederlo da sola..C'è ancora una cosa che voglio chiederti sorella..Perchè? Perchè hai voluto giocare così con i nostri sentimenti?"
Domandò la giovane Tendo, abbandonando l'aria da dura per assumere uno sguardo deluso.
Stesso sguardo era presente negli occhi di Ranma.
Ma ciò non era dovuto alle manipolazioni di Nabiki, ma alle parole della sua fidanzata.
Davvero era tutto finito?
Nabiki prese le mani di sua sorella minore e le disse:
"L'ho fatto perchè voglio che tu sia felice Akane..e poi..La cuginetta ci doveva un sacco di soldi. Sarebbe stato un peccato non sfruttare le sue doti.". Mizu si alzò in piedi.
"Il mio lavoro è finito..spero di rivedervi presto..magari ad un matrimonio!". Esclamò la donna facendo l'occhiolino stavolta ad Akane che avvampò. Anche Nabiki decise che la conversazione dovesse finire lì.
"Akane..Ranma..So che mi avete già perdonato..".
I due ragazzi arrossirono di colpo. Possibile che quella streghetta di Nabiki sapesse di loro? 
"Credo che dobbiate parlare da soli. E poi..ho un padre da recuperare a kilometri da qui...A più tardi!".
Così dicendo la mediana e la cara cuginetta Mizu uscirono di scena, lasciando Ranma ed Akane soli e con mille domande sul loro rapporto. 
"Credo che quell'arpia di tua sorella abbia ragione..Dobbiamo chiarire delle cose Akane..". Affermò Ranma senza alzare gli occhi sulla sua fidanzata. 
"Va bene.". Fu la risposta secca della ragazza.
"A mezzanotte sul tetto.". 
Così dicendo Akane si alzò decisa ad andare in camera sua.
Non appena aprì la porta per uscire, metà dei suoi familiari caddero a terra, facendo finta poco dopo di essere affaccendati in altre cose. 
"Certe abitudini non cambieranno mai..." Disse la ragazza voltando loro le spalle andando via. 
Ranma dal canto suo era confuso.
Come sarebbe finita con Akane?
Tutto ciò che era successo tra di loro era stato davvero già deciso?
A quelle domande avrebbe trovato risposta solo più tardi. 
Mentre si dirigeva in palestra per scaricare la tensione picchiando suo padre, nella sua mente quattro parole risuonavano senza sosta:
*A mezzanotte sul tetto.*. 
*****************************************************************************

EHILA!!!CIAO GENTE!!SCUSATEMI TANTISSIMO PER L'ATTESA, MA MI SONO DATA ALLA LATITANZA IN QUESTE FESTE :)
QUESTO CAPITOLO È STATO UN PARTO...SPERO DI NON AVER DELUSO NESSUNO!!
UN FORTE ABBRACCIO A TUTTE/I  ANTO. 
PS:SN IN MEGA RITARDO CON LE RECENSIONI, MA HO LETTO OGNI SINGOLO AGGIORNAMENTO DELLE MIE STORIE PREFERITE..VEDRÒ DI RIMEDIARE ;-)

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** "A Mezzanotte Sul Tetto" ***


"Sai cosa stavo pensando? Resta un pò qui..Un pasto caldo ed un tetto sulla testa è quello che ti offro..".
Disse Ukyo porgendo la sua specialità al suo nuovo amico. 
Ryoga arrossì.
"E sentiamo...Cosa vuoi in cambio?". Chiese.
La cuoca corrucciò la fronte.
"Ehi ma per chi mi hai preso? Non sono un'opportunista come Shan Pu io! Consideralo un favore da un'amica.."
Esclamò Ukyo alzando lo sguardo al soffitto. 
L'eterno disperso sorrise.
Era la prima ragazza, dopo Akane, a dimostrarsi disponibile con lui in forma umana e non suina. 
"Bhe mia cara nuova amica..da bravo amico dovrò pure sdebitarmi in qualche modo, no? Chiedi e ti sarà dato."
Affermò Ryoga in tono scherzoso e riconoscente. 
Ukyo appoggiando il dito indice sul mento disse:
"Mhm vediamo un pò..Ah! Ho trovato! Voglio che tu mi sveli un tuo segreto inconfessabile!"
Esclamò la cuoca con una strana scintilla negli occhi.
Il povero Ryoga per poco non morì asfissiato a causa di un boccone di focaccia andato di traverso.
Da quando U-Chan provava tanta curiosità per lui.
Ci pensò un pò su e con finta indifferenza disse:
"Va bene mia cara nuova amica improvvisata..Sarai la prima a conoscere un mio grande segreto!".
Ukyo non stava più nella pelle, prese uno sgabello e si sedette accanto al giovane e fissandolo negli occhi esclamò:
"Sono tutta orecchi..".
Ryoga prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e assunse un'aria quasi solenne.
"Avanti zuccone quanto ci metti!" Urlò un'impaziente U-chan.
"Un attimo, era per creare un pò di pathos..suspance..tensione..".
Il ragazzo non fece in tempo ad abbandonare il tono melodrammatico che una spatolata gli arrivò sulla capoccia.
"Smettila di fare l'attore di teatro mancato e sputa il rospo!". Ordinò la nuova amica.
"Ok ok! Non c'è bisogno di diventare violenti..Allora..ecco io..i-io sono innamorato di Akaneee!".
Disse a gran voce il giovane con la bandana.
Ukyo lo fissò priva di espressione.
"Che c'è? Sei rimasta senza parole?" chiese Ryoga confuso. 
La cuoca si avvicinó al suo orecchio e disse bisbigliando:
"Anch'io ho da confessarti un segreto.."
Il ragazzo si avvicinò per ascoltare meglio.
"Vedi Ryoga..non dirlo a nessuno ma..Io cucino focacce per vivere!". 
L'eterno disperso si scostò guardandola negli occhi con faccia ebete.
"Ma Ukyo questo lo sanno tutti..che segreto è!" Disse deluso.
"E perchè che ti piace Akane cos'è? Un segreto di Stato? Lo sanno perfino le pietre idiota!". Gli urlò nelle orecchie la ragazza.
Poi continuò:
"Solo un'ingenua come Akane non può accorgersene..Mi chiedo come faccia a non notare la scia di bava degna di una lumaca, che lasci ovunque lei poggi i piedi!".
Ryoga era sconvolto.
"Davvero è così evidente? E comunque tanto per la cronaca..io non sbavo!" disse falsamente offeso. 
"È vero! Tu grugnisci..perdonami!" Rispose Ukyo ironicamente. 
"Sai anche questo?? Chi te l'ha detto? È stato Ranma? Ranma preparati a morireee!"
Urlò il giovane infervorito.
"Piantala P-chan..anche questo è di dominio pubblico..Lo sai anche tu che la tua bella non brilla certamente per intuito..".
Gli rispose canzonandolo la cuoca.
"Mi sa tanto che dovrai impegnarti di più. Avanti porcellino stupiscimi! E forse stanotte potrai dormire accoccolato a me..come se fossi Akane!" Esclamò Ukyo ridendo di gusto.
Ryoga si sentì svenire al solo pensiero..Poi si accorse dell'espressione burlona che assunse il volto della ragazza e capì che era uno scherzo. "Divertente..davvero spassoso Ukyo!" affermò il giovane offeso.
"Comunque..ho un altro segreto. Ed è qualcosa che nessuno immagina, nemmeno tu, cara la mia sapientona..".
Un mega sorriso spuntò sulle labbra della cuoca.
"Che aspetti allora..lasciami a bocca aperta Mister Mistero!".
Il viso di Ryoga assunse l'aspetto dell'artista marziale pronto alla sfida. 
"C'è un'altra ragazza che..ho scoperto da poco..che mi piace.." Disse quasi sussurrando l'eterno disperso.
"La conosco?" domandò all'istante Ukyo.
"Oh certo che si! Da una vita!"
Rispose senza esitazione il ragazzo.
"Addirittura? E dimmi è carina?" Chiese la cuoca.
"Io direi bella..". Rispose Ryoga.
"Più di Akane?" Fu la domanda lampante di U-chan.
Il giovane pensò alla risposta per qualche secondo, fissando la sua amica.
"Almeno quanto lei..e adesso mi rendo conto che ha qualcosa in più..Vuoi sapere di chi sto parlando Ukyo?" Affermò il ragazzo con tono sicuro.
"E me lo chiedi?" Rispose la giovane con la spatola.
"Vieni con me..".
Senza aggiungere altri particolari Ryoga prese la cuoca per mano e la portò nel bagno del ristorante.
Con qualche perplessità Ukyo lo seguì.
*Ehi, non si è perso..se è qui che volesse arrivare..* pensò.
"Ora chiudi gli occhi..Prometto che non farò nulla di sconveniente." Disse il ragazzo leggermente in imbarazzo.
"Parola di porcellino?" Chiese Ukyo.
"Parola di porcel..U-chan! Cosa diavolo mi fai dire! Chiudi gli occhi..subito!"  Ordinò l'eterno quasi non più disperso. 
La giovane eseguì ridendo ancora di gusto.
Si sentì prendere per le spalle e stranamente il suo cuore aveva preso un ritmo più irregolare. Fece un semi giro su se stessa.
"Ora apri gli occhi." Le disse il suo amico. 
Non appena lei spalancò i suoi occhioni blu si trovò la sua immagine riflessa allo specchio.
Ryoga prese la parola:
"Ukyo...ti presento la ragazza che mi piace..lei è Ukyo!". Disse il ragazzo con un sorriso leggermente imbarazzato. 
La cuoca si voltò di scatto verso il giovane.
"È uno scherzo?" Gli chiese. 
Erano vicini.
Troppo vicini.
 "No..era un segreto. Ho soddisfatto la tua curiosità?". Domandò Ryoga a due centimetri dal viso di U-chan.
"Direi proprio di si.." Rispose la ragazza.
"C'è un'altra curiosità che però vorrei togliermi Ryoga..".
Il giovane annuì.
In meno di due secondi e con gli occhi spalancati dalla sorpresa, P-chan versione uomo, si trovò le labbra della sua nuova amica, attaccate alle proprie.
Dopo lo stupore iniziale, l'istinto ebbe il sopravvento e presa in braccio la ragazza, senza smettere di baciarla, chiuse la porta del bagno alle sue spalle. 
Quando passione chiama..Ryoga Hibiki risponde.
*******************************************************************
La cena a casa Tendo trascorse tranquilla.
Troppo tranquilla conoscendo i precedenti rocamboleschi della famiglia in questione.
Ranma e Akane occupavano i loro soliti posti, e sebbene fossero seduti uno accanto all'altra, sembravano in realtà distanti anni luce.
Agli occhi attenti dei familiari, questa nuova freddezza tra i due promessi, non passò inosservata.
Fu Genma, questa volta, a tentare di rompere il ghiaccio.
"Figliolo puoi chiedere alla tua dolce e gentile fidanzata, di passarmi la salsa di soia per favore?".
"Stupido è a due centimetri da te, non puoi chiederglielo tu!". Fu la ovvia risposta del codinato.
Soun tentando la strada intrapresa dal vecchio amico disse:
"Akane tesoro, potresti chiedere a Ranma di porgermi l'insalata? Ah quasi dimenticavo..ti trovo dimagrita sai?".
La giovane Tendo sbattè con violenza la sua scodella di riso sul tavolo e si alzò di scatto.
"Io ho finito..Vado in camera mia.".
E alzatosi in piedi fissò a lungo Ranma come per ricordargli l'appuntamento sul tetto. 
I due genitori, resosi conto del loro fallimentare tentativo di riappacificare i due ragazzi, si guardarono negli occhi sconfitti.
"Assolutamente patetici.." Disse Nabiki senza degnarli di uno sguardo.
"Avanti sorellina non essere così cattiva con papà ed il signor Genma.." affermò dolcemente Kasumi. 
Anche Ranma si alzò da tavola senza però dire una parola.
Neanche la battutina sconcia di Happosai ebbe l'effetto sperato.
Il ragazzo sparì dalla loro vista dirigendosi verso la palestra. 
"Speriamo facciano pace.." dissero tutti in coro.
**********************************************************************
In camera sua, Akane fissava ripetutamente la sveglia sul comodino. Erano le dieci.
Mancavano due ore al suo incontro con Ranma.
Come poter impiegare quei 120 minuti che le sarebbero sembrati, di certo, un'eternità? 
Decise di aprire il suo armadio per scegliere qualcosa da poter indossare.
Quello non era di certo un appuntamento, ma ad ogni modo ci teneva a far bella figura nonostante l'orario e la location abbastanza insolita. 
Mentre scorreva le dita sugli abiti appesi, sentì il morbido tessuto in pizzo della gonna che aveva indossato la sera della cena.
*Devo ricordarmi di restituirla a Nabiki..* pensò distrattamente.
Inevitabile fu associare quell'indumento a quel ricordo.
Quella sera cambiò tutto tra lei e Ranma.
La cena, il vino, gli sguardi maliziosi anche se ancora un pò inesperti, che si erano scambiati..
Quella canzone, il loro ballo immobile ed il loro primo bacio.
In quel momento il tempo sembrava essersi fermato.
La prima volta che lei aveva assaggiato il sapore del suo bacio..un sapore dolce, morbido, caldo..che sapeva di buono, di amore, di Ranma.
Akane si riscosse da quei ricordi trovando ciò che aveva mosso la sua ricerca.
Optò per un paio di leggins grigio chiaro ed una semplice canottierina nera aderente.
Alla fine cosa importava mettersi in tiro, se ciò che avrebbe sentito probabilmente non le sarebbe piaciuto?
Appena cambiata, decise di preparare il letto, così l'avrebbe trovato già pronto al suo rientro.
Non appena alzò l'enorme piumone giallo che lo ricopriva, un familiare odore di frittelle e ciliegia le invase le narici.
Appallottolate sotto di esso, stavano le lenzuola sporche della colazione di quella mattina.
*Dalla fretta ho dimenticato di cambiarle..ma dove avrò la testa!* pensò.
Dove si trovasse la sua testa, in realtà, la giovane lo sapeva bene.
Quella mattina si era svegliata nuda nel suo letto, avvolta dall'odore di Ranma addosso. 
La notte trascorsa insieme, era stata la notte più bella della sua vita.
Chiuse gli occhi e le parve di sentire ancora i respiri caldi del suo fidanzato, sul suo viso.
A mente lucida, Akane ricordò un particolare che la colpì maggiormente durante quella notte. 
La voce di Ranma.
Le parole dolci che le aveva sussurrato all'orecchio, il modo in cui il suo nome veniva pronunciato dal suo ragazzo mentre si amavano.
*Akane...*.
Un brivido le percorse tutta la schiena. Era la sua prima volta. Ed era stata fantastica. 
Si era concessa a Ranma anima e corpo.
Aveva desiderato per la prima volta di appartenere a qualcuno senza mezze misure.
Lei che faceva della libertà il suo valore più importante, lei che apparteneva solo a se stessa. 
Ranma era stato l'unico a farle sentire il bisogno di legarsi ad un uomo.
Ranma era l'unico uomo che avrebbe mai potuto amare.
*********************************************************************************
In palestra, un ragazzo sudato e col fiatone, si era gettato sul pavimento nella speranza di trovare un pò di refrigerio. 
Ranma fissava il soffitto con occhi socchiusi ed il cuore che batteva forte.
Posando una mano sul petto, notò il ritmo accellerato che quel muscolo, che spesso era stato la causa dei suoi guai, aveva assunto. 
Quel rumore sordo, l'aveva riportato indietro di qualche giorno. 
La prima volta che vide Akane vestita sexy con un vestitino giallo e nero, il suo cuore batteva esattamente come adesso.
E ancora più forte aveva preso a tamburellargli nel petto, quando sempre lei, gli aveva levato la panna montata dalle dita.
E mai, aveva fatto così tanto rumore,come quando l'aveva stretta a sè la sera della loro cena e..l'aveva baciata.
*In quel momento ho rischiato l'infarto..* pensò.
Baciare Akane era stata una sua fantasia per moltissimo tempo.
Ma la realtà era stata di gran lunga migliore dell'immaginazione.
Il sapore delle sue labbra era la cosa più buona che avesse mai avuto fortuna di provare.
Meglio delle frittelle che lui amava tanto!
*Assaporarle insieme poi...* pensò.
Il ricordo dei baci al sapore di ciliegia di quella mattina, ritornò con prepotenza nella sua mente.
Così come quello della sua notte con Akane.
Avrebbe ucciso per poter rivivere un momento simile.
Sentire il corpo della sua fidanzata tremare sotto ogni suo singolo tocco, era stata la sensazione più bella della sua vita.
Quante volte in sogno aveva immaginato di far l'amore con Akane?
*Per questo la mattina facevo storie ad alzarmi..* pensò.
Tante volte la secchiata di acqua gelida, con cui la sua fidanzata gli dava il buongiorno, era stata per il ragazzo una manna dal cielo..Fare certi sogni ha delle conseguenze..e quelle conseguenze avrebbero potuto ucciderlo se qualcuno a caso se ne fosse accorta.
Ma il momento più bello nei pensieri di Ranma, fu il risveglio quella mattina. 
Aprire gli occhi e trovarsi un caschetto moro sul petto era stato bellissimo.
Perfino il formicolio che gli attraversava il braccio addormentato per il peso della sua bella, gli sembrava avesse il suo perchè!
Sentire il caldo respiro regolare di Akane sul suo collo, la morbidezza del suo corpo che, spesso e volentieri, aveva ingiustamente denigrato...
Sentirla parlare nel sonno e scoprire che sognava di lui...non aveva prezzo!
*Ranma...*.
Quella ragazza violenta che lo metteva sempre in croce, il suo modo di mostrarsi gelosa senza mai ammetterlo, il broncio che metteva sul suo viso quando lui rifiutava di assaggiare i suoi manicaretti..La luce nei suoi occhi quando sentiva odore di sfida...Tutto questo faceva parte di Akane.
Della sua Akane.
La ragazza che fece nascere in lui la voglia di avere qualcuno vicino, lui che della solitudine aveva fatto la sua migliore amica..
Akane che lo amava, Akane che lo aveva aspettato, Akane che era sempre al suo fianco.
Akane..l'unica donna che avrebbe mai amato.
************************************************************************
Dal finestrone di una grande clinica lontana kilometri da casa sua, una ragazza con una strana coda di lato ed un camicione ingrigito addosso, osservava il giardino avvolto nell'oscurità della notte. 
Quella ragazza era Kodachi Kuno, la rosa nera.
Di sè lei ricordava solo questo.
Il suo nome, quelo strano soprannome datole dall'amore per quel fiore scuro e la sua passione per la ginnastica ritmica marziale.
Ricordava anche di avere un fratello poco più grande di lei..Taichi, così lo chiamavano lei ed il suo strambo padre. 
Del resto non ricordava nulla.
Non sapeva se avesse amici o un fidanzato, ma dallo scarso numero di visite ricevute da quando era chiusa lì dentro, potè dedurre di no. 
Ricordava perfettamente anche il motivo per il quale si trovava in quel posto.
Sindrome maniacale dell'umore in seguito a forte trauma infantile. 
Il trauma dovuto all'abbandono del padre, quando era solo una bambina, aveva gettato le basi del suo disagio mentale.
La mancanza della figura paterna aveva fatto modo di sviluppare un attaccamento ossessivo verso le figure maschili che le giravano attorno, tutte in relazione a ciò che provava per suo padre. 
Odio verso suo fratello Kuno, vendetta e sevizie verso il suo servitore Sasuke e amore viscerale verso quel ragazzo col codino, di cui non ricordava più il nome. 
Nemmeno il ritorno di suo padre a casa, aveva potuto guarirla.
Sentiva di voler bene a quell'uomo, ma era per lo più un estraneo.
Un estraneo che l'aveva abbandonata e fatta sentire inadeguata.
Da quel giorno si era ripromessa che a mai nessun altro, avrebbe permesso di farla sentire così sbagliata.
Da allora, il suo unico desiderio fu eccellere ed essere la migliore in tutto ciò in cui si cimentasse.
Anche fosse stata solo una sua convinzione senza nessuna base reale. 
Adesso, trovarsi in quella stanza rinchiusa come un topo in gabbia, sottoposta ad ipnosi regressiva, ascoltare i dottori che la consideravano malata..Era un duro colpo per lei. 
Non avrebbe permesso a nessuno di distruggere il muro di cemento armato che aveva costruito intorno a sè.
Nessuno l'avrebbe fatta più sentire inutile.
Doveva resistere, ancora alcuni mesi e la rosa nera sarebbe tornata in circolazione a fare ciò che le riusciva benissimo..Essere migliore degli altri.
************************************************************************************
Akane aprì gli occhi.
Si era appisolata abbracciata al cuscino che tratteneva ancora l'odore del suo uomo.
Ma poteva ancora considerarlo suo? Sgranò le sue iridi cioccolato e in preda al panico guardò la sveglia.
Segnava mezzanotte meno cinque. 
"Per fortuna non sono in ritardo.." disse sottovoce, tirando un sospiro di sollievo. 
Aprì la finestra della sua stanza e si arrampicò silenziosamente sul tetto.
Con non poche difficoltà riuscì a mettersi in piedi e mantenere un certo equilibrio.
Pochi passi e lo vide.
Lui era lì.
Sdraiato sulla schiena, con le braccia dietro la testa e le gambe piegate in posizione comoda, Ranma osservava intensamente il cielo. 
Quella notte le stelle avevano una luce particolare, più brillante del solito e la luna creava un'atmosfera quasi surreale.
Niente però era paragonabile al riflesso di quella stessa luna e quelle stesse stelle, che c'era negli occhi di Ranma.
Il blu di quelle iridi erano simili a uno di quegli specchi in cui la tua immagine riflessa viene resa più bella.
Tutto era più bello riflesso in quegli occhi..perfino Akane si sentiva meravigliosa quando Ranma la guardava. 
Ad un tratto lui si mise seduto e voltandosi la vide. 
Il cuore di Akane perse un battito. 
"Sei arrivata.." disse il giovane senza distogliere lo sguardo da lei. 
"Eh già...Credevi non mi presentassi?" domandò la ragazza. 
"Se vuoi puoi sederti..questo è il tetto di casa tua, non devo dirtelo io,no?" affermò il codinato in tono distaccato. 
"Casa nostra Ranma..Questo è il tetto di casa nostra.". Lo corresse Akane. 
La giovane Tendo prese posto accanto a lui.
Nonostante non lo stesse toccando, poteva avvertire il calore del suo corpo come accarezzarle il braccio a distanza..La pelle d'oca non tardò ad arrivare.
Fissarsi i piedi, sembrò essere la loro attività preferita in quel momento. 
"R-Ranma..io..devo dirti un sacco di cose!" Esclamò di colpo la ragazza facendo sobbalzare il codinato. 
"An-anch'io devo dirti delle cose Akane.." rispose il bel moro. 
"Inizio io però! Promettimi di non interrompermi e di starmi ad ascoltare bene..perchè non so se troverò di nuovo il coraggio di ripetermi. Va bene?" affermò la giovane fissandolo negli occhi.
Ranma annuì degluttendo rumorosamente. 
Akane fece un profondo respiro e cominciò:
"Ok..ci siamo..In questi giorni sono cambiate tante cose tra di noi. Io sono cambiata. A dir il vero più che cambiata, mi sono esposta.
Mi sono messa a nudo...in tutti i sensi.." disse arrossendo. Poi continuò:
"Ti ho mostrato il meglio di me e anche il peggio che avrei preferito restasse nascosto. E tu..tu non sei scappato. Mi hai presa per mano e mi hai guidata in esperienze del tutto nuove per me. E sai una cosa? Neanche per un solo secondo io ho avuto paura.
Io che solitamente tremo davanti un film dell'orrore..".
Ranma la interruppe. "Sempre direi..".
Akane lo fulminò con lo sguardo.
"Shh! La promessa ricordi?".
Il codinato si tappò la bocca scusandosi con un gesto della mano.
La giovane Tendo riprese il suo discorso:
"Non voglio dilungarmi troppo con le parole..anche perchè dopo 5minuti la tua attenzione calerebbe..Ciò che sto tentando di dirti Ranma, è che io non mi pento.
Non mi pento di niente di quello che ho fatto, perchè ogni singola cosa era un passo in più che mi avvicinava a te..Non mi pento di averti ingannato, anche se a fin di bene, di averti nascosto delle cose e di aver chiesto aiuto a mia cugina per conquistarti, perchè alla fine sono riuscita ad averti.
Forse hai ragione..In questo non sono molto diversa dalle altre tue fidanzate..In ragione di ciò io NON mi scuserò con te Ranma."
. La ragazza disse quelle parole a cuore aperto, era pronta a subire le conseguenze di ciò che aveva appena confessato, nonostante la paura di perdere il suo amore.
Ranma era agitato.
In un modo del tutto nuovo rispetto alla sensazione che provava quando doveva scontrarsi contro un suo nemico.
La causa della sua agitazione non era una divinità, un vecchio maniaco, un francesino dalla bocca larga o una spaventosa creatura.
Davanti a lui c'era Akane.
La sua fidanzata.
La donna che amava.
Ma ciò non riuscì a calmarlo,anzi. 
"Ora tocca a me giusto?" chiese il codinato.
"Se vuoi..". Rispose la ragazza.
"Bene..la promessa vale anche per te!" affermò Ranma indicando il viso della giovane con un dito.
Akane annuì con convinzione. 
Il bel moro, prese un gran respiro e per la prima volta, pregò i Kami affinchè l'aiutassero.
 "Hai ragione. Molte cose sono cambiate tra di noi. Mi hai permesso di conoscere lati di te che nemmeno immaginavo e di avvicinarmi a te così tanto..che neanche nei miei sogni più belli avrei sperato.
E credimi...di sogni su di te ne ho fatti molti.".
Quando si accorse della frase appena detta, le orecchie del giovane presero a fumare.
Anche Akane divenne color pomodoro.
Il giovane col codino si fece coraggio e continuò il suo discorso.
"Tu ti sei mostrata a me per quella che sei veramente, mi hai fatto provare sensazioni nuove e desideri mai scoperti.
Akane tu sei la mia fidanzata.
Dal primo momento che ti ho vista, il giorno che arrivai a casa tua come Ranko, ciò che mi ha colpito di te è stata la tua infinita dolcezza.
Dopo sono stato colpito da un ceffone e da un tavolo ma va bene..".
La ragazza lo interruppe. "Si vede che te lo meritavi..".
Ranma le tappò la bocca col dito indice. "La promessa ricordi?".
Akane avvampò e annuì con il capo.
"Bene..Adesso ad esempio, è bastato questo semplice contatto per provocarmi dei brividi ovunque..
Visto che effetto che mi fai? Akane..io non posso scusarmi con te perchè non ti ho ingannata.
Ho chiesto a tua cugina di aiutarmi perchè volevo essere all'altezza delle tue aspettative.
Nè avrei potuto accettare le tue ipotetiche scuse per avermi ingannato.." disse abbassando lo sguardo il moro.
Akane si sentì morire.
Lo stava perdendo.
Ranma non sarebbe stato più suo.
"Ranma io.." disse la giovane.
"Aspetta..non ho ancora finito.." la interruppe il codinato.
La ragazza alzò lo sguardo incontrando gli occhi blu del giovane Saotome.
In quel momento delle calde lacrime avevano preso il sopravvento sul suo autocontrollo.
Stava piangendo.
E quella era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare in quel momento. 
Ranma sentì un forte dolore al petto vedendola in quello stato, ma continuò il suo discorso:
"Non ti avrei scusata per il semplice fatto che tu non mi hai ingannato Akane.
I sentimenti che ho provato per te in questi giorni, non sono nati dai segreti che mi hai nascosto..Sono sempre esistiti dentro di me da sempre..
Dovevo soltanto trovare il coraggio di dirtelo!"
Affermò il giovane col codino, rosso come non mai.
Akane sgranò gli occhi ed un dolce sorriso comparve sulle sue labbra. 
"Adesso spero solo di avere lo stesso coraggio che ci accompagnato in questa storia proprio in questo momento!
Certo che se mi guardi così però, non mi rendi le cose più facili.." Esclamò il ragazzo facendo unire gli indici. 
"Che cosa vuoi dire Ranma.." affermò la ragazza con un filo di voce. 
Il codinato le prese le mani e portandosele sul suo petto le chiese:
"Akane Tendo...Vuoi diventare mia moglie?". 

*************************************************************************************

TADAM!!!STAVOLTA SONO STATA VELOCISSIMA! PICCOLA SORPRESA PER FARMI PERDONARE PER IL RITARDO! SONO ABBASTANZA SODDISFATTA DI QUESTO CAPITOLO..ANCHE SE AHIMÈ NE MANCA SOLO UNO ALLA FINE!!!
SE SIETE CURIOSI DI CONOSCERE LA RISPOSTA DI AKANE..DOVRETE ASPETTARE UN PÒ (CATTIVISSIMA ME!) ! GRAZIE A TUTTI/E PER SEGUIRMI CON TANTO AFFETTO!
UN ABBRACCIO FORTE...ANTO :)

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** "Un Nuovo Inizio..." ***


Erano le sei del mattino. Da poco l'alba di un nuovo giorno si era affacciata su Nerima. Pian piano l'intero quartiere si stava svegliando. Dentro la sua stanza, dal calduccio del suo letto, Akane aprì lentamente gli occhi. Ancora tutta assonnata posò lo sguardo sulla sveglia. "Mmhm è prestissimo!" disse la ragazza con la voce impastata dal sonno. Con un gesto fulmineo della mano, nascose il capo sotto le coperte. Di voglia di alzarsi neanche l'ombra. Ad un tratto la porta della stanza si spalancò all'improvviso! "Ehi dormigliona sveglia!!! " una voce squillante le arrivò dritta dritta nelle orecchie "Uffa Nabiki! Lasciami dormire!". Disse Akane voltandole le spalle. "Avanti Akaneee! Dobbiamo fare mille cose..Il tempo è denaro ricorda!" rispose la mediana, tirando via le coperte alla sorella minore. "Quindi scendi, fai colazione, una bella doccia veloce e poi usciamo!". La minore delle Tendo, controvoglia, saltò giù dal letto. "Ok! Ok Nabiki! Hai vinto!" rispose Akane avviandosi verso la cucina ancora assonnata. Seduti attorno al tavolo per la colazione c'era tutta la famiglia Tendo al completo, incluso il vecchio Happosai. Soun prese la parola:"Siamo mattiniere bambina mia!Bene..". "Non per mia scelta papà..Nabiki mi ha letteralmente scaraventato fuori dal letto!". La mediana con un sorriso compiaciuto, allungò la mano sotto il naso del padre: "Quanto avevamo detto papà? Mille yen vero? Avanti sgancia la grana.." affermò la ragazza. "Devo imparare a non scommettere più contro di te figliola..Prendi.". Rispose Soun che, con aria afflitta, consegnò la vincita a sua figlia. "Non ci credo papà..ancora non vuoi capire che non è bello tramare dietro le spalle di Akane.." disse Kasumi versandogli del the. Poi continuò: "Soprattutto se poi finisci sempre col perdere le scommesse contro Nabiki.". Akane in tutto questo, non sembrava affatto sorpresa. La sua famiglia avrebbe sempre e comunque speculato, manipolato e spiato la sua vita.. La giovane sembrava assorta, quasi malinconica. Il vecchio maestro se ne accorse. "Akanuccia ti vedo pensierosa..a cosa stai pensando? O meglio..a chi?" disse il vecchio con sguardo malizioso. "A niente e nessuno vecchiaccio!". Rispose scorbuticamente la giovane. "Come sei crudele..Se ti manca non è mica colpa mia!" disse in lacrime il maestro. "Non sono stato io a buttarlo fuori di casa..". Continuò Happosai, guardando Akane con occhioni dolci. "Vado a prepararmi..". Affermò la ragazza alzandosi di colpo. "Ok..sbrigati che è tardissimo e.." disse Nabiki. "Lo so, lo so abbiamo tante cose da fare, il tempo è denaro bla bla bla! Ho capito!". La interuppe Akane. Tutti restarono in silenzio. Poi Kasumi dopo un sonoro sospiro affermò: "Eh si, le manca proprio tanto...Era proprio necessario papà?" domandò. "Era inevitabile figlia mia..Ranma doveva andarsene". Rispose serio il capofamiglia. ******************************************************************************************* Dentro una tenda accampata nel parco, uno strano ragazzo si agitava nel sonno. "A-akane..noo..perchè? ...Perchè mi hai detto di no! Akaneeeee!!!" Quello che si annunciava come un terribile incubo, venne interrotto da un fortissimo dolore alla testa. D'istinto, il govane si toccò la parte dolorante, constatando la presenza di un enorme bernoccolo. Aprì gli occhi e vide un grosso panda chee teneva in mano uno dei suoi cartelli. "Stupido di un padre! È questo il modo di svegliare tuo figlio!". Urlò massaggiandosi il capo. "Bo-bo bobo-booo!" disse l'animale gesticolando. "Idiota..non capisco nulla!". Così dicendo, il ragazzo versò addosso al panda gigante una teiera di acqua calda. "Ranma ma sei pazzo! Era bollente!" urlò il signor Genma tornato in forma umana. "Sarei io il pazzo? E tu che hai tentato di uccidermi nel sonno?" Rispose a tono il codinato. "Ahh figlio ingrato! Stavi facendo un incubo! Urlavi Akaneee nooo!" esclamò il padre imitando teatralmente il giovane. Poi continuò: "Dovresti ringraziarmi..". Ranma lo prese dal colletto ed esclamò:"Dì la verità...l'hai fatto solamente per vendicarti per averti svegliato idiota di un panda!" Il signor Saotome non rispose. Ma quel silenzio e la sua aria colpevole l'avevano già condannato. I due uscirono fuori dalla tenda e prepararono un pò di ramen istantaneo per colazione. Fu Ranma a prendere la parola: "Almeno oggi avresti potuto scegliere che ne so, una stanza di albergo per dormire..Lo sai che abbiamo tante cose da fare..un pò di comodità ogni tanto non guasterebbe!". Genma senza distogliere lo sguardo dalla sua colazione rispose:"Non è colpa mia se ci troviamo in mezzo la strada..E poi dormire in albergo costa! Che c'è Ranma sei diventato una femminuccia? Ti sentisse tua madre..morirebbe dal dolore!". Il ragazzo dopo aver mandato giù l'ultimo boccone esclamò: "Veramente quelli che avrebbero rischiato di morire siamo noi! È per questo che non siamo andati nemmeno da lei! Codardo che non sei altro! Che c'è non rispondi?". Appena il giovane volse lo sguardo verso suo padre, lo vide sdraiato sulla schiena che, sotto sembianze di panda, giocava con uno pneumatico enorme. "Ecco appunto.." affermò Ranma per nulla sconvolto da ciò che aveva appena visto. Poi continuò: "Sbrigati a tornare normale...Abbiamo molto da fare oggi!". "Ti manca non è vero?" Chiese Genma tornato uomo. "Wow sei stato veloce!" rispose il codinato. Il suo sguardo ad un tratto si fece cupo. "Non so a chi o cosa ti riferisci..." rispose. Appena terminò quella frase, un secondo colpo in testa lo fece cadere al suolo. "Non fare il finto tonto con me figliolo! Sai bene di chi parlo!". Ranma senza restituire la botta a suo padre si rimise seduto e guardandosi i piedi rispose: "Certo che mi manca..Ma non potevo più restare in quella casa.". ******************************************************************************************* "Uffa Nabiki! Dobbiamo proprio?" La giovane Tendo, camminando per le vie di Nerima con sua sorella, si stava lamentando da ben dieci minuti. "Certo sorellina! Avere qualche paio d'occhi in più ci sarà di grande aiuto!" le rispose la mediana facendole l'occhiolino. "Sarà..ma non è che io mi fida tanto di quelle due..". Rispose Akane mettendo il broncio. Ad un tratto, davanti ad una caffetteria, le due ragazze videro le persone poco fidate di cui stavano parlando. "Ukyo! Shan Pu! Eccoci arrivate!" urlò Nabiki sbracciandosi. "Oh gualda U-chan, la lagazza violenta e la solella usulaia, stanno allivando!" disse la cinesina alla cuoca. "Avanti Shan Pu, cerca di essere gentile almeno per oggi.." la richiamò Ukyo. "Eccovi! Siete un pò in ritardo.." disse la cuoca. "Tutta colpa di Akane..ormai la conoscete..sembra una lumaca quando si sveglia presto!" esclamò Nabiki. "Più che una lumaca sembla un elefante a dil il velo..Non ha seguito la dieta che le ho plestato?" domandò la giovane amazzone. "E poi santi Kami, guardate la sua pelle come luccica sotto il sole..La crema contro i pori dilatati non l'ha usata?" chiese U-chan. Akane a questo punto perse le staffe. "Ehi voi tre! Io sono qui comunque..". Urlò furiosa la ragazza. "Ah si certo..Bhè dato la criticità della situazione, io direi.che la nostra prima tappa sarà al centro estetico!" Affermò Nabiki. "Ottimo!" risposero in coro Ukyo e Shan Pu. Detto questo le tre ragazze trascinarono letteralmente Akane verso la loro prima destinazione. *Ma cosa ho fatto per meritarmi tutto questo!* pensò la giovane vittima delle tre ragazze. ******************************************************************************************* "Maledetto di un panda...con la scusa dei bagni pubblici se l'è svignata..ma me la pagherà!" ripeteva tra sè e sè Ranma. Stava camminando da ormai venti minuti e ancora nessuna traccia di quei due.. *Sapevo di non potermi fidare delle indicazioni di quel dannato di Ryoga..* pensò. Poi, finalmente, in lontananza vide due ragazzi che sembravano proprio il porcellino ed il papero. "Sei arrivato finalmente Ranma! Ahi! Ma che diavolo ti è preso?" domandò Ryoga che era stato interrotto da un pugno in testa del codinato. "Stupido suino! Grazie alle tue indicazioni mi hai fatto fare il doppio della strada necessaria per raggiungervi!" esclamò Ranma furioso. "Ma dai Saotome, non prendertela con lui..io ti avevo detto che ci saremmo visti davanti il negozio di parrucche della città! Ahi! ma sei impazzito!" esclamò Mousse massaggiandosi l'enorme protuberanza che faceva capolino sopra la sua testa. "Te lo meriti pezzo di cretino! Quello è un negozio di prodotti per la casa..e quelle che hai chiamato parrucche, sono soltanto delle scope, talpa che non sei altro!" urlò il codinato cercando dopo di calmarsi per riprendere fiato. "Va bene...a parte questo piccolo inconveniente come ti senti? Cosa si prova ad essere un senzatetto?" domandò sghignazzando Ryoga. "Non lo so porcellino dimmelo tu! Sbaglio o sulla tua carta d'identità, alla voce professione c'è scritto 'maiale barra vagabondo' ? " rispose ironico Ranma. "Un tempo forse...Oramai lo sai che vivo con Ukyo a tempo pieno.." rispose leggermente rosso in volto. "Eh già..U-chan ha sempre avuto uno spiccato gusto per l'orrido..ovviamente il sottoscritto era l'eccezione che confermava la regola!" affermò il giovane col codino gonfiando il petto. "Ranma vuoi morire! è della mia fidanzata che stai parlando!" urlò furioso Ryoga."Ma infatti io stavo offendendo te.." rispose tranquillamente il bel moro. "Ahhh allora va bene...Cos..No! Non va bene per niente! Ti uccido brutto travestito che non sei altro!". Esclamò il ragazzo con la bandana scagliandosi contro Ranma. Mousse, che fino a quel momento era stato spettatore non pagante della scenetta tra i due giovani, decise che era arrivato il momento di dire qualcosa. "Ragazzi, non vorrei rovinare questo momento di amore fraterno..ma ricordate il motivo per cui siamo qui..". Affermò il papero cercando di calmare le acque. I due però non accennavano a smettere di picchiarsi, anzi proprio in quel momento Ranma e Ryoga si stavano deformando la faccia a vicenda. "Ragazzi...ragazzi adesso basta, abbiamo da fare.." disse Mousse cominciando a perdere la pazienza. Niente. Quei due non volevano saperne. "Stupidi dannazione volete finirlaaaaa!" urlò il ragazzo cinese, provocando una folata di vento così forte da fare la messa in piega ad entrambi i duellanti. "Ehi papero, che bisogno c'è di urlare? Ci sentiamo benissimo!" disse Ranma, togliendo le mani dalla bocca del ragazzo maiale. "Già..il travestito ha ragione! Abbiamo una missione da compiere stamattina, e non possiamo perdere tempo ad ascoltare le tue grida!". Mousse rimase allibito. "Ma come adesso è colpa mia!!!". Senza aspettarselo, Ranma e Ryoga, come se niente fosse, camminavano uno accanto all'altro ridendo e scherzando come vecchi amici. Il ragazzo papero ancora stupito, raggiunse correndo i suoi strambi compagni. Quella sarebbe stata una giornata piena. ****************************************************************************************** Quattro ragazze in accapatoio,sedute su una poltrona massaggiante e la faccia colorata di verde, si godevano le coccole che quella mattina si erano concesse. Anzi, tre ragazze stavano rilassandosi. La quarta era a braccia conserte, con un'espressione arrabbiata in volto ed il broncio. "N-na..b-bi..ki..Acc..iden..ti a-a te!" disse con voce tremante a causa della vibrazione della poltrona. Dopo due ore, le quattro ragazze erano fuori dal centro estetico. "Ahh come mi sento rilassata!" esclamò Nabiki stiracchiandosi. "E anche più bella!" disse Shan Pu accarezzandosi i capelli. "È stata un'ottima idea..Mi sento meglio! Tu Akane, non dici nulla?" affermò Ukyo. La ragazza interpellata, sembrava tutto tranne che rilassata. Aveva mal di schiena ed i capelli scompigliati. "Si...un'esperienza irripetibile..Infatti ho intenzione di non ripeterla mai più!" affermò la giovane distrutta. "Akane tu sei un caso dispelato.." disse Shan Pu senza neanche guardarla. "Che hai detto gatta morta?" la attaccò la giovane Tendo. "Ehi ehi ragazze calmiamoci! Ricordate il motivo per cui siamo qui." Intervenne Nabiki sedando gli animi. "Specialmente tu Akane..siamo qui per te. Tutte più o meno con buone intenzioni..Almeno per oggi, non possiamo cercare di andare d'accordo?" chiese U-chan guardandola negli occhi. La piccola Tendo sospirò e rispose: "E va bene...ci proverò. Ah comunque Ukyo..l'amore ti ha davvero cambiata!" disse la ragazza tirandole gomitate d'intesa. "Ha lagione…sei diventata molto più dolce!" aggiunse la cinesina. Akane e Shan Pu si ritrovarono a spettegolare della loro 'amica' ridendo di gusto. U-chan imbarazzatissima andò su tutte le furie. "Invece a voi due non vi ha cambiate affatto! Streghe eravate e streghe siete rimaste!" disse la cuoca voltando loro le spalle. "Quando avete finito di dichiararvi amore eterno...possiamo andare?". Fu l'intervento provvidenziale di Nabiki. Le tre compagne annuirono. "Bene..adesso viene la parte più importante..Shopping!". Esclamò la mediana alzando le braccia al cielo. "Siii!" fu l'urlo di gioia delle ragazze. "Calmate l'entusiasmo carine...ognuno paga per se..". Improvvisamente, comprare gli abiti per le tre giovani, non era più così divertente. *************************************************************************************** A casa Tendo era un via vai continuo. Diversi fattorini, uno dietro l'altro, portavano tantissime decorazioni all'interno del dojo. C'erano festoni di ogni tipo, palloncini bianchi e rossi a forma di cuore riempivano la palestra. All'interno erano stati messi dei banconi decorati con dei gigli bianchi. In fondo ad un lungo tappeto rosso , era stato allestito un altare. Il dojo non sembrava più una palestra, ma l'interno di una modesta chiesetta occidentale. Era molto bella nella sua semplicità. In cucina Kasumi aiutata dalla signora Nodoka, erano intente a preparare una tale quantità di pietanze, da poter sfamare mezzo Giappone. "È molto gentile da parte sua darmi una mano, signora Saotome!" disse dolcemente la giovane. "Chiamami Nodoka cara..Figurati, per me è un piacere!". Rispose sorridendole la madre di Ranma. Soun e Genma, che era tornato a casa dal suo amico, si stavano occupando della disposizione dei tavoli per il buffet che si sarebbe svolto da li a poco. "Amico Tendo!" disse il padre di Ranma. "Amico Saotome!" rispose Soun. I due rimasero trenta secondi a fissarsi negli occhi lucidi e si abbracciarono tra le lacrime. Poi il signor Genma domandò: "Che ne dici di farci una partitina a dama per scaricare la tensione?". Il signor Tendo sorrise sottoi baffi. "D'accordo amico mio...bada a non barare però! Altrimenti ti caccio da casa per un'altra settimana!". Affermò l'uomo con faccia minacciosa. "Ma io non mi devo mica sposare'" rispose Genma. Dopo tre secondi netti, i due scoppiarono a ridere e abbracciati lasciarono a metà i preparativi nel dojo. ******************************************************************************************* "Wow ragazzi siete splendidi!" Una vocina irritante e sottile, investì Ranma, Ryoga e Mousse che erano appena usciti dal camerino. "Di-dice davvero signorina?" chiese imbarazzato il ragazzo disperso. "Oh sciocchino! Ma dammi del tu! Non sono molto più grande di te, sai?" affermò la commessa avvicinandosi troppo al giovane. "Eheheeh!" rise imbarazzato il ragazzo con la bandana. Ad un tratto un pugno nello stomaco lo distolse completamente dalla vergogna del momento. "Ryoga ti sei dimenticato di avere una fidanzata a casa?" disse Ranma. Poi continuò: "Non credo che U-chan la prenderebbe bene..sciocchino!". Il codinato aveva appena dato grande prova di recitazione, imitando la commessa-polpo. "Ranma razza di stupido...se non faccio il carino con lei ci farà pagare tutto a prezzo pieno.." tentò di giustificarsi il porcellino. "Problemi?" chiese la commessa. "Forse ti ho messo in imbarazzo poco fa..Stupidotto!". Ranma e Mousse cercavano di trattenere a stento le risate. Ad un tratto, quela che doveva essere una genialata, arrivò nella mente di Ranma. *Ho trovato!* Pensò. Così prese la parola: "Vede signorina..il mio amico è imbarazzato con lei è vero..ma per un motivo preciso..Vede lui è omosessuale!". Ryoga svenne. La ragazza si mise la mano alla bocca sorpresa.."oh che perdita.." sussurrò. Mousse che non aveva capito nulla del piano infallibile disse: "Ma scusa Ranma...non eri tu quello con strane tendenze sessuali?". Ranma ebbe un mancamento e svenne anche lui vicino al suo amico con la bandana. Quando entrambi ripresero i sensi, si ritrovarono con i loro vestiti di sempre e fuori dal negozio. La commessa li salutava da lontano sventolando un fazzolettino bianco. Mousse soddisfatto, porse le buste con i nuovi acquisti ai due ben risvegliati. "Ecco a voi gente!" esclamò. Ryoga fu il primo a parlare: "Ranma sei uno stupido! Hai fatto fallire il MIO piano!" urlò nelle orecchie del ragazzo. "Non sono io l'idiota ma Mousse! È stato lui ha rovinare il MIO piano!" disse con lo stesso tono il codinato. Solo il ragazzo cinese sembrava non essere preoccupato per nulla. "Ragazzi voi siete gli stupidi idioti..Il MIO piano ha risolto tutto!". I due giovanorri si alzarono in piedi ed in coro esclamarono: "Sputa il rospo!". Il ragazzo papero li invitò a sedersi in una caffetteria e davanti qualcosa di caldo cominciò a svelare il suo ineccepibile piano. "Allora amici..dopo la mega figuraccia con il vostro outing non proprio spontaneo e dopo lo svenimento ridicolo, la signorina del negozio si era molto irritata, temeva di essere stata presa in giro. Infatti, al momento di pagare mi aveva chiesto il doppio del prezzo stabilito!". Mousse fu interrotto da Ryoga: "Maledetta usuraia traditrice!". Poi fu il turno di Ranma: "Deve essere un'altra parente nascosta di Nabiki!". Il cinese tossì per riportare l'attenzione su di sè. "Stavo dicendo...era arrabbiata. Poi mi sono ricordato che le ragazze sono sensibili ai temi amorosi..perfino Shan Pu piange davanti le telenovelas..Ovviamente quest'ultimo particolare resterà tra noi. Comunque, il mio piano ha risolto la questione. Le ho detto che eravate una coppia e che i soldi dei vestiti vi servivano per scappare da Nerima e dalle vostre famiglie che non capivano il vostro amore..e ta-dam! Ho avuto tre abiti al prezzo di uno! Ora potete ringraziarmi.". Con faccia compiaciuta, Mousse attendeva i complimenti dei suoi compagni. Ma il silenzio regnava assoluto. Non appena mise a fuoco la vista, ciò che vide, non gli piacque per nulla. Ryoga prese un cestello di acqua gelata e gliel'ha buttò addosso, mentre Ranma lo prese per il collo da papero e lo stava strozzando. Se fosse morto in quel momento, almeno al buffet gli invitati avrebbero trovato pate de fois gras di prima scelta. ******************************************************************************************* "Oh cielo Akane sei bellissima! Anche voi ragazze..i vostri vestiti sono splendidi e sono anche molto economici, per mia fortuna!". Disse Nabiki mentre osservava le tre compagne di avventura. Akane divenne color pomodoro, mentre le altre due accolsero i complimenti della regina di ghiaccio, con entusiasmo. "Allora signorina quanto avevamo detto per tutto?" chiese Nabiki alla commessa. La donna rispose: "Sa oggi sono di buon umore..ho ascoltato la storia d'amore di due ragazzi gay, molto carini, che mi hanno fatta sciogliere! Meglio di qualsiasi soapopera...adoro gli amori tormentati!". Akane che si era cambiata si avvicinò alla cassa e disse: "Non per interrompere il suo tormento...ma andremo di fretta..sà com'è..". Affermò quasi imbarazzata. "Oh si certo! Facciamo la metà di quanto avevamo stabilito,ok?" rispose ancora con aria sognante la commessa! "Grazie e arrivederci!" dissero in coro allegramente le quattro donzelle. *Una coppia gay a Nerima..chissà se li conosco* Pensò tra sè la giovane Tendo. Prima di tornare a casa, le ragazze decisero di fermarsi in un posto tranquillo per fare quattro chiacchiere prima di dividersi. "Allora Akane...ancora non ci hai raccontato come sono andate esattamente le cose.." disse Ukyo, seduta accanto la giovane ragazza sull'altalena del parco. Shan Pu era tornata a casa perchè prima della cerimonia voleva prepararsi ccon calma, ma soprattutto assicurarsi che Mousse trovasse l'abito adatto. Nabiki invece, era tornata a casa per accertarsi che tutto filasse liscio come l'olio. Conoscendo i fannulloni che dovevano occuparsi dei tavoli, aveva già immaginato chee occorresse il suo intervento. Ovviamente, prima di andare via raccomandò mille volte a sua sorella minore di non tardare. Era strano che Akane avesse scelto proprio U-chan come sua confidente. Proprio la ragazza che insieme a lei era arrivata alla fine dei corsi. La persona che lei stessa giudicava più pericolosa delle altre, nel suo rapporto con Ranma. Eppure Akane, sentiva di non essere molto diversa da Ukyo. A parte le differenze nelle doti culinarie, entrambe erano legate al codinato. Una da una forte e fraterna amicizia, l'altra da un amore diesel. Si, era stata questa la definizione che Akane aveva dato al sup rapporto con Ranma. Un amore che ci aveva messo tantissimo a partire, ma che non appena l'aveva fatto, ingranando la marcia giusta, era partito a velocità folle. "Ehilà ci sei? Allora Akane?" affermò U-chan riportando i pensieri della giovane Tendo sulla Terra. "Cosa vuoi sapere di preciso?" domandò la ragazza. La cuoca sgranò gli occhi. "Dimmi della proposta..Ran-chan come stava? era agitato?". Akane sorridendo per tutto il tempo, raccontò di quella sera sul tetto. "Awww ma che cosa carina!" esclamò U-chan con occhi sognanti. Poi continuò: "Immagino non sia stato difficile per te, saltargli al collo urlandogli un Siii a perdifiato..". Ipotizzò la cuoca. "Ma io non gli ho affatto risposto di si..mia cara Ukyo!". Rispose sempre sorridendo Akane. "Eeeeeh???" riuscì solo a dire l'amica, con una faccia a dir poco sconvolta. "Tranquilla ora ti spiego tutto.." rispose la giovane Tendo. **********************FLASHBACK***************************** (Quella Notte Sul Tetto.): "Akane Tendo..Vuoi diventare mia moglie?". Domandò il giovane col codino in preda alle palpitazioni. Akane potè sentire i battiti accellerati del cuore del giovane, attraverso le sue mani che lui teneva ancora gelosamente strette sul suo petto. Anche il suo cuore stava seguendo lo stesso ritmo di quello dell'uomo che amava. Lui era lì a guardarla negli occhi e, come nel sogno più bello, le aveva chiesto di sposarlo. Akane schiuse le labbra e quasi con un soffio disse: "Ranma...ecco io..Non so cosa dire.." rispose la giovane abbassando lo sguardo. "Mi basta che tu mi dica di si.". Rispose il codinato. Ad un tratto ad Akane balenò un'idea nella mente. Togliendo le mani dal petto del suo uomo, la giovane rispose: "No Ranma.". Dal momento in cui Akane aveva spostato le sue mani da lui, il codinato sentì di colpo freddo. Ma ciò che in quel momento lo uccise, fu la risposta che udì. "C-come s-sarebbe a dire no?". Riuscì a chiederle con voce tremante. "Vuol dire quello che hai sentito.." disse freddamente la ragazza. Poi continuò: "Perchè vuoi sposarmi, Ranma?" chiese Akane ritornando ad incatenare i suoi occhi a quelli del giovane. Il codinato si sentì spiazzato da quella domanda. Non era così che aveva immaginato quel discorso nella sua testa. Presuntuosamente aveva pensato che Akane non avrebbe aspettato un solo secondo per dirgli di si..evidentemente il nostro eroe aveva dato per scontato troppe cose. "Vuoi rispondermi oppure preferisci rimanere li a bocca aperta?" domandò la ragazza, riportandolo alla realtà. "E-ecco A-akane..La risposta è semplice..Perchè..Ti a-amo.". La ragazza sorrise automaticamente. Per un attimo quel sorriso riuscì a tranquillizzare Ranma. La giovane Tendo si avvicinò pericolosamente al suo fidanzato e mettendogli le braccia al collo gli chiese: "E sai dirmi perchè mi ami?". Lo fissava dritto negli occhi col respiro leggermente accellerato. "Akane ma perchè tutte queste domande?". chiese Ranma imbarazzato. "Tu rispondi e basta.." disse la giovane Tendo. Il codinato ci pensò su trenta secondi. Prese fiato e rispose:"Non c'è un perchè. Non esiste un motivo..Tutte le cose belle della vita non hanno spiegazione. E se sapessi dire anche un solo motivo per il quale ti amo..forse non sarebbe amore,no?". Akane spalancò gli occhi stupita. "E questa dove l'hai letta?". Scoppiò a ridere. "Ehi! È tuttta farina del mio sacco!". Rispose Ranma facendo l'offeso. "Avanti baka..Non eccelli di certo in romanticismo..per di più mi hai chiesto di sposarti sotto le stelle..permetti che qualche dubbio mi assalga? Sei lo spirito di quell'odioso gatto per caso?". Disse Akane con sguardo sospettoso. Il codinato, sciogliendosi dall'abbraccio, esplose. "Adesso basta! Sei una stupida! Volevo fare le cose per bene e tu, impedita come sempre, hai rovinato tutto! Sei un disastro Akane! Non sai cucinare, sei svampita, non sei aggraziata e mai una volta, dico una volta sola, sei carina con me!" Il bel moro disse quelle cose tutte ad un fiato e si sentì più leggero. Stranamente Akane non lo stava minacciando di morte..anzi lo aveva preso per mano. "Pensi tutto questo di me?" gli domandò. "Ogni singola parola!" Rispose il codinato ancora furioso. "Richiedimelo." Disse la ragazza ad un tratto. "Akane..non capisco..". Affermò Ranma confuso. "Ora so che non hai dimenticato chi sono veramente..Senti. Io sarò diventata un pó più sicura di me, ma resto comunque il maschiaccio imbranato ai fornelli di sempre..Perciò Ranma..alla luce di tutto ciò, rifammi quella domanda, se ne sei ancora convinto..". Il giovane col codino mise le mani incrociate dietro la testa e con sguardo rivolto altrove disse: "Ti va di sposarci?". Ecco, questo era il vero Ranma. "Hai idea in che guaio tu ti stia cacciando..?" Disse Akane. "Certo..". Rispose il moro posando lo sguardo sulla sua fidanzata. "Lo sai che adoro le situazioni pericolose..E tu sei pericolosamente irresistibile..Sposami Akane.". Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime. "Va bene.." rispose. "Va bene cosa?" chiese Ranma in preda al panico. "Sarò il tuo guaio lungo una vita! Si stupido che non sei altro..Diventerò tua moglie.". La giovane non fece in tempo a dare la sua risposta che due labbra calde e familiari si stamparono sulle proprie. Quelle labbra gli erano mancate tantissimo e adesso poteva assaporarle per tutta la vita. **********FINE FLASHBACK*************************************** U-chan fissava a bocca aperta la sua amica. "Akane ma tu sei cattivissima! Povero Ran-chan gli sarà venuto un infarto al tuo no!" urlò la cuoca. "Andiamo Ukyo...non esagerare.". La ragazza con la spatola calmatosi un pochettino disse:"Capisco che tu abbia voluto essere sicura dei suoi sentimenti..ma..". La voce di Akane la interruppe. "Oh ma io mica l'ho fatto per questo..". Ukyo con aria confusa chiese:"E allora perchè gli hai detto inizialmente di no?". La minore delle Tendo divenne paonazza in volto."Volevo farlo spaventare! È raro vedere Ranma in preda alla paura..ed in quel momento aveva un faccino da cucciolo abbandonato! Awww troppo carino!!Mi ha ricordato P-chan!". Alla cuoca caddero le braccia. "E tu per dire che avevi nostalgia del maialino hai fatto prendere un colpo a Ranma? Se lo sapesse ti ucciderebbe!". Disse U-chan immaginando anche la reazione di Ryoga a quella rivelazione. "Ah ma infatti lui non lo sa..". Rispose innocentemente la giovane Tendo. "Akane-chan...non cambierai mai..sei sempre la solita bambina dispettosa!" Affermò Ukyo mettendosi una mano sulla fronte. Dopo neanche dieci secondi le due amiche stavano ridendo come pazze. Akane guardò l'orologio. Era ora di andare a casa a prepararsi. Salutò la cuoca con la raccomandazione di vedersi più tardi. Tra meno di due ore, in quel pomeriggio, sarebbe diventata la Signora Saotome. ************************************************************************************ Ranma stava accompagnando Ryoga al ristorante di U-chan. Avevano da poco lasciato Mousse da Shan Pu, nonostante il codinato gli avesse chiesto di rimanere a fare quattro chiacchiere tra uomini. Il papero aveva risposto che era molto lento a prepararsi e che quindi, per non fare tardi, sarebbe stato meglio accompagnarlo. Ovviamente Ranma sapeva che la causa del suo possibile ritardo non sarebbe stata la sua lentezza, ma una certa gattina cinese con tanta voglia di giocare..Quindi, in virtù della solidarietà maschile, lo lasciò libero. "Ranma, non avrai creduto alla fandonia di Mousse vero?" gli chiese Ryoga. "Certo che no amico! Immagino quale sia stato il reale motivo...e non sai quanto l'invidio!". Il codinato non fece in tempo a finire la frase, che un pugno gli arrivò sulla testa. "Ehi maialino! Ma sei impazzito!". urlò il giovane. "Tu razza di donnaiolo senza pudore! Stai per sposare la ragazza migliore del mondo, e pensi ad oscenità con quella gatta morta cinese!!" Ryoga lo assalì senza pensarci un secondo. "Dannazione sei sempre il solito stupido! Lo invidio si, ma non per Shan Pu!". Esclamò Ranma furioso. "Non capisco..Non sarà che..tra te e Mousse..sai quella storia che ti piacciono gli uomini..." ipotizzò il ragazzo con la bandana con fare sospetto. "Ma che diavolo dici! Ti sei scordato che sto per sposarmi, idiota?". Affermò il codinato dopo aver dato una pedata sul viso del suo amico. "Allora spiegami.." disse Ryoga con una stampa della suola di Ranma, a coprirgli la faccia. "Semplice..Da quando una settimana fa, Soun mi ha impedito di rimanere a casa altrimenti sarei stato troppo vicino ad Akane, io e lei non abbiamo più...ecco insomma..A causa delle tradizioni..non siamo stati più..insieme ecco!". Rispose l'artista marziale in preda all'imbarazzo. "Wow una settimana...possibile che tu ti sia arreso alle tradizioni che poi, andando vedendo, non avete nemmeno rispettato..?" chiese Ryoga incredulo. "E tu come diavolo lo sai?" affermò Ranma rosso in viso. "Ho le mie fonti..." fu la semplice risposta dell'eterno disperso. "Comunque ci ho provato..tutte le sere sono andato da lei. Solo la prima sera però ho potuto salutarla per qualche minuto.". Disse deluso il giovane col codino. "E come mai solo la prima sera?" domandò Ryoga. "Gatti. Tutta la casa è circondata da gatti. Ovunque." Rispose Ranma rabbrividendo. "Capisco..Dai non pensarci..tra poco la rivedrai giusto!" esclamò il ragazzo maiale con entusiasmo. "Già...Accidenti! Manca poco. Devo tornare al dojo per prepararmi..Ryoga?" disse Ranma. "Si amico?" rispose l'interpellato. "Non ti perdere. Ci tengo che tu sia presente." Affermò il codinato dando una pacca sulla spalla al suo compagno che, dopo aver annuito, sparì dentro il ristorante di Ukyo. Tra qualche ora Ranma l'avrebbe rivista. Lei. Akane. La ragazza con la quale avrebbe trascorso il resto della sua vita. ************************************************************************* In camera sua Akane aveva appena indossato il costoso vestito da sposa che le sue sorelle avevano deciso di regalarle. Il corpetto era rigido con scollo a cuore, decorato da piccoli strass. La gonna era ampia, con dei punti luce che richiamavano il corpetto e aveva un lungo strascico. Aveva optato per il color champagne. Il bianco non le era mai tanto piaciuto. Ad un tratto sentì bussare. Era sua sorella Kasumi. Il viso un pò stanco ma finemente truccato e quell'abito blu lungo la facevano sembrare ancora più bella di quanto non fosse. "Sei bellissima sorellina.." disse la giovane Tendo alla maggiore. Kasumi non disse nulla. Si avvicinò e la strinse forte a sè. Strette in quel caldo abbraccio, la maggiore disse:"Se ti vedesse la mamma Akane..Le somigli veramente tanto..". Qualche lacrima scappò ad entrambe le sorelle. Di colpo la porta si aprì: "Bhe? Cos'è questa riunione di famiglia senza di me?" disse Nabiki che in men che non si dica, era andata ad unirsi all'abbraccio. "Akane sei stupenda..Il vestito è perfetto..Tu sei perfetta..". Disse emozionata la mediana. "Grazie Nabiki.". "Che ne dici? Andiamo? Ranma credo stia per farsela nei pantaloni.." affermò la regina di ghiaccio. "Avanti Nabiki..non è carino prendere in giro lo sposo..". Tentò di difenderlo Kasumi. "Ok ragazze..andiamo.". Rispose Akane col cuore a mille. Di sotto, intanto, una gran fila di invitati attendevano l'arrivo della sposa. Oltre gli oramai fidati amici della coppia, c'erano proprio tutti...o quasi. I fratelli Kuno erano stati volontariamente non invitati, così come Shinnosuke..(con grande piacere di Ranma..) e Mizu, onde evitare spiacevoli scoperte... Di fronte all'altare il giovane Saotome era in fibrillazione. *Sto per farmela.sotto..* pensò. La signora Nodoka vedendo il figlio in difficoltà cercò di tranquillizzarlo. "Non essere nervoso tesoro...Akane è stupenda ed anche tu lo sei..Siete due giovani fortunati". Sulla bellezza di Ranma sua madre aveva pienamente ragione. Indossava un vestito grigio scuro gessato, con una camicia che richiamava le righe, la camicia era leggermente sbottonata. Nonostante le continue insistenze di padre e suocero, Ranma rifiutò categoricamente la cravatta. Dopo aver alzato finalmente gli occhi dal pavimento la vide. Akane era accompagnata da suo padre(in lacrime come prassi comune), fino all'altare. Era bellissima. I capelli erano raccolti, qualche ciocca le incorniciava il viso. Un filo di trucco l'aveva resa stupenda. Soun interruppe i suoi pensieri: "Fa felice la mia bambina..figliolo.". Akane lo guardava con occhi lucidi. Poi mentre il cerimoniere faceva discorsi seri sul significato del matrimonio, la ragazza tirò lo sposo per la manica della giacca, facendolo avvicinare con l'orecchio alla sua bocca. "Mi piace che tu non abbia messo la cravatta.." sussurrò la giovane. "E a me piaci tu..Sei molto femminile." Le rispose Ranma. Akane lo riprese dalla manica:"Non cantare subito vittoria..Guarda..". Così dicendo,la ragazza alzò un poco la gonna dell'abito, mettendo in mostra agli occhi del codinato un bel paio di scarpe da tennis beige. Ranma stava pee scoppiare a ridere, poi le rispose sottovoce:"Sei il solito maschiaccio..Almeno fanno pandant col vestito…". Era arrivato il momento delle promesse. Per volere dei ragazzi, ognuno aveva scritto di suo pugno il proprio giuramento. Fu Ranma ad iniziare: "Akane, le parole non sono il mio forte lo sai. Ma oggi voglio farti una promessa importante. Io Ranma Saotome, prometto di dedicarti tutto me stesso. Giuro di impegnarmi ad essere un ottimo marito e prometto di amarti per sempre...a patto che le tue pietanze non mi uccidano prima.". Alcune risatine si alzarono tra la folla. La più calda e bella di tutte fu quella di Akane. "Ora tocca a me..Ranma, che non sei bravo con le parole..l'abbiamo appena capito. Ma io ti amo anche per questo. Ti prometto di essere una buona moglie, di svegliarti dolcemente al mattino, di non mettermi nei guai anche se tu mi salvi sempre. Io Akane Tendo, giuro di non lasciarti mai solo e di imparare a cucinare decentemente..perchè voglio amarti per sempre e preferirei averti accanto piuttosto che sottoterra!".Disse la giovane sposa suscitando l'ilarità di tutti. I due giovani si scambiarono gli anelli e quando il cerimoniere disse:"Vi dichiaro marito e moglie..". Ranma anticipò perfino lui, baciando Akane davanti a tutti senza farselo neanche dire mezza volta. Tra gli applausi e le lacrime degli invitati due giovani sposi avevano unito le loro vite attraverso un bacio. Da un bacio tutto era cominciato e con un bacio veniva segnato un nuovo inizio. FINE. ******************************************************************************** Ciao a tutti...e con questo maxi capitolo è arrivata la parola fine a questa mia storia. Che dire, dovrei dedicare un altro capitolo a tutti voi! Non voglio nominare nessuno in particolare perchè nessuno voglio che si offenda. Anche se qualche persona speciale un pò più delle altre meriterebbe eccome..So che capirete ;) Grazie veramente di.cuore per essermi rimaste vicine anche nei momenti di sconforto. Spero che questa storia vi abbia regalato qualche sorriso..e qualche bel ricordo. Un bacione e un mega abbraccio a tutte/i! Ps: Non ho intenzione di sparire..qualcosa bolle già in pentola..Poveri voi ehehehehe xD RINGRAZIO SPIRIT 99 PER LA SPLENDIDA FAN ART CHE HA FATTO, ISPIRANDOSI A QUESTO CAPITOLO. http://i41.tinypic.com/2u3xe1s.jpg

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2052408