Thunder Girl

di crowdoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one-Il mio migliore amico tenta di uccidermi. ***
Capitolo 2: *** Chapter two-Il ragazzo vestito di nero ***



Capitolo 1
*** Chapter one-Il mio migliore amico tenta di uccidermi. ***


Chapter one-Il mio migliore amico tenta di uccidermi.
La sveglia suona ininterrottamente da almeno dieci minuti.
Non ce la faccio più.
Prendo la prima cosa che trovo per terra e la tiro con tutta la forza che posso avere alle 6.40 del mattino contro quell'aggeggio infernale.
-Questo è quello che ti meriti per avermi svegliata.- dico fissando gli ingranaggi della sveglia rotta per terra.
Poi realizzo che svegliami è effettivamente il lavoro che la sveglia deve fare e mi limito ad andare in bagno a lavarmi.
Mi pettino a fatica i nodi nei capelli corti e neri mentre mi lavo i denti. Metto del fondotinta per tentare di coprire le occhiaie sotto gli occhi bicolore (uno marrone e uno azzurro ghiaccio),ma non funziona troppo bene. Mi sistemo il piercing al sopracciglio e mi metto una felpa grigia e pesante con il logo dei nirvana,dei jeans consumati neri e le vans. Preparo la cartella mettendoci il minimo indispensabile: Psp,due quaderni e qualche libro. Faccio per uscire di casa sperando di non essere vista da mio zio,ma purtroppo l'operazione trionfo non mi riesce troppo bene perché inciampo su una bottiglia di birra vuota.
-Dove vai ragazzina?- dice un corpo grasso e semi-pelato dal divano.
-A scuola?-
-Quando torni compra della birra.- dice tossendo.
-Tu invece vedi di fare le pulizie,la casa è un porcile. Non posso fare tutto da sola.-
Mio zio si alza dal divano e mi fissa come se avessi detto una cosa fuori dal mondo.
-Che hai detto?-
-Sei sordo oltre che alcolizzato?-
-Senti piccola idiota,vedi di non fare la spaccona in casa mia.-
-Teoricamente questa sarebbe la MIA cas..- faccio per ribattere,ma lui si alza e avvicina la sua lurida faccia verso di me. Sento il suo alito e mi sorprendo che non mi abbia fatto la permanente.
-Vedi di non discutere,sei solo una quindicenne dislessica e iperattiva che non sa fare altro che giocare ai videogame. Sei un fallimento. Adesso fai quello che dico io e vattene.-
Sento la bile scorrermi nelle vene. Ma perchè devo vivere con un uomo del genere? Volevo fargli più male possibile,volevo vederlo contorcersi al suolo dal dolore. Ad un tratto una lampadina esplose con un grande scoppio. I vetri che cadevano per terra distrassero mio zio quanto basta per farmi uscire da quella casa. Lo odiavo.
* * *
-Evans. Ehi. EVANS!-
Alzo uno sguardo assassino dal mio videogame e vedo che una faccia aguzza e un sorrisetto irritante mi stanno guardando. Un ragazzo mi sta chiamando da più di mezz'ora in tono canzonatorio.
Amore,mi stai già sulle palle normalmente e l'assenza di sonno e l'incazzatura per mio zio non fanno altro che aumentare la mia voglia di uccidere qualsiasi persona mi ritrovi davanti.
Mi limito a guardarlo e a desiderare che la sua testa esploda come la lampadina per qualche secondo.
-Che vuoi Billy?- dico con voce assassina.
-Che muso lungo! chi è morto oggi?-
-Ancora nessuno,ma se vuoi possiamo rimediare con una piccola morticina.- dico con un sorriso inquietante.
Diciamo che avere le occhiaie aiuta qualche volta.
Il ragazzo sgrana gli occhi e si rimette a sedere borbottando.
-Q-questa è tutta matta.-
Mi rimetto le cuffie e continuo a giocare.

Purtroppo non dura molto perché il bus si ferma dopo nemmeno due minuti di viaggio davanti al cancello scolastico. Le porte del bus si aprono e l'autista urla a tutti di scendere.
Appena scesa mi levo una ciocca di capelli neri da viso sbuffando. Eccomi di nuovo nel posto più orribile del mondo.
E io che potevo rimanere a casa a dormire.

Entro in classe butto la mia roba sul banco. Dopo alcuni secondi anche la mia testa cade sul banco.
-Non posso farcelaaa- dico in un lamento.
-Ecco di nuovo la nostra Sirius Evans intenta a rimanere sveglia.-
Sollevo la faccia quanto basta per poter vedere il sorriso divertito di un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi marrone scuro. Lui è il solito tipo un po' suscettibile. Avevo provato simpatia per lui dal primo momento il cui ci ho parlato. Probabilmente è stato il mio unico vero amico da quando sono nata.
-Sta zitto Fred.- dico lamentandomi.
-Come siamo suscettibili oggi. Dormito male?-
-Dormire? Alice Madness fino alle 4.30 del mattino semmai- dico con una faccia ebete ed estasiata.
-La solita patita del creepy- dice lui mettendosi una mano sulla fronte ridacchiando.
-Non è creepy. È particolare.-
-Il filmato iniziale del gioco non è particolare.-
-Ma non..-
-Sirius,è un coniglio alla quale saltano gli occhi e a cui si scioglie la faccia. Il tutto mentre naviga su un fume di sangue dove ci sono bambole rotte che tentano di afferrare e uccidere il personaggio principale-
-E cosa c'è di strano?- dico io rimanendo ferma sulle mie idee.
-Siete pregati di finire la vostra conversazione su questi argomenti...particolari... fuori dall'aula.- dice una terza voce.
La prof,una donna giovane e dalle forme a dir poco prorompenti e truccata in modo appariscente,ci stava fissando contrariata masticando una big bubble.
“suscettibile questa...” penso io fissando la prof inarcando il sopracciglio piercingato.
Io e Fred usciamo dall'aula senza fiatare.

Appena fuori dalla classe io e Fred prendiamo la strada per la palestra.
Probabilmente la prof non ci avrebbe fatti rientrare entro la fine dell'ora,quindi tanto valeva andarsene per fatti propri e la palestra in quell'ora era libera.
Arrivati in palestra butto la mia cartella in un angolo e prendo a giocare con la psp sulle gradinate del campo da basket.
-Hei Fred,questi mostri mi stanno dando un bel da fare. E lo stregatto non aiuta.-
Nessuna risposta.
Alzo gli occhi dalla psp appena in tempo per vedere una gigantesca zampa arrivami addosso.
Volo giù dalle gradinate schiantandomi a terra. La botta allo stomaco e alla schiena mi hanno tolto il fiato per qualche secondo.
“Ma che diavolo succede?” penso spaventata.
Riesco a mettermi seduta tossendo e riprendendo a respirare normalmente. Mi volto verso le gradinate e vedo una creatura mostruosa,grande più o meno quanto un carro armato. Aveva il corpo di un leone dalla pelliccia rossiccia,una coda con la testa di un serpente e una testa di capra sulla schiena. La cosa più terribile era che i suoi occhi erano terribilmente familiari.
-Fred...- mi limito a mormorare con un filo di voce.

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Capitolo 2
*** Chapter two-Il ragazzo vestito di nero ***


Chapter two- Il ragazzo vestito di nero.

La belva si gira verso di me come se mi avesse sentito. Poi un pensiero terrificante mi attraversa la mente.
LA MIA PSP!
Mi volto a cercarla e quando la vedo sento i miei occhi spegnersi di qualsivoglia luce,sento la mia esistenza sprofondare.
La console era rotta in due pezzi.
Il mio povero cuore non reggerà una visione del genere ancora per molto.
Mi alzo da terra con tutte le forze che mi sono rimaste in corpo. -Tu...-mi limito a mormorare stringendo i pungni.
-ESSERE SCHIFOSO! COME TI SEI PERMESSO DI ROMPERE LA MIA CONSOLE?!-dico urlando
Il mostro mi guarda come se fossi matta.
-E non guardarmi in quel modo testa di capra!- urlo di nuovo.
Il tutta risposta il gigantesco mostro scuote la testa come a dire “non devo farmi distrarre” e prende la rincorsa verso di me.
Sono abbastanza svelta da scansarmi lateralmente con una capriola e far schiantare il gigantesco mostro contro la parete.
Ad un tratto sento le mani intorpidite,come se si fossero addormentate.
“Nono,vi prego non addormentatevi ora” penso con il panico che sale sempre di più.
Ma non successe.
Anzi quello che successe mi lasciò un po' sbigottita.
La psp (che possa qualcuno lassù aver pietà dell'anima di quel mostro perchè io non lo farò) si illuminò di una luce argentea e le due metà divennero dei piccoli fasci di luce che andarono a finirmi attorno alle mani.
Quando la luce argentea sparì mi ritrovai tra le mani due pistole. Intanto il mostro era tornato alla carica.
-Piccola semidea.- dice con una voce del tutto diversa da quella di Fred. È abbastanza inquietante come voce.
-Semiche?- dico io.
-Preparati a morire.-
-Col cazzo che lascio questo mondo così facilmente-dico alzando il dito medio per dare più enfasi alla frase. Il fatto di avere due pistole mi dava un sacco di carica.
Il mostro in tutta risposta mi carica e io (grazie a tutto l'allenamento ai videogames quali Call of Duty) comincio a sparargli contro.
Purtroppo pochissimi colpi vanno a segno.
Quando riprovo a sparare mi rendo conto con orrore che ho finito le munizioni.
-Mer- faccio per dire,ma una seconda zampata da parte del mostro mi fa schiantare contro il muro una seconda volta.
Ho la vista annebbiata dal dolore,non ce la faccio a rialzarmi.
“Ecco,ora muoio” penso mentre la bestia mi osserva leccandosi le fauci.
Sta per arrivarmi l'ennesima zampata. Chiudo gli occhi,non voglio vedere la mia milza volare per la palestra.
Ma la zampata non arriva mai.
Apro un occhio e vedo che un ragazzo totalmente vestito di nero sta bloccando il colpo del mostro con una spada totalmente nera.
-Che aspetti ad alzarti?- dice lui sotto sforzandosi di parlare.
-Oh,giusto- dico io raccogliendo le pistole e filandomela.
Corro dietro al mostro che ancora combatte contro il ragazzo,che schiva agilmente tutti i colpi e mette a segno un fendente dentro l'occhio del mostro.
La belva si contorce dal dolore ululando mentre io spicco un salto con tutte le forze che mi sono rimaste e atterro sulla schiena del mostro,che sentendomi atterrare comincia a divincolarsi più forte.
Mi aggrappo al collo della capra,mentre noto con piacere che le munizioni sono magicamente tornate e sparo un colpo alla testa caprina.
Il mostro diventa come di pietra,poi si sgretola in milioni di granelli di sabbia.
Cado a terra e le pistole ritornano la mia adorata Psp.
-Ben fatto ragazzina- dice il ragazzo completamente vestito di nero.
-Ragazzina a chi? nemmeno mi conosci.- dico fissandolo con sguardo omicida.
-Io so chi sei tu. Ti chiami Sirius,hai 15 e sei sia dislessica che iperattiva.-
Mi alzo in piadi massaggiandomi il fondoschiena e lo guardo per qualche secondo come se fosse un extraterrestre,
-...-
-Che hai da fissarmi in quel modo?-
-Brutto maniaco!- dico tirando un pugno al ragazzo e spedendolo per terra.
-Adesso chiamo la polizia,ma ti pare che devo essere pedinata da maniaci? tsk ma guarda tu che cafone- dico prendendo il cellulare.
Il ragazzo si volatilizza come se fosse fumo per poi riapparire davanti a me e prendermi il cellulare di mano.
-Come caspita hai fat- faccio per dire io,ma il ragazzo mi interrompe.
-Che diamine fai? vuoi attirare altri mostri per caso?-
Ripensai a Fred e un brivido mi corse lungo la schiena.
-A proposito,che cos'era quello?- dico tornando seria. -Una chimera-
-Mi hai detto tutto e non mi hai detto niente.-
-Un mostro appartenente alla mitologia greca con il corpo di leone,una testa di capra sulla schiena e una coda di serpente.-
-Oh...aspetta...mi stai dicendo che i mostri dell'antica Grecia esistono davvero?-
-Esatto-
-...Non mi stai prendendo in giro?-
-No,il buco e il sangue sulla tua maglietta dovrebbero dirti che non stai sognando,-
Mi guardo la felpa e vedo che ho un enorme buco sul fianco che sanguina non poco. La ferita non è profonda,ma sanguina abbondantemente.
-Quindi tutto ciò esiste davvero.-
-Miei dei,sei lenta! ho detto di si. Potresti finire uccisa da un mostro ogni minuto che rimaniamo fermi qui a palare.-
-Ma...È MERAVIGLIOSO!- dico io con gli occhi che luccicavano.
-CHE?!!- dice il ragazzo incredulo.

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