Capitolo 5-Febbre
Osservare
la freccetta del mouse andare su e giù
distrattamente per lo schermo del computer non è proprio un
bel passatempo. Gli
occhi di Adele nemmeno vedevano realmente quello che stavano
osservando, cosi
dopo un po’ decise di lasciar perdere e nascose il volto tra
le braccia
conserte.
-Che
faccio? Vado o non vado ad aspettarlo alla
fine di questo matineè?”
E se poi si
arrabbia? Meglio che non vado?-.
Continuava
a ripetersi queste domande senza darsi
una risposta certa. Il ragazzo dai riccioli biondi non aveva deciso di
lasciare
libera la sua mente nemmeno per un attimo da quando lo aveva finalmente
rivisto.
Ma
non era andata affatto come lei voleva e nel profondo era
arrabbiata con lui, quel ragazzo che ancora non sapeva quante follie
lei aveva
già fatto per lui e quante ancora ne avrebbe fatte.
Lo
squillo improvviso del suo cellulare la fece
sobbalzare. Si alzò pigramente dalla sedia senza troppa
fretta per ascoltare le
note di quella canzone che tante volte aveva cantato “Ama e
cambia il mondo”.
Alla fine dovette rispondere perché un numero sconosciuto
aveva catturato la
sua attenzione.
-Chi
è?- chiese al limite della curiosità.
“Come
se Luca avesse preso il tuo numero” disse una vocina malefica
dentro di lei.
-Ciao!
Sono Riccardo- fu la risposta allegra dall’altra
parte del telefono. -Riccardo chi?- chiese spaesata Adele. Riccardo
rise,
-Benvolio- fu la risposta. La ragazza si immaginò Luca al
suo posto che le
diceva -Sono Mercuzio!-.
-Ah
scusami! Non ti avevo riconosciuto!-, disse
sorridendo -Ero sovrappensiero-. Almeno la scusa era vera, Adele non
era tipo
da bugie o pensieri nascosti agli altri.
-Come
stai? Ti ho disturbato? Volevo chiederti se
volevi venire insieme a noi a Porta di Roma il 30….-.
Riccardo parlò tutto d’un
fiato e attese una sua reazione. Adele si avvicinò alla
finestra e guardò il
cielo azzurro, -Vi esibite vero? Credo di averlo letto sulla pagina
ufficiale
ma l’avevo dimenticato! Per me va bene…
Sarò li per l’ora di pranzo cosi la
prima fila sarà la mia. Ma come hai avuto il mio
numero?-.
Lui
sorrise -Mi sa
che non ci siamo capiti! Intendevo con noi del cast come ospite, ho
già due
pass per te e la tua amica che vi aspettano. Il tuo numero me
l’ha dato Greta-.
Adele si ammutolì.
-E’
uno scherzo vero?- chiese dopo qualche secondo.
Riccardo la tranquillizzò -No è la
verità! Ci vediamo alla stazione di
Grottarossa va bene? Cosi ti mostro anche il nostro alloggio, un
po’ prima
dell’una se per te non è un
problema…Adesso devo attaccare, per qualsiasi cosa
fammi sapere su questo numero-. La conversazione finì dopo
che si furono
salutati. Adele ancora incredula si buttò sul letto e
scrisse distrattamente un
sms a Katia.
…
-Ma
tu sei proprio sicura di quello che dicono sti’
artisti? Io non me fido, non so sicura, cioè…Te
pare che ce fanno passà davanti
a tutti a noi due?-, la ragazza seduta sul posto del passeggero
abbassò il
finestrino lamentandosi ancora.
La
conducente ignorò le sue parole ed entrò nel
parcheggio, sistemò
la macchina fra una
Jeep e una Toyota rossa. -Cavoli!- esclamò, -Non ci avevo
mai fatto caso! Mio
padre ha un’alfa Romeo Giulietta Rossa!-. Le due si
guardarono e scoppiarono a
ridere.
-Tu
sei proprio fuori di testa! Aida torna in te!-, si lamentò
ancora
Katia mentre scendeva dalla macchina. -Non chiamarmi cosi! E non
rompere!-
rispose Adele, poi vide Riccardo in lontananza che le faceva cenno con
la mano.
-Lo vedi gli artisti quanto sono falsi e bugiardi come dicevi tu?-
disse
all’amica con tono ironico e si avvicinò a
lui.
-Ah
che pazienza ci vuole!-,
Katia sospirò e salutò Riccardo con un gran
sorriso. Ma neppure quando si
trovarono in macchina con lui si convinse della realtà dei
fatti. Adele la
guardava dallo specchietto della macchina e le sorrideva ma lei restava
della
sua opinione. -Mai fidarsi degli attori! Tanto meno dei personaggi
famosi
emergenti-.
-Ragazze,
benvenute nella nostra umile dimora!-,
Riccardo sembrava davvero di buon umore, aveva chiacchierato per tutto
il tempo
del viaggio e metteva allegria soprattutto ad Adele. Lei e Katia si
ritrovarono
nel piazzale di quello che sembrava essere un condominio color
salmone.
-Vi
assicuro che è molto meglio da dentro- disse Riccardo
chiudendo la macchina. -A
me manco me interessa- sibilò Katia. Adele la
ignorò e sbuffò divertita. -Sono
proprio curiosa!- disse a Riccardo che le rispose prontamente -Prego,
faccio
strada-.
Le
precedette e lei si girò per un secondo a guardare storta la
sua
migliore amica che sostenne il suo sguardo per niente divertito.
L’ingresso
dell’abitazione era ampio e luminoso, con una scalinata sul
lato destro,
l’entrata della cucina a sinistra e più avanti il
salone.
-Come potete vedere sono due piani-
annunciò il ragazzo indicando la scala. -Ma non serve che tu
ci mostri anche
dove dormite vero?- chiese acida Katia, Riccardo la guardò
senza rispondere.
-Allora dove sono gli altri?- s’intromise Adele sentendo dei
rumori. “Al trucco
naturalmente” rispose il ragazzo guardandola con un sorriso e
disse loro di
seguirlo.
-Ma
la pianti? Hai proprio la luna storta oggi-
disse Adele all’amica sottovoce poi sorrise perché
aveva visto Giulia, già
pettinata da Giulietta, che l’aveva riconosciuta e si era
avvicinata per
salutarla. Leonardo e Davide erano al trucco mentre Barbara e
Giò mangiavano
insalata al centro del tavolo insieme a qualche ballerino.
Mentre
le due
ragazze parlavano e Katia guardava insistentemente Bianca una voce
seguita da
uno sbattere di porta gelò il sangue ad Adele che stava
facendo di tutto per
fingere di star bene. Riccardo le sussurrò -Occhio eh!-.
-Salve
a tutti!- gridò allegramente Luca e fece un
cenno ad ogni membro del cast. Katia si sedette sul divano gustandosi
la scena,
la sua amica parlava con Giulia ma ogni tanto volgeva gli occhi su di
lui che
era intento a conversare con gli altri. Ad un certo punto Luca
afferrò Giulia
da dietro e la baciò su una guancia poi andò da
Bianca. Giulia rise notando
l’espressione di Adele, -Non farci caso! E’ cosi
con tutti-.
Adele
credete che
se fosse stata un drago sicuramente li avrebbe incendiati entrambi.
Riccardo si
sedette incerto vicino a Katia, -Allora come va? Che mi racconti?-. Il
suo
tentativo di attaccare bottone riuscì e lei un po’
si sciolse. Dopo che Adele
si fu presentata anche agli altri arrivò una navetta nera e
suonò due volte.
-Luca
noi veniamo con te va bene?-, Riccardo indicò se stesso e le
due amiche. Luca giocherellò
col mazzo delle chiavi e lanciò un’occhiata a
Katia poi guardò Adele. -Mi
ricordo di te, la cantante- sorrise, -Andiamo-. Uscì senza
aspettarle e
Riccardo lo seguì.
-Non
ti illudere- le ripeteva Katia mentre
salivano sulla Focus scura. Adele rifletté su quelle parole
per tutto il
tragitto, Riccardo spesso si girava verso di lei e le domandava
qualcosa in più
sulla sua vita. Luca sembrava quello meno interessato di tutti,
fischiettava e
guardava la strada, oppure faceva qualche commento su Verona e sullo
spettacolo.
…
Arrivarono
a Porta di Roma che sotto al palco
allestito per il loro show era già stracolmo di gente e
tutti accolsero gli
artisti con urla di gioia. Chi saltava, chi cantava e chi pregava per
farsi
fare qualche altro autografo. -Wow che bell’effetto fa essere
da questo lato
della transenna!- esclamò Adele a Luca che la
guardò con un sorrisetto.
-Peccato
per te che questa è la tua prima e ultima volta”
disse maliziosamente lui e si
allontanò. -Ma tu guarda che stronzo- disse Katia ad alta
voce dando all’amica
una piccola gomitata. -Stavo scherzando!- rispose lui da
lontano.
-Vi
prego
cerchiamo di stare calmi tutti quanti- suggerì Riccardo alle
due ragazze, Katia
stava per rispondere ma Adele la prese per un braccio -Lascia perdere
davvero.
L’ho capito che devo stare al mio posto, è lui la
star non io-, si voltò e lo
vide alle prese con alcune fan. Il ragazzo incrociò lo
sguardo di lei e accennò
un sorriso poi tornò a guardare la fotocamera di una
ragazza.
Le
due amiche
restarono da una parte e chiacchierarono un po’ con gli altri
artisti. C’era
parecchia gente che era riuscita ad oltrepassare la transenna e si
metteva in
fila per Luca. Adele provò un senso di impotenza.
Voleva
quel ragazzo tutto per
lei nel suo profondo ma capiva anche che non avrebbe potuto essere
diverso da
ciò che era solo per lei. Leonardo salì per primo
sul palco per fare il soundcheck
poi toccò a Barbara, Luca ed
infine Davide e Giulia.
Finite
le prove i ragazzi si ritirarono nel
backstage per cambiarsi con i costumi. -Uffa, io c’ho pure
fame- sbottò Katia,
-Che ore saranno? E’ parecchio che stiamo qui-. Adele fissava
il palco in
attesa che si esibissero.
-Aspetta
che vedo- tirò fuori il cellulare dalla
borsa ma non fece in tempo a guardare lo schermo perché uno
dello staff tecnico
le prese per un braccio -Andiamo ragazze- disse trascinandole via.
Katia ebbe
un tuffo al cuore -Aspetta ma cosa? Ade aiutami…-,
l’amica ripose velocemente il
telefono e oppose resistenza -Chi sei tu? Levami immediatamente le mani
di
dosso!-.
L’uomo
sulla cinquantina brizzolato ridacchiò -Su andiamo, non
abbiamo
tempo da perdere qui-, e le sbatté letteralmente fuori dalle
transenne
richiudendole davanti ai loro occhi senza degnarle di uno sguardo.
Adele stava
ancora urlando -Ho detto che non mi devi toccare!- quando si
ritrovò in mezzo
alla folla che spingeva e perse di vista Katia.
Si
fece largo a spintoni
rischiando più volte una lite con delle persone quando si
sentì chiamare -Ade!
Ade! Adelaide! Sono
qui…dammi la mano-,
si girò e finalmente la trovò sepolta dalla sua
giacca e da alcuni signori più
alti di lei.
Le
prese la mano -Sei sempre la solita nana che mi sparisce di
vista!-, ridacchiò. In quel trambusto non si erano nemmeno
accorte che lo show
era iniziato e i ballerini lasciavano il posto all’esibizione
del Principe di
Verona. -Ma che fai ti commuovi un’altra volta?-
gridò Katia, Adele la guardò -No!
Piango solo perché non si vede niente!-.
Quando
toccò a Mercuzio esibirsi nella sua Follia
Adele decise di non ascoltarlo, prese di nuovo Katia per mano e si
riavvicinarono al punto di prima. Approfittarono della distrazione
della gente
per attaccarsi alla transenna e restare li in attesa. -Ma che ti
prende?-
chiese la più bassa -Proprio adesso che cominciavo a
divertirmi!-.
L’amica
sbuffò -Come? Non eri tu quella che non ci voleva nemmeno
venire qui?- poi tutti
tacquero sull’acuto di Luca. -Capirai e che ci vuole! Lo so
fare pure io…-
sussurrò Adele con una nota di tristezza facendo ridere
Katia -Lo so lo so però
il suo è più…come dire…-,
non finì la frase perché cominciava davvero a
divertirsi. Dalla loro postazione non vedevano benissimo ma almeno le
canzoni
le sentivano, e per Adele la musica era più che sufficiente.
Terminato
lo show e il reprise finale gli
artisti uscirono ancora in costume per firmare
autografi. La ragazza con i capelli sfumati di biondo sentì
una strana
adrenalina scorrerle nelle vene e si alzò sulle punte
sporgendosi dalla
transenna, Katia era proprio dietro di lei. Davide e Riccardo furono i
primi ad
uscire, entrambi sorridenti si diressero in due direzioni diverse.
Riccardo si
avvicinò lentamente ad Adele tra un autografo ed una foto,
lei le porse un
blocco notes di Katia e ascoltò le sue parole con
attenzione. -Ti chiedo scusa
da parte sua…Me l’ha detto adesso…, ne
parliamo dopo, aspettateci dove abbiamo
lasciato la macchina-, l’autografo con tanto di dedica si
stava facendo
pesantemente lento e le altre fan lo reclamavano anche per loro. -Va
bene
grazie Rick- disse lei a bassa voce come aveva fatto lui, senza
aggiungere
altro.
Il
ragazzo le sorrise palesemente dispiaciuto e si concentrò
sulle altre
fan. Poi finalmente il ragazzo dai capelli mossi e biondi che lei
venerava
tanto uscì per i suoi fan ma la ignorò diverse
volte. Lei continuava a
chiamarlo mentre Katia le intimava che non valeva la pena
sgolarsi.
Adele
alla
fine le si rivoltò contro -Non posso! Io non posso
ignorarlo, lo sai bene-,
sembrava davvero arrabbiata. -Ti prego Luca! E fa qualcosa di sensato
invece
che lo stronzo!- sperò Katia per la sua amica mentre
rileggeva la dedica sul
suo blocchetto degli appunti, -Ma qui c’è scritto
per Adelaide?!- lo richiuse
di scatto imbronciata.
La
sua amica intanto chiacchierava disperatamente con Giulia,
che dovette congedarsi presto perché un tipo della security
stava richiamando
il cast. Il suo cuore si frantumò quando vide Luca
allontanarsi senza degnarla
di uno sguardo.
Non
aveva avuto senso stare li in piedi tutto quel tempo in
attesa solo per lui, essere state cacciate addirittura dal backstage e
subire
tutte quelle spinte e urla. Una lacrima le rigò il viso e il
suo entusiasmo si
spense. Un paio di ragazze dietro di lei lo chiamarono in coro.
Poi
accade.
Lui
si voltò verso di lei e avanzò in quella
direzione. Adele distolse lo sguardo quando afferrò libri
che le ragazze
tendevano impazienti e li firmò entrambi. Katia si sporse
più che poté in
avanti per guardarlo e prese a gomitate l’amica che lo
ignorò come poteva.
-Non
te l’aspettavi vero?- disse Luca a denti stretti mentre
restituita i libri alle
ragazze. -Ce l’hai con me?- chiese lei sarcastica, e si
addolcì quando lui la
toccò sul naso con la penna -Non devi prendertela, a me
piace scherzare, perciò
non ti chiederò scusa-.
Rise
e restituì anche la penna, Adele lo fissò come
imbambolata. Poi lui le prese il viso tra le mani per una frazione di
secondo e
avvicinandosi le asciugò la lacrima e la baciò
sulla fronte, sorrise e se ne
andò.
Alcuni
mormorii su loro due si fecero insistenti, qualcuna gridò
-Ma che
fa? Chi è questa?-. Eppure lei non le senti, non sentiva
più niente tranne la
dolcezza della sua voce ed era concentrata sul miracolo che era appena
successo.
-Va
bene, va bene, ce ne andiamo!-, Katia prese
Adele per un braccio ma questo non servì a riportarla alla
realtà. -Quello
cos’era?- le domandò mentre si allontanavano a
passo svelto passando per l’interno
del centro commerciale.
-Quello
cosa?- ripeteva Adele toccandosi la guancia con
sguardo perso nel vuoto. Katia si innervosì
“Scherzi? Me lo chiedi pure! Non hai
visto che casino ha creato Luca! Vorrei sapere che gli passa per la
testa-. L’amica
sorrise poi tornò seria -Non lo so…So solo che
non devo illudermi-.
Arrivarono
nel parcheggio in silenzio e
aspettarono vicino alla macchina di Luca una decina di minuti poi i
ragazzi le
raggiunsero e Riccardo si scusò ancora per
l’inconveniente della security. -Io
gliel’avevo detto che non si doveva abituare
all’idea di stare al di qua delle
transenne!- gli disse Luca guardando Adele ridendo. L’amico e
collega gli diede
uno schiaffetto dicendogli -Ma falla finita…- e i due
finirono in una finta
lite sotto gli occhi divertiti di Adele e diffidenti di Katia.
Cinque
giorni dopo Adele aveva deciso di andare a
quel Matinèe anche senza
la sua migliore
amica, aveva avvertito Riccardo e si era diretta al Gran Teatro con una
gioia
dentro di se indescrivibile. In più aveva anche fatto un
dolce al cocco e
nutella per lui e la giornata era soleggiata e calda. Per rilassarsi
ancora di
più stava ascoltando un po’ di musica in macchina
e ogni tanto si controllava
nello specchietto retrovisore.
Rallentò prima di imboccare la via del
parcheggio e una volta fermata la macchina spense la radio e fece un
bel
respiro chiudendo gli occhi. -D’accordo, puoi farcela, sai
che puoi….-, respirò
ancora poi li riaprì. Scese dalla macchina e
l’ansia si impossessò di lei, le
tremavano le gambe. “Stai calma” ripeteva a se
stessa, “Fra poco lo vedi cerca
di non agitarti!”.
Prese
la borsa e la busta con il dolce poi chiuse la macchina
e visto che era un tantino in anticipo decise di entrare. Le guardie
non c’erano
perché erano tutte sotto al palco, lei si
avvicinò di soppiatto al tendone
rosso che divideva la platea dall’ingresso, lo
scostò e vide che lo spettacolo
era alla scena finale. Si guardò ancora intorno poi svelta
si intrufolò in
mezzo alla folla sotto al palco che si era appena creata per il reprise finale.
Quando Luca
e Riccardo riapparvero sulla scena solo il ragazzo dai capelli castani
la
salutò con la mano, Adele un po’ scoraggiata
attese pazientemente che il
sipario fosse calato poi si precipitò all’uscita
ad aspettarli ma l’attesa durò
più del previsto cosi prese il cellulare e chiamò
il numero che aveva salvato
come quello del Maccaferri. Il ragazzo rispose dopo un paio di squilli
e la
avvertì di aspettarla nel parcheggio.
Adele
riattaccò sbuffando e in quel
trambusto di bambini e ragazzi che erano venuti in gita da diverse
parti
d’Italia lo vide. Luca faceva il giro opposto con due bodyguards che sembravano
sostenerlo.
Senza
pensarci corse verso di
lui ma uno della security la immobilizzò -Ragazzi andiamo
per favore!- ripeteva
intimandoli a lasciare il teatro. -Perché lo portano via?-
domandò lei
seguendolo con lo sguardo, il tizio la spinse indietro con delicatezza
-Sta
male, ha 39 e mezzo di febbre!-.
-Che
cosa?- sbottò lei e tornò di corsa verso
l’uscita per aspettare che passasse di li, ma le due guardie
non lo lasciarono
e lo scortarono fino al parcheggio. Adele li seguì
sfacciatamente e quando
finalmente Luca rimase da solo gli si avvicinò -Hey tutto
ok?- gli chiese ma in
quell’istante sopraggiunsero due signore che lo pregarono di
farsi la foto e
lui accettò con un sorriso. La ragazza rimase in attesa da
una parte guardandoli
e sentendosi di troppo.
-Ade!-
si sentì chiamare e voltandosi riconobbe il
ragazzo dai riccioli castani che le veniva incontro. La
abbracciò con affetto.
-Hai saputo del malato?- indicò Luca ridacchiando, Adele li
guardò entrambi -Si
mi hanno riferito che ha la febbre alta-. Luca dopo aver salutato le
due
signore si rivolse a loro, -Io vado a riposarmi ci vediamo direttamente
allo
spettacolo di stasera-.
Adele
gli lanciò un’occhiata interrogativa e lui le
spiegò che gli avevano dato il permesso di riguardarsi per
tutto il pomeriggio.
-Va bene allora! Adele potrebbe accompagnarti a casa…Io sai,
ho quel pranzo
oggi…-, disse Riccardo e vedendo che Luca stava per
protestare aggiunse -Dai
non fare lo scontroso! E’ venuta qui solo per te oggi!-. La
ragazza sorrise a
Riccardo e alla fine Luca accettò.
-Vuoi
che guidi io?- gli chiese quando si furono
avvicinati alla macchina, -No è vicino- rispose lui,
entrò in macchina e accese
il motore. Adele si accomodò sul posto del passeggero e mise
la busta con il
dolce sulle sue ginocchia. -Che c’è li dentro?- le
chiese Luca mentre
partivano.
-Un
regalo per te, so che ti piace il cocco, allora ho pensato di
farti un dolce- rispose lei sorridendogli tutta contenta. Luca si
sistemò gli
occhiali da sole sul naso e svoltò a destra, -Grazie-
mormorò senza troppo entusiasmo.
Arrivarono a casa dopo qualche minuto in cui Luca non aveva aperto
bocca e
Adele faceva commenti sul traffico.
Scesero
dall’auto e una volta in cucina lei adagiò
il dolce sul tavolo, -Che dici ti va di assaggiarlo adesso?-. Luca un
po’ rosso
in viso afferrò un coltello dal cassetto, -Ma si va,
assaggiamo-. Tirò fuori
dalla busta il contenitore e lo aprì poi tagliò
una fetta e la morse -Mmh,
niente male! Ti ringrazio-.
Adele
sorrise a quelle parole, -Meno male sono
contenta! C’è anche questo….-,
tirò fuori dalla borsa il ciondolo impacchettato
e glielo porse. Lui finì la sua fetta e prese il regalo, lo
aprì e le sorrise
poi si avviò su per le scale -Fa come se stessi a casa
tua…se mi cerchi sono in
camera mia, è quella al centro a destra-.
Sparì
dalla vista di lei che subito
si rattristò e pensò a quanto fosse
maledettamente di poche parole. Cosi mise
il dolce nel frigo e si aggirò un po’ per il
salotto. Non c’era granché sui
mobili, ne foto ne altri oggetti personali. Si vedeva che la casa era
in affitto,
e tremendamente vuota pensò Adele.
Oltre
una libreria che occupava mezza parete
notò una porta scorrevole, si avvicinò a passo
svelto e la aprì. La stanza che
era celata era la sala prove dei ragazzi, c’era un piccolo
palco al centro, un
pianoforte nero a coda e dei microfoni.
Adele
si immaginò di cantare insieme a
Luca le canzoni del musical ma scacciò subito quel pensiero
attirata dal
pianoforte. Gli si avvicinò lentamente ma un rumore
proveniente dal piano di
sopra la bloccò. “Che cosa è
stato?” pensò subito a Luca e corse su per le
scale come una furia, si fermò di fronte alla porta che gli
aveva detto lui e
bussò.
-Si
entra- le disse lui scocciato. Adele aprì la
porta e la socchiuse -Mi stavo chiedendo se era tutto apposto- disse
con un
sorrisetto guardandolo. Si era cambiato i jeans e il maglione con una
tuta nera
e grigia e si era legato i capelli.
Le
passò davanti con un’aspirina sciolta in
un bicchiere, si sedette sul letto a due piazze e bevve tutto
d’un fiato senza
guardarla. -Non ho bisogno di nulla, tranquilla-. Posò il
bicchiere sul tavolo
e prese distrattamente l’Iphone.
La
ragazza sbuffò appena, -E se ti facessi compagnia? Magari
potrei farti
ascoltare la mia versione della tua follia!-. Iniziò a
recitare la parte di
Mercuzio prima dello scontro con Tebaldo ai piedi del suo letto. -Ah no
questa
viene dopo scusa- rise e poi si schiarì la voce un
po’ imbarazzata. Luca alzò
appena gli occhi da sopra il suo Iphone
e non rispose.
-Dai
ascoltami!- Adele si concentrò per qualche secondo poi
attaccò
-Che cos’è che angoscia l’uomo? Ah
davvero sai poi chi siamo? Che cos’è che
squarcia il cuore…-. Il ragazzo la guardò un
attimo prima che facesse il suo
acuto sperando di scoraggiarla o distrarla ma non ci riuscì
e lei raggiunse quasi
la sua estensione vocale.
-Però!
Sei brava-, lasciò l’Iphone sul letto, -Non
hai mai stonato complimenti-. Adele si inchinò per
ringraziarlo -Vuoi che ti
canti qualcos’altro?- chiese allegramente. Luca
cambiò espressione -No va bene
cosi! Vorrei dormire un po’ adesso-, e si allungò
sul letto senza dire altro.
-Ma
io volevo che tu mi insegnassi…- replicò lei ma
non finì la frase perché capì
che lui stava cercando di prendere sonno. Si avvicinò
lentamente e lo coprì con
il plaid di pile che stava sui suoi piedi, poi prese la sedia della
scrivania e
la mise vicino al comodino.
Silenziosamente
si sedette e lo accarezzò sul viso
e sui capelli sorridendo. Anche se aveva capito che lui aveva messo un
muro fra
di loro a lei non importava, era felice perché in quel
momento erano insieme in
quella stanza e il resto del mondo fuori.
Dopo
quei minuti che sembrarono
eternità Adele lasciò scivolare la mano lungo la
sua e Luca sembrò reagire,
infatti poi si mosse per sistemarsi meglio e involontariamente le
trattenne la
mano. La ragazza felicissima di quel gesto restò a vegliarlo
come un angelo
custode. Di tanto in tanto gli sentiva la fronte per assicurarsi che la
febbre
stesse calando. Si chiese come fosse possibile affezionarsi cosi tanto
a
qualcuno che nemmeno conosci ma non seppe darsi una risposta.
La
sveglia sul comodino segnava quasi le 6 quando
la porta si aprì all’improvviso. Adele che si era
accoccolata alla sedia
stringendo la mano di Luca girò la testa e sorrise a
Riccardo che era appena
entrato in punta di piedi –Dorme- sussurrò
dolcemente. -Si lo vedo- rispose
lui, -Ma adesso si deve svegliare! Vero Luca?- si avvicinò
al suo orecchio e lo
disse a voce alta.
Il
ragazzo dai capelli biondi lasciò la mano di Adele e si
stropicciò gli occhi -Che?-, fu l’unica cosa che
chiese. -Fra un’ora dobbiamo
essere a teatro dai alzati- Riccardo lo tirò per un braccio.
-Si, si arrivo-
disse Luca, -Aspettami di sotto-. L’amico ubbidì e
intimò Adele di raggiungerlo,
lei si alzò di malavoglia e senza dire niente si
avviò alla porta.
-Aspetta-.
Ogni
volta che sentiva quella voce aveva un tuffo
al cuore, si voltò lentamente verso di lui. -Volevo
ringraziarti…Davvero, per
tutto-. Le si avvicinò un po’ insonnolito e la
abbracciò. Adele appoggiò il
mento sulla sua spalla e lo strinse “Ma perché non
lo fai più spesso?”, pensò.
Luca quasi le avesse letto nel pensiero si staccò e la
guardò serio -Adesso vai
devo cambiarmi-.
Lei
annuì e sgattaiolò in fretta fuori dalla stanza.
Raggiunse
Riccardo intento a mangiare il suo dolce -Complimenti Ade! E’
buonissimo-, rise
di gusto. -Si ma non è per te!- lo rimproverò lei
sforzandosi di fare la seria,
-E poi come fai a saperlo?-.
-Me
l’ha detto Luca ovviamente- rispose lui. -Sono
pronto!- annunciò il ragazzo dalla cima delle scale.
Riccardo si sbrigò a
rimettere il dolce nel frigo e Adele scosse la testa guardandolo.
I
giorni che seguirono passarono ad una velocità
impressionante e arrivò il sabato. Adele era intenzionata a
rivedere lo
spettacolo ma Greta quella mattina le aveva comunicato che lei e Katia
potevano
essere di nuovo ospiti del backstage cosi dopo l’ora di
pranzo ecco le due
migliori amiche che esploravano i camerini dei loro idoli. Adele era
persino
salita sul palco e, approfittando del fatto che Giulia ancora non fosse
arrivata si era provata il suo vestito di scena.
-Chiudi
gli occhi…-.
La
sua voce la colse di sorpresa come una doccia
fredda. Adele strinse i lembi del costume di scena e deglutì
senza voltarsi.
Sapeva che prima o poi le sarebbe toccato un bel rimprovero da parte di
lui o
dello staff perché non doveva essere li in quel momento sul
palco e per di più
con addosso il vestito di Giulietta.
Luca
ripeté la frase avvicinandosi a lei
da dietro. Il sipario era aperto e lo sguardo della ragazza era fisso
sulle
poltrone rosse che inondavano la platea. Dietro le quinte si sentiva un
gran
via vai dei tecnici e le luci erano ancora alte.
Il
tocco di lui la costrinse a
fare ciò che le aveva chiesto in tono gentile cosi chiuse
gli occhi e rimase in
ascolto. -Immagina mille voci intorno a te, la folla, gli applausi, i
riflettori puntati addosso… E sentirai l’anima
profonda di questo posto-.
Luca
fece scivolare la mano fin sopra la sua spalla
e le toccò anche l’altra. -Io ci riesco-, sorrise.
Adele aprì gli occhi perché
quel contatto la distraeva troppo e si immaginò un bel
pubblico ad applaudirla
mentre lui la ammirava sorridente… Il ragazzo si
staccò da lei e si sedette sul
bordo del palco, Adele rimase a guardarlo poi lo
imitò.
-Sai
il vestito ti
dona… Se solo non avessi le punte dei capelli tinte di
biondo saresti una
perfetta Giulietta!-. Luca rise ma senza guardarla perché
sapeva di averla
fatta arrossire e lei sospirò pensando a quanto lui sarebbe
potuto essere il
suo perfetto Romeo.
-Un
anno fa non avrei mai pensato di avere tutto questo
successo…- disse Luca, -Questa è la tappa
più importante della mia carriera-.
Adele lo ascoltò con interesse, condivideva quello che stava
dicendo e in cuor
suo non faceva altro che augurargli il meglio.
-Credo
che tu sia il Mercuzio
perfetto- mormorò dopo un po’ di silenzio
facendolo ridere. Poi recitò qualche
sua battuta attirando la sua attenzione e ridacchiando insieme a lui.
Gli si
era seduta più vicino quando sentirono Giuliano Peparini, il
regista del
musical, discutere animatamente al cellulare.
Luca
sparì dalla vista di Adele e si rifugiò nel
suo camerino, lei rimasta sola sul palco si rialzò e dopo
aver dato un ultimo
sguardo alla platea raggiunse il backstage. Vide Katia discutere con
Greta e le
si avvicinò -Che succede?-. Greta guardò severa
l’amica con indosso il vestito
rosa -Ancora non te lo sei tolto?-. Katia si intromise spazientita.
-Pare che
Giulia Luzi abbia un problema con lo stomaco…
Arriverà qui con mezz’ora di
ritardo perché si è appena sentita
male”.
Adele
fissò le due ragazze sbalordita
-Accidenti, mi dispiace!-. Non si era resa conto del tempo che era
passato e
dopo aver notato che parte del cast era già in costume e si
stava facendo
microfonare afferrò Katia per un braccio -Ma che ore si sono
fatte?-.-L’ora che
vanno in scena… E siamo senza una Giulietta- rispose Greta
preoccupata, -Ora
scusatemi ragazze ci vediamo dopo-.
Katia
guardò Adele con insistenza -Se ti
aggiustassero i capelli di modo che sembrino tutti
castani…-. -Eh?- sbottò lei,
-Ma che dici?-. Giuliano e David passarono accanto a loro in quel
momento e
notarono Adele.
-Signorina
che ci fa col vestito di Giulia?-
chiese in tono rigido il produttore. -Ma no nulla… Stavo
giusto andando a
rimetterlo a posto- si giustificò Adele e si
avviò verso il camerino. -Aspetta-
disse Giuliano, -Siamo senza la Giulietta di riserva- e
guardò David che subito
disse di no.
-Guardate
che è una cantante lei!- la elogiò Katia con tono
di
vanto, -E studia anche teatro! Dovreste sentire la sua voce,
è bravissima, per
di più le canzoni vostre le sa tutte a memoria!-. Adele la
guardò storta. -Perché
non ci fai sentire qualcosa allora?- domandò David. Giuliano
intervenne, -La
presenza scenica ce l’ha, si potrebbe mettere sul palco e
impostare il
playback…-.
-No,
no , aspettate! Io non voglio rubare la scena a nessuno- disse
Adele imbarazzata ma i due uomini ignorarono le sue parole e
continuarono a
discutere sul da farsi. Chiamarono anche Veronica Peparini la
coreografa, e
Paola Neri la vocal coach ad esaminarla.
Mentre
le due le facevano domande su
quanto conoscesse lo spettacolo e Paola insisteva per farla cantare un
pezzo di
“Quando”, Giuliano ricevette un'altra telefonata di
Giulia: stava troppo male
ed era impossibilitata a venire a teatro.
-Ma
questi l’attrice di riserva non ce l’hanno?-
piagnucolò Adele mentre Katia la incoraggiava, -Pare di no!
Su fai vedere loro
di cosa sei capace!-. Paola seguì Adele nel camerino di
Barbara e Roberta e la
convinse a cantare alcuni estratti delle canzoni che avrebbe dovuto
cantare sul
palco quella sera. -Oddio non ce la faccio!- disse la ragazza dopo aver
preso
male una nota alta, la donna chiuse la porta della stanzetta e rimasero
sole.
-Ascolta,
non è mai successo che abbiamo dovuto annullare una replica,
e non succederà
stasera! Per cui se sei davvero tanto brava come dice la tua amica
faresti
meglio a tirare fuori la voce e usarla come si deve!-. Adele stava per
piangere
quando entrò nel camerino Riccardo vestito da
Benvolio.
-Hey
Aida!- abbracciò
la ragazza dopo averla chiamata come faceva ogni tanto Katia, -Ma non
sei
contenta? Hai l’occasione di fare colpo stasera!-. La vocal
coach rimase a
fissarli fredda -Tu l’hai sentita? Sa cantare? Ha un bel
timbro? Non sono
riuscita a tirarle fuori niente di che! Qualcuno ci aiuti,
perché prevedo un
flop stasera-.
Riccardo
la rassicurò e dopo che la donna se ne fu andata
accarezzò il viso di Adele -Stai serena, andrà
tutto bene! Sei degna di Giulia,
ormai ti conosco-. Katia dalla porta aperta, vide la scena ed
entrò nel
camerino di Luca, il ragazzo era al trucco e la guardò dal
riflesso dello
specchio. -Hai saputo? Adele stasera sarà Giulietta-. Lui
finì di farsi
spennellare il viso poi ruotò la sedia verso di lei -Stai
scherzando?-. Katia
disse di no.
Mercuzio
alias Luca, si diresse nel camerino dove
Adele si trovava e la trovò già pettinata e
truccata per andare in scena. -Ti
prego dimmi che non è vero quello che sto per fare- gli
disse alzandosi.
Riccardo seduto vicino a lei fu chiamato più volte da Davide
che era fuori la
porta ma non gli rispose.
-Questo
è il momento di dimostrare a te stessa che
puoi farcela!- le intimò Luca. Davide entrò nella
stanza -Scusa Adele, credo
che dovremmo provare il bacio-. Riccardo si alzò dalla sedia
e mise il
cellulare in tasca -Ah si? Ma non penso ce ne sia bisogno, basta che
lei
appoggi le sue labbra alle tue e… Adele sai come si bacia un
ragazzo vero?-.
La
ragazza quasi urlò per i nervi tesi “So come si
bacia un ragazzo, Riccardo!
Adesso andatevene tutti fuori per favore!”. I ragazzi se ne
andarono tranne
Luca che esitò. “Io credo in te” le
disse prima di seguire gli altri. Rimasta
un attimo da sola Adele trasse un respiro profondo e si
scaldò la voce ed il corpo
con qualche esercizio.
Katia
venne ad avvisarla che doveva essere microfonata e
la condusse da uno dei tecnici addetti. In quell’istante
sentì il rumore del
pubblico in sala mentre lo spettacolo cominciava e non c’era
più spazio per
l’immaginazione.
Si
sforzò di non piangere e mentre aspettava di entrare in
scena il suo sguardo ricadde su Luca che ogni tanto le rivolgeva
qualche sorriso
per incoraggiarla ma niente di più.
…
-Ci
siamo, tocca a te!- le comunicò uno dello
staff e la accompagnò in scena dandole le ultime istruzioni.
Adele lanciò
un’ultima occhiata a Luca che era un po’ teso per
lei e si sedette sulla
piattaforma a destra del palco. Attaccarono le prime note di
“Quando” e lei si
sentì svenire.
Non
ebbe molto tempo per pensare a cosa sarebbe successo e
mentre ascoltava Davide cantare qualcosa in lei scattò. Si
accesero le luci
sopra di lei e il miracolo accadde. Prese la nota giusta e
ricordò ogni parola,
ogni movimento che faceva Giulia durante quella canzone.
La
paura era scomparsa
lasciando spazio solo alla grinta e alla voglia di cantare. Non si era
mai
sentita cosi a casa come sul palco del Gran Teatro e avrebbe voluto che
quella
canzone non finisse mai. Durante le altre scene si sentì
stranamente allegra e
fiera. I membri della produzione la osservavano pronti ad attaccare il
playback
in caso di necessità.
-Se
regge 3 ore di spettacolo la prendiamo come riserva-
propose Giuliano, e alla fine David acconsentì.
Arrivò il momento dei 15 minuti
di pausa prima del secondo atto e Adele corse a cambiarsi
l’abito. -Che
meraviglia la scena del ballo!” disse alle costumiste,
-E’ quella che più mi è
piaciuta-. In attesa di riprendere con Ama e cambia il mondo, la scena
delle
nozze, incontrò la sua migliore amico fuori al
camerino.
-Cos’è
quel muso
lungo?- le chiese sorridente. L’amica più bassa si
lamentò, -Ti invidio… Corri
appresso a Luca che non ti filerà mai e poi mai mentre
Riccardo, che un po’ mi
piace, stravede per te-. Adele scoppiò a ridere -Ti prego,
non puoi sparare
queste scemenze! Era più comprensibile se mi invidiavi per
essere Giulietta!
Altro che per Riccardo! Lo sai che per me esiste solo Luca-.
Katia
restò a
guardarla mentre rientrava in scena col velo in testa. Luca la
sbirciò più
volte mentre cantava insieme a Davide, poi venne la morte di Mercuzio e
la
perse un po’ di vista. Dopo tanto impegno e concentrazione,
aver inciampato nel
vestito un paio di volte e aver rotto un microfono Adele
poté ritenersi
soddisfatta della sua interpretazione.
Certo,
su alcune canzoni aveva attaccato
con qualche secondo di ritardo e alcune battute le aveva cambiate ma
nel
complesso le era andato tutto bene. Era la parte cantata quella che
aveva
curato di più, anche se Davide l’aveva messa molto
a suo agio durante la
recitazione. Fu il momento dei saluti finali, e degli inchini. Luca le
fece
l’occhiolino prima di riprendere ad esibirsi sui
“Re del mondo” e lei non si
sentì più cosi tanto in imbarazzo.
Quando
il cast uscì per gli autografi lei si
ritirò in camerino sfinita e con gli occhi lucidi. Katia
affianco a lei
condivideva la sua gioia e la riempiva di
complimenti. -Dai non piangere!- le disse ancora una volta
mentre la
porta si aprì di scatto.
Apparve
Luca con la camicia sbottonata e le andò
incontro per abbracciarla, lei si alzò di slancio e pianse
più forte. Lo
strinse con le braccia intorno al collo e lui quasi la
sollevò da terra.
-Sei
stata bravissima! Non hai sbagliato quasi mai, sono fiero di
te… Anzi, mi sa
proprio che hai svoltato. Giuliano ha deciso di prenderti ufficialmente
nel
cast di riserva-. Lei non lo ascoltò, pensava solo a stare
tra le sue braccia e
toccare i suoi capelli.
-Guarda
che cosi mi soffochi Giulietta!- disse Luca
ridacchiando. Adele si staccò subito per
l’imbarazzo. -Scusatemi Mercuzio, non
l’ho fatto apposta- rispose ironicamente ed ebbe una
brillante idea: scrivere
una storia d’amore sui loro rispettivi personaggi.
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