Ordinary Love

di Cloe_Sun_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Best-friends ***
Capitolo 2: *** I've loved and I've lost ***



Capitolo 1
*** Best-friends ***


 

"Best-friends"

 

Era una mattina, precisamente un Lunedi mattina, la sveglia inizio a suonare e cercai di spegnerla in tutti i modi ma senza successo. Ancora mezza addormentata mi trascinai in cucina per la colazione essendo da sola non dovevo preoccuparmi delle urla di nessuno per il ritardo così mangiai una tazza di cereali, poi a velocità supersonica mi lanciai verso il bagno per rendermi almeno presentabile, mi truccai con un filo di matita e mascara e correndo mi infilai i  miei leggins preferiti e la giacca e mi fiondai fuori.  Faceva parecchio freddo per essere il 4 marzo e il cielo non era uno dei migliori, mi misi le mie inseparabili amiche cuffie e come tutti i giorni mi esternai dal mondo, salii velocemente sull'autobus e mi lasciai trasportare dalla musica. Sentii bussare sulla spalla, era la mia migliore amica Jenna che imprecava perché non l'avevo sentita, mi soffermai a guardarla: era perfetta come al solito, io Jenna siamo amiche da quando abbiamo 10 anni ma pur essendo inseparabili. siamo morto diverse, lei è la tipica adolescente da film sempre perfetta in forma truccata e vestita in modo impeccabile e io beh.... Io sono io! Mi risvegliai dai miei pensieri quando vidi la sua faccia visibilmente infuriata e risposi

V: Mmmm... Buongiorno, che vuoi?

J: Che voglio? Voglio che ti svegli una volta tanto! Ma hai visto la tua faccia? Sembri appena scesa dal letto!

V: Beh... Tecnicamente è vero..

J: Sai che saresti molto più carina se ti sforzassi di metterti a posto la mattina!

V: Lo sia che non ne ho voglia! Poi comunque non mi perdo niente, manco dovessi andare a una sfilata!

J: Vabbè dai ho capito.. almeno sta mattina hai fatto chimica ?

V: Chimica che chimica? Oh porca la miseriaccina e i cavolicci!

Lei mi guardo con uno sguardo misto tra disapprovazione e rinuncia, aprii la sua borsa rigorosamente di marca (che faceva invidia alla mia ormai consumata dal tempo) e mi porse i suoi compiti la ringraziai e mi misi al lavoro, in 10 minuti avevo finito tutto e le schioccai un bacio sulla guancia e lei come tutta risposta mi fecce una linguaccia tipo bambina dell'asilo, ci mettemmo tutte e due a ridere. Arrivammo a scuola in men che non si dica e entrammo in classe una nuova noiosa e deprimente giornata scolastica stava per iniziare !

Le prime due ore passarono velocemente e la campanella suonò la ricreazione. Mi stavo dirigendo verso gli armadietti quando urtai (cosa che mi capita spesso, troppo spesso) contro un ragazzo dai capelli mori, non mi sembrava di averlo visto prima nella nostra scuola e non avevo idea di che fosse, lui si scusò ma continuo per la sua strada, l'avrei rincorso solo per togliermi la soddisfazione di piazzargli un calcio nel didietro ma poi realizzai che sarebbe stato un po' strano e che mi avrebbe anche potuto denunciare, e di avere rogne con il preside non ne avevo voglia, così rinunciai a togliermi quello sfizio e mi limitai a insultarlo a bassa voce. Mi stavo per chinare a raccogliere la mia roba ma qualcuno l'aveva già fatto per me, ringraziai e guardai meglio chi fosse quell'individuo/a tanto caritatevole da aiutare una povera sfigata distratta come me. Il 'tizio' che mi aveva fatto il favore di tirarmi su i fogli era il mio migliore amico  Harry. Appena lo vidi gli saltai letteralmente addosso! Erano ormai  tre mesi che non ci vedevamo lui era andato a fare uno stage all'estero in Cina, ci sentivamo a volte su Skype ma non era come averlo li con me in carne ed ossa.

H: Sempre distratta Evans eh?

V: Certo come sempre! Non avvisare del tuo arrivo tranquillo....

H: Volevo farti una sorpresa, come stai?

V: Sto come al solito ! Tu invece grand'uomo dai mille orizzonti ? Come stanno i Cinesi?

Scoppiò in una grande risata, mi mancava la sua voce e il suo modo strano di ridere, era rassicurante averlo di nuovo li con me,  mi era mancato veramente tanto.

H: Benissimo mi sono innamorato di quel paese! Apparte lo smog, la Cina fantastica e i cinesi altrettanto, ma tu mi sei mancata tanto.

V: Hahah anche te! Fantastico sono contenta per te! Dai ci vediamo dopo che ora sta per suonare e non voglio che la Smith mi faccia la solita scenata se arrivo in ritardo.

H: Ok ma sappi che ti ho prenotato per sto pomeriggio ti devo raccontare parecchie cose.... alle 5.30 pm a casa mia per te andrebbe bene?

V: Va bene! Mi sento un po' sequestrata ma ok! Ci vediamo pi tardi!

H: Sei il mio  ostaggio! Ahhahah! A più tardi svampita!

La giornata fortunatamente passo velocemente, e dopo l'ultima lezione riuscii a prendere l'autobus per un pelo. Arrivata a casa mi sdraiai sul divano e accesi la televisione per rilassarmi un po', i miei sarebbero stati fuori per tutto il giorno quindi potevo prendermela comoda e non dover fare necessariamente subito tutti i compiti, mi rilassai, forse un po' troppo perché mi svegliai un' ora dopo, guardai il cellulare e notai che ero in ritardassimo così presi la giacca, la borsa e uscii di corsa di casa diretta da Harry per un pomeriggio all'insegna del menefreghismo e relax e credetemi ne avevo veramente bisogno.

Arrivata sotto casa di Harry suonai al campanello ma nessuno rispose risuonai ma nessuna risposta allora decisi di chiamarlo, provai ma anche al telefono nessuna risposta allora voleva dire solo una cosa: si era addormentato. Così iniziai ad urlare a squarcia gola

V: Harry oh perchè sei tu Harry !!

La gente si affacciava dalle finestre ma la testa del riccio non veniva fuori allora alzai il volume e finalmente il pigrone usci dal balcone si vedeva che era ancora addormentato mi guardo per un attimo io ripetei la battuta di prima e lui si mise a ridere, rientrò in casa e mi aprii il portone. Salii le scale perché l'ascensore era guasto, solo questo mi irritava parecchio ma mantenni la calma. Arrivata alla sua porta suonai e il mio riccio venne ad aprire con un sorriso a 32 denti in faccia lo salutai con un bacio sulla guancia e mi accomodai (lanciai) sul divano, la Tv era accesa ma non c'era niente di interessante.. Lui si sedette vicino a me.

V: Che avevi di cosi interessante da dirmi da arrivare al punto di sequestrarmi?

H: Niente di particolare... Volevo passare una giornata come le altre con la mia scimmia!

V: Seeeeeeee e tu pensi che la beva così facilmente ? Dimentichi che ti conosco da quando hai 3 anni Harry Edward Styles so quando mi nascondi qualcosa...

H: Non è vero non nascondo assolutamente niente!

V: Ti avviso ti do 10 secondi per dirlo con le buone poi passerò alle maniere forti sei stato avvisato!

H: Hahahaha ma che cosa pensi di fare? Comunque non devo dirti niente di speciale, sul serio!

V: 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3 ,2, 1............ Ok l'hai voluto tu !

Iniziai a fargli il solletico, una cosa che non sopporta, iniziò a ridere come un matto e a supplicare pietà ma non mi fermai, la cosa mi si rivoltò contro, ora era lui che mi faceva il solletico e ci ritrovammo  uno sopra all'altro ridendo come degli ebeti in preda ad un attacco di pazzia, smettemmo di ridere e i nostri respiri ancora affannati si calmarono ci guardammo negli occhi per una 10 di minuti che mi sembrarono un'eternità, i nostri nasi si sfioravano ci stavamo avvicinando troppo, quando il mio cellulare si mise a suonare mi spostai e andai nel balcone a rispondere, era Jenna.

J: Hey babe!

V: Hey......

J: Mi sembri preoccupata che è successo?

V: Niente, in verità non lo so neanche io! Scusa però ora non ne posso parlare.

J: Tutto bene? Vuoi che venga da te?

V: Non sono a casa, sono da Hazza non ti preoccupare tutto bene poi ti racconto più tardi

J: Wow da quel pezzo di figo di Styles? Dai ci sentiamo dopo che sono curiosa!

V: Giˆ! Ti chiamo io dopo!

Mi presi 2 minuti per pensare a quello che era successo.. perché aveva fatto così? Che ci fosse qualcosa sotto ad una semplice amicizia, ma io non volevo rovinarla certo Harry mi piaceva tantissimo ma non in quel modo, era il mio migliore amico non il ragazzo per cui avevo una  cotta, lui era molto di più era come un fratello! Ma allora perché era successo?

Mi risistemai ed entrai in casa lui era ancora sul divano che guardava con nonchalance la Tv ma sapevo che in fondo era imbarazzato almeno quanto me per quello che era successo ma voleva solo nasconderlo, provai a fare la prima mossa ma non me la sentii e rimasi seduta sul divano immobile a guardare la tv ad un certo punto lui prese la parola

H: Vale che diavolo è successo prima ?

Non mi aveva mai chiamato "Vale" mi sembrava distaccato e freddo nessuno mi chiamava più così dall'elementari odiavo quel soprannome e lui lo sapeva bene.

V: Non lo so neanche io Hazza..... Non lo so proprio.

H: Ne vuoi parlare o......

Si fermò per qualche istante in una pausa che mi sapeva tanto di sospensione e imbarazzo non era mai successo così fra di noi, di solito eravamo molto spontanei.

V: O?

Lui non rispose si limitò solo a guardarmi negli occhi e avvicinare il suo corpo al mio  un brivido salii super la schiena, lui sorrise e si avvicino ancora di più i nostri nasi si sfiorarono di nuovo  e le nostre labbra combaciarono,  era un bacio timoroso ed impacciato ma poi diventò sempre di più appassionato, non sapevo che cosa mi stesse succedendo, non capivo pi niente ero completamente annebbiata riuscivo solo a pensare  alle conseguenze che avrebbe portato quel bacio, ci staccammo,

H: Credo di doverti delle spiegazioni....

Io annui, non riuscivo a fare uscire neanche una parola dalla mia bocca.

H: Quando me ne sono andato 3 mesi  fa pensavo fossi solo un'amica per me! E in Cina il fatto di non poterti vedere tutti i giorni mi faceva soffrire, quando ci chiamavamo su  Skype volevo solo che tu fossi li con me, non dietro uno stupido schermo a migliaia di chilometri di distanza, quindi  ho avuto il tempo di riflettere e ho finalmente capito che per me sei più di una semplice amica, molto di più! Per favore dimmi qualcosa

Il suo viso era contratto in un'espressione di riflessione sembrava quasi che recitasse un copione io ero rimasta senza parole  e non credevo alle mie orecchie, mi limitai a guardarlo negli occhi sperando di trovare almeno un' ombra di rimorso, ma non era cos“ i suoi occhi erano sinceri come non mai, limpidi,  simili a quelli di un bambino il giorno di natale quando giura alla mamma di essere stato buono, speranzosi aspettavano solo una mia risposta. Volevo un bene dell'anima a Harry ma per me era  il mio migliore amico e niente più, ma come facevo a dirglielo? Io non volevo perderlo per nessuna cosa al mondo né ferire i suoi sentimenti non sapevo proprio come comportarmi e che dire.

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Capitolo 2
*** I've loved and I've lost ***


"I've loved and I've lost"

 

Io non volevo perderlo per nessuna cosa al mondo né ferire i suoi sentimenti, non sapevo proprio come comportarmi e che dire....

Allora mi limitai ha scusarmi a bassa voce, prendere la mia giacca e uscire, lui non mi segui né si affacciò dalla finestra, avevo combinato un gran casino avevo rovinato un'amicizia fra le più importanti della mia vita ero solo una stupida bambina immatura e forse lui mi avrebbe odiato per questo ma era meglio cos, magari mi avrebbe dimenticato e avrebbe potuto continuare ad andare avanti. Seguite da questi pensieri le lacrime iniziarono a scendere e a rigore le mie guance, stavo correndo volevo solo andarmene lontano, lontano da quella casa, lontano da lui. Ero diretta alla casa di Jenna, solo lei in quel momento vi avrebbe potuto consolare e consigliare. Arrivai sotto il cancello della sua immensa villa dallo stile rinascimentale, suonai mi rispose lei, con la voce rotta dal pianto le chiesi se potevo entrare lei mi riconobbe e il cancello si aprii automaticamente accompagnato da un suono meccanico. Lei era in cortile mi corse in contro e mi abbraccio, rimasi quasi soffocata dal suo stritolamento, ma non mi dette fastidio, anzi in quel momento ne avevo proprio bisogno. Stemmo cosi per diversi attimi.

J: Che ne dici se andiamo dentro e mi racconti con calma tutto d'avanti ad una bella tazza di cioccolata calda?

Non potei rifiutare, sapeva sempre come tirarmi su il morale, e la cioccolata era il modo giusto. Entrammo nel salone immenso e ci dirigemmo in cucina lei si mise subito all'opera e in men che non si dica eravamo sedute al tavolo con d'avanti le nostre cioccolate calde ancora fumanti,

J: Allora dimmi che cazzo ha fatto quello stronzo! Che se lo prendo gli faccio perdere la voglia di andare in giro a spezzare i cuoricini delle povere ragazze che gli capitano fra le mani.!!

Aveva una faccia strana e iniziò a mimare uno strozzamento con tanto di coltellata finale, quest'ultima mi fece sorridere, con molta calma risposi la mia voce era ancora pastosa e roca

V: Niente, non tutta colpa sua.... E per favore non stargli addosso come un'assatanata  la prossima volta che lo vedi in giro.

 J: Non si piange cos per un niente,  comunque non ti prometto niente ma cercherò di contenermi. Dai racconta tutto! mi fa soffrire vederti stare cosi male e non sapere perchè!

V: Ok... Beh devi sapere che oggi a scuola ci siamo dati 'appuntamento' per le 5.30 a casa sua, ci sono andata e all'inizio era tutto normale ma mi sembrava che mi stesse nascondendo qualcosa, allora ho deciso di chiedergli cosa non andava ? E lui non mi diceva niente e faceva il misterioso, ho iniziato a fargli il solletico e ci siamo ritrovati uno sopra l'altro stavamo per baciarci ma te mi hai chiamato cosi sono uscita ti ho risposto e sono rientrata subito dopo, lui mi ha chiesto cosa avevamo combinato e ho risposto che non lo sapevo ma 10 secondi dopo eravamo messi come prima e ci siamo baciati.

Non potei finire la frase che Jenna che si stava gustando la sua buona cioccolata calda la sputò scioccata, l'immagine era molto divertente siccome lei di solito era sempre molto posata e odiava le persone che non conoscono il galateo, questo era sintomo del fatto che doveva essere rimasta piuttosto sconcertata da quello che le avevo detto. Si ripulii velocemente e insieme scoppiammo a ridere, subito dopo ci ricomponemmo e continuai a raccontare lei mi fissava dritto negli occhi concentratissima.

V: Allora dove eravamo rimasti? Ah si al bacio, beh ci siamo staccati quasi subito e lui mi ha  detto che mi doveva delle spiegazioni che pensa a me in un altro modo, che ci tiene veramente e che quando era in Cina gli sono mancata molto e che ha capito che da me vuole qualcosa di pi di una semplice amicizia.

J: E tu? Cio che cosa hai fatto?

V: Sono scappata come una bambina dell'asilo dopo il suo primo bacino sulla guancia ad un maschietto. Sono patetica lo so....

J: Non lo sei te lo posso giurare. Eri solo parecchio scioccata ed comprensibile, quanti anni sono che vi conoscete 14? Non può presentarsi cos e stravolgere tutto, però almeno dovevi dirgli qualcosa! Ma tu che vuoi fare? Cio cosa provi per lui?

V: Non lo so precisamente, per˜ di certo non lo voglio perdere come amico è una delle persone pi importanti per me adesso ! E ho bisogno che mi stia vicino....

J: Capisco....... Hai perfettamente ragione!

Il mio telefono squillò era mia madre che per una volta si preoccupava se fossi viva, i miei facevano entrambi dei lavori che li tenevano fuori di casa per diversi giorni e fin da piccola ho vissuto sempre da parenti o con delle babysitter ma ora che avevo 16 anni i miei si erano convinti a lasciarmi a casa da sola, il fatto di non averli tra i piedi 24 ore su 24 aveva dei vantaggi ma spesso i miei mi mancavano ed era facile sentirsi soli..

 "Ehy Valy! Sono appena tornata a casa ma non mi fermo a mangiare sta sera, ti ho lasciato del cinese da riscaldare sul tavolo della cucina. Ti voglio bene mamma."

Gli risposi a malavoglia

"Va bene, grazie mille per il cinese ci vediamo pi tardi a casa"

Vale vide la mia faccia sconsolata e si preoccupò

J: Ancora problemi con i tuoi? Ti fermi a mangiare qua?

V: Si, ma non ti preoccupare, ci sono abituata. Grazie mille per l'invito ma mamma mi ha lasciato del cinese sul tavolo.

J: Sicura? Vuoi che venga da te?

V: Sicurissima grazie ancora a proposito ora mi sa che devo andare, grazie mille per i consigli  e per tutto, ci vediamo domani !

J: A domani! Se hai bisogno chiamami non ti preoccupare io ci sono sempre  per te !

Ci abbracciammo volevo un bene dell'anima a quella ragazza tanto diversa ma tanto simile a me! Sapevo che lei ci sarebbe stata sempre ne ero certa.

Usc da quella casa immensa, indossai le cuffie e cercai di rilassarmi. Era già buio e le strade erano deserte, indossai il cappuccio perchè il vento non mi scompigliasse i capelli, camminavo a testa bassa immersa nei miei pensieri quando dall'altro ciglio della strada vidi il ragazzo che quella mattina a scuola mi aveva scontrato, era seduto su un panchina della fermata dell'autobus, lo guardai meglio aveva gli occhi castani color nocciola la sua pelle aveva un colore ambrato che gli donava un look piuttosto esotico, era un ragazzo abbastanza slanciato con un bel fisico asciutto e muscoloso, insomma proprio quel tipo di ragazzo che non mi avrebbe mai notato. Si accorse che lo stavo fissando e abbozzò un sorriso, distolsi subito lo sguardo e mi girai dall'altra parte, una delle mie ennesime figure di merda!

Arrivai a casa scaldi il cinese e mangia con poca voglia, mi misi a fare i compiti cercando di non addormentati tra un esercizio di grammatica e l'altro, finiti compiti andai a letto, li mi sorse una grande domanda cosa avrei detto il giorno dopo a Harry se lo avessi incontrato nei corridoi? Come mi sarei dovuta comportare? Allora presi una decisione afferrai il cellulare che era appoggiato sul comodino, e digitai frettolosamente quasi in preda all'esaurimento.

"Scusa il mio comportamento di oggi sono stata una bambina, ma ho bisogno di elaborare la cosa, per favore rispetta i miei tempi, scusa ancora."

Poi chiusi gli occhi e mi addormentai, trasportata dai sogni.

 

Grazie per essere arrivati fino a qui! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Prometto che il prossimo sarˆ molto meno malinconico e pi attivo, se vi piacito o avete dei commenti da fare lasciate una recensione sar˜ felicissima di leggerle.

 

 

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