Breezy in love.

di OhHoran
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The departure. ***
Capitolo 2: *** Tappahannock. ***
Capitolo 3: *** Chris. ***



Capitolo 1
*** The departure. ***


“No Joseph ti prego non può essere successo, non può” dico piangendo “hanno sbagliato vero? Hanno sbagliato a chiamare, l’incidente non l’hanno fatto i nostri genitori! Jo rispondimi.”
Era come se non mi sentisse, fissava un punto nel vuoto, con lo sguardo perso, e con le lacrime, che a dirotto, scendevano da quei occhi grigi, appena più scuri dei miei.
No Ally, non si sono sbagliati, purtroppo è tutto vero.” disse abbassandosi, per arrivare alla mia altezza, e asciugandomi le lacrime.
Mi accarezzava la guancia e mi guardava fissa negli occhi come per dirmi di stare tranquilla e che ci sarebbe stato sempre lui, e fu così!

 
Finalmente stava per finire tutto, sono passati tre anni da quel giorno!
Io e mio fratello siamo particolarmente euforici, visto che stiamo preparando i bagagli per ritornare nella nostra amata Tappahannock.
Io: Jo la maglia quella tua che hai comprato a New York, quella di football blu, dov’è? -
Jo: a che ti serve scusa? – disse guardandomi perplesso.
Io: lo sai che è la mia maglia preferita, voglio metterla per partire. – dico facendogli la faccia da cucciolo
Lui si mette a ridere e me la lancia in pieno viso “grazie eh” dico facendogli la linguaccia, lui mi abbraccia e mi da un bacino in fronte “ti voglio bene Ally” dice per poi scomparire in bagno.
Dio quanto amo mio fratello. È la persona più importante della mia vita, mi ha cresciuto, mi ha aiutata, mi ha sempre sostenuto e c’è sempre stato, sempre! E io davvero non so come ringraziarlo.
Mi preparo veloce, pantaloncini a vita alta con dentro la maglia, visto che è di mio fratello mi sta sia larga che lunga, quindi amo metterla con quei pantaloncini così la infilo dentro.
Mio fratello finalmente è uscito dal bagno così ci entro io pe mettermi un filo di matita.
L’aereo parte alle 22.15, cioè tra quattro ore, amo viaggiare di notte, è rilassante.
Salutammo la “nostra casa” e ci avviammo verso l’aeroporto, accompagnati dai nostri nonni che ci avevano ospitato per questi tre dolorosi anni.
Io e mio fratello siamo super felici, mi è mancata tanto la mia terra, e finalmente ora posso rivederla.
Il tempo passò in fretta, neanche il tempo di fare il ticket e tutte le altre cazzate che già eravamo sopra l’aereo.
Ancora non realizzavo che tra poche ore sarei atterrata a Tappahannock, la mia città natale.

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Capitolo 2
*** Tappahannock. ***


Arrivammo all’aeroporto di Tappahannock, ero super eccitata, era come tre anni fa, solo un po’ più affollato.
Un dubbio mi stava uccidendo la vita, chi sarà venuto a prenderci? Cioè qui noi non abbiamo più nessuno, solo qualche amico/a ma chissà se si ricorderanno di noi.
Io: Jo, ma chi ci viene a prendere?
Jo: una mia vecchia amica, non credo ti ricordi di lei..  – disse pensandoci.
Io annuii. Strano, io conoscevo tutte le amiche di mio fratello!
Usciamo dall’aeroporto, c’è abbastanza freddino, centra anche il fatto che è mezzanotte, quindi prendo una felpa e me la metto.
Mio fratello mi mette un braccio intorno al collo, e ci avviamo verso una macchina grigia, forse sarà della sua amica.
X: ehi Joseph, da quanto tempo, cavolo – disse salutando mio fratello.
Poi si girò verso di me, aveva un viso così familiare ma non riuscivo a capire chi fosse – wow Allyson, come sei cresciuta, sei davvero.. woow – disse scompigliandomi i capelli.
Okay, tutta sta confidenza (?)
Guardai perplessa Jo che mi rassicurò con uno sguardo.
Jo: sai, forse mia sorella non si ricorda di te, quindi Ally lei è Kayla, Kayla tu la conosci. – disse ridendo.
Io: eh si scusa, ma davvero non mi ricordo di te – dissi imbarazzata, lei mi rispose con un semplice “non fa niente” e andammo in macchina.
Ero davvero molto stanca, in aereo non avevo dormito, visto che mi dovevo subire tutte le paranoie di mio fratello che aveva paura dell’aereo.
A volte credo che io dovevo nascere maschio e lui femmina (?) siamo davvero il contrario, io sono bassina, con capelli lunghi e mossi, ho le lentiggini, sono sfacciata e stronza;
lui è alto, capelli corti e sul biondino/oro, anche lui è sfacciato quando ci vuole, ma abbastanza timido.
Ed è proprio questo che ci unisce!
Dopo circa 5 minuti, mi addormentai appoggiata al finestrino.
Quando mi svegliai, ero su un letto, sicuramente Jo non mi ha voluto svegliare e mi ha portata in camera.
Scesi giù senza far rumore, e andai a bere qualcosa, poi notai che in una stanza c’era la luce accesa quindi andai a sbirciare, c’era Jo.
Io: ehy fratellone che i fai qui solo? – mi accomodai nel divano accanto a lui e mi accoccolai sul suo petto, e lui mi strinse a se.
Jo: non avevo sonno, e sono venuto a vedere un po’ la tv, tu? Sei stanca dovresti dormire. – disse guardandomi preoccupato.
Io: se avevo sonno, non ero qui con te, che dici? – dissi ridendo.
Lui rise, e poi incominciammo a parlare.
Jo: da oggi si ricomincia da capo piccola – disse stringendomi ancora di più a se.
Io: ahia – dissi scherzando, poi mi riappoggiai a lui e mi addormentai.
let’s go to the beach, each” la voce della Minaj mi svegliò. Potrei uccidere chiunque mi abbia svegliato.
Aprii un occhio, poi l’altro, mi alzai lentamente, e guardai verso la cucina, dove c’era Jo che faceva colazione tranquillamente.
Io: io ti ammazzo, abbassa questa cazzo di musica, o potrei fare un omicidio -
Joseph si mise a ridere, e abbassò la musica.
Io: quindi questa è casa nostra? – dissi guardandomi intorno con un sorriso a ebete in faccia.
Jo: già, non è bellissima? – disse abbracciandomi
Io: Eh vorrei anche vedere, stiamo in una villa – dissi uscendo in giardino e ammirando la casa da fuori visto che ancora non l’avevo vista – ma dove hai trovato tutti questi soldi per comprare una villa?
Jo: era dei nonni – disse felice
Io: cazzo abbiamo anche la piscina, dobbiamo comprare un cane.
Mio fratello rise – oggi a pranzo abbiamo ospiti eh, quindi non mi fare brutte figure.
Io lo guardai male, odiavo avere ospiti a casa, a parte amiche mie o amici.. boni.. di mio fratello – di già, dai no ti prego – dissi piagnucolando
Jo: verranno Kayla, il suo ragazzo e suo fratello.. – disse sorridendomi maliziosamente.
Io: perché ridi così, mi fai venire i nervi – disi ridendo
Jo: perché è un anno più grande di te, ed è un bel ragazzo – disse sorridendomi
Io: e quindi?
Jo: e quindi ci potresti fare un pensierino – disse ritornando in cucina a mangiare
Io: Jooooo, maccazzo, perché non sei come tutti gli altri fratelli gelosi eh. -
Lui rise di gusto, affogandosi con i pancakes che stava mangiando.
Io: eh, a che ora dovrebbero venire?
Mio fratello guardò l’orologio “tra un’oretta, quindi mentre io preparo da mangiare, tu apparecchia la tavola e fai tutto il resto
Preparai tutto in fretta e furia, perché odiavo fare questo tipo di cose, mi dava sui nervi (?).
Io: io ho finito, vado a cambiarmi. – dissi correndo verso le scale
Jo: vestiti decente eh -
Io: ehy che vorresti dire? – dissi affacciandomi dalle scale
Lui rise e io andai su a cambiarmi; misi i miei adorati pantaloncini bianchi a vita alta con le borchie, e una maglia a righe bianca e blu dentro i pantaloncini, le mie Jordan, et voilà.
Io: Jo dai ma quanto cazzo ci stanno ad arrivare, è passata un ora, ed io ho fame - dissi scendendo le scale come una scimmia in calore (?)
X: si beh, ha ragione, anche io ho fame.
Ok, ok, ok. Sono arrivati? E io ho detto.. okay bella figura di merda, di prima mattina (?) vabbeh sai che me ne frega. Vado in cucina, dove penso siano tutti, e infatti.
Mi stanno guardando tutti, cazzo guardano! Okay adesso mi sento a disagio, visto che il fratello di Kayla, presumo sia il fratello, mi sta fissando da un’ora e Jo se la ride.
Jo: bene accomodatevi, faccio tutto io.. – disse sorridendo e indicando la tavola fatta alla cane da moi.
Io: ti aiuto io Jo – dissi convincendolo per non stare da sola con quei tre.
Jo: nono siediti accanto al fratello di Kayla – disse ridendo, lo uccido, lo uccido.
Io: ti odio profondamente. – gli sussurrai.
Sorrisi a tutti a mi accomodai accanto al biondino, con  un sorriso davvero mozzafiato. Ma sembra che abbia una paralisi facciale, non smette di sorridere.
X: piacere io sono Maikol – mi disse il ragazzo di Kayla, porgendomi la mano
Io: piacere Allyson – dissi sorridendo e afferrandogli la mano.
X: io sono Chris, piacere di conoscerti
Io: Allyson – dissi sorridendogli
Finalmente arrivò mio fratello, che le figure di merda abbiano inizio.
 
Party Hard (?) loanding 10%
 
 

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Capitolo 3
*** Chris. ***


Il pranzo procedeva benissimo – stranamente – e io ancora non avevo combinato niente – stranamente –.
 
Chris, sua sorella e suo cognato restavano anche per cena, quindi me li devo sorbire fino a stasera.
Già non lo sopporto sto Chris, è sempre a fissarmi, mi sorride, aooo tutta sta confidenza, ora gli mollo uno schiaffo;
poi si abbuffa come un maiale in calore, cazzo nessuno ti leva il piatto dalla tavola, keep calm, sembra non mangi da una vita. Io non ho parole.
E mio fratello vuole che ci faccio un pensierino? Ma questo mi mangia.
Io: Scusate, io vado un secondo in bagno.
Jo: Ally, dai è maleducazione.. – mi bisbiglia
Io: Si Jo, ma è urgente..
Jo: Non puoi tenerla dai..
Io: Eh no cazzo..
Jo: Dai Ally..
Io: Ma non lo so, vuoi ti piscio sul piatto?? – okay.. forse ho urlato un pochetto, si eh? Bene. Benissimo.
Jo: ahahaha oddio, no vai vai. – dice facendomi l’occhiolino mentre tutti ridono. Che stronzo.
Vado in bagno, faccio quello che dovevo fare, e poi mi guardo allo specchio e dico “dai Ally, ce la puoi fare, siamo alla fine, non dovresti più fare figure di merda, dai, susu, io credo in te!”.
Esco dal bagno e mi trovo Chris a un centimetro di distanza, che cazzo ci fa questo qui?
Io: Oddio, ma avverti che sei qui dietro no? Mamma miaa.. sto per morire. – dico con la mano sul petto.
Chris: ahahahahah. – sul serio? Davvero? Non riesci a dire nient’altro? Waaw – oh dio scusa hahah non volevo, dovevo andare in bagno anche io, e tuo fratello mi ha detto che avete due bagni e non sapevo dove eri e sono venuto qui – eh si proprio qui che c’ero io.
Io: Si okok, io scendo.
Chris annuisce e io vado giù, avevano finito di mangiare e mio fratello stava sparecchiando, e da buona sorella che sono – AHAHAHAHAHHAHA – lo aiuto.
Io: Grazie per la figura di merda eh, brutto stronzo! – gli dico spingendolo.
Jo: Di niente, piccoletta.
Io: Piccoletta un cazzo.– dico per poi riprendere ad asciugare i piatti.
 
[…]
 
Siamo allegramente seduti tutti sul divano a vedere la tv, almeno io guardo la tv, Chris guarda me (?) e mio fratello parla con Kayla e Maikol. Poi, come sempre, a mio fratello – siccome vuole rovinarmi la vita – gli venne la brillante idea di dire
 – ma perché tu e Chris non andate a fare una passeggiata, visto che non fate niente
*Ally respira, ricordati che non puoi commettere omicidi, ricordatelo*
Chris: Oddio si, è una bella idea, così magari a facciamo un giro a Tappahannock visto che è da tanto che non vieni, e ci conosciamo un po’ meglio.. – dice tutto felice.
Chi ti dice che io ti voglio conoscere, eh Brown?
Io: Oh si, ma che fantastica idea che hai avuto fratellino – dico facendo un sorriso falso, feci un segno con la testa a Chris e andammo fuori.
E’ tutto come lo ricordavo, è bellissimo qui, mi mancava davvero tanto, anche se Londra non mi dispiaceva affatto.
Chris: Allora, dimmi un po’ di te. – disse sorridendomi, dai alla fine sembrava quasi carino.
Io: Cosa vuoi sapere? Non c’è molto da dire.. –
Chris: Boh non lo so, dimmi qualcosa. – disse ridendo.
Okay, forse ride troppo però.
Io: Mh mi chiamo Allyson, ho 16 anni, ho gli occhi grigi, capelli castani lunghi e mossi, ho purtroppo le lentiggini e sono bassa. – dico ridendo.
Lui si mette a ridere – beh non intendevo questo, sai riesco a capire che hai gli occhi grigi, capelli castani lunghi e mossi, hai le lentiggini e che sei bassa.
Io: Grazie eh, lo so che sono bassa ma non me lo rinfacciare. – dico ridendo.
[…]
 
Senza che ce ne accorgessimo eravamo davanti al McDonald, e io avevo abbastanza fame; guardai Chris, lui guardò me, sorridemmo ed entrammo.
Io: Un menù big mac per favore. – dissi alla cassiera
Chris: Ti dai da fare eh. – dice ridendo
Io: Già, sono a dieta quindi meglio magiare sano – lui scoppia a ridere, prendo il mio vassoio e mi avvio verso un tavolo libero aspettando Chris.
Arrivò con due vassoi: due panini, due coche, due patatine, tutto a due a due.
Io: Poi dici a me che mi do da fare eh. – dissi tirandogli un pungo nel braccio e aiutandolo prendendo un vassoio.
Chris: Ehi ehi, il McDonald è il McDonald eh. – disse serio
Io: Sisi certo ahaha. –
 
[…]
 
Io avevo già finito e aspettavo Chris  per andare via, e ogni tanto gli prendevo una patatina.
Chris: Ehi, pefché pfendi le mie patafife? – disse a bocca piena.
Io scoppiai a ridere, era buffissimo.
Io: Perché sono una bulla.
Chris: Ce l’hai la faccia da bulla però eh. – disse convinto scrutandomi
Io: Ehi vaffanculo ahahah.
Chris: Era detto affettuosamente. – disse mangiando l’ultima patatina, finalmente aveva finito.
Ci avviammo verso la piazza, e quando arrivammo, ci sedemmo su una panchina.
Io: Dimmi qualcosa tu su di te – dissi mettendomi a gambe incrociate.
Lui mi raccontò un po’ di se, della sua famiglia. Erano una bella famiglia, con una storia felice, il contrario della mia. Poi mi domandò lui della mia famiglia.
Gli raccontai tutto; dalla telefonata ad adesso, e alla fine scoppiai a piangere. Lui mi abbracciò subito, stringendomi forte.
Il suo profumo era buonissimo, e la sua mano delicatamente mi accarezzava i capelli, e mi sussurrava “tranquilla Al, adesso ricomincerai tutto da capo, ed io ti aiuterò”.
Non ho mai dato tutta questa confidenza a una persona che non conosco, e credo non la darò mai, sono sempre stata stronza.
Ma lui mi sembra diverso.
Le lacrime continuavano a scendere e a bagnare la maglia di Chris, ma lui non diceva niente, anzi continuava ad accarezzarmi e a tranquillizzarmi.
Poi si allontanò e mi accarezzò una guancia asciugandomi le lacrime, dicendomi che adesso ci sarebbe stato sempre.

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