Scintillae

di Viviane Danglars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fangosangueterrasudore [RenjiRukiaByakuya] ***
Capitolo 2: *** What’s in a name? [ShunsuiNanao] ***
Capitolo 3: *** Goldeneye [YoruichiByakuya] ***
Capitolo 4: *** Candyman [YachiruKenpachi] ***
Capitolo 5: *** Verde/foglia [Espadas] ***
Capitolo 6: *** Everyone looks energetic [RenjiIkkakuYumichika] ***
Capitolo 7: *** Ars Amoris [YoruichiKisuke] ***
Capitolo 8: *** To you your father should be as a god [NemuMayuri] ***
Capitolo 9: *** Reverie [SosukeMomo] ***
Capitolo 10: *** Hier kommt die Sonne [NanaoShunsuiSoifon] ***
Capitolo 11: *** Gravity of love [GinRangiku] ***
Capitolo 12: *** Vanitas [ByakuyaHisanaRukia] ***
Capitolo 13: *** Vanitas II [RukiaRenjiByakuyaHisana] ***
Capitolo 14: *** Office obligations [YamamotoSasakibe] ***
Capitolo 15: *** Dust in the wind [UlquiorraOrihime] ***
Capitolo 16: *** Sketch [ByakuyaKenpachiGinYachiru] ***
Capitolo 17: *** Sphynx [SenbonzakuraSodenoShirayuki] ***
Capitolo 18: *** Bya-kun è innamorato della libertà [JyuushiroYoruichi] ***
Capitolo 19: *** Le disgrazie non vengono mai da sole [IkkakuYumichikaKenpachiYachiru] ***
Capitolo 20: *** Watashi no mono [MomoSosukeRangikuGin] ***
Capitolo 21: *** Andrà tutto bene [RukiaIchigoRenjiByakuya] ***
Capitolo 22: *** Famiglia [NanaoShunsuiYachiru] ***
Capitolo 23: *** Gnossienne [ByakuyaHisana] ***
Capitolo 24: *** Μελαγχολία [Jyuushiro] ***
Capitolo 25: *** Epiphany ***



Capitolo 1
*** Fangosangueterrasudore [RenjiRukiaByakuya] ***


Qualche noticina di natura varia prima della fic vera e propria. u_u

1) Ringraziamenti! Grazie a chi ha recensito la mia prima fic bleacchosa [e nella fattispecie, ad oggi, Alessandra, Ino_Chan, Vejitina ed Helen Lance]. *_*
Colgo l'occasione qui per dire quelle due cose che mi sembra doveroso dire in risposta ai vostri amabili (*C*) commenti.
Per Alessandra: sono felice che ti sia piaciuto anche l'ultimo capitolo! :D E ad Helen vorrei confermare che sì, Our hopes and expectations è preso da Starlight, e mi fai troppo onore con questi complimenti. ^///^ Ora, davvero, è banale, ma i vostri commenti mi hanno incoraggiato infinitamente. ^O^ Grazie a tutte voi.
... i vostri commenti hanno avuto il cattivo effetto di spingermi a scrivere ancora. XD

2) Breve spiegazione sul senso (e il titolo) di questa fic. Premetto che per me la raccolta è un "genere" nuovo; dubito anche di esserci granchè portata; ma siccome lo amo come lettrice, ho deciso di provare. Dovete sapere che, nonostante AU e OOC mi divertano spesso moltissimo, quando si tratta di scrivere sono fissata con il canon. Ovvero lo sviscero e mi danno per cercare di rispettarlo. Indi per cui, quelle che troverete qui sono mini-fic incentrate su barlumi, momenti, spunti - scintille insomma ^^ - brevi situazioni tra pg diversi, dunque non solo pairing, ma "cosa strane". XD Il criterio con il quale li scelgo fondamentalmente è 1, l'ispirazione, e 2, la realisticità.
Ebbene sì, nella mia mente malata queste "ipotesi" hanno un briciolo di realisticità.

3) Avvertenze varie ed eventuali. Ancora non so bene come andrà a finire questo esperimento (? xDD) ma mettiamola così; potrebbero esserci temi violenti o disturbanti per vari motivi (poi i miei metri di giudizio al riguardo non sono affidabili, quindi) e situazioni strane, o non canoniche, comunque, sviluppate dalla mia ispirazione malata. Inoltre ci sono TANTI DANNATISSIMI SPOILER. xD A seconda di come si evolve il manga, alcune fic potrebbero diventare addirittura AU. O_o
Ma torniamo a noi.


1.
Fangosangueterrasudore [RenjiRukiaByakuya]


Renji non l’aveva mai inteso per male. Sul serio.
Avanti, perché gli sarebbe dovuto importare? Sarebbe stato una totale contraddizione con tutto il resto, no? Lui aveva sempre e soltanto voluto il bene di Rukia. Lei se lo meritava, e lui non era così un cane, alla fine della fiera, da non riconoscerlo.
Insomma, poi, anche senza saper leggere nel futuro, era come se lei ce l’avesse scritto negli occhi che qualcosa di simile sarebbe successo. Naturalmente non si poteva sapere cosa, di preciso; ma era, come dire?, qualcosa nella tinta dei suoi occhi.
Rukia aveva occhi di laghetto, di cielo, di pioggia. Occhi belli e tristi, e molto profondi. E grandi.
Certo, la ragazza sapeva anche essere un’autentica disgrazia, se ci si metteva, e soprattutto non era per nulla femminile.
Ma la femminilità è una cosa per gallinelle messe in fila.
Rukia aveva una grazia solo sua.
Una serietà, una maturità, una bellezza e una tristezza solo sue.
Insomma, non si poteva non accorgersene, e quindi era un po’ come se fosse destino per lei fare una fine diversa dalla loro. Loro, cioè degli altri ragazzi di Rukongai, degli altri randagi. Come Renji.
… E a lui andava bene. Per tornare al discorso iniziale. Lui era felice per lei.
Non le augurava davvero nulla di male.
Avrebbe solo voluto che si sporcasse, per una volta.
Insomma, non era come augurarle qualche malanno, no? Solo che gli sarebbe piaciuto vederla veramente contaminata. Veramente infangata, veramente abbattuta.
E invece avevano potuto farle di tutto – toglierle i poteri, la libertà, l’affetto, la forza, la vita quasi, e lei era rimasta così dannatamente immacolata.
Stesso discorso per il capitano Kuchiki. Ma come diavolo facevano?
Lui, Renji, si sporcava. Eccome se lo faceva. Si sporcava le mani, le ossa, il cuore. Da bravo cane di strada, com’era giusto che fosse.
Ma loro erano distanti da tutto questo. Fangosangueterrasudore, non aveva importanza… loro erano lontani. Quale che fosse la patina che per qualche motivo si frapponeva tra il loro candore e gli occhi anelanti del cane randagio, era solo un trucco; dietro di essa il bianco era ancora intatto.
Renji non desiderava nulla di male, per nessuno dei due. Ma avrebbe tanto voluto vederli sporcati.
Di terra.
Di fango.
Di sudore.
Di sangue.

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Capitolo 2
*** What’s in a name? [ShunsuiNanao] ***


Questa fic è uno spoiler grosso come una casa e inoltre è solo una mia supposizione. XD Ma diciamo che certe scoperte sul passato di Shunsui, Nanao e di un certo Vizard mi hanno ispirato questo ideale “triangolo” che mi piace troppo. *_*
Spoiler per Turn Back the Pendulum!


2.
What’s in a name? [ShunsuiNanao]


Considerando il carattere di Shunsui Kyouraku, era abbastanza incredibile che fosse accaduto una volta sola.
Probabilmente, la verità era che Shunsui era meno sciocco di quanto a Nanao piacesse credere – o dire di credere -, e, così, aveva fatto tesoro di ciò che era accaduto, prestando attenzione a non ripeterlo.
E non si era ripetuto. Né durante una sbornia, né durante i postumi – c’era chi si chiedeva se il capitano dell’ottava compagnia non vivesse nel costante tentativo di riprendersi da un’ubriacatura di qualche indeterminato momento precedente – e nemmeno nel dormiveglia.
Nanao aveva un controllo troppo ferreo sul proprio ego per ammettere con se stessa di quanto gli fosse estremamente grata. Non ammetteva questa, come non ammetteva molte delle altre piccole, amabili cose che Shunsui faceva per lei e delle quali era perdutamente innamorata.
In ogni caso, era veramente lieta di aver potuto dimenticare l’episodio, perché – se avesse lasciato abbastanza libertà di manovra al proprio ego – persino lei era consapevole di quanto le avrebbe fatto male.
Non era soltanto perché si parlava di qualcuno che era stato così importante. O perché Nanao aveva impiegato moltissimo tempo anche solo per ottenere la capacità di guardarsi allo specchio senza che il suo stesso viso, o i capelli, o gli occhiali le ricordassero quanta finzione ci fosse, in realtà, nella sua apparente solidità.
Era per quella sensazione di ambiguità, che la cosa aveva, per un istante, portato tra loro. Di rimpianto, e di… mistero.
Il capitano Kyouraku non era un tipo misterioso, o ambiguo, o altri aggettivi simili. Era cristallino, leggibile come un libro aperto: questo pensava Nanao, questo diceva Nanao ed era così che voleva continuassero ad essere le cose.
Ne aveva bisogno.
Per questo era una tale fortuna che l’episodio non si fosse ripetuto e che, anzi, entrambi lo avessero da allora ignorato, tanto che l’efficiente, funzionale mente della piccola Nanao aveva catalogato la cosa come una bizzarria che forse, tutto sommato, non era mai nemmeno avvenuta.
E non come un ricordo che le spezzava il cuore.
Quando, un giorno d’estate di molti anni prima, il capitano era entrato nel suo ufficio con pura allegria in volto e nel salutarla, spensierato e sobrio come poche volte in vita sua, l’aveva chiamata Lisa.


... Aggiornamento veloce! Al momento non ho problemi a scrivere, perciò, finché durerà, sarò felice di aggiornare spesso e confrontarmi con voi su cosa ne pensate. :)
Vi devo dire che questa one-shottina nasce da un'idea che mi ispirava tanto. *_* Anche se è spoilerosa ai massimi livelli, basandosi proprio sugli ultimi avvenimenti del manga. :P
Ditemi che ve ne pare. u_u

Ora... io non ho parole! Grazie per le vostre recensioni. *w* Sono commossa. XD
angel jenny: Come vedi, ho aggiornato presto. :P Grazie, se la storia ti è parsa ic, era proprio quello che volevo! Il nome ha avuto un successo inaspettato... xD
AllegraRagazzaMorta: oooow. Tuo commento = me onoratah. *C* Grazie mille >///< Ma scusa, stai dicendo che non riesci a metterti nei panni di Renji? xD E allora io che ti commento quanto è ic che parlo a fare? U_U
alfakein: Grazie! Sì, anche io adoro Rukia (e Byakuya XD)... è indubbio che sia proprio questo che ci piace di loro! XD
Alessandra: Grazie ancora per il tuo sosstegno! E' bello trovarti anche qui. :) Spero che la tua curiosità sia soddisfatta con questo "spunto"... a me ispira, ma l'ho già detto. xD E, sì, Rukia ha classe... sono d'accordo!
Miyu chan: Sì... Renji è, d'altronde, un Servo della Gleba (vedere omonima canzone di Elio e le Storie Tese). Non c'è storia, porello, ma lo amiamo anche per questo! xD Riguardo a questa one-shot, non so se l'avrebbe mai pensato, ma diciamo che mi piace cercare di tirare fuori il negativo dai personaggi positivi e il positivo da quelli negativi... :P
(Ah... anche io adoro tutti i personaggi, in realtà! XD)
Keute: Ti ringrazio davvero tanto, per aver lasciato un commento che ha significato molto ^^, e per aver elogiato la caratterizzazione e la mia scrittura (vergine... magari! XD) e anche perchè hai capito davvero che nel tono di Renji c'era effettivamente dell'avversione. Che non gli appartiene, ovvio, ma tutti noi sappiamo che i nostri sentimenti non sono sempre così nobili, no? Ed è proprio in quelli meno nobili che mi piace scavare! XD
Grazie davvero: spero che anche questo capitolo vi piaccia! ^^

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Capitolo 3
*** Goldeneye [YoruichiByakuya] ***


Pezzo difficile: molto intrigante (vede coinvolti i miei due personaggi PIU’ preferiti xD) ma anche facile a cadere nel banale. Secondo me il loro non è né un rapporto maestro/allievo, né una cotta giovanile o cose simili, ma un rapporto molto più competitivo e distaccato com’è tradizione del caro Byaku.
Spero di aver reso un po’ quello che io vedo come un fecondissimo ibrido di relazione.
Spoiler per Turn Back the Pendulum!


3.
Goldeneye [YoruichiByakuya]




Bya-kun è innamorato della libertà.
L’aveva detto il demone gatto – quella folle donna senza la minima dignità ed eleganza, vergogna della sua famiglia e della Seireitei – gettandosi lunga distesa sul prato e osservando il cielo con i tondi, grandi occhi dorati che a lui non piacevano neanche un po’.
Byakuya aveva pensato che fosse scema.
Si era ripreso il suo nastro, si era seduto con innata grazia sull’erba e si era messo a rifarsi la coda.
… E insomma, a tutto c’è un limite.
Lei era distesa a gambe larghe, le braccia ripiegate dietro la nuca, e aveva quell’espressione stupefacente che – la prima volta, beninteso – aveva ingannato Byakuya; il suo profilo era diritto, fiero, e forse, in un remoto passato, il ragazzo aveva persino pensato che fosse bella, ma c’era qualcosa di malizioso e stonato in lei. Qualcosa di eccessivo.
Guardava il cielo come se non esistesse null’altro. I suoi occhi avevano questa capacità; come fari illuminavano totalmente l’oggetto della loro attenzione. Col risultato, però, che chi non era sulla loro traiettoria si ritrovava al buio.
Un sacco di persone avevano finito col sentire la necessità di dedicare la loro vita a uscire dal buio. Incuranti del fatto che quello non era un vero buio – insomma, non è che la personale scala di valori di una donna demone gatto sia tanto importante, giusto? – un sacco di persone avevano accettato di dedicare tutta la loro vita solo per guadagnarsi la luce – e non il calore, non era scontato anche il calore – di quello sguardo da animale, tutto istinto e sensi.
Era una battaglia persa.
Byakuya aveva solennemente deciso, molto tempo prima, che lui non sarebbe stato una di quella persone.
Non gli importavano l’ammirazione o la stima di Yoruichi Shihouin; erano di due paste diverse, loro, e sarebbero decisamente diventati persone diverse, anche quando lui fosse cresciuto.
Lei prima o poi si sarebbe cacciata nei guai, guai grossi. Ma lui no. Lui non era tipo da guai e sciocchezze simili.
Sciocchezze come il volere l’amore o la libertà. Erano parole ridicole, almeno quanto lo era “Bya-kun”. Messe tutte e tre nella stessa frase, poi…
Era una persona seria, lui.


Questi due mi fanno troppa tenerezza. E in effetti gli spunti che offrono non sono affatto finiti qui, ma ho voluto concentrarmi su un dettaglio che mi affascina sempre (nei personaggi che lo posseggono) e cioè la loro capacità centripeta loro malgrado. Se ne parlerà, ancora, credo. xD

RIII-sposte ai commentiiih! *_* Quanto mi piace questa parte. XD

AllegraRagazzaMorta: ... aggiornamentoh. E' esattamente quello che ho pensato anch'io; che era uguale a Nanao, intendo; e da lì ho cominciato a ricamarci. Ma d'altronde non è la prima volta che Kubo-sensei mi regalata tali dolci scoperte. *ç*
Anche io amao Shunsui/Nanao (non è possibile ignorare il fatto che lui è tanto grande e lei è così piccina **) e poi sono una fan delle relazioni dove, per motivi diversi, l'uno deve prendersi cura dell'altra e viceversa. Cioè, essere protetta dall'haori rosa di Shun-shun è il mio sogno. XD
Grazie infinite, e il tuo commento va più che bene. XD
PS: confermo l'IC. u_u

alfakein: Grazie, come sempre! :P

Alessandra: Sono sollevata che Nanao ti piaccia... descrivendola si corre il rischio di cadere nello stereotipo, considerando che Nanao parte da un "tipo" di carattere piuttosto tipico nei manga e nelle storie; e anche la sua relazione con Shunsui non è certo una cosa mai vista; ma c'è sempre quell'inconfondibile pizzico di originalità, che permane in tutto Bleach, che è difficile da rispettare e speravo di esserci riuscita, rimanendo il più possibile fedele alla mia immagine dei personaggi.

Ino_Chan: Grazie davvero! Se c'è stata una qualche immedesimazione vuol dire che sono riuscita nel mio intento... anche a me Rukia e Renji piacciono molto (li shippo anche assieme... sarebbe pure ora che il cane randagio raggiungesse la stella, no?), anche se poi per Rukia tendo ad essere attratta dalle ombre di "casa Kuchiki". xD Però è stato semplice immedesimarmi in Renji mentre scrivevo; la sua situazione almeno una volta è stata familiare a tutti...

Miyu chan: Temo che sia triste e malinconico... ^^' Ma mi dispiace spoilerarti se non l'hai letto! ç_ç
In ogni caso l'accostamento con Rukia/Kaien mi ha folgorato... hai ragione, è molto simile a quello che intendevo! °_°

angel jenny: Sono felice che la mia ipotesi ti piaccia... incrociamo le dita! Scriviamo a Tite Kubo! xD E sì sì, conosco Shikamaru u_u Volendo ci può anche essere un certo accostamento tra i caratteri di Temari e Nanao... ma Shun-shun ha il fascino del Don Giovanni incallito! :P Di Shika apprezzo di più il suo gran senso di squadra, che le attitudini alla pigrezza (che carino col baby Choji *O*). xD

Keute: Sì, Turn back the pendulum mi ha decisamente sedotta! xD Concordo totalmente. Adoro Kubo-sensei. Adoro la sua cura dei personaggi - e, hai visto?, anche qui continuo a lavorare su questo apprezzatissimo flashback.
Va be', ma d'altronde non si può non amare il piccolo Byakuya. XD Sono ansiosa di sapere cosa ne pensi. :P
Invece il triangolo ShunsuiNanaoLisa mi ha colpito moltissimo, e anch'io non so bene come lo vedo; idealmente, mi piace pensare ad una storia più o meno con queste linee: Lisa era un'allieva/amica/eccetera alla quale Shunsui era incredibilmente affezionato, ma non in termini romantici, e che Nanao stimava e ammirava moltissimo, tanto da aver cercato nel crescere di assomigliarle. Ora Shunsui è riuscito a scindere le due figure nella sua mente, sviluppando un sentimento verso Nanao mai provato verso Lisa, ma è Nanao che non è capace di accettarlo perchè continua a sentire lo "spettro" della persona che l'ha influenzata gran parte della sua vita.
Il che spiegherebbe alcuni degli atteggiamenti di Nanao in maniera più solida di quanto ci paresse finora. Soprattutto il perchè sia così restia nel ricambiare Shunsui quando mi pare evidente che gli è molto legata. <3
MA sono solo supposizioni! xD Eppure mi intriga molto e spero che la verità non si discosti troppo dalle mie fantasie. *_* Lisa mi affascina, non so perchè. xD
Ti ringrazio infinitamente per i tuoi complimenti (troppo, troppo buona... ^^'') e per il commento dettagliato e lungo che fa sempre tanto piacere leggere! *_* Grazie davvero! Ma non penso proprio di aver raggiunto chissà quale livello inarrivabile (non soprattutto dopo aver letto la tua ultima fic XD).

Oddio... i commenti sono più lunghi del capitolo... mi sento in colpa. XD
Grazie ancora a tutti ^w^ <3

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Capitolo 4
*** Candyman [YachiruKenpachi] ***


… allora. Breve storia di questa one-shot: tutto iniziò quando un giorno, su YouTube, mi imbattei in un video su Orochimaru che è il candyman di Kabuto. Com’è ovvio, essendo Orochan (come tutti i cattivi di Naruto O.o’’) dolcemente tamarro, la canzoncina degli Aqua gli andava a pennello.
Da lì partì la mia ricerca di povera otaku ormai demente, e trovai ogni sorta di video basati su Candyman, da Ukitake che dà le caramelle a Hitsugaya, a Light che è il lollipop di L (u_u).
E io ho contribuito così. XD


4.
Candyman [YachiruKenpachi]




A Yachiru piaceva un sacco la sua vita.
All’inizio non era stato molto divertente. Ah, non fraintendete: andare in giro sulla spalla di Ken-chan, e incontrare sempre tanta gente nuova e anche ruzzolare di qua e di là era divertente. Solo quando c’era troppa polvere o troppo sangue o troppa fame non lo era.
Ma, per fortuna, grazie a Ken questo succedeva sempre più raramente. E lei stava bene. Poi aveva anche imparato a rendersi utile – ad esempio era utilissima quando mordeva sulla testa l’assalitore di turno, e l’effetto sorpresa era un aiuto niente male -, ed era stata contentissima di poter dare una mano a Ken-chan invece di stare solo a guardare.
Da quel momento le cose erano andate sempre meglio: era iniziato il Periodo dei Dolci – il che significava che, oltre ad avere del cibo tutti i giorni, riuscivano persino a comprare dei dolci ogni tanto.
Per lei, li compravano, perché a Yachiru piacevano molto i dolci.
Di solito, andava così: Ken-chan la metteva giù – in una strada deserta, polverosissima e desolata di qualche quartiere invivibile di Rukongai – e le diceva con la sua vociona inquietante suo malgrado, di “fare attenzione”.
La prima volta Yachiru non aveva chiesto il perché, e questo per il semplice motivo che era più che felice di fare qualsiasi cosa lui le dicesse. Non aveva bisogno di ragioni.
Le volte successive non aveva chiesto per non rovinare i piani di Ken-chan.
Infatti nemmeno lui aveva ben chiaro a che cosa Yachiru dovesse fare la guardia, e se lei avesse chiesto, probabilmente avrebbe borbottato qualcosa di vago e incomprensibile. Sì. Era una scusa.
Perché mentre la bambina aspettava fieramente fuori dalla misera bottega, Kenpachi poteva appoggiare con un sospiro la sua zanpakutou su una spalla, entrare – chinando la sua considerevole e considerevolmente spaventosa statura – e indicare con gran serietà il dolciume che voleva alla mercante, la quale era in genere troppo terrorizzata per fare domande.
A quel tempo Ken-chan non aveva ancora il Coso Succhia Reiatsu, sapete.
Poi Ken usciva di nuovo e Yachiru indicava fieramente un punto qualsiasi, sollevando i suoi grandi occhi adorabili – be’, Ikkaku o Yumi non li avrebbero definiti così, ma Kenpachi aveva sempre quietamente ammesso con se stesso di ritenere Yachiru adorabile -, e affermava che giusto un attimo prima lì c’era stata una enoooorme banda di cattivoni, proprio brutti sì, ma che erano scappati quando Ken-chan era tornato.
- Gli ho fatto paura, dici, eh? – sogghignava l’uomo contraendo il viso inquietante, dalla pelle dura, in un sorriso bianchissimo e terrificante.
- E’ ovvio, Ken-chan – diceva Yachiru con semplicità.
- Tieni – diceva lui allora, e le porgeva il suo dolce, chinandosi un po’. – Hai fatto buona guardia… -
- Oh, grazie, Ken-chan! – Yachiru saltellava, raggiungendo picchi acuti con la sua voce da bambina, prendeva il dolce e poi si riattaccava alla schiena di Kenpachi, serissima. – Continuo a guardarti le spalle, allora! -
- Brava. -
Yachiru si riteneva fortunata; la sua vita era bellissima.


… C’è l’esperimento. Confesso. XD Volevo provare a descrivere un momento di dolcezza, ma non solo da parte dell’uno verso l’altro; secondo me Kennino e Yachiru si prendono una gran cura l’uno dell’altro a vicenda, e non penso che lei sia meno deliziosa, nel darsi da fare per lui, di quanto lui lo sia per lei.

alfakein: Be', ad essere proprio sinceri in qualche guaio ci è caduto anche lui... e proprio riguardante l'amore (vedi Hisana) e la libertà (vedi Rukia)... XD Mentre Yoruichi, tutto sommato, ha scelto la libertà e l'amore (Kisuke, per entrambe) e ha determinato da sola in che direzione andasse la sua vita.
Perciò potremmo dire che l'ultima frase ironica... Byakuya ha completamente sbagliato la sua previsione! xD

Ino_Chan: Vero, vero, un rapporto intrigantissimo... e poi io non penso che Byaku avesse molti compagni di giochi quand'era piccolo, perciò, anche solo per questo, credo che Yoruichi sia stata molto importante :P

AllegraRagazzaMorta: Sì, ispirazione pressoché infinita... non ci posso fare niente, sono dannatamente fissata con i flashback e i background dei personaggi XD Ad esempio mi sto ancora chiedendo quel "Yoruichi..." "Ukitake..." cosa mi significhi... *ride sotto i baffi* Ma è probabile che Yoruichi e Byakuya mi colpiscano di più anche per le loro diversità e somiglianze. Sono un po' l'altra faccia della medaglia dell'altro; Yoruichi è quello che Byakuya avrebbe potuto essere, e viceversa. Inoltre, prima di scoprire che Yoruichi è di un clan importante quando i Kuchiki, Byakuya sembra un po' "inarrivabile"; ma poi il lettore legge che in quanto a nobiltà e affini lei non ha proprio nulla da invidiargli (anzi, *spoiler spoiler* tecnicamente i gradi di Yoruichi potrebbero pure essere considerati superiori a quelli di Byakuya, dato che la seconda compagnia e le forze speciali non sono certo un incarico da poco...) e così ci si rende conto che anche Byakuya, a suo tempo almeno, ha avuto la sua luna, o comunque che il suo modo di essere nobile non è l'unico modo di esserlo. E ciò giova moltissimo alla caratterizzazione di Byakuya.
Quanto alle cose ancora da scoprire... ce n'è, come ad esempio *quando* si siano incontrati per la prima volta! Perchè lui ce l'ha con lei e la tratta malissimo appena la vede? XD Che gli ha fatto lei? E come fa lui a sapere che lei è un "demone gatto"... mica Yoruichi gli avrà replicato lo scherzetto fatto a Ichigo di trasformarsi? xD
Mwahah, sadico Tite.
E detto tutto questo sproloquio, grazie davvero, sono veramente felice che il capitoletto ti sia piaciuto *_*

angel jenny: Sì, nello scontro tra Yoruichi+Ichigo e Byakuya hanno fatto favile... non so se Byakuya sia proprio "felice" di vederla (in effetti cerca di aprirla in due, un paio di volte ...) ma sicuramente era colpito dalla sua vista. Anche se, caro ghiacciolino che è, è una reazione minima la sua. Il duello è comunque fantastico, amo quando entrambi usano lo shunpo *_* E poi lei gli salta su una spalla... uno dei maggiori contatti fisici mai realizzati in Bleach. xD
Sì, è decisamente interessante, e anche come pairing non mi dispiacciono... anche se in questa fic non l'ho proprio vista in maniera romantica...
Ma non vedo proprio perchè pazza... gli spunti per quei due sono infiniti! *w*

E ancora... grazie a tutti! °C°

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Capitolo 5
*** Verde/foglia [Espadas] ***


Spiegazione doverosa sul senso del titolo (anche perché, se solo ho fatto male i miei conticini, è possibile non ci capiate nulla di questa fanfic. ç_ç): il verde è il colore degli occhi di Ulquiorra (dei quali Grimmjow ci ha dato una bella descrizione giusto nelle righe successive xD) ed è il colore della speranza (ed è Slytherin!! *O*) ed è il colore delle foglie. Foglie = poesia di Ungaretti = fratelli.
Va be’, potevo pure chiamarlo Legolas, ‘sto capitolo. E’ un titolo in codice, praticamente.
Ma quanto sono idiota? XD
Btw, questa one-shot è dedicata alla mia amykettah Contessa perché anche se lei è una Grimm-fan ama tanto gli occhi di Ulquiorra. XD
Spoiler per la saga dell’Hueco Mundo, e sostanzialmente per i personaggi di alcuni Arrancar.


5.
Verde/foglia [Espadas]




L’aveva detto anche Aizen-sama, e Ulquiorra, che era un individuo razionale – be’, magari non era una persona, né un uomo, né un Hollow, ma di sicuro era un individuo – Ulquiorra si era detto che non poteva essere un’idea troppo sbagliata.
Se l’aveva detto anche Aizen-sama.
Poi non era un’idea. Ulquiorra non lo pensava. Non l’aveva deciso, né immaginato.
Non erano quelli i verbi giusti, e lui era decisamente un individuo che prestava attenzione al giusto lessico.
Il termine giusto, era che lo sentiva: lui, Ulquiorra, non aveva sentimenti, ma aveva sensazioni.

Per essere onesti gli altri Espada non capivano del tutto perché Ulquiorra non dovesse avere sentimenti – erano Arrancar, no? Quindi erano stati Hollow e prima ancora esseri umani, e ne avevano passate di cose, perciò esattamente in quale parte di questo processo si supponeva che avessero perso la capacità di provare sentimenti?
Per Nnoitra, senza offesa, erano cazzate. Poi bastava guardare Gwimmjow, se proprio uno voleva fare la controprova. Grimmjow, presente, capelli blu, matita sotto gli occhi, ghigno folle? I sentimenti di Grimmjow magari non erano quelli che uno insegnerebbe a dei bambini, però erano sentimenti.
Lui stesso, Nnoitra, era ben consapevole – anche se gli rodeva, inutile negarlo – di avere avuto un qualche tipo di sentimento verso la piccola Arrancar coi capelli verdi (preferiva non ricordare che una volta lei era stata la forte Arrancar Neliel dalla maschera di morte). Se Nnoitra poteva ammettere quel sentimento, perché Ulquiorra non poteva ammettere il suo?
Grimmjow pensava che prima o poi qualcuno gliel’avrebbe insegnato, ad Ulquiorra, a forza di pugni sul muso. Insegnato a smetterla di fare tanto il superiore col suo silenzio da lecchino e i suoi occhioni ingannevoli da cucciolo dei miei stivali. Un’aria di superiorità buona giusto per fregare un idiota come Yammi.
… Ma quello che pensava Grimmjow non suonava molto obiettivo alle orecchie degli altri… e tutto per colpa di un numero tatuato sulla schiena.
A Szayel palesemente non importava. Per lui, tra l’altro, era da sciocchi perdere tempo in ragionamenti che non portavano da nessuna parte. Erano tutti e soltanto agli ordini di Aizen-sama, e Aizen-sama non distribuiva balocchi né premi né parole gentili, perciò cosa si aspettavano di ottenere?
Szayel pensava che Ulquiorra non fosse diverso dagli altri. Era solo più cerebrale.
Per Grimmjow non era un problema agire per istinto, e mostrare così le motivazioni cristalline delle sue azioni a chiunque fosse in grado di leggerle; né gli altri avevano remore a palesare i meschini ed egoistici moventi dei loro desideri. Solo Ulquiorra si controllava. E, dal punto di vista di Szayel, che si controllasse era un’interessantissima azione da compiere, per un Espada.
Forse era proprio l’azione che faceva capire come le pretese di non avere sentimenti fossero soltanto pretese.

Ulquiorra era sempre più convinto che non solo non c’era nulla di male, ma che Aizen-sama addirittura lo volesse. Quindi non poteva essere sbagliato.
Ulquiorra non lo avrebbe mai mostrato a nessuno, dunque, eppure tra sé pensava che fosse giusto.
E poi dava sollievo.
Provare quella sensazione.
La sensazione che erano fratelli.

Al termine dell’analisi, Szayel riteneva che Ulquiorra fosse il più dolce, e il più introverso, degli Espada.


Oooow. I commenti allo scorso capitolo mi hanno davvero riempito d'orgolio. *si commuove* Sono anche estatica perchè ho appena finito la tesina, e una vocina tenta di suggerirmi che dovrei dedicarmi ora totalmente allo studio... ma quando mai? XD

Helen Lance: Grazie infinite! E' davvero un onore il tuo commento. *w*''' Se vuoi saperlo, ho tratto moltissima ispirazioni dalle tue fic... e sono felice di sentire che ti è piaciuta la seconda; è forse quella che mi piace di più tra quelle pubblicate *_* E sì, so assolutamente a cosa ti riferisci, Kubo-sensei sa essere crudele... anche io sono rimasta senza fiato per quella breve sequenza, era esattamente la sensazione che volevo rendere! *w* E' così cinematografica. Sob. Quanto è bravo >.<

alfakien: Grazie :D Sì, è vero, dipende dai punti di vista... io sono per l'interpretazione amara, ma in realtà, con i personaggi di Bleach, non è affatto detto. E' proprio questo il bello, no? *_*

Ino_Chan: *O* Sì, non sono tenerissimi? Eggià, secondo me lo pensa! Credo che non abbia troppi problemi ad ammetterlo, in fondo... quello che rende Ken un vero duro è che non ha bisogno di farlo a tutti i costi per esserlo u.u

Keute: Grazie per i tuoi commenti, davvero, li amo sempre. çOç Allora, andiamo con ordine: riguardo a Goldeneye, sì, c'era il riferimento a Soifon. XD In effetti forse mi sono permessa una "licenza artistica", ma la mia opinione è che non solo Soifon fosse stata conquistata dal fascino di Yoruichi; secondo me Yoruichi è una di quelle persone che hanno carisma, quelle che, quando entrano in una stanza, attirano tutti gli sguardi su di sè. Ed è totalmente stupenda, nel suo modo di essere, senza bisogno di essere artefatta. E' un piccolo miracolo di personaggio - personalmente credo che anche Kisuke a suo modo abbia sperimentato, almeno in passato, questo aspetto di lei... - e così insomma sì. XD E' questa una delle cose che più mi affascina di lei. Mi diverto a cercare di scovare i particolari micragnosi nelle relazioni e nei personaggi, di solito sono quelli che mi intrigano di più; sarà che sono complicata di natura xD... ma mi fa piacere se ciò traspare da quello che scrivo, perchè, anche se la semplicità è meglio, non saremmo autrici di fanfic se non ci piacesse rimestare un po' nel torbido. xD
Ah, e quindi ti piacciono le ByakuYoru? :P Ehh, come non amarli. Sono the Coolness. XD
Vero, poche fic su Ken e Yachiru in giro... ç_ç Almeno in italiano! Sob. E dire che se la meritano tutta. ç_ç Comunque, oh cielo, grazie per aver notato il POV di Yachiru. XD In effetti, anche se non dichiaratamente, cerco di cambiare registro a seconda del POV, almeno un po'. :P
E, sì... sono molto d'accordo con te anche su un'altra cosa. E cioè che Yachiru nonostante tutto è disillusa. Troppo semplice rappresentarla come la bimbetta della situazione; è molto più complessa.
PS: (Sì Bya-kun è adorabile, nemmeno Gin riesce a batterlo *__*'')

AllegraRagazzaMorta: Ogni commento è sempre gradito! *w* Sono felice che ti sia piaciuta ^O^ Sì, hai colto esattamente quello che volevo dire °C° Yachiru che cerca di "proteggere" Kennino... letteralmente, con il suo "fare la guardia", e in senso lato, non dicendogli che in realtà si è accorta del giochetto, per non farlo restare male. XD
Io non ho alcun merito, sono loro che sono dolci più del miele *__*'' *pensa al ghigno sadico di Ken-chan = *O*! *
XDDDDDD

Contessa: Evvivah! hai visto, ti ho dedicato questa! Valeva la pena sprecare due parole, no? u_u (Per la cronaca... te l'avevo già dedicata, indipendentemente dal commento! XD) Spero che ti piaccia! *_* Ho cercato di rendere il caro Grimm in tutto il suo splendore retorico, anche se non è proprio incentrata su di lui! *____*'' Se poi mi dai qualche ispirazione, magari ne faccio una meglio. xD
Grazie per il commento *_* Sì, sono una famiglia di pazzi (ne ho scritte un paio di shottine tra di loro... chi non ama Yumi, mh? Chi può non amarlo? *O*), e sì, Yachiru è l'unica che si preoccupa per Kennino tessoroh! *_*
E il commento va più che bene! Che c'è, adesso si giudicano anche i commenti? xD Sono solo curiosa di vedere che te n'è parso! :P

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 6
*** Everyone looks energetic [RenjiIkkakuYumichika] ***


Consiglio su come leggere la ficcy: per avere un’idea dell’atmosfera, immaginate Renji, Ikkaku, Yumichika e tutti gli Elii (sì, Elio e le Storie Tese) assieme al bar. In kimono.
Così avrete un’idea di come mi immagino queste serate di bevute dell’Undicesima + Renji.
XD
Anche perché Elio secondo me ci starebbe bene, con Kennino. *__*
(Ovviamente il titolo è la frase pronunciata da quella gran donna di Retsu al termine della Soul Society Arc, quando i membri dell’Undicesima stanno rompendo le scatole a quelli della Quarta. XD Avrei anche potuto metterlo in italiano, ma non rendeva altrettanto bene…)


6.
Everyone looks energetic [RenjiIkkakuYumichika]




- Quella donna è spaventosa! -
- Donna? … Insomma, quanti anni ha? – insinuò un altro bevitore, sporgendo il viso dall’espressione comicamente corrucciata verso il primo che aveva parlato.
- Beeeee’. – Lo shinigami posò il bicchiere sul tavolo e l’intera compagnia poté osservarlo mentre sollevava entrambe le mani e faceva del suo meglio per contare sulle dita. Ikkaku avrebbe giurato che al momento il poveretto fosse convinto di averne tra le quindici e le venti.
Non che lui fosse messo meglio.
Renji sospirò, o per meglio dire sbuffò, appoggiando il capo alla mano destra mentre con la sinistra si versava dell’altro saké. Ormai non aveva molto altro da fare se non bere – la conversazione intelligente era un miraggio da lungo tempo svanito, quella sera – e ancora non era minimamente ridotto male quanto loro.
Perché continuava ad uscire con i suoi ex compagni? Ora lui era il luogotenente della sesta compagnia, e il suo capitano era Byakuya Kuchiki. Non Kenpachi Zaraki. Byakuya la Mia Sciarpa Vale Più della Tua Vita Kuchiki.
Non si poteva permettere di fare le quattro di notte e avere una faccia spaventosa il giorno dopo.
- Di chi state parlando? – interloquì Yumichika, che, cosa non strana, era stato perso nei propri pensieri fino a poco prima.
Quasi tutti i membri dell’undicesima (più Renji) erano seriamente convinti che Yumichika fosse il demonio in persona. Non si capiva bene come – non era neppure il tipo che si schermisce e rifiuta di bere, no, sarebbe stato decisamente poco di classe – ma era sempre perfettamente sobrio, e pettinato. Soprattutto pettinato; il che, come si può ben capire, era una delle cose più stupefacenti, considerando che i suoi capelli e le sue complicate ciglia avevano tutta l’aria di richiedere una gran manutenzione. In effetti solo Yachiru Kusajishi sapeva scomporlo. Lei, e la zanpakutou di Yumichika, che doveva essere ancora più cocciuta del suo padrone.
- Il capitano Unohana – spiegò Ikkaku annuendo con serietà.
- Oh, lei. – L’altro annuì con grazia. – Dai duemila in su – li informò. – Almeno tanti quanti il capitano Kyouraku e il capitano Ukitake. -
- Stessa classe all’accademia, uh? – chiese Renji, in tono poco brillante.
- Già. -
Ci fu un momento di silenzio.
- … Cavolo. – Uno dei decimi seggi dell’undicesima accompagnò l’esclamazione con un bel sorso di saké e gli altri annuirono silenziosamente.
- Secondo voi chi è più forte? Lei o il capitano? -
- Scherzi? Nessuno è più forte del capitano! -
- Sì, ma quella ha degli sguardi… -
- Già, già, ti ricordi quella volta che ci avevano dimesso e noi avevamo… -
- Quale volta? Ci dimettono sempre e anche il resto lo facciamo sempre! -
Renji sospirò di nuovo.


Ora... voi forse non lo sapete perchè siete graziati... ma iniziano GLI ESAMI. Tanto so che non studierò minimamente quanto dovrei e non cambierà molto, ma giusto nel caso, se latito un po', è per quello xD

alfakein: La recensione non è triste, nessuna recensione mai lo è! E poi è legittimo, sono comparsi poco ancora... è solo che Ulquiorra. *__* Puccino. *_* Non ho resistito! xD Ma grazie mille per aver letto e commentato ugualmente!

Alessandra: Grazie per le recensioni! Mi commuovo *_* Mi dispiace che tu sia stata male, ma sono lieta che le shottine ti siano piaciute, magari ti hanno fatto ridere ^^ (Come si può resistere a little!Byaku? Non si può, tenero ingrugnato che è). Grazie ancora! =*

Helen Lance: NESSUNO sa come si scrive. Neanche lui. XD Veramente, anche io lo trovo scritto in mille modi, però da quel che ho capito l'originale è Nnoitra e la seconda "o" viene aggiunta talvolta in certe traduzioni. °_° Non me lo chiedere, faremmo prima a domandarci cosa ha spinto Kubo a chiamare in questo modo assurdo i suoi personaggi (che poi chi glieli ha scelto i nomi? Aizen? Aizen ama Claudia Schiffer?). E GRIMMJOW JEAGERJACQUES? Lol. Sembra un parente di Lady Oscar. xD
Comunque tornando a noi XDD Yay per gli occhi di Ulquiorra. Anche se io preferisco le lacrimucce *w* Ah, sono lieta che Nnoitra ti sia piaciuto, ho riflettuto molto se fosse esagerato, e anche la frase di Szayel... volevo che fosse un po' spiazzante rispetto al contesto, ma temo sia un tantinello ooc. XD Ah be'. Grazie mille *_*

Ino_Chan: Anche a te piace Ulquiorra? Evviva. *_* Guarda, neanche io so bene perchè mi piaccia - anzi lo so: ha le caratteristiche da ragazzino emo, giusto, è pure magrolino, ma è caratterizzato come una sorta di Byakuya 2. E già si sa che effetto mi fa Byakuya 1... xD Sì, io trovo molto somiglianze tra Byaku e Ulquiorra, e tra Renji e Grimm, ad essere onesta. xD
Grazie per la recensione, sono felice ti sia piaciuta! *_*

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 7
*** Ars Amoris [YoruichiKisuke] ***


Nota vagante: amo Benihime. L’accostamento, poi, tra le spade e gli shinigami (il proprietario o un altro) mi intriga un sacco, perciò… XD


7.
Ars Amoris [YoruichiKisuke]




Yoruichi pensava che lei e Kisuke stessero così bene assieme perché non avevano mai commesso l’errore di amarsi.
L’amore è un problema. Anche pensare, in genere, lo è, e lei si compiaceva di farlo velocemente, efficacemente, senza perdere tempo in dettagli inutili – essere la Dea del Lampo non significa soltanto saltellare allegramente in giro, per intenderci. Quello lo fanno anche gli scoiattoli. Grazie tante. La sua anima felina si sentiva spesso offesa da queste insinuazioni, che qualcuno osava portare avanti.
Insomma, né amare né pensare sono cose che bisognerebbe fare troppo. Yoruichi ne era convinta, e non perché avesse subito strazianti delusioni in passato; non perché la rigida vita di ultima discendente del casato Shihouin avesse indurito il suo cuore; e nemmeno per un’altra delle stucchevoli ipotesi che state pensando. Ne era convinta perché lei era fatta così. Tutto qui.
Non era nella sua indole nemmeno rimuginare troppo, ma doveva ammettere che, su quell’argomento, si era soffermata più spesso del normale: i motivi per i quali l’amore è un bel problema, dunque, li sapeva tutti.
Prima di tutto è vincolante, e solo qualcuno di seriamente idiota avrebbe avuto difficoltà nel realizzare che lei non amasse i vincoli. Non era questione di avere debolezze o cose simili - questi motivi erano chiacchiere da villain mancato. Yoruichi non aveva paura a farsi carico di qualcosa di prezioso, da proteggere o magari custodire, per quanto scomodo potesse diventare.
Non era forse pronta a tutto, o quasi tutto, per Kisuke? E questo anche se non lo amava.
Insomma, non era quello il punto. Ma doversi sempre cercare, sapere dove si è, stare vicini, fare cose assieme… be’, avete capito.
Il che ci porta al secondo punto: la noia. Andiamo, sia lei che Kisuke avevano centinaia di anni e ne avrebbero visti ancora parecchi; ad amare sempre la stessa persona, tutto questo tempo, come ci si potrebbe non annoiare? E mettersi a cercare qualcun altro… era solo un’altra seccatura.
E poi le cose da enumerare potrebbero essere infinite; la delusione, l’illusione, la routine, la mancanza di passione, l’abnegazione… tutte cose in grado di farla rabbrividire.
Non facevano per lei.
Né per Kisuke.
Se proprio dovevano essere onesti, entrambi amavano, ma non l’altro: Kisuke amava Benihime, e Yoruichi amava se stessa.
Poi, che Kisuke vedesse occhi dorati aprirsi tra i veli piangenti della principessa rossa ogni volta che dispiegava le ali insanguinate della sua zanpakutou - o che Yoruichi apprezzasse più di tutto in Kisuke il suo essere così simile a lei, era una cosa sulla quale non si erano mai fermati a pensare. Lei perché non era nella sua indole di pigra gatta golosa, e lui perché era lietissimo di formulare dei pensieri responsabili il più raramente possibile.
Non si amavano; per questo, insieme, stavano stupendamente.


Ino_Chan: Ulquiorra è spupazzevole al massimo... cosa non darei per avere un suo pelouche *_* Sì, anche io amo Retsu... e poi è un personaggio che ha ancora molto da svelare u_u

alfakein: Eggià, Retsu sa anche essere inquietante! XDD Verissimo... proprio da lì mi venne lo spunto. :P Oh, Ikkaku ovviamente è adorabile! E come dimenticarsi di Yumi... <3

Keute: Ow, your recensionis. <3
Ebbene, sì... d'altronde l'ho detto che nella mia mente folle queste ficcine hanno uno spunto di realtà! XD Mi sono ispirata al fatto che, nella scheda di Shunsui redatta appositamente da Kubo-sensei, è dichiarato che Matsumoto è sua compagna di bevute... non so, l'idea della vita serale degli shinigami e di queste affinità tra compagnie diverse mi ha aperto un mondo... e considerando che Renji era dell'Undicesima, prima (e in effetti ne ha tutta l'aria, siamo sinceri XD) e che appare in grande familiarità con i suoi membri (per non parlare del fatto che Ikkaku lo allenava, perciò sono decisamente amici)... be'.
Poi sono anche convinta che Renji, Ikkaku, Yumi, Ran e Shuuhei escano assieme in cinque, comunque. u_u
Grazieee... faccio ridere. *w* Che belloh. Be', però con Byakuya è semplice. E anche con Yumi. xDDD

Miyu chan: Secondo me Unohana è dolce... ma mica significa che c'ha scritto gioconda. u_u xDD Ooh, ma grazie *_* Sono felicissima per quello che hai detto! Sapere che queste shottine scorrono con semplicità mi solleva un mondo, perchè di solito io faccio cose micragnose e complicate. *_* Acie ^^

Helen Lance: Sì. Grimm era... l'ottava figlia del generale Jarjayes. XD Che ha deciso che, anche dopo la nascita di lui, Oscar rimaneva la più virile... ehehehe.
Yumi è assolutamente una religione, io lo venero, e sono certa che se non fosse giapponese sarebbe Oscar Wilde. XD E riguardo a Retsu e Kenpachi... ehehehe. *ma che ho oggi? XD* Comunque che lei lo riduca all'obbedienza è una teoria diffusa, basta guardare al fior fiore di Kenpachi/Retsu in giro per il web. Ammettiamolo, sono perfetti! XD

AllegraRagazzaMorta: Grazie, il nomignolo di Byakuya ha avuto un successo inaspettato! XD E non dirò mai abbastanza quanto amo Yumi. XD Soprattutto da quando ho scoperto il suo vero taglio di capelli... xDDD

Alessandra: In realtà Retsu ne ha più di duemila, di anni... XD Lei, Jyuu e Shun Shun sono i primi capitani usciti dall'Accademia, fondata duemila anni orsono da Yamamoto. u_u Da qualche parte avevo pure trovato l'anno di corso di Rukia e Renji (duemila e tot) ma ora non saprei più dove. ^^'' Felice che tu stia meglio!

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 8
*** To you your father should be as a god [NemuMayuri] ***


... se non si fosse capito, adoro Mayuri. xD
La citazione è dal Midsummer Night’s Dream, Atto I, Scena I; parla Teseo, duca di Atene.
Il dettaglio del cielo, benché completamente “rivoltato”, viene da una fan fiction Nemu/Ukitake bellissima, purtroppo in inglese. xD


8.
To you your father should be as a god [NemuMayuri]




In verità, tra sé e sé, Nemu pensava che il comportamento degli altri shinigami denotasse una scarsa acutezza da parte loro.
Era troppo educata per farlo notare, ma si poteva dire che fosse quasi stupita, dal loro non capire.
… Non che tutti loro si immischiassero granché nell’argomento, certo. La maggior parte semplicemente evitava Nemu – la giovane luogotenente avrebbe persino ipotizzato che fossero messi a disagio dalla sua presenza, se questo non fosse stato illogico; perché mai avrebbero dovuto essere a disagio per causa sua? – e molti si disinteressavano del tutto: quello che il capitano Kurotsuchi fa con i membri della sua compagnia sono fatti suoi, dicevano.
E infatti era così. Perché il giovane Quincy e quella manciata di altri sembravano tanto stupiti?
Non sapevano che lei era nata per volere del suo creatore, così come il suo creatore la voleva?
Le cose stavano in questo modo e dunque era naturale che Nemu facesse tutto quanto necessario per continuare a soddisfare chi l’aveva generata. A volte, temeva che il troppo contatto con gli altri shinigami potesse deviare il suo comportamento dalla linea inizialmente programmata da Mayuri-sama, ma, anche in quei casi, lui manifestava subito la sua disapprovazione, cosicché per lei era semplice correggersi.
Questo era sotto gli occhi di tutti.
E tutti pensavano che fosse ingiusto. Incivile, disumano. Come poteva Mayuri Kurotsuchi agire in quel modo verso la figlia? Perché era lui stesso a definirla sua figlia, giusto? E come poteva lei sopportare?
Era qui che Nemu si trovava costretta ad ipotizzare una scarsa intelligenza da parte loro. Anche se normalmente non rientrava nella sua indole essere offensiva, e le dispiaceva molto.
Ma come facevano a non capire che era ciò che anche lei desiderava? Stimavano tanto poco Mayuri-sama da credere che avrebbe dato vita ad una creazione potenzialmente ribelle?
Mayuri-sama aveva creato Nemu per essere perfetta, per servirlo sempre e non tradirlo mai. L’aveva creata in maniera che servirlo, per lei, fosse fondamentale quanto respirare; aveva lasciato un margine alla sua perfezione – un margine di miglioramento, per il futuro – ma era stato molto attento con il resto.
Persino Mayuri-sama, infatti, conosceva pochi modi per creare una simile dedizione in un individuo, e aveva scelto il più forte di tutti, che andava sotto il nome di amore. Il fatto che preferisse programmare le cose anziché lasciarle accadere naturalmente non significava certo che fosse cieco.
E dunque era questo che Nemu faceva: lo amava, e non lo avrebbe mai tradito. Era semplice. Lui era suo padre, lui era lei stessa, lui era tutto. La mano che l’aveva nutrita, curata, manipolata, aggiustata, smontata, punita, ferita e amata era stata sempre e solo una, come uno è il cielo sotto il quale viviamo giorni e giorni diversi.
E gli uomini venerano il cielo.
Un padre dovrebbe essere come un dio.


Se ve lo state chiedendo, sì, li shippo assieme. Questo perché amo l’incesto nelle ficcy e Kubo ne ha messi un paio carinissimi e morbosissimi, che però non sono davvero incesto: Rukia non è davvero sorella di Byakuya, Nemu non è davvero figlia di Mayuri.
Quando dico che Kubo-sensei è un mito…

Helen Lance: Tu mi fai troppi complimenti *///*
Vero che le spade sono troppo billeh? Anche io voglio vedere Kyoka Suigetsu (col suo tipo di abilità, potrebbe avere aspetti billissimi! *_*) e ovviamente Senbonzakura e Benihime... mah, alla fine tutte. XD Mi chiedo se Minazuki nella forma in cui la abbiamo vista fosse un semplice shikai o se rispecchi la vera entità delle zanpakutou... perchè in quel caso, ne avremmo visti tre (Zangetsu, Zabimaru e lei). E voglio quella di Yoruichi ç_ç
Hai letto, l'ultimo capitolo? Giusto in orario con questo pezzo... certo che Yoruichi-sama è specializzata in salvataggi per il rotto della cuffia, eh. xD Sfido che Byaku non riesce a prenderla, se tutto il tribunale della Soul Society non l'ha beccata...
(Sììì la sagah *C* Ma Grimmjow, sul serio, ce l'ha qualcosa da Lady Oscar. Sarà tutto quell'azzurro. XD)

alfakein: Oh, penso anch'io che ci sia amore, ma è molto "a modo loro" e non lo vogliono ammettere! :P Yoruichi ha sicuramente una zanpakutou, che si vede ogni tanto durante i flashback (in quello di Soifon, per esempio, la usa brevvemente e sembra che sia una specie di wakizashi, come quella di Gin; la porta sulla spalla come Soifon) ma sembra una caratteristica dei capitani della seconda divisione basare la loro forza su tecniche diverse da quelle legate alla zanpakutou, come lo shunko, se consideri che anche quella di Soifon è un po' anomala.

Ino_Chan: Grazie davvero... non ero del tutto sicura riguardo a questa, ma mi solleva molto sapere che la trovate ic! **

Miyu chan: Sai una cosa? La fanfic non era intesa per essere malinconica, ma sono felice che tu la trovi tale: vuol dire che sa avere un significato oltre a quello che io ho pensato. Lo stesso per "l'arte dell'amore", come dice il titolo, "secondo Yoruichi"... XD Non corrisponde al mio pensiero, ma volevo che fosse ciò che probabilmente poteva pensare lei, e mi rende molto felice sapere che abbia senso agli occhi di chi legge!
Ed era chiara? *___* Oh deo gratias. XD Davvero, sono tanto contenta **''

Alessandra: Grazie, sono felicissima che ti abbia colpito quella frase, in effetti ci tenevo a rendere proprio quello che hai detto tu... giustificare ogni azione di un pg è troppo comodo, a volte il punto è nell'essenza del pg stesso! u_u
Ah, e ora inizia lo sproloquio... xD Rukia avrà sui cento anni, o forse meno... se consideri che cento anni fa Byakuya era un giovani shinigami simile ad un quattordicenne umano, e che lui è significativamente più vecchio di Rukia (il che si deduce dal fatto che cinquanta anni fa, quando Rukia è entrata nella famiglia Kuchiki, era giovane, circa come ora, mentre lui era già un uomo). In realtà mi sorge il dubbio che non tutte le anime, alla Soul Society, invecchino allo stesso modo; non sarebbe impossibile, dal momento che lì tutto è fatto di particelle spirituali che dunque non sottostanno alle leggi fisiche...
E non sappiamo quando Rukia sia nata, ma credo che possa avere cento anni e Byakuya centocinquanta o duecento. Se consideri che ora Byakuya ha l'aspetto di un trentenne umano, diciamo, e che cento anni fa era una ragazzino...
Scusa, mi sono fatta prendere la mano! XD

Keute: Owwwww. *_* Non so che dire, rotolo e sputo cuoricini come un cartone animato, tra un po' sbaverò come Nel.
Bleah. XD
Ma davvero è così IC? XD Oddio, mi fa un sacco di piacere. Posso solo dire che è lei, ad essere splediferous, indipendente da chi è la poveretta che la fa a pezzi scrivendoci su ( = io)! XD ... anche se riguardo alle riflessioni sull'amore... non so quanto fossero profonde (o istruttive XD): lì non parlavo io (né soprattutto il mio senso etico che è da molto tempo in vacanza xD) ma la piccola parte Yoruichi del mio cervello... giusto per precauzione, consiglierei di non prendere esempio! XDD
Spero che ti piaccia anche questo capitolo... *_* anche se vede senza dubbio un altro tipo di amore. <3

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 9
*** Reverie [SosukeMomo] ***


A me, l’Hueco Mundo, ricorda davvero farfalle di carta e acquerelli viola.
Ipotizzo che Orihime venga distratta dalla sua noiosa prigionia facendo cose come ritagliare e disegnare – come i bambini. C’è da dire che non mi stupirei se una prigionia prolungata la portasse ad uscire un po’ di senno, anzi, amo queste cose, perciò diciamo pure che mi piacerebbe molto… ma la cosa qui è lasciata alla vostra interpretazione. XD


9.
Reverie [SosukeMomo]




L’atmosfera dell’Hueco Mundo ricordava agli shinigami un gioco di ombre cinesi.
C’era tanto di quel nero, e parti di bianco così irreali e stonate da sembrare figure ritagliate nella carta da un bambino. Gli Arrancar per primi erano diversi e strani, e potevano davvero sembrare usciti dalla fantasia di un ragazzino. O da quella di Orihime.
Gin diceva spesso che era molto divertente cercare di immaginare, quando erano ancora Hollow, come sarebbero diventati dopo.
Questo era solo uno dei motivi per i quali gli Arrancar non amavano Gin.
Kaname non vedeva nulla, se non la sua utopica via, e dunque neppure le tonalità bianche e viola di quel nuovo mondo; che i suoi piedi calpestassero sabbia o aria, per lui, non faceva differenza. Ma forse avrebbe trovato gradevole il cielo nero dell’Hueco Mundo.
A volte sembrava davvero di essere ciechi.
Aizen non faceva commenti, e per questo manteneva il suo posto di saldo e, tutto sommato, buon capo. A lui non toccavano davvero tutti questi dettagli: non aveva mai amato i dettagli. Al di là delle apparenze conservate per tutti quegli anni agli occhi degli altri shinigami, lui non era mai stato tipo da apprezzare le piccole gioie quotidiane, la poesia, lo sbocciare di un fiore e via dicendo.
Sciocchezze.
Non aveva motivi particolari per provare antipatia nel riguardo di queste cose, se non il semplice fatto che erano piccole. E lui desiderava cose grandi.
Eppure questo corso di pensieri – che di solito prendeva il via quando se ne stava alla sua finestra, guardando il deserto e bevendo il suo tè - lo portava sempre a ricordare una cosa veramente molto piccola.
La piccola Momo che scioglie i capelli castani liberandoli sulla schiena, e sgrana gli occhi color nocciola.
Per lei erano state importanti anche le cose più minimali, come un tocco sulla spalla, un sorriso, il rumore dei suoi passi.
Cose che lui poteva darle con immensa facilità.
L’aveva abituata in questo modo.
Non era un segreto per nessuno che era di questo che l’anima di Momo si nutriva; non solo lui, che aveva teso i fili, ma anche gli altri – i compagni di squadra, gli amici di lei – sapevano benissimo di quale adorazione lei omaggiasse il suo capitano. E, con queste cose tanto piccole, lui la imboccava e guidava, tenendola dolcemente in bilico su un filo che lei non vedeva, riempiendo i suoi occhi dell’immagine di un sogno ad occhi aperti.
L’unica cosa che nessuno immaginava – e che ancora di più, adesso, nessuno avrebbe creduto – era quanto ciò fosse piacevole anche per lui. Momo era una sfida così semplice; anzi, Momo aveva smesso presto di essere una sfida. Momo reagiva sempre come lui si aspettava, Momo voleva essere ingannata. Momo era la vittima perfetta; e questo lo rilassava.
Chi ha mai detto che il “cattivo” della situazione deve amare il rischio e il pericolo?
Aizen non era come quel pazzo di Zaraki. Non gli piaceva correre rischi, e non provava il massimo del piacere solo quando si confrontava con un avversario temibile.
Il suo piacere era sedere sul portico della quinta compagnia con Momo di fianco a sé, e sentirla fremere solo perché lo aveva sfiorato con le dita nel prendere la sua tazza di tè.
Momo era il suo migliore successo e a lui piaceva contemplare i suoi successi. Momo era la cosa più vicina ad una routine che avesse mai posseduto.
E questo era piacevole.
Per questo Aizen pensava alla piccola Momo, nel dormiveglia fiabesco e carico di aspettativa di Las Noches, circondato da creature simili agli incubi dei bambini, mentre Orihime ritagliava farfalle di carta.



Ah: Gin dice effettivamente quella frase, in uno dei piccoli sketch che nell’anime originale seguono ogni puntata. XD Adoro le sue comparsate. Potete vedere le più carine qui -> http://it.youtube.com/watch?v=H1-u2xepw_w
XD

AllegraRagazzaMorta: Lol. Sì, tendenzialmente il concetto è quello... una Nemu gonfiabile. xD Anche se non penso che Mayuri la venderebbe u_u'' Quello lo farebbe Urahara xDDD
Non so se a me piacciono Mayuri e Nemu per questo contorto rapporto padre/figlia (in genere è una cosa che mi attrae) e se mi piacerebbero comunque presi singolarmente... però devo dire che nooo, non puoi dirmi che non ti piace la voce di Mayuri! Lol. E' troppo adatta a lui. XD Almeno quanto quella di Shinji... ovviamente in giapponese. XD Comunque, è anche possibile che il mio amore per Mayuri sia notevolmente aumentato dopo aver letto una fic in cui veniva quasi bevuto da Shunsui (la fic ipotizzava che Mayuri-sama prenda il suo sonno di bellezza in forma liquida in una bottiglia... come gli alieni di Futurama). Questo gli ha senza dubbio dato punti. xDDD

Alessandra: Infatti, sì... spero di non averti annoiato con le mie elucubrazioni, ma adoro fare ragionamenti attorno ai miei personaggi preferiti, e Bleach offre decisamente una marea di spunti! Riguardo a Nemu e Mayuri, si è capito che la loro relazione così particolare mi piace molto... è il perfetto rapporto master/slave, ma devo dire di averlo un po' rivalutato con gli ultimi episodi del manga (che non ti spoilero nel caso non li avessi letti), diciamo che da quegli avvenimenti si scoprono PIU' cose su ciò che esattamente Mayuri ha fatto per rendere sua figlia forte, tanto che acquisisce un certo senso quel momento, nel combattimento contro Uryuu, quando lui si stupiva che lei fosse ridotta tanto male per un semplice colpo... XD

Ino_Chan: Oh, grazie mille! Infatti è proprio quello che mi piace di più di Bleach... la cura con cui viene presentato ogni personaggio e i dettagli dati su di loro, cosicché se si apprezza qualcuno, anche di non particolarmente importante, come lettore puoi comunque stare sicuro che prima o poi si scopriranno delle cose su di lui. Finora Kubo non mi ha mai deluso... e descrive con realisticità anche piccoli "momenti" (esempio: quando Yamamoto combatte contro Ukitake e Kyouraku e c'è quel breve flashback sul loro rapporto... siamo sinceri, a livello di trama, serviva? No, eppure è assolutamente realistico che un maestro sia nostalgico riguardo agli antichi allievi, anche se né il maestro né gli allievi in questione sono minimamente protagonisti). E' proprio a questo che mi ispiro per le mie shottine... **

Helen Lance: Eh già: in Turn Back the Pendulum, Mayuri è tanto tenero *w* E nei capitoli precedenti, Nemu e Mayuri hanno una gran bella parte, no? E' stato proprio quello che mi ha fatto inquadrare la loro relazione.
Prima di tutto, l'incontro un po' "nobilita" Mayuri: è la prima volta (filler esclusi XD) che lo vediamo effettivamente mettere tutta la sua abilità agli ordini della Soul Society. Ovvio che è il tipo che fa le cose per se stesso, però si comporta anche da degno capitano, in fondo. E poi il combattimento con Nemu... okay, possono dirmi finché vogliono che non era vere preoccupazione per lei, ma secondo me c'era anche quello. Secondo me Mayuri è un po' tanto egocentrico, troppo per ammetterlo, però gli importa di Nemu, magari in modo contorto, ma non per questo meno vero. E poi COS'E' che le fa per curarla e che sconvolge Renji e Uryuu??! XD
Lol. Quel dettaglio mi ha aperto il mondo di "Il sesso secondo Mayuri Kurotsuchi". Una cosa spaventosa, ovviamente, però... mh. XD Anche intrigante. XD
Be', coff. XD Stendiamo un velo pietoso. xDDDD Insomma, contenta che la MayuriNemu ti piaccia u_u Ma non sarà mica per via del mio capitolo, vero? *w*
Anche io voglio dannatamente vedere cosa succede - poi ho un debole per le scene collettive e apocalittiche... e voglio Gin... e voglio Shinji... e Byaku... e Ulquiorra...
(...sì. Bya-kun è un povero illuso. Y_Y'' Anzi, ho una domanda per te. Ovvero: ma non ti sembra strano, little Byaku, in TBTP? Mi spiego: era un ragazzino ben diverso da com'è diventato. Ora, vero che con la crescita si cambia, ma qui non è un semplice cambio di carattere, bensì il consolidamente di un credo che ha formato tutta la sua vita; la rigidezza che è subentrata gli ha causato non pochi problemi, e Byakuya l'ha sempre "messa" come se fosse qualcosa che gli era stato insegnato, nominando poi i propri genitori e gli altri Kuchiki come a darci l'idea che tutti i suoi comportamenti facessero parte di uno stile di vita saldo nella sua famiglia. Poi, però, vediamo che il nonno non era affatto così. Secondo te sono un'illusa a sospettare che ci possa essere qualcos'altro, in mezzo, tra il ragazzino che insegue la donna gatto e l'attuale Byakuya? XD O è possibile ci sia un qualche altro avvenimento, o passaggio, per così dire?)
Ah: Aizen, devo ammettere, non rientra nei personaggi che più mi affascinano al momento, forse perchè si sta troppo calando nel villain-cliché. Perciò non ho molte cognizioni sulla AiHime, ma sono dispostissima ad essere illuminata da te. Riguardo alla AiHina, ecco qui la mia visione, invece! E giuro che il capitolo era già pronto prima che tu chiedessi. XD
(Grimmjow Jarjayes rules)

Keute: Sono onoratissima di sapere che questa mini-fic ti ha avvicinato a un nuovo pairing! *_* Uah. *_* (Non che la Nemu/Ishida non sia amabile, eh!) Riguardo a William, confesso che non l'ho mai studiato come si deve, ma sono molto affezionata a Sogno di una notte di mezz'estate per averlo rappresentato con la mia classe in quinta ginnasio. <3
Ma sai che mi hai offerto uno spunto a cui non avevo pensato? In effetti, sì: io avevo pensato all'amore da lui scelto come un mero mezzo per assicurarsi la fedeltà di lei (cosa della quale lei è consapevole, ma ciò non cambia il fatto che provi tale sentimento) eppure può essere - mi piace un mucchio quest'idea! *_* - che lui in verità volesse anche un po' di quell'amore, per se stesso, semplicemente perchè tutti ne hanno bisogno. Siamo chiari: strano, contorto, egoista, ma sempre amore. *____*
Le ultime righe della tua recensione mi rendono contentissima *__* L'ho già detto mille volte, ma amo la fic corale, amo i molti personaggi e i diversi punti di vista. Nella vita è davvero così, diverse persone possono vivere la stessa cosa in mille modi diversi, nessun sentimento è univoco, e niente è mai banale, e sono lietissima di riuscire un po' a trasmetterlo con molti personaggi. Davvero dà dipendenza? XD Oh cielo, mi spiace, ma spero che l'aggiornamento veloce riduca un po', e che non ti deluda!

alfakein: Vero, Nemu può fare tristezza, ma gli ultimi sviluppi nel manga [spoiler spoiler!] fanno un po' più chiarezza sulla sua situazione! E Mayuri è semplicemente troppo adatto per ogni genere di battuta perversa, per questo lo amo. XD Secondo me c'è ancora più da sapere, comunque, per questi due xD

Ho scritto davvero troppo! XD Scusatemi. XD
Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 10
*** Hier kommt die Sonne [NanaoShunsuiSoifon] ***


Stavo ripensando alla scena del Soukyoku, e all’espressioni singolari di Nanao e Soifon nell’anime. Nanao è davvero meravigliata, e Soifon ha qualcosa nello sguardo… be’, ho provato ad immaginare che cosa stessero pensando.
Die Sonne, ovviamente, è Ichigo. Anche se né Nanao né Soifon lo sanno.


10.
Hier kommt die Sonne [NanaoShunsuiSoifon]




Nanao non era stata sicura di quali intenzioni avesse il suo capitano finché non aveva visto il ryoka.
Anche se dire che l’avesse visto era decisamente una parola grossa. All’inizio nessuno aveva capito cosa fosse accaduto; le esecuzioni avvenivano così di rado, alla Seireitei, che lei non ne aveva mai vista una. Forse era semplicemente così che funzionava. Ma allora cos’era quel reiatsu?
Poi Shunsui si era passato una mano sul bordo del cappello e lo aveva abbassato, sorridendo, e Nanao aveva visto una figura con un lungo mantello che sventolava con forza nell’aria spaventosamente calda.
L’ha salvata… aveva pensato, e quando Shunsui aveva guardato Nanao, la aveva vista con un’espressione sul volto che in alcuni momenti della loro vita tutte le donne hanno, un’espressione che avrebbe voluto vederle più spesso.
C’era meraviglia e desiderio, come sul viso di una fidanzata che guarda un abito da sposa. E una punta di dolore. I capelli le ondeggiavano attorno al viso, mossi dall’aria che bruciava, e se ne infischiavano dello stretto nodo nel quale lei li aveva legati, liberandosi in ciocche sottili e tristemente dolci che sbattevano impazzite contro lo zigomo, in cerca di libertà.
Era bella e singolarmente sincera.

Soifon aveva sgranato gli occhi per un istante, quasi che la sua mente si rifiutasse di credere a quello che i suoi occhi vedevano. Nessuno poteva fermare il Soukyoku. Era impossibile.
Scioccamente, per un istante, si era detta che se esisteva una persona – se veramente c’era qualcuno in grado di farlo, poteva essere soltanto…
Ma era sciocco, ripensarci adesso. Non c’entrava proprio nulla, si era ricordata.
E poi aveva visto il mantello, e il suo respiro si era fermato. Possibile che…?
Soltanto una persona lei conosceva, o meglio aveva conosciuto – molti, moltissimi anni prima – che sarebbe stata così pazza, e così sprezzante, e così forte da riuscirci…
- Yoruichi – aveva sussurrato, muovendo a malapena le labbra, mentre fissava in alto tra le palpebre socchiuse, lo sguardo puntato suo malgrado su quella figura a malapena distinguibile.
Più fiammeggiante del sole.
E aveva sperato.



Siccome ero particolarmente ispirata, ci ho fatto anche un video (amo Sonne dei Rammstein) che ha finito col diventare una specie di trailer di Scintillae. Ammetto di aver pensato alle “scintille” del Soukyoku mentre mi figuravo visivamente le “ispirazioni” alle quali faccio riferimento per scrivere la raccolta, perciò ho fatto un po’ di caos e ho messo su il video. xD
-> http://it.youtube.com/watch?v=SaBZ_u8M4pE

Alessandra: Oh che bello, io amo gli spoiler e odio non poter spoilerare! Così possiamo parlare per benino (anche se io non ho letto proprio i numeri futuri, ma sbocconcella di qui e sbocconcella di là... XD)
Felice che l'aggiornamento ti abbia consolato, pensa che io oggi avevo la terza prova... ma sono felice come una Pasqua che sia andata, e quindi alé, nuovo capitolo. u_u Ne ho un bel po' di scorta per questo aggiorno tanto in fretta :P

AllegraRagazzaMorta: I gigai gonfiabili... *_* Quande ideuzze perverse mi vengono in mente. XD
Nu, me non segue Lost ç_ç Ma comincio a pensare che dovrei, eh °_°' Comunque ammetto, le farfalle mi sono proprio venute per caso XD Non ho idea di cosa ti ricordino XD Però mi sarebbe piaciuto capire la scenetta di Hime (perchè poi lei va da Gin? XD).
Sì, me lesse... eh già, Aizen mi sta sempre meno simpatico, però confido che presto si scoprino più cose su di lui... e attenzione, non mi sta antipatico perchè è cattivo, anzi! XD Ma mi serve un po' più di sostanza! Hinamori invece non mi piace, perchè è troppo scema. XD Non so come dire... l'amore folle che cancella tutto il resto tendenzialmente mi può piacere, però deve essere correlato ad un carattere folle... Hinamori non mi sembra ce l'abbia. Infatti come ti dissi la tua mi piace di più perchè ha più le palle, coff. xD

Ino_Chan: Anch'io adoro Preludio per le stelle erranti! *_* Oh, diciamolo, li adoro tutti. XD Quelli sul passato di Rukia, poi, sono così teneri... ma anche le semplici vignettine piazzate qua e là, ad esempio quando ancora non sapevamo chi fosse Urahara... <3 Kubo-senseiii *O*

Helen Lance: Gin! *_* Oh cielo, quanto è adorabile. Davvero. Voglio vederlo in azione; hai assolutamente ragione, sappiamo pochissimo. E quando lo vedo negli speciali sugli Arrancar... ma non è dolcissimo? xD Non è stupendamente beffardo e incomprensibile? E poi per qualche motivo troppo buffo la sua pettinatura da bravo ragazzo (se noti, è uno dei pochi coi capelli corti, tagliati normali, pettinati e senza cose strane). XD Per qualche motivo la sua frangettina mi fa morire, se penso al cespuglio di Ichigo o a Kenpachi and so on. xDD Tra l'altro dà l'idea che i capelli siano sottilissimi - okay, sono folle, è un manga/anime, come fa a dare una simile idea? Però quando Gin svolazza e svolazzano i capelli sembra davvero che siano sottilissimi e lisci, e la mia mente parte con spunti per Gin/Ran dove lei gli carezza i capelli e non si finisce più. Y_Y
Certo che descritto così mi riporti a trovare un perchè in Aizen... diciamo che mi ricorda perchè mi era piaciuto in End of Hypnosis; ma lo apprezzo di meno da quando s'è seduto in cattedra. Certo, il deus ex machina ha fascino, ma personalmente preferisco il cattivo che si dà da fare, o muovendosi in prima persona o comunque sporcandosi le mani in qualche modo - esempio, Gin. Uno che pensa per sè, uno pronto a combattere e darci dentro. Aizen, per quanto forte, al momento mi sembra troppo "statico"; preferirei tutt'al più vederlo vincere dopo un combattimento che l'ha ridotto malissimo ansimante e coperto di sangue, insomma, cose così. XD Certo, poi c'è la sua perversa dolcezza e noncuranza; certamente questo denota una forza d'animo straordinaria. Diciamo che io l'ho rappresentato un po' "meno stronzo" perchè ho fatto questa serie di collegamenti: Ma questo da cent'anni tiene su una maschera? -> Cribbio, che roba, ma come si fa a resistere? -> Ma forse era una maschera per qualche motivo piacevole.
E così ho ipotizzato questo Aizen che per un secolo ha nascosto le sue ambizioni ma non per questo non ha comunque fatto ciò che gli piaceva, per dirla spiccia. Vedi manipolare le persone e trarne nonostante tutto un piacere.
Che in qualche maniera, per lui, Momo non sia solo un pedone anonimo è comprovato: non dice lui stesso di averla scelta e "predisposta" ad un determinato scopo? Per me, questo significa qualcosa. Tutt'al più potremmo dire che non ha esitato, nonostante quello, a ucciderla (o provarci) ma questo lo stava per fare anche Byakuya, giusto? Eppure ora nessuno mette in dubbio che lui ami Rukia. Semplicemente esistevano forti moventi in senso opposto... perchè non dovrebbe valere anche per Aizen?
Parlando di Byakuya, sono felice che tu mi dica così! Sì, anche a me piace il nonno (mi meraviglia sempre quanto sia ben delineato come personaggio, simile a Byakuya in maniera evidente eppure diverso) e ho notato una cosa: nonno Ginrei porta la sciarpa, ma non il kenseikan. Ciò significa che porta un cimelio di famiglia con un valore non solo "monetario", ma anche, probabilmente, affettivo e d'orgoglio; ma non se la mena con kenseikan e cose varie. Mentre Byaku lo fa. Magari siamo noi che ci facciamo i film perchè vogliamo l'angst XD, però secondo me qualcosa ci può essere! Foss'anche solo che il nonno bonario è morto lasciando Byaku unico erede giovane con una turma di parenti sciacalli? Oppure potrebbe essere legato a Yoruichi, come dici tu - io me lo vedo Byaku che dice "io non farò come quell'irresponsabile, io non tradirò la mia famiglia". O magari ha a che fare col Mistero della Famiglia Shiba, la quinta famiglia nobile della Seireitei? O con le altre due oltre Shihouin e Kuchiki? Kubo disse in un'intervista che aveva in mente molte cose per queste famiglie.
*_____________________________* Io con gli intrighi tra nobili ci vado a nozze, proprio.
... mentre. La AiHime. Ebbene, sì, la modalità c'è, anche se il rapporto prigioniero/carceriera che mi stuzzica si esplicita meglio nella UlquiHime. Però la manipolazione di lui è senza dubbio una cosa interessante... mmmmh. Fuffufufuf *ride come Nnoitra. O era Szayel? xD*
*camba in kukukukuku*
Come Orochimaru.

alfakein: Infatti, anche io preferisco Gin ad Aizen... intanto ha più senso dell'umorismo (U_U) e poi ovviamente c'è il suo rapporto con Rangiku. E poi come dici tu, per me Gin non è un vero cattivo. C'è qualcosa che vuole (questo può dircelo solo Tite Kubo) o in ogni caso è nella sua natura questo modo di comportarsi, ma, altrimenti non sarebbe Gin... *o*

Contessa: Evvivah! *_* Yup. Grazie, finalmente! >w< I discorsi più dettagliati li facciamo poi a voce. XD Però smettila di deprimerti per una semplice recensione! <3

Ho scritto davvero troppo! XD Scusatemi. XD
Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 11
*** Gravity of love [GinRangiku] ***


Ovviamente ispirato dall’omonima canzone… era così adatta al momento dell’addio tra Rangiku e Gin!
What you need and everything you'll feel
Is just a question of the deal
In the eye of storm you'll see a lonely dove
The experience of survival is the key
To the gravity of love.



11.
Gravity of love [GinRangiku]




Certe volte, ripensando a quel momento, il ricordo di lei è sgradevole, come se fosse stata il peso che voleva trattenerlo giù.
Mentre tutto quello che lui voleva fare era lasciarsi sollevare verso l’alto.
Gin non è solito provare rabbia, ma conosce bene il sentimento del fastidio. E Rangiku è sempre stata fastidiosa nella sua staticità. Voleva trattenerlo; voleva fermarlo. Perché? Non avrebbe dovuto desiderare, lei stessa, di poter diventare come lui?
Leggera.
Bisogna essere leggeri per essere egoisti senza perdere il sorriso.
E Gin in questo era un maestro. Non c’era alcun sentimento negativo in lui, perché come avrebbe potuto esserci, se per lui tutto quanto era così leggero? Anche vivere o morire, o uccidere.
In fondo siamo solo anime, Rangiku. In un ciclo eterno. Che cosa cambia?
Ma lei era pesante. E anche mentre i Menos venivano a portarli via, lei era rimasta lì, come una catena che cercava di tirarlo verso il basso.
Gin avrebbe preferito non essere costretto a considerare poco importante anche lei.
Ma era stato costretto a farlo, se voleva andarsene da lì.
Se non l’avesse fatto, avrebbe dovuto provare rimorso, senso di colpa o nostalgia. O semplicemente provare dolore per la separazione. Invece, era stato leggero, come sempre, e aveva provato soltanto sollievo.
E così era molto meglio.
Le aveva sorriso e lei lo aveva fissato come se non capisse, e poi aveva sbarrato gli occhi per la rabbia. Se avesse potuto, avrebbe dato di matto, sicuramente, come quando erano bambini e lui la prendeva in giro e finivano a rotolarsi come degli sciocchi, e lei, tentando di prenderlo a pugni, dimenticava la fame. E poi rideva.
E lui si sentiva più leggero.
Lo aveva fatto ancora e così lei si era arrabbiata, lì, piccola e lontana al suolo; e lui se ne era andato, come sempre, leggero.
Sorridendo.
Era così pesante doverle sorridere - lei era pesante - ma in quel modo lei si era arrabbiata e lui aveva scherzato e Gin sapeva che in quel modo c’era meno spazio per il dolore.
Siamo solo anime in un ciclo eterno e, in fondo, ci vedremo ancora. La prossima volta.



Questo Gin è ooc. °_° Cioè, mi piace questo spunto, in qualche modo sento che gli si avvicina, ma non è lui. XD Uffa. XD

alfakein: Non sono io che ho spirito d'osservazione, è Tite Kubo che non trascura mai niente! Non so se possono aver pensato davvero questo, ma be', ci ho provato. :P

Alessandra: Scrivo perchè non studio! XD Non abbastanza, comunque. Ma sì, agogno la libertà. u_u Anche a te piacciono i Rammstein? Stupendo *__*'' Spero che ti sia piaciuto. XD Era un extra. XD Ma certo che sarebbe bello contattarci per mail, d'altronde l'opzione "Contatta" nel profilo esiste per questo! :D

Ino_Chan: Concordo totalmente con te, è proprio per quello che amo i flashback! *_* E poi non c'è nulla di meglio per trarre spunti per le fanfic. u_u

Helen Lance: Non so se i personaggi stessero pensando proprio quello, però io sono fissata per queste cose - succede una cosa, cosa pensano tutti, che reazioni hanno? - e be'... se Byaku riconosce il mantello Shihouin... figuriamoci Soifon. xD
Ah per Aizen... mi ricorda una fic Aizen/Ukitake (XDDDDDD) che avevo letto tempo fa, dove lui era così ic mentre molestava il caro Jyuu XD In effetti sì, metti Hime al posto di Jyuushiro e fila. Anche se temo che lui non abbia le caratteristiche per piacerle - un conto è Ulquiorra, lì la si può vedere intenerite o si può immaginare che lo giustifichi, ma Aizen no... dovrebbe proprio essere un approccio violento. XD O che prevede una Hime post-lavaggio del cervello.
Billo. *.*

Contessa: No! O.O Hai commentato senza essere minacciata! Non ci credo. XD Grazie!! <3 Secondo me per capire Nanao servirà Lisa. Per capirla davvero, intendo... così come anche Shunsui. Io ci spero, comunque! XD Ma nel frattempo ci sono tante belle Nanao/Shunsui che aiutano a inquadrare il personaggio... *_*
E be', certo che Soifon è figa. Se ci pensi è l'unica donna del Gotei spietata u_u Per questo non sta male con Byaku (okay, crack pairing che di più non si può XD). E poi io adoro il suo fisico. **

AllegraRagazzaMorta: Lol, è vero che Aizen ha reso più forti i suoi nemici xD Però possibilmente prevedeva che morissero - e poi come minimo se ne esce dicendo "Be' che mi cambia, sono comunque più forte io". XD Però sai, secondo me non è casuale che Shinji abbia un grado in più di lui (idealmente, certo; ma finché erano al gotei entrambi, Shinji era più alto in grado). Senza contare che Shinji è MOLTO forte. Spero tanto di vedere un bello scontro tra loro. ** Comunque non sei stupida, io lo sono; sono abituata a delirare e crossoverare e so quanto è noioso dover spiegare il ragionamento a chi non capisce. XD Comunque ora ho capito! XD
Concordo su Soifon e Shunsui/Nanao (anche io amo che sia protettivo; e poi è GRANDE *ç*) e anche sulla tua riflessione riguardo a Lisa. Non è uno spunto stupendo? Sì sì. Questo si va ad aggiungere alla mia ipotesi nella seconda fic di questa raccolta. Lisa è un po' il suo "Kaien", e poi, Nanao le somiglia così tanto... povero Shunsui, come lo stiamo martoriando. XD

Stavolta FORSE non ho scritto troppo. XD
Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 12
*** Vanitas [ByakuyaHisanaRukia] ***


Questo pezzo mi piace un sacco, ma non so se sia per il suo effettivo valore o se è solo perché tratta di Byaku. ^^’’
Ha un “seguito” nella fic successiva… e quanto al titolo, un po’ è istintivo, ma diciamo che la “vanitas” dei vivi che appare vacua ai morti mi sembrava un tema calzante per questo particolare “angolo” del mondo di Bleach, dove io vedo camminare molti fantasmi.
Colonna sonora ideale: Je Chante Pour Passer le Temps, il tema di Byakuya. Potrei dilungarmi parecchio sulle sensazioni e immagini mentali che mi ispirano questo personaggio e questa colonna sonora… ma vi risparmierò. xD


12.
Vanitas [ByakuyaHisanaRukia]




A Byakuya non piaceva pensare a se stesso come al fratello di Rukia.
Anche la parola, nii-sama, lo convinceva poco. Non che fossero molte le cose che effettivamente lo convincevano.
Il punto, si diceva, era che lui era sempre stato figlio unico. E un figlio unico, in una famiglia come la sua, difficilmente avrebbe potuto non sentirsi tale, anche se avesse avuto molti amici con i quali trascorrere il suo tempo – cosa che lui non aveva avuto. In lui era troppo radicata la nozione di essere l’ultimo Kuchiki, l’unico erede, e nella mente aveva troppi ricordi di meste stanze chiare, di risvegli solitari, di silenzi lenti e soffici come carta di riso, per accettare con tanta facilità l’idea di essere d’un tratto il fratello di qualcuno.
“Fratello” suonava come contatto, allegria, risate, informalità.
Hisana, quando gli aveva fatto la sua richiesta, avrebbe dovuto capirlo.
Byakuya non era una persona da contatto umano. Non lo era mai stato. Tra sé e sé pensava che la gente, sempre pronta a riempirsi la bocca sul valore supremo dei sentimenti, avesse perso un po’ troppo di vista quanto valore tutt’ora permanga nell’avere un tetto sulla testa, un futon caldo per riposare e del buon cibo sulla tavola.
A suo parere, sarebbe dovuto ampiamente bastare.
Il tetto, il futon e il cibo, infatti, sono quello che sono. Sono affidabili. I sentimenti, al contrario, non sono solo tiepido calore umano, piacere e cose positive.
Byakuya questo lo sapeva meglio di Rukia.
Lo aveva imparato tempo prima, e lo ricordava ogni volta che si svegliava nelle ore che precedono l’alba, quando la luce comincia a strisciare sulle cose in maniera sgradevole – come se non fosse più abituata, come se fosse umida – e nella sua camera c’erano solo il silenzio dell’attesa e solo il suono del suo respiro pesante. Qualche volta si era persino chiesto, nell’immobilità della stanza, gli occhi dilatati, se non si fosse lasciato scappare un attimo prima di svegliarsi una parola, o un nome, che qualcuno avrebbe potuto udire; ma nessun servitore era mai venuto.
E aveva le mani sollevate come se tenesse qualcosa, ma non c’era niente, tranne ricordi del sogno, e il volto di Hisana e il corpo di Rukia e una sensazione distinta di fastidio, di disordine, di desiderio insoddisfatto.
Era persino troppo stanco per provare vergogna, o disgusto per se stesso. Tra le altre cose, Byakuya non era abituato a provare disgusto per se stesso. Gli avevano insegnato il suo valore.
Poi la luce diventava più cruda, e più forte, e pietosi gli avanzi del sogno svanivano. Il capitano Kuchiki li lasciava andare in un mutuo, tacito accordo.
Preferiva pensare che Rukia dormiva sotto il suo tetto; era scaldata dai suoi vestiti, comprati con i suoi soldi, portava il suo cognome e la sua dignità e il suo orgoglio. Tutto questo era affidabile, era ciò che coscientemente voleva darle; il resto, preferiva non pensarlo.



Stavolta, per la vostra gioia, vi risponderò brevemente perchè ho poco tempo XD

Ino_Chan: Sì, tutto sommato è strano immaginare Gin malinconico, però la mia personale opinione è che Ran sia una delle poche cose che lo rattrista. Tutto il resto lo vede come se non lo riguardasse, ma lei arriva in profondità... Y_Y

Helen Lance: Approccio violento. Pensa, pensa. XD Ah, e grazie per i video! *_* Mi fa tanto piacere che a qualcuno piacciano, sono una maniaca di video/trailer e quant'altro. XD

AllegraRagazzaMorta: Dici che è ic? ooow. XD Grazie... speriamo. Poi Kubo ci stupirà tutti svelandoci un passatone incredibile... oddio, spero di no. XD Che sia un po' bastardo per natura è parte del perchè lo amiamo XD

Alessandra: Tutti amano la Gin/Ran! ** D'altronde come potrebbe essere altrimenti? Dobbiamo riempire il fandom di fic su di loro! Mi spiace per la giornata no, ma ho capito e ti ringrazio. ^^ A me affascina un sacco l'idea della reincarnazione ... ** Invece, per i Rammstein, devi sapere che io sono onnivora in fatto di gusti musicali, dico sempre che "ascolto quello che mi piace" quindi non vado per generi... dei Massive Attack mi piacciono alcune cose e altre no. Ma d'altronde sono la colonna sonora di Kennino... *_* Grazie per il video, ma è semplicissimo! Basta usare un programmino di Windows che è Movie Maker, che è intuitivissimo! u_u Provi un po' e poi ci prendi la mano :P

Miyu chan: Sì, sono tutti tormentati! XD E' per questo che sono così affascinanti. *_* Se no il divertimento finisce subito... *sadistic mode on*

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 13
*** Vanitas II [RukiaRenjiByakuyaHisana] ***


Allora. Non sto scherzando: siccome ho i miei bei periodi di delirio folle per Byakuya, mi è realmente accaduto, mischiando la Byaku-obsession con la Japan-obsession, e vedendomi Ju-on, di sognarmi Hisana che tornava dall’Oltretomba. XD Cioè, intendiamoci, non che io nel sogno stessi con Byakuya-sama: semplicemente io gli andavo dietro, lui non mi si filava e sua moglie morta si dava da fare per farmi desistere! Lol. Che direbbe Freud? XD

Colonna sonora: On the precipice of defeat, Bleach OST.


13.
Vanitas II [RukiaRenjiByakuyaHisana]




A volte Rukia pensava che era un miracolo non fosse ancora impazzita.
In fin dei conti, ne avrebbe avuto ben motivo. Certo, lei era forte, ed era capace di chiudere le palpebre, delicata e decisa, sui suoi grandi occhi tinti di lacrime e pioggia.
E in questo modo celare.
Ma questo non significava che non sentisse. Non significava che non ricordasse.

Era cresciuta da sola a Rukongai, sopravvivendo alla vita della strada quando era molto, molto piccola; poi, aveva conosciuto la sua prima famiglia, i suoi primi amici. E tutti li aveva perduti.
Tutti tranne Renji, è vero. Per molto tempo Renji era stato la sua casa. Quando pensava al concetto di calore, ancora adesso Rukia rivedeva i capelli di Renji, e le tonalità di fiamma rossa e aranciata di quei capelli, quando lui li sollevava nella luce del tramonto per legarli, dopo un’altra lunga giornata, stanco ma felice del cibo conquistato - lo sguardo soddisfatto e fiducioso e disperatamente colmo di lei.
Troppo disperato, troppo colmo; troppo lei.
Faceva persino paura.

Ma poi era venuta una nuova speranza. E lei ci si era buttata con tutta se stessa. L’accademia sembrava dover risolvere tutti i suoi problemi; ma non era stato così, perché, mentre Renji continuava il suo duro percorso di allenamento, lei era stata graziata.
Elevata, promossa, ricompensata per un merito non suo. Tolta dall’accademia come una graziosa statuina e ricollocata in un’altra sede, senza colpo ferire, senza dimostrare alcuna particolare abilità, senza poter esprimere parere.
- Ukitake è un buon capitano. Premuroso con i sottoposti. -
Byakuya aveva davvero detto “premuroso”? Probabilmente ricordava male; non suonava come qualcosa che lui avrebbe detto. Ad ogni modo, era stato l’unico commento che aveva accompagnato la scelta della tredicesima compagnia.
All’inizio, Rukia non aveva davvero capito. Non era abituata ad ottenere qualcosa in cambio di niente. Perciò, cosa poteva volere da lei il suo nuovo fratello adottivo? Tra le possibili risposte c’erano quelle che erano più piacevoli, e quelle che lo erano di meno. Le avevano persino detto che era tanto simile alla moglie defunta di nii-sama.
Col passare del tempo, aveva iniziato a pensare che avrebbe preferito se le fosse stato richiesto di pagarsi l’ammissione nel casato. In un modo qualsiasi. Pur di non sentirsi un tale peso, una tale delusione.

Ed era soltanto peggiorato. Decine di anni erano passate, portando solo silenzio tra lei e la schiena voltata di Byakuya, tra lei e la tomba di Kaien, tra lei e Renji. Silenzio, tosse insanguinata sulle mani del capitano, cerchi lasciati sul tavolo dalla tazza di tè, e fogli dalla scrittura sbavata e porte di carta di riso e su tutto un colore grigio pioggia.
E proprio quando pensava che Ichigo fosse l’inizio dell’estate – l’estate, dopo le pioggie interminabili della sua primavera – tutto era ricominciato. Renji l’aveva ripetuto tante volte che se ne era quasi convinta: non voglio morire, non voglio morire. Ma come si supponeva che potesse sopportare, ora, anche un’altra scoperta?
Scoprire di avere avuto una sorella. Una sorella che non l’aveva amata – non abbastanza da rimanere con lei. Per lei. Rukia stringeva i denti e i pugni quando ci pensava. Renji era rimasto con lei, ed era solo un bambino!, Ichigo era rimasto con lei, anche se non c’era apparentemente nulla a legarli; persino Byakuya era rimasto con lei, alla fine. Anche se per lui era stato così difficile.
E sua sorella non aveva trovato in se stessa la forza di rimanere con lei?
Nonostante questo, lei, Hisana - quell’assassina - rimaneva lì. In quelle stanze, in quei silenzi, dietro quelle porte. Quasi impregnava i vestiti di Byakuya. Il suo respiro lo seguiva e seguiva Rukia, e lei era pian piano arrivata ad odiarla, perché teneva legato a sé il cuore di un marito che non si rassegnava ad essere vedovo, perché continuava a sorridere senza diritto dalla sua foto, perché era semplicemente la versione migliore di tutto ciò che Rukia era.
E, Rukia ne era certa, Hisana odiava lei altrettanto.
Soprattutto di notte. Perché la notte confonde le cose e nei sogni di Byakuya non era più così semplice capire chi era Rukia e chi Hisana.



Ç_ç
Sì, odio Hisana. xD
Ah… le “porte di carta di riso”… okay, lo capiscono tutti che sono gli shoji. XD

AllegraRagazzaMorta: E qindi Byaku-Bo non ti piace, eh? XD Male male, bisognerà rimediare. u_U Sì sì, comunque... nell'ultimo capitolo la UlquiHime regna. XD Non lo so come faccio a immedesimarmi, mi immedesimo? °_° Uau. XD Grazie. XD E comunque lascia perdere che nel tuo ultimo capitolo... *_* *ByakuYoru! xDD

Helen Lance: Sì sì, incolpa Hisana eccome, ma poi si sente in colpa e fa gli incubi. XD Che poi... incubi... mah. ò.ò Chissà cosa sogna esattamente con Rukia e Hisana? XD Ovviamente Byaku mente pure a se stesso e per non dover ammettere quanto è assurdo questo rapporto si dice "Ma no, non sono suo fratello" così spera di sistemare tutto. XD

Contessa: ******* ... Grazie! Però, sai una cosa? A me piace di più questa shottina (e l'altro accenno di GinRan che sta in una delle prossime da pubblicare) piuttosto che Stains... le trovo più calzanti. °_° Chissà? Non so a quale ff ti avevo esattamente accennato, ma mi sa che non era questa, forse era quella lunga! Mah, adesso poi ne sto scrivendo tremila. XD Se sei sfortunata di chiederò un beta-reading xD

Ino_Chan: Eh, sì... Gin con Ran è proprio diverso! Anche quando ferma Shinsou... ti ricordi? Si vede benissimo che è contrariato quando Ran appare per proteggere Momo... normalmente scherza e nulla lo turba, ma lei, lì, lo irrita davvero, perchè chiaramente lui NON PUO' darle del male. *__*'' Comunque... rivalutare Byaku? Ma no! Non dirmi che neanche a te piace! Nononono. Non va bene. Byaku è così amabile, come può non piacere? ç^ç

Keute: Sei tornataaaah! Non abbandonarmi più così. ç_ç
... scusa °_°''
Comunque... oh ma quanti commenti, gosh! °///°
Be', hai ragione, Byaku è strano. Mi sono persino chiesta se forse Kubo non avesse inizialmente pensato a degli sviluppi un po' diversi, perchè se noti anche Renji, le prime volte che compare, è molto strano, considerando ciò che si scopre poi. Insomma, nel migliore dei casi Byaku è molto complesso. Però lo amo ç_ç Lo so, lo appiattisco così, ma che ci posso fare? ç_ç Purtroppo temo che un grande ostacolo per comprendere Byaku sia proprio il suo essere giapponese. Magari mi sbaglio, ma con tutta la tradizione che ci sta alle spalle, credo che sia uno dei personaggi di Bleach che più è legato ad una serie di valori che forse sono difficili da capire per un occidentali (vedi la totale fedeltà alla parola data... okay, anche noi abbiamo avuto i moschettieri che morivano per il re, ma non è mica la stessa cosa). A volte penso sia per questo che ci appare così inafferrabile. Ed è anche per questo che lo contestualizzo sempre col mio "immaginario orientale"; carta di riso, grigio e verde giada, pioggia, té verde, bambù e altri assurdi clichè XD
Però no, non mi dire che le mie frasi sono come un testo di filosofia... così mi pugnali al cuore! XD Odio la filosofia. XD

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 14
*** Office obligations [YamamotoSasakibe] ***


Poniamo un freno all'angst...

Adoro questi due ragazzi. XD
Ah, by the way. “Riprendi le fila, o mio racconto” è indeed una citazione dal Nome della Rosa, che originariamente fa così: “Ma riprendi le fila, o mio racconto, ché questo monaco senescente si attarda troppo nei marginalia”. Per qualche motivo, adoro anche questa frase. xD


14.
Office obligations [YamamotoSasakibe]




Shigekuni Genryuusai Yamamoto, altresì detto “vecchio Yama”, non era un uomo affettuoso. Poi ad essere precisi, qualcuno – il pensiero correva sospettosamente verso un certo capitano dall’haori rosa e le bislacche abitudini sociali – avrebbe anche obiettato che non era direttamente un uomo. Ma queste sono quisquilie. Riprendi le fila, o mio racconto.
Shigeku… Yamamoto, il comandante generale del Gotei 13, ne aveva viste troppe per essere affettuoso.
O tollerante.
O paziente.
Quando è nata questa leggenda che uno con l’età dovrebbe diventare sereno e comprensivo?
Aver visto i sorci verdi più volte degli altri non è affatto una garanzia di ciò. Anzi, di per sé tenderebbe a portare verso il risultato opposto.
Se non ci sei nato, col carattere serafico, puoi pure scordarti di diventarlo in vecchiaia.
Fortunatamente, il comandante generale Shigekuni Genryuusai Yamamoto aveva sviluppato dei metodi per evitare di polverizzare tutti quando veramente ne aveva abbastanza. Questa garanzia era stata accolta come una piacevolissima notizia, in particolare dal suo vice - che più di tutti faceva le spese dei subitanei rilasci dello shikai del suo capitano, quando malauguratamente qualcosa finiva con l’irritarlo.
Ma c’era anche il cosiddetto “rovescio della medaglia”.
Per quanto anni e anni di servizio avessero creato un naturale affiatamento tra il capitano e il suo vice – e per quanto non si trattasse semplicemente di un capitano e un vice, ma per la precisione di quelli che stavano a capo dell’intera Soul Society, e che avevano dunque dei precisi doveri – Chojiro continuava a trovare piuttosto imbarazzanti le periodiche “visite rilassanti” alle terme con Yamamoto. Soprattutto se si imbattevano in qualcuno dei luogotenenti più giovani.



Giuro... si vede qui! xD -> http://it.youtube.com/watch?v=_zsIshmW0iI

Helen Lance: Grazie... ** Non so se sia "canon" la reazione di Rukia, ma in fondo all'inizio della raccolta ho detto semplicemente che lo spunto da cui partivo mi sembrava realistico; poi l'evolversi può non esserlo... dubito che il pg provi simili sentimenti (Orihime per il solo fatto di sentirsi in colpa ed essere invidiosa di Rukia guarda che ha combinato ò.ò) però mi piace renderla un po' più cupa. La ByakuRuki me le strappa proprio, queste cose. xD
La tosse di Ukitake e gli occhi di Renji piacevano tanto anche a me ** Come sono modesta XD
Attendo la tua rispostona **

Ino_Chan: Sì hai proprio espresso quello che volevo dire anch'io! "Punto irrisolto" è il termine giusto... e insomma, ritorna sempre il paragone tra lui che è un movimento e lei che rimane ferma, costringendolo a fare i conti con lei... ahh. ** Che coppia. <3>
Felice che ti sia piaciuta la mia gemella cattiva di Rukia *ghgh*

Keute: Be' noi abbiamo oggettivamente visioni diverse su Hisana. u_u Devo dire che io l'ho trovata antipatica a pelle, ma solo di recente ho realizzato una cosa quasi folle riguardante questo personaggio: Hisana è praticamente un'infanticida. °_°'' Ora, noi abbiamo in mente il personaggio visto attraverso gli occhi di Byakuya; lontana e fragile, preoccupata per la sorellina, malata, e triste. E così si ammanta di fascino e nostalgia. Ma se ci si ragione a mente fredda, Hisana ha abbandonato al suo destino una sorella in fasce che è sopravvissuta grazie alla protezione del dio degli ubriachi, per dirla tutta - nel flashback Rukia è una nenonata. Come caspita ha fatto a cavarsela? E come ha potuto Hisana abbandonarla? Non per nulla nella shot Rukia pensa che Renji, che era soltanto un bambino, non l'ha abbandonata mentre Hisana sì.
Insomma, è quasi sconvolgente come azione, se ci si pensa. Se non ci fossero in mezzo cinquant'anni e l'amore di Byakuya ci lascerebbe disgustati.
(A proposito di questo uno potrebbe pure continuare la disquisizione, con domande tipo: "Un fissato dell'onore come Byakuya Kuchiki, come può passare sopra ad un fatto così grave?" eccetera... XD) Insomma, mi sono chiesta: ma come si sentirebbe una persona che, essendo la diretta interessata di queste azioni, per forza di cose si troverebbe a realizzarle in maniera molto più diretta e dolorosa? E così ho cominciato a rimuginare su questa possibilità per Rukia.
Neanche io credo che questi siano i suoi reali sentimenti, ma certo è che Rukia deve pur pensare qualcosa al riguardo. Perlomeno confusione, dubbio. Questo ancora non lo abbiamo visto, ma non è detto che non venga tirato fuori in futuro, almeno, io ci spero... mi piacerebbe decisamente sapere di più su Hisana, davvero, perchè ho l'impressione che su lei (e Byakuya o su entrambi) manchino ancora dei pezzi.
Riguardo alla giapponesità, confesso che la mia era un'intuizione ma dovresti insegnarmi tutto tu, ne so pochissimo in realtà ^^'

AllegraRagazzaMorta: Sottoscrivo totalmente... Ichigo è un protagonista che, paragonando ai normali protagonisti dei manga/libri, è ottimo, però... ogni tanto... che palle. XD Renji merita di meglio! Lo shippo con Rukia, sì sì. Sono la mia... ehm... coppia sana? xD Quasi tutte le "mie" coppie sono malsane. XD ... e sì, Renji le prende da chiunque. XD Ho un amico che non lo sopporta perchè dice "è inutile, perde sempre" ed io: "ma ha il bankai, e che cavolo!" e lui: "sì ma serve a qualcosa?" ...XD
Oh, deduco che neanche a te piace Hisana? Be' mi sono già dilungata troppo con Keute sul perchè non piace a me. XD
Anche a quella hanno dato il cognome gratis XD e si è anche tolta una sorellina rompipalle dai piedi XD <- vero! ò.ò'' E avevo dimenticato di sottolineare che dopo aver ricevuto il cognome gratis, dice al marito "mi dispiace di non aver ricambiato il vostro amore". O.O''
Cioè, fammi capire. A parte che Byakuya è ricco, bello, figo, forte, è capitano nobile aristocratico e ti ha sposata andando contro tutta la sua famiglia, cioè, cos'altro doveva fare? XD ... ma a parte questo. Okay. Al cuore non si comanda, puoi non amarlo.
... allora perchè l'hai sposato? °_°
Ehm. XD Non fatemi dire male. XD (lol sorelle pezzenti xD)

Miyu chan: Byakushi con le manie... eh, perchè no? Probabilmente l'ho descritto così inconsapevolmente, perchè ho un debole per gli uomini seri che poi hanno le manie. XD Niente da fare, il mio Byakuya è sempre ooc. xD
Rukia secondo me non è emo perchè nonostante tutto è molto forte come pg, e questo mi piace. Però sì, la sua vita è davvero tormentata e proprio su questo ho costruito la shot: se ci si pensa è un carico di vissuto veramente enorme per una persona sola... lei non lo mostra, ma tra Kaien, l'infanzia vissuta nel Rukongai, il fratello eccetera... hai voglia. XD

Alessandra: Ah, prima di tutto volevo chiederti scusa... mi sono accorta di non aver risposto alla tua richiesta, e dire che di solito sono felice di poter affliggere qualcuno con i miei video ^^'' Ecco qui il link, che d'altronde c'è anche nella mia pagina autore: http://it.youtube.com/user/VivianeDanglars
Un altro capitolo con un po' di ByakuRuki ci sarà u_u''
Be', con quella frase volendo solo dire che, se si va a rileggere la "entrata in scena" di Renji e Byakuya... appare molto strano ciò che si scopre poi, cioè che Byakuya agiva per tener fede alla promesse e che Renji è in realtà un grande amico di Rukia... questo mi ha fatto pensare che Kubo potrebbe aver "cambiato idea" in corso d'opera su alcuni dettagli del rapporto tra questi pg. ^^

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 15
*** Dust in the wind [UlquiorraOrihime] ***


Presupposto a questa shot è che Orihime venga occasionalmente autorizzata a passeggiare brevemente fuori da Las Noches, tipo un’ora d’aria. Accompagnata da Ulquiorra, ovviamente. L’ispirazione viene da Dust in the wind, ovviamente (non trovate che si adatti ad Ulquiorra? O sono io che la trovo adatta per il collegamento dust = sabbia dell’Hueco Mundo? XD), e da questa fic: http://www.fanfiction.net/s/3929522/1/Searching
Spoiler per chi segue solo il manga edito in Italia!


15.
Dust in the wind [UlquiorraOrihime]




- Non ricordi nulla della tua vita, prima, Ulquiorra? -
C’erano poche cose che infastidivano Ulquiorra; non per il fatto che il mondo non fosse colmo di cose irritanti, ma piuttosto perché non era da lui permettere a tali cose di influenzarlo nel benché minimo modo.
Sarebbe stato come sprecare le proprie energie.
Eppure non poteva negare di provare una lieve frustrazione per le circostanze della propria nascita. Non gli sarebbe importato particolarmente di ricordare, se non fosse stato consapevole che c’era qualcosa da ricordare, e che lui non ci riusciva.
Avrebbe preferito che non ci fosse nulla.
Orihime si era chinata e aveva preso una manciata di sabbia nel palmo, facendosela passare tra le dita, amorevolmente, come in una carezza.
- E’ ora di rientrare. -

Si poteva poi chiamarla una nascita? Era stata più che altro una creazione; e lui preferiva l’idea di “creazione”; qualsiasi cosa può nascere, indipendentemente dal fatto che ne valga la pena o no, ma quando qualcosa viene creato, allora significa che davvero quel qualcosa era stato pensato, desiderato, per lo meno immaginato.
Non sapeva perché, ma essere creati gli sembrava più bello. Più dignitoso.
Aizen-sama era responsabile della sua creazione, e lui, Ulquiorra, ne conosceva il motivo: tutto questo era semplice e logico. Ulquiorra sapeva che invece la nascita, per le creature viventi, comporta moltissimi sentimenti discordanti e confusi, e questo non era né semplice né logico.
A lui piacevano la semplicità e la logicità. O forse sarebbe meglio dire che le approvava blandamente – non era mai davvero arrivato al punto di doversi interrogare su cosa gli piacesse o cosa no; non gli era richiesto.
Per questo motivo, la consapevolezza che Orihime non gli piaceva si era fatta strada piuttosto lentamente nel corso della loro lunga frequentazione obbligata.
Aveva concluso che lei non gli piacesse perché non era semplice né logica, e, come se non bastasse, il suo modo di essere riusciva a metterlo talvolta in lieve difficoltà. Era contraddittoria. Naturalmente Ulquiorra sapeva che è una caratteristica degli esseri umani l’illogicità, così come altri fattori che in qualche maniera conosceva per averli visti in Grimmjow. Ma non ci si era mai ritrovato davvero in contatto, prima di allora, e così era la prima volta che si trovava a doverci fare i conti.
Naturalmente ciò non influenzava il suo comportamento verso di lei; continuava ad eseguire gli ordini, e basta. Questo era fuori discussione. Ma lo stupiva il fatto di trovarsi indotto a ripensare alle cose che più lo avevano perplesso, anche se tali pensieri erano inutili, e di conseguenza erano una perdita di tempo.
Non gli piacevano le perdite di tempo, questo lo sapeva bene. E non gli piacevano le domande di Orihime e le sue reazioni istintive e illogiche – la rabbia, la nostalgia, i ringraziamenti fuori luogo.
Gli piacevano la semplicità e la logicità. Gli piacevano il cielo nero, la luna bianca e la sabbia sottile dell’Hueco Mundo.
Non era come il mondo terreno; non era pieno di gente, di ispirazioni, di distrazioni. Era, molto semplicemente, vuoto. Non spingeva a porsi domande e cercare risposte.
Ulquiorra si augurava che presto anche Orihime sarebbe stata contagiata dal cielo e dal deserto dell’Hueco Mundo e avrebbe smesso di fare domande.



Lol. XD Io mi appuccio quando Orihime accarezza la sabbia, perché, essendo simbolicamente la rappresentazione degli Arrancar, è come se stesse accarezzando Ulquiorra.
Sono pazza. U.u’’

AllegraRagazzaMorta: Yamamoto a me fa morire, sinceramente. XD (Ottimo il confronto con l'Hokage ù.ù'') La prima volta che fa qualcosa di rilevante, quel "qualcosa di rilevante" è bruciacchiare l'intero campo visivo e menarsela in maniera tamarra perchè ha quattromila anni ma ha ancora il fisico migliore di tutta la Soul Society. XD
Vy: Ma sei un figo °_°
E Chojiro Sasakibe secondo me è frustrato da morire, suvvia, ha l'aria dello shinigami figo con la zanpakutou da Capitan Sparrow e poi Ichigo lo mena. XD E poi non dev'essere tremendo avere un'anzianità della madonna ed essere allo stesso livello di Matsumoto? XDDD
PS: Chi è Julie Cooper Nichol? °__° (Byakuya, io temo, lo è già gay. XD O comunque ci pende. xD L'ho detto io che Hisana ha molte colpe. XD
*passa Byakuya* Byaku: No, in verità per noi aristocratici è normale crescere nella bisessualità così da trovare uno sfogo ai nostri matrimoni combinati! u_u
Tutti: °_____°)

Ino_Chan: Sì, be', ammettiamolo, non sono i personaggi più popolari di Bleach ma a me divertono molto. XD E l'ispirazione mi è venuta proprio dall'Ending sulla prima compagnia... per quel che riguarda Gin e Ran, be', è ovvio che sia affascinante. Basta guardare quei due amorilli. *_*

Alessandra: Eh, sì. ò.o Anche io mi chiedo perchè Yama-jii non abbia affrontato Aizen di persona... a rigor di logica, considerando la potenza spaventosa di Yamamoto, sembra davvero impossibile che qualcuno possa batterlo... eppure non mi stupirei se la questione fosse più complessa, se il comandante generale avesse magari qualche "limite" o sorpresa per noi legato alla chiave del re. Infatti, dopo aver scoperto l'esistenza della chiave e che lui ne è il custode, ho cominciato a pensare che forse il suo coinvolgimento nella faccenda potrebbe avere una rilevanza maggiore del solito meccanismo "è il più forte di tutti quindi la sua presenza è richiesta in un certo tipo di situazioni". Se così fosse, sarebbe uno dei pochissimi manga in cui il classico pg "capo vecchio saggio e forte" offre qualcosa di più.
La frase di Hisana è quella, più o meno. Dipende sempre dalle traduzioni; trovo frustrante non sapere una briciola di giapponese, e dovermi affidare alle traduzioni, ma in genere con poche varianti la frase è quella. Che si tratti di "non aver ricambiato il vostro amore" o "non aver potuto ricambiare" o "non aver ricambiato adeguatamente"...

Helen Lance: Oh, ti è piaciuto "bislacco"? xD Ci sta con Shun Shun. XD
Sì, sono tenerissimi i giovani Jyuushiro e Shunsui con lui che li mena. Secondo me ha l'aria di uno che si diverte, mentre lo fa. XD Anche se oi è carino che non li mena sul serio, in realtà gli dà dei colpettini molto leggeri e il massimo che fa è far loro perdere l'equilibrio, il che mi sembra particolarmente tenero. ^w^
PS: La Rukia cupa meriterebbe un filone a parte... anche su questo sto riflettendo. u_u

Keute: L'ho fatto un po' apposta a cercare caratteri poco usati e vedere se mi veniva in mente qualcosa... il vecchio Yama è un personaggio che inizialmente mi piaceva, mi aveva colpito alle sue prima apparizioni; poi è un po' passato in secondo piano; ma, come sempre fa Kubo, nonostante una partecipazione limitata nel manga abbiamo comunque potuto vedere cose su di lui ed è tornato a starmi simpatico. Una cosa che trovo buffa, per esempio, è che è impaludato nell'haori di capitano e cammina con il bastone, quando in realtà noi sappiamo benissimo che ha una forza e un fisico invidiabili. XD
Post Scriptum: Sai, in realtà probabilmente la cosa che non mi piace di Hisana (a parte l'ovvia gelosia XD) è la sua mancanza di responsabilità. Paradossalmente, se fosse stata un personaggio dichiaratamente ambiguo, o con un lato oscuro, mi sarebbe piaciuta molto. Perchè a me nell'apprezzamento dei personaggi importa poco della loro etica; il fascino sta altrove, e un pg di questo tipo poteva essere molto interessante. Insomma, non sento neppure il bisogno di giustificarla; alla fine, l'istinto di sopravvivenza conterà pure qualcosa. Ed è ovvio che il rimorso e il pentimento contano anche loro.
No, la cosa che non mi piace è proprio il fatto che Hisana è trattata come se fosse una santa. Non so come dirlo; avrei preferito una peccatrice redenta che una santa, dovendo scegliere tra le due. Non la voglio mettere in croce; ma mi stupisce come il lettore sia indotto a sorvolare su qualcosa che, se analizzato a mente fredda, appare più grave di quanto non sia presentato nel manga. Per questo mi chiedo se non ci sia qualcosa sotto.
Al di là di questo, comunque, ovvio che ogni punto di vista è legittimo. u_u E anche tu sai che, pur rodendomi xD, le tue fic e la tua Hisana mi piacciono tanto. *_*

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 16
*** Sketch [ByakuyaKenpachiGinYachiru] ***


Questa è la prima fic post-maturità (**)... e quindi... Delirio. O.o Suppongo che possa considerarsi come una mia versione del suggerimento dato dalla prima drabble di Black Garments, la bellissima raccolta di Helen Lance (leggere! XD).
Ah! Blandissimo spoiler per Turn Back the Pendulum… ma solo un dettaglio, riguardante Gin, che al momento di leggerlo mi ha fatto capottare dalle risate.


16.
Sketch [ByakuyaKenpachiGinYachiru]




Veramente. Quel giochetto cominciava a minacciare di stancarlo.
Passi pure il dover fingere familiarità con dei parigrado che, a suo parere, spesso e volentieri avevano dubbi meriti per essere giunti a quella carica – Zaraki? Uno che neppure aveva un nome suo e che andava in giro con quel suo reiatsu da selvaggio e una zanpakutou rovinata?, e poi Ichimaru Gin… un ragazzino di Rukongai che come biglietto da visita, appena entrato nel Gotei 13, era stato tanto cortese da ammazzare il terzo seggio della sua compagnia…
Lo avrebbe trovato degradante, se la situazione fosse stata diversa; ma, per fortuna, era ben consapevole che nulla – neppure la condotta disdicevole dei suoi colleghi shinigami – sarebbe mai potuta arrivare a degradare lui.
Soltanto, iniziava a chiedersi cosa ci fosse di tanto divertente. Stante che non avevano intenzione di variare il copione, non avrebbero dovuto perlomeno cambiare vittima?
Accidenti alla sua ferrea osservanza delle buone maniere.

- Ci preoccupavamo del tuo morale, oggi, capitano Sei! -
- … Oh, figurati se si deprime! -
- Dici? Se il mio vice-capitano si facesse un ennesimo tatuaggio alle sopracciglia come quello… -
- Ma no… Uno di una classe illustre come la sua, di certo non lo tocca affatto una cosa simile! -
Un breve sospiro, prima di recitare la sua battuta.
- Mi stupisce che un popolano riesca ad intuire questo genere di meccanismi… -
- Ma è perché io sono un tipo premuroso! -
- Davvero? -
- … zitto, Ichimaru. – Pausa da parte del selvaggio. - Anzi, se vuoi ci penso io a pareggiare un po’ la faccina del tuo vice! -
- Non pensavo che rientrasse nella tua mentalità il concetto di “pareggiare”. -
- Vuoi mettermi alla prova? -
- Vuoi essere messo alla prova? … -

Yachiru era veramente furiosa. Quel giochetto minacciava di iniziare a stancarla.
- Faccia-da-volpe! Devi smetterla di fare queste cose a Ken-chan! -
- Oh? - Gin sfoderò la più innocente delle espressioni. – Ma stavamo solo prendendo un po’ in giro Kuchiki, Yachiru… - rispose candidamente.
La piccola shinigami mise un broncio di tutto rispetto e per dimostrare la sua rabbia si premurò di agitare in modo vario gli arti, colpendo Yumichika sul mignolo del piede e Ikkaku all’altezza dell’inguine. – … NO! Ogni volta mi riporti Ken-chan tutto infagottato come un onigiri, e poi Byakushi tiene il muso! -
- Ehm… fukutaichou… - tentò Yumichika, indicando il capitano che tentava di protestare, ormai poco convinto, adagiato in un angolo e ancora legato.
- No! – ripeté Yachiru caricandosi Kenpachi sulle piccole spalle. – Andiamo, Ken-chan! Non te lo tolgo il bavaglio! -
Gin ridacchiò sommessamente mentre si allontanava nella direzione opposta.



… come sappiamo, questa non è affatto stata l’ultima volta. XD

Alessandra: Non ci siamo messe d'accordo, è stato un puro caso! xD Ma non voglio farti pensar male di Hisana (ù.ù'') per forza... tanto comunque di disquisizioni per farsi un'opinione su questo personaggio ce n'è quante se ne vuole in giro! Spero che anche questa ficcina diversa ti piaccia. :P

AllegraRagazzaMorta: In effetti conosco una persona che paragona il bankai di Renji al "potere di assomigliare a un pastore sardo"... povera Zabimaru. XD No, e cos'è che ti spieghi di Rukia?
Comunque. XD L'idea che il Divino Yumi ti sia Apparso mentre leggevi la mia umile fic mi riempie di gioia ed estasi mistica (non so effettivamente perchè ti sia apparso in quel punto, ma non posso negare che ha un suo perchè XD tipo "Fatti creare anche tu, su Rieducational Channel!"). xDDDDD Oh, Divinoh, non sono degna XDD

Helen Lance: Mah, io me li vedo Gin e Tousen alle prese con l'educazione sessuale per giovani Arrancar... tu no? xD Soprattutto Gin. xD Grazie per il commento a quella frasetta, è stupendo che tu abbia colto. *__* E la sabbia, oltre a tutto il resto, è secsi. u.u
Riguardo a Rukia... be'. ò.ò Quella ragazza attira l'angst, bisogna dirlo. XD

Ino_Chan: Grazie... sì, è vero, a volte Ulquiorra ricorda un bambino che deve imparare ed è per questo che è così tenero (oltre che per il fatto che è letale) secondo me! Eh, i personaggi meno di spicco di Bleach hanno il pregio di essere stupendi quanto quelli più importanti, come si può non amarli? **

Keute: Ah, io spero ardentemente che la UlquiHime si avvicini sempre di più al canon... e forse in fondo, con gli avvenimenti del 316, possiamo iniziare a sperare... ** Almeno, io ci spero! E poi Ulquiorra e Grimmjow devono salvarsi, qualsiasi cosa accada. çOç Bwah. Puccini!

Scusate la fretta; scappo! XD Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 17
*** Sphynx [SenbonzakuraSodenoShirayuki] ***


Solo la totale follia può portare un individuo (in questo caso, me) a paragonare Senbonzakura, zanpakutou di Kuchiki Byakuya, alla Sfinge descritta dal coro dei vecchi tebani del quarto stasimo dell’Edipo Re. Vero?
Direi di sì. Però la “vergine profetica dalle unghie ricurve” ci stava! Byaku, Sofocle, perdonatemi! XD
Ah, una piccola nota riguardante la natura di Senbonzakura: nessuno più di me amerebbe rappresentarla come un’incarnazione totalmente femminile, ma qualcuno tempo addietro mi spiegò che in realtà, in Giappone, il petalo di ciliegio (sakura, per l’appunto) in realtà è legato a un qualche concetto di valore maschile e dunque è tutt’altro che effeminato.
Altro non so. O_O
Ho cercato di rispettare questo cosa; se qualcuno ne sa più di me (cosa tutt’altro che improbabile) dica la sua e mi farà un piacere! ^^


17.
Sphynx [SenbonzakuraSodenoShirayuki]




Senbonzakura era regina della primavera, e Sode no Shirayuki era principessa dell’inverno.
Senbonzakura era la morte in movimento, la morte danzante. Non era una donna. La sua voce era femminile e le lame – erano femminili come le unghie ricurve di una vergine profetica – ma i petali di ciliegio erano maschili. C’era grazia asciutta nel terminare del loro movimento, e il sangue che chiedevano come tributo, era un premio che Byakuya consegnava ai piedi di ogni altro capo del casato che lo aveva preceduto. Era forte e puro, quel sangue. Quasi come i keinsekan.
Questo era nobile e giusto, ma Senbonzakura era una spada crudele perché aveva anche una parte femminile. Era il ciliegio ad uccidere, ma le lame invisibili della regina erano quelle che distruggevano il nemico, spesso rendendolo irriconoscibile. Il ciliegio non sentiva il bisogno di annullare l’avversario, ma lei sì.
E quando il nemico, ormai condannato, non poteva fare altro che fissare ipnotizzato il disperdersi maestoso del bankai, era il sussurro di lei che udiva nell’aria, il suo fremito di desiderio sulla pelle, nelle orecchie - un attimo prima di essere annientato. Lei donava allo sfortunato il brivido della coscienza un attimo prima di morire.
Sode no Shirayuki non era tanto crudele. Era impassibile ed era, oh, bella da mozzare il fiato. Non aveva colore – quasi non esisteva colore nel suo mondo – ma questo perché lei era tutto ed era assoluta e non aveva attributi, semplicemente era. C’era ghiaccio nella sua pelle, nel suo sangue e nei suoi occhi, e colpire per lei non era un combattimento, ma solo un moto spontaneo del suo immenso strascico di ghiaccio e lacrime.
Sode no Shirayuki era costantemente sola perché non aveva mai coscienza di avere un nemico. Non lo vedeva neppure; portava la morte senza saperlo, con una carezza mal riuscita delle sue mani di lama.

Byakuya ignorava il desiderio sanguinario della sua spada, nascondendolo nel roteare delle lame; intimamente, condivideva, ma con l’istinto, senza apprezzarlo.
Rukia nascondeva alla sua spada la morte e la sofferenza, evitando l’odio nel momento del combattimento; per proteggere l’innocenza della sua spada e non doverle mai rivelare che la sua bellezza uccideva.



Comunicazione così me la tiro un po': la maturità è andata bene. 80. Non so come ho fatto e non lo merito. xDDD

Alessandra: Ah, quella puntata non l'ho vista! Ma non prendertela troppo con Ichigo, porello, ha il duro fardello del Protagonista sulle spalle... è già tanto che non sia odioso come Potter! XD
Me ama Yachiru. **

AllegraRagazzaMorta: Sì, anche io mi ricordo Rukia. XD Glielo dice quando è imprigionata nelle prigioni della sesta... E d'altronde Renji va in giro con un kimono bianco e rosa, non può lamentarsi xDD

Ino_Chan: Non mi aspettavo che il riferimento alle sopracciglia di Renji avesse tanto successo! Notare che il commento lo fa Gin... senti un po' chi parla, faccia-da-volpe. xD

Shu: Grazie davvero! Aizen è un personaggio difficile, perlomeno se non si vuole banalizzarlo, quindi... sono molto felice che ti sia piaciuto! :P

Keute: Wah, grazie! <3
Anche io adoro gli "Oh?" di Gin, infatti mi sa che sto cominciando ad abusarne. Ma è semplicemente troppo amabile. xDDD E Byakushi... *w* Mwahha. Non potevo resistere. Tra l'altro mi diverte Yachiru che si preoccupa perchè "Byakushi tiene il muso"... come se non gli facesse saltare i nervi lei per prima. Povero caro XD

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 18
*** Bya-kun è innamorato della libertà [JyuushiroYoruichi] ***


Torno dal week-end, nuovo aggiornamento. u_u' Ssssalveh cari. xD


18.
Bya-kun è innamorato della libertà [JyuushiroYoruichi]




- Hai intenzione di curarlo? … Yoruichi… -
- Ukitake… -


Yoruichi e Jyuushiro avevano sempre saputo di avere qualcosa in comune.
Anche se, certo, a prima vista sembravano tutto l’opposto.
Persino nei colori: quel giorno, specchiati nell’acqua del laghetto sotto al ponte rosso, sembravano due fiammelle verticali di opposto colore. Jyuushiro pensò per un istante che si sarebbe supposto dovessero scontrarsi e combattersi; ma, tra le dolci increspature dell’acqua popolata di ninfee, non c’era bisogno di combattimento, e i loro colori semplicemente si mischiarono come acquerelli molto annacquati.
- Ukitake-taichou – disse Yoruichi, e chinò la testa di capelli scuri intrecciati in un’acconciatura complicata, chinò il collo sottile che spuntava dal ricco orlo decorato del kimono. L’oro e il rosso del suo copricapo si infransero in una cascatella di riflessi di luce e tintinnii impercettibili, le sue labbra sempre socchiuse sul balenare beffardo dei denti candidi; appena quel poco di troppo per non essere irriverenti, troppo poco per risultare inappropriate. Yoruichi era un capolavoro dell’equilibrio – l’equilibrio su un filo sottilissimo.
- Shihouin-sama – disse Ukitake con il suo solito timbro caldo e la voce misurata, e chinò il nobile capo di capelli bianchi, chiudendo di poco gli occhi – con le sue palpebre sottili, la sua pelle del viso pulita e stanca. Aveva le labbra chiare distese in un sorriso e le prime, piccole rughe d’espressione ai lati della bocca, che disegnavano una piccola parentesi dal sapore dolce e leggero. I suoi capelli catturarono la luce e una ciocca gli scivolò sulla spalla coperta dall’haori di capitano.
Si inclinarono leggermente l’uno verso l’altra, senza toccarsi, come giunchi aggraziati e resistenti.
Lui era accompagnato dal suo giovanissimo luogotenente, Kaien Shiba, e da numerosi, rumorosi e felici membri della tredicesima, che sembravano ruotare attorno a lui come pianeti attorno al sole; lei era scortata da alcuni membri delle unità mobili segrete, sottili e scuri come silenziose lame d’ombra, e da alcuni del suo casato – una donna anziana sussurrava ininterrottamente al suo orecchio - che le si affollavano attorno come foglie crepitanti in un falò.
E mentre i due cortei si superavano, senza che altre parole fossero scambiate tra i due fulcri di quelle piccole galassie rotanti, lei lanciò un’occhiata dietro di sé e vide che l’ombra di Ukitake non era la sua, ma quella di un altro uomo, quella di un capitano e un amico e un maestro, ma non la sua; e Jyuushiro, passandole accanto, sentì che quei sussurri non avevano la sua voce, ma le voci di mille doveri, di mille onori, e di mille incrollabili certezze, le certezze di tutti quelli che le erano attorno.
Yoruichi riportò lo sguardo davanti a sé, con un mezzo sorriso. Non aveva paura: lei era più veloce delle ombre.
Jyuushiro sorrise a Kaien e non disse nulla, per non aggiungere alle altre anche la sua voce. A lui non pesava il silenzio.
Esistono libertà diverse, ma bisogna saperle cercare - riconoscerle, capirle, e andare fino in fondo. Oppure non è libertà.

- Non te lo permetto. Non puoi fuggire da qui. -
- Hai iniziato a parlare a sproposito, piccolo Byakuya… -




Di questa one-shot non si capisce niente. °_°’’
Che tristezza, se sapessi scrivere meglio si capirebbe. XD
Be’, a grandi linee: secondo me Yoruichi e Ukitake sono simili, sì, perché hanno entrambi la capacità centripeta di un piccolo sole. Come dice Yamamoto, riguardo a Ukitake, e come dice Byakuya in Goldeneye riguardo Yoruichi. xD Il punto è che io li vedo anche simili a Byakuya: tutti e tre sono membri della nobiltà; solo che loro si sono fatti carico di un peso che potevano portare con consapevolezza (e, come Yoruichi, abbandonare in caso ci fosse qualcosa di più importante) mentre solo Byakuya l’ha trasformato nella propria gabbia. Questo perché il suo desiderio di libertà era forte, ma aveva preso la via sbagliata – un po’ come Neji Hyuuga. Oh cielo.
Fine del mio sproloquio, e della mia personale visione su questi tre. XD

Ino_Chan: Grazie... sì, infatti io trovo molto affascinanti le spade, perciò se l'ho reso nella ficcina sono molto contenta *_*

Keute: *___* Ooow, quanto codesta risposta trabocca di saggezza giapponese. (il "codesto" è un onore a Byaku). Gnam gnam gnam. Be', ti dirò, per le spade ho pensato ad un aspetto "alternativo" dello shinigami; immaginando che, come dire, la zanpakutou in quanto entità, stile di combattimento eccetera possegga molte somiglianze con il padrone ma anche qualche cosa di diverso, che lo completa. Da qui la maestosità di Sode no Shirayuki - Rukia sembra piuttosto figa quando la usa, no? xD - e invece Senbonzakura, che, parliamone, crudele è crudele. Per dirla in termini spicci, fa un male cane. XD Byakuya ogni tanto si stupisce pure che l'avversario abbia conservato un "aspetto umano". xD Perciò sono andata ad ispirazione. ù.ù
Nessuno che abbia visto Byaku combattere contro l'Espada può sostenere che non sia sadico. XD
Mentre per il sakura... ecco, se è come dici tu dovremmo andare a cercarci come si scrive Senbonzakura (cosa non scontata, con Kubo, come sappiamo ò.ò), anche se io non so niente di niente. ò.ò Anzi, se ti va di metterti in cattedra e ampliare la tua risposta, te ne sarei fortemente grata. *__*

Alessandra: Grazie... la visione doppia della spada alla fine è un capriccio estetico. XD Be' non me lo merito perchè decisamente non ho studiato molto. xDD Ma non mi lamento. xDDD

Helen Lance: Anche io pensavo che i petali di ciliegio fossero femminili (non mi ero mai posta il problema in verità) finché non mi hanno fatto notare che è più complesso di così... ma ti rimando alla risposta di Keute che mi pare davvero esperta. *__*'' Insomma, ammetto che con questi due sono andata ad ispirazione... xD Non so, forse non ho resistito all'idea di accostare a Byaku almeno una spada che non fosse totalmente imperturbabile. xDD Ghgh.

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 19
*** Le disgrazie non vengono mai da sole [IkkakuYumichikaKenpachiYachiru] ***





19.
Le disgrazie non vengono mai da sole [IkkakuYumichikaKenpachiYachiru]




- Ti ricordi quando ci siamo conosciuti, Yumi? -
- Mh? -
- Sì, era estate, e… -
- Veramente io mi ricordo che era una delle giornate più brutte che avessi mai visto. Era proprio l’inizio dell’autunno… -
- Ma che stai dicendo?! C’era un sole stupendo, che bruciava la terra quasi, e per le strade non c’era un cane che avesse voglia di provare a prendersela con te perché avevano tutti troppo caldo… -
- Non starai confondendo il sole con la tua testa, Ikkaku? -
- … cosa?! -
- Scherzavo. Me lo ricordo. -
- Quella cosa che usi per i capelli ti fa male. Al cervello. -
- Non è un problema che tu avrai mai, amico mio. -
- Be’, no. – Un breve silenzio.
- Davvero te lo ricordi, Yumi? -
- Certo. Come il giorno più disgraziato della mia vita. Da quel momento non sono più riuscito a liberarmi di te, o sbaglio? -
- Di’ pure che avere la mia spada a darti man forte ti ha fatto comodo… -
- Più di una volta ho ritenuto che avrei preferito soccombere pur di sopportare ancora la sua portata antiestetica, in verità. Ma sì, ci ha fatto comodo. -
- … Be’, grazie tante. -
- Prego. -
- Anche tu davi una mano. -
- Ovviamente. -
- E ti ricordi quando abbiamo incontrato il capitano?... -
- La prima volta che Yachiru ti ha chiamato “pelatino”! Chi se lo dimentica? -
- Già… le disgrazie non vengono mai da sole… -
- … suppongo. -
Si sente un piccolo fruscio mentre Ikkaku cambia posizione sotto le coperte. E’ probabile che non gli ci vorrà ancora molto a guarire; quel ryoka si è persino preoccupato di curarlo.
- Vorrei andarmene da qui, comunque. Mi sento inutile. E poi non c’è nessuno con cui parlare. -
- Non dovrai aspettare molto, Ikkaku... -
- Quando arrivano il capitano e il demone rosa? -
- Presto. -



Questa fic è un po’ diversa dalle altre… è ispirata unicamente dal fatto che adoro l’undicesima compagnia. Tra tutte, è quella più simile ad una famiglia, ed io li trovo dolcissimi. Del capitolo in questione del manga (quando Ikkaku è stato battuto da Ichigo e riferisce ciò che ha scoperto del suo avversario a Kenpachi, rivelandogli che è molto forte e innescando così il desiderio di Kennino di battersi con lui… XD) mi ha sempre colpito la sensazione di famiglia che si crea quando Mayuri esce, dopo che Ikkaku si è rifiutato di dirgli anche solo una virgola, e arrivano Ken e Yachiru. Ken che viene a verificare le condizioni del suo terzo seggio, Yachiru che dice di essere stata preoccupata, e il modo in cui Ikkaku si rilassa subito e parla liberamente col suo capitano… owww. **
Qui ho immaginato un “prequel” con Yumichika. XD

Alessandra: Grazie, sono felice che si sia capito qualcosa! Byakuya non è che ci "sia", è presente solo perchè dal comportamento degli altri si può istituire un confronto con il suo; e poi non dimentichiamo che quando Yoruichi incontra Ukitake (e si salutano in un modo che ha costituito la "scintilla" per questo capitolo XD) Byakuya è lì, con loro, Ichigo, Rukia, Hanataro e Ganjou... è lì e probabilmente non ci capisce molto. Anche se potrebbe. Anche se dovrebbe. Anche se lui avrebbe potuto essere Yoruichi e Yoruichi avrebbe potuto essere lui, se solo avessero compiuto scelte diverse.
Il punto è che Bya-kun, diversamente da Jyuushiro e Yoruichi, è ancora un bambino e ha da imparare. XD

Ino_Chan: Mia fedele commentatrice. u_u Ah, sono felice che la fic abbia un senso! Sì, Byaku e Neji sono simili. o.o Lieta di non essere l'unica a pensarlo. ò.ò E mi rende felicissima anche il fatto che tu riesca ad immaginarli perchè volevo proprio dare un effetto molto "visivo", con il ponte, l'acqua e tutto il resto XD

MilleFoglie: Oh, grazie per i tuoi commenti. ^^ Felice che le fefé ti piacciano (ah... Renji... be', Renji è sempre Renji u_U). Spero che la raccolta ti soddisfi *_*

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 20
*** Watashi no mono [MomoSosukeRangikuGin] ***


Aggiornamento molto veloce: questa piccola fic mi è uscita prepotentemente perchè mi piace pensare a questo aspetto del rapporto di Rangiku con Gin - il possesso.
Ne approfitto per rifilarvi il mio ultimo video, tanto per. XD
http://it.youtube.com/watch?v=pTvsRzXCiEc


20.
Watashi no mono [MomoSosukeRangikuGin]




Momo pensa che il capitano le ha salvato la vita.
Non gliel’ha forse salvata, infatti? E’ così, è proprio così… perché lui, Aizen, sa uccidere gli Hollow. Lui annulla il vuoto.
Basta anche solo la sua giacca sulle spalle.
Ma questa volta può essere lei a salvare lui, se soltanto… se soltanto potesse raggiungerlo…

- Se io gli parlassi, capirebbe. Se potesse vedere quanto è sbagliato quello che sta facendo… -
Rangiku le getta un’occhiata per verificare che non prenda freddo, e non la ascolta del tutto.
Hitsugaya-taichou non è venuto, e anche Shuuhei era occupato. I fuochi d’artificio invernali sembrano molto più tristi, se li si guarda solo in due, e ci manca solo che Momo si ammali. E’ così fragile di questi tempi.
Momo stringe i pugni e china il capo, e ha gli occhi tanto colmi di lacrime che sembra sia pura rabbia a intrappolargliele ancora tra le ciglia. – Se non fosse stato per… per quell’Ichimaru… -
E’ solo un altro piccolo colpo, per Rangiku. La donna si avvolge meglio nella sciarpa rosa e non dice niente. Solo un altro piccolo colpo, che sopporto per te, Gin, pensa con una certa amarezza, sollevando lo sguardo sui fiori di luce che sbocciano nel cielo e poi sanguinano di nuovo verso la terra.
- Sorrideva sempre, bisognava capirlo che c’era qualcosa… anche quando… anche quando lo abbiamo visto per la prima volta, Rangiku-san, Renji e Kira ed io, e Ichimaru aveva quell’orrendo sorriso… mentre, - la sua voce si fa per un attimo sognante – ricordi il sorriso del mio capitano, Rangiku-san? Il mio capitano… -
- Non era tuo, Momo. – La voce di Rangiku giunge brusca e improvvisa e la shinigami più giovane volta il capo sobbalzando, per la sorpresa. Rangiku fissa ancora il cielo ma il suo sguardo è più determinato, più duro. – Il capitano Aizen non era tuo. -
Momo si zittisce, abbassa lo sguardo, e non parla più.

Rangiku pensa che Momo si sbaglia.
Aizen non era suo e non lo è mai stato perché lei non se lo è meritata. Non ha sofferto per lui, non ha subito le conseguenze delle sue azioni, non ha portato la responsabilità di averlo scelto; si è limitata a farsi manovrare senza opporre resistenza.
Lei, lei, Rangiku, ha scelto Gin e se lo tiene stretto, nel cuore.
Anche se quel grandissimo bastardo se ne è andato e forse la prossima volta che lo rivedrà sarà per ammazzarlo.
Lei, Gin, non lo svende ad altri, non ne parla con il primo venuto, e non lo svilisce cercando di giustificare le sue azioni.
Aizen non è di Momo, ma Gin è suo, e le appartiene. E’ una sua proprietà.



Ringrazio velocemente Ino_Chan, Keute, MilleFoglie ed Eden89 (benvenuto!) per le recensioni, aggiungendo solo... Keute, bentornata! Mi hai portato la saggezza su Senbonzakura! Ma quante cose sai? *_*
Visto, ho aggiornato in fretta. XD

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 21
*** Andrà tutto bene [RukiaIchigoRenjiByakuya] ***


Di nuovo i Kuchiki! Eh, che ci posso fare... ç_ç


21.
Andrà tutto bene [RukiaIchigoRenjiByakuya]




Andrà tutto bene.

Non c’è un’altra frase altrettanto bella nel linguaggio umano.
E’ bella perché è totalmente folle, perché è sciocca ed infantile ed il più delle volte, quando viene pronunciata, è una bugia.
Anzi, Rukia si dava della stupida: era sempre una bugia. Quando mai è successo che tutto andasse bene? Mai nella storia del mondo, probabilmente. Nemmeno i suoi conigli vivevano vite idilliache, dopo tutto – e anche Chappy aveva i suoi problemi.
Eppure questa frase mentitrice dà un conforto istantaneo, sì.
Fa pensare di poter di nuovo credere che le cose possano davvero andare bene. Tutte le cose. Che quello che ora sembra complicato, così complicato che persino pensare di risolverlo fa male, semplicemente andrà a posto. Come per magia, ecco: è come credere di nuovo nei trucchi magici più banali, senza vergogna.
Rukia non aveva mai avuto qualcuno che le dicesse “Andrà tutto bene”. Aveva Renji, ma Renji non apprezzava questa modalità di conforto: loro due erano cresciuti in maniera diversa e di solito, Renji, quando voleva farle capire che era con lei - che sarebbe sempre stato con lei - usava metodi come darle un pugno o stritolarla, senza troppe spiegazioni.
A Rukia andava bene. Era molto, molto di più di quanto avesse mai avuto prima. Era come oro.
Perché prima, prima di Renji, l’unica cosa che poteva fare era rincantucciare le piccole braccia e le piccole gambe, infagottandosi il più possibile nel suo vestito da monella, nell’angolo più asciutto e nascosto che le riuscisse di trovare per le strade di Rukongai, e stringersi con tutta la forza che possedeva - come se fossero altre braccia ad abbracciarla, non le sue – e ripetersi ossessivamente che sarebbe andato tutto bene - sarebbe andato tutto bene.
Il negoziante che era stato derubato sarebbe passato oltre senza vederla nel suo nascondiglio, e tutto sarebbe andato bene.
La banda del quartiere rivale la avrebbe oltrepassata senza accorgersi di lei, e tutto sarebbe andato bene.
Il giorno dopo avrebbe trovato del cibo, e tutto sarebbe andato bene.
Quando si rialzava in piedi e usciva dal suo buco, si sentiva sciocca, ma sentendosi sciocca si sentiva meno sola.
Questo prima di Renji; poi erano venuto Renji, e l’oro, e le litigate e le risate. Ma ancora non andava tutto bene.
La prima volta che era andato tutto bene, era stato quando Ichigo aveva fermato l’esecuzione. Era lì, di fronte a lei, ed era così totalmente assurdo - lui, i suoi capelli arancioni, il suo mantello che doveva farlo sembrare un figo, e la sua zanpakutou ridicolmente enorme – ma era lì. Era pura follia. Non c’era una spiegazione logica, non era possibile, non avrebbe dovuto essere possibile e così, in mancanza di una spiegazione da adulta razionale, Rukia si era concessa di tornare bambina e di sgranare due occhi enormi, fissando la persona che in quel momento rappresentava la sua intera esistenza.
La seconda volta che era andato tutto bene, era stato quando Renji l’aveva portata giù del patibolo, tenendola e stringendola come a minacciare le proprie braccia, lavative, di non provare ad allentare la presa. Lei non aveva neppure dovuto camminare. Invece aveva pianto come una bambina, sul petto di Renji, e non aveva pensato a nulla, né all’essere sciocca né all’essere in debito, ma solo a quanto era morbido e caldo stare lì.
La terza volta era stato quando era tornata dalla visita a Kuukaku e Ganju Shiba – si sentiva piccolissima nel suo kimono leggero – e, passando davanti ad una porta socchiusa, aveva trovato Byakuya e la foto di Hisana.
Era entrata timorosa quando lui le aveva fatto un cenno, osservando la sorella – esterrefatta nel pensare che quella persona era davvero una sua parente, e ancora più stupita nell’essere ammessa in quella stanza dal fratello adottivo. Aveva sollevato su di lui occhi stanchi e troppo adulti per un corpo e un kimono così piccoli, e lui aveva abbassato lo sguardo; un po’ stupito di vederla tanto scossa, un po’ spiazzato da una somiglianza così evidente.
- Chiedo scusa, nii-sama… - Rukia aveva strizzato un po’ gli occhi, la voce esitante, distogliendo lo sguardo da lui per non fissarlo troppo a lungo.
Lui aveva voltato il capo a sua volta.
- Andrà tutto bene, Rukia. -
Era la frase meno da lui che lei gli avesse mai sentito pronunciare, ma allo stesso tempo stava bene su Byakuya – stava bene perché era solida come la grande abitazione dei Kuchiki e come le loro tradizioni, perché era delicata, e dolce, come l’infanzia di un bambino che non ha dovuto conoscere la fame; e perché era semplice, e diceva tutto.
Lui non aveva parlato perché lei stava piangendo, ma lei aveva pianto per quello che lui aveva detto.



... Questa shot è troppo idealmente autobiografica per essere uscita bene. xD

MilleFoglie: Prendermi ad esempio?! ò.ò Ma nuuuuu, figuriamoci! XD E inoltre non mi sembra proprio che le tue ficcina abbiano nulla da invidiare a quelle altrui! u_u Grazie comunque per i commenti ^o^
(Yumi rules)

Ino_Chan: Eh, sì... Ran e Gin sono una coppia seria! *o* Ma in realtà... confesso che a me non spiacerebbe se Ran si stufasse un po' di Momo e gliene dicesse quattro! xD Quanto le farebbe bene a quella ragazza... XD

AllegraRagazzaMorta: Grazie, sono felice che ti sia piaciuta! *__* Sì, non sono stupendi? *__* Non so quanto Ran penserebbe davvero così di Gin ma magari una parte un po' più "cinica" di lei potrebbe fare questo ragionamento... la verità è che shippo Gin con dark!Ran. XD
Non preoccuparti per i commenti, mi fa sempre piacere ogni volta che riesci a scrivere qualche parola :D

Keute: No, no, ne sai tante. ù.ù XD
Sì, Gin è di Ran. u_u E la cosa dei colpi... già, devo dire che ci penso ogni tanto, ma non sarà dura per lei, oltre al suo dolore privato, dover sopportare anche le continue accuse contro Gin? Almeno lei lo sa che è un gran bastardo, ma lo conosce, lo "capisce"... gli altri invece no, non possono giudicarlo! XD ... mi sto immedesimando troppo. xDD

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 22
*** Famiglia [NanaoShunsuiYachiru] ***


Aggiornamento lampo prima della partenza! ò.ò Scusate se sono di fretta!
Vi lascio con una shottina dolce. <3 Semplicemente li adoro, e, per qualche motivo, Shunsui mi sembra così canon! *o*
Lol, me lo dico da sola. XD


22.
Famiglia [NanaoShunsuiYachiru]




Nessuno nel Gotei 13 aveva mai saputo in che modo Yachiru Kusajishi fosse diventata presidentessa dell’Associazione Donne Shinigami, considerando che – come il luogotenente Matsumoto aveva casualmente insinuato, una volta, dopo la riunione – non era neppure propriamente una donna.
A suo tempo qualcuno aveva ipotizzato che il capitano Zaraki avesse fatto pesare la propria influenza, ma poi Kenpachi aveva reso noto che dal canto suo Yachiru era all’esatto estremo del suo concetto di “donna” – e aveva ghignato. Nessuno aveva chiesto altro, dopo questo.
Ikkaku Madarame, invece, aveva dato del deficiente a chi lo aveva interpellato, rispondendo: - C’è bisogno di chiederlo? – ma pare che questa dichiarazione gli fosse stata estorta mentre veniva costretto dalla stessa luogotenente Kusajishi a costruirle una piccola carriola per la sua zanpakutou.
Insomma, nessuno sapeva la verità. In ogni caso era tutto successo all’interno dell’Associazione stessa, perciò l’unica persona che conoscesse i fatti era probabilmente la vicepresidentessa, Nanao Ise. E se stava bene a lei…
In realtà, nessuno più di Nanao avrebbe preferito che tale ruolo fosse toccato a qualcun altro. Yachiru era un incarico piuttosto impegnativo, come se lei non avesse già abbastanza da fare con il suo capitano. La verità era semplicemente che Nanao aveva avuto uno strano pudore riguardo al candidare se stessa, e aveva finito col mettere dei foglietti con i nomi nel cappello di Shunsui ed estrarre.
E, mentre sedeva al tavolo dopo la riunione, cercando di fare quadrare il bilancio, pensava che non l’avrebbe mai rimpianto abbastanza. Yachiru aveva insistito per fermarsi con lei – di solito allungarle un lecca lecca bastava, ma non stavolta – e si era già da mezz’ora addormentata sulle sue ginocchia.
- Nanao-chan? -
La luogotenente si congelò sul posto. No, anche lui no.
- Oh, sei qui! – Il capitano Kyouraku entrò con fare allegro e gran sventolare dell’haori. – E’ tardi, Nanao-chan, ti aspettavo in ufficio. -
- Come? Avevamo appuntamento in ufficio? -
- No. – Shunsui le elargì un gran sorriso. – Ma è normale che io mi preoccupi per la mia luogotenente. -
Nanao sollevò impercettibilmente il sopracciglio e tornò alle sue operazioni.
- Non vorrei che ti stancassi tro… oh! Non avevo visto che avevamo compagnia. – Kyouraku cambiò velocemente tono, portandosi ad uno meno insinuante e più tenero che Nanao non gli aveva sentito quasi mai, e si chinò su di lei, per osservare con garbo il viso addormentato di Yachiru.
- E’ voluta rimanere – spiegò Nanao, affrettandosi a nascondere un piccolo sbadiglio dietro la mano. L’uomo sorrise lievemente, strizzando con dolcezza gli occhi color cioccolato, e si risollevò, posandole una mano sulla spalla. – Non pensi sia abbastanza, per stasera? -
- Ma devo… -
- Non accetto “ma”, Nanao-chan! E’ tardi. – E senza aggiungere altro, prese tra le grandi mani il piccolo corpo di Yachiru, che parve risistemarsi senza problemi tra le sue braccia.
La luogotenente lanciò un’occhiata al proprio lavoro... era abbastanza senza speranza, in ogni caso.
- Vieni, - ripeté Shunsui, sfiorandole di nuovo la spalla. Nanao sospirò e si decise ad alzarsi sotto lo sguardo attento del suo capitano.
- Riportiamo la presidentessa a Zaraki. -
- Sì, capitano. -



Scusate se non rispondo alle recensioni, ma vi ringrazio tutti tanto! çOç *me commossa*
Ne approfitto per annunciarvi che le scintille stanno per finire... :P Il numero è il 25. Queste sono gli ultimi lapilli del mio vulcano personale. xD

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Capitolo 23
*** Gnossienne [ByakuyaHisana] ***


Go Kuchikisss.
Se vi interessa, la Gnossienne in questione è la prima. Ed è inutile dire che la amo.
Varie versioni:
http://it.youtube.com/watch?v=WIVp05sEPhE
http://it.youtube.com/watch?v=DzUxrHGlbdI
http://it.youtube.com/watch?v=ItQnjh1pBEg
La più lenta è la mia preferita e indubbiamente la più adatta al pezzo e alla coppia secondo me, ma scegliete voi. :P


23.
Gnossienne [ByakuyaHisana]




Era sembrata così sperduta che per un attimo Byakuya aveva pensato di aiutarla a rivestirsi.
Ma poi si era detto che questo forse l’avrebbe umiliata, o imbarazzata di più, e aveva preferito non farlo; nel ritrarsi, comunque, le aveva passato una mano sulla guancia, e lei aveva chiuso gli occhi.
C’erano quadrati di luce sul pavimento, o forse era più corretto dire che c’erano quadrati più luminosi. C’era persino una vaga idea della chioma di un albero, immobile e pigra, ma non molto intensa.
Sul pavimento prendevano due colori un po’ diversi che erano un grigio torbido e un beige molto stinto.
Su di lui, invece, la finestra non proiettava nulla, e il foglio sul quale aveva scritto fino a poco prima sembrava dello stesso colore uniforme e duro dell’inchiostro.
In un angolo della scrivania, c’era una foglia di acero, rossa e grande, secca.
Non aveva ancora preso confidenza con l’ufficio di capitano. Ed era ancora più difficile con lei lì, di fronte a lui, silenziosa e fuori posto nel kimono che l’aveva esortata a farsi confezionare.
Era bella, ma non lo sarebbe mai stata del tutto finché quel kimono avesse continuato a suonare sbagliato su di lei. Era per il modo in cui lei si chinava, come se non avesse la forza di tenere su la testa, o come se si difendesse da un colpo in procinto di ferirla al ventre.
Ma per Byakuya era bellissima, bella come le cose che non si possono avere. Era cieco a quelle piccole verità che gli altri Kuchiki chiamavano difetti.
E avrebbe fatto qualsiasi cosa piuttosto che ferirla.
Ma in un modo o nell’altro l’aveva ferita lo stesso.
Lei non aveva protestato. Per la verità, aveva fatto molto poco se non assecondarlo. Ma lui, lui pensava ad altro, lui pensava in un altro modo e sentiva in un altro modo, in quel momento. Non ci aveva fatto caso.
Era concentrato su ogni dettaglio, ma non sull’insieme. Lei, così piccola, gli era sembrata enorme: ogni sensazione, ogni momento era amplificato, scandito dal battito delle ciglia, dal rumore del suo cuore o dal ritmo del suo respiro.
Le aveva sfilato il kimono dalle spalle – aveva baciato le spalle – e aveva posato lentamente dieci dita tra le sue scapole per avvicinarla a sé. Le aveva fatto posare la testa nell’incavo del suo collo, chiudendo gli occhi – dietro alle palpebre l’immagine tremolante dei suoi capelli neri e serici vicinissimi al viso. Aveva respirato il suo profumo. Le aveva aperto le gambe, ma con così tanta dolcezza, come le pagine di un libro. Aveva detto il suo nome e premuto le labbra contro le sue e respirato in lei, gli occhi chiusi contro la sua guancia, le ciglia frementi contro la sua pelle, le dita contratte. E per tutto il tempo l’aveva stretta, stretta così forte, per dirle che non voleva farle del male.
Quando il termine dell’orgasmo gli aveva sciolto i muscoli, era scivolato di lato, una mano sulla spalla di lei, ma non aveva voluto caricare quel piccolo corpo col suo peso. Si era voltato per guardarla.
Lei riprendeva piano il respiro, e quando lui aveva fatto scivolare la mano tra le sue dita, l’aveva presa. Ma non lo guardava.
Guardava i quadrati di luce sul pavimento e il suo petto sottile si sollevava con una strana ansia, i piccoli seni morbidi e quasi bianchi nel gioco di luci dello shoji, ed era completo silenzio. A Byakuya sembrava di non ricordare neppure più il suono della sua voce.



Ebbene, sì. Ella è Hisana, almeno, nella mia idea, ma il tutto è un po’ sognante, suppongo, come sempre per Byakuya nelle mie fic. XD Se qualcuno sta per fare obiezioni, risponderò semplicemente in questo modo: una che sul letto di morte esalando l’ultimo respiro chiama il marito con l’appellativo –sama, non merita di essere omaggiata da una scena di sesso di passionalità decente dalla sottoscritta.
In effetti di solito i miei pg non sono così assenti in queste circostanze. XD
In ogni caso, semplicemente: la ByakuHisa la vedo delicata.

Alessandra: Eccomi di ritorno! E' tantissimo che non aggiorno ç_ç Scusate ç_ç
Anche a me spiace che la raccolta finisca, ma sento che ha dato quel che poteva dare *_* Ora mi concentrerò su altro! Spero che il finale ti piacerà, però. :P Grazie davvero per i tuoi complimenti e tutti i commenti lasciati dall'inizio ad ora... e buone vacanze, ovviamente, anche a te! ^o^

Ino_Chan: Grazie *_* Devi sapere che nonostante io sia tanto, tanto cattifah, ho un debole per le famiglie felici (e per il piazzare i pg che mi piacciono nel ruolo del padre XD). Nanao e Shunsui sono così dolci, lei per prima è tanto piccina e lui così grande *_* E poi pensando a Yachiru... l'idea, benché folle, mi è piaciuta troppo. In effetti questo capitolo mi trasforma in una palla di pelo commossa. XD Sono pazza. XD Grazie mille :*

Helen Lance: No, cribbio, ma che hai fatto? Hai recuperato commento per commento... pazza!
XDDD.
Macchè ritardo, ti ci vorrebbe una statua. XD
Grazie per i commentini. *_* Eh, sì, le ShuNanao... non ce ne saranno mai abbastanza! Dovremmo dar loro un po' di spazio, e dare un po' di tregua a Gin e Ran. XD Ah, e felice che ti sia piaciuta la AiHina, *_* Dal canto mio sono stata tanto felice, hai colto tutte le sfumature, compresa la mia visione Ran vs Momo. XDDD
Del capitolo 18 aspettavo un tuo commento, poiché lo ritengo un po' particolare. Coinvolgendo quei personaggi che amo tanto, insomma, mi sta a cuore, ma ancora ho forti dubbi su come mi sia uscito... però il semplice fatto che ti abbia colpito per me vuol dire almeno che sono riuscita a comunicare qualcosa. Grazie davvero *_*

Anche stavolta è tutto. U_U A presto u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 24
*** Μελαγχολία [Jyuushiro] ***


Eccomi di ritorno dopo un saaaacco di tempo. La mia assenza è stata dovuta a peripezie varie che mi hanno tenuta lontana dai computer e in particolare dal mio (ora è di nuovo tra le mie manine, bello lui *_*).
Quindi, come giusto e sacrosanto, ecco il nuovo capitolo. u_u


24.
Μελαγχολία [Jyuushiro]




La malinconia è la parte più subdola della bontà.
Perché, lo dice anche il nome, ha una parte di male.
Se essere buoni fosse tutto rose e fiori, la malinconia non esisterebbe.
Jyuushiro non dovrebbe avere alcuna ombra nella sua vita: è una persona ampiamente apprezzata e rispettata, ammirata, amata persino. La sua indole e il suo carattere sono distinti e gentili, il suo spirito è generoso, affettuoso con tutti, e tanto paterno che sembra impossibile non considerarlo un po’ come un parente molto lontano. Jyuushiro fa sempre tutto nel modo più buono possibile, e, quando non lo fa lui, lo dà da fare ai suoi luogotenenti. Kiyone è sempre lieta di occuparsene.
Nessuno gliene fa una colpa, per questo. Lui è malato.
E’ l’unica macchia.
Ma non una macchia morale, no, anzi. Tutti sanno quanto lui per primo soffra, e nonostante questo svolge il suo compito con precisione e dedizione, dando tutto se stesso, spingendosi allo stremo. La sua condizione fisica non è certo colpa sua… no, no, ci mancherebbe altro. Non è questo.
E’ soltanto una macchia nella sua perfezione, un’ombra, un piccolo segno che indica che nemmeno lui è perfetto.
Anche se agli occhi di Kiyone questo lo rende solo più perfetto.
Ma in fondo anche lui non è infallibile, anche lui ha dei problemi. Gli altri shinigami si sentono sollevati da questo. E’ più semplice avere a che fare con lui, in questo modo.
Anche per Jyuushiro è più semplice. Non è una cosa piacevole, ovviamente, la sua malattia, ma si può gestire in qualche modo.
E’ l’altra, quella che gli fa veramente paura.
I momenti bui. La stanchezza. La rinuncia. La commiserazione. L’autocommiserazione.
L’amore negli occhi di Kiyone che non potrà mai ricambiare. Il posto privilegiato nell’enorme cuore di Shunsui. La sua famiglia, i suoi fratelli, i suoi sottoposti.
I momenti nei quali ripensa alle ultime parole di Aizen. I momenti nei quali si chiede, se le cose fossero andare in maniera diversa…
I momenti in cui il respiro di Kaien e Miyako gli sfiora la pelle nel sonno. I mille morti che lo accusano, dal basso - accusano proprio lui sul suo piedistallo dove gli occhi degli altri l’hanno posto tanti anni fa, un piedistallo che ha finito col trovare comodo e confortante, quasi quanto le coperte che Kiyone gli rimbocca dicendogli di non preoccuparsi.
Kaien, Miyako, Rukia, Byakuya, Yoruichi, Shunsui, Kiyone, Sentaro, e il suo maestro Yamamoto, e i nomi potrebbero essere infiniti, così tanto che non può non spezzarsi la voce e il pensiero.
La malinconia.
Jyuushiro semplicemente li scaccia come scaccerebbe il suo morbo. Come se potesse esistere una medicina, anche per questo. Con più fatica, ma infine riesce ad allontanarli e può di nuovo sorridere al nuovo giorno, e tutti non aspettano altro che questo.
Loro non immaginano.
E anche se sapessero non cambierebbe. E’ la malattia, lo sanno. E’ solo la malattia, si dice lui.
Solo la sua fedele compagna di vita e di letto. Soltanto il suo caro alibi.
Per questo non è importante: non ci si sofferma sulla malattia, no?, non più a lungo di quanto serva per una diagnosi. E lui conosce già la sua diagnosi.
Melanconia.



Grazie ai fedeli commentatori e scusate ancora per il ritardo! çOç


Ino_Chan: Grazie, sono felice che ti sia piaciuta (e che tu cominci ad amare Byakuya xD) anche se ad essere sincera, mmmh... neanche io so dire se l'Hisana della mia fic provi poi amore nei confronti di Byakuya... diciamo che ho cercato di descrivere un momento di grande intimità nel quale, però, è come se persistesse un'enorme lontananza tra i due.

Keute: *w* Mi devi spiegare il diverso concetto di famiglia nella Soul Society, adesso! XD
E' vero, la mia visione non è particolarmente rosea ma spero non sia troppo influenzata dalla mia antipatia personale; perchè nonostante tutto ho comunque cercato di rendere il personaggio di Hisana così come lo immagino, basandomi sul modo in cui si comporta nei pochi momenti che vediamo di lei... e non riuscirei ad immaginarla diversa... anche se certo io la immagino così per via della malattia, ma in qualche modo non riesco a pensare che Hisana sia mai stata diversa, o comunque non troppo. La vedo come un "personaggio triste" vita natural durante... forse perchè attribuisco a Byakun un complesso da cavalier servente (sarebbe tremendamente da lui XD).

Alessandra: Grazie per il tuo commento! Sì, in fondo è così che lo vedo... un rapporto tra due persone che si conoscono pochissimo. Un po' penso che lei non sappia molto di lui - non riesco a vedere Hisana che si fa raccontare della vita di Byaku, o dei suoi problemi, né vedo lui disposto a condividere con lei questo aspetto di "debolezza" di sé - e dal modo in cui lui parla di lei sembra che persino lui sappia poco di lei, come se fosse stata una qualche creatura incantata capitata per caso che non si arrischiava a toccare troppo per paura che svanisse. Non penso che Hisana gli abbia raccontato molto di sé, forse anche intimidita dalle differenze tra loro... insomma non lo vedo un rapporto paritario, ecco.
Ma io sto già pubblicando un'altra raccolta, però :P Anche se diversa da questa u_u Magari ti piacerà anche quella!

Anche stavolta è tutto. U_U A presto con l'ultimo chappy u_U E grazie infiniteee >////<

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Capitolo 25
*** Epiphany ***


Fic conclusiva di questa raccolta. Notare come io non abbia MAI e dico mai inserito Ichigo… se la cosa vi turba per qualche motivo, sappiate che la spiegazione è semplice: Ichigo è il protagonista.
Mi è impossibile concentrarmi sui protagonisti. xD
Il personaggio sul quale si concentra questa fic è una sorpresa, ma tanto alla fine capirete. XD “Epiphany” è, secondo Joyce, il momento di autoconsapevolezza raggiunto da un personaggio grazie ad un collegamento mentale – the stream of consciousness – scatenato da un dettaglio apparentemente insignificante.
Colonna sonora: Radiohead, Idioteque.
Spoiler per Night Side of Abduction!


25.
Epiphany




Ho visto grida e ho sentito il sangue.
A volte, il sangue, quando è molto, può sembrare pulito. A volte, quando c’è tanto sangue, finisci col desiderare che tutto sia sangue. La pioggia di sangue lava via le cose.
Sì, sono stata in piedi in mezzo al sangue e ho desiderato che mi ricoprisse la pelle e mi entrasse tra le labbra, e cadesse dalle mie ciglia. Sangue è gocciolato dal mio singolo artiglio mortale.
Ho visto persone battersi per le motivazioni più disparate. Per amore, per amicizia e per odio. Alcuni vogliono proteggere gli altri; alcuni pensano alla gloria. Alcuni lo hanno nel sangue, alcuni lo hanno scritto nel nome. Alcuni vogliono aiutare. Alcuni lo fanno perché devono, e alcuni odiano farlo. Alcuni amano farlo.
Io lo faccio perché è quello che sono.
Sono cresciuta in questo modo. Questo è quello che sono, o che sono diventata, ma fa differenza?
E’ quello che posso offrire oggi.
Sono sola. Nessuno si batte per me. Mi batto da sola.
Sono forte. Ieri era meno forte; domani sarò più forte. In ogni istante io sono il nervo che recepisce e il muscolo che reagisce, e il mio movimento è continuo.
Io sono la velocità senza confini, sono la luce. Sono aria che taglia la gola.
Non ci sono amici, ma solo nemici. Ciò che non è uno strumento è un ostacolo. Io abbatto gli ostacoli e uccido i nemici.
Io vado diritta sulla mia via e la mia via è la diritta lama di una spada.
Sono dolore e patimento, sono lividi, sono rimpianto, sono odio. Sono unghie rotte, fasciature, urla. Sono tagli e graffi. Sono sangue.
Sono qui davanti al cielo che si squarcia e questo è quello che porto.
I miei nemici sono davanti a me e faranno conoscenza con quello che sono. Graffierò, taglierò e urlerò. Questo è quello che faccio.
Ricordo persone e cose e luoghi e momenti, ma nessuno di loro è stato importante.
Potrei morire di qui a un minuto, e sarei ugualmente perfetta, completa. Non c’è nulla di irrisolto, nulla da rifare, nulla da ripetere. Io sono il perfetto movimento. Il mio corpo e la mia mente insieme in un involucro perfetto.
Poi Yamamoto solleva il bastone e c’è un istante.
L’orlo del suo haori che si incendia d’arancio nella scia infuocata di Ryujin Jakka mi ricorda qualcosa. Un ricordo che si impone con la velocità di una fiammata improvvisa emersa dalle ceneri sopite, una scintilla che sale e sprigiona le sue perle rosso vivo davanti ai miei occhi, solo per un istante.
La prima volta che ho indossato il mio haori di capitano mi è sembrato così leggero. Mi sono chinata e mi hanno detto che ero il capitano della seconda compagnia. I miei colleghi erano in piedi davanti a me pronti a riconoscere il mio risultato e Yamamoto aveva già preso atto delle mie capacità quando mi aveva sottoposto alla prova.
Non sono il capitano della seconda compagnia, e non lo sarò mai. Se morirò, di qui a un minuto, ancora morirò senza esserlo mai stata.
Non sono mai stata né lampo né luce.
Non sono né perfetta né completa.
Dal momento in cui Shihouin Yoruichi è nata, è stato deciso che io non sarei mai potuta essere nessuna di queste cose.
Ma sono sua. Nella morte insanguinata, io, il mio urlo e il mio artiglio è questo che portiamo.



This is the end, my beautiful friend.
E' la fine della raccolta ed io ne sono davvero orgogliosa. Non l'avevo progettata dall'inizio, mi è venuta di getto e mi piace molto: perchè parla del momento in cui gli shinigami affrontano gli Arrancar, della grande battaglia, perchè (almeno idealmente) ci sono tutti, perchè parla del passato e del presente e perchè anche se si capisce benissimo chi è la protagonista, in qualche modo è come se potesse racchiudere i sentimenti di tutti, o almeno così mi piace pensare.
E inoltre è una specie di "studio" sul personaggio di Soifon, che mi piace davvero, oltre all'unico "capitolo" dove le scintille compaiono sul serio, agli occhi di Soifon, come io le avevo immaginate.
<3
Spero che vi piacerà :P Ed ora sono contenta di aver concluso in questo modo ma anche un po' triste, com'è ovvio, e soprattutto sono felicissima per l'incoraggiamento che mi avete dato coi vostri commenti (e i preferiti alla fic) per tutto questo tempo. *_* Perciò grazie a tutti voi! *__*'' Mi commuovo. ò.ò
Sentirete ancora parlare di me :P

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