UN FIORE PER UN FIORE
Scusate l’immenso ritardo… a volte sono peggio di Naruto… (cosa molto
difficile <_< nd Neji) il prossimo chappy lo scriverò con più calma, così
inizio a rendere decente questa storia….
Kiba si era svegliato presto e aveva deciso di andare a trovare la sua amica
in ospedale… chissà come stava? Chissà chi era quel bastardo che l’aveva
colpita…
Camminava velocemente verso l’ospedale. Passando vicino a casa di Naruto
pensò di chiamarlo per andare insieme, tanto sicuramente era ancora a letto e
avrebbe fatto piacere ad Hinata.
Neji : ciao…
Kiba : eh? Ah ciao! Stavo chiamando Naruto, vieni con noi da Hinata?
Neji : hai già suonato?
Kiba : … no… perché?
Neji : credo che Hinata preferisca che Naruto non vada perché l’hai chiamato
tu…
Kiba : non ci avevo nemmeno pensato, vabbè vieni?
Neji : sì, però prima volevo comprarle dei fiori, ieri suo padre non l’ha
trattata bene…
Kiba : già…
I due si avviarono verso il negozio di fiori. Una volta arrivati
entrarono.
Ino : salve! Oh, voi due?
Kiba : ciao Ino, ciao Tenten, vorremmo dei fiori per Hinata…
Tenten : gliene stiamo preparando un bel mazzo, ma non è facile, tra poco ci
raggiunge Sakura che ci da una mano con la scelta…
Ino : le ragazze sono come fiori, quindi un fiore per un fiore non è una cosa
semplice, non solo i colori si devono sposare, ma anche la forma, il profumo, ad
Hinata non si può regalare un mazzo di rose gialle, gelsomini e calendule, ci
vogliono fiori con petali grandi e vellutati, scuri o di colori pastello,
pensavamo di farle tipo grandi fiori scuri e piccoli chiari…
Kiba : sì, giusto… noi andiamo in ospedale che se no quando arriviamo in
gruppo non la troviamo più…
Tenten : ma Neji resta qui! Ha la stessa carnagione e gli stessi occhi di
Hinata, così non possiamo sbagliare!
Neji : perché non vi ricordate com’è fatta?
Ino : certo! Ma non abbiamo mai avuto il tempo di vedere tutte le sfumature
del Byakugan…
Kiba : sì, fate con calma che io intanto vado…
Ino : adesso che ci penso se n’è andato, ma lui è quello che conosce meglio
l’odore di Hinata…
I pochi raggi di sole che penetravano le tende bastarono a svegliare Hinata,
che vide affianco a sé Sasuke. Probabilmente non aveva dormito…
Hinata : ti posso chiedere una cosa?
Sasuke : l’hai appena fatto…
Hinata : emmm… ti posso fare un’altra domanda?
Sasuke : ne hai appena fatta un’altra…
Hinata : vabenevabene…
cos’èilvillaggiodelsangueeperchèseiquiOrochimarulosacos’haiintenzionedifare???
Sasuke : avevano l’aria di essere più domande, ma non ho capito nulla…
Hinata : s-scusa… ecco… io.. volevo chiederti… che cosa ci fai tu…
Kiba : che cazzo ci fa lui qui?!
Hinata : ecco esatto…
Era Kiba che aveva appena aperto la porta della camera. Akamaru scattò per
primo mettendosi tra Hinata e Sasuke.
Hinata : no aspettate! C’è…
Infermiera : cosa sta succedendo?
Sasuke si appiattì alla parete mischiandosi alle ombre della stanza,
diventando invisibile agli occhi dei presenti.
Hinata : nulla, è stata colpa mia…
Infermiera : comunque non si parla con quel tono in un ospedale! Ho portato
la colazione per la paziente.
Hinata : grazie… la devo chiamare quando ho finito?
Infermiera : non si preoccupi lo porterò via quando sarà ora di pranzo…
La donna uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Kiba : allora, che diamine ci fai tu qui?
Sasuke uscì dalle ombre fissando il cagnolino che ringhiava.
Sasuke : volevo solo il mio ombrello, però lei non sa dov’è…
Kiba : e perché lei dovrebbe saperlo?
Hinata : ecco… lui è il ragazzo con l’ombrello…
Kiba : allora puoi dirmi cos’è il "Villaggio del sangue" e perché diamine sei
qui…
Sasuke : te l’ho già detto, voglio il mio ombrello…
Kiba : perché dovrei chiederti?
Il volto del moro venne attraversato da un lieve sorriso.
Sasuke : fai come ti pare, ma io non me ne vado…
Kiba : come scusa?!
Hinata : io.. gli credo…
Kiba : Hinata…?
Hinata : è vero che ha seguito l’uomo che ha ucciso l’Hokage, è vero che
probabilmente non è qui solo per questo, però se dice che sta cercando il suo
ombrello, io gli credo…
Kiba : sei sicura che non sia stato proprio lui a darti quel calcio? Un
calcio in faccia tanto forte che manda una ragazza all’ospedale non mi sembra il
massimo da parte di una persona onesta…
Hinata : è vero però… io chi sono per condannare qualcuno per ciò che ha
fatto, quando non posso nemmeno dire cosa sia davvero giusto…
Kiba : ma dovremmo almeno dirlo a Tsunade!
Hinata : voi due fate come volete, però io non starò contro nessuno …
Kiba : è la stessa cosa che diceva tua madre e sai bene com’è finita!
Hinata guardò in basso pensando alla triste sorte che era toccata a sua
madre.
Sasuke si sedette sul letto, Kiba rimase in piedi, infastidito dal modo in
cui l’amica difendeva quel ragazzo che non aveva mai considerato prima.
La colazione iniziava a raffreddarsi…
Sasuke : il villaggio del sangue… è un posto tra le montagne dove si
ritrovano i criminali di ogni specie per scambiarsi di tutto, bottini, armi,
schiavi…
Kiba : schiavi?
Sasuke : in quel posto non si usano i soldi come di solito, per entrare
bisogna avere almeno uno schiavo, sono soprattutto persone rapite che diventano
schiavi, dato che il bene di scambio più diffuso è il sangue…
Hinata : quindi per avere sangue pronto per lo scambio bisogna portarsi
dietro una persona a cui toglierlo… è orribile…
Sasuke : esattamente, a seconda dell’età del soggetto e del suo ceto sociale
il sangue è più o meno pregiato, quindi ha più o meno valore di quello di
un’altra persona. Ad esempio quello di Hinata è più pregiato dei nostri, dato
che abbiamo la stessa età, ma lei è di ceto sociale più elevato…
Hinata : ma tu e Kiba siete di clan rinomati…
Sasuke : gli Inuzuka non raggiungono comunque il livello degli Hyuga, io sono
considerato un criminale, quindi non valgo nulla, poi tu sei destinata a
diventare il capo del tuo clan, noi ricopriamo una posizione minore…
Kiba : c’è solo una cosa che non capisco, cosa se ne fanno del sangue?
Sasuke : lo portano alle cascate e lo rovesciano nell’acqua, ma devo ancora
scoprire perché… ehi tu… mangia.
Kiba : ormai sarà freddo…
Hinata : ma è buono lo stesso… marmellata, crostini, frutta, croissants non
sono troppi?
Kiba : si saranno accorti che sei un po’ sotto peso…
Hinata : non sono sotto peso!
Kiba : sì che lo sei…
La ragazza gli ficcò un croissant in bocca, mentre Sasuke guardava
divertito.
Hinata : dovresti prendere esempio da Akamaru, lui da bravo sta mangiando
senza storie…
Kiba : ma noi abbiamo già fatto colazione! E tu cosa ci trovi di divertente?
All’accademia trovavi queste cose noiose o puerili, o sbaglio?
Hinata : non dirglielo che gli facciamo una foto e lo ricattiamo! comunque il
croissant puoi accettare ugualmente, no?
Kiba : senti Sasuke… non abbasserò la guardia, mi può star bene la tua
amicizia con Hinata, ma non ho intenzione di vederla soffrire o di fare un torto
alla mia terra, quindi, vedi di non torcerle un capello mai più e di non toccare
questo villaggio, altrimenti farò tutto ciò che posso per distruggerti. Non mi
fa piacere che tu non ci dica cosa ti passa per la testa, lo faccio solo perché
Hinata fin ora non si è mai sbagliata in queste cose.
Sasuke : ho capito, però ti devo chiedere un favore in una cosa che penso ti
possa interessare…
Kiba : cioè?
Il ragazzo
Sasuke : ho intenzione di…
Qualcuno spalancò la porta.
Ino/Sakura/Tenten : ciaooooo!
Neji : ciao…
Kiba : me n’ero dimenticato!
Sakura : tu che diamine ci fai qui?!
Sasuke : ciao, sto cercando il mio ombrello…
Neji : qui da Hinata?
Kiba : calmativi, va tutto bene, cioè no, però non vi allarmate troppo…
Sakura : vedo che ti hanno dato la solita colazione troppo abbondante…
Ino : ti abbiamo portato un mazzo di fiori, per colorare un po’ la
stanza…
Era un mazzo con gardenie e azalee, legate con due fuxie invece che dal
solito nastro…
Hinata : sono bellissime! Ma prima di qualsiasi cos’altro… com’è andata
Sakura?
La ragazza dagli occhi verdi come giade arrossì appena, per poi sfoggiare un
immenso sorriso.
Tenten : mi sa che ci siamo perse qualcosa Ino…
Ino : certo che qui basta distrarsi per un paio d’ore e succede un
finimondo…
Sasuke : mpf… noi andiamo a parlare di cose più importanti…
Neji : ma dove?
Sasuke : su un albero, dove non ci cerca nessuno…
Hinata : però poi dite anche a noi…
Kiba : sì certo…
I tre se ne andarono e le ragazze rimasero sole.
Hinata : perché voi non avete fatto storie per Sasuke?
Ino : perché se tu dici che non c’è da preoccuparsi, non c’è da
preoccuparsi…
Tenten : poi in un posto frequentato come un ospedale non si corrono molti
rischi, poi anche Sakura lo conosce bene ma non a fatto storie, s4e non ci
fidiamo l’una dell’altra come facciamo? Comunque… cos’è successo Sakura?
Sakura : emm… ecco io, so che non capirete ma… mi piace Naruto…
Ino : Naruto? Piace a te? Bè se ti piace non ci possiamo far nulla…
Tenten : poi se sei felice con lui tanto meglio, ma gliel’hai detto?
Sakura : ieri sera… gliel’ o detto e lui… lui ha detto che doveva fare una
telefonata…
Ino : cosa? Doveva chiedere conferma a qualcuno prima di dirti di sì?
Hinata : veramente ha chiamato qui all’ospedale…
Sakura : cosa? Ha chiamato te? Ma… perchè?
Hinata : aveva bisogno di un consiglio, e non avendo il numero di nessuna di
noi ha chiamato all’ospedale spendo che c’ero io…
Sakura : ieri sera? Fuori dall’orario?
Hinata : sì, mi ha chiesto se mi disturbava, come stavo, se mi sentivo
meglio, poi ad un certo punto mi fa "qual è il piatto preferito di Sakura?"
allora ho capito e gli ho detto "okonomiyaki, e ora fila da lei"
Sakura : infatti poi mi ha portata a mangiare… è stato così dolce! Però…
Sasuke quando è arrivato qui?
Hinata : un paio d’ore dopo la chiamata di Naruto…
Ino : penso che quando si incontreranno ci sarà da divertirsi…
Forse è un po’ lungo…. Il prossimo lo farò più
corto…