Vera e la sua vita schifosa

di Cheryl
(/viewuser.php?uid=2238)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia vita fa schifo ***
Capitolo 2: *** Incontri ***
Capitolo 3: *** Litigi ***
Capitolo 4: *** A scuola ***
Capitolo 5: *** Una nuova notizia ***
Capitolo 6: *** Tornata a casa ***
Capitolo 7: *** Prima di partire... ***
Capitolo 8: *** Al Jaxs ***



Capitolo 1
*** La mia vita fa schifo ***


La mia vita fa schifo La mia vita fa schifo, o meglio IO mi faccio schifo... Umh.... A volte mi chiedo se fanno più schifo le larve o il mio guardaroba! Ecco una di quelle domande senza una risposta. Il cibo fa schifo, il mio cane fa schifo, la mia casa fa schifo ( o forse di più) e quindi, di conseguenza anche la mia vita fa schifo. Semplice, no? No, in effetti non è tanto semplice perchè come farò a vivere per altri...bè diciamo.. 60 anni in questo mondo di cacca??? (altra domanda, senza risposta! Odio queste stupide domande!!!!) Ora starete pensando: " E che palle! Ecco una delle tante storia di un' AMEIA (ovvero: Adolescente monotona e istericamente acida, si è vero lo sono...) Per darvi un'idea di quanto faccio schifo provo a descrivermi ma sono sicura che, anche se mi impegnerò e descrivermi in un modo adeguato non riuscirete mai a capire il livello di schifezza che prevale in me. Allora da dove comincio? Ah si.... Ho quasi 15 anni, sono alta,(troppo) magra (troppo), ho dei capelli lunghi fino alla spalla di un colore castano sbiadito, e per mia sfortuna sono dritti dritti (troppo). Secondo le persone sono stupendi ma come si sa, non capiscono un tubo!!! I miei occhi sono di normale castano, senza espressione, senza lucentezza... Invece di un naso, ho un patata, una di quelle bitorzolute! Se qualcuno mi chiedesse: "Cosa cambieresti di te?", io dovrei normalmente rispondere "No, non cambierei nulla di me, resto come Dio mi ha creata" (si certo... questo è quello che direbbero le persone famose anche se poi si rifanno completamente!), io invece risponderei: "Mi cambierei tutta da capo a piedi!". Hey, io sono furba! Vi starete chiedendo come vorrei essere... Qui no c'è bisogno di una descrizione serve solo una rivista... Allora vi spiego...Apritela, sfogliatela fino a quando non trovate una foto di Hillary Duff, (state sicuri che la trovate, lei si che ha una vita fantastica, è una attrice e una cantante... ah magari fossi lei...). Cos' altro vi dovrei dire? Ho una sorella più piccola, un'impiastro! O meglio come direbbero i miei : "La perfezione in persona". Ovvio, lei è bionda, occhi azzurri, dei bei boccoletti e un nasino perfetto!!! Grrrr... La odio! Non è giusto, i miei la adorano e invece io sono la figlia di riserva quella che chiamano quando devono uscire e qualcuno deve badare al loro piccccccolo tesorino. La cosa più brutta e che è una bambina stratosfericamente VIZIATA! Cerchiamo di vedere la scena di quando 'Sara l' angioletto' (si chiama così) chiede a mamma la gonnellina da 50 euro.... Sara:"Mamma, mamma.... me la compri?" Mia madre:"Certo tesoro, per te questo e altro!" Ora vediamo quando 'Vera il mostro' (cioè io) chiede in ginocchio il pantalone a vita bassa all'ultima moda di soli 25 euro... Io:"Mammina? Lo sai che ti voglio tanto, tanto tanto bene vero? Mamma:" Si, certo, certo..Cosa vuoi comprata?" Io:"Mamma perchè quando ti dico che ti voglio tanto,tanto bene tu pensi sempre che cerco in cambio qualcosa? Comunque.... Hai visto che bei pantaloni in saldo ci sono da 'Sensazioni'? Costano solo 25 euro! Dai ti prego ti prego! ( mi metto in ginocchio) Mamma:"No ne hai già tanti!!!" Si va proprio così, è inamissibile. Lo scorso anno ho provato anche a strangolare l' angioletto, ma il risultato non fu quello che mi aspettavo. I miei, mi misero in punizione per 2 settimane! Ma guarda tu, invece di ringraziarmi! Cosa altro posso dirvi? Ah certo la mia scuola fa schifo frequento solo il secondo anno di liceo e ho già avuto 1 viaggio di sola andata da quella stregha che è la preside, quindi una sospensione solo per aver riso mentre il prof. di scienze spiegava qualcosa sugli organi riproduttivi e sul ciclo femminile. Ragazzi, quella lezione è stata una forza! Peccato che i minuti seguenti non sono stati come quelli precedenti... Ora basta parlare della scuola se no mi deprimo del tutto! Piuttosto vi parlerò della mia migliore amica e del mio ogetto dei desideri, la mia migliore amicha è Clelia, si anche lei non è molto poplare ( certo che non lo è, se no lo sarei anche io,no?) ma almeno quelli del primo la rispettano, invece quando vedono me si mettono a ridere.. un classico !Clelia ha dei magnifici occhi azzurri, capelli neri corvino ma anche lei non piace il suo naso perchè è peggio del mio!A parte questo è una ragazze carina e una buona amica...E poi c'è...Josh!!!!!!!!!! Un ragazzo australiano stupendo che si è trasferito qui a Roma da circa un anno.. E lo amo dalla prima volta che lo ho visto, si è stato un colpo di fulmine!Peccato che lui è sempre circondato da una marea di ragazxze che gli sbavano dietro e che gli scrivono poesie...Oh Josh di qua ,Josh di là... LE ODIO! Si una per una...Lui fa il terzo nella mia stessa scuola, il Liceo Classico di Roma! hA dei lineamenti femminili incredibili..Occhi verdi,capelli biondi, un pircing sotto le labra carnose e un fisco da Dio! Anzi da angelo ..! Una volta avevo anche pensato di dedicargli un fan club ma poi ci ho ripensto perchè avrei avuto troppe rivali fra i piedi...però ogni volta che lo incontro lui mi guarda e appeno anche io inizio a guardarlo lui gira la testa, forse è per l'imbarazzo? Mha... Non lo so, proprio non lo so...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Incontri ***


Oggi a scuola è stata un giornat Oggi a scuola è stata un giornata super stancante, ma in fondo quale non lo è? MA almeno questa notte è stata uno sballo perchè ho sognato che quel "bel ragazzo" che è Josh mi baciava... E' proprio vero.. I sogni son desideri chiusi in fondo a cuor, la la la (che non si avverano mai ovviamente!) Ma sta mattina qando Josh mi ha vista ha fatto un strana espressione come se non vedesse bene il mio viso, quindi si è piegato leggermente verso di me , che ero a due metri di distanza e con un gran sorriso saluta dalla mia parte, io allora felicissima gli rispondo, ma solo dopo aver fatto una figura di m.. mi accorgo che stava salutando una ragazza dietro di me che subito dopo era andata a salutarlo facendogli delle feste pazzesche... Ecco sono io Vera la classica patetica di turno...Per fortuna poco dietro di Josh c'era Clelia e allora ho fatto finta che stavo salutando lei e non lui, spero di averla scampata per una volta! Clelia mi ha raccontato di aver conosciuto Ado il migliore amico di Josh!!! Deve essere un tipo speciale se è amico di quel essere sovra naturale! E da quello che ho capito le piace molto!!! Sarebbe stupendo fare un' uscita a quattro, io lei Ado e Josh. E si sono già dati un appuntamento sta sera all' Harry's. Ad non mi è mai piaciuto particolarmente... Non mi piace come si veste, tutto stretto.. . No non mi sembra tipo nè mio nè di Clelia... Ma se gli piace......                                           

                                                                 *********                                             

Ma dove è finita Clelia è da quasi mezz'ora che la aspetto ci dovevamo vedere qui da Harry's. Ah eccola, la vedo da lontano... Ma come si è combinata???  Sembra Merlyn Moonroè . Si è tinta i capelli di biondo e da qui sembra che si è messa i tacchi... No non è possibile.... Clelia con i tacchi e le scarpe a punta? No và contro ogni regola della normalità Oddio è vero se li è messi!!!! Non ci posso credere è così.. così... FEMMINILE! E si è anche truccata! Ma che gli è successo??? Lei la solita ragazza semplice! Quella ragazza alternativa con i suoi capelli dark e che sopportava solo le Converse hai piedi! però è molto più carina, si ma non lei, ci metterò un pò ad abituarmi!

< >.

<< Si scusa Vè, ho avuto.. ehm.. un contrattempo>> mi dice incerta Clelia.

<< Che tipo di contrattempo?>> le chiedo in modo un pò acido.

<< Bè nn si vede.. Allora come stò?>> chiede con aria di una risposta sincera.

<>  le rispondo insicura.

<< GRAZIE>> afferma fiduciosa.

<< Ma... ecco ... non sei tu! Cioè stai molto meglio ma... Non eri tu quella che odiava le ragazze a cui piaceva vestirsi bene? >> le chiedo .

<< Ho cambiato idea... Non si può?>>.

< Certo che  si può ma... Bah..  Fai come vuoi!>>.

Noto un pò di cambiamento dentro di lei, ma capisco che si sente molto impacciata così conciata e allora lascio perdere..... Andiamo a bere qualcosa e poi ci incontriamo con Ado. E' vestito da.. da ... PUNK??? Ha dei jeans tutti sbrindellati una maglietta da Bat-man e un felpa della mother fucker col cappuccio.. E' davvero figo!!!  MA che sta succedendo??? Prima Clelia che si veste da fighetta ora Ado che diventa punkettone.... Non ci capisco più un tubo!!! Possibile che qui sono l'unca normale???? AIUTO!!!!!!! Forse ho capito!!!! Allora Clelia che si veste così per fare colpo su Ado che è un tipo dalla moda stretta e Ado che si veste da Punk per fare colpo su Clelia che è alternativa... Si dice che gli opposti si attraggono ma loro hanno fatto il contrario.. cioè per piacere l'uno all'altro si sono combinati così!!! Mi viene da ridere... E in fatto appena si salutano scoppiamo a ridere tuttti e tre! Sarà vero amore? No.. a dir la verità non credo... o forse .. si?

<< Allora ragazzi... io vado.. vi lascio soli....>> dico un pò imbarazzata. 

<< No dai resta.. >>  dice Ado ma come se volesse mandarmi via...

<< Non ti preoccupare non dai certo fastidio... >> afferma Clelia.

<< Ok...>> rispondo poco convinta.

E allora resto, so che Clelia non vorrebbe essere lasciata da sola in situazioni come queste, si le servo come supporto.. Ma non voglio certo apparire come quella che regge la candela ma se non facesse davvero piacere a Clelia che resto? Ultimamente non so mai come comportarmi! Prima mi sembrava tutto così semplice.... Era facile da piccola, la cosa più difficile a 5 anni era allaciarsi le scarpe e poi a 11 mettersi il reggiseno! Ora ci sono momenti diversi, diversissimi! Senza parlare di come è difficile comportarsi quando vicino a te c'è il ragazzo che ti piace,  ancora di più quando poi vi mettete insieme! Parlando di maschi  l'unico ragazzo con cui sono stata era un emerito cretino o per meglio dire uno sfigato! Si, esattamente, credevo fosse il top del top, quando per la prima volta mi baciò, ma poi quando si sparse la notizia che stavamo insieme, tutte le mie amiche inziarono a ridermi alle spalle e si chiedevano come facevo a stare con lui.  Davvero come facevo a stare con Jimmy la puzzola? Si esattamente Jimmy la puzzola, peccato che me ne accorsi solo dopo quando mi si appicicò per un giorno intero in una giornata di sole... PENSIERI CENSURATI VERA!!!!!!!!! Ehm... lasciamo stare quell'argomento, si lasciamolo perdere........ Solo dopo quindi decido di lasciarlo e di spezzargli il cuore, si lasciarlo mi è costato di più di quello che pensavo, all' inizio sembrava averla presa bene ma poi inziò a spargere pettegolezzi non veri sul mio conto e disse che era stato lui a lasciarmi!!! Ridicolo! Disse anche che ero un ragazza falsa e così a scuola inziarono a chiamare "la signorina falsa" , si perchè io mi chiamo Vera e credevano di essere simpatici.. Ah ah ah ah, che risate (si sono molto sarcastica, tutti prima o poi si abituano al mio sarcasmo). E così l'anno scorso passai un anno orribile.. Ma in fondo quale non lo è stato dopo aver compiuto 13 anni?.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Litigi ***


Capitolo 3   Ho appena scoperto


Capitolo 3


Ho appena scoperto quanto è stupido Ado... Fa delle battute ridicole, ma nel senso negativo mica positivo.
A parte questo la serata sta procedendo fin troppo bene, per loro ovviamente, io mi sto stuffando anche troppo e allora decido di andarmene.

"Allora io vado ragazzi, e mi raccomando non tornate troppo tardi a casa, se no la mammina si arrabbia" Sono fin troppo patetica, "la mammina si arrabbia?" ma che cavolo di battute faccio!?

"Ok ciao..... "

 

"A domani Vè ti chiamo sta sera"
 

"Ci conto"

 

Uff... non vedo l'ora di sentire Clelia che mi dirà : " MA che bello! E' perfetto, lo amo!".
Ma se si può dire che nemmeno lo conosce? Ah, Clelia.
Ehy ma quello è Josh!!! E si sta avvicinando a al tavolo di Clelia e Ado! No non è giusto... Proprio ora che me ne stavo andando... Si è anche seduto! Quasi quasi torno indietro.. No, non posso? E perchè? Senza accorgermene faccio marcia indietro... Arrivo al lro tavolo e... NON SO COSA DIRE!


"Ah riciao Vera? Perchè sei tornata?" Chiede interrogativo Ado ma dentro di sè sa perchè sono qui.. Come farebbe a non capirlo?

" Ehm.. Mi sono ricordata che dovevo chiedere una cosa a Clelia!"
Tutti mi guardano interrogativi come se stessero aspettando che io parli.. E che dovrei dire???

"In privato" ribadisco.. Se no non capiscono.

"Ah .. ok !"  Clelia si alza e ci allontaniamo un pò.

"Che c'è?" mi chiede seccata.

"Come che c'è? C'è che Josh è vicino a te, non posso certo perdere questo momento!!! Ado lo ha capito  che sono tornata per lui e non lo capisci tu che sei la mia migliore amica?" Chiedo un con tono arrabbiato

" Bè anche tu non avevi capito che ti volevo vicina ora che c'è Ado, ma tu che hai fatto? Dopo dieci minuti te ne sei andata!"

"Dieci minuti??? Ma se sono stata con voi per mezzora! Credevo che ti avrebbe fatto piacere stare da sola con Ado, non mi andava certo di stare a vedere Ado che per tutta la serata ci provava con te!!!" dico.

"Ecco è questo il discorso! Non ti va di vedere che sono felice con un ragazzo?"

"Certo che si ma non lo conosci per niente e non capisci che io ci resto male a vedere che tutti vanno dietro a te e non a me?"

"Non dire cazzate!"

"Non ne dico!"

"E invece si!"

"Ohhh! E chi lo dice la "nuova fighetta"? Che per fare colpo su un ragazzo si è trasformata?"

"Non lo ho fatto per lui!"

"Ah no? E per chi per me?"

"Non capiresti!"

"Com'è ora non ti capisco più? Fino a ieri ero l'unica che tu capiva!!!!"

"Non è vero, non mi hai mai capita e non mi capirai mai!!!!"

A questa frase una lacrima mi riga il volto.

"Se è così che la metti sei proprio ipocrita!" dico nascondendomi le lacrime

"Mai quanto te"

"Comunque ora vado, non voglio perdere altro tempo qui, per lo più con quel cretino di Ado"

"Ora non metterlo in mezzo, lui non c'entra niente!"

"Era meglio che non venivo proprio" dico andandomene.

"Si era meglio"

Lo dice sottovoce ma io la sento lo stesso e vediamo se poi se la rinnega, questa sua bella frase, oppure la cambia a suo piacimento nel nostro "processo" di pace... Se questa volta la faremo davvero.
Ultimamente è strana, come tutti.. Lei che per me era diversa.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** A scuola ***


Capitolo 4  Oggi non mi va propr



Capitolo 4

Oggi non mi va proprio di andare a scuola e mettermi vicino al banco con Clelia, dopo quello che è successo ieri.. Allora mi rimetto a letto, nel mio bel lettuccio caldo caldo, con il mio bel piumino soffice... No, non posso stare a casa a dormire, devo assoutamente risolvere la questione con Clelia, si la risolverò una volta per tutte. Ecco, iniziano le urla imperterrite di mia madre, quindi mi rialzo e prendo le prime cose che capitano nell'armadio, il risultato è pessimo ma non fa niente, sono così assonnata che andrei a scuola anche in pigiama, si in pigiama starei sicuramente meglio di come sono vestita ora, ma sono troppo stanca per rimettermelo! Non mi va di andare a scuola in pulman, così prendo Sara ed esco per arrivare a scuola a piedi.
Prima di uscire mia madre si fionda sulla porta come un generale.

"Ehy, signorine datemi un bacetto prima di andare a scuola" afferma con tono duro.

" Certo mammina!" e Sara le dà un bacio che lascia la guancia tutta bagnata.

"Uhm.. Lo sai che siamo in ritardo e....." inzio a dire ma mi guarda storto e decido di darglielo, se no non mi fa uscire sta sera.

"Ecco brave bambine! Ci vediamo a pranzo, mi raccomando puntuali!"

"Si, si... Ciao!"

E finalmente usciamo! Mamma fa la dura di solito, ma sotto sotto è dolce, un pò come me! Pur troppo il tempo è davvero brutto, come il mio umore. Inizia a piovere e Sara comincia a lamentarsi che le sue belle treccine si
potessero bagnare, non mi lamento io che ho l'età giusta per farlo.. Roba da matti... Guardando Sara immagino mia madre, le somiglia davvero tanto, sia esteriormente che interiormente... Io invece assomiglio totalmente a papà, io e lui siamo compatibili davvero! Sopratutto quando ero piccola fecvamo molte cose insieme a che bello quando ero piccola, ero viziata e paffutella com Sara..... Aspetta... No! Davvero! Ci somigliavamo! Io e quel mostriciattolo dagli occhi azzurri? No non è possibile, o forse si? Forse lei sembra così viziata solo perchè è ancora piccola ed è ancora in quella fase in cui i genitori solo dei miti stratosferici!
Bè si vedrà il risultato di quell'angioletto che è quando sarà come me un' adolescente!!! Siamo arrivate alla sua scuola la accompagno e la lascio alla maestra, finalmente libera!
Continuo la strada per la mia scuola quando incontro Ado, lo saluto e lui mmi risponde e decidiamo di continuare la strada insieme, oggi non è nè vestito da punk e nè da truzzo, si lo stile ideale per un ragazzo! Cominciamo a parlare del più e del meno ora lo vedo sotto un'altra luce, non è così male ed è anche piuttosto carino, ma cosa sto pensando? No, è di Clelia, suo e basta e poi Josh è molto meglio, si di gran lunga meglio.

"Cos'è succeso poi ieri tra te e Clelia? Appena te ne sei andata è diventata di cattivo umore..."

"Se vuole te lo spiega lei!" dico in tono brusco

"Ehy calma, calma... Non volevo dire nulla di fastidioso..."

" Ma ora state insieme?" chiedo un pò imbarazzata visto che lei ovviamente la sera non mi ha chiamata!

"No... Perchè? Credi che le piaccio? " Fa una faccia strana...

Ops.. ho toccato un tasto sbagliato della conversazione!

"Ehm.. Non lo so, ma credevo che.. Va bè lascia stare!"

Finalmente siamo arrivati entro in fretta nel portone.

"Eccoci arrivati, ci vediamo dopo..."

"Ah ok, ci vediamo Vè"

Ha una faccia un pò dispiaciuta... Entro in aula, come al solito sono in ritardo, Clelia non c'è, forse non vuole affrontare la questione!
Uffa, prima ora matematica, sono sola in banco quindi crco di vedere a chi, come me, manca la compagna di banco. Uhm.. c'è Laura, si lei non è male, cerca sempre di stare con me e Clelia quindi credo che le farebbe piacere stare con me in banco... Poi c'è Sonia.... Lei si che è odiosa, si vanta sempre, da lei ne sto alla larga... Mando un bigliettino a Laura con scritto: " Ti va di metterci insieme in banco nella prossima ora?"
Aspetto poco per la sua risposta ce dice : " Mi dispiace, ma lo avevo promesso già a Clelia". Clelia? Ma se non è nemmeno venuta a scuola e poi si erano addirittutra messe d'accordo? Allora è una cosa seria.. Mi sento morire dentro, sembra una stupidaggine ma mi sento davvero male... Le scrivo che Clelia non c'è e che possiamo benissimo metterci insieme, ma mi riponde che Clelia arriverà alla seconda ora! Uffa.... Ora farò la figura della sfigata che sta da sola in banco, a quel punto mi arriva un biligettino super colorato che dice: "Sei invitata a metterti con me in banco, dovrebbe essere un onore per un come te stare con una come me...".
Ovviamente è il biglietto di Sonia,bè meglio mettersi con lei che rimanere sola... Allora le rispondo che va bene. Finalmente suona la campanella e mi metto con Sonia, arriva anche Clelia, è vestita come al solito ecceto per i capelli che sono ancora tinti di quel - giallo - finto.

" Eccoti Clè, credevo che non saresti più venuta, sei arrivata giusto in tempo, quella certa persona di cui parlavamo ieri voleva mettersi con me e ora gli è toccato mettersi con Sonia" dice Laura in tono acido.

Io che credevo mi potessi fidare di lei, sono sicura che ieri sera lei e Clelia hanno parlato male di me... Mamma che str.... Non me lo sarei mai aspettato da loro. Poi Clelia mi guarda, non so cosa cerca di dirmi con quei suoi bei occhioni verdi è vero non la ho mai capita e non la capirò mai... Passa anche l'ora di storia e suona la campanella della ricreazione. Usciamo tutti in giardino. Mi accorgo che senza Clelia la ricreazione non è più la stessa, sono sola e allora decido di parlarle.

" Ciao" le dico

" Ciao " mi risponde e mi guarda con aria di superiorità come se avessi perso perchè ho ceduto per prima...

"Avevi ragione Clè, è venuta per prima!!" esclama Laura inziando a ridere.

"Ti devo parlare"le dico, guardo Laura con degli occhi che corrodono, "in privato" lei scappa via dicendo di dover andare a prendere qualcosa da mangiare

"L'ultima volta che mi dovevi parlare in privato, hai fatto scascio" mi rimprovera

"E sarei stata solo io? Comunque non sono qui per chiederti scusa perchè non ho fatto niente......"

" E allora che vuoi?" mi interrompe, la sua voce ora è più insicura.

" C'è differenza tra il chiarire e lo scusarsi e io voglio solamente chiarire"

"Io voglio che ti scusi"

"Solo se lo fai prima tu"

"Perchè dovrei?"

"Perchè è anche colpa tua!"

"Senti non voglio continuare a litigare"

"Io si..."

"Bene allora me ne vado..."

"Vattene vigliacca, come fai sempre..."

"No sono un vigliacca"

" E allora perchè scappi sempre quando non sai come reagire?"

"Va bene su continuamo a litigare.."

"No ha ragione, fermiamoci!"

"Ecco, brava, cominci a ragionare"

"Pace?" chiedo

"Pace!" risponde...

"Bè che facciamo oggi?"

"Io vado a danza, sai? Anche Lalla si è iscritta nel mio turno..."

"E chi sarebbe Lalla?" chiedo con un pò di acidità!

"Laura no? "

"Ah"

Abbiamo fatto pace ma non si è risolto nulla, non abbiamo chiarito niente .. E ora in mezzo c'è anche .. LALLA!!!!!!!!!!!!!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Una nuova notizia ***


Capitolo 5    Quella grigia matt

Capitolo 5


Quella grigia mattina di pioggia si era trasformata in una fantastica dorata giornata di sole, pur essendo a metà Dicembre l'aria era ancora fresca, ma si sentiva che il freddo sarabbe arrivato da un momento all' altro.
Purtroppo però il mio umore non era cambiato, perchè una semplice parola non aveva cancellato quello che era successo in passato, un passato molto vicino, ieri.
Tornata a casa ricevetti una bella notizia: per Natale saremmo partiti.
Ogni Natale partivamo, per lo più in settimana bianca (ovviamente io non sapevo sciare molto bene, ma era un problema secondario visto che " l' angioletto" sciava da favola) , però questa vacanza era diversa, saremmo partiti per un villaggio in Indonesia. Finalmente, aspettavo da tanto questo viaggio, mare, sole e un'abbronzatura da favola. Era spratutto un bene perchè lasciavo qui i miei, almeno per due setttimane, ma non sapevo che al ritorno si sarebbero raddoppiati!

"Nooooooooo! Io volevo andare in settimana bianca, sulla neve!!!" dice la solita rompiscatole che è Sara.

"Zitta tu" le dico, non volevo mica rovinare i miei fantasctici pensieri sulla splendida vacanza che ci attendeva.

"Tu vuoi andare lì solo perchè io sono più brava io a sciare!" controbbatte, come al solito.

"Vero, e anche perchè tu.... Non sai NUOTARE!" A quelle parole il mostriciattolo si fece una specie di pallottola.

"Non.. Non dire quella parola.. Lo sai che ho paura del mare..."

" Come amo il mare , le piscine... GLI SQUALI!!!!!!" adoravo far impaurire Sara, quando si parlava dell'aqua scoppiava a piangere...

"Mamma!!!! Non voglio andare in.. Indopesia..." Sara prega la mamma.

"Si dice Indonesia!!!" replicai

" E no Sara, per tanti anni abbiamo accontentato te, ora tocca a Vera!"

Mamma ti adoro pensai. Splendido fra soli cinque giorni si parte, dovrà essere la vacanza più bella della mia vita!!!





" Pronto Clè? Sono io Vera!"

"Sono Giulia, aspetta che te la passo..."

"Ah ok, grazie." Era Giulia la sorella di Clelia, era un anno più piccola di noi, ma quello bastava per emarginarla sempre da quello che facevamo, da più piccola cercava tutti i modi per stare con noi, ma poi si è rassegnata, se Clelia non vuole una persona tra i piedi a quella persone conviene scappare a gambe levate, se no fa una brutta fine. Giulia da quando frequenta un nuovo gruppo si era fatta davvero oca, io e Clè la scherzavamo sempre e il nostro hobby era leggere il suo diario segreto.

" Uhm.. Dimmi, Vè"

"L'ultima news: parto per l' Indonesia il ventidue e torno il sei, sto là per due settimane, fra piscine, mare e sole!"

"Uhm.. Divertiti"

"Clè, che hai? Smettila di tenermi il broncio...."

" Io? No non ho niente"

"Sicura?"

"Sicurissima"

" Ok... E tu cosa mi racconti? Poi ieri come è andata con Ado?"

"Non male.."

" Tu cosa fai per Natale?"

" Niente,resto qui a scaldare la poltrona..."

" Bè è un occasione per metterti con Ado... "

"Si, lo so."

Ci fu un minuto di silenzio, era imbarazzante, noi che prima facevamo a gara per parlare, avevamo mille cose da dirci.: pensieri, sogni e speranze.
Anche se ci vedevamo a scuola e a danza... Ora però non era più così.
Smisi di andare a danza perchè non sopportavo più che lei era più brava in tutto, anche in quello sport che le avevo fatto amare io, quello sport in cui io ero la migliore, quello sport per cui io andavo avanti! E così lo lascia a lei, come lasciai il corso di Arte e quello di Scrittura. E ogni volta che me ne andavo da un corso lei, come se non sapesse nulla mi chiedeva perchè lo avevo fatto, io le rispondevo che mi andava così, ma lei sotto sotto sapeva tutto.


"Allora, ci sentiamo dopo..."

" Si, ci sentiamo.."

Posai il telefono e dopo aver finito di studiare, decisi che sarei uscita da sola, così per pensare un pò...

" Mamma.. Io esco ci vediamo per cena!"

"Con chi, e dove vai?" Lei doveva sapere sempre tutto e ormai come abitudine mentii.

"Vado al parco con Clelia" Uscii da mezza bugiarda perchè almeno in una cosa ero stata sincera: andavo al parco.

Assaporai quel pomeriggio di Dicembre, il cielo era ancora chiaro e allora, per cercare di fermare il tempo mi misi a correre, per arrivare prima, per godermi di più quello stupendo pomeriggio.
Sentivo, una leggera brezza ribbelle, cercava di lottare contro di me, putroppo per lei, perdendo. I miei passi erano veloci, l'asfalto correva rapido sotto di me, e allora senza una ragione precisa, una lacrima scese tranquilla senza paura di essere vista, senza paura di perdere la sua casa,i miei occhi.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Tornata a casa ***


Capitolo 6  Ogni volta che ero t



Capitolo 6

Ogni volta che ero triste andavo da sola al parco, senza una meta, senza illusioni.Ma quel giorno era diverso, non sapevo se ero triste, felice o arrabiata, mille cose insieme, Clelia, Laura e il viaggio. Là però potevo riflettere senza nessuno che mi dava fastidio, adorava tutto di quel parco, dagli alberi con poche foglie al prato sempre ricco di erba verde sperenza, ecco cosa mi serviva, la speranza. Ogni volta che andavo al parco dopo aver fatto un giro generale, andavo a "nascondermi" su una panchina, quella panchina un pò nascosta dalle altre quella più isolata del parco, quella panchina che mi rispecchiava. Ogni volta che tornavo su di lei, la vedevo sempre più stanca, vecchia e mal ridotta, come me del resto. Quella volta però non c'era più.
Qualche stupido vandalo la aveva rotta, aveva rotto quella panchina per cui andavo così pazza, quella panchina dove lasciavo i miei brutti pensieri, e andavo in un mondo che non esisteva, un mondo dove ero io la ragazza popolare, quella per cui tutti vanno pazzi, quella che io non sarò mai.
In ogni angolo della panchina c'era una data, partivano dal 8-11-01 fino a all'ultima volta in cui mi ero seduta, il 12-11-04. Ogni volta prima di andarmene a casa e lasciare sola quella panchina lasciavo la data del giorno in cui ero triste. Scoprii quella panchina un giorno di Novembre, quando per l'ennesima volta il ragazzo che mi piaceva tanto mi respinse. Quel giorno ero davvero giù, e la scoperta di quella panchina solo mia, e non di Clelia o Lalla o qualsiasi altra persona, mi rese più felice, con qualche bel pensiero in più. Era mia e basta. Nessuno poteva dividermi da lei, nessuno tranne quel vandalo. Per me fu un brutto colpo vedere la mia panchina ormai tutta rotta e accasciata su quel prato, che sembrava di tutti i colori tranne verde speranza. Perchè non ne avevo più, anche l' ultima cosa a cui volevo bene era sparita, e con lei una parte di me. Forse era il destino, quel giorno in cui mi sentivo bene e male nello stesso tempo, quel giorno forse in cui non ero più una bambina che si rifuggiava, in una vecchia panchina isolata, m
a ero un'adolescente che non aveva più un posto dove erssere lasciata sola. Volevo fare qualcosa in onore della panchina, in onore di quella panchina che in mille occasioni, senza volerlo mi aveva aiutata, quella panchina a cui volevo così bene. Non sapevo però cosa fare e decisi che ci avrei pensato più tardi, e mi misi a vagabondare per tutta la città, in cerca di nuove strade, negozie e persone, ma sopratutto in cerca di me, l'unica cose che davvero non avevo mai trovato!





" Eccomi!" dissi aprendo la porta con la chiave.

" Era ora! Ma dove sei stata?" mi chiese mamma mentre scongelava qualche schifo di surgelato.

"Te lo ho già detto! Al parco con Clelia..."

"Non è vero! Clelia ha chiamato dieci minuti fa per sapere che compiti avete per domani.."

" Bè ecco..."

"Dimmi la verità.. Con chi sei stata? Con un ragazzo?" si magari, pensai.

"No! Ma che ti viene in mente?Sono stata con lei fino a cinque minuti fa, la ho accompagnata a casae poi sono venuta subito qui."

"Mi devo fidare?" mi chiese con aria di sfida.

"Fai come vuoi..."

"Va bè, ora vieni qua che è pronto.."

Anche questa volta l'avevo ingannata, ma per quante volte sarei riuscita a farlo ancora? Certo per me non era un problema vagabondare per la città, ma per mia madre si!
Già immaginavo le sue solite ramanzine:
- Ma sei pazza? Camminare da sola per la città? Di sera per giunta! No! Non è proprio il caso, con tutti quei maniaci e barboni che girano qui a Roma!!!" -
Quindi meglio acqua in bocca! E poi è da sfigati uscire da soli, non voglio che si sappia in giro.


Appena finito di mangiare corsi in camera mia per essere lasciata ancora un pò da sola, così da completare la giornata della solitudine. Misi quindi il mio CD preferito dei miei adorati Queen e mi buttati sul letto. Questa volta dai miei occhi non scappò nemmeno una lacrima, ma restarono tutte dentro per soffrire di più, di un male
apperentemente inesistente ma che dentro bruciava più di qualsiasi ferita esterna.
In realtà non c'era un vero e proprio motivo per essere così triste... Ma con Clelia non era più la stessa cosa, e in quel momento tutti i bei momenti che avevo passato con Clelia mi folgorarono la mente, ricordai la nostra amicizia dal principio,mi apparve la scena di quando ci fummo conosciute per la prima volta.
Era una calda giornata d' estate e il sole riscaldava il mare che brillava, era di un colore stupendo, era turchese. A quell' età io ero davvero insopportabile come la mia "adorata sorellina", viziata come non mai.
Mi ero appena litigata con Silvia la mia amichetta preferita di quando ero piccola, fu un litigio pazzesco perchè non facemmo mai più pace, ancora oggi però quando la vedo da una parte ricordo quanto eravamo amiche, ma dall'altra di quanto mi aveva trattata male quando mi escluse dal fantastico club in cui lei era stata invitata e io no.
Di quello stupido club che aveva rovinato la nostra amicizia speciale.
ll club si chiamava -Le più belle- lei era una di quelle, io no.
Non sono mai stata bella quindi le altre non mi volevano nel club. Lei si, insistette per fare entrare anche me, ma non c'era nulla da fare, Sonia e le altre non mi volevano proprio.
Credo però che sia stato un bene non essere stata scelta così ho conosciuto Clelia. E poi quel club esisteva ancora e Silvia e Sonia erano le fondatrici ufficiali.
Così le chiesero di scegliere, o me o il loro stupidissimo, non che superficiale club.
Lei ovviamente scelse la seconda opzione, il club.
Tutte noi bambine volevamo partecipare a quel club, e così mi lasciò sola.
Forse anche io avrei fatto la stessa cosa al suo posto. Ma Clelia no.
Ero sola, in un angolino del lido, piangevo e era raccolta in me, come un fagotto. Allora una bella bambina mi salutò, io credendo fosse Silivia mi girai felice ma quando scoprii che non era lei, continuai a piangere triste. Mi chiese cosa avevo, ma io non gli spiegai nulla.
Però vidi degli occhi amici, di cui potermi fidare, degli occhi azzurri come il mare, i suoi.
E allora decisi che lei sarebbe diventata la mia migliore amica, la migliore di tutte. Inziammo a parlare di giochi e mi insegnò a fare uno sputo lungo un metro.
Ecco di cosa avevo bisogno di una amica-maschiaccio, una di quelle a cui non importa l'aspetto fisico e di essere belle.
Però credevo che appena le altre sarebbero arrivate per chiederle di partecipare al club lei avrebbe accettato, ma quando arrivarono lei non accettò.
Ricordo le esatte parole: - No grazie rimango qui con la mia nuova amica Vera!!!- .
Bastò un 'ultima occhiata per non dividerci mai più, dal quel giorno facevamo tutto insieme, e io gli feci scoprire la danza.
Forse non dovevo farla troppo tragica, in fondo ci volevamo ancora bene.
Avevo davvero esagerato, e poi doveva ancora venire la parte bella di Dicembre, quella del viaggio.
Così chiusi gli occhi e mi addormentai, finilamente dopo tante ore serena.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Prima di partire... ***


Capitolo 7  LA note passò in fre

Capitolo 7

LA note passò in fretta e mi svegliai la mattina seguente, nel letto c'era un bel calduccio e non mi andava certo di rompere quella perfetta atmosfera che si era creata nel mio lettuccio durante la notte. Così mi preparai psicologicamente per fare una scenata da : "Non mi sento molto bene mamma, forse è meglio se rimango a casa sta mattina".
Quindi la chiamai, e aspettai il suo arrivo.

"Mammmma" dissi con voce tremolante. " Mi sento poco bene"

"Vera, non fare le solite scenate. Fra pochi giorni partiamo, non puoi fare troppe assenze a scuola, poi sarai troppo indietro con i latino e il greco!"

" Ma mamma..."

"Niente da fare! Alzati e prepariti"

"Ok.. ok..."

Quando mamma non voleva che facessi una cosa, era meglio non insistere troppo! Perciò mi alzai e andai a vestirmi. Faceva molto freddo e c'erano molte nuvole quindi decisi di prendere l'autobus di linea che fortunatamente lasciava Sara d'avanti alla sua scuola e proseguiva sulla stessa strada e mi lasciava in centro dove proseguivo per arrivare a quella pidocchiosa scuola che era la mia.
Dopo mille stupide domande che mi fece mia sorella finalmente l'autobus si fermò e lei troterellando, scese e entrò nel portone. Finalmente se ne era andata, non la sopportavo più. Altri cinque minuti e sarei scesa anche io, e avrei portato i miei tristi pensieri con me, fuori dall' autobus!
Ecco, l'autobus si fermò nuovamente e io mi affrettai a scendere, uscii dall'autobus un bel ragazzo, con i capelli color carbone e degli occhi neri petrolio. Era piuttosto alto e magro, l' età era incerta ma non ci pensai più di tanto. Non era molto muscoloso, ma era davvero carino. Purtroppo andò dalla parte opposta alla mia , ma decisi che un giorno l'avrei seguito, un giorno in cui avrei fatto sega, magari quando sarei tornata dalla vacanza in Indonesia e la scuola sarebbe ripresa. Rimasi estasiata, da lui, non era proprio un ragazzo stupendo, ma mi piaceva, mi piaceva molto. Arrivai a scuola, entrai, mi sedetti al banco e aspettai l'uscita, che come al solito arrivò con molta calma, ma per fortuna l' 12.15 arrivarono anche oggi.


"Ti va di fare un giro, prima di andare a casa Clè"

"Ehm.. Veramente Lalla oggi viene a casa mia, e quindi... Bè dovrei andare a casa per mettere un pò apposto" disse, poi mi vide triste e mi disse che potevo andare anche io da lei, ma sentendomi come un'auto-invitata decisi di non andare, tanto con me o senza di me loro si sarebbero divertite ugualmente.

"Ci vediamo allora, ciao!" dissi e me andai.

Ecco, avevo argione, l'avevo persa. L'avevo persa davvero. In reltà non c'era un vero e proprio motivo, in fondo non era stato per quello stupido litigio il nostro distaccamento.Ma una serie di eventi portarono a questa divisione, e nè io e nè lei, potevamo fare niente. E' la vita pensai e continuai a camminare.


Girai un pò di negozi pensando a quali regali fare per Natale, mi feci un rapido conto. Dovevo farli a papà, mamma, Clelia e Sara. Per Sara era una spendita di soldi, visto che lei aveva tutto, quindi decisi di spenderci il meno possibile!

Il regalo per papà era quello più difficile. Per prima cosa entrai in una libreria decisa a comprargli un libro, poi vedendo che non c'era niente adatto a lui, cambiai tipo di regalo e mi diressi da Calzedonia per comprare un paio di calze, per lui non trovai niente ma in compenso, comprai delle calze per casa a Sara, molto carine con dei cuoricini.
Finalmente dopo aver girato altri negozi decisi di comprargli un CD di quella musica che piace tanto a lui, ormai è morta e sepolta.
A mamma comprai un profumo, la marca non era famosa ma l'essenza era ottima e costava anche poco, quindi lo presi.
Ora mi mancava solo quello di Clelia, ma si era fatto troppo tardi e decisi che glielo avrei comprato in Indonesia, giusto per avere un'idea originale.
Poi mi venne l'illiminazione! Dovevo fare un regalo anche a Josh, si lo dovevo fare anche a lui! Non importava quanto dovevo spendere, doveva essere stupendo quasi quanto lui, ovviamente al suo splendore non ci sarebbe mai arrivato.
Così mi girai tutti i negozi di intimo, e dopo tanti e tanti tipi di boxer scelsi quelli più belli, erano della D&G, rossi e neri a quadrettoni scozzesi, me li immaginai su di lui, forse meglio non immaginare.
Quindi li comprai, li pagai 45 euro ma non importava, erano per lui e perciò dovevano essere perfetti.
Poi mi sorse un dubbio, come glieli avrei dati? Non lo conoscevo neanche! Ops, 45 euro spesi al vento.
O forse no, forse non li avevo spesi al vento! Dovevo conoscerlo il più in fretta possibile, per darlglieli tornata dal viaggio...




Finalmente arrivò il giorno della partenza, la sera prima ero passata a salutare Clelia a casa, stranamente non c'era Clelia, cos potevamo starcene solo noi due come hai vecchi tempi. Allora inizia a parlarle...

"Ti ricordi il giorno in cui ci siamo conosciute?" azzardai.

"Come potrei dimenticarmelo? Eri tutta sola che piangevi per aver perso la tua migliore amica..."

"Si, e tu arrivasti per consolarmi e.. "

"E quando chiesro anche a me di partecipare a quello stupido club, non accettai!"

"Si, andò proprio così" sorrisi, con gli occhi che mi brillavano.

Sorrise anche lei e ci salutammo, con un abbraccio sincero, uno vero.

"Ricordat il mio regalo di Natale!"disse.

"E come poteri scordarmelo?" dissi andandomene.

Forse era tornato tutto come prima, gli alberi cominciarono a gelare, spogli, e inziarono a cadere dei fiocchi dal cielo, inziò a nevicare.
Era un momento perfetto, l'indomani sarei partita per la vacanza che tanto aspettavo.






"E ora come faremo? Non ci fanno partire.. Abbiamo pagato al vento!"

"Cosa? Pensi ai soldi invece di pensare a tutte quelle persone morte?"

"Si, cioè volevo dire no! E' che.. Oddio sono così confusa! Proprio doveva esserci un maremoto che ha devastato tutte quelle coste?"

"Non siamo mica no a deciderlo..."

"Lo so, ma Vera ci teneva così tanto..."

"Va bè ora è successo, quindi vediamo un pò cosa fare..."

I miei erano in cucina a discutere, mi ero appena alzata dal letto nel sentire tutte quelle urla.

"Cosa sta succedendo? La smettete di urlare?" chiesi, mi credevo che non fosse successo nulla di grave, invece....

"Senti Vera, non possiamo più andare in Indonesia..."iniziò mia madre.

"Perchè?" domandai stupita, dovevamo partire solo fra qualche ora.

"....C'è stato un forste maremoto,migliaia di persone sono morte!" continuò mio padre.

A quel punto mi cadde il mondo addosso.

"Oh mio Dio..." dissi vedendo le immagini alla tv. Ero complatamente in trance.

"Pensa cosa sarebbe successo se saremo partiti qualche giorno prima!"

"Non voglio immaginare... E ore che si fa?"

"Non lo sappiamo ancora, tu che proponi?" mi chiese mia madre.

Non ci credevo! Per al prima volta in casa mia avevano chiesto un mio parere! MA che stava succedendo? Finalmente mi trattavano da adulta. Si finalmente. Ci pensai un attimo e poi domandai...

"A quanto ammonta il budget?"

"Per fortuna abbiamo pagato per ora solo l'aereo, si, andata e ritorno ma non siamo messi male."

"Bene, allora io proporrei di andare a Londra! Non ci siamo mai stati e sarebbe bello vedere una capitale così importante"

"L'idea non è male!" disse compiaciuto mio padre.

"E potremmo anche chiedere alla compagnia aerea di cambiare destinazione, invece di Indonesia in Inghilterra!!!"

In quel momento Sara entrò dalla cucina a testa alta.

"Ho setito tutto, non voglio andare in inghilterra!" affermò.

"Ma come Sara, a Londra ci sono tantissimi negozi, è al patria dello shopping!"

"Quando si parte?" mi chiese Sara con un sorriso stampato in faccia.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Al Jaxs ***


Capitolo 8   Perfetto

Capitolo 8


Perfetto! Papà aveva chiamato l' Alitalia, la partenza era stata fissata per il dopo domani, ero contentissima, certo non era l'indonesia, ma frorse era meglio andare in Gran Bretyagna, avrebbe fatto sicuramente più conoscenze e avrebbe visitato più posti.
Potrei anche dare il regalo a Josh!!! Si! Allora chiamai Clelia, e le spiegai la situazione, lei aveva sentito cos' era successo e si era preoccupata che fossi partita, la rassicuurai e uscimmo, ovviamente messi il SUO regalo nello zaino e andammo in centro.

"Scusa Clè se non ti dò il regalo di Natale ma pensavo di prenderlo lì, comunque non ti preoccupare ti comprerò qualcosa di carino a londra"

"Grazie, sei fantasctica!"

"Bene.. Allora dove sono? HAi parlato con Ado?"

"Si certo, scenderà a minuti, ci siamo dati appuntamento al Jaxs !"

"Ok allora inziamo ad andare"


Clelia era vestita normalmente, o meglio non come al solito ma un pò più largha deìi quella sera in cui ci siamo litigate. Era davvero carina con la matita nera e con i capelli voluminosi.
Al Jaxs era il posto più frequentato dai miei coetanei, si trovavano persone di tutti tipi, dai punk con i capelli rasati e la cresta rossa fino ai fighetti con le Gola appena comprate.
Il Jaxs era una discoteca ormai fallita, ma era un posto in centro dove i ragazzi potevano cazzeggiare senza dar fastidio a nessuno.
Le moto occupavano tutto lo spazio libero, i punk erano tutti buttati per terra da una parte e dall'altra c'erano i borghesi su un muretto di marmo, lì c'era anche Ado.
Io mi stavo dirigendo dalla sua parte, certo di solito noi stavamo dalla parte dei punk e criticavamo i fighetti ma dato che Ado era là mi stavo inziando a incamminaredalla sua parte.


"Dove vai?" mi chiese Clelia.

"Da Ado no?"

"No deve venire lui"

"Figurati, è troppo orgoglioso per venire."

"Io certo non vado da lui"

"Fai come vuoi! Tanto ancora Josh non c'è!!!"


Era passata un' ora.Presa dalla disperazione avevo inziato a pogare per non pensare troppo al mio amore. Ancora Ado non era venuto a salutarci e io avevo perso le speranze che Josh venisse.
Ad un certo punto però mi sento toccare la spalla. Oddio c'erano Ado e Josh!

"Ciao Ado" dissi

"Ciao" risposi

"Dov'è Clelia?"

"E' con Nadia!"

"Aspetta che te la chiamo, Cleliaaa c'èè Adoo quiii"

"Si sto arrivando" disse Clelia arrivando di corsa.

"Scusatela ma si è appena fatta una canna"

"Si, si vede" disse Josh

"Ado ti va di farci un giro? " chiese Clelia a Ado, forse per far che io e Josh rimanessimo da soli.

"Certo" rispose e se ne andorono.

"Ehm, ciao io sono Vera!" dissi al mio amore porgendogli

"Io Josh" invece di darmi la mano mi batte il cinque.Oddio non credevo fosse così stupido. Si guardava intorno non sembrava molto interessato a me.

"A che scuola vai?" gli domandai.

"Al Minghetti, tu?"

"Anche io!"

"Ah si? Non ti avevo mai visto in giro..."

"Neache io a te.." (CHE BUGIARDA)

"VA bè ora vado, ci vediamo" disse e se ne andò.



Mis sembrava un pò idiota, ma no! Non è possibile che una cratura del genere fosse così! Forse era stata solo un'impressione. Però che stronzo, possibile che non mi aveva mai vista? Non sembrava per niente interessato. Forse era solo timido ma almeno avevo aftto almeno un passo avanti, il più importante : Lo avevo conosciuto.
Tornata dal giro Clelia, era rossa come un peperone.

"Andiamo!" disse Clelia

"Ma siamo appena arrivate Clè!"

"HO DETTO ANDIAMO!"

"Ok, ok.. Calma!"

Appena svoltato l'amngolo le chiesi cos' era succeso.

"Niente" rispose.

"Come niente? Sei tutta rossa e hai gli occhi lucidi."

"SE lo vuoi prprio sapere ha detto che nopn gli piaccio!"

"Come non gli piaci?"

"Hai sentito bene... Ha detto che gli piace  un'altra ragazza"

"E chi sarebbe questa?"

"TU!!!"

"Quella cioè io piaccio a lui? Ma se mi tratta malissimo!"

"Si.."

"Ma dove cazzo li ha gli occhi? Non vede quanto sono brutta?"

"Non è vero che lo sei..." dice sorridendo

"Dai piccola, non ci pensare! E' solo un fighetto di merda.."
 

 Diciamo che  Ado non era proprio un fighetto di merda, mi ero ricreduta perchè era anche carino.. Ma cosa stavo pensando? Ado è di Clelia, solo suo... Ma cazzo proprio ora che piacevo a uno...
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=24322