A new chapter of our life.

di beabaldy98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14.5 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 18.5 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 22+scuse ***
Capitolo 25: *** Capitolo 23. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 25. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 26. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 30: *** Epilogo... ma siamo proprio sicuri? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


A New Chapter Of our Life

ORE 10:45 Gilda di Fairy Tail.
< E quindi, miei ragazzi, andrete a scuola. Con ciò ho chiuso. > così concluse il discorso Makarov.
Tra schiamazzi, urla di protesta e rumori di bottiglie frantumate per terra, Fairy Tail, la gilda più famosa di tutta Fiore, rimase sbigottita dopo aver sentito questa notizia.
Anche se l'idea di vedere un Natsu, un Gray o un Gajille in divisa scolastica causò l'ilarità di alcune delle ragazze, per la precisione di Erza, Lucy, Lluvia e Levy. 
< E quando potremo controllare le classi, comprare le divise, fare i test d'ingresso e cose del genere? > chiese curiosa Levy < Già, Master, non può darci delle notizie così, senza un minimo di preavviso > gonfiò le guance Lucy.
< Eh... Eh... le divise, le gonne corte, le mutandine visi... OUCH > Mira colpì in pieno il master che tossì < hm hm, allora frequenterete le lezioni a partire dalla prossima settimana. Per le divise, le classi e i test d'ingresso, vi sarà spiegato tutto alla cerimonia d'apertura, alla quale potrete partecipare tranquillamente con i vestiti normali. Diverso è invece il discorso per gli alloggi. La scuola è molto lontana da qui, pertanto se siete disposti a viaggiare ogni mattina *i presenti possono giurare di aver sentito il suono dei conati di vomito dei dragonslayer* potrete rimanere qua con la vostra casa, altrimenti vi sono molti dormitori gratuiti oppure case da fittare là intorno. >
< I dormitori sono misti? > chiese Erza < sono pronta a difendere tutte le giovani fanciulle da quei pervertiti! > *Eroina mode: on.*
< Si, ovviamente i ragazzi e le ragazze saranno divise in piani. Il primo e il secondo vanno alle ragazze, il terzo e il quarto ai ragazzi. Anche i bagni sono comuni, ma comunque ad orari diversi > spiegò la dolce Mirajane. 
< Ah, è proibito ai ragazzi entrare nelle camere dei ragazzi. SEVERAMENTE PROIBITO > concluse *questa volta un po' meno dolcemente*.
< In ogni caso ragazzi, andate a fare i bagagli, perchè domani ci trasferiremo nella nuova città > disse Makarov. 
< Ma io avevo una casetta accogliente, come farò, ho già pagato l'affitto... poi alla padrona non converrebbe non affittarla ad altre persone durante il mio periodo scolastico! > si lamentò Lucy. < Dai Lu-chan, sarà divertente, io alloggerò nei dormitori, tu invece? > chiese Levy < sicuramente anche io, non mi va di fittare un'altra casa! > rispose l'amica.
< Lluvia vedrà Gray-sama in divisa, Lluvia alloggerà in un dormitorio, in una stanza dove vivrà un amore proibito con il suo Gray-sama! Lluvia è felicissima!! > esclamò la turchina, in preda all'euforia e con gli occhi a cuoricino.
Lucy si avvicinò a Mirajane, con il bisogno di chiederle una cosa importante < Ma per i soldi, come faremo? > Mira le sorrise e le rispose < Beh, la scuola sarà dal lunedì al venerdì, sabato e domenica sarete liberi e avrete tempo per svolgere missioni, poi vi saranno date le dovute pause, una volta ogni due mesi, più quelle di Natale, la pausa estiva e cose così, per svolgere missioni o svagarvi. Ma comunque è tutto pagato, il pranzo i libri, le divise e i dormitori, quindi solo le spese aggiuntive, ad esempio i vestiti o cose simili, saranno a carico vostro > 
< Ma come mai dobbiamo andare a scuola? > continuò Lucy < Ordine del concilio > rispose semplicemente Mira. 
La bionda ringraziò e si avvicinò all'uscita, decisa a fare i bagagli.

Ore 20:27 Casa di Lucy 
< Uff... ecco qua, ho finito > sospirò Lucy, osservando la sua casa priva di ogni vestito o soprammobile, per poi buttarsi sgraziatamente sul letto.
Benchè fosse inverno, in casa faceva caldo, perciò la bionda teneva la finestra aperta... finestra dalla quale entrava una brezza fresca molto, molto piacevole < sembra quasi estate > commentò Lucy, che si lasciò cullare per circa un quarto d'ora da questo venticello.
< Bene, ora è tempo di un bel bagno e poi vado a dormire, che domani tocca svegliarmi presto > disse a se stessa prendendo accappatoio, asciugamani, saponi e flaconcini vari.
Dopo essersi privata degli indumenti, si infilò nella vasca da bagno, che le sembrò nostalgica come mai prima d'ora < eh già, dovrò dire addio a questa casa per un po'... o forse per sempre chissà. Mi dispiace, è pur sempre piena di ricordi, miei e di Natsu. A proposito, chissà dove alloggerà lui > riflettè per un tempo che sembrava quasi infinito, finchè non si rese conto dell'orario < 21:52! Devo asciugarmi i capelli e controllare di aver preso tutto >sbraitò come se non ci fosse un domani.
Dopo aver finito le cose che doveva fare mise la sveglia e non impiegò molto tempo a cadere tra le braccia di Morfeo...
Anche se, la mattina seguente, a cullarla non erano più le braccia di Morfeo ma di...
< NATSU!!! > un urlo, seguito da un calcio, svegliarono il povero dragonslayer.
Ore 4:00 Casa di Lucy (all'esterno della quale vi erano probabilmente i vicini inferociti dal chiasso).
< Buongiorno Lu > biascicò Natsu appena sveglio < è necessario svegliarmi sempre così? > continuò poi, senza scandire bene le lettere, cosa che lo faceva sembrare non poco buffo.
Lucy non gli diede retta, ma andò in bagno a vestirsi < alla colazione ci penserò una volta arrivata > sbuffò. 
< Natsu, sei pronto? > gli chiese dopo essersi lavata e vestita, atti durante i quali l'udito fino del rosato gli permise di sentire gli svariati lamenti su quanto fosse troppo presto, sul fatto che non avesse dormito abbastanza e sembrasse uno zombie... il tutto accompagnato da sbadigli e mugugnii vari. 
Si perchè quando si trattava della bionda, Natsu s'interessava ad ogni piccolo particolare < ma è perchè siamo nakama, è normale > rispondeva sempre ogni qualvolta gli ponevano la domanda < perchè t'importa COSI' tanto di Lucy? >. In realtà lui lo sapeva bene, era un rapporto molto più profondo di quanto potesse sembrare, basato sulla complicità e l'intimità. Solo che diventare qualcosa come 'fidanzati' avrebbe probabilmente sconvolto e rovinato questa bellissima relazione... O almeno così pensava lui. 
D'altro canto lei non dava segnali di scontento o di voler essere 'qualcosa in più',si lasciava abbracciare e stringere la mano, anzi, a volte era proprio Lucy a 'fare il primo passo'. A loro andava bene così... fino a quando questi semplici gesti sembravano non bastare più, ed entrambi vollero sperimentare qualcosa di nuovo e bellissimo, ma andiamo un passo alla volta.
< Si, eccomi > le rispose con un solare sorriso il dragonslayer, che la bionda ricambiò volentieri. 

Ore 4:45 Gilda di Fairy Tail.
< Ci siamo tutti? > chiese una Mira visibilmente eccitata, la quale come risposta ottenne un poco definito mugugnio che sembrava essere un si. 
< Beh, allora andiamo! > esclamò il master, ancora assonnato (come, del resto, gli altri componenti della gilda).
< E' così lontano? Perchè ci dobbiamo trovare così presto? Ho sonno > piagnucolava Wendy, confortata da un semi-abbraccio da parte di Romeo, altrettanto infastidito dall'orario. 
< Hey Lu-chan, guarda Wendy e Romeo, non sono carini? > esclamò Levy con il tono di voce più basso che potesse emettere, anche se il suo commento non sfuggì all'udito della maghetta, che arrossì vistosamente.
< Ne, ne Levy, vedi che ti sente, è un dragonslayer dopotutto > ridacchiò l'amica < comunque ho sentito dire che ci vogliono circa 6 ore di viaggio, è stranissimo, anche se siamo nella stessa regione, non pensi? >  < Già, Fiore deve essere proprio grande! Tu invece sapevi che ci saranno tutte le gilde di Fiore e anche altre? > < Mira mi aveva detto che c'entrava il consiglio in qualche modo > le due amiche continuarono a spettegolare finchè non arrivarono alla stazione, dove trovarono davvero le altre gilde, amiche e non.
Il treno sarebbe partito alle 5 e un quarto, pertanto tutti quanti arrivarono un po' prima per caricare i bagagli, sbrigare delle faccende e cose del genere. 
Alle 5 e dieci i passeggeri salirono a bordo, Natsu, Gajeel e Laxus si fecero fare un incantesimo da Wendy per evitare di stare male.
Alle 5 e quattordici erano tutti un po'in ansia, chi per la paura di lasciare Magnolia, chi per quella di arrivare in una città del tutto nuova... Altri con la paura di aver dimenticato qualcosa o di non aver avvisato qualcuno, probabilmente c'era qualcuno che aveva questi timori tutti assieme, che gli causavano il magone. 
Alle 5 e un quarto le porte si chiusero e il treno partì. Le ansie rimasero a terra, ormai la loro vita sarebbe cambiata. 
Lucy sospirò e sorrise, prese gli auricolari e, con sottofondo la sua canzone preferita, chiuse gli occhi e intraprese questo viaggio, ignara di quello che avrebbe affrontato.


*****Angoletto autrice*****
Ma ciao a tutti!! Sono Beatrice, vi ringrazio di essere arrivati fin qui, anzi... ti ringrazio di essere arrivato/a qua, ringrazio chiunque abbia avuto la voglia (per non dire il coraggio) di leggere questa fanfic. 
Finalmente mi sono decisa a pubblicarla... A dir la verità ero molto indecisa, mi sono fatta 1000 complessi, ''e se poi non piace? nessuno la legge? Magari commetto orrori errori di ortografia, sbaglio i congiuntivi e robe varie. Ma poi ho detto ma chissene! 
E l'ho pubblicata. 
Quindi perfavore, se vi piace (o se non vi piace) lasciatemi una recensioncina, che accolgo tutto, anche i pomodori in faccia.
Un bacione forte forte, 
Pyon-chan

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


*Prossimo arrivo, città di Lyperi, coloro che devono scendere si avvicinassero alle uscite senza creare trambusto, grazie* 

Questo annuncio venne ripetuto più volte in diverse lingue, più di quante Lucy potesse comprenderne, era un po' rimbambita e indolenzita, effettivamente aveva dormito per cinque ore e mezza sul sedile di un treno che non era il massimo della comodità.
Dopo essersi stiracchiata un poco, si alzò, togliendo gli auricolari dalle orecchie e cercò con lo sguardo i suoi nakama. 

< Di che mi preoccupo, dopotutto siamo sempre noi > a questo pensiero sorrise, prese la borsa e si avvicinò a Levy, che ancora dormiva sulla spalla di un apparentemente seccato (e arrossito) Gajeel. 
Appena li vide ridacchiò, per poi ricevere un'occhiataccia dal dragonslayer, il quale, però non si azzardava a svegliarla. Era visibilmente imbarazzato e contento di quell'innocente contatto. 
Dal canto suo Levy dormiva con un sorriso stampato in faccia, sorriso molto compiaciuto. 
< Mi chiedo quando Gajeel farà il primo passo, stanno troppo bene insieme. E' palese che si piacciano > pensò, col timore che il moro potesse leggere i suoi pensieri < magari oltre ad avere un udito sopraffino hanno qualche capacità di leggere la mente o qualche potere strano > nella sua mente balenò l'idea di un Gajeel incazzato nero, pronta ad ucciderla per aver fatto quella considerazione. 

Scosse la testa per cacciare quel pensiero e diede loro un'ultima fugace occhiata, poi proseguì il cammino.

Al sedile di dopo c'erano Erza e Mystogun (Gerard) che aveva insistito per venire, convinto di aver percepito uno strano flusso di magia provenire da Lyperi, anche se questa teoria non convinceva la bionda, che invece era sicura che fosse venuto perchè non sopportava l'idea di separarsi da Erza. 
I due erano innamorati, lui era convinto fosse un amore proibito, ma nonostante questa sua teoria era disposto a tutto per la sua amata, anche a reprimere i propri sentimenti, cosa che non gli riusciva molto bene, anzi, che non riusciva bene ad entrambi. Ma comunque eccoli qua, a parlare come a recuperare il tempo perduto.
Lucy sorrise incondizionatamente, continuando a camminare, finchè non raggiunse l'uscita, che si aprì poco dopo. 
Fu una dei primi passeggeri a scendere, perciò prese i bagagli e si avvicinò a Mira e al Master, con i quali chiacchierò per una mezz'oretta, finche tutti quanti non uscirono dal treno e furono pronti per uscire dalla stazione.


Ore 11:06 Lyperi
Lyperi era una città incantevole. Era molto grande, un connubio perfetto tra la parte antica ricca di musei, librerie e cultura e la parte moderna con centri commerciali, bar e punti di ritrovo. 
Buona parte delle case in centro erano modeste, non grattacieli a chissà quanti piani ma nemmeno villette. Quest'ultime erano invece situate in periferia, tra le verdi campagne e le montagne. 

La scuola non si trovava proprio in centro e neanche troppo lontano da esso, era facilmente raggiungibile con i mezzi, e proprio la sua locazione non troppo centrale le consentiva di occupare molto spazio e di avere a disposizione molti edifici addibiti a dormitori o case per gli studenti.

Lucy era rimasta esterrefatta da tutto ciò, le pareva quasi che fosse studiato apposta per farla sembrare perfetta.

< Lucy! > una voce la riportò alla realtà ... < Erza! > le sorrise la bionda, chiedendo la sua opinione sulla loro nuova città < è bellissima, e poi la nostra scuola è un edificio enorme. Non credo valga la pena fittare delle case, se possiamo avere gli alloggi gratis e vicini all'istituto, o no? > rispose la rossa, Lucy in risposta annuì convinta, poi le disse < chiamiamo Lluvia e Levy e andiamo a fare un giro > stavolta fu Erza ad annuire.
< Levy-chan, Lluvia, venite con noi? > La risposta non tardò ad arrivare < arriviamo subito > e insieme le ragazze entrarono in quel maestoso edificio. 
Ad attenderle il preside Ichiya, che illustrò loro i vari laboratori, dispensando anche (indesiderati) commenti sui corpi delle fanciulle.

Dopo il 'tour' decisero di andare a visitare un po' la città, Levy chiese a Gajeel di accompagnarla, perchè nel caso avesse voluto fare shopping avrebbe avuto qualcuno a cui far portare le buste, Gajeel mormorò qualcosa di incomprensibile, ma infine accettò, non sapeva dirle di no.
Erza invece fu invitata da Gerard a ''cercare quella strana fonte di energia magica'', che in realtà suonava molto come una scusa... Ma comunque lei accettò sorridendogli in modo complice, non era stupida, aveva capito benissimo che quello era un appuntamento, ma decise di dargli corda, tanto anche lei era contenta.
Lluvia iniziò a pedinare Gray, che stufo e imbarazzato le disse che non c'era bisogno di comportarsi come una stalker e che se avesse voluto sarebbe potuta andare con lui fianco a fianco.
In risposta lei per poco non svenne dall'emozione.
Lucy invece optò per una passeggiata solitaria per le vie del centro, o almeno questi erano i suoi piani, finchè una zazzera rosa non le si avvicinò prendendola per la mano e, correndo, senza chiederle nulla, le fece un invito implicito per uscire.
Invito il quale, implicito o meno, lei non avrebbe mai rifiutato.
 

***Angoletto Autrice***

Lalalal sono troppo contenta delle recensioni che mi avete lasciato >3< siete  adorabili.
Questi capitoli sono ancora di 'introduzione', diciamo che nel prossimo ci sarà una novità e poi dal quarto inizierà la vera storia :3
Romantici, preparatevi, vi saranno capitoli alquanto zuccherosi.
Un bacio a tutti, anche a chi legge e basta. <3 <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.
Ore 12:00/12:30 Centro di Lyperi. 
< Lucy, ho fame!! >  < AYE! > si lamentavano Natsu ed Happy da circa una mezz'ora e come risposta ricevevano sempre < ma guarda questo negozietto quante cose cose carine che ha, dai, entriamo, poi andiamo a mangiare, promesso! >.
< Gli unici negozi che guarda sono di vestiti, scarpe, gioielli, che palle! > pensava il povero sventurato... Anche se poi guardandola sorridere contenta pensò che avrebbe potuto reggere un altro po'. Infondo il suo sorriso era il premio più appagante che potesse esistere.
< Uh, venite qua! E' un negozio di souvenir, andiamo andiamo! E' l'ultimissimo, giuro! > esclamò raggiante Lucy, la quale trascinò di malavoglia il compagno e l'exceed nell'ennesimo negozio. < Che carino, oddio, non so scegliere, tu quale preferisci? > chiese la bionda, mostrandogli due ciondoli entrambi molto raffinati: 
uno era un cuore di colore argento molto sottile, mentre l'altro era una specie di stella color oro. 

A primo impatto Natsu scelse la stella, perchè era quella che più la rappresentava. Un istante dopo vide la sua compagna rabbuiarsi e avvicinarsi all'uscita senza nessun ciondolo.

Natsu andò a vedere e capì il perchè l'aveva lasciata lì < E ci credo! 799 Jewel! Questo è un furto! > osservò indignato la collana e senza batter ciglio raggiunse la sua compagna che probabilmente immaginava che gliel'avrebbe comprata e poi le avrebbe fatto una sorpresa, < molto romantico > pensò lei... ma osservando la faccia del suo nakama di sicuro non l'aveva presa.

Circa una mezz'oretta dopo l'uscita dal negozio, Lucy, estenuata, cedette ai lamenti, diventate suppliche, dei compagni < andiamo a mangiare? >  < AYE SIR!! > risposero all'unisono Natsu ed Happy < Sono tutto un fuoco!! >. 

Ore 14:03 Appena usciti dal ristorante.
< Siete contenti ora?! I soldi che non ho speso per la collana li ho spesi per pagare META', e sottolineo META' del conto! Pensa se avessi dovuto pagarli tutti! > sbraitava Lucy.
< Ma io sono un gatto > piagnucolava Happy, cercando coccole da parte di Lucy e facendo il ruffiano < Uffa Lu! Poi te li restituiamo, tranquilla > le sorrise Natsu. La bionda sospirò e sussurrò più a se stessa che a lui < è inutile che mi sorridi, tanto sono arrabbiata! >. 

< Luu chaaaaann ti si sente dall'altro lato della stradaaa > una voce trillante li distrasse, era Levy e al suo seguito Gajeel con diecimila e più buste (ovviamente tutte provenienti da librerie). 
< Questo buzzurro mi ha fatto pagare META' DEL SUO CONTO PERCHE' NON GLI BASTAVANO I SOLDI! > gridò Lucy, che mandò un' occhiataccia a Natsu,  che svagò guardando altrove.

< Ghi hiii, sottomesso dalla bunny girl, Fiammifero sei messo male > lo provocava Gajeel < parla quello con le buste, non dirmi che TU leggi, pezzo d'acciaio > Natsu infiammò il pugno < ALT. Non iniziate. Non distruggete niente. > li fermò Levy,  con il consenso di Lucy.
< Ringrazia la tua fidanzata se non ti faccio del male! > ringhiò il rosato < Fatti sotto se hai il coraggio > rispose l'altro.
La bionda analizzò la situazione, Gajeel e Levy stavano passeggiando assieme, se lei e Natsu si fossero aggregati a loro, avrebbero rovinato il loro appuntamento! Perciò prese Natsu dall'orecchio e Happy dalla coda e se li portò via.

< Cosa è preso a Lu-chan? Se n'è andata senza salutare! > chiese la turchina al moro < probabilmente voleva stare sola con testa calda... oppure lasciare soli noi due GHI HIII >  < GAJEEL!!!! > arrossì vistosamente la ragazza, che iniziò a 'picchiarlo', cosciente del fatto che non gli faceva nient'altro che il solletico. Questa 'lotta' continuò finchè lui non la prese in braccio, nonostante le sue proteste. 

< Ehi gamberetto! Stai zitta un po' >  < FINCHE' NON MI METTI GIU' NO! > < Ah si? > Gajeel la baciò, poi la posò per terra e continuò a camminare. 
Lei d'altro canto rimase ferma immobile, scioccata e stupita dall'indifferenza con cui Gajeel l'aveva baciata. Era il suo primo bacio, non poteva permettergli di lasciarla indietro come se avesse baciato una persona qualunque. Lo raggiunse pronta a urlargli contro, ma quando si avvicino vide il suo viso arrossato... molto arrossato. Ridacchiò e capì che anche lui sotto i suoi piercing e la sua coltre d'acciaio, provava vergogna, e, forte di questo, lo prese a braccetto e lo baciò a sua volta.

Mentre il loro primo bacio era stato fugace e sfuggente, in quanto si sfiorarono solo le labbra il secondo fu più passionale: sebbene lei avesse preso l'iniziativa, si sarebbe fermata ad un semplice bacio a stampo, ma a lui un semplice contatto non bastava, infondo era selvaggio anche nelle questioni 'amorose'. 
La strinse a se con una mano e schiuse leggermente le labbra per permettere alla lingua di entrare nella bocca di lei, che potè giurare di averlo sentito sorridere. In pochi attimi si rese conto che il suo sogno di un primo bacio romantico al chiaro di luna andarono a farsi benedire... ma non potè esserne più contenta.


***Il mio angolino, che si riduce ogni giorno di più***
Oggi 2 capitoli, mi sono proprio data da fare, anche se questo è più corto:3 
Beh già nel 3 capitolo forse è prematuro mettere il loro primo bacio, ma non mi piaceva tirarla per le lunghe, anche perchè Gajeel non è tipo da aspettare. Questa è principalmente una NaLu, ma non vi anticipo nulla.
Spero, come al solito che il capitolo vi sia piaciuto <3  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4!
Ore 19:28 Lycari Magic Academy.
In quella enorme stanza, che doveva essere qualcosa come la sala conferenze, erano stati radunati tutti gli alunni della LMA (Lycari Magic Academy), perchè -queste erano le voci- ci sarebbe stata la prima grande assemblea. 
< Benvenuti ragazzi, io sono il preside di quest'accademia nella quale vi è stato concesso l'onore di studiare, di crescere e maturare. Il mio nome è Ichiya, sono anche un membro elitario, comunemento conosciuto come 'Mago di classe S' della gilda di Magnolia ''Blue Pegasus''. > iniziò così quel discorso, con un tono molto serio, facendo leggermente preoccupare Erza, che avvicinò istintivamente la mano alla sua spada < Sicuramente vi sarete chiesti il motivo per cui siete stati costretti ad andare a scuola, ve lo spiegherò io: alla regione di Fiore è stata dichiarata guerra > tutti i presenti sussultarono < abbiamo bisogno di guerrieri forti e valorosi e questa accademia serve per allenarvi, bisogna essere sempre pronti all'attacco >.
Un crescente brusìo si diffuse tra gli alunni preoccupati, finchè una risata non ristabilì l'ordine < PUHUAHAHHAHAHA ve l'ho fatta! Ci avete creduto! > esclamò il preside  < nessuna guerra, tranquilli ahahahha avreste dovuto vedere le vostre facce!! > *una scarpa volante proveniente dal ''pubblico'' colpì in pieno Ichiya, che continuò imperterrito a parlare* < La vera ragione per cui siete qua è che siete gilde estremamente indisciplinate, il concilio si è stancato di dover pagare ogni volta i danni, c'è crisi, e visto che non ci sono abbastanza soldi hanno deciso di mandarvi qua. Ma non pensate che solo per questo vi tratteremo con cura, al contrario, vi saranno impartite  nozioni fondamentali, sia per il combattimento che per la vita, e in caso non rispettiate il regolamento sarete puniti rigorosamente. > la tensione si allentò, erano tutti in fermento perchè a breve avrebbero illustrato loro i dormitori, le mense e aule comuni, pertanto non badarono a Ichiya.
Ore 20:00 
<... E con questo ho finito. > dopo una buona mezz'ora di discorso finalmente erano liberi.  < Ora ci recheremo tutti in mensa per la cena, che sarà sempre a quest'orario. Per favore non fate casino e non distruggete niente >.
< Ehi Levy! ... Levy? ... Levy-chan? > Lucy cercava inutilmente di chiamare l'amica, che sembrava persa nei suoi pensieri. 
Levy non dava segni di vita perciò le sussurrò in un orecchio < Pss, c'è Gajeel che ti sta guardando >.
< AAH, DOVE?! > si ridestò la turchina, in allerta dopo aver sentito QUEL nome le sorrise maliziosamente la biondina, alla quale non sfuggì l'eccessivo imbarazzo dell'amica al solo pronunciare il nome del ragazzo.
Dopo che le era stato raccontato il fatto, la sua reazione fu immediata < E quindi vi siete baciati?! Dio Levy, che aspettavi a dirmelo! > esclamò la maga degli spiriti stellari. 
< Sssh. Lu-chan, non so che cosa fare! Stiamo insieme o no? Dopo che ci siamo ... ahem, baciati, non abbiamo parlato per tutto il tragitto per tornare, siamo stati in silenzio tenendoci la mano ed ecco... non so. Che devo fare?? > piagnucolava Levy.
Lucy l'abbracciò sorridendo, accarezzandole la testa con fare consolatorio. < Devi essere contenta, finalmente vi siete resi conto dei sentimenti che provate l'uno per l'altra. Non credo assolutamente che sia il tipo che bacia le ragazze senza provare qualcosa. Si vedeva lontano 1km e mezzo che vi piacevate > non le disse nient'altro che la verità. Levy era l'unica a non essersi accorta dei sentimenti del dragonslayer, sebbene fossero così espliciti. < Quindi devo comportarmi normalmente? > chiese la solid scripter < si, anche se sarebbe meglio chiedergli in che rapporti siete, senza essere diretta, magari prova a girarci attorno. La risposta è ovvia, ma è sempre meglio esserne sicuri > le sorrise dolcemente. 
< Grazie Lu-chan, non so come farei senza di te > A questa frase Lucy arrossì fino alle punte dei capelli, non era abituata a sentirsi dire queste frasi carine < oh, uhm, Levy... io... > iniziò a balbettare < si? > < io... ti voglio davvero bene > pronunciò questa frase scandendo bene le parole. Non era una persona da dire cose come 'ti amo', 'ti voglio bene' oppure 'sei importante', semplicemente non ne sentiva il bisogno, però, quelle poche volte che lo diceva, non sarebbe potuta esistere frase più sincera.
Levy arrossì e sorrise e poi le schioccò un sonoro e affettuoso bacio sulla guancia. 
Ore 21:43 Mensa
< Mh, non pensi manchi qualcuno? > domandò Lucy ad un certo punto < Si Lluvia, Gray, Erza e Gerard> rispose la ragazza dopo un attimo di riflessione < ... e Natsu > concluse l'amica in un sussurro.
Levy sorrise MOLTO maliziosamente alla bionda < Ne Lu... e tu con Natsu? Non dirmi che non c'è niente, che lo sanno anche i muri. Li ho visti i vostri sguardi sai!? > 
Il loro discorso fu interrotto da un annuncio, che salvò Lucy da quella domanda imbarazzante.
 *Tutti quanti si rechino nell'aula magna, ripeto, tutti quanti si rechino nell'aula magna* 
< Oh, guarda, parleremo in un secondo momento, su, andiamo > l'interessata, che nel frattempo era diventata di un colore quasi più forte dei capelli di Erza, scattò in piedi. < Ah, va bene dai, andiamo. > sospirò l'altra < tanto non scapperà per sempre dai suoi sentimenti, prima o poi dovrà affrontarli > pensò.
Ore 21:52 Aula magna
< Le ragazze da questa parte, ognuna prenda i propri bagagli e a gruppi di cinque entrate in ascensore, susu, svelte! > urlava Mira, senza risultati... Almeno finchè non si trasformò in Satan Soul. 
A quel punto, misteriosamente (...) calò il silenzio e tutte seguirono le istruzioni alla lettera.
< Certo che Mira sa essere davvero inquietante > sussurrò Levy < concordo > rispose Erza, che sbucò da nonsisadove. 
< Erza!! Com'è andato l'appuntamento con Gerard? > chiese curiosa la solid scripter < Non era un appuntamento, dovevamo cercare la fonte magica... o almeno dovevamo > mise il broncio la rossa, causando una risata sommessa da parte della bionda, la quale era dell'idea che si sarebbe dovuta dichiarare al più presto < perché scappare dai propri sentimenti? Non ha senso > sospirò amareggiata, senza aver pensato che anche lei stava facendo la stessa cosa.
Ore 22 e qualche minuto.
Finalmente ognuno si era stabilito nella propria camera, erano tutte singole, ma molto spaziose, dotate di una grande finestra.
< Non me l'aspettavo così... > fu l'unica cosa che Lucy riuscì a dire alla vista della propria stanza. 
Aveva un letto enorme ad una piazza e mezzo, vicino ad esso era collocato un comodino in legno molto chiaro, con le rifiniture color rosa pallido. 
L'armadio era attaccato al muro, vicino al letto ma dal lato opposto al comodino, col il quale era abbinato, mentre di fronte ai piedi del letto vi era una scrivania, anch'essa coordinata.
Infine nello spazio tra il letto e l'armadio la finestra offriva un bellissimo panorama sulla città.  
(Con MOLTISSIMA fantasia, dovrebbe essere questa http://i42.tinypic.com/14o0eip.png . So già di avere un futuro come artista, non c'è bisogno che me lo diciate èwè. )
Dopo averla contemplata per qualche secondo, la neoinquilina si buttò sul letto per tastarne la morbidezza. 
< Non mi alzerei mai più > commentò sottovoce, abbracciando il cuscino, con un sorriso smagliante. < Che faccio? Disfo o non disfo le valigie? Me sa che ora non mi conviene, prendo solo il pigiama. > disse mentre faceva un programmino mentale. 
Dopo aver preso il pigiama, lo spazzolino e qualcos'altro, sentì bussare.
< Si? >
< Lu, sei tu? > rispose una voce maschile.
< Si, Natsu, entra... Ma aspetta, Mira sa che sei qua? > gli disse mentre apriva la porta. < In realtà no, ma credo che oggi che è il primo giorno le regole non valgano. Di certo non possono cacciarmi subito! > le sorrise. Lucy sospirò ma ricambiò il sorriso < è già in pigiama, vorrà rimanere a dormire qui? > si domandò.
< Lu... > 
< Si Natsu? > 
< Stanotte dormo con te... è ok? > le chiese, senza guardarla negli occhi, con un tenue rossore sulle guance. < Natsu Dragneel che mi chiede se può dormire con me, sono allibita > lo stuzzicò la bionda < so essere anche educato, miss Heartphilia > le disse in tono scherzoso, prendendole la mano e trascinandola con se sul letto. 
Una volta sotto le coperte si misero a ridere entrambi. 
< Natsu... > < Mh? > < voglio rimanere così per sempre > disse la maga degli spiriti stellari. Dopo aver sentito questa frase lui le cinse la vita con un braccio, avvinghiando le gambe a quelle della ragazza e le diede un bacio sulla fronte.
< Va bene Lu, tanto per sempre è un tempo abbastanza lungo > le rispose. 
Ma lei ormai già dormiva.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Capitolo 5.
< Ga-Gajeel-kun > una vocina timida e tremolante chiamò il ragazzo, che sapeva benissimo a chi appartenesse < si, Levy? > non la guardava neanche in volto.
< Senti ... >  
"sarebbe meglio chiedergli in che rapporti siete, senza essere diretta, magari prova a girarci attorno" quella frase le ritornò in mente, allora si fece coraggio e gli chiese: < mi ami o no? >  "magari prova a girarci attorno"... le ultime parole famose.
< Come? > si girò di scatto il suo interlocutore < mi ami o non mi ami? Va bene anche un 'si' o un 'no', stiamo insieme o siamo amici? Mi hai baciato così tanto per o per sentimento? > ripetè, ormai era partita, chi la fermava più! 

< Stare insieme non implica per forza amarsi, come amarsi non implica per forza stare insieme > le rispose facendo spallucce < e quindi? > Levy sentì gli occhi pizzicare, ma non avrebbe pianto di fronte a lui, non gli avrebbe dato questa soddisfazione. < Poi amare è una parola grossa > proseguì < e comunque non lo so, cioè, ti ho baciata, ma non volevo, non era mia intenzione > iniziò a incepparsi tra le sue stesse parole.
< Vaffanculo stronzo. Non rivolgermi mai più la parola. > fu l'ultima frase che pronunciò la ragazza. < No aspè, Levy, e che caz...! >.

Non si girò nemmeno una volta, le lacrime non la tradirono, non scesero fino al momento in cui arrivò dall'unica persona di cui aveva bisogno: la sua migliore amica.

< Lu-chan? > una voce flebile dall'altro lato della porta svegliò Natsu, che andò ad aprire la porta. < Ehi Levy! > la salutò sorridendo < che ci fai qua? > le domandò innocentemente < n-no, c-cioè, scusa io, ho s-sbagliato dormitorio, stanza, n-no... io > ormai era al suo limite, le lacrime stavano per scendere. 
< Levy! Cos'è successo?! > nel frattempo la bionda si era svegliata e ancora rimbambita dal sonno e vedendo la faccia della sua amica barcollò fino alla porta, per poi abbracciarla < su, entra e racconta tutto > le disse. 

< Io, ho sbagliato tutto, ci ho creduto davvero che si.. io, sarei potuta piacergli, che magari ci amavamo, non... non... volevo urlargli contro vaffanculo stronzo, lui mi ha rifiutata, non voleva baciarmi non credevo... > Natsu le passò un fazzoletto < Levy, non ti preoccupare, lui è davvero uno stronzo, non devi piangere solo per averlo chiamato così, io ce lo chiamo sempre quando lo prendo a pugni > esordì il rosato che non aveva afferrato bene il concetto. 

< Levy, hai provato ad ascoltare tutto quello che aveva da dire? Spesso succede così, lui non si sa esprimere bene. Ma comunque quel che è fatto è fatto, ora io ti consiglio di ignorarlo, semmai verrà lui da te per spiegarsi > le disse Lucy < adesso vai a dormire, anzi se vuoi caccio Natsu e dormi con me > Levy ridacchiò, poi pensò < ma loro erano qua, magari ho interrotto, magari stavano... > e in seguitò gridò < NO, IO VADO notte, scusatemi se vi ho disturbato>, per poi sbattere la porta.

Appena la maga uscì Natsu mise la mano sulla vita di Lucy, che sorpresa da quel contatto sussultò e arrossì. < Lu, torniamo a dormire >  < No! Tornatene in camera tua! > sbraitò l'altra, rossa in faccia, e sicuramente non di rabbia. 
< Ma.. Luu, prima dicevi 'rimaniamo così per sempre' > le disse imitando la sua voce, per poi essere sbattuto fuori dalla stanza.
Lucy sospirò e si coricò, incurante delle proteste del rosato e convinta che il giorno seguente sarebbe stato abbastanza faticoso. 

Ore 7:30 Stanza di Lucy
< Buongiorno Lu! Su questo letto si dorme una meraviglia, o no? >  < Eh già... NATSU?! Ma non io ti avevo cacciato fuori?! > sbraitò la maga, pensando che il lupo perde il pelo ma non il vizio. 
< Stanotte eri contenta di dormire con me > la bionda constatò solo in quel momento come erano messi: le loro gambe intrecciate mentre le sue braccia erano intorno al petto di Natsu, che venne subito scaraventato giù dal letto. 

< Io vado a vedere come sta Levy, ci vediamo in mensa > gli disse con una voce quasi robotica.
< Io non la capirò mai> sospirò l'altro.

Lucy corse fino alla stanza dell'amica, trovandola addormentata tra le braccia di Gajeel, allora sorrise, accostò la porta e ritornò in stanza < magari Natsu mi baciasse > sospirò, finchè non si rese conto di quello che aveva detto e scosse la testa per scacciare via il pensiero.


***My corner ***
Beh, sono contenta che i miei lettori siano aumentati *3* 
Gajeel e Levy hanno un rapporto un po' contorto, ma infondo si amano tanto (e si vede!)
E poi Lucy, se Natsu non ti bacia, fallo tu no?? Magari lui aspetta solo questo. 
Dopo le mie polemiche vorrei ringraziare quelli che mi stanno supportando, vi aillovviù.
Un bacio
Pyon

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Capitolo 6.
Ore 8:00 Mensa
Appena arrivata a mensa, la bionda cercò i suoi nakama e la prima che vide fu... < Lluvia! > la salutò la maga degli spiriti stellati < Lucy-san, Lluvia deve chiederti scusa per averti considerata la sua rivale in amore > disse Lluvia in tono solenne, mentre l'altra rimase sbigottita da questa confessione < oh, non devi scusarti, infondo sei innamorata di Gray, è normale essere gelose, poi per favore chiamami solo Lucy >.

La maga della pioggia arrossì, pensando che se fosse stata un ragazzo si sarebbe innamorata di lei < ma che sto pensando, Lluvia ama solo Gray-sama > pensò a voce alta, Lucy scoppiò a ridere e le disse < Lluvia, perchè non provi a prendere le distanze da Gray? Giusto per vedere se lui ci rimane male o meno >. 

< E mentre ti distacchi devi fargli capire che vivi benissimo anche senza di lui, quindi facendoti più carina e mostrandoti più disinvolta con gli altri ragazzi > esordì Mira, ottenendo l'approvazione dell'altra , che continuò < magari facendolo ingelosire... >. 
< Lluvia, sei meravigliosa come sempre > una voce interruppe lo spettegolare delle ragazze, Lluvia arrossì < L-Lyon-sama > < Lluvia volevo chiederti se... ti a...va di ...ire ... io... > balbettava a bassa voce Lyon. 

< Grida di più che non ti sentiamo! > lo incitava l'albina < ecco, se ti ... uscire... te > disse, alzando un po' il tono della voce < Come?! > gli chiese Lucy < SE TI ANDAVA DI USCIRE SOLO IO E TE >  urlò, forse un po' troppo, infatti tutta la mensa si girò a guardarlo e ci fu un applauso generale. 
< Ecco... Lluvia... > era spiazzata, non sapeva che cosa rispondere, specie se osservata da tutti coloro che erano a mensa, tra cui il suo amato Gray-sama.

" E mentre ti distacchi devi fargli capire che vivi benissimo anche senza di lui, quindi facendoti più carina e mostrandoti più disinvolta con gli altri ragazzi" 
< Ahem... > "magari facendolo ingelosire" 
< Lluvia... Lluvia è... > " ...ingelosire... "
< Lluvia è contenta, va bene, Lluvia u-uscirà c-con Lyon-kun > e di nuovo partirono gli applausi.

< Ehi ghiacciolo, non sei geloso che qualcuno esca con la tua ragazza? > chiese Natsu a Gray < non è la mia ragazza, non m'interessa quello che fa, è la sua vita > rispose con un tono di falsa indifferenza, cercando di mascherare la sua curiosità < tanto Lyon non riuscirà mai a farla innamorare >.


Ore 9:03 Aula magna

< Lluvia-chan, allora? E' vero che dopo uscirai con Lyon?? > chiese Levy curiosa < Lluvia... Lluvia farà ingelosire Gray uscendo con Lyon-kun > rispose convinta Lluvia. < Fai bene, bisogna cambiare aria, Gray non ti merita > la difese la scripter, che come risposta  ricevette un sorriso .
< Bene ragazzi, oggi prenderemo le misure dei vostri seni... cioè dei corpi, dei corpi per fare le divise. Le ragazze qua e i ragazzi là perfavore > annunciò Ichiya con un viso da pervertito (più del solito perlomeno).
Una donna molto gentile accompagnò le ragazze in infermeria per i test medici e prendere le misure.


Ore 11:42

< Sono cresciute ancora > commentava Erza < sono sempre meno pratiche, ah che Dio ce ne liberi! >  < Di che parlate? > chiese Levy < I seni, sono cresciuti ancora > sospirò Lucy, osservandoli indignata, poi si rese conto della persona a cui l'aveva detto e si tappò la bocca < Dio scusami Levy-chan >.
La bionda sapeva del complesso dell'amica sui suoi seni piccoli, accentuato dal fatto che si trovava in una gilda di ragazze... prominenti..

La povera scripter si incupì e si allontanò sprigionando un'aura negativa, assieme a Wendy, che aveva lo stesso problema. Si abbracciarono in segno di solidarietà. 

Nel frattempo a qualcuno non interessavano le misure, divise e robe varie. < Mira-san, per favore puoi aiutare Lluvia? > piagnucolò la ragazza. < Certo Lluvia-chan, lascia fare a me > le rispose la maga, sorridendole.
Optò per un look abbastanza casual, solo un filo di trucco, giusto per evidenziare i suoi occhi color mare, le alzò i capelli in una crocchia alta, facendole indossare un paio di leggings azzurri con le sfumature bianche, che risaltavano le sue gambe snelle, una maglia bianca con una stampa e un paio di stivaletti blu. 
Nel caso avesse sentito freddo Mira le prestò un giubotto azzurro molto carino (per farvi un'idea http://data1.whicdn.com/images/90217637/large.jpg ). 
Soddisfatta del suo lavoro, l'albina la portò in giro per la scuola come fosse un trofeo da ostentare, non facendola uscire finchè non ebbe l'occasione di mostrarla a Gray. 

< Gray-sama! Lluvia voleva sapere il tuo parere, cioè s-sto bene vestita così? > gli chiese arrossendo non poco  < perchè non lo fai vedere a Lyon? Tanto stai uscendo con lui no? > le rispose freddo.
< Ma... > la maga era rimasta spiazzata alla reazione di Gray < e se vuoi saperlo, non mi piace come sei vestita. Io non uscirei mai con una vestita come te >. 

Lluvia non si sentì mai sconfitta come in quel momento.



*** I'm drinking on the corner, on the corner, o-on the corner [...?] ***
Mi sento una cattiva persona lasciando Levy in quello stato :'(  
Tette piccole, cervello grande *volano oggetti non identificati che mirano a colpirmi*.
E poi Lluvia!! Lluviaaa torna quii che ti amo ioooo, ç.ç 
Ripeto, sono una cattiva persona, che adesso si ritira a vita privata...  ciao e al prossimo capitolo ç__ç


 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


< Oh, va bene, grazie dell'informazione. Lluvia farà tesoro dei consigli di Gray-sama.. ora Lluvia deve proprio andare, arrivederci > scappò via la maga dai capelli azzurri.
Amareggiata, delusa e affranta. Erano i tre aggettivi che descrivevano meglio Lluvia in quel momento. Quella sola frase in se, non l'aveva turbata così tanto, ma quel tono disgustato con cui la pronunciò, beh, la ferì... e non poco. 
Si capivano fin troppo quei due. Aveva compreso che il disappunto del suo Gray-sama non era dovuto al suo abbigliamento, ma a qualcosa di più profondo... un sentimento celato che lui non voleva ammettere. 
Gelosia.
La vide scomparire velocemente in quel mare di gente, seguendola con lo sguardo finchè ci riuscì.  Cercava di trovare una giustificazione per quello che le aveva detto e per come lo aveva detto, ripetendosi che non voleva ferirla, non ammetteva semplicemente che lei uscisse con Lyon, che un altro riuscisse a renderla felice. 
Si sentì pervadere da un senso di possessività.

Ore 12:48
< Lluvia! > una voce la fece sobbalzare. < Lyon, Lyon-kun, scusami, Lluvia ha fatto ritardo e... > cercò di spiegarsi la ragazza, che però venne sovrastata dalle braccia dell'amico < grazie a Dio stai bene, non so cos'avrei fatto se ti fosse accaduto qualcosa... Ma tu, stai piangendo! Se ti turba così tanto uscire con me, non ti preoccupare, non voglio assolutamente forzarti, fallo solo se ti fa piacere, posso anche... > Lluvia ricambiò quel goffo abbraccio e scuotendo la testa gli disse < no, Lluvia è contenta di uscire con Lyon-kun > .

Lyon la trovò dannatamente carina, avrebbe voluto chiederle cosa fosse successo e consolarla dicendole le solite frasi che si dicono, come "andrà tutto bene", "si sistemerà tutto", magari cogliendo poi l'occasione per dichiararsi, ma aveva una sua ipotesi su chi potesse essere stato a ridurla in quello stato, la stessa persona di cui lei era innamorata e che lui vedeva come un ostacolo invalicabile: Gray Fullbuster

L'unica cosa che potè fare fu asciugarle le lacrime e dirle < andiamo, che sei ancora a stomaco vuoto > la ragazza annuì e lo seguì.
Il tempo trascorreva molto velocemente, chiacchierando si resero conto di avere tante cose in comune e la tristezza della ragazza non incombeva più come prima. Il ragazzo se ne accorse e ne fu molto appagato.
Dopo pranzo decisero di andare a fare una passeggiata per le vie del centro < guarda Lyon quante cose belle che ci sono qui > esclamò estasiata Lluvia, schiacciando il naso davanti ad una vetrina, non rendendosi conto di aver tolto l'onorifico. Cosa che fu diversa per il mago del ghiaccio, che arrossì non poco. 

Dopo aver camminato per un tempo infinito, arrivarono in una zona molto trafficata < Lluvia, attenta! > le urlò, vedendo che la maga veniva spintonata qua e la tra la folla, perciò per evitare di perderla di vista le prese la mano, cosa che fece diventare le facce di entrambi di un colore rosso acceso < beh, sennò ci perdiamo... se però non vuoi non... > < a Lluvia va bene stare così >. 
Camminarono ancora mano nella mano finchè non incontrarono Gray... Alla sola vista di lui, Lluvia cercò un posto per nascondersi, sarebbe stata felice persino di un cassonetto della spazzatura, ma non riuscì a scorgere niente. Il suo compagno, vedendo il suo disagio decise di bloccarla al muro, nascondendola e per non farsi riconoscere affondò il suo volto nell'incavo del collo della ragazza, in modo tale che Gray non li vedesse. 

Il suo piano però non funzionò, infatti il ragazzo li riconobbe quasi subito e decise di pedinarli di nascosto per un po', convinto che sarebbe dovuto andare a scusarsi il più presto possibile.
Quando secondo i due il pericolo 'era scampato' Lyon la liberò, ma non riusciva a guardarla negli occhi per l' imbarazzo... L'unica cosa che riuscì a dirle fu < se n'è a-anda-andato... t-ti va di to-tornare a scuola? > lei fece un cenno d'assenso e gli prese la mano, spinta da un piccola botta di coraggio. Lui ne fu piacevolmente sorpreso e mano nella mano s'incamminarono verso la LMA.

Nel frattempo Gray iniziò a pensare che forse avrebbe dovuto lasciarla perdere, che infondo per lei era meglio uno come Lyon, almeno finchè...
< Sei un'imbecille. > lo ridestò una voce amica < smettila di fare il cretino e se ci tieni vai da lei. E' inutile dire che non ti meriti niente se poi non combatti per ottenere ciò che vuoi. Vai e riprenditela >.
< Ma... > provò a controbattere < NIENTE MA GRAY. Hai già fatto danni. Se non fai nulla ora lo rimpiangerai per sempre, quant'è vero che mi chiamo Natsu Dragneel >.
< Brutto fiammifero, nessuno ti ha dato questa confidenza. Sappi che dopo tutto questo ti prenderò a botte > urlò il mago del ghiaccio iniziando a rincorrere Lluvia e Lyon. Natsu sorrise, aveva adempito il suo compito, ora spettava solo a Gray scegliere le parole da dirle. 

< Lluvia! > quella voce fece sobbalzare la ragazza, che accellerò il passo < Lluvia fermati! > lei sembrava non sentirlo < Lluvia sono venuto per scusarmi > a quel punto la maga dai capelli azzurri si inchiodò a terra. 
< Lluvia... io... mi dispiace. > disse Gray, avrebbe voluto dirle tante cose, ad esempio che lui infondo ci teneva a lei, che ogni volta che non la vedeva gli veniva un leggero magone e che forse si, provava qualcosa per lei, ma si girò e fece per andarsene.

< Ti pare che questo basti per giustificarti? > gli urlò Lyon < sei un cretino > e gli tirò un pugno in pieno viso. 
Lluvia sobbalzò. 
Gliene tirò un altro e un altro ancora, finchè il mago della Fairy Tail non bloccò l'ennesimo con un gesto della mano.
< Te ne meriteresti altri mille di questi, coglione. Non ti prendo a pugni per lei > disse indicando la ragazza, poi si girò e se ne andò < ciao Lluvia-chan, ci si vede in giro > la salutò con un tono amaro.
Quei pugni furono provvidenziali per Gray, lui, mago del ghiaccio, sempre freddo e solo, aveva trovato colei disposta a sacrificare la propria vita per lui, e cosa faceva? La allontanava. 
Finiva sempre così, li avrebbe sempre allontanati. 
Gli piaceva la solitudine? No, assolutamente. Era più una forma di difesa contro le persone, oppure era un test da superare, del tipo 'se ci sei dopo questo sei degno di essere mio amico, altrimenti no'. 
Aveva sempre vissuto convinto che il suo unico scopo fosse quello di combattere, era un guerriero valoroso, potente, che se avesse voluto avrebbe potuto affrontare e sconfiggere mari e monti. 
L'amore era fuori dalla sua portata. Prima di conoscere Lei.
Stava solo sperando che se ne andasse, così da comprendere che non la meritava, lasciandolo solo, ancora una volta.

"E invece lei, lei è rimasta"
< ... Gray-sama... stai... bene? > gli chiese timorosa, non voleva sentirsi dire altre brutte parole.

"l' ho trattata male"
Il mago del ghiaccio le prese la mano, per poi metterla sul proprio petto, facendo in modo che lei sentisse il suo battito cardiaco .

"Ma lei è qua vicina a me, c'è sempre stata, da quando l'ho conosciuta"
< Non sono bravo a parole. Non sono nemmeno tenero. Però questo mi succede sempre. Solo con te. >.

"E non so nemmeno cosa sia. Oppure lo so e non lo voglio ammettere. L'unica cosa che so è che lei ora è vicino a me, riesco a toccarla, a stringerla e anche ... "
Lluvia non riusciva a proferire parola, sentiva solo il cuore del suo amato che batteva ad un ritmo smisurato. Poi vide il volto del ragazzo avvinarsi al suo, lei indietreggiò leggermente, ma poi lo lasciò accostare le proprie labbra alle sue.
"... anche a baciarla"
Qualsiasi altra persona non lo avrebbe considerato un vero e proprio bacio, fu solo un istante, ma per Gray e Lluvia fu l'apice della gioia. 
< Io ti amo Lluvia, ricordatelo. >
< Anche io Gray, da sempre, sappilo. >
E mano nella mano i due tornarono al dormitorio, consapevoli che quella notte nessuno dei due avrebbe dormito. 

...
< GRAY-SAMA I VESTITI!! >
 



*Angolino*
Macciao :3 fra poco vado a prendere le pagelle, l'ansia mi assale ç.ç cooomunque, parliamo del capitolo. 
Forse Gray vi sembrerà un po' pietoso da come l'ho descritto, in realtà è solo un ragazzo molto complessato che vede(va) l'amore come una cosa inutile (o non lo vedeva proprio) quindi è spaesato e non sa cosa fare, l'unica cosa che gli sembra opportuna da fare è scappare. Ma ZAC! arriva Natsu che lo sveglia e Lyon che gli fa capire un po' di cose.
Lluvia non è un oggetto e non gli starà per sempre appresso se lui non le confessa i propri sentimenti èwé. 
E così fu. 
Beh spero che questo capitolo vi sia piaciuto e al prossimo (DOLCIOSISSIMISSIMO, quindi astenersi diabetici *3* ) un bacione, 
Pyon 

P.s. fatemi un in bocca al lupo.
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


Capitolo 8.
< E-ehi Erza! > Jellal chiamò la maga < senti, io volevo chiederti... > < ... se mi va di andare a cercare la fonte magica? > continuò la Scarlett, con tono provocatorio. 

< In realtà... se ti va di andare con me, ad un a-appu-appuntamento ecco... in un posto molto ca-carino, si, carino! > le sorrise. La spavalderia di Erza lasciò il posto ad un imbarazzo allucinante, che non provò nemmeno nascondere sapendo che il colore del suo viso l'avrebbe tradita: rosso scarlatto, come i suoi capelli.

< Oh... si, mi piacerebbe molto, però non ho molto tempo, devo vestirmi e... > cercava di accampare una scusa, insomma, non poteva chiederle un appuntamento così repentinamente. 
< Sei bellissima così, su andiamo > il ragazzo la prese per mano e iniziò a correre. < Sei bellissima così... > ripetè Erza sottovoce. Tre semplici parole la fecero sentire così felice da non riuscire a smettere di sorridere < ti dovrai prendere la responsabilità di ciò che hai detto, Gerard > pensò. 
Un quarto d'ora dopo, durante il quale parlarono del più e del meno arrivarono nel luogo prefissato. 

< E' meravigliosa... > disse la ragazza alla vista di quel panorama mozzafiato.
Il mare era inaspettatamente calmo, sebbene fossero in pieno inverno ed era di un blu profondo che solo a guardarlo ci si sarebbe potuti perdere dentro.
Si avvicinava alla spiaggia con una delicatezza materna, quasi volesse accarezzarla. 
Per non parlare della sabbia, così bianca e sottile che s'infilava dappertutto, solleticando i piedi dei due giovani che guardavano silenziosamente verso lo stesso orizzonte.

Nessuno dei due parlava, erano come paralizzati, immobili, l'unico suono era quello del mare che s'infrangeva sugli scogli, accompagnato ritmicamente da quello dei loro battiti che andavano all'unisono.
Gerard intrecciò le sue dita a quelle della compagna, la quale con l'altra mano accarezzò il volto del ragazzo. Lui rabbrividì al contatto dei polpastrelli freddi sulla sua guancia calda. 

< Jellal... Grazie. Grazie di essere qui con me, grazie di avermi fatto provare quello che sto provando e infine grazie di e... > non riuscì a finire la frase che le labbra di Gerard si posarono sulle sue. 
< ...sistere > completò lui la parola. < Erza, so che non dovrei, che è la cosa sbagliata, ma ti amo, non ho mai amato nessun'altra che non sia stata tu > . Lei poso l'indice sulle labbra e chiuse gli occhi, mentre venne stretta da un abbraccio.

< Ti amo Gerard > pronunciò, cullata da quel battito che proveniva dal petto del suo amato. < Non esiste musica più bella > pensò.

** My corneeer **
Piccolo ma intenso! A me questo è piaciuto molto, trovo questi due adorabili *w* non riuscivo a vedere altra dichiarazione se non quella sulla spiaggia come 'sequel' di quel quasi bacio tra Gerard ed Erza. 
Che dire? Spero vi sia piaciuto!! Un bacione, ringrazio quelli che hanno messo la storia nelle preferite, ricordate e seguite e anche a chi legge e basta. <3 <3 

P.s. le pagelle sono andate bene :') 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


Capitolo 9.

Ore 9:00 Tabellone delle classi.
< Naaatsuu!! > una Lisanna euforica chiamò il ragazzo dai capelli rosa, avvinghiandosi al suo braccio < Lisanna, ehi, come stai? > < Oh io benone, siamo in classe insieme, sono contentissimissimissimissima! Come mi sta la divisa?> gli chiese stringendosi ancora di più a lui < bene, oh ma sai Lucy in che classe è? > cercò di informarsi, dato che non era riuscito a vedere il tabellone.

< Lucy-chan è un anno dietro di noi, nella classe avanzata, con Levy > gli spiegò l'albina < ah con noi c'è anche Gray > concluse cambiando discorso. Il dragonslayer a sentire quella frase sputò fuoco dalla bocca ed esclamò < quello stupido ghiacciolo, lo faccio a brandelli! > Lisanna ridacchiò e tirò Natsu dentro l'edificio. 

Nel frattempo dall'altro lato della LMA due ragazze stavano spettegolando < Lu-chan! Siamo in classe insieme! Waa abbiamo avuto persino lo stesso punteggio! > disse Levy con un sorriso a 32 denti < Si, anche se non farò tutte le materie che farai tu > rispose entusiasta l'amica < io ho la specializzazione per la magia degli spiriti stellari con Yukino, mentre tu... >.

< Yo Bunny Girl, yo Gamberetto. > si avvicinò a loro Gajeel < nella tua classe ci sono troppi maschi, fatti cambiare > disse rivolgendosi alla turchina con un tono indifferente, anche se la sua espressione diceva tutto il contrario. < PERCHE' TI OSTINI A CHIAMARMI IN QUEL MODO SE SONO LA TUA RAGAZZA?! > sbraitò la piccoletta, facendo ridacchiare Lucy, che decise, con una scusa, di allontanarsi lasciandoli bisticciare come al solito. 

< Chissà lui in che classe è... un anno avanti sicuro... > si chiese una volta distaccatasi dalla coppietta, ma vedendo poi Lisanna e Natsu a braccetto pensò che probabilmente loro erano insieme. 
Un velo di tristezza inasprì leggermente il volto della ragazza.

< Ohi Erza! > il mago del ghiaccio, con al suo fianco l'inseparabile Lluvia, salutò la compagna < Gray! > sorrise la Scarlett, < vedo che ci sono stati progressi > disse alludendo al fatto che i due si tenevano per mano e notando la faccia annoiata ma divertita del ragazzo e quella soddisfatta della ragazza.
< Lluvia e Gray-sama stanno insieme ora! > urlò la maga della pioggia, mandando ovvie frecciatine a tutte coloro che osavano anche solo guardare il suo fidanzato. 
< Auguri allora! > rise di cuore Erza. 

< Buongiorno! > salutò la maga degli spiriti stellari, sorridendo alla vista dei due neofidanzati < Lucy-san! > Lluvia le saltò addosso per abbracciarla, mentre la bionda le sussurrò all'orecchio < poi mi racconti tutto... > facendole l'occhiolino.
Lluvia arrossì. 
Gray la baciò, guardando Lucy in tono di sfida, come a volerle dire 'lei è mia'.
Lluvia arrossì ancora di più e l'altra si mise a ridere. 

< In che classe siete? > chiese la dolce Mirajane, che era appena arrivata. 
< Ohayo Mira, io e Levy siamo nella classe Avanzata del primo anno > rispose la bionda con una punta di soddisfazione < Lluvia non ha ben capito come funziona questo sistema di classi > sospirò la maga dell'acqua < oh è semplice > disse mira < gli studenti sono divisi per età, conoscenze e poteri. Per quanto riguarda l'età io sono al 4 anno, assieme a Laxus, a Elf niichan, ai raijinshuu e ad altri, Lucy è al primo anno assieme a Levy, mentre tu, Gray, Natsu e Lisanna siete al 2, Erza, Mistogun e Gajeel sono al 3. > Lluvia annuì < conoscenze in base a ciò che sapete fare, in base alla cultura e cose del genere, vi sono diversi livelli, Elementare, che è il minimo, Base, Intermedio, Esperto, Avanzato e per quelli che frequentano l'ultimo anno anche la Classe S. > concluse Mira.

< E i poteri? > chiese la ragazza < tu sei maga dell'acqua, quindi dovrai studiare con altri maghi dell'acqua, i dragonslayer staranno con altri dragonslayer, io e Yukino siamo maghe degli spiriti stellari quindi staremo assieme. Gli incontri saranno due volte la settimana, al posto di fare lezione, si combatterà. > spiegò Lucy. 
< Quindi io sarò con quell'essere immondo di Lyon! > s'infuriò Gray < DEVO PRENDERLO A PUGNI, per ricambiare il favore! > disse ridendo in modo malvagio.

*Tutti gli studenti sono pregati di approprinquarsi verso l'edificio e di prendere posto nelle proprie classi, grazie*
I ragazzi si avvicinarono al portone centrale, pronti ad iniziare una nuova 'avventura'.
 

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Questo è un capitolo prettamente esplicativo ed inutile, infatti non mi piace per niente <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Capitolo 10.

< Classe 1A > si ripetevano Lucy e Levy mentre camminavano per il corridoio in cerca della loro aula. < Quanto può essere grande questa scuola?! > si lamentava la bionda, appoggiata dall'amica, che dopo un po' urlò < eccola! Alla fine del corridoio >. 
Le due ragazze dopo essersi scambiate uno sguardo d'intesa iniziarono a correre, facendo una gara a 'chi arriva prima', solo che non fu vinta da nessuna delle due, che arrivarono contemporaneamente. 
Ridendo aprirono la porta. 

I loro sorrisi furono fulminati dagli sguardi di 16 persone, 17 comprendendo la professoressa, che esordì dicendo < voi dovreste essere Heartphilia e McGarden, giusto? > le due annuirono < vi sembra questa l'ora di entrare?! Voi della classe avanzata dovreste dare il buon esempio! Ai vostri posti per favore e che domani non si ripeta più una cosa del genere >. 

Le due maghe presero posto negli unici due banchi liberi, che, per loro sfortuna, erano ai poli opposti della classe. 
Levy constatò che Gajeel aveva ragione quando diceva che c'erano troppi maschi, lei e Lucy erano le uniche ragazze. Anche se guardando meglio il suo compagno notò che aveva dei tratti prettamente femminili. 
Occhi grandi, ciglia lunghe, braccia esili ed espressione dolce. Esattamente l'opposto del suo fidanzato .

< Ciao, io sono Levy! Piacere > decise di presentarsi, almeno per sembrare amichevole. Lui però non aveva le stesse intenzioni, infatti la ignorò, cosa che infastidì molto la ragazza < la sua espressione non si addice per niente al suo comportamento >.
La cosa non andava meglio per Lucy, che aveva il problema opposto. Il suo compagno si stava prendendo troppa confidenza.

< Allora Lucy! > cercava di attaccare bottone < Lucy-san, prego > lo corresse freddamente la bionda. < Su, non attaccarti ai dettagli > le disse, poggiando la sua mano su quella di lei, per poi venire allontanato senza ricevere una risposta.
Dopo svariati tentativi di approccio da parte del ragazzo -Tanaka-kun- che vennero puntualmente ignorati, il giovane si arrese e la lasciò in pace, facendo così tirare un sospiro di sollievo alla ragazza. 

Ore 10:30 Pausa pranzo; Mensa della LMA

Lucy aveva la testa poggiata sul tavolo e si stava confidando con Mirajane su quanto fosse arrabbiata! (NdA scena molto familiare) Il suo compagno di banco era estenuante, non avrebbe retto un secondo in più. 

< Ehi! > esclamò Natsu, appena entrato in mensa, con al suo fianco Lisanna, la quale fece loro un cenno della mano.
La maga degli spiriti stellari sospirò, ma ricambiò cortesemente il saluto < gelosa si, ma maleducata no > pensò. Un attimo dopo riflettè su ciò che aveva detto, soffermandosi sulla parola 'gelosa'.

Natsu, vedendo la sua nakama così intenta a pensare, la chiamò, anche svariate volte, ma la bionda era immersa nei suoi pensieri che sembrava non accorgersi di lui. 
< Lu! > riprovò il dragonslayer per l'ultima volta < Eh... si? > ed ebbe successo < sono tre ore che ti sto chiamando! > si lamentò < ah no.. stavo pensando... come sono andate le lezioni? > gli chiese, prendendo in mano le redini del discorso < bene, ho dormito quasi tutto il tempo > rise < siamo compagni di banco! > la informò Lisanna < vero Natsu? > gli disse prendendogli la mano. 
< Si, è vero! > rispose contento < e a te com'è andata? > chiese poi < malissimo, il mio compagno di banco si è preso troppa confidenza, parla troppo ed io non lo sopporto > si lamentò la ragazza. 

< Io lo brucio se osa toccarti! > urlò Natsu, sbattendo la mano sul banco, cosa che fece sobbalzare Lucy, la quale allo stesso tempo si sentiva soddisfatta < geloso eh Dragneel? > avrebbe voluto dirgli, ma le mancava quel pizzico di coraggio in più.
Si limitò ad arrossire e a sorridere. 

< Nee Nee Levy-chan, Lucy-chan e Lisanna-Nee, volete vedere una foto di Laxus e i Raijinshuu durante le lezioni? > chiese Mira, intenzionata a spettegolare un po', le tre si guardarono e fecero un cenno di assenso, l'albina allora prese il cellulare e gliela mostrò.

< HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH > le ragazze iniziarono a ridere con le lacrime agli occhi: 
La foto raffigurava sullo sfondo Elfman ed Evergreen che cercavano di baciarsi, con i loro visi l'uno davanti l'altra, ma troppo lontani per toccarsi, sulla sinistra Bixlow che cercava di fermarli con le sue bambole, Freed che, per separare i due aveva usato i suoi poteri per 'scioglierli', ma l'unica cosa che sciolse fu la cintura di Laxus, che rimase in mutande. 

Il punto forte erano proprio loro... blu con i cuoricini e i fulmini e in bella vista il suo nome 'LAXUS DREYER',

< Non vi dico come li ha combinati Laxus dopo! > ridacchiò l'albina < a proposito, Levy, Lluvia, Gray e Gajeel dove sono? > chiese < Levy era andata da Gajeel a scusarsi, stamattina hanno litigato perchè lui diceva che ci sono troppi ragazzi in classe nostra, lei gli ha detto che non era vero, il problema è che lui aveva ragione > piagnucolò la bionda, ritornando alla sua amara realtà. 

< Dai Lucy, almeno c'è Levy in classe con te > cercò di consolarla Lisanna, con una pacca sulla spalla < ah, Lisanna, tu hai come compagno di banco uno che dorme, non uno che ci prova > continuò a lamentarsi, facendo ridere la sua interlocutrice.

< BASTA. IO E LUI ABBIAMO ROTTO. > entrò Levy urlando, facendo sobbalzare tutti. 
< Ma tu non eri andata per scusarti?! > disse in tono afflitto Lucy, che ricevette come risposta < si, ma lui ha iniziato a dire che devo andare in una classe più bassa, che lì non ci devo stare, ed io ho sottolineato il fatto che è possessivo, solo che lui non lo riconosce e quindi mi ha detto che non gliene frega più niente e che abbiamo rotto! > disse arrabbiata Levy. < Io con quello non ci parlo più, venisse in ginocchio a chiedermi scusa! > concluse. 

< Ma questa cos'è? > chiese notando poi la foto di Mira e scoppiando in una risata interminabile.
< Oh, questo è quello che è successo oggi, infatti Laxus non si è più presentato in classe. > disse la maga sopprimendo una risata.
< Menomale che ci siete voi. Io non ho bisogno di quel mangiaferro. TSK > esclamò la turchina, sinceramente convinta di quello che aveva detto.
 

****Angolo dell'autrice****

Beh, Gajeel e Levy hanno proprio un rapporto complicato (GHI HII) stanno sempre a litigare >3< anche se stavolta per un motivo più o meno fondato.
Gajeel è possessivo, anche se credo non sappia che il compagno di banco di Levy la ignori... :O
Diversamente per la povera Lucy, che nel prossimo capitolo che è gelosa di Lisanna, ma comunque si vogliono bene anche perchè l'albina nel prossimo capitolo non si dimostra cattiva.
Insomma un bacio e al prossimo capitolo, pieno di sorprese <3
Pyon chan
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


Capitolo 11.

Pausa pranzo (ancora). Giardino della LMA.

< Quella stupida ragazza. Non capisce che lo faccio per lei. > Gajeel si stava sfogando con Lluvia, la quale gli rispose < Gajeel, secondo Lluvia dovresti parlarle e dirle che sei geloso. E non dire che non è così perche Lluvia lo sa. >  < si, però è esagerata > controbattè l'altro < Magari Levy-chan pensa che sia Gajeel a sbagliare > disse con disappunto. 
< Ho capito l'anti...anti... anti vabbè, ho capito il concetto > rispose lui, deciso ad andare dalla sua (ex?) ragazza. 
< In bocca al lupo! E si dice antifona! > gli urlò, quando ormai non poteva più sentirla < speriamo bene > sospirò.

< Va bene, adesso Lluvia cercherà un posto in cui mangiare il suo bento (NdA 'Pranzo al sacco') in santa pace! > pensò una volta che il moro se ne andò.
Vide poi in lontananza un bellissimo albero di ciliegio, il posto perfetto dove potersi rilassare! 
Si avviò con il suo pranzo in mano, per poi fermarsi di colpo quando lo vide < Gray... sama? > chiamò, accorgendosi solo dopo che lui stava dormendo.

Si sedette vicino a lui e gli accarezzò la mano, felice di quel leggero contatto, almeno finchè non si rese conto che lui la stava stringendo.
< Gray, dormi o sei sveglio? > gli sussurrò in un orecchio, subito dopo sentì un braccio cingergli la vita e, forzandola gentilmente a stendersi vicino a lui, la baciò appassionatamente
La ragazza, presa alla sprovvista provò un attimo di spaesamento, ma ricambiò il bacio... quando i due si staccarono vide la bocca del suo amato distendersi in un sorriso soddisfatto, probabilmente lo stesso che aveva lei in quello stesso momento, accompagnato da un accentuato rossore sulle gote. 

< Lluvia... io... > iniziò a biascicare Gray < s-si Gray sama? > < io... ti... cioè, posso... > < Lluvia non capisce, Lluvia si scusa> disse la maga, che non capiva cosa volesse dirle e iniziò a farsi filmini mentali, per poi urlare < Gray sama! Lluvia non è ancora pronta!! E poi c'è bisogno di proteggersi, siamo ancora ragazzi  Lluvia è imbarazz...> < Eh? No, a che pensi?! Io ho fame, posso mangiare con te il bento? > disse il ragazzo tirandosi su fino a sedersi. < Ah... oh si, certo! > sorrise Lluvia, che considerò questa proposta molto più allettante.

< Itadakimasu > (NdA Buon appetito) disse Gray, guardando la parte che gli era stata gentilmente offerta dalla fidanzata con lo stesso sguardo di un cane affamato quando guarda una bistecca. < Lluvia è contenta di vedere Gray-sama mangiare con così tanto gusto! > gli disse  ad un certo punto, facendo vergognare il moro, che si fermò e iniziò a balbettare qualcosa tipo < no, veramente, non è che io sono, non sono così maleducato, ho fame, quindi... non... > causando l'ilarità di Lluvia, che lo rassicurò < Lluvia non pensa che Gray-sama sia maleducato, anzi, le fa molto piacere... se vuole Lluvia può... ecco... portarle il bento quando vuole. Sempre se Gray-sama è d'accordo > istivamente il ragazzo posò il pranzo sul prato, mise la mano dietro la nuca della maga e la avvicinò a se baciandola con foga, quasi volesse consumarla.

D'altra parte a lei non dispiaceva questa parte più selvaggia del suo fidanzato, anzi decise di avvicinarsi un po' di più a lui, che iniziò a infilare la sua mano sotto la camicia della ragazza, la quale rabbrividì al contatto della sua mano gelida sulla schiena calda. 
I due si guardarono e decisero di stendersi per agevolare la cosa e ripresero a baciarsi, mentre la mano di Gray iniziò a salire, fino ad arrivare al laccio del reggiseno. 

< Ssh, non spingete! >
< Natsu, fermo! > 
< Ah ghiacciolo, siamo già a questo punto > 
< Ghi hii... Levy, noi siamo i prossimi > 
< Gajeel! Abbiamo appena fatto pace, per favore! > 
Alcuni ragazzi, nel frattempo, stavano guardando la scena curiosamente. 
< Voglio vedere anche io! > esclamò una vocina alle loro spalle < fatemi spazio! > cercò di intrufolarsi la bambina. 
< No, Wendy!! > 
< Wendy-chan, nooo! > urlò Erza, coprendole occhi e orecchie, facendo saltare la loro copertura in quanto la sentirono anche i due fidanzati, che accorgendosi di essere osservati si ricomposero velocemente e goffamente.

< Brutto fiammiferaio dei miei stivali! E' TUTTA COLPA TUA! > urlò gray incazzato < e quindi voi due lo fate in pubblico! MMH LLUVIAA IO TI AMOOO MMHHH > lo sfottè Natsu, imitando il suo migliore amico/nemico e facendo avvampare Lluvia, che balbettò < non ci sono giustificazioni per Lluvia, Lluvia andrà all'inferno > le sue amiche, però, si avvicinarono a lei commosse, distribuendo pacche sulle spalle.
< Lluvia, questi ti serviranno > le disse la Scarlett mettendole in mano alcuni < p-p-preservativi?!?! >  esclamò la maga dai capelli azzurri prima di svenire dall'imbarazzo
< E-Erza, tu perchè hai i preservativi?! > esclamò preoccupata la solid scripter < n-no! N-non è che li abbiamo usati! > iniziò a gesticolare < Erza, quando avevi intenzione di dircelo?! > chiese Lucy < chi è il fortunato?! > continuò < G-G-Ge-Gerard > rispose imbarazzata l'altra.

< TROPPE NOVITA' IN UNA VOLTA SOLA! > esordì Mirajane, sbucando da chissà dove, con le lacrime agli occhi dalla gioia < Mira, perché tu e Freed siete mano nella mano? > chiese curiosa Levy, facendo arrossire il ragazzo che stava affianco alla sua interlocutrice < oh, non lo sapete? Stiamo insieme! > disse Mira con una naturalezza innaturale (lol). 

< E come, da quando?! > si incuriosì Erza < oh, ora vi racconto tutto > disse Mira, Freed sospirò < cara, ma è proprio necessario? > le chiese < si, caro, è necessario, loro devono sapere! > ridacchiò l'albina, baciando rapidamente il fidanzato.
< Comunque,dicevamo, tutto iniziò due settimane fa, quando ancora eravamo a Magnolia e solo in pochi sapevano che saremmo dovuti partire, tra questi c'eravamo io e Freed, allora ... >

 

***Angolino dell'autrice*** 

Nuuuova coppia *o* già avevo pensato di metterla, poi una mia fan *si sente una celebrità* (lol) mi ha chiesto di metterla e pof! Eccola qua. 
CIAO DIDIIII <3
Comunque, già che ci sono volevo tanto ringraziare le tanto amorevoli Fairy Ice e Edi 29 che mi supportano sempre <3

E un bacio anche a FairyTail_Knightwalker e marotti92 che mi stanno seguendo appassionatamente (??).
E come al solito un bacione forte a tutti quelli che seguono questa strana fanfic. 

Pyon, alias Beatrice <3

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***


Capitolo 12.

< Comunque,dicevamo, tutto iniziò due settimane fa, quando ancora eravamo a Magnolia e solo in pochi sapevano che saremmo dovuti partire, tra questi c'eravamo io e Freed, allora ...

mentre io ero eccitata all'idea, lui > disse indicando il suo fidanzato < non aveva capito bene come funzionasse la cosa, allora impallidì e incominciò a deprimersi per il fatto che non avrebbe potuto più vedermi >  < no aspetta, non esagerare! Non avevo capito e ci ero rimasto male, ma non ero mica 'impallidito e depresso' > contestò Freed.

< Stai dicendo che non ci tieni a me?! > urlò l'albina, che stava iniziando a prendere le sembianze di satan soul, ma il ragazzo, per evitare il pericolo, le stampò un bacio sulla guancia e lei si calmò. 
< Mira-san e Freed-kun, siete proprio carini! > esclamò Wendy, vedendo i due baciarsi.

< Oh, Wendy-chan, così mi fai arrossire! Comunque, Freed c'era rimasto male e quindi si oppose alla partenza, ma il master non voleva sentire ragioni. > continuò Mira, lasciando poi il posto di narratore al mago < quindi ho pensato di portarla ad un appuntamento, mi sarei dichiarato e 'o la va o la spacca', ho pensato, tanto se mi dice di no non ci vedremo per un po' di tempo, mentre se mi dice di si staremo insieme e quindi andrei a trovarla sempre>.

< E quindi mi portò al luna park!! > sentenziò la ragazza, che fremeva dalla voglia di dirlo < si, l'ho portata al luna park e dopo, sulla ruota panoramica, decisi di dichiararmi > a questo punto Freed si fermò e sospirò < e poi?! > lo incitarono le ragazze < e poi, proprio mentre ero in procinto di farlo ci fu un imprevisto...> disse afflitto, facendo ridere la maga, che proseguì < c'era un malvivente e decidemmo di consegnarlo alla polizia. Ovviamente ci riuscimmo senza fatica >  < ma ormai la mia confessione era andata a farsi benedire e decisi di rinunciare, convinto che quello fosse stato un segno del destino che mi andava contro > le loro interlocutrici annuivano con convinzione.

 < E poi fui io, comprendendo le sue intenzioni e trasformata in satan soul, a baciarlo. Questo è quanto > sorrise Mirajane < ora capite perché non volevo che lo sapeste... > scosse la testa il ragazzo dai capelli verdi.
< Mica deve essere per forza il ragazzo a fare il primo passo. Lluvia e Gray-sama sono un esempio. Lluvia era innamorata di Gray-sama, perciò è stata Lluvia a seguirlo ovunque, quindi in un certo senso è come se avesse fatto lei la mossa iniziale > lo consolò la maga della pioggia. 

< Ohi Wendy-chan! > una voce maschile ridestò la ragazzina < oh, Romeo-kun, dimmi tutto! > gli sorrise < ehm.. vorrei parlarti, da solo... > le disse prendendole la mano < s-si... andiamo >.

< Quanto possono essere adorabili?! > esclamò una Lucy estremamente intenerita, ottenendo l'approvazione delle presenti < Lucy-san, Lluvia ha una domanda > disse teneramente l'amica, mentre l'altra le fece cenno di continuare < ma tu e Natsu-kun... in che rapporti siete? > al terminare della frase la bionda perse un battito

< Siamo nakama, no? > suonava più come una domanda in attesa di una conferma che come un'affermazione. 
Nakama, questa parola, riferita al dragonslayer del fuoco, era vista da lei come un ostacolo
< No cara mia, è amore > disse Mirajane. Istintivamente la maga degli spiriti stellari guardò Lisanna, sperando che le desse un segno, positivo o negativo che fosse.

L'unica cosa che ricevette fu un sorriso enigmatico, che non riusciva ad interpretare. < Non è amore > pronunciò infine, chinando leggermente il capo, gesto che venne notato da Erza, la quale le mise una mano sulla spalla e, con fare consolatorio le sussurrò < Lucy, arriverà il momento in cui te ne renderai conto >.

< Il problema è che me ne sono resa conto da tempo > disse semplicemente, con un tono tra l'amareggiato e il malinconico, mentre si alzava < io vado che fra poco ricominciano le lezioni, se arrivassi un'altra volta in ritardo credo che la prof sarebbe capace di uccidermi seduta stante > salutò le sue compagne e si avviò.

Non appena lei non fu più capace di sentirle, le amiche si guardarono con una leggera preoccupazione. < Lucy è innamorata perdutamente di Natsu, e lui la ricambia, cosa c'è di tanto complicato?! > si scaldò Lisanna, che, non ricevendo risposta continuò < deve essere più egoista, non deve pensare a me. E' vero che da piccoli io e lui eravamo innamorati, ma sono passati tanti anni. Ciò che ci lega è solo una forte amicizia... L'ho vista quando mi ha guardata, il suo dispiacere glielo si leggeva negli occhi. > sospirò. 

< Lei ci tiene molto a te, Lisanna, anche se ti vede come una sorta di rivale contro la quale non può perdere! > disse Levy < MA QUALE RIVALE E RIVALE! Io amo Laxus! > esclamò l'albina, forse con un tono troppo alto, infatti si tappò la bocca < comunque > proseguì, lasciando le compagne interdette < non guardatemi così... mi piace da quando siamo tornati da Tenroujima... ma parliamo di Lucy...> cercò di cambiare discorso, ma vedendo che la stavano fissando intensamente < E FINITELA! > urlò spazientita < Nee-chan, girati > disse la sorella con un sorriso esagerato

L'albina si girò < L-L-La-Lax...> non ebbe il tempo di finire la frase che le labbra del ragazzo sovrastarono le sue. E silenziosamente com'era venuto, se ne andò, lasciandola contenta e sbigottita.

 

*** Angolino Autrice ***

Ebbene si, Lisanna non ama Natsu, ma Laxus. 
Capite, Laxus?! Sono carini insieme :3  

Awwwwww <3 <3 
Con questa immaginina ( ditemi che ve ne pare dell'idea delle immagini nell'angolo autrice, così, per dare colore ) vi lascio, un bacione.
Pyon-chan.


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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


Capitolo 13. 

Classe 1A lezione della professoressa Kazuki, soprannominata miss Avvoltoio.

< Heartphilia, McGarden, noto con piacere che questa volta siete in orario, anzi, oserei dire in anticipo > grugnì miss Avvoltoio, cosa che per loro suonò come un complimento. 
Le due ragazze iniziarono a chiacchierare prima della ripresa delle lezioni, lamentandosi della disposizione dei banchi < Levy, io speravo di stare vicina a te! > piagnucolò la bionda < Lu-chan, dai che oggi è il primo giorno, magari ci cambiano > rispose la turchina, cercando di convincere non solo l'amica, ma anche se stessa.

< Beh, tutti ai propri posti che inizia la lezione! > esclamò la docente, facendo sospirare amaramente le ragazze, che ritornarono ai rispettivi banchi, pronte a sopportare i prolissi discorsi della Kazuki. 
Sebbene Lucy partì con la buona intenzione di interessarsi a ciò che diceva quell'arpia, non ci riuscì, stava rimuginando sul rapporto tra lei e Natsu e su ciò che aveva detto Lluvia sul ''primo passo'': non bisogna dimenticare che la bionda proveniva da un ceto sociale molto elevato, quindi erano sempre gli uomini a dichiararsi, o almeno così affermavano le regole dell'alta borghesia. 

Ma c'è da dire che lei non era tipo da regole, infatti si unì a Fairy Tail, la gilda più indisciplinata e casinista di tutta Magnolia e dintorni, e da quando ebbe inizio la sua vita da 'ragazza libera' imparò a non rispettare certe convenzioni e a non pretendere che gli altri le rispettassero.

Forte di questa cosa si decidette < oggi pomeriggio mi dichiarerò a lui. Lo porterò al giardino della scuola e gli dirò quello che provo > e iniziò a immaginare la scena, e si immerse talmente tanto che le successive 3 ore volarono. 

< Oddio, non finiva più, eh Lu-chan?! > disse Levy, avvicinandosi al banco della sua migliore amica, ancora assorta nei suoi pensieri. < Lu...chan? > la chiamò una seconda volta, che fu quella buona < oh, ehi, scusami... stavo pensando... io... credo di volermi... d..are ...atsu > iniziò a balbettare sottovoce, sperando nella sua perspicacia, speranza vana, in quanto quella non capì < eh? > < io... devo dichiararmi a Natsu > ripetè, sempre meno convinta.

< EH?! Oddio, è fantastico! Devi andare! Corri! > la incitò la solid scripter < Lu-chan, ma sei sicura di volerlo fare? > le chiese subito dopo, rendendosi conto della sua espressione triste < si, ma ci sono tanti pro e contro... se per esempio poi mi rifiutasse, il rapporto cambierebbe inevitabilmente e poi c'è Lisanna... > spiegò < Lisanna sta con Laxus > < e da quando?! > sgranò gli occhi la maga degli spiriti stellari < da 3 ore > rispose l'altra, facendola ridere.

< Lu-chan, ci sono i pro e i contro di tutto, e poi, in ogni caso ci sono io con te. Ci sarò sempre, ok? > la consolò porgendole il mignolo < anche io ci sarò per sempre, Levy > continuò la bionda, porgendo anche lei il proprio mignolo e stringendolo con quello dell'amica.
< Ora Lu-chan, vai! > le disse la ragazza dai capelli azzurri < Carpe Diem >. (NdA: cogli l'attimo)

Lucy non se lo fece ripetere due volte e iniziò a correre verso il 2I.
Appena trovò la classe, fece un respiro profondo ed entrò, Natsu era al terzo banco, in fase di dormiveglia.
< Natsu, ti devo parlare, vieni con me, è urgente! > lo trascinò fuori la ragazza, senza nemmeno aspettare una risposta. 

< Lu...cy... che c'è? Dimmi! > le chiese preoccupato.
Tante parole, tanti sentimenti le balenavano in testa. Tutti i loro ricordi e il loro rapporto, le sembrò di rivederlo in quei pochi attimi.
< Ehm... ecco... io... > 

"Questo è amore, mia cara "
< Senti, Natsu... >

" Quindi in un certo senso è stata Lluvia a fare il primo passo "
< vorrei dirti... >

Era come se avesse la gola bloccata, la voce strozzata, aveva paura, ma ormai non poteva più tirarsi indietro
Decise perciò di esprimere a gesti quello che non riusciva a dire a parole, iniziò ad avvicinarsi sempre di più, fino al momento in cui, tra i loro visi c'erano pochi centimetri a separarli.

Inaspettatamente fu il rosato ad annullare la distanza tra di loro, permettendo alle proprie labbra di assaggiare quelle della sua compagna al sapore di vaniglia. 

Lei gli mise timidamente la mano sulla nuca, come se volesse dirgli di non andarsene, di non lasciarla, una supplica silenziosa, dovuta a questo amore celato per troppo tempo. 
Aveva gli occhi chiusi, voleva godere appieno di quell'appagante gioco di lingue, e in quel momento non aveva bisogno di guardarlo, era sicura che anche lui si sentiva in questo modo, con il cuore pieno, ricordò il loro primo incontro ad Hargeon, il suo probabilmente fu amore a prima vista.
Era il principe poco convenzionale che avrebbe dovuto salvarla dal castello. 

Quel contatto dolcissimo sembrò non volesse finire mai, finchè, a malincuore, Natsu si separò da lei dicendole:

< Lu, non posso. E' sbagliato. Non... non voglio stare insieme a te >. 

Nemmeno l'udito fino del dragonslayer però riuscì a cogliere il rumore del cuore della bionda mentre si frantumava in mille pezzi


*** Angolino dell'autrice, che cerca di schivare i pomodori lanciati dalle fangirls arrabbiate ***
Ebbene si, inaspettatamente Natsu l'ha rifiutata.



NON HO NIENTE DA DIRE A MIA DISCOLPA *fugge via*

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***


Capitolo 14.

Amore, il tema principale di quasi tutte le poesie e le canzoni, sentimento che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella propria vita, sia esso l'amore per un genitore, un amico, amore tra persone dello stesso e quelle di sesso opposto, amore carnale o platonico, insomma, ne esistono varie sfaccettature.

E poi c'è anche lui, l'amore non corrisposto, il più atroce e logorante, quello che ti riduce il cuore a brandelli, ti fa stare male e hai voglia solo di piangere.

Di quello Lucy ne aveva solo sentito parlare, aveva letto tanti libri strazianti su questo sentimento, ma mai, mai nella sua vita lo provò sulla propria pelle, eppure in quel momento comprese tutte quelle parole sulla tristezza, sul dolore, su quando dire ''che il mondo ti è crollato addosso'' sembra anche una cosa riduttiva.

<Ah.. ecco.. ahahah > iniziò a ridere in modo nervoso, senza guardare negli occhi il ragazzo che le stava davanti < i-io devo andare, ci sono le... le... le iscrizioni per i club, e m-mi conviene andare subito. Ci si becca in giro > disse alzandosi e correndo verso l'edificio, con un falso sorriso stampato in volto.

La bionda tornò in classe a prendere la roba, dentro l'aula trovò Levy che stava mettendo a posto delle carte. Questa, non appena vide l'amica, scattò in piedi e vedendo la sua espressione, tirò un sospiro di sollievo.
Guardandola meglio notò gli occhi lucidi, le gote e il naso arrossato e le labbra, un po' gonfie, che tremavano leggermente.

< Lu-chan > la chiamò la turchina, senza ricevere risposta < Lucy... > ci riprovò, questa volta sottovoce, iniziando a comprendere che le cose non erano andate come speravano
Tremava tutta, i singhiozzi la facevano sussultare e il suo petto le faceva male, trovò conforto solo tra le braccia della migliore amica.

Iniziò a piangere, un pianto isterico e triste, le lacrime sgorgavano a più non posso, finendo la maggior parte sul cardigan beige della solid scripter, alla quale, l'unica cosa che importava era vederla felice. 
Avrebbe voluto proteggere quel sorriso, invece l'aveva spinta ad andare a dichiararsi, si sentiva terribilmente in colpa. 

< Levy... > chiamò l'amica tra i singhiozzi < Levy... Mi ha... > l'altra le fece cenno di stare in silenzio, cullandola e accarezzandole la testa come si fa per tranquillizzare i bambini.
< Lu-chan, ho capito tutto, prima smetti di piangere e poi parliamo > le disse con un tono dolcissimo, quasi melodioso. 

Rimasero abbracciate per circa una ventina di minuti, finchè Lucy si calmò. 

< Levy, io non voglio vederlo. Mi ha baciata e poi mi ha detto che non si può fare, che non vuole stare con me. A-adesso che devo fare? > le raccontò, guardandola con gli occhi rossi, lucidi e un po' gonfi. 
< Adesso andiamo in camera e parliamo. > le sorrise la maga, intenzionata ad ascoltare fino all'ultima parola che avrebbe voluto dirle. 

Ore 14:52 Dormitorio Maschile

< Happy...> entrò nella sua camera il rosato, buttandosi a peso morto sul letto < Happy ho un problema > disse, con un tono eccessivamente serio. 
< Non hai trovato da mangiare? Aye? > chiese il gatto < no, è qualcosa di più importante. > < più importante del cibo? > sgranò gli occhi Happy. < Il problema è Lucy >.

< Stupido ghiacciolo! Aprimi che ho bisogno di un consiglio! > urlò Natsu tirando pugni alla porta < ma che cazzo, bussare come una persona normale no?! > gli gridò l'altro in risposta, prima di farlo entrare nella sua stanza.
< Dio buono, quando imparerai le buone man... >  < Lucy si è dichiarata a me > disse, senza fargli finire la frase < è vero! Aye! > confermò il tenero exceed.

< Era ora! > esclamò l'altro  < ci siamo baciati e poi... >  iniziò a raccontare < poi?> lo incitava l'amico < poi le ho detto che non si poteva fare, che non volevo e... >   < e sei una testa di cazzo > Gray scosse la testa.
< Non è che io non voglia... però > a quel punto, vedendo il dragonslayer così impacciato ed indeciso gli fece la fatidica domanda < la ami o no? >. 

Happy e il mago del ghiaccio lo fissavano in attesa di una risposta, che non tardò ad arrivare.

< Amarla? Non so che cosa significhi... davvero! Il suo profumo mi entra dentro, mi annebbia cuore e cervello. Quando la vedo sento qualcosa smuoversi dentro di me, vorrei condividere tutto con lei, ogni attimo della mia giornata. Tutte le mie prime volte dovrebbero essere le nostre, vorrei che quel suo particolare sorriso fosse dedicato a me e soltanto io possa godere delle sue carezze e dei suoi abbracci. 
Quando l'ho vista con quell'espressione mi sono sentito morire dentro


< E questo non significa forse che la ami? >. 
Queste parole sconvolsero l'equilibrio mentale che aveva creato Natsu.
< Io... credo di si... >


 

*** Angolo autrix! ***

Ebbene, siamo già a quasi 50 recensioni OwO, sono commossa :') 
Comunque, parliamo del capitolo, Natsu si è reso conto di quello che prova per Lucy *ALLELUJA.*  
Si dichiarerà oppure preferirà rimanere in questo limbo di indecisione?

Lo scopriremo a breve >:3



 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14.5 ***


WARNING: questo capitolo potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno, in quanto contiene scene di sesso. Non mi assumo responsabilità per eventuali traumi post-lettura.
 

E' un capitolo speciale per ringraziarvi delle 50+ recensioni :') un bacio <3.

Quel pomeriggio Lucy non aveva voglia di fare niente, solo di vegetare nel letto e riposarsi, ma, visto che secondo Levy "la cura migliore per un cuore infranto è un'uscita con le proprie amiche!" lei dovette rinunciare ad una dormita sana e ristoratrice.

Aveva pure provato a convincerla, dicendole che era stanca e necessitava di riposo, ma l'amica era stata irremovibile, se era convinta di qualcosa, quella era e quella sarebbe stata.

Perciò prese i vestiti, un accappatoio, shampoo e bagnoschiuma e si avviò sospirando verso i bagni.

< Gajeel. No! Non puoi venire con me! > sbraitava nel frattempo la turchina, che cercava di convincere il fidanzato a rimanere al dormitorio. < Io vengo lo stesso! > insisteva quell'altro < Oh per Mavis! Ma perché devi a forza venire?! > Gajeel alzò le spalle e con molta naturalezza disse < sei la mia ragazza, vorrei stare più tempo con te >.

La solid scripter, intenerita, gli accarezzò la guancia e lo baciò, dicendogli < abbiamo ancora taanto tempo per stare insieme >  guardandolo maliziosamente
Lui, piacevolmente sorpreso dal suo gesto, non perdette l'occasione per saltarle addosso, iniziando a baciarla in modo molto rude, quasi primitivo, deciso ad andare dritto al sodo.

Lei dal canto suo si lasciava guidare, forse per inesperienza o forse semplicemente perchè le piaceva il suo fare selvaggio; il dragonslayer allora, vedendo che lei non opponeva resistenza, iniziò a levarle il cardigan della divisa scolastica, staccando le proprie labbra dalle sue solo quando uno dei due era a corto di fiato. 

Continuò sbottonandole la camicetta, mentre lei gli tolse la maglia, ora ad impedire a Gajeel la vista dei seni della fidanzata era solo un sottile pezzo di stoffa, il reggiseno, che levò con poca fatica. Ora i due erano quasi del tutto nudi, avrebbe potuto spogliarla velocemente di tutti i propri indumenti, ma non lo fece, voleva farla adattare e sentire più a suo agio, quindi andò con calma.

Il dragonslayer iniziò ad assaporare i vari lembi di pelle, passando dal seno fino al lobo dell'orecchio, mentre con una mano iniziò a toglierle la gonna. 
Ora a separare i loro corpi c'era solo lo slip, che strappò violentemente, a differenza del ragazzo che si era spogliato mentre Levy era troppo inebriata per rendersene conto. < G-gajeel... > lo chiamava la solid scripter, aveva bisogno di realizzare ciò che stava per succedere, quando sentì le dita del fidanzato toccare la sua intimità, prima di allora inesplorata. 

Lei gemeva e ansimava, per poi lanciare un piccolo urlo soppresso, facendo ridacchiare il mago, che riprese a baciarla, per poi sostituire la lingua alle dita. 
Avevano entrambi perso quell'ultimo briciolo di lucidità rimasto.

< Levy, ti farà male. > lui le disse, senza nemmeno darle il tempo di rispondere, che la penetrò. Iniziò lentamente, perché il dolore provato da lei in un primo momento fu forte, Redfox sentiva le sue unghie premere nella carne, cosa che non faceva che alimentare il suo desiderio.
Le diede l'ennesimo bacio, per cercare di distrarla, almeno finché il dolore non venne rimpiazzato dal piacere, cosa che avvenne presto. Cosciente di questo iniziarono a rilassarsi e a muoversi con più scioltezza. 

E dopo, solo gioia e piacere

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Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***


Capitolo 15.

< Gray... che devo fare? > chiese Natsu, seduto con le mani tra i capelli < non vorrà più vedermi, questo è sicuro, la conosco fin troppo bene > era in una situazione difficile dalla quale non aveva la più pallida idea di come uscire.

< Innanzitutto calmati, c'è una soluzione a tutto, bisogna solo saperla trovare > gli rispose l'amico < devi dirle quello che provi, questo è sicuro > continuò per poi venire interrotto da Happy, che esclamò  < ma se andassimo ad un ristorante di pesce? Aye! A stomaco pieno si pensa meglio! E poi magari potresti portarci Lucy > non avendo ben afferrato il problema  < Happy, Natsu e Lucy non si parlano più > gli spiegò affettuosamente Gray < tanto faranno pace come sempre! > sentenziò allegramente.

< Allora... mi devo dichiarare, però non vorrà ascoltarmi, già lo so. Avrei bisogno di fare qualcosa di immediato, tipo prenderla e abbracciarla ma c'è il rischio di peggiorare tutto, di sicuro si sentirebbe come se la volessi solo sfruttare > quel tono preoccupato incombeva sempre di più.

< Senti brutto fiammifero rosa, sei Natsu Dragneel, hai affrontato nemici e nemici, questo litigio ha avuto il potere di condizionarti così tanto? >  gli urlò, quasi arrabbiato -come poteva lui, uno dei maghi più forti della Fairy Tail, lasciarsi sconfiggere così?!- pensava, senza realizzare che lui stava quasi peggio il giorno in cui si mise con Lluvia  < il problema è che Lucy è più importante di qualsiasi combattimento > sospirò l'altro, facendo comprendere a Gray quanto quella ragazza fosse importante per lui.

Nel frattempo, la persona che era al centro dei discorsi dei due ragazzi, stava leggendo un libro. Aveva bisogno di rilassarsi e per far ciò il messaggio di Levy fu provvidenziale 
- Lu-chan, io non posso uscire, scusami, è successa una cosa, poi ti racconto tutto *-* gomenasai :( -. 

La sua fase di relax non durò moltissimo, infatti stava rimuginando su quanto accaduto quel pomeriggio, doveva metabolizzarlo e doveva farlo al più presto
< Natsu... perchè ti sei dovuto comportare così? Non è da te, diamine! > si ripeteva più e più volte, ma non riusciva a darsi una risposta. 
Aveva esaurito persino le lacrime, era percossa dai singhiozzi, che la facevano tremare...  era in uno stato pietoso.

All'improvviso sentì bussare e urlare il suo nome, ma non rispose, voleva stare da sola; l'unico problema è avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. 
< Lu! Aprimi, sono io > era lui, Natsu Dragneel. Al solo sentirsi chiamare con quel soprannome le lacrime tornarono, eccome se ritornarono. 
Sentì gli occhi bruciare, ancora non poteva affrontare uno scontro così diretto.

< Lu, cazzo, so che non vuoi parlarmi, ma almeno aprimi! So che ci sei! > continuava a strillare, tirando pugni alla porta e sembrando un matto agli occhi di chi era esterno alla vicenda e lo fissava incuriosito. 
Le prime lacrime iniziarono ad uscire, calde, roventi, come le fiamme del ragazzo di cui era innamorata. 
< Va-tte-ne > sibilò, confidando nell'ottimo udito del dragonslayer, che in tutta risposta urlò ancora più forte < no che non me ne vado! Dobbiamo chiarire >. 
Avrebbe voluto gridargli che non c'era niente da chiarire, che era stata solo rifiutata e aveva bisogno di accettarlo, che lui l'aveva baciata senza sentimento e si era sentita usata, ma l'unica cosa che usciva dalla sua bocca erano quegli odiati singhiozzi
< Lu,devo parlarti. Almeno dammi l'occasione per farlo faccia a faccia > le grida lasciarono il posto ad una richiesta, una supplica, che non ricevette risposta, a meno che quel pianto soppresso non potesse considerarsi tale.
< Non demordo > ringhiò poco prima di allontanarsi dalla porta. In quel momento Lucy non sapeva se sentirsi sollevata o ancora più afflitta, non capiva se lui ci teneva oppure voleva ristabilire i rapporti solo per garantire una pacifica convivenza in gilda. 

< Non capisci niente > disse ad un Natsu immaginario, come se lui davvero potesse sentirla < non voglio vederti, non ora e non in queste condizioni > proseguì con questo monologo per un po' di tempo, finchè non sentì di nuovo bussare. 
Sussultò

< Lu-chan, sono io... Levy, posso entrare? > si tranquillizzò al solo sentire la voce amica, poi si alzò e andò ad aprirle, saltandole addosso. 
< Lucy, stai peggio di come ti ho lasciata > disse la solid scripter, chiudendo la porta. Guardandola meglio, Lucy notò che aveva qualcosa di diverso, sembrava più adulta in un certo senso < Levy, hai fatto qualcosa? > le chiese con tono inquisitore.

< E-eh? I-io? > iniziò ad arrossire < Levy...? Se non ti va non sei costretta a parlarm...> la maga dai capelli azzurri la interruppe prima che potesse concludere la frase < io e Gajeel l'abbiamo fatto > disse in un sussurro. 
Impiegò qualche istante per realizzare ciò che aveva appena sentito < eh? > < io e Gajeel abbiamo fatto l'amore > ripetè con più convinzione, nemmeno lei ancora ci credeva < DAVVERO?! > esclamò la bionda < LEVY! Sono felicissima, com'è stato? > era davvero contenta che le cose tra la sua migliore amica e quel buzzurro andassero bene, anche in un momento del genere riusciva a pensare prima alla felicità per la sua amica che ai suoi problemi.

 < Lu, poi ne parliamo, tu come stai? > Levy era sinceramente preoccupata per la maga degli spiriti stellari, stava male, lo vedeva dal suo sorriso un po' spento, gli occhi di chi ha appena pianto e l'espressione afflitta. < E' venuto... non l'ho fatto entrare > fece una pausa per ricacciare indietro le lacrime < ho fatto qualcosa di sbagliato? > le chiese, aveva bisogno di una conferma, voleva sapere se quella era una qualche punizione per aver commesso qualche errore. 

Sebbene non sembrasse, Lucy credeva fermamente nel karma: ''nella vita tutto ti ritorna, nel bene e nel male'', era una delle sue massime di vita. 
< Lu-chan, tu non hai fatto niente di cattivo. E' normale che non lo voglia vedere, però io ti direi di dargli una possibilità. Le seconde possibilità si concedono a tutti, no? > le disse la turchina, sfoggiandole un sorriso speranzoso.

Speranza, non ricordava l'esistenza di quella parola. E forse era un po' esagerato, pensava, per un rifiuto sentirsi così

< Ma quindi... dici che devo andare a scusarmi che mag...> < Dare una seconda possibilità non significa scusarsi. Significa ascoltare ciò che l'altro ha da dire. Quando verrà da te e quando te la sentirai di parlargli, allora lo farai. > le disse abbracciandola.
< Levy... Perché mi sento così? >
< Perchè questo sentimento è amore, niente di più e niente di meno. > 

Dopo quella chiacchierata, finalmente il cuore di Lucy si alleggerì.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


Capitolo 16.

Ore 20:00 Camera di Lucy.

< Dai Luu-chan, muoviti!!  Che ho fame! > urlava spazientita Levy, che aveva i crampi allo stomaco dalla fame. < Levy-chan, inizia ad andare, io ho quasi finito! > gridò quella in tutta risposta. 

< No, che poi non scendi a mangiare! > sbuffò la maga dai capelli azzurri, appoggiata alla porta della camera < Poi vengo, poi vengo > disse la bionda con un tono non molto convincente < guarda che se poi non scendi...! > la solid scripter lasciò incompleta quella che doveva essere una minaccia, prima di avviarsi a malincuore verso la mensa. 

Quando sentì il rumore dei passi dell'amica farsi sempre più flebile, Lucy potè tirare un sospiro di sollievo < le interazioni sociali non fanno per me al momento > disse a se stessa, iniziando a disfare i bagagli, attività che, a volte per svogliatezza, altre perchè era impegnata, aveva sempre rimandato. 

Dopo una mezz'oretta, durante la quale si rese conto della miriade di cose che si era portata, si buttò sulla parte del letto dove non vi erano vestiti da sistemare, quando sentì il passo ''leggero ed estremamente felice'' della persona che probabilmente l'avrebbe picchiata per essere rimasta a stomaco vuoto. 

< Lucy Hearphilia! Apri la porta oppure la butto giù! > urlò. Non appena sentì ciò che le aveva detto la fece entrare. < Levy se arrabbiata è capace di tutto... > pensò, immaginandosela con una frusta in mano pronta a torturarla. 

Rabbrividì al solo pensiero

< Eccomi...> disse prima di trovarsi un piede in piena faccia. 
La turchina era rossa in faccia, sembrava una bomba pronta ad esplodere! Era così innervosita che, non avendo la bionda aperto la porta in un tempo utile, decise di buttarla giù. 
Sfortunatamente, in tutto ciò, la maga degli spiriti stellari, la stava aprendo e pertanto ricevette un MOLTO poco delicato calcio in faccia.

< TU. Cosa ti avevo detto?! > si avvicinò pericolosamente, facendo indietreggiare la proprietaria della camera. < Ti fa male stare senza mangiare! > continuò a dire in modo minaccioso, per poi calmarsi improvvisamente e sfoggiare un dolcissimo sorriso < ... perciò ti ho portato del cibo > esclamò porgendole una scatola enorme.
Lucy, dopo un attimo di esitazione, scoppiò a ridere fino alle lacrime e abbracciandola le disse < Levy, solo tu avresti potuto fare una cosa del genere >. 
< Lo so, lo so, ora mangia > sembrava una nonna che si preoccupa per la propria nipote ''sciupata''. 

La bionda mangiò con molto gusto ciò che le aveva portato, apprezzando tanto il suo pensiero. < Levy-chan, Natsu c'era? > chiese tra un morso e un altro < no, Gray ha detto che non voleva uscire perché era depresso, come qualcuno di mia conoscenza > le rispose con un tono provocatorio, facendole deglutire rumorosamente ciò che aveva in bocca. 

"A quel punto Lucy capì un sacco di cose..."

< Ho bisogno di una boccata d'aria > le disse frettolosamente, prendendo alla buona un paio di jeans e un cappotto. < Lu-chan...> la guardò Levy, sorridendole < in bocca al lupo! >. 
L'altra si girò ammiccante, facendole il segno della pace con le mani e uscendo di corsa.

"La sua incertezza..."
< Sarà sicuro là > pensò tra se e se, mentre correva verso quell'albero, verso il luogo dove si era dichiarata

"Il suo rifiuto..."
Sebbene si stesse avvicinando, non riusciva a scorgere niente.

"Il suo 'non possiamo'..."
Niente. Sotto l'albero non c'era nessuno. 

"Erano tutte scuse. Ho ancora un briciolo di..."
< Non è possibile > disse sgranando gli occhi. Era sicura che lo avrebbe trovato lì, ne era fermamente convinta. Poi le venne in mente una parola:

"SPERANZA". 

< Lo aspetterò tutta la notte se necessario > affermò convinta, stendendosi a guardare le stelle: era uno dei modi che usava per tranquillizzarsi. 
Il cosmo, buio e immenso, illuminato da quelle cose che all'occhio umano sembravano solo dei puntini di luce
Amava distinguere le costellazioni, lo faceva sin da piccola, con sua madre, quando non riusciva a prendere sonno. 

< Andromeda, Cassiopea, Gemini... > iniziò ad elencarle, finché una voce maschile non continuò l'elenco < quella è la costellazione del dragone, la conoscevi Lu? >.

< Sai Natsu, sapevo che saresti arrivato >.

 

**** Angolo autrice ritardataria ****

Chiedo scusa per il ritardo ç.ç ho avuto dei piiiiccoli problemini con la mia classe e sebbene avessi scritto già due capitoli (questo e il prossimo ) non ho proprio pensato a postarli 
GOMENASAI ç__ç 
 
In cambio vi lascio questa immaginina adorabile presa da deviantart *-*

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Capitolo 18
*** Capitolo 17. ***


Capitolo 17.

SBEEEEEM! Il capitolo più atteso di questa fanfic è finalmente arrivato.
Preparate il vostro organismo ad un aumento di glucidi nel sangue *3*.
Ci vediamo dopo nell'angoletto autrice, buona lettura.

< Sai Natsu, sapevo che saresti arrivato >.
Al sentire quella frase, al ragazzo in questione scappò un sorriso.
< Sai perché lo sapevi? Perché ho sperato con tutto il cuore che il mio pensiero ti arrivasse in qualche modo > rispose.

< Natsu, perchè ti sei comportato in quel modo? > non lo guardava nemmeno in faccia, era seduta con gli occhi rivolti verso il cielo.

< Lu, girati e guardami > le disse, ricevendo un no come risposta. 
Allora si accovacciò vicino a lei, mettendo le mani sul suo viso e mantenendolo di fronte al proprio. 

La guardò

Era bellissima: con il naso rosso, la pelle fredda e gli occhi lucidi e gonfi, sintomo che aveva pianto fino allo sfinimento. Vedendola in quello stato si sentì morire, sapendo di essere la causa di quelle lacrime.

< Lucy... > la ragazza sentì gli occhi pizzicare per l'ennesima volta in quella giornata, il coraggio e la spavalderia di qualche minuto prima erano spariti completamente, la sua voglia di gridargli contro era come scomparsa

Almeno finchè non lo vide avvicinare le labbra alla propria fronte
< Questo è per scusarmi > disse il dragonslayer, stampandole un bacio.

Dopo essersi scostato leggermente, si avvicinò alla guancia, ripetendo lo stesso atto.
< Questo è perché sono stupido, tanto stupido > continuò, facendola sorridere flebilmente

Dalla guancia passò al naso. 
< Questo qui invece, è perché sei tu, Lu > sussurrò, mentre lei arrossì

Infine si avvicinò incerto alla bocca, senza toccarla, aspettando che lei gli desse un segno di approvazione o di rifiuto. In realtà la bionda era come paralizzata, non riusciva a comprendere i segnali che lui cercava di darle, la baciava, la rifiutava e ora stava per baciarla di nuovo
Dopo un attimo di indecisione lui si decise e la baciò

Un piccolo bacio, dolce e fugace, un semplice contatto di labbra. 
< Questo è... perché ti amo. Ti ho sempre, sempre, sempre amata. Dall'inizio, dalla prima volta che ho visto i tuoi occhi. 
Ti voglio, Lu, non solo fisicamente. Voglio te nella tua interezza, voglio che tu guardi solo me, voglio mancarti e ho bisogno di sapere di avere un effetto non indifferente su di te. 
Voglio che tu mi ami come io amo te. > 

Lucy era rimasta senza parole, la bocca spalancata e le lacrime che le solcavano le guance, avrebbe voluto dirgli che provava le stesse cose, che lo amava più di quanto lui potesse immaginare, invece lo guardava, lo guardava e piangeva, singhiozzava, urlava in silenzio, come se tutto ciò che le avesse detto avesse peggiorato le cose. 

< Lu... se questo è un no dimmelo, ti prego, non ce la faccio a vederti piangere > le disse guardandola con gli stessi occhi di un cane bastonato. 
Lei, combattendo contro la vergogna, lo abbracciò, risposta che per il rosato valeva più di mille parole
Rimaserò così, l'una tra le braccia dell'altro, lei si beava delle sue carezze e dei suoi dolci baci sulla fronte, come a volerla rassicurare, un tacito messaggio che si mandavano a vicenda, un messaggio che diceva "io resterò, sempre e comunque".

***Angolo autrice***

FINALMENTEEEEE :'D si sono messi insiemeee *danza della felicità di Snoopy*
Questo è uno dei capitoli che (stranamente) mi è piaciuto, l'ho scritto velocemente ma l'ho rivisto una decina di volte (infatti ora mi sta prendendo la nausea :I ).
Oh, Natsu Natsu, ci voleva così tanto? Hai fatto soffrire Lu-chan ç.ç HA PIANTO A CAUSA TUA, SENTITI IN COLPA!!!
Anche io voglio un ragazzo che mi dica queste cose.... 
*Anzi...già chiedere un fidanzato è assai*
*Piange*

Ora vi lascio con una bella immaginina *3*, un bacioneee 
 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18. ***


Capitolo 18.

< Chissà come sta andando a Lu-chan... > mormorò Levy, dopo che la bionda era letteralmente scappata dalla stanza. < E' inutile aspettarla, sarà meglio tornare in camera > sospirò, chiudendo la porta alle sue spalle e inoltrandosi in quel corridoio infinito.

Nel frattempo, ad aspettarla c'era un ragazzo molto in ansia, che per tranquillizzarsi rosicchiava svogliatamente un pezzo di ferro.
< Come devo affrontarla dopo averlo fatto? > si chiedeva, disteso sul letto della propria fidanzata < ok, è una cosa normale, ma forse per quella nanetta è stato troppo presto, l'ultima cosa che voglio è che mi odi... > la preoccupazione lo stava assalendo, quando ad un certo punto sentì un rumore di chiavi che si infilavano nella serratura e vide l'aprirsi della porta, seguito da una Levy sbadigliante.

< Yo gamberetto > la salutò Gajeel, facendola sobbalzare < oh... c-ciao, non ti avevo visto > ricambiò l'altra, arrossendo. < Senti... > iniziò a farfugliare il dragonslayer < dobbiamo parlare > le disse, facendo segno di sedersi accanto a lui. < D-dimmi...  c-c-cioè riguarda... q-quello che... e-ecco si... insomma... > il viso della ragazza diventò di un rosso ancora più acceso  < riguarda quando abbiamo fatto l'amore > i suoi occhi erano fissi in quelli di lei, e la sua espressione era seria. 

La ragazza per un attimo ebbe il timore che a lui non era piaciuta la 'performance' o che, peggio, lui la volesse lasciare perchè fosse stata troppo inesperta. 
< I ragazzi danno importanza a queste cose > aveva letto su qualche giornale per ragazze prestatole da Cana e perciò non aveva alcuna intenzione di ascoltare ciò che lui voleva dirle, ma ora come ora sarebbe stato inutile dirglielo, perciò fece segno di proseguire.
Ciò che le disse la lasciò un po' allibita.
< Senti... forse sono stato av... avvenuto >  < avventato >  lo corresse < esatto... se tu non volevi, ecco s... scusa > sussurrò lui impercettibilmente, non era abituato a scusarsi con le persone, tantomeno con la scripter, la quale, però, gli sorrise e gli carezzò la guancia, dicendogli timidamente < Gajeel, lo farei altri miliardi di volte e sono contenta che la mia prima volta sia stata con te. E spero sarà così anche la seconda, la terza >
< la quarta... > continuò lui avanzando verso di lei e salendole di sopra < sai che mi tenti così? > si leccò le labbra maliziosamente, ricevendo come risposta < beh, allora lasciati tentare... > con uno sguardo e un sorriso altrettanto provocatorio.

Non se lo fece ripetere due volte. 

< Gray-sama, Gray-sama! > quell'inconfondibile soprannome gli fece subito comprendere chi fosse a chiamarlo così insistentemente < Lluvia... > le disse con un tono quasi sconsolato < Lluvia ha preparato... ha preparato d-dei biscotti... voleva sapere se a Gray-sama andava di... ecco si insomma di... >  < di mangiarli insieme? Certo, vieni in camera con me? > le facilitò il compito il mago del ghiaccio. 
< Lluvia... Gray-sama... in una camera da soli... > iniziò a fantasticare la ragazza della pioggia, facendo, per la prima volta arrossire anche lui. < Si, Lluvia, io e te in stanza da soli, non sai cosa potrei farti > ironizzò, per celare il suo imbarazzo, ironia che però lei non colse... 
< E' svenuta... > sospirò il ragazzo, prendendola in braccio e portandola in camera < però effettivamente non ho mentito del tutto, avrei potuto davvero 'attaccarla' > si disse, stupito anche lui di ciò che aveva pensato. 

Lluvia si svegliò di soprassalto, trovandosi in un letto che non era suo, in una stanza sconosciuta ma con una persona che conosceva benissimo. < G-gray.... G-gray... sama? > lo chiamò, per vedere se dormiva e non ricevendo risposta, dedusse che si, era già tra le braccia di Morfeo. 
Si alzò silenziosamente dal letto e decise di prendere in prestito una delle maglie del fidanzato, si spogliò pertanto di tutti i propri indumenti, rimanendo solo con un paio di slip addosso e tastando i mobili alla cieca, nella speranza di trovare un armadio o una cassettiera. 

Diversamente da ciò che pensava, il mago era sveglio, eccome se era sveglio, infondo non poteva dormire quando era in una stanza con la sua ragazza, da soli, nello stesso letto, ma, non volendola mettere a disagio finse di star dormendo. 
Ovviamente, essendo sveglio, sentì il rumore delle cerniere che si slacciavano, dei bottoni che si sbottonavano e dei vestiti che cadevano a terra.
Non ci voleva un genio a capirlo: si stava spogliando. 
Imprecò mentalmente, conscio di essere in una situazione molto delicata e iniziando a pensare ad un modo per farla rivestire e andare via, ma non gli venne in mente nulla.

Ad interrompere i suoi pensieri ci fu un rumore di qualcosa che cadde in terra, un tonfo e un urletto spaventato < Lluvia! > la chiamò preoccupato il mago, accendendo immediatamente la luce. 
Ciò che vide lo fece arrossire violentemente: Lluvia seduta per terra, con i seni scoperti e accanto a lei una piccola scultura in ghiaccio ormai in mille pezzi. 
< G-GRAY-SAMA! > gridò la ragazza, coprendosi il petto e iniziando a balbettare < Lluvia v-voleva s-solo una m-maglia! N-non v-voleva e-ecco... >. 
< Vattene > gli disse Gray, guardando le lenzuola come se fossero la cosa più interessante dell'intero universo.
< Eh? > Lluvia era un po' interdetta < ho detto, vattene! > ripetè, questa volta con un tono palesemente più aggressivo. 
< Ma... Lluvia... > iniziò a farneticare quella < devo ripetere di nuovo? > chiese, fissando il letto < non voglio starti vicino! >.
< Lluvia pensa che Gray debba essere onesto con se stesso! > urlò lei a questo punto, facendo rimanere allibito il ragazzo, che per la prima volta da quando la vide semi-nuda distolse lo sguardo e lo posò sulla sua bellissima ragazza . 
< Come? >   < Si! Diamine! Sotto l'albero stavamo per farlo, ora mi mandi via dicendomi che non vuoi starmi vicino! Io ho capito che non vuoi stare con me, allora lasciamoci se non ti piaccio, nemmeno fisicamente! Se non hai nemmeno un desiderio sconcio su di me... > era arrabbiata < Gray-sama, non dare false speranze a Lluvia > continuò, abbassando i toni e ricominciando a parlare in terza persona. 

A quel punto Gray si alzò e bloccò Lluvia alla porta, impedendole qualsiasi via di fuga. 
< Sai che c'è?! Che io già lo so > le disse, prima di baciarla con foga, come mai aveva fatto prima d'ora. 
< so che se inizio non so quando sarò capace di fermarmi > proseguì, pronunciando queste parole in un soffio, per poi iniziare a darle baci dolci sul collo. 
< e allora non fermarti... > gli rispose lei, con voce leggermente strozzata. 

< Non aspettavo altro > ghignò. 


***IMPOOORTANTISSIMOOO ANNUUUNCIOOO ***
Il prossimo capitolo è alquanto erotico, pertanto il 'warning' è sempre quello della scorsa volta. 
Ci tenevo a precisare che questi capitoli sono separati dal resto della storia, cioè anche se non volete leggerli, non vi perdete nessun avvenimento importante per la storia. 
E' solo la descrizione. 
Imbarazzante vero? 
Mi chiedo ancora perchè io li pubblichi, mostrando la mia indole perversa. 
Però non sono pervertita.
*Si complessa e piange* 


<3

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 18.5 ***


Capitolo 18.5

WARNING: capitolo da *nosebleed*, ovvero erotico, quindi per chi non volesse leggerlo....
Non lo leggesse... Grazie <3

Con una presa leggera ma allo stesso tempo sicura,poggiò entrambe le mani sui fianchi della ragazza, mentre la baciava delicatamente sul collo. 
< Gray > sussurrò lei, venendo azzittita da un altro bacio passionale sulla bocca, < sappi che sul letto è più comodo > scherzò il mago del ghiaccio, deciso ad andare fino in fondo < ti avviso già da ora, anche se me lo chiederai, questa volta non mi fermerò > le disse poi, con un ghigno soddisfatto. 
Lei, in tutta risposta sorrise e tentò impacciatamente di slacciargli la cintura < lo stesso vale per te > farfugliò, con un tono di sfida.

Allora, comprendendo che la sua fidanzata era più che d'accordo, la condusse sul letto, per poi sovrastarla con l'intero corpo e iniziare a giocherellare con i suoi seni, facendole a volte il solletico, altre volte la mordicchiandola, un giochetto piacevole, ma che ben presto ella comprese. < Come la mettiamo ora? > mormorò il ragazzo, volendo competere con lei, che per vendicarsi decise di ribaltare le posizioni. 
Ora era Lluvia a tenere in mano le redini e non aveva intenzione di fargliela passare liscia! A suo favore il fatto che lui era ormai nudo, e il fatto di non dover affrontare la fase di 'denudaggio' la rese più sicura di sè, decisa a sfruttare ciò, iniziò a dargli piacere alternando alle mani i seni e la lingua.

< Lluvia, non ti facevo così brava > riuscì a balbettare sommessamente, tra un sospiro e un altro, non appena le disse ciò, si rese conto che lei, presa da un attimo di vergogna, abbassò la guardia, e ne approfittò per passare a spogliarla del tutto. 
Ora ciò che lo separava dall'oggetto del suo desiderio era un frivolo pezzo di stoffa, che levò maldestramente: ora nulla potè impedirgli la vista totale della sua amata. 

< G-gray-sama > l'imbarazzo prese il sopravvento e assieme ad esso il nervosismo, non era abituata ad essere guardata con quegli occhi pieni di desiderio. Gray, d'altra parte, comprendendo il disagio della 'prima volta' la abbracciò e le chiese se si sentiva pronta, che avrebbe aspettato in ogni caso, omettendo la parte che era anche lui inesperto e nervoso. 
Infondo, era la prima volta di entrambi.
Lei non sapeva cosa rispondere, da una parte avrebbe voluto fermarsi, accontentarsi solo di baci e coccole, ma dall'altra voleva sentirsi finalmente completa con il (finalmente) suo Gray. 

Alla fine decise e chiudendo gli occhi prese la mano di lui e la posò lì, nel posto che nessuno aveva mai avuto l'opportunità di osservare, nè tantomeno di esplorare. 
Il mago del ghiaccio comprese il messaggio e iniziò infilando dentro un dito, poi due, tre e infine, quando capì che era pronta, infilò il suo membro molto, molto lentamente. 

Lluvia si morse il labbro, mentre si lasciava accarezzare teneramente la guancia, almeno fino a quando si abituò a quella 'presenza estranea' nel suo corpo. Una volta avvenuto ciò, si lasciò guidare dall'istinto, passando la notte più bella della sua vita. 

< Ti amo > dissero all'unisono, prima di unire le loro bocche e perdere quel filo di raziocinio rimasto.

***Angoletto autrice***

Ooh *3* guardali sti due porcellini, come si divertono! Fanno pure a gara a chi è più bravo...
*Infondo da Gray cosa ci si può aspettare?!* 
*Gray urla contro Pyon*
*Pyon in risposta urla che almeno lui e Lluvia lo hanno fatto*
*Gray arrossisce e va a fare cose che noi umani non potremmo nemmeno immaginare (?)*
Okk, ma parliamo di cose serie, allora, chiedo scuuusa se non rispondo sempre alle recensioni, ma sappiate che le leggo tutte tutte tutte! Vi ringrazio di essere così amorevoli *////*

Ora come al solito vi lascio delle immaginine tanto tenerelle *o* 

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Capitolo 21
*** Capitolo 19. ***


Capitolo 19.

Ore 7:37 Stanza di Lucy. 

Una flebile luce proveniente da quell'enorme finestra irradiò la stanza dove due ragazzi dormivano beatamente. Il sole, quella mattina, faceva a gara con le nuvole che cercavano sempre di coprirlo, come se volessero prendere il sopravvento, ma il vento giocò a loro sfavore, trascinandole via con se e facendo si che il sole spuntasse timidamente da dietro le montagne. 

Natsu stropicciò gli occhi, infastidito da quel repentino cambio di luminosità e quando riuscì finalmente ad aprirli sorrise vedendo ciò che gli si presentò davanti: Lucy, la sua fidanzata, che dormiva tranquillamente tra le sue braccia, i capelli biondi le solleticavano il volto sul quale era dipinta la stessa espressione che aveva il dragonslayer un momento prima, probabilmente anche a lei tutta quella luce dava fastidio. 

< Buongiorno Lu > sussurrò, dandole un piccolo bacio sulla bocca e godendo di quell'inusuale contatto < bonshiono > biascicò l'altra, senza nemmeno scandire bene le parole e girandosi dall'altra parte, facendo ridere il rosato. 

< Nashu, ra ogno? > cercò di chiedere, ma era ancora sfasata dal sonno per riuscire a pronunciare una frase di senso compiuto; stranamente, però, il dragonslayer comprese ciò che voleva dirgli e rispose < no, non era un sogno >. 

Lucy sorrise sommessamente e cercò di riaddormentarsi, tentativo che dopo pochi minuti si rivelò un fallimento, tanto ormai era già sveglia. 
< Lu? > la chiamò il ragazzo < si? > disse, mentre stava riprendendo un poco di lucidità < posso... baciarti? Intendo... più ecco... più bacio bacio > chiese imbarazzato. 
Arrossì. 
< Si... cioè... credo tu non debba chiedere... insomma... ora stiamo insieme, giusto? > rispose, con altrettanta vergogna. 

Il loro fu un bacio passionale ma che nascondeva tanta tenerezza. Era la prima relazione per entrambi: lui perché prima d'ora aveva solo pensato a combattere, l'unico rapporto che più si avvicinava al fidanzamento fu quello con Lisanna, ma erano ancora bambini; lei invece perché il padre le aveva proibito qualunque contatto con i ragazzi di sesso opposto, ad eccezione dei nobili, che lei rifiutò prontamente dicendo di non voler avere nulla a che fare con quel tipo di gente. 

Non appena si separarono, entrambi sorrisero, contenti... almeno finchè non controllarono l'orario. 
< NATSUU SONO LE 8:00!! > urlò una Lucy terrorizzata < devo lavarmi, vestirmi, la colazione e.... E TU ESCI DALLA MIA STANZA!! > continuò cercando di spodestare il fidanzato, che con molta nonchalanche le rispose < vedi che puoi spogliarti davanti a me, non è un problema, tanto ormai sti...> si fermò vedendo un rossore molto accentuato sulle gote della sua interlocutrice, che gridò per l'ennesima volta < FUORI! > accompagnato da un gentile calcio nel sedere.

In un nanosecondo Natsu si ritrovò per terra, all'esterno della camera, che piagnucolava qualcosa come < Luuu, fammi entrareeee! > ma lei ormai non lo sentiva più. 
< Pff... quella stupida > borbottò il rosato, quando comprese che non c'era più niente da fare: doveva abbandonare il comodissimo letto della maga: < pff, avrebbe potuto svestirsi tranquillamente vicino a me, aah le donne, non le capirò mai >. 

Ore 8:30 Mensa.
< Lu-chaaan!! > urlò levy, non appena vide l'amica entrare < oh ciao Levy! > riuscì a dire, sebbene avesse il fiatone < cos'hai fatto per essere così stanca già a quest'ora? > le chiese cordialmente Erza, gustando la sua amata torta alle fragole,  < Lluvia pensa che Lucy debba riposarsi e mangiare qualcosa con noi... e anche... ecco... sistemarsi la divisa che è al contrario... > constatò l'amabile maga della pioggia. 
< Oh, diamine > esclamò Lucy, mentre arraffò al volo una fetta di pancarrè e una confezione monodose di marmellata alle ciliegie. 

< C'è ancora tempo, puoi fare con calma > sorrise Mirajane < ma come mai hai fatto così tardi?! > chiese poi, con un filo di malizia. 
< E' tutta colpa di Natsu, appena ci siamo svegliati abbiamo parlato e quindi ho fatto tardi, poi non voleva uscire dalla mia stanza e ha detto che ormai che stiamo insieme io... cioè... si... ecco... visto che era capitato altre volte... avrei potuto spo-spogliarmi di fronte a lui, ma io non l'ho fatto! E poi blablabla... > farneticò logorroicamente Lucy, non rendendosi conto degli sguardi complici che si scambiavano le ragazze che la stavano ascoltando. 

< Luuu-chaaaaaaaan, ma state insieme, avete dormito nello stesso letto, tu stamattina hai fatto tardi... CHE AVETE FATTO?! > chiese, con un sorrisino che non prometteva nulla di buono < m-ma dov'è Lisanna-chan? > la bionda cercò di sviare il discorso, senza risultati < è con Laxus, stavano 'ufficializzando' il loro fidanzamento, o almeno così ha detto, comunque non mi hai risposto! > continuò la scripter. 

*Hearphilia Lucy in presidenza, ripeto, Heartphilia Lucy in presidenza* 

< Toh! Guarda, sarei voluta taaantiiissimo rimanere a parlare con voi, peccato, il dovere mi chiama eheh, ora vado, ciaao > esclamò catapultandosi fuori da quell'enorme stanza.
< Phew, l'ho scampata > sospirò silenziosamente, per poi preoccuparsi del possibile motivo per cui l'avevano convocata dal preside. 
< Spero non per il fatto che Natsu sia venuto... abbia dormito... oddio > iniziò ad andare in ansia, finchè non arrivò davanti la porta, che aprì solo dopo aver pregato mentalmente che non fosse nulla che riguardasse il ragazzo dai capelli rosa, o meglio, il suo ragazzo.

< E' arrivata! > esclamò una donna sulla quarantina, scattando in piedi non appena la vide entrare, < non perdiamoci in chiacchiere, devi venire subito > la trascinò con se senza darle nemmeno il tempo di replicare. 

Capelli biondi, occhi color caramello e stesso viso della maga, sembrava la versione invecchiata di Lucy. < Soffrirai un pochino > le disse freddamente, poggiando una mano sulla sua spalla e pronunciando una specie di formula magica in una lingua che sembrava essere aramaico antico. 
Un istante dopo avvertì un forte dolore nel punto dove era poggiata la mano della donna, si sentiva come se le stessero squarciando la pelle, aveva le lacrime agli occhi.

La sentiva parlare in un idioma che non riusciva a comprendere, cercò di concentrarsi su quello che stesse dicendo, provando a captare almeno una parola-chiave, qualcosa che le facesse capire chi fosse e cosa volesse. Era completamente immersa nel discorso, quando ad un certo punto la donna smise di parlare, facendo credere alla bionda che quella straziante tortura fosse finita. 
< Lucy Heartphilia... sei tu la prescelta > fu l'ultima frase che sentì... poi il buio.
Un urlo, del sangue che cadde a terra e un'incisione sottopelle. 

La donna uscì da quella specie di stanzino pulendosi le mani e pronunciò in tono solenne, riferendosi a Makarov < è lei. Dobbiamo agire immediatamente. > 
Il master di Fairy Tail si coprì il volto con le mani e scosse la testa, emettendo un flebile suono che doveva essere qualcosa come < non può essere... non a uno dei miei bambini, Sheila, sei sicura che sia lei? > 
< Io sono Sheila, Sheila Heartphilia. Non sbaglio mai. >

 

***My corneeer ***

Capitolo 19!!!! 
Questo è il primo capitolo dell'atto 1 (si, come a Nostale, per chi ci gioca owo) cioè ve lo avrei detto che ci sarebbero state delle novità heheh, ma queste novità non tralasceranno il romanticismo <3 
Anyway, Natsu e Lucy erano troppo cuccioli *--*, almeno finchè lei non lo ha cacciato fuori dalla stanza, dopo che lui INNOCENTEMENTE le aveva concesso l'opportunità di spogliarsi davanti a lei... SE NATSU, CREDICI.
E poi chi sarà mai questa Sheila Hearphilia?!?! E perché Lucy è la prescelta? 
E sopratutto, quando scende la febbre?! che cosa succederà?

In realtà... 
non lo so nemmeno io... 
Deciderà il corso degli eventi (e il mio cervello bacato). 

Prossimamente su questi schermi, 
Pyon-chan

 Guardate dov'è diretto lo sguardo di Lucy!! 
TROLLSHIMA.

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Capitolo 22
*** Capitolo 20. ***


Capitolo 20.

< Chissà che avranno fatto quei due > disse trasognante Mirajane, riferendosi a Lucy e Natsu < Lu-chan, non serve a niente fuggire, tanto il tuo momento arriverà presto> complottò maleficamente Levy, ricevendo occhiate di rispetto e approvazione da tutte le presenti, tranne una.
 
Erza quella mattina non era in vena di pettegolezzi, mangiava silenziosamente la sua amata torta alle fragole, affogando i brutti pensieri nel cibo. 
"Non mi parla", "mi sta ignorando", "mi odia" e frasi del genere erano le uniche cose che le balenavano nella mente: il suo fidanzato "o almeno dovrebbe essere tale" non la calcolava minimamente. 
O meglio, la stava evitando.

Se si incrociavano per caso in corridoio, lui cercava di mimetizzarsi tra la gente, il più delle volte senza successo "infondo non è difficile riconoscere uno con il viso mezzo bendato" e quando ciò accadeva, si salutavano con un cenno della mano per poi ignorarsi a vicenda. 

< Basta! ORA MI SENTE! > urlò, facendo sobbalzare le amiche e uscendo fuori dalla mensa "TI TROVERO' GERARD FERNANDEZ, FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO".

< Perché mi sono fatto coinvolgere in tutto questo! > piagnucolava nel frattempo il diretto interessato < dover dire di essere Mystogun, nascondere al mondo la mia identità > sospirò rivolgendo lo sguardo verso la finestra, finché non sentì bussare alla porta. 
Stava per andare ad aprire, ma non fece in tempo che un'Erza incazzata nera la buttò giù.

< E-E-E-Erza > impallidì il mago, non appena la vide < Gerard, Mystogun, come devo chiamarti?! Oppure dovrei chiamarti fidanzato?! O te ne sei dimenticato? > sbraitò l'intrusa, facendolo deglutire rumorosamente < mi eviti! E' chiaro come il sole che lo stai facendo! Non osare nemmeno negarlo. Mi baci, dici che mi ami e mi eviti?! QUALI SERI PROBLEMI MENTALI HAI?!! > continuò imperterrita a strillare. 

< Ma... > cercò di controbattere lui, mentre le si avvicinava cautamente < niente ma! Sei uno stupido! Non voglio più... > non potè proseguire la frase perché venne interrotta da due labbra che si poggiarono sulle proprie. 
< Ora lasciami spiegare > disse mostrandole un tenero sorriso, al quale Erza non riuscì a resistere < non è che io non ti ami... è che... mi ve-vergogno! > mormorò arrossendo vistosamente. 

La Scarletti si intenerì e proferì il suo nome in un sussurro, prima di abbracciarlo dolcemente. Involontariamente, però la faccia del ragazzo affondò nei suoi seni prosperosi < perchè non me lo hai detto prima > gli sussurrò carezzandogli la testa con fare materno  < Er... za ...i ...ai... focando >  il mago cercò di divincolarsi dalla presa ferrea della sua fidanzata, ma niente sembrò funzionare. 

Nell'ultimo tentativo di liberarsi, entrambi perdettero l'equilibrio e finirono per terra: Erza venne sovrastata da Gerard, che riuscì finalmente a respirare e tirando un sospiro di sollievo mormorò qualcosa come 'finalmente', immediatamente dopo si rese conto della posizione  in cui si trovavano. 

< E-E-Erza! > la chiamò, temendo un possibile omicidio da parte sua.
La poveretta, invece era così imbarazzata da non riuscire ad alzarsi e in preda alla vergogna, per allontanarlo, lo spinse via, facendolo sbattere contro il muro. 

< Erza... > pronunciò il suo nome per l'ennesima volta, prima di scoppiare a ridere, come se quella botta non gli avesse fatto niente < mi piaci così, con la tua violenza e i tuoi attacchi di imbarazzo > sussurrò, nascondendo il suo viso nell'incavo del collo della ragazza. 

Senza rendersene conto le disse la frase che Erza voleva sentirsi dire da tanto. Frase che ebbe la migliore risposta che potesse ricevere: un bacio.

Nel frattempo...

Laxus e Lisanna erano sul tetto della scuola a fare colazione, il sole caldo contrastava il freddo allucinante che c'era fuori e i due sembravano lucertoline che si beavano di quel piacevole calore. 

< Si sta bene eh? > chiese l'albina, per rompere il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare. Era palesemente contenta del fatto che fossero solo loro due -l'occasione perfetta per chiarirmi questo dubbio- pensava, mentre il ragazzo annuì in segno di approvazione. 

< Senti, Laxus... > lo chiamò timidamente < ma... volevo chiederti... > farfugliò abbassando lo sguardo e iniziando a giocherellare con l'orlo del suo cardigan. 
Il dragonslayer le fece cenno di continuare < non per qualcosa... ma noi due... come posso dire... > era nervosa, non ce l'avrebbe fatta ad accettare un rifiuto.
< Noi due...? > Laxus iniziava ad essere curioso, anche se aveva già una mezza idea di quello che volesse dirle < si... noi due... stiamo insieme? No cioè, ho i miei dubbi... no aspetta nel senso che comunque, ci siamo baciati una sola volta e non so se... > lasciò la frase a metà, mentre il suo viso si colorava di rosso. 

< Che domande sono? > disse il biondo, con il suo solito tono duro < So che forse... è una domanda... un po' > gli occhi le iniziarono a pizzicare leggermente < certo che stiamo insieme! > rispose quasi infastidito < ti sembro il tipo che bacia le ragazze tanto per?! > .

Lisanna alzò gli occhi e lo guardò, era leggermente arrossito. 
< Adorabile > sussurrò adorante < come?! > esclamò lui, sentendo un insolito calore sul proprio viso.  < Laxus... > lo chiamò sottovoce, per poi baciarlo delicatamente, mettendosi a cavalcioni su di lui. 

< Lisanna Strauss, questa non me l'aspettavo > ghignò, riprendendo in un nanosecondo la sua ''virilità'' e baciandola a sua volta. Bacio il quale, a differenza del precedente, fu passionale e quasi violento, provocando in Lisanna una sorta di piacere perverso, che fece molta attenzione a nascondere. 

< Sai che sei in una posizione sconveniente? > le disse maliziosamente il dragonslayer, facendola arrossire. < Oh... scusa non... > balbettò sommessamente mentre si alzava, cosa che non riuscì a fare perchè lui la tirò a se e la abbracciò. 

Erano lì, distesi per terra, l'uno nelle braccia dell'altro, circondati dal silenzio, il silenzio di due amanti che comunicavano senza parlare. 


***Angoletto autrice!***
Premessa: questo capitolo non mi piace per niente. 
L'ho rivisto così tante volte, ma continua a non piacermi. Ora vi chiederete: e allora perché lo pubblichi, cretina di un'autrice?
Per levarmelo di mezzo!  ç-ç La parte di Erza e Gerard è proprio vuota secondo me, non sono riuscita bene a descrivere i pensieri e i sentimenti di entrambi. 

Quando guarirò gli darò una sistemata, ma ora non ce la faccio proprio ç__ç 
Ditemi voi cosa ne pensate, la verità, (tanto fa schifo pure a me). 
Un bacione, la vostra ammalata Pyon. 

P.s. oggi ho riletto il manga, dal punto dove finisce l'anime e volevo condividere con voi alcuni momenti *3*

CAPITOLO 322

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Capitolo 23
*** Capitolo 21. ***


Capitolo 21.

Il bianco fu l'unico colore che riuscì a scorgere in quella stanza che non sembrava la sua, anzi, che sicuramente non era la sua. 
Lucy aprì a stento gli occhi, ritrovandosi distesa sullo stesso lettino dove quella donna l'aveva portata precedentemente. 
Non sapeva nemmeno come si chiamasse, era una persona estranea, anche se molto somigliante a lei, che l'aveva fatta chiamare d'urgenza e le aveva fatto qualche strano incantesimo, magari di lì a poco sarebbe morta o le sarebbe successo qualcosa. 
Di sicuro nulla di immediato, infatti ora si sentiva benone. 

Scese cautamente da quello scomodo 'letto', poggiando prima un solo piede per terra, per controllarne la stabilità, manco fosse di cristallo, e tastandone la solidità, poggiò anche l'altro e uscì rapidamente da quella specie di infermeria. 

Quando aprì la porta vide di nuovo la strana donna, questa volta con un sorriso stampato in volto, e riuscì a scorgerne i tratti: più la guardava, più notava la sua somiglianza con se stessa. 
< Lucy! Finalmente! Temevo non ti svegliassi più! > disse, venendole incontro e stringendola in un abbraccio, lasciandola sbigottita.
Appena si separò da lei disse < oh, io non mi sono presentata, anche se noi due ci conosciamo già, io sono Sheila, Sheila Heartphilia, la sorella di Layla, tua madre >. 

Sentendo quelle parole la bionda impallidì < la... sorella... di... e p-perché hai il mio stesso c-cognome? > non poteva credere a quello che aveva sentito < pura formalità cara, tuo padre mi ha concesso questo privilegio tanto tempo fa, solo perché era al corrente della tua missione > le rispose, facendo un cenno della mano, come per sottolineare quanto ciò fosse irrilevante. 

< Missione? Quale missione? Mi volete spiegare cosa sta succedendo?! > chiese, riferendosi sia a lei che a Makarov, il quale aveva uno sguardo a dir poco sconcertato < mh, si, allora, abbiamo poco tempo, quindi te lo spiegherò, vieni con me > disse Sheila, prendendo la sua mano e portandola all'esterno di quell'enorme edificio, in quella che doveva essere una specie di palestra. 

< Allora, vuoi sapere perché siete dovuti venire tutti a scuola? Perchè siamo in pericolo. Non solo Fiore o Magnolia, ma l'intera umanità > Lucy sobbalzò < tu, come maga degli spiriti stellari, hai un grande potere celato. Fammi vedere le tue chiavi. > la bionda fece come richiesto, con una punta di soddisfazione, infondo, aveva quasi tutte le chiavi dello zodiaco. 

< Come immaginavo, sei forte, ma non abbastanza. Devo spiegarti alcune cose: tu sai che ci sono le chiavi d'argento, come quella di Plue, Lyra... poi ci sono quelle dello zodiaco, di cui tu ne hai un gran numero. Infine esistono delle chiavi ancora più rare di quelle dello zodiaco... sono le chiavi SP > le disse, guardandola dritta negli occhi. Lucy constatò che in quegli occhi, duri e freddi, era celato un gran dolore e una gran sofferenza, ma questo suo pensiero lo tenne per se. 

< Le chiavi SP sono le chiavi più potenti e sono 18, 6 per ogni classe. Ci sono tre classi: spadaccino, mago e arciere, di solito i maghi degli spiriti stellari possono sceglierne una sola, perché il proprio potere non consente di avere accesso a tutte e tre. 
Per ogni generazione dovrebbero esserci almeno 3 prescelti, ovvero 3 persone che hanno accesso l'accesso a queste chiavi, ognuno di loro deve scegliere una classe diversa, per completare la triade > fece una pausa, vedendo l'espressione turbata della sua interlocutrice e volendole dare il tempo di metabolizzare le informazioni. Poi riprese < il problema è che ho controllato ogni singolo mago, perlustrato ogni luogo remoto, nessuno di questi ha una quantità di potere necessaria per sceglierne anche una sola. Tu, invece... nascondi una forza enorme... forza che ti permette di scegliere non una, non due, ma addirittura quattro classi. > la ragazza rimase scioccata da quello che aveva appena sentito e corrugando la fronte replicò < ma non hai detto che le classi sono tre? >. 
La donna sorrise < vedo che sei attenta, si, le classi sono tre, ma ne esiste una quarta, quella demoniaca, accessibile a tutti coloro che praticano la magia oscura, siano essi maghi degli spiriti stellari o meno >. 

< Quindi, se ho ben capito, io dovrei scegliere tutte e tre le classi, prendere tutte queste chiavi per fare cosa?! > iniziò ad innervosirsi, le sembrava tutta una bugia, anche perché Sheila, parlava con una tranquillità innaturale, come se non la toccasse minimamente, sebbene, a sua detta, è una cosa che riguarda l'intera umanità  < fai delle domande così ovvie. Devi combattere, sconfiggere il nemico >. 

A quel punto Lucy scoppiò in una risata isterica e nervosa  < senti, non so chi tu sia, che cosa voglia, ma io, di tutto ciò che mi stai dicendo, non credo ad una singola parola > e fece per andarsene, quando la sua fantomatica zia la prese per un braccio e con tono di sfida esclamò < combattiamo! Ti mostrerò il mio potere, se vincerò io tu prometti di sottoporti ad un intenso allenamento e crederai a ciò che ti dirò, altrimenti me ne andrò e continuerò la mia ricerca, ci stai? >  < sono tutta un fuoco! > rispose la bionda, tirando fuori il proprio mazzo di chiavi. 

< Apriti portale del L... > nell'invocare Loki venne bloccata da un braccio che le stringeva la vita < Lu, che stai facendo? E quella chi è? Voglio combattere anche io! > disse il possessore del braccio. Lucy sospirò e sussurrò < Natsu, per favore... >. 
< Lu, chi è quella tipa? > le chiese nuovamente, forzando leggermente la presa e avvicinandosi di più a lei. A quel punto nascose il viso nei folti capelli biondi della sua fidanzata, inebriandosi del suo profumo < dice di essere mia zia > rispose la sua interlocutrice, imbarazzata. 

< Io sono sua zia, ora per favore lasciaci combattere > disse Sheila, stufa di aspettare < Luu! Posso combattere anche io?! > esclamò il rosato per l'ennesima volta, ricevendo un bel < Lucy's Kick!! > dritto nel fianco. 
< Adesso possiamo cominciare? >  < sono pronta. >

< Apriti portale del Leone! > urlò la maga, invocando il suo spirito fidato, Leo, che le disse < Lucy, bellissima come sempre >    < imbecille, attacca! > lo incitò affinché si sbrigasse, se voleva avere un minimo di vantaggio, ogni secondo era fondamentale. 
< SP del Mago nero > disse l'avversaria, chiudendo gli occhi e facendo una specie di requip simile a quello di Erza. 
I suoi vestiti si tramutarono in una specie di armatura formata da una fascia rossa dai bordi oro che le copriva il seno e una gonna dei medesimi colori. Sulle spalle indossava un mantello blu scuro con il bordo viola e ai piedi calzava degli stivali alti, in tutto ciò era priva di armi o oggetti contundenti, cosa che fece tranquillizzare Lucy. 
Leo nel frattempo l'aveva quasi raggiunta, pronto a sferrare un attacco a distanza ravvicinata , ma non fece neanche in tempo ad attaccare che lei aprì gli occhi e disse < attacco magico improvviso >. 

Lo spirito stellare del leone cadde a terra, non sanguinava, non era ferito, eppure si sentiva come se gli avessero tolto le forze. A quel punto la bionda, dopo un attimo di sbigottimento sorrise ed esclamò < Taurus! Attacca! > in tutta risposta lo spirito riuscì a cogliere di sorpresa Sheila, che venne colpita al braccio nel tentativo di schivarlo.
< La tua strategia mi piace... > disse quella, prima di scomparire e riapparire dietro la maga < ...peccato che come velocità sei carente! Fuoco della revolver magica! > continuò, lanciando un attacco debole rispetto a quello utilizzato in precedenza, ma comunque molto efficace. 

Lucy si accasciò a terra dolorante, sentendo una voce preoccupata che la chiamava < Nat...su > sussurrò, prima di svenire. 

***Angolo autrice***

Chiedo scusa per il ritardo *piange*. 
Avevo già scritto il capitolo da tanto, però stavo male e non ce l'ho fatta a pubblicarlo. 
In realtà sto ancora male, infatti questo angolo autrice sarà corto e scarno.
Non ho nemmeno 'editato' il testo, giusto le cose essenziali.
Un bacio

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Capitolo 24
*** Capitolo 22+scuse ***


< Stronza! Cosa le hai fatto? > urlò il rosato in preda alla rabbia, infuocando il proprio pugno pronto ad attaccarla al primo segnale di sfida. Contro ogni sua aspettativa ella gli rispose semplicemente  < Tu sei Natsu, il tanto temuto Salamander, giusto? Hai scelto una ragazza che ti darà del filo da torcere > sorrise evocando l'SP del mago sacro.
In quel momento quella strana armatura scomparì, trasformandosi in un vestito rosa molto ampio. Subito dopo dal nulla comparve un bastone enorme, che Sheila impugnò senza alcuna fatica. 
< Guarigione > sussurrò con un tono di voce molto basso, che non sfuggì al Dragonslayer, il quale constatò che non aveva solo abilità di attacco, ma anche abilità curative < deve essere una maga molto forte > mormorò tra se e se. I suoi pensieri furono interrotti da una voce che lo chiamava: era Lucy, che stava lentamente riprendendo i sensi. 

Istintivamente Natsu si chinò su di lei e l'abbracciò, facendola arrossire < Natsu, ehi... sto bene > lo tranquillizzò, carezzandogli la spalla, lui, sciogliendo quel goffo abbraccio, iniziò a fissarla, incatenando il proprio sguardo a quella della sua nakama e dicendole solo < mi hai fatto preoccupare > prima di unire per l'ennesima volta le loro labbra. 

< Ah l'amore... > esclamò una Mira sbucata dal nulla, notando poco dopo la donna che affiancava la giovane coppietta imbarazzata. Non appena osservò la sua faccia i suoi occhi si spalancarono < Sheila... > ringhiò, sopprimendo a fatica l'impulso di sprigionare il suo potere. 

< E' proprio il caso di dirlo: chi non muore si rivede. La sopravvissuta Mirajane Strauss > disse Sheila con un pizzico di ironia nella voce < Lucy! Natsu! Allontanatevi immediatamente da lei! > comandò loro l'albina, lanciando un'occhiata che nascondeva uno stato d'animo insolito per lei: la paura. 

< Non scaldarti, occhi azzurri, non avresti alcuna speranza di battermi. In ogni caso non devi più preoccuparti, l'ho già trovata > ghignò indicando la maga degli spiriti stellari < nessuno farà del male alla tua famiglia, piccola Strauss. Oppure dovrei chiamarti cavia W1R4? >. 
Natsu scattò in piedi, infuocando entrambe le braccia e avvicinandosi minacciosamente alla donna < chiunque tu sia, qualunque cosa tu voglia, stai lontana dalla mia ragazza e dai miei amici, oppure dovrai vedertela con me >. 
Un urlo interruppe quella lotta che sarebbe potuta iniziare di lì a breve < Finitela!! Avevo un patto con lei, dal momento che ho perso, da ora sono tua allieva, Heartphilia-sensei > disse Lucy, risoluta come non mai, dopo aver constatato l'immenso potere che proveniva da quella pseudo-zia.
< Parlerò io con Makarov per informarlo. Domani alle 16 ci troviamo nella palestra > le disse Sheila , voltando le spalle e andandosene.

Quell'immenso potere la lasciò sbigottita, non aveva mai sostenuto un combattimento così breve e con esito talmente negativo. Perché una maga così forte aveva bisogno di lei? Sarebbe davvero stata capace di adempire il suo compito? 
Si sentiva la colpevole di un avvenimento a lei ignoto, come se sapesse di aver fatto qualcosa di sbagliato ed ora ne stesse pagando le conseguenze. 

La sua infanzia da dopo la morte di Layla è stata sempre burrascosa, era una principessa in gabbia, senza alcun diritto e vincolata dai limiti che la nobiltà imponeva alle fanciulle fin dalla giovane età. 
Compostezza, mutismo e rassegnazione erano i principi fondamentali, espressi in modo meno rude ma infondo quelli erano: ridere forzatamente ogni qualvolta la situazione lo richiedesse, totale subordinazione e sottomissione all'uomo di casa, fosse esso padre, marito o fidanzato, non erano cose adatte a lei. 

Lucy era una ribelle, libera, non voleva avere catene che la trattenessero o persone che le spezzassero le ali. 
Una colomba bianca che voleva volare, che aveva bisogno di volare e per farlo doveva abbandonare il nido. E così fece.
Una volta scappata di casa conobbe Natsu, che la tirò fuori da quel baratro in cui stava vivendo, conducendola con se in quella che sarebbe stata la sua nuova e vera famiglia: Fairy Tail.

Per la bionda, il rosato fu la cosa più bella che gli potesse capitare, la prima persona a farle provare sentimenti come l'amore e l'affetto incondizionato, fu il primo ragazzo a cui mostrò il suo sorriso sincero, perché era palese che quando i due fossero insieme erano davvero felici.
Si vedeva dai loro occhi, che ridevano più delle labbra.

Lucy scosse la testa come a volersi ridestare, per poi avvicinarsi a Mirajane, che nel frattempo era ancora turbata. 
< Mira... > la chiamò dolcemente, chiunque avrebbe notato quello sguardo intrinseco di terrore < Lucy... non fidarti di lei > disse guardandola con quegli occhi grandi e blu, che iniziarono ad inumidirsi timidamente, sfociando successivamente in un pianto sfrenato.
In tutta la sua vita, Natsu non l'aveva vista piangere in questo modo se non alla morte di Lisanna. Non era per niente rassicurante vederla così fragile. 
Delicata come un bicchiere di cristallo, che al primo urto potrebbe cadere e frantumarsi in molteplici pezzi.
< Voglio sapere cosa ti ha fatto > disse in tono duro, volendo mascherare il suo stato d'animo. 

Fairy Tail, gilda allegra e casinista, dove ognuno portava e nascondeva disperatamente il proprio pesante fardello. 
Chi non aveva una famiglia, chi era solo e non aveva nessuno su cui contare, chi aveva perso tutto quanto, chi non aveva un passato alle spalle... tutti, indistintamente, avevano un peso che gravava su di loro, e tutti vedevano in quella gilda lo spiraglio di luce che li avrebbe fatti uscire da quella situazione.
Amicizia, solidarietà, lealtà, erano le sole cose di cui avevano bisogno: erano i ragazzi di Fairy Tail, avrebbero affrontato il mondo intero, non come gilda ma come una grande famiglia costruita su questi solidi legami. 

< Lei... ha ucciso mamma, papà, il villaggio... > furono le parole che l'albina pronunciò, stretta nell'abbraccio dell'amica e scossa dai singhiozzi.
Lucy credette di aver capito male e scrutò la sua compagna con fare interrogativo, la quale, dal canto suo le strinse la mano e sospirando iniziò a raccontare la parte del suo passato che aveva sempre nascosto: 
< Vivevo assieme ai miei genitori, Lisanna ed Elfman in un villaggio a nord di Fiore, collegato alla città solo attraverso una strada piuttosto dissestata e difficilmente percorribile. Eravamo una famiglia felice in un luogo tranquillo, ci conoscevamo tutti e si respirava un'aria di tranquillità, finchè un giorno non arrivò lei. > fece una pausa.

Non appena l'amica le fece cenno di proseguire con il suo racconto, continuò < con il pretesto di dover trovare il prescelto, uccise tutti, dal primo all'ultimo, tranne me, Lisanna ed Elfman, poichè eravamo maghi. 
Combattemmo al massimo delle nostre forze, ma lei ci sconfisse in pochi attacchi. Pensavo ci avrebbe uccisi tutti, invece ci portò con se in una specie di sotterraneo, dove diventammo delle cavie di laboratorio. 
La mia parte demoniaca e l'anima di satana che porto dentro di me, sono stati tutta colpa sua. 
Elfman e Lisanna non ce la fecero a reggere e vennero liberati. A me invece... impiantarono un chip artificiale e mi inserirono in uno strano macchinario >. 

< Basta > una voce interruppe il discorso della ragazza < non farmi apparire come la cattiva della situazione, altrimenti la mia nipotina non si fiderà più di me > ironizzò la donna di cui tanto si stava parlando < ti ho liberata, se sei ancora viva e potente è tutto merito mio >. 

< Dopo aver ucciso tutto il suo villaggio, la sua famiglia!! Capisci, aver tolto a dei bambini i genitori è l'atto più ignorr... ignot... orribile che tu potessi fare!! > urlò Natsu, che sembrava essere il più toccato dal racconto dell'amica. 

< Cos'è la distruzione di un solo villaggio, in confronto alla salvezza dell'intera umanità? > rispose Sheila, ignorando il tono di sfida usato dal ragazzo e rivolgendosi a sua nipote disse semplicemente < Lucy, preparati, che a breve inizierai l'allenamento >. 

Il dragonslayer, infastidito, voleva combattere contro di lei, perciò la attaccò improvvisamente. 
Il divario tra i poteri dei due era impressionante, il rosato non avrebbe retto lo scontro e lei non avrebbe avuto pietà di lui, sarebbe stata capace di ucciderlo. 

< Sheila Hearphilia non perdona > proferì schivando tutti i colpi che il suo avversario le lanciava, senza neppure indossare SP < Pugno del drago di fuoco, Loto Cremisi > urlò il ragazzo, quasi in un ruggito, infiammando le sue mani e iniziando a darle dei pugni, che non la scalfivano minimamente. 
< SP mago blu, Bufera di Neve! > si trasformò velocemente e lanciò l'attacco più potente per quell'SP, causando in Natsu una reazione strana: non riusciva a muoversi nè tantomeno ad attaccare. 

< Che diamine?! > si ribellò il rosato, che sebbene ci provasse, non riusciva a contrastare quella strana forza che lo inchiodava al suolo. La donna ridacchio e spiegò < questo è un malus... diciamo ecco... una conseguenza di questo attacco. Per qualche minuto non riuscirai a muoverti, potrei ucciderti ora come ora e tu non riusciresti a fare niente > concluse con un tono truce. 

Lucy era impallidita, doveva fare qualcosa, aveva pochi secondi per trovare una strategia, ma nulla le veniva in mente, allora si alzò di scatto e mentre Sheila stava per lanciare l'attacco si lanciò su di lei, venendo colpita al posto del suo fidanzato, il quale le urlò invano di stare ferma. 

Diversamente da come tutti immaginavano, la sua magia non ebbe alcun effetto sulla bionda, che mostrò un ghigno di soddisfazione. 
< Nipote, sei molto forte ed intelligente... come sapevi che non ti avrebbe fatto niente? > sorrise la zia a sua volta, ricevendo come risposta < all'inizio non capivo bene, ho agito d'istinto ma poi, mentre mi stavo avvicinando, ho sentito che il tuo potere non è molto diverso dal mio. E poi ho compreso... se le chiavi SP possono essere usate dai maghi degli spiriti stellari, significa che io posso annullare ogni tuo attacco, o meglio posso anche usarlo contro di te >. 

< Lucy >.
< Si zia? >.
< Ti farò diventare la maga più forte di tutti i tempi, è una promessa >. 


***Angolo autriceH che si nasconde***
RITARDO RITARDO MEGARITARDO!!
Vi porgo mille e mille scuse, ma non ho avuto proprio tempo per aggiornare, è stato un mese pieno di impegni aka novità aka svogliatezza. Non mi va di annoiarvi con i miei problemi ma sappiate solo che se non aggiorno, il più delle volte è perché non posso, non perché non voglio. Ho tante cose da raccontare, una trama più o meno ben delineata, ma non riesco a metterle per iscritto. 
Chiamatelo blocco dello scrittore o non so cosa, ma vi giuro che per scrivere questo capitolo (orribile, tra l'altro) ho impiegato un tempo immemore. 
E ora, tra una scusa e l'altra, vi lascio, sperando di ritrovarvi presto e sperando che non diventi una delle fanfic incomplete e dimenticate ç.ç 
Un bacione, 
Pyon chan

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Capitolo 25
*** Capitolo 23. ***


Capitolo 23.

< La maga più forte di tutti i tempi... > sospirò Lucy, ricordando ciò che la sua sensei le disse  qualche mese fa, prima di sottoporla a quel tanto sottovalutato allenamento, che finì per rubarle circa metà delle ore della giornata. 
< Come passa il tempo... > disse tra se e se, guardando sconsolata il calendario < è già Marzo... > sussurrò mentre, facendo due conti, si rese conto che era passato un po' di tempo da quando lei e Natsu si erano lasciati.
Oppure, come diceva lui, si erano presi la cosiddetta < pausa di riflessione >.

Ma iniziamo dal principio. 

I due erano soliti litigare sempre, non perché non si amassero, ma perché si erano ripromessi, dovendo fare missioni separate, di non cacciarsi nei guai o fare cose pericolose.
Il punto è: Natsu lo conosciamo tutti no?
Lui il pericolo non lo affronta, lui il pericolo lo cerca, lo abbraccia e ci fa l'amore. 

E Lucy non poteva reggere ulteriori stress, era già messa alla prova da quel duro allenamento, ci mancava solo che si preoccupasse per le condizioni di salute del suo fidanzato. 

Avete presente il detto ''lontano dagli occhi, lontano dal cuore''? 
Sheila lo prese alla lettera. 

La bionda socchiuse gli occhi e iniziò a ripensare a quel maledetto giorno di Dicembre. 

< Lucy, stare con Natsu non ti fa bene > le ripeteva spesso la zia, senza il minimo ritegno e senza nemmeno cercare parole più dolci per dirglielo. Pareva non ricordasse cosa significasse essere adolescenti, quando una parola potrebbe scatenare un uragano di pensieri ed emozioni . 
La bionda nemmeno ci faceva caso, tante le volte che le diceva questa frase, finché un giorno, assieme a questa frase, non fu accostato quello che Sheila definiva 'piccolo provvedimento necessario'. 

< Lucy, stare con Natsu non ti fa bene... > la maga degli spriti stellari sospirò sonoramente < ... perciò ho deciso di portarti con me a Kempsey fino a che non arriverai al livello che deciderò io >. 

Kempsey era un paese che distava circa 10 ore di treno da Lycari e non appena seppe ciò, la bionda si oppose fermamente, dicendo cose tipo 'preferisco morire che lasciare i miei nakama' ma, dopo litigi, scioperi della fame, pianti e combattimenti, non potè fare altro se non seguire la sua sensei, dovendo dire addio alla Lycari Magic Academy, a Fairy Tail e sopratutto a Natsu. 

Il giorno della partenza fu orribile, ognundo di loro sapeva che era uno di quei viaggi dei quali non si sa mai se e quando si ritorna indietro. 
Lucy pianse così tanto la notte precedente, da non avere più lacrime per la mattina seguente, le rimasero solo un fastidioso gonfiore agli occhi e una stanchezza indescrivibile. 

Una volta alla stazione abbracciò tutti quanti e quando arrivò il turno del rosato, diede lui  un bacio a fior di labbra, sussurrando < Natsu, lasciamoci > e abbassando lo sguardo si avvicinò ai bagagli, voltando le spalle a quelli che erano i suoi nakama, decisa a non voler più guardarli. 

Non ce l'avrebbe fatta. 

Il dragonslayer, dal canto suo, non rimase impassibile a quella frase e, dopo un attimo di sbigottimento iniziale, si avvinghiò alla sua amata e la costrinse a guardarla negli occhi. 
Stava piangendo. 
< Lucy io ti amo. Questo non è un addio, ma un arrivederci > disse, baciandola appassionatamente. 

I passeggeri diretti a Kempsey si avvicinino alle porte e senza creare confusione inizino ad entrare, grazie. 

< Non andare... > le sussurrò, mentre lei stava per cedere.

Poi tutto accadde così velocemente da non poter quasi essere descritto. 

Un pugno stordì Natsu, che mollò la presa sulla ragazza, la quale venne presa da Sheila e caricata di peso nel treno, che un attimo dopo partì. 

< Non ci siamo lasciati, è solo una pausa vero? > sillabò più a se stesso che agli altri, mentre le lacrime iniziarono copiosamente ad uscire. 

< Arrivederci Natsu... >. 


***Angolo autrice***
EHEHEHHEHEHEH ve l'aspettavate?? eh? eh? 
Natsu... Lucy... si sono lasciati/presi una pausa di riflessione :c 
Piccini, non potevano fare altrimenti... nel prossimo capitolo però succederà qualcosa di interessante fufu

 (scena dell'abbraccio alla stazione)

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Capitolo 26
*** Capitolo 24. ***


Capitolo 24.


Mancanze.

Era a malapena l'alba e a Lycari, città esposta a oriente, il sole sorgeva placidamente. 
Una bellissima palla di fuoco che irradiava tutto il globo, Natsu ne era sempre stato affascinato. 

Il sole, che cosa meravigliosa, così luminoso, così caldo, un po' come le sue fiamme, che colorava il cielo di mille colori. 
Il ragazzo si svegliava quando ancora la luna si ergeva timidamente nel cielo, potendo così, dopo essere andato a correre, godere dello splendido spettacolo che concedeva l'alba. 
Da quando Lucy se n'era andata, lui era solito alzarsi presto e andare ad allenarsi per qualche ora prima del'inizio della scuola, aveva bisogno di distrarsi e cercare qualcosa per colmare il vuoto lasciato dalla sua ragazza, o forse ex-ragazza, non lo sapeva nemmeno lui. 

Le mancava da morire, con il suo sorriso, i suoi occhi, i baci... erano passati ormai tre o quattro mesi senza che potesse vederla ne sentirla. 
Ogni tanto Levy lo informava, dicendogli che stava bene, che si stava allenando duramente e che era diventata una ragazza molto rispettata nel quartiere dove alloggiava. 

Notizie inutili, le definiva il rosato. A detta della scripter, infatti, Lucy non parlava di lui nelle sue lettere, perché Sheila le aveva impedito qualsiasi contatto con i loro nakama, specialmente con lui, infatti, per ottenere il permesso di poter scrivere alla turchina, la bionda dovette fare tanti sacrifici e diecimila peripezie. 

< Buongiorno Happy > salutò il dragonslayer, mentre, tutto sudato, aprì la porta della sua stanza < buongiorno Natsu > biascicò il gattino insonnolito, accoccolato nel comodissimo letto dell'amico. 
Rapidamente il ragazzo si tolse i vestiti, lasciandoli per terra con molta incuranza, per poi ficcarsi sotto la doccia calda < Happy, che ti porto per colazione?! > urlò dal bagno, senza, però ricevere risposta, poichè l'exceed si era addormentato di nuovo. 

Inutilità.

< Gajeeeeel! > una ragazza dai capelli turchini e dal viso non poco arrossato, iniziò a sbraitare contro il suo fidanzato mezzo nudo che stava dormendo vicino a lei. 
< Quanta energia di prima mattina, gamberetto! > rispose a fatica il diretto interessato, che risvegliandosi di colpo e con un ghigno in volto continuò la frase < chissà se hai tutte queste energie anche per fare qualcos'altro >. 

Levy era piacevolmente esasperata dal suo ragazzo, che aveva fatto nascere in lei una sorta di lato perverso che il più delle volte disprezzava. Nonostante questo però, non facevano spesso l'amore, anzi, le volte in cui l'avevano fatto si poteva contare sulle dita di una mano. 
Non che non le piacesse farlo, solo che una volta era stanca, un'altra volta non ne aveva voglia e ogni tanto aveva altro da fare. 

Si sentiva in debito verso di lui, e non ''perché non gliela dava'', come si usava dire a Lycari, ma perché non riusciva a fare niente per lui. 
Gajeel la proteggeva sempre, le manifestava (a modo suo) l'amore che provava, prendeva spesso l'iniziativa (e non solo del sesso), e lei? 
Lei cosa faceva

Abbandono.

La loro foto poggiata sul comodino, lei nel suo letto avvinghiata a lui come se fosse ossigeno, sarebbe potuta essere l'immagine di una vita perfetta ritratta in un idilliaco momento. 
Per Gray Fullbuster quei piccoli attimi scandivano la felicità, la SUA di felicità: la fidanzava lo amava, gli amici gli volevano bene e questo bastava. 
Ma sarebbe durato per sempre?

Lluvia dimostrava costantemente di amarlo, ad alcuni poteva sembrare quasi ossessiva, ma lui ne aveva bisogno: voleva qualcuno che gli facesse comprendere quanto fosse indispensabile. 
< Ma prima o poi non lo farà più, o peggio, si stancherà di me > ripeteva spesso a se stesso, e conoscendosi, non ce l'avrebbe fatta a reggere un abbandono da parte sua. 

Non voleva perderla come Ur. 

Non voleva che un'altra persona se ne andasse dalla sua vita

Non lei. 

 

**Angolo autrice importante (un poco)** 

Ommioddio, era da un po' che non rispondevo alle recensioni, ma sappiate che le leggo sempre TUTTE. TUTTE TUTTISSIME. 
Quindi anche se non vi rispondo sappiate che le leggo e le adoro. 
E vi adoro. 
Questa fanfic sarebbe finita nel dimenticatoio se non fosse stato per voi... Quindi ringraziatevi (?!).

*Questa parte potreste anche non leggerla, se non volete... è un angolo autrice inutile, come tutti i miei angoli autrice*

Parlando del capitolo...  Mh, bene...  
*corre a nascondersi nel bunker stile tizio cattivo con la connessione internet migliore della mia* 
Lo so, lo so, avevo detto un colpo di scena, ma poi ho cambiato idea!
Cioè, oddio, non è che ho cambiato idea, è che è uscito questo coso e mi piace l'idea di tenervi sulle spine (eheh). 

Nel prossimo ci sarà davvero il colpo di scena. 
Oppure no?

 

Ho scelto questa immagine perché non ne ho messe molte di Gajeel e Levy sebbene mi piacciano assai come coppia.

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Capitolo 27
*** Capitolo 25. ***


Capitolo 25.

Erza e la sua torta alle fragole, quale coppia migliore? 
Di norma lei l'avrebbe divorata in un nanosecondo, senza spendere nemmeno un secondo del suo prezioso tempo a riflettere su cosa fare. 

La si conosce, Erza e la sua torta sono una cosa sola. 

Eppure quel giorno era diverso, la rossa torturava col cucchiaino quella che era il suo grande amore, assieme a Gerard ovviamente. 
Gerard, Jellal, Mystogun... il numero dei suoi diversi alterego era direttamente proporzionale alla misura del suo seno. 

E il problema a causa del quale quella povera torta era diventata 'vittima' della ragazza era proprio lui. 
Dopo una furiosa notte durante la quale i loro corpi si unirono più e più volte, si resero conto di essere stati incauti. 

< Cosa?! Non hai usato il preservativo?! > disse innervosita, scattando fuori dal letto < ero convinto avessi preso l'anticoncezionale! > rispose il fidanzato, iniziando a preoccuparsi.
< Come si vede che mi ascolti quando parlo, ti ho detto che non li uso più!! > aprì i vari cassetti cercando disperatamente la cosiddetta 'pillola del giorno dopo', sperando di trovarla. 

< Per Mavis! > esclamò in tono truce, aumentando la violenza con la quale stava esaminando i diversi mobili presenti nella sua stanza, visto che non riusciva a trovare traccia di una qualsiasi cosa che potesse esserle d'aiuto. 

< Erza calmati, troveremo una soluzione, affronteremo tutto insiem... > cercò invano di tranquillizzarla, mentre si stava colpevolizzando < diamine Gerard! Non posso correre questo rischio, abbiamo bisogno di quella pillola... >. 

Il panico aleggiava nell'aria, la tensione stava salendo, finché la ragazza esclamò < Levy potrebbe averla! Su, forza, vai a chiederglielo > un ghigno comparve sul suo volto < perché io?! Sono un maschio, non vado a chiedere pillole del giorno dopo! > si stizzì Gerard. 

< Tu hai fatto il danno, tu ripari. > disse sbattendolo fuori dalla stanza e tirando fuori da chissà dove la famosa torta alle fragole, senza riuscire però a mangiarla.

Intanto il ragazzo, innervosito e imbarazzato, si avviò verso la stanza di Levy, temendo di trovare lei e il suo fidanzato in situazioni scomode. 
Rabbrividì al pensiero di Gajeel arrabbiato che cercava di picchiarlo perchè li aveva interrotti. 

Dopo un poco arrivò a destinazione e, non sentendo rumori, bussò. 
Nessuno rispose. 

< Levy, sono Ger... Mystogun, puoi aprirmi per favore? Avrei bisogno di una cosa urgente > iniziò a dire, sperando che questo messaggio, sebbene poco persuasivo, l'avrebbe convinta ad aprirgli. 
Ma niente, nessuno rispondeva. 

Accostando l'orecchio alla porta, sentì dei mormorii indistinti e poi, più chiaramente, un urletto < Gajeel! Veloce! >, constatando che allora i due erano in camera e cosciente del fatto che probabilmente lo stavano facendo, decise di bussare per l'ennesima volta. 
Era una questione che non poteva essere ignorata, anche a costo di interromperli, ma in ogni caso nessuno rispondeva, di nuovo. 

Esasperato, aprì violentemente la porta, e quello che trovò lo lasciò leggermente sbigottito: i due stavano tranquillamente giocando a carte seduti per terra. 
< Buonasera Gerard... ah no, scusami, Mystogun > lo salutò Levy sorridendo, ricevendo come risposta un < oh > distratto. 

< Hai bisogno di qualcosa? > chiese cordialmente la ragazza < oh, si... ecco... vedi, è un po' imbarazzante da dire > iniziò timidamente a parlare, venendo interrotto da un Gajeel divertito che disse < tu e la ragazza spaventosa l'avete fatto così tante volte senza precauzioni, vero? >.  

< Gajeel!! > saltò in piedi Levy < saranno fatti loro questi, e poi scusami, non saranno stati così imprudenti... verò? > si girò verso il suo ''ospite'', che nel frattempo era diventato color rosso pomodoro < non è tanto improbabile, gamberetto > sghignazzò il dragonslayer < ho sentito tuutto > continuò, sottolineando l'ultima parola. 

Gerard cercò di riprendere compostezza e andò dritto al punto < Levy, non è che per caso hai la pillola del giorno dopo? > chiese, fingendo un tono naturale, cosa che non gli riuscì molto bene, infatti il moro iniziò a ridacchiare, mentre la ragazza, imbarazzata, iniziò a frugare tra i cassetti, con esito negativo. 

< Mi dispiace darti questa ferale notizia, ma non ne ho, prova a chiedere a Lluvia... sarà in camera di Gray... > disse in tono affranto la scripter. 

Al ragazzo crollò il mondo addosso, ma visto che la speranza è l'ultima a morire, ringraziò distrattamente e si recò verso la camera del mago del ghiaccio, ormai senza inibizioni: se lo sapeva Gajeel, lo avrebbe saputo l'intera LMA. 

Arrivò correndo di fronte la porta che lo separava dall'ultimo barlume di speranza rimasto. < O la va, o la spacca > sussurrò a se stesso, senza preoccuparsi di bussare, ma aprendo violentemente la porta. 

< Oi Gerard! > lo salutò Gray, mentre era nudo, sul letto, assieme a Lluvia che dormiva. 
Nudo. 
Letto. 
Lluvia. 
Aveva sicuramente interrotto qualcosa. 

< Ecco.. io.. non.. > incominciò a balbettare, indeciso se chiudere  la porta e andarsene oppure fingere disinteresse e chiedere ciò di cui aveva bisogno. 
Deglutì rumorosamente, mentre stava lì a vegetare, non riuscendo a trovare qualcosa di intelligente e sensato da fare. 

< Dimmi Mystogun, avevi bisogno di qualcosa? > chiese gentile il moro, mentre si alzava dal letto e si avvicinò alla porta. L'intruso abbassò la testa e arrossendo disse < Gray, sei nudo... > non era abituato alle abitudini da spogliarellista del suo nakama, che dal canto suo sussultò e prese una vestaglia per coprirsi. 

< Comunque... avevo bisogno di chiedere a Lluvia se... ecco... insomma... ha la pillola del giorno dopo > proseguì, con un rossore sulle guance non insolito per lui. < Mi dispiace, lei non ne usa... > il moro scosse la testa dispiaciuto, per poi continuare < ma non avete usato nulla? >. 

L'amico fece cenno di no con la testa e salutandolo si avviò verso la stanza di Erza, la quale, nel frattempo, lo aspettava nervosamente, posando di tanto in tanto il proprio sguardo fuori dalla finestra. 

< E' passata mezz'ora... > sospirò Titania, controllando l'orologio. Era sempre più tesa, finché la porta non si aprì e una faccia dall'espressione affranta le fece capire che la ricerca aveva avuto esito negativo. 

< Nessuno ha niente > proferì chiudendo gli occhi, non voleva vedere il volto sconsolato della sua amata. 
- Come ho fatto a dimenticare di usare i preservativi?! Eppure li avevo comprati proprio oggi, una scatola nuova nuova, di quelli sottili e quasi invisibili e resistenti, me l'ero ripetuto mentalmente di usarli e poi... - un flusso di pensieri occupava la mente del mago, finché un sorriso smagliante s'impossessò del suo viso. 

Sotto lo sguardo curioso della fidanzata, si catapultò su una scatola piccina e aprendola vide che non era piena. < Erza! Stai tranquilla! > urlò fiondandosi tra le braccia dell'amata, che continuava a fissarlo con fare interrogativo < li abbiamo usati! Solo che ho preso quelli semi invisibili, perciò non lo ved... > un pugno piuttosto forte gli arrivò in faccia. 

< IMBECILLE! Per poco non mi prendeva un infarto! Io e te non faremo sesso fino a quando non lo decido io! > sbraitò la rossa sbattendolo fuori dalla sua stanza e chiudendosi a chiave, incurante delle proteste del fidanzato. 

< Ma Erza... almeno non sarai madre... > sussurrò da dietro la porta, prima di andarsene tranquillamente (ma neanche tanto) nella sua stanza, sollevato dal dubbio di essere diventato un giovane padre.

**Angolo autrice**

Scusate il finale un po' arrangiato, ma spero vi sia piaciuto questo capitolo, un poco più divertente rispetto agli ultimi due che erano più tristi. 
Dopo questo mini angolo autrice (scusate sono stanchissima >__< ) vi mando un bacio e alla prossima <3

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Capitolo 28
*** Capitolo 26. ***


Capitolo 26.

Ore 9:14, Camera di Levy.
Un cumulo di vestiti era poggiato sul letto di Levy, decisa di fare il cosiddetto ''cambio di stagione'' in compagnia di Gajeel, non proprio contento all'idea di doverla aiutare. 
< Sono cose da ragazze! > borbottava pressocchè ogni dieci minuti, mentre la scripter, con un sorriso sulle labbra saltellava da una parte all'altra della stanza scegliendo meticolosamente i vestiti da mettere nell'armadio e quelli da riporre negli scatoloni. 

Probabilmente l'unica cosa che lo tratteneva dall'andare via, era proprio quel sorriso sincero e solare che la caratterizzava, le espressioni del suo volto che cambiavano rapidamente e che la facevano sembrare più bambina di quanto sembrasse già. 
La cura che aveva di lui, l'attenzione con cui lo scrutava e l'analisi di ogni sua movenza lo faceva sentire appagato e apprezzato. 

E ne aveva bisogno, eccome se ne aveva bisogno.

Non aveva mai amato qualcuno con la stessa intensità con cui amava Levy: il solo stare con lei lo rendeva felice, scherzare e ridere assieme, guardarla mentre dormiva, leggeva, quando era felice o arrabbiata o persino quando facevano l'amore, gli causava una gioia indescrivibile e più passava il tempo, più ne era estasiato. 

Immerso nei suoi pensieri e nella contemplazione della fanciulla che aveva di fronte,  non si accorse che l'oggetto delle sue attenzioni lo stava chiamando insistentemente. 
< Gajeel! > all'ultimo urlo, si riscosse e le rispose con indifferenza < si, gamberetto? >.

< So che ti stai annoiando, perciò... che ne dici se usciamo? Andiamo ai negozietti del centro, se vuoi... o altrimenti dove vuoi tu... perché non voglio darti fastidio, spesso io mi sento un peso e quindi... > non ebbe il tempo di finire la frase che si trovò stretta tra le braccia del suo amato, il quale iniziò a darle dei piccoli baci sulla fronte e con una mano la accarezzava.

Quello fu uno dei momenti più dolci di tutta la loro relazione: Gajeel era un tipo irruento e passionale, non curava molto il suo aspetto romantico, mentre Levy era troppo timida per manifestare in pubblico le loro effusioni, perciò questi attimi così erano più unici che rari. 

< Tu non sei un peso per me. Mi farebbe piacere anche soltanto stare io e te chiusi in una stanza a guardarci. Proprio perché sei tu > biascicò timidamente il moro, mentre nascose il suo viso tra i capelli della ragazza, non volendo farle vedere il crescente rossore che si annidava sulle proprie guance
Dal canto suo Levy era rimasta sbigottita dalle parole del fidanzato, tanto che gli occhi le si inumidirono e iniziò a piangere

Non sapeva nemmeno lei il motivo, forse il fatto di essersi sentita inutile, forse le parole gentili che lui le rivolse anche quando lei era convinta di non meritarle e probabilmente la mancanza della sua migliore amica non aiutava. 
Eppure, qualunque fosse la causa, piangeva copiosamente tra le braccia di un Gajeel intenerito. 

Così piccola e fragile, probabilmente se l'avesse stretta troppo si sarebbe frantumata, eppure in quel corpicino ancora in fase di sviluppo vi era una forza d'animo tale da trascinare persino un continente. 
Probabilmente tra le tante cose che amava di lei, c'era pure questo. 

Pian piano, però, la dolcezza stava lasciando il posto ad un crescente desiderio da parte di entrambi, i quali iniziarono cautamente a scrutarsi e a coccolarsi come due ragazzini durante la loro prima volta. 
Dai teneri e dolci baci sulla fronte, iniziarono quelli timidi sulle labbra e quel goffo abbraccio si tramutò in una stretta possessiva. 
I vestiti vennero buttati con non curanza per terra, e quello che avvenne dopo lo si può riassumere in una sola parola: amore.

Ore 10:03. 
I due si risvegliarono contemporaneamente a causa di un gran frastuono che proveniva dall'esterno della 'loro' camera. 
La piccola Levy si alzò e mentre si avvicinava alla porta notò che sotto di essa vi era una lettera indirizzata a lei, non la lesse nemmeno tutta che prese i primi vestiti che trovò a portata di mano e con un sorriso enorme stampato in faccia si catapultò fuori dalla stanza, cercando rapidamente i suoi nakama per dare loro la notizia

Ore 10:18.
Lucy aveva un'aria assonnata, con gli auricolari nelle orecchie e lo sguardo posato sul paesaggio offertole dal finestrino. 
Aveva trascorso quasi dieci ore viaggiando, era stanca morta e l'unica consolazione era che di lì a poco sarebbe arrivata, decise perciò di fare quest'ultimo sforzo e di rimanere sveglia fino alla fine, fino a quando non li avrebbe rivisti ed abbracciati dal primo all'ultimo. 

Ore 10:30. 
Stava correndo come un forsennato, era stanco e accaldato, ma non aveva alcuna intenzione di cedere. 
Ormai era quasi arrivato in quel luogo che, sebbene mesi prima lo aveva odiato, adesso voleva, anzi doveva raggiungere al più presto. 
Aveva superato ogni limite e ci mancava poco che non si buttasse per terra sfinito, aveva però un ottimo motivo per farlo, infatti arrivò persino in anticipo, non volendo sprecare nemmeno un secondo senza di lei. 

Troppo tempo era passato, davvero troppo. Le mancava tantissimo, aveva il cuore che andava allo stesso ritmo di un martello pneumatico, e non solo per la corsa. 
Era emozionato, confuso, eccitato, ma sopratutto vergognosamente felice, perché finalmente dopo tanti mesi l'avrebbe rivista. 

Il treno arrivò puntualissimo al binario 10, riusciva già a sentire il suo odore in quel mare di gente. 
Guardando un po' meglio riuscì anche a scorgere una chioma bionda che spiccava tra la folla. 

Quasi non gli sembrava vero: era tornata. 


Le porte del treno si aprirono, e lei lo avrebbe riconosciuto ovunque: i suoi capelli rosa erano inconfondibili. 
Aveva lasciato tutto lì, non le importava niente dei bagagli, dei vestiti e di tutti gli effetti personali: voleva soltanto riabbracciarlo dopo tanto, troppo tempo.

Dentro di lei c'era un groviglio di emozioni: felicità, ansia, commozione e sopratutto tanto, tanto amore. Il suo cuore batteva incessantemente ad una velocità indescrivibile, si sentì il petto scoppiare.

Cercò di farsi spazio tra la folla e con le lacrime agli occhi corse verso di lui, gettandosi tra le sue braccia, incurante di avere su di se lo sguardo delle persone che li osservavano incuriositi. 

Finalmente ce l'aveva fatta: i loro corpi aderirono perfettamente ed erano l'uno avvinghiato all'altra

< Natsu... > riuscì a bisbigliare tra i singhiozzi. 
< Lucy, sei tornata > disse lui stringendola forte a se, con gli occhi lucidi e lo sguardo pieno d'amore

  **Angolo autrice, che sogghigna soddisfatta**
...
...
AMATELI, VI PREGO, DOVETE AMARLI!
Finalmente! Finalmente insieme! :') *si commuove*
Dio questi due sono l'amore! E poi se qualcuno di voi ha letto il capitolo speciale di oggi, capirete il perché della mia euforia. 
Sono semplicemente perfetti. 
Ora vi lascio con l'immagine che mi ha dato l'ispirazione per la scena finale, che poi tra l'altro, è una delle mie preferite! 
Un  bacione <3 


 

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Capitolo 29
*** Capitolo 27. ***


< Su gamberetto, non fare così > Gajeel, con fare impacciato, cercava di consolare una Levy commossa dalla scena dei due amanti che finalmente potevano riabbracciarsi. 
< E' che, sono così... > sillabava tra i singhiozzi mente un braccio le cingeva la vita < si, sono carini > sussurrò goffamente il moro, spostando lo sguardo altrove. 

< Natsu, Natsu! > la bionda pronunciava ripetutamente quel nome, non riuscendo a realizzare che quella era la realtà e non un sogno. 
Aveva il volto nascosto nel maglione verde del ragazzo, ormai intriso di lacrime. 
< Lucy, sono qui > le disse, come a volerle giurare che lui c'era, era lì con lei, con corpo e mente, non pensava ad altro che a lei. 

E Lucy riuscì a cogliere il messaggio che voleva darle, perciò alzò lo sguardo, rivolgendolo a Natsu. 
Stavano sorridendo entrambi. 

Dopo tempo immemore, le loro labbra si unirono, dando il via ad un turbine di emozioni tangibili anche all'esterno. 
Felicità, commozione, incredulità, amore, tutto in un semplice e commovente bacio. 

Dai loro occhi trapelava tutta la sofferenza causata loro dalla distanza, ma anche la gioia di rivedersi, di riabbracciarsi, di poter vivere nuovamente a pieno quell'amore così profondo. 

< Lu-chan! > un urlo interruppe quell'idilliaco momento, e due esili braccia cinsero da dietro la vita della bionda, ancora in balia delle lacrime. 
< Levy! > tutta la sua attenzione e le sue coccole si rivolsero verso l'amica, che dal canto suo era vergognosamente felice. 

< Mi sei mancata > sussurrarono l'una all'altra all'unisono, come se fossero in simbiosi, mentre Levy nascondeva il viso nell'incavo del collo della ragazza. 
< Ho tante cose da raccontarti, nelle lettere non ce la facevo ed ecco... > biascicava la turchina, tra i singhiozzi e con un sorriso in volto, ma non fece in tempo a concludere, che l'altra la strinse ancora di più nell'abbraccio, facendole capire che non c'era bisogno di parlare. 
A loro bastava il silenzio. 

Nel frattempo i due dragonslayer si assumero l'impegno di andare a recuperare i bagagli di Lucy, prima che glieli potessero rubare e, mentre questi si stavano recando verso il treno, tre chiome dai colori rosso, blu e turchese, fecero il loro trionfale ingresso dall'entrata della stazione. 

Le due ragazze, Erza e Lluvia, stavano correndo affannosamente, cercando di raggiungere la bionda e senza nemmeno darle il tempo di rendersene conto, la strinsero in un goffo abbraccio, nel quale era inclusa Levy (anch'ella ignara dell'arrivo delle sue Nakama). 

Mentre le quattro, tutte con lacrime agli occhi e nasi colanti, si stavano concedendo un momento di tenerezza, un' albina in forma di demone, una piccola dragonslayer dell'aria avente l'espressione di chi sta per piangere da un momento all'altro, un'altra albina accompagnata da un altro dragonslayer a sua volta seguito da un ragazzo dai capelli verdi visibilmente spaventato e un vecchietto, irruppero poco dolcemente nel luogo d'incontro. 

< M-Mira! > Freed chiamava terrorizzato la sua amata, la quale dal canto suo ringhiò qualcosa tipo < perché non mi avete invitato? > per poi scoppiare rovinosamente a piangere. 
< Mira-nee, Wendy-chan andiamo anche noi! > Lisanna, con un sorriso confortante e i lacrimoni agli occhi, prese per mano le due e si unirono tutte all'abbraccio. 

< Nonnetto, è tornata > esclamò Laxus, accennando un sorriso < eh già > rispose il Master < Finalmente >. 


Erano secoli che non aggiornavo, perdonatemi *si scusa mentre scansa gli oggetti che le vengono lanciati*! 
Carissimi lettori/trici, ho un triste annuncio da farvi. 
In seguito a diversi problemi personali, gravi ma non gravissimi, e di famiglia, credo che questa fanfic si concluderà a breve. 
Come avrete notato, sto aggiornando davvero raramente, e mi dispiace davvero tantissimo, ma non ce la faccio con la testa a scrivere. 
Già questo capitolo, il cui inizio l'avevo già scritto, è molto arronzato e scarno, e credo che se continuassi a scrivere peggiorerei maggiormente. 
Probabilmente il prossimo sarà l'ultimo, anche se avevo tantissime idee ma, com'è mio solito, non riesco a portarle a termine. 
Mi ero molto calata nei personaggi e forse sembrerà molto,molto stupido, ma scrivere questa fanfic è stato più impegnativo e piacevole di quanto avessi previsto, e in un certo senso mi ha 'cambiata'. 
Scrivere qualcosa non inerente a se stessi permette di analizzare obiettivamente la realtà che ci circonda ed io ho cambiato punto di vista su alcune cose. 
Analizzare il mondo dal punto di vista dei miei amatissimi Natsu, Lucy, Levy, Gajeel, Erza, Gerard etc... mi ha fatto cambiare prospettiva. 
Ma non voglio continuare a parlare di cose personali, sappiate solo che mi sono affezionata tantissimo alla fanfic e ai miei lettori, che ringrazio infinitamente, che hanno sopportato tutti i miei angoli autrice, tutti i miei scoraggiamenti e tutto il resto. 

Vabbè, ora la smetto, un bacione a tutti! 

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Capitolo 30
*** Epilogo... ma siamo proprio sicuri? ***


Epilogo... ma ne siamo proprio sicuri??

"< Levy, veloce! > imprecava un' Erza frettolosa, che aveva ormai preso a cuore la questione, ed essendoci già passata, aveva di certo più esperienza di Lucy, che in quel momento, sarebbe voluta morire. 

< Erza-san! Lluvia non trova il vestito! > urlava la maga della pioggia, mentre cercava di tenere a bada le due piccole pesti < Julia, Greg, state buoni! > intimò, sperando nel loro buonsenso. 
Che buonsenso avranno mai due bambini di 4 anni e mezzo? 

< M-Mira-san, non piangere, per favore > l'ormai non più piccola Wendy porgeva fazzoletti all'amica, troppo commossa per riuscire a biascicare parola. 
Nel frattempo Freed faceva avanti e indietro dal fast food lì vicino, per soddisfare le voglie di sua moglie. 
I due ormai erano sposati da anni, e avevano una bellissima bambina  di 7 anni ed una che sarebbe dovuta nascere a breve. 
< Freed! Mi hai portato la pasta al forno? > proferì in un breve momento di lucidità. 
< Ma come? Te le ho portate poco fa! > piagnucolava il marito esasperato, mentre segnava sul taccuino che avrebbe dovuto comprare, per la terza volta in quella giornata , un piatto di pasta al forno take away. 

< Nee-san! Povero Freed! > sbuffò Lisanna, mentre faceva il suo ingresso nel portone, tenendo per mano il suo promesso sposo Laxus. < Lisanna! Mi hai portato le lasagne al forno...? > chiese speranzosa la sorella, mentre stava ricominciando a piangere.

< Gajeel! Il velo non si porta come un sacco di patate! Devi trattarlo con cura! > spiegava Levy, puntigliosa come al solito, per poi ricevere un mugugno seccato da suo marito Gajeel, troppo stanco per darle una risposta acida. 
< Levy!! > la chiamò ancora una volta Erza, con un tono che non ammetteva repliche. 

Se avessero continuato di questo passo, non ce l'avrebbero mai fatta ad aggiustarla in tempo, mancavano i capelli, il vestito, il velo... tutto quanto insomma! 
< Scarlet, sei stressata perché tuo marito non ti fa godere abbastanza? > il dragonslayer del ferro stuzzicò la rossa, che in tutta risposta, gli diede un pugno ben assestato nello stomaco. 

< Lluvia ha finito > la maga dai capelli blu entrò nella stanza da letto con un sorriso stampato in volto e un vestito bianco avorio tra le mani. 
< E noi siamo apposto col velo! >  esordì la scripter, rivolgendo uno sguardo di solidarietà a Lucy. 
Scegliere Erza come wedding planner era stato un suicidio.

Nel frattempo, in un altro luogo... 
< Stupido Fiammifero!  Smettila di muoverti, hai le convulsioni per caso?! > Gray insultava il suo miglior amico/nemico, il quale non riusciva a stare nel suo abito da sposo, perchè scomodo e fastidioso. 
< Stupido ghiacciolo! Toglimi questo coso e ti riempio di botte! > rispose il rosato, cedendo alle sue provocazioni. 

< Basta, tutti e due! > urlò il master con il naso gocciolante e gli occhi lucidi, mantenendo però il suo tono autoritario, irremovibile e... < siete già grandi, stai per sposarti, i miei piccoli figli, si sposano! > disse, mentre dei lacrimoni solcavano le sue guance.

< Master, perfavore, non faccia così > cercò di tranquillizzarlo Gerard, mentre i due gemellini si rincorrevano allegramente, giocando con Asuka, qualche anno più grande di loro. 
< Natsu Dragneel, sei esilarante con quel vestito addosso! > Sting irruppe con violenza nella stanza, tenendo per mano Minerva, la sua fidanzata, seguiti poi da Rogue e Yukino, ormai sposati. 

Il dragonslayer stava per ribattere, quando Alzack e Bisca entrarono frettolosamente biascicando qualcosa del tipo < dobbiamo andare, siete pronti? >. 

Il fatidico momento si stava avvicinando, un Natsu non poco nervoso fece il  suo trionfale ingresso nella chiesa... 
E la vide. 

Era meravigliosa.

I suoi capelli biondi erano legati in una treccia morbida che le cadeva dolcemente sulla spalla, il vestito color avorio la fasciava perfettamente, valorizzando le sue forme prosperose e il velo tenuto dalle quattro damigelle le copriva leggermente il viso. 

In quel momento potè giurare di essersi nuovamente innamorato di lei. 

I cuori dei presenti erano pieni di felicità e commozione, chi piangeva, chi sorrideva agli sposi, chi era semplicemente rimasto a bocca aperta. 

Erano lì, percorrevano l'altare e stavano per coronare il loro sogno d'amore. 
La bionda era accompagnata dalle sue damine Ele, Laly, Fairy-Ice e Didi e dal master, mentre Natsu camminava a testa alta accanto a Gray e Gajeel, i quali dovettero reprimere il loro sarcasmo per evitare di fare qualche battutina ironica. 

Ormai erano arrivati all'altare, c'erano solo Natsu e Lucy, da soli insieme al prete. 
Era il fatidico momento. 

Erano tutti in trepidante attesa, fra poco avrebbero dovuto pronunciare le tanto agognate parole ''lo voglio'', che mai come in quel momento erano piene di significato. 
La promessa di una vita insieme, fatta di amore, di litigi, di abbracci, carezze e baci, ma anche di pianti, urla e liti. 
Erano pronti, l'avrebbero affrontata insieme, avrebbero vissuto il loro amore nella quotidianità, non volevano altro. 

Erano sempre più vicini a quell'atteso momento, la tensione aleggiava nell'aria, sarebbe andato tutto liscio oppure sarebbe stato un matrimonio alla Fairy Tail? 

< Vuoi tu, Natsu Dragneel, prendere in sposa la qui presente Lucy Heartphilia, amarla, nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi? > 
< Lo voglio >.

< Vuoi tu, Lucy Heartphilia , prendere in sposa il qui presente Natsu Dragneel , amarlo, nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi? >

Era il momento decisivo. 

Le successive parole avrebbero segnato un cambiamento importante nella vita di entrambi. 

Solamente due parole li separavano da un grande stravolgimento della quotidianità.

E' incredibile come le parole possano cambiare uno status quo da un momento all'altro.

< Lo v... >
Lucy non ebbe il tempo di finire la frase che un gatto blu dalle dimensioni pressochè gigantesche, irruppe bruscamente nella chiesa distruggendo tutto l'edificio. 

< STUPIDO GATTACCIO!! > 
Lucy era furente, era il suo, anzi, il loro grande momento, e quel gattaccio pulcioso era riuscito a rovinarlo, ma sopratutto, come aveva fatto a diventare così grande? 

In quel momento avrebbe voluto urlare, imprecargli contro, piangere, disperarsi ma invece, contrariamente a quanto tutti si aspettavano, iniziò a ridere, forse dal nervoso, forse perché quella situazione era davvero assurda, ma in ogni caso inziò, e non riusciva a smettere! 

< Lucy, Lucy! > ad un certo punto la bionda si sentì chiamare da una voce che non riusciva a riconoscere. 
< Luuucyy! > le urla diventarono più insistenti, e tutti quanti scomparvero, prima Happy, poi Natsu, poi tutto il resto dei presenti, poi persino la chiesa. "

Lucy sbattè le palpebre diverse volte, prima di riuscire a mettere a fuoco il volto della persona che, in preda al panico, le intimava di svegliarsi. 

< Ma quindi... era tutto un sogno? >

Angolo autrice :')

Beh, allora, che dire? Questo era l'ultimo capitolo, arrivederci e grazie.
...
No, nevvero. 
O meglio, è si l'ultimo capitolo, ma non l'ultimo ultimissimo. 
E' un epilogo non permanente, una fine momentanea, oh insomma, come volete chiamarlo! 
Dietro suggerimento della cara Didi, ho pensato di continuarla magari quando avrò più tempo, anche se, però non volevo lasciarla sospesa in quel modo, che magari era brutto! 
Quindi ho fatto questo piccolo (ma neanche tanto) epilogo, che poi si rivela essere un sogno di Lucy. 
Ma per quanto tempo avrà sognato Lucy? Quanto è realtà e quanto fantasia? 
Chi sarà la persona ad averla svegliata? 
Beh, miei cari/e, vi lascio perché vado a studiare, Ariosto mi aspetta!
Un bacione <3

 

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