La ragazza dei disastri.

di Aspirante_scrittrice
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Il trasferimento da Reading. ***
Capitolo 3: *** Una nuova amica. ***
Capitolo 4: *** Un liceo da visitare! ***
Capitolo 5: *** Michael. ***
Capitolo 6: *** 'Per favore guardami,guardami ancora' ***
Capitolo 7: *** Bulletti rognosi ***
Capitolo 7: *** Riappacificazione ***
Capitolo 8: *** Riappacificazione ***
Capitolo 9: *** Baci e abbracci amorevoli. ***



Capitolo 2
*** Il trasferimento da Reading. ***


-Basta.. sono stanca di essere trattata come oggetto.. basta, da oggi finisce qui.- pensò mentre faceva il letto. Triste per il trasferimento da Reading,per il fatto di non essere mai amata da nessuno e tradita sempre in e in ogni caso,si gettò sul letto appena fatto, disfandolo nuovamente. Era stanca dopo quella giornata pesante..avrebbe voluto dimenticarla. Si stava quasi addormentando.

-Hei Alli,mettiti il pigiama prima di andare a letto!-
Si alzò,prese il pigiama celeste dal cassetto del suo armadio e andò in bagno a cambiarsi.
Aprì la porta del bagno e fu travolta dall'odore nauseante di crema depilatoria che usava il padre per togliersi i peli dai pettorali. Non sopportava quell'odore. Iniziò a cambiarsi e appena ebbe finito aprì la finestra per liberare il bagno da quell'odore nauseabondo. Notò che vicino al lavandino c'era una lametta..leggeva di tanti adolescenti sofferenti che si tagliavano,per motivi familiari o per amore.Anche lei soffriva,ma aveva un'altro metodo per sfogarsi..scrivere. Carta e penna sono la miglior medicina..forse non per tutti..lei ama leggere,in particolare i racconti fantasy ad esempio Harry Potter,il suo preferito e leggendo ogni tipo di libro,le venne un dubbio..-E se io provassi a scrivere come tutte queste scrittrici..potrei farcela..si perchè no.- Aveva dodici anni,e iniziò a scrivere per puro piacere e quando iniziò a soffrire per le prime cotte verso i tredici-quattordici anni,scrivere si era rivelata un ottima cura contro la lametta.

Si precipitò in camera,ansiosa di addormentarsi (ammesso ce l'avesse fatta,quella notte) e di almeno tentare di dimenticare quella brutta giornata.

 

-Michael..-

-Allison..sei bellissima.-

-Non andartene anche tu..ti prego non andartene.-

 

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Capitolo 3
*** Una nuova amica. ***


Si svegliò tutta sudata,dopo lo strano sogno che aveva fatto.. -Una persona che dice che sono bellissima? Wow,.e poi chi è questo Michael?-pensò ad alta voce. Allison si era trasferita in Italia dall'Inghilterra,da solo due settimane e mezzo,e la scuola non era ancora iniziata,non conosceva nessuno..e poi quando andava a scuola a Reading,non conosceva nessuno che facesse di nome Michael. Non aveva più sonno..si alzò a guardare l'ora nel cellulare messo a caricare la notte prima in cucina. Erano le sei meno un quarto. Era presto ma non aveva sonno. Ansò a prendere la roba dall'armadio di camera sua. Non sapeva cosa mettersi,aveva così tanti vestiti,alla fine optò per dei leggins neri e una maglietta bianca abbinata ad una felpa garzata celeste. Andò in bagno a cambiarsi,l'odore di crema depilatoria era quasi scomparso del tutto. Si mise difronte allo specchio e si guardò bene il colorito pallido. -Sembro un vampiro- si disse schifata. In effetti Allison era una ragazza molto magra con un colorito biancastro, quasi cadaverico. Non era proprio una ragazza bellissima ma non era nemmeno brutta, insomma una ragazza normale con pregi e difetti come tutte le altre. Si pettinò in fretta e furia i lunghi capelli biondi,si vestì,si mise un velo di mascara sulle ciglia e uscì dal bagno. Bevette una bottiglia d'acqua e uscì di casa senza fare colazione,ripromettendosi di comprarsi un gelato appena uscita. Erano le sei e mezzo. Si infilò gli auricolari nelle orecchie,mise una canzone a caso senza guardare, e si incamminò col navigatore del suo cellulare,alla ricerca di un parco. Appena arrivata si erano già fatte le sette e un quarto, si sedette nella panchina più vicina all'altalena per vedere i bimbi giocare, si tolse gli auricolari e si dedicò a guardare i bambini giocare nell'altalena che sembravano davvero molto felici e divertenti. Una mamma fulminò Allison con lo sguardo, come per dire -Smettila di guardare mio figlio!-. Allison ricevette il messaggio e si voltò di un poco in modo tale da evitare gli sguardi fulminanti della “mammina protettiva”. Quando la mamma di quel bambino se ne fu andata via dall'altalena insieme al figlio Allison potè rivoltarsi a vedere i bambini che giocavano nell'altalena. -Scusa,posso sedermi?- Una ragazza molto magra si avvicinò ad Allison. -Come scusa?- -Oh no, mi dispiace tanto non volevo disturbarti,ciao e scusa ancora- -Come? No,no siediti pure.- -Oh grazie.. beh, io sono Gaia. Gaia Bernulli..tu saresti?- -Non ti ho mai vista da queste parti.-disse Gaia. -Allison Campbell. Mi sono appena trasferita da Reading.- -Inghilterra- aggiunse Allison vedendo che Gaia aveva una faccia alquanto confusa, forse ignorava dove era situata Reading. -Oh che nome interessante, in che scuola andrai?- -Frequenterò il liceo qui all'angolo, non so come si chiami ma so che è un liceo turistico.-rispose Allison. -Beh perfetto,anche io vado li, ti sei fatta una nuova amica. Se vuoi ti ci porto questo pomeriggio,così ti faccio conoscere qualcuno.- -Ma non sono chiuse le scuole?- -Si ma certi ragazzi che conosco frequentano i corsi estivi.- rispose Gaia. -Beh allora acceto la tua proposta. Facciamo alle cinque qui?- -Si certo.. beh a dopo allora.- Gaia si allontanò dalla panchina. E dopo un quartodora passato a fare niente, anche Allison decise che quello era il momento di tornare a casa.

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Capitolo 4
*** Un liceo da visitare! ***


Allison guardò l'orologio. Erano le 4 e mezzo. Era pronta per andare con la sua nuova “amica” a visitare il liceo che avrebbe dovuto frequentare al rientro dalle vacanze estive che anche la nuova amica conosciuta quella mattina,avrebbe frequentato la stessa scuola. Si infilò la tracollina e uscì di casa cercando di ricordare, che strada l'avesse condotta quella mattina al parco, senza guardare nel navigatore del suo cellulare. Arrivata al parco erano le quattro e cinquantanove minuti. Appena in tempo, ma Gaia non era ancora arrivata. Allison si sedette nella solita panchina ad aspettare l'arrivo di Gaia. Dopo cinque minuti arrivò. -Scusa Alli per il ritardo.- -Tranquilla,sono solamente cinque minuti.. dai su andiamo.- Si incamminarono verso la scuola e poco dopo arrivarono ai cancelli. La scuola era di colore giallognolo,era abbastanza cupa e tetra,ma quell'atmosfera da thriller non dispiaceva ad Allison, anzi al contrario la incuriosiva. Gaia si fermò in una stanza pieni di panche e tavoli quadrati. -Questa è la mensa.- annunciò Gaia ad Allison. -Beh non tutti pranzano alla mensa ma invece tornano a casa per poi tornare a scuola nel pomeriggio verso le due e mezzo.- Gaia fece strada ad Allison fuori dalla mensa ed entrò in vece in un'altra stanza piena di computer. -Questa è l'aula dei computer,ma visto che ce ne sono due di aule computer,abbiamo dato un nome a entrambe.- -Questa è l'aula Giove.- affermò Gaia. -L'altra è l'aula Marte.- concluse una ragazza magra come un grissino dai capelli d'oro aranciato. -Oh Allison, lei è Marta,Marta lei è Allison e inizierà a venire in questa scuola dal rientro dalle vacanze estive.- -Ciao..- disse timidamente Allison. -Da dove vieni?- chiese un ragazzo bruno dal colorito freddo quasi quanto il suo. -Abitavo a Reading mi sono trasferita più o meno da due settimane.- -Reading è in Scozia!-affermò in modo sicuro Gaia. -Veramente è in Inghilterra.- la corresse il ragazzo bruno e tenebroso. -Io sono Andrea.- -P-piacere di c-conoscerti..-balbettò sempre molto in modo insicuro Allison. -Andiamo Alli.- Gaia trascino via Allison dall'aula Giove. -Dove mi porti ora?- -In aula Marte, dove c'è il mio ragazzo.- rispose Gaia. Entrarono nella stanza. Era più spaziosa dell'alra aula computer e aveva anche una lavagna interattiva. -Allison,lei è Giulia.- Una ragazza dai corti capelli corvini mi sorrise. -E lui è Michael. Il mio ragazzo.- -Come?Michael? Non ci posso credere..- urlò forte Allison.

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Capitolo 5
*** Michael. ***


-Come?Michael? Non ci posso credere..- urlò forte Allison. .......... -Eh..vi conoscete?- chiese leggermente infastidita Gaia. Michael aveva la tipica faccia confusa,sembrava che non sapesse cosa stesse accadendo in quel preciso momento. Sembrava irritato e contrariato. -Ehm..no è che 'Michael' è un nome tipico inglese se non sbaglio, e quindi ero semplicemente..sorpresa di vedere un italiano con un nome apparentemente inglese..- -Beh ok..hai avuto una reazione piuttosto esagerata..-commentò sospettosa Gaia. -È mio solito..- rispose schiva Allison. -Hei che ne dici se continuiamo il tour della scuola?- -Certo..a dopo ragazzi..- Gaia a primo impatto,era sembrata una ragazza molto solare e vivace,dopo la sua figuraccia nell'aula Marte,Gaia sembrava tesa e fredda. -Ecco qui l'aula video.Più comunemente conosciuta come aula cinema- disse Gaia. -Ci guardate i film qua?- chiese curiosa Allison. -Non solo,anche i video che montiamo.- -Ti porto in aula magna e abbiamo finito.- Scesero le scale alla sinistra e si trovarono in una stanza ampia con i muri di colore verdastro. In fondo c'era un palco non troppo grande con un pianoforte a coda e un basso. Sopra c'era anche una specie di statua di marmo e una signora vestita tutta di nero,abbastanza anziana, con uno sguardo severo e un uomo con un vestito nero che arrivava alla lunghezza delle caviglie,con lungi capelli neri e oleosi e il naso adunco. Ad Allison gli ricordarono tanto Piton e la McGranitt. -Questa è l'aula magna,li c'è il palco con gli strumenti e dei professori,possiamo andare?- -Se ti va possiamo prendere un gelato?- disse Gaia. -Oh certo.- rispose Allison. Si incamminarono verso l'uscita,e appena abbandonato la scuola, Gaia fece strada ad Allison verso una stradina stretta e isolata. Allison non si sentiva per niente a suo agio. Gaia si fermò in un angolo della strada chiuso e fece segno di fermarsi,come temeva Allison non c'era nessun bar dove potessero comprare un gelato. -Ora voglio sapere perchè ti sei "sorpresa" quando ti ho presentato Michael. E voglio la verità.- -Non lo volevo dire difronte a tutti ma.. il mio ex ragazzo si chiamava Michael,e mi ha tradita.-mentì Allison. -Oh mi dispiace..tanto.- -Fa niente ormai è passato.Andiamo a prendere il gelato.- -Oh,a quest'ora sono chiuse le gelaterie..sono le sette e un quarto. Se vuoi facciamo domani mattina..- -Va bene..alle tre e mezzo al parco?- -Perfetto,a domani Alli!- Gaia si allontanò da Allison.

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Capitolo 6
*** 'Per favore guardami,guardami ancora' ***


Erano le tre. Allison era lì già da due ore. Era venuta con due ore e mezzo di ritardo a causa dei genitori, la madre (Ginevra) eccessivamente dolce per farsi perdonare il cambiamento radicale da Reading a Milano, il padre (Aberforth) eccessivamente arrabbiato con la mamma per aver prima chiesto ad Allison se si volesse trasferire a Milano, invece di averla forzata senza chiederle nulla. Allison odiava quando agiva così da "padre padrone re dell'universo". Non capiva che non era nessuno,Allison non lo considerava nemmeno un padre, quasi lo odiava. Ad Allison scese una lacrima lungo la guancia. Gaia si avvicinò ad Allison. -Che hai?- chiese lei. -Nah niente ho gli occhi sensibili.- rispondette Allison. -Hai dei bellissimi occhi Allison.- disse una voce li vicino. Michael,il ragazzo di Gaia si stava avvicinando a loro. Allison non si sentiva per niente a suo agio. -Oh Allison,ho chiesto a Michael se voleva venire con noi,non ti dispiace, no?- -No,no..-mentì Allison. -Oh perfetto..andiamo, sto morendo di fame e voglio un bel gelato al cioccolato!- disse Michael sorridendo ad Allison. Gaia sembrava infastidita che Michael recasse tutte queste attenzioni ad Allison, ma non voleva darlo a vedere.Gaia sentiva che Allison provasse una certa attrazione per Michael e temeva che lui potesse ricambiare. Gaia era molto bella, capelli sul biondo scuro,occhi nocciola,magra e basso. Allison era quasi esattamente l'opposto: alta,capelli biondo cenere,occhi azzurri,labbra carnose e abbastanza alta. Beh erano tutte e due belle ragazze ma se proprio ci doveva essere una più bella, quella era senza ombra di dubbio Allison, e questo mandava in bestia Gaia che aveva paura di perdere Michael. Si incamminarono verso la gelateria all'angolo del parco e dopo un paio di minuti in cui Allison e Michael si scambiavano sorrisetti dolci,arrivarono a destinazione. A una decina di passi dall'entrata della gelateria Michael lasciò le due ragazze da sole, correndo come un bambino, dentro la gelateria,in ansia di avere il suo gelato al cioccolato in mano. Gaia fece fermare Allison. -Perchè tu e Michael vi guardate in modo strano? Sembrate quasi..dolci..- -Non credo di rivolgerli sguardi dolci.- disse fermamente Allison. -Beh tu no..ma Michael si..- disse Gaia tristemente. -Beh io non me ne sono accorta..-mentì Allison. Lei se ne era accorta, e non voleva che smettesse.. ogni volta che Michael le concedeva il suo sguardo lei pensava 'Per favore guardami,guardami ancora.' -Michael pensa di si,se continua a sorriderti.- continuò Gaia. -Beh io cosa posso fare? Cavargli gli occhi?- -No. Ma se ti saltasse in mente anche per un solo istante,non provarci. Michael è mio.- -Ai vostri ordini,Madame.- sussurrò Allison quando Gaia aveva già raggiunto Michael in gelateria. Allison non poteva negare che provava un'attrazione fortissima per Michael,per una serie di motivi, aveva le labbra carnose che ad Allison facevano impazzire,avevi i capelli di un castano chiarissimo,quasi biondo ed era molto simpatico. E poi il sogno... Non doveva pensarci! Michael era di Gaia, e punto! Allison entrò in gelateria. Appena raggiunto l'ingresso Michael la raggiunse e le prese la mano per portarla al balcone. La sua mano era bollente. -Hai la mano ghiacciata.- disse Michael guardando gli occhi azzurri di Allison. Lei si mordette il labbro e arrossì tutto d'un tratto. Gaia svelta li raggiunse,prese la mano di Michael e lo strascinò via da Allison fino al tavolino che si erano scelti. Michael fece ad Allison di seguirli e Allison afferrò il messaggio. Tutti e tre si sedettero:Gaia difronte a Michael e Allison vicina a lui. A Gaia non piaceva.. -Mo perchè non vai a ordinare i gelatì?..- .Io vorrei un gelato alla fragola.-disse Gaia. -Si si lo so..tu cosa vuoi Allison?- -Prenderei un gelato al cocco.Grazie Michael.- -Figurati.- rispose Michael con un sorriso,allontanandosi dal tavolo lasciando le due ragazze da sole..

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Capitolo 7
*** Bulletti rognosi ***


-Ti ha preso per mano..- -No,mi ha semplicemente trascinata sino al tavolo!- -Non prendermi in giro.- -Se non ti fidi di lui non ti ci saresti messa assieme.- -Io mi fido di lui. Non mi fido di te.- -Allora se vuoi me ne vado!- -Bene!- -Bene!- -Bene! -Perfetto!- -Vattene!- urlò Gaia con le lacrime agli occhi. Allison si recò verso l'uscita. Stava per uscire dalla porta d'ingresso quando Michael la prese intorno ai fianchi. -Già te ne vai?- -Si mi sento male..tu vai da Gaia.- -Oh si giusto..Gaia.- -Tu la ami?.- chiese Allison -Non lo so.. ci si vede.-rispondette schivo Michael. -Ciao.- Allison si incamminò alla ricerca di un posto dove andare. Arrivò al solito parco e si sedette sulla panchina difronte all'altalena come aveva fatto sempre in questi giorni. Poco dopo sentì una voce avvicinarsi a lei. -Ciao.- disse un ragazzo dai capelli rossi. -Ehi.- -Posso sedermi? Le altre panchine sono tutte occupate.- -Ma certo. Come ti chiami?- chiese Allison. -Ron.- -Oh io sono Allison.- disse distratta lei. -Mhm..sui quindici anni,bella ragazza,occhi gonfi e sta da sola seduta in una panchina..-disse un ragazzo da dietro. Aveva i capelli scuri e gli occhi neri .Avrà avuto sui diciotto-vent'anni, non di più. -Disperata quindi..Ron fa proprio al caso tuo.-disse sarcastico. -Piantala,Michele.- disse Ron in tono deciso. -Se no? Mi fai la bua?- -Se no ti do un colpo ti ritrovi in Russia!- disse Allison alzandosi andando ad affrontare quel bulletto. -Oh,spiacente.. io non sfido le bambine.- Sentita quella frase uscirgli dalla bocca ad Allison gli si raggelò il sangue,si alzò e scagliò al bulletto un pugno nel naso. -Detto questo marmocchio..vai a bere il latte dalla mamma.- Michele scappò dall'umiliazione. Allison si girò. Ron non c'era più. Guardò l'orologio. Erano le sei. Allison si alzò dalla panchina e torno a casa e appena arrivata si mise a dormire.

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Capitolo 7
*** Riappacificazione ***


Allison quella mattina non uscì. Si svegliò che erano le tre del pomeriggio..una bella dormita. Prese il cellulare e iniziò a leggere i messaggi ricevuti. Erano due: Uno di Gaia e uno da un numero sconosciuto. Allison iniziò a guardare il messaggio di Gaia. -Ci siamo lasciati..ora è tutto tuo.- Allison era sconvolta. Provava soltanto un'attrazione fisica per Michael, niente di più. -Che stai dicendo!..ti ha lasciata lui?!- Nell'attesa della risposta di Gaia, Allison quardò il messaggio del numero sconosciuto. -Ciao sono Michael.- Allison non rispondette. Arrivò il messaggio da Gaia.- -L'ho mollato io..sono al parco vieni? Ho bisogno.- -Arrivo.- digitò sui tastini del cellulare e si preparò alla velocità della luce. Uscì di casa e si mise a correre più veloce che poteva,e poco prima di raggiungere il parco rallentò il passo. Non voleva farsi vedere da Gaia preoccupata dopo quello che si sono dette. Gaia era seduta nella solita panchina difronte all'altalena. Allison la raggiunse tranquilla. -Dimmi immediatamente che è successo.- -L'ho lasciato..ecco che è successo.- -L'avevo capito quello! Il punto è perchè l'hai lasciato?- -L'ho visto con un'altra.Contenta ora che lo sai?- Allison si sentiva male e temava di non sentirsi male per Gaia. Si certo,era dispiaciuta ovviamente per Gaia,ma era anche delusa da lui. -Allora vuol dire che è solamente uno come tanti altri che non merita le tue attenzioni e tu te ne devi lavare le mani. .Intesi?- -Come faccio a non interessarmene dopo dieci mesi che stiamo insieme?!.Te lo dico io..è impossibile.- In quel momento arrivò una chiamata al cellulare di Gaia. -Chi potrà essere mai?-disse sarcastica lei rispondendo. -Che fai?Non devi rispondere a lui!- -Si giusto..- -Sai che facciamo adesso?- -Che facciamo?- -Ti porto al supermercato a comprare la coppa maxi di gelato alla panna.- -Grazie.- -Figurati.- rispose Allison. Dopo andate al supermercato a prendere il gelato per Gaia andarono a casa sua. -Questa è casa mia..siamo sole i miei sono tutti e due in viaggio per lavoro.Siamo io,te e la mia sorellina Ginevra.- Salimmo le scale di legno in direzione di una camera lilla. Gaia aprì la porta -Ginevra sono tornata con la mia amica Allison vieni con noi?- Sdraiata sul letto c'era una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi verdi e pareva intenzionata a finire il suo libro.Avrà avuto dodici anni non di più. -Non ho voglia Gaia..conoscerò la tua amica un'altra volta.- -Ho il gelato..- -Non mi interessa voglio finire il mio libro oggi.- -Ci siamo lasciati.- La ragazzina appoggiò svelta il libro e andò ad abbracciare la sorella. -Hai voglia di raccontarmi?- chiese con tatto Ginevra. Gaia fece di si col capo e tutte e tre andarono in camera di Gaia. Entrarono tutte e tre nella stanza. Si sistemarono sul grande letto matrimoniale di Gaia e aprirono le confezioni di gelato,presero i cucchiai e iniziarono a mangiare il gelato. -L'ho visto con una ragazza dai capelli neri ma non l'ho vista in faccia.- -Magari era Giulia.-ipotizzò Ginevra. -No Giulia è bassa invece quella li era altissima.- -Potrebbe essere Noemi?- -Noemi non sarebbe la prima volta che ruba il ragazzo di un'altra.-constatò Ginevra. -Io so un modo per scoprirlo.- disse Allison con un mezzo sorriso sulle labbra. -Quale?!?- Gridarono entrambe le ragazze. -Metto il numero privato,mando un messaggio a questa Noemi fingendo di essere Michael!- -E se lei in quel momento è con Michael?- chiese Ginevra. -Cerchiamo un'orario in cui sappiamo che non può essere con lei.Però magari c'è qualche carogna che dice a Noemi che Michael in quell'orario non faceva quello che abbiamo detto noi.- -Quindi dobbiamo sapere un'orario dove Michael è in un posto dove non vuole essere visto,che quindi nessuna sa che è li.- -Michael stasera è dai bisnonni e lui non vuole che si sappia per qualche assurdo motivo.-disse Gaia. -Ora esatta?- -Undici e un quarto.- -Allison chiama tua madre.Digli che passi la notte da noi.-concluse infine Ginevra con uno sguardo furbo.

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Capitolo 8
*** Riappacificazione ***


Allison quella mattina non uscì. Si svegliò che erano le tre del pomeriggio..una bella dormita. Prese il cellulare e iniziò a leggere i messaggi ricevuti. Erano due: Uno di Gaia e uno da un numero sconosciuto. Allison iniziò a guardare il messaggio di Gaia. -Ci siamo lasciati..ora è tutto tuo.- Allison era sconvolta. Provava soltanto un'attrazione fisica per Michael, niente di più. -Che stai dicendo!..ti ha lasciata lui?!- Nell'attesa della risposta di Gaia, Allison quardò il messaggio del numero sconosciuto. -Ciao sono Michael.- Allison non rispondette. Arrivò il messaggio da Gaia.- -L'ho mollato io..sono al parco vieni? Ho bisogno.- -Arrivo.- digitò sui tastini del cellulare e si preparò alla velocità della luce. Uscì di casa e si mise a correre più veloce che poteva,e poco prima di raggiungere il parco rallentò il passo. Non voleva farsi vedere da Gaia preoccupata dopo quello che si sono dette. Gaia era seduta nella solita panchina difronte all'altalena. Allison la raggiunse tranquilla. -Dimmi immediatamente che è successo.- -L'ho lasciato..ecco che è successo.- -L'avevo capito quello! Il punto è perchè l'hai lasciato?- -L'ho visto con un'altra.Contenta ora che lo sai?- Allison si sentiva male e temava di non sentirsi male per Gaia. Si certo,era dispiaciuta ovviamente per Gaia,ma era anche delusa da lui. -Allora vuol dire che è solamente uno come tanti altri che non merita le tue attenzioni e tu te ne devi lavare le mani. .Intesi?- -Come faccio a non interessarmene dopo dieci mesi che stiamo insieme?!.Te lo dico io..è impossibile.- In quel momento arrivò una chiamata al cellulare di Gaia. -Chi potrà essere mai?-disse sarcastica lei rispondendo. -Che fai?Non devi rispondere a lui!- -Si giusto..- -Sai che facciamo adesso?- -Che facciamo?- -Ti porto al supermercato a comprare la coppa maxi di gelato alla panna.- -Grazie.- -Figurati.- rispose Allison. Dopo andate al supermercato a prendere il gelato per Gaia andarono a casa sua. -Questa è casa mia..siamo sole i miei sono tutti e due in viaggio per lavoro.Siamo io,te e la mia sorellina Ginevra.- Salimmo le scale di legno in direzione di una camera lilla. Gaia aprì la porta -Ginevra sono tornata con la mia amica Allison vieni con noi?- Sdraiata sul letto c'era una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi verdi e pareva intenzionata a finire il suo libro.Avrà avuto dodici anni non di più. -Non ho voglia Gaia..conoscerò la tua amica un'altra volta.- -Ho il gelato..- -Non mi interessa voglio finire il mio libro oggi.- -Ci siamo lasciati.- La ragazzina appoggiò svelta il libro e andò ad abbracciare la sorella. -Hai voglia di raccontarmi?- chiese con tatto Ginevra. Gaia fece di si col capo e tutte e tre andarono in camera di Gaia. Entrarono tutte e tre nella stanza. Si sistemarono sul grande letto matrimoniale di Gaia e aprirono le confezioni di gelato,presero i cucchiai e iniziarono a mangiare il gelato. -L'ho visto con una ragazza dai capelli neri ma non l'ho vista in faccia.- -Magari era Giulia.-ipotizzò Ginevra. -No Giulia è bassa invece quella li era altissima.- -Potrebbe essere Noemi?- -Noemi non sarebbe la prima volta che ruba il ragazzo di un'altra.-constatò Ginevra. -Io so un modo per scoprirlo.- disse Allison con un mezzo sorriso sulle labbra. -Quale?!?- Gridarono entrambe le ragazze. -Metto il numero privato,mando un messaggio a questa Noemi fingendo di essere Michael!- -E se lei in quel momento è con Michael?- chiese Ginevra. -Cerchiamo un'orario in cui sappiamo che non può essere con lei.Però magari c'è qualche carogna che dice a Noemi che Michael in quell'orario non faceva quello che abbiamo detto noi.- -Quindi dobbiamo sapere un'orario dove Michael è in un posto dove non vuole essere visto,che quindi nessuna sa che è li.- -Michael stasera è dai bisnonni e lui non vuole che si sappia per qualche assurdo motivo.-disse Gaia. -Ora esatta?- -Undici e un quarto.- -Allison chiama tua madre.Digli che passi la notte da noi.-concluse infine Ginevra con uno sguardo furbo.

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Capitolo 9
*** Baci e abbracci amorevoli. ***


La mattina seguente le ragazze si alzarono alle otto e mezzo. -Buongiorno.-disse allegramente Allison stiracchiandosi e mettendosi seduta nel letto. Ginevra stava leggendo un libro e Gaia era ancora addormentata. Allison ancora stanca si mise nuovamente a dormire. -Ginevra,mettiti a dormire dopo dobbiamo andare a fare shopping.-disse Gaia con tono stanco. -Ok ma mi compri un nuovo libro.-disse Ginevra. -Ok.-mentì Gaia. Ginevra si infilò nel letto e andò a dormire. Gaia cercando di non fare rumore per non svegliare le due ragazze,andò in bagno si mise un vestito,corto,verde smeraldo e un paio di ballerine nere,si arricciò i capelli,si trucco alla perfezione e uscì di casa. Appena uscita dalla porta,prese il cellulare,si infilò gli auricolari e mise una canzone della sua playlist. Si incamminò verso una casa giallina vicino alla sua via. Appena arrivata controllo il campanello. Si,era quello giusto. Suonò il campanello e dopo pochi istanti,una voce maschile parlò. Gaia la riconobbe subito. -Chi è?- -Apri.- Il cancello si aprì.Mentre Gaia si stava dirigendo verso la porta,quest'ultima si spalancò. -Come mai sei venuta? Pensavo che non mi volessi più.- disse Michael,sorridendo a Gaia. -Beh..ero arrabbiata,ma ora è tutto passato..posso entrare?- -Certo.-rispose Michael sorridendo. Michael porto Gaia in una stanza azzurra,con un letto matrimoniale abbastanza grande e con delle tende blu notte. -Siediti.- disse Michael coricandosi nel letto matrimoniale. Gaia si accomodò su una poltrona di pelle accanto alla finestra,accavallando le gambe in modo sexy. Michael si mordette il labbro. Non poteva fare a meno di notare che il vestito di Gaia era corto. Molto corto. -Beh..a cosa devo la tua visita? E sopratutto.. perchè vestita così..così?- -Volevo chiederti scusa per il mio comportamento di ieri notte,e ti volevo chiedere una cosuccia.- rispose Gaia alzandosi dalla poltrona e andando a coricarsi vicino a Michael nel letto,accarezzandogli i capelli. -Spara..- -Avevi intenzione veramente di lasciarmi?- chiese Gaia accarezzando la mano di Michael. -Beh..in verità si.-rispose Michael mettendosi a pancia in giù. -Come mai?- -Gaia,tu sei fantastica..sul serio,ma tu non mi fai provare quel brivido che sento quando vedo Noemi.- -Perchè ha dei vestiti cortissimi ogni giorno?- -Si.- -Guardami Michael,guardami.-disse Gaia mettendosi in piedi nel letto. -Mi piaci.- -Più di Noemi?- -Sinceramente? In questo momento Noemi in confronto a te sembra un bradipo.-disse Michael. Gaia sorrise ricoricandosi nel letto.-Cosa devo fare per starti di nuovo accanto?- disse Gaia in lacrime abbracciandolo. Michael baciò Gaia accarezzandole la guancia. -Niente.- disse poi prendendole la mano e baciandole il collo. -Sei venuta da me,facendo quello che voglio io,dimostrando che mi ami davvero.Io prima questo non lo sapevo,o almeno non ne ero convinto.- -E posso chiederti una cosa ancora,prima di andare?-chiese Gaia col sorriso in faccia. -Tutto quello che vuoi.- -Provi un'attrazione per Allison,dico bene?- -Anche no! Detto sinceramente non mi piacciono le bionde!- -Ok..ora devo andare.- -Ancora un'oretta? Ti prego.- disse Michael. -Va bene..ok.- disse Gaia togliendosi le ballerine e mettendosi sotto le coperte. -Ehi,non è scomodo quel vestito?- chiese Michael sorridendo. -Vuoi che me lo tolga?- Michael annui sorridendo. -Si,ti piacerebbe.-disse ridendo Gaia. -Si,ma piacerebbe anche a te,no?- Gaia non rispose. Si alzò dal letto e si mise al centro della stanza. -Mi apri la cerniera?- disse Gaia sorridendo a Michael. Lui si alzò e gli sfilo il vestito.La prese in braccio e insieme,si misero a letto,sotto le coperte. Si abbracciavano,si baciavano,si toccavano a vicenda. Riempirono quell'ora di baci e abbracci amorevoli,e allo scoccare del tempo concesso a Gaia per tornare a casa,quest'ultima disse: -Un'altra ora?- Michael sorridendo baciò Gaia. -Ti amo.-poi disse lui. -Anch'io. E ora ne puoi essere convinto.-

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