incontri che ti cambiano

di Lupin_Minerva
(/viewuser.php?uid=422480)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sconvolgimento routine ***
Capitolo 2: *** Con Grace ***
Capitolo 3: *** Baby sitter ***
Capitolo 4: *** una serata diversa ***
Capitolo 5: *** Spiegazioni ***
Capitolo 6: *** la fine è un bellissimo inizio ***



Capitolo 1
*** sconvolgimento routine ***


Steve tolse la plastica protettiva della scatola di guanti in lattice e ne prese un paio, da quando si era trasferito alle Hawaii ,e aveva incominciato a lavorare al pronto soccorso, ne usava una quantità enorme . Solitamente le giornate erano relativamente tranquille : infatti esclusi quegli sporadici incidenti , si trovava davanti pazienti che richiedevano cure relativamente semplici. La maggior parte delle volte erano bambini , infatti al Pronto soccorso tutti sapevano che era la persona più adatta grazie alla sua calma e alla sua pazienza. Ma quando quella mattina era entrato in ospedale si rese subito conto che la giornata sarebbe stata movimentata visto che era da poco arrivata una ambulanza con 2 persone: un uomo e una donna, due poliziotti che da quanto gli avevano detto ,mentre si recava nel box dove si trovava uno dei due, erano stati catturati durante una operazione di polizia ed erano stati selvaggiamente picchiati. Steve penso che doveva fare tutto il possibile per l’agente che gli sarebbe capitato, in fondo se era finito in quella situazione era per garantire la sicurezza pubblica. Fu così che sovrappensiero scostò la tenda del box e trovò un uomo di piccola statura sdraiato sul lettino. Era biondo e nonostante i numerosi ematomi e il sangue un po’ pesto e un po’ fresco sul volto e sul petto ,scoperto a causa della camicia stracciata, si vedeva la sua avvenenza, Anche le gambe non si erano sottratte alla “tortura” . L’uomo aveva gli occhi aperti , erano di un bellissimo colore azzurro, ma il suo sguardo era vuoto . Così Steve gli si avvicinò e si sedette allo sgabello affiancato al letto, con voce calda e calma iniziò il suo lavoro aprendo una scheda sul comodino .
  • Detective william?- nessuna risposta, il suo sguardo era assente come se non volesse essere li, allora steve allungò una mano toccandogli il braccio. A quel contatto il paziente saltò e steve ritrasse subito la mano.
  • Detective William?-
  • Si –
  • Salve io sono il dottor Mcgarrett, la prego mi chiami Steve, sarò il suo medico e nei prossimi giorni mi occuperò di lei. Per prima cosa le tratteremo le ferite esterne e poi andremo a occuparci del resto, se lei è d’accordo…- un solo cenno affermativo del capo fu la sua risposta.
  • Bene , allora incominceremo subito .-  disse con un sorriso rassicurante.
Steve non fece in tempo a girarsi per prendere l’occorrente per la medicazione che il detective william allungò una mano verso il medico e gli disse
  • Devo andare da Grace-
  • Prego?- e chi era Grace?
  • Mia figlia mi aspetta all’uscita da scuola … devo andare!- e cercava di alzarsi dal letto ma la sua stanchezza lo stava facendo cadere  dal letto ma Steve lo sostenne e potè solo pensare che doveva essere un padre esemplare visto che il suo unico pensiero nonostante le torture subite era sua figlia.
  • No detective lei non si può muovere… la prego.. manderemo qualcuno a prendere Grace se sua moglie non può.
  • Non siamo più sposati e poi lei non è sull’isola al momento…. No devo andare io.
  • Mi dispiace ma lei non può muoversi  senza la mia autorizzazione e non sono intenzionato a dargliela…-
  • Allora ci vada lei dottore.. non la conosco ma da come mi tratta è sicuramente una persona per bene… la prego dopo tutto quello che è successo non mi fido più di nessuno la prego!
  • ..ah .. se serve a farla stare tranquillo andrò io , ma lei chiami sua figlia e le dica che andrò a prenderla io. Ma a una condizione: che lei si riposi e si fa curare ok? – questa ultima frase Steve la disse con estrema dolcezza e Danny se ne deve essere accorto perché il suo sguardo smarrito e spaventato era ora più rilassato.
  • Ok… comuque io sono Danny , Steve-
  • Piacere Danny- sorridendo
  • Vado subito da Grace-
  • Si ti dispiacerebbe portarla a pranzare, così che gli infermieri abbiano il tempo di ripulirmi?
  • Ma certo tranquillo-
  • Grazie dott.. cioè Steve-
  • Non ti preoccupare Danny… quando torno dovremmo fare varie visite quindi riposati tra poco ti porterò Grace-
Danny allungò la mano su quella di Steve e disse nuovamente
-Grazie..-.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Con Grace ***


Erano ormai quasi le 15 e Steve si trovava già di fronte alla scuola della figlia del suo paziente. Non gli era mai accaduto di fare un favore del genere ad un paziente, infatti non sapeva il perché si sentiva stranamente coinvolto . Nel momento in cui suonò la campanella ,e una valanga di bambini correva fuori dalla scuola, Steve si rese conto di avere un problema. Non sapeva Grace chi fosse. Danny aveva provato a fargli una descrizione ma era molto stanco e non era stato propriamente d’aiuto. Quando ad un certo punto scorse una bambina sulla decina che aveva lo sguardo particolarmente preoccupato. Non aveva dubbi doveva essere lei. Così scese dalla sua auto e si diresse verso la bambina e con voce calma e rassicurante disse: - Grace?- la bambina si girò e lo guardo con fare sospettoso. - Si? Lei chi è?- Steve si accorse che aveva gli occhi lucidi - Sono il dottor Mcgarret. Tuo papà ti dovrebbe aver chiamato per dirti che sarei venuto io a prenderti…- non potè finire la frase che venne interrotto dalla bambina che lo travolse di domande . - Ah è lei allora… come stà Danno ? perché è all’ospedale? Non gli è successo niente?- chiedendo ciò alla bambina scivolarono parecchie lacrime sulle guance e Steve provò un profondo senso di tenerezza, tanto che si abbassò e la strinse in un abbraccio fino a quando non smise di piangere e intanto le diceva: - Ehi Grace devi stare tranquilla ,tuo padre sta bene l’ho assistito fino a poco fa… adesso andiamo a mangiare un boccone e poi ti porto subito da lui.. ok? - Si…- disse asciugandosi le lacrime dagli occhi. E così Grace prese la mano del Dottore che la condusse sulla sua auto dove lui per distrarla le aveva fatto molte domande. Quanti anni aveva, cosa le piaceva fare e la bambina , che nel frattempo si era ripresa iniziò a parlare come un fiume in piena. Portò Grace a mangiare in un chiosco dove facevano dei gamberetti fantastici e poi la portò in ospedale dove Danny la attendeva.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Baby sitter ***


Quando Grace vide Danny gli saltò addosso e, nonostante non lo avesse dato a vedere, Steve sapeva che per danny quella dimostrazione d’affetto era stata molto dolorosa. - Ehi scimmietta!!! Danno è un po’ acciaccato ma starà benissimo fra poco!!- - Papà mi hai fatto spaventare, ma come hai fatto a ridurti così ??- - Stavo dando la caccia ai cattivi scimmietta- Gli infermieri avevano ripulito e disinfettato Danny e gli avevano fasciato un polso e una caviglia. Aveva sul volto numerosi punti e qualche cerotto ma ciò che aveva tranquillizzato grace era il fatto che stesse bene. In generale non si poteva dire che fosse un fiore ma prima era molto peggio. - Senti Grace- si intromise Steve- perché non vai con una infermiera a prendere un gelato così io e papà possiamo parlare di come Farlo tornare nuovo? - Ma io….- - Scimmietta vai a prendere il gelato così io parlo col dottore e poi non ti preoccupare avremo tutto il pomeriggio per noi- disse Danny paternamente convincendo la sua piccolina. Così grace andò via e nella stanza rimasero solo Steve e Danny. - Steve Grazie per asserti preso cura di Grace prima… deve averti rimbambito- disse sorridendo - Ma scherzi mi sono divertito anche io, tua figlia è adorabile… comunque ho dato un occhiata ai vari referti e credo che la cosa migliore per te sia di passare un paio di giorni in ospedale così che ti possiamo monitorare…- Steve non riuscì a finire di parlare che subito venne interrotto da Danny - No scusa ma io non posso….. non ho nessuno a cui affidare Grace e francamente al momento mi fido di ben poche persone.. quindi non se ne parla… dove devo firmare per andare via?- Danny era diventato logorroico e si stava agitando nel letto. Così Steve si avvicino e lo respinse sul letto con delicatezza ma allo stesso tempo con determinatezza. - Danny tu non ti puoi muovere. Se ti fidi terrò io Grace-ma come gli saltava in testa? - infondo oggi ci siamo trovati bene e quando io ho il turno in ospedale lei potrebbe stare qui con te!- ci fu un attimo di silenzio ma poi Danny disse: - Oh… bhe non che non mi fidi ma non vorrei che ti fosse di disturbo e poi tu avrai la tua vita non so..- - Non ti preoccupare nessun disturbo, fidati! - Sicuro?- - Si!- - Bhè vediamo che ne pensa la diretta interessata!- disse infine sorridendo! Quando Danny disse a Grace che avrebbe passato un paio di giorni a casa di “zio Steve” lei fu veramente felice, si era trovata davvero bene con lui quel pomeriggio e poi quando Steve le disse che abitava vicino alla spiaggia Bhe era totalmente estasiata. Cavolo, pensò, suona bene zio Steve. Anche Danny fu contento che la figlia l’avesse presa bene, e soprattutto che stesse con Steve. Non lo conosceva da molto ma sentiva di potersi fidare. E faceva bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** una serata diversa ***


Non appena Steve finì il turno , andò nello spogliatoio per cambiarsi e, non appena ebbe fatto, si recò in camera di Danny per prendere Grace. Erano le 19:00 e se di solito si fermava a fare un po’ di straordinario oggi non lo avrebbe fatto. Aveva qualcuno di cui occuparsi e, soprattutto una cena da preparare, era questo il vero problema. E fu avvolto da questi pensieri che si ritrovò sulla porta della stanza di Danny, dove trovo una scena deliziosa. Infatti Danny e Grace erano stesi sul letto a ridere vedendo i cartoni e, quasi gli dispiacque di interrompere il loro divertimento.
  • Avanti Grace, saluta papà dobbiamo andare.-  La bambina sulle prime non voleva lasciare il padre ma poi sia Steve che Danny la convinsero e fu allora che Danny iniziò un monologo su cosa Grace poteva e non Poteva mangiare, vedere , fare ecc.
  • Tranquillo Danny sono un medico! So cavarmela.
  • Si ecco io non metto in dubbio … però sai può succedere …-non finì di parlare che Steve gli prese le spalle e gli disse con voce decisa:
  • Danny! Calmati Grace starà benissimo non ti preoccupare, adesso passeremo a casa tua e prenderemo tutto ciò che mi hai scritto sulla lista e giuro di non fare qualsiasi cosa possa nuocere alla sua salute! Giuro, parola di scout!- concluse sorridendo
  • ….. ok…..-  non era convinto ma se ne doveva fare una ragione!
Steve e Grace si stavano recando  a casa di Danny, la bambina aveva bisogno di qualche cambio di vestiti e biancheria  e libri per la scuola .Entrati nell’appartamento Grace andò in camera sua per prepararsi e Steve aspettava nel piccolo soggiorno guardando le numerose foto di quella bellissima bambina con il suo papà. A Steve da piccolo sarebbe piaciuto molto avere un papà affettuoso come lo era Danny. Purtroppo suo padre non era mai stato un tipo da esternare i propri sentimenti e questo gli aveva creato non poche incomprensioni con il figlio. Il flusso di pensieri venne interrotto quando Grace irruppe nel soggiorno affermando di avere fame.
Il viaggio verso casa sua fu abbastanza lungo ma per loro passò in un lampo, infatti Grace stava raccontando a Steve vari aneddoti sul padre che Steve non si sarebbe mai aspettato. però come era loquace quella ragazzina ! Arrivati a casa ordinarono due pizze e il medico scoprì con piacere che  Grace aveva i suoi stessi gusti. Pizza ananas e prosciutto! Divina! Cenarono sul divano guardando la televisione. Grace aveva la testa appoggiata alla spalla di Steve e lui poco dopo le 22:00 si accorse che la bambina si stava addormentando
-Grace dai andiamo a letto.-
-si zio…-disse sonnicchiando, a Steve fece un certo effetto essere chiamato “Zio”.
-senti Grace … per te è un problema dormire con me nel lettone? Altrimenti io dormirò sul divano tranquilla-
No zio va bene- disse sorridendo. Quel sorriso ,pensò Steve, fosse di una dolcezza unica.
Così la portò in bagno dove però la lasciò cambiarsi da sola anche se non era molto sveglia e reattiva. Mica per niente ma la situazione imbarazzava molto di più lui che non Grace che già lo considerava come uno di famiglia.
Quando entrambi furono lavati e cambiati si misero a letto e si addormentarono entrambi sereni per la serata passata insieme. Steve doveva ammetterlo, si era divertito anche lui. Prima di addormentarsi il suo pensiero andò a Danny, era contento che stesse bene ,tutto qui! Non sapeva che anche la bambina al suo fianco stava rivolgendo il pensiero , seppur in modo diverso, alla stessa persona.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Spiegazioni ***


Il sole filtrò attraverso le tapparelle e andò a colpire il volto rilassato di Steve che con quel contatto caldo si era destato dal sonno. Un sonno tranquillo e sereno. Poco dopo aver aperto gli occhi Steve si rese conto di avere un piccolo corpicino attaccato alla schiena e allora ricordò la serata precedente. Erano le 7:15 e lui avrebbe dovuto attaccare a mezzogiorno. Fortuna che era sabato e che Grace non sarebbe dovuta andare a scuola, così facendo molta attenzione a non svegliare la piccola si alzo dirigendosi in cucina per preparare la colazione. Passando per il corridoio vide il suo cellulare e penso che fosse strano che Danny non lo avesse chiamato. Infatti non era così. Cacchio aveva lasciato il telefono in modalità silenziosa e vide ben 12 telefonate di Danny. Non fece in tempo a digitare il numero che Danny lo richiamò, ma stavolta rispose:
  • Danny scusa avevo lasciato il telefono silenzioso!-
  • Ah ma sei vivo! e Grace come sta? Stavo per chiamare la guardia Medica , i pompieri ,tu non rispondevi e….-
  • Danny è tutto a posto, Grace dorme beatamente. Appena si sveglia e avremo fatto colazione verremo in ospedale poiché io devo lavorare e tu potrai passare il pomeriggio con Grace . è tutto ok?-
  • Si, penso di si!
  • Appena Grace si sveglia ti faccio chiamare!-
  • È una buona idea!-
  • Ehi preparati oggi avremo parecchie piccole visite da fare!
  • Ok ma non troppo lunghe voglio stare con Grace.- disse con molta dolcezza
  • Tranquillo ma dovrai darmi alcune risposte-
  • Ok!-
Poco dopo Grace si svegliò e  stava facendo colazione con Steve . Lei era come un turbine che aveva portato vita a quella monotonia che era la vita di Steve prima di quello strano incontro al pronto soccorso. Verso le 11 quando erano ormai entrambi vestiti si incamminarono con la macchia verso l’ospedale.
\\\\\\\\\\
Danny era nella sua stanza, e dove sarebbe potuto andare? Era in attesa che arrivasse la sua monkey. era quasi mezzogiorno e Steve doveva iniziare il suo turno…. Uffa ma quanto ci metteva e , mentre aspettava si mise a pensare questo persona fantastica che aveva incontrato, che si stava prendendo cura di lui da dottore e di sua figlia. Ma questo pensiero fu interrotto da una infermiera che gli portava il pranzo e poi la tanto attesa visita della figlia che accompagnata da Steve si era gia buttata sul letto affianco a lui.
La giornata trascorreva tranquilla fino a quando verso le 14:00 Steve rientrò in camera di Danny. Doveva assolutamente completare la scheda riguardante il suo ricovero . e poi doveva capire le cause di tutte quelle lesioni. Cosi porto Grace con una infermiera (la stessa dell’altra volta) al bar dell’ospedale.
-Danny senti lo so che sicuramente non ti va di parlarne ma devi raccontarmi cosa è successo il giorno dell’ Incidente- il volto di Danny si era velocemente rabbuiato
- niente una azione finita male- disse laconico
- e come ti sei procurato tutte queste ferite, la tua collega era in condizioni migliori e ora è gia stata dimessa-
- è che se la stavano prendendo anche con lei così ho fatto in modo di far concentrare la loro attenzione su di me , e lei sarebbe stata salva….- ora era sull’orlo del pianto- ho gia perso ina collega così e io non…- steve lo interruppe e lo abbracciò , il senso del dovere e l’audacia di quel “piccolo uomo”, solo di statura, erano enormi.
- non devi aggiungere altro, ci penso io a finire il fascicolo… comunque sappi che appena finiti gli esami di dimetteremo e potrai tornare alla tua vita con Grace.-
- grazie mille di quello che stai facendo, veramente Grazie-
- di nulla Danny.. ora riposati e ricomponiti che fra poco Grace sarà qui.- disse lui sorridente e Danny annui.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** la fine è un bellissimo inizio ***


Con estrema felicità Danny stava preparando la sua borsa. Steve aveva dato l’ok, gli esami erano tutti perfetti e lui si era  rimesso velocemente.  Finalmente sarebbe potuto tornare a casa con la sua Monkey. Così alle 10:00 venne una infermiera che gli consegnò i fogli delle dimissioni dall’ospedale che firmò immediatamente. Prese la borsa e si diresse verso l’ascensore che lo portò all’atrio . arrivato lì trovò una scena bellissima . Steve e Grace con in mano un bellissimo cartellone con Scritto “ Bentornato Danny” . era davvero contento di vederli . entrambi . si entrambi e dopo aver dato un bacione alla sua monkey si avvicinò a Steve per stringergli la mano e gli disse:
  • Grazie, davvero per tutto ciò che hai fatto io non so…- Danny non concluse poiché Steve gli aveva mollato la mano per stringerlo in un abbraccio a cui lui cedette immediatamente.
  • Grazie a te, ho passato dei giorni bellissimi  con tua figlia e..-
  • Anche io mi sono divertita con lo zio Steve…. Anche se durante la notte russa un po’…-
Scoppiarono tutti e tre a ridere e felici si recarono al parcheggio dove Steve aveva portato l’auto di Danny. Lui e Grace salirono in auto e Steve molto impacciato non sapeva cosa fare così pensò che la cosa migliore fosse salutare e togliere il disturbo, in fondo lui non era “di famiglia”, anche se gli sarebbe molto piaciuto! In fondo Famiglia è La parola che durante la sua giovinezza gli era tanto mancata. Così disse
  • Bene io non voglio disturbare oltre quindi….-
  • Cosa?????- dissero all’unisono Danny e Grace.
  • Tu ora vieni a pranzo con noi e non mi dispiacerebbe se diventasse una cosa abituale. Infondo uno zio deve fare molto spesso visita alla sua nipotina , giusto Monkey?
  • Giusto Danno!!-
  • Oh bhè io non saprei… c’è … io-
  • Steve Sali ti prego. –la mano di Danny si era allungata verso quella di Steve
  • Ok va bene…. Ma sappiate che vi starò in mezzo mooolto spesso-
Scoppiarono a ridere e fu così che Steve divenne un assiduo frequentatore di casa Williams e viceversa per casa sua. E fu così bizzarramente che egli trovò finalmente e soprattutto provò per la prima volta la sensazione di far parte e di essere una famiglia!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2436984