Just give me a reason.

di LadyMikaelson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot. ***
Capitolo 2: *** Prigionia. ***
Capitolo 3: *** "I look at you,and I see...an Angel" ***
Capitolo 4: *** Alaric is back. ***
Capitolo 5: *** Lost in the darkness. ***
Capitolo 6: *** The Kingdom of Mikaelson ***
Capitolo 7: *** The return ***
Capitolo 8: *** Lose Control ***
Capitolo 9: *** Guai in vista. ***
Capitolo 10: *** Vita normale.. O quasi. ***
Capitolo 11: *** Markos. ***



Capitolo 1
*** Pilot. ***


1

- Pilot.
 
Pov. Damon
 
Elena: DAMON!
 
Mi girai di scatto sorpreso mentre un sorriso di sollievo mi si dipinse sul mio viso,corse verso di me per poi abbracciarmi la stringo a me godendomi quel momento,le accarezzai con dolcezza i capelli era spaventata da qualcosa.
Ti amo,Damon.
Perché mi ami perché io amo te.
Ho bisogno di te,perché sei tu che non mi fai cadere nell’oscurità.
Sei la mia vita,Elena.
Scelgo di lasciarti andare perché non voglio che tu diventi come me.
Ed ora ero davanti a Aaron promettendomi che non lo avrei toccato,ma il dolore era insopportabile senza di lei che mi migliorava era tutto doloroso. Ma lei mi aveva lasciato. Per i miei errori. Ma cosa centrava Katherine?
Ignorai tutto,spensi tutti i pensieri lasciando la mia umanità intatta era da tempo che non “uccidevo” non ci pensai nemmeno due volte mi avventai al collo del ragazzo per poi buttarlo sull’asfalto mentre il sangue continuava a scendere.
 
Enzo: questo è il Damon che conosco.
 
Guardai il mio amiconemico e gli sorrisi con la bocca insanguinata ci girammo a guardare l’ultimo Wilthmore che pian piano moriva.
 
Pov. Elena
 
Ora era davvero tutto finito.
Sentivo le parole crudeli che Katherine diceva con la mia bocca,le lacrime mi scesero rinchiusa in un angolino del mio corpo non potevo fare più nulla oramai perché ero rimasta con lei? Perchè?

Perché sono troppo buona.
Oh Damon,lo sai che a me non mi interessa davvero di Katherine è lei dentro il mio corpo,ma come avrebbe potuto crederci? Infondo Katherine ha vinto,io lo distrutta e lei si è presa il mio corpo.
“You are the best influence on me i need you. You are the good and I need a little good in my life because without it there’s an awful lot of darkness”
Mi accasciai nel mio angolino ormai in lacrime,che potevo fare ora? Sarebbe andata via e addio alla mia vita,addio a Damon.
 
Io: Katherine,mi senti? TI ODIO!
 
Urlai le ultime parole sperando che lei mi potesse sentire la sento ridere dentro di me,ringhiai tirando pugni ad una parete invisibile per poi cadere di nuovo giù.
 
Katherine: ma cosa? Come posso sentirti? No non è possibile. NADIA.
 
Alzai di scatto la testa quando sentì la voce di Katherine dentro di me,una speranza si accese quando lei parlò ricordavo bene le parole della donna io sarei completamente morta e allora perché Katherine mi aveva appena risposto? Ok se potevo sentirla può dire pure qualcosa. Ok Elena,calma concentrati.
 
Nadia: che succede?
Katherine: sento Elena ti aveva giurato che lei sarebbe MORTA dopo l’incantesimo o sbaglio?
Nadia: no..ma come senti Elena?
Katherine: si sento tutto ogni sua emozione,la sua voce insopportabile.
Nadia: ti avevo detto di non uccidere Mia lo ha completato a metà ed Elena non è morta del tutto.
 
Non ero morta del tutto?
Notizia meravigliosa potevo vedere Bonnie,avvertirla che Katherine aveva preso in possesso il mio corpo ma come? Sospirai camminando avanti e indietro non sapevo come funziona l’altro lato e se c’era la possibilità di poterla vedere sapevo che Jeremy poteva vedere i fantasmi. Ma io non lo sono del tutto a quanto pare.
Devo mantenere la calma e vedere se Katherine parla ancora con Nadia o meglio far qualcosa che Katherine stia sempre con Nadia.
Sento la voce di Nadia lamentarsi al telefono.
 
Nadia: Clark senti ho un problema Mia ha fatto un incantesimo per aver il corpo tutto per mia madre ma lei la sente si non dovrebbe essere completamente morta? Come? Un altro passaggio? Ma aveva giurato che..Ok verremo subito,senti ma c’è il rischio che Elena può uscire di nuovo? Oh meno male allora domani verso il pomeriggio saremo da te. Grazie Clark.
Katherine: allora?
Nadia: la buona notizia è che Elena non può riavere il suo corpo Mia non ha ucciso l’anima di Elena non sapevo di questo passaggio ma comunque non può darci problemi entro domani sarà morta.
 
Entro domani?
Ok,Elena,mantieni la calma e soprattutto non lasciarti andare dovevo trovare un modo per contattare Bonnie o Alaric qualcuno che la potesse avvisarla ma come potevo fare?
Camminai nel buio e nel vuoto per ore senza trovare nessuno o almeno speravo che ci fosse qualche speranza che io potessi ritornare in vita? Mentre vagavo nel vuoto vidi una ragazzina.
Una ragazzina? Anzi 4 ragazzine?
Ma cosa ci facevano qui?
Andai piano verso di loro per poi cominciai a sentire delle voci,mi guardai intorno ero uscita dalla mia prigione ed ogni vampiro della cripta,Kol,Silas,Anna con una donna erano li che camminavano tranquilli.
Ero davvero nell’altro lato?
 
Il giorno dopo.
 
Camminavo nervosa nella camera che mi ero creata,beh,più che una camera era una prigione vera e proprio forse Katherine voleva che io fossi li. Rinchiusa soffrendo,mentre lei si divertiva a essere me a farmi odiare..Eppure che avevo fatto? L’avevo solamente perdonata.
Ma Katherine Pierce è Katherine Pierce.
Lei non merita pietà,non merita amore,non merita di avere una figlia,non merita di essere felice si pensa che una persona sul punto di morte si penti di quello che ha fatto o meglio che cerca di trovare la pace..Ma gente,credetemi se pensate che Katherine Pierce è una santa,dimenticatelo è l’egoista al massimo non credevo che ci fosse gente cosi.
Nessuno è santo in questo mondo.
Ma “rubare” il corpo di un'altra persona solo perché si è troppo egoisti a morire,no questo non esiste,mi fermai portandomi le mani fra i capelli. Dovevo ritornare all’altro lato mi ricordo quello che Stefan mi disse di Tessa e l’ancora visto che i viaggiatori ne erano coinvolti,se la trovavo prima che mi uccidevano per davvero io potevo avere una via d’uscito. Ma mi avrebbe aiutata?
Infondo io non gli ero simpatica visto che la prima me aveva portato via l’amore della sua vita,mi morsi il labbro indecisa ma poi a passi veloci usci trovandomi nel vuoto,corsi cercando qualunque cosa le persone sembrava che non mi vedessero,speriamo che lei mi vede.
La trovai seduta su una panchina che leggeva un libro che sembrava antico,il suo volto era rilassato come se la morte l’ha resa felice e rilassata,aveva ingannato il destino aveva ottenuto Silas contro l’universo e il destino.
Respirai profondamente,ok Elena,mi avvicinai a lei piano allo stesso tempo indecisa se mi potesse vedere o mi poteva aiutare.
 
Tessa: ciao Elena.
Io: p-puoi vedermi?
Tessa: certo –abbassò il libro guardando verso la mia direzione- non sei ancora un fantasma come?
Io: Katherine Pierce ha preso il mio corpo e io..
Tessa: sei quasi un anima perduta –mi guarda dalla testa hai piedi e chiuse il libro- lavoro dei viaggiatori immagino
Io: già indovinato –la guardai- senti so che tra me e te non andiamo d’accordo ma..
Tessa: ma vuoi sapere se posso aiutarti giusto? Mi dispiace non ho poteri
Io: lo so ma almeno se mi dicessi cosa possa fare..
Tessa: siediti Elena
 
La guardai con esitazione e poi mi avvicinai a lei sedendomi sulla panchina affianco.
 
Pov. Laurel
 
Clark mi aveva appena avvisato che la 3 doppelganger con sua figlia fra poco sarebbero stati qui, sorrisi bene finalmente dopo che Katherine Pierce aveva ucciso il mio uomo avrei potuto avere vendetta.
Ero passata in un corpo all’altro,dopo la morte di Sebastian per il suo essere egoista,per volere sfuggire a Klaus avevo gioito alla sua morte ma perché Mia aveva ubbidito come una serva? Sospiro infastidita sorridendo che a breve avrei avuto anche io la mia vendetta volevo davvero vedere come la proprietaria del suo corpo era d’accordo. Un sorriso si dipinse sul mio volto.
I viaggiatori,erano sempre in viaggio in pochi avevo un posto permanente o i loro figli alla maggior età rifiutavano di apprendere quello che i genitori facevano da quando erano nati,io avevo seguito la mia discendenza che faceva parte delle Petrova.
Mio zio,non accettò,ricordai mio padre che lo pregò visto che lui era il primo figlio e aveva più poteri in vantaggio ma lui non lo accettò ed è da quel giorno che io seguo sua figlia la Doppelganger che odiavo,per colpa della sua famiglia la mia ci aveva rimesso la pelle per colpa di vampiri che avevano attaccato il nostro villaggio se ne eravamo di più forse non sarebbero morti. Forse non ci sarebbe stato odio separando i Petrova.
Anche se sua figlia,Nadia,aveva deciso di essere una viaggiatrice ovviamente dopo che Gregor l’aveva aiutata e fingendo di amarla arrivando a Katherine,ma purtroppo lo ha ucciso. Ma oggi sarebbe tornato il giorno della verità.
Perché,noi a parte essere dei viaggiatori eravamo anche vampiri,eravamo potenti ovviamente non come a Klaus ma c’è la sapevamo cavare.
 
Clark: Laurel sono quasi arrivate. Sei sicura?
Io: sicurissima attenetevi al piano –sorrido- siamo una famiglia no?
Clark: si ma loro due no
Io: lo so ma ho bisogno del corpo di Elena per contattarla senza di esso non posso far nulla
Clark: pensi che Nadia lo permetterà?
Io: oh si prepara una lunga dose di verbena e mettila in cella a Elena alias Katherine ci penso io
Clark: ma siete sicura ..? non può essere pericolosa?
Io: Clark quante volte te lo detto? Siamo viaggiatori basta sussurrare 4 paroline per farli dormire
Clark: hai ragione scusami e che la morte di Mia..
Io: anche la morte di Mia sarà vendicata –mi girai verso la finestra- anche se lei è stata stupida sapeva benissimo cosa fare ovvero portarmi Katherine non far si che Elena morisse ora avvisa gli altri che abbiamo poco tempo.
Clark: si signorina..
 
Avevo un peso al cuore appena sentì chiudere la porta lasciai uscire il respiro che trattenevo insieme alla rabbia e mi avvicinai al mini frigo e presi una sacca bevendola. Mia stupida Mia! Ma perché non mi avevi ascoltato? La prima cosa che gli avevo avvisato era proprio questo: “Attenta a Katherine non fare cose di fretta se ti promettono qualcosa,perché ti uccidono”. Ma lei ovviamente cosa fa? Li ascolta come ammaliata e si fa uccidere da quella manipolatrice.
Riduco in pezzi il pezzo di plastica che avevo in mano per poi buttarlo nel cestino prendendo un fazzolettino pulendomi la mano,mi siedo sulla poltrona giocherellando con una ciocca di capelli pensando ad una strategia. Avevo mandato un uomo a prendere ormai i resti del corpo di Katherine con quello ci sarebbe stata una chance per contattare Elena.
Perché mi stavo interessando a quella ragazza?
Perché lei aveva passato tutto quello che avevo passato io,perché mi ricordava quando io non centravo nulla con questo mondo quando ero una ragazzina che voleva sposarsi avere dei figli prima che tutto mi investisse. Anche se non ero una Doppelganger per colpa ho dovuto sacrificarmi come Petrova ho dovuto accettare senza dire di no ero una loro serva. Ho dovuto proteggere tutti i viaggiatori dai vampiri,da Klaus,da chi voleva Katerina senza mai pensare a me stessa e quando lo fatto lei ha portato via l’unico uomo che amavo sul serio.
Cercai di rilassarmi nella poltrona ma era del tutto inutile in quel preciso instante,dopo 536 anni di sofferenze avrei potuto vendicare mio padre mia madre..Era solo questione di ore.
Dopo ore di attesa,Cloe,mi venne ad avvisare che Katherine e Nadia erano arrivate a destinazione sorrisi e gli dissi di avvisare i ragazzi di aspettare,avevo deciso di voler le loro espressioni specialmente di una certa persona quando mi avrebbe vista,scesi tranquilla le scale senza fretta sorrisi nascondendo come era mio solito fare ogni mio pensiero che mi passava dalla mente.
Nell’ingresso c’erano Katherine e Nadia che si guardavano confuse,ogni viaggiatore era nella stanze che comunicavano con l’ingresso pronti ad aspettare il mio cenno dove gli davo il via di iniziare tutto arrivai fino ad andare davanti a loro vidi lo sguardo di mia cugina freddarsi,le sorrisi guardandola mentre Nadia mi guardava confusa.
 
Katherine: non è possibile..tu sei..
Io: la parola che vorresti dire è morta? Beh sono ancora in questo mondo
Katherine: no non è possibile io..
Io: sai Katherine per colpa tua e della tua famiglia mi sono dovuta sacrificare e far si di entrare in altri corpi che non volevo –sorrisi- ma ho dovuto farlo fino a che oggi sono il capo di tutto ciò
Katherine: come hai rifatto ad avere il tuo corpo?
Io: oh non ti svelo il trucco non dopo quello che hai fatto alla tua Doppelganger.
Nadia: cosa sta succedendo?
 
Pronunciai delle parole nella lingua dei viaggiatori i ragazzi capirono subito e iniettarono la verbena a Nadia facendola cadere svenuta,alzai il capo vedendo Katherine che si opponeva mi avvicinai a lei e la presi con forza portandola di sopra,come Mia mi aveva accennato Elena era una vampira da pochi mesi e anche se Katherine aveva esperienza nel settore il corpo della sua doppelganger non era tanto forte come lo era il suo. Entrai nel mio studio e poi apro una porta buttandola dentro legandola.
 
Katherine: che vuoi farmi?
Io: ohh presto lo scoprirai
Katherine: senti non sono cosa vuoi da me..
Io: te lo ricordi Sebastian?
Katherine: lui..cosa centra?
Io: era il mio compagno ed ora tu pagherai
Katherine: con me ucciderei anche..
Io: la tua Doppelganger? Oh tranquilla non devi spiegarmi quello che devo fare
 
Le sorrisi malefica mettendo un po’ di verbena sulla manette in moto che non le strappasse via e poi esco dalla stanza chiudendo la porta a chiave,mi appoggia sospirando di sollievo sentendo un po’ di felicità entrare parte di me,fra poco sarebbe finito tutto ma prima di allora mi serviva l’aiuto di una persona.
 
Pov. Damon
 
Dopo aver mollato Enzo con una ero andato in mezzo a una stradina che di solito non ci andava mai nessuno,mi sdraiai in mezzo alla strada chiudendo gli occhi. Sperando che qualcuno di sfortunato sarebbe passato di lì.
Il mio cuore era distrutto ridotto in cenere,cercavo di non pensarci avevo il mio cuore a lei e mi aveva buttato come..Come ha fatto Katherine.
Damon,domandati perché ha nominato Katherine.
Mi disse una parte di me lucida non ancora condizionata dall’alcool o dal sangue,no non me lo sarei mai domandato sapevo che lei la odiava ma sapevo anche che un po’ la colpa era mia quando qualcosa si faceva grande o pericolosa scattavo cosi. E quando Enzo mi ha detto che sono un mostro lo lasciata andare non volevo cambiarla o rovinarle la vita.
Come un flash mi passò davanti la nostra estate.
 
“Flashback.
 
Elena: ahah Damon,basta ti prego!
 
Continuai a farle il solletico sdraiandola sulla sabbia,le avevo fatto una sorpresa mentre dormiva l’avevo messa in macchina prendendole un po’ di vestita e l’avevo portata al mare. Quando si era svegliata e aveva realizzato dove si trovava i suoi occhi si erano illuminati come quelli di un bambino quando gli regali qualcosa che gli piaceva.
Mentre rideva rimasi a fissarlo incantato dalla sua risata,smise di ridere e mi guarda nei occhi e sorrise ricambiai il sorriso e mi prese delicatamente il viso tra le mani baciandomi con dolcezza sorrisi ricambiando il bacio stringendola a me accarezzandole delicatamente la schiena.
Mi misi seduto appoggiato ad un sasso si misi davanti a me appoggiando la testa sul mio petto sorrisi di nuovo,iniziando a coccolarla guardammo il tramonto.
 
Elena: sai che questa giornata è maledettamente meravigliosa e romantica?
Io: lo so per te questo è altro amore.
Elena: mh –si strinse di più a me- non sapevo che fossi un romanticone signor Salvatore
Io: uhm signorina Gilbert non lo sono ma per te –risi e le baciai la guancia- farei un eccezione
Elena: sai..-girò il viso verso il mio guardandomi nei occhi- questa è l’estate più bella della mia vita e tutto grazie a te amore
Io: anche la mia –le accarezzai il viso con un dito sorridendo- davvero
Elena: ti amo Damon non mi importa cosa diranno io ti amo e questo non cambierà mai
Io: ti amo anche io lo stesso vale per me –la guardo- ci sarò sempre per te sono solo tuo ricordatelo
 
Ci guardammo nei occhi,mentre il sole tramontava in mezzo al mare ci baciamo di nuovo e poi continuammo a guardare quello spettacolo mozzafiato.”
 
Riapro gli occhi,dei fari accecanti e uno sbattere di una porta mi avevano fatto ritornare alla realtà lasciando perdere i ricordi una ragazza si avvicinò a me preoccupata,la guardai.
Era il mio giorno fortunato.
Mi alzai di scatto e la presi di colpo,senza darle il tempo di urlare o di scappare la morsi stringendola forte bevendo tutto il suo sangue lasciando che il dolore si trasformasse in rabbia.
Lasciando che l’oscurità rientrasse di nuovo nella mia vita.
Che il sangue avrebbe oscurato il dolore e i ricordi.



Ciao a tutte :D
Eccomi con una nuova ff Delena :) immagino che ormai tutti avete visto la 5x12 continuerò anche con l'altra ff Kalijah ma in questo periodo,come molti,sto odiando Katherine!
Non sarò qui ad annoiarvi è.è nei prossimi capitoli vedrete meglio come la storia cambi,Katherine anche se ha ora il corpo di Elena non è molto al sicuro. Beh vedrete meglio nei prossimi capitoli vi dico solo che nadia è un osso duro xD 
Spero che questo primo capitolo vi piaccia 

Se volete conoscermi questo è il mio profilo facebook: https://www.facebook.com/katherinemoonsly.pierce
A presto,
DenyDF ♥

 

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Capitolo 2
*** Prigionia. ***




-Prigionia.
 
Pov. Elena
 
Mi siedo per terra i giorni passavano lentamente,avevo perso il conto a quando eravamo? Due o tre? Mi sembra che era il secondo giorno da quando Katherine si era presa il mio corpo e la mia vita.
Non la sentivo parlare o confrontarsi con Nadia,che avessero fatto qualcosa e non me ero accorta?
No non penso,la chiacchierata lunga con Tessa mi aveva spiegato molte cose visto che lei in un certo senso aveva dato il via hai Viaggiatori quando ha trasformato Amara in un Ancora che ora è Bonnie,inoltre mi aveva detto che se chi aveva fatto tutto ciò era in un gruppo unito come succede spesso e non un solitario volevano vendetta per la loro amica o cose del genere. Matt mi aveva detto che Katherine aveva ucciso Gregor l’amante di Nadia visto che anche lui si stava impossessando del suo corpo e da come mi aveva detto ancora Tessa maggior parte dei Viaggiatori odiavano Katherine e tutta la sua famiglia,mi aveva inoltre spiegato che era un ramo tipo l’albero genealogico ma se volevo sapere di più dovevo trovare questo tizio,Gregor,e fare attenzione visto che la mia “anima” non era molto forte ero solo uno spirito in attesa inoltre mi aveva fatto vedere quattro ragazzina tipo la mia anima che vagano in attesa che qualcuno le resuscitasse.
Dopo aver parlato con lei,ho cercato di trovare Gregor ma molti non mi sentivo visto che non erano stregoni o cose del genere un’altra cosa che Tessa mi aveva messo in allarme visto che non ero morta potevo stancarmi facilmente,infatti dopo ore che camminavo per cercarlo ero svenuta e quando mi sono svegliata mi trovavo nella prigione che Katherine mi aveva costruito.
Cercavo di non pensare a Damon anche se era difficile,immaginavo quello che in questo momento stava facendo e non stava solamente bevendo litri di bourbon,no. Stava uccidendo un sacco di persone innocenti ma la colpa questa volta non era la sua ma era la mia e di Katherine visto che lei si divertiva a far soffrire tutti,mi chiedo cosa sua figlia si creda di trovare in lei. Amore materno? O oppure recuperare quando l’aveva messa al mondo?
Mi ricordo Elijah che ha cercato in tutti i modi per aver la sua Katerina,ma se gli ha detto addio e perché ci aveva perso le speranze perché quella persona che amava era morta nello stesso momento che era diventata una vampira. Quando lo si diventa in qualche modo cambi sempre,ma lei nel modo peggiore,comunque mi dispiaceva come lo avevo trattato da quando lo baciato e mi ha tenuto in ostaggio diciamo non lo più visto dal mio periodo “buio” gli volevo chiedere scusa per le parole che gli ho detto e di avergli rinfacciato la lettera. Mi aveva sempre dato in modo di fidarmi di lui non aveva mai tradito la mia fiducia ma io lo fatto quando detti il sangue a sua madre,inoltre dopo tutto ognuno per la sua strada. Ma anche se non lo dicevo ad alta voce,mi dispiaceva come mi ero comportata con lui comprensibile visto che avevo tutto spento ma allo stesso tempo non era educato.
In questo periodo dopo l’estate più bella della mia vita erano successe un sacco di cose quando ero andata al college e quando Katherine era ritornata in mezzo alle nostre vite. Nonostante ciò nei mesi passati con Damon avevo capito che lui era giusto per me,anche se ha fatto cose in passato non belle mi sentivo a mio agio con lui mi completava e allo stesso tempo giorno dopo giorno mi consumava. Sono felice della scelta che avevo fatto e che rifarei altre 1000 volte o di più,non avevo dimenticato Stefan gli volevo bene con tutta l’anima e me stessa ci univa l’essere Doppelganger il destino come mi aveva confessato Damon con le parole di Tessa ma non c’era più amore ero cosi follemente innamorata di Stefan era stato con me in un momento di confusione,di dolore. Non posso dire che non l’ho mai amato perché sarebbe una bugia più grossa di me e dell’universo intero ma..Con Damon è diverso,l’odiato un sacco di volte,gli ho voluto bene ed ora lo amo ho imparato a conoscere ogni suo pregio e difetto che lo rendono in qualche modo perfetto. O almeno hai miei occhi lo è.
Mi dispiaceva per Caroline,che lei non lo accettava che giudicava la nostra relazione e lui sapevo e ricordavo benissimo di quello che gli aveva fatto in passato ma,tutti cambiano e se non cambiano migliorano ad essere una brava persona no? E Damon ci stava provando,anche se una parte di lui sarebbe stato sempre il cattivo che con il suo cuore avrebbe aiutato tutti anche il suo miglior nemico se c’era bisogno. Mi ricordo quando Elijah mi aveva dato un elisir per il sacrificio che era destinato a Katherine che mi forse mi faceva tornare in vita ma lui si arrabbiò tanto contro lui dicendo che era una follia. Ero salita in camera da lui cercando di calmarlo nei suoi occhi dominava la paura di perdermi,ricordavo bene quelle parole quando si morse il polso facendomi bere il suo sangue. No non lo avevo perdonato subito,ma non riuscivo a non odiarlo una parte di me lo comprendeva che stava male e tutto.
Ed oggi siamo ancora qui,io sono con lui,beh a parte in questo momento che mi sta facendo impazzire nel verso senso della parole sospirai stanca e nervosa. Che stava succedendo? Dovevo fare una prova se potevo ancora comunicare con Katherine,anche se non volevo sentirla,dovevo sapere se avevo ancora tempo oppure no. Presi un respiro.
 
Io: Katherine?
 
Aspettai a lungo la sua risposta,un peso al cuore arrivò velocemente facendomi mancare il fiato e se avevano fatto quel rituale? E fosse tutto finito? E io non me ne ero accorta mentre ero immersa nei ricordi e mentre ero isolata dal mio corpo. Mi alzai di scatto camminando avanti e indietro nervosa no non può essere non cosi velocemente,Elena ragiona se fossi veramente morta avresti visto Bonnie o mi sarei ritrovata nell’altro vedendo la faccia di Kol soddisfatto della mia morte e si sarebbe vendicato per un bel po’ di tempo. Ad un tratto senti un lamento..
 
Katherine: mh..che vuoi?
Io: oh sei viva?
Katherine: più che viva tu sei quella intrappolata ricordatelo
 
Senti la sua risata seguita da una tosse tipo che stesse in un posto pieno di verbena,sorrisi rilassandomi un po’ grazie al cielo ero ancora in possesso del mio corpo e non c’era gioia migliore avevo ancora qualche speranza per riaverlo indietro.
 
Pov. Laurel
 
Sentì Katherine ridere seguito da un colpo di tosse alzai un sopracciglio scuotendo la testa,era anche impazzita per caso? Dopo due secondi riprese a battere pugni contro la porta alzai lo sguardo verso il soffitto,non poteva stare calma per cinque minuti? Speravo che la verbena la stordisse di nuovo,ma peccato. Sospirai e la ignorai continuando a leggere delle informazioni che mi aveva dato un poliziotto mio amico di Mystic Falls su tutti: Bonnie Bennett,Caroline Forbes e Matt Donovan. Ovviamente non mi interessavano delle informazioni sui Salvatore sapevo abbastanza a dire il vero nemmeno delle due ragazze ma potevo collegarle in qualche modo ad quando avrei avuto il corpo mezzo carbonizzato di Katherine e avrei incontrato Elena. Mi serviva il coltello in un sogno,Gregor, mi disse che lo aveva Matt ma non sapeva che fine aveva fatto visto che lei lo aveva ucciso.
Appoggiai le carte sulla scrivania per poi appoggiando i gomiti portandomi le mani fra i capelli dovevo parlare con Nadia oppure costringerla in qualche modo,sarebbe stato facile fare quel trucco  ma in qualche modo se Katherine teneva a lei volevo che soffrisse come ho sofferto io quando hanno ucciso l’uomo che amo,sentì il mio telefono suonare lo presi sorridendo guardando il nome che appariva alla schermata.
 
Io: Elijah –dissi sottolineando bene il nome sapevo che Katherine mi stava ascoltando- è un vero piacere sentirti a cosa devo questa telefonata Mr. Capelli Perfetti?
Elijah: ahah sempre simpatica mia cara –dice ridendo- comunque dovevo dirti una cosa che ti lascerà davvero senza fiato
Io: uhm davvero? Hai trovato qualcuna intelligente questa –dissi mentre aprivo la porta guardando Katherine ammanettata sul letto le sorrisi- volta invece di quella manipolatrice ruba cuori?
Elijah: no l’amore non fa parte della mia vita e poi Katerina è morta..
Io: vorrei davvero che fosse cosi Elijah –dissi e lanciai uno sguardo a Katherine- ma il diavolo non muore mai
Elijah: già a proposito di diavolo uno è ritornato un vita da un bel po’
Io: che intendi? –dissi uscendo e chiusi di nuovo la porta a chiave tra le mie spalle- se dici di quel stregone lo sapevo anche io ho un viaggiatore a New Orleans
Elijah: magari fosse solo lui il problema Celeste è ancora viva..Ed vuole vendetta
Io: Celeste? Ma l’hai sepolta che mi ricordassi bene mi avevi chiesto anche se c’era qualcosa che potessi fare..
Elijah: già ci ho parlato poco fa. –sospira- e per questo che ti ho chiamato con urgenza
Io: beh so quanto la vendetta possa essere potere ma dimmi..cosa posso fare per te?
Elijah: sai se qualcuno dei tuoi abbia fatto un incutessimo o cose del genere?
Io: che io sappia no siamo tipo i licantropi un branco –confessai- quello che sanno è tutto sotto il mio potere posso dire di si come no quindi non penso che sia uno dei miei forse sarà un viaggiatore solitario
Elijah: capisco beh grazie Laurel quando passi a New Orleans?
Io: oh credimi amico mio presto
 
Sorrisi lanciando uno sguardo alla porta pensando un modo per farla soffrire,io ed Elijah ci salutammo e chiusi la chiamata sedendomi accavallando le gambe con un sorrisino malizioso sul mio volto sapevo che lei amava ancora Elijah lo ha sempre amato in fondo. Non avrei mai tradito l’amicizia del mio caro amico ma non c’è cosa peggiore e che quando l’uomo che ami ti guarda con disprezzo e odio.
Lasciai da parte per un momento la questione di come far soffrire Katherine,pensando ad un tratto quello che mi aveva detto Elijah su Celeste aveva un altro corpo e viveva da anni in incognito come aveva fatto? La cosa che sapevo per certo e che le streghe non possono impossessarsi di altri corpi come facciamo noi viaggiatori sarebbe tipo andare sulla magia oscura e non penso che lei lo avrebbe fatto per la sua vendetta con Klaus,in qualche modo dovevo fermarla chiamai un mio amico a New Orleans,doveva fare alcune cose per me,gli dissi di parlare con lei facendogli il mio nome e che in qualche modo le dovevo parlare urgentemente lui accettò senza esitare e riattaccai la mia chiamata posai il telefono sulla scrivania.
Mi alzai e scesi di sotto andando verso la taverna dove in una piccola stanza avevamo rinchiuso Nadia prima di tutto mi serviva il coltello,feci un segno hai ragazzi di stare attenti ed entrai nella “cella” chiamiamola cosi di Nadia sedendomi su una sedia mentre lei era immobile sdraiata sul letto,mi guardò con la coda dell’occhio e poi riprese a guardare il soffitto.
 
Io: ciao Nadia dobbiamo fare una lunga e interessante chiacchierata
Nadia: non ho nulla da dirti,dov’è mia madre?
Io: oh non dirmi che Katherine da quando è diventata umana stava facendo i doveri da mamma vero?
Nadia: che cavolo vuoi da noi?
Io: mh beh la numero uno: voglio che tua madre soffri e paghi di tutto quello che la sua famiglia ha fatto alla mia due: voglio ridare il corpo a quella povera ragazza e di ciò che gli avete fatto,ma questo mi sembra più che ovvio no? –la guardai e poi tornai a pensare- tre voglio il coltello dei viaggiatori visto che tua madre ha ucciso Trevor
Nadia: non so dov’è.
Io: ma davvero non la odi? –mi avvicinai a lei guardandola con pietà- ha ucciso l’uomo che ami ancora immagino che gli hai dato tutto sapevamo tutti come Gregor fosse innamorato di te e tu ovviamente di lui o lo hai già dimenticato cosi in fretta? So cosa vuol dire quando ti uccidono davanti hai tuoi occhi l’uomo che ami Nadia e ti posso assicurare che sembra che muori ogni giorno anche se siamo immortali.
Nadia: non lo dimenticato –disse alzandosi di colpo a sedere ringhiando- io amo ancora Gregor ok? Ma lui stesso voleva uccidere mia madre e io la cerco da cosi tanto tempo che vorrei recuperare tutto se tu avessi trovato tua madre dopo 500 anni che avresti fatto?!
Io: non le avrei dato il corpo della sua Doppelganger prima di tutto –la guardai- chi vuole stavolta Nadia? Elijah? Oppure il giovane dei Salvatore? Se non sbaglio si chiama Stefan giusto? E dopo che l’avuto? Tu cosa sarai? La terza incomoda e ti spezzerà il cuore –la guardai dritta nei occhi- la tua paura è questa vero?
Nadia: perché Mia non ha completato l’incantesimo?
Io: perché è una nostra regola Nadia se non si ha una sicurezza non avrai mai tutto quello che vuoi
Nadia: tu sapevi tutto quindi?
Io: io so sempre tutto Nadia e non so nemmeno perché ti sto parlando tranquillamente come se nulla fosse potrei fare del male a tua madre però
Nadia: non lo abbiamo noi –dice sussurrando- quando lo ha ucciso io sono scappata via e lei mi ha seguito di corsa lasciandolo cadere a terra penso
Io: quindi lo ha Matt Donovan?
Nadia: penso di si
Io: bene grazie Nadia mi dispiace per quello che sto per fare ma indovina un po’? Devo.
 
Mi guardò scuotendo la testa supplicandomi di non farlo alzai la mano e dissi delle parole per perdere l’ultima cosa che aveva fatto urlò e poi svenne di colpo,le lanciai un occhiata ed esco facendo segno di chiudere. Anche se forse era stata onesta non potevo far vedere che ero buona che comprendevo il suo dolore di quando Gregor era morto infondo lui non l’aveva mai amata era stato proprio lui che un giorno mi disse “Lei crede che io l’ami,ma non potrei amare mai la figlia di quel mostro che ha rovinato la nostra esistenza” infondo nessuno era mai stato capace a “perdonare”.
 
Pov. Bonnie
 
Ero in camera con Jeremy,stavamo a casa di mia madre che si era fatta al mare era davvero carina non troppo grande o lussuosa e piena di natura sembrava di aver accettato l’idea che fosse diventata una vampira.
Erano passati già da qualche giorno che Katherine era morta e io non riuscivo ancora a farmi capace mi sentivo strana,l’avevo vista pochi minuti prima che morisse disse proprio “NO! Non adesso” e poi da come mi aveva detto Stefan si era risvegliata ma quando è morta per davvero lei non è passata tramite il mio corpo,anche il comportamento di Elena era strano: ne un messaggio, né una chiamata ma dov’era finita? Caroline mi disse che aveva detto una cosa ad alta voce in presenza di Tyler anche se non mi aveva detto cosa nemmeno a Jer lo aveva chiamato questo era tutto strano.
 
Jeremy: mh che succede?
 
Disse risvegliandosi dal sonno mi girai e sorrisi dolcemente per poi dargli un tenero bacio sulle labbra che lui ricambiò subito,gli accarezzai il viso.
 
Io: cosa mai dovrebbe succedere?
Jeremy: non lo so in questi giorni sei strana Bon anzi esattamente da quando è morta Katherine ti ha detto qualcosa?
Io: no è questo il fatto Jer non mi ha detto nulla –sospirai- da quando è resuscitata prima di morire di nuovo ha detto una frase ma poi non è passata attraverso il mio corpo e doveva anche se è diventata umana lei è una Doppelganger quindi..oddio..Jer dobbiamo tornare subito a Mystic Falls!
Jeremy: che succede Bonnie? Non possiamo cambiare il volo e partire in macchina ci vorranno giorni
Io: sta succedendo qualcosa,lo sento.
 
Dissi sussurrano guardando Jeremy come se mi avesse letto nel pensiero.
 
Pov. Elena
 
Avevo cercato dappertutto Gregor ma era come se non si volesse far trovare,ero immersa nei pensieri e mentre camminavo cercando una persona che non avevo mai visto,domandando hai morti se si chiamavano “Gregor” pensai che forse Bonnie doveva sospettare qualcosa che io non le cercavo che io avessi lasciato Damon senza dire nulla.
Infondo,lei era l’Ancora e Katherine come doveva essere doveva passare nel suo corpo per accedere all’altro lato visto che anche se era diventata umana era una Doppelganger e quindi sempre nel mondo dei sopranaturale ma qui Amara non c’era,forse nemmeno questa poteva essere una speranza mi fermai in mezzo alla grande stanza dove ognuno camminava perso nel vuoto.
Dovevo mantenere la calma e non arrendermi soprattutto per Jeremy,per Damon per i miei amici che erano come una famiglia per me avrei dovuto trovare quel Gregor a costo di dover minacciare tutti non era da me,lo sapevo bene,provai ad immaginare Damon quando era rimasto prigioniero per l’Agustine,beh non era proprio lo stesso ma..A pensarci bene 5 anni senza veder nessun sempre con la speranza che qualcuno lo venisse a salvare ma il tempo passava..E nessuno veniva.
Mi ricordai di Stefan,quando Silas lo aveva messo nella cassaforte dove doveva esserci lui e lo butto in mezzo al fiume,3 mesi a sperare che qualcuno venisse a non mollare mai la speranza senza mai spegnere l’umanità,nonostante lui moriva e tornava in vita ogni volta..Un vero incubo.
Se era davvero come pensavo che come Amara che era andata in paradiso invece che nell’altro lato, Bonnie non si avrebbe mai potuto accorgere che nel mio corpo non ero io,nessuno poteva e Katherine nel frattempo si sarebbe divertita lo sapevo bene anche se in questo preciso instante fosse incatenata da qualche posto prima o poi lei sarebbe scappata con lei anche le mie speranze.
 
Pov. Damon
 
Dopo aver ucciso Aaron prendemmo una donna che finanziava e faceva parte dell’Agustine la portammo a casa facendo dei piccoli tagli profondi senza che lei morisse,per poi divertirci un pochino bevendo e cose simile.
Stavamo cercando Wes,che sembrava che non volesse che noi lo trovassimo avevamo girato tutta Mystic Falls quella notte e poi tutto il Wilthmore College e i dintorni,quel piccolo essere credeva che ci potesse seminare? Beh,si sbagliava.
Ero sdraiato sul divano con la testa che mi doleva per il troppo alcool mischiato con il tanto sangue che avevo bevuto,ma guarda cosa mi aveva fatto diventare l’amore per una donna,pensai sbuffando sentendo i passi di Stefan entrare schiacciando il vetro della bottiglia che avevo rotto poche ore fa, beh si mi era scappata un po’ la mano lo ammetto. Alzai lo sguardo sorridendomi mentre mi alzavo cado a terra,mi esce una piccola risatina sotto lo sguardo stranito di mio fratello.
 
Stefan: Damon cosa sta succedendo qui?
Io: oh intendi tutto questo macello? Mi dispiace ho perso un po’ il –mi rialzo da terra- controllo poi Enzo non è molto pratico a guidare quindi stava rompendo la porta ahah
Stefan: no intendo Aaron,era un amico di Elena
Io: e allora? Chi se ne frega la sua famiglia fa parte dell’Agustine e anche lui doveva morire
Stefan: questo non sei tu Damon lo so che stai soffrendo ma –mi guarda- non ritornare quello che eri tu non sei cosi
Io: no Stefan sai cosa io sono cosi –sorrido- e mi piace esserlo
X: Buongiorno.
Io: Enzo –feci un grande sorriso- eccoti di nuovo
Enzo: tu dovresti essere Stefan,piacere ti ricordi di me?
Stefan: si quello che voleva staccare la testa a mio fratello,mi sorprende vedervi cosi amici se appena 3 giorni fa vi odiavate o dovrei dire l’odiavi
Io: oh Stefan ci siamo sfogati e abbiamo –dissi bevendo una goccia di Bourbon dalla bottiglia- fatto pace
Stefan: fammi un favore Enzo ti hanno appena liberato vattene e lascia stare mio fratello perché lui non è cosi.
Io: e perché pensi che io non sono cosi Stefan? Sono sempre stato cosi e sempre lo sarà
 
Dissi e mio fratello si diresse fuori casa per andare chissà dov’è sorrido tra la maliziosità e il dolore che mi portavo dentro ma ormai era solo rabbia,dentro di me c’era una vendetta che era da 50 anni addormentata e che a breve sarebbe finita.
Dissi ad Enzo di andare a seppellire il corpo di Aaron mentre io sarei andato a farmi una doccia,lo vidi uscire sorridendo tra se e se bevo un altro sorso di bourbon dirigendomi nella mia camera da letto mi bloccai all’entrata appena vidi una foto sul comò di me e Elena,la raggiunsi con velocità prendendo tra le mani la cornice di vetro guardai lo sguardo sorridente di Elena e il mio da un cretino innamorato. Una rabbia ferocia mi colpi lo strinsi fra le mani per poi buttar con forza la cornice contro il muro che nel frattempo si era fatta in mille pezzi,lo guardai per un nano secondo e poi entrai in bagno.
Dopo 20 minuti ero pronto,indossai una maglia sul marrone mi preparo e poi scesi di sotto poco prima avevo chiamato una signora che faceva pulizie appena scesi di sotto la soggiogai sotto lo sguardo confuso di Enzo,una cosa che non sopportavo era il mio tappeto in disordine o casa andai sotto nello scantinato,apro la porta della cella ed entrai dentro insieme al mio nuovo compagno di vendetta anche se una parte di me ancora con l’umanità senza rabbia solamente piena di dolore mi mancava Rick. Senza di lui credo che non ci sarebbe stato mai nessuno,speravo con tutto me stesso che lui potesse ritornare in vita,ritornare al Grill al nostro posto..Cacciai via dalla mente i ricordi,ad ogni vendetta dovevo rimanere con la mente lucida senza che i ricordi e il dolore mi facevano indebolire. Sorrisi maligno.
 
Io: credo che hai smaltito la verbena.
X: cosa volete da me?
Enzo: te lo abbiamo già detto e odio ripeterlo.
Io: stiamo eliminando tutti quelli della Agustine e ci serve che tu ci dica dov’è
Enzo: Wes Maxlfied.
X: non posso dirvi nulla
 
Stufato del suo comportamento le presi il mento alzandolo verso il mio viso in modo che mi guardasse dritto nei occhi.
 
Io: dimmi dove si trova Wes sei morta lo stesso –dissi- quindi è meglio non perdere tempo no?
X: dico la verità non so dove si trovi è da un po’ che ha lasciato il Campus e la casa dei Wilthmore non lo vediamo da quando ci disse che ti aveva catturato
Enzo: ahh il trucco del soggiogamento –disse e poi la guardò- beh non sei del tutto morta –si avvicinò a lei prendendole con forza il viso per poi spezzarle il collo- ora si

Risi alzandomi dandogli intanto un’affettuosa pacca sulla spalla mi serviva una strega per trovarlo ma quando Bonnie era morta perdendo i suoi poteri potevo chiedere aiuto a Liz sperando che lei accettasse.
Decidemmo di riposarci un po’ dalla nostra furia vendicativa,almeno da dare il tempo a Liz di trovarlo glielo chiesi gentilmente dicendogli che mi serviva per un amico,ovviamente mentivo ma se avrebbe scoperto che tra li a poco dovevo ucciderlo non mi avrebbe nemmeno aiutato,riattaccai la telefonata uscendo di casa dirigendomi al Grill.
 
Pov. Katherine

 
Sbuffai mentre cercai disperatamente di staccare le manette dal muro,ma era una cosa talmente difficile anche se mia cugina,che pensavo da secoli che fosse morta,mi dava delle sacche ogni ora che passava mi sentivo più debole. Perché si era messa nei miei piani per diventare Elena Gilbert?
Mi guardai intorno guardando una piccola finestra che faceva luce allo stanzino dov’ero chiusa da come avevo capito Mia non aveva concluso nulla anzi Elena appena sarei stata più debole avrebbe potuto uscire di nuovo o qualcosa del genere,chissà dove avevano rinchiuso mia figlia.
Alzai lo sguardo verso un condizionatore dove da esso usciva la verbena,chiusi gli occhi cercando di respirare,quando qualcuno sarebbe entrato avrei dovuto uscire e scappare quando si apre la porta ed entra aria normale avrei avuto una possibilità in più.
Quello che aveva fatto Laurel qualche ora fa mi aveva turbato e non poco,anche lei conosceva Elijah? Dentro di me una gelosia nasceva dentro,anche se amo Stefan avevo sempre tenuto ad Elijah e per colpa di Elena l’avevo perso ed ora mi dovevo davvero arrendere che lei avesse la vita perfetta?
La piccola Elena si sarebbe sbagliata se io Katherine Pierce mi sarei arresa dandogli di nuovo il suo corpo e la sua bellissima vita con delle persone fastidiose che tenevano a lei.
Non sapevo ancora se,Laurel,l’aveva contattata per dirgli che presto avrebbe avuto la sua vita ma dovevo farcela infondo io sopravvivo sempre. Guardai la porta sorridendo,dovevo fare un piano.
 
Io: mia cara Elena presto te ne andrai per sempre.
Elena: io non credo proprio che avrai il mio corpo per sempre.
 
Mi rispose la mia Doppelganger,troppo sicura di se stessa e del fatto che prima o poi gli avrebbe avuto il suo corpo perché non stuzzicarla un pochino,per farle perdere un po’ di speranza? Sorrisi e mi misi comoda sul divano dov’ero prigioniera e feci si che anche lei potesse vedere le parole che avevo detto a Damon quando mentre lei lo abbracciava prima di scomparire dal suo corpo,io che lo mollavo. Certo era la seconda dichiarazione d’amore che faceva a me pensando che io fossi Elena.
 
Pov. Elena
 
Sapevo benissimo che Katherine mi stava provocando nel peggiore dei modi sapevo anche che voleva che io mi arrendessi facendo cosi che si prendesse il mio corpo,la mia vita. Ma non glielo avrei permesso anche dopo quello che mi fece vedere di Damon. Lo sapevo me lo sentivo ma vedere il suo sguardo mentre io stessa anche se quelle parole erano state di Katherine,gli spezzavano il cuore.
 
Katherine: sai dopo quello che hai visto,credo meglio che tu stia qui rinchiusa dall’altra lato o in una parte oscura del tuo corpo e fai la tranquilla non trovi Elena? Damon ti odia è diventato il mostro quello che è sempre stato mia cara Elena chissà cosa in questo momento sta facendo a Jeremy ops mentre io sono qui rinchiusa..Chissà se è ancora vivo.
 
Un altro colpo,ringhiai più forte che potevo Damon voleva bene a Jeremy lo sapevo e anche se il suo bene per adesso era svanito nel nulla sapevo benissimo che non gli avrebbe fatto del male.
 
Io: pensi di colpirmi e farmi del male Katherine? –le dissi- ti sbagli di grosso io mi riprenderò il mio corpo e la mia vita e tu sarai all’inferno dove meriti di stare e sai una cosa? Damon ti ha amato con tutto se stesso entrando in una cripta per cercarti se è diventato un mostro non è per colpa mia o sua ma è solo colpa tua perché per i tuoi giochi egoistici lui ci ha sofferto e anche Stefan e Jeremy sta bene perché Damon gli vuole bene e nonostante tutto quello che gli stai facendo passare lui non gli farebbe mai del male. –feci una piccola pausa- Damon non mi odia quando saprà tutto spero che sarà lui a piantarti un paletto dentro al cuore e vederti morire ci godo quando lo vedrò e vedrai soprattutto come Stefan ti odierà non avevi fatto pace con lui eh Katherine?
 
Dissi tutto d’un fiato le ultime parole,mi ricordavo bene quando Stefan mi disse che teneva ancora a lei che una parte di lui non l’aveva mai dimenticata e specialmente nell’ultimo periodo lo aveva aiutato con le sue crisi e ora gli faceva questo? Amandolo si spacciava per me?
Stefan lo sapeva che io amavo Damon ma in qualche modo Katherine avrebbe manipolato tutto se sarebbe uscita dalla sua prigione,ad un tratto sento delle urla di Katherine. Cosa stava succedendo?!
 
Io: Katherine? Katherine che sta succedendo?
 
Urlai cercando di capire quello che fosse successo,stavano facendo quel rituale di già?!
 
X: credo che sia ora di parlare con Elena

Disse una voce femminile ma mentre continuava a parlare sentivo tutto pianissimo fino che la mia vista divenne sfocata? Cosa mi stava succedendo?
 
Pov. Stefan
 
Verso sera ricevetti un messaggio da Bonnie dicendomi di venire al Grill lei insieme a Jeremy e Matt ci dovevano parlare qualcosa di importante o almeno ci aveva scritto di una sensazione strana.
Ero rimasto un po’ stranito dal comportamento di Elena quando aveva lasciato bene sapevo benissimo ormai quanto lo amava e teneva a lui e lei stessa pochi giorni fa mi disse che non si sarebbe arresa con lui,avevano passato l’estate più bella della loro vita e allora perché lo aveva lasciato? E allora perché questo comportamento?
Beh,anche quando voleva sapere del corpo di Katherine del funerale,lei stessa la odiava anche se l’aveva perdonata solo perché stesse morendo. Camminai verso il Grill,quattro passi mi avrebbero fatto bene dopo quello che avevo visto e sentito stamattina mi piaceva il Damon che mio fratello era diventato e avrei fatto di tutto per non perderlo mi ricordava quando era umano.
Senza pensieri,felice e innamorato. Anche se io stesso lo volevo separare da Elena ma ora che li avevo visti dopo la chiacchierata con Elena avevo realmente visto com’era cambiato in meglio mio fratello con lei e quando lei lo aveva lasciato e come se quella parte di lui se ne fosse andata con lei.
Mi fermai perplesso all’entrata del locale,non riuscivo a trovare nessuna spiegazione,sospirai entrando dentro.
Quando entrai il locale era mezzo vuoto in un tavolo c’erano: Bonnie,Jeremy,Matt,Caroline e con mia grandissima sorpresa mio fratello mentre beveva del bourbon mi avvicinai di nuovo stranito mentre mio fratello mi lanciò una occhiata stufato mi siedo e guardai Bonnie salutandola.
 
Io: Bonnie..Che succede? Perché ci hai fatto venire tutti qui?
Damon: perché Bon Bon si diverte a rompermi
Bonnie: Damon! Ti ho già detto che è una cosa importante
Damon: e allora parla no? Sai non ho tempo.
Caroline: ti prego Bonnie dicci cosa sta succedendo?
Bonnie: beh ecco è strano da spiegare infatti Matt ha avuto il mio stesso sospetto..Katherine come regola doveva passare dentro il mio corpo no? Beh ecco non l’ha fatto..

Caroline: cioè? Ma è impossibile forse ha trovato la pace..
Jeremy: no Caroline Bonnie ha contatto una strega quella che l’ha fatta diventare l’ancora..
Io: quindi state dicendo cosa?
Matt: vedete Elena? Da quando Elena non risponde le nostre chiamate o molla Damon che lo ama cioè non è  molto logico..
Io: in effetti..
Caroline: io ho avuto una strana sensazione al Collage prima che scompariva era totalmente felice e fino al giorno prima se gli toccavo Damon mi avrebbe uccisa con lo sguardo
Matt: penso che Katherine con l’aiuto di Nadia abbia impossessato il corpo di Elena..Come fecero con me.
Damon: davvero?! Vi assicuro che quella era Elena ma è una stronza manipolatrice come Katherine ultima novità? Le Doppelganger Petrova sono tutti uguale.
 
Disse arrabbiato mollando il bicchiere sul tavolo alzandosi velocemente ed andando via lo guardai sospirando scuotendo la testa,sapevo che avrebbe reagito cosi ad una cosa del genere infondo era arrabbiato e ferito con lei. Ma infondo,non era tanto male come ipotesi Elena era cambiata ed era tutto strana questa situazione.
 
Io: credo anche io sia successo qualcosa ad Elena.
 
Dissi concordando con loro e ci guardammo tutti nei occhi. Questo si che era un bel problema.



Buona sera tutti :D avete visto la 5x13? A me mi ha deluso e non poco,anche dopo quello che stanno facendo a Damon poi..Speriamo che trovano subito una soluzione e non quella che penso..Mh vabbè xD presto ci sarà anche il 3 capitolo lo sto iniziando a scrivere v.v
Cosa ne pensate? Hanno dei dubbi sul fatto che Elena sia cosi strana che non si fa sentire,Bonnie si è appena confidata che Katherine non è passata dentro al suo corpo ovviamente Damon è cosi arrabbiato che non ci crede..Come possiamo dargli torto? D: ci saranno molte scene di tvd ma tranne il fatto che Damon diventi un mangia vampiri c.c
Comunque,spero che questo capitolo vi sia piaciuto ♥
A presto,
xoxo DenyDF ♥

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Capitolo 3
*** "I look at you,and I see...an Angel" ***




-"I look at you, and I see...an Angel"
 
Pov. Katherine
 
Ero riuscita a scappare da quella casa,rompendo il collo hai viaggiatori pensavano che ero cosi debole da non somministrarmi nel braccio la verbena sorrisi e mi fermai dentro al bosco. Non ero riuscita a salvare Nadia mi misi una mano fra i capelli e gli mandai un messaggio sapevo benissimo che aveva il suo telefono dietro infondo i nostri rapinatori non erano molto bravi,sorrisi e scrissi velocemente. “Nadia,sono riuscita a scappare volevano far ritornare Elena ma gli ho rotto in tempo prima che potessero iniziare il rituale appena aprono la porta scappa. Io ti aspetto.”
Arrivai al College,a quest’ora i corsi erano già iniziati e speravo che sia Bonnie e Caroline erano a lezione non riuscivo a sopportale entrambe ora e dargli spiegazioni forse era meglio come aveva detto Nadia,andarcene via. Far scomparire per sempre Elena.
Ma non avrei mai rinunciato a Stefan,se dovevo dar spiegazioni a loro lo avrei fatto.
Entrai nel bagno e mi spoglio entrando subito in doccia aprendo l’acqua calda facendo che ogni sporcizia e pensieri dell’ultimo giorno dov’ero scivolassero via chiusi gli occhi godendomi dell’acqua bollente,mi dispiaceva per Nadia di non aver salvato anche lei ma non sapevo dov’era o se era ancora in quella casa ricordando le parole di mio padre su suo fratello,il padre di Laurel,loro erano molto bravi a rapinare e far scomparire le persone speravo che stesse bene con tutta me stessa. Sorrisi ad un ricordo con Stefan,grazie al fatto che ero nel corpo di Elena potevo riaverlo tutto per me.
 


*Flash back.
 
Mystic Falls,1864.
 
Non mi pentivo della scelta che avevo fatto fingendomi orfano conoscendo meglio il ragazzo, Stefan sentivo di essermi innamorata di lui più lo guardavo più sentivo emozioni che credevo di averle dimenticate o meglio.. Le avevo accantonate via.
Nel frattempo mi divertivo anche con suo fratello,Damon,che ora era partito di nuovo per la guerra speravo che non si facesse male infondo un po’ mi piaceva anche lui ma non lo amavo,o almeno come amo Stefan. Anche se Damon sapeva chi ero e non aveva paura era cosi innamorato di me che accettò il fatto di non dirlo a nessuno,voleva essere anche lui come a me sorrisi dovevo stare attenta visto che Emily,la mia domestica strega,aveva scoperto che Giuseppe Salvatore faceva parte di una fondazione segreta per uccidere ogni vampiro. Ci mancava solo questa.
Ero seduta su una panchina una delle tante che affacciavano sul lago nella tenuta dei Salvatore, avevo i capelli sciolti fermati solo da un piccolo fermaglio,indossavo un abito verde chiaro tenevo un mano un libro e leggevo mentre guardavo Stefan che passeggiava tranquillo verso di me,un sorriso si dipinse sul mio viso feci finta di nulla perdendomi nella lettura,suo padre non c’era ci divertivamo un pochino a fingere di essere solo dei amici.
 
Stefan: miss Katherine,la disturbo?
 
Le mie labbra erano nascoste sotto il libro,sorrisi,chiudendo il libro appoggiandolo sulla panchina e lo guardai.
 
Io: voi mai Signor Stefan.
 
Sorrise,uno di quei sorrisi dolci e sinceri che non avevo mai visto nella mia vita lo ricambiai mentre mi porse la sua mano gliela presi alzandomi sistemandomi il vestito.
Dopo un po’.
Ci rincoravamo nei grandi giardini della sua casa la mia risata era cosi forte cercavo di non barrare visto che lui lo avevo dovuto soggiogare di non dire nulla al padre,ad un tratto ci ritrovammo per terra e lui sopra di me,smisi di ridere guardandolo dolcemente le nostre labbra si sfiorarono avvicinai di più il mio viso al suo e ci baciammo dolcemente. Dopo un paio di minuti decidemmo di alzarmi,scrollare una foglia di erba che si era attaccata,notai il suo sguardo su di me e sorrisi porgendogli il braccio sorrise e continuammo con calma la nostra passeggiata.
Andammo fino alla riva del lago,mi disse che adorava stare li a scrivere,pensare e anche legger lo guardai sorridendo e poi ci sedemmo su un tronco e guardai il lago.
 
Stefan: non sapete quando sono felice che tu sia qui
Io: credimi Stefan anche io lo sono
Stefan: avete deciso..chi vi accompagnerà al ballo domani?
Io: si Stefan –gli accarezzai il viso con dolcezza sorridendogli- sarai tu
 
Mi guardò sorpreso e sorrise avvicinò il suo viso al mio baciandomi con dolcezza.*
 
Riapro gli occhi ritornando alla realtà e sorrisi mentre chiusi l’acqua presi l’asciugamano avvolgendola sul mio corpo bagnato,ne presi un'altra asciugandomi i capelli esco tranquilla dalla mia stanza,ormai rilassata felice e senza problemi sapevo che Nadia conosceva qualche parola nella lingua dei viaggiatori,quindi non mi dovevo preoccupare prima mentre andavamo li,Nadia mi disse che molti viaggiatori non erano d’accordo a fare questi passaggi e quindi se succedeva qualcosa o ci prendevano,chi riusciva a scappare non si doveva voltare indietro,lo avevo sempre fatto ma non riuscivo a pensare che mia figlia fosse li in quel posto da sola. Lo so,era grande ma se gli avrebbero fatto qualcosa? Mentre andavo verso lo specchio mi senti sbattere con forza contro il muro.

Mormorai qualcosa,o era Laurel che era tutto un piano per farmi scappare via oppure nel frattempo mentre sfuggivo o ero prigioniera avevamo mandato qualcuno dicendogli che mi ero impossessata del corpo di Elena quando apri gli occhi mi trovai davanti Caroline con un viso arrabbiato.
 
Io: Caroline..che ti prende?! Si può sapere?
Caroline: no dimmi tu che ti prende lasci Damon che tu ami e dicevi che non lo avresti lasciato per nessuna ragione al mondo ora cambi idea e scompari da due giorni?! Senza avvisare?
Io: oh si –sospirai mentre si staccava- scusami avevo il telefono scarico e –inventai una scusa- ero alla casa sul lago –ricordai uno dei dettagli che mi ero fatta dire da Matt- avevo bisogno di stare un po’ sola in tranquillità capisci? Mi sento tutta scombussolata per la rottura con Damon ho capito un sacco di cose..
Caroline: va bene ma la prossima volta avvisa solamente.
Io: certo,scusami –le sorrisi- mh hai sentito Stefan?
Caroline: si ieri senti comunque pensavo di andare a una festa qui al college,vuoi venire?
Io: si perché no –sorrisi- mh potrei invitare anche Stefan che dici? Voglio riallacciare meglio il rapporto con lui ah lo chiamo io
Caroline: va bene
 
Sussurrò guardandomi strana e poi sorrise dicendomi che sarebbe andata a lezione,annuisco sorridendo e appena esce dalla stanza alzai gli occhi al cielo sospirando dal sollievo come si stavano mettendo le cose non mi piaceva affatto. Mi cambiai asciugandomi i capelli mi avvicinai allo specchio mettendomi il rossetto. Che bello essere Elena Gilbert.
 
Pov. Laurel
 
Katherine,era scappata ma poco mi importava visto che avevo preso tutto quello di cui avevo bisogno ero andata a New Orleans e da poco ero ritornata volevo andare direttamente a Mystic Falls ma mi ricordai di Nadia,che ovviamente Katherine non aveva salvato. Come una cretina pensò che lei avesse il cellulare con sé ma invece lo avevo io,sorrisi leggendo il messaggio e andai di sotto da lei.
Nei secoli di cui ero diventata Viaggiatrice,avevo acquisito un sacco di poteri tipo un Originale solo che con un paletto potevo morire ma non mi importava ero abbastanza potente da difendermi da sola metà nei miei uomini erano con Elijah aveva bisogno di una mano,non potevo dirgli di certo di no avevo ogni tipo d’ingrediente per parlare con Elena e anche di farla ritornare indietro ma di questo avevo bisogno del coltello di cui aveva Matt Donovan ed per questo avevo bisogno di Nadia ma se non la manipolavo per bene mi avrebbe tradita subito. E sarebbe andata da Katherine.
Quindi..L’unica soluzione che mi ubbidisse come un cagnolino sarebbe stato soggiogarla quando entrai sorrisi nel vederla persa nel vuoto e triste,gli avevamo detto che sua madre era scappata e non aveva nemmeno avuto l’esitazione di salvarla ovviamente il suo sguardo era troppo tranquillo e rilassato forse se lo aspettava o aveva fatto qualche piano prima.
Ma comunque,non mi importava molto avevo i miei affari da compiere e il coltello in mano ad un umano non mi sentivo proprio a mio agio. Era appartenuto alla mia famiglia da secoli da quando la prima Doppelganger Petrova diventò l’Ancora non potevo permettere a qualche Viaggiatore Solitario di prenderlo. Sarebbe stata la fine.
Quindi,a lavoro mi siedo davanti a Nadia mentre il mio fedele amico Clark la teneva bloccata contro la sedia in modo che mi potesse guardare solamente nei occhi.

Io: ciao Nadia –sorrisi- come ti senti?
Nadia: arriva dritta al dunque non voglio parlare.
Io: uhm mi dispiace che tua madre sia scappata e senza di te dopo quello che hai fatto.
Nadia: che vuoi?
Io: Nadia ho bisogno che tu mi ubbidisca e sai qual è l’unico modo che tu lo faccia
Nadia: no mai.
 
Disse e voltò subito lo sguardo verso il muro,alzai gli occhi al cielo pensavo che fosse cosi debole e distrutta che sua madre l’avesse abbandonata che si lasciava fare tutto ma forse non era cosi,tale madre tale figlia. Le presi con forza il mento facendola voltare verso di me.
 
Io: ora basta –dissi ringhiando mentre la mia pazienza era arrivata al limite,mi concentrai in modo che lei rimanesse incantata al mio sguardo- tu farai ogni cosa che io ti dirò senza la nessuna minima esitazione mi ubbidirai a bacchetta –dissi piano guardandola dritta nei occhi- non dirai nulla a Katherine non lei farai avere nemmeno la minima esitazione che tu sei sotto nel mio controllo. Farai tutto quello che ti dirò.
Nadia: farò tutto quello che –disse ripetendo le mie parole- che mi dirai
Io: brava lo sapremo solo io e te –sorrisi- ora andremo a Mystic Falls e mi porterai da Matt Donovan
 
Nadia annuisce e sorrisi,ora era del tutto sotto il mio controllo mi alzai mentre lei si guardava intorno stranita. Dissi a Clark di metterle delle manette e portarla in auto,ora non poteva scappare ma mai dire mai l’effetto della verbena era completamente svanito.
Presi un po’ dei resti del corpo di Katherine,il sangue dei due Doppelganger che i ragazzi avevano preso e poi il sangue di quando Katherine si era impossessata nel corpo di Elena lo misi con cura in una valigetta e poi la riposi in auto salendo. Aspettai che Clark salisse in auto e parto velocemente verso Mystic Falls.
 
Pov. Katherine
 
Ero in giardino del campus mentre eliminavo le foto di Damon e Elena,ma come poteva amare un mostro del genere? Feci una smorfia.
Mentre sfogliavo le foto trovai una di lei con Stefan,questa si che è bella,pensai e poi l’adattai per metterla come sfondo del telefono sorrisi e mi alzai camminando dovevo ancora chiamarlo ma non avevo il coraggio. Da quando sono timida? Pensai,per poi riprendere di nuovo il telefono ma dopo due secondi iniziò a squillare e compare il nome di Nadia,feci uno sguardo strano l’avevano già rilasciata o mia figlia era riuscita a scappare?
 
Io: pronto?
Nadia: Katherine sono io Nadia
Io: oh grazie al cielo sei riuscita a scappare?
Nadia: si quella Laurel non c’era e uno di loro era umano lo soggiogato e scappata via
Io: sei come me –sorrisi- mi dispiace non esserti riuscita a liberare anche te
Nadia: tranquilla era come nei patti
Io: si
Nadia: ma dimmi dove sei?
Io: al Campus qui non penso che mi possano rapire di nuovo –sbuffai- poi stasera andrò a un ballo con Stefan beh lo devo ancora chiamare
Nadia: va bene ma stai attenta –sospiro- io andrò a Mystic Falls cosi potremo scoprire altri dettagli da Matt
Io: mh si sono assolutamente d’accordo con te –guardai dritto mentre Caroline e Bonnie venivano verso di me- ora devo andare a dopo
Nadia: a dopo
 
Riattaccai sorridendo alle migliore amiche di Elena e poi abbracciai Bonnie scusandomi per non aver nemmeno avvisato anche lei,ma quanto poteva essere noioso?
Andammo a una lezione insieme intanto io continuavo a pensare al mio piano per conquistare Stefan e di uccidere definitivamente Laurel ma non era facile se aveva un rapporto con Elijah,mi passai una ciocca di capelli dietro l’orecchio annoiata dalla lezione di Sociologia. Ma almeno qui ero al sicuro,pensando che io fossi Elena non mi potevano rapire come avevo detto prima a Nadia loro lo avrebbero impedito,feci un sorriso a me stessa.
Dopo un ora,finalmente la lezione finisce disse alle ragazze che andavo a fare una commissione per il ballo di questa sera e mi allontanai uscendo dal Campus rimanendo nei paragi mi nascosi dietro ad un albero,prendo di nuovo il telefono cercando il numero di Stefan lo guardai mordendomi un po’ il labbro decidendo a cosa fare poi lo chiamai.

Io: hey Stefan –sorrisi- come stai?
Stefan: Elena,sto bene tu invece?
Io: benissimo,senti ti ho chiamato perché volevo chiederti una cosa.
 
Dissi ricominciando tranquilla a camminare nel giardino sorridendo come un’idiota ma l’amore faceva cosi ricordai ogni momento passato insieme,anche quando facemmo l’amore prima che io morissi,beh,diciamo sono ancora qui.
 
Stefan: cosa?
Io: sei vuoi venire a un ballo qui al College
Stefan: oh no ci sono già stato a –ride- tanti
Io: daii che differenza fa uno in più?
Stefan: nessuna ma sono preoccupato per Damon e poi ti devo parlare..
Io: bene visto che mi devi parlare vieni a ballo
Stefan: va bene mi hai convinto a stasera?
Io: a stasera
 
Dissi sorridendo e poi riattaccai chissà di cosa mi voleva parlare di certo che era preoccupato per Damon non mi interessava nemmeno un po’ io ovvero Elena lo aveva lasciato ed era finita,volevo tornare anche con Stefan facendo un torto ad entrambi specialmente a Damon per quello che mi aveva fatto passare il mio ultimo giorno da Katherine. Sorrisi e andai a fare un po’ di spese.
 
Pov. Laurel
 
Arrivammo per metà mattinata a Mystic Falls avevo convinto a Nadia di chiamare Katherine ovvero era sotto minaccia,ma vabbè erano dettagli quelli. Mandai un messaggio a Cloe,una viaggiatrice che avevo fatto cercare Wes Maxfield da come avevo visto nella mente di Elena \ Katherine l’Agustine per noi vampiri era un vero problema volevo sapere dove si nascondeva per poi andare a prendere quella siringa che avrebbe rovinato a tutti. Ma non lo avrei ucciso io.
Scesi dalla macchina sistemandomi sia la giacca che la gonna,entrai dentro al Grill ovviamente non era un abbigliamento che mettevo sempre ma amavo essere elegante molto spesso affianco a me c’era Nadia le feci segno di dirmi chi era il famoso “Matt Donovan” per fortuna il locale era mezza vuoto mi fece segno con la testa,un ragazzo alto capelli biondi e occhi azzurri. Mh,come me lo aveva descritto Rebekah sorrisi e le dissi di andargli a parlare,andai dietro di lei senza farmi accorgere da lui seguendo tutto.
 
Nadia: ciao Matt
Matt: Nadia. Cosa vuoi? Non ti basta avermi rinchiuso dentro una cassaforte e messo sotto terra vivo?!
 
Ahia,mi misi comoda sulla sedia era meglio godersi un po’ la scena appena arrivata qui e già il mio burattino aveva un nemico.
 
Nadia: lo Matt mi dispiace ma cerca di capirmi volevo che mia madre ritornasse in vita e non ci sono riuscita ero sconvolta e dovevo fare in fretta..
 
Bugiarda. Katherine è viva e come se lo è.
 
Matt: cosa vuoi,Nadia?
 
Mi alzai avvicinandomi a loro e sorrisi al ragazzo che mi guardava stranito gli porsi la mano sorridendo facendo un cenno a Nadia di andarsi a sedere.
 
Io: Piacere,sono Laurel Petrova.
Matt: un'altra..figlia di Katherine?
Io: oh no certo che no chissà come Nadia voleva riallacciare i rapporti –sorrisi- sono una sua cugina
Matt: piacere Matt Donovan,ma non capisco il motivo..
Io: oh si certo sono un amica di Elena mi ha detto che sei –sorrido- ci siamo conosciute quando aveva spento i sentimenti ci siamo sempre tenute in contatto ma sto divagando..
Matt: si ma cosa ci fate qui tu e lei?
Io: sai odio fare la brava persona e raggirare la gente su quello che voglio mi capisci? –dissi prendendo il bicchiere di bourbon che Nadia aveva ordinato e bevo tranquilla- immagino ti ricordi –lo guardai nei occhi- di Gregor
Matt: ma cosa tu sei una di loro..?
 
Fece per scappare ma lo bloccai con un braccio all’altro lato del bancone verso un uscita,immagino verso il magazzino lo guardo.
 
Io: tranquillo,Matt non voglio farti del male ne a te ne hai tuoi amici –lo guardo- voglio prima il coltello che mi appartiene e poi tutti dovreste sapere una cosa su Elena
Matt: ok te lo darò anche subito ho finito il turno tanto ma cosa dovremo sapere su Elena?
Io: prima il coltello poi vi dirò cosa so
 
Il ragazzo annuisce e decise di incontrarci domani a casa sua,annuisco e lo ringraziai sorridendo amichevolmente usci dal locale dicendo a Clark di andare in un motel qua vicino e rinchiuderla dentro sedandola di verbena. Salgo in macchina e parto verso un ospedale abbandonato dove si trovava Cloe con Wes,dopo pochi minuti ero già li parcheggiai e scesi andando al primo piano dove si nascondeva con un ragazzo appena trasformato da lui in vampiro poverino,pensai mentre salivo le scale con calma fuori alla porta vidi Cloe con il dottor Maxfield sorrisi e la soggiogai dicendogli di dimenticare tutto e andarsene da qui. Annuisce e mi sorride andando via,il bello di avere Viaggiatori umani al proprio servizio,guardai il dottorino e sorrisi guardandomi intorno al suo studio.

Io: quindi tu saresti colui che ha inventato una pozione per far si che i vampiri si nutrano di vampiri? Geniale.
Wes: chi sei? Tu sei quella che mi vuole uccidere?
Io: oh no credimi –lo guardo- sono qui solo per distruggere tutto a te ci pensa Damon Salvatore se non sbaglio
Wes: non lo faresti sai cosa vorrebbe dire? Noi umani saremo salvi e loro man  mano muoiono tutti per mano di un solo vampiro fino a che..
Io: ma capisci? Ho degli affari e sinceramente sono una vampira –sorrisi- credi davvero che voglio morire?
Wes: potresti provarlo tu ovviamente..
Io: per cosa per poi morire?
 
Si avvicino a me con una siringa in mano,scossi la testa sorridendo e con uno sguardo gli faccio storcere il polso.

Wes: ma?
Io: hai mai sentito parlare dei viaggiatori? –dissi mentre prendevo una siringa- possiamo anche essere vampiri e avere i nostri poteri con facilità
Wes: come la tua amica?
Io: oh si ha usato il trucco sul fidarsi vero? Roba da dilettanti ma sai com’è fa sempre utile –dissi mentre mettevo la siringa in borsa- mh questa a me ora distruggo ogni medicinale che puoi distruggerti
Wes: NO –disse urlando- ci lavoro d’anni.
Io: sai cosa mi importi? E nemmeno a te fra poco sarai morto quindi –sorrisi e mi avvicinai a lui- non scapperai da qui chiaro?
Wes: non scapperò da qui.. Ma cosa mi stai facendo? Io prendo la verbena!
Io: oh beh non ti ho soggiogato –sorrido- ti ho immobilizzato ah quando viene Enzo salutamelo
Wes: no quando loro verranno io non sarò qui
 
Come no,pensai eliminando ogni traccia di medicinale e liberai quel ragazzo e poi me ne andai.
 
Pov. Katherine
 
Mi guardai allo specchio,indossavo un abito non tanto corto ne lungo con un paio di stivaletti dallo stesso colore con un po’ di tacchi era questo la specie di look che aveva Elena,feci una smorfia i miei capelli invece avevo scelto di farli mossi lasciando quella antipatica ciocca rossa fino a quando si sarebbero dimenticati di Katherine. Sorrisi e mi sistemo per poi andare nell’appartamento dove facevano una festa con una sola regola ognuno doveva venire vestito di nero,sembrava un funerale dove che invece di piangere si divertivano,mi guardai intorno cercando con lo sguardo Stefan lo trovai poco distante dalle scale affianco a un tavolino e sorrisi andando da lui abbracciandolo forte attirandolo a me,sorridendo ancora.
 
Io: c’è l’hai fatta –dico sussurrando- mi sei mancato
Stefan: anche tu mi sei mancata
Io: balliamo,ti va?
Stefan: ehm ok
 
Mi disse sorridendo gli ricambio il sorriso e andammo verso la pista mentre misero un lento metto entrambe le braccia intorno al suo collo mentre lui mette le sue mani sui miei fianchi stringendomi dolcemente mentre balliamo con tranquillità,lo guardai sorridendo in quel momento avevo solamente voglia di baciarlo ma dovevo andare con i piedi di piombo.
Continuammo a ballare,rimanemmo in silenzio alzai lo sguardo verso di lui guardandolo nei occhi mentre la mia mano si appoggia delicatamente sulla sua spalla,dopo un po’ andammo nella mia stanza.
 
Io: che succede,Stefan?
Stefan: sono preoccupato per Damon,lui ti ama Elena e..
Io: lo so Stefan e lo amato anche io ma mi ha ferito quello che ha fatto lui scappa sempre non ragiona ma scappa –lo guardai- solamente
Stefan: sai,quando aspettavo tutto ciò Elena? Sai quanto aspettavo che lui sbagliasse e se ne andasse? Tante volte ma ogni volta anche se lui sbagliava tu eri li e ogni volta ti ha salvato meglio di quello che ho fatto io
Io: lo so Stefan ma –lo guardo- non posso.
Elena: sei una stronza Katherine!
 
Sussultai rimanendo tra le braccia di Stefan e mi guardai intorno,da tutto il giorno non avevo sentito la voce odiosa della mia Doppelganger e ora mentre stavo con lui appariva senza nulla?
Alzai gli occhi al cielo,Elena fai la brava.

Guardai Stefan che mi guardava confuso dalla mia reazione.
 
Io: scusami ho mal di testa sai sono sconvolta da tutto ciò che è successo insomma..
Stefan: ti capisco Elena ma io non voglio perdere mio fratello che è diventato cosi grazie a te
Io: senti ok ti aiuterò a far ritornare Damon com’era prima –lo guardai con esitazione- e non lo faccio per me o per lui ma solo per te Stefan
Stefan: grazie
 
Lo guardai nei occhi accarezzandogli piano il viso mentre la luce bassa creava un atmosfera fra noi.
 
Pov. Damon
 
Stavamo andando in un ospedale abbandonato di cui Liz mi aveva detto che ci stavano attività strane che un ragazzo era appena scomparso avevo immaginato che Wes lo aveva preso trasformandolo in vampiro infondo lo aveva fatto con l’amichetto di Caroline.
Ero ancora nervoso di quando la sera prima ero andato al Grill visto che la Bennett con Jeremy mi avevano supplicato di venire a quell’incontro,dopo alcuni minuti era venuto anche Stefan mi sentivo cosi stupido di stare li con loro specialmente quando dissero che Elena fosse Katherine che li non era nemmeno morta. Stronzate!
Katherine era morta io stesso l’avevo portata nella cripta nella sua tomba,nel posto dove era destinata a stare da 164 anni.
Elena era Katherine?
Ma fattemi il piacere. Quella strega aveva ragione i Doppelganger erano destinati insieme perché mi ero illuso che lei mi amasse? Che voleva stare con me? Con il cattivo,con il mostro.
E adesso perché ci stavo pensando ci dovevo mettere una pietra sopra dovevo continuare con la mia vendetta con Enzo e poi me ne sarei andato via da Mystic Falls,mi dispiaceva per il mio fratellino dopo anni avevamo finalmente messo da parte i nostri rancori e il nostro odio che ci avevano portato molto spesso vicino alla morte.
Ma che senso aveva restare? A farmi di nuovo del male?
Come se non me lo avevo già fatto.
Vedere lei la donna che amo con mio fratello? Dopo che era stata mia? Sapevo che tutto quello che era successo era per colpa mia solamente mia ma. L’amore faceva schifo e schifosamente doloroso.
Mentre man mano salivano le scale si sentivano diversi rumori tra passi e sbattere sportelli,io e Enzo ci scambiano uno sguardo senza parlare capimmo tutto quello che stavamo pensando,la luce si spegneva e accendeva arrivammo al piano superiore e ci guardammo intorno ci separammo tra i corridoi,dopo un po’ ci ritrovammo entrambi davanti una porta dove i rumori d’un tratto cessarono una trappola? O Wes aveva trovato qualcuno che lo avrebbe protetto? Ma ne dubitavo quando entrammo non c’era nessuno,alzai un sopraciglio stranito mi guardai intorno non c’erano porte come era potuto scomparire cosi all’improvviso? Dall’altra parte della stanza c’era un ragazzo legato immaginai che fosse il ragazzo che era scomparso dalla sua espressione immaginai che fosse un vampiro e anche molto affamato,direi.
Mi girai sentendo Enzo che sbatteva tutto a terra ringhiando,immaginai che Wes non era qui ma com’era possibile? Mi portai una mano sulla tempia mi sentivo strano la testa doleva,mi ricomposi qui c’era qualcosa che non quadrava com’era riuscito a scomparire Wes? Anche quando abbiamo girato tutto il primo piano i passi si sentivano ma ci saremo accorti che fosse scappato.
 
Enzo: dove diavolo sta?! Non è che la tua amichetta si è sbagliata?
Io: no qui c’è qualcosa che non quadra com’è riuscito a scappare senza che notassimo nulla? Il suo battito cardiaco deve essere accelerato se ha corso.
 
Dissi pensando a qualcosa di logico sentimmo dei passi rimasi con le spalle davanti al ragazzo che stavo slegando abbassai le braccia,guardando dritto davanti a me notai l’espressione di Enzo come se stesse scoppiando da un momento all’altro,ma non sapevo il motivo per cui rimanevo in mobile come se avessi timore di girarmi.
 
X: hey Damon.
 
Il fiato mi si bloccò,ogni muscolo del mio corpo sembrava congelarsi da quando aveva sentito quella voce,per un attimo il mio sguardo vago nel dolore e nella credulità come poteva essere possibile? Lui era morto,guardai per un attimo Enzo e poi mi feci coraggio per girarmi per vedere se era solo una mia illusione o fosse davvero lui.
Il mio migliore amico,il mio compagno di bevute,era li che mi guardava con un mezzo sorriso sul viso,con lo stesso stile di quando li vidi a Giugno scorso quando Bonnie aveva fatto cadere il velo e tutti i morti dell’altro lato erano li che vagano per le strade chi per vendetta,chi per salutare i propri cari che non aveva fatto in tempo a salutarli o chi per stare quei pochi minuti,ore insieme alle persone che amavano.
 
Io: Alaric? Se è uno scherzo non è divertente.
 
Dissi piano ripentendo le stesse parole di quando lo avevo rivisto dopo la sua morte,il mio migliore amico sorrise di più. Non era possibile era vero oppure qualche scherzo?
Ma poco mi importava gli sorrisi anche io un sorriso sincero che diceva tutto,quanto mi fosse mancato in tutti questi mesi andai da lui e lo strinsi in un abbraccio.

Dimenticandomi di tutto.


Buona sera e Buonanotte per chi è a letto xD
Scusatemi se pubblico cosi tardi il capitolo c.c ma problema con le "gif" che non trovavo pff mamma mia mi hanno fatto impazzire! 
Alaric è tornato *O* cosa ne pensate? Anche se in TVD non so se lo rivedremo ancora beh..nelle ff possiamo ancora sognare e in questo periodo "buio" Damon ha anche bisogno del suo migliore amico nulla a togliere al Denzo però il Dalaric è Dalaric v.v per il titolo del capitolo so che non è molto "ispirato" al ritorno di Rick,ma se avrei scritto qualcosa voi lo potevate intuire quindi una bella sorpresina eh? xD
Laurel è a Mystic Falls fra poco riavrà il coltello poi aiutera i Salvatore e gli altri a scoprire cosa è successo ad Elena,oh e presto le due si incontrano per la prima volta ufficialmente. Elena farà dei bei scherzi a Katherine,beh ha già cominciato v.v vi posso dire solo questo e che Alaric sa che quella non è Elena. Ma andiamo con calma v.v
Spero che vi sia piaciuto :)
A presto e buonanotte xD,
Xoxo DenyDF ♥

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Capitolo 4
*** Alaric is back. ***





- Alaric is back.
 
Pov. Damon
 
Ero ancora scosso e felice dal rivedere il mio migliore amico prima pensavo che fosse solo un sogno ma anche Enzo lo aveva visto era tutto non vero non era un fantasma o qualche strega ingenua aveva abbassato il velo,di nuovo?
Anche se fosse stato cosi le avrei fatto una statua d’oro una parte della mia oscurità stava andando man mano via,ma c’era ancora. Dissi ad Enzo se potevamo rimandare,ancora,mi guardò e disse solamente che lo avrebbe cercato lui e poi mi avrebbe chiamato il viso di Rick non era d’accordo ma dovevo sapere come fosse ritornato in vita,volevo sapere cosa stava succedendo.
In quel momento,non mi importava della mia vendetta dell’Agustine o perché Elena mi aveva spezzato il cuore.
Entrammo nel grill sedendoci nel nostro solito posto,ci guardammo rivolgendoci di nuovo un piccolo sorriso confuso e felici per mia fortuna non c’era Matt cosi potetti soggiogare il cameriere e prendere una bottiglia di Bourbon e due bicchieri e versai il liquido ambrato,facciamo un brindisi e bevo un sorso.
 
Alaric: ah mi era mancato bere
Io: immagino –sorrisi- ma come hai fatto?
Alaric: intendi dire come ho fatto a ritornare in vita? –mi guarda e annuisco- non lo so Damon mi sono risvegliato sul letto della mia casa come se niente fosse e c’era una donna che mi ha detto che avevi bisogno del mio aiuto
Io: oh io sto bene Rick sono felicissimo che tu sei ritornato
Alaric: anche io –mi guarda- che è successo con Elena? Era finalmente tua e l’hai lasciata andare cosi?
Io: mh hai visto tutto eh?
Alaric: si ho visto tutto e anche altro –disse bevendo un altro sorso- sta succedendo qualcosa di strano Damon a Elena.
 
Disse guardandomi dritto nei occhi mentre bevevo un po’ del mio Bourbon la sua voce era seria come se io potessi salvarla da se stessa o altro? Aveva fatto la sua scelta,mi aveva mollato senza nemmeno con una spiegazione seria,ok io stesso avevo sbagliato lasciandola giorni prima ma mi ero pentito la storia dell’Agustine era ancora una ferita fresca dentro di me. Abbassai lo sguardo guardando il mio bicchiere,l’amo ancora ma il dolore era troppo forte l’oscurità mi stava prendendo del tutto,ero un mostro non sono giusto per lei ma in quel momento non mi importava chi ero ma solo di lei come in tutti questi anni che avevo messo da parte il vero me per lei perché l’amavo cosi tanto che..Potevo cercare di essere migliore.
 
Io: cosa le sta succedendo?

Chiesi al mio migliore amico serio guardandolo dritto nei occhi.
 
Pov. Elena
 
“ELENA!”
 
Io: Damon..?
 
Dissi incosciente,aprendo di scatto mi guardai intorno ero ancora nella mia cella,richiusi di nuovo gli occhi e mi ricordai di quello che avevo detto a Katherine ieri era sussultata mentre fingeva di essere me insieme a Stefan fra le sue braccia,avevo urlato cosi forte che io stessa mi ero messa paura di me stessa della mia voce piena di odio e rabbia.
Guardai dritto davanti a me mentre ero ancora sdraiata sul pavimento della mia cella e cercavo un motivo o qualcosa da fare,i giorni passavano e io mi sentivo sempre più sola ero bloccata in questa vita parallela senza nessuno. Potevo sentire tutto quello che Katherine stava facendo,la felicità di Stefan che pensava che io l’amassi che avevo superato un mio periodo,ma non era cosi quella era Katherine e nessuno sembrava capirlo..Se sarei tornata nel mio corpo,come avrei spiegato tutto?
Caroline e Bonnie dio solo sapeva quanto mi mancavano ma quello che faceva più male era sentire il dolore di Damon come una punta di un paletto mi colpiva ogni giorno,ogni ora,ogni minuto e anche di secondi. Faceva malissimo ogni volta sembrava di morire per il dolore che gli stavo causando,sentivo gli occhi leggermente umidi li chiudo di nuovo per poi riaprili di nuovo alzandomi da terra stanca di stare in quella posizione,mi appoggiai contro alla parete come se fossi colpita da un giramento di testa. Sento mancarmi e venne di nuovo a visitarmi il buio.
Come un vortice mi ritrovai in un luogo pieno di luce,mi guardai intorno notando che ero alla mia vecchia scuola strabuzzai gli occhi,ma com’era possibile? Ero in quella specie di cella dentro il mio corpo e ora? Sono qui? Sono di nuovo viva?
Abbassai lo sguardo verso i miei vestiti indossavo un paio di jeans chiari stretti,dei stivaletti bassi marroni e una maglia fucsia accompagnato da una felpa bianca in mano avevo tipo un zaino mi sembrava tutto stranamente famigliare,lasciai cadere la borsa e vidi davanti a me Damon seduto sul tavolo che guardava dritto nella mia direzione il suo sguardo non era pieno di odio ma era con il suo solito sorrisino sarcastico,come se..

Oh non m’importava corsi da lui per andarlo abbracciare ma quando mi avvicinai lui scomparve via.

Io: Damon?

Sussurrai senza parole o una frase da dire ero vicina al tavolo dove pochi istanti era seduto con i piedi appoggiati sulla panchina ed ora non c’era più,sentivo il mio cuore spezzarsi piano piano come se io ero ritornata in vita e lui non mi volesse più vedere..Ma come un flash back veloce ricordai quella scena..Era quando mi volevano far risvegliare la mia umanità Damon mi era entrato nella mente creando un illusione tentando in tutti i modi di farmi ritornare com’ero prima visto che avevo ucciso ero scappata,gli avevo rotto il collo,avevo fatto cadere Caroline e quasi ucciso Liz per vendicarmi della mia migliore amica.
 
X: finalmente ci incontriamo,Elena.
 
La voce mi era famigliare da qualche parte l’avevo sentita mi girai e notai una ragazza un po’ più alta di me occhi chiari con i capelli leggermente scuri con qualche colpo di luce. La guardai cercando di ricordare chi fosse ma non la ricordavo,stavo per caso perdendo la memoria adesso? Pensai,restando sulla difensiva mi sorrise dolcemente.
 
X: scusa sono davvero maleducata non ci siamo presentate –si avvicina a me porgendomi la mano- piacere sono Laurel Petrova una tua antenata diciamo
Io: io sono Elena.. –le strinsi la mano- Ma penso che tu già sappia io chi sono come ..?
Laurel: si scusami ho dovuto indagare sui tuoi ricordi e rendere la tua anima leggermente debole –la guardai ancora più confusa- ma tranquilla ritornerai in sesto questo è l’unico ricordo che era ben sia che potessi fartelo rivivere
Io: ma come..? che significa tutto questo? Io non posso parlare..
Laurel: con me si so quello che ti ha fatto Katherine io sono una viaggiatrice –mi spiega- e voglio farti ritornare “indietro”
Io: davvero lo puoi fare?
Laurel: si ma mi serve il coltello i tuoi amici credo che tu stia bene ma ovviamente non è cosi –disse- oggi dopo che mi avranno consegnato il coltello gli dirò tutto

Io: ma come..?
Laurel: ci vorrà un po’ di tempo devo resuscitare un'altra persona
Io: un'altra persona? Mi spieghi un po’ meglio? Sono confusa..
Laurel: ho fatto ritornare in vita Alaric grazie un’amica ovviamente con il tuo amico Katherine ha dovuto pugnalarlo sotto al cuore no? Per uccidere il Viaggiatore ma se lo fanno al tuo corpo sia tu e Katherine morireste
Io: come potremo fare?
Laurel: fidati di me di questo me ne occupo io –sorride- tu però dovresti fare una cosa
Io: dimmi tutto per ritornare nel mio corpo farei davvero di –dissi sincera- tutto.
Laurel: lo so ti capisco è successo anche a me –sorride- prenditela con Katherine specialmente quando è con i tuoi amici devono avere qualche sospetto ok?
Io: ok parleremo di nuovo..?
Laurel: si Elena –sorride- stai tranquilla
 
La guardai e sorrisi appena era bello di parlare con qualcuno come se non fosse per interessi o altre cose che in quel momento non mi venivano in mente,ci lanciammo uno sguardo di intesa mostrandogli anche che non ero debole,c’è l’avrei fatta anche questa volta c’era sempre speranza.
Quando apri gli occhi di nuovo mi ritrovavo da sola nella mia cella,quella Laurel faceva parte dei Petrova ma se fosse cosi perché voleva ridarmi il mio corpo ma non uccidere Katherine? Per solidarietà o Katherine di sicuro le aveva fatto qualcosa,dovevo pensare a lungo e concentrarmi molto per sentire dove fosse Katherine in quel momento e con chi. Era meglio iniziare da subito se qualcuno avesse visto che il mio comportamento non era normale si sarebbe messo subito in allerta o almeno speravo.
Mi alzai da terra portandomi una mano al cuore avevo una brutta sensazione,come se qualcosa stesse accadendo a Damon,ma cosa? Mi morsi nervosamente il labbro sapendo che non potevo fare nulla ma nemmeno avvisare qualcuno per quando Laurel mi volesse aiutare a farmi entrare nel mio corpo non potevo chiederle di farmi da postina. Mi ricordai di quella sensazione di come io e Stefan eravamo connessi quando lui era intrappolato nella tomba infondo al lago,dovevo mettermi in contatto con lui in qualche modo se davvero esisteva quella linea di comunicazione tra Doppelganger dovevo trovarla.
 
Pov. Katherine
 
Eravamo al fiume ascoltando la cascata,ero appoggiata sul petto di Stefan con gli occhi chiusi mentre lui dolcemente mi accarezzava i capelli,Caroline e Bonnie ma soprattutto Caroline,mi era venuto il dubbio che lei si fosse presa una cotta per lui.. Mi avevano interrogato a lungo come mai i miei sentimenti verso Stefan fossero tornati cosi velocemente visto che fino a un giorno prima amavo ed ero in crisi per Damon.
Era stato piuttosto facile tirare in ballo la storia dei Doppelganger che erano destinati a stare insieme,quando lo dissi Caroline si è azzittita quando lo avevo detto quindi mi avevano lasciato andare,sorrisi tra me e me.
Dopo 164 anni potevo vivere la mia vita con Stefan,sotto un nome falso ma finalmente potevo vivere e godermi la mia vita e poi con una scusa avrei inserito anche Nadia ovviamente lo avremo saputo solo io e lei che era mia figlia. Ma gli altri avrebbero saputo che era un collegamento sui miei antenati,mi misi su un fianco appoggiandomi con il gomito e guardai Stefan sorridendogli.
 
Stefan: cosa c’è?
Io: mi piace guardarti
Stefan: non c’è niente di bello
Io: ohh si invece –dissi divertita- pensi a Damon?
Stefan: si Elena..devo salvarlo chissà quante persone..avrà..
Io: shh –appoggiai un dito sulle sue labbra- tranquillo Stefan lo troveremo
Stefan: sono confuso.. hai cambiato idea cosi in fretta..Elena..
Io: Stefan..Ti amo ok? Amo te e ho sbagliato a mettermi con Damon è stato solo un momento di debolezza mai sei tutto quello giusto sei tu colui voglio passare l’eternità.
 
Dissi seria sorridendogli accarezzandogli il viso,mi guardò sorpreso mi avvicinai alle sue labbra baciandolo piano con dolcezza.
 
Elena: perché gli fai questo? Lui non merita di soffrire cosi.
 
Mentre continuavo a baciarlo sento la voce di Elena dietro di noi,mi staccai piano per poi girarmi guardai la figura della mia Doppelganger che mi guardava con odio e disprezzo la guardai storto appena apro la bocca per risponderle,era sparita. Ritornai di nuovo da Stefan sorrido e lo baciai dicendogli che mi sentivo osservato.
Ma che diamine stava succedendo? Perché sentivo Elena fuori di me? Dal suo corpo? Che Laurel aveva combinato qualcosa?
No,non adesso non ora che Stefan stava diventando finalmente mio lo strinsi forte a me.
Dopo un’altra ora disse che doveva uscire che aveva un appuntamento dove non poteva mancare gli sorrisi annuendo e tornammo entrambi in città quando si allontanò salgo in macchina andando nel albergo appena fuori da Mystic Falls,quando entrai nella sua camera dentro non c’era nessuno presi il telefono per chiamarla. Avevamo un appuntamento poteva almeno essere puntuale.
Sento la sua presenza dietro di me mi girai e la guardai innervosita dal suo ritardo notai delle macchie di sangue sulla sua maglietta segno che si era andata a nutrire le lanciai uno sguardo e poi mi andai a sedere sul letto,era lo stesso hotel di quando avevo preso il corpo di Elena.
 
Nadia: che succede di cosi importante? Stefan per caso non prova più nulla per –disse schifata non guardandomi e si diresse verso il letto buttando su la sua giacca- Elena?
Io: no con Stefan va tutto bene anzi con tutti anche se quando sto con lui..qualcosa non va Nadia sento Elena –la guardai- come se stesse lottando per ritornare di nuovo qui anzi come se uscisse fuori dal mio corpo..tipo un fantasma..
 
Mia figlia mi guardò questa volta anche lei strabuzzando gli occhi per poi lanciarmi uno sguardo che ricambiai era pieno: di preoccupazioni,dolore. Da una parte mi sentivo egoista se Elena si sarebbe ripresa il suo corpo non avrei perso solamente Stefan l’amore più grande della mia vita,ma anche Nadia..Mia figlia.
 
Pov. Laurel
 
Mi sentivo un po’ più “leggera” dopo che avevo visto Elena era ancora cosciente e aveva ancora i suoi ricordi ma soprattutto combatteva. Per riavere il suo corpo.
La sua vita.
Sapendo di essere in ritardo mi diressi a casa di Matt con passo svelto,ma stavo ancora pensando a come farmi credere alla storia che quella non era Elena non mi avrebbero creduta ma un modo lo avrei trovato. Appena arrivai bussai guardando l’enorme villa,per chi lavora al grill non è un posto di cui si può permettere,pensai,dopo un po’ Matt mi venne ad aprire mi salutò e andammo verso uno studio quando entrai notai tutti i presenti un po’ descritti da Rebekah che li aveva conosciuti c’erano: Bonnie,Stefan e Caroline. Immaginai il fratello di Elena fosse a scuola.
Mi presentai tranquilla,quando sentirono il cognome Petrova mi guardarono strana ma dopo quasi 540 anni mi ero abituata allo sguardo delle persone quando dicevo chi ero infondo il cognome della mia famiglia era stato sputtanato nel mondo sopranaturale da una persona.
 
Caroline: Petrova..?
Io: si sono la cugina di Katherine –storsi il viso- purtroppo –li guardai e spiegai in breve la mia storia- anche se il nostro ramo famigliare è di primo grado,si è rotto quando ci fu una guerra come sapete le Petrova sono anche Viaggiatrici
Stefan: capisco Katherine non mi hai mai raccontato molto del suo passato solo alcune cose ma mi dispiace ma lei è..
Io: il diavolo è morto? Magari comunque lei era piccola quando successe tutto
Matt: dicci quello che sai su Elena e ti darò il coltello
Io: uh –mi metto comoda sulla poltrona guardando i presenti e poi Matt- ma davvero? Sai che quel coltello non è di proprietà tua? E che se solo mi stancassi vi potete dimenticare di Elena?
Caroline: Elena sta bene
Io: mh certo facciamo cosi –mi alzo e mi avvicino il coltello- la tua amica Bonnie sa chi sono e sa che sarei venuta a prendere il mio coltello
Bonnie: si..me lo sentivo se non sbaglio molti vogliono questo il coltello ma non capisco il motivo
Io: molti Viaggiatori Solitari lo vogliono per porre fine tipo come il nostro noi siamo uniti siamo sia mortali che immortali –dissi facendo una piccola pausa- ma anche uccidere l’Ancora ovvero Bonnie voi non li vedete ma molti la seguono da lontano per proteggerla e il coltello alle mani di un umano senza offesa ma non mi fido.
Bonnie: dice la verità –mi guarda- dall’altro lato ho sentito molto parlare di te dei tuoi piani con le streghe con un certo Sebastian..
 
Mi irrigidisco di colpo sentendo il suo nome,in molti in mia presenza almeno,non lo pronunciavano mai sapendo le reazioni che mi provocava lanciai uno sguardo a Bonnie cercando di non mostrar alcuna debolezza.
 
Io: si –dissi ricomponendomi- Sebastian era di un ramo famoso dei Viaggiatori e con i stregoni.
Stefan: tu hai detto che ci aiuti a capire cos’abbia Elena...
Io: si Stefan –lo guardai dritto nei occhi- e lo farò anche dopo che mi date il coltello –li guardai a tutti- sono una persona che mantiene le promesse e faccio di tutto per risolvere potete credermi ma il coltello è molto importante non posso rischiare che qualcun altro lo prenda –dissi ripentendomi- come capo ho le mie regole.
Stefan: si certo capisco –mi guarda e poi guarda il suo amico- Matt io devo andare dagli il coltello
Io: grazie
 
Dissi mentre Matt con esitazione mi dava il coltello lo presi tra le mani e tolsi piano dalla fascia dov’era coperta la lama il simbolo dei Viaggiatori sulla lama era ancora luccicante lo richiusi,lo misi dentro la borsa e mi alzai guardando i presenti gli dissi che ci saremo rivisti presto. Stefan mi disse che domani mi voleva vedere per parlare di alcune cose ma immaginai già di cosa volesse parlarmi o meglio di chi.
Esco dalla enorme villa avviandomi verso il motel dove avevo preso una stanza,mentre camminavo e la notte pian piano scendeva non potevo ignorare quel ricordo,non potevo cacciare che il suo nome mi era entrato di nuovo nella mia testa e man mano che lasciavo che i ricordi entrassero quella fitta al cuore fatta di solitudine e mancanza ritornò a farsi sentire.
 
*Flash Back.
Toronto,1914.
 
Sentivo la mano di Sebastian che mi accarezzava dolcemente la schiena,mentre io ero appoggiata al suo petto ancora mezza addormentata dopo una notte di amore. Erano poche le occasioni che io e lui riuscivamo a stare insieme per dei giorni interi. L’essere Viaggiatori con una comunità sulle spalle comportava di viaggiare di andare dagli altri e di risolvere dei problemi.
Apro gli occhi e mi misi meglio di fianco per guardarlo che senso aveva dormire? Volevo godermi ogni suo lineamento mi sarebbe mancato da morire quando sarebbe partito di nuovo il giorno precedente.
 
Sebastian: mh perché mi fissi in quel modo,tesoro?
Io: oh,non posso?
Sebastian:assolutamente no

 
Disse ridacchiando per poi abbracciandomi e si mise sopra di me baciandomi dolcemente il corpo,stringendomi.
 
Io: dio,quanto mi manchi.
Sebastian: anche tu –mi guarda accarezzandomi il viso- tesoro
Io: ti prego non andare capiranno che avrai da fare digli che abbiamo bisogno di te qui
Sebastian: Laurel stai facendo un bel lavoro qui siete forti
Io: si ma –sospiro- sento che ti sta per succedere qualcosa e non voglio perderti
Sebastian: amore mio non succederà nulla fra un mese sarò di nuovo qui con te con voi –mi guarda- e ci rimango per sempre
Io: sei troppo sicuro..
Sebastian: tesoro manca poco sai che non sono bravo con queste dichiarazioni ma fra –mi prese le mani- pochissimo finisco questa missione per Klaus e poi finalmente ci sposeremo e saremo solo noi niente più viaggiatori solo se è in caso grave.. Quindi mi vuoi sposare?
Io: si –lo stringo forte- oh si
Sebastian: amore mio –mi strinse a se- allora tranquilla ok?
 
Mi fece un sorriso dolce annuisco anche se avevo ancora quel peso al petto che mi diceva che non dovevo lasciarlo andare,mi mise sempre con dolcezza un anello semplice mi baciò con dolcezza e ritornammo ad essere una cosa sola ad amarci come se fosse l’ultima volta. Ma forse era solo una sensazione brutta che avevo spesso da quando aveva iniziato queste missioni suicide. Sarebbe ritornato e finalmente dopo tanti anni ci saremmo sposati.
Saremo stati solo io e lui e nessun altro.
Per sempre.*
 
Mentre camminavo mi bloccai di colpo con gli occhi lucidi,ormai era notte fonda avevo camminato a lungo ricordando a lungo quel ricordo. Oggi erano passati 100 anni da quando non lo avevo più visto da quando lo avevano ucciso senza pietà e tutto questo centravano le Doppelganger Petrova e odiavo tutto ciò,odiavo come la mia famiglia lo aveva fatto da cagnolino per tutti questi anni e doveva obbedire a loro anche se erano morti.
Guardai l’anello non lo avevo mai tolto era rimasto nel mio dito come quando quel famoso giorno me lo mise,non era mai stato romantico ma a modo suo lo era.
Scuoto la testa allontanando dai pensieri tutti i ricordi con lui,quando perdevi la persona che amavi era un dolore profondo che ti incideva il cuore fino a quando non avessi chiusi gli occhi e quando hai in mente una guerra o una vendetta. La mia vita da viaggiatrice e da vampiro mi aveva imparato che non si doveva farsi trasportare dai ricordi o dalla persona che amavi,perché erano proprio quelli quel dolore quella debolezza che ti avrebbe fatto perdere.
Mentre arrivai nel motel dove alloggiavo insieme a Clark e Nadia,ovviamente in camera diverse, non mi piaceva affatto quel posto era lurido e senza nemmeno gusto nell’arredamento ma avevo scoperto che quando Katherine si era impossessata del corpo di Elena erano andate a vivere li in un certo senso,l’idea di Nadia era scappare. Ma si che quando Katherine si mette in testa qualcosa è difficile che ci rinunci.
Bussai alla stanza di Clark che mi apre e mi disse gli ultimi aggiornamenti,che Katherine fino ad un ora fa era stata qui insieme a Nadia erano entrambe preoccupate per qualcosa ma ha detto che c’è stato un lungo silenzio e che purtroppo non avevano detto il motivo. Annuisco e lo ringraziai dicendogli che da li in poi avrei controllato io Nadia e che poteva divertirsi gli mostrai dentro la borsa il coltello e sorrise con una preoccupazione in meno ed esce dalla sua stanza,esco anche io dirigendomi verso la mia che era proprio accanto quella di Nadia con una porta comunicante posai le chiavi e nascosi bene il coltello in modo che se qualcuno di mia conoscenza sarebbe entrato nella mia stanza non poteva trovarlo.
Quando lo nascosi per bene mi tolsi la giacca e i tacchi avvicinandomi verso il frigo bar prendendo una bottiglia di vino e lo verso dentro un bicchiere bevendone subito un goccio e mi misi seduta su una poltrona rimanendo un po’ concentrata.
Aver ascoltato l’idea della mia amica strega di far ritornare nel mondo dei vivi Alaric Saltzam non era stato proprio una cattiva idea pensandoci bene lui conosceva bene Elena visto che le ha fatto da tutore sia a lei che a suo fratello,nessuno poteva sapere dei discorsi che avevano in passato fatti loro due specialmente qualche scena insieme alla defunta zia di Elena,non ero rimasta sorpresa quando vidi nello sguardo di Elena seppur era stanco e impaurita da quel mondo o perdere le persone che amava per colpa di Katherine ma dentro di se c’era il classico fuoco delle Doppelganger Petrova anche se i nemici non se ne sarebbero mai andati nella loro vita loro avrebbero sempre lottato.
Tranne una persona.
 
Pov. Alaric
 
Quando avevo detto a Damon chi mi aveva fatto ritornare in vita e che Elena non era davvero Elena non ero sceso nei dettagli come mi aveva spiegato Laurel,avevo provato a fermarlo ma non ero veloce come a lui visto che ero “ritornato” umano.
A parte Damon,nessuno sapeva che io fossi ritornato il mio giorno fortunato visto che Matt non era a lavorare nessuno era andato al Grill c’erano poche persone,usci dal mio appartamento dovevo dirlo a Stefan,il mio migliore amico era troppo ossessionato dalla sua vendetta verso quel tale non ne capivo il motivo anche se avevo visto che insieme a Elena era stato rinchiuso in una cella.
Il suo sguardo era pieno di paura.
Il suo passato non lo raccontava molto detestava quel tempo che amava ancora Katherine che cercava di tutti i modi salvarla,ora quella donna che lui detestava le aveva tolto il bene che dopo tempo si meritava di avere.
Non ci misi molto ad arrivare al pensionato mi avvicinai,non mi sarebbe importato se ci fossero tutti ma dovevano sapere che io ero tornato e che Elena e Damon erano entrambi in pericolo,senza esitazione bussai alla porta aspettando che qualcuno mi aprisse. Vidi la porta aprirsi e poco dopo Stefan si fece davanti.
 
Stefan: Alaric?!
Io: ciao Stefan –rimase incredulo a guardarmi- ti spiego tutto
 
Dissi solamente e lui mi fece entrare da come mi aveva detto Jeremy viveva qui anche se da quando Damon e Elena si erano lasciati le cose erano un po’ cambiate,ma anche Stefan era d’accordo che vivesse li con loro. Quando entrai andammo a sederci in salotto faccia a faccia,iniziai a raccontare quando una giovane donna,senza dire il nome,mi era venuta a trovare dall’altro lato fino ad arrivare quando mi avevano fatto ritornare di nuovo in carne e ossa dal mondo dei morti.
 
Pov. Enzo
 
Finalmente avremo trovato Wes ma non avevamo pensato che avesse dei cani da guardia svegliai Damon che era svenuto in primo momento pensai alla verbena,ma poi il colore di quel liquido mi era famigliare e sinceramente anche troppo “chiaro” per essere verbena.
Si sveglio dopo poco massaggiandosi il collo e decidemmo di andare a vedere se il dottorino era ancora nei paragi,guardai due settori dell’ospedale abbandonato ma non c’era nessuno era scappato in fretta ad un tratto senti delle voci.
 
X: no ti prego lasciami andare
Y: sai vorrei ma non posso.
 
Damon?
Andai di corsa nella stanza dove c’era un ragazzo e dal viso sembrava proprio un neo vampiro,tipico di Wes amava prendere dei ragazzi anche se erano suoi studenti li rapiva e faceva esperimenti su di loro. Ma quando avevamo avuto quella soffiata era sfuggito mi pare,che Wes aveva trovato qualcuno interessato a quell’associazione?
Damon si era attaccato al collo di quel ragazzo bevendo tutto il suo sangue fino a quando non gli stacco la testa,mi si bloccò il respiro quando si girò e aveva il suo viso arrabbiato pieno di sangue.
 
Enzo: questo si che è un problema
 
Dissi mentre lo guardai dritto nei occhi senza distogliere lo sguardo dal suo.

Sera a tutti..Passato un buon week end? :) 
So che mi odierete leggendo l'ultima parte del capitolo,ma purtroppo devo farlo da come avete letto tutto si sta svolegendo velocemente e anche se io odio ciò che hanno fatto a Damon questo sarà solo una cosa momentea non lo farò morire è.è quello sarebbe un grande spoiler quindi..
Cosa ne pensate? Katherine non più scampo ormai v.v siete felice per il ritorno di Alaric? :3 Katerina con lui nel prossimo capitolo avrà paura e anche troppa visto che nessuno sa niente di lui e Elena eheh v.v comunque voglio ringraziare tutti chi legge la mia ff :) spero che vi piaccia xD
Oh se qualcuno vuole conoscermi questo è il mio profilo di facebook: https://www.facebook.com/katherinemoonsly.pierce
Buona lettura ^-^
Xoxo Deny DF

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Capitolo 5
*** Lost in the darkness. ***




-Lost in the darkness.
 
Pov. Elena
 
I giorni passavano lentamente e io in qualche modo cercavo di mettermi in contatto con Stefan avevo anche provato con Bonnie ma nulla infondo non ero un fantasma e nemmeno Jeremy poteva vedermi,mi rilassai e con la mente cercavo di richiamarlo di nuovo dopo attimi ancora di attesa non era successo nulla.
Pensavo che tutto questo fosse solo una follia ma poi mi ricordai quei tre mesi quando Stefan era nella cassaforte sotto il lago e quella sensazione era cosi forte e poi c’erano i sogni di quel pub di Stefan che urlava di aiutarmi ma pensavo che fossero solo i sensi di colpa perché avevo scelto Damon e non lui,forse era anche il fatto che io non ero del tutto “morta” Katherine ora era me quindi ignorava quella sensazione visto che lei ovvero io mi stavo riavvicinando a lui,mi morsi il labbro la testa man mano che passavano i minuti mi doleva smisi di concentrarmi e chiusi gli occhi appoggiando la testa contro il muro,respirando profondamente.
Il tempo passava,anche se sembrava un eternità una strana sensazione fastidiosa passò fino al lungo il mio corso fino ad arrivare alla mia testa apro di scatto gli occhi mi venne in mente subito Damon e se gli era successa qualcosa? Mentre io stavo rinunciando a mettermi in contatto con Stefan stavo seduta a farmi passare il mal di testa,mi alzai e corsi fino ad ritrovarmi all’altro lato, quando ero entrata in questo “mondo” se si poteva definire cosi,mi sembrava strano una corsetta e ritrovarmi nel luogo di ogni essere sopranaturale che doveva rimanere per sempre li addirittura da soli una parte di me sapeva che anche mia zia Jenna era qui,ma non dovevo arrendermi.
Mentre correvo cercando qualcuno che mi potesse aiutare non potevo più aspettare non potevo permettere che gli succedesse qualcosa,le nostre conversazioni mi ritornarono in mente.
 
*Flash Back.
 
Mystic Falls,Maggio 2009.
 
Parlavo al telefono con la mia migliore amica Bonnie,io e lei ci diciamo sempre tutto avevamo un legame forte lei mi comprendeva sempre e io lei in quel momento stavamo parlando di Matt,io e lui stavamo da quasi un anno insieme,ma non mi sentivo più quello che volevo lui sapeva già aveva già scritto il nostro futuro dopo il college. Mi voleva sposare,formare una famiglia con me.. Ma io? Ero davvero d’accordo? Non lo sapevo ogni nostra lite era dolorosa odiavo mentirgli sia lei che mia madre avevano ragione glielo dovevo dire che era finita che non me la sentivo.
Mentre chiusi la chiamata senti una voce maschile sussurrare un nome.
 
X: Katherine..
Io: ehm..
 
Dissi guardandomi intorno,forse chiamava un'altra me mi girai intorno a guardare se c’era un'altra ragazza ma in mezzo la strada c’ero solo io e lui..Lo guardai meglio aveva uno sguardo strano in viso come se non vedesse questa ragazza da tanto tempo aveva un sorriso strano,era alto capelli corvini e gli occhi..Sembrava che il mare era dentro i suoi occhi,quelle labbra. Oh Elena,cosa stai pensando?!
 
Io: no –dissi ancora- io..-mi accertai ancora che fossi sola e poi lo guardai di nuovo- io sono Elena
X: ah –il suo sguardo cambiò subito come se fosse deluso da quella risposta- tu..tu somigli.. Scusami mi hai ricordato molto una persona.. Sono Damon.
Io: non vorrei essere scortese,Damon –dissi e mi avvicinai lentamente- ma trovo strano che spunti all’improvviso in mezzo al nulla..
Damon: senti chi parla anche tu sei tutta sola
Io: siamo qui a Mystic Falls qui non succede mai niente –dopo un attimo di silenzio imbarazzante alzai un attimo il braccio con il telefono in mano- ho litigato con il mio ragazzo
Damon: per cosa? –dice spontaneo e poi alza le mani- se posso chiedere
Io: la vita.. il futuro.. –dissi piano- vuole già organizzare tutto
Damon: e tu non vuoi?
Io: io non so cosa voglio
Damon: beh non è vero vuoi quello che vogliono tutti
Io: cosa? –dissi curiosa e poi sorrisi- Misterioso estraneo che ha tutte le risposte
Damon: diciamo che vivo da molto tempo –sorrise- ho imparato alcune cose
Io: allora Damon –sorrisi a mia volta- dimmi che cos’è che voglio?
Damon: tu vuoi un amore che ti consumi,vuoi passione,avventura –la sua voce era sensuale lo guardai rimanendo con un sorriso stupido in volto- e anche un po’ di pericolo.
 
Ci guardammo dritti nei occhi,non riuscivo a distogliere il mio sguardo dal suo mi bagnai piano le labbra cercando di dire qualcosa,una parte di me desiderava tanto un amore che mi consumasse ogni giorno. Deglutisco piano.

Io: invece tu cosa vuoi?
Damon: ehm..
 
Gli chiesi sorridendo e rimasi a guardarlo mentre mi guardò stupito come se non sapesse cosa rispondermi,i minuti passarono e qualcuno suonò il clacson mi girai notando che i miei erano arrivati. Mi giro di nuovo verso di lui.
 
Io: i miei genitori..
 
Quando mi girai verso di lui si era avvicinato di più a me questa volta non riuscivo a distogliere i miei occhi dai suoi era come se fossi incollata a lui.
 
Damon: voglio che tu abbia tutto ciò che cerchi ma al momento voglio che dimentichi ciò che è successo nessuno deve ancora sapere che sono in città –mi sorrise- buonanotte,Elena.
 
Apro gli occhi di scatto come se mi fossi appena risvegliata da un lungo sogno di cui non mi ricordavo mi giravo mentre mi trovavo quasi vicino al ponte e i miei genitori erano appena arrivati,mi girai confusa come se qualcuno mi stesse osservando e poi salgo in auto.*
 
Mi fermai di colpo,la prima volta che lo avevo incontrato mi ero persa nei suoi occhi ero diventata una di quelle ragazzine con gli ormoni a palla quando vedevano un ragazzo più grande sexy e lo guardavano come stupide. Lui aveva sempre saputo quello che io volevo,lui mi consumava giorno dopo giorno e io ogni giorno negavo i sentimenti verso di lui,ero davvero innamorata di Stefan ma non capivo il perché una parte di me cercava Damon ogni mio ricordo quando lui poteva essere in pericolo mi divorava anche tutto quell’odio che ho provato nei suoi confronti per il male che aveva fatto a tante persone innocenti anche alla famiglia Wilthmore io.. Non riuscivo a essere arrabbiata nei suoi confronti e mi mancava mi mancava da morire come se mi mancasse l’aria senza di lui.
Una lacrima scese lungo il mio viso mentre guardavo in un punto morto davanti a me,sentivo la morte cosi vicina che non c’è la facevo più quella sensazione di poco prima era ancora viva dentro di me e non potevo sapere nulla.. Ero qui disconnessa dal mondo intero.
 
X: non ci posso credere..Elena?!
 
Sentì una voce anziana famigliare alle mie spalle già avevo sentito quel tono preoccupato nella mia vita,mi girai piano e vidi la nonna di Bonnie alle mie spalle.
 
Io: signora Bennett..
Sheila: Elena..cosa ci fai tu qui? Sei morta anche tu? Bonnie non mi aveva detto nulla.. Oh ti vedo cosi sfocata..
Io: è complicato –sussurrai- in realtà non sono realmente morta la mia Doppelganger ha occupato il mio corpo..
Sheila: oh mia cara –si avvicina a me accarezzandomi il viso proprio quando da piccole ci facevamo male- raccontami tutto
 
Mi portò in un posto un po’ isolato dove le anime non passavamo ci sediamo e cominciai a raccontarle un po’ tutto almeno quello che Bonnie non sapeva,mi ascoltò silenziosamente senza interromperci mai. Sheila Bennett era una nonna per tutti noi,io e Caroline raramente vedevamo i nostri nonni quindi quando passavamo i pomeriggi con Bonnie a casa di sua nonna col passare degli anni ci trattava come se anche noi facessimo parte della sua famiglia,ci dava dei consigli.
Mi ricordo ancora le tisane che mi faceva bere sia a me che a Jeremy dopo la morte dei nostri genitori avevo incubi continui quando quella notte la macchina sbandò andando giù nel ponte lei diceva che rilassava sia il corpo che la mente,dopo un paio di mesi quei incubi erano spariti grazie a lei e alle sue tisane.
Gli parlai dei Viaggiatori che avevano preso sia il mio che il sangue di Stefan,le avevo anche detto di Silas che era il primo Doppelganger come Amara le raccontai tutto davvero tutto,ma quando gli dissi dei Doppelganger Petrova e quelli di Stefan non sembrava tanto sorpresa. Come strega aveva ascoltato leggende su di noi e del nostro “sangue” che faceva un po’ gola a tutti,a quanto pare.
 
Sheila: mh ho sentito parlare di questi Viaggiatori ma non pensavo che esistevano davvero –disse e mi guardò- loro hanno un tipo di magia diversa dalle streghe ma possono comunque stendere un vampiro e entrare in altri corpi
Io: già c’è una ragazza che ho scoperto che fa parte del mio ramo famigliare vuole aiutarmi ma io –sospirai- è brutto stare qui..
Sheila: lo so mia cara lo capisco
Io: non riesco a mettermi in contatto con nessuno nemmeno con Bonnie mi ha detto che è impossibile anche se lei è l’ancora io non sono del tutto morta –dissi tutto d’un fiato- nemmeno con Stefan c’è una connessione tra me e lui da quando ho capito se siamo in pericolo lo sentiamo ma..
Sheila: lui lo respinge perché quella Katherine è nel tuo corpo –disse pensierosa- ma ti posso aiutare
Io: davvero?
Sheila: si vieni con me
 
Annuisco e la seguo verso un lungo corridoio scuro mi guardai intorno non ci ero mai passata da questo lato mentre camminavamo entrammo in una stanza disse alcune parole e si illuminò man mano di luce mentre passavamo ancora un altro corridoio la sentì sorridere mentre io mi guardavo intorno un po’ spaventata e insicura. Quella sensazione tornò a bussare di nuovo alla mia porta cercai di cacciarla ma non ci riuscivo,che stava succedendo? Entrammo in un piccolo giardino,la signora Bennett mi disse di sedermi a gambe incrociate feci come mi disse e poi ci prendemmo per mano,mi ricorda quando con Bonnie avevamo fatto quella seduta per parlare con Emily.
 
Io: ma..funzionerà?
Sheila: si non è magia è l’arte del rilassarsi ti posso aiutare a mettermi in contatto con Stefan tramite in un sogno
Io: va bene sono pronta
Sheila: ora chiudi gli occhi e respira profondamente rilassandoti –dice- poi cerca un ricordo recente
 
Annuisco e chiudo gli occhi respirando profondamente mentre cercavo di calmarmi quelle sensazioni colpivano ancora nella mia testa,feci una smorfia chiudendo di più gli occhi sentendo Sheila che mi diceva di stare tranquilla di ignorare tutti i brutti pensieri che mi assillavano alla testa.
Poi ad un tratto vidi un immagine,sussultai e guardai meglio,eravamo nel bosco quando Stefan aveva perso la memoria,sorrisi c’è l’avevo fatta lo guarda il suo sguardo era confuso guardandosi intorno feci un sospiro di sollievo e mentre mi avvicinavo a lui,mi ricordai di fare in fretta questo era solo un sogno non era un portale verso la realtà ma poteva aiutarmi o avere qualche sospetto mentre mi avvicinavo a lui delle immagini nere mi oscuravano la mente,che diamine stava accadendo? Mi guardai intorno e non mi ritrovavo più nel bosco insieme a Stefan ma ero in un posto oscuro ad un tratto sento una voce.
 
X: dai mancano 8 minuti prima che hai fame di nuovo
Damon: tranquillo Enzo non ti uccido ma sei ancora in fretta di andartene lo sai
 
Rimasi senza fiato sentendo la voce di Damon che parlava con Enzo riconoscevo il suo accento senti un urlo provenire dalla stanza accanto corsi verso la sua direzione mentre mordeva un uomo,urlai correndo verso di lui cercando di separarlo notai Enzo con uno sguardo preoccupato e una sacca di sangue mezza vuota per terra,cosa stava accadendo?

Io: Damon ti prego non farlo! Damon! DAMON!
 
Mentre urlavo il suo nome venivo catapultato in un'altra direzione rimasi li dovevo rimanere li con lui non poteva ucciderla non per colpa mia non perché io ero cosi era diventata una brava persona, con tutto la mia forza cercai di rimanere li urlando ancora il nome di Damon.
Riapro di scatto gli occhi respirando affannosamente davanti a me c’era Sheila che mi guardava preoccupata e mi teneva per le spalle la guardai confusa perché ero andata in quella casa? Perché riuscivo a sentire Damon e Enzo ma loro non riuscivano a sentire me? Avevo gli occhi lucidi,no non poteva essere Damon cosa centrava con Wes? Non poteva nutrirsi di vampiri,dovevo avere certezze dovevo avere una spiegazione logica,ora. No.. Non poteva morire come era successo con Jesse mi abbandonai alle lacrime.
 
Pov. Laurel
 
Io: COSA?
 
Tuonai quando un viaggiatore che era venuto nel motel mi disse che Cloe ci aveva traditi mettendosi con Wes ringhiai tirando un pugno contro il muro. Com’era possibile? Avevo io l’ultimo campione di quella siringa che faceva diventare vampiri mangiatori di altri vampiri,poi il tradimento era quello che mi sta facendo uscire di testa. Mi ero resa conto che ero in super ritardo con Stefan Salvatore ma questa era più importante di far ritornare Elena nel suo corpo e poi avevo già fatto in modo,io personalmente,che l’incantesimo di Mia non avesse effetto ovvero Katherine a breve sarebbe impazzita o avrebbe fatto qualche sbaglio.
 
X: mi dispiace..io..io non immaginavo che era con lui ma poi si sono baciati..
Io: basta cosi –dissi sbottando- voglio sapere chi è il vampiro che è stato infetto
X: si chiama un certo Damon l’ho sentito parlare con un suo amico che era con lui almeno penso che sia un suo amico –disse velocemente- ti prego non mi uccidere sono venuto subito a dirvi la mia lealtà nei tuoi confronti
Io: e chi mi dice che è una trappola tua e di Cloe?
Clark: di solito i traditori non vengono mai a dirci il danno Laurel.
 
Misi le mani sui fianchi camminando avanti e indietro sbuffando rabbiosa,avevo la rabbia cosi intensa ora potevo capire quello che mi diceva Sebastian che essere il capo dei Viaggiatori non era semplice era tipo un branco di lupi se eri fuori c’erano delle punizioni. E se tradivi i tuoi simili da noi era la morte.
Cercai di ritrovare un po’ la calma ma poi mi bloccai di scatto sotto lo sguardo confuso di Clark e quello pieno di paura del ragazzo che ci aveva detto tutto,Damon? Era questo il nome del vampiro infetto da quella siringa letale quando incontrai Elena disse il suo nome quando mi ero entrata senza permesso nei suoi ricordi.
 
Io: oh no –sussurrai- devo andare il fratello del vampiro infetto mi sta aspettando
Clark: e per lui? Lo trattengo mentre tu sei fuori?
Io: no ci penso io subito
X: vi prego non mi uccidete io ho..
 
Non lasciai nemmeno in tempo di parlare,la rabbia era ancora tanta e nel frattempo si stava trasformando in fame avvolte la mia natura da vampira non potevo nasconderla,lo morsi al collo dissanguandolo in poco tempo. Mi ero dimenticata come fosse bello nutrirsi tramite una vena mi staccai leccando il sangue che avevo sulle labbra mi ricomposi subito e mi pulisco sistemando dissi un veloce “occupati tu del corpo,a dopo” e poi di corsa salgo sull’auto partendo subito al pensionato era passata più o meno un ora dall’appuntamento che ci eravamo dati di sicuro aveva capito che io non sarei venuta,ma si sbagliava.
Dopo 10 minuti arrivai e parcheggiai la macchina scendendo e mi guardai intorno,mi avvicinai alla porta bussando alla porta aspettando che qualcuno mi aprisse dopo un paio di minuti di attesa Stefan mi venne ad aprire e mi guardò sorpreso.
 
Io: salve Stefan –dissi- mi scuso per il mio enorme ritardo so che l’appuntamento non era qui
Stefan: buongiorno Laurel –disse e mi guardò- in effetti era al Grill ma prego entra –si sposta- avevo immaginato che non volessi affrontare l’argomento perché avevi torto
Io: non ho mai torto o almeno avvolte –dissi ed entrai in casa- grazie è un bel posto qui
Stefan: grazie allora cosa sei venuta a fare? Sto andando a prendere Elena andiamo insieme a cercare mio fratello Damon
Io: in realtà sono venuta per scusarmi e per dirti di Damon –dissi e poi notai la biondina- ciao Caroline
Caroline: salve –mi guarda- cosa sai di Damon tu?
Io: mettiamoci comodi può essere scioccante.
 
Stefan mi fece accomodare in salotto e mi offrì un bicchiere di Bourbon da quello che avevo sentito da Klaus era quello più buono di tutta Mystic Falls,bevo un sorso,non aveva del tutto torto presi un po’ di fiato notando che la biondina mi guardava la maglia abbassai lo sguardo anche io notando una bella piccola marchia di sangue. Sorrisi.
 
Io: oh era una punizione
Stefan: beh Laurel dimmi quello che mi devi dire perché non ho molto tempo
Io: si certo scusatemi –dissi- da come avete visto dalla mia maglietta ho avuto un brutto imprevisto
Caroline: certo un imprevisto della fame?
Io: magari ma i miei impegni non li mollo mai ma questo era troppo importante –dissi seria lanciando un occhiataccia a Caroline- vedete i Petrova vengono da un ramo di Viaggiatori molto potente e io stavo con un ragazzo ancora più potente del mio ramo quando è morto io ho preso il suo posto diventando il capo dei Viaggiatori dove abbiamo un popolo che è sotto di me che obbedisce i miei ordini e di nessun altro quando qualcuno molla sono classificati solitari –dissi facendo una pausa- senza dire una brutta parola ma questo avvolte conduce tramite amore direi a tradire il proprio gruppo il proprio capo come è successo a me questa mattina
Stefan: quindi non sei venuta per questo?
Io: esatto Stefan ci tenevo moltissimo ma questo è molto di più importante di quello che può succedere ad Elena se loro si prendono queste libertà mi ucciderebbero e come ho già detto ieri il coltello deve essere protetto e stare al sicuro
Caroline: ok è tutto strano questo ma..Damon che centra?
Io: beh gli è successa una cosa molto brutta e sono corsa subito qui
Stefan: cosa?
 
Presi dalla borsa la siringa mostrandogliela a tutti e due.
 
Io: questa è la siringa per far diventare i vampiri immuni al sangue umano e non a quello di vampiri
Caroline: e quindi?
Io: beh lo presa a Wes ma la ragazza che avevo mandato per tenerlo d’occhio si è messa con lui –li guardai- a quanto pare Wes aveva un'altra siringa e quando Damon è andato per ucciderlo beh ecco lui gliel’ha iniettata
Caroline: oddio..
Stefan: ed ora..?
 
Li guardai e dissi il mio piano avrei indotto Cloe a dirmi dov’era facendo finta di nulla mentre loro cercavano tracce di Damon io sarei andata dal fidanzato di Cloe.
Mi misi subito in viaggio avvisando Clark,l’avrei uccisa questa era di sicuro non ci sarebbe stata pietà quest’oggi beh solo di quel dottorino che poteva avere un antidoto,o almeno speravo.
Odiavo uccidere i miei simili soprattutto se questi facevano parte del mio popolo. Ma era pur sempre un dovere.
 
*Flash Back.
 
Bulgaria,1481.
 
Ero in viaggio con Sebastian per la prima volta mi portava con se in una delle sue missioni che lui adorava tanto almeno cosi mi disse scherzosamente,mentre parlava con Thomas guardai tra le sue carte guardando un dipinto famigliare,rimasi senza parole era Arthur Fremont ci aveva sempre aiutato a catturare i Viaggiatori che erano solitari che molto spesso facevano danni alle streghe e noi per non andarci di mezzo dovevamo uccidere e proteggere il coltello che era l’unica nostra arma che ci avrebbe potuto uccidere l’anima.
 
Io: Sebastian..ma qui c’è un errore..
Sebastian: quale errore,Laurel?
Io: Arthur Fremont lo conosco fin da quando ero una ragazzina non è un solitario ha sempre aiutato a me e mio padre a..
Sebastian: so quello che ha fatto per te e la tua famiglia Laurel ma è un traditore –mi guarda serio- se noi non li uccidiamo loro possono arrivare a noi e possono ucciderci se prendono il coltello
Io: ma no c’è una soluzione..
Sebastian: no Laurel se ci ha tradito una volta lo farà ancora l’unica soluzione sarà la morte quando sarai anche tu un capo ci saranno molte scelte dolorose che dovrai fare senza mai tirarti indietro senza mai che vedono che tu sei debole. Sei una Viaggiatrice Petrova il tuo sangue viene anche dalle Doppelganger hai un potere in più a tutti ma devi essere forte.
 
Lo guardai con gli occhi lucidi nelle sue parole c’era freddezza da quando era diventato il capo lui era cambiato,era diventato l’uomo che non voleva mai diventare.
Mi girai guardando fuori dalla carrozza rimanendo in silenzio dopo un paio di interminabili minuti di silenzio ricominciano a parlare di come attaccarlo senza nessun ferito.*
 
E dopo tutti questi anni,non potevo dargli che ragione aveva governato al mio posto per tanti anni e molto spesso mi aiutava a combattere sia con le parole che con le armi. Ogni tipo di armi.
Mi aveva insegnato ad essere fredda e allo stesso tempo a nascondere ogni mio tipo di emozioni quando mi innamorai di lui non capivo perché duranti i viaggi faceva il freddo con me,perché non mi sorrideva nemmeno una volta era sempre teso e attento ad ogni mossa ed a ogni sua parola era fredda come il ghiaccio.
Ma era anche grazie a lui che io ero diventato una buona guida e un buon capo per i Viaggiatori e se dovevo uccidere,lo avrei fatto senza esitare. Per lui.
 
Pov. Katherine
 
Preparai le valigie e nel frattempo parlavo con Nadia del mio piano per conquistare Stefan sapevo che dovevo stare attenta,poco mi importava di Damon lo avrei fatto solo per lui e perché Elena di sicuro “lo avrebbe fatto” ma per poco. Mi sarei allontanata da Damon e per quello che Enzo stava facendo a mio fratello glielo avrei mandato di traverso odiandolo eliminandolo dalla vita di Elena una volta per tutte.
Mentre prendevo le valigie e mi dirigevo verso la macchina di Stefan rimasi scioccata a vedere com’era la sua auto era antichissima non l’avevo mai vista,sorrisi a Stefan al trattenermi a dargli un bacio misi le valigie nella macchina e salgo e partimmo verso una meta senza una destinazione.
Ma sapevo benissimo cosa dovevo fare,quando ci saremo fermati per fare benzina gli avrei proposto un motel certo dovevo fare qualcosa visto che la macchina funzionava bene. Lo guardai notando che era strano.
 
Io: che succede Stefan?
Stefan: devo dirti una cosa..su Damon..
Io: dimmi tutto non tenermi sulle spine
 
Dissi usando un tono preoccupato anche se la mia voce tradiva un po’ sentivo la presenza di Elena dentro di me ma la cacciai via,continuai a guardare Stefan.
 
Stefan: mi hanno detto che è diventato uno squartatore di vampiri
Io: oh mio dio..Stefan..Come facciamo? Ti ricordi cosa è successo..
Stefan: si me lo ricordo ma non mi arrendo Elena
Io: certo io sono qui per aiutarti
 
Dissi guardandolo e poi mi girai per guardare la strada mentre dentro di me mi stava spuntando una piccola idea,sorrisi dentro di me. Questa si che era una bella notizia.
Passarono altre ore di viaggio e parlavamo di qualcosa notai il suo sguardo preoccupato potevo solo immaginare come si sentisse,ma io avevo altri piani che stavo ultimando minuto per minuto,verso tardo pomeriggio ci fermiamo ad una stazione di servizio per fare il pieno scesi anche io stiracchiandomi le gambe,ci mettiamo a parlare un po’ alla fine gli chiesi gentilmente se mi poteva prendere una barretta di cioccolato accetta sorridendo lo ringraziai e lo guardai mentre entrava nel bar,mi guardai intorno e mi avvicinai al cofano della macchina lo apro e guardai tutti i fili e varie cose non ci capivo nulla di macchine. Vabbè uno vale l’altro no? Presi uno ciotto nero e lo staccai via lasciandolo li dentro chiusi e ritornai dov’ero controllando se le mani non fossero sporche di grasso,dopo un po’ Stefan arriva e ci rimettiamo in viaggio.
Ma come per sfortuna la macchina non va,scende subito per andare a vedere lo raggiungi sorridendo tra me e me.
 
Io: è tanto grave?
Stefan: beh si abbastanza –mi porse il tubo- tienilo un attimo per favore
Io: ehm certo
Stefan: posso cambiarlo devo solo chiedere se hanno un pezzo simile
 
Oh no,casualmente mi sporco di grasso.
 
Stefan: oh ti sei sporcata la maglia
Io: oh non la mia maglia preferita
Stefan: era la tua maglia preferita
Io: uhm uff –dissi imbronciata- ehi non è meglio se lasci la macchina dal meccanico e andiamo ad un motel che ho visto alla fine della strada?
Stefan: ehm ok vai tu semmai
 
Annuisco e mi allontani un po’ poi gli dissi gentilmente se mi poteva portare le valigie acconsente e sorrido tra me e me. Finalmente il mio piano stava funzionando affittammo una camera da letto e mi guardai intorno sorridendo mi disse che per prima sarebbe andato a farsi lui la doccia. Accordai sorridendo e mi siedo sul letto aprendo un attimo la mia valigia cercando qualcosa da mettermi,ad un tratto suonò il telefono di Stefan mi avvicinai e lo presi guardai il nome di Damon mi misi sdraiata a pancia in sotto e pensai se rispondere o no. Ma si dai.
 
Io: Oh mio dio Damon –dissi il più preoccupata possibile-.
X: Ciao Stefan,non sai quanto sia bello sentire la tua voce al femminile.



Io: Enzo. Cosa vuoi?
Enzo: volevo avvisarti che Damon è nei guai ha bisogno di aiuto e sinceramente anche io stanno scadendo le 8 ore e se non avrà qualche vampiro da mangiare ucciderà me Wes ci ha rinchiuso nella casa di uno e sta impazzendo non so quanto possa durare.
Damon: NON VENITE.
Io: oddio veniamo subito –finsi la mia voce- mandami l’indirizzo al mio numero
Enzo: ok
 
Riattaccai e sorrisi di nuovo tra me e me riposo il suo cellulare e dopo un po’ Stefan esce chiedendomi con chi stessi parlando dissi con nessuno e gli sorrisi.
Entrai nella doccia rilassandomi del tutto,dopo una bella mezz’ora esco sentendo che Stef era ritornato e mi misi una asciugamano attorno il corpo e mi avvicinai alla porta e gli chiesi se mi poteva passare la maglia annuisce e me la passa,poi mi tolsi l’asciugamano girandomi di spalle indossando la maglietta mi sposto il capelli bagnati e sorrido sentendomi il suo sguardo addosso.
Dopo essermi vestita ritornai da lui e mi avvicinai accarezzandogli il braccio tipo quando ero ancora Katherine,mi morsi appena il labbro e si gira verso di me lo bacio di nuovo ricambia appena,dopo un po’ il bacio si fa più passionale.

Si stacca dicendo che non era giusto nei confronti di Damon visto che ci eravamo lasciati da poco,mi scusai e lui andò a prendere la macchina e fini di preparare i bagagli parlando con Nadia.
 
Io: tu che ne pensi Stefan per salvare Elena ucciderà Damon?
 
Pov. Damon
 
Ero incatenato alla sedia con delle catene che Enzo aveva trovato nella sotterraneo della casa,gli avevo detto più volte di andarsene ma lui di coccio non mi aveva voluto sentire,le 8 ore stavano passando ed era bloccato con me in una casa. Con il rischio che lo avrei potuto uccidere da un momento all’altro mi disse che era l’unico amico che mi era rimasto che non mi avrebbe abbandonato.
Avevo dato di matto prima,mi sentivo vuoto come se dentro di me non ci fosse più nulla solo fame solo voglia di uccidere.
Mentre cercavo di non pensare alla fame pensai al mio migliore amico,se lo era ancora,Rick avevamo discusso parecchio mi disse che Elena non era davvero lei ma Katherine ma stavamo scherzando? Io stesso avevo portato il suo corpo morto dentro la cripta io stesso avevo sentito la puzza che emanava il suo corpo.
Forse dovevo lasciare la vendetta contro Wes,forse facevo sempre dei enormi sbagli ma Enzo aveva ragione quando c’era qualcosa che non andava io non l’affrontavo scappavo. Elena era ed è ancora l’amore della mia vita senza di lei senza più un noi sembrava tutto cosi perso come se non ci fosse voglia di vivere nella mia vita infondo ormai era del tutto buio,ma se mio fratello poteva renderla felice e so che può allora sarei stato indietro mi sarei fatto uccidere pur che lei sarebbe stata felice.
Nel pomeriggio prima che uccidessi quel poveraccio tradito dalla moglie dal farmacista,avevo sentito una voce femminile urlare il mio nome ma non ci avevo fatto caso ero troppo affamato stavo impazzendo di fame.
I minuti passavano come le 8 ore guardai di nuovo Enzo con odio che aveva appena chiamato Stefan e  Elena dicendogli di venire qui visto che fra poco sarebbe diventato il mio pasto e che avevo bisogno di loro,ma se non mi fossi controllato? Non gli volevo far del male avrei preferito scappare o morire di fame senza torcergli nemmeno un capello ma sapevo bene che non mi sarei controllato che l’odore del sangue sarebbe stato cosi invitante,sapevo adesso come sarebbe stato essere nei panni di Stefan quando aveva sofferto quando era diventato uno Squartatore,perché in questi momenti di poca lucidità io stavo diventando come lui. Solo che per me,non c’era una cura o una via d’uscita.
 
Enzo: tranquillo arriveranno in tempo prima che tu mi possa staccare il collo
Io: sei un cretino,Enzo. Dovevi lasciarmi da solo me la sarei cavata
Enzo: ripeto: io non lascio soli i miei amici Damon anche se tu non mi hai salvato anni fa ma non importa sei il mio unico amico e mi ero vendicato ma quando potevo essere davvero morto tu mi hai salvato quindi conto chiuso.
Wes: bello sentire il valore dell’amicizia? Non trovate? –mi girai guardai vedendo Wes e torno a guardare il camino- ma vediamo dopo questo
 
Sussultai a quelle parole e poi sento uno sparo dopo un attimo l’odore del sangue incontrollabile mi entro nel naso oscurando i pensieri,la mente,il cuore,tutto solo fame.
 
Enzo: Damon non farlo controllati
 
Con un gesto strappai le catene come se fossero un pezzo di carta come un ricordo doloroso,i miei occhi cambiarono mi avventai al suo collo mordendolo. Una parte di me non voleva ucciderlo ma non riuscivo a farne più a meno era diventata una droga.
 
Damon,non farlo ti prego staccati so che puoi farcela.

Mi attaccai di più al suo collo godendomi il sangue che entrava nella mia bocca sentendo una voce femminile,la ignorai continuando a bere.
 
“Aspetta, ancora un secondo..Voglio che tu sappia che oggi ho capito una cosa che riguarda te..che riguarda noi..Tu puoi dire che è per il vincolo di asservimento,si certo forse è cosi ma a questo punto è giusto che ti dica che è la cosa più vera che abbia mai provato in tutta la mia vita.. Io ti amo Damon.. Ti amo.”
 
Da dove venivano tutti questi ricordi? Continuai a bere ignorando le suppliche di Enzo di lasciarlo andare ad un tratto il suo sangue mi soffoca mi butto a terra tossendo forte sentendo le parole di Wes mentre spiegava che i Viaggiatori avevano fatto che il sangue di Enzo diventasse acido.

Wes: Enzo mi servi solo per una cosa e poi ti giuro che ti lascio libero,puoi scegliere se vuoi venire con me o stare con il tuo amico che a breve ti ucciderà.
Io: Enzo vai.
Enzo: Damon..
Io: VAI
 
Urlai e lo guardai mentre i miei occhi cambiavano di nuovo prese la sua giacca ed va via ad un tratto sparirono tutti mi misi comodo contro il muro ricordando dei momenti con Elena.. Perché?
Perché in quel momento la sentivo cosi vicina? Visto che in quel momento lei era con Stefan non qui con me. Non era più mia,non aveva più il diritto di preoccuparsi di me.
Ma sapevo che lei si sarebbe preoccupata lo stesso,sapevo che anche se stavo lasciando che suo fratello morisse mi avrebbe perdonato prima o poi.
I suoi occhi non era più li stessi il suo comportamento non era più il solo,perché sapevo che se avrei minacciato Jeremy appena lo avrebbe scoperto sarebbe venuta a cercarmi e a rompermi il collo o a farmi qualche monologo con tanta rabbia che nemmeno mio padre mi aveva mai fatto in vita mia.
Perché non lo aveva fatto?
Alaric aveva ragione.
Sento il suo odore,la sua presenza.
 
Io: Elena..
 
Mi girai verso di lei e era li che mi guardava qualcosa non andava ma non ero ancora tanto lucido poco dopo comparì anche Stefan mi alzai e mi avvicinai a loro.

Io: ma siete pazzi? Andatevene via vi posso uccidere ho fame.
Stefan: non me ne vado fratello.
Elena: nemmeno io Damon ma vogliamo aiutarvi
Io: andate via.

Ripeto e mi allontanai guardando ancora il fuoco senti dei passi entrare dentro,mi giro. Oh no ma è scema? Andai da lei sbattendola contro la porta cercando di farla uscire fuori.
 
Io: devi uscire da qui subito
 
Ma ogni tentavo era inutile mi allontanai appena ed entrò anche Stefan scuoto la testa dicendo che erano dei pazzi gli voltai le spalle cercando di controllare la mia voglia di staccargli il collo,deglutisco.

Stefan: Elena non farlo
Elena: no Stefan tranquillo è tutto ok
 
Alzai un sopracciglio confuso ed a un tratto sentivo di nuovo l’odore del sangue,il suo i miei occhi cambiarono mentre lei mi diceva che mi potevo controllare. No non potevo,le dissi di allontanarsi da me mi girai da lei il mio viso era cambiato,le vene che prima erano sottili ora erano più evidenti che mani più da un mostro non sapevo più resistere mi attaccai al suo collo,godendo a ogni goccia del suo sangue dolce la sbatto contro al muro continuando a bere mentre sentivo che Stefan cercava qualcosa per distrarmi lei spinse un pezzo di legno verso di lui,continuai a bere chiudendo gli occhi. Alaric aveva ragione,qualcosa non andava in lei. Stefan prese il paletto.
 


Elena: STEFAN NO NON FARLO –urlo ad un tratto continuai a bere- dio stai zitta.
 
Ma cosa? Dissi continuando a bere senza riuscirmi a staccarmi da lei,ad un tratto senti un altro odore di sangue questa volta diverso,mi staccai mentre mio fratello mi diceva di bere il suo di sangue la guardai e notai il dispiacere nei suoi occhi. Il dispiacere che io non ero morto.
No quella non era la mia Elena.
 
Stefan: dai vieni Damon bevi il mio sangue
 


Mi avvicinai abbassandomi al suo polso per bere il suo sangue mi rompe il collo,ero grato di quel gesto almeno non avrei fatto più male a loro cado a terra abbandonami al mio post di morte.
 
Pov. Stefan
 
Ignorai Elena anche se non riuscivo a capire cosa le stesse accadendo prima volevo una certezza e l’avevo avuta,voleva che io uccidessi mio fratello? Ma come poteva chiedermi una cosa del genere?
Ma forse mi sbagliavo forse voleva che io prendessi un pezzo di vetro,non avrei mai ucciso mio fratello lo avrei aiutato fino a quando ci fosse ancora speranza.
Perché anche con le nostre liti per via di Katherine,io e lui grazie ad Elena eravamo ritornati ad essere fratelli anche se lei aveva scelto lui ma perché tutto questo improvviso interesse per me?
Accompagnai Elena al college dicendole che gli avrei fatto sapere annui e prese le sue cose andando per la sua strada,ritornai verso Mystic Falls e guardai Damon che era senza sensi anche grazie alla verbena come avevamo trovato la cura per Damon quando Tyler lo aveva morso avrei trovato anche una cura per questo problema o almeno una soluzione.
C’è sempre una cura per tutto no?
Arrivai al pensionato e presi Damon portandolo giù in cella dov’era ancora piena di verbena lo legai con delle catene molto potenti che mi ero fatto portare da Tyler quando si trasformava in licantropo e le riempio di verbena,aspettai che mio fratello si svegliasse.
 
Damon: mh wow mi era mancata la vecchia cella sai? E sai anche che non c’è cura per questo?
Io: oh Damon ti dimentichi che io ero stato un Squartatore? Lo inventato io se io combatto contro la voglia di sangue umano tu riuscirai anche tu
Damon: non stavolta Stefan
Io: fidati di me ora andrò a farmi un bicchiere di Bourbon sei pieno di verbena e starai calmo per un po’ cosi chissà puoi riflettere un po’ di quello che ti è successo in questo periodo
Damon: ah si Stefan? Credi che non abbia visto che Elena ti abbia avvicinato quel paletto di legno?
Io: che stai dicendo?
Damon: non sono scemo Elena ha qualcosa che non va anche se ero senza controllo ho sentito –mi guarda- Stefan Elena voleva che tu mi uccidessi
 


Rimasi senza parole e guardai mio fratello che si arrese ad rompere le catene e si mise seduto,gli lanciai un ultimo sguardo e poi usci dalla cella chiudendo tutto a chiave.
Lo aveva capito,se quella Laurel avesse davvero ragione?
Salgo di sopra dove c’erano Matt e Caroline ad aspettarmi mi versai un bicchiere pieno di Bourbon e bevo per poi sedermi e li guardai.
 
Caroline: ho avvisato Laurel
Io: si che ha detto?
Caroline: per domani sarà qui ha trovato Wes con i Viaggiatori
Io: bene
Matt: Damon come sta?
Io: affamato.. ma sembra che la verbena gli stordisce la fame.
Caroline: Stefan io e Matt dobbiamo dirti una cosa..
Io: cosa? –li guardai- che succede?
Caroline: senti io sono la prima che non era d’accordo della sua relazione con Damon ma sono anche stata la prima di quando tu l’hai lasciata ad ammettere i suoi sentimenti verso lui
Matt: in poche parole sappiamo quanto lei lo ama e questo disinteresse cosi improvviso verso Damon non è da Elena anche tu ha sempre combattuto perché con lui no?
Caroline: infatti e ho fatto una domanda strana a Bonnie che non ha saputo rispondermi
Io: del tipo?
Caroline: se Katherine era entrata nel suo corpo per andare nell’altro lato
Io: e quindi?
Matt: e no Stefan non è entrata all’altro lato
Io: forse ha trovato la pace
Caroline: con tutto il male che ha fatto Katherine in questa vita?
Io: beh con Nadia aveva trovato un modo per farla entrare nel suo corpo ma poi..
Caroline: lei non ha voluto ma è anche vero che da quando Katherine è morta lei non era più la stessa insomma si è messa a scherzare con me della relazione con Klaus quando in fin dei conti la nostra Elena non lo avrebbe mai fatto
Io: beh sarà cattivo da dirlo ma forse era una vendetta per tutte le volte che tu l’hai rotto con Damon
Caroline: all’inizio ho pensato anche io ma..
Io: ce ne saremo accorti Caroline..
Matt: vedi Stefan..Lei non è Elena..é Katherine..
 
Rimasi senza parole,non avevano del tutto i torti anche dopo tutto il male che Damon le aveva fatto in precedenza Elena non lo avrebbe mai voluto che io lo uccidessi o in poche parole morto,un pezzo mi ritornò in mente quando Damon la stava mordendo ad un tratto quando stavo per prendere un paletto per distrarlo lei mi urlò “STEFAN NON FARLO!” e poi subito dopo a voce più bassa disse di stare zitta.. Ma a chi? A parte me e Damon non c’era nessuno li in quel posto ormai abbandonato ricordai anche molte volte in questo periodo che avevamo passato il tempo insieme lei era strana si guardava intorno come se era osservata qualcuno.
Era veramente,Katherine?
Ritornai a guardare i ragazzi quando la verità era arrivata e tutti avevano ragione,pensavo che avesse trovato la pace,pensavo che non avrebbe più pensato a se stessa.
 
Pov. Laurel
 
Ero arrivata da poco nel covo di Cloe e gli altri quando mi hanno visto sono sbiancati tutti con lei c’era anche il dottor Maxfield con Enzo,quando il giovane mi aveva guardato era sbiancato da quando non ci vedevamo? Nella prima guerra lui era stato ferito ma mi aveva fatto superare la morte di Sebastian e io in cambio gli avevo dato il mio sangue per non farlo morire,dopo anni era sparito del nulla pensavo che anche lui mi avesse abbandonato fino a quando scoprì della Agustine.
Cloe mi guardava bianca in volto senza che avevo detto nulla nemmeno una minima parola,il mio sguardo diceva tutto: delusione,dolore. Rimasi ancora in silenzio e mi avvicinai di più buttando sul tavolo il corpo del suo ex colpito con un paletto sbiancò ancora di più soffocando un urlo avvicinandosi un po’ al tavolo sfiorandogli la mano,la guardai ancora questa volta con odio.
Quante volte avevamo lavorato insieme? Quante volte eravamo andate a fare shopping?
Quante volte mi aveva chiesto un po’ di paura? E io glielo avevo sempre concessa?
Il dottore stava cercando di scappare via,ovviamente gli avevo interrotto ogni suo piano per uccidere i vampiri appena si avvicinò alla porta,con un scatto ero dietro di lui misi una mano sulla porta per non fargli aprire la porta e gli misi nel collo una siringa contente del sonnifero,anche se lo volessi morto lui mi serviva,lo lasciai cadere a terra sentendo Cloe singhiozzare.
 
Cloe: ti prego Laurel..perdonami noi siamo migliore amiche no? Io posso cambiare non lo faccio più..mai più.
Io: credi che io sono scema Cloe? –dissi furiosa e mi girai guardandola furiosa- credi che non sappia che hai preso il campione che io stessa avevo rubato? Cambiandola con acqua e verbena?
Cloe: dovevo farlo..mi dovevo..
Io: vendicare per cosa? Il tuo fidanzato era un vampiro! Tu sei un VAMPIRO.
Cloe: perché lo hai ucciso? Per farmi soffrire? Lui non centra nulla con questa storia!
Io: no hai ragione lui non centra assolutamente nulla era solo una mia vendetta –dissi con disprezzo- e dopo lui farai la sua stessa fine.
Cloe: come puoi dirlo? Io ti servo! Tu hai bisogno di me.
Io: no non ho più bisogno di te ho bisogno di persone che mi posso fidare per davvero e non mi tradiscono per un fallito!
Cloe: sei un assassina come a lui. Hai ucciso anche George?!
Io: addio Cloe.
 
Disse un no urlando pregandomi in ogni lingua di non ucciderla,ma come a questa mattina la rabbia aumentava sempre di più e la delusione avvolte faceva fare cose che non volevi ma questa volta dovevo farlo,gli piantai con fretta senza sentimento e senza ripensamenti un paletto nel cuore ignorai il suo sguardo che cercava in continuazione il mio ma non volevo mostrare pietà non volevo togliere subito il paletto,pentita per ciò che stavo facendo.
Guardai il suo corpo mentre si essiccava e ordinai a quei Viaggiatori di prendere il suo corpo e di seppellirla annuiscono senza dire nulla prendendo il suo corpo andandosene via non sarebbero visto per un bel po’,mi girai e Enzo era ancora li che mi guardava mi avvicinai verso il corpo di Wes per prenderlo per portarlo in un posto sicuro e rinchiuso ma qualcuno mi ferma diedi un occhiata al mio amico e lo prese buttandolo a sacche di patate sulla spalla,gli feci un piccolo sorriso.
Lo portai nell’ospedale abbandonato nel frattempo avevo ordinato a Clark di portare tutto quello che aveva trovato dove si teneva per l’Agustine,sangue di vampiro classificato e vari oggetti della scienza avevo promesso a Stefan che gli avrei aiutato a trovare un antidoto per suo fratello ma lo facevo anche per l’esistenza di noi vampiri e per Elena,non sapeva ancora nulla da come sospettavo ma forse quello che avevo fatto far bere a Katherine grazie a Nadia avrebbe già fatto effetto da un pezzo,arrivai parcheggiando la macchina vicino all’entrata lo portammo nei sotterranei dove prima c’era un obitorio,credo e mi guardai intorno i miei uomini lo avevano sistemato tutto per il meglio la luce sarebbe funzionata solo in quel piano. Ma meglio di nulla,Enzo lo appoggiò con un colpo secco su un lettino mi avvicinai a lui dicendogli di uscire o sarebbe rimasto intrappolato anche lui dentro,mi guardai intorno dopo un po’ esco anche io e a insieme a un gruppo che avevo fatto venire cominciammo a pronunciare l’incantesimo per farlo bloccare nella stanza,non sarebbe potuto uscire ne fare nulla era in carcere.
Li ringraziai chiusi la porta della stanza domani sarei andata,l’effetto del sonnifero era duraturo, Enzo mi chiese se potevamo fare una passeggiata lo guardai curiosa e annuii sorridendo e lasciai la macchina al motel e poi ci incamminammo per il bosco.. Era tutto silenzioso si sentiva solo il rumore del vento e il fiume man mano che ci avvicinammo,mi siedo su un sasso e lui si mette accanto a me sorrisi scuotendo la testa.

Enzo: allora sei ancora viva noto
Io: e io noto che ti mancava essere sezionato dall’Agustine –alzai un sopraciglio ridendo-.
Enzo: che? No ho solo accettato perché volevo farla pagare a Wes per Damon ma a quanto pare quei scagnozzi che aveva non lo lasciavano per un minuto solo
Io: ti aveva detto il motivo per cui ti voleva di nuovo?
Enzo: no ma non mi importa adesso –disse guardandomi- sono in buona compagnia non trovi?
Io: ahah credo che sei stato troppo ma troppo tempo senza..
Enzo: donne? Hai ragione!
Io: beh una cosa che non ti ha cambiato l’Agustine e che sei ancora senza cervello
Enzo: mh credo che tu abbia ragione
 
Lo guardai e scoppiai a ridere continuò a dire cose senza senso come era di sua abitudine anche se ci fosse la fine del mondo lui in un modo o nell’altro avrebbe detto una stronzata per far ridere anche se molto spesso era cosi serio da far paura. Mi portai le mani sul viso continuando a ridere come se fossi una ragazzina,un peso che portavo da tempo come un muro intorno al mio cuore dal quale nessuno ci poteva accedere cadde a terra in un tonfo che mi fece sussultare.
Enzo mi guardava dritto nei occhi e io come una cretina mi sentivo come una di quelle adolescenti che avevano le prime cotte per i ragazzi misteriosi e cattivi quel lato che faceva impazzire a tutte,alzò una mano verso il mio viso per poi accarezzarlo dolcemente chiusi gli occhi assaporando per un momento quel contatto. Un contatto mancato,un contatto che non avevo più sentito da tempo lo lasciai fare senza dire nulla rimanendo ancora con gli occhi chiusi,una parte di me una parte che in tutti questi anni avevo creato per non soffrire più gli avrebbe rotto il collo o il braccio subito ma adesso in questo preciso momento non stavo pensando più a nulla.
Mi sfiorò le labbra piano continuai anche io il suo stesso gioco,gli morsi il suo labbro apro un occhio per guardarlo mentre mi guardava divertito gli sorrisi e continuai a stuzzicarlo piano dandogli dei baci sul collo accarezzandogli le sue parti basse,continuai a lungo.
Mi prese sbattendomi contro a un albero baciandomi con foga strappandomi i vestiti di dosso mi baciò il collo e sorrisi aiutandolo a spogliarsi,per poi riprendere a baciarci con foga e voglia,gli accarezzai il petto senza staccare le nostre labbra nemmeno un secondo,mi alzò e misi le gambe strette contro i suoi fianchi entrò dentro di me  muovendosi veloce provocandomi piacere ovunque.
Dopo un po’ che eravamo in quella posizione mentre il nostro piacere si era unito hai rumori del bosco fino a poco prima il silenzio dominava tutto,ci sdraiamo a terra contro l’erba umida gli baciai il collo e poi mi misi sopra di lui,conducendo i giochi mi guardò sorpreso per poi sorridermi crudele e malizioso ricambiai il suo sguardo.
In quel momento non mi interessava di quello che sarebbe potuto succedere,non volevo pensare a quello che avevo scoperto di amici e compagni di viaggio che mi avevano tradito e pugnalato alle spalle,non volevo pensare a tutte le persone che avevo ucciso oggi a quel dolore che avevo provato.
Domani sarebbe stato un altro giorno,un altro giorno dai cui preoccuparsi e pensare a quello che ero diventato,un leader.
Ma questa notte volevo solo essere una ragazza,volevo fare sbagli,volevo divertirmi.

 
Buonasera e Buonanotte a tutti (?) Ahah 
Scusate se posto il capitolo cosi tardi c.c sia in orario che di giorni ma come avete visto è davvero lungo e poi non sono stata molto bene ^-^ allora come avete visto molti flash back e una specie di conessione tra Damon e Elena,ho voluto cambiare un pò come al telefilm alcune parti. Avete visto la puntata? D: anche se ho odiato in questo periodo già mi manca....Eh vabbè...Comunque torniamo alla FF v.v
Cosa ne pensate della coppia Laurel\Enzo? 
Diciamo che un pò di "svago" ci vuole sempre non trovate? :'D
Comunque penso che man mano cresceranno loro due infondo fa parte del passato di Enzo chissà..cosa potrà accadere?
Un anticipo sul nuovo capitolo che sarà completamente dedicato hai nostri Originals :3 quindi..Detto questo..
Vi prometto che cercherò di pubblicare al più presto il nuovo capitolo l'ho già iniziato a scrivere beh ma sono ancora a metà strada D: ma c'è la farò promesso v.v
Mi fa piacere che seguite questa FF e vi ringrazio :) 

Buona notte,a presto ♥
Xoxo DenyDF ♥

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Capitolo 6
*** The Kingdom of Mikaelson ***




-The Kingdom of Mikaelson
 
New Orleans,2014.
 
Pov. Hayley
 
Dopo tempo passato insieme alla mia amica Eve ero ritornata nella tenuta dei Mikaelson dopo che per anni non ho mai avuto una casa adesso ne avevo finalmente una,ma chissà per quanto,forse quando avrei partorito Klaus mi avrebbe fatto fare una brutta fine ma non volevo pensarci ora sapevo che Elijah ci avrebbe protetti,accarezzai la mia pancia che di giorni in giorno cresceva.
Da quando avevo chiesto a Celeste di darmi una cura per i membri della mia famiglia ero stata per giorni a pensare avevo avuto paura quando Elijah aveva preso la strega e l’unica cura che avrebbe potuto salvare la mia famiglia ma quando è ritornato quel gesto. Quel bacio sulla fronte sembrava come un addio,cercai per casa per cercare qualcuno ma non c’era nessuno era vuota c’erano i soliti vampiri che mi dovevano proteggere,che stava succedendo? Provai a chiamare Elijah e poi quando lui non aveva risposto provai con Rebekah ma con scarso risultato,mi avvicinai a uno dei vampiri.
 
Io: sai dove sono Klaus,Elijah e Rebekah?
X: mh no Klaus se ne è andato ieri ma non è ancora tornato
Y: e non credo che la biondina tornerà ahah
Io: che succede?
X: a quanto pare Rebekah ha tradito Klaus insieme a Marcel da quel giorno non li abbiamo più visti nemmeno a Elijah
Io: ok grazie mille
 
Dissi confusa mentre loro diceva un “di niente” mi avviai verso la mia stanza cercando una soluzione simile di quello che fosse successo Elijah mi aveva detto di quello che era successo in realtà era stato Marcel a dirlo,ma davvero Klaus voleva uccidere Rebekah?
Non credevo che lo avrebbe fatto ma Klaus e Klaus infondo voleva uccidere anche suo figlio,mi tolsi il giubbino buttandolo sul letto mi avvicinai all’armadio prendendo una tuta mi sentivo scomoda con i jeans,mi tolsi la maglia buttandola dentro un cesto e mi avvicinai allo specchio accarezzando di nuovo la pancia dove dentro c’era mia figlia un sorriso si formò sulle mie labbra.
Finì di spogliarmi del tutto raggiungendo il bagno entrando nella vasca piena di sapone e acqua calda entrai rilassandomi,non avevo mai provato una cosa simile con un uomo da quando avevo conosciuto Elijah,con Klaus era solo divertimento solo per calmare la voglia che era dentro di me ma da quando ero rimasta incinta e avevo conosciuto Elijah,il mio cuore si stava affezionando a lui e io ero talmente spaventata.
Non mi ero mai innamorata di nessuno,beh a parte di un ragazzo alle superiori,ma l’emozioni che provo con lui non le avevo mai provate prima,effetto dei Originali forse? Volevo salvare a tutti i costi la mia famiglia ed questo mi legava moltissimo con Elijah a parte che portavo in grembo sua nipote o il suo nipotino,non era nulla di certo ma per me sarebbe stata una femmina. Ora avevo scoperto che dentro a quel gruppo di lupi c’era anche il mio futuro marito non lo avevo detto a nessuno nemmeno a Rebekah che in questi mesi era diventata mia amica,ma non mi sarei legata con lui il mio sentimento con Elijah era troppo forte e troppo bello. Ho il desiderio di baciargli le sue magnifiche labbra ma quando sono a un passo dal sfiorarle lui si stacca subito pensa forse di ferire Klaus? Si sbaglia,quando partorirò mi farà fuori prendendosi la bambina lui ha troppa oscurità per amare o avere pietà di qualcuno ma forse sua figlia lo potrà cambiare,di certo non la userà mai per creare dei nuovi Ibridi..O forse mi sbaglio?
Chiusi gli occhi cercando di calmarmi di non pensare a quello che Klaus avrebbe potuto fare ma di certo non avrei mai permesso che mia figlia diventasse uno strumento per far si che migliaia di licantropi diventassero Ibridi e lui avrebbe creato il suo esercito. Doveva passare sul mio corpo prima che glielo avrei permesso,beh..Di sicuro ci metterà un secondo prima di uccidermi.
Allontanai i brutti pensieri chiedendomi che fine avesse fatto Elijah da quando avevamo scoperto che Celeste è ritornata in vita era cambiato diventando distante,un po’ lo capivo non mi aveva mai detto di lei ma quando in preda alla febbre mi raccontò di lei avevo potuto immaginare quanto lui l’amava e ovviamente Klaus,come a Rebekah lo aveva separato dall’amore.
Rebekah,una volta mi raccontò di una punizione che Klaus aveva fatto ad Elijah quando lui si innamorerò di Katerina Petrova anche se ero e sono una dura rimasi scioccata e senza paura,perché tutta questa crudeltà? Elijah non se lo meritava nemmeno quello che gli stava facendo in questo momento Celeste anche se la sua natura gli ha fatto uccidere migliaia di persone lui aveva un cuore dolce e onorevole la sua famiglia andava prima di tutto. Anche se mi aveva salvato sia a me che il mio amico,lasciando si che prendessero Rebekah e Klaus,ma come mi aveva detto anche io facevo parte della famiglia io e la bambina come poteva permettere che anche lei morisse?
Mi accarezzai la pancia piano e dolcemente,le ore passavano fino a quando l’acqua della vasca era diventata quasi fredda esco e mi asciugai mettendomi la tuta comoda,andai giù in cucina a prendere qualcosa per mangiare e chiesi di nuovo a una vampira se erano arrivati ma la risposta era sempre la stessa. Cosa stava succedendo?
 
Pov. Rebekah
 
Dopo che per tutta la notte con la paura che entrava dentro di me quando cercai di difendermi da mio fratello ora ero dentro una specie di grotta\cripta del cimitero,Nik aveva perso la ragione e dovevo aspettarmelo io lo avevo tradito io ero quella che aveva chiamato nostro padre correndo il rischio che potesse uccidere anche Elijah in qualche modo.
Le lacrime scendevano lungo il mio viso sentendomi ancora di più debole da tutti quei morsi che i lupi mi avevano dato non mi ero ancora nutrita mi lasciai scivolare lungo la parete piangendo in silenzio pentita di quello che avevo fatto e che non c’era nessuna soluzione ormai.
Nemmeno stare rinchiusa in una bara non ancora morta del tutto gli avrebbe colmato quel dolore e odio che io stessa gli avevo procurato,non pensavo che tenesse un paletto bianco nascosto in casa non avevo mai pensato che ne aveva uno sapevo solo di quei coltelli magici che grazie a Hayley avevamo nascosto in casa.
Always and forever un corno!” aveva urlato durante la notte mentre mio fratello,Elijah,cercava di farlo ragionare il mio cuore si era spezzato quando avevo visto una piccola lacrima mischiarsi tra le vene che ci uscivamo quando ci trasformavamo in quello che siamo per davvero. Ma ormai ero io l’unico mostro,mi strinsi contro le mie gambe nascondendo la testa mentre tutto quello che aveva detto mi ritornava in testa per amore di un uomo che lui stesso dopo mesi che io e lui ci amavamo di nascosto aveva accettato e io Rebekah Mikaelson avevo rovinato tutto anche se un po’ era quella vendetta di quando lui aveva ucciso ogni uomo che io amassi anche se lui diceva sempre ogni volta “Lo fatto per il tuo bene,sorellina” ma quando io e Marcel eravamo tornati insieme e lui era finalmente un vampiro ero cosi felice da chiamare il mio stesso padre il mostro che per mille anni ci aveva dato la caccia,vidi mio fratello Elijah che era entrato con uno sguardo preoccupato mentre mi guardava.
 
Io: Elijah poniamo fine a tutto tu te la caverai io no lo ferito troppo..
Elijah: no Rebekah ho sempre salvato questa famiglia e lo farò ancora non permetterò che Celeste abbia avuto la sua vendetta c’è speranza ancora
Io: ha un paletto di quercia bianca Elijah non c’è nessuna speranza
Elijah: fidati di me –disse avvicinandomi a me prendendomi le mani- c’è la farò
Io: mi fido di te Elijah ma il dolore che gli ho procurato è troppo..
Elijah: shh sorellina
 
Disse sussurrando e mi baciò dolcemente la guancia stringendomi la mano e poi si alzò uscendo di nuovo fuori lasciandomi sola nel dolore e nel silenzio che stava assordando questo posto che doveva essere di pace.
Ma ora era diventato un campo di guerra.
 
Pov. Klaus
 
Eravamo da tutta la notte rinchiusi al cimitero ora ero davanti ad Elijah,la mia cara sorellina traditrice era andata dentro una specie di cripta e io avevo il mio sorriso di vendetta che nascondeva ogni mio dolore di quando avevo scoperto tutto.
Quando costruimmo New Orleans io stesso avevo permesso che lei e Marcel potevano stare insieme ora avevamo una casa stavamo al sicuro e io ero felice che lei potesse amare qualcuno che non l’avrebbe mai ferita. E lei dopo tutta la mia generosità cosa ha fatto? Mi ha tradito spezzandomi il cuore.
In tutti i miei 1000 anni di vita e d’immortalità non avevo mai provato questo dolore prima d’ora il mio cuore si era spezzato piano lento provocandomi un dolore assurdo,nessuna donna mi aveva fatto provare un dolore simile nemmeno Caroline e per quanto io l’amo e per tutte le volte che lei mi ha rifiutato io non ero mai stato cosi male.
Mai tutto il male che mi aveva fatto il mio stesso padre,l’uomo che mi ha cresciuto con l’odio mi ha dato questo dolore simile che mi ha dato Rebekah.
E poi c’era il mio fratello maggiore,che io stesso dopo quello che avevamo passato lo adoravo.
Per salvarla per far si che io non la uccidevo mi aveva rimesso dentro al mio petto quel pugnale provocandomi anche lui un altro dolore ma non era cosi forte di quello che mia sorella mi aveva dato due giorni fa.
Ora ero davanti a lui pronto a porre fine a tutto,stringendo nella mia mano un paletto di quercia bianca che non poteva essere distrutto,lo avevo rubato ad Alaric Saltzam quando era morto quei scemi dei suoi amici non lo avevano nascosto e quando ero nel corpo di Tyler ero andato a prenderlo portandolo in un posto sicuro.
Io e mio fratello ci guardavamo dritti nei occhi senza dire nulla,parlando con gli occhi o meglio quando avevo trasformato il mio dolore in rabbia e vendetta non si poteva leggere nulla dentro di me nemmeno la mia bontà e questo lo aveva anche visto Camille.
New Orleans era la mia casa,lo sarebbe sempre stata.
Nessuno mi avrebbe portato via il mio regno.
Mio fratello continuava ancora a guardarmi dritto nei occhi stringendo in mano quel pugnale che avevano creato le streghe non ci avrebbe mai potuto uccidere ma il dolore ti faceva desiderare la morte. Iniziò a parlare.
 
Elijah: Niklaus..ripensaci è la cosa migliore
Io: la cosa migliore che mia sorella mi ha tradito Elijah?! Ha fatto venire nostro padre nella nostra casa,nel nostro regno e io tutto questo –dissi indicando tutto anche il cimitero- lo fatto per noi per avere una casa un luogo sicuro dove rimanere dove potevamo viverci tranquillamente e protetti.
Elijah: ma se la ucciderai sarai peggio di nostro padre! Vuoi essere davvero come lui? Oppure so che è cosi puoi cercare di perdonarla come noi abbiamo perdonato ogni cosa crudele che ci hai fatto anche io sono andato via da te –disse- ti ho odiato e tutto ho fatto di tutto per ucciderti per non farti diventare quello che sei adesso. Ma guardami –allargò le braccia stringendo quello strano pugnale- sono qui.
Io: beh se anche tu avresti chiamato nostro padre lo avrei fatto lo stesso –dissi e distolsi per un attimo lo sguardo ma poi lo guardai- ma ora togliti
 
Dissi e scompaio avvicinandomi sempre di più alla grotta dove mia sorella si nascondeva dopo un attimo ritrovai di nuovo davanti mio fratello,voleva proprio morire anche lui? Pensai guardandolo meglio stringendo di più il mio paletto di quercia bianca.
Dopo minuti che facevamo avanti indietro e lui lo trovavo sempre davanti a me,prese il mio paletto di quercia bianca tenendo adesso tutti e due i pugnali alti sorrisi alzando le mani come segno di arresa.
Ora il mio caro fratellone,cosa intendeva di fare?
 
Io: dimmi Elijah sarai tu ad uccidermi questa volta?
Elijah: no uno è per tenerti calmo e se serve anche a provocarti del dolore cosi tu non uccidi nostra sorella e l’altro..beh si è una garanzia che tu non la uccidi
Io: o perfetto.
Elijah: parliamo Niklaus.
Io: di cosa? Del tradimento di Rebekah? Falla uscire fuori forza.
Elijah: lo sai che lei ti ama più di tutti ogni volta che nostro padre ti picchiava lei era sempre li ad impedirlo e una notte stava anche per farla finita ad ogni tua sofferenza che nostro padre ti procurava Niklaus.
Io: che stai diamine stai dicendo?
Elijah: una notte Rebekah stava per uccidere nostro padre,per te.
Io: si come no.
Elijah: è vero puoi entrare nella mia mente se vuoi io c’ero.
 
Disse e rimasi un po’ sorpreso da quello che mio fratello mi aveva detto,chiusi per un attimo gli occhi.
 
Pov. Elijah
 
*Flash back.
 
Villaggio,1000 fa.
 
Ero appena andato in giro con alcuni cacciatori che vivevano affianco alla mia casa,avevamo ferito due cervi per la festicciola che avevamo inventato per essere tutti insieme con le nostre due famiglie. Camminavo verso la nostra casa,dopo una giornata stressante mentre mio padre aveva di nuovo frustato quasi a morte mio fratello Niklaus,da quando aveva scoperto che mia madre lo aveva tradito con un uomo del villaggio che lui definiva “mostro” se l’era presa con Niklaus.
Nostra madre non riusciva mai a farglielo accettare anzi quando provava a dirglielo si infuriava ancora di più,per fortuna nostra sorella,Rebekah,ero riuscita a farlo ragionare in un certo senso.

Quando entrai in casa trovai tutti che dormivano,mi girai e trovai mia sorella alzata con uno sguardo perso nel vuoto con in mano un coltello che lo aveva creato il mio stesso padre strabuzzai gli occhi e in una mossa ero a fianco a lei e gli presi in mano quella lama,lei sussultò e mi guardò impaurita,le feci segno con la testa di aspettarmi di fuori.
Annuisce in silenzio e corse subito fuori,diedi un occhiata veloce a mio padre che dormiva tranquillo posai subito quel coltello al proprio posto e poi la raggiunsi subito dopo chiudendo bene la porta,la guardai mentre era seduta su un grande albero al centro del villaggio mi avvicinai davanti a lei.
 
Io: Rebekah..che pensavi di fare?
Rebekah: volevo uccidere nostro padre,Elijah..
Io: il motivo?
Rebekah: perché sono stanca e stufa che se la prende con Nik –disse con le lacrime che gli scendevano veloci- lo so che nostra madre ha sbagliato ma perché se la prende sempre con lui menandolo ogni santo giorno? Dicendogli che non sarà mai come a noi o che non saprà mai cacciare o combattere..
Io: lo so Rebekah –mi siedo davanti a lei abbracciandola forte- ma ci pensi cosa ti avrebbe fatto se si fosse svegliato? Proteggeremo nostro fratello costi quel che costi –gli dissi coccolandola- e ora è meglio che andiamo dentro
 
Le sussurrai e lei annuisce calmando il suo pianto ci alzammo entrambi ed entrammo in casa ancora abbracciati e ci mettemmo a dormire entrambi.
 
Lanciai il più lontano possibile il paletto di quercia bianca che avevo in mano.
 
Pov. Rebekah
 
Guardai il vuoto davanti a me ricordando quella scena e per fortuna mio fratello mi aveva fermata da quel omicidio che desideravo commettere,senti un pezzo di legno cadere dall’altra parte del cimitero dove io mi trovavo.
Esco dal mio nascondiglio senza farmi vedere e lo presi dalle mie mani era l’unica mia via d’uscita vado verso di loro tenendolo stretto nella mia mano,guardando Nik mentre pugnalava Elijah andai dietro di lui puntandogli il paletto dietro la schiena.
 
Io: togli subito quel pugnale Nik.
Klaus: deve trovare il dolore che ho provato io,sorellina –disse e si gira davanti a me con il suo solito sorriso- che fai? Mi vuoi uccidere?
Io: NO.
Klaus: dillo che mi volevi morto.. DILLO.
Io: forse..
 
Io e mio fratello eravamo a 3 centimetri di distanza ci guardammo nei occhi e per la prima volta in tutti questi secoli vidi il suo viso diventare deluso e tutto il dolore che nascondendo in quel momento stava uscendo man mano fuori. Il suo viso era pieno di sorpresa quando gli dissi che avevo pensato anche che nostro padre,Mikael,lo avrebbe ucciso e me ne vergognavo ancora oggi in questo preciso istante. Rimasi senza parole il mio fratello quello che amava la musica e l’arte che non gli interessava nulla di possedere che non era ancora avvolto in tutta quella oscurità che man mano lo stava portando via era li davanti a me.
Sentì qualcosa perforarmi il cuore o era proprio lo stesso cuore non ne ero sicura sussultai e guardai Nik mentre mi guardava anche lui sorpreso di quello che aveva appena fatto. Era davvero la fine? Stavo morendo? Persi subito i sensi cadendo a terra.
 
Io: Nik rimani fino alla fine della tempesta vicino a me?
Niklaus: certo Rebekah ti proteggerò sempre.
 
*******************************************************************************************
Apri gli occhi di scatto mettendomi subito seduta mantenendomi il cuore ansimando forte mi guardai subito la mano non c’era la traccia di sangue,che mio fratello non mi avesse colpito il cuore? O lo avesse solo mancato? Deglutisco,guardando subito il cielo della notte ancora rinchiusi in quel cimitero,mi girai dove si trovava mio fratello Elijah ed era ancora sdraiato in preda a quel dolore che il pugnale procurava ad ognuno di noi.
Ma quanto eravamo stati egoisti io e Nik?
In tutti questi nostri 1000 anni,togliendo da parte i periodi che nostro fratello ci aveva pugnalato il cuore rendendoci morti per un bel po’,lui era sempre stato li a separarci dalle nostre liti ad ognuno di noi anche quando io facevo i caprici lui calmava Niklaus da pugnalarmi di nuovo o quando mi risvegliavo con la luna storta o per la storia di Marcel. Elijah c’era sempre per noi anche se quando l’ultima volta che mi aveva rinchiuso nella bara lui lo voleva morto ma so benissimo il bene che vuole Elijah a Nik. Io voglio amore,essere libera,una casa..
Ma mio fratello?
Ogni donna che ha amato le ha dovute lasciare andare per via di Niklaus si era creato una corazza intorno al suo cuore che non riuscirebbe nessuno a buttarla giù Katerina Petrova ci era riuscita più volte,o almeno Katherine sapeva manipolare bene i uomini ma in quelli ultimi instanti con lei pur che Nik lasciava via la sua vendetta rendendola una volta e per sempre libera.. Elijah aveva accettato anche in preda da quel dolore di perdere la donna che amava.
E ora c’è Hayley,che porta in grembo la bambina di mio fratello,lui se ne è perdutamente innamorato e lei di lui,ma riusciva benissimo a respingerla anche se lui stesso non lo voleva affatto ed io ero stata la prima a dirgli che era un egoista ad innamorarsi di lei a pensare a lei. Che forse è proprio lui che ha bisogno di libertà e di amore.
Mi alzai da terra camminando piano fino a trovarmi davanti a mio fratello che guardava il paletto di quercia bianca macchiato del mio sangue alzò per un attimo lo sguardo come se si fosse accorto della mia presenza ma non disse nulla.
Mi avvicinai a lui senza dire nulla alla fine mise il paletto sulla tomba da quale era seduto sopra.
 
Io: hai mancato il cuore..
Klaus: forse..
Io: mi dispiace davvero –cominciai a dire insicura delle mie parole- io mi ero pentita di quando ho fatto chiamare Mikael volevo che Genevieve annullasse quel incantesimo perché mi ero resa conto di quello che stavo facendo dopo che tu anche dopo le nostre liti mi hai sempre protetta..
Klaus: non importa Rebekah abbiamo sbagliato entrambi –mi guarda- avevo paura che lui ti facesse soffrire e non potevo permetterglielo..
Io: si ma guardarci –dissi guardandolo e lui ricambiò il mio sguardo scendendo dalla tomba mettendosi accanto a me- noi siamo dei dannati nel vero senso della parola! Io e te sono da 1000 anni che litighiamo come dei pazzi per ogni cosa che tentiamo di farci del male anche se siamo immortali e non possiamo morire. Ad esempio Elijah guardarlo –mi girai per guardarlo di nuovo- in tutti questi anni è qui con noi a separarci di scannarci vivi noi vogliamo tutto: amore,città,potere. E lui cerca sempre di accontentarci anche se lui rinuncia a tutto! Che famiglia siamo,Nik? Proprio adesso che tu stai diventando padre noi ci scanniamo per una vendetta di una strega. Dobbiamo restare uniti.. Perdonami Nik..
Klaus: hai ragione in questo ore ci ho pensato parecchio –mi guarda- sono stato egoista a non lasciarti mai scegliere avevo paura che Mikael facesse del male anche a te ma era ovvio che quel paletto era destinato solo al sottoscritto e anche se mi ha ferito quello che mi hai fatto me lo sono meritato..Perdonata.
 
Mi guardò i nostri occhi erano lucidi come ad un tempo che non eravamo dei mostri nascosti quando fin da piccoli ci nascondevamo in quella grotta a disegnare,a passare un po’ di tempo di pace senza che nostro padre rovinasse tutto. Almeno per un po’,ad un tratto il cancelletto del cimitero si era aperto mi girai e lo guardammo entrambi.
 
Klaus: si è aperto
Io: già..
Klaus: da oggi in poi sei libera di far ciò che vuoi –mi guarda- New Orleans sarà sempre casa tua
Io: davvero? –dissi sorpresa- non voglio lasciarvi ora
 
Si girò andando verso Elijah togliendogli quel pugnale sussultai quando mio fratello urlò forte dal dolore “siamo pari” senti dire da Nik,mi avvicinai a lui quando Nik se ne stava andando senza dire nulla mi girai guardandolo e poi mi misi vicino a Elijah fino a quando non si fosse ripreso del tutto. Dopo un paio di minuti lo aiutai ad alzarsi e mi guardò sollevato che ero ancora tutta intera o forse aveva sentito quello che aveva appena detto.
 
Elijah: goditi la libertà sorellina –mi accarezzò il viso dolcemente- te lo meriti
Io: no Elijah avevi ragione tu avevi sempre ragione! –gli presi la mano- il nostro Nik è ancora li dentro e io ti aiuterò a farlo ritornare fuori e poi potrò godermi la mia libertà ma questa volta voglio davvero aiutarti
 
Dissi sincera e ci sorridemmo entrambi mi attaccai al suo collo stringendolo fortissimo a me lui ricambiò quella stressa e sorrisi abbandonandomi tra le braccia di mio fratello,comprendendo finalmente per quello che in tutti questi secoli Elijah aveva lottato duramente con Nik portava nel cuore la nostra frase “Always and forever.” e dovevo farlo anche io,siamo una famiglia e nessun nemico nessun amore ci avrebbe potuto separare.
Mio fratello mi baciò la guancia teneramente.
 
Pov. Elijah
 
Dopo essere uscito finalmente dal cimitero camminavo per le strade ormai vuote di New Orleans per fortuna avevo trovato un vagabondo e mi ero nutrito abbastanza da riprendermi da quando mio fratello mi aveva infilato quel pugnale,non potevo immaginare che facesse cosi male.
Avevamo lasciato Hayley da sola,mi fermai di botto in mezzo alla strada dandomi del cretino di non averle lasciato nemmeno un messaggio ma di sicuro stava con la sua vera famiglia,anche se faceva male Celeste aveva ragione. In un modo o nell’altro l’avevo persa per sempre anche se non le davo la cura,ma ero felice di sapere che era felice. Lo sarei stato anche io.
Mentre camminavo vidi una giovane donna che vagava senza una meta per le strade fredde e piena di vampiri notturni affamati riconobbi subito Hayley con il suo giaccone nero nascondendo la pancia,un sorriso spontaneo mi usci dalle mie labbra senza che gli dessi il permesso,la presi dal braccio e sussultò girandosi spaventava quando mi vide sospirò sollevata.
 
Io: che ci fai qui?
Hayley: che ci faccio qui? E’ ovvio vi sto..ti stavo cercando ero preoccupata nessuno sapeva dove eravate e..
Io: tranquilla –le guardai le labbra ma mi ricomposi subito non lasciando la presa- Celeste è morta ma prima ci aveva bloccati fino alla prima luna piena nel cimitero..
Hayley: oh.. beh un problema in meno adesso.
 
Disse sollevata da i suoi occhi potevo notare che era felice o mi sbagliavo? Mi guardò non riuscivo a controllarmi in quel momento,ogni parte di me voleva baciarla anche se era un enorme sbaglio mi ricordai che era incinta di mio fratello.. Ma a lui l’amava davvero? Non credevo proprio,stavo per essere egoista.
 
Hayley: Elijah..
Io: Hayley
 
Ripeto piano sussurrando il suo nome socchiusi piano gli occhi fino a chiuderli del tutto,gli sfiorai le sue labbra la sento deglutire,immaginai la paura che stava provando forse pensava che io mi allontanassi come avevo sempre fatto,ma non questa volta. Le presi il viso tra le mani e la baciai con dolcezza assaporando il sapore delle sue labbra.
 


Buona sera :D ancora in ritardo ecco il capitolo completamente dedicato hai Originali! Infatti nei prossimi capitolo con loro nella foto della ff ci sarà scritto "The Originals" cosa ne avete pensato di Rebekah che se ne è andata via? A me non è che mi è piaciuto molto..
Comunque...Qui non andrà via v.v questo capitolo è anche dedicato hai fan Haylajah (?) penso che si scriva cosi,sono Kalijah al 101% ma so che ci sono molti fan di loro e quindi ecco qui u.u 
Che ne pensate del capitolo? Se volete fatemi sapere ^-^ accetto consigli il capitolo non mi è uscito come speravo :\
A presto,
Xoxo DenyDF 

 

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Capitolo 7
*** The return ***




- The return
 
Pov. Katherine
 
Avevo raggiunto un luogo ben nascosto dove mia figlia aveva deciso di incontrarci mi aveva detto che c’era qualcosa d’importante che dovevo sapere,in quelle tre settimane la mia vita era cambiata in meglio. Ormai avevo veramente tutto,cioè quasi. Dovevo ottenere Stefan,peccato che la mia stupida di una Doppelganger sia persa di Damon volevo tanto capire cosa ci provasse in lui beh nelle mie esperienze con lui era divertente specialmente a letto. Ma nulla a togliere a Stefan.
Mi guardai intorno cercando di trovare Nadia,ma di lei non c’era nessuna traccia rimasi seduta su una panchina che c’era in quel posto abbandonato anche da dio. Sbuffai nervosa diceva che era importantissimo e poi faceva pure tardi all’appuntamento.
C’era qualcosa che non andava quel giorno gli amici di Elena mi chiamavano in continuazione chiedendomi di uscire o andare alla spa,stavo davvero pensando che mi avevano scoperto forse avevo agito di impulso quando pensavo che Stefan uccidesse Damon per me.
Sbuffai e presi il diario scrivendo qualcosa per togliere quella maledetta attesa,ero davvero curiosa di sapere cosa era successo.
 
“Caro diario,
La mia vita di Elena va alla grande! Più di quanto mi fossi aspetta di interpretare la mia noiosissima Doppelganger! E’ stato facile imitare tutto specialmente grazie all’aiuto di Matty soggiogato!
Alcuni giorni fa io e Stefan ci siamo baciati poteva andare più oltre se solo lui non sentisse i sensi di colpa per Damon! Forse anche qui avrei agito d’impulso ma ogni volta che ero vicino a lui avevo come una strana voglia di stringerlo a me e non lasciarlo mai più. Forse era proprio quella strana connessione che noi Doppelganger avevamo in comune,che niente e nessuno ci poteva separare.
Sto migliorando anche la vita sociale della mia Doppelganger andare alle feste con: Caroline,Bon Bon,Matt e il suo fratellino era divertente! Specialmente ballare sui tavoli nessuno si era accorto di me e dicono davvero di conoscere Elena alla grande!”
 
X: Ciao Katherine.
 
Mentre scrivevo sul diario ormai che era diventato mio senti una voce femminile alle mie spalle pronunciare il mio vero nome,mi freddai subito e mi girai notando una giovane donna con i capelli lunghi neri mi alzai rimanendo sulla difensiva dovevo fingere.
 
Io: ehm credo che si sbagli io sono Elena
X: proprio come mi avevano detto: bugiarda,stronza,manipolatrice! –mi sorrise- So benissimo il tuo segreto è inutile che fingi con me oh tua figlia ha avuto un piccolo incidente.
Io: che diamine le hai fatto? –dissi scattando quasi subito in avanti- chi sei?!
X: sono Shila una strega.
 
Shila? Ripeto dentro la mia testa guardandola,cercando di ricordare dove avevo già sentito questo nome,una strega cosa voleva da me? Forse era lo zampino della mia cara cuginetta? Guardai il suo polso aveva uno strano tatuaggio che Laurel non aveva ad un tratto senti un dolore fortissimo alla testa come se il mio cervello stava per scoppiare.
Urlai inginocchiandomi a terra continuarono a ripetere quelle parole sempre più forte fino a farmi perdere i sensi.
Mi risvegliai sdraiata su un lettino legata braccia e gambe cercai inutilmente di liberarmi ma mi sentivo debole senza forze alzai lo sguardo intorno la stanza in cui mi aveva rinchiusa quella pazza era chiusa e buia solo una piccola luce a neon illuminava tutto sentivo il profumo della verbena entrarmi nelle narici,socchiusi gli occhi cercai con tutta me stessa di rimanere lucida quando quella donna venne vicino a me apro gli occhi di scatto.
 
Io: che mi state facendo? Che volete da me?
Shila: tranquilla Katherine rilassati capirai tutto.
 
Mi disse con un sorriso strano sul suo volto inarcai un sopraciglio senza capire il senso di quelle parole io non sarei morta,io scappo dalla morte. Io sopravvivo sempre! Nemmeno la vecchiaia era riuscita a portarmi con sé e ora dei 4 Viaggiatori credevano di uccidermi?
Mi mise le mani sulla fronte cercai di vincolarmi ma la presa si fece più forte,mi pare di sentire quelle parole di quando ero entrata nel corpo di Elena.
Jaryakat a zem. Daryeet acza………..”
I miei occhi si fecero neri come l’oscurità che per molti anni aveva occupato maggior parte della mia vita,non c’era mai luce dentro di me vidi tutta la stanza sfogata prima che qualcuno mi mise un qualcosa sulla bocca respirai quell’aria calda che entrava senza darmi il permesso nella mia bocca prima che perdessi i sensi sentì due che parlavano ero sicura che la prima fosse: Shila,la mia rapinatrice.
 
Shila: è tutto apposto.
X: ottimo –disse una voce maschile- mettile più dose di verbena non deve ricordarsi nulla di questo incontro fategli il solito per dimenticare queste poche ore di prigionia poi seguitala dovete vedere il momento esatto d’accordo? Lui non deve vincere i Doppelganger vivranno ancora.
Shila: si mio signore
 
Le voci si fermarono di colpo sentivo un ago mentre mi perforava la pelle e mi iniettarono il liquido sicuro di verbena come aveva detto quel uomo poi di nuovo quelle due dita freddissime sulle mie tempie mentre io sentivo il fuoco nella mia testa che scendeva giù per tutto il corpo. Urlai più forte che potevo divincolandomi per tutto il corpo fino a quando mi arrestai di colpo,perdendo i sensi di nuovo.
 
 Pov. Stefan
Ero seduto sulla mia poltrona davanti al camino immerso nei miei pensieri,mio fratello era rinchiuso ormai da giorni nella “cella” si poteva dire che avevamo era pieno di verbena questo lo avrebbe calmato per un po’.
Un dolore insopportabile mi prese al petto,come potevo credere che Elena mi amasse? Dovevo immaginare che lei era Katherine,ma non potevo nemmeno pensare che fra qualche ora quando avrebbe messo in piedi in questa casa sarebbe.. Morta.
Per riaver Elena dovevamo fare questo ma quando era ritornata umana nel suo stato di morte ci aveva avvicinati molto non capivo ancora perché avesse fatto quel gesto l’avevo perdonata gli avevo fatto trovare la pace dopo 500 anni di sofferenza,perché non ha rinunciato alla sua vita e basta?
Domande su domande che da parte mia non avevano una risposta logica,solo lei l’aveva ma quando pensavo a quello che aveva fatto mi veniva voglia di buttargli quel coltello nel cuore uccidendola una volta per tutte.
Ma come puoi fare questo al tuo primo amore?
Disse una vocina dentro di me chiamata coscienza,dopo tutto quello che lei ci aveva fatto era pur sempre stato il mio primo tutto,da quando era tornata mi aveva sempre detto che io l’avevo amata non mi aveva obbligato. Ma come crederle? Siamo morti per lei,lei invece era scappata. Mi alzai dando un calcio a un pezzo di legno che era caduto affianco al camino sapendo bene che dovevo dare una risposta concreta e decisiva a Laurel in questi giorni era stata chiarissima “O io o tu Stefan decisi” le sue parole mi venivano in mente in continuazione,io le volevo sapere il perché lo avesse fatto il motivo. Ma se avrei detto di farlo lei non mi avrebbe dato nemmeno il tempo di salutarla mi portai le mani hai capelli confuso,suonò la sveglia che mi avvisò di portare il pranzo a Damon presi una bottiglia contenente il mio sangue e scesi di sotto aprendo la porta della cella gliela porsi,la prese subito bevendo tutto il liquido rosso.
 
Damon: mh finalmente non c’è la facevo più
Io: oggi è il grande giorno
Damon: già e per favore fatemi uscire voglio vedere quando Katherine muore e quando la mia.. –si bloccò di colpo- quando Elena si sveglia
 
Guardai mio fratello pentendomi su tutte le cose che avevo detto di lui specialmente ad Elena da quando lei era entrata nella sua vita lui era cambiato. L’effetto dell’amore portava a questo: cambiare nel bene o nel male. Ma lui era ritornato il bene,da quando aveva scoperto che tutto quello che aveva fatto era per Katherine si era pentito di tutto.
 
Io: tra te e lei –dissi fermandomi- si risolveranno tutto lei ti ama Damon
Damon: ne sei troppo sicuro fratellino –disse e poi mi guarda- quando la riavremo devo parlare io dirle di Aaron di tutto quello che è successo e se qualcuno apre bocca beh.. sarà il mio pranzo.
Io: va bene Damon
 
Avevo lo sguardo diretto dal muro forse era davvero ansioso di vedere di nuovo Elena,chi non lo era? Ci mancava a tutti anche se avevamo creduto che lei era veramente qui ma era solo un corpo.
Mentre stavo per andare via tormentato ancora dei pensieri per Katherine sento la voce di mio fratello che attira di nuovo la mia attenzione.
 
Damon: Stefan non mentire a te stesso so che tu ami Elena ma da quando Katherine era ritornata umana tu sei cambiato hai sempre detto di non amarla beh non ti credo. –disse- se non c’è la fai ad ucciderla..Lo farò io.
 
Il sangue mi si gelò nelle vene venni colpito subito da una presa al cuore,lasciai a passi veloci la stanza chiudendolo di nuovo a chiave raggiungo in pochi secondi la mia stanza e prendo un diario ben nascosto sotto il materasso non volevo che nessuno lo avrebbe trovato,lo apro trovando un suo pezzo di seta che metteva sempre nei capelli.
Dovevo fare una scelta,anche se avrebbe cambiato tutto.
 
Pov.  Laurel
 
Apro gli occhi trovandomi nella mia stanza di motel accanto ad Enzo erano passati giorni da quando scendevano le tenebre ed io perdevo il controllo,sospirai pianissimo in modo che anche lui non potesse sentirmi mi misi seduta coprendomi il petto con il lenzuolo tutto stropicciato mi girai per dargli un occhiata veloce.
Feci un sorriso tra me e me,immaginando quando avesse patito il non stare con una donna per tutto questo tempo sapevo benissimo che lui era un donnaiolo,guardai l’orario e sbuffai sarei dovuta andare ancora da quel psicotico di Wes per vedere se aveva fatto qualcosa per la cura speriamo bene poi avevo un incontro con i Salvatore mi aspettava di incontrare Katherine.
Mi alzai dal letto e indossai un paio di jeans chiari,una maglietta non molto attillata e sistemo i capelli mettendomi dei stivali,prendo la giacca blu velocemente mettendola e lasciai un bigliettino a Enzo presi le chiavi della macchina quando uscì trovai Clark che mi aspettava per le solite raccomandazioni gli dissi di trovare Nadia avevo ancora bisogno di lei per riavere Katherine per l’ultima volta.
Mentre ero finalmente arrivata nell’ospedale un mio sesto senso mi diceva di mettermi in allerta mi sentivo come se qualcuno mi stava seguendo,continuai a camminare il più tranquillamente possibile. Forse era qualcuno dei Viaggiatori che erano andati a mangiare o erano andati a dare il cambio hai ragazzi quando entrai dentro era tutto sotto controllo entrai nella porta dove Wes era rinchiuso e lo trovai seduto su un lettino con uno sguardo di soddisfazione nel volto,speravo vivamente che questa volta mi aveva dato ascolto aveva creato un altro sterminatore di vampiri dopo nemmeno un ora il giovane ragazzo che avevo trasformato.. Era morto.
Non volevo soggiogarlo come ogni vampiro avrebbe fatto per avere ciò che voleva,grazie all’aiuto di Enzo che lo torturava in questi 3 giorni speravo vivamente che se ci teneva della sua vita accettasse il fatto di creare la cura.
 
Io: allora Wes dimmi hai fatto la cura?
Wes: ho fatto qualcosa di meglio
Io: Wes se è un altro dei tuoi trucchi questa volta ti soggiogo sul serio oppure comando a Enzo di staccarti qualche organo come tu hai fatto a lui.
 
Mi lanciò uno sguardo,i suoi occhi si illuminarono dicendomi della sua ultima invenzione che aveva fatto.
Rimasi senza fiato e parole da quello che mi aveva appena annunciato,non gli importava affatto se rimaneva in vita o no. Ormai quello che aveva progettato d’anni di creare ovvero un virus che avrebbe fatto si che ogni vampiro si nutriva dei suoi coetanei aveva aggiunto il veleno di licantropo.

Wes: e l’ho già dato a una persona di nostra conoscenza
 
Aggiunse poco dopo entrò anche Enzo gli  lanciai un occhiata dal suo sguardo capì che aveva ascoltato tutto annuisce e mi avvicinai a lui sussurrandogli di vedersela lui dopo di averlo torturato di soggiogarlo e poi sia lui che Damon dopo la cura poteva divertirsi ad ucciderlo o torturalo fino la morte come lui aveva fatto con loro. Infondo sarebbe stata una bella vendetta.
Dopo un po’ arrivai a casa dei Salvatore cominciammo a parlare vendendo cosa poter fare per Katherine e se la dovevo uccidere io,Stefan oppure Damon visto che eravamo giù dov’era rinchiuso a parlare,vidi Stefan confuso speravamo con tutta me stessa che la connessione dei Doppelganger non si fosse aperta con Katherine ma dopo una piccola discussione fra fratelli.
 
Stefan: Lo farò io.
 
Disse solamente lo guardai nei occhi.
 
Pov. Katherine
 
Quando mi risvegliai mi trovavo nel posto dove mi dovevo incontrare con Nadia il diario era buttato a terra. Ma che diamine era successo?
Mi misi a sedere colpita da altri dolori che mi trovavo nel corpo nella mia tasca trovai una siringa che avevo rubato qualche giorno fa a Wes era completamente vuota,che quella strega me l’aveva iniettata? Spalancai gli occhi e cercai di ricordare quello che era successo nelle ultime ore ma i miei ricordi erano oscurati da qualcosa e appena mi concentravo di più mi sentivo le forze mancare che diamine stava accadendo?
Presi il telefono e trovai delle chiamate e messaggi da parte di Nadia,li apro e leggo “Katherine ti hanno scoperto sanno chi sei scappa via da qui” mi alzai dalla panchina e cominciai a vagare in quel posto aspettando che la notte scendeva. Dovevo scappare di nuovo? Una parte di me era stanca di scappare e anche se lo avessi fatto mi avrebbero trovato per riprendersi Elena.
Era come se una parte di me fosse obbligata a ciò che stavo per fare,ero in mezzo ad una stradina che andava diretta alla pensione dei Salvatore mi avevano riempito di chiamate ma dovevo dire addio a mia figlia. Non volevo mandare un messaggio come stavo per fare mesi fa non volevo che uno di loro glielo diceva. Come madre,una madre che avevo desiderato di essere ma non avevo mai avuto la possibilità di esserlo dovevo dirle della mia scelta,presi il telefono e composi il numero in fretta.
 
Nadia: Katherine.. Dove sei? Ti sto cercando ovunque sei sparita dal nulla ti hanno..
Io: lo so Nadia e sto andando da loro per mia spontanea volontà
Nadia: no dimmi dove sei non posso perderti non dopo 500 anni che ti ho cercata.. Non puoi farmi questo! Tu non sei quella stronza manipolatrice so che hai un cuore so che la tua vecchia te è ancora li dentro di te.. ti prego non lasciarmi.
 
Strinsi di più il telefono con le lacrime che silenziosamente scendevano sul mio viso,il mio cuore si stava spezzando per ciò che stavo per fare a mia figlia,ma per il suo bene dovevo farlo. Mi morsi forte il labbro per poi sospirare.
 
Io: mi dispiace,Nadia. Ma io non sono mai stata tua madre e mai lo sarò mi hanno privato di esserlo quando ti ho dato alla luce –disse mentre tutto crollava dentro di me- ho ucciso il tuo grande amore della tua vita e tu come fai a volere bene a Katherine Pierce? Io non provo sentimenti in questi mesi ti ho solo usata per riavere Stefan. E sei stata il terzo incomodo. Io sono cosi e non cambierò mai. Vivi la tua vita,Nadia.
Nadia: e tutte quelle parole che mi avevi detto? Dopo che mi avevi ritrovata?!
Io: ero umana forse la tua vera madre che è rinchiusa dentro di me da troppo tempo ti voleva davvero.
Nadia: sei una bugiarda..
Io: addio Nadia.
 
Dissi riattaccando lasciando che altre lacrime cadessero libere sul mio viso mi portai una mano sul viso,ogni cosa che le avevo appena detto: avevo mentito.
Avevo aspettato quel giorno da 536 anni.
Anche se avevo immaginato che aveva avuto una vita umana,trovato un marito che l’amava follemente che era diventata mamma e che nessuno le avrebbe potuto togliere una gioia cosi grande e poi sarebbe invecchiata.. Avendo tanti nipotini.
Ma quando l’avevo trovata davanti i miei occhi non c’era stata gioia più grande nel riavere mia figlia pensando di trovare una strega che mi avrebbe fatta tornare una vampira,ma poi la mia morte era arrivata facilmente e anche se avevo il corpo di Elena non potevo stare qui a lungo.
Mi avevano scoperto.
Sarebbe stato lo stesso era stato meglio che io stessa andavo li per porre fine a tutto,anche per il mio amore più grande di Stefan non potevo non amare di più mia figlia ma ero cosi felice che mi pentivo di ogni cosa che ho fatto e non stando con lei. Era la cosa migliore.
Asciugai le ultime lacrime che erano sul mio volto e arrivai al pensionato dei Salvatore entrai come se nulla fosse e come mi sarei immaginata mi stavano aspettando ma vicino a loro non mi sarei aspettata che lei era li.
I suoi occhi erano lucidi si vedeva chiaramente che gli avevo spezzato il cuore in due,non potevo non mantenere un profilo freddo e distaccato da lei ero sorpresa. Vidi lo sguardo soddisfatto di Laurel che guardava felice tutto.
 
Io: Nadia..
Nadia: piuttosto sorpresa di vedermi qui
Io: pensavo che fossi partita o te ne saresti andata da qui
Nadia: devo davvero credere a quello che mi hai detto pochi minuti fa?
Io: Nadia vattene via da qui
Nadia: no.
Io: si –la guardai- lo faccio per te ok? Non meriti di avere una madre del genere non meritavi di sprecare 500 anni per cercarmi non meritava la vita. Mi sono sempre illusa che mio padre ti avesse dato ad una famiglia che ti avrebbe dato tutto specialmente la felicità tutto quello che ho detto prima? Era una menzogna per farmi odiare da te per farti andare via da qui.
Nadia: non posso odiarti ti voglio bene te ne ho sempre voluto anche dopo tutte le cattiverie che hai fatto che ti hanno fatto.
 
Andai ad stringerla me come avevo sempre desiderato avevo di nuovo gli occhi lucidi le accarezzai con dolcezza i capelli come mia madre faceva con me quando piangevo cosi forte,che era solo l’unico modo di calmarmi.
 
Io: vai Nadia,sii felice e ricorda che tua madre ti ama.. Ti ha sempre amato non ha mai smesso un giorno di farlo.

Dissi guardandola nei occhi lucidi accarezzandole piano il viso,mi sorrise piano con ancora le lacrime che gli scendevano sul suo viso.
In un secondo scomparve via,sospirai dal sollievo asciugandomi le lacrime rimaste sul volto davo le spalle a tutti loro sorrisi alzando le mani girandomi verso di loro.
 
Io: allora chi ucciderà: la grande stronza manipolatrice che scappa sempre anche dalla morte Katherine Pierce?
 
Dissi e senti la presenza di Damon alle mie spalle mi girai e lo guardai per la prima volta mi accorsi tutto il dolore che gli avevo causato per la mia voglia di divertirmi con entrambi amando per davvero solo uno di loro. Ma avevo anche amato lui a mio modo,gli sorrisi piano con un po’ di tenerezza,ricordavo bene il Damon che era prima e se lui pensava che era un mostro era decisamente colpa mia.
 
Io: mi dispiace. Tu mi incolpi per quello che sei e mi dispiace –lo guardo nei occhi- Mi dispiace di averti trasformato,mi dispiace che tu non sia morto sul campo di battaglia come uno qualsiasi e che tuo padre non sia vissuto un altro giorno per essere disonorato da te. –addolcisco un po’ lo sguardo ricordando com’era il Damon umano che cercava di tutto per farsi piacere da suo padre,un padre che forse non meritavo ad avere un figlio cosi-. Damon,mi dispiace per aver dato uno scopo alla tua vita. Passione,energia,desiderio. Mi dispiace che tu sei ciò che sei,perché io sono quella che ti ha insegnato ad amare.
Damon: ci vediamo all’inferno,Katherine.
 
Sorrisi e poi andai verso gli altri lo guardai di nuovo sempre con il sorriso sulle mie labbra facendogli un occhiolino. Andai da Caroline che subito affianco a lei c’era Tyler ad entrambi avevo migliorato la vita e loro lo sapevano bene.
Se non avessi ucciso Caroline con ancora in corpo il sangue di Damon,lei non avrebbe avuto una vita cosi eterna di certo Klaus non l’avrebbe nemmeno guardata mi disse addio le sorrisi,infondo mi era sempre piaciuta Caroline anche se faceva la buona sapevamo bene che aveva un suo lato oscuro. E poi c’era l’ibrido,se non avessi scatenato la sua maledizione da licantropo di certo oggi sarebbe il solito sfigato che andava a letto con tutte che avrebbe spezzato il cuore a milioni di ragazze e non sarebbe stato il primo e l’unico ibrido rimasto su questo mondo.. Beh quasi.
Mi avvicina a Matty,gli sorrisi dal primo giorno che l’ho incontrato mi ero innamorata di quei suoi occhi cosi blu e profondi! Diciamo la verità,avevo sempre avuto un debole con i ragazzi con gli occhi blu. Lo salutai e mi scusai anche per averlo usato ma diciamo che lo avevo spinto anche verso mia figlia visto che si era innamorata sempre dei ragazzi sbagliati. Speravo con tutta me stessa che vivesse una vita migliore di quello che ha passato per cercarmi.
Andai da Bonnie dicendogli subito che ci saremo salutate dopo visto che dovevo passare dentro il suo corpo.
Ed ora eccolo li.
L’amore della mia vita,il mio unico vero amore dal primo giorno che lo avevo visto avevo rischiato tutto per lui e lo avrei fatto ancora. Non volevo deluderlo ma per l’ennesima volta lo avevo fatto di nuovo,mi avvicinai a lui il suo sguardo era deluso e preoccupato sorrisi timidissima solo con lui mi potevo sentire cosi debole e innamorata come il primo giorno.
Sapeva come farmi mancare il respiro,come farmi battere il mio cuore morto di nuovo,sapeva come farmi sentire in colpa per ogni cosa che ho fatto nella mia intera vita.
 
Io: ed eccoci qui..
Stefan: già –mi guarda- perché lo hai fatto?
Io: non volevo morire non volevo lasciare ne te e ne mia figlia che avevo appena ritrovato..
Stefan: sei la solita egoista
Io: lo sono sempre stata Stef –mi avvicinai di più fino che i nostri corpi si potevano sfiorare- mi dispiace per tutto quello che ho fatto davvero io ti amo Stefan ti ho sempre amato –lo guardai nei occhi- fino dal primo giorno fin da quando ho visto che cambiavi la ruota alla tua carrozza..
Stefan: eri tu..?
Io: si ed ero davvero scocciata perché si era fermato ma poi gli ero stata anche grata –sospiro- scusami.
 
Gli sorrido dolcemente i miei occhi si erano fatti lucidi contro la mia volontà,gli accarezzai il viso piano sentendo la sua pelle morbida mi guardò il suo sguardo era dentro di me cercando di essere serio ma sapevamo bene che non poteva.
Mi avvicinai piano verso il suo viso,dimenticando di tutto e tutti i presenti che stavano li aspettando che la mia morte finalmente sarebbe arrivata,chiusi gli occhi e lo baciai con tutto l’amore che provavo per lui,provando delle farfalle invisibile nel mio stomaco. Con mia sorpresa anche lui ricambiò quel bacio di addio,l’ultimo bacio.

Romeo disse quando la sua Giulietta lo baciò per l’ultima volta per via del veleno “con un bacio io muoio.” anche se io ero il male fatto in persona per via di tutti quelli che mi volevano morte per sopravvivere ogni giorno,ero felice di averlo baciato. Ero anche felice che sia stato lui ad uccidermi.
Quando mi staccai leggermente dalle sue labbra sfiorandole morbide e molto spesso forti,senti la lama del coltello entrare sotto al cuore gemo dal dolore reggendomi forte a lui mi avvicinai al suo orecchio.
 
Io: credo che..questa sia la fine di una storia d’amore..della nostra..
 
Aggiunsi subito dopo sussurrando piano sentendo un dolore allucinante mi allontanai da lui barcollando lo guardai per l’ultima volta dritto nei occhi,volevo ricordare il suo viso quando sarei stata li. Diedi uno sguardo hai presenti feci per cadere e Matt mi soccorse con una mano.
Mi allontanai da lui e inciampai cadendo a terra priva di forze,guardai per un attimo dritta davanti a me e poi lanciai uno sguardo a Stefan gli sorrisi piano,ricordai ogni istante della mia intera vita che entrava a contatto con quella di Elena i ricordi entravano di nuovo nel suo corpo nella sua mente,momenti che aveva passato con la sua famiglia,i suoi amici,con Stefan e con Damon l’amore che provava per lui era lo stesso che io provavo per Stefan forse ancora più forte,ad un tratto sentivo tutto più pesante come se per davvero in tutte quelle settimane mi sentivo un “passeggero” in un corpo non mio.
Elena stava rientrando nel suo corpo e potevo lottare ancora. Ma non aveva senso.
Mi lasciai andare i miei occhi si chiudono non vedevo più nulla era tutto nero,mi rilassai del tutto.
Stavolta era davvero la fine.
E per una volta ero davvero,morta.
 
Katherine Pierce dopo 500 anni aveva perso contro la morte.
Cosa le sarebbe aspettato?
L’altro lato o l’inferno?
 
Pov. Elena
 
Vagai nell’altro lato ormai era diventato uno dei miei hobby preferiti era stata una idea sciocca provare ad attivare questa “connessione dei Doppelganger” contattare Stefan quando ero li davanti a lui,come poteva crederci?
Sospirai,dovevo accettare l’idea che nessuno lo avrebbe mai scoperto arrendermi che Katherine si era presa la mia vita. Una vita che lei stessa mi aveva detto di desiderare ed io come una sciocca ero andata li per perdonarla di tutto il male che mi aveva fatto da quando aveva messo piede a Mystic Falls.
Specialmente l’aveva rovinata a Stefan e Damon,per colpa sua loro non hanno potuto avere una vita che volevano si erano odiati da quando scoprirono ciò che Katherine aveva fatto “sai puoi amarli entrambi io lo fatto” quelle parole non riuscivo a dimenticarle quando portò la cura a Damon dicendomi che Stefan si era consegnato a Klaus per salvarlo.
Io li amavo tutti e due anche se nell’ultimo periodo anzi anno,l’amore che provo per Damon è troppo forte da quello che provo per Stefan lui era stato importante per me e lo sarebbe stato ancora ma il mio cuore è follemente innamorato di quel vampiro con gli occhi di ghiaccio pazzo e impulsivo che se mi deve salvare non gli importa se deve morire una persona a me cara basta che io sono sana e salva. Mi aveva letteralmente consumata. Che lo avrebbe fatto sempre.
Stefan ci era sempre stato per me specialmente quando lo conobbi per la prima volta lui mi aveva salvato dal ponte se ero ancora viva era grazie a lui,ma anche se amavo con tutta me stessa Stefan ma come avevo sempre detto alle mie migliori amiche specialmente a Caroline quando stavo con Damon era tutto diverso.
Mi sentivo libera.
E quando ero diventata una vampira lui era stato il primo nel mio stato di morte è riuscito a farmi sentire viva come se non fossi mai caduta dal quel ponte,come se non fossi mai morta,come se ero ancora viva.
Mentre continuavo a camminare mi sentivo sempre più debole come se la mia anima non potesse più camminare cosa mi stava succedendo? Oddio e se Katherine mentre io ero qui a pensare a lei e a tutti quanti non avesse fatto qualcosa.. forse ha completato l’incantesimo?
Ogni ricordo che avevo di Katherine scivolò via dalla mia mente.
Quando sono caduta per la prima volta,quando da piccolina ero andata nello studio segreto di mio padre.
Il mio primo giorno al liceo insieme a Bonnie e Caroline. Il mio primo vero bacio con Matt Donovan.
Io e Jeremy che litigavamo per ogni cosa.
Quando odiavano che veniva zio John a trovarci,zia Jenna con il suo tenero e dolce sorriso.
L’incontro con Damon per la prima volta. La caduta dal ponte. La morte dei miei genitori. Stefan. Il nostro primo bacio.
Come un urgano mi sbatto via con forza da dove stavo come se il mio posto non era li gridavo aiuto vedevo la nonna di Bonnie spalancare gli occhi scioccata di quello che stava succedendo,dopo una manciata di secondi vidi tutto nero.
Che stava succedendo? Andai nel panico più totale non sentivo più nulla ne vedevo niente era come se ero bloccata in un posto solo di oscurità e non sapevo la minima idea di quello che stava succedendo,mentre cercavo di capire quello che stava succedendo senti una voce in lontananza.
 
X: perché non si sveglia? Perché ci sta mettendo cosi tanto?
 
Conoscevo quella voce,molto spesso mi aveva rassicurato che quando non riuscivo a nutrirmi mi diceva che sarebbe andato tutto bene,lui era li chissà dove non sarebbe stata un'altra allucinazione stavolta lo avrei visto davvero o forse era un altro ricordo che Laurel entrava dentro la mia mente per contattarmi? Perché non mi aveva avvisato?
Innervosendomi capendo cosa mi stava succedendo o no senti come se la mia anima avesse trovato il suo posto una pace che non sentivo da un bel po’ mi rilassai non sentendo più quel fastidio di quei giorni.
Apro gli occhi confusa ero stesa su un letto immaginando dalle lenzuola ero quello della sua camera quando alzai lo sguardo incontrai il suo,i miei occhi erano lucidi dalla felicità Damon era proprio qui affianco a me ma allo stesso tempo nella mia felicità c’era la paura che fosse un'altra illusione creata per aprire un portale per contattarmi.
 
Damon: hey sei tu..tu?
Io: si..sono io..sono qui
 
Dissi emozionata con gli occhi più lucidi di prima anche se avevo ancora quel dubbio che bussava dentro di me,mi misi seduta toccando il mio corpo i strani vestiti che indossavo erano proprio alla Katherine rivolsi di nuovo lo sguardo a Damon e gli gettai le braccia al collo stringendolo fortissimo sorridendo ancora di più quando lui era ancora li al mio fianco che mi stringeva forte contro al suo petto. Quando appoggiai la mia testa sulla sua spalla,sentendomi al sicuro come quella notte guardai Stefan che ci guardava con un mezzo sorriso.
Mi sentivo esausta non capendo nemmeno il motivo senti una voce famigliare dietro alle spalle di Stefan ma prima che vedessi chi era cado in un sonno profondo,pensai che era di nuovo Katherine che era ritornata nel mio corpo ma dopo quella voce tolse tutto quello che pensavo.
 
Pov. Stefan
 
Laurel ci aveva appena avvisati che Elena era di nuovo lei che Katherine era morta al 100% quando aveva perso i sensi una sensazione dentro di me si era accesa immaginando che Katherine fosse fuggita di nuovo alla morte,ma non era cosi l’avevo uccisa io con le mie stesse mani.
Dissi a Damon che avrei portato Elena al Wilthmore College Bonnie aveva incontrato Katherine dicendole che si era iniettata una puntura con lo stesso virus di Damon,li sarebbe stata al sicuro o almeno noi lo saremo stati la portammo in macchina anche contro il parere di Damon.
Ma infondo avere due squartatori di vampiri in casa non era il caso,misi in moto guardando Elena che dormiva profondamente chissà quante ne aveva passato in quel mese domani le avremo dovuto raccontare tante di quelle cose.
Ma allo stesso tempo sentivo la mancanza di Katherine quel bacio che ci eravamo dati poche ore prima era stato inaspettato come se io stesso non vedessi l’ora di baciarla e dopo tutti questi anni che mi aveva detto che mi amava.. Solo questa notte io le ho creduto quando me lo ha ripetuto che mi ha sempre amato e che se è venuta nella mia casa fingendo di quella storia che aveva perso tutto era solo perché mi aveva visto innamorandosi subito di me.
In quel bacio mi ha mostrato cose che sapevo ma che non credevo che lei mi amasse cosi tanto ma era giusto cosi Elena doveva ritornare da tutti noi,Katherine aveva fatto i suoi sbagli e come gli avevo detto una notte passata insieme dopo tutto quello che ci ha fatto non potevo dimenticarlo cosi facilmente anche se mi ero legato di nuovo a lei.
Arrivato al Wilthmore College presi Elena in braccio portandola nella sua stanza per fortuna Bonnie era già li con la sua amica strega le dissi di bloccarla momentaneamente nel salotto del suo dormitorio visto che le vacanze di primavera erano appena iniziate,l’appoggiai delicatamente sul letto non si accorse di nulla.
Il loro amore era più forte di quanto potessi immaginare mi faceva male dirlo ero ancora innamorato di lei ma da quando era con Damon era diventata più forte e più felice come almeno mi disse una volta Matt lo era un tempo quando i suoi genitori erano ancora vivi.
Sorrisi e dissi a Bonnie che sarei tornato domani mattina annuisce sorridendo e andai di nuovo nella mia auto partendo verso casa.
 

Buonaseraaaaaaaa finalmente dopo molte indecisioni su questo capitolo c.c sono riuscita a pubblicarlo :D
Non vedo l'ora di scrivere su Damon e Elena c.c 
Allora.. No non ho fatto che Nadia è morta... In realtà il capitolo è un pò confuso,Katherine è davvero morta o no? Io direi che questa volta è andata proprio all'inferno.. Ma non si sa dove davvero la sua anima è andata..
Allora,cosa ne pensate? 
Come sempre,ringrazio tutti coloro che seguono questa ff 

A presto,
Xoxo DenyDF ♥

 

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Capitolo 8
*** Lose Control ***




-Lose Control.
 
Pov. Elena


 
Mi risvegliai di nuovo ma stavolta non ero nel letto ormai mio e di Damon,ma in quello del mio college mi guardai intorno era vuoto deglutisco e mi alzai notando di avere ancora dei vestiti di Katherine,feci una smorfia e mi misi a sedere colpita subito da un capogiro.
Mi sentivo debole mi alzai del tutto dal letto e mi tolsi del tutto gli abiti che Katherine si era messo ieri prima della sua morte,indossai un pantalone di una tuta nera presi anche una maglietta dello stesso colore cercai una giacca indossandola,mi pettino i capelli notando di non aver più le mie ciocche rosse sbuffai infastidita.
Senti uno strano rumore usci nella stanza mia,Caroline e Bonnie e camminai nei corridoi vuoti e silenziosi arrivai anche nella nostra sala dove molto spesso si facevano delle feste ma anche li non c’era nessuno. Pensai che erano tutti a lezioni ma non sapevo nemmeno che giorno era oggi o da quando Katherine si era preso il mio corpo e la mia vita. Non sapevo più nulla.
Non sapevo che succedeva al college sapevo poco e niente avevo avuto due visioni senza senso Damon che uccideva un uomo ma non mi ascoltava. E poi quando Katherine mi disse che aveva cercato di uccidere Jeremy,ma di lei non mi fidavo non lo avrei mai fatto.
Come una stupida il giorno in cui stava morendo ero entrata nella sua stanza per perdonarla di tutto quello che mi aveva fatto passare da quando aveva messo piede a Mystic Falls,l’avevo anche perdonata quando un anno fa aveva ucciso mio fratello il mio unico famigliare che mi era rimasto.
E mi ero anche sentita in colpa quando le prese un colpo al cuore davanti a me le avevo offerto di fargli un ultima iniezione per non farle sentire il dolore mentre moriva.
Ma ero stata una stupida a farlo.
E la rabbia cresceva,incontrollabile dentro di me e non riuscivo a fermarla avrei voluto rompere tutto quello che avevo davanti chiusi le mani in un pugno.
Ma quello che mi faceva arrabbiare di più e che nessuno si era accorto che quella non ero io,che tutti ridevano e scherzavano con lei non rendendosi nemmeno conto che io ero chiusa in un limbo e l’altra parte destinata a non tornare più.
E faceva male sapere che le persone che ami non ti conoscevano bene come credevi che ormai 19 anni di amicizia non si sono accorti che non ero veramente io,del mio comportamento strano dal rifiutare Damon perché li ero ancora cosciente combattevo ancora per riavere la mia vita prima che tutto cambiasse.
E faceva male cosi male che mi veniva voglia di piangere ma la rabbia era troppo forte e il dolore era immerso dalla delusione che provavo verso di loro.
Ma la domanda che mi assillava di più era questa: cosa aveva fatto Katherine?
Dovevo assolutamente scoprire cosa stava succedendo o meglio quello che era successo in quei giorni che io non ero realmente in me,andai verso l’uscita ricordandomi di prendermi un cellulare visto che Katherine aveva avuto la brillante idea di mettere una password sul mio telefono. La odiavo ancora di più.
Quando mi avvicinai verso l’incrocio delle scale che portavano all’uscita rimasi bloccata come se ci fosse un pezzo di vetro in mezzo. Come un flashback ricordai quando mi avevano richiuso in casa ma come avevano fatto? Bonnie ormai non era più una strega o forse mi stavo sbagliando ancora e i suoi poteri erano ritornati nel suo corpo?
Sbuffai innervosita portandomi le mani fra i capelli per poi mettere una mano su una parete invisibile che non mi faceva uscire da questo edificio che mi faceva impazzire ancora di più,come se non lo ero.

E ora come faccio?
Pensai cominciando a camminare avanti e indietro tornando velocemente prendendo il mio telefono che era appoggiato sul comodino lo accessi mettendo vari numeri scoprendo qual’era quella giusta. Ma era inutile.
Ok,calma Elena!
Non sei impazzita quando vagavi nell’altro lato e nella tua cella che era il nulla assoluto dovresti impazzire proprio ora che i tuoi amici nonché quelli che ti hanno tradito e pugnalato alle spalle divertendosi con la crudele Katherine Pierce ti hanno rinchiuso nel dormitorio?
Ma la rabbia era diventata davvero incontrollabile e non credo che mi sarebbe mai successo prima nemmeno quando ero nel mio periodo della mia umanità spenta. Mi morsi forte il labbro cercando qualcosa per cui calmarmi ma era impossibile!
Come potevo stare calma? Quando ero ritornata ad essere rinchiusa in una nuova cella?
Non era bastato tutto il periodo che mi aveva fatto passare Katherine? Vivendo la mia vita non accettando la sua morte?
Non potevo affatto stare calma non quando stavano facendo coloro che credevo i miei migliori amici li consideravo come se fossero la mia famiglia mi hanno chiuso qui dentro! Dopo che se a loro sarebbe successo qualcosa del genere io avrei fatto di tutto. Ma centrava anche il mio amore? Centrava anche Damon in questa storia che mi hanno rinchiusa qui dentro? Mi bloccai di colpo notando che avevo appena preso una lampada da comodino che Caroline aveva comprato questa estate in uno dei suoi viaggi per la nostra futura camera del dormitorio,la ripongo al suo posto mettendomi in un angolino come facevo molto spesso in questo periodo portandomi le ginocchia sotto il mento per poi nascondere il viso cercando di non piangere.
Ad un tratto sento un chiudere la porta alzai di scatto la testa e mi alzai girando velocemente tutto il ripiano di cui ero rinchiusa guardandomi intorno ma non c’era nessuno fino a quando sento dei passi salire le scale torno dove c’erano le “sbarre” invisibili della mia cella e poco dopo trovai Stefan con uno sguardo sorpreso,il mio era incompressibile diviso tra: la delusione,rabbia e stanca di non essere libera.
 
Stefan: Elena sei già sveglia Laurel ci ha detto che avresti dormito fino al primo pomeriggio
Io: e invece sono sveglia.
Stefan:  come ti senti Elena?
Io: perché sono rinchiusa qui Stefan?
 
Dissi ancora con freddezza rivolgendogli uno sguardo al quanto freddo.
 
Stefan: Elena..è per il tuo bene.
Io: per il mio bene Stefan? –dissi non lasciandolo continuare- Hai idee di quanto ho passato rinchiusa chissà dove? E ora che sono ritornata essere ancora rinchiusa? Ma no non puoi avere idea ne tu ne nessun altro. Avete fatto la bella vita con la falsa me.
Stefan: Elena senti è successo..
Io: non me ne fotte! Voglio sentire Damon. E mi serve un telefono.
Stefan: va bene vado a comprarlo subito cosi forse ti calmi un po’
 
Non gli risposi avevo già da un po’ distolto il mio sguardo dal suo non riuscivo ad avere un po’ di calma ma in quel momento volevo solamente sentire Damon,la sua voce che mi avrebbe rassicurato e che mi avrebbe detto tutto. Non poco lontano trovai una cabina telefonica composi il numero di Damon conoscendolo ormai a memoria,mi siedo per terra mettendo la cornetta vicino all’orecchio aspettando che rispondesse. Anzi sperai con tutta me stessa che avrebbe risposto alla mia chiamata sperando che Katherine non lo avrebbe davvero ferito al tal punto da farmi odiare da lui?
Dopo la rabbia che si era per un attimo spostata era entrata in gioco la paura di averlo perso per sempre di non essere di nuovo sua amica e che quello che in tutti questi anni avevamo costruito di cui è nato il nostro amore.. Sparisse.
Rimasi in attesa che qualcuno rispondesse dopo poco qualcuno accettò la mia chiamata,immaginai il mio cuore che batteva fortissimo pronto per sentire la sua voce. Ma ci fu solo un lungo silenzio.

X: Elena!
 
La voce felice di mio fratello mi fece calmare per qualche secondo anche se la paura insisteva dentro di me e se gli fosse successo qualcosa? Ma mi era mancato tantissimo il mio fratellino.
 
Io: Jeremy..
Jeremy: mi sei mancata Elena..
Io: oh anche tu mi sei mancato.. Come stai?
Jeremy: sto bene e tu? Finalmente ti sei svegliata pensavamo che ci volesse tempo
Io: si mi sono svegliata –feci una piccola pausa- io sto..bene –mentì mi ricordai le vecchie chiacchierate con le mie compagne di classe dopo 2 mesi dalla morte dei miei genitori- sai dov’è Damon?
Jeremy: si è qui di fronte a me che mi sta fulminando con lo sguardo
Io: oh
 
Sorrisi rilassandomi buttando via un altro dubbio sulla loro amicizia in quei mesi anzi anni un po’ si erano chiariti,adesso vivevano anche insieme come avrei potuto pensare per un momento in quei giorni di prigionia che loro non erano più amici?
 
Jeremy: Elena ci sei ancora? Vuoi che te lo passo?
Io: oh ci sono –dissi ritornando alla realtà- si per favore..
 
Dissi in un sussurro salutai il mio fratellino sapevo che gli ero mancata e lui era mancato a me ma in quel momento ero cosi confusa e spaventata da quello che mi stava accadendo che volevo solo sentire la sua voce che mi diceva che sarebbe andato tutto bene,che mi avrebbe rassicurata e che almeno lui mi veniva a salvare da quello inferno.
 
Damon: ciao
Io: ciao a te –sorrisi- sai ti sto chiamando da un telefono pubblico

Damon: uhh cose che succedevano almeno 50 anni fa –rise piano- il tuo telefono?
Io: Katherine ci ha messo la password –dissi sbuffando sorridendo però alla sua risata- come stai?
Damon: io tutto sommato bene ma non preoccuparti per me –disse dolcemente- tu come stai?
Io: io..-sospirai cercando di trattenere le lacrime- non lo so Damon.. non so cosa mi sta succedendo ho attaccati di rabbia pazzeschi e mi sento soffocare chiusa in questo edificio vuoto.. Non so che è successo quanto tempo è passato.. Non credo nemmeno a Stefan.. Io..
Damon: shh piccola rilassati ora ok? Ci sono io adesso respira profondamente e rilassati
 
Annuisco dicendo un piccolo si e respirai profondamente cacciando dietro le lacrime e asciugai coloro che erano sfuggite al mio controllo.
 
Io: Damon ti prego almeno tu dimmi la verità.. Quando tempo è passato?
Damon: un mese Elena..
Io: un intero mese..? Oh mio dio..
Damon: si ma ti ha fatto avere dei buoni voti tranquilla in pratica era completamente te.. –fece una lunga pausa- cosa ti ricordi di quando è successo tutto?
Io: mi ricordo che ero corsa tra le tue braccia –sorrisi al ricordo- e che mi sentivo cosi al sicuro.. E poi ero prigioniera nel nulla peggio di qui –sussurrai- ricordo che Katherine mi stuzzicava e io lottavo ma non riuscivo ad uscire.. Poi.. ho visto te che staccavi la testa ad uno e io urlavo di non farlo ma tu non mi sentivi..
Damon: beh.. quando ti faranno uscire da li dentro dovremo parlare di parecchie cose –disse serio- non voglio farlo con un telefono
Io: va bene ma perché hai staccato la testa a quel uomo Damon? E’ un umano..
Damon: non era umano Elena.. Era un vampiro sono stato infetto da quel virus dell’Agustine che ha fatto Wes
Io: oh mio dio..
Damon: ma c’è una cosa peggiore ed è per questo che non puoi stare qui con me.. Che non puoi essere libera
Io: cosa c’è di peggiore di questo?
Damon: non si sa come o perché Katherine lo abbia fatto ma a quanto pare sei infetta anche tu..
Io: oh mio dio..
 
Dissi per la seconda volta rilassandomi completamente sul muro dietro di me appoggiandoci anche la testa chiudendo gli occhi,Damon si affrettò a dire che Laurel aveva rapito Wes costringendolo di fare un antidoto per noi e poi lo avrebbero ucciso annuisco cercando un po’ di mantenere la calma.
Continuammo a parlare un po’ mi spiegò tutti i sintomi che nelle prossime ore avrei avuto e la metà l’avevo già avuta ovvero la rabbia la voglia di rompere tutto quello che avevo davanti i miei occhi e la voglia di uscire.
Mentre continuavo a parlare con lui mi disse qualche cosa che sapeva su Katherine di quello che aveva fatto,annuisco e poi gli dissi che andavo a cercare Aaron volevo scusarmi se la mia odiosa Doppelganger aveva fatto qualcosa,lo senti sussultare quando gli chiesi cosa avesse mi disse “ne parliamo dopo,Elena” e io avevo accettato decidendo di chiamarlo appena Stefan mi avesse portato il telefono.
Camminai nel dormitorio vuoto che in quel poco tempo che ci ero stata non lo avevo mai visto cosi deserto nemmeno di notte c’era sempre qualcuno,ma forse erano proprio per queste vacanze di primavera era brutto stare chiusi in un angolo del tuo corpo ma che la tua anima vaghi da un'altra parte. Sospirai mettendomi di nuovo le mani tra i capelli,quando Damon mi disse che Wes aveva iniettato quel virus per i vampiri il mondo era caduto a pezzi ed ora lo ero anche io.
Ero una Squartatrice.
Quando avrei sopportato a stare senza sangue?
Dopo mille ostacoli che io e Damon abbiamo combattuto perché adesso ci metteva anche questo? Perché il destino era crudele tra noi?
Bussai più volte alla camera di Aaron ma non ricevetti nemmeno una risposta ma pensai subito che anche lui fosse partito per qualche vacanza dove gli studenti andavano ad essere sincera ero felice che Aaron non fosse qui ad assistere alla mia futura pazzia di reclusione e poi come mi sarei scusata? Non potevo dirgli “Ehi Aaron ciao! Volevo scusarmi se in questo mese sono stata strana ma sai la mia cattiva Doppelganger quando ho fatto un gesto di perdono nel suo punto di morte.. Beh sai è davvero strana come cosa! Si è impossessata del mio corpo.”
Risi come se fossi davvero impazzita,scoppiai a ridere cosi forte da farmi paura da sola stavo per davvero per diventare pazza la mia testa non collegava più ero solo: incazzata,triste,depressa ma quello che faceva davvero male era la delusione.
Mentre camminavo per il dormitorio facendo tantissime stronzate che nemmeno i bambini fanno vidi un ombra dietro di me,mi arrestai di colpo pensando che fosse Stefan ma non poteva se sarebbe entrato non sarebbe più uscito. E poi io me lo sarei mangiato senza nemmeno un briciolo di compassione come lui aveva fatto con le sue vittime.
Mi girai facendo una piccola giravolta,come se fossi fracida di alcool,ma nella mia cella non avevo nemmeno quello ma anche gli assassini avevano una cella cosi? Senza acqua o cibo? Strabuzzai gli occhi vedendo chi c’era per davvero davanti a me,Alaric? Lui era morto come ci faceva li?
Ma la mia lucidità andò a farsi fottere subito infatti,scoppiai a ridere.
 
Io: oddio Ric! Ok Damon non mi aveva detto che avrei visto anche i fantasmi ahahah
Alaric: Elena.. Sono davvero qui in carne e ossa..
Io: ahah si come no e io sono Katherine Pierce sai? Elena è ancora bloccata in quella sua prigione ahah
Alaric: Elena –mi mise le mani sulle spalle guardandomi nei occhi- Katherine non è nel tuo corpo e io sono vivo e vegeto strano da dirlo lo so
 
Bloccai la mia risata e guardai l’uomo che aveva aiutato sia a me che Jeremy dopo la morte di zia Jenna,per me era diventato come un padre visto che era in un certo senso il mio patrigno,lo guardai dritto nei occhi sapevo che lui non mi avrebbe mai potuto prendere in giro non lo aveva mai fatto era sempre stato onesto con me,anche quando gli avevo confessato di essermi innamorata di Damon e lui mi sorrise dicendomi di stare attenta ma che io quando stavo con lui anche come amica lo stavo migliorando. Non ci pensai nemmeno due volte e lo abbracciai stringendolo forte a me.

Il mio umore cambiò di nuovo,da che ridevo come una pazza ubriaca scoppiai a piangere e lui come un padre premuroso che mi ricordava in quel momento il mio mi accarezzò i capelli.
 
Io: oddio Alaric scusami io non so cosa mi sta succedendo so che sono una squartatrice con Damon ma quello che in questo mese ha fatto Katherine mi sta facendo perdere la ragione
Alaric: ne hai tutto il diritto Elena lo avrebbe fatto chiunque
Io: si ma come hai fatto ad..?
Alaric: a ritornare di nuovo in vita dici? E’ stata Laurel per farmi tenere d’occhio Damon ma non ci sono molto riuscito
Io: immagino
 
Mi sorrise e andammo nella mia stanza mi siedo sul letto abbracciando le gambe al mio corpo mentre Ric si metteva seduto di fronte a me,mi chiese com’era stato in quel mese da sola senza nessuno,gli raccontai tutto senza esitare sapevo che lui mi avrebbe capito. Era stato anche lui un fantasma come me,gli dissi di tutto quello che mi aveva fatto passare Katherine anche quando Damon le aveva fatto quella dichiarazione d’amore che era riferita a me. Faceva cosi male che non riuscivo nemmeno a dirlo che avevo voglia di farla finita,per avergli causato altro dolore.
Poi arrivai alla parte di quando stamattina mi ero risvegliata di nuovo ed ero per l’ennesima volta in prigione che ero delusa dei miei amici ed anche di Jeremy che mi avessero lasciata qui in cella senza nessuno con cui parlare,avevo trattato anche Stefan ma cosa potevo fare?
Stavo impazzendo e Ric non mi aveva interrotto in quel momento avevo solo bisogno di un abbraccio di Damon uno di quelli che mi avrebbero fatta sentire al sicuro come se mi dicesse che sarebbe andato tutto bene.
Passammo quasi due ore intere a parlare e mi raccontò che aveva detto a Damon il mio strano comportamento ovvero quello di Katherine,mentre mi diceva il resto sentimmo la voce di Stefan che mi chiamava andammo entrambi di là dove Stefan ci aspettava e Alaric mi diede un bacio sulla guancia dicendomi che sarebbe venuto più tardi,annuisco sorridendo e lo ringraziai quando superò la “barriera”,presi il telefono che aveva appoggiato sul corrimano della scala gli sussurrai un grazie e poi appoggiò anche una bottiglia di sangue dicendomi che era il suo annuisco prendendo anche la bottiglia e la prendo aprendola.
All’inizio sembrava come bere il sangue umano non mi fece nulla mi piaceva la sensazione mentre mi scendeva in gola,sentivo lo sguardo pesante di Stefan mentre bevevo il suo sangue mentre stringevo cosi forte la bottiglia che in poco tempo divenne più piccola di quanto lo era.
 
Stefan: ho contato il tempo che Damon ha fame e ci vogliono 8 ore come ti senti?
Io: ne voglio un altro po’.
Stefan: no Elena devi resistere è una dieta che fa anche Damon e funziona
Io: Stefan davvero sto bene –lo guardai- ti ho detto solo che ne voglio un altro po’
Stefan: ok vediamo se riesci a resistere al sangue allora
Io: oh beh Stefan non sono una squartatrice come te
 
Dissi mentre inclinavo un po’ la testa guardandolo con un sorriso un po’ crudele mentre aveva spalancato gli occhi sorpreso da quello che avevo detto,visto che era crudele. Ric sussultò leggermente guardandomi era un altro mio cambiamento di umore forse? Stefan sorrise dicendo un “ok” e poi si morse il polso guardai prima il suo sguardo dentro al mio sentì l’odore invitante del suo sangue,sposto il suo sguardo sul polso sanguinante e sento i canini scendere e sfiorare il labbro inferiore lo avvicina di più e io scattai in avanti mentre il mio viso cambiava diventando quello di un mostro.

Stefan lo ritira subito indietro mentre io cerco di uscire dalla mia prigione per bere un altro po’ poi Ric gli disse qualcosa e disse che sarebbe ritornato più tardi,gli lanciai un occhiataccia e mi misi dritta e buttai fuori quella bottiglietta con un calcio e mi allontanai di più giocherellando con il telefono chiamando Damon,mi sfogai con lui dicendogli quello che era appena successo della mia misera cena e lui scoppio a ridere,gli dissi di Ric e quando sentì la sua voce felice che il suo migliore amico fosse ritornato di nuovo in vita.
Mentre parlavamo del più e del meno gli chiesi di distrarmi un po’ prima che il mio umore cambiasse di nuovo o di sentire che la fame si facesse più forte ed incontrollabile.

Damon: bene.. Allora cosa indossi?
Io: ahah Damon!
Damon: dai scherzavo almeno ti ho fatto ridere
Io: mh si
Damon: ahh ma devi sapere un gossip assurdo!
Io: uhh dimmi sono curiosa
Damon: sai che Caroline e un certo ibrido si sono divertiti nel bosco?
Io: oh mio dio Caroline e Klaus.. –dissi scioccata- lo hanno fatto? Oddio e Tyler?
Damon: beh lo ha scoperto
Io: fammi indovinare da me alias Katherine
Damon: yep
Io: oddio povero Tyler...
Damon: ehi Elena tranquilla ok? Quando tutto questo sarà finito quando io e te saremo di nuovo normali ti farò passare la notte più bella della tua vita.
 
Disse e io mi fermai al centro del corridoio dove saltellavo di nuovo facendo dei stupidi giochetti da ragazzine e sorrisi di nuovo come una adolescente alle prese con il primo amore,con la voglia di fare tutto con l’uomo che ami.
 
Io: non vedo l’ora –dissi mordendomi leggermente il labbro- mi manchi Damon
Damon: mi manchi anche tu Elena tanto
Io: non vedo l’ora di poterti abbracciare di nuovo
Damon: sarà presto te lo prometto ora cerca di riposarti un po’ va bene?
Io: va bene mi chiami dopo?
Damon: certo ciao
Io: ciao

Sorrisi e lui riattaccò quel ciao era come per dire un “ti amo” un ti amo silenzioso che parlava per noi,avremo risolto anche quella nostra lite ne ero sicura nemmeno quello che Katherine aveva combinato ci avrebbe separato io e Damon abbiamo superato ogni ostacolo ogni persona che non ci voleva insieme. E lo avremo fatto anche con questo virus,lo avremo fatto anche contro il destino,il mondo intero e l’universo. Nessuno ci avrebbe mai separato.
Il mio momento di lucidità durò molto di meno di quanto era successo in quelle poche ore passate il panico mi entro nel corpo fino nelle vene,se Katherine avesse fatto qualcosa ad Aaron? Corsi subito nella sua stanza bussando il più forte possibile forse si era addormentato con le cuffie come era successo una volta o almeno cosi ci aveva detto Jesse il vampiro che aveva avuto il virus come quello mio e di Damon. Ma la mia pazzia non mi fece pensare o immaginare dove fosse per più di 5 secondi senza pensarci un attimo rompo la serratura ed entrai nella stanza appena mi guardai intorno notai che era vuota. Era già mezza vuota dalle cose che avevamo portato via di Jesse ma ora era deserta un vento di polvere si vedeva nei raggi di sole. No.. Katherine non lo avrebbe ucciso sapeva che io tenessi a lui. Sapeva che tutti sapevano il bene che gli volevano.
Ma ovviamente a Katherine non gli importava di comparire come a me,interessava solo il mio corpo la mia vita,i miei amici,veder Damon soffrire mentre era tra le braccia di Stefan perché è quello che lei voleva davvero. Nell’ultimo periodo Stefan era rimasto con lei aiutandola molto spesso specialmente con la notte che avevano passato insieme come avrebbe voluto che lei morisse?
Tutti mi avevano tradito,era l’unica risposta.
Dovevo uscire da questo posto e fuggire via in un posto davvero sicuro.
Dovevo eliminare ogni cosa che Katherine si era messa in quel mese in cui era stata me,corsi nella mia stanza mentre i sensi di colpa mi stavano uccidendo insieme alla mia pazzia aveva ucciso Aaron. Io avevo ucciso Aaron.
Presi i miei asciugamani,spazzola,accessori che erano in disordine sul comò e comodino alcuni miei vestiti e magliette insieme hai jeans e gonne buttai tutto dentro al camino cercando un accendino o un fiammifero,poi mi ricordi che Bonnie ne aveva sempre con se corsi verso il suo comodino e presi la scatola bianca e rossa di fiammiferi i miei occhi erano come impossessati dalla mia pazzia di reclusione. Era giusto che si chiamasse cosi.
Mentre andavo verso il cammino trovai il mio diario sotto una maglietta fucsia appoggiai la scatola sul letto e presi la mano girandola tra le mani notando la puzza e la macchia di olio di un auto a veder il colore nero mi siedo sul davanzale prendendo il mio diario lo apro e cerco la pagina dove ha scritto Katherine tutto nell’ultimo mese.
 
Caro Diario,
io e Stefan oggi siamo andati al lago vicino ad una bellissima cascata non mi ci aveva mai portato in passato. Ma non importa,penso al presente e al nostro futuro,ci siamo baciati un bacio lento e tenero.”
 
La cascata dove mi aveva portato nel mio presunto ultimo giorno di vita,quando avevo paura che sarei diventata una vampira per colpa di Damon che mi aveva fatto bere il suo sangue.
 
“Caro Diario,
sono passate circa una settimana da quando sono nel corpo di Elena e i suoi amici anzi i miei non si accorgono che lei sia scomparsa,divertente vero? Ho promesso a Stefan al ballo dei cuori infranti che lo avrei aiutato a trovare Damon e fallo ritornare a casa dicendogli chiaramente che lo avrei fatto per lui. Ma ovviamente di Damon non mi è mai fregato davvero nulla,anche se era divertente in passato.”
 
Brutta stronza.
Non leggo il resto dove scriveva del suo piano di conquistare Stefan e che appena finito il college o quando si sarebbe dimenticati della sua morte sarebbe andata via con Stefan e Nadia,continuai a sfogliare le pagine arrivando a quando avevano trovato Damon e c’entrava qualcosa con la maglia che era affianco al diario. Guardai per un nano secondo la maglia e poi ritornai a leggere.

“Caro Diario,
purtroppo per far fermare Stefan in un motel e dopo avergli rotto la sua adorata macchina mi sono dovuta sporcare rovinando la mia maglietta fucsia preferita! Ma ne è valsa la pena io e Stefan dopo che mi era fatta la doccia vestendomi davanti al suo sguardo curioso e voglioso ci siamo baciati con foga..”

 
Ad un tratto la mia vista diventò sfocata non vedendo più la mia stanza del dormitorio.
 
“Flash Back.
 
Motel,2014.
 
Mi girai verso di Stefan dopo essermi messa una maglietta senza il reggiseno gli sorrisi un po’ maliziosa,passandomi una mano sui capelli bagnati continuando a sostenere il suo sguardo voglioso sapevo che mi voleva. Mi avvicinai a lui e mi alzai sulle punte sfiorandogli le labbra guardandolo sottecchi,passai una mano sul suo petto scesi man mano giù,mi bloccò la mano e lo guardai strana ma poi mi sorrise prendendomi il viso tra le mani cominciando a baciarmi con foga.

Continuammo sempre con più foga mi spinse contro a un comodino e mi siedo sopra mentre abbassa la spallina della mia maglietta,gli baciai il collo mentre lui passò una mano sotto la mia maglietta accarezzando il mio seno. Mi morsi appena il labbro ansimando dal piacere.
Lo guardai provocante e poi gli tolsi la maglia baciandogli il collo scendendo fino al petto andando fino alla sua parte intima con la mano e gli tolsi la cintura mettendo bene la mano.
Stefan,nel frattempo mi tolse la maglia continuando a baciare in ogni parte mentre con una mano continuava a stuzzicarmi il seno.
Dopo un po’ di preliminari ci togliemmo del tutto quei quattro indumenti,strinsi le gambe intorno al suo corpo mentre entra dentro di me alzandomi di più appoggiandomi contro al muro muovendosi veloce in me dando delle spinte forti e veloci.”
 
Io: NO!
 
Dissi urlando aprendo di scatto gli occhi uscendo dal sogno da cui ero entrata,ansimai forte sentendomi il volto sudato,mi portai una mano fra i capelli cercando di calmarmi io Katherine e Stefan lo avevamo fatto in quel Motel. Oh mio dio.
Il diario era ancora aperto tra le mie gambe e io non avevo il coraggio di leggere oltre dei suoi dettagli di come aveva sedotto Stefan i miei occhi il mio pensiero lo avevano fatto al posto di quelle parole scritte,deglutisco rumorosamente guardandomi intorno sento il mio telefono suonare non sapevo chi fosse ma in quel momento non volevo sentire nessuno lo presi e lo lanciai alla parete di fronte fece un tonfo per terra. Senza rompersi.
Strappai le pagine dove Katherine aveva scritto avendo la mente con continuava con dei flashback mi alzai prendendo di nuovo la scatola di fiammiferi e ne presi uno accendendolo lo avvicinai alla carta scritta da Katherine mentre mi accorsi che avevo perso per davvero la ragione o meglio ero diventata pazza al 101%,quando prese fuoco lo buttai al cammino insieme a un po’ di quei vestiti e scarpe maledette da lei,mentre stavo per buttare la famosa maglietta fucsia che Stefan aveva tolto dal mio corpo mentre mi scopava e scopava anche Katherine una specie di cosa a 3 solo che io ero dispersa chissà dove. Sento la voce di Bonnie.
 
Bonnie: Elena.. Cosa stai facendo?
 
Mi girai con uno sguardo da vera pazza esaurita notando che insieme a Bonnie c’erano anche Caroline e Stefan con una ragazza riccia bionda,non la conoscevo ma immaginavo che c’entrava qualcosa con Katherine l’avevo visto solo una volta al bar della caffetteria giù affianco al dormitorio ma non mi ricordavo molto bene. La prima cosa che notai era che la ragazza era in mezzo alla porta della mia stanza,allora era lei la strega che mi aveva bloccato qui dentro,una luce mi illuminò i miei occhi guardai con la coda dell’occhio un pezzo di legno che avevo rotto questa mattina.

Bonnie: Elena?
Io: sto bruciando ogni cosa che ha indossato Katherine,che ha scritto. Io so tutto
Caroline: Elena cosa stai dicendo? Rilassati passerà volevamo sapere come stavi..
Io: tu stai zitta. Voglio cominciare con cosa penso di voi e poi lo farò anche con Matt o noto che sei qui –dissi guardandolo mettersi affianco a Bonnie.- perfetto possiamo cominciare
Stefan: Elena respira devi solo rilassarti.. Passerà..
Io: passerà? –scoppiai a ridere- Voi piccoli circo da baracconi che sapete tutto non sapete affatto quello che sto dicendo
Matt: Elena per favore..
Io: “Elena per favore”? –dissi imitando la sua voce- iniziamo da questa –dissi alzando la maglia- tu Stefan IoOdioKatherinePierce Salvatore com’è stato quando gliel’hai tolta e ci hai scopato? Eh? Tu sei caduto come una rete nella sua trappola
Stefan: No Elena tra me e Katherine ci sono stati solo dei baci ti giuro
Io: ahhh come no! Guarda sono pazza ho la faccia da pazza ma ho visto tutto. Non mi mentite più.
Caroline: Elena per favore stai calma!
Bonnie: si forse è perché hai fame sei stanca e perché..
Matt: si Elena sei stressata da quello che ti ha fatto Katherine è normale..
Io: Oh e poi ci siete voi tre –dissi buttando la maglia nel camino e presi quel pezzo di legno giocandoci con le mani- i miei migliori amici la mia famiglia –li guardai lasciando trapelare la delusione nei occhi- coloro che credevo che in questi 19 anni mi conoscessero davvero ma mi sbagliavo..
Caroline: Elena Katherine ci ha preso in contro piede..
 
Non la lasciai nemmeno continuare quando mise in mezzo Katherine,cosa c’entrava lei adesso con tutti quei anni di amicizia?

 

Io: non metterla in mezzo –tuonai più forte che potevo-  voi 19 anni di amicizia vi consideravo come la mia famiglia che la maggior parte ho perso ma è inutile che lo dico. –dissi sempre urlando-. E voi in questo mese non avete notato che nel mio corpo c’era qualcosa di strano che io non ci fossi che Katherine era ME!
Bonnie: Elena..
Io: tu.. Tu sei l’Ancora e non hai capito subito che Katherine non era passata dentro al tuo corpo.
Bonnie: molto spesso quando diventano umani non credo che..
Io: non giustificarti Bonnie. –dissi e poi guardai Caroline- e tu che ti sei scopata Klaus quando giudicavi me e Damon quando io ho fatto l’amore con lui. Tu sapevi quando io amassi Damon quanto io lo amo. Ma tu sei sempre i modalità “Stefan e Elena epic love.”
Stefan: Elena calmati.
Io: NO! Non mi calmo affatto voi mi avete rinchiusa qui come se fossi un’assassina ed io sono stata chiusa per cosi tanto tempo in quel posto. Come avete potuto farmi questo?
Matt: Elena.. E’ per il tuo bene.
 
Matt cercò di avvicinarsi visto che essendo umano poteva uscire ed entrare quando voleva ma quando mostrai il mio viso incazzato Stefan lo bloccò in due secondo presi la nuova streghetta e le ficcai una mano giusto sotto al cuore Bonnie corse subito in suo soccorso. Ma quando la fulminai con lo sguardo fece un passo indietro notai gli occhi sorpresi di tutti i presenti del gesto che avevo fatto del tipo alla Katherine.
 
Io: ora se la volete viva Bonnie visto che è tua amica digli di lasciarmi uscire da questo posto di merda o lei muore.
Stefan: Elena non fare cosi ..
Io: vuoi scommettere? –lo guardai e ficcai di più la mano dentro- Allora?
Bonnie: ok Liv togli l’incantesimo che la tiene bloccata qui dentro
 
La biondina annui e io la lasciai andare dandogli un po’ del mio sangue per poi tenerla bloccata in modo che non scappasse. Quando pronunciò le parole dopo un po’ mi disse che aveva fatto mi avvicinai davanti alla fine e l’apro notando l’aria fresca della notte. Usci velocemente dalla stanca e guardai i loro volti.
 
Io: non voglio più nulla a che fare con voi.
 
Dissi decisa con ancora la pazzia e il controllo chissà dov’era andato in vacanza e scompaio via dalla loro vista senza dar modo a loro di rispondere avevo portato con il me il telefono spegnendolo. Non volevo che nessuno mi trovasse almeno non quella notte,avrei voluto avere le braccia di Damon che mi stringevano vagai come una vagabonda solo che ero pazza esaurita.
 
Pov. Damon
 
Ero nella mia cella ormai dopo i due giorni che ci ero dentro quasi il terzo un po’ mi ci ero abituato anche se le catene erano cosi dolorose che non le sopportavo essere cosi legato. Provai per la centesima volta a chiamare Elena senza nessuna risposta dentro di me sapevo che le era successo qualcosa,aveva bisogno di me delle mie braccia che stringevano il suo corpo verso il mio facendola sentire al sicuro. Aveva bisogno di qualcuno che l’avrebbe capita,che non avrebbe parlato ma solo un abbraccio qualcuno che l’avrebbe lasciata piangere anche se avrebbe bagnato la maglia non gli sarebbe importato.
Io la capivo.
Capivo quello che la mia Elena aveva passato in quel mese e pensai che fosse come il mio in quei 5 anni quando ero rinchiuso alla Agustine,lotti pensando che i tuoi amici o la tua famiglia ti trovi ti salvi da quella situazione ma alla fine nessuno ti aveva cercato. Nessuno ti aveva salvato.
L’oscurità scendeva man mano dentro la tua mente fino ad arrivare al cuore che diventava come pietra,prima c’era la delusione perché nessuno aveva capito,poi la rabbia che ti avevano rinchiuso di nuovo e non avevano cercato di spiegarti di farti stare in compagnia. Poi la pazzia che ti faceva perdere del tutto il controllo. Ed era quello che stava passando Elena.
Era impazzita da tutto quello che era successo per colpa di Katherine,di quello che ci aveva fatto a me e lei,sapevo che si stava dando i sensi di colpa di tutto anche per il suo amico Aaron che io stesso avevo ucciso per colpa di Katherine.
E solo Dio di quanto mi sentissi in colpa quando Ric mi disse che quella non era la mia Elena e io non gli volevo chiedere perché nonostante tutto una parte di me sapeva che lei non era Elena,che c’era qualcosa che di lei non andava ma l’oscurità era riuscita di nuovo a farmi disconnettere i pensieri fino a quando Katherine non fece di tutto che io la mordessi in modo che Stefan mi avesse ucciso per salvare la “falsa” Elena aveva mandato di nuovo tutto quello che ero diventato grazie alla mia vita,alla mia luce che aveva tutto ogni oscurità nella mia vita in quei 166 anni di dolore. Ed ora? Io avevo rovinato tutto,Katherine aveva rovinato ogni cosa.

Ed ora mentre lei aveva bisogno di me io ero qui rinchiuso in una cella senza che potessi fare nulla solo chiamarla ma senza ricevere una risposta,chiamai a gran voce Jeremy visto che Matt era andato non so dove poi provai a chiamare anche Ric sperando che fosse ritornato dal College dove Elena era rinchiusa.
Non potevo stare senza far nulla mentre lei impazziva sapevo che le stava succedendo qualcosa lo sentivo,strattonai le catene con tutte le forze che avevo ma per colpa di quella mia dieta le mie forze erano deboli più o meno come quelle del mio caro fratellino. Continuavo a gridare il nome di Jeremy ormai mi ero messo da parte che Ric fosse di nuovo qui,mentre continuavo a chiamarlo a gran voce supplicandolo di venire ad aprire o almeno ci mancava poco.
Dopo un po’ che urlavo il suo nome venne nella mia cella con uno sguardo scocciato come se lo avessi rotto urlando il suo nome dopo almeno una buona mezz’ora mi guardò,ricambiai anche io il suo sguardo pentendomi di tutto di quello che gli avevo fatto quando Elena o meglio Katherine mi aveva fatto credere che lei mi aveva lasciato che non mi amava più e io volevo solo vendetta con l’Agustine e non avevo pensato nemmeno alle conseguenze. Avevo detto ad Enzo di ucciderlo ma non era quello che pensavo,avevamo instaurato un rapporto e io lo avevo distrutto come facevo sempre quando la paura si faceva troppo dentro di me e io lasciavo che l’oscurità entrasse dentro di me.
Dopo un po’ di silenzio cominciò a parlare.

Jeremy: cosa vuoi Damon? Non sono ancora passate le otto ore.
Io: lo so e non mi importa di cenare –lo guardai- liberami è successo qualcosa ad Elena ha bisogno di me.
Jeremy: non lo è successo nulla con lei ci sono Stefan,Bonnie,Caroline e Matt con Liv.
 
Mi alzai e feci un passo verso di lui guardandolo dritto nei occhi,lui ricambiò il mio sguardo incerto non volevo nemmeno rovinare tutto prendendolo per il collo e minacciarlo che lo avrei ucciso se non mi avrebbe liberato. Ma lo guardai nei occhi sincero.
 
Io: tu lo sai che non farei mai nulla per danneggiare Elena l’amo troppo per farla soffrire –lo guardai- tu sai benissimo che lei in questo momento ha bisogno di me è sola insicura non si fida di nessuno dopo quello che ha fatto Katherine
 
Jeremy continuò a guardarmi senza nemmeno dire una parola rimase in silenzio,dopo pochi minuti sentimmo Ric che ci chiamava a gran voce entrando velocemente nella cella con il fiato corto.
 
Jeremy: Ric cosa succede?
Alaric: Jer libera Damon –disse cercando di calmarsi- Stefan mi ha chiamato dicendomi che Elena ha avuto una crisi di nervi ha cercato di uccidere la strega minacciando di liberandola e poi è scappata via.
Jeremy: ma come facevi.. –disse girandosi a guardarmi- a sapere che lei era in pericolo?
Io: lo sentivo non c’è tempo di sicuro sarà affamata e disperata
 
Annuisce e si gira per guardare Ric che gli fa un cenno con la testa,guardai entrambi nervoso quella sensazione era diventata realtà si avvicinò togliendomi le catene sia dalle mani che hai piedi. Ero legato come un animale scompari andando di sopra mi cambiai velocemente mettendomi una giacca marrone che non sapevo nemmeno l’esistenza,o forse l’avevo semplicemente abbandonata.
Usci di casa nutrendomi con delle sacche di sangue umano,so che non mi avrebbe fatto nulla sarebbe stato come un bicchiere di Bourbon ma in quel momento dovevo essere veloce e non potevo uccidere un umano facendolo diventare un vampiro. Non avevo tempo.
Arrivai il più velocemente possibile al Wilthmore College quando ero all’entrata c’erano il famoso gruppetto mio fratello mi guardò con gli occhi sgranati quando aprì bocca gli dissi di andare a casa che stavo bene che avrei trovato io Elena e l’avrei portata a casa provò a ribattere ma bastò solamente un occhiataccia a farlo stare zitto. Anche lui sapeva che lei aveva bisogno solamente di me,sparisco di nuovo nel nulla guardando da cima e infondo dov’era finita ma di lei non c’era nessuna traccia andai verso una piccola strada che conduceva alla città mi guardai intorno forse era affamata. Aveva ucciso qualcuno oppure.. Mentre mettevo in atto i miei pensieri senti la sua voce.
 
X: Aaron mi dispiace se ti ho ucciso io.. io non volevo non ero in me.
 
Oh no,pensai.
Non sei stata tu ma io corsi dalla direzione della sua voce la trovai in mezzo alla strada che camminava senza sosta,mi mettendo in meno di un secondo davanti a lei guardandola dritto nei occhi notando il suo sguardo perso chissà dove divorato da colpe non sue ma dalle mie,i suoi occhi erano cosi vuoti che non la riuscivo a riconoscere alzò lo sguardo verso di me e sorride.
 
Elena: oddio Aaron –mise le mani sulla mia giacca- sei vivo oddio io avevo paura che ti avessi ucciso
Io: Elena non sono Aaron sono io Damon!
Elena: Aaron no.. Non sei un fantasma vero? Io oddio ti ho ucciso per davvero
 
Appoggiai le mani sulle sue spalle era di nuovo in crisi la scuoto.
 
Io: Elena guardami sono io Damon.

Le dissi dolcemente accarezzandole il viso che nel frattempo si era inondato di lacrime,ad un tratto mentre stavo perdendo la speranza che si fosse svegliata da quella sua specie di trance richiuse aprendo di scatto gli occhi lucidi.
 
Elena: oddio Damon
Io: ehi shh ci sono io qui ok? Va tutto bene adesso
Elena: no Damon non va tutto bene io ho ucciso Aaron.. Io ho ucciso il mio amico.
Io: Elena no..

Elena: si Damon lo ucciso io cioè Katherine ma l’ho fatto io con le mie mani con i miei occhi io.. oddio.. lo visto con il collo insanguinate è stato..
Io: Elena non l’hai ucciso tu Aaron sono stato io.
Elena: cosa.. Tu hai? –mi guardò delusa- Perché lo hai fatto?
Io: perché non sapevo ancora che Katherine era nel tuo corpo ti avevo detto che eri tutto ciò che avevo bisogno e poi mi hai lasciato mi sono sentito come il mostro che ero che sono sempre stato ed non ho pensato.. Ho agito e basta come faccio sempre Elena.

Elena: io..
Io: vieni con me a casa con me Elena –le prendo la mano- ne parliamo li
 
La guardai con dolcezza e lei annuisce debolmente le strinsi la mano portandola verso la macchina,le apro la portiera facendola salire salgo subito mettendo in moto partendo verso casa la vidi con la coda dell’occhio che appoggiava la testa contro il finestrino chiudendo gli occhi respirando debolmente cercando di calmarsi.
Durante il tragitto verso casa non aprimmo nemmeno bocca,sentivo il peso che mi portavo nel petto ormai da un mese era svanito nel nulla e ora c’era solo il senso di colpa di quando avevo ucciso Aaron alla fine anche questa volta Katherine aveva vinto.
 
Pov. Elena
 
Quando arrivammo a casa non c’era nessuno corsi subito come ormai di mia abitudine nella sua stanza entrando direttamente nel bagno mi rinfrescai con l’acqua fredda il viso che sembrava bollire,per l’ennesima volta Katherine aveva fatto uscire la parte peggiore di Damon mi sentivo delusa quando mi disse che aveva ucciso Aaron era un mio amico anche se dopo quando aveva scoperto della mia vera natura non lo sapevo se lo era ancora.
Dopo un bel po’ scesi di sotto,sembrava che la mia pazzia fosse davvero finita Damon era davanti al mini bar mentre si versava il suo Bourbon nel bicchiere con un po’ di ghiaccio anche se ero arrabbiata e cercavo una scusa.. Mi era mancato vederlo bere il suo Bourbon,ero con le braccia conserte mentre lo sentivo sospirare.
 
Damon: ne vuoi un po’?
Io: no
 
Risposi velocemente continuando a guardarlo mentre mi porgeva il bicchiere continuammo a guardarci,come mi era mancato? Anzi,quanto? Ma le delusione era ritornata a bussare alla mia porta.
 
Damon: finalmente parli –beve un sorso di bourbon- vuoi condividere qualcos’altro che ti passa in quella bella testolina?
Io: avresti dovuto accorgere
Damon: cosa?
Io: che io ero Katherine –sbuffai- che Katherine era me avresti dovuto accorgertene proprio tu.
Damon: pensi che io non lo sappia?
Io: se solo non ti fossi fatto ingannare da lei –guardai altrove- Damon –mi avvicinai di qualche passo verso di lui- ora non avremmo questo virus dei vampiri. Aaron sarebbe ancora vivo.
Damon: non è stata Katherine. Sono stato io. Pensavo che tu mi avessi spezzato il mio cuore cosi ho squarciato il collo ad Aaron! Ecco quanto controllo hai tu su di me!
Io: io sono ancora qui! Ecco quanto controllo che hai tu su di me.
Damon: ascolta quello che diciamo. Tutto questo è dannoso! La nostra relazione è dannosa,Elena. Ho appena ucciso il tuo amico e tu trovi qualcun altro da incolpare.
Io: vuoi che io ti incolpi?! Va bene! Lo faccio. Hai rovinato tutto,Damon ancora una volta.
Damon: grazie!
Io: mi hai messo in una posizione in cui devo difenderti. Ancora! Dove devo piegare la mia morale ancora una volta. Dove devo andare contro ogni singola cosa in cui credo! Ancora. Perché ti amo.
Damon: allora smettila di amarmi!
Io: non ci riesco!

Damon: beh è questo il problema,la nostra coppia non funziona.
Io: lo so
Damon: allora siamo d’accordo. Tutto questo deve finire.
Io: lo ho appena fatto. E’ finita noi abbiamo chiuso.
 
Dissi abbassando lo sguardo per terra sentivo il suo sguardo addosso i nostri respiri accelerati dalla rabbia,alzai piano lo sguardo guardando il suo.
Due anime.
Due anime destinate a stare insieme.
Due corpi che ci cercano che si bramano.
Dopo ogni ostacolo,ogni persona che gli ostacola,loro due sono li.
Non hanno bisogno di dire nulla i loro sguardi parlano per loro,ora sono li a guardarsi occhi nei occhi.
 
Non passò nemmeno un secondo che lui si avvicino velocemente a me mettendomi le mani sul mio viso baciandomi piano ricambiai con passione mettendo le mani sul suo collo mentre lo baciavo. Le nostre labbra si divoravano,stanche da quelle urla con solo la voglia di amarsi di sentire il contatto con il nostro corpo. Mi staccai da lui sotto il suo sguardo un po’ confuso gli strappai la maglia lo sento un po’ sorridere e poi le nostre labbra affamate ritornarono a giocare le nostre lingue giocavano.
In due secondi eravamo nella sua camera da letto mentre ci baciavamo con foga mi butto sul letto mettendosi subito su di me,le nostre labbra si cercavano in quel momento di distanza lo aiutai a togliere i resti della sua maglia mentre si mise seduto su di me lanciandola da qualche parte mi alzai leggermente baciandogli il petto,sorrise sbattendomi di nuovo e le nostre labbra si sfioravano e gli morsi il labbro inferiore mi tolse dolcemente la giacchetta che finì in qualche parte della stanza misi le gambe intorno i suoi fianchi sfiorando il suo intimo. Mi accarezzò dappertutto mentre continuavamo a baciarci,mi metto su di lui baciandogli il petto e mi strappo la canottiera che indossavo.
Ad un tratto i nostri indumenti,la maggior parte strappati,finirono sul pavimento.
Ritornò su di me lasciando sulla mia pancia piccoli baci mentre con la mano passava sul mio seno facendomi provare emozioni e piacere immaginabili.
Cominciò a baciarmi provocante il collo misi le mani fra i suoi capelli sentendo sfiorarlo con i suoi canini mi morsi le labbra avvicinando le labbra al suo orecchio sussurrando un “mordimi” soffocato dal piacere,inarcai di più il collo mentre i suoi denti squarciavano piano il collo mi morsi di più il labbro inferiore,mentre ansimavo pianissimo si staccò piano guardandomi nei occhi le sue labbra erano leggermente sporche del mio sangue.

Mi alzai leggermente leccando via il mio sangue e le nostre labbra insieme alla lingua si mangiarono di baci mentre mi allargò leggermente le gambe entrando dentro di me.
Cominciò a muoversi con passione e velocità dentro di me,godemmo entrambi e il più delle volte guardandoci nei occhi,mentre eravamo un corpo solo,mentre dava delle spinte profondi in me socchiudendo mentre la stanza si era riempita di passione e gemiti di piacere passò le dita nella mia mano fino ad arrivare a stringerle allargandole leggermente,sorrisi da quel gesto e intrecciai di più le nostre dita.

Mentre continuavamo a far l’amore,mentre i nostri corpi erano uniti e si stringevano in quel attimo. In quel momento eravamo solo io e Damon,i problemi non c’erano,eravamo solo io e lui ad amarci in silenzio in uno sguardo ci dicevamo che ci amavano più di tutto più del universo. In quel momento non pensavamo ad altro se non ad amarci.
Nessuno avrebbe mai cambiato le cose tra noi.
Mentre continuò a spingere in me lo strinsi di più con la mano libera,baciandolo.
 

Buona sera e auguri di Buona Pasqua 
Finalmente c'è l'ho fatta a pubblicare questo lunghissimo capitolo! 13 pagine.. davvero non ho mai scritto mai un capitolo cosi lungo e inteso fare la parte di Elena come pazza è stato difficile.. E anche le parti Hot.. (non sono molto brava a scriverle mi vergogno troppo c.c)
Prima di tutto volevo ringraziare la mia migliore amica che grazie a lei che ieri notte mi ha aspettato per leggere questo capitolo visto che non lo volevo pubblicare proprio per le parti hot.. Come dice lei "quando ti metti a scrivere finisci in un mondo tutto tuo" e ha ragione.. La ringrazio che mi incoraggia sempre,mi sopporta sempre anche per i miei scleri di Kalijah\Delena e che nonostante tutto mi aiuta sempre e comunque! Ti voglio bene tesoro ♥
E un grazie ovviamente va anche a voi che seguite questa fanfiction,che a breve prenderà tutto un altro piede! 
Beh,Katherine e Stefan lo hanno fatto ed Elena ha avuto questa "visione" ho voluto che fosse reale che anche Stefan quando Elena gli ha urlato contro la cosa lui ha cercato di dire che non era vero. Comunque,la lite che ha avuto con Bonnie,Caroline e anche il poveraccio di Matt.. Beh è compresibile per un mese prigioniera in un altro mondo..  E quando ritorni nel mondo dei vivi di nuovo prigioniera.. Chi non diventerebbe pazzo come lei? Ci saranno molti momenti con Elena e Alaric nei prossimi capitoli con anche insieme a Jeremy.. Penso che Mystic Falls non avrà pace mai.
Al prossimo capitolo sperando che non ritardi anche questa volta xD
Buona lettura e di nuovo Buona Pasqua e buona Pasquetta :)
Xoxo,DenyDF ♥


 

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Capitolo 9
*** Guai in vista. ***




-Guai in vista.
 
Pov. Elena
 
Mi risvegliai piano girata di fianco alle spalle di Damon coperta male dal lenzuolo color beige che avevo cambiato molti mesi prima,mi appoggiai bene al cuscino chiudendo gli occhi per qualche instante per via del sole che mi accecava gli occhi. Dopo essermi abituata alla luce del sole rimasi ancora per un bel po’ in quella posizione non coprendomi nemmeno quasi del tutto,dopo la lite che io e Damon avevamo avuto poche ore prima era stato difficile non resistere al suo sguardo alla nostra chimica non riuscivamo mai a resistere a lungo e anche se ero arrabbiata con lui per la morte di Aaron non potevo non trovare una scusa per il motivo per cui lo aveva fatto. Anche se doveva capire che quella di un mese fa non ero io.
Ad un tratto mi arrivò un messaggio sul telefono mi porsi appena verso il comodino e presi il telefonino guardando l’orario 10.00 sospirai per l’ennesima volta pianissimo trovando l’ennesimo messaggio di Caroline che mi chiedeva se potevamo vederci al grill per chiarire,ma non ne avevo molta voglia infondo di cosa? Sapevo benissimo che mi dovevo scusare con loro ma al momento avevo bisogno di rimettere a posto le idee,specialmente quello che era successo tra me e Damon quella magica notte. La più meravigliosa della mia vita.
Mi girai pianissimo verso il suo lato tirando la parte della mia coperta coprendomi sotto al seno e lo guardai mentre dormiva piano con il viso sereno,mi ricordava la notte di un anno fa quando tutto è cambiato quando da vampira avevo accettato i sentimenti che avevo sempre provato per lui,quando mi aveva cercato e poi aveva fatto quel sorriso,il suo sorriso felice. Alzai la mano accarezzandogli lentamente il viso cercando di non svegliarlo fece una piccola smorfia ma continuò a dormire tranquillo,perché ogni volta che eravamo felici succedeva qualcosa per separarci?
Nonostante tutto abbiamo superato ogni cosa,ma anche questa? Katherine questa volta aveva rovinato tutto non gli avevo detto di quella visione che ho avuto quando lei era con Stefan nel motel sapevo che l’avrebbe presa male,infondo era il mio corpo.
La mia mente era confusa come non mai mi passo una mano fra i capelli girandomi di nuovo,alzai lo sguardo verso il soffitto fissandolo a lungo non ero molto brava a mantenere le bugie era una cosa che mio padre mi ripeteva sempre: “Elena tu non sei una bugiarda,ti mordi sempre il labbro quando copri una bugia” e aveva ragione mi misi piano a sedere dando le spalle a Damon sperando di riuscire a scappare via come una vigliacca,pur di non incontrare i suoi occhi che amo.
Cercai il reggiseno e lo misi velocemente trovando alcuni dei miei indumenti ridotti in brandelli sorrisi leggermente mordendomi il labbro ricordando ogni dettaglio di quella lunga notte che aveva passato. No Elena ritorna in te.
Sento delle mani sfiorarmi con dolcezza e poi due labbra baciarmi il collo spostando i capelli chiusi gli occhi assaporando ogni minimo piacere a quel tocco morbido. Mi bacia fino all’orecchio passando una mano fra le spalline del mio reggiseno lo lascio fare senza muovermi,rimanendo incantata a quei tocchi.
 
Damon: buongiorno raggio di sole
Io: buongiorno –sorrisi- da quando sei sveglio?
Damon: mh da un po’ –disse continuando con i baci- da quando è arrivato quel messaggio
Io: Dam.. –sussurro- non possiamo
Damon: perché no?
Io: ho un sacco di cose da fare poi Caroline e Bonnie mi cercano..
 
Mi accarezza con dolcezza il viso girandolo verso di lui lo guardai mi usci un sorriso che mi fece dimenticare tutto ogni cosa che avevo passato,quando mi disse che era stato lui a uccidere il mio amico. Ogni cosa non aveva più senso in quel momento,di nuovo.
Mi alzò il viso verso le sue labbra e mi baciò piano ricambiai trasportata da quel bacio che da dolce divenne passionale,mi lasciai andare stringendolo a me lo spinsi facendolo sdraiare e mi misi su di lui baciandogli il viso,il collo e poi il petto lo stuzzicai a lungo con dei baci provocanti lo sentivo gemere piano dal piacere un piccolo sorriso soddisfatto usci sul mio volto mentre continuavo a provocarlo in ogni modo.
Si mise su di me bloccandomi le mani in modo che non potessi mettermi su di lui o toccarlo,lo guardai un po’ offesa che mi aveva rovinato il mio divertimento guardai le sue labbra con l’espressione divertita sul volto e cominciò a baciarmi dappertutto con sempre il suo vizio di tenermi una mano sul seno mandando sempre in fiamme ogni parte del mio corpo il fuoco bruciava dentro di me un piacere che conoscevo solo con lui,mi misi comoda sotto di lui mentre le mie labbra baciavano con forza le sue. Ritornò di nuovo dentro di me muovendosi molto più dolce ma con quel pizzico di passione della notte prima portai le miei mani sulla sua schiena stringendolo di più a me,uniti al cento per cento anche quella mattina diventando una cosa sola.
Un ora dopo,mi alzai dal letto baciandogli il naso ridendo quando mi guardava storto diceva sempre “si baciano sul naso i bambini” ma io mi divertivo e sotto sotto anche lui si divertiva quando lo facevo. Cercò di convincermi di nuovo di rimanere con lui mettendosi nudo davanti a me lo guardai da cima a fondo mordendomi il labbro inferiore,un altro mio vizio e lui sapeva che non potevo resistere ma avevo un appuntamento gli passai di fianco sotto il suo sguardo da finto dispiaciuto e corsi nel bagno della camera degli ospiti dove c’erano alcuni dei miei vestiti non usati da Katherine,di un pazzo pomeriggio estivo shopping con Caroline.
Mi feci una doccia veloce,mi asciugai i capelli e nel frattempo mi metto uno smalto color salmone un trucco che mi aveva imparato Caroline sia a me che a Bonnie,indossai dei leggins neri e un vestitino di jeans mettendo i miei stivaletti preferiti passo la piastra hai miei capelli ribelli che diventavano sempre più mossi. Mandai un messaggio a Bonnie dicendole che sarei arrivata fra pochi minuti presi una misi borsa a tracolla giusto per metterci il portafogli,le chiavi e il mio telefono scesi di sotto di corsa sentendo l’acqua in camera di Damon scorrere di sicuro si stava facendo un bagno salgo in macchina e parto in direzione per il Mystic Grill.
Io e Damon ci ricascavamo sempre anche dopo una notte e una mattina d’amore anche se poche prima era tanto violento che passionevole,non riuscivamo mai a pensare bene anche dopo che ci eravamo lasciati era quello che volevo davvero? O meglio,era quello che entrambi volevamo? Io e Damon,solamente amici?
Sapevo benissimo che tra me e Damon non ci fosse la parola “amici” anche se un tempo lo eravamo stati ma era tutto cambiato tra me e lui specialmente da quando sono diventata una vampira,non posso semplicemente buttare dentro al gabinetto tutto quello che avevamo costruito in questi pochi mesi di relazione e in questi anni che lui ha lottato per tirare fuori i miei sentimenti. Che tutt’ora erano veri dentro di me e pronti ad amarlo anche per tutta l’eternità.
Ma anche se io e lui stavamo insieme lui aveva ragione la nostra relazione era tossica e anche se ci amavamo più di noi stessi più di tutto,come potevamo andare d’accordo se non riuscivamo a parlare? O meglio,lui aveva fatti molti omicidi in passato che mi avrebbe tenuto nascosto come quello della Agustine la sua vendetta contro di loro ogni membro maschio della famiglia,che avrebbe ucciso.
E la sua vendetta era stata conclusa: anche l’ultimo Wilthmore era morto.
Ma come potevo dargli torto? Arrabbiarmi con lui? Dopo cinque e lunghi anni di tortura? Lui si arrabbia sempre quando io cerco di difenderlo di trovare una spiegazione a tutto anche il perché lo ha fatto ma infondo si difende sempre la persona che ami anche se quella persona ha fatto molti sbagli nel suo passato. Ma chi sono io per giudicarlo?
Ogni cosa che ha fatto so che lo ha fatto per un motivo,anche se Aaron non doveva ucciderlo ma sapevo e anche se lo ha ucciso lui se Katherine non avesse preso il mio corpo facendo finta di essere me non sarebbe mai successo. Lo so ci metterei la mano sul fuoco.
Sapevo a cosa ricorrevo quando lo scelto ma lui mi fa sentire viva giorno dopo giorno e non posso mentire non più quello che provo per lui non potevo allora e adesso anche se tutto era tossico non lo avrei lasciato andare cosi facilmente.
La nostra chimica era troppo forte cosi forte che non riuscivamo a restare separati.
Immersa nei pensieri arrivai al Mystic Grill parcheggiai in uno dei parcheggi vuoti e scesi dalla macchina entrando all’interno del locale mi guardai intorno notando Bonnie ad un tavolo poco lontano dall’entrata mentre mi aspettava,sospirai bene iniziamo con l’obiettivo uno: chiedere scusa alla tua migliore amica della tua folle follia che ti aveva preso la notte scorsa. Andai verso di lei e nel frattempo dissi al cameriere di portarmi una tazza di caffè,mi avvicinai e mi misi seduta mentre era intesa a scrivere un messaggio forse a Jeremy.
 
Io: ehi..
Bonnie: Elena ciao –sorride alzando lo sguardo verso di me- sei in ritardo
Io: ehm si lo so scusami ma..
Bonnie: ma? Non sei tornata al dormitorio.. Avevamo paura che Damon..
Io: che Damon cosa? Mi mangiasse? O io mangiavo a lui? E poi per i sensi di colpa mi sarei uccisa? –dissi troppo velocemente- Dio.. Scusa Bon penso che sia per il fatto che ho troppa fame.. Volevo scusarmi per ieri perdonami..
Bonnie: tranquilla Ele ti ho già perdonato e lo hanno fatto anche gli altri abbiamo sbagliato Damon aveva ragione dopo tutto quello che avevi passato non dovevamo rinchiuderti al dormitorio
Io: già ma ormai è passato –sorrisi- anche se mi posso nutrire di qualche povero vampiro ahah
Bonnie: ahah tranquilla Laurel si sta occupando anche di questo
Io: mh bene
 
Dissi e poco dopo arrivò un cameriere con la mia tazza di caffè fumante lo ringraziai e presi tra le mani la tazza bollente portandola alle labbra bevendo un sorso,socchiudendo gli occhi.

Bonnie: allora.. se stanotte non hai dormito al college di sicuro avrai passato la notte con Damon.
 
Disse ad un tratto la mia migliore amica,il caffè che stavo bevendo mi andò di traverso e tossi forte mettendo una mano sulle labbra sentendo il mio volto andare in fiamma per una volta fui felice di essere morta in modo che nessuno avrebbe potuto vedere il mio viso come un pomodoro,Bonnie scoppiò a ridere la guardai e mi ricomposi subito pulendomi le labbra con un fazzoletto appoggiando la tazza sul tavolo.
 
Io: ehm si..
Bonnie: non vi siete lasciati? Insomma...
Io: beh si sesso post rottura direi.. –sussurrai- Doppio..
Bonnie: oh vi amate tanto –sorride- perché non tornate insieme? Non c’è nulla che ve lo impedisce Stefan ormai lo ha accettato sa che lui è il meglio per te. E poi Jeremy lo perdonerà di quello che gli stava per fare Enzo quindi..
Io: non possiamo.. Cioè io non posso e non perché non lo ami lo amo con tutta me stessa ma –mi fermai e sospirai- Bonnie ieri è successa una cosa strana e quello che Katherine ha fatto quando si fingeva a me con Stefan..
Bonnie: cioè? Che è successo Elena?
Io: ho letto il mio diario che nella maggior parte ha scritto tutto lei e in una parte c’era un pezzo che raccontava di una notte al motel prima di andare a prendere Damon..
Bonnie: e quindi?
Io: lo hanno fatto Bonnie e io ho visto tutto quella scena mi è entrata dentro ed.. Ogni dettaglio ho dentro e mi faccio schifo.. Se Damon sapesse..
Bonnie: se lo sapesse sa che non eri tu Elena era Katherine però è strano che tu abbia visto mentre facevano immagino che è stato..
Io: il termine esatto è schifoso
Bonnie: già ma dimmi –dice prendendomi la mano- come è stato in questo mese in quel mondo?
 
Guardai la mia migliore amica sussultando un po’ sulla sedia e poi sospirai ricambiando la sua stretta che in quel momento mi sembrò cosi famigliare che una parte di me ancora avvolta dalla mia folle pazzia si rilassò,le raccontai tutto quando avevo cercato di salvarmi di ritornare dentro di me,delle emozioni che provavo quando venivo catapultata dall’altro lato nella mia cella. Le dissi i miei sensi di colpa di quello che Katherine stava facendo a Damon,perché ogni suo dolore diventava il mio quando la mia crudele Doppelganger cercava in ogni modo di farmi del male un male che era diventata in quei 30 giorni un agonia lenta e dolorosa che avevo anche cercato di lasciarmi andare.. Di non lottare più.
Bonnie si alzò dalla sedia e mi venne ad abbracciare fortissimo ricambiai il suo abbraccio cercando di trattenere le lacrime che cercavano di uscire dai miei occhi mostrando di nuovo una mia classica debolezza dell’umanità che ci sarebbe sempre stata.
Dopo aver aspettato Caroline mi ero scusata anche con lei ovviamente non gli avevo detto di quella visione che avevo visto prima che ero impazzita del tutto e Bonnie non ne aveva fatto parola,sapeva che lei era una “fan” mia e di Stefan e quando lo avrebbe saputo si sarebbe messa a ballare facendo i salti di gioia dicendo che una parte di me lo amava ancora. Si forse aveva ragione,una piccola parte del mio cuore lo amava non potevo non amarlo dopo tutto il bene che mi aveva fatto dopo la morte dei miei genitori,ma adesso da quando sono diventata una vampira io e Stefan saremo solo stati amici niente di più l’amore che provavo per Damon era troppo forte. Sia per me che per lui.
Un ora dopo dissi alle ragazze che dovevo andare a fare dei servizi loro dicono ok e ci salutiamo dicendo che sarei andata al college dopo che avevo risolto alcune faccende,in realtà non avevo nulla da fare ma volevo solo camminare e schiarirmi un po’ le idee decidendo anche cosa fare con Damon se stare ancora con lui o lasciarlo andare? Rimanendo solo amici?
Ok,Elena togliti l’idea di essere amica con Damon.
Mentre continuavo a camminare senza una mete ne destinazione mi ritrovai nel cimitero di Mystic Falls davanti alla tomba dei miei genitori e del mio vero padre insieme a zia Jenna,mi bloccai di colpo guardando prima una tomba e poi l’altra era da tempo che non venivo qui erano successe cosi tante cose che il mio rifugio da quando era morto Jeremy e l’ultima volta che lo ero andata a trovare decisi di non andarci più il ricordo della mia famiglia lo avrei sempre avuto sempre dentro di me ma faceva male avevo cosi voglia di parlare con mio padre,mia madre e con zia Jenna che non c’è la facevo più.
Mi accasciai per terra sedendomi appoggiando con la schiena contro a una tomba che dava le spalle alla mia famiglia come facevo ogni volta che venivo qui a parlare con loro o semplicemente a scrivere nel mio adorato diario ogni mio problema,pensiero o sfogarmi visto che non mi sentivo di farlo con nessuno mi soffermai sulla tomba di mia madre e di mio padre.
Miranda Gilbert – Grayson Gilbert.
Anche se mi avevano adottata per me erano i miei genitori al 101% di Isobel non mi importava poi molto dopo quello che aveva fatto anche ad Alaric nemmeno se mi aveva in qualche modo salvato per un giorno la vita consegnando Katherine a Klaus invece che me. John invece si era sacrificato per me quando Klaus mi aveva uccisa bevendo ogni goccia del suo sangue,facendo in modo che finalmente diventasse un vampiro,con lui non avevo più nulla da dire o giudicarlo anche se il nostro rapporto non era dei migliori lui era lui. Con mia mamma avevo un sacco di ricordi lei mi aveva insegnato tutto dalla felicità al dolore ogni consiglio lei me lo dava e mi ascoltava ogni notte mentre le mie lacrime scendevano velocemente sul mio viso lei c’era,mio padre si divertiva a scherzare dicendo che lei non sapeva cucinare infatti era vero lui cucinava per noi mia madre sapeva fare solo delle piccole cose anche un dolce che io e Jeremy adoravamo molto. I nostri genitori non ci avevamo mai detto del mondo fuori del sopranaturale ma ci avevano cresciuto con l’amore che ogni famiglia deve avere insegnandoci tutto quello che serviva per andare avanti e quando sono diventata una vampira sentivo che li avevo delusi che non ero la figlia che loro avrebbero voluto vedere. Tirai di nuovo indietro le mie maledette lacrime che volevano uscire dal mio viso,sapevano che non li avrei mai delusi mi sarei laureata come desiderio dei miei e avrei fatto in modo che Jeremy vivesse una vita migliore di questa,che avrebbe avuto una famiglia un giorno.
Dopo essere stata al cimitero andai verso la mia vecchia scuola dove la professore di Jeremy mi stava aspettando,visto che mio fratello non andava molto bene nella sua materia e in quell’ora non c’era quasi mai era raro vederlo a lezione mi aveva appena detto dopo gli incontri dei genitori dandomi un velocemente appuntamento,sospirai e bussai all’aula di geografia dopo un po’ aprirono la porta.
 
Professoressa: oh Elena che bello vederti vieni –mi fece entrare- ti stavamo aspettando
Io: mi stavate aspettando?
 
Dissi confusa mentre entravo nell’aula e trovai Damon seduto su un banco hai primi posti rimasi un po’ sconcertata nel vederlo li,cosa ci faceva? Gli lanciai uno sguardo strano che non sapevo nemmeno come definire e mi avvicinai a lui sedendomi al banco accanto la professoressa si scusò dicendo che doveva assolutamente rispondere al telefono annui sorridendo dicendo che non c’era nessun problema. Volevo assolutamente capire cosa ci facesse Damon li.

Io: si può sapere cosa ci fai qui?
Damon: beh tu mi hai chiesto mesi fa di controllare Jeremy no? –mi guardò sorridendo- mi sono iscritto come suo tutore tu eri al college infondo
Io: già ma non lo hai proprio “controllato” visto che non va a scuola salta la lezione e soprattutto fa a botte con i compagni.
Damon: Elena dai non è mica un bambino di due anni ha quasi 17 anni
Io: già
 
Risposi distogliendo lo sguardo dal suo in quel momento mi sentivo nervosa della sua tranquillità e di quel sarcasmo che lo rendeva unico,mi aveva promesso che lo avrebbe tenuto sott’occhio e invece lo stava anche facendo uccidere tramite Enzo,ovvio Katherine aveva fatto uscire il peggio di lui ma no non c’era spiegazione doveva capire che non ero io,come lo dovevano fare tutti.
Dopo cinque minuti di silenzio rientrò la professoressa sorridente scusandosi per l’ennesima volta cominciò a raccontarci del comportamento di Jeremy verso i suoi compagni dice che non ha controllo specialmente se loro lo provocano per la faccenda della sua “falsa morte”.
In realtà è morto per davvero,ma poi è risorto grazie alla mia migliore amica che dopo è morta per salvare lui,Professoressa lo capireste? Pensai distogliendomi un attimo dai pensieri poi io e Damon avevamo avuto un piccolo battibecco,la donna ci aveva osservati dicendo che a Jeremy questa “tensione famigliare non andasse affatto bene per la sua condotta scolastica e famigliare di andare anche da un consulente di coppia che ci avrebbe aiutato a superare la distanza per via del College”. Aveva detto come consiglio,ma seriously? Era davvero una tensione famigliare questa? La vita di Jeremy era stata un disastro i nostri genitori erano morti,le sue ragazze morte,zia Jenna morta e poi dopo tutto questi dolori avevamo trovato una specie di “equilibrio” per andare avanti ma anche stavolta la fortuna era andata chissà dove in vacanza,Alaric era morto io anche diventando poi vampira.. Poi non voglio ricordare quello che avevamo passato.
Alla fine ci invitò di andare a vedere cosa stavano insegnando quest’anno agli studenti come se non lo sapessi mi alzai ringraziandola sorridendole da falsa,Katherine era bravissima a fare quel sorriso ma in quel momento volevo staccare la testa dal corpo di quella donna.
Passarono altre 3 ore ascoltando i professori che spiegavano tutto il programma ora immaginavo come mio padre si scocciava a venire in queste riunioni scolastiche,per fortuna questa era l’ultima il professore di scienze era simpatico parlava di “chimica” tra due persone ascoltai a lungo perdendomi nei pensieri,io e Damon ne avevamo molta,ma tra noi ci poteva essere veramente una storia? Tranquilla e serena? Non pensavo.
Sentivo la voce di Damon che mi chiamava mi girai a guardarlo per un istante,da quando avevamo finito l’incontro con la professoressa che non riuscivo ad ricordare il cognome non gli aveva rivolto la parola ero stata in silenzio per tutta la mattina,guardai le sue labbra e poi distolsi subito lo sguardo sentendo un caldo improvviso.
 
Damon: Elena tutto bene?
Io: scusami ho bisogno di un po’ d’aria torno subito
 
Dissi sussurrando impacciata e usci dall’aula dirigendomi verso quella di falegnameria visto che il bagni li stavamo aggiustando approfittando che oggi non ci sarebbero stati studenti sospirai chiudendo la porta dietro le mie spalle mi avvicinai verso al lavandino e mi guardai un attimo allo specchio,poi apro l’acqua rinfrescandomi un po’ il viso presi un pezzo di carta e mi asciugai per poi buttarlo dentro al cestino alzai lo sguardo un attimo di nuovo alla specchio una ragazza bionda riccia che conoscevo apparse dietro di me,era la ragazza che Bonnie stava aiutando con la magia e che ieri avevo quasi ucciso mi girai sorridendo nervosa.
 
Io: ehi Liv ciao –dissi impacciata- come mai sei qui?
Liv: per te.
Io: oh ok senti –mi avvicinai a lei- mi dispiace per ieri ero davvero impazzita ed..
Liv: sai quanto davvero mi importano le tue scuse? –disse guardandomi con rabbia- ora che lui è morto devi morire tu.
Io: cosa? Ma che stai..
 
Mentre stavo per finire la frase alzo la mano sussurrando qualcosa di incompressibile come una ventata di vento tipo un tornado mi trovai attaccata al muro e poi una volata di pezzi di legni attaccati bloccandomi,chiusi gli occhi d’istinto mentre ogni pezzo di legno si attaccava alla stoffa del mio abito e alla mia pelle li riapro e notai che prese un paletto e si avvicina verso di me.
Perché dovevo morire? E poi.. Chi era morto?
 
Pov. Katherine
 
Sentivo delle strani voci con delle strane parole rimbombarmi nella mente,un liquido scendeva lungo il mio viso l’ultima cosa che ricordavo e che ero andata da Bonnie per andare all’altro lato ma dopo ero stata catapultata in un altro mondo. L’inferno.
Sentivo caldo,fa cosi caldo?
Debolmente apri gli occhi sentendo un odore forte di sangue,mi guardai intorno e c’erano delle persone nascoste in un mantello nero che dicevano parole c’erano fiamme dappertutto che illuminavano con debolezza la stanza. Ma dove mi trovavo? Cercai di alzarmi ma senti strattonarmi di nuovo per terra con un dolore allucinante alla testa,essere fantasmi faceva cosi male o era solo la mia penitenza?
 
Io: sono all’inferno?
 
Dissi sussurrando,dopo un po’ sento le voci svanire nel nulla avevo di nuovo richiuso gli occhi cercando di recuperare un po’ di forza senti la mente più leggera sento dei passi avvicinarsi a me e poi abbassarsi era diventato tutto più amplificato o era soltanto una mia impressione? Ero stufa di essere cosi confusa.
 
X: bentornata,Katherine.

Dice una voce femminile con un tono dolce ma allo stesso tempo nascondeva la sua vera identità eppure io avevo già sentito quella voce da qualche parte,apri gli occhi di scatto trovandomi una donna alta con gli occhi verdi che si illuminavano dalla eccitazione,capelli lunghi mossi rossi la guardai a lunga senza dire una parola la mia bocca era secca come se non bevevo da un secolo e la mia gola bruciava da morire. La donna mi porse il suo polso guardai una linea del suo sangue che scendeva senti i miei occhi cambiare subito e i canini scendere,cercai di strattonare le catene che mi tenevano prigioniera ma senza nessun risultato me lo mise sulle labbra e lo morsi,sentivo di nuovo il calore del sangue scendere giù per la mia gola chiusi gli occhi godendo di ogni goccia che scendeva. Dopo averne bevuto un po’ giusto per rimanere lucida si staccò da me,mi sorrise di nuovo mentre si tamponava il polso la osservai a lungo dopo un po’ decisi di iniziare io a parlare visto che lei sembrava non voler aprire nessun discorso.

Io: chi sei?
X: sono Genevieve ma so già che hai capito che sono una strega.
Io: dove mi trovo? Perché non sono morta?
Genevieve: sei a New Orleans Katherine questo è il posto dove sei al sicuro si può dire. –mi guardo- ti ho dovuta resuscitare mia cara.
Io: no.. Klaus..
Genevieve: tranquilla per lui –disse sedendosi- lo posso controllare per bene non ti darà nessun fastidio
Io: perché mi hai resuscitato? Cosa vuoi da me?
Genevieve: quello che vogliono tutte le streghe anche quelle che ti odiano –disse guardandomi ricambiai il suo sguardo- ma dopo che Tom Avery lo hanno ucciso tu sei l’unica speranza di uccidere Markos e ogni Viaggiatori.
 Io: Tom Avery? Markos? Chi sono?
Genevieve: Tom Avery è il Doppelganger di Stefan Salvatore e di Silas beh Markos era un ex stregone diventato un Viaggiatore.. Ma fra poco saprai tutta la storia.

Un altro Doppelganger di Stefan?
Genevieve mi liberò le mani e le caviglie mi misi seduta davanti a lei accorgendomi solo adesso che le altre streghe e stregoni se ne erano andati,dopo un po’ cominciò a raccontarmi tutto di Markos e di cosa centravamo noi Doppelganger per lui,mi disse anche il mio ruolo fondamentale di questa storia.
 
Io: mi stai dicendo che sono un vampiro fantasma? E che dopo tutto ciò sarò morta di nuovo?
Genevieve: vedi se ti comporti bene e obbedisci a noi può darsi che ritorni di nuovo qui nel mondo dei vivi
Io: come posso fidarmi di voi?
Genevieve: devi domani incontrerai Shila lei ti dirà tutto adesso hai una stanza tutta per te e un bagno con dei vestiti ricordati sei intrappolata qui dentro
Io: posso..
Genevieve: dire a tua figlia che sei ancora viva? No te lo sconsiglio lei è molto amica dei viaggiatori e dopo siamo davvero nei guai
Io: va bene.. Grazie..
 
Dissi e lei mi sorrise lasciandomi da sola nella stanza accesi la luce e la stanza si illuminò meglio mi guardai intorno notando un piccolo bagno e un letto matrimoniale beh meglio di stare all’inferno c’era,anche se della mia breve visita ricordavo poco e nulla ma era meglio cosi.
Entrai nel piccolo bagnetto guardando una vasca mi tolsi gli abiti mezzi bruciati e sporchi di sangue buttandoli dentro al cesto dell’immondizia,apro l’acqua calda mettendo del sapone aspettai che si riempie tutta e poi chiusi entrando. Mi rilassai sdraiando le gambe e togliendo subito il sangue che avevo sul collo,chiusi per un attimo gli occhi pensando a mia figlia chissà dov’era in questo momento,non vedevo l’ora che tutta questa faccenda fosse finita di chiamarla o chiedere a quella strega il favore di rintracciarla avrei rinunciato a Stefan e saremo scappate insieme in un altro posto,finalmente sarei potuta godermi la mia bambina ormai cresciuta sorrisi tra me e me avrei potuto recuperare tutto il tempo perduto sia io che lei. E finalmente avrei riavuto mia figlia.
Dopo un ora usci dalla vasca mettendo intorno al corpo bagnato un telo appoggiato su una piccola mensola di fronte a me,con un asciugamano mi asciugai velocemente i capelli e poi usci dalla stanza sentendo un odore troppo famigliare.
Che quando ero un umana mi faceva battere forte il cuore,che quando stavo per morire Damon mi aveva illusa che lui era venuto li per dirmi addio fino a quando anche la mia stessa cugina di cui io non avevo avuto nessuna colpa per farmi odiare cosi da lei. Mi aveva torturato con lui e una donna che erano insieme alzai lo sguardo verso il suo rimanendo senza fiato nemmeno per un secondo e lui era cosi il suo sguardo era sorpreso.
 
Elijah: Katerina..
Io: Elijah..

Sussurrai il suo nome con un pizzico di paura,forse quella Genevieve non aveva pensato di far un incantesimo per far si che nessun vampiro potesse entrare in quella specie di appartamento in quel momento mi senti davvero nuda sotto i suoi occhi anche se amavo da morire Stefan,in cuor mio non potevo non dimenticare Elijah una parte di me lo amava ancora tantissimo. Ma non potevamo mai stare insieme nemmeno se non amassi Stefan,avremo avuto sempre in mezzo Klaus e non ci avrebbe lasciati felici insieme. Dopo pochi secondi che i nostri sguardi si erano incontrati e io mi sentivo bruciare entrò Genevieve che spalancò gli occhi guardando Elijah,di sicuro non correva del buon sangue tra loro,rimasi ammutolita senza nemmeno dire mezza parola.
 
Genevieve: Elijah non ti hanno imparato a bussare? E poi io vivo qui a fianco che uomo d’onore che sei
Elijah: Genevieve non provocarmi sono abbastanza nervoso e sconvolto –disse lanciandomi uno sguardo- lei non era morta?
 
Colpo al cuore.
 
Genevieve: si lo era ma sono affari tra streghe diciamo che vi stiamo salvando anche il culo non posso dire altro –dice rimanendo sul vago- cosa vuoi Elijah?
Elijah: per Hayley si sta sentendo di nuovo male e non credo che sia un fattore di gravidanza ma penso che si tratti di nuovo di Monique
Genevieve: mh capisco passerò da te ho un appuntamento con Klaus –dice- e passo prima dalle ragazze controllando ciò che stanno facendo specialmente Monique.
Elijah: grazie
Genevieve: oh un grazie da te devo segnarlo sul calendario –dice sorridendo- ah Elijah un favore
Elijah: dimmi
 
Genevieve gli disse che non avrebbe dovuto dirlo a nessuno io nel frattempo ero diventata muta come una tomba con lo sguardo sul pavimento mentre mi stringevo quel esile telo intorno il mio corpo,sentivo il suo sguardo sul mio corpo mezzo nudo,le gambe mi tremarono come non mai era paura o imbarazzo? Volle sapere assolutamente il motivo per cui ero viva ma la strega gli tenne testa dicendogli che erano affari da streghe e che a lui non interessava,rimasi sorpresa come quella strega sapeva tenergli testa molte avevano paura di lui. Dell’uomo di ghiaccio che suo fratello lo aveva fatto diventare in quei secoli ma Genevieve sembrava che li conoscesse da tanto tempo come se sapeva come trattarli e a farli stare buoni,Elijah strinse un po’ gli occhi non convito della risposta di Genevieve ma poi disse un ok che non glielo avrebbe detto per il bene di New Orleans mi lanciò una lunga occhiata che io ricambiai poi ci salutò uscendo da quel mini appartamento,chiusi gli occhi sospirando un sospiro di sollievo quel peso al petto e quell’imbarazzo scomparirono all’instante in cui era uscito dalla porta. Genevieve mi guardò sorridendomi compressiva come se avesse intuito che tra me e Elijah ci fosse stato qualcosa,tante cose tutte finite per colpa di Klaus la ringraziai e lei disse un prego che ora avrebbero fatto un incantesimo per rendermi invisibile la mia presenza annuisco poco convinta. Mettendomi completamente nelle sue mani,infondo non c’era altro che potevo fare mi avvicinai al mini armadio e presi alcuni dei miei vecchi vestiti e mi vesto aggiustando i miei capelli che stavano diventando crespi e pieni di nodi.
Dopo un ora ero finalmente sistemata camminavo avanti e indietro per la stanza,avevo visto un po’ di tv e poi avevo letto qualche giornale di moda e di notizie poi avevo pensato molto a lungo a Stefan chissà cosa stava facendo in quel momento. Specialmente se stava con la mia Doppelganger innamorata follemente di Damon,ma un  po’ ero felice per lui,sospirai sentendo un vuoto al mio petto che avevo da tanto tempo ma dopo quello che avevo passato con Stefan quando ero un umana non riuscivo a farmelo passare,quando entrò di nuovo Genevieve con delle streghe  molto più vecchie e suppongo molto più potenti di lei mi avvicinai a loro mi spiegarono un po’ la situazione e conobbi anche la famosa Shila,rimasi sorpresa ricordandomi che lei nel mio ultimo giorno di vita mi aveva rapito. Mi raccontarono un po’ la faccenda il perché servivo le ascoltai attentamente e anche questa volta accettai tutto presero il mio sangue,bloccando che il mio taglio si richiudesse e cominciarono con questo incantesimo.
 
Pov. Damon
 
Cercai di nuovo Elena nei bagni della scuola ma di lei nessuna traccia non pensavo che se ne fosse andata anche se nel suo comportamento c’era qualcosa,mi concentrai e senti dei pezzi di legno cadere a terra arrivai nell’aula di falegnameria e trovai la biondina streghetta amica di Bon non era quella che non sapeva fare quei giochetti da strega?
Avanzava verso la mia Elena con un paletto ben appuntito in mano in due secondi fui davanti a lei in tempo a sbatterle con forza la testa contro l’altra parete facendola svenire,la lasciai per terra e corsi da lei staccandogli ogni pezzo di legno sul suo corpo mi sussurrò un grazie le sorrisi preoccupato accarezzandogli teneramente il viso e poi mi occupai della strega legandola ad un sgabello e imbavagliarli la bocca vidi il viso di Elena che faceva una smorfia di disapprovazione ma in quel momento per farla parlare era l’unica soluzione.
Dopo aver aspettato che la strega si svegliasse o meglio le avevo buttato un po’ d’acqua addosso ma erano solo dettagli,mi guardò storto e cominciai a interrogarla mettendo una mano dentro al suo ginocchio,ma non apriva nemmeno un po’ bocca quando gli toglievo quel pezzo di stoffa dalla bocca.

Elena: Damon ora basta –dice sbottando- non devi fare ogni volta cosi
Io: oh beh forse dovrei fare di peggio Elena –la guardo- ma tu sai come sono
Elena: già purtroppo lo so –dice e poi guarda la strega- Liv per favore perché volevi uccidermi?
 
Si avvicina a lei togliendogli il bavaglio dalla bocca,alzai le mani in segno di un arresa momentanea e mi spostai un po’ incrociando le braccia al petto guardando la strega che non apriva nemmeno un po’ la bocca.
 
Elena: senti hai detto che ora che lui è morto io non devo vivere o una cosa del genere se parli non succede nulla..
Io: ci vogliono le maniere forti
Elena: zitto.
Liv: siete davvero forti sapete? –dice ridendo soffocando il dolore- Vedendo anche che l’universo è contro la vostra storia.
 
Avanzai verso di lei minaccioso odiavo quella cosa che dicevano tutti,come se l’universo potesse decidere chi Elena doveva amare ovvero mio fratello. La mano di Elena si appoggiò sul mio petto dolcemente pregandomi con il suo sguardo da cerbiatta che ogni volta ci cascavo,alzai gli occhi al cielo allontanandomi di un passo.
 
Elena: che intendi dire?
Liv: ora che l’altro doppelganger di Stefan Salvatore lo hanno ucciso –dice con disprezzo- Hazel ha rinunciato alla sua vita per proteggere Tom Avery.. Uno di voi due dovete morire e visto che il tuo sangue è quello che amano i viaggiatori devi morire.
Elena: ok non capisco..
Io: che intendi dire con il suo sangue è quello che i viaggiatori amano?
Liv: la mia congrega –sospira facendo una smorfia- ha protetto i Doppelganger da secoli per non farli andare in mano hai Viaggiatori per farli rimanere sempre vivi o in uno stato di coma bloccati all’ultimo giorno della loro vita.. Ma ora che Tom è morto.. Beh non c’è più speranza Elena deve morire.
Elena: Liv senti..
Liv: lui non deve ritornare in vita e ora lasciatemi andare ho detto già troppo e non dovevo
 
Io e Elena ci guardammo confusi e poi la liberò dandole un po’ del suo sangue facendole guarire la ferita girai il viso verso la parete ignorando l’odore invitante di Elena,uscimmo dalla scuola mezza vuota finalmente quella giornata si stava concludendo ma c’era qualcosa nell’aria che mi puzzava e anche quella vaga della strega che non me la raccontava tanto giusta. Andammo verso la macchina e salimmo rimanendo entrambi in silenzio pensierosi di quello che avevamo appena saputo,la guardai con la coda dell’occhio non avrei permesso che lei e mio fratello morissero c’era qualche modo no? E poi non era nemmeno del tutto vero che quella strega dicesse la verità forse per quella sfuriata di Elena al college voleva vendicarsi e si era inventata quella faccenda.
Parcheggiai davanti alla porta del pensionato spegnendo il motore e rimanemmo in macchina senza dire nulla dopo un po’ scendemmo dalla macchina avviandoci dentro casa dove trovammo mio fratello con Laurel si avvicino sorridente ad Elena dicendole che finalmente era felice di conoscerla,la osservai a lungo di lei sapevamo ben poco anche quando Stefan mi disse della sua voglia di salvare Elena per far morire una volta per tutte Katherine non credo che sia solo una vendetta che Katherine si era nutrita del suo vero amore,ma prima di tutto lei era una viaggiatrice e se quella streghetta avesse ragione?
Mi salutò e ci mostrò delle siringhe dalla faccia serena di Stefan pensò che era quello che pensavo alla fine aveva soggiogato Wes dopo averlo dissanguato per via della verbena,aveva preparato il famoso antidoto tanto desiderato lo iniettò prima ad Elena e poi fece la stessa cosa con me gli dissi un grazie,era un sollievo pensare che non potevo mai più mangiare le persone che volevo bene per sicurezza sia lei che Stefan si facevano un taglio sul braccio ma il loro sangue non mi faceva nulla il mio viso rimane normale da quella vista che giorni fa avrei tanto desiderato. Sorrise soddisfatta dicendomi che se volevo Wes era tutto mio le sorrisi ancora guardando con la coda dell’occhio il viso di Elena che non era d’accordo,di nuovo ma poi la salutò dicendole che aveva bisogno di una doccia Laurel annuisce dicendole che non c’era problema che doveva andare anche lei.
Mi versai con un po’ di ghiaccio il mio Bourbon invecchiato al punto giusto e ne bevo una goccia andando verso il divano dopo aver chiesto a Stefan se ne voleva un po’,ma disse di no che sarebbe subito uscito aveva un appuntamento con Caroline gli dissi un ok e rimasi seduto davanti al fuoco sorseggiando il liquido ambrato guardando il fuoco che scoppiettava.
Sentivo l’acqua della doccia scendere e mi immaginai Elena l’avevo vista molte volte l’estate scorsa mentre faceva la doccia,la maggior parte delle volte io ero con lei che le insaponavo bene la schiena la nostra relazione era tossica mi avrebbe sempre difeso trattenendo tutto dentro,ma la sera scorsa aveva fatto bene a dire tutte quelle parole io nemmeno volevo che finisse ma.. Una parte di me sapeva che la storia del destino e dell’universo era vera che io non facevo bene per lei ci sarebbe stato sempre Stefan anche se adesso aveva scelto me,ma ora non eravamo più una coppia ma non riusciamo a stare separati nemmeno un secondo durante il pomeriggio passato alla scuola avevo sentito il suo nervoso immaginando che fosse diretto a me tutto quel suo silenzio e la sua freddezza,volevo tanto che il mio migliore amico fosse qui e non in giro per altri paesi fino a quando non si sarebbe risolto tutto con i problemi di Mystic Falls,ovvero soggiogare maggior parte dei cittadini ancora vivi che si ricordavano che lui era morto,solo quelli del cimitero non avevamo fatto un funerale serio visto che ci eravamo subito preoccupati per Elena che stava per diventare un vampiro. Ora che gli Originali se ne fossero andati avevamo sperato tutti un po’ di pace,ma ci sarebbe mai stata pace a Mystic Falls? No.
Sento dei rumori al piano di sopra segnale che Elena aveva finito di fare la doccia e si stava vestendo,finisco la mia ultima goccia di Bourbon appoggio il bicchiere sul tavolino e vado di sopra andando direttamente nella mia stanza dove era davanti a una grossa valigia mettendo dentro i vestiti,il mio cuore si bloccò di botto. Anzi tutto intorno a me si fermò.
 
Io: te ne vai?
Elena: si Damon frequento ancora il college e fra poco ho gli esami.
 
Mi rispose senza guardarmi e continuò a mettere gli ultimi vestiti nella valigia la osservai i capelli erano mossi indossava una semplice canottiera verde con un paio di leggins neri e i suoi stivaletti preferiti. Era incantevole,anche con uno straccio addosso lo sarebbe stata.
 
Io: va bene ti accompagno..
Elena: no Damon –mi guardò- vado da sola infondo l’avevo lasciata qui la macchina
Io: ma non è questo il motivo vero? Sei nervosa con me da oggi
Elena: non sono ne nervosa ne arrabbiata cioè prima lo ero ma ora –sospiro e chiuse la valigia venendo verso di me guardandomi- Damon se vogliamo continuare dobbiamo prenderci un periodo di pausa
Io: sei ancora sicura di voler continuare Elena?
Elena: si Damon io ti amo e voglio che la nostra storia continui ma se rimaniamo qui non pensando e dimenticando tutto quello che ci è successo in questo periodo.. Noi non andremo avanti capisci? Se tu ora vieni con me io so che già ti prenderei la mano e poi.. –sospiro di nuovo- finiremo a far l’amore come a questa mattina e non avremo concluso nulla
 
Annuisco e mi avvicinai a lei.
 
Elena: Damon.. No..
Io: shh
 
Le presi il viso tra le mani e la guardai per un istante il suo viso era stanco e confuso le sorrisi e poi le baciai con dolcezza la fronte chiudendo per un istante gli occhi.

 
Io: guida con prudenza mi raccomando fai attenzione.
 
Le sorrisi e poi tornai di nuovo di sotto bevendo un altro po’ di bourbon forse questa “pausa” avrebbe risolto un po’ le cose tra noi e avevamo l’eternità davanti,l’avevo aspettata per tanto tempo e lo avrei fatto ancora.
 
Buona sera a tutti :)
Scusate di nuovo per questa lunghissima attesa ma ahimè non riuscivo ad avere idee e questo video Delena --> 
https://www.youtube.com/watch?v=aK7mDc1c1LE lo avremo almeno fatto 15 volte.. 10 non me le ha caricate su youtube e 5 un nuovo programma per fare i video molto noto non me li faceva salvare c.c quindi se il capitolo è una schifezza è colpa sua xD ma comunque ritornerò presto a scrivere ho molte idee anche se sono preoccupata per il finale sia di TO che di TVD quella morte mi ha sconvolto proprio.. Spero che almeno la Plec non faccia fuori anche Dam in questa stagione non so come reagirei..
Tornando al capitolo..
Katherine è tornata :3 ho usato Genevieve di TO per collegare anche loro alla ff infatti ha già incontrato Elijah *-* che come sapete in capitoli precedenti ha baciato Hayley.. MA anche se non ho idee sulla mia ff Kalijah.. Beh. Li amo troppo per non farli nemmeno incontrare una volta.. Comunque..
Ci saranno molte soprese.. E una storia su Markos e il perchè lui odia i Doppelganger.. Ma nei prossimi capitoli :3 
Grazie a chiunque legga la mia ff e scusate l'orario e.e
Buonanotte,a presto 

Xoxo DenyDF ♥

 

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Capitolo 10
*** Vita normale.. O quasi. ***




- Vita normale.. O quasi.
 
Pov. Elena
 
<>
 
Mi svegliai di soprassalto ansimando forte sentendo un’altra finissima lama che tagliava il mio cuore,presi il mio telefono erano solo le 5 del mattino ed il sonno come a 3 giorni a questa parte era andato chissà dove.
Mi alzai piano dal letto attenta di svegliare Bonnie o Caroline apro il secondo cassetto del mio comò prendendo una tuta e mi avviai tranquilla in bagno,chiusi la porta accendendo la luce e mi avviai vicino allo specchio appoggiando i miei vestiti sul mobile mi guardai allo specchio notando il mio viso distrutto dalle lacrime che la notte uscivano dai miei occhi senza permesso che non riuscivo mai a farle smettere,la pausa tra me e Damon non era andata del tutto bene visto che adesso non voleva essere nemmeno mio amico,ne vedermi ne niente.. Come se per lui fossi davvero morta,io come ad un illusa avevo creduto che potevamo fare almeno per adesso come io e Stefan,amici ma per lui non era d’accordo.
Dopo tutto quello che avevamo passato gli hai proposto di essere amici,quanto sei cretina Elena?
Sospirai chiudendo per un attimo gli occhi poi apri l’acqua bagnandomi un po’ il viso con l’acqua gelata,mi spogliai rimanendo in intimo piegando bene il mio pigiama e poi indossai la tuta mi pettinai i capelli facendo una coda disordinata,alle 5 di mattino chi mi poteva vedere? Misi il giacchetto chiudendolo fino al collo,chissà può darsi che incontrerò qualche ubriaco e faccio colazione,in quel periodo avevo solamente voglia di sangue fresco e non quello di una sacca che ormai ero stanca.
In silenzio esco dal dormitorio mentre tutti dormivano tranquilli per fortuna la custode del dormitorio era mezza addormentata sul divano non avevo voglia di soggiogarla,si poteva uscire solo alle 6 e mezza come se fossimo tutti adolescenti e non giovani adulti che cominciano a creare il loro futuro. Presi le mie cuffiette accendendo il mio ipod perdendomi nella musica,respirai l’aria fresca guardando per alcuni secondi il cielo.
Cominciai a correre lungo il gran giardino che portava a diverse direzioni dei dormitori più avanti c’erano le aule e uffici del rettore,professori cose del genere quando avevo cominciato a pensare al college non avrei mai pensato di andarci come vampira ma la vita cambia non resta mai quella che tutti avevano vissuto fin ora.. Bastava un secondo per perdere tutto,ogni cosa.
Caroline,come al solito mi ripeteva che Damon non era quello giusto per me e continuava a ripetermi le sue opinioni sui ragazzi del college da quando io e Damon avevamo litigato fino a ieri sera ma sapevo che anche fra poche ore mi avrebbe rotto,stranamente non mi aveva detto nulla sul fatto di ritornare con Stefan non che volessi tornare con lui però lei me lo ripeteva sempre ogni secondo quando avevo scelto di stare con Damon. Un piccolo problema della mia prima settimana insieme a Damon fino a quando non avevamo deciso di lasciare Jeremy a casa ed partire per non sentire Caroline rompere le scatole è stato il nostro miglior periodo non c’era alcun dubbio. Oltre che amarci ci eravamo conosciuto di più mi aveva raccontato di sua madre e poi di suo padre l’odio di quando aveva scoperto che aveva avuto un figlio con una domestica mentre Stefan doveva ancora nascere,la malattia di sua madre che proveniva proprio da quel tradimento mentre lo raccontava i suoi occhi si riempirono di dolore di quello che aveva passato la madre mentre era incinta di Stefan.
Avevo imparato che Damon cercava ancora adesso di dimenticare quello che il padre gli aveva fatto quindi cercavo di non chiedergli mai nulla e se voleva me lo raccontava lui,come quando eravamo in cella insieme per colpa dell’Agustine e lui mi ha raccontato di quando lo aveva torturato per 5 lunghissimi anni. Girai verso un piccolo parco appena fuori dal campus ci ero andata una volta con Bonnie prima della lite con Damon,da quel giorno ci venivo spesso anche a scrivere i miei pensieri non c’erano molta gente anche se venivano molti a correre a qualsiasi ora del giorno,feci un po’ di ginnastica di riscaldamento ricordandomi di far finta di essere un umana molto spesso me lo dimenticavo,sentì un odore molto dolce provenire a qualche passo da dove mi trovavo mi guardai intorno ma li non c’era nessuno o almeno era quello che credevo mi avvicinai piano verso all’odore del sangue che sentivo fino ad arrivare dietro ad un sentiero. C’era un ragazzo che avevo visto qualche anno prima appena ero diventata una vampira e Damon mi aveva insegnato a controllarmi dal sangue umano anche se mi ero lasciata andare moltissimo con lui quella notte di Halloween,ora era li steso a terra che dormiva tranquillo con una ferita procurata dalla bottiglia rotta di birra che aveva in mano era ubriaco al cento per cento,mi guardai intorno per accettarmi che li non c’era nessuno e poi lo svegliai soggiogandolo e lo morsi al polso assaporando il sangue caldo che scivolava giù per la mia gola affondai di più i denti del suo braccio perdendo per qualche istante il controllo.
Mi staccai buttando un po’ la testa all’indietro sentendo le ultime gocce che scendevano fino in giù riapro gli occhi con le labbra sporche di sangue guardo il ragazzo che si era riaddormentato mentre mi nutrivo di lui,alzai un sopracciglio sorpresa non mi era mai capitato di nutrirmi in questo modo. Mi assicurai di far credere che fosse solo un taglio e poi lo sveglia nuovamente dicendogli di dimenticare tutto e di tornare al suo dormitorio invece di dormire in mezzo alla strada,annuisce e si alza e come uno zombie ritorna verso i dormitori mi pulisco le labbra dandomi una sistemata scrollando la terra via da miei pantaloni e poi iniziai a correre di nuovo con molte forze di prima ero davvero soddisfatta di essermi nutrita,dopo un'altra ora di cosa mi fermai di nuovo in quel parco e feci un po’ di yoga durante l’estate me lo aveva insegnato mia zia Jenna diceva che mandava via ogni pensiero negativo e rilassava il corpo funzionava per davvero,chissà se funziona anche per una vampira,mi metto a testa in giù con le gambe in aria rimanendo dritta mentre l’aria fresca del mattino mi carezzava il viso.
Oltre alla lite con Damon avevo avuto anche delle visioni sui miei genitori ancora vivi e una vita da umana felice con Stefan,ero sposata con lui ed avevamo due bambini un maschio e una femmina mio fratello che aveva una vita felice.. E Damon aveva una ragazza di cui anche in quella visione cosi reale ero gelosa che mi innervosivo quando Stefan mi raccontava quello che succedeva tra loro che forse era davvero pronto per le nozze,ma nulla di quello che avevo visto era reale lo avevo detto anche a Damon io e lui lo eravamo anche quanto eravamo sbagliati l’uno per l’altra ma sapevo che se mi stava allontanando ed evitando era per questo motivo,da quando Tessa gli aveva detto che io sarei stata sempre innamorata di Stefan e non potevo farne al meno lui era cambiato ma anche lei si stava sbagliando non ero innamorata di Stefan anche se volevo scoprire ogni verità di queste visioni.
Volevo che questa faccenda finisse che io e Damon potevamo ritornare insieme come a questa estate e che tutti saremmo vissuti felici e contenti senza problemi,ma sapevo che questo mio sogno non si poteva mai realizzare la vita era fatta di ostacoli anche di persone che ci avrebbero separato sempre,dovevamo ringraziare per quei momenti di pace e serenità che avevamo avuto quella estate da sogno ma ci si abitua e quando i problemi e gli ostacoli ritornano non ci si è più abituati a combatterli,molte cose strane stavamo succedendo a Mystic Falls e al college di cui vivevo in quel periodo Damon non era ancora convinto di Laurel colei che aveva detto a tutti o almeno gli aveva fatto capire che Katherine era nel mio corpo diceva che qualcosa non quadrava in lei.
Ma io non potevo giudicarla infondo in quel periodo non mi aveva fatto nulla di male mi ha dato speranza quando io l’avevo persa mentre ero nel “nulla” e poi mi aveva fatto ritornare qui se non fosse stato per il coltello da Viaggiatore a quest’ora Katherine sarebbe ancora nel mio corpo a combinare guai,anche se dovevo dire che per il college e le materie che avevo scelto o meglio Caroline le aveva scelte era molto ma  molto più brava di me. Sapevo benissimo che problemi o non problemi dovevo ricominciare a vivere e anche studiare per dare gli esami grazie all’aiuto di Stefan c’è l’avrei fatta o almeno ci speravo questa giornata sarebbe stata solo dedicata allo studio,dalla mattina fino alla tarda sera ovviamente se non ci fosse stato Stefan che mi avrebbe fatto da tutor quel pomeriggio a quest’ora ero già in alto mare.
Vidi un ombra davanti a me mi irrigidisco subito come una pietra e ritornai dritta pronta a difendermi prima che perdevo l’equilibrio cadendo per terra,sbuffai nervosa mentre sentivo la voce di Rick che rideva come un pazzo e mi porgeva la mano risi anche io prendendogli la mano tirandomi su in piedi.
 
Alaric: buongiorno e quello cos’era? Non te lo avevo mai insegnato
Io: giorno Ric me lo ha insegnato Jenna –sorrisi- mattiniero?
Alaric: oh si la solita corsa tu invece? Non eri una dormigliona o sbaglio?
Io: non sbagli è un periodo che non riesco a dormire mi alzo all’alba a correre e allenarmi un pochino per scaricare un po’ la tensione
Alaric: e nutrirti un po’ –dice indicando il mio collo dove era scesa una goccia di sangue- Elena ti devi rilassare un po’
Io: oh no –borbottai e chiusi la giacca della tuta fino al collo coprendo lo sporco- si hai ragione ma non ci riesco è dalla lite di me e Damon che va tutto male..
Alaric: lo so soffrite entrambi
Io: so che sarà una domanda stupida.. Ma devo saperlo...
Alaric: dimmi tutto
Io: come sta Damon?
Alaric: oh lo sai è al Mystic Grill a bere litri e litri di Bourbon ma nel frattempo si occupa anche della faccenda del consiglio
Io: la faccenda del consiglio?
Alaric: si da quando i due sindaci sono morti entrambi in poco tempo sono un po’ tutti preoccupati sul futuro di Mystic Falls ed anche di come si comporterà e quando durerà il nuovo sindaco anche se è una donna a molti non è piaciuto..
Io: aspetta un nuovo sindaco? E da quando?
Alaric: da 3 giorni è arrivata questa donna in città non sappiamo ancora chi è o almeno solo Liz Forbes lo sa ma da come dice sa il fatto suo e anche di cose sopranaturali è molto esperta..
Io: è tutta strana questa storia..
Alaric: si lo penso anche io
Io: Ric –lo guardo nei occhi- vi prego state attenti non voglio che vi succede qualcosa sai Damon com’è e poi Jeremy..
Alaric: Elena ehi –mi prende per le spalle- stai tranquilla e pensa allo studio e hai tuoi esami del primo anno del college di questo c’è ne occupiamo io e Damon di sicuro non metteremo di mezzo Jeremy
Io: va bene grazie Ric
 
Mi sorrise dicendo di nulla lo abbracciai poi lo salutai visto che fra poco sarebbero iniziate le lezioni e dovevo cambiarmi,annuisce sorridendo dicendo che ci saremo visti o sentiti mi incamminai verso il mio dormitorio pensando a quello che mi aveva appena detto,un nuovo sindaco donna? Che sapeva ogni cosa dei esseri sopranaturali questo si che era strano ma forse era anche vero che sarebbe durata più a lungo ma speravo anche che non mettesse verbena come aveva fatto precedentemente il padre di Bonnie.
Arrivai nella mia stanza notando che Bonnie si stava cambiando le sorrisi dicendole buongiorno invece Caroline si era rinchiusa nella doccia questo voleva dire che ci avrebbe messo una vita per prepararsi mi cambiai e con un po’ d’acqua mi pulisco il collo sporco di sangue,indossai una maglietta a canottiera rossa con un paio di jeans chiari con i miei stivaletti che amavo di più di ogni scarpe che mi ero comprata,mi sistemai bene i capelli lasciandoli sciolti. Mi avviai verso la scrivania prendendo gli orari delle lezioni di oggi:
 
1 – Sociologia
2 – Sociologia
3 – Filosofia
4 – Filosofia
5 – Letteratura della Storia Mondiale
6 – Letteratura della Lingua Straniera
7 – Scienze,Chimica.
 
Sospirai roteando gli occhi all’indietro sarebbe stata davvero una giornata lunghissima avrebbe fatto in modo a non pensare a quello che mi aveva detto Alaric e poi aggiungendo il pomeriggio intensivo di studio potevo dire di sentirmi ufficialmente male di soggiogare qualcuno che avrebbe preso il mio posto.
Presi il mio zaino a tracolla e anche il mio diario che non scrivevo da qualche giorno lo misi dentro e poi presi il mio telefonino mandando un messaggio a Stefan scrissi velocemente un messaggio almeno più veloce che potevo: “Ehi Stef! Ci vediamo alle 16 dentro al bar del College sarà una giornata lunghissima e piena di studio.. Abbi pietà di me D: Elena.” Scrissi mettendo uno smile che al giorno d’oggi si usavano tanto e poi quando Caroline finalmente usci dal bagno ci avviamo insieme verso l’aula di sociologia dicendo che quest’oggi sarebbe andata a parlare con Tyler voleva vederla la guardai notando che non aveva più l’interesse per l’ibrido che amava cosi tanto o almeno da quando era andata a letto con Klaus era cambiata in campo amoroso ma non mi interessava mi misi seduta,sperando che il prof ritardasse ma non fu cosi mi guardai velocemente intorno notando se c’era o meno Liv ma di lei nessuna traccia c’era il suo fratello gemello Luke,Bonnie mi aveva detto che era il miglior amico di Katherine mi sorrise ricambiai pensando che non sapevo nulla di lui da quando aveva cercato di uccidermi avevo visto solo una volta Liv che andava via velocemente e non potevo nemmeno chiedergli cosa stava succedendo. Mentre il professore diceva di prendere appunti che ci sarebbero serviti per la tesina del nostro esame presi un squadernino iniziando a scrivere ciò che scriveva,da quando mi avevano detto è stato per fortuna che ero riuscita a superare l’esame per ammettermi a quello della fine dell’anno che mi avrebbe dato accesso al secondo quindi volevo o non dovevo mettermi di impegno se volevo che almeno la mia vita da studentessa fosse normale.
Le ore passarono lente ma alla fine ci trovavamo all’ultima volta anche questa volta il prof era in ritardo da quando avevo iniziato a frequentare le lezioni veniva sempre in ritardo,giocai un po’ con la penna mordicchiandola brutto vizio,Caroline aveva saltato le ultime due ore a lei non avrebbero fatto nulla visto che andava bene in ogni materia io ero quella che era in un precipizio profondo aveva anche detto “siamo vampire Elena,perché non soggioghi i prof?” ma no io volevo assolutamente almeno qui al college una vita normale anche se è difficile ovviamente,mi girai a guardare Bonnie era più pallida del solito da quando era diventata l’Ancora ogni passeggero che passava da lei sentiva il dolore che avevano provato quando erano morti,era una cosa orribile ma non ne voleva parlare mai capivo il motivo l’importante era che stava qui con noi le presi la mano e lei si girò di scatto guardando.
 
Io: ehi Bonnie tutto ok? Sei piuttosto silenziosa oggi
Bonnie: si sono solo stanca stanotte non ho dormito molto bene sono passati troppa gente..
Io: e ti è mai capitato?
Bonnie: cosi tutti insieme no –mi guardò- ma penso che siano viaggiatori
Io: viaggiatori? Intendi.. Quelli di Laurel?
Bonnie: no altri non li ho mai visti ma penso che sia uscito qualcuno ho perso i sensi ed prima ho sentito come se qualcuno uscisse fuori ma non ne sono sicura
Io: oddio Bon hai parlato con tua nonna?
Bonnie: ancora no le parlerò oggi pomeriggio è successo solo ieri notte infondo
Io: mh si poi fammi sapere ok?
Bonnie: certo –sorrise- non ti preoccupare tranquilla
 
Ricambiai il sorriso e finalmente entrò la professoressa scusandosi di nuovo per il ritardo ci disse che avremo parlato di chimica tra due persone lo guardai curiosa,tipo quando il prof di Jeremy aveva accennato qualcosa cominciò a spiegare quando c’era qualcosa tra due persone e ogni cosa che facevano non riuscivamo mai a dire “fine” alla loro storia anche se si facevano male ogni volta.
Mi irrigidisco sulla sedia sentendo lo sguardo di Bon addosso mentre io ascoltavo e allo stesso momento pensavo a cosa stesse succedendo,io e Damon eravamo cosi anche se la nostra relazione fosse tossica e io lo difendevo sempre perché lo amavo troppo io e lui non riuscivamo mai a dirci un “addio” per tutta l’eternità era tanto se riuscivamo a stare lontani per pochi giorni o settimane ma dopo ci avrebbe sempre legati qualcosa.
 
Professoressa Sorrentino: la chimica tra due persone è qualcosa di unico di magico quasi il bisogno di amarsi in ogni modo.. E come ho detto prima di non riuscire a dirsi addio perché quell’amore quella chimica è troppo forte anche per loro per due anime che si sono aspettati per tanto tempo.
Studente 1: tipo la storia di Dracula –scoppia a ridere- prof?
Prof.ssa Sorrentino: si esatto come la storia di Dracula ma non parliamo solamente di esseri sopranaturali ma anche di umani ora vi faccio una domanda che voglio che rispondiate sinceramente ok? –dice aspettando una risposta tutti dicemmo un ok- Avete mai avuto un amore che vi consumasse fino dentro all’anima che vi cambiò e che mette in discussione ogni vostra scelta?
 
Flash Back.
 
Mystic Falls,Maggio 2013.
 
Damon: volevo scusarmi.
Io: bene.
Damon: fammi finire ho detto che avrei voluto. Ma poi mi sono accorto che non mi dispiace.
Io: preferiresti morire che essere umano e ti aspetti che a me tutto questo possa andare bene?
Damon: non ho mai detto che ti debba stare bene ho detto che non mi dispiace. Ma sai cosa sono in realtà? Sono un egoista. Prendo delle decisioni sbagliate che ti feriscono. Si preferirei morire piuttosto che diventare umano,preferirei morire adesso piuttosto che passare un po’ di anni insieme a te solo per perderti quando sarò vecchio e malato e tu no. Preferirei morire in questo momento piuttosto che passare i miei ultimi anni a ricordare quanto stavo bene e a quanto fossi felice,perché è cosi che sono fatto Elena. Non posso cambiare,e non c’è scusa al mondo che racchiude tutti i motivi perché è chiaro che io sono quello sbagliato per te.
Io: va bene. Allora non dispiace nemmeno a me. Non mi dispiace di averti incontrato,non mi dispiace il fatto che conoscerti mi abbia fatto riflettere su ogni cosa. E che da morta sia stato tu più di chiunque altro a farmi sentire viva tu sei una persona orribile. Hai preso tutte le decisioni sbagliate e di tutte le scelte che ho fatto questa sarà di sicuro la più peggiore ma a me non dispiace di essere innamorata di te! Ti amo Damon ti amo.”
 
Mentre i ricordi di quasi un anno fa mi investivano diventai un pezzo di ghiaccio sulla sedia cercando di controllare la mia forza mentre stringevo la mattita che dopo un po’ si rompe nella mia mano,Bonnie mi guardava ancora perché tutta questa faccenda di “chimica” tra due persone sembrava parlare solo di me e di Damon?
Lui era la mia scelta peggiore ma allo stesso era l’unica che mi faceva sentire felice ma soprattutto viva,metteva in discussione tutto ma anche mi amava come nessuno aveva mai fatto mi faceva sentire importare e quando vedevo il suo sorriso felice che non aveva mai mostrato nessuno io ero fiera e soddisfatta per averlo reso felice come non mai. La risposta mi arrivò da sola quella risposta che aspettavo da tempo,non potevo perderlo mentre le nostre immagini mi arrivano nella mente mostrandomi ogni cosa ora sapevo cosa dovevo fare e anche se lui non mi voleva vedere io sarei andata da lui dicendogli ogni cosa.
Finalmente la lezione era finita mi alzai e Bon mi chiese cosa mi stesse accadendo o se fosse un'altra visione gli dissi di no e che ero persa nei pensieri,nei ricordi più che altro,usci dall’aula salutando la professoressa che mi sorrise gentile e poi dissi alla mia migliore amica che avrei raggiunto Stefan al bar e quando avrebbe parlato con sua nonna di raggiungermi li mi sorrise dicendo che andava bene,quando arrivai mi scusai con Stefan raccontandogli che la prof aveva prolungato la lezione e lui disse con un sorriso che andava tutto bene gli sorrisi,anche se io e lui ci eravamo lasciati in qualche modo eravamo riusciti ad essere “amici” ma ora sapevo anche io perché io e Damon non potevamo,io e lui eravamo destinati insieme ed l’universo non avrebbe fatto nulla.
Cominciammo a studiare fino a quando mi disse che Dam non sarebbe stato a casa e di andare da lui almeno li saremo stati più tranquilli visto della festa che avevano fatto in pieno pomeriggio gli dissi che andava bene e chiamai Bon avvisandole del cambio di programma disse che era ok che Jer gli aveva fatto una sorpresa,sorrisi felice per loro due e raggiunsi Stefan nel tragitto in macchina continuammo la nostra sessione di “studio”.
 
Pov. Damon

Usci dal bagno della mia stanza prendendo il mio giubbino di pelle,Alaric mi aspettava di sotto dovevamo andare da Liz nel suo ufficio dove vi aspettava con il nuovo “sindaco” l’unica cosa che sapevamo: era una donna.
Mi avvicinai al mio comò dove era ancora riposta una foto mia e di Elena apri il primo cassetto e la metto dentro nascondendola dai miei occhi,qualche giorno fa avevamo litigato o meglio io le avevo detto di non voler vederla ne sentire la sua voce per l’ennesima volta l’avevo ferita le avevo spezzato il cuore. Ma evitarla era il miglior modo io non ero destinato a lei e l’universo e cavolate varie sapevano e anche io lo so che l’uomo migliore per lei era Stefan,sarà sempre mio fratello.
Ma non volevo pensare a lei,non volevo pensare a ogni volta che  mi diceva che io ero la sua scelta e che mi amava,che eravamo reali che.. Io ero colui che la facevo sentire viva nel suo stato di morte era una scelta difficile quello che avevo deciso lo sapevo bene d’altronde non potevo far altro che evitare il mio amore per lei,evitare la voglia di prenderla e potarla via da Mystic Falls da ogni problema che questa città come una calamita prendeva con se.. Ma.. Non potevo fare niente l’unica cosa che potevo fare per il suo bene era allontanarla da me,anche se faceva male.. Male da morire.
Bevo il mio ultimo sorso di Bourbon che ormai dopo la lunga doccia era diventato caldo,ma non ci feci tanto caso misi un profumo e poi andai di sotto la mia casa era vuota Stefan mi aveva detto che andava al college e da quando Jeremy era andato a vivere con il quarterback e senza di lei,la casa sembrava essere spenta.
Damon concentrati hai cose più importanti da fare invece di pensare ad Elena,disse una vocina dentro di me. Anche se odiavo quella vocina aveva ragione.
Entrai nella mia Camaro e velocemente raggiunsi il mio amico Ric,che mi aspettava fuori dal comune parcheggiai in uno dei tanti parcheggi semi vuoti chiusi la macchina a chiave ero molto pigro quel pomeriggio il mio migliore amico mi sorrise mentre mi avvicinavo a lui gli diedi una pacca sulla spalla salutandolo e poi entrammo dentro,dirigendoci verso l’ufficio del sceriffo.
Una volta arrivati il vice ci disse di aspettare un attimo che Liz era impegnata con una persona o qualcosa del genere,annuisco ringraziandolo sotto lo strano sguardo di Alaric e andai a sedermi su una sedia libera,in realtà quel posto era vuoto,si avvicinò a me sedendomi di fianco.
 
Alaric: in questi 5 giorni si e no ti ho visto 2 volte? –mi guardò- Dove sei stato Damon?
Io: in giro con Enzo scusami se non ti ho avvisato –dissi divertito- maritino.
Alaric: ah finiscila –mi diede un pugno sulla spalla e scoppiai a ridere- uccidi ancora con lui?
Io: sei geloso?
Alaric: no certo che no –alzò le mani- ma so che quando sei senza Elena tu sei lo stronzo di 5 anni fa e hai la tua teoria “mangia,squarcia e cancella”.
Io: se tu ci credi o no non ho ucciso a nessuno –sospirai- sono andato a salvare il culo ad Enzo.
 
Dissi guardando il mio migliore amico che aveva notato che avevo ignorato l’argomento “Elena Gilbert” disse un semplice va bene chiudendo li il discorso sapeva che era meglio non innervosirmi in questi casi e poi gli avevo detto la semplice verità.
La notte dopo che avevo detto addio ad Elena tre ore dopo Enzo mi aveva chiamato dicendomi che era in pericolo a causa dei Viaggiatori voleva trovare una donna ma loro dopo che aveva fatto un lavoro sporco lo volevano uccidere,visto che aveva guardato una cosa che era meglio che non era li a rompere le scatole mentre facevano le loro cose avevamo scoperto che non gli piaceva che ci fossero “vampiri” a vedere come praticavano i loro poteri.
In quei 3 giorni io e Enzo eravamo andati un po’ in giro si mi ero nutrito ma non avevo ucciso nessuno il mio amico mi aveva detto che ero diventato di nuovo “noioso” e che il turn me off mi serviva ma non volevo spegnere i miei sentimenti,non volevo sembrare debole hai suoi occhi o aver il bisogno di essere salvato perché non lo volevo nonostante tutto io stavo bene. O quasi.
Ma prima o poi quel dolore quella mancanza che avevo al posto del mio cuore morto sarebbe sparita e tutto sarebbe tornato come prima,la mia solita vita e il mio dovere di salvare questa cittadina ma non sapevo per quanto. Se li dovevo vedere mentre si baciavano avrei preso ogni cosa e sarei sparito insieme alla notte.
Mentre ero immerso nei pensieri pensando poco al nuovo sindaco di Mystic Falls la porta dell’ufficio di Liz si apri e usci un uomo di mezza età mentre diceva al suo sceriffo di trovare il trattore o una cosa del genere,quando si era immersi nel mio mondo era strano sentire i fatti quotidiani del tipo “mi hanno rubato la pecora e non so come fare” per loro era una tragedia ma se pensavano a noi vampiri,lupi mannari e ibridi si sarebbero dimenticati delle pecore e dei trattori,ci alziamo e salutammo Liz seguendola verso le scale raggiungendo il sindaco ero curioso di conoscerla la mia amica era preoccupata per questo incontro,busso due volte alla porta e dopo un po’ sentimmo un avanti guardai Ric che ricambiò il mio sguardo curioso ed entrammo rimasi scioccato vedendo il nuovo sindaco con un fisico perfetto.
 
Sindaco MF: voi dovreste essere Damon Salvatore e voi Alaric Saltzam giusto?
Io: giustissimo voi siete?
Sindaco MF: sono Celine Vladimir
 
Appena senti quel cognome sussultai spalancando gli occhi verso di lei la donna mentre diceva il suo nome mi fissava con uno sguardo di come se io e lei ci conoscevamo da molto tempo mi rivolse un sorriso provocante,sia Liz che Ric mi guardavano strano ero impallidito come se avessi visto il fantasma di qualche mio nemico ma non fu affatto cosi sapevo molte cose dei “Vladimir” non era soltanto un semplice cognome ma faceva parte di una famosa setta di vampiri che nasceva in Romania spargendosi in tutto il mondo erano peggio dei Originali o meglio alcuni di loro gli “Antichi” li chiamavano erano stati trasformati proprio da loro dopo 1 o 2 anni che la strega Originaria creò i suoi figli in vampiri potenti.
Ci disse di accomodarci non sapevo dove avevo trovato il modo di postare le mie gambe e sedermi lei aveva ancora il sorriso sul volto,si mise comoda anche lei seduta sulla sua sedia da Sindaco e ci guardava sorridendo mentre Liz ci salutava dicendo che doveva andare a indagare su una cosa la salutammo tutti e Celine le disse di farle sapere come sarebbe andata questa indagine.
 
Alaric: allora.. Signora Vladimir..
Celine: oh vi prego. –Lo guardò e sorrise- Chiamatemi entrambi Celine  facciamo parte della stessa famiglia siamo tutti vampiri e poi voglio creare un rapporto di amicizia con voi Alaric e anche con te e tuo fratello Stefan Damon. –Disse rivolgendo lo sguardo a me- Voglio essere sincera che cosi voi sapete di poter avere la mia fiducia so quello che Mystic Falls è in pericolo ed è per questo che sono qui.
Io: beh se ci dobbiamo dare del tu ed essere “amici”.. –Dissi facendo le virgolette con le dita- Allora posso dire che sei davvero cambiata Celine non ti avevo riconosciuta.
Celine: lo avevo notato Damon. –sorrise- Sei cambiato anche tu.
Alaric: scusate se vi interrompo ma come mai avete.. –Sospirò- Hai scelto Mystic Falls da diventare sindaco? Non avevo mai sentito di una vampira sindaco.
Celine: beh so che può sembrare anche strano anche per lo sceriffo Forbes lo è stato.. –ci guardò- Ma ad essere veramente sinceri Mystic Falls è una cittadina sopranaturale da quando ero nati gli Originali sia loro che i Licantropi che hanno dato una stirpe proprio qui ma il problema adesso non sono loro.. E visto che non c’è mai un Sindaco che rimane in modo permanente ho deciso quando ho messo piede qui di candidarmi e mi hanno preso senza nemmeno guardare il mio curriculum.
 
Parlammo un bel po’ io intervenni poche volte e lei lo aveva notato mi ero solamente limito a osservarla cercando di intravedere cosa avesse in mente sia lei che la setta,ovviamente in pochi sapevano dell’esistenza ricordai il mio amico defunto Christian quando mi disse di stare attento visto che avevo avuto un flirt con la stessa Celine che adesso sembrava avere 10 di più da quando l’avevo vista ovvero 60 anni fa se non mi sbagliavo con i conti.
Dopo aver parlato la salutammo e le dissi che sarei passato per parlare da soli ovviamente il mio migliore amico mi guardò confuso,lei accettò sorridendomi uscimmo dal municipio e mi riempì di domande come mi aspettavo’ alzai una mano facendogli segno di stare in silenzio di andare in un posto tranquillo,mi guardò strano e salimmo nella mia Camaro mi diressi direttamente fuori da Mystic Falls andando in un bar poco lontano dove era frequentato da tutti ubriaconi,entrammo e ordinammo una bottiglia di Bourbon di una buona annata ovviamente,ci sedemmo uno di fronte all’altro.
 
Alaric: allora mi dici che cosa ti ha fatto Celine? –mi domandò spezzando il silenzio- E come fai a conoscerla?
Io: anni fa andai in Romania con un amico e per caso la incontrai ebbi una piccola storia ma questo mio amico che sapeva ogni cosa su di noi mi disse che faceva parte di una setta.. Molto potente hanno l’età di Klaus li ha trasformati lui stesso.
Alaric: una setta di vampiri? Ma questo si che pensavo che esisteva solo nei libri
Io: invece no esiste davvero e “Vladimir” non è solo un semplice cognome ma e il nome della setta ed diventa il loro cognome come una famiglia quando entrano a fare parte degli Antichi.
 
Ric mi guardò confuso gli feci segno di aspettare la graziosa cameriera ci portò la nostra bottiglia e due bicchieri versandoli la ringraziai e poi andò via,facemmo un piccolo brindisi e bevo subito il primo sorso del liquido ambrato che amavo come alcolico più di tutti,cominciai a raccontargli la storia della setta dei Vladimir dicendo ogni cosa a sottovoce in modo che solo lui mi potesse sentire,gli dissi anche che chi sapeva su di loro e lo spifferava in giro era un condannato a “morte” con un processo e tutto,ognuno di loro con i loro uomini era sparso in ogni parte del mondo ma solo gli Antichi andavano nelle città da soli senza protezioni in modo che altri vampiri che sapevano di loro non potevano riconoscerli ma nessuno li aveva mai visti o almeno da vivi.
 
Pov. Katherine
 
Camminavo per i lunghi e stretti corridoi della casa di quella strega,Shila,era una villetta sembrava più un palazzo in realtà c’erano moltissime stanze mi aveva detto Genevieve che molte streghe che volevano uscire dalla magia oscura o chi non riusciva più a far magia veniva da lei.
Avevo scoperto molte cose in questi giorni che ero venuta a vivere qui,stare troppo dentro a New Orleans era pericoloso specialmente quando Elijah mi aveva scoperto veniva sempre più spesso da Genevieve come se volesse indagare perciò gli ha detto che io ero.. Sparita.
Come stava per succedere all’altro lato.
Ma tornando a noi,Shila era una strega molto potente era vissuta nell’era dei Originali si diceva che era anche più potente di Esther Mikaelson era morta molte volte prima che le streghe hanno concluso che era meglio viva che morta molte streghe nei loro poteri non trovano mai un vero e proprio equilibrio con la magia,ma lei ci era riuscita.. Sapeva praticare sia la magia bianca che quella nera in molti avevano paura di lei,ma alla fine era stata solo schiava di Antenati che volevano solo il suo potere e adesso non poteva più scappare mi aveva raccontato ogni cosa di Markos di quello che voleva fare,le streghe di New Orleans si preoccupavano per Klaus ma il vero cattivo in questione era questo misterioso Markos,che a quanto pare era riuscito a tornare in vita e passare nel corpo di Bonnie.
Ora capivo molte cose di quando Tessa aveva nascosto la prima Doppelganger Petrova alias Ancora in modo che nessun viaggiatore non volesse trovarla,ma una parte di me era proprio convinta che mia cugina Laurel sapeva qualcosa e voleva che questo Markos riuscisse nel suo intento nel uccidermi dal corpo di Elena aveva fatto in modo che il suo sangue diventasse “puro” e ora mancava solo il Doppelganger di Stefan,mi ricordai quando mio padre litigò con mio zio mi erano rimasse impresse delle parole che ora sapevo davvero il significato,un mondo senza il male? Non poteva esistere.
Era una guerra tra Viaggiatori e Streghe. Ci sarebbero stati dei morti questo ormai era certo.
Senti delle urla provenire dal piatto di sotto mi affrettai trovando Shila che urlava ad una giovane strega me la ricordai bene,era Liv la strega che non sapeva nemmeno far un incantesimo ma a quanto pare non era cosi.
 
Liv: Shila perdonami.. Non sapevo del tuo piano –borbotta la ragazza impaurita- e sapevo che uccidere uno dei Doppelganger era l’unica speranza..
Shila: tu sei una cretina –sbottò- io ho sempre un piano b SEMPRE!
Liv: mi dispiace credimi..
 
Ah dimenticavo.
La congrega di cui fanno parte Shila e anche Liv e il suo fratello gemello Luke è esistita da quando sono nati i primi doppelganger ovvero la prima stirpe e quella mia e di Elena,cioè la nostra cara e ingenua Amara,di generazioni in generazioni fino ad arrivare a quella di Elena e di Tom Avery,mi aveva anche detto una cosa curiosa ma quella era un'altra storia.
 
Shila: Katherine! –disse alzando il tono di voce guardandomi- vieni con me.
Io: subito.

La seguo dritta nel suo ufficio non mi aveva mai fatto entrare se mi voleva dire qualcosa me lo diceva in cucina o nel salotto,mentre stavamo andando disse a Liv di andare dove si trovavano i Doppelganger e questa volta di proteggerli per bene la biondina annui dicendole che avrebbe fatto bene questa volta e poi a testa bassa come se le avesse dato una bastonata usci dalla casa.
Mi guardai intorno nel suo ufficio notando ogni tipo di pianta tra cui la verbena senti la gola stringermi e mi mancava l’aria fino a quando Shila non aveva aperto la finestra e il profumo era andato un po’ via mi fece segno di sedermi e cominciò a raccontarmi finalmente a cosa servivo e cosa dovevo fare.
Dopo qualche minuto che mi spiegò ogni cosa ed l’incantesimo che mi aveva fatto per proteggermi ero diventata una specie di fantasma viva però,mi potevano vedere solo la mia Doppelganger,i Salvatore e i loro amici mi disse anche di una donna che era diventata da poco il nuovo sindaco di Mystic Falls aveva detto che mi potevo fidare di lei era una sua carissima amica,le dissi che avevo capito tutto mi fece segno di andarmene che doveva fare delle cose annuisco ed esco dal suo studio chiudendo la porta dietro le mie spalle andai nella mia stanza e feci le valigie con i miei pochi vestiti che avevo poi lasciai fuori un paio di jeans,i miei adorati tacchi neri,una maglietta blu con il mio giubbino di pelle mi avviai verso il bagno facendomi una doccia veloce.
Quando tornai in camera il mio telefonino mi avvisò di un messaggio mi avvicino leggendolo era Genevieve era strano che una vampira e una strega si potessero unire in questo modo come tra me e lei ma avevamo una cosa in comune: eravamo entrambe stronze e vendicatrici.
Ma non per me questa volta,Shila era stata molto chiara al nostro secondo incontro se avrei toccato Elena anche dopo che questa storia dei Viaggiatori fosse andata via mi avrebbe rimandata dove mi aveva ripescato,ovviamente tenevo più alla mia vita che quella della mia Doppelganger. Mi vesto tranquillamente e presi la valigia andando di là con mia sorpresa alla porta trovai Shila con un mazzo di chiavi in mano che mi sorrideva,pensavo di dover soggiogare qualcuno per avere una macchina che mi avrebbe portato a Mystic Falls ma a quanto pare quella strega aveva pensato già a tutto le presi e la ringraziai sorridendo sincera,dicendole che non le avrei delusa lei sorrise soltanto annuendo e mi salutò ricambiai e andai verso la macchina.
Buttai la mia valigia dentro e parto non troppo veloce verso Mystic Falls,mi godo per un attimo il paesaggio di New Orleans pensando che da qualche parte della città c’era Elijah con quella ragazza speravo vivamente che trovasse anche lui la sua felicità e che Klaus non glielo impediva anche questa volta non almeno come aveva fatto con me.. Sentivo di nuovo un peso al petto come la prima volta che incontrai Stefan Salvatore nella mia vita,cosa avrebbe detto quando mi avrebbero visto li viva e vegeta? O meglio.. Cosa mi avrebbero fatto appena sarei stata li davanti hai loro occhi?
Shila mi aveva assicurata quando glielo avevo chiesto che mi aveva fatto anche qualcosa per proteggermi anche da quelli che mi volevano morta per quello che avevo fatto,anche se fosse stato strano gli avrei detto tutto specialmente dovevo parlare da sola con la piccola Bonnie Bennett gli antenati da come mi avevano detto sia Shila e Genevieve erano molto spaventati di quello che stava succedendo all’altro,la nuova Ancora a quanto pare non lo sapeva.
Non mi accorsi di quanto stessi accelerando in quel momento,ero già da qualche minuto superato il centro di New Orleans ritornai in fretta in me i miei pensieri e dalle mie inutili paure,al più presto avrei risolto questa cosa e poi finalmente sarei potuta tornare alla mia libertà avrei potuto cercare mia figlia e vivere con lei e chissà finalmente potevo essere felice trovando anche il vero amore. Una persona del tutto nuova.
 
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Dopo poche ore arrivai a Mystic Falls mi feci in giro in macchina controllando la zona avevo un aspetto che non era il mio anche se era normale sarebbe stato strano vedere una macchina senza un guidatore no? Anche se sarebbe stato divertente,la piccola cittadina era diventata strana le persone camminavo verso le loro abitazioni come se fossero impossessati da qualcosa,che i viaggiatori avessero preso il loro corpo?
Sapevo che Laurel centrava in tutto questo me lo sentivo come 541 anni fa circa aveva fatto con me quando ero solo una bambina lei ha sempre voluto un mondo cosi,mi ha sempre voluto morta ed era ora di obbedire per una buona volta al mio defunto padre,avrei dato fine al ramo della mia famiglia macchiato dai Viaggiatori c’era sempre stata una guerra tra loro mio padre era un uomo di fede che voleva che ogni regola fosse rispettata mio zio invece sacrificava ogni persona non gli importava se era un bambino o una donna incinta se c’era una speranza che il suo “dio”,come lo definiva lui,ritornava in vita lo avrebbe accettato e basta non gli importava i rischi lo stava facendo anche con me e quando andai in Inghilterra dopo quei lunghi 5 anni di torture mentali di notte avevo semplicemente capito il motivo: era una Doppelganger,il mio sangue era speciale per loro.
Rimisi in moto la macchina pensando anche a mia figlia in quel momento era da poco che l’avevo conosciuta e mi mancava terribilmente quando non l’avevo trovata,misi la mia anima in pace diventando Katherine Pierce mettendo dentro una tomba Katerina Petrova,un po’ di me ero già cambiata ero troppo crudele di tutte quelle persone che avevo ucciso in quei 7 anni che avevo ucciso per sopravvivere e scappare da Klaus ma quando mi aveva detto che ero sua madre.. L’avevo sepolta dicendomi che quella parte di me era morta quando mi ero impiccata ma quando lei mi aveva rapita per il mio bene e dopo il male che gli avevo causato per quel paletto sotto al cuore ero ritornata da lei,mi tormentava ogni cosa che mi aveva detto,ma poi quando mi disse che ero sua madre che lei era mia figlia quella parte di me morta da mezzo secolo ormai si era risvegliata in me notando l’aspetto che ci assomigliava la mia stronzaggine era anche la sua anche se lei aveva un cuore d’oro era buona non aveva ancora tutta la cattiveria il mio dolore,la mia voglia di scappare da Klaus vivendo nell’oscurità anche in pieno giorno. Non volevo che lei avesse passato tutte queste torture per causa mia e quando stavo per morire glielo avevo detto che non la meritavo,non dopo quello che sono ma per lei sarei cambiata,per lei avrei affrontato loro li avrei aiutati e poi sarei stata libera e felice di tornare da mia figlia.
Guardai il viale del pensionato e spensi il motore rilassandomi un po’ sul sedile guardando la porta d’ingresso dandomi coraggio,un coraggio che non voleva arrivare in quel momento che era nascosto dentro di me che era diventato di Katerina che aveva paura quasi di tutto ma gli piaceva divertirsi ma no in questo momento dovevo essere sia Katerina che era sincera e saggia e sia la me che mi aveva accompagnato in tutti questi anni ovvero.. Katherine ci sarei riuscita.
Scesi dalla macchina e a passi decisi mi diressi verso la porta senza a guardarmi indietro ignorando la voglia di scappare via,ero scappata per tanto tempo ma ora volevo fare una cosa per mio padre che non ci era riuscito nella sua vita,uccidere i primi disonorevoli della famiglia Petrova. Mi fermai e come immaginavo la porta di ingresso era aperta la spinsi appena per entrare e poi la chiusi andando piano verso il salotto dove vidi Stefan ed Elena erano seduti di fronte al camino lei appoggiata sulla spalla di lui un nodo di gelosia era cresciuta dentro di me la mandai indietro non dovevo distrarmi.
 
Io: buonasera
 
Dissi sorridendo mentre loro si alzavano di scatto guardandomi confusi e scioccati.



Stefan e Elena: Katherine?!
Io: l’unica e sola.

Buonasera!
Dopo tanto tempo ecco finalmente il decimo (mi pare xD) capitolo! Scusate il ritardo ma per vari problemi e che mi sono dedicata molto anzi moltissimo a creare dei video Delena ovviamente,mi sono scordata un pò della ff ma recuperò! Da stasera inizio già a scrivere il nuovo capitolo!
Ho inventato un pò le materie che sia Elena,Bonnie e Caroline studiano al college collegando la professoressa di scienze e chimica (anche lei inventata) con la relazione tra lei e Damon facendo tipo una piccola tortura xD non centra niente con quella materia però xD,finalmente Katherine è ufficialmente tornata *w* anche se ci saranno delle belle nel prossimo nuovo con il nostro Damon u.u 
Che ne pensate del nuovo anzi della nuova sindaca di Mystic Falls? 
Ebbene si sto cambiando completamente la storia.. Anche se alcune cose non le potrò evitare!
A presto,
Xoxo Deny


 

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Capitolo 11
*** Markos. ***





-Markos.
 
Pov. Damon
 
Mi sentì scuotere più volte,dico qualcosa di incomprensibile e poi sento un polso delicato appoggiarsi sulla mia bocca e del liquido denso e caldo scendermi giù per la gola,presi bene quel polso con una mano con debolezza e poi morsi il polso sentendo la vittima sussultare e bevo un bel sorso giusto un po’ per rimettermi in forze. Apro gli occhi e davanti a me c’era una ragazza soggiogata dal mio migliore amico mi guardai intorno il locale era mezzo distrutto quei vampiri ci avevano preso alla sprovvista,guardai la mia ferita procurata da un paletto strano non come a quelli che sanno fare tutti e feci una smorfia notando che non era ancora guarita del tutto avevano usato una massiccia dose di verbena a quanto pare.
Ric mi aiutò ad alzarmi e disse che aveva fatto tutto uscimmo dal locale ancora confuso di quella lotta di poche ore prima,entrai in macchina lasciando che il mio migliore amico guidasse la mia amata macchina e mi rilassai sul sedile sapevo benissimo e non avevo dubbi di chi fosse l’artefice di quella lotta,ovviamente Celine,sapevo troppe cose di lei,cose che nessuno sapeva ogni sua debolezza,ogni suo desiderio e ogni sua voglia di essere superiori a tutti e se avrei ostacolato i suoi piani mi avrebbe fatto uccidere in un batter d’occhio e anche di questo non potevo aver nessun dubbio.
Apro il cassetto dove di solito tenevo il libretto della macchina e alcuni dischi dei miei cantanti preferiti o che in quel periodo mi piacevano,davanti hai miei occhi trovai un disco che aveva messo Elena in un altro piccolo viaggetto di pochi giorni che avevamo fatto l’estate scorsa,mi ricordai perfettamente come avevo reagito sentendo quelle voci e non un suono elettrico di una chitarra che mi faceva risvegliare anche se ero un vampiro. Ma detestavo le canzoni lente.

Flash Back.
 
Luglio,California,2013.
 
Guidavo rilassato per l’autostrada mentre Elena cercava qualcosa dentro una sua borsa piena di dischi,immaginai poco dopo la senti esclamare un “trovato” la guardai con la coda dell’occhio mentre lei sorrideva come una bambina che aveva fatto qualcosa di stupendo da condividere con i propri genitori e amici mentre diceva che mi avrebbe fatto innamorare di un gruppo italiano di cui non sapevo nemmeno l’esistenza. Avevo troppi problemi per salvare Mystic Falls la cittadina attira guai invece di sentire nuovi talenti emergere anche se avrei preferito quello,ma vabbè purtroppo la mia vita in questo secolo sarebbe andata cosi anche se sperai che non ci fossero problemi per un bel po’.
Perso nei pensieri sentì una voce che cantava in inglese una canzone troppo lenta per i miei gusti,la guardai rallentando un po’.
 
Io: no Elena ti prego sai che io odio le canzoni cosi lente e romantiche..
Elena: non è ne lenta ne romantica beh si quello si ma ti prego ascoltala –mi fece gli occhi dolci- è la nostra canzone sembra che parli di noi!
 
La guardai e poi sospirai accettando di sentire la canzone guidai tranquillo sentendo la canzone notando man mano che passavano i minuti,ascoltando meglio il testo come la mia fidanzata mi aveva proposto che assomigliava davvero alla nostra storia.”
 
Rimasi bloccato con il disco in mano notando solo in quel momento di essere arrivato a casa,rimisi il disco dov’era e scesi dalla macchina avviandomi verso la porta d’ingresso Ric mi segui pensieroso guardando ancora quel paletto,non appena sarei entrato in casa dopo aver bevuto il mio bicchiere di Bourbon con del ghiaccio sarei andato nella mia stanza avrei fatto un bel bagno,sorseggiando il mio alcolico preferito. Mentre il mio miglior amico e mio fratello discutevano sul quel paletto strambo.
Apro la porta di casa mia entrando tranquillo arrivando in salotto mi bloccai di colpo trovandomi davanti a me Elena vicino a mio fratello e una ragazza davanti a loro con i capelli mori con i boccoli lunghi,dopo poco la ragazza si girò sorridendomi. Katherine? Ma non era morta? E’ proprio vero quando dicono che la gente cattiva non muore mai,dovevo segnarla questa.
 
Io: e voi cosa ci fate qui? ‘Ste Doppelganger mi escono anche dalle orecchie fra poco.
 
Dissi freddo mentre Elena apri la bocca per dirmi qualcosa e sussultò abbassando subito lo sguardo il mio migliore amico mi diede una pacca sulla spalla guardandomi un po’ storto,per quella offesa che avevo appena detto ma ero davvero stanco.
 
Katherine: beh come ho già detto a Stefan e a Elena vi devo parlare di una cosa molto importante manca solo Bon Bon.
 
Disse Katherine accasciandosi sul mio divano,la guardai storto e poi guardai il mio fratellino aspettando che dicesse qualcosa ma alzò le spalle facendomi segno di non sapere nulla mi tolsi il giubbotto di pelle buttandolo da qualche parte e andai a farmi un bicchiere di bourbon bevendolo tutto d’un fiato come se fosse acqua.
A quanto pare Damon,scordati la tua serata rilassante. Pensai versandomi un altro bicchiere di bourbon sperando che Bonnie arrivasse presto.
 
Pov. Elena
 
Erano passate delle ore da quando Katherine aveva fatto la sua comparsa e lasciandoci come sempre senza parole se non fosse per Stefan le avrei già staccato la testa da un pezzo,nel frattempo provava a chiamare Damon non ottenendo nemmeno una risposta.
Quello che sapevamo era che ci doveva dire una cosa molto importante e che ben presto ci sarebbe stato un nuovo male a Mystic Falls ma io non le credevo,era una bugiarda manipolatrice mi aveva rubato il mio corpo e per un momento anche la mia vita non riuscivo a sopportare la sua presenza ero cosi felice che lei fosse morta. Ma in qualche modo Katherine torna sempre in linea.
Ad un tratto entrarono sia Ric che Damon che quest’ultimo aveva la maglia sporca di sangue mi alzai quasi subito in piedi con la voglia di correre da lui a chiedergli cosa fosse successo ma poi mi bloccai ricordandomi le parole che mi aveva detto qualche giorno prima,fece un a battuta per noi Doppelganger ovvero con me e Katherine il mio cuore sembrava sprofondare nel vuoto morendo una volta i miei occhi bruciavano le lacrime battevano per uscire dai miei occhi mostrando di nuovo la mia debolezza davanti a Damon e davanti la mia peggior nemica,che in quel momento mi stava fissando con uno strano sguardo ma per me stava godendo di quello che ci aveva fatto.
Mi misi seduta con lo sguardo a terra mentre Ric mi dava una pacca sulla spalla e aspettavamo l’arrivo di Bonnie non vedevo l’ora che fosse li,gli sorrisi debolmente e poi guardai Damon con la coda dell’occhio mentre in quei pochi minuti era arrivato a casa si era già bevuto 5 bicchieri di Bourbon,si spostò dal piccolo tavolino con il suo bicchiere mezzo vuoto in mano andando verso la finestra guardando la notte stellata.
Mi girai un attimo guardando Stefan che fissava Katherine lei ricambiava per un attimo il suo sguardo,sapevo che quando Katherine era diventata un umana lui si era affezionato di nuovo a lei aiutandola di giorno in giorno dentro di me sospettavo che lui l’amasse ancora,ad un tratto senti lo sguardo di Damon addosso l’imbarazzo salì sentendo il mio viso da non morta bruciare come non mai mi alzai di scatto sussurrando a Stefan che sarei uscita un attimo fuori a prendere un po’ d’aria.
Esco dal pensionato e abbatto la porta alle mie spalle godendomi l’aria fresca della notte che mi svegliava e pungeva sui miei occhi che bruciava e trattenevano a stento le lacrime,sospirai e alzai per un attimo gli occhi al cielo pensando di non riuscire a sopportare tutto ciò se c’era una nuova minaccia qui a Mystic Falls come facevo a stare senza Damon al mio fianco?
Come facevo a stare in questa casa senza impazzire dal dolore?
Stavo sopportando troppo in quelle ore durante mentre stavo ripassando con Stefan la mia mente era altrove adesso c’è solo qualcuno nei miei pensieri: Damon. Non riuscivo nemmeno a pensare cosa voleva quella stronza manipolatrice di nuovo,lui era nei pensieri in ogni momento anche al college se parlavano di qualcosa d’amore io mandavo tutto su di lui non potevo farcela cosi era troppo,mi accasciai a terra contro una colonna abbandonandomi alle lacrime in silenzio cercando di scaricare un po’ la tensione e il peso sul petto che mi aveva invaso quando Damon era rientrato in casa sua.
Senti la presenza di qualcuno mi alzai di nuovo di scatto asciugandomi gli occhi cercando di tornare me stessa cercando di nascondere i miei occhi rossi e stanchi dal pianto,presi una trousse piccolissima che mi aveva regalato Caroline per i momenti necessari,beh per una volta aveva ragione mi misi un po’ di fondotinta in modo di nascondere ogni traccia del mio dolore e quando senti dei passi nascosi di nuovo tutto sorridendo alla mia migliore amica e corsi ad abbracciarla forte.
 
Bonnie: di nuovo con quel trucco di Caroline?
Io: mh sono cosi prevedibile? –dissi borbottando mentre mi stringeva- Comunque si..
Bonnie: Elena ho visto la macchina di Damon e ho collegato i fatti lui ha detto qualcosa del suo modo di essere stronzo e tu sei scappata fuori scoppiando
Io: mh diciamo..
Bonnie: ma dimmi.. Katherine è li dentro in carne e ossa?
Io: si non si sa ancora il motivo ma è viva e vegeta
Bonnie: avevo visto che era andata in un posto sperduto e non dentro l’altro lato ma.. –disse pensando.- Non so come ha fatto a tornare..
Io: nemmeno io forse nemmeno il diavolo la voleva.
Bonnie: infatti entriamo cosi scopriamo cosa è venuta a fare qui.
Io: si andiamo

Dissi stancandomi dalle braccia della mia migliore amica sorridendogli a malapena,respirai profondamente e poi entrammo di nuovo in casa e Bonnie salutò tutti ci sedemmo vicino mentre Damon veniva verso il salone mettendosi davanti al camino guardando Katherine con un aria da mezzo omicida,ma nessuno disse nulla fino a quando dopo tempo Stefan riprese la parola.
 
Stefan: allora Katherine hai detto a me e Elena che c’è una nuova “minaccia” che colpirà Mystic Falls. –La guardò.- Vuoi dirci tutto?
Damon: ma tanto sarà un'altra cavolata che si inventa.
Katherine: cavolata? Davvero Damon? Per adesso è grazie a me che Elena è ancora viva che il sangue dei Doppelganger non è “puro” grazie al tuo amico Enzo che ha ucciso una strega e successivamente il Doppelganger di Stefan. Ma comunque tornando a noi una strega molto potente di nome Shila mi ha fatto ritornare in vita dicendo che io sono l’unica speranza che l’equilibrio non ritorni in questo mondo o qualcosa del genere.
Io: cosa stai dicendo?
Katherine: Elena sto dicendo che la minaccia che è qui che è uscita dal corpo di Bonnie,non è come Klaus lui ha l’oscurità dentro ed ha voglia di vendetta..
Bonnie: lui chi è?
Katherine: è Markos il primo viaggiatore,ma è meglio che vi racconti la sua storia dall’inizio.
 
Disse guardandoci ad uno a uno anche lo sguardo di Damon si fece preoccupato e un po’ curioso si alzò e si mise davanti a noi cominciando a raccontare ogni cosa.
 
Katherine: Markos era nato 2000 anni fa nell’antica Grecia quando nacquero i primi Doppelganger,ovvero Silas e Amara ma ancora non erano attratti l’uno dall’altra erano persone normali che vivevano la loro vita. Markos era innamorato di una potente strega bellissima ovvero Qetsiyah..
Stefan: Tessa..?
Katherine: si proprio lei. –dissi e ritornai subito al mio racconto detto con le stesse parole di Shila.- Lui voleva sposarla per far si che il loro potere durasse a lungo,in quel tempo non c’era ancora odio tra streghe e viaggiatori ognuno aveva i loro poteri e andavano d’accordo come se fosse una cosa naturale.. Fino a quando Qetsiyah conobbe Silas innamorandosi perdutamente cosi annullò il fidanzamento con Markos passarono dei mesi e lei viveva la sua storia d’amore fino a quando lui pianificò la sua vendetta facendo che Amara e Silas si innamorarono che lui non aveva occhi per nessuno facendo in modo che Qetsiyah soffrisse come aveva sofferto lui quando lei era corsa tra le braccia del Doppelganger. Dopo 500 anni delle streghe uccisero Markos scoprendo ogni cosa che aveva fatto alla loro antenata e decisero che ogni Viaggiatore non avrebbe mai avuto una casa lui prima che morisse urlò:”Un giorno tornerò,e quando tornerò vi giuro che porterò l’equilibrio senza nessun essere sopranaturale al mondo”. –Fece una pausa guardandoci.- A quanto pare quel giorno è arrivato.
 
Rimanemmo tutti in silenzio e anche spiazzati da quello che ci aveva appena raccontato infondo non avevamo conosciuto bene Tessa per conoscere tutta la storia della sua vita,guardai per un attimo Bonnie notando che era sbiancata man mano che aveva sentito il nome “Markos” ad un tratto era diventa come se non fosse nella stanza insieme a noi forse era proprio questo che mi aveva detto questa mattina a lezione?
Mi portai una mano fra i capelli pensando di trovare una soluzione o almeno cercare di credere a Katherine per una volta come per il nostro primo incontro non aveva avuto torto con Klaus che mi voleva ma poi? Come potevo adesso dopo quello che mi aveva fatto?
Certo,eravamo nemiche ma rubare il corpo e una vita ad una persona,era veramente una cosa grossa.
 
Pov. Katherine
 
Dopo aver detto la vera storia tra Markos e Qetsiyah rimassero per un bel po’ in silenzio guardai i sguardi dei presenti specialmente quello di Bonnie che era sbiancato,di certo essendo l’Ancora aveva sentito quel nome e anche in questo Shila aveva ragione,sapeva di tutto e di tutti anche che non mi avrebbe ucciso.. Beh in questo avevo ancora qualche dubbio ma per adesso ero ancora in carne d’ossa infondo se Elena e Stefan fossero stati ancora vivi e con il loro sangue che circolava sarebbe stato solo grazie a me.
 
Damon: e quindi? Peccato che la cara streghetta si è suicidata proprio in questo salotto vicino al tavolino. –Dice tranquillo.- Quindi ritornasse all’altro lato.
Io: Damon non sto scherzando è una cosa seria non centra la vendetta di amore verso Qetsiyah lui ha sempre odiato noi esseri sopranaturali.
Stefan: come sai tutte queste cose?
Io: me lo ha detto la strega che mi ha fatto ritornare in vita. –Guardai Stefan e poi guardai Alaric.- E ha fatto ritornare in vita anche Alaric.
Bonnie: quindi Markos cosa vuole?
Io: vuole il sangue di Stefan e Elena siccome loro almeno i Viaggiatori presumano che loro siano gli ultimi Doppelganger il loro sangue è puro anche se non è cosi.. La Congrega di streghe dove fanno parte anche Liv e Luke proteggono da secoli noi Doppelganger infatti l’ultimo Doppelganger di Stefan lo ha ucciso Enzo. –Dico guardando Damon e poi guardo i presenti.- Ma per fortuna Shila mi ha fatto ritornare indietro con un incantesimo in modo che loro non sanno della mia presenza.
Elena: è assurdo tutto ciò.
Io: no Elena non è tutto assurdo è la pura verità presumo che hai già avuto le famosi “visioni”.
 
Dissi facendo le virgolette e mi alzai dal divano guardando meglio la mia Doppelganger che sbiancava sorrisi tra me e me ora era meglio aggiungere il fatto che preferivo di più da tutta questa enorme storia,con la coda dell’occhio guardai Damon che era quasi innervosito dalla storia delle visioni.
 
Io: bene tranquilli non è Stefan che lei ha sognato.
Alaric: che intendi dire?
Io: era Tom Avery il vero Doppelganger destinato a Elena non è Stefan ma il defunto Tom. –dissi facendo una piccola pausa.- Amara era destinata a Silas come ben sapete.. Io ero o sono non lo so nemmeno più io destinata a Stefan..
 
Dissi e quest’ultimo alzò lo sguardo verso di me con gli occhi pieni di sorpresa,sapendo tutto ciò l’amore che la mia doppelganger con l’uomo che amo era stato tutto reale non una cosa che ci univa dal sangue,un attrazione nonostante tutto io lo amavo lo stesso per ogni sua scelta,sapendo bene che questo non lo pensava Katherine ma l’altra parte di me che era ingenua e si innamorava facilmente.
Ritornai seduta mentre il silenzio era sceso di nuovo in quella stanza giocai con un po’ di nervoso che non ne capivo il motivo con una ciocca dei miei capelli,sentendo lo sguardo di Elena che mi fissava la guardai anche io,non lo distolse nemmeno per mezzo secondo ma non gli avrei chiesto scusa per quello che avevo fatto sapevo benissimo ciò che stava per immaginare e che se fosse stato per lei mi avrebbe ucciso anche adesso in questo preciso momento,si alzò e un mio allarme cominciò a suonare ma prese a camminare nervosamente avanti e indietro distolsi lo sguardo verso il cammino ormai spento per il caldo che stava arrivando nella piccola cittadina.
Dopo attimi di attesa e Elena che camminava sempre di più avanti e indietro esclamò qualcosa alzai un sopracciglio guardandola di nuovo mentre tutti giravano lo sguardo dal pavimento verso di lei.
 
Elena: bene ci sono ho trovato una soluzione!
Alaric: quale?
Elena: Laurel ci può aiutare lei ha scoperto ciò che mi ha fatto Katherine e se non fosse stato per lei forse non sarei mai tornata. –disse guardandomi storto.- E siccome io di lei non mi fido.
Io: ahah no davvero? Vuoi chiedere a Laurel se ti aiuta a sconfiggere Markos o se è tutto vero? Povera ingenua,se ha detto tutto l’imbroglio era solo perché io dentro di te il tuo sangue non era puro.
Elena: e devo credere a te? O meglio fidarmi di te dopo tutto quello che mi hai fatto?!
Io: non devi fidarmi di me ma di Shila fai conto che io sono la sua porta voce guarda che se avrei potuto sarei davvero felice che la tua faccia da ingenua non sarebbe più su questo mondo.
Elena: mi fido di Laurel mi dispiace per te.
Io: ahah ma tu davvero non la conosci a Laurel lei è molto più stronza e manipolatrice di me è più crudele di Klaus fa la faccia da angelo ma in realtà è il diavolo in persona.
Elena: ha salvato anche me e Damon dal virus al quale tu non contenta mi hai iniettato.
 
Feci una piccola risata sbattendo le mani sulle mie gambe e poi alzarmi dal divano scuotendo la testa e poi mi girai verso di Elena guardandola dritto nei occhi come poteva essere cosi ingenua? Laurel era molto più crudele di me quando aiuta qualcuno non lo fa per beneficenza ma ha sempre un suo torna conto,vedendoli mi veniva pena per loro come potevano essere ingenui tutti? Laurel buona? Allora si che fossi diventata una santa con dei principi peggio di Elijah,io fosse ero cattiva e crudele ma non quanto lei,lei superava ogni cosi.
Sospirai cercando di calmare il tono della mia voce ignorando ogni tipo di odio.
 
Io: se vi ha salvato è stato solo perché ha uno scopo e il suo scopo è Markos.
Damon: come mai ne sei cosi sicura?
Io: perché la conosco più di voi.. –feci una pausa.- So di cosa è capace se si tratta di Markos.
Stefan: che intendi dire Katherine?
Io: Laurel non è buona non lo è mai stata lei ama Markos –li guardo- non gli importa di niente e di nessuno si sacrificò per riaverlo in vita per trovare il tuo Doppelganger Stefan e poi volevano farmi morire avevo solo 14 anni.. Mio padre si rifiutò e lei mi ha rovinato la vita,non aiuta mai nessuno dopo lei vuole sempre un torna conto. Quindi non vi fidate di lei perché io ho rubato il tuo corpo Elena e non ti chiederò scusa per questo. -Girai lo sguardo verso di lei.-  Ma lei ti vuole morta vuole ogni goccia di sangue per riavere Markos e non si fermerà fino a quando non lo avrà.
 
Dissi seria ricordandomi vari avvenimenti di quando lei mi aveva rovinato la vita,forse a quest’ora non sarei stata una vampira distolgo ogni pensiero lontano richiudendolo in un cassetto.

Io: lei è peggio di Klaus.
Elena: lei mi disse che uccisi il suo “vero amore” quindi anche tu sei peggio di Klaus.
Io: si Elena ma Sebastian mi sarà grato che lo ucciso. Non era lui in quel momento.
Bonnie: che intendi dire Katherine?
Io: era Markos quando lo incontrai la prima volta era strano conoscevo il vero Sebastian ed quando gli domandai una cosa che sapevamo entrambi lui non seppe rispondermi cosi mi mangiai la foglia che qualcuno era entrato nel suo corpo. Non so come avevano fatto ma per un bel po’ di anni quasi mezzo secolo erano riusciti a far entrare Markos in quel corpo.
Bonnie: fino a trovare l’Ancora per riavere il suo corpo indietro..
Io: esatto Bon Bon io ora devo andare –li guardai poi mi fermai su Bonnie.- credo che io e te dobbiamo fare una chiacchierata da soli me lo ha chiesto Shila..
Bonnie: va bene mandami un messaggio dove dobbiamo incontrarci.
 
Annuisco e salutai i presenti uscendo dal pensionato chiamando direttamente Shila dicendole che tutto era andato secondo i piani e non mi credevano molto cosi gli avevo lasciato un po’ il tempo di riflettere e che nel pomeriggio avrei parlato con Bonnie.
 
Pov. Damon
 
Appena sentimmo la presenza di Katherine scomparire tutti ci guardammo io presi un altro bicchiere di bourbon bevendo tutto in un sorso,evitando difficilmente lo sguardo di Elena che sentivo addosso avrei voluto guardarla prenderla e baciarla davanti a tutti ma era per il suo bene.
Ora avevo la conferma se davvero Katherine aveva ragione lei era destinata a Stefan ma io non le credevo sapevo che sia mio fratello che Elena stavano avendo visioni su un loro “futuro umano” insieme quasi che lo stavano mettendo sotto in pieno giorno ma io non avrei potuto fare nulla.
Lei anche se era la mia vita non sarebbe mai stata del tutto mia.
Quel triangolo ci sarebbe stato sempre.
Ma in un momento mi venne in mente Celine e i vampiri di ieri notte che avevano attaccato sia me che Alaric che ormai era un vampiro originale senza dire nulla salgo di sopra togliendomi la maglia ormai rovinata per colpa di quel paletto,misi una camicia nera e dei nuovi pantaloni puliti e non pieni di sangue polvere mischiata col fango purtroppo prima non ne ho avuto mi sistemo i capelli e quando scendo di nuovo giù tutti stavano parlando della questione “Markos,Laurel e Katherine”,mi avvicinai di nuovo al mio bicchiere bevendo un altro sorso di bourbon quando sarei stato con Celine ne avrei avuto bisogno se non fosse stata lei ad uccidermi mi girai per un attimo verso di Elena che diceva di non fidarsi della sua Doppelganger cattiva sorrisi dolcemente osservando ogni angolo del suo viso,mi mancava.. Mi mancava dimostrare il suo amore per lei,chiamarla di notte amore quando dormiva mi mancava ogni cosa di lei,quando si accorse di me distolsi lo sguardo guardando Bonnie per un momento senti lo sguardo di mio fratello addosso ma ignorai anche lui.

Bonnie: sentite so che Katherine non è una santa ma mia nonna dice di fidarci di Shila infondo una verità l’ha detta. –Fece una pausa.- Non vi ho detto nulla anzi ti avevo accennato qualcosa ieri Elena penso che qualcuno non so come abbia fatto ma è uscito.. –Ci guardò a tutti.- E sono sicura che sia Markos.
Io: beh Katherine Pierce non è mai stata una santa ma sono d’accordo con Bonnie infondo quella Laurel non mi è mai piaciuta davvero. –Dico esprimendo il mio parere e poi aggiunsi.- Scusate ma ora devo andare da una carissima persona che ieri notte ha scagliato a me e Rick non so quanti vampiri
Stefan: cosa?
Io: ti spiegherà Rick.
Alaric: vuoi che venga con te?
Io: nono me la cavo da solo so come prenderla
 
Dissi e anche non volendo lanciai una frecciatina ad Elena le diedi uno sguardo veloce poi esco fuori dalla stanza entrando in macchina partendo velocemente e mi dirigo verso il comune di Mystic Falls,parcheggiai la mia macchina quando incontrai Liz che stava uscendo dall’enorme edificio le chiesi se il sindaco fosse dentro ma non gli diedi il particolare per cui la volevo vedere,mi guardò un po’ strano e poi disse di si ma avrei dovuto aspettare un bel po’ annuisco e la ringraziai sorridendogli salendo di sopra.
Ad ogni scalino era un passo dalla mia futura morte? Celine si sarebbe di certo vendicata ora che ero venuto da solo nella sua “tana” infondo ero come un topolino quando esce per prendere il suo pezzo di formaggio entrando definitivamente nella trappola che gli avevano preparato ma prima che sarebbe successo avrei voluto parlare con lei. Beh almeno ci avrei provato,quando arrivai le sedie erano tutte vuote mi concentrai meglio sentendo le voci mentre parlavano con qualcuno che fosse del consiglio di Mystic Falls o almeno quelli nuovi le domandavano se fosse davvero in grado di essere un sindaco e di proteggere i cittadini da ogni forza malvagia ma questa città era una calamita da ogni male ad un tratto usci la sua segretaria chiedendomi se avevo un appuntamento mi alzai soggiogandola di dire al sindaco che Damon Salvatore era qui lei annui un po’ incantata dai miei occhi poi le sorrisi ritornando a sedere mentre lei prendeva delle tazze con del caffè correndo subito dentro.
Presi il mio telefono notando ogni chiamata di mio fratello e lo sfondo mio e di Elena quando eravamo andati al mare avevano tutti ragione non sapevo per quanto avrei durato la mia falsa del “non voglio più vederti,ne toccarti ne parlarti ecc” perfino Enzo mi aveva detto di rimettere la mia testa da innamorato apposto perché cosi non gli piacevo per nulla infondo non riuscivo più a comprendere nessuno e la rabbia cresceva di nuovo sapevo bene perché mi sentivo in colpa per Enzo anche se lui era vivo,anche se gi avevo ucciso la donna che amava ma lui mi disse che non c’erano problemi gli dovevo per caso credere?
Posai di nuovo il mio telefono nella tasca del mio pantalone dovevo smetterla di pensare in quel momento anche se era vero che questo “Markos” voleva farle del male mi impediva di non preoccuparmi per lei,sbuffai tamburellando le dita sui braccioli della sedia guardando dritto la porta senti la voce tremolante della segretaria che diceva a Celine che io ero fuori che l’aspettavo per un incontro senza un appuntamento sulla sua gente piena lei rispose che lo aveva in privato,lo sapevo che non si sarebbe lasciata sfuggire un motivo per strapparmi il cuore dal petto; dopo lunghi minuti di attesa che sembravano non voler finire mai delle persone del consiglio conoscevo troppo bene quelle facce uscirono dall’ufficio del sindaco borbottando insicuri che fosse la scelta migliore alzai gli occhi al cielo sorridendo,avranno molti guai a breve la segretaria mi disse che potevo entrare e che a breve sarebbe arrivata annuisco ringraziandola entrando dentro l’ufficio ci ero stato solamente una volta quando era viva Carol Lockwood,mi era dispiaciuto della sua morte tranne quella di suo marito visto che dopo aveva fatto la fine dei vampiri della cripta e per poco avrei fatto la stessa fine,mi guardai di nuovo intorno era in disordine tutti fogli appoggiati dappertutto senti il rumore della porta chiudersi e poi dei passi venire dietro di me.
 
Celine: che bella sorpresa Damon.
 
Sorrisi senza dire nulla mi girai guardando i suoi occhi verdi che un tempo molto lontano avevo provato una lunga attrazione per il suo fisico dimenticando per un momento Katherine,ma era stato davvero per poco.
 
Io: Celine! Che puoi farci sono un uomo pieno di sorprese ma tu ne fai troppe.
Celine: beh vero scusami il disordine ma sto studiando ogni caso sopranaturale di Mystic Falls. E’ una calamita questo posto.
Io: per una volta nella mia esistenza da vampiro sono d’accordo con te.
 
Mi fece un segno distratto cercando di sistemare meglio i capelli un po’ arruffati mentre si sedeva sulla sua sedia mi siedo anche io,accavallò la gamba rilassando la schiena sullo schienale i suoi occhi verdi mi scrutavano da cima infondo alzai lo sguardo verso di lei notando quando fosse cambiata ma di certo il suo sguardo non lo era,se non avessi passato con tanti anni con lei giorno e notte mi sarei illuso del suo sguardo curioso poteva passargli in due secondi diventando violenta e vendicativa.
Rimanemmo per un bel po’ in silenzio alla fine lei si alzò sospirando versandosi un po’ di bourbon che poi passò anche a me lo accettai sentendo subito l’odore non mi sembrava di sentire odore di verbena o qualcos’altro,stufa di quel silenzio rompe il ghiaccio.
 
Celine: allora Damon come mai sei qui?
Io: ti devo dire anche il motivo?
Celine: certo non ho una sfera magica.
Io: i vampiri di ieri notte.
Celine: vampiri? Pensi che io voglia ucciderti?
Io: beh chi non lo vuoi? Poi infondo ti ho fatto soffrire.
Celine: Damon mi è già passata. –sorrise- Vuol dire che non ero io la donna che doveva restarti accanto rendendoti felice. Comunque qui non ho vampiri è un affare privato non centra nulla con..
 
Mentre stava finendo la frase si fermò di colpo con l’arrivo della segretaria che non aveva nemmeno bussato mi girai a guardarla di nuovo notando che era bassina riccia con dei grandi occhiali da vista,disse qualcosa di incompressibile e un scusa scappando quasi via dall’ufficio ad un tratto senti qualcuno che entrava nella stanza vidi Celine alzarsi di scatto il suo corpo era diventato di pietra e serio mi girai anche io guardando l’uomo che non aveva un bel aspetto.
 
X: Celine Vladimir e Damon Salvatore sono lieto di conoscervi di persona finalmente.
Celine: Markos..
 
Disse quasi in un sussulto saltai in piedi guardandolo,Katherine questa mattina aveva ragione su tutto ci fece un sorriso.
 
Pov. Elena
 
Ero appena arrivata al college stanca di quello che avevo passato la notte precedente con la mia peggior nemica,non sapevo se crederle o no anche Damon e Alaric erano un po’ confusi e non riuscivano a credere alle parole il contrario erano Stefan e Bonnie.
Era strana ieri sera quando Katherine raccontava tutto ma non riuscivo a capire cosa le passava tra la testa,invece Stefan si leggeva nei suoi occhi che amava ancora Katherine e che le credeva senza nemmeno il minimo sospetto ma io mi sarei fidata di Laurel è stata l’unica a scoprire che Katherine aveva rubato il mio corpo. Perché dovevo avere il sospetto su di lei?
Entrai nel bagno facendomi una doccia veloce per fortuna Caroline non era li non me la sentivo di raccontare tutto la testa faceva male per tutto quello che stava succedendo avevo solamente voglia di stare tra le braccia di Damon sentire la protezione che mi entrava dentro dicendomi che avremo risolto anche questo male. Ma tutto era cambiato,io e lui non eravamo più un noi ero finalmente pronta avevo finalmente capito chi volevo al mio fianco fino alla fine o meglio fino alla eternità ma ora ci si metteva quella stupida faccenda.
Usci velocemente dalla doccia asciugandomi non volevo più pensare dopo che sarei andata da Laurel avrei finalmente parlato con Damon non mi importava del destino dei Doppelganger io amavo lui e avrei continuato a farlo. Volevo lui e lo avrei avuto.
Come avevamo superato l’asservimento,avremo superato anche questa.
Misi una maglietta verde con un jeans e un paio di scarpe di ginnastica mi aggiustai un po’ i capelli e presi un foglietto piegato a quattro con l’indirizzo del motel dove risedeva Laurel con un  tizio andai velocemente alla macchina mettendo in moto. Usci dal campus dirigendomi verso un piccolo paesino dove c’era un benzinaio,un piccolo supermercato con un appartamento dei residenti che avevano i loro negozi e infine c’era un motel.
Quando arrivai parcheggiai al di fuori del motel chiudendo a chiave notando che c’era anche un bar pieno di ubriaconi che mi guardavano maliziosi feci una faccia schifata sentendo l’odore del sangue entrare nelle narici,mi ero cosi abituata ad andare a caccia ogni mattina che oggi non l’avevo potuto fare ma ero qui per cose importanti. Non mi potevo permettere di uccidere o mordere qualcuno allontanai ogni mio pensiero di mordere uno di quei ubriaconi ed entrai nel cancello dove c’era un enorme parcheggio e un uomo che fumava una sigaretta sembrava tanto uno di quei tipi al bar di sicuro era il proprietario,presi il biglietto dalla tasca del mio jeans guardando il numero della camera. La 20 mi guardai intorno notando che al piano terra arriva solamente alla 10,salgo le scale di ferro che erano piuttosto pericolose percorsi il lungo corridoio quando un po’ di vento mi schiaffò il viso alzai lo sguardo verso il cielo che divenne man mano nero con dei lampi,ci mancava solo questa,pensai e arrivai davanti alla porta numero 20 e bussai attendendo che aprisse cercai di guardare dietro la finestra ma la tenda copriva tutto bene.
Aspettai dei minuti che sembravano non finire mai e bussai di nuovo guardai di nuovo il cielo che cominciò a piovere maledicendomi di non essermi portata un giacchino questo tempo era davvero pazzo misi una ciocca dietro i capelli,perché Laurel non rispondeva? La macchina era li infondo mi morsi il labbro una parte di me diceva che Katherine aveva ragione ma no non l’avrei creduta,lei era una bugiarda perché doveva aver ragione? Poi dopo che mi aveva rapito il mio corpo avrei dovuto perdonarla come aveva fatto Stefan? No. Non l’avrei mai perdonata speravo che tutto ciò fosse un brutto sogno preferivo correre per le strade del campus a bere dal collo di quelli che come me facevano jogging. O forse,fare qualcosa nella mia vita da vampira che sembrava tutto divertente da come mi aveva raccontato Damon ma forse era davvero MF il problema.. O io.
Da quando ero diventata una vampira ero davvero cambiata,Caroline me lo ripeteva sempre diceva che la Elena umana non si sarebbe mai messa con un vampiro cattivo come Damon ma si sbagliava forse diventare vampira mi ha solamente aiutato ora ero forte non ero più la piccola indifesa Elena Gilbert che quando da piccolina ero al parco con Caroline,Bonnie e Matt un amico di Tyler mi aveva buttato per terra ferendomi alla gamba ed io mi alzai correndo via piangendo ignorando i miei amici mi chiamavano ero andata da mio padre. Ma ora era diverso,sapevo difendermi ero diventata forte.
Sospirai incrociando le braccia al petto stanca di aspettare ancora al freddo mi appoggiai alla ringhiera prima di bussare di nuovo senti il mio telefono squillare lo presi,era un messaggio di Stefan inarcai un po’ le sopraciglia apro: - Elena dove sei? Bonnie ha parlato con la nonna e visto che non si crede del tutto a Katherine ha chiamato la strega che ha portato in vita.. Ed ha confermato tutto ogni cosa torna presto a casa. – rilessi più volte il messaggio prima di rispondere ma io anche dopo quella conferma che Stefan diceva continuavo a non crederle infondo dopo tutto quello che ci ha fatto era difficile crederle,mi morsi il labbro e poi andai su “rispondi”. – Ehi Stef devo risolvere alcune cose,se voi credete a Katherine io non mi fido di lei sto aspettando Laurel quindi appena ho parlato con lei torno. A dopo. –
Inviai il messaggio e poi bussai di nuovo mi ricordai di avere il suo numero riprendo il mio telefono andando su rubrica cercando subito il suo numero quando senti la voce di Laurel e un uomo il mio istinto mi spinse a nascondermi dietro alla parete che portava al secondo piano mi appoggiai al muro concentrandomi bene di quello che dicevano.
 
Laurel: quindi tu vuoi che io riporti in vita la tua amata,Maggie?
X: si Laurel farei qualunque cosa per riportarla da me.
 
Enzo? Cosa ci faceva li con Laurel? Non sapevo che si conoscevano.
 
Laurel: tutto?
Enzo: certo!
Laurel: c’è una cosa che puoi fare per me anzi per tutta la mia famiglia.
Enzo: intendi i viaggiatori?
Laurel: si tu lo sai che noi non abbiamo mai un posto fisso e questo motel presto lo lascerò per colpa delle streghe ma ora dopo tanti secoli che cercavamo l’ancora finalmente siamo riusciti a riportare in vita Markos. –sorrise.- E quello che aspettiamo da secoli di stare nel nostro corpo di avere una casa si può realizzare.
Enzo: e io cosa centro in tutto ciò?
Laurel: purtroppo per far si che l’incantesimo vada a buon fine ci servono l’ingredienti principali.
Enzo: e non li potete prendere voi?
Laurel: si possiamo ma tu sei molto vicino alla fonte. –disse seria ma con un sorriso maligno in volto.- Ovviamente se vuoi la tua Maggie devi fare qualche sacrificio.
Enzo: ok.. Dimmi tutto ti ho detto che farei di tutto per riaverla al mio fianco per l’eternità.
Laurel: devi rapire Stefan e Elena basta che rapisci anche uno di loro e l’altro verrà come un cagnolino.
 
Il mio respirò si bloccò di colpo quando Laurel disse a Enzo che doveva rapire me o Stefan oppure entrambi.
Visto? Aveva ragione,disse l’altra parte di me che non si faceva un milione di domande cercando di trovare una risposta o una spiegazione a tutto. Ok Elena stai calma non credo che si siano accorti che tu sei li.. Quindi ho ancora una possibilità di scappare via.
 
Enzo: e che avrebbero di speciale Stefan e Elena?
Laurel: il loro sangue spezza ogni incantesimo.
Enzo: il sangue?
Laurel: si Enzo da quando sia Tom Avery ed anche Katerina è finalmente morta. –Disse con un strano sorriso sul volto.- Ora il loro sangue è puro come hai primi Doppelganger prima che nascessero gli altri ora potremo riavere la nostra casa.
Enzo: capisco..
Laurel: sei sicuro di volerlo fare Enzo?
Enzo: certo. –Disse guardandola nei occhi.- Te lo detto per riavere indietro la mia Maggie farei di tutto.
 
I due sorrisero complici mi guardai intorno portandomi una ciocca di capelli dietro all’orecchio non avevo via di scampo guardai di sotto,se non quella di saltare senza far rumore e sfuggire via da quel posto sembrava l’unica soluzione per scappare senza farmi vedere,do un altro sguardo furtivo ed i due stavano ancora parlando di Markos guardai davanti a me poi salgo sulla ringhiera di ferro arrugginito avevo fatto bene a mettermi le scarpe da ginnastica,pensai mentre mi buttai giù nel vuoto atterrai perfettamente diedi di nuovo uno sguardo in giro cercando una via di uscita secondaria.
Mi arrampicai sul cancello chiuso con un catenaccio saltando di nuovo e poi corsi finalmente alla macchina entrai mettendo velocemente in moto uscendo dal parcheggio del bar dirigendomi verso la strada,mi spostai una ciocca bagnata davanti il viso mentre quella conversazione mi ritornava dalla mente.. Com’era possibile? Katherine aveva davvero ragione su Laurel lei avrebbe messo Markos davanti a tutti non gli importava di nessuno,odiavo dar ragione a lei però lo avevo visto con i miei occhi come potevano scappare io e Stefan da loro? Potevano fare incantesimi di localizzazione come le streghe e non ci sarebbe stato via di scampo se scappavamo sempre.
Ad un tratto una strana sensazione mi invase il petto,dovevo avvisare Damon lui era l’unico che poteva venire subito li doveva sapere di Laurel e di Enzo presi il mio smartphone dalla tasca continuando a guidare più velocemente che potevo composi il suo numero portandolo all’orecchio guardandomi intorno mentre guidava.
Rispondi amore mio.
Le mie dite strinsero forte il volante mentre guidavo ad alta velocità entrando nel sentiero di un bosco isolato,quella sensazione bussava sempre più forte volevo solo che Damon rispondesse alla fine mi arresi e aspettai la sua segreteria telefonica appena parti.
 
Io: Damon.. So che mi eviti ma ho pensato di chiamare solo te.. Ma.. Katherine aveva ragione.. Laurel.. Enzo ne è.. Ma cosa..
 
Una donna si era buttata davanti alla macchina mentre correvo frenai bruscamente andando a sbattere contro il volante e il telefono era caduto da qualche parte dentro la macchina lo presi notando che si era spento,spensi uscendo velocemente andando verso il corpo della donna il suo collo era pieno di sangue mi abbassai mettendole due dita sul collo sperando di sentire il battito il suo cuore si era fermato non poteva essere,d’istinto presi il mio polso mordendolo mettendole sulle labbra della donna ma era del tutto inutile senti la risata malefica del dottor Wes mi alzai di scatto girandomi verso di loro notai nella sua mano una siringa sicuramente era della verbena ma Laurel non ci aveva detto che lo aveva ucciso? Odiavo ammetterlo per la seconda o terza volta ma Katherine non aveva sbagliato sul conto di Laurel ma ora che potevo fare? Sapevo di essere spacciata il mio telefono era ancora nella macchina mi ricomposi ero pur sempre una Petrova perché mi dovevo abbassare a loro? Se era una cosa che avevo imparato da quando i miei genitori erano morti e i vampiri erano entrati nella mia vita era che non dovevo arrendermi ma combattere sempre fino all’ultimo respiro. E io davanti a me ne avevo tanti,sapevo combattere grazie ad Alaric non dovevo aver paura di niente nemmeno di quei due che sapevano essere chissà chi.
 
Io: uccidere un innocente solo per prendere me? Wow cosa davvero da brave persone. –guardai Enzo.- Pensi davvero che loro riporteranno in vita Maggie?
Enzo: si che lo faranno
Io: no Enzo non lo faranno perché quando avranno me e Stefan uccideranno anche te questo è poco ma sicuro sei stato troppo tempo rinchiuso in una cella.
Enzo: ho sempre vissuto prima di te ragazzina prima che mi rinchiudessero in una cella.
Io: a Damon non ci pensi? Ora che ti ha ritrovato e avete fatto pace tu mi porti dove mi vogliono uccidere sai lui non te lo permetterà.
Enzo: ahah gli faccio solamente un piacere e poi a lui di te non importa più nulla.
 
Elena,resisti. Senti una voce famigliare dentro la mia mente mi guardai intorno confusa ma cercai di non farlo notare a i miei nuovi nemici.
Damon..? Chiesi un po’ confusa.
Si principessa,sto arrivando.
Cercai di sorridere dentro di me sapevo che lui non mi avrebbe mai abbandonata mentre mi ero per un attimo distratta Enzo mi prese buttandomi sopra la mia auto mi copro il viso quando il vetro si rompe in mille pezzi mi alzai di scatto prendendo un pezzo di vetro che si era infilato dentro il mio fianco,in due minuti fui davanti a lui combattemmo per un bel po’ tenevo nascosto quel pezzettino di vetro sperando sempre che Damon arrivasse in fretta di sicuro Wes aveva dato qualcosa ad Enzo era troppo forte. Mi buttai addosso a lui prendendo finalmente quel pezzetto di vetro infilzandolo nel collo mise le sue mani intorno al mio stringendole forte cercai di respirare mentre con una mano gli graffiavo il polso sperando che allentasse un po’ la presa spinsi di più quel pezzo di vetro ad un tratto senti un ago entrare dentro la mia schiena senti subito la verbena che bruciava in quel punto la mia mente si oscuro man mano non riuscivo più a tenere gli occhi aperti lasciai la presa l’ultima cosa che senti un tonfo di un corpo che cadeva per terra e poi tutto buio.
 
Pov. Damon
 
Quando Markos era entrato nell’ufficio di Celine quei due minuti furono i più lunghi della mia intera esistenza quando usci di corsa mi sentivo che le stava accadendo qualcosa quando provai a chiamarla e senti che disse il mio nome mi ero sorpreso guidando sempre più veloce facendomi dire da Liv dove si trovava avevo preso ogni suo vestito dovevamo scappare da Mystic Falls Celine mi aveva raccontato molto più approfondito la storia dei Doppelganger dicendomi che il sangue di Elena era quello che serviva di più,se lei non ci sarebbe stata loro non avrebbero potuto fare nulla,Stefan era d’accordo con questa mia scelta.
Arrivai dietro di Wes notando che stava iniettando qualcosa ad Elena che stava combattendo con qualcuno gli strappai in un colpo netto il cuore avevo sempre desiderato di farlo da quando aveva messo le mani addosso a Elena lo buttai a terra pulendomi la mano e tolsi subito la siringa dalla schiena che nel frattempo era svenuta l’appoggiai delicatamente sull’asfalto poi guardai il ragazzo che si stava togliendo un pezzo di vetro dalla spalla.. Enzo? Ci guardammo.
Il mio amico.
Il mio compagno di cella.
Stava rapendo la mia ragazza?
Non ci pensai nemmeno due volte quando si alzò misi le mani sul suo collo rompendolo in un gesto netto ripresi tra le mie braccia Elena ormai era notte fonda la misi comoda sul sedile posteriore in due secondi mi ritrovavo nel lato guida e la guardai accarezzando il suo viso morbido da quante settimane avevo desiderato di farlo?
Sorrisi dolcemente continuando.
 
Io: sei al sicuro principessa.
 
Le sussurrai nel suo orecchio partendo velocemente lontano da tutti i viaggiatori ma specialmente da Mystic Falls.


-Buonasera ragazze! Quando sarà passato quasi un anno?
Ho di nuovo pubblicato un capitolo piuttosto lungo di questa FF.. Lo avevo scritto da tempo ma ero un pò insicura se pubblicarlo o meno ma ho deciso di farlo visto che questo sarà il penultimo capitolo mi dispiace per chi segue questa fanfiction ma purtroppo non ho più ispirazione infatti cercherò di scrivere come meglio posso l'ultimo capitolo.. Mi voglio impegnare con la mia nuova fanfiction su Tatia e Elijah ed un'altra futura che penso di pubblicare..
Comunque io spero che man mano o forse quando avrò la mente un pò meno occupata da questi mille pensieri.. E ritorna la mia amata ispirazione sulle fanfiction Delena la continuerò ovviamente con una seconda parte! 
Quindi... Ci sentiamo all'ultimo capitolo!
A presto,
DenyDF!

 

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