Parfume

di Dreamer 98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Janel ***
Capitolo 2: *** Il nuovo arrivato ***



Capitolo 1
*** Janel ***


PROLOGO
 
Jane era la classica ragazza semplice, la ragazza di cui nessuno si sarebbe mai interessato perché agli occhi degli altri secondo lei era invisibile, quasi come uno spettro.
D'altronde per lei questo era un bene, nessuno l’avrebbe mai potuta far soffrire, nessuno avrebbe mai potuto interferire durante il suo cammino.
Jane frequentava la terza al liceo di Londra, la città in cui fin da piccola viveva con la sua famiglia: Tom il padre, un ricco uomo d’affari troppo impegnato con il lavoro per pensare alla vita della figlia.
Ciò che più gli importava, oltre ai soldi, era il rendimento scolastico di Jane, non avrebbe mai voluto una figlia “stupida”.
Così definì la povera Jane in prima superiore quando portò a casa un sette in matematica.
Per lui degli otto erano il minimo.
Per fortuna c’era mamma Caroline che era una delle donne più buone del mondo nonostante, pure lei aveva a che fare con lo stesso lavoro del marito.
Al contrario di Tom era dolce e premurosa, non le importava che Jane prendesse il massimo dei voti in ogni materia, le bastava la sufficienza per proseguire.
Nonostante il sostegno della madre Jane non poteva commettere errori.
Odiava vedere suo padre arrabbiarsi e non aveva intenzione di deluderlo.
E poi cosa aveva oltre allo studio? Bé in realtà c’era una persona cui confidava proprio tutto.
Quella persona che sarebbe disposta persino a morire per lei: Mary.
Amiche inseparabili dalla prima elementare, le due giovani passano il loro tempo assieme soprattutto a scuola e qualche volta di sabato sera, quando il padre di Jane le permetteva di uscire, ovviamente.
Mary lo sapeva che il padre di Jane era parecchio severo, ma non per questo motivo aveva abbandonato l’amica, anzi, l’aveva sempre sostenuta in tutto.
Con lei aveva affrontato le sue più grandi paure.
Come quella volta in quarta elementare quando Mary non riusciva a trovare il coraggio per invitare il ragazzo dei suoi sogni alla sua festa di compleanno e grazie a Jane, che mise un bigliettino dell’invito dentro il suo zainetto, ora Mary e Lucas stanno insieme da sette anni.
Banale direte voi, ma per Mary questa è stata una delle cose più belle che Jane potesse mai farle.
L’aveva aiutata, voleva renderla felice e c’era riuscita.
Mary avrebbe fatto qualsiasi cosa possibile per la sua migliore amica.
Come avrete ben capito Jane era diversa da molte sue coetanee, non amava le feste, non amava ubriacarsi e ballare fino a tarda notte, non amava uscire a fare shopping tutti i weekend o uscire con i primi ragazzi che capitavano.
Ed ecco la nota dolente: RAGAZZI.
Jane non ne aveva mai avuto uno: non sapeva cos’era l’amore, lo leggeva sempre nei libri, ma non era mai stata innamorata sul serio durante i suoi sedici anni di vita.
Non credeva che due persone potessero amarsi nello stesso modo in cui i libri descrivono quel sentimento.
Forse perché aveva sempre letto cose troppo belle e irraggiungibili per lei, forse perché non era mai riuscita a trovare qualcuno di così perfetto come solo nei romanzi o nei film descrivono.
Forse perché quel moro dalla pelle ambrata e i capelli corvini non era ancora arrivato nella sua scuola.
Al suo terzo anno scolastico, dopo le vacanze estive.
A quanto pare le cose stavano per cambiare …
 
TO BE CONTINUED
 

Ed ecco il prologo! Come vi sembra? Dai fatemi sapere, sono curiosa, mi è venuta questa idea di scrivere una fan fiction, anche se non so esattamente il perché (?) Semplicemente mi annoiavo e ho deciso di cominciarla.
Allora, se mi lasciate qualche recensione, aumenterete la mia voglia di scrivere e anche la mia autostima, che onestamente non ho idea di dove sia finita.  ahaha
Ok basta me ne vado, a breve vi posto il primo capitolo! Baci. <33 

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Capitolo 2
*** Il nuovo arrivato ***


CAPITOLO 1
Il nuovo arrivato
 
Dopo tre mesi di vacanza che per Jane erano passati troppo in fretta, la ragazza varcò la porta del liceo linguistico a fianco della migliore amica Mary.
A essere sincera era un po’ curiosa di vedere i suoi compagni di classe e i loro cambiamenti durante l’estate, ma sapeva anche che dopo quel giorno tutto sarebbe cominciato daccapo e si sarebbe dovuta impegnare al massimo per non deludere il padre.
E poi quell’anno ci sarebbero stati gli stage e Jane doveva essere assolutamente preparata.
 
“ Ti prego Jane dimmi che questo è l’ultimo giorno di scuola e non il primo” Disse speranzosa Mary.
 
“Mi dispiace deluderti amica mia, ma oggi è proprio il 13 settembre” Disse Jane mentre entravano nella loro aula.
 
Mary era l’esatto opposto di Jane: Non amava studiare e adorava divertirsi.
Le due erano tanto diverse quanto uguali.
Una volta all’interno dell’aula Jane si guardò intorno e riconobbe i suoi compagni di classe che la salutarono con un caloroso: “Ciao”.
Infondo non erano poi così male.
Tutti tranne una: Betta.
Era la troia della scuola, ogni giorno usciva con un ragazzo di quinta e poi andava in giro a raccontare le sue “avventure”.
Come se a Jane importasse qualcosa.
E tanto per finire era anche la cheerleader più bella e brava della high school.
Jane non la sopportava, odiava il suo atteggiamento presuntuoso e il modo in cui camminava per i corridoi della scuola come se fosse chissà chi.
In quel momento Bettany parlava del più e del meno con il suo gruppetto di amiche e dopo poco si accorse della presenza delle due giovani.
 
“Ehi Mary! Jane..”
 
Salutò le due soffermandosi sul nome della mora e le rivolse un ghigno divertito squadrandola dalla testa ai piedi.
L’aveva detto che l’odiava?
Era talmente bella che la metteva in soggezione e della poca autostima che aveva non ne rimaneva neppure una briciola.
Non che fosse stata un mostro eh! Anzi, non si poteva definire una brutta ragazza, ma in confronto a Bettany pure Megan fox si sarebbe sentita a disagio.
L’unico difetto era di essere una troia.
Ma a quanto pare ne andava fiera.
 
“Avete sentito del nuovo arrivato in 5f?”
 
Ci domandò Bettany con il sorriso stampato sulla faccia.
 
“No, non ci interessa, per fortuna esistono persone che non pensano al cazzo dei nuovi arrivati dalla mattina alla sera”
 
Rispose Mary incurante degli sguardi di tutti i compagni su di lei.
Era abbastanza evidente che pure il loro, fosse un rapporto di odio.
Lo era eccome.
 
“Bè, non sapete che vi perdete”
 
Disse Bettany scambiando qualche risatina con le sue amichette pon pon.
 
Dopo qualche chiacchera scambiata con Mary, il professore di matematica entrò nell’aula e gli alunni si alzarono per buona educazione.
Parlarono di come avevano trascorso le vacanze e della poca voglia che la maggior parte di loro aveva di iniziare un nuovo anno scolastico e finalmente, la prima campanella suonò.
 
“Adesso ho latino, quindi ci vediamo all’ultima ora”
 
Disse Jane all’amica aprendo l’anta dell’armadietto.
 
“Io invece ho diritto, mi mancherai babe! “ Esclamò prima di andarsene dalla parte opposta.
 
Jane prese il libro di latino e lo strinse al petto, camminando per raggiungere la sua prossima aula.
Il corridoio era colmo di gente e immersa nella confusione Jane finì addosso a qualcuno facendo cadere il suo libro di latino a terra.
 
“Scusa io non ti avevo visto”
 
Si scusò la mora mentre raccoglieva il libro caduto.
 
“Ma guarda dove metti i piedi pivella”
 
Un ragazzo dalla pelle ambrata, gli occhi scuri e con dei capelli corvini alzati con un po’ di gel la guardò per poi andarsene imprecando sotto voce.
 
Pivella.
Ma chi si credeva di essere per chiamarla così?
Fanculo, non lo conosceva, ma già lo odiava.
E poi chi era? Jane non lo aveva mai visto prima d’ora.
 
 
“Basta, sono già stufa! Non ci voglio più tornare lì dentro”
 
Si lamentò Mary piagnucolando sulla spalla di Jane.
 
“Non dirlo a me, prima sono addirittura finita addosso ad un ragazzo più grande e indovina che ha detto?”
 
“Ehm.. scusa?”
 
Domandò Mary inarcando un sopracciglio.
 
“Certo, se solo fosse stata una persona normale.. Mi ha detto: Ma guarda dove metti i piedi pivella.
 
Provò ad imitare la voce del moro
 
L’amica scoppiò a ridere.
Che le prendeva adesso?
“Cosa c’è di tanto divertente?”
 
Chiese dubbiosa Jane.
 
“Era figo almeno questo mister simpatia?”
 
Jane esitò un po’ prima di rispondere.
Era figo? Si eccome.
Non aveva mai visto un ragazzo più bello.
Era così fottutamente perfetto, ma ovviamente era anche un coglione.
Strano, davvero.
 
“Non era tutta questa bellezza”
 
Mentì.
 
Jane salutò l’amica ed entrò in casa.
Menomale che al pomeriggio aveva casa libera.
Non avrebbe sopportato l’idea della madre e del padre che le facevano un milione di domande su come le era andata il suo primo giorno di scuola.
Jane era stanca e aveva solamente voglia di dormire, così dopo essersi messa dei leggins e una maglietta si distese a letto cercando di dormire.
Come se non bastasse però il suo cellulare cominciò a suonare e Jane fu costretta a rispondere a quella rompi scatole della sua migliore amica.
 
“Cosa vuoi rompi palle!”
 
“Scusa scusa, ma mi sono scordata di dirti che stasera c’è la festa a casa di Lucas”
 
“Oh no, non ci verrò”
 
“Ti prego J, fallo per me”
 
“Lo sai cosa penso riguardo alle feste, e poi i miei non mi lascerebbero”
 
“Dai li convinco io i tuoi, non ti preoccupare.. Ti voglio qui alle otto, baci”
 
Non ebbe neanche il tempo di ribattere che Mary le attaccò il telefono.
Poteva avere una migliore amica più testarda?
 
 
Arrivarono presto le sette di sera e Jane scese al piano di sotto per salutare i suoi che erano appena rientrati da lavoro.
Avrebbe chiesto loro il permesso per andare alla festa.
 
“Ciao mamma, ciao papà”
 
“Ciao tesoro”
 
Risposero all’unisono i suoi.
 
“Volev..”
 
“Mary ci ha chiamato per chiederci una cosa..”
 
La interruppe suo padre.
 
“Ah si?”
 
Fece la finta tonta Jane.
 
“Dai non fare finta di non sapere.. Comunque ci puoi andare alla festa! Conosciamo Lucas da molto tempo ed è un bravo ragazzo”
 
Disse il padre togliendosi la cravatta e appoggiando la valigetta da lavoro a terra.
 
“Grazie papà”
 
“Però dovrai rientrare per mezzanotte e non più tardi intesi?”
 
“Certo, grazie ancora”
 
Disse Jane e di corsa si recò in camera sua a prepararsi.
 
 
Jane si guardò un’ultima volta allo specchio: Le piaceva molto il vestitino nero che indossava e anche le scarpe con il tacco non troppo alto erano carine.
Mise un po’ di schiuma sui suoi capelli per farli diventare ancora più ricci.
Scese al piano di sotto e i suoi genitori si complimentarono con lei per il suo look.
 
“Tesoro sei bellissima, non puoi non trovarti il fidanzato questa sera”
 
Disse la madre beccandosi un’occhiata da parte del padre.
Jane arrossì leggermente, non era abituata a parlare di ragazzi con i suoi.
 
“Bè allora io vado, ciao”
 
Jane prese la pochette e ci mise dentro il cellulare e un lucidalabbra.
Mary glielo domandava sempre.
 
Uscì di casa e raggiunse l’abitazione dell’amica che si trovava solo tre case dopo la sua.
 
Suonò il campanello ed uscì la sua stupenda migliore amica con un abito rosso fuoco e dei tacchi vertiginosamente alti.
 
“Wow, sei bellissima Mary!”
 
Si complimentò Jane.
 
“Anche tu, devi assolutamente trovarti un ragazzo stasera!”
 
Ma cosa avevano tutti oggi?
Perché doveva per forza trovarsi un ragazzo?
 
“Eccomi principesse”
 
Alle loro spalle spuntò il padre di Mary, pronto ad accompagnare le due giovani alla festa.
Festa che avrebbe cambiato la vita di Jane.
 
TO BE CONTINUED

Ecco il primo capitolo! vi prego lasciatemi qualche recensione dicendomi come vi sembra *-*
Ringrazio tanto chi ha aggiunto questa storia tra le preferite e nelle seguite nonostante abbia messo solamente il prologo lol 
Siete l'amore, davvero.


 

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