I nuovi Malandrini

di SamWeasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Inviti, delusioni e innamorati... ***
Capitolo 3: *** La mattina di Natale... ***
Capitolo 4: *** La sera del Ballo ***
Capitolo 5: *** La mattina dopo ***
Capitolo 6: *** La fine delle vacanze ***
Capitolo 7: *** Ritorno alle lezioni ***
Capitolo 8: *** Continuano le ricerche ***
Capitolo 9: *** Avviso ***
Capitolo 10: *** Spiate, stalker, gelosie e amore... ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1 settembre 1989, Hogwarts Express
 
“Scusate, posso? Tutti gli altri scompartimenti sono occupati” chiese una ragazzina dai lunghi capelli castani, affacciandosi a uno scompartimento dove erano seduti due identici ragazzini dai capelli rossi e un bambino di colore con le treccine.
“Certo, accomodati” disse quest’ultimo.
“Anche tu al primo anno?” chiese il gemello seduto vicino a lei.
“Sì. Non mi sono ancora presentata: Hope, Hope Marie Colton” disse, porgendo loro la mano.
“Frederick Gideon Weasley, ma puoi chiamarmi Fred”
“George, George Fabian Weasley”
“Lee Jordan” si presentarono loro.
Così si formò il quartetto più famigerato di Hogwarts dai tempi dei Malandrini.


Angolo Autrice:

Sono tornata con una nuova storia!
So che ne ho una iniziata e una incompiuta, ma ho ritrovato fra i meandri del computer questa e ho deciso di pubblicarla!
Spero che gradiate e che, se non l'avete già fatto, andiate a leggere anche le altre mie storie!
Grazie,
Sam_

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Capitolo 2
*** Inviti, delusioni e innamorati... ***


5 anni dopo
 
POV HOPE
 
Perché Fred aveva invitato Angelina al ballo? Perché Angelina e non me?
“Ehi Hope! Tutto bene?”
“Ehi Lee. Sì, cerco George.”
Salii di corsa nel dormitorio maschile del sesto anno, senza pensare che quella fosse anche la stanza di Fred, il migliore amico per cui avevo una cotta.
E, aprendo la porta, fu proprio lui che mi ritrovai davanti. Era appena uscito dalla doccia, aveva i capelli rossi bagnati e scompigliati e solo un misero paio di boxer addosso.
“Ehi Hope” mi salutò, come se tutto fosse normale.
“Ciao Fred” risposi, nascondendo malamente il mio imbarazzo.
“Serve qualcosa?”
“Cercavo George. Ma potresti sempre metterti qualcosa addosso.”
Arrossi quando Fred si avvicinò pericolosamente a me.
“Non pensavo che i miei addominali ti mettessero ancora in soggezione dopo tutto questo tempo.”
Oh, non lo facevano, prima.
Fortuna che George irruppe nella stanza proprio in quel momento.
“Ho interrotto qualcosa?” chiese, vedendo me e Fred così vicini.
“No. Cercavo giusto te” risposi, trascinandolo giù per le scale.
Una volta arrivati in Sala Comune, lontano da occhi e orecchie indiscrete, George mi chiese: “Perché eri nel mio dormitorio, rossa come un peperone, con Fred mezzo nudo a due centimetri?”
“Hai frainteso. Ero salita a cercarti e mi sono trovata davanti lui in mutande. Quando gli ho chiesto di mettersi qualcosa addosso si è avvicinato pericolosamente. Fortuna che sei arrivato, altrimenti non so cosa sarebbe potuto succedere”
“Perché mi cercavi?”
“Fred ha chiesto ad Angelina di accompagnarlo al ballo. Avevo bisogno del mio migliore amico per sfogarmi”
“Vieni qui, Principessa!” disse, abbracciandomi “so che non è la stessa cosa, ma potremmo andare al ballo insieme. Magari Fred si ingelosisce e la pianta di far finta di voler essere solo tuo amico!”
“Grazie, George. Come farei senza di te?”
“Mi inventeresti!”
 
POV FRED
 
Hope era strana. Perché questa volta aveva reagito così vedendomi in mutande? Non l’aveva mai fatto prima! È arrossita. È così dolce, e bella. Fortuna che è arrivato George, non sarei riuscito a trattenermi. Avrei rischiato di rovinare la nostra amicizia.
“Fred, devo parlarti” disse George.
“Se è per quello che hai visto prima, ti giuro sul fatto che siamo gemelli che non stava succedendo niente.”
“Hope si è già prodigata nel farmelo capire. Ti volevo informare che io e lei andremo al ballo insieme”
“Cosa?! Perché vai al ballo con Hope?”
“Perché tu hai invitato Angelina, anche se sei innamorato di lei”
“Volevo invitare Hope, ma mi è mancato il coraggio!”
“Dov’è finito il Fred che conosco? Cosa ne hai fatto di mio fratello? Certo, io sono il più bello, ma Hope si sa accontentare! Stava con Baston”
“Sono qui, davanti a te. E sono innamorato per la prima volta nella mia vita, della mia migliore amica per giunta! So che sai quello che prova lei, perché non mi dici niente?”
“Primo non so assolutamente niente. Secondo, se lo sapessi, non te lo direi”
“Perché?”
“Perché se tirassi fuori il tuo coraggio, lo sapresti da solo!”


Angolo Autrice:

Questo è solo l'inizio! Il bello verrà dopo! 
Volevo dirvi che il continuo cambio di POV continuerà anche nei capitoli successivi!
E un avvertimento: le frasi scritte in corsivo sono pensieri del "narratore"!
Nel prossimo capitolo ci sarà anche George tra i narratori, ma i due principali rimarranno comunque Fred e Hope, i miei protagonisti!
Grazie di aver letto, 

Sam_

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Capitolo 3
*** La mattina di Natale... ***


25 dicembre 1994, Hogwarts
 
POV GEORGE
 
Mi svegliai di colpo alle 8 del mattino quando una furia dai riccioli castani iniziò a saltare sul mio letto.
“Sveglia dormiglione! È Natale!” mi urlò quando mi girai dalla parte opposta.
“Perché non vai a svegliare Fred? Magari con un bel bacio” le risposi.
“Stupido!” mi urlò, prendendomi a cuscinate.
“Cos’è questo casino?” brontolò Fred dal letto vicino.
“Buongiorno dormiglione due. E buon Natale” gli disse Hope, arrampicandosi sul suo letto.
Fred la afferrò come un peluche e la cacciò sotto le lenzuola insieme a lui, bloccandola con un braccio per non farla scappare.
Hope era rossa come un pomodoro e Fred sorrideva con gli occhi chiusi.
Quanto era divertente vederli insieme?
Fred amava Hope, Hope amava Fred ma non avevano il coraggio di confessarselo.
Hope mi scoccò un’occhiataccia quando, ridendo, andai verso il bagno, lasciandoli da soli.
“Fred mollami!” la sentii urlare.
“Perché Principessa, non vuoi dormire con me?” scherzò lui.
Immaginai le guance di Hope diventare ancora più rosse mentre Fred la stringeva di più a sé, ghignando.
 
POV FRED
 
Merlino, quanto era bello stringerla fra le braccia. Perché non avevo il coraggio di dirle tutto? Ero così stupido!
“Fred lasciami” continuava a gridare Hope, rischiando di svegliare l’intera torre di Grifondoro.
“Non lo farò. Ma smetti di urlare o sarò costretto a chiuderti la bocca.”
Non specificai il come e sperai che lei non cogliesse la malizia delle mie parole.
“Frederick Gideon Weasley” disse, abbassando la voce “lasciami immediatamente o ti farò pentire di essere nato”
“Hope Marie Colton, non oseresti mai” le dissi, portandola sotto di me e iniziando a torturarla con il solletico, cosa che odiava più di ogni altra. Anche più di un brutto voto o di essere interrotta mentre legge.
“Ok, ok. Starò qui, buona buona. Basta solo che smetti di farmi il solletico” si arrese, scossa dalle risate.
Per Godric, quanto amavo quella risata.
POV HOPE
 
Per Godric, quanto odiavo Fred Weasley. Certo, lo amavo, ma in quel momento lo odiavo. Perché doveva flirtare con tutta la popolazione femminile di Hogwarts e poi mi teneva nel suo letto la mattina di Natale?
“Vedo che avete smesso di litigare” disse George, rientrando.
“Tu ed io facciamo i conti dopo” sillabai, senza farmi sentire da Fred.
“Sì fratello. Noi ci amiamo, faremo sempre pace” disse Fred, ancora mezzo addormentato. O almeno sperai che fosse così. Sgranai gli occhi, incredula. L’espressione di George era un misto fra lo sconcertato e lo scioccato. Sentii la guancia di Fred diventare incandescente a contatto con la mia testa.
Un silenzio imbarazzatissimo riempì la stanza. Nessuno osava dire una parola.
 
Ad un certo punto, George disse:
“Hope, vai a prendere i tuoi regali, così li apriamo tutti insieme.”
Fred mi lasciò ed io fuggii da quel letto come se fosse di lava. Volai nel mio dormitorio senza prestare attenzione a far piano per non svegliare le mie compagne di stanza.
Prima di tornare dai ragazzi coi regali, passai dal bagno per sciacquarmi la faccia e convincermi che avevo immaginato tutto. Fred aveva proprio pronunciato la parola amore riferita a noi due? Convinta che si fosse sbagliato, raccolsi i pacchetti dal fondo del mio letto e tornai nel dormitorio maschile.
 
POV FRED
 
Cosa mi era saltato in mente di dire che ci amavamo? George era sconvolto e sicuramente Hope non era da meno.
“Fred, alzati. Vai in bagno a rinfrescarti le idee prima che torni” mi disse mio fratello, con uno sguardo assassino.
Non riuscivo a capirlo: prima voleva che le dicessi la verità e ora che più o meno lo avevo fatto mi guardava male? Che si chiarisse le idee!
Mi alzai e andai a rinfrescarmi e quando tornai dal bagno Hope era già seduta sul mio letto con indosso una felpa extra-large che copriva perfino gli shorts del pigiama. Era bellissima.
“I vostri li apro per ultimi” disse, ridestandomi dai pensieri.
La osservai scartare uno strano paio di scarpe, conosciute come anfibi, regalatele dai genitori, che le mandavano anche una felpa da parte degli zii e un libro, regalo di una cugina. Poi aprì un enorme orso di peluche, mandatole dalla sua migliore amica babbana, e lo guardò con occhi sognanti, quasi fosse il regalo più bello del mondo. Poi scartò le Cioccorane e le Caramelle Tuttigusti +1 di Lee.
Mancavano tre pacchetti: il mio, quello di George e uno che mi ricordava quelli della mamma. Era strano però che le mandasse un regalo senza averla praticamente conosciuta.
“Questo di chi è?” chiese.
“Non c’è un biglietto? Aprilo, magari è dentro” suggerì George.
Avevo ragione, era proprio da parte della mamma. Era un tipico maglione Weasley, con davanti una grande H. Ricordavo di averle detto quanto Hope adorasse i nostri maglioni, ma non mi pensavo che gliene facesse uno.
“È stupendo!” urlò Hope “adesso sono anch’io una Weasley!”
Merlino solo sapeva quanto avrei voluto fosse vero.
Anche io e George aprimmo i nostri pacchi, lasciando per ultimi quelli di Hope. Avevamo anche noi i nostri maglioni, che prontamente ci scambiammo, e pacchi e pacchi di dolciumi da parte dei nostri fratelli e di Lee.
 
“Cosa aspetti ad aprire il mio? Voglio sapere se ti piace!” le disse George.
“Ok, ok” disse prendendo in mano il pacco verde, ovviamente regalo del mio gemello.
“Tu sei pazzo, avrai speso una fortuna!” gli disse, scartando un enorme libro di fiabe. Sembrava antichissimo. Il mio non avrebbe fatto sicuramente lo stesso effetto.
Un moto di gelosia mi trafisse quando Hope abbracciò George per ringraziarlo e riuscii a sperare che avrebbe fatto lo stesso con me.
“Ora tocca a te, George!”
Lui prese in mano il suo ultimo pacchetto e lo scartò con cura. Gli aveva regalato una scatola di fuochi d’artificio del Dottor Filibuster e un braccialetto babbano con un quadrifoglio inciso nella pelle.
“Grazie Hope!  È stupendo!” Questa volta fu lui ad abbracciarla.
Poi aprì il mio. Era una mia vecchia felpa che a lei piaceva tanto. In realtà piaceva tanto anche a me, ma addosso a lei stava meglio.
“Fred non dovevi!” in un attimo fu tra le mie braccia e ebbi bisogno del mio intero autocontrollo per non cedere alla tentazione di baciarla.
“Non è tutto. Guarda nella tasca destra” le sussurrai all’orecchio.
Tirò fuori un piccolo pacchettino azzurro, il mio colore preferito, il colore dei suoi occhi. Ne tirò fuori un piccolo scintillante ciondolo a forma di stella che le illuminò il sorriso.
“È stupendo” disse, con le lacrime agli occhi.
Glielo misi al collo prima di aprire il mio regalo.
Era un bracciale come quello di George. Ne restai un po’ deluso.
Vedendo la mia espressione, Hope disse: “Guarda meglio, c’è dell’altro.”
Aprendo meglio il pacchetto notai un luccichio in fondo alla busta. Lo presi. Era una medaglietta da incidere, come usano i militari babbani. L’avevo vista al collo di un ragazzo di Corvonero e me n’ero innamorato.
“Grazie Hope, è bellissima” le dissi, stringendola forte.


Angolo Autrice:

Per oggi pubblico fin qui, anche se ho già pronto anche il capitolo successivo! Solo che non so se inserire qualcos'altro nel mezzo! =D
Spero che questa ff un po' diversa vi piaccia e che continui a piacervi! Fatemi sapere cosa ne pensate, e non abbiate paura a tirarmi i pomodori! Anche quelli aiutano!
Che dire, George si diverte proprio a fare da osservatore a quei due! Anche io mi divertirei se fossi in lui!
Spero di non avervi deluso.
Grazie ancora,
Sam_

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Capitolo 4
*** La sera del Ballo ***


25 dicembre 1994, sera
POV HOPE


La sera del ballo era finalmente arrivata.
Mentre le mie compagne di stanza erano già pronte da ore, io ero ancora persa a leggere il libro che mi aveva regalato George.
Guardando l’orologio vidi che erano già la sei. Forse era meglio che mi iniziassi a preparare.
Mi misi il vestito azzurro che mi aveva mandato la mamma e un paio di tacchi blu elettrico. Mi sistemai i capelli e mi truccai leggermente.
Dopo un’ora ero già bella e pronta.
Non mi sentivo bella, anzi, sembravo così maledettamente a disagio: Hope Marie Colton, Miss felpa e sneakers, indossava un vestito da sera e dei tacchi, non portava gli occhiali ed era addirittura truccata!
 Scesi le scale del dormitorio rischiando di cadere cinque o sei volte e raggiunsi, incolume, George che mi aspettava in Sala Comune.
“Sei bellissima” mi sussurrò all’orecchio, facendomi arrossire.
Fu ancor peggio quando Fred, seduto sul divano, alzò gli occhi dal fuoco e li posò su di me. Sembrava ipnotizzato.
“Cosa ne hai fatto della mia Hope?” disse, scherzando.
“Sono sempre io” risposi, tirandogli una botta sulla spalla. L’avessi mai fatto. Persi l’equilibrio e Fred mi afferrò al volo.
“Sei più stupenda del solito” disse, a pochi centimetri dal mio viso.
Poi mi aiutò a rimettermi in piedi e mi consegnò al mio cavaliere.
Ero rossa come un peperone, fortuna che il trucco copriva un po’ del mio imbarazzo.
“Andiamo Principessa?” mi invitò George, porgendomi un braccio.
 
Arrivammo in Sala Grande abbastanza presto, eravamo fra i primi.
La prima parte della serata trascorse tra un ballo e una risata e, nonostante il dolore ai piedi, fu piacevole.
Tutti continuavano a farmi i complimenti e molti mi invitarono anche a ballare, ma decisi di rimanere con George.
Finché quest’ultimo non mi abbandonò da sola al tavolo per andare a bere qualcosa con Katie Bell.
“Ehi, Principessa! Cosa ci fai qui tutta sola?” mi chiese Fred, avvicinandosi.
“George è andato a prendere da bere con Katie”
“E non c’è nessuno che ti fa compagnia?”
“Ci provano in tanti, ma il mio cuore è già occupato”
“Mi dispiace per te, ma il tuo cavaliere se la sta spassando con un’altra. Quindi ora verrai a ballare con me.”
Peccato che il mio cuore non fosse impegnato con suo fratello, ma con lui!
 Mi trascinò nel mezzo della pista da ballo e non si lamentò nemmeno una volta nonostante gli pestassi i piedi ogni 5 minuti.
Vidi George che da lontano faceva l’occhiolino, ma non sapevo se fosse diretto a me o a Fred.
Lo sguardo di Angelina, in compenso, era furioso.
 “Hope sei veramente stupenda, stasera” mi disse a un certo punto, guardandomi fissa negli occhi.
“Solo stasera?” chiesi, un po’ ferita.
“No. In effetti, stamattina, con solo la felpa extra-large addosso, eri anche più bella” scherzò.
Lo colpii sul braccio con un piccolo schiaffo che non sortì l’effetto sperato. Il ghigno non scomparve dal suo viso, almeno finché non lo abbandonai in mezzo alla pista per andare a dormire.
 
POV FRED
 
“Ehi! Dov’è Hope?” mi chiese mio fratello, avvicinandosi.
“Mi ha piantato qui per andare a dormire”
“Non ci credo! Ne ha di coraggio la ragazza! Che ci fai ancora qui? Va da lei!”
“Vado” dissi, riprendendomi dallo shock.
Non feci in tempo a salutare George che Angelina mi fermò.
“Se volevi ballare con Hope potevi venire al ballo con lei” mi inveì contro.
“Hai ragione, scusami”
“Niente scuse, ora balli con me!”
Mi aveva incastrato! Vidi George che da lontano rideva e scuoteva la testa.
Perché mi andava tutto storto? Quando avevo finalmente trovato il coraggio di dichiararmi mi trovavo bloccato qui a ballare con Angelina. Merlino, che ti ho fatto di male?
 
POV HOPE
 
Ero andata a dormire da circa un’ora quando sentii entrare le mie compagne di stanza.
 Angelina e Alicia erano infuriate con me.
“Perché sei andata al ballo con George se volevi passare la serata con Fred?” mi urlò contro la prima.
“Vuoi sempre entrambi i gemelli per te?” continuò la seconda.
“Perché Fred l’ha chiesto a te, dovresti parlarne con lui. E i gemelli sono i miei migliori amici, se non te ne sei accorta.”
Per non sentirle urlare presi l’orso che mi aveva regalato Hillary e scesi in Sala Comune decisa ad andare a dormire dai ragazzi. Bussai alla porta del dormitorio del sesto anno sperando che mi aprisse George.
 
POV FRED
 
Ero salito da poco quando sentii bussare alla porta. Sperai che fosse Hope. Andai ad aprire, incurante del fatto di avere solo i pantaloni del pigiama addosso.
Era Hope. Me la trovai davanti con addosso la felpa che le avevo regalato e in braccio l’orso della sua amica. Era a gambe scoperte, fatta eccezione per la parte finale dei polpacci, dove arrivavano i calzini. Era bellissima.
“Cosa ci fai qui?”
“Angelina ce l’ha con me per colpa tua, e anche Alicia. Sono tornate urlando nel dormitorio per quello che è successo di sotto e ho deciso di andarmene prima che svegliassero tutta la torre” spiegò, semplicemente.
“Entra prima che ti venga un raffreddore!”
Si sedette tranquillamente sul mio letto, svelando i pantaloncini corti che aveva sotto la felpa.
Improvvisamente sentii caldo, nonostante fossi mezzo nudo la notte di Natale.
Mi sdraiai vicino a lei, chiudendo le tende per non disturbare gli altri.
“Puoi dormire qui, se vuoi” le dissi, avvicinandomi. Merlino, non sapevo se sarei riuscito a controllarmi.
“Grazie” rispose, sdraiandosi.
Poi, puntando gli occhi nei miei, chiese: “Posso farti una domanda?”
“Tecnicamente l’hai già fatta” scherzai.
Mi guardò malissimo.
“Posso farti una domanda oltre a questa?” richiese, stando allo scherzo.
“Dimmi”
“Perché hai passato la serata con me nonostante fossi al ballo con Angelina?”
Sapevo che me l’avrebbe chiesto, ma non mi ero ancora preparato una risposta. Pensavo di avere tutta la notte per trovarla.
“Beh…” iniziai, giocando con i suoi capelli stranamente sciolti.
“Smetti” disse, legandoseli.
Mi avvicinai ancora di più, eravamo praticamente incollati. Le misi una mano sulla guancia, ma lei la cacciò.
“Falla finita e rispondi.”
Agii d’istinto. Le presi il viso fra le mani e la baciai.
Stranamente non mi respinse ma si abbandonò a quel bacio che sognavo ormai da un po’.
Fu un bacio dolce, lento. Me ne gustai ogni attimo. Era ancora più perfetto che nei sogni.
“Scusa, non volevo metterti pressione” le dissi “voleva essere una risposta.”
“Nessuna pressione, non sai da quanto speravo che lo facessi” disse, accoccolandosi sul mio petto.
 

Angolo Autrice:

Ecco finalmente il capitolo in cui Fred e Hope si baciano!!! 
Ma non vi preoccupate, da ora in poi non saranno tutte rose e fiori!
Per adesso la storia non ha avuto molto successo, spero che pubblicando un capitolo nuovo molte più persone la leggano!
Ringrazio comunque chi l'ha letta, la persona che l'ha messa tra le preferite e quella che l'ha messa tra le ricordate!

Un bacione, 
Sam_

p.s.= Lee non compare nè in questo capitole nè nel precedente perchè non ricordavo se fosse ad Hogwarts per il Ballo del Ceppo, quindi ho preferito fargli passare le vacanze a casa! Così quando tornerà a scuola dovrà scoprire un po' di cose!

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Capitolo 5
*** La mattina dopo ***


La mattina dopo
 
POV GEORGE
 
“Buongiorno gemello!” salutai Fred, che stava aprendo gli occhi.
“Buongiorno George”
“Abbiamo ospiti, vedo! Eppure scommetto che non fosse qui quando sei salito a dormire”
“È vero. È arrivata dopo. Ha detto che Angie e Alicia ce l’avevano con lei per quello che è successo al ballo”
“E tu te ne sei approfittato? O vuoi dirmi che state dormendo così appiccicati solo per puro caso?”
“Cosa stai insinuando? Sono pur sempre un gentiluomo, io” rispose stizzito.
“Quindi non è successo niente?”
“Non ho detto questo! Solo che non me ne sono approfittato”
“Su, racconta” insistetti, sedendomi sull’angolo libero del letto. Hope era così appiccicata a Fred che poteva benissimo dormirci un’altra persona.
“L’ho baciata” buttò lì mio fratello.
“Così, dal niente?”
“No. Mi ha chiesto perché avevo passato la serata con lei invece che con Angie. Prima ho iniziato a giocare con i suoi capelli, ma se li è legati. Le ho messo una mano sulla guancia, ma mi ha scansato. Allora ho agito d’istinto e l’ho baciata. Pensavo mi avrebbe tirato uno schiaffo, invece ha risposto al bacio e mi ha detto che sperava che lo facessi.”
Iniziai a ridere sotto i baffi e a Fred non sfuggì.
“Tu sapevi tutto, fratello degenere.” Non era una domanda.
“Certo che sapevo tutto! Hope è la mia migliore amica”
“Ed io sono tuo fratello! Dovevi dirmelo!”
“In un certo senso l’ho fatto! Ti ho spinto a dichiararti! Ora vi lascio soli, piccioncini! Ci vediamo a colazione.” E , così dicendo, me ne andai.
Alla fine ce l’avevo fatta! Hope era finalmente mia cognata!
 
POV FRED
 
Com’era stato meschino mio fratello!
Adesso faceva anche finta di avermi aiutato. Beh, in un certo senso mi aveva incoraggiato, però poteva anche dirmi tutto, così non avrei rischiato di perdere il momento!
Sentii Hope muoversi tra le mie braccia.
“Ehi piccola”
“Non chiamarmi piccola” disse, girandosi dall’altra parte.
“Siamo acidelle, stamattina. Forse qualcuno ha bisogno di un bel bacio.”
Si girò di nuovo verso di me e alzò il viso verso il mio. Mi chinai e le lascia un tenero bacio sulle labbra.
“Questo è un buongiorno” disse, accoccolandosi di nuovo sul mio petto.
Merlino, avrei voluto svegliarmi così per sempre!
 
“Sai che all’inizio pensavo di essermelo sognato?” disse, dopo un po’.
“Davvero?”
“Sì. Poi ho aperto gli occhi ed eri veramente qui”
“Delusa?”
“Non potrei essere più felice di così”
“Io credo di sì” e la bacia di nuovo.
Era decisamente il più bel risveglio della mia vita.
 
POV HOPE
 
“Fred, credo che dovremmo alzarci” sussurrai, posandogli un leggero bacio sulle labbra.
“Io credo che potrei rimanere qui per sempre”
“Ma io ho fame” brontolai.
“Su questo non avevo dubbi” mi rispose, ridendo.
Dopo un altro paio di baci mi alzai e andai verso la porta, ma la trovai chiusa.
Mi girai e vidi Fred con in mano la bacchetta.
“Apri la porta” gli ordinai.
“No, prima mettiti questi” disse, tirandomi un paio di pantaloni “le tue gambe le posso vedere solo io!”
“Va bene, gelosone” dissi, ridendo.
Mi infilai i pantaloni e andai a cambiarmi.
Per fortuna Angelina e Alicia non erano nei paraggi, ma scommisi che le avrei riviste in Sala Grande. Sperai che non avrebbero fatto scenate davanti a tutti.
Mi infilai un paio di jeans, il maglione della signora Weasley e un paio di scarpe e mi legai i capelli.
Scesi di corsa e trovai Fred ad aspettarmi in Sala Comune.
“Così va meglio, la tua pelle è tutta coperta” mi sussurrò, guadagnandosi delle occhiatacce da delle bambine del secondo anno sedute lì vicino.
“Non si dicono queste cose alle ragazze” brontolò una di loro, con tutto il coraggio che aveva.
“Come ti chiami, piccoletta?” le chiese Fred.
“Natalie”
“Vedi, Natalie, Hope è la mia ragazza e la mia migliore amica, e sono molto geloso di lei. Per questo sono contento se sta ben coperta. Scoprirai da sola che i maschi non sono tanto casti quando vedono la pelle di una bella ragazza”
“Ma…” iniziò di nuovo a protestare.
Presi Fred per mano e dissi a Natalie: “Sei stata carina a difendermi, ma per me non ci sono problemi se Fred mi dice quelle cose. Ora noi andiamo, ci vediamo.”
Una volta usciti in corridoio, Fred mi guardò e, ridendo, disse: “Non ti sembrava una Granger in miniatura?”
“Un po’ sì, me la ricordava!” dissi, ridendo anch’io.
Arrivammo in Sala Grande ridendo e scherzando come al solito e, senza accorgercene, ci prendemmo per mano.
Quel dettaglio non sfuggì a nessuno dei presenti al tavolo di Grifondoro, specialmente a due mie compagne di dormitorio.
 
“Buongiorno ragazze, dormito bene?” chiesi, sedendomi con nonchalance davanti a loro.
“Buongiorno. Credo che tu abbia dormito meglio di noi” mi rispose acida Angelina.
“Questo è poco ma sicuro” disse George, rinunciando alla conversazione con Katie, “almeno lei non è acida stamattina.”
Cercai di trattenere le risate, fallendo miseramente. La frecciatina del mio migliore amico aveva colpito dritto nel segno.
“Non sarei acida se qualcuno non mi avesse rubato il ragazzo”
“E chi lo avrebbe fatto?” chiese Fred.
“Come chi? Hope!” rispose Alicia al posto dell’amica, che stava diventando verde di rabbia.
“Ah, davvero? Hope è la mia ragazza. E credo di non aver giurato amore eterno a nessuno. George, per caso mi stanno confondendo con te?” continuò Fred.
Io ghignavo soddisfatta. Finalmente quelle due ragazzine avrebbero capito con chi avevano a che fare.
“No fratello” rispose George “credo che il tuo invito l’abbia confusa”
“Forse hai ragione fratello. Allora chiarisco subito le cose: io non sono innamorato di te, cara Angie. L’unica ragazza che voglio nella mia vita è Hope. E non credevo che un invito al Ballo equivalesse a una dichiarazione d’amore.”
Angelina e Alicia erano verdi di rabbia.
Si alzarono e, sbattendo i piedi, se ne andarono dalla Sala Grande.
Il loro sguardo prometteva vendetta, ma non mi facevano paura. Erano solo due ragazzine come me, e senza dubbio erano meno furbe e meno abili di me.
“Era ora che qualcuno desse loro una lezione” mi disse Katie “sono mie amiche, però spesso esagerano. Siccome sono belle, vorrebbero tutti i ragazzi solo per loro”
“Lo so Katie, ma i cuori dei gemelli Weasley battono solo per noi” le dissi in un orecchio.
Poi mi dedicai finalmente alla mia colazione.
 

ANGOLO AUTRICE:

Questa storia continua a non avere tanto successo, però continuo a pubblicare per quelli che l'hanno letta e l'hanno apprezzata! Spero che cresciate di numero!
Ecco il 4 capitolo!
Hope e Fred sono finalmente una coppia! E anche George e Katie!
Come anticipo già in questo capitolo, Angelina e Alicia trameranno contro il nostro quartetto (+ Katie)! Vi prometto che ne vedrete delle belle!
Nel prossimo capitolo tornerà finalmente anche Lee!
Per adesso vi saluto!
Ringrazio già chi leggerà e ancora di più chi legge sempre anche i miei sproloqui di fine capitolo!
Un bacio a tutti,
Sam_

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Capitolo 6
*** La fine delle vacanze ***


POV FRED
 
“Ehi Lee, bentornato” salutai il mio amico di ritorno dalle vacanze di Natale.
“Ehi Fred, tutto bene?”
“Sì, sì.”
In quel momento arrivarono Hope e George che, ridendo, passarono davanti a noi senza neanche vederci.
“Così Hope e George…” disse Lee.
“Hope e George cosa?” chiesi, seccato.
Come aveva fatto la mia ragazza a non notarmi? E cosa avevano tanto da ridere?
“Sono andati al Ballo insieme, ora li vedo ridere così…”
“Oh! No, Hope sta con me!” risposi, geloso come non ero mai stato. Del mio gemello, per giunta! Cosa mi succedeva? L’amore mi faceva male!
Oh, scusa allora. Com’è successo?” mi chiese.
Mentre andavamo verso la Torre di Grifondoro, gli raccontai brevemente tutta la storia.
“Ciao George. Ciao Hope” li salutò Lee entrando in Sala Comune.
“Ciao Lee” lo salutarono in coro.
Notai che Hope era sdraiata sul divano con la testa sulle gambe di George ed entrambi erano rossi in faccia. Cosa avevano combinato?
Ciao Fred” mi salutò mio fratello.
“Ciao Fidanzato” mi disse Hope, alzandosi dal divano per venire a darmi un dolce bacio sulle labbra.
“Non sai cosa ci è successo” aggiunse poi.
Chissà perché mi ero preoccupato tanto, ne avranno combinata un’altra delle loro.
Avevo ragione, l’amore mi faceva decisamente male.
“So che muori dalla voglia di raccontarmelo. Spara” dissi, sedendomi con lei sulla poltrona.
Iniziò a raccontare.
 
FLASHBACK (POV HOPE)
 
“Ehi George, ma quelle non sono Alicia e Angelina?” chiesi al mio migliore amico indicando due figure che uscivano dal bagno di Mirtilla Malcontenta.
“Sì, sono sicuramente loro. Ma cosa hanno addosso?”
“Boh. Sembra un liquido rosa.”
In quel momento le due ci passarono accanto senza nemmeno degnarci di uno sguardo.
“Ehi, cosa avete combinato?” chiese loro George “perché profumate di legno, cannella e shampoo all’orchidea?”
Arrossirono come due bambine beccate con le mani nella marmellata.
“Ma in realtà profumano di carta stampata, cioccolato e zucca!” dissi a George.
“È Amortentia!” urlammo in coro.
Beccate con le mani nel sacco, iniziarono a scagliarci contro una serie infinita di incantesimi. Fortuna che gli allenamenti di Quidditch temprano corpo e spirito!
Io e George scappammo, correndo a perdifiato lungo il corridoio, finché non raggiungemmo un passaggio segreto.
Eravamo appena spariti quando:
“Signorina Johnson, signorina Spinnet! Sapete che è proibito correre e lanciare incantesimi nei corridoi!” le riprese Piton “e questa deve essere Amortentia. Devo ricordarvi che anche preparare pozioni fuori dalla mia classe è assolutamente vietato?”
Io e George scoppiammo a ridere. Per una volta non eravamo noi quelli che erano stati beccati da Piton. Li guardammo svoltare l’angolo prima di uscire dal nostro nascondiglio e tornare in Sala Comune.
FINE FLASHBACK (FINE POV HOPE)
Quando Hope finì di raccontare era quasi in lacrime dal ridere. George era nella stessa situazione e anche Lee si era lasciato prendere dalle risate.
Inaspettatamente mi ritrovai a ridere anche più di loro. Primo, perché sapevo che Hope aveva sentito l’odore di zucca nell’Amortentia, ovvero l’odore della mia bevanda preferita. Secondo, perché sapevo di essere il destinatario di quella Amortentia. Terzo, perché, come uno stupido, ero stato geloso della mia ragazza e del mio gemello che, fra l’altro, erano amici da più di cinque anni.
“Ecco perché siete passati ridendo senza neanche considerarci, prima” gli disse Lee “ed io che ho pensato che voi due steste insieme”
“Io e George?” chiese Hope, stupita “no, no. Il mio cuore è solo di Fred.”
Merlino, quanto la amavo.
“E il mio è di Katie” aggiunse George.
“Katie Bell?” chiese Lee, ancora più scioccato di quando gli avevo detto di me e Hope.
“Sì. Quante Katie conosci?”
“In effetti, solo lei. Sto via due settimane e ne accadono di tutti i colori! Cosa mi sono perso d’altro?” chiese.
Pian piano gli raccontammo cosa era successo dal giorno in cui era partito, passando così l’intero pomeriggio.
 
POV HOPE
 
“Ragazzi, sarà meglio scendere. È ora di cena” dissi agli altri che erano seduti con me in Sala Comune.
“Quando si tratta di mangiare sei puntuale come un orologio svizzero” scherzò George.
“Non m’ingrassare, se no ti lascio” aggiunse Fred.
“Sarai la nuora preferita della signora Weasley” continuò Lee.
“Andate tutti a quel paese, io me ne vado a mangiare.”
Feci per alzarmi ma Fred mi tirò di nuovo su di sé per baciarmi.
“Scherzavo, bellissima. Ti amerei anche se pesassi 130 chili e avessi i brufoli.”
Quanto era stupido! Ma in fondo lo amavo anche per quello.
“Io non scherzavo” precisò Lee “mangi tanto quanto noi. Molly ti adorerà.”
Lo spero, pensai. L’idea di essere presentata a mia suocera mi metteva un po’ in soggezione. Però mi aveva già accettata in famiglia, mi aveva perfino cucito un maglione per Natale!
 
Ci avviammo tutti in Sala Grande fra le lamentele di Lee che era l’unico a non avere una ragazza.
Poco prima di varcare il portone Alicia e Angelina ci superarono a passo svelto senza degnarci nemmeno di uno sguardo.
“Non pensavo fossero così agguerrite” commentò Lee.
“Una donna gelosa può essere molto pericolosa” scherzò George.
“Direi che loro sono più invidiose che gelose” disse Katie, tirando fuori gli artigli.
“Stiamo creando un mostro!” dissi, ridendo, ai gemelli. Quei pochi giorni con noi avevano tirato fuori da Katie tutta l’autostima e tutta la grinta che di solito metteva solo nel Quidditch. Ma si sa, per stare con un malandrino ci vuole cervello, pazienza e un gran coraggio!
 
Ci sedemmo al tavolo di Grifondoro sotto lo sguardo attento di A&A, come avevamo iniziato a chiamarle.
Prima ci evitavano e ora non la smettevano di fissarci: quelle due erano proprio impazzite.
Girandomi per prendere il vassoio di arrosto che era alla mia destra, notai che da lontano ci spiava la piccola Natalie, la ragazzina che qualche giorno prima mi aveva “difeso” da Fred.
Detti una gomitata al mio ragazzo e gliela feci vedere. Lei, capendo di essere stata scoperta, arrossì e si nascose nel piatto di pasta che aveva davanti.
“Ora intimorisci anche le bambine piccole?” disse Angelina sprezzante. Era tanto presa a fissarci che non le sfuggiva niente di quello che facevamo.
“No, Angie. E non credo comunque che siano affari tuoi” risposi.
“Io mi riferivo al tuo amato Fred”
“Ah, no. Grazie per l’interessamento. A dir la verità, è la bambina che intimorisce me” scherzò lui.
Nello sguardo di Angelina guizzò un lampo di felicità, come se un’idea le avesse appena attraversato il cervello.
Secondo me sperava di trovare in Natalie una nuova alleata contro me e Fred. Peccato che la piccola fosse solo una femminista convinta e non una delle conquiste che Fred aveva lasciato col cuore spezzato!
 
POV GEORGE
 
Dopo la cena piena di occhiatacce e frecciatine da parte di A&A, il nostro quintetto si diresse in Sala Comune.
Eravamo in un angolo a giocare a Spara-Schiocco quando si avvicinò Colin Canon, il fotografo ufficiale di Grifondoro che aveva scattato le foto anche al Ballo del Ceppo.
“Queste sono tutte le foto, scegliete quelle che volete e duplicatele” ci disse.
Ci mettemmo a sfogliare l’album ridendo a crepapelle per le facce assurde in cui erano stati immortalati molti di noi.
Però dovetti ammettere che molte erano venute veramente bene.
Quando Lee vide la prima foto di Hope in abito da sera rimase a bocca aperta, tanto che Fred gli tirò una patta.
Era proprio geloso!
“Hope, eri bellissima. Adesso mi sto pentendo di non essere rimasto” commentò.
Purtroppo per Fred arrivarono anche le foto in cui Angelina lo aveva costretto a rimanere a ballare con lei: aveva l’espressione di un condannato al bacio del dissennatore!
“Fred, eri stato morso da un Doxy?” chiese Lee.
“No. Hope mi aveva piantato in mezzo alla sala e Angelina mi aveva costretto a ballare. Avrei preferito di gran lunga il morso del Doxy” rispose Fred.
“Ma poi mi sono fatta perdonare e ti ho consolato” lo rassicurò Hope, a voce abbastanza alta per farsi sentire da A&A che erano appena entrate.
“Ti piace tanto passare per la sgualdrina di Grifondoro?” disse Alicia, avvicinandosi.
Io, Fred e Lee la guardammo con occhi che sprizzavano scintille. Se uno sguardo potesse uccidere, sarebbe stata morta e sepolta.
Hope invece, con la sua proverbiale calma, alzò gli occhi, la guardò e scoppiò a ridere.
“A differenza tua non ho bisogno né di svestirmi, né di aprire le gambe per conquistare un ragazzo” le rispose.
Alicia era ferita nell’orgoglio. Ma Hope aveva pienamente ragione: non era lei ad avere la fama di quella facile.
“Vuoi dirmi che Oliver stava con te per la tua bellezza?” le chiese, acida. Hope e il nostro ex-capitano si erano frequentati per un paio di mesi l’anno precedente e ad Alicia non era mai andata giù quella storia.
“Magari per te non sono bella, ma per qualcun altro sì. E i ragazzi non cercano una relazione con la prima oca carina che incontrano, con quella ci vanno solo a letto. In una ragazza cercano anche sostanza. Forse per questo Fred e Oliver mi hanno preferito a voi.”
La mia migliore amica non si smentiva mai. Arrivava dritta al punto con calma e con una semplicità disarmante. Alcune volte era addirittura più meschina di me e Fred. Come quella sera o quando, al terzo anno, disse a Percy che non gli sarebbe servito a niente studiare le cose a memoria, perché il Ministro prediligeva chi sapeva usare il cervello a chi studiava e basta!
Fred , in entrambi i casi, l’aveva guardata pieno di orgoglio.
Quella volta si alzò e, rivolgendosi a tutta la Sala Comune, disse: “Lei è la mia ragazza” e la baciò.
 
ANGOLO AUTRICE:
Ecco il sesto capitolo!
Inizio col ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere questa storia, chi ha avuto anche la pazienza di metterla fra le seguite/ricordate/preferite e chi, addirittura, ha avuto la pazienza di recensire!
Spero che il numero di queste persone continui a crescere, e spero soprattutto di non deluderle!
Ora passiamo al capitolo: finalmente è tornato Lee!
Se non si è capito, adoro la gelosia di Fred! (*-*)
Si iniziano anche a vedere le prime macchinazioni di A&A (per chi guarda PLL: giuro che è una coincidenza che le due ragazze gelose siano Alicia e Angelina, il parallelismo con la A di PLL mi è venuto in mente solo stasera!)
La fine può sembrare un po' troppo dura (quando Hope risponde a tono a Alicia) ma ho voluto che fosse proprio così per far emergere il carattere tosto di Hope, che è degna di essere la migliore amica di Fred, George e Lee!
Adesso la finisco con gli sproloqui,
vi chiedo solo, se volete, di recensire.
Baci,
Sam_

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Capitolo 7
*** Ritorno alle lezioni ***


POV FRED
 
TOC, TOC
 
“E adesso chi è?” borbottai tra me e me alzandomi.
Andai ad aprire e mi trovai davanti Hope già con la divisa.
“Sveglia dormiglione! È ora di andare a fare colazione o faremo tardi!” mi disse, con voce parecchio squillante per quell’ora del mattino. Specialmente per lei.
“Buongiorno Hope” brontolò George, alzandosi con la flemma di uno zombie.
“Cosa ti è successo stamattina? Come mai così pimpante?” chiese Lee, sicuramente più sveglio di me e del mio gemello.
“Oh, purtroppo sono in piedi da due ore” rispose.
“Ma due ore fa era l’alba!” commentai. Poi andai in bagno, ormai lasciato libero da George, salutandola con un veloce bacio.
Da dietro la porta di legno la sentii spiegare ai miei compagni di stanza perché si era alzata all’alba.
“A&A si sono messe a complottare, prima a bassa voce, poi a tono sempre più alto. Secondo me lo hanno fatto di proposito” disse.
“Anche secondo me” le rispose Lee.
George, ancora troppo addormentato per pronunciare una frase di senso compiuto, espresse il suo parere con un grugnito.
“Quindi adesso sono sempre di là a complottare?” le chiese Lee.
“Oh, no! Sono uscite più di un’ora fa! Ma purtroppo ho altre due compagne di stanza. E a Patricia piace fare yoga la mattina. Finché dormo non è un problema, ma quando sono sveglia è una tortura” rispose.
“Potevi venire qui. C’è un silenzio di tomba finché non ci svegliamo noi” le disse, uscendo.
“Non volevo disturbare”
“Tu non disturbi mai, principessa” le dissi, prendendola in braccio e baciandola appassionatamente.
 
POV GEORGE
 
Dopo esserci vestiti e preparati, scendemmo in tutta la nostra scintillante bellezza a fare colazione. Fortunatamente di A&A non c’era traccia.
“Buongiorno Katie” salutai la mia ragazza, che mi aveva impedito di affibbiarle un nomignolo romantico.
“Buongiorno George” mi rispose, baciandomi.
“Buongiorno Katie” la salutarono in coro gli altri tre.
“Buongiorno. Sapete cosa stanno architettando A&A?” chiese.
“No. Ma è dalle sei che confabulano qualcosa” le rispose Hope.
“Ah. Quanto vorrei essere in classe con voi! Odio perdermi tutto il divertimento!” commentò.
“Tranquilla, stasera ti racconteremo tutto per filo e per segno” la rassicurai.
Anch’io non vedevo l’ora di vederne delle belle.
Per la prima volta in vita nostra eravamo io e Fred ad essere al centro di un complotto e non il contrario. Però per adesso, a differenza dei nostri, i piani di A&A andavano tutti a monte.
Anzi, le erano costati una punizione con Piton e un richiamo da parte di un prefetto per la litigata con Hope di qualche sera prima.
“Andiamo in classe, se no facciamo tardi” ci incitò Hope.
Salutai Katie e ci dirigemmo nei sotterranei, dove ci aspettavano tre lunghe ore di pozioni.
 
POV HOPE
 
Arrivati nei sotterranei, stranamente in anticipo, scegliemmo i posti migliori, ovvero quelli in fondo. Da lì avremmo potuto osservare A&A senza dare nell’occhio.
Piton, entrando, si soffermò con lo sguardo su di noi e disse: “Signorina Colton, signori Weasley, signor Jordan. Qual buon vento vi porta a lezione in orario?”
“Buongiorno, professore. È il nostro buon proposito per l’anno nuovo” risposi.
“Speriamo che duri, allora. Credo che i vostri compagni siano stufi di perdere punti a causa vostra.”
Ci zittimmo e seguimmo in silenzio la lezione, dividendo la nostra attenzione fra la pozione che stavamo creando e A&A.
Alla fine delle tre ore mi portai a casa un ECCELLENTE insieme a Fred e George e Lee si divisero un OLTRE OGNI PREVISIONE.
Soddisfatti della mattinata appena conclusa uscimmo dall’aula, non prima di essere scoppiati a ridere per la fallimentare vena pozionistica delle nostre due rivali, che si trovavano cosparse di un liquido ambrato non meglio identificato.
“Credo che pozioni non ce ne possano somministrare” commentò Fred.
“Oltre a non saperle preparare, credo che dopo la disavventura con Piton le sia passata anche la voglia!” aggiunsi.
Proprio in quel momento Angelina passò e, superandoci con un’occhiata gelida, si lasciò cadere dietro qualcosa. Era un biglietto, diretto a me. Lo aprii.
“CARA HOPE,
                FORSE TI STARAI CHIEDENDO DI COSA CONFABULAVAMO STAMATTINA. STAVAMO PROGETTANDO COME DISPERDERE TUTTA LA TUA ROBA PER IL CASTELLO.
                BUONA CACCIA LA TESORO, OVVIAMENTE SENZA INDIZI,
                ANGELINA & ALICIA”
“Quelle due streghe” sbottai.
“Tecnicamente sei una strega anche tu, Colton” mi disse Adrian Pucey, Serpeverde.
“Grazie di avermelo ricordato, Pucey. Non vorrei potermelo scordare” risposi, acida.
Ma al momento Pucey era l’ultimo dei miei problemi.
“Andiamo a pranzo, poi ci organizziamo per le ricerche” propose George.
“Sarà impossibile ritrovare tutto” commentai scoraggiata mentre andavamo in Sala Grande.
“Per prima cosa ti trasferirai da noi finché non si saranno sistemate le cose” propose Fred.
“Grazie. Ma questo non risolve il problema”
“Non stai tenendo conto di chi sei tu e di chi siamo noi. Chi conosce questo castello meglio delle sue tasche?” cercò di consolarmi George.
“Hai ragione, vinceremo noi anche questa volta.”
Ci sedemmo a pranzo il più lontano possibile dalle due megere e iniziammo a organizzare il nostro piano di recupero.
“Oggi pomeriggio noi tre non abbiamo lezione” disse Fred “potremmo iniziare noi”
“No, vengo anch’io. Se salto due ore non muore nessuno”
“Ok. Allora io e te iniziamo dalla Sala Comune e voi due da qualche bagno, tipo quello di Mirtilla. Chiedetele anche se ha visto qualcosa. Io parlerò con Pix, lui sa sempre tutto” spiegò brevemente Fred.
Dopo pranzo iniziammo la nostra ricerca.
Io e Fred parlammo con Pix, che, giurando di non aver visto niente, ci promise che se avesse trovato qualcosa ce lo avrebbe restituito.
 
POV GEORGE
 
Erano più di tre ore che giravamo per il castello, ma delle cose di Hope non c’era traccia. Finora avevamo trovato solo il maglione della mamma e il libro che le avevo regalato per Natale.
Parlare con Mirtilla Malcontenta era stato inutile, non le stavamo simpatici, quindi non ne ricavammo alcuna informazione.
Tornammo sconsolati in Sala Comune sperando che la ricerca di Fred e Hope avesse avuto risultati migliori.
“Allora? Trovato nulla?” chiedemmo loro appena varcata la soglia.
“Qualcosa, ma il grosso è sempre disperso” rispose Hope mentre stilava una lista di ciò che mancava ancora all’appello.
“Noi solo questi” le dissi, porgendole il nostro bottino “e Mirtilla non ha voluto parlarci”
“Grazie lo stesso. Ho messo un po’ di volantini in giro, ma credo che non dureranno molto”
“L’importante è provarci” la consolò Lee.
 
POV HOPE
 
“Ehi Hope, ho visto il volantino. Non è che per caso queste cose sono tue?” mi chiese Hermione, scendendo da camera sua con delle magliette, la felpa di Fred e Fiocco, l’orso di Hilary.
“Sì, grazie mille.”
Presi le cose che mi porgeva e le cancellai dalla lista.
Poi Hermione si sedette con noi e ci chiese il perché di quello scherzo.
“Angie dice che le ho rubato il ragazzo” risposi “e Alicia è gelosa perché voglio i gemelli tutti per me. Testuali parole”
“Ah. Dove avete cercato per adesso? Se volete, posso darvi una mano” suggerì.
“Grazie, ma non ce n’è bisogno”
“Non vi preoccupate, lo faccio volentieri”
“Ok, grazie mille”
“Oggi abbiamo cercato in Sala Comune e nei nostri dormitori, mentre George e Lee hanno rovistato nel bagno di Mirtilla e in qualche aula del secondo piano. Abbiamo parlato anche con Pix e Mirtilla, ma la seconda non ha voluto aiutarci” spiegò Fred.
“OK. Allora, con Mirtilla potrebbe parlarci Harry, ha una cotta per lui. Ed io potrei chiedere a Gazza, non gli sto tanto antipatica”
“Ottima idea”
“Dobbiamo mandare anche qualcuno a controllare nel bagno dei prefetti, Alicia potrebbe aver nascosto qualcosa lì” propose Fred.
“E chiedere a qualche amico delle altre Case di guardare nella loro Sala Comune” aggiunse George.
“Ced per Tassorosso, Cho per Corvonero. Ma per Serpeverde?” disse Lee.
“Nott e Zabini del quarto mi devono un favore” dissi.
“Perfetto. Ora andiamo a cena.”
 
POV FRED
 
Chissà perché Nott e Zabini dovevano un favore a Hope. Magari gli aveva passato qualche compito, anche se ne dubito. Non aiuterebbe di certo dei Serpeverde.
Comunque, dopo cena ci dividemmo. Io e Lee andammo da Ced e Cho, mentre George e Hope andavano dai Serpeverde. Hermione, grazie al suo gran cervello, decise di andare a parlare con Krum in rappresentanza di Durmstrang e magari chiedere anche a qualcuno di Beuxbatons.
“Ced, posso chiederti un favore?” chiesi al mio amico.
“Certo Weasley, dimmi”
“Sono Fred. Non so se hai visto i volantini in giro”
“Quello della roba scomparsa?” chiese Cho.
“Sì. Angelina e Alicia hanno fatto sparire tutte le cose di Hope e le hanno sparse per il castello. Mi chiedevo se potevate dare un’occhiata nelle vostre Sale Comuni e chiedere un po’ ai vostri compagni di Casa”
“Certo Fred” acconsentì Cedric.
“Un’altra cosa” aggiunse Lee “se non è troppo disturbo, potresti guardare nel bagno dei prefetti?”
“Certo. A domani.”
 
POV GEORGE
 
“Perché due Serpi ti devono un favore?” chiesi a Hope.
“Oh, per una sciocchezza in realtà. Sai che faccio da tutor ad alcuni ragazzi più piccoli, no? Mentre facevo il mio turno, settimana scorsa, li ho beccati a fumare e abbiamo fatto un patto: non avrei detto niente se mi avessero fatto un favore. Non pensavo mi sarebbe servito così in fretta”
“L’ho sempre detto che sei diabolica” ghignai.
“Nott, Zabini” chiamò Hope dal fondo della fila dei Serpeverde.
“Colton” dissero loro “Weasley”
“Sono qui per quel favore che mi dovete” disse.
“Certo, ma sbrigati. Non vogliamo farci vedere con della feccia come voi” sibilò Nott.
“Perfetto. Avete visto i volantini? Angelina e Alicia mi hanno fatto sparire delle cose. Dato che credo siano coinvolti dei Serpeverde, vi chiedo se potete cercare se c’è qualcosa fuori posto nella vostra Sala Comune”
“Se lo facciamo, anche se non troviamo niente, siamo pari?” chiese Zabini.
“Sì. Ma se trovate qualcosa è meglio” rispose Hope prima di voltargli le spalle.


ANGOLO AUTRICE:

Per prima cosa chiedo immensamente scusa per aver saltato l'aggiornamento di settimana scorsa, solo che ho riniziato l'università e ho dovuto riprendere il ritmo! Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo!

Secondo, premetto che questo capitolo è stato scritto un po' a rate, quando ne ho trovato il tempo, e spero che il risultato vi soddisfi abbastanza.

Terzo, vorrei ringraziare tutti voi che leggete e che continuate a leggere questa schifezza =), e ancor di più vorrei ringraziare chi l'ha addirittura messa tra le preferite/seguite/ricordate! Avete proprio coraggio! E grazie a chi recensisce!

Quarto, vorrei farvi una domanda: da lettori di questa storia cosa preferite per il prossimo capitolo? Un salto temporale che racconta di un altro "scherzo" di A&A o un capitolo sotto il punto di vista di Hermione, Cedric, Cho, Zabini&Nott, ecc che aiutano Hope, Lee e i gemelli nella "caccia al tesoro"? Spero che rispondiate numerosi, almeno sono sicura di non deludervi (almeno per l'argomento!)

Ancora grazie mille,

Baci,
Sam_

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Capitolo 8
*** Continuano le ricerche ***


POV HERMIONE
 
Stavo andando nell’ufficio di Gazza. Avevo promesso a Fred e Hope che lo avrei fatto, ma adesso ero a dir poco terrorizzata. Quell’uomo metteva veramente paura.
Arrivata davanti alla sua porta mi ricordai finalmente perché il Cappello Parlante mi aveva smistata a Grifondoro e bussai decisa.
“Chi è?” borbottò il custode.
Sentii Mrs. Purr che soffiava.
“Sono Hermione Granger. Vorrei chiederle una cosa , se non disturbo.”
La porta si aprì.
“Dica”
“Ecco, per colpa di uno scherzo sono sparite alcune cose a una mia amica. Volevo chiedere se per caso aveva trovato niente.”
Feci ben attenzione a non nominare Hope: se Gazza avesse saputo che le cose erano sue, di certo non mi avrebbe aiutato.
“Entri” mi disse, spostandosi dalla porta per lasciarmi spazio “dia un’occhiata in quel cesto laggiù.”
Mi feci largo nell’ufficio pieno di cianfrusaglie e rovistai nel cesto cercando qualcosa che potesse corrispondere all’elenco di oggetti che mi aveva dato Hope.
 
POV CEDRIC
 
Dopo cena andai in Sala Comune e aspettai che qualche mio compagno di Casa rientrasse.
I primi furono Hannah Abbott e Ernie Macmillan del quarto anno.
“Ragazzi, posso chiedervi un favore?” dissi.
“Certo”
“Potreste controllare se nei vostri dormitori c’è qualcosa che non vi appartiene? Per uno scherzo hanno sparso per il castello tutte le cose di Hope di Grifondoro e mi ha chiesto una mano per trovarle”
“Certo, e spargeremo anche la voce.”
Ah, la bontà d’animo dei Tassorosso!
Prima di andare nel Bagno dei Prefetti andai a cercare nella mia stanza, sperando che anche gli altri facessero lo stesso.
 
POV FRED
 
Rientrando dalla cena mi venne un’idea geniale.
“Potremmo chiedere anche agli elfi!” urlai.
“Giusto, alla fine solo loro che fanno le pulizie da queste parti” assentì George.
“Vado io” si propose Lee “e magari porto indietro anche qualcosa da mangiare”
“E meno male sono io quella che ha sempre fame” brontolò Hope.
“Vai Lee, e torna vincitore” dissi al mio migliore amico.
Dopo che fu uscito, un’altra idea geniale venne a Hope.
“Potrei scrivere a Hagrid per chiedergli se ha trovato qualcosa nei dintorni della sua capanna”
“Giusto, vengo con te” le dissi.
“Intanto io controllo se hanno lasciato qualcosa nel cesto in fondo alla Sala Comune” disse George.
“Questa è la lista, se trovi qualcosa cancellalo” gli disse Hope porgendogli la pergamena scarabocchiata.
Nel frattempo erano entrate A&A.
“Ehi, come va la caccia al tesoro?” chiese Alicia.
“A dir la verità procede bene” le rispose Hope, ostentando sicurezza.
“Quante cose hai trovato? Quelle che hai addosso e basta?” chiese Angelina con una risata malefica.
“No, ma non ti dirò dove le ho messe. Il gioco è bello quando dura poco” le rispose.
Poi mi prese per mano e mi portò fuori.
 
POV CHO
 
Avrei dovuto aiutare Hope, anche se in realtà non era mia amica. Anzi, a dir la verità ero gelosa del suo fare tanto l’amica con il mio Cedric. E proprio per lui avrei dovuto farlo. Ci teneva tanto, quindi lo avrei fatto, seppur controvoglia.
Decisa a fare il prima possibile entrai in Sala Comune e scrissi una breve pergamena con cui invitavo chiunque trovasse qualcosa di non suo fra le proprie cose a consegnarlo alla sottoscritta. Poi duplicai il messaggio un centinaio di volte e lo incantai, spedendolo sui letti di ciascun ragazzo di Corvonero. Certe volte avere una grande intelligenza risparmiava un sacco di tempo e energie. Fatto questo andai a controllare nel mio dormitorio prima di finire i compiti di Incantesimi.
 
POV LEE
 
Scesi sette piani di scale per raggiungere le cucine.
Prima di entrare però incontrai qualcuno che usciva dalla Sala Comune di Tassorosso. O meglio, mi scontrai con qualcuno che usciva dalla Sala Comune di Tassorosso.
“Scusa, non ti avevo visto” dissi, rialzandomi.
Poi le porsi una mano per aiutarla. Sì, le. Era una ragazza.”Grazie Lee” mi disse, arrossendo.
“Ci conosciamo?” chiesi. Ero sicuro di averla già incontrata, ma non ricordavo né dove né quando.
“Sono Leanne Spinks, l’amica di Katie” disse, un po’ delusa.
“Oh! È vero! Adesso ricordo” cercai di rimediare “non ti avevo riconosciuta.”
Ed era vero. L’ultima volta che l’avevo vista era sicuramente molto meno donna e molto più bambina. Adesso il suo viso era molto più magro e asciutto, i capelli scuri molto più curati, le forme molto più rotonde. Era diventata veramente una bella ragazza.
“Ehm, io dovrei andare” disse timidamente,.
Mi accorsi di avere sempre la mano stretta alla sua da quando l’avevo aiutata a rialzarsi.
“Sì, scusa. In effetti dovrei andare anch’io” dissi.
“Ciao” mi salutò.
“Ciao Leanne, ci vediamo.”
Mi ero preso una bella cotta!
Mi avvicinai al quadro della frutta e solleticai la pera.
Una volta entrato nelle cucine chiesi di Dobby.
“Come può Dobby aiutare il signorino?” chiese l’elfo.
“Volevo chiederti un favore”
“Il signorino è molto gentile con Dobby. Dica”
“La mia amica Hope, per colpa di uno scherzo, ha perso tutte le sue cose. Pensiamo che possano essere sparse per il castello. Volevo chiederti se potete fare attenzione la prossima volta che pulite e vedere se trovate qualcosa”
“Dobby promette che sarà fatto. Ma come farà Dobby a sapere che le cose appartengono alla signorina Hope?”
“Non sto parlando di cose trovate nei dormitori, a quello ci stiamo già pensando noi. Mi riferivo a vestiti trovati nei bagni, in aule vuote, libri sparsi per i corridoi o cose del genere”
“Dobby ha capito. Dobby parla anche con gli altri elfi. E Dobby dà al signorino qualche regalo perché il signorino è stato gentile con Dobby.”
 
POV NOTT
 
“Bla, sbrighiamoci a fare sta cosa così la Mezzosangue ci si toglie dai piedi” dissi al mio amico mentre tornavamo in Sala Comune.
“Smettila di chiamarla così” sbottò lui.
“Non ti sarai mica preso una cotta?!” chiesi, strabuzzando gli occhi dalla sorpresa “È una mezzosangue. E in più sta con Weasley”
“Lo so” commentò lui quasi affranto. Senza dubbio aveva preso una sbandata per la seconda mezzosangue più secchiona di tutta Hogwarts.
“Ehi Bla, Theo. Che voleva la Colton da voi due?” chiese Draco appena varcammo la porta.
“Niente Dra. Voleva solo un favore” spiegò Blaise.
“Una mezzosangue che chiede un favore a due Serpi? Ma dico, vi siete bevuti il cervello?”
“No. Semplicemente gli dovevamo un favore” spiegò calmò Blaise. “E ora devo chiedere una cosa tutti voi” aggiunse poi, alzando la voce.
Tutta la Sala Comune si girò a guardarlo. In tre anni e mezzo non si era mai visto Blaise Zabini che parlava a un’intera sala di persone.
“Una ragazza ha perso delle cose per colpa di uno scherzo. Per caso avete trovato qualcosa? Se sì, siete pregati di darlo a me” finì abbassando lo sguardo e tornado il solito Blaise di sempre.
“Stai parlando della Colton, vero?” gli chiese Pucey.
“E se anche fosse?” lo difesi. Anche se disprezzavo la Mezzosangue, Blaise rimaneva il mio migliore amico.
“Non vorrei che una Serpe Purosangue si alleasse con le persone sbagliate” sibilò.
“Nessuna alleanza. Solo un patto con tornaconto personale, Pucey” sibilai in risposta.
Nel frattempo tutta la Sala Comune, che aveva ascoltato la discussione, aveva iniziato a consegnare a Blaise una marea di oggetti della Colton. Quasi sicuramente avevano rinunciato a tenerseli dopo aver scoperto che appartenevano a una Mezzosangue.
“Grazie a tutti. Potete anche disinfettarvi le mani ora” disse Blaise, con un sorriso mesto sul volto, prima di salire in dormitorio.
 
POV HOPE
 
Stavamo tornado indietro dalla Guferia quando Pix si fermò sopra di noi con delle cose in mano.
“Hope, sono tue queste cose?” mi chiese, gentile per la prima volta in quasi sei anni.
“Credo di sì, Pix” risposi “come mai così gentile?”
“Le amiche di Fred sono mie amiche” disse, prima di sparire dietro un muro.
“Come fai?” chiesi poi al mio ragazzo.
“A fare cosa?”
“A piacere proprio a tutti”
“Credo che dovresti saperlo, dato che sei innamorata di me” sussurrò mentre mi trascinava in un’aula.
“Fred, cosa stai facendo?” chiesi allarmata.
“Non permetto ad A&A di vincere” disse, malizioso, prima di baciarmi.
Il bacio fu il più lungo e passionale della giornata e forse dell’intera settimana,. Da quando A&A ci stavano addosso avevamo trascorso poco tempo da soli, specialmente quel giorno. Eravamo stati talmente impegnati con la caccia al tesoro da trascurare noi stessi, che alla fine era il proposito delle due streghe.
Ma in quel momento, sulla cattedra del professor Binns, tutto il resto passava in secondo piano. Non esistevano A&A, non esistevano i loro scherzi, non esisteva la caccia al tesoro. Poco mi importava di aver perso quasi tutte le mie cose se la persona più importante della mia vita continuava a tenere le sue labbra sulle mie.
 
POV GEORGE
 
“Ehi Katie” salutai la mia ragazza che rientrava in Sala Comune.
“Ehi George” mi salutò “trovato niente?”
“Sì, qualcosa. Poi abbiamo chiesto aiuto in giro, speriamo di riuscire a trovare tutto”
“La speranza è l’ultima a morire” sibilò Alicia, entrando.
“Ciao Alicia, grazie per questa massima” dissi, acido.
“Ahia Katie, qualcuno è acido. Forse non fai un buon lavoro” aggiunse Angelina raggiungendo l’amica.
Katie diventò rossa scarlatta, aggrottando le sopracciglia.
“Angelina…” iniziai a parlare, ma Katie mi fermò.
“Non farò un buon lavoro, ma a George va bene” sibilò in risposta.
“Anche qualcun altro è inacidito, vedo” continuò a infierire Alicia.
Quando è troppo è troppo. Ero al limite della sopportazione.
“Basta, adesso fatela finita” sbottai.
“Ho ragione, è proprio acido”
“Se voi due ci lasciaste in pace sarei più rilassato”
“Se tu e tuo fratello capiste chi sono le ragazze giuste per voi sareste meno acidi” sibilò Angelina.
Nel frattempo stavano rientrando anche Hope e Fred che si fermarono sulla porta ad assistere alla scena.
“Credo di poter capire da solo chi è la ragazza per me” risposi, sempre più arrabbiato.
Nessuno poteva dare ordini a George Weasley, tantomeno quelle due.
“Beh, se cambi idea sai dove trovarci” disse Alicia prima di andarsene.
“E lo stesso discorso vale per Fred” aggiunse Angelina.
“George non ha bisogno di due sciacquette come voi, non saprebbe di che farsene” attaccò Katie “e lo stesso vale per Fred. Il sesso possono averlo da chiunque, l’amore no.”
La guardai orgoglioso. Capii finalmente come si sentiva Fred ogni volta che Hope non si faceva mettere i piedi in testa.
“Forse hanno deciso di mettere la testa a posto, o forse di ascoltare cervello e cuore invece di un organo più in basso.”
A&A erano attonite. Mai avevano visto Katie Bell parlare in quel modo a qualcuno. E mai avrebbero pensato che si sarebbe rivolta a loro con quel tono.
“Voi siete capaci di stimolare solo quello” aggiunse, chiudendo il discorso con una stilettata degna della miglior Serpe.
Poi, come se niente fosse, si sedette calma vicino a me e si mise a parlare di Quidditch.


ANGOLO AUTRICE:

Dato che allo scorso capitolo nessuno ha recensito e risposto alla mia domanda, ho deciso di fare di testa mia.

Ho quindi scritto come procedono le ricerche.

É stato divertente entrare nella testa di tanti personaggi diversi, spero che sia divertente anche per voi leggerlo.
Mi è piaciuto soprattutto fare la parte della cattiva nel ruolo di Nott! Sono un po' sadica?? Forse! ahah
Spero che non ci sia bisogno di chiarimenti e che questo capitolo vi piaccia.
Non vergognatevi a recensire per chiedere o dire qualsiasi cosa, può solo farmi piacere!
Baci
Sam_

p.s.= chiedo scusa per il ritardo ma ieri avevo un test di cinese all'università e non ho avuto tempo per scrivere e pubblicare!
 

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Capitolo 9
*** Avviso ***


Buonasera! O buongiorno, dipende da quando leggerete questo messaggio.
Si, sono sempre viva!
Vi chiedo immensamente scusa, non sarei mai voluta sparire così, ma tra università, esami, vita sociale e vacanze non ho avuto nè il tempo ne l'ispirazione per scrivere.
So che non è una motivazione accettabile e so quanto è fastidioso che gli autori non pubblichino i seguiti, ma vi assicuro che da oggi mi impegno a tener fede a questa storia e anche all'altra che ho pubblicato e pure a quella (inedita) che sto scrivendo (non la pubblicherò almeno finché non sarà a buon punto, onde evitare ritardi madornali).

Non mi do tempi specifici per la pubblicazione, perché non vorrei deludervi di nuovo non rispettandoli, ma vi prometto che sarà nel più breve tempo possibile.

Grazie per la pazienza,
Baci a tutti,
Sam

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Capitolo 10
*** Spiate, stalker, gelosie e amore... ***


Riassunto puntate precedenti: (per chi vuole leggerlo)

 

I protagonisti di questa storia sono 4: Fred e George Weasley, Lee Jordan e Hope Colton.

La storia si svolge al sesto anno dei ragazzi, l’anno del Torneo Tremaghi.

Inizia con gli inviti al Ballo del Ceppo, con Hope che spera di essere invitata da Fred.

Invece il ragazzo non trova il coraggio e invita Angelina, e Hope si ritrova “costretta” ad andare con George.

La mattina di Natale, giorno del ballo, Hope si intrufola nella camera dei gemelli per svegliarli ed aprire insieme i regali.

Fred, ancora mezzo addormentato, rischia di rivelarle i suoi sentimenti, facendo arrabbiare il fratello e riempiendo di dubbi la ragazza.

La sera del ballo, Hope, vestita da sera per la prima volta in vita sua, ipnotizza Fred, che pianta in asso Angelina per trascorrere la serata con l’amica.

Hope lo lascia però a metà serata in mezzo alla pista, scoperto agli attacchi di Angelina che, arrabbiata per essere stata messa da parte, lo costringe a ballare con lei.

Una volta finito il ballo, Hope si trova obbligata a fuggire dal suo dormitorio a causa di due gelose Angelina e Alicia e si rifugia dai ragazzi, dove trova Fred ancora sveglio.

Allora la ragazza gli chiede il perché abbia trascorso la serata con lei nonostante fosse al ballo con Angelina e lui, dopo vari voli pindarici, la bacia.

La nuova coppia scatena ancora di più le ire di Angelina e Alicia, ribattezzate A&A, che pianificano vendette su vendette, racimolando solo insuccessi e punizioni.

Fred è tremendamente geloso di Hope, anche nel vederla con George e Lee, suoi amici da sempre. 

La storia, finora, si è conclusa con l’ultimo tentativo di A&A di danneggiare Hope, facendo scomparire tutte le sue cose, spargendole per il castello.

Hope e i gemelli, però, sfruttando tutte le loro conoscenze, mettono su un piano di recupero che coinvolge amici a destra e manca. Perfino i Serpeverde si rivelano collaborativi e aiutano i nostri protagonisti, che battono di nuovo A&A.

Il resto è ancora da leggere.

 

Baci,

 

Sam_

 

 

POV HOPE

 

Era ormai passato un mese dallo scherzo di Angelina e Alicia e avevo recuperato quasi tutte le mie cose. Mancava sempre all’appello qualche cianfrusaglia, ma niente di così importante.

Fortunatamente tutti erano stati collaborativi, perfino i Serpeverde. Anzi, Zabini mi aveva particolarmente stupito: si era rivelato il migliore. Fred aveva detto che i Serpeverde si erano rifiutati di tenersi le mie cose perché appartenevano a una Nata Babbana. Anch’io avevo quel sospetto, ma Fred lo aveva detto perché era geloso: secondo lui Zabini aveva una cotta per me.

Che stupido! Come se fosse possibile che un Purosangue Serpeverde avesse una cotta per me! Se lo raccontasse in giro lo prenderebbero per pazzo!

 

Da quell’episodio, a parte piccole discussioni, A&A si erano comportate bene.

Ma l’attesa era destinata a finire presto.

 

“Ehi Alicia, lo sai che Fred oggi stava flirtando con la Granger?”

“Davvero Angie? Pensavo avesse toccato il fondo mettendosi con Hope!”

Le sentii confabulare mentre andavamo in classe.

Ridacchiai sorpassandole.

Sapevo che Fred stava “flirtando” con la Granger. Lei gli aveva chiesto un favore perché non riusciva a scollarsi Krum di dosso. E io sapevo benissimo di non dover essere gelosa.

Entrai in classe e mi sedetti vicino a Fred, sempre  col sorriso sulle labbra.

“Che hai fatto?” mi chiese, notando la mia espressione.

“A&A pensano che tu ci provi con la Granger e si sono prese la briga di farmelo notare”
“Wow! Ti stanno veramente addosso!” commentò lui, ridendo.

“Sì, sono due stalker”

“Weasley, Colton. Volete anche i pasticcini?” chiese la professoressa McGranitt, stufa delle nostre chiacchiere.

Ci zittimmo.

 

POV FRED

 

A&A mi seguivano peggio di un’ombra. E di sicuro facevano lo stesso anche con George. Perché poi? Che senso aveva? Non avevano mai avuto motivo di credere di poter avere una possibilità con noi. Potevamo avere tutte le ragazze belle e intelligenti di Hogwarts, perché avremmo dovuto scegliere due oche come loro?

“Ehi Weasley” mi chiamò Angelina.

“Sono Fred” chiarii infastidito.

“Giusto te cercavo. Ho visto che ti dai da fare con la Granger. Hope lo sa?”

“Punto primo: come fai a sapere che ero io e non George? Punto secondo: non sono affari tuoi. Comunque sì, Hope lo sa. E tra me e Herm non c’è niente” spiegai, frustrato.

“So sempre se si tratta di te o George”

“E da quando? E perché mi hai chiamato per cognome prima?” cercai di infastidirla.

“Mmm…” non sapeva cosa rispondere, era totalmente spiazzata. 

Fortuna che ero riuscito a zittirla, era veramente insopportabile.

 

POV GEORGE (Nel frattempo)

 

Alicia mi seguiva come un’ombra. E temevo che Angelina stesse facendo lo stesso con Fred.
Cosa avevamo fatto di male nella vita per meritarci questo?

“Ehi Weasley”
“Dimmi Alicia”

“Volevo chiederti se potevi darmi delle ripetizioni di pozioni, non ci ho capito molto ultimamente” chiese con aria da gatta morta.

“Perché io? Angelina non ti basta più? Di solito non studiate insieme?”

“Anche lei ha avuto qualche problema con la pozione di oggi”

Pensasse meno a come portarsi a letto Fred e di più allo studio, pensai.

“Capisco” le dissi, accondiscendente “Non ti dispiace se ci sono anche Hope, Fred e Lee, vero? Perché di solito studiamo insieme”

“Certo George. Quindi quando ci vediamo?”

“Ti faccio sapere, ciao Alicia” chiusi il discorso.

Ci mancava solo che me la trovassi tra i piedi anche quando studiavo, o fingevo di studiare. Non bastava vederla a lezione, in Sala Comune, a pranzo, a cena, a colazione. No. Dovevo sorbirmela anche nel tempo libero! E per fortuna che per quest’anno il Quidditch era sospeso!

“Ehi Fred!” salutai il mio gemello che camminava in quello stesso corridoio.

“Ciao George. Perseguitato da A anche tu?”

“Sì, Alicia mi ha appena chiesto delle ripetizioni”

“Oh, mi dispiace. Angelina invece si preoccupa che flirti con Hermione”

“Che carina” dissi, con voce schifata.

Scoppiammo a ridere entrambi, stemperando il nervosismo. Per fortuna mancavano pochi giorni alle vacanze, almeno avremmo avuto un po’ di pace.

 

POV HOPE

 

Entrai in Sala Comune da sola: i gemelli erano in giro e Lee era già in camera sua.

Ad accogliermi trovai A&A, bellamente sedute in poltrona con le cosce scoperte e la camicia mezza sbottonata.

Mi sorrisero in modo strano mentre salivo nel dormitorio dei ragazzi, che momentaneamente era anche il mio.

TOC, TOC bussai, prima di trovarmi Lee nudo davanti.

“Avanti”

Entrai e mi imbattei in una scena esilarante.

Lee era seduto sul letto con solo i pantaloni del pigiama e fissava il mucchio di vestiti che eruttava dal baule ai piedi del suo letto.

“Che succede?”

“Non ho niente da mettermi”

“Dove devi andare, scusa?”
“In biblioteca, con Katie e George”

“E per fare il terzo incomodo ti serve un abbigliamento specifico?”

“Non farò il terzo incomodo, ci sarà anche Leanne”
“L’amica di Katie di Tassorosso?” chiesi.

“Sì”
“Qui qualcuno si è preso una bella cotta!” scherzai.

“Dai ti aiuto io”

Iniziai a raccogliere quella roba sparsa e, dopo una rapida occhiata, la risistemavo nel baule.

Rimasero fuori un paio di jeans scuri, una maglietta nera, una camicia sportiva celeste e delle scarpe dello stesso colore.

“Mettiti questi, poi ti dico come stai”

Due minuti dopo uscì dal bagno vestito di tutto punto e con un sorriso rinfrancato.

“Hope, sei un genio!” urlò, abbracciandomi.

“Modestamente lo so” scherzai.

“Ehi, che sta succedendo qui?” chiese Fred, entrando, prima di sbattere la porta.

“Hope mi ha salvato la vita” rispose Lee, lasciandomi.

“Questo non è un buon motivo per abbracciarla”

“Gelosone” dissi, baciandolo.

“Sì, lo sono”

“Ma di me ti puoi fidare” disse Lee.

“Non mi devo fidare di nessuno. Sono geloso. Punto”

“Va beh, io tolgo il disturbo” disse Lee, dileguandosi.

 

POV FRED

 

Sono geloso, geloso marcio, di chiunque tocchi la mia ragazza. Ho reagito male con George, ora con Lee, e senza motivo. Hope si è sempre comportata così, senza alcun secondo fine.

“Ehi gelosone, a cosa stai pensando?”

“A niente”
“Non è vero” disse, piantando gli occhi nei miei.

“Pensavo a quanto sono stupido ad essere geloso”

“Non sei stupido, sei tenero”

“Sbaglio o hai appena definito Frederick Gideon Weasley tenero?” le chiesi, con un’occhiata tra il divertito e il malizioso.

“Sì, l’ho fatto” rispose, sfidandomi.

Reagii d’istinto. La presi in braccio e la buttai sul mio letto, nostro da qualche settimana, e iniziai a farle il solletico.

“Fred, basta” riuscì a dire tra le risate.

“Fermami se ti riesce” la sfidai.

Fu così che mi ritrovai sdraiato con lei a cavalcioni, tesa per tenermi le braccia ferme sopra la testa.

La posizione era alquanto compromettente e la camicia della divisa lasciava poco all’immaginazione.

“Hope, ti giuro che smetto, ma ora spostati” la pregai.

“Perché?” mi rispose, con gli occhi dolci.

“Perché potrei non rispondere delle mie azioni”

Lei mi guardò con occhi maliziosi, realizzando ciò che intendevo, ma non si spostò.

Anzi. Prese le mie mani e se le portò sui fianchi, poi mise le sue sulle mie guance e mi baciò, facendo aderire i nostri corpi.

Sapevo che Hope era vergine e avrei voluto trattenermi, ma all’improvviso i pantaloni divennero troppo stretti. 

Hope se ne accorse e arrossì, ma non si fermò.

Scese con le mani ad accarezzarmi il petto e pian piano mi slacciò la camicia. Allora presi coraggio e la sua volò in terra, seguita a breve dalla mia, dalle scarpe e dai calzini.

Fortuna che Hope portava i pantaloni, o sarei impazzito.

Fai piano, fai con calma, non la spaventare, continuavo a ripetermi, ma lei sembrava tutt’altro che spaventata.

Ben presto anche gli altri vestiti finirono sul pavimento e per la prima volta feci l’amore.


ANGOLO AUTRICE:

Scusa, scusa e ancora scusa per il terribile ritardo!

Come ho scritto nell'avviso non ho avuto nè il tempo nè l'ispirazione, ma poi il senso del dovere nei confronti di voi lettori e soprattutto dei "miei" personaggi mi ha convinto a continuare nonostante tutto.

Spero immensamente che questo capitolo sia valso l'attesa, anche se più di tre mesi sono veramente tanti!

Prometto che cercherò di non far passare mai più tanto tempo!

Baci,

Sam_

Ps: una recensione è sempre ben accetta!

 

 

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