Il giorno in cui è iniziato il mondo

di 365feelings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ali (Apollonius/Celiane) ***
Capitolo 2: *** Aspettative (Apollo/Silvia) ***



Capitolo 1
*** Ali (Apollonius/Celiane) ***


Pairing: Apollonius/Celiane
Rating: rosso arancione
Genere: sentimentale
Avvertimenti: flash fic, het, missing moments
Prompt: Ali
Note: Aquarion è uno dei miei anime preferiti di sempre e non ho mai avuto il coraggio di scriverci. E lo fai partecipando al p0rn fest?, direte voi. Ebbene sì. Spero di non essere andata OOC, che non sia proprio una schifezza e bla bla bla, le solite cose, insomma. Anzi, ringraziamo Jales, per aver promptato e per aver sopportato i miei sproloqui <3
Come al solito uso le note per scrivere di tutto, tranne cose che servono per la lettura; sta volta faccio un'eccezione (o forse no). La flash può essere collocata in un punto impreciso tra quando hanno scoperto di amarsi e quando Apollonius ha perso le ali. Lo dico perché probabilmente scriverò ancora su di loro e ho in mente alcuni headcanon e niente, buona lettura.








Celiane esita, la mano ferma a mezz’aria: se solo volesse, se solo si allungasse per colmare la distanza, potrebbe sfiorare le ali di Apollonius. L’Angelo dorme prono, il candido piumaggio ripiegato lungo la schiena, forse nemmeno se ne accorgerebbe.
Si sporge senza ancora toccarlo, indecisa. Mentirebbe se dicesse che quelle ali non la incuriosiscono (sembrano così soffici, saranno davvero morbide come appaiono?), ma ha anche il timore di violare qualcosa di sacro, qualcosa che non è stato destinato agli umani come lei.
Apollonius la trova così, china su di lui, la mano a pochi centimetri dalle sue piume.
«Avanti, toccale».
La donna sobbalza e si ritrae; colta in fragrante, arrossisce e cerca di coprirsi meglio con il lenzuolo, quindi borbotta qualcosa di incomprensibile, forse delle scuse. Ma l’Angelo continua a fissarla senza aggiungere altro, nell’aria un intimo e tacito invito.
«Davvero posso?» sussurra con voce fioca, avvicinandosi di nuovo e infine sfiorando le ali, accarezzandole dolcemente. Ripercorre in punta di dita la sagoma delle piume, il polso saldo che regge la spada ora tremolante e insicuro: teme di sciuparle, di spezzarle, di rovinarle in modo irreversibile. È stato questo, e il timore di farlo infuriare, a fermarla sempre dal compiere un gesto così avventato, la prima, come la seconda e la terza volta che hanno giaciuto insieme.
«Sono più resistenti di quanto pensi» le dice e le prende la mano, guidandola lungo la lunghezza delle sue ali.
«Sono così belle e morbide» si lascia sfuggire, mentre le accarezza «E calde».
L’Angelo, da dietro la spalla, la osserva con il suo sguardo indecifrabile, con le sue iridi insondabili; potrebbe pensare a tutto e a niente e Celiane non lo saprebbe mai.
Quando la bacia, di slancio e improvvisamente, e la sdraia sotto di sé sul grande letto, la donna si lascia sfuggire un gemito sorpreso, ma si adegua alla nuova posizione con un timido sorriso e le cosce che si aprono.
Le mani di Apollonius sono grandi e calde, sono le mani di un guerriero che potrebbero ucciderla in qualsiasi istante, ma sono morbide e hanno imparato ad accarezzarla come farebbe un amante umano: le sente scorrere sul proprio corpo e si abbandona completamente ad esse, la pelle che scotta e il piacere che monta come una marea e le fa inarcare la schiena.
Cerca la bocca dell'Angelo, cerca il suo collo, gli morde la spalla, mentre entra in lei e inizia a muoversi. Celiane si aggrappa alle sue spalle e allunga le mani tra le piume delle sue ali, un ti amo che rimane impigliato sulle labbra.

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Capitolo 2
*** Aspettative (Apollo/Silvia) ***


Pairing: Apollo/Silvia De Alisia
Rating: rosso arancione
Genere: sentimentale
Avvertimenti: flash fic, het, what if
Prompt: aspettative
Note: ambientazione vaga/what if né fluff né angst. La raccolta sarà incentrata su queste due coppie, Apollonius/Celiane e Apollo/Silvia, perché sono i miei otp, sono belli, sono canon e mi fanno piangere sempre.





La pelle di Silvia è morbida e profuma di buono, sa di bagnoschiuma zuccherato e ricordi: è la prima volta che la accarezza, che la assaggia, ma è come se lo avesse già fatto, molte altre volte, nelle vite passare.
Bacia quel seno minuto e si trova a sorridere contro il costato magro: avrebbe giurato che il suo tipo ideale di ragazza avesse forme prorompenti, ma ora c'è Silvia che geme e si inarca sotto di lui ed è perfetto così — non vorrebbe nessun'altra.
«Rilassati, principessa fessa» le sussurra canzonatorio, sentendola irrigidirsi quando la sua mano scivola verso il basso.
«Se mi fai male ti ammazzo» gli risponde, con un tono di voce che dovrebbe essere intimidatorio ma che risulta ben poco credibile, mentre scioglie i muscoli e si morde il labbro, imbarazzata. È la sua prima volta, ma è anche la prima volta di Apollo e non capisce perché lui sia così disinvolto, mentre lei è un fascio che nervi che fremono e si tendono sotto il tocco del ragazzo. Soprattutto ora, che si trova tra le sue gambe e la accarezza lentamente, come se avesse aspettato tutto quel tempo solo per quello, solo darle piacere. 
Non avendo esperienza, si aspettava che fare l'amore con Apollo sarebbe stato selvaggio (il solo pensiero, la notte, la faceva arrossire), che si sarebbe gettato su di lei, famelico, come l'animale che è e che ha tanto disprezzato — ma chi disprezza compra, non è così?
Nei movimenti del ragazzo, invece, coglie una nota malinconica, struggente, la stessa che avverte lei mentre allaccia le gambe attorno ai suoi fianchi, mentre gli accarezza le spalle, mentre lo bacia. Si cercano come se fosse la loro ultima occasione per conoscersi e si trovano come se fossero stati per lungo tempo lontani. 
L'orgasmo li coglie insieme, i corpi accaldati e intrecciati, le loro anime finalmente riunite: è come la fusione nell'Aquarion, ma è più forte, più intenso, solo loro.

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