il manoscritto di fuoco

di Tia1216
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Attenzione! Luogo infestato da fantasmi! ***
Capitolo 2: *** Carcasi ottimo traduttre ***
Capitolo 3: *** Il caso 'Green ***



Capitolo 1
*** Attenzione! Luogo infestato da fantasmi! ***


Erano circa le 22:45, quando il cellulare di Sam squilla , sul display appaiono 5 lettere; era Bobby, ed aveva telefonato i ragazzi per avvertirli, di una strana segnalazione, riguardante una casa infestata. Subito i 2 si lamentarono, ma i loro lamenti, furono placati dal tono di autorità, che aveva appena assunto Bobby, al telefono, un tono che non tutti avevano, era uno di quelli, che quando li sentivi, non ti mettevi nemmeno a discutere, fai quello che ti viene chiesto. Bobby raccontò loro di questa casa, la descrisse nei minimi particolari, come quando si racconta una fiaba hai bambini, non si tralascia nulla. Finito il racconto, chiunque avrebbe pensato che quella potesse essere o una casa infestata, o una normalissima casa, che aveva subito le assurdità della gente, questo sarebbe stato il pensiero più comune, ma un attento cacciatore si sarebbe accorto che c'erano troppi episodi sconnessi, e troppi eventi " strani" persino per Sam e Dean. Questa casa non è mai stata ristrutturata col tempo e, nonostante mantenga un aspetto degli anni '50 esiste al catasto da quando, proprio esso esiste, se aggiungiamo anche il fatto, che non ha mai avuto proprietari, e chi l'ha fatta costruire, è scomparso il giorno dopo la chiusura del cantiere, tutto diventa davvero interessante, e pieno di domande irrisolte. Ci furono moltissime altre sfaccettature, che i due non stettero nemmeno a sentire concentrandosi su quei pochi dettagli.

Il giorno dopo, i due partirono di buon ora per andare, dove Bobby gli aveva indicato, guidarono per circa mezza giornata a bordo della Chevrolet nera di cui i fratelli Winchester erano molto affezionati. Arrivarono nel luogo indicato dalla mappa, alla ora di cena, e decisero di fermarsi in un ristorantino, non troppo lontano dal municipio del paese. Potevano esserci, non più di 4000 abitanti. Ogni casa aveva un giardino, pieno di alberi e fiori , un orticello rigoglioso nel retro casa e un ingresso caloroso, con tanto di zerbino con la scritta " benvenuto", seduti in giardino mamme che insegnavano alle proprie figlie l'arte del giardinaggio, e padri che con i loro figli giocavano a baseball . Stremati dalla fame, ordinarono entrambi un cheeseburger, con patate fritte. Una giovane donna, sulla ventina chiese altre formalità e, prima di andarsene, chiese cosa ci facessero da quelle parti, e Dean con la giusta tranquillità rispose:

- Siamo 2 agenti immobiliari, io sono Jonny, lui è Ronnie, cerchiamo proprietà o terreni su cui investire. Ah, abbiamo sentito parlare di un vecchio affare; è una casa abbandonata ad est, l 'unica se non sbaglio. Una volta ristrutturata, ti sembra un bel posto, dove farci abitare qualche bella famiglia?

La giovane allora, guardo, Sam, che le sorrise, ricambio, si sedette comodamente sulla sedia ed inizio ad parlare:

- Su quella casa, raccontano moltissime storie, chi pensa sia infestata dai fantasmi, chi pensa che ci sia maledetta da moltissimi secoli, chi addirittura crede che è abitata da un vecchio contadino esclusivamente notturno. La verità e che nessuno sa cosa succede realmente, e la gente fantastica, fantastica e fantastica. Tutti quelli che ci sono entrati, non sanno quello che hanno visto, hanno ricordi offuscati, nitidi. Tuttavia, penso che non sia un buon affare, la gente qui, ha troppi pregiudizi per comprare una casa con quelle caratteristiche.

Sam e Dean si scambiarono un occhiata, e con aria incuriosita, Sam chiese:

- Scusi, ma quali caratteristiche? - Per lei una casa che fa paura ai mostri : con muri, porte, finestre decrepiti, non è una casa particolare? Se a tutto ci aggiungiamo, la gente che dice maldicenze, sciocchezze, e racconta episodi infondati, allora si che quella casa diventa particolare. Ora devo andare ad prepararvi i 2 cheeseburger, e le patatine.

Prima di allontanarsi, la cameriera, porto loro l acqua e la coca che avevano ordinato. Durante la permanenza al ristorante, la gente del posto li aveva fissati interrottamente, ma a questo Sam e Dean ci avevano già fatto l'abitudine. Finiti i panini, andarono alla cassa per pagare, e chiese pure informazioni su qualche motel, nelle vicinanze. Con molta gentilezza e naturalezza, la cassiera indico loro una palazzina di fronte, con mura piene di umidità, qualche finestra rotta, e una piccola insegna debolmente lampeggiante rossa. Con aria di scuse, la cassiera si giustifico dicendo che non erano abituati ad ricevere ospiti. Sam e Dean, finito di pagare, ringraziare, e andare a dormire al motel, si lasciarono cullare dal suono del vento scagliatosi sulle finestre.

La mattina seguente, al risveglio erano intorpiditi più che mai, per i letti molto scadenti. Senza nemmeno fare colazione, si misero in cammino verso la casa "infestata" . Era facile riconoscerla: la proprietà era delimitata da una vecchia staccionata in legno, usurata dal tempo, il giardino, pieno di erbacce, si diffondeva a vista d occhio, ogni tanto si scorgeva, qualche albero appassito, la casa era costruita in cemento, ricoperto però, da una folta vegetazione, ne secca ne prosperosa, si ergeva su 4 piani, tutti con infissi completamente, o parzialmente rotti. La porta d ingresso, era in legno intagliato, con incisioni stilizzate, o almeno, era quello che si intuiva. Tutto sembrava longevo, triste e malinconico. Una volta varcata la soglia, con le loro armi ben strette, Sam e Dean si lanciarono alla scoperta della casa. Decisero che era meglio non dividersi; i luoghi troppo simili, fecero prendere a Dean la decisione di incidere nelle pareti, da dove passavano un "X", con un numero, più si allontanavano dall'ingresso, più esso cresceva. Il sopralluogo non fu affatto breve, e ai 2 cacciatori, dopo circa un'ora di sopralluogo, vennero in mente tutte le informazioni che Bobby, aveva detto loro al telefono. Sam che fu il primo ad accorgersi, che la casa non poteva essere così grande chiese a Dean:

- Ehi, ma non ti sembra che questa casa sia troppo grande? Non ti pare che Bobby aveva detto qualcosa a proposito?
- Mi vuoi dire che dovremmo credere ad una casa che si amplia, quando siamo più vicini a... " qualcosa"?
- Dico solo che da fuori, non sembrava così grande. Riabbatté Sam.

Senza più dirsi una parola, per via del nervosismo, che tutti è due avevano, proseguirono la loro perlustrazione, fino a quando scorgono una porta, assomigliava moltissimo a quella che si trovava all'ingresso . Sam e Dean, si scambiarono un occhiata ancora più nervosa, ed entrarono. Lo stupore, nei loro occhi, fu grandissimo, l'ultima cosa che si aspettavano di trovare, era uno studio! Le pareti erano circondate da scaffali di legno, contenenti libri, all'apparenza molto antichi. Ma la cosa più strana che i due notarono, fu la scrivania, al centro della casa. Sopra di essa, una pila interminabile , di fogli di papiro, scritti, con una scrittura, dall'aria molto antica. La loro curiosità li spinse a leggere il leggibile, e quando si avvicinarono abbastanza per farlo, un colpo alla nuca, li fece svenire a terra. Al loro risveglio, ognuno, si ritrovò legato, con una fune, in una sedia, anch'essa intagliata. Non era più nello studio, ma in un'altra stanza, identica alle altre. Dean notò che sul muro c'era la sua "X" con il correlativo numero, capì dove si trovava, non troppo lontano dall'ingresso. Poi una calda e tranquilla voce ruppe il silenzio, non aveva un corpo, era solo... Una voce:

-Bene, bene... Due cacciatori, Sam e Dean , quale onore...
Dean, che cercava ininterrottamente, di slegarsi, si fermo per un istante e chiese a questa strana " presenza":
- Chi sei?

Nessuna risposta. Delusi, Sam e Dean continuarono a cercare di liberarsi, ma senza successo, ad un certo punto, comparve un uomo, sulla ottantina, vestito come un contadino al tramonto, pieno di sudore e la fatica espressa in volto, ma, non era un contadino, un normale contadino, non può scomparire e apparire a proprio piacimento. A quanto pareva era quello il corpo, che aveva mimato la voce che aveva finito di parlare pochi minuti, e che stava nuovamente aprendo bocca, prima di essere interrotto da Dean :

- Se hai intenzione, di blaterare , su quello che sei e quello che non sei, e meglio che chiudi quella, fogna.

Uno schiaffo, colpi il volto, di Dean, era insolito, un uomo così , all'apparenza docile, potesse, fare del male. Ma così fece e dopo un paio di minuti, riprese il suo discorso:

- Sai, non è cortese interrompere un uomo molto più vecchio di te, ma ti perdonerò ... Io sono un vecchio guardiano, non è importante il mio nome, o chi io sia precisamente... È ben più importante , sapere per quale motivo, avete violato la mia antica collezione in fogli di papiro!

Il tono dell uomo si altero, non più quello di un uomo gentile, ma di una creatura, sicuramente non umana. Dopo i primi minuti di silenzio, l uomo, con uno schiocco delle dita, fece comparire accanto a lui, un cofanetto, dentro il quale c'erano strumenti di tortura, erano divisi in scompartimenti, molto piccoli, dalla loro distanza non si riusciva a distinguere gran che, ma dopo pochi secondi, l uomo inizio a fare una strana "conta" , che nessuno dei due fratelli, riusciva a capire, assomigliava al latino, ma c'erano delle incongruenze. Finita questa "conta" l uomo si avvicinò a Dean e cercò di fargli ingoiare una dose, di uno strano liquido , che sembrava comune veleno per topi. Nel frattempo, Sam che era riuscito a liberarsi, pianto nel petto dell'uomo un coltello, che procuro, l avanzare del sangue, in quella stanza così grigia. Sam libero il fratello, e mentre Dean cercava disperatamente, di recupera tutti i fogli di papiro, Sam si azzuffava con la creatura, che aveva le sembianze di un anziano, ma in combattimento, non sembrava tale. Non si risparmiarono, nulla, Sam perse pure qualche dente, per i forti pugni ricevuti. Non sarebbe resistito per molto, se Dean non si sarebbe sbrigato, l uomo avrebbe potuto avere la meglio. Appena finito di raccogliere, i fogli di papiro, Sam si affrettò ad dare un colpo alla nuca al vecchietto, che lo stordì per un paio di secondi, che si risultarono, decisivi: di gran fretta, Sam , con le poche energie che si ritrovava, corse, disperatamente, insieme a Dean, erano quasi arrivata alla porta d entrata quando si sentirono chiamare e si voltarono. Ad una ventina di metri c'era una grossa bestia nera, che non era n'è un cane, n'è un lupo, n'è un orso, ma ben tutte e tre le cose, tre volte più grandi. Essa parlo, e con voce molto sensuale e ironica al tempo stesso, disse loro:

- Dean, sto venendo a prenderti!

Subito Dean apri la porta e, con molta agilità, corse insieme al fratello fuori, e con eleganza la chiuse. Si senti un grosso boato, proveniente da dietro la porta. Poi, nulla. C'era una splendida mattinata, la loro macchina nel viale, tutto era al loro posto... Se non fosse per un intero libro antichissimo, che Dean si ritrovava sotto l'ascella destra.


 

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Capitolo 2
*** Carcasi ottimo traduttre ***


I fratelli Winchester non impiegarono molto tempo a raggiungere Bobby nella sua cara e deliziosa dimora, per fare un bella riunione di famiglia. Non avevano idea di cosa avessero per le mani, ed erano  speranzosi che Bobby  li tranquillizzasse, dicendogli che quello era una stupida opera, ideato da un uomo abbastanza folle; Ma in fondo alla loro anima, sapevano che non era così. Che motivo avrebbe avuto di essere protetta e isolata?  Quel libro era l’ignoto, nella  forma sua più pura, nascondeva molti misteri che agli occhi di Sam e Dean sembravano infiniti. La paura più grande dei Winchester? Quella di rincominciare; Erano stufi di guerre, apocalissi, e quant’altro. Ormai si erano arresi dall' avere una vita propria,  gli bastava  la caccia, la semplice e vecchia caccia, senza troppi pensieri e responsabilità.

Bobby, aveva uno sguardo pensieroso,  e con il suo bicchiere di “torcibudella” in mano, salutò  i suoi cari e vecchi amici, appena arrivati. Fin da subito getto gli occhi sulla pila di fogli che teneva in mano Dean, poi li rialzo, con sguardo preoccupato,  chiese con un tono di ironia,  cercando di nascondere la sua gran preoccupazione:

-Avete per caso riportato alla luce il testamento di qualche mummia?

Nessuna parola usci dalle loro bocche, non avevano voglia di scherzare, e volevano chiudere questa storia,  nel più breve tempo possibile. Si accomodarono e senza fare troppi complimenti Sam chiese:

-Cosa hai trovato?

Bobby rispose:

-Nulla! su internet non ce nulla, non viene menzionato nessun tipo di “libro” scritto su fogli di papiro, ormai ingialliti, in  quella “lingua” se cosi si  può  chiamare; Non ho mai visto una scrittura simile.  Non so cosa pensare…

Dean e Sam si aspettavano qualsiasi risposta, ma non quella che gli fornì, Bobby. Pensavano che in quel momento il  “non  sapere” fosse meno preoccupante del sapere. Cosa gli fece cambiare idea? La risposta di Castiel: dopo un paio di minuti passati a riflettere,   decisero di chiamarlo. Castiel stese educatamente ad ascoltare il racconto che narrava, Sam, alla fine, non fece troppe domande o azioni, prese il libro, e comunicò che stava per tornare, e poi nulla avrebbe fatto pensare che li ci fosse stato Castiel, esclusi i volti ancora più preoccupati ed ansiosi. Castiel non si assentò per molto,  ma il tempo per Sam, Dean e Bobby sembrava  non passare mai.  Tornò, ma del libro non c’era traccia,   al suo arrivo  i 3 si alzarono, lasciando stare sul  tavolo le birre ormai finite, lo  fissarono,  non videro un volto umano, era colmo di tristezza, e sembrava vuoto… Un volto che non emana emozioni, non è  un volto…  Stesero tutti fermi e stranamente in  silenzio, aspettavano solo le sue parole. Senza mutare espressione,  calmo come sempre iniziò a parlare:

 -  Ho dovuto fare i “salti mortali “  per riuscire ad avere una minima idea di cosa sia. Nessuno ne  ha mai sentito parlare, demoni angeli, nessuno… Baltasar mi ha raccontato un’antica leggenda su un libro …     

“Fu forgiato in una lingua sconosciuta ad ogni creatura vivente, scritta dai più grandi scrittori, non conosce errori, solo esattezze. Si persero’ le sue origini, ma non la sua presenza; Fu smarrito per molto… Ma un giorno ritornerà  alla luce, per raccontare la loro vendetta  alle popolazioni  successive”

Nessuno dei 3 sembrava ave capito molto… Questo sembrò frenare la loro preoccupazione …  Giusto il tempo che Castiel  aprì nuovamente la bocca:

-Non è una cosa chiara per nessuno. Baltasar ha scelto di raccontarmi questa “storia” perché’ è  l‘ unica cosa che gli assomiglia. Baltasar, mi ha chiesto di tenerla il più segreta possibile, ma almeno a voi la dovevo pur dire… Mi ha spiegato è un’antica profezia:  narra la venuta, non si sa chi di  preciso, che chiederà vendetta. Non ha a che fare con Lucifero, almeno questo lo sappiamo. Ora devo ritornare da Baltasar, stava controllando l’autenticità del libro. Se corrispondesse, non sappiamo a cosa andremo incontro, ma sicuramente, nulla di piacevole.

Queste furono le parole, che Castiel aveva appena finito di pronunciare, nessuno sembrava confortato, non si scambiarono altre parole, prima che Bobby, prese altre 3 birre, per i loro amici. Tutti avevano capito cosa gli volesse dire Castiel, si doveva ricominciare, ma nessuno era pronto a farlo. Dean cercava conforto nelle parole di Bobby, che non ci furono, così decise di intervenire lui:

-Abbiamo superato l’apocalisse, perché mai non dovremmo superare anche questo?

Nessuno però aveva voglia di parlarne: Sam sembrava altrove e Bobby, guardava la sua birra come se gli pottesse rispondere; Deluso Dean, preparò  il divano letto per la notte.
 Il giorno dopo Castiel non tardò ad arrivare, avevano appena finito di fare colazione. Non si parlavano dalla sera precedente.  Così  iniziò a parlare con un tono di scuse:

-Scusate il ritardo, ma  in paradiso, c’è un sacco di disordine; Quando la notizia e trafugata, si è diffuso il caos totale. Sono stato abbastanza impegnato, negli ultimi tempi. Comunque, il testo si è dimostrato originale… E’  questa la profezia !

Cosa dire? Dean, Sam, Bobby? Distrutti, terrorizzati, opressi? Inutile dirlo… Ma come rimpiangerli? La loro paura più grande, stava per avverarsi e non sapevano nemmeno come fermarla.

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Capitolo 3
*** Il caso 'Green ***


Non passo molto tempo da quando Sam e Dean avevano visitato un bel paesino in mezzo al nulla, con una  casetta  abitata da un assassino professionista ormai in pensione, che si trasformava in un  “ cucciolo” di  “orscanlupus”.  No, non era passato molto tempo, appena tre giorni, che riuscirono a diffondere il caos in tutto il paradiso. 
 
Sam e Dean si  parlavano di rado. Occupavano la loro giornata cacciando, o almeno ci provavano… Erano giorni che non succedeva nulla di ambiguo, insolito o curioso, era strano, ma i Winchester non riuscivano a trovare nulla. Quindi la loro giornata oltre ai pasti e al riposo, veniva occupata dalla ricerca, continua ed interminabile.  Il riposo per i due significava incubi, quindi dormivano il meno possibile; la giornata, sembrava interminabile, ed estremamente noiosa.  Ma la cosa peggiore, era quella di non sapere cosa stesse per avvenire: Castiel non era stato per nulla chiaro, era un po’ che non lo sentivano, e per i fratelli, “un po’ ” significava una vita, visto che non sapevano come far scorrere il tempo. Presero insieme la decisione di chiamarlo, dovevano  avere un idea più chiara della situazione, ormai era esausti di essere all’oscuro; Sapevano che se lo avesse chiamato Sam, difficilmente Castiel sarebbe venuto, con il gran lavoro che ha da fare lassù, allora lo chiamò Dean, il loro legame era più intenso, e difficilmente non si  sarebbe presentato. Castiel non tardò, arrivò dopo poco in quello squallido motel dove Sam e Dean soggiornavano. Il suo volto era un po’ irritato, ma nonostante tutto, chiese hai due:
 
-Spero per voi che abbiate qualcosa di importante da comunicarmi, perché’ sto nuovamente combattendo un’altra guerra civile, con i miei fratelli… Tuttavia so cosa chiedete ed avete ragione a pretendere risposte, perciò cercherò di darle , sarò sintetico, chiaro e il più possibile preciso…  Siete stati a casa di un antichissimo saggio, custode appunto del manoscritto. Non sappiamo molto su di lui, se non altro quello che ci avete raccontato voi, in paradiso non si hanno molte idee, su chi possa essere realmente. Per il libro la situazione è leggermente diversa, sappiamo che risale ad un periodo che coincide perfettamente con la stesura dell’Antico Testamento, ma  ci e’ stato impossibile tradurla, e non sappiamo cosa voglia dire; E qui entrate in gioco, voi… Dovete riuscire a trovare il “custode”, è l’unico che ne sa più di noi… Allora ci state? Ovviamente ci sarà una ricompensa notevole: mi è stato riferito, dai piani alti, che se collaborate, si potrebbe parlare di un biglietto per il paradiso, a tempo debito ovviamente…  Dovrete impegnarvi, ma a noi serve il vostro aiuto, nessuno meglio di voi sa improvvisare, e penso che voi non vogliate per  l’eternita’ bruciare ai piani bassi. Potremmo venirci incontro, ma solo se ce la metterete tutta, e ricordate che alla fine dovremmo comunque scegliere noi… Senza contare che dovrete eseguire tutti gli ordini che verranno dati…
Questo è quello che mi è stato detto di riferirvi. Le informazioni sono sicure, è un brutto periodo per il paradiso,  e pur di placare tutto, si fa la qualsiasi cosa. Comunque, vi devo avvertire : l’impresa che starete per compiere richiede impegno, dedizione e forza di volontà. Se accettaste chiamatemi…
 
E Castiel scomparve, lasciò però, una piccola goccia di speranza negli occhi di Sam e Dean… Anche se i fratelli Winchester difficilmente si sarebbero messi al servizio di angioletti, come tanti soldatini addestrati, ma ciò che non si sapevano spiegare Sam e Dean, non riuscivano a capire per quale strana ragione  gli angeli avessero bisogno di 2 umani per individuare “qualcuno”, insomma… Castiel era decisamente più  abile, quindi… come mai?
 
Sam fu il primo ad iniziare il discorso:
 
-Allora? Cosa dici di fare?  Non possiamo passare il tempo a girarci i pollici, e non possiamo nemmeno cacciare… Io dico di starci, non  abbiamo altra scelta…
 
-Ma sei impazzito?!!! Non mi metterò al servizio, degli angeli, possono promettere tutto quel che vogliono, ma non diventerò un loro pupazzo.  Per ora non chiamiamo  Castiel, se hanno contattato noi per trovare questo “ guardiano” , vuol dire che loro non ci riescono, no? Una volta trovato vedremo che farne, dal momento che non sappiamo da dove iniziare, vado a prendere un paio di birre, e tu nel frattempo accendi il pc.
 
I due non iniziarono subito la ricerca, farlo sarebbe stato da pazzi, decisero insieme di collegare i “punti in comune”.
 
-Allora, direi di iniziare cercando informazioni sulla casa dove risiedeva prima, e’ la mossa più logica, sei d’accordo Dean?
 
Sorseggiando la sua fredda birra, annui molto distrattamente. Sam aveva trovato qualcosa, e con un tono di entusiasmo iniziò a parlare ad alta voce.
 
-Allora, oltre alle classiche informazioni del catasto,  non spicca nulla di particolare, ma è stata spesso protagonista di alcuni giornali locali, nulla di notevole. Direi che non è molto…
 
-Mi puoi leggere alcuni degli articoli sulla casa… Non è che abbiamo tante altre cose da fare…
Con aria sorpresa e piuttosto seccata, Sam iniziò la lettura:
 
-Il mistero della casa infestata; La Via della felicità ; Il mistero oscuro della casa abbandonata. Non sembra esserci altri articoli.
 
-Scusa non ho capito bene “la Via della felicità” mi spieghi una casa, definita infestata possa diventare improvvisamente “la via della felicità”. Sam , puoi prendere e leggere l’articolo?
 
-Subito: “Ognuno di noi ha sempre sognato una bella casa, con dei vicini accoglienti ed un marito innamorato, se è questo ciò che sognate, cosa aspettate? Le casa nella via della felicità, aspettano solo voi! La via della felicità, dove ognuno realizza i propri sogni!”. Questo è il pezzettino d’articolo che sono riuscito a trovare… E’ pubblicità , ma non trovo altro…
 
-Sam, non ti suona strano? “La via della felicità, dove ognuno realizza i propri sogni”, mi sa troppo di telefilm, dico di indagare di più sul quartiere…
 
Dopo pochi minuti Sam riprese a leggere:
-“ Il quartiere che oggi tutti conosciamo come il quartiere felice, era fino a pochi anni fa , un quartiere periferico, abbastanza malfamato…”
 
-Quindi, il nostro amichetto si posiziona in quartieri, periferici, e li trasforma, nel tempo libero, in bei posti, con vicini che si parlano allegramente? Non so perché’ ma mi sa di demone… Insomma , un luogo dove i desideri si avverano, ci saranno molti patti demoniaci…
 
-Ho la tua stessa sensazione… Non è molto, e non sappiamo neanche se sono stati fatti patti con i demoni, dovremmo andare a controllare, e anche se fosse, non penso che sia un dettaglio molto rilevante…
 
-Domani andremo a controllare, per ora direi di andare a cenare.
 
La notte sembrava non passare mai, i fratelli Winchester, fremevano dall’eccitazione, che  il successivo giorno gli avrebbe regalato, o almeno era quel che speravano. Si dovevano ripresentare come agenti immobiliari, e principalmente dovevano informarsi non tanto sulla vecchia casa abbandonata, perché sarebbe sembrato troppo insolito, ma sulla storia del quartiere, sul suo rapido mutamento e su i proprietari. La mattina come previsto si alzarono di buon ora, si riempirono la pancia di buon cibo, e andarono per la seconda volta nella “cittadina felice”. Arrivarono e fecero moltissima attenzioni su ogni particolare che vedevano, ma nonostante ciò, per quanto si impegnassero non riuscivano a notare grandissimi eventi straordinari, nulla di rilevante. Passarono la mattinata a visitare qualche villetta, abitata da persone che non sembravano nascondere molto, e nonostante i brevi perlustrazioni che facevano in ogni casa, non riuscivano a trovare nulla di strano o perlomeno nulla di sospettoso. Un po’ delusi decisero di andare a mangiare nello stesso posticino di un paio di giorni prima. Stesse persone e anche stesso ordine. Entrambi avevano molta ma molta fame e si catapultarono immediatamente sulle patatine fritte appena arrivarono, non si erano scambiati molte parole da quanto erano entrati, ma appena assaggiarono le patatine fritte, entrambi si accorgono che manca una cosa : il sale. Può sembrare un dettaglio ma Dean si soffermò anche per fare un po’ di discussione in tavola:
 
-Non ti sembra che manchi il sale in queste patate, se lo saranno sicuramente scordati, sto chiamando  la signorina…
 
-Il sale… Non ti sembra un po’ strano?
 
-Piantala Sam!! Scusi? Può portarci un po’ di sale, nelle patate sembra non essercene
 
Nonostante l’espressione della signorina aveva perso leggermente quel sorriso smagliante, non esitò a riprenderlo e ad aprire bocca:
 
-Sicuramente lo porterò, ma stanno per arrivare i panini, forse sarebbe meglio che vi gustasse i panini, le patatine potrebbero rovinare l’appetito.
 
 Di scatto si girò e andò immediatamente in cucina, probabilmente a prendere l’ordine dei 2. Sam e Dean rimasero un po’ meravigliati, voglio dire, non capita tutti i giorni di ricevere una risposta di questa da un posto simile a questo e loro lo sapevano molto bene, tuttavia, Sam stava proprio ripensando che effettivamente anche la scorsa volta gli è sembrato che le patate fossero scondite, solo che non l’ha notato molto, anche perché’ la sua pancia era gia stata riempita dal  panino che aveva appena finito di divorare. Nell’attesa del cibo o eventualmente del sale Dean fece vedere a Sam le case che avevano programmato di visitare, prima che potessero finire di parlare avevano già lo stomaco pieno. Si accorse delle patatine, ormai fredde che erano rimaste nel tavolo, e richiesero nuovamente il sale alla signorina, che nuovamente, rispose che lo avrebbe subito portato, cosa che effettivamente non accadde. Sam e Dean, però iniziarono una nuova discussione, non con gran senso, un po’ per scherzare, ma il tempo passo, e il sale continuava a non arrivare, al punto che Sam, nella speranza di trovare un nuovo argomento su cui discutere, si soffermò proprio sul sale, nella speranza che il fratello potesse fare qualche battuta, che amava sentire. Solo che proprio mentre Sam aveva finito di parlare, ad entrambi venne un intuizione: perché’ proprio il sale? Forse era proprio quello che stavano pensando? Improvvisamente diventarono seri, iniziarono a parlare con un tono di voce più basso, e il primo che riapri il discorso fu proprio Sam:
 
-Città abitata da demoni? Pensi questo? Voglio dire, potrebbe pure essere, anzi, sarebbe provabile, ma non ti sembra un po’ troppo strano?
 
-Strano come andare in un fastfood e non trovare del sale?? Si, mi sembra molto strano, ma fin ora non abbiamo trovato nessuna pista.
 
-Okay, ma cosa pensi di fare?
 
-Prima di tutto finiamo queste patatine, dopo paghiamo immediatamente il conto e smammiamo da qua, questo posto mi sta iniziando a mettere i brividi.
 
-D’accordo, un ultimo particolare, come facciamo a sapere se non solo solo le nostre patate senza sale, voglio dire…
 
-okay, genio ribelle cosa pensi di fare? Pensi di andare a prendere qualche patatina da qualche tavolo ?!
 
-Ottima idea Dean!
 
Sam stava per alzarsi quando fu fermato da Dean, il quale lo blocco dal braccio, e sempre sussurrando gli disse, di rispettare il loro piano, cioè finire le patate come se nulla fosse e andare a pagare, e nel tragitto fino alla cassa, avrebbero distratto qualcuno, fregato una patatina e sarebbero usciti. Così fecero’ e tutto sembrava andare per il meglio, si sentirono più rilassati quando arrivarono in macchina e finalmente potettero rilassarsi, e parlare con più tranquillità.
 
-okay Dean facciamo il punto della situazione: le patatine del tavolo nove erano senza sale, anche quelle del tavolo dodici e tredici. Dici che potrebbero essere demoni?
 
-Ho l’impressione di averne la certezza. Non controlleremo le case che avevamo progettato, ma solo quelle dei proprietari che abitano qua da almeno 10 anni, quando ancora il quartiere non aveva una nomina tanto felice. Guardando le carte, ci sono solo 3 vecchi proprietari che risiedono qua, in uno ci siamo già andati stamattina e… Ti ricordi cosa ha detto? Ha detto proprio che molti dei suoi vecchi vicini quasi tutti avevano traslocato, alcuni erano spariti e altri semplicemente morti. Sostituiti da altrettanti nuovi vicini, cordiali e riservati nel giro di poco tempo. Se non sbaglio ha detto questo.
 
-Giustissimo, quindi ci muoviamo per andare dal signore e la signora…. White?
 
-Si.
 
La risposta fu seguita dal rombo del motore della  macchina dei 2 fratelli.
Parcheggiarono proprio davanti l’ingresso del vialetto, c’era un giardino molto ben curato, con molte siepi, ma nessun albero o fiore, troppo verde secondo Sam. Suonarono al campanello e sentirono il suo eco, dopo una trentina di secondi una giovane donna sulla trentina venne ad aprire , chiese chi fossero, dopo le presentazioni si finse molto sorpresa. Ma li invitò comunque ad entrare,  appena accomodati sul divano chiesero alla donna se in casa erano presenti il signore o la signora White, ma con estrema sorpresa, la donna gli rispose che erano  morti un paio di anni prima, la signora gli chiese come mai volessero parlare proprio con loro, Dean rispose che era per un indagine sul valore della casa, insomma per vedere le differenze e di quanto questa casa  avesse acquistato valore col tempo. Di gran fretta senza farlo notare molto alla signora, cercarono di uscire, e una volta arrivati in macchina non restava altro che andare , entrambi non aprirono bocca sulla donna, perché’ entrambi capirono che si trattava di un demone, il loro istinto gli diceva questo, e tutte le analogie incontrate sostenevano l’ipotesi. Si precipitarono nella seconda casa che avevano in programma di visitare, anche l’ultima, perché’ erano già passati nella casa gemella la mattina appena trascorsa, dove avevano conosciuto e parlato  con la vecchietta. Appena svoltarono nella via dove c’era la casa, da lontano videro una grande folla proprio nel vialetto della casa in questione, appena di avvicinarono, notarono immediatamente la polizia, con una barella , dove sembra esserci un cadavere con un lenzuolo zuppo di sangue che copriva tutto il corpo. Si guardarono intorno e appena furono sicuri che non ci fosse nessuno che li conoscesse come agenti immobiliari, si presentarono come agenti dell’FBI al poliziotto che faceva da guardi all’ingresso della casa. Prima di entrare dentro dettero uno sguardo alla persona che c’era sotto il lenzuolo, rimasero sconvolti, era la vecchietta che li aveva ospitati la mattina stessa. Rimisero il lenzuolo al loro posto , si scambiarono la solita occhiatina e senza farsi notare entrarono nella piccola villa, tutto sembrava al suo posto, tranne che per la solita confusione di agenti che entravano e uscivano. C’erano molti uomini della polizia che scattavano foto, così sam chiese ad uno di loro cosa fosse successo, subito dopo avergli mostrato il distintivo.
 
-L’ipotesi più accreditata è che il vicino, il signor Green, possa esser entrato in casa della donna e dopo averla pugnalata sia scappato, senza lasciare traccia. Il movente è ancora sconosciuto, più tardi dopo aver finito qua, fare un'altra  visitina a casa del signor Green.
 
-d’accordo, grazie tante, faremo una breve perlustrazione anche noi
 
Sam e Dean salirono al piano superiore, dove speravano ci fosse meno confusione, e iniziarono ad ispezionare la casa, non trovarono nulla fuori dal normale, se non fosse che nel momento di dare un occhiata al bagno, trovarono un unghia finta rosso fuoco, sicuramente di una donna. Continuarono la visita in casa della vecchietta, anche se , una volta finita, si precipitarono al corpo dell’anziana, che stava per esser portata via, e guardarono se fosse lei la proprietaria dell’unghia. Nessuna traccia di smalto rosso, o unghie finte. Non era sicuramente una gran prova, ma meglio di niente pensarono i 2 fratelli. Nel tardo pomeriggio andarono pomeriggio a casa del presunto assassino . Tutto relativamente ordinato, non c’era molta confusione, ma guardarono affondo in ogni angolo della casa, fino a quando trovarono , in una mensola di libri impolverati, dove  si vedeva chiaramente che mancava un volume, un'altra unghia finta, sempre dello stesso colore,  senza farsi notare Sam si affretto a prenderla. Sottovoce disse a Dean che avevamo avuto molta fortuna ad aver preceduto la polizia, ben 2 volte! Dean, un po’ scettico all’idea di esser fortunati disse a Sam che forse la loro non era stata semplice fortuna. Sam un po’ dubbioso, decise di chiedere spiegazioni dopo, adesso però avevano elementi sufficienti per avere un idea più chiare dei fatti .
 
-Allora… Preferibilmente una donna, ha messo in piedi un omicidio e una finta fuga, mettiamo che abbia ucciso la donna, dopo è andata in bagno per prendere qualcosa che potesse coprire le sue tracce, e li ha perso un unghia. Tutto questo dopo aver rapito il vicino, e soprattutto dopo aver preso qualcosa, che sembra un libro, nella mensola dove ha perso l’altra unghia. Troviamo il proprietario delle unghie troviamo l’assassino.
 
Disse Sam, subito Dean prese la parola.
 
-Si , troviamo il proprietario troviamo l’assassino. Ma non ti sembra strano che siano scappate 2 unghie alla scientifica?? Fammi indovinare, la polizia fa le sue operazioni in zona, giusto? Cosa abbiamo detto riguardo a tutti i nostri nuovo abitanti ??
 
-Giusto, demoni, provo col sale?
 
Intervenne Sam, ma Dean gli disse che non era l’occasione si sarebbero fatti notare troppo, e se fosse stato vero? Sarebbe stato cosi semplice scappare da una popolazione di demoni?? La decisione più sicura era quella di uscire tranquillamente della casa e stranamente cosi fecero.  Usciti dalla abitazione, notarono che la folla che prima circondava la casa della vecchietta, era diminuita e restavano gli ultimi vicini curiosi, e chi c’era tra loro? La signora dalle unghie rosse, nonché la vecchie e cara figlia dei signori White.  Dean si affrettò ad andare dalla signor Unghie Dipinte, ma Sam lo fermo, facendogli capire che non era la decisione migliore, in compenso si dileguarono subito.
 
Una volta finito di mangiare, farsi una doccia veloce e, una volta finito di dormire, pensarono di andare a fare una bella visitina alla figlia dei White, con tanto di munizioni di sale, acqua santa e altri materiali di routine, quindi non si può proprio definire una visitina di piacere. Poco di prima entrare nell’auto avvisarono Bobby, su quello che sapevano e che avevano intenzione di fare, Bobby non appoggiò la missione, ma diciamo che si limitò a sostenerli, per quanto poteva.  
 
In uniforme entrarono dalla porta sul retro, in silenzio come sempre  stava per iniziare l’ispezione della casa, ma  appena li riconobbe la signora, non fu proprio lieta di vederli,  Sam aveva già tirato su di lei un po’ di acqua santa, e all’urlo di dolore della donna, Dean con il fucile a pallottole di sale, aveva già colpito la gamba della donna. In 2 a male pena, riuscirono a stordirla, per poi legarla,  ma soprattutto  per fare i soliti incantesimi per evitare che potesse fuggire.
 
Al suo risveglio, cercò in tutti i modi di scappare ma non ci riuscì, allora Dean, iniziò a parlare:
 
-Sappiamo che hai rapito tu il signor Green e ucciso la sua vicina, quello che non sappiamo è perché’ , perché’ l’hai fatto? Ora hai la possibilità di scegliere, puoi dirci tutto senza dolori inutili, o puoi scegliere di parlare, dopo che il sale e l’acqua santa abbia fatto il suo corso.
 
-Se non volete fare la loro stessa fine conviene andarvene, stanno per venire..
 
Sam con sguardo incuriosito, chiese chi stesse per venire, e la risposta della donna fece avere ad entrambi un brivido alla schiena, anche se provarono a non farlo notare più’ di tanto .
 
-Ancora non lo avete capito?? Ancora non ci siete arrivati?? I miei ‘vicini’ stanno per venire, e se vi trovano qua vi uccidono, non vi basterà l’acqua santa per fermarci, la finireste prima di aver affrontato nemmeno un quarto di quanti siamo realmente.
 
-Non farci perdere tempo! State trasformando il paesino, in un ritrovo esclusivamente per demoni?
 
-Siete abbastanza in gamba da averlo capito, quello che vi è sfuggito è il suono della porta di ingresso che si è appena chiusa.
 
Dopo quelle parole fu di istinto per i fratelli voltassi, non videro nulla , ma sentirono dei lenti passi che si avvicinavano, c’erano almeno 3 uomini. Immediatamente Dean si occupò di chiudere tutte le porte per isolarli nella cucina, e Sam riprese a parlare:
 
-Cosa hai preso a casa del signor White??
 
Nulla, non rispose, nel frattempo sentirono i primi pugni che i nuovi arrivati davano per entrare in cucina.
 
- Ti sembra che abbiamo tutto il tempo del mondo?! Io non credo proprio.
 
Sam, in parte preso dal panico , dopo quelle parole butto l’acqua santa sopra il demone, e un po’ di sale. Ma , nonostante questo, continuò a tacere. Gli serviva tempo molto altro tempo, ma non ne avevano, la soluzione migliore sarebbe stato l’esorcismo, così probabilmente avrebbero convinto il demone, cosi, di fretta Sam prese il libro e iniziò a leggere mentre il fratello faceva tutto il possibile per tenere a bada gli altri demoni.
 
Non dovette continuare molto per convincerla, infatti dopo le prime parole in latino, gli disse che a casa del signor Green aveva preso un libro , che gli avevano  detto di prendere, solo un libro, scritto  con dei fogli strani, lo doveva consegnare questa mattina, ma ha disobbedito perché’ non l’avevano ancora pagata, in conclusione il libro era di sopra, nella stanza da letto, il problema? Dovevano superare i bestioni che li avevano bloccati.
 
Dean scappo dalla finestra e appena Sam finì di disegnare una trappola per demoni le fece entrare, 2 restarono facilmente intrappolati, il terzo, con le pallottole di sale e il coltello, non fu tanto difficile da uccidere.
 
Salirono al piano superiore e come promesso trovarono il libro, lo presero e si affrettarono ad andare nella loro macchina e a ritornare a casa. Ancora una volta si ritrovano con un antico libro, di cui non sapevano che farne e di come usarlo.
 
Parto dal ringraziarvi per aver letto questi capitoli, per aver dedicato del tempo alle miei creaturine, in oltre ringrazio la mia beta Araraki, che mi ha dato molta motivazione oltre che al suo aiuto. Mi scuso per non aver potuto aggiornare prima e mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo  ;)

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