Hi, I'm in love with you

di Ale_Never_let_me_go
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Il passato ritorna ***
Capitolo 3: *** Incontri ***
Capitolo 4: *** L'inizio o la fine? ***
Capitolo 5: *** Il destino contro di me ***
Capitolo 6: *** E se..? ***
Capitolo 7: *** Sorpresaa! ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni ***
Capitolo 9: *** Errori ***
Capitolo 10: *** You and I ***
Capitolo 11: *** Passione ***
Capitolo 12: *** Ci sei o non ci sei, non cambia niente. ***
Capitolo 13: *** Cosa può esserci di più bello, di noi due! ***
Capitolo 14: *** Tu devi essere Candice? ***
Capitolo 15: *** Per troppo tempo ho scelto te, dimenticando me! ***
Capitolo 16: *** Parole Letali ***
Capitolo 17: *** Clarity ***
Capitolo 18: *** Ti odio e basta. ***
Capitolo 19: *** Alla fine tutto andrà per il meglio. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


*Caro Diario,
Io sono Adelaide e ho 17 anni, avevo tanto bisogno di scrivere quello che tenevo dentro senza aver paura di poter essere giudicata.
Insomma mi riferisco a un ragazzo, lui mi piace così tanto da ormai 4 anni, sembra ieri quando capì di amarlo. Lui è davvero la mia vita, ma non so cosa prova per me e io non ho il coraggio di chiederglielo.
Lui è stronzo, orgoglioso, tutti lo odiano per questo, ma io no, amo i suoi difetti e il suo voler avere sempre ragione.
Ho provato a dimenticarlo, ma ogni volta capisco che lo amo ancora e sto male, perchè capisco che non esisto senza di lui. Avrei solo bisogno di qualcuno che potesse capirmi, avrei bisogno di lui in ogni attimo della mia vita, ma purtroppo lui non c'è accanto a me. So che se mai mi fidanzerei un giorno e lui venisse da me a dirmi che mi ama, io stravolgerei la mia vita per mettermi con lui a qualunque costo*

15 anni dopo...

Punto di vista di Adelaide 
"Amore svegliati, se no arriverai tardi a lavoro" mi alzai controvoglia e mi diressi dal mio ragazzo, Ben, che già stava facendo colazione, mi sedetti sulle sue gambe e lo baciai sussurrando "Buon Giorno".
"Comunque, ti è arrivato un sms era Sarah che diceva di doverti parlare urgentemente." "Che fai leggi i miei sms?" dissi sorridendo "Beh stiamo quasi per sposarci, penso sia un mio diritto" guardai il mio bellissimo anello e provai ancora quella sensazione bellissima che ti fa battere il cuore all'impazzata. Mi accoccolai sul suo petto per alcuni secondi, prima di alzarmi di scatto per vestirmi di fretta visto che già era tardi e come al solito avrei dovuto far aspettare i miei pazienti già instabili a causa dei loro problemi.

Quando fui pronta, rubai un bacio a Ben e poi corsi via entrando nella mia bellissima macchina blu.
Mentre guidavo, sentì il telefono squillare e risposi, mettendomi l'auricolare.
"Hey" "Ciao Candice, (Candice, era la mia migliore amica dai tempi della scuola e da allora eravamo inseparabili) prima Sarah mi ha mandato sms dicendo di dovermi parlare, sicuramente oggi me la troverò in sala d'attesa (Adelaide è una psicologa) sai quanto mi scoccio di sapere tutte le cose fatte con suo marito, che palle" "E va be che te ne frega, tu liquidala come sempre" scoppiammo a ridere e poi disse " va be io vado ad aprire il negozio, dopo passi?" " va bene, allora a dopo".
(Candice ha una famosa linea di cosmetici e ha un negozio che si chiama *Red Rose*) 
 
 
 
*Angolo Autrice*
Ciaoo, eccoci con una nuova storia. C'è tanto di me in questa storia e spero vi piacerà.
Nel prossimo capitolo ci sarà una foto allegata dove potrete capire che volti ho voluto dare ai miei personaggi, ho scelto tra vari autori, aspetto recensioni, anche negative :) Il capitolo verrà aggiunto ogni mercoledi.

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Capitolo 2
*** Il passato ritorna ***


Ecco i personaggi:
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Punto di vista di Candice 


Oggi mi sentivo felice come non mai, sapevo che oggi qualcosa sarebbe successo e inoltre il mio oroscopo oggi era super positivo.
Mentre cercavo di sistemare tutta la nuova merce, sento la porta aprirsi.
Urlo "Jules, vai a sbrigare il cliente" ma non mi arriva nessuna risposta, così come al solito vado a io.

E poi vedo vicino al bancone un ragazzo bellissimo, cercai di
 sistemarmi i capelli e poi mi avvicinai "Buon Giorno, cosa desidera?" non risponde subito, sembra quasi incantato, però poi si riprende e dice "Avrei bisogno di qualcosa da poter regalare alla mia ragazza" i film mentali che nella mia testa si stavano già creando, finirono alla parola "la mia ragazza", era scontato che un ragazzo così bello, con un accento inglese super sexy fosse fidanzato.

Dopo averlo sbrigato, disse "Grazie davvero, qual'è il tuo nome?" " Io mi chiamo Candice" "Giusto, Candice, io sono Toby, spero di rivederti presto" " Lo spero anche io" e poi si diresse verso la porta e scomparve girando l'angolo.
Rimasi sul bancone come immobile, pensando a lui, ma fui interrotta dall'arrivo di un sms. Presi il mio cellulare e il mio cuore si fermò.

Punto di vista di Adelaide 
Come era previsto, appena arrivata nel mio studio, la trovai nella sala d'attesa.
"Hey Sarah, come mai tutta questa fretta? Entra." si sdraiò come fosse una mia paziente e iniziò a parlare "Tu lo sai che con mio marito, Michael, sono felice, ma io lo sto tradendo, ho un'amante." la cosa non mi sconvolse più di tanto, infondo suo marito era stato il suo amante all'inizio, ma poi continuò dicendo "Non ci crederesti se te lo dicessi, lo conosci benissimo anche se forse non senti il suo nome da una vita" "Allora chi è?" "Alec, te lo ricordi? Eri innamorata di lui, quando avevi 17 anni." "Non ricordo " negai, ma in fondo sapevo benissimo di chi stava parlando, lui la mia anima gemella. Deglutii quel boccone amaro e per il resto del tempo, parlò solo lei, di quanto ne era innamorata, che pensava di lasciare Michael e tutti quei dettagli, che dopo tutto questo tempo ancora mi laceravano il cuore.
"Sarah sono contenta per te, ma adesso avrei dei veri pazienti da visitare" "Ricevuto!" disse dopo aver preso le sue cose e essersene andata.

Avevo mentito, avevo ancora due ore libere, ma di certo non le avrei passata a sentire tutto il suo amore.
Presi anche io le mie cose e andai spedita da Candice, lei avrebbe saputo consolarmi con uno dei suoi profumi.

Punto di vista di Candice 
Proprio mentre stavo per realizzare cosa era successo, vidi entrare Adelaide dalla porta e avvinarsi. "Candice, emergenza. Sarah ha un nuovo amante e non indovinerai mai di chi sto parlando" lo disse con una faccia che le veniva solo quando parlava di una persona così dissi subito "Alec?" "A volte mi fai paura, come hai fat" non la feci finire e le mostrai l'sms che mi era appena arrivato "Hey tesoro, ti ricordi di me? Il tuo migliore amico Nate? Sono tornato in città, a presto".

Nate è Nate. Ci conosciamo da 20 anni e siamo stati anche per un anno insieme, ma abbiamo capito che forse era meglio essere solo amici, lui se non lo conosci può sembrare asociale e timido, ma è tutt'altro. Ti va divertire un mondo, oltre il suo gusto orrendo nel vestire, è davvero speciale e io sono sempre stata innamorata di lui.
Rivederlo ogni tanto era davvero bello, ma sarebbe stato meglio vederlo sempre.

"E inoltre stamattina è venuto un ragazzo bellissimo, Toby, anche se è fidanzato. Il mio oroscopo diceva che era una giornata super positiva, non vedo l'ora di vederlo. Tu, invece, devi stare solo calma, adesso sei una donna realizzata e stai per sposarti con un uomo meraviglioso. Dopo 15 anni non potrai innamorati ancora di quello stronzo, fidati di me"

Qualche giorno dopo...
Punto di vista di Adelaide 
"Amore, ho trovato il mio nuovo chef, sembra un bravissimo ragazzo, stasera una bella festa in suo onore, porta Candice che viene un pò di gente e amici." mi avvicinai a lui baciandolo e poi gli sussurrai "Hai visto che ce l'hai fatta alla fine!" mi avvolsi in un suo abbraccio e finalmente mi sentì a casa al sicuro.

Dopo che Ben uscì, io avendo tutta la casa a disposizione, mi preparai per la serata. Optai per un vestito a fantasia e ultimato il tutto con gli accessori, andai a prendere Candice che doveva chiudere il negozio, prima però ci spruzzammo una nuvola di profumo e poi finalmente andammo.

(Eco il vestito a cui ho pensato:

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*Angolo Autrice*
Mi dispiace per avervi fatto aspettare tutto questo tempo, ma ho avuto molti impegni. Spero che vi piaccia e nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle ;)

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Capitolo 3
*** Incontri ***


Capitolo 3

Punto di vista di Adelaide 
Quando arrivammo al ristorante c'era tantissima gente, alcune erano persone che non conoscevo, altre invece sembravano visi conosciuti.
Poi a un certo punto vidi ben salutarmi da lontano e avvicinarsi a me, mi abbracciò e lo salutai con un bacio. "Sei davvero bellissima, più del solito" mi disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e io risposi "Quanto Ti Amo neanche lo immagini" mi prese per la mano e mi portò a salutare la sua famiglia e suo fratello.
Poi mi portò in cucina per conoscere il nuovo arrivato, ma guardandomi indietro non vidi più candice, sicuramente si sarà fermata a parlare con qualcuno. Quando riportai il mio sguardo davanti a me, avrei voluto rivoltarmi indietro per non girarmi mai più.

 Punto di vista di Candice 
" E questo è mio fratello Toby" disse Ben. Rimasi alquanto sconvolta, com'era possibile? Lui il ragazzo del negozio super figo, il fratello del fidanzato\quasi marito della mia amica, non poteva essere possibile, neanche in televisione accadono questo cose. Comunque lo salutai molto educatamente e sentì Ben " Già vi conoscete? Comunque lei è la migliore amica di Adelaide. Scusate adesso vado" li vidi andar via e lasciarmi lì da sola come una completa idiota, sarei voluta andar via, ma anche restare, ero davvero combattuta. Alla fine mi decisi a parlare e dissi "Alla fine il regalo le è piaciuto?" " Purtroppo non ho avuto il tempo di darglielo perchè ho scoperto che lei mi tradiva così ci siamo lasciti" stavo per urlare di gioia, ma cercai di contenermi e dissi semplicemente "Oh mi dispiace davvero"  " Va be ormai non mi importa più. Che ne dici se ti offro qualcosa da bere?" " Va benissimo" dissi cercando di rimanere calma e non eccitarmi troppo.

Punto di vista di Adelaide 
Strinsi la mano di Ben, mi stavo aggrappando  a lui per non svenire letteralmente.
"Lui è Alec" disse Ben, ma io di rimando dissi "Ok, usciamo da qui mi manca l'aria" praticamente lo tirai fuori dalla cucina e ci ritrovammo di nuovo in mezzo alla gente. Lui mi guardò con la faccia interrogativa.
Cazzo, lui era quell'Alec, quello che per 5 anni ho amato hai tempo della scuola, non potevo crederci, dopo 15 anni tutto era cambiato, ma io ero pronta davvero per rivederlo?.
"Ade, mi dici cosa ti è preso?" " Ben, io già lo conosco, non ho dei bellissimi ricordi, quindi ti prego possiamo evitare di parlarne o di andare in cucina. Ho bisogno davvero di te in questo momento" lo abbracciai e poggiai la testa sul suo cuore per cercare di calmarmi.
Lui sempre così amorevole, mi strinse a se senza ribadire.

Punto di vista di Candice 
Lui era davvero meraviglioso, come si poteva tradire un uomo del genere! Bah bisogna essere soltanto ochette per non apprezzarlo, ma a un certo punto mi sentì una mano toccarmi la spalla, un tocco caldo e gentile, lo avrei riconosciuto tra mille, mi girai e vidi i suoi occhi castani bellissimi e un sorriso comparirgli sul viso. Lo abbracciai e dissi "Coglione, quanto mi sei mancato" il nostro modo di chiamarci in modo affettuoso "Cretina, è stato uno strazio starti lontano così a lungo" disse stringendomi ancora più forte.
All'improvviso ci fu un colpo di tosse e qualcuno dalla voce proprio insopportabile disse "Amore, non ci presenti?" chi era questa, già mi stava antipatica, era grassa e brutta, ma dove l'aveva trovata a questa?
"Lei è la mia ragazza, Serena" io mi girai verso Toby e dissi " Lui è Toby, un amico " gli sorrisi, ma quando mi girai vidi la faccia di Nate cambiare, si era spento il suo sorriso.
Poi vidi Adelaide lei poteva e doveva aiutarmi, ma appena la vidi capì che qualcosa non andava si avvicinò e appena vide Nate lo abbracciò, per noi migliori amici era normale. Dopo le dovute presentazioni arrivò anche Ben.

Punto di vista di Adelaide 
"Lui è il mio fidanzato, a breve mio marito" dissi mostrandogli il mio anello, lui era davvero felice "Dopo che 5 anni di fidanzamento mi sembrava anche il caso" disse nate e tutti scoppiammo a ridere. Poi però cercai di collegare la sua presenza, così senza pensarci davvero dissi "Scusa, ma perchè sei venuto, chi ti ha invitato?" "Come chi? Alec" quel era diventato un incubo, sulla bocca di tutti, mi girai verso Candice, i suoi occhi segnalavano panico, solo lei sapeva quanto avessi sofferto per lui, anche se Nate sapeva mezza cosa.
Non c'è la feci più e mollai tutto, dicendo di dover andare in bagno, ma per mia sfortuna in bagno lo incontrai, lui mi vide e non mi diede neanche il tempo di andarmene che si parò davanti la porta. "Che cosa vuoi?" dissi cercando di non urlare e restare calma "Niente, è stata una sorpresa vederti qui e devo dire che sei diventata davvero bellissima" "Sarà l'amore che mi avrà fatto diventare così, sai mi sto per sposare" quasi gli buttai l'anello in faccia per farglielo vedere bene.
Vidi la sua faccia nera di rabbia, ma continuai dicendo "Ho saputo che te la spassi con Sarah" che duro colpo, questa volta mi lasciò passare era troppo per una sola serata.

15 anni prima
"Senti Alec io ti devo dire una cosa....Tu mi piaci" lui si avvicinò a me e mi baciò.
Dopo tutto quel tempo era davvero bello sapere che anche lui provava qualcosa per me, tutti quegli sguardi erano valsi a qualcosa.
Sembrava davvero un sogno, io lo avevo sempre saputo che lui era destinato a me anche se Candice e gli altri lo criticavano per il suo brutto carattere, io la amavo anche per questo.
Ma il sogno durò poco, dopo 7 mesi a una festa, lo trovai a baciarsi con un'altra ragazza e da quanto seppi in seguito non si fermarono solo a quello.

Adesso..

Punto di vista di Candice 
"Stiamo da 1 anno" rimasi scioccata noi non ci vedevamo da 3 mesi eppure non mi aveva detto niente, perchè?
Lasciai quella frase appesa e dissi a Toby "Andiamo a cercare Ade e Ben?" " Ottima idea" lo lasciai lì così e non me ne pentivo, ma inaspettatamente Toby mi prese la mano e questo mi piaceva.


*Angolo Autrice*
E' venuto abbastanza lungo, ma meglio così. Spero vi stia piacendo questa storia e se vi va lasciate recensioni sono sempre ben accette :)

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Capitolo 4
*** L'inizio o la fine? ***


Punto di vista di Adelaide 
Una volta uscita dal bagno cercai di trovai subito Ben e per fortuna ci riuscì.
Mi avvinai subito a lui e gli strinsi la mano, avevo il bisogno di sentirlo accanto a me più che mai.
Poi ad un certo punto vidi Candice avvicinarsi mano nella mano con Toby, il mio sguardo cadde subito sulle loro mani e lei capendo si liberò da quella presa e disse " Noi ragazze abbiamo bisogna di stare un pò da sola, voi andatevela a spassare, insomma fate le cose da fratelli". Mi prese la mano e lanciando uno sguardo a ben sussurrai "A dopo", lui accennò un si con la testa.

"Allora cosa succede con Toby?" dissi cercando di evitare quell'argomento " Senza che divaghi mi devi dire cosa è successo con Alec e Ben" il piano non aveva funzionato, lei ormai mi conosceva fin troppo bene.
"Con Alec, niente il solito rapporto di odio, abbiamo avuto un incontro in bagno e lui mi ha detto che ero davvero bella e io gli ho sbattuto in faccia l'anello dicendogli che mi sto per sposare. E poi gli ho detto che sapevo di lui e Sarah e poi me ne sono andata. Ben non sa niente e per ora non dovrà sapere niente" " E' la verità lo odi davvero?" " Certo, perchè non dovrei" "Ade, già è successo tempo fa, mamma mia quanto lo odiavo, però dopo capisti che non era odio era amore" " Questa volta non è così, amo Ben. Tu? Con Nate?" " Io, con Nate cosa? Prima fa il geloso e poi la sua fidanzata se così dobbiamo definirla, dice che stanno da un anno insieme, quando poi ho visto Nate 3 mesi fa e non mi ha detto niente" " Mi sbaglio o anche in te sento un pò di gelosia?" " Non è vero. Oh guarda stanno tornando i fratellini".

"Io direi che posso anche andare, Ben grazie per la serata. Ade ci sentiamo più tardi" disse mentre mi baciava delicatamente una guancia e a un certo punto Toby si fece avanti e disse " Beh anche io devo andare, che ne dici se ti accompagno io?" " Certo va bene, andiamo" io e Ben ci guardammo e sui nostri volti si disegnò un sorriso.
Mentre loro due se ne andavano mano nella mano, Ben mi disse " La serata è finita, è andata benissimo, devo solo sistemare delle cose velocissime e arrivo, se ti va puoi aspettarmi fuori?" " Certo amore" dissi mentre mi avvicinavo per baciarlo.
Aveva capito che non volevo vedere Alec e le ultime cose da sistemare riguardavano proprio lui.

Dopo qualche minuto...
Poi li vidi uscire entrambi molto felici e si salutarono dandosi una pacca sulla spalle, poi lo sguardo di Alec si fermò su di me e vidi gli occhi per i quali un tempo sarei potuta svenire, abbassai lo sguardo e aspettai l'arrivo di Ben.

Punto di vista di Candice 
Fu davvero carino, mi aveva accompagnato fino fuori la porta di casa e poi mi aveva salutato dandomi un lieve bacio sulla guancia. Prima di andarsene però disse " Ti chiamerò" all'inizio mi preoccupai fosse un maniaco, non avendogli dato il mio numero di telefono, poi mi ricordai che era il fratello del ragazzo della mia migliore amica quindi tirai un sospiro di sollievo.
Una volta entrata in casa mi gettai sul letto, togliendomi al volo i tacchi troppo scomodi e chiusi gli occhi per cercare di addormentarmi, così vestita, ma all'improvviso l'arrivo di un sms sul cellulare, mi fece riaprire gli occhi e aprendolo lessi * Mi dispiace non avertene parlato, ma non sapevo come dirmelo* rimasi sconvolta, che ci voleva a dirmelo, anche per telefono, bastava una parola, così decisi di non rispondere neanche e ritornai sul mio comodo letto e finalmente mi addormentai.

Punto di vista di Adelaide 
In macchina c'era stato uno strano silenzio imbarazzante o almeno per me, sapevo che a breve avremo dovuto parlare di Alec era inevitabile, anche se la cosa non mi piaceva affatto.

Appena arrivati a casa, presi le chiavi, aprì la porta e mi andai a gettare sul letto ancora vestita aspettando il suo arrivo.
Infatti poco dopo si stese accanto a me, anche lui ancora vestito, e disse "Per tutta la serata sei stata stranamente silenziosa e non è da te, ho capito che riguarda Alec anche se non ho capito cosa sia davvero successo." "Dobbiamo davvero parlarne?" dissi girandomi su un fianco così da guardarlo negli occhi, non mi sentivo ancora pronta, neanche dopo 15 anni.
Lui mi guardò e poi accarezzandomi la guancia disse "Da quando ti conosco, non hai avuto mai difficoltà a dirmi tutte anche le cose più imbarazzanti, ma adesso ti vedo quasi terrorizzata e questo mi spaventa, però se ci metti tanto a dirmelo vuol dire che è davvero importante. Se tu mi assicuri che non ha più importanza adesso, ti darò tutto il tempo che vorrai e non ne parleremo più" quanto mi amava quest'uomo non potevo neanche immaginarlo, così mi distesi su di lui poggiando il mio orecchio sul suo cuore e gli dissi " Te lo prometto".
Poi le mie labbra si posarono sulle sue e ci concedemmo un momento di intimità, per dimenticare.

Abbracciati, nudi nel letto, potevo sentire Ben che dormiva, ma io non riuscivo a chiudere occhio, la mia mente era vuota da ogni pensiero e il sonno tardava ad arrivare.

Quando si fece giorno e la sveglia suonò capì che avevo dormito poche ore ed ero davvero distrutto, Ben già era attivo, sentivo già il rumore della doccia, e poi il cellulare vibrò, lo presi con le poche forze rimaste e lessi l'sms di Candice " Ti aspetto tra un'ora in negozio, ho la colazione".
Mi alzai dal letto e cercai qualcosa da mettermi, così le prime cose che presi, mi misi. Quando Ben uscì dalla doccia aveva la faccia stravolta, sembrava avesse la febbre così mi avvicinai dicendo "Hey cosa hai?" gli toccai la fronte e capì che scottava "Niente, sto bene" disse allontanando la mia mano. " Non è vero, avrai sicuramente la fabbre" "Non posso averla, stasera è un importante serata, deve essere tutto sotto controllo" " Come fai con la febbre? Dai torna a letto, io esco, vado da Candice, poi a lavoro e nel pomeriggio torno a vedere come stai. Promettimi che non ti alzi e esci?" dissi mentre gli baciavo la fronte bollente e gli aggiustavo le coperte come una mamma "Promesso mammina" disse sorridendo.

Quando arrivai da Candice, era davvero felice e così scherzando dissi "Cosa è successo hai avuto un ottimo oroscopo?" " Più che ottimo, meravigliosooo" disse super felice saltando per tutto il negozio " E il mio cosa dice, sono curiosa" " Allora... Giornata iniziata bene, ma finirà male. Dovrai sbrigare alcune faccende per altre persone che ti porteranno a veri momenti di confusione. Oggi si segnerà un inizio o una fine. Male malissimo" aggiunse e io sospirando " Va be a volte sbaglia" " Se lo credi tu. Comunque mi ha chiamato Toby, stasera uscito." " Ecco perchè sei così felice" dissi. "Non so ancora cosa mettermi, ho già messo a soqquadro tutta la casa. Augurami Buona Fortuna?" " Buona Fortuna, adesso corro via che già sono in ritardo" "Mi raccomando fammi sapere" disse mentre correvo via.


*Angolo Autrice*
Ecco un nuovo capitolo. Mi dispiace il largo ritardo, ma ho avuto molti impegni, per fortuna questo capitolo è venuto abbastanza lungo e buona notizia: mercoledi uscirà il prossimo, non dovrete aspettare tanto.
Piccola curiosità: Come coppia preferite Ben e Adelaide o Candice e Toby? Oppure avete in mente qualche coppie che vi piace, commentate PLEASE :)

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Capitolo 5
*** Il destino contro di me ***


Punto di vista di Candice 
Dopo una giornata super noiosa, chiusi il negozio e andai di corsa a casa. Dopo essermi preparata per bene, mi infilai le mie louboutin e dopo aver preso la borsa uscì di casa.
Mi sentivo un pò in ansia, ma alla fine Toby già lo conoscevo e non avevo nulla da temere.
Quando arrivai al luogo dell'appuntamento, lui già era arrivato, era terribilmente sexy e non vedevo l'ora di passare questa serata con lui.

Punto di vista di Adelaide 
Dopo aver passato le ultime ore a ascoltare i problemi delle persone, corsi a casa sperando di trovare Ben ancora a letto.

Fortunatamente arrivata a casa lo trovai ancora sotto le coperte, così sfilandomi le scarpe mi misi anche io sotto le coperte e abbracciandolo mi affacciai dal suo lato letto "Hey" dissi "Tesoro" si girò in modo che potessi poggiare la mie testa sul suo petto e sussurrai " Come ti senti?" "Benissimo" disse sforzandosi di sorridere, ma capì che stava fingendo solo per poter andare a lavoro, così sollevai la mano e la poggiai sulla sua fronte e sentì che scottava ancora molto, lo guardai arrabbiato " Che c'è?" disse "Sei una testa dura! Stai ancora male, tu non esci di casa" " Ma..Ma" "Niente ma, andrò io stasera al ristorante" lo baciò appassionatamente "Lo faresti davvero?" " Certo, per te questo e altro, lo sai che ti Amo" "Oh anche io tanto".

Solo quando mi andai a gettare sotto la doccia, capì che avevo appena fatto, lì c'era Alec, sarei dovuta stare con lui una serata intera, mi stavo sentendo male, ma mi feci coraggio uscì dal bagno ancora bagnata e mi infilai un vestito molto semplice, poi dopo essermi truccata e pettinata, mi girai verso Ben e dissi "Allora che ne pensi?" " Perfetta! Come sempre" mi avvicinai lo baciai, sarei voluta restare lì, ma mi liberai dalle sue morbide labbra e uscì.

Punto di vista di Candice 
"Allora dove mi porti stasera?" "In un bel ristorante, spero ti piaccia, io lo adoro.". Quando fummo arrivati, lui scesa dalla macchina e mi aprì la portiera, fu una cosa super dolce e poi notai il ristorante bellissimo, mi stavo proprio innamorando di questo ragazzo.

Prendemmo un tavolo e aspettando il cameriere, parlammo di tutto quello che ci veniva in mente, mi sentivo tanto libera che non controllavo neanche più se il cervello fosse collegato alla bocca.
Ma a un certo punto fui scossa da un brivido che il tocco di una mano sulla spalla mi procurò, poi una voce familiare disse "Hey amici" alzai lo sguardo e lo vidi, mi si gelò il sangue, poi vidi la tipa che era vestita in modo indescrivibile. Lo salutai facendo un cenno con la mano, poi aggiunse " Che ne pensate se ci uniamo a voi?" Stavo per urlargli in faccia e picchiarlo, ma come poteva proporre questa cose, proprio quando stavo per rispondere negativamente la tipa disse " Bellissima idea" lì guardai Toby che mi sorrise quasi ridendo, lì mi rassegnai mentre univano al nostro un altro tavolo.
Una serata perfetta si era trasformata in un disastro, poi però dissi " Allora che ci fate qui?" "Oggi è il nostro anniversario" disse la tipa " Auguri!" dissi mostrando una falsa felicità.
Tuttavia la serata fu tranquilla, poi a un certo punto Toby mi toccò la mano sul tavolo e piombò il silenzio, Nate era concentrato solo sulle nostre mani, sembrava immobile.
Si comportava in modo stranissimo, per fortuna fummo salvati dal cellulare della tipa "Ma quando?...Adesso?...Non posso. Ok cerco di fare il prima possibile" disse, poi però squillò anche il telefono di Toby " Hey Ben...Come stai adesso?.....Va bene vado a salvarla" si girò verso di me e mi disse "Ade sta al ristorante da sola , devo andare a vedere che ha combinato" " Anche io devo andare, Il lavoro chiama" disse la tipa.
Questa serata non poteva finire peggio, ma proprio quando lo pensai la tipa aggiunse " Quindi vai dalle parti del ristorante? Senza che Nate mi accompagna vengo con te" urlai dentro di me *Ma perchè non ti fai i fidanzati tuoi?* e Toby gentile com'era disse "Candice?" "Non ti preoccupare a lei ci penso io" disse Nate, stavo per ucciderlo. 

Punto di vista di Adelaide 
Quando arrivai, lui era già lì all'opera. Mi accomodai nell'ufficio di Ben in attesa dell'apertura, ma quando si fece l'ora andai in cucina per salutare il resto dello staff che conoscevo bene " Hey Ragazzi, oggi ci sono io. Ben non stava molto bene" tutti mi salutarono calorosamente, poi mi girai verso di lui che sembrava quasi incantato "Alec" dissi e lui rispose " Beh, che peccato, mi sa che dovremo lavorare insieme stasera" e poi sfoderò il suo solito sorriso malizioso.
Uscì subito dalla cucina e mi rifugiai nell'ufficio, ma poco dopo qualcuno bussò alla porta " Avanti!" dissi.
Sbucò lui dalla porta e entrò, si sedette di fronte a me e dopo aver aspettato che dicesse qualcosa dissi " Che vuoi, Alec?" "Niente, sono contento di rivederti, dopo tutto questo tempo" " Senti per me non è assolutamente un piacere. Non voglio essere tua amica, quindi smettila di fare il sorrisetto e gli sguardi" ma li rifece si stava divertendo "Finiamola qua. Io sono felice con Ben da 5 anni e ci stiamo per sposare a breve quindi.." " Questo lo avevo capito quando mi hai sbattuto quell'anello enorme in faccia. Volevo solo scusarmi per quello successo tempo fa" " Bene adesso ti sei scusato e puoi andare, tanto adesso stai con Sarah" " Sei gelosa?" "Vattene!" gli dissi lanciandogli contro un cuscino.
Quando ero con lui tutto diventava oscuro, anche io cambiavo e questo non mi piaceva affatto.

Punto di vista di Candice 
Lo accompagnai vicino alla sua macchina e gli dissi " Mi dispiace tanto" " Per cosa?" "Ci hanno rovinato la serata" "Lo stesso siamo stati insieme, quindi non è affatto stata rovinata. Domani mattina vengo da te in negozio e ti porto la colazione" " Allora ti aspetto" poi si avvicinò a me pericolosamente e mi baciò, durò poco, però poi mi ribaciò di nuovo questa volta più a lungo, fino quando il guastafeste di Nate non mi tirò per il braccio e urlò "Ok, adesso dobbiamo andare" mi staccai dalle sue labbra e mimai un "A domani".

"Nate, ti sei fumato qualcosa?" "No perchè?" " Ci stiamo baciando e tu mi tiri, ma che ti è preso sei strano" "Io e tu allora? Baci il primo che passa!" " Il primo che passa? E' un bravissimo ragazzo, è il fratello di Ben. Non so se capisci" " E se poi è diverso e ti fa qualcosa?" "Tu stai fuori, se mi fa qualcosa sono affari miei e poi accetterei" dissi ridendo, lui si girò e mi guardò allibito "Però poi non venire a piangere da me " " Non era nelle mie intenzioni" dissi dirigendomi molto incazzata a casa.

Punto di vista di Adelaide 
Cercai di evitarlo per tutta la serata, anche se fu inevitabile non vederlo.
Poi arrivò Toby e mi disse " Ade come va?" "Male malissimo.. Scusa tu non dovevi uscire con Candice?" " Mi ha chiamato Ben" "Oddio adesso Candice mi odierà" "No, non penso. Comunque adesso vai, chiudo io." lo salutai con un cenno, ma proprio mentre stavo per uscire una voce urlò "Aide" solo una persona mi chiamava, così mi girai e lo vidi con una giacca di pelle da togliere il fiato, cercai di mantenere la calma, quando si avvicinò a me e disse " Ti accompagno io a casa" "Non mi chiamare così e poi tu non sai dove abito!" "Va be i seguo e poi lo saprò" accelerai il passo irritata dalla sua presenza.
Ma lui teneva il mio passo, ci era abituato. "Allora, che lavoro fai?" " La psicologa" " A non me lo sarei aspettato, ti avrei vista come un avvocato" " Beh ho cambiato idea da allora" lui sapeva che avevo sempre voluto fare l'avvocato, mi conosceva meglio di chiunque.


*Angolo Autrice*
Questo capitolo non voleva finire mai, ma adesso è finito. Spero vi sia piaciuto. A mercoledì 

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Capitolo 6
*** E se..? ***


Punto di vista di Adelaide 
"Beh, io sono arrivata. Ciao" dissi mantenendomi molto distaccata, "Aide, ci vediamo" rispose facendomi l'occhiolino. E io alzando gli occhi al cielo e sbuffando mi diressi il più veloce possibile a casa, sentendo il bisogno di un abbraccio.

Varcata la soglia di casa dissi "Sono a casa!" e poco dopo lo vidi venirmi incontro e stringermi tra le sue braccia accoglienti.
"Ho una sorpresa per te, non avendo nulla da fare, mi sono tenuto occupato e ho fissato la data, tra due settimane ci sposiamo" la notizia mi lasciò molto sbalordita, tanto da non avere neanche la forza di parlare.
Feci un profondo respiro e dissi " Tra due settimane? Non ci riusciremo mai" " Avremmo dovuto aspettare 1 anno! Io ti aiuterò, ce la faremo." ci pensai un pò su e infondo capì che aveva fatto bene perchè desideravo poter avere al dito la fede, in simbolo del nostro amore. Così lo baciai e lui mi sussurrò nell'orecchio "Richiamo, per disdire?" "Assolutamente no, perchè tra due settimane io e te saremo marito e moglie."

Punto di vista di Candice 
Aprì di buon'ora ilo negozio, cercando di trattenere l'entusiasmo. Controllai l'oroscopo e andai in bagno cercando di rendermi presentabile anche alle 9 di mattina.

Poco dopo sentì il campanello del negozio suonare e mi precipitai fuori dal bagno, credendo che fosse lui, invece quasi delusa affermai " Ah sei tu!" " Grazie per l'entusiasmo!" disse Adelaide "Scusa aspettavo Toby" " Quindi ieri è andata bene" " Affatto. Nel ristornate c'era anche Nate con la tipa e ha cercato di fare di tutto per rovinarci la serata, però alla fine c'è stato un bacio e che bacio!" " Invece io ieri ho sostituito Ben al ristorante e Alec mi ha dato un fastidio enorme e mi ha anche accompagnato a casa o per meglio dire mi ha seguito fino a casa, Ah per la cronaca mi sposo tra due settimane. Comunque credo che dovresti aggiustarti l'eyeliner e metterti meglio il fondotinta" " Cosa? Tra due settimane? Perchè eviti l'argomento? Guardami bene negli occhi" ero appena uscita dal bagno e sapevo che il mio trucco era perfetto, mi stava nascondendo qualcosa, era mio compito capire cosa. "Che c'è? Non ti nascondo niente!" dopo un'attenta analisi della situazione, la lampadina si accese e affermai puntandole un dito contro "Non sa niente di Alec, vero?" abbassò lo sguardo e capì che avevo ragione. Mi avvicinai a lei e l'abbracciai dicendo " Devi dirglielo, non può essere tuo marito se non sa cosa provi e senti nel tuo cuore, perchè sappiamo entrambe che ami Alec perchè lo farei sempre. Quindi adesso muovi il culo e vai da Ben, perchè prima o poi lo scoprirà, quindi va da lui".

Punto di vista di Adelaide 
Aveva proprio ragione, una volta tanto. Così dopo averle dato un bacio sulla guancia, afferrai la borsa e ritornai a casa, avevo un'ora prima di andare in ufficio.
Esitai davanti a me la porta chiusa, però poi presi le chiavi e l'aprì. Poco dopo arrivò Ben con una faccia interrogativa " Che è successo? Sei uscita poco fa." disse avvicinandosi a me e cingendomi i fianchi. Mi allontanai un pò e disse "Devo parlarti. Siediti"

Punto di vista di Candice 
Verso le 10 arrivò Ben con un sacchetto tra le mani "Buon Giorno" disse raggiante, avvicinandosi al bancone e stampandomi un dolce bacio sulle labbra. "Buondi" dissi super felice, sbirciando il contenuto del sacchetto.
"Crema o cioccolato?" " Cioccolato" disse porgendomi un enorme cornetto e facendo comparire anche del caffè. " Grazie. ne avevo proprio bisogno" " Come sei bella stamattina. Sei raggiante" scoppiai a ridere e lui interrogativo chiese " Perchè ridi?" " Perchè è la stessa cosa che ho pensato io appena hai varcato quella porta" questa volta fui io ad avvicinarmi a lui e baciarlo, mentre lui mi accarezzava dolcemente la schiena provocandomi dei brividi di passione.

A interrompere quel momento magico, ci pensò il cellulare che vibrò, lo presi e lessi un sms * Cretina, sto venendo, fatti bella* sgranando gli occhi per poco non buttavo il cellulare contro il muro, ma visto che era nuovo mi limitai a rispondere *Non ti permettere, se vieni ti uccido con le mie mani*. Posai il cellulare e proprio quando mi stavo per concentrarmi di nuovo sulle dolci e morbide labbra di Toby dalla porta arrivò una voce "Troppo tardi. Spero di non aver interrotto niente" " Purtroppo si" dissi molto acida, mi stava davvero irritando nell'ultimo periodo.
"Oh ciao Toby" disse con topo di disprezzo "Hey" rispose lui.
Mi sentivo terribilmente in imbarazzo così presi il toro per le corna e dissi " Nate che cosa vuoi?" "Volevo farti una sorpresa" Come vedi adesso sono impegnata, forse è meglio che ripassi tra qualche giorno" dissi avvicinandomi alla porta per aprirgliela.
Lui uscì visibilmente arrabbiato, non poteva comportarsi da geloso quando era solo un amico. Anche io avevo e sentivo il bisogno di farmi una vita.
"Mi dispiace Toby, è molto invadente" " Sei sicura che non prova qualcosa per te?"

Punto di vista di Adelaide 
"Devo preoccuparmi?" "Non lo so. Comunque devo parlarti di Alec" " Ah.." disse quasi come se sapesse già cosa dovevo dirgli. "Perchè Ah?" " Senti ti devo dire una cosa, anche se so che ti arrabbierai a morte, ma devo essere sincero con te" mi stavo preoccupando, il cuore batteva a mille e mi mancava il respiro " So cosa provi o forse lo so e cosa è successo" "Come?" " Ho trovato e ho letto i tuoi diari fino all'ultimo" mi stavo per sentire male, non ci potevo credere, in quei diari c'era scritto quello che forse non avevo avuto il coraggio di dire mai a nessuno e lui si era permesso di invadermi così. Corsi in bagno e chiusi la porta a chiave, lui cercava di aprirla dicendo " Non cambia niente per me" "Lasciami in pace, esci fuori da questa casa" urlai tra le lacrime. 
Potevo sembrava una bambina, ma lì c'erano scritte che in passato avevano fatto parte della mia intera vita e per nulla al mondo avrei voluto che qualcuno lo sapesse perchè io quando stavo, pensavo e amavo solo lui ero cambiata, fin quasi a distruggere la mia via.
Neanche Candice ne era a conoscenza...


*Angolo Autrice*
Beh, tanti colpi di scena in questo capitolo. Spero vi piaccia e ringrazio anche coloro che non lasciando recensioni perchè la leggono :)

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Capitolo 7
*** Sorpresaa! ***


Punto di vista di Adelaide 
Restai lì, dietro la porta del bagno cercando di riprendere a respirare, fin quando un bigliettino passò da sotto la porta lo presi e lessi *Lo so che quando ti arrabbi è impossibile farti ragionare, ma adesso ho capito di averla fatta grossa, quindi vado un pò dai miei per il weekend, torno lunedi sperando che tu mi voglia ancora rivedere.

Poco dopo sentì la porta sbattere, ma non uscì subito cercai di assaporare quel magnifico silenzio.

Qualche giorno dopo...
Punto di vista di Candice 

Mi svegliai con la luce che mi illuminava il viso, oggi era il mio compleanno e io ero super felice.
Come abitudine lessi il mio oroscopo e intanto osservavo il mio bellissimo vestito rosso appeso sull'armadio, stasera lo avrei indossato alla festa a sorpresa che mi era stata organizzata, ma che io avevo scoperto. Mi era bastato leggere le conversazioni sul cellulare di Ade e avevo capito tutto, ma mi aveva comunque convinta a stare al gioco.

Passai tutta la giornata a farmi bella, tra estetista, parrucchiere e massaggi vari.
Quando ormai furono le sei, decisi di prepararmi, avevo bisogno di tempo, dovevo essere impeccabile.

Punto di vista di Adelaide 
Tutto era pronto per la sua festa a sorpresa, ma all'unica cosa che pensavo e che domani sarebbe tornato Ben e io non sapevo cosa fare, dire e cose varie. A Candice non avevo detto niente e l'avevo evitata, limitandomi in caso di bisogno di telefonarla.

Punto di vista di Candice 
(Ecco il vestito e l'acconciatura) :)

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Quando fui pronta, andai all'indirizzo dove tutti mi stavano aspettando, anche se in realtà doveva essere un semplice aperitivo, forse avevo esagerato troppo con il vestito, ma infondo era il mio compleanno quindi tutto mi era concesso...
Arrivata tutti urlarono " Sorpresa!" io mi finsi sorpresa, ma dopo un pò tutti esclamarono " Lo sapevi vero?" mi limitai ad annuire, poi andai a salutarli tutti. "Ma Toby dov'è?" mi chiese Ade e io dissi "Non è potuto venire, ma ha detto che si farà perdonare, lo spero" dissi, ma c'era qualcosa di strano in lei. Non aveva voglia di scherzare, le occhiaia erano più accentuata del solito e Ben non c'era.
Solo dopo un'attenta analisi dei particolari vidi che non portare il suo anello, era davvero successo qualcosa di grave perchè non se ne sarebbe mai liberata così facilmente. La guardai negli occhi e disse " Ade mi devi dire qualcosa?" " Oggi è il tuo compleanno, non ti vorrai rovinare la festa con i miei problemi" stava evitando un grandissimo problema, ma seguì il suo consiglio e mi divertii tantissimo, ballando e sfrenandomi.
Dopo qualche ora quando già ero stanca, lo vidi sbucare dalla porta, ecco chi mancava Nate! Si avvicinò a me e mi strinse in un forte abbraccio, sussurrandomi nell'orecchio "Auguri...sei da togliere il fiato!" sentì un brividi percorrermi la schiena anche quando i nostri sguardi si incontrarono e li vidi brillare di felicità.
MI cinse i fianchi e mi prese da bere, dopo che era arrivato non mi lasciò un attimo e mi teneva per mano o mi cingeva i fianchi. Era vicino a me più che mai, come se avesse paura che qualcuno mi rubasse.
Fu una delle serate più belle delle mia vita, averlo affianco come ai vecchi tempi era una sensazione unica.

A fine serata mi gettai su una sedia, stanchissima, mentre Nate e Ade cercavano di mettere apposto. Dopo un pò mi alzai mi avvicinai a lei e dissi " Dai torna a casa, domani ti aspetta una lunga mattinata" " Perchè?" "Mi dovrai raccontare tutto! Vengo a casa tua, ci vediamo lì" stava per ribattere, ma non gli diedi la possibilità. Sene andò arresa e io invece mi sentivo vincente. Rimanemmo solo io e Nate, finì di sistemare le ultime cose poi si avvicinò a me, prese la mia borsa e le mie scarpe, che mi ero tolta per il dolore, mi strinse la mano e poi uscimmo dal locale. Dissi " Dove andiamo?" non rispose si limitò ad avvicinarsi e a baciarmi, togliendomi il fiato. Credevo di averlo dimenticato, di averlo superata, ma un solo baciò mi servì a farmi rinnamorare di lui.
"A casa mia" sussurrò, cercai d tirarmi indietro dicendo "Ma quella tipa, cioè la tua fidanzata?" " E' finita, ci sei solo tu".

Questo si che era il giorno più bello della mia vita.

Quando quella mattina mi svegliai, aprì gli occhi e osservai il soffitto diverso dal mio. Così realizzai cosa era successo, girai la testa e lo vidi lì nudo accanto a me, che teneva stretta la mia mano.
Era ancora più bello quando dormiva e mi sentivo felice, anche se avevo davvero paura che potesse ripetersi la storia come in passato.
Quando vidi l'orologio sul comodino, quasi saltavo dal letto, erano le 11 e dovevo correre da Ade.
Così mi alzai il più silenziosamente possibile, mi rivestì, ma solo dopo mi accorsi che non potevo uscire così a quest'ora, quindi pesca dal suo armai una tuta con una felpa. Mi aggiustai la treccia sfatta e indecisa sul da farsi, gli stampai un bacio sulle labbra e scrissi un biglietto *Devo correre da Ade. Se ti va aspettami qui, torno appena possibile.*


*Angolo Lettrice*
Allora che ne pensate? ve lo sareste aspettato?

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Capitolo 8
*** Rivelazioni ***


Punto di vista di Candice 

Lo lasciai appeso al frigo e poi corsi via a malincuore.

Quando arrivai da Ade, vedendola ancora assonnata capì che l'avevo svegliata, ma poco importava adesso, dovevo sapere.
"Allora mettiti comoda e inizia a raccontare!" questa volta sapeva di non avere via di scampo così si schiarì la voce e disse "Inizio col dirti che Ben è andato via perchè abbiamo litigato, mi ha detto che tornerà domani" dissi porgendomi il biglietto "Cosa è successo?" dissi sempre più curiosa e preoccupata " Ha letto tutti i miei diari, dal primo all'ultimo" "Quindi? Anche io ho dei diari, ma non....Oddio qualcosa su Alec" dissi appena pensai a cosa potrebbe averli fatti litigare.
Lei annuii e continuò " Ci sono tante cose in quel diario e alcune di queste....neanche tu le sai" spalancai gli occhi, mi stavo proprio agitando " Tipo?" "Tipo che tre anni fa quando tu andasti a Parigi e Ben andò a Londra, io ho incontrato Alec, abbiamo passato una settimane insieme senza mai lasciarci un secondo, abbiamo fatto l'amore tante volte, ma dopo quella settimana tutto è tornato come prima e quando l'ho rivisto ho finto che fosse la prima volta dopo tanto tempo" mi si fermò il cuore, da Ade non me lo sarei mai aspettato, ma la vedevo ancora agitata c'era ancora qualcosa che doveva dirmi " Non è solo questo, vero?" " No." si alzò agitata, torturandosi le mani e aggiustandosi i capelli e poi prendendo un grande respiro e disse " Rimasi incinta, mantenni il segreto, non lo dissi a nessuno, ero pronta a farlo soltanto quando mi fosse cresciuta la pancia o cose così, ma neanche dopo due settimane, persi il bambino e stetti male, malissimo. Caddi in depressione e andai in cura da uno psicologo. Ho fatto una cura di antidepressivi per 5 mesi." mi stavo per sentire male, non riconoscevo più quella persona davanti a me che mi stava dicendo cose che non le appartenevano e così senza neanche pensarci due volte, aprì la porta e me ne andai lasciandola da sola con le sue immense bugie.

Punto di vista di Adelaide 
Non mi sembrava vero, mi sentivo meglio adesso, averlo detto a qualcuno, a qualcuno di davvero importante era stato liberatorio, ma anche straziante, perchè durante questi anni non ne avevo mai avuto il coraggio e avrei preferito sentire urla, anche ricevere uno schiaffo, ma il suo silenzio è logorante.
Rimasi di nuovo sola in quella casa così grande, ma non a lungo, perchè decisi di uscire e andai nel mio ufficio perchè quando non volevo pensare a qualcosa la cosa migliore era lavorare e così sistemai tutte le carte che avevo sempre messo da parte.

Punto di vista di Candice 

Me ne andai nel negozio, anche perchè era aperto di domenica e dopo aver mandato a casa Jules, che volentieri mi lasciò il posto, mi afflosciai sulla sedia dietro al bancone fissando il vuoto e cercando di non pensare troppo.
Ma fu molto difficile perchè poco dopo suonò il campanello che avvertì l'arrivo di un cliente, alzai lo sguardo e lo vidi sulla soglia con il volto contratto dalla rabbia, si avvicinò fulmineo e puntandomi il dito contro disse "Ma che ti passa per la testa? Facciamo l'amore e poi te ne vai così come se nulla fosse. Cosa vuoi? Dimmelo perchè io non posso vivere senza di te" e quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, le lacrime scesero calde e lente sulle guance, durò pochi istanti, ma Nate si pentì di quella sfuriata e si avvicinò a me abbracciandomi e baciandomi dolcemente sul collo "Ti avevo lasciato un biglietto sul frigo, dovevo andare da A..D..E" Non riesco neanche a pronunciare il suo nome, cazzo!" " Scusa, non lo avevo visto, quindi vuol dire che non è stato un errore?..Aspetta cosa è successo con Ade?" non risposi, ma mi avvinai a lui e lo baciai dolcemente, avevo il bisogno di sentirlo vicino. "Lo hai saputo vero?" disse " Cosa?" "Della settimana tra loro due" " Tu come lo sai?" " Sai Alec è tipo il mio migliore amico, queste cose tra amici si dicono. Oddio scusaa" " Lascia perdere, anche perchè tu non sai tutto" dopo avergli raccontato tutto, mi strinse ancora di più tra le sue braccia e disse "Oddio, non ci posso credere. Sneti Candice, aspetta un attimo qui" uscì fuori dal negozio e lo vidi sfilare dalla tasca il suo cellulare, sapevo a chi stava telefonando. 

Punto di vista di Nate
*Alec, qualunque cosa t stai facendo, lasciala, E' successo un casino, diciamo che è venuto fuori quello che è successo tre anni fa, ma c'è di più, cose che non sai, cerca Adelaide, ha bisogno di te. Appena senti il messaggio fatti vivo*

Punto di vista di Candice 
Tornò dentro e riavvicinandosi a me disse " Perchè per oggi non chiudi il negozio, così torniamo a casa?" "Va bene" dissi abbozzando un sorriso forzato. Mi cinse le spalle con il suo braccio e andammo verso casa.

Punto di vista di Adelaide 
Mentre sistemavo tutte le cartelle dei pazienti, sentì bussare alla porta e quando alzai lo sguardo, quasi non svenivo. restammo in silenzio per tempo indefinito, però poi dissi " Che ci fai qua? E come facevi a sapere che ero qui?" "Quando sei triste o arrabbiata, ti butti nel lavoro, comunque mi ha chiamato Nate" " Prima o poi lo uccido " " Non puoi, prima dovresti passare sul mio cadavere" "Lo farei con piacere" " Smettila di fingere, so benissimo cosa è successo" " Non è vero tu non sai niente, tu non c'eri, tu chissà con chi stavi flirtando, cosa stavi facendo" "Dimmelo, dimmi cosa è successo. Adesso sono qui" disse avvicinandosi, tanto che i nostri nasi quasi si sfioravano. " Io...Io..Non posso farcela" "Devi farcela" disse prendendomi la mano, stava minando di nuovo alla mia sanità mentale con questo suo fare seducente, ma una volta per tutte parlai "Rimasi incinta dopo quella settimana" vidi il sorriso sul suo volto " Ma dopo due settimane l'ho perso e sono caduta in depressione, sono stati i 5 mesi più lunghi della mia vita" " Tu sei pazza, perchè non me lo hai detto, perchè non lo hai detto a qualcuno!" si avvicinò e mi abbracciò, mi accarezzava i capelli e continuava a chiedersi il perchè, ma all'improvviso tra quelle parole di rabbia, odio, dolore spuntò fuori un " Ti Amo e lo farò sempre" il mio cuore si fermò e sentì che anche il suo si fermo, il tempo intorno a noi si era bloccato, quasi incantato da quella rivelazione. 
"Saresti stata un ottima madre"
 


*Angolo Autrice*
Ecco per voi un altro capitolo, ricco di colpi di scena e emozioni. Spero vi sia piaciuto. Leggetelo e lasciate qualche commento.

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Capitolo 9
*** Errori ***


"Saresti stata un ottima madre" disse, io non lo pensavo anzi, però mi strinsi ancora di più nel suo abbraccio.

Dopo un pò disse "Dai prendi le tue cose che ti accompagno a casa" non risposi come il mio solito, ma presi le mie poche cose sparse qua e là e dopo aver chiuso l'ufficio, uscimmo insieme mano nella mano.
Entrai in macchina e lui poco dopo accese il motore " Ma sai dove abito?" "No, per questo stiamo andando da me".

Punto di vista di Candice 
Era da molto tempo che non trascorrevo tutta la giornata a letto e soprattutto tra le braccia di qualcuno.
Decisi di godermi il più possibile quel momento senza pensare a tutto il resto, a tutti i problemi...
"A cosa pensi?" disse quasi leggendomi nella mente "Stavo cercando di non pensare a niente" lui sospirò e poi prendendomi il viso tra le mani disse "Adesso ci penso io a non farti pensare a niente".

Punto di vista di Adelaide 
Quando arrivammo sotto casa sua dissi " Alec non penso sia una buon" "Shh! Mica mordo" ancora riluttante e anche consapevole dell'effetto devastante che aveva su di me, decisi lo stesso di seguirlo su per le scale.
Mi cinse le spalle con il suo braccio e mi condusse verso casa sua.
Quando varcammo la porta e accese la luce, non rimasi sorpresa, casa sua me l'aspettavo così com'era. "Siediti, vuoi qualcosa? Il solito vino rosso?" "Si" rimasi un pò lì da sola, avevo paura di quello che sarebbe successo perchè sapevo già che me ne sarei pentita.

Quando ritornò con due bicchieri tra le mani, si sedette accanto a me e me ne passò uno "Facciamo un brindisi?" "Tu sei più bravo a fare i brindisi, decidi tu" " A noi due" era il solito Alec, con questi suoi giochetti mi faceva fare sempre quello che voleva, cadevo davanti a lui come una pera cotta.
Poi mi mise la mano sulla gamba, puntò i suoi occhi nocciola nei mie e prendendo un bel respiro con il cuore che stava per esplodere dissi "Cosa stai cercando di fare?" si avvicinò ancora di più, così vicino da sfiorarmi le labbra con le sue morbide e leggermente macchiate di vino rosso.
Mi allontanai cercando di non baciarlo davvero "Tu non puoi farmi questo, ci sei e un attimo dopo non ci sei più, stiamo insieme e dopo 5min già guardi un'altra e finisce male per me, perchè a te se va bene rimedi una ragazza ogni sera.
Sai cosa ho dovuta fare per dimenticarci o almeno per reprimere il tuo ricordo? No, perchè non c'eri, io TI ODIO!" urlai, mi sentivo più libera, non so da quanto tempo avrei voluto dirgli quelle cose, ma lui non c'era.

Si avvicinò di nuovo a me senza dire neanche una parola e queste volta non riuscì ad allontanarmi, ci baciammo.
Mi ero mancati i suoi baci, così unici e indimenticabili, ma quando riaccesi il cervello, mi staccai da lui, pulendomi la bocca e alzandomi, ma lui mi bloccò il braccio e mi attirò a se.

Punto di vista di Candice 

All'improvviso mi squillò il cellulare, risposi controvoglia senza neanche guardare chi fosse *Pronto?* *Candice, sono Ben**Ahh, Ciaoo* *Sai dov'è Ade, non c'è a casa, sono tornato prima**Ben, dopo quello che è successo anche noi abbiamo litigato, non so dov'è* *A ok, ci sentiamo* mi girai verso Nate che aveva gli occhi chiusi, ma sapevo che era sveglio "Che c'è?" disse " Forse so dov'è" " A commettere l'ennesimo errore?" "Non sono mai errori quelli che si fanno con il tuo grande amore" dissi per poi baciarlo.
Anche se avevamo litigato, speravo che sarebbe lo stesso venuta da me se sarebbe successo qualcosa, lei sapevo che io c'ero in ogni caso.

Punto di vista di Adelaide 
Quando mi svegliai e aprì gli occhi, notai che non ero nella mia stanza, poi mi venne tutto in mente, vidi i vestiti a terra, Alec accanto a me e capì che questa volta non ero riuscita a stargli lontano.
Mi alzai subito senza pensarci due volte e mi vestì molto in fretta, ma lui disse "Te ne vai?" esitai, ma alla fine mi girai verso di lui " Lo sapevi che non sarei rimasta, io ho Ben e tu hai Sarah. Noi non avremo mai un futuro, perchè tu non ti accontenti di me. Quindi lasciamo perdere e ti prego smettila di baciarmi".
Quando stavo per andarmene disse "Ti sbagli e te lo dimostrerò!".
Con quelle parole che ancora mi ritornavano in mente, tornai a csa e con mia grande sorpresa vidi le sue valigie nel salotto.
Era tornato prima e che credevo di avere ancora un giorno per metabolizzare quanto successo.

Proprio mentre stavo per cercarlo io, mi suonò il cellulare *Un messaggio per te, un messaggio per te* lo presi e vidi che era di Candice |Anche se ti devo ancora perdonare, sappi che per qualunque cosa io sono qui|.
Questo messaggio mi rincuorò davvero tantissimo, avevo bisogno di lei che mi buttava la verità in faccia.
Proprio mentre pensavo, eccolo che arrivò dal bagno. Mi regalò uno dei suoi sorrisi e rimasi fermò lì come se non sapesse cosa fare.

Punto di vista di Candice 
*Pronto?* disse Nate, mentre parlava al cellulare vidi il suo volto cambiare mille espressioni felicità, sorpresa, ansia, tristezza e disse *Certo, le farò sapere entro tre giorni* riattaccò e si girò verso di me "Che è successo?" " Devo partire per affari" " Va be che sarà mai qualche giorno" " Devo andare per tre mesi a Tokyo" 


*Angolo Autrice*
Ecco u nuovo capitolo. Scusate il ritardo, ma la scorsa settimana ero in gita.
Non sono pienamente soddisfatta di questo capitolo, anche perchè non è che mi senta molto bene, però spero che a voi piaccia
.

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Capitolo 10
*** You and I ***


"Quando dovrai partire?" chiesi pentendomi di avergli fatto questa domanda, "Tre giorni, dovrò dare la conferma e subito partire" sollevai la schiena dal letto, mi passai le mani tra i capelli, ma non riuscì a dire nulla. Era una cosa positiva per lui e volevo soltanto il suo bene, però significava stare 3 mesi lontani.
Sentivo le lacrime che premevano per uscire, ma lui non mi avrebbe mai vista piangere, quindi dissi "Resta qui" mi alzai, mi diressi in bagno e chiusi la porta.
Le lacrime scesero lente sulle mie guance e cercai di fermarle, ma non ci riuscivo.
Poi bussò alla porta e sussurrò "Tutto bene lì dentro? Fammi entrare" non risposi, ma mi asciugai in fretta il viso e aprì la porta.
"Allora?" disse aspettandosi chissà cosa "Io non posso dirti di non andarci, infondo sei adulto e vaccinato, è una grande occasione per te." "Quindi?" " Quindi, devi andare" le parole mi erano uscite facilmente, ma non fu altrettanto facile capire che da lì a tre giorni se ne sarebbe andato per tre mesi.
Mi abbracciò e disse "Ti prometto che anche se saremo lontani, non ti farò sentire la mia mancanza" mi prese il viso tra le mani e mi baciò, ma intanto io già mi immaginavo depressa a mangiare kili di gelato.

Punto di vista di Adelaide 
Mi regalò uno dei suoi sorrisi e rimase fermo lì come se non sapesse cosa fare.
Poi finalmente disse "Hey" " Hey" risposi "Ade ho pensato a quello che ho fatto, lo so di aver sbagliato, ma non pensavo ci fossero delle cose....così importanti. L'amore è basato sulla sincerità, me lo avresti tenuto nascosto per sempre?" "Non lo so, quando sarei stata pronta lo avrei detto a tutti, ma non conta niente adesso, perchè tu lo sai" "Per me non cambia niente, è la tua vita, il tuo passato, io ti voglio nel mio presente, nel mio futuro, nel nostro futuro" disse mentre si avvicinava sempre di più a me. Alla fine mi prese le mani e disse " Allora che succederà adesso?" "Ben, tu sei la mia vita, tu sei il mio tutto, adesso che hai saputo queste cose, ho capito che mi ami davvero e anche io ti amo davvero" "Lo sai che ti amo e lo farò sempre" mi baciò appassionatamente e poi trovò un bel modo di farsi perdonare.


Punto di vista di Candice 
Qualche ora dopo aveva già chiamato per dare conferma e adesso cercava di capire cosa portarsi "No, questa camicia è troppo sexy, le cinesi impazziranno, non la portare" dissi " Dai Candice, hai accettato di farmi portare solo un pigiama e due tute, avrò delle riunioni, mi servono delle camice" disse scoppiando quasi a ridere "Uffa sono serie, comunque le scelgo io quali potrai portare" " Va bene, pensa che saranno tre mesi quindi me ne serviranno un bel pò".
Tre mesi, tre lunghi mesi, qui da sola a pensare a lui lontano da me, prospettavo molto lavoro e shopping.
"A cosa pensi?" "A niente" mentì "Candice, dimmi la verità, capisco quando dici delle bugie" "Sto solo pensando che te ne andrai e passeranno  tre mesi prima che io ti possa riabbracciare" "Appena avrò un week-end libero, prendo il primo volo e vengo da te. Te lo prometto".

Questi tre giorno passarono troppo in fretta, li passammo tutti insieme senza mai lasciarci la mano, ma questo non fece diminuire in me la voglia di non lasciarlo andare via da me.
"Nate, non me la sento di accompagnarti all'aeroporto, salutiamoci qui. Non potrei sopportarlo" candice, sappi che io Ti amo e penserò ogni secondo soltanto a te, appena posso verrò qui da te e non ti preoccupare ti chiamerò a ogni ora della notte e del giorno" lo abbracciai e cercai di imprimere in me il suo bellissimo profumo, dopo un pò di liberò dal mio abbracciò e mi baciò. Poi trascinandosi la valigia dietro mi saluto e mi disse " Quando sto per salire, ti faccio uno squillo". Gli sorrisi, ma in cuor mio avevo solo voglia di piangere.
La porta si chiuse, dalla finestra vidi il taxi partire e io mi buttai sul letto scoppiando a piangere.

Dopo un pò giravo per caso con il telefono tra le mani aspettando, ma niente. Passarono le ore e ancora niente. Mi iniziai a preoccupare, così chiami l'aeroporto per sapere l'ora della partenza, le 18 era passata già un'ora.

Mi vestì in fretta e furia, non pensando a niente, andai in aeroporto, niente lì non c'era.
Poco dopo mi squillò il telefono "Lei è la signorina Candice Robinson?" "Si, sono io" "Conosce Nate Mills?" "Si, è il mio fidanzato" stavo cominciando a preoccuparmi " Purtroppo il taxi che aveva preso e stato travolto da un autobus, è in gravi condizioni, venga qui e le riferiremo i dettagli" il cuore scoppiò, stava per morire, presi il telefono, digitai automaticamente quel numero e dissi " Corri subito in ospedale, Nate ha fatto un incidente".

Punto di vista di Adelaide 
Corsi subito, senza pensarci neanche due volte. Non poteva, non doveva morire.
 Quando arrivai, incontrai Candice che cercava di parlare con qualcuno, mi avvicinai a lei e la strinsi tra le braccia " Non può morire" continuava a ripetere, le accarezzai i capelli e le dissi "E' forte, non morirà, te lo prometto".
Poco dopo arrivò un medico che disse " Il signor nate Mills poteva morire, ma per fortuna non è così. Ha un trauma cranico, una costola rotta e un paio di graffi e lividi, adesso è in coma. Dobbiamo solo aspettare" strinse la mano a Candice e se ne andò.

Restammo in sala d'attesa, senza riuscire a non pensare a lui, lui era il mio miglior amico, c'era sempre stato.
Poco dopo vidi sbucare Ben dalla porta che ci venne incontro e abbracciò candice calorosamente per poi avvicinarsi a me e baciarmi. Candice con aria interrogativa disse "Quindi voi due...?" "Poi ti spiego.

Poco dopo, però, arrivò anche Alec era normale, nate era anche il suo migliore amico, chiese a Candice cosa fosse successo e non mi degnò neanche di uno sguardo, ne ero contenta perchè non avrei potuto sostenere i suoi occhi. 

*Angolo Autrice*
Scusate il giorno di ritardo, spero vi sia piaciuto questo capitolo. Non sarò tutto così facile per Adelaide ci saranno delle complicazione e anche per candice non sarà facile. Se volete continuare a seguire le loro avventure, aspettate il prossimo capitolo che potrebbe anche arrivare prima di mercoledì.

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Capitolo 11
*** Passione ***


Passò una settimana, Candice trascorreva quasi tutto il giorno lì, chiusa in quella sala di attesa, bevendo caffè e ascoltando musica, sperando ogni volta di poter uscire con una bella notizia da quell'ospedale.
Io quando potevo, andavo a farle compagnia, anche se il lavoro mi riempiva di impegni.

Quella mattina, quando mi svegliai, sentì che qualcosa sarebbe cambiato e mentre facevo colazione, apparì Ben dal bagno " Buon Giorno, da quanto sei sveglia?" Da poco. Perchè?" "Dobbiamo parlare" uscì dal bagno, nudo, mi voltai dal lato opposto e dissi " Dai, Ben, devi parlare seriamente o no? Sei nudo!" "Non è nulla che tu non abbia mai visto" come dargli torto, comunque dopo essersi vestito, ritornò e disse "Riguarda Alec." sapevo cosa voleva dirmi, così lo anticipai " Senti Ben non sarebbe giusto licenziarlo, quindi può restare, però sappi che verrò sempre meno al ristorante" "Anche se mi dispiace, vederti di meno, va bene" disse avvicinandosi a me e accarezzandomi le braccia nude.
"Ben, penso che dovremmo posticipare il matrimonio, manca davvero poco, non abbiamo organizzato niente e adesso anche Nate" "Va bene, tesoro. E' meglio così".
Lo baciai e lui ricambiò, ne fui sollevata.

Punto di vista di Candice 
La musica scorreva nella mia mente e io trattenevo le lacrime, pensando a lui, che non si svegliai, che forse soffriva, che mi mancava da morire.
Non riuscivo a pensare ad altro, così staccai la musica e andai a bere l'ennesimo caffè.

Dopo poco, si avvicinò a me un medico che disse " Signorina Robinson?" "Si!" "Il signor Mills si è svegliato, però non sappiamo cosa ricorda e cosa no, può aver avuto una perdita della memoria, non siamo a conoscenza del suo stato, può entrare, ma dovrà cercare di fare domande generali, se non la riconoscerà da subito".
Mi sentivo ancora più male di prima, avevo il cuore in gola e il cervello che mi scoppiava per l'ansia che c'era la possibilità che non si ricordi di me, di noi.

Mi fecero indossare degli indumenti sterili e quando entrai, rividi i suoi occhi meravigliosi, cercai di restare calma, di non piangere, di non urlare per la gioia e iniziai a dire "Come ti chiami?" dissi " Amore, che ti succede, mica avrai fatto anche tu un incidente?......Mi chiamo Nate Mills e tu sei la mia bellissima fidanzata Candice Robinson" avevo esitato, perchè non aveva risposto alla mia domanda, ma appena lo fece, mi gettai su di lui e lo abbracciai e lo baciai " Non riuscivo a immaginare una vita senza di te, al sol pensiero che tu" mi interruppe e disse " Non lo devi più pensare, cancella questa ipotesi, adesso sono qui, con te." mi ribaciò.

Punto di vista di Adelaide 
Quando andai in ospedale, vidi che Candice non era seduta al suo solito posto, così appena vidi un'infermiera le chiesi " Scusi la signorina che siede sempre lì?" "Mi pare che il paziente si sia svegliato" così dicendo se ne andò e quasi non volevo credere alle sue parole, per non non illudermi su qualcosa che poteva non essere vera.
Così mi sedetti e aspettai.

Poco dopo uscì Candice, con un sorriso enorme e gli occhi che le brillavano, le corsi incontro e disse " Allora?" " Si è svegliato, sta più bene di prima. Però deve stare ancora sotto controllo, mi ha fatto promettere che sarei tornata a casa perchè puzzavo, non ci credo. Comunque tra qualche ora, potrai entrare anche tu, adesso vado davvero, appena succede qualcosa" " Chiamami! Lo so Candice, sta tranquilla".


Dopo una settimana passato sotto osservazione, gli diedero il permesso di tornare a casa per un riposo forzato.
Appena uscì dall'ospedale disse "Riposo forzato? Voi siete tutti pazzi, già Tokyo è sfumato, se non volete farmi finire in bancarotta, devo lavorare!" .

Punto di vista di Candice 
"No, te lo impedirò a costo di passare tutto il giorno appiccicata a te" " Beh, l'idea non mi dispiace per niente" scoppiammo tutti a ridere, in fondo era il solito Nate di sempre, quello che amavo vedere sorridere e non solo.
"Stasera Ade, invitata a cena da noi, solo per cena però" "Ho capito dovete recuperare il tempo perduto, me ne andrò subito dopo mangiato. Promesso" "Ti odio Ade, pensi sempre al male" scoppiammo di nuovo tutti a ridere.

Punto di vista di Adelaide 
Dopo una lunga giornata di lavoro, andai a casa, mi cambiai e cercai di telefonare Ben, ma niente non rispondeva. Così mi feci coraggio e andai al ristornate. 
Appena entrai vidi Lisa, la cameriere, " Lisa, dov'è Ben?" " In cucina." "Me lo potresti chiamare?" " Certo, Ade" quando arrivò, io tipo ero nervosa anche solo di  poter intravedere Alec, così mi avvicinai a lui, lo abbracciai e dissi " Vado a cena da Nate e Candice, come mai non rispondevi al cell?" "A volte qui non prende. Ci vediamo dopo a casa?" "Si, ti aspetto" feci un occhiolino ammiccante e disse "Farò presto, allora" disse scherzando.

Arrivata a casa loro, già era pronta la pizza e un film, Nate era steso sul divano e Candice si accomodò accanto a lui. Si accoccolarono e " Così mi fate venire il diabete, un pò di contegno." dissi mentre addentavo un pezzo di pizza, ma poco dopo ero in bagno a vomitare.
Candice corse in bagno, Nate camminò lentamente e mi guardavano con un aria inquisitoria "Sarà un'indigestione?" "Ade, cosa succede?" 

Punto di vista di Candice 
La vidi gesticolare e poi disse "Ho un ritardo" "Oddio, Adelaide. Sei incinta." calò il silenzio nel bagno, però poi dissi " Beh, dovresti essere felice, in fondo tu e Ben state insieme, volete una famiglia" "E se non fosse di Ben?"



*Angolo Autrice*
Spero vi piaccia questo capitolo, perchè io ci ho messo molto impegno. Mi piace molto, perchè le cose si stanno per complicare, come se fossero facili XD

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Capitolo 12
*** Ci sei o non ci sei, non cambia niente. ***


"E se non fosse di Ben?" "Cosa vorresti dire con questo, Ade? Spiegati meglio perchè non vorrei arrivare a conclusioni troppo affrettate!" già sapevo che stava per dirmi, ma le lasciai il tempo che le serviva per sputare fuori il rospo " Sono stata anche con Alec!" "Adeee!!" dissi quasi urlando, Nate si dovette sedere che quasi sveniva  e non sapevo più cosa dire.

Punto di vista di Adelaide 
Tutta la verità era venuta fuori, abbassai la tavoletta del water e mi sedetti sopra, riuscivo a pensare meglio in quella posizione. Candice si avvicinò a me e mi abbracciò.
"Tu sei la regina dei guai....però pensandoci una soluzione ci sarebbe" disse Candice con gli occhi che le si illuminarono "Dici, anche se le tue idea non è che funzionino sempre" offesa disse " Beh, io te la dico lo stesso. Potresti non dire niente a Alec, infondo sei stata con entrambi e .." "Proprio per questo non posso, lui  potrebbe collegare!" poi parlò Nate che finora si era limitato soltanto ad ascoltare "Non mi sembra giusto, Alec ha il diritto di sapere che tu potresti aspettare un figlio suo" "Ma.ma.." dissi balbettando " Niente, ma! Se non lo farai tu lo farò io" lo guardammo quasi sconvolte, non era da Nate prendere posizione e imporsi, ma alla fine capì che aveva ragione, ma mi limitai ad annuire.
Proprio in quell'istante, mi vibrò il cellulare, uscì dal bagno e lo presi alla borsa |Dobbiamo vederci, non ti bacerò questa volta, non ti preoccupare...Alec| lo feci vedere anche a loro e Candice disse "Beh vedi cosa ti deve dire, al massimo gli urli la notizia e poi fuggii" scoppiammo a ridere tutti insieme.

|Domani alle 11 , al parco, solito posto| risposi, lui avrebbe capito.
"Cosa dovrei fare adesso, dirlo a Ben?" "Fai le analisi  prima, hai avuto solo un ritardo. Ti accompagno io domani, prima dell'appuntamento" disse Candice "Grazie" risposi, abbracciandola.

Quando tornai a casa, Ben doveva ancora tornare a casa e così mi feci un bagno molto lungo e con la musica di sottofondo, mi immersi in un mare di pensieri.

Ad un certo punto la musica si interruppe e aprì gli occhi, Ben era sulla soglia, si avvicinò e alzandomi il volto mi baciò. "Da quanto mi aspetti?" " Da circa un'ora" "Tutto bene?" "Si, si" "Sei sicura? Sei strana!" "Non ti preoccupare, inizia ad andare di là, adesso ti raggiungo" dissi baciandolo.

Punto di vista di Candice 
Dopo aver sistemato tutto, ci sdraiammo a letto e appoggiai la testa sul suo petto disse " Saresti una madre perfetta" disse con una voce malinconica "Facciamo un figlio nostro" dissi pensando a quanto sarebbe stato bello, ma lui non rispose, alzai lo sguardo aveva gli occhi chiusi, ma sapevo che non stava dormendo, mi stava nascondendo qualcosa.

Punto di vista di Adelaide 
Erano le 7 di mattina, quando il campanello bussò, noi stavamo ancora a letto e non avevo alcuna voglia di alzarmi ad aprire.
Poi la porta si aprì e sbucò Candice raggiante come il sole, la vidi correre fuori la porta della stanza da letto e disse "Ho usato la chiave sotto lo zerbino, forza noi abbiamo un appuntamento" disse facendomi l'occhiolino, io con lo sguardo indicai Ben accanto a me, che aprì gli occhi che mi scoprì. 
"Posso entrare o siete nudi?" disse quasi disgustata " Effettivamente si, però se vuoi vieni" " Che schifo!" lo sapevo che lo avrebbe fatto, così scoppiai a ridere e disse " Ci sei cascata!" scesi dal letto e Ben disse " Allora che appuntamento è?" "Beh, Candice deve fare una visita medica e ha paura di andare da sola" ci guardò con fare sospettoso e disse "Siete strane, entrambe" "Dai Ben, non ci pensare" disse Candice, trascinandomi in bagno "Dovevi proprio venire alle 7? " " Dai non ci pensare e che non ho dormito quindi dovevo fare qualcosa!" " Perchè non hai dormito?" "Niente, niente" c'era qualcosa, ma evidentemente non era il momento.

Quando fui pronta, salutai a Ben e andammo in una clinica.
Fatte le analisi e colazione, andai con Candice ad aprire il negozio, io avevo disdetto tutte le visite e quindi avevo la mattinata libera, aspettai lì che il tempo passava.
Poco dopo arrivò anche Jules e disse "Candice ti devo parlare" "Certo Jules dimmi" "Purtroppo devo partire, devo ritornare dai miei e non so quando ritornerò, quindi mi dispiace ma dovrò licenziarmi" mi dispiace davvero tantissimo, lei praticamente portava avanti la baracca, io tra un caffè e un altro non c'ero quasi mai, però era un buon pretesto per lavorare di più.
"Jules, la famiglia prima di tutto, me la caverò,quando vuoi torna pure a trovarci".

Quando guardai l'orologio vidi che erano le 10:45, salutai di corsa Candice e corsi via, sentii solo che diceva " Fagli vedere chi sei a quello st.." e immagina il continuo.

Quando arrivai nel luogo dell'appuntamento, i ricordi mi assalirono.
Noi che camminavamo mano nella mano, i nostri baci, le nostre carezza, poi arrivò lui e ritornai alla realtà.
"Hey" " Hey" dissi, non diceva più niente, così dissi " Allora cosa mi devi dire?" "Ade, io ho lasciato Sarah" "Va be ne troverai un'altra, non ti preoccupare" "Io voglio solo te!" disse afferrandomi il braccio.
Rimasi sconvolta da quella rivelazione, pietrificata.
"Ehm..ehm...senti Alec" dissi allontanandomi da lui "Non so quale siano le tue intenzioni, ma io amo Ben e ora come ora non voglio fare un replay del passato" " Lo capisco Ade, ma ti dimostrerò che sono cambiato, quindi cercherò di fare il bravo ragazzo" "Ahaha, Tu, un bravo ragazzo? Ti sei fumato il cervello?" " Va be staremo a vedere" "Staremo a vedere" dissi " Scusa, ma adesso vado ho del lavoro" non era affatto vero, ma volevo che quella conversazione finisse il prima possibile.

Tornata nel negozio, raccontai a Candice tutto nel dettaglio e poi disse "Io non gli credo, comunque aspetta le analisi e poi vedremo, si tratta solo di un giorno" "E se dovessi perderlo di nuovo?" "Lo affronteremo, insieme, che esistono a fare le sorelle" mi abbracciò e io l'abbracciai.


Un giorno passò in fretta e quando andai a ritirare le analisi, mentre ero al telefono con Candice, che voleva sapere tutto in diretta, l'ansia salive, le paure aumentavano e i ricordi si affollavano.
Con la busta tra le mani Candice disse "Dai, Ade. Aprilaa!" l'aprì delicatamente e lessi tutto d'un fiato "Alloraa?" disse dall'altro lato "Sono incinta!" " Adeee che bello" urlava dall'altro lato " Corri qui!".

Ma non andai da lei, feci prima una deviazione. Dovevo andare da lui, doveva saperlo che c'era una possibilità che fosse lui il padre e poi avevo bisogno di conferme.
Bussai alla porta, mi aprì lui in mutando, devo ammetere che era uno bello spettacolo, però lo guardai negli occhi mi feci coraggio e quando stavo per dire " Alec, io sono" una voce da dentro la casa disse "Vieni qui, non mi puoi lasciare da sola, nuda nel letto" matabollizai che quella non era la voce di Sarah, ma di una ragazza qualunque. Candice aveva sempre avuto ragione nei suoi confronti e io avevo fatto sempre di testa mia "Alec, basta con questa falsa del bravo ragazzo, Io mi sono scocciata, non mi cercare più" non lo lasciai neanche rispondere e questa volta andai da Candice.
Non ero delusa, infondo era da Alec e ormai ero abituata alle sue vane promesse.



*Angolo Autrice*
Scusate la lunga assenza e la settimana senza capitolo, ma ho avuto tanti impegni. Spero vi piaccia, lasciate qualche commento :)

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Capitolo 13
*** Cosa può esserci di più bello, di noi due! ***


Quando arrivai da Candice, appena mi vide disse preoccupata "Tesoro, ti senti bene? Hai una faccia bianca come un lenzuolo" "Perchè sono una stupida? Non ti do mai ascolto, se lo avessi fatto a quest'ora la mia vita sarebbe migliore!" " Quando fai così, sento puzza di Alec" "Proprio lui. Ho avuto la brillante idea di passare a fargli una visita stamattina, e lui che ieri era tutto |Io voglio solo te|, come si è visto, c'era già un'altra tipa ad aspettarlo nudo nel letto. Lo odio." "Ade, adesso stai calma, siediti".

"Allora cosa pensi di fare? Prima cosa pensi di tenerlo?" "Si, certo, spero che Ben sia felice della notizia, oppure non saprei come" "Non pensarci Ben sarà sicuramente felice".

All'improvviso qualcuno bussò alla porta, andò Candice e poco dopo rientrò con una lettera tra le mani.
L'aprì e lesse *La signorina Robinson, è invitata a un convegno che si terrà questo week-end per provare i profumi esotici e sensuali delle Hawaii.
Saremo felici di averla con noi*.
E poco dopo iniziò a saltare e urlare come una pazza per tutta la casa.

"Che ne dici, andiamo a festeggiare?" proposi, "Subito".

Dopo averla lasciata, mentre già progettava un intenso shopping, io tornai a casa solo per prendere delle cose, perché oggi avevo tantissimo lavoro, che di sicuro stasera avrei fatto tardi.

Punto di vista di Candice 
All'ora di pranzo, quando Nate tornò a casa, lo feci sedere e iniziai "Amore, sono troppo felice, non posso non andarci e lo so che non vuoi che vada, ma le Hawaii per un convegno, infondo è solo un week-end!" "Vai, non ti preoccupare. Le Hawaii sono le Hawaii, pretendo un regalo però." "Sei un tesoro" dissi abbracciandolo.
"Perchè avrei dovuto impedirti di andare?" "Non lo so, ci saranno tanti ragazzi in costume e cose varie, non sei geloso neanche un pò?" "No, io mi fido di te" un pò mi dava fastidio, non era geloso affatto.
"Stamattina Ade, è andata alla clinica per i risultati e.." "E?" "E' incinta. Come sono felice, saremo zii" "Saremo zii" disse con un velo di malinconia negli occhi "Ade, ha deciso di non dirlo a Alec, o per meglio dire ieri le dice *Io voglio solo te* e stamattina lei lo trova a letto con un'altra, Cosa farai tu?" "Farò quello che è giusto, non gli dirò niente, perchè non lo merita" rimasi sorpresa da quelle sue parole, prima era determinato a dire tutto e adesso no, era proprio strano, qualcosa non andava.

Punto di vista di Adelaide 
Ormai era sera quando mi resi conto che non avevo smesso di lavorare un attimo e non avevo risposto neanche al cellulare, visto che avevo dimenticato di togliere il silenzioso, 3 chiamate perse e 2 messaggi. Non vidi di chi erano, ma chiusi gli occhi e appoggiai la testa sulla scrivania. 

Poco dopo sentì qualcuno massaggiarmi le spalle, delle labbra baciarmi il collo, mi girai per incontrare la sua bocca e trovai le sue labbra morbide.
Gli passai le mani sui suoi capelli biondi e poi mi allontanai da lui, mentre continuava a massaggiarmi le spalle " come sapevi che ero qui?" "L'ho immaginato, non rispondevi neanche alle chiamate" "Lo so scusami e che avev" mi zitti, posandomi il suo dito sulle mie labbra e disse "Mi sei mancata, tantissimo. Sei stata distante in questi giorni" "Anche tu mi sei mancato, torniamo a casa, devo parlarti" cambiò espressione e disse "Devo preoccuparmi?" "Spero di no".
Mano nella mano, dopo aver chiuso l'ufficio, tornammo a casa. MI feci prima una doccia e quando ormai ero pronta per uscire, mi fermai davanti allo specchio e provavo" !Hey, sono incinta| no non va bene, | Aspetto un bambino| |Diventeremo tre|" "Hey tutto apposto lì dentro? Con chi parli?" "Si tutto bene, arrivo" feci un bel respiro e uscì.
Lo abbracciai, bagnandogli la schiena con i miei capelli ancora bagnati, "Ade, allora? Mi stai facendo preoccupare!" "Siediti, stai calmo, bevi un pò di acqua...no vodka" dissi porgendogli un bicchierino " Non capisco.." disse, bevendo.
"Allora, ho paura che tu non sia felice, che tu non voglia, ma è successo e non posso farci niente, Ben, amore mio, sono incinta, aspetto un bambino, nostro".
Si alzò mi prese tra le breccia e mi sussurrò in un orecchio "Mi hai reso l'uomo più felice della terra" ripresi a respirare.
"Mi prometti solo una cosa?" dissi "Tutto!" "Che anche quando starai per mollare non mi abbandonerai, perchè io ho bisogno di te e " "Resterò con te qualunque cosa accada, non farò come Alec, perchè lui hai sprecato le cose più belle che gli potessero succedere. Quindi sappi che ci sarò, non ti lascerò fuggire" lo abbracciai, una lacrima mi rigò il volto.


Passammo tutta la serata abbracciati sul letto.

*Angolo Autrice*

Questo capitolo è proprio dolcissimo. Spero vi sia piacuto, grazie per le visualizzazzioni dell'ultimo capitolo :)
A Mercoledi prossimo...

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Capitolo 14
*** Tu devi essere Candice? ***


Punto di vista di Adelaide 

Quando mi svegliai Ben non c'era, ma apparve poco dopo con un vassoio "Buon Giorno, ho preparato per te, anzi per voi la colazione" si avvicinò, poggiò il vassoio sulle  mie gambe e mi baciò delicatamente le labbra.
Mi rendeva troppo felice, mi sapeva far battere il cuore anche solo con uno sguardo.

Punto di vista di Candice 
Stasera sarei dovuta partire e per iniziare bene una giornata lessi l'oroscopo * Giornata d'incontri, si prospetta un week-end ricco di emozioni. Se siete fidanzati, attenti a voi, il tradimento si cela dietro l'angolo. Per le coppie stabili, un bambino in arrivo* interessante, non ci badai molto e continuai a fare la valigia.
"Sei pronta? Hai preso tutto?" "Spero di si" "Fai la brava!" "Io sono sempre brava" dissi, gettandogli le braccia al collo, lo baciai e disse "Ti Amo" " Anche io!".

Punto di vista di Adelaide 
Dopo aver fatto colazione, Ben era uscito per delle commissioni, così presi il cellulare e chiamai Candice "Pronto?" rispose "Hey, ci vediamo, devo parlarti." "Va bene, tra un'ora al negozio?" "Va bene, non ti preoccupare, è una cosa bella" "Ah meno male, già stavo in ansia" scoppiammo entrambe a ridere e dopo aver riagganciato, mi andai a fare una doccia per poi vestirmi.

Quando arrivai fuori al negozio, lei ovviamente doveva ancora arrivare, così l'aspettai e per fortuna poco dopo arrivò con il fiatone, segno che aveva fatto le corse.
Quando entrammo nel negozio, cacciò dalla borsa una graffa e quando la vidi, presi la prima cosa che trovai (il portaombrelli) e vomitai "Dai, Ade, Che schifo!" "Eh che ci posso fare, mi sa che dovrai lavarlo" scoppiammo a ridere e poi disse "Allora, sputa il rospo!" "Ho parlato con Ben.." " E dal tuo sorriso a trentadue denti, penso che sia stato felice, vero?" "Felicissimo, sono troppo felice, lui è quello giusto."  "Stasera parto, non è che quando ritorno avrai cambiato idea?" "No, penso di no, spero di no" "Vieni qui" disse abbracciandomi, fui invasa dal profumo del suo shampoo alle erbe.

Qualche ora dopo...
Erano le 5 di pomeriggio quando mi arrivò un sms di Ben "Vieni subito al ristorante. Urgente!" oddio sapeva tanto di qualche problemi, così mi infilai la prima cosa che mi capitò tra le mani e corsi al ristorante.
Quando arrivai era tutto abbastanza silenzioso, le luci spente, ma quando entrai le luci si accesero e comparirono tante persone che dissero "Congratulazioni Ben e Adelaide" lui si avvicinò a me e poggiandomi la mano sulla pancia, mi baciò.
"Cosa?Co..Cosa" "La tua cara amica Candice, sono arrivato e già stavamo tutti qui, si è presa il mio cellulare e ti ha inviato il messaggio. Sei arrabbiata?" "No, sono felice" dissi abbracciandolo e di fronte a me vidi Alec, con una faccia cupa e arrabbiata. Dovevo cercare Candice "Torno subito" dissi. 

Quando la trovai, corsi accanto a lei e non mi fece neanche iniziare che disse "Lo so non dovevo farlo, ma stasera partivo e così l'ho fatta adesso. E lo so c'è Alec, ma lavora qui non potevo cacciarlo. E lo so che mi ucciderai, perchè lui capirà" fu interrotta, ma non da me "Capirà cosa?" disse una voce dietro di me, mi girai e rieccolo, era un incubo.
Adesso cosa mi inventavo, così rimasi sul vago e dissi "Niente, scusa mi chiamano." non lo feci neanche rispondere e corsi via. Lo evitai per tutta la sera.

Quando la festa finì e tutti se ne furono andati, salutai Candice "Mi mancherai e non fare troppo la ruba cuori" "Dai sono solo tre giorni, non fare la sentimentale, tu piuttosto, stai attenta" ci eravamo capite fin troppo bene.

Punto di vista di Candice 
Tornata a casa, presi la valigia stracolma di vestiti e scarpe, e con Nate andammo in taxi in aeroporto.

Quando arrivammo, lo baciai più e più volte e lui disse "Dai sono solo tre giorni, non sarà la fine del mondo" non potevo credere a quelle parole, rimasi sconvolta.
Passai tutto il viaggio a pensare a quelle parole e ha quanto mi avevano ferito.

Decisi che quella sarebbe stata la mia vacanza, tutto il resto sarebbe rimasto fuori.
Avevo bisogno di dedicare del tempo a me. Quando arrivai all'hotel fui avvolta da mille essenza tropicali e una ragazza mi disse "Benvenuta all'Hotel Paradiso, stasera si terrà una festa, domani potrà godersi la spa e le nostre spiagge, ecco qui il vostro programma. Buona Permanenza"
Si prospettava una vacanza di lusso, la mia camera era enorme, avevo la vasca idromassaggio e domani la spa tutta per me.

Punto di vista di Adelaide 
"Amore, io torno a casa, sono un pò stanca, preferisco stendermi e guardare qualche film" "Va bene, cercherò di finire il prima possibile, aspettami. Ti Amo tanto" disse baciandomi.

Proprio quando stavo svoltando l'angolo per chiamare un taxi, qualcuno mi chiamò "Adelaide" mi girai era lui, volevo scomparire, ma ormai era troppo tardi.
"Cosa eri venuta a fare ieri mattina  da me?" "Niente" "Non ti credo, dimmi la verità" "Non mi interessa, credi a quello che vuoi" "Eri venuta a dirmi che il figlio poteva essere mio?" beccata, mi si fermò il cuore, toccai spontaneamente la pancia e non riuscivo neanche a parlare "Non era quello che pensi, quella ragazza, quella frase, non era niente, non era nuda nel mio letto, perchè saprei se mia sorella vorrebbe a letto con me " "Perchè dovrei crederti?" "Perchè potrei chiamarla adesso e fartelo dire da lei. Sto cercando di essere migliore.. per te".
Eccolo che si ripresentava con quelle frasi, che ti rendono insicura, ti mettono un velo di malinconia sulla tua felicità, ti offuscano il cuore.
"Alec, devo andare" non mi trattenne, mi lasciò andare, ma quando entrai nel taxi, cercai di trattenere le lacrime fino a casa.

Punto di vista di Candice 
Dopo aver provato la vasca idromassaggio, mi vestì e andai alla festa.

(Ecco come ho pensato al vestito..)
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"Benvenuti a tutti voi. Stasera si faranno dei sorteggi per abbinare due persone, in modo da rendere il vostro weed-end più Intenso" tutti nella sala scoppiarono a ridere " Avrete la possibilità di seguire tutti i vari eventi, convegni insieme e ci sarà anche qualche gara, chi vincerà potrà contribuire con questa linea famosissima" era un'occasione unica, dovevo vincere.

I sorteggi iniziarono e poco dopo arrivai anche io, eravamo più o meno un centinaio di persone, speravo bene. "Candice Robinson con John MIller" un ragazzo, iniziavamo proprio bene. Poi vidi la ragazzo che mi aveva accolto all'entrata indicarmi e dopo qualche minuti comparve davanti a me un ragazzo, o meglio dire una visione celestiale. Mi porse la mano e disse "Tu devi  essere Candice?" presi fiato e dissi "Tu devi essere John?"

*Angolo Autrice*
Ciao. Oggi rischiavo di non scrivere il capitolo, perchè avevo molto da fare, ma eccolo un pò in ritardo rispetto al solito.
Spero vi piaccia...

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Capitolo 15
*** Per troppo tempo ho scelto te, dimenticando me! ***


Punto di vista di Adelaide 

Tornata a casa, cercai di restare calma e di non agitarmi, mi stesi sul letto ancora con i vestiti e le lacrime iniziarono a scendere lente, bagnandomi le guance.
Quelle parole subito mi tornarono i mente, i nostri momenti insieme, interi flashback della nostra vita.
Per fortuna poco dopo mi addormentai...

Punto di vista di Candice 
"Tu devi essere John?" "Si, sono io. Piacere di conoscerti. Sono stato fortunato ad averti nella mia coppia perchè stasera sei la più bella" dovevo ammettere che era davvero bellissimo e già aveva iniziato a flirtare.
Passammo una serata stupenda tra un bicchiere di champagne e tante risate.

Quando mi svegliai, aprì gli occhi e subito avvertì un gran mal di testa e quando mi resi conto della situazione in cui mi trovavo, salì il panico.

Ero svestita nel letto insieme a John, non ricordavo niente della notte appena trascorsa eppure avevo un brutto presentimento.

Mi alzai di scatto, cercando di non svegliarlo e presi i miei vestiti, uscì dalla sua camera e senza farmi vedere andai nella mia di corsa.
Era davvero presto, volevo chiamare Adelaide, ma forse stava ancora dormendo ed era meglio non farla agitare.
Così mi feci una doccia e scesi a fare colazione.

Dopo un pò arrivò, forse lo avevo svegliato, si sedette di fronte a me e disse "Buon Giorno. Come ti senti?" "Ancora un pò di mal di testa" "Comunque bella serata" disse facendomi l'occhiolino.
Oddio avevamo fatto sesso, non lo conoscevo neanche da un giorno.
Dissi mantenendo la calma "Vado un attimo fuori per fare una chiamata".

Presi il cellulare, cercai Ade e chiamai. Non rispondeva, ma perchè devo avere un'amica che non vive con il suo cellulare. Riprovai ancora e ancora, al decimo tentativo rispose "Alla Buon'ora" "Candice, dormivo, che c'è?" "Ho tradito Nate. Ero confusa..lo champagne..lui così bello" "rallenta. Chi è lui?" "E' meraviglioso, si chiama John e ci hanno messo in coppia. L'ho tradito ed ero ubriaca" "Candice stai calma, vedi come finisce questo week-end , poi quando torni ne parliamo e valutiamo la situazione. Goditela che ne hai bisogno" "Hai ragione, ci sentiamo dopo".

Punto di vista di Adelaide.
Dopo essere sta svegliata bruscamente da Candice, mi alzai, cercando di non svegliare Ben, ma fui trattenuta da un braccio, mi girai, era troppo tardi, già era sveglio "Hey" dissi "Hey, cosa ti è successo ieri? Eri stesa ai piedi del letto, ancora vestita. Ti ho messa sotto le coperte, ti ho spogliato e dormivi come una bambina" sorrisi, imbarazzata, mi avvinai a lui e lo baciai " Mi sono addormentata, sarà la gravidanza. Mi dispiace di non averti svegliato" "Non dispiacerti, è sempre bello vederti dormire" disse poggiando il suo orecchio sulla mia pancia. Lo amavo troppo, non potrei vivere senza di lui.

Punto di vista di Candice 
Dopo aver riagganciato, rientrai e John che mi stava aspettando mi disse "Ci hanno portato il programma della giornata. Ci aspetta una mattinata nella spa e oggi pomeriggio faremo una caccia al tesoro. Sei pronta?" "Prontissima" eliminai tutti i problemi del momento e seguendo il consiglio di Ade, mi sarei divertita.

La mattinata trascorse in fretta, mi rilassai più che mai e con John mi divertì tantissimo, era davvero simpatico e riuscì a non pensare a niente.
Dopo aver pranzato e essermi riposata un pò, riuscì pronta per la caccia al tesoro, determinata a vincere.

*Dovrete cercare 10 profumi diversi, sparsi per tutto l'hotel.
Sarà fondamentale il gioco di squadra. Che vinca il migliore!".


*Angolo Autrice*

Scusate se il capitolo è molto breve, ma ho avuto problemi e ho preferito pubblicarlo così breve che non pubblicarlo.

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Capitolo 16
*** Parole Letali ***


Punto di vista di Candice 

Quella caccia al tesoro fu davvero divertente. Tra me e John c'era tantissima complicità, nessun imbarazzo.
Non riuscimmo a battere persone più determinate di noi due.

Per una volta nella mia vita riuscivo a non pensare a Nate, al nostro futuro insieme, adesso c'ero solo io e riuscivo a immaginarmi senza di lui al mio fianco.

Quando elessero i vincitori, John mi prese la mano e mi sussurrò all'orecchio "Peccato! Mi sarebbe piaciuto vincere insieme a te" "L'importante non è vincere, ma esserci trovati" dissi quelle parole senza pensarci e non me ne pentii, dentro di me sentivo che era vero e che era scattato qualcosa che mi aveva fatto capire tante cose.

Il weekend finì troppo in fretta e al momento dei saluti mi strinse tra le sue braccia e disse "Sei fantastica e peccato che tu sei già impegnata, sarebbe potuto succedere qualcosa tra noi" "Sarebbe potuto succedere? Perchè non è successo?" Cosa?No. Eri ubriaca, non l'avrei mai potuto fare" "Grazie per avermi fatto compagnia" mi fece l'occhiolino e ognuno prese il rispettivo aereo.

Prima che la linea sparisse inviai due messaggi...|Ade, ho preso la mia decisione, ci vediamo appena atterro| |Nate, dobbiamo parlare|.
Spensi il cellulare e chiusi gli occhi, cercando di non pensare troppo.

Dopo poche ore atterrai, accesi il cellulare e subito mi arrivò un sms |Candice, anche io ti devo parare| era da parte di Nate.
Mi sbrigai tornai subito a casa e lo trovai ad aspettarmi sul divano. Si avvicinò, ma non mi strinse tra se o non mi diede nessun bacio disse solo "Ciao, ho bisogno di parlarti" "Anche io, parla prima tu" "Va bene sediamoci.
Passarono i 10min più silenziosi della mia vita, si sentiva a malapena il rumore di un uccellino.
Poi Nate prese le mie mani tra le sue e disse "Candice, ho capito molte cose durante questo week-end trascorso separati. E ho capito che non ti amo e amo un'altra. E' stato facile tradirti e questo vuol dire che non sei così importante per me come pensavo fossi." .

Ci misi un pò a metabolizzare le cose, dopo quello che "non era" successo con John avevo capito che lui era l'unico per me, volevo sposarlo, farlo mio per sempre, ma adesso le mie convinzioni erano crollate come una valanga e mi erano piombate addosso. Non dissi niente, ma uscì di corsa da quella casa che sapeva troppo di lui e andai dall'unica persona in grado di consolarmi.
Non riuscì a versare neanche una lacrima per lui e non capivo neanche io il perchè.

Quando arrivai da Ade, vedendomi come un automa mi fece entrare e disse preoccupata " Candice, cosa hai deciso?" "Non ha più importanza adesso, perchè Nate ha deciso lui per me, mi ha lasciata, dicendo che ha un'altra e che non sono importante per lui e che è stato facile tradirmi." Mi abbracciò e non disse nulla per consolarmi, sapeva sempre quello di cui avevo bisogno.

"Ti sei divertita così tanto questo week-end?" "Si, mai come prima e sembrava lo conoscessi da sempre." "Candice, andiamo" "Dove?" "All'aeroporto, devi andare subito da John". Ci dirigemmo subito all'aeroporto, per fortuna non avevo neanche tolto il passaporto dalla borsa, così presi il primo volo per Philadelphia.
"Tu vai, io chiamerò gli organizzatori del convegno o quello che era e ti invio il suo indirizzo" disse Ade " Grazie".
L'abbracciai e poi salì sull'aereo.

Quando arrivai, il messaggio di Ade subito mi arrivò e mi diressi all'indirizzo. Esitai fuori quella porta, ma poi bussai, facendo un grande respiro.
Aprì lui e quando mi vide gli si illuminarono gli occhi "Candice che ci fai qui?" "Non sono più fidanzata, ti va ancora di conoscermi meglio?" ma quelle parole furono letali, scoppiai a piangere e lui mi strinse a se, mi sentivo al sicuro. 

Punto di vista di Adelaide 
Passano 9 mesi.....

Mi svegliai nel cuore della notte, il sogno che stavo facendo era incredibilmente reale ed era lo stesso che facevo da mesi, Alec con in braccio un bambino, il mio.
Non riuscivo a respirare, ma solo dopo capì che non era colpa del sogno, ma del bambino, sentì le gambe e le lenzuola bagnarsi e un dolore lancinante.
Afferrai il braccio di Ben, accanto a m, si svegliò subito e io intanto urlai "Sta arrivando".

*Angolo Autrice*
Eccomi, con un giorno di ritardo, scusate. premetto che ero un pò in crisi personale e non sapevo se continuare o no questa storia, ma qualcosa è successo e ho capito di doverla continuare. Quindi ecco il capitolo, anche se ho deciso di cambiare totalmente il mio progetto iniziale.
Spero vi piaccia....

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Capitolo 17
*** Clarity ***


 "Sta arrivando" mi guardò con aria sorpresa, poi capì a cosa mi stessi riferendo. Si alzò di scatto, in preda al panico,si infilò la camicia e iniziò a prendere cose a caso senza sapere che fare, dissi in preda al dolore "Ben, stai calmo, respira, prendi la borsa e i miei vestiti. E Chiama Candice" prese un bel respiro e fece tutto quello che gli avevo detto.
Poi mi prese per mano, mi aiutò a vestirmi e andammo in ospedale.
Stavo per morire, era un dolore atroce, inimmaginabile.
"Ade, ti starò accanto tutto il tempo" disse stringendomi ancora la mano.
E così fu, durante tutto il parto, lui era lì a sussurrarmi parole dolci e cercando di aiutarmi in qualunque modo.

La cosa più bella fu sentire quel bambino piangere, sentire che tutto era andato per il meglio e il medico dire "E' una bambina" per poi lasciarla anche se per un breve istante tra le nostre braccia, vidi Ben accanto a me quasi emozionarsi e la stessa cosa accadde a me "E' nostra figlia" disse e io annui, quasi non credendoci.

Candice entrò nella mia stanza quasi saltellando per la felicità "Allora sono zia. Come la chiamerete?" "Dai, amore, dagli il tempo" disse John.
Io e ben ci guardammo, effettivamente quello era un dettaglio a cui non avevamo pensato non sapevamo ancora come chiamare nostra figlia, poi mi venne in mente una canzone anche se non ricordavo bene quale fosse così dissi " Che ne pensate di Clarity? Mi è venuto in mente, vi piace?" all'inizio furono tutto un pò perplessi, poi mi guardarono e sorrisero "Davvero carino" disse Ben.

Punto di vista di Candice 
Dopo essere tornati a casa, la nostra casa, perchè io e John avevamo comprato una casa insieme e adesso lavorava con me nel negozio, ci stendemmo sul divano, chiusi gli occhi, pensando a quante cose erano cambiate, ma solo per poco, perchè iniziò a farmi il solletico e a farmi le sue solite torture "Hey, smettila!" ma non fu facile fermarlo. Così mi alzai e disse "Vuoi la guerra?E guerra sia" afferrai un cuscino e iniziammo la nostra lotta, piume volavano per tutta la casa e stanchi morti ci stendemmo per terra uno affianco all'altro.
"Candice, che hai?" "Niente, perchè?" "Perchè menti? Lo capisco subito quando lo fai. Sei strana, sei pensierosa, triste" " Ti odio" disse dandogli un pugno sul petto "Ti odio, perchè riesci a capirmi troppo bene." "Non sai quanto Ti Amo" mi avvicinai a lui e lo abbracciai "Allora mi dici cos'hai?" "Pensavo al passato!" fece uno scatto "Non mi dire che stavi pensando a" lo bloccai già avevo capito dove voleva arrivare, perchè aveva assunto il suo volto da geloso, aggiunsi "Non a lui, gelosone! So il significato di quel nome e non è positivo" "Perchè?"

Non risposi subito, perchè ripensai a 9 mesi fa quando mi presentai davanti alla sua porta che ero stata appena lasciata, a come mi aveva fatto sentire a casa e quando tempo avevo dovuto trascorrere tra le sue braccia, a come mi aveva fatto ritornare a vivere, perchè a volte quando pensi di star facendo la cosa giusta, invece stai commettendo un errore.
"Alec, vero? Riguarda lui?" rimasi sorpresa, pur avendo solo sentito i fatti e non avendoli vissuti, lui aveva capito tutto "Lei lo ama ancora, inconsciamente?" "Vai, con calma. Non ne posso essere sicura, ma alcune cose non le sai, nessun'altro a parte me e lei, conosce alcune cose." "Mi sembra logico, siete migliori amiche, anche tu non sai cose che solo io e Philip (Il suo migliore amico) sappiamo" "Tipo?" "Niente" disse con il suo sorriso ironico. Iniziai a fargli il solletico, quasi scoppiava a ridere, poi disse " Mi arrendo" ma non lo fece, perchè iniziò a baciarmi sul collo, lungo la schiena, per poi dedicarsi alle mie labbra.


Punto di vista di Adelaide 
Dopo una settimana andammo a prendere nostra figlia all'ospedale per portarla a casa. Era bellissima e anche se passammo un paio di notti insonni, ne valevano la pena.
Anche se ogni volta che la guardavo, sentivo qualcosa sulla bocca dello stomaco, come se qualcosa mi sfuggisse e quando quella sera mi andai a dormire capì tutto.
Infatti la mattina seguente, mi svegliai di nuovo in preda al panico per il solito sogno, Ben preoccupato disse "Il solito sogno?" "Si, scusa torna a dormire" dovevo farlo, così chiamai Candice, uscì fuori al balcone e chiudendomi la finestra alle spalle, aspettai che rispondesse "Ade, lo sai che ora è? Sono le 7 di domenica ,mattina, ti uccido se non è importante, John torna a dormire, che è la solita guastafeste" "Scusa, spero di non aver interrotto niente, comunque mi devi aiutare a fare una cosa domani, si tratta di Clarity e di suo padre" "Oddio, Ade, non mi dire che" "Ho deciso Candice, dobbiamo fare questo test di paternitàa, ho un brutto presentimento" " Va bene, a domani mattina allora".

Tornai a stendermi sul letto, ma non riuscendo a dormire, mi avvicinai a Clarity e la presi in braccio, per coccolarla un pò.

Poi presi il cellulare, aprì Instagram e andai sul profilo di Alec e inizia a vedere le sue foto, non lo facevo da mesi ormai e notai che neanche in una foto c'era una ragazza, cosa strana per lui, solo foto di panorami, animali o sue.
cercai di togliermi dalla testa questo brutto presentimento e mi stesi sul divano con ancora Clarity tra le braccia che dormiva come un angelo.



*Angolo Autrice*
Eccomi, anche se in ritardo con un nuovo capitolo.
Nel prossimo si scoprirà chi è il vero padre, perchè la bambina si chiama Clarity e già vi anticipo che la storia sta giungendo al termine.
Grazie per le visualizzazioni :)

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Capitolo 18
*** Ti odio e basta. ***


La giornata passò in fretta, troppo in fretta per i miei gusti.
Quando Candice la mattina seguente mi venne a prendere erano circa le 11 e dopo aver salutato Ben dicendogli "Porto un pò la bambina al parco, ci vediamo dopo amore" gli sfiorai appena le lebbra e poi prendendo Clarity tra le braccia uscì.

"Allora Ade sei pronta?" "Non tanto, però devo farlo" fu una cosa molto veloce e sbrigativa e quando consegnammo tutti i dati per l'analisi chiesi " Quando avremo i risultati?" "Potete passare domani mattina a quest'ora, dovrebbero essere pronti".
Quando uscimmo dalla clinica tirai un sospiro di sollievo, baciai Clarity sulla fronte ,che intanto si era addormentata tra le mie braccia, e andai con Candice al suo negozio, dove trovammo John "Allora tutto bene?" chiese avvicinandosi a me per prendere Clarity tra le sue braccia, ormai ogni volta che lui era presente, Clarity stava con lui, si adoravano a vicenda e io ne ero felice.
"Domani avremo i risultati"...

Punto di vista di Candice 
Sarei stata ore e ore a osservarlo con Clarity tra le braccia, era ancora più perfetto e desideravo dargli un figlio tutto suo "Candice, ci sei?" Adelaide mi richiamò all'attenzione e poi disse girandosi dalla mia stessa direzione "Diventerà un padre fantastico" "Hai proprio ragione".

Punto di vista di Adelaide 
Poi guardai l'ora e dissi "Devo tornare a casa" mi avvinai a John e presi Clarity che ormai era sveglia e tra le mie braccia iniziò a piangere "Ti adora proprio mia figlia, tra qualche anno se avrò bisogno di una baby sitter saprò a chi rivolgermi" scoppiammo a ridere e poi mi avviai verso casa.

"Allora com'è andata la passeggiata?" "Benissimo" odiavo dire bugie, però non potevo dirgli la verità per ora era meglio così.
Passammo tutta la giornata a casa dietro a Clarity che per tutta la giornata aveva fatto molti capricci, quando fu sera e finalmente dormiva tra le braccia di Ben, mi accoccolai anche io accanto a lui e poco dopo mi addormentai anche io.

Quando mi svegliai, trovai il letto accanto a me vuoto e così subito mi alzai e vidi Clarity nella sua culla e Ben alle prese con la colazione, controllai il cellulare e vidi che a breve sarei dovuta andare in clinica per i risultati, avevo chiesto a Candice di andarci da sola e lei non aveva insistito.

Mi sedetti di fronte a lui e disse "Programmi stamattina?" "Si, devo passare in ufficio per alcune faccende. Tu?" "Mattina libera, mi occupo io di Clarity, tu fa pure quello che devi. "gli diedi un bacio e mi vestì di corsa.

Salutai Clarity e Ben e uscì. Ero un pò in ansia, avrei scoperto molte cose e molte cose sarebbero cambiate, ma infondo sapevo qual'era la verità, forse lo avevo sempre saputo.
Arrivata in clinica, esitai qualche minuto, però poi facendomi coraggio ritirai i risultati e li lessi, dopo averlo fatto c'era soltanto una cosa da fare.

Mi trovai davanti quella porta, così per caso o per destino, l'unica cosa certa era che sapevo di fare la cosa giusta.
Alzai la mano, pronta per bussare, ma l'abbassai, feci un profondo respiro e senza indugiare ulteriormente bussai.
Sentii una voce urlare *Un Attimo*, dopo qualche minuto la porta si aprì e lui apparve a torso nudo, sorpreso di vedermi.
"Adelaide! Entra... Aspetta un attimo" ritornò pochi minuti dopo vestito, mi invitò a sedermi sul divano e lui si sedette di fronte e a me "Come va? Cosa hai fatto in questi mesi?" chiesi, dopo essermi rilassata "Ho viaggiato, ho lavorato e mi sono dedicato allo sport" mi scappò quasi una risatina come a voler dubitare delle sue parole, mi sarei più aspettata *Bionde, More e Rosse*.
Lui si alzò visibilmente infastidito dal mio comportamento e dissi con tono alto "Non accetterai mai il fatto che sono cambiato? L'ho fatto davvero, in questi mesi non sono stata neanche con una donna, penso solo a te, sei il mio chiodo fisso. Io Ti Amo e sono stato uno stronzo, adesso e in passato, ho avuto solo paura che tu mi potessi far del male, quando alla fine sono stato solo io a farti del male, me ne pento. Vorrei tornare indietro e starti accanto sempre. Ti amerò sempre e anche se tu non lo farai e vivrai la tua vita felice, non perderò le speranze" tutte le sue parole, mi fecero fermare il cuore e aprire i rubinetti, sentì gli occhi bruciarmi e le lacrime bagnarmi il viso e dissi "Io Ti odio, Alec. Odio il tuo modo di fare, i tuoi occhi, il modo in cui dici *Ti Amo* come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ti odio perchè mi hai spezzato il cuore più e più volte, mi hai solo rovinato la vita. Non so perchè piango, ma ti odio e basta" si avvicinò a me e prendendomi il viso tra le mani disse "Odio. Amore. Una linea sottile, infondo lo dici sempre tu" " Questo è il problema" dissi abbandonando ogni difesa e distruggendo ogni barriera.
Annullai le distanze e lo baciai in modo casto, i suoi occhi si illuminarono come mai e disse "Ade, quanto ti ho aspettato".
Solo adesso mi rendevo conto che lo avevo sempre amato, in ogni singolo istante della mia vita, ma avevo represso tutto per colpa del dolore e adesso tutto era scoppiato, come una luce flebile e debole che scoppia e diventa un falò.

Questa volta mi baciò con più passione, ma poi mi mise la mano davanti la bocca e disse "Hai partorito vero?" annuii "Sono pronto a essere padre, non fa niente se è di Ben, il figlio è di chi lo cresce" non mi sarei mai aspettata di sentire quelle parole da lui, le lacrime scesero e mi lasciai racchiudere dalle sue braccia.
"Proprio di questo volevo parlarti" "Dai dici" "Io avevo dei dubbi, li ho scansati, volevo eliminare il problema, evitandolo, ma ogni notte ti sognavo, guardavo lei e vedevo te, così ieri l'ho fatto" "Cosa?" "Il test di paternità"


 
 
*Angolo Autrice*
Ecco un nuovo capitolo, scusate l'enorme ritardo, ma non ho avuto molto tempo, come anticipato il prossimo potrebbe essere l'ultimo, ma non so ancora....Spero vi sia piaciuto questo capitolo :)

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Capitolo 19
*** Alla fine tutto andrà per il meglio. ***


"Cosa?" "Il test di paternità", il silenzio calò, lo vidi molto agitato, così molto agitata tirai fuori dalla mia borsa quella busta che conteneva la verità.
Gli passai la busta e la tenne tra le sue mani qualche minuto, visibilmente preoccupato. "Così avevi qualche dubbio, quindi qui c'è la verità...Dovrei aprirla" disse, mentre cercava di calmarsi, ma ottenendo l'esatto.
Alla fine prese un grande respiro e aprì la busta, aprì il foglio e lesse più e volte come a esserne sicuro.
Poi alzò il suo sguardo in cerca del mio e mi sorriso, "Quindi siamo genitori e io sono padre. Vorrei tanto vederlo" mi sentivo sollevata, l'enorme masso che avevo sul cuore si era frantumato e adesso speravo di poter essere felice.
"Si è proprio così, io e te, chi l'avrebbe mai detto." "E' maschio o femmina?" "E' una femmina e ti assomiglia da morire, spero solo nei lineamenti" scoppiammo a ridere e poi si avvicinò a me "Cosa vorresti dire con questo?" iniziò a farmi il solletico e non riuscivo più a smettere di ridere, ma come un fulmine a ciel sereno mi ricordai "Clarity" "Clarity?La nostra canzone?" "E' il suo nome" "If our love is tragedy why are you my remedy. If our love’s insanity why are you my Clarity" iniziò a canticchiare felice "Te ne ricordi ancora?" "Come non potrei ricordarlo! Lo sai che Ti Amo" disse avvicinandosi e poggiando le mani sui miei fianchi.
"Lo sai che Ti odio" "Dai ti prego dillo" "Ti Amo" dissi cercando di non ridere.
Mi baciò più volte, ma lo fermai e dissi "Alec, adesso devo andare. Devo parlare con Ben, ha bisogno di sapere e ti chiamo io" "va bene, saluta mia figlia" disse orgoglioso.

Punto di vista di Candice 
Quando quella mattina mi svegliai, accanto a me non c'era traccia di Jonh, era molto strano e così andai in bagno per vedere se era lì, ma vedendo che erano appena le 8, tornai a letto e neanche il tempo di pensare, mi addormentai.

"Amore..Svegliati" "No..Lasciami in pace" dissi infastidita, nascondendo la testa sotto il cuscino, poi però il cuscino scomparve e io aprì gli occhi "Sai che non devi svegliarmi perchè? Io odio essere svegliata" "E' mezzogiorno e io aspetto da tre ore che tu ti svegli perchè ho preparato la colazione per te" "Mezzogiorno? Perchè non mi hai svegliato? Ok scusa lo hai fatto e ti ho trattato male" lo abbracciai e lo baciai "Quindi colazione a letto? A cosa è dovuto?" "A niente, è solo per dimostrarti che Ti Amo, ogni giorno di più" "Wow, che ne pensi se oggi il negozio resta chiuso e passiamo tutta la giornata a casa. noi due?" " Si, però prima devi fare colazione" scoppiammo tutte e due a ridere.

Il cellulare vibrò e vidi un messaggio di Ade |Saputo il risultato,sono passata da Alec e lascerò Ben, è la cosa giusta da fare e poi io ho sempre amato Alec. Ci sentiamo dopo| "Allora chi è?" "Adelaide, avevamo ragione, il padre è di Alec e lo ha sempre amato. Come sono felice" dopo questa notizia lo vidi molto pensieroso e all'improvviso aveva smesso di parlare e anche di disturbarmi "Hey, che pensi?" dissi mentre addentavo il mio delizioso cupcake "A niente" "Anche se non ci credo, farò finta di crederci" "Grazie, tu si che sei perfetta" "Lasciamo stare. Ti devo dire una cosa, spero sia bella" "Dai non mi tenere sulle spine" "Allora vedendoti così felice, io non ho potuto fare a meno di notarlo, tu e lei così belli insieme e mi è venuta voglia" "Io non ti ho tradito e non vedo il motivo per cui tu debba farlo" "Sei proprio scemo. Io voglio fare un bambino con te. Ti ho visto con Clarity e volevo che tu fossi il padre di mio figlio, perchè tu sei perfetto e spero che tu lo voglia quanto lo desidero io" i suoi occhi si illuminarono e disse "Anche io voglio fare un bambino con te. Non vedo l'ora e più ci penso più sono felice" "Beh potremmo iniziare a provarci" " Adesso?" "Si perchè hai qualche impegno?" "Sulla mia agenda non c'è nessun appuntamento oggi" scoppiammo a ridere e ntrambi.

Punto di vista di Adelaide 
|Stasera ci sentiamo, sono tanto felice per te| lessi l'sms di Candice mentre tornavo a casa.

Quando entrai li vidi insieme, lei dormiva tra le sue braccia e lui la cullava, così mi avvicinai e dissi silenziosamente "Ben dobbiamo parlare adesso" "Certo metto Clarity nella culla e sono tuo" dopo qualche minuto disse "Eccomi" "Allora quello che ti sto per dire ti ferirà, ma è la cosa giusta per tutti.
Clarity non è tua figlia" vidi il suo volto sconvolto, non riusciva neanche a parlare così continuai "Quando avemmo quel brutto litigio, Alec mi venne a trovare e fnimmo a letto insieme, ma quando tu sei ritornato e hai detto di lasciarci il passato alle spalle , l'ho incluso nel passato, ma da quando Clarity e nata io miei sogni continuano e vedo lei con suo padre Alec, così ho fatto il test e lui è il padre. Io Ti Amo, tu lo sai, ma lui è il mio primo amore, l'amore della mia vita e anche se mi ha spezzato il cuore più volte, è cambiato davvero ed è giusto così." . Mi tolsi l'anello, lo poggiai sul tavolo e aggiunsi " Potrai essere una specie di zio, potrai vederla quando vuoi, su questo ci puoi contare" mi aspettavo urla, qualsiasi cosa, ma non quello che accadde davvero.
Si avvicinò a me e mi abbracciò e disse "Ade, ho sempre avuto paura che un giorno questo momento sarebbe arrivato, perchè non lo ami, ma ancora di più, non si può descrivere a parole e io sono stato felice di far parte della tua vita e anche dii quella ci Clarity, potrai contare su di me sempre" "Perchè Ben?" "Perchè quello che provi per lui, io lo provo per te e posso capirti, sarai sempre nel mio cuore" mi baciò e lo lasciai fare. "Goditi Clarity stasera la vengo a prendere".

Uscii quasi sconvolta, ma sollevata, digitai il suo numero mentre mi avviavo a casa di Candice "Hey" Hey, parlato con Ben?" "Si, è andata bene,sarà come uno zio e stasera vado a prendere le mie cose e anche Clarity" "Ok, allora vado a fare spazio nel mio armadio" "Cosa significa Alec?" " Che verrete da me, mica ti lascerei sulla strada" "Mi faccio aiutare da Candice e John, tu resta a casa e aspettami".

Dopo aver riattaccato, bussai alla porta, dopo molto tempo, Candice mi venne ad aprire coperta solo da un lenzuolo "Oddio, Candice stavate?" "Si, Stavamo facendo un bambino" mi ci volle qualche minuto per realizzare poi dissi "oddio, ma è meraviglioso, però scusatemi ho bisogno di voi" "John, vestiti, stasera i nostri programmi sono cambiati".

Dopo qualche minuto eravamo tutti sul divano e "Ade, ti odio, disturbi sempre nel più bello" disse ironicamente John "Oddio che schifo! Insomma dovete aiutarmi con il trasloco, insomma vado a vivere da Alec " "Oddio Ade, voglio i dettagli, tutta la storia"

"Ben ti ama proprio, mi dispiace per lui, comunque quanto ancora dobbiamo aspettare prima di andare a prendere le tue cose" "Ha detto Ben che mi aspetta per le sette, così lui va a lavoro e io farò con calma tutto" "Va be, iniziamo a scendere".

Arrivammo molto in anticipo, ma Ben 
già era lì ad aspettarci.
"Clarity non ha voluto dormire...Adesso vado " dopo aver salutato la bambina e tutti noi se ne andò, notai la nota di tristezza nei suoi occhi, ma infondo era normale.
"John occupati tu di Clarity così fai un pò di pratica" scoppiammo tutti a ridere, ma John mi prese alla lettere, mentre io e Candice cercammo di mettere in una valigia tutte le mie cose, fu impossibile, ma dopo tre valigie, 4 scatoloni, sembrava di aver preso tutto.
"Missione compiuta, sembrava impossibile, ma c'è l'abbiamo fatta" disse Candice soddisfatta "Dai carichiamo tutto in macchina" dissi, ma John non si mosse neanche minimamente "Dai sto io con lei, tu aiuta Candice. Infondo sei l'unico uomo" "Ma cosa c'è in questa valigia?" " Dai non ti lamentare, fai un pò di sollevamenti".

Dopo aver caricato tutto con Clarity tra le braccia, ci avviammo verso casa di Alec quella che a breve sarebbe diventata mia e di nostra figlia.
Bussai al citofono "Siamo arrivati, resta sopra, stiamo salendo" mandai avanti Candice e John con alcune valigie e mentre salivo le scale sentii dire "Alec se le spezzi di nuovo il cuore, ti frantumo in mille pezzi" "Candice, smettila" urlai per le scale, mentre Clarity rideva.
Quando arrivai e fui di fronte a lui, i suoi occhi si illuminarono, si avvicinò a me e dopo avermi baciato disse "E' mia figlia?" "Si, la vuoi tenere?" "Non so come fare" non gli diedi retta e la poggiai sulle sue braccia, la bambina si accoccolò tra le sue braccia e chiuse li occhi "Oddio, sta dormendo" non era possibile "Perchè?" "Lei si addormenta dopo minimo 6 canzoni" "Si vede che ha riconosciuto suo padre" disse Candice "Va be adesso andiamo, ecco John con l'ultima valigia" aggiunse "Candice ci sentiamo e Grazie a entrambi".

Fu sera....

Decisi di farmi una doccia e quando uscì erano stesi sul letto "Tra le tue braccia dorme solo?" "Forse sono comodo" scoppiai a ridere e mi avvicinai a loro, ero davvero felice tutto era risolto. 
Dopo poco si alzò, mise Clarity nella culla e riprese il posto di prima, poggiai la testa sul suo cuore e chiusi gli occhi "Ti Amo, Ade. E' da molto che desideravo averti accanto a me e adesso siamo anche genitori, siete le cose migliori della mia vita." "Anche io Ti Amo e sono felice adesso".

Quando mi svegliai, mi alzai e andai a controllare Clarity era sveglia aveva fame e così la presi tra le mie braccia.
Poi ritornai a letto, dopo averla rimessa nella culla, Alec era girato sul lato opposto al mio, così restai a fissargli la schiena e i suoi tatuaggi o alcuni dei tanti.
Un tribale, la citazione del suo libro preferito, un trifoglio e poi lo vidi lì sulla spalla, ma non ebbi il tempo di capire bene cosa fosse perchè si girò. I nostri occhi si incontrarono e ebbi il tempo di realizzare bene l'immagine nella mia mente "Amore, tutto bene?" "Si, penso di si" "Si era svegliata?" "Si aveva fame. Scusa ti puoi girare un attimo." "Perchè? No, meglio di no" non me lo feci ripetere, mi avvinai come per abbracciarlo, ma mi affacciai sulla sua spalla per vederlo, lui mi prese per i fianchi e mi baciò " Non dovevi vederlo" "Dai fammelo vedere meglio" si girò meglio e lo vidi, un cuore con i mezza una "A" e sotto una scritta "Per sempre tuo", mi venne quasi da piangere, era sulla sua pelle indelebile.
"L'ho fatto tipo 7 mesi fa avevo bisogno di sentirti con me anche quando non c'eri" "L'hai fatto anche se non avevi possibilità con me?" "Mi restavi solo tu" lì incominciai a piangere davvero e lui mi prese tra le braccia e iniziò a baciarmi "C'è di più, avevo pensato di aggiungere un cuore più piccolo accanto con una "C" con sotto la nostra canzone. Che ne pensi?" "Penso che sia la cosa più bella che tu abbia mai fatto per me, per noi".

Passa un anno..

Punto di vista di Candice 
Questa era una settimana che era cominciata bene e sarebbe finita nel migliore dei modi, perchè avevo scoperto di essere incinta e proprio questa settimana mi sarei sposata con l'uomo della mia vita.
Tutto era perfetto e quando varcai la soglia della chiesa e vidi i suoi occhi trepidanti di attesa, il mio cuore si fermò e desiderai che quell'istante durasse per sempre.

Fu tutto perfetto e andò tutto secondo i piani, tutti si divertirono e proprio alla fine durante il taglio della torta dissi "Ho un brindisi" tutti alzarono i bicchieri e dissi " Vorrei brindare a noi due e al bambino che arriverà tra nove mesi, si sono incinta" mi girai verso John e lui mi baciò appassionatamente "Posso dire di essere l'uomo più felice del mondo".

Punto di vista di Adelaide 
Corsi ad abbracciare la mia amica e suo marito e disse "Finalmente sarete genitori, diventerò zia" "Lo so, ho dovuto mantenere il segreto per tre interminabili giorni" "Sarà stata dura per te" scherzai.
"Ade, vedi che Alec ti vuole" "Non mi molla un attimo" ridemmo entrambe "Buona fortuna" non capì quella parole però andai da Alec.
"Amore che ne dici se andiamo nel labirinto insieme, Clarity starà bene con John" "Va bene, però sei strano" mi prese per mano e ci incamminammo.
"Adesso chiudi gli occhi e ti condurrò io".
Per fortuna non inciampai in niente e quando disse "Apri gli occhi" vidi una scenario meraviglioso fiori dappertutto e al centro una fontana quasi magica direi "Alec, che significa?" "Significa che ti amo e " si inginocchiò "Mi vorresti sposare?" "Si, con tutto il mio cuore. Oddio quest'anello è enorme." "Visto che già ne avevi avuto uno, questo non doveva essere niente al suo confronto" mi avvicinai e lo baciai.

Tutto era andato nei migliori dei modi e anche se questa è una storia, vi potrà aiutare a sperare e credere nel lieto fine, perchè ognuno a modo proprio avrà un lieto fine, perchè dove c'è l'odio c'è anche l'amore.

                                                                                                                FINE




*Angolo Autrice*
Lettori e lettrice, questo capitolo mi è costato due giorni di scrittura, è davvero lungo, ma dovevo finire questa storia.
Scrivere questa storia è stato doloroso, ma intenso. Non sono mancate le lacrime , le risate, la musica di sottofondo, i lunghi mercoledì a scrivere e le notti a pensare.

Ringrazio tutti voi per aver letto e recensito, ringrazio le persone che mi hanno sostenuto e aiutata quando le idee erano confuse. Grazie :)

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