Mi hai cambiato la vita

di Tenru Dragon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO
-Non ci posso credere, sorellona! Hai vinto due biglietti per il concerto degli R5, sono una band fighissima!-
-Ok ok, calmati Elena, non sono poi così bravi- mia sorella Elena era una ragazza di 16 anni, era agitata, sportiva e molto bella
-Ma sei forse impazzita Alice! Non hai sentito il brano “Loud”, è stupendo!- io mi chiamo Alice, ho 18 anni, sono una ragazza calma, sportiva e piuttosto bella
-Calmati-
-Mi ci porterai vero? Vero?!-
-Uff….si ok, ti ci porto-
-Wow wow wow wow e ancora wow, conoscerò Ross Lynch dal vivo!!!-
Mia sorella era impazzita all’idea di conoscere quel cantante dal vivo, guardava la serie tv Austin&Ally solo perché c’era lui dentro, purtroppo non ci poté andare.
Pochi giorni prima della partenza ebbe un incidente d’auto dove, purtroppo, morì.
Eravamo insieme quel giorno, mi stava raccontando di cosa avrebbe detto a Ross Lynch non appena l’avrebbe conosciuto, stavamo attraversando la strada e lei si mise a correre, aveva sempre paura di essere investita e correva sempre mentre attraversavamo una strada, e un auto la colpì, io le corsi incontro e una pozza di sangue si formò attorno al suo corpo, mi avvicinai e la presi tra le braccia, respirava ancora, l’autista scese dall’auto e chiamò un’ambulanza, purtroppo arrivarono troppo tardi, dopo poco che l’uomo aveva chiamato, mia sorella esalò il suo ultimo respiro tra le mia braccia.
Da quel giorno mi sentii in colpa, se solo fossi stata più attenta lei non sarebbe morta, è solo colpa mia se lei ora non è qui.
Elena era una persona allegra, quando ero triste mi tirava su il morale e mi faceva sempre ridere, era la sorella migliore del mondo, era piuttosto alta per la sua età, aveva i capelli lunghi di un castano chiaro, gli occhi verde smeraldo e le lentiggini, lei le odiava, diceva che sembravano brufoli, io invece adoravo le sue lentiggini, la facevano sembrare una bambina; io ero piuttosto diversa da lei, avevo i capelli corti, castano scuro con qualche ciocca bionda, gli occhi celeste-grigio ed ero alta come qualunque altra ragazza della mia età.
A lei piaceva disegnare e suonare qualsiasi strumento e a me piaceva suonare la chitarra e comporre, da grande voleva diventare stilista io invece musicista, a lei piaceva ascoltare le canzoni che componevo per lei e a volte mi accompagnava con qualche strumento.
Da quando è morta ho smesso di comporre e di suonare, la musica mi ricorda lei, mi ricorda il fatto che è morta proprio per quello, se io non avessi vinto quegli stupidi biglietti per il concerto lei sarebbe stata attenta e non sarebbe morta.


ANGOLO D'AUTRICE: lo so, è un po' deprimente ma spero vi piaccia<3

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1
Sono passati più o meno 3 anni dalla morte di Elena, il suo fidanzato ci viene a fare visita ogni tanto, si chiama Andrea, lui la amava davvero e anche lei amava lui, mi dispiace molto per lui;
io adesso vado all’università e faccio la babysitter per i vicini di casa per guadagnare qualche soldo, mia madre non ha ancora superato la morte di Elena e se sente solo pronunciare il suo nome piange, mio padre invece sembra che non ne soffra molto, non parla mai di lei, non va al cimitero a trovarla, è come se l’avesse dimenticata.

-Alice! Sbrigati dobbiamo andare!- mia madre vuole comprare un regalo di compleanno da mettere sulla tomba di mia sorella, domani avrebbe dovuto compiere 19 anni, tutti gli anni le prendiamo qualcosa.
Io compio gli anni tra una settimana, ne compio 21, ma mia madre non se lo ricorderà, sono 3 anni che non festeggio il compleanno, mia madre non sa niente di me, da quando è morta Elena io non esisto più.
-Arrivo!-
-Perché ci hai messo tanto, non ti sarai mica dimenticata del compleanno di tua sorella vero?!-
-No! Mamma-
-Sono tre anni che è morta tua sorella ma non mi sembra che tu te ne sia accorta, sembra che non te ne freghi niente!-
-Smettila! Tu ne parli come se fossi l’unica a soffrire, tu pensi che Andrea, papà e io non abbiamo sofferto! Eri così impegnata a soffrire che non ti sei accorta che quella che ha sofferto di più sono io! È morta tra le mie braccia mamma! Mi strava guardando dritta negli occhi quando è morta! Ok!-
-Non stiamo parlando di te! Non fare l’egoista!-
-EGOISTA! Qui l’egoista sei tu! Eri così impegnata a pensare alla figlia che hai perso che non ti sei accorta di star perdendo l’unica figlia che ti è rimasta! È morta mamma! Fattene una ragione! Lei non tornerà indietro! Non le serve uno stupido regalo di compleanno!-
Mia madre mi tirò una sberla, avevamo entrambe le lacrime agli occhi
-Come ti permetti! Io non voglio dimenticarmi di lei, tutto qui, voglio farle un regalo per farle capire che non mi sono dimenticata di lei! -
-E di me? Di me ti sei dimenticata per ben 3 anni, mamma- dopo aver detto questo corsi in camera mia e mi chiusi dentro, non volevo stare in quella casa un minuto di più, mi preparai, mi misi le cuffie nelle orecchie, accesi la canzone “Loud”, la preferita di mia sorella, e andai a fare una passeggiata.
Non sapevo dove stavo andando, e senza farci caso mi trovai nel parco, andai a sedermi sull’altalena, mi ricordo che una volta, tempo fa, quando mia sorella era piuttosto piccola, io e mio padre venivamo qui, lei adorava l’altalena, io la spingevo e tutte le volte che si alzava in aria gridava, si divertiva da matti.
Guardai l’orologio 17:30.
“è ora di andare” pensai, mi alzai e mi misi a camminare e senza rendermene conto iniziai a canticchiare la canzone degli R5, dopo un po’ andai a sbattere contro qualcuno, il telefono e le cuffie mi caddero e chiesi subito scusa senza neanche guardare la persona che avevo di fronte, stavo per raccogliere il telefono ma quella persona mi precedette, io ringraziai velocemente ma prima che potessi andarmene mi prese per il mento e mi bisbigliò: -Dovresti guardare le persone negli occhi quando parli- dopo qualche secondo riconobbi la persona che avevo di fronte.
Ross Lynch.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
-O DIO!- dissi
-No, solo io- rispose il ragazzo
-Tu…tu sei…Ross Lynch-
-In persona, tu chi sei?-
-Io sono…non sono affari tuoi!- mi girai e mi misi a camminare
-Hey! Aspetta!- mi prese il braccio
-Cosa vuoi!?-
-Perché fai così? Di solito le ragazze vogliono saltarmi addosso-
-Oh, scusa- dissi ironicamente
-Perché si così scontrosa?-
-Perché mi dai tanta confidenza? Tu non mi conosci- delle ragazze che passavano di lì lo riconobbero e cominciarono a camminare nella nostra direzione piuttosto velocemente
-Oh cavolo- disse Ross
-Che hai?- mi voltai per vedere cosa stesse guardando e notai le ragazze
-Vieni!- mi prese per il polso e cominciò a correre trascinandomi dietro e poi cominciai a correre anche io
-Ma che fai! Non volevi delle ragazze che ti saltassero addosso?- chiesi ancora ironica
-Smettila e corri più veloce!-
-Ho visto sai?-
-Cosa?-
-Che hai sorriso sotto i baffi-
-Baffi? Quali baffi?- chiese lui ironico, ma prima che potessi rispondere mi fece svoltare l’angolo e mi prese tra le sue braccia tappandomi la bocca e spingendosi contro il muro.
La folla “inferocita” delle ragazze ci passò accanto senza accorgersi di noi e dopo qualche secondo mi lasciò
-Ma sei impazzito!-
-Perché?-
-Perché mi hai trascinata via con te, tanto per sapere?-
-Così-
-Non è una risposta, e comunque, non dovresti travestirti con degli occhiali da sole o roba simile?-
-Si, ma quando ci siamo scontrati mi sono caduti e non ho fatto a tempo a raccoglierli-
-Ah…ok-
-Mi vuoi dire il tuo nome?-
-No- risposi secca io
-Perché?-
-Così- risposi
-Non è una risposta, lo hai detto tu-
-Ah, certo, quindi “così” è una risposta solo quando la usi tu?-
-Esattamente- disse lui scherzoso
-Piantala- mi misi a ridere e lui mi seguì a ruota
-Ora devo andare- dissi io
-Ok, ci si vede allora-
-Certo- mi voltai e prima di correre via dissi: -E comunque…il mio nome è Alice-
Ross sorrise e io corsi via prima che quella folla tornasse.
Prima di andare a casa passai per il cimitero, andai davanti alla tomba di mia sorella, sopra c’era posizionata una rosa arancione stupenda, “Sarà il regalo da parte di Andrea per il compleanno di Elena” pensai, mi avvicinai alla tomba, mi inginocchiai dissi un “Ave Maria” e prima di andare le dissi: -Non puoi neanche immaginare cosa è successo oggi, se te lo dicessi impazziresti, ti voglio bene sorellina- le mandai un bacio e mi diressi verso casa.
 
NOTA D’AUTRICE: grazie a tutte le persone che hanno messo la storia tra preferite/ricordate/seguite ecc. e a tutti coloro che hanno recensito, grazie mille<3<3<3 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
Durante il tragitto verso casa incontrai Alessia e Clelia, le mie migliori amiche dalla quinta elementare.
-Ciao ragazze, come va?-
-Bene tu?- risposero in coro
-Bene grazie-
-Che fai?- chiese Clelia
-Torno ora dal parco voi?- non potevo di certo dire che ero appena stata “rapita” da una celebrità
-Un giro, vieni con noi? Devo farvi sentire una canzone stupenda- disse Alessia
-Non posso, devo tornare a casa, riesci a mandarmi la canzone sul cellulare?-
-Certo, accendi il bluetooth che te la mando-
-Ok- misi la mano in tasca per tirar fuori l’oggetto in questione
-Non c’è!-
-Come?- chiese Clelia
-Non trovo il telefono, non c’è!-
-Che vuol dire che non c’è!-
-Vuol dire che prima c’era e ora non più- dissi ironica
-Ok, magari è al parco, andiamo a vedere- propose Alessia

-Non c’è, che si fa?- chiesi dopo mezz’ora di ricerca
-Possiamo ripercorrere il tragitto che hai fatto per tornare a casa ok?- stavo per annuire ma poi mi ricordai
-No, ragazze, grazie per l’aiuto ma è tardi, voi andate pure, mi fermo io-
-No, ti vogliamo dare una mano- disse protestando Clelia
Ad un certo punto il telefono di Alessia iniziò a squillare, lei guardò lo schermo e sorpresa disse: -Stanno chiamando col tuo telefono aly-/
/> -Come? Dammi qua-
Le presi il telefono e risposi: -Pronto?-
-Pronto, per caso c’è Alice?-
-Sono io, chi parla?-
-Sono Ross, volevo dirti che ho trovato il tuo telefono, non sapevo chi chiamare e ho preso un numero a caso, sono stato fortunato-
-Si, beh, ok, dove sei che vengo a prendere il telefono?- mi allontano un po’ dalle mie amiche per avere un po’ più di privacy
-Ora sono impegnato, che ne dici se ci vediamo domani al parco alle 16?-
-E se ti vede qualcuno?-
-Pazienza, faremo un’altra corsetta, dopotutto è stato divertente no?-
-Si, ma io domani non posso, è il compleanno di mia sorella-
-Se è una mia fan puoi portare anche lei-
-Ecco….mia sorella è…impegnata, ha organizzato una festa con delle amiche, se riesco vengo ma non posso prometterti niente- -Scusa ora devo andare, ciao-
-Ciao Alice- riattaccai e riportai il telefono alla mia amica
-Allora?- chiese lei
-Un mio amico l’ha trovato e devo andarlo a prendere domani-
-Ma, Alice, domani è il compleanno di tua sorella-
-Lo so, sono sicura che non si offenderà se mi allontano per un oretta no?-
-Ok...tutto bene?-
-No-
-Perché?-
-Così- subito dopo aver risposto mi apparve un debole sorrisino in volto.
 
NOTA D’AUTRICE: spero vi piaccia…un bacio a tutti<3<3<3

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
Il giorno dopo mi alzai piuttosto tardi, erano circa le 8:30, andai a farmi una doccia e mi preparai la colazione.
Appena ebbi finito di mangiare mi preparai, scrissi un biglietto ai miei genitori e andai al cimitero.
Tutte le mattine faccio visita a mia sorella, specialmente in estate.
Ah, sì, dimenticavo, siamo ad agosto, precisamente il 6, io e mia sorella siamo nate nello stesso mese ma in anni diversi, io sono nata l’11 Agosto del ‘93 Elena invece il 6 Agosto del ‘95, mia madre e mio padre invece sono nati a settembre, mia sorella adorava festeggiare, era il suo passatempo preferito dopo la musica.
Mi fermai davanti alla sua tomba, mi inginocchiai e mi misi a pregare, dissi un “padre nostro” e le raccontai le ultime novità.
-Sorellina, è strano, non mi sono mai sentita così….così….felice!- sospirai –Non capisco che mi succede, quando chiudo gli occhi vedo il “suo” volto, non faccio altro che pensare a lui- sospirai nuovamente.
Mi alzai, guardai l’orario 11.00
-Devo andare, ciao Elena-  tornai a casa, appena entrata mia madre mi disse: -Forza! Vai a prepararti, lo sai che facciamo una messa in onore di tua sorella e poi pranziamo con tutti i parenti, staremo insieme tutto il giorno per far memoria di tua sorella come tutti gli anni-
-Mamma….io..-
-Cosa? Sbrigati tesoro, siamo in ritardo, la messa comincerà a momenti!-
-Ecco…io oggi …-
-Allora?-
-Alle 16 ho un impegno e non potrò passare tutta la giornata con voi- dissi tutto d’un fiato, mia madre impazzì, letteralmente
-Come!? Che vuol dire che non passerai con noi tutta la giornata?!-
-Ho un impegno-
-Più importante di tua sorella?!-
-No….però..-
-Nessun però! Tu starai con noi punto e basta!-
-No! Io devo andare mamma!-
-Smettila di pensare solo a te!-
-E se anche fosse mamma! Sono stufa di discutere con te! Questa è la mia vita non la tua o la sua! Ormai ho 21 anni e posso decidere da sola quello che è bene o non bene fare non pensi?!-
-Va bene, non ti disturbare a venire- disse e poi se ne andò seguita da mio padre.
Corsi in camera mia, mi buttai sul letto e mi misi a piangere, in quel momento avrei tanto voluto avere Elena al mio fianco, una volta, tanto tempo fa, dopo una litigata con la mamma andai in bagno a piangere, mia sorella ha bussato finché non l’ho fatta entrare, poi si è seduta vicino a me e mi ha detto: -Non devi piangere, avete pensieri diversi e caratteri uguali, per questo litigate- poi si era messa a ridere e io l’ho seguita a ruota, non pensavo che quello che aveva detto facesse ridere ma la sua risata era contagiosa, mi piaceva stare con lei.
Per pranzo mi preparai un panino e uscii di casa verso le 14, andai a fare un giro, tornai ancora al cimitero per fare gli auguri a mia sorella, le parlai delle mie indecisioni e dei miei problemi, le raccontai di Andrea che ieri era passato a salutarci, le dissi di vegliare sulla mamma e sul papà, di vegliare su Andrea e se non le recava troppo disturbo anche su di me.
Verso le 15:30 mi diressi verso il parco e appena arrivai mi sorpresi di trovarlo lì.
Portava degli occhiali da sole enormi e una felpa col collo alto, all’inizio non pensavo potesse essere lui ma non appena mi avvicinai al punto prestabilito per l’appuntamento lui mi venne incontro, abbassò gli occhiali sul naso e mi disse: -Che ci fai qui? Non dovevi festeggiare con tua sorella?-
-Beh…ho litigato con mia madre e..-
-Ok, capisco, come stai?-
-Bene, tu come stai?-
-Normale, tieni il telefono- me lo porse poi mi chiese: -Ti va se andiamo in un bar?-
-Sicuro di voler rischiare?-
-No, allora, che ne dici di venire da me a bere qualcosa?-
-Certo, ma…-
-Non ti preoccupare, ci vivo solo io-
-Perché da solo?-
-Beh, i miei genitori vivono lontano e la band è in vacanza-
-Perché non sei andato con loro?-
-…Il mare non fa per me-
-Capisco…allora, dove vivi?-
-Vieni- mi prese la mano e mi condusse all’entrata di un hotel
-Vivi in un hotel?-
-Più o meno-mi trascinò in ascensore, e cliccò il tasto per salire all'ultimo piano;
l’ascensore si aprì in un magnifico attico, il salotto era grande come tutta la mia casa, in più c’era una sala da bagno enorme, una cucina, una camera da letto e persino una zona bar.
-Wow- dissi-Qui ci porti le ragazze per fare colpo?-
-No, in realtà sei la prima ragazza che porto qui-
-Davvero?-
-Sì-
 
NOTA D’AUTRICE: spero tanto che vi piaccia, è un po’ più lungo degli altri, se c’è qualcosa che non va ditemelo mi raccomando…baci <3<3<3 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5
-Vieni, ti offro qualcosa- disse Ross trascinandomi nella zona bar
-Ok, grazie-
-Cosa vuoi?- mi fece sedere su uno sgabello e andò dietro al bancone del bar
-Qualcosa di forte, ho bisogno di rilassarmi-
-Ok- sorrise e prese una bottiglia, mi versò un liquido simile all’acqua nel bicchiere e mi disse:        -Devi berlo tutto d’un sorso-
-Ok- bevemmo contemporaneamente.
Dopo qualche bicchiere divenni ubriaca, lui non lo era ancora e a quel punto cominciai a parlare della mia vita: -Sai, io non sono stata del tutto sincera con te….- dissi intontita dall’alcool
-Riguardo a cosa?- chiese lui curioso
-Riguardo a mia sorella-
-Perché? Oggi non è il suo compleanno?- chiese lui in tono un po’ scherzoso
-Sì che è il suo compleanno, ma lei non può festeggiarlo…- non mi rendevo conto neanche di quello che stavo dicendo, questo io non avrei voluto raccontarglielo
-Ah, perché?-
-Lei è morta tre anni fa…- iniziarono a scendermi le lacrime senza che me ne accorgessi
-Oh…mi..mi dispiace-
-Non devi- leggermente mi avvicinai a lui e lo baciai, subito dopo mi staccai e per qualche strano motivo tornai in me
-Oh mio dio, scusa! Scusa tanto! Io….io non volevo! Mi dispiace!-
-Non volevi?- chiese lui in tono un po’ provocatorio
-Ecco…io…sì…cioè no! Cioè…oh lascia stare, dimentica tutto-
-E se io non volessi dimenticare?- stavolta fu lui a baciare me, mi prese il volto tra le mani e cominciò a baciarmi, io ricambiai il bacio con foga, ad un cero punto lo fermo e gli dico: -Scusa ma non penso sia il caso…-
-Sì, hai ragione- disse anche se il suo tono era un po’ cupo
-È meglio che vada- dissi io
-Ma è tardi, sono le 20 e c’è buio-
-Cosa! Le 20! Siamo qui a bere da 4 ore!-
-Più o meno…sì-
-Cazzo….-
-Non ti preoccupare, ho un letto in più, puoi dormire qui-
-…Ok grazie- presi il telefono e chiamai mio padre
-Pronto?-
-Papà, sono io, volevo avvisare che dormo da Clelia oggi-
-Ok ciao-
-Ciao- subito dopo chiamai Clelia
-Si?-
-Clely, se mio padre ti chiama puoi dirgli che dormo da te per favore?-
-Certo, ma dove sei?-
-Da un amico-
Ah….ok ciao-
-Ciao-
Ross  mi fece segno di seguirlo non appena riattaccai il telefono, mi mostrò una camera per gli ospiti e mi portò una sua maglietta
-Puoi usarla come pigiama-
-Grazie- andai in bagno e mi cambiai, appena uscii iniziò a guardarmi le gambe e io arrossii
-…….ecco- dissi io
-Ah…giusto- mi passò un paio di pantaloni di un pigiama eio li indossai immediatamente
-Grazie- dissi ancora rossa in volto
-Di niente…buona notte-
-‘notte- dissi, lui uscì dalla stanza e io mi sdraiai sotto le lenzuola.
 
NOTA D’AUTRICE: spero vi piaccia, mio fratello è uscito dall’ospedale e sono riuscita a pubblicare…ciao<3<3<3

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
Mi svegliai alle 6 del mattino per colpa di un mal di testa orribile, appena aprii gli occhi capii di non essere in camera mia e mi ricordai quello che era successo la sera precedente, avevo bevuto come una spugna e avevo raccontato tutta la mia vita ad un ragazzo che conoscevo appena.
Mi alzai e non appena misi i piedi in terra la testa cominciò a girarmi, corsi in bagno e mi lavai la faccia, poi andai in cucina e iniziai a cercare un bicchiere
-Nella mensola bianca a destra..- disse qualcuno alle mie spalle, io saltai per aria e mi girai di scatto, Ross.
-Che paura che mi hai fatto…- guardai dove mi aveva detto e presi un bicchiere, lo riempii d’acqua dal lavandino e poi dissi: -…grazie-
-Niente- ne prese uno anche lui e bevve un sorso d’acqua
-Mal di testa?- chiesi
-Si…tu?-
-Idem, io non ho mai bevuto tanto-
-Nessuno ha mai bevuto tanto- disse lui scherzoso e ci mettemmo a ridere, dopo qualche minuto Ross cominciò a preparare la colazione a base di uova e pancetta, ad un tratto si fece serio
-Io tra un mese parto per un tour-
-Oh…bello- dissi io con un falso sorriso
-Già…bello- disse lui cupo
-Mia sorella era una tua grande fan, ti adorava-
-Davvero?-
-Sì, dovevamo venire al concerto ma poi lei…ecco…-
-Capisco….mi dispiace-
-Lascia stare…comunque, ti va di andare allo zoo-
-Cosa?-
-Oggi aprono un nuovo zoo, ti va di venirci con me?-
-Certo!- disse nuovamente allegro
-Dovrai travestirti?-
-Già-
-Ok, andiamo alle 15 ok?-
-Certo-
-Aspetta, ti do il mio numero- presi il telefono e lui fece lo stesso, gli dettai il mio e lui fece lo stesso col suo
-Allora ci vediamo al parco alle 14:30 e ci avviamo verso lo zoo…ok?-
-Certo-
-Ora devo andare o i miei genitori si arrabbieranno- prima di uscire dalla porta mi fermai e gli chiesi tutto d’un tratto –Quanti anni hai?-
-21…tu?-
-Non è educato chiedere l’età ad una signora- dissi io scherzosa
-Signora? Che signora? Io non vedo nessuno?- rispose lui ridendo
-Spiritoso- mi avvicinai, gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso casa.
 
 
NOTA D’AUTRICE: scusate se è corto…spero vi piaccia<3<3<3
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7
Appena arrivata  a casa notai che fortunatamente i miei genitori non c’erano, così andai a farmi una doccia, appena ebbi finito mi preparai e presi un’altra aspirina perché avevo un mal di testa orribile, dopodiché uscii diretta al cimitero.
-Ciao Andrea- dissi appena lo notai sulla tomba di Elena
-Oh…Ciao-
-Che hai?-
-Beh…l’altro giorno ho conosciuto una ragazza fantastica, somiglia molto a Elena di carattere…ecco…io penso di…-
-Non ti devi preoccupare, se ti piace esci con lei, Elena avrebbe voluto così-
-Io l’amavo davvero- le lacrime cominciarono a rigargli il volto
-Nessuno lo mette in dubbio, non ti preoccupare-
-Ok- si inginocchiò, diede un bacio alla foto di Elena e se ne andò
Mia sorella ha sempre creduto nell’amore, lei amava l’amore, quando aveva incontrato Andrea aveva solo tredici anni, lei non faceva che parlare di lui, e quando lui le ha chiesto di uscire non smetteva di sorridere, lei mi diceva sempre “L’amore vero esiste, io l’ho trovato, e sono sicura che presto lo troverai anche tu”, a volte metto in dubbio il fatto che la maggiore fossi io, lei era così intelligente e sapeva sempre cosa dire, avevano persino deciso di sposarsi non appena finita l’università, si amavano tanto.
-Sorellina, l’avevi trovato veramente- dissi –Sono felice per te..-
Dissi una preghiera e guardai l’orario
-Caspita, è tardi,devo andare…ciao sorellina-
Corsi a casa, mi vestii in modo decente e mi diressi al parco.
Arrivai che erano le 14:45, al parco mi sedetti su una panchina e lo chiamai
-Pronto?-
-Ciao…sono Alice.....dove sei?-
-Sto arrivando, scusa il ritardo-
-Non ti preoccupare-
Arrivò che erano quasi le 15
-Andiamo?- chiesi io
-Certo-
Arrivammo allo zoo alle 15:20
-Wow- disse lui
-Non sei mai stato ad uno zoo?-
-No, non mi ci avevano mai portato, è fantastico!-
All’ora di pranzo mangiammo un panino e poi andammo a vedere l’ultima sala dello zoo, quella delle tigri.
-Sono bellissime-
-Già….posso chiederti una cosa?-
-Certo- disse lui
-Quanto tempo starai via?-
-Per il tour?- chiese lui, io annuii
-Starò via sei mesi, poi tornerò qui-
-Ah…-
-Non ti preoccupare, appena sarò tornato verrò a cercarti-
-Bene…allora io ti aspetterò-
 
NOTA D’AUTRICE: so che è corto ma spero vi piaccia<3<3<3<3

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8
Driiiiiin driiiiin
-Pronto?- dissi tra uno sbadiglio e l’altro, questa telefonata improvvisa mi aveva svegliata da un sogno stupendo
-Ciao, ti ho svegliata?-
-Nono, sono sveglia da ore- dissi ancora sbadigliando –Chi è?-
-Sono io-
-Dio?-
-No, sono Ross-
-Ah…ciao!- dissi improvvisamente sveglia
-Cosa c’è?-
-Devi vedere una cosa- il suo tono era piuttosto preoccupato
-Cosa?-
-Riesci a essere a casa mia tra dieci minuti?-
-Si, arrivo-
Mi diressi verso l’attico di Ross, appena entrai nella sua “casa” vidi tutti i membri degli R5 seduti sul divano a guardare la tv
-Sei arrivata!- Ross si alzò e mi prese per mano tutti gli altri mi fissavano mentre mi dirigevo verso il divano e mi fece sedere tra lui e quello che tutti conoscono come Rocky, il chitarrista principale e anche cantante, ero un po’ agitata.
-Guarda- mi disse Ross, mise play al televisore e partì il telegiornale
“Ross Lynch è stato visto l’altro giorno in compagnia di una ragazza che si direbbe della sua età, non sappiamo con precisione di chi si tratti ma Ross Lynch tradisce la sua ragazza con questa bellezza “misteriosa” o è solo un’amica?”
Rimise pausa alla registrazione, rimasi piuttosto scioccata.
-Prima di tutto, come hanno fatto i giornalisti a filmarti? Io non li ho nemmeno notati allo zoo-
-Farebbero di tutto per uno scandalo- disse Rocky
-Seconda cosa: Sei fidanzato!?- quasi mi misi a strillare, mi alzai in piedi di scatto
-Aspetta, ti posso spiegare-
-Non ce n’è bisogno- dissi arrabbiata, me ne andai senza nemmeno sentire quello che voleva dirmi,
non ci potevo credere, tutte quelle parole dolci “Ti cercherò ecc…” erano tutte fandonie, non me lo aspettavo.
Appena uscita dall’ascensore corsi via piangendo e andai al cimitero
-Elena, ci speravo davvero che potesse funzionare, sono solo un idiota sorellina- continuai a piangere e mi diressi verso casa, l’ultima persona che mi aspettai di trovare a casa mia che parlava con i miei genitori era Ross.
-Che ci fai qui!- urlai
-Ti devo parlare, aspetta!- corsi in camera mia e mi chiusi dentro
-Alice! Per favore apri!-
-No, vattene via, torna dalla tua fidanzata!-
-Non è come credi-
-Non mi importa, non vedo l’ora che tu parta per il tour così non ti vedrò mai più e adesso vattene!-
Rimase fuori dalla porta per qualche secondo poi se ne andò.
Qualche minuto dopo sentii mio padre bussare alla porta…
 
 
SPAZIO AUTRICE
Scusate l’IMMENSO ritardo, non sono riuscita ad aggiornare prima perché sono pieni di compiti fino al collo e non ero riuscita a finire di scrivere il capitolo ma ora eccolo qua, scusate se è corto, spero vi piaccia<3<3<3

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9
-Elena? Posso entrare?-
-Si- dissi piagnucolando a mio padre
-Perché sei così arrabbiata con lui?-
-Perché mi ha presa in giro, odio il modo in cui mi fa sorridere e quando mi fa piangere, odio il fatto di amarlo ancora e soprattutto odio il fatto di non odiarlo per niente- scoppiai di nuovo in lacrime
-Gli hai lasiato spiegare la sua versione della storia?-
-…no-
-Appunto, dovresti parlargli-
-Non oggi, non ce la faccio- ero talmente distrutta, appena mio padre se ne andò presi in mano la chitarra che non suonavo da anni e cominciai a comporre scrivendo tutto sul mio taccuino, lo portavo ovunque sempre.
La mattina seguente mi svegliai molto presto nonostante fosse il mio compleanno, magari stavolta mia madre se ne sarebbe ricordata ma ne dubitavo, mi vestii con una tuta leggera scesi le scale e andai in cucina, presi una bottiglietta d’acqua e andai a fare jogging, dopo circa mezz’ora di corsa ricevetti un messaggio dalla mia migliore amica Alessia
“Alle 19 vestita sexy, ti veniamo a prendere per festeggiare…PS guai a te se fai tardi!!!”
Più che una richiesta era un ordine, comunque come tutte le mattine andai al cimitero a trovare Elena
-Ciao sorellina, oggi compio 21 anni, sai, avrei tanto voluto che tu fossi qui oggi..- mi misi a piangere –Sai, ho ricominciato a comporre, so che ti piaceva ascoltarmi quando eri viva, mi manchi tantissimo- non riuscivo a smettere di piangere –sarei dovuta morire io non tu, tu e Andrea avevate programmato tutto il vostro futuro, io invece non avevo nessuno, se solo fossi morta io adesso non starei soffrendo e tu non saresti costretta a vedere Andrea con un'altra ragazza, mi dispiace tanto, è tutta colpa mia, vorrei solo che tu riuscissi a perdonarmi- feci un “Ave Maria” e poi ricominciai a correre sperando che le lacrime smettessero di scorrere sulle mie guance.
Tornai a casa per le 11, avevo corso circa 3 ore senza contare la “pausa” al cimitero, appena entrai fui sorpresa nel vedere mia madre intenta a cucinare una torta e mio padre ad appendere palloncini.
-Che state facendo?- si sorpresero
-Tesoro, di solito torni per mezzo giorno, sei in anticipo-
-Si, non avevo più voglia di correre, comunque cosa state facendo?-
-Auguri!!- urlarono in coro.
I miei mi abbracciarono e festeggiammo fino a sera.
Davvero non me lo aspettavo ma ne sono felice.
Alle 19 in punto ero pronta, avevo indossato un abito nero che mi copriva a malapena il sedere e mi lasciava scoperte le gambe, in più mi valorizzava stratanto il seno, presi una piccola borsa dove misi il taccuino e il telefono e appena sentii suonare il citofono mi diressi alla porta.
Prima di aprire lessi un messaggio che nel frattempo mi era arrivato da Alessia con scritto: “Divertititi<3”capii cosa intendesse non appena aprii la porta e mi trovai davanti Ross.
 
 
 
NOTA D’AUTRICE: SPERO VI PIACCIA<3<3<3<3

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO 10
-Wow, sei bellissima…- 
-Grazie..- dissi timidamente -..Posso sapere che succede? Che ci fai qui?-
-Vieni con me- mi prese la mano e mi trascinò su una moto molto costosa e tremendamente bella, mi passò il casco e partimmo a tutta velocità verso una meta sconosciuta.
Appena ci fermammo mi tolsi il casco ma lui mi obbligò a tenere gli occhi chiusi mi condusse non so dove e improvvisamente ci fermammo, sotto i piedi sentivo morbido come se fossimo sulla …spiaggia! Non appena tolsi la benda rimasi sorpresa nel vedere il mare, era piuttosto tardi quindi si vedevano i riflessi della luna nell’oceano, era stupendo, rimasi senza parole
-Wow…-
-Ti piace?- chiese Ross contento
-Si, è fantastico-
-Pronta a fare il bagno?-
-Ma io non ho il costume..-
-Non ti preoccupare, ci ho pensato io- dal baule della moto tirò fuori due costumi, uno a due pezzi per me e uno per lui, il mio era bianco e azzurro credo, siccome c’era buio non vedevo granché, il suo penso fosse stato nero.
-Puoi cambiarti là se vuoi- mi indicò un bagno, io corsi a prepararmi e quando fui pronta uscii dal bagno leggermente imbarazzata
-…Sei stupenda- disse Ross
-Anche tu..- dissi io timidamente e ancora più in imbarazzo di prima
-Pronta?-
-Non proprio..- dissi io ma non mi fece finire di parlare che mi sollevò di peso e mi buttò in acqua, ridemmo e scherzammo per non so quanto tempo, mi sollevo in acqua e mi fece girare, poi lentamente mi abbassò e si avvicinò alle mie labbra, iniziò a baciarmi lentamente e poi con passione e io ricambiai il bacio.
-Ti giuro che io non ho un'altra ragazza…c’è stato un malinteso io…- lo zittii baciandolo di nuovo
-Non mi importa più- continuammo a baciarci poi si fermò controvoglia e mi disse
-C’è un ultimo regalo-
-Cosa? Non ce ne era bisogno davvero- mi prese per mano, mi portò fuori e mi coprì con l’asciugamano, restammo abbracciati per un po’ e quando fummo asciutti mi diede una piccola scatolina, appena la aprii rimasi sorpresa..una piccola catenina con inciso sopra R+A dentro un cuore
-Girala- dietro c’era scritto “Mi hai cambiato la vita<3….ti amo, Ross”
Non riuscii a resistere, mi misi a piangere dalla gioia, ero così felice che lo baciai, non ero mai stata così coraggiosa in tutta la mia vita, io nascondevo la timidezza con l’ironia di solito ma con lui era diverso, io lo amavo e sarebbe stato così per molto tempo, per sempre forse, questo speciale sentimento mi aveva resa più forte, più vitale, mi aveva fatto conoscere quel sentimento chiamato amore, lui Mi ha cambiato la vita<3
 
 
NOTA D’AUTRICE: spero vi piaccia anche se è corto, questo è l’ultimo capitolo anche se in realtà ne pubblicherò un altro a breve ciao<3<3<3

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Capitolo 12
*** EPILOGO ***


EPILOGO
-Posso farti una domanda?-
-Chiedi pure- cominciò a baciarmi lungo il collo
-Cosa ho frainteso quella volta?-
Sono passati due anni da quando siamo stati sulla spiaggia, io vado all’ultimo anno di università e lui fa la sua vita da rockstar al mattino e il fidanzato di sera, ci vediamo tutti i giorni, ci siamo trasferiti in California dove è cresciuto, viviamo insieme dal giorno del mio 22esimo compleanno e sono felicemente innamorata di lui.
-Io non avevo la ragazza anche se secondo tutti gli altri si, era un modo per attirare l’attenzione secondo il mio manager..-
-Ora capisco..va beh, meglio così-
-perché? Cosa pensavi?-
-Non so, mi immaginavo che fossi fidanzato con una ragazza e contemporaneamente ci provavi con me-
-Quindi eri gelosa?-
-Non ero gelosa-
-Si invece, ammettilo-
-No, mai- ci mettemmo a ridere e lui cominciò a farmi il solletico
-Basta, basta mi arrendo, okok, ero gelosa-
-Finalmente lo hai ammesso- continuò a farmi il solletico
-Basta…avevi…promesso..- non riuscivo a parlare dal troppo ridere mi mancava il respiro
-Ok ok- si fermò e mi calmai
-Grazie….- feci un respiro profondo e cercai di riprendermi ma continuai a ridere e anche lui
-Ti amo- mi bisbigliò all’orecchio mentre mi lasciava una scia di baci sul collo
-Anche io ti amo-
-Per tutta la vita?-
-Si-
 
TESTO DELLA CANZONE SCRITTA DA ALICE NEL CAPITOLO 9
If you wanna fly, I'll be your sky
If you wanna sleep, I'll be your dream
If you wanna love, I'll love you forever
but you don't break my heart
 
Se vuoi volare, Sarò il tuo cielo
Se vuoi dormire, sarò il tuo sogno
Se vuoi l'amore, io ti amerò per sempre
ma non spezzarmi il cuore

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