il mistero delle sette leggende

di tipedirectioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


PROLOGO
POV Kesha
 
Primo giorno di scuola: un altro anno di merda.
Non mi piace stare in mezzo alla gente che non siano: Miley, la mia migliore amica, Samuele, mio fratello, Zayn e Selena.
Odio tutti gli altri, soprattutto quelli che si credono chissà chi; insomma, tutti i popolari della scuola.
Io non ho ancora scoperto i miei poteri, spero che siano decenti ma, sfigata come sono, saranno uno schifo. Tutti i miei amici li hanno già scoperi apparte Miley, almeno mi fa compagnia.
Appena entrai a scuola tutti mi fissarono come se fossi un alieno a tre teste. Andai all'armadietto di Miley e le chiesi:
-Perchè tutti mi fissano?-
-Sarà per i tuoi capelli. Sai, verdi e rosa sono un po' strani...- mi rispose lei.
Nel frattempo arrivò Zayn che ci salutò con un bacio sulla guancia.
Poi arrivò Samuele e come al suo solito ci diede dei pizzicotti sulle guancie, seguito da Selena.
Dopo cinque minuti che eravamo a parlare di Zayn che aveva quasi infuocato la casa di sua nonna, entrarono i 'VIP' che ci degnarono il loro sguardo 'rattristiti' per noi e la nostra mediocrità. Come sempre non ci facemmo caso, fino a quando non ce li trovammo davanti con quello sgorbio di Bieber e il suo sorriso strafottente.
-è un po' che non ci vediamo...- disse con quella voce irritante. Avevo proprio voglia di tirargli una testata da quanto era presuntuoso.
-Eh già...- continuò Styles con un sorrisetto falso stampato su quella faccia da schiaffi che si ritrovava. Anche a lui gli avrei tirato una testata, vediamo se sorride ancora.
-Prendetele- ordinò Bieber a Chaz e Ryan, quelle zucche vuote che erano definiti 'i leccapiedi dello sgorbio' detto anche Bieber.
Quei due coglioni bloccarono le braccia dietro la schiena a noi ragazze, mentre vidi Bieber e Styles andare verso Samu e Zayn.
Io tirai una testata a Chaz che, per il dolore, si accasciò a terra tenendosi il naso, probabilmente gliel'avevo rotto.
Bieber iniziò a picchiare Samu e quando sferrò il primo colpo non ci vidi più dalla rabbia, nessuno poteva toccare mio fratello. così mi avvicinai a Bieber senza farmi sentire e gli toccai la spalla; quando si girò gli tirai un pugno in faccia, facendolo sbattere contro gli armadietti; ora capisco perchè non avevo tanti amici: forse avevo qualche problemino a controllare la rabbia. ehm, si... problemino... solo qualche problemino.
Bieber mi guardò con odio, tenendosi il naso con una mano, si avvicinò a me e fece per tirarmi un ceffone con la mano libera, ma Styles lo bloccò; peccato, gli avrei potuto tirare una testata, accidenti! Harry mi sussurrò uno 'scusa' e si allontanò con tutto il gruppo, trattenendo il biondo.
Poi arrivò il preside chiedendo spiegazioni
-Mi ha aggredito- disse Bieber, indicandomi.
-Lo ha fatto per non rischiare che non mi facesse male- disse Samu. Io non parlai, non mi piaceva parlare con le persone che non fossero miei amici.
Alla fine il preside ci diede a tutti e due una punizione di due ore.
Pensavo che non avrei mai potuto odiare ancora di più quello stronzo di Bieber, ma a quanto pare mi sbagliavo.
 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 ***


POV MILEY

Mamma mia, come ha osato quel coglione di Bieber! Appena lo vedo gli tiro un cazzotto, quello di Kesha non bastava, ce ne voleva un altro. I miei pensieri furono interrotti dal suono della campanella. Oddio, ero in ritardo! Cominciai a correre verso la classe di matematica e arrivai appena prima di quel nanetto cinese che mi ritrovavo come professore.
-signolina cylus, si potlebbe anche sedele se non le dispiace!-
Io ridacchiai per la sua pronuncia e gli risposi:                
-dove mi siedo?-
-si sieda vicino a styles- mi disse il prof nano.
-ma no, per favore, dai… però il suo cognome lo pronuncia giusto eh? Privileggiato, pft.-
-si vada a sedele e non faccia stolie, signolina, si sblighi!-
Borbottai un ‘che rompicoglioni’ e mi andai a sedere, per mia sfortuna, vicino a Styles.
-ciao- mi disse.
-ma che minchia vuoi da me? Non ti è bastato quello che è successo prima? Ora vuoi anche un cazzotto?-
-stai calmina, eh!-
-non. Rompermi. Le. Palle.-gli dissi scocciata .
-volevo chiederti scusa per quello che è successo sta mattina: io non volevo picchiare il tuo amico infatti non l’ ho fatto, ma Justin è difficile trattenerlo, comunque la tua amichetta ha del fegato a tirare un pugno a Justin è stata la prima in assoluto. Che rimanga tra noi, io non ci sarei riuscito anche se l’avessi voluto con tutto il cuore.-
-ci credo, sei un una mezza tacca…-
-Hei non si insultano le persone sopratutto quelle così meravigliose come il qui presente.-disse indicandosi.
-se lo dici tu.. ehm.. okay? Comunque tu sei strano.-
-io? Ma ti sei vista?!-
-si, molte volte e mi trovo fantastica, non come te-
Harry si mise a ridere e il prof nano lo sentì e disse
 –se volete pallale potete andale fuoli dalla classe!-
Io e Harry ci alzammo e andammo fuori –arrivederci –dissi prima di chiudere la porta .
Quando fummo fuori, senza farci vedere dai bidelli, ce ne andammo a fare un giro in centro.
-sai che sei proprio simpatico Harry ?-
-me lo dicono in tanti..-
-si certo come no, però mi fa piacere che lo pensi –
Harry mi sorrise e ritornammo a scuola, giusto in tempo per il pranzo. Feci per salutare Harry ma lui venne a sedersi al nostro tavolo, dove i ragazzi lo guardarono straniti, specialmente quella mezza killer della mia migliore amica.
-che c’è?non avete mai visto un ragazzo sexy come me?- disse Styles.
-ce l’ho accanto- disse Kesha indicando Zayn.
-modestamente…- disse Malik.
-certo, sogna finche puoi…- riprese a parlare Harry.
-senti, se vuoi stare qua, zitto e non rompere le scatole- dissi io.
-ma che club è questo?- disse Harry.
-nessun club, siamo solo amici.- gli risposi.
Lui scoppiò a ridere- e siete amici di questa pazza?- disse mr. Riccio indicando Kesha.
Lei si alzò e prima di allontanarsi gli disse:- se non mi volevi bastava dirlo.-
Harry rimase con la bocca aperta in una ‘O’ e io gli dissi:- complimenti Styles!- e seguii la mia amica.
Vidi Kesha in corridoio e mi avvicinai a lei –ma che succede oggi? Te ne sei andata solo al primo round!- dissi provando a buttarla sul ridere.
-non scherzare, oggi non è giornata- mi disse. Poi se ne andò.
Tornai in mensa e aggredii Styles:- ma come ti salta in mente di trattarla così?! Tornatene da quella barbie che ti aspetta al tavolo dei popolari!-
Harry fece per ribattere ma Zayn prese le mie difese:- non l’hai sentita? Vattene! E anche subito!-
Lui si alzò e se ne andò a testa bassa.
Finalmente la scuola era finita io mene andai terrorizzata da quello che poteva succedere avendo nella stessa aula Justin e Kesha da soli: avevo paura che qualcuno potesse finire all’ ospedale mezzo morto.

JUSTIN POV

Quella stronza chi si crede di essere? Proprio non la sopporto, credo che il sentimento sia reciproco. Eh già… però, cazzo se picchia duro! Un altro motivo per odiarla! E poi mi aveva fatto guadagnare due ore di punizione.
Alla fine delle lezioni andai nella sala detenzione, c’era già Kesha, questa proprio non ci voleva! Lei si girò verso di me e mi guardò con uno sguardo di sufficienza, io provai a ridere di lei però il naso mi faceva troppo male. L’ho già detto che la odio?
Feci per sedermi il più lontano possibile da lei però, preso dalla curiosità mi avvicinai; vidi che stava disegnando. Però era proprio brava… eh? Ma che minchiate sto dicendo? Faceva schifo, esattamente come lei. Poi non capisco proprio perchè deve disegnare dei fiocchi di neve…  siamo a settembre, mi vuoi portare sfiga, brutta rompicoglioni? Oh ma che dico??? Sto impazzendo, lo giuro. Sono cinque anni che siamo nella stessa scuola e non mi ero mai minimamente interessato a lei, o almeno credo…
A pensarci bene non era poi così brutta… anzi era proprio carina…
O ma che cazzo dici bieber?! Tu la odi, chiaro?
Mi misi a ridere pensando a quanto fossi stupido. Da quand’ è che parlo da solo?
Lei si girò verso di me e mi guardò interrogativa.
-cazzo guardi?- le dissi io con il tono più cattivo che potessi avere, bhè… ci provai… a dire il vero sembravo un andicappato… vabbè, passiamo oltre.
Lei non mi rispose e si girò dall’altra parte e mi domandai il perché. Dopo quel pugno era logico che mi rispondesse scazzata, ma invece no. Voleva fare quella matura? Mi stava sfidando? Bhè vediamo se ti ripago con la tua stessa moneta….
Oddio justin, da quando questi pensieri contorti? Sembri uno psicopatico! Vatti a sedere e non rompere le palle! Okay che sono la tua coscienza e sono qui per aiutarti, ma sei uno stress oggi! E solo per quella lì!
Io ubbidii alla mia coscienza e mi andai a sedere nell’ultimo banco, lontano da lei.
Le due ore le passammo a romperci le palle, stando in silenzio. Mi avevano ritirato anche il cellulare, ma scherziamo?! Cos’è sta mafia? Quando, finalmente, la punizione finì mi avvicinai a Kesha:
-perché non mi rispondi?- lei non mi rispose, di nuovo, e si allontanò da me. Bha, le donne. Chi le capisce è bravo. Così me ne tornai a casa e mi buttai a letto: ero stanco morto.

POV KESHA

Dopo quello schifo di giornata, me ne tornai a casa più stanca che mai. Non c’era nessuno.
feci per guardare la TV, così presi il telecomando, ma appena lo toccai, si ghiacciò. Che stava succedendo?
Per la sorpresa il telecomando mi cadde dalle mani, finendo sul pavimento e si frantumò in mille pezzi.
Rimasi paralizzata dalla paura, non sapendo cosa fare. D’istinto, corsi in camera mia e mi chiusi dentro, accasciandomi sulla porta.

POV HARRY

Che cosa avevo combinato? Era la vicinanza a Justin a farmi essere così coglione? Adesso non m’importava, dovevo scusarmi. Andai in cortile e cercai i ragazzi con lo sguardo. Appena li notai, mi precipitai verso di loro. Se ne stavano per andare ma afferai Miley per il polso e la girai verso di me:
-che cazzo vuoi?- ringhiò lei. Ma che simpatica.
-calmina eh!- risposi con la mia solita arroganza.
-che. Cazzo. Vuoi.-
-volevo chiederti scusa, sono un cretino.-
-ma dai, non lo sapevo!- disse lei sarcastica.
-no dai, seriamente. Mi dispiace. Mi perdoni?-
-se non mi scassi più le palle sì.-
-va bene. Però ti posso accompagnare a casa?-
-se proprio devi…- disse Miley nascondendo un sorriso.
-lo devo prendere per un sì?-
-sì.-  mi rivolse, finalmente, un sorriso sincero ed io ricambiai volentieri.
Poi ci avviammo a casa , dove, se avevo capito bene vivevano anche Kesha e Samuele.
 
POV MILEY

Harry mi aveva chiesto scusa, sinceramente non me l’aspettavo. Pensavo che il suo Ego fosse troppo grande, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Dopo pochi minuti di cammino arrivammo a casa mia. Stranamente Kesha non era in salotto, così bussai alla porta della sua camera:
-Kesha, sei lì?- nessuna risposta. Allora provai ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave.
Sentii delle urla provenire dal salotto, era Samuele che mi chiamava.
Io andai giù di corsa e lo trovai con un  pezzo di ghiaccio in mano. Ma che stava facendo? Certo che ho proprio degli amici proprio rincoglioniti!
-Samu, che ci fai con del ghiaccio in mano?- chiesi divertita.
-questo qui è il telecomando, era per terra. Quando dicevi che guardavo troppa TV eri seria!-
-non sono mica stata io!-
-allora chi è stato?-
-se lo sapessi te l’avrei già detto-
Ci scambiammo uno sguardo e corremmo fino alla camera di Kesha e cominciammo a battere i pugni sulla porta. Non rispondeva! Se avesse saputo che si trattava del telecomando, sarebbe uscita di corsa, ma non lo fece.
Iniziai a preoccuparmi per lei, dovevamo buttare giù la porta.
Dove sono i giocatori di football quando servono?
Ah già, in bagno. Ma quanto cavolo ci metteva?!
Finalmente Harry uscì dal bagno e provò a buttare giù la porta con una spallata. Dopo vari tentativi la porta non si aprì, come mi aspettavo, ma si frantumò in mille pezzi, procurando dei tagli sul braccio del riccio.
Io e Samu corremmo da lui che si teneva il braccio sanguinante con una mano.
-oddio amico, che cacchio è successo?!- disse Samuele.
-e io che ne so!?- sbottò Harry –ora sto pensando al mio braccio sanguinante magari!-
Dopo aver medicato il braccio di Harry, pensammo a Kesha, me soprattutto alla sua camera, che era completamente piena di neve e di ghiaccio. Ma che stava succedendo?
 
POV KESHA

Mi ritrovai al centro della stanza, con tre paia di occhi che mi fissavano.
Tra un singhiozzo e l’altro riuscii a dire –aiuto- e i ragazzi si precipitarono verso di me e mi abbracciarono.
-che cosa succede?- mi chiese Miley, forse anche più preoccupata di me.
-non lo so!- esclamai sconsolata.
Mio fratello mi prese in braccio per portarmi in salotto e mentre scendevamo le scale mi disse:
-sei freddissima…-
Io non risposi, ero troppo sconvolta per parlare.
Arrivati al piano inferiore mi poggiò sul divano. Feci in tempo a sentire Harry che mi diceva
-come ti senti?- poi tutto si fece improvvisamente buio. Fantastico, ero appena svenuta.
 
 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2

POV SAMUELE

Non ci potevo credere: mia sorella era appena svenuta.
Senza andare nel panico, la presi in braccio e la portai nell’auto si Harry, che ci portò all’ospedale.
Dopo che gli infermieri la ebbero caricata su una barella e portata in una stanza d’ospedale, il dottore ci disse che era svenuta per uno shock subito
-Cos’è successo prima che perdesse conoscenza?- chiese allora l’anziano dottore.
-Emh…- Cosa mi potevo inventare?- L’abbiamo trovata svenuta nella sua camera- dissi inventandomi la prima scusa che mi venne in mente.
-Ah- rispose l’uomo- Volete entrare, ragazzi?-
Senza neanche rispondergli ci precipitammo nella stanza di Kesha. Sembrava che stesse abbastanza bene, per fortuna. All’improvviso il cellulare di Harry iniziò a squillare:
“because i’m happy, clap along if you feel like a room without a roof,
because i’m happy, clap along if you feel like happiness is the truth…”
Carina, era la canzone di Cattivissimo Me 2…
però che tempismo di merda…

POV HARRY

Mentre eravamo nella stanza di Kesha il mio iphone cominciò a squillare.
Sbuffai alla vista del nome sul display: Justin.
Dopo che aveva trattato male anche Kesha, cominciavo a pensare che la sua vicinanza non mi facesse comportare molto bene. Dopo un po’ di esitazione decisi di rispondere:
-Ciao Jus- lo salutai.
-Ti va di uscire? Ci sono le ragazze dell’altra sera- mi disse con un tono da pervertito. Bhe, in effetti lo era.
-Non è proprio il momento…- dissi io, sperando che non mi facesse domande.
-Oh scusa, eri con Miley?- wow, oserei dire che sembrava normale. –Siete andati a letto vero? Poi mi racconti tutto, amico. Ora stacco, così potete fare il secondo round.- ed ecco tornato il Justin che conoscevo.
-Ma che dici?! C’è anche lei, ma non abbiamo fatto niente di quello che tu pensi!- dissi abbastanza indignato.
-Okay, scusa. Ma che è successo, sembri preoccupato…-
-Siamo in ospedale…- decisi di dirgli la verità, non avevo voglia di inventarmi una scusa.
-Oh, ma che- lo interruppi e dissi soltanto
–Kesha.-
Aspettai una sua risposta, ma l’unico suono che sentii fu il “tu, tu” di fine chiamata. Si vedeva proprio che non gliene fregava niente.

POV JUSTIN

-Kesha.- non gli risposi nemmeno e attaccai il telefono. Presi la giacca e partii velocemente con la mia Rang-Rover verso l’ospedale. Non sapevo neanche perché stessi andando da lei, mi sentivo in dovere di sapere come stava.
Appena arrivato, mi precipitai verso la reception:
-Salve, può dirmi dov’è Kesha Sebert?- chiesi, evidentemente preoccupato.
-È un suo parente?- mi domandò la donna svogliatamente.
-Diciamo che sono un suo… amico.- le risposi un po’ titubante.
-Mi dispiace, ma se non è un suo parente non posso farla salire.-
Abbassai la testa e telefonai nuovamente a Harry. Dopo il terzo squillo rispose:
-Che cazzo c’è adesso?!- era furioso, ma non mi lasciai intimidire.
-Sono alla reception, non mi fanno salire. Fai qualcosa!-
-Ma che ci fai qua? Vabbè, arrivo.-
Chiusi la telefonata e dopo pochi minuti arrivò.
-Signora- disse Harry alla donna della reception –Lui deve salire.-
-Ma non può.- rispose lei. Mi cominciava a stare sui coglioni.
- È il fidanzato della ragazza, per favore.-
-Va bene, può salire.- oh, adesso sì che va bene. Aspetta ma cos’aveva detto Harry?!
Appena svoltammo l’angolo guardai male quella stupida testa di cazzo. Lui, capendo cosa intendevo, mi rispose prontamente:
-Volevi salire sì o no? Dovevo pur inventarmi qualcosa!-
-Ma che mente geniale!- risposi sarcastico.
-Non per vantarmi ma… sì, sono un genio!-
-Basta stronzate, voglio vedere come sta Kesha.- dissi con tono che non ammetteva repliche.
-E da quant’è che ti interessa di Kesha?- Pft, Che buffone. Non me ne fregava assolutamente niente di lei. Penso…
-Non ti sopporto proprio quando fai così.- fare il superiore aiutava sempre.
-Lo so.- io alzai gli occhi al cielo.
Quando entrammo nella stanza di Kesha, lei si voltò e appena mi vide sgranò gli occhi.
Il mio istinto mi diceva di andare ad abbracciarla, ma mi dovetti trattenere. Le dissi solamente:
-Hey.- Che figura di merda.
-Hey.- mi rispose con un tono che sembrava dire: “che cacchio ci fai qua?! Vattene subito!”
Io però sorrisi, pensando che era la prima volta che mi rispondeva.
-Come stai?- le chiesi, sperando che mi rispondesse nuovamente.
-Perché dovrei dirtelo, non siamo amici!- speravo in un altro tipo di risposta, ma decisi di farla un po’ incazzare.
-In verità siamo fidanzati .- dissi io con un sorrisetto impertinente.
Miley, completamente scioccata, sputò la sua cioccolata calda addosso a Samuele, che non se ne curò e continuò a ridere come un matto. Kesha fulminò me ed Harry con lo sguardo e dalla sua bocca uscì un “Cosa?!” stridulo.
-Esattamente. Però è non è colpa mia…- dissi indicando Harry con un cenno del capo. Lei si girò di scatto verso di lui e si alzò dal letto. Harry era terrorizzato, si vedeva lontano un miglio.
-Dovevo pur inventarmi qualcosa per farlo salire.- si difese lui, cercando di far calmare la ragazza che, invece, era ancora più incazzata.
Kesha si avvicinò lentamente ad Harry, facendolo indietreggiare fino a trovarsi con le spalle al muro.
-Tu che cosa hai fatto?!- chiese lei con una vocina stridula e abbastanza inquietante. Poi, senza dare al ragazzo il tempo di rispondere gli tirò un sonoro schiaffo sulla guancia sinistra, che, improvvisamente, si ghiacciò.
Ma che cazzo stava succedendo?!
Kesha guardò Harry con uno sguardo pieno di incredulità e poi i suoi occhi si fecero lucidi. Io, Miley e Samuele guardavamo la scena spaventati.
-Ha… Harry, scusa…- una lacrima le rigò il volto- per favore, uscite tutti.- chiese lei con tono supplichevole. Noi lasciammo la stanza senza protestare.
Usciti dalla stanza, rivolsi uno sguardo interrogativo ai ragazzi
-Harry vieni, ora ti tolgo quel ghiaccio dalla faccia.- disse Miley. Loro due erano scampati al mio ‘interrogatorio’ ma c’era ancora Samuele. Però tra noi due non scorreva buon sangue, perciò lasciai perdere. Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio arrivò Zayn, che respirava affannosamente.
-Che cos’è successo?- domandò a Samuele preoccupato.
Lui ci raccontò tutta la storia ed io rimasi sbalordito. I miei poteri ero sempre riuscito a controllarli!
Ero senza parole, letteralmente!

POV KESHA

“Sono un mostro! Ho fatto fuori il telecomando, la mia camera e la guancia di Harry.” Pensai.
Cominciai a piangere silenziosamente e mi sdraiai nel letto della stanza d’ospedale, il sonno non tardò ad arrivare. Meglio così, almeno non pensai a tutti quegli avvenimenti che erano accaduti troppo in fretta.
 
SPAZIO AUTRICE

Buonasera ragazze!
Sono contenta che qualcuno recensisca la mia storia! Anche se non siete tante, mi fa un piacere immenso. Spero molto che la mia storia vi piaccia e che continuiate a seguirla, please!
Nella descrizione della storia non l’ho scritto, però vorrei farvi sapere che questa storia è scritta a quattro mani.
Spero di non avervi annoiato con questo capitolo!
Alla prossima ragazze!
-tipedirectioner
P.S. scusate eventuali errori, non ho riletto.
P.P.S. qualcuna sa come si fanno i banner? Se si, potreste scrivermi?
 
 
 

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