Dream Scream

di Giulii_Malik_Stylinson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 pt.1 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 pt.2 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


8 Settembre 2014


"Tocca a voi, salite le scale poi al segnale del direttore vi posizionate al centro del palco"

La mia agitazione era al massimo, era la terza esibizione, ma la prima all'interno del duo. Ai casting tutti e tre i giudici avevano espresso un parere positivo nei miei confronti, mentre al secondo turno mi avevano chiesto se ero daccordo a formare un duo con un altro cantante, il quale si era presentato come solista, proprio come me. Dissero di aver visto un qualcosa di unico in noi e che secondo loro, avremmo fatto strada insieme.
Ci avevano lasciato qualche ora per parlare da soli, per vedere se effettivamente c'era sintonia tra le nostre voci, tra di noi.
Simon Crowel era stato con noi durante le prove, quel pomeriggio, ci aiutava a coordinarci e a conoscere le nostre voci.
Alla fine ci eravamo buttati, nessuno dei due voleva rinunciare a quel che sognavano da una vita, e di certo iniziare a far parte di un duo non ci avrebbe fermato.

"Ana" mi sentii chiamare a bassa voce.
Mi voltai di lato e lo vidi sorridermi, poi mi prese la mano.

"Hanno visto bene, le nostre voci insieme si armonizzano alla perfezione, vedrai che gli piacera' il risultato" disse poi.

"Ho paura Zayn." continuai tremando. Lui mi lasciò un bacio sulla guancia, prima di farmi cenno di guardare il direttore.
Eccolo li, il momento tanto temuto.
Appena usciti dalle quinte, gli applausi del pubblico si impossessarono dei miei sensi e la paura del mio corpo.
Guardai Zayn ansiosamente, il quale mi sorrise rassicurandomi.
Partì la base, chiusi gli occhi e subito trovai il mio mondo.

Heart beats fast
Colors and promises
How do be brave
How can I love when I’m afraid
To fall
But watching you stand alone
All of my doubt
Suddenly goes away somehow
One step closer
Chorus
I have died everyday
waiting for you
Darling, don’t be afraid
I have loved you for a
Thousand years
I’ll love you for a
Thousand more
Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything
Take away
What’s standing in front of me
Every breath,
Every hour has come to this
One step closer
Chorus
Waiting for you
Darling, don’t be afraid
I have loved you for a
Thousand years
I’ll love you for a
Thousand more
And all along I believed
I would find you
Time has brought
Your heart to me
I have loved you for a
Thousand years
I’ll love you for a
Thousand more
One step closer
One step closer
Chorus
I have died everyday
Waiting for you
Darling, don’t be afraid,
I have loved you for a
Thousand years
I’ll love you for a
Thousand more
And all along I believed
I would find you
Time has brought
Your heart to me
I have loved you for a
Thousand years
I’ll love you for a
Thousand more


Il pubblico impazzì, erano tutti in piedi ad applaudire e urlare, compresi i giudici. Lo sguardo di Simon era pieno di soddisfazione.
Delle lacrime piene di gioia lottavano per uscire dai miei occhi, e non appena Zayn mi abbracciò, scoppiai a piangere. Era una sensazione fantastica. Per una volta ero fiera di me stessa.

Guardai il pubblico e tra le prime file vidi mia madre ed Eva, la mia migliore amica, che applaudivano commosse.

"Era per voi, vi voglio bene" mimai con le labbra, rivolta a loro.

"Siete stati FANTASTICI" parló poi Demi con gioia.

"Devo ammettere Simon che hai avuto un'intuizione a dir poco azzeccatissima! Bravissimi ragazzi!" continuó L.A Reed.

"Oltre alla vostra armonia, io credo che tra di voi presto nascerà qualcosa!" le parole di Demi mi fecero arrossire.

Guardai Zayn, anche lui era arrossito leggermente.

 

19 Ottobre 2014

 

Mi svegliai sentendo Zayn borbottare tra se, dopo che un tonfo assordante si impossessò del silenzio dell'appartamento.

Uscii dalle coperte calde e l'impatto con il freddo della stanza mi raggelò.

Presi la prima cosa che trovai, una felpa, e la infilai sopra il pigiama. Poi andai in cucina e trovai Zayn piegato per terra a raccogliere i cocci della tazza in mille pezzi.

Mi appoggiai con la spalla allo stipite della porta, rimanendo ad osservarlo in silenzio.

Quando finalmente si accorse della mia presenza si fermò a guardarmi.

"Io... Ti stavo portando la colazione... Ma... Scusa." balbettò.

Sorrisi istintivamente, era cosi' dolce quando era in soggezzione.
Alternava il suo esser scontroso al suo essere insicuro e dolce.
In quasi due mesi ormai avevo capito il suo carattere e anche i suoi sentimenti, visto che due settimane prima, aveva ammesso di avere una cotta per me.
Rimasi molto colpita, non me lo aspettavo davvero.
In poco tempo era diventato il migliore amico, passavo tutto il mio tempo, o quasi, con lui. Tra le prove, il programma e tutto il resto.
Dopo qualche settimana di via vai da alberghi e monolocali, decidemmo di prendere un piccolo appartamento da condividere, non molto lontano dagli studi dove veniva registrato il programma e dove svolgevamo tutte le prove.

Mancavano due puntate alla smifinale, avevamo ormai conquistato innumerevoli fan, i quali ci fermavano per foto e autografi ovunque noi andassimo.
Era bello tutto quello, ma mi mancava la tranquillità di casa, che forse visto il cammino che avevo intrapreso, non avrei più vissuto.


Lo guardai ancora per qualche secondo, poi mi avvicinai a lui, lo abbracciai, poi lo aiutai a pulire.

"É stato un bel gesto, anche se non è arrivato a buon fine" dissi rompendo il silenzio, dopo essermi seduta per fare colazone con lui. Lui sorrise, esitò un attimo, poi parló.

"Ana.. Non pensi che dovremmo parlare?" mi guardò, tentando di capire ciò che pensavo e se era il caso di continuare o no. Non dissi niente, semplicemente abbassai lo sguardo sulla tazza che stringevo nervosamente.

"Non mi hai risposto" sospirò. "Ti ho detto ciò che provo per te, e tu.. Non hai risposto o detto niente."
La sua voce era ridotta a un sospiro, come se avesse paura di ciò che potevo dirgli.

"Io... Non penso sia il momento, o il caso di far nascere qualcosa di più serio tra di noi." il mio respiro si fermó, lo avevo detto davvero.
Non potevo negare di provare qualcosa per lui, ma avevo paura che una eventuale relazione tra di noi, avrebbe inciso negativamente sulla carriera di entrambi.

"Non capisco.." continuo' poi lui con lo sguardo fisso su di me.

"Ho paura che far nascere qualcosa tra di noi, non sia una buona cosa per la nostra carriera.." bisbigliai.

"Anastasia... Io" lo interruppi.

"Scusami." lo guardai per un secondo, poi andai in camera mia a prepararmi.


Nel tardo pomeriggio mi trovai con Eva ed Harry; io ed Harry ci eravamo conosciuti qualche mese prima ad una festa, diventammo amici e da quando era iniziato il programma, una volta ogni due settimane veniva a trovarmi con Eva.
Eravamo seduti in un piccolo bar, nel centro di Londa, e venivo tartassata di domande da parte di Eva, mentre Harry si limitava a ridere guardandola agitarsi quando non le davo le risposte che desiderava.

"Aspetta, aspetta! Tu mi stai dicendo, in poche parole, che hai rifiutato Zayn?" fece una pausa "MA SEI DIVENTATA PAZZA??" urlò.

Istintivamente mandai di traverso il thè che stavo bevendo, Harry rideva come se non ci fosse un domani e tutta la gente presente in quel bar si mise a guardarci.

"Ma dico, ti sembra il caso di urlare?" risi poi.

"E io dico, ti sembra il caso di rifiutare Zayn? Lo sappiamo benissimo tutti e tre che ti piace!" Eva poi guardò Harry, come aspettando che le desse ragione, dopo averlo stussato, finalmente anche lui aprì bocca.

"Eh? Ah.. Beh Eva.. Magari non se la sente.. Non può forzarsi se non lo vuole completamente.." balbettò lui in qualche modo.

Lo guardai incuriosita, c'era qualcosa che non quadrava nel suo comportamento, ma feci finta di niente.
Dopo più di un'ora riuscii a convincere Eva del fatto che per me non era ancora il momento di mettermi con Zayn.


I giorni successivi venni evitata da Zayn, il suo atteggiamento nei miei confronti mi aveva fatto capire quanto ci fosse rimasto male e forse, che se la fosse presa anche un po'.





NOTE DELL'AUTORE:

Ciao a tutti, questa non è la prima storia che scrivo, ma è la prima che pubblico e che faccio leggere alle persone, al di fuori delle mie amiche. Quindi, continuerò a pubblicare capitoli e a cercare di continuare la storia solo se verrà seguita e se piacerà a qualcuno.
Vi avverto da subito, che la fine che ho in mente non è proprio ''rose e fiori'' quindi preparatevi.
Spero vi piaccia, un bacione!
 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


2 Novembre 2014

 

"Tra pochi minuti avremo i risultati del televoto e sapremo chi accederà alla semifinale di questa edizione di X-Factor" annunciò poi Mario Lopez al pubblico.
Dire che ero agitata era niente, la nostra esibizione era piaciuta ai giudici, come ogni altra poi, ma non ero del tutto sicura che il pubblico preferisse noi agli altri concorrenti. In particolare c'era una ragazza che aveva all'incirca la mia età, che era letteralmente amata da tutti, il suo nome era Perrie. E anche un ragazzo, di nome Niall, altrettanto amato.

Dopo qualche minuto ci chiamarono a radunarci sul palco per sapere i risultati.
La mia mano era stretta a quella di Zayn, anche se tra di noi le cose non erano migliorate. Il nostro rapporto si limitava al parlare del programma e alle prove, niente di piu' e tutta quella situazione mi faceva male.


"I risultati sono arrivati." annunciò poi Mario.

"Il primo concorrente ad accedere alla semifinale è..."

Finalmente dopo un minuto, che sembrò infinito, annunciò il nome del primo concorrente: Niall Horan.


"Il secondo concorrente ad accedere alla semifinale è..."

La mia stretta nella mano di Zayn aumentava sempre di più, i miei occhi erano chiusi dalla paura.


"Zayn e Anastasia!"


Quando sentii i nostri nomi non ci potei credere, mi buttai tra le braccia di Zayn dalla gioia e anche lui non faceva che ripetere dei "grazie" anche se non penso fossero indirizzati a me.
Corremmo dietro le quinte, iniziando a festeggiare insieme a Niall, in attesa di sapere chi sarebbero stati gli altri tre concorrenti che avremmo sfidato in semifinale.


La puntata era finita, in finale c'eravamo Io e Zayn, Niall, Perrie, le Fift Harmony (non so come si scrive) e Louis.


Quella sera decidemmo di uscire tutti insieme per festeggiare.
Ci trovavamo in un locale non molto lontano dagli studi, Louis e Liam (uno dei coristi) avevano chiamato, per farci raggiungere, le loro rispettive ragazze, Mitchie e Nola. Zayn continuava ad essere freddo e io non sopportavo più quella situazione, ma non avevo nemmeno il coraggio di fare qualcosa.


Mentre ero seduta al bancone con Niall, vidi Perrie strusciarsi contro Zayn, lui non diceva nulla, anzi sembrava che gli piacesse. Continuarono cosi per un po' fino a quando non vidi Zayn posare le sue labbra su quelle di Perrie.
Il bicchiere che avevo in mano si schiantò per terra, facendo schizzare ovunque il suo contenuto. Le lacrime lottavano per uscire dai miei occhi, presi Niall e gli chiesi di accompagnarmi a casa.


"Ana che succede?" mi chiese Niall una volta fuori dal locale.

"Io.." lo guardavo con gli occhi pieni di dolore e lacrime. Le parole che avrei tanto voluto dire non mi uscivano. Riuscivo solo a piangere.

"Non piangere Ana, ti prego" mi abbracciò poi, tenendomi stretta per quei minuti che sembrarono eternità, mentre lasciavo che il dolore scivolasse giù dai miei occhi.

"Andiamo, ti porto a casa." si staccò da me, mi prese la mano e mi condusse verso la sua auto.


Dopo circa dieci minuti eravamo fermi seduti in macchina, fuori dall'appartamento che io e Zayn condividevamo.

"Non lasciarmi sola stanotte.." riuscii a dire.

Lui annuì, così salimmo in casa.
Non riuscivo a dormire, così rimanemmo seduti sul divano a guardare la televisione.

 

Niall Pov.


Anastasia si addormentò sulla mia spalla, così decisi di portarla nel letto.
La presi in braccio lentamente, si mossè tra le mie braccia mentre la sollevavo ma senza svegliarsi.
Appena passai la porta del soggiorno, sentii la porta d'ingresso aprirsi e subito dopo, vidi Zayn comparire.


"Niall, cosa ci fai qui?" chiese guardando Anastasia addormentata in braccio a me.

"Ho guardato piangere Anastasia cercando di consolarla per due ore." risposi secco.


Anastasia Pov.


Mi mossi nel sonno e mi resi conto di essere tra le braccia di qualcuno, Niall. Sentii le voci di Niall e Zayn, così decisi di far finta di continuare a dormire.


"Ho guardato Anastasia piangere cercando di consolarla per due ore." disse secco.

"Cosa? Perchè?" sembrava confuso.

"Vallo a chiedere a Perrie." disse, poi riprese a camminare verso la mia camera, appena mi appoggiò sul letto e fece per andarsene, gli afferrai un polso.


"Niall..." sussurrai.

"Ehi, va tutto bene" si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte.

"Grazie.." dissi poi con la voce rotta, tentando di non piangere ancora.

"Farei di tutto per te, sei come una sorellina ormai!" vidi il suo sorriso anche nel buio della stanza. Mi sollevai per dargli un bacio sulla guancia, poi mi sistemai sotto le coperte e lui se ne andò, chiudendo la porta dietro di se.

 

23 dicembre 2014


Il programma era ormai terminato, io e Zayn non avevamo vinto, ma eravamo arrivati secondi. Nonostante la delusione di non aver vinto, eravamo comunque più che felici del nostro secondo posto. Appena finita l'ultima puntata, Simon ci chiese di raggiungerlo in privato e ci disse che la Syco (credo), una famosa casa discografica, ci voleva offrire un contratto e quindi di iniziare un breve tour subito dopo aver inciso il nostro primo album.
Accettammo con gioia e ci dissero che ci avrebbero lasciato tempo fino al 2 Gennaio per stare con le nostre famiglie, per poi doverci trasferire a Seattle.


_Flashback_

"Sono davvero fiero di voi ragazzi!" disse Simon.

"Tutto grazie a te!" rispose Zayn abbracciandolo.

"Ah, dimenticavo, la Syco mi ha detto che vi servirebbero almeno un corista e un chitarrista!" continuò "Se volete ve li trovo io!" aggiunse.


"No, io ho giá in mente qualcuno!" risposi io. Zayn mi guardò interrogativo.

"Liam come corista e Harry come chistarrista!" dissi felice rispondendo alla sua domanda inespressa.

Lui poi annuì semplicemente.


_Fine Flashback_


Le cose tra me e Zayn non erano cambiate di molto, si era messo con quella arpia, Perrie. Noi ormai eravamo una via di mezzo tra due colleghi e due pseudo amici.
E di certo, bene non mi faceva stare, ma era colpa mia fondamentalmente e poi, da quando ero tornata a casa per passare l'ultimo periodo di tempo che avevo a disposizione con la mia famiglia e i miei amici, mi stavo "frequentando" con Harry.
Il fatto che sarebbe partito con noi era un sollievo per me, riusciva a distrarmi e a farmi star bene, stavo iniziando a provare qualcosa per lui, anche se una parte (molto grande) del mio cuore, continuava ad appartenere a Zayn.

 

NOTA DELL’AUTORE:
ciao a tutti, ho notato che un bel po’ di persone hanno visitato il primo capitolo della storia e non potete capire quanto questo mi faccia felice. Sono riuscita a scrivere questo capitolo abbastanza velocemente, quindi ecco a voi! Non credo però che sarà sempre così, soprattutto perché ciò che ho in mente per il continuo è molto complicato, ma non voglio anticiparvi nulla!
Se vi va, lasciate una recensione con consigli, pareri o anche critiche, sarà più che felice di sapere ciò che pensate!
Un bacione!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


24 Dicembre 2014

La vigilia di Natale era arrivata, mi stavo preparando per il cenone che avremmo fatto in casa, con la famiglia e con qualche amico.
Avevamo deciso di invitare anche la famiglia di Eva e quella di Harry.
Mio fratello Josh inizialmente non ne fu molto felice, dice che non è vero ma io sono convinta che abbia una cotta per Eva. Ma quando decidemmo di invitare anche Harry, ne fu sollevato, essendo un suo grande amico.

‘’Anastasia, scendi e aiutami a finire di preparare tutto!’’ urlò mia mamma dal piano di sotto.
Completai il mio trucco: fatto di un semplice smookie leggero sul nero e un po’ di lucidalabbra, sistemai il vestito: un tubino color prugna che arrivava a metà coscia, misi le scarpe: decolté nere, e raggiunsi mia madre.
Lei si era già preparata, nonostante fossero solo le sei eravamo già tutti vestiti e preparati, che ci adoperavamo per apparecchiare la tavola, tassativamente seguendo gli ordini di mia madre sennò era la morte di tutti!
Harry aveva deciso di venire lì già dal pomeriggio per aiutare mia mamma a cucinare o per rendersi utile in qualche modo, gli avevo detto che non doveva sentirsi in obbligo, anzi, ma lui era venuto lo stesso.
Indossava un completo nero e una camicia bianca con i primi tre bottoni aperti.
Io e mio fratello finimmo di apparecchiare, la tavola era mozzafiato: il servizio di piatti e posate migliore (e costoso), la tovaglia era rossa con disegni natalizi color argento, i bicchieri e calici di cristallo, e candele circondati da foglie di pungitopo al centro.
Josh si sedette sul divano, o meglio ci si lanciò.
‘’Stai attento che se sgualcisci il vestito poi mamma si incazza!’’ gli dissi.
Come risposta ottenei uno sbuffo, roteai gli occhi e andai in cucina, trovando Harry senza giacca che aiutava mia mamma tenendo d’occhio il brodo.
Mi avvicinai e gli circondai il busto con le braccia, poi si girò.

‘’Ciao bellissima!’’ disse dandomi un bacio sulla guancia.
‘’Ciao bellissimo!’’ lo imitai.

Mi guardò da capo a piedi, poi sorridendo mi fece segno di fare un giro su me stessa.
Lo feci e il suo sorriso si allargò ancora di più, mostrando le sue adorate fossette.

‘’Sei stupenda con questo vestito!’’ disse.
‘’Solo con questo vestito?’’ finsi di essere offesa.
‘’Ovvio che no! Sei sempre stupenda, ma con questo vestito, beh wow!’’ continuò.
‘’Sta solo intendendo che non vede l’ora di toglierselo!’’ disse Josh comparendo alle mie spalle. Diventai rossa in faccia, così come Harry.
‘’Lasciali in pace Josh!’’ disse mia mamma ‘’E prendi il posto di Harry, controlla il brodo!’’
‘’Signora, posso continuare io!’’ la interruppe Harry.
‘’Hai già fatto troppo tesoro! E ti prego, chiamami Cate! Te l’ho già detto, mi fai sentire vecchia!’’ continuò mia mamma sorridendo vivamente.
‘’Mi scusi si… scusa Cate!’’ si corresse lui.
Gli rivolsi un sorriso poi gli feci segno di seguirmi.


Appena entrati in salotto chiusi la porta, in modo che mio fratello non comparisse senza preavviso.
Non feci in tempo a voltarmi verso di lui che mi circondò il bacino con le braccia, accarezzandomi la schiena. Eravamo a pochi centimetri di distanza, portai un braccio attorno il suo collo, mentre con l’altra mano gli accarezzavo la guancia.

‘’Ciao’’ sussurrò lui
‘’Ciao’’ risposi.
‘’Sei bellissima!’’
‘’Lo hai già detto’’ arrossii
‘’Ma è vero!’’
Poi si avvicinò, posando le sue labbra sulle mie.
Anche se era solo la seconda volta che lo baciavo, riconobbi il profumo di menta misto vaniglia di cui sapevano le sue labbra.
La sera prima eravamo usciti insieme, mi aveva portata in un bel parco, non molto distante, nel quale c’era un piccolo laghetto. Era stata una bella serata, lui sempre dolcissimo e l’atmosfera che c’era intorno a noi era magica.
Mi aveva chiesto di diventare la sua ragazza e io accettai. Lontana da Zayn riuscivo a stare meglio, anche se comunque mi mancava. I mesi che ci aspettavano non sarebbero stati facili, vivere con Harry, Zayn e Liam si prospettava non poco complicato per me, ma solo il fatto di avere Harry al mio fianco mi bastava.

Il campanello interruppe il nostro dolce momento. Mi staccai sospirando, mimandogli un ‘’torno subito’’ e andai ad aprire.

‘’Amore mio quanto sei cresciuta! Ma non è troppo corto quel vestito? E quei tacchi?’’
‘’Ciao nonna! Anche a me sei mancata molto!’’ dissi ridendo, ignorando le sue domande.
‘’E a me non mi saluti?’’
‘’Scusa, ciao nonno!’’ dissi abbracciandolo.
Li feci entrare, presi i loro giubbini e li portai nello studio, dove c’era un grosso divano e ve li appoggiai.
‘’La mamma è in cucina’’ dissi, e loro subito andarono da lei.
Sentii numerosi commenti da parte della nonna anche su Josh, su come era vestito, pettinato e quanto fosse cresciuto.
Andai da Harry, lo presi per mano e lo portai con me in cucina.

‘’Nonno, nonna! Vorrei presentarvi Harry!’’ dissi interrompendo l’interrogatorio che stava mettendo Josh in crisi.
‘’Piacere di conoscervi!’’ disse Harry.
Subito mia nonna lo abbracciò, bonfinchiando qualcosa sul fatto di esser diventato parte della famiglia e qualcos’altro.
Dopo essersi staccata, e dopo che anche mio nonno lo salutò, iniziò a riempirci di domande imbarazzanti.

‘’te lo sei scelto bene amore! Guarda qui che bel figliolo! Prendete precauzioni vero?’’
‘’NONNA!’’ urlai ‘’Basta, andiamo di là Harry!’’ e lo trascinai via.
Lui continuava a ridere, mentre io non riuscivo a farmi passare l’imbarazzo.

Ore 20.00

Erano arrivati tutti da circa mezzora, Eva con i suoi genitori e la sorellina, i genitori di Harry, i miei zii da parte di madre con il piccolo Ethan che aveva pochi mesi, e la sorella di mio padre, che da quando entrò in casa non parlò quasi mai. Avevo capito che si sentiva a disagio ad essere in quella casa, senza la presenza di suo fratello, ma dopo la morte di mio padre, due anni prima, non avevamo mai lasciato che smettesse di venire da noi per le feste.
Eravamo tutti seduti a tavola, mentre mia mamma e Josh ci servivano la cena. Seduti accanto a me avevo Harry e sua madre, mentre davanti avevo Eva e la famiglia.

La serata andò avanti molto tranquillamente, tra risate e domande imbarazzanti, ovviamente di mia nonna.
Da quel che avevo capito, mamma aveva fatto amicizia con la mamma di Harry, e la cosa mi piaceva!


Ore 23.55

‘’E’ quasi mezzanotte!’’ fece notare il padre di Harry.

Mia madre si affrettò ad andare a prendere la bottiglia di vino ‘speciale’ per poter brindare al natale tutti assieme.
Riempì i bicchieri a tutti, e arrivata la mezzanotte brindammo per poi sederci sui divani per scambiarci i regali.

Aprii tutti i regali che mi erano stati fatti, lasciando per ultimo quello di Harry, proprio come fece lui.

‘’Ora tocca al mio!’’ disse sussurrandomi in un orecchio.
Li sorrisi e presi la scatola con su scritto ‘’per Anastasia, con amore Harry’’.
Esitai un’attimo, poi strappai la carta e delicatamente aprii la scatola di velluto. Al suo interno vi trovai una collana in oro bianco, con due ciondoli: un infinito e una H.
Sul mio viso si formò un sorriso enorme, poi lo baciai.
‘’E’ magnifico! Grazie, grazie mille!’’ dissi. ‘’Ora apri il tuo!’’ lo incoraggiai.
Apri il pacchettino che gli avevo chiuso con cura, poi ne tirò fuori un orologio in oro e mi guardò.

‘’Guarda all’interno’’ dissi
Lui fece come gli dissi, e lesse ad alta voce l’incisione. ‘’Im in love with you and your all little things’’. Sorrise, mostrando le sue fossette, poi mi baciò. Un bacio pieno d’affetto.

‘’Buon natale Harry’’
‘’Buon natale Anastasia!’’

NOTA DELL'AUTORE: Ciao a tutti, questo capitolo mi venuto un po' di getto, l'ho scritto in nemmeno mezzora ahaha! Comunque, domani non so se riuscirò a pubblicare un altro capitolo, quindi verò che riesco a fare venerdì! Spero con tutto il cuore che vi piaccia! Un bacione

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


26 Dicembre 2014
Ore 21.30

Ero appena rientrata in casa, dopo aver passato il giorno di Natale dai miei zii, insieme a mia mamma e Josh.

‘’Mamma io vado in camera mia, buonanotte!’’ dissi stampandole un bacio sulla guancia
‘’Va bene amore, buonanotte!’’ rispose ‘’Ah, Anastasia!’’
Mi voltai mentre salivo le scale ‘’Dimmi’’
‘’Mi piace Harry! Potresti invitarlo qui domani, e anche Eva!’’
‘’Va bene mamma, dovrebbe chiamarmi tra un po’, glie lo dico!’’
‘’Brava, ma non stare al telefono con lui fino a tardi!’’
‘’Si mamma!’’ poi corsi in camera mia.

Finalmente potevo togliermi le scarpe.
Tolsi anche il vestito che indossavo, buttandolo nel cesto dei vestiti da lavare, entrai nel bagno che avevo adiacente alla camera e mi faci una doccia veloce.
Quando ebbi finito, iniziai a preparare la valigia; mancava meno di una settimana alla partenza e ancora non avevo fatto nulla.

‘’When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold’’

Mi avvicinai al comodino per prendere il telefono che stava squillando, era Harry.

‘’Ciao’’ dissi
‘’Ciao bellissima!’’ disse lui
‘’Com è andata la giornata in famiglia?’’ chiesi
‘’Snervante per alcuni versi, piacevole per altri! La tua?’’
‘’E’ stato bello rivedere i miei zii, era da un po’ che  non passavo del tempo con loro’’ continuai ‘’Che fai?’’
‘’Parlo con la ragazza migliore al mondo! E tu?’’ a quelle parole arrossii.
‘’Oltre a parlare con il ragazzo più ruffiano e dolce del mondo, preparo la valigia! Anche se non sono così sicura che ci stia tutto in una sola valigia!’’
‘’Io non sono ruffiano!’’ si finse offeso e io risi
‘’Però grazie per aver detto che sono dolce!’’
‘’Dico solo la verità!’’
‘’Comunque, io al momento ho solo tirato fuori la valigia’’ disse lui
‘’E penso di sapere che ti ritroverai l’ultimo giorno a dover fare tutto, giusto?’’
‘’Giusto’’ rise lui
‘’Sei prevedibile Styles!’’
Andammo avanti a parlare di cavolate per mezzora, poi decisi che era ora di sistemare il casino che avevo sul letto e di andare a dormire.

‘’Ora vado’’ dissi
‘’Di già? Va bene baby’’
‘’Ah, un’ultima cosa, mia mamma ha chiesto se domani ti va di venire qui, ha invitato anche Eva’’
‘’Certo! Dille che vengo volentieri! A che ora?’’
‘’Boh, prima di pranzo, quando puoi!’’ risposi io
‘’Va bene, a domani bellissima’’
‘’A domani bellissimo’’
E attaccai.

Ore 22.45

Finalmente avevo finito di sistemare, la valigia era già piena, anche se dentro c’era solo la parte di armadio ‘invernale’, mancava tutta quella estiva ed ero disperata.
Mi sdraiai sul letto fissando il soffitto, quando sentii ancora il telefono suonare.
Risposi senza guardare chi fosse, pensando che fosse ancora Harry che come al solito voleva compagnia non riuscendo a dormire.

‘’Non riesci a dormire eh Styles?’’dissi
‘’Uhm.. Ciao Ana’’ quella voce. Il cuore mi saltò in gola.
‘’Zayn.. cosa..’’
‘’Ieri sera e stamattina non sono riuscito a chiamarti… Ecco volevo farti gli auguri di un felice Natale..’’ la sua voce era instabile, tremolante.
‘’Grazie.. Anche a te’’ risposi con il fiato corto.
‘’Come stai?’’ chiese
‘’B-Bene.. Tu?’’
‘’Mi manchi’’ mi spiazzò.
‘’Anche tu Zayn’’ ammisi. Per quanto non volessi, mi mancava immensamente.
‘’Manca poco’’ continuò
‘’Già’’ concordai
‘’Devo dire che non vedo l’ora, ma non solo per la nostra carriera’’
‘’E per cosa?’’ chiesi
‘’Per rivedere te’’
‘’Zayn, devo dirti una cosa..’’
‘’Prima io Ana! Ho lasciato Perrie, non è lei che voglio.. Mi avevi fatto capire di esserci rimasta male, quando mi misi con lei. Beh ora sono qui, ad aspettare te, perché ti amo Anastasia!’’ disse tutto d’un fiato. Il mio respiro si fermò e le lacrime iniziavano a crearsi nei miei occhi.
‘’Dì qualcosa, ti prego’’
‘’Io.. Zayn perché lo hai fatto? Finalmente avevo un motivo per non sentirmi in colpa a stare con Harry, ero felice e ora tu mi chiami per dirmi che mi ami e che hai lasciato la tua ragazza per me. Anche io ti amo, ma ora è troppo tardi. Ciao Zayn’’ e riattaccai.

Mi coricai sul letto e mandai un messaggio ad Eva:
‘’Mia mamma invita te ed Harry qui domani.
Vieni presto, ti devo parlare urgentemente. Xx’’

La sua risposta arrivò dopo pochi minuti:
‘’Sarò da te per le nove.
Ti voglio bene. Xx’’

Lo lessi poi mi misi a dormire, anche se non fu facile, visto che le parole di Zayn continuavano a rimbombarmi in testa.


26 dicembre 2014
Ore 9.20

‘’Aspetta, cosa?’’ chiese lei sconvolta
‘’Zayn mi ha telefonato, dicendomi che ha lasciato Perrie perché non è lei quella che vuole e che mi ama, io gli ho detto che ha rovinato la mia felicità in poche parole, che lo amo anche io ma che è troppo tardi’’
‘’Quindi gli hai detto di Harry?’’
‘’Si’’
‘’E lui?’’
‘’Non gli ho lasciato il tempo di dire nulla!’’
‘’E’ un bel casino.. come pensi di fare?’’
‘’Io lo amo, ma ora sto con Harry, lui sa come farmi star bene, grazie a lui sono felice’’
‘’Ma sei sicura di riuscire a gestire la convivenza con Harry e Zayn?’’
‘’No, per niente.’’





NOTE DELL'AUTORE:
Ciao a tutte! Spero che il capitolo vi piaccia, pian piano sto riuscendo a far uscire il casino di idee che ho in testa!
Mi è stato chiesto di mettere una foto di come mi immagino anastasia, ma non sono proprio capace di inserirla, quindi vi dico semplicemente il nome dell'attrice che mi immagino come 'Anastasia', cioè Shailene Woodley, quella che ha fatto ''La vita segreta di una teenager americana''!
Prima di lunedì non riesco a pubblicare altri capitoli, chiedo scusa!
Fatemi sapere, se vi va, se vi piace il capitolo!
Un bacione!

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


31 Gennaio 2014

Suonò il campanello, sia mia madre che Josh non erano in casa, quindi corsi giù per le scale e aprii.

‘’Buongiorno bellissima’’ la sua voce così calda e profonda era la cosa più bella da ascoltare a quell’ora del mattino.

‘’Che ci fai tu qui?’’ sorrisi
‘’Avevo voglia di passare del tempo con te’’ disse stampandomi un bacio sulle labbra, poi un altro e un altro ancora.
Chiusi la porta alle sue spalle con un calcio, senza mai staccarmi da lui.

‘’Se hai da fare vado via!’’ sussurrò lasciando una scia di piccoli baci sul mio collo.
‘’Rimani pure’’

Mi prese in braccio e mi portò in camera mia.

 

Erano ormai due ore che eravamo sdraiati sul mio letto, attorcigliati in un modo incomprensibile, prendendoci in giro, giocando e immaginando insieme come si sarebbe stravolta la nostra vita dopo pochi giorni.


‘’Pensi ancora a Zayn in quel modo?’’ chiese lui dopo qualche minuto di silenzio. Era sdraiato accanto a me, mentre giocava con la collana che avevo al collo, quella che mi aveva regalato lui per Natale.
La sua domanda mi lasciò senza parole. Come potevo negare il vuoto che sentivo dentro quando stavo senza Zayn? Ma anche quel sentimento che era cresciuto sempre di più in quei giorni, verso di lui?

‘’Non posso negarlo’’ dissi. Lui si irrigidì.
Mi voltai su un fianco, fino a ritrovarmi faccia a faccia con lui e gli misi una mano sulla guancia, accarezzandola.
‘’Ma da quando ci sei tu, con le tue attenzioni, il tuo amore e la tua dolcezza, lui è passato in secondo piano..’’
I suoi occhi incontrarono i miei, non appena sentì le mie parole.
‘’Quindi vuoi dire che se lui ti dicesse di esser tornato single, tu non andresti da lui?’’ nei suoi occhi riuscivo a leggere speranza.
‘’Lui me lo ha già detto.. Qualche sera fa mi ha telefonato, ha lasciato Perrie perché dice che sono io quella che ama’’ mi fermai, cercando di leggere ancora nei suoi occhi, erano più scuri ora. ‘’Ho scelto te, Harry. E lo rifarei ancora’’
Il suo sorriso si allargò, si mosse, mettendosi sopra di me e baciandomi ripetutamente.

‘’Ti amo, Anastasia’’ disse tra un bacio e l’altro.
‘’Anche io, Styles’’

 

Quella sera andammo in un locale fuori città con Eva, Josh, Niall, Liam, Louis e Mitchie, i quali ci raggiunsero per festeggiare insieme a noi la fine dell’anno.


‘’Ciao scricciolo!’’ disse Niall abbracciandomi.
‘’Ehi, non sono uno scricciolo!’’ finsi di essere offesa, mettendomi a ridere subito dopo.
‘’Si invece! Sei il mio piccolo scricciolo!’’
‘’Allora tu sei il mio grande rompi coglioni!’’ una volta che lo dissi tutti si misero a ridere, Harry compreso che era accanto a me, mentre mi cingeva la vita con un braccio.
‘’Ehi ehi signorina, ma come siamo maleducati!’’ rispose Niall.
Gli risposi facendogli la linguaccia.
Finalmente dopo una fila interminabile eravamo dentro al locale, era molto spazioso e la musica rimbombava già ad un volume spropositato.
Raggiungemmo il privè che avevamo prenotato, facendoci portare i drink che avevamo scelto.

‘’Andiamo a ballare Anastasia!’’ disse Eva, facendomi alzare dal posto in cui ero con Harry.
‘’Vieni?’’ mi rivolsi a Harry.
‘’Preferisco guardarti!’’ rispose facendomi l’occhiolino.

Io, Eva e Mitchie scendemmo le scale, arrivando in pista dove la gente era ammassata, scatenandosi come non mai.
Iniziammo a muoverci a ritmo di musica, ogni tanto mi veniva spontaneo alzare lo sguardo, verso Harry che si godeva la scena bevendo il suo drink dalla ringhiera appena fuori il nostro privè.

Dopo un po’ decise finalmente di raggiungerci e mi misi a ballare con lui, le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi, mentre le mie braccia gli circondavano il collo.

‘’Sai, questo vestito lascia davvero poco all’immaginazione!’’ mi disse nell’orecchio, mentre con le mani percorreva la mia schiena lasciata quasi completamente scoperta da quel vestito argento.
‘’Sei geloso, Styles?’’
‘’Vorrei poterle vedere solo io certe parti di te’’ ammise
Alzai lo sguardo verso il suo e lo baciai.


La serata andò avanti nel migliore dei modi, ormai erano le due passate, così io e Harry decidemmo di rimetterci in macchina per tornare a casa.
Eva, che era stata tutta la sera con Liam, rimase con lui ancora un po’, che poi l’avrebbe riportata a casa.

Quella sera Harry rimase a dormire da me.
Fu la notte migliore della mia vita, lui provò ad andare oltre, ma aveva capito che non ero ancora pronta per farlo con lui, quindi passammo la notte a parlare, fino ad addormentarci abbracciati.

 

1 Gennaio 2015


Ero sveglia da un po' ormai, ma decisi di non alzarmi per non rischiare di svegliare Harry, che mi aveva legata a lui tenendo una gamba e un braccio su di me. Ero rimasta a guardarlo per chissà quanto tempo, senza stancarmene. Aveva un viso così rilassato, angelico.
Si mosse leggermente, capii che era sveglio così iniziai a lasciare tanti piccoli baci sul suo volto, collo e spalla.


"Penso che potrei abituarmi ad un risveglio del genere" disse con la voce ancora impastata dal sonno.

Lo spinsi leggermente, facendo in modo che si stendesse a pancia in su e mi misi a cavalcioni su di lui. Continuai a lasciare innumerevoli baci sulle sue labbra, viso, collo poi passai al suo petto. Mi accorsi solo in quel momento che aveva dormito a petto nudo, ma non mi soffermai molto su quel pensiero.

"Siamo di buon umore oggi eh?" disse lui prendendomi il volto con le mani, riportandomi faccia a faccia con lui.
Risposi con un sorriso, che lui interruppe baciandomi. Era un bacio intenso, passionale e pieno d'amore.
Senza accorgermene mi ritrovai sotto di lui.

"Mh, mi sento di ricambiare il favore" disse.
Poi iniziò a riempirmi di baci come avevo fatto io poco prima.
Scese arrivando a livello della mia pancia, alzò un po' la maglietta che indossavo, fino a lasciar coperto solo il seno, infilandoci però sotto una mano, iniziando ad esplorare il mio corpo.

Con il dito dell'altra mano iniziò a collegare con una linea immaginaria, tutti i piccoli nei che avevo sulla pancia, sui fianchi, braccia e la parte delle gambe lasciata scoperta dai pantaloncini che usavo come pigiama.


"Voglio lasciare un piccolo bacio su ogni singolo neo che caratterizza la tua pelle" la sua voce era profonda e decisa. Sapevo che non era una domanda, ma non avevo nulla in contrario.
Prese il bordo della mia maglietta ormai sollevata, mi guardò come per chiedere permesso e io sorrisi annuendo, subito dopo la sfilò, lasciando completamente scoperto il mio seno, e in fine iniziò quell'esplorazione sul mio corpo, quel dolce momento di intimità solo nostro.


Quella giornata passò veloce, e fu troppo bella per riuscire a credere che fosse vera.

Nel tardo pomeriggio salutai mia madre e Josh. Mia madre pianse come se fosse un addio, portando anche me a piangere.
Presi le valige, ben tre valige, e andai a casa di Harry.
Avevamo deciso che avrei passato la notte da lui, visto che il giorno dopo saremmo partiti per trovarci con Liam e Zayn in aereoporto verso le 4 del mattino.


"Ansiosa?" mi chiese Harry sdraiandosi accanto a me sul suo grande letto.

"Un po', credo sia normale!" risposi

"Non tutte le diciassettenni hanno l'opportunità di trasferirsi in America per inseguire il proprio sogno" continuò lui.

"Non tutte le diciassettenni hanno la fortuna di poter fare questo con al proprio fianco un ventenne così dolce e premuroso!" risposi appoggiando la testa sul suo petto. "A proposito, dovrei chiamare la polizia sai? Sei una specie di pedofilo! Hai vent'anni e stai con una diciassettene!" scoppiai a ridere e lui mi seguì.

"Non ne avresti il coraggio, mi ami troppo!"

"Hai ragione, ti amo troppo!"

Mi diede un bacio sui capelli, poi spense la luce e si mise comodo, stringendomi a se. E così ci addormentammo, insieme, la sera prima di intraprendere quell'avventura che sarebbe stata la NOSTRA avventura.



NOTE DELL'AUTORE:
Ciao a tutti, scusate per l'enorme ritardo, ma diversi problemi famigliari e scolastici
Allora, questo capitolo è interamente dedicato al rapporto tra Anastasia e Harry, l'ultimo diciamo prima della loro partenza e di intraprendere questa grande ''avventura'', vi è piaciuto? Fatemelo sapere con una recensione.
Appena mi sarà possibile metterò il sesto capitolo, se mi impegno, forse domani sarà vostro!
State crescendo lentamente, e ogni volta che il numero delle visite si alza, il mio cuore rischia di esplodere!
Vabene vi lascio in pace! Un bacione!
Giuli



 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


"Anastasia. Svegliati siamo arrivati!"

Sentivo la sua voce che mi chiamava, dopo un po' riuscii ad aprire gli occhi e stiracchiarmi. La schiena mi faceva malissimo, la posizione che avevo assunto nelle ultime tre ore di volo, dopo che avevo preso dei tranquillanti per via del mio terrore per gli aerei, mi aveva letteralmente distrutto schiena e collo.

Barcollando un po' ancora assonnata scesi dall'aereo tenendomi saldamente ad Harry.
L'aria fredda di Seattle mi fece riprendere, così riuscii a prendere le valige e salutare i fan che ci stavano aspettando appena fuori l'aereoporto.

Io e Zayn rimanemmo stupiti dal numero elevato di persone che erano li solo per noi, passammo circa un'ora a fare foto e firmare autografi.


"Vi siete finalmente messi insieme?" ci chiese una ragazza, con fare speranzoso, mentre le firmavamo quel piccolo diario che ci aveva dato.

Il mio sguardo passò da Zayn visibilmente imbarazzato, e Harry che cercava di non far trasparire la sua gelosia.

"No, non stiamo insieme" dissi poi alla ragazza fingendo un sorriso.


Dopo poco le guardie del corpo e Simon, che era diventato il nostro Manager ufficiale, ci dissero che era ora di andare.

Salimmo su un furgoncino nero con i vetri oscurati salutando un l’ultima volta i nostri fan, il viaggio durò poco meno di mezzora, poi arrivammo davanti a quella che sarebbe stata la nostra casa.

Era una villa a due piani collocata poco fuori Seattle. Dire che era grande era un eufenismo.

Al suo interno vi erano cinque camere con bagno integrato distribuite sul piano superiore della casa, mentre al piano inferiore vi erano una sala 'musica' con un pianoforte, due chitarre e diversi microfoni, un salone enorme con tre divani e un televisore grande quanto metà muro con tanto di porta finestra che dava sul giardino mozzafiato, e in fine una cucina abitabile.


"Wow" dicemmo all'unisono guardandoci attorno.

"Io vado a scegliere la camera!" dissi dirigendomi verso le scale.

"Perchè devi sceglierla prima tu?" disse Liam facendo il finto serio.

"Perchè sono l'unica femmina" gli feci la linguaccia e salii.

Scelsi la camera con una portafinestra che copriva interamente una delle pareti, dando a un balcone con vista mozzafiato.
Decisi di farmi una doccia per riprendermi dopo quel viaggio a dir poco infinito, così scesi le scale per prendere le valige.

‘’Mi aiutate?’’ dissi facendo gli occhi dolci guardando i tre ragazzi che si erano già buttati sui divani, indicando con la mano le tre enormi valige che mi ero portata dietro.

Liam si alzò subito sorridendomi, prendendo la prima valigia, poi Harry lo seguì, dandomi un bacio prima di portare sopra la seconda valigia.
Non aspettai nemmeno che Zayn venisse ad aiutarmi, e presi l’ultima valigia rimasta. Era davvero pesante e a stento riuscii a sollevarla.

‘’Lascia, faccio io!’’ mi disse lui poi prendendomela dalla mano senza rivolgermi uno sguardo.

Ero appena uscita dal bagno con un asciugamano che mi copriva il corpo ancora bagnato, feci per prendere i vestiti che precedentemente avevo appoggiato sul letto e sentii bussare.

‘’Piccola sono io’’ riconobbi la sua voce e gli dissi di entrare.
‘’Se vuoi ti lascio finire’’ continuò dopo avermi vista con quel semplice asciugamano
‘’No tranquillo, ho quasi fatto! Aspettami qui!’’ gli dissi spingendolo leggermente, facendolo sedere sul letto, gli stampai un bacio e tornai in bagno con i vestiti che avevo preso.

Ero ancora in bagno che mi truccavo e asciugavo i capelli, Harry era appoggiato allo stipite della porta.

‘’Ho scelto la stanza qui di fianco, Zayn quella di fronte alla tua e Liam quella di fronte alla mia’’ rispose poi alla mia precedente.
Annuii semplicemente.
‘’Tu vieni così all’intervista?’’ gli chiesi guardandolo
‘’Cosa c’è che non va?’’
‘’Hai la maglietta sporca’’ indicai la piccola macchia e mi misi a ridere
‘’Vado a cambiarmi allora!’’
Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò, tornando poco dopo indossando un Jeans nero attillato e un maglione color crema.
‘’Vado bene così?’’ disse facendo un giro su se stesso.
‘’Sei bellissimo! Ora andiamo’’ dissi finendo di infilarmi gli stivaletti.
Appena mi alzai mi diede una pacca sul sedere e io protestai, mettendomi a ridere subito dopo come una cretina.

Una volta scesi in salotto vidi Liam già pronto che guardava fuori dall’enorme portafinestra, era così concentrato sui suoi pensieri che non si accorse della nostra presenza, feci segno a Harry di fare silenzio, poi corsi verso Liam e gli saltai sulle spalle. Perse l’equilibrio e cademmo a terra.
Harry continuava a guardarci divertito, mentre Liam si lamentava del fatto che ero seduta su di lui.

‘’Sai, vorrei respirare’’ disse ridendo
Mi alzai e gli diedi un bacio sulla guancia, tornando verso Harry.
Zayn stata scendendo le scale e mi soffermai a guardarlo. Indossava jeans blu scuri, una maglietta bianca che gli fasciava alla perfezione il suo fisico con un maglioncino del medesimo colore dei pantaloni tenuto aperto.
Distolsi l’attenzione da lui infilandomi il giubbino, per poi dirigermi fuori casa seguendo Harry e Liam.
‘’Ana’’
Mi voltai ‘’Dimmi’’
‘’Possiamo, ecco.. fare finta di niente, essere amici?’’ chiese lui imbarazzato
Senza dir nulla lo abbraccia, dandogli anche un lieve bacio sulla guancia. Quando mi staccai gli sorrisi annuendo ancora una volta.
Appena saliti sul furgoncino, mi sedetti accanto a Harry che mi guardava.
‘’Che c’è?’’ chiesi
‘’Tu sei mia’’ disse poi rubandomi un bacio intenso sotto gli occhi di tutti i presenti.
‘’Tua’’ sorrisi.

SPAZIO DELL'AUTORE:
Ciao a tutte! Finalmente sono riuscita a mettere anche il sesto capitolo! Spero davvero che vi piaccia, anche se è un po' corto.
Volevo avvisarvi che più avanti userò diverse canzoni prese dai tre album dei nostri Ragazzi, gli One Direction, usandoli come le canzoni scritte dai protagonisti della storia.
Poi volevo dirvi anche altre due cose:
1. Credo di non riuscire a pubblicare il prossimo capitolo questa settimana, quindi per facilitare le cose sia a me che a voi, ho deciso che pubblicherò capitoli ogni LUNEDI e se riesco anche qualche altro giorno, ma fondamentalmente al lunedi;
2. Volevo ringraziarvi moltissimo perchè siete in molti che leggono questa storia e sono cresciute pure le recensioni, vi adoro davvero e se non fosse per voi probabilmente avrei già troncato la storia.

Okay la smetto e vi lascio in pace. Un bacione a tutte, alla prossima,
Giuli

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


6 Gennaio

Ero in cucina a preparare il pranzo con Eva che mi faceva compagnia su Skype, Zayn e Harry erano in sala a guardare una partita di calcio mentre Liam era in camera sua, al telefono con Lola.

"Mi fai venire fame!" Disse Eva ridendo.
"Una cucina ce l'hai anche tu sai?"
"È troppo lontana" rispose subito e mi misi a ridere scuotendo la testa.
"Parlando di cose serie" continuò lei "come va con Harry e Zayn?"

Le feci segno di aspettare, mi sporsi dalla porta per assicurarmi che fossero distratti e non potessero ascoltare la nostra conversazione, poi chiusi la porta e tornai a sedermi sullo sgabello.

"Al momento bene, sembrano esser diventati amici, anche se Harry è molto possessivo nei miei confronti" risposi
"Cioè?"
"Ad esempio, se io è Zayn siamo seduti davanti alla televisione che ridiamo, lui si mette di fianco a me e mi si 'avvinghia'" mimai le virgolette "come per dimostrare che io sono sua"
"Credo sia insicuro. Lui sa che provi qualcosa per Zayn, anche se stai con lui e lo ami; e credo che questa consapevolezza lo porti a comportarsi così"
"Wohoo e questa saggezza da dove esce?" Dissi. Ci mettemmo a ridere poi venimmo interrotte da Liam, che entrò completamente assorto nei suoi pensieri, avvicinandosi al frigo e prendendo da bere.

"Ehi Bro che succede?" Gli chiesi
"Lola" rispose con aria avvilita
"Vieni a parlare con la tua migliore amica!" Dissi facendogli segno di sedersi accanto a me
"E con Eva"disse lei come per ricordarci della sua presenza.
"Ciao Eva" disse lui, poi cominciò a raccontarci di quanto gli mancasse la sua ragazza e della sorpresa che aveva in mente di fargli.

"Tra un mese è un anno che stiamo insieme, e ho in mente una sorpresa da farle, ma ho bisogno del tuo aiuto!"
"Dimmi tutto"
"Vorrei che mi aiutassi a convincere Paul a darci un fine settimana libero, così posso prendere un volo per Londra e farmi trovare davanti al negozio in cui lavora, nell'orario di chiusura" disse
"Che dolce" disse Eva con voce sognante
"Farò del mio meglio per convincere Paul!" Continuai io, per poi riportare la mia attenzione ai fornelli, dove la pasta era ormai cotta.
"Liam puoi andare a chiamare quei due fannulloni? È quasi pronto!" Gli dissi, lui scomparì dopo poco oltre la porta e io salutai Eva, finendo di condire la pasta e impiattarla.

"Si vede che tua nonna è italiana! Ti ha insegnato bene a cucinare!" Disse Zayn con la bocca piena.
"Finisci di masticare prima di parlare, Zayn" risi.



Ero in camera mia, stesa sul letto a pancia in giù, mentre scrivevo una bozza per una nuova canzone. In quel momento entrò Zayn.

"Ehi!" Disse entrando
"Ehi" risposi continuando a pensare osservando il foglio scarabocchiato che avevo davanti
"Che fai?" Chiese
"Non mi convince molto, e non so nemmeno che musica potrebbe starci bene" feci una pausa "Sai, stavo ripensando alla prima volta che ci siamo esibiti insieme" lo guardai
"A Thousand Years" i suoi occhi erano sognanti, si vedeva che stava ripensando al passato "è passato così poco tempo, ma allo stesso tempo, così tanto! Sono successe troppe cose in una volta sola" continuò
"Già, penso anche io.."
"Dai, fammi vedere" allungò il braccio e io gli consegnai il foglio malconcio.
Lo scrutò per qualche minuto, poi sorrise e uscì dalla camera.
"Ma che fai?" Urlai per farmi sentire.
Dopo poco tornò con la chitarra in mano e si sedette sul letto, mi misi accanto a lui.
Accordò la chitarra a suo piacere, poi iniziò a cantare, facendomi segno di seguirlo.



So your friends been telling me
You've been sleepeng with my sweater
And that you can't stop missing me
Bet my friends been telling you
I'm not doing much better
Cause i'm missing half of me
And being bere without you
It's like i'm walking up to
Only half a blue sky
Kinda there but not quite
I'm walking round with just one shoe
I'm half a heart without you


Finimmo di cantare quel breve pezzo che ero riuscita a scrivere con un minimo di continuità, il mio sguardo era fisso nel suo, fino a quando, non so nemmeno io il come e in quanto tempo, le sue labbra non furono sulle mie.
E mi sentivo come quando da piccola sognavo il principe azzurro, come quella sensazione che viene narrata nei libri e nei film, nelle storie più romantiche. Il mio stomaco era sottosopra, la mia mente offuscata e il mio cuore, oh il mio cuore stava esplodendo d'amore.
Dopo qualche secondo riuscii a realizzare e mi staccai da lui, nonostante il piacere che provavo baciandolo.
Tornai alla realtà e mi trovai Harry davanti alla porta, con gli occhi puntati su di me che esprimevano delusione, tristezza ma nonostante questo, altro amore. NOTE DELL'AUTORE: Ciao a tutte, ho sudato non so quante camice, ma ce l'ho fatta! Ho già quasi finito anche il capitolo numero 8, che forse, e dico forse, pubblicherò in anticipo! Spero davvero che vi piaccia! Non credo manchino molto capitoli alla fine, forse 5 o pochi di più! E dico di nuovo che la fine non sarà 'bella'. Bene ora vi lascio che ho sonno! Alla prossima splendori Un bacione Giuli

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***



Harry era immobile a guardarmi, Zayn anche.
L'ansia dentro di me stava crescendo. Ancora una volta stavo facendo del male a una persona che amo.


_FLASHBACK_

Ero in macchina con mio padre, era venuto a prendermi alla centrale di polizia dopo che mi avevano portata lì per una gara illegale con motociclette.
"Sei una delusione" continuava a ripetere.
"Non ti meriti nulla, non ti meriti il mio amore e quello di tua madre, ingrata" urlò. Non ci vidi più, dopo mesi gli dissi ciò che pensavo davvero, ma nel peggiore dei modi possibile.
"Non ti chiedi perché sono diventata così? Non pensi che forse è colpa tua? Non ci sei mai" piansi, urlando a gran voce quei pensieri orribili "Da quando hai cambiato lavoro non ci sei mai, e quando ci sei mi tratti di merda. Non ti va mai bene niente! Non sei più mio padre da mesi ormai, perché non ti comporti più da tale! IO TI ODIO!"
Lui mi fissava, gli occhi gli si riempirono di lacrime, io capii di aver sbagliato, ma prima che riuscissimo a dire qualcosa, un camion ci travolse.

Mi svegliai, ero stesa su un prato. Avevo male ovunque ma non me ne preoccupai, mi alzai immediatamente sentendo la testa pulsare, in cerca di mio padre. L'auto era capovolta, distrutta.
"Papà" gridai, per poi corrergli incontro.
Era steso accanto all'auto, circondato da sangue. Non si muoveva.
"Papà! Ti prego papà svegliati!" Le lacrime stavano rigando il mio volto, i singhiozzi mi facevano faticare a respirare. Provavo un dolore al petto, dritto al cuore, una fitta che solo il senso di colpa sapeva far venire.
"Papà no! È tutta colpa mia! Ti prego papà, non dicevo davvero, svegliati ti prego, apri gli occhi ho bisogno di te"
Sentivo in lontananza le sirene dell'ambulanza, si facevano sempre più vicine.
Quando furono arrivati, guardai quei due uomini, dovevano essere i paramedici, certamente.
"Aiutatelo vi prego!" Sussurrai. "Salvatelo, lui è tutto per me."
Mi sentii afferrare per le spalle, mi stavano sottraendo a lui.
E ancora una volta urlai, gli urlai di aver mentito, era la mia rabbia a parlare, io lo amavo, era tutto per me, il mio eroe. Glielo urlai ancora, e poi ancora una volta, fino a quando non vidi partire la prima ambulanza con lui all'interno.

_FINE FLASHBACK_


Passai il mio sguardo da Harry a Zayn un'ultima volta, mi alzai di fretta dal letto correndo via.
Cosa c'era in me di sbagliato?

Erano ore ormai che ero seduta su quel prato, la luce del sole si faceva sempre più fioca.
Ero riuscita a trovare un po' di tranquillità osservando il panorama che avevo davanti e qualche bambino che giocava in compagnia dei suoi genitori, ricordandomi ancora una volta quanto mi mancasse mio padre.
Era stato logico, fin dall'inizio, che i sentimenti che provo nei confronti di Zayn siano molto forti, ma per qualche motivo, ho preferito fare l'egoista ancora una volta.
Ho pensato a ciò che poteva essere un bene per me e soltanto per me, mettendo in un angolino remoto del mio cervello la consapevolezza di quanto avrei fatto soffrire quei due ragazzi che erano riusciti a trovare in me qualcosa di buono.
E proprio quella domanda continuava a ripetersi nella mia mente: che cosa hanno trovato in me?
In me stessa non trovavo proprio nulla di buono, ero solo capace di far soffrire le persone e di rovinare tutto.

Il telefono iniziò a vibrare nella tasca dei miei jeans, lo presi e subito risposi.
"Ana, che succede?" Chiese lei preoccupata.
"Ti hanno detto loro di chiamarmi, vero?" Le chiesi, sentendo di nuovo le lacrime crearsi nei miei occhi
"Hanno detto che sei scomparsa da ore e che non rispondi quando sono loro a chiamarti"
"Non so che cosa fare Eva" ed ecco che ricominciai a piangere
"Perché non provi a calmarti e non mi racconti che cosa è successo?" La sua voce era dolce, compassionevole.
Le raccontai ciò che era successo.
"Lo sapevo! Oddio finalmente vi siete baciati! Come è stato? Bacia bene? Ma che domande, penso di si" continuava a fare domande per poi rispondersi da sola e non potei che sorridere, oh Eva quanto mi manchi, pensai.
"Allora, cosa hai provato?" Tornò seria, dopo che l'ebbi ripresa.
"Non ho mai provato nulla di simile"
"E allora perché non sei con lui ora? O da Harry a dirgli ciò che provi davvero?"
"Non è così facile! In questo tempo in cui sono stata insieme a Harry, ho capito che lui sembra fatto apposta per me! Se io in questo momento dovessi scegliere uno dei due, non saprei chi scegliere, provo la stessa cosa per entrambi"
"Prenditi una pausa da Harry, e da Zayn, stai da sola per quanto ti sarà possibile, so che riuscirai a capire!" 
Rimasi in silenzio.
"Non mi piace sentirti così! Dai tesoro, tra pochi giorni è anche il tuo compleanno, non puoi passarlo piangendo"
"Quest'anno non mi va di festeggiare. Tu non ci sei, mamma e Josh nemmeno.."
"Ma.."
"No" la interruppi "Devo andare ora, si è fatto tardi. Grazie Eva, sei indispensabile come sempre."
"Di nulla tesoro."
"Mi manchi" dissi
"Anche tu, ogni giorno di più"
Ci salutammo e riattaccai.
Guardai un ultima volta il cielo e quel laghetto, poi presi il coraggio e tornai a casa. NOTE DELL'AUTORE: Eccomi qui bellissime! In super anticipo come promesso! In questo capitolo scopriamo qualcosa sul passato della nostra Anastasia. Cosa deciderà? Zayn o Harry? Secondo voi? Sono curiosa di sapere cosa pensate e come sperate che continui! Colgo l'occasione per ringraziarvi, state aumentando e ne sono felicissima! Ora vado, devo andare in ospedale D: Alla prossima, Giuli

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


21 Gennaio

La luce che filtrava dalla finestra mi svegliò, era ancora presto ma come succedeva da settimane ormai, dormivo poco, troppo poco.
Mi alzai svogliatamente e andai in bagno e mi soffermai a guardarmi riflessa nello specchio. Occhi gonfi e contornati da occhiaie violacee, labbra rotte, capelli arruffati e aspetto totale trasandato.
A tutti stavo facendo credere di star bene, o almeno non così male, i pensieri e i ricordi mi stavano uccidendo, rendendomi impossibile andare avanti.
Pensavo e ripensavo alla scelta che avrei dovuto fare, Zayn? Harry? O nessuno dei due? Era tutto così dannatamente difficile.
Harry aveva capito quando gli chiesi del tempo per pensare, qualche settimana prima. Ma ancora non avevo capito ciò che volevo davvero.
Mi pettinai e stirai i capelli, misi quintali di correttore per occhiaie, colorai le guance pallide con fondotinta, misi mascara sulle ciglia e un gloss sulle labbra per dagli colore, rendendomi quanto meno presentabile, odiavo farmi vedere trasandata.
Tornai in camera, mi sedetti sul letto e presi il telefono.
C'erano una ventina di messaggi, nonostante fossero solo le otto e trenta del mattino.
Li aprii ed erano tutti auguri di buon compleanno.
Ero anche riuscita a dimenticarmi del mio compleanno.
Sbuffai e feci una risatina nervosa, è decisi di scendere a fare colazione.
Ero distratta, come al solito.
Entrai in cucina scorgendo una figura affianco ai fornelli, salutai senza nemmeno alzare lo sguardo.

"Buongiorno" dissi voltandomi di spalle alla figura. Mi fermai di colpo, capendo chi fosse.
Quando mi voltai, sul suo viso comparve un enorme sorriso, urlai dalla sorpresa e corsi tra le sue braccia, lasciando che un'altro piango isterico iniziasse.

"Mamma" balbettai "mi sei mancata così tanto"
"Oh tesoro mio, anche tu! Questi ultimi giorni sono stati una tortura per me. Sentirti star male e non poterti nemmeno dire di questa sorpresa!"
"Non importa! Mi basta che tu sia qui!"
Persi altri dieci minuti abbondanti tra le sue braccia, per realizzare che lei fosse davvero li, poi mi accorsi della colazione che aveva preparato.
"Mangia tesoro, sei dimagrita tantissimo! Mangi vero?" 
Eccola li, la mamma apprensiva che tanto amavo.
Le rivolsi un sorriso poi mi misi a mangiare.

"Anastasia stai bene? Ti ho sentita urlare e..." Disse Liam entrando
"Si sto bene! Ma ho urlato un quarto d'ora fa! Se fossi stata davvero in pericolo, non mi avresti salvata!" Dissi ridendo
"Tu che ridi? Oh Anastasia mi è mancata la tua risata!" Mi abbracciò
"Buon compleanno piccola!" Disse poi.
Con Liam parlavo di tutto, ed era al corrente di quello che provavo, anche se non sapeva delle notti insonni o dei pianti notturni. Era il mio migliore amico, e per questo sapevo che aveva intuito come stessi davvero, solo che per cortesia e per non farmi sentire a disagio, si faceva bastare ciò che gli dicevo.

Dopo qualche minuto, sentii delle risate provenire dal salotto.

"Chi c'è di la?" Chiesi rivolta a mia madre e Liam.
"Perché non vai a vedere?"

Mi affacciai dalla porta, e non appena mi vide mi corse addosso ma perdemmo l'equilibrio e cademmo a terra!

"Sei sempre molto delicata tu eh!" Dissi
"ANASTASIA" urlò ancora rimanendomi abbracciata.
"Eva, mi stai schiacciando"
"Non mi importa, non ti abbraccio da   Tre settimane"

Dopo un po' riuscii a staccarmi e ad alzarmi, e finalmente vidi Josh, erano tutti lì per me e dopo una settimana riuscivo a ridere.
Ma nonostante questo, la mia mente continuava a chiedersi dove fossero Harry e Zayn, quando si sarebbero svegliati, quando si sarebbero ricordati del mio compleanno.

Passammo circa due ore insieme, a ridere e scherzare, ero anche rimasta un po' sola con Eva e avevo avuto modo di parlarle di come stessi e come fossi stata nei giorni precedenti, ricominciando a piangere, ricevendo quell'abbraccio che desideravo da tempo.
Harry ci raggiunse dopo circa un'ora, ma di Zayn neanche traccia.

Mi avvicinai a Liam.
"Sai dove è Zayn?" Gli chiesi sottovoce
"È uscito questa mattina presto, troppo presto. Mi ha svegliato verso le sei" si lamentò. Annuii, per poi tornare a bearmi della presenza della mia famiglia.



"Che ore sono?" Chiese Eva
"Le 17,30" rispose Liam dalla cucina
"COSA? Ma è tardissimo! Anastasia corri su a prepararti! Anche voi!" Si rivolse prima a me e poi agli altri.
Mia madre e Josh andarono nelle camere degli ospiti nelle quali si esano sistemati, Liam ed Harry nelle loro rispettive camere, mentre Eva mi trascinò in camera mia.

Attaccato all'armadio c'era un vestito blu notte mono spalla.
"E quello?" Le chiesi indicandolo
"È il mio regalo!" Rispose sorridendomi
La abbracciai, poi mentre lei si faceva una doccia, rispondevo ai numerosi tweet che i fan mi mandavano.
Nella home notai un tweet di Zayn: "surprise are ready! xx" 
Un sorriso mi spuntò sul viso e proprio in quel momento Eva fece capolino davanti a me.
"E quel sorriso?" Chiese
Le feci leggere il tweet.
"Speriamo funzioni!" Disse
Non mi lasciò il tempo di chiederle spiegazioni che mi spinse in bagno, subito dopo essermi fatta la doccia iniziò a truccarmi e ad acconciarmi i capelli.
Mi trucco in blu, riprendendo il colore del vestito.
Mi fece una crocchia ben fatta con una treccia come rifinitura.
Dopo due ore eravamo pronte entrambe e scendemmo.
Il vestito mi arrivava fino ai piedi, dove indossavo delle decoltè ovviamente blu. Eva indossava un vestito rosso senza spalline con lo scollo a cuore, anche il suo vestito arrivava ai piedi. Era truccata impeccabilmente e la chioma riccioluta le cadeva solo una spalla.
In salotto ci stavano già aspettando Liam, Josh e mia mamma.
Liam e Josh indossavano uno smoking nero, Josh con la cravatta, Liam con il papillon.
Mia madre indossava un tubino nero,  con decoltè nere. I capelli piastrati alla perfezione, lasciati completamente liberi. Non sembrava nemmeno una donna ci cinquantacinque anni!

"Wow sorellina, sei fantastica!" Disse Josh facendo poi un fischio di approvazione e abbracciandomi.
"Ehi Josh, prova a rovinare il mio capolavoro e ti uccido!" Disse Eva.
Mi misi a ridere e feci per voltarmi.
Harry stava scendendo le scale con un mazzo di rose in mano. Anche lui indossava uno smoking ma a differenza degli altri, aveva la giacca aperta e i primi tre bottoni della camicia erano slacciati.
Quando mi arrivò davanti mi porse le rose e mi diede un bacio sulla guancia.
"Ancora una volta, auguri principessa!" La sua voce era calda, profonda e subito mi fece irrigidire.
Poi scacciai via quei dubbi che di nuovo stavano invadendo la mia mente, la mia tranquillità. 

Uscimmo di casa e salimmo su una limousine.
"Mi volete dire dove stiamo andando?" Chiesi
"No!" Rispose Eva secca. Mia madre mi rivolse uno sguardo dolce, pacifico.
"Quanto è distante?" 
"Un paio di ore!" Rispose Liam.
Sbarrai gli occhi.
Dove diamine mi stavano portando?
Ma la domanda che continuava a tormentarmi era dove fosse finito Zayn.
Dopo più di due ore eravamo quasi arrivati.
Avevo capito che eravamo vicino alla costa, ma le domande che ponevo non ricevevano risposta.
Mi stavo agitando senza nemmeno saperne il motivo.
Continuavo ad osservare il paesaggio dal finestrino, fino a quando la limousine non imboccò una strada che portava ad un enorme villa che dava sul mare.
Avete presente quelle ville che fanno vedere nei film? Quelle dei super miliardari? Ancora più grande e lussuosa.
Al suo esterno vi erano parcheggiate tantissime macchine, e molta gente si stava affrettando ad entrare.

"Ora devi mettere questa" disse Eva porgendomi una fascia nera
"Poi rovino il tuo 'capolavoro'" mimai le virgolette.
La sua fronte si corrugò, stava riflettendo.
"Harry ha le mani abbastanza grandi da poterti coprire gli occhi senza rovinare il tutto!" Disse poi.
Guardai Harry e mi misi a ridere scuotendo la testa.
Scendemmo dall'auto e Harry si posizionò dietro di me, coprendomi gli occhi, mentre io mi tenevo a mio fratello che mi guidava verso la casa, poi su per una scalinata.
Il brusio delle voci si faceva sempre più intenso, poi il silenzio regnò di colpo, mi fecero sedere su una sedia, o una poltrona, non ne ero certa.
Harry continuava a tenermi le mani sugli occhi, mentre una voce fin troppo familiare iniziò a parlare al microfono.
"Vi ringrazio tutti per essere qui questa sera per festeggiare la nostra Anastasia!" Disse, poi una base musicale partì e gli occhi iniziarono a pizzicare.
Le mani di Harry si allontanarono, permettendomi di osservare Zayn che cantava la canzone che avevo iniziato a scrivere, che poi aveva detto di voler terminare.
Ero circondata da centinaia di persone, riconobbi numerose persone famose, ma decisi di preoccuparmene in seguito.


Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be
And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them end lessly
I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you (oh, It's you)
They add up to, I'm in love with you
And all these little things

You can't go to bed
Without a cup of tea
And maybe that's the reason
that you talk in your sleep
And all those conversations
are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me

I know you've never loved
the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me...

I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things

You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you
Maybe you'll love yourself
like I love you, oh

I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things

I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true, It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all your little things.


La musica finì, le lacrime ormai rigavano le mie guance.
Mi voltai verso Harry che era accanto a me, mi cinse la vita con un braccio.
"Vai da lui! È quello giusto per te!" Mi sussurrò nell'orecchio.
Lo guardai un ultima volta per ringraziarlo di tutto, poi tornai con lo sguardo verso Zayn che mi guardava nervoso.
Con un movimento molto goffo mi sfilai le scarpe e mi misi a correre verso il palchetto sul quale si trovava, la gente si spostò ai lati per lasciarmi passare.
Lui scese dal palco e mi accolse tra le sue braccia quando gli arrivai addosso.
La gente presente applaudì, io piangevo tra le sue bracci fregandomene di tutto e di tutti, ero felice e finalmente avevo capito.
Finalmente mi ero resa conto di quanto avessi sbagliato sin dall'inizio a non voler stare con lui.
Ascoltandolo cantare quella canzone, la nostra canzone, avevo sentito ciò che sentii la prima volta che lo sentii cantare.
Il mio cuore stava letteralmente esplodendo d'amore.
Mi staccai leggermente e lo guardai negli occhi.
"Buon compleanno piccola!" Disse
Sorrisi, per poi posare le mie labbra sulle sue.
Ed eccolo li, quel salvagente che mi era stato buttato da tempo, ma che solo in quel momento avevo capito mi fosse indispensabile. NOTA DELL'AUTORE: Ciao a tutti! Allora eccomi qui con il capitolo numero nove, è più lungo del solito, AMATEMI! Non riuscivo più a smettere di scrivere ahahaha allora, ho una bella/brutta notizia (dipende dai punti di vista): penso manchino pochi pochi capitoli alla fine della storia! Sto cercando di rimandare la fine ma più di tanto non ci riesco! Colgo l'occasione per ringraziarvi di cuore, in tanti state leggendo la storia e beh, ne sono felicissima! Ora scappo! Alla prossima, Giuli!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Ero a quella festa da ormai qualche ora, era assurdo quante persone fossero state invitare, e incredibile il fatto che Zayn, Harry, Eva e Liam, stessero organizzando tutto da settimane!
Mi presentarono artisti di alto calibro come Madonna e Ed Sheeran, erano venuti anche Demi e Simon, con i quali avevo chiaccherato a lungo.
Eva aveva anche organizzato una specie di spettacolo, dove Ed e Demi si esibirono, seguiti da me e Zayn che cantammo due delle canzoni che avevamo finito di scrivere per l'album che avremmo pubblicato dopo poco più di un mese.
Cominciavo a sentir caldo, così mi congedai dalle persone con cui stavo parlando e mi diressi sull'enorme balconata che dava sulla costa.
Il cielo era limpido e le stelle vi brillavano, il vento freddò mi fece sentire subito meglio. Mi appoggiai con i gomiti sul parapetto e iniziai a sorridere istintivamente. Non capii subito quale fosse il motivo, il bacio con Zayn, la sorpresa che mi avevano organizzato o lo splendido paesaggio che avevo davanti che poteva trasmettere pace e tranquillità anche alla persona più agitata di questo mondo, ma questa domanda svanì nel nulla quando mi sentii abbracciare da dietro.
Un profumo di vaniglia si impossessò dei miei sensi.
Mi diede un bacio su una guancia, poi mi girai arrivandogli faccia a faccia e allacciandogli le braccia attorno al collo.

"Grazie! È davvero tutto fantastico! E la canzone? Sei stato meraviglioso" dissi sorridendo.
"Questo ed altro per te, bellissima!" 
Posai nuovamente le labbra sulle sue, sentendo il mio stomaco ribaltarsi come la prima volta che mi baciò. Non saprei dire quanto durò quel bacio, ma non mi ero mai sentita così bene.
Quando ci staccammo, fissò i suoi occhi color cioccolato nei miei.
"Vuol dire che hai fatto la tua scelta?" Chiese dolcemente.
Gli lasciai un bacio leggero sulle labbra, seguito da un altro, poi lo presi per mano, incrociando le mie dita alle sue.
Ci guardammo per qualche secondo sorridendoci, poi entrammo, godendoci quella festa fino a notte fonda.


3 Febbraio

Cominciai ad avere caldo, senza aprire gli occhi mi resi conto che Zayn stava dormendo accanto a me, o meglio, sopra di me.
Mi teneva stretta a se con una gamba e con un braccio, come se avesse paura che io scappassi da lui.
Cercai di muovermi lentamente senza svegliarlo, allungandomi verso il telefono che aveva iniziato a vibrare, si mosse e cambiò posizione senza svegliarsi, lasciandomi libera di alzarmi e andare in bagno per rispondere.

"Pronto mamma!" Dissi
"Ciao tesoro, scusa se ti chiamo così presto" 
"Tranquilla, mi ero appena svegliata! Cosa succede?"
"Poco fa, si è presentata a casa una donna che cercava te e Josh, si chiama Sophia" la sua voce era ridotta a un filo, capii che aveva pianto.
"Qual'è il punto?"
"Aveva con se una bambina, di quasi tre anni e..." Si bloccò
"Mamma" la incitai. Una parte del mio cervello pensava che avesse a che fare con mio padre, ma cercai di convincermi che non fosse così.
"La bambina si chiama Allie, ed è vostra sorella" iniziò a piangere, un pianto pieno di singhiozzi. Il mondo mi crollò sotto i piedi, la mia mente tornò a due anni e mezzo prima. Non andava via per lavoro, non tornava tardi tutte le sere e non andava fuori all'alba alla mattina soltanto per lavoro. Si stava facendo una nuova vita, lontana da me, da Josh e da sua moglie. Una vita nella quale evidentemente non ci voleva. Ma perchè? Perché non ce ne aveva parlato? Perché continuava a fingere?
Tentai in qualche modo di essere lucida, non volendo far star peggio mia madre, nonostante il mio cuore si fosse rotto in mille pezzi.

"Che cosa vuole quella donna? E perché proprio ora?" Chiesi in modo secco.
"È qui, ora. Parla con lei" non mi lasciò modo di obbiettare in qualche modo, passando il telefono a quella donna.
"Ciao, Anastasia" disse, aveva una voce dolce, all'apparenza.
"Che cosa vuoi da noi?"
"Capisco che tu mi odi, non mi aspetterei diversamente, ma ti prego, permettimi di conoscerti, permetti ad Allie di conoscere sua sorella"
"Perché proprio ora?"
"Allie qualche mese fa ha iniziato a chiedere di suo padre, non vedendosene uno davanti, come dovrebbe essere normalmente! Comincia a capire che le manca un padre."
"Perché dovrei fare questo per te? Hai rovinato la mia famiglia. Ora finalmente riesco a dare colpa ad altri per la morte di mio padre" spinsi di più sulle ultime due parole. "E non solo a me stessa"
La donna iniziò a piangere ma poco me ne importò.
"Me ne sto incolpando da quando è successo" disse "non sapevo avesse figli e che fosse sposato, all'inizio. Me lo disse quando rimasi incinta di Allie. Non ne fu subito felice del nuovo figlio che avrebbe avuto, sopratutto dopo essersi reso conto dell'errore che aveva fatto. Ero un errore e lo sono ancora, lo so" spiegò lei con calma. "Non volevo rovinare la tua famiglia, Anastasia. Parlava così bene di te, era molto fiero di ciò che stavi diventando."
Il mio pianto si fece sempre più intenso, non sapevo che altro dire.
"Procurerò dei biglietti aerei e una camera in un albergo per te e tua figlia. Lo faccio solo per mia sorella." Dissi. Le chiesi poi di lasciarmi un recapito telefonico e riattaccai.
Mi lasciai cadere contro il muro, lasciando spazio a tutto il dolore che stavo provando. 

"Perché papà? Perché ci hai fatto questo?" Sussurrai tra me e me.

D'un tratto la porta si aprì e lo sguardo preoccupato di Zayn si posò su di me. Fece per parlare, ma gli feci segno di non dire nulla.

"Stringimi forte, mi serve solo questo" e dopo le mie parole, lui si mise accanto a me, per terra nel bagno, cullandomi e tenendomi stretta mentre non facevo che piangere, per un tempo che sembrava infinito.


NOTA DELL'AUTORE:
Eccomi qui, in anticipo! Ahaha
Ultimamente ho molta più ispirazione quindi mi viene più facile scrivere capitoli, e non mi sembrava bello avere un capitolo pronto e non farvelo leggere, quindi eccomi qui a pubblicarvelo!
Spero vivamente che vi piaccia, l'idea di questo capitolo è nata un po' da un mio momento di odio nei confronti di mio padre, ieri è stato davvero terribile scriverlo anche perché per alcuni versi, il comportamento del padre di Anastasia prima che morisse, è simile a quello che ha avuto mio padre (che è vivo, credo).
Quindi ci ho messo davvero il cuore!
Fatemi sapere che ne pensate, alla prossima splendori!
Giuli

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


15 Febbraio

"Sei pronta?" Mi chiese lui prendendomi per mano.
"Non proprio, ma averti con me mi tranquillizza" gli dissi, forzando un sorriso.
L'arrivo del volo proveniente da Londra venne annunciato e la mia stretta nella mano di Zayn aumentò istintivamente.
Continuavo a guardare verso la direzione da cui sarebbero arrivate, senza sapere come aspettarmele o come avrei dovuto salutare quella donna, Sophia, e la piccola Allie.
In quei giorni pensai molto a quella che era la mia sorellastra, mi rattristai spesso a pensare a come sarebbe cresciuta, senza padre. Io sapevo cosa significava non averne uno, ma io lo avevo perso all'età di sedici anni, lei ci sarebbe cresciuta senza e non sapevo immaginare quale dei due casi fosse peggio.
Ritornai alla realtà quando una donna dai capelli dorati che teneva per mano una bimba dagli occhi verde smeraldo, si fermò davanti a noi.
Non riuscii a distogliere lo sguardo dalla bambina, aveva gli occhi di papà, i lineamenti del viso e il colore di capelli erano uguali ai suoi.
"Ti somiglia moltissimo" disse Zayn stupefatto. Avevo sempre saputo di somigliare molto a mio padre, e quella bambina, anche lei ne era la fotocopia. La mia fotocopia.
Annuii, per poi portare la mia attenzione alla donna.

"Ciao Anastasia, è un piacere conoscerti" feci per risponderle, ma mi colse di sorpresa abbracciandomi. Inizialmente non riuscii a ricambiare quell'abbraccio, ma trasmetteva tranquillità quella donna, quindi mi forzai e l'abbracciai a mia volta.
Quando mi staccai, Allie mi venne vicina, tirandomi la maglietta, come chiedendomi di abbassarmi.
Mi misi in ginocchio davanti a lei, sotto gli occhi di Zayn e Sophia.

"Tu sai dov è il mio papà?" Chiese con gli occhi pieni di speranza.
"No piccolina, ma io lo conoscevo molto bene il tuo papà, era anche il mio sai?" Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"Tu sei Stasia?" Chiese con la sua strana pronuncia. Dovetti ammettere che per essere una bimba di tre anni sapeva parlare bene, ciò significava che la madre le faceva frequentare la pre-scuola.
"Si, ma puoi chiamarmi Ana"
Annuì con gioia, poi parlò ancora.
"Sei mia, sorella?"
"Si piccolina!"
Mi ritrovavo tantissimo in Allie, forse per l'aspetto o per lo sguardo sognante.
La piccola si buttò tra le mie braccia e io la strinsi forte, alzandomi in piedi e prendendola in braccio.


NOTA DELL'AUTORE:
Ciao a tutti splendori! Eccomi qui con un nuovo capitolo, con un giorno di anticipo!
Siccome ultimamente riesco a scrivere con più frequenza, ho deciso che non pubblicherò più i capitoli al Lunedì, ma appena saranno pronti, quindi controllate di tanto in tanto che non si saprà mai quando pubblico!
Questo capitolo è corto, lo so. Ma vi pubblicherò subito anche il numero 12! Quindi, AMATEMI!
Devo dire che mi sto affezionando tantissimo a questa storia e non sono più tanto sicura di volerla far finire male, quindi sono in panico ahahaha!
Fatemi sapere che ne pensate, come al solito vi ringrazio perché siete adorabili!
A tra poco (pochi minuti)
Giuli

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


ATTENZIONE: se non ve ne siete accorti, leggete prima il capitolo 11! E la nota d'autore del capitolo 11, è importante! Buona lettura


Ci trovavamo in un chiosco all'interno di un parco.
Zayn era rimasto con noi tutto il tempo, sapeva quanto fosse importante per me la sua presenza, e non mi lasciò mai la mano se non per pochi minuti.

Sophia mi raccontò di lei, di come fosse stato difficile crescere da sola Allie, senza l'aiuto di nessuno, e di come non era ancora riuscita ad andare avanti. Non entrò molto nei particolari, forse per la presenza di Zayn, non lo so.
Allie iniziò a fare i capricci.

"Mamma! Giochi!" Disse indicando fuori dal chiosco le giostrine e gli scivoli.
"Amore, tra un po'! Ora siamo qui con Anastasia!" Le rispose la madre con fare dolce.
"Voi parlate pure, la porto fuori io a giocare, se non è un problema" disse Zayn guardando prima me, poi Sophia.
"No certo!" Rispondemmo.
Zayn prese in braccio la bambina, che sembrava incantata da lui, e la portò fuori con se a giocare.
Rimanemmo in silenzio per un po', non riuscivo a distogliere lo sguardo da Zayn che giocava con Allie come la conoscesse da sempre, come fosse.. Sua figlia.
Nella mia mente balenò il pensiero, il sogno forse, di vedere Zayn giocare così con un figlio nostro e non potei che sorridere.
"È un ragazzo fantastico!" Disse lei
"Si, lo è"
"E tu come lui! Si vede che siete innamorati"
Alle sue parole arrossii e sorrisi annuendo.
"Sai Anastasia, non ti ho detto tutta la verità" disse e io mi irrigidii.
"A riguardo di che cosa?" Le chiesi
"È vero che ti ho cercato per farti conoscere Allie, e perché questo segreto, diciamo, mi stava distruggendo. Ma anche perchè.." Si fermò. Delle lacrime scivolarono sulle sue guance, poi si fece forza e continuò. "È difficile per me chiederti questo, per motivi che ti sembreranno ovvi, ma io.. Non riesco più ad occuparmi di Allie, la amo con tutta me stessa, ma non ci riesco. Ci ho provato, davvero, ma ho perso il lavoro e sono sola" la fermai.
"Vuoi abbandonare tua figlia?" Ero allibita
"Non vorrei, ma sono obbligata. Mi hanno offerto un lavoro in Spagna, ho chiesto ma non posso portarmi Allie. Se rimarrà con te avrà tutto ciò che le serve perché sono convinta che sarai più che capace di farle da madre, e avrà anche una figura paterna accanto a se!" Rivolse lo sguardo fuori dalla vetrata e anch'io guardai Zayn, che proprio in quel momento ci guardò sorridendo.
"Ma non puoi farle questo" dissi
"Vi verrò a trovare, quando mi sarà possibile"
"Vivo con tre ragazzi, sto costruendo il mio futuro, come faccio a crescere una bambina di tre anni?" 
"Anastasia, ti prego" mi supplicò lei prendendomi la mano
"Lo farò per qualche mese, nel frattempo cercherai un altro lavoro, magari a Londra o qui a Seattle, così potrai avere il mio aiuto o quello di mia madre e Josh" le dissi
"Grazie, non ti ringrazierò mai abbastanza Anastasia!" Si alzò e mi abbracciò. Ricambiai l'abbraccio, poi andai a pagare le consumazioni e raggiungemmo Allie e Zayn.


Quella sera io è Zayn eravamo soli in casa ed eravamo in camera a parlare.
Da circa una settimana dormivamo insieme ogni notte, camera mia era diventata anche camera sua.

"Cioè aspetta! Ti vuole lasciare sua figlia?" Chiese uscendo dal bagno.
"Già" non ne so bene il motivo, ma da parte sua mi aspettavo una reazione del tutto negativa, che si sarebbe allontanato da me per la scelta che avevo fatto.
"Credo che sarai bravissima con Allie!" Disse poi stendendosi accanto a me, mettendosi in modo da ritrovarci faccia a faccia.
"Ma tu non vuoi averne a che fare, giusto?" Nella mia voce c'era tristezza.
"Perché dici così?" Si fermò, ma seppi che non aspettava una mia risposa "io ti amo Anastasia, e ti starò accanto sempre, affronterò con te tutte le sfide che avrai da affrontare." 
"Anche io ti amo, Zayn!" Mi allungai e lo baciai. "Sophia ha detto che secondo lei, Allie, in noi troverà dei buoni genitori" continuai.
I suoi occhi si spalancarono in un primo momento, poi il suo sguardo si addolcì.
"Mentre stavi giocando con Allie, mi son resa conto di desiderare di avere un figlio tutto nostro, un giorno. Perché mi son resa conto di amarti più di quanto credessi, e credo tu sia quello giusto." Dissi. Le mie guance di scaldarono e pensai di esser diventata rossa in viso, ma riuscii a mantenere lo sguardo fisso nei suoi occhi. Un sorriso enorme si creò sul suo volto, poi con una mossa rapida si mise sopra di me e iniziò a baciarmi.
"Chi dice che dobbiamo avere solo un figlio?" Disse staccandosi
"Mh e sentiamo, quanti ne vorresti, Malik?" Risi
"Almeno tre!" 
"Tre? Ho male solo al pensiero!" Dissi toccandomi la pancia quasi istintivamente.
Mi divincolai dallo stare sotto di lui, mi alzai dal letto e chiusi la porta a chiave, poi tornai sul letto e lo baciai.
"Vuoi fare pratica, piccola?" Chiese maliziosamente.
Annuii, e lui lentamente iniziò a spogliarmi, feci lo stesso con lui e quando fummo completamente nudi, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata come se volesse uscirmi dal petto.
"È la prima volta?" Chiese
"Non proprio, ma la prima è stata molto tempo fa e abbastanza traumatica" dissi con un filo di voce.
"Sarò delicato" disse
E dopo che passammo minuti rimanendo immobili a guardarci negli occhi e ad accarezzarci, iniziammo ad amarci. La stanza si riempì di gemiti, parole e gesti che servivano solo a dimostrare quanto davvero fosse profondo il nostro amore.


NOTE DELL'AUTORE:
eccomi qui come promesso, due capitoli in un giorno ahaha che dire, mi sto affezionando troppo, come ho detto poco fa nel capitolo 11.
Il capitolo precedente era così corto per un mio errore, non so dove avevo la testa, davvero!
Beh ora vado, spero che questi due capitoli pubblicatevi oggi, siano di vostro gradimento!
Alla prossima! 
Giuli

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


18 Febbraio

Quel giorno Sophia sarebbe partita e Allie sarebbe rimasta a vivere con noi per almeno cinque mesi.
Avevamo parlato a lungo con Simon e Paul, i quali erano preoccupati per l'impressione che avremmo dato avendo sempre con noi o quasi una bambina, credevano che avremmo perso ascolti ma io e Zayn eravamo convinti che i nostri fan non se ne sarebbero preoccupati più di tanto.
Decidemmo comunque di fare una twittcam tutti insieme, per dire noi stessi ai Fan quello che stava succedendo.

"Anastasia vieni! Dobbiamo cominciare la twittcam!" Urlò Liam.
Presi Allie in braccio e scesi le scale.
"Ora racconteremo a tutti di te! Sei felice?" Le dissi
"Sisi" disse sorridendo, con la sua vocina dolce.
Mi sedetti sul divano accanto a Zayn, Liam e Harry erano seduti per terra e sul tavolino davanti a noi c'era appoggiato il computer.
"Okay, ci sono!" Dissi
Zayn mi prese una mano, mentre io con l'altra tenevo stretta Allie che era seduta sulle mie gambe.
La twittcam partì e salutammo all'unisono.
"Abbiamo un paio di novità da raccontarvi!" Disse Zayn
"La prima è proprio qui con noi" dissi guardando Allie. "Lei è la mia sorellina, si chiama Allie!" Continuai.
"Fai ciao!" Le disse Zayn e lei subito agitò la sua manina verso il computer, dove eravamo riflessi, e rideva. Ci mettemmo tutti a ridere per quanto fosse buffa e carina.
"Rimarrà a vivere con noi per un po' di tempo, quindi la vedrete con noi spesso" continuò Liam.
Raccontammo il minimo indispensabile su Allie, non volendo far circolare troppe voci.
Dopo un po' ci rendemmo conto che tantissime persone stavano seguendo la nostra Twittcam e rimanemmo letteralmente a bocca aperta per il numero spropositato di ascolti.
"Ora però è arrivato il momento di dirvi la seconda novità!" Disse Zayn.
"Il nostro primo Album, Midnight Memories, uscirà..." Fece una pausa, per aumentare la suspance, ma prolungandola troppo, Harry prese parola.
"Dai Zayn, farai venire a tutti un infarto!" Ridemmo
"Vabene avete ragione! L'Album uscirà il 28 Febbraio!" Finì lui
"Quindi preparatevi, a breve organizzeremo i primi concerti!" Dissi io.
Allie iniziò ad agitarsi, volendo andare a giocare.
"La porto di là!" Disse Harry prendendosela e mettendosela sulle spalle, facendola ridere.

31 Marzo

Mi sentii chiamare e scuotere, così aprii gli occhi contro voglia.
"Che c'è?" Chiesi girandomi dall'altra parte.
"Abbiamo le prove!" Disse lui
"Che ore sono?"
"Le due passate!"
"Stamattina Allie non voleva farmi tornare a casa, proprio non voleva rimanerci in quell'asilo" dissi sedendomi sul letto e stiracchiandomi "poi stanotte si svegliava in continuazione, impedendomi di dormire" continuai
"Falla dormire con me stanotte, almeno tu ti riposi come si deve!" Disse stampandomi un bacio.
"Grazie, ma non voglio scaricare la mia sorellina tanto impegnativa su di te!"
"Anastasia, non puoi andare avanti così! È da un mese che ti occupi solo di lei o delle prove, pensa a te stessa per un po'"
"Voglio prendermi cura di lei come si deve, non voglio farle mancare nulla" dissi con un filo di tristezza.
"E sicuramente permettendo a me, agli altri e a una tata di aiutarti non te lo impedirà!" Si alzò e aprì la finestra, poi si diresse al mio armadio e ne tirò fuori un vestito a fiori e un copri spalle abbinato, porgendomeli in seguito.
"Grazie papà!" Dissi scherzando
Corsi in bagno e mi cambiai, mi sistemai i capelli e il trucco, tornai in camera e infilai le scarpe, un paio di tronchetti neri. Zayn stava sistemando i vestiti e i giochi di Allie, sparsi ovunque.
Mi fermai a guardarlo.
"Non so cosa farei senza di te" dissi
"A volte me lo chiedo anche io"
Ci baciammo, poi scendemmo le scale e con gli altri andammo in studio per fare le prove.


1 febbraio

Ero stesa sul letto mentre guardavo Allie dormire, era ancora presto e la luce del sole entrava tenue dalla finestra. In poche settimane Allie si era abituata a stare con noi, solo raramente chiedeva della madre, avendo ormai preso l'abitudine di chiamare me come fossi sua madre e Zayn suo padre. Mi commuoveva ogni volta che mi chiamava mamma, o Zayn papà, perché mi dava l'illusione di aver già una famiglia mia, nonostante lei fosse soltanto mia sorella.
Decisi di chiamare Sophia, così cautamente mi allungai verso il comodino e presi il telefono. Esso squillò a lungo ma nessuno rispose, decisi quindi di scriverle un messaggio.

-Allie sta bene, si sta abituando a questa nuova situazione ma le manchi. Spero che il lavoro vada bene e che tornerai presto, un abbraccio. Ana xx.-

Mi alzai, chiudendo le tende per lasciare la stanza al buio, in modo che Allie potesse continuare a dormire. Uscii nel corridoio e cercando di non far rumore entrai nella stanza di Zayn e mi infilai nel letto accanto a lui. Era steso su un fianco, il suo respiro era profondo e regolare, i lineamenti del suo viso erano rilassati, in quella posizione era più bello che mai, così innocente. I lineamenti del bambino che aveva ormai fatto spazio ad un uomo erano più evidenti che mai e in quei minuti che sembrarono ore, riuscii ad immaginarmi un bambino dalla pelle ambrata e gli occhi color cioccolato che giocava in giardino con le sorelle, mentre la madre e il padre erano seduti in veranda osservando i propri figli con molto orgoglio e amore negli sguardi.
Istintivamente allungai una mano, accarezzandogli il viso.

"Ti amo talmente tanto da sentire male al cuore" sussurrai più a me stessa che a lui.
Rimasi in quella posizione a guardarlo dormire per un'ora, poi si svegliò e mentre Allie stava con Liam, andammo a fare un giro per la città.

Camminavamo uno accanto all'altro tenendoci per mano, ci fermavamo di tanto in tanto per guardare qualche vetrina. Era una bella giornata e per essere a Seattle era quasi un miracolo.

"Come mai sei venuta a dormire da me stanotte? Allie calciava troppo?" Sorrise. Riuscii a trovare il suo sguardo nonostante gli occhiali da sole e mi ci soffermai un po'.
"Sono venuta stamattina presto, non riuscivo più a dormire" ammisi
"Troppi pensieri per la testa?"
"Già, credo sia così" abbassai lo sguardo.
Smise di camminare e mi prese entrambe le mani, eravamo uno di fronte all'altro. Si tolse gli occhiali e se li appoggiò sulla testa.
"Che succede Anastasia?" Chiese preoccupato
"Sono solo di cattivo umore, niente di che! Stai tranquillo" gli dissi posando le mie labbra sulle sue.
Annuì poco convinto e riprendemmo la nostra passeggiata.
"Guarda quella camicia! Penso che ti starebbe benissimo!" Indicai la vetrina, lui la scrutò per qualche secondo, poi entrammo e si provò la camicia e diverse magliette.
"Quale prendo?" Disse uscendo dal camerino con due camice e tre magliette in mano.
"Puoi anche prenderle tutte! Sei ricco ora!" Dissi
"Siamo" mi corresse
Feci una risatina e annuii. Andammo alla cassa e decise di prendere tutto, quindi uscendo dal negozio.
"Che ore sono?" Chiesi
"Le 13"
"Ho fame" dissi
"Strano, davvero molto strano!" Disse sarcastico
"Stai per caso insinuando che sono grassa, Malik?" Finsi di essere offesa
"No, anzi! Mi piacerebbe avere qualcosa in più da toccare!" Disse "Non capisco come fai a mangiare in continuazione e ad essere così magra" 
"Ho il metabolismo di mia madre" ci mettemmo a ridere.
Decidemmo di pranzare in un ristorante italiano e ordinammo un piatto di lasagne a testa.
"Stanotte ti ho sognata sai?" Interruppe così il silenzio.
"Ah si? E cosa facevo?"
"Accettavi di diventare mia moglie" 
Il vino che stavo bevendo mi andò di traverso e gli occhi si spalancarono.
Si alzò dalla sedia e si inginocchiò accanto a me, tirando fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni una scatolina in velluto blu.
Portai una mano alla bocca, tentando di bloccare i singhiozzi.
"Anastasia Marie Johnson, so che siamo ancora giovani, ma io sono sicuro di aver già trovato la donna della mia vita e desidero averti accanto a me per il resto della mia vita, di continuare la nostra carriera assieme e di costruire una famiglia nostra. Vuoi diventare mia moglie?"
Gli occhi erano appannati dalle lacrime che continuavano a uscire, mi lanciai alla sua altezza e poi tra le sue braccia.
"Si, si lo voglio" dissi.
Il rumore di un applauso di massa si fece spazio nella sala del ristorante, mentre numerose persone che erano lì per pranzare ci guardavano sorridenti.

NOTE DELL'AUTORE:
Ciao a tutti, scusatemi per il tremendo ritardo ma tra lo scambio culturale con la Germania e la scuola proprio non sono riuscita a pubblicare prima il capitolo!
Spero vivamente che vi piaccia, alla prossima!
Scusate ancora
Giuli

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 pt.1 ***


5 Febbraio
"Sono più che felice del fatto che vi sposerete, ma Anastasia, hai diciotto anni!" Disse Liam con fare premuroso.
"Lo so Liam, davvero ci ho pensato molto." Affermai
"Ma lo sposerai ugualmente, vero?" Sorrise rassegnato.
"Lo amo Liam, più di quanto potessi mai immaginare. Mi ritrovo ad immaginarmi con nostro figlio tra le braccia, o tra quarant'anni seduti in giardino circondati da figli e magari anche nipoti, e tutto questo lo immagino dalle cose più banali! Ho avuto molti ragazzi negli anni passati, e ho provato sentimenti forti per diversi tra loro, Harry compreso, ma quello che provo per Zayn è diverso, è talmente profondo e vero da fare male. Non riesco ad immaginarmi senza lui al mio fianco"
"Quando parli di lui hai gli occhi sognanti e ti spunta un sorriso enorme, si vede che lo ami e so di per certo che lui ti ama almeno tanto quanto lo ami tu!"
"Quindi, abbiamo la tua benedizione?" Lo guardai speranzosa
"Si, ovvio!" 
Lo abbracciai, poi raggiunsi Zayn che stava preparando le valige. Avevamo deciso di passare qualche giorno a Londra per dire ai nostri genitori della proposta di matrimonio da parte di Zayn. Non sapevamo come avrebbero reagito, i genitori di Zayn e anche i suoi nonni si sposarono molto giovani, quindi speravo che accettassero la cosa.
Per quanto riguardava la reazione di mia madre e di Josh avevo molta paura, Josh era molto protettivo nei miei confronti e anche molto geloso, mentre mia mamma era una molto all'antica. Il loro appoggio era tutto ciò a cui avevo sempre aspirato in tutta la mia vita, specialmente da quando mio padre era morto.

"Okay, è tutto pronto!" Disse chiudendo la valigia, raggiungendomi poi per abbracciarmi.
"Tu sei pronta?" Chiese fissando i suoi occhi nei miei.
"Temo la reazione dei nostri parenti!" Ammisi
"Se non sei pronta, se vuoi aspettare, non dobbiamo farlo per forza Anastasia!" Disse dolcemente
"Ma io voglio farlo! Mi importa dell'appoggio dei nostri genitori, ma comunque vada io voglio farlo perché sei tutto ciò che desidero"
"Ti amo Anastasia" mi baciò "tanto da sentire male al cuore" continuò.
Mi bloccai, riconoscendo quelle parole.
"Mi avevi sentita. Non stavi dormendo?" Ero divertita ma allo stesso tempo seria.
"Mi stavo godendo le tue carezze"
Lo baciai ancora.

Ero seduta in macchina mentre Zayn aspettava che Allie uscisse da scuola.
Quando la campanella suonò una fila di bambini spuntò dal portone principale, accompagnati da una maestra che controllava che ogni bambino andasse dai suoi rispettivi genitori.
Allie corse goffamente verso Zayn, il quale si era chinato per riuscire a prenderla al volo.
La bimba si mise a ridere mentre lui la spinse in aria per poi riprenderla tra le sue braccia. Era uno spettacolo che avrei continuato a guardare per il resto della mia vita, e mi resi conto che probabilmente sarebbe successo.

"Mamma mamma!" Disse Allie una volta sistemata sul suo seggiolino nei sedili posteriori.
"Ciao piccolina! Che hai lì?" Chiesi allungando la mano, lei mi lasciò un disegno e lo scrutai attentamente. Vi erano scarabocchiate tre persone stilizzate, una più piccola nel mezzo con delle righe lunghe sulla testa, indicando i capelli, sulla sua sinistra una uguale ma un po' più grande e sulla destra un altra figura con i capelli più corti. Sopra ogni figura vi era il nome, il mio, quello di Zayn e quello di Allie.
Quello scarabocchio era il disegno più bello che avessi mai visto e mi commossi immediatamente.
"È bellissimo piccolina!"

Dopo nemmeno mezz'ora eravamo in aereo porto.
Eravamo seduti in un barrettino poco lontano dal Gate dal quale saremmo partiti.
"Anastasia calmati!" Disse Zayn mettendo la sua mano sopra la mia, fermando il fastidioso ticchettio che facevo picchiettando le unghie sul tavolino.
"Scusami"
Si allungò dandomi un bacio sulla guancia.
"Non scusarti! Forse dovevo aspettare qualche mese" abbassò lo sguardo
"Nonono! Non dirlo neanche per scherzo! Zayn sono felicissima di diventare tua moglie, nonostante il fatto che ho 18 anni e tu 24. Io ti amo, tu mi ami. Mi basta questo!"
Un sorriso enorme gli comparse sul viso.
"Sai sempre come sollevarmi il morale, futura signora Malik"

Londra, ore 20,30

"Ho mal di schiena" mi lamentai assonnata mentre Zayn prendeva lì borsoni dal nastro.
"Dai, tra poco ti potrai riposare!" Disse "Aspetta, alla fine hai parlato con tua madre per la sistemazione? Io posso andare a casa dei miei, lo sai che non è un problema!" Continuò.
"Allie dormirà in camera di mio fratello, tu starai con me nella mia vecchia camera!" Dissi
"E tuo fratello?"
"L'ho convinto a stare sul divano, anche se in cambio gli ho promesso che quest'estate potrà stare a casa con noi per una settimana" ammisi ridendo
"Ci sa fare tuo fratello!" Ridemmo, dopo aver messo i borsoni sull'apposito carrello, Zayn prese Allie in braccio, si era addormentata tra le sue braccia mentre scendevamo dall'aereo.

Scendemmo dal Taxi e mia madre era in veranda ad aspettarci, quando mi vide mi venne in contro e mi abbracciò come se non mi vedesse da anni.
"Ciao amore della mamma!" Disse
"Ciao mamma!" Ricambiai
Quando si staccò andò verso Zayn per abbracciarlo, così presi Allie e iniziai ad incamminarmi dentro casa per metterla a letto.
Dopo un quarto d'ora avevo cambiato Allie e l'avevo messa a letto senza problemi, quando scesi trovai mia madre in cucina che preparava del thè per me e Zayn.
"Fa strano averti a casa!" Disse
"È strano essere a casa" concordai "Josh?"
"È fuori a cena con una ragazza! Dovrebbe tornare a breve" rispose
"Perfetto"
"Anastasia" disse
"Dimmi"
"Sei incinta per caso?" La sua voce e il suo sguardo erano dolci
"Che? No mamma" mi misi a ridere e in quel momento entrò Zayn che si era cambiato
"Come mai ridi?" Chiese sedendosi accanto a me
"Secondo mia mamma sono incinta"
Sul primo momento si fermò a riflettere poi rise anche lui.
"Allora come mai avete deciso di tornare a Londra, così di punto in bianco?" Chiese mia madre
Io e Zayn ci guardammo negli occhi, poi lui iniziò a parlare.
"Avrei voluto farlo domani, e in altre circostanze avrei chiesto la mano di tua figlia a suo padre, ma dovendomi adattare, volevo quindi chiedere a te la mano di Anastasia"
Mia madre spalancò gli occhi, poi si buttò tra le braccia di Zayn.
"Oh figliolo! Ma certo, anche se la mia opinione conta ben poco" i suoi occhi erano lucidi
"No mamma, la tua opinione conta moltissimo per noi, per me!" La abbracciai
"A quando le nozze?" Chiese
"Non lo abbiamo ancora deciso" disse Zayn
"Pensate di sposarvi qui o a Seattle?"
"Non abbiamo parlato nemmeno di questo" ammisi poi io divertita
"Oh, vabene! Ora se non vi dispiace vado a letto! Sono davvero entusiasta per voi due! Buonanotte ragazzi" e sparì oltre la soglia della cucina
"E una è andata" dissi andando di fronte a Zayn.
"È andata meglio di quanto pensassi" disse
"Già"
"Andiamo a letto ora, domani dobbiamo dirlo alla mia famiglia e a tuo fratello" continuò lui
"E ad Eva, Niall e Louis!"
"Giusto"
Mi prese per mano e andammo in camera mia, ci addormentammo uno abbracciato all'altro, e la felicità che provavo era unica.


6 febbraio
"Anastasia!" Sentii urlare dal piano di sotto. "Anastasia" urlò ancora.
Mi alzai di fretta dal letto e ancora in pigiama corsi giù.
"Ti prego, aiutami" disse Zayn disperato indicando la cucina.
"Ma che?" Chiesi entrando, in cucina vi era mio fratello visibilmente irritato.
"Josh, che succede?" Chiesi
"Io penso che tu decidi di tornare a casa per passare del tempo con me e mamma, e scopro che ti sposi? Anastasia ma sei diventata matta?" Urlò.
"Prima di tutto ti dai una calmata" dissi arrabbiata, mi sentivo offesa dalla sua reazione. "Non sono più una bambina Josh, so prendere le mie decisioni da sola" 
"Che cosa ti ha fatto per farti prendere questa decisione? Ti ha messa incinta? Eh? È l'unica spiegazione che trovo" il suo tono di voce continuava ad essere alto, il mio umore era caduto sotto il livello del pavimento, non sapevo se arrabbiarmi o mettermi a piangere.
"Forse per te pensare che io possa essere innamorata di lui è troppo, se tu a quasi ventisette anni non ti sei ancora costruito una vita con una donna, non hai una famiglia e non sai che cosa voglia dire amare una persona, non vuol dire che io non possa farlo" ero apparentemente calma ma la mia voce iniziò a tremare, tentavo di trattenere la rabbia e le lacrime.
"Che cosa?" Le mie parole lo ferirono e mi resi conto di aver sbagliato.
"Tu non vivi qui da un anno praticamente, non sai cosa succede nella mia vita. Quindi non permetterti mai più di parlarmi così come se sapessi tutto" 
"Io ti conosco Josh, ho esagerato ma non capisco perché tu te la debba prendere così tanto con il mio ragazzo e con me per una decisione che deve essere solamente nostra"
"Hai diciotto anni, cazzo" urlò ancora.
"Lo so, me lo continuate a dire tutti, ma è come se ne avessi almeno cinque in più. Sai il motivo Josh, lo sai. Da quando papà è morto mi sono praticamente costretta a crescere più in fretta."
"Non tirare fuori papà ora, lui non c'entra niente"
"Perchè fai così Josh?" Piansi
"Perché non ti riconosco più e non sono d'accordo con questo matrimonio, è tutta una stronzata."
"Allora è inutile che ti chieda di accompagnarmi all'altare" dissi per poi uscire dalla cucina di corsa. Zayn, che aveva assistito a tutta la discussione, non mi seguì.



NOTE DELL'AUTORE:
Ciao a tutti, eccomi qui con un nuovo capitolo. Questo capitolo mi stava venendo particolarmente lungo, dividerlo in due capitoli diversi mi dispiaceva, così l'ho diviso comunque in due ma entrambi fanno parte del numero 14, so che non cambia molto ma vabe ahahahaha
La seconda parte la pubblicherò lunedì, o martedì! Dipende un po' dalla scuola e da se riuscirò a finirlo in tempo!
State crescendo sempre di più e ve ne sono grata, ora scappo!
Alla prossima
Giuli

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 pt.2 ***


Ero sdraiata sul prato , nel retro della casa in cui trascorsi la mia intera vita fino a pochi mesi prima. Continuavo a riflettere sulle parole di Josh, e le lacrime avevano smesso di scivolare sul mio viso da poco. Mi faceva male   Il non avere l'appoggio di mio fratello, tanto da chiedermi quanto realmente tenesse alla mia felicità.

"Mi chiedevo dove fossi andata a rifugiarti" disse Zayn sedendosi accanto a me. "Ogni volta che qualcosa non va e hai bisogno di stare sola vai in un parco o in prato, come mai?" Chiese poi
"Il blu e il verde sono i miei colori preferiti, quindi il cielo e il prato mi riportano a quei colori e mi trasmettono pace, credo" ero calma.
"Ho parlato con Josh" mi guardò "ha tentato di tirarmi un pugno in faccia, ma sono stato più svelto di lui" 
Lo guardai preoccupata e mi tirai su a sedere.
"Ho sempre saputo che è molto protettivo nei miei confronti, ma questo è troppo"
"L'ho fatto ragionare, verrà al matrimonio e se vorrai ti accompagnerà all'altare, per dare a me la tua mano"
"Lo hai picchiato?" Gli chiesi divertita. Lui si mise a ridere scuotendo la testa.
"No amore, sono solo stato sincero! Ho aperto il mio cuore a tuo fratello, e ha capito quanto siano pure le mie intenzioni"
"Se ci pensi bene, anche io ci ho messo un po' per capirlo!" Sorrisi
"L'importante è che sia successo"
"Credo che parte del merito vada a Harry, gli ho voluto un gran bene e glie ne voglio ancora moltissimo, credevo di amarlo e se non fosse stato per lui, forse ora non saremmo qui" ammisi
"È speciale quel ragazzo, pensavo di proportelo come testimone"
"Anche io ci pensavo, ma Liam è il migliore amico di entrambi" continuai.
"E se avessimo due testimoni maschi?" Sorrise nuovamente
"Mi piace! Ovviamente Eva sarà la damigella d'onore, e le tue sorelle con la mia sorellina le altre damigelle" avevo il cuore a mille e gli occhi lucidi solo a pensare al giorno del nostro matrimonio.
"Hai già pensato alla data?" Chiese
"No"
"Che ne dici del 9 luglio? Troppo presto?"
"Luglio? Pensavo ad agosto"
"Allora il 9 agosto"
"Perfetto" lo baciai
"Ora andiamo a dare la notizia alla mia famiglia"
"Stasera ci spetta l'impresa più difficile" lo guardai seria "dirlo a Eva" scoppiammo a ridere.


Eravamo in casa Malik da un paio d'ore ormai, la madre di Zayn, Trisha, aveva pianto di felicità nel momento in cui Zayn diede loro la notizia, il padre balzò in piedi e mi abbracciò entusiasta e le sorelle anche loro mi abbracciarono felici almeno tanto quanto il padre. Le loro reazioni mi riempirono il cuore di gioia tanto che mi commossi.
Trisha aveva cercato di convincermi ad indossare il vestito che indossò lei al suo matrimonio, era molto principesco, forse troppo e non rispecchiava i miei gusti. Le feci vedere una fotografia del vestito che piaceva a me, stile impero, e capì subito, dicendomi che voleva pagare lei il vestito come regalo.
Tentai in tutti i modi di distoglierla da quella decisione, ma dovetti ammettere che era testarda come suo figlio.

"Ora dobbiamo andare. È stato bello conoscervi, siete davvero fantastici e sono felice di avere dei futuri suoceri come voi" dissi alzandomi dal divano e abbracciando Trisha.
"Mi farete dei nipotini, vero?" Disse lei.
Le sorrisi amorevolmente.
"Si mamma, magari non subito però" rise Zayn.
Ci congedammo e raggiungemmo Eva in pizzeria. Avevamo deciso di dirle del matrimonio in un luogo pubblico, cosicché non facesse scenate.
"Anastasia" disse felice abbracciandomi.
"Eva, mi sei mancata tanto" dissi stringendola.
"Ciao Zayn" lo abbracciò. "Come mai siete tornati a Londra?" Chiese mentre ci sedevamo al tavolo.
"Ecco vedi.." Balbettai io.
"Si, Anastasia" mi incitò.
"Ecco, Zayn mi ha chiesto di sposarlo" chiusi gli occhi temendo la sua reazione. Sentii il rumore della sedia che strisciava sul pavimento, segno che si era alzata di fretta.
"OMMIODDIOOO" Urlò con le lacrime agli occhi. Fece il giro del tavolo e ci abbracciò entrambi.
"Sono così felice" disse poi.
"E non è tutto qui" dissi io.
"Non sarai incinta Anastasia" tornò seria.
"Nono, per l'amor del cielo! Mi credete tutti pazza?" Risi "a dire il vero, volevo chiederti se volevi essere la mia damigella d'onore" 
Non feci in tempo quasi a finire la frase che urlò nuovamente, mettendosi a piangere.
"Non era proprio questa la reazione che mi aspettavo" dissi con un filo di tristezza.
"Vedi Ana, io e te ci conosciamo da dodici anni" si asciugò le lacrime "sei come una sorella per me e da quando eravamo piccole mi immaginavo la nostra vita da grandi, pensavo e sognavo che ci saremmo trasferite in un appartamento insieme, che avremmo trovato entrambe il vero amore, che tu avresti fatto la mia damigella d'onore al mio matrimonio e io al tuo. Non tutti questi miei sogni si sono realizzati, ma quello di essere la tua damigella d'onore si e mi hai resa la persona più felice in questo mondo. Non sai quanto sia dura la vita di tutti i giorni senza di te, mi manchi così tanto Anastasia!" Altre lacrime le rigarono il viso, così come il mio. Le sue parole mi arrivarono dritte al cuore, mi fecero bene ma anche male. In pratica avevo abbandonato la mia migliore amica, mia sorella, per costruirmi la mia vita e senza guardarmi indietro, ma capii di dover fare qualcosa per rimediare.
Mi alzai e l'abbracciai nuovamente e mentre la stringevo le sussurrai in un orecchio.
"Vieni a vivere a Seattle con noi, sarebbe tutto perfetto" lei si staccò di poco e mi guardò confusa.
"Dici davvero?" 
"Certamente"
"Ecco io devo dirti una cosa" la guardai facendole capire di continuare, intanto tornai a sedermi.
"Mi sento con una persona, che tu conosci"
"Chi?"
"Niall"
"Oddio ma è fantastico! Siete perfetti per stare insieme!" Dissi e lei arrossì.
"Per questo non credo che venire a vivere a Seattle sia giusto, cioè non per Niall. Una settimana fa mi ha detto che si sarebbe trasferito in America, mi ha chiesto di seguirlo e gli ho detto di no. Abbiamo anche litigato" abbassò lo sguardo
"In America dove?" Chiese Zayn.
"Non glie lo ho chiesto"
"Ci parlo io con Niall, se non è un problema. Se vi trasferiste entrambi sarebbe fantastico, così Anastasia avrebbe tutto, o quasi, ciò che ama vicino a se" continuò lui e io lo guardai sorridendo.
"Ti amo" gli bisbigliai.
La serata con Eva fu fantastica, ma presto terminò.
Il giorno dopo Zayn uscì con Niall e Louis per dar loro la notizia e per parlare con Niall di Eva, mentre mia madre, Trisha, Eva e le sorelle di Zayn mi trascinarono in un negozio di abiti da sposa.
Pensai che era presto per pensare già al vestito, ma secondo loro bisognava mettersi subito al lavoro.
Provai all'incirca una ventina di vestiti, ne provai in stile imperiale proprio come piaceva a me, ma anche altri molto pomposi o a sirena. 
Mi innamorai dell'ultimo vestito che indossai: scollo a cuore, una fascia sotto il seno rifinita da una rosa in paiette e diamanti e con la gonna che cadeva morbida. Il tessuto della parte aderente al seno e della fascia era raso lucido, con sopra uno strato di pizzo semitrasparente, mentre la gonna era interamente di pizzo.

"Oh, la mia bambina" disse mia madre mettendosi a piangere.
Mi misi a piangere anche io, in quel vestito mi sentivo una principessa, la principessa di Zayn. Più o meno tutte si commossero.
"Sei bellissima Anastasia!" Disse Trisha.
"È questo il vestito adatto a te, ne sono sicura!" Disse Eva
"Concordo!" Annuì mia madre
"È sicuramente il vestito dei miei sogni" ammisi
"Allora te lo compero" continuò Trisha
"Non é necessario, davvero" cercai di impedirle di pagare, non mi sembrava giusto, ma più di tanto non riuscii a fare, infatti fecero a metà lei e mia madre.

Andai a prendere Allie a casa di mia zia, era rimasta con lei tutto il giorno.
"Ciao zia" dissi entrando in casa sua
"Ciao tesoro"
"Come sta Allie?" Chiesi
"Bene, è in cucina a fare merenda! È una bimba davvero fantastica, è tale e quale a te e tuo padre" sorrise
"Già, senti zia, io dovrei dirti una cosa.."
"Del matrimonio? Me lo ha già detto tua madre" rise e scoppiai a ridere anche io.
"E che ne pensi?"
"Penso che lui è perfetto per te, che si vede che ciò che provate è vero e profondo, avete il mio pieno appoggio"
"Grazie zia!" La abbracciai "verrai al matrimonio vero?"
"Ovviamente tesoro, non posso mancare" sorrise ancora.
La salutai, poi presi Allie e tornai a casa. Avevo due ore per lavare i capelli a Allie, farmi una doccia e cambiarmi, poi Eva, Louis e Niall ci sarebbero venuti a prendere. Avremmo passato la serata al bowling, mi mancava passare del tempo con loro.

"Ciao bellissima" disse Zayn entrando in bagno, ero inginocchiata accanto alla vasca mentre lavavo Allie, che nel frattempo giocava con le paperelle.
"Ciao amore" gli risposi sorridendo "mi sei mancato oggi"
"Anche tu! Come è andata la giornata? Che avete fatto?"
"Ho provato una ventina di abiti da sposa"
"Mh, sembra molto divertente" rise
"Molto!"
"Hai trovato quello giusto?"
"Si! Spero ti piaccia"
"Mi piacerà qualunque abito tu deciderai di indossare, anche un sacco della spazzatura, sei sempre e comunque la mia principessa" mi venne vicino e mi baciò.
"Così mi fai piangere però"
"No amore, non ne hai motivo!"
"Come è andata con Niall e Louis?"
"Molto bene direi! E ho una cosa un po' bizzarra da raccontarti"
"Dai dimmi"
"Louis per tutto il giorno mi ha riempito di domande su Harry"
"Mh.. Anche a Harry capita di parlare spesso di Louis" feci una pausa "oddio" spalancai gli occhi.
Zayn scoppiò a ridere vedendo la mia faccia.
"Non appoggeresti una loro eventuale relazione se fosse tutto vero?" Tornò serio
"Certo che l'appoggerei! Non ho nulla contro gli omosessuali, anzi ho conosciuto diverse persone omosessuali, tutte quante persone fantastiche! Solo, sono l'ex di Harry, è un po' strano per me! Cioè, ho condiviso con lui momenti d'intimità e..." Mi fermai imbarazzata.
"Aspetta, non avevo capito che eravate arrivati fino in fondo" mi guardò serio.
"No, in fondo no. Ma altro abbiamo fatto. Oddio Zayn è imbarazzante" risi imbarazzata.
"Non devi vergognarti di nulla con me, diventerai mia moglie Anastasia" sorrise
"Lo so, ma non è facile per me parlarti di rapporti che ho avuto con un altro ragazzo! A me non piacerebbe stare ad ascoltare mentre tu racconti di come ti divertivi con Perrie o le tue ex"
"Con Perrie non ho fatto nulla, tranquilla"
"Oh, beh questo devo ammettere che mi fa piacere sentirlo" sorrisi ancora, poi mi allungai prendendo l'asciugamano e mentre Zayn la sollevava dall'acqua, avvolsi Allie in esso prendendola in seguito in braccio.
"Ecco qui, ora la mia piccolina è tutta profumata" le diedi un bacio sulla guancia.
Zayn mi strinse da dietro, mentre continuavo a tenere Allie in braccio.
"Che ne dici di fare una doccia?" Mi accarezzò il collo, poi scostò i capelli e lo baciò.
"Arrivo subito"
Scesi le scale e andai da mia mamma.
"Mamma posso chiederti un favore?"
"Certo tesoro"
"Puoi asciugare i capelli a Allie e vestirla? I vestiti sono sul letto di Josh"
"Certo!" 
Feci per andarmene.
"Ana, non fate troppo rumore, non vorrei che Allie si spaventasse" scoppiò a ridere e io la ripresi indignata ma divertita, poi tornai da Zayn che aveva cambiato l'acqua nella vasca e si era tolto la maglietta.
Mi avvicinai a lui, posai le mani sul suo petto e lo accarezzai.
Appoggiando un dito al di sotto del mio mento mi sollevò il viso, portando le nostre labbra una sull'altra.
Le sue mani mi scivolarono lungo le braccia, fino ai fianchi, poi sul fondoschiena che strinse delicatamente. Tornò più su verso la cintura dei miei Jeans e li slacciò, facendomeli poi scorrere per le gambe, fino a che non caddero per terra.
Portai una mano tra i suoi capelli e tirai lentamente, con l'altro braccio mi aggrappai alle sue spalle mentre mi prendeva in braccio e mi faceva sedere affianco al lavandino.
Mi sfilò la maglietta e si fermò a guardarmi.
Approfittai di quel momento per raccogliere i capelli in uno chignon malconcio.
Portai le mani verso la sua cintura e la slacciai, poi sbottonai i pantaloni e tirai giù la cerniera, spingendo verso i suoi piedi i Jeans, fece un passo per liberarsene.
Venne poi il turno della biancheria intima di entrambi.
Mi prese nuovamente in braccio, facendomi scendere e portandomi di nuovo davanti a lui.
Rimasi a fissarlo negli occhi per qualche secondo, poi lo presi per mano e mi avvicinai alla vasca.
Lui vi entrò per primo, tenendomi sempre per mano, aiutandomi poi ad entrarci senza scivolare.
Si sedette con la schiena contro il bordo della vasca, mentre io appoggiavo la mia contro il suo petto e rimanemmo così a coccolarci, a crogiolarsi nel nostro amore.



"Se rimaniamo così ancora un po' mi passerà la voglia di uscire" disse accarezzandomi un braccio
"Già, ma avremo tempo per questo"
"Tipo, fino a che morte non ci separi?" Chiese con voce bassa e dolce.
"Esattamente, fino a che morte non ci separi" voltai il viso e lo baciai.



"Siamo in ritardo, lo sappiamo" dissi salendo in macchina di Louis. Eva e Niall erano nella macchina dietro.
"Cosa stavate facendo? Altro che ritardo! È mezz'ora che siamo qui" si lamentò ridendo.
"Niente che ti riguardi" risposi io, poi scoppiammo a ridere.
Zayn finì di legare Allie al seggiolino, poi partimmo.
"Ciao Lou, mi sei mancato" mi allungai in avanti, dandogli un bacio sulla guancia
"Anche tu Stasia"
"Perché devi chiamarmi Stasia? Nessuno mi chiama così, è orribile" dissi irritata, Zayn e Louis risero.
"Io posso, solo io!" 
"Devi proprio?"
"Si"
Grugnii in segno di arresa.
"Va bene"
Dopo nemmeno un quarto d'ora arrivammo al Bowling.
Avevamo ormai finito di giocare e avevo avuto il piacere di vedere Zayn  scazzare ogni tiro, mentre io e Eva battemmo tutti.
"Come avete fatto?" Chiese Niall sbalordito, ma senza nemmeno rivolgerci lo sguardo. Era troppo impegnato a strapazzare la mia sorellina.
"Facevamo parte della squadra di bowling della scuola" disse Eva.
"La vostra scuola ha una squadra di bowling?" Chiese Louis
"Essendo una scuola sportiva e artistica, si" continuai.
"Sportiva? Non so perché ma non ti immaginavo una sportiva" mi disse Zayn.
"Simpatico!" Risi "infatti Eva frequenta l'indirizzo sportivo, io frequentavo quello artistico"

"Cuccicuccicuuuu" 
Mi voltai senza parole verso Niall che faceva versi e facce ebeti a Allie.
"Ma quanto sei bella" continuò.
"Ehm.. Niall!" Scoppiò a ridere Eva, seguita da tutti noi.
"Scusate, è che è talmente carina che mi sono lasciato prendere"

Dopo un po' Eva con la scusa di dover andare in bagno, mi trascinò via dagli altri.
"Che succede?" Chiesi
"Zayn ha parlato con Niall, lo sai?"
"Certo, dovè il problema?"
"Sai anche cosa si sono detti?"
"Si, e proprio per questo non capisco che hai!"
"Non sono pronta per vivere con Niall" 
"Non dovrai vivere con lui! Vivrai con noi fino a quando vorrai! Sai che verrà anche Louis, quindi lui vivrà con Niall"
"Non lo so Anastasia, questa è la tua vita, non la mia"
"Che cosa intendi dire?"
"Sei tu la star, quella famosa, quella ricca. Io non centro niente"
"Tu fai parte di me, di ciò che sono"
"Forse di ciò che eri"
"Come scusa?"
"Sono felice che tu e Zayn vi sposerete, ma per l'amor del cielo Anastasia, vivi in un castello sospeso per aria. Adesso hai la tua famiglia, Zayn e Allie. Hai la tua carriera. A cosa ti servo io?"
"Come puoi dire questo?" Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"Perché credo di essere di troppo per te."
"Non è così Eva, Dio mio. Sei la mia migliore amica, sei come una sorella per me. Se tu venissi a vivere con noi staremmo sempre insieme, continueremmo la nostra vita da dove la abbiamo lasciata."
"Si, con tuo marito di mezzo, i concerti, i tour, tua sorella che è tipo tua figlia e tutto il resto"
Le sue parole mi ferirono, ma mi fecero anche arrabbiare.
"Evidentemente la tua concezione di 'migliore amica' è diversa dalla mia. Se i nostri ruoli fossero invertiti, io ti appoggerei e ti starei sempre accanto"
"Mi sento di troppo Anastasia, cazzo" alzò la voce.
"Basta così. Sono stanca delle tue insicurezze. Se vuoi venire a Seattle sei la benvenuta, senno fai quello che ti pare" mi girai irritata e tornai dagli altri.
Appena mi videro smisero di ridere.
"Che succede Anastasia?" Chiese Zayn dolcemente.
"Sono solo stanca, forse è meglio che andiamo" detto questo, Louis acconsentì in silenzio, capendo da se che era meglio non fare domande. Salutai Niall che stava andando a cercare Eva, poi andammo verso la macchina.
Il tragitto fu silenzioso.
Il mattino seguente avremmo fatto un brunch con le nostre famiglie, al quale erano invitati anche Louis, Niall e Eva, anche se non ero più sicura che Eva sarebbe venuta, mentre nel tardo pomeriggio saremmo ripartiti per Seattle. Continuavo a rimuginare sulla discussione avuta poco prima con quella che doveva essere la mia migliore amica, nonostante la mia rabbia, in parte riuscii a capirla, anche se non completamente.
Quando arrivammo a casa Zayn mise a letto Allie, e quando tornò in camera io mi ero già messa il pigiama ed ero seduta sul letto ad aspettarlo.

"Allora, che è successo?" Chiese mentre ci sistemavamo sotto le coperte.
"Eva non vuole venire a vivere a Seattle, nè da noi nè da Niall." Dissi ancora visibilmente irritata
"Per quale motivo?" 
Mi misi su un fianco, mettendo mi così faccia a faccia con lui.
"Si sente di troppo, dice che questa è la mia vita e non la sua. Io la capisco davvero, ma le ho dimostrato più volte di aver bisogno di lei nella mia vita, continua a non capirlo" mi rattristai.
"Magari ha solo bisogno di tempo per pensare"
"Già, forse è così"
"Dormi ora" disse stringendomi a se. Mi rifugiai tra le sue braccia e il suo petto e mi addormentai sentendomi protetta.


NOTE DELL'AUTORE: 
Ciao bellissimeee!
Eccomi qui con la seconda parte del capitolo, ci ho messo il cuore davvero e anche una parte della mia vita! 
Credo che ormai siamo vicini alla fine di questa storia, e tenetevi pronte perché tutta questa gioia non durerà ancora a lungo!
Ora scappo! Domani dubito che riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo, essendo il mio compleanno starò fuori tutto il giorno! Tenete le dita incrociate per giovedì o venerdì, non vi garantisco nulla.
Alla prossima
Giuli

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


"Pronto?" Feci ancora assonnata
"Ciao scricciolo" disse lui
"Che ci fai sveglio a quest'ora? Li sono le due del mattino" 
"Mi mancava la mia migliore amica, ho fatto male a chiamarti?" Chiese
"No Liam, tu non mi disturbi mai! Anche tu mi manchi, per fortuna tra poche ore ci rivediamo"
"Già! Come vanno lì le cose?" 
"Alcune bene, altre meno bene! Li? Lola si sta divertendo?"
"Si molto, ora è su che dorme! Grazie per aver organizzato tutto in modo che potesse venire qui"
"Figurati! Harry come sta?" 
"Sinceramente non ne sono sicuro! È sempre al telefono, e solo quando parla con quella persona, che non so chi sia, sorride!" Disse lui
"Mh, farò le mie indagini! Tu stai zitto mi raccomando, io e Zayn abbiamo dei sospetti!"
"Su chi?"
"Ti spiegherò domani, mentre ti racconto molte altre cose! Ora devo andare a prepararmi, abbiamo un brunch in famiglia"
"Eroe buona fortuna! Ciao scricciolo"
"Ciao stupido" riattaccai ridendo, odiavo quel soprannome, ma detto da lui faceva un effetto dolce.
Tornai in camera, Zayn era steso sul letto a trafficare col pc.
"Chi era?" Chiese
"Liam"
"Come va con Lola?" Chiese
"A quanto pare bene! Ora alzati da quel letto, tra mezz'ora arriveranno tutti" dissi
"Agli ordini" balzò in piedi e mentre andava in bagno si fermò davanti a me per baciarmi.


La mattinata passò veloce e dire che mi divertii è un eufemismo.
Intorno alle sei del pomeriggio eravamo davanti all'aeroporto. Niall, Josh e Louis ci avevano accompagnati.

"Ci vediamo tra un paio di settimane" mi rivolsi a Niall e Louis.
"Sicuro Stasia!" Rispose Louis abbracciandomi.
"Ci contiamo eh" continuò Zayn.
Abbracciai Niall.
"Convinci Eva, ti prego" gli sussurrai
"Ci proverò" sorrise

"Vieni qui sorellina" disse mio fratello spalancando le braccia
"Ciao stronzo" lo abbracciai
"Non sono uno stronzo" fece il broncio, mi staccai leggermente da lui facendo la faccia sorpresa
"Ah no?" Chiesi
Lui si mise a ridere e io lo seguii.
"Ora dobbiamo andare, ciao! Vi voglio bene" dissi salutandoli ancora "ah è chiamate ogni tanto" finii.
Entrammo mano nella mano, mentre Zayn teneva Allie seduta sulle sue spalle e portava il trolley con la mano libera.
Annunciarono il nostro volo quasi subito e appena ci accomodammo sull'aereo mi sentii leggera e felice.


23 marzo

"Venire qui ragazzi" li chiamai agitata
"Che succede? Non sei pronta?" Chiese Harry
"Sono pronta, ma ho paura"
"Anche noi ne abbiamo, è il nostro primo concerto ed è normale!" Disse Zayn.
Paul ci chiamò, era ora di salire sul palco.
L'album che era uscito da nemmeno un mese aveva avuto un successo enorme, in quelle poche settimane che ne erano trascorse io e Zayn avevamo dovuto lasciare l'organizzazione del matrimonio in mano alle nostre madri, dovendo noi correre da un intervista, a un meet&greet, a qualche esibizione o evento esclusivo. Tutto stava funzionando alla grande, i fan erano stati entusiasti dell'annuncio del nostro imminente matrimonio e tutto ciò che avevo sempre desiderato si stava avverando.
Non appena salimmo sul palco le grida e gli applausi si impossessarono del palazzetto.

"Grazie a tutti per essere qui" dissi "siete fantastici e stasera abbiamo deciso di cantare la canzone con la quale tutto è cominciato" continuai.
Mi sistemai sullo sgabello accanto a Zayn, da un lato sul palco c'erano Liam e Harry, mentre dall'altro il batterista e la tastiera.
La base partì e le urla di fecero più forti. 

Heartbeats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer

I have died everyday waiting for you
Darling don't be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
[...]

Quando la base si fermò guardai Zayn negli occhi, mentre una lacrima mi scivolava sul viso.
Spostai lo sguardo verso il pubblico e mi alzai in piedi, andando verso l'estremità del palco per guardare meglio.
Passai lo sguardo tra diverse persone, molte ragazze andarono su di giri quando il mio sguardo incontrò i loro. Mi soffermai su uno striscione, non molto lontano da noi.

'Le vostre voci mi hanno salvata, mi hanno cambiato la vita'

Feci segno a Zayn di raggiungermi e di leggere il cartello.

"Ehi tu" indicò la ragazza che teneva lo striscione "come ti chiami?" Chiese 
Logicamente non sentimmo la risposta ma da parte degli altri fan ci fu un passa parola.
"Cloe" ripetei io come conferma e lei annuì.
"Raggiungici sul palco per la prossima canzone, vieni" disse Zayn al microfono. La ragazza iniziò a piangere mentre le veniva fatto spazio per passare.
Quando salì sul palco e ci raggiunse stava tremando, ci abbracciò in lacrime e la facemmo sedere su uno sgabello, mentre iniziammo a cantare "Story of my life".

Finita la canzone ero in piedi accanto alla ragazza, le tenevo un braccio sulle spalle.

"Da ora in poi, in ogni concerto prenderemo una ragazza o un ragazzo sul palco con noi, che ne dite?" Dissi, come risposta ricevetti urla e pupazzi lanciati sul palco con delle lettere legate.

Il concertò continuò perfettamente, l'agitazione che avevo all'inizio svanì. Mi sentivo a mio agio mentre cantavo con il mio futuro marito al mio fianco, mi sentivo proprio dove dovevo essere.


"È stato fantastico" dissi su di giri mentre rientravamo in casa.
"Lo hai detto almeno venti volte Anastasia" rise Liam.
"Però ha ragione, wow ragazzi che emozione" continuò Harry abbracciandomi.


25 marzo

"Anastasia" mi chiamò. "Anastasia svegliati, ti devo parlare" disse
Mi girai svogliatamente e mi stiracchiai.
"Ma che ore sono?" Chiesi
"È meglio che non te lo dica, vieni giù sennò svegliamo anche Zayn" disse.
Mi alzai piano dal letto e Zayn si svegliò, ovviamente.
"Che succede? Stai bene?" Chiese con la voce assonnata.
"Tutto bene, continua a dormire" lo baciai guancia e seguii Harry.
Faceva freddo, quindi presi al volo la coperta che c'era sul divano e me la avvolsi addosso per poi seguire Harry sul terrazzo.
"Che succede?" Chiesi strizzando gli occhi.
"Scusa se ti ho svegliata a quest'ora"
"Che ore sono a proposito?"
"Le tre"
"Che cosa?" Spalancai gli occhi. "Spero per te che sia qualcosa di grave" scherzai.
"Non sapevo con chi altro parlarne se non con te"
"Di cosa Harry?"
"Credo di essere innamorato"
"Ma è fantastico! Chi sarebbe la persona in questione?"
"Ecco... Io..."
"Puoi dirmelo Harry, puoi fidarti di me"
"Louis, è Louis" quando alzò lo sguardo e mi guardò stava piangendo così lo abbracciai.
"Perché piangi? Non c'è nulla che non va" dissi cercando di convolarlo.
"Lui vive a Londra, io qui. Poi non penso che rivelarlo sia una cosa buona per te e Zayn, per i fan e gli ascolti intendo"
"A me non importa dei fan e degli ascolti, prima di tutto veniamo noi e ciò che proviamo tutti noi, poi la carriera e tutto il resto vengono in secondo piano" 
"Sei sicura? Anastasia davvero, non voglio che sacrifichi nulla per me"
"Pensi che sposarmi, adottare mia sorella e tutto quello che sta succedendo non gravino sulla mia carriera? Ma come vedi a me non importa, fare la cantante è il mio mestiere ed è il contorno della mia vita. Zayn, Allie, tu, Liam, Eva, Niall e Louis insieme alla mia famiglia, siete ciò che è davvero importante nella mia vita"
"Grazie Anastasia, sei unica"
"Figurati, cosa pensi di fare quindi?"
"Non lo so, non sono neanche sicuro che Louis provi lo stesso"
"Secondo me si, quando eravamo a Londra, Zayn mi disse che Louis non faceva altro che parlare di te o fare domande su di te. Buttati Hazz!"
"Ma rimane il fatto che io vivo qua e lui a Londra"
"Non te lo ha detto?"
"Che cosa?"
"Doveva venire a vivere qui con Niall già due settimane fa, ma ha avuto degli imprevisti, quindi ha spostato il trasferimento ai primi di aprile! Tra poco verrà a vivere a Seattle anche lui! Pensavo lo sapessi"
"No, ma è fantastico! Dio finalmente qualcosa va per il verso giusto! Grazie Anastasia!"
"Ma di nulla, sei parte della famiglia ora, questo ed altro per te!"
"Spero che non ti crei disagio questa situazione" disse serio
"No, all'inizio si ma ora no tranquillo"
"All'inizio?"
"Vedi, io e Zayn avevamo dei sospetti, circa da un mesetto" ammisi
"Ah, beh come mi conoscete voi non mi conosce nessuno! Ora torna a letto, grazie ancora" mi diede un bacio sulla guancia e tornai a letto.


NOTE DELL'AUTORE:
Ciao a tutti! Eccomi qui con questo capitolo alle 23:40 di domenica sera ahahaha non riuscivo a dormire quindi beh, eccomi!
Credo che manchino tre, massimo quattro capitoli alla fine, forse anche di meno! Mi si stringe il cuore davvero ad iniziare a scrivere la fine!
I prossimi capitoli saranno tipo degli squarci della vita dei protagonisti che riprenderanno vari momento futuri, belli e brutti, quindi PREPARATEVI AL PEGGIO!
Ora vado a dormire, ciao a tutte
Alla prossima
Giuli

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


4 giugno

Il tempo continuava a passare veloce, eravamo sempre di corsa tra mille impegni, eravamo tornati a Londra per organizzare il matrimonio già tre volte nel giro di due mesi, l'ultima volta erano andati solo Zayn e Liam, dovendosi occupare dei vestiti dello sposo e dei testimoni.
Avevamo fatto due concerti, uno a Seattle e uno a Vancouver. Sempre più persone iniziavano a seguirci e io cominciavo a credere sempre meno di riuscire a gestire tutto.
Sophia sarebbe dovuta tornare un paio di settimane prima, ma di lei non avevo più traccia da quando se ne era andata. Avevo ormai capito che di lei non avrei più saputo nulla e che Allie quindi sarebbe rimasta con noi definitivamente.

Mi squillò il telefono ma non riuscivo a trovarlo, dopo aver frugato tra le coperte lo trovai e risposi.
"Pronto!" Dissi velocemente, sorpresa di essere riuscita a rispondere.
"Dobbiamo parlare" disse la voce dall'altro capo.
"Finalmente ti sei ricordata della mia esistenza" dissi con amarezza e ironia della voce.
"Dove sei Ana?"
"In camera, perché?"
"Scendi" poi attaccò.
Aggrottai la fronte non capendo.
Quando arrivai al piano di sotto la trovai nell'ingresso, circondata da valige.
"Ma che?" Chiesi confusa.
"Non ce la facevo più Anastasia, ho capito che avevi ragione.." Abbassò lo sguardo. Tentavo di restare seria, in fondo ero arrabbiata con lei, ma quando alzò lo sguardo e mi guardò con quei suoi occhi color oceano non potei più resistere e corsi ad abbracciarla.
"Non aspettavo che questo, Eva" dissi tra le sue braccia.
Quando mi staccai vidi i suoi occhi lucidi, così le presi il volto tra le mani.
"Tornerà tutto come prima, anzi sarà anche meglio" le dissi.
Mi rivolse un sorriso a trentadue denti e mi abbracciò ancora.

Passammo il resto del pomeriggio a parlare di qualunque cosa ci saltasse in mente mentre sistemavamo le sue cose in quella che sarebbe stata la sua camera.
Zayn era fuori con Niall e Liam, erano andati a prendere Allie all'asilo, poi sarebbero andato a fare la spesa.

Raccontai ad Eva che Allie sarebbe rimasta definitivamente con noi, essendo sparita sua madre.
"Beh non c'è problema, ora c'è la zia Eva qui per voi, pronta ad occuparsi della sua nipotina acquisita" sorrise con entusiasmo e io non potei che ridere.

28 luglio

Mi alzai piano dal letto, scendendo per prendere da bere. Erano le nove del mattino ma ancora tutti stavano dormendo.
Aprii il frigo e tirai fuori il latte, quando richiusi il frigo presi in mano il pennarello nero, appoggiato sul mobile, e feci una X sul calendario, sul giorno che stava iniziando.
Mancavano nemmeno due settimane al matrimonio e quasi tutto era pronto.
Mia madre e la mia futura suocera si stavano dando da fare per far si che tutto fosse perfetto. Due settimane prima ero tornata con Eva a Londra per l'ennesima volta per fare la prova generale del vestito da sposa e per quelli delle damigelle.
Il vestito mi sembrò ancora più bello della prima volta, con le modifiche che vi avevo fatto fare, il velo abbinato e le scarpe giuste, era davvero perfetto.
Per tutte le damigelle avevo scelto dei vestiti blu mono spalla, lunghi fino ai piedi, contornati da una cucitura in strass argento.
Eva avrebbe indossato un vestito leggermente diverso da quello delle sorelle di Zayn, il suo sarebbe stato senza spalline, con il tessuto aderente al seno leggermente stropicciato. Allie, che sarebbe arrivata all'altare a mano di Trisha, avrebbe indossato un vestito blu notte con gonnellina ampia, con delle scarpette bianche abbinate.

La mia emozione cresceva sempre di più, come il mio amore verso Zayn.

Mi sentii abbracciare da dietro, poi dei baci delicati vennero posati sul mio collo scoperto dai capelli che erano legati in una coda di cavallo.
Sorrisi come un ebete a quel magnifico contatto.
Mi girai per guardarlo negli occhi, mi posò un bacio sulla fronte, poi sulla guancia e in fine sulle labbra.
"Vedo che sei di buon umore oggi" disse facendomi sorridere sempre di più.
"Anche tu, vedo" lo baciai ancora.
Gli allacciai le braccia al collo, e dopo un bacio che durò a lungo, mi sollevò da terra, così incrociai le gambe alla sua vita mentre mi teneva stretta per le gambe.
"E ora?" Sorrisi
"E ora mi godrò la mia futura moglie" disse per poi dirigersi al piano superiore.
Mi fece stendere sul letto e si mise su di me.
"Sveglieremo tutti" risi
"Allora camufferemo il tutto" lo guardai senza capire mentre si toglieva i vestiti e si diresse in bagno, mi fece segno di seguirlo e così feci.
Regolò l'acqua della doccia dopo che entrambi ci eravamo tolti i vestiti. Ci entrò per primo, porgendomi la mano per aiutarmi ad entrare.
Riprendemmo a baciarci sotto il getto dell'acqua, le mie mani gli accarezzavano il petto, mentre lui mi accarezzava la schiena, portando le mani sul mio fondo schiena.
Ci godemmo quel nostro nuovo momento di intimità, dimostrandoci ancora una volta quanto davvero tenessimo l'uno all'altro.


NOTE DELL'AUTORE:
Ciao bellezze!
Eccoci, manca davvero poco alla fine e mi scuso se questo capitolo è così corto!
Entro pasqua terminerò la storia, mancando due capitoli.
Il penultimo ho quasi terminato di scriverlo quindi domani dovrei pubblicarlo!
Tenetevi pronte a tutto!
Voglio iniziare a ringraziare tutte quelle che continuano a recensire ogni mio capitolo, grazie a voi continuo a credere in me stessa e in ciò che scrivo.
Ora vado a terminare il capitolo numero 17, chissà, magari domani mattina avrete una sorpresa!
Buonanotte splendori
Alla prossima
Giuli

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


8 agosto

Eravamo arrivati a Londra da due giorni ormai, casa mia, come quella di Zayn, era come un luogo pubblico ormai. Gruppi di persone facevano avanti e indietro o arrivavano a far visita anche senza preavviso.
Vidi Zayn per l'ultima volta prima del matrimonio quella mattina presto, quando prese le poche cose che aveva da me e andò a casa sua.
Mancava un giorno al matrimonio ed era tradizione che l'ultima notte prima delle nozze, lo sposo non dovesse vedere la sposa.
Camminavo avanti e indietro per camera mia, mentre mia madre ed Eva mi guardavano esasperate.

"Anastasia calmati" disse mia madre ancora una volta.
"Come posso calmarmi?" Urlai "non mi entrano più le scarpe che devo indossare domani" continuai con le lacrime agli occhi.
"È una cosa da poco tesoro, Trisha sta andando a prendertene un paio identico, solo più grande" disse mia madre alzandosi dal letto per mettersi davanti a me.
"Perché ti agiti così tanto per così poco?" Chiese poi con la voce dolce.
"Ho paura" piansi io.
Eva mi venne accanto e mi asciugò la lacrima che mi stava rigando il viso.
"Andrà tutto bene" mi consolarono.
In qualche modo riuscii a calmarmi.
Erano ormai le sei del pomeriggio e il mio cuore non si decideva a rallentare un po'.
Continuavo a bere The, tisane e camomille per calmarmi, ma in quel momento l'unica persona che poteva calmarmi era Zayn.
Decisi di chiamarlo.

"Piccola" rispose subito.
"È un sollievo sentire la tua voce" dissi sospirando.
"Che succede?"
"Ho paura" le lacrime si riaffacciarono nei miei occhi.
"Di cosa amore mio?"
"Che qualcosa vada storto, o che tu ti renda conto di non volermi sposare davvero" trattenni un singhiozzo in malo modo.
"Non succederà mai! Ti amo Anastasia e non vedo l'ora di vederti mentre mi raggiungi all'altare. Di pronunciare quel fatidico si, di iniziare a costruire una famiglia con te"
"Grazie Zayn. Mi sento meglio ora"
"È un piacere, ora vai a riposarti"
"Okay" dissi "ti amo Zayn, ci vediamo domani! Io sarò quella vestita di bianco" continuai sorridendo, sentendo come che anche lui sorrise a quelle parole.
"A domani, vita mia" 
Riattaccai. Mi sentivo decisamente meglio.

Cenai presto con mia madre ed Eva, mentre Josh si occupava di Allie.

Erano le otto di sera, ero seduta sul tappeto in salotto mentre giocavo con Allie. Mia madre, Josh ed Eva erano seduti sul divano, intenti a guardare la televisione.
Iniziò il telegiornale, lo ascoltavo distratta.
"Mamma" disse Allie aprendo le braccia.
"Si, piccola mia" la presi al petto cullandola.

"Domani a Londra verrà celebrato il matrimonio tra i due famosi cantanti Anastasia Johnson e Zayn Malik, centinaia di fan sono già accampati nelle vicinanze della chiesa, non volendosi perdere questa spettacolare cerimonia" annunciò il telecronista.
Alzai lo sguardo, osservando le immagini dei fan accampati che stavano facendo vedere. Rimasi esterrefatta.

"Wow" riuscii a dire.
"Vi amano tutti, sorellina" sorrise Josh.
"Domani vi prego, ricordatemi di dare qualche attenzione anche a loro dopo la cerimonia" dissi seria
"Ma è il vostro giorno tesoro, per i fan hai sempre tempo"
"Fanno parte di me mamma, di noi" dissi semplicemente e lei annuì.
Avvisai tutti che andavo a letto, così presi Allie in braccio e andai in camera.
La feci dormire con me quella notte per evitare di sentire troppo la mancanza di Zayn.

Mi rigirai nuovamente nel letto non riuscendo a dormire, quando mi accorsi che il telefono si illuminò. Lo presi in mano e socchiusi gli occhi dal fastidio che mi dava la luce del telefono.
C'erano due messaggi. Uno di Zayn e uno di Harry.

Da: Zayn❤️
dormi?

A: Zayn❤️
Purtroppo no, domani avrò delle belle occhiaie.

Mentre aspettavo una risposta lessi quello di Harry.

Da: Harry✌️
Non vedo l'ora di vedere te e Zayn sposarvi! Sarai uno spettacolo!

Sorrisi

A: Harry✌️
Uno spettacolo con due occhiaie viola!

La risposta di Zayn arrivò.

Da: Zayn❤️
Sarai bellissima comunque, ora dormi mio dolce angelo, non hai nulla di cui preoccuparti.
Ti amo.

E con quel messaggio riuscii a trovare la pace necessaria per riuscire a dormire.


9 agosto, ore 9.35

"Mamma, dov'è la giarrettiera?" Urlai da camera mia, mentre Liam mi guardava ridendo.
"Che c'è?" Lo guardai divertita
"Tu, con una giarrettiera" scoppiò a ridere
"Ehi" mi finsi offesa.
Mia madre arrivò di corsa, seguita da Trisha che teneva Allie in braccio.
"Tieni tesoro" me la porse.
Trisha era già vestita, anche se aveva ancora i bigodini in testa.
Mia madre era in vestaglia, già ben truccata e con i capelli ben raccolti in uno chignon.
Presi quell'oggetto in pizzo bianco, poi sparirono nella stanza di Josh.
In quel momento stavo indossando solo il completo intimo, nonostante Liam fosse presente.
"Sai, non è una bella cosa che tu ti faccia vedere così dal tuo migliore amico, poche ore prima di sposarti" mi si avvicinò abbottonandosi la camicia.
"Non vorrai fare il moralista proprio ora?" Chiesi divertita mentre guardavo come abbottonava male la camicia. "Hai dimenticato un bottone" Risi per poi prendere i lembi del suo indumento, sistemando i bottoni a dovere.
"Ora va meglio" dissi
"Vestiti Anastasia" mi diede un bacio sulla guancia.
Infilai accuratamente la giarrettiera e le calze auto reggenti, con lo sguardo di Liam che bruciava.
"Non mi guardare così, stupido" borbottai. "Piuttosto, vieni ad aiutarmi ad infilare il vestito" glie lo porsi e accuratamente mi aiutò a metterlo.
Tirò su la lampo posteriore, poi mi guardò sorridendo.
"Sei bellissima" disse. "Ora ti lascio nelle mani di Eva per i capelli e il trucco" uscì.

Alle 10,40 Eva aveva finito di acconciarmi. 
Avevo i capelli quasi completamente sciolti in boccoli adornati da una treccia laterale, un trucco molto leggero in color cenere e argento, le labbra colorate di rosso e le guance leggermente rosate.
Dopo poco entrarono in camera mia Eva, mia madre, Trisha con in braccio Allie e le sorelle di Zayn. Erano già tutte pronte, anche se non saremmo partite da casa prima di un ora.
"Siete bellissime" dissi commuovendomi.
"No, no Anastasia no, non piangere che rovini il trucco" disse Eva preoccupata più per il trucco che per me.
Feci una smorfia, poi chiesi loro di esser lasciata sola.

NOBODYS POV
Ore 11,20

Anastasia era seduta sull'altalena in giardino, ricordandosi di quando a sei anni suo fratello la spinse troppo forte e lei cadde, sbucciandosi un gomito e le ginocchia.
Tutti erano intenti a cerarla, dopo dieci minuti sarebbe dovuta salire sulla limousine che l'avrebbe accompagnata in chiesa.
Ma Anastasia in quel momento cercava di pensare a tutto, fuorché al matrimonio.
Aveva sentito solo un altra volta nella vita quella sensazione, e non aveva portato a nulla di buono. Sentiva una morsa allo stomaco e le mani che le sudavano.
'Sono solo agitata' pensò per tranquillizzarsi. Ma non ne continuava ad essere convinta.

"ANASTASIA DOVE SEI?" urlò suo fratello dalla veranda, quando finalmente la vide le andò in contro.
"Eccoti finalmente" disse Josh sorridendole dolcemente. "Perché sei venuta qui?"
"Avevo bisogno di pace" sorrise debolmente lei.
"Dobbiamo andare, non vorrai fare tardi al tuo matrimonio?" Rise lui leggermente.
Lei gli porse la mano come chiedendo aiuto ad alzarsi.
Josh la prese sotto braccio, proprio come avrebbe fatto poche decine di minuti dopo.
Si fermarono davanti alla limousine, dove le damigelle, la madre, la futura suocera e uno dei testimoni la stavano aspettando.
Sorrise a tutti, non trovando la forza di dire nulla per paura di dire qualcosa di sbagliato, anche se forse non c'era nulla di sbagliato. Quella sensazione di disagio continuava a tormentarla, ma provava a non pensarci.
Salirono in macchina e in meno di quindici minuti furono davanti alla chiesa, dove centinaia di fan e numerosi fotografi la stavano aspettando.
Sorrise a tutti, sapeva solo sorridere in quel momento. Sventolò una mano per aria, salutando tutti.
Poi non appena sentì la melodia da cerimonia provenire dall'interno della chiesa, si mise affianco al fratello.
Entrarono per prima sua madre e Trisha, che tenevano Allie per mano; poi entrarono le sorelle di Zayn; subito dopo fu il suo turno. Le gambe le tremavano, ma trovò nel fratello un ottimo appoggio.
Era seguita da Eva e Liam, la prima le teneva sollevato il lungo velo, evitando che qualcuno vi inciampasse.
Tutti i presenti si alzarono in piedi ammirandola, Anastasia si guardò attorno e appena ebbe la visuale libera, guardò verso l'altare in cerca dello sguardo del suo amato. L'unico sguardo che trovò fu quello preoccupato di Harry.
I piedi le si bloccarono e il respiro le si fermò.
"Dov è Zayn?" Chiese prima al fratello, ma non ricevendo risposta, si costrinse ad urlarlo.
"DOV È ZAYN?" urlò con le lacrime agli occhi.
Tutti si guardarono attorno preoccupati, posando poi lo sguardo su Harry che stava camminando a passo svelto verso Anastasia.
"Era nella macchina dietro di me, era felice, continuava a ripetere di non vedere l'ora" sussurrò il riccio.
"Ha cambiato idea" disse più a se stessa che agli altri.
"Magari è solo in ritardo" provò a dire il ragazzo.
D'un tratto un telefono squillò, era quello di Trisha.
Rispose immediatamente e quando sbiancò, Anastasia si rese conto che quella morsa che provava da ore, non era causata dall'ansia per il matrimonio.
Alla donna cadde il telefono dalle mani e iniziò a piangere, guardando Anastasia negli occhi. Senza che fu detta alcuna parola, Anastasia capì e si mise a correre fuori dalla chiesa seguita dai suoi più cari amici e parenti.
Salì di furia sulla limousine ancora parcheggiata lì fuori sotto gli occhi preoccupati dei Fan.
"Portami in ospedale. ORA" urlò.
L'auto partì e dopo poco si ritrovò a correre per quei corridoi color bianco neve dell'ospedale.
"Dov è il mio ragazzo?" Chiese con il fiatone al banco informazioni. La donna dai capelli biondi la guardava interrogativa. "Zayn, Zayn Malik" disse poi.
"Vada al terzo piano, in reparto rianimazione" disse cordiale la donna.
Anastasia si rimise a correre chiedendosi per quale motivo il suo futuro sposo si trovava in rianimazione e non in chiesa con lei.
Corse più che poteva, aveva male ai piedi per via dei tacchi vertiginosi ma se ne fregava.
Arrivò al reparto e un signore abbastanza anziano che indossava un camice bianco la accolse premuroso.
"Immagino che tu sia Anastasia" disse serio
"Si si sono io, dove è Zayn?" Chiese lei guardando oltre le sue spalle un punto non ben definito.
"Signorina, suo marito è in sala operatoria"
"Non è mio marito, non ancora" disse persa nei suoi pensieri, letteralmente sotto shock.
"Cosa è successo?" Chiese poi lei.
"Ha avuto un incidente. Una macchina ha colpito ad alta velocità la parte del passeggero, dove si trovava il ragazzo" disse l'uomo.
Anastasia si sentì le gambe molli, come fossero gelatina e si lasciò cadere a terra, seguita dal medico.
"Stai bene?" 
Lei non rispose, aveva lo sguardo perso.


Passarono due ore, erano tutti lì con Anastasia ad aspettare notizie su Zayn.
Lei non aveva rivolto parola a nessuno, non aveva neanche trovato la forza di piangere.
Il medico uscì da una porta, chiamando la ragazza a gran voce.
Lei balzò in piedi seguita dalla madre di Zayn e andò in contro al medico.
"È uscito dalla sala operatoria. È stabile ma non siamo sicuri che si sveglierà" la madre strozzò un urlo di dolore, mentre la ragazza trovò la forza necessaria per chiedere se poteva vederlo. Le venne fatta strada verso la camera del ragazzo e vi entrò completamente sola.


ANASTASIA POV.
Lo guardai quasi impassibile, non capivo cosa mi stava succedendo. Stavo morendo dentro, ma da fuori sembrava che non me ne fregasse niente.
Presi la sedia e la portai accanto al letto su cui Zayn era steso completamente inerme, privo di coscienza.
"Vorrei dirti tante cose, ma allo stesso tempo non so cosa dirti" sussurrai.
"Doveva essere la giornata più bella della nostra vita, e invece guardaci, guardati. Non ti azzardare a morire, perché giuro che te la faccio pagare" dopo essermi resa conto di quello che avevo detto feci una smorfia.
Continuai a parlargli, fin quando non mi fecero uscire per lasciare che i suoi parenti gli facessero visita.


21 agosto

"Josh, portami da Zayn" gli dissi guardando per terra.
Non guardavo più nessuno negli occhi, non volevo essere guardata con compassione.
Parlavo il minimo necessario e solo con alcune persone. Ero sparita dalle vite di tutti, forse compreso dalla mia.

Entrai in quella stanza ormai troppo familiare e lui era ancora li, non si era mosso di una virgola.
Era in coma da due settimane ormai e i medici mi davano da sperare ben poco.

Sentii una pano poggiarsi sulla mia spalla così mi voltai, incontrando per una frazione di secondo due occhi color smeraldo, poi tornai a fissare Zayn.

"Come stai Anastasia?" Chiese.
Non risposi.
"Devi ricominciare a parlare, devi sfogarti. Non hai mai pianto da quando è successo"
Non parlai ancora.
"Ti prego Anastasia, parla."
"Non ho la forza per fare o dire niente, senno crollerei"
"Allora crolla, ci sono io a tenerti" mi prese una mano ma la ritrassi subito.
"Capisco che tu stia male, stiamo tutti male, ma devi reagire in qualche modo. Anche piangere aiuta."
A quelle parole non ce la feci più a tenere tutto dentro.
Lo guardai con gli occhi pieni di lacrime.
"Voi non capite niente. Lui dentro di se ha la metà del mio cuore, non riesco a continuare a vivere senza quella metà" mi fermai "io ho parte di lui dentro di me, e continua a lacerarmi l'anima" ormai avevo iniziato e non sapevo se sarei riuscita a fermarmi.
"È normale, i vostri cuori e le vostre anime sono una cosa sola ormai"
"Non hai capito, Harry" portai i miei occhi ai suoi "sono incinta".


NOTE DELL'AUTORE:
Tadaa! Lo so, sono una cattiva persona! Non sapere quanto stia soffrendo a scrivere queste cose!
Come speravo, eccomi così presto con il capitolo! Che a dire il vero è metà del 17!
Ho iniziato a scrivere e non la smettevo più, quindi per la vostra gioia, i capitoli mancanti (oltre a questo) dovrebbero essere altri 2/3.
Ormai non lo so più nemmeno io ahahahahahaha
Fatemi sapere che cosa ne pensate, vi prego!
Giuli

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Capitolo 19
*** capitolo 18 ***


~~30 settembre

I mesi passavano ma Zayn non si svegliava.
La mia pancia cominciava a rigonfiarsi leggermente, ma Harry continuava ad essere l'unico a sapere di quella gravidanza.
Riuscivo a parlare solo con lui, perché solo lui aveva avuto la forza di sbattermi in faccia la realtà e glie ne ero grata.
Passavo quasi tutto il mio tempo al capezzale di Zayn. Era straziante, ma nonostante non fosse cosciente, potevo dire di stare "meglio", per quanto possibile, solo quando ero con lui.
Il sentimento che provavo per lui andava rafforzandosi giorno dopo giorno, avevo iniziato a pregare. Patetico no?
Avevo stretto amicizia, se così si può chiamare, con un infermiera ed ero in confidenza con il medico di Zayn.
Sia lui che l'infermiera mi venivano a chiedere come stavo, mi misuravano la pressione e mi facevano esami, come se fossi io la paziente. Erano ovviamente venuti a conoscenza del fatto che ero incinta, e per questo ricevevo continui rimproveri sulla mia alimentazione sbagliata e sul poco riposo.

"Se continui così dovremo ricoverarti" furono le parole del dottor Stevens. Non mi dispiaceva poi tanto quell'idea, sarei stata 24h su 24h con Zayn.
Le continue visite che riceveva cominciavano a darmi sui nervi, tolleravo solo quelle di sua mamma, della mia, di Eva e Harry. Nessun altro.


1 novembre


"Le analisi al cervello fanno credere in un miglioramento" mi disse il Doc, si gli avevo anche dato un soprannome.

"Lui è forte" sorrisi, forse per la prima volta dopo quasi tre mesi.

"Ne sono sicuro, come va la gravidanza?" Chiese "hai nausee?"

"Ogni tanto, ma sono leggere. Sto bene"

"Sei al terzo mese ormai, è ora dell'ecografia"

"Non voglio farla senza Zayn, Doc" dissi con tristezza.

"La facciamo qui se vuoi"
Annuii incerta e lui mi disse che sarebbe tornato nel pomeriggio con l'ostetrica e tutto il necessario.

Chiamai Harry, dandogli la notizia e lui disse che sarebbe arrivato dopo pranzo, non volendosi perdere nulla.
Dopo l'incidente di Zayn, tutti si avvicinarono molto, io esclusa. Finalmente tra Harry e Louis la cosa diventò ufficiale, e anche se non lo davo a vedere ne ero felice.

L'ospedale era sempre circondato da fan che aspettavano il risveglio di Zayn. Di tanto in tanto sentivo cantare gruppi di ragazze fuori dalla finestra della camera, ma cercavo in tutti i modo di non ascoltare per non crollare di nuovo.

25 dicembre


Erano tutti dalle rispettive famiglie per festeggiare il natale, io infatti ero dall'unica famiglia che desideravo: Zayn.
Le analisi andavano migliorando, secondo il Doc, ma non si svegliava ancora.
La pancia mi cresceva sempre di più, mi sentivo grassa, ma avere una parte di Zayn dentro di me mi faceva restare forte.

"Buon natale amore mio" gli lasciai un bacio sulle labbra, poi mi accoccolai accanto a lui. Le infermiere erano ormai abituate a vedermi stesa nel letto con lui e non dicevano niente. Odiavo quella cosa, ma tutti mi compativano e mi lasciavano fare ciò che volevo.

"Ti ho comprato un regalo" lo informai. "Anzi due" tirai fuori dalla borsa due pacchettini e li aprii per lui.
Nel primo c'era un braccialetto in oro bianco, con una dedica per lui incisa dentro. Solo quando si sarebbe svegliato, sarebbe riuscito a scoprire di cosa si trattava.
Mentre nel secondo c'era un body da bebè con sopra i titoli di alcune nostre canzoni. Lo appoggiai sul comodino affianco al letto.
Quello fu il secondo natale da quando conoscevo Zayn, il secondo natale che però non riuscii a passare con lui.

12 gennaio

Era il compleanno di Zayn, non fu strano che lo passai in ospedale con lui come ogni santissimo giorno.

"Buon compleanno amore della mia vita" lo baciai.


"Ciao Anastasia"

"Ciao Doc, novità?"
Il suo sguardo si rattristò.

"In realtà devo parlarti Anastasia" annuii per farlo continuare "Zayn è ormai in coma da cinque mesi, se non si risveglia entro altri due mesi, dovremo staccare la spina"
Persi una decina di battiti e il respirò mi si fermò. Feci fatica a respirare e mi sentivo mancare. Come poteva dire una cosa del genere? Non avrei mai lasciato che uccidessero la mia unica ragione di vita.
Mi diedero dell'ossigeno e dei tranquillanti, la gravidanza non mi aiutava di certo con gli attacchi di panico.
Era sempre più difficile nascondere la gravidanza agli altri, ma mi ostinavo ad indossare le felpe e i vestiti di Zayn che standomi larghi, coprivano il necessario.

22 marzo

I due mesi stavano ormai terminando e la paura si stava impossessando di me.
Quella mattina mi feci portare in ospedale da Harry all'alba. Mi ero praticamente trasferita da lui. Ero al settimo mese di gravidanza e tutto si stava facendo più difficile.
Percorsi il corridoio che conoscevo a memoria ed entrai distrattamente nella stanza di Zayn, non trovandolo però sul letto.
Iniziai a urlare.

"Gli avete staccato la spina?" Urlai al Doc.
Non sentivo ragioni e non lo lasciavo nemmeno parlare. Mi tenevo la pancia, sentendo un dolore allucinante.

"Anastasia calmati o partorirai qui e ora, non sarebbe il caso visto che mancano due mesi" disse il Doc agitato.

"Lo avete ucciso" piansi

"No Anastasia" sorrise "stanotte si è svegliato, è a fare una tac"
Persi altri dieci battiti.

"Ossigeno, datemi ossigeno" dissi impaurita. Non respiravo.
Mi riuscii a calmare, ma continuavo a camminare avanti e indietro tenendomi a Harry. Avevo mal di schiena ma non riuscivo a stare seduta.
Di colpo mi fermai.
In fondo al corridoio vidi una figura familiare seduta su una sedia a rotelle.
Aveva il sondino al naso, ma aveva gli occhi aperti e mi stava guardando.
Urlai dalla gioia e mi misi a correre verso di lui, senza sapere dove trovai la forza e la stabilità per compiere quel gesto.


"ZAYN" urlai in lacrime, per poi fiondarmi sulle sue labbra. Ricambiò il bacio ridendo
leggermente.

"Anastasia è molto debole, rischi di ucciderlo così" mi prese l'infermiera per le spalle, allontanandomi da lui.

"Poi lo sai che non puoi fare sforzi fisici, come ti è saltato in mente di metterti a correre?" Mi rimproverò.
Non la stavo nemmeno ad ascoltare, ero troppo impegnata a guardare con una faccia da ebete, quegli occhi che non avevo visto per sette lunghissimi mesi.


"Ti sono cresciuti i capelli" osservò lui mentre gli accarezzavo una guancia. Mi appoggiai al letto su cui era steso.

"Scusa, tu noti che mi sono cresciuti i capelli e non qualcos'altro?" Risi

"In effetti devo capire una cosa" disse "per quale motivo l'infermiera ti stava rimproverando? Non sarai mica malata amore mio?"

"Mi è mancata la tua stupidità" lo baciai, facendo fatica ad avvicinarmi a lui più di tanto per via del pancione. Lui posò una mano sul mio fianco e quando mi staccai aggrottò le sopracciglia.
Mi guardò il petto e la pancia, per poi sollevare la felpa che stavo indossando, la sua felpa.

"Sorpresa" gli dissi sorridendo

"Mi hai tradito, Anastasia?" Mi guardava intensamente negli occhi.

"Guarda che sette mesi e mezzo fa non eri in coma" sorrisi

"È fantastico! Dio è davvero fantastico" mi baciò ancora. "Però non mi sono potuto godere la tua gravidanza" il suo sorriso scomparve.

"Tu non eri quello che voleva almeno tre figli?"
Il suo sorriso tornò.

"Mi hai reso la persona più felice di questo mondo, ti amo Anastasia e ti prometto che appena esco da qui ti sposo, senza avvisare nessuno. Niente cerimonie, solo io e te con un prete."
Piansi dalla gioia, il mio Zayn era lì. Il mio Zayn era tornato ed ero pronta ad iniziare la mia vita con lui.


NOTE DELL'AUTORE:
ed eccoci qui con l'ultimo capitolo effettivo della storia, manca solamente l'epilogo che è già bello pronto, se entro domani avrete letto in abbastanza questo capitolo e avrò ricevuto qualche recensione ve lo pubblicherò!
Che dire, mi sono affezionata tantissimo alla storia e ai personaggi, quindi è un dolore immenso dover chiudere tutto!
Vi ringrazio di tutto, lasciate qualche recensione se volete.
Alla prossima ed ultima volta
Giuli

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


NOBODYS POV
20 gennaio 2011

Erano passati cinque anni, Zayn stava bene ed era felice, infondo la sua vita stava seguendo il copione dei suoi sogni.
Viveva in una villetta a Seattle insieme alla sua amata Anastasia, nello stesso quartiere della casa in cui vivevano i suoi amici, nonché colleghi: Harry, Liam ed Eva. Quella casa in cui anche lui aveva vissuto.
Anastasia si stava ancora riprendendo dall'ultima gravidanza, portata a termine un mese prima. Aveva già partorito per la seconda volta. Entrambi speravano di avere un terzo bambino, come avevano sempre sognato.

Allie aveva compiuto da poco i nove anni e più cresceva, più somigliava alla sorella in ogni piccola cosa.

Lucas, il primo figlio di Zayn e Anastasia, avrebbe compiuto cinque anni a maggio, anche lui somigliava molto ad Anastasia, da lei aveva presi i lineamenti della bocca e del naso, e il colore degli occhi; mentre da Zayn aveva preso il colore ambrato della pelle, la forma degli occhi e i capelli scuri. Quel bambino era la gioia dei suoi genitori, faceva raramente i capricci ed era dolce, proprio come loro.

Linda era la nuova arrivata in famiglia Malik, era nata da poco meno di un mese e stava dando filo da torcere ai genitori. La notte non voleva mai dormire, mentre durante il giorno dormiva sempre. Anastasia e Zayn avevano preso di conseguenza l'abitudine di dormire appena potevano durante il giorno.

Avevano messo in secondo piano la loro carriera da quando la piccola Linda era nata, avevano già pubblicato altri due album e avevano fatto un tour degli Stati Uniti, portandosi dietro il figlio, Allie ed Eva come baby sitter.
Era andato tutto alla grande, le persone parlavano di loro come "gli idoli delle nuove generazioni" e in molti aspiravano alla bella vita che si erano costruiti.

ANASTASIA POV

"Grazie Eva, se hai bisogno non esitare a chiamarci" dissi baciandola su una guancia.
"Tranquilla. Io, Niall, Liam, Harry e Louis saremo più che capaci di occuparci dei tre piccolini" sorrise lei.
"Grazie ancora" le dissi, per poi chiamare nuovamente Zayn che era al piano di sopra con la piccola Linda.
Non si decideva a scendere, così lo raggiunsi io.
"Amore faremo tardi" dissi entrando nella camera di Linda. Mi fermai sullo stipite della porta a guardarlo. Era chino alla culla intento a far ridere nostra figlia, facendo facce e versi buffi. Ogni volta il mio cuore esplodeva d'amore e lo stomaco si ribaltava. Mi avvicinai lentamente a lui che si era accorto della mia presenza, gli posai una mano sulla schiena accarezzandolo.
"Diventa sempre più difficile staccarsi da lei" disse tirandosi su, prendendomi per i fianchi e appoggiando in fine le sue labbra sulle mie.
"Godiamoceli finché sono così piccoli" sorrisi
"Credo che quando linda compirà quindici anni, la farò uscire solo per andare a scuola."
"Geloso?"
"Troppo" mi baciò ancora. "andiamo ora"

Mi prese per mano e dopo che avemmo salutato i nostri amici, salimmo in macchina dirigendoci al ristorante nel quale avevamo prenotato.
Quel giorno erano cinque anni che ci eravamo sposati, cinque anni che ero diventata definitivamente sua e che lui era definitivamente mio.

_FLASHBACK_

"Andiamo Malik, non vedo l'ora di uscire da questo ospedale" dissi sorridendo un ultima volta al Doc e all'infermiera che ci aveva seguiti per tutti quei mesi.
"Andiamo" mi prese per mano e uscimmo definitivamente da li. Nonostante si fosse svegliato da pochi giorni, si era ripreso bene ed era come nuovo.
 Eravamo in macchina, ma mi accorsi che la strada che aveva preso non era quella per casa nostra.

"Dove stiamo andando di preciso, Zayn?" Chiesi curiosa
"A sposarci" sorrise lui.

_FINE FLASHBACK_

"Grazie per avermi dato la vita che ho sempre sognato, Anastasia" disse mentre ci eravamo seduti al tavolo, uno di fronte all'altro tenendoci per mano.
"Grazie a te per non aver mai deciso di perdere le speranze con me quando ero indecisa" sorrisi

"Ti amo, signora Malik"
"Ti amo, signor Malik"


NOTE DELL'AUTORE:
Eccomi qui, con le lacrime agli occhi, a pubblicare l'epilogo di questa storia in cui ho messo davvero tutta me stessa.
Vi ringrazio per l'ennesima volta, senza di voi probabilmente avrei smesso di scrivere tempo fa!
Ho una bella cosa da dirvi: sto pensando a una nuova storia da scrivere e vi anticipo solo che si baserà sulle vite di Allie, Lucas e Linda, i figli di Zayn e Anastasia!
Devo ancora decidere i particolari e il quando iniziare a scriverla, ma spero che seguirete anche quella!
Ora basta, il nostro tempo è arrivato al termine!
Ciao a tutte
Grazie e grazie ancora
Alla prossima storia
Giuli

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