Io & la Bestia

di PinkyRosie
(/viewuser.php?uid=111544)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Io & la Bestia

 

 

Ok, cominciamo col dire che il titolo tradizionale di questa storia sarebbe “La Bella e la Bestia”, ma siccome io, che sarei la protagonista, non è che sono proprio una gran bellezza...

 

-E' proprio una cozzaaa!- (*urlo in sottofondo*)

 

Ah, il mio fratellastro! Sempre carino, lui!

-Stronzo, chiudi il becco, non sono bella, ma sono un tipo!-

-Si, un tipo di cozza!-

Insiste, lo stronzo!

-E tu zitto, nerd sfigato, che con te non uscirebbe neppure Mariangela Fantozzi!-

Lo rimbecco. Ce la farà a farmi continuare il discorso senza rompere ancora i coglioni?

Boh!

Comunque, che stavo dicendo? Ah, si. Il titolo: chissenefrega del titolo, passiamo alla vicenda.

Che è quella classica: c'era mio padre, vedovo e risposato in seconde nozze con un pezzo di sterco ambulante provvisto di gambe e braccia, la quale a sua volta s'era tirata dietro i suoi tre figli: un coso lungo, secco e oscenamente brufoloso, il cui motto era “Io mi farò da me” e lo credo, dove volete che la trovi una, non a pagamento, disposta a sostituirsi alla sua fida Federica (la mano amica)?

E poi c'erano le mie due sorellastre: Grazia, Graziella e... No, non guardate me, io mi chiamo Isabella. Bella per gli amici. Si, dài, come la Swan. Ho pure cercato nei boschi se trovavo qualche raro esemplare di “vampirus glitteratus”, ma niente. Manco un fungo prataiolo. In compenso ho pestato tre cacche di orso bruno, e non erano per niente sbrilluccicose.

Un giorno nostro padre ci riunisce tutti, quella zoccola di sua moglie e noi quattro figli, e ci dice: -Devo andare in città, però, siccome ho un paio di rotelle che non mi funzionano, ho deciso che invece di prendere l'autostrada col mio bel gippone, e andare dritto allo svincolo giusto, che sarebbe d'un facile imbarazzante, voglio pigliare Varenne,il vecchio ronzino di zia Peppa e passo per il bosco. Ci metterò settordicimila giorni, ma così almeno proverò il brivido dell'avventura! Che dite?-

Grazia, ruminando una big babol :- Fà un po' come ti pare!-

Graziella, messaggiando su whatsup: -Sei andato all'ACI a fare il tagliando alla bestia?-

Grazie al caz Giuseppino (il mio fratellastro): -Hai fatto testamento? Non si sa mai...-

Papà si tocca, per scaramanzia...

-Sono commosso da cotanta dimostrazione d'affetto... Sentite, già che vado nella metropoli... che volete che vi porti da là? Oh, prima di sparare grosso, ricordate che non faccio Berlusconi di cognome...-

-Il solito tirchio!- Grugnisce Grazia. -Vabbeh... un jeans Emporio Armani ce la fai ad accattarmelo o è chiedere troppo?-

-Andata! Tu, Graziella?-

-Piumettino Moncler e Converse?-

-Sto quasi al collasso, ma ok. Giuseppino?-

-Immagino che un Ferrarino Testarossa ...proprio non puoi...-

-Se t'accontenti del modellino della Burago...-

-Vabbè, ho capito! Mi farò bastare un volgarissimo i-pad. Però quello vero della Apple, non quello tarocco comprato alle bancarelle dei cinesi, eh!-

Quel pover'uomo di mio padre annuìsce e poi tenta di sgattaiolare via.

-Embè?- Gli urlo io. -Ce sto pure io, qua! Nun ce provà!- Gli ringhio, da autentica coatta quale sono.

-Uh!... Oh... la mia cara figliola... tesoro , che vuoi che ti porti papà?-

Io ci rimugino su un attimo.

-Sta a sentire: a questo punto, secondo la fiaba tradizionale, dovrei rispondere “una rosa”. Ma mi spiegate che cazzo ci dovrei fare con una rosa, che , ora che torni, sarà pure tutta spelacchiata e rinsecchita? Cioè, questi stronzi qua chiedono vestiti di firma, tablet e io, come una fessa... UNA ROSA?-

-Una rosa, perfetto! Ciaoooo!-

Mio padre corre via più veloce del lampo.

-Ehi, papi... c'è stato un equivoco! C'è stato uno dannatissimo equivocooooo!- Gli urlo dietro io, ma niente: quello è già sparito!

 

 

NEL BOSCO( narrazione in terza persona)

 

 

Il vecchio rinc Il brav'uomo, come anche il più idiota dei gasteropodi si sarebbe aspettato, si perse nel bosco nel giro di un paio d'ore, e stava già sclerando di brutto, aggeggiando col telefonino che avrebbe dovuto fargli anche da navigatore (ma non lo faceva, essendo robaccia tarocca), quando la vegetazione finalmente si diradò e si trovò davanti un magnifico castello.

“Toh, un albergo in mezzo al bosco! Non lo conoscevo! M'è andata di culo, va'!” pensò il vecchio... (ma devo sempre continuare a chiamarlo vecchio, quando rispondeva al fantastico nome di Osvaldo Carlo Alberto Maria Siniscalchi della Torre? C'ha un nome della madonna, sfruttiamolo, no? -NOOOOO!-)

Il buon uomo scese dal ronzino suo magnifico destriero, raggiunse il castello e bussò. Siccome nessuno lo cagava, si azzardò ad entrare. C'era un bellissimo giardino lungo il vialetto d'ingresso ,pieno di cespugli di rose. Il vecchiaccio si guardò attorno: non c'era nessuno e così, col ghigno all'Arsenio Lupin in volto, si accinse a prelevare la rosa richiesta dalla figlia più piccola.

E fu allora che... tuoni fulmini e saette! Imperversi la tempesta! Si aprano le cataratte del cielo! Si scateni Wanna Marchi nella televendita delle creme dimagranti (tanto per rendere bene l'idea...)....un'incredibile Bestia metà uomo e metà Platinette fece echeggiare incazzato come una delle Iene il suo orribile ruggito:

-Maledetto! Come osi? Come osi entrare non invitato in casa mia e rubarmi pure una rosa?-

Osvaldo Carlo Alberto Maria Siniscalchi della Torre ci rimase una cacca: tutto quel casino per una rosa? I cingalesi chiedevano un euro...

-Va bene, signore, ho sbagliato, gliela pago. Quant'è? Vanno bene due euri?-

-Ma vanno bene una sega! Quella è la rosa più preziosa di tutto il mio giardino, la rosa magica che potrebbe farmi tornare com'ero prima! Arrrghh, marrano, tu non sai cos'hai rischiato di fare!-

-E vabbuò, ma come caspita eri prima? Perchè anche così... non sei mica tanto male, sai?- Commentò il buon uomo facendo l'occhiolino alla Bestia.

Quello cambiò subito atteggiamento :-Tu dici? Eh già, ultimamente mi sono messo a dieta e mi sono fatto alzare un po' gli zigomi... meno male che qualcuno se n'è accorto... comunque prima ero così- E cacciò fuori una foto di Brad Pitt.

-Ah, però!- Commentò Osvaldo Carlo Maria ecc...ecc...-Che bocconcino!-

-Si, eh? Che ne dici, caro, vuoi essere la mia Angelina Jolie?- Disse la Bestia con gli occhi a cuoricino verso Osvaldo Carlo Maria.

Il brav'uomo stava per cedere all'impulso del suo cuore e accettare, quando si ricordò che la favola doveva prendere tutta un'altra piega.

-Eehh, tesoro... non sai quanto mi piacerebbe... ma devo da tornà da quella massa di stronzi mia splendida famiglia che mi attende trepidante a casa, io sono il loro padre e marito, guida spirituale,faro nella notte, maestro di vita Do Nascimiento, ecc ecc...come potrei abbandonarli?-

La Bestia si fece pensieroso.

-Capisco, ma qualcuno deve venire per forza a prendere il tuo posto, in cambio della tua libertà...-

-Senti caro... io c'ho tre figlie femmine... pure un maschio, se potesse interessarti il genere... che ne dici di accattarti uno di loro?- propose il bravissimo uomo con gran cuore di padre.

L'affascinante Bestia ci pensò sopra.

-Uhm, si potrebbe fare... c'hai qualche foto dei soggetti in questione?-

Subito l'ometto aprì la fotogallery del suo telefono e mostrò disperato orgoglioso le immagini dei suoi “cuccioli”.

Apparve Grazia: -AAARRGGHHHH! E che è 'sta roba qua? Mi potevi avvisare, no? Sono una personcina sensibile, io!- Urlò la Bestia, scioccato.

Povero, aveva ragione: Grazia sembrava la sorella grassa del sergente Garcia di Zorro...

Poi toccò a Graziella. -Oh, mio Dio! Ma chi è questa, la figlia di Gollum? E poi chiamano Mostro me! In confronto a queste io sono Belen! Vai avanti!-

Vide Giuseppino :Uhm, questo, volendo, è carino... ma c'ha tanti di quei brufoli che la sua faccia pare una pizza margherita col salamino piccante...Non c'è altro?-

Il bravo Osvaldo Carlo Maria tirò fuori l'asso nella manica e mostrò la stupenda Isabella:

La Bestia sospirò: -Mio caro, certo che con te il destino è stato davvero crudele! Questa mi pare il mago Otelma appena sveglio la mattina......non puoi proprio rimanere tu?- lo supplicò.

-Te l'ho detto, sono responsabile dei mie cari, ho un impero finanziario da gestire, il mio quinto nome è Fedele... se non faccio le cose ammodo poi il mio datore di lavoro Silvio s'incazza...-

-E va beh...- si rassegnò la Creatura.

-Mandami la vongola...l'ultima che ho visto, insomma...-

-Cozza. Si dice cozza!- Puntualizzò Osvaldo Maria

-Quello che è!-

Il buon uomo uscì dal castello, salì sul suo destriero e imboccò la via del ritorno.

Bisognava ora organizzare il viaggio della splendida fanciulla, che avrebbe bestemmiato come un turco sarebbe stata oltremodo lieta di sacrificarsi per l'adorato padre.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ciaooo. eccomi in veste insolita, molto insolita...ma dopo essermi fatta per bene e aver trincato come un marinaio in licenza premio, m'è uscita 'sta roba qua...
Ma, anche se è solo un cumulo di fesserie (pero spero almeno un pò divertenti) vale il solito "disclaimer": somiglianze e nomi con persone e fatti è puramente casuale, non scrivo per lucro (e chi mi pagherebbe per leggere 'ste fesserie?)ma per passatempo...bla bla..
SCUSATEMI TANTO, PERDONO!
PINKYROSIE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

Osvaldo Maria tornò a casa, lesto come il fulmine, in appena quattro giorni. Sopravvisse cibandosi di toporagni e amanite falloidi che il bosco gli offriva. Eh, del resto bisogna dire che disponeva di una bestia di tutto rispetto: aveva partecipato anche al Gran Premio dell'Osteria di zio Peppino classificandosi terzo. Su tre. I bookmaker lo davano settantanovemila a uno.

Comunque erano pur sempre quattro giorni in cui non dava notizie di sé (indovinate un po'? La batteria del suo cellulare, quel gioiello di ultima generazione comprato in spiaggia, che aveva in tasca, lo aveva mollato dopo appena due ore) e temeva che la sua famiglia stesse dando di matto, in preda all'ansia per lui .

Appena rientrato,.legò Varenne nella stalla e si apprestò tremante ad entrare in casa sua, per rassicurarli tutti, prima che telefonassero a “Chi l'ha visto”.

Una scena desolante si presentò ai suoi occhi. La moglie stava stappando una bottiglia di spumante strappandosi i capelli in preda alla disperazione, già convinta di essere rimasta vedova. Giuseppino stava strillando :-Evvaaiii! Il vecchio è schiattato, adesso ci godremo l'eredità!- piangendo lacrime amare per la probabile dipartita del suo amatissimo daddy.

Le ragazze cazzeggiavano su Facebook urlavano da spezzare il cuore.

Insomma, tutta la famiglia era nell'angoscia più totale e certo questo lo si poteva arguire anche dalla cena frugale che era stata portata in tavola: lasagne, tagliatelle al ragù di cinghiale, tortelli di zucca, cappone farcito, costolette di agnello arrosto, patatine novelle al burro,tiramìsù e frutta di stagione, il tutto annaffiato da Brunello di Montalcino e Dom Perignon... Eh, si sa che la disperazione chiude lo stomaco!

-Miei diletti!- Entrò lui ansioso di porre fine alle atroci sofferenze della sua adorata famigliola. Appena lo videro si levarono entusiasti cori di gioia: -NOOOOO! E' Ancora vivo! -Caro papà adorato! Sapessi quanto siamo stati in pena per te!-

-Eh, si, lo vedo! Non avete quasi toccato cibo....Ma eccomi di nuovo qua tra voi, o miei adorati... Solo che ho da riportarvi un'ambasciata...che riguarda soprattutto te, figliuola mia piccina, Isabella!-

Osvaldo Maria guardò la figlia minore con un ghigno perfido con uno sguardo disperato.

-Che minchia vuoi, adesso, papy? Sei tornato sano e salvo, sia lode a Cristo nell'Alto dei Cieli, ok, ma adesso non ricominciare a rompere subito, eh! C'ho una live chat in corso, quindi sbrighete: che c'hai da dì?- Bella masticava la gomma che pareva Jessica di Viaggi di nozze, tale e quale.

-Grazie per la tua comprensione, adorata figlia mia! Dunque dovete sapere che in mezzo al bosco sorge un castello...-

-In mezzo al bosco? Ma che cacchio dici, che ti sei fumato? Il bosco non è edificabile!- intervenne la moglie, che era assessore comunale al Fancazzismo Giovanile e certe cose le sapeva tutte.

-...Aaaahhh... dev'essere stato Giampierozzi, il palazzinaro... Deve aver corrotto l'assessore all'edilizia, che gli ha dato il permesso di costruire...- Riflettè la donna subito dopo.

-Vabbè, come dici tu! Fatto sta che questo maniero è circondato da un bellissimo giardino pieno di rose...- continuò il povero vecchio.

-...mi sa che nel giardino ci fosse anche qualche altro tipo di pianta...- interloquì Giuseppino.

-...si, ne ho qualche esemplare nello zaino, dopo te le do! Adesso statemi a sentire...Insomma,in 'sto giardino non c'è nessuno, così io entro per prendere la rosa a questa sciagurata...-

Isabella, a quelle parole, s'incazzò come una biscia. -Ma chi la vuole quella stramaledetta rosa, sai dove puoi ficcartela!!!!-

 -Bella, non essere volgare! Ricordati che sei una signora!- Intervenne la matrigna.

Giuseppino si scompisciò dalle risate :-Ah, questa è proprio buona, ma'! Dovresti partecipare a “La sai l'ultima!”-

-Stronzo!-

-Strega!-

-Finocchio!-

- Ancora no, ma se le donne fossero tutte come te, ci diventerei-

Stava per iniziare un pestaggio in piena regola, quando il buon vecchio, esaurita la sua pazienza, li richiamò all'ordine .-E bastaaaa! Ora ascoltatemi, imbecilli! Insomma, entro, rubo onestamente questa rosa, e salta fuori il proprietario di baracca e burattini furioso come Berlusconi coi magistrati...E' una Bestia enorme, lui si definisce “mostro” ma io lo trovo carino...ha meno baffi di vostra madre, i piedi più piccoli di Graziella (a occhio e croce ha solo un quarantotto) e lo sguardo incantevole di Marty Feldman*... e sugli artigli da leone s'è fatto ricostruire delle unghie che sono proprio un amore, tutte blu con le stelline bianche!-

-...Ooohhhhh, che caruccio...e poiii?- fece curioso l'uditorio in coro.

-.Però..ha un caratteraccio....monta su tutta una storia per questa rosa... che secondo lui è magica...e io gliel'ho quasi rovinata...e a lui serve per tornare come prima del sortilegio che l'ha ridotto così...

Ma son tutte balle per scucirmi più soldi!...-

-...stringi, pà, che c'è Shopping Night su Real Time... quanto ti ha estorto per questa rosa pidocchiosa?- Chiese Bella.

-Ma nulla, tesoro! Pensa, ha rinunciato a denunciare il furto in cambio...-

-...in cambio?-

-Che tu vada là nel suo castello a stare con lui. Questo ha chiesto per rilasciarmi!- Sospirò O.M. Ecco, l'aveva detto.

Bella scoppiò a ridere :-Ma tu stai fuori come un balcone! Ormai t'ha lasciato tornare a casa( lo cogliesse la dissenteria ), per fortuna, sarei una scema se andassi là.-

-Una parola è una parola!- Insistette Osvaldo Maria

-Ma chi se ne fotte!- Rispose in tono garbato la fanciulla.

Il bravo ometto si adombrò lievemente, forse per la prima volta in vita sua:

 -Tu andrai là è basta!- Ruggì. - Insomma, c'hai tra i quarantacinque e i cinquantaquattro anni, sei più brutta di una cartella di Equitalia, se non ti si piglia quello mi resterai sulla gobba a vita! Fila a preparare i bagagli che t'accompagno! Avanti, marsh!-

Bella, dapprima contrariata, parve pensarci un po' su... in fondo, da come l'aveva descritto il padre, questa Bestia avrebbe anche potuto piacerle... basta che però fosse stato Bestia dappertutto e non un tenero cucciolotto...proprio lì!...

 

Il giorno dopo, quasi di buon mattino (erano appena le undici e diciassette, l'ora perfetta per il brunch) salirono in sella entrambi sul povero Varenne, il quale, quando vide salirgli in groppa Bella, credette di aver cominciato a lavorare per Giuliano Ferrara...

In qualche modo la povera bestia riuscì a portarli là, nel mezzo della radura selvaggia e intricata...

A Osvaldo Maria pareva che fosse quella la strada per il maniero della Bestia, ma non ce n'era traccia...Disperato, si vedeva quasi di rinunciare e tornare indietro, ( e così non riuscire a sbarazzarsi di quello sciame di locuste affamate che rispondeva al nome di Bella), quando, dal nulla, comparve un cartello indicatore, che diceva:

“Per di qua, vecchio scemo! Lo sapevo che ti eri perso un'altra volta!”

-Oh, guarda, figlia mia! Delle indicazioni!- esultò Osvaldo Maria.

-Che culo!- Rispose entusiasta la fanciulla.

-Coraggio, siamo quasi arrivati!-

 E infatti, dopo un altro paio di cartelli indicatori (“Di qua, imbecille!” “Ho detto a destra ...ma lo capisci l'italiano?” “Vabbè, ho capito... seguimi, che facciamo prima!”) arrivarono al castello.

-Uhm!- fece Isabella squadrando l'imponente costruzione, -Caruccia la bicocca... un po' kitch, con quelle paperelle in pietra di fronte all'ingresso...però bello! Chissà quanto paga di IMU!-

 

-Beh, so' cazzi suoi!- Commentò comprensivo O.M. Poi scese da cavallo assieme alla figlia e il suddetto animale emise un rumoroso sospirone di sollievo “Poi torni indietro da solo, vero?” Nitrì sottovoce al vecchio, raccomandandosi. -Ci puoi scommettere la biada dei prossimi tre anni!- ghignò l'affettuoso genitore, desolato al pensiero di separarsi dall'amata figliuola.

La Bestia era uscita fuori dal maniero per accoglierli. Era tutto in ghingheri per ricevere al meglio i suoi ospiti: aveva un paio di leggins leopardati che gli stavano davvero un amore, una casacca morbida sopra (era un po' forte di fianchi, serviva per dissimularli) con bene in vista la scritta “VERSACE...n'altro litro”, e un cappellino che avrebbe fatto al gioia della Regina Elisabetta, pieno di piume e paillettes.

Alla vista di quella sublime creatura, il vecchio cuore di Osvaldo Maria si rimise a fare le capriole. Ancheggiando, la Bestia, si avvicinò a loro. -Ciao, O.M.... è un vero piacere rivederti, tesoro...- gli schioccò un bacio sulle guance -...non altrettanto si può dire di questa qua... Cos'èèè????-

Bella divenne fucsia. -Carino, l'amico tuo! Gliel'hanno mai detto che un calcio nei coglioni fa molto, molto male?- Ringhiò.-

-Sssttt... buona, cara... fa così perchè è un timidone, è tutta autodifesa, la sua...- tentò di mediare il vecchio genitore..

-Autodifesa un corno! Ma chi m'hai portato? Questa non la raccoglie nemmeno HERA se la lasci davanti al cassonetto! La sua foto che mi hai mostrato era ritoccata con photoshop, confessa...- Grugnì un poco alterato la Bestia.

-Beh, magari un pochino... ma guardala meglio! E' una vecchia zitella nel fiore degli anni, una brava massaia, ti darà figliuoli forti e robusti che vinceranno le gare del “peto più potente” e dello “sputo più lontano” e ti riempiranno d'orgoglio.-

 Nonostante l'accorata descrizione del brav'uomo delle doti delle figlia, la Bestia fu irremovibile.

-Darmi figli questa? Ma se sta in menopausa da minimo vent'anni! No, niente da fare, Osvaldo Maria: io quel cesso lì non lo voglio!-

A quel punto Bella s'era anche un po' incazzata: -Ma sarai bello te! Anvedi 'sto trucido, st'infame, 'sto fijo de 'na...- provvidenzialmente, papino le mise in mano un tablet con le foto di George Clooney per chetarla: funzionava sempre!

Però O.M. era disperato: il suo piano di disfarsi accasare almeno una dei figli stava fallendo miseramente.

- Sicuro che nemmeno uno degli altri tre ti aggradi, o mio signore?- Piagnucolò il vecchio.

-No, mio caro Osvaldo Maria. Nessuno: vanno tutti dal “ributtante” al ”vomitevole”!.-

-Lo sapevo... e chi vuoi, allora?-

La Bestia gli si avvicinò con un sorriso smagliante, scoprendo in tutto il loro splendore le zanne gialle a cariate.- Ma voglio te, amore mio! E' da quando ti ho messo gli occhi addosso che il mio cuore non fa che sospirarti....Ho incontrato l'anima gemella, finalmente! Vieni meco, e assiem sarem felici!-

Di fronte ad una dichiarazione tanto traboccante di sentimento, il buon O.M. Non seppe più resistere, diede ascolto ai suoi sentimenti e si esibì in un appassionato lingua in bocca con la sua adorata Bestia, col quale suggellò la sua intenzione di convolare a giuste nozze con lui.

 LIETO FINE (BELLA'S POV)

 

 

E così rieccomi di nuovo qui, cornuta e mazziata, e dal mio stesso padre. Chi l'avrebbe detto che un'impresentabile piacente ragazza come me sarebbe stata rifiutata da quell'orripilante creatura in favore di quel vecchiaccio disgustoso?

Non era così che doveva andare... perchè in fondo la Bestia non era mica male, sapete... Sì, c'ha un alito di fogna e i suoi calzini quando li toglie li potresti mettere sulla pizza al posto del gorgonzola, ma mi ci sarei anche potuta innamorare...

Ma lui ha preferito mio padre. Lo posso capire, il mio caro genitore è una vera bellezza, specie quando si mette le ciglia finte e il tacco 12.

Il matrimonio fu una cerimonia rivoltante commovente.

Solo che, invece che essere il mi' babbo a portare me all'altare è stato il contrario.

Il prete officiante la messa non si accorse che si trattava di due uomini, perchè, onestamente, la Bestia era conciato da fanciulla bellissima.

Scoprimmo anche il suo nome, finalmente, che era Adinolfo Costantino Ottaviano Riccardo Ippolito, per gli intimi Margherita.

Aveva uno strascico che da Milano, dove abitiamo, arrivava fino a Reggio Calabria, in pratica occupava tutta la rete autostradale: una meraviglia!

La ex-moglie dello sposo piangeva come una fontanella per la gioia di essersi sbarazzata del vecchio relitto il dolore di essere stata lasciata dall'adorato coniuge.

Prenotammo il pranzo di nozze alla Trattoria “Da Lello il petomane”.Quando i due sposi entrarono furono accolti dal maitre con un caloroso:-Ahò, ma chi so 'sti du scorfani? Chi ha prenotato, il circo Orfei?-

Una cosa di classe, insomma...di quelle il cui ricordo ti perseguita accompagna finchè campi.

 E così eccoci alle battute finali. Mi rendo conto che dovrei pure cambiare il titolo di quest'avventura in “Papino mio e la Bestia”...

Il mio fratellastro, dolce creatura, mi ha suggerito di buttarmi sull'abominevole Uomo delle Nevi...

e perchè no...ho visto alcuni suoi scatti... mica è brutto, sapete! Beh... quasi quasi gli do l'amicizia su facebook... che dite?

 

-CHE SEI DISPERATAAAAAAA!!!!-

Image and video hosting by TinyPicISABELLA(Marty Feldman)Image and video hosting by TinyPic (l'elegante capo d'abbigliamento della bestia)

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Premetto che mi pento e mi dolgo di aver scritto questa cosa infame... non finirò mai di ringraziare che ha avuto il coraggio di recensirmi...e...udite udite... chi ha messo questa storiella fra le seguite...e... ci credereste? addirittura tra le preferite!!! quando l'ho visto, manco ci credevo! Grazie di cuore a tutte! Se volete leggere qualcosa di mio di più degno e serio cliccate sul mio nome... e fatemi sapere! (*si ritira ignominiosamente nel suo angolino*)

Di nuovo grazie!

PinkyRosie

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2451539