fanfiction
I bet on you.
2.
Capitolo Due.
Buoni o cattivi: non è la fine.
Sango le guardò, a metà fra
l’angosciato e il sorpreso. “Ragazze, non vorrei rovinare questo atto di
coraggio…” esplicò, serafica “Ma non avete scommesso niente” fu la
conclusione.
Ayame sospirò. “Giusto. Kagome, quanto hai da
perdere?”.
Solo in quel momento la ragazza
dagli occhi ametista si rese conto di aver ricordato, alle due fanatiche, che potevano scommettere
soldi. Scioccata, mosse le mani alla cieca cercando di attirare la loro
attenzione. “No! Ferme, ferme! Cosa volete fare?”.
Kagome era alquanto pensierosa:
probabilmente stava facendo dentro di se alcuni boriosi calcoli matematici.
Ayame, invece, guardò la sua amica con un sorrisino e la provocò. “Scommettere
soldi, ovvio”.
Visto lo sguardo della rossa,
Sango le lanciò un’occhiata sconsolata e poi scosse velocemente il capo,
chinandosi nello zaino a raccogliere il libro di storia per la lezione
successiva. Certamente il periodo Kamakura l’avrebbe angosciata un po’ meno.
“Beh…” borbottò la mora “Io
scommetterei cinquanta yen”.
Ayame, ben felice, annuì,
risorgendo la mano. “Perfetto”.
“Perfetto” sussurrò Kagome
Higurashi, fissando gli occhi verde erba* della sua amica.
“Ehi Koga!” esclamò Miroku,
avvistando l’abbronzato ragazzo fra la folla.
Quello si voltò verso di lui ed
un sorrisetto gli sorvolò il volto. Lo raggiunse a grandi falcate. “Ho saputo
della tua grande missione” esclamò,
sarcastico.
Miroku si grattò le nocche sul
petto con fare orgoglioso. “Lo so, sono un eroe”.
“Il tuo egocentrismo supera ogni
previsione” fu il commento abbastanza acido di Inuyasha Hanyou, comparso alle
spalle di Koga Yoro. I due si guardarono un po’ in cagnesco, poi la situazione
fu smorzata dalle lamentele del moro pervertito.
“Ehi! Non è carino da dire!”
esordì difatti quest’ultimo, con sguardo offeso. Sul volto del mezzodemone
comparve un ghigno divertito, che poi lasciò il posto ad una certa indifferenza
mista a superiorità.
“Cane rognoso, smettila di fare
lo stronzo” replicò il demone lupo.
Inuyasha lasciò perdere la
maschera di indifferenza ed un vago rossore gli risalì le guance, rabbioso. “Tu, lupaccio, non hai diritto a
giudicarmi!” sputò, lanciandogli un’occhiata al vetriolo.
Il ragazzo rispose col medesimo
ardore. “E tu smettila di imitare tuo
fratello!”.
Cadde il silenzio e Miroku chiuse
gli occhi d’istinto. Era più che certo che quando li avrebbe riaperti, avrebbe
visto il corpo di Koga Yoro in mille pezzi. Invece, notò con disappunto che
Inuyasha se ne era andato ed era rimasto solo il demone lupo. “Forse hai
esagerato” sussurrò, preoccupato per il suo migliore amico.
Koga fece segno di diniego con la
testa. “No, aveva bisogno di una lavata di capo” replicò “Ne ha bisogno, ogni tanto”.
Il moro respirò profondamente.
Certo, Inuyasha non era la persona più coerente di questo mondo. Odiava
profondamente suo fratello, eppure voleva in tutti i modi di assomigliargli.
Cercando, ad esempio, di assumere un comportamento freddo e distaccato quando
invece era una persona amichevole ed impulsiva. “Forse hai ragione”.
“Certo che ho ragione” disse
piccato, con un sorrisone.
Miroku sorrise a sua volta. Koga
Yoro era invece uno di quei ragazzi eccezionalmente gentili, uno spiraglio di
umanità in tutta la massa umana. La sua incredibile bontà era risaputa in tutta
la scuola, e lui che lo conosceva bene poteva affermare che era esattamente la pura realtà.
La campanella interruppe i
pensieri dei due ragazzi, e sbuffarono all’unisono. Per quanto Miroku fosse, per
caso o per decisione, il migliore amico di Inuyasha, ciò che lo legava a Koga
era indissolubile. Erano un Trio e sempre
lo sarebbero stati.
“Sarà meglio andare” esordì il
ragazzo dagli occhi azzurri “Ho giapponese antico” disse, a mo’ di scusa.
Miroku comprese immediatamente e
annuì. “Povero te, a dopo”.
Sango seguiva attentamente la
lezione, prendendo appunti e trascrivendo ciò che la professoressa dettava.
Kagome e Ayame, invece, scrivevano sui rispettivi banchi.
La mora si abbassò lievemente a
leggere ciò che la rossa aveva scritto. “Non te lo dico di certo come
conquisterò Yoro!” spiccava in matita sul legno bianco. Lei roteò gli occhi e
scrisse velocemente: “Uffa”.
Una risatina della rossa fece
voltare la professoressa verso di loro, irata di essere stata interrotta.
“HIGURASHI! KIMEO!” le richiamò, con cipiglio autoritario.
Le due si zittirono subito,
sentendo nella schiena lo sguardo perforante di Sango.
“Non ne potevo più” esordì Ayame,
beccandosi uno scappellotto sulla nuca. “Ehi!”.
“La lezione era
interessantissima” disse Sango, seria.
“Ho sempre odiato i superlativi”
borbottò la rossa, in risposta.
Kagome non si fece pregare e
assaltò la sua amica, ben decisa a scoprire come avrebbe provato ad abbordare lo
Scapolo d’oro. “Aya-chan… dimmelo!” sussurrò, mielosa.
Lei stortò il capo. “No” poi
tornò a guardarla negli occhi “Hai paura di perdere?” fu il commento
angelico.
“Affatto” replicò la mora, con
divertita superiorità.
“Inuyasha…” lo chiamò, quasi
dolcemente, Miroku.
Il mezzodemone lasciò uscire un
rivolo di fumo dalla sigaretta emettendo un grugnito. Era appoggiato al muro
bianco, i capelli che sfioravano il tetto dell’Istituto. A quell’ora il terrazzo
era completamente vuoto, forse perché erano nel pieno della quarta ora.
“Minchia, il prof mi ucciderà!”
sbottò il moro, con cipiglio stizzito “Perché cazzo devi arrabbiarti durante le
ore scolastiche?! Non lo puoi fare nell’intervallo?!”.
Il mezzodemone alzò lo sguardo
sul suo amico, che lo fissava con sguardo stressato ed un evidente desiderio di
mandarlo a quel paese. “Feh!” sbottò, allontanando la sigaretta dalla bocca “Sei
tu che mi sei venuto a cercare!”.
Miroku lo fissò, cercando di
provocargli un minimo ragionamento. Inuyasha non diede segno di aver messo in
moto la sua testolina e il moro lanciò un urletto di disperazione. “Cazzo, Inu!
Sei impossibile!” esordì,
allontanandosi a rapidi passi “Koga aveva ragione!”.
Non fece neanche in tempo ad
arrivare alla porta che si ritrovò il mezzodemone di fronte a se. Aveva
evidentemente utilizzato i suoi poteri demoniaci. “Aveva ragione su cosa?”
esalò, con sguardo freddo.
Miroku non si scompose più di
tanto, ma lo fissò abbastanza irato da distruggere il muro di indifferenza
costruito dall’hanyou. “Aveva ragione sul fatto che sei scorbutico, che hai
bisogno di una lavata di capo, che sei uno stronzo e ovviamente che sei uno
stupido ad imitare tuo fratello” concluse, con un sorrisetto strafottente.
Inuyasha lo fissò, e visto che la
conversazione stava prendendo una vena comica, si rilassò. “Ma si è mai visto
allo specchio?! Tutta quell’aria da santo non fa che nascondere il rovescio
della medaglia, il suo vero io!”.
Il moro lo fissò, poi un
sorrisetto gli sorvolò il volto. “Si, certo” lo prese in giro “Difatti Koga è in
realtà uno stronzo, egocentrico, viziato, superbo, pervertito…” elencò,
guardandolo malizioso.
E all’unisono aggiunsero.
“Ovvero… te”.
Si guardarono un attimo, poi
scoppiarono in una risata contagiosa. Inuyasha lasciò che un sorriso sornione
gli ricoprisse il volto diafano, mentre il volto di Miroku si illuminò come non
mai.
“Guarda che lo stronzo, superbo
sei tu” gli intimò, il moro.
“E l’egocentrico, viziato e
pervertito sei tu” concluse Inuyasha.
“Vaffanculo, io non sono viziato”
borbottò l’altro, offeso.
L’hanyou ridacchiò ancora.
“Almeno ammetti di essere pervertito ed egocentrico”.
Miroku stortò il capo, fingendo
un orgoglio che non faceva parte di lui. Quello orgoglioso era Inuyasha. “Allora
bisogna dire che Koga è la parte buona di noi”.
Il mezzodemone si irrigidì un
attimo. “Anche lui ha una parte cattiva” disse, freddo.
“Oh… che palle che sei! Per te
tutti sono cattivi! Uffa” esclamò, avviandosi verso la porta, seguito dal suo
migliore amico.
“Non è di certo un santo” fu il
commento tagliente che ricevette in risposta.
“Nemmeno tu lo sei, se è per
questo”.
Inuyasha alzò un sopracciglio,
come a dire ‘Ti sono mai sembrato un santo?’. E già quella domanda faceva
ridere. La fama che aveva Inuyasha Hanyou era di rubacuori freddo ed
impenetrabile, un menefreghista di prima categoria, che non voleva in alcun modo
innamorarsi. In compenso era affascinante da far svenire e metà delle ragazze
dell’Istituto gli morivano dietro.
“Solo perché non lo vuoi essere”
fu l’audace tentativo psicanalitico del moro pervertito, che si guadagnò così
un’occhiata assassina. “Perché credi che il tuo lato umano sia meno
interessante”.
Inuyasha raggelò al solo sentire
quelle parole, e non lo degnò minimamente di uno sguardo.
“E invece pensi che se
assomigliassi di più a Sesshoumaru” gli lanciò una profonda occhiata, vedendolo
sussultare a sentire il suo nome “cioè al tuo lato demoniaco, tutti ti
preferirebbero…” poi sorrise “devo dire che sei proprio uno stupido… e non è
neppure la prima volta che te lo dico”.
Il mezzodemone continuò a
guardare di fronte a se, non sentendo neppure il suono della campanella
riecheggiare in tutta la scuola. Buona parte della massa studentesca si riversò
nei corridoi, e il bizzarro fatto che stesse ignorando bruscamente il suo amico
e il moro fosse serio, attirò non poco l’attenzione.
“Visto? Tutti ti guardano perché
sei troppo serio…” il commento rivelatore di Miroku Houshi.
Inuyasha si voltò verso di lui,
con un sorriso decisamente falso, anche se un briciolo di sarcasmo era ben
leggibile. “No, ci guardano perché tu
sei troppo serio”.
Il ragazzo si guardò attorno e
constatò che la maggior parte di sguardi puntavano su di lui. Rise nervosamente.
“Forse hai ragione” si lasciò sfuggire “Ma solo su questo”.
Il mezzodemone sorrise
enigmaticamente, e con sua felicità, un gruppetto di ragazze sospirò a quella
vista. La sua fama lo precedeva, ma a volte lui stesso la superava.
Note dell’autrice:
Allora… capitolo un po’ di
transizione. Volevo un po’ caratterizzare il Trio Miro-Koga-Inu *____*
Definibili con tre aggettivi: sexy, ambiti e… single. Ancora per poco XD Beh…
devo dire che io Inu lo immagino così… un po’ succube di suo fratello, ma con la
ferrea decisione di eguagliarlo… e visto che non lo può fare nel combattimento,
lo fa in altri ambiti. >O<
Ditemi se vi è piaciuto… mi
raccomando! Ora mi metto al lavoro con “Return Of Innocent”, vi ho decisamente
fatto aspettare troppo ^__* Kiss!
*verde erba = ma lo sapevate che corrisponde ad un
colore preciso?! Cercavo un modo per definire il colore degli occhi di Ayame e
su Wikipedia ho trovato questo! Pazzesco… O_o’’
Angolo recensioni:
Innanzitutto ringrazio TUTTI per
le recensioni, le letture, le aggiunte ai preferiti… ecc!
MIKAMEY: oddio, sai che
non lo so? Anche io adoro Rin e Sesshy… ma vista la caratterizzazione di Inu
penso che non ci saranno… ma non si sa… magari più avanti… ^__^ Boh!
DOLCESANGO91: si, in
effetti è originale l’idea delle scomesse… ed infondo è per questo che l’ho
pubblicata! Ne sono state scritte così tante AU che ormai tutte ripercorrono più
o meno le stesse trame… cercherò di non farlo!!! <3
ONIGIRI: Guarda, come si
evolveranno le cose non lo so nemmeno io! X°D Però sono contenta che ti sia
piaciuta e ti abbia incuriosito! >O<
FROZEN_WHITEFOX: Olè…
quindi via ai giudizi! XD Grazie per i complimenti, e grazie anche per essere
passata sul forum *__* E meno male che non ho fatto errori di battitura! *figura
del mio prof di italiano che incombe alle mie spalle* Meno male davvero…. X3
MEL_NUTELLA: Oh… grazie!!!
Così tanti complimenti… solo per il primo capitolo, poi! Grazie mille!!
<333
E devo dire che mel non sei
l’unica ad aver aggiunto la mia storia fra i preferiti!
1 - baby_dark 2 - dany chan 3 - Dreamer21 4 - mel_nutella
GRAZIE A TUTTI! Vi adoro! Baci,
Ice Princess. <3
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