Why Pink? Because We Have Even More!

di Dragon gio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just Breathe ***
Capitolo 2: *** Just the Way You Are ***
Capitolo 3: *** Pink, is a beautiful color! ***
Capitolo 4: *** Fronte spaziosa ***
Capitolo 5: *** Stupid, Hokage! ***



Capitolo 1
*** Just Breathe ***


Just Breathe
Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Beta Reader: Alkhema (Ethelflaed sui forum) 

Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note: Raccolta, One Shot

 

Just Breathe



Aveva camminato per ore prima di giungere in quel luogo, la brezza mattutina le scuoteva piano la chioma. I capelli ormai lunghi e setosi si confondevano nel colore di quei petali rosa che svolazzavano tutto attorno a lei. Sospirò stancamente quando finalmente giunse dinanzi quell’albero di ciliegio in piena fioritura. Era proprio come lo rammentava, alto, imponente e austero, eppure in qualche modo malinconico.
Sotto le sue fronde aveva trascorso alcuni dei momenti più emozionanti della sua esistenza; che buffo, a pensarci in quel momento si sentiva quasi vecchia.
Le labbra si schiusero in un sorrisetto compiaciuto, il solo ricordo di quanto era accaduto in quel luogo la rendeva inquieta, confusa, ma nonostante tutto felice. Tutto a causa dell’amore.
Sì l’amore, quel sentimento per lei ancora troppo nebuloso, capace di toglierle il respiro quanto di donarglielo. Da quanto tempo Sakura non respirava? E perché Tsunade tanto tempo fa, guardando Naruto le aveva sussurrato “ama, e lasciati amare” con gli occhi lucidi?
Osservando il lento moto con cui quei boccioli venivano sfiorati dal vento, la mente si perse e vagò indietro nel tempo. Fino a quel primo Aprile di due anni prima.

******



- Sai, scusa… credo di non aver capito bene… - sussurrò Sakura sbattendo più e più volte le ciglia. Il suo compagno era in piedi dinanzi a lei, con un espressione così seria dipinta in volto da farla vacillare.
- Ho detto che ti amo, Sakura! – scandì Sai con decisione, facendo letteralmente ammutolire i presenti, Sakura prima fra tutti.
Tutti erano rimasti a bocca aperta, esterrefatti per quell’improvvisa dichiarazione, Naruto in particolare, ovviamente. Quel giorno dovevano solo riunirsi sotto quell’albero per un pic-nic, per festeggiare la fine della guerra, nulla di più. Ma allora perché l’atmosfera assolutamente romantica creata dai ciliegi in fiori a Naruto tutto ad un tratto pareva assolutamente priva di fascino?
- S…Sai, se è un scherzo non mi fa ridere! –
- Non sto scherzando… io mi sono innamorato di te… - esclamò infervorato avvicinandosi pericolosamente – Non voglio più mentire a me stesso… è per questo che ho deciso di farmi avanti! Ti amo con tutto il cuore, Sakura… -
- Sai! Ma che cacchio dici, ‘tebayo?! – come il fulmine giallo che era divenuto, si parò fra la ragazza e l’artista, lo sguardo non propriamente benigno. Tuttavia Sai rimase impassibile mantenendo la sua solita espressione serena. Perfino Naruto tentennò dinanzi cotanta sicurezza – Sai… ma tu sul serio… -
- Se tu non hai il fegato di dirle ciò che provi… - affermò serafico lui prendendo delicatamente una mano della giovane Haruno – Sakura me la prendo io! – concluse con una decisione che rare volte gli aveva notato scolpita in volto. Sakura continuava a girare la testa da Naruto a Sai, le guance le stavano andavano letteralmente a fuoco e nonostante volesse urlare il suo classico “Shannaro” facendo terra bruciata attorno a lei non ne aveva la forza. Rimase inerme ad osservare Naruto prima stringere i pugni come se volesse attaccare Sai, poi pian piano rilassarsi.
- Aha, non fare il furbo Sai! Ti conosco, e so che tu non saresti mai così meschino da agire così alle mie spalle! –
- Ma io non sto agendo alle tue spalle, ecco perché ho deciso di dichiararmi oggi, davanti a te e a tutti questi testimoni… -
- Stammi bene a sentire tu! Non ti permetto di fare lo scemo con Sakura, chiaro?! Altrimenti io… -
- Altrimenti cosa? – le labbra di Sai si deformarono in un sorriso beffardo – Vuoi sfidarmi per conquistare Sakura? –
- Cosa?! – esclamarono all’unisono Naruto e Sakura. A quel punto la giovane non ci vide più e con un forte strattone si liberò della presa ferrea di Sai.
- Piantatela voi due, per chi mi avete preso? Non sono un premio in palio! –
- E va bene Sai, ci sto! –
- Naruto, ma che dici?! – Sakura gridava e strepitava, ma i due ragazzi non la vedevano nemmeno. Sullo sfondo di questa scena bizzarra, il solito gruppo di amici se la rideva. Shikamaru pensò saggiamente di trascinarla lontana, nonostante le vivaci proteste di lei.
- Mollami Shikamaru! Dobbiamo fermarli subito! –
- Sakura, capisco che per te è una cosa senza senso ma sembra che per quei due questo duello sia molto importante! –
- Ma che vai farneticando?! Avanti, non essere ridicolo! – furiosa come una tigre fece per correre di nuovo verso Naruto e Sai, ma si sentì immobilizzare improvvisamente – Shikamaru… - anche senza voltarsi, aveva capito che stava usando il controllo dell’ombra sul suo corpo.
- Ti chiedo scusa! Ma non ti permetterò di interromperli… -
- Come?! Piantala di scherzare Shikamaru! –
- Oh falla finita, fronte spaziosa! Non ce la fai proprio a rimanere ferma e zitta per due minuti?! –
- Che cosa?! Come ti permetti, dannata Ino-pig! –
- Ma non lo capisci che hai di fronte due ragazzi innamorati che sono pronti a tutto pur di conquistarti? Possibile che tu sia sempre così tarda! –
- Ma… ma siete tutti impazziti?! – balbettò l’Haruno arrossendo vistosamente – Quali ragazzi innamorati! –
- Lo sai Sakura, ci sono persone che sono in grado di amare pur non essendo visti nemmeno per sbaglio dalla stessa persona amata… - affermò pacata Ino giocherellando con una ciocca di capelli. I suoi limpidi occhi azzurri si voltarono verso l’amica così ottusa – Tu sei fortunata, Sakura… perché nonostante continui a tormentarti sul perché Sasuke abbia deciso di partire per un viaggio alla riscoperta di sé… - si fece più audace fronteggiando direttamente lo sguardo di Sakura che cercava invano di sfuggirle.
- Nonostante tu continui a pensare egoisticamente solo a te stessa, o a Sasuke… - arricciò le labbra imbronciata prima di sospirare e pronunciare quell’ultima frase a denti stretti - Ci sono persone che non smettono di amarti ugualmente… sì, tu sei proprio sfacciatamente fortunata! –
- Ino… -
- Ecco perché mi mandi in bestia, accidenti! Ti costa tanto assistere allo scontro di questi due bei pezzi di ragazzi?! –
Il tossicchiare di Shikamaru richiamò in qualche modo all’ordine la scatenata Yamanaka che si era lasciata sfuggire qualche parolina di troppo.
- Bé… mi riferivo a quel figo di Sai ovviamente, mica a quello scemo di Naruto! Uno così stupido può piacere solo a te Sakura! –
- Ma che cavolo dici? Quando mai quel baka mi sarebbe piaciuto?! E poi, come puoi parlare così di Sai davanti a Shikamaru?! –
- Non temere, non sono geloso… - replicò lui socchiudendo le palpebre; era certo che più tardi Ino gliela avrebbe fatta pagare per quel sorrisetto ironico che aveva stampato in faccia.

I preparativi erano ultimati, i presenti si erano distanziati quanto bastava per permettere a Sai e Naruto di fronteggiarsi. Le regole erano semplici: un combattimento corpo a corpo, il primo che fosse riuscito a mettere al tappeto l’altro avrebbe vinto. Per ovvie ragioni di disparità di forza, era stato deciso di vietare l’uso di armi, tecniche di ogni genere e quant’altro. La loro “sfida” per la conquista di Sakura alla fine sarebbe stata solo una banale scazzottata fra maschi.
Finalmente Sakura, dopo svariati tentativi da parte di Shikamaru, era stata convinta ad assistere senza bisogno di essere trattenuta, anche se Ino non la perdeva di vista un solo istante.
- Sei pronto Sai? –
- Certo, inizia pure quando vuoi… -
- Tsk! Ti toglierò quel sorrisetto dalla faccia una volta per tutte! – esclamò l’Uzumaki partendo con una serie di pugni a raffica, che Sai ovviamente schivò molto abilmente. Naruto per primo si sorprese, non lo ricordava così rapido nei movimenti, ma non era strano pensare che in quei mesi di guerra e tante battaglie fosse migliorato pure l’amico.
Sakura osservava l’evolversi del duello con il cuore in gola: d’accordo che si stavano solo prendendo “a botte” ma non poteva far a meno di temere che qualcuno si facesse male seriamente.
Naruto e Sai se le stavano dando di santa ragione, era proprio il caso di dirlo. Inoltre Naruto continuava a sorprendersi dell’abilità di Sai di fare a pugni, chissà perché credeva che con quel bel “faccino” pulito non si fosse mai abbassato a simili attività. Invece dopo aver incassato l’ennesimo destro ben piazzato all’addome dovette dolorosamente ricredersi.
Erano passati già svariati minuti eppure nessuno dei due riusciva a prevalere sull’altro, ed ora erano lì che si scrutavano con la faccia gonfia e pesta. Il primo a riprendere l’attacco fu Sai, che pensò fosse giunto il momento di porre fine alla sfida. Corse deciso verso l’amico simulando un attacco frontale che Naruto pensò di dover parare, ma Sai inaspettatamente arrestò la sua corsa proprio a pochi centimetri da lui, fu velocissimo a sparire dalla sua visuale; in realtà si era solo abbassato, Sai lo aveva imbrogliato, e senza nemmeno dare tempo a Naruto per reagire gli tirò un sinistro sotto il mento talmente forte da farlo barcollare. Naruto rimase stordito, indietreggiò di qualche passo ma non cadde a terra, ciononostante l’attacco di Sai non era giunto al termine, infatti pochi secondi dopo era posizionato alle sue spalle e gli torceva un braccio dietro la schiena.
- Ti arrendi?! – scandì lapidario l’artista esercitando una maggiore pressione sull’arto. Naruto gemette di dolore.
- N…no! Te lo scordi, Sai! –
- E va bene… - la forza di Sai era tale da mettere duramente alla prova la volontà di Naruto. Voleva davvero costringerlo a cadere letteralmente in ginocchio e supplicare pietà? Naruto ghignò, non avrebbe mai e poi mai dato un simile pietoso spettacolo di sé.
- Aha! – il piccolo grido che si lasciò sfuggire Naruto fece sussultare Sakura.
Lei in preda al panico strinse convulsamente le mani giunte l’una nell’altra fino a graffiarsi la pelle chiara.
- Sai, smettila! Così gli romperai il braccio! – urlò infine Sakura esasperata da quella scena.
- Mi fermerò solo quando Naruto dirà “io mi arrendo”! –
- Col… cavolo che lo dico! –
- Naruto, non fare lo scemo, rinuncia! –
- No! –
- Maledizione, perché devi essere sempre così testardo! Non ne vale la pena, falla finita, arrenditi! –
- Neanche per sogno! No… – la voce di Naruto si era fatta insolitamente bassa – Tu dici… che non ne vale la pena? E perché non dovrebbe? Perché ti disturba così tanto che io possa fare cose sceme solo per farmi notare da te? –
- Naruto… cosa… - biascicò Sakura sconvolta dalle sue parole. Davvero, non poteva concepire un tale sentimento così intenso nei suoi confronti. Non dopo quello che gli aveva fatto passare. Non dopo quella falsa dichiarazione – Perché sei così? Perché sei così… stupido? –
- E’ vero, hai ragione, io sono uno stupido! Ma… anche gli stupidi possono amare… ed io Sakura-chan… - improvvisamente Naruto fu pervaso da un’energia sovraumana che stava facendo indietreggiare Sai.
- Io ti amo! – lo urlò così forte che in tutto il villaggio probabilmente lo avevano sentito. La voce fu così alta che fece sussultare Sai, tanto che il braccio che stava trattenendo saldamente Naruto venne attraversato da un leggero brivido di incertezza. Naruto colse immediatamente quel momento di “incertezza” strattonandosi con violenza da Sai per liberarsi. L’artista resistette, ma fu tutto invano nel momento in cui Naruto indietreggiò facendo cozzare la sua nuca in pieno viso di Sai. L’urto fu improvviso e irruento, così tanto che il setto nasale di Sai cominciò a sanguinare copiosamente. Le mani cedettero, finalmente, e Naruto fu libero da ogni impedimento; non si fece attendere e con poche ma calcolate mosse di arti marziali colpì con precisione maniacale alcuni punti vitali del suo avversario. Sai accusando duramente l’attaccò si sbilanciò e crollò a terra cadendo di schiena. Naruto si posizionò sopra di lui, con un pugno a mezz’aria a pochi centimetri dalla fronte di Sai, entrambi ansimando furiosamente.
- Bene, direi che la sfida si è conclusa! – Kiba trotterellò vicino a Naruto per alzare il suo braccio al cielo – Abbiamo un vincitore! –
- Emh… grazie! - replicò Naruto arrossendo un poco, davvero non capiva perché tutti i suoi amici stessero applaudendo e sorridendo giulivi.
- Certo che ce ne hai messo di tempo, uomo senza pene… - disse Sai rimettendosi in piedi come se nulla fosse, dando una spolverata con nonchalance ai suoi pantaloni scuri ed al contempo tamponando quel sangue che gocciolava dal suo naso ferito.
- Che cosa hai detto?! Ripetilo se hai il coraggio! –
- Un uomo che non è capace di dichiararsi alla donna che ama, è un uomo senza pene e palle! –
- Eh?! –
- Proprio come lo eri tu, almeno fino a poco fa… - a Naruto non piacque per nulla quel sorrisone sghembo che gli rivolse Sai. Nemmeno le risatine degli altri amici che continuavano a fare allusioni su quanto lui fosse scemo.
- Ma… ma che cavolo vi prende adesso? –
- Aha, ma sei proprio lento a capire Naruto! Abbiamo escogitato questo piano tutti insieme per farti dichiarare! – confessò Ino posizionandosi trionfale con le braccia sui fianchi. Naruto e Sakura per tutta risposta divennero paonazzi, anche se la giovane probabilmente più che altro per la furia.
- Ino! Ma come hai potuto mettere in scena una simile stupidaggine?! E tu Sai, come hai potuto accettare! –
- Veramente l’idea è stata di Sai… - spiegò Kiba senza mezzi termini. Sia Naruto che Sakura lo squadrarono con un’espressione che l’artista faticò a definire.
- Sì, è vero! Vi confesso però che è stata dura calarmi nella parte della persona innamorata, era una cosa che non avevo mai fatto! Ma visto che sia tu che Sakura ci siete cascati in pieno… - continuava a parlare serenamente, ignaro dell’aura oscura che si addensava sulle teste dei suoi due amici – Sei stato tu a dirmelo quella volta, no? –
- Eh?! Ma di cosa cavolo stai parlando, Sai? –
- Che non potevi dichiararti perché incapace di mantenere una promessa… ora che Sasuke è in salvo, sei libero da ogni promessa, no? – Naruto si incupì per un istante, abbassando colpevole gli occhi. Flebilmente sussurrò – Ho salvato Sasuke ma… non ho potuto farlo tornare a Konoha… non sono riuscito ugualmente a riportarlo da Sakura-chan come le avevo promesso… -
- Naruto… -
- Ma scusa, non avevi detto che volevi salvare Sasuke per te stesso? Lo hai fatto, mi pare! Dove è il problema allora?! – esclamò concitato Kiba, provocando un singolo sussulto in Naruto.
- Sì però… una promessa è una promessa ed io non sono riuscito comunque a mantenerla come avrei dovuto… -
A quel punto Sakura emise un sentito sospiro prima di afferrare bruscamente il giovane e trascinarlo via.
- Sakura, ma dove vai?! –
- Dobbiamo parlare un attimo, da soli! – precisò l’Haruno con una punta di irritazione nella voce. Ino sogghignò incitandola a “darci dentro”.

Soli. Finalmente, si disse Sakura. Sotto le fronde di quell’imponente albero di ciliegi in piena fioritura. Naruto si perse per un istante ad osservarlo: come era bello, delicato eppure così forte. Proprio come la sua Sakura-chan.
- Naruto… davvero tu ti senti ancora in colpa per non aver convinto Sasuke a tornare a Konoha? – l’incanto di quell’attimo venne interrotto da Sakura stessa con quella domanda a bruciapelo. Ma questa volta, Naruto non esitò.
- Sì è così… mi dispiace Sakura-chan… avrei voluto veramente riportare Sasuke a casa… e non solo perché lo desideravo più di ogni altra cosa al mondo… - non poté fare a meno di voltarsi per nascondere le guance imporporate quando lei si mise ad osservarlo di sottecchi – Ma anche perché ho sempre pensato che il tuo sorriso quando guardavi Sasuke… fosse il massimo, Sakura-chan! Ed io volevo tanto rivedere quel sorriso! –
Le labbra di Sakura tremarono un attimo, poi sommessamente bisbigliò – Naruto, mi dispiace se ti ho legato a me con quella sciocca promessa… -
- Ma no! E poi se non avessi voluto salvare Sasuke, non ti avrei mai giurato che lo avrei fatto, no?! – Naruto rise, anche se sembrava compiere un grande sforzo per riuscire a farlo. Che strano, solo ora poneva maggior attenzione alle reazioni dell’amico. Solo ora.
- Da quando è finita la guerra, mi sono sempre chiesta con ansia dove fosse Sasuke… se stesse bene… se pensasse anche solo un pochino a noi… come al solito non ho fatto altro che illudermi che tutto sarebbe potuto tornare come ai vecchi tempi… - Sakura era diventata triste tutto ad un tratto. Non solo perché aveva ricominciato a sognare, ma anche perché pur non volendo, tornava sempre sull’argomento Sasuke. Per una frazione di secondo si sentì un verme nel voler infierire così ancora su Naruto, lui che pochi minuti prima gli aveva dichiarato il suo amore con tutto se stesso.
- Sakura-chan… io credo che Sasuke prima o poi ritornerà! –
- Eh? –
- E’ vero, quel giorno quando ci siamo separati al confine lui ci ha detto addio, ma io sono sicuro che prima o poi lo rivedremo! –
Cosa era quel sorriso? Perché Naruto non faceva che guardarla come se fosse ancora la cosa più importante e bella di questo universo?
- Quando sarà stanco di viaggiare, quando finalmente avrà fatto la pace con se stesso… noi saremo qui ad accoglierlo a braccia aperte! –
Sakura non riuscì a replicare a quelle sentite parole. Non volle, perché sapeva che qualunque cosa avrebbe detto sarebbe stata fuori luogo. Lei stessa era sempre stata una presenza “fuori luogo”. Anche ai tempi del team 7, era sempre stata indietro rispetto i due compagni e, sebbene si fosse ripromessa di proteggerli, non aveva potuto raggiungerli lo stesso.

“Tu sei forte Naruto… io invece… sono stata solo capace di aggrapparmi a te di continuo! Se non ci fossi stato tu… io… “

- Sakura-chan? Stai bene? –
- Sì… scusa, ero sovrappensiero… -
- Emh… ecco, riguardo la mia dichiarazione… - le dita di Naruto cominciarono a vagare ansiose fra i capelli, per poi scendere su una guancia e grattarla furiosamente.
- Mi dispiace Naruto… devo respingere la tua dichiarazione… -
- Eh?! –
- Vedi, anche se ormai ho rinunciato a Sasuke-kun, non posso pensare di mutare così improvvisamente i miei sentimenti per te… non ci riesco… ed inoltre… -

“Io non sono ancora degna di te, Naruto…”

- Non voglio più mentirti… tutto qua. -
Era calato un silenzio raggelante fra i due ragazzi. Naruto, dopo aver biascicato vagamente un “capisco…”, si era dileguato nel nulla. Ovviamente nemmeno Sakura si aspettava che le sorridesse allegro dicendole che era tutto ok, perché era palese che non era così.
Si sentì mancare il respiro al pensiero di aver respinto così Naruto. Il cuore prese a battere talmente forte che lo sentì scalpitare nel petto. Le lacrime, calde e salate, scorrevano senza sosta, una mano premuta sulla bocca per contenere i singhiozzi. Il vento tiepido di primavera la accarezzava con dolcezza, portandosi via fra quei petali tutta la sua tristezza.

*****



Quei ricordi avevano suscitato una strana malinconia nella giovane. Sorrise tristemente ripensando a quegli eventi. Le parve quasi di rivedere se stessa e Naruto proprio accanto a quell’albero, mentre lei lo respingeva. E lui che fuggiva via, forse per non mostrarsi “debole e frignone” come poi le aveva spiegato Shikamaru il giorno seguente, visto che a quanto pareva era riuscito a parlargli. Da quel giorno il loro rapporto era sembrato irrimediabilmente compromesso o, almeno, così credeva Sakura. In qualche modo tutto era tornato alla normalità; Naruto faceva lo scemo, lei lo prendeva a pugni. Ridevano, scherzavano, andavano a mangiare il ramen assieme, svolgevano missioni in coppia, lui la prendeva in giro per la sua “forza mascolina” e lei lo picchiava di nuovo.
Insomma, alla fine nulla era cambiato. O forse sì. Quel primo di Aprile era un giorno importante per Konoha, perché presto avrebbe visto incoronato il loro sesto Hokage: Naruto Uzumaki.
Il giovane shinobi si era dato un gran da fare per poter realizzare il suo sogno visto che era da quando aveva dodici anni che lui si stava impegnando per raggiungere questo importante scopo. Finalmente quel giorno era giunto. Tsunade, ormai troppo stanca e indebolita dalle precedenti battaglie, aveva deciso che era il momento di farsi da parte e andare in pensione, lasciando tutto nelle mani della “nuova generazione”.
La cerimonia avrebbe avuto luogo da lì a mezz’ora; in realtà non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma al palazzo dell’Hokage. Però quella mattina, stranamente, qualcosa l’aveva condotta per quella strada sotto i ciliegi in fiore.
Sollevò il viso verso i rami più alti, il sole ormai stava sorgendo, rivelando fra i petali rosati una zazzera bionda.
- Eh?! – Sakura si stropicciò gli occhi, era certa di non aver visto bene. Cosa era quella macchia gialla che sbucava da quei boccioli?
- Non è possibile! – concentrando il chakra nei piedi scalò rapidamente l’albero fino a giungere in cima e lì vi trovò Naruto, beatamente addormentato.
- Ma che cavolo?! – si schiaffò una mano in fronte disperata – E non si è ancora preparato! – sentenziò vedendo che indossava la sua immancabile tuta color arancio decisamente di pessimo gusto. Solo lui poteva starsene lì a ronfare, incurante che stava per essere eletto Hokage e che quindi avrebbe dovuto presentarsi nell’ufficio di Tsunade come minimo con un’ora di anticipo.
- Ma tu guarda che faccia da idiota… - si avvicinò al suo orecchio prima di urlargli contro con tutto il fiato che aveva – Sveglia! –
Naruto trasalì sconvolto e per lo shock di un simile risveglio perse l’equilibrio e capitolò rovinosamente giù.
- Ahioo! Che male! – si massaggiava il posteriore offeso, mandando imprecazioni a tutti gli alberi del vicinato. Avvertì un tonfo pesante alle sue spalle, quando si voltò vide Sakura che gli veniva incontro con uno sguardo decisamente minaccioso.
- Sei in ritardo, tremendo ritardo, Baka! –
- Sakura-chan?! Ma come ti è saltato in mente di farmi pigliare un colpo simile? Per poco non ci rimanevo! Non sta mica bene uccidere il nuovo Hokage! –
- Non diventerai mai Hokage se non ti presenti puntuale alla cerimonia! Lo sai come è fatta Tsunade-sama, potrebbe anche cambiare idea e toglierti la carica in due secondi! – Naruto al solo pensiero sbiancò letteralmente.
- Oh no! Ti prego, dimmi che non cambia idea! Dimmi che non cambia idea proprio ora! – continuava a ripetere disperato con le mani fra i capelli.
- E piantala di farti prendere dal panico! – ringhiò lei tirandogli poi un poderoso cazzotto sulla nuca – Coraggio, sei ancora in tempo! Corri a casa a vestirti in maniera decente e poi di volata al palazzo dell’Hokage! Sei o non sei il nuovo fulmine giallo di Konoha? Allora dimostralo! –
- Nh? –
- Io ti precedo e avviso tutti che potresti fare un po’ tardi! Su, coraggio datti una mossa, scattare! –
Naruto se ne stava lì imbambolato a fissarla con un aria stralunata, suscitando ulteriormente il nervosismo di Sakura che subito si affrettò a ribadire - Allora? Ti muovi?! Non hai tanto tempo! –
- Sakura-chan… lo sai che è giorno è oggi? –
- Certo! È il giorno in cui tu, in teoria, dovresti diventare Hokage! Ma se non ti spicci rimarrai a bocca asciutta! –
- No, non intendevo questo! Cioè lo so che oggi diventerò Hokage ma… io dicevo… lo sai che oggi è il primo di Aprile? –
- E con ciò? –
- Ormai è una tradizione per me, dovresti averlo capito! –
Improvvisamente l’Haruno comprese. Il suo sguardo si addolcì, socchiuse gli occhi sorridendo: – Sentiamo, cosa devi dirmi? -
– Io, Naruto Uzumaki, sesto Hokage di Konoha ti dichiaro ufficialmente di amarti con tutto il cuore! Quale è la tua risposta in merito?! –
- Respinto! –
- Coosa?! Ma perché? Cosa ho che non va?! –
- Non hai niente che non va! Anzi, fra poco non avrai nemmeno più il titolo di Hokage se non ti decidi ad andare! –
Naruto sbuffò imbronciandosi, solo lui poteva reagire così spensierato all’ennesima delusione di cuore.
- Va bene, vado! Però quest’anno ero certo che mi avresti detto di sì! –
- Te l’ho già spiegato, mi pare, non sono ancora innamorata di te! – ammise schiettamente lei senza mezzi termini. Naruto si soffermò a rimirare il suo corpo asciutto e un poco mascolino avvolto dalla divisa Jounin. Quei capelli lunghi lasciati liberi di vagare nel vento primaverile poi erano così magnifici che non desiderava altro che poterli accarezzare.
- Sakura-chan… io ti amo… -
- G…guarda che l’ho capito! –
- E un giorno mi dirai di sì! Sappi che non rinuncerò tanto facilmente a te! –
- Ma… piantala di dire cretinate e fila a casa a cambiarti! – le sue grida, così come l’ennesimo pugno super energico, sortirono l’effetto desiderato visto che Naruto scomparve letteralmente in una nuvola di fumo. Lei dapprima si sorprese ma poi quando si accorse di aver parlato con un suo Kage bushin per tutto il tempo si adirò non poco.
- Dannato imbroglione! Lo ha fatto apposta per mettermi in imbarazzo! Ma questa volta me la paga! –

Nel frattempo, sul tetto del palazzo dell’Hokage Naruto sorrideva come un ebete, perché il suo clone gli aveva appena trasmesso quanto era accaduto. L’anno prima era andato lui di persona per porre la fatidica domanda a Sakura, ma questa volta non poteva permettersi di giungere in ritardo all’appuntamento più importante della sua vita. Udì un rumore di passi alle sue spalle, una voce maschile a lui famigliare disse – Ah eccoti, ti stanno cercando tutti! –
- Lo so Sai… arrivo subito… -
Sai si sorprese nell’individuare quell’espressione così strana nell’amico. Poi si ricordò che quel giorno era il primo Aprile, e sapeva che questo non significava solo ciliegi in fiori per Naruto.
- Naruto, non glielo avrai chiesto di nuovo? –
- Mh? Chiesto cosa? – fece lo gnorri lui alzandosi in piedi e lasciando che i raggi del sole lo accecassero.
- Lo sai bene a cosa mi riferisco! Possibile che ancora non ti sei arreso? –
- Aha, Sai… passano gli anni ma tu continui a non capire un cavolo dell’amore! –
- Non è vero… - si risentì punto nel vivo il giovane. Naruto ghignò a quella reazione genuina, solo una delle tante a cui ormai Sai era solito lasciarsi andare.
- Quando ami così tanto una persona, è difficile rinunciare a lei… -
Sai rimase ad osservarlo in silenzio per un momento per poi roteare verso il basso le pupille scure.
- Mh… sì, credo di comprendere… - le guance si imporporano mentre sorrideva sincero a Naruto.
- Ehi ehi, non mi piace quello sguardo languido! Non starai mica facendo pensieri sconci sul sottoscritto?! –
- No, per niente! Anche se trovo che quei pantaloni mettano in evidenza molto bene il tuo lato B…- Naruto strabuzzò gli occhi e subito si portò le mani sulle natiche per coprirle.
- Razza di maniaco che non sei altro! Non mi guardare con quella faccia vogliosa! –
- Non ho la faccia vogliosa! –
- Voi due, la volete piantare di dire scemenze?! – Sakura, ancora con il fiatone, era appena giunta sul tetto.
- Buongiorno, Sakura! –
- Ciao, Sakura-chan! –
La ragazza senza spiccicare una parola si diresse a passo spedito verso Naruto, e l’inconfondibile pugno, cozzò con violenza contro il povero ragazzo biondo. Mezz’ora dopo un Naruto con una guancia particolarmente gonfia si apprestava a ricevere il suo meritato titolo di Hokage.
- Sakura, sei proprio crudele! Potevi evitare almeno di picchiarlo in faccia, no? – sussurrò Ino in piedi al suo fianco, con tutti gli altri shinobi nella piazza principale.
- Non è colpa mia se è uno stupido! –
- Aha! Ci risiamo, avete litigato di nuovo? –
- La cosa non ti riguarda… - replicò infine l’Haruno con una falsa irritazione nella voce.
- Senti un po’… quanto ancora hai intenzione di far aspettare quel poveretto di Naruto? Non potrà mica continuare a correrti dietro per tutta la vita! –
- E chi lo sa… -
- Ma senti questa quante arie si dà! Guarda che non sei l’unica donna di Konoha, e per inciso Naruto ha ricevuto una dichiarazione pure da Sai! –
- Potresti evitare di ricordarmelo?! – balbettò arrossendo terribilmente al solo ricordo di quel Capodanno e di quel bacio scioccante che Sai aveva “gentilmente” concesso a Naruto.
- Ah, sei senza speranza! Dico sul serio, se ti piace dovresti farti avanti, prima di venire scavalcata da qualcun'altra! – Ino ghignò malignamente prima di affermare - Hinata si fa ogni giorno più bella e languida d’amore per Naruto, non scordartelo! –
- Lo so Ino, quanto sei noiosa! Non biasimerei Naruto se accettasse la sua corte prima o poi… -
- E dunque? Che intendi fare?! –
- Non lo so… magari lottare… -
- Eh?! Ma come lottare?! –
- Vedi Ino, credo sia ingiusto che io vada da lui e pretenda di diventare la sua ragazza così di punto in bianco, quando invece ci sono state altre persone che hanno davvero lottato per conquistare il suo amore… - sentenziò Sakura con una serietà assoluta, inevitabilmente il suo sguardo era rivolto verso Hinata. Ino sbuffò inarcando sconsolata un sopracciglio.
- Tu sei tutta scema… -
- Non accetto consigli da una che non fa altro che tormentare il povero Shikamaru dalla mattina alla sera! –
- Guarda che hai sbagliato persona, cara! – ribatté offesa la Yamanaka gonfiando le guance. Sakura rise di gusto, nemmeno lei seppe il perché.
Non si accorse che, anche mentre Naruto si apprestava a fare il suo primo discorso come Hokage, la stava osservando. Come sempre gli occhi di Naruto erano puntati sul sorriso di Sakura, il resto del mondo poteva anche sparire in quei momenti.

Lo stesso sorriso radioso che poi rivolse a Naruto. Finalmente quel sorriso era solo per lui. Naruto alzò un braccio al cielo urlando come solo lui poteva fare – Giuro di essere il miglior Hokage di tutti i tempi! Perciò, sostenetemi con tanto amore e tanto ramen, ‘tebayo! –
Un’ovazione si alzò fra il pubblico, seguita da uno scroscio di applausi e risate incontrollate per le sue parole così genuine e dirette. Sakura fra la folla scuoteva il capo sospirando, per un attimo a vederlo su quel palco così ligio e serio non lo aveva riconosciuto. Poi aveva aperto bocca, quel Baka. Il suo Baka.

“Naruto… forse ti amo, o forse no, ancora non capisco… ma sicuramente non mi stancherò mai di volerti al mio fianco. Perché tu sei l’unico uomo che vorrei nella mia vita…”

Nonostante ancora non sapesse cosa le riservava il futuro, per l’ennesima volta desiderò solo fermarsi e respirare. Soltanto respirare.

Ama, e lasciati amare.

Finalmente quella frase le parve chiara.


END
30/03/12



*******


Banner NaruSaku Contest, Spring Contest - First NaruSaku ContestCategoria: Fiction

Ciaos! E' con vero piacere e con immenso orgoglio che mi appresto ad inaugurare questa nuova raccolta totalmente dedicata alla mia coppia etero preferita in assoluto: NaruSaku!!
Dunque, partiamo dal titolo della raccolta: Why Pink? Because we have even more! E qui devo spendere un paio di parole a tal proposito: prima di tutto ci tengo a precisare che proviene da un iniziativa del 
 
{NaruSaku ~ Official Community Forum di cui la suddetta gif che accompagna questo slogan, mi spiace dirlo, è stata brutalmente derisa e demonizzata dai cosidetti "fans anti", che si credono tanto furbetti a rubacchaire su quel forum che è, ahimè, in stato abbandonico da troppo tempo. Se siete fan del NaruSaku, vi chiedo di sostenere la causa e di aiutare quel forum a "rinascere". E se siete Anti NaruSaku, vi chiedo invece gentilmente di non rubare nulla da quel forum per poi divertirvi a sputtanare altrove commenti, gif, fan art e quanto altro, è di cattivo gusto e da persone immature. Spero che in futuro non si ripeteranno più simili bassezze! U_U
Ma torniamo a noi, c
ome testimonia il bannerino sopra, questa fiction ha partecipato ad un contest, per la precisione lo Spring Contest - First NaruSaku Forum Contest organizzato dal forum Promise of a Lifetime - the Naruto & Sakura Official Italian Fan Forum! ^ ^
E' stato molto divertente parteciparvi, ho avuto modo di leggere delle stupende fiction NaruSaku, e colgo anche l'occasione di fare tanti complimenti alle altre autrici, in particolare a Mimi18, perché la sua storia è quella che mi è piaciuta maggiormente (tesoro, ti ringrazio un sacco per la dedica che hai lasciato a fine fiction qui su EFP!! ♥ ♥)!! :D
Un GRAZIE SPECIALISSIMO va alla mia adorata Odu (
Alkhema qu su EFP), che ha avuto la pazienza di farmi da Beta reader, e che si è data super disponibile a finire le correzioni per permettermi di pubblicare in tempo la storia, grazie di cuore, questa fiction è dedicata assolutamente a te tesoro!!! ^_______-

Bene, direi che ora posso anche scappare, chiedo scusa se noterete errori di battitura qua e la, questa fiction è maledetta in qualche modo, per quante volte la rileggo mi sfugge sempre qualcosa, per cui se notate errori a random non esitate a farmelo presente, grazie! XDD

Un grosso bacione dalla vostra Giò, al prossimo aggiornamento!!

E ricordatevi il nostro motto: Why Pink? Because we have even MORE!

See you soon fan writer...



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Capitolo 2
*** Just the Way You Are ***


Just the Way You Are Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale, Commedia, Fluff
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note: Raccolta, Flashfic

 

Just the Way You Are

Odiava l’estate, così calda, così soffocante, così umida. Ma ancora di più detestava i temporali estivi, troppo improvvisi, imprevedibili e sconvolgenti proprio come il ragazzo che ora la trascinava per quel sentiero fangoso alla disperata ricerca di un riparo. Sì, Sakura Haruno aveva sempre trovato insopportabile la pioggia improvvisa almeno tanto quanto quel baka di Naruto.
 
Lui che con il suo carattere spensierato le ricordava che ridere faceva bene all’anima, anche per cose stupidissime, lui che non mancava mai di sorridergli e di consolarla, semplicemente lui, Naruto.
Rideva anche adesso sotto quella pioggia battente perché blaterava in maniera filosofica che “presto sarebbe tornato il sole”. Naruto non era tagliato per il ruolo del poeta, specialmente se veniva colto da ripetuti starnuti e un disgustoso moccio penzolava dal suo naso.
 
Quando finalmente trovarono una grotta scavata nella terra si rifugiarono subito lì sotto.
 
Mentre riprendevano fiato, Naruto ricominciò a parlare affermando, al solito, cose bizzarre: che era buffa e bella con i capelli bagnati. Sakura sbuffò stizzita, cosa c’era di bello nei capelli umidi e spettinati? Per qualche minuto tentò di non guardarlo dritto negli occhi, ma un improvviso quanto molesto fulmine che cadde fin troppo vicino a loro la fece sobbalzare. Si ritrasse istintivamente indietro sbattendo contro il petto di Naruto, quando si accorse dell’imbarazzante figura non poté fare a meno di arrossire. Mentre lui rise di nuovo. Indispettita cercò di allontanarsi dal compagno, ma Naruto non la finiva di ridacchiare esclamando quanto fosse divertente vederla sussultare di paura per un banale fulmine.
 
La risposta repentina della ragazza non si fece certo attendere e il suo micidiale destro gli centrò lo stomaco. Naruto si piegò in due dolorante, ora non rideva più. Soddisfatta per aver dettato legge fu il suo turno di ridere senza freni, stranamente Naruto sorrise a quella reazione.
Sakura non poté fare a meno di sorprendersi per quel viso così sereno mentre la scrutava maniacale, come incantato. Si imbronciò gonfiando le guance rosee – Ma che hai da guardarmi così?! –
- Nulla… solo avevo notato che oggi eri piuttosto giù di corda… - spiegò parlando lentamente. E per uno come Naruto che masticava sempre le parole era qualcosa di incredibile – Ma per fortuna ora sei di nuovo quella di sempre, Sakura-chan! Violenta e invincibile! –
- Come? – le nocche di Sakura scricchiolarono pericolose mentre osservava bieca l’amico.
- Però… - balbettò Naruto alzando le mani in segno di difesa – Tu… mi piaci così come sei Sakura-chan… -
Senza un motivo plausibile Sakura si sentì avvampare. Accidenti a lui, a quel sorriso da ebete e a quel carattere del diavolo che non sapeva mai come prendere.
 
Decisamente Sakura Haruno non sopportava i temporali estivi. Ma quando finivano e spuntava l’arcobaleno capiva che era valsa la pena sopportare per un po’ tutto quel frastuono.
 
END
29/12/12


Dedicato alle mie amiche pinks per ricordare loro che il NaruSaku, semplicemente, ha ancora un universo da mostrarci oltre il cap 615. ♥ Con tanto affetto dalla vostra Giò! : )

Rammentate sempre: Why Pink? Because We Have Even MORE!

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Capitolo 3
*** Pink, is a beautiful color! ***


Pink, is a beautiful color!

Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Rating: Verde
Genere: Commedia
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sai, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note: Raccolta, One Shot

 

Pink, is a beautiful color!

- Che ne dici se mi tingessi i capelli? – la domanda era nata in maniera assolutamente innocente, di certo Ino desiderava unicamente avere un parere estetico dai suoi amici.
- Non ne vedo il bisogno, sei già bella così! – Sai sfoggiò un sorriso di circostanza, sicuro di aver fatto la scelta più sagace visto la reazione che ebbe la Yamanaka.
- Sul serio?! – squittì tutta felice ancheggiando appena, Shikamaru e Kiba che erano al suo fianco si guardarono per un istante dubbiosi fra di loro.
- Perché vuoi tingerti i capelli Ino?! – chiese Shikamaru tentando di sondare l’insolita novità della compagna, sebbene quest’ultima non fosse estranea a certe improvvisate.
- Mh, così! Mi va di cambiare look! Ma solo se ne vale la pena! –
- Aspetta un attimo! Ci hai trascinato fino a qui solo per una cazzata del genere?! – Kiba era già di cattivo umore per essere stato separato dal suo amato Akamaru, ed ora questa terribile rivelazione.
- Ehi, modera i termini maleducato! –
- Guarda Ino che però non ha tutti i torti! Non potevi chiedere a Sakura di accompagnarti a fare shopping?! –
- Infatti sta per arrivare! Vi ho chiesto di venire perché ci sarà pure Naruto, e lui dovrà pur fare qualcosa mentre io e lei faremo il giro dei negozi! –
- Aha, ora capisco… - sbuffò sconsolato Shikamaru, che nonostante tutto si chiedeva perché mai Naruto necessitasse proprio della sua presenza per divertirsi.
- Wow, che bello questo colore! Starebbe benissimo a Sakura! – Ino afferrò euforica una scatola di colorante per capelli rigirandosela fra le mani, attirando la curiosità di Sai che le era accanto.
- Rosso? –
- Sì, penso le donerebbe! –
- Già, ma prima dovrebbe decolorarsi quel rosa pallido che porta ora! – esclamò Kiba ironico, che però si bloccò non appena Sai si girò verso lui con un espressione seria.
- Kiba, guarda che Sakura non se li colora mica i capelli! –
- Aha, no? È davvero il suo colore naturale quello?! –
- Sì! –
- E tu come fai a saperlo, eh?! – sogghignò divertita Ino, anche se da lì a pochi secondi dopo se ne sarebbe pentita amaramente.
- Facile, ha il medesimo colore anche là sotto! –
Un silenzio agghiacciante tramortì con forza tutti i presenti. Ino era sbiancata, Kiba aveva la mascella metà staccata e Shikamaru aveva sgranato gli occhi più di quanto un essere umano potesse concedersi.
- Che c’è? – e Sai ovviamente non si era reso conto dell’imbarazzante situazione in cui si era andato a ficcare.
- Sai… - azzardò Shikamaru tentando di spiegare all’ingenuo amico - Per sapere una cosa simile… bé insomma dovresti essere… in un certo senso entrato in un intimità particolare con Sakura… -
- Intimità?! – Sai parve cominciare a comprendere. Man mano che il suo cervello elaborava i dati la sua faccia iniziava ad assumere un adorabile tonalità rosso pomodoro – No, non avete capito! È stato Naruto a dirmelo! – confessò con un sorriso smagliante. Lo sgomento generale aumentò considerevolmente, e l’artista continuava a non capire il motivo di tali sguardi scioccati.
- Ehi ragazzi! Scusate il ritardo! – a rompere momentaneamente la paradossale gaffe di Sai, intervennero proprio i due “colpevoli”.
- Naruto… Sakura… - biascicò ancora stralunata Ino, l’amica si rese subito conto che qualcosa non andava.
- Ino, ma che hai?! Hai una faccia… anzi, tutti quanti avete una faccia strana! –
Ino si morse le labbra gettando un occhiata a Shikamaru che rispose facendo spallucce, perfino il grande genio non sapeva come affrontare tale spinosa situazione.
- Kiba, sei da solo? Dove hai lasciato Akamaru?! –
- Oh, aha… con mia sorella per un controllo veterinario… non si può certo dire lo stesso di te Naruto! – ed ecco che Kiba stava per complicare tutto. Non poteva resistere alla tentazione di sfottere Naruto, proprio non ce la faceva.
- Che cosa?! –
- A nessuno piace stare da soli, no? –
- Bé… no… -
- Ma ora hai finalmente compagnia! Già, una bella compagna che ti… AH! -
- Kiba! – fortunatamente intervenne Ino con una poderosa gomitata al fianco, troncando in due la frase dell’amico che avrebbe scatenato il finimondo.
Sia Naruto che Sakura si osservarono di sottecchi sempre più confusi, era da quando erano giunti che tirava una strana aria. Ino ridacchiava nervosamente, Sai sorrideva in un modo ancora più falso del solito, Shikamaru fingeva un gran interesse per il cielo nuvoloso mentre Kiba si dibatteva senza fiato per il colpo appena ricevuto.
- Ragazzi, che succede?! –
- Niente, assolutamente niente! Dai Sakura, andiamo a fare shopping! Siamo qui per questo, no? – Sakura venne strappata a forza dalla sua posizione e allontanata alla velocità del suono dal gruppetto di amici. Ma appena svoltato l’angolo si ribellò liberandosi dalla presa ferrea di Ino sbraitandole contro – Ma insomma, Ino! Che ti prende?! –
- Scusami! E’ solo che sono… così felice di fare shopping oggi! Ho così tante cose da acquistare, non ti immagini! –
Sakura la guardò in tralice, sempre più convinta che le nascondesse qualcosa – Ino… che cavolo è successo prima?! –
A quel punto la Yamanaka comprese che continuare con quella farsa sarebbe stato inutile, inoltre lei moriva dalla voglia di conoscere ogni minimo dettaglio della succosa novità.
- D’accordo! Ma prima che te ne parli, devi promettermi che non ucciderai Sai! –
- Come? Che razza di richiesta è mai questa?! –
- Giurami che non gli userai… troppa violenza, al massimo qualche osso rotto! –
- Oh Ino, insomma! Mi vuoi dire una buona volta che cosa succede?! E perché non dovrei picchiare Sai?! Ha combinato qualche casino dei suoi?! –
- Più o meno… - gesticolò con le dita affusolate leggermente titubante prima di proseguire – Diciamo che ha rivelato involontariamente che tu e Naruto giocate al dottore e l’infermiera… -
Sakura dapprima non reagì, sicura di non aver sentito bene. Ma poi trasalì, vertiginosamente e copiosamente, come un vulcano pronto ad eruttare e a spazzare via ogni forma vivente che avesse trovato sul suo cammino.
 
Subito dopo, il nome di Sai venne pronunciato a gran voce come un grido di guerra dall’aria gutturale che si udì per l’intero villaggio.
 
- Perché tutto un tratto mi sento in pericolo di vita? – l’istinto di Sai lo assalì con violenza e, ancora prima che se ne rendesse conto, scappava a gambe levate verso il bosco.


END
11/02/2013


****

Hello boys and girls!! Oggi mi sentivo particolarmente creativa e così, prima di cena, ho scritto questa scemata, ha ha! XD Anche se in scena ci sono per lo più Sai, Ino, Shikamaru e Kiba questa breve One Shot è puro NaruSaku! <3
E come dicevano nel film Forrest Gump: CORRI SAI, CORRIIIII! *Prima che Sakura ti uccida* XDDDDD

Un grosso bacione alle mie amate amiche pinks e un GRAZIE gigantesco a tutti coloro che commentano sempre! ♥ ♥

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Capitolo 4
*** Fronte spaziosa ***


Fronte spaziosa

Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale, Commedia, Fluff
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Coppia: NaruSaku
Contesto: Naruto Shippuden
Note: Raccolta, One Shot


Questa fiction ha partecipato alla NaruSaku week – Summer Edition 2013 indetta dal forum “Naruto & Sakura Promise of a Lifetime - Official Italian Fan Forum”

Giorno: Domenica 28-07-2013
Tema: Il futuro è aperto!

 

Fronte spaziosa

Si osservava allo specchio ormai da mezz’ora, ad ogni abito che indossava le pareva sempre peggio: niente, non gliene stava bene nemmeno uno. Sbuffando sommessamente si era arresa all’evidenza, anzi, all’unico capo di abbigliamento che poteva donarle una parvenza di normalità senza dover schiattare dal caldo.

Mentre era impegnata nella difficile impresa Naruto entrò in camera da letto, si lanciarono uno sguardo silenzioso. Naruto rimase ad osservarla mentre si infilava l’ampio vestito color panna, sorridendo come solo uno stupido poteva fare. Sakura non gradiva quell’attenzione eccessiva e spazientita finì per porgli quella sciocca e ovvia domanda – Naruto, mi trovi grassa? –
Lui trasalendo da chissà quale fantasia esclamò con convinzione – Sì, certo! – questa volta il pugno fu così rapido e potente che Naruto non si accorse di nulla, o quasi. Si rese conto di aver sfondato una parete quando si ritrovò a gattonare sul pavimento tipo lombrico in preda ad un atroce dolore sulla guancia.
 
Sakura troneggiava su di lui con occhi fiammeggianti, minacciosa si avvicinava al suo novello sposino. Naruto facendo appello a tutto il suo buon senso scattò in piedi e tentò di spiegarsi – Sakura-chan aspetta, guarda che hai capito male, non avevo ancora finito di parlare! – la voce vacillava terribilmente, Dio quanto piaceva a Sakura incutere così tanto terrore nell’uomo che anni addietro aveva sconfitto Obito.
- Sakura-chan, sei grassa è vero… - con cautela fece scivolare una mano sul pancione sporgente della moglie – Ma la tua è una pancia stupenda, perché sei incinta del nostro bambino! Ed io l’adoro! –
Le guance di Sakura dapprima gonfie e imbronciate si tinsero di un adorabile color rosa – Baka! – distolse lo sguardo come scottata dal sorriso ammagliante di Naruto, sapeva di non poter resistere a quel volto gioioso, lo aveva sempre saputo.
- E va bene, ti perdono, però… - gongolò nel notare il sussulto che fece Naruto udendo la sua frase, così attese qualche secondo prima di proseguire – Però voglio mangiare sushi stasera per cena! –
Il mega sorriso di Naruto si tramutò in una totale espressione di delusione a quella rivelazione – Ma…Ichiraku Ramen… - riuscì solo a biascicare trattenendo a stento le lacrime.
- Non la fare tanto lunga, hai mangiato ramen anche a pranzo! – sentenziò Sakura dinanzi la disperazione immotivata di Naruto e poi era tutta colpa sua, se l’era cercata.
- Ok Sakura-chan, tutto quello che vuoi! – convinto infine di dover fare a meno del suo prezioso ramen, si avviò verso la porta di ingresso. Si voltò verso l’amata e le tese una mano invitandola a raggiungerlo; lei dapprima indispettita perché sapeva benissimo che detestava gli occhi degli abitanti puntati su di loro ad ogni minimo gesto affettuoso, accolse la silenziosa richiesta di buon grado.
- Sei davvero bella Sakura-chan, proprio come il primo giorno che ti ho visto… - si sporse abbastanza da poter baciare la fronte di Sakura, la sua amata fronte spaziosa.
- E piantala… - sussurrò in risposta Sakura accelerando di colpo il passo e trascinandosi dietro Naruto con fare poco garbato. I pettegoli abitanti di Konoha avrebbero detto che la moglie dell’Hokage stava, come sempre, bistrattando il marito, ma Naruto sapeva che Sakura voleva solo nascondere il rossore che si era sparso ovunque sul suo viso, pure sulla fronte.
 
La stessa che il giorno in cui finì la grande guerra, lui baciò rivelandole finalmente i suoi sentimenti…
 
 
END
28-07-2013

 

Salve salvino! Era da un bel pò che non aggiornavo più codesta raccolta, l'occasione propizia si è presentata in occasione della NaruSaku Week tenutasi nel nostro forum questa settimana! E' stata scritta di getto in piena notte, dato che il caldo è veramente insopportabile in questi giorni e non riuscivo a prendere sonno! XD Il tema dell'ultima giornata della NaruSaku Week era il "futuro", insomma come ci immaginiamo i nostri due eroi in un contesto futuro, ed io ho provato a rappresentarli tramite questo breve stralcio di vita quotidiana! ^ ^ Ultimamente ho la fissa con Sakura e il pancione da donna incinta, LOL! XD Colpa di tutte le fan art che mi sono passate sotto gli occhi di recente, ha ha! XD

Bene, direi che anche per questa volta ho finito di parlare a vanvera, se la fiction vi è piaciuta lasciatemi un commento, se non vi è gradita commentate lo stesso, le critiche costruttive servono sempre! :D

Un becitos, la vostra Giò! ♥

Rammentate sempre: Why Pink? Becasuse We Have Even MORE!

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Capitolo 5
*** Stupid, Hokage! ***


Stupid, Hokage!
Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum) 
Rating: Verde 
Genere: Sentimentale, Commedia
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sai, Sasuke Uchiha
Coppia: NaruSaku
Contesto: Post Naruto Shippuden
Note: Raccolta, One Shot
 
 
Stupid, Hokage!  
 
Quando le sue due fidate guardie del corpo Anbu, nonché amici di vecchia data, erano venuti a prelevarlo alle prime luci dell’alba avevano capito che sarebbe stato un viaggio tutt’altro che facile. Il neo sesto Hokage era nervoso, ansioso, più sbadato del solito. Il dannato viaggio diplomatico verso Suna non poteva avvenire in un momento peggiore: Sakura, fresca mogliettina di Naruto sesto Hokage di Konoha, aveva avuto un malore il giorno prima. Non sembrava nulla di grave, ma Naruto novello sposino, era andato completamente nel panico. Sakura lo aveva quasi dovuto buttare fuori casa a calci quella mattina, aiutata ovviamente dai due Anbu, alias Sai e Sasuke. Naruto era l’Hokage e non poteva certo ignorare i suoi doveri, seppur noiosi come una visita al Kazegage.
 
Il modo più veloce per raggiungere Suna era in volo, quindi le creazioni di inchiostro di Sai erano l’ideale. Sakura aveva assicurato tutti dicendo che sarebbe andata in ospedale da lì a poche ore, per avere i risultati degli esami fatti quando era svenuta. Avrebbe comunicato con Naruto tramite radio trasmittente, così che lo sciocco baka ansioso si tranquillizzasse. Conoscendolo sarebbe stato capace di arrivare davanti a Gaara, salutarlo con un cenno, mollargli i documenti che dovevano visionare assieme e tornare di filata a Konoha. Tutto ignorando le procedure e il comportamento che si convengono da un capo villaggio.
 
Erano in viaggio da appena dieci minuti e Naruto già si lamentava “Sakura-chan non mi ha ancora contattato! Perché?! Sarà una cosa così grave che non vuole dirmi nulla?!”
“Non sarà nemmeno ancora arrivata in ospedale, Naruto!” Sai, alla guida dell’imponente aquila di inchiostro tentava, inutilmente, di placare il suo Hokage.
“Impossibile! Aveva detto che ci andava subito! Dovrebbe già avere i risultati! È una cosa grave, me lo sento!”
“Non temere, andrà bene vedrai!”
“Come diavolo fai a saperlo? Sei forse un medico?!”
Naruto continuò a borbottare e imprecare, Sai sorrideva accondiscendente, Sasuke stava per dare fuoco ad entrambi con l’Amaterasu.
All’ennesimo piagnisteo, Sasuke esplose “Dobe, ancora una parola e giuro che ti butto giù a calci!”
“Non puoi Sasuke, sono il tuo Hokage!” il ghigno mefistofelico di Naruto non bastò per mettere a tacere il giovane Uchiha. Sai non ne era certo ma poté giurare di veder scintillare lo sharigan da sotto la maschera.
“Non mettermi alla prova, Dobe!”
“Nemmeno tu, Teme!”
“Come è bella l’amicizia!” l’esclamazione totalmente nonsense di Sai parve zittire momentaneamente i due litiganti.
“Aha, sono preoccupato! La mia Sakura-chan potrebbe essere addirittura in fin di vita!”
“Naruto…”
“Sì, Sai?” non capiva perché l’Anbu dalla pelle pallida si fosse sfilato la maschera, non lo faceva mai.
“Se non la pianti aiuto Sasuke a farti volare di sotto!”
Naruto si gelò, il sorriso inquietantemente minatorio di Sai servì allo scopo. Sasuke si ritrovò per una frazione di secondo a ridacchiare pure.
Proprio in quell’istante, la ricetrasmittente di Naruto vibrò, una voce distorta e appena udibile lo chiamò. Naruto scattò sull’attenti, le mani sudaticce scivolarono un paio di volte sul volume del dannato aggeggio elettronico.
“Naruto… mi ricevi?”
“Sì, ti sento! Come stai? Cosa è successo?! Perché ci hai messo così tanto a farti viva!”
“Taci, razza di idiota e fammi parlare!” l’urlo di Sakura fu udito a diverse miglia di distanza, ma il primo ad essere assordato fu proprio Naruto.
“Parla allora! Che cosa ti è successo?!”
“Non ho nulla Naruto, solo che…” il silenzio che seguì mise in allerta il trio di ragazzi che tesero l’orecchio, attendendo con il batticuore le prossime parole.
“Sono incinta!”
Dopo averglielo detto, l’unico rumore che udì Sakura dalla ricetrasmittente furono delle urla, un gran caos e poi il nulla. Strinse le labbra carnose tremando, confusa. Un imboscata? Erano stati attaccati? Questo spiegava la brusca interruzione della comunicazione.
“Sakura, è tutto a posto?” Ino, che l’aveva accompagnata rimanendole accanto tutto il tempo, si spaventò nel vedere l’amica così pallida.
“Ti senti di nuovo male?!” Sakura deglutì e poi, come risvegliata da un incubo si aggrappò alle sue spalle.
“E’ successo qualcosa, Ino! Dobbiamo mandare delle squadre in loro soccorso!”
Ino comprese dallo sguardo terrorizzato di Sakura che doveva essere successo per forza qualcosa. Qualcosa di brutto forse.
 
Corse fuori dalla stanza, poi dall’ospedale e continuò fino a che non trovò Shikamaru e Choji. Spiegò loro la situazione e in men che non si dica, erano state organizzate due squadre di supporto pronte a raggiungere l’Hokage.
Sakura attese, odiava farlo, detestava stare ferma lì senza essere d’aiuto. Le sue gambe in effetti stavano per seguire Ino prima, ma poi un certo calore al ventre la bloccò. Ora una vita cresceva dentro di lei, ed essa andava messa al primo posto, sempre.
Massaggiava piano la pancia, sperando, pregando di rivedere presto Naruto. Desiderando di vedere la sua faccia da stupido deformata in un espressione ancora più stupida del solito. Amava il suo stupido Naruto, lo amava tanto.
 
Quando vide le squadre rientrare e Naruto steso sulla barella, il cuore le saltò in gola. Si precipitò da loro, da lui, chiamando il suo nome con forza.
“Non preoccuparti, Sakura! Ha solo un braccio rotto e qualche costola incrinata, nulla di grave!” le parole di Ino furono di enorme sollievo per lei. Ripresasi dallo spavento iniziale, tentò di tornare in sé iniziando a porre mille domande.
“Da chi siete stati attaccati?! E che cavolo facevate voi due, siete le sue guardie del corpo!”
Sai e Sasuke inarcarono rispettivamente un sopracciglio, poi si guardarono negli occhi e ricambiarono lo sguardo verso Sakura con aria meditabonda. Dinanzi le loro in comprensive facce sbottò “Allora?! Vi ho chiesto che diavolo è successo!”
“Sakura-chan, non è colpa loro! Non… siamo stati attaccati da nessuno…”
“Cosa?!”
“Vedi Sakura… “ Sasuke si era stranamente deciso a dare spiegazioni. E trattandosi di lui, Sakura era certa si sarebbe trattato di spiegazioni logiche.
“Il tuo pseudo Hokage, Dobe, cretino colossale…”
“Sasuke…” il colpo di tosse di Sai fece comprendere al compagno di non esagerare con gli insulti, per quanto quel baka se li meritasse in quell’istante.
“Insomma, tu hai detto che eri incinta, e questo coglione è cascato giù atterrando, anzi rotolando, nella boscaglia sottostante!”
“Cascato… giù…” ripeté incredula Sakura. Siccome Sai temeva non avesse compreso, fece pure un disegnino mimando la scena con uno stile impeccabile.
Si voltò allora verso il marito, sempre meno convinta “Quindi quelle ferite te le sei procurato da solo...”
“Ehe già! Pensa che per l’emozione mi son pure scordato di attivare la modalità eremitica, così magari evitavo di rompermi tutto!” la risata di Naruto che esplose subito dopo, contemporaneamente a quella isterica di Sakura, non preannunciava nulla di positivo.
“Sakura-chan, non ti sei spaventata vero?!”
“Chi, io? Ma no figurati! Perché mai dovrei temere che mio marito, il futuro padre del nostro bambino, attuale Hokage, protettore del villaggio, dovrebbe morire in un modo tanto assurdo?”
“Sakura, la tua faccia… mi fa paura…” balbettò Sai, e per fare lui una simile affermazione la situazione doveva essere grave. Gravissima. Difatti, pochi secondi dopo tutti si dileguarono inventando impegni immaginari, perfino il team medico abbandonò l’Hokage.
“Ehi, il vostro Hokage avrebbe bisogno di cure!”
“Non temere Naruto, ci penso io a te…”
“Davvero, Sakura-chan?” Naruto già si pregustava la sua convalescenza a casa: coccole, ramen, lavaggio della schiena e ancora coccole.
Ma invece che ricevere un bacio, come si aspettavamo le sue labbra protese goffamente in avanti, ricevette solo un pugno fortissimo che lo fece volare letteralmente in cielo.
 
Poco distante, Sai e Sasuke si concedevano una pausa gustandosi una tazza di tè, seduti ad un chiosco.
“Sasuke, non pensi che dovremmo aiutare il nostro Hokage?”
“Mh, che si arrangi! Se è così idiota da cadere nel vuoto e non riuscire ad atterrare decentemente, non si merita nemmeno il titolo di Hokage!”
“La tua suona come la frase di un traditore!”
“Vuoi che ti gonfi di botte come già feci tre anni fa?”
“Ricordi male Sasuke, io ti ho sbattuto come un vecchio tappeto…”
“Ti ruppi un braccio, pittore da strapazzo!”
“Ed io una gamba!”
“Attento a te, non farmi incazzare!”
“Neanche tu, Sasuke. E ricorda che sono il tuo superiore!”
Dopo l’amichevole scambio di battute, tornarono a bere quieti il loro tè caldo, ammirando il bel cielo sereno.
“Oh, ma guarda! Questa volta deve essere atterrato ben oltre la foresta!” esclamò Sai scrutando attentamente la figura color arancio fluo che aveva appena solcato le nuvole, per poi sparire nel verde della boscaglia.
Sasuke espirò profondamente, combattuto e seccato di dover lasciare a metà il suo squisito tè. Si alzò e con gesti eleganti indossò la sua maschera. Sai eseguì i medesimi movimenti “Lo hai individuato?”
“Sì, andiamo?”
“Ovvio! Il nostro Hokage ha bisogno di aiuto, dopo l’amorevole trattamento della sua adorata moglie!”
Sasuke sorrise, non nascose nemmeno il leggero sussulto provocato dalla risata soffocata appena in tempo. Ma Sai se ne era accorto, ormai lo conosceva bene, sia lui che il suo disfunzionale team Taka di cui era capitano. Rise a sua volta e assieme al compagno sparì in una nuvola di fumo.
 
Naruto, debitamente recuperato dai due Anbu, poté gioire e festeggiare il lieto evento con la sua Sakura-chan solo il giorno dopo. Il pugno di lei era stato così devastante che lo aveva mandato leggermente in coma per ventiquattrore. Ma al suo risveglio Sakura era accanto a lui, apprensiva e piena di attenzioni.
“Diventerò davvero padre…” fu la prima cosa che disse quando la vide. Sakura sorrise, una mano scivolò sulla guancia bronzea del marito.
“Sì! E farai bene a non svenire durante il parto, perché avrò bisogno del tuo sostegno!”
“Ok… farò il possibile per non morire di paura!”
“Scemo!”
“Non scherzare, è vero! Voi donne fate cose incredibili, come partorire! Davvero, non so come facciate a sopportare tutto quel dolore!” A quell’affermazione così genuina non poté che scoppiare a ridere. Il suo Naruto era proprio uno stupido di prima categoria. Un adorabile stupido.
Si chinò su lui rubandogli un bacio, Naruto subì felice le sue labbra morbide. Si gustò appieno il lungo scambio di lingua che le donò Sakura. Poi, quando era ancora senza fiato lei gli balzò letteralmente a calvacioni.
“S…Sakura-chan, aspetta! Credevo che nelle tue condizioni non potessimo fare niente… di certe cose!”
“Non essere ridicolo! Possiamo fare tutto quel che vogliamo…”
“Sicura?”
“Sono io il medico, decido io cosa mi fa male o meno!” ruggì la giovane afferrandolo con forza per le spalle, tenendolo premuto al letto “Ora taci e baciami, stupido Hokage!”
Naruto, letteralmente sopraffatto da questa nuova versione di “Sakura predatrice”, si diede alla pazza gioia. Sebbene gemesse fortemente di dolore per le costole rotte, le varie contusioni e il braccio ingessato.
 
Ma non poteva respingere cotanta beltà, il suo amico in mezzo alle gambe non glielo avrebbe mai perdonato.
 
 
END
13-02-2014

 
 
Buon San Valentino gente!! :D Sono davvero felice di essere riuscita a scrivere qualcosina per tale evento, ci tenevo, ed era tanto tempo che non mi venivano buone idee per i miei due amori, ma il cap 663 ha smosso fortemente i miei feels NaruSaku! ♥ Mi sono sempre immaginata come avrebbe potuto reagire Naruto nel sapere che Sakura era incinta, volevo creare qualcosa di molto comico e imprevedibile, spero di esserci riuscita! XD Sto anche pensato a come reagirebbe Sai se la lieta notizia arrivasse a lui (rammentate che io amo follemente anche la coppia SaiSaku) LOL, magari ci scriverò qualcosa un giorno! XD Comunque sia, questo è il mio personalissimo regalo per i miei friends del forum Naruto & Sakura - Promise of a Lifetime, vi adoro ragazzi/e! ♥ ♥
 
Un grande saluto a tutti miei cari, e ancora Buon San Valentino dalla vostra Giò! :D
 
 
 

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