Le avventure di Setsuna

di FeleLau
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo di Setsuna ***
Capitolo 2: *** Vita nuova ***
Capitolo 3: *** Amicizie ***
Capitolo 4: *** Coraggio ***
Capitolo 5: *** Un'insolita visita ***
Capitolo 6: *** Forti emozioni ***
Capitolo 7: *** Verità ***
Capitolo 8: *** Minacce ***



Capitolo 1
*** L'arrivo di Setsuna ***


Capitolo 1 - L'arrivo di Setsuna 

Finalmente Setsuna era pronta, finalmente avrebbe lasciato la sua famiglia e avrebbe intrapreso il suo primo viaggio lontano da casa. Già in casa sua, si respira aria di tristezza, si, tristezza, per la sorella di Setsuna, Carrie, molto legata alla sorella che già si erano messe d'accordo per scriversi lettere. Setsuna prese la valigia, guardò la sua stanza per l'ultima volta e uscì. Non le importava molto, lei ama viaggiare anche se era dispiaciuta nel vedere Carrie triste per la sua partenza, come la madre e il padre. 
Setsuna:Ecco,sono pronta. Ciao mamma,ciao papà,ciao Carrie. Senza dire niente Carrie l'abbracciò e dopo qualche minuto le disse:"Ti voglio bene,scrivimi presto!" Dopo i vari saluti, Setsuna uscì di casa, salì sul treno e dopo essersi seduta guardò la foto di lei e Carrie da piccole.. 
Dopo cinque minuti si avvicinò un gatto,Girolamo. Il gatto si mostra subito socievole e iniziò a far domande a Setsuna, la quale, rispose in modo molto distaccato e freddo al gatto Girolamo. Quest'ultimo le consegnò una mappa della città di Kyoto dicendole di conoscere molto bene quella città e che il sindaco Urara, è una sua amica. Setsuna sentendo quel nome si incuriosì e subito chiese:"Urara è il sindaco della città? E'una ragazza sindaco?"
Girolamo:"Si! E' una ragazza davvero in gamba ma non metterle i bastoni tra le ruote! E' una tipa tosta!" Setsuna sentendo queste parole divenne nervosa,stava per chiedere un'altra cosa al gatto quando si sentì l'annuncio dell'arrivo a Kyoto. Setsuna e Girolamo si salutarono. Ella pensò che quel gatto fosse comunque uno strano animaletto, da non sottovalutare quelle parole. Setsuna arrivò alla Stazione di Kyoto. "Finalmente.."-sospirò. Uscendo dalla stazione si aprì un meraviglioso paesaggio davanti a lei. Iniziava una una nuova avventura. Si incamminò verso il municipio dove incontrò Fuffy, la segretaria personale di Urara.
Fuffy:"Benvenuta a Kyoto! Tu sei?"
Setsuna:"Setsuna. Setsuna Higashi."
Fuffy:"Oh ciao Setsuna! Al momento il sindaco Urara non c'è ma posso aiutarti io! Allora ti servirà la TDC!(Tessera Del Cittadino) Non c'è bisogno di andare da Tom Nook, la tua casa è già pronta! La tua mappa è vecchiotta, prendi questa nuova, questa è la tua casa! (Indicando nella mappa)
Setsuna:"Perfetto,grazie mille. La mia tessera?"
Fuffy:"Ah giusto! Quando sei nata?
Setsuna:"il 12 Maggio."
Fuffy:"Ok, ecco a te. Ciao!
Setsuna uscì dal municipio, posò la sua TDC in tasca e si incamminò verso la sua nuova casa,situata in uno splendido angolino della spiaggia occidentale. Mentre camminava ammirava il paesaggio fiorito e i meravigliosi alberi di ciliegio. Tutto intorno a lei era enorme. Lei si sentì minuscola in mezzo a quella vegetazione. Nonostante tutto Setsuna era una splendida ragazza magra, dai brillanti occhi marroni quasi neri. Era avvolta da un abitino svolazzante bianco. Il sole stava tramontando, finalmente arrivò a destinazione. La sua casetta cadeva un po' a pezzi, aveva intenzione di dipingere il tetto di viola, il suo colore preferito ma avrebbe deciso l'indomani cosa fare, ormai era tardi e andò a dormire. Arrivò presto la sera, Setsuna non se ne accorse, ma un lupo della città la fissò per tutto il tempo dietro alberi di ciliegio mentre lei si incamminava verso casa. Il lupo era Lupen.

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Capitolo 2
*** Vita nuova ***


Capitolo 2 – Vita nuova.

Era lunedì, le 9:00 del mattino. La luce del sole penetrava dentro la casetta di Setsuna attraverso buchi nelle tendine strappate. Setsuna si svegliò, si affacciò per un attimo alla finestra e vide il mare. Setsuna ha un rapporto speciale con esso, la faceva sentire bene, le ricordava casa sua e tutti i bei momenti passati con Carrie..Quando..Carrie.. Le lettere!!”
Setsuna si ricordò delle parole della sorella, le avrebbe scritto presto. Corse subito fuori, controllò la cassetta delle lettere ma niente. Setsuna pensò che forse era il caso di comprare della carta da lettere e iniziare a scrivere. Rientrò in casa per vestirsi. Si mise un maglioncino bianco, dei jeans chiari un po’ strappati e le ballerine marroni. Uscì di casa e si incamminò verso Via degli Acquisti, seguendo la mappa, lì avrebbe trovato sicuramente della carta da lettere, nel tanto parlato botteghino di Marco e Mirco. Camminando si ritrovò davanti un gruppetto di animali, gli altri abitanti del villaggio, pensò subito Setsuna. Si presentarono velocemente. Conobbe Teddy, un orso marrone gigante(le ricordava il suo orsacchiotto di peluche), Mina, un’orsetta più bassa di Teddy, ha uno stile che le ricorda perfettamente il Giappone. Lisca, una gattina arancione e Biagio, un pollo abbastanza movimentato. Dopo si rimise in viaggio. Setsuna controllando bene la mappa si accorse che i nomi dei cittadini erano scritti al lato, doveva ancora conoscere un certo Lupen e incontrare Urara, il sindaco. Finalmente Setsuna arrivò a destinazione.
Marco:”Benvenuta! Sei nuova di qui vero? Posso esserti di aiuto?”
Setsuna:”Mi servirebbe della carta da lettere.”
Marco: “A righe normale? O qualcosa con dei fiori o fiocchi?”
Setsuna:”I fiocchi vanno bene,grazie.”
Marco: Ecco a te! Torna a trovarmi!
Setsuna: Ciao!
Setsuna uscì dalla bottega e tornò al villaggio, erano le 10:00. Pensò di andare a trovare Lupen e successivamente il sindaco. Attraversò il fiume dal ponte, un po’ traballante e si incamminò verso casa di Lupen. Mentre camminava vide un lupo, stava pescando.. Setsuna si avvicinò e disse:”Scusa, sei tu Lupen?”
Il lupo si girò lentamente, la fissò per un po’ con uno sguardo chiuso e freddo e dopo disse:”Si sono io.”
Setsuna:”Oh bene, piacere io sono Setsuna Higashi, ti lascio pescare in pace. Ci si vede! Il lupo non rispose e continuò a pescare. Setsuna era un po’ perplessa. Quel lupo l’attirava talmente tanto da non poter smettere di pensarlo. E mentre camminava, assorta nei suoi pensieri si scontrò con una ragazza, un’umana, era Urara, il sindaco.
Era una ragazza magra, bionda e con gli occhi azzurri, il classico modello di tutte le adolescenti. A causa dello scontrò però, cadde. Setsuna si chinò e l’aiutò ad alzarsi. Urara disse:” Tu sei la nuova arrivata? Setsuna?”
Setsuna:”Si, lei deve essere sicuramente Urara? Giusto? Mi dispiace molto non ero attenta.”
Urara:”Si è visto! Sta più attenta la prossima volta!
Con fare arrogante e vanitoso, Urara riprese a camminare per la sua strada. Si dirigeva verso la casa del lupo. Setsuna rimase colpita dalla bellezza del sindaco ma non aveva un bel carattere. Setsuna tornò a casa e incominciò a scrivere a sua sorella Carrie.

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Capitolo 3
*** Amicizie ***


Capitolo 3 –Amicizie.

Terzo giorno a Kyoto. Setsuna si svegliò presto, non stava bene con se stessa e non riusciva ad essere meno timida. Se ne stava in camera, a volte usciva ma non rivolgeva parola a nessuno, parlava solo con Carrie tramite lettere. Per lei era strano lasciare casa e incominciare una vita nuova. Non c’era sua madre che le preparava da mangiare; non c’era suo padre che portava soldi a casa; non c’era Carrie che le faceva conoscere gente nuova e che non smetteva di farla ridere. Era sola, in uno strano mondo pieno di “animali parlanti”,un mondo.. Tranquillo! Erano le 11.00, il sole splendeva, Setsuna si vestì di corsa, si mise un vestitino verde, molto semplice e uscì di casa. Ella prese la posta, una lettera di Carrie, decise di leggerla in spiaggia e si incamminò.
Cara Setsuna,
 tutte queste lettere in pochi giorni? Sono più piccola di te ma non sono stupida, ho già capito.. Non devi abbatterti, supererai la tua timidezza, il tuo pessimismo e il tuo credere di non essere abbastanza.. Riuscirai! Volere e potere, troverai persone fantastiche. Adesso divertiti e fatti avanti, non aspettare che siano gli altri a venire da te, riuscirai a farti nuovi amici! A casa tutto bene, Papà ha avuto una promozione e la mamma per ora si sta dando alla cucina. Ora ti saluto, ti voglio bene Setsu. Non sottovalutarti..                                       
                                                                                     Carrie

Setsuna mise la lettera in tasca, ora era immobile seduta sulla sabbia all’ombra di una palma, fissava il mare. Carrie aveva capito tutto, invece lei, la sorella maggiore colei che dovrebbe vivere da sola non aveva capito niente. Si stava chiudendo piano piano senza far rumore ma non poteva permetterlo. Setsuna si fece coraggio si alzò in piedi e si girò per correre verso la Piazza cittadina ma sbattè contro la palma che aveva di fronte e le cadde una noce di cocco in testa. Una ragazza, un’umana, un volto nuovo stava fissando Setsuna ma invece di aiutarla scoppiò a ridere e poco dopo corse in suo soccorso.
???:<< Hey, scusa ma questa scena è esilarante! Stai bene?>>
Setsuna:"Si,sono la solita distratta ma, tu chi sei?"
???:<< Oh giusto, io sono Brianna e sono arrivata qui da poco, se guardi la mappa la mia casa è proprio quella vicino alla cascata.>>
Setsuna improvvisamente si alzò in piedi per estrarre la mappa dalla tasca. Era proprio vero, sulla mappa erano comparse nuove case cioè nuove persone da conoscere.
Setsuna:"Io sono Setsuna,sai,sono molto timida e ancora non ho avuto modo di conoscere tutti,all’inizio ero più motivata ma mi demoralizzo facilmente."

Brianna:<< Capisco, stai tranquilla ci sono qua io! Ho già incontrato tutti, mi mancavi solo tu; se vuoi, che ne dici se oggi dopo pranzo ti accompagno a far visita agli altri? Ci divertiremo!>>
Setsuna:"Alle 16.00 in piazza."
Brianna fece un si con il capo e se ne andò. Setsuna rimase a bocca aperta nel vedere una ragazza talmente bella e vivace,un carattere deciso che ti prende e ti da gioia, eh si, simile a Carrie solo che Brianna non è bionda con gli occhi azzurri, ha gli occhi marroni, le lentiggini e i capelli del colore del cielo. Pochi secondi dopo Setsuna tornò a casa per prepararsi il pranzo. Dopo tutto, questo mondo tranquillo d’ora in poi non sarà così tranquillo.

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Capitolo 4
*** Coraggio ***


Capitolo  4  -Coraggio

Ore 16.00. Setsuna era già in Piazza ad aspettare Brianna, come al solito sempre puntuale ma Brianna tardava un po’. Si sedette sotto l’albero principale della città che dominava la Piazza. “L’albero è il simbolo di Kyoto, ma questo non è come gli altri..”-pensò Setsuna. Ella ancora intenta a pensare non si accorse che Brianna era dietro di lei, ad un certo punto Setsuna si girò e si spaventò alla vista improvvisa di Brianna. “Non credevo di essere così brutta.”-disse Brianna, ridendo.
Setsuna: “No..! E’ che.. Sei comparsa così all’improvviso..”
Brianna: “Sei troppo nervosa, rilassati, devi solo conoscere delle persone!”
Setsuna: “Ma.. Sono animali..”
Brianna: “Immaginavo la pensassi così.. Setsuna, non ti sei mai accorta che questo mondo è speciale? Non deve farti paura, è una specie di paradiso, qui non avvengono catastrofi naturali e gli animali.. Si! Parlano, sono come noi, in un corpo diverso. Questo posto racchiude una strana forza che rende tutto un po’ strano ma..”
“Non deve farmi paura”-continuò la frase Setsuna. “Esatto”-disse Brianna, aggiungendo: “ora andiamo.”
Le uniche persone che aveva conosciuto l’ultima volta Setsuna erano: Teddy, Mina, Lisca, Biagio, Lupen e Urara. Ma nella mappa c’erano nuove case, nuove persone (se così si potevano chiamare): Brianna, Kabuki, Sally,  Nan e Zanna.
Brianna e Setsuna si incamminarono verso casa di Sally, vicino alla stazione. Arrivate davanti alla porta di Sally intravidero dalla finestra che Sally era una maialina rosa. Brianna bussò ed entrò con Setsuna.
Sally: “Ospiti!! Cavoli, non fate caso alla polvere purtroppo non ho avuto tempo di pulire! Ma.. Aspetta Brianna, lei chi è?”
Brianna: “Lei è Setsuna, è abbastanza timida e voleva conoscerti.”
Sally: “Setsuna! Che nome! Tranquilla rilassati non devi aver paura, vieni a trovarmi quando vuoi.”
Setsuna annuì e insieme a Brianna uscirono per incamminarsi poi a casa di Kabuki.
Brianna: “Visto? E’ facile!”
Setsuna annuì. “Non è poi così male.”-pensò.
Dopo poco tempo, da casa di Sally arrivarono a casa di Kabuki, in riva al fiume. Entrarono.
Kabuki: “Brianna! Sei venuta a portarmi della frutta? No aspetta, lei è Setsuna?”
Brianna: “Si.. Te la volevo presentare ma come sai il suo nome? Hai guardato nella mappa?”
Kabuki: “No, me ne ha parlato Lupen.”
Lupen.. Quel nome, quel lupo. Setsuna rimase colpita e disse: “Piacere tutto mio comunque, che ti ha detto di me? Lupen intendo”
Kabuki: “Niente di speciale, ti trova interessante, adesso sparite, devo andare a fare karate con Teddy.”
Brianna e Setsuna uscirono di casa, oltrepassarono il ponte e si dirigevano verso casa di Nan. Mentre camminavano videro che il sindaco Urara mise una scatola di legno, (giroide, a quanto detto da Brianna) stavano costruendo un bar. Oltrepassarono un altro ponte e salirono verso nord-ovest. Finalmente arrivarono a casa di Nan ma lei non c’era.
Brianna: “Cavoli, sarà comunque nelle vicinanze.”
Ad un certo punto videro Nan, una capretta nera uscire dal negozio di Ricicla e Ricrea. Brianna e Setsuna si avvicinarono.
Setsuna: “Hey, ciao, io sono Setsuna, sto ancora conoscendo un po’ tutti, piacere.”
Nan: “Piacere, io sono Nan, vedo che sei con Brianna, divertitevi, io ho fretta. Ci si vede!” Detto questo, Nan tornò a casa. Erano le 18.00, il sole stava tramontando.
Brianna: “E’ stato facile ancora, ci manca solo Zanna.”
Setsuna sembrava triste, Brianna le gridò contro: “Cosa c’è che non va?! Ancora per il fatto che sono animali? Sono molto meglio delle persone sai? Hanno un cuore e..!”
Setsuna: “No ma che hai capito, non era per questo, pensavo a.. ehm, nulla di che. Ma perché ti tocca tanto questo argomento?”
Brianna arrossì proprio mentre passava di lì verso il negozio di Alpaca, Zanna. Ad un certo punto Brianna corse subito via verso casa sua. Setsuna non capì bene, ma forse era Zanna il problema? Lui era un lupo bianco-panna, molto carino, vestito color ghiaccio come il suo cuore, d’altronde i lupi sono così. Setsuna si fece coraggio e andò da Zanna.
Setsuna: “Hey, piacere sono Setsuna, non ho avuto modo di conoscerti.”
Zanna: “Ciao.”
Il lupo color panna entrò nel negozio. Era freddo come Lupen ma dovevano avere qualcosa di diverso non solo il colore del pelo,(Lupen ha il pelo blu). Setsuna tornò a casa, stava calando la sera. Non sapeva se era più pesante la sua testa con tutti i suoi pensieri o i suoi piedi per la lunga camminata. Per tutta la sera pensò a Brianna con il suo strano comportamento all’arrivo di Zanna, a Lupen che parlava a Kabuki di lei. Tutto risultava strano. Si coricò nel suo morbido letto, nonostante tutto, era felice di aver trovato quel coraggio che sembrava perduto.

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Capitolo 5
*** Un'insolita visita ***


Capitolo 5 – Un’insolita visita.

Era quasi l’ora di pranzo, il sole splendeva alto in un cielo sereno senza nemmeno una nuvola. Setsuna quella mattina si svegliò presto per iniziare a sistemare la sua casa. Carrie le aveva spedito una lampada vimini, le ricordava l’estate, con la lampada c’era allegato un giornaletto sul Feng Shui.
“Feng che?”-pensò Setsuna, preferì decorare a modo suo.
Faceva abbastanza caldo, d’altronde eravamo già a Maggio e già si poteva andare a caccia d’insetti; le farfalle svolazzavano per tutta Kyoto. Spolverando di qua e di là Setsuna non poté non pensare alla sera prima, quando all’arrivo di Zanna, Brianna scappò. Si sentiva in colpa, come se in qualche modo non avesse fatto abbastanza per Brianna, per cercare di capire la situazione ma non aveva voglia di andare a trovarla per paura di disturbare, non era possibile che il motivo della sua “fuga” fosse a causa di Zanna. E Lupen? Beh, era l’ultimo dei suoi pensieri.
“Uhm… Potrei appendere un orologio lì…”-disse Setsuna a bassa voce quando ad un certo punto si sentì bussare.
ToC ToC
“Setsuna? Sono il sindaco Urara, sto entrando”.
Setsu rimase un attimo immobile, che aveva combinato per ricevere una visita da Urara? Il sindaco Urara!
“Entra pure! Stavo sistemando ma prego, accomodati”-rispose Setsuna.
Urara: “Hai intenzione di arredare casa tua in vimini? Interessante, la mia casa è di gran qualità, pensa, ho mobili chic.”
“Ecco che si incomincia a sentire la sua vanità.”-pensò Setsuna.
Urara: “Non ti aspettavi una mia visita vero? Sai.. Avevo voglia di parlare con qualcun altro e poi noi non abbiamo avuto molte conversazioni..”
Setsuna: “Già, sono onorata della sua visita, posso fare qualcosa per lei?”
Urara scoppiò a ridere.
Urara: “Tranquilla, avevo voglia di conoscerti meglio tutto qui; si dice che hai legato con Brianna, ieri ti ho vista insieme a lei. Ti trovi bene?”
Setsuna: “Si,è molto gentile con me anche se si comporta in modo strano a volte.”
Urara: “Io non mi fiderei così tanto, sembra così.. Falsa.”
Quella parola rimase impressa nella mente di Setsuna, ma a stento credeva alle sensazioni di Urara.
Urara: “Ora vado, sta alla larga dalla parte sud-est del paese, grazie.”
Detto quello, il sindaco se ne andò senza nemmeno toccare un mobile come se aveva paura di infettarsi, velocemente raggiunse la porta per poi sparire.
Setsuna prese la mappa dalle tasche e guardò la parte sud-est del villaggio. Lì si trovava la casa di Lupen.

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Capitolo 6
*** Forti emozioni ***


Capitolo 6 – Forti emozioni.

Carrie! Che fai qui? Che mi devi dire?!! Parla!!
Se-setsuna…. No-non stare con lei…!
Lei chi?!!! Carrie! NO!
Setsuna si alzò di scatto dal divano. Si era appisolata poco dopo la visita di Urara, sudava freddo. Salì al piano di sopra e si cambiò. Si mise una gonna leggera e una canottiera verde. Legò i lunghi capelli scuri e uscì di casa.
Corse verso casa di Brianna, nella parte nord-est del paese, niente a che vedere con il posto da cui era stata allontanata, era una minaccia quella di Urara? O qualcosa non andava? Arrivata davanti casa di Bri, bussò ed entrò. Era buio, si intravedevano dei mobili nordici, lei non c’era evidentemente. Uscì e confusa provava a cercarla ma niente. Setsuna si dirigeva in spiaggia, non stava bene, era confusa e abbastanza impaurita. Arrivata in spiaggia, ella si sedette, il sole stava tramontando e il cielo arancione creava un’atmosfera romantica. Setsuna si ricordò improvvisamente del sogno, fu una cosa improvvisa e non decisa, come se l’atmosfera romantica non doveva esserci per nulla al mondo. Fra i pensieri Setsuna non si accorse di Lupen, era lì, accanto a lei che pescava e la guardava.
Lupen: “Ciao, Setsuna vero?”
Ella si girò, lo vide, il battito aumentava ma non era paura.
Setsuna: “Dovresti ben saperlo dato che parli con Kabuki di me.”
Nessuna emozione trasaliva dal suo viso. Posò la canna da pesca e si sedette accanto a lei.
“Mi piace pescare al tramonto, non perché si trovino squali e quindi fonti di guadagno ma perché è una passione che porto fin da piccolo, stare a contatto con il mare mi fa stare bene.”-disse il lupo con dolcezza, come se, aspettava il momento giusto per aprirsi con qualcuno.
“Anch’io adoro il mare”-risposi. “Al tramonto è molto più bello.”
Il lupo senza più dire una parola si alzò e se ne andò, scomparve tra gli aranci. Setsuna tornò a casa, l’indomani avrebbe sicuramente cercato Brianna.

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Capitolo 7
*** Verità ***


Capitolo 7 – Verità.

Pioveva. Setsuna si svegliò al rumore di un tuono e all’odore della pioggia. Si alzò e chiuse la finestra della sua stanza; erano le 10 del mattino e quei nuvoloni neri non promettevano bene per il resto della giornata. Aprì l’armadio, si mise un impermeabile giallo con tanto di ombrello abbinato e uscì di casa. Carrie non le scriveva da un po’, sicuramente era troppo impegnata a studiare per l’esame di giugno. La pioggia veniva giù sempre più forte, che strano, a maggio! Si stava dirigendo a casa di Brianna che, purtroppo, non sentiva da un po’. Non contava più i giorni che passavano. Arrivata a casa di Bri, vide che usciva del fumo, era in casa. Bussò ed entrò. Davanti a lei si aprì un panorama molto diverso da quello del giorno prima quando la stava cercando. Non c’era quel buio inquietante ma una luce azzurrina che illuminava l’intera stanza e risaltava i mobili nordici. Ed ecco Brianna, che stava preparando del tè. Profumava di gelsomini. “Non immaginavo tue visite con questo brutto tempo”-disse in modo freddo, non era da lei.
“Dobbiamo parlare”-risposi, cercando di imitare il suo stesso tono distaccato. Mi fece accomodare sul divano e appena si sedette iniziammo la conversazione.
Brianna: “Allora, che vuoi?”
Setsuna: “Perché sei scappata l’altra sera?”
Brianna: “Hai fatto tutta questa strada per dirmi che avevo l’altra sera? Non lo so, volevo semplicemente tornare a casa!”
Setsuna: “Proprio all’arrivo di Zanna?”
Brianna arrossì.
Setsuna: “C’entra lui e così?”
Brianna tirò un lungo sospiro e disse: “Ok, ecco la verità!”
Brianna dopo vari giri di parole disse: “Ho un debole per lui, non prendermi in giro!” Rimasi sconvolta, cercavo di nasconderlo, ma da un lato ero sollevata perché quella sera non ero io il problema della sua fuga. Rimasi lì un’oretta o due ad ascoltare la sua storiella d’amore e dopo me ne andai. Brianna nonostante i suoi rapidi cambi d’umore e i suoi gusti stravaganti non sembrava una persona cattiva da tenere alla larga. Non sapevo a cosa potesse riferirsi Urara, invece. Prima di tornare nuovamente a casa, passai dalla Piazza. La pioggia diminuì, era bello sentire il rumore che fa la terra bagnata se calpestata. Era da tanto che non pioveva. Setsuna si fermò in Piazza a guardare il grande albero che la dominava. Sembrava cresciuto.. Poco dopo passò di lì Nan, quella specie di capretta, venne da me, sembrava volesse parlare.
Nan: “Hey Setsuna, come va? Capiti giusto in tempo!”

Setsuna: “Per cosa?”
Nan: “Per una consegna! Ho bisogno del tuo aiuto, potresti portare questo regalo a Zanna?”
Sembrava fatto apposta pensai ma risposi: “Lascia fare a me.”
Nan: “Grandioso! Ci si vede.”
Setsuna si incamminò verso casa di Zanna. Doveva trovarsi a nord-ovest, vicino alla spiaggia. Era in casa anche lui. Stava per bussare quando ad un certo punto da lì uscì Mina. Un’orsetta che Setsuna conobbe un giorno dopo del suo arrivo a Kyoto. Fischiettava felice, sembrava di vedere due cuori al posto delle sue pupille. Appena si allontanò, Setsuna andò dritta davanti alla porta, stava per bussare ma uscì Zanna e per poco non gli dava un pugno sul muso.
Zanna guardò stupito la scena.
Setsuna: “Eheh, scusa, ehm.. Volevo darti questo!” Uscì dalle tasche il regalo di Nan e glielo porse.
Zanna lo afferrò e rispose: “Ok, grazie, lo aprirò dopo, ciao.” E se ne andò.
“Ma che bei modi, come fa Brianna ed essersi innamorata di lui!”-gridai come per liberarmi di un peso. Mi voltai, lui era ancora lì vicino, aveva sentito tutto. Si girò per guardarmi un’ultima volta e se ne andò, volteggiando il suo ombrello nero. Setsuna iniziò a correre più veloce che poteva verso casa sua. Le venne un forte senso di ansia, si sentii in colpa. Piangeva senza controllo. Correva verso casa, era quasi arrivata ma cadde a terra, si sporcò tutta, dalla testa ai piedi. La pioggia aumentò. Setsuna continuò a piangere e rimase ferma, lì, a terra e implorava il perché fosse così maldestra e inaffidabile. Lupen era lì, vide la scena e corse da lei. L’abbracciò nonostante fosse ricoperta di terra bagnata, fanghiglia e qualche filo d’erba. L’aiutò ad alzarsi e l’accompagnò a casa senza dire altro. Pioveva sempre più forte. Lui le afferrò la mano e si dirigevano verso casa di Setsuna. Lei smise di piangere, il suo viso ora era rosso. Arrivati a destinazione lei senza dire niente lo abbracciò e lui le disse: “Non piangere più, non credo tu sia maldestra, sei perfetta così come sei.” Lei lo ringraziò, lo invitò ad entrare ma rifiutò e se ne andò. Continuava a piovere. Entrata in casa andò a farsi un bagno. Il rossore dal suo viso non sparì, non comprendeva cosa provava in quel momento ma era felice, sorpresa e ansiosa. La paura che Zanna avesse scoperto che Brianna lo ama… Non le avrebbe rivolto la parola!
Urara vide la scena di lei abbracciata a Lupen. Era lì, dietro agli alberi di pere, li aveva visti ma non trasalì nulla dal suo viso. Il suo sguardo era come ghiacciato in quel tempo nero, buio e triste.

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Capitolo 8
*** Minacce ***


Capitolo 8 – Minacce.

Era una fantastica mattinata. Setsuna era abbastanza solare. Ci sono i giorni si, in cui si ha una carica positiva e i giorni no, in cui si ha una carica negativa. Quella era sicuramente una giornata si, ma non per molto. Setsuna uscì di casa accompagnata dal suo miglior vestitino svolazzante fiorito. Profumava, si era sistemata alla perfezione. Appena uscì di casa si trovò il viso di Brianna, all’inizio ebbe uno sguardo perplesso ma dopo ebbe una strana espressione del tipo: “Ho capito!” Si salutarono. Setsuna stava prendendo la posta ma Brianna la tirò per un braccio e la trascinò con sé al bar, aperto da poco. Entrarono, Bartolo stava pulendo delle tazzine, l’odore del caffè dominava la stanza. Brianna chiese due cappuccini e ci accomodammo al bancone. “Non mi aveva nemmeno fatto prendere la posta”-pensai. Forse mi deve dire qualcosa di molto importante ma il suo viso non era preoccupato, sembrava felice, non si percepiva molto.
Mi offrì tutto lei. “Aspetta, ma ho delle stelline con me, non c’è bisogno che paghi tutto tu”-dissi.
Brianna: “Tranquilla, è meglio che ti rilassi, sei agitata? Ti senti bene? Hai le idee chiare? Hai pensato se è affidabile?”
La guardai stupita e dissi: “Coooosa?!”
“Non c’è bisogno che fai così”-ribatté lei. “Ho già capito tutto, è normale, come a me piace Zanna a te può piacere qualcuno.”
Rimasi a bocca aperta, arrossì e mi girai dall’altro lato. Sorseggiando il cappuccino pensai: “ Oh cavolo, pensa che io sia innamorata, beh, d’altronde è strano che oggi sia così pimpante dopo l’incontro con Lupen ieri.. Oh no! Non è possibile!” Iniziai a sudare. Brianna mi guardò e scoppiò a ridere. Uscimmo dal locale e camminammo per i prati fioriti.
Brianna: “Lupen vero? I lupi sono i più belli.”
Setsuna: “F-forse. Ormai è inutile negarlo ma t’assicuro che non ci avevo per niente pensato!”
Brianna: “Preparati allora. Domani sarà il tuo giorno. Prepareremo tutto! Andremo a fare spese e lo inviterai a casa tua domani!”
Arrossì e dissi: “Pensi sia una buona idea?”
“Ceeeeerto!”-urlò con una certa carica Bri.
Fu un pomeriggio abbastanza movimentato. Passammo dalla posta e ritirai una lettera che avevo salvato. Era una lettera che mi mandò Carrie la prima volta che venni a Kyoto. Quella lettera riusciva ad aumentare la mia autostima e ad allungare le mie labbra in un sorriso. Dopo andammo subito dalle sorelle Ago e Filo. Brianna obbligò Setsuna a comprare un vestito scollato bianco e rosa che le stava d’incanto, fasciandole il corpo perfettamente; da Bice comprò un fiocchetto rosa abbinato all’abito. Subito dopo andammo alla bottega di Marco e Mirco. C’era Urara, stava attentamente controllando un’ascia in bella mostra. Ci salutò con un sorriso forzato e uscì. Comprammo dei profumi per la casa e uscimmo anche noi, tutto di corsa per riservare il resto della giornata alla visita al museo. Urara aveva già donato parecchie cose. Andammo al museo correndo, cadde una lettera per terra. Era la lettera di Carrie. Setsuna e Brianna non se ne accorsero ma Urara la prese. A fine giornata Setsuna tornò a casa, per strada incontrò Lupen e lo invitò. Lui accettò, adesso lei era proprio al settimo cielo, doveva dirlo a Carrie. Tornando a casa si ricordò della posta di sta mattina. C’era una lettera di sua madre e una anonima. La lettera di sua madre diceva che Carrie era andata a Yokohama a vivere una nuova avventura proprio come Setsuna, è stato il regalo per aver passato gli esami. Ormai era grande e la felicità di Setsuna alle stelle! Adesso anche Carrie avrebbe provato le stesse emozioni di Setsuna. La partenza, l’arrivo.. Avrebbero potuto scriversi tutte le avventure, le amicizie, gli amori! Adesso toccava alla lettera anonima. La aprì e iniziò a leggere:
Setsuna,
so chi sei ma tu non sai chi sono io e non lo saprai mai di certo. Ti avverto, conosco tua sorella Carrie! Stammi a sentire sta alla larga da Lupen o accadrà qualcosa di brutto a lei. Ti ho avvisata. Non far leggere la lettera a nessuno o anche i tuoi cari genitori la pagheranno!                   
                                                                                                                                                           Anonimo.

Setsuna non cadde a terra urlando disperatamente, per niente. Ritrovò il carattere duro e freddo di una volta, prima della partenza. Aveva un piano e l’avrebbe attuato domani senza rinunciare a Lupen. Pregava andasse bene, perché la paura c’era. Si affacciò un attimo alla finestra, guardò il cielo stellato. Le lacrime scendevano lentamente dai suoi occhi accarezzandole il viso, nulla di più. Ma ad un tratto vide una stella cadente ed espresse un desiderio. Se starà zitta si avvererà pensò. Pensò a molte cose. La speranza è l’ultima a morire, la sua, adesso era immortale.

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