Gli occhi sono lo specchio dell'anima... quasi sempre

di DennyAlwaysPotterhead
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quella maledetta lettera ***
Capitolo 2: *** Un viaggio troppo estenuante ***
Capitolo 3: *** Verso Hogwarts ***



Capitolo 1
*** Quella maledetta lettera ***


CAPITOLO 1

QUELLA STUPIDA LETTERA

Quel pomeriggio Devin era in salotto a leggere un opuscolo per una scuola babbana, quando ad un certo punto un gufo entrò in casa e lasciò una lettera proprio sulle sue gambe. Lui sapeva cosa fosse, a chiudere quella lettera c'era uno stemma scarlatto e lucido, e dietro c'era una scritta in oro che diceva 

Mr. Devin L. Anderson,
8. Browney Street,
Godric's Hollow ,
Hogwarts. 

L' avrebbe bruciata se solo in quel preciso istante non fosse entrata sua sorella maggiore Katleen che vide quella busta inconfondibile e si precipitò per strapparla dalle sue mani. 

"Dammela! E' mia!" urlò Devin ma la sorella la teneva in alto così da non fargliela leggere. Ad un tratto entro mamma Anderson che separò i due e prese la lettera. La aprì e lesse attentamente:

"SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS 
Direttore: Albus Silente 
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed.Internaz. dei Maghi) 
Caro signor Anderson, 
siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri e delle attrezzature necessarie. 
I corsi avranno inizio il primo settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v. 
Con ossequi, 
Minerva McGranitt 

Vicedirettrice"

"Devin, è bellissimo! Anche tu sei stato ammesso ad Hogwarts! Forza, dobbiamo sbrigarci. Dai Katy, portami una piuma, dobbiamo rispondere alla lettera! Poi dobbiamo andare a Diagon Alley, Dev hai bisogno di una bacchetta! I libri! Ed un gufo! Oh, si, anche di un calderone e dell' uniforme..." "Mamma..." La interruppe "Non voglio andarci..."  "Ma non dire sciocchezze! Ed ora prendimi una pergamena!" replicò sua madre. "Mamma, no! Io non ci vado! Non voglio essere come voi! Un pazzo che fa magie, voglio essere una persona normale, oppure come dite voi, un babbano!"...

Dopo quasi un ora di discussione Devin si arrese anche perché non avrebbe avuto scelta. Non appena sarebbe tornato suo padre ed avesse saputo che lui fosse stato ammesso ad Hogwarts avrebbe fatto i salti di gioia!
Così quando il Sg. Anderson tornò a casa, quella era, anche se era stanco morto fu così felice che inizio quasi a preparare tutto. Anche se Devin era triste e non voleva diventare un maghetto da quattro soldi, decise di andarci anche se a malincuore.

 
 

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Capitolo 2
*** Un viaggio troppo estenuante ***


CAPITOLO 2

UN VIAGGIO TROPPO ESTENUANTE

Quella mattina Devin scese dalle scale per andare a fare colazione pensando che tutto quello successo la sera prima fosse solo frutto della sua fervida immaginazione, però, vide quella stupida, stupidissima lettera appoggiata delicatamente sul divano del salotto e ricordò tutto. Ricordò la litigata con sua madre, il ghigno di tua sorella e quella stupida frase che gli rimbombava nelle orecchie "Devin Logan Anderson, andrai ad Hogwarts con tua sorella e non si discute!". Arrivò in cucina e vide che tutti erano vestiti, chiese:"Dov'è che andate?" "A Diagon Alley. E tu verrai con noi." rispose sua madre "Ed ora, su! Vai a vestirti, lavati i denti e, sopratutto, mangia qualcosa! Sei così sciupato che la gente penserà che ti teniamo a pane ed acqua!" "Si mamma..." sbuffò Devin che, dopo aver mangiato una fetta di torta alle mele, bevuto del succo di zucca ed assaggiato qualche biscotto fatto da sua sorella salì con tutta calma in camera e scelse i vestiti. Dopo una buona mezz'oretta scese di sotto e vide che i tre erano seduti sul divano ad aspettarlo e suo padre aveva quella lettera in mano che leggeva su un foglio di pergamena:

"Uniforme 

Gli studenti del primo anno dovranno avere : 
Tre completi da lavoro tinta unita (nero) 
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno 
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili) 
Un mantello invernale (nero con alamari d'argento) 

N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contrassegnati da una targhetta con il nome . 

Libri di testo 

Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi: 
Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula 
Storia della Magia, di Bathilda Bath 
Teoria della Magia, di Albert Incant 
Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, di Emeric Zott 
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore 
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus 
Gli animali fantastici : dove trovarli, di Newt Scamandro 
Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione, di Dante Tremante 

Altri accessori 

1 bacchetta magica 
1 calderone (in peltro,misura standard 2) 
1 set di provette di vetro o cristallo 
1 telescopio 
1 bilancia d'ottone 

Gli allievi possono portare anche un gufo,OPPURE un gatto, OPPURE un rospo. 

SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON E' CONSENTITO L'USO DI MANICI DI SCOPA PERSONALI."


"Bene, meglio cominciare ad andare. La strada per Londra è piuttosto lunga. Katy, hai preso tutto? Tu Devin? Staremo per un pò al Paiolo Magico, devo fare delle commissioni." continuò il Sg.Anderson.
Salirono in macchina e si partirono per Londra.

Due ore dopo...
Appena arrivati al Paiolo Magico il Sg. Anderson prenotò due camere per una settimana."Perché c'era bisogno di così tanto tempo per degli stupidi acquisti per una stupida scuola di stupida, stupidissima magia?!" pensava Devin mentre la famiglia si incamminava verso il retro del pub. Arrivati d' avanti ad un muro che chiudeva quel cortile il Sg. Anderson estrasse la bacchetta e la batté su alcune mattonelle. Un improvviso colpo di vento scompiglio i capelli biondi di Devin ed un arco comparve al posto delle mattonelle. Entrarono tutti in questo arco ed uscirono in un vicolo che si affacciava su una strada stracolma di negozi e botteghe. "Quanto caos! Sembra quasi che oggi sia l' ultimo giorno per fare acquisti! Siamo solo al 1' agosto!" disse la madre di Devin. Suo padre invece lo trascinava in una bottega dal nome 'Olivander' dicendo cose del tipo "Ti serve una bacchetta Logan" (Solo suo padre e sua sorella lo chiamavano Logan la maggior parte delle volte, a lui non piaceva, il suo nome era Devin e basta! Odiava quando lo chiamavano Logan). Entrarono e videro che c'era un signore alquanto anziano che li salutò dicendo "Salve signor e signorino Anderson! Come posso esservi utile? Ah, sembra ieri che suo padre è venuto a comprare la sua prima bacchetta!" "Vediamo... Questa dovrebbe andare bene" diede una bacchetta in mano al ragazzo e lui la agitò facendo sollevare una penna per un bel pò. "Si, questa va assolutamente bene. Crine di unicorno, cedro, 13 pollici. Sono 10 galeoni signor Anderson" disse il signor Olivander. "Oh, mi chiami Halfred! Ecco a lei i 10 galeoni". Uscirono dal negozio e si diressero subito verso un edificio bianco, entrarono e Devin vide che c'erano tanti Gobilin seduti ai lati della stanza ed uno seduto in fondo, di fronte a loro. Anche se tutto questo avrebbe sicuramente affascinato ogni giovane mago Devin era indifferente ed anche molto arrabbiato. 
Uscirono dalla Gringott con un bel malloppo di Galeoni e si diressero verso tutti i negozi. Dopo mezz'ora di spese Devin aveva tutto, gli mancavano solo l' uniforme. Entrarono da Madame Malkin dove Devin provò la sua nuova uniforme. Di fronte a lui c'era un ragazzo dai capelli castani che attaccò bottone con Devin. "Ciao! Anche tu sei del primo anno? Io si, non vedo l'ora! Hai tutti i libri? Io si! Sono fantastici, li ho letti quasi tutti quando mi sono fermato alla gelateria... E' fantastico essere un mago! Sai, la mia famiglia è purosangue, anche la tua, immagino! Oh, quello è tuo padre? Lavora insieme al mio nel dipartimento Auror! In che casa speri di andare? Io Grifondoro. Amo Grifondoro. Sai, lì c'è stato anche Silente, lui si che è un grande mago! Tu fai la collezione delle cioccorane? Io si, ho quasi completato l' album, mi manca solo Morgana.. Conosci la storia dei fondatori? Conosci i nostri professori? Qual'è la tua materia preferita? Io adoro trasfigurazioni ma la McGranitt mi fa un pò paura.. Non mi piacciono Pozioni ed Erbologia. Ti piace il Quidditch? Io amo il Quidditch! Hai una scopa? Io si, è fantastica! Solo che non so ancora usarla, però quest'anno ci saranno le lezioni! E tu? Che ne pensi? Parla un pò" "Non so né cos' hai detto né chi tu sia, so solo che io quì ci sono perché sono stato obbligato ed ora ciao." In quel momento Madame Malkin aveva finito di cucirgli l' uniforme. Il ragazzo castano lo guardò come se stesse per mettersi a piangere ma invece disse "Allora ci vediamo ad Hogwarts!" "Che ossessione!" pensò Devin mentre uscivano. Il padre lo trascinava tra la folla per raggiungere la gelateria ma ad un certo punto Devin si fermò, stava guardando il padre che si girò e lo vide con i suoi occhi di ghiaccio fissarlo... Lo stava guardando con uno sguardo ancor più glaciale dei suoi occhi.. Non aveva mai fissato nessuno in quel modo...
 

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Capitolo 3
*** Verso Hogwarts ***


CAPITOLO 3
VERSO HOGWARTS

Quel 1' settembre già dalle 8 faceva molto caldo, c'era un sole splendente ed era una giornata perfetta per giocare all' aria aperta, però, Devin era in camera a leggere ed aspettare le 9 perché sarebbe dovuto partire per Hogwarts, lui non voleva andarci ma allo stesso tempo voleva lasciare quella casa, anche se doveva portarsi a presso la sorella, il ché, secondo Devin, sarebbe stato un po’ asfissiante. Sì, sua sorella Katleen avrebbe dovuto frequentare il 3' anno ad Hogwarts ma se lui fosse finito nella sua stessa casa l' avrebbe dovuta vedere quasi sempre. Sua sorella era una ragazza molto alta per la sua età, bionda, proprio come lui. Aveva, però, gli occhi marroni, ereditati dal padre. Era una ragazza molto dolce ed anche simpatica. Devin,però, non l'apprezzava. Arrivate le 9 scese giù in salotto con tutta calma, avrebbe tanto sperato di perdere quel treno e salire su un altro che magari portasse in America. Arrivò di sotto e vide che i suoi genitori correvano da una parte all' altra della casa per prendere tutto il necessario. Sua sorella, invece, era seduta sul divano a mangiare un cornetto alla crema. Devin si sedette sulla poltrona e prese una brioches per mangiarla.

Dopo che tutti ebbero finito le loro faccende si misero in macchina. Direzione: King’s Cross, Londra. Durante il viaggio Devin guardava spensierato dal finestrino i campi o semplicemente le altre auto che passavano di fianco alla loro.
Arrivati a Londra scesero dalla macchina e si incamminarono verso il binario  9¾. Arrivarono lì, di fronte al pilastro che divideva i binari 9 e 10. Katy corse velocemente per oltrepassare la barriera. Devin, invece, camminava così lentamente che i suoi genitori quasi lo stavano spingendo ad attraversare la barriera … Dall’ altra parte del muro vide centinaia di ragazzi e genitori, gente che correva tra nel corridoio del treno lì di fronte, altri che prendevano posto nei vagoni e poi lui ... Che , sempre lentamente, saliva sul treno senza neanche salutare i suoi genitori.
Entrò in uno scompartimento vuoto, sistemò il baule pieno dei suoi oggetti scolastici sulla mensola sopra il sedile e si sedette. In quel preciso istante entrò un gruppetto formato da tre ragazzini. Uno di loro disse “Scusaci tanto ma … Sai, gli scompartimenti sono tutti pieni e questo è l’ unico disponibile. Possiamo sederci qui con te?” “Ehm … Si, okay. Va bene” rispose Devin “Grazie mille, piacere, io sono Aaron Wood, lui è mio fratello Shane ed invece lui è un nostro amico …”  “Piacere, Lucas Richardson. Tu, invece, come ti chiami?” disse il ragazzo bruno dagli occhi marroni. “Piacere, Devin Anderson.” rispose lui. I ragazzi parlarono per un po’ fino a quando Devin non riprese a leggere. Quei tre sembravano molto simpatici, non come quel ragazzo castano che aveva incontrato a Diagon Alley.
Durante il viaggio Devin ed i suoi nuovi amici iniziarono a parlare e si scoprì che tutti e quattro volevano finire in serpeverde. Agli altri, però, piaceva la magia. Infatti volevano diventare dei maghi famosi. Nonostante tutto si divertirono molto. Devin aveva finalmente trovato degli amici che non gli davano del pazzo, ed anche se si conoscevano da poco, lui sperava che fossero smistati nella stessa casata.

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