Le varie forme dell'amore...

di armony_93
(/viewuser.php?uid=34815)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2.2 ***
Capitolo 3: *** 3.3 ***
Capitolo 4: *** 4.4 ***
Capitolo 5: *** 5.5 ***
Capitolo 6: *** 6.6 ***
Capitolo 7: *** 7.7 ***
Capitolo 8: *** 8.8 ***
Capitolo 9: *** 9.9 ***
Capitolo 10: *** 10.10 ***
Capitolo 11: *** 11.11 ***
Capitolo 12: *** 12.12 ***
Capitolo 13: *** 13.13 ***



Capitolo 1
*** 1.1 ***




East High School – Termine delle lezioni. Corridoi.
Camminava per il corridoio principale, mentre gli ultimi ragazzi la sorpassavano chiacchierando amichevolmente verso l’uscita, felici che quella giornata scolastica fosse finita.
Era una ragazza dalla carnagione scura, occhi cioccolato e capelli di un castano molto scuro.
Indossava una maglietta gialla a maniche corte e una gonna lunga fino al ginocchio azzurrina. Sopra alla maglietta indossava una camicia a maniche corte dello stesso colore della gonna, sbottonata.
Hai piedi portava delle ballerine azzurre a pois gialli. Una fascia gialla le teneva i capelli indietro, mentre alcune ciocche ribelli le ricadevano sulla fronte e ai lati del volto.
Era Taylor Mckessie, il genio e presidente del club di chimica della scuola.
Svoltò un angolo e aprì il suo armadietto.
Ripose i libri all’interno e chiuso si diresse spedita verso l’aula di chimica.
Appena aprì la porta l’odore forte e penetrante di alcol etilico la invase. Sospirò e si infilò il camice appoggiato in un angolo.
Chiuse gli occhi.
Che pace. La scuola era vuota, erano andati tutti a casa, mentre lei era ancora li, a studiare la sua materia preferita, da sola.
Quella pace fu interrotta dalla porta spalancata all’improvviso da una ragazza bionda miele.
Quest’ultima indossava una maglietta rosa e una gonna dello stesso colore, solo leggermente più acceso. Delle mollettine rosa imperlate da brillantini le tenevano ferme delle ciocche intorno al volto. Delle scarpe con un tacco non esageratamente alto, di un fucsia forte, ornavano i suoi piedi, rendendola all’apparenza ancora più alta. Nonostante i tacchi la ragazza possedeva un andatura fiera, stabile, sensuale e quindi invidiabile.
Sharpay Evans si diresse felice verso Taylor.
La biondina sorrise e abbracciò con trasporto la moretta, mentre nell’aula una terza presenza entrava.
Portava dei jeans lunghi, a zampa d’elefante con una cintura rosa di stoffa. Una maglietta a maniche corte rosa con la scollatura, non esagerata, a barchetta.
Ai piedi delle ballerine semplici, rosa confetto.
I capelli legati in una coda alta con alcuni ciuffi che le ricadevano intono al volto incorniciandoglielo.
Quest’ultima prese, come poco prima aveva fatto Taylor, il camice e se lo mise sorridendo e accennando un saluto alla sua migliore amica.
“Allora....cosa facciamo di bello?”.
Domandò la vivace biondina alle due amiche che si preparavano per un esperimento di chimica.
“Noi abbiamo da fare qui…puoi darci una mano se vuoi!”.
“Io? Rischiare di sporcarmi la maglietta? Ma state scherzando?”.
“Già Taylor, a ragione Sharp…come puoi davvero averle chiesto di fare qualche cosa di utile, che comporti un rischio tale da rovinarsi una maglietta?”.
Disse con sarcasmo Gabriella suscitando le risate della moretta…
Sharpay le fissò entrambe irritata.
“Certo che come migliori amiche siete proprio crudeli!”.
Si guardarono tutte e tre negli occhi per poi scoppiare a ridere serene.
Erano legate da un’amicizia forte e duratura.
Che però sarebbe stata destinata a rompersi molto presto.

East High School – Palestra.
Un ragazzo dai capelli biondi era intento a provare qualche nuova finta sotto canestro.
Era alto, con il fisico modellato del basket negli anni, un viso scolpito dagli angeli, gli occhi colore del mare, un sorriso smagliante e sincero.
Troy Bolton era sotto canestro e si preparava a tirare.
Si mosse con uno scatto quando all’improvviso la palla gli venne rubata dalle mani dal suo migliore amico.
Chad Danforth era un ragazzo alto, capelli castani sparpagliati dolcemente in testa sotto forma di teneri ed invidiabili riccioli, sorriso aperto e conquistatore, occhi cioccolato e la pelle colorata in un eterna abbronzatura.
Entrambi portavano delle casacche rosse e dei pantaloncini dello stesso colore.
Troy si voltò sorpreso verso l’amico e lo guardò con sguardo di rimprovero e malizioso, per porgergli una domanda:
“Allora Chad…già fatto con Annette? Siete spariti solo da mezz’ora nello spogliatogli…”.
Chad si voltò rispondendo al sorriso dell’amico.
“Che c’è Bolton? Geloso?”.
“Chi io? Figurati! È solo che quella povera ragazza è arrivata in questa scuola da nemmeno due settimane e già…c’hai dato dentro!”.
I due scoppiarono a ridere per poi battersi il cinque.
“Che ci vuoi fare sono fatto così! Devi ammettere che è davvero bella!!!!  E poi non è colpa mia se mi muoiono dietro…eppure più mi sforzo e più non ti capisco fratello, voglio dire: metà della popolazione femminile ti sbava dietro e tu le rifiuti come se fossero niente…”.
“Che ci vuoi fare Chad, io aspetto ancora la principessa casta e pura che mi attende in cima alla torre più alta del castello….però è anche vero che se tu continui così “casta e pura” non ne rimane nemmeno una!”.
Concluse Troy con tono di rimprovero verso il suo migliore amico che rise.
“Andiamo a casa mia fratello?”.
Domando Chad appena smisero di ridere.
“Non lo so Chad, io devo studiare per il compito di chimica di domani…”.
“Cosa?!? Oddio devo avere qualche cosa nelle orecchie perché ho sentito una cosa orribile pronunciata dalle tue labbra: studiare! Da quando in qua tu “studi”?”.
“Chad non scherzare….devo recuperare quel votaccio se no i miei mi spellano e altro che mezza popolazione femminile…le vedo dalla finestra di camera mia la mezza popolazione femminile, per il resto della mia vita, come il basket!”.
“No…tuo padre non ti permetterebbe mai di abbandonare il basket…nemmeno se diventi una capra a scuola!”.
“Hai ragione, ma dimentichi che c’è una forza maggiore persino di mio padre, contro la quale nemmeno lui può fare nulla…”.
Chad guardò interrogativo Troy che sospirò pesantemente abbassando lo sguardo rassegnato.
“E sarebbe?”.
Domandò Chad incitando Troy a parlare.
“Mia madre…”.
Disse sommessamente Troy.
Nella palestra ci fu un attimo di silenzio, per poi essere rotto dalle risate del ricciolino.
Troy lo guardò male e con sguardo superiore gli domandò bloccando immediatamente le risate del giovane.
“E tu invece? Visto che ridi tanto di me, dimmi come va con la scuola?”.
Chad impallidì all’istante e abbassò lo sguardo rassegnato…
“È un miracolo se mi ammettono agli esami di fine anno…e il peggio è che se non recupero i miei mi vietano il basket per il resto della mia esistenza! Ti rendi conto! Mi tolgono il basket e se non miglioro anche la macchina!!!!”.
Stavolta toccò al playmaker scoppiare a ridere per l’espressione dolorosa del suo amico.
“Andiamo “miracolo”, il coach mi attende fuori da scuola per andare a casa! Vuoi un passaggio?”.
“No grazie torno a piedi l’attesa sarà più lunga….”.
Troy sorrise abbracciando il ricciolino e donandogli delle pacche di conforto sulle spalle.
Questo ricambiò e poi i due si separarono, ognuno diretto verso casa propria chi in macchina, chi a piedi…

Continua…

Allora…cosa posso dire?
-Bhe innanzitutto grazie a chi ha recensito l’ultimo chappy di “Il matrimonio del mio migliore amico…”, siete state tutte molto dolci e carine con me, per questo vi ringrazio molto! Le ultime frasi del capitolo sono molto belle e significative, a me sono molto piaciute, mi hanno aiutato a riflettere e esprimono davvero (almeno a mio avviso!!^^ ;p) il significato delle parole lieto fine…un bacione a tutte voi!
-Secondo poi volevo ringraziare anche chi ha recensito il secondo chappy di “Hotel…”, siete davvero carine, lo so che vi ho scioccate con la rivelazione di Monique sul fatto che ha tradito Corbin, ma tranquille tutto verrà spiegato più avanti…^^ un bacio anche a voi!

Termino con il dirvi che questa ficcy ha una traccia davvero molto ampia, nella mia mente c’è solo uno schizzo della storia che viene affidata ai vostri commenti e desideri… quindi vi prego di riferirmi attraverso le recensioni anche cosa voi desiderate che succeda…questo è solo l’inizio e voi siete gli autori, è ovvio che nella mia mente ho già un’idea, ma siccome è molto generale piccoli suggerimenti o desideri sono benaccetti. Ah…quasi dimenticavo: nemmeno le coppie sono definite quindi esprimetemi le vostre preferenze…ciao un bacione a tutte vostra:
Armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2.2 ***


East High School – Mattina seguente.

Sharpay Evans camminava sicura nel corridoio popolato dai ragazzi che si preparavano per le lezioni.
Arrivata al suo armadietto si sorprese di non trovare suo fratello lì come ogni mattina.
Si guardò attorno cercandolo con lo sguardo ma quello che riuscì a vedere fu solo la squadra dei Wildcats che si avvicinava capitanata da Troy Bolton e Chad Danforth, gli individui, a suo avviso, più irritanti e presuntuosi di tutto il complesso scolastico.
Arrivati a pochi passi da lei tra una risata e l’altra una voce leggermente più alta delle altre si distinse:
“Brrr…senti che freddo!”.
Seguita poi da una fragorosa risata.
La biondina al colmo della rabbia con uno scatto si voltò e afferrò la prima cosa che le capitò sotto mano, ovvero il polso di Chad, che guarda caso era colui che aveva parlato poco prima.
Lo strinse e ridusse gli occhi a due fessure.
“Fa meno lo spiritoso Danforth!”.
Disse con un tono di voce che avrebbe convinto qualsiasi essere con un minimo di buon senso a darsela a gambe, ma non di certo Danforth.
Quest’ultimo non si scompose minimamente e anzi accentuando il suo sorriso presuntuoso rispose liberandosi con uno strattone violento dalla stretta della biondina:
“Che c’è Evans non sopporti delle innocenti battute?”.
La ragazza si impose la calma, ma inutilmente…
“Quello che non sopporto sei tu, non le tue sciocche battute…che oltretutto farebbero ridere solo dei babbuini!”.
Chad sorrise ancora di più…litigare con quella ragazza lo divertiva…
Troy assisteva annoiato all’ennesima lite tra i due che ormai erano giornaliere.
A lui non era mai stata simpatica quella ragazza e reputava il comportamento del suo migliore amico un tantino esagerato.
Picchiettò sulla spalla del ricciolino che intanto aveva risposto con un insulto alla biondina.
Chad si voltò ignorando i commenti sulla sua intelligenza da parte della ragazza e guardò Troy interrogativo.
“Andiamocene in palestra…mi sto annoiando!”.
Chad sorrise e con un gesto della mano incitò il resto della squadra a seguirli in palestra per provare un po’ di schemi prima di iniziare la lezione.
La squadra scomparve lasciando Sharpay a fissare il vuoto: lei era noiosa? Bolton si stava annoiando? Ma come si permetteva quel babbuino con il pallone al posto del cervello di dirle che era noiosa? Non era mica uno spettacolo per farlo divertire! Era un litigio! Come poteva un litigio essere divertente?
Fu riportata con i piedi per terra quando sentì una mano sulla sua spalla.
Si voltò e vide Taylor che la fissava comprensiva e irritata.
“Che idioti! Andiamo in classe, Gabriella ci aspetta li!”.
La moretta la afferrò per una mano e la trascinò verso l’aula, ma la Evans si impuntò.
“BASTARDI! QUANTO LI ODIO!!!!! NON LI SOPPORTO!!! BRUTTI GATTACCI DEL MALAUGURIO!!!!”.
Detto questo si riavviò i capelli con le mani e sorrise allo sguardo divertito di Taylor.
“Che c’è…era solo un piccolo sfogo personale!”.
Disse scoppiando a ridere seguita dalla moretta, per poi dirigersi insieme a quest’ultima in classe tra gli sguardi stupiti dei ragazzi nel corridoio.
Entrate in classe videro che Gabriella ancora non era arrivata.
Si guardarono interrogative e uscirono di nuovo dalla classe alla ricerca della loro migliore amica.
Raggiunto il teatro videro che al suo interno c’era solo Kelsie che provava una canzone nuova.
Le si avvicinarono e le chiesero se sapesse dove si trovava Gabriella.
Questa rispose che l’aveva vista poco prima entrare in palestra.
Le due si rivolsero uno sguardo stupito e poi si diressero di corsa verso la palestra.
Passarono per il corridoio degli spogliatogli, per fortuna i ragazzi erano tutti dentro allo spogliatogli.
Lo sorpassarono di fretta e in silenzio, ma non abbastanza.
“Ehi guarda chi è sceso qui in basso! La Regina di Ghiaccio! Cosa ci fa qui una come te?”.
La voce di Troy rimbombò per il corridoio seguita dalle risate provenienti dalla stanza del resto della squadra.
Sharpay si voltò indietro e disse a Taylor.
“Recupera quella pazza di Gabriella e poi ce ne andiamo! Io penso all’idiota col pallone!”.
Taylor sorrise e si diresse di corsa verso le porte.
Appoggiò una mano sulla porta e fece per spingere quando prima che lei potesse rendersene conto questa si aprì, lasciandola appoggiata con la mano nel vuoto.
Priva di equilibrio finì in avanti e cadde al suolo…un suolo davvero molto morbido e…muscoloso?…un momento da quando in qua il pavimento a i pettorali???
Aprì gli occhi e si trovò sdraiata per terra tra le braccia di Chad che aveva gli occhi chiusi…
Sentì il sangue raggiungerle le guance quando incontrò lo sguardo del ragazzo altrettanto sorpreso…
Il ragazzo sorrise, si alzò prendendola tra le braccia per aiutarla a mettersi in piedi…
Lei rimase immobile tra le braccia del ricciolino anche quando la mise con i piedi per terra.
Lui le rivolse uno sguardo eloquente e poi le disse con un tono di voce malizioso:
“Se volevi un abbraccio bastava chiedere! L’avrei fatto volentieri…”.
Taylor arrossì, ma il suo sguardo si fece imbronciato e con uno spintone si separò dal suo abbraccio e riacquistata la calma e il proprio colorito gli rispose con tono autoritario.
“Un abbraccio da una scimmia? No, grazie…”.
“Ma è possibile che tu e la tua amichetta ci considerate delle scimmie o dei babbuini?”.
Taylor non potè trattenere un sorriso divertito, lo stesso sorriso che ornava il volto del giovane.
Sentirono delle risate dal corridoio e poi un rumore sordo, acuto e penetrante che riecheggiò per tutto il corridoio, e con esso la fine delle risa.
Entrambi guardarono il corridoio e poi come se dispiaciuti di essere stati interrotti si fissarono negli occhi.
Chad la prese per un braccio e trascinandola nel corridoio disse in un sussurro.
“Vieni…”.
Taylor si lasciò trasportare chiedendosi cosa fosse successo.
Svoltarono l’angolo che prima impediva loro di vedere cosa era accaduto e si trovarono davanti Troy che si teneva una guancia scioccato, mentre fissava Sharpay nera di rabbia con gli occhi lucidi e una mano alzata, in segno che quel rumore era stato lo schiaffo che aveva appena rifilato al capitano dei Wildcats.
Tutto era congelato, immobile.
Negli occhi di Troy un lampo d’ira attraversò quel mare azzurro, si voltò verso la squadra e sussurrando un “Troia…”, e sbattendo violentemente la porta dello spogliatogli si chiuse dentro.
In contemporanea un lacrima scendeva dal viso della biondina, che voltandosi correva verso l’uscita dagli spogliatogli, diretta molto probabilmente a teatro.
Taylor e Chad ancora mano nella mano guardavano la scena interrogativi, senza riuscire a capire cosa fosse successo.
Si voltarono di nuovo e i loro sguardi si incatenarono per una seconda volta.
Poi riprendendosi si lasciarono le mani e ognuno andò verso il proprio amico o amica.
Chad entrò nello spogliatogli chiudendosi la porta alle spalle.
Taylor si diresse verso la palestra e intercettata Gabriella sugli spalti intenta a leggere un libro, la prese un braccio e trascinandola verso il teatro le disse.
“Ti spiego tutto mentre andiamo…”.

Continua….

Allora grazie mille a chi ha recensito lo scorso chappy! Davvero mi fa molto piacere!^^
Poi volevo mandare un bacione anche a chi ha inserito questa ficcy tra i loro preferiti!!^^
Spero di non deludervi…e mi raccomando lasciatemi pensieri, desideri e suggerimenti glazie mille…non so ancora bene le coppie…sono indecisa anche su con chi si deve mettere Chad!!!!! Troy proprio non lo so…forse Sharpay o forse Gabriella…ne vedremo delle belle!!!^^  Vi lascio nel dubbio!!!^^ Ora vi lascio baci, baci a tutte dalla vostra.:
armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3.3 ***


East High – Stessa mattina. Spogliatogli.
“Ma si può sapere come ti è saltato in mente?”.
Troy abbassò lo sguardo e si mise del ghiaccio su una guancia, dannazione faceva un male…quella ragazza picchiava forte.
“Spiegamelo perché non capisco!”.
Chad camminava su e giù per lo stanzino.
“Troy…scherzare e prendere in giro sono d’accordo perché io lo faccio abitualmente, ma non ti sembra di aver esagerato?”.
“Lo so…me ne sono reso conto quando ho sentito la sua pelle delicata contro la mia guancia!”.
Chad lo fissò negli occhi serio e poi scoppiò a ridere.
“Io in tutti questi anni che prendo in giro le persone e nessuno mi ha toccato e tu invece ti fai prendere a sberle da una ragazza!”.
Troy lo fissò male e poi scoppiò a ridere anche lui…
Poco dopo riacquistata la tranquillità fissò il pavimento e premendosi la mano sulla guancia domandò al suo migliore amico…
“Ma non capisco perché se l’è presa tanto! Si insomma…sono stato davvero pesante, ma tu ad esempio, che scherzi sempre su di lei e non ti ha mai detto nulla, a parte gli insulti e le offese hai tuoi neuroni…”.
Chad alzò un sopracciglio e fissò l’amico con disappunto.
“Grazie amico…ricordami anche tu che metà della scuola pensa che io sia privo di neuroni!”.
Disse con sarcasmo Chad facendo scoppiare a ridere l’amico che gli diede della pacche sulla spalla.
Poi un’espressione interrogativa si dipinse sul suo volto e si voltò verso Chad che era seduto di fianco a lui con i gomiti appoggiati sulle ginocchia mentre fissava il pavimento con un sorriso sulle labbra per la battuta di poco prima…
“Ma tu che ci facevi con Mckessie?”.
Chad sbiancò e il sorriso scomparve dalle sue labbra.
“…”.
“Eravate mano nella mano…Chad, devi dirmi qualche cosa?”.
Chad fissò intensamente il pavimento davanti a se e con un espressione assorta e pensierosa rispose…
“L’ho incontrata mentre venivo a vedere dove eravate spariti tu e la squadra siccome era da dieci minuti che vi aspettavo in palestra…”.
“E allora?”.
Chad si voltò verso il suo migliore amico e incatenò il suo sguardo al suo e sorrise sereno…
“E allora niente…Semplicemente abbiamo sentito te e Sharpay che litigavate e io l’ho afferrata per una mano trascinandola da voi.”.
“È tutto?”.
“È tutto.”.
Troy si alzò e usci lasciando Chad a fissare il vuoto mentre la porta dello spogliatogli si chiudeva e lui rimaneva da solo…
Quest’ultimo sospirò e fissando le proprie mani incrociate davanti al volto sussurrò più a se stesso che a qualcun altro...
“È tutto…o forse no…”.
Si alzò e imitò suo fratello uscendo dallo spogliatogli.

East High – Contemporaneamente a Teatro.
“Ma dimmi te! È davvero un’idiota! Questa volta ha davvero esagerato!”.
“Già…non la passerà liscia molto facilmente! Dobbiamo fargliela pagare cara!”.
Gabriella, l’unica che non aveva aperto bocca sull’accaduto, sorrise comprensiva e accarezzò la guancia di Sharpay che dopo un’unica lacrima versata davanti a Troy aveva ripreso la sua grinta e la sua rabbia. Taylor invece era nera di rabbia, dopo che aveva sentito che quel…quel babbuino l’aveva insultata l’avrebbe ucciso!
All’improvviso nella mente le ritornò l’immagine di lei e di Chad mano nella mano…lui ridendo le aveva detto “Ma è possibile che tu e la tua amichetta ci considerate delle scimmie o dei babbuini?”, ed effettivamente aveva ragione…
Sorrise.
Quel sorriso non sfuggì a Sharpay che la fissò finche la moretta non si accorse di essere osservata e si riprese dai suoi pensieri…
“Tay…tutto ok? Che cosa c’è da ridere? Ti è venuta in mente una possibile vendetta?”.
“No…nulla…pensavo…”.
“A cosa?”.
Domandò questa volta Gabriella curiosa…
“A niente…”.
Taylor sorrise e le fissò con le guance leggermente arrossate…
“…Davvero!”.
Disse agli sguardi indagatori delle sue compagne…
Le due uscirono dirette a lezione e Taylor si guardò in torno e sussurrò a se stessa…
“A niente…e a tutto…”.
Uscì seguendole verso la classe.

East High – Classe. Ora della Darbus.
Chad sospirò per l’ennesima volta appoggiando la testa sul pallone da basket che teneva appoggiato sul banco. Troy sobbalzò, risvegliandosi da quel torpore che lo stava portando ad uno stato di sonno perenne, allo scatto d’entusiasmo della Darbus intenta ad illustrare i significati di arte e teatro e di quanto queste due forme di espressione dell’uomo potessero essere simili. Sharpay canticchiava sommessamente seguita dal fratello che ogni tanto sospirava. Taylor prendeva appunti anche se ogni due secondi uno sbadiglio si affacciava sul suo viso costringendola a chiudere gli occhi per non slogarsi una mascella. Gabriella invece fissava con occhi sognanti le spalle di un giovane ragazzo poco distante da lei: Chad. Non capiva perché ma desiderava che lui si voltasse, solo per incontrare quel bellissimo mare cioccolato. Era andata in palestra la mattina per vederlo giocare, per vedere lui…solo per lui…
Sapeva che era una cotta, ma non voleva sopprimerla…voleva solo esprimersi ed essere se stessa. Voleva che lui si voltasse e che il suo sguardo si unisse al suo… voleva tenere una piccola parte di quel mare per se. Se non poteva avere il suo cuore, voleva avere almeno un’onda di quel mare.
La campanella ruppe i suoi pensieri e anche la speranza di incontrare quello sguardo.
Si alzò a malincuore mentre con la coda dell’occhio osservava il ricciolino che si alzava e si stiracchiava. Sorrise.
Chad sospirò e sbadigliò per la milionesima volta in un’ora. Diede una pacca a Troy sulla spalla e poi uscì da solo verso il suo armadietto.
Gabriella raccolse velocemente le sue cose e lo seguì a debita distanza, non si fece notare.
Si nascose dietro ad un’anta di un armadietto lasciato aperto e lo osservò.
Era strano non si erano mai parlati invece lei provava qualche cosa per lui. Una cotta idiota, priva di senso. Eppure era così dolce immaginare di mettere le mani in quei riccioli così perfetti.
Chad dal canto suo aveva una strana sensazione, come se fosse osservato. Si guardò intorno eppure non vide nulla di sospetto. Chiuse l’armadietto e si diresse verso la classe.
Il suo passo era rapido eppure dentro di lui c’era una vocina che gli diceva di fermarsi e di voltarsi.
Così fece. All’improvviso si fermò e si voltò di scatto.
Vide Gabriella che lo fissava da lontano leggermente sorpresa.
Le si avvicinò e le disse leggermente imbarazzato, le doveva essere sembrato pazzo a fermarsi così all’improvviso, ma non poteva nemmeno dire che si sentiva osservato.
Così si mise una mano nei capelli imbarazzato e sorrise cercando di riacquistare la calma.
“Ciao.”.
“Ciao…cosa facevi?”.
La voce di Gabriella era tranquilla ma leggermente divertita.
“Oh…mi hai visto?”.
“Si…eri l’unico ragazzo che correva nel corridoio…ma poi ti sei fermato di scatto cosa è successo? Dimenticato qualche cosa?”.
Chad arrossì…dannazione l’aveva visto!
“Si…il libro…ora vado…ciao!”.
Disse velocemente e poi si volatilizzò verso la classe da dove poco prima era uscito.
Gabriella sorrise mentre lo vide sparire. Si voltò e sospirò allegra.
Non sapeva che qualcuno aveva notato da un po’ quelle sue occhiate dolci e quei sui sospiri d’amore…

Continua…

Allora cosa ne pensate??? Non scioccatevi di quello che è successo, questa storia sarà ricca di intrichi…almeno credo…ovviamente se vi fa piacere, se no la blocco!!!^^ Ditemi che ne pensate…mi raccomando le coppie non sono ancora decise…andrò avanti a scrivere come mi capita seguendo solo i vostri consigli e i vostri suggerimenti…quindi ditemi e riferitemi se vi piace se no, se vi fa pena, la cancello…basta dirlo (scriverlo!!!)!!!!^^ baci, baci vostra:
armony_93

P.S. Chiedo scusa a tutte quelle che seguono “Hotel…” per il ritardo, ma ancora non ho scritto il chappy seguente…mi sono presa leggermente in ritardo, ma cercherò di spicciarmi!!!^^ bacini anche a voi.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4.4 ***


East High School – Mattino. Giorno seguente.
Gabriella arrivò a scuola ed entrò sorridente.
Salutò le sue migliori amiche e si sedette al proprio posto.
Si chinò sulla propria cartella per prendere il materiale per la lezione, ma una strana sensazione la fece rabbrividire.
Si sentiva osservata così alzò lo sguardo e incontrò l’azzurro di due occhi che la scrutavano.
Subito un lieve rossore comparve sulle guance del giovane Bolton che distolse lo sguardo imbarazzato.
Gabriella ridacchiò leggermente era da un po’ che si accorgeva del suo sguardo su di lei durante le lezioni.
Sorrise mentre all’improvviso la porta si aprì facendo sobbalzare la classe.
Sulla soglia Chad respirava affannosamente segno che aveva corso.
Entrò e appena fu vicino al suo banco si lasciò andare con un sospiro.
Si accasciò sulla sedia mentre Gabriella al suo posto sorrideva serena. La persona che rendeva le sue giornate limpide e serene era arrivata.
Abbassò lo sguardo sul quaderno e inorridì quando si accorse di aver arricchito con cuoricini e il nome del proprio amato la pagina con gli esercizi assegnati per quella mattina.
“Merda…”.
Sussurrò prendendo la gomma dall’astuccio.
“Che cosa c’è? Giornata storta?”.
La voce di Taylor la fece sobbalzare, e con uno scatto felino chiuse il quaderno, arrossendo in evidente imbarazzo.
Taylor ridacchiò vedendo l’amica del colore dei pomodori maturi.
“Ehm…io…stavo…”.
Balbettò Gabriella incerta, mentre il rossore aumentava.
“Mi dispiace deluderti ma ho capito tutto!”.
Gabriella da rossa passò a bianca come un cencio.
Taylor non potè più trattenersi scoppiò a ridere con le lacrime agli occhi attirando su di se l’attenzione di tutta la classe.
Chad la guardò dal proprio posto e non capendo perché ridesse così tanto la fissò stranito. Poi un lieve sorriso si increspò sulle sue labbra, era così bella quando rideva…
“Chad? Chad mi stai ascoltando?”.
“Eh? Cosa? Chi? Io?”.
Chad si voltò verso Troy leggermente stordito…
“Si tu! Brutto idiota! Mi stavi ascoltando?”.
“Si…ovvio…”.
Ci furono alcuni secondi di silenzio e poi Chad abbassò lo sguardo e appoggiò la testa sul pallone da basket.
“No…non ho capito nemmeno una parola…”.
“Non è che non hai capito…tu non mi hai ascoltato!”.
Troy gli diede un pugno su una spalla e poi sorrise seguito da Chad.

Intanto Taylor ripresa dalla risata si avvicinò a Gabriella e questa irritata le diede un pugno sulla spalla.
“Sei spregevole! E cattiva…non è mica colpa mia se mi sono presa una cotta! Piuttosto un’amica come te dovrebbe cercare di aiutarmi, invece di ridere di me…”.
Gabriella concluse la frase con un sorriso maligno, che poi diventò un ghigno malefico.
“Ti ho già detto che quando fai così mi metti paura?”.
Taylor la guardava mentre la moretta con il sorriso crudele sulle labbra la fissava intensamente.
“No…ma siccome mi hai fatto soffrire prendendomi in giro devi fare una cosa per me…”.
“E sarebbe?”.
Ora la voce di Taylor era leggermente preoccupata.
“Devi scoprire cosa pensa Chad di me! Ma non devi chiederglielo semplicemente, devi diventare sua amica e poi…bhè poi ti farai dire cosa prova per me…”.
“Cosa?!? Tu ti sei ammattita! Io amica di Chad????”.
“Si…ti prego…fallo per me…”.
Gabriella la fissò negli occhi mostrando il lato a cui Taylor non sapeva resistere: gli occhioni dolci, dolci e il labbruccio sporgente da cane bastonato…
Taylor sbuffò e abbassò lo sguardo…
“Oh…e va bene!”.
Disse arrendendosi mentre si dava mentalmente dell’idiota per non saper resistere a quegli occhioni.
“Ma come posso fare per avvicinarlo a me e convincerlo a fidarsi a tal punto da confidarsi?”.
La domanda che Taylor aveva posto a Gabriella fece riflettere quest’ultima.
“Mmhhh…vediamo potresti appassionarti all’unica cosa che ha lui interessa in questo momento…”.
Disse sorridendo e rivolgendo uno sguardo a Taylor.
Quest’ultima fu colta dal panico…
“Non puoi chiedermi di appassionarmi all’unico sport che odio!!!! Non puoi chiedermi di appassionarmi al basket!!!!”.
Disse disperata.
“Potevi pensarci prima di accettare…”.
“Prima?!? Ma se mi hai praticamente costretta a farlo!!!!!”.
“Lo so…ma tu hai accettato…mi aiuterai vero? Lo farai per me, vero?”.
Ecco di nuovo il labbruccio sporgente e gli occhi enormi…
“D’accordo…si, lo farò!”.
Concluse sconsolata Taylor.
Gabriella saltò al collo di taylor e la strinse forte.
“Grazie Tay…sei la migliore! Ti adoro! Sei il mio angelo!”.
E iniziò a tempestarla di baci sulla guancia.
Taylor scoppiò a ridere e l’abbracciò a sua volta.
“Posso unirmi all’abbraccio?”.
Le due si voltarono e videro Sharpay che sorrideva e teneva le braccia aperte.
“Certo vieni!”.
Si abbracciarono tutte e tre.
“Di cosa parlavate?”.
Domandò Sharpay mentre si abbracciavano.
Taylor si voltò e incatenò il suo sguardo a quello di Gabriella che scosse la testa negativamente.
“Di nulla in particolare…”.
“Mmhhh…voi non me la raccontate giusta…ma ve la lascio passare…”.
Risero tutte e tre per poi sedersi all’entrata del professore.

East High School – Termine delle lezioni. Uscita dalla scuola.
Chad salutò Troy con un cenno della mano e i due si separarono.
Si voltò e si diresse verso casa.
Ci avrebbe messo di più senza lo Scuolabus, ma tanto aveva voglia di camminare.
All’improvviso si sentì picchiettare su una spalla e alzò lo sguardo.
Poco distante si ritrovò Taylor Mckessie che lo fissava sorridente.
“Ciao Wildcat! Come va?”.
Rimase un attimo imbambolato e la palla gli cadde dalle mani.
Taylor lo guardò curiosa, lui si chinò per raccogliere la palla, ma lei lo precedette.
La afferrò e la strinse sempre sorridendo.
“Tieni…”.
Gliela porse e lui riuscì a connettere il corpo al cervello e di conseguenza a far muovere un braccio ed a afferrare la palla.
Si rilassò improvvisamente e un sorriso nacque sulle sue labbra.
“Grazie…comunque tutto bene…”.
“Bene…anche se oggi hai preso quel 4 in chimica…non ti piace proprio è?”.
“Dove vuoi arrivare Mckessie?”.
“Cosa intendi?”.
“Non mi hai mai parlato in tutta la tua vita e di punto in bianco decidi di parlarmi…a cosa miri?”.
Taylor lo fissò negli occhi, non era sorpresa che lui l’avesse capito, in fondo non era poi così stupido…
Nonostante questo rimase tranquilla e rilassata e non smise di sorridere, anche se doveva ammettere che non era molto finto quel sorriso…
“Scusa…volevo solo chiacchierare, siccome in tutti questi anni abbiamo fatto sempre la stesa strada per tornare a casa, ma non ci siamo rivolti mai la parola…e poi se vuoi che io la smetta, basta dirlo…davvero. La smetto e torna tutto come prima…”.
Disse convincendosi che il piano di Gabriella avesse già fallito prima di iniziare.
“No…non credo che morirò se parlo con te quindi…non credo ci siano problemi…”.
Taylor sobbalzò non se lo aspettava, pensava che lui avrebbe detto di si, invece le aveva detto che voleva parlare…
Non potè trattenere un sorriso questa volta sincero.
Iniziarono a camminare per il vialetto discutendo di quello che oggi era accaduto a scuola, anche se molto spesso le argomentazioni terminavano con un silenzio abbastanza intenso, ma poi riprendevano tranquillamente.
Taylor rise ad una battuta di Chad quando si accorse di essere arrivata a casa.
“Io sono arrivata.”.
“Tu abiti qui?”.
Domandò Chad osservando la casetta, piccola ma bella.
Taylor sorrise e rispose.
“Si…grazie è stato divertente chiacchierare, no?”.
“Concordo…”.
“Bene allora ciao.”.
“Ciao.”.
Si voltò ed entrò salutandolo con lo sguardo.
Si toccò il petto e impose al proprio cuore di rallentare il battito che era immediatamente accelerato alla vista del meraviglioso sorriso di lui.
Chad fissava ancora la porta dove Taylor era sparita.
Sentì una strana allegria dentro al petto e un po’ di calore.
Sarebbe tornato a piedi più spesso nella speranza di incontrarla.


Continua…


Grazie mille a chi a recensito il chappy precedente!!!!^^ dolcissime come sempre!!!!!^^
Uffi…oggi ero proprio esausta…allora poi un altro enorme bacione a tutte coloro che hanno recensito i due chappy di Hotel!!!^^ Che bello, vero? Non è dolce Corbin??? E quando si baciano??? Io mi sono sciolta mentre scrivevo!!!!Avete visto che comunque C’era un motivo per il tradimento di Monique…aggiornerò più in fretta, promesso!!!! Ho già scritto un’altra ficcy, su High School musical però…^^
Vabbene ora non divaghiamo….allora un bacio a tutti e grazie per le recensioni!!!^^
Baci, baci la vostra
Armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5.5 ***


East High School. –Una settimana dopo. In classe.
Taylor si sedette e prese il cellulare per poi spegnerlo. Prima ora avevano la Darbus, era meglio se non faceva rumore. Sentì una folata lieve di vento e vide delle gambe poco distanti da lei.
Alzò lo sguardo e incontrò quello cioccolato di Chad.
“Ciao Danforth! Che fai?”.
“Ciao Mckessie. Nulla. Comunque volevo chiederti se avevi studiato per il compito, io non sono molto preparato….devi aiutarmi, te lo scongiuro!!!”.
Taylor lo guardò seria e con un tono nella voce di rimprovero gli rispose.
“Danforth…mi avevi detto che avresti studiato! No…non ti aiuto!”.
Chad si inginocchiò di fronte a lei e afferrandole una mano gliela baciò e poi disse supplicandola.
“Ti prego, te lo scongiuro! Se mi aiuti ti sposo!”.
Disse con disinvoltura lui chiudendo gli occhi e supplicando.
Mentre il cuore di Taylor faceva una capriola, e il rossore compariva sulle sue guance.
“Danforth, ma che diamine vai dicendo?”.
Disse lei guardandosi intorno, niente da fare erano soli.
“Dai Mckessie, fallo per me…”.
“D’accordo, ma adesso rimettiti in piedi e lasciami la mano!”.
Chad sorrise e esultò.
“Grazie Mckessie!”.
Si voltò e fece per andarsene, quando si girò di nuovo verso di lei e avvicinandosi appoggiò le mani sul banco di lei.
Taylor intanto si era abbassata e stava prendendo i libri per la prima ora di lezione.
“Ehm…Mckessie…”.
“Si…?”.
Rispose distrattamente lei mentre era ancora chinata.
“Ti andrebbe…si bhè insomma….ti andrebbe di venire a vedermi all’allenamento…? Si insomma se ti va…”.
Taylor spalancò gli occhi e alzandosi lentamente incrociò gli occhi di lui.
Chad tremò leggermente quando si perse nello sguardo di lei.
Lei lo fissava sorpresa, lui allora imbarazzato distolse lo sguardo mettendosi una mano tra i capelli e arrossì leggermente. Si separò e iniziò a camminare verso l’uscita della classe, per togliersi da quella situazione imbarazzante.
“Non vuoi? Non importa allora, era solo…”.
Taylor sorrise e lo bloccò.
“Ci vengo con piacere…”.
Chad si voltò raggiante, il rossore e l’imbarazzo scomparvero lasciando posto ad una serena e spensierata allegria.
“Davvero? Magnifico! Mitico!”.
Disse felice continuando a camminare andando avanti, senza guardare dove metteva i piedi, infatti poco dopo si ritrovò per terra con la testa dolorante.
Taylor scattò in piedi non appena sentì il frastuono dei bachi che si spostavano e vide Chad steso per terra.
Con un balzò lo raggiunse e gli si accostò.
“Danforth! Danforth tutto ok? Ti sei fatto male? Ti sei ferito?”.
Chad si alzò sui gomiti sorretto da Taylor e si massaggiò la testa dolorante.
“No…tutto ok…”.
All’improvviso le risate di Taylor riempirono il vuoto della classe.
Chad la guardò male e si finse arrabbiato.
“Gentile da parte tua ridere delle mie disgrazie…”.
Taylor continuò a ridere e lo abbracciò.
“Scusami…è che sei stato troppo carino! Ah! Ah! Ah!”.
Chad rimase immobile mentre Taylor rideva stringendolo.
Ne approfittò di quella posizione. Si sorresse solo su un gomito mentre con l’altro braccio lentamente le circondò la vita e la strinse, le risate di Taylor cessarono piano, piano e si ritrovò stretta nell’abbraccio di Chad.
Alzò lo sguardo imbarazzata e sorpresa.
Incontrò quello di lui e sentì che Chad venne percorso da un brivido che la contagiò e si ritrovò a rabbrividire abbassando lo sguardo. Taylor arrossì leggermente, ma poi il suo volto fu alzato lentamente dalla mano di lui che le accarezzò la guancia dolcemente.
Si fissarono negli occhi seduti per terra, abbracciati e immobili.
Taylor avvicinò il suo volto a quello di lui e Chad fece lo stesso.
Ridussero la distanza a pochi centimetri e Taylor sentì il respiro di lui sulle sue labbra, lo stesso valeva per Chad. Il respiro caldo di entrambi contrastava con il freddo del pavimento.
Quest’ultimo passava il suo sguardo dagli occhi alle labbra di Taylor. Non poteva resistere.
Entrambi non pensavano a nulla erano persi negli occhi dell’altro e concentrati dal contatto del proprio corpo con quello dell’altro.
Poi il suono della campanella li risvegliò e si ripresero da quel torpore.
Si guardarono negli occhi e poi Chad si alzò facendola alzare a sua volta.
“Allora…oggi ci vieni?”.
“S…si…”.
Dissero distogliendo lo sguardo l’uno dall’altro.
Gli studenti entrarono nella classe e i due si separarono Taylor si sedette al suo posto mentre Chad usciva andando ai bagni.
Taylor si sentì bene, per nulla imbarazzata, anzi quasi le dispiaceva…no, non quasi…le dispiaceva e anche molto.
Si sedette e si mise a riflettere: non poteva mica andare da sola all’allenamento…chi avrebbe potuto accompagnarla? Con chi sarebbe andata?
“Ciao tesora!!!!”.
Alzò lo sguardo di scatto e incontrò quello nocciola di Sharpay che sorrideva felice.
Un sorriso malefico si dipinse sul volto cioccolato di Taylor.
“Sharpay….”.
La ragazza sorrise ignara del guaio in cui di lì a poco si sarebbe cacciata.
“Si…?”.

East High School. – Pomeriggio. Dopo le lezioni, palestra della scuola.
“No! No! Ripetimi perché devo farlo!”.
“E dai Sharpay, devi farlo perché sei una mia amica e perché sei un’amica di Gabriella!”.
Sharpay attaccata allo stipite della porta opponeva resistenza a Taylor che cercava di staccarla tirandola.
“Cosa centra Gabriella adesso? Tu vuoi portarmi con te a vedere l’allenamento di quattro idioti! Non eri tu quella che diceva che andare ad un loro allenamento era come andare a vedere un branco di scimmie che si contendono una banana???”.
Taylor scoppiò a ridere senza però allentare la stretta e la forza con cui cercava di staccarla dalla porta.
“Si…ma ho cambiato idea e poi credimi Gabriella centra più di quanto tu possa immaginare!”.
“Ok allora, io ci vengo solo se mi spieghi cosa centra Gabriella!”.
“Ma…”.
“Niente ma…guarda che non vengo!”.
“Ok…allora Gabriella a una cotta per Chad…Chad Danforth!”.
“COSA???????”.
All’improvviso Sharpay lasciò lo stipite e Taylor tirando fu colta alla sprovvista e finirono entrambe per terra.
“Stai scherzando vero???”.
“No…”.
“Ok…e se anche fosse vero perchè tu devi andare all’allenamento di quei trogloditi?”.
“Perché Gabriella vuole che io diventi amica di Danforth e che scopra cosa prova lui per lei!”.
Sharpay si rialzò afferrando la mano che taylor le porgeva e si issò alzandosi.
“E tu ci sei diventata amica?”.
Taylor si ricordò quello che la mattina era successo e sorrise, anche se un lieve rossore le imporporò le guance.
“…si….credo di esserci quasi…è da una settimana che torniamo a casa insieme…a volte siamo usciti….e lui non è poi così stupido come credevo, anzi è molto dolce e generoso…per non parlare delle battute…non sono così brutte sai, anzi fanno proprio ridere…e ha volte fa lo stupido per farmi sorridere…è davvero carino e gentile con me…”.
Alzò lo sguardo e incontrò quello stupefatto di Sharpay.
“Cosa c’è? Perché mi guardi così?”.
“Taylor ti stai innamorando di Danforth?”.
Il cuore di Taylor si bloccò per un istante e lei si sentì morire.
“Ma no! Che vai dicendo?”.
Disse arrossendo vistosamente.
“Non ci posso credere…ti sei innamorata di Danforth!”.
Sharpay la guardava scioccata e inorridita.
“Sharpay, basta dire cavolate! Non è vero siamo solo amici! Non c’è nulla! A me lui non piace! Ne sono sicura!”.
Taylor si sentiva strana, come se stesse mentendo, ma ignorò quella sensazione e afferrò Sharpay per mano e la trascinò in palestra.
Appena entrarono un lampo inondò la mente della biondina.
“No! Dimmi che non c’è Bolton! Dimmi che non c’è, ti prego!”.
“Chi il coach o Troy?”.
“Secondo te…?”.
“Bhè userò poche parole per dirti che ….ci sono entrambi!”.
“Merda! Lo sapevo! Io non voglio vedere quel figlio di ….di una buona donna giocare! Ancora non l’ho perdonato, e se lo vedo quattro schiaffi glieli do di sicuro!!!! Quindi meglio se non vengo!”.
“Tu vieni capito! Puoi picchiare chi vuoi ma vieni lo stesso!”.
“Ma Tay…”.
“Niente ma! E adesso andiamo a salutare Danforth….e la squadra…”.
Aggiunse scandendo i gradini delle gradinate e sedendosi a quello più basso.
Taylor cercò Chad con lo sguardo e lo trovò.
Era al centro del campo insieme a tutta la squadra e quando la vide il suo cuore esultò.
Troy gli passò la palla ma Chad invece di prenderla con le man la prese in faccia, cadendo all’indietro.
“Due volte in un giorno, è un record….”.
Disse rialzandosi e massaggiandosi le testa.
“Ehi…tutto ok? Cosa ti ha preso?”.
“Niente…tutto ok…torno subito…”.
Disse poi dirigendosi verso Taylor e Sharpay.
“Ciao Taylor! Sei venuta! Che bello!”.
Disse appoggiando le braccia sul muretto che divideva gli spalti dal campo.
Taylor si sporse e sorridendo lo salutò.
“Bhè ti avevo detto che sarei venuta…e così eccomi qua…”.
Chad sorrise dolcemente e poi la sua attenzione fu catturata dalla biondina Evans che li fissava stranita.
“Cosa ci fai qui tu?”.
Disse Chad sorpreso.
Taylor prima che lei potesse dire qualche cosa di sbagliato la anticipò tappandole la bocca.
“Mi ha accompagnata anche perché dopo dobbiamo andare a fare compere…”.
“Ah…capito… piuttosto…Mckessie grazie mille per oggi al compito di chimica…mi hai salvato!”.
Disse incatenando di nuovo il suo sguardo a quello di lei e sorridendo grato.
Sharpay li fissava scioccata, praticamente lui se la stava mangiando con gli occhi e lei si stava sciogliendo come un pezzo di burro al sole, ma nessuno dei due sembrava accorgersi delle emozioni e delle reazioni dell’altro.
I due soggetti continuavano a fissarsi negli occhi sorridendosi.
Taylor arrossì leggermente  e poi rispose distogliendo lo sguardo.
“Figurati, ma per la prossima volta studia…”.
“D’accordo…senti tu e Evans…dopo l’allenamento ci venite con me e Troy a prendere un gelato?”.
Taylor sorrise e si voltò verso Sharpay, ma appena la guardò il sorriso le morì su le labbra.
Sharpay era rossa dalla rabbia.
“Nemmeno morta!”.
Disse tirando la borsetta addosso a Chad.
“Ma Sharp…”.
“Già…hai paura di noi?”.
La voce di Troy arrivò come una lama alle orecchie di Sharpay, che si voltò infuriata.
Appena lo fece le mancò il respiro.
Troy era a petto nudo, un asciugamano legato in vita che lo copriva fino al ginocchi, con i capelli bagnati  e delle goccioline d’acqua lo decoravano su tutto il corpo.
Una scese dal collo e scivolò lentamente sui pettorali di lui che la guardava sfidandola solo con lo sguardo, anche se lei adesso era troppo concentrata a seguire la gocciolina che scomparve sotto all’asciugamano, per notare lo sguardo provocatorio di lui.
La bocca spalancata, gli occhi sgranati, la gola secca e l’immobilità della giovane biondina lo fece scoppiare a ridere.
Lei si riprese e assunse no sguardo corrucciato ed imbarazzato, infatti le sue guance si erano leggermente imporporate.
“Guarda un po’ chi è uscito dalla tomba: Bolton!”.
Disse riacquistando la calma.
“Molto simpatica Evans…”.
Taylor e Chad si scambiarono uno sguardo divertito.
“Andiamo a prendere questo gelato allora!”.
Disse Sharpay afferrando taylor per la mano e trascinandola fuori.
“Ci vediamo fra 10 minuti qui fuori!”.
Disse Taylor sorridendo a Troy e a Chad.
I due annuirono e scomparvero a finire di lavarsi e, o vestirsi.
Sharpay lasciò taylor e le disse leggermente.
“Allora….spero che tu sia soddisfatta adesso andiamo con due idioti a prendere un gelato…”.
Taylor sorrise, ma Sharpay si fece seria e fissandola negli occhi le disse.
“Taylor…sta attenta a non innamorarti di Danforth, o combinerai dei casini con Gabriella. Appena ti accorgi di provare qualche cosa manda a monte il piano di Gabriella e torna a farti i fatti tuoi, o rischi davvero di rovinare un’amicizia.”.
Taylor la guardò negli occhi mentre sentiva l’ansia crescere.
“Ma….io…”.
“Taylor…sappi che io ti sosterrò sempre, ma tu devi giurarmi che non provi nulla per Danforth…e che appena proverai qualche cosa per lui ti distaccherai…”.
“Sharpay…ascoltami…”.
“No…tu scolta me…non voglio essere cattiva o crudele, non voglio essere così spregevole da dirti di non innamorarti, ma te lo dico perché se rompi la tua amicizia con Gabriella, ne soffrirai moltissimo…ne sono sicura…tu sei così…non lo dai a vedere e io ho paura che la mia migliore amica possa chiudersi in se stessa e non voglia più aprirsi nemmeno a me…ti prego giuramelo…giurami che cercherai di non innamorarti di lui…”.
Taylor la fissò con le lacrime agli occhi, solo adesso si rese conto della verità di quelle parole. Anche Sharpay aveva gli occhi lucidi, segno di quanto le costassero quelle parole.
“Tay…io vorrei che tu potessi amarlo tranquillamente, ma non succederà…verrai divorata dal rimorso e ogni volta che lo guarderai negli occhi vedrai la tua amicizia con Gabriella e ne soffrirai perché sarà finita… credimi, io non voglio che tu soffra…”.
Taylor le si avvicinò e la strinse…
“Te lo giuro…”.
Si abbracciarono poi il rumore della porta della palestra le fece staccare e tutte e due si asciugarono gli occhi alla vista dei due Wildcats che si avvicinavano…

Continua…

Premetto che le parole che dice Sharpay secondo me sono giuste e vere, anche se dure e crudeli sono la realtà, ma c’è un modo per risolvere tutto. Detto questo grazie mille a chi a recensito lo scorso chappy!!!!! Siamo solo all’inizio…i miei amori (Chad, Taylor, Sharpay, Troy e Gabriella) soffriranno molto in questa ficcy e tutti si troveranno nel luogo sbagliato al momento sbagliato!!!!!XDD
Piccola precisazione: io di solito non amo molto Gabriella, ma devo ammettere che negli ultimi tempi non è che mi stia molto sul cavolo, anzi mi piace poter pensare ad un amicizia con Sharpay e Taylor…il mitico trio…quindi Gabriella mi sta simpatica…e cercherò di renderla molto generosa e amabile ai vostri occhi…(Sinfony, mi hai fatto nascere una vera simpatia per Gabry!!!!XDDD)…secondo poi sono ancora più allarmata perché sto considerando l’idea di fare una troyella…O.o…quindi fatemi sentire le vostre opinioni…per favore!!!!!* me con occhioni dolcissimi, più del miele *
Glazie mille a tutte!!!! Vi adoro…
Baci, baciotti, bacetti:
armony_93

P.S. grazie mille a chi a recensito ‘Temporale e pioggia ’. Lo so Chad e Taylor sono carini…poi sotto la pioggia!!!!! Pura chaylor!!!!^^XDD

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6.6 ***


East High School. – Uscita della palestra. Pomeriggio.
“Allora andiamo?”.
La voce di Troy si fece sentire e spezzò il silenzio che aleggiava tra i quattro.
“Si certo…”.
Rispose Sharpay incamminandosi a testa alta affiancata da Taylor che la guardava sorridendo.
Dietro i due Wildcats si guardavano interrogativi.
Poco dopo giunsero davanti ad una gelateria.
Le ragazze si affacciarono per vedere i gusti.
“Io prendo…bacio!”.
Disse Sharpay sorridendo soddisfatta della propria scelta.
Subito il ragazzo dietro al bancone la accontentò e le porse il suo cono con una pallina di bacio.
Taylor fissava con occhio critico i vari gusti, quando sentì un leggero movimento alle sue spalle.
Si voltò, rimase pietrificata non appena vide che il proprio volto distava da quello di Chad di pochi millimetri: lui si era sporto su di lei per riuscire a vedere i gusti, ma lei girandosi per poco non sfiorò le sue labbra.
Rimasero a fissarsi negli occhi mantenendo la distanza lieve, quando una voce li fece voltare di scatto.
“Salve! Ma guarda chi si trova in giro!”.
Sharpay, con il cono in mano, e Troy li imitarono voltandosi e videro poco distante una sorridente Gabriella. Quest’ultima sempre sorridendo si mise a correre per raggiungerli. Il cuore di uno di loro quattro accelerò la sua corsa, mentre vedeva Gabriella avvicinarsi. I boccoli le ondeggiavano intorno al volto ad ogni suo più piccolo movimento, gli occhi scuri esprimevano serenità e sulle labbra un dolce sorriso che avrebbe fatto sciogliere chiunque.
Troy arrossì non appena la ragazza lo guardò di sfuggita.
“Ciao Gabry!”.
“Ciao sorellina!”.
Dissero in ordine Sharpay e poi Taylor andandole in contro e abbracciandola affettuosamente.
“Che ci fai qui?”.
Domandò Sharpay assaggiando il suo gelato al bacio e sciogliendosi dall’abbraccio.
“Io andavo in biblioteca a restituire un libro…ma voi?”.
Disse rivolgendo uno sguardo alle spalle delle due, e incontrando gli occhi cioccolato di Chad.
Subito un rossore lieve si impossessò delle sue guance.
“Salve…”.
Disse rivolta ad entrambi, ma più al ricciolino.
“Ciao!”.
Rispose questo sorridendo tranquillamente.
“Ciao…”.
La voce di Troy era quasi inesistente per il tono di voce bassissimo.
“Noi eravamo uscite insieme ai due Wildcats per un gelato…ti va di unirti a noi?”.
Domandò un’ingenua Sharpay ignara della situazione che si stava creando.
“Perché no…se per voi va bene ovviamente!”.
Disse precisando poi verso i due Wildcats che annuirono sorridenti.
“Bene io allora torno a scegliere…”.
Si voltò verso il bancone Taylor, quando in mente le ritornò quello che era accaduto poco prima, lentamente si voltò e incatenò il suo sguardo a quello di Chad che infatti la stava fissando, anche lui aveva ricordato.
Lui sorrise e le si affiancò di nuovo sporgendosi per vedere, Taylor si voltò in avanti quando sobbalzò. Abbassò lo sguardo verso la propria mano e vide che era stretta in quella di Chad, o meglio era lui che avvicinandosi l’aveva stretta nella sua. Sapeva che doveva scansarsi, ma non lo fece, anzi arrossì, distolse lo sguardo e senza farsi vedere da nessuno ricambiò la stretta dolcemente.
Incontrò di sfuggita il suo sguardo e vide che lui sorrideva felice, lo stesso sorriso si dipinse sul volto di lei.
Si voltò davanti e disse rivolta al ragazzo dietro al bancone.
“Io prendo cioccolato…con panna…”.
“Io pistacchio, con panna…”.
La voce di Chad le arrivò molto vicina così come il suo respiro caldo le sfiorò il collo, facendola rabbrividire.
Il ragazzo consegnò loro i due gelati e entrambi con dispiacere sciolsero la stretta della mano e si distanziarono un po’.
Gabriella si sporse e optò per il lime, senza panna.
Troy le guardava le spalle sorridendo come un’idiota.
Le si avvicinò e si sporse anche lui per scegliere.
“Io lime…”.
“Io fior di latte…con panna…”.
Gabriella si voltò verso Troy e sempre sorridendo gli disse.
“Fior di latte? È il mio gusto preferito dopo il lime!”.
“Davvero? Bhè a me il lime non piace molto: ha un retrogusto amaro…”.
“Ma è proprio per questo che è buono! Non è stucchevole come sapore…ma il fior di latte è semplice e delicato…è molto buono…”.
Concluse soddisfatta delle proprie osservazioni.
Lui sorrise dolcemente e stavolta fu il cuore di Gabriella ad accelerare.
“Ragazzi offro io!”.
La voce di Chad si fece più alta delle altre e si avvicinò al bancone con il portafogli tra le mani.
“Quale è il motivo di questo atto di generosità?”.
Domandò Troy con un sorriso divertito.
“Non lo so…”.
Disse mentendo lui: in realtà il motivo era alle sue spalle e sorrideva con in mano il suo gelato al cioccolato e panna.
Tutti e cinque si diressero verso il parco: le tre ragazze davanti e i due ragazzi dietro.
Sharpay passò in testa alla fila, continuando a camminare in avanti si voltò dando le spalle alla strada e si mise chiacchierare con Gabriella e Taylor che la guadavano con un sorriso sulle labbra.
I due Wildcat assistevano alla scenetta sorridendo divertiti.
Ad un tratto, prima che Taylor e Gabriella potessero avvertirla, Sharpay sbattè violentemente contro qualcosa o per meglio dire qualcuno.
Il gelato le finì sulla scolatura, mentre un uomo contro cui aveva sbattuto la guardava male e senza dire nulla si allontanò.
Sharpay lo guardò allontanarsi rossa dalla rabbia e iniziò a gridare una serie di insulti. L’uomo di prima si voltò, ma Troy e gli altri afferrarono Sharpay che si dimenava come una matta e la trascinarono seduta su una panchina. Taylor e Gabriella scoppiarono a ridere, Chad prese dei fazzoletti e Troy con un sorriso da stronzetto si avvicinò e iniziò a pulirle la scollatura dolcemente.
Sharpay si azzittì e arrossì fino all’attaccatura dei capelli imbarazzata.
Troy la pulì per quanto possibile poi mentre la aiutava ad alzarsi all’improvviso le afferrò un polso e la attirò a se.
“Sei sporca qui…”.
Poggiò le sue labbra su quelle di lei e poi si separò leccandosi le labbra.
“Buono il bacio…ma preferisco il fior di latte…”.
Disse lasciandole il polso, raggiungendo gli altri mentre un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto.
Sharpay arrossì ancora di più e convincendosi che era solo uno sciocco scherzo, una presa in giro da parte del Wildcat si impose la calma e li raggiunse.
Taylor fissava Chad che poco distante da lei chiacchierava con Troy e Gabriella.
 Venne raggiunta da Sharpay.
Si voltò e la scruto curiosa…
“Cosa ti è successo? Sei violacea!”.
“Niente! Assolutamente nulla!”.
Disse Sharpay a voce abbastanza alta, quasi arrabbiata.
“Se lo dici tu…”.
Disse Taylor leccando il suo gelato e decidendo di non domandare nient’altro alla sua migliore amica adesso ‘leggermente’ agitata.
Si voltò e si ritrovò Chad a pochi passi che la fissava sorridendo.
“Posso?”.
Domando lui e lei lo guardò interrogativa.
Lui scoppiò a ridere e poi mise la mano su quella di lei con cui teneva il gelato.
Con un gesto rapido portò il gelato di Taylor alle labbra e ne assaggiò un po’.
“Buono! Il cioccolato è sempre il migliore!”.
Taylor lo guardava ancora immobile, ma poi sorrise e on uno scattò afferrò quello che lui teneva in mano.
“Adesso mi fai assaggiare il tuo!”.
Disse per poi appoggiare le labbra sul gelato al pistacchio.
Si leccò le labbra e sorrise.
“Buonissimo!”.
Lui rise e poi le accarezzò una guancia all’improvviso.
Lei arrossì immediatamente.
Lui con il pollice le pulì il lato della bocca.
“Eri sporca di pistacchio…”.
Poi titubante e controvoglia tolse la mano dalla guancia di lei.
“Grazie…”.
Disse abbassando lo sguardo. Lui si voltò e si avvicinò a Troy.
Lei si voltò dalla parte opposta per non farsi vedere e si toccò la guancia dove lui aveva appoggiato la mano, e sorrise.
Poco dopo si divisero e prima di andare via Chad si avvicinò a Taylor.
“Allora io vado…”.
Disse lui dolcemente, erano rimasti solo loro due.
“D’accordo…”.
Disse lei sorridendo.
Chad annullò la distanza tra i loro corpi e mosse leggermente un braccio circondandole la vita mentre con l’altro le sfiorò una guancia.
Le sorrise e le spostò una ciocca dietro all’orecchio.
Si fissarono negli occhi e Taylor rimase imbambolata tra le braccia di lui.
Lui le baciò una guancia dolcemente, poi si separò e avvicinò le sue labbra all’orecchio di lei sussurrandole lievemente.
“Ciao Taylor….è stato bello uscire con te…”.
Detto questo sciolse la stretta dalla vita di lei si voltò e corse via verso casa sua con un sorriso che andava da una parte all’altra del viso.
Taylor si sfiorò la guancia e sorrise al settimo cielo.
Aprì la porta e entrò sospirando gioiosa


Continua…


Vado di frettissima!!!!!!!! Un bacione a tutti coloro che hanno recensito lo scorso chappy!!!!
P.S. non si sa bene cosa Troy vuole davvero, ma credo che sia stato più un gesto di sfida quello di baciare Sharpay!!!!^^ sono ancora indecisa sulle coppie uffi….tanti commentini…please!!!!!!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7.7 ***


East High School – Mattino successivo. Lezione Darbus.
Taylor fissava le spalle del ragazzo di fronte a lei.
Come era possibile che provasse qualcosa per lui?
Si voltò esasperata alla sue destra e vide che Gabriella con un sorriso gioioso scriveva gli appunti.
Non poteva farlo…non poteva spezzargli il cuore…sentì le lacrime pungerle gli occhi ma le ricacciò indietro.
Dannazione! Era un disastro! Si era innamorata del ragazzo che piaceva alla sua migliore amica…
Rivolse il suo sguardo di nuovo a Chad, era così bello…
Lui all’improvviso si voltò e le sorrise dolcemente.
Taylor sobbalzò sul posto e arrossì, per poi rispondere a quel sorriso.
La campanella suonò liberandoli da quell’ora di schiavitù.
Tutti si alzarono e uscirono.
Gabriella salutò Taylor.
“Ti aspetto a mensa…”.
“No…non ho molta fame…”.
“D’accordo come vuoi…ma ne sei sicura? Dovresti mangiare…”.
“No, Gabry grazie lo stesso…”.
“Ok…allora a dopo….”.
“Ciao…”.
Gabriella uscì dalla classe e si diresse verso la mensa.
Taylor sospirò sola nella classe e si sedette sulla sedia sbuffando.
Mise il volto tra le mani mentre il peso delle lacrime si faceva più forte…
“Maledizione…”.
“Qualcosa non va?”.
Alzò il volto proprio quando una lacrima le scese.
E incontrò lo sguardo di Chad, che appoggiato alla stipite della porta la fissava sorridente, ma il sorriso scomparve non appena vide la lacrima…
Entrò e senza aspettare la risposta le si mise di fianco, mentre lei si alzava in piedi.
“Ehi…piccola…perché piangi?”.
Taylor rimase un attimo immobile: “piccola”…
“Nulla…è tutto ok…”.
Disse asciugandosi con il dorso della mano la lacrima.
“D’accordo se lo dici tu…”.
Disse lui…
Si guardò intorno e poi con una mano le prese il volto e la costrinse a guardarlo negli occhi…
“Non sono così scemo…”.
Taylor abbassò lo sguardo mentre altre lacrime iniziavano a rigarle il volto.
Lui la guardò con un espressione triste: non riusciva a vederla così…
Improvvisamente le circondò la vita e la strinse a se forte…
Taylor all’inizio rimase immobile, ma poi chiuse gli occhi e aggrappandosi alla maglia di lui iniziò a singhiozzare e si lasciò andare alle lacrime, abbandonata tra le braccia forti e resistenti di Chad…
Lui la strinse mentre le accarezzava la testa…
“Sfogati…ci sono io qui con te adesso…ci sono io qui per te…”.
Taylor sobbalzò all’ultima frase mentre lui non allentava la stretta.
Lo strinse forte…aveva bisogno di lui…sentiva il bisogno di essere amata da lui…
Chad mentre la stringeva desiderò di starle ancora più vicino…
Mentre le percorreva la schiena con la mano, le sfiorò il collo e all’improvviso avvicinò il suo volto a quello di lei.
Le sfiorò le labbra dolcemente, un breve contatto, perché poi si separò subito.
Lei sussultò e incatenò il suo sguardo a quello di lui…
Chad lesse nello sguardo di Taylor molta confusione…
Lei chiuse gli occhi e altre lacrime le rigavano il volto, poi si alzò sulle punte e unì le sue labbra a quelle di lui.
Il contatto durò di più questa volta. Chad approfondì il bacio mentre continuava a stringerla.
Poco dopo si separarono per riprendere fiato.
Nessuno dei due parlò, non c’era bisogno di parlare…ora c’erano davvero solo loro due…
Taylor tenne gli occhi chiusi e appoggiò il volto sul petto di lui…lui la imitò chiudendo gli occhi e affondò il volto nell’incavo della spalla di lei…
Rimasero ad abbracciarsi per un tempo che parve infinito…immobili in piedi ognuno perso nell’abbraccio dell’altro.

East High School – Contemporaneamente a mensa.
Gabriella guardava pensierosa il piatto che aveva davanti.
Taylor era strana nelle ultime settimane.
Poi il suo comportamento quando le chiedeva cosa pensava Chad di lei era ancora più strano.
Era sempre schiva e cambiava argomento subito. Quando insieme si avvicinavano ad una zona dove c’era Chad lei svoltata sempre prima e si inventata qualche scusa assurda per non incontrarlo…che avessero litigato e per non farla turbare non le aveva detto nulla? Che fosse accaduto qualche cosa?
All’improvviso alzò lo sguardo e vide poco lontano da lei due ragazzi che si baciavano.
Lei era un cheer-leader, mentre lui un giocatore amico di Chad e gli altri.
Alzò gli occhi al cielo e si voltò.
All’improvviso un idea le trapassò la mente fulminandola e pietrificandola sul posto.
Lentamente girò il capo e fissò i due che si baciavano con passione.
Le lacrime le pungevano gli occhi mentre cercava di convincersi che non era così.
Così si alzò di scatto, voleva avere delle spiegazioni da lei: che davvero Taylor si fosse innamorata di Chad?
Lasciò tutto e si mise a correre verso l’aula dove l’aveva lasciata poco prima.

Troy fissò Gabriella che all’improvviso si alzò e si mise a correre verso le aule.
Non riusciva a capire cosa avesse…così preoccupato la seguì.

Gabriella giunse davanti all’aula della Darbus e vide che la porta era chiusa.
Senza riflettere la aprì e per poco non le venne un infarto: Chad e Taylor erano in piedi abbracciati l’uno all’altra. Non si accorsero di lei, anzi Taylor si separò e abbassò lo sguardo, ma Chad sorrise e le alzò il mento con un dito, per poi unire le labbra a quelle di lei.

Troy la raggiunse e la vide impalata, ferma sulla soglia dell’aula della Darbus.
Ma cosa c’era di così sconvolgente?
Due grossi lacrimosi scesero dalle guance della ragazza che non riusciva a distogliere lo sguardo.
Le si avvicinò, ma lei senza emettere alcun suono prese e corse via, senza accorgersi minimamente della sua presenza.
Lui ebbe la tentazione di seguirla, ma se era così triste doveva stare da sola, e poi ancora non aveva capito cosa l’avesse tanto scioccata.
Si affacciò alla porta e vide Chad e Taylor che i baciavano.
Rimase impalato a fissare i due sulla soglia.
Chad si separò da Taylor, alzò lo sguardo da lei e incontrò quello di …


Continua…

Casino!!!!!!!!!!!!
Povera Gabry!!!!!!!!!!!ç.ç ma che carini Chad e Taylor!!!!!!*.*…
Uffi…diamine…cosa accadrà ancora???? Lo scoprirete se mi seguirete!!!XDDD
Ok…la smetto…vi voglio un mare di bene a tutti…
Vostra:
armony_93


P.S. so che non è una ficcy magnifica, e nemmeno come chappy è bello, però spero che mi seguirete in molti!!!!! Vvb recensite in tanti, please…

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8.8 ***


East High School – Stessa mattina.
“Oh…Mio….Dio!”.
Esalò Sharpay fissando Chad e Taylor abbracciati al centro dell’aula.
Chad la fissò negli occhi sorpreso, mentre Taylor si accorgeva dell’immobilità del ragazzo.
Si separò da lui lentamente ancora con le guance umide a alzò lo sguardo.
“Chad, che c’è?”.
Chiese non seguendo lo sguardo di lui che fissava Sharpay imbambolato.
Sharpay lo guardò negli occhi e poi senza dire nulla si voltò con sguardo indifferente e si recò verso la mensa.
“Niente Tay…”.
Disse lui abbassando lo sguardo: non gli importava nulla.
Le accarezzò la testa delicatamente e poi le sorrise dolcemente.
“Taylor…credo di amarti…”.
Taylor sorrise e affondò il volto nel petto di lui.
“Anche io…”.
Lui rise e le sollevò il viso con una mano unendo le loro labbra.

Gabriella era ripiegata sulla fontana e piangeva come non aveva mai pianto.
“Non…non posso crederci…Taylor…”.
Non riusciva a crederci…non poteva crederci…Taylor: la sua migliore amica, sua sorella, l’aveva tradita…
Poi la sofferenza di quell’immagine stampata, come un marchio di fuoco sulla pelle, nella sua memoria, le si stagliava nella mente in tutta la sua chiarezza: quello non era un semplice bacio, quella non era una semplice cotta, quello era amore.
Il volto di Chad, l’espressione che era dipinta sul suo volto, era qualcosa che esprimeva in tutta la semplicità una gioia inaudita, un sentimento non esprimibile a parole…qualcosa di inimmaginabile.
E Taylor stretta tra le sue braccia era in lacrime, la sua espressione era indecifrabile: dolore misto felicità.
Singhiozzò e si passò una mano sul volto.
Che penosa la sua situazione, si sistemò una ciocca dietro all’orecchio e si guardò riflessa nell’acqua. L’immagine raffigurava una ragazza con gli occhi gonfi e arrossati, il mascara colato e calde lacrime che continuavano a rigarle il volto.
I capelli le incorniciavano il volto e alcune ciocche le ricadevano prepotenti.
All’improvviso una mano sulla spalla la fece sobbalzare, alzò il volto di scatto e incontrò quello di Ryan.
“Gabry…cosa è successo?”.
“Oh…Ryan…nulla…mi è entrato qualcosa nell’occhio!”.
“Si certo e io mi chiamo Josuè! Certo che come scusa è penosa…”.
Disse suscitando una leggera risata in lei.
“…insomma qualcosa che ti entra nell’occhio non ti fa singhiozzare…”.
Disse poi alzandole il volto con una mano e incatenando il suo sguardo a quello di lei.
“Vuoi parlarne?”.
“Ryan…no…davvero adesso non me la sento molto….”.
Tra i due scese un imbarazzante silenzio carico di tensione e sofferenza da parte di Gabriella.
“Come vuoi…io allora vado…”.
Disse lui alzandosi e facendo per andarsene.
Ma la voce flebile di lei gli fece fare marcia indietro.
“No, resta…non voglio parlare, ma non voglio nemmeno stare da sola…resta qui con me…ti prego…”.
Ryan la guardò in quei suo due pozzi neri che erano i suoi occhi e si bloccò.
Come era possibile rifiutare una tale richiesta d’aiuto, se poi a farla era la ragazza per cui hai perso la testa da più di un anno?
Bhè lui non ci riuscì e le si avvicinò, abbracciandola e confortandola.

Taylor svoltò l’angolo e sentì una strana morsa stringerle lo stomaco.
Camminò diretta verso l’aula di chimica ma una vocina le disse di recarsi a teatro e così fece.
Appena entrò nell’immensa sala si accorse di una persona seduta sul bordo del palco.
Non fu difficile riconoscerla: Sharpay.
“Ehi!”.
Sharpay si voltò e le sorrise.
“Ehi…”.
Rispose candidamente saltando in piedi.
“Come mai così fiacca?”.
Chiese sarcastica Taylor.
“No…nulla…hai gli occhi rossi, come mai?”.
Chiese Sharpay per introdurre l’argomento.
Taylor arrossì, doveva dirglielo…
“Io…io mi sono baciata con Chad…”.
Sharpay abbassò lo sguardo per nulla sorpresa.
“Lo so…”.
Taylor la guardò scioccata.
“Cosa?!?”.
“Ti ho vista scemina….”.
Taylor abbassò lo sguardo e arrossì.
“Avevi ragione…”.
Disse con una punta di amarezza nella voce.
Fu Sharpay a rimanere bloccata imbambolata e dubbiosa.
“Su cosa?”.
Taylor abbassò lo sguardo mentre un sorriso amaro le si dipingeva sul volto.
“Sul fatto che mi sarei innamorata di Chad…e sul fatto che mi sarei pentita per Gabriella…su praticamente tutto…”.
Disse mentre non riusciva ad alzare lo sguardo, si sentiva una vigliacca.
Sharpay le si avvicinò e la abbracciò.
“È vero avevo ragione su tutto…ma non posso arrabbiarmi con te…tu non hai fatto nulla…è impossibile non innamorarsi…posso solo dirti di cercare di ferire il meno possibile Gabriella dicendoglielo subito…hai aspettato anche troppo!”.
“Ma…”.
Provò Taylor separandosi da lei e guardandola con gli occhi lucidi.
“Verrò con te…ma devi dirglielo!”.
“Ok…”.
Sorrise Taylor abbracciandola forte.
Quanto si volevano bene, erano come delle sorelle.
Sharpay sorrise e ricambiò la stretta poi si separò e con un gesto plateale fece un inchino scatenando le risate di Taylor.

East High School – Qualche ora più tardi. Corridoi.
Taylor camminava per il corridoio.
All’improvviso una mano la fece voltare e sentì delle labbra calde sulle sue.
Chad si separò lentamente e le sorrise dolcemente.
“Ciao…”.
Disse circondandole la vita e attirandola addosso alla parete.
“Ciao…”.
Rispose lei, non poteva fare a meno di sorridere.
Era troppo bello per essere vero.
Accarezzò una guancia di lui e lo baciò di nuovo.


Continua….

Vado di fretta, devo vedere i Cesaroni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Yuppy!!!!!!!!!! Ok…sono fuori, ma perdonatemi….ihihihih
Ciao baci, baci
Vvb
Recensite in tanti

Chappy dedicato ad Herm90 e Titty90…vvb


Spero che vi piaccia! Baci a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9.9 ***


East High School – Corridoi.
Taylor si diresse verso l’uscita.
Poco prima Chad l’aveva preceduta.
Lei era dovuta tornare in classe per prendere il libro di chimica che aveva lasciato sul banco.
Svoltò l’angolo, e scese le scale.
Si bloccò a metà gradinata e davanti a lei si ergeva, in fondo alla scalinata, Gabriella che la fissava con uno sguardo indecifrabile.
Sorrise forzatamente: dov’era Sharpay quando serviva?
Riprese a scendere e la raggiunse.
“Ehi! Dove eri finita Gabry?”.
“Ero andata a farmi un giretto e a prendere un po’ d’aria…e tu Tay? Cosa hai fatto?”.
Chiese con un sorrise forzato Gabriella.
Taylor deglutì, una strana sensazione le attanagliava il petto.
“Io…io sono stata in aula…”.
Gabriella la fissò negli occhi…
“Sei un po’ strana….”.
Le chiese con falsa preoccupazione…
Pausa…
“…sei sicura di stare bene?”.
Altra pausa…
“Si…si sto bene….”.
Rispose Taylor con decisione…
Una pausa più lunga carica di segreti le divideva l’una dall’altra…e non si erano mai sentite così lontane…
“…c’è qualche cosa che devi dirmi?”.
La voce di Gabriella uscì atona dalle labbra della moretta.
Taylor la fissò negli occhi: si! Si devo dirti di me e di Chad!
“…no…”.
Gabriella abbassò lo sguardo e sospirò, mentre gli occhiale diventavano lucidi…
“COME PUOI MENTIRMI??? SEI UNA STUPIDA!!!!!”.
Taylor sospirò, lei sapeva…
Alzò lo sguardo mentre una lacrima le rigava il volto.
“TI HO VISTA!!!!!!! SEI UNA STRONZA!!!! TI ODIO! PERCHÉ? PERCHÈ L’HAI FATTO?”.
Taylor alzò lo sguardo e lo incatenò a quello di lei.
“Vuoi davvero sapere il perché? Vuoi davvero saperlo?”.
“SI! DIMMELO PERCHÈ DA SOLA NON CAPISCO!!!”.
Taylor sospirò e le disse tranquillamente distogliendo lo sguardo.
“Perché lo amo…”.
Gabriella sobbalzò mentre le lacrime le rigavano prepotenti il volto.
“…lo amo…mi sono innamorata di lui…”.
Gabriella scosse negativamente la testa facendo ondeggiare i capelli neri con violenza.
“NO! NON È VERO! TU L’HAI FATTO APPOSTA!”.
“Il tuo piano…quello di diventare amica di Chad per scoprire cosa prova per te è riuscito…forse anche troppo…”.
Cominciò Taylor.
Chad, dietro l’angolo ben nascosto, spalancò gli occhi mentre la palla gli cadeva dalle mani.
Un piano? Taylor…era solo un piano?
Era appena arrivato e aveva sentito taylor pronunciare quella frase.
Non voleva crederci…cioè lui si era fatto prendere in giro?
Lei l’aveva raggirato per sapere cosa provava per Gabriella?
Gli occhi si inumidirono e strinse i pugni…
Taylor intanto era sul punto di continuare la frase, ma venne bloccata dalla voce di Chad alle sue spalle.
“Gabriella! Vuoi sapere cosa provo per te?”.
Taylor si pietrificò sul posto, voltò lentamente il viso e vide Chad in piedi, sul volto un espressione disgustata e le fissava con uno sguardo serio e deluso.
“…”.
Gabriella lo fissava scioccata, non se lo era aspettato.
Chad rise amaramente poi sospirò.
“Non provo nulla…e nemmeno per una stronza come te…Taylor…”.
Le lacrime scorsero sulle guance di Taylor.
“As…aspetta…no,  cosa hai capito?”.
“Ho capito tutto…tu mi hai ingannato per fare un piacere a Gabriella, giusto?”.
Taylor fece un passo avanti, ma Chad arretrò.
“No…cioè si…”.
Chad chiuse gli occhi mentre una lacrima gli rigava il volto.
“…ma all’inizio…adesso è tutto vero…credimi…Chad io ti amo…davvero…”.
“Perché dovrei crederti?”.
Chad si voltò e le diede le spalle.
“Perché ti amo…”.
Sussurrò lei accasciandosi a terra mentre vedeva Chad andare via…
Si coprì il volto e iniziò a piangere a dirotto, mentre Gabriella la fissava sorpresa…

Continua…
Capitolo brevissimo, ma mi serve per introdurre gli altri…ok ora vado ciao baci baci! Vvb
A tutte
Armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10.10 ***


East High School – Quattro giorni dopo.
Taylor camminava per il corridoio, gli occhi gonfi e arrossati, lo sguardo basso, l’espressione stravolta in una morsa di dolore, le braccia incrociate in vita a tenere i libri convulsamente e i capelli legati in una coda alta. Portava una maglia verde mela, dei jeans neri e delle ‘All Stars’ verdi, come la maglia, ai piedi. Sospirò e si avviò verso il proprio armadietto. Appena giunse vide che Gabriella stava chiacchierando con Sharpay e Kelsie. Ma quando la videro ammutolirono. Sharpay la fissò con dispiacere e cercò di avvicinarsi, ma lei si scostò come ferita e senza alzare lo sguardo si avviò verso l’aula.
Era quattro giorni che la scena si ripeteva ogni mattina.
Gabriella la fissò allontanarsi e il suo cuore subì una fitta di dolore: era la sua migliore amica, si era innamorata, ma al cuor non si comanda e lei non l’aveva voluto, era successo e basta. Oltretutto Chad adesso la riteneva una falsa…e sei davvero lo amava stava soffrendo tantissimo…
Sentì una mano sulla propria spalla, si voltò e vide che Sharpay la fissava con un sorriso triste.
Rispose a quel sorriso e si voltò verso l’aula dove Taylor era entrata.
Ma proprio mentre stava per muovere un passo la voce di Kelsie le giunse alle orecchie.
“Gabry, dobbiamo andare a teatro per le prove, vieni?”.
Gabriella sorrise e continuando a fissare la porta le disse eloquente.
“Mi dispiace Kelsie, devo andare dalla mia migliore amica…è più importante.”.
Detto questo si congedò dalle due e si diresse nell’aula deserta.
Sharpay sorrise a Kelsie e le disse sorridendo.
“Ci parlerò io con la Darbus, è giusto che quelle due si chiariscano. Andiamo!”.
Kelsie sorrise e si diresse assieme alla biondina verso il teatro.

§*§

Taylor fissò il libro di chimica, ferma sulla stessa parola ormai da dieci minuti buoni.
Il dolore era troppo forte: perdere l’amore e l’amicizia in un giorno solo era una sofferenza immane. Chad la ignorava e non le rivolgeva la parola, quando si vedevano per i corridoi lui si voltava dalla parte opposta, oppure cambiava strada. Mentre quando i loro occhi si incontravano lei leggeva in quel mare di cioccolato una rabbia disarmante.
Sospirò sonoramente per la ventesima volta.
Per non parlare di Gabriella poi: non le rivolgeva la parola, quando erano tutte insieme lei, Sharpay e Gabriella, l’aria era pesante e tesa e nessuna delle tre proferiva parola. Sharpay non sapeva cosa fare, glielo leggeva negli occhi caramellati, mentre Gabriella sospirava, sbuffava, si contorceva le mani e si agitava sulla sedia, tanto che per tutta quella tensione Taylor non aveva retto e se ne era andata via dal tavolo a mensa.
Ma come dare torto ad entrambi? Lei era la causa di quella sciocca situazione, lei era il motivo di tutto quel caos, lei era la ragione di tutta quella sofferenza. Le lacrime le salirono agli occhi, ma la sua forza d’animo e il suo orgoglio impedirono a quelle piccole gocce salate di sfiorare le sue guance, e forse sarebbe stato meglio piangere, le sarebbe servito per sfogarsi, ma da quando quattro giorni prima tutto si era stravolto, lei non aveva più versata una lacrima, certo gli occhi erano sempre gonfi e arrossati per lo sforzo di non piangere, ma nemmeno una goccia era scesa sulle sue guance.
La sua attenzione fu catturata da un piccolo movimento di fronte a lei.
Alzò lo sguardo e incontrò due occhi scuri, profondi: Gabriella.
Sobbalzò sul posto, ma poi distolse in fretta lo sguardo e lo puntò sul libro per evitare di scoppiare.
“Tay…”.
Il sussurro di Gabriella fu rapido, lieve, sofferente.
Titubante la brunetta alzò lo sguardo e incontrò di nuovo quello di lei.
Il silenzio che seguì fu un silenzio solo di parole, ma entrambe leggevano negli occhi dell’altra tutto ciò che c’era da dire. Il silenzio durò a lungo.
Come un fiore a primavera, un bocciolo che si apre e diventa rosa, un sorriso si dipinse sulle labbra della mora, un sorriso che sapeva di perdono.
Finalmente quelle lacrime tanto trattenute iniziarono la loro corsa su quelle guance morbide e delicate come dei petali. Ne scesero molte, tutte quelle trattenute, finche il sorriso si dipinse anche sulle labbra di Taylor. Si alzò dal posto e saltò al collo di Gabriella stringendola forte contro il proprio corpo.
“Scusa. Scusa. Scusa. Non avrei mai dovuto mentirti, avrei dovuto dirti tutto fin dall’inizio! Scusa. Scusa. Scusa.”.
Altre lacrime sgorgarono, ma questa volta fu il volto di Gabriella ad essere ricoperto da quelle goccioline salate. Mentre passava le braccia attorno alle spalle dell’amica e stringeva iniziando a singhiozzare.
“Tay. Scusami, avrei dovuto capire. Avrei dovuto ascoltare. Scusami!”.
Rimasero abbracciate, entrambe contente di aver ritrovato la propria sorella.
Taylor iniziò a singhiozzare e si lasciò andare del tutto a quella magnifica sensazione che è il pianto.
Se prima pensava che fosse una cosa negativa ora si ricredette, certo sarebbe meglio non dover mai piangere per liberarsi da un peso, ma purtroppo nella vita non capitano solo cose belle e quindi è bello piangere per sfogare i propri sentimenti, aprire la porta alle lacrime e fare in modo che cadendo si portino via un po’ di quel dolore, alleviandoci il peso.
Gabriella si separò un po’ e le sorrise asciugandosi le lacrime e ridendo lievemente. Taylor la fissò negli occhi e rise anche lei dolcemente. Di quelle risate che dopo un pianto benevolo ci fanno stare ancora meglio e ci aiutano un po’ con l’umore.
“Taylor Mckessie, in fatto a ragazzi siamo due disastri…”.
Disse Gabriella dolcemente.
“…ci puoi contare sorella! Mai più chiedere aiuto alle amiche se si vuole conquistare un ragazzo…devi essere te stessa e attendere pazientemente altrimenti rischi di ottenere l’effetto contrario…”.
Disse Taylor lievemente con un sorriso.
“Già…”.
Disse Gabriella scoppiando a ridere.
Le due risero strette ancora abbracciate.
“Gemelle…”.
Sospirò Taylor ricordando il periodo in cui Gabriella era arrivata alla East High.
“Gemelle!”.
Ripeté convinta Gabriella.
Quando si separarono Gabriella scoppiò a ridere.
“Cosa c’è?”.
“La tua faccia! Ti è colata la matita!”.
Taylor scoppiò a ridere e fissò Gabriella divertita.
“Anche a te! Ma non volevo dirtelo!”.
Gabriella fece la finta offesa.
“Cosa?!? Volevi mandarmi in giro per la scuola in questo stato?”.
Risero più forte e si abbracciarono di nuovo.
“Andiamo in bagno così ci sistemiamo! Non posso presentarmi a lezione così!”.
Disse Gabriella prendendo a braccetto l’amica e trascinandola verso il bagno.
Quando giunsero lì Gabriella fissò Taylor mentre si ripuliva e le disse.
“Tay…per quanto riguarda Chad…ti aiuterò a riconquistarlo!”.
Taylor si voltò di scatto, poi le sorrise dolcemente, e tristemente.
“È inutile, lui non mi vuole, ma comunque grazie…Chad mi odia…”.
“Taylor, non può odiati se fino a nemmeno cinque giorni fa era innamorato di te!”.
Taylor sorrise fissandosi le mani, ma poi alzò lo sguardo su Gabriella.
“No…non posso accettare…per te sarebbe troppo dura e poi…”.
“Taylor, io l’ho già dimenticato, per me era una stupida cotta, me ne sono accorta solo ora…ma la tua non lo è, me lo sento…anche perché c’è una persona che mi è stata molto vicina in questi giorni…”.
Taylor la fissò intensamente.
“E chi è?”.
Gabriella sorrise teneramente stringendo in mano il fazzoletto che Ryan le aveva prestato quando lei era scoppiata a piangere.
“Ryan Evans…”.
Taylor sgranò gli occhi. Lei sapeva della cotta che lui aveva per lei, ma non ne avrebbe parlato con Gabriella, non voleva intromettersi come aveva già fatto. Il suo stupore si trasformò in un dolcissimo sorriso.
“Spero che tu sia fortunata…”.
“Capiscimi, non è amore, ma sento che qualcosa sta cambiando…mi sono accorta di quanto mi è vicino…”.
“Gabriella, non devi giustificarti…è una cosa tua…e io ti sosterrò sempre, ma questa volta non farò nulla per aiutarti!”.
Disse scoppiando a ridere seguita da Gabriella.
Taylor guardò l’orologio e fisso Gabriella.
“ma tu non hai la lezione di canto fra 5 minuti?”.
Gabriella sobbalzò.
“Oddio! Devo andare!”.
“Tu avviati io finisco di sistemarmi e ti raggiungo in aula…”.
“Ok! Ci vediamo dopo…Ah! Taylor!”.
“Si?”.
“Ti voglio bene sorella…”.
Taylor sorrise e fissò Gabriella negli occhi.
“Si, anche io…”.
Sorrisero entrambe e poi Gabriella uscì lasciandola sola in bagno.
Si controllò allo specchio e poco dopo uscì dal bagno.
Si incamminò per il corridoio con un lieve sorriso.
Le pareti bianche mettevano soggezione, poi tutto quel silenzio e il fatto di essere da sola per il corridoio non aiutava.
Svoltò un angolo e vide poco distante da lei Chad che camminava con la testa bassa, da solo.
Il suo cuore perse un battito, e si fermò a fissare quell’immagine nella sua mente.
Chad dal canto suo continuava a camminare guardando a terra. All’improvviso sul pavimento comparvero due ‘All Stars’ verdi. Percorse il corpo di colei a cui appartenevano quelle scarpe e quando incontrò il suo sguardo capì chi aveva davanti. Il sangue smise di circolare nelle vene e il cuore prese a battere velocissimo.

§*§

Sharpay uscì dal teatro e non appena aprì la porta la voce di Gabriella che cantava si sparse per il corridoio, ma quando le porte si richiusero la voce cessò e lei fu avvolta dal silenzio.
Iniziò a camminare canticchiando lievemente. Quando aveva visto Gabriella sorridente entrare a teatro aveva capito che le sue amiche avevano fatto pace.
Nel corridoio si udiva solo il ticchettio ritmico dei suoi tacchettini.
Si bloccò non appena una mano la prese per il braccio.
Si voltò di scatto con la mano alzata per colpire con uno schiaffo il suo aggressore, ma si ritrovò ad affogare in un mare azzurro.
“B-Bolton?!?”.
Chiese riprendendosi.
“Si…proprio io. Cosa ci fai tutta sola, soletta?”.
Chiese iniziando a girarle attorno come un lupo con la sua preda.
Ma Sharpay Evans non si può definire una preda, bensì un predatore.
“Stavo andando a farmi un giro…e tu Bolton?”.
“Ma…nulla…”.
Disse lui sorridendo divertito.
Aveva rinunciato a Gabriella quando aveva capito i suoi sentimenti per Chad, e poi quando l’aveva vista con Ryan aveva capito che non sarebbe mai nato nulla tra loro due.
Ma ora aveva davanti qualcosa che sembrava molto più appetitoso: una biondina tutto pepe.
Negli ultimi tempi si era reso conto di quanto quella ragazza fosse bella e attraente, e ciò all’inizio la messo in confusione: Gabriella e Sharpay erano due opposti, ma mentre per Gabriella c’era più una attrazione legata al senso di protezione, per Sharpay c’era tutt’altra cosa. Quel fisico angelico, era da contrasto al carattere dannato che vi era racchiuso. Sharpay Evans era la reincarnazione della tentazione. Certo sapeva essere dolce e sensibile, ma quel suo carattere era desiderabile.
Quando molto tempo prima l’aveva baciata sulle labbra, quando erano andati a prendere un gelato, non l’aveva fatto per amore, ma per tentazione: quando se l’era ritrovata davanti, quelle labbra rosee l’avevano tentato e lui aveva ceduto. Ed ora si trovava più o meno nella stessa situazione.
Ma adesso c’era anche qualcos’altro: un peso sullo stomaco e la voglia che quell’incontro durasse più a lungo possibile.


Continua….

Capitolo dedicato a Jud_91 (soprattutto l’ultima parte) ma anche a tutte le mia amiche…
Baci a tutte la vostra
Armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11.11 ***


East High School – Scuola, corridoi.
“Che vuoi Bolton? Devo andare...”.
Troy fissò la ragazza con un sorriso tutt’altro che amichevole, sembrava più un ghigno da dongiovanni.
“Cosa voglio?”.
“Si. Cosa vuoi?”.
Ripeté la ragazza puntando le mani sui fianchi e chinandosi leggermente in avanti con fare canzonatorio. Troy scoppiò a ridere e le si avvicinò di più, le prese il volto con una mano e lo avvicinò al suo.
Le passò velocemente un braccio attorno alla vita mentre continuava a scrutare gli occhi caramellati di lei.
“È così difficile da capire? Eppure a me sembra così semplice…”.
Disse sorridendo furbetto lui a pochi millimetri di distanza dalle labbra di lei.
“Co-cosa?”.
Balbettò Sharpay cercando di scansare il corpo di lui, ma con poca forza, mentre un leggero rossore le imporporava le guance.
“Che voglio te…”.
Sharpay sussultò e vide Troy avvicinarsi per baciarla, ma lei lo spinse via e il magico bacio non avvenne con non poco disappunto di Troy.
“Ma?”.
Inarcò un sopracciglio e la fissò sorpreso lui.
“BASTA PRENDERMI IN GIRO! MI BACI E MI ILLUDI!”.
Urlò una Sharpay furiosa.
“COSA?”.
Urlò lui di rimando infuriato.
“SMETTILA DI PRENDERMI IN GIRO! MI DAI SUI NERVI SEI SOLO UNO STUPIDO BORIOSO PATITO PER IL BASKET! RAZZA DI BABBUINO MAL RIUSCITO!”.
Troy la fissò a bocca aperta mentre Sharpay respirava con il fiatone per quanto aveva urlato.
Il castano la guardò stupefatto, ma poi il suo sguardo divenne irritato.
“AH SI? E TU CHI TI CREDI DI ESSERE? LA REGINA DEL MONDO? BRUTTA OCA VIZIATA!”.
Sharpay si mise una mano davanti alla bocca inorridita.
“Come ti permetti?”.
Sussurrò a denti stretti mentre riduceva gli occhi a due fessure.
“SE IO SONO VIZIATA TU COSA SEI? TI CREDI CHE IL MONDO FEMMINILE TI CADA HAI PIEDI? TUTTE LE RAGAZZE TI SBAVANO DIETRO PER IL TUO APSETTO ESTERIORE, MA NON CREDERE CHE QUANDO SCOPRIRANNO CHE PEZZO DI MERDA SEI TI VERRANO ANCORA DIETRO COME DEI CANI!”.
“MEGLIO CANI CHE TROIE COME TE!”.
“BRUTTO STRONZO DA QUATTRO SOLDI! TI ODIO!”.
Urlò chiudendo gli occhi e stringendo i pugni sui fianchi.
“IO TI ODIO DI PIÙ!”.
 Rispose lui avvicinandosi e puntandosi il dito sul petto ad indicare se stesso.
Seguì un istante si silenzio e all’improvviso Troy urlò.
“HAI TANAT VOLGIA DI BACIARMI QUANTA IO NE HO DI BACIARE TE?”.
Sharpay lo prese per il colletto e lo attirò a se.
“COSA STAI ASPETTANDO UN INVITO???”.
Troy unì le loro labbra in un bacio passionale e la resse tra le proprie braccia. Il bacio si approfondì subito e rimasero a baciarsi per un periodo abbastanza lungo stretti uno nell’abbraccio dell’altro.
Quando si separarono lui rise e le sussurrò a fior di labbra.
“Prima mi hai spinto via…è ovvio che volevo un invito…”.
“Non si può nemmeno cambiare idea?”.
Sussurrò lei ancora sorretta dalle braccia di lui.
“Oh…certo che si può cambiare idea…ne sono felicissimo…ma come mi hai chiamato? ‘Pezzo di merda’?”.
Sharpay rise e rispose.
“E tu? ‘Troia’?”.
“Wow, che complimenti…mi domando cosa fareste se vi amaste …”.
Disse una voce alle loro spalle facendoli sobbalzare e voltare di scatto.
Si voltarono e videro Gabriella sorridendo divertita stretta in un abbraccio di Ryan davanti alla porta di teatro, segno che erano appena usciti e avevano assistito alla scena, compresi gli insulti…
I due sorrisero ed arrossirono lievemente.
Si sistemarono e Troy passò un braccio attorno alla vita di Sharpay.
“Allora…cos’è? È nata una nuova coppia?”.
“Si…io e Sharpay siamo fidanzati…”.
Rispose tranquillamente Troy facendo sobbalzare Sharpay per lo stupore.
“Davvero?”.
Chiese con gli occhi che brillavano.
“Ovvio…basta che non mi insulti più…”.
Disse lui ridendo.
“Sarà molto difficile, infondo sono una ragazza viziata!”.
Disse lei rivolgendo un occhiataccia feroce al suo ragazzo.
Troy rise spaventato.
“Sei l’unica ragazza che mi mette paura! Ma è anche questo che mi attrae…tu sei differente…diversa…unica…speciale…inimitabile…”.
“Si, si abbiamo capito…”.
Lo bloccò Ryan disgustato.
Gabriella e Sharpay scoppiarono a ridere mentre Troy iniziava a rincorrere Ryan con l’intenzione di picchiarlo.

East High School – Contemporaneamente. Corridoi.
Chad abbassò lo sguardo, incontrare i suoi occhi gli faceva male al cuore.
Sentiva gli occhi lucidi ma si voltò per andarsene.
“A-aspetta!”.
Si bloccò di spalle la voce gli era giunta alle orecchie come una lama e direttamente aveva raggiunto il suo cuore riducendolo in pezzi.
“Cosa c’è?”.
Taylor con le lacrime agli occhi notò che la voce di Chad tremava.

Continua…

Vi lascio in sospeso così di nuovo. Chiedo scusa per la volgarità di Troy e Sharpay, ma quei due dovevano insultarsi per rendere la scena più sciocca…XD lo so sono scema, ma che ci volete fare…ringrazio tutti coloro che hanno recensito perché le loro recensioni mi fanno sentire meglio…glazie davvero un bacio a tutti tornerò con il proximo chappy…non so quando! Vabbè ciao!
Vi voglio bene a tutte:
armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12.12 ***


East High School – Corridoi.
“A…aspetta…non andartene…”.
“Per quale motivo dovrei ascoltarti?”.
Chiese tagliente, rapido e spietato il riccio mentre calde lacrime iniziavano a rigare il volto della brunetta.
“Perché voglio spiegarti come stanno davver…”.
“NON VOGLIO ASCOLTARTI! PIANTALA!”.
Urlò il giovane bloccandola mentre continuava a darle le spalle.
Taylor indietreggiò sorpresa mentre altre lacrime le rigavano il volto.
“SEI UNA FALSA!”.
Taylor iniziò a singhiozzare, mentre il ragazzo si voltava verso di lei e la guardava furioso.
 “Stammi lontana e non avvicinarti mai più a me o giuro che non rispondo delle mie azioni…”.
Disse poi voltandosi di nuovo e iniziando a camminare verso le scale.
La ragazza per quanto ferita e triste corse verso il ragazzo e lo afferrò per mano costringendolo a voltarsi.
“No! Non ti lascio andare via così…non mi importa quello che pensi di me! Hai ragione sono un egoista, una falsa, una stronza, una bastarda…ma credimi se ti dico che la cosa più stupida che io abbia mai fatto nella mia vita è stata quella di mentirti…avrei dovuto essere sincera fin dall’inizio…”.
Disse amaramente fissandolo negli occhi in lacrime.
“Che senso aveva cominciare tutto questo? Credi che il tuo sia stato un comportamento corretto perché l’hai fatto per una tua amica, ma voi due avete mai pensato a come mi sarei potuto sentire io dopo il vostro insulso e fastidiosissimo giochetto? Ci avete mai riflettuto? Vi è mai passato per la testa che io sono una persona normale? Che posso soffrire? Pensare? Riflettere? Odiare? Detestare? …Amare…?”.
Taylor lasciò il braccio di lui e lo fissò sorpresa e scioccata, mentre calde lacrime scendevano prepotenti dai suoi occhi nocciola.
“…”.
La fissò negli occhi e si voltò di nuovo verso le scale ma la voce di lei lo bloccò nuovamente all’improvviso.
“È proprio perché sei normale che non riesci a comprendere…”.
“Cosa?”.
Chiese sorpreso lui voltandosi verso di lei e fissandola furioso.
“Non riesci a comprendere la verità e per questo ti arrendi a quello che tutti possono vedere…non vuoi vedere la realtà, nella quale io ti ho ferito, usato, raggirato…e ho fatto si che tu ti innamorassi di me…sei rimasto così sorpreso e ferito da me che adesso rinneghi il tuo amore per me…o meglio, l’hai cancellato…e adesso non esiste più…ma lascia che ti dica un ultima cosa: perché continuare ad insistere, perché continuare a dirti di amarti nonostante il piano sia andato tutto in fumo? Cosa guadagnerei riavendoti, se non fosse vero amore? Mi legherei ad una persona che non amo…per quale motivo?”.
Disse abbassando lo sguardo e fissandosi i piedi distrutta nel cuore e nell’animo da un amore troppo grande e forte persino per lei.
Chad la fissò sorpreso: tutta la rabbia, tutto il rancore erano svaniti, eppure era così difficile dire qualcosa, qualsiasi cosa. Sembrava che la distanza tra i loro cuori fosse diventata così tanta da essersi persi l’uno dall’altra. Un semplice discorso, vero, realistico e schietto l’aveva stravolto accecato dall’ira e dalla delusione di amare senza essere amato l’aveva reso cieco alla semplicità più naturale. Certo, non aveva torto, era lei ad aver sbagliato, ma se fosse stato vero quello che la ragazza aveva cercato di rivelargli fin dall’inizio? Una piccola sensazione si fece largo nel suo cuore trafiggendolo con mille spilli dolorosi.
Fu risvegliato dai propri pensieri quando vide che Taylor gli era distante pochi centimetri.
“Ricominciamo tutto da capo? Senza trucchi, bugie e falsità…ti va?”.
Il ragazzo la fissò negli occhi serio e prese la decisione secondo lui più corretta.
Respirò a fondo e puntò il suo sguardo in quegli occhi lucidi per il pianto e rossi per il bruciore.
“No…”.
Disse semplicemente,e quando lo fece il cuore di Taylor si spezzò definitivamente e nelle suo orecchie rimbombò il suono di un coccio rotto. Le lacrime ripresero a scenderle dagli occhi.
-Perché non capisci che ti amo? Perché? Ti voglio per me…ti voglio come prima…ti voglio mio…solo mio….-
Pensò la ragazza ferita e distrutta.
Si voltò e sentì la testa girarle forte, le gambe tremare e la sua parte interiore che lentamente scivolava in un abisso di dolore.
Fece un passo avanti, poi i passi divennero molti e si ritrovò a correre.
Non fece più di qualche metro che sentì un braccio circondarle la vita e attirarla all’indietro.
Spalancò gli occhi e sentì una mano sulla propria guancia mentre la sua schiena aderiva al petto muscoloso di lui. Un sussurrò caldo e rapido vicino all’orecchio.
“…voglio riprendere da dove ho lasciato…non voglio ricominciare…”.
La stretta si fece più forte sulla sua vita e la ragazza rimase immobile e inerme tra le braccia di lui.
Le lacrime scesero di nuovo, ma questa volta di gioia: un sorriso sereno si dipinse sulle labbra di lei, tra un mare di lacrime mentre lanciava il volto all’indietro e la sua testa si appoggiava sulla spalla di lui che la stringeva con amore.
“Taylor…ti amo…”.
Disse lui facendola voltare.
“Anche io…davvero…”.
Rispose Taylor sorridendo e accarezzandogli una guancia.
Il ragazzo la fissò negli occhi e poi la baciò sulle labbra.
Taylor sorrise mentre lui la baciava e approfondì il bacio, troppo emozionata per aspettare oltre.
Lui ricambiò felice e le disse in un sussurro.
“Mi sei mancata…”.
“Tu di più…”.
Disse lei giocosamente.
Chad rise e la strinse forte appoggiando il mento sull’incavo della spalla di lei e dondolandosi lentamente. Taylor lo abbracciò e lo strinse sorridendo felice.
Taylor girò di poco il volto e inspirò l’odore caramellato della pelle di lui chiudendo gli occhi.
Gli diede una piccolo bacio sul collo e il ragazzo rise rabbrividendo.
“Guarda, guarda! Non ci credo! Chad e Mckessie?”.
“Te ne sei accorto adesso? Io già lo sapevo! Ci avrei scommesso che voi due vi sareste chiariti! Che bello Tay sono felice per te!”.
Le voci di Troy, per primo, e di Sharpay, dopo, li raggiunsero seguite dalle risate di Ryan e Gabriella.
Chad non rivolse nemmeno uno sguardo ai due e fissando negli occhi Taylor, anche lei che li ignorava, le disse dolcemente.
“Dobbiamo per forza rivolgergli la parola?”.
Chiese accennando con il capo ai quattro.
Taylor guardò i suoi amici e dopo una brevissima occhiata si rivolse a Chad e lo fissò negli occhi.
“Naaaaaaaaa!”.
Dissero entrambi per poi baciarsi ignorandoli completamente.
“Ma guardali! Che sfacciati!”.
Disse Sharpay offesa voltandosi falsamente arrabbiata.
“Sfacciati?!? Io avrei usato un’altra parola che però inizia sempre con la s…ed è: STRON…!!!!”.
Fu interrotto da uno schiaffo da parte di Sharpay.
“Non essere volgare! Scimmione!”.
“Scimmione a me?!? Ma come ti permetti?”.
“Mi permetto eccome perché…oh…la nostra prima lite da fidanzati…”.
Disse Sharpay sorridendo intenerita. Troy sorrise e la baciò sulle labbra con dolcezza.
“Ne prevedo mooolte altre…”.
Disse a bassa voce Gabriella a Ryan che rise a crepapelle.
“Ella??? Vuoi che scarichi la mia ira su di te???”.
Chiese Sharpay con un occhiataccia ancora avvinghiata a Troy che le baciava il collo dolcemente.
“Sorellina calmati…”.
Disse Ryan prendendo le difese della sua amata.
“E tu chi sei l’angelo protettore? Piantala Ryan!”.
Rispose acida la biondina al fratello che rispose irritato.
“Senti chi parla ochetta….”.
“Come osi dirle ochetta, sei suo fratello, quindi di conseguenza anche tu sei un pollo!”.
Disse Troy fissando Ryan superiore.
“Sai Troy, Pay aveva ragione: sei uno scimmione!”.
Disse Gabriella facendogli la linguaccia in difesa di Ryan.
Sharpay stava per ribattere quando un urlo li fece tacere tutti e quattro.
“PIANTATELA! VOGLIO BACIARMI IN SANTA PACE! SEMBRA DI VEDERE QUATTRO BABBUINI CHE LITIGANO PER UNA BANANA!”.
Disse Chad separandosi lievemente da Taylor che con le labbra arrossate li fissava sconcertata.
“Amore, ma hai preso il mio esempio quando vi vedevo giocare a basket…”.
Gli disse Taylor dolcemente facendo il labbruccio sporgente.
Chad sorrise teneramente e rivolgendosi agli altri quattro che li guardavano scioccati disse.
“Ok…allora…SEMBRATE UN BRANCO DI OCHE IN CALORE!”.
“Chad, le oche non vanno in calore…”.
Gli bisbigliò all’orecchio Taylor. Chad arrossì e presa per mano si allontanò dicendo.
“Ma chi se ne frega!”.
 Taylor scoppiò a ridere seguita da Troy, Sharpay, Gabriella e Ryan. Chad dopo pochi istanti anche lui rise di se stesso.

Continua….

E così siamo giunti al penultimo chappy…il prossimo è l’ultimo. Ç_ç
Spero che questa ficcy vi sia piaciuta come è piaciuta a me scriverla…è stato bello basarmi un po’ sulle vostre scelte e decisioni, spero di rifare una cosa simile in futuro e perché no? Magari anche un seguito…si vedrà…si vedrà…il prossimo chappy, anticipo già, sarà corto, proprio un chappy di chiusura, un breve epilogo che lascerà spazio a voi lettrici di immaginare il seguito a vostro piacimento…nel prossimo chappy mi direte se volete il seguito o meno, ma nel prossimo, non in questo!XDDD
Ora vi lascio e ringrazio con un bacio enorme tutti coloro che hanno seguito sempre questa ficcy e che mi hanno sostenuta nei momenti difficili. Questo chappy è dedicato a questi ultimi, in particolare a coloro che mi sostengono sempre e cioè:
Sinfony: ti adoro sister, sei un mito! Ti lovvo in eterno! Mi hai aiutato moltissimo nel mio periodaccio e sei riuscita a farmi uscire da una situazione penosa, sei stata il mio unico collegamento alla felicità con ti tuoi incitamenti e incoraggiamenti mi hai dato una luce, una speranza e se ce l’ho fatta è stato tutto merito tuo! Ti chiedo scusa per tutte le e-mail che ti ho fatto scrivere e che ti ho scritto, perdono se ti ho intasato la posta e-mail!!!XDDD Ciao ti adoro!
Jud_91: sono così felice che sei tornata! Mi sei mancata tantissimo, ma la cosa di cui ti ringrazio di più è il fatto che recensisci sempre anche quando ti era proibito trovavo sempre una tua recensione e la cosa mi mandava in paradiso! Sei speciale sorellona! Ti lovvo per sempre e ti adoro! Che bello non vedo l’ora di riprendere le nostre chiacchierate interminabili su msn!!!XDDD Sei dolcissima, e spero che aggiornerai tutte le tue ficcy presto perché le attendo con ansia!!!!! Ciao ti voglio bene, un bacio!
Herm90: Ciao mia maestra!XDDD Questo chappy è dedicato anche a te perché sei simpaticissima e mi dai sempre tanta voglia di scrivere! Le tue ficcy sono straordinarie e sei un esempio da seguire per me! Ti voglio bene! Baci ciao
Tay_: figuriamoci se mi dimentico di te! ^^ La mia piccola! Glazie anche a te! Sei dolcissima, ti preoccupi sempre tanto per me e sei così dolce che mi fai sciogliere! Ti voglio troppo bene tesora!!!!!!! Ciao bacioni

E dopo questo interminabile monologo credo di potermi congedare…XDDD
Spero siate arrivati sani e salvi fino alla fine di questo Chappy! Ditemi che ne pensate e recensite in tantissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...ok?
XD
Vi lascio un bacione la vostra:
armony_93

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13.13 ***


Epilogo

Tutti e sei uscirono fuori all’aperto e trovato un tavolo si sedettero a chiacchierare.
Chad si alzò, mentre gli altri chiacchieravano e prese Taylor per mano la portò un po’ lontano dal gruppo e le sorrise.
“Ti amo…”.
Taylor rise e lo abbracciò stringendolo forte.
“Anche io ti amo…”.
Unirono le loro labbra in un bacio ricco d’amore.
Quando si separarono Taylor prese Chad per mano e lo portò al tavolo con i loro compagni.

Amo-Odio.
Sharpay sorrise e strinse la mano di Troy che ricambiò la stretta per poi baciarle le labbra con passione.
Quell’amore un po’ strano che si regge su un gioco equilibrato di amore e di odio. Due estremi un po’ impossibili da conciliare appunto perché opposti. Eppure quell’amore speciale che nasce da un intesa particolare dove il rapporto è movimentato, ricco di liti e di improvvisi e passionali riappacificamenti. Ma in fondo l’amore non è bello se non è litigarello.

Amore Sensibile.
Ryan circondò le spalle della mora e la strinse a se mentre Gabriella sorrideva divertita. Gli baciò una guancia e il ragazzo rise.
Quell’amore sensibile e delicato che parte molte volte da un amicizia. Un amore che ha volte aiuta a curare le ferite del cuore di un amore diverso, sofferto, finito. Un amore unico e dolce, nella sua semplicità.

Amore Sofferto.
Chad rise ad una battuta di Troy e si voltò verso Taylor che lo guardava sorridendo all’altro capo della tavola. Sorrise e la fissò negli occhi intensamente, sguardo che la ragazza ricambiò pienamente, entrambi con il sorriso sulle labbra.
Amore e sofferenza si mescolano in un turbine di emozioni da cui non si riesce ad uscire. Un amore forte e duraturo solo per il fatto che chi si scontra in questo tipo di amore e ha il coraggio di amare affronta la sofferenza nella sua forma più lieve o più forte finche la sofferenza termina. Ma solo i più forti ce la fanno.

I sei ragazzi si alzarono e si diressero verso il parco. Ryan stringeva la mano di Gabriella e guardava il panorama del parco che si apriva sotto al suo sguardo. Troy poggiava le mani sui fianchi di Sharpay e la baciava passionalmente mentre la ragazza con le braccia gli circondava il collo. Chad con un braccio circondava la vita di Taylor e la teneva stretta a se mentre la ragazza poggiava la testa sulla spalla del riccio e sorrideva ammirando il parco.
“Oddio, siete disgustosi!”.
Disse Ryan disgustato separandosi da Gabriella e distogliendo lo sguardo dalla sorella e dal castano.
La mora rise mentre Troy si separava furioso e fissava il biondo.
“Sharp…se picchio tuo fratello ti arrabbi?”.
Sharpay fissò maligna il fratello che deglutì rumorosamente.
“No…fa pure!”.
Ryan urlò terrorizzato e scese giù dalla collinetta correndo. Troy scattò in avanti e prima di partire all’inseguimento diede uno scalpellotto a Chad che era intento a coccolarsi con Taylor.
Il riccio si voltò infastidito e Troy gli disse iniziando a correre.
“Aiutami a pestare Evans!”.
Chad rise e si voltò verso Taylor.
“Scusami Troy, sono troppo impegnato…”.
Disse sorridendo e baciando Taylor.
La brunetta rise e lo prese per mano facendolo sedere sul prato vicino a lei.
Sharpay e Gabriella litigavano. La mora gridava a Sharpay di far bloccare Troy, la bionda rispondeva che era stato Ryan ad iniziare con commentini sciocchi. Intanto gli altri due, Troy e Ryan, correvano per il parco.
Troy con uno scatto saltò al collo del biondo e rotolarono sul prato per scoppiare a ridere.
Gabriella e Sharpay corsero a vedere come stavano i loro fidanzati mentre Taylor e Chad ridevano come dei pazzi.
Chad fissò i loro amici e sorrise stringendo Taylor al suo fianco e assaporando di nuovo le sue labbra candide.


Fine.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=210775