Le varie forme dell'amore... di armony_93 (/viewuser.php?uid=34815)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2.2 ***
Capitolo 3: *** 3.3 ***
Capitolo 4: *** 4.4 ***
Capitolo 5: *** 5.5 ***
Capitolo 6: *** 6.6 ***
Capitolo 7: *** 7.7 ***
Capitolo 8: *** 8.8 ***
Capitolo 9: *** 9.9 ***
Capitolo 10: *** 10.10 ***
Capitolo 11: *** 11.11 ***
Capitolo 12: *** 12.12 ***
Capitolo 13: *** 13.13 ***
Capitolo 1 *** 1.1 ***
East High School – Termine delle lezioni. Corridoi.
Camminava per il corridoio principale, mentre gli ultimi ragazzi la
sorpassavano chiacchierando amichevolmente verso l’uscita,
felici che quella giornata scolastica fosse finita.
Era una ragazza dalla carnagione scura, occhi cioccolato e capelli di
un castano molto scuro.
Indossava una maglietta gialla a maniche corte e una gonna lunga fino
al ginocchio azzurrina. Sopra alla maglietta indossava una camicia a
maniche corte dello stesso colore della gonna, sbottonata.
Hai piedi portava delle ballerine azzurre a pois gialli. Una fascia
gialla le teneva i capelli indietro, mentre alcune ciocche ribelli le
ricadevano sulla fronte e ai lati del volto.
Era Taylor Mckessie, il genio e presidente del club di chimica della
scuola.
Svoltò un angolo e aprì il suo armadietto.
Ripose i libri all’interno e chiuso si diresse spedita verso
l’aula di chimica.
Appena aprì la porta l’odore forte e penetrante di
alcol etilico la invase. Sospirò e si infilò il
camice appoggiato in un angolo.
Chiuse gli occhi.
Che pace. La scuola era vuota, erano andati tutti a casa, mentre lei
era ancora li, a studiare la sua materia preferita, da sola.
Quella pace fu interrotta dalla porta spalancata
all’improvviso da una ragazza bionda miele.
Quest’ultima indossava una maglietta rosa e una gonna dello
stesso colore, solo leggermente più acceso. Delle mollettine
rosa imperlate da brillantini le tenevano ferme delle ciocche intorno
al volto. Delle scarpe con un tacco non esageratamente alto, di un
fucsia forte, ornavano i suoi piedi, rendendola all’apparenza
ancora più alta. Nonostante i tacchi la ragazza possedeva un
andatura fiera, stabile, sensuale e quindi invidiabile.
Sharpay Evans si diresse felice verso Taylor.
La biondina sorrise e abbracciò con trasporto la moretta,
mentre nell’aula una terza presenza entrava.
Portava dei jeans lunghi, a zampa d’elefante con una cintura
rosa di stoffa. Una maglietta a maniche corte rosa con la scollatura,
non esagerata, a barchetta.
Ai piedi delle ballerine semplici, rosa confetto.
I capelli legati in una coda alta con alcuni ciuffi che le ricadevano
intono al volto incorniciandoglielo.
Quest’ultima prese, come poco prima aveva fatto Taylor, il
camice e se lo mise sorridendo e accennando un saluto alla sua migliore
amica.
“Allora....cosa facciamo di bello?”.
Domandò la vivace biondina alle due amiche che si
preparavano per un esperimento di chimica.
“Noi abbiamo da fare qui…puoi darci una mano se
vuoi!”.
“Io? Rischiare di sporcarmi la maglietta? Ma state
scherzando?”.
“Già Taylor, a ragione Sharp…come puoi
davvero averle chiesto di fare qualche cosa di utile, che comporti un
rischio tale da rovinarsi una maglietta?”.
Disse con sarcasmo Gabriella suscitando le risate della
moretta…
Sharpay le fissò entrambe irritata.
“Certo che come migliori amiche siete proprio
crudeli!”.
Si guardarono tutte e tre negli occhi per poi scoppiare a ridere serene.
Erano legate da un’amicizia forte e duratura.
Che però sarebbe stata destinata a rompersi molto presto.
East High School – Palestra.
Un ragazzo dai capelli biondi era intento a provare qualche nuova finta
sotto canestro.
Era alto, con il fisico modellato del basket negli anni, un viso
scolpito dagli angeli, gli occhi colore del mare, un sorriso smagliante
e sincero.
Troy Bolton era sotto canestro e si preparava a tirare.
Si mosse con uno scatto quando all’improvviso la palla gli
venne rubata dalle mani dal suo migliore amico.
Chad Danforth era un ragazzo alto, capelli castani sparpagliati
dolcemente in testa sotto forma di teneri ed invidiabili riccioli,
sorriso aperto e conquistatore, occhi cioccolato e la pelle colorata in
un eterna abbronzatura.
Entrambi portavano delle casacche rosse e dei pantaloncini dello stesso
colore.
Troy si voltò sorpreso verso l’amico e lo
guardò con sguardo di rimprovero e malizioso, per porgergli
una domanda:
“Allora Chad…già fatto con Annette?
Siete spariti solo da mezz’ora nello
spogliatogli…”.
Chad si voltò rispondendo al sorriso dell’amico.
“Che c’è Bolton? Geloso?”.
“Chi io? Figurati! È solo che quella povera
ragazza è arrivata in questa scuola da nemmeno due settimane
e già…c’hai dato dentro!”.
I due scoppiarono a ridere per poi battersi il cinque.
“Che ci vuoi fare sono fatto così! Devi ammettere
che è davvero bella!!!! E poi non è
colpa mia se mi muoiono dietro…eppure più mi
sforzo e più non ti capisco fratello, voglio dire:
metà della popolazione femminile ti sbava dietro e tu le
rifiuti come se fossero niente…”.
“Che ci vuoi fare Chad, io aspetto ancora la principessa
casta e pura che mi attende in cima alla torre più alta del
castello….però è anche vero che se tu
continui così “casta e pura” non ne
rimane nemmeno una!”.
Concluse Troy con tono di rimprovero verso il suo migliore amico che
rise.
“Andiamo a casa mia fratello?”.
Domando Chad appena smisero di ridere.
“Non lo so Chad, io devo studiare per il compito di chimica
di domani…”.
“Cosa?!? Oddio devo avere qualche cosa nelle orecchie
perché ho sentito una cosa orribile pronunciata dalle tue
labbra: studiare! Da quando in qua tu
“studi”?”.
“Chad non scherzare….devo recuperare quel votaccio
se no i miei mi spellano e altro che mezza popolazione
femminile…le vedo dalla finestra di camera mia la mezza
popolazione femminile, per il resto della mia vita, come il
basket!”.
“No…tuo padre non ti permetterebbe mai di
abbandonare il basket…nemmeno se diventi una capra a
scuola!”.
“Hai ragione, ma dimentichi che c’è una
forza maggiore persino di mio padre, contro la quale nemmeno lui
può fare nulla…”.
Chad guardò interrogativo Troy che sospirò
pesantemente abbassando lo sguardo rassegnato.
“E sarebbe?”.
Domandò Chad incitando Troy a parlare.
“Mia madre…”.
Disse sommessamente Troy.
Nella palestra ci fu un attimo di silenzio, per poi essere rotto dalle
risate del ricciolino.
Troy lo guardò male e con sguardo superiore gli
domandò bloccando immediatamente le risate del giovane.
“E tu invece? Visto che ridi tanto di me, dimmi come va con
la scuola?”.
Chad impallidì all’istante e abbassò lo
sguardo rassegnato…
“È un miracolo se mi ammettono agli esami di fine
anno…e il peggio è che se non recupero i miei mi
vietano il basket per il resto della mia esistenza! Ti rendi conto! Mi
tolgono il basket e se non miglioro anche la macchina!!!!”.
Stavolta toccò al playmaker scoppiare a ridere per
l’espressione dolorosa del suo amico.
“Andiamo “miracolo”, il coach mi attende
fuori da scuola per andare a casa! Vuoi un passaggio?”.
“No grazie torno a piedi l’attesa sarà
più lunga….”.
Troy sorrise abbracciando il ricciolino e donandogli delle pacche di
conforto sulle spalle.
Questo ricambiò e poi i due si separarono, ognuno diretto
verso casa propria chi in macchina, chi a piedi…
Continua…
Allora…cosa
posso dire?
-Bhe innanzitutto
grazie a chi ha recensito l’ultimo chappy di “Il
matrimonio del mio migliore amico…”, siete state
tutte molto dolci e carine con me, per questo vi ringrazio molto! Le
ultime frasi del capitolo sono molto belle e significative, a me sono
molto piaciute, mi hanno aiutato a riflettere e esprimono davvero
(almeno a mio avviso!!^^ ;p) il significato delle parole lieto
fine…un bacione a tutte voi!
-Secondo poi
volevo ringraziare anche chi ha recensito il secondo chappy di
“Hotel…”, siete davvero carine, lo so
che vi ho scioccate con la rivelazione di Monique sul fatto che ha
tradito Corbin, ma tranquille tutto verrà spiegato
più avanti…^^ un bacio anche a voi!
Termino con il
dirvi che questa ficcy ha una traccia davvero molto ampia, nella mia
mente c’è solo uno schizzo della storia che viene
affidata ai vostri commenti e desideri… quindi vi prego di
riferirmi attraverso le recensioni anche cosa voi desiderate che
succeda…questo è solo l’inizio e voi
siete gli autori, è ovvio che nella mia mente ho
già un’idea, ma siccome è molto
generale piccoli suggerimenti o desideri sono benaccetti.
Ah…quasi dimenticavo: nemmeno le coppie sono definite quindi
esprimetemi le vostre preferenze…ciao un bacione a tutte
vostra:
Armony_93
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Capitolo 2 *** 2.2 ***
East
High School – Mattina seguente.
Sharpay Evans camminava sicura nel corridoio popolato dai ragazzi che
si preparavano per le lezioni.
Arrivata al suo armadietto si sorprese di non trovare suo fratello
lì come ogni mattina.
Si guardò attorno cercandolo con lo sguardo ma quello che
riuscì a vedere fu solo la squadra dei Wildcats che si
avvicinava capitanata da Troy Bolton e Chad Danforth, gli individui, a
suo avviso, più irritanti e presuntuosi di tutto il
complesso scolastico.
Arrivati a pochi passi da lei tra una risata e l’altra una
voce leggermente più alta delle altre si distinse:
“Brrr…senti che freddo!”.
Seguita poi da una fragorosa risata.
La biondina al colmo della rabbia con uno scatto si voltò e
afferrò la prima cosa che le capitò sotto mano,
ovvero il polso di Chad, che guarda caso era colui che aveva parlato
poco prima.
Lo strinse e ridusse gli occhi a due fessure.
“Fa meno lo spiritoso Danforth!”.
Disse con un tono di voce che avrebbe convinto qualsiasi essere con un
minimo di buon senso a darsela a gambe, ma non di certo Danforth.
Quest’ultimo non si scompose minimamente e anzi accentuando
il suo sorriso presuntuoso rispose liberandosi con uno strattone
violento dalla stretta della biondina:
“Che c’è Evans non sopporti delle
innocenti battute?”.
La ragazza si impose la calma, ma inutilmente…
“Quello che non sopporto sei tu, non le tue sciocche
battute…che oltretutto farebbero ridere solo dei
babbuini!”.
Chad sorrise ancora di più…litigare con quella
ragazza lo divertiva…
Troy assisteva annoiato all’ennesima lite tra i due che ormai
erano giornaliere.
A lui non era mai stata simpatica quella ragazza e reputava il
comportamento del suo migliore amico un tantino esagerato.
Picchiettò sulla spalla del ricciolino che intanto aveva
risposto con un insulto alla biondina.
Chad si voltò ignorando i commenti sulla sua intelligenza da
parte della ragazza e guardò Troy interrogativo.
“Andiamocene in palestra…mi sto
annoiando!”.
Chad sorrise e con un gesto della mano incitò il resto della
squadra a seguirli in palestra per provare un po’ di schemi
prima di iniziare la lezione.
La squadra scomparve lasciando Sharpay a fissare il vuoto: lei era
noiosa? Bolton si stava annoiando? Ma come si permetteva quel babbuino
con il pallone al posto del cervello di dirle che era noiosa? Non era
mica uno spettacolo per farlo divertire! Era un litigio! Come poteva un
litigio essere divertente?
Fu riportata con i piedi per terra quando sentì una mano
sulla sua spalla.
Si voltò e vide Taylor che la fissava comprensiva e irritata.
“Che idioti! Andiamo in classe, Gabriella ci aspetta
li!”.
La moretta la afferrò per una mano e la trascinò
verso l’aula, ma la Evans si impuntò.
“BASTARDI! QUANTO LI ODIO!!!!! NON LI SOPPORTO!!! BRUTTI
GATTACCI DEL MALAUGURIO!!!!”.
Detto questo si riavviò i capelli con le mani e sorrise allo
sguardo divertito di Taylor.
“Che c’è…era solo un piccolo
sfogo personale!”.
Disse scoppiando a ridere seguita dalla moretta, per poi dirigersi
insieme a quest’ultima in classe tra gli sguardi stupiti dei
ragazzi nel corridoio.
Entrate in classe videro che Gabriella ancora non era arrivata.
Si guardarono interrogative e uscirono di nuovo dalla classe alla
ricerca della loro migliore amica.
Raggiunto il teatro videro che al suo interno c’era solo
Kelsie che provava una canzone nuova.
Le si avvicinarono e le chiesero se sapesse dove si trovava Gabriella.
Questa rispose che l’aveva vista poco prima entrare in
palestra.
Le due si rivolsero uno sguardo stupito e poi si diressero di corsa
verso la palestra.
Passarono per il corridoio degli spogliatogli, per fortuna i ragazzi
erano tutti dentro allo spogliatogli.
Lo sorpassarono di fretta e in silenzio, ma non abbastanza.
“Ehi guarda chi è sceso qui in basso! La Regina di
Ghiaccio! Cosa ci fa qui una come te?”.
La voce di Troy rimbombò per il corridoio seguita dalle
risate provenienti dalla stanza del resto della squadra.
Sharpay si voltò indietro e disse a Taylor.
“Recupera quella pazza di Gabriella e poi ce ne andiamo! Io
penso all’idiota col pallone!”.
Taylor sorrise e si diresse di corsa verso le porte.
Appoggiò una mano sulla porta e fece per spingere quando
prima che lei potesse rendersene conto questa si aprì,
lasciandola appoggiata con la mano nel vuoto.
Priva di equilibrio finì in avanti e cadde al
suolo…un suolo davvero molto morbido
e…muscoloso?…un momento da quando in qua il
pavimento a i pettorali???
Aprì gli occhi e si trovò sdraiata per terra tra
le braccia di Chad che aveva gli occhi chiusi…
Sentì il sangue raggiungerle le guance quando
incontrò lo sguardo del ragazzo altrettanto
sorpreso…
Il ragazzo sorrise, si alzò prendendola tra le braccia per
aiutarla a mettersi in piedi…
Lei rimase immobile tra le braccia del ricciolino anche quando la mise
con i piedi per terra.
Lui le rivolse uno sguardo eloquente e poi le disse con un tono di voce
malizioso:
“Se volevi un abbraccio bastava chiedere! L’avrei
fatto volentieri…”.
Taylor arrossì, ma il suo sguardo si fece imbronciato e con
uno spintone si separò dal suo abbraccio e riacquistata la
calma e il proprio colorito gli rispose con tono autoritario.
“Un abbraccio da una scimmia? No,
grazie…”.
“Ma è possibile che tu e la tua amichetta ci
considerate delle scimmie o dei babbuini?”.
Taylor non potè trattenere un sorriso divertito, lo stesso
sorriso che ornava il volto del giovane.
Sentirono delle risate dal corridoio e poi un rumore sordo, acuto e
penetrante che riecheggiò per tutto il corridoio, e con esso
la fine delle risa.
Entrambi guardarono il corridoio e poi come se dispiaciuti di essere
stati interrotti si fissarono negli occhi.
Chad la prese per un braccio e trascinandola nel corridoio disse in un
sussurro.
“Vieni…”.
Taylor si lasciò trasportare chiedendosi cosa fosse successo.
Svoltarono l’angolo che prima impediva loro di vedere cosa
era accaduto e si trovarono davanti Troy che si teneva una guancia
scioccato, mentre fissava Sharpay nera di rabbia con gli occhi lucidi e
una mano alzata, in segno che quel rumore era stato lo schiaffo che
aveva appena rifilato al capitano dei Wildcats.
Tutto era congelato, immobile.
Negli occhi di Troy un lampo d’ira attraversò quel
mare azzurro, si voltò verso la squadra e sussurrando un
“Troia…”, e sbattendo violentemente la
porta dello spogliatogli si chiuse dentro.
In contemporanea un lacrima scendeva dal viso della biondina, che
voltandosi correva verso l’uscita dagli spogliatogli, diretta
molto probabilmente a teatro.
Taylor e Chad ancora mano nella mano guardavano la scena interrogativi,
senza riuscire a capire cosa fosse successo.
Si voltarono di nuovo e i loro sguardi si incatenarono per una seconda
volta.
Poi riprendendosi si lasciarono le mani e ognuno andò verso
il proprio amico o amica.
Chad entrò nello spogliatogli chiudendosi la porta alle
spalle.
Taylor si diresse verso la palestra e intercettata Gabriella sugli
spalti intenta a leggere un libro, la prese un braccio e trascinandola
verso il teatro le disse.
“Ti spiego tutto mentre andiamo…”.
Continua….
Allora grazie mille a chi ha recensito lo scorso chappy! Davvero mi fa
molto piacere!^^
Poi volevo mandare un bacione anche a chi ha inserito questa ficcy tra
i loro preferiti!!^^
Spero di non deludervi…e mi raccomando lasciatemi pensieri,
desideri e suggerimenti glazie mille…non so ancora bene le
coppie…sono indecisa anche su con chi si deve mettere
Chad!!!!! Troy proprio non lo so…forse Sharpay o forse
Gabriella…ne vedremo delle belle!!!^^ Vi lascio
nel dubbio!!!^^ Ora vi lascio baci, baci a tutte dalla vostra.:
armony_93
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Capitolo 3 *** 3.3 ***
East
High – Stessa mattina. Spogliatogli.
“Ma
si può sapere come ti è saltato in
mente?”.
Troy
abbassò lo sguardo e si mise del ghiaccio su una guancia,
dannazione faceva un male…quella ragazza picchiava forte.
“Spiegamelo
perché non capisco!”.
Chad
camminava su e giù per lo stanzino.
“Troy…scherzare
e prendere in giro sono d’accordo perché io lo
faccio abitualmente, ma non ti sembra di aver esagerato?”.
“Lo
so…me ne sono reso conto quando ho sentito la sua pelle
delicata contro la mia guancia!”.
Chad
lo fissò negli occhi serio e poi scoppiò a ridere.
“Io
in tutti questi anni che prendo in giro le persone e nessuno mi ha
toccato e tu invece ti fai prendere a sberle da una ragazza!”.
Troy
lo fissò male e poi scoppiò a ridere anche
lui…
Poco
dopo riacquistata la tranquillità fissò il
pavimento e premendosi la mano sulla guancia domandò al suo
migliore amico…
“Ma
non capisco perché se l’è presa tanto!
Si insomma…sono stato davvero pesante, ma tu ad esempio, che
scherzi sempre su di lei e non ti ha mai detto nulla, a parte gli
insulti e le offese hai tuoi neuroni…”.
Chad
alzò un sopracciglio e fissò l’amico
con disappunto.
“Grazie
amico…ricordami anche tu che metà della scuola
pensa che io sia privo di neuroni!”.
Disse
con sarcasmo Chad facendo scoppiare a ridere l’amico che gli
diede della pacche sulla spalla.
Poi
un’espressione interrogativa si dipinse sul suo volto e si
voltò verso Chad che era seduto di fianco a lui con i gomiti
appoggiati sulle ginocchia mentre fissava il pavimento con un sorriso
sulle labbra per la battuta di poco prima…
“Ma
tu che ci facevi con Mckessie?”.
Chad
sbiancò e il sorriso scomparve dalle sue labbra.
“…”.
“Eravate
mano nella mano…Chad, devi dirmi qualche cosa?”.
Chad
fissò intensamente il pavimento davanti a se e con un
espressione assorta e pensierosa rispose…
“L’ho
incontrata mentre venivo a vedere dove eravate spariti tu e la squadra
siccome era da dieci minuti che vi aspettavo in
palestra…”.
“E
allora?”.
Chad
si voltò verso il suo migliore amico e incatenò
il suo sguardo al suo e sorrise sereno…
“E
allora niente…Semplicemente abbiamo sentito te e Sharpay che
litigavate e io l’ho afferrata per una mano trascinandola da
voi.”.
“È
tutto?”.
“È
tutto.”.
Troy
si alzò e usci lasciando Chad a fissare il vuoto mentre la
porta dello spogliatogli si chiudeva e lui rimaneva da solo…
Quest’ultimo
sospirò e fissando le proprie mani incrociate davanti al
volto sussurrò più a se stesso che a qualcun
altro...
“È
tutto…o forse no…”.
Si
alzò e imitò suo fratello uscendo dallo
spogliatogli.
East
High – Contemporaneamente a Teatro.
“Ma
dimmi te! È davvero un’idiota! Questa volta ha
davvero esagerato!”.
“Già…non
la passerà liscia molto facilmente! Dobbiamo fargliela
pagare cara!”.
Gabriella,
l’unica che non aveva aperto bocca sull’accaduto,
sorrise comprensiva e accarezzò la guancia di Sharpay che
dopo un’unica lacrima versata davanti a Troy aveva ripreso la
sua grinta e la sua rabbia. Taylor invece era nera di rabbia, dopo che
aveva sentito che quel…quel babbuino l’aveva
insultata l’avrebbe ucciso!
All’improvviso
nella mente le ritornò l’immagine di lei e di Chad
mano nella mano…lui ridendo le aveva detto “Ma
è possibile che tu e la tua amichetta ci considerate delle
scimmie o dei babbuini?”, ed effettivamente aveva
ragione…
Sorrise.
Quel
sorriso non sfuggì a Sharpay che la fissò finche
la moretta non si accorse di essere osservata e si riprese dai suoi
pensieri…
“Tay…tutto
ok? Che cosa c’è da ridere? Ti è venuta
in mente una possibile vendetta?”.
“No…nulla…pensavo…”.
“A
cosa?”.
Domandò
questa volta Gabriella curiosa…
“A
niente…”.
Taylor
sorrise e le fissò con le guance leggermente
arrossate…
“…Davvero!”.
Disse
agli sguardi indagatori delle sue compagne…
Le
due uscirono dirette a lezione e Taylor si guardò in torno e
sussurrò a se stessa…
“A
niente…e a tutto…”.
Uscì
seguendole verso la classe.
East
High – Classe. Ora della Darbus.
Chad
sospirò per l’ennesima volta appoggiando la testa
sul pallone da basket che teneva appoggiato sul banco. Troy
sobbalzò, risvegliandosi da quel torpore che lo stava
portando ad uno stato di sonno perenne, allo scatto
d’entusiasmo della Darbus intenta ad illustrare i significati
di arte e teatro e di quanto queste due forme di espressione
dell’uomo potessero essere simili. Sharpay canticchiava
sommessamente seguita dal fratello che ogni tanto sospirava. Taylor
prendeva appunti anche se ogni due secondi uno sbadiglio si affacciava
sul suo viso costringendola a chiudere gli occhi per non slogarsi una
mascella. Gabriella invece fissava con occhi sognanti le spalle di un
giovane ragazzo poco distante da lei: Chad. Non capiva
perché ma desiderava che lui si voltasse, solo per
incontrare quel bellissimo mare cioccolato. Era andata in palestra la
mattina per vederlo giocare, per vedere lui…solo per
lui…
Sapeva
che era una cotta, ma non voleva sopprimerla…voleva solo
esprimersi ed essere se stessa. Voleva che lui si voltasse e che il suo
sguardo si unisse al suo… voleva tenere una piccola parte di
quel mare per se. Se non poteva avere il suo cuore, voleva avere almeno
un’onda di quel mare.
La
campanella ruppe i suoi pensieri e anche la speranza di incontrare
quello sguardo.
Si
alzò a malincuore mentre con la coda dell’occhio
osservava il ricciolino che si alzava e si stiracchiava. Sorrise.
Chad
sospirò e sbadigliò per la milionesima volta in
un’ora. Diede una pacca a Troy sulla spalla e poi
uscì da solo verso il suo armadietto.
Gabriella
raccolse velocemente le sue cose e lo seguì a debita
distanza, non si fece notare.
Si
nascose dietro ad un’anta di un armadietto lasciato aperto e
lo osservò.
Era
strano non si erano mai parlati invece lei provava qualche cosa per
lui. Una cotta idiota, priva di senso. Eppure era così dolce
immaginare di mettere le mani in quei riccioli così
perfetti.
Chad
dal canto suo aveva una strana sensazione, come se fosse osservato. Si
guardò intorno eppure non vide nulla di sospetto. Chiuse
l’armadietto e si diresse verso la classe.
Il
suo passo era rapido eppure dentro di lui c’era una vocina
che gli diceva di fermarsi e di voltarsi.
Così
fece. All’improvviso si fermò e si
voltò di scatto.
Vide
Gabriella che lo fissava da lontano leggermente sorpresa.
Le
si avvicinò e le disse leggermente imbarazzato, le doveva
essere sembrato pazzo a fermarsi così
all’improvviso, ma non poteva nemmeno dire che si sentiva
osservato.
Così
si mise una mano nei capelli imbarazzato e sorrise cercando di
riacquistare la calma.
“Ciao.”.
“Ciao…cosa
facevi?”.
La
voce di Gabriella era tranquilla ma leggermente divertita.
“Oh…mi
hai visto?”.
“Si…eri
l’unico ragazzo che correva nel corridoio…ma poi
ti sei fermato di scatto cosa è successo? Dimenticato
qualche cosa?”.
Chad
arrossì…dannazione l’aveva visto!
“Si…il
libro…ora vado…ciao!”.
Disse
velocemente e poi si volatilizzò verso la classe da dove
poco prima era uscito.
Gabriella
sorrise mentre lo vide sparire. Si voltò e
sospirò allegra.
Non
sapeva che qualcuno aveva notato da un po’ quelle sue
occhiate dolci e quei sui sospiri d’amore…
Continua…
Allora
cosa ne pensate??? Non scioccatevi di quello che è successo,
questa storia sarà ricca di intrichi…almeno
credo…ovviamente se vi fa piacere, se no la blocco!!!^^
Ditemi che ne pensate…mi raccomando le coppie non sono
ancora decise…andrò avanti a scrivere come mi
capita seguendo solo i vostri consigli e i vostri
suggerimenti…quindi ditemi e riferitemi se vi piace se no,
se vi fa pena, la cancello…basta dirlo (scriverlo!!!)!!!!^^
baci, baci vostra:
armony_93
P.S.
Chiedo scusa a tutte quelle che seguono
“Hotel…” per il ritardo, ma ancora non
ho scritto il chappy seguente…mi sono presa leggermente in
ritardo, ma cercherò di spicciarmi!!!^^ bacini anche a voi.
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Capitolo 4 *** 4.4 ***
East High School –
Mattino. Giorno seguente.
Gabriella
arrivò a scuola ed entrò sorridente.
Salutò le sue
migliori amiche e si sedette al proprio posto.
Si chinò
sulla propria cartella per prendere il materiale per la lezione, ma una
strana sensazione la fece rabbrividire.
Si sentiva osservata
così alzò lo sguardo e incontrò
l’azzurro di due occhi che la scrutavano.
Subito un lieve rossore
comparve sulle guance del giovane Bolton che distolse lo sguardo
imbarazzato.
Gabriella
ridacchiò leggermente era da un po’ che si
accorgeva del suo sguardo su di lei durante le lezioni.
Sorrise mentre
all’improvviso la porta si aprì facendo sobbalzare
la classe.
Sulla soglia Chad
respirava affannosamente segno che aveva corso.
Entrò e
appena fu vicino al suo banco si lasciò andare con un
sospiro.
Si accasciò
sulla sedia mentre Gabriella al suo posto sorrideva serena. La persona
che rendeva le sue giornate limpide e serene era arrivata.
Abbassò lo
sguardo sul quaderno e inorridì quando si accorse di aver
arricchito con cuoricini e il nome del proprio amato la pagina con gli
esercizi assegnati per quella mattina.
“Merda…”.
Sussurrò
prendendo la gomma dall’astuccio.
“Che cosa
c’è? Giornata storta?”.
La voce di Taylor la
fece sobbalzare, e con uno scatto felino chiuse il quaderno, arrossendo
in evidente imbarazzo.
Taylor
ridacchiò vedendo l’amica del colore dei pomodori
maturi.
“Ehm…io…stavo…”.
Balbettò
Gabriella incerta, mentre il rossore aumentava.
“Mi dispiace
deluderti ma ho capito tutto!”.
Gabriella da rossa
passò a bianca come un cencio.
Taylor non
potè più trattenersi scoppiò a ridere
con le lacrime agli occhi attirando su di se l’attenzione di
tutta la classe.
Chad la
guardò dal proprio posto e non capendo perché
ridesse così tanto la fissò stranito. Poi un
lieve sorriso si increspò sulle sue labbra, era
così bella quando rideva…
“Chad? Chad mi
stai ascoltando?”.
“Eh? Cosa?
Chi? Io?”.
Chad si voltò
verso Troy leggermente stordito…
“Si tu! Brutto
idiota! Mi stavi ascoltando?”.
“Si…ovvio…”.
Ci furono alcuni secondi
di silenzio e poi Chad abbassò lo sguardo e
appoggiò la testa sul pallone da basket.
“No…non
ho capito nemmeno una parola…”.
“Non
è che non hai capito…tu non mi hai
ascoltato!”.
Troy gli diede un pugno
su una spalla e poi sorrise seguito da Chad.
Intanto Taylor ripresa
dalla risata si avvicinò a Gabriella e questa irritata le
diede un pugno sulla spalla.
“Sei
spregevole! E cattiva…non è mica colpa mia se mi
sono presa una cotta! Piuttosto un’amica come te dovrebbe
cercare di aiutarmi, invece di ridere di me…”.
Gabriella concluse la
frase con un sorriso maligno, che poi diventò un ghigno
malefico.
“Ti ho
già detto che quando fai così mi metti
paura?”.
Taylor la guardava
mentre la moretta con il sorriso crudele sulle labbra la fissava
intensamente.
“No…ma
siccome mi hai fatto soffrire prendendomi in giro devi fare una cosa
per me…”.
“E
sarebbe?”.
Ora la voce di Taylor
era leggermente preoccupata.
“Devi scoprire
cosa pensa Chad di me! Ma non devi chiederglielo semplicemente, devi
diventare sua amica e poi…bhè poi ti farai dire
cosa prova per me…”.
“Cosa?!? Tu ti
sei ammattita! Io amica di Chad????”.
“Si…ti
prego…fallo per me…”.
Gabriella la
fissò negli occhi mostrando il lato a cui Taylor non sapeva
resistere: gli occhioni dolci, dolci e il labbruccio sporgente da cane
bastonato…
Taylor sbuffò
e abbassò lo sguardo…
“Oh…e
va bene!”.
Disse arrendendosi
mentre si dava mentalmente dell’idiota per non saper
resistere a quegli occhioni.
“Ma come posso
fare per avvicinarlo a me e convincerlo a fidarsi a tal punto da
confidarsi?”.
La domanda che Taylor
aveva posto a Gabriella fece riflettere quest’ultima.
“Mmhhh…vediamo
potresti appassionarti all’unica cosa che ha lui interessa in
questo momento…”.
Disse sorridendo e
rivolgendo uno sguardo a Taylor.
Quest’ultima
fu colta dal panico…
“Non puoi
chiedermi di appassionarmi all’unico sport che odio!!!! Non
puoi chiedermi di appassionarmi al basket!!!!”.
Disse disperata.
“Potevi
pensarci prima di accettare…”.
“Prima?!? Ma
se mi hai praticamente costretta a farlo!!!!!”.
“Lo
so…ma tu hai accettato…mi aiuterai vero? Lo farai
per me, vero?”.
Ecco di nuovo il
labbruccio sporgente e gli occhi enormi…
“D’accordo…si,
lo farò!”.
Concluse sconsolata
Taylor.
Gabriella
saltò al collo di taylor e la strinse forte.
“Grazie
Tay…sei la migliore! Ti adoro! Sei il mio angelo!”.
E iniziò a
tempestarla di baci sulla guancia.
Taylor
scoppiò a ridere e l’abbracciò a sua
volta.
“Posso unirmi
all’abbraccio?”.
Le due si voltarono e
videro Sharpay che sorrideva e teneva le braccia aperte.
“Certo
vieni!”.
Si abbracciarono tutte e
tre.
“Di cosa
parlavate?”.
Domandò
Sharpay mentre si abbracciavano.
Taylor si
voltò e incatenò il suo sguardo a quello di
Gabriella che scosse la testa negativamente.
“Di nulla in
particolare…”.
“Mmhhh…voi
non me la raccontate giusta…ma ve la lascio
passare…”.
Risero tutte e tre per
poi sedersi all’entrata del professore.
East High School
– Termine delle lezioni. Uscita dalla scuola.
Chad salutò
Troy con un cenno della mano e i due si separarono.
Si voltò e si
diresse verso casa.
Ci avrebbe messo di
più senza lo Scuolabus, ma tanto aveva voglia di camminare.
All’improvviso
si sentì picchiettare su una spalla e alzò lo
sguardo.
Poco distante si
ritrovò Taylor Mckessie che lo fissava sorridente.
“Ciao Wildcat!
Come va?”.
Rimase un attimo
imbambolato e la palla gli cadde dalle mani.
Taylor lo
guardò curiosa, lui si chinò per raccogliere la
palla, ma lei lo precedette.
La afferrò e
la strinse sempre sorridendo.
“Tieni…”.
Gliela porse e lui
riuscì a connettere il corpo al cervello e di conseguenza a
far muovere un braccio ed a afferrare la palla.
Si rilassò
improvvisamente e un sorriso nacque sulle sue labbra.
“Grazie…comunque
tutto bene…”.
“Bene…anche
se oggi hai preso quel 4 in chimica…non ti piace proprio
è?”.
“Dove vuoi
arrivare Mckessie?”.
“Cosa
intendi?”.
“Non mi hai
mai parlato in tutta la tua vita e di punto in bianco decidi di
parlarmi…a cosa miri?”.
Taylor lo
fissò negli occhi, non era sorpresa che lui
l’avesse capito, in fondo non era poi così
stupido…
Nonostante questo rimase
tranquilla e rilassata e non smise di sorridere, anche se doveva
ammettere che non era molto finto quel sorriso…
“Scusa…volevo
solo chiacchierare, siccome in tutti questi anni abbiamo fatto sempre
la stesa strada per tornare a casa, ma non ci siamo rivolti mai la
parola…e poi se vuoi che io la smetta, basta
dirlo…davvero. La smetto e torna tutto come
prima…”.
Disse convincendosi che
il piano di Gabriella avesse già fallito prima di iniziare.
“No…non
credo che morirò se parlo con te quindi…non credo
ci siano problemi…”.
Taylor
sobbalzò non se lo aspettava, pensava che lui avrebbe detto
di si, invece le aveva detto che voleva parlare…
Non potè
trattenere un sorriso questa volta sincero.
Iniziarono a camminare
per il vialetto discutendo di quello che oggi era accaduto a scuola,
anche se molto spesso le argomentazioni terminavano con un silenzio
abbastanza intenso, ma poi riprendevano tranquillamente.
Taylor rise ad una
battuta di Chad quando si accorse di essere arrivata a casa.
“Io sono
arrivata.”.
“Tu abiti
qui?”.
Domandò Chad
osservando la casetta, piccola ma bella.
Taylor sorrise e rispose.
“Si…grazie
è stato divertente chiacchierare, no?”.
“Concordo…”.
“Bene allora
ciao.”.
“Ciao.”.
Si voltò ed
entrò salutandolo con lo sguardo.
Si toccò il
petto e impose al proprio cuore di rallentare il battito che era
immediatamente accelerato alla vista del meraviglioso sorriso di lui.
Chad fissava ancora la
porta dove Taylor era sparita.
Sentì una
strana allegria dentro al petto e un po’ di calore.
Sarebbe tornato a piedi
più spesso nella speranza di incontrarla.
Continua…
Grazie mille a chi a
recensito il chappy precedente!!!!^^ dolcissime come sempre!!!!!^^
Uffi…oggi ero
proprio esausta…allora poi un altro enorme bacione a tutte
coloro che hanno recensito i due chappy di Hotel!!!^^ Che bello, vero?
Non è dolce Corbin??? E quando si baciano??? Io mi sono
sciolta mentre scrivevo!!!!Avete visto che comunque C’era un
motivo per il tradimento di Monique…aggiornerò
più in fretta, promesso!!!! Ho già scritto
un’altra ficcy, su High School musical
però…^^
Vabbene ora non
divaghiamo….allora un bacio a tutti e grazie per le
recensioni!!!^^
Baci, baci la vostra
Armony_93
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Capitolo 5 *** 5.5 ***
East
High School. –Una settimana dopo. In classe.
Taylor si sedette e prese il cellulare per poi spegnerlo. Prima ora
avevano la Darbus, era meglio se non faceva rumore. Sentì
una folata lieve di vento e vide delle gambe poco distanti da lei.
Alzò lo sguardo e incontrò quello cioccolato di
Chad.
“Ciao Danforth! Che fai?”.
“Ciao Mckessie. Nulla. Comunque volevo chiederti se avevi
studiato per il compito, io non sono molto preparato….devi
aiutarmi, te lo scongiuro!!!”.
Taylor lo guardò seria e con un tono nella voce di
rimprovero gli rispose.
“Danforth…mi avevi detto che avresti studiato!
No…non ti aiuto!”.
Chad si inginocchiò di fronte a lei e afferrandole una mano
gliela baciò e poi disse supplicandola.
“Ti prego, te lo scongiuro! Se mi aiuti ti sposo!”.
Disse con disinvoltura lui chiudendo gli occhi e supplicando.
Mentre il cuore di Taylor faceva una capriola, e il rossore compariva
sulle sue guance.
“Danforth, ma che diamine vai dicendo?”.
Disse lei guardandosi intorno, niente da fare erano soli.
“Dai Mckessie, fallo per me…”.
“D’accordo, ma adesso rimettiti in piedi e lasciami
la mano!”.
Chad sorrise e esultò.
“Grazie Mckessie!”.
Si voltò e fece per andarsene, quando si girò di
nuovo verso di lei e avvicinandosi appoggiò le mani sul
banco di lei.
Taylor intanto si era abbassata e stava prendendo i libri per la prima
ora di lezione.
“Ehm…Mckessie…”.
“Si…?”.
Rispose distrattamente lei mentre era ancora chinata.
“Ti andrebbe…si bhè
insomma….ti andrebbe di venire a vedermi
all’allenamento…? Si insomma se ti
va…”.
Taylor spalancò gli occhi e alzandosi lentamente
incrociò gli occhi di lui.
Chad tremò leggermente quando si perse nello sguardo di lei.
Lei lo fissava sorpresa, lui allora imbarazzato distolse lo sguardo
mettendosi una mano tra i capelli e arrossì leggermente. Si
separò e iniziò a camminare verso
l’uscita della classe, per togliersi da quella situazione
imbarazzante.
“Non vuoi? Non importa allora, era
solo…”.
Taylor sorrise e lo bloccò.
“Ci vengo con piacere…”.
Chad si voltò raggiante, il rossore e l’imbarazzo
scomparvero lasciando posto ad una serena e spensierata allegria.
“Davvero? Magnifico! Mitico!”.
Disse felice continuando a camminare andando avanti, senza guardare
dove metteva i piedi, infatti poco dopo si ritrovò per terra
con la testa dolorante.
Taylor scattò in piedi non appena sentì il
frastuono dei bachi che si spostavano e vide Chad steso per terra.
Con un balzò lo raggiunse e gli si accostò.
“Danforth! Danforth tutto ok? Ti sei fatto male? Ti sei
ferito?”.
Chad si alzò sui gomiti sorretto da Taylor e si
massaggiò la testa dolorante.
“No…tutto ok…”.
All’improvviso le risate di Taylor riempirono il vuoto della
classe.
Chad la guardò male e si finse arrabbiato.
“Gentile da parte tua ridere delle mie
disgrazie…”.
Taylor continuò a ridere e lo abbracciò.
“Scusami…è che sei stato troppo carino!
Ah! Ah! Ah!”.
Chad rimase immobile mentre Taylor rideva stringendolo.
Ne approfittò di quella posizione. Si sorresse solo su un
gomito mentre con l’altro braccio lentamente le
circondò la vita e la strinse, le risate di Taylor cessarono
piano, piano e si ritrovò stretta nell’abbraccio
di Chad.
Alzò lo sguardo imbarazzata e sorpresa.
Incontrò quello di lui e sentì che Chad venne
percorso da un brivido che la contagiò e si
ritrovò a rabbrividire abbassando lo sguardo. Taylor
arrossì leggermente, ma poi il suo volto fu alzato
lentamente dalla mano di lui che le accarezzò la guancia
dolcemente.
Si fissarono negli occhi seduti per terra, abbracciati e immobili.
Taylor avvicinò il suo volto a quello di lui e Chad fece lo
stesso.
Ridussero la distanza a pochi centimetri e Taylor sentì il
respiro di lui sulle sue labbra, lo stesso valeva per Chad. Il respiro
caldo di entrambi contrastava con il freddo del pavimento.
Quest’ultimo passava il suo sguardo dagli occhi alle labbra
di Taylor. Non poteva resistere.
Entrambi non pensavano a nulla erano persi negli occhi
dell’altro e concentrati dal contatto del proprio corpo con
quello dell’altro.
Poi il suono della campanella li risvegliò e si ripresero da
quel torpore.
Si guardarono negli occhi e poi Chad si alzò facendola
alzare a sua volta.
“Allora…oggi ci vieni?”.
“S…si…”.
Dissero distogliendo lo sguardo l’uno dall’altro.
Gli studenti entrarono nella classe e i due si separarono Taylor si
sedette al suo posto mentre Chad usciva andando ai bagni.
Taylor si sentì bene, per nulla imbarazzata, anzi quasi le
dispiaceva…no, non quasi…le dispiaceva e anche
molto.
Si sedette e si mise a riflettere: non poteva mica andare da sola
all’allenamento…chi avrebbe potuto accompagnarla?
Con chi sarebbe andata?
“Ciao tesora!!!!”.
Alzò lo sguardo di scatto e incontrò quello
nocciola di Sharpay che sorrideva felice.
Un sorriso malefico si dipinse sul volto cioccolato di Taylor.
“Sharpay….”.
La ragazza sorrise ignara del guaio in cui di lì a poco si
sarebbe cacciata.
“Si…?”.
East High School. – Pomeriggio. Dopo le lezioni, palestra
della scuola.
“No! No! Ripetimi perché devo farlo!”.
“E dai Sharpay, devi farlo perché sei una mia
amica e perché sei un’amica di
Gabriella!”.
Sharpay attaccata allo stipite della porta opponeva resistenza a Taylor
che cercava di staccarla tirandola.
“Cosa centra Gabriella adesso? Tu vuoi portarmi con te a
vedere l’allenamento di quattro idioti! Non eri tu quella che
diceva che andare ad un loro allenamento era come andare a vedere un
branco di scimmie che si contendono una banana???”.
Taylor scoppiò a ridere senza però allentare la
stretta e la forza con cui cercava di staccarla dalla porta.
“Si…ma ho cambiato idea e poi credimi Gabriella
centra più di quanto tu possa immaginare!”.
“Ok allora, io ci vengo solo se mi spieghi cosa centra
Gabriella!”.
“Ma…”.
“Niente ma…guarda che non vengo!”.
“Ok…allora Gabriella a una cotta per
Chad…Chad Danforth!”.
“COSA???????”.
All’improvviso Sharpay lasciò lo stipite e Taylor
tirando fu colta alla sprovvista e finirono entrambe per terra.
“Stai scherzando vero???”.
“No…”.
“Ok…e se anche fosse vero perchè tu
devi andare all’allenamento di quei trogloditi?”.
“Perché Gabriella vuole che io diventi amica di
Danforth e che scopra cosa prova lui per lei!”.
Sharpay si rialzò afferrando la mano che taylor le porgeva e
si issò alzandosi.
“E tu ci sei diventata amica?”.
Taylor si ricordò quello che la mattina era successo e
sorrise, anche se un lieve rossore le imporporò le guance.
“…si….credo di esserci
quasi…è da una settimana che torniamo a casa
insieme…a volte siamo usciti….e lui non
è poi così stupido come credevo, anzi
è molto dolce e generoso…per non parlare delle
battute…non sono così brutte sai, anzi fanno
proprio ridere…e ha volte fa lo stupido per farmi
sorridere…è davvero carino e gentile con
me…”.
Alzò lo sguardo e incontrò quello stupefatto di
Sharpay.
“Cosa c’è? Perché mi guardi
così?”.
“Taylor ti stai innamorando di Danforth?”.
Il cuore di Taylor si bloccò per un istante e lei si
sentì morire.
“Ma no! Che vai dicendo?”.
Disse arrossendo vistosamente.
“Non ci posso credere…ti sei innamorata di
Danforth!”.
Sharpay la guardava scioccata e inorridita.
“Sharpay, basta dire cavolate! Non è vero siamo
solo amici! Non c’è nulla! A me lui non piace! Ne
sono sicura!”.
Taylor si sentiva strana, come se stesse mentendo, ma ignorò
quella sensazione e afferrò Sharpay per mano e la
trascinò in palestra.
Appena entrarono un lampo inondò la mente della biondina.
“No! Dimmi che non c’è Bolton! Dimmi che
non c’è, ti prego!”.
“Chi il coach o Troy?”.
“Secondo te…?”.
“Bhè userò poche parole per dirti che
….ci sono entrambi!”.
“Merda! Lo sapevo! Io non voglio vedere quel figlio di
….di una buona donna giocare! Ancora non l’ho
perdonato, e se lo vedo quattro schiaffi glieli do di sicuro!!!! Quindi
meglio se non vengo!”.
“Tu vieni capito! Puoi picchiare chi vuoi ma vieni lo
stesso!”.
“Ma Tay…”.
“Niente ma! E adesso andiamo a salutare
Danforth….e la squadra…”.
Aggiunse scandendo i gradini delle gradinate e sedendosi a quello
più basso.
Taylor cercò Chad con lo sguardo e lo trovò.
Era al centro del campo insieme a tutta la squadra e quando la vide il
suo cuore esultò.
Troy gli passò la palla ma Chad invece di prenderla con le
man la prese in faccia, cadendo all’indietro.
“Due volte in un giorno, è un
record….”.
Disse rialzandosi e massaggiandosi le testa.
“Ehi…tutto ok? Cosa ti ha preso?”.
“Niente…tutto ok…torno
subito…”.
Disse poi dirigendosi verso Taylor e Sharpay.
“Ciao Taylor! Sei venuta! Che bello!”.
Disse appoggiando le braccia sul muretto che divideva gli spalti dal
campo.
Taylor si sporse e sorridendo lo salutò.
“Bhè ti avevo detto che sarei venuta…e
così eccomi qua…”.
Chad sorrise dolcemente e poi la sua attenzione fu catturata dalla
biondina Evans che li fissava stranita.
“Cosa ci fai qui tu?”.
Disse Chad sorpreso.
Taylor prima che lei potesse dire qualche cosa di sbagliato la
anticipò tappandole la bocca.
“Mi ha accompagnata anche perché dopo dobbiamo
andare a fare compere…”.
“Ah…capito…
piuttosto…Mckessie grazie mille per oggi al compito di
chimica…mi hai salvato!”.
Disse incatenando di nuovo il suo sguardo a quello di lei e sorridendo
grato.
Sharpay li fissava scioccata, praticamente lui se la stava mangiando
con gli occhi e lei si stava sciogliendo come un pezzo di burro al
sole, ma nessuno dei due sembrava accorgersi delle emozioni e delle
reazioni dell’altro.
I due soggetti continuavano a fissarsi negli occhi sorridendosi.
Taylor arrossì leggermente e poi rispose
distogliendo lo sguardo.
“Figurati, ma per la prossima volta
studia…”.
“D’accordo…senti tu e
Evans…dopo l’allenamento ci venite con me e Troy a
prendere un gelato?”.
Taylor sorrise e si voltò verso Sharpay, ma appena la
guardò il sorriso le morì su le labbra.
Sharpay era rossa dalla rabbia.
“Nemmeno morta!”.
Disse tirando la borsetta addosso a Chad.
“Ma Sharp…”.
“Già…hai paura di noi?”.
La voce di Troy arrivò come una lama alle orecchie di
Sharpay, che si voltò infuriata.
Appena lo fece le mancò il respiro.
Troy era a petto nudo, un asciugamano legato in vita che lo copriva
fino al ginocchi, con i capelli bagnati e delle goccioline
d’acqua lo decoravano su tutto il corpo.
Una scese dal collo e scivolò lentamente sui pettorali di
lui che la guardava sfidandola solo con lo sguardo, anche se lei adesso
era troppo concentrata a seguire la gocciolina che scomparve sotto
all’asciugamano, per notare lo sguardo provocatorio di lui.
La bocca spalancata, gli occhi sgranati, la gola secca e
l’immobilità della giovane biondina lo fece
scoppiare a ridere.
Lei si riprese e assunse no sguardo corrucciato ed imbarazzato, infatti
le sue guance si erano leggermente imporporate.
“Guarda un po’ chi è uscito dalla tomba:
Bolton!”.
Disse riacquistando la calma.
“Molto simpatica Evans…”.
Taylor e Chad si scambiarono uno sguardo divertito.
“Andiamo a prendere questo gelato allora!”.
Disse Sharpay afferrando taylor per la mano e trascinandola fuori.
“Ci vediamo fra 10 minuti qui fuori!”.
Disse Taylor sorridendo a Troy e a Chad.
I due annuirono e scomparvero a finire di lavarsi e, o vestirsi.
Sharpay lasciò taylor e le disse leggermente.
“Allora….spero che tu sia soddisfatta adesso
andiamo con due idioti a prendere un gelato…”.
Taylor sorrise, ma Sharpay si fece seria e fissandola negli occhi le
disse.
“Taylor…sta attenta a non innamorarti di Danforth,
o combinerai dei casini con Gabriella. Appena ti accorgi di provare
qualche cosa manda a monte il piano di Gabriella e torna a farti i
fatti tuoi, o rischi davvero di rovinare
un’amicizia.”.
Taylor la guardò negli occhi mentre sentiva
l’ansia crescere.
“Ma….io…”.
“Taylor…sappi che io ti sosterrò
sempre, ma tu devi giurarmi che non provi nulla per
Danforth…e che appena proverai qualche cosa per lui ti
distaccherai…”.
“Sharpay…ascoltami…”.
“No…tu scolta me…non voglio essere
cattiva o crudele, non voglio essere così spregevole da
dirti di non innamorarti, ma te lo dico perché se rompi la
tua amicizia con Gabriella, ne soffrirai moltissimo…ne sono
sicura…tu sei così…non lo dai a vedere
e io ho paura che la mia migliore amica possa chiudersi in se stessa e
non voglia più aprirsi nemmeno a me…ti prego
giuramelo…giurami che cercherai di non innamorarti di
lui…”.
Taylor la fissò con le lacrime agli occhi, solo adesso si
rese conto della verità di quelle parole. Anche Sharpay
aveva gli occhi lucidi, segno di quanto le costassero quelle parole.
“Tay…io vorrei che tu potessi amarlo
tranquillamente, ma non succederà…verrai divorata
dal rimorso e ogni volta che lo guarderai negli occhi vedrai la tua
amicizia con Gabriella e ne soffrirai perché sarà
finita… credimi, io non voglio che tu
soffra…”.
Taylor le si avvicinò e la strinse…
“Te lo giuro…”.
Si abbracciarono poi il rumore della porta della palestra le fece
staccare e tutte e due si asciugarono gli occhi alla vista dei due
Wildcats che si avvicinavano…
Continua…
Premetto che le parole che dice Sharpay secondo me sono giuste e vere,
anche se dure e crudeli sono la realtà, ma
c’è un modo per risolvere tutto. Detto questo
grazie mille a chi a recensito lo scorso chappy!!!!! Siamo solo
all’inizio…i miei amori (Chad, Taylor, Sharpay,
Troy e Gabriella) soffriranno molto in questa ficcy e tutti si
troveranno nel luogo sbagliato al momento sbagliato!!!!!XDD
Piccola precisazione: io di solito non amo molto Gabriella, ma devo
ammettere che negli ultimi tempi non è che mi stia molto sul
cavolo, anzi mi piace poter pensare ad un amicizia con Sharpay e
Taylor…il mitico trio…quindi Gabriella mi sta
simpatica…e cercherò di renderla molto generosa e
amabile ai vostri occhi…(Sinfony, mi hai fatto nascere una
vera simpatia per Gabry!!!!XDDD)…secondo poi sono ancora
più allarmata perché sto considerando
l’idea di fare una troyella…O.o…quindi
fatemi sentire le vostre opinioni…per favore!!!!!* me con
occhioni dolcissimi, più del miele *
Glazie mille a tutte!!!! Vi adoro…
Baci, baciotti, bacetti:
armony_93
P.S. grazie mille a chi a recensito ‘Temporale e pioggia
’. Lo so Chad e Taylor sono carini…poi sotto la
pioggia!!!!! Pura chaylor!!!!^^XDD
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Capitolo 6 *** 6.6 ***
East
High School. – Uscita della palestra. Pomeriggio.
“Allora
andiamo?”.
La
voce di Troy si fece sentire e spezzò il silenzio che
aleggiava tra i quattro.
“Si
certo…”.
Rispose
Sharpay incamminandosi a testa alta affiancata da Taylor che la
guardava sorridendo.
Dietro
i due Wildcats si guardavano interrogativi.
Poco
dopo giunsero davanti ad una gelateria.
Le
ragazze si affacciarono per vedere i gusti.
“Io
prendo…bacio!”.
Disse
Sharpay sorridendo soddisfatta della propria scelta.
Subito
il ragazzo dietro al bancone la accontentò e le porse il suo
cono con una pallina di bacio.
Taylor
fissava con occhio critico i vari gusti, quando sentì un
leggero movimento alle sue spalle.
Si
voltò, rimase pietrificata non appena vide che il proprio
volto distava da quello di Chad di pochi millimetri: lui si era sporto
su di lei per riuscire a vedere i gusti, ma lei girandosi per poco non
sfiorò le sue labbra.
Rimasero
a fissarsi negli occhi mantenendo la distanza lieve, quando una voce li
fece voltare di scatto.
“Salve!
Ma guarda chi si trova in giro!”.
Sharpay,
con il cono in mano, e Troy li imitarono voltandosi e videro poco
distante una sorridente Gabriella. Quest’ultima sempre
sorridendo si mise a correre per raggiungerli. Il cuore di uno di loro
quattro accelerò la sua corsa, mentre vedeva Gabriella
avvicinarsi. I boccoli le ondeggiavano intorno al volto ad ogni suo
più piccolo movimento, gli occhi scuri esprimevano
serenità e sulle labbra un dolce sorriso che avrebbe fatto
sciogliere chiunque.
Troy
arrossì non appena la ragazza lo guardò di
sfuggita.
“Ciao
Gabry!”.
“Ciao
sorellina!”.
Dissero
in ordine Sharpay e poi Taylor andandole in contro e abbracciandola
affettuosamente.
“Che
ci fai qui?”.
Domandò
Sharpay assaggiando il suo gelato al bacio e sciogliendosi
dall’abbraccio.
“Io
andavo in biblioteca a restituire un libro…ma
voi?”.
Disse
rivolgendo uno sguardo alle spalle delle due, e incontrando gli occhi
cioccolato di Chad.
Subito
un rossore lieve si impossessò delle sue guance.
“Salve…”.
Disse
rivolta ad entrambi, ma più al ricciolino.
“Ciao!”.
Rispose
questo sorridendo tranquillamente.
“Ciao…”.
La
voce di Troy era quasi inesistente per il tono di voce bassissimo.
“Noi
eravamo uscite insieme ai due Wildcats per un gelato…ti va
di unirti a noi?”.
Domandò
un’ingenua Sharpay ignara della situazione che si stava
creando.
“Perché
no…se per voi va bene ovviamente!”.
Disse
precisando poi verso i due Wildcats che annuirono sorridenti.
“Bene
io allora torno a scegliere…”.
Si
voltò verso il bancone Taylor, quando in mente le
ritornò quello che era accaduto poco prima, lentamente si
voltò e incatenò il suo sguardo a quello di Chad
che infatti la stava fissando, anche lui aveva ricordato.
Lui
sorrise e le si affiancò di nuovo sporgendosi per vedere,
Taylor si voltò in avanti quando sobbalzò.
Abbassò lo sguardo verso la propria mano e vide che era
stretta in quella di Chad, o meglio era lui che avvicinandosi
l’aveva stretta nella sua. Sapeva che doveva scansarsi, ma
non lo fece, anzi arrossì, distolse lo sguardo e senza farsi
vedere da nessuno ricambiò la stretta dolcemente.
Incontrò
di sfuggita il suo sguardo e vide che lui sorrideva felice, lo stesso
sorriso si dipinse sul volto di lei.
Si
voltò davanti e disse rivolta al ragazzo dietro al bancone.
“Io
prendo cioccolato…con panna…”.
“Io
pistacchio, con panna…”.
La
voce di Chad le arrivò molto vicina così come il
suo respiro caldo le sfiorò il collo, facendola rabbrividire.
Il
ragazzo consegnò loro i due gelati e entrambi con dispiacere
sciolsero la stretta della mano e si distanziarono un po’.
Gabriella
si sporse e optò per il lime, senza panna.
Troy
le guardava le spalle sorridendo come un’idiota.
Le
si avvicinò e si sporse anche lui per scegliere.
“Io
lime…”.
“Io
fior di latte…con panna…”.
Gabriella
si voltò verso Troy e sempre sorridendo gli disse.
“Fior
di latte? È il mio gusto preferito dopo il lime!”.
“Davvero?
Bhè a me il lime non piace molto: ha un retrogusto
amaro…”.
“Ma
è proprio per questo che è buono! Non
è stucchevole come sapore…ma il fior di latte
è semplice e delicato…è molto
buono…”.
Concluse
soddisfatta delle proprie osservazioni.
Lui
sorrise dolcemente e stavolta fu il cuore di Gabriella ad accelerare.
“Ragazzi
offro io!”.
La
voce di Chad si fece più alta delle altre e si
avvicinò al bancone con il portafogli tra le mani.
“Quale
è il motivo di questo atto di
generosità?”.
Domandò
Troy con un sorriso divertito.
“Non
lo so…”.
Disse
mentendo lui: in realtà il motivo era alle sue spalle e
sorrideva con in mano il suo gelato al cioccolato e panna.
Tutti
e cinque si diressero verso il parco: le tre ragazze davanti e i due
ragazzi dietro.
Sharpay
passò in testa alla fila, continuando a camminare in avanti
si voltò dando le spalle alla strada e si mise chiacchierare
con Gabriella e Taylor che la guadavano con un sorriso sulle labbra.
I
due Wildcat assistevano alla scenetta sorridendo divertiti.
Ad
un tratto, prima che Taylor e Gabriella potessero avvertirla, Sharpay
sbattè violentemente contro qualcosa o per meglio dire
qualcuno.
Il
gelato le finì sulla scolatura, mentre un uomo contro cui
aveva sbattuto la guardava male e senza dire nulla si
allontanò.
Sharpay
lo guardò allontanarsi rossa dalla rabbia e
iniziò a gridare una serie di insulti. L’uomo di
prima si voltò, ma Troy e gli altri afferrarono Sharpay che
si dimenava come una matta e la trascinarono seduta su una panchina.
Taylor e Gabriella scoppiarono a ridere, Chad prese dei fazzoletti e
Troy con un sorriso da stronzetto si avvicinò e
iniziò a pulirle la scollatura dolcemente.
Sharpay
si azzittì e arrossì fino
all’attaccatura dei capelli imbarazzata.
Troy
la pulì per quanto possibile poi mentre la aiutava ad
alzarsi all’improvviso le afferrò un polso e la
attirò a se.
“Sei
sporca qui…”.
Poggiò
le sue labbra su quelle di lei e poi si separò leccandosi le
labbra.
“Buono
il bacio…ma preferisco il fior di
latte…”.
Disse
lasciandole il polso, raggiungendo gli altri mentre un sorriso
soddisfatto si dipinse sul suo volto.
Sharpay
arrossì ancora di più e convincendosi che era
solo uno sciocco scherzo, una presa in giro da parte del Wildcat si
impose la calma e li raggiunse.
Taylor
fissava Chad che poco distante da lei chiacchierava con Troy e
Gabriella.
Venne
raggiunta da Sharpay.
Si
voltò e la scruto curiosa…
“Cosa
ti è successo? Sei violacea!”.
“Niente!
Assolutamente nulla!”.
Disse
Sharpay a voce abbastanza alta, quasi arrabbiata.
“Se
lo dici tu…”.
Disse
Taylor leccando il suo gelato e decidendo di non domandare
nient’altro alla sua migliore amica adesso
‘leggermente’ agitata.
Si
voltò e si ritrovò Chad a pochi passi che la
fissava sorridendo.
“Posso?”.
Domando
lui e lei lo guardò interrogativa.
Lui
scoppiò a ridere e poi mise la mano su quella di lei con cui
teneva il gelato.
Con
un gesto rapido portò il gelato di Taylor alle labbra e ne
assaggiò un po’.
“Buono!
Il cioccolato è sempre il migliore!”.
Taylor
lo guardava ancora immobile, ma poi sorrise e on uno scattò
afferrò quello che lui teneva in mano.
“Adesso
mi fai assaggiare il tuo!”.
Disse
per poi appoggiare le labbra sul gelato al pistacchio.
Si
leccò le labbra e sorrise.
“Buonissimo!”.
Lui
rise e poi le accarezzò una guancia all’improvviso.
Lei
arrossì immediatamente.
Lui
con il pollice le pulì il lato della bocca.
“Eri
sporca di pistacchio…”.
Poi
titubante e controvoglia tolse la mano dalla guancia di lei.
“Grazie…”.
Disse
abbassando lo sguardo. Lui si voltò e si avvicinò
a Troy.
Lei
si voltò dalla parte opposta per non farsi vedere e si
toccò la guancia dove lui aveva appoggiato la mano, e
sorrise.
Poco
dopo si divisero e prima di andare via Chad si avvicinò a
Taylor.
“Allora
io vado…”.
Disse
lui dolcemente, erano rimasti solo loro due.
“D’accordo…”.
Disse
lei sorridendo.
Chad
annullò la distanza tra i loro corpi e mosse leggermente un
braccio circondandole la vita mentre con l’altro le
sfiorò una guancia.
Le
sorrise e le spostò una ciocca dietro all’orecchio.
Si
fissarono negli occhi e Taylor rimase imbambolata tra le braccia di lui.
Lui
le baciò una guancia dolcemente, poi si separò e
avvicinò le sue labbra all’orecchio di lei
sussurrandole lievemente.
“Ciao
Taylor….è stato bello uscire con
te…”.
Detto
questo sciolse la stretta dalla vita di lei si voltò e corse
via verso casa sua con un sorriso che andava da una parte
all’altra del viso.
Taylor
si sfiorò la guancia e sorrise al settimo cielo.
Aprì
la porta e entrò sospirando gioiosa
Continua…
Vado
di frettissima!!!!!!!! Un bacione a tutti coloro che hanno recensito lo
scorso chappy!!!!
P.S.
non si sa bene cosa Troy vuole davvero, ma credo che sia stato
più un gesto di sfida quello di baciare Sharpay!!!!^^ sono
ancora indecisa sulle coppie uffi….tanti
commentini…please!!!!!!!!!!!
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Capitolo 7 *** 7.7 ***
East
High School – Mattino successivo. Lezione Darbus.
Taylor fissava le spalle del ragazzo di fronte a lei.
Come era possibile che provasse qualcosa per lui?
Si voltò esasperata alla sue destra e vide che Gabriella con
un sorriso gioioso scriveva gli appunti.
Non poteva farlo…non poteva spezzargli il
cuore…sentì le lacrime pungerle gli occhi ma le
ricacciò indietro.
Dannazione! Era un disastro! Si era innamorata del ragazzo che piaceva
alla sua migliore amica…
Rivolse il suo sguardo di nuovo a Chad, era così
bello…
Lui all’improvviso si voltò e le sorrise
dolcemente.
Taylor sobbalzò sul posto e arrossì, per poi
rispondere a quel sorriso.
La campanella suonò liberandoli da quell’ora di
schiavitù.
Tutti si alzarono e uscirono.
Gabriella salutò Taylor.
“Ti aspetto a mensa…”.
“No…non ho molta fame…”.
“D’accordo come vuoi…ma ne sei sicura?
Dovresti mangiare…”.
“No, Gabry grazie lo stesso…”.
“Ok…allora a dopo….”.
“Ciao…”.
Gabriella uscì dalla classe e si diresse verso la mensa.
Taylor sospirò sola nella classe e si sedette sulla sedia
sbuffando.
Mise il volto tra le mani mentre il peso delle lacrime si faceva
più forte…
“Maledizione…”.
“Qualcosa non va?”.
Alzò il volto proprio quando una lacrima le scese.
E incontrò lo sguardo di Chad, che appoggiato alla stipite
della porta la fissava sorridente, ma il sorriso scomparve non appena
vide la lacrima…
Entrò e senza aspettare la risposta le si mise di fianco,
mentre lei si alzava in piedi.
“Ehi…piccola…perché
piangi?”.
Taylor rimase un attimo immobile:
“piccola”…
“Nulla…è tutto
ok…”.
Disse asciugandosi con il dorso della mano la lacrima.
“D’accordo se lo dici tu…”.
Disse lui…
Si guardò intorno e poi con una mano le prese il volto e la
costrinse a guardarlo negli occhi…
“Non sono così scemo…”.
Taylor abbassò lo sguardo mentre altre lacrime iniziavano a
rigarle il volto.
Lui la guardò con un espressione triste: non riusciva a
vederla così…
Improvvisamente le circondò la vita e la strinse a se
forte…
Taylor all’inizio rimase immobile, ma poi chiuse gli occhi e
aggrappandosi alla maglia di lui iniziò a singhiozzare e si
lasciò andare alle lacrime, abbandonata tra le braccia forti
e resistenti di Chad…
Lui la strinse mentre le accarezzava la testa…
“Sfogati…ci sono io qui con te
adesso…ci sono io qui per te…”.
Taylor sobbalzò all’ultima frase mentre lui non
allentava la stretta.
Lo strinse forte…aveva bisogno di lui…sentiva il
bisogno di essere amata da lui…
Chad mentre la stringeva desiderò di starle ancora
più vicino…
Mentre le percorreva la schiena con la mano, le sfiorò il
collo e all’improvviso avvicinò il suo volto a
quello di lei.
Le sfiorò le labbra dolcemente, un breve contatto,
perché poi si separò subito.
Lei sussultò e incatenò il suo sguardo a quello
di lui…
Chad lesse nello sguardo di Taylor molta confusione…
Lei chiuse gli occhi e altre lacrime le rigavano il volto, poi si
alzò sulle punte e unì le sue labbra a quelle di
lui.
Il contatto durò di più questa volta. Chad
approfondì il bacio mentre continuava a stringerla.
Poco dopo si separarono per riprendere fiato.
Nessuno dei due parlò, non c’era bisogno di
parlare…ora c’erano davvero solo loro
due…
Taylor tenne gli occhi chiusi e appoggiò il volto sul petto
di lui…lui la imitò chiudendo gli occhi e
affondò il volto nell’incavo della spalla di
lei…
Rimasero ad abbracciarsi per un tempo che parve
infinito…immobili in piedi ognuno perso
nell’abbraccio dell’altro.
East High School – Contemporaneamente a mensa.
Gabriella guardava pensierosa il piatto che aveva davanti.
Taylor era strana nelle ultime settimane.
Poi il suo comportamento quando le chiedeva cosa pensava Chad di lei
era ancora più strano.
Era sempre schiva e cambiava argomento subito. Quando insieme si
avvicinavano ad una zona dove c’era Chad lei svoltata sempre
prima e si inventata qualche scusa assurda per non
incontrarlo…che avessero litigato e per non farla turbare
non le aveva detto nulla? Che fosse accaduto qualche cosa?
All’improvviso alzò lo sguardo e vide poco lontano
da lei due ragazzi che si baciavano.
Lei era un cheer-leader, mentre lui un giocatore amico di Chad e gli
altri.
Alzò gli occhi al cielo e si voltò.
All’improvviso un idea le trapassò la mente
fulminandola e pietrificandola sul posto.
Lentamente girò il capo e fissò i due che si
baciavano con passione.
Le lacrime le pungevano gli occhi mentre cercava di convincersi che non
era così.
Così si alzò di scatto, voleva avere delle
spiegazioni da lei: che davvero Taylor si fosse innamorata di Chad?
Lasciò tutto e si mise a correre verso l’aula dove
l’aveva lasciata poco prima.
Troy fissò Gabriella che all’improvviso si
alzò e si mise a correre verso le aule.
Non riusciva a capire cosa avesse…così
preoccupato la seguì.
Gabriella giunse davanti all’aula della Darbus e vide che la
porta era chiusa.
Senza riflettere la aprì e per poco non le venne un infarto:
Chad e Taylor erano in piedi abbracciati l’uno
all’altra. Non si accorsero di lei, anzi Taylor si
separò e abbassò lo sguardo, ma Chad sorrise e le
alzò il mento con un dito, per poi unire le labbra a quelle
di lei.
Troy la raggiunse e la vide impalata, ferma sulla soglia
dell’aula della Darbus.
Ma cosa c’era di così sconvolgente?
Due grossi lacrimosi scesero dalle guance della ragazza che non
riusciva a distogliere lo sguardo.
Le si avvicinò, ma lei senza emettere alcun suono prese e
corse via, senza accorgersi minimamente della sua presenza.
Lui ebbe la tentazione di seguirla, ma se era così triste
doveva stare da sola, e poi ancora non aveva capito cosa
l’avesse tanto scioccata.
Si affacciò alla porta e vide Chad e Taylor che i baciavano.
Rimase impalato a fissare i due sulla soglia.
Chad si separò da Taylor, alzò lo sguardo da lei
e incontrò quello di …
Continua…
Casino!!!!!!!!!!!!
Povera Gabry!!!!!!!!!!!ç.ç ma che carini Chad e
Taylor!!!!!!*.*…
Uffi…diamine…cosa accadrà ancora????
Lo scoprirete se mi seguirete!!!XDDD
Ok…la smetto…vi voglio un mare di bene a
tutti…
Vostra:
armony_93
P.S. so che non è una ficcy magnifica, e nemmeno come chappy
è bello, però spero che mi seguirete in
molti!!!!! Vvb recensite in tanti, please…
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Capitolo 8 *** 8.8 ***
East
High School – Stessa mattina.
“Oh…Mio….Dio!”.
Esalò Sharpay fissando Chad e Taylor abbracciati al centro
dell’aula.
Chad la fissò negli occhi sorpreso, mentre Taylor si
accorgeva dell’immobilità del ragazzo.
Si separò da lui lentamente ancora con le guance umide a
alzò lo sguardo.
“Chad, che c’è?”.
Chiese non seguendo lo sguardo di lui che fissava Sharpay imbambolato.
Sharpay lo guardò negli occhi e poi senza dire nulla si
voltò con sguardo indifferente e si recò verso la
mensa.
“Niente Tay…”.
Disse lui abbassando lo sguardo: non gli importava nulla.
Le accarezzò la testa delicatamente e poi le sorrise
dolcemente.
“Taylor…credo di amarti…”.
Taylor sorrise e affondò il volto nel petto di lui.
“Anche io…”.
Lui rise e le sollevò il viso con una mano unendo le loro
labbra.
Gabriella era ripiegata sulla fontana e piangeva come non aveva mai
pianto.
“Non…non posso
crederci…Taylor…”.
Non riusciva a crederci…non poteva
crederci…Taylor: la sua migliore amica, sua sorella,
l’aveva tradita…
Poi la sofferenza di quell’immagine stampata, come un marchio
di fuoco sulla pelle, nella sua memoria, le si stagliava nella mente in
tutta la sua chiarezza: quello non era un semplice bacio, quella non
era una semplice cotta, quello era amore.
Il volto di Chad, l’espressione che era dipinta sul suo
volto, era qualcosa che esprimeva in tutta la semplicità una
gioia inaudita, un sentimento non esprimibile a
parole…qualcosa di inimmaginabile.
E Taylor stretta tra le sue braccia era in lacrime, la sua espressione
era indecifrabile: dolore misto felicità.
Singhiozzò e si passò una mano sul volto.
Che penosa la sua situazione, si sistemò una ciocca dietro
all’orecchio e si guardò riflessa
nell’acqua. L’immagine raffigurava una ragazza con
gli occhi gonfi e arrossati, il mascara colato e calde lacrime che
continuavano a rigarle il volto.
I capelli le incorniciavano il volto e alcune ciocche le ricadevano
prepotenti.
All’improvviso una mano sulla spalla la fece sobbalzare,
alzò il volto di scatto e incontrò quello di Ryan.
“Gabry…cosa è successo?”.
“Oh…Ryan…nulla…mi
è entrato qualcosa nell’occhio!”.
“Si certo e io mi chiamo Josuè! Certo che come
scusa è penosa…”.
Disse suscitando una leggera risata in lei.
“…insomma qualcosa che ti entra
nell’occhio non ti fa singhiozzare…”.
Disse poi alzandole il volto con una mano e incatenando il suo sguardo
a quello di lei.
“Vuoi parlarne?”.
“Ryan…no…davvero adesso non me la sento
molto….”.
Tra i due scese un imbarazzante silenzio carico di tensione e
sofferenza da parte di Gabriella.
“Come vuoi…io allora vado…”.
Disse lui alzandosi e facendo per andarsene.
Ma la voce flebile di lei gli fece fare marcia indietro.
“No, resta…non voglio parlare, ma non voglio
nemmeno stare da sola…resta qui con me…ti
prego…”.
Ryan la guardò in quei suo due pozzi neri che erano i suoi
occhi e si bloccò.
Come era possibile rifiutare una tale richiesta d’aiuto, se
poi a farla era la ragazza per cui hai perso la testa da più
di un anno?
Bhè lui non ci riuscì e le si
avvicinò, abbracciandola e confortandola.
Taylor svoltò l’angolo e sentì una
strana morsa stringerle lo stomaco.
Camminò diretta verso l’aula di chimica ma una
vocina le disse di recarsi a teatro e così fece.
Appena entrò nell’immensa sala si accorse di una
persona seduta sul bordo del palco.
Non fu difficile riconoscerla: Sharpay.
“Ehi!”.
Sharpay si voltò e le sorrise.
“Ehi…”.
Rispose candidamente saltando in piedi.
“Come mai così fiacca?”.
Chiese sarcastica Taylor.
“No…nulla…hai gli occhi rossi, come
mai?”.
Chiese Sharpay per introdurre l’argomento.
Taylor arrossì, doveva dirglielo…
“Io…io mi sono baciata con
Chad…”.
Sharpay abbassò lo sguardo per nulla sorpresa.
“Lo so…”.
Taylor la guardò scioccata.
“Cosa?!?”.
“Ti ho vista scemina….”.
Taylor abbassò lo sguardo e arrossì.
“Avevi ragione…”.
Disse con una punta di amarezza nella voce.
Fu Sharpay a rimanere bloccata imbambolata e dubbiosa.
“Su cosa?”.
Taylor abbassò lo sguardo mentre un sorriso amaro le si
dipingeva sul volto.
“Sul fatto che mi sarei innamorata di Chad…e sul
fatto che mi sarei pentita per Gabriella…su praticamente
tutto…”.
Disse mentre non riusciva ad alzare lo sguardo, si sentiva una
vigliacca.
Sharpay le si avvicinò e la abbracciò.
“È vero avevo ragione su tutto…ma non
posso arrabbiarmi con te…tu non hai fatto
nulla…è impossibile non
innamorarsi…posso solo dirti di cercare di ferire il meno
possibile Gabriella dicendoglielo subito…hai aspettato anche
troppo!”.
“Ma…”.
Provò Taylor separandosi da lei e guardandola con gli occhi
lucidi.
“Verrò con te…ma devi
dirglielo!”.
“Ok…”.
Sorrise Taylor abbracciandola forte.
Quanto si volevano bene, erano come delle sorelle.
Sharpay sorrise e ricambiò la stretta poi si
separò e con un gesto plateale fece un inchino scatenando le
risate di Taylor.
East High School – Qualche ora più tardi. Corridoi.
Taylor camminava per il corridoio.
All’improvviso una mano la fece voltare e sentì
delle labbra calde sulle sue.
Chad si separò lentamente e le sorrise dolcemente.
“Ciao…”.
Disse circondandole la vita e attirandola addosso alla parete.
“Ciao…”.
Rispose lei, non poteva fare a meno di sorridere.
Era troppo bello per essere vero.
Accarezzò una guancia di lui e lo baciò di nuovo.
Continua….
Vado di fretta, devo vedere i Cesaroni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Yuppy!!!!!!!!!! Ok…sono fuori, ma
perdonatemi….ihihihih
Ciao baci, baci
Vvb
Recensite in tanti
Chappy dedicato ad Herm90
e Titty90…vvb
Spero che vi piaccia! Baci a tutti!
|
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Capitolo 9 *** 9.9 ***
East High
School – Corridoi.
Taylor si diresse verso l’uscita.
Poco prima Chad l’aveva preceduta.
Lei era dovuta tornare in classe per prendere il libro di chimica che
aveva lasciato sul banco.
Svoltò l’angolo, e scese le scale.
Si bloccò a metà gradinata e davanti a lei si
ergeva, in fondo alla scalinata, Gabriella che la fissava con uno
sguardo indecifrabile.
Sorrise forzatamente: dov’era Sharpay quando serviva?
Riprese a scendere e la raggiunse.
“Ehi! Dove eri finita Gabry?”.
“Ero andata a farmi un giretto e a prendere un po’
d’aria…e tu Tay? Cosa hai fatto?”.
Chiese con un sorrise forzato Gabriella.
Taylor deglutì, una strana sensazione le attanagliava il
petto.
“Io…io sono stata in aula…”.
Gabriella la fissò negli occhi…
“Sei un po’ strana….”.
Le chiese con falsa preoccupazione…
Pausa…
“…sei sicura di stare bene?”.
Altra pausa…
“Si…si sto bene….”.
Rispose Taylor con decisione…
Una pausa più lunga carica di segreti le divideva
l’una dall’altra…e non si erano mai
sentite così lontane…
“…c’è qualche cosa che devi
dirmi?”.
La voce di Gabriella uscì atona dalle labbra della moretta.
Taylor la fissò negli occhi: si! Si devo dirti di me e di
Chad!
“…no…”.
Gabriella abbassò lo sguardo e sospirò, mentre
gli occhiale diventavano lucidi…
“COME PUOI MENTIRMI??? SEI UNA STUPIDA!!!!!”.
Taylor sospirò, lei sapeva…
Alzò lo sguardo mentre una lacrima le rigava il volto.
“TI HO VISTA!!!!!!! SEI UNA STRONZA!!!! TI ODIO!
PERCHÉ? PERCHÈ L’HAI FATTO?”.
Taylor alzò lo sguardo e lo incatenò a quello di
lei.
“Vuoi davvero sapere il perché? Vuoi davvero
saperlo?”.
“SI! DIMMELO PERCHÈ DA SOLA NON
CAPISCO!!!”.
Taylor sospirò e le disse tranquillamente distogliendo lo
sguardo.
“Perché lo amo…”.
Gabriella sobbalzò mentre le lacrime le rigavano prepotenti
il volto.
“…lo amo…mi sono innamorata di
lui…”.
Gabriella scosse negativamente la testa facendo ondeggiare i capelli
neri con violenza.
“NO! NON È VERO! TU L’HAI FATTO
APPOSTA!”.
“Il tuo piano…quello di diventare amica di Chad
per scoprire cosa prova per te è riuscito…forse
anche troppo…”.
Cominciò Taylor.
Chad, dietro l’angolo ben nascosto, spalancò gli
occhi mentre la palla gli cadeva dalle mani.
Un piano? Taylor…era solo un piano?
Era appena arrivato e aveva sentito taylor pronunciare quella frase.
Non voleva crederci…cioè lui si era fatto
prendere in giro?
Lei l’aveva raggirato per sapere cosa provava per Gabriella?
Gli occhi si inumidirono e strinse i pugni…
Taylor intanto era sul punto di continuare la frase, ma venne bloccata
dalla voce di Chad alle sue spalle.
“Gabriella! Vuoi sapere cosa provo per te?”.
Taylor si pietrificò sul posto, voltò lentamente
il viso e vide Chad in piedi, sul volto un espressione disgustata e le
fissava con uno sguardo serio e deluso.
“…”.
Gabriella lo fissava scioccata, non se lo era aspettato.
Chad rise amaramente poi sospirò.
“Non provo nulla…e nemmeno per una stronza come
te…Taylor…”.
Le lacrime scorsero sulle guance di Taylor.
“As…aspetta…no, cosa hai
capito?”.
“Ho capito tutto…tu mi hai ingannato per fare un
piacere a Gabriella, giusto?”.
Taylor fece un passo avanti, ma Chad arretrò.
“No…cioè si…”.
Chad chiuse gli occhi mentre una lacrima gli rigava il volto.
“…ma all’inizio…adesso
è tutto vero…credimi…Chad io ti
amo…davvero…”.
“Perché dovrei crederti?”.
Chad si voltò e le diede le spalle.
“Perché ti amo…”.
Sussurrò lei accasciandosi a terra mentre vedeva Chad andare
via…
Si coprì il volto e iniziò a piangere a dirotto,
mentre Gabriella la fissava sorpresa…
Continua…
Capitolo brevissimo, ma mi serve per introdurre gli altri…ok
ora vado ciao baci baci! Vvb
A tutte
Armony_93
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Capitolo 10 *** 10.10 ***
East
High School – Quattro giorni dopo.
Taylor
camminava per il corridoio, gli occhi gonfi e arrossati, lo sguardo
basso, l’espressione stravolta in una morsa di dolore, le
braccia incrociate in vita a tenere i libri convulsamente e i capelli
legati in una coda alta. Portava una maglia verde mela, dei jeans neri
e delle ‘All Stars’ verdi, come la maglia, ai
piedi. Sospirò e si avviò verso il proprio
armadietto. Appena giunse vide che Gabriella stava chiacchierando con
Sharpay e Kelsie. Ma quando la videro ammutolirono. Sharpay la
fissò con dispiacere e cercò di avvicinarsi, ma
lei si scostò come ferita e senza alzare lo sguardo si
avviò verso l’aula.
Era
quattro giorni che la scena si ripeteva ogni mattina.
Gabriella
la fissò allontanarsi e il suo cuore subì una
fitta di dolore: era la sua migliore amica, si era innamorata, ma al
cuor non si comanda e lei non l’aveva voluto, era successo e
basta. Oltretutto Chad adesso la riteneva una falsa…e sei
davvero lo amava stava soffrendo tantissimo…
Sentì
una mano sulla propria spalla, si voltò e vide che Sharpay
la fissava con un sorriso triste.
Rispose
a quel sorriso e si voltò verso l’aula dove Taylor
era entrata.
Ma
proprio mentre stava per muovere un passo la voce di Kelsie le giunse
alle orecchie.
“Gabry,
dobbiamo andare a teatro per le prove, vieni?”.
Gabriella
sorrise e continuando a fissare la porta le disse eloquente.
“Mi
dispiace Kelsie, devo andare dalla mia migliore
amica…è più importante.”.
Detto
questo si congedò dalle due e si diresse nell’aula
deserta.
Sharpay
sorrise a Kelsie e le disse sorridendo.
“Ci
parlerò io con la Darbus, è giusto che quelle due
si chiariscano. Andiamo!”.
Kelsie
sorrise e si diresse assieme alla biondina verso il teatro.
§*§
Taylor
fissò il libro di chimica, ferma sulla stessa parola ormai
da dieci minuti buoni.
Il
dolore era troppo forte: perdere l’amore e
l’amicizia in un giorno solo era una sofferenza immane. Chad
la ignorava e non le rivolgeva la parola, quando si vedevano per i
corridoi lui si voltava dalla parte opposta, oppure cambiava strada.
Mentre quando i loro occhi si incontravano lei leggeva in quel mare di
cioccolato una rabbia disarmante.
Sospirò
sonoramente per la ventesima volta.
Per
non parlare di Gabriella poi: non le rivolgeva la parola, quando erano
tutte insieme lei, Sharpay e Gabriella, l’aria era pesante e
tesa e nessuna delle tre proferiva parola. Sharpay non sapeva cosa
fare, glielo leggeva negli occhi caramellati, mentre Gabriella
sospirava, sbuffava, si contorceva le mani e si agitava sulla sedia,
tanto che per tutta quella tensione Taylor non aveva retto e se ne era
andata via dal tavolo a mensa.
Ma
come dare torto ad entrambi? Lei era la causa di quella sciocca
situazione, lei era il motivo di tutto quel caos, lei era la ragione di
tutta quella sofferenza. Le lacrime le salirono agli occhi, ma la sua
forza d’animo e il suo orgoglio impedirono a quelle piccole
gocce salate di sfiorare le sue guance, e forse sarebbe stato meglio
piangere, le sarebbe servito per sfogarsi, ma da quando quattro giorni
prima tutto si era stravolto, lei non aveva più versata una
lacrima, certo gli occhi erano sempre gonfi e arrossati per lo sforzo
di non piangere, ma nemmeno una goccia era scesa sulle sue guance.
La
sua attenzione fu catturata da un piccolo movimento di fronte a lei.
Alzò
lo sguardo e incontrò due occhi scuri, profondi: Gabriella.
Sobbalzò
sul posto, ma poi distolse in fretta lo sguardo e lo puntò
sul libro per evitare di scoppiare.
“Tay…”.
Il
sussurro di Gabriella fu rapido, lieve, sofferente.
Titubante
la brunetta alzò lo sguardo e incontrò di nuovo
quello di lei.
Il
silenzio che seguì fu un silenzio solo di parole, ma
entrambe leggevano negli occhi dell’altra tutto
ciò che c’era da dire. Il silenzio durò
a lungo.
Come
un fiore a primavera, un bocciolo che si apre e diventa rosa, un
sorriso si dipinse sulle labbra della mora, un sorriso che sapeva di
perdono.
Finalmente
quelle lacrime tanto trattenute iniziarono la loro corsa su quelle
guance morbide e delicate come dei petali. Ne scesero molte, tutte
quelle trattenute, finche il sorriso si dipinse anche sulle labbra di
Taylor. Si alzò dal posto e saltò al collo di
Gabriella stringendola forte contro il proprio corpo.
“Scusa.
Scusa. Scusa. Non avrei mai dovuto mentirti, avrei dovuto dirti tutto
fin dall’inizio! Scusa. Scusa. Scusa.”.
Altre
lacrime sgorgarono, ma questa volta fu il volto di Gabriella ad essere
ricoperto da quelle goccioline salate. Mentre passava le braccia
attorno alle spalle dell’amica e stringeva iniziando a
singhiozzare.
“Tay.
Scusami, avrei dovuto capire. Avrei dovuto ascoltare.
Scusami!”.
Rimasero
abbracciate, entrambe contente di aver ritrovato la propria sorella.
Taylor
iniziò a singhiozzare e si lasciò andare del
tutto a quella magnifica sensazione che è il pianto.
Se
prima pensava che fosse una cosa negativa ora si ricredette, certo
sarebbe meglio non dover mai piangere per liberarsi da un peso, ma
purtroppo nella vita non capitano solo cose belle e quindi è
bello piangere per sfogare i propri sentimenti, aprire la porta alle
lacrime e fare in modo che cadendo si portino via un po’ di
quel dolore, alleviandoci il peso.
Gabriella
si separò un po’ e le sorrise asciugandosi le
lacrime e ridendo lievemente. Taylor la fissò negli occhi e
rise anche lei dolcemente. Di quelle risate che dopo un pianto benevolo
ci fanno stare ancora meglio e ci aiutano un po’ con
l’umore.
“Taylor
Mckessie, in fatto a ragazzi siamo due disastri…”.
Disse
Gabriella dolcemente.
“…ci
puoi contare sorella! Mai più chiedere aiuto alle amiche se
si vuole conquistare un ragazzo…devi essere te stessa e
attendere pazientemente altrimenti rischi di ottenere
l’effetto contrario…”.
Disse
Taylor lievemente con un sorriso.
“Già…”.
Disse
Gabriella scoppiando a ridere.
Le
due risero strette ancora abbracciate.
“Gemelle…”.
Sospirò
Taylor ricordando il periodo in cui Gabriella era arrivata alla East
High.
“Gemelle!”.
Ripeté
convinta Gabriella.
Quando
si separarono Gabriella scoppiò a ridere.
“Cosa
c’è?”.
“La
tua faccia! Ti è colata la matita!”.
Taylor
scoppiò a ridere e fissò Gabriella divertita.
“Anche
a te! Ma non volevo dirtelo!”.
Gabriella
fece la finta offesa.
“Cosa?!?
Volevi mandarmi in giro per la scuola in questo stato?”.
Risero
più forte e si abbracciarono di nuovo.
“Andiamo
in bagno così ci sistemiamo! Non posso presentarmi a lezione
così!”.
Disse
Gabriella prendendo a braccetto l’amica e trascinandola verso
il bagno.
Quando
giunsero lì Gabriella fissò Taylor mentre si
ripuliva e le disse.
“Tay…per
quanto riguarda Chad…ti aiuterò a
riconquistarlo!”.
Taylor
si voltò di scatto, poi le sorrise dolcemente, e tristemente.
“È
inutile, lui non mi vuole, ma comunque grazie…Chad mi
odia…”.
“Taylor,
non può odiati se fino a nemmeno cinque giorni fa era
innamorato di te!”.
Taylor
sorrise fissandosi le mani, ma poi alzò lo sguardo su
Gabriella.
“No…non
posso accettare…per te sarebbe troppo dura e
poi…”.
“Taylor,
io l’ho già dimenticato, per me era una stupida
cotta, me ne sono accorta solo ora…ma la tua non lo
è, me lo sento…anche perché
c’è una persona che mi è stata molto
vicina in questi giorni…”.
Taylor
la fissò intensamente.
“E
chi è?”.
Gabriella
sorrise teneramente stringendo in mano il fazzoletto che Ryan le aveva
prestato quando lei era scoppiata a piangere.
“Ryan
Evans…”.
Taylor
sgranò gli occhi. Lei sapeva della cotta che lui aveva per
lei, ma non ne avrebbe parlato con Gabriella, non voleva intromettersi
come aveva già fatto. Il suo stupore si trasformò
in un dolcissimo sorriso.
“Spero
che tu sia fortunata…”.
“Capiscimi,
non è amore, ma sento che qualcosa sta
cambiando…mi sono accorta di quanto mi è
vicino…”.
“Gabriella,
non devi giustificarti…è una cosa
tua…e io ti sosterrò sempre, ma questa volta non
farò nulla per aiutarti!”.
Disse
scoppiando a ridere seguita da Gabriella.
Taylor
guardò l’orologio e fisso Gabriella.
“ma
tu non hai la lezione di canto fra 5 minuti?”.
Gabriella
sobbalzò.
“Oddio!
Devo andare!”.
“Tu
avviati io finisco di sistemarmi e ti raggiungo in
aula…”.
“Ok!
Ci vediamo dopo…Ah! Taylor!”.
“Si?”.
“Ti
voglio bene sorella…”.
Taylor
sorrise e fissò Gabriella negli occhi.
“Si,
anche io…”.
Sorrisero
entrambe e poi Gabriella uscì lasciandola sola in bagno.
Si
controllò allo specchio e poco dopo uscì dal
bagno.
Si
incamminò per il corridoio con un lieve sorriso.
Le
pareti bianche mettevano soggezione, poi tutto quel silenzio e il fatto
di essere da sola per il corridoio non aiutava.
Svoltò
un angolo e vide poco distante da lei Chad che camminava con la testa
bassa, da solo.
Il
suo cuore perse un battito, e si fermò a fissare
quell’immagine nella sua mente.
Chad
dal canto suo continuava a camminare guardando a terra.
All’improvviso sul pavimento comparvero due ‘All
Stars’ verdi. Percorse il corpo di colei a cui appartenevano
quelle scarpe e quando incontrò il suo sguardo
capì chi aveva davanti. Il sangue smise di circolare nelle
vene e il cuore prese a battere velocissimo.
§*§
Sharpay
uscì dal teatro e non appena aprì la porta la
voce di Gabriella che cantava si sparse per il corridoio, ma quando le
porte si richiusero la voce cessò e lei fu avvolta dal
silenzio.
Iniziò
a camminare canticchiando lievemente. Quando aveva visto Gabriella
sorridente entrare a teatro aveva capito che le sue amiche avevano
fatto pace.
Nel
corridoio si udiva solo il ticchettio ritmico dei suoi tacchettini.
Si
bloccò non appena una mano la prese per il braccio.
Si
voltò di scatto con la mano alzata per colpire con uno
schiaffo il suo aggressore, ma si ritrovò ad affogare in un
mare azzurro.
“B-Bolton?!?”.
Chiese
riprendendosi.
“Si…proprio
io. Cosa ci fai tutta sola, soletta?”.
Chiese
iniziando a girarle attorno come un lupo con la sua preda.
Ma
Sharpay Evans non si può definire una preda,
bensì un predatore.
“Stavo
andando a farmi un giro…e tu Bolton?”.
“Ma…nulla…”.
Disse
lui sorridendo divertito.
Aveva
rinunciato a Gabriella quando aveva capito i suoi sentimenti per Chad,
e poi quando l’aveva vista con Ryan aveva capito che non
sarebbe mai nato nulla tra loro due.
Ma
ora aveva davanti qualcosa che sembrava molto più
appetitoso: una biondina tutto pepe.
Negli
ultimi tempi si era reso conto di quanto quella ragazza fosse bella e
attraente, e ciò all’inizio la messo in
confusione: Gabriella e Sharpay erano due opposti, ma mentre per
Gabriella c’era più una attrazione legata al senso
di protezione, per Sharpay c’era tutt’altra cosa.
Quel fisico angelico, era da contrasto al carattere dannato che vi era
racchiuso. Sharpay Evans era la reincarnazione della tentazione. Certo
sapeva essere dolce e sensibile, ma quel suo carattere era desiderabile.
Quando
molto tempo prima l’aveva baciata sulle labbra, quando erano
andati a prendere un gelato, non l’aveva fatto per amore, ma
per tentazione: quando se l’era ritrovata davanti, quelle
labbra rosee l’avevano tentato e lui aveva ceduto. Ed ora si
trovava più o meno nella stessa situazione.
Ma
adesso c’era anche qualcos’altro: un peso sullo
stomaco e la voglia che quell’incontro durasse più
a lungo possibile.
Continua….
Capitolo
dedicato a Jud_91 (soprattutto l’ultima parte) ma anche a
tutte le mia amiche…
Baci
a tutte la vostra
Armony_93
|
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Capitolo 11 *** 11.11 ***
East High School
– Scuola, corridoi.
“Che
vuoi Bolton? Devo andare...”.
Troy
fissò la ragazza con un sorriso tutt’altro che
amichevole, sembrava più un ghigno da dongiovanni.
“Cosa
voglio?”.
“Si.
Cosa vuoi?”.
Ripeté
la ragazza puntando le mani sui fianchi e chinandosi leggermente in
avanti con fare canzonatorio. Troy scoppiò a ridere e le si
avvicinò di più, le prese il volto con una mano e
lo avvicinò al suo.
Le
passò velocemente un braccio attorno alla vita mentre
continuava a scrutare gli occhi caramellati di lei.
“È
così difficile da capire? Eppure a me sembra così
semplice…”.
Disse sorridendo
furbetto lui a pochi millimetri di distanza dalle labbra di lei.
“Co-cosa?”.
Balbettò
Sharpay cercando di scansare il corpo di lui, ma con poca forza, mentre
un leggero rossore le imporporava le guance.
“Che
voglio te…”.
Sharpay
sussultò e vide Troy avvicinarsi per baciarla, ma lei lo
spinse via e il magico bacio non avvenne con non poco disappunto di
Troy.
“Ma?”.
Inarcò
un sopracciglio e la fissò sorpreso lui.
“BASTA
PRENDERMI IN GIRO! MI BACI E MI ILLUDI!”.
Urlò
una Sharpay furiosa.
“COSA?”.
Urlò
lui di rimando infuriato.
“SMETTILA
DI PRENDERMI IN GIRO! MI DAI SUI NERVI SEI SOLO UNO STUPIDO BORIOSO
PATITO PER IL BASKET! RAZZA DI BABBUINO MAL RIUSCITO!”.
Troy la
fissò a bocca aperta mentre Sharpay respirava con il fiatone
per quanto aveva urlato.
Il castano la
guardò stupefatto, ma poi il suo sguardo divenne irritato.
“AH SI?
E TU CHI TI CREDI DI ESSERE? LA REGINA DEL MONDO? BRUTTA OCA
VIZIATA!”.
Sharpay si mise
una mano davanti alla bocca inorridita.
“Come
ti permetti?”.
Sussurrò
a denti stretti mentre riduceva gli occhi a due fessure.
“SE IO
SONO VIZIATA TU COSA SEI? TI CREDI CHE IL MONDO FEMMINILE TI CADA HAI
PIEDI? TUTTE LE RAGAZZE TI SBAVANO DIETRO PER IL TUO APSETTO ESTERIORE,
MA NON CREDERE CHE QUANDO SCOPRIRANNO CHE PEZZO DI MERDA SEI TI VERRANO
ANCORA DIETRO COME DEI CANI!”.
“MEGLIO
CANI CHE TROIE COME TE!”.
“BRUTTO
STRONZO DA QUATTRO SOLDI! TI ODIO!”.
Urlò
chiudendo gli occhi e stringendo i pugni sui fianchi.
“IO TI
ODIO DI PIÙ!”.
Rispose
lui avvicinandosi e puntandosi il dito sul petto ad indicare se stesso.
Seguì
un istante si silenzio e all’improvviso Troy urlò.
“HAI
TANAT VOLGIA DI BACIARMI QUANTA IO NE HO DI BACIARE TE?”.
Sharpay lo prese
per il colletto e lo attirò a se.
“COSA
STAI ASPETTANDO UN INVITO???”.
Troy
unì le loro labbra in un bacio passionale e la resse tra le
proprie braccia. Il bacio si approfondì subito e rimasero a
baciarsi per un periodo abbastanza lungo stretti uno
nell’abbraccio dell’altro.
Quando si
separarono lui rise e le sussurrò a fior di labbra.
“Prima
mi hai spinto via…è ovvio che volevo un
invito…”.
“Non si
può nemmeno cambiare idea?”.
Sussurrò
lei ancora sorretta dalle braccia di lui.
“Oh…certo
che si può cambiare idea…ne sono
felicissimo…ma come mi hai chiamato? ‘Pezzo di
merda’?”.
Sharpay rise e
rispose.
“E tu?
‘Troia’?”.
“Wow,
che complimenti…mi domando cosa fareste se vi amaste
…”.
Disse una voce
alle loro spalle facendoli sobbalzare e voltare di scatto.
Si voltarono e
videro Gabriella sorridendo divertita stretta in un abbraccio di Ryan
davanti alla porta di teatro, segno che erano appena usciti e avevano
assistito alla scena, compresi gli insulti…
I due sorrisero
ed arrossirono lievemente.
Si sistemarono e
Troy passò un braccio attorno alla vita di Sharpay.
“Allora…cos’è?
È nata una nuova coppia?”.
“Si…io
e Sharpay siamo fidanzati…”.
Rispose
tranquillamente Troy facendo sobbalzare Sharpay per lo stupore.
“Davvero?”.
Chiese con gli
occhi che brillavano.
“Ovvio…basta
che non mi insulti più…”.
Disse lui ridendo.
“Sarà
molto difficile, infondo sono una ragazza viziata!”.
Disse lei
rivolgendo un occhiataccia feroce al suo ragazzo.
Troy rise
spaventato.
“Sei
l’unica ragazza che mi mette paura! Ma è anche
questo che mi attrae…tu sei
differente…diversa…unica…speciale…inimitabile…”.
“Si, si
abbiamo capito…”.
Lo
bloccò Ryan disgustato.
Gabriella e
Sharpay scoppiarono a ridere mentre Troy iniziava a rincorrere Ryan con
l’intenzione di picchiarlo.
East High School
– Contemporaneamente. Corridoi.
Chad
abbassò lo sguardo, incontrare i suoi occhi gli faceva male
al cuore.
Sentiva gli occhi
lucidi ma si voltò per andarsene.
“A-aspetta!”.
Si
bloccò di spalle la voce gli era giunta alle orecchie come
una lama e direttamente aveva raggiunto il suo cuore riducendolo in
pezzi.
“Cosa
c’è?”.
Taylor con le
lacrime agli occhi notò che la voce di Chad tremava.
Continua…
Vi lascio in
sospeso così di nuovo. Chiedo scusa per la
volgarità di Troy e Sharpay, ma quei due dovevano insultarsi
per rendere la scena più sciocca…XD lo so sono
scema, ma che ci volete fare…ringrazio tutti coloro che
hanno recensito perché le loro recensioni mi fanno sentire
meglio…glazie davvero un bacio a tutti tornerò
con il proximo chappy…non so quando! Vabbè ciao!
Vi voglio bene a
tutte:
armony_93
|
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Capitolo 12 *** 12.12 ***
East
High School – Corridoi.
“A…aspetta…non
andartene…”.
“Per quale motivo dovrei ascoltarti?”.
Chiese tagliente, rapido e spietato il riccio mentre calde lacrime
iniziavano a rigare il volto della brunetta.
“Perché voglio spiegarti come stanno
davver…”.
“NON VOGLIO ASCOLTARTI! PIANTALA!”.
Urlò il giovane bloccandola mentre continuava a darle le
spalle.
Taylor indietreggiò sorpresa mentre altre lacrime le
rigavano il volto.
“SEI UNA FALSA!”.
Taylor iniziò a singhiozzare, mentre il ragazzo si voltava
verso di lei e la guardava furioso.
“Stammi lontana e non avvicinarti mai
più a me o giuro che non rispondo delle mie
azioni…”.
Disse poi voltandosi di nuovo e iniziando a camminare verso le scale.
La ragazza per quanto ferita e triste corse verso il ragazzo e lo
afferrò per mano costringendolo a voltarsi.
“No! Non ti lascio andare via così…non
mi importa quello che pensi di me! Hai ragione sono un egoista, una
falsa, una stronza, una bastarda…ma credimi se ti dico che
la cosa più stupida che io abbia mai fatto nella mia vita
è stata quella di mentirti…avrei dovuto essere
sincera fin dall’inizio…”.
Disse amaramente fissandolo negli occhi in lacrime.
“Che senso aveva cominciare tutto questo? Credi che il tuo
sia stato un comportamento corretto perché l’hai
fatto per una tua amica, ma voi due avete mai pensato a come mi sarei
potuto sentire io dopo il vostro insulso e fastidiosissimo giochetto?
Ci avete mai riflettuto? Vi è mai passato per la testa che
io sono una persona normale? Che posso soffrire? Pensare? Riflettere?
Odiare? Detestare? …Amare…?”.
Taylor lasciò il braccio di lui e lo fissò
sorpresa e scioccata, mentre calde lacrime scendevano prepotenti dai
suoi occhi nocciola.
“…”.
La fissò negli occhi e si voltò di nuovo verso le
scale ma la voce di lei lo bloccò nuovamente
all’improvviso.
“È proprio perché sei normale che non
riesci a comprendere…”.
“Cosa?”.
Chiese sorpreso lui voltandosi verso di lei e fissandola furioso.
“Non riesci a comprendere la verità e per questo
ti arrendi a quello che tutti possono vedere…non vuoi vedere
la realtà, nella quale io ti ho ferito, usato,
raggirato…e ho fatto si che tu ti innamorassi di
me…sei rimasto così sorpreso e ferito da me che
adesso rinneghi il tuo amore per me…o meglio,
l’hai cancellato…e adesso non esiste
più…ma lascia che ti dica un ultima cosa:
perché continuare ad insistere, perché continuare
a dirti di amarti nonostante il piano sia andato tutto in fumo? Cosa
guadagnerei riavendoti, se non fosse vero amore? Mi legherei ad una
persona che non amo…per quale motivo?”.
Disse abbassando lo sguardo e fissandosi i piedi distrutta nel cuore e
nell’animo da un amore troppo grande e forte persino per lei.
Chad la fissò sorpreso: tutta la rabbia, tutto il rancore
erano svaniti, eppure era così difficile dire qualcosa,
qualsiasi cosa. Sembrava che la distanza tra i loro cuori fosse
diventata così tanta da essersi persi l’uno
dall’altra. Un semplice discorso, vero, realistico e schietto
l’aveva stravolto accecato dall’ira e dalla
delusione di amare senza essere amato l’aveva reso cieco alla
semplicità più naturale. Certo, non aveva torto,
era lei ad aver sbagliato, ma se fosse stato vero quello che la ragazza
aveva cercato di rivelargli fin dall’inizio? Una piccola
sensazione si fece largo nel suo cuore trafiggendolo con mille spilli
dolorosi.
Fu risvegliato dai propri pensieri quando vide che Taylor gli era
distante pochi centimetri.
“Ricominciamo tutto da capo? Senza trucchi, bugie e
falsità…ti va?”.
Il ragazzo la fissò negli occhi serio e prese la decisione
secondo lui più corretta.
Respirò a fondo e puntò il suo sguardo in quegli
occhi lucidi per il pianto e rossi per il bruciore.
“No…”.
Disse semplicemente,e quando lo fece il cuore di Taylor si
spezzò definitivamente e nelle suo orecchie
rimbombò il suono di un coccio rotto. Le lacrime ripresero a
scenderle dagli occhi.
-Perché non capisci che ti amo? Perché? Ti voglio
per me…ti voglio come prima…ti voglio
mio…solo mio….-
Pensò la ragazza ferita e distrutta.
Si voltò e sentì la testa girarle forte, le gambe
tremare e la sua parte interiore che lentamente scivolava in un abisso
di dolore.
Fece un passo avanti, poi i passi divennero molti e si
ritrovò a correre.
Non fece più di qualche metro che sentì un
braccio circondarle la vita e attirarla all’indietro.
Spalancò gli occhi e sentì una mano sulla propria
guancia mentre la sua schiena aderiva al petto muscoloso di lui. Un
sussurrò caldo e rapido vicino all’orecchio.
“…voglio riprendere da dove ho
lasciato…non voglio ricominciare…”.
La stretta si fece più forte sulla sua vita e la ragazza
rimase immobile e inerme tra le braccia di lui.
Le lacrime scesero di nuovo, ma questa volta di gioia: un sorriso
sereno si dipinse sulle labbra di lei, tra un mare di lacrime mentre
lanciava il volto all’indietro e la sua testa si appoggiava
sulla spalla di lui che la stringeva con amore.
“Taylor…ti amo…”.
Disse lui facendola voltare.
“Anche io…davvero…”.
Rispose Taylor sorridendo e accarezzandogli una guancia.
Il ragazzo la fissò negli occhi e poi la baciò
sulle labbra.
Taylor sorrise mentre lui la baciava e approfondì il bacio,
troppo emozionata per aspettare oltre.
Lui ricambiò felice e le disse in un sussurro.
“Mi sei mancata…”.
“Tu di più…”.
Disse lei giocosamente.
Chad rise e la strinse forte appoggiando il mento sull’incavo
della spalla di lei e dondolandosi lentamente. Taylor lo
abbracciò e lo strinse sorridendo felice.
Taylor girò di poco il volto e inspirò
l’odore caramellato della pelle di lui chiudendo gli occhi.
Gli diede una piccolo bacio sul collo e il ragazzo rise rabbrividendo.
“Guarda, guarda! Non ci credo! Chad e Mckessie?”.
“Te ne sei accorto adesso? Io già lo sapevo! Ci
avrei scommesso che voi due vi sareste chiariti! Che bello Tay sono
felice per te!”.
Le voci di Troy, per primo, e di Sharpay, dopo, li raggiunsero seguite
dalle risate di Ryan e Gabriella.
Chad non rivolse nemmeno uno sguardo ai due e fissando negli occhi
Taylor, anche lei che li ignorava, le disse dolcemente.
“Dobbiamo per forza rivolgergli la parola?”.
Chiese accennando con il capo ai quattro.
Taylor guardò i suoi amici e dopo una brevissima occhiata si
rivolse a Chad e lo fissò negli occhi.
“Naaaaaaaaa!”.
Dissero entrambi per poi baciarsi ignorandoli completamente.
“Ma guardali! Che sfacciati!”.
Disse Sharpay offesa voltandosi falsamente arrabbiata.
“Sfacciati?!? Io avrei usato un’altra parola che
però inizia sempre con la s…ed è:
STRON…!!!!”.
Fu interrotto da uno schiaffo da parte di Sharpay.
“Non essere volgare! Scimmione!”.
“Scimmione a me?!? Ma come ti permetti?”.
“Mi permetto eccome
perché…oh…la nostra prima lite da
fidanzati…”.
Disse Sharpay sorridendo intenerita. Troy sorrise e la baciò
sulle labbra con dolcezza.
“Ne prevedo mooolte altre…”.
Disse a bassa voce Gabriella a Ryan che rise a crepapelle.
“Ella??? Vuoi che scarichi la mia ira su di te???”.
Chiese Sharpay con un occhiataccia ancora avvinghiata a Troy che le
baciava il collo dolcemente.
“Sorellina calmati…”.
Disse Ryan prendendo le difese della sua amata.
“E tu chi sei l’angelo protettore? Piantala
Ryan!”.
Rispose acida la biondina al fratello che rispose irritato.
“Senti chi parla ochetta….”.
“Come osi dirle ochetta, sei suo fratello, quindi di
conseguenza anche tu sei un pollo!”.
Disse Troy fissando Ryan superiore.
“Sai Troy, Pay aveva ragione: sei uno scimmione!”.
Disse Gabriella facendogli la linguaccia in difesa di Ryan.
Sharpay stava per ribattere quando un urlo li fece tacere tutti e
quattro.
“PIANTATELA! VOGLIO BACIARMI IN SANTA PACE! SEMBRA DI VEDERE
QUATTRO BABBUINI CHE LITIGANO PER UNA BANANA!”.
Disse Chad separandosi lievemente da Taylor che con le labbra arrossate
li fissava sconcertata.
“Amore, ma hai preso il mio esempio quando vi vedevo giocare
a basket…”.
Gli disse Taylor dolcemente facendo il labbruccio sporgente.
Chad sorrise teneramente e rivolgendosi agli altri quattro che li
guardavano scioccati disse.
“Ok…allora…SEMBRATE UN BRANCO DI OCHE
IN CALORE!”.
“Chad, le oche non vanno in calore…”.
Gli bisbigliò all’orecchio Taylor. Chad
arrossì e presa per mano si allontanò dicendo.
“Ma chi se ne frega!”.
Taylor scoppiò a ridere seguita da Troy, Sharpay,
Gabriella e Ryan. Chad dopo pochi istanti anche lui rise di se stesso.
Continua….
E così siamo giunti al penultimo chappy…il
prossimo è l’ultimo. Ç_ç
Spero che questa ficcy vi sia piaciuta come è piaciuta a me
scriverla…è stato bello basarmi un po’
sulle vostre scelte e decisioni, spero di rifare una cosa simile in
futuro e perché no? Magari anche un seguito…si
vedrà…si vedrà…il prossimo
chappy, anticipo già, sarà corto, proprio un
chappy di chiusura, un breve epilogo che lascerà spazio a
voi lettrici di immaginare il seguito a vostro
piacimento…nel prossimo chappy mi direte se volete il
seguito o meno, ma nel prossimo, non in questo!XDDD
Ora vi lascio e ringrazio con un bacio enorme tutti coloro che hanno
seguito sempre questa ficcy e che mi hanno sostenuta nei momenti
difficili. Questo chappy è dedicato a questi ultimi, in
particolare a coloro che mi sostengono sempre e cioè:
Sinfony: ti
adoro sister, sei un mito! Ti lovvo in eterno! Mi hai aiutato
moltissimo nel mio periodaccio e sei riuscita a farmi uscire da una
situazione penosa, sei stata il mio unico collegamento alla
felicità con ti tuoi incitamenti e incoraggiamenti mi hai
dato una luce, una speranza e se ce l’ho fatta è
stato tutto merito tuo! Ti chiedo scusa per tutte le e-mail che ti ho
fatto scrivere e che ti ho scritto, perdono se ti ho intasato la posta
e-mail!!!XDDD Ciao ti adoro!
Jud_91: sono
così felice che sei tornata! Mi sei mancata tantissimo, ma
la cosa di cui ti ringrazio di più è il fatto che
recensisci sempre anche quando ti era proibito trovavo sempre una tua
recensione e la cosa mi mandava in paradiso! Sei speciale sorellona! Ti
lovvo per sempre e ti adoro! Che bello non vedo l’ora di
riprendere le nostre chiacchierate interminabili su msn!!!XDDD Sei
dolcissima, e spero che aggiornerai tutte le tue ficcy presto
perché le attendo con ansia!!!!! Ciao ti voglio bene, un
bacio!
Herm90: Ciao
mia maestra!XDDD Questo chappy è dedicato anche a te
perché sei simpaticissima e mi dai sempre tanta voglia di
scrivere! Le tue ficcy sono straordinarie e sei un esempio da seguire
per me! Ti voglio bene! Baci ciao
Tay_: figuriamoci
se mi dimentico di te! ^^ La mia piccola! Glazie anche a te! Sei
dolcissima, ti preoccupi sempre tanto per me e sei così
dolce che mi fai sciogliere! Ti voglio troppo bene tesora!!!!!!! Ciao
bacioni
E dopo questo interminabile monologo credo di potermi
congedare…XDDD
Spero siate arrivati sani e salvi fino alla fine di questo Chappy!
Ditemi che ne pensate e recensite in
tantissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...ok?
XD
Vi lascio un bacione la vostra:
armony_93
|
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Capitolo 13 *** 13.13 ***
Epilogo
Tutti e sei uscirono fuori all’aperto e trovato un tavolo si
sedettero a chiacchierare.
Chad si alzò, mentre gli altri chiacchieravano e prese
Taylor per mano la portò un po’ lontano dal gruppo
e le sorrise.
“Ti amo…”.
Taylor rise e lo abbracciò stringendolo forte.
“Anche io ti amo…”.
Unirono le loro labbra in un bacio ricco d’amore.
Quando si separarono Taylor prese Chad per mano e lo portò
al tavolo con i loro compagni.
Amo-Odio.
Sharpay sorrise e strinse la mano di Troy che ricambiò la
stretta per poi baciarle le labbra con passione.
Quell’amore
un po’ strano che si regge su un gioco equilibrato di amore e
di odio. Due estremi un po’ impossibili da conciliare appunto
perché opposti. Eppure quell’amore speciale che
nasce da un intesa particolare dove il rapporto è
movimentato, ricco di liti e di improvvisi e passionali
riappacificamenti. Ma in fondo l’amore non è bello
se non è litigarello.
Amore
Sensibile.
Ryan circondò le spalle della mora e la strinse a se mentre
Gabriella sorrideva divertita. Gli baciò una guancia e il
ragazzo rise.
Quell’amore
sensibile e delicato che parte molte volte da un amicizia. Un amore che
ha volte aiuta a curare le ferite del cuore di un amore diverso,
sofferto, finito. Un amore unico e dolce, nella sua
semplicità.
Amore
Sofferto.
Chad rise ad una battuta di Troy e si voltò verso Taylor che
lo guardava sorridendo all’altro capo della tavola. Sorrise e
la fissò negli occhi intensamente, sguardo che la ragazza
ricambiò pienamente, entrambi con il sorriso sulle labbra.
Amore e sofferenza si
mescolano in un turbine di emozioni da cui non si riesce ad uscire. Un
amore forte e duraturo solo per il fatto che chi si scontra in questo
tipo di amore e ha il coraggio di amare affronta la sofferenza nella
sua forma più lieve o più forte finche la
sofferenza termina. Ma solo i più forti ce la fanno.
I sei ragazzi si alzarono e si diressero verso il parco. Ryan stringeva
la mano di Gabriella e guardava il panorama del parco che si apriva
sotto al suo sguardo. Troy poggiava le mani sui fianchi di Sharpay e la
baciava passionalmente mentre la ragazza con le braccia gli circondava
il collo. Chad con un braccio circondava la vita di Taylor e la teneva
stretta a se mentre la ragazza poggiava la testa sulla spalla del
riccio e sorrideva ammirando il parco.
“Oddio, siete disgustosi!”.
Disse Ryan disgustato separandosi da Gabriella e distogliendo lo
sguardo dalla sorella e dal castano.
La mora rise mentre Troy si separava furioso e fissava il biondo.
“Sharp…se picchio tuo fratello ti
arrabbi?”.
Sharpay fissò maligna il fratello che deglutì
rumorosamente.
“No…fa pure!”.
Ryan urlò terrorizzato e scese giù dalla
collinetta correndo. Troy scattò in avanti e prima di
partire all’inseguimento diede uno scalpellotto a Chad che
era intento a coccolarsi con Taylor.
Il riccio si voltò infastidito e Troy gli disse iniziando a
correre.
“Aiutami a pestare Evans!”.
Chad rise e si voltò verso Taylor.
“Scusami Troy, sono troppo impegnato…”.
Disse sorridendo e baciando Taylor.
La brunetta rise e lo prese per mano facendolo sedere sul prato vicino
a lei.
Sharpay e Gabriella litigavano. La mora gridava a Sharpay di far
bloccare Troy, la bionda rispondeva che era stato Ryan ad iniziare con
commentini sciocchi. Intanto gli altri due, Troy e Ryan, correvano per
il parco.
Troy con uno scatto saltò al collo del biondo e rotolarono
sul prato per scoppiare a ridere.
Gabriella e Sharpay corsero a vedere come stavano i loro fidanzati
mentre Taylor e Chad ridevano come dei pazzi.
Chad fissò i loro amici e sorrise stringendo Taylor al suo
fianco e assaporando di nuovo le sue labbra candide.
Fine.
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