We can move on

di CamEElaJauregay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back to home ***
Capitolo 2: *** New Knowledge ***
Capitolo 3: *** Mistakes ***
Capitolo 4: *** How was born our love ***
Capitolo 5: *** Lauis ***
Capitolo 6: *** Camauistin ***
Capitolo 7: *** Why is not me? ***
Capitolo 8: *** Stay with me ***
Capitolo 9: *** Wait ***
Capitolo 10: *** One less ***
Capitolo 11: *** Get back ***
Capitolo 12: *** Camren shipper ***
Capitolo 13: *** Frist anniversary ***
Capitolo 14: *** Fear ***
Capitolo 15: *** Unholy trinity ***
Capitolo 16: *** Good idea ***
Capitolo 17: *** pr.....nt ***
Capitolo 18: *** Neon Lights tour ***
Capitolo 19: *** News ***
Capitolo 20: *** My baby ***
Capitolo 21: *** No more single ***
Capitolo 22: *** Promise ***
Capitolo 23: *** Camemi ***
Capitolo 24: *** Right place, right time ***
Capitolo 25: *** Hallucinations ***
Capitolo 26: *** We want see Camren again ***
Capitolo 27: *** You and I ***
Capitolo 28: *** Her or him? ***
Capitolo 29: *** Finnaly, I'm your wife ***



Capitolo 1
*** Back to home ***


“Lauren alza il culo dal letto dobbiamo fare le valige!”
Normani stava cercando di svegliarmi; di solito ero contenta di poter tornare a casa per un po’, ma quella volta era diverso: non sapevo se ci saremo riviste o almeno se avremo potuto essere un gruppo.
“Non voglio tornare a casa, perciò il mio culo rimarrà sul letto”
“Almeno alzalo per andare a parlare con Camila”
La guardai fissa negli occhi, aveva ragione dovevo andare a parlare con lei.
Riuscii ad alzarmi ed andai verso camera di Camila; aveva la porta aperta però bussai un po’ ed entrai.
Si girò per vedere chi era e appena mi vide sbuffò.
“Se sei arrabbiata per ieri sera mi dispiace”
“Lauren ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Mi hai baciata sul red carpet davanti a tutti pur sapendo che io non ero pronta a dire di noi e che i manager non accettano il fatto che stiamo insieme e ci hanno tolto il contratto discografico, pensando solo a te hai distrutto il nostro sogno!”
“Andiamo Camz troveremo un’altra casa discografica che accetti ciò che siamo”
“E se non la trovassimo? Che fine farebbero le Fifth Harmony? Se i nostri fan ci hanno lasciate?”
“Ok questa è una gran cazzata, loro non ci hanno lasciate, loro credono in Camren, loro hanno sempre creduto in noi due, hai mai letto o visto foto? Loro stravedono per la nostra relazione”
“Si beh ma non avranno più nessuno in cui credere o che seguire da quando sei riuscita a farci perdere il contratto!”
Camila aveva ragione e quelle parole mi ferivano, avevo mandato tutto a puttane.
Dopo quell’ultima frase uscì dalla stanza, mentre io restai lì imbambolata.
Tornò indietro mi guardò un’ultima volta prima di dire “Non rimanere imbambolata, preparati fra neanche un ora dobbiamo andare in aeroporto”
 Uscii da quella stanza e andai in cucina per fare colazione e trovai Ally e Dinah.
“Mi dispiace ragazze”
“E per cosa?”
“Per aver rovinato tutto, se non troviamo un’altra casa discografica sarà tutta colpa mia e noi… beh non penso che il gruppo faccia una bella fine”
“Lauren saremo sempre le Fifth Harmony con o senza contratto, faremo delle cover come hai vecchi tempi”
“Qualcuno non la pensa così…”
“Le passerà vedrai”
“Già, tu dovresti conoscerla meglio di tutti”
Alzai lo sguardo verso di loro e feci un piccolo sorriso.
Dopo poco suonò il cellulare di Dinah; stette un po’ a parlare al telefono e poi tornò al tavolo.
“Mia madre è qui sotto che mi aspetta ci vediamo tra due mesi”
La salutammo e poi se ne andò.
Non passò molto che anche Ally e Normani lasciarono l’appartamento per andare all’aeroporto; in casa rimanemmo solo io e Camila mentre aspettavamo l’ora giusta per andare anche noi.
Avevamo fatto le valige e stavamo sul divano a guardare uno stupido programma.
Presi coraggio e le chiesi una cosa che avevo in mente da un po’.
“Posso baciarti?”
“L’ultima volta che lo abbiamo fatto non è andata tanto bene”
“Che vuoi che succeda ora? Siamo sole in casa!”
“Può succedere qualsiasi cosa”
“Camila ti dovresti calmare”
“Seriamente?! Mi hai fatto fare una cosa che non volevo distruggendo la cosa più bella che mi sia capitata!”
Iniziò ad urlare e non resistendo più iniziai anche io.
“Beh vedo che non ti interessa il fatto che io lo abbia fatto per te! Sono otto fottuti mesi che stiamo insieme e aspettavamo il momento giusto per dirlo, ma ti sei vista? Non resistevi più alla pressione di nascondere una cosa così grande!”
“Che ne vuoi sapere te?!”
“Cazzo di conosco benissimo e anche le altre lo hanno notato e poi la vogliamo mettere che mezzo mondo non vedeva l’ora che dicessimo che quello in cui credono è reale”
“Lauren non ero ancora pronta”
“E quando saresti stata pronta? Non fai altro che ripetermi di aspettare rimandando sempre la cosa!”
“Forse hai ragione, ma non dovevi baciarmi in diretta mondiale scatenando il pandemonio!”
“Cosa avrei dovuto fare?! Era la milionesima volta che ci chiedevano di Camren, non potevamo continuare a far finta di niente, ci soffrivo io e ci soffrivi te!”
“Oh adesso non avremo più niente per cui soffrire perché io la finisco qui”
“Mi stai lasciando?”
“Mi sembra ovvio”
Mi lasciò senza parole un’altra volta.
Guardò l’orario prese la sua valigia e uscì di casa seguita da me.
Non ci parlammo fino in Florida, quando ci salutammo e ognuna andò per la propria strada.
Arrivata a casa dissi tutto ciò che era successo alla mia famiglia, che mi disse che sarebbe andato tutto per il meglio, mentre io continuavo a pensare a lei e a tutte quelle frasi che mi aveva urlato contro poco prima.
Mi buttai sul mio letto a pensare a tutte le cose che avrei potuto fare in quei due mesi, cercando di dimenticare molte cose e trovare alternative.
 

Invece che con una raccolta di One Short sono tornata con una Fan Fiction, visto che la prima idea non si è rivelata un gran che.
Iniziamo con la possibilità che le Fifth Harmony si sciolgano per un bacio tra le Camren e a Camila non sembra andare a genio la cosa.
Questi primi capitoli si concentreranno su ciò che accade in Florida, poi si vedrà che troveranno un'altra casa discografica o no.
Fatemi sapere che ne pensate e ci vediamo con il prossimo capitolo.

 

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Capitolo 2
*** New Knowledge ***


Erano due giorni che stavo sul letto a riposarmi un po’, ma dentro di me c’era ancora quella poca speranza che Camila mi inviasse un messaggio o mi chiamasse, ma niente.
Appena sentii il mio telefono squillare mi ci lanciai contro sperando fosse lei, ma era un messaggio dalla mia migliore amica.
 
‘Ti va di andare in discoteca stasera? Sei in Florida da due giorni e non ci siamo viste’
 
Risposi con un ok; finalmente avevo trovato un modo per distrarmi.
Quando suonò il campanello fui io ad aprire e in pochi secondi mi ritrovai la mia migliore amica addosso.
“Lolo mi sei mancata tantissimo”
“Anche te”
“Pronta a tornare alle nostre solite serate?”
“Ovviamente”
Sorridemmo entrambe, poi mi prese per mano ed iniziò a correre verso la sua auto per poi dirigerci verso la discoteca.
Conoscendola mi aspettavo una domanda su ciò che era successo pochi giorni prima in diretta televisiva, ma niente e ringraziai il cielo per quello.
Sì, non mi riuscivo a levare dalla mente Camila o qualcosa che potevo collegare benissimo con lei.
Ero ancora tesa, ma appena mettemmo piede in discoteca e la musica iniziò a rimbombare da tutte le parti sembrò che quei pensieri si fossero volatilizzati.
La mia amica mi trascinò verso il bar e mi mise un bicchiere in mano.
Come tutte le altre volte che andavamo in discoteca bevevamo un bicchiere e andammo a ballare, dopo un po’ tornavamo a bere e ci ributtavamo in pista.
Dopo un po’ notai un bel ragazzo dai capelli scuri e gli occhi che mi attraevano.
Gli sorrisi e lui si avvicinò.
Anche se eravamo vicini per sentirci dovevamo urlare.
“Hey bella”
“Hey”
“Sai che sei davvero stupenda?”
“Grazie”
“Piacere Luis”
“Lauren”
“Ti va di andare fuori a fare un giro?”
“Perché no. Avverto la mia amica”
Andai da lei e le dissi che uscivo con quel ragazzo.
Appena fuori decidemmo di andare verso il centro e passeggiare per la via principale.
“Allora Lauren non ti ho mai visto da queste parte appena trasferita?”
“In verità io vivo qui da sempre, ma dal 2012 passo alcuni mesi in California o in giro per gli Stati Uniti con le Fifth Harmony”
“Ecco dove ti avevo vista, mi piace il vostro singolo”
“Grazie”
“Amo i tuoi occhi e non solo quelli”
“Dovrei prenderlo in senso pervertito?”
“No cioè, ehm tu… tu mi piaci”
Rimasi un po’ spiazzata, avevo appena incontrato quel ragazzo e già mi dice che gli piaccio.
Non sapevo proprio come rispondere, anche se lui poteva essere una soluzione non me la sentivo di accantonare Camz in quel modo.
Sorrisi per smorzare la tensione e dissi le prima parole che mi passarono per la testa.
“Anche tu sei carino”
Su arrossò un po’ e sorrise.
Stemmo un po’ in silenzio, non sapevamo cosa dirci e sentivo un po’ di tensione nell’aria.
Mi stava rivenendo in mente il mio primo appuntamento con Camila, quando mi ritrovai con Luis che mi stava baciando.
Quella era l’occasione per cambiare strada, così ricambiai quel bacio.
Dopo poco esserci staccati alcune fan mi vennero in contro e mentre firmavo autografi e facevo foto, Luis mi salutò con un sorriso e un occhiolino se ne andò, facendo si che le fan mi riempissero di domande.
La maggior parte di quelle domande erano sul perché qualche giorno fa avevo baciato Camila se poi in Florida avevo un ragazzo.
Avevo cercato di spiegare che l’avevo incontrato quella sera e che in quel periodo io e lei ci stavamo allontanando.
Loro rimasero comunque un po’ confuse e se ne andarono lasciandomi sola per le strade di Miami.

Ecco il secondo capitolo!
Bene Lolo trova un ragazzo e visto che ci eravamo ho deciso di usare Luis.
Adesso ci aspetta di vedere cosa farà Lauren e come reagirà Camila quando lo saprà.
Grazie per le recensioni e per aver iniziato a leggere la mia fan fiction.
Tra alcuni giorni metterò il terzo.

 

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Capitolo 3
*** Mistakes ***


Tornata a casa, non feci in tempo a posare la borsa che mi squillò il telefono.
“Ehy Mani…”
“Lauren Michelle Jauregui cosa cavolo combini?”
“Perché?”
“La foto di te che baci un tizio sta spopolando su internet”
“1. Il tizio si chiama Luis 2. Non ne vedo il problema”
“Non ne vedi il problema?! Se Camila vede quella foto ci rimarrà malissimo!”
“Cosa le dovrebbe importare? Tanto mi ha lasciata”
“E pensi che lei sia stata felice di farlo?
“A quanto pare non ha avuto tanti problemi”
“Lolo apri gli occhi”
Concluse la chiamata con quell’ultima frase.
Anche se provavo ad aprire gli occhi riuscivo solo a pensare al fatto che ormai dovevamo stare lontane, non era felice di stare insieme a me in pubblico, facendo capire che c’era qualcosa, perciò decisi di allontanarmi.
Mi buttai sul letto e caddi in un sonno profondo.
Il giorno dopo mi svegliai all’ora di pranzo e subito dopo aver mangiato decisi di andare a giro per Miami.
Ero appena uscita da una gelateria quando vidi quegli occhi marroni che mi avevano fatto tanto innamorare.
Non pensavo di rivedere Camila così presto, di solito quando tornavamo in Florida ci voleva una settimana prima che uscisse di casa, mentre quella volta la vidi dopo soli tre giorni.
Non avevo la minima idea di cosa fare, volevo andare da lei passare del tempo con lei, ma era ancora arrabbiata e non sapevo come avrebbe reagito.
Decisi di andare nel suo lato della strada, trovando un modo per scontrarmi con lei ‘casualmente’.
Dopo poco le andai addosso e i nostri sguardi si incontrarono di nuovo; successe come la prima volta che ci incontrammo ad X Factor, quella volta che mi fece innamorare seriamente per la prima volta.
“Hey”
Le feci un grosso sorriso.
“Lauren”
Accennò un sorriso, ma poi torno con la sua espressione arrabbiata.
“Camila, mi dispiace… per tutto, non so se hai già visto le foto…”
“Sì le ho viste, comunque visto che siamo qui che ne dici se andiamo a fare un giro?”
“Certo”
Speravo in una proposta del genere e appena me la pose non potei fare altro che accettare.
Appena iniziammo a camminare allungammo le mani l’una all’altra, ma ripensando al giorno della partenza le ritirammo subito; ci davamo sguardi e sorridevamo.
Sentivo ancora quelle sensazioni nello stomaco, era come rivivere il primo giorno che ci eravamo incontrate.
Stavamo camminando in uno dei viali alberati della città; passeggiavamo in silenzio, stavamo vivendo quel momento a modo nostro, nel modo in cui entrambe potevamo capire perfettamente cosa passava nella testa dell’altra, come se le nostre menti parlassero per noi.
Ad un certo punto Camila inciampò e io riuscii ad afferrarla al volo, la tirai su e facemmo un mezzo giro e ci ritrovammo vicinissime.
Ci stavamo avvicinando entrambe, eravamo sempre più vicine.
Annullammo quella distanza odiosa e ci ritrovammo ancora una volta in contatto.
Avevo gli occhi chiusi, dovevo cercare di assaporare quel momento, probabilmente non sarebbe successa una cosa del genere molto presto.
Ci staccammo lentamente, ma non bastava, non era durato abbastanza.
Le cinsi la vita con le mani e l’attrassi a me; lei allungò le braccia dietro il mio collo e tornammo a baciarci.
Finito anche l’ennesimo bacio, non c’era altro che provare a tornare ai vecchi tempi.
“Camz che ne dici di fare quel tipo di giro?”
Lei sorrise abbassando lo sguardo e poi tornò a guardarmi negli occhi.
“Lolo… posso concederti solamente di togliermi la maglia”
“Ok, ma… adesso stiamo di nuovo insieme?”
“N-non penso”
Lascia che le bracci mi ricadessero l’ungo i fianchi.
“Camila ti amo”
“Anche io, ma non possiamo, ti sei anche trovata un altro ragazzo”
“Io e Luis non stiamo insieme e lui che mi ha baciata”
“No, Lauren non possiamo”
“Beh allora perché mai avrei dovuto toglierti la maglia se non vuoi tornare con me, lo sappiamo entrambe che nessuna delle due è tipo da andare a letto e poi far finta di niente”
“Lolo, sei importante per me, ma hai sbagliato e se passassi sopra ad ogni tuo sbaglio non impareresti mai”
“Sai il mio sbaglio è stato venire qui con te”
La rabbia tornò in me e corsi a casa con le lacrime che mi pizzicavano gli occhi. 

E siamo qui con il terzo capitolo.
Camila inizialmente vuole stare con Lauren e poi cambia idea, può succedere di tutto.
Allora che ne pensate? Vi paice?
Vorrei ringraziare chi segue la stroia e chi ha lasciato recensioni.
Ci vediamo tra qualche giorno con il nuovo capitolo :)

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Capitolo 4
*** How was born our love ***


CAMILA’S POV
Lauren corse, via; la amavo e tanto, ma c’era sempre qualcosa che mi bloccava dal dover dire pubblicamente che io e lei eravamo una coppia, almeno fino a tre giorni prima.
Ero rimasta sola lì in quel viale e mi lasciai cadere lungo il tronco di un albero.
Piegai le gambe e ci misi le braccia intorno a ripensare a come avevo incontrato quella ragazza dagli occhi verdi.
Eravamo ai bootcamp di X Factor, stavo camminando con la testa china sul mio telefono quando sentii qualcuno venirmi addosso; alzai lo sguardo e incontrai quei due smeraldi incastonati negli occhi di quella ragazza.
Ero imbarazzata, divenni rossa quando quella ragazza sorrise e iniziò a farmi le sue scuse.
“Scusa ehm non stavo guardando dove andavo, comunque piacere Lauren”
Allungò la mano verso di me e io la strinsi sorridendo.
“Camila”
“Ti ho sentito cantare sei brava”
“Grazie e anche tu hai una voce stupenda, molto sicuramente ti prenderanno”
Sorridemmo entrambe, mi ringraziò e poi andammo insieme nella sala d’attesa.
Parlammo più del meno, quando la chiamarono per salire sul palco con delle altre persone.
Dopo un po’ tornò con le lacrime agli occhi; le andai in contro e l’abbracciai.
“Lauren…”
“Non mi hanno presa”
Singhiozzava tra una parola e un’altra, mi stava spezzando il cuore; fu precisamente in quel momento che capii di provare qualcosa per lei, volevo proteggerla dal male, farla sempre stare bene.
Cercai di calmarla, ma vedere il proprio sogno sgretolarsi in quel modo non era molto bello.
Passò un altro gruppo e poi chiamarono me; mi scartarono e Lolo fu la prima a venirmi in contro.
Sentire le sue braccia intorno a me per cercare di farmi sentire bene fu una sensazione stupenda; quando chiamarono entrambe un’altra volta , ci misero vicine e quando ci dissero che eravamo un gruppo il mio cuore batteva a mille: avrei passato molti momenti con quella ragazza stupenda.
E fu da quel giorno che il nostro amore iniziò a crescere e poi quando ci confidammo… essere libere di essere noi stesse, non aspettammo molto a capire che dovevamo stare insieme e poi ci eravamo ritrovate in quel modo.
Mi aveva presa alla sprovvista con quel bacio sul red carpet, forse mi ero arrabbiata troppo, avevo sbagliato due volte, non era lei quella che sbagliava ma io, avrei dovuto perdonarla.
Non ce la facevo più a stare in quel posto, all’aria aperta, decisi di andarmene a casa.
Appena chiusa la porta dietro le mie spalle, mia sorella Sofia mi corse in contro, aveva voglia di giocare con me, ma non ero dell’umore e dovetti deluderla.
Quella giornata non era andata a finire nel migliore dei modi, avevo sbagliato a dire quello a Lauren, avrei dovuto cedere almeno per una volta.


Hey hey hey
So che come capitolo è corto, ma volevo concentrarmi sulla nascita dell'amore tra Lauren e Camila e ho provato a scriverlo nel miglior modo possibile.
Spero che vi piaccia e spero di leggere qualche recensione.
Il prossimo capitolo sarà più lungo di questo, aggiornerò tra qualche giorno.

 

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Capitolo 5
*** Lauis ***


LAUREN’S POV
Mentre correvo verso casa andai a sbattere contro qualcuno.
Alzai gli occhi e vidi Luis davanti a me.
“Lauren che hai?”
“N-niente”
“Stai piangendo, non è niente, Lauren che è successo”
“B-beh i-io h-ho”
“Dai calmati”
Mi abbracciò e io mi strinsi a lui iniziando a piangere sulla sua spalla.
Stava cercando di consolarmi e iniziavo a sentirmi meglio tra le sue braccia e sentendo le sue parole molto confortanti.
“G-grazie Luis”
“Hey per la mia ragazza questo e atro”
Aveva veramente detto ‘la mia ragazza’.
Stavo per rispondere con ‘ma io non sono la tua ragazza’, ma ripensai subito a quello che avevo passato con Camila, non volevo spezzare il cuore anche a lui e visto che l’altra non sembrava più volerne sapere di me avevo deciso di dargli una possibilità.
Feci un piccolo sorriso mentre i suoi occhi rimasero fissi suoi miei.
“Ti va di andare a casa? Ti posso accompagnare”
“Grazie”
Mi prese per mano e iniziammo a camminare per Miami fino ad arrivare sotto casa mia.
Ero davanti alla porta la stavo aprendo quando mi girai verso di lui e lo baciai.
Quando ci allontanammo sorridevamo entrambi; era un ragazzo molto dolce.
“Penso che sia l’ora che ci scambiamo i numeri di telefono”
“Già”
Ci segnammo i nostri numeri e poi se ne andò.
Quando avevo iniziato a correre a casa ero disperata, mentre in quel momento mi sentivo stranamente felice.
Forse Luis mi piaceva davvero.
Ero in casa da nemmeno un’ora e avevo voglia di passare dell’altro tempo con quel ragazzo, così presi il telefono e passai più di dieci minuti a scrivere e cancellare il messaggio per paura di scrivere qualcosa di sbagliato.
Alla fine trovai la frase giusta.
 
‘Luis che ne dici se stasera ci vediamo da Starbucks alle 19?’
 
Ero nervosissima, avevo paura di non ricevere alcuna risposta.
Camminavo avanti e indietro e non facevo altro che fermarmi davanti allo specchio e sistemarmi i capelli.
Stavo per esplodere quando sentii la notifica dei messaggi.
Mi buttai sul letto per recuperare il telefono; appena lo sbloccai e vidi che il messaggio era di quel ragazzo non stavo più nella pelle.
Appena aprii e vidi la scritta ‘Certo, ci vediamo più tardi’ mi misi in piedi ed iniziai a saltare sul letto.
Controllai l’ora e appena vidi che mancava solo mezzora volai in bagno per prepararmi.
Arrivai a destinazione appena in tempo lui era già lì.
“Ehy”
“E… wow sei bellissima”
“Grazie”
Sentii le mie guancie arrossire un po’ e abbassai lo sguardo per non farglielo notare.
“Se stai cercando di nasconderti sappi che ho visto che sei diventata rossa”
A quelle parole arrossii di più e lui mi dette un bacio per sbollentare la situazione.
Mi tese la mano e io l’afferrai mentre entravamo nel locale.
Ordinammo qualcosa da bere e mentre parlavamo del più e del meno vidi Camila entrare.
Cercavo di non guardarla, ma sentivo il suo sguardo su di me.
Dopo un po’ non riuscivo a sopportare quella pressione, le lanciai uno sguardo e vedendo che mi fissava mi avvicinai a Luis ed iniziai a baciarlo.
Dopo aver sentito le parole di Camz quel pomeriggio le volevo far vedere che anche io potevo andare avanti.

E ci siamo con il quinto capitolo.
Lauren inizia a provare qualcosa per Luis, come reagirà Camila dopo averli visti baciarsi sotto i suoi occhi?
Aggiornerò tra qualche giorno, alla prossima ;)

 

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Capitolo 6
*** Camauistin ***


CAMILA’S POV
Non potevo credere che Lauren stesse veramente baciando il tizio delle foto.
Aveva detto che mi amava, si era scusata per le foto, mi aveva baciata e poi tornava con quello.
Stavo per esplodere, quando ripensai al fatto che ero stata io a respingerla e forse non aveva tutti i torti a fare quello che stava facendo.
Non sopportavo più di vederli attaccati, così uscii dal locale di corsa.
Ero nel panico, così decisi di andare in spiaggia a vedere il tramonto, che non avrebbe tardato ad arrivare.
Appena misi piede sulla spiaggia la sabbia iniziò ad infilarsi nelle mie scarpe, così decisi di toglierle e dopo un po’ mi misi a sedere rivolta verso il mare.
Iniziai a giocherellare con la sabbia, aspettando che il cielo si colorasse di quelle sfumature che andavano dal rosso al giallo.
Mentre facevo cadere la sabbia dalle mie mani sentii una voce familiare provenire da qualcuno lì vicino.
“Sai anche io vengo qui spesso per vedere il tramonto”
“Austin… beh io ci vengo quando ho bisogno di calmarmi”
“Perché sei nervosa oggi?”
“Niente di che, ho solo litigato con Lauren”
“Niente di che dici? Voi due siete inseparabili”
“Lo pensavo anche io…”
“Ehy…”
Iniziò ad avvicinarsi a me, era vicinissimo a baciarmi quando lo fermai.
“Austin sai che sono lesbica”
“Non ne sono convinto”
“Nessun ragazzo che abbia mai incontrato mi ha attratto, neanche a pensarlo, sono sicura di essere lesbica perciò cerca di convincertene”
“Almeno potresti provarci con un ragazzo”
“Ma se non mi piace perché dovrei provarci?”
“Forse non provi queste cose esplicitamente o non sai come sono”
“Austin mi sono innamorata, so come si provano certe cose”
“Camila”
“Che c’è?”
Mi voltai verso di lui stufata e colse l’occasione per saltarmi addosso.
Mi maledissi mentalmente per aver evitato di andare in palestra e farmi un po’ di forza, per riuscire a scansare Austin.
“Au… Austin… la… la vuoi smettere!”
“Vorresti dire che non ti piace?”
“No ti ho detto che a me non piacciono i ragazzi ok? Te ne sei convinto o no?”
“Mmm, penso proprio di no”
“Senti se stai cercando di farmi cambiare idea sappi che è inutile”
“Oh certo scusa tu preferisci stare tutta la vita dietro a una ragazza che ti ha del tutto dimenticata”
“Solo perché Lauren sta con un ragazzo, non vuol dire che mi ha dimenticata”
“E a chi vuoi darla a bere”
“L’ho trattata di merda, ha i suoi motivi per trovarsi un’altra persona, ma sono sicura che nonostante tutto non mi dimenticherà!”
Austin iniziò a ridere e la mia rabbia cresceva sempre di più.
“Smettila di fare l’idiota”
“Sto solo cercando di non farti illudere”
“Le mie non sono illusioni, Lauren tornerà”
“Sei proprio una stupida”
Sbuffò e se ne andò.
Ero andata in spiaggia per cercare un po’ di pace, ma me ne andai più turbata di prima.
Mi rintanai in camera mia ed iniziai a guardare il mio telefono senza un motivo preciso.
Dopo un po’ decisi di inviare un messaggio a Lauren, così d’impulso, tanto le cose non potevano andare peggio.
 
‘Lauren mi dispiace, non dovevo trattarti un quel modo e comunque… non ho mai voluto che ci lasciassimo sono stata una stupida’
 
Lo inviai senza pensarci due volte, se avessi aspettato troppo non avrei avuto il coraggio di premere invio.
Misi il telefono sotto il cuscino, ero più che convinta che Lauren non avrebbe risposto, così mi addormentai, lasciando in sospeso la storia del messaggio.
La mattina dopo mi svegliai con il cuscino che vibrava.
Lo alzai e mi ricordai che avevo lasciato il telefono lì sotto.
Lo presi in mano e non vibrava più; controllai e da ieri sera avevo più di 20 chiamate perse da parte di Lauren.

Ci siamo con il sesto capitolo.
Volevo aggiornare prima ma ho iniziato ad andare dal fisioterapeista e non ho avuto molto tempo.
Entra in scena anche Austin.
Che ne pensate?
Spero di poter postare il capitolo prima questa volta, alla prossima.


 

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Capitolo 7
*** Why is not me? ***


Non sapevo se richiamare o aspettare che il telefono vibrasse di nuovo; non ebbi tempo di pensare che Lauren mi stava richiamando.
Feci un sospiro e risposi.
“Ehy”
“Camila ora che sono felice con un’altra persona te ne vieni fuori con questa cosa? Come sei così ipocrita”
“Lauren ho solo capito che non ti voglio perdere!”
“Solo adesso lo capisci? In otto mesi lo capisci solo ora?!”
“Andiamo Lauren, non era questo che volevi? Non volevi che noi due stessimo insieme?”
“Tu mi hai scaricata ed adesso ho un altro ragazzo!”
“Lauren…”
“Senti, Camila, non posso adattarmi ha tutti i tuoi singoli cambiamenti d’idea, non posso lasciare Luis, con lui sto bene e non gli dispiace far vedere alle persone che gli piaccio”
“Lauren…”
“Smettila di dire il mio nome! Ormai è finita fattene una ragione!”
“M-ma Lauren…”
Mi riattaccò in faccia e ormai avevo le lacrime che mi bagnavano il viso.
Lanciai il telefono sul tavolo e mi strinsi nella mia felpa.
Portai le braccia all’altezza degli occhi cercando di trattenerle, ma ormai avevano iniziato d uscire e non riuscivo più a fermarle.
LAUREN’S POV
Quando lessi il messaggio di Camila sentii qualcosa nello stomaco, ero felice che volesse tornare con me, ma mi aveva fatta soffrire e avevo Luis, non potevo lasciarlo per lei anche dopo le sue parole: ‘Lolo, sei importante per me, ma hai sbagliato e se passassi sopra ad ogni tuo sbaglio non impareresti mai’, perciò perché sarei dovuta passare su un suo sbaglio?
Quando finalmente rispose al telefono le dissi tutto il più veloce possibile, anche se dopo quasi me ne pentii.
Decisi di uscire con Luis, così mi feci trovare davanti la porta di casa mia, dove lui mi passò a prendere per andare in spiaggia.
Arrivammo là e neanche mi dette il tempo di restare in costume che mi prese di peso e mi portò nell’acqua gelata.
“Luis è gelata riportami sulla spiaggia!”
“Dai che tra un po’ ti abitui!”
“Mettimi giù”
“Come vuole signorina Jauregui”
Mi lasciò cadere in acqua; era gelida e pensavo che sarei diventata un ghiacciolo.
“Intendevo con metti giù nella spiaggia”
“Ma la spiaggia è… così lontana”
Aveva allungato la mano verso la spiaggia come Bertram di Jessie.
Lo guardai male ed iniziai a schizzarlo.
Non facevo altro di tirargli l’acqua, quando mi resi conto che la tiravo verso il vuoto.
Non vedevo più Luis ed iniziai a guardarmi intorno quando mi sentii prendere per le gambe e mi ritrovai per l’ennesima volta sott’acqua; Luis mi prese per i fianchi e mi tirò a se baciandomi.
Lo abbracciai e continuai quel bacio.
Tornammo in superficie e lui iniziò a farmi il solletico.
“Luis dai smettila!”
“Oh non sarà così facile”
“Luis!”
CAMILA’S POV
Dopo aver riuscito a smettere di piangere decisi di andare in spiaggia.
Appena aver messo piede sulla spiaggia quando in lontananza vidi nel mare Luis e Lauren che si stavano divertendo un sacco.
“Te l’avevo detto che si sarebbe dimenticata di te”
“Austin te sei sempre a mettere il dito nella piaga?”
“Voglio solo aprirti gli occhi”
“Austin tanto non te la do”
“Ormai me ne sono fatto una ragione”
“Allora ammetti di averci provato?”
“Non lo nego”
“Hai sprecato tempo, come, a tuo parere, io lo sto sprecando con Lauren”
“Sappi che non ti lascerò in pace così in fretta”
Lo guardai; lui ancora aveva lo sguardo fisso verso il mare.
“Austin quando vuoi sai essere un bravo ragazzo e sei anche simpatico, ma ultimamente sei irritante”
“Mi dispiace, tanto”
“Smettila di fare l’ironico”
Si girò mi dette una pacca nella spalla e se ne andò.
Io continuai a guardare Lauren che si divertiva con il suo ragazzo.
Ero ferita dentro, volevo farmene una ragione, ma era difficile, molto difficile.
Continuai a guardarli, lei sorrideva e anche se era per un altro i suoi sorrisi erano sempre stupendi.
Quando loro tornarono sulla spiaggia io decisi di andarmene, non volevo restare a vederli fare cose troppo sdolcinate.
L’unica cosa che in quel momento che mi passava per la testa era solo una frase ‘Perché quella persona non ero io?’.

Ehy Ehy Ehy
Allora che ne pensate di questo capitolo?
Sappiate che Austin non sparirà così facilmente e nel prossimo capitolo apparirà un altro personaggio.
Alla prossima.

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Capitolo 8
*** Stay with me ***


LAUREN’S POV
La giornata con Luis era stata fantastica; ci eravamo divertiti molto e lui era davvero incredibile.
La sera mi portò a mangiare fuori.
Andammo in un ristorante in centro.
“Luis vuoi veramente andare qui?”
“Sì, perché non ti piace?”
“Non è quello, è che ho sempre saputo che è un posto costoso”
“Oh beh noi non dovremo pagare”
“Non voglio finire nei guai, solo perché vuoi farmi mangiare in un posto come questo”
“Ahahaha non intendevo questo, i miei genitori sono i proprietari del ristorante, per questo non pagheremo, anche se adesso mi è venuta un idea per quando verrò a trovarti in giro per il mondo e ti vorrò portare in un posto di classe”
“Non dirlo neanche per scherzo”
“Dai che vuoi che ci facciano?”
“Non so, penso che ci sbatterebbero in prigione!”
“Dai Lolo calmati”
A quel nomignolo mi girai verso di lui di scatto; aveva avuto lo stesso tono dolce che usava Camila per rassicurarmi.
“Tutto bene?”
“Cosa? Ehm, sì certamente”
Mi sorrise ed entrammo nel ristorante.
I piatti arrivavano uno dietro l’altro che quasi non riuscivo a finire una portata che ne arrivava un’altra.
“Wow qui sono molto veloci a servire”
“Beh non c’è molta gente visto gli alti prezzi perciò sono più rapidi”
“Ok posso dire ufficialmente che amo questo posto, il cibo è ottimo”
“Sappi  che ti posso portare qui tutte le volte che vuoi”
“Cogliendo l’opportunità ci verrei sempre, ma non voglio diventare una palla da bowling vivente”
“Se è questo che ti preoccupa, ti terrò io in forma”
Mi guardò in modo perverso e io gli tirai un tovagliolo in faccia!
“Oh Luis!”
Scoppiammo a ridere come dei deficienti e dopo aver salutato i suoi andammo a fare una passeggiata per le vie di Miami.
Ci tenevamo a braccietto, mentre passavamo davanti ad alcune vetrine.
Ad un certo punto mi fermai davanti a una notando una maglietta che mi piaceva moltissimo.
“Ti piace quella?”
“Sì, mi sono sempre piaciute quei tipi di maglie”
Non disse più niente, mi mise un braccio intorno alle spalle e continuammo il nostro giro.
CAMILA’S POV
Quella sera andai a mangiare nella mia pizzeria preferita dove incontrai Ariana.
“Hey Ari”
“Camz è mooolto strano vederti qui”
Mi fece scappare un sorriso; Ariana riusciva sempre a strapparmi un sorriso, anche se era una giornata in cui neanche il più divertente dei clown mi avesse fatto uno spettacolo privato.
“Beh sai della mia relazione con la pizza no?”
“Sì beh voi due siete una bella coppia”
Risi un’altra volta accompagnata da lei.
“Allora che ci fai qui a Miami?”
“Ero venuta a fare un giro, ma ripartirò subito, ancora non ho trovato casa qui, perciò domani mattina dovrò farmi altri 40 minuti di viaggio per tornare”
“Perché non stai da me?”
“Non voglio disturbare”
“Dai se devi tornare qui anche domani ti merita rimanere”
Era intenta a rifiutare di nuovo, così dovetti fare la faccia da cucciolo.
“Karla Camila Cabello non fare quella faccia”
Io la fissai negli occhi non smettendo di farle gli occhi dolci.
“Oh ok rimarrò da te, ma solo per stanotte!”
“Sì, Ariana Grande dormirà da me stanotte!”
Mangiai la mia pizza e poi la presi per la mano trascinandola fuori.
Iniziammo a camminare per la città mano nella mano.
Stemmo per più di un ora ad entrare nei negozi che la sera rimanevano aperti per vedere cosa avevano, ma soprattutto per perdere tempo, visto che non comprammo nulla.
Dopo andammo a casa mia e visto che era tardi andammo a dormire tutte due in camera mia.
LAUREN’S POV
Mentre passeggiavo con Luis, vidi Camila mano nella mano con Ariana Grande.
Se ero gelosa? Ovviamente.
Sapevo che per Ariana era solo amicizia, ma avevo paura per Camila, sapevo che aveva una cotta per lei e vederla così mi portava a pensare che ci stesse provando.
Mi contraddicevo molto dicendo che volevo stare con Luis, ma sapere benissimo di volere solo Camila per me.
Avevo sprecato l’occasione rispondendole male al telefono, ma che ci dovevo fare? Luis era una persona che si preoccupava per me e che mi voleva molto bene, anche se nel mio cuore c’era sempre la ragazza che avevo incontrato ai boothcamp.
Subito dopo che Luis mi aveva riaccompagnata a casa uscii, anche se erano l’una di notte.
Andai sotto casa di Camila, precisamente sotto la finestra della sua stanza.
Sapevo benissimo che a quell’ora era già a dormire, ma sapevo benissimo come arrivare lassù, già lo avevo fatto quando litigavamo o quando cercavo di farle una sorpresa.
Iniziai ad arrampicarmi fino a quando arrivai all’altezza della finestra; mi sporsi e vidi che nel suo letto c’erano due persone: una era lei l’altra Ariana.
La gelosia salì ha mille.
Cercai di calmarmi e sapendo le abitudini di Camila sapevo che la finestra era leggermente aperta.
L’aprii del tutto ed entrai dentro; sapevo benissimo che era troppo buio e che non mi avrebbe vista, così avevo abbastanza tempo per pensare.
Andai vicino al letto e la presi per un braccio; lei si stava per urlare, così cercai di non farla gridare e la spinsi in bagno.
“Laur…”
La bloccai al muro e la baciai.
Era rimasta sorpresa da quello che stava succedendo, ma non mi fermai.
Misi le mani dietro di lei e le misi sotto la maglietta.
Mi spinsi ancora di più verso di lei, facendola mettere in contatto con il muro ancora di più.
Non avevo intenzione di fermarmi, quando Camila mi fece spostare.
“Lauren Michelle Jauregui che ti prende?”
“Sto cercando di far capire ad una persona che anche se adesso c’è Luis, non smetterò mai di amarla”
“Allora lascialo, fallo per me”
“No…”
“E allora perché ti sei intrufolata in casa mia e mi stai baciando?”
“Sono gelosa di quella!”
“Ariana? Andiamo siamo solo amiche”
“So che tu vuoi che diventiate qualcosa di più, ma ti prego, stai con me”
“Tu stai con quello!”
“In pratica, ma in teoria io sono e rimarrò sempre tua”
“Questa cosa dovrebbe essere sia teorica che pratica”
“Mila, sai come stanno le cose”
“Cambiale”
“Non voglio farlo soffrire”
“E allora vai da lui e non cercare me”
Stava per uscire, quando la fermai e la sbattiedi di nuovo contro il muro.
“Non posso smettere di cercarti”
La baciai ancora; rimanemmo a pochi centimetri di distanza.
“Lauren perché vuoi entrambi?”
“Perché sono innamorata di te e lui è simile alla tua versione maschile e so come reagiresti se io ti lasciassi e non voglio che provi quelle cose”
“Magari in quello non siamo uguali”
“Ti amo”
“Anche io e non sai quanto”
Finalmente anche lei mi baciò.
Stemmo per una decina di minuti a baciarci e poi mi resi conto che era tardi anche per me e che dovevo andare a dormire.
“Mila devo andare”
“Tornerai? Domani?”
“Certo”
“Siamo tornate ad una relazione nascosta?”
“Appena saremo con le altre non lo sarà più, sarà solo la nostra bellissima relazione”


Tadaaa il nuovo personaggio è Ariana Grande!
Bene abbiamo un momento Camren e le ultime parole di Lauren...
Spero che vi piaccia, al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 9
*** Wait ***


CAMILA’S POV
Nelle due settimane prima di tornare a Los Angeles con le altre, Lauren era venuta tutte le notti da me.
Entrava sempre dalla finestra, entrava nel letto con me e passavamo dai baci alle ore di amore.
Finalmente potemmo rivedere anche Normani, Dinah e Ally e con nostra sorpresa eravamo state invitate ai Teen Choise Awards.
“Visto? Ti avevo detto che non si sarebbero scordati di noi”
Eravamo sul red carpet con tutti i fan che gridavano il nostro nome.
Quella sera, prima di dire il vincitore del premio che avremo dovuto presentare, avremo detto a tutti che stavamo insieme.
“Avevi ragione, sono stata una stupida a pensare che ci avrebbero abbandonate”
“Camila… tu sei sempre stupida”
“Oh certo perché la signorina Jauregui e la più intelligente del mondo”
“Modestamente…”
Scoppiammo a ridere insieme e in quell’istante i fan andarono in delirio ed iniziarono a gridare ‘Camren’ da tutte le parti.
Ci prendemmo per mano, facendoli impazzire sempre di più, ed entrammo nel backstage.
Mentre le altre si stavano avviando verso i posti che ci avevano assegnato io andai in bagno per sistemarmi il trucco.
Ero intenta a sistemarmi il mascara quando entrò Ariana.
“Ehy Ari”
Guardai il suo riflesso allo specchio; mi stava fissando e non aveva intenzione di ricambiare il saluto.
Mi avvicinai a lei un po’ preoccupata.
“Ari che ti prende?”
Cercai il suo sguardo e quando lo trovai nel giro di pochi secondi mi ritrovai le sue mani sulle mie guance e le sue labbra contro le mie.
Avevo sempre avuto una cotta per lei e d’impulso ricambiai.
“Avevo solo voglia di baciare la mia ragazza”
“C-come?”
“Ieri alla radio ho detto che uscivo con qualcuno e beh quel qualcuno sei tu”
A quelle parole rimasi a bocca aperta; proprio quella sera Ariana se ne doveva uscire con quella storia?
Stavo cercando di trovare le parole per controbattere l’argomento, ma lei se ne andò senza lasciarmi il tempo di dire niente.
Mi avviai verso i nostri posti e visto che all’inizio della diretta mancava ancora un’oretta presi Lauren e la trascinai fino al bagno.
“Ehi Camz cos’è tutta sta fretta? Non penso sia il momento o il luogo giusto in cui farlo”
“Lauren non scherzare è una cosa seria!”
“Che è successo?”
“Non possiamo dire di noi stasera”
“Cosa?! Non dirmi che ti manca il coraggio anche questa volta!”
“Non è per quello è che…”
“E’ che?”
“Ariana pensa che stiamo inisieme”
“E con questo? Anche Luis pensa questo di me e lui, ma dobbiamo dirlo, stasera”
“Non eri tu quella che non voleva spezzare il cuore alle persone? Se stasera parliamo feriremo due persone!”
“Ormai i produttori sanno che dobbiamo fare un annuncio”
“Adesso vado a dirgli che non lo faremo”
“Oh tu non lo farai!”
“E chi me lo impedisce?”
Stavo per uscire di lì per disdire tutto, quando Lolo mi bloccò contro il lavandino iniziando a baciarmi.
Allungai le braccia dietro il suo collo, mentre lei mi mise le mani sotto le gambe e mi sollevò, facendole passare intorno ai sui fianchi così che io ero letteralmente avvinghiata a lei.
Mi fece sedere sul piano intorno al lavandino e mi spinse fino a che non fui a contatto con lo specchio.
“Davvero vuoi nascondere questo al mondo per quella tizia?”
“Lauren non fare la stronza”
“Ok… vuoi davvero nascondere questo al mondo per Ariana?”
“Non so…”
In quell’istante premette le sue labbra contro il mio collo.
Dopo poco si scansò e io mi guardai allo specchio; vidi ciò che Lauren aveva fatto.
“Se non lo vuoi dire va bene, ma dovrai spiegare questo”
“Spiegare cos… Camila chi ti ha fatto quello?”
In quel momento era tornata anche Ariana.
“Cara Ariana Grande-Butera, hai frainteso benissimo la cosa; Camila non è la tua ragazza, ma la mia”
“Cara Lauren Michelle Jauregui tu non l’hai voluta quando è tornata da te, perciò adesso è la Mia ragazza”
“Oh beh allora perché sono stata io a farle quel succhiotto e tu no?”
“Perché stai cercando di rubarmela!”
“Lei non è tua!”
Ariana tirò un pugno in faccia a Lauren che cadde a terra battendo la testa e perdendo i sensi.
“Bene adesso che lei è diciamo uscita di scena…”
“Ariana vuoi davvero lasciarla lì? È svenuta e tra un po’ inizia la premiazione, dobbiamo fare qualcosa!”
“Io qualcosa saprei cosa dobbiamo fare…”
“Ariana! Oh ma perché ultimamente siete tutti così insopportabili?!”
La spinsi fuori e cercai di svegliare Lauren.
Provai con l’acqua ma non funzionava e non avevo altre idee; dopo un po’ arrivo Normani.
“Ma che diavolo è successo a Lauren?”
“Ariana le ha tirato un pugno e lei ha battuto la testa e beh ora è lì”
“La diretta televisiva inizia fra un po’ troviamo un modo per svegliarla”
Dopo venti minuti ce la facemmo.
“Lauren…”
“Camila avevi ragione, non è il momento di dire tutto”

Malefica (aka me) non vuole farvi vedere le Camren felici, sarebbe stato troppo facile stare con un capitolo dove andava tutto bene.
Adesso è tutto nelle mani di Camila, andrà con Ariana o rimarrà con Lauren facendo arrabbiare l'altra?
Spero che anche questo capitolo vi piaccia, anche se penso che qualcuno inizierà ad odiarmi, e ci vediamo con il prossimo capitolo.

 

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Capitolo 10
*** One less ***


Salimmo sul palco per consegnare il premio e per fortuna avevamo fatto in tempo a cancellare la notizia di un nostro annuncio ed evitammo di fare una brutta figura.
Stavo tornando a casa dopo l’after party, quando per strada mi raggiunse Ariana.
“Sai di solito ero felice di vederti”
“Ora non lo sei più?”
“Oh beh hai atterrato la mia ragazza con un pugno in piena faccia e…”
“Aspetta, aspetta, non mi ricordo di essermi picchiata”
“Ariana ti voglio bene, ma tu non sei la mia ragazza, Lauren lo è”
“E lei lo sa?”
“Questo non lo ha fatto a caso”
“Hai visto le foto dell’after party dove lei è andata con un certo Luis”
“Ancora non si sono lasciati e lui le ronza sempre in torno”
“In poche parole fa il doppio gioco”
“Ma smettila”
Finalmente arrivai all’appartamento che condividevo con le altre e chiusi la porta in faccia a Ariana che ormai non faceva altro che blaterare sul fatto che Lauren mi stesse tradendo.
Entrai in casa e buttai chiavi e borsa sul tavolo in salotto.
Andai al piano di sopra dove erano le nostre camere.
Mi affacciai in camera di Ally e la trovai che dormiva beatamente; andai verso la camera di Lauren e Normani e dentro vidi Dinah e Normani, così mi chiesi che ci faceva lei in quella camera.
Inizialmente pensai che Lolo volesse farmi una sorpresa, ma quando aprii la porta capii che era il contrario.
La trovai con Luis nel letto di Dinah, entrambi nudi.
Rimasi a bocca aperta; se non fosse stato per il gran sonno che avevo avrei iniziato a sclerare.
Presi penna e foglio e scrissi qualche riga che poi misi vicino ai vestiti di Lauren e mi buttai a dormire.
Abbracciai il cuscino e iniziai a piangere cercando di non farmi sentire; non potevo credere che Ariana avesse ragione, pensavo che Lauren non arrivasse a quel punto.
LAUREN’S POV
Stavo dormendo quando sentii dei rumori provenienti dall’altro letto.
Aprii un po’ gli occhi e notai che Camila era tornata e da quello che sentivo stava piangendo.
Mi girai dall’altro lato e vidi Luis.
Avevo sbagliato a cambiare camera con Dinah per andare a letto con Luis.
Mi sentivo in colpa, non volevo che Camila ci vedesse, avrei dovuto chiedere a Ally.
Mi alzai dal letto e andai verso il letto dell’altra, alzai le coperte e mi sdraiai vicino a lei; le cinsi la vita con le braccia e misi la testa vicino sul suo collo e affondai nei sui capelli.
“Scusa Camz, non volevo, sono stata stupida”
La sentii rigirarsi tra le mie braccia e dopo un po’ mi ritrovai i suoi occhi marroni davanti ai miei.
“Che ci fai qui? Non devi finire le tue cose con quello? Sai Ariana aveva ragione, tu fai il doppio gioco, devi scegliere o me o lui”
“Io sceglierò sempre te, ma Ariana a rischiato di farmi molto male perciò ho dovuto scegliere lui”
“Mi stai lasciando?”
Ormai il suo viso era tutto bagnato dalle lacrime; mi stava facendo tenerezza, non potevo lasciarla in quel modo, era l’amore della mia vita e ancora non l’avevo capito.
“No, ho sbagliato prima, volevo dire che anche se c’è quella tra i piedi io ho dovuto scegliere te”
“E con lui adesso che vuoi fare?”
“Vado a dirgli che se ne deve andare”
Mi alzai e andai a svegliare il ragazzo che ancora dormiva.
“Luis alzati te ne devi andare”
“Cosa? Ma siamo in piena notte!”
“Non mi importa vattene da qui, tutto quello che è successo è stato un errore”
“Cosa?!”
“Io amo Camila”
“Non avrei mai pensato di andare con una troia”
“Come scusa?”
In quell’istante  Camila si alzò dal letto e diede uno schiaffo in pieno viso a Luis.
“Non parlare di Lauren in questo modo, mai più”
“Allora è lei la tua tanto amata, beh sappi che Lauren non è la persona che pensi che sia”
Si rivestì e se ne andò.
Mi girai verso Camila e continuammo la nostra chiacchierata.
“Allora stiamo iniseme?”
“Lauren prendiamola come una pausa, insomma dopo tutto quello che è successo stasera…”
“Ok ti capisco, le mie stupidaggini sono troppe”
“Hey sei perfetta con tutti i tuoi pregi e difetti”
Sorrisi leggermente e mi avviai verso la porta per uscire dalla stanza per andare nella mia.
“Lolo ti sembra veramente il momento di andare a disturbare Dinah, dai dormi con me e intendo nello stesso letto”
Venne verso di me e mi prese per mano per poi metterci a dormire insieme.
La feci stendere per parte su di me e si avvinghiò subito.
“Notte scimmietta”
“Notte ehm… occhi verdi”
Mi misi a ridere e ci addormentammo in quel modo.
 

Bonjour!
Iniziamo con la notizia che Luis se ne va! Yee!
Ok basta.
Bene Camila e Lauren non stanno ancora insieme ufficialmente, però possono essere vicine... o forse no.
So che è corto, ma l'ho usato più come capitolo di passaggio.
Quando avrò un idea geniale scriverò un capitolo fatto bene.

 

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Capitolo 11
*** Get back ***


Erano passati due giorni e con le ragazze stavamo cercando un modo per continuare a fare spettacoli anche senza avere una casa discografica.
I nostri genitori cercavano un modo per farci fare delle esibizioni e dopo un po’ ce la fecero, ci organizzarono un concerto in uno dei teatri più importanti di Los Angeles.
Io e Camila ci stavamo coccolando sul terrazzo dell’appartamento mentre guardavamo le stelle.
Ci baciammo e quando le stavo per dare il secondo bacio mi fermò.
“Lauren noi abbiamo preso una pausa”
“Non ci siamo lasciate”
“Ma è pur sempre una pausa”
“Camila noi non ce la facciamo a stare lontane”
“Proviamoci per un po’”
“Perché? Andiamo le poche volte che abbiamo provato ad allontanarci abbiamo fatto solo disastri!”
“Questa volta andrà bene”
Stemmo lì per un’altra mezzora e poi scendemmo per andare a dormire.
 
Arrivò la sera del concerto ed i fan erano stati fantastici.
Stavamo per andarcene quando decisi di improvvisare qualcosa per una persona davvero speciale.
“Prima di andare, vorrei cantare una canzone per una persona speciale”
“Cosa? Lauren sei sicura?”
“Ally sono più che sicura”
Andai ad informare lo staff della canzone che avrei cantato e feci accomodare le altre lì sul palco.
La base iniziò e così potei cantare e guardare negli occhi quella persona fantastica.
 
Don’t walk away
Like you always do
This time
Baby you’re the only thing that’s been,
On my mind.
Ever since you left I’ve been a mess,
(You won’t answer your phone)
I’ll say it once,
And I’ll leave you alone,
But I gotta let you know.
I wanna get back, to the old days,
When the phone would ring,
And I knew it was you.
I wanna talk back,
And get yelled at
Fight for nothing, like we used to.
Oh kiss me, like you mean it,
Like you miss me,
Cause I know that you do.
I wanna get back,
Get back,
With you.
Dont look at me that way,
I see it in your eyes.
Don’t worry about me,
I’ve been fine,
I’m not gonna lie I’ve been a mess,
Since you left,
And every time I see you,
It gets more and more intense
I wanna get back, to the old days,
When the phone would ring,
And I knew it was you.
I wanna talk back,
And Get Yelled At
Fight for nothing, like we used to.
Oh kiss me, like you mean it,
Like you miss me,
Cause I know that you do.
I wanna get back,
Get back,
With you.
You were the only one I wanted.
And you were the first one I fell for
You’re the only one that I’ve been needing,
And I don’t want to be lonely anymore.
I wanna get back, to the old days,
When the phone would ring,
And I knew it was you.
I wanna talk back,
And Get Yelled At
Fight for nothing, like we used to.
Oh kiss me, like you mean it,
Like you miss me,
Cause I know that you do.
I wanna get back,
Get back,
With you.
(Get back)
Get back
(Get back)
Get back
(Get back)
Get back
(Get back)
Get back
Oh kiss me, like you mean it,
Like you miss me,
Cause I know that you do,
I wanna get back,
Get back,
I wanna get back,
Get back,
Get back,
Get back,
With you.
Get back, yeah, yeah, yeah

Per la maggior parte della canzone guardai negli occhi Camila e ad un certo punto le presi la mano.
Tutti i fan erano abbastanza stupiti, anche dopo il bacio di qualche mese fa, e lei era al quanto imbarazzata, ma dovevo farlo, dovevo cantare quella canzone per lei.
Finito di cantare salutammo le persone che erano venute a vederci e andammo nel backstage.
Andai nel mio camerino ed iniziai a mettere a posto le cose per poi andare a casa.
Stavo mettendo i trucchi nella borsa quando Camila fece irruzione nella stanza.
Venne verso di me senza fiatare e mi spinse contro il muro; dopo poco mi baciò con tanta passione.
“Mmh aspettavo che anche tu mi sbattessi contro il muro”
“Non posso lasciarti tutto il divertimento”
Allungai le mani per farle mettere le gambe intorno alla mia vita, quando mi bloccò.
“No no, oggi faccio io”
Mi alzò e fece si che mi aggrappassi a lei.
Si staccò dal muro, ma non ce la fece a tenermi su e andammo a sbattere contro la scrivania dove c’erano ancora delle cose che non avevo fatto in tempo a mettere a posto.
“Sono un po’ troppo grande per te, per questo lo faccio sempre io”
“Ehm Lolo posso metterti queste cose nella borsa”
Annuii e lei iniziò a scaraventare tutto quello che c’era lì sopra nella mia borsa.
Dopo si avvicinò a me e mi fece sdraiare mentre mi saliva sopra.
“Camz non penso che ci regga”
“Beh al massimo c’è qualcuno che l’aggiusta per noi”
Sorridemmo per un po’ e poi tornammo a pensare a quello che stavamo facendo.
Camila mi baciò e mise le mani sotto la mia maglietta per poi rifarle sbucare dal collo e le mise tra i miei capelli.
“Avevi ragione, non possiamo stare lontane”

Ok ringraziate Demetria Devonne Lovato per avermi fatto venire l'ispirazione con una delle sue canzoni.
Ringraziamo il cielo che ha fatto capire a Camila che lei non può stare lontana da Lauren.
Per la vostra velicità Ariana qui non c'era, ma non vi mancherà per molto muahahah.
Sperando di non perdere le idee un'altra volta aggiornerò tra pochi giorni.

 

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Capitolo 12
*** Camren shipper ***


Due giorni dopo eravamo nuovamente sul palco, per i nostri fan.
Mancava poco alla fine e io sentivo la pressione del dover dire la verità; io e Camila ci prendemmo per mano e andammo al centro del palco pronte a dire tutto ciò che ci riguardava.
“In questi ultimi mesi sono successe molte cose e volevamo dirvi che…”
“Io e Camila stiamo ufficialmente insieme”
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo e poi ci baciammo, sentendo le urla dei fan che stavano impazzendo.
Sorridemmo per un’ultima volta al pubblico e salutavamo con la mano mentre ci dirigevamo nel backstage.
Le altre ragazze erano già pronte per andare, mentre io, come al solito, ancora non ero pronta; dissi loro che potevano andare senza di me così che potetti avere tutto il tempo di sistemare le mie cose.
Dopo un po’ sentii la porta dietro di me chiudersi; inizialmente pensai che era Camila che era tornata indietro per passare del tempo con me, ma quando mi girai e vidi Ariana ci rimasi molto male.
“Ariana cosa vuoi?”
“Ci tieni veramente a Camila?”
“Certo”
“Allora lasciala, tu non la meriti, io sono la persona giusta per lei”
“E tu invece ci tieni a lei?”
“Ovviamente”
“E allora perché le vuoi fare del male?!”
“Non voglio farle del male. Andiamo Lauren tutte e due sappiamo come ti comporti, non sai resistere a molte cose e se ti passasse un bel ragazzo davanti non resisteresti ad andare da lui lasciando Camila da sola”
“Non farei mai certe cose alla mia Camz, io la amo”
“Come qualche sera fa? Andiamo stavate insieme e ti sei scopata Luis e non eri nemmeno ubriaca e per di più lo avete fatto nella camera di Camila”
“E’ stata colpa di Luis”
“Oh adesso scarichi tutta la colpa su di lui?! Avresti potuto rifiutare!”
“Io e Camila siamo fatte per stare insieme”
“Non cambiare discorso e ti merita lasciarla stare, se la vedo soffrire a causa tua giuro che Jauregui ti faccio fuori!”
“Quella che tra noi due deve stare lontana da Camila sei tu!”
“Se speri che io sparisca velocemente hai sbagliato, vi starò sempre fra i piedi, fino a che non otterrò quello che voglio”
Fece un sorriso quasi malefico e se ne andò.
Io finii di risistemare le cose ed andai a casa.
Arrivata trovai solo Dinah in salotto intenta a guardare qualche puntata della sua serie televisiva.
Mi disse di andare in camera sua, di andare da Camila; lei ci shippava tantissimo e non perdeva occasione per farci stare insieme per poi sclerare dietro alla porta.
“Dinah sai che puoi dormire lo stesso in camera tua?  Tanto io dormo nel letto di Camz”
“Sì, ma io voglio dormire e se sto nella stessa stanza in cui voi due vi coccolote posso morire”
“Come vuoi”
Salii le scale quasi di corsa e andai nella camera delle due minori.
Mi misi in pantaloncini e maglietta e mi intrufolai sotto le coperte insieme a Karla.
“Sapevo che ti ci voleva molto a sistemare le tue cose, ma non pensavo così tanto!”
“Ho avuto visite”
“Da chi? È successo qualcosa?”
“No niente è tutto ok”
“Sicura?”
“Certo”
“Ma chi ti ha fatto visita?”
“Nessuno di importante, non ti preoccupare; dai vieni qui ho voglia di dormire con te tra le braccia”
“Dinah ti ha mandato qui?”
“Sì, perciò colgo l’occasione”
“Perciò se non fosse stato per lei non saresti venuta?”
“Forse no, sai che quando sono molto stanca sbatto ovunque e non vi volevo disturbare”
“Mm l’importate è che ora sei qui”
Ci baciammo e mentre Camila crollò in un sonno profondo nel giro di un minuto, io stetti per più di mezz’ora a fissarla.
DINAH’S POV
Finii di vedere anche la 3x13 di Glee e ero in preda ad uno sclero time a causa del bacio tra le Brittana.
A proposito di scleri salii le scale lentamente e piano, cercando di non far rumore, aprii la porta di quella che doveva essere camera mia.
Puntai lo sguardo sul letto di Camila, dove la vidi abbracciata a Lauren.
Se non fossero state le due di notte, avrei iniziato a gridare come una pazza, ma non volevo che Ally mi scaraventasse una bottiglia d’acqua addosso per farmi tacere.
Dopo averle guardate per un po’ andai verso la stanza di Normani, fiera di aver visto la coppia che shippavo di più al mondo insieme.
Mi sdraiai sul letto di Lauren sorridente e subito Mani si girò verso di me.
“Camren giusto?”
Annuii e lei sbuffo buttandosi a capo fitto sul cuscino.
“Dinah Jane Hansen tu sei malata”

E prima di quanto pensassi il dodicesimo capitolo!!
Ariana è tornata, vi avevo detto che non se ne andava, e Dinah ha tirato fuori la sua origine di capo delle Camren Shipper.
Allora che ne pensate?
Ringrazio chiunque legga la storia e al prossimo capitolo

 

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Capitolo 13
*** Frist anniversary ***


LAUREN’S POV
“Camz non sbirciare”
“Ma sono curiosa! E voglio anche sapere per quale motivo stiamo facendo questa cosa!”
“Ok ti darò delle risposte, anche se siamo state separate per un po’, ma oggi…”
Levai le mani da davanti ai sui occhi.
“Buon anniversario”
CAMILA’S POV
Appena Lolo  mi tolse le mani da davanti agli occhi vidi un tavolo apparecchiato di rosso con sopra i miei cibi preferiti e un piccolo percorso fatto con delle candele dello stesso colore.
“Buon anniversario”
“Lauren… oddio… buon anniversario”
Le saltai al collo e la baciai.
Mi prese per mano e mi fece sedere al mio posto.
“Allora, adesso mangiamo e poi ti canto una bella canzone”
“Ultimamente mi dedichi molte canzoni”
“Sinceramente… ultimamente ho carenze di idee e le uniche cose che mi vengono in mente sono canzoni”
“Starei anni ad ascoltarti cantare”
Sorrise, fece un sorriso così bello che quasi mi si sciolse il cuore.
Le presi la mano e sorrisi insieme a lei; finito di mangiare mi fece girare e poi si mise davanti a me.
“Questa è per te”
Tirò una pallina di gomma verso lo stereo e fece partire la musica.
“Love, Love, Love. 
Love, Love, Love. 
Love, Love, Love. 
There's nothing you can do that can't be done. 
Nothing you can sing that can't be sung. 
Nothing you can say but you can learn how to play the game. 
It's easy. 
Nothing you can make that can't be made. 
No one you can save that can't be saved. 
Nothing you can do but you can learn how to be you in time. 
It's easy. 
Chorus: 
All you need is love. 
All you need is love. 
All you need is love, love. 
Love is all you need. 
Chorus 
Nothing you can know that isn't known. 
Nothing you can see that isn't shown. 
Nowhere you can be that isn't where you're meant to be. 
It's easy. 
Chorus 
All you need is love (All together, now!) 
All you need is love (Everybody!) 
All you need is love, love. Love is all you need (love is all you need). “
 
Mentre cantava la fissavo negli occhi e la guardavo con ammirazione; dai suoi occhi sprizzavano d’amore e io ero imbambolata a fissarli.
Probabilmente mi disse qualcosa, ma ero intenta a fissare quei due occhi verdi che non capii una minima parola di quella che disse.
“Camila! Camila! Camila”
Scossi un po’ la testa e tornai a concentrarmi sulle sue parole.
“E’?”
“Non mi stavi ascoltando?!”
“Senti è colpa della genetica se hai degli occhi stupendi”
Sorrise e ci baciammo.
Mi prese di peso ed io misi le gambe intorno alla sua vita; mentre lei mi teneva su io presi l’occasione per sfilarle un po’ la maglietta e lei dopo un po’ decise di togliersela definitivamente.
“Così ti va bene?”
Annuii e poi tolsi anche la mia.
“Strano che non abbia dovuto chiedertelo”
“Adesso fai anche l’ironica?”
“Ovviamente”
Si avvicino a me, sorrise e mi baciò di nuovo tirandomi su un’altra volta.
Girammo per la stanza in quel modo non facendo altro che baciarci e sussurrarci cose dolci.
Dopo una ventina di minuti sentimmo aprire la porta, ci girammo e vedemmo Dinah che stava iniziando uno sclero time.
“Camren! Camren! Caaamren!”
“Se non la smette Ally e Normani prima o poi la manderanno in manicomio”
In quel momento Ally si affacciò alla porta.
“Perché per voi sarebbe normale che una 16enne giri per casa gridando ‘Camren’?”
“Ally ovviamente noi saremo troppo occupate a ‘cantare’ per accorgenece”
“Oh ma… dio non voglio sapere cosa fate”
Se ne andò disgustata sbattendo la porta e noi potemmo continuare ciò che avevamo interrotto.
Dopo più o meno un ora uscimmo di lì e andammo a cenare in uno dei ristoranti più famosi di Los Angeles.
“Lauren…”
“Shh oggi è il nostro anniversario e voglio che lo passi nei migliore dei modi”
“Infatti il nostro, vorrei fare anche io qualcosa per te, ora paghiamo insieme e dopo ti porto a fare un giro”
Annuì e andammo a cenare.
Dopo aver mangiato litigammo per 10 minuti per il conto, ma alla fine decidemmo di dividerci la spesa come avevo proposto un’ora prima.
“Bene adesso è il mio turno, vieni con me”
La presi per mano e camminammo per molto tempo; finalmente arrivammo su una spiaggia dove avevo messo una coperta circondata da candele bianche.
“Lauren grazie per avermi fatto passare quest’anno nel migliore dei modi, ti amo e niente e nessuno potrà cambiare questa cosa”
Ci sedemmo e guardammo la luna.
“Un’altra cosa che ti voglio dire è che anche io ti voglio dedicare una canzone”
“La farai senza musica?”
“No”
“Ma qui non c’è…”
Schioccai le dita e delle altre candele si accesero mostrando un pianoforte bianco il cui pianista iniziò subito a suonare.
“I can't win, I can't reign 
I will never win this game 
Without you, without you 
I am lost, I am vain, 
I will never be the same 
Without you, without you 

I won't run, I won't fly 
I will never make it by 
Without you, without you 
I can't rest, I can't fight 
All I need is you and I 
Without you 

Without you 
Oh, oh, oh! 
You! You! You! 
Without 
You! You! You! 
Without you 

Can't erase, so I'll take blame 
But I can't accept that we're estranged 
Without you, without you 
I can't quit now, this can't be right 
I can't take one more sleepless night 
Without you, without you 

I won't soar, I won't climb 
If you're not here, I'm paralyzed 
Without you, without you 
I can't look, I'm so blind 
I lost my heart, I lost my mind 
Without you 

Without you 
Oh, oh, oh! 
You! You! You! 
Without 
You! You! You! 
Without you 

I am lost, I am vain, 
I will never be the same 
Without you, without you 
Without you”
 
Finii la canzone e mi Lauren si buttò tra le mie braccia.
“Lauren Michelle Jauregui ti amo”
“Karla Camila Cabello ti amo anche io”

Chi non muore si rivede ed eccomi qui!
Scusate il ritardo ma l'inventiva se ne era andata anche questa volta, ma per oggi i Beatles mi hanno dato l'ispirazione con All you need is love ed ecco cosa ne è venuto fuori.
Per il prossimo capitolo c'è la premessa che non sarà bello, succeseranno cose brutte...
Al prossimo capitolo che prometto di postare entro domenica

 

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Capitolo 14
*** Fear ***


Stavo camminando per la Bangor Street quando mi sentii tirare per un braccio e finii in un vicolo scuro.
“Oh guarda questa volta ci è capitata una ragazza famosa”
Sentii sbattermi qua e là da due persone e dopo un po’, anche se avevo la vista più che appannata ed ero un po’ confusa, riuscii a focalizzare cosa stava succedendo.
Cercai di urlare il più possibile nella speranza che qualcuno mi sentisse, ma uno dei due mi tappò la bocca mentre l’altro continuava ciò che stava facendo.
 
Quando tornai a casa mi fiondai in camera mia senza parlare con le altre.
Dopo un po’ entrò Lauren e si sedette sul bordo del mio letto.
“Hey che ti prende?”
“N-niente”
“Camz”
Si avvicinò a me e appena mi sfiorò i fianchi non potei far altro che urlare.
“Camila cosa hai?”
“Nient… Lauren non mi toccare!”
“Cosa? Ma…”
“Ti ho detto che non mi devi toccare!”
“Camila calmati”
“Lauren vattene! Vattene!”
Lei aveva gli occhi lucidi e arrossati, rimase un po’ imbambolata a fissarmi e se ne andò.
ALLY’S POV
Eravamo in cucina a pensare a calmare Dinah che stava dando di matto quando Lauren arrivò in cucina sul punto di piangere.
“Lolo è successo qualcosa con Camila?”
“L-lei ha iniziato a gridare dicendo che non la dovevo toccare e che me ne dovevo andare”
“Cosa?! Ma fino ad ora andava tutto bene!”
“Non so cosa le sia prese e io…”
Le andammo tutte intorno per abbracciarla e dopo un po’ mentre le altre cercavano di consolarla io salii in camera di Camila.
La trovai rannicchiata sul suo letto con la paura disegnata in faccia, mentre guardava un punto fisso nel vuoto.
Mi avvicinai e provai a toccarla il braccio, ma si ritrasse subito.
“Mila che ti succede?”
“N-Nient…”
“Non dire niente, ti è successo qualcosa, vieni qua”
Cercai di abbracciarla, ma lei andò sempre più indietro.
“Mi vuoi raccontare cosa ti è successo?”
“A-ally…”
“Prenditi tutto il tempo che ti serve”
“M-mentre tornavo a c-casa, qualcuno m-mi ha t-tirata in un vicolo e… m-mi ha-hanno st-stuprata”
Rimasi a bocca aperta; non potevo credere che fosse successa una cosa del genere a una delle mie migliore amiche.
“O mio dio… Camila ti posso almeno abbracciare? Per consolarti”
Annuì e io mi avvicinai piano per poi circondarla con le mie braccia; inizialmente tentava di non tirarsi in dietro, ma poi si lasciò abbracciare.
Stemmo per un po’ abbracciate e poi ci staccammo; era davvero terribile vederla in quel modo, non riusciva nemmeno a lasciarsi toccare da nessuno.
“Ma perché non lo vuoi dire a Lauren?”
“Ho paura della sua reazione, poi magari si metterà nei guai per farla pagare a quei due”
“Erano due?”
Annuì e io rimasi ancora più stupita, come avevano avuto il coraggio a fare questa cosa ad una povera ragazza?
“Dovresti dirglielo”
“Non me la sento…”
In quel momento entrarono anche Dinah e Normani.
“Camila mi dici cosa cazzo ti è preso? Perché hai parlato a Lauren in quel modo?”
“Normani vedi di calmarti”
“Stava andando tutto bene tra voi due perché devi rovinare le cose?”
“Normani ti ho detto di calmarti, non devi parlare a Camila in quel modo!”
“Camila sai che Lauren è una persona che si ferisce facilmente, sei stupida o cosa?”
“Cazzo Normani ti ho detto che ti devi calmare, l’hanno stuprata ed è ovvio che sia spaventata!”
Gridai quelle parole senza pensarci e si ammutolirono tutti.
“Camila…”
“Non ditelo a Lauren”
“Dovresti farlo invece”
“No, anzi dille di venire su”
“Se ne andata”
“Cosa? E dove?”
“Ha detto che andava a fare una passeggiata in Bangor Street”
“Cosa? Non può andare lì!”
“Perché no?”
“E’ lì che è… successo”
Dopo le ultime parole di Camila non persi tempo a correre fuori di casa per fermare Lauren.
Corsi per un po’ e poi la vidi davanti a me ed iniziai a chiamarla.
Finalmente si fermò e potetti raggiungerla.
“Lauren torna a casa!”
“Perché dovrei? Per sentire Camila che non mi vuole più”
“Non ti ha detto quelle cose per cattiveria”
“A no? Beh intanto io vado a Bangor Street”
“Non ci andare”
“Ally posso fare ciò che mi pare”
“Lauren ti ho detto che non devi andare là”
“E perché mai?”
“Prima lì Camila è stata stuprata e non vogliamo che succeda anche a te!”
A quelle parole si girò verso di me, bianca in volto e cadde senza sensi.

Ed ecco il brutto capitolo.
Ho aggiornato prima di domenica, anche perchè domani volevo mettere anche l'altro capitolo; si in questi giorni vi riempirò di capitoli, prima che le idee vadano a farsi fottere.
So che è scritto abbastanza maluccio, ma ho provato a renderlo nel miglior modo possibile, è da ieri che penso a questo capitolo e così è il meglio che sono riuscita a fare.
Spero che vi piaccia comunque e domani il 15° capitolo.

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Capitolo 15
*** Unholy trinity ***


ARIANA’S POV
“Abbiamo fatto tutto ciò che ci avete detto, abbiamo cercato di spaventarla il più possibile, non si farà toccare da nessuno per un bel po’ di tempo”
“Ben fatto, questi sono i soldi grazie”
Luis diede i soldi a Rob e Bob che se ne andarono.
Li avevamo chiamati per stuprare Camila, così che Lauren non avrebbe più potuto toccarla.
Io, Luis e Austin ci eravamo riuniti per la seconda volta in uno dei bar di Los Angeles per trovare un modo per far separare Lauren e Camila; il primo passo era stato compiuto con successo.
“Bene l’idea di Ariana è stata fantastica, Austin ora tocca a noi pensare a qualcosa”
“Io direi che Lauren deve vedere Camila con qualcun altro”
“Non possiamo trovare un ragazzo, lei è lesbica”
“E io non posso provarci con me, sanno entrambe benissimo che io la obbligherei”
“Dobbiamo trovare qualche ragazza disposta a baciarla, proprio mentre c’è Lauren”
“So io chi cercare”
Mi alzai e mi diressi verso la mia auto pronta ad andare verso casa della persona che ci avrebbe aiutato con il nostro piano; anche se l’idea di vedere un’altra ragazza baciare non mi piaceva poi così tanto, ma era necessario.
Non capivo perché Austin si era unito a noi, anche se saremo riusciti nel nostro intento, e ce l’avremo fatta sicuramente, lui non avrebbe guadagnato nulla; Luis si sarebbe ripreso Lauren, Camila sarebbe venuta da me per via della sua omosessualità e Austin?
Pensava seriamente che sarebbe riuscito a conquistarla, pft stupido.
Finalmente arrivai a destinazione e quando quella ragazza mi aprii la porta fui felice di rivederla dopo tanto tempo.
“Hey Veronica!”
“Ari!”
Ci abbracciammo e poi mi fece accomodare in casa sua.
“Qual buon vento?”
“Mi serve un favore”
“Dimmi tutto”
“Devi baciare una ragazza”
“Uhm è carina?”
Presi il telefono e le feci vedere una foto di Camila e a lei non sembrò dispiacere.
“Oh io le darei più che un semplice bacio”
“Foster lei è mia, la devi solo baciare davanti alla sua ragazza”
“Se ha una ragazza non è tua”
“Sono dettagli, allora ci stai?”
“Ok dimmi dove e quando e ci sarò”
Due giorni dopo ci ritrovammo nello stesso bar a prendere decisioni per il ruolo di Veronica.
“Allora Lauren e Camila saranno insieme nel ristorante più costoso di LA domani; allora tu vai lì e appena Camila si allontana un po’ dal tavolo vai da lei, fingi di averla rivista dopo tanto tempo e la baci”
Lei annuii e se ne andò a prepararsi per la serata, mentre io e gli altri due brindavamo all’alleanza.
“La dannata trinità colpisce ancora”

OK adesso potete uccidermi.
E' un po' corto, ma era per far capire il perchè fosse successo tutto a Camila.
Da notare la fantasia dei nomi di quei due...
Allora, adesso non dobbiamo fare altro che aspettare di vedere se la 'dannata trinità' (ogni riferimento a Glee è puramente casuale, non è che mi è venuta da lì l'idea pft)
riuscirà nel suo intento e se ci riuscira vederemo cosa guadagnerà Austin.
Beh al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 16
*** Good idea ***


VERONICA’S POV
Ero già nel ristorante e aspettavo di vedere la ragazza che mi aveva mostrato Ariana.
Dopo un po’ la vidi entrare con un'altra ragazza; anche l’altra era molto bella e se non fosse stato per il mio accordo ci avrei fatto una cosa a tre.
Non passò molto tempo da quando Camila si alzò dal tavolo e io andai verso di lei.
“Camila da quanto tempo!”
Lei mi guardò strana, ma io le saltai al collo e la baciai.
Con la coda dell’occhio mandai un’occhiata al tavolo dove c’era quella che pareva la sua ragazza, che ci stava guardando con tanto odio.
Non ci volle molto prima che lei arrivò da noi ed iniziò ad urlare.
“Cosa stai facendo con la mia ragazza?”
“Cosa? Camila mi stai tradendo? Noi non ci siamo mai lasciate!”
“Aspetta, Lauren io manco la conosc…”
“Oh non fare finta di niente”
“Lauren credi a me o a lei?”
“Senti, Lauren giusto? Io vado a parlare un po’ con lei dei vecchi tempi, tu la vedi tutti i giorni, perciò per stasera te la rubo”
Sorrisi prendendo per mano la ragazza dagli occhi castani e la trascinai fuori di lì, portandola nella mia auto.
Stavo facendo il giro per andare al posto del conducente, quando lei aprii lo sportello ed iniziò a correre via; la rincorsi per poco e la riportai dove prima.
Entrai anche io con lei e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe.
“Carina tu adesso fai quello che ti dico o finisce male”
Stava per ribattere, quando la baciai e presi l’occasione per bloccarla al sedile.
Sorrisi maliziosa e mi spostai nel mio posto e misi in modo l’auto, che avrei guidato fino a casa di Ariana.
Stavo per partire quando la ragazza dai capelli rossi mi chiamò.
“Ehy”
“Hai fatto quello che ti abbiamo detto?”
“Sì, solo che ci è stato un cambiamento di programma”
“In che senso?”
“Beh… lei è qui con me”
Mentre dicevo quell’ultima frase, le passai la mano sulla gamba scoperta, arrivando fino al bordo della sua gonna.
“Veronica sei impazzita?”
“E’ vantaggioso anche per voi, pensaci bene”
Sentii che Ariana si mise a pensare.
“OK forse hai ragione, senti io non sono a casa, portala a casa tua, ma non fare assolutamente niente o giuro che ti prendo a calci in culo”
“Dai solo un po’!”
“Posso concederti di baciarla un po’, ma non tanto, hai capito?”
“Sì, sì non urlare o mi assordi”
“Tra un ora passo da te”
“Ok a dopo rossa”
Finii la telefonata e presi la strada per andare a casa mia.
Durante la prima parte del viaggio in quell’auto c’era silenzio, anche la radio era rimasta spenta, ma c’era un sorta di tranquillità, che, almeno io, non volevo rovinare.
Ci stavamo avvicinando sempre di più a casa mia ed io iniziai a mandare occhiate all’altra; anche se era incazzata, rimaneva sempre bella.
Se non fosse stato per gli accordi con Ari e i suoi amici, non me la sarei lasciata sfuggire, ma sapevo cosa voleva dire mettersi contro la rossa e non ci tenevo ad avere la sua furia contro di me.
“Chi ti ha pagato per farmi questo?”
“Chi ti dice che mi abbiano pagata?”
“Comunque qualcuno ti ha chiesto di rapirmi”
“In verità mi avevano chiesto solo di baciarti, questo è un cambiamento di programma”
“Dimmi chi è stato”
“Non ho intenzione di farlo, lo scoprirai tra un’ora”
Nel frattempo eravamo arrivate davanti a casa mia; parcheggiai davanti alla porta e trascinai l’altra dentro.
Non disse niente e si sedette sul divano, fissando lo schermo nero del televisore.
Andai in cucina a bere e poi tornai da lei.
Mi misi come prima in macchina, a cavalcioni su di lei.
Avevo le mani sulle ginocchia e mentre la guardavo, sorridevo.
Lei sembrava molto scocciata e infatti aveva le braccia incrociate all’altezza del petto.
“Dai, non fare l’arrabbiata che sei tanto bella”
Le circondai il viso con le mani e la baciai; inizialmente si voleva tirare in dietro, ma capendo che era inutile rimase in mobile.
La cosa non mi soddisfaceva abbastanza, così decisi di azzardare di più.
Strusciai la mano al lato della sua gamba e quella volta andai oltre alla sua gonna; mi stavo avvicinando sempre di più quando lei iniziò ad urlare e mi spinse a terra.
Iniziò ad andare nel panico e io non capivo il perché.
“Camila…”
“Che c’è?! Mi vuoi stuprare anche te?! Non è già bastata una volta?!”
“Cosa? Ti hanno stuprata? Ariana non me lo aveva detto, mi dispiace”
“Ariana?! È stata Ariana a dirti di farmi questo?!”
Non ebbi il tempo di rispondere che suonò il campanello.
Quando si dice parli del diavolo e spuntano le corna…
“Ehy dove è Camila?”
“In salotto”
Ariana mi passò davanti e andò dall’altra.
“Bene Camila adesso vieni con me abbiamo molte cose da fare e Veronica, pensavo che non lo avrei mai detto, ma hai avuto un’ottima idea”

E ci siamo anche con il sediciesimo capitolo!
Non vi preoccupate per Veronica, non si farà più vedere, era un personaggio di passaggio, tornerà solo se ci sarà uno spazio vuoto ma è molto improbabile.
Ok adesso la 'dannata trinità' ha la nostra Camz e vedremo come sfrutteranno la cosa.
Il diaciassettesimo capitolo arriverà a breve, goodbye

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Capitolo 17
*** pr.....nt ***


LAUREN’S POV
Incontrare un’altra volta Luis in quel modo non era stato spiacevole, tutto ciò che mi aveva costretto a fare e vedere ciò che aveva provocato.
Non ero pronta, non ero psicologicamente pronta, cosa avrei detto a Camila? Come l’avrebbe presa lei?
Rientrai in casa e andai dritta in camera mia, lasciando la porta aperta nel caso la ragazza che amo sarebbe tornata a casa e sarebbe venuta da me; erano tre giorni che non la vedevo, che nessuno sapeva dove era ed ero preoccupata.
CAMILA’S POV
Erano tre giorni che stavo a casa di Ariana, era una cosa straziante.
Tutte le notti veniva nel ‘mio’ letto e mi toccava ovunque e mi baciava, anche se io cercavo di fare qualunque cosa per tenerla lontana.
Stava iniziando il quarto giorni in quell’inferno e stavo andando verso la cucina per fare colazione quando distinsi tre voci ben conosciute: quelle di Ariana, Luis e Austin.
Mi nascosi dietro lo stipite della porta e mi misi ad origliare la loro conversazione.
“Bene, per ora rimaniamo così tra qualche giorno ci rivediamo per fare un nuovo piano, io vado da Camila”
“Sai dovresti lasciarla andare”
“Cosa?”
“Beh ormai la faccenda con Lauren è fatta, cosa vuoi che combini?”
“Ma finalmente ho Camila con me e non voglio che se ne vada”
“Correrà da te appena vedrà cosa è successo al’altra”
“Ok hai ragione”
Finii di ascoltare in quel momento e feci finta che uscivo dalla mia camera in quel momento.
“Hey Camila, so che non stai per niente bene, perciò se vuoi tornare dalle altre puoi andare”
Non me lo feci ripetere due volte, andai nella stanza che mi aveva dato e riordinai le mie cose e me ne andai da lì.
Corsi fino alla casa che condividevo con le altre e ci arrivai sudata fradicia.
Entrai e trovai Ally, Dinah e Normani che stavano guardando un film.
“Lauren è in camera sua?”
Loro annuirono ed io feci un’altra corsa su per le scale.
Aprii la porta e vidi Lolo rannicchiata sul suo letto e io andai la abbracciai da dietro.
“Camila…”
Stava piangendo e non per la felicità; era straziante vederla soffrire in quel modo.
“Lolo che ti è successo?”
“Oggi ho incontrato Luis e lui… mi ha costretta a farlo e poi mi ha anche costretta a fare il test di gravidanza e… Camila sono in cinta di Luis”
A quelle parole rimasi scioccata, ma in quel momento dovevo stare vicino a Lauren.
“Lauren, ti aiuterò in ogni modo possibile e appoggerò ogni tua scelta, a parte l’aborto, ma penso che sia risultato così solo perché era passato poco tempo”
“Me lo ha fatto fare questa mattina, ho passato la notte da lui”
“Che ne dici se tra qualche settimane rifacciamo il test? Per essere più sicure”
Annuì e io la strinsi più forte.
“Ci sono io vicino a te, andrà tutto bene”
“Io ho comunque paura, non mi sento pronta”
“Sei anche molto stressata, so io come calmarti, sdraiati per bene”
Lei si sdraiò e io le alzai la maglia fino a sotto il seno; guardai la sua pancia e la carezzai.
“Ok non so se sto parlando con una persona o solo con lo stomaco della mia Lauren, ma voglio dirti che noi ci prenderemo cura di te e…”
“Camila cosa stai facendo?”
“Non interrompermi sto parlando con qualcuno”
Tornai a concentrarmi sul posto dove presto sarebbe cresciuto un bel pancione con un piccolo essere vivente all’interno.
“Volevo fare questo a tua madre,ok pensavo che sarebbe successo quando io avrei avuto 25 anni o più e sarei stata più esperta su queste cose, ma questo è successo adesso, perciò penso che dovrai accontentarti di quello che so”
Mi avvicinai alla parte più inferiore della pancia e ci lasciai un bacio.
“Primo mese, Lolo non è contenta di quello che è successo, si deve abituare a te, ma sappi che ti ama lo stesso”
Mi spostai un po’ verso sinistra e mi alzai un po’, lasciando un altro bacio.
“Secondo mese, tua madre orami avrà accettato la situazione e non si dispiacerà di quello che è  successo”
Andai ancora verso sinistra e mi alzai un altro po’, lasciando il terzo bacio.
“Terzo mese, non so molto sul terzo mese di gravidanza, ma io e le altre staremo sicuramente aiutando tua madre in questa nuova esperienza”
Continuai il giro dell’orologio che stavo ‘disegnando’ e detti anche il quarto bacio.
“Quarto mese, penso che la pancia si veda già abbastanza, sarà strano vedere Lauren con un bambino dentro di se, ma presto ci faremo l’abitudine”
Detti anche il quinto bacio.
“Quinto mese, ok le mie conoscenze sono sempre minori, avevo detto di non essere pronta, ma volevo farlo, perciò… avrai tante persone che ti ameranno”
Continuai il mio lavoro.
“Sesto mese, andiamo sempre peggio ahahah no ho più parole seriamente, ma so che si vedrà una bella pancia, sono sempre stata felice di vedere una donna in gravidanza, avere un figlio è uno dei doni più belli della vita no?”
Ero quasi giunta alla fine di quel ciclo immaginario.
“Settimo mese, pancia pancia pancia!! Sappi che crescerai con delle pazze sclerate”
Mancavano solo due frasi per completare il ciclo della gravidanza.
“Ottavo mese, sarai sempre più vicino a vedere il mondo”
Arrivai al nono bacio.
“Nono mese, finalmente sarai qui in mezzo a noi! Spero che avrai gli occhi di tua madre, sono stupendi e spero anche che non prenderai il carattere di tuo padre, sai lui è un grande…”
“Camila non dire brutte parole davanti al bambino”
Le detti un’occhiata e la bacia per la decima volta.
“Decimo mese…”
“Camila la gravidanza è di nove mesi”
“Sì, ma un anno è composto da dodici mesi perciò fammi finire. Decimo mese, avrai passato trenta giorni nella famiglia Jauregui e credimi io verrò ogni singolo giorno per vederti”
Detti il penultimo bacio alla pancia di Lolo.
“Undicesimo mese, non so ancora bene cosa succede ad un bambino dopo due mesi di vita, ma avrò almeno il tempo di vedere che occhi hai”
Finii il ciclo con l’ultimo bacio.
“Dodicesimo mese, sarà passato un anno da questo momento, dal momento in cui tua madre non era molto felice di averti a quest’età ma già ti ama, beh Demetria Devonne o Edward Christopher non vediamo l’ora di averti tra noi”
“Hey hey hey, Demetria Devonne o Edward Christopher? Non ho ancora scelto il nome!”
“Voglio che il mio primogenito abbia il nome di uno dei miei idoli”
“Tuo?”
“Lauren solo perché è stato Luis a metterti in cinta non vuol dire che io non mi prenda cura di lui o lei come se fosse mio figlio, io ti amo e voglio che noi condividiamo la gioia della vita”
Sorrise e diventò tutta rossa in viso.
“Camila ma come fai?”
“A fare cosa?”
“A farmi stare bene così, cioè questa cosa dei baci sulla pancia, è stata fantastica”
Sorrisi anche io e stavamo per baciarci, quando Ally gridò che la cena era pronta.
Scendemmo insieme e cenammo.
Nel mezzo della cena, Lauren non si sentì tanto bene e corse in bagno; io la seguii e la aiutai a tenere su i capelli mentre vomitava ciò che aveva appena mangiato.
Si girò verso di me guardandomi negli occhi.
“Nausee da gravidanza”
“Non è detto”
“Ormai sono più che convinta di essere incinta”  
No, non sono fissata con gli stupri, ma qunado si dorme e vengono idee del genere, le devo sfruttare.
Ho cercato di articolare al meglio questo capitolo, perchè amavo il momento tra Lauren e Camila, ho provato di realizzarlo nel miglior modo possibile e spero veramente che vi piaccia.
Tornerò presto con il diciottesimo capitolo

 

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Capitolo 18
*** Neon Lights tour ***


Era passata una settimana e io stetti vicina a Lauren che, come detto sette giorni prima, rifece il test.
Ancora una volta diceva che lei era incinta e ormai ce ne eravamo convinte tutte e due.
Avevamo anche deciso di dirlo al resto del gruppo e, quando saremo tornate in Florida, l’avremmo detto ai suoi genitori.
Andammo in salotto dove c’erano Ally e Dinah; anche se mancava Normani decidemmo di dirlo prima a loro.
“Ragazze dobbiamo dirvi una cosa…”
In quell’istante la porta si spalancò ed entrò Mani tutta entusiasta.
“Ho una notizia stupenda!”
“Normani adesso io e Camila stavamo per dire…”
“Apriremo i concerti del Neon Lights Tour di Demi Lovato!”
“O mio dio non ci credo!”
Io e Lauren ci guardammo; eravamo felici all’idea di esibirci ancora, ma come avremo nascosto ai fan la gravidanza di Lolo?
Con uno sguardo ci capimmo subito e decidemmo di rimandare la notizia anche alle ragazze.
“Camila, Lauren che ci dovevate dire prima?”
“Ehm, pensavamo che…”
“Dovremo chiedere a qualche cantante più famoso di noi di fare un duetto con il gruppo; so che non ci piace chiedere pubblicità ad altri cantanti, ma adesso ne abbiamo bisogno visto che ancora non abbiamo una casa discografica”
“Io direi di aspettare, in fondo magari vedendoci in tour qualche produttore ci offrirà un contratto”
Annuimmo e ci guardammo negli occhi per l’ennesima volta, era una cosa troppo grande per essere nascosta; il tour sarebbe durato 2 mesi e in quei 60 giorni, si poteva iniziare a intravedere qualcosa e quale malato di mente darebbe un contratto a una band con una ragazza di diciassette anni incinta?
Mi stavo facendo troppi complessi mentali, così decisi di andare a fare un giro sul lungo mare.
Uscii di casa lasciando le ragazze a discutere della scaletta per i concerti e per i costumi, dicendo che avevo più ispirazione dopo una passeggiata.
Dopo neanche tanto fui sommersa dai fan e anche se ero abbastanza stanca, cercai di fare uno dei miei sorrisi migliori e fare autografi e foto con tutti.
Quando riuscii ad accontentarli tutti mi lasciarono un po’ di aria e finalmente potei continuare la mia rilassante passeggiata.
Stavo per raggiungere la spiaggia quando sentii qualcuno dietro di me; pensai al peggio, ma quando mi girai vidi che fortunatamente era Ally.
“Sai non pensavo che tu e l’alta sareste mai riuscite a inventare una scusa del genere così velocemente”
“Che intendi?”
“Andiamo lo si capiva da lontano che la storia della collaborazione ve la siete inventata sul momento, Camila dimmi la verità, che cosa ci volevate dire?”
“Non posso dire niente se Lauren non è d’accordo”
“Allora torniamo a casa e dite cosa avete veramente”
“Ally, vi vogliamo bene, ma per ora abbiamo deciso di non dire niente, accettate le nostre scelte”
“OK, ma almeno posso venire con te in spiaggia?”
Annuii e continuai a camminare con la maggiore al mio fianco.
Mentre eravamo sulla spiaggia iniziai a fissare il mare; mi rilassava sentire le onde che si infrangevano sulla spiaggia.
Fissavo l’orizzonte, ma mi sentivo osservata; mi girai verso Ally e vidi che mi guardava e sorrideva.
“Hey che guardi?”
“E’ strano vederti così tranquilla, te sei sempre quella che sprizza felicità ovunque e non sta un attimo ferma, già è tanto se sei calma quando sei triste”
“Beh non posso sempre fare la scema, è stancante, se lo facessi di continuo sarei più piccola di un granello di sabbia, sai che ridere fa dimagrire?”
“E te ancora non sei sparita? Nah non ci credo”
Ci mettemmo a ridere e subito lei fece la stupida.
“Oh attenta Mila se ridi troppo potresti sparire veramente!”
Ridemmo ancora; fare quella passeggiata con Ally fu più terapeutico che farla da sola.
LAUREN’S POV
Avevamo appena finito di aprire la prima tappa del Neon Lights Tour e durante l’esibizione non mi ero sentita tanto bene, avevo iniziato a avere la sensazione di vomitare da un momento all’altro, ma non lo volevo fare sul palco.
Camila notò che c’era qualcosa che non andava, perciò durante alcune canzoni lei cantò la parte che teoricamente avrei dovuto cantare io.
Finito tutto il concerto Demi ci aveva invitate sul suo tour bus per festeggiare, ma io preferii di rimanere nel nostro a riposare.
Stavo guardando fuori dal finestrino; aveva iniziato a piovere e le goccioline a contatto con il vetro non facevano altro che distrarmi dai miei pensieri.
Dopo un po’ sentii che qualcuno era salito sul tour bus, ma non avevo la forza di andare a controllare, molto probabilmente era una delle ragazze che era tornata per riposarsi.
Con mia sorpresa apparve Demi.
“Lauren tutto ok?”
Risposi con un cenno del capo.
“Lauren non mentirmi”
La guardai negli occhi; negli ultimi giorni ero costantemente sotto pressione e in quel momento non ce la feci più e scoppiai a piangere.
Lei mi abbracciò e decisi di dirle tutto, sapevo che mi potevo fidare.
“Demi, sono incinta”
“Cosa? Camila lo sa?”
“Sì e lei è non se la è presa, anzi ha cercato di farmi stare meglio e ha detto, che lo accudirà come se fosse suo figlio, sai ha anche detto che se sarà femmina vuole chiamarla Demetria Devonne”
Sul volto di Demi apparve un dolcissimo sorriso.
“Ma il padre come la prenderà?”
“Lui lo ha fatto a posta, lui e Ariana stanno facendo di tutto per dividerci, ma io e lei cresceremo questo piccolo insieme, Demi o Ed, avrà due madri lesbiche, come Rachel Barry, solo che i suoi erano genitori gay”
“Ed? Idea di Camila?”
Annuii e sorrisi con lei.
“I tuoi genitori lo sanno?”
“Glielo dirò appena arriviamo a Miami e… le altre non sanno di questa cosa, per favore non dirglielo”
“Ti prometto che non glielo dirò”
Demi mi abbracciò di nuovo e io mi strinsi di più a lei, mi sentivo consolata, dopo tanti giorni stressanti finalmente un po’ di relax.
“Sai dico sempre che le cose accadono per una ragione e visto che mi hai detto che queste persone vi vogliono allontanare, penso proprio che questo vuol dire che il vostro amore è destinato a diventare sempre più forte. Lauren se hai bisogno di sfogarti o di consigli, puoi chiamarmi quanto vuoi, ok non sono esperta di adolescenti incinta, infondo io ho 21 anni e non aspetto un bambino, ma ci sono qui, per aiutarvi”
“Grazie Demi e in effetti ho bisogno di chiederti una cosa… dobbiamo stare in tour per due mesi e ho paura che si possa notare qualcosa e che non ci diano un altro contratto, cioè chi darebbe finanziamenti a una band dove una adolescente è incinta, insomma tra qualche mese dovrò stare a riposo e per altri mesi anche più dovrò curarmi del bambino… è così difficile”
Lei mi guardò fissa negli occhi per qualche secondo.
“So che è difficile, ma ce la farai, Camila di ama tantissimo e ti sarà sempre accanto”
“Ho anche paura della reazione dei miei, se mi dicessero di abortire? Camila non lo accetterebbe!”
“Tu e lei dovete provare a parlarci, troverete un modo e spero che lei o lui abbia i tuoi occhi, sappi che dalla tua prima audizione mi sono innamorata di loro”
“Oh ma tutti sono innamorati dei miei occhi”
“Sono stupendi, come la persona a cui appartengono”

Il Neon Lights Tour è iniziato!! No ok è già finito lol
Bene durante questi capitoli penso che farò crescere l'amicizia tra Demi e Lauren.
Spero che vi piaccia, spero di aver scritto qualcosa di accettabile.
Ok ci vediamo con il prossimo capitolo.

 

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Capitolo 19
*** News ***


Avevamo detto alle ragazze della mia gravidanza e furono un misto di felicità, stupore e poi si preoccuparono anche dei come avremo affrontato la situazione; gli raccontammo tutto ciò che avevamo in mente per tutto quello che sarebbe successo e ci dettero il loro supporto.
Erano le due di notte e il tour bus si stava dirigendo verso il Texas, mancavano sempre meno giorni al nostro arrivo a Miami e iniziavo a sentirmi nervosa al solo pensiero di dover dire ai miei di aspettare un bambino.
Fuori c’era il temporale e i tuoni frantumavano il tranquillo suono della pioggia che cade.
Mi rigiravo nel piccolo spazio che avevamo per dormire, cercando di prendere sonno; dopo un po’ sentii la tenda che separava quello spazio dal resto del bus aprirsi.
Mi voltai dall’altra parte e vidi il dolce viso di Camila che spuntava da dietro la tendina.
“Lauren ho paura del temporale, posso dormire con te?”
“Certamente, dai vieni qui”
Le feci spazio e lei si sdraiò vicino a me; misi le mie braccia intorno alle sue spalle, mentre lei mi circondò la vita; appoggiò la testa sul mio petto e iniziai ad accarezzarle i capelli.
Dopo un po’ alzò lo sguardo verso di me, le sorrisi e la baciai.
Finalmente dopo un bel po’ ci addormentammo.
CAMILA’S POV
Aprii gli occhi e vidi che Lauren era ancora addormentata, così dovetti fare la massima attenzione per sgattaiolare via da lì.
Andai verso il frigorifero per prendere la colazione quando vidi Normani mezza addormentata che cercava di non cadere in piena faccia sulla sua colazione.
“Mani non hai dormito stanotte?”
“Come diavolo facevo a dormire se non facevi altro, che gridare il nome di Lolo! Cazzo proprio alle due di mattina vi dovevate mettervi a farlo? E per di più come ti è saltato in mente di fare certe cose con una ragazza incinta?”
“Proprio perché è incinta io mi sono limitata a baciarla e a toccarla un po’”
“La prossima volta baciala per più tempo, non voglio più sentire alle due di notte una persona che non fa altro che gridare ‘Lauren’”
Scrollai le spalle, mentre Dinah si avvicinava al frigorifero con il sorriso stampato sulle labbra, a quanto pareva aveva dormito più che bene.
“Camila, sentirti stanotte, mi ha fatto dormire fantasticamente”
“Dice così solo perché shippa Camren, Cabello riprovaci anche stanotte e giuro che non farai in tempo a vedere tuo figlio”
La guardai con faccia interrogativa.
“Oh andiamo sappiamo tutte che ti prenderai cura del figlio di Lauren come se fosse anche tuo e noi assecondiamo questa idea”
Feci un sorriso enorme e mi misi a mangiare.
Passammo quella giornata a viaggiare verso Houston e così ci mettemmo a guardare un film sul televisore che avevamo in quello che dovrebbe essere il salotto di una casa.
Quella notte tornai a dormire da Lauren e non passò tanto tempo da quando sentimmo Normani urlare.
“Camila la vuoi smettere! Lauren falle chiudere la bocca e vi uccido, io voglio dormire!”
Aspettammo una decina di minuti e poi riprendemmo da dove la ragazza dalla pelle scura ci aveva interrotte.
Dopo un po’sentimmo la tendina scorrere, ci girammo e vedemmo Normani con gli occhi chiusi.
“Perché hai gli occhi chiusi?”
“Non voglio vedervi nel bel mezzo della vostra attività amorosa e volevo avvisarmi che dovete fare meno rumore, domani abbiamo il concerto e non voglio cadere addormentata sul palco, rimandate queste cose quando sarete a casa vostra, andiamo ci arriveremo tra una settimana!”
Se ne andò e noi decidemmo di farla riposare; grazie alle sue parole mi passò per la testa una cosa di cui mi preoccupavo tantissimo: arrivate a casa nostra dovevamo parlare con i genitori di Lauren e la cosa mi innervosiva tantissimo.
Fui agitata per tutta la notte, ma per lo show ero più che in forma.
Eravamo nel bel mezzo dell’esibizione di Leave my heart out of this, quando Lolo corse nel backstage a causa di un attacco di nausea.
Io e Ally facemmo a turno per cantare le strofe di Lauren e io mandavo occhiate dietro le quinte, per vedere se c’erano segni della ragazza dagli occhi verdi.
Quando finimmo di cantare lei tornò sul palco e si scusò con il pubblico e disse che l’aveva colpita l’influenza e che non si era sentita tanto bene; scendemmo dal palco e ci mettemmo tutte intorno a Lauren per cercarla di farla sentire meglio.
 
Io e Lolo eravamo davanti alla porta di casa sua mano nella mano.
Ci guardammo negli occhi e poi entrammo; trovammo tutta la famiglia Jauregui in salotto e subito vennero a salutarci.
“Prima di iniziare altri discorsi ho da dirvi una cosa importante”
“Lauren tesoro che ti prende?”
La guardai e lei mi strinse di più la mano.
Era nervosa e lo si poteva capire da chilometri, ero lì per rassicurarla ma non sembrava funzionare.
“Mamma, papà, Chris, Taylor… sono incinta”
Sua madre sbiancò, il fratello rimase imbambolato e la sorellina stava salticchiando un po’.
Il padre era rimasto impassibile, la guardò negli occhi e se ne andò da quella stanza.
Lauren lasciò la presa della mia mano e gli corse dietro.
“Papà! Papà!”

TA DAAAA!
Ho dato un pizzico di perversione alla storia, è solo che le cose pervertite sono brava solo a pensarle e non a scriverle.
Sono arrivata al punto in cui Lauren dice tutto alla sua famiglia e nel prossimo capitolo vedremo come l'ha presa il padre di Lauren.
Spero che vi piaccia e presto posterà il diciannovesimo capitolo.

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Capitolo 20
*** My baby ***


LAUREN’S POV
Corsi dietro a mio padre fino al giardino che avevamo dietro casa.
“Papà!”
Lo trovai seduto sulla panca nel mezzo al giardino con le lacrime agli occhi; anche i miei avevano iniziato a pizzicare e probabilmente erano già rossi.
“Papà mi dispiace, non era prev…”
“Non me ne sono andato per questo è che… mi sembra ieri che quel 27 giugno del ’96 sei venuta al mondo e ora… non posso credere che tra qualche mese darai alla luce un bambino”
“Lo so, anche io sono ancora scossa dalla notizia, ma è successo, io e Camila ce ne prenderemo cura”
“So che con lei al tuo fianco il piccolo Micheal crescerà bene!”
“Papà! Sai che non voglio che mio figlio si chiami come uno di nonni, se è maschio si chiamerà Edward Christopher o al contrario si chiamerà Demetria Devonne”
Lui mi guardò negli occhi e si mise a ridere.
“Camila giusto?”
Annuii e ridemmo insieme.
“Vieni qui piccola”
Mi tirò verso di lui e mi abbracciò.
“Papà non sono più piccola”
“Hai ragione, il piccolo di famiglia è qui dentro”
Ci abbracciammo ancora e tornammo in casa; messo piede lì dentro lo sguardo preoccupato di Camila si posò su di me.
Le sorrisi avvicinandomi a lei e trascinandola in camera mia.
Ci sedemmo sul letto, tenendoci per mano ed iniziammo a parlare di quello che era appena successo.
“Allora che ti ha detto? Si è arrabbiato?”
“No, è solo che pensa che stia crescendo troppo in fretta”
“Tutti i genitori lo pensano”
“Ma non capita a tutti i genitori di avere una figlia di diciassette anni incinta”
“Ne hai quasi diciotto”
“La cosa non cambia”
“Come non cambia il fatto che staremo insieme”
“Sempre”
DINAH’S POV
Eravamo ferme per la notte nel parcheggio del posto in cui ci eravamo esibite quando sentimmo per l’ennesima volta Lauren e Camila, quelle ragazze dovevano avere qualche parentela con i conigli.
Normani e Ally stavano per avere un esaurimento nervoso, ma le Camren si divertivano a vederle impazzire e io con loro.
“Se non chiudete quella cazzo di bocca vi lancio Ally!”
“Hey potrei essere io a lanciare te!”
“Seriamente? Ally credi di potermi sollevare?”
Ally mandò uno sguardo di sfida a Normani e poi cercò di sollevarla; Mani se ne stava con le braccia incrociate, mentre l’altra si stava sforzando di alzarla di almeno un millimetro.
“Allyson te lo avevo detto!”
Lei fece la faccia arrabbiata e poi parlò a tono a nessuno precisamente.
“Ok Normani potrà giocare a baseball, ma io posso fare la giardiniera, perciò a qualcuno merita non fare rumori che disturbano la quiete del tour bus”
Scoppiai a ridere e ricevetti occhiatacce; dopo poco bussarono allo sportello e pensando che fosse Demi che si lamentava a causa dei Lauren e Camila andai ad aprire senza problemi.
Scoprii velocemente che non era la persona che pensavo; davanti agli occhi mi ritrovai l’ex ragazzo di Lolo: Luis.
Mi scostò brutalmente e corse verso il posto letto di Lolo e la tirò fuori da lì per poi sbatterla contro la parete.
“Brutta troia cos’è questa cosa che crescerai nostro figlio con quella lesbica della tua amica”
“A te non deve importare cosa faccio con mio figlio!”
A quel punto Luis le mise una mano al collo e la spinse sempre più contro la parete.
“E’ nostro figlio!”
“Non sei degno di essere suo padre”
“Oh perché questa qui si?! E comunque sono io che ti ho messo incinta e perciò lui è mio figlio!”
“L’hai fatto soltanto per tenermi lontano da Camila, lui non sarà mai tuo, sarà mio e suo, perciò vattene!”
Lui strinse ancora di più la presa quando finalmente una di noi ebbe il coraggio di mettersi nel mezzo.
Ally si avvicinò a lui e lo tirò per la maglietta.
“Ti merita andartene se non vuoi metterti nei guai”
“Adesso una delle tue amichette ti deve anche proteggere”
“Ho detto che te ne devi andare!”
Lui spostò lo sguardo da Ally a Camila per poi fissare Lauren e se ne andò.

Ventesimo capitolo!
Sono consapevole che è cortino, ma è quello che mi è venuto in mente.
Per il prossimo capitolo non so quanto ci vorrà, ma se ho qualche idea penso di metterlo prima di pasqua.
Al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 21
*** No more single ***


DINAH’S POV
Finalmente eravamo arrivate a New York e non c’era modo migliore di festeggiare andando in giro per i negozi della città.
Ero a fare shopping e avevo tre borse in mano e mi rimanevano altri dieci negozi da visitare.
Dopo un po’ un ragazzo si avvicinò a me e mi chiese se avevo bisogno di aiuto.
Lo scrutai per un po’ e poi riconobbi che era Luis, quello che l’altra sera aveva attaccato Lauren.
“Perché dovrei aver bisogno del tuo  aiuto?”
“Sto solo cercando di essere gentile con una bella ragazza”
“Come con Lauren? Hai rischiato di strozzarla”
“Oh ma lei è cosa vecchia. Senti io ti porto le borse e ti pago tutto ciò che comprerai d’ora in poi, ma per oggi accontentati di solo due negozi, non ho abbastanza soldi con me”
Non pensavo che fosse possibile, ma stavo pensando di accettare la sua offerta; come posso io, Dinah Jane Hansen, rinunciare a shopping gratis?
Lo tenni sulle spine per due minuti e poi accettai, così lui prese tutte e tre le borse e ci dirigemmo verso il negozio di vestiti più vicino che c’era.
Stemmo due ore dentro due negozi diversi e uscii dal centro commerciale con sette borse.
Ci fermammo nella gelateria vicino a Time Square e mi pagò pure il gelato.
“Allora Dinah Jane, che ne dici se domani usciamo di nuovo? So che rimanete a New York per tre giorni e non penso che comprare tutta questa roba ti sia bastato, insomma siamo nella grande mela”
Voleva proprio entrare nelle mie grazie e anche se poteva sembrare che tradissi le altre, c’era molto altro sotto; sfruttavo la cosa per farla pagare a Luis, nessuno poteva trattare la nostra Lauren in quel modo.
Passai un’altra ora con il mio ‘facchino’ a giro per la città e poi tornai sul tour bus.
Entrai e trovai Lauren che mi stava guardando male.
Posai le borse e mi misi gli occhiali sopra la testa.
“Che c’è? Sei arrabbiata perché non ti ho comprato niente? Se vuoi dom…”
“Dinah ti ho visto con Luis, che diavolo ti passa per la mente?”
“Mi passa che domani lo farò andare in bancarotta portandolo in tutti i negozi di marca della città, sto cercando di farlo soffrire in qualche modo, non sono stupida, come puoi pensare che dopo quello che ti ha fatto vada veramente con lui?”
“Ho tergiversato”
“Dovresti conoscermi abbastanza per sapere che non farei certe cose”
“Ultimamente sono scossa, non è facile fare esibizioni quasi tutti i giorni e girare per tutto il paese mentre si è incinta”
“Su questo non c’è dubbio ma dovresti stare calma, andrà tutto bene, lo terrò il più lontano possibile da te e Camila”
“Grazie”
Ci abbracciammo e io andai a mettere le buste nello spazio che teoricamente doveva essere il nostro armadio.
Il giorno dopo mi rividi con lui davanti alla gelateria del giorno prima, mi prese a braccetto e ci dirigemmo verso il primo negozio.
Era uno dei negozi più costosi, ma volevo spremere Luis il più possibile e quello era solo l’inizio.
“Luissino, posso comprare questa maglietta?”
“Quanto costa?”
“Ehm 90$”
“Ok per te questo e altro”
Dopo aver comprato altri vestiti che andavano dagli ottanta ai centoventi dollari, lui iniziò a sudare freddo.
“Luis, guarda questa bella borsa, costa soltanto 130$, me la prendi”
“Certo… ehm senti Dinah, tesoro, che ne dici se per oggi diciamo stop allo shopping?”
“Ma Luissino questo è solo il primo negozio e domani non avrò tempo di tornare a comprare roba, ripartiamo presto”
Sbuffò un po’ e poi cerco di sorridere.
Dopo avergli svuotato due carte di credito decisi di tornare al tour bus.
“Ehi che ne dici se vengo dentro con te?”
Ecco che lui cercava di sfruttare la mia falsa vulnerabilità per avvicinarsi a Lauren ancora, ma visto che stavo fingendo non era stato difficile dirgli di no.
“Mi dispiace ma è tutto in disordine e ora abbiamo gli esercizi vocali, sarà per un’altra volta”
Mi guardò dispiaciuto se ne andò e io raggiunsi le altre all’interno.
CAMILA’S POV
Eravamo sul tour bus a ridere e scherzare aspettando che Normani tornasse.
Aprii lo sportello ed entrò tutta esuberante.
“Provate a indovinare chi ha un nuovo ragazzo?”
Applaudimmo e stavamo per correrle incontro quando ci fermò.
“No no ferme, ve lo voglio presentare. Austin!”
Quando il nuovo ragazzo di Normani mise piede nel tour bus rimasi a bocca aperta; Austin, quell’Austin si era messo con lei e averli lì in quel momento mi spaventava.
“Visto che abbiamo uno spazio letto in più stanotte dormirà qui”
Lì mi paralizzai del tutto, non poteva essere veramente lui, non poteva veramente rimanere a dormire qui con noi.
Andai a dormire prima di tutti in preda al panico, così facendo lui non sarebbe riuscito a venire da me non dando all’occhio alle altre ragazze.
Mi svegliai nel mezzo della notte; ormai tutte le altre ragazze e Austin erano a dormire, perciò non potevo neanche andare a parlare con qualcuno, così cercai di riprendere sonno.
Stavo per chiudere gli occhi quando sentii qualcuno salirmi sopra; pensavo che fosse Lauren ma quando vidi che era lui cercai di urlare, ma lui fu più veloce e mi mise una mano sopra la bocca.
“Shh, non ti merita urlare Mila”
Cercai di fargli levare la mano invano; quel nomignolo, solo Lauren mi chiamava in quel modo e sentirlo uscire dalla sua voce mi fece venire il nervoso.
Sentii la sua mano che iniziò a toccarmi il fianco e iniziò a salire verso il mio seno.
Ritentai a levargli la mano e urlare, ma era troppo forte.
“Vuoi davvero che Lauren e suo figlio stiano bene?”
Scossi la testa in segno di approvazione e un senso di paura mi pervase tutto il corpo.
“Bene allora dovrai fare quello che ti diremo io e gli altri due o pure il caro Luis se la vedrà con la tua ragazza, per prima cosa devi convincerla a ritenere il piccolo figlio del mio amico”
Lo fissai negli occhi e mi ribellai per l’ennesima volta; non potevo dire a Lauren che nostro figlio doveva essere riconosciuto come figlio di Luis, lui non l’ha fatto per amore, ma per farla stare male e non meritava di essere chiamato padre da Demi o Ed.
Austin mi sbattette contro il letto.
“Camila sei dura di comprendonio?”
Scansò la mano e mi baciò con avidità mordendomi anche il labbro facendomi sanguinare un po’.
“Fai come ti ho detto e se parli a qualcuno di quello che è appena successo, accadrà di peggio”

Va 'via' uno e ne arriva un altro.
A parte il fatto che Dinah quasi prosciuga il conto di Luis, sto ancora ridendo per 'Luissino' credetemi.
Allora che ne pensate?
Il prossimo capitolo lo metto dopo Pasqua, adios.

 

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Capitolo 22
*** Promise ***


 
LAUREN’S POV
“Camila che stai dicendo? Non darò mai il cognome di Luis a mio figlio, il suo cognome sarà Jauregui”
“Lauren è per il tuo bene!”
“Come può essere per il mio bene”
“Non posso dirtelo”
“Non avere paura”
“Io non…”
La baciai.
Le misi una mano sulla guancia perché volevo baciarla lentamente, trattenere la mia bocca sulla sua e sentire ogni punto in cui le nostre labbra si toccavano.
Cercai di tranquillizzarla il più possibile con quel bacio, tentando di non farla allontanare troppo e mettere fine al nostro contatto.
“Austin ha detto che se non ti convincevo a riconoscerlo come figlio di Luis, quest’ultimo di avrebbe fatto del male, ha detto che devo fare qualunque cosa mi chiedano”
“Tu non devi obbedire agli ordini di quell’idioti!”
“Non voglio che ti facciano del male, perciò che dici di dire che alcune volte glielo farai vedere”
“Camila”
Dissi il suo nome in tono scocciato, non volevo che cedesse a quei fottuti ricatti; lei teneva fisso il suo sguardo sul mio, non era affatto felice, era preoccupata.
I suoi occhi iniziarono a  riempirsi di lacrime, le quali iniziarono a scenderle giù per il viso.
“Lolo lo faccio per te”
“Ehi”
Mi avvicinai ancora di più a lei e le circondai il viso con le mani.
“Non mi succederà niente di grave”
“Abbiamo già sperimentato che Ariana, Austin e Luis possono essere molto più crudeli di quello che sembrano”
“Loro non mi spavenano, non succederà niente”
“Almeno promettimi che non andrai a giro da sola”
“Camila…”
“Per favore”
Non riuscivo a reggere il suo sguardo per altro tempo e così annuii; ero consapevole di aver promesso una cosa che avrei faticato a mantenere e per di più a una delle persone più importanti che potessi conoscere.
Per me era difficile uscire sempre con qualcuno, c’erano quei momenti in cui uscivo da sola per pensare, calmarmi e da quel momento, quando quelle volte sarebbero arrivate, avrei infranto la promessa fatta a Camz.
Camila se ne era andata e io ero rimasta sola sul tour bus, fino all’arrivo di Normani.
Lei si sedette accanto a me e già aveva notato che ero al quanto perplessa.
“Lo che succede?”
“Quando Camila si arrabbierà lo scoprirai”
“Lauren!”
Mi stava chiamando ma io avevo già preso la borsa e ero uscita da quel posto opprimente.
CAMILA’S POV
Ero impazzita, non potevo credere che Lauren fosse uscita da sola veramente anche dopo quello che le avevo detto.
“Normani come hai potuto farla andare via da sola?!”
“Non sapevo quello che poteva succedere non me lo ha voluto dire”
Afferrai il telefono e cercai di chiamarla, quando lo sportello si aprì e Lauren entrò con un labbro rotto, un occhio gonfio e quello che ben presto sarebbe diventato un bel livido sullo zigomo.
Mi avvicinai a lei e la presi per la maglietta in preda ad un attacco di rabbia.
“Lauren come ti è venuto in mente di andartene così?”
La guardai meglio e a vedere cosa le era successo mi salivano le lacrime agli occhi, non ero riuscita a proteggerla come volevo e poi ero non avrei mai pensato che lei mi potesse deludere in quel modo.
“Camila pensavo che…”
“Non mi interessa, mi hai delusa Lauren, ti avevo avvertita e hai fatto di testa tua, non posso starti sempre dietro come una babysitter”
Mi voltai e andai dalla parte opposta del tour bus a rannicchiarmi in un angolo e piangere.
LAUREN’S POV
Camila se ne stava andando e io le stavo per correre dietro quando, Normani mi fermò.
“Mani non è il momento devo andare da lei”
“Falle passare un po’ di rabbia intanto fatti aiutare, non sei messa molto bene”
Tenni lo sguardo fisso verso la direzione di Camila e poi mi sedetti per farmi curare le ferite.
Dopo circa venti minuti riuscii ad alzarmi da lì; Normani mi aveva spalmato in faccia di tutto e aveva aggeggiato sulla mia faccia un infinità di volte.
Finalmente potetti andare dalla mia Camz; mi sedetti accanto a lei e stavo per circondarla con le braccia, quando lei si girò e mi scansò.
“Lauren perché sei uscita?”
“Ero nervosa non sapevo cosa fare e sono uscita pensando che sarebbe andato tutto bene”
“Come hai fatto a pensare certe cose dopo quello che ti ho detto?!”
“Mi dispiace”
“Non è abbastanza!”
“Normani, come l’ha presa la faccenda di Austin?”
“Non le ho detto che c’era di mezzo anche lui, è felice e non voglio farla stare male, non voglio avere il tuo stesso comportamento”
Quando Camila era arrabbiata, sembra comunque calma, ma quando ci parlavi usava parole che ti colpivano profondamente, quasi a volerti spezzare in due.
“Anche se è felice, lui la usa, come fai a non dirglielo?”
“Come pensi che ci stia dopo? Conosciamo Normani e non è una che si riprende da un giorno all’altro, soprattutto quando fa quello sguardo da sognatrice”
Abbassai lo sguardo; aveva completamente ragione, ma io non sopportavo quando qualcuno usava una persona e non volevo che succedesse a nessuna delle ragazze.
Tornai a guardare Camila e si notava benissimo che era molto nervosa e io ritentai ad avvicinarmi.
“Dai Camz calmati”
La stavo per baciare quando mise una mano davanti al mio viso e poi se ne andò.

E ci siamo con il nuovo capitolo!
Come al solito non va tutto rose e fiori.
Premetto che non so quanto tempo mi ci vorrà per il prossimo capitolo, possibilmente proverò a metterlo prima della fine della prossima settimana.
Spero vi piaccia e alla prossima.

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Capitolo 23
*** Camemi ***


CAMILA’S POV
Mi sedetti dall’altra parte del tour bus; dopo un po’ Lauren si rintanò nel suo posto letto e io uscii dirigendomi verso il bus di Demi.
Battiedi la mano per farmi aprire e quando la ragazza dai capelli blu lo fece le saltai al collo e la strinsi a me.
Sentivo le lacrime agli occhi e appena strinsi il mio idolo tra le braccia iniziarono a rigarmi il viso.
“Camila che succede?”
“Hanno picchiato Lauren”
“Cosa?! Chi è stato?”
“Quei tre che ci vogliono dividere”
Demi mi fece sedere e mi portò una tazza di tè fumante, standomi vicino cercando di farmi stare calma.
Le raccontai tutto, da quando Austin venne nel tour bus, a pochi minuti prima.
“Demi posso stare nel tuo tour bus fino alla fine del tour?”
“Certo, ma… perché?”
“Vogliono che stia lontana da Lauren no? È il momento di accontentarli, non voglio che le facciano ancora del male e poi adesso non c’è solo lei, c’è anche suo figlio”
Per quella volta non riuscii a dire ‘nostro’, ero arrabbiata con Lauren, ma non credevo di arrivare al punto di non considerare Demi o Ed mio figlio; ci erano riusciti, mi stavano manipolando.
Quando andai a prendere le mie cose per trasferirmi, Lolo non era ancora uscita e chiesi alle ragazze di non dirle niente.
Tornai da Demi quando mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.
 
Bella idea quella di cambiare tour bus, non ci avevamo mai pensato, ci hai dato una fatica in meno –L
 
‘L’…. Luis.
Quei tre erano un tormento e per cosa? Solo perché Luis voleva trombarsi Lauren, mentre Ariana e Austin ci provavano con me.
Nonostante tutto avrei sempre scelto Lauren, anche se le stavo lontana, non sarei mai riuscita a rimpiazzarla, Mai.
Lanciai il telefono da qualche parte e Demi venne a sedersi vicino a me.
“Camila così gliela dai vinta dovresti stare vicino a Lauren e dovresti far capire a tutti che non smetterete mai di amarvi”
“Non basterebbe nemmeno scoparla per un mese di fila, per farlo capire a quei tre”
“Beh vedo che hai preso la finezza dal tuo idolo”
Lei fece una piccola risata e anche se questa cosa mi avrebbe risollevata, quella volta non funzionò.
“Ok se questo non ti fa smuovere di un solo micromillimetro siamo messe davvero male; ok ascoltami, è normale che la vita non sia tutta rose e fiori, beh si con voi la tempesta è più duratura, ma dopo il buio c’è sempre la luce e se la dai vinta a quei tre, quella luce tarderà sempre di più. Tu ami Lauren, lei ama te e l’unico modo per farli arrendere è vedere che siete indistruttibili; non metto in dubbio che ogni tanto continuano, prendi me per esempio dopo aver fatto vedere che sono forte c’è ancora gente che mi prende in giro, ma bisogna ignorarli, passargli avanti e sbattergli in faccia che non ce ne frega niente di quello che hanno da dire su di noi, qualunque cosa dicano o cosa provino a fare. Ascoltami, prima o poi andrà tutto per il meglio e io vi appoggio in pieno.
Vieni qui cubana abbracciami”
Mi rintanai tre le sue braccia; le sue parole mi avevano confortata, ma non avevo intenzione di tornare con le altre e avrei comunque evitato Lauren per un po’.
“Demi come fai?”
“A fare cosa?”
“A tirare fuori queste parole, sai sempre cosa dire, sai sempre che parole usare, sembri un… direi dizionario, ma non tornerebbe la frase”
“Non so, mi vengono da dentro e comunque puoi chiamarmi ‘manuale delle situazioni difficili’”
Ridemmo insieme; ci era riuscita, finalmente mi aveva fatta sorridere.
Andai a coricarmi nel posto letto che Demi mi aveva dato e il mio telefono tornò a vibrare, un altro messaggio.
 
Sappiamo che ora stai lontana da Lauren, ma devi farle intendere che deve tornare da me, che per te non vale più nulla, che per te è una nullità, che non è riuscita a proteggere il bambino, pensando solo a se – L
 
Quelli erano proprio fuori.
Ero una cantante non un’attrice, non sarei riuscita a convincerla; per me non è una nullità e anche se a pensato a se stessa invece di darmi ascolto e proteggere ciò che ha dentro, non voglio che si butti tra le braccia di un altro per un errore.
Non avevo idee su cosa fare, a parte il fatto che non gliela avrei data vinta, ma tenere Lauren lontana da loro stando da tutt’altra parte, non era facile.
Avevo bisogno aiuto e avevo Demi a disposizione.
 

20 or sono (sperando di aver scirtto bene la citazione di Lincoln) da quando l'ultimo capitolo fu postato e adesso, dopo lotte contro l'anitispirazione, ci siamo.
Passiamo a scrivere in modo serio...
Per settimane non ho messo capitoli per due motivi: 1. le idee che mi venivano svanivano in tre secondi e io non le avevo scritto da nessuna parte 2. facevo succedere le stesse cose e volevo far si che cambiassero un po' per non diventare noiosa, spero di esserci riuscita.
Beh non penso che per lunghezza il capitolo valga l'attesa, ma ho fatto tutto ciò che potevo e per la prossima volta spero di avere idee il prima possibile

 

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Capitolo 24
*** Right place, right time ***


LAUREN’S POV
Avevamo appena finito di aprire il concerto a Saint Paul e vidi Camila nel backstage che stava andando frettolosamente verso i camerini, ma io ce la feci a fermarla.
“Camila aspetta, perché te ne sei andata dal nostro tour bus?”
“Per te, non voglio che ti facciano del male”
Si era girata per andarsene, ma io la afferrai per un braccio e la girai nuovamente verso di me.
“Non andartene”
“Lolo lasciami andare!”
“Non posso! Non posso farti scappare ancora, non posso stare lontana da te, non te ne puoi andare!”
“Smettila di pensare solo a te! Non sei solo tu, hai un figlio da proteggere!”
“Lo hai anche tu! È nostro figlio! Camila lo devi proteggere anche te!”
“Lo sto facendo! Sto tenendo lontano l’amore della mia vita per lui! Dovresti fare qualcosa anche te!”
Se ne andò, ancora.
Non avevamo fatto altro che urlare e speravo con tutto il cuore che non ci abbiano sentito da fuori, non volevamo disturbare l’esibizione delle altre.
Uscii fuori per prendere un po’ d’aria e ci trovai la persona più odiosa che avessi mai incontrato nella mia vita.
“Beh vedo che Camila non ti vuole più, sapevo che ti avrebbe mollata”
“Non ci siamo lasciate”
“Allora goditi gli ultimi momenti con lei”
“Solo perché siete riusciti, non so come, a manipolarla, noi non  ci lasceremo e io non darò mai il tuo fottuto cognome a mio figlio”
“Lauren è nostro”
“Tu manco lo vuoi veramente, cerchi solo di levarti Camila di torno, non ti meriti l’affetto che darebbe a un padre”
“Vedo che ti hanno messo molto fondotinta per coprirti quel livido sullo zigomo”
“Non potevo certo andare in scena con tutta la faccia piena di lividi”
“Beh probabilmente aumenteranno”
Iniziai a indietreggiare, mentre lui si avvicinava sempre di più e quando sbattiedi le spalle al muro, capii che ormai non potevo più andarmene e che avrei dovuto subire i suoi colpi su di me un’altra volta.
Chiusi gli occhi, non volevo vedere; quando dopo un po’ non sentii niente aprii gli occhi e vidi Demi tra me e Luis che stava cercando di proteggermi.
“Non so chi tu sia, ma stai lontano da Lauren e non provare a farle del male”
“E ora tu chi saresti”
“Una che potrebbe fartela pagare benissimo, adesso vattene”
“Senti, non metterti nel mezzo, è una cosa tra me e la mia ragazza”
“Ehm non penso che lei sia qui, Lauren è fidanzata con Camila e io di certo non starei con uno come te, perciò vedi di sparire”
Luis stava per rispondere, ma avendo visto che Demi aveva sempre la risposta pronta se ne andò, promettendomi che sarebbe tornato e che quella volta non ci sarebbe stato nessuno a salvarmi.
Io rimasi immobile contro il muro, mentre lei venne a chiedermi se andava tutto bene, ma ero occupata a fissare il vuoto davanti a me per ascoltarla e per rispondere.
Non so come, ma riuscì a convincermi a rientrare dentro e mi fece sedere nel suo camerino.
Dopo un po’ riuscii a ricollegare tutta la situazione.
Probabilmente Camila era già venuta a sapere cosa era successo e io aspettavo ansiosamente che venisse a cercare di tirarmi su di morale, ma ovviamene speravo invano.
Non me la sentivo di uscire di lì e non mi sentivo nemmeno le gambe per mettermi in piedi.
Mi stavo torturando le gambe, a forza di infilarci le unghie per il nervosismo, ma non potevo fare altro.
CAMILA’S POV
Ero nel nostro camerino, aspettando l’ora di tornare nel nostro tour bus, cioè quello di Demi.
Dopo un po’ bussarono e apparve un addetto dello staff, che mi portò da bere.
Inizialmente guardai il contenuto della bottiglia; era rosso, ma poi pensai che era una di quelle bevande energetiche e ne bevvi un piccolo sorso.
Non potetti prenderne di più, perché Demi fece irruzione nel camerino e me la tolse di mano.
“Camila, l’hai bevuta?”
“Solo un po’…”
“O mio dio, vieni, ti porto da un dottore”
“Perché che cosa era?”
“Non lo so, ma chi te l’ha data non aveva buone intenzioni!”
“Me la ha portata uno dello staff!”
“Da quando Austin Mahone fa parte del mio staff?”
Quando mi disse quel nome rimasi quasi pietrificata, ma le corsi comunque dietro per riuscire a farmi curare.
Il dottore mi fece un sacco di analisi il più velocemente possibile, se quella roba era nociva era meglio scoprirlo subito.
Mi dette una medicina e poi iniziò a parlarmi di cosa sarebbe successo.
“Bene, non hai bevuto molto, perciò gli effetti sono molti diminuiti, ti ho dato la medicina, ma per almeno una settimana avrai delle allucinazioni”
“Mettiamo che ne avessi bevuta di più, cosa sarebbe successo?”
“Ci potevano essere varie ipotesi, per esempio avresti avuto allucinazioni così strazianti e molto più realistiche di quelle che ti aspettano ora da portarti alla pazzia”
I pazzi erano Ariana, Austin e Luis.
Probabilmente sapevano che qualcuno avrebbe potuto riconoscerli, ma almeno non avrebbero potuto evitare di esentarmi da tutti gli effetti di quella roba.
Demi era sempre nel posto giusto al momento giusto.

Fa schifo, fa schifo, fa schifo, fa schifo, fa schifo, fa schifo, fa schifo, scusate
Se vi state chiedendo perchè l'abbia postato pur essendo consapevole che faccia cacare è perchè non volevo farvi crescere la barba più lunga di Silente.
Mi dispiace farvi leggere sta schifezza, al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 25
*** Hallucinations ***


Uscii dal tour bus, per prendere un po’ d’aria, quando vidi Lauren baciarsi con Luis.
Rimasi pietrificata, quando fui avvolta dalla rabbia e corsi incontro a loro.
Feci in modo che Lauren mi guardasse negli occhi e poi iniziai ad urlare.
“Meno male che non volevi più avere a che fare con lui! Avevi detto che volevi stare lontana da lui e adesso lo baci?! Non dirmi che adesso vuoi che tuo figlio abbia il suo cognome?!”
Stava per rispondermi, quando mi sentii scuotere la spalla.
“Camila! Camila! Camila perché stai urlando al nulla?”
Mi girai e vidi Normani; avevo ancora l’immagine di Lauren e Luis molto nitida in testa e ero intenzionata a dirle tutto, anche perché li aveva lì davanti.
“Al nulla, guarda Lauren è con Luis! Si stavano baciando!”
“Camila cosa dici? Lauren è nel tour bus e qui c’è solo un… un palo”
Ero confusa; rimandai lo sguardo a dove avevo visto quell’orrore e notai che Normani aveva ragione, c’era solamente un palo, nessuna Lauren nessun Luis.
Era quello che diceva il dottore, avevo avuto un’allucinazione.
Non mi immaginavo che poteva essere quel tipo di cose, ma ci ero rimasta molto male e ero anche risollevata dal fatto che era tutto finto.
“Perché pensavi che loro due potessero essere qui a baciarsi? Eri convintissima di averli visti, tutto ok?”
“Ehm si certamente non ti preoccupare, è colpa della stanchezza, sai com’è”
Mi fece un sorriso timido e poi se ne andò.
Stetti ancora là fuori, tenendo gli occhi chiusi per non dare di matto un’altra volta.
Quando mi sentii rigenerata rientrai; Demi ancora non era tornata dalla sua giornata di shopping, così mi misi a sedere sul divano aspettando che tornasse.
Sentii lo sportello sbattere così mi sporsi per vedere Demi, ma non la vidi da sola.
Insieme a lei c’era Ariana; non avevano notato dove ero e mi spostai un po’ così che non fossi visibile e appena si sedettero dalla parte anteriore del bus, io mi misi ad ascoltare la loro conversazione.
“Allora Demi, ci serve il tuo aiuto ora che lei sta qui”
“Tutto quello che vuoi, sai non mi è mai piaciuta, fa così l’innocente e si lamenta per tutto”
“Bene tu sei preziosa per noi, bene stasera devi convincerla ad andare al bowling con te, poi noi saremo lì e andremo in quel posto con lei, e lì avverrà la cosa”
Mi stavano venendo i brividi; il mio idolo stava complottando contro di me e poi ‘la cosa’ mi spaventava.
Quella giornata non poteva andare peggio, anche se prima era solo una fottuta allucinazione.
“Bene Devonne a stasera”
Ariana se ne andò e io rimasi a fissare Demi; ero ferita dentro, certo non era bello sapere di non piacere al proprio idolo e soprattutto dopo che sembravo averci legato.
Dopo po’ vidi sfocato e poi lei mi venne incontro.
“Ehi Camila”
“Vai via!”
“Che ti prende? Mila…”
“Demi ti ho detto che te ne devi andare! Stai lontana da me!”
“Se prima non mi dici perché, io non me ne andrò!”
“Ti ho vista con Ariana! Ho sentito che non ti piaccio e che li vuoi aiutare a farmi del male!”
“Camila che stai dicendo? Io sono entrata qui da sola!”
“Non mentire! So cosa ho visto!”
“Ti giuro che sono entrata da sola, ho preso del succo e sono venuta qui da te!”
“Tu non mi mentiresti mai su una cosa del genere?”
“Non avrei nessun motivo per farlo!”
“E’ successo ancora! Era solo un’allucinazione, un’altra stupida allucinazione!”
“Mila adesso è tutto ok, ci sono io”
Demi si strinse a me e io ricambiai lentamente l’abbraccio, elaborando tutta quella situazione con calma e quasi con paura.
Era già la seconda allucinazione nel giro di un’ora; non pensavo che fossero così frequenti, pensavo che avessimo fatto in tempo per averne il meno possibile.
Dopo quel pensiero, mi strinsi ancora di più a lei, avevo bisogno di sentirmi protetta.
 
Eravamo di nuovo sul palco per la penultima esibizione che facevamo nel Neon Lights Tour.
Stavo cantando Leave my heart out of this quando guardai il pubblico e vidi qualcosa di orribile.
Erano tutti corpi in putrefazione, con cartelli del tipo “Odiamo Camila”, “Camila sei senza talento”, “Fai schifo” e poi lì in mezzo al loro il malefico trio.
Dopo un po’ iniziai a vedere gente che cercava di salire sul palco per farmi del male, poi vidi dei serpenti che si stavano avvinghiando intorno alle mie gambe.
Non riuscivo più a reggere tanta pressione e poi vidi il buio.
Quando mi risvegliai c’era il medico che mi stava fissando con una torcia in mano.
Mi sentivo confusa e la testa mi girava ancora.
“Camila non ti preoccupare, starai bene, però ti devi riposare per tutta la notte e abbiamo deciso che per stanotte starai sotto osservazione”
“Ok, grazie dottore”
“Beh, devo pur essere sicuro che ti consegni a Austin in ottime condizioni”
Oh no, stava succedendo di nuovo.

Iniziamo l'argomento "le allucinazioni di Karla Camila Cabello".
Mi sono soffermata di più sulle prime due perchè pensavo che fossero tra le più importanti.
Ok non so voi, ma ultimamente penso di scrivere peggio delle altre volte.
Penso che inizierò a postare nuovi capitolo regolarmente ogni due giorni.
Alla prossima

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Capitolo 26
*** We want see Camren again ***


Stavo cercando di prendere sono, quando Austin arrivò e si mise sopra di me iniziando a baciarmi il collo.
La situazione non mi dispiaceva; i miei pensieri mi stavano spaventando e… finalmente riuscii a svegliarmi e vedere che era solo un sogno.
Mi alzai per andare a prendere da bere, quando lo vidi seduto sul divano.
Ero più che convinta che fosse un sogno e quando si girò verso di me, ero paralizzata dalla paura.
“Speravo che ti svegliassi presto”
Iniziai ad urlare, cercando di svegliare qualcuno e di riuscire a farlo andare via.
Le mie urla non sembravano preoccupato, così io indietreggiai urlando sempre di più e più forte.
Finalmente sentii delle mani che si posarono sulle mie spalle; mi girai e c’era Demi.
“Demi! Demi! Mandalo via! Mandalo via!”
“Camila, non posso mandare via l’aria!”
“Ma quale aria? C’è Austin!”
“Mila…”
“Ho capito, un’altra allucinazione, mi dispiace averti svegliata”
“Preferisco essere svegliata per aiutarti, che vederti stare male, per… niente”
“Grazie Demi”
Ci abbracciammo e tornammo a dormire, dovevamo essere riposate per l’ultima tappa del Neon Lights Tour.
L’ultimo concerto fu quello più bello del tour; durante Give Your Heart a Break eravamo salite tutte sul palco con le stelle filanti e io mi ero divertita tantissimo.
Prima di dover tornare dai nostri parenti, avevamo un’intervista e io ero tesissima, se ci avessero fatto una domanda sulla relazione tra me e Lauren eravamo davvero nei guai, erano settimane che non ci parlavamo e che eravamo sempre lontano.
“Allora ragazze come è andato il tour con Demi”
“Bellissimo, Demi è davvero una bella persona e mi è piaciuto andare al bowling con lei e la crew una sera, sono tutti molto simpatici”
Passavano da domanda a domanda e arrivammo alla fine integre, senza quelle domande che tanto mi spaventavano.
“Ultima domanda, ci sono novità? Non so famiglia, ragazzi, album”
“Sono incinta”
Ci girammo tutte verso Lauren; non pesavo che avrebbe avuto il coraggio di dirlo in un’intervista televisiva.
“Cosa?”
“Si sono incinta da due mesi e ho intenzione di crescere il piccolo con la mia Camila”
‘Mia Camila’.
Ecco come le mie certezze che non ci avesse fatto domande sulle Camren si erano completamente sgretolate.
“Oh, la tua Camila, allora che ne pensi di questa cosa Mila?”
Le parole mi morirono in bocca, non sapevo cosa rispondere e, per non fare la figura della stupida, dovevo trovare una risposta velocemente.
“Beh, per me è fantastico, quando mi rivelò di essere incinta ero preoccupata che mi lasciasse, ma quando mi disse che lo avrebbe voluto crescere con me… mi sono sentita la ragazza più felice del mondo”
Avevo parlato ed era andata alla grande.
Finalmente ci mandò via e io mi sentii meno tesa.
Stavamo per tornare in Florida e speravo con tutta me stessa che Lauren non avesse il posto vicino al mio.
Aspettavo che chiamassero il nostro volo e lei mi venne incontro.
“Casualmente, i nostri posti sono vicini, questa volta non puoi scappare, mi è mancato starti vicino”
Si avvicinò ancora di più e mi baciò.
Anche se non mi andava a genio l’idea, baciare Lauren per una volta dopo tante settimane, non sembrava una cosa molto brutta.
Mi mancavano i dolci baci di Lauren e quello, sembrava che li avesse rimediati tutti in una volta.
Volevo risaltarle addosso, baciarla per tutto il resto del tempo, ma dovevo controllarmi, non volevo cederle facilmente.
Salimmo sull’aereo e ci mettemmo vicine; dopo il decollo ci mettemmo entrambe ad ascoltare della musica.
Avevo la sensazione che Lauren mi stesse chiamando per dirmi qualcosa, così stoppai la musica e mi tolsi le cuffie per ascoltare cosa aveva da dirmi.
“Sai, in verità darò il figlio a Luis, dopo quello che mi hai fatto in questi giorni… voglio vederti soffrire”
“Cosa? Lauren sei… sei un mostro!”
“Camila cosa dici?”
“Io cosa dico? Mi hai appena detto che dai nostro figlio a Luis solo per vedermi soffrire!”
“Camila io… oh ehi calmati non agitarti”
Ero agitatissima e lei stava cercando di consolarmi, ma io non riuscivo a calmarmi.
“Camz ci sono io qui per te”
Mi baciò per la seconda volta.
No, non poteva farlo ancora, mi stavo mostrando debole e del tutto presa da lei, ma quel bacio mi consolava e non avevo la forza di porre fine a tutto quello.
Finalmente arrivammo a Miami e io stavo andando diritta per la strada verso casa mia, quando Lauren mi fermò.
“Camz vieni da me?”
“No, sono mol…”
“O vieni con me o ti ci porto di peso”
“Ok, anche perché a quanto pare non ho scelta”
Salii nel taxi insieme a lei e andammo a casa sua.
Arrivate da lei, lasciai la valigia nel suo salotto e lei mi tirò per la mano fino alla sua camera.
Ci sedemmo sul letto e a quanto pareva aveva voglia di parlare con me e molto probabilmente, dalla sua espressione, era qualcosa di serio.
“Camila, voglio passare il resto della mia vita con te”
“Ma Lauren…”
“Aspetta non ho finito, non mi interessa di quello che potrebbe succedere, Camila io ti voglio sposare”
“Lauren abbiamo diciassette anni e questa cosa delle allucinazioni, non so per quanto durerà”
“Non mi interessa, io ti amo e ti amerò per sempre, non mi importa di quelle fottute allucinazioni”
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Allungai le braccia verso la sua vita e la strinsi, tirandola verso di me.
Misi le gambe sul letto e mi avvinghiai a lei, spostando le mani verso l’altro.
“Sai mi sono mancati i tuoi baci, Camila se ti viene ancora in mente di allontanarti da me, appena di riprendo, potresti rischiare di non camminare bene per settimane”
“Mi piace il tuo lato pervertito”
Sorridemmo entrambe e ci demmo un altro baio.
“Camila aspetta, penso che questo potrebbe piacere ai fan”
Prese il telefono e mi baciò scattando una foto.
Durante quel bacio aprii gli occhi e non vidi più Lauren, ma Austin.
Subito dopo il bacio decisi di non dirle niente di quello che era appena successo, non volevo che per colpa di quello che avevo ‘visto’ si rovinasse ancora il nostro rapporto.
“Lauren non vorrai…”
Mi sorrise e postò la foto su Instagram.
Le presi il telefono dalle mani e guardai la descrizione che aveva messo sotto la foto.
‘La mia Camz è la più bella di tutte’
“Lolo non sono la ragazza più bella”
“Per me si”
Stavamo per riavvicinarci, quando sentii che mi era arrivato un messaggio.
Recuperai il telefono e vidi che Dinah mi aveva appena scritto.
 
Sapevo che sareste tornate
 
“Lei è il capo delle nostre Camren Shipper”

Aggiornamento in tempo record!
Ok ve l'ho postato oggi perchè domani non avrei avuto la possibilità per colpa della cresima di mio cugino e visto che sapevo già cosa scrivere, perchè aspettare fino a domenica?
Le Camren sono tornate, yee 
Sappiate che le allucinazioni di Camz dureranno ancora a lungo.
Alla prossima

 

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Capitolo 27
*** You and I ***


“You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between  you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh you and I”
Aprii gli occhi e vidi Lauren che entrava in camera con un vassoio in mano cantando You and I.
Mi tirai un po’ su e lei si sedette accanto a me posandomi quello che aveva in mano sulle gambe.
Era strapieno di cose da mangiare.
“Lauren, tutte le volte che vengo da te, mi devi portare la colazione a letto?”
“E’ un modo per ringraziarti, di essere rimasta e di farmi essere felice”
Sorrisi e la baciai, prima di mettermi a fare colazione.
“Mentre mangi io vado giù un attimo, torno subito aspettami qui”
Mi dette un bacio sulla fronte ed uscì; finii di mangiare ciò che mi aveva preparato e posai il vassoio sul comodino aspettando che tornasse.
Era passato un bel po’ da quando se ne era andata e ormai avevo controllato qualunque cosa potessi con il telefono e mi stavo annoiando.
Scesi dal letto e mi diressi verso il piano inferiore.
Ero a metà della scala quando la sentii discutere con i suoi genitori.
“Lauren hai diciassette anni, è ancora presto!”
“Ma io la amo e voglio passare il resto della mia vita con lei!”
“Potrete farlo un giorno, ma non ora, siete troppo giovani e ti vieto di sposarla fino a che non avrai almeno ventisei anni”
“Sono otto anni! Papà sono abbastanza grande da decidere cosa posso fare della mia vita”
“Puoi passare la tua vita con lei anche senza essere sposata!”
“E se dovesse succedere qualcosa? In quel modo saprei per certo che saremo per sempre legate!”
“Lauren ti rendi conto di che cosa stai dicendo?! E poi sono più che convinto che i suoi genitori la pensano come me e tua madre”
“Ancora non gliel’abbiamo detto”
“Beh comunque per me è no, nessuno dei miei figli si sposerà prima dei ventisei anni, è chiaro?!”
“Per adesso”
Era inutile dire, che infondo la pensavo come suo padre; amavo Lauren ma l’idea di sposarmi a diciassette anni non mi entusiasmava poi così tanto, ma non avevo il coraggio di dirlo anche a lei.
Mi raggiunse su per le scale e mi chiese subito se avessi sentito tutto.
Annuii e lei mi si buttò tra le braccia.
“Camila…”
“Non mi devi spiegare niente, che ne dici se mi accompagni a casa?”
Acconsentii e uscimmo di lì mano nella mano.
Camminavamo in silenzio; avevo tantissima voglia di dirle il mio parere sulla cosa, ma sarebbe rimasta molto delusa e, conoscendola, in quel momento avrebbe dato di matto.
Però fu lei a chiedermi cosa ne pensavo, in quel preciso istante.
“Camila tu che ne pensi della mia proposta”
“Beh per me è ok, ma dovremo aspettare un po’ di tempo tipo 3 anni o addirittura 4, se non di più”
“Cosa?! Io cerco di tutto per confermare il fatto che staremo insieme per sempre e tu vuoi aspettare così tanto tempo?!”
“Lauren, ti amo così tanto che non mi importa quanto tempo ci voglia per dimostrarlo agli altri, a me basta averti accanto per averne la conferma”
“Ma Camz…”
“Cosa c’è? Se non ne sono convinti gli altri non lo sei anche te?”
“Non è questo!”
“E allora aspettiamo, insieme”
Ancora non sembrava convinta, ma se ci teneva avrebbe aspettato.
Mi accompagnò fino a casa e se ne andò subito.
Posai la borsa sul divano e andai da mia sorella per stare un po’ con lei dopo tanto tempo.
Mentre stavamo giocando mi distrassi per un po’ e non feci per niente caso a quello che mi disse; avevo lo sguardo fisso nel vuoto, non avevo neanche pensieri ben precisi e sprecare in quel modo quell’unica settimana che avevo con mia sorella, non migliorava la situazione.
“Camila! Camila!”
“Si, Sofi dimmi”
“A cosa stavi pensando? Ci sono problemi con Lolo? Ti fa stare male? Dimmelo che se è così le vado a dare una sberla”
Sorrisi un po’ a quelle parole; lo avrebbe fatto davvero, sarebbe stata capace di costringermi a portarla a casa sua e fino a che non l’avrebbe picchiata, non se ne sarebbe mai andata da li.
“No, con lei è tutto apposto, sono solo un po’ sovrappensiero, sai con tutti i miei impegni non ho avuto tanto tempo per soffermarmi su ciò che pensavo”
“Bene, ma non farlo nei nostri momenti di gioco o la sberla arriva anche a te”
“Non ci tengo a farmi fare del male dalla mia sorellina”
“Appunto, adesso prendi quella bambola o non arriveremo mai al castello”
Giocai con lei per un’altra oretta e poi, finalmente, si stancò e potei andare a parlare con mia madre.
La trovai in cucina che stava leggendo dei messaggi.
Mi sedetti di fronte a lei, cercando le parole giuste per iniziare la conversazione sulla pazza idea di Lauren.
“Mamma devo parlarti, vedi Lauren…”
“Si è messa in testa l’idea di sposarti il più presto possibile?”
“Come fai a saperlo?”
“Micheal mi ha chiamato prima raccontandomi tutto e mi ha chiesto di provare a convincerti di aspettare. Perciò dimmi tu che cosa ne pensi di questa storia?”
“Sono d’accordo con lui, è troppo presto, insomma se noi due siamo convinte che staremo insieme per sempre, perché dover convincere anche gli altri sposandoci adesso? Possiamo benissimo aspettare qualche anno!”
“Le hai detto queste cose?”
“Sì!”
“E lei?”
“Pensava che la appoggiassi, c’è rimasta un po’ male”
“Mila, tu fai quello che pensi sia giusto, lei prima o poi capirà, ti ama veramente e le andrà bene comunque”
L’abbracciai.
Dopo cena andai diretta a dormire; dopo un po’ sobbalzai dal letto a causa di alcuni rumori che provenivano da sotto la finestra della mia stanza.
Guardai l’ora: le undici e mezzo; chi diavolo si metteva a fare baccano a quell’ora sotto la casa di qualcuno.
Stavo per alzarmi, quando sentii che quel baccano era musica, accompagnata da una voce magnifica.
“I figured it out 
I figured it out from black and white 
Seconds and hours 
Maybe they had to take some time 
I know how it goes 
I know how it goes from wrong to right 
Silence and sound 
Did they ever hold each other tight like us 
Did they ever fight like us 

You and I 
We don't wanna be like them 
We can make it till the end 
Nothing can come between you and I 
Not even the Gods above can separate the two of us 
No nothing can come between you and I 
Oh, you and I 

I figured it out 
Saw the mistakes of up and down 
Meet in the middle 
There's always room for common ground 
I see what it's like 
I see what it's like for day and night 
Never together 
Cause they see things in a different light like us 
Did they ever try like us? 

You and I 
We don't wanna be like them 
We can make it till the end 
Nothing can come between you and I 
Not even the Gods above can separate the two of us 

'Cause You and I 
We don't wanna be like them 
We can make it till the end 
Nothing can come between you and I 
Not even the Gods above can separate the two of us 
No nothing can come between you and I 
Oh, you and I 
You and I 
We could make it if we try 
You and I, you and I”
Mi ero lasciata trasportare dalla voce della mia Lauren, che non mi ero nemmeno alzata per aprire la finestra e vederla cantare.
Quando non sentii più ne la sua voce ne la musica, andai verso la finestra e quando guardai verso il basso non vidi nessuno.
L’aprii e appoggiai una mano sul davanzale, che presto fu coperta da un’altra mano.
Lauren si era arrampicata fino alla mia finestra; l’aiutai ad entrare e ci sedemmo sul letto.
“Da stamani ho riflettuto molto e... tu, mio padre e chiunque altro la pensi come voi beh... avete ragione, è presto e io ti amo davvero, posso aspettare”
Quella notizia mi rallegrò tantissimo; mi buttai tra le sue braccia e la baciai.
Fu un bacio molto intenso, avevo ritrovato quella persona che se ne fregava dei commenti altrui e che seguiva soltanto il suo cuore.
“Almeno Ed potrà assistere alle nostre nozze”
“Ed? Allora è un maschio?”
“Non lo so, ma mi stava a fatica dire sia Ed che Demi”
“Stupida, mi hai fatto prendere un colpo”
“Un colpo al cuore? Si sono brava in quel genere di colpi”
Ritornammo a baciarci, finchè Lauren non se ne dovette andare.

Se vi aspettavate presto il matrimonio Camren mi dispiace, ma non ci sarà per un bel po'.
Per questo capitolo ho omesso le allucinazioni, solo perchè mi sono ricordata di loro solo alla fine del capitolo e non avevo voglia di cercare punti in cui metterle.
Diciamo che mi piace scrivere le parti dove Lauren canta per Camila.
Bene, martedì il ventottesimo capitolo.

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Capitolo 28
*** Her or him? ***


Ormai erano passati sette mesi e in tutto quel tempo, Lauren si era affaticata tantissimo e due mesi fa si dovette fermare e da quel momento non avevamo più lavorato al gruppo.
Dal quel giorno le avevo sempre fatto visita.
Ci andai anche quel giorno; presto sarebbe dovuta andare a stare in ospedale, mancava poco alla nascita di nostro figlio.
“Hey amore, oggi come va?”
“Bene, ormai ho fatto l’abitudine ai suoi calci, ma oggi, non so ho sentito una sensazione strana, non so cosa abbia fatto, ma in quel momento mi sono sentita felicissima”
“Tra qualche settimana potremo vederlo o vederla”
“Già, non vedo l’ora”
Mi sdraiai accanto a lei e la baciai.
“S-secondo te, peserà il fatto che non abbia un padre”
“Ci sono molte persone cresciute con due madri lesbiche e non hanno avuto molti problemi, andrà tutto bene non ti preoccupare”
Era molto tesa; era tipico di lei, quando mancava poco a degli avvenimenti, diventava più insicura del solito, ma quando vedeva il risultato capiva che quelle insicurezze erano inutili.
L’abbracciai e appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
“Lauren, ti ricordi quando, otto mesi fa, feci quella cosa dei baci sulla pancia?”
“Sì, era una cosa stupenda”
“Ti va se la rifaccio?”
“Certamente”
Mi misi a cavalcioni sopra le sue gambe e le alzai la maglia.
La sua pancia era cresciuta tantissimo e sapere che andava tutto bene era così rassicurante.
Come otto mesi prima partii con il primo bacio nella parte più bassa della pancia.
“Primo mese, Lauren era preoccupatissima di averti dentro di se, aveva paura e non pensava che ce l’avrebbe fatta a crescerti”
Detti il secondo bacio e dietro tutti gli altri dieci.
“Secondo mese, dovemmo andare in tour e ci preoccupavamo che i fan vedessero che era incinta, ma poi decise di rivelarlo lei stessa.
Terzo mese, nonostante varie complicazioni, tua madre e riuscita a tenere duro, a tenere duro per te.
Quarto mese, durante quel periodo ha iniziato a sentire i primi dolori e tu hai iniziato a dare i tuoi primi calci; ricordo con il primo che le hai dato le hai fatto quasi prendere un infarto.
Quinto mese, i dolori sono aumentati, ma lei teneva duro e faceva esibizioni su esibizioni.
Sesto mese, ormai lei aveva un gran bel pancione e diciamo che abbiamo dovuto rivoluzionare il suo armadio per trovare delle magliette che potessero contenere anche te e visto che c’eravamo abbiamo comprato qualche piccola cosa anche per te.
Settimo mese, Lauren non ce la faceva più e da quel momento è dovuta rimanere a letto.
Ottavo mese, diciamo che era ormai annoiata a stare sempre sdraiata, ma per il tuo bene non doveva fare molto movimento, beh questo sarebbe il mio sogno, non fare niente tutto il giorno.
Nono mese, ci siamo, fra un po’ nascerai, non vedo l’ora di sapere se sarai un Ed o una Demi.
Decimo mese, tra tre settimane, arriveremo a quel mese, sarai nato da poco e verrò sempre a farti visita qui a casa.
Undicesimo mese, anche se si potesse notare già da appena nato e probabilmente già lo farò, guarderò i tuoi occhi per vedere se li hai verdi come tua madre.
Dodicesimo mese, sarà un anno dall’inizio di questa ‘avventura’, siamo cresciute con te, siamo maturate per poterti cresce al meglio, è stato un anno impegnativo, ma tu l’hai reso migliore”
Risalii baciando ogni parte del corpo di Lauren fino ad arrivare al suo viso e baciarla passionalmente.
“Allora, questa volta è meglio?”
“E’ sempre andata bene, già solo che hai pensato a fare questa cosa rende tutto meglio”
“Grazie per stare con me”
“E tu grazie per avermi concesso di entrare nella tua vita”
Ci baciammo per l’ennesima volta e poi ci mettemmo a dormire abbracciate.
Il giorno dopo mi svegliai con un urlo di Lauren.
“Lolo che succede?”
“Penso che stia per nascere”
Chiamai i sui genitori, che ci accompagnarono all’ospedale, seguiti da Taylor, Chris, Ally, Normani e Dinah.
I dottori stavano preparando tutto per il grande evento, quando Lauren mi strinse la mano e mi fece una proposta.
“Camz vieni in sala parto con me”
“Cosa? So che è nostro figlio, ma non mi sento pronta”
“Ti prego”
“Lauren…”
In quel momento arrivò un infermiere, che annunciò che con lei in sala parto potevano andare due persone.
“Camz vieni con Chris, se non ce la fai, mio fratello ti aiuterà”
A quel punto non potevo rifiutare ancora e io e Chris ci preparammo per andare con lei.
Stava succedendo davvero; anche se non c’entrava la genetica, ma mio figlio stava nascendo.
“Dai Lauren manca poco”
Dopo un’ora ci risucì, nacque…
A nascere fu Demi.
Gli infermieri riportarono Lolo nella sua stanze dopo poco arrivò la piccola.
I nostri genitori e i nostri amici ci vennero a trovare e poi se ne andarono per lasciarci riposare.
“E molto bella, come te”
“Demi lo è molto di più”
“Guarda ha gli occhi verdi”
“Auguri per vostra figlia è molto bella”
Ci girammo verso la porta e c’erano Ariana e Luis che ci stavano guardando.
Rimanemmo senza parole e io stavo per andargli incontro e cacciarli quando continuarono a parlare.
“Non siamo qui per farvi del male, in tutto questo tempo abbiamo sbagliato a farvi del male, ci dispiace e speriamo che lei cresca bene”
Se ne andarono lasciandoci da sole.
Tornai a guardare Lauren; quando aveva dei bambini in mano era la dolcezza e ora che quel bambino era proprio suo era ancora più dolce.
“E’ la nostra piccola”
“Non sai quanto ho aspettato questo momento”

E siamo al penultimo capitolo di questa fan fiction.
Si avete letto bene, il prossimo sarà l'ultimo capitolo.
Qui avviene la nascita della piccola Demi; per scegliere se fosse stata Demi o Ed, mi ci è voluto molto, poi ho dato tutto in mano alla sorte.
Spero che vi piaccia e tra due giorni la fine

 

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Capitolo 29
*** Finnaly, I'm your wife ***


8 anni dopo
Finalmente era arrivato il grande terzo giorno della mia vita.
Tra poco meno di un’ora mi sarei sposata con Lauren.
Poco dopo la nascita di Demi, una casa discografica ci aveva offerto un contratto, dicendo che potevano aspettare che Lauren potesse lavorare dopo la gravidanza.
Da quel momento avevamo fatto sei album e cinque tour mondiali.
Demetria era venuta con noi, aveva visto il mondo e durante alcuni concerti era salita sul palco con noi e ovviamente aveva la voce bella come la madre.
A proposito della piccola, era cresciuta tantissimo; aveva lunghi capelli neri, occhi verde smeraldo, delle belle labbra rosee e grandi.
La genetica di Lauren aveva del tutto schiacciato quella di Luis ed era venuta fuori una mini Lolo.
Per il matrimonio avevamo chiesto a Demi, Dinah, Normani, Ally e, per la gioia di Lauren, Lana del Ray, di cantare al matrimonio e loro avevano accettato tutte.
Mi stavo sistemando il mio vestito bianco; io e Lolo ci eravamo accordate e avevamo deciso che io mi sarei vestita di bianco e lei di nero.
“Mamma”
“Ehy piccola dimmi”
“Sai che mamma Lo è molto bella?”
“E tu diventerai bella come lei”
“Dici sul serio?”
“Certo”
“Allora diventerò davvero una principessa!”
Se ne andò correndo, lasciandomi lì a sorridere come un ebete.
Finalmente, avevano legalizzato i matrimoni gay anche in Florida, così potevamo sposarci a quella che era la nostra città.
Mi passai le mani sulla gonna del vestita, per appiattirla un po’ e tornai a guardarmi allo specchio.
Presi da un mobile un foglietto con scritto il discorso che avrei fatto a Lauren.
Mi detti un’ultima occhiata e mi diressi verso la stanza in cui sarebbe avvenuto il matrimonio.
Prima di aprire la porta e iniziare la celebrazione, mi incontrai con lei li davanti.
“Ho sempre saputo che eri bella, ma questo vestito bianco, sei più che bella, più che stupenda, più che perfetta”
“Lauren… ti amo e sei, sei un angelo caduto sulla terra”
“Amore non esagerare”
“Sai prima la nostra Demi è venuta da me e mi ha detto che eri molto bella e io le ho detto che sarebbe diventata come lei e… e lei ha detto che diventerà veramente una principessa; tu sei la mia regina”
Ci baciammo e poi ci prendemmo per mano e aprimmo la porta.
Mettemmo piede in sala e tutti si misero in piedi applaudendo e scorremmo con lo sguardo lungo la folla.
Arrivammo davanti a colui che avrebbe celebrando il nostro matrimonio.
“Bene, voi siete uno degli esempi del fatto che non si possono mettere limiti all’amore, che ognuno ha il diritto di amare di vuole, senza distinzione dall’amare un ragazzo o una ragazza”
La cerimonia andò per il meglio; molti tra i presenti si erano emozionati e finalmente ero la moglie di Lauren Michelle Jauregui.
Ci spostammo nel posto in cui avremmo fatto il pranzo e fu lì che ci leggemmo i discorsi che avevamo preparato l’una per l’altra.
Io fui la prima; ero molto nervosa, ma lo stavo facendo per la persona che amo e quando ripensai a quel fatto, la paura se ne andò.
“Lauren, mi ricordo di averti vista alle audizioni a Miami, eri così bella e avevi una voce incredibile, ma in tutta quella folla e con tutte le persone che cantavano e passavano non sapevo se ti avrei mai rivista. Poi arrivarono i boothcamp e lì ci scontrammo e la nostra amicizia iniziò a crescere molto. Quando ci misero nello stesso gruppo la mia felicità era divisa in due parti: la prima parte era per il fatto che avrei potuto continuare a inseguire il mio sogno e la seconda parte era perché avrei potuto passare molto più tempo con te. Poi arrivò quel giorno, si quel giorno nell’ascensore, quell’evento che fece spuntare Camren shipper ovunque. Ci chiedevano sempre cosa successe e beh… ci rivelammo i nostri sentimenti l’una per l’altra e ci baciammo; il mio primo bacio, già… non lo avrei mai immaginato così bello e così speciale. Fu da lì che iniziò la nostra relazione segreta e dopo otto mesi mi baciasti sul red carpet e non ebbe risultati positivi, ci siamo allontanate in quel momento. Ma poi ci fu quel tuo attacco di gelosia e tornammo a stare perfettamente insieme. Otto anni fa, fu il periodo più duro per noi due, ma stavamo sempre vicine sempre a sostenerci, anche se una volta mi trasferii nel tour bus della Lovato per starti lontana.
Poi quello fu l’anno della grande notizia, aspettavi la nostra piccola Devonne, che ora ha otto anni ovviamente e può partecipare a questo giorno speciale. In  questi anni il nostro amore non ha fatto altro che crescere e ora siamo qui, unite per sempre. Lauren Michelle Jauregui ti amo.”
Ci furono molti applausi e altri pianti.
 Lolo aveva gli occhi lucidi; le corsi in contro e l’abbracciai forte.
Ci allontanammo e lei andò al centro della stanza per dire il suo discorso.
“Camila, quando ti vidi alla prima audizione eri così piccola e dolce che mi facevi tenerezza. Nemmeno io sapevo se ti avrei vista ancora o no, ma poi è successo ci siamo scontrate e io mi sono innamorata subito di te. Quando ci dissero che eravamo nello stesso gruppo… il mio cuore stava esplodendo dalla felicità, anche se non sapevo se ricambiavi i miei sentimenti, mi avrebbe fatto bene starti vicina tutto quel tempo. Poi arrivò il giorno della rivelazione, finalmente avevo trovato l’amore della mia vita, che sarebbe stato veramente con me, perché anche tu volevi stare con me. Abbiamo passato un brutto periodo dopo il nostro primo bacio in diretta mondiale, ma ce l’abbiamo fatta, abbiamo una figlia fantastica e finalmente siamo sposate. Passerò ogni giorno della mia vita ad amarti e a ricordarti che sei una persona unica e speciale. Non vorrei passare questo giorno con nessun’altra persona in questo mondo. Per rendere questo discorso migliore ho deciso di dedicarti una canzone. Oh e ricordati, Karla Camila Cabello, sei la mia cubana preferita e ti amerò per sempre”
Lauren scocchiò le dita e fece partire la base di una delle canzoni di Whitney Houston.
“If I
Should stay
I would only be in your way
So I’ll go
But I know
I’ll think of you every step of
The way
 
And I
Will always
Love you
Will always
Love you
You
My darling you
 
Bittersweet
Memories
That is all I’m talking with me
So good-bye
Please don’t cry
We both know I’m not what you
You need
 
And I
Will always love you
I will always love you
 
I hope
Life treats you kind
And I hope
You have all you’ve dreamed of
And I wish you joy
And happiness
But above all this
I wish you love
 
And I
Will always love you
I will always love you
And I
Will always love you
I will always love you
 
I will always love you
You
Darling I love you
I’ll always
I’ll always
Love you”

Era incredibile che Lauren trovava sempre la canzone perfetta.
Mi ero emozionata tantissimo; le corsi incontro e la baciai, non curante di tutte le persone che ci erano intorno.
Continuammo con il pranzo e dopo ci furono le esibizioni delle nostre ospiti.
La prima a salire sul palco fu Demi.
“Bene, che dire, adoro queste due ragazze e vorrei cantare la canzone che cantai con loro ad X Factor, Give Your Heart a break”
Amavo quella canzone, mi ricordo di quando la cantai con lei durante la competizione; in quel momento realizzavo il mio sogno di cantare con uno dei miei idoli.
“The day I frist meet you
You told me you’d never fall in love
But now that I get you
I know fear is what it really was
 
Now here we are
So close yet so far
How did I pass the test
When will you realize
Baby, I’m not like the rest
 
Don’t wanna break you heart
Wanna give your heart a break
I know you’re scared it’s wrong
Like you might make a mistake
There’s just one life to live
And there’s no time to wait, to waste
So let me give your heart a break, give you’re heart a break
Let me give your heart a break, give you’re heart a break
Oh yeah yeah
 
On Sunday you went home alone
There were tears in your eyes
I called your cell phone, my love
But you did not reply
 
The world is ours if you want it
We can take it, if you just take my hand
There’s no turning back now
Baby, try and understand
 
Don’t wanna break you heart
Wanna give your heart a break
I know you’re scared it’s wrong
Like you might make a mistake
There’s just one life to live
And there’s no time to wait, to waste
So let me give your heart a break, give you’re heart a break
Let me give your heart a break, give you’re heart a break
 
There’s just so much you can take
Give you’re heart a break
Let me give your heart a break, give you’re heart a break
Oh yeah, yeah
 
When your lips are on my lips
And our hearts beat as one
But you slip out of my fingertips
Every time you run, whoa-oh whoa-oh-oh
 
Don’t wanna break you heart
Wanna give your heart a break
I know you’re scared it’s wrong
Like you might make a mistake
There’s just one life to live
And there’s no time to wait, to waste
So let me give your heart a break, give you’re heart a break
Let me give your heart a break, give you’re heart a break
 
‘Cause you’ve been hurt before
I can see it in your eyes
You try to smile it away, some things you can’t disguise
Don’t wanna break you heart
Baby, I can ease the ache, the ache
So let me give you’re heart a break, let me give your heart a break
Let me give you’re heart a break, your heart a break
 
There’s just so much you can take
Give you’re heart a break
Let me give your heart a break, give you’re heart a break
Oh yeah, yeah
 
The day I frist meet you
You told me, you never fall in love”
 
Era stata bravissima, come al solito.
Applaudirono tutti e poi Lana andò a cantare.
Lauren sembrava una fontana e potevo capirla benissimo.
Poi salirono sul palco le nostre ragazze.
Ally prese il microfono e iniziò con il discorso.
“Beh questa è la canzone per le nostre due… ok non dico quello che volevo dire perché ci sono dei bambini, ma spero che abbiamo capito. Comunque questa canzone è quella da cui prende il titolo la nostra EP, ed è proprio così, noi siamo migliori insieme”
Avevano deciso di cantare Better Together ed ero pronta a scoppiare a piangere non appena partì la musica.
“We were together
We were just strangers
I was just playing around
So I didn’t wanna work it out
Didn’t wanna work it out
Got something else missing
We were too different
Baby I’ve been looking back now
And I really should have worked out
Yeah, I really should have worked out
Because now that you’re gone and I sleep alone
I can’t help it, I want you back cause I”
 
Io e Lolo decidemmo di salire sul palco a cantare insieme a loro.
 
“Boy I miss you, said I really do, boy I miss you
You don’t understand that we’re better together
Boy I miss you, said I really do, boy I miss you
You don’t understand that we’re better together
We’re better, we’re better, we’re better, we’re better
We’re better, you know we’re better together
Boy I miss you, said I really do, boy I miss you
You don’t understand that we’re better together
Boy I miss you, said I really do, boy I miss you
You don’t understand that we’re better together
We’re better, we’re better, we’re better, we’re better
We’re better, you know we’re better together”
Continuammo la canzone fino alla fine, quando ci abbracciamo.
Dopo tutto tornammo a casa e Demi andò a letto, perché era molto stanca.
“E’ stata una giornata fantastica”
“Già”
Mi avvinghiai a lei, come facevo ai vecchi tempi e ci baciammo con passione.
Stemmo in quel modo per molto tempo e poi ci sistemammo per bene nel divano.
“Ti amo, nonostante tutto”
“Anche io ti amo, anche se dovessi essere risucchiata in un altro universo, ti amerei comunque”

Allora siamo alla fine
Almeno è finito nel migliore dei modi.
Ma vogliamo parlare della parte in cui la piccola Demi va da Camila e le dice quelle cose su Lauren?
Beh non posso dirvi niente sul prossimo capitolo perchè non ce ne sarà un altro :(
è il momento di dirci ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Questo saluto non avrà mai una fine perchè non voglio finire
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao.
Ciao
Ciao 
Ciao
Ciao
Ciao 
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao 
Ciao
CIao
Ciao
Ciao
Ciao
Ok tutto deve avere una fine.
Ciao.

 

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